Lord Freezer: Un Nuovo Inizio - Dragon Ball Super di IvanaAnkhese (/viewuser.php?uid=1176570)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La scoperta ***
Capitolo 3: *** Wanted ***
Capitolo 4: *** Sulla Terra ***
Capitolo 5: *** Freezer ***
Capitolo 6: *** Nella tana del lupo ***
Capitolo 7: *** Decisioni imminenti ***
Capitolo 8: *** Alla ricerca della verità ***
Capitolo 9: *** Ultra Istinto? ***
Capitolo 10: *** Tutto per Snow ***
Capitolo 11: *** Le bugie hanno le gambe corte! ***
Capitolo 12: *** Una convivenza difficile ***
Capitolo 13: *** Un cucciolo letale ***
Capitolo 14: *** Nemici...di sangue ***
Capitolo 15: *** Rivelazioni ***
Capitolo 16: *** Una nuova proposta ***
Capitolo 17: *** Come una mamma ***
Capitolo 18: *** Fantasmi del passato ***
Capitolo 19: *** Traditi ***
Capitolo 20: *** Scandalo ***
Capitolo 21: *** Il Processo (parte 1) ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
Sembrava tutto tranquillo sul pianeta di Lord Beerus, ma non nei sogni del Dio della Distruzione.
Era buio intorno a lui. L'oscurità lo avvolgeva. Un senso di angoscia lo opprimeva. Sapeva che di lì a poco sarebbe accaduto qualcosa di terribile. Improvvisamente, una forte luce di colore viola lo abbagliò. Avvertiva un'aura particolarmente potente, ma per niente positiva. La sua vista era offuscata, ma l'unica cosa che riuscì a scorgere fu una figura molto familiare, con un sorriso demoniaco e degli occhi malefici fiammeggianti. Accanto vi era un'altra figura, molto diversa, che però egli non conosceva, e che non riusciva ad identificare. Sentiva però tra quelle due figure un legame particolare, che lui intuiva, ma che lo spaventava inspiegabilmente. Aprì gli occhi. Quel sogno era sembrato maledettamente vero. Aveva capito tutto, purtroppo. Quello non era stato un sogno, ma una premonizione. Per l'ira e per il terrore, scagliò un hakai davanti a sè, distruggendo buona parte del suo palazzo.
Whis si trovava nella sala di ricevimento, dove di solito mangiavano. Aveva la sua solita espressione di gaudio stampata sul suo volto, e preparava tranquillo la colazione per il suo signore. Non appena udì i boati provocati da Lord Beerus, intuì che sarebbero stati dei giorni molto difficili. << Oh cielo! >>, esclamò. Si voltò e si ritrovò il dio sotto la porta d'ingresso. Aveva un'espressione terrorizzata, gli occhi gli fuoriuscivano dalle orbite, e graffiò con le sue unghie il muro al quale si era appoggiato. << Whis...è finita! >>, proferì.
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Capitolo 2 *** La scoperta ***
Era
in attività di perlustrazione. Di solito usava una piccola
navicella per servizi di questo tipo, per non dare troppo nell'occhio.
Era una detective. Di solito lavorava nella pattuglia galattica, ma era
riuscita ad avere un accordo con Lord Zeno. Non che non le piacesse
questo lavoro, ma le serviva per nascondere la sua vera
identità, le sue origini. In realtà non era
ancora pronta. Nebbia era fatta così! Era per
metà umana, così Zeno le aveva fatto
una proposta: << Finché non sarai pronta,
sarai la mia spia! >>, le aveva ordinato il Re di tutti
gli universi. Il suo compito era quello di perlustrare tutti gli
universi, per accertarsi se ci fosse qualcosa di strano, e poi avrebbe
dovuto riferire tutto a Zeno.
Era
stata inviata nell'universo 2, e, durante la perlustrazione, si
ritrovò su un pianeta sconosciuto. Sembrava disabitato, e
addirittura per metà distrutto. Si presentava come un
pianeta caratterizzato da boschi, ma vi erano crepe ovunque. Oltre alla
desolazione, un'altra cosa aveva destato l'attenzione della ragazza: si
gelava. Si muoveva cauta tra le macerie, occultando la sua aura, e
rendendosi invisibile a seconda delle necessità. Quelle
erano le capacità tipiche di una detective o di una spia al
suo livello. Quando si dedicava alle attività di
perlustrazione di solito indossava una tuta nera, con stivaletti e
guanti abbinati, come richiesto. Improvvisamente avvertì
un'energia molto particolare. Si voltò, e scorse in
lontananza una luce viola-fucsia. Sul suo scouter apparvero delle
notizie molto interessanti: si trattava di un individuo con una forza
notevole. Si precipitò subito sul luogo dove proveniva
quell'energia, e quello che scoprì la lasciò a
bocca aperta: un cucciolo della razza di Freezer si era raggomitolato
in una piccola fossa, e aveva creato una sorta di bolla protettiva
attorno a lui, tra le macerie. Aveva gli occhietti chiusi e coperti dai
suoi pugni serrati, e la coda tra le sue gambe. Nebbia non si
sarebbe mai aspettata una forza del genere da un neonato! Quasi si
emozionò. Evidentemente era l'unico superstite. La ragazza
non sapeva cosa fare. Aveva sentito parlare di alcuni alieni di quella
razza, e di quello che avevano combinato a causa della loro
malvagità. Nonostante tutto, però, lei credeva in
quello che le avevano sempre insegnato: << Non si nasce cattivi. Gli esseri
scoprono il Male durante la loro vita, perché sono
imperfetti, ma un bambino piccolo non può nascere cattivo.
>> La
ragazza pensava che ognuno potesse essere sempre libero di scegliere, e
che non ci fosse una razza di natura esclusivamente malefica. Sapeva
che era meglio non fidarsi di niente e di nessuno, questo
sì, ma dopotutto quello che aveva davanti era solo un
cucciolo, e non poteva lasciarlo lì! Inoltre, sarebbe stata
una scoperta interessante, anche per Lord Zeno, ma Nebbia non era
ancora sicura di presentarlo al Re. Nonostante fosse conscia della
canaglia che sarebbe diventata quella creatura in futuro, confidava nel
fatto che avrebbe potuto crescerlo insegnandogli il Bene, ed era per
questo motivo che non avrebbe potuto abbandonarlo al suo destino.
Così, nonostante fosse a conoscenza dei rischi a cui sarebbe
andata incontro, decise di prendere quel bambino con sé, e
si promise che lo avrebbe protetto e nascosto a occhi indiscreti. Forse
quello fu un errore. Fu così che incominciò a
trasgredire. Ma era in buona fede. E poi anche lei avrebbe voluto
essere libera. Libera
di scegliere. Forse quel bambino sarebbe stato la chiave di
tutto? Forse era lui quello che lei stava cercando?
Il
bimbo abbassò le sue difese, così Nebbia
poté prenderlo tra le sue braccia. Il piccolo
attorcigliò la sua coda al braccio della ragazza,
così lei capì che si fidava di lei. Lo
osservò bene: era bianco, con delle placche fucsia in alcune
parti del suo corpo. Non aveva nulla con sé. Era senza nome.
<< Va bene. Poi ti troverò un
nome.>>, disse la ragazza, e lo portò con
sè nella sua navicella.
Nebbia
era caratterizzata da una forte personalità. Tutti la
descrivevano come fredda e impassibile, soprattutto quando lavorava.
Non le sfuggiva nulla. Si mostrava precisa e ubbidiente, in
realtà faceva solo quello che voleva. Tutti i suoi colleghi
la consideravano autoritaria, a tratti anche antipatica.
Chissà cosa aveva sentito nel suo cuore quando vide quel
cucciolo! Forse le aveva fatto una sorta di incantesimo?
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Capitolo 3 *** Wanted ***
Lady
Helles era circondata dai suoi servitori: si stava preparando per il
suo bagno di bellezza. Il suo salone era diventato un centro estetico!
Adorava prendersi cura di se stessa e del suo corpo. Ricordava davvero
la regina egizia Cleopatra! <>, chiese il suo angelo,
Sour. La dea non si fece troppi problemi, così lo
lasciò avanzare. Aveva un bellissimo rapporto con Sour: era
servizievole e delicato, due qualità che ella apprezzava.
<> chiese lei con
tono dolce. << Lady Helles, è
successo qualcosa di molto particolare su quel pianeta dove abitavano
quegli esseri di quella strana razza...>>, disse lui, ma
la dea non lo fece neanche finire, che disse: <<
Sì, Sour, quegli esseri spregevoli usavano l'amore per
ingannare e per fare del male. Non potevo accettare che succedesse
qualcosa di simile nel mio universo, l'universo dell'Amore!
Così ho distrutto il loro pianeta per metà,
affinché i pochi esseri di quella razza venissero
cancellati...Vedrai che altri combattenti dal cuore nobile abiteranno
l'altra metà, e l'amore farà il
resto....>> Lady Helles spiegava tutto con tono
orgoglioso, lasciando trasparire la sua pomposità. Ma quello
continuò: << Lo so, mia Signora, ma avevo
rilevato un'aura potentissima...si tratta di un neonato...evidentemente
è l'unico sopravvissuto...il problema è che non
si trova più qui! Potrebbe essere stato
rapito...>>, <>, si agitò
quella. << Mia signora è un peccato...se
venisse allenato per bene quell'essere potrebbe diventare un valido
combattente, il più forte. Ha un'energia fuori dal comune
per essere solo un bambino! Non sappiamo dove sia ed è fuori
controllo: potrebbe essere pericoloso...>>,
terminò l'angelo. << Allora dobbiamo
ritrovarlo subito! Chi potrebbe averlo rapito?? Ah...conosco qualcuno
che potrebbe fare una cosa del genere...>> . Alla dea
venne alla mente lo sguardo maligno di Freezer quando egli
buttò fuori dal ring un combattente del secondo universo.
<< Non può che essere stato lui...quel Lord
Freezer!>>, dichiarò lei stringendo i pugni
per l'ira. << Non possiamo accusare senza sapere, mia
Signora>>, la riprese Sour. << Allora
avvertirò tutti: dalla pattuglia galattica ai guerrieri di
tutti gli universi! Tutti devono saperlo...Ora tutti gli
universi sono in pericolo!>>, terminò la dea.
Nebbia
guidava la sua navicella. Si trovava in quel momento nell'universo 7.
Incominciava ad accusare i primi segni di stanchezza: le
attività di perlustrazione erano estenuanti.
Allentò la presa dai comandi e socchiuse gli occhi. Aveva
delle forti occhiaie. Non doveva assolutamente distrarsi, ma si fidava
di se stessa.
Intanto,
su un'altra navicella, l'imperatore dell'universo 7, Lord Freezer, era
in piedi immobile davanti l'oblò, e guardava fuori un punto
fisso senza distogliere lo sguardo. In una mano aveva il suo solito
calice di vino, che aveva inclinato facendo colare il liquido
all'esterno. Sembrava avere come un pensiero fisso, che lo faceva
distaccare dalla realtà. Improvvisamente Berryblue, la sua
assistente, piombò dietro di lui. Sorrise maliziosa: aveva
già capito cosa volesse il suo padrone. << Non
mi basta il settimo universo...>> ,proferì
Freezer, << Mi
vendicherò contro Goku...e diverrò l'imperatore
di tutti gli universi!>> Questo suo
sibilo sembrò risuonare come un tuono, tanta l'energia con
la quale Freezer aveva parlato. Purtroppo questa energia
generò delle vibrazioni negative, che, ironia della sorte,
furono avvertite dal cucciolo che Nebbia aveva con sé. Il
piccolo si turbò: si irrigidì, strinse gli occhi
e i pugni ed emise un piccolo gemito, che attirò
l'attenzione di Nebbia, che si girò verso di lui. La ragazza
lo aveva avvolto in una copertina e legato all'interno di un vano
accanto a lei. Per controllarlo, lasciò uno dei comandi e
posò la sua mano sull'addome del piccolo. Per tentare di
aprire le cinghie, perse il controllo della navicella, che
andò in rotta di collisione proprio contro quella di Freezer!
<<
Sono l'essere più forte di tutti gli universi...NON HO
EGUALI!>>, si vantava il tiranno. Improvvisamente
avvertirono un forte urto. L'astronave di Freezer subì un
danno e una piccola deviazione di rotta.
<>,
urlò Freezer. Gli scouter dei soldati localizzarono la
potente aura del bambino. Così Berryblue esclamò:
<> Freezer digrignò i denti, e in preda ai
nervi, esclamò:<> Poi, con tono sadico, disse:
<< LO VOGLIO! VOGLIO SAPERE CHI
È!>>
Intanto
la navicella di Nebbia precipitava verso un pianeta che lei non aveva
ancora esplorato: la Terra.
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Capitolo 4 *** Sulla Terra ***
L'impatto
era stato forte. Il piccolo era rimasto incolume, ma lo stesso non si
poteva dire di Nebbia. Si sollevò lentamente, tossendo per
il fumo. Era tutta scompigliata, con qualche graffio qua e
là. Non era ancora ben preparata per usare il suo potere
curativo, ma riuscì almeno a far riassorbire le ferite
più piccole. Il problema era la ferita che aveva al petto,
più profonda. La tutina si era lacerata proprio all'altezza
di quella ferita. La ragazza grondava sangue, proprio come dal labbro
inferiore e dal naso. Ma lei non ci aveva dato peso. Aveva cercato di
mantenere la calma mentre precipitava, nonostante si fosse presa un
bello spavento! Eppure non era da lei distrarsi in quel modo. Era colpa
sua! Non aveva neanche visto contro quale navicella si era
scontrata...Intanto si trovava in un bel guaio! Non appena scomparve la
sua bolla protettiva, forse per autodifesa, o forse per la paura, il
piccolo strinse gli occhi e digrignò i denti, e dalle sue
dita partirono dei raggi laser che disintegrarono i vetri spessi e
opachi della piccola navicella di Nebbia. Alcuni pezzi ricaddero
addosso alla ragazza, che si coprì la testa, poi, con
disappunto, si rivolse al neonato : << Non farlo mai più!
>>. Quello, di rimando, scoppiò in un pianto
fragoroso. << NO, NO, NO! QUESTA NON CI VOLEVA! CAVOLO!
>> , urlò Nebbia per i nervi, sbattendo le
mani sul marchingegno interno della navicella, rimasto intatto. Aveva
perso le staffe. Eh sì, doveva ancora imparare a gestire le
sue emozioni!
Contemporaneamente,
nelle vicinanze, un agricoltore, o almeno così
sembrava, lavorava i campi con dedizione. Improvvisamente fu distratto
da qualcosa, ed ebbe un sussulto. Si irrigidì, e strinse i
suoi occhi scuri: aveva percepito un'aura molto potente. In
seguito sentì un boato, e si girò bruscamente
dietro di lui: sì, proveniva da quella parte!
<<
Aspettami qui! Non ti muovere! >>, ordinò
energicamente Nebbia al bambino, ed occultò il ki del
piccolo, come lei fece con il suo. Poi uscì dal velivolo.
Intanto l'agricoltore aveva già assunto la posizione di
preparazione al combattimento. Purtroppo, il fumo che ancora circolava
aveva annebbiato la
vista dell'uomo, che a un certo punto intravide una sagoma. Egli si
irrigidì ancor di più: era pronto a combattere
quell'essere! Rimase molto sorpreso, però, non appena vide
che quella sagoma in realtà apparteneva...a una donna. La ragazza si
presentò a lui barcollando, ed era molto ferita. Nebbia era
alquanto bassina, ma tondeggiante, e quella tutina nera esaltava le sue
curve. Aveva una carnagione diafana, e dei capelli biondo platino
raccolti in una coda alta. I suoi occhi erano di un colore lilla, molto
grandi ed espressivi, grazie anche alle ciglia molto lunghe. Aveva uno
sguardo gelido, ma magnetico. L'uomo la osservò allibito.
Non gli sembrava una donna
qualunque, nonostante avesse un aspetto molto umano. Stranamente non
riusciva a percepire la sua aura, e non percepiva
più neanche l'aura potente che aveva avvertito
precedentemente. Così, decise di incominciare personalmente
la conversazione, e le chiese in modo spontaneo:
<< Tutto bene...? Io sono Goku...tu chi sei??
>>. Nebbia capì subito che si poteva fidare
della persona che aveva davanti, ma era meglio non rischiare, e decise
di non rivelare la sua vera identità, nè
tantomeno poteva dire di essere una detective. Aveva rilevato in Goku
una certa ingenuità, cosa che le sarebbe stata utile. Allora
gli rispose molto semplicemente: << Mi chiamo Nebbia.
Viaggiavo sulla mia astronave, poi mi sono persa, e sono finita qui.
Dove mi trovo? >>. << Siamo sulla Terra del
Settimo Universo. Qui vivono i terrestri, gli umani. Tu
da dove vieni?? >>, rispose quello con gaudio. La ragazza
rimase senza parole. Umani?? Avvertì
una fitta in petto, proprio dov'era la ferita. Non poteva prendersi il
lusso di perdere tempo con i terrestri! Strabuzzò gli occhi
e si guardò intorno smarrita. Aveva gli occhi sbarrati. Un
rivolo di sangue le colò dal naso, ed ebbe un mancamento.
Perse i sensi.
<<
Trunks, guarda che bella! Secondo te chi è? Secondo te
starà bene?? >>, << Non lo so,
Goten! Zitto, che così la svegli! >>. Nebbia
aprì lentamente gli occhi, e si ritrovò in una
grande stanza, simile ad un'infermeria, su un lettino da ospedale.
Notò affianco al letto due bambini che parlottavano e la
guardavano straniti. Uno somigliava incredibilmente a Goku, l'altro
invece era alquanto strano: aveva i capelli violacei e un atteggiamento
molto ribelle. Si rese conto che era mezza nuda: il petto coperto da
una grande fasciatura macchiata di sangue, mentre tutto il resto del
corpo era vestito da una sorta di camicia da notte, lievemente
trasparente. Sollevò lentamente la schiena, quando
ricordò tutto. << Dove sono? Lui dov'è??
>> Chiaramente si riferiva al cucciolo che aveva lasciato
da solo nell'astronave. I ragazzini rimasero senza parole: non sapevano
cosa risponderle. Tentarono di fermarla ma fu inutile: Nebbia
balzò dal letto e scappò via da quella stanza. Si
ritrovò in un grande salone, dove si imbattè in
una donna stravagante, dai capelli turchini. Entrambe si spaventarono,
poi quella signora le disse preoccupata: << Tranquilla!
Non vogliamo farti del male! Sta arrivando un mio amico che
può curarti, e io posso aggiustare la tua navicella!
Aspetta! >> Ma Nebbia non la ascoltò.
Uscì veloce da quella casa, e corse nel luogo dove era
caduta la sua astronave. Purtroppo il piccolo non c'era più.
Nebbia ebbe un colpo al cuore. Dove poteva essere andato?
Improvvisamente, sentì alle sue spalle una voce
molto familiare: << Ciao! Qual buon vento ti porta qui?
>>. In realtà quella era una domanda retorica.
L'essere che l'aveva pronunciata sapeva già tutto. Nebbia si
voltò intimorita, con l'aria di quella che era stata
scoperta. Lo riconobbe. Era lui: Whis.
Fortunatamente l'Angelo aveva in braccio quel cucciolo.
<< Cercavi lui? >>, chiese Whis ironico.
<< Non devi lasciarlo solo. E' pericoloso, lo sai!
>> ,<< Sì, è vero
Whis, grazie. Starò più attenta.
>>, ammise Nebbia mortificata, prendendo il piccolo dalle
braccia di Whis. << Allora come devo chiamarti? Nebbia...?
>>, chiese l'Angelo con tono provocatorio. Nebbia si
irrigidì. Infatti quello non era
il suo vero nome. Era il nome che aveva assunto come detective. La
realtà era ben diversa, ma lei non voleva ancora accettarla.
<< Ti sei cacciata in un bel guaio, lo sai??
>>, continuò l'Angelo. La ragazza annuiva a
testa bassa. Sapeva che sarebbe stato giusto dire la verità,
ma non era quello il momento. Si sentiva però al sicuro che
Whis già la conoscesse, e sapeva che non l'avrebbe mai
giudicata, e che sarebbe stato l'unico ad aiutarla. <<
Pensi che lui sia...il Dio della
Distruzione che stavi cercando? >>,
chiese Whis. << Non posso saperlo se non ci provo.
Così capirò finalmente la mia strada. Il mio destino. Ma
vorrei essere libera di scegliere. E vorrei che lo fosse anche lui.
>>, proferì Nebbia, alludendo alla natura
nonchè alla razza del piccolo. Whis abbassò lo
sguardo serio. << Attenta alle conseguenze, mia cara
Nebbia. >> << Sì, Whis, fidati
di me! >>, gli rispose quella decisa. <<
Non basta occultargli l'aura. Sai che lo stanno cercando? Devi
nasconderlo! >>, la avvertì l'Angelo.
<< Sì ti prego, Whis, aiutami! >> Whis comprese i
fini nobili della ragazza, e decise di aiutarla. <<
Dobbiamo renderlo...invisibile. Quando
e se sarò disponibile, non esitare a chiedere il mio aiuto!
>>, asserì Whis, e posò il suo
scettro sul capo del piccolo, facendo una strana magia.
<< Grazie, Whis. >>. Nebbia gli era
infinitamente grata. Improvvisamente sentirono dei rumori, come se
un'altra astronave fosse atterrata in quel momento. Nebbia
intuì che era stata seguita. << Oh no! E'
tutta colpa mia! >>, disse preoccupata. Whis
alzò gli occhi: sapeva chi fosse! Poi si soffermò
sulla ferita che la ragazza aveva al petto, e disse: <<
Vedo che non hai ancora imparato! >>, e con il suo
scettro la guarì. Nebbia lo guardò riconoscente,
poi disse ansiosa: << Devo andare! >>, e
andò via di fretta.
<< Buona fortuna, Nebbia. >>,
disse Whis quasi tra sè e sè. In
realtà già presagiva cosa sarebbe successo. E non
sapeva se poteva considerarla una cosa buona.
Ciao! Spero che questa storia vi
stia piacendo, nonostante sia ancora all'inizio! In questo capito ho
voluto descrivervi meglio Nebbia. Forse già avete intuito
qualcosa, ma non voglio svelarvi nulla! Dal prossimo capitolo
entrerà finalmente in azione FREEZER! Siete contenti?? Vi
consiglio di seguirmi fino alla fine, ne vedrete delle belle! Non vi
deluderò!
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Capitolo 5 *** Freezer ***
Nebbia
stava preparandosi per fuggire...di nuovo. Anche se avrebbe dovuto
aspettare: la sua navicella non era ancora pronta. Purtroppo anche il
suo scouter era andato distrutto, per cui si sentiva un po' spaesata.
Bulma le aveva prestato alcuni suoi vestiti, nonostante lei fosse
più bassina. Indossava un top bianco e dei jeans con i suoi
soliti stivaletti neri. Cullava tra le sue braccia il piccolo: quello
era stato l'unico momento di relax che erano riusciti ad avere. Tanti
pensieri le frullavano per la testa: non sapeva neanche cosa dar da
mangiare a quel cucciolo...da troppo tempo era a digiuno! Mentre Nebbia
era sovrappensiero e il piccolo mordicchiava le sue dita, si era creata
un po' di confusione in giardino fuori la casa di Bulma. Nebbia si
voltò preoccupata, e il piccolo incominciò a
corrucciare la fronte e a lamentarsi. << Ma insomma,
cos'hai?? E' da ore che fai questo! >>, disse lei al
bambino. << Vado a vedere cosa succede. Aspettami qui
buono buono, dai! >>, ma quello non ne voleva sapere:
digrignava i denti e stritolò Nebbia con la sua coda, pur di
non farla allontanare. << Così mi soffochi!
>>, protestò lei. Il piccolo la
liberò, si aggrappò al suo viso, e la
guardò con occhi languidi, poi le diede un piccolo morsetto
vicino le labbra: Nebbia lo interpretò come una sorta di
bacetto. Così si calmò e la ragazza
potè allontanarsi. Arrivò in giardino e si
avvicinò cauta a quel gruppetto di persone che erano intorno
all'uomo che l'aveva salvata: Goku. Percepì pericolo.
Intanto il poliziotto galattico Jaco si era accorto della presenza di
Nebbia. "Oh, no! Cosa ci fa lei qui??", pensò. Nebbia non
gli stava tanto simpatica. Anche lei si accorse di lui, e neanche lei
fu particolarmente felice: quello Jaco ficcava sempre il naso in
situazioni che non gli riguardavano! Comunque Goku era di nuovo in
preparazione al combattimento, e di fronte a lui vi era un esercito di
alieni sospesi in aria. Tutti indossavano una tuta da battaglia simile,
ed erano forniti di scouter. Al centro, vi erano un'aliena di bassa
statura e una sorta di trono galleggiante con sopra un essere
dall'aspetto inquietante, probabilmente l'avversario di Goku. Nel
vederlo Nebbia ebbe un colpo. Sussultò e quasi le
mancò il respiro. Quell'alieno era della stessa razza
del piccolo che aveva trovato! Non poteva che essere lui: Freezer,
il terrorista galattico di cui aveva tanto sentito parlare! Aveva delle
corna dritte e nere, una tuta da combattimento come gli altri alieni
del suo esercito e dei colori diversi da quelli del bambino. Nebbia
intuì che quella era un'altra forma in cui quella razza
poteva trasformarsi. La ragazza pensava: possibile che un esserino
così dolce potesse diventare così terrificante? A
quel punto Goku fu il primo a rivolgergli la parola: <<
Che sei venuto a fare, qui, Freezer?? >>. Quello, di
rimando, abbassò il capo e si portò la mano
destra alla bocca, e, ghignando maliziosamente, rispose:
<< Non sono qui per te, Goku. Vedi...qui c'è
qualcosa che sto cercando...Credo che tu mi stia nascondendo
qualcosa che mi appartiene! >>,
sibilò con ira. << Credo proprio che rimarrai
deluso, mio caro Freezer! Qui non c'è niente che ti possa
interessare! >>, rispose Goku a tono. Freezer
scoppiò in una fragorosa risata, e disse: <<
Ingenuo! E tu speri che io ci creda?? >> Poi, l'ira
crebbe dentro di lui, il sangue gli ribollì nelle vene , i
muscoli gli pulsarono e strinse gli occhi nervosamente: << Quì
c'è un essere dalla forza straordinaria che ha osato
sfidarmi! DOV'E'?? >>.
Allora Goku capì: evidentemente Freezer si riferiva
a quell'aura potentissima che anche lui aveva avvertito!
Purtroppo il Saiyan non la percepiva più. Cosa poteva
spiegare a Freezer?? Intanto mentre quei due interagivano, Nebbia
osservò meglio Freezer, e all'improvviso ebbe come delle
visioni, forse di eventi accaduti nel passato. Le apparve una scena in
cui quel tiranno aveva padroneggiato con forza e maestria l'hakai del
Dio della Distruzione Sidra, e aveva sterminato tutto il suo esercito.
Le sembrò percepire tutta l'energia e lo sforzo che Freezer
aveva usato in quella situazione, così da scoprire quanto
lui fosse potente! Quasi le mancò il respiro: il battito del
suo cuore accelerò, i brividi percorsero tutto il suo corpo.
Ebbe come un presentimento,
un richiamo. Percepiva
l'energia della Distruzione! In quel preciso momento qualcosa
attirò l'attenzione di Freezer, il cui sguardo si
posò proprio su Nebbia. Avvertì una sorta di
curiosità nel vedere quello che apparve ai suoi occhi come
un interessante essere di sesso femminile. Specialmente le labbra scure
della ragazza gli erano saltate all'occhio. Percepì qualcosa
di suo.
Allora subito sussurrò a Berryblue che gli stava di fianco:
<< Berryblue, mi sai dire qualcosa su quella donna? Non
l'ho mai vista! Chi è?? >>. Nelle sue parole
si potevano sentire una certa apprensione e avversione per il timore
che quella sconosciuta potesse essere un'alleata di Goku.
