La Guardia d'Inverno

di T612
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Zip-01 ***
Capitolo 2: *** Zip-02 ***
Capitolo 3: *** Zip-03 ***
Capitolo 4: *** Zip-04 ***
Capitolo 5: *** Zip-05 ***
Capitolo 6: *** Zip-06 ***
Capitolo 7: *** Zip-07 ***
Capitolo 8: *** Zip-08 ***
Capitolo 9: *** Zip-09 ***
Capitolo 10: *** Zip-10 ***



Capitolo 1
*** Zip-01 ***


Mail from: a14.vadf@mail.com

Mail to: aalpha01@mail.com

Data: 26 marzo 2024

Oggetto: Progetto Guardia d'Inverno

 

 

Come da accordi trovi tutti i file del fascicolo nelle cartelle zip. 

Ho fatto tradurre tutto in una lingua comprensibile dai tecnici, oltre a far trascrivere i verbali, le registrazioni audio e video. 

A titolo informativo: mi devi 50 dollari e una birra appena rimetti piede sulla Terra, Nick. Avevo ragione su Belinsky, vent'anni fa… Belova ci ha fornito le prove che ci mancavano, quelle che non sei mai riuscito a strappare a Romanov. 

 

Val

 

Ps: Un giorno di questi ti chiederò un aumento, Mr Paranoia. Essere il tuo occhio cieco con Thunderbolt si sta rivelando molto più complesso di come me l'avevi venduta. 

 

Allegati:

Da Zip-01 a Zip-12 

(Materiale non censurato) 



 

*



 

Zip-01

 

Estratto Interrogatorio *786

Data: 14 marzo 2024

 

Vedova Bianca: Vediamo di fare in fretta, okay? 

Agente 14: Sei tu che sei venuta volontariamente da me, non il contrario. Giusto per far contenti i membri dell’Ufficio Legale: sai perché sei qui? 

Vedova Bianca: Ah-a. Sono qui perché sono stanca di avere Thunderbolt alle costole come un cane da tartufo. 

Agente 14: L'ha presa sul personale, tu e Romanov avete lasciato il caos più totale ad Antartica… ti do la caccia da allora, sai? L'ultima cosa che mi aspettavo stamattina era aprire la porta di casa e trovarti accampata sui gradini d'entrata. 

Vedova Bianca: Beh… Sorpresa?

Agente 14: Cosa vuoi Belova? Di cosa hai bisogno? 

Vedova Bianca: Indovina. [sorride] Li ho visti gli sguardi degli altri Agenti mentre mi scortavi qui Val, ognuno ha una teoria diversa. Probabilmente ci avete scommesso dei bei soldi sulla risposta, sono un vecchio Caso Irrisolto dopotutto. 

Agente 14: Non chiamarmi Val. E chi lo dice che sei un Caso Irrisolto?

Vedova Bianca: Il vostro server, l’ho hackerato stamattina prima di bussare alla tua porta. Tendo a venire preparata ai possibili colloqui di lavoro, per fare una bella prima impressione.

Agente 14: Un'ottima prima impressione, direi. Perché sei qui? 

Vedova Bianca: Ho un "Lavoro" da portare a termine. 

Agente 14: E questo "Lavoro" sarebbe? E cosa c'entrano Barnes e Barton in questa storia? 

Vedova Bianca: Non c'entrano nulla, dovrebbero? 

Agente 14: Non lo so, dimmelo tu. Ho avvisato l'Agenzia di preparare questa stanza apposta per te e nel giro di un quarto d'ora ho ricevuto un SMS di raccomandazione di Barnes ed una mail con una richiesta formale di monitoraggio da parte di Barton. Sembrava aspettassero solo una notifica per palesarsi. 

Vedova Bianca: [Ride, ironica]. Barton alla fine si è proposto come garante, davvero? I sensi di colpa devono mangiarlo vivo. 

Agente 14: Non cambiare discorso Yelena. 

Vedova Bianca: Non chiamarmi Yelena, Val

Agente 14: Okay, ricominciamo. [Sospira]. Perché Barton e Barnes garantiscono per te? Qual è questo fantomatico "Lavoro" da portare a termine? Dammi del materiale su cui lavorare, Belova. 

Vedova Bianca: Ma come, qui allo SHIELD non fate mai i compiti prima di un Interrogatorio? Hai detto che mi bracchi da Antarctica, ne ho fatta di strada da allora. 

Agente 14: Li ho fatti, i compiti. E questo non è un interrogatorio.

Vedova Bianca: A me sembra molto un interrogatorio. 

Agente 14: Belova

Vedova Bianca: Cosa? 

Agente 14: Puoi essere la spina nel fianco di Thunderbolt, non la mia. 

Vedova Bianca: È una minaccia, Val? 

Agente 14: Dipende, quanto tieni alla libertà vigilata di Barnes? 

Vedova Bianca: [Inudibile]... d'accordo. 

Agente 14: Chi è lui per te? 

Vedova Bianca: La pecora nera della Famiglia. 

Agente 14: E Barton? 

Vedova Bianca: La pecora nera acquisita. 

Agente 14: Quindi ti stai limitando a riprendere i rapporti? 

Vedova Bianca: Riprenderli personalmente, sì.

Agente 14: Perché solo ora? 

Vedova Bianca: Perché è morta mia sorella, Val. Ed è ciò che fanno le famiglie di solito: riappacificarsi sulla tomba di qualcuno, seppellire l'ascia di guerra insieme al defunto, piangerlo. Vendicarlo

Agente 14: Finire il "Lavoro"?

Vedova Bianca: Finire il "Lavoro". I compagni di merende di Natalia hanno raso al suolo l'HYDRA, ma la Guerra Civile ci ha impedito di continuare la Caccia al Leviatano. 

Agente 14: Il Leviathan è stato eliminato dai giochi negli anni '60 Belova, non sparare cazzate. 

Vedova Bianca: Non sono cazzate, è che a Thunderbolt costa ammettere di aver dato per defunta la Piovra fino al 2014 e di non aver calcolato in anticipo i danni collaterali. Io ero a Caccia e-...

Agente 14: Per te Sokovia è un danno collaterale?

Vedova Bianca: Non lo è anche per voi, in realtà? Dopotutto l’ONU ha avuto qualcosa da ridire sui risultati degli Avengers solo dopo Lagos. Perchè dovevano dare risposte a Re T’Chaka, evitare di inimicarsi i Wakandiani, mettere a tacere gli umori dell’opinione pubblica-…

Agente 14: Ho capito. Ho afferrato il concetto, Belova. Hai detto che eri a Caccia nel 2014, che ruolo hai avuto in tutto questo?

Vedova Bianca: Chi credi abbia scovato von Strucker? Gli Avengers?

Agente 14: ... Tu sei il contatto di Kiev di Romanov.

Vedova Bianca: [Applauso]. E tu avresti fatto i compiti, Val? Davvero? A me sembra ti manchino parecchi pezzi al puzzle per farti solo un'idea dell'immagine da ricostruire. 

Agente 14: Ti ricordo che c'è la libertà vigilata di Barnes sul tavolo delle trattative, modera i toni signorina. 

Vedova Bianca: Non sei abituata ad avere a che fare con qualcuno di intelligente quanto te, vero? Ti irrito. [sospira] Vuoi i file sulla Guardia d'Inverno, non è così? Vuoi capire se puoi fidarti di noi, se siamo innocui o delle mine vaganti che non sapevate di dover tenere d’occhio.

Agente 14: Lo siete? 

Vedova Bianca: Non lo so, io e Barnes lo sembriamo? La Banda si è ridotta all'osso negli ultimi anni e-..

Agente 14: E sei qui perchè ti servono Armi e Risorse per finire il "Lavoro".

Vedova Bianca: Impari in fretta. 

Agente 14: Ho solamente sei passaporti falsi su cui lavorare, sono obbligata a imparare in fretta. 

Vedova Bianca: Ti ho fatto vincere la scommessa?

Agente 14: No… ma potresti farmi vincere quelle vecchie di vent’anni. Non ci sono informazioni sulla Guardia, sul vostro operato, su niente di niente. 

Vedova Bianca: Solo perché non sai dove cercarle. 

Agente 14: Okay, l'offerta è questa. Tu mi ricostruisci il puzzle, poi io valuto cosa concederti. 

Vedova Bianca: Contro-offerta. Io ti ricostruisco il puzzle, ma tu mi garantisci Barton, la libertà di Barnes e mi levi Thunderbolt dalle costole. 

Agente 14: Chiedi molto. 

Vedova Bianca: So di poterlo chiedere. 

Agente 14: D'accordo, affare fatto. Ora inizia a vuotare il sacco.





Commento dalla regia:
Cos'è questa pazzia? Ve la riassumo così: sono in sessione, la voglia di studiare scarseggia, sono "leggermente" in fissa con la trilogia di "Illuminae files" e ogni scusa è buona per indovinare preventivamente il finale del film su Vedova Nera (che ormai l'hanno capito pure i muri che non avrò mai una trama degna del materiale a disposizione degli sceneggiatori).
Vi ringrazio di cuore se siete giunti fino a qui, ogni commento è sempre apprezzato (in questo caso in particolare, dato che lo stile di narrazione è parecchio insolito).
Per tutti quelli che mi seguono da tempo ed hanno letto altri miei scritti: prima o poi li sistemerò/correggerò, ma al momento ho tempo solamente per cose veloci e leggere (tipo questa nuova stravagante idea concretizzata in lettere digitate a PC).
Vi pubblico immediatamente anche "Zip-02", hasta la vista,
_T :*

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Capitolo 2
*** Zip-02 ***


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COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

*RISERVATO*

 

A: Generale Vasilij Karpov

Da: Dottor Johann Fennhoff

Data: 5 settembre 1999

Argomento: Ripresa Operativa Progetto Zephyr 


Generale,

I Soggetti sopravvissuti alla capsula di ibernazione sono sani, forti e - dopo le necessarie cure e riprogrammazioni - operativi. Il Codice di attivazione ha attecchito al 97% sul sistema nervoso dei Soggetti, un risultato da considerare strabiliante in confronto agli anni di studio e di Risorse consumate per rendere efficiente il Paziente Zero.

La variante correttiva del Siero sviluppato da H. Stark sta dando i suoi frutti, 5 Soggetti esaminati su 6 sono stati stabilizzati con successo. 

Operativo 004 è stato soppresso per la Causa da Soldato d’Inverno con discreto successo, a discapito di una leggera resistenza iniziale sedata con una breve scarica elettrica.

Le mie più recenti preoccupazioni riguardano infatti Paziente Zero (Internato n*17).

 

Situazione attuale:

Soldato d’Inverno reagisce correttamente agli stimoli, risponde efficientemente agli ordini, ma lo stretto contatto con i Soggetti del Progetto Zephyr sono controproducenti al mantenimento della disciplina mentale che ho forzato nella sua psiche in tutti questi anni.

Nonostante i reset di programmazione di tutti gli internati, Operativo 002 oppone resistenza all’indottrinamento - non ai livelli di Operativo 004, ma la situazione inizia a preoccuparmi. 

Soldato 002 ricorda il suo precedente addestramento con Soldato d’Inverno (1991), nei momenti di rara lucidità ricorda anche la vera identità di Paziente Zero. Sopprimerlo rappresenterebbe un secondo, sofferto spreco di Risorse, ma allo stesso tempo una costante e prolungata esposizione alle procedure di programmazione su Soldato d’Inverno potrebbe risultargli fatale se questi sprazzi di lucidità e consapevolezza persistono - il suo cuore si è fermato tre volte nell’ultimo paio di mesi, non sono sicuro di riuscire a farlo ripartire con successo se dovesse ripresentarsi un emergenza che preveda l’utilizzo della Sedia alla massima capacità di voltaggio.

 

Proposta:

Riporto a seguito un suggerimento giunto alla mia scrivania da uno dei miei collaboratori più anziani, il Dottor Andrei Belinsky.

Egli propone una tecnica sperimentale che comporta una riscrittura guidata dei ponti sinaptici. Mi spiego meglio: Paziente Zero in periodi prolungati di attività cosciente tende a ripescare due specifici ricordi potenzialmente pericolosi, ovvero l’esistenza di Rogers e della sorella minore. Una volta riaffiorati essi demoliscono l’intera impalcatura contenitiva edificata dal Codice con risultati particolarmente violenti e controproducenti a livello sanitario, come riportato sopra.

Il suggerimento avanzato dal Dottor Belinsky è affiancare Paziente Zero a due Agenti Specializzati in grado di interpretare la parte designata di familiare - surrogato, addestrando efficacemente le due Risorse in modo che reagiscano correttamente ai vari input offerti da Soldato d’Inverno e direzionino i suoi impulsi in vie più efficienti. Se tale metodo dovesse rivelarsi efficace risolverebbe molti dei problemi conflittuali che portano Paziente Zero al tavolo operatorio con una frequenza a tratti allarmante e distruttiva.

 

Conclusione:

Attendo una conferma sulle nuove procedure da attuare, nel caso Voi prendiate in considerazione la proposta del Dottor Belinsky necessito di:

1. Uomo, caucasico, capelli biondi, occhi azzurri, dell’età fisica più vicina possibile a Paziente Zero. Obbligatoriamente istruito sul modus operandi di Rogers.

2. Donna, caucasica, capelli neri, occhi azzurri, di un’età compresa tra i 20-25 anni. Non abbiamo modo di istruirla preventivamente, è perciò consigliato un Soggetto con una spiccata dote nell’adattamento e nell’improvvisazione.

Il Dottor Andrei Belinsky propone la figlia per quest’ultimo ruolo, è fisicamente idonea alla richiesta e conosce già la cartella clinica di Soldato d’Inverno, in quanto assistente operativa del padre presso il mio Laboratorio di Ricerca.

Consiglio il coinvolgimento di un terzo Operativo a Vostra discrezione, se il nostro tentativo di indottrinamento dovesse risultare fallimentare e dovesse sfociare nel violento serve qualcuno in grado di contenere e sopraffare fisicamente Soldato d’Inverno.

 

Rimetto a Voi la decisione definitiva,

Dottor Johann Fennhoff



 

*



 

FASCICOLO PERSONALE - INTERNATO N* 17

 

Nome, Cognome: James Buchanan Barnes

Alias: Soldato d'Inverno 

 

Data di Nascita: 10 marzo 1917

Luogo di Nascita: Shelbyville, Indiana (USA) 

 

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

 

Statura: 5' 9''

Capelli: Castani 

Occhi: Azzurri 

Segni particolari: Braccio bionico (sinistro) 

 

COMPETENZE:

 

Operativo militare avanzato:

 

Maestro di Arti Marziali 

Mastro Cecchino, Assassino

Competenza balistica, armi (da fuoco, bianche)

Esperto tattico (stratega militare)

 

Braccio bionico:

 

Forza sovrumana

Sensori di stabilizzazione

Aiuti sensoriali

 

LINGUE:

 

Livello avanzato: inglese, russo, tedesco

Livello medio: giapponese, cinese

Livello base: francese

 

CARTELLA CLINICA:

[Allegato] - Siero A. Zola, variante Alpha / Codice

 

LAVORO DI SQUADRA:

 

Il passato nell’esercito del Sergente Barnes lo rende particolarmente socievole, oltre ad averlo educato ad una disciplina ferrea e un spiccato senso del dovere.

A discapito delle qualità favorevoli che favoriscono il suo inserimento in un gruppo di lavoro, il Soggetto non è idoneo al lavoro di squadra. Tale attività è sconsigliata per evitare complicazioni collaterali legate alla sfera psico-fisica. 

Il Team di Ricerca non ha ancora individuato i singoli elementi che fanno emergere la personalità caotica di Barnes, perciò il contatto con gli altri internati deve essere costantemente monitorato.

 

ATTEGGIAMENTO:

 

Il Codice di Programmazione rende il Paziente Zero remissivo e diligente.

Una prolungata esposizione all’ambiente della caserma, con eventuali contatti sociali, può indurlo a rilassarsi, facendo affiorare pulsioni di varia natura.

In caso di reset di sistema manuale (autoconsapevolezza) il Soggetto è incline alla violenza. Alcuni segnali d’allarme da tenere monitorati sono: dissociazione, allucinazioni, crisi psicotiche.

 

COMMENTI:

 

Per l'incolumità di tutti (internati e non) è preferibile che Paziente Zero venga avvicinato esclusivamente da personale altamente qualificato. 



 

*



 

CANDIDATI IDONEI PROMOSSI AL PROGETTO "GUARDIA D’INVERNO" 



 

FASCICOLO PERSONALE - OPERATIVO N* 32

 

Nome, Cognome: Alexi Alanovich Shostakov 

Alias: Guardiano Rosso

 

Data di Nascita: 10 aprile 1965

Luogo di Nascita: Mosca, URSS

 

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

 

Statura: 6'2''

Capelli: Biondi

Occhi: Azzurri

Segni particolari: Nessuno

 

COMPETENZE:

 

Operativo militare intermedio

Pilota eccelso, il migliore del suo Anno Accademico

 

LINGUE:

 

Livello avanzato: russo

Livello medio: inglese

 

CARTELLA CLINICA:

[Allegato] - Siero A. Zola, variante Beta

 

LAVORO DI SQUADRA:

 

Il Soggetto esaminato è di indole stacanovista, caratteristica che gli ha permesso di diventare uno tra i migliori Piloti dell'intera Accademia. 

Le sue doti naturali di leadership lo rendono un membro fondamentale e trainante di un gruppo di lavoro, tuttavia non tollera l'indisciplina altrui ed è solito anteporre le proprie ambizioni al bene comunitario. 

