L'amore arriva quando meno te lo aspetti

di SoGi92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Un trasloco inaspettato ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Nuova città... nuova vita ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4:Un incontro significativo ***
Capitolo 5: *** Capitolo5:Un pomeriggio movimentato ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6:Una nuova nemica... ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7:... un nuovo amico... ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8:... e la verità negata. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9:Cosa provo per lui? ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10:Cosa provo per lei? ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Ho bisogno di aiuto! ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Una proposta non attesa ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: L'innegabile gelosia. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Incomprensioni ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: Il grande giorno ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Dobbiamo trovare una soluzione! ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17: L'allenamento... e lo shopping ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18: Appuntamenti, ricordi e spie... una tipica serata a Toronto! ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19: Pranzo! ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20: Ricordi... ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21: Perchè non mi hai detto subito la verità? ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22: La confessione. ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23: La festa. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24: Finalmente insieme. ***
Capitolo 25: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Un trasloco inaspettato ***


L'amore arriva qiando meno te lo aspetti


Capitolo 1: Un trasloco inaspettato


Accidenti” imprecavo, mentre l'auto partiva e mi trascinava via dalla mia città natale.

Mi presento sono Lucia Smith, ho sedici anni e frequantavo il terzo anno di liceo alla Manatthan High Scool, prima che i miei decidessero di stravolgermi la vita e di trasferirsi a Toronto, in Canada, dove vivevano i miei nonni paterni.

Lucia... su avanti... non fare quella faccia triste...”, mia madre, una donna alta, magra e ancora molto giovane, infatti aveva solo trentaquattro anni, molto dolce e comprensiva, “Avanti! Toronto ti piacerà, ti divertivi sempre un mondo ad andarci in vacanza”, mi divertivo, certo, ma avevo cinque anni, avrei voluto derle, a quell'età mi divertivano anche le smorfie di zio Sam, ma non ne ebbi il coraggio, dalla mia bocca uscì solo “Sì... hai ragione...”, ma non ero mai stata una brava attrice, e tutta la tristezza che provavo venne fuori.


La decisione di trasferirsi era stata prese così in fretta che non avevo avuto nemmeno il tempo di avvisare le mie amiche Ashley e Monica, e non ero riuscita ad avvisare nemmeno lui.

Sì, lui, il mio migliore amico fin dai tempi dell'asilo, poi, con il passare degli anni, la nostra amicizia si era trasformata in amore, forse non in quello che dura tutta una vita, ma per noi era amore.

Sì io e Kevin eravamo innamorati, e questo è stato, probabilmente, uno dei motivi per cui papà ha organizzato tutto così di fretta.


Non starai per caso pensando a quel ragazzo.... vero?” mio padre non era certo noto per a sua sensibilità, ne per la sua pazienza, in questo, devo ammetterlo, siamo molto simili, “Kevin...” gli dissi, la mia voce era un sussurro, “ Il mio ragazzo si chiama K-E-V-I-N”, ero costretta a fargli lo spelling, per quanto ci provassi mio padre non aveva mai pronunciato il suo nome.

Papà è molto diverso dalla mamma, inanzitutto è molto più vecchio, per così dire, ha quarantaquattro anni.

Non capisco come abbia fatto mia madre ad innamorarsi di lui, forse è vare la frase che lei mi ripete sempre “L'amore arriva quando meno te lo aspetti, ma non capisco il perchè lo diceva a me.... io l'amore ce lo avevo già, o almeno speravo di averlo ancora, ed ero felice così.


Per me può chiamarsi come vuole, basta che non stai così per colpa sua!” continuò papà, il mio compartamento lo faceva imbastialire, voleva che somigliassi di più a mia sorella minore, Elisabeth, aveva due anni meno di me, fidicamente eravamo simili, entrambe abbastanza alte e magre, i capelli biondi, i miei leggermente più scuri, gli occhi verdi smeraldo, eredità della nonna Paige, la madre della mia. Ma caratterialmente siamo molto diverse, io sono molto simile a mio padre, una testa dura che non vuole farsi comandare da nessuno, mentre Ely è molto più simile a mamma, un carattere molto dolce, ma che si sottometteva troppo facilmente al volere altrui, e perciò non era mai felice.


Ely aveva preso abbastanza bene la decisione del trasferimento, forse perchè non aveva amici a scuola, è un tipo solitario e non lega facilmente, insomma tutto il mio contrario. A scuola ero abbastanza popolare, facevo ciò che volevo, senza temere il giudizio degli altri, e ciò creava una certa attrattiva verso i ragazzi, e un po' di invidia da parte delle ragazze.

Io sono un maschiaccio... nella mia, ormai, vecchia scuola facevo parte di molte squadre, anche di quelle maschili, e perciò ero molto amica di alcuni dei ragazzi più appetibili del liceo, tra i quale c'era anche il mio Kev.


Certo era strano definirlo mio, ma dovevo difendere la mia proprietà, così come lui definiva me la sua Lulu, permettevo solo a lui di chiamarmi in quel modo, per cui potevamo dire di appartenere l'uno all'altra.


Chissà se riusciremo a continuare la nostra storia anche da questa distanza.... ho la brutta impressione di no.... non che non mi fidi di lui, è delle altre che non mi fido, per inciso alle altre fanno parte anche Ashley e Monica.


Speriamo che abbia abbastanza volontà....pensavo, intanto che la vettura si avvicinava sempre di più all'autostrada che ci avrebbe condotto al confine degli Stati Uniti, “E speriamo che non ci siano ragazzi carini a Toronto” mentre pensavo a questo mi scappò un risolino che non sfuggì all'occhio vigile di Ely, che prontamente intervenne “Ah... vedo che ti stai riprendendo.... hai ricominciato a ridere. Su forza dimmi cosa ti divertiva, così rido con te”.


Come poteva una ragazzina essere così timida e pure così ficcanaso, è un vero mistero, fatto sta che la mia adorata sorellina è fatta così, ed io la adoro con tutta me stessa.


Nulla... stavo pensando a Kev....” mi interruppi non appena vidi il volto di mio padre diventare paonazzo “... ad una cosa che mi ha detto Ashley ieri a scuola, ma pensandoci meglio non è così divertente se penso che non la rivedrò per chissà quanto tempo...” dissi quest'ultima parte della frase con lo sguardo rivolto a mio padre, che, accortasene, mi rispose per le rime “ Ah... quella ragazza non mi è mai piaciuta.... è troppo falsa, come il padre del resto... vedrai che nella nuova scuola troverai amiche dieci volte migliori di lei...”. Ancora una volta papà mi aveva dimostrato la sua insensibilità... possibile che non capisse che io non volevo nuove amiche migliori di quelle che avevo già? O che non volessi andare in una nuova scuola?


Intervenne mia madre, forse l'unico essere umano in grado di calmare mio padre, “ Caro... non dovresti dire certe cose sulle amiche di Lucia... anche tu avevi i tuoi amici, e non credo che tuo padre li criticasse...”, mamma sapeva che il tasto del nonno faceva sempre effetto su papà.


Il nonno Matt era stato una merito premuroso ed un padre affettuoso e sempre disponibile a dare una mano ai figli, purtroppo non lo avevo mai conosciuto, perchè morì d'infarto ancora prima che io nascessi. Papà aveva tentato di essere all'altezza del nonno, ma purtoppo non vi era riuscito, e di ciò poteva incolpare solo se stesso, non era mai stato in grado di di dimistrare affetto a nessuno, forse solo alla mamma quando se ne innamorò.


Mio padre farfugliò qualcosa a mamma e poi mi disse “ Forse ho un tantino esagerato...”, “Solo un tantinopensai di correggerlo, ma decisi di non rischiare, probabilmente quello sarebbe stato il massimo di scuse che avrei potuto ottenere da lui, “...e mi dispiace”.


Avevo sentito mille volte mio padre scusarsi, e come le altre, anche quella il suo tono di voce non aveva alcuna traccia di pentimento, lo aveva fatto solo per accontentare mamma, ma l'offesa non era per nulla ritirata. In fondo papà aveva ragione, probabilmente non mi ci sarebbe voluto molto a trovare delle amiche migliori di Ashley o di Monica, loro erano molto superficiali e non avevo piena fiducia in loro, infatti se avessi lasciato Kev non avrebbero esitato un solo istante per tentare di accalappiarselo.


Erano passate alcune ore da quando avevamo iniziato il viaggio.

La macchina era avvolta nel silenzio, fu il rumore del mio stomaco che tuonava dalla fame a spezzarlo. Arrossii dall'imbarazzo, non mi era mai capitata una cosa simile.


Mamma si girò a guardarmi “John... perché non ci fermiamo all'Autogrill più vicino... ho come l'impressione che qualcuno stia morendo di fame qui..” disse indicandomi.

Ormai le mie guance erano divenute incandescenti.


Papà si lasciò scappare un risolino, un altro punto in comune dei nostri caratteri, anche a me, come a lui, non piaceva mostrare emozioni di alcun tipo.


Va bene....” esclamò papà, guardandoci attraverso lo specchietto retrovisore, “.. e voi che ne dite ragazze?” ci chiese, retorico, conosceva benissimo la risposta.


Sì!” rispondemmo all'unisono io ed Ely, anche lei attanagliata dai morsi della fame, eppure non avevo sentito un solo lamento provenire dal suo stomaco, probabilmente era molto più controllata di me.


Dopo una decina di minuti ci trovavamo nella piazzetta del primo Autogrill trovato, l'unico ad entrarvi fu papà con le nostre ordinazioni, mentre noi tre lo aspettavamo in macchina.


Da sempre durante i nostri viaggi era papà a portarci il cibo degli Autogrill, ormai era la nostra routine, e a me ciò non dispiaceva. Non mi sono mai piaciuti quei luoghi, tutti quei camionisti, e sopra ogni cosa non sopportavo i commessi che si prendevano sempre troppa confidenza e ti trattano coem un vecchio amico, quando è la prima volta che li vedi. È una cosa che ho odiato da sempre.


Papà fu di ritorno dopo pochissimo tempo. Ripartimmo dopo aver finito di mangiare, a nessuno di noi piaceva doverlo fare quando l'auto era in movimento.


Mia sorella si era addormentata, ed aveva appoggiato la testa sulla mia spalla. Ely quando dormiva sembrava regredire all'età di sette anni, non so il perché, ma era quella l'età che le avrei dato in quei momenti.

Purtroppo, per quanti sforzi facessi, non riuscivo ad imitarla.

Non facevo che pensare a ciò che avrebbe pensato a scuola Kev quando avesse scoperto che mi ero trasferita, probabilmente mi avrebbe odiata... “NOpensai “Devo smettere di pensarci... mi ripetei, ma fu un impresa più ardua del previsto.


Animo piccola...” disse, inaspettatamente; mio padre, che il suo istinto paterno stesse affiorando in lui? No, non era possibile, altrimenti avrebbe iniziato prima! “ ... tra meno di due ore saremo arrivati!”.

Non potevo credere alle mie orecchie... eravamo in viaggio da così tanto tempo? Il mio sguardo scivolò sull'orologio, erano le undici e mezza. Sicuramente la notizia del mio trasferimento era già sulla bocca di tutti a scuola. Ma quella che di sicuro non si erano fatte sfuggire era che il mio ragazzo non ne sapeva nulla....


Oddio!” esclamai ad alta voce, dimenticandomi completamente della presenza dei miei genitore e quella di mia sorella sulla mia spalla, la quale, sentendomi sussultare, si svegliò di soprassalto.

Oh... che succede Lucia?” chiese mamma, spaventata per la mia strana reazione, “Nulla, mi è solo venuta in mente una cosa...”, in presenza di mio padre non ero del tutto libera di parlare, e mia madre lo sapeva bene, e perciò si accontentò della mia misera risposta.


Eravamo usciti dall'autostrada ed avevamo imbucato una stretta strada di compagna, del tutto immersa nel verde.


La natura non mi piaceva, preferivo di gran lunga la città, non riuscivo a capire il perché ad alcuni piacesse così tanto. In campagna non c'è alcuna comodità, è tutto fuori mano, io ero abituata ad avere tutto a portata di mano.

Vedendo quel luogo una domanda mi sorse spontanea “Che cosa ci faccio io in questo posto?.


Al contrario Ely era a proprio agio nella natura, come mamma, mentre papà, pur essendo un campagnolo nato, aveva smesso di esserlo dopo essersi trasferito a Manatthan.

Wow... ho più cose in comune con papà di quanto pensassi...non potei fare a meno di pensarci, non ci avevo mai fatto caso, e, devo ammetterlo, la cosa non mi faceva affatto piacere.

Un terribile sospetto mi assaliva: se mio padre non era mai riuscito a dimostrare i suoi sentimenti, se non a mia madre, il suo vero amore, allora anch'io ero come lui.... in quel momento mi tornò in mente una cosa successa l'anno prima...


Io e Kev eravamo seduti nella terrazza di casa mia a studiare, ma quella era l'ultima cosa che passava nella mente del mio caro amico..... “Sei bellissima sai.... quando studi...” mi disse, avvicinando pericolosamente il suo viso al mio.

A quel punto lo bloccai.... “Kev... lo sai che mi piaci, ma forse non sono ancora pronta per questo passo.... non ti dispiace aspettare?” gli dissi, provocando una smorfia di delusione, ma che fu subito rimpiazzata da un grande sorriso “Lo sai che lo sono.... aspetterò anche una vita intera per te!” detto ciò ricominciammo a studiare.


Quel ricordo intensificò il mio sospetto... se era vero che ero uguale a mio padre, allora sarei stato in grado di esprimere i miei sentimenti solo al ragazzo che sarebbe stato il vero amore! “NO!.... io non sono come mio padre, speravo che continuando a ripetermelo sarei riuscita a convincermi, ed in effetti ci riuscii.


Bene... ragazze siamo arrivate....” mai parole mi resero più felice.

La nonna viveva in un villaggio vicino a Toronto, distava circa venti minuti di macchina, e, perciò, era un luogo tranquillo.... troppo tranquillo per i miei gusti....



CONTINUA....

Ciao a tutti... spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.... mi affretterò a concludere anche il secondo.... mi raccomando commentate numerosi.....baci Sony92




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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Nuova città... nuova vita ***


Capitolo 2: Nuova città...nuova vita!


Eravamo appena giunti nel luogo più sperduto del Canada....

La nonna ci aveva accolti sulla soglia di casa con un enorme sorriso, quasi faticavo a credere che quella fosse sul serio la madre di papà....


Ben arrivati” ci disse la nonna, abbracciando papà e mamma, per poi giungere a me ed Ely.

Non capivo cosa in me non andasse.... feci molta fatica a rispondere all'affettuoso abbraccio di nonna, la stessa che probabilmente aveva fatto papà, altro segno inequivocabile della nostra somiglianza... “Nonononono..... devo smetterlami dissi.


Nonna ci aveva fatti accomodare nel suo salotto. Arredato con gusto, ma in stile troppo country per i miei gusti, come li definiva lei, cittadini, non potevo farci nulla, la contadina, l'amante della natura in famiglia era Ely, io ero lì da soli dieci minuti e già avrei voluto scappare... troppo verde, troppo silenzio... non era il luogo adatto a me.... “Cosa ci faccio qui?mi riposi la stessa domanda di poco tempo fa... e ancora non avevo trovato una risposta....


Spero abbiate fame... ho preparato uno dei miei famosi pranzetti...” e lo erano per davvero, tanto che per digerirne uno non ti bastava una settimana, nonna era una brava cuoca, ma con lei non potevi sperare di fare una dieta equilibrata, lei diceva “Le diete non servono a niente... ai miei tempi le donne in carne erano le più ben viste della società!lo diceva quando parlavamo del fatto di dovere dimagrire, e quelle poche parole ci facevano stare meglio, avevano uno strano effetto su di noi, un qualcosa di magico...

Beh... mamma, in effetti ci siamo fermati a mangiare un panino in un Autogrill e...” sentita pronunciare quella parola nonna fulminò papà con gli occhi, lei odiava categoricamente gli Autogrill, e tutti noi sapevamo che la parola con la “A” non doveva mai e poi mai essere pronunciata in sua presenza.... “NON MI DIRAI CHE HAI FATTO MANGIARE LE MIE NIPOTINE IN UNO DI QUEI MALEDETTI COSI, VERO?” gli sbraitò contro, nonna sapeva fare molta paura, quasi quanto la mia prof di storia.


Intanto che nonna sgridava papà, io mi recai nella mia stanza, che a mio malgrado avrei dovuto condividere con Ely, non che mi dispiacesse la sua compagnia, ma con lei tra i piedi non avrei avuto la mia privacy, ed era una cosa alla quale non aveva intenzione di rinunciarvi.


Diedi uno sguardo all'orologio: L'una passata. La scuola era finita, e Ashley, Monica e Kev, sicuramente mi avrebbero chiamata, anzi mi stupivo che non lo avessero ancora fatto.

Frugai nella borsa in cerca del telefonino e mi accorsi che era spento.


Il buon senso mi diceva di non accenderlo, ma il cuore mi diceva il contrario. e. per dimostrare a me stessa di non essere come mio padre, decisi di ascoltarlo. Pessima idea!


Vi erano dieci chiamate senza risposta: due da Ashley, tre da Monica e le altre sa Kev, per non parlare dei messaggi, una decina di Kev, e tre da Ashley e Monica.

Dovevo solo trovare il coraggio di chiamarli e spiegare loro tutto, se erano veri amici, come credevo, mi avrebbero capita.


Bip...bip... il cellulare mi indicò l'arrivo di un messaggio, presi il coraggio a quattro amni e lessi il mittente. Il cuore mi saltò in gola, speravo che il display avesse sbagliato, ma sapevo che non era possibile, mi decisi e lessi il contenuto:


Si può sapere che fine hai fatto?!

Se avevi intenzione di fare gola a scuola potevi avvertirmi:)

Ti avrei fatto compagnia:)

Seriamente Lulu... chiamami!

Baci Kev


Oddio” esclamai nuovamente, come potevo fare soffrire in questo modo un mio caro amico, non che ragazzo? Mi sentivo un mostro, ma non trovavo il coraggio di chiamarlo e dirgli la verità, come potevo?


Ok... adesso calmati Lucia...” dissi a me stessa ad alta voce, “... devi solo chiamarlo e dirgli la verità... in fondo lui è il tuo ragazzo, e dovrebbe capire.... ma.... lo si può considerare tale visto che non mi ha mai baciata, o per maglio dire, non glielo ho mai permesso?” le parole passarono dalla mia mente alla bocca senza che me ne accorgessi... come se ci fosse un filo diretto tra mente e bocca...


Ma, non so dove, trovai la forza e pigiai il pulsante, e diedi inizio a quella maledetta e temutissima chiamata...


uuuuuhhhhhccccc......uuuuuuuuhhhhhhccccc............. Pronto?


Eccolo, stano che avesse risposto subito, di sicuro aveva letto il nome sul display.

Pronto...Kev..... sono Lucia....” non mi diede nemmeno il tempo di finitre la frase che mi interruppe non appena sentì il mio nome...


Lulu..... sei tu..... oh piccola! Ma dove diavolo ti eri cacciata, oggi non ti sei fatta viva! Non stai bene?


Oddiosembrava quasi che quell'esclamazione fosse la mia battuta quel giorno... lui così dolce, così caro, si preoccupava per me.... ed io che non ero nemmeno stata in grado di baciarlo quando ne avevo avuto l'occasione... ma come poteva sopportarmi.


Beh... è un storia un po' lunga...” tentai di dissuaderlo dal fare domande , ma lo conoscevo troppo bene, e sapevo che non avrebbe demorso, ed infatti...

Ho tutto il tempo, lo sai... ti ho già detto che per te ho tempo una vita intera!


Oh si che me lo ricordavo, quella era una delle più belle frasi che qualcuno mi avesse ,mai detto, ma nonostante ciò, non capiva il perché gli aveva negato quel bacio. “Diciamo che non sono a Manatthan, anzi, a dirla tutta, non sono nemmeno negli Stati Uniti!” dissi tutto d'un fiato, “Okmi dissi, soddisfatta “hai trovato il coraggio di raccontargli una parte della storia, ma ora devi raccontargli anche il resto, se no non serve a niente” molto più facile dirlo che farlo.


Kev, credendo in uno scherzo si mise a ridere a crepa pelle

Certo... e io secondo te credo che sei andata via dagli Stati Uniti senza avvertire nessuno? Mi hai preso per scemo?


Impossibile... davvero non mi credeva... pensavo si dimostrasse preoccupato, non era andato a controllare se ero a casa e stavo male? Se lo avesse fatto, sicuramente avrebbe visto tutto sbarrato.

Stavo scoprendo una nuova parte di lui, e non mi piaceva per niente.

Kev... guarda che non scherzo.... scusa non sei andato a controllare a casa se ero malata?” gli chiesi, non capisco bene il motivo, ma in cuor mio sapevo già la risposta, ma volevo sentirla da lui.


Beh... no! Io pensavo avessi fatto vola e.... poi avevo da fare....


Aveva da fare! Ma che risposta del cavolo era quella!?

Certo.... certo.... e dimmi posso sapere di cosa si trattava o è un segreto?” gli chiesi, stizzita dal suo comportamento... cosa poteva esserci di più importante dell'assicurarsi della salute della prorpia ragazza? Ero curiosa di scoprirlo.


Beh... solite cose.... sai.....

Se te lo chiedo è ovvio che non lo so!” replicai, stavo per perdere il controllo.... avrei voluto averlo davanti, per potergli mettere le mani attorno al collo.... lo avrei volentirie ucciso in quel momento.


Ehi.... datti una calmata piccola... non è il caso di arrabbiarsi.... ti pare?

Numero uno non chiamarmi piccola! Non lo sono da almeno quattro anni... e numero due dimmi immediatamente che cosa dovevi fare di tanti importante da non preoccuparti minimemente di me, gli SMS e le telefonate bastano fino ad un certo punto, dopo un po' ci vogliono le visite in persona! Se dopo cinque chiamate non ti ho risposto ti saresti come minimo preso la briga di andare a casa mia!” non sapevo cosa mi era preso, ma non ero pentita, anzi mi ero tolta un peso dallo stomaco. Purtroppo Kev non la prese molto bene....

Ok... se ci tieni a saperlo mi sono visto con Ashley.....

COSA!!!!!?????” non ci potevo credere.... il mio, a quel punto ex, ragazzo e la mia, anche lei ex, migliore amica che uscivano insieme? Papà aveva ragione a dire che ne avrei trovate do migliori nella nuova scuola.....

Sì, ci vediamo da un po'....

Kevin Molart.... sei....sei..... sei un bastardo! Tra noi due è finita! Non voglio più saperne di te!” le lacrima iniziarono a fuoriuscirmi dagli occhi, ma prima di interrompere la conversazione ascoltai ciò che Kevin doveva dormi:

Dimmi Lucia.... la nostra storia quando mai è iniziata? Detto ciò riattaccò.


Le sue parole mi ferirono, molto di più di quanto mi aspettassi.... il mio migliore amico.... la mia prima vera cotta.... il mio primo ragazzo... il mio Kev..... ero scioccata..... ma davvero lo conoscevo così poco, solo in quel momento scoprii il suo vero carattere, scoppiai a piangere, in fondo era la cosa migliore, dopo sarei stata meglio, o, almeno, così mi piaceva pensare.


Dopo poco anche Ely salì su in camera. E mi trovò distesa sul letto a piangere.


Lucia.... che cos'hai? Che cosa è successo?” mi chiese, la mia sorellina, lei sapeva come prendermi. Mi si avvicinò e mi abbracciò, stringendomi la testa al petto, con fare quasi materno.

Snif..... T...tra me e Kevin e finita... Snif....” le dissi, con ancora le lacrime che mi uscivano dagli occhi, non potevo più fermarle, e nemmeno ci provavo, avevo davvero bisogno di sfogarmi, ed ero sicura che Ely mi sarebbe rimasta vicino.


Santo Cielo..... e come è successo?” mi chiese lei, sempre stringendomi e confortandomi, solo lei e la mamma avevano questo strano potere di farmi stare subito meglio, di sicuro faceva lo stesso effetto anche su papà, sempre più riluttante dovetti ammettere di somigliargli molto, forse troppo.


Snif....L'ho chiamato... snif... abbiamo litigato e lui mi ha confessati.....snif.... che è da un po' di tempo che si vede con..... snif...... A.....Ashley....snif...snif”

Mia sorella mi strinse ancora di più, sentiva che ne avevo bisogno. “Beh... in fondo papà aveva ragione su di lei oggi in macchina... no?” me chiese sarcastica.... era vero, lo avevo ammesso a me stessa poco prima, ma di sicuro non lo avrei mai ammesso davanti a nessuno, ne tanto meno mio padre.


Su...su... se vuoi la mia opinione ti sei liberata di un bel peso morto!” non avevo mai sentito Ely definire una persona un peso morto, avrei voluto chiederle il perché di quell'appellativo, ma decisi che era meglio non interromperla.

Ma, quasi mi avesse letto nel pensiero, mi spiegò il perché “Sì peso morto.... non era il tuo tipo.... Molart era solo l'amico d'infanzia, nulla più, il vostro non era amore, tu credevi che lo fosse, ma non lo era... ed ora. Visto che non state più insieme ti potrai guardare intorno, e chissà.... trovare il vero amore qui a Toronto!” Ely sorrise, e visto la contagiosità della sua allegria, lo feci anch'io.


Forza Lucia... scendiamo... la nonna sta servendo la cena!” mi disse. Ero basita, la cena così presto! Poi il mio sguardo si posò sulla radiosveglia.

Non era possibile! “Accidenti! Sono già le sette e mezzo!?” esclamai, ma quanto tempo ero stata a piangermi addosso?


Io ed Ely scendemmo le scale e ci dirigemmo nella sala da pranzo, dove vi erano tutti riuniti.

Gustammo il delizioso pollo alla diavola di nonna e poi, verso le nove, andammo a letto. Per Ely e per me il giorno che seguiva sarebbe stato il primo nella nuova scuola.


CONTINUA....................


Wow.... ecco il secondo capitolo, mi sembra un po' più noioso del precedente:) perdonatemi se potete:) non sono molto esperta nello scrivere, lo sono molto di più nel leggere:) speriamo che il terzo vada meglio:) un bacio a tutti da Sony92

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Il primo giorno di scuola ***


Capitolo 3: Il primo giorno di scuola


Quella notte avevo dormito molto bene, cosa che mi sembro stana, ormai abituata al traffico di Manatthan non pensavo di riuscire ad addormentarmi senza, fatto sta che mi svegliai verso le sei e un quarto, non riuscii a riaddormentarmi.

Probabilmente era l'emozione dovuta al fatto che da quel giorno avrei frequentato il liceo di Toronto, e la cosa, stranamente, mi elettrizzava.


Ormai avevo superato, o per lo meno stavo tentando, la rottura con Kevin, il pianto ristoratore del giorno precedente mi aveva fatto molto bene, e, mentre stavo prendendo del latte e dei cereali per fare colazione, ripensavo alle ultime parole dettemi da Kevin.

Aveva ragione... loro due non erano mai stati insieme, ne baci, ne dichiarazioni e ne tanto meno appuntamenti.


“Che ci fai sveglia a quest'ora?” sobbalzai, non mi aspettavo che ci fosse qualcuno sveglio così presto, ma, ovvio, mia nonna era abituata ad aprire gli occhi a quell'ora, non mi sarei dovuta stupire.


“N...nonna....mi hai spaventata!” dissi, avvicinandomi a lei per darle un bacio sulla guancia, che lei accolse volentieri, “Mi sono svegliata presto perché ero un po' agitata... sai scuola nuova, tutta gente nuova...” dissi, scrollandomi le spalle, in fondo poteva anche essere un bene che non conoscessi nessuno, non mi avrebbero catalogata ed avrei potuto essere solo me stessa, ma la nonna pensò che il mio gesto emanasse tristezza, ed in effetti, un po' ne emanava.


“Ma Lucia... tu qualcuno lo conosci!” esclamò la nonna, lasciandomi di stucco, chi conoscevo che frequentasse quella scuola, mi spremetti per un po' le meningi, ma la lampadina non si accese, fino a che non me lo disse lei “Mike... tuo cugino.... non te lo ricordi... ha un anno in più di te” mi ricordò.


Era vero, Michael Smith, mio cugino, non lo vedevo da una vita... ma mi era sembrato di aver visto una sua foto in salotto, ed era anche abbastanza recente.

Alto, magro, capelli corti, così neri da emanare riflessi blu, occhi come i miei, verdi, pelle candida, come quella di chiunque avesse vissuto per diciassette anni in un luogo lontano dal mare, ma aveva la solita faccia che aveva da bambino, la solita espressione furba , la tipica piccola peste del vicinato.


“Ah... è vero, non ci avevo pensato...” ed avrei preferito che non fosse vero.

Bene, non ero neanche ancora andata a scuola e sapevo che mi avrebbero additata come “La cugina di Mike, e chissà che reputazione aveva lui a scuola.

Se fosse stato un secchione, ci avrebbero messo in competizione, fosse un piantagrane, a qualunque mio sbaglio avrebbero detto che era una cosa di famiglia.

Ero completamente fregata!


E poi ci sarà anche Manuel, suo fratello, è cresciuto sai!”continuò a dirmi la nonna.

Oh.... NO! Anche il fratello!non potevo fare a meno di pensarlo, lo sapevo che non era carino, in fondo erano sempre i miei cugini, ma non mi andava di essere classificata in base al loro comportamento, e poi da quel che mi ricordo, Manny era un vero rompiscatole, mi tirava sempre i capelli, lo odiavo, ed Mike non era da meno, lo incoraggiava a farlo, altro che amore tra parenti!


Chiacchierando con la nonna il tempo era passato molto velocemente, feci scivolare lo sguardo sullo stano orologio da parete, infatti era a forma di gatto, ed erano già le sette e dieci, dovevo sbrigarmi, se non volevo che Ely ed io facessimo tardi il primo giorno nella scuola nuova.


Accidenti! Scusa nonna ma devo andare a svegliare mia sorella... è tardissimo, e lei ci mette un eternità...” detto ciò, mi diressi al piano superiore, nella camera dove dormivamo io ed Elisabeth, che, come avevo previsto, dormiva ancora come un sasso.


Su... forza dormigliona.... alzati, è tardi!” le dissi, togliendole le coperte e scrollandola un po', fino a che si decise ad alzarsi “Ma aaahhhhmm.... che modi shooonoomm questi!” mi chiese lei, più addormentata che sveglia. Io avevo avuto più tempo per cambiarmi, mia sorella riusciva sempre ad essere più elegante di me, non che fossi ossessionata dall'immagine, ma mi sarebbe piaciuto qualche volta esserlo anch'io.


Ecco... lo sapevo.... la campanella,e noi non siamo ancora in classe, stiamo facendo un ottima prima impressione.... complimenti Lucia!


Bene... il prof non c'è ancorapensai, mentre entravo in classe, erano le otto e un quarto e il prof non c'era, pensai ad un semplice ritardo, magari causato dal traffico, solo dopo realizzai che si doveva svolgere un'assemblea di classe, anche se più che altro era una scusa per chiacchierare tra compagni. “Oh... bene...dissi tra me, alquanto compiaciuta “ Il prof di sicuro non ha fatto l'appello, e gli altri non sanno ancora che sono parente con Mike e Manny...stavo sorridendo, sperando di non essere notata dagli altri, purtroppo le mie speranze svanirono quando una ragazza ma si avvicinò ...


Ciao... io sono Beatrice Swiz.... ma tutti mi chiamano Betty. Tu chi sei?” mi chiese in tono amichevole. Betty era una bella ragazza, con capelli castani lunghi fino alle spalle, grandi occhi azzurri, e con un aria stranamente famigliare..... ma dove la potevo già avere vista? Mi spremetti le meningi ma... buio, il vuoto assoluto!


Ehm.. piacere... io mi chiamo Lucia....” tentai di sviare il discorso del cognome, speravo che non se ne accorgesse, ma era più furba del previsto

Solo Lucia? Ed il cognome?” ma chiese, non in tono arrabbiato, ma in tono deluso, sembrava quasi che mi conoscesse, questo continuava a fermi pensare a dove potevo averla già vista.


Alla fine cedetti “Lucia.... Smith...” dissi in tono rassegnato, ero pronta alla raffica di domande che Betty mi avrebbe fatto, ed invece nulla, si limitò a sorridermi.


Sapevo che eri tu.... Mike mi ha parlato così tanto di te che.... era come se ti conoscessi!” mi disse sorridente, come era possibile.... quella ragazza conosceva mio cugino!?


Ma.... ma...c..come....” balbettai, ma probabilmente la mia espressione era molto più chiara delle ie parole....

Conosco Mike perché sono la sua ragazza” mi spiegò, sempre con il sorriso sulle labbra.


Ecco il perché mi era tanto famigliare.... l'avevo vista in una delle foto a casa della nonna, mentre stava con Mike, non ci potevo credere.... Quella ragazza era la ragazza di mio cugino, ed io che pensavo che non ci sapesse fare, mi venne da sorridere.


Betty trascorse con me l'intera ora di assemblea, probabilmente c'era lo zampino di Mike, che aveva approfittato della presenza della sua ragazza nella mia stessa classe per non lasciarmi del tutto isolata....

Pateticapensai.


Non era riferito a Betty, ovviamente, ma così dovevo apparire ai suoi occhi, una patetica ragazza che non è in grado di socializzare, e lei incastrata dal suo ragazzo a farmi da Cicerone...

Ah... Mike Mike, non cambierai mai...continuavo a ripetermi, cercando di non perdere il filo del discorso di Betty, anche se non mi interessava particolarmente...


A quanto pare era prevista una grande festa a casa sua, e non aveva idea del tema da darvi...


Sai è importante, mio fratello Teo ritornerà presto per le vacanze di primavera, frequenta l'università a Montreal e non lo vedo da Natale...” mi spiegò.


Un po' la invidiavo, chissà come ci si deve sentire ad avere un fratello, o una sorella, maggiore.


Be'... se tuo fratello ha qualche hobby... potresti usare quello come tema...” le proposi, mi sembrava dispiaciuta di non aver trovato un tema, così pensai di darle qualche idea, e mi sembrava abbastanza interessata...


AAAHHH... SEI UN GENIO...” urlò, abbracciandomi, mi sorpresi... ci conoscevamo solo da venti minuti e mi dava tutta quella confidenza? E cosa avrebbe fatto quando, e se, fossimo diventate amiche?


Dopo un secondo si allontanò “Oddio... scusa... non avrei dovuto...” mi disse, imbarazzata “E che Mike mi ha così tanto parlato di te che ti considero già come una specie di cugina anch'io...” mi sorrise e si risedette sulla sedia posta ad un lato del mio banco.


Mi sentivo lusingata per ciò che aveva detto Betty, nemmeno mi conosceva e già per lei facevo parte della famiglia. “Dovrei uccidere Mike per non avermi detto di avere un fidanzata così gentile!” pensai, “Cosa ci poteva trovare una ragazza come questa in uno come mio cugino?. Inutile... non riuscivo a trovare una risposta...


Mmmhh... a Ted piace molto il basket... e se il tema fosse quello? Tu che ne dici?” mi chiese.

Voleva la mia opinione? Starno... nemmeno a Monica, la mia migliore, e ora anche l'unica, amica della mia vecchia scuola, me l'aveva mai chiesta quando andavamo a fare shopping o per le feste, non avevo mai avuto gusto per le questioni estetiche.


Sì... mi sembra una buona idea... “ le risposi, giocherellando con la gomma. Di sicuro aveva un tono distaccato, avevo la testa altrove. Pensavo di essermi tolta la storia di Kevin e Ashely, e, invece, continuavo a pensarci, non potevo farne a meno, mi faceva stare malissimo, ma non potevo smettere!


Lucia... posso contare sul tuo aiuto per l'organizzazione della festa? Ti prego...” mi chiese, con tono supplichevole.

Mi aveva colto alla sprovvista... non sapevo cosa rispondere. “Oddio... ed adesso cosa faccio? Non sono brava con queste cose!mi ripetevo.


Emh.. a dire la verità... non sono molto brava in questo genere di cose...” tentai di svicolare l'invito, ma Betty non demordeva.

Oh... non ci credo! Tutti gli Smith, da quello che so, hanno un incredibile senso dell'estetica! E Mike mi ha detto di insistere, a quanto pare sapeva che avresti rifiutato.”


Accidentipensai “Proprio come temevo... mi giudicano in base a mio cugino! Addio speranze di avere una reputazione mia!.


Nella vecchia scuola tutti mi giudicavano “L'amica di Kevin” o “ la futura signora Molart” e nessuno che mi considerava solo “Lucia”.

Be'... a quanto pare hai trovato l'eccezione che conferma la regola! Io non ho occhio per la moda... “ le dissi, con un sorriso tirato, di cui lei, stranamente, percepì.


Ok... allora te lo tirerò fuori io!”.

Non ci potevo credere... era davvero tenace! Dovevo fare qualcosa, o mi sarei trovata in grossi guai. In quel momento avrei davvero ucciso mio cugino!


M...ma...”

Niente ma!” mi interruppe prima che potessi fare qualunque obbiezione “ A pranzo siediti con me, così rivedrai i tuoi cugini e conoscerai gli altri!” mi propose, anche se sembrava più un'imposizione che una richiesta.

D'accordo...” dissi, un po' sconcertata.


Il tempo passò in un baleno, e l'assemblea finì, ed iniziò la lezione...

Buongiorno ragazzi!” disse il professore.

Buongiorno prof!” dicemmo tutti in coro, io stavo per alzarmi, quando Betty, che aveva convinto il ragazzo seduto accanto a me a cederle il posto, mi blocco, probabilmente non era usanza alzarsi per salutare gli insegnanti. Non era un problema.


Bene ragazzi... abbiamo una nuova compagna in classe...” disse il prof, facendomi segno con la mano di raggiungerlo. Gli altri non sembravano molto interessati, fino a quando il signor Burby, il professore, non disse mio nome alla classe.

Il suo nome è...” e lì si interruppe, probabile aveva avuto come alunno anche Mike, e chissà cosa aveva combinato! “Lucia Smith... sei per caso parente di Michael e Manuel Smith?” mi chiese. Come immaginavo, era anche stato il prof di mio cugino...


Sì... sono loro cugina...” dissi, suscitando l'agitazione di tutti, tranne ovviamente quella di Betty, che ne era già a conoscenza.

Pensandoci bene non mi sorprendette il fatto che nessuno, anche guardandomi, lo avrebbe intuito. Io e Mike eravamo, e siamo tutt'ora, molto diversi: lui aveva i capelli neri, io biondo scuro, lui la pelle candida, io abbronzata, avevamo in comune solo gli occhi, eredità del nonno Matt, lui era molto alto, io non arrivavo al metro e sessanta! Eh no! L'altezza non era ereditaria!


Bene... bene... abbiamo in classe la cugina del nostro capitano della squadra di football... chissà se la non voglia di studiare è una caratteristica di famiglia! Lei cosa ne dice signorina Smith?” mi chiese il prof. Odiavo quando gli insegnanti si rivolgevano a me dandomi del “lei”! Mi sembrava una presa in giro!


N..non saprei prof... a me lo studio non dispiace...” dissi, in realtà lo adoravo, ma mi sarei subito resa antipatica se lo avessi confessato, ed era l'ultima cosa di cui avevo bisogno.


Bene... perché non ci racconta qualcosa di lei?”


Be' non c'è molto da raccontare in realtà... prima vivevo a Manatthan, e frequentavo il liceo locale...” “Fino a che i miei genitori hanno deciso di sradicarmi dal mio mondo e di portarmi in questa città abbandonata da Dio” avrei voluto dire, ma mi trattenni, non sarebbe stato furbo da parte mia “Finché mio padre è stato trasferito in questa città per motivi di lavoro.”


Bene... può accomodarsi Smith. Signorina Swiz a lei il compito di farle da guida. Ragazzi prendete i libri a pagina...”


La lezione iniziò, ma non vi prestati molta attenzione, mi limitai a prendere qualche appunto di tanto in tanto.


