Caccia al tesoro

di Angie_Dreyar
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Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Luna park ***
Capitolo 2: *** Foresta proibita ***
Capitolo 3: *** Museo di notte ***
Capitolo 4: *** Cimitero ***
Capitolo 5: *** Covo di streghe ***
Capitolo 6: *** Campeggio ***
Capitolo 7: *** Nave da crociera ***



Capitolo 1
*** Luna park ***


 

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Nota: È da tanto che non scrivo e devo dire che mi è mancato e questi prompt mi hanno aiutato a creare una breve fanfiction, Fraxus ovviamente. Aggiornerò ogni giorno, saranno capitoli molto brevi (500 parole ciascuno) e ognuno sarà ispirato al prompt della giornata. È una storia senza alcuna pretesa causa tempo e ispirazione, perciò non stupitevi se la ‘qualità’ è minore rispetto alle storie che scrivevo. Spero che ci sia ancora qualcuno che li shippi e che mi segua. Buona lettura <3
 
P.S. Per quelli che stavano leggendo ‘Back to you’ mi dispiace non averla portata avanti, per ora non riesco ad avere il tempo e l’ispirazione necessaria ma più avanti sicuramente la finirò.

 

Luna park

 
 
«Perché siamo qua?» sbottò Laxus irritato osservandosi attorno. Erano in un luna park abbandonato, il giorno prima di Halloween, faceva freddo e aveva anche cominciato a piovigginare. Laxus avrebbe preferito starsene a casa sul divano, magari trovando una scusa per farsi coccolare da Freed. Non che potesse ammetterlo ad alta voce.
 
«Lo sai il perché» rispose calmo Freed entrando nella casa stregata. Certo che Laxus sapeva il motivo per cui erano lì, era colpa di suo nonno che aveva voluto organizzare la festa di Halloween di Fairy Tail in quel posto terribile, e aveva chiesto aiuto a loro due.
 
«Intendo perché noi due» ringhiò Laxus osservando Freed mentre appendeva diverse ragnatele finte ai soffitti. Freed sospirò.
 
«Puoi tornare a casa, faccio io qua» disse stancamente e si avvicinò a un macchinario rotto che avrebbe dovuto spaventare le persone. Laxus fu davvero tentato di andare -non voleva certo organizzare una festa a cui non era interessato- ma il tono dell’amico lo fece desistere. Era evidentemente stanco, perciò se Laxus poteva aiutarlo lo avrebbe fatto.
Grugnì irritato e si affiancò a lui, prendendo un cacciavite per sistemare il macchinario a forma di strega che avrebbe dovuto spaventare le persone. Rimasero in silenzio per tutto il tempo e Laxus si limitò a lanciare qualche occhiata all’amico, cercando di iniziare una conversazione ma fallendo più volte. Quando la strega cominciò a ridere i due ragazzi sobbalzarono presi completamente alla sprovvista. Freed poi rise leggermente.
 
«Il grande Laxus Dreyar spaventato da una strega finta» lo prese in giro.
 
«Posso dire lo stesso di Freed the Dark» ringhiò Laxus irritato. Non ci trovava niente di divertente, odiava Halloween, odiava le giostre e odiava quella fottuta casa stregata.
«Parteciperai alla caccia al tesoro che il vecchio intende organizzare?» chiese poi solo per cambiare argomento. Dubitava comunque che Freed lo avrebbe fatto, non è che avesse qualcuno con cui andare in crociera -il tesoro era sostanzialmente un biglietto per una vacanza per due.
 
«Sì» rispose sorprendentemente il ragazzo e Laxus quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
 
«Ah» disse e rimase un attimo in silenzio.
«Con chi?» si arrischiò a chiedere cercando di non mostrare la sua irritazione.
 
«Bickslow».
 
Laxus rimase in silenzio mentre la mente faceva viaggi strani. Non così strani a dire il vero. Freed avrebbe partecipato alla gara per vincere un biglietto con Bickslow. Laxus non doveva stupirsene, i due erano sempre stati molto vicini, avevano sempre fatto missioni e giochi assieme, erano una buona squadra. Una buona coppia.
Laxus si ritrovò ad esserne nervoso. Bickslow e Freed. Assieme. In crociera. In un viaggio per due.
Un viaggio chiaramente da fidanzati, o qualcosa del genere. Voleva dire che stavano assieme? Glielo avrebbero detto, Laxus ne era sicuro. Inoltre, era anche abbastanza sicuro che Freed fosse interessato a lui, non a Bickslow. Evidentemente non era così. Improvvisamente si sentì ancora più nervoso, e cominciò ad aggiustare un macchinario a forma di mummia, nonostante la tentazione fosse romperlo in mille pezzi. Odiava Halloween sempre di più.

