Ho perso i miei sogni in questo inferno

di PerseoeAndromeda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Prompt: Saliva ***
Capitolo 3: *** Prompt: Unica speranza ***
Capitolo 4: *** Prompt: Abbandono ***
Capitolo 5: *** Prompt: Sogno ***
Capitolo 6: *** Prompt: Sacrificio ***
Capitolo 7: *** Prompt: Singhiozzi ***
Capitolo 8: *** Prompt: Calore ***
Capitolo 9: *** Prompt: Albero ***
Capitolo 10: *** Prompt: Se fosse vero ***
Capitolo 11: *** Prompt: Piacere mio ***
Capitolo 12: *** Prompt: Notte fonda ***
Capitolo 13: *** Prompt: Paura di sbagliare ***
Capitolo 14: *** Prompt: Mongolfiera ***
Capitolo 15: *** Prompt: Ustione ***
Capitolo 16: *** La collina accarezzata dal vento ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Prima di passare alle mini fic, una piccola spiegazione.
Tutti questi frammenti sono stati scritti per varie challenge di alcuni gruppi facebook, che prevedevano varie sfide: drabble, fic di massimo una frase, due o tre, a seconda dei casi e via così.
Quindi troverete qui tutte le mie piccole composizioni a riguardo.
Ho selezionato come generi tematiche delicate, rating arancione, per sicurezza, anche se le tematiche e i contenuti saranno vari a seconda del frammento. Mi riservo di avvisare per eventuali warning all’inizio di ognuno.
Per il resto, buona lettura ^^

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Capitolo 2
*** Prompt: Saliva ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
Prompt: Saliva
 
“Armin, che cosa stai facendo?”.
Con le guance imporporate da un tenero rossore, il ragazzino biondo sollevò lo sguardo dalla mano di Eren: intorno alla ferita che il possessore del gigante d’attacco si autoinfliggeva per potersi trasformare, la lingua di Armin aveva lasciato una traccia luccicante e, rosso come lui, Eren ascoltò, perplesso, la timida spiegazione:
“La saliva serve a disinfettare… e adesso non avevo altro che fosse utile a curarti… mi sembrava ti facesse male".

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Capitolo 3
*** Prompt: Unica speranza ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
 
Prompt: Unica speranza
 
Eren prese Armin tra le braccia, stringendoselo al petto e bagnandolo con le sue lacrime: ancora una volta, i tentativi compiuti per padroneggiare i poteri del colossale lo avevano lasciato fisicamente e psicologicamente distrutto, bruciava di febbre e il corpo era martoriato.
Un singhiozzo disperato si levò dal petto di Eren, i sensi di colpa si facevano sempre più insopportabili:
“Ti ho condannato a tutto questo, mio Armin, ma cosa potevo fare? Era l’unica speranza che avevo di tenerti con me… e tu sei l’unica speranza di questo mondo".

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Capitolo 4
*** Prompt: Abbandono ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Prompt: Abbandono
 
Armin si sedette di colpo sul letto, una mano tesa davanti a sé, l’espressione sconvolta e gli occhi pieni di lacrime, un grido sulle labbra:
“Non abbandonarmi!”.
Jean gli fu accanto, lo abbracciò per calmarlo, sapeva benissimo che doveva aver sognato Eren e lo maledisse tra sé:
“Dannato bastardo, come puoi far soffrire così Armin e Mikasa? Se potessi avere solo la metà dell'amore che provano per te… e tu li fai morire dentro”.

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Capitolo 5
*** Prompt: Sogno ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Prompt: Sogno
 
Armin tremava tra le braccia di Eren, cercando di raccontare, tra un singhiozzo e l'altro, quell’incubo che aveva colorato di tinte cupe il loro sogno comune:
“Eravamo davanti al mare… l’avevamo trovato… ma era rosso… c'era sangue… tanto sangue…”.
Lo stesso Eren non riuscì a trattenere le lacrime e non trovava nulla da dire, poteva solo stringerlo forte: la verità era che sentiva un gran bisogno di chiedere perdono ad Armin per quella visione che aveva tormentato il suo sonno e non riusciva a spiegarsi perché si sentisse tanto in colpa.

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Capitolo 6
*** Prompt: Sacrificio ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Prompt: Sacrificio
 
Era un brutto momento per Armin, l’attacco di panico che lo aveva colto non accennava a passare, singhiozzava, tremava, guardava nel vuoto e si aggrappava con i pugni serrati alla camicia di Eren:
“Non è giusto… non doveva andare così… il sacrificio doveva essere il mio… e invece… Erwin… e Berthold…".
Eren lo accarezzava, lo abbracciava, gli baciava la fronte:
“Fidati di me… ti prego… ascoltami e abbi fiducia in me come è sempre stato. Sarai tu, proprio tu, a far sì che il loro sacrificio non sia vano".