Ebbi molto tempo per pensare alle parole del prof... Mike era il capitano della squadra di football, un altro punto in comune, io adoravo gli sport! Adesso ero abbastanza convinta che saremmo potuto diventare amici, e speravo di diventarlo anche con Betty.


Le ore non passavano più... dopo storia vi fu geografia, con la professoressa, a dir di Betty, più noiosa della galassia, la signora Birk, poi due interminabili ore di matematica con il prof Grech, poi un'altra ora di storia e, per finire in bellezza, chimica, con il prof Terc.


Finalmente l'ora di pranzo. Betty mi trascinò al suo tavolo, rischiando di farmi cadere il vassoio.

C'erano altri ragazzi e ragazze seduti al tavolo...

Ragazzi, ragazze, questa e Lucia. La cu...” ma non riuscì a terminare la frase chhe una cvoce maschile la interruppe...


Questa è Lucia, la mia adorata cuginetta.” . Al suono di quella parola mi voltai e vidi due ragazzi avvicinarsi al tavolo. Uno si sedette, aveva e capelli neri pettinati a spazzola e gli occhi mi sembrarono azzurri, ma non ci feci troppo caso, aveva addosso una giacca sportiva, probabilmente faceva parte della squadra anche lui. Però, sebbene fosse impossibile, aveva un'aria familiare.

Mentre l'altro si avvicinò a Betty, la cinse per i fianchi e la baciò. Mio cugino!


Sé... ma non mi interrompere la prossima volta, intesi?” gli disse Betty, fingendosi, ovvieìamente, arrabbiata.


Aaahhh... ok piccola, te lo giuro, non lo faccio più!” disse mio cugino, facendo la faccia da cucciolo. Aveva l'abitudine di fare quella faccia anche da piccolo, alcune cose non cambiano!


Ehi Lulu...” disse, avvicinandosi a me, abbracciandomi e baciandomi sulle guance. Io arrossii leggermente. “Ma che fai? Siamo cugini... è normale che ti saluti, no?”


In effetti aveva ragione! Era perfettamente normale.

Ma a qual punto un altro si alzò, si avvicinò a me e fece lo stesso, dopo che Mike mi lasciò.

E questo... che vuole?!” mi chiesi, ero pronta e sferrargli un pugno!


Come! Riconosci Mike e non riconosci me?!” mi chiese, di sicuro aveva notato lo stupore sul mio viso.

No.... mi spiace.” dissi, mi sentivo quasi in colpa, ma non ne averi dovuto aver motivo, o no?

Sono Manny! Il tuo cuginetto!” mi disse. Quel ragazzo era mio cugino! Ero stata via troppo a lungo! Niente da stupirsi se non lo riconoscevo! Era cambiato tantissimo! Quando lo avevo visto l'ultima volta aveva cinque anni, ora doveva averne all'incirca quattordici! Era alto, pelle candida, capelli neri, forse più neri di quelli di Mike, occhi azzurri e fisico, dal mio punto di vista, niente male, ovvio, era una caratteristica del loro ramo della famiglia, anche il fratello lo aveva così!


S...scusami... non ti avevo riconosciuto.” dissi, allontanandomi un poco da lui, ero leggermente imbarazzata.

Be'... in effetti è stato stupido da parte mia credere che dopo nove anni tu mi riconoscessi!” esclamò, mostrando un incredibile sorriso, che, prima non lo avevo notato, era lo stesso di Mike.

Non c'è da stupirsi... tu sei stupido!” disse una ragazza seduta al tavolo... la guardai per un istante, non sapevo perché ma non mi andava a genio che mio cugino venisse offeso, forse il legame di sangue! Ma lui non sembrava essersela presa!

Oh.... piccola... dicendo così mi uccidi!” le disse Manny. Sentendo il tono della sua voce mi venne un sospetto.... che fosse la sua ragazza? Sospetto che si rivelò fondato, visto che lui le si avvicinò e la baciò.

Oh... scusa non mi sono ancora presentata... sono Miranda, ma chiamami Mimi...” si rivolse a me con un sorriso smagliante. La ragazza aveva i capelli neri, corti, era un taglio tipicamente maschile, il quale faceva a cazzotti con il suo look... top a maniche corte caffè-latte che le lasciava intravedere la, per così dire dato che non ne aveva, pancia, una gonna, un filo troppo corta per la scuola, in jeans chiaro ed un paio di stivaletti bassi dello stesso colore del top.


Fantastico.... adesso scopro che pure Manny ha la ragazza! Sono stata battuta da un ragazzino!” pensai, com'era possibile che lui avesse già trovato una “vera” ragazza!? Nemmeno io ci ero riuscita!


Okay piccioncini... adesso basta! È ora di presentare Lucia agli altri!” disse Mike, avvicinandosi a me dalla parte destra, mentre Betty si avvicinava alla sinistra, rivolto a Manny e Mimi, che erano impegnati in dolci “effusioni”, e che, a malincuore, si allontanarono, e si avvicinarono con noi al tavolo...


Era ora di conoscere gli altri...


CONTINUA....


Ciao a tutti... spero che questo terzo capitolo vi piaccia, e spero che anche gli altri due vi siano piaciuti:)

Di sicuro avete notato moti errori di ortografia ( e di questo vi chiedo scusa XD).

Spero di poter pubblicare al più presto il prossimo capitolo:)

baci da Sony92



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Capitolo 4
*** Capitolo 4:Un incontro significativo ***


NDA: questo capitolo è scritto in modo un po' diverso rospetto agli altri... mi è sembrato giusto descrivere questa parte dal punto di vista di entrambi i protagonisti:)

Buona lettura:)

Capitolo 4: Un incontro significativo...

(Lucia)


Mike e Betty mi stavano conducendo al loro tavolo con tutti i loro amici...


“Ragazzi... questa è mia cugina Lucia...” disse Mike presentandomi ai suoi amici...

al tavolo c'erano seduti tre ragazzi e due ragazze.


“Bene, iniziamo le presentazioni...” aggiunse Betty, avvicinandosi ad una delle ragazze sedute “ Lei è Stacy Lindgran...” disse, indicandomela. Stacy mi suscitava l'idea della tipica “bella della scuola”, era bionda ed aveva gli occhi azzurri, come quelli delle star di Hollywood, sicuramente era una ragazza pon-pon, non era difficile da intuire, indossava la divisa.


“E questa è Rosie Taylor” continuò Betty, avvicinandosi all'altra ragazza... sa guardai, era totalmente diversa dall'altra... aveva i capelli castani e gli occhi verdi, portava gli occhiali ed aveva una semplice coda di cavallo come acconciatura. “Tutto il contrario di Stacy!pensai, ma non ne avevo motivo, le conoscevo appena entrambe...


Mike si avvicinò ai ragazzi, stringendo il collo di uno con il braccio... “ E' il momento dei ragazzi! Questo essere che vedi è Johnnie Glamour... il mostro “fighettino”...” disse Mike, facendomi l'occhiolino, prendendosi una gomitata dall'interessato, e non potevo dargli torto...

Johnnie aveva i capelli tra il rosso ed il marrone. e gli occhi marrone, molto anonimi, non dicevano nulla sulla sua personalità, mi parve molto noioso alla vista, anche se, devo ammetterlo, molto affascinante.


Questa bestia è Fredrjck Holck, un mostro sul campo da football. Quanti ne hai uccisi oggi Fred?” disse, rivolgendosi a.... a quello, diamine aveva un nome impossibile da pronunciare...

Nemmeno uno Smith... ma la giornata è ancora lunga...” rispose, sorridendomi e facendomi anche lui l'occhiolino...”Ma perchè tutti mi danno tutta questa confidenzapensai, mentre aveva un sorrisetto isterico, ero molto imbarazzata...


Infine Mike si avvicinò al morettino con cui era entrato... “Sì! Sono indubbiamente azzurri!mi disse, quando vidi i suoi occhi.


Lucia... questo è il mio più vecchio e grande amico... Gregory, anzi Greg, Wilson... il nostro vice.capitano! Ma credo proprio che tu lo conosca già...” mi disse Mike.

Cooossaaa! Quello è Greg!, non potevo crederci... era totalmente cambiato rispetto a quando era un bambino!

“Ciao... è da un po' che non ci vediamo!” mi disse lui, sorridendomi,


Il suo sguardo incrociò il suo, e per un momento mi sentii disorientata, e quel suo sorriso mi fece perdere per un istante l'equilibrio... ma che mi succedeva!

Già! È un piacere rivederti...gli risposi, molto più imbarazzata di quanto pensassi.

Santo cielo quanto era diventato bello! Se lo avessi incrociato per la strada non lo avrei mai riconosciuto!


Ah...” iniziò Mimi “ Mi sono dimenticata di presentarmi come si deve... Miranda Swiz...” disse, porgendomi la mano.

Swiz...” dissi, un po' disorientata. Era perente con Betty, o quello era un cognome comune da quelle parti?


Sì! Sono la sorellina di Betty!” finì la ragazza. A guardarla bene riuscii a notare una certa somiglianza con Betty, gli stesso occhi azzurri e lo stesso approccio positivo. Come avevo fatto a non accorgermene?


Mike prese il mio vassoio e lo posò sul tavolo, accanto a quello di Betty... ero molto felice di essere stata accettata da loro, anche se solo grazie ai miei cugini.


Allora Betty... hai trovato un tema per la festa?” domandò Mike, strizzandole leggermente l'occhio. In effetti era stato lui a dare disposizioni a Betty per incastrarmi nel comitato organizzativo della sua festa!


Sì... è stato tutto merito di Lucia...ed abbiamo deciso che mi aiuterà ad organizzarla! Non è vero?” si voltò verso di me con occhi supplichevoli... come avrei potuto dire di no?

C...certo...” risposi semplicemente, ormai non potevo più tirarmi indietro...


Iniziammo a mangiare, fino a quando i volti dei ragazzi seduti al tavolo con me non si inscurì...


Bene... ciao...” disse un ragazzo, avvicinatisi al tavolo. Né i ragazzi, né tanto meno le ragazze, sembravano molto felici di vederlo... non li capivo... mi era sembrato un bravo ragazzo... capelli rossicci, occhi marroncini, ed, a differenza degli altri, era abbronzato... di sicuro non era di quelle parti...


Oh... questa deve essere quella nuova di cui ho sentito parlare...” disse, rivolgendosi a me... era il primo, senza lo zampino di Mike, a rivolgermi la parola...


Mi presento... Sono Pablo Ibañez...piacere. Tu chi sei?” mi chiese, guardandomi negli occhi, ma non provai la stessa sensazione che avevo avuto incrociando quello di Greg...


Mmhh... sono Lucia Smith...” dissi, un po' in soggezione, dato che tutti i ragazzi del tavolo mi stavano guardando...

Mia cugina!” aggiunse Mike. Dal suo tono si capiva che voleva passare il più poco tempo possibile con quel ragazzo. “Vecchi rancori!pensai. Era la cosa più logica da pensare, cos'altro poteva essere?


Bene... vedo che non mi volete tra i piedi. Lucia... è stato un piacere! Ci vediamo!” disse, guardandomi nell'ultima parte, si allontanò salutando con la mano.

Cosa poteva avere fatto di così grave da essere trattato così? Avrei voluto chiederlo, ma nessuno mi sembrava bene accetto a parlarne, ed inoltre sembravano tranquillizzati dal fatto che se ne fosse andato.


Lucia... non per impicciarmi, ma non stare troppo con quello!”mi disse Greg... lo avevo appena conosciuto, per meglio dire rivisto, e già si preoccupava così di me?


Grazie dell'avvertimento!” gli risposi, giocherellando con l'insalata. Facevo sempre così quando ero agitata, avevo il bisogno di giocare con qualcosa! Era Greg che mi faceva quest'effetto? Non ne avevo idea!


(Greg)


Eccolo di ritorno!” esclamò Fred, indicando Mike che si stava avvicinando al tavolo, in compagnia di Betty, dei due piccioncini e con sua cugina.

Non la vedevo da nove anni, ma, dato le continue foto che Mike mi mostrava a casa sua, l'avrei riconosciuta dovunque!


Bene, iniziamo le presentazioni...” disse Betty, con il suo solito entusiasmo. Non c'era da stupirsi che Mike se ne fosse innamorato! “ Lei è Stacy Lindgran...” “Se... o per meglio dire la signorina son-tutta-io-so-tutto-io...pensai ironico, anche se il suo fascino aveva, non moto tempo fa, aveva attratto anche me. Sì... avevo preso una bella cotta per lei, ma non era destino che stessimo insieme... dato che dopo un solo mese ci siamo lasciati, ma stiamo cercando di restare amici.


E questa è Rosie Taylor” continuò Betty, era sempre stata molto più affezionata a Rosie che a Stacy, non le si poteva dare torto, Taylor era gentile ed onesta, insomma, una vera amica, mentre Lindgran sarebbe stata in grado di pugnalarti alle spalle in qualunque momento.


E' il momento dei ragazzi! Questo essere che vedi è Johnnie Glamour... il mostro “fighettino”...” disse Mike, con la sua solita delicatezza, per cui era famoso. Cosa me poteva il povero, per modo di dire, ragazzo se il padre era il proprietario di una delle più famose case di moda del Canada, ed era già sistemato a vita? Ma Mike era fatto così. Lucia aveva uno sguardo un po' stupito, non si ricordava dell'irriverenza del cugino!


Questa bestia è Fredrjck Holck, un mostro sul campo da football. Quanti ne hai uccisi oggi Fred?” Mike, ovvio. Quando parlava sembrava un elefante in un negozio di cristalleria! “Ah.. poveri noi!pensavo, ma, in fondo, un amico come Mike non lo trovi tutti i giorni!


Ok era il mio turno... “Lucia... questo è il mio più vecchio e grande amico... Gregory, anzi Greg, Wilson... il nostro vice.capitano! Ma credo proprio che tu lo conosca già...” che adulatore! Era sempre il solito esagerato!

Guardai per un istante Lucia, era scioccata! Poi i nostri sguardi si incrociarono. Per un istante mi persi nei suoi occhi verdissimi, e sentii una strana sensazione nello stomaco. “Accidenti... devo mangiareattribuii la sensazione alla fame, cos'altro poteva essere?



Ciao... è da un po' che non ci vediamo!” dissi, non trovando altro, avevo preparato qualcosa da dirle, ma guardandola avevo dimenticato tutto!

Wow ... è cambiata un casino...indubbio... in nove anni si cambia, ma non avrei mai immaginato che fosse diventata tanto bella, l'ultima foto che ho visto era di tre anni prima, ma era davvero diversa!


Già! È un piacere rivederti...mi rispose, con un filo di voce, mi sembrò di vederla quasi cadere a terra...


All'improvviso intervenne Mimi, che, come al solito, aveva dimenticati di presentarsi come si doveva! Poi Lucia si sedette al tavolo, accanto a Betty.


Siamo stati tranquilli per un po', fino a quando non arrivò il ragazzo più odioso dell'universo conosciute e non!


Bene... ciao...” disse, avrei avuto la tentazione di dargli un pugno, ma Fred mi trattenne.“Oh... questa deve essere quella nuova di cui ho sentito parlare...” continuò, rivolgendosi a Lucia. A quel punto lo avrei ucciso, se Fred non avesse continuato a trattenermi. Non mi andava giù l'idea che quello parlasse a Lucia...

Mi presento... Sono Pablo Ibañez...piacere. Tu chi sei?” le chiese in tono gentile, troppo gentile per lui, non mi convinceva, lo conoscevo troppo bene, e non era da lui!


Mmhh... sono Lucia Smith...”. “Come?! È imbarazzata?! Ma... ma... in fondo cosa mi importa se lei fa così con lui? Niente, ecco cosa... niente...continuavo a ripetermelo, ma, non so perché, non mi convincevo...

Mia cugina!” disse Mike. Nemmeno lui era riuscito a perdonargli quello che aveva fatto... e nemmeno noi, se è per questo...


Bene... vedo che non mi volete tra i piedi. Lucia... è stato un piacere! Ci vediamo!” disse, fortunatamente aveva capito l'antifona... cioè non gradivamo la sua presenza...


Lucia... non per impicciarmi, ma non stare troppo con quello!” le dissi, ma non riuscivo a capire il motivo per cui lo facevo...

Grazie dell'avvertimento!” mi rispose semplicemente.


Giocava con l'insalata, alcune cose non cambiavano... anche da bambina aveva l'abitudine di giocare con qualcosa quando era agitata.... la fissavo, cercando di non farmi vedere...


Ma che cosa sto facendo?!mi dissi... non era da me una cosa del genere.... comunque sentivo di tenere molto a quella ragazza, sebbene non ci fossimo visti da un sacco di anni... dovevo tenerla lontana da quell'individuo!


No...no.. Wilson calmati! Calmati!” mi ripetevo, ma non riuscivo a convincermi.

Ero agitato come mai prima d'ora... che fosse Lucia la causa? Non ne avevo idea!


CONTINUA.....

Bene... ecco anche il quarto capitolo, è un po' ripetitivo, ma l'ho fatto di proposito:) spero vi piaccia:) baci e abbracci da Sony92. Spero di concludere anche il quinto al più presto:)








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Capitolo 5
*** Capitolo5:Un pomeriggio movimentato ***


Capitolo 5: Un pomeriggio movimentato


Fortunatamente le ore pomeridiane furono rapide... e, prima che me ne accorgessi, era già ora di tornare a casa... ma per me fu una pia illusione...


Lucia... oggi ti va di venire con me? Sai dovrei acquistare il necessario per la festa di Ted... io non mene capisco nulla di basket, e nessuno dei ragazzi può. Ma Mike mi ha detti che tu li adori, e di chiedere a te.... Ti preeeeegoooo....” ma disse, facendo gli occhi da cucciola.

Maledizione.... Mike! Gli ha detto della mia passione per lo sport... e anche che non resisto agli sguardi supplichevoli!era ormai certo... Mike aveva le ore contate!


Oh... va bene, ma smettila di guardarmi in quel modo!” alla fine cedetti, a certe cose non potevo resistere... era più forte di me... i cuccioli mi facevano troppa tenerezza, fin da quando ero piccola e i miei mi comprarono un cagnetto...


Lulu... vieni abbiamo una sorprese per te...” mi chiamò la mamma ed io mi precipitai, adoravo le sorprese, cosa più che normale a cinque anni...

Sì mamy... cosa c'è?”le chiesi, lei e papà stavano nascondendo qualcosa dietro di loro.... si spostarono ed... ecco apparire il più bel cucciolo che avessi mai visto... aveva il pelo marrone chiaro e gli occhi scuri, scodinzolava, abbaiava, e mi si avvicinò, facendomi le feste....

E' per te piccola...” disse mio padre, sorridendomi e accarezzandomi la testa. All'ora lo faceva spesso, smise quando io iniziai ad “uscire” con Kev, di sicuro era un po' geloso del fatto che avessi un “ragazzo”, roba tipica dei padri!

Grazie... è bellissimo... lo chiamerò Holly...” dissi, accarezzandolo amorevolmente... lui fu il mio primo amico, insieme a Kev.


Adoravo quel cagnetto... però tutte le cose belle prima o poi finiscono... purtroppo...


Nove anni fa, in occasione dell'ultima vacanza qui a Toronto... stavo giocando in giardino con Mike ed un altro suo amico, mi pare, comunque con noi c'era anche Holly.


Gli stavamo tirando la palla, aspettando che ce la riportasse indietro... purtroppo l'ultimo lancio fu troppo lungo, e la pallina finì sulla strada... Holly corse per riprenderla, ma in quell'istante passò un camion che...

HOLLY....................” gridai, mettendomi a piangere... Mike ed il suo amico vennero da me, mi portarono in casa e spiegarono ciò che era successo a mio padre, che si sbrigò ad andare a controllare.

Io ricordo solo che quel giorno piansi fino alla sera... e da quel momento non volli più saperne nulla del Canada, fino ad ora...


Ero così persa miei pensieri che non mi accorsi che Betty mi aveva trascinata già al centro commerciale...

Oooohhh... guarda... cosa ne dici di questi festoni?” mi chiese, sollevando dei festoni raffiguranti dei giocatori alle prese con la palla...

Ridicoli.... che cos'è suo fratello? Un poppante?mi ritrovai a pensare, erano più adatti alla festa di un bambino!


Be'... in realtà non mi sembrano molto adatti... perché non chiedi di poter organizzare la festa nella palestra della scuola? E non la fai in maschera, magari non con solo i giocatori di basket, ma con tutte le squadre sportiva della scuola?” proposi, senza sperare in un esito positivo, ma, al contrario di ogni mia aspettativa, Betty ne fu entusiasta. “Ottima idea! Lucia... tu che divisa ti matterai?” me chiese, rimettendo al loro posto i festoni.

Come: quale divisa metterò?!pensai, confusa, io non ero mica stato invitata!


Ma... io... veramente...” farfugliai, non sapevo che rispondere, e cosa potevo rispondere?

Ah... già è vero! Non ti avevo ancora invitato, ma credevo fosse ovvio, visto che mi dai una mano con l'organizzazione! Allora ci vieni vero?” mi chiese, nuovamente facendo lo sguardo da cucciolo, aveva scoperto il mio punto debole, ormai ero fregata!


Be'... non so... non conosco nessuno...” cercai una scusa per non partecipare. Non era molto logica, ma era l'unica che mi fosse venuta in mente.


Non essere sciocca...Conosci me, Mike, Manny, Mimi, Greg....” al suono di quel nome mi ci accese una lampadina.... ecco chi era l'amico di Mike di nove anni prima... Greg... giocavo sempre con loro due da piccola!


Mi apparve il ricordo di un Greg bambino, accanto a quello di lui ragazzo... nulla da stupirsi che non lo avessi riconosciuto! Come avrei potuto farlo! Era completamente, e dico completamente, diverso, non c'era alcun indizio che fosse lui...


Da bambino era sempre stato leggermente in sovrappeso e più basso della media

. Aveva i capelli più chiari e gli occhi più vivaci.


Adesso era alto, più di Mike, già da considerarsi tale, magro, ma, dalla maglia, si intravedeva il suo fisico ben scolpito. I capelli gli erano diventati nerissimi, più della pece, e gli occhi, e questo era un vero peccato, gli si erano spenti, non vi si leggeva più l'allegria dentro!


Al solo pensiero sentii le guance infuocarsi, ma ero del tutto impazzita! E poi, bello, anzi figo, com'era aveva di sicuro una ragazza, o forse più di una!


Distolsi la mente da lui, e ricominciai a cercare una scusa per “marinare” la festa di Betty, non ero il tipo per certe cose!


Lucia... tu ci devi venire!” mi impose, alla fine. “Come ci devo... questo è un paese libero... no? E ognuno ha il diritto di fare ciò che si sente, ed io non me la sento di andare alla festa!avrei voluto dirle questo... ma dalla mia bocca uscirono parole del tutto diverse...

C...certo... molto volentieri... ma non ho un costume...” “Quello da coniglio sarebbe perfetto!mi dissi, ancora una volta il mio carattere poco impositivo mi si era rivoltato contro!


Oh... una delle divise sportive dell'altra scuola andrà benissimo” mi consigliò. Ecco la perfetta soluzione, le averi detto che non praticavo alcuno sport, anche se era una bugia, lei non lo poteva sapere... “Ma... io...non...” alzò una mano davanti al mio volto “E non inventarti che non praticavi sport... perché è una balla! Mike mi ha detto tutto!” mi disse.

Quella era la goccia che faceva traboccare il vaso! “Michael Welton Smith... se ti prendo sei morto!mi appuntai, mentalmente. “Tradita dal mio stesso cugino... lo sapevo di far male a raccontargli tutto quello che stavo facendo nella vecchia scuola!


Eh già... io e Mike ci sentivamo spesso per telefono, ed io, molto orgogliosa, gli avevo raccontato di fare parte di molti club sportivi, a quel periodo non averi nemmeno lontanamente pensato di trasferirmi a Toronto, e non avevo pensato che lui parlasse di me ai suoi amici, figuriamoci alla sua ragazza!


Ok... d'accordo, allora è deciso. Su forza, sbrighiamoci ad andare a chiedere il permesso alla preside per l'utilizzo della palestra, prima che torni a casa, non ho alcuna intenzione di aspettare fino a lunedì!” disse, prendendomi per il braccio e trascinandomi dietro di lei verso l'uscita del centro commerciale. “Accidenti! Questa è gentile quanto prepotente! Mike ha dei gusti davvero particolari!mi dissi, notando la facilità con cui Betty cambiava d'umore! Era davvero incredibile!


In una decina di minuti arrivammo di fronte al cancello della scuola, ancora aperto.


Ad un tratto Betty si agitò “Oh cielo... ti dispiace se andiamo un momento sul campo da gioco?” mi chiese, apparentemente tranquilla, ma le si leggeva negli occhi che era raggiante di felicità.


Ma... scusa fino a dieci minuti fa eri impaziente di andare dalla preside prima che andasse via... ed adesso vuoi andare sul campo da gioco?! Non è che stai poco bene?” le chiese, poggiandole una mano sulla fronte, “No... non sei calda” scherzai, scatenando in entrambe una fragorosa risata...


In effetti sì... ma mi sono ricordata una cosa importantissima! Ti prego...”

Ecco, lo sapevo, aveva scoperti che non resistevo agli occhi da cucciola. Va be'... in fondo cosa poteva esserci su di un campo da gioco il sabato sera alle “... SEI E MEZZA... accidenti è tardissimo... i miei saranno preoccupati!” dissi, spaventando Betty “Be'... chiamali e digli che farai un po' tardi sta sera... non è mica la fine del mondo!” disse, sorridendomi. Aveva ragione... tirai fuori dalla tasca il telefonino, cercai nella rubrica “CASA NONNA” e pigiai il tasto per avviare la chiamata...


ttttttuuuuuuuttuuuu........tttuuuuuuttttuuuu......Pronto rispose la nonna, fortunatamente.

Nonna... sono Lucia. Volevo avvertirvi che tornerò un po' tardi sta sera..... va bene?”

Certo... sei giovane e devi divertirti. Fatti riportare a casa da Mike, e mi raccomando stai attenta. Non preoccuparti per i tuoi genitori, con loro parlo io! Ci vediamo cara....

Grazie mille nonna! Ciao” premetti il pulsante per terminare la chiamata e detti l'ok con la mano a Betty, che andò al settimo cielo, e mi trascinò fino al campo di gioco.


Adesso che c'ero capivo il perché volesse andarci a tutti i costi... c'era l'allenamento della squadra di football...


Betty era salita, se possibile, all'ottavo cielo, e seguiva, ossessivamente, con lo sguardo una delle figure sul campo... da quello realizzai si trattasse di Mike.


Incredibile... tu riesci a distinguerli?” le domandai, incredula. Erano tutti uguali! Tutti con il casco giallo, la maglia blu e i pantaloni, forse troppo aderenti, bianche con strisce laterali blu e gialle.


Certo! Li vedo allenarsi tutte le settimane da tre anni, ed ormai li riconosco!” mi confessò, senza mai distogliere lo sguardo dal suo ragazzo. Non era molto difficile immaginare il perché... quei pantaloni facevano risaltare il modo incredibile il, cosiddetto, lato B dei ragazzi, e, confesso, che anche il mio occhio cadde un paio di volte, stranamente sempre sullo stesso ragazzo... ma non avevo idea di che fosse... fino a che l'allenatore decretò la fine dell'allenamento, ed il giocatore misterioso si tolse il casco... quasi mi venne un colpo quando vidi di chi si trattava!

Oh...no! Perchè lui!mi maledissi, tra tutti quelli che c'erano, proprio su Gregory Wilson mi doveva cadere l'occhio!


Mike ci vide, e, sorridendo, alzò la mano e ci salutò, mandando, poi, anche un bacio. La sua destinataria era chiara! E lo accolse molto volentieri, mi sembrò!


Il guaio fu che le assurde scene che fece dopo attirarono l'attenzione degli altri giocatori, che non si erano accorti della nostra presenza, e tutti, eccetto uno, iniziarono ad imitare Mike. “I ragazzi!pensai. Ma la mia attenzione era rivolta solo a Wilson, che non si era unito al gruppo, ma che si stava dirigendo a quelli che, probabilmente, erano gli spogliatoi.


Eh Greg! Dai unisciti a noi!! urlò uno dei ragazzi.... mi sembrava Fred, dalla stazza.


Infatti lui era molto più grosso degli altri e, perciò, molto più adatto di loro per quel genere di sport, probabilmente era da lì che veniva l'appellativo “bestia” che aveva usato Mike per presentarmelo...


No grazie! Devo sbrigarmi a tornare a casa! Mia.... madre mi aspetta!” disse, sparendo dal campo e continuando nella direzione presa prima...seguito, poco dopo, dagli altri.


Dai... andiamo ad aspettarli al cancello!” mi disse Betty, sempre trascinandomi dietro per un braccio...


Eh povero Greg...” sussurrò Betty, probabilmente per non farmi sentire, ma le ero abbastanza vicina per farlo...

Cos'ha Wils... ehm Greg?” chiesi, stranamente con una punta di preoccupazione, non avrebbe dovuto importarmi, in fondo non lo conoscevo...


Ehm... non so... forse faresti meglio a chiederlo direttamente a lui... è una cosa sua personale... non vuole che la si sparga ai quattro venti... e se devo essere sincera nemmeno io conosco la storia per intero!”.


Strano... Betty, che era, sicuramente, loro amica, non conosceva bene cosa lo affliggeva... se non lo aveva detto nemmeno a lei... che speranze ci potevano essere che lo dicesse a me?


Ero così avvolta nei miei pensieri, che non mi accorsi che eravamo arrivate all'entrata/uscita del campo da gioco...


Ehilà... splendore...” esclamò Mike, cingendo Betty tra le braccia e baciandola, la scena mi imbarazzò, e dovetti distogliere lo sguardo....

Altra differenza... trovata!” pensai, ironica... Io non ero minimamente in grado di manifestare i miei sentimenti, ma, a quanto pare, i miei cugini sì!


Mmmrr...mmmrr....” mi schiarii la voce... Mike mi sentì, si staccò da Betty, che era più rossa di un pomodoro!, e si rivolse a me...”Ehm... scusa Lulu.... mi ha chiamato nonna... le ho detto che sta sera dormi da me... quindi non ti preoccupare!” mi disse, come se nulla fosse, e sempre tenendo Betty tra le braccia...

Mike.... ma non posso!” esclamai.... aveva deciso tutto senza chiedermi il consenso.... a quel punto nessuno mi avrebbe biasimata se lo avessi fatto fuori!


Come non puoi! Per gli zii non c'era alcun problema... anzi erano felici di sapere che stavamo tornando amici come una volta!” continuò Mike... “Testa dura!” pensai.


Ma... non ho il pigiama!” dissi, era l'unica cosa che mi era venuta in mente, non avevo più idee, una sola giornata in loro compagnia ed avevo già mandato in corto il cervello!


La nonna ha già portato tutto ciò che ti serve a casa mia... mamma e papà sono entusiasti di rivederti!”disse... non ci avevo pensato... lo zio Victor e la zia Cherry... era da molto tempo che non li sentivo, e mi mancavano molto... in fondo... perché no! Mamma e papà erano d'accordo!


Va bene... allora lo farò!” dissi, a Mike sfoderò un sorriso a trentadue denti,anzi, più che denti, sembravano trentadue perle bianche...

Dopo aver risolto la situazione salutammo tutti, e ci dirigemmo verso la casa di Mike....


Andiamo a darci una rinfrescata e torniamo...” disse Mike, salutando gli altri, io mi limitai a fare “ciao” con la mano...

Quando fummo abbastanza lontano da non vederli più, ripensai alle parole di mio cugino di poco fa... “COSA!” urlai, facendo sobbalzare Mike, che mi camminava affianco...


Santo Cielo.... cos'hai?” disse, spaventato, con gli occhi sbarrati, non se lo aspettava di certo...

Cosa intendevi dire prima con torniamo! Non vorrai di nuova andare con loro!?” esclamai... non gli era bastata solo tutta la giornata!?


Aaahhh.... certo che no!” disse, ridendo, ed io mi sentii più sollevata, “NOI andremo di nuova con loro!” aggiunse.

COSA!” urlai, nuovamente, “Non posso...io...” stavo cercando una scusa, dovevo trovarla, altrimenti mi avrebbe trascinata con lui....


Si che puoi! La nonna ha detto che devi stare con me!” disse, come per mettere la parola FINE al discorso, ma con me non avrebbe avuto l'ultima parola...

NO! NO! E poi NO!” dissi, nella vana speranza di dissuaderlo dall'uscire, ma fu inutile


Dai... questa è una sera pericolare.... c'è pure Greg...” disse. Il discorso continuava, ma la mia attenzione si era soffermata al punto in cui Mike nominò Greg... ed ecco di nuovo la stana sensazione che avevo provato entrambe le volte che lo vidi... prima in mensa e la seconda sul campo con la divisa...


No... Lucia non ci devi più pensare!” mi dicevo... dovevo smetterla di giudicarlo per il suo aspetto... non era il tipo giusto per me... era troppo cupo, un musone! Ed io li odiavo quelli così!


Ok!” mi limitai a dire, ormai avevo ceduto...”Ma non è a causa di Wilson!” mi ripetevo, cercando di convincermi...


Perfetto! Dai sbrighiamoci!” disse, anche lui prendendomi per un braccio e trascinandomi verso casa sua....


A stasera Gregory Wilson... e a noi due!


CONTINUA..............


Ok.... questo capitolo contiene degli argomenti un po' HOT, ma ho cercato de ridurli il più possibile ^-^ ma nei prossimi capitoli, credo proprio, aumenteranno*-* .

Grazie per le vostre recensioni ^-^ ci vediamo presto con il prossimo capitolo ^-^

baci da Sony92





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Capitolo 6
*** Capitolo 6:Una nuova nemica... ***


Capitolo 6: Una nuova nemica...


A stasera Gregory Wilson... e a noi due!


Dopo poco più di dieci minuti, arrivammo all'abitazione di Mike....


Era tutto come lo ricordavo... la villetta bianca circondata da un immenso giardino, dal quale si intravedeva il roseto situato nella parte posteriore della casa, zia Cherry adorava le rose...


Entrammo e, non avemmo il tempo di avvertirla del nostro arrivo, che ci raggiunse non appena sentì il rumore della porta che si chiudeva...


Oh.... Lucia.... quanto tempo! Come sei cresciuta! E come sei diventata bella!” disse sorridendomi ed abbracciandomi, mentre cambiò decisamente tono quando si rivolse a Mike...


Come mai sei rientrato così tardi!! La madre di Lucia ha chiamato per chiedere se la figlia fosse rientrata... e ho dovuto mentirle! Dovevi tornare a casa per le sette, e sono già le otto passate!”


Non riuscivo a crederci... un minuto prima era gentile, mentre un minuto dopo.... era una furia... stentavo a credere ai miei occhi....


Chissà se anch'io sarò così da adulta?mi chiesi


La zia si calmò dopo avere fatto una ramanzina di dieci minuti a Mike, anche se lui non la stava decisamente ascoltando, e ci accompagnò, per meglio dire mi accompagnò.... Mike era a casa sua e non aveva bisogno di essere accompagnato!


Bene.... la cena è pronta! Lucia spero che ti piaccia lo stufato di verdure... sai con due atleti in casa devo cucinare solo cibi salutari!” mi disse con un sorriso sul volto...


Sì... mi piace molto... ma...” dissi, rivolta a Manny “ anche tu pratichi uno sport?” gli chiesi, stupita.


Manny era molto alto e magro, e, anche se essendo sua cugina ovviamente ero di parte, molto carino, i capelli corti nerissimi e gli occhi azzurri, come quelli della madre, ma non mi sembrava avere il cosiddetto “fisico d'atleta”.


Sì! Gioco a baseball...” mi rispose entusiasta, ma anche un po' deluso, probabilmente perchè nessuno a scuola me lo aveva detto.


Wow... io AMO il baseball. È sempre stata la mia passione giocarci!” gli dissi, e lui, come gli altri, fece una faccia sorpresa.


Ahahahah....” avrei riconosciuto quella risata fra mille.... era lo zio Victor “Lucia.... come vedo sei sempre il solito maschiaccio!” mi disse, avvicinandosi a abbracciandomi “ Meno male... temevo che Manhattan ti avesse trasformato in una di quelle sciocche ragazze che pensano solo ai vestiti... ma per fortuna non è così!” continuò.


Ragazze che pensano solo ai vestiti ha detto? La perfetta descrizione di Ashleyebbene sì... ero ancora furiosa con lei... e chi poteva dermi torto!? Mi aveva soffiato il... “ragazzo” e questo si difende dicendomi che non abbiamo mai “iniziato” la nostra storia... begli amici che avevo!


Dopo aver chiacchierato e cenato, Mike mi portò al piano superiore, dove mi mostrò la mia stanza...


Eccoci principessa...” mi disse, ironico, “... questa è la vostra stanza... preparatevi in fretta per la serata... avete perfino un bagno privato...” continuò, con fare da maggiordomo.


Quella sua espressione mi fece tornare alla mente che quello era uno dei nostri giochi preferiti... io ero la principessa, Mike il maggiordomo e Greg il mio principe... povero, lui avrebbe preferito di no, ma io lo costringevo


Mi scappò una risatina, che non sfuggì all'orecchio vigile di Mike “Cosa c'è di così divertente?” i chiese.


Ecco, curioso, sì, era un incurabile curiosone!


Niente... è che mi sono ricordata di una cosa....” gli risposi, restando sul vago, ma avevo l'impressione, fondata, che aveva capito a cosa alludessi...”Ah.... vedrai che forse Greg farà il tuo principe anche sta sera... come quando eravamo piccolo!” mi disse. Io arrossii all'istante, ormai la voglia di strozzarlo aveva lasciato spazio a quella di torturarlo a morte!


La smetti di nominare Wilson!” gli dissi, cercando di controllare la rabbia che lievitava in me, e usando un tono calmo, cosa che, ovviamente, non riuscii a fare.


Allora... punto uno:” disse, contando i punti sulle mani ” lui odia essere chiamato Wilson, solo i compagni di squadra con cui non è amico ed i prof lo chiamano così! E punto secondo: è la prima volta che lo nomino... perché ti agiti quando” a qual punto sbarrò gli occhi e mi fisso “.....O MIO DIO.... ti piace Greg!!??”.


NO!!!! Solo che è cambiato molto e....” cercai di giustificarmi, ma fui bloccata da Mike “Ehi... tranquilla... non sei la prima ragazza che si prende una sbandata per lui! Pure Stacy, Miss son-tutta-io-so-tutto-io, se la era prersa, ed ho l'impressione che non le sia passata!” mi confessò.


Ecco perché mi sembrava che ci fosse un po' di attrito nel modo in cui si guardavano a mensa... Stacy e Greg dovevano essere usciti insieme e non doveva essere andata a finire tanto bene... ma, in fondo, provai una sensazione di sollievo per questo, non ne sapevo il motivo, però mi dava fastidio immaginarlo con lei, o con qualunque altra ragazza... “NO.... smettila... lo hai appena conosciuto!!!!

...Ehi.... mi ascolti? Pronto? Ci sei?”


La voce di Mike mi distolse dai miei pensieri “Oh... scusami... stavo cercando di immaginare dove mi avresti portato sta sera!” fu la prima scusa che mi venne in mente, non potevo dirgli a ciò a cui pensavo in realtà!, ma, di sicuro, lo aveva intuito... “Sé! Come vuoi...” disse “cambiati, o faremo tardi, e non voglio fare aspettare la mia picc... ehm... gli altri!”


Aaahhh.... certo la tua picc... cioè gli altri non possono aspettare!” era ora della mia vendetta, in fondo lui mi aveva in pratica organizzato la giornata!


Smettila! Ed ora forza preparati!” mi ordinò. Dovevo ammetterlo... sapeva fare paura...

C'è un problema... non ho un abito adatto alla sera!” ed era vero, non una scusa, non ne aveva mai avuto bisogno prima di allora!