 

ATTEGGIAMENTO:

 

La costante volontà di migliorarsi e risultare al di sopra della media rende il Soggetto antipatico ai commilitoni, sono consigliati incarichi in singolo o a capo di un piccolo gruppo dove è necessaria la più totale efficienza e trasparenza. 

 

CONCLUSIONE:

 

X   - IDONEO

_   - NON IDONEO

 

COMMENTI:

 

Ai fini del Progetto "Guardia d'Inverno" è utile un referente meticoloso. Se Soldato d'Inverno dovesse dare problemi è garantito che la situazione verrà immediatamente notificata al Comando per relativi provvedimenti. 

 

*

 

FASCICOLO PERSONALE - RISORSA N*42

 

Nome, Cognome: Tania Belinsky 

Alias: Guardia Rossa

 

Data di Nascita: 22 giugno 1975

Luogo di Nascita: San Pietroburgo, URSS 

 

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

 

Statura: 5'9''

Capelli: Neri

Occhi: Azzurri

Segni particolari: Nessuno

 

COMPETENZE:

 

Laurea in neuroscienze, tirocinio presso il Team di Ricercatori di Armin Zola (assistente del padre).

 

Operativo militare base

Spiccata propensione alle discipline atletiche (neo-promossa, in training) 

 

LINGUE:

 

Livello avanzato: russo, inglese

 

CARTELLA CLINICA:

[Allegato]

 

LAVORO DI SQUADRA:

 

Il Soggetto analizzato si muove bene in gruppo, si adatta facilmente ad ogni tipo di situazione e consegue risultati impressionanti grazie ad un pensiero critico trasposto anche in contesti inusuali. 

 

ATTEGGIAMENTO:

 

Spesso il Soggetto analizzato è coinvolto in dispute volte a placare gli animi più turbolenti del gruppo, garantendone la coesione, l'efficienza e l'armonia. 

 

CONCLUSIONE:

 

X   - IDONEO

_   - NON IDONEO

 

COMMENTI:

 

È la figlia di Andrei Belinsky, ha seguito e portato avanti il lavoro del padre guadagnandosi importanti riconoscimenti e traguardi nell'ambito delle neuroscienze. 

Ai fini del Progetto "Guardia d'Inverno" è utile un Operativo con competenze mediche specifiche utili alla manutenzione psico-fisica di Soldato d'Inverno. 

 

*

 

FASCICOLO PERSONALE - INTERNATO N* 53

 

Nome, Cognome: Mikhail Uriokovich Ursus

Alias: Ursa Major

 

Data di Nascita: 7 ottobre 1970

Luogo di Nascita: Blagoveshchensk, URSS

 

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

 

Statura: 6'3'' (umano) / 7'5'' (X) 

Capelli: Castani

Occhi: Castani

Segni particolari: Mutazione X, è in grado di raggiungere e controllare la trasformazione completa in un orso bruno siberiano (Ursus arctos collaris)

 

COMPETENZE:

 

Operativo militare intermedio, la Mutazione è sopraggiunta durante il periodo di addestramento.

 

Abilità acquisite (gene X):

 

Aumento di stazza, peso e forza a richiesta (artigli inclusi) 

Prestanza fisica, resistenza e riflessi affinati

 

NB: Se il Soggetto mantiene la forma animale per un periodo superiore alle 6 ore esiste il rischio concreto che perda lucidità e non possa più regredire alla forma umana. 

 

LINGUE:

 

Livello avanzato: russo

Livello base: inglese 

 

CARTELLA CLINICA:

[Allegato] - Mutazione X

 

LAVORO DI SQUADRA:

 

Gli anni di formazione in Accademia hanno reso il soggetto idoneo al lavoro di squadra, disciplinato e diligente. Tali caratteristiche sono state acuite dal trattamento ricevuto nel periodo di addestramento all'interno del Programma Arma X. 

 

ATTEGGIAMENTO:

 

Il Soggetto nutre un profondo rispetto per i Superiori al Comando grazie ad un comportamento remissivo sviluppato durante il periodo di addestramento come Candidato Arma X. Il Soggetto ha adottato una politica lavorativa performante ai fini del Comando, è consapevole che in mancanza di risultati soddisfacenti le uniche opzioni praticabili sono la soppressione o il ritorno in cella. 

 

CONCLUSIONE:

 

X   - IDONEO

_   - NON IDONEO

 

COMMENTI:

 

Ai fini del Progetto "Guardia d'Inverno" Ursus è il miglior candidato che potevamo sperare di reclutare: la Mutazione lo rende un Soggetto a rischio, ma allo stesso tempo ci garantisce la più totale sottomissione e disciplina. 

In caso di necessità la Mutazione può contenere perfettamente Soldato d'Inverno per stazza, peso e forza animali acquisite. 

 

PS: In caso di ribellione i colleghi del Programma Arma X ci hanno fornito in dotazione un collare contenitivo con annesso manuale d'uso.

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Capitolo 3
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COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

 

A: Generale Vasilij Karpov

Da: Guardiano Rosso 

Data: 12 novembre 1999

Argomento: Aggiornamento team di lavoro - Progetto Guardia d'Inverno 


Generale, 

Come da accordi le invio il resoconto operativo degli ultimi mesi all'interno del Progetto denominato "Guardia d'Inverno". 

Soldato ha accettato la nostra presenza con calcolata diffidenza: nei primi giorni di convivenza non aveva ben chiaro il ruolo di Ursus all'interno del gruppo, ma deve essersi fornito un'auto-giustificazione soddisfacente dato che si è adattato in fretta al nuovo scenario, superando anche il timido approccio nei confronti miei e di Belinsky a causa del contesto inusuale nel quale stiamo ricoprendo i nostri "ruoli-surrogato". 

Vestire i panni di Rogers non è particolarmente complesso ma, le rare volte in cui Soldato azzarda domande specifiche sullo scopo delle nostre azioni, ammetto di aver avuto bisogno di Belinsky per rispondere in modo neutro ad un paio di quesiti - probabilmente la laurea in neuroscienze aiuta, la ragazza ha sempre la risposta corretta al momento giusto, oltre a saper assecondare perfettamente ogni genere di stato d'animo e pensiero di Soldato d’Inverno. 

A tale proposito riporto un episodio isolato verificatosi dieci giorni fa: al termine dell'addestramento degli Operativi Zephyr ci trovavamo nel nostro spogliatoio privato e, mentre ci cambiavamo, Soldato ha espresso una vaga lamentela in merito alla violenza necessaria utilizzata nelle ore precedenti. Belinsky l'ha zittito con gentilezza, ci ha giustificati, l'ha rassicurato e coccolato un po' e al termine dell'intera manfrina è stata ringraziata ed appellata con il nome di "Rebecca" (presumo si tratti della sorella). 

Come da Vostre istruzioni è previsto che Soldato riconosca in noi i ruoli dei familiari e si pieghi alle nostre direttive di conseguenza, non è contemplato che ci chiami con un nome diverso dal nostro, tuttavia Belinsky non si è scomposta e ha assecondato Soldato impeccabilmente. 

Non so decretare se quello di Paziente Zero sia stato un lapsus momentaneo e/o isolato, se il suo cervello ha già riscritto l'informazione o qualunque altra opzione utile a giustificare questa anomalia. Abbiamo subito discusso sul da farsi mentre Soldato era sotto la doccia e non poteva sentirci: come gruppo abbiamo scelto di ignorare l'episodio, evitando quindi di gettare ponti sinaptici pericolosi non concordati, ma in caso di istruzioni differenti attendiamo ulteriori direttive comportamentali. 

Concludo il presente aggiornamento rassicurandoLa che nell'ultima settimana Soldato ha stabilito un legame con Ursus, la mancata diffidenza di base ci ha quindi permesso di fare progressi a livello di coesione di gruppo come da Voi richiesto, tuttavia non sono in grado di determinare la natura di questo avvicinamento tra i due - il disagio è palpabile, non mi servono i sensi animaleschi di Ursus per captarlo a mia volta, ed avanzo l'ipotesi che esso sia dovuto ad un'implicita empatia di fondo legata alla condizione di internati che li accomuna. Valutate Voi se questa ultima mia segnalazione è da considerarsi un possibile fattore negativo o meno da correggere con i dovuti provvedimenti. 

Attendiamo istruzioni anche in questo frangente. 

Alexi Alanovich Shostakov


*


COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

*RISERVATO*

 

A: Generale Vasilij Karpov

Da: Dottor Johann Fennhoff 

Data: 7 dicembre 1999

Argomento: Test fallimentari contenimento Operativi Zephyr


Generale, 

A discapito degli sforzi comuni dell'intero Laboratorio di Ricerca mi spiace informarla che il Progetto Zephyr è naufragato. 

 

Situazione attuale 

Dopo l'ottava variante correttiva al siero di H. Stark iniettata ai Soggetti essi, invece di trarne beneficio, si sono rivelati ancora più instabili, violenti e psicotici. Solitamente quest'ultimi fattori non sono un problema, ma anche Soldato d'Inverno e Ursa Major questa volta hanno riscontrato serie difficoltà nel contenerli, necessitando in seguito di cure mediche. 

 

Proposta

Conoscendo la portata delle Risorse da Lei impiegate e offerte, oltre al danno economico riportato dalla chiusura definitiva di tale Progetto, mi ritrovo ad indicarle l'unica via ancora percorribile. 

Potrei tentare una nona, ultima, variante correttiva basata sulle fiale di sangue prelevate da Shostakov. So che la Variante Beta è meno efficace della Variante Alpha, ma avendo terminato le scorte del siero di H. Stark e non potendo utilizzare i Campioni Zephyr in quanto compromessi, non vedo altre alternative praticabili. 

Prima che si opponga a questo mio suggerimento le sottolineo che Shostakov si trova già in infermeria e si è offerto volontariamente al prelievo, e le ricordo che l'ultimo medico che si è approcciato a Soldato d'Inverno sbandierando un ago è stato ucciso da Paziente Zero appena si è ritrovato a portata di braccio bionico. So che ci sono altri modi per prelevargli qualche litro di sangue, ma lo scopo del Progetto Guardia d'Inverno è quello di escludere a priori il tavolo operatorio per rimettere in riga Soldato. 

 

Conclusione 

Attendo le Sue direttive a conferma della procedura proposta, fino a quel momento sarò occupato nel rimettere in sesto Guardiano Rosso - le allego la cartella clinica relativa, compresi i tempi stimati per il pieno recupero delle facoltà motorie del Soggetto. 

Sempre a tale proposito, suggerisco il momentaneo trasferimento di Tania Belinsky in una sede più consona alla sua salvaguardia, almeno fino a quando i Soggetti Zephyr non si saranno stabilizzati o Lei deciderà di chiudere il Progetto. Con Shostakov in infermeria con il menisco mediale fratturato non abbiamo nessuno a proteggere la ragazza. 

 

Attendo istruzioni, 

Dottor Johann Fennhoff 

 

PS: Le annoto il contatto della Dottoressa Lyudmila Kudrin, lavora presso la struttura Leviathan di Mosca gestita dal Generale Ivan Dreykov. Ho avuto notizia di risultati interessanti per quanto riguarda una Variante Gamma funzionante del Siero, quest'ultima versione è stata studiata appositamente per reagire in un organismo femminile e sono dell'idea che Risorsa n*42 possa solo beneficiare di tale trattamento. 


*


NOTA ALLEGATA 

ATTESTATO DI VENDITA RISORSE

*CONFIDENZIALE*

 

A: Generale Ivan Dreykov 

Da: Generale Vasilij Karpov 

Data: 21 dicembre 1999

Argomento: Attestato di vendita e proposta di collaborazione 


Ti ringrazio per aver accettato Risorsa n*42 tra le tue fila, Ivan. 

Spero che le tue Reclute possano imparare qualcosa di utile dai pochi mesi di addestramento di Belinsky, e possa essere questa l'occasione consona a confermare un sodalizio proficuo per ambo le parti, oltre a consolidare la stima che nutro nei tuoi confronti. 

Ti allego l'assegno per coprire le spese mediche richieste dalla Dottoressa Kudrin, ho già sottratto la quota di proprietà su Risorsa n*42 dal conteggio totale. 

Saluti Compagno, 

Vasilij

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Capitolo 4
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COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

 

A: Generale Ivan Dreykov 

Da: Guardia Rossa 

Data: 13 gennaio 2000

Argomento: Aggiornamento Nuove Reclute - Programma Stanza Rossa


Generale, 

La ringrazio per il suo eccessivo interesse nei confronti del mio recupero fisico dopo l'intervento della Dottoressa Kudrin, come le sono grata dell'alloggio in cui mi ha sistemata, ma non fingiamo che queste gentilezze di cui sto beneficiando siano semplice cortesia. 

Lei mi ha acquistata per un motivo preciso: Lei desidera un specifico tipo di addestramento e un'opinione sincera sul rendimento di sua figlia, avrebbe inoltre preferito avere tra le sue fila Soldato d'Inverno ma attualmente si trova a corto di alternative. Sono una professionista Generale, a differenza delle sue Reclute non ho bisogno della sua approvazione, quindi trattiamoci con sincerità e credo riusciremo a fare grandi cose insieme. 

Chiarito questo punto le confermo che già dai primi giorni di addestramento è lampante che, in un'aula di ventotto ragazzine, Natalia Dreykov e Yelena Belova sono le Vedove più promettenti mai viste nella storia del Programma Stanza Rossa - i risultati dei test sono strabilianti, le allego una copia con annesse valutazioni personali. 

I miei predecessori hanno eseguito un ottimo lavoro nel creare il giusto clima competitivo per permettermi di lavorare a pieno regime, la aggiornerò di volta in volta qualora dovessero verificarsi sviluppi significativi. 

TB


*


FASCICOLO PERSONALE - RISORSA N* 05

 

Nome, Cognome: Natalia Ivanovna Dreykov 

Alias: Vedova Nera 

 

Data di Nascita: 22 novembre 1984

Luogo di Nascita: San Pietroburgo, URSS

 

[Dati censurati]

Nome, Cognome: Natalia Alianovna Romanov*

Adottata il: 14 dicembre 1984

*possibile parentela con la famiglia imperiale

 

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

 

Statura: 5'7''

Capelli: Rossi

Occhi: Verdi

Segni particolari: Nessuno

 

COMPETENZE:

 

Addestramento militare: in corso

Arte della Tortura: 3/5 - in corso

Arte della Seduzione: 4/5 - in corso 

Arte del Veleno: 3/5 - in corso 

 

*Candidata idonea al Metodo Kudrin al raggiungimento dei 18 anni

 

Equilibrio, riflessi e agilità affinati

Linguaggio di programmazione base

Esperta di armi (bianche, da fuoco) 

 

LINGUE:

 

Livello avanzato: russo, inglese, francese, tedesco, cinese, giapponese, italiano, arabo

 

CARTELLA CLINICA:

[Allegato]

 

ANNOTAZIONI:

*RISERVATO A I. DREYKOV*

 

Natalia è impeccabile in ogni aspetto della formazione conseguita finora, dimostra ottime basi nella lotta corpo a corpo, migliorabili con un tipo di addestramento mirato. Ha una tendenza a combattere utilizzando gli stessi meccanismi ripetitivi e calcolati con cui danza, di conseguenza rischia di risultare prevedibile ad un avversario particolarmente scaltro. 

Si distingue dalle compagne, non per bravura ma per rango: ciò non implica una lacuna in efficienza, ma un isolamento forzato causato dalle compagne ed un trattamento di favore da parte degli insegnanti in quanto Sua figlia. 

Natalia è consapevole di tale situazione ed è un artista nel sfruttarla a proprio vantaggio, adattando le regole al proprio operato e plasmando gli ordini ricevuti in modo da rendersi indispensabile alla squadra, arrivando a manipolare chiunque cada sotto la sua influenza per ricavarne un qualche tipo di tornaconto personale. 

Se inserita in un contesto competitivo rivela una brama di vittoria ossessiva che, nel caso essa non venga ottenuta, la spinge ad assumere un atteggiamento scontroso, vendicativo o frustrato in base alla portata del fallimento verificato. 

 

NB: L'ossessività potrà anche renderla una Risorsa formidabile e zelante, ma l'incapacità dei miei predecessori di limitarla la rendono una mina vagante indisciplinata.

TB


*


FASCICOLO PERSONALE - RISORSA N*25

 

Nome, Cognome: Yelena Fyodorovna Belova

Alias: Vedova Bianca 

 

Data di Nascita: 3 gennaio 1986

Luogo di Nascita: Mosca, URSS

 

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

 

Statura: 5'7''

Capelli: Biondi

Occhi: Azzurri 

Segni particolari: Nessuno 

 

COMPETENZE:

 

Addestramento militare: in corso

Arte della Tortura: 4/5 - in corso

Arte della Seduzione: 3/5 - in corso 

Arte del Veleno: 4/5 - in corso 

 

*Candidata idonea al Metodo Kudrin al raggiungimento dei 18 anni

 

Equilibrio, riflessi e agilità affinati

Linguaggio di programmazione base

Esperta di armi (bianche, da fuoco) 

 

LINGUE:

 

Livello avanzato: russo, inglese, francese, tedesco, cinese, giapponese, italiano, arabo 

 

CARTELLA CLINICA:

[Allegato]

 

ANNOTAZIONI:

*RISERVATO A I. DREYKOV*

 

Per avere solamente quattordici anni, Yelena Belova è formidabile. 

