La giornata del bacio

di KurryKaira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata di riposo ***
Capitolo 2: *** Problemi all'orizzonte ***
Capitolo 3: *** La pace vince sempre ***



Capitolo 1
*** Una giornata di riposo ***


La pace regnava sovrana da un po' ormai, questo rasserenava i cuori delle colonie, della Terra e del Vice-ministro degli esteri della Nazione Terrestre Unita, Relena Darlian (Peacecraft).
La tranquillità, a cui non erano abituati, era tale che la giovane importante donna azzardò una proposta al suo più capace protettore:
- Un picnic, solo io e te? Cosa ne pensi?-
Aveva finalmente un giorno di respiro, il suo era un lavoro così duro; era rilassata, vestiva con una camicia bianca e una gonna aderente sui fianchi fino alle ginocchia, i capelli lasciati sciolti, legati appena da una piccola treccia centrale. Non ricevendo risposta si voltò a guardarlo sbattendo più volte quelle lunghe ciglia cornice di due grandi occhi azzurri:- Che ne pensi, eh Heero?- Ribadì.
Lui, vestito ancora come un militare che doveva compiere il suo lavoro, cioé difenderla, la guardò rimanendo poggiato al muro di quella grande sala:- E' il tuo giorno di riposo. Puoi fare quello che vuoi, io sarei con te a prescindere, chi vuole la tua vita non si prende vacanze- rispose fin troppo serio, come suo solito, ma lei sorrise trovandola una risposta carina.
Lei si avvicinò piano, con l'eleganza che sempre l'accompagnava, prese lui delicatamente la mano e con un sorriso appena accennato accompagnato 
da quei suoi occhi così pungenti confermò:- Io vado a fare un picnic.-
E uscì da quella sala per incamminarsi nel lungo corridoio, pochi passi e lui la seguì in silenzio.
Le grandi finestre mostravano una bellissima giornata di sole e alcuni alberi verdissimi, quella giornata sembrava ricordarli quanto in fondo la 
vita fosse bella, nonostante tutto.
Lei preparò del pranzo al sacco per due posandolo in un cestino di vimini, poi lo prese nella mano destra e la sinistra prese una tovaglia a quadri, ridacchiò pensando che sarebbe sembrato proprio un picnic da film.
Raggiunse una collina non molto distante dalla residenza politica. Era una lunga distesa di prato e margherite recintata da un fitto bosco che dava poi visuale alla discesa e alla pianura dove purtroppo alcuni operai lavoravano sradicando gli alberi dal suolo per costruire qualche edificio.
Ma il posto scelto dalla ragazza non veniva disturbato da quei lavori, c'era solo un piacevole vento. Posizionò la tovaglia e il cestino per poi 
sedersi in maniera signorile. Si voltò e con il suo adorabile sguardo malizioso invitò la sua guardia del corpo, che la seguiva piano e in silenzio, a sedersi accanto a lei. Lui obbedì, indossava abiti più freschi adesso, dei pantaloni corti fino alle ginocchia e una magliettina verde scuro.
Aprì il cestino e offrì lui dei sfiziosi antipasti.
Relena:- Spero siano di tuo gradimento- il vento muoveva i capelli di lei che a volte le impedivano di mangiare, ma lei un po' innervosita si limitava a ridere piano.
Heero ingoiò un primo boccone:- Buono. L'hai fatto tu?- Chiese.
Relena sorrise:- Se dici che è buono sì.-
Lui ricambiò piano quel sorriso, forse riusciva a rilassarsi un po' anche lui adesso, tanto che dopo qualche boccone un pezzo gli andò quasi di traverso, tossì un po'.
- Ehi- disse lei porgendogli in fretta un po' d'acqua:- Sei sopravvissuto a tutto, non voglio che siano i miei manicaretti a ucciderti!- Ridacchiò 
gentile.
Lui bevve l'acqua versandosene un po' addosso, nonostante quei movimenti quasi infantili riuscì comunque a risultare sensuale come suo solito. 
Relena osservò il tutto arrossendo e distogliendo lo sguardo.
Heero:- Che c'è? Qualche problema?- Chiese con ingenua serietà.
Lei rise ancora porgendosi un po' in avanti verso di lui, era molto sensuale anche lei, era già una donna da tanto tempo e nemmeno lo sapeva.
Lui indietreggiò piano con la schiena continuando a mangiare.
- Heero- disse lei delicatamente:- Non so se tu ti sia mai reso conto della tua bellezza.-
Lui, continuando a masticare, allargò leggermente gli occhi, forse, se fosse stato un ragazzo più comune sarebbe anche arrossito.
Lei rise ancora:- Sei bello anche quando ti va di traverso un po' di pane, non ho altro da aggiungere!-
Lui si strizzò la maglietta bagnata e Relena ribadì:- Ecco, visto? Ahahah.-
Lui questa volta distolse lo sguardo. Poi però, appena lei si voltò sorridente a guardare quelle margherite, la guardò di nuovo. Si chiedeva 
quando avesse iniziato ad accorgersi di quanto la trovasse bella. Non di quando si fosse accorto della sua bellezza, perché quella era chiara a 
tutti fin da subito, ma da quando lui avesse iniziato a dar peso a questa cosa. Da quando l'aveva incontrata lei era sempre, sempre, stata il suo 
unico punto debole.