Così la sua assistente gli rispose: << Non
perviene nessuna informazione dal nostro scouter, mio signore...Non
viene rilevata alcuna aura! Sembra essere umana. >>. A
quel punto Freezer sentì crescere dentro di sè
una forte eccitazione e orgoglio nel vedere che era riuscito a incutere
timore in quella ragazza. Così incominciò a
ridere come un folle e si rivolse a Goku: << Non mi
presenti la tua nuova amica?? >>. << No,
Freezer! Lasciala stare! Tu sei contro di me. Prenditela con
me! >>, lo esortò
il Saiyan energicamente. Ma proprio nel momento in cui il tiranno
alzò il dito per colpirla con uno dei suoi raggi laser, i
suoi occhi incontrarono quelli di Nebbia, che lo fissava seria e
decisa, con sguardo glaciale. Freezer avvertì delle strane
vibrazioni, che gli impedirono di colpirla. Solo una persona gli faceva
quell'effetto, di solito: Goku. Ma lei non era Goku. Com'era
possibile?? Lui, Freezer, l'essere più potente di tutti gli
universi, non era riuscito ad attaccare un'umana?? Bè, di
certo la cosa si faceva ancora più interessante! Allora si
rivolse proprio a quella donna, e, assetato di curiosità, le
chiese: << Tu...come ti chiami?? >>. Quella
non si scompose, e rispose: << Nebbia. >>. Quella
fu la prima volta che gli mentì. << NEBBIA... >> Freezer
assaporò quel nome: gli sembrò musica per le sue
orecchie. << MERAVIGLIOSA! >>, esclamò
con tono sadico strabuzzando gli occhi. Le sue pupille rosse si
dilatarono, e le sue labbra scure formarono un largo sorriso lasciando
scoperti i denti. << Nebbia, lascia perdere!
>>, le urlò Goku. << No,
tranquillo. >>, lo bloccò lei, e si
avvicinò al tiranno. Lo guardò con aria di sfida,
come per studiarlo. Freezer si calmò. Sorrise, e mise i
pugni dietro la schiena in segno di tranquillità e di
accordo raggiunto. << Rimarrò qui,
finchè non avrò ottenuto quello che voglio.
Vorrei fare due chiacchiere con questa dolce signorina,
però! >>, proferì. <<
E poi te ne andrai! >>, continuò Goku.
<< Se proverà a farti del male, non esitare a
chiamarmi! >>, disse Goku a Nebbia. Quest'ultima
pensò che forse una chiacchierata con quell'essere le
sarebbe tornata utile. Dopotutto, era della stessa razza del bambino
che aveva trovato, e forse, conoscendolo meglio, avrebbe saputo
qualcosa in più sulla loro specie. Inoltre aveva avvertito qualcos'altro. Doveva
fare attenzione, però: lui voleva il piccolo. E
lei non avrebbe mai potuto permettergli di fargli del male, o peggio,
di servirsi di lui per scopi malefici. Aveva già intuito
l'indole di Freezer. Così, si rivolse proprio a lui:
<< Per me va bene. >>. <<
Perfetto. A stasera, allora. Ora devo ritirarmi a riflettere.
>>, rispose quello, e rientrò nella sua
navicella.
In
realtà Freezer aveva apprezzato l'atteggiamento di Nebbia,
ma percepiva che nascondeva qualcosa.
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Capitolo 6 *** Nella tana del lupo ***
<<
Ne sei sicura?? >>, chiese provocatoria Bulma a Nebbia.
Quest'ultima, mentre si preparava, annuì a testa bassa, per
mascherare le sue reali intenzioni. Non voleva dare
spiegazioni. Bulma continuò: << Stai attenta!
Freezer è diabolico: sicuramente vorrà qualcosa
da te! Non cadere nella sua trappola! >> .
<< No, tranquilla. >>, rispose quella con
voce ferma. In realtà, era più Freezer che doveva
fare attenzione a Nebbia! Non appena Bulma uscì dalla
stanza, Nebbia sistemò un micro auricolare spia
nell'orecchio, che era collegato alla piccola ricetrasmittente che
aveva lasciato vicino al bambino, il quale dormiva nella sua piccola
navicella. In questo modo avrebbe potuto controllarlo e sentirlo anche
a distanza, mentre lei era via. All'improvviso udì una voce
familiare dietro di lei: << Allora, cosa ci fai qui? >>.
Si voltò. Era proprio lui: Jaco.
Mentre si specchiava, Nebbia, con tono freddo e poco amichevole, gli
rispose: << Non
credo che tu possa intralciare il mio lavoro! >>.
In effetti, era proprio così. Voleva sbarazzarsi di lui in
fretta, o le avrebbe fatto perdere tempo. << Cos'hai scoperto, Nebbia?
>>, sibilò quello. All'udire quelle parole, la
ragazza abbassò lo sguardo e si morse le labbra. Se Jaco
avesse scoperto che era proprio lei la rapitrice di quel piccolo, e che
era in fuga, sarebbe stata la fine. Inoltre, stava anche per andare a
cena con il loro nemico numero uno! << Da che
parte stai? A che gioco stai giocando?? >> continuò
quello spazientito. Aveva alzato la voce. Nebbia, allarmata, si
girò verso di lui guardandolo negli occhi, senza proferire
parola. << Non me la conti giusta. Ti avverto, mia cara
Nebbia: scoprirò cosa nascondi! >>,
e, dopo aver detto questo, Jaco schizzò via. La giovane
sbuffò: pure Jaco le doveva capitare! Giunta all'ingresso,
vide un Saiyan appoggiato al muro con la braccia incrociate in
atteggiamento di riflessione. Era diverso da Goku. Nebbia
percepì un'aura molto forte, ma anche un animo molto
tormentato. Si fermò ad osservarlo. Poi lui alzò
il mento e i suoi occhi si posarono proprio su di lei. Il suo sguardo
sembrava alquanto minaccioso. Forse non si fidava di lei. Nebbia gli
dette poca importanza, si girò e uscì dalla casa.
Aveva già capito ciò che quell'uomo sarebbe
diventato in futuro.
Fu
accolta nell'astronave di Freezer. Era davvero elegante: indossava un
tubino nero che terminava sopra le ginocchia, aveva raccolto i suoi
capelli biondi in una grande treccia laterale che partiva da sopra la
testa, e che cadeva morbidamente sulla spalla scoperta. Aveva nascosto
il colore naturale delle sue labbra con un rossetto scuro. Avanzava
cauta verso il salone che Freezer aveva fatto preparare per
l'occasione. Si guardava attorno silenziosa. Poi lo vide: era
di spalle davanti l'oblò, con le braccia dietro la schiena.
Notò che era nella stessa forma del bambino, solo che a
differenza sua Freezer aveva sul corpo delle placche di colore viola.
Egli avvertì la sua presenza, e ghignò.
<< Eccoci, mio signore. >>, disse Berryblue
a Freezer dopo che aveva accompagnato Nebbia. << Bene.
Puoi andare, Berryblue. >>, rispose garbatamente quello.
Poi alzò il tono della sua voce, e, verso i suoi soldati,
tuonò: << LASCIATECI SOLI! >>.
Quelli tremarono, e si dileguarono in fretta. Nebbia non
fiatò. Mascherava la paura meravigliosamente: appariva
fredda e decisa. Sui tacchi era di poco più alta di Freezer.
Quando furono soli, rimasero per alcuni minuti in silenzio. Sempre
mostrando le spalle, Freezer sibilò: <<
Benvenuta! Allora...come hai detto che ti
chiami?? >>. Glielo
aveva chiesto di nuovo. Era una domanda trabocchetto. In
realtà voleva capire se lei dicesse la verità.
Nebbia non gli dette tanto peso, e rispose secca: <<
Nebbia. >>, mentendo di nuovo. Lui ghignò
divertito. A quel punto si accontentò di quella risposta, ma
dentro di sè mantenne la convinzione che sarebbe riuscito a
scoprire di più in seguito. Nebbia era rimasta in silenzio,
ma la situazione stava diventando già un po' scomoda. Forse
aveva sbagliato ad andare lì. Freezer si decise a voltarsi.
Non appena la vide, rimase colpito, ma non lo dette a vedere.
Abbozzò un sorriso. Sembrava calmo. Si accorse che era come
pietrificata di fronte a lui: forse aspettava che le dicesse qualcosa.
Allora lui si avvicinò al tavolo e le disse con educazione:
<< Prego, siediti! >>. Nebbia
obbedì senza distogliere lo sguardo da lui. <<
Allora, dimmi...cosa ci fa una creatura così delicata in un
posto come questo? >>, la provocò Freezer
scherzando. Questa sì che era bella: non lo sapeva neanche
Nebbia! Ma anche questa era una tattica, per sapere qualcosa in
più su di lei! Nebbia pensava alle parole da dire, mentre
buttò un occhio sul tavolo: vi erano solo una bottiglia di
vino, del sushi e due bicchieri. Certo non era una tavola molto ricca.
Che cosa avrebbe dato da mangiare a quel piccolo? Sicuramente non del
vino! Vedendo che quella non rispondeva, Freezer curioso
continuò: << Non sembri la tipa che stringe
alleanze con degli sporchi
Saiyan! Lascia che io mi presenti: sono
l'Imperatore Freezer, l'essere più potente dell'Universo.
>>. A Nebbia non piaceva particolarmente il fatto che lui
si credesse superiore a tutti. Purtroppo doveva assecondarlo. Poi,
Freezer aggiunse qualcosa che la sconvolse: << E sono
l'unico della mia razza ad essere sopravvissuto in questo Universo!
>>. A Nebbia quasi andò il boccone di
traverso. Non poteva essere possibile. E pensare che ora lei nascondeva
lì un essere della sua stessa razza, proprio l'essere che
lui cercava! E se l'avesse scoperta?? Cosa avrebbe detto?? O meglio,
cosa avrebbe fatto?? Nonostante tutto, decise di non dirgli la
verità, ma in futuro questo avrebbe portato a conseguenze
catastrofiche. Intanto Freezer studiava ogni suo movimento, e
la scrutava curioso. Ella sentiva i suoi occhi stretti e fiammeggianti
su di lei. Poi decise di parlare: << Mi sono persa...mi
trovavo lì per caso. >>, dopotutto era vero.
Freezer era lieto di ascoltarla. Fremeva all'idea di sapere altro!
<< Sono una ricercatrice. Mi piace studiare l'Universo e
le varie razze aliene. >>, inventò Nebbia. Le
sembrava l'unica cosa che poteva dire, per non dare troppo nell'occhio.
Freezer incominciò a ridere e gli brillarono gli occhi:
forse c'entrava lei in quell'incidente che era avvenuto alla sua
navicella? << Sei nel
posto giusto, allora! >>,
esclamò lui pomposo. << Vedi,
anche io sto cercando una cosa...>>.
Era arrivato il momento di negoziare. << Hai mai sentito
parlare delle Sfere del Drago??
>>, disse malizioso. Aveva per il momento abbandonato la
questione di quell'individuo potente che secondo lui lo aveva sfidato.
Non era sicuro con certezza che lei c'entrasse qualcosa, ma forse la
situazione gli sarebbe stata più chiara in seguito, e forse
lei gli sarebbe stata utile! Nebbia strinse tra le dita il calice di
vino dal quale aveva bevuto solo qualche sorso. Aveva percepito le
cattive intenzioni di Freezer, ma preferì farlo continuare.
Allora cercò di rispondere mostrandosi indifferente:
<< No. >>. Allora Freezer fece un sorriso
sghembo, si alzò, e, con il calice in mano, andò
a sedersi accanto a lei. Nebbia rimase sorpresa, ma non si scompose.
<< Vedi...ne ho urgente bisogno.
Realizzano ogni tuo desiderio. Aiutami a cercarle! Ti
spiegherò ogni cosa, e ti insegnerò tutto quello
che c'è da sapere, ma tu entra nella mia armata! Sarai
trattata come una del mio stesso livello. Sarai la mia pupilla. Non te
ne pentirai! >>,
proferì lui in modo persuasivo. << Poi te ne andrai?
>>, chiese lei con gli occhi fissi nei suoi. Doveva
saperlo, per Goku e per gli altri. << Forse...>>,
sussurrò Freezer. Le sue labbra erano molto vicine a quelle
di Nebbia, ma prima che potessero sfiorarle, un gemito
risuonò nell'orecchio della ragazza: il piccolo era sveglio.
E stava incominciando di nuovo a lamentarsi! Nebbia
sussultò. << Ehm...eheh, ora devo
andare...>>, balbettò con fare svampito, e
schizzò via. Freezer strabuzzò gli occhi, e
rimase interdetto.
L'aveva
scampata bella. Così sì che si era messa nei
guai! Freezer l'aveva colta di sorpresa. Non sapeva come reagire. Non
le era andata male, però: aveva recitato bene! Purtroppo col
piccolo era ancora punto e a capo. Quando rientrò, tutti la
riaccolsero curiosi, poi Bulma la osservò bene, e i suoi
occhi caddero sulle labbra scure della ragazza. << Maledetta! Ci hai traditi! >>,
urlò la donna. << Ma che dici, Bulma, calmati!
>>, si intromise Goku. Nebbia non rispose.
Intanto,
nell'Universo di Lady Helles, la dea aveva inviato degli investigatori
a controllare il luogo del pianeta dove era scomparso il cucciolo. Uno
degli alieni, dopo aver rilevato qualcosa di spiacevole,
contattò la dea: << Mia Signora! Cattive
notizie: qui c'è un virus con
origini non identificabili! L'ostaggio potrebbe essere infetto!
>> . Questo sì che era un problema.
<<
Dobbiamo procedere. >>, dichiarò Lady Helles a
Sour.
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Capitolo 7 *** Decisioni imminenti ***
Whis
e Lord Beerus erano ancora nel cortile di Bulma, e avevano
appena finito di mangiare. Whis era annoiato, e Beerus si era
appisolato sulla sedia accanto. Improvvisamente la sfera dello scettro
di Whis si illuminò. L'angelo si girò
incuriosito. Apparve il volto di Sour. << Ah, Sour, che
piacere! A cosa dobbiamo questa chiamata?? >>, chiese
Whis con garbo ed eleganza. << Lady Helles ha un
messaggio molto importante da darvi. E' una questione urgente.
>>, rispose quello categorico. Intanto Beerus si era
svegliato: aveva avvertito l'allarme. << Buonasera Whis.
Buonasera Lord Beerus. >>, esclamò solenne
Lady Helles. Nessuno avrebbe potuto reggere il paragone con lei: i suoi
modi così sofisticati la contraddistinguevano da tutti gli
altri Dei della Distruzione, ed era l'essere più bello di
tutti gli Universi. Purtroppo questo non piaceva molto al Dio della
Distruzione del Settimo Universo. Diciamo che non la sopportava tanto!
<< Ah che noia! Ancora lei...! >>,
borbottò Beerus. << Anch'io sono felice di
vederti, mio caro Beerus, grazie della gentilezza! >>,
ironizzò quella stizzita. Beerus fece una smorfia
imbarazzato. << E' successa una disgrazia! Dovete
ascoltarmi: siete tutti in
pericolo! >>, continuò la dea allarmata.
<< Ah che esagerata! >>, esclamò
quello sarcastico. Nonostante tutto, il dio drizzò le
orecchie e si mostrò serio e disponibile all'ascolto: teneva
al suo Universo! << Non riusciamo più a
trovare l'essere più potente del mio Universo. Non sappiamo
ancora chi può averlo rapito...è solo un
cucciolo...se lasciato solo a vagare per tutti gli universi potrebbe
essere pericoloso...>>. Beerus la interruppe:
<< E
tu chiami me?? Non è un problema mio...e poi, cosa
potrebbe fare un cucciolo tutto solo...?? Proveniente
dall'Universo dell'Amore, poi! >>, disse
quello con disprezzo e superficialità. << E'
sopravvissuto all'esplosione del suo pianeta per mano mia. Si dia il
caso che sia più potente di un Dio della Distruzione! >>,
puntualizzò lei offesa. Beerus sussultò. La
situazione sembrava molto seria. << Chi è?? Com'è
fatto?? >>, chiese
il dio con tono grave e minaccioso. Ora sì che era curioso,
ma nascondeva anche una certa preoccupazione. <<
Ecco...lui è...della stessa razza
di quel delinquente che avete portato come vostro guerriero al Torneo
del Potere...quel Freezer! >>,
affermò disgustata Helles. << E...ho il
sospetto che sia stato proprio lui a
rapirlo! >>. Beerus si irrigidì: gli
tornò alla mente quel sogno. <<
Ma come?? Non lo sapevi?? >>, si innervosì
lei. Lord Beerus intuì qualcosa, e si girò verso
Whis: << Evidentemente
non sono stato avvertito! >>, disse
fulminandolo con lo sguardo. Whis
impallidì e ridacchiò imbarazzato:
<< Oh, l'avevo dimenticato!! >>. Il dio
grugnì. << Ma non è
tutto...>>, continuò la dea: <<
Se cadesse in mani sbagliate, sarebbe la fine di tutti gli universi,
inoltre...è portatore sano di un
virus che non siamo ancora riusciti a identificare...Potrebbe essere
letale per gli esseri mortali! Mi
sono messa in contatto anche con Lord Zeno.>>. Non
appena sentì quel nome, Beerus
sbattè i pugni sul tavolo con ira, distruggendolo.
<< Cosa
dovremmo fare...?? >>,
sibilò il dio. << Ogni
Universo dovrà mettere a disposizione i propri migliori
combattenti. La pattuglia galattica è già alla
ricerca del piccolo. Però siamo costretti a obbligare tutti
voi altri alla quarantena. Che nessuno si muova dal luogo in cui ora si
trova, o verrà severamente punito! Avvertite gli altri. Vi
farò sapere per altre indicazioni. >>. Poi
il collegamento svanì. Whis e Beerus rimasero
allibiti.
Intanto
Nebbia era di nuovo nella sua navicella. << Sei riuscito
ad interrompermi nel momento giusto...! >>, scherzava col
piccolino, riferendosi al suo "appuntamento" con Freezer. Certo, quel
Freezer era proprio un tipo strano, pensava. Si sentiva stranamente
attratta da lui. Chissà se le sue sensazioni riguardo
quell'essere erano giuste! << Non so perchè
continui ad agitarti! >>, continuò lei mentre
osservava il cucciolo dimenarsi e piangere. <<
Tranquillo, troverò il modo di farti mangiare!
>>, poi tutto cominciò a tremare.
Sembrava quasi che i vetri della sua astronave potessero scoppiare di
nuovo. Si guardò intorno stranita. << Non
dirmi che dipende da te...! >>, disse lei allarmata
mentre scrutava con fare interrogativo la creatura che aveva tra le
braccia.
<<
Cosa ha deciso, mio signore? >>, chiese Berryblue.
Freezer era combattuto. Era in piedi con le braccia incrociate, e
mostrava le spalle. Certamente non aveva ancora trovato quello che
stava cercando, ma non poteva essere fermato. Così strinse i
pugni e aggrottò la fronte: << Non voglio
restare su questo inutile pianeta
un secondo di più! Ma
ciò che è mio è mio! >>, sibilò.
Nebbia
si sentiva colpevole: non si era più messa in contatto con
Zeno, e per di più si trovava anche in una situazione
scomoda con Lord Freezer! Che guaio che aveva combinato! Sapeva che
stavano cercando il piccolo e il suo rapitore, ma non era ancora al
corrente del virus e della quarantena. Era sul punto di andarsene, ma i
problemi erano tre: se fosse scappata in quel preciso momento senza
neanche allearsi con Freezer, avrebbe destato sospetti. Inoltre,
sarebbe stata perseguitata dallo stesso Freezer e dalla polizia, e una
volta catturata, nessuno l'avrebbe più creduta. Ma, se fosse
rimasta, sarebbe stata scoperta subito, o, peggio, avrebbe fatto
scoppiare una guerra tra Freezer e Goku, che avrebbe potuto causare la
fine della Terra del Settimo Universo. E avrebbe detto addio al
bambino. E lei tutto questo non lo voleva. Se si fosse alleata con
Freezer, invece, il bambino sarebbe stato scoperto,
e...chissà cosa ne avrebbe fatto Freezer. Però
era pur sempre della sua stessa razza, e magari sarebbero stati
protetti. Inoltre sentiva che doveva sapere da lui alcune cose. Ma
quale sarebbe stato il prezzo da pagare? Intanto non voleva tornare da
Zeno. Che cosa le avrebbe detto? Ormai era troppo tardi. Mentre si
trovava nell'incertezza più totale su quale decisione
prendere, sentiva un forte presentimento. Allora qualcuno decise per
lei. Si sentì sollevare con tutta la sua navicella.
Intanto
Goku aveva appena ricevuto la notizia da Whis e da Lord Beerus:
<< Allora non mi ero sbagliato sull'aura! L'avevo sentita
per davvero! Allora l'essere era qui?! Bisogna trovarlo! Ma Freezer e
Nebbia...? >>. Improvvisamente avvertirono un forte
rumore, e tutti alzarono lo sguardo: l'astronave di Freezer era appena
decollata! Goku subito volò verso di lui: <<
NO FREEZER, FERMATI! >>, urlò , mentre cercava
di rimediare un attacco che potesse deviare l'astronave del suo nemico
facendola ricadere sul suolo. Ma proprio in quel momento si
creò una barriera di energia che doveva fungere da
protezione e da limite per la situazione della quarantena. L'astronave
di Freezer riuscì a passare prima che la barriera si
chiudesse, ma Goku non fece in tempo. Non appena entrò in
contatto con la barriera, ricevette una forte scarica elettrica che lo
fece collassare, e si schiantò al suolo.
Quando
Nebbia alzò lo sguardo, si ritrovò davanti
proprio lui: Freezer. << Allora, dove eravamo rimasti? >>, sorrideva
folle tenendo i suoi occhi fiammeggianti fissi su di lei.
Questo è il capitolo
prima che avvenga il caos. Vi è piaciuto?? Cosa ne pensate??
Che succederà ora?? Nei prossimi capitoli vedrete finalmente
scazzottate e combattimenti! Quindi continuate a seguirmi!! Scusate se
vi ho fatto aspettare!! In questo capitolo mi sono voluta soffermare su
come potrebbe essere il rapporto tra Lord Beerus e Lady Helles. Io li
shippo. Voi che dite?? O shippereste Lady Helles di più con
Lord Liquiir?? Se volete qualcosa in più su questi
personaggi fatemelo sapere!! Intanto continuate a leggere!!
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Capitolo 8 *** Alla ricerca della verità ***
Era
stata portata al suo cospetto. La guardava col suo solito sorrisetto
furbo. Era soddisfatto, pensava di averla in pugno. << Non hai paura di me?? >>,
le chiese con tono provocatorio. Stranamente non sembrava minaccioso.
Nebbia lo guardò seria, senza mostrare alcuna paura:
<< Dovrei averne...? >>. Freezer
strabuzzò gli occhi: era sorpreso. Come si permetteva di
rivolgersi a lui con tanta insolenza? Lei era rimasta a guardarlo negli
occhi, quasi per studiarlo. Freezer si chiedeva come facesse una
ragazza come quella a mantenere tanta flemma nonostante fosse ferita e
fosse in sua presenza. Intanto Nebbia continuava ad osservarlo, e
capì che era proprio vero ciò che dicevano: aveva
scorto in lui dei tratti di follia, apparentemente immotivati. Sarebbe
stato difficile ragionarci. Aveva anche capito però che
poteva essere anche un individuo incomprensibile e imprevedibile.
Mentre lo scrutava, Nebbia aveva assunto un'espressione mista a cruccio
e a disgusto. Cos'era che l'aveva colpita in quel mostro? Forse era lui
l'essere che stava cercando? Prima che Freezer potesse controbattere,
un soldato di bassissima statura si avvicinò a lui, e gli
sussurrò qualcosa nell'orecchio. L'Imperatore
cambiò espressione, poi si ridette un tono, e solenne
ordinò: << Berryblue, mostra la navicella alla
nostra nuova ospite, ed indicale la sua stanza. Poi lasciala libera,
voglio che si ambienti nella sua nuova dimora! >>, e la
congedò, rivolgendole un ultimo sguardo furbo e un sorriso
sghembo, poi si voltò.
<<
L'Imperatore è molto lieto di averla qui! >>,
le disse Berryblue con il sorriso sulle labbra. "Ah, strano modo di
dimostrarlo...!", pensò Nebbia, ma preferì non
fiatare: aveva intenzione di approfittare dell'ospitalità!
Dopotutto, le era andata bene! Dopo averle mostrato il luogo, Berryblue
la condusse alla sua camera: << Ora è libera.
Dentro troverà tutto quello di cui ha bisogno. Buona
permanenza! >>. Non appena l'aliena andò via,
la giovane rammentò che doveva recuperare un certo bambino
che era rimasto nella sua navicella! Percorse silenziosamente ma
velocemente i corridoi dell'astronave di Freezer: non voleva essere
scoperta. Aveva un'espressione di apprensione sul viso. Per quanto
tempo era rimasta sola quella peste?? Si intrufolò nella
stiva: lì avevano posto la sua navicella. Vi
entrò preoccupata, respirando affannosamente. Si
abbassò vicino al sediolino davanti ai comandi, e il
piccolino era ancora lì, avvolto in una copertina. Nebbia
tirò un sospiro di sollievo, lo prese con sè e
uscì dalla navicella. Tentò di tornare alla sua
camera il più velocemente possibile. Le
probabilità di essere scoperta erano alte, ma poteva
cavarsela: dopotutto aveva occultato il ki del piccolo, e forse la
magia di Whis su di lui era ancora presente! A pochi passi dalla sua
stanza, Nebbia sentì le voci di due alieni che stavano per
imboccare lo stesso corridoio in cui si trovava lei. Doveva muoversi!
Il cuore le scoppiava in petto. Allungò il passo, e, agile
come un felino, si buttò nella sua camera, avendo la cura di
non far rumore. Appena in tempo: i due alieni si trovarono
lì che lei e il bimbo erano già all'interno della
camera, appena dietro la porta. Ma prima che potesse chiuderla del
tutto, Nebbia capì che i due stavano parlando di Freezer,
così rimase ad origliare: magari poteva avere delle notizie
interessanti! Ovviamente tappò la bocca al piccolino che
stringeva a sè, e lui aveva attorcigliato la sua coda al
braccio di lei. << Non ha voluto resuscitare suo padre,
il grande Re
Cold, per averlo come alleato, e ha preferito quella ragazza?
Cos'avrà visto in lei?? Io non mi fido. >>,
disse il primo soldato al suo compare. Nebbia rimase sorpresa: quindi
Freezer aveva un padre...! << Tranquillo, il nostro
signore avrà sicuramente in mente
qualcosa...Vorrà usarla per ritrovare le Sfere del Drago,
poi si libererà di lei...>>, rispose l'altro.
<< Sì...tu cosa pensi che chiederà?
Non vorrà ancora crescere in altezza?! >>,
<< No, troppo facile...>>. Mentre i due
parlottavano, Nebbia pensò che non aveva mai visto due
soldati pettegoli e inutili come quelli! << Sicuramente
chiederà di essere più forte di un Dio della
Distruzione...ho sentito che vuole arrivare ad eliminare tutti gli Dei,
persino quel Sommo Zeno! >>. La ragazza
sussultò: questo sì che era interessante! Avrebbe
dovuto farlo sapere a Zeno. Ma come avrebbe fatto? <<
AHAHAHA! >>, rise uno di quei due bestioni senza
cervello. << E vorrebbe farsi aiutare da quella mocciosa?? >>.
Nebbia si indispose: non era più una ragazzina!
<< Forse è molto potente...Freezer sa quel che
fa! >>, << Ahahah, e cosa le darà in cambio?? Un pianeta?? >>.
