Fuoco sul Fuoco

di Fatelfay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incubi ***
Capitolo 2: *** Lapilli ***
Capitolo 3: *** Febbre ***
Capitolo 4: *** Flambé ***



Capitolo 1
*** Incubi ***


Disclaimer: I personaggi e l'opera non sono miei, appartengono a Horikoshi Kohei. Questa ff esiste solo per divertimento.
Storia nata dal gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction - GRUPPO NUOVO su FB, per la #3volteE1Challenge
Avvertimenti extra: Linguaggio scurrile, una punta di demenzialità alla LoV, accenno di nudità

 




Fuoco sul Fuoco
 


 

1.

Shigaraki crede di aver appena chiuso occhio quando si sveglia di soprassalto per delle urla provenienti da una della altre stanze del buco in cui vive.

Le strida da cane scuoiato vivo continuano acute e Shigaraki non sa se provare a dormire nonostante il baccano o se alzarsi e mettere fine alle sofferenze di chiunque stia urlando. Si copre il capo con il cuscino attento a non toccarlo con più di quattro dita per mano e spera che le grida smettano alla svelta.

Gli tocca alzarsi quando qualcuno bussa con insistenza alla sua porta.

- Shiggy! Shiggy! Vieni, ti prego!- Chiama Toga dall'altra parte della porta.

Shigaraki la manderebbe normalmente al diavolo, ma la voce della ragazza sembra spaventata e preoccupata per la prima volta da quando la conosce. E se Toga, che è sempre felice e allegra, è preoccupata, allora ci deve essere forse un problema abbastanza grave da fargli rinunciare al sonno e farlo scendere dal letto.

- Arrivo!-

Risponde per evitare che Toga gli butti giù la porta e veda la tomba in cui dorme. Shigaraki si alza di malavoglia dal letto, si stropiccia gli occhi stanchi e socchiude la porta della sua stanza quanto basta per uscire.

Toga non sta sorridendo, il pigiama rosa e morbido la fa sembrare ancora più giovane e spaventata. Lo afferra per la manica del pigiama e lo trascina per il corridoio senza dargli alcuna spiegazione e Shigaraki la segue, maledicendosi mentalmente per non aver messo le pantofole visto quanto è gelido il pavimento.

- Non so che gli è preso, ma non riesco a svegliarlo, né a spegnerlo!- Spiega lei trafelata mentre raggiungono la stanza da cui provengono le urla e un bagliore bluastro.

L'aria si scalda in fretta ad ogni passo che fanno, inizia a sapere di fumo acre e quando arrivano a quella che se non ricorda male è la stanza di Dabi, Shigaraki si blocca e fissa le fiamme bluastre che hanno già avvolto il letto. Le grida sono ancora più strazianti di prima e la sagoma che si contorce sul letto è quasi irriconoscibile.

- Dabi?-

L'altro continua a gridare, il letto scricchiola e si sfalda. Dabi cade a terra e rotola in centro alla stanza. Le fiamme blu ne distorcono i lineamenti e qualcosa di plastica abbandonata sul pavimento prende fuoco e intossica l'aria.

- Dabi!-

L'altro non risponde, non sembra nemmeno sentirlo.

- Sveglia tutti e prendete acqua e asciugamani.- Ordina ma la ragazza non gli lascia la manica.

Shigaraki si volta per vedere che cosa le sia preso e la trova con una mano premuta contro le labbra e gli occhi pieni di lacrime.

La scuote per le spalle e la obbliga a guardarlo.

- Toga, muoviti. Sveglia tutti e porta acqua e asciugamani. Dobbiamo spegnerlo prima che ci uccida tutti.-

Lei annuisce e si volta per andare a svegliare gli altri, il suo sguardo si ferma di nuovo sulle fiamme e la figura agonizzante sul pavimento.

- Vai!-

Shigaraki le dà uno spintone e lei finalmente si mette a correre e a gridare a tutti di svegliarsi.

Dabi continua a gridare, il corpo si muove a scatti sul pavimento come in un film dell'orrore.

Shigaraki corre al bagno più vicino, sperando che l'allaccio di fortuna che hanno fatto regga e dia loro abbastanza acqua per spegnere l'incendio. Apre l'armadietto che sa di muffa, butta a terra gli asciugamani stantii e si passa una mano tra i capelli quando si rende conto che non hanno un tubo.

- FANCULO, MALEDETTO STRONZO DI UN PIROMANE ASSASSINO!-

Prende il secchio di plastica che tengono sotto il lavello per raccogliere le perdite dello scarico e lo ficca sotto il rubinetto. Apre l'acqua al massimo, le tubature fanno il loro solito rumore odioso e l'acqua schizza ovunque, lavando Shigaraki.

Appena il secchio è pieno, Shigaraki chiude in fretta il rubinetto, raccoglie un po' di asciugamani, uno si disintegra tra le sue dita e quasi perde la presa su tutti gli altri.

Corre da Dabi, il secchio pesa, l'acqua schizza fuori, gli bagna i pantaloni del pigiama e Dabi ancora si contorce e urla in camera sua.

- Svegliati, cazzo!- Gli urla mentre gli getta l'acqua addosso.

L'acqua evapora prima di poterlo toccare. Shiagaraki fissa le fiamme azzurre quasi ammaliato e le maledice mentalmente. Abbandona a terra tutto quello che ha portato con sè e corre in cucina.

Spalanca gli armadietti, le ante sbattono e le cerniere scricchiolano, ma reggono. Controlla ovunque, mentre gli sembra di star sprecando tempo utile per spegnere Dabi ed evitare che lui muoia, uccida tutti loro e distrugga la loro casa.

Non c'è quello che gli serve.