E ora si sentiva bene accarezzato dal vento, mentre mangiava qualcosa preparato da mani angeliche, perché, al contrario di lui, era sempre stata un angelo.
Si sentiva bene, lui che fino a poco tempo prima non sapeva nemmeno cosa significasse stare bene.
- Grazie- disse accarezzandole piano la guancia. Lei si voltò in fretta cercando i suoi occhi mentre i suoi azzurri diventavano lucidi.
- Heero- quasi trattenne un singhiozzo:- Mi hai preso così alla sprovvista. Grazie di cosa? Semmai dovrei essere io a ringraziare te.-
Lui fece cenno di no.
Relena prese lui quella mano che poco prima le faceva una carezza:- Mi proteggi sempre, senza sosta, non ti stanchi mai. Non potevo desiderare 
guardia del corpo migliore!-
Heero:- Tu mi hai salvato la vita più di quanto io abbia mai fatto con te- scostò la mano dalle sue per poterla accarezzare di nuovo in viso e 
lei questa volta lo lasciò fare godendosi quel magico momento.
Restarono in silenzio per un po', non avevano bisogno di parole perché i loro occhi dicevano già ogni cosa.
Lei si decise poi, facendosi coraggio, ad avvicinare le labbra a quelle di lui ma prima che si potessero sfiorare un rumore assordante li riportò 
alla realtà.
Si accorserso di un fumo provenire oltre il bosco dove venivano svolti i lavori, preoccupati andarono a controllare. Oltrepassarono il bosco in 
fretta, attenti a non inciampare nei rovi, lui a un certo punto le strinse la mano per aiutarla, anche se lei non aveva bisogno di aiuto. Sorrise 
ancora Relena pensando che fosse solo una scusa per tenerle la mano e che quindi fosse il normale e timido gesto di un ragazzino innamorato e non 
quello di un soldato.
Quando si lasciarono gli alberi alle spalle notarono un po' di fiamme nella cava che prontamente venivano già spente. Le macchine e lo smog erano davvero tante e molti animali fuggivano.
Trovarono la scena triste, non c'era bisogno di rovinare un posto così magico solo per qualche palazzo in più.
Notarono poi che non erano i soli ad obiettare quel disastro ambientale.
- Raberba- lo chiamò il soldato e il ragazzo torno in sé voltandosi.
- Heero!- Lo raggiunse e poi salutò anche la ragazza con un leggero inchino:- Relena. Che piacere vedervi!- Era sempre molto dolce anche se profondamente affranto da quello che stava succedendo.
Tornarono a guardare quei lavori.
Relena:- Mi spiace per tutto questo. Potessi li fermerei- le braccia distese e le mani incrociate.
Raberba:- Non preoccuparti. E' il mondo, ho assistito a scene peggiori- notò un piccolo cervo scappare lontano:- Anche se devo dire... che 
rimango sempre inorridito.-
Heero:- Mm- come a confermare.
- Heero, Relena- si avvicinò con in mano un cestino pieno di cibo un altro soldato a loro conosciuto, vestiva scuro come l'altro.
La ragazza sorrise:- Trowa!- Notò il cestino:- Un picnic anche voi?-
Raberba esultò dimenticando per un attimo il dolore:- Uuh! Stavate facendo un picnic insieme??- A Heero e Relena:- Non sprecate il tempo a 
deprimervi allora! Tornate a divertirvi!- Spinse con delicatezza Heero verso il bosco nella speranza che Relena lo seguisse:- Siete sempre così impegnati! Ve lo meritare un po' di relax, poi immagino che siate reciprocamente in ottima compagnia no??- Alludendo a una relazione segreta.
Relena sorrise e un po' rossa guardò a terra stringendo le mani ancora di più, e il soldato biondo riuscì anche a far arrossire l'impassibile 
Heero Yui tanto che anche l'impassibile Trowa Burton scoppiò a ridere vedendo la scena.
Raberba parlò al migliore amico:- Perché ridi?? Sappiamo tutti che è la verità!-
Trowa nascondendo la risata in un pugno:- Sì, sì, ma forse Heero era l'unico a non esserne ancora al corrente!-
Relena ridacchiò timida e Raberba guardò Heero sbattendo le palpebre più volte per poi scoppiare a ridere come gli altri due.
Heero:- Piantatela...- disse secco cercando di chiudere il discorso.
Relena allora spostò l'attenzione sugli altri due:- Comunque anche voi, quel cestino non è forse per entrambi?-
Trowa annuì.
Raberba:- Sì, anche noi volevamo fare una pausa. Era una così bella giornata- guardò di nuovo quel fossato cercando di mantenere un sorriso che 
si mostrava forzato.
Trowa gli si avvicinò, considerando che il cestino era ancora pieno era chiaro che non avessero mangiato affatto, poggiò lui una mano sulla 
spalla:- Dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti anche noi. Mi spiace, avrei preferito vederti felice, ma almeno mangia.-
Raberba annuì:- Sì. Andiamo dai. Hai portato anche quei dolcetti fatti da Catherine, vero?-
Trowa:- Sì- un po' timido aggiunse:- Ha provato ad insegnarmi la ricetta, ne ho fatto qualcuno, sono quelli usciti male- ammise e l'arabo rise di 
gusto, dolcissimo, risero poi anche gli altri due ragazzi.