Non c'è problema... tu che taglia porti?” mi squadro da cima a fondo, la cosa mi irritava moltissimo! “Mmhh... direi una quaranta, quarantadue massimo! Ffhhh... per fortuna l'ho azzeccata! Aspettami un minuto!” dicendo questo si allontanò ed andò in un altra stanza...


Ma cosa gli è preso!?” mi domandavo “Mike ha totalmente perso il lume della ragione!” cos'altro poteva essere...”Un momento... non avrà mica fatto quello che penso abbia fatto?!” pensai, impaurita... se aveva chiesto a qualcuno di mia, nuova, conoscenza di aiutarlo a fare una certa cosa... ero fritta!


Dopo poco Mike rientrò, con le mani dietro la schiena. Mi insospettii “Non avrai mica un vestito da sera lì dietro... vero?!” gli chiesi, più impaurita, che incuriosita. Lui si mise a ridere “Aaahhhhaaahhh... ma non essere sciocca! Un abito da sera... ma dove vivi? Nel millesettecento? No no...” disse, mostrandomi ciò che nascondeva “... per te ho un bel top grigio argentato, una bellissima mini nera, stivaletti, ovviamente col tacco ed un copri spalle dello stesso colore del top... li ha scelti Betty!”


I miei timori maggiori erano divenuti realtà! “Ma...ma io non porto le minigonne, né i top, né gli stivali col tacco! Sono più il tipo da jeans e maglietta!” gli dissi, lasciandolo esterrefatto, cosa credeva, io ero un maschiaccio, lo aveva detto lo zio stesso, e si è mai visto una maschiaccio portare la minigonna? Non credo proprio!


Come non porti le mini... ho visto una tua foto in costume e, credimi, hai delle gambe mozzafiato! E non lo dico come cugino... lo dico come uomo!” disse, più serio di quanto non lo avessi mai visto. “Sicuro... non è che lo dici solo per non offendere Betty?” gli chiesi. In realtà non è che non volessi mettere quella roba, ma poi sarei stata troppo timida per uscire... “Dico sul serio! Credimi! Ti fidi di me?” e con quelle parole mi convinse “Sì!” avevo ceduto un'altra volta!, ma, forse, questa volta non era stato merito di Mike... forse volevo vedere le facce degli altri, o forse solo quella da Wils... cioè di Greg. NO dovevo smetterla di pensare a lui!


Verso le nove ci avviammo tutti e tre verso la piazza.


Finalmente! Ce ne avete messo di tempo!” disse Fred, non appena ci vide. Ora che lo vedevo bene... era davvero un po' grosso, anzi molto!, “Scusateci! Ma... ci ho messo una vita a convincere Lulu ad indossare quei vestiti!” disse, facendo spallucce, ed indicandomi, “Ma... scusa Lucia dov'è?” gli chiese Fred, non vedendo nessuno. Infatti mi ero nascosta dietro di lui... mi vergognavo troppo, non potevo farmi vedere vestita così!

Come... ma... dai Lulu... fatti vedere!” disse Mike, tirandomi avanti, la delicatezza non era, senz'altro il suo forte!


Fred e gli altri mi guardarono per un istante. “Wow... accidenti... sei davvero un schianto!” disse Fred, avvicinandosi per darmi un bacio sula guancia, che io cercai, invano, di evitare.


Sì! Lo sapevo che ti sarebbe stato a pennello!” esclamò Betty, venendo ad abbracciarmi e baciandomi sulla guancia. Anche lei era davvero impeccabile: Top verde smeraldo, mini in jeans e sandali con tacchi davvero alti, mi meravigliavo che non cadesse.


Dopo avermi salutato, corse fra le braccia di Mike, anche lui, dovevo ammetterlo, bellissimi: semplici jeans lunghi, camicia a manica corta nera e scarpe dello stesso colore, e, non lo avevo notato, un orecchino sulla sinistra, un piccolo cerchio.


Be'... noi non siamo gli unici in ritardo, vedo!” disse Manny, staccatosi dal volto della sua Mimi. Mio cugino sembrava, anzi era, un animale in calore, non la lasciava quasi respirare!


Greg arriva tra poco... a differenza di voi, lui quando ritarda avverte!” disse, fulminando con lo sguardo Mike e Manny, “L'unica ad essere perdonata è Lucia, che non ha ancora il numero di nessuno. A proposito... ecco il mio!” Fred mi porse un foglio con su scritto il numero di telefono, e poco dopo fecero lo stesso anche gli altri, meno Stacy, ovviamente non le dovevo essere simpatica.


Dopo una decina di minuti, il tempo per me di memorizzare tutti quei numeri, sentii una voce abbastanza famigliare... “Scusate per il ritardo ragazzi.... ma Holly aveva bisogno di una mano!”

Greg era arrivato... mi voltai ed il cuore accelerò il suo ritmo... non potevo crederci... era ancora più bello di quel pomeriggio... i capelli scompigliati alla perfezione, la camicia bianca con le maniche arrotolate fino ai gomiti, i pantaloni larghi neri e le scarpe da ginnastica bianche, ma lo sguardo era sempre spento, e pareva anche stanco, eppure l'allenamento era finito da un pezzo, oramai.


Per poco non svenni alla sua vista. “Ciao bello! Ma cosa deve sempre fare quella per aver sempre bisogno di te?” gli chiese Fred, stringendogli la mano con una loro mossa segreta, solo a conoscenza della squadra, pareva, perché anche gli altri fecero lo stesso. “Ma niente... solo che delle volte si deve fare qualche lavoro per la...”mamma” no?” chiese, esitando nel pronunciare la parola “mamma”. Eppure ero più che sicura che sua madre si chiamasse Rosie!, ma per il momento non volevo approfondire.


Ci dirigemmo tutti in un bar/discoteca, uno dei miei incubi peggiori! Odiavo quei posti, e nemmeno Wilson sembrava andarne pazzo... “Bah... voi andate pure... io prendo qualcosa da bere e sto un po' qui fuori!” disse, sparendo per dirigersi al bar, io decisi di imitarlo, ma qualcuno mi tirò nella folla.

Ehi... lasciami!” dissi al misterioso individuo, che poi so rivelò essere Stacy. “Dove pensavi di andare, eh?” mi chiese con tono minaccioso, ma ci voleva ben altro per mettermi paura, solo mio padre, ed ora scoprivo anche Mike, potevano mettermi paura! “Volevo uscire... non mi piace questo posto!” dissi, era la pura verità!

Ah! Sì! E non c'entra il fatto che Greg sia uscito... vero?” continuò, ma che le prendeva? Era impazzita, o più semplicemente gelosa?

No!” risposo semplicemente, anche se non era del tutto esatto, probabilmente il mio sguardo mi tradì, “Sei una bugiarda! Stai lontana da lui, capito!”

Non mi sembra sia una tua proprietà! O mi sbaglio?” chiesi, scocciata. Lei, furiosa, si allontanò.


Bel lavoro Smith... sei qui solo da un giorno ed hai già una nemica!



CONTINUA.......................


Ciao a tutti... scusate se vi ho fatto aspettare, ma non avevo la giusta ispirazione per scrivere ^-^ ma ora l'ho ritrovata ^-^ spero che questo cap vi piaccia....

commentate.....

baci da Sony92^-^





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Capitolo 7
*** Capitolo 7:... un nuovo amico... ***


Capitolo 7:... un nuovo amico...


Bel lavoro Smith... sei qui solo da un giorno ed hai già una nemicapensa ironica dopo che Stacy si allontanò.


Ehi... tutto bene?” sentii qualcuno alle mie spalle che si avvicinava, e che me le sfiorava. La voce era fin troppo famigliare, ed il suo tocco mi fece sussultare... mi voltai di scatto, temendo che fosse solo la mia immaginazione, ed invece era reale... Wilson era dietro di me sul serio!


S...sì! Perchè me lo chiedi?”

E me lo chiedi? Con quella faccia!” mi disse, sorridendo. Ero esterrefatta, come aveva fatto a capire che ero shoccata? Pensavo di non darlo a vedere!

E... e tu che fai? Leggi nella mente come il vampiro di quel libro?” gli chiesi... non aveva senso, ma fu la prima cosa a venirmi in mente!

No! Ho solo visto in che modo ti ha trattato Stacy!” disse, continuando a ridere...

Come mai ridi? Ti sembro divertente?!” gli chiesi scocciata, ma anche, in un certo senso, felice della sua felicità... ora sembrava quasi tornato il ragazzino sorridente e solare che mi ricordavo!

No... no... scusami... è solo che sei uguale a Mike quando ti arrabbi... inizi a dire cose senza senso!”. “Bene! Mi prende in giro ora, eh! Mi sta bene, volevo che tornasse com'era da bambino... ci stavo riuscendo in pieno!pensai, continuando ad ammirarlo mentre rideva...


Prima avevo detto che era bellissimo? Cancellate tutto ciò che ho detto del suo aspetto fisico... lui era molto di più! Era... semplicemente... FIGO! Anzi, ancora di più! Era indescrivibile. Visto da una certa distanza era una cosa, ma vederlo a pochi di distanza era tutta un altra cosa!

I denti bianchissimi, la pelle candida, forse con un filo di abbronzatura ed un poco di barba sul mento e sulle guance... dovetti fare un grosso sforzo per non accarezzargliene una. Il volto non mostrava più alcun segno di fanciullezza, era del tutto adulto. Per non parlare del fisico... mi superava di quindici, buoni, centimetri, magrissimo, ad occhio e croce non pesava più di settanta chili. Le braccia erano ben scolpite, ovviamente grazie al continuo allenamento, ma anche i pettorali, un po' visibili dalla camicia, lo erano.


Smettila di guardarlo come una maniaca!mi dissi, stavo perdendo del tutto il senno!


Vieni” mi disse lui, facendomi trasalire dai miei pensieri “Ti offro qualcosa da bere!” finendo la frase mi prese per un braccio e mi portò al bancone del bar. “Per me un mohito. Tu cosa prendi?” mi chiese, e per poco non svenni! Se bastava solo la sua voce a fermi questo effetto... ero davvero spacciata!

Un frullato di frutta, grazie. Non bevo!” dissi, non del tutto lucida, e lui, ovviamente se ne accorse “Guarda che il mohito è analcolico!” disse, ridendo, “Però se vuoi un frullato...”

Sì! Voglio un frullato!” ribadii, secca. Possibile che un ragazzo così, dovevo ammetterlo, sexy potesse diventare anche così odioso? A quanto pare sì!


Ok...ok non agitarti! Un frullato alla frutta.”

Certo! Arrivano subito!” ci disse il barista.


Quando le bevande arrivarono, feci per prendere il portafoglio, ma la mano di Greg mi fermò “Cosa pensi di fare? Ho detto che offro io! E non osare replicare!” disse, senza lasciarmi nemmeno il tempo di emettere un fiato, e pagò lui il conto.


Grazie... ma non dovevi!” gli dissi, non ero una di quelle a cui fosse il ragazzo a pagare, siamo nel ventunesimo secolo!

Ouf... per così poco... vorrà dire che la prossima volta pagherai tu!” disse, porgendomi il frullato, e sorprendendomi, “Se ci sarà una prossima volta!” precisai. “E perchè non dovrebbe esserci scusa? In fondo siamo amici fin da quando eravamo piccoli, non credo che ci sia una legge che impedisce di esserlo ancora dopo nove anni, se ci fosse mio padre mi avrebbe avvertito!” puntualizzo, ironico, lui, “Lo so! Solo che non vorrei fare di nuovo arrabbiare Stacy!” dissi, anche se quella era solo una parte della verità, l'altra era che avevo paura di passare troppo tempo con lui, perchè sapevo che me ne sarei innamorata! E non ero ancora pronta, non dopo la delusione con Kevin!


Oh.. quella strega! Non ha preso molto bene la nostra rottura! Ma, vedrai che le passerà!”

Non riuscivo a credere alle mie orecchie... allora i miei sospetti su una loro storia erano fondati! “Ma... di sicuro è sconvolta perchè è passato troppo poco tempo e...” incredibile... quella mi aggrediva ed io la difendevo!

Non credo! Due anni ti sembrano pochi? Per la durata di una rottura dico! E poi stavamo insieme solo da un mese... lo sapeva che non sono il tipo a cui piace stare con la stessa ragazza per troppo tempo. A meno che non mi sia davvero innamorato! Ma non credo sia possibile per me!” disse, del tutto convinto della sua affermazione. Mi sarei dovuta sentire sollevata dal fatto che ormai la loro relazione era storia vecchia, ma una parte di me era triste per ciò che aveva detto “...non sono il tipo a cui piace stare con la stessa ragazza per troppo tempo. A meno che non mi sia davvero innamorato! Ma non credo sia possibile per me!ma era vero? Non c'erano speranze di innamorarsi per lui? “Smettila di pensarci! Lui può fare quello che vuole!mi dissi, in fondo cosa mi importava se cambiava la ragazza ogni settimana? Niente, ecco cosa!


Ehi...” disse, anche lui, come Mike, aveva l'abitudine di sventolarmi una mano davanti agli occhi quando ero distratta “Ti senti male?” mi chiese. “Oh... Cielo com'è dolce... NO! Smettila subito!” “Sì! Benissimo, solo che vorrei uscire... non mi piace qui dentro!”.


Lui mi prese nuovamente il braccio e mi portò all'esterno del locale. Era un serata bellissima... quasi come quelle dei film d'amore che adora mia madre!


Ah.. Greg...” gli dissi, e lui si voltò verso di me, ancora sorridente, “C'era una cosa che volevo chiederti... se non ti spiace”

Spara!” mi disse semplicemente. “Ecco... poco fa hai detto che tua madre si chiama Holly... ed invece a me sembrava che si chiamasse Rosie... ricordo male forse?” gli chiesi, ed i suoi bellissimi occhi si spensero nuovamente e scomparve anche il suo bellissimo sorriso.

No... ricordi benissimo... mia madre si chiamava Rosie... è la mia matrigna a chiamarsi Holly. Mio padre l'ha sposata tre anni fa.” disse semplicemente. Rimasi intontita per un attimo... com'era possibile che i genitori di Greg avessero divorziato... David e Rosie Wilson erano l'amore fatto a persona... litigavano, certo, però da ciò che ricordo avevano sempre fatto pace...

Oh... non sapevo che i tuoi fossero divorziati...”

Ed infatti non lo sono! Mia madre è morta sette anni fa... è stata investita da un camion mentre stava venendo a prendermi a scuola.” strinse i pungi ed allungò le braccia lungo il tronco, quasi come se stesse respingendo le lacrime. Mi venne d'istinto abbracciarlo, non ne potei fare a meno. Fui scoccata da quel mio gesto, ma ancora di più mi scocco il fatto che anche lui avesse risposto all'abbraccio!


L'abbraccio duro un paio di secondi, prima che io mi allontanai... “Ehm... scusa... sono un po' troppo emotiva... e quando vedo un mio.... amico che soffre ho l'immediato istinto di abbracciarlo.” era una bugia, lo sapevo bene, quella era la prima volta che mi succedeva, e speravo vivamente che fosse anche l'ultima!

Non devi scusarti Lucia... è un gesto che non tutti riuscirebbero a fare con uno che non vedono da così tanti anni!” si sforzò di sorridere. Ora il motivo della sua tristezza lo avevo capito... aveva perso la madre ad appena dieci anni e suo padre non aveva perso tempo a risposarsi. Holly, probabilmente non aveva accettato di buon grado un figliastro, e lo faceva lavorare fino a tardi, o era così o avevo letto troppe volte Cenerentola!


Mi dispiace molto per tua madre... ma com'è Holly?” gli chiesi, volevo sapere se ci avevo preso.

Holly è una ragazza fantastica... forse un po' troppo giovane per mio padre, ha solo ventun anni, ma mi vuole bene come ad un figlio, anche se potrebbe più essere una sorella che una madre!” mentre diceva queste parole si portò una mano al collo, come per coprire qualcosa, poi bevette un po' della suo cocktail.


Cosa ti stai coprendo lì?” dissi, indicando il suo collo coperto, potevo sembrare un po' invadente, ma avevo l'impressione di aver visto una macchia scura in quel punto...

Non sto coprendo niente!” disse lui, irritato per la mia invadenza, in fondo cosa c'era di male se mi preoccupavo per lui?


Come se non avesse parlato gli scostai la mano dal collo, e vidi che effettivamente in quel punto era più scuro.... “Santo cielo! Cos'è questo?.... un livido?” dissi, sconvolta dal fatto che qualcuno avesse potuto mettere le mani addosso ad un tipo che passava la maggior parte del suo tempo ad allenarsi!


Non è un livido!” mi disse, scostandosi da me, e dandomi le spalle. Era ovvio che uno come lui si vergognasse di essere una vittima del bullismo.... in fondo, da che mondo è mondo, sono quelli come lui i bulletti delle scuole! “Oh... Greg... non ti devi vergognare! A chiunque può capitare di essere vittima di un bullo...” dissi, ma non feci in tempo a terminare la frase che lui mi interruppe “Ti ho già detto che non è un livido! È solo....” esitò, ovvio, doveva trovare una scusa convincente “... solo un... succhiotto!” disse tutto d'un fiato.


Ero stupefatta! Aveva detto di non avere una ragazza, forse non proprio esplicitamente, ma il senso era chiaro. Ed ora diceva che quello era un succhiotto!? Poverino... doveva vergognarsi più di quanto pensassi!


Greg non c'è bisogno di mentire... se non hai la ragazza chi può avertelo fatto?” gli chiesi, sicura che non avrebbe trovato una risposta convincente.


Non sono affari tuoi!” esclamò, secco, ma io non demordevo “Bene! Avevo ragione! Su forza dimmi chi è!” gli dissi, ancora.

NON SONO AFFARI TUOI!”ribadì, più seccato di prima. Mi fece paura... sembrava quasi che stesse per mettermi le mani al collo, cosa che, però, non avvenne.


Ah...bene! Allora, visto che tu non dai retta ai miei consigli nemmeno io darò retta ai tuoi... e lunedì stesso andrò a parlare con Pablo... anche se mi hai detto di non farlo!” non sapevo nemmeno io bene il perchè di quella frase, ma avevo colto nel segno, infatti sulle labbra di Greg apparve un'espressione contrariata, ma il perchè mi sfuggiva!


Ok... ma ti avverto che dopo ciò che ti dirò... potresti non essere più così sicura di voler essere amica mia...” disse, in tono rassegnato.

Non mi importa... non smetterò di esserti amica solo per quello che mi dirai!” dissi decisa e sincera.

Bene... questo succhiotto me lo ha fatto....”


CONTINUA............................


Bene... vi ho incuriosito? Spero di sì, così leggerete il prossimo capitolo ^-^ che spero di finire al più presto^-^

Baci da Sony92 ^-^

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Capitolo 8
*** Capitolo 8:... e la verità negata. ***


Ciao.... grazie per le vostre recensioni^-^... spero che questo capitolo soddisfi, in parte, le vostre curiosità!^-^

buona lettura!


Capitolo 8:... e la verità negata.

(Lucia)


Bene... questo succhiotto me lo ha fatto....”


Stavo per scoprire la verità... ancora pochi secondi!


...NO! Non posso dirtelo! Mi dispiace!” disse, ed io sbarrai gli occhi. “Cosa! Come sarebbe “non posso dirteloma se poco fa stavi per farlo!” dissi, infuriata, se avessi potuto lo avrei ucciso.


Lo so... ma è troppo presto! Te l'ho detto, se ti rivelassi la verità, probabilmente non avresti più la forza di essermi amica!” mentre pronunciava queste parole i suoi occhi si spensero ancora di più. Ecco sopraggiungere di nuovo l'irrefrenabile voglia di abbracciarlo. “NO! SMETTILA! Perchè mi fai quest'effetto! Perchè!pensai mentre lo guardavo, forse un po' troppo a lungo.


Ehi... ma ti sei incantata?” mi chiese, sventolandomi la mano aperta davanti agli occhi. Uscita dallo stato di trans la prima cosa che vidi, purtroppo, furono i suoi occhi.

Ehm... no... stavo... stavo solo pensando...” la mia voce era un sussurro, mi sentivo in soggezione con quegli occhi puntati addosso...


Non erano più caldi come quelli di pochi minuti fa, dentro al bar, ma erano freddi e distaccati. Facevano paura!


Ah!” disse, guardando l'orologio “Sono le dieci... Eeehhh....” alzò gli occhi al cielo “ho proprio paura che rimarranno qui fino a tardi! Accidenti, eppure sanno che odio i locali del genere!”


Strano! Di solito i ragazzi li adorano, invece” era una voce famigliare... ma di chi poteva essere... Greg contrasse il volto in una smorfia. Vedendolo mi voltai per vedere che cosa lo aveva irritato e...


Pablo!” era proprio il ragazzo odiato da Mike e dai suoi amici, e dal quale Greg mi aveva detto di tenermi alla larga... ma..


Che ci fai qui!” chiese, quasi urlando, Greg. Era visibilmente arrabbiato, anzi furioso, per meglio dire.


Questo è un paese libero! Io posso andare dove mi pare!” rispose, con fare arrogante. Anche se non lo conoscevo, lo sentivo già antipatico.


Poi si voltò verso di me “Ciao Lucia.” mi disse sorridente “ Dovrei parlarti, in privato! Ti dispiace Wilson?” gli chiese, cortesemente.


Sì! Mi dispiace! Lucia ed io stavamo giusto per andarcene!” disse, seccato.

Che attore, interpretava la parte del “ragazzo geloso” alla perfezione, sarebbe stato stupido da parte mia credere che lo fosse sul serio! In pratica ci eravamo appena conosciuti! Però il mio cuore aumentò comunque il suo ritmo.


Ah... scusa Lucia, ma esci con Wilson?”

Ok... non avevo la minima idea di cosa rispondere... la verità, e cioè dirgli che non eravamo lì da soli ma con dei nostri amici, e quindi che non uscivamo insieme... oppure mentire, e dire che era proprio così?

Fortunatamente Greg pensò a rispondere. “Sì esatto!” disse, cingendomi per la vita e tirandomi a sé, “Qualche problema?” gli chiese, tenendomi stretta.


Mi sentivo svenire... sentivo le gambe molli, se non ci fosse stato lui a sorreggermi sarei di sicuro caduta a terra. Il suo profumo stava impregnando i miei vestiti, ma la cosa non mi diede fastidio... sapeva di buono, il tipico profumo maschile, che fa impazzire le ragazze. Malgrado il copri spalle ed ed il top, riuscii a sentire il calore della sua mano sul mio fianco. Il cuore stava quasi per esplodermi nel petto!


Stano... Wilson tu non sei il tipo che ha una ragazza fissa!” disse, perplesso Pablo. Le sue parole mi fecero rinsavire.


Non posso cambiare? Come hai detto tu questo è un paese libero! Cos'è... avevi in mentre di chiederle di uscire?”


Sul volto di Greg apparve un'espressione compiaciuta, probabilmente grazie alla reazione che aveva provocato sul volto di Pablo.


Ah. Allora, se uscite davvero insieme perchè non...” iniziò questo, prima di essere bruscamente interrotto da Greg “ Ma allora non ci senti! Ho detto che questa è la prima volta che usciamo!” non capivo: pechè aveva avuto una reazione così esagerata? E poi che cosa voleva che facessimo Pablo?


Per quanto mi sforzassi non riuscivo a trovare la risposta a queste domande.


Wilson...non me la racconti giusta! Tu non perdi tempo! Le ragazze le baci subito! Come mai non lo hai ancora fatto?” gli chiese.


Il volto di Greg si irrigidì, ed aumentò la sua stretta ai miei fianchi... da quanto tempo mi stava abbracciando? Ormai avevo totalmente perso la cognizione del tempo...


Greg non rispose. “Be'... che c'è... hai perso la lingua? Non mi dirai che lei è diversa dalle altre?” continuò Pablo. Il suo tono strafottente stava iniziando a darmi sui nervi! Stava parlando di me come se fossi stata un oggetto, e per giunta, non presente! Era arrivato il momento di reagire!


Stavo per dargli una lezione, ma le mie labbra furono bloccate...


Non potevo crederci... Greg mi stava baciando! Era un bacio a fior di labbra, ma sentii un brivido percorrermi la schiena, ed i miei occhi si chiusero istintivamente, ma, prima di farlo, riuscii a vedere il suo volto... c'era una solo parola per definirlo “bellissimo”, anche se era molto restrittivo.


Il bacio durò alcuni minuti, troppo pochi a mio parere, sarei rimasta ora in quella situazione, ed ancora non mi sarebbe bastato.


Lo sguardo di Greg andò subito rivolto al volto di Pablo.

Fortuna che non mi ha guardata!” pensai, anche se mi sentivo alquanto usata... in fondo quello era il mio primo bacio, e mi diede molto fastidio il fatto di averlo sprecato, ma decisi di rimandare l'imminente discussione con Greg a dopo.


Pablo era sconvolto, non riusciva a spiccicare parola. Alla fine si limitò a dire “Capisco... ci vediamo lunedì!” e se ne andò.

(Greg)


Bene... questo succhiotto me lo ha fatto....”


Ma che stavo facendo... quello era un segreto che nessuno, ormai escluso Mike, avrebbe dovuto sapere! “fortuna che sono ancora in tempo per cambiare idea!” pensai.


...NO! Non posso dirtelo! Mi dispiace!” dissi tutto d'un fiato, e lei sbarrò gli occhi. “Cosa! Come sarebbe “non posso dirtelo” ma se poco fa stavi per farlo!” disse, era furiosa, leggevo nei suoi occhi che se avesse potuto mi avrebbe ucciso, ma ormai avevo preso la mia decisione! E nessuno me l'avrebbe fatta cambiare!


Lo so... ma è troppo presto! Te l'ho detto, se ti rivelassi la verità, probabilmente non avresti più la forza di essermi amica!” il suo viso mutò aspetto, sembrava dispiaciuta per qualcosa, ma cosa?

Non potei fare a meno di guardarla, anche con un'espressione pensierosa sul volto era comunque bellissima... “Ma che stai facendo! Smettila!” mi dissi, quello non era il momento giusto per simili pensieri!


La fissai, e vidi i suoi occhi guardare il vuoto... era il momento di svegliarla!


Le sventolai una mano davanti agli occhi


Ehi... ma ti sei incantata?” le chiesi, nel modo più gentile che potessi.

Ehm... no... stavo... stavo solo pensando...” rispose, la sua voce era quasi un sussurro... continuai a fissarla per un po', non potevo farne a meno.


Ah!” dissi, ed istintivamente guardai l'orologio “Sono le dieci... Eeehhh....” alzai gli occhi al cielo “ho proprio paura che rimarranno qui fino a tardi! Accidenti, eppure sanno che odio i locali del genere!” dire solo che li odiavo non era corretto! Li detestavo dal profondo! Mi piace ballare, ma non tutte le sere! Ormai erano due anni che non cambiavamo locale!


Strano! Di solito i ragazzi li adorano, invece”

Quella voce.... l'avrei riconosciuta tra mille! La voce più odiosa che avessi mai sentito! Speravo di sbagliarmi, ma, purtroppo lo vidi.


Pablo!” disse lei, non capivo se era più sorpresa o più felice... ma, anche solo il fatto che pronunciasse il suo nome mi dava sui nervi!


Che ci fai qui!” gli chiesi, non riuscendo a controllare la rabbia che saliva


Questo è un paese libero! Io posso andare dove mi pare!” disse. “La solita aria arrogante...” pensai... non lo sopportavo, e non riuscivo a credere che era stato uno dei miei migliori amici!


Poi si voltò verso Lucia “Ciao Lucia.” le disse sorridente “ Dovrei parlarti, in privato! Ti dispiace Wilson?” mi chiese, cortesemente, troppo per i miei gusti!


Sì! Mi dispiace! Lucia ed io stavamo giusto per andarcene!” dissi, senza preoccuparmi di ricambiare la cortesia.

Se qualcuno mi avesse visto avrebbe creduto in una sfuriata di gelosia. Ma non era così! Oppure sì? Non mi importava... in quel momento aveva solo importanza che quello levasse la tende!


Ah... scusa Lucia, ma esci con Wilson?”

Domanda abbastanza legittima. Però mi dava fastidio che lo avesse chiesto a lei! Non sopportavo l'idea che pronunciasse il suo nome! Figuriamoci che le parlasse! Decisi di rispondere io, non volevo che Lucia si sentisse coinvolta!


“Sì esatto!” dissi, abbracciandola per i fianchi e tirandola a me, “Qualche problema?” gli chiesi, stringendola.


Avrei dovuto analizzare i pro ed i contro del mio gesto! Ma come potevo immaginare che il cuore avrebbe iniziato a battere all'impazzata e che rischiasse di rimbalzare fuori? Oppure che il dolce profumo proveniente dai suoi capelli mi avrebbe fatto perdere la testa?

Anche lei sembrava imbarazzata... tanto che, se non l'avessi tenuta, credo che sarebbe caduta a terra.


“Stano... Wilson tu non sei il tipo che ha una ragazza fissa!” mi disse. “Strano... ed io non pensavo che fossi uno s*****o! Ma invece...” pensai, dopo che pronunciò la sua frase, quanto avrei voluto dirlo ad alta voce, ma invece dissi “Non posso cambiare? Come hai detto tu questo è un paese libero! Cos'è... avevi in mentre di chiederle di uscire?”


Ero felice... Ibañez non sapeva come controbattere! Ormai ero sicuro di aver vinto! Non avrebbe avuto l'ultima parola con me!


“Ah. Allora, se uscite davvero insieme perchè non...” lo interruppi. Sapevo dove voleva andare a parare! Voleva sapere perchè non l'avevo ancora baciata! Avrei potuto continuare a mentire e dire che l'avevo fatto... ma non me la sentii di farlo.


“ Ma allora non ci senti! Ho detto che questa è la prima volta che usciamo!” non guardai Lucia in faccia, ma di sicuro non ci stava capendo più niente... le avrei spiegato tutto dopo!


“Wilson...non me la racconti giusta! Tu non perdi tempo! Le ragazze le baci subito! Come mai non lo hai ancora fatto?” mi chiese.


Sentii il mio volto irrigidirsi e la presa su Lucia aumentare... ma l'avevo stretta per tutto quel tempo? Non aveva ancora tentato di divincolarsi? Non era il momento di pensarci! Ma ero felice che fosse ancora accanto a me.


Non risposi alla domanda. “Be'... che c'è... hai perso la lingua? Non mi dirai che lei è diversa dalle altre?” disse, sempre con il solito tono arrogante. Lo odiavo ancora più del solito... come osava parlare in quel modo di Lucia... come se fosse un oggetto!


Sì è diversa! Non è una di quelle p******e con cui vai tu! Lucia non la dimentichi, anche dopo nove anni che non la vedi!” ma cosa andavo a pensare! Meno male che non l'ho detto ad alta voce... sarebbe sembrata una dichiarazione d'amore!


Era il momento di passare all'azione... le parole non servivano più!


Mi voltai ed appoggiai le labbra su quelle di Lucia... le diedi un bacio a fior di labbra, ma se avessi dato ascolto al mio mio istinto maschile il bacio sarebbe stato molto più approfondito!


Come prima non avevo bene in mente i pro ed i contro del gesto! Sarei riuscito a staccarmi da lei? Oppure l'avrei tenuta per sempre tra le braccia?

Avevo gli occhi chiusi, ma ero riuscito a vedere il suo viso, era ancora più bello visto da vicino!


Mi staccai da lei dopo un paio di minuti, ma sarei rimasto a baciarla per tutta la vita!

Mi voltai veloce... non volevo vedere il suo volto... non doveva essere molto felice di essere stata usata! E poi avrebbe visto le mie guance diventare rosse per l'imbarazzo... non potevo permettermelo!


Ripresi fiato e guardai l'espressione di Ibañez... ero molto soddisfatto!


Era sconvolto, non riusciva a spiccicare parola. Alla fine si limitò a dire “Capisco... ci vediamo lunedì!” e se ne andò.


Ora dovevo solo spiegare tutto a Lucia, e qualcosa anche a me stesso!


Bene... anche questo è fatto^-^

Scusate se ci ho messo un po' a finirlo^-^ ma avevo i compiti da fare^-^

Spero vi piaccia baci da Sony92^-^



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Capitolo 9
*** Capitolo 9:Cosa provo per lui? ***


Capitolo 9: Cosa provo per lui?


Pablo era andato via... ed era finalmente giunto il momento di chiedere delle spiegazioni a Greg, riguardo a ciò che era accaduto poco prima.


Ero ancora agitata al solo pensiero del bacio che mi aveva dato, ma avevo bisogno di sapere il perchè.


“Mmhh... Greg...” lo chiamai, la voce era debole, appena si sentiva, ma lui si voltò.

Solo sentire i suoi occhi di ghiaccio su di me mi fece dimenticare il discorso che avevo in mente, ma poi risalii.


“Lucia, sto cosa stai per chiedermi...” mi interruppe lui, il suo tono era freddo, distaccato, come se non fosse successo nulla. Come potevano quelle insignificanti parole, che dette da qualcun altro non avrebbero avuto importanza, fare così male?


“Vuoi sapere il perchè di quel bacio...” aveva colto nel segno! Fino a poco prima era quello che volevo, ma ora non ne ero più così sicura. “G...Greg... i...io...” non sapevo quello che volevo dire... dicevo parole a caso, senza senso.


“Lucia non potevo permettere a Ibañez di portarti a “fare un giro”. So bene cosa intende dire con quello!” disse, serio.


Portarmi a fare un giro? Cosa voleva dire? Avrei voluto chiederglielo, ma non ne ebbi il coraggio. Probabilmente mi lesse in faccia la domanda, perchè ebbi la risposta.


Dicendo così... convince le ragazze di essere un bravo ragazzo. Le porta a bere qualcosa, e fare una passeggiata nel parco... poi le chiede loro se vogliono un caffè... le porta a casa sua e...” fece una pausa, ma capii come doveva continuare a storia “... non potevo permettergli di farlo anche con te!” disse, stringendo i pugni.


Greg...” mi buttai, letteralmente fra le sua braccia, e lui ricambiò l'abbraccio, “Greg... grazie...” avevo le lacrime agli occhi, non sapevo esattamente il perchè. Forse il rischio di finire sulla lista delle amanti di Pablo, forse la preoccupazione di Greg, del tutto disinteressata, o almeno così speravo.


Greg, il più bello della scuola, un atleta eccellente, intelligente, uno che avrebbe potuto avere qualunque ragazza della scuola, cosa poteva volere da me? Questo pensiero mi rattristò. Non capivo il perchè, ma era così!


Su... su... Lulu...” spalancai gli occhi. Avevo capito bene? Mi aveva chiamata Lulu? Per poco non svenni, sia per il modo in cui mi aveva chiamata, sia per il tono con cui lo aveva fatto! Dolce, tenero, avrebbe fato impazzire qualunque ragazza! “Calmati... è tutto a posto...” mi accarezzò dolcemente il capo... ormai ero tenuta in piedi solo grazie alla stretta forte di Greg... non potevo più contare sulle mie gambe.


Cercai di frenare le lacrime, “A...allora è....è solo... snif.... è solo per... snif snif.... per quel motivo che mi hai baciata prima?” gli chiesi, con la voce interrotta dai singhiozzi.


Il suo volto si raddolcì... e sorrise... era molto più bello quando adesso, rispetto a prima.


È per questa sciocchezza che piangi?” mi chiese, sempre sorridente. Io annuii, mentivo, ma in fondo lui non voleva dirmi la verità... avrei fatto il suo stesso gioco!


Lui mi strinse ancora di più... sentii nuovamente il suo profumo...


Sciocchina... ti sembra il caso di piangere per questo?” continuò, sempre accarezzandomi il capo, “ Forse questa volta posso dirti la verità... in parte è vero che ti ho baciata per impedire a Ibañez di portarti a casa sua... ma, se avessi voluto, avrei potuto dirgli che lo avevo già fatto, ma...” si interruppe per un momento, il più lungo della mia vita, “... ma, se devo essere sincero, volevo baciarti!” disse.


Avevo paura di aver sentito male... il cuore mi batteva all'impazzata. Le lacrime continuavamo a scendere sulle guance. Non ci potevo credere... Gregory Wilson voleva baciarmi!


Ma... ora che facciamo...” gli dissi. Dovevo sapere se ora eravamo una coppia, o se per lui non aveva voluto dire niente!


Lucia... mi dispiace... ma... quello che ha detto Ibañez è vero... non sono il tipo che ha una ragazza fissa!” quelle parole mi spezzarono il cuore... avrei voluto morire... ma perchè?


Ah... bene... meglio così!” dissi semplicemente... “ È meglio che vada a casa... puoi avvertire tu Mike?” gli chiesi, non avevo più voglia di restare da sola con lui... avevo bisogno di pensare, di stare sola con me stessa.


Certo! Però non ti lascio tornare a casa da sola! È troppo pericoloso!” disse. Avrei voluto ribattere, ma non me ne diede il tempo e, prendendomi la mano, ci incamminammo.


In un batter d'occhio arrivammo all'abitazione di Mike.


Bene... siamo arrivati.” dissi, lasciandogli la mano “Buonanotte e grazie.” dissi, aprendo la porta. Stavo quasi per entrare, ma la mano di Greg mi bloccò... mi avvicinò a sé e... mi diede un altro bacio... non ci stavo capendo più niente!


Ma...” ero confusa, non sapevo casa pensare... “Questo è per darti la buonanotte... ma nulla più!” si affrettò a dirlo, sembrava agitato, e come un fulmine tornò verso il locale, lasciandomi sulla soglia di casa.


Entrai... lo zio era ancora sveglio “Buonasera... sei già tornata?” mi chiese, sembrava molto sorpreso di vedermi. “Sì... ero molto stanca...” dissi solo, non avevo molta voglia di parlare.

Mike dov'è?” chiese, “È ancora al locale...” Gli occhi dello zio si accesero di rabbia “E ti ha lasciata tornare a casa da sola!?” sbraitò, cercai di tranquillizzarlo “No... mi ha riaccompagnata Greg...” lo zio si calmò “Bene... mi piace molto quel ragazzo... se avessi avuto una figlia, invece di quei due ragazzacci, lo pregherei in ginocchio di uscire con lei!” detto questo salì le scale.


Andai verso il bagno... dovevo togliermi tutto il trucco che la zia mi aveva obbligato a mettere, e dovevo mettere il pigiama.


Dopo una decina di minuti mi trovavo già nel letto... e ripensavo a tutto quello che mi era successo i primi due giorni a Toronto...


Bene... prima arrivo nella casa di nonna, in un posto abbandonato da Dio. Non male come inizio” pensai ironica “ Poi chiamo il mio Ex-quasi-ragazzo, e mi dice che la mia Ex-migliore-amica usciva con lui da un po' di tempo. E questo solo il primo giorno!” non potevo credere che la mia vita sarebbe stata stravolta in così poco tempo!

Oggi a scuola ho conosciuto Betty, Fred, Stacy, Rosie, Fredrjk, Johnnie, Mimi e Pablo. Ho rivisto Mike, Manny e Greg... e qui arrivano le note dolenti!” era giunto il momento di fare i conti con la realtà... dovevo chiarirmi le idee!

Greg... Greg... prima mi bacia, poi mi dice che non vuole una ragazza e dopo mi bacia ancora! Il mio primo bacio... era stato sprecato! Ma, allora, perchè non sono in collera con lui, al contrario mi sembra sempre più bello? Io cosa provo per lui?


Decisi che era inutile pensarci a quell'ora, le undici passate, lo avrei fatto il giorno dopo!


Mi misi a dormire, ma, per quanti sforzi facessi, non riuscivo a togliermi Greg dalla testa... lo sognai tutta la notte...


Lui, bello come un dio pagano, era lì di fronte a me, diceva di amarmi... mi baciava... ma, dopo si allontanava e spariva... io tentavo di inseguirlo, ma non ero abbastanza veloce... e così lo perdevo...


Mi svegliai di soprassalto... guardai la sveglia... le sette e mezza di mattina... sentivo la zia già sveglia, ed intenta a preparare la colazione, e lo zio che, fischiettante, andava giù per le scale...