Lascia perdere la cucina, incurante del caos che ha creato e va al bar al piano di sopra. Accende le luci in fretta e osserva la stanza per un attimo prima di buttarsi dietro il bancone e aprire tutti gli armadietti. Hanno abbastanza alcol per far esplodere quel posto e tutto il quartiere.

Proprio a lato del bancone nota qualcosa di rosso coperto di ragnatele e polvere.

- Sì, cazzo.-

Prende l'estintore con attenzione, non è per niente il momento di perdere il controllo sul proprio quirk e distruggere la loro unica speranza di non ritrovarsi di nuovo senza un tetto sotto cui vivere.

Si butta a capofitto giù dalle scale, l'aria è più calda e acre, tossisce per il fumo che inizia a infittirsi.

Davanti alla stanza di Dabi ci sono tutti, con secchi d'acqua e addirittura una canna e stanno facendo del loro meglio per provare a domare le fiamme. Persino Kurogiri sta usando i suoi portali per disperdere le fiamme e il fumo, ma non sta ottenendo molti risultati.

- Spostatevi!- Grida sopra alle urla di Dabi e tutti si fanno da parte.

Non ha mai usato un estintore in vita sua, ma non ha alcuna intenzione di perdere quella che ha ormai ribattezzato casa. Non ha alcuna voglia di perdere nemmeno Dabi. In fondo è utile alla sua causa e ha un quirk eccezionale.

Toga lo fissa con gli occhi pieni di lacrime, Mr. Compress continua ad annaffiare Dabi con l'acqua anche se non sembra avere molti risultati.

Shigaraki serra le dita sull'estintore, i medi alzati quasi a voler mandare a fanculo le fiamme blu e il corpo agonizzante sul suolo.

 Prende la mira, conficca i talloni nel pavimento e preme il grilletto. Le fiamme di Dabi impazziscono, si abbassano e Shigaraki osa avvicinarsi per spruzzare Dabi da testa a piedi.

- Svegliati, stronzo!- Gli urla in faccia, mentre le fiamme si spengono e lasciano l'uomo a urlare nudo sul pavimento.

L'acqua di Mr. Compress lo colpisce in pieno volto e soffoca per un momento le sue grida.

L'estintore si esaurisce sui suoi piedi ma non c'è più traccia delle sue fiamme blu.

Shigaraki fissa il giovane uomo, che ancora urla e si dimena sul pavimento mentre il resto della LoV gli lancia secchiate d'acqua addosso per scongiurare nuovi incendi.

- Dabi!-

Toga lo raggiunge con un asciugamano e inizia a sbatterglierlo addosso come se stesse sedando qualche piccola fiamma.

Dabi continua a contorcersi e urlare, intrappolato nei suoi incubi.

Shigaraki ruba il secchio pieno d'acqua di Spinner e si siede accanto al volto di Dabi. Lo afferra per i capelli, attento a non disintegrarlo e gli ficca la testa in acqua.

Le grida si zittiscono per un attimo, il corpo di Dabi ha uno spasmo peggiore degli altri e Shigaraki lo tira fuori dall'acqua.

Dabi tossisce, sputa acqua, gli occhi azzurri spalancati sul nulla. Shigaraki lo lascia andare e l'altro cade a terra respira rumorosamente.

- Siamo a posto ora. Andate pure a dormire, ci penso io a sistemare questo caos.-

- Shigaraki?- Kurogiri lo fissa un po' titubante e Toga copre le parti intime di Dabi con l'asciugamano con cui l'ha appena picchiato.

- E' sveglio. Non proverà a fare un altro barbecue.-

Tutti lo fissano un po' preoccupato, gli sguardi si fermano un po' troppo su Dabi ma all'occhiataccia di Shigaraki se ne vanno tutti.

Kurogiri raccoglie gli asciugamani e se ne va per ultimo.

- Dabi?- Toga chiama, le labbra strette per la preoccupazioni e gli occhi ancora lucidi. Ha le guance arrossate per il calore.

Shigaraki si gratta il collo per il nervoso, mentre gli occhi vitrei di Dabi mettono a fuoco la stanza e loro.

Li guarda sbigottiti, muove un braccio ma non riesce a sollevarlo. Si schiarisce la gola e ricompone il suo viso in un'espressione vuota.

- Che cosa...?- La sua voce è rauca, un colpo di tosse stronca a metà la domanda.

- Hai avuto un incubo e ti sei dato fuoco.-

- Ah. Perché sono a terra?- Osserva lui.

- Hai incenerito il letto e i tuoi vestiti.- Risponde Shigaraki.

- Come stai?- Chiede Toga con la voce che le trema.

- Stanco.-

Dabi non prova a muoversi dal pavimento, fissa il soffitto e Toga gli toglie i capelli dalla fronte.

Shigaraki rimane a guardarlo a terra e nota per la prima volta quanto sono estese le cicatrici di Dabi.

- La smetti di fissarmi?-

Shigaraki non lo ascolta:- Vuoi parlarne? Dell'incubo?-

Non è sicuro che sia la cosa giusta da dire, ma se non ricorda male, quando era piccolo correva sempre da sua mamma quando aveva degli incubi. Forse, non è del tutto sicuro.

Dabi scuote piano il capo.

- No. Ho sete.-

Toga scatta subito via alla ricerca di un bicchiere d'acqua.

- Sanguino?- Chiede poi.

Shigaraki lo controlla con lo sguardo, sposta l'asciugamano dall'inguine di Dabi per controllare le giunzioni di pelle sulle gambe e lo ricopre.

- Non sembra. Potresti avere danni interni, però.-

Toga arriva poco dopo con un bicchiere d'acqua già colmo e una bottiglia appena iniziata.

Shigaraki fa per toccare Dabi e aiutarlo ad alzarsi ma si ferma con le dita a qualche centimetro dal volto dell'altro.

Toga nota il suo piccolo problema in quel momento e gli passa il bicchiere.