Raberba prese alcuni dei dolci usciti bene dal cestino e li porse all'altra coppia:- Prendeteli, sono sicuro che a Catherine farebbe piacere!-
Relena:- E voi?-
Raberba:- Ce ne sono altri, e poi ci sono quelli di Trowa, saranno bruttini ma sono sicuro che siano buonissimi!-
Trowa:- Riponi troppa fiducia nelle mie capacità- ammise e il biondo rise ancora.
Relena prese quei dolcetti togliendoli piano dalle mani dell'amico:- Ti ringrazio allora!- Prese sottobraccio Heero che rimase impassibile (ma 
Trowa e Raberba risero lo stesso della sua reazione) e tornò alla loro postazione da picnic.
I due soldati rimasero soli un altro po' a guardare quella triste realtà, cadde un altro albero nella cava.
Trowa:- Coraggio, andiamo.-
Raberba:- ...sì.-
Camminarono piano inoltrandosi nel fitto bosco, si fermarono a mangiare qualcosa lì.
Il ragazzo dai corti capelli biondi saltò il salato, non aveva più molta fame e decise di gustarsi unicamente i dolci preparati dal soldato circense.
Trowa cercò quasi di levarglielo dalle mani:- Che fai? Se devi mangiare poco allora mangia quelli di Catherine! Sono sicuramente più buoni!-
Ma l'amico lo addentò e rimanendo serio:- Mi spiace averti rovinato la giornata.-
Trowa sorrise sincero:- Non l'hai rovinata tu, semmai quei mostri. Mpf...-
Raberba:- Perché ridi?- Tra un morso e l'altro.
Trowa:- Mostri un po' lo siamo stati anche noi, non credi? Da che pulpito insomma...-
Raberba:- Un po'- sorrise anche lui:- Comunque è buono!- Disse ingoiando l'ultimo boccone e avvicinandosi al ragazzo:- Abbi più fiducia nelle tue qualità di cuoco!- Diede lui due piccoli colpi sul petto.
Lui reagì d'istinto un po' stupito dai quei colpetti inaspettati per poi fermarli afferando lui i polsi, lo spinse velocemente verso di sé e sfiorò con le sue labbra i contorni delle labbra dell'altro.
L'arabo non riuscì a trattenere un profondo rossore sulle gote:- Che fai??- Chiese con estrema dolcezza.
Trowa:- Ti era rimasta qualche briciola addosso, hai detto che era buono, volevo testare- con fin troppa serietà, tanta da sembrare dicesse il vero.
Dopo un primo attimo di imbarazzo e occhioni spalancati Raberba scoppiò a ridere:- Sei strano tu. Ti sei accorto di avermi praticamente baciato?? 
Ci sono ancora altri dolci fatti da te nel cestino! Ahahah!-
Il ragazzo col ciuffo guardò il cestino senza mostrare cenni di imbarazzo, al contrario dell'altro, poi riguardò l'amico:- Ti ho messo a disagio? Scusa.-
Raberba:- No!- Sorrise:- No. E' stato molto dolce- ammise avvicinandosi di nuovo a lui e sfiorandoli nuovamente il petto con delicatezza questa volta, il ragazzo del circo sorrise a sua volta allora, sfiorandogli piano i gomiti come ad avvicinarlo ancora.
- Voglio che tu sia felice Raberba- disse poi:- Mi è venuto in mente qualcosa.-
L'amico lo guardò sbattendo ancora una volta quegli occhi così pieni di emozioni, tanto da non essere mai sembrati quelli di un soldato.
Accompagnati ancora da quel piacevole vento anche Relena e Heero assaggiavano quei dolci, trovandoli squisiti!
Il loro momento romantico venne però interrotto da una chiamata per Relena Darlian da parte di Lucrezia Noin.

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Capitolo 2
*** Problemi all'orizzonte ***


- E' veramente una bellissima giornata vero?-
Una ragazza dai corti capelli scuri tendenti al blu correva in mezzo a un parcogiochi, vestiva con dei leggins neri e una larga maglietta bianca, un ragazzo vestito più sportivo con una maglia rossa e una giacca di jeans la seguiva con entusiasmo.
- Ovvio Hilde, non ti avrei proposto un appuntamento se no, non credi?- Spavaldo, lei si voltò a guardarlo un po' cinica:
- Ah, è un appuntamento Duo? Non me l'avevi detto. E tu non inviti mai nessuno nei giorni di pioggia?-
Lui le si avvicinò con fare sicuro scostandosi la treccia dalle spalle, le sfiorò una spalla e avvicinò la fronte a quella dell'amica:- E' la pioggia a non farsi viva se ci sono io, sono così solare no??-
Hilde:- Scemo- le rispose scontrosa per poi ridacchiare.
Gli strinse la mano e lo trascinò verso la ruota panoramica quasi di peso, lui un po' colpito glielo lasciò fare.
Duo:- Vuoi andare qui?- In fila per la ruota panoramica.