Mi alzai... tanto non sarei più riuscita a svegliarmi... ma, anche quella mattina, Greg non lasciò la mia mente...


Dovevo parlargli! Avevo bisogno di sapere!


Ciauuuu^-^ vi è piaciuto il capitolo^-^ il prossimo sarà come questo, ma dal titolo capirete tutto^-^

recensite, mi raccomando^-^

Baci Sony92^-^







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Capitolo 10
*** Capitolo 10:Cosa provo per lei? ***


Capitolo 10: Cosa provo per lei?


Ibañez se ne era andato... finalmente potevo parlare con Lucia... dovevo spiegarle il perché del mio gesto! Ma come, se non conoscevo nemmeno io il motivo?



“Mmhh... Greg...” mi chiamò... già sapevo cosa voleva dirmi... la fissai per alcuni istanti... dovevo organizzare il discorsi per non ferirla...



“Lucia, sto cosa stai per chiedermi...” la interruppi, il suo sguardo si incupì... sembrava quasi ferito...



“Vuoi sapere il perchè di quel bacio...”dissi, cercando di non guardarla. “G...Greg... i...io...” diceva parole alla rinfusa... senza significato logico...



“Lucia non potevo permettere a Ibañez di portarti a “fare un giro”. So bene cosa intende dire con quello!” eccome se lo sapevo... era stato proprio quello il motivo per cui avevo rotto con Stacy...



Le si leggeva in faccia che non aveva capito quello che intendevo... “Com'è ingenua!” pensai...



Dicendo così... convince le ragazze di essere un bravo ragazzo. Le porta a bere qualcosa, e fare una passeggiata nel parco... poi le chiede loro se vogliono un caffè... le porta a casa sua e...” mi fermai... anche solo il pensiero che lui potesse toccarla mi faceva impazzire, “... non potevo permettergli di farlo anche con te!” strinsi i pugni... probabilmente se non ci fosse stata lei, lo avrei inseguito e pestato a sangue!



Greg...” disse con un filo di voce, e mi gettò le braccia al collo “Greg... grazie...” piangeva... “Le troppe cose successe in fretta!” pensai... cos'altro poteva essere?



Ma avevo ancora una cosa da chiarirmi... perchè l'avevo baciata? Non potevo ancora essere cotto di lei! Oppure sì?



Su... su... Lulu...” Lulu... da quanto tempo non la chiamavo così? Da quando eravamo bambini! “Calmati... è tutto a posto...” le accarezzai il capo, non potevo vederla in quello stato!



A...allora è....è solo... snif.... è solo per... snif snif.... per quel motivo che mi hai baciata prima?” “NO! Non guardarmi con quegli occhioni pieni di lacrime!” non sopportavo di vederla piangere...



Sfoderai l'espressione più dolce che potei... dovevo consolarla...



È per questa sciocchezza che piangi?” le chiesi, sorridendo più che potevo, e lei annuì.



La strinsi ancora di più... ecco ancora il profumo dei suoi capelli...



Sciocchina... ti sembra il caso di piangere per questo?” continuai ad accarezzarle il capo, “ Forse questa volta posso dirti la verità...” glielo dovevo... per il resto ci sarebbe stato tempo... “...in parte è vero che ti ho baciata per impedire a Ibañez di portarti a casa sua, ma, se avessi voluto, avrei potuto dirgli che lo avevo già fatto, però...” “D'accordo Wilson... è il momento di essere sincero!” mi dissi, dovevo raccogliere tutto il coraggio che avevo “... ma, se devo essere sincero, volevo baciarti!” Ok... era fatta... dovevo solo attendere la sua reazione...



Sembrava che il cuore volesse uscire dal petto... se non fossi riuscito a trattenermi l'avrei baciata di nuovo.



Ma... ora che facciamo...” disse... sapevo cosa voleva dire... proprio quello che temevo! L'avrei voluto... ma...



Lucia... mi dispiace... ma... quello che ha detto Ibañez è vero... non sono il tipo che ha una ragazza fissa!” in parte era vero... Holly non me lo avrebbe permesso... ma non era ancora il momento di dire tutta la verità!



Ah... bene... meglio così!” disse semplicemente...

Come meglio cosi? Rinunciava così facilmente? Quel bacio doveva contare meno di zero per lei! “È meglio che vada a casa... puoi avvertire tu Mike?” mi chiese...



Certo!” avevo bisogno di pensare... e con lei vicino non sarei stato abbastanza lucido. “Però non ti lascio tornare a casa da sola! È troppo pericoloso!” non potevo permettere che qualcuno le facesse del male...



Non le permisi di controbattere, la presi per mano e ci incamminammo verso la casa di Mike, che, purtroppo, era abbastanza vicina...



Bene... siamo arrivati.” disse, lasciandomi la mano “Buonanotte e grazie.” stava aprendo la porta. Non potevo lasciarla così...



Senza nemmeno rendermene conto avvicinai il mio volto al suo... la baciai nuovamente... fu ancora più bello di quello precedente... “Ok... d'accordo... non ho ancora superato la cotta!” dovetti ammetterlo...



Ma...” era visibilmente confusa... come lo ero io...“Questo è per darti la buonanotte... ma nulla più!” dissi in fretta... mi voltai e andai verso il locale...



Non avevo voglia di tornare là... decisi di chiamare Mike...



Tuuuutu..... tuuuuutu.... Pronto?

Mike... sono Greg. Senti ho riportato Lucia a casa... quindi non ti preoccupare se non la vedi.

Ok! Grazie mille! Tu che fai? Torni qua con noi?

No... sono stanco... torno a casa... ci vediamo domani. Ciao.

Ok... ciao e grazie ancora.

Bene... avevo avvertito Mike... era arrivato il momento di riordinare le idee.



Bene... per ora so solo di essere ancora cotto di Lucia...” risi sotto voce... però, a pensarci bene, quando Mike mi aveva detto che sarebbe tornata non avevo sentito niente... nemmeno un po' di agitazione... ma in compenso mi è venuta quando l'ho vista!



Pensare che quando era piccola non era molto carina... ma questo non mi ha impedito di prendermi una cotta! Invece adesso... sfido chiunque ragazzo a dire che non è bella...



Eh sì! Era davvero cambiata... forse troppo, ora, se non stavo attento, rischiavo che qualcuno me la portasse via!



Ma cosa vado a pensare! Lei non è, e non potrà mai essere, la mia ragazza! Ricordati quello che è successo all'ultima!



La mia unica, vera, ragazza era stata Stacy, e non era andata bene...



Troppo ragazzina per me... già dai quindici anni preferivo le ragazze più mature, non quelle infantili... Stacy: capricciosa, appiccicosa... come poteva durare la nostra storia?



Il colpo di grazia fu la sua scappatella con Ibañez...



Aveva provato a chiedermi scusa, ma ormai la frittata era fatta! Non sono mai stato il tipo che perdona facilmente i torti subiti... uno dei difetti presi dalla mamma.

Poi c'era la questione della mia famiglia... papà non aveva obbiettato quando ha saputo che avevo una ragazza... ma Holly era andata su tutte le furie...



Mio padre pensava ad una semplice gelosia materna, anche se aveva solo diciannove anni, quattro in più di me... invece la sua era gelosia allo stato puro!



Ebbene sì... la mia matrigna si era, ed è tutt'ora, innamorata di me! Era lei ad avermi fatto il succhiotto sul collo!



Non potevo dirlo a Lucia... come potevo dirle: “Il succhiotto me lo ha fatto Holly, la nuova moglie di mio padre. Sai com'è... io sono il suo amante!” perchè lo ero davvero...



Non solo sapevo che Holly aveva l'amante... ma ero io l'amante!



Solo Mike è a conoscenza di questa storia... l'unico di cui mi fidassi, oltre me stesso.

Un vero amico... mi ha giurato di non dire nulla a nessuno, e sta mantenendo il giuramento!



Come potevo fare lo stesso con Lucia? Non sapevo se di lei mi potevo fidare... ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, ma non eravamo più amici come prima!



No! Mi rincresce ma non posso dirle niente! È troppo presto! Forse più avanti!



Ero arrivato a casa... papà era fuori in viaggio di lavoro e speravo vivamente che Holly dormisse... non volevo, di nuovo, farlo con lei...



Era per quel motivo che ero arrivato tardo dagli altri! Ero stato a letto con la moglie di mio padre!



Entrai, senza fare rumore... ma fu tutto inutile...

Greg... sei arrivato!” eccola lì... con indosso una mia camicia... lo sapeva che non mi piaceva che le indossasse.



Sì!” dissi secco “Ti ho già detto mille volte che non voglio che indossi le mie camice! Pensa se fosse stato qualcun altro!”

Allora! Che c'è di male se una mamma mette le camice del figlioletto?” disse, con la sua solita aria ingenua.

Tanto per cominciare... tu non sei la mia mamma, ma solo la mia matrigna! E poi io non sopporto che CHIUNQUE indossi le mia camice senza chiedermelo!



Con lei ogni tentativo di ragionare era inutile... mi si avvicinò e mi baciò... dovevo essere forte e non cedere... non di nuovo!



Ehi... cos'hai? Sei stanco?” mi chiese, probabilmente sentiva che non stavo rispondendo al bacio.



Un po'... possiamo lasciare perdere per sta sera?” le chiesi, in tono di supplica, sapevo che non poteva dire no.

Va bene cucciolo! Ma domani riprendiamo il discorso! Ora va a letto!” detto questo tornò in salotto, mentre io salii in camera mia.



Mi cambiai e mi misi sotto le coperte... ma Lucia non abbandonava la mia mente.

Come posso dirti la verità? Dove trovo la forza? E se anche la trovassi, ne avresti ancora tu per essermi amica?” mi fermai un momento “Amica? No io non ti voglio solo come amica... non potrei sopportare la vista di te con un altro che non sia io!



Cercai di dormire, ma era difficile con tutti quei pensieri, ma alla fine ci riuscii... ma anche in sogno lei non mi abbandonava...



Lei era lì... davanti a me... piangeva... all'improvviso si mise a correre lontano... io la inseguii, ma era troppo tardi... continuai a correre poi...



Mi svegliai... ero sudato ed avevo il fiatone... guardai l'ora... le sette e mezza... Holly probabilmente dormiva ancora... non era mai stata mattiniera.



Alzatomi presi dei vestiti e mi cambiai...



Dovevo parlare con Lucia... dovevo capire una cosa, trovare la risposta ad una domanda che mi ronzava in testa:

Che cosa provo per lei?



CONTINUA.................



Ehm.... forse ho sbagliato raiting... non è proprio verde, ma giallo... pazienza^-^ spero che non vo scandalizzate, se è così ditemelo senza problemi^-^ non mi offendo^-^

Spero che il capitolo vi piaccia^-^

Baci da Sony92^-^
















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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Ho bisogno di aiuto! ***


Capitolo 11: Ho bisogno di aiuto!

(Greg)


Bene...” pensai, erano solo le sette e mezza... Holly dormiva di solito fino alle nove e mezza... per il momento era “solo” in casa.


Ero molto stanco, benché avessi dormito il sonno era stato agitato... Se non era nei miei pensieri, Lucia era comunque nei miei sogni... rendendoli incubi...


Non capivo perchè continuasse a piangere... ma lo faceva e, in fondo, sapevo di essere il solo responsabile di quel pianto!


Mi vestii ed andai in cucina... non avevo molta voglia di prepararmi colazione, e nemmeno di restare in casa... perciò presi il portafoglio e mi recai al bar oltre la strada.


Buongiorno Greg! Il solito?” il signor Massey, il proprietario del bar, mi conosceva fin da quando ero piccolo...


Non era un bar molto grande. Charles ci lavorava da più di trent'anni, con lui c'erano sua moglie Sherry e sua figlia Karen.


Una balle ragazza: capelli castani, occhi castano scuro, portava gli occhiali. Aveva la mia età... però, purtroppo, non frequentavamo la stessa scuola... eravamo stato compagni di classe fino alle media, poi io ho optato per il liceo scientifico, mentre lei per il classico, comunque siamo riusciti a restare amici...


'Giorno signor Massey, signora. Ciao Karen! Si il solito grazie!” dissi, sedendomi al mio solito tavolo ed aspettando Karen con il cappuccino e la brioche.


Allora figliolo... come vanno gli allenamenti?” mi domandò il signor Massey, andava matto per il football, quindi, ogni volta che era in programma una partita, gli procuravo i biglietti.


Bene! Grazie...” in quel momento lo sport era l'unica cosa che mi interessava... la mia mente era totalmente occupata da Lucia... avevo bisogno di un consiglio!


Ecco a te Greg!” Karen mi portò la colazione, sorridente come al solito. Per un certo periodo, quando Lucia se ne era andata, credevo di essermi preso una cotta per lei!, ma la nostra è una grande amicizia...


Alle medie Mike, lei ed io eravamo un trio inseparabile... ora continuiamo ad essere amici, e qualche volta ci vediamo, ma purtroppo non molto di frequente.


Grazie...” le sorrisi a mia volta... mi dovevo correggere... non era solo Mike ad essere a conoscenza del mio segreto... lo era anche lei.


Ma certo, che stupido! Come avevo fatto a non pensarci prima! Karen avrebbe potuto darmi una mano! Anche lei conosceva Lucia...


Karen... ho bisogno del tuo aiuto... possiamo parlare?” le chiesi. “L'avevo immaginato che qualcosa non andava... sai te lo si legge in faccia quando qualcosa non va! Ma questo non è il luogo adatto! Mangia e dopo faremo una passeggiata!”


Consumai in fretta la colazione, mi alzai e mi diressi verso il bancone. “Quant'è signor Massey?” dissi, estraendo il portafoglio dalla tasca dei pantaloni.

Niente! Offro io! È il minimo! Tu mi regali sempre i biglietti per le partite! Ora andate!”


Cercai di dissuaderlo, ma fu del tutto inutile... quando Charles Massey si metteva in testa una cosa niente e nessuno poteva dissuaderlo!


Io e Karen uscimmo...


Ok... forza sputa il rospo!” disse lei, senza tanto giri di parole

Sai che Lucia è tornata in città?” le chiesi, tentando di prendere tempo

D'avvero? Wow... non vedo l'ora di rivederla! Sarà cambiata tantissimo!” esclamò... poi sbarrò gli occhi di colpo “Ah... ora capisco... cos'è... non ti è ancora passata la cottarella?” disse, quasi canzonandomi.

Esatto! Solo che non è una cottarella... ho paura di essere innamorato!” dissi, non credendo a ciò che era appena uscito dalla mia bocca.


Stop! Frena! Gregory Andreas Wilson ha appena detto di essere innamorato!? Questa è una notizia da prima pagina! Dobbiamo avvertire i giornali!” Esclamò nuovamente.


Non mi sarei mai aspettato tanto entusiasmo da una ragazza come lei! “Sì. Ho detto che sono innamorato! E se lo vuoi sapere ieri sera l'ho pure baciata!” dissi, per zittirla, ma lei continuò imperterrite. “E lei ha risposto?” mi chiese, sempre più curiosa.

Be'... mi sembra di sì... ma...”


Wow!...Allora è ufficiale! State insieme!” disse, entusiasta.


No!... sai che c'è quel piccolissimo problema...” dissi, definirlo piccolissimo era restrittivo, troppo restrittivo!


Ah già... Holly... ma, scusa, non puoi dirle che è il momento di finirla! Scusa... se vuole un amante che se lo cerchi! Tu hai il diritto di avere una ragazza! Poi sono sicura che quando gliel'hai detto, Lucia...”

Lucia non lo sa!” la interruppi. Lei si fermò davanti a me, costringendomi a bloccarmi per non urtarla. Era visibilmente arrabbiata...


COME SAREBBE NON LO SA!” urlò... ecco perchè anche da bambino cercavo di non farla arrabbiare... mi faceva paura quando urlava!


Greg...” stava iniziando a calmarsi “... tu devi dire la verità a Lucia. Su avanti... tu l'hai baciata e lei ha risposto... insomma Wilson possibile che tu non capisca che anche lei e innamorata di te?”


Wilson! Odiavo quando la gente mi chiamava usando il cognome! Soprattutto quando si trattava di amici! Wilson non sono io, ma la mia intera famiglia! Io sono Greg!, Gregory al massimo!


Si, ma non l'ho baciata in una circostanza romantica... ti ricordi di Ibañez?” lei annui.


Sì, ma ora che c'entra quel figlio di.... Ehm, scusa, quello lì?”


Il suo odio per lui non si era ancora placato! Lei era stata la sua prima, ed unica, vera ragazza... ai tempi della terza media, o almeno lo era stata fino a quando lui non ha scoperto il sesso, non con lei, ma con una ragazza più grande. E da allora ha cercato di farsi più ragazze possibili!

E, ovviamente, non lo aveva ancora perdonato. Mi raccontò che aveva anche avuto la faccia tosta di chiederle di restare comunque la sua ragazza! Era davvero fuori di testa!


Sai che ha giurato di portarsi a letto tutte le ragazze che vede?” Karen annui di nuovo “Bene... ha cercato di portarsi a letto anche Lucia, ma ha fatto i conti senza l'oste! Gli ho detto che eravamo usciti insieme... di sicuro deve avere intuito che mentivo, e così mi ha detti il perchè non l'avevo ancora baciata. Probabilmente non immaginava che lo facessi sul serio... ma, se devo essere sincero, non lo pensavo nemmeno io, anche se una parte di me lo desiderava da un po' di tempo!” le raccontai la storia, compresa l'espressione che fece Ibañez, e lei scoppiò a ridere.


Aaahhhh... avrei voluto vederlo!” disse, continuando a ridere. “Ridi finché puoi... perchè il resto non è così divertente!” dissi, ripensando al momento in cui avevo riaccompagnato a casa Lucia.


Cosa intendi?” ritornò seria “Cosa le hai fatto!” ringhiò


L'ho riaccompagnata a casa e... l'ho baciata di nuovo!” dissi, tutto d'un fiato. Stavo aspettando la sua reazione... che non arrivò...


Continua... so che c'è dell'altro!” disse solamente. Era davvero brava a leggere le espressioni del mio volto.


Dovevo farlo... non so il perchè ma non potevo resistere! E pio le ho detto “Questo è per darti la buonanotte... ma nulla più!” e sono scappato!” il più grosso errore della mia vita!


Karen si infuriò “COSA! MA SEI DEL TUTTO RINCRETINITO?!” ruggì... forse dire che si infuriò era alquanto restrittivo.... cercò di calmarsi. “Greg... Greg... Greg...” mi preoccupava la quantità di volte che aveva pronunciato il mio nome “ ti rendi conto che quella povera ragazza si sarà, ovviamente, sentita usata? Tra te ed Ibañez non so chi si sia comportato peggio con lei!”


Io mi sarei comportato peggio di Ibañez?! Ma sei impazzita? Quello se la voleva portare a letto!” dissi, furioso.


È vero... lui voleva portarsela a letto... ma tu prima la baci poi fai il cafone... Mike ti ammazza se sa cosa hai fatto a sua cugina! Prega che lei sia leale nei tuoi confronti! Ma di sicuro lo sarà!”


In effetti aveva ragione... non potevo negarlo, ma, anche solo il pensiero di vedere Lucia tra le braccia di quello, o di chiunque altro, mi faceva impazzire!


Karen... l'ho fatto per proteggerla da lui...” dissi, cercando di giustificarmi

Greg sai che non pensavo fossi un tipo geloso?!” disse, tornando di buon umore e sorridendo

Nemmeno io, ma a quanto pare...” dissi, poi scoppiammo tutti e due in una fragorosa risata.


Ma ora che faccio?” le chiesi, quando smettemmo di ridere

Facile... vai da lei e le spieghi tutto!” disse “E le dici anche di Holly, capito?” ordinò... in fondo era giusto che lo sapesse...


Guardai l'orologio “Accidenti... sono già le dieci! Holly si sarà già svegliata e ...”

... e si e preoccupata di non poter fare la sua giornaliera infrazione del sacro vincolo del matrimonio?! Uff... devi decidere: preferisci andare da Holly e lasciare Lucia in preda agli altri ragazzi... oppure ti decidi a dare un taglio a questa storia e corri dalla tua innamorata? Ti avverti se scegli la prima hai vita breve!” disse in tono, non molto, scherzoso.


Karen... prima devo dire ad Holly che è finita!” dissi,”E poi dopo il modo in cui l'ho trattata con che coraggio mi presento davanti a lei?”

Ah be'... questo è affar tuo ragazzo! Tu hai fatto il casino e tu lo risolvi! Parlane anche con Mike... lui di sicuro ti aiuterà!”


Karen aveva ragione... Mike mi era sempre stato d'appoggio!


Grazie per avermi ascoltato Karen!”

Figurati! A cosa servono le amiche?”


Ci mettemmo nuovamente a ridere.


Bene... ci vediamo ciao!” disse, tornando verso il bar.


Ok Wilson ora sai cosa devi fare!” mi dissi e mi incamminai verso casa.



CONTINUA...............


Per questo capitolo devo ringraziare una mia cara amica che mi ha dato l'ispirazione per il nuovo personaggio di questo capitolo, e anche sweetlove, che mi ha dato dato l'ispirazione per l'argomento^-^

Spero che il cap vi piaccia^-^

Baci da Sony92













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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Una proposta non attesa ***


Capitolo 12: una proposta non attesa.

(Lucia)


Erano le sette e mezza di un sabato mattina ed io ero già sveglia... avrei voluto ritornare a letto e dormire, ma avevo paura di sognare di nuovo Greg... mi aveva perseguitata per tutta la notte.


Scesi in cucina, dove la zia stava già preparando la colazione.


“Oh... Lucia... sei già sveglia?!” disse sorpresa vedendomi

“Sì... non riuscivo più a dormire... Mike e Manny?”

“Quei due pelandroni? Chissà a che ora sono arrivato sta mattina! Dormono ancora!” esclamò, furiosa, per poi raddolcirsi tutta un tratto “Cosa preferisci per colazione? C'è l'omelette con bacon, le uova strapazzate, il latte, con caffè o senza, con i cereali o i biscotti, toast al formaggio.... “ elencò una quantità inverosimile di pietanze. Come facevano Manny e Mike ad essere così in forma?


“Grazie zia... penso che un po' di latte caffè con dei biscotti andrà benissimo!” le dissi, senza permetterle di completare l'elenco.

In un batter d'occhio la colazione fu pronta in tavola.


“Bene... mi raccomando mangia tutto! Tua madre mi ucciderebbe se avessi un calo di zuccheri e svenissi! Quindi niente storie!” disse, allontanandosi dalla cucina per dirigersi al piano di sopra.


Fantastico...pensai. Già avevo fatica a mangiare le confezioni monoporzione... come potevo finire quella lì... che era gigantesca! Dovetti sforzarmi molto... ma alla fine la finii.


Sentii dei passi provenire dal piano di sopra e avvicinarsi...


“Giorno Lulu... Aauuugghhh... “ Mike. Di sicuro si era appena svegliato... era già vestito, ma aveva i capelli spettinati e il volto stropicciato...


“Buongiorno Mike! Dormito bene? Hai una faccia!” gli dissi, notandolo stranamente stanco. Chissà a che ora era tornato?


“Sì sì... solo che ho fatto troppo tardi ieri sera... non dovrei uscire dopo una giornata di allenamenti...” disse, prendendosi una tazza di latte e caffè. “Tu piuttosto! Perché sei andata via senza dirmelo, invece di chiederlo a Greg? Non ti divertivi?” mi chiese. Non sapevo dire se era deluso o impensierito...


“No... è che ero stanca... avevo bisogno di riposare...” mentivo, ma non potevo certo dirgli la verità... per prima cosa non ne avrei avuto il coraggio... e per secondo non avevo alcuna voglia di parlarne!


“Ah!” disse, alzando ed abbassando il mento, e dirigendosi verso l'uscita della cucina “ Lo sai che non sei brava a dire le bugie?” cambiò direzione e guardò verso di me, sorridendo, “Quindi faresti meglio a dirmi la verità... altrimenti sarò costretto a chiederla a Greg!” disse, avvicinandomisi.


“Accidenti! Come hai fatto a scoprirmi?” gli chiesi, sorpresa ed arrabbiata.


“Facile! Quando dici le bugie ti tocchi il lobo dell'orecchio destro! Forse nemmeno te ne accorgi! Sarà diventato un riflesso condizionato!” disse, immergendo una quantità spropositata di biscotti dentro la sua tazza.


“Ma mangi sempre così tanto?” chiesi osservando ciò che mangiava.


“Perchè, per te questo è tanto?” disse sorpreso “ Allora dovresti vedere quando ho davvero fame! Ho bisogno di forze per gli allenamenti! Non posso rischiare di perdere il posto in squadra!” disse e subito dopo iniziò a mangiare.


“E... oggi non ti alleni?” gli chiesi, portando la mia tazza al lavandino per lavarla “Scusa dov'è il detersivo?”


“Credo sotto il lavello. Sì mi alleno, ma non ufficialmente! Questo pomeriggio dovrebbero venire Fred, Johnnie e Greg per fare qualche lancio... non possiamo impigrirci!” fece una pausa “Sai per Greg, Johnnie e me non farebbe differenza se facessimo o no parte della squadra... ma Fred ne ha bisogno, fa un po' fatica a scuola, e il football gli serve per entrare in una buona università!”


Avevo sentito bene? Università?


“L'università... ma ci pensi già?” gli chiesi stupita, non potevo credere alle mie orecchie!


“Sì... il college... sono al quarto anno, l'ultimo, e siamo quasi alla metà di aprile... è il momento di compilare alcuni moduli d'iscrizione!” disse, sorpreso, probabilmente, dal fatto che non ricordassi che lui aveva un anno in più di me.


“Hai ragione!” feci una risatina nervosa “Ma sono sicura che non avrai problemi ad essere accettato da uno! Come hai detto non avresti problemi anche se non facessi parte della squadra!” feci una pausa “A quali università hai pensato?” chiesi.


“Be'... per ora ho spedito i moduli alla U of T e per Yale, ma ne ho ancora un po' da compilare!” disse. Non sembrava per nulla entusiasta di andare all'università...


“Wow fratellone... ero più entusiasta quando ti sei rotto la gamba!” mi girai di scatto... anche manny si era alzato, e si stava dirigendo verso i toast sul tavolo.


“Ciao Manny!” lo salutai. “Ciao Lulu! Ma che fai? Lavi i piatti?” disse, indicando la tazza che stava nel lavandino di fronte a me.

“Be'... mi sembra abbastanza ovvio!” dissi, sorridendo. Non sapevi il perchè, ma parlare con Manny ma quando parlavo con Manny ero leggermente imbarazzata... forse perchè l'ultima volta che l'avevo visto aveva solo cinque anni... mentre adesso ne aveva quattordici!


“Mike! Manny! Che modi sono questi!” era la voce della zia, che come prima usava un tono furioso con i figli, per poi addolcirlo con me “Lucia... non devi lavare i piatti!” mi disse.


“No zia...” le sorrisi “ E' il minimo che potessi fare dopo che mi avete ospitato!” dissi.


La zia, allora, si arrese “Va bene... se ti fa piacere! Sei davvero una brava ragazza!” mi sorrise di nuovo, poi si voltò verso i figli “E voi due dovreste prendere esempio da lei!” ecco di nuovo il tono furioso “Io vado a fare la spesa. Ci vediamo dopo ragazzi.” detto ciò uscì di casa.


Guardai l'orologio... “AAHHH! Accidenti! Sono già le nove!? Devo chiamare mia madre!” detto questo corsi al piano superiore a presi il cellulare e cercai nella rubrica “mamma” pigiai il tasto per inviare la chiamata ed attesi la risposta.


Tuuuuutu.... tuuuuutu..... Pronto?


Ciao mamma? Sono Lucia...” dissi, ma non ebbi il tempo di aggiungere altro.


Ciao Lucia... allora ti stai divertendo dalla zia?


Sì! La zia è molto buona, lo zio ancora più simpatico di quello che mi ricordavo. Per quanto riguarda Mike e Manny... sono sempre i soliti!” dissi, trattenendo una risata.


Sono felice che tutto vada bene... senti... io papà ed Ely stiamo andando a fare una visita in città... ci fermeremo fino a domani sera. Preparati che ti passiamo a prendere!


Ma... mamma... va bene se io resto qui? Non ho molta voglia di andare in città...” dissi. Una visita in città sarebbe stato l'ideale per dimenticare ciò che era accaduto la sera precedente, ma dovevo parlare con Greg, e non potevo aspettare fino a lunedì!


Be'... non credo ci siano problemi... ma dove starai? La nonna è andata da una sua amica e ci resterà per almeno una settimana.


Se per la zia va bene... potrei restare qui.” speravo con tutto il cuore che andasse tutto bene.


La zia c'è? Glielo chiedo.


No! È uscita. ma..” Mike mi prese il telefono dalle mani e iniziò a parlare con mia madre.


Zia... ciao sono Mike... senti non c'è problema se Lucia si ferma fino a lunedì! Anzi, ne saremmo felici!” disse, facendomi l'occhiolino. Per fortuna potevo contare su di lui, e anche su Manny, che dalla porta della camera faceva segno di “Sì” col capo.


ah ah.... mmhh.... sì sì certo passeremo a casa di nonna a prendere degli abiti per lei... tranquilla. Salutami lo zio ed Ely. Divertitevi. Ciao ciao.” richiuse il telefono e me lo porse.


Manny... va a casa di nonna e prendi la borsa che la zia ha lasciato sul tavolo!” disse rivolto al fratello. “Lucia... puoi considerare questa la tua stanza!” mi disse sempre sorridendomi, mentre Manny si stava dirigendo verso l'uscita.


Allora ha detto che va bene?” gli chiesi, anche se conoscevo già la risposta. “Sì! Anche i ragazzi saranno contenti!”


Eravamo tutti seduti in cucina... lo zio, Mike, Manny, la zia ed io, e stavamo mangiando pranzo.

La zia e lo zio erano entusiasti... “Lucia... sono felicissima do ospitarti ancora un po'... finalmente un'altra donna in casa!” disse la zia, mentre stava infiocchettando dell'insalata con un pezzo di petto di pollo.


Anch'io ne sono felice!” sorrisi e mangiai.


Mamma.. oggi verranno i miei amici ad allenarsi e, forse, a compilare qualche modulo d'iscrizione.” disse Mike, mentre addentava una bistecca.


Va bene... allora preparerò qualche panino e andrò a comprare qualche bibita.” disse, con un tono stranamente calmo, la zia.


Gvatie...” disse, mentre stava masticando, Mike... e la zia lo incenerì con lo sguardo “Michael Welton Smith che modi sono questi? Lo sai che non devi parlare con la bocca piena! Dove hai imparato l'educazione? Nelle stalle?” disse, chiudendo gli occhi e tagliando un altro pezzo di pollo, la zia.

Scusa mamma!” le rispose pulendosi la bocca dalla salsa.


Verso l'una e mezza finimmo di pranzare. Ero seduta in salotto a leggere un libro con Mike e Manny che giocavano alla Play Station, mi sembrava un gioco sportivo.


Mike... ti dispiace se oggi sto un po' con te ed i tuoi amici?” gli chiesi, posando il libro.

Fai pure.. anzi gli altri saranno felici! Ti adorano già!” disse, senza distogliere lo sguardo dallo schermo.


Grazie! Hai detto che ci sarà anche Greg... vero?” chiesi, tornando a leggere il libro “Sì... dovrebbe... poi verrà anche Betty. Devi aiutarla con i preparativi per la festa di Ted... forse viene anche Mimi.” al suono di quel nome Manny trasalì dal gioco e sfoderò un'incredibile sorriso, che avrebbe lasciato senza fiato chiunque.


Mimi... Be'... allora credo che, se viene, andremo a fare un giro!” disse. E Mike gli diede un gomitata amichevole sul fianco.


Erano quasi le due e mezza ed il campanello suonò.


Come un fulmine Mike andò ad aprire... erano loro.


Ciao a tutti ragazzi! Entrate!” disse la zia dalla cucina.


Bene.. allora! Non avete sentito? Dentro tutti forza!” disse scherzando Mike tirando a se Betty e baciandola.


Ma... Lucia!?” esclamò Betty. Come mi vide lasciò la stretta di Mike e corse verso di me “Ci sei anche tu? Bene.. allora iniziamo a parlare della festa! Va bene?” mi chiese, ma senza nemmeno attendere la mia risposta mi tirò a sedere sul divano.


Poco dopo ci raggiunsero anche gli altri, tranne Manny, probabilmente lui e Mimi erano usciti.

C'erano tutti... Fred, Johnnie e anche lui.... Greg!


Signorina...” disse Johnnie, prendendomi la mani e baciandone il dorso. Io arrossii leggermente “...è un piacere rivederti!” aggiunse. Trattenni una risatina nervosa... notai le risate trattenute sul volto di tutti, tranne che su quello di Greg, che guardava altrove, con sguardo contrariato, sembrava quasi geloso... ma scartati a priori quell'ipotesi.


Ed ecco a voi, dritto dal Medioevo, Messer Johnnie Glamuor e la sua dama!” esclamò, divertito; Mike, scatenando a tutti una risata, tranne che a Greg... sempre con un'espressione imbronciata.

Scusa Mike...” disse Greg “... ma siamo venuti qui per allenarci o per fare i pagliacci?” continuò, freddo e distaccato.


Deve essere arrabbiato per qualcosa che gli è successo!” pensai... non era assolutamente possibile che fosse geloso!


Ehm... scusate... sono ancora un po' stanco per ieri...” disse, sorridendo.

Ok ok avete sentito Greggy? È tempo di allenarsi!” disse Mike, assumendo l'aria del coach e battendo le mani.

Ed intento che voi giocate... non organizziamo la festa!” disse Betty, come al solito senza prestare attenzione alla mia opinione.


I ragazzi andarono in giardino, mentre noi due restammo in salotto.


Bene... ieri sera ho chiesto a mia madre di chiamare la preside per chiederle il permesso di utilizzare la palestra per la festa. È stato accordato! Ora dobbiamo solo decidere come addobbarla! Stavo pensando a delle vecchie maglie sportive... magari incorniciate ed appese al muro! Che ne dici?” mi chiese... “Oddio! In che guaio mi ero cacciata! Perchè non sono andata in città con mamma e papà?!” me chiesi...

Ehm... mi sembra una buona idea... ma hai pensato alla musica?” le chiesi, ma me ne pentii subito, le avevo appena scatenato una crisi isterica..

AAAHHHHHH.... NON HO PENSATO ALLA MUSICA” disse, mettendosi le mani tra i capelli... io cercai di tranquillizzarla “Che ne dici del Pop.... va sempre bene!” si calmò...

OH Lucia sei la mia salvatrice!” mi abbracciò.

Se vuoi ho le divise della mia vecchia scuola... te le porto... magari le puoi usare come dicevi prima come decorazioni...” i suoi occhi si illuminarono

Grazie grazie grazie... però tieni quella che preferisci e usala come costume... se non sbagli Mike mi ha detto che hai fatto parte delle cheerleaders, per un po'. Perchè non usi quella divisa?” mi chiese.


Oh sì avevo fatto la ragazza pon pon... il periodo più brutto della mia vita... non che ci sia niente di male nell'esserlo... ma non faceva per me. L'avevo fatto solo per compiacere mia madre, che odiava vedermi praticare solo sporti tipicamente maschili, ma le ho odiate fin da subito!


Va bene... martedì passa a casa di mia nonna e te le do!” le dissi “Ma non credo terrò la divisa da pon pon... le gonne non mi stanno bene!” conclusi.


Non essere ridicola! Ti ho vista ieri sera con la minigonna... hai delle bellissime gambe! Perchè credi che Glamour sia stato così galante con te? Ieri sera non ti toglieva gli occhi di dosso, così come Fred e, se devo dirla tutta, anche Greg!”


Cosa aveva detto? La sera prima Greg mi guardava? Sentii il volto andarmi in fiamme... non riuscivo a crederle, ma cercai di non darlo a vedere. “Allora Licia... terrai la divisa da pon pon... vero?” mi guardò nuovamente con lo sguardo da cucciolo e io mi arresi.

E va bene! Metterò quella per la festa!” esclamai ormai rassegnata. “Accidenti! Però... se è vero che Greg mi guardava... chissà cosa farà quando mi vedrà con quella divisa!” pensai.


Probabilmente Betty non aveva idea di come fosse una divisa pon pon a Manhattan... aveva una gonna molto corta, un top che lasciava gran parte del tronco scoperto, ovviamente dei colori della scuola: Il bianco ed il giallo.


Andiamo a vedere i ragazzi come si allenano? Tanto qui abbiamo finito!” disse Betty, distogliendomi dai miei pensieri, “Ok..” dissi solo.


Uscimmo in giardino. Quasi svenni... i ragazzi, probabilmente per non sentire troppo caldo, si erano tolti la maglietta ed erano a torso nudo!


Il viso mi aveva preso fuoco quando vidi Greg... “Wow... già con la maglia è bello... ma senza e mozzafiato!” pensai... come aveva fatto a diventare così bello in soli nove anni, mentre io ero rimasta pressoché la stessa?

Ohoh.... abbiamo un pubblico!” disse Mike, vedendoci “Ragazzi.. facciamo una pausa!” terminò, andando verso Betty.


Ooohhh... finalmente!” esclamò Fred. Andando verso la cucina, mentre Johnnie si avvicinò a me “Lucia... mi chiedevo se, una di queste sere, ti andasse di uscire con me...” “Un vero invito! Altro che il finto appuntamento con Greg. NO! Perchè pensavo a lui e mi sentivo in colpa! Non stavamo insieme e non saremo nemmeno usciti, perciò che male c'era se uscivo con Johnnie?

Ci pensai un po' su... “Va bene mercoledì sera?” gli chiesi, sorprendendomi da sola.

Wow! Va benissimo... per le sette?” chiese

Certo! Ti aspetto a casa di mia nonna!”


Con la coda dell'occhio vidi Greg. Con foga prese la maglia sulla sedia ed entrò in casa. Poco dopo lo feci anch'io, ma non lo vidi.


Mike, scusa, dov'è Greg?” gli chiesi.

È andato a casa... ha detto che aveva da fare!” mi rispose.

Ok... “ dissi solo, e tornai sul divano, con la speranza di poter finire di leggere il mio romanzo... e sperando che le lacrime non tornassero fuori...



CONTINUA....................................


Ciao a tutti^-^ ecco il capitolo 12^-^ è stato un po' più complesso degli altri, però spero ci piaccia comunque^-^?

Baci da Sony92






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Capitolo 13
*** Capitolo 13: L'innegabile gelosia. ***


Capitolo 13: L'innegabile gelosia.

(Greg)


Che ero geloso ormai lo avevo ammesso, non solo a me stesso, ma anche a Karen... ma non potevo immaginare di esserlo così tanto! Camminavo, anzi quasi correvo, lontano dalla casa di Mike. Avevo visto troppo!


Maledizione! E io che pensavo di potermi concedere un minuto di tranquillità senza pensare a Lucia.. invece come entro in casa chi mi ritrovo davanti? Lei!” pensavo e continuavo a procedere nel mio cammino.


Non avevo una metà precisa, mi bastava solo andare lontano da quella casa.


In fondo non mi è spiaciuto vederla... se solo quel idiota di Glamour se ne fosse stato zitto! Invece no... ha usato il suo charme da gentiluomo! Così Lucia non mi ha nemmeno salutato, neanche un “Ciao”! Ha avuto occhi solo per lui!


Ok d'accordo... un tono così lusinghiero avrebbe fatto perdere la testa a qualunque ragazza. Anche a scuola scommettevamo su quale di quelle scelte avrebbe ceduto per prima, però pensavo che Lucia non ci cascasse, che fosse più furba delle altre! Invece mi sbagliavo di grosso.


Anche se cercava di nasconderlo si vedeva benissimo che era arrossita per quello che le aveva detto Glamour! E non poco! (NdA: lo so che nel capitolo precedente ho scritto che era arrossita leggermente, ma solo perchè lei credeva così, in realtà era diventata più rossa di un pomodoro^-^)


Anche l'allenamento è andato male!” continuai,”Certo che lo è! Continuavi a pensare ala reazione che aveva avuto Lucia e continuavi a sbattere, volontariamente, contro Johnnie!” mi dissi, ed era vero... dovevamo interromperci ogni due minuti per colpa mia... era più forte di me, dovevo fargli del male!