- Lo alzo io.-

Shigaraki le sorride riconoscente e, nonostante la sua figura esile, Toga ci impiega un attimo a mettere seduto Dabi che si lamenta per il dolore.

- Meglio dolorante che morto, no?- Gli fa notare Shigaraki guadagnandosi un'occhiataccia dall'altro.

Lo aiuta a bere, cercando di non rovesciargli addosso l'acqua.

- Ci hai spaventati a morte.- Mormora Toga, seduta alle spalle di Dabi per sostenerlo.

- Parla per te.- La rimbecca Shigaraki.

- Mi dispiace.-

E' solo un sussurro, ma basta a sgomentare Shigaraki, che distoglie lo sguardo. Lo aiuta a bere ancora quando Dabi glielo chiede e Toga va a prendere un futon di scorta e un altro cuscino. Riescono a rimetterlo a letto in qualche maniera, nonostante le proteste di Dabi che ad ogni movimento geme per il dolore.

- Va' a dormire, Toga. Rimango qui io a tenerlo d'occhio.-

- Va a dormire anche tu.- Mormora Dabi.

Toga li fissa incerta dal suo posto.

- Vai. Faremo un pigiama party un'altra volta.-

La ragazza sorride felice della proposta, passa una mano tra i capelli scuri di Dabi ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

- Col cazzo che facciamo un pigiama party, non ho tredici anni.- Borbotta Dabi non appena i passi di Toga non si sentono più.

- Hai visto quanto era preoccupata? Glielo dobbiamo.-

Nemmeno Shigaraki è entusiasta all'idea, ma se può far sentire meglio la psicopatica del loro gruppo non ci vede niente di male.

- Fila anche tu a dormire, non mi serve la balia.- Prova a scacciarlo Dabi.

Shigaraki si appoggia con le spalle al comò disastrato e incrocia le braccia davanti al petto.

- Non vorrei che mi morissi nel sonno. E ormai non chiuderò più occhio.-

- Fa quel che ti pare.-

Il silenzio si posa piano su di loro, Shigaraki chiude gli occhi e cerca di ridurre il brusio di pensieri che gli affolla la mente.

Il respiro di Dabi rallenta e si fa più pesante e Shigaraki si concentra su quello. Nemmeno si accorge di addormentarsi.







Angolo del Delirio:
Benvenuti al deliro made in LoV. Primissima volta che scrivo di loro e mi sto divertendo da morire.
Spero che piaccia anche a voi!

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Capitolo 2
*** Lapilli ***


2.

Shigaraki sa di non avere né l'esperienza, né l'età, né il potere per controllare come schiavi tutti gli affiliati alla League of Villains. Sa anche che non ha alcuna importanza data la gente di cui si è circondato. Nessuno si fida davvero di nessuno ed è perfettamente normale, visto che sono un'accozzaglia di criminali incalliti che può contare su piromani, assassini, ladri, truffatori, forse anche qualche stupratore e qualche malattia mentale.

(Twice, Toga, proprio voi.)

Non che Shigaraki si consideri la persona più sana del pianeta visto che ha ancora il terrore ad essere in ambienti affollati e che vuole distruggere l'intera società. Beh, di fatto la società è marcia fin nel midollo e idolatra pirite spacciata per oro, quindi forse Shigaraki non è così malato mentalmente come tutti vogliono far credere.

Tutto questo per dire che è perfettamente normale avere degli affiliati che lavorino prettamente da soli e che si dimenticano (proprio così, dimenticano) di comunicare come si stanno evolvendo le cose in mezzo a una missione.
Tanto Shigaraki si diverte a non sapere che cazzo stia succedendo e se deve provvedere a rappezzare qualcuno dei suoi. Perché tanto loro hanno la possibilità di accedere alle migliori cure mediche del paese e di usare un'assicurazione sanitaria. Certo, come no.

E il numero uno di mancanza di comunicazione e lavoro di squadra è anche quello che sta insieme grazie a delle fottute graffette che nessuno sa ancora come cazzo facciano a reggere con il suo quirk.

Sì, Dabi, proprio tu, pezzo di merda.

E così ora stanno correndo via dalla scena del crimine dopo aver ottenuto quello per cui sono venuti con Toga che saltella e ridacchia divertita, Kurogiri che fa avanti e indietro per controllare che ci siano tutti e Dabi rinchiuso in una delle biglie di Mr. Compress.

Maledetto imbecille.

Kurogiri apre uno dei suoi portali enormi solo quando sono sicuri che nessuno li veda e tutti ci si fiondano dentro senza alcuna esitazione. Shigaraki torna a respirare normalmente quando sente il pavimento consunto del bar della loro base e si appoggia alle ginocchia con le mani.

Hanno tutto, la missione è stata un successo, ma Dabi è un maledetto imbecille che sta cercando di sotterrarsi un giorno sì e l'altro pure. E meno male che deve ancora vendicarsi contro chiunque si sia conquistato le sue ire.

- Compress, sistemiamo prima Dabi.-

Scendono le scale e vanno nella stanza adibita a sala medica che non è per niente diversa dalle altre ma è dove hanno stipato tutte le loro provviste mediche.

Shigaraki depone con cura le mani che lo avvolgono su una delle sedie mentre Mr. Compress libera Dabi dalla biglia. L'uomo cade di botto sul tavolo di metallo e si lamenta piano, come se non volesse farsi sentire. Si volta su un fianco, le gambe e le braccia tirate contro il petto e tossisce. Prova a tirarsi su, ma Mr. Compress lo blocca.

Dabi sputa sangue sul tavolo e rantola come se stesse respirando acqua.

- Dabi, sta giù!- Gli ordina Shigaraki mentre raccoglie una ciotola in cui farlo sputare. Non ha voglia di dover pulire il sangue da tutta la stanza.