Hilde felice:- Sì! Se no perché stiamo facendo la fila? Sei proprio scemo.-
Duo giocosamente stizzito:- Ma sentila. Non ne abbiamo avuto abbastanza di solcare i cieli?-
Guardarono in alto entrambi.
Hilde lo prese sottobraccio:- Non ti manca?-
Duo sorrise guardando ancora quel cielo limpido:- Volare sì.-
Hilde strizzando l'occhio:- Allora sta' zitto e cammina!- Proseguendo la fila.
Duo, tenendosela a braccetto continuò:- La ruota panoramica è una delle giostre più romantiche sai?-
Hilde:- Lo so!- Ammise anche lei scherzando a fare l'antipatica, chiuse gli occhi scontrosa e lasciò il suo braccio.
Duo sfiorò provocante la sua schiena fino quasi a toccarle il sedere con una pacca incitandola a camminare più veloce:- Ammettilo, vuoi rimanere 
sola soletta con me in alto in quella cabina, dove nessuno può vederci!-
Hilde:- Cretino- disse ora veramente scontrosa e lui rise di gusto.
Arrivò finalmente il loro turno e salirono nella loro cabina bianca.
Si sedettero l'uno di fronte all'altra e guardarono subito fuori dal finestrino. La ruota cominciò a muoversi.
Saliva piano e si iniziava già a intravedere l'intero parco, non era molto grande ma la gente non era poca. Si vedevano diverse bancarelle di tiri a segno e peluche, macchine per lo zucchero filato, giostre vertiginose e una casa degli orrori. Notarono solo adesso un tendone da circo alla fine del parco, sembrava quello dove lavoravano Trowa e Catherine.
Duo:- Guarda lì, Hilde- lo indicò stupito:- Non sapevo si fossero trasferiti qui oggi!-
Hilde:- Vorranno aproffittare della clientela del parco. Più tardi andiamo a vedere se Trowa e Catherine sono lì!-
L'americano annuì e poi notò che oltre il bosco si vedeva un po' di fumo e una cava dove sembravano esserci dei lavori.
Hilde:- Stanno costruendo qualcosa?- Disse notandolo anche lei.
Duo:- Così sembra- non ci diede troppo peso, si voltò a guardare la ragazza che ancora estasiata guardava il panorama.
Sorrise di cuore trovandola davvero adorabile, sembrava una bambina. Si alzò per sedersi accanto a lei.
Hilde:- Che fai??- Disse leggermente indispettita.
Duo lasciò cadere un braccio intorno al suo collo:- Che vuoi che faccia? E' un uscita romantica o devo ricordatelo?-
Hilde:- Come sei sfacciato! Non fai nemmeno finta di stiracchiarti per dare meno nell'occhio.-
Lui rise.
Hilde si lasciò quel braccio attorno alle spalle per avvicinare piano il busto a quello di lui, continuò provocatoria:- E poi ti ricordo che non ero stata avvisata che fosse un'uscita romantica!-
Duo, leggermente imbarazzato adesso:- Scusa. La prossima volta non dimenticherò di dirtelo!-
Hilde:- Bene!- Sguardo arrabbiato, poi scoppiò di nuovo a ridere abbandonando le labbra a quelle dell'altro.
Lo spavaldo pilota di Gundam in effetti non si aspettava veramente un bacio, e strabuzzò gli occhi non staccandosi da quelle labbra. Una volta 
tornato in sé prese tra le mani il volto di lei continuando quel bacio appassionato che sembrava non finire mai, e entrambi andava bene così.
Forse il ragazzo non aveva torto quando aveva pensato che la ruota fosse una scusa di Hilde per rimanere sola con lui e la cosa non gli dispiaceva affatto tanto che le loro labbra rimasero incollate per tutta la durata del giro, mentre le mani cercavano la pelle dell'altro.
Quando si resero conto che la loro cabina toccando terra si era fermata si staccarono in fretta l'uno dall'altra, vergognandosi profondamente 
davanti gli occhi del giostraio che invece rideva di gusto della scena.
Uscirono timidamente dalla cabina per poi proseguire la passeggiata all'interno di quel parco, lui camminava più velocemente con le mani in tasca e lo sguardo abbassato, comprò anche in fretta un cappello a tema per poterlo indossare e coprirsi il viso. Lei ridacchiò appena per la stupida scelta del cappello ma per il resto lo seguiva timidamente.
Quando passarono da uno di quei tiri a segno Duo si fermò.
Duo:- Vuoi... vuoi che ti prenda un orsacchiotto?- Chiese timido voltandosi appena.
Lei, ora più rilassata di lui portò le mani dietro la schiena e sorrise:- Provaci! Vediamo quanto sei bravo!-
Lui alzò finalmente lo sguardo e tornò a poco a poco spavaldo:- Tsz. Non sono Heero Yui, ma non me la cavo male, sai?-
Hilde:- Pensi a Heero anche in un momento simile? Sono un po' gelosa.-
Duo finalmente tornò a ridere di gusto:- Ahahah! Fai bene! Non sei mica bella come lui tu!-
Lei si indispettì e lui pagando prese una di quelle pistole. Centrò tutti i barattoli con estrema precisione e gli fu consegnato un grande orsetto color panna che immediatamente passò a lei.