I risultati conseguiti sono i medesimi di Natalia, vantando sulle spalle due anni in meno di addestramento e zero tutele a facilitarle il compito. 

Yelena è ben integrata all'interno della classe, la condivisione dell'anonimato la rende simpatica alle altre ragazze, tuttavia la sua innegabile bravura la isola dalla squadra ampliando il divario di quel paio d'anni che la separano dalle altre. La promozione di ben due classi porta Belova a ricoprire un ruolo di prestigio, tuttavia tale primato viene immancabilmente oscurato da Natalia. 

La competizione tra le due è tra le più accese che abbia mai avuto il piacere di ammirare, in quanto paradossalmente l'obiettivo di entrambe non è distruggersi come traspare in apparenza, ma migliorarsi a vicenda - seguendo metodi poco ortodossi, ma quest'ultimo lo reputo un dettaglio tranquillamente trascurabile. Tra i membri della Sorellanza formata dalle ventotto ragazzine, il legame tra Natalia e Yelena è il più forte che ho potuto verificare di persona. È possibile che covino un risentimento reciproco che alimenta la competizione accesa tra di loro, ma si completano a vicenda e negli anni hanno imparato a guardarsi le spalle reciprocamente per proteggersi dalle altre ventisei bambine armate. 

Yelena, a differenza di Natalia, ha sviluppato uno spiccato atteggiamento rancoroso e sanguinario a danni di terzi in caso di fallimento, soprattutto in quei episodi frequenti in cui il primato non le viene riconosciuto per favoreggiamento nei confronti della sorella. Parallelamente la ricorrente mancanza di Natalia nel seguire il regolamento impone a Yelena un severo autocontrollo dei propri impulsi e un etica particolarmente ligia al dovere, limitandone gli scatti d'ira per non compromettere il proprio avanzamento in graduatoria.

 

NB: Non contesto il clima competitivo che i miei predecessori hanno instaurato in caserma, vorrei solo far notare che prediligere un unica Vedova, e rendersi volutamente ciechi alla sua ombra, per non disattendere le Sue aspettative lo reputo un enorme spreco di risorse. 

Credo che Yelena abbia visto in me l'occasione di una vita per esibirsi e mostrarsi valorosa come non le avete mai permesso di fare. 

TB


*


Estratto Interrogatorio *786


Agente 14: Chi era Tania per te? Una mentore, una madre o un amante?

Vedova Bianca: Tutto. Lei era… tutto. 

Agente 14: Natalia non la pensava come te, immagino. 

Vedova Bianca: Oh no… [ride]. La sola idea che qualcuno non la trattasse con i guanti la indignava… e lo era parecchio, indignata intendo. Mai collezionati così tanti lividi sul ring come in quel periodo. 

Agente 14: Da come l'hai raccontata finora i presupposti sono che saresti dovuta essere tu quella a tradire a Budapest, non lei. 

Vedova Bianca: Questo lo pensi solo perché manca la Variabile Barnes all'equazione, Contessa. 

Agente 14: È così importante? 

Vedova Bianca: Determinante… vedi, una come Natalia è sempre stata abituata ad essere premiata senza il minimo sforzo, a ricevere regali ed agevolazioni che a noi altre comune mortali erano precluse. Quando è stato palese anche ai muri che ci fosse del tenero tra Barnes e mia sorella, lei si aspettava che Dreykov le desse la sua benedizione e le organizzasse delle nozze da favola… Ma ovviamente non era così, la sua bambina che se ne va di casa sbattendo la porta? Riesci ad immaginartelo, Val? 

Agente 14: Ti ho detto di non chiamarmi Val, Yelena. 

Vedova Bianca: Credo di poter accettare l'idea di farmi chiamare per nome da te, sai? Le probabilità che tu mi assuma dopo questa amabile chiacchierata sono a mio favore.

Agente 14: Possiamo tornare al nostro interrogatorio, Belova? 

Vedova Bianca: Ah-a! L'hai ammesso che è un Interrogatorio! [ride] Sei sposata, Val? Fidanzata? È solo lui che può chiamarti Val, ho indovinato vero? 

Agente 14: Questa non è una informazione rilevante, Belova. 

Vedova Bianca: Ficcanasare nei panni sporchi della mia famiglia invece si, vero? 

Agente 14: Non ti piace parlare della relazione tra Romanov e Barnes, è palese. Eri gelosa? Averceli sotto gli occhi tutto il giorno e non poterli denunciare a Dreykov per lealtà verso la famiglia… chi ti ha convinta a tacere? Tania? 

Vedova Bianca: Non parlare come se la conoscessi… come se ci conoscessi. [sospira] Okay, va bene… Consideravo la relazione di Barnes con Natalia al pari di un arto in cancrena da amputare? Sì. Assolutamente sì, ma quei due… 

Agente 14: Natalia era felice. 

Vedova Bianca: Nessuno di noi lo era al Leviathan, scegliere di disertare è stata la scelta più sofferta che abbia mai dovuto compiere. 

Agente 14: Ma se sei rimasta fino a quando non è crollato tutto a pezzi… 

Vedova Bianca: Perché credi sia rimasta? Un cancro che ti mangia dall'interno è più dannoso di una mannaia che ti fa a pezzi dall’esterno. Io e Natalia abbiamo sempre avuto visioni diverse sulla faccenda… priorità diverse. 

Agente 14: Capisco. [sospira] Barnes come si è inserito all'interno della faccenda? 

Vedova Bianca: A Tania non piaceva il trattamento che le riservava Dreykov, aveva un che di viscido che ha sempre intimorito anche me.

Agente 14: Belinsky non mi sembra il tipo di persona che convoca tre uomini per sentirsi protetta. 

Vedova Bianca: Infatti non lo è… li ha convocati per avere tre paia di occhi in più per controllare meglio la cloaca in cui l'hanno infilata a forza, e studiare insieme un modo per uscirne. Non cercava protezione, aveva bisogno di uno stratega e di muscoli. 

Agente 14: Intelligente la donna. 

Vedova Bianca: La più intelligente che abbia mai conosciuto.

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Capitolo 5
*** Zip-05 ***


Zip-05



 

COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

*RISERVATO*

 

A: Generale Ivan Dreykov 

Da: Dottor Grigorij Rodchenko 

Data: 08 agosto 2000

Argomento: Test clinici Soldato d'Inverno 


Generale, 

Le confermo che la compravendita di Soldato d’Inverno si è verificata con regolarità, il Soggetto è stato inserito nella nostra struttura e le sue condizioni psico-fisiche rientrano nei parametri inoltrati dal collega Dottor Johann Fennhoff. 

La Guardia d’Inverno ha confermato le disposizioni del precedente medico, oltre ad essersi offerta per un check up di controllo per garantire una piena efficienza con le cadette. Operativo n*32 e Internato n*53 si sono riuniti con Risorsa n*42 e hanno già strutturato un piano di addestramento completo, come da Lei richiesto all'acquisto di Belinsky e come promesso dalla donna stessa quando ha presentato domanda formale per convocare i Compagni alla chiusura del Progetto Zephyr. 

Le consegno in allegato il Comunicato firmato da Fennhoff a cui faccio riferimento. 

 

Dottor Grigorij Rodchenko 

 

>>

 

A: Generale Vasilij Karpov 

Da: Dottor Johann Fennhoff 

Data: 30 luglio 2000

Argomento: Test clinici Soldato d'Inverno 


Generale, 

Le confermo che gli Operativi Zephyr sono stati sedati, ibernati ed ora rappresentano un pericolo per nessuno. Mi spiace che a causa della inadempienza del mio Team di Ricerca non c'è stato modo di salvaguardare il Progetto. 

Tuttavia da questo fallimento di partenza abbiamo potuto apprendere un altro fatto molto positivo, ovvero la riuscita del Progetto Guardia d'Inverno. Il nostro tentativo di far socializzare Soldato d'Inverno con Shostakov e Ursus ha dato risultati molto soddisfacenti, in tutto il periodo di addestramento non si sono verificati episodi psicotici e i valori di analisi sanguigne, parametri cognitivi e tabelle comportamentali rientrano nella norma e confermano i risultati raccolti all'inizio dell'esperimento. 

Considerata l'inaspettata striscia positiva, le consiglio di accettare l'offerta di Dreykov e ripristinare Risorsa n*32 nell'entourage di Soldato d’Inverno. Le ricordo che, nonostante i risvolti positivi dell'esperimento proposto dal Dottor Andrei Belinsky, il Soggetto va costantemente monitorato. 

 

Le allego la cartella clinica e i dati discussi nel presente Comunicato. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e/o nuovi incarichi. 

Dottor Johann Fennhoff 


*


Estratto Interrogatorio *786


Agente 14: Quindi Barnes è arrivato al Leviathan nell'agosto del 2000. È corretto? 

Vedova Bianca: Affermativo. 

Agente 14: E prima di quella data l'addestramento delle Vedove è proseguito senza intoppi. È corretto? 

Vedova Bianca: Si, il caos non è iniziato prima di marzo. Più o meno. 

Agente 14: Perché marzo? 

Vedova Bianca: Perché a Natalia sono serviti ben sette mesi per tessere la sua ragnatela cercando inutilmente di non restarci intrappolata a sua volta. 

Agente 14: Dovrai essere più specifica di così Belova, le metafore sono belle ma molto fuorvianti. 

Vedova Bianca: Okay… in breve: Barnes, Shostakov e Ursus sono arrivati ad agosto. L'unica cosa che noi cadette sapevamo era che il Progetto a cui stavano lavorando era stato chiuso, Tania aveva fatto richiesta per “incrementare la nostra efficienza” e Dreykov aveva acconsentito. Fin qui mi segui, Contessa? 

Agente 14: Mh-m, va avanti. 

Vedova Bianca: Bene. Ora, nessuno aveva idea di cosa fosse in grado di fare Ursus, ma sulla giacca gli avevano cucito una X gialla e nessuno fremeva dalla voglia di scoprire cosa gli permettesse di fare la Mutazione. Ci inquietava, soprattutto perché passava la giornata a controllare a vista Barnes, e noi di conseguenza. 

Agente 14: Shostakov invece? Che incarico ricopriva? 

Vedova Bianca: Alexi e Barnes ci facevano da istruttori, se si passavano le selezioni con Belinsky si accedeva al Livello Avanzato… e lì la musica cambiava. 

Agente 14: In che modo? 

Vedova Bianca: Contessa, Tania avrà avuto anche la Variante Gamma nelle vene, ma Alexi e James erano di un altra scuola… più efficiente, diciamo. Ed avevano due tipi di insegnamento ben diversi per fartela entrare in testa. 

Agente 14: Ovvero? 

Vedova Bianca: Barnes era meritocratico, il che andava a mio vantaggio, ma massacrava chiunque salisse sul ring e nessuna di noi era sicura di poterci poi scendere… intera, ecco. Shostakov al contrario era molto più affabile, consolava chi scappava da Barnes e, se le cadette se ne approfittavano credendo che farsi l'insegnante potesse rappresentare una garanzia di qualche tipo, le scartava a tradimento.

Agente 14: Scartava? 

Vedova Bianca: Mandava al macello? È più chiaro? 

Agente 14: Mh. Quindi, ricapitolando: Tania selezionava, Ursus sovrintendeva e coordinava, Barnes se la giocava sul piano fisico e Shostakov su quello psicologico. 

Vedova Bianca: Esattamente. 

Agente 14: Considerato per cosa vi stavano addestrando, quello di Dreykov è stato un investimento che portava a dei bei profitti… cosa ha combinato Romanov per incrinare l'equilibrio? 

Vedova Bianca: In breve, Natalia non sopportava che con il passare dei mesi io fossi diventata la preferita di Barnes. Nel gennaio del 2001 si era ufficialmente rifiutato di addestrarla fino a quando "non si fosse decisa ad impegnarsi seriamente senza piagnucolare come una bambina viziata". Cito testualmente. 

Agente 14: E Karpov e Dreykov gliel'hanno lasciato fare? Rifiutarsi di addestrare Romanov? 

Vedova Bianca: Tania aveva convinto Dreykov che fosse il giusto modo per obbligare Natalia ad abbandonare i privilegi collezionati negli anni… ed era una buona scusante per nascondere fatti molto più gravi. In ogni caso mia sorella, vedendosi preclusa la strada difficile convenzionale, ha orchestrato un bel piano per ottenere il primato facendo una leggera deviazione per quella facile. 

Agente 14: Sedurre Shostakov. 

Vedova Bianca: Già. E seducendolo Natalia ha scoperto che Guardiano Rosso stava omettendo informazioni allarmanti nei Comunicati inviati al Comando. 

Agente 14: Che genere di informazioni? 

Vedova Bianca: Barnes era sveglio, il Comando non doveva saperlo. Tania teneva Alexi sotto torchio minacciandolo di spifferare a Dreykov che le lusinghe alle cadette non si limitavano agli scontri sul ring, ma proseguivano negli alloggi degli insegnanti. Quelli non avevano telecamere. 

Agente 14: Shostakov flirtava con Natalia, quindi? 

Vedova Bianca: Sarebbe più corretto dire che Natalia flirtava con Alexi, scoprire dei Comunicati è stato l’equivalente di aprire il Vaso di Pandora. Quando Barnes l’ha rifiutata a gennaio Natalia ha iniziato a notare che non le staccava mai gli occhi di dosso, e se faceva qualche moina a Shostakov Soldato si irritava parecchio. [ride] Natalia è stata una vera sciocca all’inizio, aveva frainteso l’intera dinamica… ma ciò non le ha impedito di rigirare la situazione a proprio vantaggio, usando Alexi per istigare Barnes, convincendolo di concedere a Guardiano il primato di averla domata

Agente 14: Domata? 

Vedova Bianca: Chi ci riusciva saliva in graduatoria, e francamente era quello il vero motivo per cui la Guardia era stata invitata nella Stanza Rossa. Comunque, stavo dicendo… Natalia voleva eclissarmi, visualizzava solamente quell’obiettivo in testa, e sapeva che era Barnes l’unico che poteva garantirle il titolo di prima della classe. 

Agente 14: Okay, ma non mi tornano un paio di cose. 

Vedova Bianca: Ovvero? 

Agente 14: Trovo alquanto improbabile che Karpov, Dreykov o addirittura Rodchenko non avessero nulla da ridire al riguardo… se Barnes aveva davvero iniziato a fare la corte a Romanov, che lei l’avesse realizzato o meno all’epoca, non credo che la cosa sia passata così in sordina come tu la dipingi. 

Vedova Bianca: Oh, capisco. [ride] Qui allo SHIELD avete la brutta abitudine di trarre in anticipo ogni genere di conclusione sbagliata. 

Agente 14: Questo non è lo SHIELD, Yelena. 

Vedova Bianca: Lo è finché tu lavori per Nick, Val. Thunderbolt lo sa che stai facendo il doppio gioco? 


< Errore: sovrascrizione nastro >


Vedova Bianca: Ovvero? 

Agente 14: Trovo alquanto improbabile che Karpov, Dreykov o addirittura Rodchenko non avessero nulla da ridire al riguardo… se Barnes aveva davvero iniziato a fare la corte a Romanov, che lei l’avesse realizzato o meno all’epoca, non credo che la cosa sia passata così in sordina come tu la dipingi.

Vedova Bianca: Le dichiarazioni d’amore sono sopravvalutate in un posto come la Stanza Rossa, e la Guardia aveva giurato di proteggere Barnes insabbiando qualunque cosa, perchè in caso di inefficienza ne andava della nostra vita. 

Agente 14: Vostra? 

Vedova Bianca: Io e Natalia siamo danni collaterali, hanno fatto in modo di tirarci in mezzo quindi sì, nostra. Barnes è sempre stato un testardo, condizionamento o meno, noialtri ci siamo dovuti adattare ai suoi stati d’animo.

Agente 14: Eseguivate così di buon grado? Senza nessuna obiezione?

Vedova Bianca: Ovviamente no, Shostakov si divertiva ad infierire stuzzicando Barnes per il semplice gusto di farlo, sapere che Soldato non poteva reagire come avrebbe voluto di fronte ai superiori lo rendeva audace. 

Agente 14: Audace?

Vedova Bianca: Quando Natalia ha iniziato a flirtare, per Alexi è stato l’equivalente di vincere alla lotteria. Stando ai miei calcoli Barnes era sveglio da novembre, e quei due hanno iniziato a farsi esplicitamente la guerra da allora. 

Agente 14: A proposito, Barnes come ha preso la scoperta del vero ruolo di Tania e Alexi? 

Vedova BIanca: È stata Tania a svegliarlo, Contessa. Era il piano fin dall'inizio, per questo Andrei aveva fatto il nome della figlia quando gli avevano chiesto di reclutare personale per la Guardia… non rientra nei documenti ufficiali in vostro possesso, ma il Dottor Belinsky è stato ucciso quando abbiamo tradito. I sensi di colpa hanno iniziato a dargli il tormento con l'avanzare della vecchiaia. 

Agente 14: Capisco… Alexi, invece? Shostakov è stato arruolato, come Ursus. 

Vedova Bianca: Barnes ha sempre saputo che Ursus non aveva scelta, Alexi invece… diciamo che non si tagliavano più di tanto, ma a Shostakov piacevano parecchio le cariche militari e i punti in graduatoria cumulabili come istruttore, mentre Soldato sapeva di essere vincolato al silenzio di Shostakov per avere una minima libertà di manovra. Soprattutto per tutto ciò che riguardava Natalia. 

Agente 14: Quindi la vera variabile impazzita non era Barnes, è sempre stata Romanov. È lei e per lei che sono stati scardinati gli equilibri di mezzo mondo. 

