La corona delle lacrime

di Fiore di Giada
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chloe ***
Capitolo 2: *** Lucifer ***
Capitolo 3: *** Maze ***
Capitolo 4: *** Ella ***
Capitolo 5: *** Amenadiel ***
Capitolo 6: *** Linda ***



Capitolo 1
*** Chloe ***


Non ce l’ha fatta. –



Le parole della chirurga risuonano nella sala d’aspetto.
Daniel è morto.
Un collasso respiratorio è stato fatale.
Quasi non ascolto le sue parole. Mi sembrano così vuote e insensate adesso.
Qualsiasi spiegazione scientifica non cambia la realtà del suo destino crudele.
Non vedrà più nostra figlia, non avrà più la possibilità di essere felice.
Il dolore mi colpisce, implacabile, e quasi soffoco.
Non meritava una morte simile.
Era un uomo buono, nonostante i suoi errori.
Tutto questo è accaduto a causa mia. Non avrei dovuto lasciarlo andare da solo.
Quel caso spettava a me.
E, a causa mia, Trixie crescerà senza un padre, come è accaduto a me.
Guardo Lucifer e, nei suoi occhi neri, lucidi di lacrime, vedo riflesse le mie medesime domande.
Come le diremo che suo padre è morto?

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Capitolo 2
*** Lucifer ***


Non ce l’ha fatta –




Il gelo copre il mio cuore.
No, non può finire così.
Eppure, non posso non accettare la dura realtà.
Stringo il pugno. Lui non meritava una fine così orribile.
Abbiamo avuto tanti contrasti, ma non posso negare la bontà della sua natura.
E non posso non ammirare la sua forza di carattere e il suo senso di giustizia.
Con i suoi mezzi di umano e poliziotto, ha sempre lottato per proteggere le persone a lui care.
Non si è mai arreso, nonostante le prove dell’esistenza.
Un uomo così buono non può morire per colpa di quattro miserabili.
Chloe si volta verso di me e mi guarda, in cerca di risposte.
E io, nonostante la mia millenaria sapienza, non so cosa dirle.

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Capitolo 3
*** Maze ***


Non ce l’ha fatta –

Non riesco a credere alle parole della chirurga.
E’ un incubo. Non può essere vero.
Daniel non può essere morto.
Quella donna sta mentendo. Deve essere così.
No, non posso ingannarmi.
I volti disperati dei miei compagni di attesa non mentono.
Daniel non ce l’ha fatta.
E’ morto, a causa di quattro coglioni.
Stringo i pugni e mi irrigidisco. Non voglio piangere.
Sono pur sempre un demone infernale e dovrei mantenere un certo contegno.
Ma, in questo momento, simili considerazioni mi sembrano stupide.
Di Daniel Espinoza resta solo un corpo morto, sfondato da tre proiettili, e lui non meritava una simile sorte.
Questa ingiustizia accende la mia rabbia. C’è qualcosa di fottutamente sbagliato in tutto questo.
E la mia ira, amara, esplode.





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Capitolo 4
*** Ella ***


Non ce l'ha fatta –

Le parole della chirurgia restano nell'aria.
Tristi, calme, distruggono le nostre speranze.
Daniel. Morto. Collasso cardiorespiratorio.
Resto pietrificata, il rosario stretto tra le mani.
No, non lui.
Il mio cuore, testardo, si rifiuta di accettare questa verità.
Tanti ricordi di noi attraversano la mia mente.
Ne abbiamo passate tante, eh Dan?
La dolce consolazione della fantasia dura poco.
I singhiozzi di Chloe e le urla rabbiose di Maze rompono il silenzio e mi riportano, impietosi, alla crudele realtà.
Vedo lo sguardo stralunato, lucido di lacrime, di Lucifer e l'espressione statuaria di Amenadiel.
Stringe a sé Linda, la madre di suo figlio, quasi a volerla proteggere col suo immenso corpo.
Dan non potrà più proteggere sua figlia Trixie dai mostri.
Non la vedrà diventare donna.
Il senso di colpa invade la mia anima.
Perché non siamo arrivati prima?


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Capitolo 5
*** Amenadiel ***


Non ce l’ha fatta –



L’oscurità, repentina, copre il mio sguardo. Mi sembra di perdere i sensi.
Sono costernato.
Daniel è morto.
Tremo e il mio sguardo si fissa nel vuoto. Tutto mi sembra assurdo.
In lui, ho trovato un amico fraterno.
Con lui, potevo liberarmi delle mie maschere di angelo.
Malgrado la differenza delle nostre nature, sapeva captare le mie emozioni.
Stringo tra le mie braccia Linda. In questo momento, ho bisogno di sentire qualcosa di concreto.
Tutto mi sembra irreale e privo di senso.
Sento la morbidezza della sua pelle contro le mie dita. Sono felice.
Lei è con me. Io, lei e Charlie siamo ancora una famiglia.
La gioia scompare. Perché io posso godere di questa gioia?
Non è giusto. Non ha senso.
Daniel non avrà più l’occasione di essere felice.
Non potrà godere della presenza di sua figlia, non avrà la possibilità di amare e di essere amato.
La rabbia ribolle nel mio cuore. Non lascerò tutto questo impunito.
Ti faccio questa promessa, amico mio.
Chiunque ti abbia fatto del male sarà punito.


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Capitolo 6
*** Linda ***


Non ce l’ha fatta –



Ho gli occhi lucidi, pieni di lacrime.
Sono una psicologa, eppure non riesco a mantenere la mia lucidità professionale.
E non ne ho voglia.
Un uomo buono, malgrado i suoi errori, è morto.
E le persone a lui care stanno facendo i conti con la realtà.
Vedo il dolore nei loro occhi gonfi e nei loro volti stralunati e la rabbia quasi mi soffoca.
Non devono accadere simili eventi.
Un padre non deve lasciare orfana sua figlia per la violenza insensata di quattro balordi.
Mi lascio abbracciare da Amenadiel e appoggio la testa sul suo solido petto. Ho bisogno di concretezza.
E ho paura di vedere il padre di mio figlio svanire tra le mie braccia.
Io, Charlie e Amenadiel siamo una famiglia.
Questo pensiero non mi consola. La disperazione di Chloe, Lucifer, Ella e Maze mi ricorda la realtà.
Sono una psicologa. Dovrei aiutare le persone in difficoltà.
Ho assimilato dai libri la lezione dei migliori psicologi, dall’epoca di Freud all’attualità.
Ma non posso negare la realtà.
Tutto il mio sapere è inutile davanti ad una tale tragedia.

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