A quel punto entrambi scoppiarono a ridere. Nebbia scosse la testa:
come potevano essere così imbecilli?
<< Ahahah, forse si divertiranno ad andare in giro per
l'universo ad assoggettare o a distruggere pianeti !!
>>. Allora distruggere era proprio nella sua indole,
pensava Nebbia. << Ahahah, bella questa...ricordi
quando ha distrutto il Pianeta Vegeta?? >>,
<< Eheh, già, poi inventarsi che era stato lo
stesso Vegeta, che mossa! >>. << Si è lasciato sfuggire quel Broly...e
ora si farà dare una mano da una perfetta
sconosciuta...forse per trovare l'essere che lo ha sfidato...un essere
più potente di lui! >>, << Tsk,
servirsi sempre di qualcuno più forte...tipico!
>> ,<< Astuto il nostro padrone!
>>, dissero
quelli con ironia. Poi se ne andarono, continuando a scherzare e a
ridere tra loro. Nebbia aveva ascoltato interdetta. Era giunta
così alle sue conclusioni: Freezer aveva un padre, e questo
poteva tornarle utile per prendersi cura di quel cucciolo; aveva la
passione di distruggere
pianeti...o almeno di conquistarli...quindi
Nebbia non aveva sbagliato: forse lui era davvero l'essere che stava cercando.
Forse era vicina alla verità.
Però c'era ancora qualcosa che non le era chiaro:
perchè aveva distrutto il Pianeta Vegeta? Perchè
tanto odio per la razza Saiyan? E perchè aveva mentito?! Poi
guardò il bimbo che aveva tra le braccia, che la guardava
con occhietti curiosi, e realizzò che se Freezer lo avesse
scoperto, prima si sarebbe servito di lui per distruggere tutti gli
Dei e sfidare Zeno, poi lo avrebbe annientato. Ma lei non
poteva permetterlo: doveva dissuaderlo! Così decise
che doveva parlargli. Doveva conoscerlo meglio.
Era
giunta alla sala principale. Era tutto tranquillo. Come al solito lui
era di spalle, con le mani dietro la schiena, e osservava fuori
l'oblò. Erano soli. Prima che lei si avvicinasse o dicesse
qualcosa, lui disse: << Ti aspettavo. >>.
Nebbia preferì non rispondere. Come faceva ad avvertirla
ancora prima che arrivasse? Non era poi così strano,
però: le era accaduta la stessa cosa anche con lui!
<< Spero ti piaccia la mia astronave! E' dotata di ogni
comfort. >>. Freezer per una volta aveva deciso di
rilassarsi. Quella donna gli trasmetteva calma. Certo aveva
già un elemento simile nella sua armata, che riusciva a
farlo ragionare e riusciva a comprenderlo fino in fondo, e quella era
Berryblue, ma Nebbia era diversa. Aveva un certo non so
che...l'Imperatore del Male era curioso. Forse se le avesse parlato un
po' avrebbe cercato di tirarle delle informazioni in più.
Per la prima volta non sospettava di nulla. O almeno, non avrebbe mai
pensato che nella sua astronave si nascondesse un cucciolo della sua
stessa razza, e per giunta più forte di lui!
<< Sì, è perfetta, Lord Freezer!
>>, gli rispose lei con educazione. << Tu puoi chiamarmi Freezer! >>,
proferì spontaneo. << Vieni qui. >>,
disse con voce solenne e suadente. Quella dolcezza era strana.
Improvvisamente avrebbe potuto trasformarsi in qualcos'altro. Con
Freezer ci si poteva aspettare di tutto. Nebbia gli si
avvicinò cauta. Voleva cercare di essere paziente e di
ascoltarlo il più possibile. Sospirò
silenziosamente. Se qualcuno l'avesse guardata attentamente in faccia
avrebbe scorto in lei un velo di stanchezza e di ansia: tutta quella
situazione la stressava, non poteva abbassare la guardia neanche per un
solo istante! << Guarda che meraviglia...! Un giorno tutti gli universi saranno
miei! Se vuoi, potrai aiutarmi! >>, esclamò
estasiato mentre osservava la bellezza della galassia dal vetro di
quell'oblò, poi la guardò malizioso con la coda
dell'occhio. << Perchè diventare Imperatore di
tutto? Perchè essere il più forte?
Perchè il Potere è così importante?
>>, chiese lei in modo semplice. Freezer
abbozzò una risatina: la interpretò come una
domanda ingenua, in realtà era tattica. <<
Cara, io ho già il potere assoluto! Però a volte
misurarsi con qualcuno altrettanto forte o più
forte può essere...stimolante...>>. Nebbia
temeva che stesse per tornare a parlare di quell'essere che stava
cercando, così lo interruppe: << Come sei
arrivato a tutto questo? >>. Gli parlava come un Padre
Confessore parla a un peccatore imperdonabile. Freezer sorrise
compiaciuto: << Vedo che anche tu sei curiosa di
conoscermi meglio! Ti accontento subito: avevo un padre, tempo fa...era
considerato il più forte della galassia...finchè
non sono arrivato io! >>, a quelle parole
strinse un pugno con ira, aggrottò la fronte, le vene del
viso gli pulsarono. << Non c'è luogo in tutta
la galassia in cui non si parli di me...tutti tremano solo a sentire il
mio nome...! >>, sorrise inorgoglito. << E sei contento di questo? >>,
le domande di Nebbia incominciarono a farsi provocatorie.
<< Più qualcuno mi teme
più posso affermare la mia forza! >>, quasi si
giustificò Freezer. << Ah
capisco...ecco perchè hai sterminato senza pietà
interi popoli e continui a distruggere ogni pianeta che
trovi? Più che l'azione di un forte Imperatore
sembra più l'azione di un criminale senza scrupoli. >>. Le
parole di Nebbia si fecero più dure. Forse questa volta ci
era andata troppo pesante. Freezer
si irrigidì. Buffo: di solito era lui a provocare sempre i
suoi avversari, ma stavolta era il contrario! Quello che quella ragazza
aveva detto era vero: lui faceva tutte quelle cose. Eppure non ci aveva
mai trovato nulla di sbagliato. Ma dette da Nebbia sembravano acquisire
un senso diverso. Avrebbe voluto risponderle che quelle azioni erano
finalizzate al guadagno economico, ma in realtà lei aveva
dannatamente ragione! Allora rispose: << Vedo che mi
conosci bene! E...cos'altro
ti hanno detto di me? >>, la
punzecchiò con quel solito sorrisetto stampato sul suo
volto, avvicinandosi a lei come l'ultima volta, guardandola dritta
negli occhi. << Perchè odi la razza Saiyan?? >>,
chiese lei quasi in difficoltà, per cambiare argomento, ma
forse peggiorò le cose. A Freezer andò il sangue
alla testa. << Hai distrutto tu il Pianeta
Vegeta! Perchè mentire?? >>.
Ora stava esagerando. "Come osa??", pensava lui. Era lì da
poco e già faceva tutte quelle domande?? Nonostante tutto,
Freezer sembrò placarsi, le mostrò di nuovo le
spalle, e, provocandola anch'egli, le rispose: << Potrei
chiederti la stessa cosa...>>,
alludendo al fatto che anche lei aveva mentito sulla sua
identità, e lui l'aveva percepito. Ma non fecero in tempo a
continuare quella conversazione, che proprio in quel momento venne
rilevata una nuova minaccia: Freezer alzò gli occhi e vide
aldilà dell'oblò un'astronave nemica. Storse il
naso. Non se l'aspettava. Ma la sorpresa più spiacevole fu
riconoscere i nemici all'interno di quell'astronave.
Cosa
sarebbe accaduto? Erano stati scoperti?
Rieccomi. Piaciuto il capitolo??
Chi pensate ci sia nell'astronave nemica?? Se volete lasciatemi un
commento. Finalmente la prima battaglia nel prossimo capitolo che
arriverà a breve! Stay tuned!!
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Capitolo 9 *** Ultra Istinto? ***
<<
Da qui non passi! >>, sentenziò una voce a lui
familiare. Erano atterrati su un pianeta. Freezer uscì con
tutta calma dall'astronave: non aveva alcuna intenzione di perdere
tempo. Chi mai poteva intralciargli la strada? Purtroppo quando
alzò lo sguardo ebbe una brutta sorpresa: davanti a lui
c'erano proprio loro, Dyspo e Toppo. "Non
può essere...lui !",
pensò Freezer non appena vide colui che l'aveva messo ko al
Torneo del Potere. L'Imperatore del Male si irrigidì e
strinse i denti. << Non puoi girovagare liberamente. Non
sai della quarantena?? >>, continuò Dyspo.
Freezer abbozzò una risata. << Oh, ma guarda chi si rivede! >>, disse
con tono sarcastico incrociando le braccia. Nebbia era rimasta nella
navicella, e osservava tutto dall'oblò. Aggrottò
le sopracciglia: le sembrava che quei due conoscessero bene Freezer!
Dentro di sè sperava che la situazione si risolvesse in
fretta, e che lui non si opponesse, purtroppo era a conoscenza della
sua testa calda! << Ti conviene ubbidire!
>>, gli ordinò Dyspo. << Altrimenti?? >>, lo
punzecchiò l'Imperatore. Freezer non fece in tempo a reagire
che si ritrovò il pugno di Dyspo nel suo stomaco. Il viso
gli si contrasse dal dolore. Doveva ammetterlo: non se lo aspettava.
Eppure avrebbe dovuto immaginarlo: aveva già assaggiato in
precedenza la velocità del suo avversario! Poi, con forza,
il Guerriero Sonico lo scaraventò in una roccia.
<< Dove hai nascosto il bambino?? >>,
sibilò. Nebbia sussultò. Come avevano fatto a
intercettarli?? Con ira mista a dolore, digrignando i denti, Freezer
rispose: << Non so
proprio di chi tu stia parlando! >>,
ed effettivamente aveva detto la verità. <<
Non c'è proprio niente da fare,eh? Non vuoi proprio capire
chi è che comanda! >>, e, detto questo, Dyspo
lo colpì ripetutamente alla velocità della luce,
impedendogli di contrattaccare. << Dov'è
finita improvvisamente la tua forza?? Ti sei rammollito??
>>, lo scherniva picchiandolo, mentre quello urlava dal
dolore. In verità Freezer non aveva alcuna voglia di
combattere. Non questa volta. Eppure si sentì
improvvisamente ribollire il sangue nelle vene, e incominciò
a perdere la pazienza. Era fatto così, lui: gli piaceva umiliare, ma non poteva sopportare di essere umiliato.
<< COME OSI?? >>, sibilò, mentre
il suo corpo si arricchiva di energia, ed era pronto a sferrargli un
attacco! << SMETTILA! RIENTRA NELL'ASTRONAVE! FA' COME TI
DICONO! >>, urlò Nebbia. Non appena Freezer
udì la sua voce, si bloccò. L'avversario
approfittò della sua distrazione, e lo colpì alla
pancia. << Lascia, Dyspo...>>,
avanzò Toppo, << Me ne occupo io.
>>. Detto questo, si liberò dei soldati di
Freezer con un solo hakai. << Vediamo se avrà
ancora voglia di mentire! >>. Così Toppo si
strappò di dosso la parte superiore della sua tuta,
mostrando il suo petto largo e i suoi muscoli. Freezer lo
guardò stupefatto: sembrava ancora più forte!
<< Ho interrotto il mio allenamento per diventare Dio
della Distruzione per venire ad acciuffare te! Finiamola una volta per
tutte. >>, e si preparò per sferrare un
attacco: il suo corpo si irradiò dell'energia della
Distruzione, i suoi occhi si illuminarono e i suoi muscoli si
gonfiarono inverosimilmente. Forse Freezer in quel momento avrebbe
voluto fare di tutto, magari anche chiedere perché ce
l'avessero così tanto con lui e cosa volessero
davvero da lui, ma era completamente impotente. Così
Toppo piombò su di lui e lo prese a pugni ripetutamente,
incassandolo nel terreno roccioso, con una forza tale da poter spaccare
in due un pianeta. Freezer a malapena riusciva a respirare, e il sangue
incominciò a colargli dal naso. Intanto anche
Berryblue era rimasta ad osservare tutto dalla sala
principale, e aveva seguito con la coda dell'occhio tutti i movimenti
di Nebbia. Era piacevolmente colpita nel vedere la ragazza preoccupata.
La situazione era peggiorata, e Nebbia avrebbe voluto fare qualcosa, ma
sapeva bene che non le era permesso intervenire. L'Imperatore giaceva
distrutto per terra, tra le rovine rocciose di quel pianeta sul quale
stavano combattendo. Tremava dal dolore, l'intero corpo pieno di ferite
sanguinanti e tumefazioni, e il sangue sgorgava dalla sua bocca.
<< ORA SEI FINITO. >>, proferì
Toppo, lanciando un hakai finale. Ma fu proprio in quel momento, che
una strana energia pervase il corpo di Freezer, che
incominciò ad emanare una luce di colore lilla
limpido, quasi bianca. Quell'energia fu avvertita dal piccolo, che
dormiva tranquillo nella stanza, così aprì gli
occhi, sorridendo. Nebbia sentì che stava per accadere
qualcosa, così si precipitò preoccupata nella
stanza. Vide qualcosa di incredibile: il bambino si era librato in
aria, davanti al finestrino, come se anche lui stesse assistendo al
combattimento, e sprigionava una luce simile a quella di Freezer.
Intanto quest'ultimo si era sollevato da terra, e aveva cambiato
aspetto. Sembrava un'entità astratta. Non era visibilmente
più in sè. L'hakai di Toppo lo
attraversò solamente, con grande stupore dello stesso
guerriero. E incominciò a schivare tutti i colpi dei due
avversari. Intanto Nebbia era corsa verso il bambino e lo aveva
afferrato prontamente: << NO! VUOI CHE CI SCOPRANO??
>>, esclamò spaventata. Poi si
voltò e vide quello che Freezer stava facendo. Rimase
incantata. Si era creata un'energia talmente forte che i vetri delle
finestre dell'astronave scoppiarono. Improvvisamente, il bimbo perse la
concentrazione tra le braccia della giovane che lo aveva stretto a
sè, e smise di emanare quell'aura. Nello stesso momento,
anche Freezer fu abbandonato completamente da quell'energia, e
piombò a terra come morto, sotto gli occhi esterrefatti di
Toppo e Dyspo. Il piccolo, come se avesse voluto aiutare Freezer, li
paralizzò con lo sguardo, e con un solo battito di ciglia,
creò dei piccoli laser impercettibili, che provocarono delle
lacerazioni sulla pelle dei due Pride Troopers. Essi si contorsero dal
dolore, ma non avevano visto l'autore di quell'attacco.
<< Cos'è stato?? >>, chiese
Dyspo spaventato. << Non saprei...>>,
rispose Toppo sfinito. << Meglio andarsene!
Riferiremo tutto...>>, così andarono via.
Nebbia rimase a bocca aperta, anche lei visibilmente sfatta. Era tutto
distrutto. Abbassò la testa e guardò stupita,
quasi spaventata, il bimbo tra le sue braccia. << Sei stato
tu!? >>,
esclamò sbalordita, e il bimbo scoppiò in un
pianto fragoroso.
Freezer
fu portato al cospetto di Berryblue. Era brutalmente ferito.
<< Oh no, signore! Nella vasca di rianimazione,
presto...! >>, ansimò Berryblue preoccupata.
<< No, milady...>>, disse una voce. Ella si
voltò e vide Nebbia. << Faccio io.
>>
L'Imperatore
era steso sul lettino in infermeria. Nebbia pian piano cercava di
guarirgli le ferite con il suo potere. Stava migliorando come
guaritrice, pensò. Oppure la situazione non era poi
così grave! A un certo punto Freezer aprì gli
occhi lentamente, e la vide. << Perchè
lo fai?? >>, le
chiese stupito. Non ricevette risposta. << Ma insomma...tu chi sei?? >>,
chiese esasperato. << Mi pare che tu non sia nelle
condizioni di fare domande. >> Nebbia indugiò
prima di aggiungere : << Non sei ancora pronto per saperlo. >>
Alla
fine di quella giornata un dubbio rimase nel cuore della ragazza:
cos'era realmente successo? Si era trattato di Ultra
Istinto? Non tutti riuscivano a raggiungerlo. Forse
Freezer non era colui che lei stava cercando?
Finalmente!! Piaciuto il
capitolo?? Scrivetemi le vostre impressioni!! Spero che questa storia
vi stia piacendo!!
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Capitolo 10 *** Tutto per Snow ***
Avevano
deciso di fare una sosta su un pianeta disabitato. Freezer aveva deciso
che era ora di allenarsi, per fronteggiare qualsiasi altro attacco
nemico, e aveva preteso l'aiuto dei suoi soldati. Beh, "aiuto" si fa
per dire. Alla fine essi sapevano che sarebbero stati disintegrati.
Infatti, erano rimasti a guardare atterriti come Freezer riduceva
Tagoma in poltiglia! << Non ti ho liberato dal corpo di quella rana con
l'intenzione di farti rilassare, Tagoma! >>, lo
insultava Freezer mentre lo colpiva ripetutamente con i suoi raggi
laser. << MUOVITI! >>, urlava. Mentre il
poverino arrancava e stringeva i denti per il dolore, Berryblue
osservava la scena divertita. << Tsk! E pensare che stavo per darti tutti quei
pianeti...non meriti di combattere al mio fianco! >>,
e, detto questo, con un solo dito, emanò un'energia che lo
sollevò. Il corpo del povero Tagoma incominciò a
dilatarsi. << PEZZENTE. >>,
sibilò Freezer. Ma proprio nel momento in cui stava per
farlo scoppiare, gli tornarono in mente le parole di Nebbia: "Altro che forte Imperatore...sei
solo un criminale! ". Aveva
detto davvero così ?? Forse sì, forse
no...ma il succo era quello. Allora Freezer si bloccò. Era
come se qualcosa avesse fermato il suo braccio, e le ferite dello
scontro precedente fossero tornate a bruciare. Tagoma piombò
per terra, e guardò il suo padrone stupefatto. Anche gli
altri soldati rimasero di sasso. Freezer aveva contratto i muscoli del
suo viso e del suo corpo, il suo braccio era piegato e aveva serrato la
sua mano a pugno, e digrignava i denti come in preda a un attacco
nervoso o a un forte dolore. << T-Tutto bene, Lord
Freezer...? >>, gli chiese Tagoma timoroso. A quel punto
Freezer tornò in sè, riacquisì la sua
aria superba, e, mostrando di non avere bisogno di niente, rispose:
<< Nulla...un leggero formicolio alla mano!
>>. Poi si accorse che tutti erano rimasti a guardarlo
sorpresi, così, con tono sprezzante, ordinò:
<< Basta così, per oggi. Andatevene,
lasciatemi solo! >>. Finalmente quelli si dileguarono.
Freezer sospirò stufo, e osservò la sua immagine
ritratta in un ruscello. Le ferite dello scontro contro Toppo e Dyspo
si erano riassorbite quasi perfettamente, eppure sentiva che qualcosa
non bastava. Un dubbio lo ossessionava: era stata tutta opera sua? Li
aveva battuti da solo?? Doveva trovare il modo di riattivare quella
tecnica. Come si chiamava? Ultra Istinto?? L'aveva sentito al
Torneo del Potere, e l'aveva usato proprio Goku. Poi alzò lo
sguardo verso la sua navicella, e decise che doveva parlare con
qualcuno.
Nebbia
intanto frugava tra i rifornimenti di cibo nell'astronave, e diversi
pensieri le frullavano nella testa: come aveva fatto uno come Freezer a
sbloccare l'Ultra Istinto?? Non era una tecnica che si addiceva molto
alla sua indole...Qualcosa le diceva che c'entrava la piccola peste!
Nebbia non aveva conosciuto Freezer alla perfezione, ma era stata
abbastanza con lui da poter capire che era un individuo alquanto
capriccioso, arrogante, irragionevole, presuntuoso e...<< Cerchi
questa per caso?? >>,
una voce interruppe i suoi pensieri, e la ragazza
tornò in sè. Si voltò bruscamente,
così bruscamente che per errore urtò con la testa
l'anta del vano rifornimenti. Questo fece ridere di gusto l'essere che
stava dietro di lei. Era proprio lui: Freezer! Parli del diavolo e
spuntano le corna...! Nebbia assunse l'aria di quella che era stata
colta con le mani nel sacco. << Allora...cerchi questa, non è vero??
>>, disse
l'Imperatore ghignando, mostrandole la borraccia che lei stava tanto
cercando. La giovane sentì un nodo alla gola. In quella
borraccia c'era del latte.
E le serviva per il bambino. Così balzò da terra
e allungò il braccio per afferrarla, ma Freezer prontamente
la schivò. << Ah - ah, nono! Prima mi dici una cosa! >>
, la provocò, prendendola con forza per un polso.
<< Cos'è
successo l'altro giorno?? Sono
stato davvero io...?! >>
. I suoi occhi erano puntati in quelli della ragazza. Le sue iridi
rosse sembravano scavare dentro di lei. Nebbia lesse in quegli occhi follia, e
anche una buona dose di ostinazione. Nonostante
tutto riuscì a reggere quello sguardo. Lo osservò
senza fiatare, con aria di sfida. Allora Freezer abbozzò una
risatina nervosa, poi, rassegnato ma adirato, la minacciò:
<< E va bene. Ascolta: non so chi sei, non so
perchè rubi sulla mia nave e non mi interessa, ma sappi che
questa è l'ultima bottiglia, perchè non possiamo
più fermarci da nessuna parte per fare rifornimento,
perchè a quanto pare siamo inseguiti a causa di qualcosa di
cui mi accusano...qualcosa che NON ho fatto...quindi fattela
bastare! >>.
Così lasciò che Nebbia gli strappasse di mano
quella borraccia, poi lei andò via. Freezer
incrociò le braccia, e mise il broncio. << Riuscirò a scoprire cosa mi nascondi,
mia cara Nebbia! >>, borbottò.
Intanto erano arrivati Berryblue e Kikono. A quel punto l'Imperatore si
abbandonò ad una riflessione a voce alta: <<
Mmmh...potrei metterle una microtelecamera addosso o nella sua stanza,
così posso controllarla...? >>. Kikono
rabbrividì, strabuzzò gli occhi, e quasi si
vergognò e si preoccupò per Nebbia. Ma Berryblue
gli rispose: << Non credo
ci sia il bisogno, Potente Freezer...vedrà che
sarà la ragazza stessa a confessarle la verità:
prima o poi avrà bisogno di lei! >>.
<< Mmh...giusto. Hai sempre ragione, Berryblue! A te
l'obbligo di prenderti cura di lei! Invece a te, mio buon Kikono,
affido il compito di controllarla quando io non ci sono...chiaro??!
>>, tuonò l'Imperatore del Male. Il povero
Kikono sussultò dalla paura, ma non potè far
altro che annuire.
Era
calata la sera, e il piccolino beveva quell'ultima bottiglina di latte
tra le braccia di Nebbia. La donna era persa nei suoi pensieri. Le cose
si complicavano sempre di più: non sapevano più
dove fuggire e nascondersi a causa della quarantena, e prima o poi li
avrebbero acciuffati. Inoltre stavano finendo le provviste di cibo.
Come avrebbe sfamato quel bambino?? Poi non poteva più
continuare a mentire a Freezer. Come avrebbe potuto spiegargli la
situazione? Intanto il bimbo aveva già finito tutta la
bottiglietta, e lei non se n'era neanche accorta! Quando lo
notò, ebbe un colpo. "Oh, no! E adesso chi lo sente!?",
pensò, riferendosi all'Imperatore. Poi abbassò il
suo sguardo, che ricadde su quel piccolino che dormiva sereno tra le
sue braccia. Quella dolce immagine la fece riflettere: aveva sempre
vissuto la sua vita con l'ansia di poter essere cancellata da Zeno o
dal Gran Sacerdote se non avesse rispettato le regole. Eppure,
alleandosi momentaneamente con Freezer, non aveva fatto del tutto un
torto al Re: aveva scoperto che l'Imperatore voleva sbarazzarsi degli
dèi e dello stesso Zeno, e questo sarebbe stato riferito al
Re proprio da lei. Quindi stava adempiendo benissimo al suo dovere di
detective! Ma se avesse scoperto la sua vera strada grazie a quel
bambino e grazie a Freezer, sarebbe stata cancellata? Poi
guardò di nuovo quel piccolo, e capì che lui
sarebbe stata per lei l'unica chiave per essere libera. Vide nel suo
dolce sorriso che tutti i suoi sforzi sarebbero stati ripagati. Aveva fatto
tutto per lui, e avrebbe fatto anche altro. Essere
cancellata non le importava più di tanto. Avrebbe
rischiato.
Il
tempo sembrava essersi fermato. Nebbia era rimasta nella sua camera
illuminata solo dalla luce del lumetto accanto al letto, con il
piccolino che dormiva ancora tranquillo tra le sue braccia. Qualcosa
attirò la sua attenzione: vide aldilà della
finestra dei batuffoli bianchi che cadevano leggeri, per poi
sciogliersi lentamente sul vetro. Stava nevicando! Non
aveva mai visto la neve. Quasi si emozionò. Poi
accarezzò il piccolino, che sembrò addolcirsi
sempre di più, nascondendo quel lato pericoloso che era
tipico della sua razza. Allora Nebbia esclamò:
<< Ti
sciogli con il calore delle coccole...! >>,
poi si voltò di nuovo a guardare la neve, e infine disse:
<< Non
ho più dubbi: ti chiamerò "Snow"! >>
Fu
una serena notte. Forse l'ultima. L'ultima prima che scoppiasse il caos.
Ciao a tutti! Come sta andando la
quarantena?? Voi avete mai litigato con qualcuno per il cibo durante
questa delicata situazione di emergenza?? Cosa ne pensate della
reazione di Freezer? Che ne pensate di questo capitolo?? Vi ha fatto
riflettere? Per quanto riguarda il nome del piccolo ho mantenuto la
tradizione, e gli ho dato un nome legato al freddo! Aspetto le vostre
impressioni! E continuate a seguirmi!!
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Capitolo 11 *** Le bugie hanno le gambe corte! ***
<<
Quella donna ti sostituirà, te lo dico io!!
>>, disse un soldato di Freezer a Tagoma. Quest'ultimo,
serio, si voltò verso Nebbia che stava finendo di mangiare
in sala mensa. << E' entrata nelle grazie di Freezer!
Perchè non vai a farle capire chi è che
comanda,eh?? >>, continuava il soldato dall'alta statura
con i capelli blu. Era visibilmente ubriaco. Tagoma cercava di non dare tanto
adito al suo collega: era intento a cercare una cosa che aveva trovato
su uno dei pianeti dove avevano fatto una sosta. Anche lui non si
fidava di quella ragazza, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per Freezer.
<<
Scusami! >>, disse Tagoma a voce alta per attirare
l'attenzione di Nebbia, mentre i due soldati facevano il loro ingresso
in sala mensa. La ragazza alzò la testa e li
guardò con aria interrogativa. << Sei tu
questa?? >>, le chiese Tagoma mettendole sotto agli occhi
un foglio sopra al quale c'erano la sua foto, la scritta "Missing",
e ai lati il sigillo di Lord Zeno. Nebbia ebbe un colpo. Avevano
denunciato la sua scomparsa!! Perchè l'avevano fatto??
Perchè Lord Zeno si era esposto così tanto?? E
loro come avevano avuto quel foglio?? << PARLA, AVANTI!
>>, urlò Tagoma serio con le braccia
incrociate. La ragazza sussultò. Intanto Kikono li stava
spiando da lontano. Tremava di paura: la situazione stava diventando
pericolosa. Tutti quelli presenti in sala rimasero seduti ai loro
tavoli, e incominciarono ad agitarsi e a bisbigliare tra di loro mentre
guardavano Nebbia sospettosi. << Su, bimba...dicci chi sei! Facci vedere cosa sai
fare! >>, la
provocò il soldato ubriaco prendendola per un braccio.