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Capitolo 2
*** Foresta proibita ***


 

 

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Nota: In questo caso non sono sicura di aver rispettato appieno il prompt, nel senso che siamo in una foresta ma non è centrale nella storia. Ma non preoccupatevi, le prossime tappe avranno molto più senso e saranno più divertenti. Buona lettura <3
 

Foresta proibita

 
 
Laxus era furioso. Non solo era stato obbligato a partecipare a quella stupida caccia al tesoro per cui non aveva alcun interesse, ma si era perfino ritrovato a giocare in compagnia di Erza. Dato che Lucy era in coppia con Natsu e Gray con Juvia, la rossa lo aveva afferrato per il polso senza lasciarlo ribattere e lo aveva trascinato con sé. Titania era anche determinata a vincere in modo da andare in crociera con Gerard. Non lo aveva detto ad alta voce ma non ci voleva un genio per capirlo.
Per quanto riguardava Laxus invece, era sempre più incazzato perché odiava quella festa. Non si era nemmeno travestito, trovandolo troppo ridicolo. Sembravano tutti così stupidi nei loro travestimenti. Tranne Freed, lui vestito da vampiro era decisamente sexy, ma comunque, il concetto era che Halloween faceva schifo. Faceva ancora più schifo se pensava che Freed in quel momento era in coppia con Bickslow, e chissà cosa stavano facendo in quella foresta…
Cacciò il pensiero, Bickslow poteva essere strano e amare il sesso all’aperto, ma Freed non era così. O almeno lo sperava. Anche se il pensiero di fare qualcosa all’aperto lo intrigava parecchio. Di nuovo cacciò il pensiero, comunque Freed era con Bickslow, non con lui.
 
«Dove stai andando?» domandò Erza. Laxus si rifiutò di rispondere. Non poteva dire che stava seguendo l’odore di Freed. «Quindi?» insistette lei.
 
«Cerco il prossimo indizio» mentì Laxus. Proseguì finché non fu abbastanza vicino da sentire di cosa stavano parlando Freed e Bickslow.
 
«Ci sono Freed e Bickslow» sussurrò Erza. Laxus si voltò di scatto verso di lei chiedendosi come avesse fatto a capirlo. Non aveva il suo olfatto né il suo udito fine. La rossa notò la sua occhiata perplessa. «Sento la loro energia» spiegò. «Quindi perché siamo qui?»
 
«Per spiarli. Freed è un genio in queste cose, li seguiamo e alla fine li prendiamo a calci e ci prendiamo il premio» rispose Laxus. Per fortuna gli era venuta in mente una buona scusa. In quel modo avrebbe potuto controllare i due ragazzi e scoprire se davvero avevano qualcosa oltre all’amicizia. Inoltre, avrebbe fatto vincere Erza. Freed era davvero un genio in quei giochi.
Non notò come lo sguardo della ragazza si fece perplesso, e non vide quando lei si illuminò in volto. Così quando lo afferrò per il polso e lo trascinò nella radura dove erano Freed e Bickslow fu completamente impreparato.
 
«Che cazzo…?» disse mentre Erza si mostrava a Freed e Bickslow. I due ragazzi alzarono gli sguardi perplessi.
 
«Niente chiacchiere. Laxus è inutile, perciò facciamo un cambio di squadre. Tu. Con me» disse Erza sbrigativa a Bickslow.
 
«Io?» chiese lui scioccato.
 
«Hai da ribattere?» domandò lei minacciosa. Bickslow impallidì.
 
«No» mormorò. Erza lo afferrò per il polso e lo trascinò via. In quel modo Laxus e Freed rimasero nella radura da soli. Laxus posò lo sguardo su Freed, che dannazione, era proprio figo in quell’abito.
 
«Hai litigato con Erza?» domandò Freed. Laxus rimase in silenzio. E ora cosa gli diceva?

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Capitolo 3
*** Museo di notte ***


 
 
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Museo di notte

 
 
Laxus e Freed entrarono nel museo vuoto. Dopo che Freed aveva risolto l’ultimo indizio erano andati fino a lì. Laxus aveva detto che Erza a un tratto era impazzita e che non aveva idea del motivo per cui aveva preso Bickslow con sé. Dentro di sé sospettava che la rossa avesse capito il reale motivo per cui aveva deciso di raggiungere Freed e Bickslow. Sperava vivamente di no, ma Mirajane ovviamente sapeva, era molto vicina ad Erza e molto pettegola, sicuramente gliene aveva parlato. Laxus sperava solo che non ne avesse parlato anche con Freed, o l’avrebbe strozzata.
 
«Mi dispiace che ti ha separato da Bicks» borbottò Laxus dopo un po’, più per riempire il silenzio che per altro.
 
«Non mi cambia molto» disse Freed passando davanti a scheletri di drago. Laxus doveva ammettere che erano abbastanza inquietanti, enormi e con le ombre che proiettavano a terra. Se poi aggiungeva a quello l’atmosfera spettrale che Makarov aveva deciso di mettere ovunque era ancora peggio.
 
«Beh, volevi andare con Bickslow in crociera» disse Laxus sperando non si sentisse la gelosia nel suo tono di voce. Freed si voltò sorpreso verso di lui e Laxus temette di essere stato troppo diretto. Doveva fare più attenzione, Freed non era un idiota, al minimo sbaglio avrebbe compreso i suoi sentimenti e non poteva succedere.
 