Vedova Bianca: Già, se in meglio o in peggio dipende dai punti di vista… per voi è stato sicuramente un vantaggio. 

Agente 14: Credo sia innegabile… ma è questo che non capisco, la Romanov che descrivi è ben diversa da quella che ho conosciuto.

Vedova Bianca: Quella che hai conosciuto era orfana di padre, famiglia e amore. Ti manca un pezzo di storia Contessa, all’epoca Natalia credeva di non aver bisogno di nessuno, e il padre che aveva… non credo ci sia un termine neutro per descriverlo.

Agente 14: Orfana d’amore, eh? Quand'è che è scoccata la scintilla con Barnes? 

Vedova Bianca: Eh… questa è una domanda dalla risposta semplice ma dalla formulazione parecchio complicata. 

Agente 14: Oh, scusa, che sbadata… per caso hai di meglio da fare? Qualcuno ti aspetta per cena? 

Vedova Bianca: Non serve comportarsi da stronza, sai?

Agente 14: Da che pulpito.

Vedova Bianca: [sospira] Ho bisogno di una pausa caffè, prima.


*


*Trascrizione dei firmati di sicurezza, video originale in allegato*

 

Data: 14 marzo 2001

Luogo: Palestra Ala Est, Stanza Rossa, Mosca

Trascrizione a cura di: Agente 14, Valentina Allegra de Fontaine 

 


Il segmento analizzato degno di nota mostra il culmine della sessione di addestramento, in palestra si trovano il Dottor Rodchenko, la Guardia al completo, Romanov, Belova ed altre quattro ragazzine. 

Ci sono due ring al centro della stanza, sul primo torreggia Shostakov intento a spiegare le modalità di attacco ad una cadetta, ma è palese che è distratto da Natalia, sul ring a fianco, intenta a scalciare l'aria mentre Barnes la sta trattenendo contando la resa. Belova è appena scesa dal ring, si sta reggendo un braccio - Rodchenko le ha rimesso in asse la spalla quindici minuti prima, quando è scesa dal ring per dare il cambio alla sorella - e li studia silenziosa. 

All'angolo nord della stanza Ursus monitora la situazione, addossato al muro a braccia conserte con la X gialla che risalta sul petto della divisa, quando Belinsky entra con tre ragazzine a seguito e si avvicina all'uomo per confidargli qualcosa all'orecchio. Non sono presenti file audio, quindi è impossibile ricostruire i dialoghi che avvengono. 

Si verifica un momento statico nel quale Romanov riesce a liberarsi dalla presa di Barnes, gli danza attorno e - in qualche strano modo che non riesco a capire nemmeno rallentando la ripresa - lo atterra. È un evento talmente eclatante ed inaspettato che tutti gli occupanti della palestra si girano in direzione del secondo ring, il silenzio si protrae per tre secondi netti e viene interrotto dalla risata fragorosa di Alexi. Barnes si rialza, sorride divertito a Natalia e si gira per saltare alla gola di Shostakov - probabilmente - quando Tania posa una mano sul braccio di Ursus e quest'ultimo sbraita un richiamo che ghiaccia il sangue nelle vene delle cadette ed impone a Barnes di controllarsi. Deduco che non debba parlare spesso, se questa è la reazione che provoca nelle ragazzine. 

L'addestramento riprende, Barnes e Romanov si girano intorno ed iniziano a bisbigliare un intero dialogo che Belova non sente - in caso contrario origlierebbe, e la vedo molto presa dalla propria spalla per prestare attenzione a qualunque altra cosa. È in quel momento che entra Dreykov in palestra e richiama l'attenzione di Tania per ricevere un aggiornamento. 

Ursus non deve gradire l'atteggiamento palesemente viscido dell'uomo perché irrigidisce i muscoli e si rilassa solo quando Belinsky, ruotando appena il busto senza che il Generale se ne accorga, gli tocca la para dello stivale con il proprio in un codice che a me sfugge. Un "riesco a gestirla da sola" o qualcosa del genere. 

L'addestramento prosegue, Alexi combatte con la cadetta di turno, Barnes continua a parlottare con Romanov girando in tondo e facendo finta di attaccare un paio di volte. Probabilmente alzano la voce e iniziano a litigare, perché all'improvviso Belova solleva lo sguardo verso il ring e sorride sotto i baffi compiaciuta. 

Quello che succede dopo accade talmente in fretta che ho dovuto riavvolgere la registrazione tre volte per annotare tutto: Dreykov inizia a lanciare occhiate sempre più insistenti al secondo ring, evidentemente non gradisce il fatto che Soldato stia discutendo con Romanov invece di pestarla a sangue, oppure ha sentito un pezzo di conversazione compromettente, fatto sta che Natalia volta i tacchi, Tania fulmina Barnes con lo sguardo, Alexi ghiaccia sul posto ed Ursus stacca nuovamente le spalle dalla parete. Probabilmente, a questo punto, la scintilla è qualcosa che Barnes si è lasciato sfuggire nel corso del bisticcio - o il fatto stesso che abbia conversato con una sottoposta per più di cinque minuti, facendo vanto di più facoltà mentali di quelle che dovrebbe avere. 

Soldato d'Inverno afferra Natalia per un gomito e la trascina in una zuffa in piena regola, la ragazza prova a difendersi, ma si ritrova guancia a terra con un braccio piegato dietro la schiena. Non si è accorta che il patrigno la sta squadrando, cerca invano lo sguardo di Alexi per chiedere aiuto e in quel momento Dreykov apre bocca e sbraita un ordine. Glielo leggi in faccia che è furioso, si sta vergognando del comportamento della figlia e probabilmente ha appena realizzato che le parole di Belinsky sul verbale non sono presuntuose ma piuttosto veritiere - la figlia sta giocando con il fuoco, rischiando di mandare all'aria il contratto di lavoro con Karpov e l'investimento da milioni di dollari che ha firmato per chiamarsi la Guardia d’Inverno in Casa solo per addestrarla. 

Barnes lo guarda allucinato, probabilmente sta per ribellarsi, ma vede Tania fulminarlo ed annuire leggermente con una maschera di cera a renderle inespresso il volto. 

Dreykov ripete l'ordine, Belova abbassa lo sguardo, Romanov chiude gli occhi e Barnes le spezza il braccio esponendole l'osso. 

La sento urlare anche senza audio. 







 

Note dalla regia:

Mi è stato segnalato che la caratterizzazione di Natasha è insolita rispetto alla norma, quindi mi prendo questo spazio per giustificare la mia scelta. 

Di solito il personaggio della Vedova Nera viene analizzato dai 25-30 anni in su, le sono successe cose durante l'adolescenza che la cambiano radicalmente, le stesse che prendo in esame tra queste righe. In questo mio scritto Natalia ha 16 anni, non è ancora consapevole della propria situazione e, nonostante abbia sempre piegato le regole a proprio vantaggio, non ha mai subito le conseguenze di infrangerle. 

È questo che fa la differenza, sequenza temporale analizzata a parte: Nat impara ad essere trattata come Yelena, come qualunque altra Vedova, e si rende conto di quanto sia una situazione limitata… e mi raccomando, nel proseguimento della storia, non commettete l'errore di dimenticarvi che il suo è un personaggio egoista. 

Un'altra differenza sostanziale è la presenza della Guardia, in altri miei scritti gli eventi si susseguono ed intersecano in modo differente perché seguo la scansione fumettistica. Il contesto che utilizzo in questo scritto invece è quello suggerito dal MCU, ovvero rappresentare il maggior numero di personaggi possibili in un'unica opera, quindi le dinamiche che si formano sono naturalmente diverse, ma i legami tra i personaggi sono quelli di sempre. 

Qualcuno potrebbe farmi notare che ho addolcito il carattere di Alexi, ma in realtà (contesto diverso a parte) mi sono limitata a non filtrarlo attraverso l'ottica di Bucky - e sì, non ho digerito il suo cambio di ruolo da marito a patrigno in Black Widow, quindi questa è la mia ennesima pezza che vuole correggere un film che non ho ancora visto.

_T

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Capitolo 6
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Estratto Interrogatorio *786

Data: 14 marzo 2024


Agente 14: Sai leggere i fondi del caffè? 

Vedova Bianca: No, perché? 

Agente 14: Li fissi come se ci fosse scritta la metà mancante della storia. 

Vedova Bianca: Sei impaziente, nessuno te l'ha mai detto Contessa? 

Agente 14: Come non detto, finisci il caffè. 

Vedova Bianca: [sospira, centra il cestino] L'ho finito cinque minuti fa, temporeggiavo.

Agente 14: Stiamo arrivando alla parte di storia che non ti piace, vero? 

Vedova Bianca: Già… ricapitola le ultime cose che ti ho raccontato. 

Agente 14: Barnes era sveglio per volere di Belinsky, la Guardia ha insabbiato la cosa per poter progettare meglio la fuga e, in tutto ciò, Natalia ci ha rimesso un braccio come punizione per aver ficcato il naso in affari che non erano i suoi. 

Vedova Bianca: Okay. [sospira, si stropiccia gli occhi] Che altro vuoi sapere? 

Agente 14: La scintilla, quando è scattata. 

Vedova Bianca: A dicembre, Barnes ha sempre avuto un debole per le rosse… all'inizio non aveva perso completamente la testa per Natalia, ma gliene fregava abbastanza da non volerla massacrare sul ring. La vedeva come una distrazione che lo distoglieva dalla fuga, un ostacolo trasformabile in debolezza. 

Agente 14: Così Tania ha convinto Dreykov a limitare gli scontri tra di loro, per mantenere il suo stratega concentrato.

Vedova Bianca: Esattamente… però lì le cose sono diventate difficili. Alexi gliele ha rese difficili, e quello che forse era solo un sassolino nella scarpa è diventato una montagna. 

Agente 14: E Romanov ha sfruttato a proprio favore quell'interesse represso. Il fatto che le ha spezzato un braccio non ha influenzato il suo giudizio? 

Vedova Bianca: Oh si… [ride, senza allegria] Il fatto che Barnes abbia esitato ha costretto Natalia a rivalutare chi volesse davvero il suo bene all'interno della Stanza Rossa. 

Agente 14: Quando è tornata operativa? 

Vedova Bianca: All'epoca non eravamo laureate, l'iniezione Gamma della Dottoressa Kudrin era ancora un miraggio lontano… è tornata in palestra quando le ferite sono guarite quel tanto che bastava perché non svenisse se veniva colpita sulla parte lesa. Ed era buona educazione colpirla sulle ferite, avevamo ricevuto istruzioni precise da parte di Dreykov. 

Agente 14: Gentile da parte sua. 

Vedova Bianca: L'ho detto che non esiste un termine neutro per definirlo. 

Agente 14: Noto. [espira] Come hanno tenuto occupata Romanov nelle settimane di degenza? 

Vedova Bianca: Nel peggior modo possibile. [sorride, triste] L'hanno messa a fare "tirocinio" alle costole di Tania. 

Agente 14: In cosa consisteva? 

Vedova Bianca: Le ha insegnato come smistare le bambine, come sceglierle, cosa capitava alle sfortunate che venivano scartate… come le eliminavano, chi dava l'ordine e chi lo eseguiva. 

Agente 14: Ha aperto gli occhi. 

Vedova Bianca: E collateralmente ha scoperto il piano di fuga progettato della Guardia… Tania si è trovata costretta a metterla al corrente della cosa con la benedizione di Barnes. 

Agente 14: Romanov voleva partecipare alla fuga? 

Vedova Bianca: All'inizio no… voleva trarne un qualche tipo di tornaconto. Poi ha ceduto alle avance di Barnes e non le è più interessato nient'altro. 

Agente 14: Tu come sei stata tirata in mezzo? 

Vedova Bianca: Natalia non voleva lasciarmi indietro… e non poteva correre il rischio che Dreykov mi usasse contro di lei. 

Agente 14: E qual'è stata la tua reazione quando hai scoperto i piani? Sincera. 

Vedova Bianca: Ora pretendi troppo, Contessa. 

Agente 14: D'accordo. Come ti ha convinta Romanov ad unirti alla banda?

Vedova Bianca: [Inudibile] Non ce n'è stato bisogno… ho tenuto sempre cara la pelle e volevo farla pagare a Dreykov. Io, a differenza di Natalia, ricordo il viso dei miei genitori biologici. 

Agente 14: Sono stati-…? 

Vedova Bianca: Uccisi da lui? No, non direttamente… "danni collaterali", li hanno definiti così nel Comunicato al Comando.

Agente 14: Quando l'hai saputo? 

Vedova Bianca: Quando mi sono "unita alla banda" ho potuto mettere le mani sul mio Fascicolo Personale, Contessa. Barnes credeva mi servisse un incentivo valido per non tradirli. 

Agente 14: È un incentivo che ha offerto a tutti? 

Vedova Bianca: No, chi faceva parte della Guardia aveva già da sé un motivo per desiderare di andarsene… o meglio, tutti lo avevano tranne Alexi. 

Agente 14: Shostakov era l'unico che progettava di tradire? 

Vedova Bianca: No… ma Alexi era l'unico senza qualcosa da perdere e tutto da guadagnare. Consegnarci l'avrebbe reso un eroe, pugnalare il Comando alle spalle invece era l'equivalente di tradire tutto ciò in cui aveva sempre creduto. 

Agente 14: Cosa gli ha fatto cambiare idea? 

Vedova Bianca: Le circostanze, all'inizio. Il senso di colpa, poi. 

Agente 14: E te, nel mentre. È l'unico che chiami per nome oltre a Belinsky. 

Vedova Bianca: [silenzio] 

Agente 14: Ti ha fatto da padre, non è vero? 

Vedova Bianca: Credevo morissi dalla voglia di sapere tutto sulla scintilla tra Natalia e Barnes, non su chi si è occupato del mio… svezzamento

Agente 14: Ti trattavano come una bambina? 

Vedova Bianca: Ero una bambina… io-... [sospira] Alexi e Tania mi hanno fatto da genitori, per me è… difficile parlare di come-... 

Agente 14: Allora non parlare di questo, parla di Natalia. 

Vedova Bianca: E non è forse la stessa cosa? 


*


Estratto Registrazione Audio -mic01-

Ubicazione: Ufficio Dr. Reynold 

Status: Nascosta

Data: 8 marzo 2024

 


Dr. Reynold: Mi parli del suo ultimo incubo, James. 

J. B. Barnes: [silenzio] 

Dr. Reynold: Con questa tecnica non andiamo da nessuna parte, lo sa vero? 

J. B. Barnes: È… difficile metabolizzare il mio ultimo incubo, Doc. 

Dr. Reynold: D'accordo, partiamo dal generale fino a scendere nel particolare. Come le altre volte. 

J. B. Barnes: [espira] 

Dr. Reynold: Riguarda il suo periodo al Leviathan come Soldato d'Inverno? 

J. B. Barnes: Si rende conto della domanda che mi ha appena fatto, Doc? La risposta è abbastanza scontata. 

Dr. Reynold: Per quanto ne so può essere un incubo legato ai suoi anni in Germania nel '43, ne ha avuto uno… [sfoglia le pagine del taccuino]... tre settimane fa. La strada con i cadaveri addossati a bordo strada. 

J. B. Barnes: Non-... non credo servisse ricordarmelo, Doc. [inspira, espira] Trovo assurda la quantità di film sulla Guerra, lo sa vero? Non capisco il senso di spettacolarizzarla… 

Dr. Reynold: Sta cambiando argomento, James. 

J. B. Barnes: Non sto cambiando argomento. Sto esponendo-... 

Dr. Reynold: La seguo da tre mesi e mezzo, James. Ogni incubo legato al '43 è sollecitato da una scena particolarmente cruenta di un film, e - prima che inizi ad elencarmi ogni singolo errore storico, geografico, di balistica esaurendo il mio tempo - vorrei ricordarle che abbiamo appurato già alla seconda seduta di terapia che questa è solo una tecnica per distrarmi. 

J. B. Barnes: Se questa è una tecnica per distrarla… ipoteticamente parlando ovviamente, perché non mi interrompe mai Doc? 

Dr. Reynold: Perché ha un disturbo da stress post traumatico James, e questo è il suo modo per esorcizzarlo. I suoi incubi, le paranoie, gli sbalzi d'umore non sono legati solamente al suo periodo al Leviathan… l'ha capito pure lei, per questo soppesa ogni singola parola che le esce dalla bocca. 

J. B. Barnes: D'accordo. [espira, temporeggia] Quante sono le probabilità che quel suo quaderno finisca in mano al Giudice? 

Dr. Reynold: Poche. Sono i miei appunti personali riguardanti le nostre sedute, sono tenuta a comunicare al Giudice solo le informazioni che ritengo un pericolo per la sua incolumità e la sicurezza di altri. 

J. B. Barnes: Chiaro… [schiarisce la gola] Come le dicevo Doc, non trovo il senso di spettacolarizzare-... 

Dr. Reynold: [inizia a scrivere] 

J. B. Barnes: …-cosa sta scrivendo, Doc? 

Dr. Reynold: Nulla di importante James, prosegua pure. 

J. B. Barnes: Sta mentendo. 

Dr. Reynold: Lei sta mentendo, io mi sto solo adattando al suo comportamento infantile. 

J. B. Barnes: Non ho un comportamento infantile. 

Dr. Reynold: Ho un intero taccuino da usare contro di lei per sentirla, James. Alcune mie annotazioni potrebbero interessare il Giudice al punto da toglierle la libertà vigilata, lo sa vero? 