<< Lasciami
subito! >>,
sibilò Nebbia irritata. << Levale le
mani di dosso! >>, gli
ordinò una voce, e un Raggio Letale lo trapassò.
Tutti si girarono. Tagoma sobbalzò. Era arrivato Freezer,
e puntava il dito indice verso di loro. Nebbia si accorse che dietro di
lui si era nascosto Kikono. Così capì che era
stato lui a chiamarlo! << Non ti pago per farti ubriacare e per farti
chiacchierare! >>, sentenziò
Freezer. L'energumeno che aveva infastidito Nebbia smise di respirare
dopo pochi secondi. << Gettatelo fuori nello Spazio! >>,
ordinò. << LORD FREEZER, QUESTA DONNA NON LE
DICE LA VERITA'! LA STA INGANNANDO! DEVE LIBERARSI DI LEI!
>>, lo esortò Tagoma.
<< Sono io l'Imperatore, Tagoma. Non
dirmi quello che devo fare! Stalle alla larga o subirai lo
stesso trattamento del tuo amichetto! Ora
vattene! >>,
proferì Freezer. Quello rimase a bocca aperta, ma si
rassegnò, chinò il capo e ubbidì:
<< Va bene. Al suo servizio, Lord Freezer.
>>, e andò via. A quel punto l'Imperatore si
rivolse a tutti quelli che osservavano dai tavoli: << E' tutto finito qui. Non c'è
più niente da guardare! Uscite tutti! >>.
Pian piano la sala si svuotò. Poi lo sguardo truce di
Freezer cadde su Kikono. Quest'ultimo sussultò, e
capì che doveva andare via anche lui. Quando furono soli,
Freezer rimase a guardare Nebbia abbozzando un sorriso sghembo,
aspettando che lei dicesse qualcosa. A quel punto la giovane
sussurrò: << Non c'era bisogno. >>.
<< Di
cosa?? Di uccidere quell'essere inutile?? Ti avrebbe fatto del male, lo
sai?! >>, le
rispose Freezer con tono strafottente. << So difendermi. >>,
rispose lei secca. << Ah davvero?? E come??! >>,
la stuzzicò lui. << Non sei
meglio dei tuoi soldati! >>,
sentenziò lei. Quella per Freezer fu l'ennesima pugnalata.
Sembrava proprio che quella ragazza stesse giocando con la sua
pazienza! << Tzk! Ti ho salvata e non mi ringrazi neanche...>>,
continuò a stuzzicarla lui. Allora Nebbia gli si
avvicinò e lo guardò negli occhi: << Puoi essere migliore! >>,
e, detto questo, si diresse verso la sua camera. Cosa aveva voluto
dire?? Freezer rimase solo, incrociò le braccia e mise il
broncio. Ma cosa doveva fare con lei??! Come poteva fare in modo che si
fidasse di lui?? Poi vide quel foglio con la sua foto. Lo lesse e lo
accartocciò con ira.
Dopo
quello che era successo, Nebbia aveva bisogno di rilassarsi,
così si recò nella sala relax con sauna. Prima di
togliersi i vestiti, percepì che non era sola.
Sospirò rumorosamente, ed esclamò:
<< Allora, hai intenzione di spiarmi anche qui??
>>. Kikono sussultò, e uscì allo
scoperto: << Ehm, m-mi perdoni, m-milady, ma Lord Freezer
vuole che io la controlli...>>, balbettò
l'alieno. << Beh non penso che lui voglia che tu mi veda
nuda, non credi?? >>, rispose Nebbia ironica. Egli
arrossì imbarazzato. << Oh, giusto!
Allora...la aspetto fuori!! Le porterò qualcosa da bere!
>>, disse risoluto. << Buona idea. Ah, e
comunque...Grazie per oggi, Kikono. >>,
lo ringraziò lei con tono sincero. Kikono capì,
ed esclamò soddisfatto: << Di nulla, milady!
Al suo servizio! >>. Almeno era riuscita a farsi un amico
su quell'astronave!
Quando
Nebbia fu di nuovo nella sua stanza, si sedette sul letto, prese il
piccolo in braccio ed esclamò: << Oggi abbiamo
rischiato, mio caro Snow! >>, poi si accorse che il bimbo
non stava bene. << Oh no...cos'hai?? >>,
disse spaventata mentre vedeva che il piccolo tremava e non riusciva a
respirare bene. Allora pensò che avrebbe dovuto provare a
guarirlo. Lo poggiò delicatamente sul letto e pose le sue
mani sul petto del bambino. Cercò di concentrarsi, ma era
troppo agitata. Si sforzò talmente tanto che le uscirono le
lacrime dagli occhi, e il sangue incominciò a uscirle dal
naso. La sua energia non bastava. Evidentemente la situazione era
troppo grave. Solo una persona avrebbe potuto aiutarla: Whis.
Allora cercò di mettersi in contatto con lui. In quel
momento Whis e Lord Beerus si trovavano sul terrazzo di Bulma. Il dio
stava schiacciando un pisolino, e l'angelo ammirava il panorama.
Improvvisamente la sfera dello scettro di Whis si illuminò,
e comparve il volto di Nebbia. << Whis, sono io, Nebbia. Il bambino non sta bene, e
io non riesco a guarirlo! Ho bisogno di te! >>.
<< Mi
dispiace, Nebbia. Io non posso più aiutarti. Devi
arrangiarti da sola. E' ora che tu dica la verità! >>,
sentenziò Whis. Il collegamento si chiuse. La ragazza si
sentì presa dal panico. Ma non aveva scelta. Aveva bisogno di lui...di Freezer.
Forse solo lui avrebbe potuto salvarlo...dopotutto erano della stessa
razza, e forse sulla sua astronave avrebbero avuto la strumentazione
adatta a curarlo. In preda alla disperazione, si buttò fuori
dalla sua camera. << AIUTO! AIUTATEMI!! >>,
urlava mentre correva, e, proprio nel momento in cui stava per cedere a
causa dello sforzo, Berryblue, che passava di lì, la prese
al volo. << Cosa succede, mia cara?? Hai un aspetto
orrendo...! >>, disse l'aliena mentre la reggeva.
Effettivamente aveva ragione: Nebbia si era fatta pallida, il sangue le
colava dal naso e aveva incominciato a piangere. Intanto qualcosa
cominciò ad accadere: le luci incominciarono a tremare, e
l'astronave iniziò a sbandare! Questo attirò
l'attenzione di Freezer e dei suoi soldati, che erano nella sala
principale. Improvvisamente le porte si aprirono. << Lord
Freezer! >>, la voce allarmata di Berryblue lo fece
girare di scatto, così egli vide di fronte a sè
la sua assistente e Nebbia. Capì subito che c'era qualcosa
che non andava. Poi vide il piccolo. Quella
forza straordinaria...senza dubbio era lui! Se
da un lato era soddisfatto che Nebbia fosse lì
perchè bisognosa di lui, da un altro lato era rimasto senza
parole: non sapeva se essere deluso dal fatto che gli fosse stato
nascosto sulla sua astronave un essere della sua stessa razza...per
giunta più forte di lui! E non ebbe neanche il tempo di
realizzare che era quello il bambino per il quale era stato accusato,
perchè Nebbia corse verso di lui e gli disse:
<< Devi
aiutarmi! >>, e
glielo mostrò. Freezer prese in braccio quella creatura, e
sentì dentro di sè un misto di sensazioni:
sorpresa, curiosità, e...difficoltà.
Sì, difficoltà, perchè non appena lo
toccò avvertì qualcosa di strano:
<< La sua temperatura è troppo
elevata...mmmh...susu, vedrai che non è niente di grave!
Berryblue, portatelo alla medical machine e immergetelo nella vasca
gelida... >>, ma non riuscì neanche a finire
la frase che Nebbia lo aggredì. << COSA??! MA
NON VEDI CHE E' GRAVISSIMO??! MA NON CAPISCO...MA COME RAGIONI?? NON
VEDI CHE NON RIESCE NEANCHE A RESPIRARE?? DOVETE FARE QUALCOSA!!
>>, gli urlò in testa, mettendolo con le
spalle al muro. Freezer strabuzzò gli occhi: non si
aspettava tale reazione! Alcuni soldati dovettero prendere la ragazza
per le braccia per fermarla, ma ella si divincolò e si
lanciò nelle stanze dove avevano portato il piccolo.
<< Ma
che...?! Cosa diavolo le è preso??! Ma è
completamente pazza...! >>,
borbottò Freezer. Non l'aveva mai vista in quelle
condizioni. C'era il bisogno di disperarsi così tanto??!
Purtroppo il funzionamento dell'astronave peggiorava all'aumentare
delle sofferenze del piccolo, allora dovettero correre ai ripari.
Nebbia
guardava fuori dall'enorme oblò. Attendeva notizie. Aveva le
mani incrociate, i capelli disfatti e il trucco le era colato a causa
delle lacrime. Ebbene sì, era solita truccarsi per apparire
più umana e per nascondere alcuni suoi tratti. Inoltre era
fondamentale per lei per darsi un tono. A un certo punto
sentì dei passi dietro di lei, ma preferì non
voltarsi: sapeva bene chi fosse! << Perchè non
me l'hai detto?? >>, le chiese l'imperatore con voce
ferma. Lei non rispose: era troppo in pensiero per Snow. Anche se
l'avesse uccisa, non le sarebbe importato più di tanto.
<<Ti ho fatto una domanda!
>>, continuò
Freezer tirandola a sè per mezzo della sua coda.
<< Perchè
sei così legata a quel moccioso?? >>, incominciò
ad innervosirsi lui. Ma Nebbia non sembrava aver intenzione di
rispondere. << PARLA! >>, urlò
Freezer ormai spazientito. Ma proprio in quel momento furono interrotti
da Berryblue, che distrasse Freezer, così che lui
mollò la presa, e Nebbia si lasciò cadere per
terra. << A
quanto pare la situazione è più grave del
previsto. Ora è intubato. >>,
proferì l'aliena. Quelle parole furono per Nebbia come una
pugnalata. L'Imperatore del Male non si scompose, ma seguiva con una
certa curiosità. << Sembra un virus sconosciuto. Non sappiamo come
curarlo. Evidentemente è lui la causa per il quale
c'è questa quarantena! >>,
terminò Berryblue. Freezer ebbe un colpo.
Rammentò le parole di Dyspo, e si voltò verso la
ragazza. Aveva capito tutto. Quando la sua assistente andò
via, Nebbia si decise a parlare: << L'ho trovato su un
pianeta distrutto...>>, << Così hai deciso di rapirlo...! >>,
continuò la frase Freezer. Nebbia deglutì.
<< Ma tu hai capito in che guaio mi
hai messo??! Hai fatto ricadere la colpa su di
me...! >>, si
irritò lui contraendo tutti i muscoli. << L'avresti fatto anche tu! >>,
sibilò lei. Freezer si calmò, e pian piano il suo
viso accolse uno strano ghigno. << Non lo ucciderai! >>,
disse Nebbia con tono minaccioso. << Macché!! Ucciderlo??! Sei impazzita??! >>,
rispose lui malizioso. Poi le dette le spalle e si diresse verso la
medical machine. << NON LO USERAI PER I TUOI SCOPI
MALVAGI! DOVRAI VEDERTELA CON ME! >>, sbraitava Nebbia,
mentre lui rideva folle: tramava qualcosa.
Quando
fu di nuovo con i suoi soldati, Kikono gli disse costernato:
<< Oh mio signore, non so se riusciremo a salvarlo...!
>>, ma Freezer lo prese per il bavero sollevandolo, e
sibilò: << Se il
bambino morirà io vi ucciderò! >>.
Finalmente sono tornata!! Piaciuto
il capitolo?? Mi sono impegnata molto a scriverlo! Sicuramente il
bambino recherà non pochi problemi a Freezer...Continuate a
seguirmi!!
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Capitolo 12 *** Una convivenza difficile ***
Erano
giorni di forte tribolazione. Tutti aspettavano novità sulle
condizioni del piccolo. Anche Freezer ! Anche se non l'avrebbe
mai ammesso.
Era
in piedi davanti all'oblò, con le mani dietro la schiena,
come al solito! Rifletteva. O forse meditava. Era
un ricercato,
e stava fuggendo. Aveva preso in ostaggio forse l'essere
più potente di tutti gli Universi, e forse un'alleata di
Lord Zeno. Eppure aveva il coltello dalla parte del manico: ora era lui
che possedeva quel
cucciolo...grazie a lui sarebbe diventato il più potente,
nessuno avrebbe potuto nulla contro di lui. Inoltre era malato, e lui
era l'unico che poteva salvarlo, e, proprio per questo, Nebbia non si
sarebbe mai separata da lui, così non avrebbe potuto svelare
i suoi piani malefici al Re del Tutto. Due individui potenti al prezzo di
uno. L'Imperatore sogghignava soddisfatto: li aveva
entrambi in pugno! Improvvisamente
sentì alle sue spalle l'arrivo di Berryblue e di Kikono.
Fremette: attendeva notizie. << Il bambino è
stabile, mio signore. Non ci sono variazioni significative.
>>, asserì Kikono. Di colpo il sorriso di
Freezer scomparve dal suo volto. << Lei come sta? >>, chiese
con voce sommessa, tradendo un po' di ansia e preoccupazione. Si
riferiva a Nebbia. << Si è chiusa nella sua
stanza. Ha detto di voler rimanere sola. >>, rispose
Berryblue. L'Imperatore si irrigidì e digrignò i
denti. << Vi
avevo detto di prendervi cura di lei! >>,
li ammonì con ira, senza neanche degnarli di uno sguardo.
Kikono trasalì. Berryblue preferì non rispondere.
A quel punto Freezer si voltò, e con passo svelto e
atteggiamento tipico di chi non ne poteva più, si diresse
verso la Medical Machine. Aveva deciso di fare una cosa. Non poteva
più aspettare. D'altra parte lui era così: agiva
d'impulso. A quella reazione Kikono svenne per la paura: avvertiva che
di lì a poco sarebbe accaduto il peggio. C'erano alcuni
soldati a controllare il piccolo. Quando la porta si aprì,
essi si voltarono di scatto, e quando videro che si trattava del loro
padrone, spalancarono gli occhi e rimasero a bocca aperta dallo
spavento. Freezer si avvicinò alla capsula dov'era sistemato
Snow, incrociando le braccia e mantenendo un'espressione corrucciata.
Sembrava il Male fatto persona. I soldati temevano che potesse fare
qualcosa al bambino! Tagoma, che era lì, tentò di
fermarlo: << L-Lord Freezer, cosa...>>, ma
quello lo interruppe: << Aprite subito questa capsula! >>,
ordinò. << Mio signore, non è
ancora pronto...la cura non è finita...>>,
cercava di spiegare Tagoma, ma non ci fu verso. <<
APRITELA SUBITO! >>, tuonò l'Imperatore. La
fecero aprire a metà, permettendo a Freezer di guardare
meglio la creatura. La temperatura del piccolino sembrava essersi
abbassata, e riposava beato con in bocca il tubo per l'ossigeno.
<< So che
puoi farcela...Andiamo...Respira da solo! >>,
e così dicendo Freezer gli levò il tubo
dell'ossigeno. Tutti quelli che erano presenti tremarono.
<< Ma signore...così non
respirerà...! >>, dicevano. Intanto
l'Imperatore ghignava divertito: voleva mettere alla prova
quell'esserino! Mentre il piccolo boccheggiava, lui continuava a
spronarlo: << Su, coraggio...! >>.
<< Potente Freezer, è soltanto un bambino...!
>>, lo supplicava Tagoma. << No! Non è un bambino qualunque. >>,
rispose quello. << Ed è meglio che si abitui! >>,
sibilò. Snow cercava con tutte le sue forze di
respirare, e si dimenava. A quel punto Freezer forse si rese conto.
Forse provò pietà. Oppure pensò che
era pur sempre un essere della sua stessa razza...un essere dalla forza straordinaria. Valeva la pena salvarlo!
Così digrignò i denti, e sussurrò:
<< Un
aiutino?? >>,
poi avvicinò la sua mano al petto del piccolo, e,
sorridendo, gli trasferì un po' della sua energia. Quello la
assorbì tutta, poi tremò. << Lord Freezer, rifletta: cosa direbbe Nebbia?! >>,
s'intromise Berryblue. Al solo sentire quel nome, Freezer
sussultò. Poi il battito cardiaco del piccolo si
stabilizzò, cosa che fu percepita dall'Imperatore, e riprese
pian piano a respirare autonomamente. Freezer abbozzò un
sorriso sghembo. Finalmente il peggio era passato. << Bene. >>, asserì.
Era soddisfatto, e libero dalle preoccupazioni. << Potete
continuare. Se avrà ancora bisogno di ossigeno non esitate a
fornirglielo...ma credo che tra poco non avrà più
bisogno di niente...! >>, e così dicendo
abbandonò la sala, con l'eco della sua risata malefica.
Era
passata qualche ora. Nebbia era seduta sul suo letto, e aveva la testa
tra le mani. Si era chiusa in un profondo silenzio. Improvvisamente
sentì la porta aprirsi. Nessuno fino a quel momento si era
mai permesso di entrare nella sua stanza senza il suo consenso. Nessuno
si era mai permesso di disturbarla. Cos'era successo?? Chi poteva
essere?? Quando alzò lo sguardo, ebbe una risposta alle sue
domande. Accompagnato da un paio di soldati, Freezer fece il suo
ingresso nella stanza della ragazza. Com'era possibile??! Si era
degnato di andarla a chiamare di persona!? << Il moccioso
si è svegliato. Penso voglia te. >>,
proferì calmo a testa bassa, con le braccia incrociate.
Cercò di mantenere una certa freddezza: non gli andava di
polemizzare di nuovo con lei. Nebbia schizzò dal letto,
urtò Freezer, e corse alla Medical Machine. L'Imperatore
sospirò stufo, alzando gli occhi al cielo. Non gli aveva
neanche rivolto la parola. Non lo aveva neanche ringraziato! Come
avrebbe fatto con lei?? Cioé, con entrambi??
Nei
giorni successivi il bambino incominciava a stare sempre meglio, e
qualche volta si divertiva a svolazzare per tutta l'astronave di
Freezer. Intanto quest'ultimo meditava su come avrebbe potuto
insegnargli a combattere, e su come avrebbe potuto appropriarsene per
usarlo per i suoi scopi. Doveva prima fare i conti con
Nebbia, però. Pensava infatti che se il bambino fosse stato
bene, di lei non ci sarebbe stato più il bisogno. Ma
sbagliava.
Era
sera. Nebbia aveva insistito per una sosta. << E'
impazzita??! Così ci farà scoprire!
>>, sbraitava Freezer mentre si affrettava ad uscire
dall'astronave e a raggiungere la ragazza fuori. "Dove sarà
mai??!", si chiedeva mentre sorvolava e perlustrava ogni lato di quel
pianeta disabitato sul quale erano atterrati. Stavano perdendo troppo
tempo, quindi aveva deciso di andarli a prendere...o forse voleva dare
loro fretta...o semplicemente voleva provocare Nebbia. Improvvisamente
la vide. Si era accovacciata vicino a un ruscello, e si apprestava ad
immergere il bambino nell'acqua. << Ah, eccovi! >>,
esclamò con tono ispido non appena si avvicinò a
loro. Non fece in tempo a dire altro, che Nebbia si sfilò
una parte della sua tuta lasciando scoperta una spalla. Freezer
strabuzzò gli occhi. Ora si spogliava anche davanti a lui??!
Non comprendeva a pieno tutte le dinamiche del comportamento umano, o
semplicemente ignorava determinati particolari...forse
perchè odiava tutto ciò che riteneva inferiore a
lui, e vedeva come debolezza determinati sentimenti. Eppure, a quello
strano gesto di quella donna provò un certo imbarazzo, e
forse addirittura arrossì.<< Ma cosa diavolo fai?? >>,
borbottò in tono contrariato. << Potresti lasciarci un po' di privacy?? >>,
rispose la ragazza un po' stizzita. << Tzk! >>, mugugnò
lui girandosi di spalle e incrociando le braccia. Intanto Nebbia si
immerse con il bambino in braccio in quella favolosa piscina naturale.
Quel posto era incantevole! << Che sciocchezza! Non
potevate farvi un bagno in astronave? Vedo che non apprezzi tutto
ciò che ti ho offerto! E poi, non conosci questo pianeta:
rischiate un'infezione batterica in queste acque! Ti ricordo che lui
è ancora convalescente!! >>, la ammoniva
sdegnato. << Ho controllato l'acqua: è sicura.
Volevo farlo stare in un habitat naturale...Nella nostra stanza
c'è la doccia, ed è difficoltoso lavarlo
lì, e poi la sauna è troppo calda per lui, dopo
quello che gli è successo...Ma cos'è?? Ora ti
preoccupi per noi?? >>, lo pizzicò Nebbia.
Freezer mugugnò di nuovo. Beh, una sorta di preoccupazione
c'era stata, ma lei non l'aveva saputo, e lui non l'avrebbe ammesso.
<< Beh,
il corpo della nostra razza può adeguarsi a qualunque
temperatura e a qualsiasi luogo! >>,
si pavoneggiò lui. << Che perdita di tempo! Vedi di non farci scoprire!! >>,
continuò. << Ah, e ti ricordo che dobbiamo
fare anche rifornimento di cibo! Voglio fargli mangiare qualcosa di
qui: è stanco di nutrirsi delle schifezze che stanno
sull'astronave! >>, rispose lei categorica. "Tzk! Colpa
tua, che hai finito i nostri rifornimenti!", disse Freezer tra
sè e sè. La pazienza non era proprio il suo
forte! Finito il bagno, la ragazza si apprestò a cercare
qualcosa da fargli mangiare. Freezer continuava a starsene in disparte,
senza però staccare lo sguardo da loro. Che situazione
buffa: quel mostriciattolo della sua razza stava talmente bene con
Nebbia che entrambi sembravano parte integrante di quel paradiso
naturale...l'unico intruso era lui. << Quale cibo
preferite voi? >>, chiese la donna. Freezer rispose con
atteggiamento superficiale: << Mmh...vedi i crostacei...!
>>. La ragazza allora si chinò per raccogliere
un granchio, e lo avvicinò alla bocca del piccolo, che lo
mangiò con voracità. Stanco di quel bel
quadretto, l'Imperatore del Male si avvicinò, e, con tono
sprezzante, affermò: << Sai che tra poco lui non avrà
più bisogno di te?? >>, ma
Nebbia aveva deciso di non dargli tanto adito. Allora quello
continuò: << E' grande abbastanza per imparare
a combattere...e a distruggere!
>>, sibilò Freezer, mentre i suoi occhi si
infuocarono. A quel punto accadde qualcosa di inaspettato. A quelle
parole il bimbo ridacchiò e dal suo dito partì un
raggio laser che rigò la guancia di Freezer, dalla quale il
sangue cominciò a scorrere veloce. Nebbia rimase
esterrefatta, Freezer invece si fece immobile come una statua di
ghiaccio. La situazione era precipitata in un attimo. Poi l'Imperatore
abbozzò un ghigno, e con un dito ripulì il suo
viso dal sangue. Aveva avuto quello che si meritava. << Credo che ora possiamo andare. >>,
mormorò glaciale. Nebbia stette a guardarlo allontanarsi,
senza proferir parola. Osservò Snow ancora meravigliata di
quello che aveva appena fatto. Aveva voluto difenderla, o aveva
semplicemente fatto un dispetto a Freezer?? Una cosa era certa:
l'indole di quel bambino era chiara. Quei due non erano poi
così diversi. Ma sarebbe diventato un mostro come Freezer??
La
notte arrivò veloce. Nebbia era nel letto, ed era
sveglia a leggere un libro, e Snow dormiva tranquillo accanto a lei. La
ragazza indossava una camicia da notte rosa, e aveva sciolto i suoi
capelli biondi. Si accorse che si era fatto molto tardi,
così mise via il libro, spense la luce della lampada sul
comodino, e mise la testa sul cuscino. Qualcuno, però,
comparve nella stanza, approfittando del buio. La figura pose i suoi
occhi fiammeggianti prima su Nebbia, e poi sul bambino, e
scoprì i denti in un inquietante sorriso. Erano incantevoli
da guardare: lei, una donna dalla bellezza mozzafiato, e lui, un
esserino dall'aura mostruosa, che dormivano insieme. Ma quella figura
demoniaca finì per distruggere quell'atmosfera
celestiale. Fortunatamente, prima che essa potesse rapire il
piccolo, Nebbia accese la luce della lampada. Aveva percepito una
presenza pericolosa. Purtroppo, però, era
già scomparsa. La ragazza intuì qualcosa, e come
una "mamma chioccia", prese il bambino tra le sue braccia, lo strinse a
sè, tirò le coperte e spense di nuovo la luce.
Il
giorno seguente fu molto faticoso. I soldati di Freezer non si
fermarono un attimo. L'Imperatore si trovava nella stanza principale, e
rifletteva sul da farsi. Berryblue, che era con lui, percepì
un'atmosfera di disagio, aggravata dal profondo silenzio in cui si era
chiuso il suo padrone. Ad un certo punto ella rise sotto i baffi. A
Freezer non sfuggì quel particolare. << Come
va con loro,
mio signore? >>, insinuò la sua schiava
ironica. Quello si irrigidì: sapeva bene a chi si riferisse
la sua assistente. Quella domanda aveva turbato la sua già
labile tranquillità! Sorrise amaramente, e rispose come uno
che stava per avere un attacco di nervi: << Una meraviglia, grazie, Berryblue...! >>.
<< Devo
ricordarle quali sono le buone maniere, Lord Freezer?? >>,
continuò quella. << Le conosco benissimo, grazie! >>,
rispose lui stizzito. Quell'imbarazzante conversazione fu interrotta da
uno starnuto.
Freezer alzò lo sguardo, e vide Tagoma respirare
affannosamente. << C'è qualche problema, Tagoma?? >>,
chiese l'imperatore. Quello rabbrividì, e, per non turbarlo
ulteriormente, gli rispose: << No, nulla, Lord Freezer!
>>. Ma qualcosa c'era. Perchè Tagoma aveva la voce rauca. Alla
sua risposta fece eco anche un colpo di tosse di
qualche altro soldato.
Mentre Snow si divertiva a giocare con
Kikono facendolo levitare, Nebbia si riposava in sala mensa, guardando
i due da lontano. All'improvviso, una sorta di telefono di ultima
generazione che le aveva dato Bulma si illuminò: qualcuno la
stava chiamando. Le apparve l'immagine di Goku. <<
Nebbia! Finalmente! Come stai?? >>, le chiese il Saiyan.
Oh, no. Non ci voleva. Nebbia non era affatto contenta.
<< Mmh...bene. >>, rispose.
<< Whis ha detto che te ne sei voluta andare tu...! Ha
detto che hai fatto la tua scelta...non ci credo...! >>,
continuava il Saiyan. Purtroppo Freezer passava di lì.
Aggrottò le sopracciglia. Gli sembrava di aver sentito una
voce a lui familiare! << Goku, mi dispiace, ora non posso
parlare... >>, diceva Nebbia. A sentir pronunciare quel
nome, Freezer percepì una strana forza crescere dentro di
sè, irradiando il suo corpo di un'aura viola scuro, e i suoi
occhi lampeggiarono. Avrebbe voluto distruggere tutto. Poi ebbe un
mancamento. In quell'istante Nebbia avvertì qualcosa, ma fu
distratta dal suo interlocutore: << Ti prego,
dimmi che sei ancora dei nostri...! >>, la
implorò Goku. A Freezer bastò sentire quella
frase. Andò su tutte le furie. Lei parlava con lui. Come
osava??! L'aveva accolta nella sua astronave, e ora lei lo tradiva??!