- Sti cazzi, Shiga... non... respiro.-

Si regge su un braccio, l'altro gli penzola in grembo senza vita, il sangue cola dalle cuciture del polso. Shigaraki gli mette in grembo la ciotola e Dabi ci china sopra il volto e lascia colare fuori il sangue che ha in bocca.

- Che hai?- Chiede Shigaraki mentre prende la cassetta del pronto soccorso.

Mr. Compress sta già controllando il corpo di Dabi alla ricerca di altre ferite esterne.

- Credo di aver...- Un altro colpo di tosse:- Respirato... le mie fiamme.-

Shigaraki si sente gelare il sangue nelle vene e il suo cuore riprendere a correre nel petto.

- Il braccio... sta bene. Ho esagerato.- Aggiunge tra un rantolo e l'altro.

Tossisce ancora, il sangue gli cola dalle labbra e Dabi fa del suo meglio per non respirarlo e sputarlo nella ciotola.

- KURO!- Shigaraki urla con tutta l'aria che ha nei polmoni.

Essere chiamati Villain, avere qualche disturbo mentale più o meno diagnosticato, considerare la propria fedina penale come un curriculum vitae e non fidarsi gli uni degli altri, non significa per forza fregarsene di tutto e di tutti.

Shigaraki vorrebbe tanto essere quel tipo di persona e lasciare che Dabi morisse respirando il suo stesso sangue, ma non è così pazzo da avere anche quel lusso.

Kurogiri appare nella stanza e li osserva cercando di capire che cosa stia succedendo.

- Un medico, ora. Ha la gola bruciata.-

Gli occhi gialli di Kurogiri si ingrandiscono per la sorpresa poi l'uomo scompare nel nulla.

Mr. Compress disinfetta il polso di Dabi che fa un respiro stridulo per il dolore. Shiagaraki gli fascia il polso al meglio delle sue capacità e nonostante le bende si stiano tingendo di sangue, sembra che man mano la coagulazione stia iniziando.

- Gli porto dell'acqua.-

Mr. Compress apre la porta ma si ritrova davanti Toga che ha tra le braccia dei vestiti di ricambio, una coperta e un bicchiere con dell'acqua.

- Pensavo potessero essere utili. Come sta?- Toga sorride, i capelli un po' scompigliati per la corsa e Mr. Compress la lascia entrare.

Dabi tossisce e sputa sangue.

- Abbiamo chiamato un dottore.-

Il sorriso della ragazza si incrina, ma si riprende subito e saltella fino al tavolo dove hanno deposto Dabi. Gli versa subito un bicchiere d'acqua e lo aiuta a bere a piccoli sorsi.

Dabi riesce a strozzarsi e sputa acqua mista a sangue su se stesso e su Toga.

- Ehi!- Protesta lei allontanandosi subito.

- Si è ustionato la gola, l'imbecille.- La avvisa Shigaraki e ignora lo sguardo assassino che gli sta lanciando Dabi.

Kurogiri ci sta impiegando troppo e Dabi non sembra riuscire a calmare la tosse.

Shigaraki fa il tentativo di accarezzargli la schiena con le nocche delle dita. Non sa se sia utile né se possa davvero confortarlo, ma non sa che altro fare mentre aspettano che Kurogiri torni.

Ci sta mettendo troppo e non è dovuto al fatto che Shigaraki non sia paziente: è che la situazione è decisamente allarmante.

Kurogiri appare di nuovo nella stanza un attimo prima che Shigaraki imprechi ad alta voce.

- Per di qui. Ho il medico.- Li avvisa e Shigaraki si sente decisamente meglio.

- Toga, rimani qui. Compress, vieni con noi.- Ordina e ignora lo sguardo offeso della ragazza.

Con l'aiuto dell'uomo sollevano di peso Dabi, prendono la ciotola in cui sta sputando e attraversano il portale.

Si ritrovano in uno studio medico normale che sa di disinfettante e prodotti chimici. Tutto l'ambiente è bianco e silenzioso e il medico in questione sembra terrorizzato.

- Lui è quello da curare. Non faccia stronzate o questo posto diventa macerie. Chiaro?-

Il medico sbianca e annuisce frettolosamente con il capo.

Fa loro cenno di far accomodare Dabi sul lettino coperto di carta usa e getta e Dabi fa del suo meglio per non sputare in faccia al dottore durante la parte iniziale della visita, che non è per niente invasiva.

Il problema si presenta quando il dottore insiste per infilargli un sondino giù per il naso e controllare la sua trachea. Dabi assottiglia lo sguardo pronto a bruciare vivo il medico. Il sangue che gli sporca le labbra lo rende ancora più minaccioso.

- E' davvero necessario?- Chiede invece Shigaraki.

- Mi farebbe capire l'entità del danno e da lì fare una diagnosi più corretta.- Il dottore cerca di mostrarsi sicuro ma è palese che è terrorizzato dal loro gruppo.

Dabi tossisce nella sua ciotola e un filo di sangue gli cola dalle labbra.

- Quanto ci impieghi?-

- Col cazzo... che lo faccio.- Ribatte Dabi, ma Shigaraki può litigarci dopo che è guarito.

- Un paio di minuti, con l'anestesia tra i quindici minuti e i trenta.-

- Va bene.- Possono permetterselo. Una volta avuti i risultati e la cura, possono andarsene con Dabi ancora addormentato.

- No.- Li blocca subito Dabi, perché non deve mai collaborare:- Niente... anestesia.-

- Sarà fastidioso.- Lo avvisa il medico con gli occhi sgranati.

- Fallo.- Dabi solleva il mento in segno di sfida e il medico si volta verso Shigaraki sperando di avere aiuto.

- Hai sentito, fallo senza.-

Il medico sbianca, capisce che nessuno dei presenti sta scherzando e inizia a preparare tutto l'occorrente.