Lei felice lo strinse a sé coccolandosi nel suo morbido pelo, poi guardò il soldato, e con occhi pieni d'amore, allungandosi sulle punte, lo baciò di nuovo, questa volta fu un bacio molto più timido e pacato, si staccò in fretta e tornò ad abbracciare il suo orsacchiotto proseguendo per la strada mentre lui rimase a guardarla un po'.
Hilde:- Lo chiamerò Max!- Disse proseguendo dritta.
Lui si alzò il cappello e sorrise sbruffone:- Max eh? Devo sentirmi onorato??- Ridacchiò per poi seguirla.
Hilde lo guardò serena ma sempre un po' scontrosa:- Dai, andiamo al circo!- Il ragazzo annuì aumentando il passo.
Arrivarono nei pressi del tendone e trovarono la giovane ragazza dai capelli castani che si preparava per lo spettacolo, indossava già i vestiti 
di scena.
Duo:- Ehi! Catherine!- Quasi urlò e lei si voltò.
Catherine:- Duo! Hilde! Ciao!- Cercava di indossare degli orecchini con un pendente celeste, non riuscendoci Duo si offrì di aiutarla. La scena 
di lui che sfiorava le orecchie e i capelli della bella circense fece ingelosire la compagna del soldato che però per educazione si trattenne. In ogni caso lui era un marpione in ogni suo gesto, forse anche quando non voleva.
Duo:- Trowa?- Le chiese una volta finito di aggiustarle l'orecchino. - Grazie- disse lei per poi rispondere:- Non è qui oggi.-
Duo sorpreso:- Non fa lo spettacolo?-
Catherine:- Oggi no. Certo, perderemo grandi numeri senza di lui ma Raberba era libero e ho preferito che anche lui si prendesse una giornata di riposo. Lavora tanto e ha bisogno di godersi un po' di libertà. E la compagnia di quel ragazzo poi non può che fargli bene, è così carino, non trovate?-
Hilde sorrise e Duo annuì:- Raberba è la migliore compagnia che possa avere! Dopo di me, s'intende- ridacchiò superbo.
Notarono solo dopo un cinesino di loro conoscenza poggiato al tendone, a braccia conserte, aveva gli occhi chiusi e sembrava imbronciato.
Catherine:- Ah già, che stupida! Non c'è Trowa ma con noi c'è il vostro amico Wufei!-
Duo:- Ehi!- Lo chiamò alzando un braccio come a salutarlo. Lui aprì gli occhi e lo guardò rimanendo in silenzio.
L'americano ridacchiò notando la solita simpatia dell'orientale e gli si avvicinò seguito dalla sua ragazza.
Duo:- Allora? Come mai qui?-
Wufei, sempre a braccia conserte e poggiato alla tenda, ma almeno guardandolo negli occhi:- Mi ha chiesto Trowa di rimanere qui. Vuole che protegga Catherine e gli altri del circo in caso di pericolo.-
Duo non capiva:- Che pericolo?-
Wufei:- Mm- non sapeva se informarlo dei dubbi del pilota senza nome o lasciare che l'americano si divertisse:- Devo proteggerla e basta. E' una donna- disse infine.
Hilde lo guardò nervosa rimanendo in silenzio, Duo lo sgridò:- E piantala! Non dire sciocchezze. E poi hai detto che devi proteggere anche gli 
altri del circo, non sono mica tutte donne!-
Il cinese sbuffò scoperto:- Va bene. Te lo dico. Volevo essere gentile e non rovinarti la giornata- guardò Hilde intuendo la relazione tra i due, 
l'americano ridacchiò.
Wufei:- Io e Trowa abbiamo alcuni sospetti. Anche Sally ne è al corrente.-
Duo:- Lei è con te?-
Wufei:- Ora no. Spero sia al sicuro. Ma lei è capace di difendersi da sola.-
Duo ridacchiò prendendolo in giro e spintonandolo un po' col gomito:- Solo lei, eh?- Wufei era chiaramente affezionato a quella donna e non poteva negarlo, guardò altrove il ragazzo dai capelli neri evitando il discorso.
Duo:- Allora, continua! Che sospetti?-
Wufei nervoso:- Sei tu che non mi fai parlare.-
Duo lo spintonava ancora:- Su, su. Parla!-
Wufei tirò un piccolo calcio dritto su uno stinco di Duo facendolo finalmente stare zitto.
Ma qualcuno che non era il cinese spiegò:- Sospettiamo di alcuni movimenti di sostenitori della federazione. Abbiamo paura che vogliano 
vendicarsi di Relena Darlian e di conseguenza potremmo andarci di mezzo noi e i nostri cari, non credi?-
Era Trowa, con lui c'era Raberba che come Duo rimase colpito.
Raberba:- Non mi avevi detto niente Trowa, perché?!-
Trowa:- Era nelle mie intenzioni, ma la tua giornata libera non era già delle migliori.-
Il ragazzo biondo apprezzò il gesto ma scontroso gli strattonò il braccio stringendo lui la maglia nera:- La sicurezza del Vice-ministro viene 
prima della mia spensieratezza, lo sai!-
Trowa lo guardò:- Non lo so- rispose e l'arabo si soffermò per un attimo a pensare quanto quel ragazzo gli fosse affezionato, sorrise:- E' davvero dolce da parte tua preoccuparti per me. Ma ora dicci tutto!-
Duo annuì, poi guardò Hilde come a chiederle scusa, probabilmente anche la loro giornata stava per essere rovinata, Hilde strinse l'orsacchiotto e annuì capendo la situazione.