[Flash Back]


Eravamo nel giardino di Mike e ci stavamo preparando per l'allenamento... faceva caldo, così decidemmo di toglierci la maglietta...


Johnnie... cos'è ti sei messo a fare il filo a mia cugina?” disse proprio questo, sorrideva in modo stano, finto, probabilmente non gli faceva piacere.


E che c'è di male se lo faccio? Non mi sembra che stia con qualcuno!” disse. Lo avrei ucciso... parlava di lei nello stesso modo con cui le si riferiva Ibañez, non mi piaceva!


Vedi di non giocare con lei!” Gli disse Mike serio “Se ti piace sul serio allora puoi uscirci insieme... ma se ti vuoi solo divertire stalle alla larga! Non voglio che soffra per un tuo stupido scherzo!” continuò in tono minaccioso.


Era strano sentirlo parlare seriamente... però mi facevano piacere le sua parole...


Allora... iniziamo sì o no l'allenamento!” a Fred non piaceva aspettare... era sempre impaziente di allenarsi.


Iniziammo con qualche lancio semplice.... fino ad arrivare alle recezioni ed ai placcaggi... e li iniziò il disastro...


Ogni volta che un lancio era intercettato da Glamour io lo placcavo con troppa forza e lui finiva a terra dolorante.


Ahi... Greg... ma sei impazzito?! Non così forte!” mi disse, mentre lo aiutavo a rialzarsi, anche se lo avrei volentieri lasciato lì dov'era.


Sì! Hai ragione! Scusa!” anche se non ero sincero... non ero dispiaciuto di averlo buttato a terra, anzi ne ero felice!


Acc... Johnnie tutto bene?” gli chiese Mike “Sì sì...” disse solo lui


Ma che è successo?” si rivolse a me.

È colpa mia... l'ho placcato con troppa forza e l'ho fatto cadere...”mi limitai a dire i fatti come stavano, non mi sembrava il caso di dire che l'avevo fatto apposta!


Greg... ma che ti succede? È da quando sei arrivato che sei stano! Ed è anche l'allenamento non è stato un granché!” mi disse Mike.


In effetti aveva ragione... non ero in vena di allenarmi, o almeno lo era stato prima che Glamuor facesse il cascamorto con Lucia.


Sono un po' stressato... scusa ancora John...” gli dissi, “Non ti preoccupare! Lo so che non l'hai fatto apposta!” nulla di più lontano dalla verità!


Mannaggia che fame che ho!” esclamò Fred. Scoppiammo tutti a ridere.


Ohoh.... abbiamo un pubblico!disse Mike, indicando la porta. Betty e Lucia erano appena uscite in giardino...


Ragazzi.. facciamo una pausa!” disse Mike, come al solito, non resistette alla tentazione di andare a baciare la sua ragazza.“Ooohhh... finalmente!” esclamò che Fred entrò in casa per fare uno spuntino... mentre io speravo di poter parlare un po' con Lucia... però qualcuno mi precedette...


Glamour le si avvicinò, e quello che le chiese mi fece quasi impazzire!


Lucia... mi chiedevo se, una di queste sere, ti andasse di uscire con me...” le disse... ok, ora ne avevo la conferma... mi ero innamorato di lei, ed ora stavo impazzendo dalla gelosia... sarei andato volentieri andato da lui e lo avrei steso con un pugno... però preferii aspettare di sentire la risposta di Lucia... che non si fece aspettare troppo.


Va bene mercoledì sera?” Cosa! Aveva accettato... non credevo alle mie orecchie...


Wow! Va benissimo... per le sette?” chiese

Certo! Ti aspetto a casa di mia nonna!”


Non potevo più sopportare... la rabbia aveva raggiunto livelli spropositati... con foga presi la maglia e mi diressi verso l'entrata. Me ne dovevo andare!


Mike... devo andare! Ho promesso ad Holly di fare la spesa e di tornare presto” era una bugia, ma non potevo, non riuscivo, a restare in quella casa un minuto di più!


Greg... tutto bene? Hai una faccia?” mi chiese Betty. Probabilmente il mio viso faceva trapelare ciò che provavo...


Sì... sono solo un po' stanco... è meglio che vada... ciao...” detto questo, mi infilai la maglietta e uscii.


[Fine Flash Back]


Ormai ero molto lontano dalla casa di Mike, per cui rallentai.


Non riuscivo ancora a credere che Lucia avesse accettato l'invito di Glamour... e pensare che la sera prima mi era sembrato di piacerle, almeno un po'...


[Flash Back]


Ero arrivato in ritardo... colpa di Holly...


Erano già tutti lì... ma notai qualcosa di stano... c'era qualcualtro con loro.. una ragazza, che non riconobbi subito...


Quando mi avvicinai strabuzzai quasi gli occhi... era Lucia!?


Wow... che schianto!” pensai.


Era bellissima... anzi, oserei dire sexy... quella gonna corta le donava moltissimo, così come il top grigio...


Devi controllarti! Non devi guardarla come se fossi un maniaco!” mi dissi.


Andammo nel locale che più odiavo... infatti non ci resistetti molto... però, poco prima di uscire, andai verso Lucia. Stacy doveva averla spaventata... le offrii un frullato ed andammo fuori.


Incredibile quale effetto mi facesse la sua compagnia... stavo quasi per rivelarle quel segreto che sarebbe dovuto restare tale! Però mi bloccai in tempo.


Sembrava un po' delusa, ed io cercai di sdrammatizzare dicendo che odiavo il locale... quano è arrivato Ibañez.


Le sue intenzione non erano difficili da immaginare, e riuscii a mettergli il bastone fra le ruote!


Restai indeciso sul da farsi quando mi chiese il perchè non avevo ancora baciato Lucia... alla fine decisi di farlo. E da allora capii di essermene innamorato!


Però rovinai tutti dicendole di non volere una ragazza fissa!


[Fine Flash Back]


Accidenti a me!” mi dissi “Se non l'avessi baciata ora non sarei in questa situazione!” sapevo che non sarebbe stato!


La sera precedente baciarla mi era sembrata la soluzione migliore... ma in quel momento non ne ero più così sicuro.

Credevo che il bacio le fosse piaciuto. Lo aveva contraccambiato! Avevo davvero creduto che provasse qualcosa per me... ma, ovviamente, mi era sbagliato.


Ok... non le piaccio... non sarà la fine del mondo, no?” mi dissi, però la mia maledetta coscienza intervenne in quel momento “Oh.. invece sì! Sarà la fine del tuo mondo! Ammettilo... quando lei ha accettato l'invito del tuo amico ti è crollato il mondo addosso!


Il mio solito dibattito interiore... la mia mente contro il cuore... per un certo momento avevo pensato avesse la meglio la prima... ma, alla fine, cedetti alle ragioni del cuore.


Non potevo rinunciare a Lucia così facilmente!


Invertii la marcia e mi diressi nuovamente ala casa di Mike... dovevo parlare con lei... le dovevo dire di non uscire con quello là... le dovevo dire quello che provavo. E, se fosse stato necessario, rivelarle anche il mio segreto! Ormai ero pronto a giocarmi il tutto e per tutto!


Ormai ero prossimo all'abitazione... ancora poco e l'avrei rivista!


CONTINUA...................................


Ciao a tutti.... questo capitolo non è stato particolarmente difficile... è praticamente fatto solo di ricordi^-^.

Spero che vi piaccia^-^

Baci da Sony92









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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Incomprensioni ***


Ciao a tutti^^... spero che questo capitolo vi piaccia... forse è un po' diverso da quello che vi aspettavate... nemmeno io pensavo di farlo così... però non volevo farla troppo semplice^^

Cmq non preoccupatevi le cose si risistemeranno presto^^ questa è una soluzione temporanea^^

Buona lettura^^


Capitolo 14: Incomprensioni.


(Greg)


Mi trovavo ormai prossimo alla casa di Mike... ero deciso a dirle tutta la verità... nulla mi avrebbe distolto dalle mie intenzioni! O almeno così credevo...


“Benissimo! Allora ti vengo a prendere mercoledì alle sette... lunedì a scuola mi dici bene dove si trova casa di tua nonna... non vorrei arrivare in ritardo...” era una voce famigliare... avrei riconosciuto fra mille quel tono arrogante... “Glamour


Sì! Sì! Va bene...” era la voce di Lucia...


Maledizione! Allora ha davvero intenzione di uscirci insieme... pensavo che scherzasse!


La rabbia lievitava... sentivo il sangue andarmi al cervello...


Non sentivo più le loro voci... sperai che Glamour se ne fosse andato... presi il coraggio a quattro mani e mi esporsi il minimo indispensabile per poterli vedere... anche se sapevo essere una pessima idea...


Come al solito mi ero dimenticato di elencare i pro ed i contro della mia azione! Grosso errore!


Non credevo ai miei occhi... Glamour teneva Lucia nelle braccia e la stava baciando...


Il mondo mi crollò addosso un altra volta... sarei voluto andare da loro, strappare Lucia dalle braccia di quel verme, portarla lontano e dirle tutta la verità! Invece rimasi immobile a guardarli... con lo sguardo puntato da nessuna parte...


La testa mi scoppiava... il dolore, la rabbia e, soprattutto, la gelosia stavano invadendo ogni fibra del mio corpo... eppure, invece di fare qualcosa, restavo immobile, senza muovere un muscolo.


“Mrh mrh” (Scusate... non so fare il verso della tosse^^') “.... Wow!... adesso vai! Prima che Mike ci veda insieme!”


Wow!?pensai... cosa vuole dire quando una ragazza dice “Wow” dopo un bacio?! Che le era piaciuto? Che non le era piaciuto? Ricordavo che dopo il mio bacio non aveva avuto reazioni!


Sì... hai ragione! Allora ci vediamo lunedì a scuola! Ciao!” e fece la stessa cosa che feci io quando la riaccompagnai a casa... le diede un altro bacio...


Ormai ero del tutto certo di essere innamorato e di essere stra-geloso!


Attesi che Glamour, ormai non riuscivo più a chiamarlo per nome, se ne andasse. La rabbia stava lentamente scemando, seguita dalla gelosia, però il dolore non accennava a diminuire!


A quel punto avevo davanti due opzioni:

-numero uno potevo andare comunque da lei, spiegarle tutto e sperare che tutta questa faccenda dell'appuntamento fosse solo un modo per darmi fastidio;


numero due invertivo nuovamente direzione, tornavo a casa e continuavo la mia vita come sempre... avrei continuato ad essere il “Giocattolino” di Holly.


Questa sarebbe stata la soluzione più semplice, quella mi avrebbe protetto dal dolore, quella dettata dalla mente.


Mentre il cuore mi diceva di giocarmi il tutto e per tutto, di tentare la felicità!


Per quella volta, forse la prima fino a quel momento, decisi di seguire il cuore, anche se avrei dovuto sopportare un dolore atroce, però dovevo farlo! Non potevo permettermi di perdere l'unica ragazza che sia mai riuscita a farmi innamorare! Dovevo almeno provarci!


Raccolsi, nuovamente, il coraggio e mi avvicinai a lei... ancora non sapevo cosa le avrei detto.


Ciao...” le dissi, lei si voltò di scatto, probabilmente non si aspettava di vedermi, e mi guardò per un istante.


Ciao...che ci fai qui? Mike ha detto che avevi da fare!” mi disse, in tono distaccato, quasi non mi guardava in faccia.


Sì... in effetti avevo qualcosa da fare... ma non lontano da qui!” non sapevo che dire...

Forza Wilson! Datti una mossa! Ormai sei in ballo... non ti puoi più tirare indietro!mi dissi... ormai dovevo agire! “Sono passato perchè dovevo chiederti scusa per il modo in cui ti ho trattata ieri sera... non mi dovevo comportare in quel modo!” dissi semplicemente.


Lei non sembrava molto convinta... “E' il minimo!” disse, il tono era ancora più freddo di quello di prima. Non sembrava nemmeno più la stessa ragazza della sera prima!


Probabilmente la stavo fissando “Allora? Vuoi ancora qualcosa, o hai finito?” mi chiese, aveva fretta di farmi togliere dai piedi... la cosa mi ferì, quasi più del bacio che aveva dato a Glamour!


Ehi.. se non mi vuoi tra i piedi dillo chiaramente! Ed io tolgo il disturbo!” mi pentii subito per ciò che le avevo detto... un altro dei miei più grandi difetti... ogni volta che avrei dovuto mantenere la calma la perdevo ed iniziavo a prendermela con chiunque avevo davanti!


Bravo! Mi fai solo un gran piacere!” ribadì, secca, lei.


Ora era difronte ad un bivio... potevo andarmene e lasciare le cose com'erano... oppure cercavo di chiarire la situazione, scelta più saggia, ma anche più complicata.


Lei si era girata, ed ora mi dava le spalle. “Lucia...” cercai di spiegarmi, ma lei mi interruppe. “Cosa vuoi? Sei ancora qui? Cosa aspetti a toglierti dai piedi?”


No amor mio... non me ne vado senza averti spiegato tutto!quello era ciò che pensavo, però dalla mia bocca uscirono parole completamente diverse... “Ok! Va Bene! Divertiti con Glamour!” detto questo mi allontanai.


Certo! Lo farò!” e sentii la porta della casa sbattere.


Nuovamente mi diressi verso la mia casa... dove Holly mi attendeva per ciò che le avevo rpomesso la sera prima, e che, in quel momento, era proprio ciò di cui avevo bisogno!


(Lucia)


Greg se ne era andato... ed io me ne stavo seduta in salotto a leggere il mio romanzo... il mio preferito “Romeo e Giulietta”. Forse un po' troppo deprimente, però adoravo la loro storia... ne avevo sempre sognato una simile, a parte il finale (NdA: E grazie... ci mancherebbe che vai a morire per uno!^^).


Avevo bisogno di distrarmi, di non pensare più a Greg... magari uscire con Johnnie me lo avrebbe tolto definitivamente dalla testa!


Lucia...” la voce di Mike che dalla cucina si avvicinava al salotto “Che fai? Non vieni a vederci giocare fuori?” era preoccupato, lo si sentivi dal tono.


Ehm... no grazie.” mi sforzai di sorridere “ Preferisco leggere un po'.” cercai di far scemare la sua preoccupazione.


Ah! Va bene... ma sei sicura?” mi chiese,come conferma.


Il mio adorato cugino! Sempre pronto ad aiutarmi! Dovevo ammetterlo... in alcuni momenti avrei voluto ucciderlo!, ma in altri, come questo, lo adoravo!


Sì, vai tranquillo!” sorrisi, senza sforzo.

Va bene! Se cambi idea siamo in giardino! Abbiamo bisogno di tifo!” mi sorrise... in quel momento non mi sembrò difficile individuare il perchè una ragazza volesse stare con lui, anche dopo che era passata la fase dell'intontimento dall'aspetto fisico.

Certo! Vai tranquillo!” sorridevo, ormai la tristezza era quasi passata.


Mike andò in giardino, ed io restai di nuovo sola con i miei pensieri...


Forza Lucia... devi smettere di essere triste per Greg... in fondo sei stata tu ad ignorarlo quando è arrivato... e che hai accettato le avance di Johnnie solo per vedere la sua reazione. A quanto pare non gliene importa niente! Pazienza! Magari è proprio Johnnie quello con cui devi stare! Magari uscendoci insieme scopri che è il ragazzo più dolce del mondo...” mi dissi. Cercavo, invado, di convincermi del fatto che non era affatto innamorata di Greg... però ormai il danno era fatto!


Ma chi voglio prendere il giro... io sono innamorata di Greg! Però, ormai, mi sembra scortese rifiutare l'appuntamento di Johnnie...” però sapevo che con lui poteva esserci solo un'amicizia, nulla più, il mio amore era destinato ad un altra persona!


Sentii delle voci provenire dall'esterno, per cui decisi di recarmici. “Bene ragazzi, per oggi va bene così! Ci vediamo domani!” Mike stava congedando i suoi amici. “Ok... ciao Mike. Ciao Lucia!” disse Fred, imboccando l'uscita.


Oh... cielo! Già le sei! Devo andare! Ciao piccolo!” disse Betty, baciando Mike, “Ciao Lucia! Ci vediamo domani per terminare i preparativi!” mi disse, baciandomi su una guancia “O...Ok...Ciao.” ebbi appena il tempo di dire.


Johnnie mi si avvicinò. “Lucia... mi accompagni alla porta, dovrei dirti qualcosa.” mi disse, prendendomi la mano. “Certo!” dissi, e ci incamminammo.


Senti... allora è confermato il nostro appuntamento?” mi disse, una volta giunti alla porta.


Avevo pensato tutto il tempo ad una risposta a quella domanda... ormai avevo deciso!

Certo! È super confermato!” non ero molto convinta... però ormai il danno era fatto!


Benissimo! Allora ti vengo a prendere mercoledì alle sette... lunedì a scuola mi dici bene dove si trova casa di tua nonna... non vorrei arrivare in ritardo...”


Mmmhh.. dargli l'indirizzo sbagliato... sarebbe un'idea! No no... chiederà di sicuro conferma a Mike! Opzione scartata!” mi dissi.


Sì! Sì! Va bene...” dissi solamente... ormai ero incastrata!


Sentivo la presenza di una terza persona... pensavo fosse Mike, però mi ricordai che era andato di corsa in tintoria... doveva ritirare la divisa della squadra... poi pensai a Manny, ma era impossibile... se ne era andato via con Mimi e non si era più fatto vedere.


Cercai di pensare a chi poteva essere... ad un certo punto sentii delle braccia avvolgermi la vita...


Johnnie mi stava tenendo tra le braccia, e stava avvicinando la sua labbra alle mie e... mi baciò...


Non sentii nulla... nemmeno una piccola scintilla. Nulla a che vedere con il bacio che mi aveva dato la sera prima Greg... con lui avevo sentito l'elettricità invadermi il corpo.


Durante il bacio, la sensazione di essere osservata aumentò.


Mrh mrh” dissi a bacio terminato “.... Wow!... adesso vai! Prima che Mike ci veda insieme!” a dire il vero non mi importava che lui ci vedesse... ma avevo bisogno di una scura per farlo allontanare.


Sì... hai ragione! Allora ci vediamo lunedì a scuola! Ciao!” quello che fece dopo aver detto quella frase fu lo stesso che aveva fatto Greg la sera prima, mi baciò e se ne andò.


Sentii di passi che si avvicinavano...


Ciao...” la voce era famigliare... l'avrei riconosciuta fra mille... era Greg!


Ciao...che ci fai qui? Mike ha detto che avevi da fare!” cercai di apparire distaccata, non volevo che capisse la mia felicità nel vederlo.


Sì... in effetti avevo qualcosa da fare... ma non lontano da qui!” “Che razza di risposta è questa?” pensai. “Sono passato perchè dovevo chiederti scusa per il modo in cui ti ho trattata ieri sera... non mi dovevo comportare in quel modo!” aggiunse.


Santo Cielo! Lucia non farti incantare! Continua a restare distaccata!” “E' il minimo!” dissi, cercando di dare un tono ancora più freddo di quello di prima, e, a giudicare dalla sua espressione, ci ero riuscita!


Continuava a fissarmi. “Allora? Vuoi ancora qualcosa, o hai finito?” disse, seccata, anzi, imbarazzata dal suo sguardo incollato addosso.


“Ehi.. se non mi vuoi tra i piedi dillo chiaramente! Ed io tolgo il disturbo!” disse, anche lui seccato. Mi pentii del tono che avevo usato prima, avrei voluto chiedergli scusa, ma avevo ereditato il senso dell'orgoglio da mio padre! Non potevo cedere!


“Bravo! Mi fai solo un gran piacere!” ribadii, secca, anche se non era esattamente ciò che avrei voluto dirgli.


Gli voltai le spalle, se lo avessi visto in faccia sarei scoppiata a piangere e mi sarei gettata tra le sua braccia. “Lucia...” cercò di dire qualcosa, ma io lo interruppi “Cosa vuoi? Sei ancora qui? Cosa aspetti a toglierti dai piedi?”


Era sconvolto! “Ok! Va Bene! Divertiti con Glamour!” disse, e poi se ne andò.


No ti prego non andare!” ero ciò che avrei voluto dire, ma dalle mie labbra uscitrono parole del tutto diverse... “Certo! Lo farò!” entrai in casa e sbattei la porta.


Presi il mio libro e corsi in camera! Piangendo continuai la lettura... in qual momento l'unica cosa che volevo era restare sola... o così o con Greg, ma quest'ipotesi era ormai da scartare... ero stata una vera stupida.


Potevo solo sperare che l'appuntamento con Johnnie sarebbe andato bene!



CONTINUA.......................


Ciauuuuuuuuuuu..... Spero che il cappy vi sia piaciuto^^ come ho già scritto prima è un po' diverso dalle aspettative, ma io sono un tipo complicato, non mi piacciono le storie semplici^^ devono soffrire un po' anche i personaggi della ficcy, un po' come sto soffrendo io, ma questa è un altra storia^^ Commentate^^

Bacioni Sony92





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Capitolo 15
*** Capitolo 15: Il grande giorno ***


Capitolo 15: Il grande giorno.

(Lucia)


Erano passati due giorni dall'ultima volta che avevo parlato con Greg. Ormai era già mercoledì mattina... il momento dell'appuntamento con Johnnie si avvicinava.


Prima dell'inizio delle lezioni Betty continuava ad assillarmi con la storia della festa, ed ora anche dell'appuntamento!


“Lucia... come sarebbe a dire che hai intenzione di presentarti con un paio di jeans ed una T-shirt sta sera!?” pessima idea rendere partecipe Betty sulle decisioni che riguardavano il mio abbigliamento all'appuntamento!


“Be'... in fondo non è una cosa ufficiale... pensavo di potermi vestire in modo casual!” che ingenuità da parte mia credere di poter scampare così facilmente dalle sue grinfie!


“No no! Non ci siamo! Oggi pomeriggio andremmo a fare shopping! E non trovare scuse! Vederai che Johnnie ti troverà irresistibile con il look giusto! ” sorrise all'ultima parte.. odiavo lo shopping!, anche se mi attirava l'idea che un ragazzo mi trovasse, come aveva detto lei, irresistibile!


“Va bene... ma non devi vederti con Mike?”, il giorno precedente mi aveva detto una cosa simile...

“Accidenti! Me l'ero dimenticato! Ci possiamo vedere subito dopo? Gli dico che devo andare via prima!” disse, non troppo preoccupata.


“C...certo... se Mike è d'accordo.” non ne ero convinta la cento per cento.

“Tranquilla! Sono certa che andrà benissimo!” disse, sempre più convinta.


In quel momento entrò la professoressa di storia con la Birk... iniziavo ad amare quella materia, anche se noiosissima mi distraeva dai miei pensieri!almeno fino a quando entrò il prof Berty, l'insegnante di letteratura inglese. In altre circostanze avrei adorato la lezione su Shakespeare, centrata su “Romeo e Giulietta”, ma in qual momento mi sembrò la meno adatta... avrei di nuovo pensato a Greg, ed era l'ultima cosa di cui avevo bisogno quel giorno!


“Bene ragazzi... spero che siate pronti! Oggi leggeremo alcune battute di “Romeo e Giulietta”... vediamo un po'... reciteremo la scena del balcone! Swiz tu farai la balia...” disse.


“Ok...” disse, senza troppo entusiasmo. Mi aveva detto che recitare non le era mai piaciuto!


“Smith... tu farai Giulietta...” continuò.


Oh... no! Non ci penso nemmeno!pensai “Prof... scusi... ma...” tentai invano di replicare.


Niente ma! Ho deciso!” disse “E per la parte di Romeo... Stevens... lo farai tu!” disse, indicando il ragazzo seduto alla mia destra.


Va bene!” era entusiasta.


Ok... iniziamo!” disse il prof indicando Stevens.


O cielo... quale luce scorge lassù da quella finestra? Quella finestra è l'oriente e Giulietta è il Sole. Sorgi. O bell'astro, e uccidi l'invidiosa Luna già malata... perchè tu sua ancella sei molto più bella di lei. Oh la mia donna... il mio amore! Oh se solo lo sapesse!” (NdA: spero di aver scritto la battuta in modo corretto^^ non ho il libro sotto mano... e non posso collegarmi ad internet in questo momento^^)


Recitò la parte in modo impeccabile... ero agitata, era il mio turno... avrei di sicuro fatto una figuraccia!”


Molto bene Stevens! Smith... sentiamo un po' con te come va!” disse il prof.


Oh Romeo Romeo... perchè sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e ripudia il tuo nome. O più semplicemente chiamami solo amore, ed io non sarò più una Capuleti....” la lezione continuò abbastanza bene. Fortunatamente finì presto!


Wow Lucia... non sapevo che recitassi così bene! Mai pensato di iscriverti al club di teatro?” mi chiese Betty, appena il prof se ne andò.


No grazie! Non mi piace molto recitare!” dissi semplicemente.


Il professor Grech entrò in aula. “Salve ragazzi” ci fece cenno di alzarci in piedi.


Buongiorno professore” dicemmo tutti insieme.


Sedetevi pure! Oggi ripasseremo i logaritmi!” detto questo prese in mano il libro ed iniziò la tortura di due ore!


Finalmente le lezioni terminarono, però arrivò la temutissima ora di pranzo... dal lunedì a qul giorno io e Greg ci eravamo accuratamente evitati... tranne che a pranzo, perchè, purtroppo o per fortuna, sedevamo allo stesso tavolo... ma ai lati opposti.


Lucia...” disse Betty, mentre ci dirigevamo alla mensa, “... che cosa è successo tra te e Greg? Non vi parlate da giorni!”


La domanda tanto temuta era arrivata! Era solo questione di tempo prima che qualcuno la facesse. “Be'... che abbiamo avuto alcune piccole incomprensioni ed abbiamo litigato...” cercai di restare sul vago... anche perchè il motivo del nostro litigio non era chiaro nemmeno a me.


È per via dell'appuntamento che hai con Johnnie? So che lui e Greg non si parlano, anzi, Greg non gli parla più da sabato!” disse, ingenuamente.


No... non credo! A lui che importa se io esco con lui?” disse, anche se quello mi fece venire in mente una cosa... “Cosa aveva detto Greg sabato? “Divertiti con Glamour”? Ma allora può essere... no! Non è possibile!mi dissi, era impossibile che fosse geloso!


Comunque spero che facciate presto la pace!” disse. Che ingenuità pensare che le cose tra me e Greg sarebbero tornate a posto così in fretta! All'inizio capivo perchè Mike stesse bene con lei... ma ora mi sembrava strano che lui restasse con una ragazza un po'.... senza offesa tonta!


Lo spero anch'io...” dissi, poco convinta delle mia parole.


Entrammo nella mensa, come al solito affollata, per fortuna Mike aveva già preso i nostri vassoi... ci saremmo risparmiate almeno la coda!


Grazie piccolo!” disse Betty, baciandolo.

Figuratevi!tieni Lu!” disse, porgendomi il vassoio con sopra un piatto d'insalata ed il petto di pollo... “Grazie al cielo non ha preso il polpettone di carne!pensai, il mio adorato cugino aveva fatto ancora colpo!


Grazie...” mi avvicinai al tavolo... mi sedetti accanto a Johnnie, purtroppo proprio di fronte a Greg!


Mannaggia se era bello... cercai di non fissarlo, ma non potevo fare a meno di pensarlo! I capelli erano spettinati alla perfezione, la camicia aveva due bottoni alla cima sbottonati. Sembrava appena uscito da una rivista di moda!


Ciao bellezza! Pronta per sta sera?” mi chiese Johnnie, e, a mio malincuore, smisi di fissare il ragazzo di fronte a me.


Ciao... si certo. Dove mi porti di bello?” non sapevo nemmeno io il perchè di quella domanda! Forse per vedere la reazione di Greg, anche se era inutile!, di sicuro non avrebbe fatto nulla.


Oh no! Mi dispiace ma è una sorpresa! Vedrai che ti piacerà!” disse solo.


Mi ero sbagliata, Greg fece qualcosa, si alzò e, prendendo Stacy per mano, se ne andò. La cosa mi dava alquanto fastidio... pensavo che non stessero più insieme! A quanto pare mi sbagliavo.


Ok... ma almeno dimmi se è un posto elegante o informale! Non vorrei sbagliare abbigliamento!” dissi, almeno non avrei fatto brutte figure!


È abbastanza elegante! Ma non troppo!” disse vago “Ma non chiedermi altro! Non voglio rovinarti la sorpresa!” aggiunse.


Mikie... ascolta oggi ci possiamo vedere un po' prima?” chiese Betty al suo ragazzo.

Certo! Va bene al bar dei Massey?” rispose lui, non troppo sorpreso dalla richiesta.

Ok! Allora ci andiamo adesso?” disse Betty.

Va bene! Ciao a tutti!” e se ne andarono, lasciandomi con Johnnie e Fred.


Ragazzi... adoro la vostra compagnia, ma non voglio fare il terzo incomodo! Ci vediamo dopo!” detto questo Fred se ne andò.


Bene... siamo rimasti noi due soli...” disse con tono abbastanza malizioso. Sapevo ciò che voleva facessimo... lo stesso che avevamo fatto sabato pomeriggio! (NdA: Ricordatevi che sono in luogo pubblico^^ perciò niente di sconcio!^^)


Sì... però ora devo andare! Mamma mi ha detto di tornare a casa presto, altrimenti niente uscita sta sera!” dissi. Non era una bugia... solo che era papà, non mamma, a volere che tornassi presto a casa!


Oh...” sembrava dispiaciuto “... va bene! Ci vediamo sta sera! Ciao” mi si avvicinò e mi baciò.


Nada de nada! Non sa proprio baciare!” non era del tutto vero... non sapeva baciare rispetto a Greg... con lui era stata tutta un'altra storia!


Sì... ciao.” conclusi in fretta e mi avviai verso la casa di nonna. Dovevo stare un po' da sola.


Ciao sorellina! Come mai quella faccia?” Ely era seduta sul divano, intenta a guardare la TV, le solite soap opera che a lei e a mamma piacevano tanto! Io non le capivo!


Sì! Tutto bene! Più tardi esco con Betty... devo comprare un vestito per sta sera...” il volto di Ely si illuminò...


Shopping... posso venire anch'io? Ti preeeegooooo....” i soliti occhioni da cucciola, come potevo dire di no?


Va bene... ma prima chiedilo alla mamma!” le dissi, almeno ne doveva essere al corrente!


Lo sai che mamma e papà sono andati dalla zia Sophie... e torneranno solo sabato!”


Sabato... solo il suono di quella parola mi provocava un tuffo al cuore, per via di ciò che era successo con Greg. Possibile che potesse rovinarmi anche i pomeriggi migliori solo con il suo ricordo?


Ah. Ok vieni allora. Avrò bisogno anche dei tuoi consigli! Lo sai che in materia “moda” o “look” sono uno zero assoluto!” sorrisi insieme a lei. Per un momento dimenticai che l'appuntamento era con Johnnie, e non con il ragazzo che avrei voluto.


Ciao Lucia... sei già a casa?” la nonna era appena entrata nel salotto. Con in mano delle buste per la spesa.


Sì... pensavo che papà fosse a casa... mi aveva detto di tornare presto!” dissi, non avevo idea dell'improvvisa partenza dei miei.


Ahhh... capisco... la zia Sophie si è sentita male e i vostri genitori sono partiti improvvisamente! Io ho preferito restare a casa! Anche se avreste potuto cavarvela anche da sole!” disse, sorridendo, e si diresse verso la cucina, probabilmente per sistemare la spesa.


Lucia... tu devi uscire questa sera vero?” mi chiese la sua voce proveniente dalla cucina.


Sì!” urlai, la nonna era un po' dura d'orecchi, anche se non lo avrebbe mai ammesso.


Nonna... oggi vado con Lulu e Betty a fare shopping! Va bene?” disse Ely, usando il mio stesso tono di voce.


Betty?!” disse, incredula la nonna “Non pensavo che Mike ci uscisse ancora insieme! Non credo che durerà ancora per molto!”


Non dire così nonna! Mike e Betty sono innamoratissimi!” dissi, pensando al pomeriggio di shopping che mi attendeva.


CONTINUA.........................


Ciauuuuuu......... Bene bene... Avete ragione... Lucia è davvero stupida!^^ anche un cieco capirebbe che Greg è geloso!

Commentate^^

Baci Sony92


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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Dobbiamo trovare una soluzione! ***


Ciao a tutti^^ accantono per un momento la storia tra il povero Greg e la stupidottera Lucia^^


Capitolo 16: Dobbiamo trovare una soluzione.


(Mike)


Arrivammo al caffè Massey... Karen ci accolse.


Ciao Betty, Mike! Vi porto il solito?” ci chiese.


Betty subito era gelosa di Karen, perchè passavamo molto tempo insieme, ed era anche molto carina! Ma io l'avevo rassicurata! Per me c'era solo lei, non avevo occhi che per la mia piccola! E sarebbe sempre stato così!


Sì grazie!” dissi, sorridendole. Anche se ero del tutto perso per Betty, non voleva mica dire che non potevo sorridere ad un amica!


Ci sedemmo al nostro tavolo, ed, in men che non si dica, Karen arrivò con le ordinazioni.


Allora Mikie... di cosa volevi parlarmi?” mi chiese, moriva dalla curiosità, glielo si leggeva in faccia.


Quanta fretta! Come sta Ted?” le chiesi, convinto, anzi sicuro, che Karen ci ascoltasse. Aveva sempre avuto un debole per Ted, anche se non lo avrebbe mai ammesso!


Bene.” disse solo, non vedeva l'ora di sapere il motivo dell'appuntamento.


E quando hai detto che torna?” cercavo di fare in modo che Karen sentisse il più possibile! Doveva sapere del suo ritorno in città!


Sabato! Lo sai benissimo! Forza non fare lo scemo! Dimmi perchè volevi vedermi!” si stava spazientendo. Era il momento di iniziare a preoccuparsi!


Su piccola... non arrabbiarti!” le sorrisi e le accarezzai la mano, di solito la faceva calmare.


Va bene cucciolo... però ora per favore dimmi cosa vuoi? Ho un impegno con Lucia!” disse, quasi esasperata.


Adorava la mia cuginetta, come non poteva, era mia cugina! Lo stesso adorabile carattere! Era ovvio, se era rimasta folgorata da me... ora basta, se no faccio troppo l'egocentrico!


Oh piccola... non è il caso di fare così! È presto! E poi a Lucia non importa molto di questo appuntamento!” le dissi, non sembrava sorpresa


Dici!” tono sarcastico, nulla di buono,” Che a Lucia non interessava John ci ero arrivata anch'io! La tonta la faccio, non la sono!” era vero... adorava fare la finta tonta! Forse perchè era ciò che la gente si aspettava da una ragazza così bella.


Le apparenze ingannano: lei sembrava un'oca, ma in realtà era una della più brave della scuola! Nemmeno io ci credevo! Ed invece...


Mike! Mike! Ti sei incantato?” mi chiese, sventolando la mano davanti ai miei occhi. Io l'afferrai e la baciai, facendola arrossire.


Sì piccola. Sono rimasto incantato da te! E lo sono ormai da tre anni!” dissi, avvicinandomi a lei e baciandola.


Lei si stacco, era rossa coma un pomodoro, “Michael... smettila! Su forza sputa il rospo!” mi disse, con tono da finta arrabbiata.


Va bene Beatrice...” non sopportava che usassi il suo nome per intero, così come non lo sopportavo io, “... volevo chiederti se sai qualcosa su Greg... sai perchè non parla più con Lucia?” le chiesi, io avevo poche informazioni. Ogni volta che provavo a parlarne con Greg cambiava discorso, magari Lucia aveva detto qualcosa a Betty.


No! Lucia mi ha solo detto che hanno litigato! Ma il motivo non lo so!” disse.


Benissimo! Greg con me non parlava, Lulu con Betty faceva lo stesso e, ciliegina sulla torta, Lucia usciva con John, e Greg stava ricominciando a vedersi con Stacy! “Ma che bella fortuna!” pensai. Era un esclamazione di nonno Matt! Non l'aveva mai capita, fino a qual momento, almeno.


Betty... io non posso più vedere Greg in quelle condizioni, e nemmeno Lucia!” disse, non avevo proprio alcuna idea!


Nemmeno io! Sarebbero una coppia perfetta!” disse lei, probabilmente si era già fatta il filmino in testa.


Se solo non fossero tutti e due così orgogliosi e si chiarissero!” continuai. L'orgoglio era una caratteristica degli Smith, ma anche nei Wilson era ben sviluppata! Ecco perchè le due famiuglie potevano andare d'amore e d'accordo come odiarsi come, o peggio, dei Capuleti ad e Montecchi di Shakespeare!


Lo so.. “ disse, guardandomi di sottecchi “Anche tu sei orgoglioso! E per colpa di questo quasi non ci mettevamo insieme!”


Aveva ragione... tre anni prima, quando non eravamo ancora fidanzati, ma uscivamo insieme, avevamo litigato... io non mi volevo scusare, e nemmeno lei. Non ci siamo parlati per settimane, poi Betty è uscita con, indovinate un po'? Esatto! Ibañez! Ero folle di gelosia! Li seguii, li vidi cenare insieme, e poi lui tirò fuori la carta del caffè a casa sua.


Gli sono saltato addosso, l'ho riempito di pugni, e dissi la frase che ci fece tornare insieme: “Nessuno tocca la mia ragazza! Chiaro?”


Betty mi accuso, poi il giorno seguente le spiegai il perchè del mio gesto! Era sconvolta e mi gettò le braccia al collo. “Mike... Grazie! ma... dicevi sul serio quando hai detto che ero la tua ragazza?” mi guardava con gli occhi pieni di lacrime.


Certo piccola! Mai stato più sincero! Scusa per il modo in cui ti ho trattato!” speravo con tutto il cuore che mi perdonasse.


Non lo disse apertamente, ma me lo dimostrò con un bacio.


E da allora siamo ancora insieme!

MIKE!” urlò, risvegliandomi dal mio sogno ad occhi aperti.


S... sì piccola?” dissi, un po' spaventato.


Come al solito! Stiamo facendo un discorso serio e tu ti perdi nei ricordi!” disse, facendo finta di essere arrabbiata.


Lo so, ma sono i nostri ricordi!” dissi, sorridendole, ma questa volta non servì a molto...


Avrai tempo dopo per ricordare! Ora dobbiamo fare qualcosa per Greg e Lucia! Non possiamo permettere che il nostro gruppo si rompa perchè sono un po' stupidi e non sanno dire ciò che provano!” disse, più seria di quanto l'avessi mai vista! Faceva quasi paura!


O... ok... ma come facciamo?” le chiesi ingenuamente. In quel momento Karen si sedette con noi.


A convincere Greg ci penso io!” disse, battendo il cinque a Betty.


Ero un po' confuso... “Ma... da quando voi due siete amiche? Pensavo non vi sopportaste?” ero un po' incredulo, ma loro sorridevano.


Mike... sei proprio ingenuo! Io e Betty abbiamo iniziato a fare amicizia dopo aver chiarito un po' di cose!” mi disse Karen. Ero molto felice di questa nuova amicizia!


Meno male! Karen conosce bene Greg, Betty passa molto tempo con Lucia, ed io conosco entrambi! È perfetto!” dissi.


Ascolta” disse Karen “Domani vieni a pranzo qui con Greg... così potremmo carpire più informazioni!”


Mentre io e Lucia andremmo a mangiare al centro commerciale. Le dirò che voglio parlare del suo appuntamento con John!” disse Betty.


Wow... voi due avete già organizzato tutto alla perfezione! Allora a cosa vi servo io?” chiesi, un po' offeso dalla loro nuova comunella.


Mike tu sei indispensabile! Devi portare, anche in braccio, Lucia alla festa per mio fratello! È lì che proveremo la riappacificazione!” disse Betty.


Ok! Allora domani sarò qui per l'una e mezza con Greg, mentre tu ti occupi di Lucia!” conclusi.