- Si sdrai.-

Dabi esita, poi annuisce. Tira su il sangue che ha in gola e lo sputa nella ciotola. Si sdraia e respira piano dal naso, stritola la carta sotto di sé tra le dita.

- Le darò dell'ossigeno per evitare complicanze respiratorie durante l'esame.-

Shigaraki si accosta subito al letto, per controllare ogni mossa del medico. Dabi fisso il soffitto, il corpo immobile come una statua.

- Taci. Fa il tuo lavoro.- Mugugna tra un rantolo e l'altro.

Il medico gli copre il volto con una mascherina e Dabi fa dei respiri profondi, stritolando la carta sotto di sè con le dita. La sonda preparata dal medico è tutto sommato piccola ma Shigaraki non invidia la situazione in cui si ritrova Dabi.

- Puoi tenergli la testa ferma? Non deve muoversi.-

Shigaraki posa subito una mano sulla fronte di Dabi, pollice alzato per non ucciderlo e Dabi lo fissa per un attimo con i suoi occhi azzurri prima di tornare a fissare il soffitto.

Il medico inizia la procedura. Dabi si irrigidisce ma non muove un muscolo.

- Fai un respiro profondo ora.-

Dabi fa un leggero cenno del capo e obbedisce. Il medico spinge la sonda più a fondo, Dabi lascia andare la carta e conficca le dita nel braccio più vicino di Shigaraki.

Il medico controlla lo schermo accanto a sé e muove piano la sonda per controllare la situazione. Shigaraki osserva le immagine con un certo disgusto e sbianca quando vede il sangue colare. Le dita di Dabi si conficcano più a fondo nel suo braccio e Shigaraki gli carezza la fronte con le dita con cui dovrebbe tenerlo fermo.

- Ancora un po' di pazienza.- Il dottore clicca qualche tasto e muove leggermente la sonda per controllare il resto delle vie respiratorie di Dabi.

Non sembrano esserci altre zone ferite.

- Un altro respiro profondo.- Chiede il medico:- Fuori tutta l'aria con calma.-

Dabi chiude un attimo le palpebre per concentrarsi, poi fissa Shigaraki con i occhi velati di lacrime.

Il medico estrae la sonda con movimenti disinvolti mentre Dabi espira. Appena il tubo è fuori Dabi si accartoccia su un fianco e tossisce.

Shigaraki gli passa subito la ciotola e continua a passargli le dita tra i capelli.

- Allora?-

Chiede mentre Dabi si calma.

- La ferita non è grave, ma sarebbe meglio richiuderla con un intervento chirurgico.-

- No.- Rantola Dabi. Non se lo possono permettere.

- Altre soluzioni?- Chiede subito Shigaraki.

- Aspettare che si rimargini da sola, ma ci potrebbero essere complicanzioni.-

Quando mai le cose sono semplici. A meno di non trovare qualcuno con un qualche tipo di quirk di guarigione. Quello sarebbe utile.

Shigaraki osserva le condizioni di Dabi che si sta rimettendo a sedere con calma: è già un caso disperato, sperare che non ci siano complicazioni è giocare con il fuoco. In senso fin troppo letterale.

- Le medicine. Nome e indirizzo di un medico con un quirk di guarigione.-

Non si può certo mettere a bussare alla Yueei per rapire la loro dottoressa.

Il medico intanto ha scritto la ricetta medica ma non ha ancora detto alcun nome.

Shigaraki gli strappa dalle mani il foglietto e legge i nomi impronunciabili:- Nome e indirizzo. Ora.-

- Non posso...-

Li guarda terrorizzati e Shigaraki ha già esaurito la pazienza. Posa tutte e cinque le dita della mano sinistra sulla sedia dei pazienti e quella si polverizza in meno di dieci secondi. Il medico sbianca, gli occhi fuori dalle orbite.

- Nome.- Ripete e l'uomo sembra star per piangere.

- La mia infermiera. Ora è di riposo, ma domani mattina è in turno. Non disturbatela adesso, per favore.-

- Indirizzo e nessuno si farà male. Se è una trappola siete entrambi morti.-

L'uomo li guarda terrorizzati e cede. Un attimo dopo Kurogiri ha già aperto un nuovo portale e il medico è chiuso in una delle biglie di Mr. Compress.

 



L'infermiera è una donna carina e giovane, che urla e cade a terra non appena li vede arrivare. Il medico casca fuori dalla biglia, finisce in ginocchio sul pavimento e le chiede scusa piangendo.

- E' una visita semplice. Lo curi e noi ce ne andiamo senza che nessuno si faccia male. Niente scherzi.-

Spiega in fretta Shigaraki con la pazienza già al limite. Allunga una mano sul tavolo della cucina in cui sono e lo disintegra per rafforzare le proprie parole.

La donna si lascia sfuggire un gridolino spaventato ma si ricompone subito.

- Che cos'ha?-

- Lacerazione alla laringe, leggera infiammazione.- Riassume in fretta il medico.

- Oh. Io... devo toccarlo.- Spiega la donna.

- Alzati lentamente.-

La donna si alza appoggiandosi al muro, le gambe le tremano e fa un passo incerto alla volta fino ad essere abbastanza vicina a loro.

Alza una mano tremante ed esita a qualche centimetro dal collo di Dabi. Appena le sue dita si posano sul collo dell'uomo un bagliore verde le illumina i polpastrelli e Dabi fa un respiro profondo.

La luce dura qualche secondo e la donna barcolla indietro.

- La ferita dovrebbe essere rimarginata del tutto, ma non fate sforzi.-

Dabi fa dei respiri profondi, annuisce con il capo e raddrizza la schiena. Non si sente più il rantolo bagnato di prima.

- Bene, grazie. A mai più rivederci.- Li saluta così Shigaraki e svaniscono nel nuovo portale di Kurogiri.