Trowa:- Prendo il portatile, è nei camerini. Wufei, tu intanto raccontagli tutto.-
Wufei:- Sì. Abbiamo trovato alcuni documenti di ex soldati della federazione, erano molto legati a Treize Khushrenada e i suoi ideali- disse quel 
nome tremando un po', la morte di quell'uomo sembrava non averla ancora digerita.
Wufei:- Abbiamo un identikit, appena Trowa porta il computer vi facciamo vedere. Non sembrano essere un ostacolo per soldati come noi. Non sono 
affatto preoccupato, ma Trowa e Sally credono sia comunque meglio tenere d'occhio il Vice-ministro.-
Duo e Raberba annuirono un po' preoccupati.
Duo:- E Mill...-
Wufei:- Milliardo Peacecraft e Lucrezia Noin sono appena stati messi al corrente da Sally. Probabilmente la notizia arriverà presto anche a 
Heero.-
Raberba sorrise dispiaciuto:- Volevate tenere all'oscuro solo me?-
Duo:- E io allora?-
Raberba:- Sono sicuro te l'avrebbero detto a prescindere.-
Wufei:- Che sciocco. L'avvremmo detto anche a te.-
Trowa tornò col portatile:- Certo Raberba. Sei quello che meglio può guidarci in questa missione. Ma sei così sensibile, volevo solo che tu passassi una giornata felice- ribadì.
Raberba sospirò, in effetti non era affatto una bella giornata ormai.
Trowa:- A proposito di questo, Wufei, lascio il computer a te, mostra tutto a Duo. Io devo sbrigare una cosa con Raberba.-
Raberba:- Qualcosa che non ho ancora capito...- sbattendo le palpebre.
Trowa avvicinandosi alle gabbie:- Catherine, quanto manca all'inizio dello spettacolo?-
Catherine:- Ancora un paio d'ore, perché?-
Trowa sorrise:- Bene, sono più che sufficienti.-

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Capitolo 3
*** La pace vince sempre ***


Il circense corse lungo quel bosco seguito dai suoi fidati e feroci amici del circo.
Se le parole non erano riuscite a convincere chi era a capo di quella distruzione naturale immotivata forse la natura stessa avrebbe potuto farlo.
Fu un numero da circo solo agli occhi dei due pilota di Gundam quello, quegli operai la trovarono solo una naturale spaventosa minaccia.
Quel forte ruggito e quel far tremare la terra portò all'abbandono dei lavori e ad allontanare gli uomini incivili da quel luogo che tanto piaceva 
a Quatre Raberba Winner lasciando nuovamente gli animali liberi di respirare.
Gli animali del circo tornarono tra le affettuose braccia di Trowa Burton che con accanto il suo compagno guardava dalla collina quella cava 
tornare ricca di animali curiosi.
- Non dovevi- gli disse con estrema fermezza ma pieno di delicatezza l'arabo:- Non adesso che avevamo qualcosa di più importante a cui pensare.-
- Sì che dovevo- insistette l'altro stringendogli poi la mano.
Il pilota biondo lo guardò rimanendo senza parole, per un attimo dimenticò anche lui di essere un soldato e respirando piano si avvicinò all'altro sfiorandogli le labbra.
- Avevo delle briciole?- Chiese ingenuo Trowa.
- No- sorrise Raberba:- Era solo un bacio- specificò pieno d'amore stringendogli ancora più forte quella mano, poggiò la testa sulla spalla 
dell'altro guardando ancora quegli animali e quel verde, liberi. Sorrise, sospirò, e allontanandosi piano dal compagno disse:- Andiamo, Relena 
Darlian conta su di noi!-
E i due tornarono verso quel parcogiochi seguiti dai fedeli animali del circo per incontrarsi con gli altri due soldati compagni di tristi avventure.
Il Vice-ministro degli esteri della Nazione Terrestre Unita rispose a quella chiamata, la sua fedele guardia del corpo Heero Yui le era accanto, 
pronto ad ascoltare tutto.
- Relena. Sono Noin.-
- Dimmi tutto.-
- Mi spiace rovinare la tua giornata di riposo dolce Relena, è una cosa che detesto dal profondo.-
Un ragazzo dai lunghi capelli platino parlò a voce bassa al soldato sua amata.
- Un Vice-ministro deve essere pronto a tutto, anche a questo- le disse.
- Mi dispiace lo stesso però- rispose la sua donna, lui le si avvicinò poggiandole le mani sulle spalle.
Non voleva far sapere a Relena che lui stesse lì a sperare che andasse sempre tutto bene.
- Noin, Milliardo è con te??- Chiese la giovane politica portando una mano al petto, e Heero Yui alzò lo sguardo.
- No- mentì Lucrezia e Milliardo la strinse ancora più forte.