Le due annuirono. Ormai il piano era pronto, aspettava solo di essere messo in atto!


Io vado! Accompagni Lucia a fare shopping! Ci vediamo! Ciao Karen!” disse, e si diedero due baci sulle guance, “Ciao cucciolo!” disse, mi baciò ed usci.


Pagai il conto e feci lo stesso anch'io.


CONTINUA.........................................


bene... anche questo è fatto^^ ho voluto cambiare un po' punto di vista^^ anche Mike è un punto nella nostra storia^^.

Commentate^^

Baci Sony92^^

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Capitolo 17
*** Capitolo 17: L'allenamento... e lo shopping ***


Capitolo 17: Gli allenamenti... e lo shopping!


(Greg)


Stavo andando al campo... era ancora presto, ma non volevo restare a con Holly... fortunatamente papà sarebbe tornato a casa qual pomeriggio!


“Oh! Greg!” sentii una voce che mi chiamava... mi voltai. Era Fred! Anche lui era solito arrivare in anticipo agli allenamenti! Non c'era niente che adorasse di più dello sport!


“Ciao Fred! Sei già qui!” gli chiesi, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno. Ci prendemmo le mano e, strette, le tirammo verso i rispettivi petti.


“Certo! Ho mai fatto tardi ad un allenamento?” mi chiese, anche lui retoricamente.


“Già... hai ragione...” dissi, dandomi un colpetto sula testa. Fred si mise a ridere... lui e Mike erano un po' i nostri pagliacci! Già singolarmente erano divertenti, ma insieme facevano un duo esplosivo!


“Greg... scusa, non voglio farmi gli affari tuoi,,, ma esci di nuovo con Stacy? Non avevi detto che era un'oca senza cervello?” mi chiese... in effetti quando avevo rotto con lei avevo usato proprio quelle parole.


“Sì... ma ero arrabbiato!” dissi, anche se l'aggettivo giusto sarebbe stato infuriato! Avevo appena scoperto che mi aveva tradito con Ibañez! Come potevo non esserlo?


Ma da quello che so... tu i tradimenti non li perdoni!” disse, mettendosi le mani dietro il capo.


Forse quello era il Greg di qualche anno fa... prima che Holly diventasse la mia matrigna! Ora come potevo criticare Stacy di avermi tradito? Io che ero la causa dell'infedeltà della mia matrigna? Sarei stato un ipocrita! Anche se sapevo che le cose con Stacy non sarebbero state le stesse di prima almeno avevo qualcosa a distrarmi dalla storia di Lucia, e forse Stacy ero proprio la ragazza di cui avevo bisogno!


Be'... chiunque può commettere un errore!” dissi, cercando di sembrare il più convincente possibile, “Comunque... a che ora hanno detto che arrivavano gli altri?” gli chiesi, cercando di pensare ad altro.


È presto... sono solo le due e mezza... Mike pranzava con Betty. John...” si interruppe, forse aveva intuito che non mi andava di parlare di lui “Be'... dovrebbero arrivare tra poco!” disse, grattandosi il capo.


Ma tu come mai arrivi sempre così presto?” gli chiese, era da un po' che avevo in mente questa domanda, ma non avevo mai avuto occasione di fargliela.


Boh... forse perchè a casa mio padre mi da il tormento... continua a dirmi che devo impegnarmi di più nello studio e meno con lo sport... ma non sono il tipo da scuola... al college ci andrò solo grazie al football, non di certo grazie alla letteratura!” disse scherzando per metà, e per l'altra serio.


Dai... non fare così! Non a tutti piace lo studio! Nemmeno io ne vado pazzo...”


Sì', ma tu sei bravo a scuola, non avrai problemi alla U of T!” me disse.


In effetti fino a poco tempo prima il mio sogno era andare in quell'università... ma in quel momento non ne ero più molto sicuro...


Sì... forse...” non ero molto convinto delle mie parole. Ovviamente Fred se ne accorse.


Cos'hai? È da un po' che sei strano! Ti è successo qualcosa?” mi chiese, Fred si preoccupava sempre molto per tutti i suoi amici!


No... be' in effetti qualcosa è successo... ma non è importante... non preoccuparti!” dissi, dando un tono un po' più allegro.


Sei sicuro di non volerne parlare?” cercò di convincermi...


Forza Wilson! È uno dei tuoi migliori amici! Ti puoi fidare di lui!mi dissi, era il momento di parlarne con qualcuno!


Ok d'accordo! Mi fido!” dissi, più convinto che mai.


Certo! Avanti... sputa il rospo!” disse, non vedeva l'ora di saperlo.


Ok... sai che Lucia sta sera esce con John.” pronunciare il nome mi era difficile, quasi no gli parlavo, tranne che durante gli allenamenti, quando accidentalmente lo placcavo troppo forte e lo facevo cadere, “ Può essere che io sia... come dire... un po'....” “Forza! Hai avuto il coraggio di dirlo a Karen! Tu sei geloso!dovevo prendere il coraggio a quattro mani-


Tu sei?..” disse, più curioso del solito.


... geloso!” dissi tutto d'un fiato. Mi ero tolto un gran peso dallo stomaco.


Non ci posso credere! Ma Lucia lo sa?” disse, sperando in una mia risposta.


Ovviamente no! Altrimenti non le avrei lasciato accettare l'invito do Glamour!” dissi, per quanti sforzi facessi non riuscivo a dire il nome per più di una volta.


Greg... senti tu devi dire a Lucia quello che provi per lei! Se no ti ritroverai a quarant'anni, sposato con Stacy e con quattro figli, dei quali probabilmente solo uno o due saranno i tuoi! Ora sei un bel ragazzo... ma tra ventitré anni... potresti anche avere messo su un po' di peso a causa dell'alcool! Soprattutto con una come Stacy vicino... probabilmente sarà piena di cellulite e quasi non passerà dalla porta tanto grassa! Ora ha mamma e papà che le pagano le liposuzioni gli interventi chirurgici... ma non li avrà per sempre!”


Come al solito Fred esagerava! Ma, forse sulla questione dei figli aveva ragione!


Freddie... come al solito esageri! Non credo che Stacy diventerebbe così!” dissi, ridendo al pensiero di lei grossa come un balena!


Be' sì forse hai ragione! Oh... guarda arrivano gli altri!” disse, indicando l'entrata del campo.


Mike e gli altri... stranamente non c'era Glamour!


Accidenti! Ma voi due siete già qua!” esclamò Mike, indicandoci, “Su Fred non avevo dubbi... ma Greg che arriva in anticipo agli allenamenti!? Chiamate i giornali!” e rise.

Sì! Sì! Spiritoso! Allora ci alleniamo o no?” disse Asher. Bisognava dire che aveva l'intelligenza pari a quella delle sua scarpe da ginnastica, senza offesa per le scarpe, ma, le ragazze, dicevano che era il ragazzo più bello della scuola, ma i ragazzi dicevano anche che Stacy era la più bella! Secondo me quelli che dicevano così erano del tutto fusi!

La più bella per me era solo Lucia... ma non era il momento di pensarci!


Greg... ti devo parlare!” mi disse Mike, tirandomi da parte.


Dimmi!” speravo che non volesse parlarmi di sua cugina e, fortunatamente, non lo fece.


Domani andiamo a mangiare pranzo al bar di Karen! Ci ha invitato, solo tu ed io!” sembrava più un ordine che una richiesta.


Va bene... per che ora?” ero un po' disorientato... ma ormai avevo accettato!


Per l'una e mezza... ci andiamo direttamente da scuola!” disse, sorridente, “Mi raccomando non farmi aspettare!”


Ok...” avevo la confusione totale in testa.


Ragazzi! Iniziamo l'allenamento!” ci chiamò Fred. Li raggiungemmo ed iniziammo a giocare, anche se avevo la testa altrove.


(Lucia)


Perchè mi sono fata trascinare in questa situazione! È già da due ore che giriamo per negozi!pensai, mentre Betty mi trascinava dietro di sé per il braccio destro ed Ely dal sinistro...


Dai sorellina... non vorrai già smettere? Non hai ancora trovato l'abito!” mi ricordò Ely.


A dire la verità l'avevo trovato... ma voi avete detto che non andava bene!” rammentati loro. Al primo negozio che avevamo visitato c'era un delizioso abito lungo sotto il ginocchio verde pastello senza maniche... era accettabile, anche per quanto riguardava il prezzo... ma le mie due angiolette custodi mi avevano detto che era troppo largo! Io adoro gli abiti larghi!


Devi prenderne uno che ti faccia risaltare!” aveva detto Betty

Uno che faccia vedere a tutto come sei sexy!” continuò Ely


Così impari a chiedere aiuto a Betty ed Ely! Dovevi saperlo che andava a finire così!” mi dissi, in effetti... era ovvio!


OH guarda quello Lucia! Sarebbe perfetto!” disse Betty, indicando un abito per i miei gusti troppo corto e scollato!, “Provalo!” mi disse, porgendomelo e spingendomi nel camerino.


Ma sei impazzita! Non ci penso nemmeno! Uno è troppo corto, due è troppo scollato e tre..” reclamai, mostrandole il cartellino con il prezzo “... costa troppo!”


Sorellina... ma non ti sei portata la carta di credito che mamma ti ha detto di usare in caso di emergenze?” io annuii “Bene... questa è un emergenza! Ti servono almeno due vestiti! Non puoi averne uno solo... uno un po' più tradizionale, ed uno come questo! Non vorrai essere impreparata!” mi disse, con aria di rimprovero.


Ma, comunque, non posso mettere un vestito così... e se non fosse adatto?” chiesi, tentando di dissuaderle, ma purtroppo fu tutto fiato sprecato!


E per questo che devi comprarne due! Uno è sicuramente questo! Provalo avanti!” mi ordinò Betty, spingendomi dentro il camerino e tirando la tenda.


Mi arresi e lo infilai... in effetti mi calzava a pennello... ma era comunque troppo aderente, corto e scollato!


Wow.. Lucia stai benissimo! Questo è aggiudicato! Forza.. ora cerchiamo delle scarpe!” disse Betty, che, con Ely, stava cercando delle scarpe.


Ma ragazze...” inutile... non mi avevano sentito.


Il vestito mi piaceva. Un semplice tubino nero senza maniche. Mi arrivava ben al di sopra del ginocchio...


Non potei trattenere un risolino “Chissà che faccia farebbe Greg se mi vedesse con questo vestito?” mi pentii subito di aver pensato a lui! “No! No! No! Tu sta sera devi uscire con Johnnie! Greg non c'entra niente!” mi dissi.


Ely e Betty tornarono con in mano delle scarpe nere con laccetto alla caviglia e con un tacco vertiginosamente alto!


No! No! E poi no! Io non sono un equilibrista! Non cammino sui trampoli!” dissi, incrociando le braccia.


Lucia.. non pretenderai di indossare un paio di ballerine con un abito come quello! Ci vogliono i tacchi!” disse, quasi rassegnata Betty.


Lo so... ma non così' alti! Non ho in mente una cappanita al pronto soccorso! Non per sta sera!” dissi, non avevo intenzione di cedere!


Lucia.. ti prego... provale...” Betty ormai era esasperata! Non ce la faceva più!


Decisi di accontentarla... in fondo non ero poi tanto imbranata!


Va bene... forza passamele!” dissi, porgendo la mano per prendere le scarpe. Il volto di Betty si illuminò. “Grazie!” disse, porgendomele.


Sono certa che starai in equilibrio!” affermò, sicura, Ely. Speravo con tutto il cuore che avesse ragione.


Mi infilai i trampoli, e li trovai sorprendentemente stabile, e abbastanza comodi. Non trovai molta difficoltà nel camminare...


Visto? Che ti avevo detto? Ti stanno benissimo!” disse Betty.

Sembri una modella!” esclamò Ely, saltellando.


Dite?” non ne ero affatto convinta.


Sì, diciamo! Anche queste sono aggiudicate!” disse Ely, ormai non potevo fare più nulla, quando si metteva in testa una cosa doveva essere quella, e niente storie!


Andammo alla cassa e pagammo il vestito e le scarpe.


Ok.. ora serve un altro abito!” affermò Betty, mentre Ely annuiva. Come al solito nessuno chiedeva a me cosa pensassi! Come se non ci fossi!


Scusate... ci sarei anch'io... e non vedo necessità di un secondo abito! Uno è più che sufficiente!” ribadii, secca. Ormai erano le quattro e mezza, dovevamo tornare a casa!


Lucia... questo non è adatto per questa sera! Te ne serve uno che sia un po' più sobrio!” disse Betty, lasciando anche Ely un po' sorpresa, probabilmente nemmeno lei capiva questa frase, le interessava solo fare shopping, e pensava che anche a Betty importasse solo quello!


Ma cosa vuol dire?” dicemmo, all'unisono, io e mia sorella.


Lo capirete! Lo capirete!” disse, Betty, andando avanti e lasciandoci di sasso.


Ecco... in questo negozio troveremo di sicuro ciò che fa al caso tuo!” disse questa, trascinandoci all'interno.


Betty stava perlustrando tutti i vestiti del negozio in cerca di quello giusto, mentre Ely cercava una borsa da abbinare a quello che avevamo comprato prima.


Io ero immobile in un angolo a guardarle, incredula nel vedere mia sorella, la ragazza che odiava fare sport e sudare, fare una specie di decatlon tra le borse e le scarpe! Avrebbe fatto meno fatica a farlo per davvero, il decatlon!


Finalmente!” urlò Betty, facendomi quasi cadere dallo spavento “Provati questo!” disse, porgendomi un abito nero, di una lunghezza un po' più proponibile rispetto all'altro, con le maniche a tre quarti, “Ti andrà di sicuro bene... ma voglio una conferma!” disse, spingendomi, nuovamente, verso i camerini.


Questa volta non ebbi nulla da obbiettare, nemmeno quando mi passò degli stivaletti neri, che arrivavano a metà caviglia, con un po' di tacco. Uscii poco dopo.


No... quelle scarpe non vanno...” disse Betty “Prova queste!” disse porgendomene un altro paio, sempre nere. Le indossai. “Sì... queste vanno decisamente meglio! Tieni un momento queste...” disse, dandomi in mano due borsette, entrambe nere. Una aveva delle piccole catenelle appese, mentre l'altra aveva un motivo in strass neri.


Ok... quella” disse indicando la borsa con le piccole catene “la metterai con quel vestito e qualche gioiello. Mentre l'altra con il vestito preso prima... anche sulla spalline avevano un fili di strass!” disse, e mi mandò a cambiarmi. Lo shopping era finito!


Bene... mi raccomando sta sera metti il secondo abito che abbiamo preso... l'altro te lo dirò io quando! E non sgarrare!” mi raccomandò Betty. Non riuscivo a capire il perchè di quel consiglio, ma mi fidavo di lei.


Ok... allora ci vediamo domani a pranzo!” le dissi, salutandola.


Sì.. ciao e buona serata! Ciao Ely! È stato un piacere conoscerti!” disse, rivolta alla mia sorellina.

Ciao. Ha fatto molto piacere anche a me averti conosciuta!” disse, e con me si diresse verso l'uscita del centro commerciale.


Ormai mancava solo un'ora e mezza all'appuntamento. Dovevo solo prepararmi. Scelsi il secondo abito che avevo comprato quel pomeriggio ed Ely mi aiutò a truccarmi e nella scelta di gioielli.


Tra poco John sarebbe arrivato, ma, stanamene non ero affatto agitata.


CONTINUA...............................


Ok... anche questo è fatto^^ Ringrazio tutti i lettori e i commentatori^^

Spero che i prossimi capitoli vi piacciano^^

Baci da Sony92^^



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Capitolo 18
*** Capitolo 18: Appuntamenti, ricordi e spie... una tipica serata a Toronto! ***


Capitolo 18: Appuntamenti, ricordi e spie... una tipica serata a Toronto!


(Lucia)


“Ferma... ferma...eh... Bene! Sei perfetta Lucia!” disse Ely, dopo che ebbe finito di sistemarmi il trucco. “Ok! Puoi guardarti!” e mi fece cenno verso lo specchio.


Faticavo a credere che la ragazza riflessa fossi veramente io... i capelli erano tirati su, il trucco c'era, ma era leggero, orecchini e collana che riflettevano la luce... non sapevo che dire... Ely aveva appena fatto un miracolo!


“Wow... Ely...” lei mi interruppe. “Non dire altro! Ho già capito, non c'è di che!” disse, abbracciandomi, “l'unica cosa che puoi fare per ringraziarmi è promettermi che sta sera ti divertirai!” concluse, io annuii.


Driiiiiiiinnnnnn..... Driiiiiiiinnnnnn....[dovrebbe essere il campanello^^']


Sentii la nonna che andò ad aprire la porta... “Ciao... tu devi essere John... entra pure... Lucia scende tra poco!” la nonna sapeva come trattare gli ospiti, al contrario di mio padre!

Grazie signora...”


Lucia! È arrivato John! Sbrigati a scendere!” urlò la nonna.

Sì... scendo subito!” dissi, infilandomi le scarpe, speravo con tutto il cuore di non dover camminare troppo!


Pochi minuti dopo scesi dalle scale... John era abbastanza elegante, fui quasi delusa dal suo abbagliamento! Da come lo aveva descritto Mike lo avevo già immaginato vestito in modo elegante!


Sii sincera, almeno con te stessa! Tu avevi immaginato di uscire con Greg! Ammetti che hai accettato l'invito del damerino solo per vedere se a Greg dava fastidio!dovevo ammetterlo... era la pura verità... ma quando ormai volevo annullare l'invito avevo saputo che Greg usciva di nuovo con Stacy... e così decisi di uscire con John. E poi chi mi impediva di innamorarmi do lui!


Wow.. sei bellissima!” mi disse John, baciandomi la mano, con un fare decisamente antiquato... in un primo momento il suo attaccamento alle tradizioni mi aveva fatto piacere, ma ora iniziava a darmi sui nervi!


Mmhh... grazie... allora andiamo!” dissi, non vedevo l'ora di uscire... magari il ristorante mi sarebbe piaciuto!


Certo! Buona sera signora! Prometto che la riporterò a casa per le dieci!” disse alla nonna, poi si rivolse ad Ely “Ciao Ely!”

Ciao! Mi raccomando... tratta bene mia sorella!” disse, con aria un po' minacciosa.

Prometto!” detto ciò uscimmo.

Ciao nonna. Ciao Ely.” ebbi appena il tempo di salutarle.


Salii sull'auto di John, una BMW blu.


Allora... si può sapere dove hai intenzione di portarmi oppure no?” gli chiesi per interrompere il silenzio che si era creato.


Ti porterò al ristorante Italiano più famoso della città!” disse, entusiasta di vedere la mia espressione.


Ero sbalordita! Non avrei mai pensato che conoscesse la mia passione per la cucina italiana! Ovviamente Mike ci aveva messo lo zampino! Altro che adorabile cugino in qual momento! Lo avrei ucciso di nuovo! Ma non sapeva proprio stare zitto!


Wow... adoro la cucina italiana!” dissi, cercando di sembrare impaziente, anche se, in realtà, non ne avevo nessuna voglia!


Lo so... me lo ha detto Greg!” Cosa... avevo sentito bene! Greg gli aveva detto che adoravo la cucina italiana! Ma allora qualcosa di me lo ricordava!


Scusa... ho capito bene... hai detto Greg?” chiesi, per avere la conferma delle sua parole.


Sì, Greg. Ti ricordi il giorno che sei arrivata alla mensa servivano i bucatini all'amatriciana! E Greg ha detto “Questi Lucia come arriva li divora! Adora in modo spropositato la cucina italiana!, ed io ho voluto credergli! Ho fatto male?” mi chiese, probabilmente voleva una conferma. Come se la parola di Greg non fosse una fonte sicura!


No... io adoro i piatti italiani!” sorrisi, ma non per il pensiero gentile che aveva avuto John, ma per il fatto che Greg ricordasse ancora i miei piatti preferiti! Ma io... io ricordavo ancora i suoi gusti? Ci pensai un momento... certo! Lui adorava la pizza con i peperoni, il prosciutto ed il formaggio! Gli piaceva da matti!


Probabilmente stavo continuando a sorridere, perchè John mi stava fissando. “Che fai? Non guardi la strada?” gli chiesi, con il terrore che potessimo schiantarci contro un'altra macchina.


Lucia... ma stai bene? Guarda che siamo già nel parcheggio del ristorante!” disse, indicando l'esterno.


Mi dispiace Ely ma non potrò mantenere la promessa di divertirmi stasera... sono stata solo per venti minuti con lui e per quindici di questi ho pensato a Greg! Chissà cosa starà facendo in questo momento! Magari è con Stacy!dovevo metterla!


Allora? Entriamo?” disse John, scendendo dalla macchina e venendo ad aprirmi la portiera.”Signorina.”

Grazie... “ odiavo chi era così taccato alle tradizioni! “Pronto! Siamo nel ventunesimo secolo, e la donna si è evoluta in caso non tene fossi accorto! La signorina qui sapeva aprirsela da sola la portiera!pensai seccata, ma continuavo a sorridere.


Entrammo nel ristorante... meno male che aveva detto che il locale non era elegante! Forse l'ambiente era un po' rustico.. ma io adoravo i posti così! Questa, di sicuro, non era farina del sacco di John! Lui nemmeno mi conosceva! Quindi qualcuno lo aveva di sicuro informato sui miei gusti! Forse di nuovo Greg?


Buona sera... i signori hanno prenotato?” chiese il cameriere.


Sì! Tavolo per due a nome Glamour!” il cameriere controllò e ci portò al tavolo, forse il migliore del locale, proprio accanto alla finestra che dava sulla città! Anche se, purtroppo, non riuscivo a sentirmi completamente felice.


Il cameriere ci porse i menù... optai per i soliti bucatini... mentre John ordino una carbonara.


Ormai erano le otto e mezza, e la cena procedeva abbastanza bene, cioè lui parlava, ma io avevo la testa in tutt'altro luogo. I suoi discorsi non mi interessavano... cosa mi importava se il suo cavalo aveva vinto la corsa? Di sicuro non ci sapeva molto fare con le ragazze!


Lucia... sono quasi le nove... che dici, andiamo a prendere un gelato?” mi chiese, finalmente terminando il suo lunghissimo monologo.


Certo!” sorrisi. Quando arrivò il conti, feci per prendere il portafoglio e pagare almeno metà, ma lui mi bloccò...


Non ci pensare nemmeno! Offro io!” disse, mettendo un paio di banconote sul piatto. Mi scostò la sedia per farmi alzare. “Ancora con sti modi da damerino... ma non la smette mai!pensai.


Mi aprì la portiera e, dopo che salì in macchina, si diresse verso la gelateria più vicina.


Ok...” guardò l'orologio “Santo cielo! Dobbiamo sbrigarci! Se no non riusciremo ad arrivare a casa tua per le dieci!” disse, sbrigandosi ad aprirmi la portiera.


Nota per me... in futuro rifiutare qualunque invito da parte di John!mi appuntai mentalmente.


Buona sera! Che cosa desiderate?” ci chiese la ragazza dietro il bancone.


Buona sera... io vorrei un cono con cioccolato e crema.” disse lui. “Alla faccia della dieta d'atleta!pensai.


Io un cono con fragola e limone, per favore.” dissi.


Certo...” li preparò “Ecco a voi. Potete pagare alla ragazza laggiù!” ci disse, ed iniziò a servire gli altri clienti.


Come prima tentai almeno di pagare il mio gelato, ma John me lo impedì, e, finito di mangiare, tornammo in macchina.


Erano quasi le dieci, e mi trovavo davanti alla porta di casa... John si avvicinò per baciarmi, ma questa volta lo bloccai.


Mi dispiace John... ma non posso...” dissi, con un fili di voce.


Come non puoi... lo hai fatto altre volte!” sorrise, confuso.


Lo so... ma non posso più... questa sera ho capito una cosa importante... e parte di questa è che non è più il caso di uscire insieme. Mi dispiace...” avevo le lacrime agli occhi, avevo paura della reazione, che, stranamente non arrivò.


Lucia... a te piace Greg... non è vero?” mi chiese, prendendomi di sorpresa.


Sì...” dissi, la mia voce era quasi un sussurro.


Be'... allora che aspetto a dirgli ciò che provi?” sorrise, non sembrava molto dispiaciuto.


Adesso lui esce con Stacy... e di sicuro preferisce stare con lei che con me!” ero rassegnata, non c'erano possibilità!


Lucia... scusa, ma tu non sei una delle medie più alte nella tua classe?” io annuii “E allora, visto che capisci le cose così in fretta, come hai fatto a non capire che Greg è uscito con Stacy solo perchè tu hai accettato di uscire con me?” ero scoccata!


Ma..” cercai di replicare, ma fui interrotta “Con i se e con i ma non si conquistano i ragazzi!” disse, sorridendo “Farò ciò che posso per aiutarti! Non preoccuparti non me la sono presa!” continuò a sorridere, mi salutò e se ne andò.


Entrai in casa, non ci capivo più niente.


Ciao Lulu! Allora com'è andata?” mi chiese Ely, che si era precipitata giù dalle scale.


Bene... ma non credo che usciremo ancora insieme...” dissi, salendo in camera, non avevo voglia di parlarne, non in quel momento. Mi cambiai a mi misi a letto, anche se non riuscii a prendere sonno.


(Greg)


Erano quasi le sette... tra poco Glamour sarebbe andato a prendere Lucia...


Basta Wilson! Devi smettere di pensarci!” mi dissi, anche se non riuscivo a farlo. Sentii la porta della camera aprirsi. Non temevo che fosse Holly quel giorno... era sciocca, ma non tanto da saltarmi addosso quando mio padre era a casa! Fortunatamente non era lei.


Figliolo... va tutto bene?” mio padre era tornato a casa quel pomeriggio, e mi aveva visto stranamente triste.


Sì papà... tutto bene... non è il caso che ti preoccupi!” mi sforzai di sorridere, ma papà mi conosceva meglio di chiunque altro.


Se lo dici tu... ho sentito che ti vedi di nuovo con Stacy... non per offenderla ma non mi sembra il tipo di ragazza giusta per te! Sembra troppo... troppo... hai capito quello che voglio dire no?” io annuii, sapevo quanto lo imbarazzasse parlare di queste cose.


A quanto pare i Wilson, anche se contro la loro volontà, stanno sempre con ragazze così! Io con Stacy e tu con Holly” pensai,,, in effetti, però mio padre ebbe più fortuna... riuscì a dichiararsi alla donna che amava, io invece me l'ero fatta scappare!


Greg... perchè stai solo in camera tua? Perchè non vieni di sotto a vedere un film con me ed Holly?” ecco... come al solito... spariva per un paio di settimane e voleva passare un po' di tempo con me! Ed il motivo era semplice... lui diceva sempre “Abbiamo poco tempo da trascorrere insieme... tra poco tu andrai al college e ti vedrò ancora meno di quanto non lo faccia adesso!”


No grazie papà... preferisco stare un po' da solo...” cercai di non sembrare troppo triste.


Va bene... ma se cambi idea siamo in salotto.” detto questo se ne andò.


Bene Greg... ora che sei solo puoi continuare a deprimerti da solo, oppure chiami Mike e ti decidi a chiedere consiglio anche a lui! Di sicuro potrebbe aiutarti. Lui e Karen ti conoscono bene!” mi dissi... dovevo fare qualcosa... non potevo stare lì a deprimermi per tutta la vita! Decisi di chiamare Mike...


Tuuuuuuutu.... tuuuuuutu..... Il numero selezionato potrebbe essere spento o non raggiungibile... la invitiamo a richiamare più tardi...


Cos'è questa novità!... da quando in qua Mike tiene il telefono spento!” pensai, in effetti, da quanto lo aveva comprato, penso che quel cellulare non sia mai stato spento, tranne forse quando era scarico, ma non pensavo che lo facesse scaricare così tanto!


Proviamo con Karen allora... di sicuro lei non avrà il telefono spento!


Ripresi il telefono e la chiamai...


Tuuuuutu..... tuuuuuutu..... Pronto?


Per fortuna aveva risposto!


“Ciao Karen... sono Greg... senti non è che ci possiamo vedere? Ti dovrei parlare!” dissi, sperando in una sua risposta positiva


Certo! Va bene al parco?


“Perfetto! Tra dieci minuti va bene?” chiesi


Sì. ci vediamo ciao e riagganciò. Finalmente! Lei di sicuro avrebbe potuto aiutarmi!


Ciao papà... io esco!” dissi, e senza aspettare la sua risposta passai la porta.


Karen era già al parco quando arrivai. Mi salutò e mi fece cenno di sedere sulla panchina dov'era già seduta lei.


Allora... cos'hai combinato questa volta? Mike mi ha detto che esci di nuovo con la vipera!” disse Karen, con aria di rimprovero, anzi no... era un rimprovero bello e buono!


Sei cortesemente pregata di non chiamare vipera la mia ragazza!” dissi, con aria da finto offeso, in effetti ero stato io il primo a chiamarla vipera!


Guarda che tutti dicono che lo è!” si alzò “E poi sono sicura che tu ci esci insieme solo perchè Lucia esce con John! E non fare quella faccia! Ho anch'io le mie fonti!” fece l'occhiolino. Era ovvio chi fosse la sua fonte...


Mike parla sempre troppo!” dissi, seccato. Ma lei fece segno di no con la testa “Eh no caro mio! Mike non c'entra niente! Dovresti saperlo che gli uomini in fatto di sentimenti non ci capiscono nulla! È stata Betty a dirmelo! È davvero una ragazza simpatica!” disse, sorridendo.


Non credevo alle mie orecchie... Betty... ma non si erano sempre odiate quelle due? Magari avevano fatto pace!


Be'... allora capisco il perchè quei due stanno così bene insieme!” disse, ironico, “Comunque non è per quello che sto di nuovo con Stacy... ci esco perchè mi va e basta!”


Certo... ed è per quello che sabato mattina sei venuto da me emi hai detto che eri innamorato di Lucia? O ricordo male?” disse, ridendo, mentre io arrossivo.. non potevo negare,m era la pura verità!


Hai ragione e lo sai bene! Ma che posso fare? Dimmi... qualunque ragazza che esce con Glamour ne rimane folgorata! Quindi che probabilità ho?” chiesi, sperando in una risposta.


Guarda... sono quasi le nove e mezzo... accidenti se vola il tempo! Ne parliamo domani a pranzo! Mike te lo ha detto... vero?” chiese, prendendo la borsa.


Sì. Forse hai ragione... è meglio dormirci su. Ci vediamo domani... ciao!” disse, ricambiò il saluto e si diresse verso casa, e lo stesso feci anch'io.


Arrivato a casa andai subito in camera, mi misi il pigiama ed andai a letto. Chissà se l'appuntamento di Lucia era finito?


(Mike)


Ma chi me lo ha fatto fare di stare qui!” pensai, mentre stavo accucciato dietro ad un cespuglio a casa della nonna... “Tutta colpa di Betty!” pensai...


Nel pomeriggio mi aveva chiamato...


Ciao cucciolo...” aveva detto “... ho un favore da chiederti!” e da lì avrei già dovuto avere dei sospetti! Quando usava quel tono per chiedermi un favore dovevo preoccuparmi!


Dimmi piccola.” le parole peggiori da usare in quel momento!


Dovresti spiare Lucia questa sera. Karen ed io peniamo sia un modo per migliorare il piano!”disse.


Va bene... “ ebbi appena il tempo di dire prima che Betty mi interrompesse “Grazie cucciolo! Ti amo! Ci vediamo domani! Ciao!” disse, e poi riagganciò.


Ed ora io dovevo stare dietro a quei due invece di stare a casa a guardarmi la partita! Non era il caso di piangere sul latte versato ormai!


Avevo momentaneamente spento il cellulare, anche se odiavo farlo! Ecco.. era arrivato... ed era entrato.. potevo riaccenderlo. Una chiamata persa... era Greg, lo avrei richiamato più tardi!


Bbbbbrrrrrrriiiiippppp...... bbbbbbbbrrrrrrriiiiiiippppp [La suoneria di Mike^^']


“Pronto?”


Mike... sono Karen, tra un po' vedrò Greg, mi vorrà di sicuro parlare de Lucia. Cosa devo fare?


“Tu cerca di non dire troppo... cerca di scoprire il perchè è uscito con Stacy, e digli che ne pareremmo tutti insieme domani a pranzo. Scusa ma ora devo riattaccare. John e appena uscito di casa. Ciao.”


Ok... ciao! E riattaccò.


Dovevo sbrigarmi a raggiungere la mia macchina... altrimenti li avrei persi.


Santo cielo! Ma questo è il “Ristorante da Luigi”! Cos'è le vuole chiedere la mano? Questo non è il luogo adatto per un primo appuntamento!” pensai, vedendo il ristorante.


Io e Betty eravamo andati al cinema e poi in pizzeria! Avevo in mente di portarla in quel posto... ma solo quando avessi voluto chiederle di sposarla! Cioè tra un bel po' di tempo!


Mi era appena arrivato un messaggio


Ciao:)... va ttt bn?

J e L sn al rist?

Baci:)


Era Betty... di sicuro si era preoccupata perchè non gli aveva più fatto sapere niente.


Ciao:) sì sì ttt bn!:)

Sn davanti al rist:)

Ti fcc sapere dopo:)

Baci


Erano quasi le nove quando uscirono dal ristorante... li seguii... erano entrati in gelateria.


Ma allora sta cercando proprio di conquistarla!” pensai, solo le ragazze che gli piacevano davvero le portava in gelateria.


Di nuovo un messaggio:


Qlk novità?:)

Dv sn?


Di nuovo Betty... ma perchè era tanto agitata?


Sn in gelateria:)

Ma perchè sei così agitata?


La risposta non tardò ad arrivare... in effetti era ovvio.


Greg è distrutto...

Avevamo ragione... ha ricominciato ad uscire con Stacy solo x dare fastidio a Lucia...

Speriamo ke le cose si riaggiustino!:)

Baci amore:)


Povera Betty... era davvero dispiaciuta per Lucia e Greg! Ma chi non lo sarebbe stato?


John e Lucia uscirono dalla gelateria e si diressero verso la casa della nonna, finalmente. Restarono un po' di tempo davanti alla porta, poi lui se ne andò e lei entrò.


Decisi di aspettare un momento e di parlare con John.


Ehi John... allora tutto bene sta sera?” gli chiesi.


Sì... ma non credo che ce ne sarà una seconda... non sono proprio ciò che Lucia cerca in un ragazzo!” disse, un po' triste.


Come non sei ciò che Lucia cerca in un ragazzo? Cosa c'è che non va?” chiesi, incuriosito.


Per essere franco... non sono Greg! Ecco il problema!” disse, rassegnato all'ormai ovvia evidenza.


Ah... mi dispiace... “ anche se in realtà non mi dispiaceva affatto, solo un cieco non avrebbe visto ciò che quei due provavano!


Eh sì... va be'... ci vediamo domani! Ciao!” e se ne andò.


Tornai a casa e mi misi a letto... ero stanco morto! Fare la spia aveva il suo prezzo, anche se avevo scoperto una cosa davvero interessante! Betty e Karen sarebbero state felici di sapere quella bella novità!


CONTINUA..................................................


Ciao a tutti^^ spero che il Chappy vi sia piacuito!^^

Per Greg stavo pensando a Robert Pattison, anche se non ha i capelli neri^^', mentre per Mike pensavo a Kevin Jonas, per Betty Milye Cirius e per Lucia l'attrice che ha fatto Rosalie nel film di Twilight^^ questo è per rispondere ad una richiesta che mi è stata fatta^^

Commentate numerosi^^

Bacioni da Sony92^^






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Capitolo 19
*** Capitolo 19: Pranzo! ***


Capitolo 19: Pranzo!


(Lucia)


Era ormai ora di pranzo e stavo aspettando Betty al centro commerciale.


“Ciao Lucia... scusa il ritardo!” disse, affannata, probabilmente aveva corso, anche se con le scarpe che indossava dubitavo potesse andare tanto veloce!


“Non preoccuparti! Non sono qui da molto!” dissi.


“Ah... ok! Allora andiamo a pranzo?” disse Betty, trascinandomi in un bar, come al solito!


“Buongiorno signorine. Tavolo per due?” chiese la signora dietro il bancone


“Sì. Grazie.” rispose Betty, e la signora ci indicò il tavolo. Poco dopo prese le nostre ordinazioni.


“Allora Betty... perchè hai voluto vedermi oggi? Qualche novità sulla festa?” chiesi, non sapevo il motivo di quell'invito, ma speravo vivamente non mi facesse domande sull'appuntamento della sera prima.


“Oh.... sì! La festa è sabato sera... e stavo pensando che mio fratello deve essere stanco di vedere persone in divisa sportiva! Quindi stavo pensando di organizzarla come una specie di ballo scolastico! Tu che ne pensi?”


Fantastico! L'unica cosa che mi poteva attirare del ballo ora era stata cambiata! Però.. l'idea di un ballo tradizionale mi attirava. Forse davvero suo fratello era stanco di vedere gente con la tuta!


“Sì... è una bella idea! Ma... come hai intenzione di organizzarlo?” chiesi, ero curiosa... con l'idea della festa a tema eravamo arrivate a buon punto con l'organizzazione, e potevo dare una mano... ma con un vero ballo?! Non ne sapevo nulla!


“Come abbiamo intenzione di organizzarlo... vuoi dire! Non penserai mica di poterti tirare fuori da questa storia così facilmente!” rise, in effetti ero stata un ingenua a credere di poter lasciar perdere! “Ti ricordi il vestito che hai comprato ieri?”


“Quale? Quello che mi avete costretta a comprare... o quello che ho messo ieri sera?” chiesi, ironica, si riferiva ovviamente al primo. In quel momento mi irrigidii... mi resi conto di averle ricordato dell'appuntamento!


“A proposito.... com'è andato?” [NdA: Come si non lo sapesse già ^-*] mi chiese... il mio incubo peggiore si stava avverando... non avevo alcuna voglia di parlarne.


“Non è andato male... ma non credo che usciremo di nuovo insieme... sai com'è... mi sono resa conto che non è il mio tipo...” il mio pensiero volò subito a Greg... “Chissà se lui prova per me lo stesso che provo io per lui?


E.... per curiosità... chi sarebbe il tuo tipo?” mi chiese, avvicinandomisi con la sedia.


Be'... vediamo...” ci pensai un po' su, non dovevo farle capire che il ragazzo ideali lo avevo già in mente, “... per prima cosa deve essere di questo secolo! Va bene aprirmi la porta una volta ogni tanto... ma non sempre. Poi non deve portarmi in ristoranti troppo cari! Non al primo appuntamento almeno!” dissi, facendo scoppiare a ridere Betty.


È tipico di John esagerare!” disse, continuando a ridere, sembrava che stesse per cadere dalla sedia. Tornò seria “Ma io intendevo anche l'aspetto fisico... e poi ammettiamolo ora tu ti lamenti del fatto che lui abbia fatto il gentil uomo... ma se si fosse comportato in un altro modo ti saresti lamentata che non l'ha fatto! Noi ragazze alle volte siamo un po' strane!” disse. In effetti era vero... se non mi avesse aperto la portiera probabilmente mi sarei arrabbiata lo stesso!


Ci mettemmo nuovamente a ridere. “Hai ragione!” cercai di tornare seria “Per quanto riguarda l'aspetto fisico... magari alto, con i capelli neri... gli occhi preferibilmente chiari...” mi morsi la lingua all'astante... avevo detto troppo!


Lucia... sai che la descrizione del tuo ragazzo ideale è simile, molto simile, a quella di Greg! Che coincidenza!” non capivo se lo faceva apposta o era davvero sorpresa... ma una cosa era certa... dovevo immediatamente cambiare discorso!


Tornando alla festa...” mi guardò, non sembrava molto felice dell'improvviso cambiamento del discorso, “... cosa c'entra il vestito che ho comprato ieri?” ero ancora un po' confusa da quella cosa, non capivo più nulla.