 



- Ben tornati! Va tutto bene?-

Toga da loro il benvenuto non appena appaiono nella sala medica.

- A posto. Ricordiamoci l'indirizzo dell'infermiera per il futuro.-

Kurogiri annuisce senza dire una parola e esce dalla stanza con Mr. Compress. Dabi passa il contenitore pieno di sangue a Toga.

- Che spreco.- Mormora la ragazza, ci ficca dentro un dito e se lo lecca.

Shigaraki controlla intanto che abbiano di già i medicinali per Dabi e sorride appena vede le scatole intonse e le passa all'altro uomo con la ricetta su come prenderle.

- Tieni. Cerca di seguire la cura.-

Dabi prende il tutto e se ne va senza dire una parola. Esita sull'uscio e si volta a guardarlo con i suoi occhi privi di espressione. Le bende sul suo polso sono sporche di sangue rappreso.

- Grazie.- Mormora e svanisce nel corridoio.

Shigaraki rimane un attimo a fissare il vuoto poi scuote il capo, si gratta il collo e sospira. Ignora volutamente il sorriso che gli piega le labbra.












Angolo del Delirio:
Ed ecco il secondo capitolo! Dabi non si è proprio dato fuoco di nuovo, ma più o meno...
E grazie a LudwigGhost e Lunaharry66 per le belle parole che mi hanno lasciato: spero che vi piaccia anche questa parte.

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Capitolo 3
*** Febbre ***


3.

Dabi barcolla nel corridoio, mentre cerca di arrivare alla porta del bagno più grande dove hanno incastrato una vasca in buono stato recuperata da una discarica. Il pavimento ondeggia sotto i suoi piedi e le fiamme sotto i suoi occhi gettano luci e ombre distorte sulle pareti. Non ha acceso le luci perché sono troppo forti.

Sbatte contro il muro del corridoio che doveva essere più distante, i secchi che ha in mano sbattono dolorosamente contro le sue gambe e la maglia del suo pigiama va a fuoco, la cenere svolazza a terra. Il pavimento è gelido sotto i suoi piedi e gli fa venire la pelle d'oca ed è al contempo un balsamo per il caldo che sente.

Forse ha la febbre. O forse è il suo quirk che sta provando a cremarlo dall'interno.

Raggiunge il bagno dopo un'eternità, apre la porta e quasi cade. Si appoggia con le spalle alla cornice della porta per riprendere fiato. Ormai dovrebbe essere a fine dell'opera di ingegneria che ha messo su per cercare di non morire di caldo.

Si trascina fino alla vasca già piena fino a tre quarti di cubetti di ghiaccio e ci svuota dentro i due secchi. Dovrebbe essere abbastanza. Si appoggia al bordo della vasca e scivola dentro, stringendo i denti quando il freddo del ghiaccio gli mozza il respiro.

Affonda piano nei cubetti, che si sciolgono lentamente a contatto con la sua pelle e chiude gli occhi sperando che quello basti ad abbassare la sua temperatura corporea.

 

***

 

Shigaraki si sveglia nel cuore della notte e si alza di malavoglia con il bisogno impellente di andare in bagno. Si infila le pantofole alla cieca e si strofina gli occhi quel che basta per non sbattere contro un muro mentre raggiunge il bagno.

Rimane perplesso nel trovare la porta aperta e la luce accesa e sbuffa senza nemmeno voler sapere di chi sia la colpa.

Non dovrebbe essere così difficile spegnere una luce e chiudere una porta dopo aver lasciato una stanza. Anche se stanno per distruggere l'intera società, non è il caso di sperperare le risorse della terra su cui abitano, soprattutto considerando che non stanno sfruttando risorse rinnovabili.

Potrebbero aggiungerlo agli obbiettivi della LoV dopo aver distrutto la società e tutti gli eroi.

Il pavimento del bagno è caldo sotto i suoi piedi, l'aria tiepida sul suo volto e Shigaraki si strofina gli occhi per capire come ciò sia possibile visto che non hanno il riscaldamento in bagno.

E' in quel momento che nota che la luce che illumina il bagno non è giallastra e non proviene dal neon sul soffitto.

Proviene invece dalla vasca da cui si alza un leggero vapore. E in mezzo al vapore brillano ovviamente delle fiammelle blu e in mezzo ad esse c'è la figura immobile del suo piromane preferito.

- Dabi?-

L'uomo non risponde, le fiamme continuano a bruciare leggere attorno a lui e Shigaraki spera davvero che non sia un altro incubo. Almeno non sta urlando ed è già in vasca quindi basterebbe aprire l'acqua per sedare l'incendio.

- Ehm, Dabi?- Alza la voce ed ignora la propria vescica che lo supplica di essere svuotata.

Dabi volta il capo verso di lui, gli occhi socchiusi e lucidi, più luminosi delle fiamme che si innalzano piano dal suo corpo.

- Dabi? Che hai?-

- Caldo.- Biascica l'altro. Un tremito attraverso il suo corpo e Shigaraki sente in bocca il sapore acido di una brutta situazione.

- Vai a fuoco.-

Dabi scosta lo sguardo sul proprio corpo e ridacchia piano:- Oh, sì.-

Muove le dita di una mano e fissa le proprie fiamme.

- Non riesco a spegnerle. Fa caldo.- Mormora di nuovo con un accenno di risata che muore subito.

Shigaraki rinuncia a pisciare e si avvicina a Dabi per capire meglio la situazione. La vasca è piena d'acqua in cui galleggia ancora qualche cubetto di ghiaccio. Le sue fiamme blu danzano sul pelo dell'acqua come un B52 alla fiamma, creando un effetto quasi surreale. Inutile dire che Dabi è completamente nudo e Shigaraki non ha alcuna voglia di sapere se sia perché ha bruciato i vestiti o perché li ha abbandonati in camera sua.