Con lui, poi...con Goku...il suo
acerrimo nemico??! Non sapeva se provasse
più collera o delusione. Non si era mai sentito
così. Era lei che lo stava usando e stava mentendo, o era
quel maledetto Saiyan che la rivoleva come alleata?? Doveva correre ai
ripari. Purtroppo si allontanò senza ascoltare la risposta
di Nebbia: << Mi dispiace, Goku. Ora devo andare. Non
chiamarmi mai più. >>, poi lei chiuse la
telefonata.
Era
passata un'altra giornata. Era notte fonda. Nebbia era esausta. Snow
però sembrava non aver ancora intenzione di fermarsi: era
pieno di energie! Per farlo stare buono, la ragazza gli mise
prontamente il biberon in bocca. Improvvisamente, Freezer si
materializzò nella loro stanza. << Allora non
ti è chiaro: lui
non ha bisogno di te! >>,
sibilò. << E a te non è chiaro che devi bussare! >>,
gli rispose lei a tono. << Beh non vedo quale sia il problema visto che ieri
ti sei quasi letteralmente spogliata davanti a me! >>,
le rispose lui stizzito. << DIMMI LA VERITA', AVANTI: HAI
PARLATO CON LUI! COSA MI NASCONDI?? COME TI PERMETTI DI NEGOZIARE CON
LUI DOPO TUTTO QUELLO CHE IO HO FATTO PER TE??! INGRATA!
>>, le parlò con tono accusatorio.
<< Cosa??!
Ora origli anche le mie telefonate??! Senti, se non mi vuoi dire
perchè ce l'hai con Goku, a me va benissimo, basta che
stanotte tu mi lasci dormire tranquilla! >>,
gli rispose Nebbia. A quelle parole Freezer sussultò:
evidentemente lei aveva capito che la scorsa notte lui si era
teletrasportato nella sua stanza di nascosto! Poi la ragazza
tornò ad occuparsi del piccolo. Era rimasto di stucco, poi,
non soddisfatto della risposta della ragazza, tornò a
provocarla: << Gli esseri come noi non hanno bisogno di una madre!
Probabilmente quando crescerà ti ucciderà. Lui
è uguale a me! >>.
<< Ne
sei così sicuro?? >>,
lo pizzicò Nebbia. << Certo...percepisco la sua energia! >>,
sibilò lui con un sorriso malefico. Snow li interruppe
scoppiando a piangere. Il suo pianto fece tremare i vetri
dell'astronave. Nebbia e Freezer si guardarono. L'Imperatore non volle
peggiorare la situazione, e si placò. La ragazza
sospirò di nuovo, e piazzò di nuovo il
biberon davanti al viso del bambino. << Credo che abbia
mangiato abbastanza! >>, commentò Freezer.
<< Assolutamente no! E poi voglio che dorma! Oggi si
è stancato molto! >>, asserì Nebbia
quasi in preda a un esaurimento nervoso. << Ma io non lo
vedo per niente stanco! Sei
stanco?? >>,
si rivolse lui al bambino. Snow agitò le mani e la sua coda
come una frusta, ridacchiando allegro. Ovviamente era un no.
<< Perchè dovrebbe essere stanco??
>>, la istigò Freezer. <<
Ohh...forse perchè stamattina ha stordito i
tuoi soldati solo per giocare??! >>, gli
specificò Nebbia. Freezer rimase piacevolmente sorpreso, poi
rispose: << Ahh, beh, allora non conosci bene quelli come
me...! >> La ragazza alzò gli occhi al cielo.
Poi Freezer continuò: << Dovrebbe incominciare
ad allenarsi... >>. A quel punto Nebbia gli disse
esasperata: << E' vero...è una bella idea! Allora
perchè non te lo porti fuori, così fate quello
che volete, e mi lasciate dormire in pace?? >>,
e così gli piazzò il pargolo tra le braccia, lo
cacciò dalla stanza e chiuse la porta. << AHH
SONO LIBERA! >>, esclamò. Com'era bello
riprendersi i propri spazi! Così si infilò nel
letto, posò la testa sul cuscino e si addormentò
serena. Freezer rimase sbigottito per quella reazione, poi
guardò sorpreso il piccolino che ricambiò quello
sguardo, e ghignò divertito: << Dai, su, divertiamoci un po' insieme, ti va?? >>.
Poi si girò di nuovo verso la porta chiusa della stanza di
Nebbia, e riferendosi a lei, con una strana luce negli occhi e il suo
solito sorrisetto malefico, proferì quasi tra sè
e sè: << Forse non ti è chiaro: tu sei
mia! >>.
Ciao a tutti! Rieccomi!! Piaciuto
il capitolo?? Cosa pensate che accadrà a Freezer nel
prossimo?? E al suo esercito?? Finalmente vedrete la
pericolosità di Snow! Io non sto più nella
pelle...e voi??
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Capitolo 13 *** Un cucciolo letale ***
<<
Allora, ti va di giocare un po' con me?? >>,
ghignò al piccolo che reggeva tra le mani. Snow si
lasciò scappare un risolino, e agitò la coda come
una frusta, come se avesse capito le intenzioni di Freezer!
Aveva
deciso di far atterrare momentaneamente la navicella su di un pianeta
sperduto, tanto era notte fonda, e nessuno a quell'ora li avrebbe
scoperti! << Allora, dimmi, chi sono io?? >>,
si rivolse Freezer tutto contento al bambino. Voleva sapere cosa fosse
per lui. Ma soprattutto voleva essere riconosciuto come l'Imperatore di tutto. Voleva sentirselo dire. E voleva
sentirselo dire da lui. << Pr...Pr...>>,
farfugliava il piccolo. << No, è con la F! Freezer !>>, lo
incoraggiava lui. << Pr...Pr...Padre!
>>, esordì Snow. A quella parola Freezer
strabuzzò gli occhi. No, non era proprio quello che voleva
sentirsi dire! Per un momento si fermò a pensare al
significato di quella parola, alla sua importanza e all'importanza che
lui stesso le aveva dato in passato. Pensò a suo padre. Suo padre, l'unico essere che rispettava e
di cui spesso aveva timore. Suo padre: Re Cold. Ma
cosa era stato per lui?? Diciamo che non aveva avuto una buona
riuscita. Addirittura era diventato più forte di lui...e
più malvagio.
Era sempre stato abituato a dire quella
parola, non a sentirsela
dire. E ora gliela diceva Snow, che era molto più
forte di lui! Curioso! Avere
dei figli ?
No, non ci aveva mai pensato. O non ci aveva ancora pensato.
Ma decise che non era quello il momento di pensarci! Così
sfidò il bambino: << Su, andiamo...fammi vedere tutto il tuo potenziale! >>,
e puntò le sue iridi rosse in quelle del piccolo.
Così staccò una mano dal corpo del cucciolo,
alzò un dito, e incominciò a preparare la sua
Sfera Letale. Ma proprio prima che potesse sferrare il colpo, accadde
qualcosa che non si sarebbe mai aspettato: Snow non aveva distolto gli
occhi dai suoi, creando un'energia particolare...Ormai Freezer era ipnotizzato. << Ma cosa... >>,
sussurrò stupefatto, perdendo la concentrazione. Il piccolo
era riuscito ad instaurare una strana forza d'attrazione che Freezer
era rimasto completamente impotente! In quegli istanti l'Imperatore
provò una sensazione che non aveva mai sperimentato prima.
Non provava dolore, e neanche emozioni negative. Si trattava di
vibrazioni positive.
Era una sensazione quasi...piacevole.
Simile alla pace,
forse simile...all'amore?? Ma com'era possibile?? Un essere come lui
non poteva permettersi di provare un'emozione del genere!
Gli fu impossibile contrattaccare. Si trattava di un'abilità
che non aveva mai conosciuto: nessuno della sua razza la
possedeva...Gli attacchi degli esseri come lui non avrebbero mai potuto
generare nell'avversario un risultato come quello...o almeno
così credeva! Intanto
quella sorta di stregoneria finì per avere su di lui un
effetto narcotico. Tornò pian piano in sè quando
avvertì una stretta alla gola: Snow aveva approfittato del
suo stato di incoscienza per arrotolare la sua coda al suo collo e
strozzarlo! Irrigidì i suoi muscoli, e con tutta la forza
che aveva nelle braccia si liberò della morsa lanciando il
bimbo lontano da lui. Tossì, strizzò gli occhi e
si portò la mano alla gola. Quella sensazione piacevole era
completamente svanita, e lui era tornato ad essere se stesso. Sentiva
dentro di sè una forte delusione mista a una grande ira,
nonostante tutto non potè non ammettere di essere anche
fortemente meravigliato: era solo un moccioso, eppure era riuscito ad
ingannarlo! << Ma che diavolo...?! >>, mugugnò,
poi serrò i denti, e lanciò verso il bimbo una
delle sue Supernova. Ma non appena quell'energia giunse al suo piccolo
avversario, quello la bloccò con solo due dita, e la
rispedì al mittente! Freezer rimase stupefatto. Allora, non
soddisfatto, imprigionò il bambino in una sfera di energia:
<< Ora vediamo se riesci a liberarti! >>,
ma non riuscì neanche a finire quella frase che la bolla si
disintegrò in un attimo, senza alcuno sforzo della vittima!
Poi improvvisamente Snow scomparve sotto i suoi occhi esterrefatti, e
se lo ritrovò a pochi metri sopra di sè.
Ovviamente non poteva non possedere anche il dono della telecinesi! A
quel punto il piccolo piombò su di lui. Un urlo infernale di
Freezer rimbombò in tutto il pianeta, ma non fu udito da
nessuno del suo esercito, nè tantomeno da Nebbia, che
continuò a dormire tranquilla nella sua stanza. Purtroppo
l'Imperatore del Male aveva commesso il suo solito errore:
sottovalutare il suo avversario!
Era
poco più tardi dell'alba. I primi raggi di sole penetravano
nella camera di Nebbia. La ragazza aprì gli occhi e si
sollevò lentamente. Fece un grosso sbadiglio e
respirò a pieni polmoni. Si sentì ricaricata. Da
quanto non dormiva più così bene? Quel momento di
serenità però terminò subito, non
appena si accorse che Snow non era accanto a lei. Alzò la
coperta, e si guardò intorno allarmata. Uscì
dalla stanza ancora in camicia da notte, e con i capelli tutti
scompigliati. Mentre percorreva i corridoi dell'astronave,
percepì un insolito silenzio. Non c'era nessun soldato in
giro. Era tutto troppo tranquillo.
In quell'istante realizzò che erano fermi. L'astronave non si stava muovendo. La
sosta non era
prevista. Cattivo segno. Quello
strano silenzio incominciò a diventare preoccupante, e,
quando giunse alla sala dei comandi, scorse il trono di Freezer. Vi si
precipitò trepidante, sperando in cuor suo di trovare
Freezer, ma quando si avvicinò, trovò seduto
lì il piccolo Snow. Egli stava giocando con la mappa
virtuale dei pianeti, e con il suo dito indicava sul touch screen del
computer i pianeti che virtualmente faceva esplodere. Nel farlo
ridacchiava di gusto. Sembrava stesse giocando ai videogiochi!
<< Snow! >>,
urlò Nebbia sorpresa e soddisfatta. Finalmente l'aveva
trovato! Poi corse a ripristinare i comandi, e fece ripartire
l'astronave. Ma qualcosa non quadrava. << Snow, dov'è Freezer?? >>,
gli chiese preoccupata, seppur sapendo che il piccolo non parlasse
ancora bene. << FR - FREEZER!! >>,
esclamò lui, indicando in basso. Dietro il trono, nascosto
dal tavolo, Freezer giaceva per terra svenuto. Nebbia
trasalì. << Oddio, Freezer...! >>, sussurrò
inorridita; si chinò su di lui, lo strattonò e
urlò: << FREEZER, FREEZER! COS'E' SUCCESSO??
FREEZER! MI SENTI??! >>. Quello riprese a respirare
lentamente, schiuse le palpebre, e biascicò: << Una forza
straordinaria...! >>,
e avvicinò il suo viso e le sue labbra a quelle di Nebbia.
La ragazza si scostò stranita, e lui cadde tra le sue
braccia privo di sensi. Le era sembrato fuori di sè, come
ubriaco. Era chiaro che stesse delirando! A quel punto Nebbia
alzò gli occhi al cielo stufa: "non cambierà
mai", pensò, allora si sollevò e lo
lasciò lì per terra. << Non dirmi che sei stato tu! Cosa gli hai fatto?? >>,
si rivolse a Snow. Quello rispose con una risata e battendo le mani.
<< Aaah va bene! Immagino che ora sarai stanco, visto che
hai giocato tutta la notte! Vieni su, andiamo a dormire!
>>, asserì la giovane. << N-no,
io giocare...! >>, balbettò lui.
<< No,
fidati: tu sonno! >>,
concluse lei. Così lo prese in braccio e tornarono in
camera. Purtroppo Nebbia
aveva sottovalutato le condizioni di Freezer.
Si
risvegliarono nel tardo pomeriggio. A Nebbia parve quasi di aver perso
il senso del tempo, e pensò che aveva lasciato per troppo
tempo Freezer e gli altri da soli. Decise di tornare da lui, ma non
incontrò di nuovo nessuno durante il percorso.
Improvvisamente una scena agghiacciante le apparve davanti agli occhi:
sul pavimento giacevano i corpi senza vita dei soldati di Freezer.
<< MA CHE SUCCEDE?? >>, chiese sgomenta.
Udì un colpo di tosse, si girò, e vide che Tagoma
era ancora vivo. Corse e si chinò accanto a lui.
<< TAGOMA, TUTTO BENE?? >>, gli chiese
spaventata. Forse era una domanda stupida. Lei e Tagoma non avevano
incominciato molto bene, ma in quel momento lei aveva bisogno di
sapere, e lui era l'unico che avrebbe potuto dirle cosa diavolo stesse
succedendo! Dopo un altro colpo di tosse, ansimando, egli
sibilò: << La tua creatura...! >>.
Nebbia sussultò. Quelle parole furono per lei come una spada
nel cuore. Era stato Snow! Dopo un'altra violenta crisi respiratoria,
sopraggiunsero le convulsioni, poi il povero Tagoma esalò
l'ultimo respiro. La ragazza si raggelò. << Mi dispiace...! >>, fu
l'unica cosa che riuscì a sussurrare, mentre una lacrima le
rigò il viso. Cosa avrebbe potuto fare lei in quel momento? Nulla. Si guardò intorno
smarrita, sperando di incontrare lo sguardo di qualche sopravvissuto,
ma attorno a lei c'erano solo morte e desolazione. Fortunatamente
scorse Berryblue, che si stava dirigendo verso la Medical Machine.
L'aliena si muoveva faticosamente, e mentre tossiva si
appoggiò alla porta. << Oh, Berryblue! Cosa
è successo?? >>, corse da lei Nebbia
allarmata. << Da dopo stamattina la situazione
è degenerata. Hanno incominciato a sentirsi male
già qualche giorno fa. Ho analizzato il loro sangue: si
tratta dello stesso virus di cui era affetto il piccolo. Sono stati
infettati. Non c'è stato più niente da fare!
Inoltre esso sembra molto più aggressivo sugli individui
adulti! Ho dovuto pensare a Kikono, non ho potuto occuparmi anche di
loro! >>, rispose quella tossendo. << Anche Kikono...!? >>,
la ragazza era sconvolta. << Se lui muore chi si
occuperà dell'astronave? Non potremo più
proseguire...! >>, continuò Berryblue. Ma
Nebbia aveva bisogno di sapere di qualcun altro. << E Freezer? Dov'è Freezer??
>>, ansimò.
<< Ti conduco da lui! >>, rispose l'aliena.
Entrarono nella Medical Machine. Kikono era intubato e dormiva, e la
giovane lo guardò preoccupata. Poi si voltò:
Freezer era proprio davanti a lei, steso sul lettino, con qualche
ferita qua e là e con i tubicini dell'ossigeno nelle narici
e con altri cavi conficcatigli nelle braccia. << Cosa
sono quelle ferite?? >>, chiese la ragazza a Berryblue.
<< Postumi di un allenamento con il tuo Snow la scorsa
notte! >>, rispose l'aliena. << Cosa??!
>>, Nebbia era rimasta senza parole. << Ma
io non ti ho detto niente!! >>, concluse la serva.
Evidentemente Freezer aveva vergogna di ammettere e di far
sapere di essere stato massacrato da un suo simile poco
più che neonato! La ragazza stette ad osservarlo incuriosita
per qualche minuto, finché egli non
aprì gli occhi e la scrutò con odio. A quello
sguardo Nebbia sussultò e fece un passo indietro.
<< Ah finalmente! Dov'eri?? Avevo bisogno di te!! >>,
la apostrofò con voce rauca. Così si
sollevò, si strappò i tubicini dalle narici e i
vari cavi dalle braccia, e scese dal lettino. Era irritato, come
sempre! Si avvicinò a lei, le puntò il dito
contro, e, con fare minaccioso, le disse: << Guarda cosa avete combinato! E' tutta colpa tua! Il
tuo moccioso ha sterminato la mia armata! >>. Ci
fu qualche attimo di silenzio. Si guardarono. Il respiro di Freezer era
affannoso. In quel momento Nebbia poté notare sul suo volto
dei segni di stanchezza, e che le rughe naso labiali che già
aveva si erano accentuate. Sembrava anch'egli affaticato. Nebbia non
fiatava. A quel punto Freezer la guardò con occhi
spiritati e sibilò furioso: << Dov'è?? >>.
Ovviamente si riferiva a Snow. La ragazza capì subito, e
prontamente ribatté: << Non ti permetterò di ucciderlo! >>.
Quello sospirò stufo, e ordinò: << Senti
cara mi hai stancato! Domattina tu e il tuo
mostriciattolo sarete fuori dalla mia nave! Sparite dalla mia vista! >>,
poi si voltò, si trascinò sul lettino e socchiuse
gli occhi. Aveva bisogno di riposarsi. Intanto la collera crebbe nel
cuore di Nebbia, che si strinse nelle spalle, serrò i pugni
e uscì dalla stanza. In un attimo quell'ira si
tramutò in dispiacere, e la ragazza scoppiò in
lacrime.
Forse
con loro sarebbe diventato il più potente, ma se non
l'avesse lasciata andare lei sarebbe stata sicuramente la sua morte.
Ciao a tutti! Scusate la lunga
attesa!! Allora piaciuto il capitolo?? Secondo voi Freezer ha avuto
ragione?? Cosa succederà adesso secondo voi?? Se pensate che
siamo arrivati al termine di questa storia vi sbagliate di grosso!!
Comunque nel prossimo capitolo farà la sua apparizione un
villain di Dragon Ball che avete adorato!! *.* Però non
è presente in Dragon Ball Super. Riuscite a indovinare chi
sarà?? Intanto continuate a seguirmi!!
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Capitolo 14 *** Nemici...di sangue ***
<<
E' tutto pronto, mia cara! La tua navicella è stata
riparata! >>, esclamò Berryblue. Si erano
fermati momentaneamente su un pianeta deserto. L'aliena aveva
accompagnato fuori dall'astronave la ragazza e il piccolo per
salutarli, ed essi erano in procinto di andarsene. Nebbia aveva il
bambino in braccio, ed era di fronte a Berryblue. La ragazza non aveva
un bell'aspetto: l'espressione mesta sul suo viso avrebbe spento anche
la luce del sole! Snow prima guardò la serva di Freezer, poi
alzò la testa verso Nebbia con fare interrogativo.
<< Sa
cosa sta lasciando, ecco perché non è venuto a
salutarvi. >>,
disse loro l'aliena anziana parlando di Freezer, la cui figura si
intravedeva dalla vetrata del grande oblò: era girato di
spalle, per non guardarli. Non vi era felicità neanche sul
suo viso. << Va bene così. Ognuno fa la propria
scelta. Lui ha fatto la sua. >>,
rispose Nebbia secca, zittendo il dolore che aveva nel cuore.
<< Ora cosa farai, mia cara? >>, chiese
Berryblue. La ragazza strinse meglio il piccolo a sé, che
era diventato più pesante, si guardò intorno, poi
rispose: << Potrei mai continuare a scappare?? Credo che
mi costituirò. >>. Freezer si
irrigidì, come se l'avesse sentita. L'aliena la
guardò senza proferir parola. Poi la ragazza si
voltò e percorse la discesa. A quel punto l'Imperatore
strinse i denti e i pugni per la rabbia, finché non
sentì la navicella della giovane decollare. Maledizione. Si
lasciò andare sul suo trono.
Riaprì
gli occhi. Era tutto a pezzi intorno a sé. Forse era stato
lui a distruggere tutto, in preda a uno dei suoi attacchi d'ira, ma non
se lo ricordava. Era confuso. Cos'era successo? Grugnì. La
testa gli scoppiava, e si sentiva senza forze. Allungò un
braccio verso il tavolino per afferrare il calice di vino, ma non
appena il liquido raggiunse la sua bocca, lo sputò. Non aveva sentito alcun sapore. Agitato,
controllò accuratamente il contenuto del bicchiere,
preoccupato che qualcuno avesse provato ad avvelenarlo con una sostanza
insapore, ma non era che semplice vino. Ma allora come mai non ne aveva percepito neanche
l'odore?! Tale la stanchezza,
lasciò cadere il calice che si ruppe in mille pezzi sul
pavimento, e si alzò. << Come si sente, Lord
Freezer?? >>, chiese Berryblue. << Mmh bene... >>, mentì,
portandosi una mano alla fronte. << Kikono??
>>, chiese. << E' ancora intubato, ma sta
molto meglio. Forse anche lei ha bisogno di un po' di ossigeno, mio
signore?? >>, continuò l'aliena.
<< No,
sto benissimo, grazie! >>,
rispose lui lapidario. << Allora?? >>,
chiese con una punta di preoccupazione, sapendo bene a cosa e a chi si
riferisse. << Tranquillo, mio signore, abbiamo applicato
sull'astronave di Nebbia una microspia, così possiamo
tenerla sotto controllo! >>, rispose lei. Freezer
sorrise. << Eccellente. >>,
disse risollevato. Ma Berryblue proseguì con tono allarmato:
<< Ho solo una cosa da dirle, Lord Freezer...risulta che
l'astronave della giovane sia atterrata su un pianeta
dell'Universo 7, uno di quelli assegnati a...>>. Freezer
ebbe un tuffo al cuore. << COOLER...! >>,
disse lui finendo la frase. Così, prima che la sua serva
potesse continuare a parlare, lui era già fuori dalla sua
astronave, e si precipitava verso quel pianeta.
Intanto
Nebbia reggeva tra le braccia Snow, e si aggirava cauta in quel luogo
deserto. Non c'era mai stata. Aveva paura. Il freddo che sentiva non le
era nuovo. A un certo punto udì un fruscìo, e si
voltò. Ebbe un sussulto. Davanti a lei c'era un essere
somigliante a Freezer, seppur un po' più alto, con una testa
più ovale e diverso nei colori. Aveva un'aria tutt'altro che
benevola. << Bene, bene, cosa abbiamo qui?? Improvvisamente ho avvertito un'aura potentissima e
sono venuto a vedere...Allora è lui...! >>,
esordì. La ragazza trasalì: aveva dimenticato di
occultare il ki del piccolo! Poi l'essere la squadrò da capo
a piedi, e aggiunse: <<Ohh...davvero
niente male! Che strano, però...non riesco ad
avvertire la tua di aura...Comunque piacere, io sono Cooler! >>,
si presentò a Nebbia. La giovane era rimasta senza parole, e
tremava. << Non ci pensare neanche, Cooler! >>,
s'intromise Freezer che piombò accanto a Nebbia. Poi si
rivolse a lei: << RIENTRATE SUBITO NELL'ASTRONAVE!
>>, ma la ragazza non riuscì neanche a
controbattere, che Cooler continuò: << Fratellino,
a cosa devo la tua visita?? >>. A
quelle parole Nebbia guardò Freezer stupefatta. Non sapeva
se essere più spaventata o delusa. Quindi lui aveva un fratello...Perché non
gliel'aveva detto?? Freezer rispose acido: << Tzk!
Tranquillo, fratello, niente di personale! Ora togliamo il disturbo!
>>, ma quello continuò ironico:
<< Ma
come?? Proprio ora che stavamo facendo amicizia! Dimmi, chi
è lei?? >>.
<< Non
sono affari che ti riguardano. >>, rispose
secco Freezer. Cooler sorrise malizioso, e chiese ancora:
<< E
quello?? E' tuo figlio?? >>,
riferendosi a Snow, ma il fratello rispose: << No. Non
è mio figlio. >>.
A quel punto Nebbia sentì qualcosa nel suo cuore
frantumarsi. Allora quello osservò meglio Nebbia e il
cucciolo, e trasalì: << COSA??! MA LORO
SONO...>>. Aveva capito tutto. << MA
FREEZER...COME HAI POTUTO??! COMMETTERE UNA TALE LEGGEREZZA...!
>>, lo rimproverò. Freezer si
stizzì: << TACI, COOLER! NON SEI NOSTRO PADRE!
>>, ma Cooler scoppiò in una fragorosa risata,
ed esclamò: << Non hai mai accettato la mia
superiorità! >>. A
Freezer ribolliva sempre di più il sangue nelle vene, poi
dichiarò risoluto: << Senti, non voglio
seccature da te! Lasciaci andare, e a te e al tuo pianeta non
succederà niente! Ti ricompenserò con altri
pianeti...Anzi, se vuoi, potrei cedertene qualcuno! >>.
Nebbia lo guardò sorpresa...e incredula. Come poteva pensare
a negoziare in un momento del genere?? E poi perché stava
facendo tutto questo?? << Ho un'idea migliore! >>,
detto ciò, Cooler si librò in aria, e aggiunse
con solennità: << Mi
è giunta voce che sei migliorato molto...e che hai
partecipato anche al Torneo del Potere! Facciamo così: se
vinci tu, sarete liberi, io non dirò a nessuno che siete
stati qui. Ma se vinco io, il bambino e la ragazza saranno miei, e io
diventerò il nuovo Imperatore del Settimo Universo! Che ne
dici?? >>.
Poi concluse: << E'
arrivato il momento di scoprire chi è il più
forte tra noi due, fratellino! >>.
Freezer ringhiò: si sentiva in difficoltà. Non ci
voleva! Ti pareva che suo fratello si facesse perdere
l'opportunità di diventare più potente grazie a
quei due individui?! Non aveva nessuna voglia di battersi contro di
lui. E non aveva fatto i conti con le sue forze. Si voltò
verso Nebbia. Cos'era più importante?? La ragazza
cercò con lo sguardo di fargli capire di lasciar perdere, e
di non dare adito alle provocazioni. Ma si rese conto che non avrebbe
mai potuto lasciarli a lui! Poi che figura ci avrebbe fatto con il
fratello?! Così, con espressione rassegnata, si
librò in aria. << No... >>, ansimò
Nebbia preoccupata. << Ho saputo che sei riuscito a
raggiungere la forma Golden...!
Beh, anch'io! >>, e così Cooler si
trasformò. La sua altezza e massa muscolare aumentarono
significativamente; delle corna gli spuntarono sulla testa, creando una
specie di corona; negli avambracci gli crebbero altre corna a punta; la
sua bocca venne coperta completamente da una maschera, lasciando solo
gli occhi scoperti, che si colorarono di un rosso acceso, e la sua
corazza divenne bianco - dorata. Nebbia ebbe un colpo: era mostruoso!