Facile!” disse sorridendo “Lo devi indossare! E dovresti anche trovarti un cavaliere! Non vorrai venirci da sola?” disse, dandomi una leggera gomitata, “Magari Greg ti ci porta volentieri! Stacy ha già detto che non ci viene! Oppure c'è John... anche se non uscite più insieme non vuole dire che non potete venirci da amici!” disse, sempre sorridendo.


Be'... con Greg non parlo... perciò credo che chiederò a John di accompagnarmi!” sorrisi amaramente. In realtà avrei anche fatto volentieri pace con Greg, ma purtroppo lui stava con Stacy. Ma se ciò che John aveva detto la sera prima era vero... l'avrebbe lasciata. No era inutile farsi delle illusioni!


Cosa?! Tu e Greg non avete ancora fatto pace? Ma cosa aspettate?” non sembrava molto sorpresa dal fatto che ancora non ci parlassimo, ovviamente perchè le avevo parlato di questo solo il giorno prima!


Be'... sai com'è... non ho avuto occasioni di scusarmi!” “Bugiarda! Hai avuto delle possibilità! Greg è addirittura venuto a chiederti scusa, ma tu non l'hai voluto vedere!non volevo vederlo... era venuto il lunedì successivo a quello del litigio, ma non l'ho voluto vedere... anche se avrei voluto farlo.


Be'... vedrai che tutto si risolverà!” sorrise. Ero felice di aver trovato un'amica in Betty. In quel momento ringraziai il cielo che Mike avesse scelto proprio lei come fidanzata!


Grazie Betty... sei una vera amica!” ero quasi commossa, un po' per la sensibilità di Betty, ma anche triste perchè pensavo a Greg e se saremmo, almeno, riusciti a rimanere amici.


Oh oh sono lacrime quelle che vedo scendere? Su su non fare così!” mi porse un fazzoletto “Vedrai che Greg farà i salti mortali quando gli dirai quello che provi per lui!” disse.


Rimasi intontita per un momento. Come? Lei sapeva? “Ma...ma.. come...” balbettai, non riuscivo a finire la frase, per fortuna lei capì ciò che volevo dirle.


Come facevo a saperlo? Avrei dovuto essere cieca per non vedere il modo in cui guardavi Greg!” disse sorridendo “Che poi è lo stesso modo in cui lui guardava te!” aggiunse.


Non potevo credere alle mie orecchie! Allora John aveva ragione... sorrisi, ma decisi di non esultare prima del tempo! “Grazie Betty... ma credo che alla festa ci verrò con John...” ormai avevo deciso.


Certo... speriamo allora che Greg non lo uccida prima durante gli allenamenti!” sorrise alla mia espressione confusa... cosa significava?


Ah... è vero tu non lo sapevi... è da sabato che Greg tenta di uccidere John con i placcaggi! Mike pensava che fosse arrabbiato per qualcosa... i ragazzi non capiscono nulla di sentimenti! Mentre Karen ed io abbiamo subito pensato che fosse geloso! E a quanto pare...” mi guardava. Ero più rossa di un pomodoro!


Be'... forse gli da un po' fastidio vedere una sua vecchia amica uscire con un altro... forse mi considera una sorella. Semplice gelosia fraterna!” cercai di trovare una spiegazione... a dire il vero non parlavo con Betty, stavo solo pensando ad alta voce.


Speriamo di no allora.” sorrise. “Sì...” risposi.


Finimmo di magiare e andammo a fare un giro per i negozi, ma non riuscivo a togliermi dalla testa Greg... chissà cosa provava lui!


(Greg)



“Ciao Greg!” mi accolse Mike, già davanti al bar con Karen, “Come mai tutto questo ritardo?” mi chiese quest'ultima. “Ho avuto un piccolo contrattempo...”


Mike e Karen sgranarono gli occhi “Non c'entra mica Holly?” ,mi chiese, furioso.

“No... c'è mio padre! Quindi per il momento non sono raggiungibile per lei! Non è una cima... ma non è così scema da saltarmi addosso quando c'è lui!” risposi, e le loro espressioni si rilassarono.


“Allora... vogliamo entrare? Ho una fame...” disse Mike, massaggiandosi la pancia, e tutti e tre entrammo nel bar.


“Salve ragazzi! Cosa vi posso portare? Karen ti fermi con loro?” lei annui, e poi ordinammo, anche se non avevo molta fame... stavo ancora pensando all'appuntamento che Lucia e Glamour avevano avuto la sera precedente.


“Greg... noi ti dobbiamo parlare...” iniziò Karen... non mi piaceva quando usava quel tono, non prometteva niente di buono!


“Ditemi tutto!” mi pentii all'istante di quelle parole, probabilmente volevano continuare il discorso che avevamo lasciato in sospeso le sera prima io e Karen, ed era l'ultima cosa che avrei voluto.


“Greg... non vorrei essere io a dirti certe cose... ma ho parlato con Lucia stamattina a scuola... mi dispiace... ma ha detto che il suo appuntamento con John è andato benissimo... ha detto che crede di essere innamorata!” disse, serio, Mike. Non ci potevo credere! In quel momento sentii il cuore smettere di battere... pensavo di morire! Comunque cercai di non darlo a vedere “A sì... bene... sono felice per loro!” dissi, non molto convinto delle mie parole.


“Forza Greg...” cercò di consolarmi Karen “ Vedrai che non durerà molto... vero Mike?” si rivolse a lui in tono stranamente duro... non era da lei. “Certo! Sai com'è... potrebbero sempre sposarsi, avere dei figli, e poi, tra una ventina d'anni, scoprire di non essere fatti l'uno per l'altra e lasciarsi! Capita ogni giorno! Sa come si dice “Oggigiorno ci sono più divorzi che matrimoni!” e, chi impedisce che capiti anche a loro?”


Ok... non mi aiutava dicendo così... aveva la solita finezza di un elefante in un negozio di cristalleria! Karen sembrava volerlo uccidere... stano, di solito andavano d'accordo... cos'era successo quel giorno? Prima di tutto Mike sembra improvvisamente impazzito e cerca di farmi morire d'infarto; secondo Karen sembrava essere diventata una furia e voleva ucciderlo... il mondo era per caso impazzito?


“Ragazzi... mi avete detto di pranzare qui solo per parlare di quei due... e anche per qualcos'altro?” chiesi, il discorso iniziava a darmi fastidio, non mi andava di sapere di quanto Lucia e quello stessero bene insieme!


“Forza Greggy! Non mi dirai che sei geloso... vero? Su dai stai con Stacy! Stacy Logan! Nessuna ragazza può reggere il confronto con lei! Nemmeno Lucia! Con rispetto parlando, e pur sempre mia cugina, è una bella ragazza anche lei, ma non c'è paragone con Stacy!”


Ok... d'accordo... qui le cose erano due: primo: era tutto un incubo e non stava succedendo veramente, Mike che loda Stacy? Roba dell'altro mondo!

Secondo: Mike era completamente impazzito! Forse giocare a football gli aveva fatto male, troppi botti sulla testa! La più probabile era la seconda!


“Ma... Mike! Che dici!” lo rimproverò Karen, visibilmente arrabbiata, “Sei diventato pazzo!” continuò. “Sono d'accordo! O è questo o Mike è stato sostituito con un androide! Poteva essere la soluzione dell'enigma!” pensai sorrisi a quel pensiero. Comunque chiunque avesse progettato il robot aveva sbagliato completamente la personalità! Mike non avrebbe mai fatto dei complimenti a Stracy, nemmeno sotto tortura!


No che non sono pazzo!” disse, un po' offeso, “Comunque... sabato sera c'è la festa per il ritorno di Ted!” guardò per un momento Karen, le sue guance si stavano leggermente arrossando, “Oh... Karen cara... non sapevi che il carissimo Ted torna in città sabato?” dalla sua espressione si capiva che lo avrebbe voluto uccidere volentieri!lei aveva sempre avuto un debole per Ted, anche se non lo aveva mai ammesso lo si capiva da come si comportava anche solo se si parlava di lui!

Comunque la festa doveva essere in divisa... ma Betty ha cambiato tutto all'ultimo minuto, per cui ora è diventato un ballo in piena regola! Quindi niente tute, solo camicia, vestiti, trucco, scarpe col tacco e, per le ragazze un cavaliere, mentre per i ragazzi una dama!” disse soddisfatto.


Per il vestito, il trucco e le scarpe non c'è problema... ma per il cavaliere? Dove lo trovo?” disse Karen, non molto preoccupata. “Be'... se non trovi un altro potresti chiederlo a Greg!” si vedeva che Karen lo avrebbe ucciso in quel momento, ma a me non sembrava una cattiva idea!


Sì dai Karen! Che c'è di male!” dissi, lei mi incenerì con lo sguardo, ma poi si arrese “Va bene! Vieni a prendermi alle sette! Né fiori, né nulla di simile, chiaro!” disse, rabbiosa.


Ormai avevamo finito di pranzare. Io andai a casa, mentre Mike rimase con Karen. Li salutai e mi incamminai. Dovevo riflettere, e per farlo dovevo essere da solo!


CONTINUA......................


Ciao a tutti^^ di sicuro in questo chappy Mike vi sarà sembrato un po' odioso, ma fa tutto parte di un suo piano^?^ e non preoccupatevi per Karen, per lei ho in mente progetti diversi^^

Spero che vi sia piaciuto^^

Commentate^^ Bacioni Sony92^^








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Capitolo 20
*** Capitolo 20: Ricordi... ***


Ciao a tutti^^ di sicuro chi ha letto il capitolo precedente avrò pensato che io sia andata completamente fuori di testa nello scrivere quelle cosa ( un po' avete ragione^^) ma in realtà è stato un piano architettato da Mike^^ e una piccola storia di Karen^^. Buona lettura^^


Capitolo 20: Ricordi...


(Karen)


“Mike... ma come ti è saltato in mente di dire quelle cose, che poi sarebbero pure bugie, a Greg?” gli chiesi, e lei sorrise, in modo quasi maligno. “Be'... se lui è davvero innamorato come mi hai detto... farà di sicuro qualcosa... e, io credo, che il momento più opportuno sia proprio la festa di sabato!” disse, assumendo l'aspetto del cattivo [NdA: a mo' di quello che sulla poltrona di pelle accarezzano il gatto bianco, solo senza gatto^^]


“Sarà... però hai visto che faccia ha fatto! Sei stato troppo cattivo... non dovevi dirgli quelle cosa!” gli dissi. Era la pura e semplice verità! Greg non si meritava un trattamento simile.


In quel momento arrivò Betty di corsa ed affannata. “Ciao ragazzi... com'è andata con Greg?” chiese, presi io la parola prima che potesse farlo Mike “Il tuo ragazzo ha detto a Greg che Lucia e John stanno insieme!” dossi, secca, un conto era cercare di farlo ingelosire, un altro quello di sbattergli in faccia un bugia così dura!


Betty si imbestialì... “COS'HAI FATTO!!! ed è così che speri che si mettano insieme? Dicendogli che lei sta con un altro? Hai le idee un po' confuse!” gli disse, ed io ero perfettamente d'accordo con lei!


“Ragazze... ragazze... state calme! Il vostro Mike ha tutta la situazione sotto controllo! Vedrete che, se tutto va secondo i miei piani, entro sabato sera quei due saranno una coppia!” disse, molto, forse troppo, sicuro di sé.


“E, scusa genio come vorresti fare avvenire tutta la faccenda?” chiesi, avevo bisogno di sapere cosa avesse in mente. “Come scusa?” fece il finto tonto!

“Oh.. Pronto? Ci sei? Greg porterà me al ballo!” lui annui, sembrava non capire il mio ragionamento. “E allora?” chiese, di nuovo con l'aria da scemo, non capivo se lo era o lo faceva, speravo lo facesse!

“E allora Lucia non solo se la prenderà a morte con lui per avermelo chiesto... ma si arrabbierà anche con me!”

“E poi lei con John ha detto che non viene al ballo!” aggiunse Betty, e Mike si incupì.


“Come non viene al ballo con John... e allora con chi ci va?” chiese, ansioso di sapere la risposta, che non tardò ad arrivare.


“Ecco... vedi al centro commerciale abbiamo incontrato una persona...Ibañez...” il volto di Mike, come pure il mio, si contrasse in una smorfia! “Quindi Lucia, mia cugina, verrà al ballo con quello?!” tuonò Mike, avevo dimenticato quanto facesse paura quando si arrabbiava!


Mike... calmati!” lo pregò Betty, ma lui non sentiva ragioni, era fuori di sé dalla rabbia. “Calmarmi! E come possa stare calmo scusa? Quello non è affidabile! E voi due lo sapete bene!” ringhiò, la sua voce quasi faceva tremare le pareti del bar!


Mike... ok... lo so che ora sei arrabbiato...” cercai di calmarlo “Ma forse c'è un lato positivo in questo!” mi fulminò con lo sguardo... ma non disse nulla così continuai “Se Greg vede Lucia al ballo con lui... di sicuro interverrà prima che accada l'irreparabile... non trovi?” a quest'ipotesi si calmò un poco, e così facemmo anche io e Betty.


Di sicuro Greg non avrebbe mai e poi mai permesso a qualcuno di fare del male alla ragazza di cui era innamorato!


Ok... ma in caso non accadesse Betty ed io li terremo sempre d'occhio... con lui non si sa mai!” disse, secco lui... era ancora arrabbiato, ma molto meno rispetto a prima.”Ma scusa... perchè non hai provato a fermarla?” chiese, il più calmo possibile, a Betty. “Ci ho provato... ma a voi Smith quando vi mettete in testa una cosa nessuno vi può far cambiare idea, lei nemmeno mi ascoltava! In questo siete uguali!” disse, un po' tra l'arrabbiata e un po' tra la rassegnata. Probabilmente stava con lui da tanto tempo che si era abituata a quell'atteggiamento.


Mi sorprendevano sempre... dire che se una qualunque persona li avesse visti da fuori sembravano una coppia perfetta, che andava d'amore e d'accordo... la tipica coppia del liceo, del tipo “Il capitano di football e la bella senza cervello”. Ma chi li conosceva bene sapeva che Mike era uno dei più bravi della classe, e non avrebbe avuto problemi per entrare in un buon college, e lo stesso valeva per Betty, che non era affatto senza cervello, tutt'altro! Lo aveva e lo usava anche molto bene!


Sì... in effetti hai ragione... ma le hai detto che Stacy alla festa non c'è, vero?” chiese Mike, probabilmente voleva essere sicuro che non avesse dimenticati nulla, anche se questo faceva molto arrabbiare Betty!


Mike... allora mi prendi per una stupida! Certo che l'ho fatto, ma ha detto comunque che non avrebbe chiesto a Greg di accompagnarla! È fatta di coccio, come te!” era molto arrabbiata, sembrava volesse esplodere da un momento all'altro!


No piccola...” disse, molto più spaventato di me, non credevo che Betty gli facesse così paura... “Scusa... solo che non capisco perchè ha accettato l'invito di Ibañez!” continuò... di sicuro non riusciva ad afferrare i ragionamenti della mente femminile.”Perchè mi guardate così?” ci disse, vedendo il modo in cui continuavamo a fissarlo.


No... è che non ti avevamo mai visto così preoccupato...” gli disse Betty, avvicinandoglisi ed accarezzandolo.


Mike...” cercai di consolarlo “Non devi preoccuparti... noi le saremo sempre vicino!” e gli diedi una pacca sulla spalla, speravo che il suo umore si alzasse.


Grazie ragazze...” ci abbracciò entrambe. “Povero Mike... deve essere davvero preoccupato per Lucia...” pensai, mentre ci abbracciava, non era il tipo da fare una cosa del genere... a meno che qualcosa non andasse.


Betty e Mike salutarono e uscirono... probabilmente Mike aveva bisogno di stare solo con lei.


In quel momento tornai a pensare a ciò che ave a detto quando eravamo con Greg... la festa era per il ritorno di Ted! Al pensiero di quel ragazzo arrossii... mi era sempre piaciuto.


Ormai erano alcuni mesi che non lo vedevo... l'ultima volta era stato ad ottobre...[NdA: in caso mi fossi dimenticata di scriverlo, e con la mia testa è anche possibile^^, in questo periodo siamo quasi a maggio^^]


Era il 14 ottobre... il giorno del mio diciassettesimo compleanno... c'erano Mike, Greg, Betty, John e Fred... in quel periodo io e Betty non andavamo molto d'accordo, probabilmente perchè pensava avessi una cotta per Mike, nulla di più lontano dalla realtà!


Comunque... alla festa intervenì anche Ted, il fratello di Betty, e di cui era, se si può dire, innamorata dalla prima volta che lo vidi, all'età di quindici anni.


Come potevo non restarne affascinata... lui aveva due anni in più di me, era alto, i capelli castani e gli occhi verdi... anche lui adorava praticare sport, e questo lo aveva reso ancora più affascinante di quanto non fosse già!


Ovviamente non avevo detto a nessuno quello che provavo, solo a Greg e a Mike, i miei migliori amici da sempre. Lo avrei di sicuro detto anche a Lucia, se ci fosse stata, con lei eravamo ottime amiche.


Comunque non avevo mai avuto il coraggio di parlargli... ma quella volta il mio carissimo amico Mike mi ci costrinse!


Karen... perchè non vai un po' a fare la conoscenza di Ted?” mi disse, probabilmente con la speranza di toglierselo dai piedi, era iperprotettivo nei confronti della sorella, un punto a suo favore, almeno un difetto lo aveva , altrimenti sarebbe sembrato troppo perfetto! E mi spinse verso di lui... ala fine della festa lo avrei ucciso.


Ci... ciao Ted...” dissi, imbarazzatissima. Lui si volto e sorrise. Per poco non svenni

Ciao festeggiata! Tanti auguri!” e mi diede due baci sulle guance... per fortuna le luci non erano molto alte... altrimenti si sarebbe visto che la mia faccia era diventata colore del pomodoro! Rimasi imbambolata per un po'...


Karen... ehi... tutto bene?” mi chiese, sventolandomi una mano davanti agli occhi, e guardandomeli fissi... come potevo riprendermi si mi guardava con quegli occhioni verdi?


Sì...” non so come mi ripresi “Allora... ti stai divertendo?” era una domanda un po'0 sciocca... ma non sapevo che altro dire!

Sì... certo! ma.. sembra che tu non sia molto simpatica a mia sorella!” disse, ridendo, anche se non era affatto divertente!

Già... credo solo che abbia paura che gli porti via Mike... sai è uno dei miei migliori amici!” dissi, bevendo un sorso della mia bibita.


Lui rise di gusto. “Aahhh.... io avrei più paura del contrario! No scherzo... e un bravo ragazzo! E mi spiacerebbe che lasciasse mia sorella!” disse, poi divenne improvvisamente serio, “Ma non dire a nessuno dei due che te l'ho detto! Non voglio che Mike smetta di avere paura di ma!” terminò.


Cambiammo discorso. “Allora... mi hanno detto che frequento l'università... dov'è che vai?” lo sapevo benissimo... ma non avrei voluto fare brutta figura in caso Mike mi avesse detto una balla.


Vado ad Harvard! Frequento la facoltà di letteratura!” disse, molto soddisfatto. Restai immobile per un momento... “Quindi tu studi Shakespeare?” gli chiesi, speranzosa.


Sì, certo! È il mio commediografo preferito! Adoro i suoi drammi!” disse, per poco non svenni nuovamente. Anche lui adorava Shakespeare? Wow... avevamo davvero tanto in comune... forse, alla fine, non avrei ucciso Mike!


Alla fine della festa ero del tutto certa di essermi perdutamente innamorata di lui! Come avrei potuto non esserlo? Eravamo molto simili e ci piacevano pressoché le stesse cose... il punto era che, sicuramente lui aveva già una ragazza... e non avrebbe perso tempo con una ragazzina... ma come si dice la speranza è l'ultima a morire!


Chissà com'era cambiato da allora... aveva compiuto da poco, mi sembrava a febbraio, vent'anni... ormai non era nemmeno più un adolescente, ma sapendo come sono fatti i ragazzi, non doveva essere molto diverso... non vedevo l'ora che fosse sabato! Finalmente lo avrei rivisto!


Dai Karen... forse nemmeno si ricorda di te! Perchè devi illuderti così?” mi dissi, ma in fondo non c'era nulla di male nel sognare!


Karen... puoi venire ad aiutarci?” la mamma mi aveva chiamato... che sciocca.. era appena passata l'ora di pranzo... dovevo aiutarli a lavare i piatti!


Arrivo!” e corsi da loro, anche se odiavo lavare i piatti, sorrisi tutto il tempo, al pensiero che presto avrei rivisto Ted!


CONTINUA....................


Accidenti... altro che soap opera^^ Beautiful a me fa un baffo^^

Spero che il capitolo vi sia piaciuto^^ ho voluto dare un po' di risalto a Karen, un personaggio che sta diventando sempre più fondamentale. Perchè, come mi ha detto un'amica: Solo una ragazza può capire una ragazza!^^

Commentate^^ Bacioni Sony92^^







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Capitolo 21
*** Capitolo 21: Perchè non mi hai detto subito la verità? ***


Capitolo 21: Perchè non mi hai detto subito la verità?


(Lucia)


Oddio... cos'ho fatto?!mi maledicevo, mentre passeggiavo nel parco, “Ma perchè prima di fare le cose non ci penso su? Be'... ormai è fatta... intanto al ballo non volevo né andarci con John, né tanto meno con Greg, ed andarci sola è fuori discussione! E poi Greg di sicuro ha già trovato una ragazza che lo accompagni! Poi forse si sbagliano a giudicare Pablo... magari è un ragazzo gentile.


Ormai ero decisa... sarei andata con lui alla festa! Nemmeno le proteste di Betty mi avevano persuasa dall'idea...


Lucia... sei impazzita?! Cosa ti è saltato in mente di accettare l'invito di quello?” mi chiese Betty, infuriata... “Be'... lo sai no? Non potevo chiedere a John di accompagnarmi alla festa dopo quello che gli ho detto ieri sera... e con Greg prima dovrei fare pace... poi che senso avrebbe andare al ballo con un ragazzo già impegnato, soprattutto se la sua ragazza ti odia?” le chiesi, non sembrava sorpresa dal fatto che Stacy non mi sopportasse.


Lucia... probabilmente non ti sopporta perchè tu piaci a Greg! Non ci avevi pensato?” aveva un tono stano, tra l'ironico e il serio. Quell'ipotesi non l'avevo nemmeno presa in considerazione! Non volevo illudermi!


Betty... ascolta... a Greg non piaccio!” ribadii secca. Se una persona ti piace e vuoi mettertici insieme gli non gli dici “Questo era solo per darti la buona notte... niente di più!” dopo che l'hai baciata!


Come vuoi... io devo andare... Mike mi aspetta! Ci vediamo domani ok?” disse. “Ok! Grazie per il pranzo! Ci vediamo ciao.” e se ne andò.


Il parco non era molto affollato... forse perchè era giovedì pomeriggio ed i bambini erano a scuola. Mi sedetti su di una panchina. Dopo una decina di minuti sentii una voce famigliare...


No! Holly è inutile che insisti!” era la voce di un ragazzo... sembrava quasi... no! Impossibile fosse lui!


Dai Gregguccio... “ Granai gli occhi... allora non mi ero sbagliata! Era proprio lui! E non era solo... era con una ragazza.


No! Scordatelo! Non rinuncio alla festa per un capriccio! È inutile!” era furioso...


Un momento... ha detto Holly? Ma non è il nome della sua matrigna? Cosa significa?” pensai, non ci capivo più niente!


Greggy... guarda che sono tua madre! E se ti dico di restare a casa con me sabato sera... tu lo fai! Chiaro!” disse lei, con tono tutt'altro che arrabbiato, sembrava quasi malizioso.


TU NON SEI MIA MADRE!” tuonò, faceva paura quando si arrabbiava... non sembrava nemmeno più lui!


Dovevo andarmene di lì... non era corretto origliare, ma, sfortunatamente, il mio lato maldestro si era svegliato ed inciampai rumorosamente su di un ramo...


Greg e la donna si girarono e mi videro... erano sorpresi, soprattutto Greg. Ero imbarazzatissima, sentivo il suo sguardo addosso...


Lucia? Ti sei fatta male?” mi chiese, avvicinandosi, Greg, e mi aiutò a rialzarmi, anche se non mi guardava in faccia, sembrava triste per qualcosa. Anche il suo tono era strano, non era affatto preoccupato, sembrava solo avermi chiesto come stavo per pura cortesia. Sentii un tuffo al cuore.


No no... tutto bene... “ dissi, nemmeno io lo guardavo in faccia.


Ehm... scusate... Greg... lei chi è?” chiese la donna che era con lui... era incredibilmente giovane per sembrare la matrigna di una ragazzo di quasi diciotto anni, non doveva avere più di vent'anni, molto bella, alta, snella, capelli biondo occhi azzurri, un po' tipo barbie altezza naturale! Ma, purtroppo non mi sembrava di esserle molto simpatica... probabilmente non ero destinata ad andare a genio alle donne di quel genere.. tanto meglio per me! Non mi erano mai piaciute.


Salve... scusi il mio nome è Lucia...” dissi, porgendole la mano per stringerle la sua, ma lei si tirò indietro.


Piacere.” disse, con aria altezzosa, sentivo già di odiarla, “Greg, ci vediamo sta sera a casa! Mi raccomando non tardare!” gli disse, accarezzandogli affettuosamente una guance a dandogli un bacio impercettibile a fior di labbra. Greg si scostò immediatamente.


Non ci potevo credere... rimasi scioccata... allora ecco il segreto di Greg! Aspettai che Holly se ne andasse per parlargli.


Lucia...” iniziò lui , non lo guardavo nemmeno in faccia, “Dai... per favore... guardami...” era quasi una supplica, come potevo non cedere? Così alzai lo sguardo ed incrociai i suoi occhi.


E così è questo il tuo segreto... “ gli dissi, non mi vennero in mente altre parole in quel momento. Lui annuì. “Perchè non me l'hai detto subito? Pensavi che non ti sarei più stata amica per una cosa simile?” dissi, con le lacrime agli occhi.


Lucia... non piangere... ti prego...” mi si avvicinò per abbracciarmi, ma io arretrai. “Vedi che avevo ragione!” disse con tono rassegnato.


NO! Non è per quello che hai detto!” lui si sorprese. “A no! E allora per cosa?” chiese, in tono quasi arrabbiato.


Sono io quella che dovrebbe essere arrabbiata! Non tu!” piangevo, non per la tristezza, ma per la rabbia, “allora dimmi per cosa!” si stava infuriando.

È perchè non ti sei fidato di me!” dissi, tra i singhiozzi. Lui sgranò gli occhi.


Lucia... “ provò a dire qualcosa, ma io lo interruppi. “Non dire niente!” continuavo a piangere, non riuscivo a smettere. “È per questo che non vuoi una ragazza fissa?” gli chiesi.


Sì... tutte le storie che ho avuto non sono durate molto... Holly ha sempre fatto scappare tutte le mie ragazze, non che ne abbia avute tante! L'unica che può sopportare è Stacy, sono uguali! Entrambe hanno il gene del tradimento!” disse, con un sorriso amaro sul volto.


E non hai mai pensato di dirlo a tuo padre?” gli chiesi, di sicuro lui avrebbe fatto qualcosa. Mi incenerì con lo sguardo. “E credi che sia così semplice? Come posso dirgli che ho fatto una cosa del genere?” disse, serio.


È tuo padre... di sicuro capirebbe!” non piangevo più, ma stavo comunque male, non tanto per ciò che era accaduto a Greg, ma perchè lui non si era fidato di me.


Sì certo... e, mi spieghi come glielo dico?”


Sei un coniglio Gregory Andreas Wilson!” esclamai, secca. Lui improvvisamente sgranò gli occhi.

Ti ricordi ancora il mio secondo nome?” chiese, sorpreso.


Sì... be' tu ti ricordi ancora il mio piatto preferito!” dissi, ricordando quando John me lo aveva detto. Ero al settimo cielo in quel momento.


Te lo ha detto Glamour... vero?” si incupì improvvisamente, ed abbassò lo guardo.


Sì... ieri sera. Avevamo un appuntamento! E, sai una cosa, ho seguito il tuo consiglio! Mi sono divertita parecchio!” era una gigantesca bugia, e lo sapevo bene, per tutta la sera non avevo fatto altro che pensare a lui.


Sono felice per te!” si strinse nella spalle, e poi so girò. “Dunque penso che andrai alla festa con lui.” continuò.


Affatto! Abbiamo deciso di non vederci più!” lui si rigirò, sembrava più sollevato. “Ci vado con Pablo!” dissi d'un fiato.


Lui serrò la mascella. “Cosa!! Ma allora non hai sentito quando ti ho avvertita di non frequentarlo!” tuonò, era ancora più furioso di prima.


E no caro mio! Tu mi hai detto che quello era solo un consiglio! E poi scusa che diritto hai di dirmi con chi devo o non devo uscire? Cos'è sei il mio baby-sitter?” esclamai, seccata, chi gli dava il diritto di dirmi quello che dovevo fare?


Bene.. fai quello che vuoi! Vuoi finire sulla lista di Ibañez? Fai pure... io non te lo impedirò!” e se ne andò, e lo stesso feci io.


Le lacrime tornarono, corsi verso casa, ignara che qualcuno, molto arrabbiato, mi stava aspettando.


Entrai e mi trovai davanti Mike, nero di rabbia. “Ciao Mike... cosa c'è?” chiesi, incuriosita dal suo umore e dalla sua visita.


Cosa ti è saltato in mente di accettare l'invito di Ibañez?” mi chiese, era arrabbiatissimo, faceva paura.


Mike... calmati... per favore...” lo supplicai, ma lui non sentiva ragioni. “Non puoi CATEGORICAMENTE uscire con quello! Ti ho già detto la bella abitudine che ha?” urlò, fortunatamente i miei non c'erano e la nonna ed Ely erano uscite.


Sì, me lo hanno già detto! E comunque con chi esco sono solo affari miei!” feci una pausa “Mike, sono felice che ti preoccupi per me... ma so cavarmela da sola. Lo sai che non gli permetterei mai che faccia con me quello che fa con le altre!” dissi, e lui si tranquillizzò.


Lo so... ma la preoccupazione c'è se sempre! Io ti terrò d'occhio tutta la sera, ti avverto, e se vedo che quello fa un po' troppo l'idiota lo sistemo per le feste!” disse, prendendomi per le spalle. Quella stretta mi rassicurava.


Va bene Mike... allora mi fido di te!” dissi, stringendomi a lui.


La mia non era una domanda, ma un'imposizione!” rise, scatenando la risata anche a me.


Ero più sollevata, ora che sapevo che Mike mi sarebbe stato vicino, anche se me la sapevo cavare da sola!


CONTINUA.....................


Ciao a tutti^^ questo capitolo è un po' triste, ma vedrete che andrà meglio nel prossimo^^

Ringrazio che ha recensito^^

Bacioni da Sony92^^

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Capitolo 22
*** Capitolo 22: La confessione. ***


Capitolo 22: La confessione.


(Greg)


Il mio incubo si era avverato... Lucia aveva pianto... pianto per causa mia...


Non riuscivo a darmi pace.


Mi dispiaceva per il modo in cui l'avevo trattata, ma non del tutto.


Perchè ha accettato l'invito di quello?continuavo a pensare, non riuscivo a darmi una risposta.


Forse aveva ragione lei... dovevo dire tutto a mio padre. Ma come fare? Dovevo aspettare il memento giusto, quando Holly non sarebbe stata in casa.


Scesi al piano di sotto, mio padre era seduto in salotto a guardare la partita. Holly non c'era, probabilmente era uscita per fare shopping con le amiche. Era il momento giusto. Dovevo evere coraggio.


Papà... dovrei parlarti... ti disturbo?” gli chiesi. Lui si alzò dal divano , spense la tv e mi guardò.


Dimmi Greg. C'è qualcosa che non va? Avevi una faccia quando se arrivato!” disse, facendomi segni di sedermi accanto a lui.


Greg... casa ti è successo? Tu e Stacy avete litigato?” mi chiese, preoccupato. A dire il vero Stacy era l'ultimo dei miei pensieri in quel momento.


No papà... tutto bene... ma c'è una cosa che devo dirti...” stetti in silenzio per un momento. Dovevo organizzarmi il discorso.


Be'... forza dimmi, lo sai che non devi avere paura di dirmi niente!” disse, stingendomi le spalle. Non riuscivo a trovare le parole, come potevo dirgli che sua moglie lo tradiva, e per giunta con me!


Be'... insomma... “ non sapevo cosa dire, “papà... devo parlarti di Holly...” dissi, infine.


Cos'ha fatto Holly? Qualcosa di grave?” chiese, preoccupato. “Ok Wilson... non è il momento di fare il coniglio! Devi avere coraggio!mi dissi. Lucia aveva avuto ragione a dirmi che lo ero!


Papà... io te lo dico... ma tu devi credermi e soprattutto devi sapere che mi dispiace tantissimo!” dissi, con la voce che tremava.


Figliolo...” mi abbracciò, non era una cosa che faceva molto spesso, anzi a dire la verità non lo faceva da quando avevo dieci anni!


Papà... mi dispiace dirtelo... ma... ma... “ ok... era il momento di dirglielo, ma lui, improvvisamente, mi interruppe.”Greg... se vuoi dirmi che Holly ha un amante lo so già...” disse, io sgranai gli occhi, come, mio padre lo sapeva e non aveva fatto niente?


Papà... ma sai chi è l'amante?” gli chiesi, spaventato dalla risposta. Lui era calmo. “Greg... ascolta... so che lei era ammaliata da te, e so anche quello che ti faceva! Non preoccuparti, so che non è colpa tua! Sei un ragazzo... ed è possibile cadere in tentazione se vivi sotto lo stesso tetto della regina delle tentazioni!” mi sorrise, allora lui sapeva tutto e non mi aveva mai fatto pesare nulla? Mio padre doveva essere un santo!


Papà...” stavo per piangere, non mi succedeva da quando era morta mia madre, “Mi dispiace! Ho provato a resistere... ma non ce l'ho fatta!” mi abbracciò nuovamente.


Non è colpa tua figliolo... e ti assicuro che d'ora in poi non ti darà più fastidio! Holly se ne è andata per sempre!” credevo di avere capito male! Holly non sarebbe tornata? Sorrisi a mio padre, che, intanto, aveva sciolto l'abbraccio.


Vuoi dire che hai chiesto il divorzio?” gli chiesi, per avere conferma.


Lui annuì “Sì, l'ho fatto qualche mese fa. Ho commesso un grosso errore a sposarla! Volevo farti avere una madre, ma non era la scelta migliore!” disse, dispiaciuto.


Papà... non avevo bisogno di un'altra madre... ma che tu fossi un po' più presente! E poi... Holly... non si poteva certo definire madre! Aveva solo quattro anni in più di me!” dissi, dandogli una leggera gomitata sul fianco.


Ma ora dimmi... perchè da quando sono tornato sembri più triste del solito?” mi chiese, mi sarei dovuto aspettare una domanda simile.


È per colpa di una ragazza...” cercai di restare sul vago, non avevo voglia di parlarne.


Greg... non si tratta di Stacy... vero?” mi chiese, sperando in una risposta negativa, ed io non lo avrei deluso!


No papà! Stacy non c'entra!” sorrisi, e lo stesso fece lui. Non le era mai piaciuta Stacy, e non aveva mai fatto nulla per nascondermelo!


E allora chi è?” era sempre stato più curioso do mia madre! E dire che anche lei lo era, ma lui la batteva!


Papà... lo sai che non fa bene essere così curiosi?” dissi, sorridendo, e facendo una pausa “È Lucia, a cugina di Mike!” il volto do mio padre si illuminò, le aveva sempre voluto molto bene, e quindi gli sarebbe piaciuto vederci insieme. “Ma non iniziare a farti il filmino... non credo che mi ricambi, cisto che esce con un altro!” dissi, ormai rassegnato.


Mai dire mai! Sono sicuro che vi chiarirete!” disse, alzandosi e dandomi una pacca sulla spalla. Si diresse verso la cucina.


Purtroppo mio padre questa volta aveva sbagliato... dopo la discussione che avevamo avuto nel pomeriggio c'erano poche possibilità che potessimo metterci insieme. Non dovevo aggredirla in quel modo!


Greg... senti ti va la pizza per cena?” la voce di mio padre venire dalla cucina.


Sì. La mia con i peperoni ed il prosciutto!” esclamai, era la mia pizza preferita.


Non ricordo... con o senza formaggio?” possibile che papà avesse così poca memoria? Mangiavo la stessa pizza da quando avevo sie anni!


“Con il formaggio! Papà ogni volta mi chiedi la stessa cosa!” gli dissi, in tono canzonatorio.


Almeno il pensiero di gustare a breve la mia pizza preferita mi avrebbe distolto dal pensiero che Lucia usciva con Ibañez... “Sì... come no! Ma se la prima volta che hai mangiato questa pizza c'era pure lei! Come puoi non pensarci?” mi dissi.


Possibile che in ogni ricordo della mia infanzia lei ci fosse? Impossibile! Se continuavo a pensarci sarei diventato pazzo! Anzi, lo stavo già diventando!


Be'... almeno una cosa la sapevo... Mike mi aveva ingannato con la storia di lei e John... ed io che gli ho quasi rotto una spalla durante gli allenamenti a forza di placcaggi! Gli dovevo delle scuse... in fondo lui non aveva costretto Lucia ad accettare l'invito! Lo aveva fatto lei di sua spontanea volontà, e probabilmente a causa di quello che le avevo detto venerdì sera...


Però... ormai Holly se ne era andata... e, se solo non fossi stato così stupido nel pomeriggio, sabato, anche se era con quello, avrei comunque potuto tentare di confessargli i miei sentimenti!ma quell'ipotesi era ormai da scartare... o forse no?


CONTINUA..................................


Ciao a tutte^^ spero che il capitolo vi sia piaciuto^^

Se aveste qualche suggerimento per andare avanti, ditelo pure^^ sono aperta a qualunque cosa^^ e mi farebbe molto piacere il vostro aiuto^^ se volete darmelo^^

Commentate^^ Bacioni Sony92^^




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Capitolo 23
*** Capitolo 23: La festa. ***


Ciao a tutti^^ ho deciso di passare direttamente alla festa... perchè tutto ciò che avevo in mente di fare accadere venerdì l'ho fatto accadere il giorno prima^^ so che la storia del divorzio è impossibile... ma avevo deciso di accorciare di molto i tempi^^ spero che il capitolo vi piaccia^^ la prima parte è solo per dare un'idea dell'organizzazione materiale della festa^^

Buona lettura^^

Capitolo 23: La festa.


Sabato pomeriggio.


(Betty)


Bene... tutto era pronto.


La palestra era addobbata con festoni e decorazioni varie, i tavoli erano disposti così come le sedie... tutto ora prefetto.


Finalmente potevo rilassarmi... a breve mio fratello sarebbe arrivato... non vedevo l'ora! E nemmeno Mimi, che si era degnata di farsi vedere e di staccarsi un momento da Manny! Quei due stavano insieme solo da due mesi, ma erano già persi l'uno per l'altra! Incredibile! Con Mike ci avevamo messo più di un anno per diventare così!


Sorellina... senti dive lo metto questo?” mi chiese, tenendo in mano un vaso con dei fiori.


Su quel tavolo là! Per favore.” le dissi, tutto doveva andare bene quella sera! Niente doveva essere fuori posto!


Ciao Karen... come mai sei qui?” aveva l'aria sconvolta “Cos'è successo?”


Niente.. è che Greg e Lucia hanno litigato di nuovo! Ho appena finito di parlare con lui!” aveva il tono rassegnato, ormai sembrava che non ci fossero speranze che i due si potessero mettere insieme.


Non è possibile! Ancora?! Ma non hanno di meglio da fare?” chiesi, stanca di sapere dei litigi di quei due! Non ce la facevo più! Perchè non potevano spiegarsi una volta per tutte?


Betty... sai che dico... il nostro piano va a rotoli se quei due non si chiariscono, ed in fretta pure! Ormai Greg non ha problemi! Credo che con Stacy sia tutto finito! L'ho vista ieri con un altro ragazzo, e sembravano molto più che semplici amici!” disse, incrociando le braccia ed appoggiandosi al muro.