La donna dai capelli scuri continuò:- Relena, e anche tu Heero. Sospettiamo che alcuni sostenitori di Treize Khushrenada stiano pianificando una 
vendetta contro di te, Relena e la Nazione Terrestre Unita.-
Heero si intromise spingendo appena la ragazza dai lunghi capelli che quasi scivolò su quella tovaglia da picnic.
Heero:- Siate più dettagliati.-
Noin:- Siate? Sono sola.-
Heero:- Sì.-
Milliardo sorrise appena.
Lucrezia Noin spiegò a Heero Yui tutto quello che Chang Wufei aveva spiegato a Duo Maxwell e Quatre Raberba Winner.
Poi un boato, tutto intorno a quella tovaglia prese fuoco, un fuoco che bruciò il cestino del picnic e che intrappolava al suo interno Relena Darlian o meglio Peacecraft e il pilota che si faceva chiamare Heero Yui.
La linea con Lucrezia Noin cadde e i due ragazzi si accorserso di essere circondati da quel gruppo di militanti assetati di vendetta.
Ma Relena sorrise con quei suoi occhi così pungenti. Accanto a lei c'era Heero Yui e non aveva paura, senza contare poi che quei sostenitori della federazione erano già a loro volta circondati dagli altri quattro piloti di Gundam.
E' vero, Deathschythe, Heavyarms, Sandrock, Shenlong e Wing zero non erano più con loro ma erano soldati addestrati, i migliori soldati che il 
Vice-ministro avesse mai avuto l'onore di incontrare, e lottavano per lei, ancora una volta. Relena Darlian non aveva nessuna paura.
E anche in un altro luogo i pensieri erano gli stessi.
- Sei preoccupato Milliardo? Perché non vai sul luogo e raggiungi tua sorella?-
Lui sfiorò il viso della sua amata, si lasciò inondare dal profumo dei suoi capelli e dal suo calore.
- Non sono preoccupato. Heero Yui è con lei. E anche gli altri piloti. E' in ottime mani.-
- Credo comunque che tu dovresti andare da lei- ribadì con estrema dolcezza.
- Io credo di dover rimanere con te- rispose lui stanco di scappare da lei.
Heero e Relena erano ancora seduti su quella tovaglia a quadri che piano piano prendeva fuoco.
- Hai paura Relena?- Le chiese lui accennando un sorriso, le sopracciglia aggrottate dal fastidio che quei ex soldati incompetenti stavano causando.
- Non ne ho mai se sei con me- rispose lei avvicinandosi al braccio di lui, lo sfiorò con le mani.
Heero si alzò piano coprendo la politica come fosse uno scudo:- Mi spiace veramente che questo picnic si sia concluso in questo modo. Guarda il 
tuo povero cestino di vimini- completamente bruciato ormai.
Relena sorrise:- Quanto sei stupido. Ti soffermi su dettagli irrilevanti. Se sono con te Heero io sono felice a prescindere.-
Lui la guardò, senza abbassare la guardia anche se i suoi compagni di guerra stavano già sistemando ogni cosa, come aveva detto Wufei quegli ex 
soldati non erano affatto un problema per loro.
Heero:- Sei davvero una bugiarda- sorrise anche lui:- odi la guerra più di quanto ami me, non negarlo.-
Si alzò anche Relena:- Forse. Ma questa non è una guerra- guardò ora colui che era a capo di quel piano che la voleva morta:- E' solo una vigliaccata!- Urlò senza paura e Heero saltando abile fuori da quel cerchio di fuoco sferrò un calcio alla pistola di quell'uomo che scivolandogli dalle mani volò tra quelle del collega americano di Heero.
Duo Maxwell puntò la pistola alla testa del capo di quei sostenitori:- I tuoi uomini sono già stati fermati. Rimani solo tu, arrenditi o credimi, non ho problemi a premere questo grilletto. Sai? Ho baciato la ragazza che amo poche ore fa e tu hai rovinato tutto adesso!-
Wufei:- Ti perdi sempre in chiacchiere inutili- un calcio del cinese dritto in faccia al nemico ancora distratto da Duo mise fine a quella rivale operazione. Gli uomini di Relena erano già lì pronti ad arrestare tutti gli oppositori.
L'americano sbuffò abbassando la pistola:- Rovini i miei momenti importanti Wufei, sei noioso!- Poi guardò Heero:- Ma almeno sei stato più figo di Mr. Simpatia oggi! E' una soddisfazione!-
Heero rispose amichevolmente:- Che dici? Ho fatto una capriola in mezzo alla fiamme e fermato una pistola.-
Duo:- Gne gne.-
Trowa e Raberba si avvicinarono agli altri tre dopo aver consegnato alla giustizia gli uomini rimasti.
Raberba si avvicinò di soppiatto a Duo per poi poggiargli le mani sulle spalle:- Hai baciato Hilde?? Davvero?-
Duo ora un po' imbarazzato:- Eh? Cosa? Come lo sai?-
Heero e Wufei lo guardarono pensando "lo hai appena detto tu..."
Raberba spinse l'amico occidentale:- Coraggio allora! Torna da lei! Sarà in pensiero! E' rimasta al circo con Catherine!-
Poi guardò Trowa, sorrise pensando probabilmente che quella giornata per tutti loro era la giornata del bacio, poi allora guardò anche Heero e Relena e smettendo di spingere Duo andò a spingere il pilota del Gundam Wing:- Tocca a te adesso!- Disse facendolo quasi arrossire.