Freezer abbozzò una risata, e disse: << Ora
tocca a me! >>, e si trasformò in Golden
Freezer. La giovane rimase affascinata: era come l'aveva visto nelle
sue visioni! La loro aura dorata era splendida: entrambi brillavano
più del sole! Erano simili, eppure la ragazza percepiva in
Freezer qualcosa di diverso. Fu proprio lui ad attaccare per primo: si
scagliò con violenza contro il fratello, che purtroppo
riuscì a bloccare il suo pugno. Egli si
meravigliò della facilità con la quale Cooler lo
respinse, e fu colpito alla pancia così violentemente che fu
scaraventato nel fiume. Poi Cooler fu investito da un raggio
potentissimo che fuoriuscì dall'acqua. Freezer riemerse,
sputò un po' d'acqua, poi tossì. Ma cos'era
quella maledetta tosse? << Non male! Ma con me devi fare
molto di più! >>, comparse il fratello davanti
a lui. << Non osare! >>, sibilò
Freezer. Incominciarono a colpirsi a vicenda con pugni e calci. Nebbia
stentava a seguirli, tanta la loro velocità! Poi Cooler
colpì Freezer al petto. L'Imperatore avvertì un
forte dolore all'addome, e gli mancò il respiro per un
istante. Così il fratello ne approfittò per
scagliarlo al suolo, colpendolo con le mani unite a pugno. L'impatto fu
talmente forte che Freezer creò una lunga e profonda crepa
nel terreno. Poi entrambi si lanciarono una Supernova. Emanarono un
grande bagliore. Nebbia dovette chiudere gli occhi. Quando li
riaprì, vide Freezer che aveva inarcato la schiena, si era
portato la mano alla bocca dalla quale colava un po' di sangue, e
respirava affannosamente. Cooler invece aveva solo qualche graffio. Lei
sapeva bene che Freezer poteva dare di più! Purtroppo
però fu perforato in più punti dai Raggi Letali
del fratello, e cadde per terra sulle ginocchia. <<
Così mi deludi, fratellino! >>,
esclamò Cooler camminando verso di lui. Poi lo
colpì con un calcio. Freezer rotolava per terra, languendo
dal dolore. << Rialzati, forza! Mi fai quasi pena!
>>, diceva il fratello mentre lo schiaffeggiava
ripetutamente, aggravando sempre di più le sue condizioni.
Intanto il sangue sgorgava dalla bocca di Freezer insieme alla saliva.
Era esausto. Nebbia tremava ad ogni colpo che gli veniva inferto.
Infine Cooler lo tirò su con una mano prendendolo per la
testa. << Mi sa che hai perso. Rimango io il
più forte di tutti! >>, ghignò. A
quel punto Snow scoppiò in un pianto nervoso e disperato, e
attirò l'attenzione di Cooler, che lasciò cadere
la sua vittima al suolo. Improvvisamente l'intero pianeta
incominciò a tremare. Nebbia si guardò intorno
allarmata, poi si rivolse verso il piccolo che aveva in braccio. Era
lui la causa di quel terremoto! Nel frattempo Freezer sentiva
un'energia particolare crescere dentro di sé insieme
all'ira, il suo corpo sofferente s'irradiò di un'aura viola
scuro, e i suoi occhi si illuminarono. La giovane riconobbe
quell'energia. << Non meriti di stare al comando di un Impero...! >>,
sibilò Freezer tra i denti, e infilzò
le sue unghie e le sue dita nel terreno, preparando un attacco per
distruggere quel pianeta. Allora il piccolo Snow creò una
bolla protettiva attorno a sé e a Nebbia, e Cooler
incominciò a sprofondare. Mentre tutto stava per saltare in
aria, velocemente Freezer schizzò verso la ragazza e il
piccolo, li sollevò e volò più in alto
che poté. Riuscirono a salvarsi poco prima dello scoppio del
pianeta.
Erano
al sicuro. Si guardarono. << Hai fatto esplodere un pianeta...! >>,
si rivolse lei a lui. << Sei sorpresa?? >>,
le rispose sfrontato. << Hai ucciso tuo fratello! >>,
continuò lei attonita. << Beh non c'era altra scelta, mi pare...o preferivi
rimanere con lui?? >>,
ribatté con tono sarcastico, ma risentito. << E' per il
Potere...E' solo per il Potere che sei tornato a
prenderci...! E' vero: non sei diverso dagli altri! >>,
sentenziò piena di delusione e di collera. Freezer si
stizzì: << Sai che c'è?? Forse avrei dovuto
lasciarvi con lui...Sicuramente avrebbe saputo trattarvi meglio di
me...! >>.
C'era una punta di invidia e gelosia nelle sue parole. Improvvisamente
gli mancò l'aria, ebbe una crisi di tosse e si
lasciò cadere sulle ginocchia, privo di forze. Nebbia si
avvicinò incuriosita, e gli poggiò una mano sulla
fronte. << ODDIO, FREEZER! MA TU SCOTTI! HAI LA FEBBRE!
>>, esclamò allarmata. Poi lui svenne tra le
braccia della ragazza.
Rieccomi!! Allora, avevate intuito
si trattasse di Cooler?? Avete gradito la sorpresa?? Cosa pensate
succederà ora? Prossimamente Freezer e Nebbia dovranno
vedersela addirittura con HIT!! Siete contenti?? Non smettete di
seguirmi!!
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Capitolo 15 *** Rivelazioni ***
Nebbia
era pronta a correre da Freezer per controllare come stesse. Era
riuscita a far addormentare il piccolo, ma proprio prima che uscisse
dalla sua stanza, il suo telefono squillò. "Oh no. Chi
è che rompe le scatole adesso?? Se Snow si sveglia me la
pagheranno!", pensò la ragazza preoccupata. Quando rispose,
comparve un ologramma in tempo reale. Nebbia cambiò
espressione. << Ah. Vados! >>,
bofonchiò. << Tesoro! Come stai?? >>,
rispose l'angelo allarmato. Sembrava avesse un disperato bisogno di
sentirla. << Benissimo. >>, rispose
secca Nebbia. Vados rimase sorpresa di tale acidità, ma
continuò: << C'è un numero notevole di morti...Ma che
fine hai fatto?? Sei ancora con Freezer?? >>.
<< Sì, Vados. E non ho intenzione di tornare!
>>, chiarì
la giovane. << Ti prego, torna, è pericoloso! >>,
la pregava quella. << Sono
immune. >>, rispose
la ragazza. << Ma questo
lo so benissimo, mia cara! Io mi riferisco ad altro...>>,
insinuò l'angelo. Nebbia aveva capito, ma non aveva alcuna
voglia di fare polemica. Allora Vados sospirò, e
proseguì cercando di rassicurarla: << Capisco la tua situazione, Nebbia. Ma ti assicuro
che se tornerai qui ne parleremo con calma. Ti lasceremo libera di
scegliere la tua strada! >>.
Ma la giovane rispose prontamente: << E lui?? Cosa ne farete di lui?? >>.
Si riferiva al bambino. << Non gli faremo del male! >>,
controbattè Vados. << Non ci credo! >>, rispose
Nebbia. Aveva incominciato a scaldarsi. << Io l'ho sentita, Vados! E'
la mia occasione! >>. L'angelo
sapeva a cosa Nebbia si riferisse, ma rispose: << Rischierai di
essere cancellata! Senti, noi ti vogliamo bene! >>,
la implorò Vados. Nebbia perse la pazienza, e la interruppe:
<< Io
devo andare, ora! Freezer ha bisogno di me. >>,
e chiuse la telefonata. Vados rimase senza parole. Abbassò
il capo dispiaciuta. << ALLORA?! COM'E' ANDATA??!
>>, la voce irritata di Lord Champa fece sobbalzare
l'angelo. << Whis mi aveva avvisata. Non tornerà. >>,
sospirò lei con le lacrime agli occhi. Eppure sentiva dentro
di sè che c'era anche un'altra spiegazione!
<< Tzk!
Figurati! Come volevasi dimostrare! >>,
borbottò il dio. << Ora sono costretto a prendere altri provvedimenti!
Non servi a niente! >>,
la ammonì. << Ma Lord Champa! >>, replicò lei
offesa. << ZITTA! >>, sentenziò
lui.
<<
Come va?? >>, chiese Nebbia preoccupata a Berryblue. I
loro sguardi erano rivolti verso Freezer, che era disteso sul lettino
nella sala della Medical Machine. Aveva degli aghi piantati nelle
braccia per alimentarlo e curarlo. << La sua temperatura
è ancora molto alta, ha rifiutato l'ossigeno e ha delirato
fino a pochi minuti fa. Ha pronunciato il tuo nome. >>,
dichiarò Berryblue. La ragazza fu rapita dalle parole
dell'aliena, e non appena quella si allontanò, si
fermò a pochi passi dalle spalle del lettino.
<< Un
errore madornale... >>,
farneticò Freezer. Nebbia sussultò. L'aveva
sentita? O aveva ricominciato a delirare? << Mi disse: "Distruggi quel pianeta! ", e io
lo feci. Come ho potuto...Io...l'Imperatore Freezer...farmi comandare
da un Dio della Distruzione?! Nessuna ricompensa...! >>.
Nebbia rimase ad ascoltare quelle parole esterrefatta, appoggiandosi
alla parete. << Distruggere il Pianeta Vegeta... >>, farfugliò,
poi incominciò a ridere. Era una di quelle risate nervose,
disperate. << La paura del Saiyan Leggendario...! Ahah che
stupido! >>,
continuava. La giovane rimase a bocca aperta. Era quella la
verità...! << Quegli scimmioni...! Non me ne libererò
mai...! Goku...mi hai salvato tante volte...a che scopo?? >>.
Nebbia tremava. Poi il tono di Freezer cominciò a mutare:
<< Rapire
un cucciolo e una ragazza...Cosa speravo di ottenere?? Illuso...!
>>, poi la
ragazza si sentì chiamata in causa: << Io non appartengo a nessuno...Noi non apparteniamo a nessuno. Vi
lascio liberi! Ti lascio libera! Fà la tua scelta! Io ho
fatto la mia. >>,
concluse lui. Le aveva confessato tutto incoscientemente! Ella
stentò a trattenere le lacrime, e proferì ad alta
voce: << Sei tu la mia scelta! >>,
ma lui non la sentì. E non lo sapeva. O forse non doveva
ancora saperlo. Fuori di sè, la ragazza corse ai comandi,
fece atterrare l'astronave, ed uscì. Le lacrime le rigavano
il volto. Aveva bisogno di aria. Forse non
voleva quella libertà. Aveva deciso che avrebbe donato a
Freezer e a quel cucciolo una nuova vita, ma lui l'aveva lasciata
andare.
Intanto
un'atmosfera sinistra regnava al castello di Lord Champa. Una figura
ambigua avanzò nel salone. << Mi avete
chiamato? >>, esordì l'essere. << Sì. >>, ghignò
Champa. << Ho un compito per te. Trova quei due individui, e
uccidi quel cucciolo! Non mi interessa come. Fallo e basta! Ti
darò tutto quello che vuoi! >>,
ordinò. Vados, che era al suo fianco, lo guardò
contrariata. << Che ne faccio dell'Imperatore??
>>, chiese l'altro. << Di quel miserabile mi importa poco o niente. Fanne
quello che vuoi. >>,
concluse il dio. Poi l'essere guardò lo stupendo angelo.
<< Ma
non toccare Nebbia! >>,
proferì Vados. << Ve la riporterò.
>>, disse lui.
Si
era fatto buio. La ragazza si aggirava tra i boschi. A un certo punto
avvertì una presenza.
Tremò. Qualcosa o qualcuno si nascondeva tra gli alberi. Era
una strana aura...somigliava alla sua! Solo un detective poteva
nascondersi così bene...o un assassino. Non le piaceva.
<< Chi
sei?? Esci fuori! >>,
esclamò Nebbia decisa. Improvvisamente percepì
l'arrivo di un colpo. Lo schivò. Era riuscita a
precederlo! Non poteva che essere lui. Si palesò davanti a lei.
<< Tu...! >>,
lo riconobbe. Era proprio lui: Hit, il
sicario leggendario. << Devi venire con me. >>,
disse lui. << No. >>, sibilò lei.
<< Dimmi
dov'è il bambino! >>,
le ordinò. << NO! >>. L'urlo
della ragazza riecheggiò in tutto il pianeta. Freezer
avvertì delle vibrazioni, e aprì gli occhi.
Prontamente si strappò gli aghi dalle braccia,
uscì dalla navicella e seguì quell'energia.
<< Sono
stato mandato qui per uccidere quell'essere! >>,
dichiarò Hit. << A quale ricompensa?? >>,
chiese Nebbia furiosa. Improvvisamente un raggio letale venne scagliato
verso Hit, ma l'assassino scomparve prima di essere colpito, e, grazie
al Salto Temporale, riapparve alle spalle di Freezer, che fu
scaraventato in un albero, prima che potesse difendersi. Nebbia si
girò allarmata verso l'Imperatore colpito, poi si rivolse a
Hit: << Finalmente
ci conosciamo, Hit! Ti cerco da tempo! >>.
<< Ma
bene! Quindi tu sei la famosa...>>, ma prima
che potesse finire la frase, lei lo bloccò: << No!
>>. Non
voleva far sapere a Freezer la sua reale identità. Prima che
l'Imperatore schizzasse verso di lui, Hit lo immobilizzò a
terra con un solo gesto della mano, a distanza. Freezer
languì dal dolore. << Lascialo stare, lui non
c'entra niente! >>, urlò Nebbia.
<< Datemi il bambino e non fatemi perdere tempo!
>>, rispose lui spazientito. << Possiamo
parlare! >>, gli disse lei con garbo. <<
Mia cara, non sono qui per discutere! >>,
ribattè lui. A quel punto la ragazza si girò
verso Freezer. Se non si fosse inventata qualcosa all'istante, sarebbe
morto.<< Ti prego, lasciaci andare! Facciamo un patto!
>>, continuò lei. << Davvero??
Cosa mi darai in cambio?? >>, osò lui. Nebbia
esitò per un secondo, poi rispose arresa: << La libertà. >>.
Hit rimase sorpreso. << La mia
vita in cambio di quella del bambino. Così non ti
darò più la caccia, e tu sarai libero! >>,
proferì la ragazza. << Il pargolo
continuerà a infettare! >>, rispose il
sicario. << Non se rimarrà con Freezer in
quarantena! Ho fatto io questo guaio. Prenditela con me!
>>, insistette lei. << NO!
>>, gridò l'Imperatore, digrignando i denti
dal dolore. Hit la osservò bene, poi gli venne in mente lo
sguardo di Vados. Allora capì, e abbassò la
testa. << Mmh. Non posso farlo. >>, disse.
Nebbia rimase sorpresa. L'assassino abbozzò un sorriso, e
sussurrò: << Coraggiosa! >>,
poi, riferendosi a Freezer, aggiunse: << Ha bisogno di
cure. Come farete? >>. La ragazza rispose risoluta:
<< Ce la faremo! >>. A quel punto Hit
sentì il bisogno di rivelarle una cosa, altrimenti non
sarebbe riuscito ad andarsene. Voleva sentirsi a posto con la sua
coscienza. Così confessò: << Senti...non
volevo uccidere tuo padre. Mi costrinsero. E' stato molto tempo fa. >>.
La giovane ebbe un tuffo al cuore. Trattenne le lacrime, e
annuì. Lui sorrise, e proferì: << Addio, detective
Nebbia! >>, e
scomparve nel nulla. Finalmente era andato via. << Ma cosa è successo, me lo vuoi
spiegare?? >>, disse
Freezer con tono stizzito mentre si rialzava. La ragazza era rimasta in
silenzio, persa nei suoi pensieri. << Possibile che non posso lasciarti sola neanche per
un po'!? >>,
la provocò lui. << Ho già risolto, mi sembra! >>,
mugugnò lei a testa bassa. Lui si avvicinò, e le
prese il mento tra le dita, sforzandosi di essere delicato.
<< Non
uscirai mai più dalla mia astronave finchè non te
lo dirò io. Intesi? >>,
le bisbigliò con tono di sfida. << Ora torniamo indietro. Il moccioso ci
starà aspettando! >>,
aggiunse, e insieme tornarono nella navicella.
<<
HIT HA FALLITO! >>, sbraitò Champa, che per
l'ira distrusse il tavolo nel suo salone! << E brava Nebbia...Ma Zeno ha promesso un premio a
chi gli riporterà quel cucciolo e quella ragazza, e io non
me lo faccio scappare! >>,
asserì il dio. Vados sospirò rassegnata.
Freezer
fece ripartire l'astronave. L'Imperatore si sentiva leggermente meglio,
ma mentre scrutava l'Universo dal grande oblò,
tossì di nuovo, coprendosi la bocca con la mano. Poi ne
guardò il palmo: c'era del sangue. Cattivo segno. Forse avrebbero
dovuto fronteggiare un'altra minaccia in futuro, ma ne sarebbero stati
all'altezza??
Eccomi con questo nuovo capitolo
tanto atteso!! Piaciuto?? Come avete trovato Hit?? Vi ho rivelato
qualcosa in più su Nebbia. Cosa ne pensate?? In questo
capitolo il rapporto tra lei e Freezer ha fatto un passo in avanti. Mi
scuso se avete visto Freezer poco in azione, ma deve trovare il tempo
di rimettersi. Riuscirà a guarire?? Cosa vi aspettate?? Chi
sarà la nuova e VERA minaccia per Freezer?? Non smettete di
seguirmi!!
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Capitolo 16 *** Una nuova proposta ***
Era
seduto sul suo trono. Riusciva a malapena a muoversi. Aveva dolori per
tutto il corpo, i muscoli erano indolenziti ed era rimasta qualche
ferita dello scontro precedente. Nelle narici erano inseriti i tubicini
per l'ossigeno. Strinse i denti, e per l'ira sbatté un pugno
sul bracciolo. Per la prima volta in vita sua si sentiva sconfitto,
inerme...inutile. A quel punto
percepì una mano che racchiudeva il suo pugno. Aveva un
tocco delicato, gentile, quasi...gradevole.
Alzò lo sguardo sorpreso. Era Nebbia. " Fare così non serve
a niente! ", sembrava dirgli con lo sguardo. Facile per lei: non aveva
mai combattuto, e stava perfettamente bene in salute! Freezer era
talmente nervoso che non dette troppo peso al fatto che la giovane lo
avesse toccato, in maniera così amorevole, per giunta!
<< Un
giorno mi libererò di questo insopportabile dolore! >>,
grugnì. Nebbia aggrottò la fronte.
<< A quale dolore ti riferisci?? >>, lo
pizzicò. Forse
c'era dell'altro. Ma non ebbe risposta a quella domanda.
<< Non sento più niente...gli odori, i sapori,
le aure...la Forza..!
>>, si crucciava. "Ah ecco...!", pensò la
ragazza. Ad ogni suo minimo movimento Nebbia gli si avvicinava sempre
di più, fino ad afferrarlo delicatamente per un braccio,
quasi per impedirgli di alzarsi o sforzarsi. Allora lui le si rivolse
irritato: << E
tu come mai stai bene?! Sei immune??! >>.
Ella non ebbe il coraggio di rispondere. << Che
stregoneria è mai questa??! >>, continuava a
borbottare Freezer, cercando di alzarsi. << No! Devi
riposare! >>, lo fermava lei. << Forse non ti è chiaro, ma la guerra non
è finita! Dobbiamo tenerci pronti. Ho bisogno di
allenarmi...ORA! >>,
le rispose. << No!! >>, lo
ammonì. Purtroppo però l'Imperatore del Male
aveva ragione: la guerra non era per niente finita!
In
quei giorni Nebbia vedeva Freezer soffrire, tentare di allenarsi e fallire. E in un certo senso era una
sofferenza anche per lei. Mentre egli metteva alla prova le sue
abilità nella sala degli allenamenti, la ragazza lo
osservava in silenzio con le braccia incrociate appoggiata allo stipite
della porta. Ma ad ogni suo fallimento, egli sbatteva i pugni per terra
o sul muro, imprecando, ed ella decideva di andarsene, per evitare
ch'egli si accorgesse di essere guardato in quella situazione pietosa.
E quando quella si allontanava dalla stanza, sentiva il rumore di
qualcosa che si infrangeva sul pavimento.
Una
sera Nebbia si diresse nella sala del trono. Era in pensiero. Freezer
era in piedi rivolto verso l'oblò. Quando ella fu dietro di
lui, pensò che si stesse semplicemente rilassando osservando
la galassia, poi si accorse che aveva la testa abbassata e gli occhi
chiusi. << Rifletti o dormi in piedi?? >>,
lo pizzicò. Freezer ghignò. << Spiritosa! Piuttosto...che ci fai ancora qui??! Il
mocciosetto non ti fa dormire??! >>,
la schernì, ma lei rispose: << Vorrei tanto fosse il "mocciosetto"...ma sei tu! >>.
A quelle parole egli si girò di scatto. Ora
perché le importava di lui?? << Non vedo
perché ti debba interessare! >>, le rispose.
<< Sembri arreso... >>, azzardò
lei. << Io
non mi arrendo mai. >>,
disse secco. Lei stette zitta per qualche secondo, poi lui
proseguì: << Non riesco più a sentirla...>>.
Quelle parole catturarono l'attenzione della ragazza. << Quella Forza...quell'Energia... >>,
continuò. << A quale ti riferisci?? >>,
gli chiese schietta Nebbia. << Da quando sei qui accadono
cose strane... >>, disse lui. << Beh, se
ti riferisci a quella con la quale hai sconfitto Toppo e Dyspo, penso
non sia stata proprio farina del tuo sacco...E' stato Snow! Mentre
dormiva ha percepito la tua energia, alla quale ha unito la sua!
Sì, non so come abbia fatto, o come abbiate fatto,
sembravate legati!! D'altronde dovevamo aspettarcelo, sapevamo lui
avesse una forza straordinaria! Ma a parte questo, c'è
qualcosa dentro di te che deve ancora uscire...o che non sai ancora
controllare! >>,
spiegò la giovane senza dare troppa importanza a quello che
aveva detto l'Imperatore su di lei. << Ma davvero!?
Illuminami, allora! >>, la pizzicò Freezer
leggermente stizzito. Nebbia si morse il labbro: quasi si
pentì di aver parlato. Lui la stava mettendo alla prova. Era arrivato il momento. Così
si avvicinò a lui, e gli disse: << Io posso
aiutarti, ma devi fidarti di me e devi collaborare! Sarà un
percorso lungo e difficile. Sei pronto? >>. Freezer
abbozzò un ghigno guardandola incredulo, e decise di
seguirla. << Quindi non sei qui solo per proteggere il
bambino...! >>,
proferì lui con tono malizioso e sospettoso. << Purtroppo no! >>,
ammise lei con una smorfia. Atterrarono e uscirono dall'astronave.
Era
una notte straordinaria: le stelle brillavano in cielo e l'aria era
fresca e piacevole. Prima che Freezer potesse mettersi in posizione,
Nebbia si fermò, e disse decisa: <<
Allora, per accrescere la forza che hai dentro di te, dobbiamo lavorare
sull'autocontrollo e sulle intenzioni !
>>. << Mmh..? >>, Freezer la
guardò perplesso. << Qual'è il tuo scopo?? >>,
gli chiese la ragazza . << Mi prendi in giro??!
>>, disse lui abbozzando una risatina. Nebbia gli fece
cenno di rispondere alla domanda. << Sconfiggere
l'avversario, no??! >>, rispose lui sbuffando.
<< E
perché?? >>,
proseguì lei alzando un sopracciglio. Freezer
strabuzzò gli occhi. << Che
c'è, ora ricominci con i quiz??!! >>,
si innervosì. La giovane alzò gli occhi al cielo.
<< Beh, sai che tu e Goku avete qualcosa in comune??
>>, lo pizzicò. Freezer sussultò.
Come si permetteva di paragonarlo a quello scimmione??!
<< Ohh...e in che cosa?? >>, chiese
alterato. << L'IMPAZIENZA. >>,
asserì la ragazza. << Un'altra cosa sbagliata
di te è l'impulsività.
>>, proseguì. << Neanche Snow
è così impulsivo nella lotta...eppure
è un bambino!!
Tu tendi troppo a sottovalutare i tuoi avversari! >>,
diceva lei a braccia incrociate mentre camminava intorno a lui.
L'Imperatore la scrutava sbigottito. << E questo deriva dal fatto che non sai controllare
le tue emozioni! O la tua ira! >>,
affermò la donna. << Ohh, grazie della tua analisi psicologica, ma
sai...non ne avevo bisogno! >>,
e detto questo, schizzò verso di lei. Nebbia creò
una barriera difensiva attorno a lei, e i suoi occhi divennero di
ghiaccio. << Non
ho ancora finito. >>,
lo gelò con lo sguardo, e con un solo movimento della mano
emanò una forza che lo allontanò da lei. Lui
rimase senza parole. La ragazza riacquisì la sua dolcezza,
infine gli chiese decisa: << Cos'è
per te giusto? >>.
Freezer, sorpreso, non rispose. << Non hai mai pensato di agire
secondo ciò che è giusto in generale, e non
secondo ciò che è giusto per te? >>,
continuava lei. << Stai parlando del Bene??! Mi stai dicendo che dovrei essere come lui??! >>,
sibilò lui stizzito. << No, non come Goku. Ti chiedo di essere te, ma
meglio! >>,
rispose quella, poi aggiunse: << Anche
meglio di Lord Beerus, per esempio. >>.
A sentire quelle parole Freezer strabuzzò gli occhi, ed ebbe
una fitta in petto. Si contrasse per il dolore. << Credo che ora sia meglio se ci fermiamo qui. Vieni,
devi riposare! >>,
asserì Nebbia. Egli avrebbe voluto replicare, ma non ci
riuscì: sentiva che il suo corpo lo stava di nuovo
abbandonando, e che la sua temperatura stava risalendo.
Si
chiedeva sempre cosa sbagliasse con lei. Lei era l'unica che riusciva a
metterlo al tappeto senza combattere.
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Capitolo 17 *** Come una mamma ***
Mentre
Bulma, Goku, Vegeta e Lord Beerus discutevano animatamente seduti a
tavola in terrazza, Whis avvertì l'arrivo di qualcuno di
familiare, e si voltò di scatto, preoccupato. Anche gli
altri rimasero senza parole, quando si materializzò davanti
a loro Vados.
IL fratello si avvicinò a lei nel momento in cui
notò che era sola, e che aveva il viso corrucciato. Beerus
si insospettì: << Beh...?! Dov'è
quell'impiastro di Champa??! >>, bofonchiò.
<< Sorellina, come mai sola?? >>,
domandò curioso Whis. L'angelo regalò loro
un'occhiataccia, poi sospirò. << Lord Champa sta...oh lasciamo perdere!! >>,
borbottò spazientita. Whis sgranò gli occhi per
lo strano comportamento della sorella. Intanto gli altri non fiatavano.
<< Come pensavo, si è
innamorata...!! >>,
aggiunse afflitta. Tutti rimasero esterrefatti, tranne Whis.
<< Ma chi??? >>, chiese Goku ingenuo.
<< Sta parlando di Nebbia...>>,
specificò l'angelo maschio alzando un sopracciglio.
<< COME!?? E DI CHI SCUSA?? >>,
ribatté il Saiyan confuso. A quel punto Bulma perse le
staffe, e colpì Goku con un pugno. << DI
FREEZER!! E DI CHI SENNO'!!?? IDIOTA!! >>,
urlò la donna. << Ma come si fa ad innamorarsi
di un essere come Freezer!?? Che orrore! >>, si
lamentò. << Mmmh scusami, sorellina, come fai
ad esserne così tanto sicura? Hai parlato con Sour o con
Lady Helles?? >>, indagò Whis. Vados
sembrò spazientirsi sempre di più, e
replicò stizzita: << Non ho
bisogno di parlare con i rappresentanti dell'Universo dell'Amore per
capire che la mia Nebbia è innamorata!! E l'avevi previsto
anche tu, non fare il finto tonto! >>.
Il fratello indietreggiò intimorito, poi disse con
superficialità : << Beh c'era da aspettarselo, evidentemente hai
sbagliato qualcosa nel crescerla...! >>.