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Capitolo 7
*** Prompt: Singhiozzi ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Attenzione: Spoiler ultima stagione
 
Prompt: Singhiozzi
 
Eren strinse la mano a pugno e si guardò le nocche, ancora sporche di sangue… il sangue di Armin… lo aveva fatto davvero.
Armin non aveva pianto, nonostante il dolore nei suoi occhi che per Eren erano il mondo, anche se adesso, nelle orecchie, gli sembrava di sentire i singhiozzi di quel bambino che avrebbe voluto proteggere da ogni cosa e che adesso era diventato un giovane uomo, dal cuore nobile e dal coraggio senza pari: forse, dopotutto, era lui, Eren, che stava piangendo dietro quella maschera di gelo, perché in quegli occhi azzurri c'era il suo sogno e lui, quel sogno, lo stava allontanando da sé.

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Capitolo 8
*** Prompt: Calore ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Prompt: Calore
 
Armin aveva sempre freddo, soprattutto quando giungeva la notte e nessuna coperta era mai abbastanza pesante, forse perché il freddo che sentiva entrava dentro, scavava nel profondo, congelava l’anima e il cuore.
Eren lo sapeva fin troppo bene e non gli importava nulla delle chiacchiere, delle illazioni sul motivo che li portava a dormire così spesso vicini e stretti l’uno all’altro: ciò che contava era che in quel cuore ferito scendesse un po' di calore… solo per quello Eren avrebbe voluto stringerlo in ogni istante, anche quando la luce del giorno li costringeva a sciogliere il loro abbraccio.

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Capitolo 9
*** Prompt: Albero ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
ATTENZIONE: SPOILER FINALE MANGA
 
Prompt: Albero
 
Quando il loro albero comparve nel suo campo visivo, Armin sentì solo il bisogno di mettersi a correre, come quando erano bambini, perché era stata la voce di Eren a condurlo lì, che fosse sogno, suggestione o qualunque altra cosa, Eren lo stava aspettando.
Le lacrime gli annebbiavano la vista e il cuore gli faceva male:
“Sono sempre ultimo… non riuscirò mai a raggiungerti… mi lasci sempre indietro… io ho sempre solo voluto stare con te”.

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Capitolo 10
*** Prompt: Se fosse vero ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
ATTENZIONE: SPOILER FINALE MANGA
 
 
Prompt: Se fosse vero
 
La sensazione della mano che gli asciugava le lacrime fu così netta che Armin aprì gli occhi e si mise seduto, quindi si guardò intorno, alla ricerca di una presenza che ovviamente non avrebbe trovato: Perché lui aveva riconosciuto il tocco di quella mano e quella persona non poteva essere lì, Eren era…
Si sfiorò con le dita la guancia ancora umida:
“Se fosse vero… se solo Eren fosse davvero qui con me…”.

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Capitolo 11
*** Prompt: Piacere mio ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
 
Prompt: Piacere mio
 
Il dolore dovuto ai calci ricevuti era tale che si lasciò sorreggere da Eren, intervenuto di nuovo in suo aiuto.
Ma non era stato lui, questa volta, a cacciare i bulli, bensì la bambina che se ne stava seria al suo fianco e gli tendeva la mano:
“Piacere mio, Armin. Io mi chiamo Mikasa".

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Capitolo 12
*** Prompt: Notte fonda ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
ATTENZIONE: SPOILER FINALE MANGA
 
Prompt: Notte fonda
 
Quando scendeva la notte e restava solo, e poteva mettere da parte la maschera di fermezza che durante il giorno si sforzava di mantenere integra mentre dentro andava a pezzi, tutta la fragilità del debole bambino che era stato un tempo (e che probabilmente era ancora) veniva a galla, si raggomitolava su un fianco e piangeva, in silenzio, perché nessuno doveva udire.
Ma quella notte, nel buio, giunse un abbraccio… quel modo caldo di abbracciare che era solo di Eren… ma Eren non poteva essere lì: era un sogno, o stava impazzendo… tuttavia non lo rifiutò, almeno di notte poteva ancora concedersi il sogno e anche la pazzia.

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Capitolo 13
*** Prompt: Paura di sbagliare ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Prompt: Paura di sbagliare
 
“Coraggio, ce la farai la prossima volta” mormorò Eren, massaggiando la schiena di Armin e sentendosi in colpa, come tutte le volte in cui l'amico tentava di padroneggiare il suo titano e non ci riusciva.
Eren sapeva perché gli era così difficile, Armin non aveva mai creduto in se stesso e quella maledizione che gli era piovuta addosso contribuiva a farlo sentire ancora più miserabile e indegno: Eren avrebbe fatto qualunque cosa perché riuscisse a vedersi con gli stessi occhi di chi sapeva quale prezioso tesoro si nascondesse dentro di lui.