J. B. Barnes: Tipo? 

Dr. Reynold: Tipo il fatto che si rifiuta di farsi aiutare. [sospira, innervosita] Guardarmi in cagnesco non mi farà impietosire. O intimorire. 

J. B. Barnes: [inudibile] D'accordo… l'incubo di cui mi chiedeva. 

Dr. Reynold: Si? 

J. B. Barnes: Mi trovavo in Wakanda, sul campo di battaglia. 

Dr. Reynold: Questo è nuovo. Chi era con lei? 

J. B. Barnes: Steve. Parecchi cani spaziali, il procione e… e sa che le dico, Doc? Questa è una colossale perdita di tempo. 

Dr. Reynold: È obbligato a "perdere tempo" con me, James. Sono le condizioni per lasciarla a piede libero. 

J. B. Barnes: [inspira] Non c'è un altro modo, vero? 

Dr. Reynold: No, non c'è. [silenzio] Nel suo incubo c'erano il Capitano Rogers, il procione e chi altri? 

J. B. Barnes: Non ha battuto ciglio… sa del procione, Doc? 

Dr. Reynold: Ho letto i file James, so del procione. Chi altro c'era sul campo di battaglia? 

J. B. Barnes: Una… ragazza. Una a cui dovrei delle scuse per averle reso la vita un inferno. 

Dr. Reynold: Questa ragazza è una voce nella sua lista, James? Una che non ha ancora spuntato? 

J. B. Barnes: Già… ed ora… beh, la situazione è abbastanza complessa. La stronzata della "lista del perdono" l'ha inventata lei Doc, mi dica, vale lo stesso se chiedo scusa a una lapide? 

Dr. Reynold: Sta parlando di R-...? 

J. B. Barnes: Romanov? No. [sorride, senza allegria] Con lei-… con buona parte dei miei… colleghi ho fatto ammenda ben prima che un Giudice mi obbligasse a tutto questo. Senza offesa, Doc.

Dr. Reynold: Nessuna offesa… quindi chi è la ragazza a cui si riferisce, James? 

J. B. Barnes: [inudibile]

Dr. Reynold: Non ho capito. 

J. B. Barnes: Yelena Belova… è-... 

Dr. Reynold: La sorella adottiva di Romanov. 

J. B. Barnes: Nei file ufficiali non c'è traccia di questa informazione, Doc. Come l'ha avuta? 

Dr. Reynold: Chi mi ha assunta come sua terapeuta ha saputo istruirmi adeguatamente su chi mi sarei trovata davanti. 

J. B. Barnes: Capisco. [sospira] Riformulo la mia domanda di prima, allora. Quante probabilità ci sono che quel suo quaderno finisca in mano al suo Referente? 

Dr. Reynold: Pari a zero, hanno semplicemente fatto richiesta di qualcuno con lo stomaco abbastanza forte per fronteggiare qualunque cosa ci sia nella sua testa. La sua cartella clinica è stato un ottimo banco di prova. [sospira] Questo è uno spazio sicuro, James. 

J. B. Barnes: Quindi gran parte delle cose che le dico le conosce già, vuole solo sentirsele dire da me. 

Dr. Reynold: È così che funziona la terapia. Nel suo caso ho semplicemente dovuto fare i compiti prima. 

J. B. Barnes: Sa chi è Yelena, chi era per me. 

Dr. Reynold: Si, lo so. 

J. B. Barnes: La mia non era una domanda. È così ovvio, Doc? Me e Natalia, se non avesse letto il fascicolo. 

Dr. Reynold: Sa nasconderlo molto bene, James… ma dalla mia parte ho tre mesi e mezzo di appunti che mi aiutano a fare chiarezza, oltre ad aver studiato il suo fascicolo e essere stata addestrata appositamente per trattare con lei senza… irritarla

J. B. Barnes: Addestrata? Davvero? 

Dr. Reynold: Suppongo che siano in pochi a sapere di lei e Romanov, quindi. 

J. B. Barnes: Sta cambiando discorso, Doc. 

Dr. Reynold: Lei lo fa continuamente, James. 

J. B. Barnes: Si, lo sanno in pochi. I miei colleghi sono un filo troppo invadenti per i miei gusti. Tocca a lei rispondere ora. 

Dr. Reynold: Sì, sono stata addestrata. Ai piani alti la ritengono un soggetto violento se istigato. 

J. B. Barnes: Può biasimarmi? 

Dr. Reynold: Riconosco che il suo vissuto l'ha segnata molto, per questo si trova qui. Con me. [silenzio] Perché crede di aver visto Yelena sul campo di battaglia, James? 

J. B. Barnes: Non ci sarebbe dovuta essere lei, ma Natalia. Le altre volte-... [inspira, tace, temporeggia] 

Dr. Reynold: Tanto vale ammetterlo a questo punto, James.

J. B. Barnes: [inspira] La battaglia, non è la prima volta che la sogno. [espira] Di solito mi sveglio quando mi sento… mancare, non riesco mai a girarmi in tempo per vedere il viso di Natalia un ultima volta. [ride, senza allegria] È ironico, finalmente c'ero riuscito, ma-… ma sul più bello non era lei. 

Dr. Reynold: Che giustificazione si è dato per razionalizzare questo cambiamento, James? 

J. B. Barnes: L'ha mai vista una fotografia di Yelena, Doc? 

Dr. Reynold: No, per me è semplicemente un nome su un documento. Lei e Romanov si somigliavano? 

J. B. Barnes: Al naturale no, ma dopo Antarctica Natalia si è tinta i capelli di biondo. È stata una scelta di convenienza, quando si è in fuga i capelli rossi attirano sempre l'attenzione, ma… 

Dr. Reynold: Ma lei non crede sia stata solo una scelta di convenienza. 

J. B. Barnes: Mh-m. [silenzio] Tutte le volte in cui Natalia ha accompagnato Steve in Wakanda non abbiamo mai avuto l'occasione o il tempo di parlare di Antarctica, ma non credo ci fosse davvero il bisogno di farlo. 

Dr. Reynold: Capisco. [silenzio] Non ha risposto alla mia domanda, James. 

J. B. Barnes: Quale domanda? 

Dr. Reynold: Come razionalizza la comparsa di Yelena nei suoi incubi? Ha almeno un indizio per giustificare la cosa? 

J. B. Barnes: Nessun indizio che valga il suo tempo, Doc. Mi creda. 


*


Ricostruzione Filmati di Sicurezza - Telecamere Stradali

 

Su richiesta di: Agente 14

Data filmati analizzati: 5 marzo 2024

Zona esaminata: Fulton St, Flatbush Ave (Brooklyn, NY) 

 


Dai filmati si può vedere Barnes uscire da Starbucks, caffè alla mano come ogni mattina, avviarsi verso la metropolitana e scendere le scale. 

Lungo la strada che Barnes percorre è stato installato un cantiere a ridosso del marciapiede principale, gli operai stanno ristrutturando la facciata di uno dei palazzi lungo la via ed i teli che nascondono le impalcature sono ricoperti di graffiti fin dal primo giorno. 

Barnes li osserva distratto ogni mattina quando attende il semaforo per attraversare la strada, sono lì da così tanto tempo che ormai questa sua azione può considerarsi parte della routine, ma è lampante che la mattina esaminata (5 marzo) c'è decisamente qualcosa di strano nell'aria perché, quando Barnes riprende a camminare, lo fa a doppia velocità rispetto a quella iniziale. 

 

Confrontando le riprese stradali del 5 marzo con i giorni antecedenti all'episodio, ho potuto notare due cose:

1 - Tra i graffiti che imbrattano il telo del cantiere compare una clessidra sbavata di rosso. Il giorno seguente la clessidra non c'è più, coperta da un altro scarabocchio eseguito con vernice bianca, rendendo il precedente disegno irriconoscibile. 

2 - Per ben dieci giorni antecedenti al 5 marzo Barnes non si rende conto di essere pedinato. La sospettata è una donna bionda, sulla trentina, che lo segue a distanza di sicurezza. Da come si muove posso intuire che debba conoscere bene Barnes, dato che sfrutta tutti i suoi punti ciechi per non richiamare la sua attenzione. 

 

La donna si limita a seguirlo per 10 giorni, solamente la mattina del 5 marzo decide di punto in bianco di prendere l'iniziativa, si sporge sulla ringhiera entrando nel suo campo visivo periferico e gli fa un cenno di saluto mentre Barnes sta percorrendo le scale della metropolitana. La nota con la coda dell'occhio, ma la calca che scende le scale con lui lo spinge verso il basso. Quando Barnes ritorna sui propri passi la donna è scomparsa pure dal circuito delle telecamere. 

 

Le mattine dal 6 al 9 marzo Barnes scende a comprarsi la colazione con aria paranoica, continua a guardarsi intorno nervoso, nota i nuovi graffiti lasciati sul telo che nasconde il cantiere, ma non compie nessuna azione degna di nota in merito alla faccenda. 

Barnes interrompe la propria routine dal 10 al 13 marzo, per poi riprenderla come se nulla fosse. 

 

Le restati riprese sono inutili ai fini della ricerca. 

 

Rapporto redatto da: Agente 19

Stato di consegna: Effettuato 


*


COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

 

A: Generale Ivan Dreykov 

Da: Guardia Rossa 

Data: 7 aprile 2001

Argomento: Ampliamento Progetto Guardia d'Inverno


Generale, 

Come da Sue specifiche istruzioni ho preso Natalia sotto la mia ala durante il periodo di degenza, l’aiuto della ragazza è stato fondamentale per addestrare e selezionare le nuove reclute, dunque mi chiedevo se fosse possibile prolungare questo tipo di collaborazione. Questo nuovo carico di responsabilità mi è sembrato necessario per ridimensionare l’intraprendenza di Romanov, deduco quindi che il semplice ambiente della Caserma sia limitativo alle capacità di Natalia e, sempre per questa motivazione, lei sia portata ad inclinazioni rivoltose. Vedova Nera sa di essere una fuoriclasse, credo attenda solo che se ne renda conto anche Lei Generale. 

Vorrei inoltre segnalarle i notevoli progressi compiuti da Yelena, pari e a volte superiori persino a quelli della sorella. Credo sia superfluo ripeterle che il Comando dovrebbe riconoscere il lavoro di Belova e premiarla in modo opportuno, anche se tale presa di posizione crei danno a Sua figlia.

Espresse le sopracitate considerazioni, Le presento una domanda formale per arruolare Natalia e Yelena nella squadra di contenimento Guardia d’Inverno. So che va contro il regolamento in quanto entrambe le ragazze non sono ancora laureate, ma ritengo sia uno spreco confinarle in caserma quando potrebbero rivelarsi risorse utili alle Operazioni richieste dal Generale Karpov. 

Prima che Lei possa farmelo notare, sono ben consapevole della posizione di Istruttore che Soldato ricopre tra le fila del Leviathan, ma non credo che per questa semplice motivazione l’Agenda Programmata della Guardia debba arenarsi a danno del nostro vero Padrone.

Rimetto a lei la decisione definitiva.

Attendo istruzioni,

TB







 

Note:

Se ve lo state chiedendo: sì, la Contessa Valentina Allegra de Fontaine e Nick Fury sono stati insieme per un bel po'. Dopotutto, editorialmente, ogni 007 ha la sua femme fatal.

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Capitolo 7
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COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

 

A: Generale Vasilij Karpov 

Da: Guardiano Rosso

Data: 21 aprile 2001

Argomento: Re: Ampliamento Progetto Guardia d'Inverno


Generale,

Rispondo alle sue preoccupazioni inerenti alla richiesta specifica di Guardia Rossa di ammettere Natalia e Yelena alla nostra squadra di contenimento. 

Sono consapevole della situazione tesa in Caserma, voci di corridoio - a cui non presto particolare attenzione, ma reputo opportuno riferirle - sostengono che il Generale Dreykov sia preoccupato del coinvolgimento diretto di Natalia, considerati i trascorsi dentro e fuori dal ring con Soldato d’Inverno. Da fonte vicina a entrambi i Soggetti posso assicurarle che il Generale Dreykov non ha nulla da temere, Soldato è severamente controllato come da accordi e, in caso contrario, sarò il primo a riferirle il verificarsi di certe Anomalie secondo i Parametri di Rischio concordati al momento della mia assunzione.

Specificato quanto sopra, le assicuro che la richiesta di Guardia Rossa è legittima e approvata dal sottoscritto: Natalia può apprendere la disciplina che Dreykov pretende dalla figlia solo lavorando a stretto contatto con chi può impartirgliela, il ciò implica la partecipazione di Vedova Nera alle Missioni sul campo assegnatoci. Per quanto riguarda Vedova Bianca, Yelena può solo beneficiare di tale esperienza, oltre ad essere un ottimo deterrente alla spavalderia della sorella - potrebbero verificarsi “eventi spiacevoli” che coinvolgano quest’ultima, in caso Lei li reputi una clausola di garanzia opportuna.

Se posso darle un suggerimento Generale, ritengo necessario istruire le ragazze su Soldato d’Inverno - facendo deliberatamente uso di documentazione specifica. Non desidero alimentare i timori del Generale Dreykov, ma per il bene di tutti noi vorrei evitare che Vedova Nera e Vedova Bianca attivino inconsapevolmente alcuni degli impulsi di Internato n*17 che stiamo tentando di contenere con successo da diversi mesi ormai.

Attendo istruzioni.

Alexi Alanovich Shostakov


*


COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

*RISERVATO*

 

A: Generale Ivan Dreykov 

Da: Generale Vasilij Karpov 

Data: 23 aprile 2001

Argomento: Re: Re: Ampliamento Progetto Guardia d'Inverno


Capisco le tue preoccupazioni Ivan, ma i miei sottoposti sono stati interrogati sulla faccenda e mi hanno assicurato la loro completa disponibilità e professionalità. Guardiano Rosso, Guardia Rossa e Ursa Major sono stati assunti appositamente per contenere, eliminare ed insabbiare qualunque problema può potenzialmente creare Soldato d'Inverno e, se la notizia può esserti di conforto, mi fido ciecamente del mio staff. 

In ogni caso, se dovesse verificarsi un qualche tipo di inconveniente, posso già confermare la disponibilità d’uso del mio intero Staff Medico e il pronto risarcimento di tutti i danni che questa nostra collaborazione può causare. Non sono uno sprovveduto Compagno, se questi sono i tuoi veri timori che ho letto tra le righe nelle nostre precedenti comunicazioni: ho dato ordine ai Medici di istruire adeguatamente le ragazze come suggeritomi da Alexi Shostakov, questo genere di precauzione dovrebbe troncare alla fonte buona parte delle problematiche che continui a presentare alla mia scrivania, nel vano tentativo di impedire a tua figlia di spiccare il volo lontano dal nido usando la comprovata temerarietà di Natalia come scusante. Francamente, se desideravi evitarle questo destino, non avresti dovuto iscriverla al Programma Stanza Rossa da principio. 

Perdona la mia schiettezza Ivan, ma sei un uomo obiettivo e sai bene quanto me che i sentimenti non possono interferire con la nostra sfera di giudizio, portando danno a Madre Russia e al Leviathan di conseguenza. Abbiamo prestato giuramento, ricordalo Compagno.

Vasilij


*


Estratto Registrazione Audio Ripristinata -mic02_06-

Ubicazione: Camera 42, Central Palace Madrid

Data: 14 luglio 2004

Ora: 3.20 AM (fuso orario locale)

 


C. F. Barton: Nat? Che ci fai in piedi a quest’ora?

N. A. Romanov: Non riesco a dormire.

C. F. Barton: Hai fatto un incubo?

N. A. Romanov: No.

C. F. Barton: [silenzio]

N. A. Romanov: [silenzio, soffoca un singhiozzo]

C. F. Barton: Stai piangendo. 

N. A. Romanov: No, non è vero. 

C. F. Barton: Vuoi parlarne?

N. A. Romanov: Davvero? "Vuoi parlarne?" [sopprime un altro singhiozzo] Мой Бог, qual è il tuo problema?

C. F. Barton: Problema? [brontola, si stropiccia gli occhi] Che problema ho? 

N. A. Romanov: Torna a dormire, Clint. 

C. F. Barton: No. [si alza, la raggiunge] Che succede? 

N. A. Romanov: Non sono affari tuoi.

C. F. Barton: Okay.

N. A. Romanov: [silenzio]

C. F. Barton: [silenzio]

N. A. Romanov: Cosa stai facendo?

C. F. Barton: Ti abbraccio.

N. A. Romanov: Ti spezzo le braccia se-...

C. F. Barton: No, non lo farai.

N. A. Romanov: Non sei tenuto-...

C. F. Barton: Non importa.

N. A. Romanov: Ti prego, smettila.

C. F. Barton: Okay.

N. A. Romanov: [silenzio] 

C. F. Barton: [silenzio] Nat, quella-... quella dove l'hai presa? 

N. A. Romanov: Dal tuo portafoglio. Sono tua moglie e tuo figlio, vero? 

C. F. Barton: Si… ma perché diavolo-...? 

N. A. Romanov: Cercavo dei soldi per comprarmi le sigarette, la foto mi ha distratta… ti avrei scritto un biglietto, non volevo svegliarti. 