Quella frase fu come una coltellata. Come si permetteva suo fratello di
dirle una cosa del genere?? Poteva risparmiarsela. Era stato
inopportuno! La collera che Vados sentì crescere nel suo
cuore sarebbe bastata a distruggere un intero Universo! Fu
così che per la prima volta in vita sua Whis si vide
arrivare lo scettro di sua sorella sulla sua testa. <<
COME OSI??! IO MI SONO OCCUPATA DI LEI COME UNA MAMMA!! TU COSA HAI
FATTO??! TUTTI UGUALI SIETE VOI, SEMPRE A LAVARVENE LE MANI! SEI TU CHE
L'HAI SPINTA TRA LE BRACCIA DI QUEL FREEZER!! >>, lo
ammonì imbestialita. Mentre si accarezzava la testa per il
dolore, il fratello replicò: << E' stata
lei a scegliere...Io l'ho solo lasciata andare! Ci
sono cose che non possono essere evitate, sorella! >>.
<< Ha
ragione! >>,
li interruppe Bulma alzandosi prontamente dalla sedia e sbattendo le
mani sul tavolo. Tutti si girarono verso di lei. << Solo io posso capirla. Io sono con lei! Vegeta,
Goku, Lord Beerus, dobbiamo aiutarla! >>
, asserì la turchina decisa. << Purtroppo Lord Champa ne sta preparando un'altra
delle sue...Non mi ha voluta ascoltare, è irremovibile! Non
mi fido...Ho paura che scateni una nuova guerra...! >>,
disse Vados mentre singhiozzava e si asciugava le lacrime.
<< Ho un'idea!! >>, esclamò Goku
contento. << Perché non proponiamo a Lord Zeno
un nuovo torneo??? >>, azzardò. Tutti lo
fissarono attoniti.
Snow
era seduto sul comò nella camera di Nebbia, e giochicchiava
col telefono della ragazza mentre lei era distratta. A un certo punto,
ella sentì un mugolio. Si girò e vide che il
bambino agitava il cellulare con la mano, e aveva il broncio.
<< Che c'è?? Non ti piace?? >>,
gli chiese Nebbia avvicinandosi a lui. Allora vide qualcuno che stava
provando a contattarla, e sbuffò. Le venne un'idea.
Rifiutò la chiamata, e disse a Snow: << Ti
dà fastidio?? >>, e il bambino
gonfiò la coda e grugnì. << Vuoi
giocare?? >>, lo stuzzicò, facendosi passare
il telefono da una mano all'altra come una giocoliera. Snow emise
gridolini di gioia, e agitò le braccia e la coda. Era un
sì. << Va bene. >>, rispose
Nebbia. Così, recitando, si portò il cellulare
all'orecchio, e disse: << Sì, pronto...? Oh...Freezer!! >>,
poi lo accostò all'orecchio del bambino, e
continuò: << Vuoi parlare con Freezer??
>>. Il piccolo pronunciò una sola parola:
<< PAPA'! >>. La ragazza
sussultò, e subito ritrasse il telefono. << Cosa hai detto!?? >>, si
rivolse a lui sbigottita. Il bambino la guardò intimorito.
Nebbia sospirò, poi scandì ad alta voce:
<< FREEZER! >>, sperando che lui ripetesse.
<< PAPA'! >>, esclamò deciso,
stringendo i pugni. Lei non ebbe il tempo di controbattere, che il
telefono squillò di nuovo. Allora, infastidita,
istigò il piccolo: << Tieni, rompilo! Buttalo a terra! Forte! >>,
così lui obbedì, poi lo incenerì con
due raggi laser che gli partirono dagli occhi. Nebbia rimase
stupefatta, e si voltò verso di lui e scoppiò a
ridere. << Ma sei bravissimo, tu!! >>,
gli disse giocosa, poi rammentò quello che il bambino aveva
detto qualche istante prima. << Snow, ti piacerebbe Freezer come papà?? >>,
gli chiese con tono dolce e curioso. Il piccolo rise contento e
battè le mani. Improvvisamente l'Imperatore comparve nella
loro stanza, alle loro spalle. << Mi avete chiamato?? >>,
esordì ghignando. Nebbia sussultò.
<< Ti
ho detto che non devi fare così! >>,
lo ammonì per essersi materializzato lì senza
neanche bussare. << Mah, pensavo ti fossi abituata! >>,
la pizzicò lui. Ella sospirò. <<
Freezer cosa vuoi?? Dobbiamo dormire noi ora! >>, disse
categorica. << Mmmh,
volevo ringraziarti...>>, rispose lui pomposo.
La ragazza alzò un sopracciglio guardandolo dubbiosa. Non
era da lui ringraziare le persone! << Per quanto riguarda lui...Credevo avessi smesso di
comportarti come una mamma! >>, disse
indicando Snow. Il bambino guardò Nebbia stupito. Elle lo
prese in braccio, poi ordinò secca: << Fuori,
avanti! >>. << Va bene, va bene! >>,
rispose Freezer scrollando le spalle. Poi aggiunse sfacciato:
<< Domani
a che ora l'allenamento?? >>,
<< Presto, ora vai. >>, ribattè
lei. L'Imperatore ghignò: << Va bene, a domani! >>,
e scomparve. La donna si infilò sotto le coperte con il
bambino tra le braccia, poi lo guardò e disse :
<< Stavo pensando che non hai mai pronunciato il mio
nome...>>. A quel punto Snow disse: << MAMMA! >>.
Nebbia strabuzzò gli occhi incredula, e forse anche un po'
spaventata. << No! NEBBIA! >>,
scandì. << MAMMA! >>,
controbattè quello deciso. Lei sospirò.
"Oh no, non ci voleva! ",
pensò.
<< Non riesco più a intercettare Nebbia...e
neanche l'astronave di Freezer! >>,
diceva Bulma allarmata, mentre controllava al computer nel suo
laboratorio. Vados abbassò la testa in rammarico, Vegeta non
fiatava, Lord Beerus era allibito e Goku li guardava sorpreso. Allora
Whis incrociò le braccia, e asserì:
<< Non
c'è più niente da fare. Vi porto dal Gran
Sacerdote! >>.
Tutti rimasero di stucco. Vados lo guardò preoccupata: non
voleva che si arrivasse a quel punto.
Ciao!! Mi è stato
chiesto di aggiornare, così vi ho lasciato questo capitolo
per intrattenervi nell'attesa del prossimo...Spero vi sia piaciuto. Che
ne pensate di Vados? Secondo voi che rapporto c'è tra lei e
Nebbia?? Finalmente nel prossimo capitolo vedrete chi sarà
la vera minaccia per Freezer! Avete già un
presentimento??
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Capitolo 18 *** Fantasmi del passato ***
Freezer
cercava di colpire Nebbia, ma la donna parava ogni suo pugno e riusciva
a scansarsi ad ogni suo tipo di colpo. << Sei troppo
lento! >>, lo ammonì. Intanto lui sembrava non
ascoltarla, e il suo nervosismo cresceva. << Non sai
dosare bene le tue energie! Ti stancherai presto! >>,
continuò lei, che a un certo punto divenne invisibile e
oscurò la sua aura. Freezer ghignò.
<< Non
sei giusta. Facile così! Nessuna umana si farebbe prendere a
pugni dal Grande Freezer! Ma tu non sei una umana qualunque...Chi sei?? >>,
la provocò il dittatore. Nebbia gli inviò un
messaggio telepatico: << Concentrati...Devi percepire la
mia presenza...la mia vicinanza...>>. Freezer si
guardò intorno in difficoltà. Possibile che
quella ragazza potesse parlargli anche telepaticamente??! Ella apparve
all'improvviso, ed egli bloccò il suo braccio con prontezza.
L'Imperatore rimase allibito: l'aveva colto di sorpresa!
<< Prima
mi avvertivi...Ora che ti succede?? >>,
lo stuzzicò Nebbia. Freezer grugnì.
<< Pensavo fossimo legati...Mi
sbagliavo?? >>,
disse lei, mentre continuava a teletrasportarsi in posti diversi per
confonderlo. << Che intendi dire?? >>,
sibilò Freezer innervosito. << Hai dei buoni
riflessi, ma devi concentrarti di più! >>,
continuò Nebbia. << Pensavo che avessi smesso
di non rispondere alle mie domande, invece continui a non dirmi la
verità! CHI SEI O COSA SEI?? >>,
ringhiò lui. << Ancora!??
Pensavo che ormai l'avessi capito! Non sei l'essere più
intelligente di tutto l'Universo??! >>,
rispose lei. << PRESA! >>,
esclamò Freezer, che la afferrò per i fianchi.
Nebbia sussultò. Alle loro spalle c'era un fiume.
L'Imperatore sghignazzò, e con forza la trascinò
con sè sott'acqua. Si rincorsero e si affrontarono scendendo
in profondità. Freezer cercò di attorcigliare la
sua coda al corpo della donna, ma lei gli sfuggì. Riemersero
creando una grande pressione in superficie. Nebbia era di fronte a lui,
e lo scrutò stranita. << Che avevi intenzione di fare?? >>,
gli domandò sospettosa alzando un sopracciglio.
<< Volevo metterti alla prova...! >>, rise
lui. Uno strano pensiero passò per la testa della ragazza,
che assunse un'espressione di ira e ribrezzo, e lo
rimproverò: << Freezer, qui non stiamo giocando, ci stiamo
allenando seriamente!! >>.
<< Però...io
mi stavo divertendo! >>,
ribattè lui superficiale. Poi aggrottò la fronte:
non aveva capito a cosa lei si stesse riferendo. << A cosa diavolo
pensavi?? >>,
chiese lui confuso. Allora la ragazza sospirò spazientita, e
disse: << Riprendiamo! >>.
Ricominciarono a combattere, e lui la provocò di nuovo:
<< Come
vuoi che io continui a fidarmi di te se tu non mi dici cosa sei
realmente??! >>,
<< Ma
tu non ti fideresti comunque!! >>,
gli rispose a tono lei. << No, non sono un essere umano qualunque! >>,
continuò. << Ahh, beh per tua informazione, ho già
battuto più volte un essere umano come te...e l'ho anche
ucciso!! >>,
affermò lui stizzito. << Mmmh...Ti riferisci
all'amico di Goku?? Quel Crilin...??! >>, rispose lei.
Freezer rimase sorpreso: non si aspettava lo conoscesse!
<< Mi dispiace deluderti, ma io sono
una cosa completamente diversa! >>,
e detto questo, con un solo gesto del braccio, ella lo
allontanò da lei, senza neanche toccarlo. Egli si
fermò. Era alquanto sbigottito. Nebbia incrociò
le braccia, e affermò: << Sai qual
è il tuo problema?? Te stesso! Ecco
perché perdi sempre contro Goku! >>.
<< MA COME OSI!?? >>, ribattè
lui. << Senti,
è arrivato il momento che tu chiuda con il passato! Seguimi! >>,
gli ordinò lei. Così rientrarono nella navicella
e ripartirono.
Intanto,
al palazzo di Lord Champa, un essere infido patteggiava col dio.
<< Trovali
e prendi quel moccioso! Se lo farai, sarai visto come il salvatore di
tutti gli Universi, e sarai ricompensato...>>,
dichiarò Champa. << E come?? >>,
sibilò l'altro con un sorriso malefico. << Ti saranno perdonate tutte le tue malefatte...e ti
lascerò essere Imperatore...! Ma non ti azzardare a
deludermi un'altra volta, Frost! >>.
A quel punto l'alieno rise, e rispose: << Può starne certo! >>.
Da tempo egli tramava vendetta dentro di sè!
<<
Perchè mi hai fatto sedere di fronte a te a gambe
incrociate?? >>, borbottò l'Imperatore del
Male. << Bene, ora facciamo ordine nella nostra mente e
ci concentriamo! >>, asserì Nebbia. Prima che
Freezer potesse opporsi, la donna puntò i suoi occhi in
quelli di lui. << Per quanto possa esserti difficile,
lasciati andare... >>, gli sussurrò
lei. Egli non potè non notare che lo sguardo della donna era
cambiato, eppure si fece accarezzare dalla sua voce, e si
abbandonò a quella forza. Lasciò andare il
respiro, e chiuse gli occhi. Fu un po' come addormentarsi. Fu un po'
come morire. Era
steso per terra. Il suo corpo era sezionato. C'era sangue dappertutto.
Non poteva muoversi. Il dolore era indicibile. Poi lo vide. Era lui.
Era Goku. Stava scomparendo tra le fiamme nelle quali bruciava quel
pianeta. Lo stava implorando. Lui, l'Imperatore Freezer, che implorava
un Saiyan!?? Alla fine Goku si girò, e gli
trasferì un po' della sua energia. Voleva risparmiarlo...!
Come poteva perdonarlo!? Che umiliazione...battuto e risparmiato da uno
sporco Saiyan...!? Poi si ritrovò su un prato verde. Era
inginocchiato e disperato. Quello gli era sempre davanti, e aveva
effettuato una nuova trasformazione. Aveva sprecato tutta la sua forza.
Lui, il Grande Freezer, era stato battuto di nuovo! Il Saiyan voleva
risparmiarlo di nuovo...! Non poteva dimenticare le sue parole. Lo
aveva umiliato! Infine si ritrovò a rivivere un momento del
Torneo del Potere, quando non era riuscito a mantenere la sua forza
contro Dyspo. Lui, Freezer, aveva fallito. Come aveva potuto!?? Le
immagini gli scorrevano veloci davanti agli occhi. Era come percepire
lo stesso dolore...di nuovo. La frustrazione cresceva sempre di
più. Tutto finì con un grido disperato.
Aprì gli occhi: era di nuovo con Nebbia. Schizzò
in piedi e indietreggiò. << PERCHE'??! PERCHE'
MI HAI FATTO VEDERE QUESTE COSE??! >>, urlò
isterico. << Freezer tu queste cose le hai vissute!!
>>, puntualizzò la ragazza. << E
PERCHE' ME LE HAI FATTE RIVIVERE?? PERCHE' MI HAI FATTO QUESTO??
>>, si lamentava lui con la testa tra le mani.
<< Adesso non sei più invincibile, vero?? Non
fai più lo sbruffone! Dov'è l'Imperatore forte e
senza paura che avevo visto?? >>, lo ammonì
lei. Freezer grugniva e si contorceva per la rabbia. <<
Freezer non evolverai mai se non accetterai i tuoi limiti e i tuoi
fallimenti! >>, lo esortò Nebbia.
<< E' TUTTA COLPA SUA...! >>, farfugliava
lui riferendosi a Goku. << NO, FREEZER! E' TUA!
>>. L'Imperatore rimase interdetto per la reazione di
Nebbia. << Sai perchè Goku migliora sempre??
Perchè non smette mai di allenarsi, perchè il suo
miglior nemico è se stesso! Ed è
così per tutti i guerrieri!! Devi incanalare
meglio la tua forza! La tua rabbia può essere trasformata in
qualcosa di migliore! >>, cercava di spiegargli lei. A
quel punto Freezer dette segni di sfinimento, e la delusione si fece
strada nel suo cuore. << Tu...fai il doppio gioco...Mi
tradirai, non è così!?? >>,
blaterava. Nebbia incominciava a sentirsi avvilita. Era tornato a fare
il paranoico! << Io sto cercando di aiutarti!!
>>, lo implorò disperata. Improvvisamente
Freezer tossì, e si portò la mano al petto.
Sputò sangue. Nebbia raggelò. << Oh
Freezer sei ancora malato...Devi tornare alla Medical Machine...!
>>, intervenne preoccupata. Ma lui la fermò.
<< NO! STAMMI LONTANA! CI SO ANDARE DA SOLO!
>>, asserì. Così uscì
dalla stanza. Nebbia sospirò esausta. Era dispiaciuta anche
lei.
Entrambi
erano sfiniti, ed entrambi riflettevano. Nebbia si dondolava
leggermente sul letto per scaricare la collera, e guardava Snow
dormire. Per la prima volta sentì il vuoto, e
anche un distacco da parte di Freezer! Non era mai accaduto tra loro
due...non in quel modo. La paura incominciò a pervadere il
suo corpo, e il senso di vuoto sembrò inghiottirla. No, lei
non poteva permettersi di essere fragile! Eppure, solo in un'occasione
si era sentita così: quando perse i suoi genitori! A quel
punto provò uno strano presentimento...Avrebbe perso anche
Freezer?? Intanto quest'ultimo era steso, e si portava alla bocca la
mascherina per l'ossigeno. Aveva capito che tra lui e Nebbia si era
instaurato qualcosa di strano...poi gli tornarono in mente i ricordi
che aveva rivissuto prima, e si chiedeva: "E' giusto risparmiare un
nemico?? Beh dipende dalla gravità della sua azione...Quando
è giusto risparmiarlo?? E quando è giusto
distruggerlo?? Ci vuole una valida motivazione...Ma a che diavolo sto
pensando!?? " Lui che parlava di giustizia??! Era troppo stanco e
irritato persino per riflettere! A un certo punto Nebbia
avvertì una strana presenza...una presenza familiare. Si sollevò
lentamente e incominciò a tremare. Kikono, ormai guarito da
qualche giorno, corse subito da Freezer. << Mio Signore,
un oggetto non identificato si dirige verso di noi! >>,
lo avvertì preoccupato. L'Imperatore non ebbe neanche la
forza di replicare. Che altro poteva succedere??!
Freezer
si avvicinò ai comandi. << Chi è??
>>, chiese solenne. Sullo schermo apparve un volto
familiare. Con sommo dispiacere, l'Imperatore lo riconobbe...e anche
Nebbia. Alla donna quasi mancò il respiro. Freezer
digrignò i denti. << Ciao, Freezer! Mi riconosci??! >>,
sibilò Frost mostrando un sorrisetto folle. <<
Sei ancora vivo...! Cosa vuoi??! >>, gli rispose lui
acido. << Ohh...e
me lo chiedi anche??! VOGLIO VENDETTA!! >>,
e con un solo gesto della mano Frost fece spaccare lo schermo
nell'astronave di Freezer. La sua energia era cresciuta!
<< Oh
ma guarda...Quello dev'essere il pargolo! >>,
disse Frost malizioso notando Snow tra le braccia di Nebbia. A quel
punto l'Imperatore si rivolse a Nebbia: << Voi rimanete
qui! >>, le ordinò secco. La ragazza
percepì che la situazione era peggiore delle precedenti, ma
Freezer cercava di non darlo a vedere. Sentiva che lui non avrebbe
potuto avere speranze. << Freezer,
non...>>, ma prima che lei potesse finire la frase, egli
la allontanò con la mano, incenerendo il tratto di pavimento
che li divideva. Ella vide nei suoi occhi una strana follia.
<< Stanne
fuori! Con lui me la vedo io! Mi fido di te, ok...?? >>,
sibilò con un ambiguo sorriso. Nebbia rimase colpita dalle
parole di Freezer e dal suo atteggiamento. Sembrava diverso. Allora lei
lo penetrò con lo sguardo, e gli impose: << Io rimarrò qui, ma tu torna! >>.
C'era tanta passione in lei. Avrebbe potuto distruggerlo con le sue
sole parole. Quello era stato forse il colpo più forte che
ella gli avesse inflitto. Egli le regalò un ultimo sorriso,
e schizzò via. Nebbia strinse a sè il bambino,
trattenendo le lacrime.
La fine
era vicina. E Freezer non era al corrente di un altro piccolo
particolare: Nebbia aveva conosciuto bene Frost. Ma non avrebbe mai
avuto il coraggio di confessarglielo.
Rieccomi ragazzi! Finalmente ho
aggiornato!! Allora, che ne pensate?? Tranquilli, non è
finita qua...Continuate a seguirmi!! ;-)
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Capitolo 19 *** Traditi ***
Erano
uno di fronte all'altro. Si scrutavano entrambi. Escludendo i loro
colori, qualcuno avrebbe potuto dire che fossero due gocce d'acqua:
stessa razza, stessa indole, stessa rabbia. Ma la loro Forza...sarebbe
stata la stessa?? Freezer aveva di nuovo incrociato le braccia, aveva
abbassato il capo, e accennava un ghigno. Ne mostrava uno anche Frost,
ma il suo era diverso...Nascondeva altro. Nei suoi occhi bruciava una
strana fiamma. Freezer pensava che Frost fosse ancora troppo giovane e
inesperto...Gli sembrava di vedere se stesso tanti, tanti anni fa.
Forse lui aveva acquisito una consapevolezza maggiore...Ma ancora si
ostinava a non accettare l'evidenza. O forse rifiutava la nuova consapevolezza
che stava nascendo pian piano dentro di sè. E sbagliava. <<
Non te l'aspettavi, vero?? >>, lo punzecchiò
Frost. Freezer abbozzò una risata, e replicò:
<< Indubbiamente, sei un po' la ciliegina sulla
torta...Ma se era per il moccioso, non dovevi scomodarti!
>>. << Stavolta non te la farò
passare liscia! >>, lo minacciò l'altro.
<< Oh...Non pensavo fossi così rancoroso!
>>, ironizzò l'Imperatore. <<
Comunque non ho alcuna voglia di perdere tempo con una
nullità come te, quindi...>>,
proseguì, ma Frost lo interruppe con una fragorosa risata.
<< Cos'hai da ridere??! >>,
cominciò a spazientirsi Freezer. << Non credevo che uno come te potesse allearsi con
una come lei...>> , disse
quello indicando Nebbia, che li guardava dalla navicella con il bambino
in braccio. << Questi non sono affari che
ti...>>, ma l'Imperatore fu di nuovo interrotto dal suo
interlocutore: << Ma come!? Non
ti ha parlato di noi...? >>,
ghignò Frost. Freezer cambiò espressione. Nebbia
sussultò. Egli si voltò a guardarla. Non sapeva
cosa stesse provando in quel momento. Doveva essere arrabbiato? Doveva
aspettarselo?? La giovane avvertì la terribile sensazione di
averlo deluso. Cosa gli avrebbe spiegato?? Poi l'Imperatore si
rigirò verso Frost. << Lei ti tradirà, come ha fatto con me! >>,
sibilò quello. << Ohh...E perchè
dovrei crederti?? >>, controbattè Freezer.
<< Su,
Nebbia, diglielo...>>, la provocò
Frost. Tutti e tre si guardarono. Poichè la giovane non
mostrava alcuna intenzione di rispondere, l'Imperatore si intromise:
<< Tzk,
e io che pensavo fossi qui per vendicarti di me...! Mi deludi...Come
sempre, avevo ragione: sei solo un vigliacco! >>,
lo stuzzicò. Quello rise di rimando. <<
Qualcuno un giorno mi disse: "Non fidarti di nessuno, non
fidarti mai! "...Non
è vero, Freezer?! Dovresti
saperlo anche tu, Nebbia! >>,
insinuò Frost. A quel punto ella capì: avevano finito di scappare.
Improvvisamente sentirono una voce che si propagò in tutto
il pianeta: essa apparteneva a un Essere Superiore, non vi erano dubbi. " NEBBIA, FREEZER, E' IL GRAN
SACERDOTE CHE VI PARLA. ARRENDETEVI! SEGUITE FROST SENZA OBIETTARE, E'
UN ORDINE! " L'Imperatore si voltò verso
la ragazza. << Che
significa?? >>,
grugnì furibondo. << Freezer io non c'entro, credimi...>>,
gli rispose lei con voce rotta. Intanto Snow era scoppiato in un pianto
forte e disperato, poi scomparve dalle braccia di Nebbia. La giovane
inorridì, mentre la voce proseguì: " IL CUCCIOLO RIMARRA' SOTTO IL
NOSTRO CONTROLLO PER ORA, POI VI DAREMO ALTRE INFORMAZIONI. VI
ASPETTIAMO." Sia lei che Freezer lanciarono un
grido. Quello di Nebbia fu un grido di dolore, ma quello di Freezer fu
un grido di rabbia.
Frost ghignò vittorioso: finalmente li aveva in pugno! In
men che non si dica arrivarono i rinforzi: varie navicelle minori,
presumibilmente della polizia galattica. Dai vetri di una di esse
Nebbia scorse un volto: si trattava di Jaco! I loro sguardi si incontrarono.
<< Maledetto!! >>,
inveì la donna straziata.
Erano
rientrati nell'astronave. Nebbia era corsa nella sua stanza. In mezzo
al caos, disorientata, non sapeva più cosa fare: avevano
preso il bambino...il suo bambino!
Improvvisamente le arrivò un messaggio telepatico. "Nebbia, mi dispiace tanto, ma ti avevamo
avvertita! ". Era Whis a
parlare. << Perchè...?? Perchè l'avete
fatto??! Cosa farete a Snow?? >>,
urlava disperata. " Beerus
aveva previsto tutto. E' giunta l'ora che si compia il vostro destino! "
La giovane rimase sgomenta: pensava fosse coinvolta solo lei in quella
faccenda! << Il nostro??! Cosa intendi per "nostro"?? Whis...!
>>, chiese la
ragazza. " Stai
tranquilla. Tra poco saprete tutto. ", concluse
l'angelo. Nebbia continuò a chiamarlo, ma lui non rispose
più. Poi, la porta della sua stanza si aprì di
colpo. La ragazza si girò di scatto. Era Berryblue.
<< Nebbia, l'Imperatore vuole parlarti! >>,
disse l'aliena. La giovane annuì titubante. Quando giunse
alla sala principale, trovò Freezer seduto sul trono a darle
le spalle. Come avvertì la sua vicinanza, egli si
girò verso di lei e scese dal trono con impeto. Nebbia
sussultò. Non aveva proprio un bell'aspetto! << Diceva la verità?? >>,
esordì lui con tono inquisitorio. Ovviamente si riferiva a
quel delinquente della sua stessa razza. Prima che lei potesse fiatare,
lui continuò: << Cosa c'entra Frost?? >>.
<< Freezer io...>>, balbettò
lei, ma subito venne interrotta: << RISPONDI! COSA C'E'
STATO TRA TE E FROST?? >>, strillò furibondo.
Nebbia abbassò il capo, esitò per un attimo, poi
rispose: << Ero in missione. Mi arruolai nel suo
esercito, ma non ero dalla sua parte...e non lo sono mai stata! Era
solo per controllarlo...Ai tempi collaboravo con la polizia galattica,
ma ero solo un'infiltrata...>>.
<< Ah fammi indovinare: una spia di Lord Zeno, non
è vero??! >>, insinuò Freezer.
<< Pensavo non avesse più importanza.
>>, mormorò lei. << Tu...devi decidere da che parte vuoi stare...>>,
continuò lui. Ella sussultò. << Ora sarebbe meglio se tu sparissi dalla mia vista!
>>, aggiunse.
La ragazza tentò di implorarlo, ma lui le ordinò
minaccioso: << VATTENE! >>. Così
lei corse nella sua stanza, si gettò sul letto e pianse fino
ad addormentarsi.
Per
tutta la durata del viaggio, che sembrò interminabile,
Freezer e Nebbia erano stati divisi: lei era rimasta nella sua camera,
mentre lui non usciva dalla sala di allenamento. Erano stati entrambi
traditi: lei da quella che considerava la sua "famiglia", e lui da lei
stessa!! Forse Freezer era più abituato a cose
così, nonostante tutto si chiedeva come avesse fatto proprio
lui, l'Imperatore del Male, ad essersi trovato in quella situazione a
causa di una ragazza e di un marmocchio della sua stessa razza!!
Perchè aveva accettato?? Perchè stava
continuando?? "Beh, ormai il dado è tratto", pensava, e non
c'era più tempo di farsi altre domande: doveva dare il
meglio di sè per sconfiggere quel verme...e dentro
continuava a covare odio per tutti gli dèi, gli Angeli e
Zeno! Aveva giurato vendetta. Ma cosa ne avrebbe fatto di Nebbia? Quel
problema passava in secondo piano! Intanto la ragazza era immobile sul
suo letto a riflettere. Avvertiva un senso di vuoto e rassegnazione, e
le mancava Snow da matti! Cosa stava facendo in quel momento, senza di
lei?? Come lo avrebbero trattato? Sarebbe stata cancellata dal Gran
Sacerdote o da Zeno? Era cambiato qualcosa con Freezer?? Non poteva
avere risposte. Aspettava. A un certo punto Berryblue passò
a controllarla. Non appena la guardò le sorrise: sembrava
volesse rassicurarla. L'aliena sembrava tranquilla...Almeno lei!!