Karen... che possiamo fare?” ero disperata... non sapevo più dove sbattere la testa!


Forza non abbatterti! Abbiamo ancora la possibilità che Greg si svegli e che salvi Lucia dalle grinfie di Ibañez!” disse, con tono deciso.


Era vero... quella era la nostra ultima possibilità! Se non fosse andata bene... ci saremmo dovute arrendere all'evidenza... Greg e Lucia non erano fatti per stare insieme!


Fummo improvvisamente interrotte dalla voce squillante di mia sorella. “BETTY! BETTY! C'E' TED!”


Come di già? Ma era presto! Doveva arrivare solamente due ore più tardi! Karen per poco non svenne.


Uscii, per tentare di fermarlo, ma mi accorsi che si trattava solo di uno scherzo di Mimi, adorava essere crudele!


Comunque ormai era tutto pronto, quindi decidemmo di andarcene, non c'era più nulla da fare!


Sabato sera.


(Lucia)


Ero pronta. Avevo seguito il consiglio di Betty, mettendo il vestito un po' più corto, anche se non ne capivo il motivo!


Stavo aspettando Pablo, mentre ripensavo all'ultima discussione avuta con Greg.


Quindi lui era sedotto dalla sua matrigna... e non si è fidato di me! Aveva paura che, per una cosa simile, avrei smesso di essergli amica?se pensava questo di me poteva davvero scordarsi di avermi come amica! Ancora non ci potevo credere! Nemmeno Ashely, la mia ex-migliore-amica, la persona più riservata che conoscessi, non aveva paura di confidarmi i suoi segreti. A parte quello di rubarmi il mio quasi-ragazzo!


Sentii suonare il campanello, mi precipitai, era lui.


Ciao Lucia!” era impeccabile, certo non come lo era Greg il primo venerdì sera che lo avevo visto, però... “Wow... sei uno splendore!” mi disse, porgendomi un piccolo mazzo di fiori. Io arrossii lievemente.


Grazie... sei molto gentile. Andiamo?” lui annuii “Ciao nonna, ciao Ely io vado!” urlai, non c'era bisogno di attendere una risposta, ma lo feci comunque, forse stavo solo cercando di rimandare l'arrivo al ballo!

Ciao sorellina! Divertiti!” disse Ely, “Ciao piccole, mi raccomando stai attenta!” la nonna era sempre quella delle raccomandazioni. Io sorrisi ed uscii.


Salii sull'auto di Pablo, speravo non avesse troppa fretta di arrivare alla palestra. Sicuramente avrei visto Greg, con un altra ragazza... non sapevo se sarei riuscita a sopportarlo!


Lucia... sai che sei davvero bellissima sta sera?” mi disse Pablo, ero lusingata, chissà... forse si sbagliavano sul suo conto.


Grazie Pablo... sei troppo gentile. Sono io che ti dovrei ringraziare dell'invito!” dissi, la mia voce era quasi un sussurro.


In mezzora arrivammo alla festa. Tremavo... chissà se sarei riuscita trattenere le lacrime se avessi visto Greg? Pablo mi si avvicinò e mi baciò la mano da vero cavagliele, ed antrammo nella palestra, c'era già un po' di gente.


Manny mi corse in contro. “Ciao Lucia, ciao Pablo.” gli disse, in tono freddo, ma sempre sorridendo “Ti spiace se te la porto via un momento?” gli chiese, mentre mi afferrava per il braccio e mi trascinava lontano.


Lucia sei impazzita?” mi chiese, era molto preoccupato.


Ma che dici Manny! Non sono mai stata meglio!” dissi, era una bugia, ma non potevo certo dirgli la verità, cioè che avevo accettato l'invito di Pablo solo per fare dispetto a Greg!


Si... comunque ricordati che se ti dovesse offrire un caffè a casa sua... non accettarlo per nessun motivo! Io e Mike vi terremmo d'occhio!” disse, più serio che mai.


Va bene! ma... stano che tu ti sia staccato da Mimi.. di solito non siete sempre attaccati?”chiesi, ironica, ed entrambi scoppiammo a ridere.


All'improvviso smisi di ridere... Greg era appena entrato nella palestra, con affianco una ragazza bellissima, che, non sapevo come, aveva un arie famigliare...


Proprio questa mi si stava avvicinando. “Lucia che piacere rivederti! Quanto tempo!” esclamò, abbracciandomi come una sola persona sapeva fare.


Non era possibile... “Karen!” dissi, ricambiando l'abbraccio. Non la vedevo da così tanto! Eppure eravamo miglioro amiche da piccole, ma non sapevo che lei e Greg uscissero insieme!


Oh... ciao Manny!” disse, dopo che sciolse l'abbraccio. Lui fece il finto offeso “Grazie per avermi notato!” poi sorrise “Ciao Karen!”


Greg stava in disparte, non parlava. Decisi di salutarlo, almeno. “Ciao Greg.” dissi, forse il mio tono ero un po'0 troppo distaccato, ma non riuscii a renderlo diverso.


Ciao Lucia.” non che il suo tono fosse diverso, poi prese la mano di Karen e si allontanò.


Manny era già sparito. Così io tornai da Pablo, che mi aspettava con due bibite in mano.


Tieni... spero ti piaccia il the!” disse, porgendomi il bicchiere e sorridendo. Era così dolce, non riuscivo a capacitarmi che potesse essere così orribile come me lo avevano descritto. O forse era il suo piano, sembrare dolce, ma in realtà essere peggio di un animale!


Grazie..” dovevo avere un sorriso da ebete in quel momento, ma non riuscivo a farne a meno... eppure non sapevo se Greg ci stesse guardando o no, ma mi pareva così naturale essere così felice con Pablo! Chissà... forse mi stavo innamorando.


In quel momento mi tornò in mente la sera in cui Greg mi baciò... no non mi stavo innamorando,,, è che stare con Pablo mi faceva tornare in mente quella sera e nulla più!


Ecco Lucia... sei incredibile! Perchè accetti inviti da altri ragazzi se sai già che ti rovinerai la serata pensando a Greg? Come hai fatto con John?mi chiesi, ma non riuscivo a trovare una risposta, per quanto mi sforzassi!


All'improvviso Pablo si girò verso di me... “Ti va di ballare?” mi chiese, porgendomi la mano. Esitai.. non ero molto brava a ballare, ma vidi che Greg ci stava fissando, e perciò decisi di accettare. “Certo!” esclamai. Iniziammo a ballare, era un lento... per cui eravamo ad una distanza molto, troppo, ravvicinata.


La musica terminò e ci staccammo. “Ti va di fare due passi?” mi chiese Pablo, all'improvviso.


Ero un po' sconcertata da quella richiesta, ma decisi di accettare, ripensando al fatto che Mike e Manny non ci avrebbero mai perso d'occhio. “Ok.” dissi solo.

Ed uscimmo nel cortiletto della scuola.


(Greg)


Stavo andando a casa di Karen. Avevo rispettato le condizioni... niente fiori!


Suonai al campanello. Dopo pochi secondi Karen uscì dalla porta. Era davvero carina!


Wow... se sapevo che eri così bella mi sarei presentato almeno con una rosa!” esclamai, cercando di sembrare il più scherzoso possibile, anche se non ero dell'umore.


Greg! Sei sempre il solito!” mi rimproverò, ovviamente scherzando lei.


Ah.. è vero... non sei così carina per me! Ma per il nostro caro Ted! Vero?” la presi un po' in giro, fingendomi offeso.


Spiritoso!” disse, un po' arrabbiata, “Allora... hai più parlato con Lucia?” mi chiese.


Mi incupii, speravo vivamente che non tirasse fuori quest'argomento. “No! Ma questa sera finalmente la potrai rivedere.” diedi una risposta secca, non volevo parlarne.


Meno male! Almeno la tortura di queste scarpe sarà servita a qualcosa!” disse, indicando le sua scarpe, con tacco incredibilmente alto, almeno per lei. “Credo che a Mike piaccia vedermi soffrire per avermi costretto ad indossarle!” rise.


Lei e Mike avevano costruito la loro amicizia sugli scherzi e sul punzecchiarsi! Eppure erano molto amici, c'erano sempre uno per l'altro!


Be'... almeno Ted sarà felice!” dissi, beccandomi una gomitata un pieno stomaco.


Salimmo in macchina... la scuola non era lontana, e per cui non ci mettemmo molto ad arrivarvi. Esitavo a scendere dall'auto, sapevo che entrando avrei visto Lucia con quello!


Greg... sei pronto?” mi chiese Karen, già scesa e venuta dalla mia parte. Io annuii e scesi.


Entrammo e, proprio come aveva predetto la vidi, e per poco non svenni! Era bellissima... l'abito le calzava a pennello. Nulla da togliere a Karen, ma entrambi sapevamo che non eravamo interessati l'uno a l'altra.


Stava parlando con Manny. “Incredibile!pensai “Manny si è staccato da Mimi! Bisogna avvertire i giornali!da quando si erano messi insieme, non molto tempo prima, stavano sempre attaccati! Quasi incollati!


All'improvviso Karen le si avvicinò...Lucia che piacere rivederti! Quanto tempo!” esclamò, abbracciandola. Io le andai dietro, ma restai un po' distante.


Karen!”, esclamò, sembrava molto sorpresa. Dopo essersi sciolta dall'abbraccio mi vide... Karen e Manny stavano parlando, ma non vi prestai molta attenzione, intanto Lucia mi si avvicinò.


Ciao Greg.” dissi in tono freddo. “Bene! È ancora arrabbiata! Ma che bel lavoro che ho fatto giovedì!” mi dissi. Decisi di fare il suo stesso gioco “Ciao Lucia.” dissi, anch'io in tono freddo. Presi per mano Karen e ci allontanammo, notai che ci aveva notati quando entrammo... avrà sicuramente pensato che lei fosse la mia nuova ragazza! Tanto meglio... di sicuro non gli avrei smentito io la cosa!


Restammo in silenzio per un po'. Poi lei lo ruppe. “Greg... ma perchè non ne hai approfittato per risolvere le cose con Lucia!” mi rimproverò Karen, quando fummo abbastanza lontani da non poter essere sentiti.


Guardavo la pista da ballo... Ibañez stava chiedendo a Lucia di ballare, ed io mi sentii irrigidire. Di sicuro era la gelosia che cresceva!


Non lo so il perchè!” sibilai, cercando di mantenere il controllo. Avevo tutti i muscoli tesi... sembravo una statua!


Greg... ti dispiace se mi allontano un momento?” mi chiese Karen, io mi voltai e capii il motivo.


No... fai pure!” cercai di sorridere. Lei andò. Tornai con lo sguardo sulla pista, ma quei due non c'erano più! Li cercai e li vidi prendere la porta che dava nel cortile.


Avevo un pessimo presentimento... decisi di seguirli, anche se mi ero ripromesso di non farlo. Purtroppo... al cuor non si comanda!


(Karen)


Eravamo appena arrivati alla festa... Greg era più teso di una corda si violino! In effetti non aveva tutti i torti... la prima persona che vide fu proprio Lucia.


Io mi avvicinai... non vedevo l'ora di salutarla, non avevo ancora avuto occasione di rivederla! “Lucia che piacere rivederti! Quanto tempo!” esclamai, abbracciandola, forse un gesto un po' azzardato, ma non ne potei fare a meno.


Lei mi sembrò un po' confusa, poi rispose all'abbraccio. “Karen!” esclamò. Incredibili... mi aveva comunque riconosciuta.


Dopo poco ci staccammo, e lei si avviò verso Greg, pensai che fosse una buona occasione e li lasciai soli. Io parlai con Manny, che avevo volutamente ignorato.


Oh... ciao Manny!” dissi, fintamente sorpresa di vederlo. Lui fece il finto offeso, gli riusciva sempre benissimo “Grazie per avermi notato!” poi sorrise “Ciao Karen!”.


Ma... ti sei staccato da Mimi? Come mai?” feci un po' di scena, in effetti non lo vedevo spesso da solo!


Spiritosa! Guarda che so stare dieci minuti da solo! Non sono un bambino!” disse, incrociando le braccia. Mi salutò e si allontanò.


Dopo poco sentii Greg prendermi la mano e trascinarmi lontano da Lucia, che si riavvicinò a Pablo. Sembravano entrambi scocciati!


Greg... ma perchè non ne hai approfittato per risolvere le cose con Lucia!” lo rimproverai dopo un po' di tempo.


Lui era teso, ancora più di prima. Solo dopo capii il perchè... Lucia stava ballando un lento che Pablo. Doveva essere ricolmo di gelosia.


Non lo so il perchè!” sibilò... stava perdendo la calma, bruttissimo segno!


Mi guardai un po' intorno... non dovevo stargli troppo attaccata. Ad un certo punto vivi qualcosa che attirò la mia attenzione.


Greg... ti dispiace se mi allontano un momento?” gli chiesi, lui si dirò, probabilmente aveva capito il motivo della mia richiesta. “No... fai pure!” rispose semplicemente, e si voltò nuovamente.


Mi avvicinai al ragazzo... “Wow... è ancora più bello di quanto mi ricordassi!” pensai.


Bisognava dirlo... Ted era davvero un bel ragazzo. La mia memoria non gli rendeva giustizia. Mi avvicinai e lo saluta. “Ciao Ted...” dissi, e lui si voltò, guardandomi con i suoi grandi occhi verdi. Ancora una volta per poco non svenni.


Ciao Karen! Da quanto tempo!” esclamò, baciandomi le guance e facendomi arrossire. “Scusa... non vorrei che il tuo ragazzo si arrabbiasse!” disse, scusandosi per il gesto appena compiuto.


Restai per un momento intontita... ma poco dopo capii “No... Greg non è il mio ragazzo! Diciamo che Mike chi ha “accoppiati” per la serata!” dissi, facendo il gesto delle virgolette con le dita.


Mi sembrò che la sua espressione si sollevasse. Ma non poteva essere preoccupato che io avessi il ragazzo... sarebbe stato assurdo!


Dunque il caro Mike te ne ha combinata una delle sue!” rise. Non avevo dimenticato ciò che mi aveva detto di provare per Mike, gli era simpatico, ma non glielo avrebbe mai detto, voleva continuasse ad avere paura di lui!


In un certo senso... ma credo che faccia tutto parte di un suo piano diabolico!” dissi, iniziando a ridere. In effetti Mike era un po' diabolico, ma in senso buono... odiava vedere soffrire la cugina, ed avrebbe fatto qualunque cosa pur di vederla felice, anche permetterle di uscire con Pablo, se era ciò che voleva.


Ted mi fissava, non capivo il perchè... ma il mio viso stava andando in fiamme...


Sai che sei davvero carina sta sera?” disse, voltandosi immediatamente. O sgranai gli occhi, probabilmente aveva sentito male... non poteva averlo detto sul serio. Oppure si riferiva ad un altra dietro di me!


S...scusami... stavi parlando con me?” chiesi con la voce tremante... temevo una risposta negativa, anche se era quella che mi aspettavo.


Lui era ancora voltato dall'altra parta, ma lentamente si girò, però non mi guardò in faccia. “S...sì...” la voce era un sussurro. Stavo per avere un mancamento, e mi sembrò che le sue guance si fossero arrossate.


G...grazie...” riuscii a dire... mi voltai, sentivo le guance in fiamme, probabilmente erano più rosse di un pomodoro, però lui mi voltò a forza e mi prese le spalle.


K...Karen... devo dirti una cosa.... ma non qui!” detto questo mi prese per mano e ci mettemmo in un angolo un po' isolato, nessuno poteva sentirci.


Dimmi...” cercai di tenere la voce ferma



“Be'... ecco... io...” balbettò... ovviamente non trovava le parole. “Ma che gli prende?” mi chiesi, non capito cosa mai avrebbe potuto dirmi, ma ben presto me lo fece capire. Non dicendomelo, ma dimostrandomelo!


Mi baciò. Per un momento restai immobile, ma ben presto chiusi gli occhi e risposi al bacio.


Non ci potevo credere... allora era davvero sollevato quando gli avevo detto che Greg non era il mio ragazzo!


Mi sentivo svenire... avevo paura di svegliarmi e di scoprire che fosse stato solo un sogno... lui avrebbe voluto continuare il bacio, ma io avevo bisogno di ossigeno, e, dolcemente, mi staccai da lui.


Wow...” fu l'unica cosa che riuscii a dire... ero un po' frastornata, dovevo risistemarmi le idee.


Allora... che ne dici?” anche lui sembrava un po' confuso. Avevo paura di rispondere e di dire qualcosa di sbagliato! Non volevo rovinare la magia del momento post bacio. Restai in silenzio.


Lui mi guardò. “Karen... scusa... non avrei dovuto.”


Oh no! Aveva interpretato il mio silenzio come un rifiuto! Non c'era nulla di più lontano dalla verità! “No... no... è che mi hai colto di sorpresa... “ dissi. Prendendogli involontariamente la mano, ma la ritrassi subito. “Sc...scusa...” dissi, arrossendo.


Ehi... non c'è niente di male! E poi scusa... tu mi hai solo preso la mano... ma io ti ho baciata!” sorrise. Un sorriso da mozzare il fiato!


Ok... allora mi è legittimo chiederti il motivo!” esclamai, non era una domanda, ma una specie di ordine.


Certo...” lui esitò per un momento “Be'... diciamo che al tuo compleanno... ho chiesto io a Mike di poter parlare con te... non pensavo che ti trascinasse! Però.... ecco... diciamo che... è stato il classico colpo di fulmine... anche ad Harvard ti ho pensato molto... non vedevo l'ora di rivederti!” disse, quasi deluso che non ci fossi arrivata da sola.


Sgranai gli occhi... non potevo credere alle mie orecchie! Io gli piacevo? Non era possibile!


Ehm...” mi schiarii la voce “Se ho capito bene mi stai dicendo che ti piaccio!” non potevo credere al tono della mia voce... era molto, forse un po' troppo, sfacciato! Non mi ero mai spinta così oltre.

Lui arrossì. Allora era proprio così! “Yeee! Sì non ci posso credere!” pensai, mi trattenei a stento dal saltellare.


Allora... ora cosa siamo noi?” chiesi, sperando un una sola risposta.


Be'... se tu sei d'accordo... io ci definirei una... coppia!” disse, cingendomi per i fianchi e attendendo una mia risposta.


Finsi di pensarci per un momento, anche se sapevo già la risposta. “Mmmhhh... “ lui sembrava trattenere il fiato”Certo!”


Lui si illuminò e mi baciò nuovamente. Quando finimmo mi abbracciò.


Con lo sguardo vidi Mike e Betty. Lui alzò il pollice come segno di approvazione, e lo stesso fece lei!”Vuoi vedere che quei due hanno architettato tutto?” pensai, rispondendo con il pollice.


Mike e Betty, probabilmente sapevano quello che Ted provava per me. Probabilmente era quello il motivo per cui Mike mi ha detto di andare al ballo con Greg!


Io e Ted ci guardammo... e ci baciammo di nuovo. Finalmente... ora stavo con il ragazzo che amavo... e che amava me! Non potevo essere più felice, o meglio lo sarei stata sapendo anche Greg e Lucia felici!


CONTINUA...........................


Ciauuuuuuuuu....^^ spero che il capitolo vi sia piaciuto^^

Grazie a chi ha letto e a chi ha commentato^^

Bacioni^^








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Capitolo 24
*** Capitolo 24: Finalmente insieme. ***


Capitolo 24: Finalmente insieme.


(Lucia)


Pablo mi aveva portata fuori... speravo non volesse chiedermi di “Prendere un caffè a casa sua”! E pregavo perchè Mike o Manny ci avessero seguiti, ma ne dubitavo, li avevo visti intenti a ballare, e forse non si erano nemmeno accorti che fossi uscita.


“Lucia... sono felice che tu e Wilson abbiate rotto!” disse. Non mi ricordavo... lui pensava che Greg fosse il mio ragazzo. “Se devo essere sincero lui non ti meritava!” disse, avvicinandosi.


“O forse io non meritavo lui!!” dissi, sorridendo nervosa. Sembrava perplesso, e si avvicinò ancora un po'.


“Non dire sciocchezze! Dai.. uno come lui non è in grado di tenersi una ragazza! È un idiota se si è fatto scappare te!” disse, prendendomi la mano.


Ero furiosa, non poteva parlare di lui in questo modo! “Non lo è affatto!” dissi, ritraendo la mano, “È un ragazzo d'oro, e sono stata io idiota a lasciarmelo scappare!” tuonai. Era tutta colpa mia! Ero io che l'avevo aggredito entrambe le volte, senza lasciargli il tempo di spiegarsi!


“Lucia... non devi essere così dura con te stessa!” disse, riprendendomi la mano.


Greg e gli altri avevano ragione! Era un viscido! Anche se non avevano usato esattamente le stesse parole!


“Ti dispiacerebbe portarmi a casa.” gli dissi. Volevo andarmene, ma casa della nonna era lontana, e non volevo disturbare Mike.


“Perchè invece non vieni a casa mia a prendere un caffè?” ecco... la frase che temevo! Volevo scappare, ma lui ma afferrò il volto tra le mani e mi baciò.


Chiusi istintivamente gli occhi, e li tenni così anche dopo che terminò il bacio, però stranamente non sentivo più la sua presa alla vita.


Aprii impaurita gli occhi. Non credevo a ciò che vedevo!


Pablo era a terra e teneva entrambe le mani sul naso, e Greg era davanti a me, mi dava le spalle, con la mano destra che si stringeva in un pugno!


Capii cos'era successo... Greg aveva dato un pugno in faccia a Pablo! Non riuscivo a capire il perchè, ma ne ero immensamente felice!


“Greg...” sussurrai, lui si voltò verso di me. Le lacrime iniziarono ad uscire e mi gettai fra le sua braccia.


“Su... Lucia... non piangere...” sussurrò, baciandomi i capelli e stringendomi a se.


Restammo così non so per quanto tempo, poi decisi di staccarmi. Le lacrime avevano smesso di uscire. “Grazie...” dissi, con la voce ancora un po' tremante.


Lui mi sorrise. “A quanto pare non sono riuscito a starti lontano!” disse. Io lo guardai incuriosita, poi mi ricordai cosa mi disse l'ultima volta che ci eravamo parlati. Aveva detto che non avrebbe fatto nulla per aiutarmi.


“Sono felice che tu non ce l'abbia fatta!” dissi, sorridendo anch'io.


Pablo si rialzò. “WILSON!!!! Ma sei impazzito!” tuonò, e Greg lo guardò, ancora inviperito. “Ti ricordo che Lucia è venuta con me alla festa!” continuò.


“Ed io ti ricordo che non sei nella posizione di controbattere! Avevo un credito con te! In fondo mi aveva rubato la ragazza!” disse, con un tono calmo, ma che metteva i brividi.


“Ancora quella vecchia storia di Stacy?” disse ridendo, ma senza lasciare il naso, “Wilson... se non fosse stato per me non avresti mai scoperto com'era veramente! E tu per ringraziarmi mi rompi il naso!” aveva perso le staffe, iniziavo a temere che potesse passare alle mani.


“No, no è per quello, anzi ti ringrazio! È per Lucia... non ti avevo detto che uscivamo insieme!” disse, e mi tirò a sé.


“Sì... ma da quello che ho visto vi siete lasciati! Quindi non te l'ho rubata!” disse, di nuovo parlando di me come un oggetto.


“Glielo hai detto tu che ci siamo lasciati!” mi chiese, con aria sorpresa. “Ed adesso che faccio?” mi chiesi. “A dire il vero lo ha supposto lui... ma io non ho smentito.” dissi la verità, mi sembrò la decisione giusta.


Greg annuì “Diciamo che abbiamo deciso di vedere altre persone... eravamo un po' in crisi.” disse. Che attore, era davvero bravo a fingere.


Ma Pablo non demordeva. “Ciò non toglie il fatto che lei sia venuta al ballo con me!” disse, avvicinandosi e cercando di prendermi la mano, ma Greg lo fermò.


Sì, è venuta con te! Ma se ne va con me!” disse, come per mettere fine al discorso.


Va bene... ma non finisce qui!” disse, andandosene e lasciandoci soli.


Stranamente questa volta non mi lasciò, ma mi guardò senza parlare.


Io mi scostai. “Allora... cosa significa questa storia?” chiesi sorridendo, lui rispose al mio sorriso e mi andò davanti.


Diciamo che sapevo cosa voleva!” disse, voleva restare sul vago, ma io non glielo avrei permesso, avevo il diritto di sapere.


Sì... ma sapevo che Mike sarebbe venuto!” ribadii, anche se non ne ero più sicura al cento per cento.


Diciamo che ci tenevo a salvarti di persona per farmi perdonare!” sorrise e tentò nuovamente di abbracciarmi, ma arretrai, lui rimase sorpreso.


Ma se avevi detto il contrario giovedì!” gli dissi, ironica, “Comunque grazie, anche per la bugia. Sei davvero bravo a fingere.”


Lui mi strinse a sé. “Mi dispiace!” disse “Avevi ragione... dovevo dirti subito la verità! Ma avevo paura... la vera storia la sanno solo Mike e Karen...”


Lo interruppi, scostandomi, “A proposito di Karen... ti starà aspettando!” dissi, e lui sorrise. “No, tranquilla! Starà parlando con Ted!” disse, stranamente tranquillo.


Come! Non ti da fastidio che la tua ragazza...” ma non riuscii a finire la frase.


Karen non è la mia ragazza! È Mike che ci ha detto di venire alla festa insieme!”


Sgranai gli occhi... non ci potevo credere. “Quindi... l'hai usata per farmi ingelosire?” strizzai gli occhi.


Lui sembrava imbarazzato. “Be'... in effetti sì... ma era difficile divertirmi con lei se continuavo a guardarti!” disse, tenendo gli occhi bassi “Mi è quasi sembrato di svenire quando ti ho vista sta sera, e mi sono maledetto per non averti chiesto io di venire al ballo. Poi quando Ibañez ti ha chiesto di ballare... mi sono sentito crollare il mondo addosso e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato quando ti ha chiesto di andare a prendere un caffè...” non gli feci finire la frase, perchè lo baciai. Lui rispose immediatamente.


Ci staccammo. Io ero un po' dispiaciuta. “Mi dispiace solo che tu non possa avere una ragazza...”


E chi l'ha detto?” chiese, lasciandomi sorpresa.


Tu! Venerdì scorso!” dissi tristemente, ripensando a quella sera.


Ah... sì hai ragione! Ma ora non c'è più la minaccia di Holly!” io sgranai gli occhi, dovevo avere l'aria confusa, “Mio padre l'ha lasciata! Finalmente se n'è andata! Quindi se vuoi fammi pure la domanda!” disse, facendomi l'occhiolino.


Avevo un po' di paura per via dell'altra volta, ma presi coraggio, “Allora cosa facciamo adesso?” chiesi, con la voce tremante.


Lui ci pensò un po' su poi rispose, “Questo!” disse, chinandosi verso di me e baciandomi. Io mi staccai quasi subito, avevo bisogno di una risposta.


E cioè?” chiesi speranzosa di una vera risposta, anche se quella di prima non mi era affatto dispiaciuta.


Ma ti devo fare il disegno?” chiese, esasperato. Io annuii con fare scherzoso, pensavo di avere capito, ma con Gregory Andreas Wilson non c'era da dare nulla per scontato. “Ok... allora... Lucia Smith vuoi essere la mia ragazza?” mi chiese, inginocchiandosi e congiungendo le mani.


Io finsi di pensarci su. “Be'... non lo so... stare con te deve essere difficile!”


Nemmeno stare con te deve essere una passeggiata al luna park!” disse, ridendo.


Continuai a fingere di pensare, ma alla fine risposi “Certo che sì!” mi buttai letteralmente tra le sue braccia e ci baciammo.


Ma... Greg tu a settembre andrai all'università... dove?” gli chiesi, speranzoso che non fosse troppo lontana.


Lui abbassò lo sguardo. “Vado a Yale... ho ricevuto la lettera di accettazione ieri.”


Non sapevo che dire... ero felicissima per lui, ma nello stesso momento non potevo fare a meno di essere triste... Yale era lontana.


Wow... sono felice per te... ma credi che riusciremo a mantenere una storia a distanza?” chiesi.


Certo! Io verrò qui ogni volta che mi sarà possibile!” sorrise “Dopo tutta la fatica che ho fatto per mettermi con te vuoi che rovini tutto? Non ci penso proprio!” disse, baciandomi nuovamente.”E poi abbiamo ancora quattro mesi da passare insieme prima della mia partenza!” aggiunse, infine. Io annuii.


Rientrammo e fummo accolti da Mike a Betty. “Finalmente!” esclamò mio cugini, e Betty mi abbracciò. Greg ed io eravamo un po' confusi.

Non fate quelle facce! Vi abbiamo visti! Finalmente vi siete messi insieme!” continuò.


Sì. Finalmente! Ci avete fatto sudare sette camicie!” disse Betty, abbracciandomi, “Siamo così felici per voi!”


Karen si avvicinò, mano nella mano con una ragazzo. “Ecco l'altra coppia felice!” esclamò Mike, indicandoli. Karen arrossì, mentre il ragazzo si avvicinò a noi. “Ciao Ted!” disse Greg. “Ciao!” lo salutò lui “Tu devi essere Lucia, la cugina di Mike, vero? Piacere, io sono Ted, il fratello di Betty e Mimi!”


Ecco il festeggiato! “Piacere mio!” mi sentivo imbarazzata, speravo vivamente di non arrossire, che figura ci avrei fatto?


Ecco pure i due sperduti!” disse, nuovamente, Mike rivolgendosi a Manny e a Mimi.

Ormai siamo tutti sistemati!” terminò.


Settembre.


Purtroppo il tempo volò... e settembre arrivò troppo presto... Fred si iscrisse alla Brown University, Mike e Greg decisero di andare a Yale, John andò in Italia, alla Bocconi, Karen andò nella stessa università di Ted, Harvard.


Era arrivato il giorno della partenza, Betty piangeva e Mike l'abbracciò cercando di consolarla, “Su dai... non fare così... “ ma anche lui riusciva a stento a trattenere le lacrime.


Ciao Greg...” gli dissi, mentre lui mi teneva le mani, stavo per piangere anch'io.


Ciao... non essere triste, non parto mica per sempre. Sono di ritorno ad ottobre! E poi ci vedremo anche a Natale!” disse stringendomi e sorridendo.


Finalmente ebbi il coraggio di dirgli ciò che realmente provavo per lui, anche se già lo sapeva. “Greg... ti amo..” sussurrai. Lui aumentò la stretta. “Anch'io piccola... “


Arrivammo all'aeroporto. Era arrivato il momento dei saluti finali.


Mike baciò Betty e lo stesso fece Greg con me. Poi si allontanarono, io e Betty ci abbracciammo, per impedire l'una all'altra di seguirli. Salirono sull'aereo e questo decollò.


Tornarono per alcuni giorni ad ottobre come promesso e a Natale vennero anche Fred, con la sua ragazza, Mandy, era molto simpatica.


Finalmente arrivò anche per Betty e me il tempo di andare all'università. Betty andò anche lei a Yale, mentre io, purtroppo, andai ad Oxford, a Londra. Fortunatamente Greg mi veniva a trovare tutte le volte che gli era possibile, ed io facevo lo stesso.


Avevamo trovato l'amore, e per nulla al mondo volevamo perderlo.


CONTINUA..............................


Ciauuuuuu^^ spero che il capitolo vi sia piaciuto^^ si avvicina la fine^^

Grazie a tutti^^ commentate^^

Bacioni^^



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Capitolo 25
*** EPILOGO ***


Ciao a tutti^^ siamo arrivato al capitolo finale^^ Buona lettura^^


EPILOGO


(Lucia)


Sono passati un po' di anni da quando la mia famiglia si è trasferita a Toronto, per la precisione cinque, si avvicina il mio ventiduesimo compleanno.


Ho ormai finito l'università ad Oxford e mi trovo all'aeroporto dove anni prima aveva salutato il mio ragazzo.


“Buongiorno signorina. Fatto buon viaggio?” mi chiede una cortese assistente, stanca per il troppo lavoro.


Io le sorrido, “Sì! Grazie.” dico, e poi mi avvicino per prelevare il mio bagaglio.


Stano che nessuno sia venuta a prendermi.penso. Speravo che una persona in particolare ci fosse. Non speravo in Mike, si era trasferito a New York con Betty, ma presto sarebbero tornati per celebrare le loro nozze. Ne ero felicissima.


Mentre Karen e Ted non parlavano ancora di matrimonio, prima lei voleva trovarsi un posto di lavoro sicuro, non se la sentiva di mettere su una famiglia senza avere un lavoro.


Le cose con Greg andavano a gonfie vele! In fondo era stato anche merito di Pablo! Se lui non avesse fatto ingelosire Greg... probabilmente ora sarei sulla sua lista!


L'aeroporto non era molto affollato, quindi non avrei fatto fatica a vedere se qualcuno mi stesse aspettando, ma non c'era nessuno.


Sospirai “Rassegnati Lucia... dovrai prendere un taxi! Ma appena lo vide mi sente!pensai.


Non ci vedevamo da mesi e lui si permetteva di farmi tornare a casa con un taxi?! Questa volta non l'avrebbe passata liscia!


Il cellulare mi segnalò l'arrivo di un messaggio.


Ciao Lucia:) 6 già arvt a Toronto?

È andato bene il viaggio?:)

Bacioni Betty:)


Che gentile... era felicissima che Mike si fosse finalmente deciso a chiederle di sposarlo! Se se la fosse fatta scappare sarebbe stato un vero idiota! Le ho risposo subito, non volevo farla preoccupare.


Ciao:) sì sono arrivata adesso:)

è andato tutto bene:) Grazie.

Salutami Mike.

Bacioni Lucia:)


Ho riposto il telefono in tasca.


Ho preso la valigia e mi sono diretta verso l'uscita, prima però mi sono fermata al bar, stavo morendo di fame!


Buongiorno signorina. Cosa desidera?” mi ha chiesto il barista.


Buongiorno. Vorrei un tramezzino per favore.” dissi.


Il tramezzino arrivò immediatamente. “Fanno $$$”


Tenga” gli dissi, porgendogli il denaro.


Grazie. Arrivederci e buona giornata.”


Arrivederci e buona giornata anche a lei.” dissi uscendo.


Mi sono seduta su di una panchina per mangiare. Non riuscivo ancora a credere che Greg non fosse venuta a prendermi. Eppure mi aveva detto che ci sarebbe stato.


Pochi giorni prima...


Drrrriiiiinnnnnn............. Drrrrrriiiiiinnnnnn..........“Pronto?”


Ciao cucciola! Pronta per la partenza! Tra poco sarai di nuovo a casa!” mi disse Greg, più dolce del solito.


Ciao amore! Sì, sono quasi pronta! Devo solo finire di fare i bagagli... “ risposi, ero al settimo cielo, era da un po' che non ci sentivamo.


Ok piccola... e che hai deciso di fare?” chiese, che domanda stana.


Be'... pensavo di andare dalla nonna, adesso che i miei ed Ely si sono trasferiti di nuovo a Manhattan è sola!” dissi. Povera nonna, tutta sola, certo che papà poteva spettare prima di accertare il nuovo lavoro!


Va bene, l'avverto io!” disse, con tono cavalleresco.


Grazie! Sei un angelo! Mi vieni a prendere tu all'aeroporto?” dissi sperando in una risposta positiva.


Sì... spero di ricordarmi.” non sapevo se scherzasse o no, speravo di sì!


Vedi di non farlo! Altrimenti...” usai il tono minaccioso.


Altrimenti?” mi sollecitò.


Altrimenti richiamo Pablo e gli dico che accetto quel famoso caffè!” era un colpo basso, lo sapevo, ma era divertente stuzzicarle e sentire come reagiva.


Non ci provare! Altrimenti altro che rompergli il naso... gli rompo il collo!” esclamò, forse un po' arrabbiato. Io risi. “Cos'hai da ridere adesso?” mi chiese.


Niente... è che ancora dopo cinque anni sei geloso di lui. Sei così dolce!” dissi, cercando di intenerirlo.


Grazie. Ora devo andare! Ho una cosa urgente da fare! Ci vediamo! Ciao cucciola!” disse.


Ok. Ciao amore.” e riattaccai.


Ed adesso ero sola in aeroporto! Di sicuro non glie l'avrei fatta passare liscia! Nessuno poteva lasciare Lucia Smith all'aeroporto e sperare di passarla liscia.


Ho appena finito il panino e mi dirigo verso l'uscita. Mi avvicino al bordo della strada per chiamare un taxi.


Salve signorina! Ha bisogno di un passaggio?” la voce mi è famigliare, mi volto e lo vedo.


C'è un ragazzo con i capelli neri, le braccia conserte, appoggiato all'auto e con gli occhiali da sole in testa. È proprio lui!


Gli corro incontro, lui mi prende fra le braccia e mi bacia, mi solleva da terra.


Greg! Ma perchè non mi hai detto che era qua fuori!” lo rimprovero.


Perché volevo farti una sorpresa, che a quel che vedo è riuscita.” mi dice, e mi bacia di nuovo.


Hai avvertito la nonna?” gli chiedo, speravo che non lo avesse dimenticato.


Sì. Ci aspetta per l'una!” esclama. Rimango sorpresa e guardo l'orologio. “Ma è sono appena le dieci! Che facciamo per tre ore?” gli chiedo. Lui sorride.


Ho una sorpresa per te!” mi dice, facendomi segno di salire in macchina.


Viaggiamo da circa mezz'ora, non sono mai stata in questa parte della città, non capivo dove volesse portarmi!


Posso sapere dove siamo?” gli chiedo. Lui sorride di nuovo. Wow, ma come fa ad essere così bello!

La macchina si ferma sotto un palazzo. Lui indica una finestra del terzo piano. “Vedi quella finestra?” mi chiese, io annuisco. “siamo appena arrivati a casa mia!” dice, soddisfatto.


Sono a bocca aperta. “Come sarebbe casa tua?”


Sai quando ti ho chiamato e ti ho detto che avevo una cosa importante da fare? Be' dovevo rifinire i dettagli del contratto!”


scendiamo dalla macchina ed saliamo al piano. L'appartamento è bellissimo, non molto grande, ma confortevole.


Che ne dici?” mi chiede.


È bellissimo! Ma perchè ci sono tre camere da letto?” chiedo un po' incuriosita.


Be'... una è sicuramente la mia! E potrebbe diventare la nostra se venissi a vivere qui. Una è per gli ospiti. Mentre un altra è per tua nonna. Visto che non la vuoi lasciare da sola potrebbe venire qui con noi in futuro.”


Non ci credevo... aveva penato anche alla nonna! Lo bacio all'istante.


Verso mezzogiorno ci mettiamo in viaggio verso casa della nonna, e ci arriviamo che è quasi l'una.


Lucia! Come sono felice! Finalmente siete arrivati!” dice, abbracciandomi, io le ricambio l'abbraccio, mi era mancata tanto.


Ciao nonna.” le dico. Lei guarda Greg e abbraccia anche lui, ormai per tutti è uno di famiglia, invece mio padre continua a trattarlo con freddezza, ma in fondo gli è simpatico.


La nonna rientra, mentre io e Greg scarichiamo la macchina. Mi metto a ridere all'improvviso.


Che c'è da ridere?” mi chiede, incuriosito dal mio comportamento.


Niente... è che cinque anni fa, quando ho scaricato le mie valigie dalla macchina di mio padre odiavo questo posto. Mentre adesso ringrazio il cielo di esserci venuta. Se non l'avessi fatto non ti avrei mai incontrato!” dico, lui lascia perdere le valige, mi abbraccia e mi bacia.


E sì... se non fossi mai venuta a Toronto probabilmente non avrei mai trovato il mio unico vero amore.


Ti amo Greg!


FINE


Siamo arrivati alla fine^^ ringrazio tutti i lettori e chi ha commentato^^ spero che la fanfic vi sia piaciuta^^

Bacioni ed abbracci da Sony^^













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