C. F. Barton: Sigarette? Una scusa un po' più origin-...?

N. A. Romanov: Non voglio scappare, Clint. È che fumo quando sono… nervosa. [altro singhiozzo, soffocato] Mi ricorda… casa

C. F. Barton: Non per infierire Nat, ma sei scappata di casa. 

N. A. Romanov: Casa non sono per forza quattro pareti e un tetto, Clint.

C. F. Barton: Mh, non hai tutti i torti… [temporeggia, respira] Di questo vuoi parlarne o-...? -Ouch-

N. A. Romanov: [ritira il pugno] Sei incredibile… 

C. F. Barton: [tossisce, recupera il fiato] Me lo dicono spesso-... 

N. A. Romanov: Risparmiami certe battute, ti prego. [silenzio, teso] Non parli finché non vuoto il sacco, vero? 

C. F. Barton: [silenzio] 

N. A. Romanov: D'accordo. [inspira, tremante] Oggi sono ufficialmente trascorsi due anni dalla mia cerimonia di laurea. 

C. F. Barton: Cerimonia di laurea? 

N. A. Romanov: È un rito di passaggio, per diventare ufficialmente una Risorsa Operativa del Leviathan… [silenzio, rotto da un singhiozzo vuoto] Ti sterilizzano, dicono che così facendo le cose diventano più facili. Anche uccidere. 

C. F. Barton: Nat… mi dispiace così t-... 

N. A. Romanov: Non voglio la tua compassione, Clint. [sospira, si asciuga lacrime silenziose] È che se ripenso a dov'ero, due anni fa, e dove sono adesso… beh, avrei anch'io una famiglia come la tua. Qualcuno da cui tornare dopo giornate come questa. 

C. F. Barton: Ti hanno portato via qualcuno? 

N. A. Romanov: Mi hanno portato via tutti, non qualcuno Perché credi li abbia traditi, Clint? 

C. F. Barton: In realtà… beh, è quello che ci chiediamo tutti allo SHIELD. C'è gente che ci ha puntato dei bei soldi sul motivo per cui te ne sei andata dal Leviathan. 

N. A. Romanov: Lo so. [inspira, espira] Beh, è questa la motivazione… non è chissà quanto originale, ma per una volta è la verità. [singhiozza a vuoto, silenziosa] Non sarò mai madre, non sono più una moglie, non sono più nemmeno una sorella… sono solo una Vedova. E vivo per vendicare i miei Fantasmi. 

C. F. Barton: Perché mi stai raccontando tutto questo, Natasha? 

N. A. Romanov: Non mi hai lasciato molta scelta-... 

C. F. Barton: Potevi mentire, come fai di solito. Perché questa è diverso? 

N. A. Romanov: [sospira] Perché tu sei l'unico allo SHIELD che non mi vuole morta. E poi sono in debito per Budapest, mi hai ridato una vita degna da vivere. 

C. F. Barton: Non essere ridicola. 

N. A. Romanov: Non lo sono. Rassegnati, è un dato di fatto, sono in debito con te. 

C. F. Barton: Perché discutere con te è sempre una battaglia persa? [sospira] È una domanda retorica, non rispondere. 

N. A. Romanov: [sorride] Okay, se dici che non sono in debito, in ogni caso lo sarò presto.

C. F. Barton: Quanto presto? 

N. A. Romanov: Nell'immediato. Ho un favore da chiederti. 

C. F. Barton: ...spara. 

N. A. Romanov: So che hai messo delle cimici in questa stanza… non voglio che Fury sappia di questa conversazione, per ora. 

C. F. Barton: Perché? 

N. A. Romanov: Perché conosco gli uomini come lui, credono non ci si possa fidare di qualcuno che pensa solo alla vendetta. 

C. F. Barton: Mi stai dicendo che non dovrei fidarmi di te, quindi? 

N. A. Romanov: Perché, ti fidi? 

C. F. Barton: Ti avrei uccisa a Budapest altrimenti. 

N. A. Romanov: Ero io che stavo per uccidere te. 

C. F. Barton: Punti di vista trascurabili… [inspira, espira] Ora forza, in piedi. 

N. A. Romanov: Dove andiamo? 

C. F. Barton: Disattiviamo le cimici e usciamo. [si alza in piedi, le porge una mano] Se vuoi possiamo continuare questo discorso davanti a una bottiglia di tequila, dicono sia meglio del tabacco. 

N. A. Romanov: Non sei tenuto-... 

C. F. Barton: Lo so, ma sei la mia partner Natasha. Rassegnati a questo dato di fatto. 

N. A. Romanov: E questo cosa implica? [ride, scettica] Che andiamo al primo bar dietro l'angolo e ci sbronziamo? 

C. F. Barton: Se è quello che serve per tirarti su il morale, sì, ci sbronziamo. 

N. A. Romanov: Grazie. [riconsegna la foto] Per tutto. 


*


Estratto Interrogatorio *786


Agente 14: Ti trattavano come una bambina? 

Vedova Bianca: Ero una bambina… io-... [sospira] Alexi e Tania mi hanno fatto da genitori, per me è… difficile parlare di come-... 

Agente 14: Allora non parlare di questo, parla di Natalia. 

Vedova Bianca: E non è forse la stessa cosa? 

Agente 14: Lo è? 

Vedova Bianca: Sì. Siamo finite nella Guardia perché Barnes voleva una chance con Natalia, Tania ci ha lasciato le penne per permetterle di guadagnare tempo e scappare quando sono arrivati ad arrestarci, Alexi e Mikhail non hanno avuto una sorte migliore ad Antarctica quando si sono sacrificati per salvarle la vita. 

Agente 14: Stai dicendo che Romanov è stata la vostra rovina? 

Vedova Bianca: No, la nostra rovina sono stati Karpov e Dreykov… mi costa ammetterlo, ma Barnes voleva solamente una vita degna di quel nome e mia sorella sarebbe finita comunque per combinare qualche disastro. Mi fa… arrabbiare che Tania e Alexi abbiano dovuto pagare con il sangue… ma a conti fatti, nessuna battaglia si vince senza morti. 

Agente 14: È una visione del mondo molto cinica. 

Vedova Bianca: Capita di averla quando ti crescono in un posto come la Stanza Rossa. 

Agente 14: Mh. [silenzio] Quindi l'intesa tra Barnes e Romanov c'è stata fin da subito, è così? 

Vedova Bianca: Non esattamente… si rispettavano come avversari, il grado di intesa è sempre stato abbastanza alto, ma ciò che faceva davvero la differenza in combattimento era il loro livello di complicità… e quello aumentava e diminuiva in base a quanti occhi si calamitavano addosso. 

Agente 14: Lontani dai Padroni eravate liberi. 

Vedova Bianca: Più di quanto lo fossimo in Caserma, sì. È stato allora che ho potuto farmi un'idea più precisa di chi mi copriva le spalle… sapere cosa motiva una persona torna sempre utile, anche se il più delle volte si rivela una lama a doppio taglio. Facciamo entrambe questo lavoro Valentina, sai come funziona. 

Agente 14: Lo so meglio di te, Belova. [temporeggia] Quali erano queste famose motivazioni? 

Vedova Bianca: Mikhail e Tania stavano insieme… e ci facevano da genitori, in un certo senso. Lei era entrata nel Progetto per liberare Barnes, aveva una sottospecie di ideale mosso dal senso di colpa di Andrei che l'ha solamente resa più agguerrita quando Ursus le si è messo tra i piedi. Mikhail, alla fin fine, si è trovato solamente nel posto giusto al momento giusto… Tania è stata la sua roccia, per lui più di altri, il Comando fortunatamente l'ha scoperto solamente quando è stato troppo tardi. 

Agente 14: Capisco… [annota qualcosa] Non mi è chiaro il ruolo di Shostakov, se Ursus vi faceva da padre-... 

Vedova Bianca: Ne esistono di due tipi, Contessa. I padri come Ursus sono autoritari, sono quelli che si fanno in quattro per portare in salvo l'intera famiglia… Alexi era più il padre che ti insegna a pilotare un cargo senza la minima esperienza al riguardo, ti mette davanti alla cloche e dice "vai". 

Agente 14: Ho presente il tipo. Si comportava allo stesso modo con te e Romanov? 

Vedova Bianca: Ci provava. 

Agente 14: In che modo? 

Vedova Bianca: Ha sempre avuto un debole per Natalia, ma non è mai stato ricambiato seriamente… l'ha sempre amata, ma-...

Agente 14: Lo innervosiva che Romanov fosse proprietà di Barnes. 

Vedova Bianca: Mia sorella non è mai stata di sua proprietà. Si sono scelti… e noialtri ci siamo dovuti adattare.

Agente 14: E così facendo vi hanno condannati a morte. 

Vedova Bianca: È un modo di vederla, sì… io preferisco pensare che hanno provato a fornirci una via d'uscita, a modo loro. Sono diventati il simbolo della rivolta dentro la Stanza Rossa, dopo tutto quello che è successo. 

Agente 14: Questo tuo improvviso lato tenero è insolito, da dove salta fuori? 

Vedova Bianca: Li hai mai visti insieme? Mentre non tentano di scannarsi a vicenda, magari. 

Agente 14: Non ho mai avuto il piacere. 

Vedova Bianca: Emanavano un qualche tipo di aura luminosa, quei due. Una cosa così bella non poteva essere bollata come illegale, è stato lampante dal giorno zero. 

Agente 14: La scintilla. 

Vedova Bianca: La scintilla. 

Agente 14: Non mi hai ancora detto quando è scoccata.

Vedova Bianca: Non so dirtelo, Val. Probabilmente c'è sempre stata, ma io me ne sono resa conto solamente quando li ho visti soli dentro la stessa stanza. 







 

Note:

Si, ho visto "Black Widow" e si mi è piaciuto, nei limiti dell'adattamento. 

Non mi dilungo in merito per evitare spoiler, in ogni caso questa mia storia in corso continuerà senza interferenze come l'avevo programmata. Alcuni punti già scritti ricordano il film di per sé, altri lo ricorderanno sicuramente, ma credo sia abbastanza inevitabile se si considera che il materiale di base è lo stesso… io, semplicemente, racconto l'unica fetta di storia che non hanno voluto/potuto inserire, modificando il tutto di conseguenza. 

Spero che il mio finale vi soddisfi comunque, 

_T

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Capitolo 8
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Estratto Registrazione Audio -mic02_01-

Ubicazione: Camera 17, Isida Hospital, Odessa

Data: 22 luglio 2009

Ora: 03.45 PM (fuso orario locale)


C. F. Barton: Ehi, sei sveglia. Come stai? 

N. A. Romanov: Questo è reale? 

C. F. Barton: Non dovrebbe esserlo? 

N. A. Romanov: Non lo so, l'anestesia mi fa un brutto effetto. Allucinazioni, tipo. 

C. F. Barton: Che genere di allucinazioni? 

N. A. Romanov: Ricordi, fantasmi. Nulla di cui tu ti debba preoccupare. 

C. F. Barton: Okay. [temporeggia] Fury vuole il tuo verbale compilato sulla sua scrivania entro domani mattina. 

N. A. Romanov: L'ho già dettato a un'infermiera. 

C. F. Barton: L'ho letto il tuo verbale, Nat. Fury ne vuole uno veritiero. 

N. A. Romanov: Che si fotta. Lo sa che sono su un letto d'ospedale con un buco nella pancia che va da parte a parte, vero? 

C. F. Barton: Non credo gli interessi quanto dovrebbe, e sta pur certa che non lo reputa un motivo valido per permetterti di mentirgli. 

N. A. Romanov: [sbuffa] Sono cinque anni che lavoro per lui ormai, vorrà dire qualcosa no? 

C. F. Barton: I miei sono dodici, ma a momenti si fida più di te che di me.

N. A. Romanov: Cos'altro dovrei fare per convincerlo che non sono una minaccia? Sanguinare sul tavolo operatorio non è abbastanza?

C. F. Barton: No. Però potresti non mentire sul verbale, per dirne una... di sicuro aiuta. [temporeggia] Chi ti ha ridotta così, Nat? Non dovrebbe succedere, con il tuo addestramento. 

N. A. Romanov: A quanto pare non sono infallibile. 

C. F. Barton: [silenzio] Conoscevi il sicario. 

N. A. Romanov: È una domanda-..? 

C. F. Barton: È una affermazione. Conoscevi-... Conosci il sicario, per questo ti sei messa a fare da scudo umano all'ingegnere, speravi non ti sparasse. 

N. A. Romanov: [silenzio] 

C. F. Barton: Nat. Chi è il sicario? 

N. A. Romanov: Te la ricordi quella notte a Madrid? Quella della tequila. 

C. F. Barton: Come dimenticarla... 

N. A. Romanov: Le tre cose che non potrò più essere... Lui c'entra con le prime due. 

C. F. Barton: [inspira, sospira, cerca la sua mano tra le lenzuola] Come... 

N. A. Romanov: Lo sai come, ti ho spiegato cosa mi hanno fatto alla Stanza Rossa. Ogni test su di me era il risultato dei fallimenti su di lui. [sospira, le trema il respiro] Non mi ha riconosciuta. 

C. F. Barton: Ma è vivo, è già qualcosa. Fino a ieri non potevi saperlo. [sorride, incoraggiante] Ce l'ha un nome? 

N. A. Romanov: [sospira, a forza] Soldato d'Inverno. 

C. F. Barton: Un nome vero, Nat. Sai cosa intendo. 

N. A. Romanov: Abbiamo diviso troppe camere d'albergo perché tu non abbia capito chi è, Clint. Non farmi pronunciare il suo nome... Lo rende vivo, troppo reale. 

C. F. Barton: Lo è. È vivo, reale. Rintracciabile

N. A. Romanov: È inutile. Se Nick non è mai riuscito a fiutarlo, che probabilità ho io? 

C. F. Barton: Nick non sa di doverlo cercare. 

N. A. Romanov: Stiamo parlando di Fury, Clint. Non sa chi è, non sa cos'è, ma sta pur certo che conosce un tale che ha contatti con un tizio a cui un altro tipo ancora deve un favore, e quel favore è una mezza informazione su di Lui. 

C. F. Barton: Lo stai sopravvalutando. 

N. A. Romanov: Tu credi? [sospira, stanca] Lui è l'ultima cosa mia, realmente mia, che mi resta. È una mia responsabilità... sono io quella che deve-...

C. F. Barton: Nat. [inspira, respira] Rintracciare quell'uomo è una priorità nazionale, non puoi-... 

N. A. Romanov: Per chi era o per ciò che è diventato? 

C. F. Barton: Cosa? 

N. A. Romanov: È una priorità nazionale per chi era o per ciò che è diventato? È una domanda semplice. 

C. F. Barton: Entrambi? Non fa differenza. 

N. A. Romanov: La fa invece... Per questo devo rintracciarlo io, voi non sapete come potrebbe reagire. 

C. F. Barton: Se è per questo, non lo sai nemmeno tu. Ti ha sparato Nat, se non te ne fossi resa conto.

N. A. Romanov: Lo so... Devo lavorarci, okay? Capire cosa gli hanno fatto dall'ultima volta che l'ho visto... Se solo potessi-... 

C. F. Barton: Scordatelo. Fury ti sorveglia giorno e notte, contattarla è pericoloso. 

N. A. Romanov: Controlla me, non te... E Budapest è carina in questa stagione. 

C. F. Barton: Dammi una sola valida ragione per-... 

N. A. Romanov: Clint. Per favore... Lui è-... 

C. F. Barton: Lo so. So chi è per te, Natasha... [sospira] Okay

N. A. Romanov: Grazie, ti sono deb-... 

C. F. Barton: Ah-a. Niente debiti, in famiglia ci si aiuta. [temporeggia] Ma se torno da Budapest ridotto a uno scolapasta come l'ultima volta, lo spieghi tu a Laura. 

N. A. Romanov: Come se fosse una novità. 

C. F. Barton: Tu hai una pessima influenza su di me, Romanov. 

N. A. Romanov: Potrei dire lo stesso di te, sai? 

C. F. Barton: Ah! [ride sarcastico] In che modo? 

N. A. Romanov: Mi sono rammollita, Clint. Ormai sai tutti i miei segreti. 

C. F. Barton: Non è per forza un fattore negativo. 

N. A. Romanov: Mh. [sospira] Punti di vista. 


*

 

Aggiornamento: Protocollo Lupo Bianco

 

Su richiesta di: Agente 14

Rapporto redatto da: Agente 19

Stato di consegna: Effettuato 

 

 

Rispetto alla settimana precedente la routine di Barnes rimane invariata: si alza all'alba, usciamo per una corsa, rientra per una doccia, resta fuori a colazione e a pranzo, e ritorna in appartamento sul tardi, con la cena take away tre volte su quattro. 

Barnes continua a dormire sul pavimento, è soggetto a incubi e prende sonno lasciando il televisore acceso: sento il brusio della TV attraverso i muri fino a notte fonda, a volte mi svegliano le sue urla e da quando mi sono trasferita devo ancora vedere una ditta di traslochi recapitargli un qualche tipo di giaciglio.  

Non ha vita sociale, a parte il paio di improvvisate fategli da Sam Wilson dopo cena, le nostre corse mattutine e la visita mensile alla sorella in ospizio a Shelbyville. 

Come da accordi non ho installato cimici o videocamere in casa sua, né mi sono introdotta nell'appartamento in sua assenza, di conseguenza gran parte delle informazioni recuperate derivano dai convenevoli che ci scambiamo al mattino. Posso garantirle che Barnes non sospetta nulla in merito alla mia intromissione nella sua vita: mi considera un'amica, una confidente, e sto traendo un vantaggio da tale rapporto creatosi tra di noi. 

Tutto procede regolarmente. 

 

Ps: Tra dieci giorni devo pagare l'affitto. 