Nebbia mormorò: << Che cosa fa?
>>, riferendosi a Freezer. << Non smette di
allenarsi. >>, le rispose quella. La ragazza
abbozzò un sorriso, e sentì nascere dentro di
sè un barlume di speranza e fiducia. << Ma
è guarito?? >>, continuò. Era
preoccupata. Berryblue esitò, poi rispose: <<
E' stabile. >>, ma non era vero. Nebbia non sapeva che
proprio in quel momento Freezer aveva tossito di nuovo, e aveva
cacciato altro sangue.
La
giovane decise di andare nella sala principale...tanto Freezer non
c'era. Sospirò, e si lasciò cadere sul piccolo
trono. Kikono le si avvicinò piano. << Sei
triste...? >>, bisbigliò. Lei gli sorrise
dolcemente. << E' per l'Imperatore, non è
vero?? >>, le chiese. Gli occhi della ragazza si
riempirono di lacrime: << Ho paura che non voglia
parlarmi più...Ho paura che sia tutto
finito...>>, singhiozzò. <<
No,no...>>, cercava di calmarla Kikono. << Che ci fai qui?? >>.
I due sobbalzarono. Era Freezer! Kikono tremò, e Nebbia
scese subito dal trono. Ella abbassò lo sguardo, e se ne
andò senza rispondere. Freezer la guardò
andarsene. Per la prima volta non seppe neanche lui cosa dire.
<< Perdonatela, signore, lei non
c'entra...>>, lo pregò Kikono sottovoce. Egli
non rispose, e si voltò verso l'oblò. Erano quasi
arrivati.
Eccomi qui. Perdonatemi l'attesa,
non sono stata tanto bene, inoltre mi era venuto il blocco dello
scrittore...Volevo che questo capitolo fosse perfetto!! Spero di non
avervi deluso. Aggiornerò sempre, non abbandonatemi!! STAY
TUNED!
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Capitolo 20 *** Scandalo ***
Data
la delicata situazione della pandemia, per volere di Lord Zeno e del
Gran Sacerdote, li fecero atterrare su un pianeta ancora sconosciuto
nel quale avrebbero dovuto trascorrere un breve periodo di quarantena,
per evitare altri contagi.
Nebbia
si sollevò lentamente. Era ancora a letto. Capì
che erano arrivati, così si alzò in fretta e
uscì dalla sua stanza. Percorse a passo svelto tutto il
corridoio dell'astronave, senza incontrare nessuno. Di Freezer non
c'era traccia. Da quanto non si parlavano?? Una strana agitazione la
pervadeva. Arrivata alla sala principale, c'erano Berryblue e
Kikono. La strega aveva il capo abbassato, mentre l'alieno suo amico le
rivolse uno sguardo preoccupato, portandosi le mani alla bocca. C'era
qualcosa che Nebbia avrebbe dovuto sapere. La ragazza li
guardò in modo strano. << Che succede...?
>>, chiese.
Contemporaneamente,
Lord Beerus e Whis discutevano a casa di Bulma. << Siamo
rovinati, Whis! E' una sciagura! La profezia si sta
avverando...>>, blaterava il dio. L'angelo
sbuffò: << Perchè deve essere
sempre così negativo!?? E se si fosse sbagliato??
>>, << Io non mi sbaglio mai. Freezer o Frost non cambia nulla. Io non posso
permetterlo! >>,
rispose secco il suo signore. Improvvisamente la sfera di Whis
lampeggiò: era una notizia importante, una di quelle che
sarebbe stata trasmessa in tutta la galassia in quel preciso istante! "CUCCIOLO INFETTO RITROVATO. PRESI I COLPEVOLI: LA
RAPITRICE ERA FUGGITA CON IL SUO AMANTE, IL TIRANNO DI NOME FREEZER. LA
GIOVANE ERA CONSENZIENTE.", recitava il messaggero. L'angelo
strabuzzò gli occhi. << Oh no. Questo non va bene per niente!! >>,
esclamò inorridito. << Che significa...??
>>, chiese Beerus. << Che qualcuno ha parlato. Sarà uno
scandalo. Rischiamo tutti! Zeno ci distruggerà! >>,
si allarmò l'angelo. Il dio sussultò.
<< Ma chi è stato??!! >>,
grugnì. In quel momento Bulma entrò nella stanza.
<< E' stato quell'idiota di Jaco...! >>,
disse la donna piangendo. << Dobbiamo subito avvertire
Goku e Vegeta! >>, esclamò Whis. Ma
improvvisamente gli arrivò una chiamata privata.
<< Whis,
Lord Beerus...? >>,
disse una voce femminile. Era Lady Helles. << Ragazzi, devo parlarvi! Ho dimenticato di dirvi una
cosa importante...Si tratta di quel cucciolo! >>,
dichiarò la dea. Quelli rimasero senza parole.
Intanto,
un grido agghiacciante aveva fatto tremare tutto il palazzo di Lord
Champa. << VADOS! MA CHE TI PRENDE??! SEI IMPAZZITA??!
>>, la rimproverò il dio. << "Consenziente"??!! Ma come osano?? E' una calunnia!
Oh no...è finita per noi! >>,
esclamò l'angelo in lacrime.
Intanto,
anche Nebbia aveva saputo quello che si diceva di lei. Era rimasta
pietrificata davanti agli schermi dell'astronave. Il dolore si
appropriò di lei. Lo sentiva forte, fin dentro il suo petto.
Le lacrime incominciarono a fuoriuscire dai suoi occhi, senza esserne
neanche cosciente! Sentì il bisogno di prendere una boccata
d'aria, ma c'era troppa gente fuori, troppi poliziotti e sciacalli che
aspettavano solo lei. Allora si rivolse a Berryblue e a Kikono:
<< Mostratemi un'uscita secondaria...che nessuno conosce!
>>, sussurrò.
Goku
e Vegeta si dirigevano nel luogo dove era stata fatta atterrare la nave
di Freezer. Ricevettero una chiamata di Whis: << Ragazzi,
ho brutte notizie. >>. Goku, riguardo ciò che
era stato detto su Nebbia, esclamò: << Cosa??!
Ma non è vero niente! Li ha rapiti Freezer!!
>>, e l'interlocutore ribattè:
<< Come vorrei darti ragione! E c'è
dell'altro...>>. Il Saiyan rimase ad ascoltare
attentamente. << Il
bambino stabilisce un legame simbiotico con chi gli sta accanto, una
sorta di Imprinting. E lui lo ha stabilito con Nebbia. Se le succede
qualcosa, il piccolo può sprigionare una forza tale da
distruggere un intero pianeta, o peggio. Ma ricorda una cosa:
lei è una combattente particolare, ha un punto debole! Non
deve accaderle niente! Ci è giunta voce che è
scomparsa, non è più nell'astronave con Freezer.
Dovete trovarla!! >>,
spiegò Whis. << E che facciamo con Freezer??
>>, rispose Goku. Allora Vegeta esclamò:
<< Kakarot, penso io a Nebbia, tu va da Freezer!
>>. << Ok...ma qual è il punto
debole della ragazza?? >>, chiese il Saiyan all'angelo.
Nel
frattempo, la giovane si era recata presso un lago. Voleva rimanere da
sola. Era riuscita a non farsi scoprire...o almeno, così
credeva. Si immerse pian piano nell'acqua. Avrebbe voluto lavare via il
dispiacere e la vergogna che provava. Perchè sì,
nel suo caso sarebbe stato una vergogna, uno scandalo. Perchè a quelli come
lei non era permesso lasciarsi andare ai propri sentimenti...non era
permesso legarsi sentimentalmente a qualcuno. Lei aveva una missione, e
non era riuscita a portarla a termine! Aveva infranto le regole. E per
colpa sua ci avrebbero rimesso tutti! A un certo punto si
sentì soffocare. Non si era accorta che qualcuno l'aveva
seguita! Una coda terminante con un ago la stava stritolando.
<< Allora,
che volevi fare??! Pensavi di fuggire i tuoi errori annegandoti??! >>,
rise Frost malefico. << Pensa ai tuoi, di errori!
>>, sibilò Nebbia. << Oh, io posso riscattarmi, tu no!! >>,
la schernì lui, stringendola più forte.
<< Sai che potrei liberarmi di te facilmente?
>>, lo minacciò lei. << No, non lo farai...>>,
ghignò. Sapeva già come ricattarla.
<< Vedi,
ho saputo uno dei tuoi segreti...La fredda e incorruttibile Nebbia ha
un punto debole...! Si
tratta del tuo cuore, giusto??>>,
insinuò. La donna strinse i denti. << Secondo te, quanto ci metterebbe il mio veleno a
raggiungerlo, se ti pungessi con uno dei miei aghi adesso?? >>,
la provocò. << Si accorgeranno che sei stato
tu!! >>, rispose la ragazza. << No...se dirò che sei stata tu a pregarmi
di farlo...! La vergogna era troppo forte, e hai deciso di
suicidarti...Con quello che si dice su di te mi crederanno! Sarà un ulteriore scandalo!! E poi, ora che ho recuperato il moccioso tutti mi
vedranno come un salvatore! Ah, e ti consiglio di non
ribellarti, o il tuo piccolo Snow e Freezer faranno una brutta
fine!! >>, le intimò
lui. Nebbia non rispose. Evidentemente per lei non poteva
esistere la felicità. Sarebbe stata lei la vittima
sacrificale?? Era questo il suo destino?? Intanto l'ago di Frost era
già penetrato nella sua vena. Il veleno avrebbe raggiunto il
suo cuore presto. << Allontanati subito da lei!!
>>, gli ordinò una voce. Frost si volse: era
arrivato Vegeta! Allora ghignò e scomparve. <<
VIGLIACCO!! >>, urlò il Saiyan, che subito
afferrò la donna. << Portami da Freezer...! >>,
gli sussurrò lei.
Freezer
era appoggiato al muro della stanza dove si allenava. Rifletteva. Aveva
tossito di nuovo, e aveva cacciato ancora sangue. << Sai,
se non fossi stato così coinvolto, ti avrei consigliato di
ritirarti, ma c'è troppo in ballo...>>, disse
una voce familiare alle sue spalle. << Ah eccoti...mi
sembrava strano non fossi venuto prima!! Sai, aspettavo qualcun
altro... >>, borbottò ironico l'Imperatore.
Goku aveva un volto truce. << Eh, no, non sono lei!
>>, gli rispose secco. Il Saiyan aveva colto nel segno!
Freezer si voltò di scatto: << Lei che
c'entra??! >>, disse. << Nebbia non
è più qui, Freezer! >>,
dichiarò il guerriero. << Ma dai! Ma se non
è uscita dalla sua stanza!! >>, gli rispose
l'Imperatore alterato. << E' scomparsa. Te la sei fatta
sfuggire. Possibile che tu non te ne sia accorto?? >>, lo
rimproverò il Saiyan. Quello lo scrutò
sbigottito. << Questo da te non me lo sarei mai
aspettato! Mi hai deluso...>>, continuava Goku con tono
provocatorio. << Addirittura
approfittarti di un cucciolo e di una ragazza innocente...Sei caduto
proprio in basso! >>.
Freezer strabuzzò gli occhi. Lo scimmione stava esagerando!
<< Questa sì che è bella!! IO AVREI
APPROFITTATO DI LEI!!?? >>, esclamò isterico.
<< PROVA A DIRMI CHE NON ERAVATE D'ACCORDO...VI HO
SENTITI AL TELEFONO!! >>, lo accusò.
<< MA INSOMMA...SVEGLIATI FREEZER!! NON E' PIU' UNA
QUESTIONE TRA ME E TE!! >>, lo redarguì Goku.
A quelle parole Freezer sussultò. Perchè non gli
sembravano nuove??! << E va bene...Forse non dovrei
dirtelo, ma mi costringi a farlo! La combattente con la quale hai
condiviso tutto questo tempo da solo non è come tutte le
altre!! Ha un punto debole...che può essere anche un punto
di forza: il suo cuore !!
>>, gli rivelò il Saiyan. L'Imperatore
scoppiò a ridere. << Mi prendi in giro,
Goku??! >>, blaterò. <<
Purtroppo no. E se le accade qualcosa il bambino lo
avvertirà...e sarà la fine per tutti noi.
Perciò sono qui a richiedertelo: aiutaci anche stavolta! >>,
terminò il guerriero. Freezer rimase senza parole: il suo
più grande nemico, Goku, che lo implorava e gli chiedeva
aiuto...di nuovo!! Improvvisamente, sentirono delle grida infernali
provenire dall'esterno dell'astronave. Si precipitarono fuori, e quello
che videro era raccapricciante: Vegeta sorreggeva Nebbia priva di
sensi, e la folla si era riunita tutta attorno a loro! <<
Kakarot, Freezer, non riesco a rianimarla! Presto!! >>,
urlò il Principe dei Saiyan. In quel preciso momento, al
palazzo di Lord Zeno, il piccolo Snow cominciò ad agitarsi.
<< Gran Sacerdote, cosa succede?? >>,
chiese Zeno sorpreso. Il Sacerdote capì. <<
Nebbia è stata ferita! >>, esclamò.
Il pianeta dove si trovavano i protagonisti incominciò a
tremare. << Uh-oh, si mette male!! >>,
osservò Goku. Nebbia respirava a malapena. <<
CHE DIAVOLO E' SUCCESSO??!! >>, ringhiava Freezer
tenendola tra le braccia. << Frost le ha mancato di
rispetto. Tu dov'eri?? >>, lo schernì Vegeta.
L'Imperatore grugnì. L'ira lo aveva accecato.
<< Whis ha detto di estrarre l'ago!! >>,
disse Goku. Freezer ubbidì, ma non accadde nulla. Era la
prima volta che si sentiva in quel modo: impotente. <<
Freezer...>>, mormorò la ragazza. Sia lui che
Goku sussultarono. << Uccidi Frost! >>,
sibilò lei, stringendogli la mano. Freezer strinse i denti.
<< E poi...? >>, le chiese.
<< Salva Snow! Prenditi cura di lui. Promettimelo!!
>>, continuò lei. Non avrebbe potuto sottrarsi
a quella richiesta. Infine la donna posò la sua mano sulla
guancia di lui, e l'ultima cosa che riuscì a dire fu:
<< Freezer, io ti amo. Ma
evidentemente è stato un errore. Mi dispiace. >>,
poi le pupille scomparvero dai suoi occhi, e si lasciò
andare come morta. Tutti rimasero impietriti. L'Imperatore si
girò lentamente verso Goku. Non sembrava più lui.
<< Questo intendevi...!? IL SUO CUORE APPARTENEVA A ME, E
NON ME L'AVETE DETTO??! >>, grugnì. Il Saiyan
gli fece cenno di calmarsi, ma fu inutile. << EH NO! NON
TI PERMETTERO' DI LASCIARMI COSI'...DISGRAZIATA!! >>,
sbraitava Freezer, mentre cercava di rianimarla con delle onde di
energia sul suo petto. << ORA BASTA! >>,
disse una voce. Whis si era materializzato lì, e prese in
braccio la ragazza. << Whis, tu puoi fare qualcosa??
>>, chiese Goku preoccupato. << No. Ora la
porto dal Gran Sacerdote. >>, sentenziò
l'angelo. << E noi che facciamo?? >>,
continuò il Saiyan confuso. "AVETE FATTO ABBASTANZA. LA VOSTRA
QUARANTENA E' FINITA. SIETE TUTTI CONVOCATI AL PALAZZO DI LORD ZENO!" La
voce del Gran Sacerdote rimbombò in tutto il pianeta.
Freezer strinse i pugni. << FROST...LA PAGHERAI!! >>,
urlò furibondo.
Rieccomi!! Scusatemi per la mia
lunghissima assenza!! Allora, che ve ne pare?? Spero di avervi colpito
con questo capitolo! Ovviamente non è la fine!! Io sono
eccitatissima. E voi?? Alla prossima!!
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Capitolo 21 *** Il Processo (parte 1) ***
Si
trovavano al palazzo di Lord Zeno. Nella sala regnava il panico,
mascherato da un silenzio tombale dovuto al rispetto per quel luogo
sacro. Erano presenti tutti, ma proprio tutti, persino
le divinità e gli angeli degli altri universi! Questi erano
sospesi in aria, lontano dai protagonisti, che invece si trovavano al
centro della sala, faccia a faccia con Zeno, le sue guardie e il Gran
Sacerdote. Su un lato della sala, adagiata su di un letto anch'esso
sospeso, e avvolta da una luce quasi celestiale, dormiva Nebbia con le
mani incrociate sul petto. Affianco a lei c'era il piccolo Snow,
intrappolato in una sfera di energia: il suo pianto si diffondeva in
tutta la sala. Vados aveva il volto sfigurato dalle lacrime, e
stritolava un fazzoletto tra le mani. Whis aveva gli occhi chiusi e le
braccia incrociate, come fosse in meditazione, e Goku e Vegeta si
sentivano in estrema difficoltà.
Era
il momento di cominciare. Freezer era a testa bassa, infastidito. Da
Imperatore dell'Universo 7 era diventato lo zimbello di tutta la
Galassia! Non avevano sporcato solo l'immagine di Nebbia, anche la
sua!! << Freezer, faccia due passi avanti! >>,
gli ordinò il Gran Sacerdote. Obbedì riluttante.
Faceva finta di nulla. Non degnò di uno sguardo
né Lord Zeno né il padre degli Angeli. Goku lo
osservava allarmato: si sarebbe comportato rispettosamente?? A quel
punto si sollevò un fastidioso mormorio nella sala: tutti
sparlavano di lui! << Eravamo
stati chiari. Com'è potuto accadere tutto ciò?? >>,
tuonò il Gran Sacerdote. Era una domanda retorica? Freezer
non fiatò, allora Goku intervenne: <<
S-Signore, ve l'abbiamo detto...>>, << Zitto,
Goku! Non è il momento! Conosciamo bene la vostra versione,
ora vogliamo sentire quella dell'accusato! >>.
Freezer non fiatava. << Ehm, Signore, Vegeta ha visto
tutto, magari può parlare lui...>>, si
intromise di nuovo Goku. << Tsk! E perchè
dovrei fare l'avvocato delle cause perse??! >>, rispose
acido l'altro Saiyan. << Goku, se
interferirai ancora sarò costretto a cacciarti! >>,
lo ammonì il Gran Sacerdote. << E va bene. Non c'è problema.
Risponderò, tanto non ho niente da nascondere! >>,
li interruppe Freezer. Era stanco di quel teatrino. << Mi
sono imbattuto in quella ragazza per puro caso. Le nostre navicelle si
sono scontrate per errore. La sua stava precipitando. Non mi ero
proprio accorto di lei, avevo solo percepito un'aura molto forte, e
l'ho seguita. Una volta presentati, io le ho fatto una proposta, ma
siamo stati interrotti. Appena scoppiata la quarantena, io l'ho portata
via, è vero, ma non sapevo che lei avesse con sè
quel cucciolo, me l'aveva nascosto. Quell'essere ha infettato
tutto il mio equipaggio, me compreso. Le ho chiesto più
volte di andarsene, ma lei non ha voluto. Le ho lasciato libera scelta.
Perchè avrei dovuto rapirli?? Quando ci avete trovati, l'ho
persa di vista per un po'. Vegeta me l'ha riportata che era
già in quelle condizioni. Fine della storia.
>>, dichiarò con aria distaccata.
<< E cosa stava facendo mentre la
vittima è stata avvelenata?? >>,
continuò il Sacerdote. << Io non ho fatto
niente...Perchè non chiedete a Frost??! >>,
rispose l'Imperatore. Allora qualcuno dagli spalti urlò:
"BUGIARDO! MENTE! HA APPROFITTATO DI LEI!" << SILENZIO!
C'è qualcuno che può confermare ciò
che ha dichiarato l'imputato?? >>,
chiese il Capo degli Angeli. << Sìssignore,
Vegeta ha visto Frost avvelenare Nebbia!! Sire, mi
creda...>>, esclamò Goku. << Vuole
aggiungere altro, Freezer? Cosa è successo nel
periodo che ha passato con Nebbia e con questo cucciolo? Quali erano i
suoi obiettivi? E Nebbia cosa le ha rivelato ?? >>,
incalzò il Gran Sacerdote. << Io ho terminato. >>,
rispose Freezer abbassando il capo. A Goku caddero le braccia:
<< Freezer, ti prego, collabora! >>, ma
egli lo ignorò. Intanto, il vociare degli spettatori
sembrava non cessare. << ORA BASTA! >>,
gridò Lord Zeno. Tutti rimasero senza parole. Egli fece un
cenno al Gran Sacerdote, che proferì: << Va bene. Date le circostanze
dobbiamo fare ulteriori accertamenti. Interrogheremo tutti voi, se
necessario! Tornando a Nebbia, ora si trova in una sorta di coma.
Stiamo cercando di contrastare i poteri del piccolo, ma se Nebbia non
si risveglierà, non sappiamo cosa potrebbe accadere. Bisogna
rompere il maleficio: abbiamo poco tempo. >>.
<< Cosa si può fare? >>, chiese
Goku preoccupato. << Per
adesso Freezer rimarrà sotto la nostra custodia, diviso da
Nebbia. Vi terremo aggiornati sul da farsi. L'udienza è
sciolta! >>,
terminò il padre degli Angeli. Le guardie di Zeno cercarono
di trascinare via Freezer, che si voltò a guardare Nebbia da
lontano, per l'ultima volta. Strinse i denti. Non sapeva cosa provava.
Si impose di rimanere glaciale. << Posso camminare da
solo. Non scappo via! >>, disse liberandosi della presa
delle guardie. Tutti incominciarono pian piano ad abbandonare la sala.
Vados si agitò: << Ma...la mia
Nebbia...>>,mormorò. <<
Sorellona, dai...>>, la prese per un braccio Whis.
<< Vados, vieni via!! >>, urlò
Champa. << Ma io voglio rimanere qui con lei!
>>, si opponeva l'Angelo. << Potrete farle visita quando vorrete.
Verrà custodita in un luogo apposito. Sarà monitorata costantemente, stessa
cosa per il piccolo Snow. >>,
chiarì il Gran Sacerdote. Goku dovette accettare a
malincuore quella sconfitta, ma non si sarebbe arreso: avrebbe trovato
una soluzione con Zeno in privato!
Freezer
fu rinchiuso in una cella di massima sicurezza, a prova di Supernova!
Se avesse tentato di liberarsi, una forte energia lo avrebbe fulminato
all'istante. Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi prigioniero di
Lord Zeno! Quello che gli pareva essere stato solo un terribile incubo,
purtroppo si era rivelato realtà. Non era legato a un
albero, nè era circondato da esserini felici che gli
cantavano e gli ballavano intorno nel bel mezzo di un prato fiorito
come all'Inferno; poteva muoversi, ed era immerso nel silenzio della
solitudine, chiuso in una cella buia e segreta, come dimenticato...Forse avrebbe preferito
l'Inferno!! Mai era stato così ferito nel suo
orgoglio...Come aveva potuto lasciare che Frost se ne approfittasse??
Come aveva potuto perdere di vista Nebbia?? Quali erano state le sue
ultime parole? "Freezer,
ti amo ma..."...Ma non era servito a nulla?? Allora aveva
ragione lui!? Beh certo, che ne poteva sapere dell'amore, uno come lui!
Gli sarebbe mai importato qualcosa? Poteva essere utile, importante in
quella situazione...?? Sentiva solo rabbia dentro di sé,
eppure non sarebbe riuscito a esprimerla...!
Nei
giorni successivi, Zeno e il Gran Sacerdote interrogarono chiunque
avessero a disposizione, ma ottennero ben poco, se non lamentele di chi
era preoccupato per la sorte di due creature innocenti o di chi non se
ne importava un bel niente delle vittime, ma aveva paura di
un'eventuale pandemia nel proprio universo o di ammalarsi
personalmente, come gli Dei Quitela e Champa. Beerus non ne poteva
più di sentirli, neanche a distanza! Inoltre il Re del Tutto
e il padre degli Angeli notarono che la vicenda di Nebbia e Freezer non
aveva fatto che creare incomprensioni e litigi anche tra gli Angeli e i
loro rispettivi Dei: Vados minacciava di abbandonare Champa, e anche
negli altri Angeli incominciava a nascere il desiderio di sentirsi
più liberi. A Whis era toccato fare spesso da paciere!
Bisognava zittire quel malcontento generale, ed evitare una possibile
distruzione di una Galassia intera!! Ma la questione di Nebbia rimaneva
prioritaria. A tal proposito, Goku aveva escogitato un piano,
così decise di recarsi al palazzo di Lord Zeno.
Appena
giunto al cospetto del Gran Sacerdote, il Saiyan avvertì una
confusione non indifferente. << E' il tuo amico, Freezer!
>>, gli disse il Gran Sacerdote. <<
Potrà agitarsi quanto vuole, ma non può
liberarsi! >>, continuò. << Va
bene, fatelo parlare con me! >>, disse Goku deciso.
<< Sii breve, mi raccomando! >>,
comandò il Sacerdote. Man mano che si avvicinava al luogo
dov'era la cella di Freezer, Goku percepì un'energia
particolare, che non gli era nuova. Trovò, come al solito,
l'Imperatore di spalle. << Di nuovo qui!?? Non ho voglia, adesso...>>,
sibilò Freezer, senza neanche voltarsi. <<
Invece ti conviene ascoltarmi! Inutile che ti agiti ora, non ha
senso...Ho saputo che sei ancora malato...>>, disse Goku.
<< Invece
sto benissimo. >>,
ribattè l'altro. << Oh, dai, Freezer, non fare
l'orgoglioso!! Senti, io posso aiutarti, posso mettere una buona
parola...ma tu un po' devi collaborare! >>, lo
spronò il Saiyan con il suo fare da amicone. Freezer
sbuffò: << Non ho bisogno del tuo aiuto! >>,
<< VUOI SCONFIGGERE FROST SI O NO??! O NON TI IMPORTA
PROPRIO NIENTE DI QUELLA RAGAZZA CHE HA AVUTO FIDUCIA IN TE??!
>>, lo provocò Goku. L'Imperatore si
irrigidì. Aveva usato ancora quella parola...fiducia...Certamente
avrebbe sconfitto Frost, lui era di parola! Quanto a lei...non era
riuscito a ripensare alle sue ultime parole! << E sono
certo che se lei fosse qui crederebbe ancora in te...Ricorda, Freezer:
non puoi combattere da solo, né unicamente per te stesso,
altrimenti avrai sprecato la tua Forza! Dimostra che puoi essere
migliore...Perchè io so che tu puoi essere meglio di
così! >>
, lo esortò il Saiyan. Nebbia
gli aveva detto la stessa cosa...! Dopo
un lungo silenzio, l'Imperatore si degnò di parlare:
<< E allora sentiamo, cosa avresti in mente??
>>, << Oh bene! Tu conserva le tue energie,
che al resto ci penso io!! Ragiona su quello che ti abbiamo detto sia
io che lei...Perché sono sicuro che lei ti abbia detto
qualcosa!! >>, esclamò Goku ridacchiando. "Che
sfacciato! Come osa insinuare una cosa simile!??", pensò
Freezer. Come si permetteva?? Erano cose private tra lui e Nebbia, non
doveva impicciarsi! << Ah, un'altra cosa: era tua
l'energia che ho sentito prima?? >>, chiese
l'impertinente. << Non so a cosa ti riferisci!
>>, tagliò corto l'Imperatore. A quel punto
Goku lo salutò e sgattaiolò via.
Freezer rimaneva di nuovo solo.
Rieccomi finalmente! Mi dispiace
di avervi lasciato sulle spine...Ci ho messo un sacco di tempo per
partorire questo capitolo!! Spero vi piaccia. Cercherò di
aggiornare prima, la prossima volta!! Vi prego, continuate a seguirmi!!
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