E Relena era lì che lo aspettava, bellissima.
Chissà quando si era accorto di quanto la trovasse bella, però ora era l'assoluta verità, la trovava bella ogni giorno di più. Chissà, forse era solo che diventava umano ogni giorno di più, e questo lo doveva solo a lei.
Le si avvicinò piano, le fiamme si spegnevano alzando un leggero fumo, i loro amici si allontanavano sghignazzando, in realtà lo facevano solo Duo e Raberba, Trowa sorrideva appena, Wufei se n'era già andato.
E loro erano rimasti soli mentre quell'odore di foglie bruciate li avvolgeva.
- Il tuo cestino di vimini, non c'è più- le era sempre più vicino.
Il vento si era alzato ancora di più e muoveva i capelli di lei come se ballassero.
Rimaneva ferma ad aspettarlo su quella tovaglia ormai da buttare, proprio come ciò che restava del cestino.
Gli occhi azzurri e pungenti penetravano nell'anima del soldato che non aveva paura di niente, se non dell'amore.
- Parli davvero ancora del cestino Heero?- Disse con sarcasmo accennando un suo solito bellissimo sorriso.
Quando lui fu abbastanza vicino lei allungò la mano destra verso i capelli corti di lui, sfiorò la parte più alta del suo collo dove tra le dita poteva lasciarsi passare quei fili castani sottilissimi.
Lo spinse verso di sé poi, molto più coraggiosa di lui, e finalmente lo baciò.
Un bacio, nonostante la spinta un po' violenta, molto delicato. Ad accompagnare quel bacio che pareva fermare il tempo solo il vento e quel 
profumo di foglie bruciate.
Lui finalmente allora alzò piano le mani posandole sui fianchi di lei e ricambiò quel bacio delicato.
Gli sembrò finalmente di avere coraggio, come non ne aveva mai avuto.
E lei si sentì ancora più protetta, come sempre avrebbe voluto sentirsi con lui.
In quello stesso momento lo spettacolo del circo cominciava e Catherine e i suoi colleghi erano in grado di sbalordire il pubblico anche senza Trowa, perlomeno questo lo pensava Trowa stesso che in mezzo al pubblico con i suoi compagni guardava lo spettacolo.
Trowa:- E' bellissima, non è vero?- Chiese al più importante dei suoi compagni guardando estasiato lo spettacolo di quella che per lui era una sorella. Strinse la mano del biondo, forte.
Raberba sorrise ricambiando quella stretta:- Sì. Non lo sapevi già?-
Trowa:- Lei non ha bisogno di me.-
Raberba:- Lei ha bisogno di te. Non per il circo magari, ma ha bisogno di te.-
Trowa:- Come lo sai?- Lo guardò.
Raberba poggiò ancora una volta la testa sulla spalla del compagno stringendogli ancora la mano mentre seduti guardavano lo spettacolo:- Lo so 
perché anche io ho bisogno di te.-
E il soldato che non sapeva provare sentimenti sorrise mentre gli occhi quasi divennero lucidi, lasciò scivolare la testa su quella dell'altro 
continuando a guardare la sorella bellissima.
Trowa:- Però cucina meglio di me.-
Raberba rise di gusto:- No, nemmeno!- Ribadì, quei dolci gli erano piaciuti.
A dividere Trowa e Raberba da Duo e Hilde c'era Wufei che con estrema serietà, come gli altri, si godeva lo spettacolo.
In realtà Duo anziché guardare lo spettacolo guardava oltre il cinese i due compagni così romantici.
Duo:- Guarda un po'... anche loro sono più affettuosi di noi- borbottò mentre Hilde esultava per i circensi ignorando completamente il ragazzo.
Guardò poi il cinese:- Wufei. Coccolami un po' almeno tu.-
Wufei lo guardò, inarcò un sopracciglio e poi tornò a guardare lo spettacolo.
Duo continuò a borbottare finché il ragazzo esile non esplose, sempre però con estrema pacatezza, si alzò di fretta dalla sedia, superò Duo, guardò Hilde:- Bacialo. Vuole essere baciato- e se ne andò senza nemmeno salutarli.
Hilde guardò nervosa Duo che ancora una volta aveva dato spettacolo, Duo si lamentava dicendo che lo spettacolo lo aveva dato Wufei e non lui, 
Trowa e Raberba ridevano di nuovo. Hilde comunque si decise a baciarlo e Raberba fece partire un applauso che il resto del pubblicò pensò fosse per Catherine e di conseguenza applaudirono tutti. 
E il fumo accompagnava ancora Heero Yui e Relena Darlian che guidati dal vento non riuscivano a separarsi l'uno dall'altra in quel bacio e quell'abbraccio così dolce che non sembrava quasi appartenerli.
O meglio non apparteneva a lui che era sempre stato sinonimo di guerra, mentre lei era la pace.
E alla fine la pace vinceva sempre.
Proprio come in quegli ideali per cui i Peacecraft lottavano da sempre.
- Relena...-
- Heero?-
- Grazie.-
E quel fumo di un fuoco ormai spento accompagnava ancora il loro amore.

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