Aggiornamento: Protocollo Lupo Bianco

 

Su richiesta di: Agente 14

Rapporto redatto da: Agente 19

Stato di consegna: Effettuato 


Recapito questo aggiornamento non programmato in luce ai nuovi fattori da monitorare e valutare:

1 - Barnes ha comprato un divano-letto, ha sostituito il televisore e mezze sedie della cucina. 

2 - È passato un fabbro a cambiargli la serratura della porta di casa. 

3 - Da quattro giorni ci sono schiamazzi di natura rancorosa a qualunque ora. 

Le tre cose sono accomunate dalla presenza improvvisa della donna delle telecamere: bionda, sulla trentina, particolarmente bellicosa. Ero in Agenzia quando Barnes è rientrato in casa, ha trovato la porta scassinata e ha distrutto le quattro cose in croce in suo possesso scontrandosi violentemente con la bionda. La colluttazione si è sedata quasi subito, nonostante abbia sollevato parecchie lamentele da parte degli altri inquilini. 

Non sono riuscita a reperire il nome della donna, Barnes si rivolge a lei usando un diminutivo russo che non identifico, nonostante la mia conoscenza della lingua, e ogni mia domanda in merito viene deviata verso un argomento neutro. 

Due giorni fa Barnes ha compiuto gli anni, ho potuto dare uno sguardo un po' più attento alla donna in ascensore - lei usciva ed io entravo, è salita in appartamento con una torta fresca di pasticceria -, ma si è comportata in modo schivo e non mi ha dato il tempo di aprire bocca per presentarmi che si è volatilizzata. 

Sono quasi sicura che Barnes abbia comprato un divano-letto solamente per dare un posto dove dormire a lei, oggi se ne è andata - l'ho vista partire con una valigia - e dubito che il divano verrà utilizzato da Barnes in un prossimo futuro. 

Per questa settimana è tutto. 

 

PS: Grazie per aver versato l'assegno. 


*


Estratto Registrazione Audio -mic01-

Ubicazione: Ufficio Dr. Reynold 

Status: Nascosta

Data: 14 marzo 2024

 


Dr. Reynold: La vedo riposata, James. Ha dormito meglio dall'ultima volta che ci siamo visti? 

J. B. Barnes: Ho comprato un divano. 

Dr. Reynold: Un notevole miglioramento. 

J. B. Barnes: Devo ancora dormirci sopra.

Dr. Reynold: Mh. [tentenna] In ogni caso dormire su una superficie morbida gioverebbe alla sua schiena, considerato che si sobbarca giornalmente del peso della protesi. 

J. B. Barnes: [sorride, reprime una risata] 

Dr. Reynold: Ho detto qualcosa di buffo per caso? 

J. B. Barnes: No, no... È che lei è la seconda a dirmi una cosa del genere in meno di quarantotto ore, Doc. 

Dr. Reynold: Chi sarebbe la prima? 

J. B. Barnes: Mia-... [silenzio, incerto] L'ultimo dei miei Fantasmi che è giunto a farmi visita. Mettiamola così. 

Dr. Reynold: Ha depennato un nome dalla Lista del Perdono? 

J. B. Barnes: Non esattamente... il suo nome non l'avevo segnato, ero convinto che Yelena fosse morta fino a quando non mi ha scassinato la porta. 

Dr. Reynold: Yelena? 

J. B. Barnes: Mh-m. 

Dr. Reynold: Yelena Belova? La sorellastra di Romanov? 

J. B. Barnes: Per definirla sorellastra dovrebbe esserci un legame di sangue che non c'è, ma il concetto è comunque quello, quindi... Sì. La sorellastra di Natalia. 

Dr. Reynold: James sta prendendo i farmaci che le ho pres-...?

J. B. Barnes: Teme me la sia immaginata, Doc? [sospira, cerca le parole adatte] Può chiedere ai miei vicini, ne ho avuto più di qualcuno che ha bussato alla porta per chiedere se potessimo abbassare i toni delle urla. E se Yelena fosse stata un'allucinazione ora non avrei ematomi e contusioni di varia natura su tutto il corpo. 

Dr. Reynold: È per questo che misura i movimenti più del solito, quindi? 

J. B. Barnes: Mh… okay, ora arriviamo alla parte in cui ammetto a voce alta di aver infranto le sue tre regole. 

Dr. Reynold: James… 

J. B. Barnes: A mia discolpa posso dire che Yelena ha una cattiva influenza su di me. La detesterebbe Doc, ha un carattere peggiore del mio. 

Dr. Reynold: È difficile da credere. 

J. B. Barnes: Gliela presento se vuole. 

Dr. Reynold: Sa cosa implica-...? 

J. B. Barnes: Infrangere le sue regole? Lo so. 

Dr. Reynold: No, non credo che lei lo sappia. 

J. B. Barnes: [sospira] Avevo dei conti in sospeso con Yelena, debiti da ripagare… 

Dr. Reynold: E questi debiti implicavano necessariamente la sua partecipazione, James? 

J. B. Barnes: Non esattamente… ma ero in debito, moralmente ero tenuto-... 

Dr. Reynold: No, lei non era tenuto a fare un bel niente. Sa cosa ha rischiato nel…? 

J. B. Barnes: Lo so, lo sa anche Yelena... ma so come nascondere le mie tracce. Abbiamo usato l'uscita secondaria della palazzina, abbiamo evitato le telecamere e Bobbi è stata stranamente d'accordo con tutto ciò che abbiano combinato. 

Dr. Reynold: Bobbi? 

J. B. Barnes: Barbara Morse. Lavorava per lo SHIELD e non ha mai riconsegnato il distintivo all'Agenzia, nonostante io abbia contribuito personalmente a smantellarla. 

Dr. Reynold: Non crede di essere paranoico, James? 

J. B. Barnes: Doc. Davvero, per chi mi ha preso? 

Dr. Reynold: Mh. [sospira] Quindi non la disturba minimamente sapere di avere una spia sotto copertura che dorme al di là del muro del suo soggiorno? 

J. B. Barnes: Mettiamola così Doc, io vivo ogni giorno con il sospetto di essere circondato da spie sotto copertura. È rassicurante sapere che le mie paranoie sono giustificate, una volta ogni tanto. 

Dr. Reynold: Se lo dice lei. 

J. B. Barnes: Sto davvero assumendo i farmaci, Doc.  

Dr. Reynold: Non sto dubitando di questo, James. [temporeggia] Come ha intenzione di risolvere la situazione con sua cognata? 

J. B. Barnes: Non è mia -... [sospira] Ho dei contatti che possono aiutarla, è già tutto sistemato. Quello che vorrei chiederle è di-... 

Dr. Reynold: Non fare parola con nessuno del coinvolgimento di Yelena in questa faccenda, specialmente con il Giudice che determina le condizioni della sua libertà. 

J. B. Barnes: Anche con il Giudice, ma ora come ora mi preoccupa di più il suo Referente, Doc.

Dr. Reynold: Il mio Referente? 

J. B. Barnes: Io e Bobbi abbiamo preso l'abitudine di andare a correre insieme al mattino... e chiacchieriamo, parecchio. Abbiamo scoperto che apparentemente lavoriamo tutti e due per una donna che ha le mani in pasta in più faccende di quelle che dichiara. 

Dr. Reynold: James... 

J. B. Barnes: Non inizi con "James", la prego. [inspira, valuta, espira] Come le ho detto voglio stare meglio, davvero, ma non posso riuscirci se devo occuparmi di qualcuno che ha una pessima influenza su di me.

Dr. Reynold: Quindi avete spedito Yelena dal vostro Datore di lavoro? 

J. B. Barnes: Non spedire... Indirizzare suona meglio, ecco. [sorride, cerca di darsi un contegno] Se lei non collabora rischio di mettere Bobbi in una posizione molto scomoda, capisce Doc? Lei non dovrebbe falsare i Comunicati e io non dovrei sapere di essere sorvegliato. 

Dr. Reynold: Perché ci tiene così tanto a Morse? 

J. B. Barnes: È un'amica... È l'unica che sa chi sono e non mi tratta come un anticaglia da museo o una bomba a orologeria pronta ad esplodere. È... piacevole

Dr. Reynold: Capisco. [sospira] Ora vogliamo parlare delle regole che ha infranto per aiutare Yelena? 

J. B. Barnes: Non sono riuscito a distrarla, eh? 

Dr. Reynold: Non ci riesce mai, James. 

J. B. Barnes: Mh. [sbuffa] Mettiamola così: a Yelena  serviva un mezzo di trasporto ed io non lascio guidare la mia moto a nessuno... mi sono semplicemente limitato a supervisionare che Yelena non facesse danni in più di quelli calcolati. 

Dr. Reynold: Quindi dovrei chiudere un occhio perché si è comportato da adulto responsabile? 

J. B. Barnes: Anche due. 

Dr. Reynold: James... 

J. B. Barnes: Yelena è un capitolo chiuso Doc, mi sono sdebitato, l'ho messa alla porta e non ho intenzione di riaprirla. Non abbiamo più nulla da spartire. [sorride incoraggiante] Prometto che questa è l'ultima volta che mi immischio in situazioni poco raccomandabili, d'accordo? 

Dr. Reynold: Okay, questa volta passa... Però ora mi concede una risposta sincera a una domanda indiscreta. 

J. B. Barnes: Sono convinto che Natalia sarebbe fiera della donna che Yelena è diventata, se è questo che vuole chiedermi Doc. 

Dr. Reynold: No, non volevo chiederle questo, ma so tradurla ormai. 

J. B. Barnes: Ovvero? 

Dr. Reynold: Le manca terribilmente la sua famiglia. 

J. B. Barnes: È la cosa più ridicola che le ho mai sentito dire Doc, e ne ha dette parecchie di cose ridicole negli ultimi mesi. Ce l'ho una famiglia: mia sorella, i miei nipoti... 

Dr. Reynold: Nipoti che per lei sono estranei, James. E sua sorella ormai la riconosce una volta su dieci, me l'ha detto lei in una delle nostre ultime sedute di terapia. [sospira, paziente] Non si convinca di troncare i rapporti con Yelena solo perché reputa di aver estinto il suo debito e l'unica persona che vi teneva uniti è morta. 

J. B. Barnes: Mi corregga se sbaglio, ma mi sta incoraggiando a delinquere, Doc? 

Dr. Reynold: Non la sto incoraggiando a delinquere, James. [sospira] Le sto facendo notare che Yelena, per quanto irritante, è pur sempre un membro della sua famiglia adottiva. Le manca la Guardia. 

J. B. Barnes: Non mi manca la Guardia. [ride, sprezzante] Ci detestavamo tutti e, in ogni caso, non ho ricordi piacevoli di quel periodo, Doc. [sospira] Natalia a parte, ovvio. 

Dr. Reynold: Sta mentendo James, e lo sa benissimo. 

J. B. Barnes: [silenzio, sospira] Quindi il Giudice non avrebbe nulla in contrario se continuassi a frequentare Yelena?

Dr. Reynold: Non sta scritto da nessuna parte che il Giudice debba esserne informato.

J. B. Barnes: O il suo Referente. 

Dr. Reynold: O il mio Referente. 

J. B. Barnes: Anche se è una cattiva influenza e mi spinge a prendere decisioni discutibili? 

Dr. Reynold: Soprattutto se è una cattiva influenza, James. La obbliga a mettersi in riga da solo, è un incentivo più efficace di qualunque suggerimento possa offrirle io.

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Capitolo 9
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Zip-09



 

Estratto Interrogatorio *786

Data: 15 marzo 2024


Agente 14: In che rapporti sei con Barnes? 

Vedova Bianca: Così, di botto. Come mai queste domande a bruciapelo di prima mattina? 

Agente 14: Ieri mi hai dato del materiale interessante su cui lavorare, ma tornata a casa ne ho ricevuto altro da alcune fonti fidate. Ho fatto scoperte… importanti. 

Vedova Bianca: Materiale di che genere? 

Agente 14: Tu prima rispondi alla domanda, in che rapporti sei con Barnes? 

Vedova Bianca: Non ci parlo da anni, ma so che è stato graziato. Ho visto i telegiornali. 

Agente 14: Quindi non hai dormito sul suo divano nelle ultime quattro notti?

Vedova Bianca: N-no. [inudibile, sospira, si ricompone] Come lo sai? 

Agente 14: Sono tagliata per il mio lavoro, semplicemente. 

Vedova Bianca: Ah! [ride, senza allegria] Che modestia. 

Agente 14: Perché gli hai scassinato la porta? 

Vedova Bianca: Dovresti sapere perché, dato che sei così perfettamente tagliata per il tuo lavoro al punto da farmi concorrenza. 

Agente 14: [sorride] Mi sorprende che tu, tra tutti i giorni e tutti i mesi dell'anno, abbia scelto la settimana del 10 marzo. 

Vedova Bianca: A nessuno piace stare da soli il giorno del proprio compleanno. 

Agente 14: Credo che Barnes ci abbia fatto l'abitudine ormai, dopo 102 anni. 

Vedova Bianca: No, non ci fai mai l'abitudine… e quest'anno è il suo primo compleanno completamente da solo. Non ha la Guardia, non ha alleati, nemici, non ha Rogers… e non ha mia sorella. 

Agente 14: [riflette, interpreta] Ti serviva una scusa per approcciato, quindi. Una che non implicasse delle ossa rotte appena ti-... 

Vedova Bianca: Oh, me le ha quasi spezzate lo stesso le ossa. Per istinto. [ride, falsa] Pensava mi fossi palesata per terminarlo, è stato divertente. 

Agente 14: Perché l'hai cercato? 

Vedova Bianca: Natalia mi ha lasciato un lavoro da portare a termine, e tu sei solamente l'ultima spiaggia Valentina. Buona parte l'ho già risolta con l'aiuto di qualche… amico

Agente 14: È questo che siete tu e Barnes? Amici? 

Vedova Bianca: Gli amici te li scegli, me e lui… è complicato

Agente 14: [sorride] Lui è l'unica famiglia che ti resta, o sbaglio? 

Vedova Bianca: [sbuffa] 

Agente 14: Non lo reputi tale? 

Vedova Bianca: Lo reputo una seccatura che qualche volta può rivelarsi utile. [sospira] Era Natalia a tenerci tutti insieme… al Leviathan ti smembrano un pezzo alla volta, per estirpare ogni minima debolezza. Non so come riuscisse a farci andare tutti d'accordo e aggiustarci nel mentre. [inspira, distoglie lo sguardo] Eravamo la sua famiglia atipica, e nessuno di noi voleva deluderla. 

Agente 14: Perché? 

Vedova Bianca: Perché non puoi negarle una famiglia quando ha avuto un padre come Dreykov… voleva una madre e Tania gliel'ha data, voleva un padre e Mikhail e Alexi si sono adeguati di conseguenza, voleva una sorella e mi sono calata nella parte. Ma non le siamo bastati. 

Agente 14: Voleva una famiglia vera, con Barnes, ed era ancora in tempo per averla [silenzio, teso] … quanti mesi aveva? 

Vedova Bianca: Nemmeno uno, quando ci hanno presi l'hanno fatta abortire al sesto mese. [sospira] Sarei stata una zia fantastica.

Agente 14: È stata la miccia che vi ha fatti esplodere. 

Vedova Bianca: Per noi tortura e morte era un rischio calcolato, ma quello è stato… troppo. [distoglie lo sguardo] Natalia mi ha raccontato che quando hanno preso Barnes ha provato ad uccidersi, non voleva tornare lì dentro, non voleva partorire lì dentro… ma non ha fatto in tempo. 

Agente 14: Le cose non vanno mai come vorremmo. 

Vedova Bianca: Sono circolate voci poi, dicevano che mia nipote era sopravvissuta e la tenevano nascosta come garanzia perché sapevano che non ce ne saremmo mai andati senza… 

Agente 14: Era la verità? 

Vedova Bianca: No, ma quando non si ha niente, anche la più piccola e impossibile delle speranze ti uccide. È come una seconda morte, più sadica. Più lenta. 

Agente 14: [silenzio] 

Vedova Bianca: Mia nipote è stata fortunata, non ha mai emesso un fiato in vita sua, ma ci sono state e ci sono bambine che hanno sofferto e spirato per la Stanza Rossa. [tende le labbra in un sorriso, sadica] Lo dobbiamo a loro, lo dobbiamo a lei


*


COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

 

A: Generale Vasilij Karpov

Da: Guardiano Rosso 

Data: 12 ottobre 2001

Argomento: Re: Reset Soldato d'Inverno


Generale, 

Comprendo la natura delle sue preoccupazioni, ed effettivamente ci sono gli estremi per far sorgere i primi sospetti, ma posso garantirle che Soldato d'Inverno non è sveglio. 

È più scaltro, più istintivo, ma non sveglio. Ammetto che acconsentire al coinvolgimento delle due giovani Vedove è stato un azzardo, che sono loro il motivo principale per cui Soldato sta manifestando i primi segni di cedimento non riconoscendo in loro dei membri della sua famiglia d'origine, ma in tutti questi mesi è riuscito a tollerare Ursus, non vedo perché le cose dovrebbero cambiare ora che siamo ad un passo dal portare a compimento il nostro incarico al Leviathan. 

Quando Soldato tornerà al Dipartimento tra sei settimane potrete resettarlo e ripristinare i Protocolli se lo riterrete necessario, non avrò nulla da obiettare, ma posso garantirle che non ce n'è il motivo al momento. Possiamo ancora gestirlo, e lo faremo. 