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Capitolo 14
*** Prompt: Mongolfiera ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Prompt: Mongolfiera
 
“Che cos’è una mongolfiera?” chiese Eren, mentre, con un fazzoletto, ripuliva dal sangue un piccolo taglio sul volto di Armin, ricordo lasciato dall’ultimo assalto dei bulli.
Mentre spiegava all'amico quello che voleva sapere, gli occhi lucidi del bambino biondo si illuminavano, dimenticando ogni dolore e ogni cattiveria subita: Eren sorrise, perché i sogni che vivevano in quei due occhi azzurri gli erano entrati nel cuore ed erano diventati anche i suoi.

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Capitolo 15
*** Prompt: Ustione ***


Challenge “1fraseo2” del gruppo Hurt/Comfort Italia – Fanfiction and Fanart
 
Prompt: Ustione
 
Eren lo sognava ancora: nel sogno, Armin bruciava tra le fiamme e non c’era nessun siero a riportarlo in vita.
Allora, per tranquillizzarsi doveva allungare la mano e sfiorare il corpo addormentato di Armin, lì vicino a lui, ne testava il regolare respiro e sorrideva, un sorriso pieno di dolore, perché lo aveva condannato, ma almeno erano ancora insieme.

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Capitolo 16
*** La collina accarezzata dal vento ***


Flashfic scritta per la challenge “Dammi tre parole” del gruppo Facebook Parole tra le dita
 
Autrice: PerseoeAndromeda, Heather-chan
Fandom: Attack on titan
Prompt: Corsa, amicizia, infanzia
Titolo: La collina accarezzata dal vento
Personaggi: Armin e Mikasa
Generi: introspettivo, angst, malinconico
Rating: giallo
Note: SPOILER FINALE MANGA!
 
 
LA COLLINA ACCAREZZATA DAL VENTO
 
Si tengono per mano, mentre i loro piedi nudi si lasciano solleticare dall’erbetta verde e ancora fresca di rugiada.
Armin ha il fiatone e Mikasa deve trascinarlo un poco, lei ancora florida ed energica, come è sempre stata, lui fragile e con poca resistenza, ancora di più da quando la maledizione dei mutaforma lo ha abbandonato per sempre.
“Mikasa” la chiama lui, quando la ragazza si ferma, per permettergli di riposarsi un attimo.
I loro occhi si incontrano e sanno che quegli sguardi sono un riflesso di reciproca tristezza, ma anche di sollievo, per trovarsi lì insieme, dopo tanto tempo.
Lo hanno atteso entrambi.
Lo hanno desiderato.
“Corriamo fino in cima?”.
Mikasa lo guarda perplessa e lui capisce: sa di essere già stanco, ma lo vuole fare.
Lei gli tende di nuovo la mano.
“Non ti lascerò indietro”.
Armin si commuove, perché una frase come quella, tra loro, ha un valore che nessun altro potrebbe comprendere.
Accetta l’invito, lascia che le loro dita si intreccino: la mano di Armin è più piccola di quella di Mikasa, più pallida e magra. La ragazza vi chiude intorno la propria, con dolcezza e con il senso di protezione che lo riporta indietro nel tempo.
Lei comincia a correre, lui arranca un po’, ma si abbandona alla sua mano e la ringrazia mentalmente, perché adatta il proprio passo al suo.
Il vento si insinua nelle loro vesti, fa fluttuare la gonna di Mikasa, getta sul viso di Armin i capelli biondi che ha lasciato un po’ allungare, di nuovo e per un attimo immagina se stesso con quel caschetto dorato di quando era un bambino minuscolo.
Davanti a lui, anche i capelli di Mikasa sembrano più lunghi, quella scia nera che la seguiva quando era bambina.
“Eren” il suo cuore ha un balzo, perché è certo di vederlo, laggiù, davanti a loro, lontano, che li sta lasciando indietro come sempre.
Invece, la corsa di quel ragazzino lontano si ferma, si volta, li guarda e il sorriso li trafigge come un pugnale intriso di gioia e dolore.
Tende la mano verso di loro:
“Venite, vi aspetto”.
I loro passi si fanno più veloci, la stanchezza scompare, Mikasa non deve più trascinarlo.
“Lo raggiungeremo stavolta”.
E lui annuisce.
Null’altro importa, solo restare con loro, correre per sempre con loro, su, per quella collina accarezzata dal vento.
 
 

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