Questa tensione è insopportabile… speriamo che duri (Oscar Wilde)

George un giorno si sveglia e il fastidio che prova nei confronti del fratello gemello e di Hermione diventa insopportabile. Pensa che è proprio impossibile che non capiscano. O che non si capiscano a vicenda. O che nessuno, oltre a lui che lo vede, lo capisca. Un dilemma insopportabile: è così difficile rendersi conto che sono attratti come Luna ai rapanelli? O come Ron al cibo? E così il giorno dopo si sveglia e decide che non ci sta più: chiude Hermione e Fred nella Stanza delle Necessità, fischietta per il corridoio e non gli importa più se adesso l’unica che sente cose insopportabili è il prefetto-perfetto, rinchiuso con il suo peggior nemico.  

1 Prompt: Enemies to Lover

Hermione si lancia ancora contro la porta della Stanza delle Necessità nel tentativo di aprirsi un varco. Se mai uscirà, la sua prima vittima sarà George.

“Non si muove con un alohomora, che cosa speri di fare con un po’ di rincorsa?” Fred è appoggiato alla parete e le sta sorridendo a braccia incrociate. Il prefetto arriccia il naso, arrabbiata. È anche colpa sua se adesso è in trappola.

“Almeno sto cercando una soluzione, tu che fai?” 

Il gemello ride, le mani gli cadono lungo i fianchi, “Ti guardo, mi piace guardarti.” 

Hermione prende il colore degli stendardi Grifondoro. È colpa… “Sei insopportabile”

“È per questo che ti piaccio tanto?”

3 Wabi-sabi: la scoperta della bellezza nell’imperfezione

Hermione lo fulmina con lo sguardo, “Tu non mi piaci.” Non sa quando ha iniziato a mentire così spudoratamente. 

Le mani di Fred, spesso sporche di polvere da sparo, sono grandi e quella destra è solcata da una lunga linea verdastra. I capelli rossi, quelli che non hanno mai forma sul suo capo, sono soffici al tocco. Le labbra, piegate in ghigni, trovano armonia sul viso cosparso di lentiggini. 

“Hermione” – Hermione dal naso all’insù, Hermione dai capelli troppo ricci, Hermione dalla parlantina senza freno. È sempre stata così carina? 

La strega smette di spingere la porta con la spalla e lo guarda, “Cosa?” 

“A me tu piaci.”

5 Amanti

“Ti piaccio?” 

Fred nasconde le mani nelle tasche dei pantaloni e cerca il suo sguardo. “Ti dà fastidio?” le chiede con un tono di voce più basso. 

Sotto gli occhi del gemello, Hermione si sente tanto piccola. O forse sono le parole del ragazzo che l’hanno schiacciata fino a prendere la forma del suo cuore: in quelle dimensioni, le emozioni le tolgono aria. “Ti piaccio come ti piace Lee?” 

“Lee è un bel ragazzo,” scherza, alzando le labbra verso sinistra, “ma non è te.” 

L’ultima frase fa più male di quelle prima. “Quindi come un’amante?” 

Fred scoppia a ridere: non riesce proprio a trattenersi quando lei usa espressioni ricercate. 
[109 parole]
 

7 Cuddling

Hermione porta le mani sui fianchi. “Ti sembra il momento?” gli chiede, ma anche le sue labbra si distendono in un sorriso. Le piace. 

Fred le mostra il palmo destro in segno di scuse, “Mi hai preso alla sprovvista.” Si stacca dalla parete e le va in contro. Nel frattempo, Hermione ha smesso di cercare un modo di evadere dalla Stanza delle Necessità. Le piace.

Le dita del gemello cominciano ad accarezzarle il polso, si scontrano contro il maglione grigio e arrivano alla base del collo. S’infiamma sotto quel contatto ed è ormai fuoco quando la mano di lui le prende il viso, “Sono davvero insopportabile?” 
[106 parole]

9 Age Gap

“Sì,” non ci pensa nemmeno tre secondi e osserva compiaciuta l’espressione di Fred che si imbroncia, “ma mi piaci comunque” aggiunge.

“Anche se sono rumoroso in Sala Comune?” Hermione annuisce. 

“Anche se sono troppo bello per essere guardato?”  Hermione annuisce, alzando gli occhi al cielo. 

Fred sorride maliziosamente, “Anche se sono molto meno maturo di te?” 

La strega si inclina verso il suo palmo e lo sente bollente sul viso. Fa così caldo lì dentro. “E pensare che sei il più grande dei due.” 

“Di poco,” s’affretta a dirle,  “appena un anno, cinque mesi e diciotto giorni.” 

Così non vale. “È straordinariamente specifico.” 

“Sapevo che ti sarebbe piaciuto.”
[108 parole]

11 Yugen: una consapevolezza così profonda che provoca un’emozione impossibile da esprimere a parole

Hermione gli sorride. Così non vale. Vorrebbe persino dirglielo, che a fare in quel modo è sleale, ma non apre bocca. Decide invece di inumidire le labbra.

Il prefetto, dal canto suo, sta cercando inutilmente di tenere a freno il movimento del suo cuore: a furia di battere tanto le spaccherà il torace. “Ti sento improvvisamente tesa” le dice, divertito. 

La mano di Hermione raggiunge quella di Fred sul viso e quel contatto sembra calmarla. Non è una tensione brutta la sua, è una di quelle tensioni che si hanno quando poi succede una cosa bella. 

È già bello, si sono finalmente trovati. Vorrebbe persino dirglielo, ma non apre bocca. 
[110 parole]
 

13 Respiro

È più alto di una decina di centimetri: non li ha ancora contati, ma sono abbastanza per far inclinare il viso di Hermione verso l’alto. Appoggia la fronte contro quella del prefetto e sente che la pella si scalda sotto il respiro di lei. 

“Fred…” il sussurro si infrange sulla guancia, “facciamolo durare.” È arrossita persino sulla punta del naso. 

“Il bacio?” 

Il respiro del gemello si ferma sulle labbra di Hermione e sa di succo di zucca. “Anche il bacio.” Non lo sente ridere: la bocca di Fred, inarcata in un sorriso malandrino, si è unita alla sua. Le scoppia il cuore, è insopportabile. 

16 Scale

Sale tre scalini e ne scende quattro. Poi fa il contrario, non riesce proprio a stare fermo. Solo l’arrivo di Fred calma il movimento sulle scale dei dormitori. 

“Allora?”

Il gemello si morde il labbro per trattenere un sorriso, “Fossi in te, mi nasconderei dal prefetto per un po’.” 

“Ron è un agnellino.” 

“Non lui.” Fred lo supera e va in camera. 

George lo segue e nemmeno si impegna a nascondere il disappunto, “La chiami ancora prefetto? Siete insopportabilmente stupidi.” 

“Come dovrei chiamarla? Hermy? Mione? Voglio godermi la vita con lei, non farmi uccidere dalla sua bacchetta.”

“Ce l’ho fatta?” George si accascia a terra e sorride. “Ce l’ho fatta.”