Alexi Alanovich Shostakov 


*

 

Aggiornamento: Stella Rossa

 

Su richiesta di: Agente Alpha 01

Rapporto redatto da: Agente Delta

Stato di consegna: Effettuato 

Data: 16 ottobre 2001


Signore, 

Le allego i verbali della Missione Stella Rossa a Berlino, compreso il mio. Sono state allegate anche le immagini della scientifica e la perizia del coroner eseguita sulla vittima. 

Il deceduto è l'Ufficiale Pyotr Vasilievich Starkovsky (Codename: Stella Rossa), un membro delle alte sfere dell'organizzazione fantasma a noi conosciuta sotto lo pseudonimo di "Leviathan". 

La vicenda non dovrebbe essere fonte di sconcerto se non fosse che il carnefice non rientra in nessuno dei profili dei possibili indiziati monitorati dall'Agenzia, posso quindi confermarle che non si tratta di un assassinio politico o un regolamento di conti, ma una vendetta personale di un qualche tipo. 

Dalle ricostruzioni eseguite dagli Agenti sembrerebbe che l'omicida sia: donna, caucasica, capelli e occhi castani, sulla ventina [allegato: identikit.txt]. 

Disponiamo di una immagine nitida perché quest'ultima ha avuto l'accortezza di sorridere alla telecamera dell'ingresso dell'albergo. Dalle nostre intercettazioni sappiamo che Starkovsky era un personaggio noto nei bordelli della periferia di Berlino, era solito festeggiare con una ragazza al termine di una trattativa ben riuscita, ma a quanto pare la notte dell'omicidio ha adescato la donna sbagliata. 

Ho diramato la massima allerta per rintracciare la sospettata, dai rilievi degli Agenti sul posto è risultato che l'Ufficiale è stato derubato sia del contante che dei documenti militari in suo possesso, rendendo una nostra priorità la cattura della donna di conseguenza. 

La aggiornerò nei prossimi giorni sui possibili sviluppi. 

Agente Phil Coulson


*

 

 

Estratto Interrogatorio *786


Agente 14: Romanov come ha fatto a tenere segreta la gravidanza? Un pancione di sei mesi si fa notare parecchio. 

Vedova Bianca: Non è stata troppo evidente fino ai quattro mesi, viaggiavamo spesso con la Guardia e Tania ci garantiva una salute di ferro vera o presunta come infermeria del gruppo. 

Agente 14: E dal quinto mese in poi? 

Vedova Bianca: Siamo evasi… siamo durati due mesi con i passaporti che ci aveva procurato Tania, ma non ci fidavamo a separarci. Alla lunga un gruppo di sei persone si fa notare anche se non vuole. 

Agente 14: Evasi? [silenzio, stupito] E come diavolo ci siete riusciti se eravate controllati a vista? 

Vedova Bianca: Il Comando aveva iniziato a sospettare che Barnes fosse sveglio, riusciva a nasconderlo bene ma la gravidanza di Natalia lo rendeva nervoso. Era previsto che entro la fine dell'anno il contratto di prestito con l'HYDRA scadesse, e non ci rimaneva più troppo tempo per trovare una via d'uscita. 

Agente 14: Avete iniziato a cercarla quando Barnes ha messo incinta Romanov? 

Vedova Bianca: Volevamo scappare già da prima, ma nessuno di noi era motivato abbastanza da crederlo possibile. Ci accontentavamo delle settimane sotto copertura tutti insieme, era la cosa più vicina che avevamo alla normalità. 

Agente 14: Capisco… e come ci siete riusciti? 

Vedova Bianca: Tania teneva d'occhio l'Ufficiale Starkovsky, era famoso al Leviathan per procurare molte Cadette grazie allo stuolo di donne con cui-… [distoglie lo sguardo] Lui…

Agente 14: Tuo padre? Quello biologico? 

Vedova Bianca: Probabile… avevo due anni quando Starkovsky ha convinto mia madre a vendermi a lui perché aveva la disponibilità economica per garantirmi un'istruzione

Agente 14: Non quella che sperava tua madre, suppongo. 

Vedova Bianca: No, decisamente no. [si schiarisce la voce] Starkovsky faceva parte degli Ufficiali del Dipartimento di Karpov, era stato mandato a Berlino nell'ottobre del 2001 per procurarsi altri contratti di prestito per la Guardia d'Inverno, e si portava sempre dietro i Codici di Attivazione di Barnes per far vedere ai possibili clienti che Soldato era una marionetta sicura e ben legata ai fili dei Burattinai. 

Agente 14: Chi ha rubato i Codici? 

Vedova Bianca: Tania. Natalia non era nelle condizioni, con me invece c'era il rischio che mi riconoscesse. [storce le labbra] Abbiamo dovuto muoverci in fretta, prima di partire per Berlino Alexei aveva inviato l'ultimo Comunicato al Comando per tutelarci facendoci guadagnare un paio di giorni, ma nel mentre che Tania si occupava di Starkovsky e Mikhail recuperava I nostri passaporti falsi, siamo finiti nel vostro mirino. 

Agente 14: Ci speravate? Che lo SHIELD vi intercettasse?

Vedova Bianca: Eravate la nostra ultima possibilità. In caso non ce l'avessimo fatta da soli era in programma di comprarci l'ingresso negli States vendendovi i segreti del Leviathan. 

Agente 14: L'unica che l'ha fatto è stata Romanov, due anni e mezzo dopo. 

Vedova Bianca: Non ho mai detto che il nostro piano avesse avuto successo. [sorride] Stai al passo Val, l'ho detto appena adesso che la nostra Latitanza è durata solamente due mesi. 

Agente 14: Com’è potuto accadere? 

Vedova Bianca: Sapevamo di avere un tracciatore sottocutaneo, ma ignoravamo che Alexei ne avesse due. Era la loro garanzia, avevano iniziato a sospettare anche di lui quando io e Natalia siamo state coinvolte. Dreykov e Karpov si sono regolati di conseguenza. 

Agente 14: Vi hanno monitorato a distanza per due mesi.

Vedova Bianca: E ci hanno teso un'imboscata con i fiocchi.

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Capitolo 10
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Aggiornamento: Stella Rossa

 

Su richiesta di: Agente Alpha 01

Rapporto redatto da: Agente Delta

Stato di consegna: Effettuato 

Data: 29 ottobre 2001


Signore, 

Alcuni dei miei Agenti sono riusciti a rintracciare la donna dell'hotel e hanno appreso notizie significative sul suo conto. 

A quanto pare la donna è a capo di una cellula di ribelli interna alle fila del Leviathan, si contano tre uomini e tre donne, tutti relativamente giovani, di cui disponiamo una copia dei passaporti falsi. Ho inserito le fototessere nel Programma di tracciamento, nel possibile caso che uno di loro cerchi di lasciare il Paese saremo in grado di seguirlo. 

L'Intelligence è riuscita inoltre a reperire alcune informazioni sul contenuto della valigetta trafugata dal gruppo, precedentemente appartenuta al Generale Starkovsky: documentazione relativa ai soggetti coinvolti, possibili contatti e Codici di Attivazione per un Arma denominata “Soldato d’Inverno”. 

L’unità è preoccupata per il coinvolgimento di quest’ultimo, molti non credono lui esita e i restanti sono convinti che il suo vero viso compaia in almeno uno dei passaporti recuperati. Se ciò dovesse essere vero, rintracciare tali individui è una priorità, per arrestarli o per assumerli sta a Lei deciderlo.

C’è paranoia nell’aria, posso quasi respirarla, e meno mine vaganti ci sono in giro e meglio stiamo tutti - che esse siano mine fantasma o mine in carne e ossa.

Attendo istruzioni,

Agente Phil Coulson


*


COMUNICATO INFORMATIVO AL COMANDO

*RISERVATO*

 

A: Generale Ivan Dreykov 

Da: Generale Vasilij Karpov 

Data: 05 novembre 2001

Argomento: Re: Cancellazione Progetto Guardia d’Inverno 


Ammetto che ci sono stati errori da entrambe le parti Ivan, sicuramente i medici delle nostre rispettive divisioni hanno sottovalutato alcuni dati, ma non sono totalmente d’accordo nell’annullare il nostro accordo. Abbiamo entrambi perso molte Risorse in questo tragico incidente, ma ti posso garantire che non rimarranno impunite, mi sto già mobilitando in questo senso e ti invierò a breve una copia delle disposizioni inoltrate al mio staff.

 

Ti inoltro una copia della trascrizione delle videocamere installate al rifugio, i miei Operativi ritengono sia doveroso prendere atto delle criticità del Progetto per arginare i danni e prevenire eventuali incidenti analoghi. 

Sono sincero quando scrivo che mi amareggia apprendere che l’esito dei nostri finanziamenti sia stato questo, Compagno.

Vasilij Karpov


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Le riprese di riferimento riguardano le telecamere nascoste installate nel rifugio scelto dalla Guardia in data 04 novembre 2001, alcuni dei nostri Operativi sono riusciti a intercettare l'indirizzo della casa sicura e si sono regolati di conseguenza. 

Il girato ricopre cinquantatre ore di materiale - dalle ore 17.37 del 02/11/01 alle ore 22.45 del 04/11/01 -, dal quale si può evincere la portata dei danni accusati dai Soggetti, oltre a documentare la portata dei crimini da loro commessi.

La casa scelta si trova a Praga ed è nascosta in mezzo ai boschi di confine, difficilmente raggiungibile e scarsamente curata: le uniche due stanze a disposizione della Guardia contengono un materasso da campeggio per due persone abbandonato a terra, un fornello elettrico di fortuna nell'angolo della medesima stanza e un bagno separato. 

Il primo a raggiungere il luogo preconcordato è Mikhail Ursus. Non è chiaro quanto il Mutante abbia aspettato in mezzo ai boschi, si è approcciato alla catapecchia in legno in forma animale, ha fiutato la possibile presenza di intrusi e ha lanciato un bramito per dare il "via libera". È tornato nei boschi per trasformarsi nuovamente e rivestirsi, per poi ritornare all'interno dell'edificio con un paio di casse in mano, a seguito di Belinsky, Shostakov e il resto dei loro viveri. Dalla quantità di cibo e acqua trasportato possiamo calcolare la loro intenzione di fermarsi per non più di quattro giorni. 

Mentre Belinsky e Shostakov dispongono i viveri e danno una pulita, Ursus controlla la presenza di telecamere e fortunatamente non scova le nostre. È palesemente sollevato quando si convince che non ce ne sono, ed è un sentimento contagioso quando viene comunicato anche agli altri membri della Guardia. 

A distanza di circa cinque ore sopraggiunge una moto di grossa cilindrata e, una volta scesa dalla sella e tolto il casco, spuntano nell'inquadratura anche i capelli biondi di Belova. Trasporta con sé medicinali e altro materiale medico, saluta i compagni già presenti, entra ed esce dal bagno con un secchio d'acqua pulita e chiama a sé Ursus per medicargli le ferite. 

Da Comunicati postumi a queste riprese sappiamo che i sei erano stati coinvolti in uno scontro armato e Ursus si era assicurato di farli uscire illesi dalla casa sicura precedente a questa, riportando delle gravi contusioni e ferite da arma da fuoco, ma nulla che gli antibiotici e il Gene X non possano sistemare. 

È notte fonda quando sopraggiunge una seconda moto a fanali spenti, portando con sé Barnes, Romanov e qualche coperta. 

Barnes, per nostra fortuna, si fida di Ursus quando afferma che non ci sono telecamere. Cenano con quello che hanno, pianificano le prossime mosse e stabiliscono i turni di guardia. Non abbiamo audio, quindi ignoriamo di preciso cosa si dicano, ma è chiaro come il sole la presenza di complicità e fratellanza che lega i soggetti: si vede dal modo in cui Belova medica gli altri componenti del gruppo, come Romanov intreccia i capelli delle sorelle, come Belinsky inizi a studiare i documenti rubati a Starkovsky per trovare una cura al Codice, come Shostakov cucini la cena per tutti e faccia proporzioni consone agli appetiti dei singoli, come Ursus dorma in forma animale al centro della stanza per tenerli tutti al caldo in una casupola traballante, decadente e senza riscaldamento. 

Si vede dal modo in cui Barnes guarda Romanov. Dicono che le donne fioriscano durante la gravidanza, ma nel caso di Romanov sembra l'esatto opposto: è emaciata, debole, probabilmente sta accusando e metabolizzando il colpo di essere un peso, senza contare la vergogna di dover mangiare per due lasciando affamate altre cinque bocche. 

È quasi straziante vedere Barnes e Belova obbligare Romanov a mangiare, ma almeno sappiamo che le iniezioni fatte durante l'addestramento delle Vedove stanno dando i loro frutti. L'operazione di Laurea è una soluzione definitiva, ma in questo caso specifico è un bene aver previsto una forma di castrazione chimica preventiva. Ciò che non si spiega è come Romanov sia riuscita a proseguire la gravidanza fino a questo punto: con il passare dei giorni il feto la sta pian piano uccidendo dall'interno, ma questa sfortunata circostanza rappresenta ugualmente un inconveniente che non sarebbe dovuto verificarsi. Probabilmente la colpa è del sangue alterato di Barnes, dobbiamo attendere i risultati dell'autopsia, ma quello che ci basta sapere al momento è che Barnes per primo si è convinto di essere la causa delle sofferenze di Romanov. 

Le prime cinquanta ore trascorrono senza intoppi o eventi eclatanti, i turni di guardia proseguono indisturbati, chi non è in servizio dorme il più possibile per recuperare le forze necessarie al proseguimento della missione. 

Quando la nostra squadra di tiratori scelti si avvicina al perimetro è Ursus a dare l'allarme. Succede così in fretta da non sembrare reale, al punto che c'è da chiedersi se non avessero deciso a monte che fossero proprio Ursus e Belinsky a doversi sacrificare per difendere il forte e far guadagnare tempo prezioso agli altri quattro. 

Barnes e Romanov partono per primi, portandosi via i documenti di Starkovsky. Shostakov e Belova li raggiungono con uno scarto di centoventi secondi, lasciandosi dietro una nuvola di terra e polvere quando la moto va su di giri e si perde nello sterrato. 

Ursus snuda artigli e fauci, Belinsky imbraccia il fucile che le ha lasciato Barnes. Non è abbastanza. 

È una carneficina. 


*


Estratto Interrogatorio *786

Data: 15 marzo 2024


Yelena Belova: Noi siamo stati i primi ad essere catturati… il tracciatore di Alexi li ha portati dritti dritti al nostro rifugio di fortuna. 

Agente 14: Gli altri? 

Yelena Belova: Sapevamo che Tania e Mikhail non ce l'avevano fatta. [sospira] Lo sapevamo da prima che i soldati di Karpov iniziassero a vantarsene per deriderci. 

Agente 14: Quanti ne avete uccisi durante l'attacco al secondo rifugio? 

Yelena Belova: Nemmeno uno, hanno mandato al tappeto Alexi con il sedativo per orsi… e io-... io mi sono bloccata. [distoglie lo sguardo] Ho lasciato che mi portassero via, che mi legassero… 

Agente 14: Hai avuto paura, Yelena. È comprensibile. 

Yelena Belova: Non ho opposto resistenza, Valentina. [sospira, tremante] Li ho delusi… ho deluso tutti. 

Agente 14: Avevi sedici anni. 

Yelena Belova: Come se avesse importanza. 

Agente 14: [silenzio] Ti hanno resettata? 

Yelena Belova: Sì. Era la procedura standard in questi casi… non ricordo se ho fatto in tempo a vedere Barnes o Natalia quando ci hanno riportati alla base. 

Agente 14: Quando li hai rivisti? 

Yelena Belova: Di persona? [attende un cenno di conferma] Natalia sei mesi dopo, in missione. Ci sono voluti altrettanti mesi prima che una delle due iniziasse a ricordare cosa fosse successo per davvero… prima c'erano state voci, molte discussioni lasciate in sospeso dai Generali quando una delle due entrava nella stanza, altrettante liti sul tenere fede agli ordini anche quando l'intuito ci urlava di svegliarci e ribellarci. [scuote il capo] Barnes l'ho rivisto la scorsa settimana, ma in tutti questi anni ho tenuto orecchie e occhi ben aperti… mi sono tenuta a distanza, per vergogna o per paura non so dirlo. 

Agente 14: Paura? 

Yelena Belova: Che sentimenti avrei dovuto provare per il Soldato d'Inverno? Dalle informazioni che rubavo sul suo conto era lampante che ai suoi occhi sarei stata solamente una nemica. [sorride, fredda] Non sono di certo io quella che ti deve ricordare cos'è successo a Odessa, Valentina. 

Agente 14: Perché ti sei tenuta aggiornata sul suo stato di salute? Perché proprio tu, che lo reputi una "seccatura", e non Romanov? 

Yelena Belova: Perché io sono meno… appariscente di mia sorella, mettiamola così. Natalia aspettava una breccia, io ero quella che doveva fornirgliela… abbiamo sempre avuto due etiche molto diverse sul come portare a termine il lavoro. 

Agente 14: [sorride, scettica] Ovvero?

Yelena Belova: Io non avrei mai preso in considerazione il suo abbandono per salvarmi il culo… dopotutto all’epoca aveva giurato di non abbandonare Barnes, non aveva mai detto mezza parola su cosa aveva intenzione di farsene di noi una volta salvi. [distoglie lo sguardo] Ha approfittato della prima occasione utile per andarsene, convinta che eliminando Dreykov a Budapest avesse risolto il problema… sono io quella che è dovuta rimanere alla Stanza Rossa quando tutto è andato in pezzi, sono stata un danno collaterale. Sacrificabile. [sorride, sprezzante] Non l'ho mai davvero perdonata per questo.

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