Shigaraki allunga una mano sopra le fiamme che lo ignorano e non provano a bruciarlo vivo. Sfiora la fronte di Dabi, bagnata forse per l'acqua forse per il sudore e scopre che scotta, molto di più di quanto dovrebbe essere accettabile.

- Hai la febbre?-

- Può darsi. O forse è il quirk di quel pezzo di merda.- Borbotta Dabi.

Lascia cadere la testa all'indietro sul bordo della vasca, gli occhi socchiusi come se si stesse godendo un normale bagno.

Shigaraki sfiora l'acqua che è fin troppo gelida. L'assaggia con uno strano dubbio in testa e sente che è leggermente salata. E' un miracolo che Dabi non sia ancora in iportemia.

Shigaraki cerca un termometro nell'armadietto sopra il lavello, ma non lo trova.

- Vado a prendere un termometro, non muoverti e non dare fuoco alla casa.-

Dabi ridacchia, mormora qualcosa di incomprensibile e rimane a mollo nella vasca.

Shigaraki va nella sala medica e arraffa il primo termometro che trova e il primo antipiretico a disposizione. Torna da Dabi che è ancora nella vasca con le sue fiamme che danzano sul pelo dell'acqua accanto ai cubetti di ghiaccio.

- Tirati su e provati la febbre.-

- Continua a bruciare. Non smetterà mai.- Risponde Dabi senza nemmeno aprire gli occhi.

- Disintegro la vasca.-

Dabi sbuffa, socchiude un occhio per guardarlo e Shigaraki ha già quattro dita sulla ceramica rovinata.

Dabi si arrende e si tira su a malo modo, schizzando l'acqua sul pavimento.

La sua pelle si asciuga subito e si copre di sudore dove è ancora sana.

Shigaraki gli ficca il termometro sotto il braccio e Dabi non protesta. Si preme il braccio contro il petto e fa del suo meglio per non dare fuoco a quella parte del suo corpo e falsare il risultato.

- Ti dispiace se intanto piscio?-

- Come ti pare.-

Non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione del genere, ma lascia i medicinali a terra, gli volta le spalle e finalmente si svuota la vescica.

Tira lo sciacquone e si lava le mani mentre aspetta che passi abbastanza tempo per vedere quanto scotta Dabi.

Si siede a terra, senza nemmeno sapere che ora sia e canticchia qualche canzone a caso di quelle che ha sentito alla radio. Appena finisce la quarta è abbastanza certo che siano passati almeno dieci minuti e strappa il termometro da sotto l'ascella di Dabi che non protesta né si muove.

- Cazzo.-

Shigaraki si affretta a prendere l'antipiretico dopo aver letto il numero da vertigine sul termometro. Chiunque altro sarebbe incosciente con una temperatura del genere.

- Hai nausea, dolori, allucinazioni o altre cose strane?-

Chiede mentre apre la confezione dell'antipiretico, sfrutta le fiamme blu di Dabi per leggere la dose giusta per una persona adulta e riempie il dosatore.

- La stanza va un po' a onde e la luce è troppo forte. Credi che mi troverà ora? Chissà quanto sarà disgustato da me... Brucia ancora. Non smetterà più, brucerà tutto.- Blatera con gli occhi lucidi socchiusi verso il soffitto.

- Sì, stai bruciando. Ora bevi questo e non sputarlo.-

Shigaraki riesce in qualche modo a sollevargli la testa senza disintegrargliela e a fargli bere tutta la medicina.

- Fa schifo. Brucerai anche tu se non esci.- Mormora l'altro.

- Ti fa bene.-

Shigaraki si siede con le spalle contro il muro, ormai si è rassegnato a una notte in bianco per assicurarsi che Dabi non si bruci il cervello nella vasca da bagno.

Le fiamme si abbassano piano fino a svanire, lasciandoli al buio. Dabi rabbrividisce e volta il capo verso Shigaraki.

- Fa freddo cazzo.-

- Provati di nuovo la febbre.- Gli passa il termometro e Dabi si tira su quanto basta per non bagnarlo.

Shigaraki canticchia di nuovo un paio di canzoni nella propria testa per tenere traccia del tempo, nel silenzio e nel buio del bagno.

- Passamelo. Chiudi gli occhi che accendo la luce.-

L'acqua si muove e Shigaraki cerca a tentoni il termometro. Si alza, le ginocchia scricchiolano per essere state ferme troppo a lungo e preme a tentoni il tasto della luce. Aspetta qualche secondo prima di aprire gli occhi e si ritrova comunque accecato.

- Hai ancora la febbre, ma meno di prima. Te la senti di uscire dalla vasca?-

Dabi si alza appoggiandosi al bordo della vasca, la sua pelle sana si copre di pelle d'oca e non sembra per niente a disagio nell'essere completamente nudo.

Prova ad uscire dalla vasca ma scivola e sprofonda nell'acqua gelida schizzandola ovunque.

- E che cazzo, Dabi!-

Protesta Shiagaraki mentre si volta e prova a farlo riemergere dalla vasca.

Dabi tossisce e sputa acqua.

- Appoggiati a me prima di affogare di nuovo.-

Dabi non protesta e fa come gli è stato detto. Riesce ad uscire dalla vasca, la pelle tirata per il freddo e Shigaraki si trova altrettanto bagnato.

- Ti riporto in camera.-

Dabi si appoggia a lui, che arraffa un paio di asciugamani, e insieme camminano piano fino alla sua stanza. Fa accomodare Dabi su una sedia e inizia ad asciugarlo alla meno peggio.

Dabi trema dal freddo, la pelle d'oca copre ogni centimetro sano del suo corpo e il suoi denti battono leggermente.

- Forza a letto.-

Shigaraki lo obbliga ad alzarsi di nuovo e lo butta nudo nel suo letto sfatto. Gli rimbocca le coperte, si assicura che sia del tutto coperto e si siede a terra, schiena contro il fianco del letto di Dabi.

- Dormi, se non ti senti bene svegliami.-

- Non ho bisogno di una balia.- Mormora Dabi e Shigaraki finge di non averlo sentito.














Angolo del Deliro:
Prima di tutto un grazie sentitissimo a chi ha lasciato recensioni e a chi sta seguendo la storia, sono davvero molto felice che stia vi sta piacendo.
E con questa ormai ci avviciniamo alla fine. Con la prossima, finalmente Dabi eviterà di darsi fuoco!

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Capitolo 4
*** Flambé ***


4. +1 in cui non è Dabi ad andare a fuoco


 

Shigaraki sa benissimo come sia finito in quella situazione ma non riesce ancora a credere alla sua estrema sfiga. Insomma, sembra sempre facile quando sono gli altri a farlo quindi non avrebbe dovuto avere problemi. O almeno sarebbe dovuto arrivare alla fine del processo senza causare troppi danni.

Invece la padella ha preso fuoco con le sue uova dentro e sta continuando a bruciare nonostante abbia spento il fuoco.

Shigaraki apre subito l'acqua del lavello e ci lancia dentro la padella. Le fiamme impazziscono, divampano per un attimo e poi si spengono. Un bruciore atroce si diffonde dal suo polso e Shigaraki caccia l'urlo più acuto della sua vita.

Si allontana dal lavello dove le sue uova carbonizzate si sono finalmente spente e anche la padella sembra aver smesso di andare a fuoco.

Fissa l'acqua scorrere e il vapore e il fumo diradarsi senza avere il coraggio di avvicinarsi.

Quando finalmente tutto sembra essere di nuovo sotto controllo, dà un'occhiata anche lo stato del suo polso e nota che è bordeaux e fa un male cane.

Ci soffia piano sopra ma non riduce il dolore. Diminuisce il getto d'acqua che riempie il lavello e mette sotto il proprio polso. L'acqua fresca brucia all'inizio ma poi allevia il dolore.

- Chi ha gridato?-

La voce piatta di Dabi lo fa voltare di scatto. L'uomo ha già alzato una mano avvolta dalle fiamme pronto a carbonizzare qualsiasi intruso sgradito.

- Io. Non è niente.-

Shigaraki distoglie lo sguardo dall'altro, sentendosi un po' a disagio e fissa il proprio polso che si sta arrossando sempre di più.

- Che hai fatto?- Chiede Dabi.

- Niente. Adesso sistemo.-

- Fammi vedere.-

Il respiro di Dabi è sul suo orecchio e Shigaraki sussulta e si allontana di colpo dal lavello. Dabi non sembra accorgersi di essere troppo vicino.

- Che è sta roba?- Chiede invece guardando la pentola nera.

- Avevo fame. Ho provato a cucinare.-

- Fammi vedere il polso.- Ordina Dabi con il suo tono monocorde.

- Non è niente.-

Dabi gli afferra il palmo della mano e Shigaraki si blocca, non osa muovere nemmeno un dito e trattiene il fiato. Dabi gli toglie il braccio da sotto l'acqua e osserva la pelle arrossata.

- Ti sei scottato. Rimettilo sotto l'acqua e aspetta qui. Non toccarlo.-

Dabi, abbassa la temperatura dell'acqua al minimo prima di piantarlo lì e svanire dalla stanza senza fare rumore.

Shigaraki fa come gli è stato detto e aspetta pazientemente che l'altro torni.

Dabi riappare con il kit del pronto soccorso.

- Dimmi quando ti si intorpidisce il polso.-

Passano vari minuti prima che Shigaraki non senta quasi più niente al polso e lo dica.

Dabi gli fa cenno di seguirlo fino al tavolo. Gli tampona il polso con uno degli asciugamani e le sue mani sono delicate sulla scottatura. Shigaraki non sente niente.

- Hai usato l'olio per le uova?-

- Un po'.-

Dabi studia il suo polso con attenzione. Cerca nella scatola un tubetto di crema e lo apre con un mano senza mai lasciare il suo polso.

- Non sembra grave per ora. Se si formano delle bollicine non toccarle e chiamami.- Gli ordina mentre gli spalma delicatamente la crema fredda sull'ustione.

- Dobbiamo coprirla?- Chiede Shigaraki senza sapere che cosa fare.

- No. Meglio che respiri per ora.-

Appena Dabi finisce di medicargli il polso si pulisce le dita sul braccio di Shigaraki e rimette tutto a posto.

- Ce la fai ad apparecchiare la tavola senza altri incidenti?- Gli chiede poi.

- Certo!-

- Bene. Apparecchia per due. Preparo qualcosa.-

Dabi controlla quello che c'è nel frigorifero mentre Shigaraki mette i piatti in tavola. Quindici minuti hanno una cena a base di avanzi e Dabi inizia a mangiare senza nemmeno guardarlo in faccia.

- Hai mai cucinato in vita tua?- Gli chiede Dabi.

- No.- Shigaraki abbassa lo sguardo sul proprio piatto e inizia a mangiare.

- Da domani rimediamo.-

Solleva lo sguardo dal piatto per essere sicuro che l'altro non lo stia prendendo per il culo. Dabi lo fissa con la sua solita faccia inespressiva.

- Basto io a dare fuoco a questo posto.-

Un accenno di sorriso gli piega gli angoli della bocca e Shigaraki si trova a sorridere a propria volta.














Angolo del Delirio:
E così siamo ordunque alla fine. Spero vi sia piaciuto anche il finale in reverse!
Grazie ancora a tutti coloro che hanno seguito e recensito la storia.
Quindi grazie a Lunaharry66LudwigGhostgiuliacaesarTammy1997 e tyhjjuyy98.
A presto!

 

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