«Non volevo andare con Bickslow. Davvero, non mi interessa» disse Freed. Laxus rimase sorpreso, leggermente sollevato a quella rivelazione. «In realtà Bicks voleva andare con Lisanna, e dato che lei non partecipa alla caccia al tesoro mi ero offerto di aiutarlo» spiegò.
Laxus ne fu ancora più sollevato. Ignorò il pensiero di Lisanna e Bickslow -seriamente, da quando quei due erano qualcosa?- e posò lo sguardo su Freed, che si era messo a salire su una scala per raggiungere le ossa del cranio del drago.
Laxus non poteva farci niente, il suo sguardo cadde sul fondoschiena di Freed. A sua discolpa poteva dire che era proprio sopra di lui. Arrossì leggermente e voltò lo sguardo prima che Freed se ne accorgesse. Invece, gli venne in mente un’idea. Se fossero riusciti a vincere quella gara avrebbero avuto loro due il premio. Quello significava che Laxus non avrebbe dovuto trovare grandi scuse per fare una settimana di crociera con Freed. L’idea della caccia al tesoro gli parve improvvisamente fantastica.
Ora doveva solo dare a Freed un motivo per vincere, ovviamente senza dirgli che avrebbe voluto andare in crociera con lui. Non era più sicuro che l’amico avesse una cotta per lui ma in crociera sicuramente avrebbe potuto scoprirlo e magari anche farci qualcosa.
 
«Hei, non possiamo permetterci di perdere contro gli altri cretini. Soprattutto non contro quell’idiota di Natsu» disse Laxus con un sorrisetto, ben sapendo che Freed sapeva diventare molto competitivo. Difatti l’amico scese dalla scala con un foglietto in mano e un ghignetto sul volto.
 
«Assolutamente no» concordò con gli occhi scintillanti. Laxus sorrise, convincerlo era stato più facile del previsto. Ora doveva solo cercare di non guardarlo troppo palesemente.

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Capitolo 4
*** Cimitero ***


 

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Cimitero

 
 
Laxus non sapeva com’era successo. Stavano solo cercando il biglietto con l’indizio in una bara vuota, quando all’improvviso erano stati chiusi dentro -Laxus non sapeva come né perché, sapeva solo che era uno di quegli scherzi di merda che il vecchio aveva organizzato. Una persona normale si sarebbe spaventata, ma Laxus si sentiva più eccitato che altro perché era attaccato al corpo di Freed. Era una bara, dannazione, non c’era molto spazio e Freed era disteso sopra di lui. Non potevano nemmeno usare la magia per uscire, ma la cosa ancora peggiore era che Freed continuava a muoversi per leggere delle rune ai lati della bara in modo da capire come uscire. E muovendosi, inevitabilmente si strusciava su di lui. Laxus doveva fare uso di tutto il proprio autocontrollo per tenere le mani a posto. Aveva persino cominciato a pensare a Ichiya per non eccitarsi ma non funzionava. Era impossibile con il corpo muscoloso di Freed attaccato al suo.
Freed si strusciò un’altra volta su di lui per vedere le rune dietro la testa di Laxus, che fece di tutto per trattenere un gemito.
 
«Scusa, devi spostare la testa, così posso vedere le scritte» disse Freed spingendosi verso l’alto e strusciandosi un’altra volta su di lui. Laxus non poteva più sopportarlo, cominciava a fare troppo caldo e cominciava a sentire sempre di più l’impulso di poggiare le mani da qualche parte. Magari sui glutei di Freed. Rifiutò di pensarci e inclinò la testa di lato.
 
«Così vedi?» chiese. Freed posò una mano tra i capelli di Laxus, spostandoglieli.
 
«Sì, meglio» disse mentre faceva scorrere gli occhi lungo le scritte.
Quella nuova posizione era ancora peggiore della precedente, ma non certo per il fastidio al collo. No, il problema era che l’inguine di Freed era a contatto con il suo, Laxus poteva sentire il fiato dell’amico sull’orecchio e poteva vedere meglio il suo volto concentrato.
Dannazione, doveva distrarsi. Solo che lui non aveva niente con cui distrarsi, poteva solo pensare a Freed, a quanto erano vicini e a quanto avrebbe voluto essere ancora più vicino a lui, magari allungando il collo per baciarlo, o magari poggiando le mani su…
Basta!
Doveva smetterla, o Freed avrebbe sentito che si stava eccitando.
Pensa a Ichiya, si disse Laxus facendo di tutto per allontanare i pensieri poco casti su Freed.
 
«Penso di aver capito come uscire» disse Freed e schiacciò diversi disegni in sequenza. Fortunatamente la tomba si aprì.
Freed si mise seduto e Laxus si affrettò a fare lo stesso, mettendo più distanza possibile tra lui e l’amico e cercando di nascondere l’erezione che stava crescendo nei pantaloni. Perlomeno Freed non sembrava essersene accorto. Laxus sentiva però le guance in fiamme e più guardava Freed, più l’istinto gli diceva di saltargli addosso, spogliarlo e prenderlo.
 
«Stai bene?» domandò Freed notando che Laxus aveva il fiato corto. Lui arrossì ancora di più e voltò lo sguardo, sperando che l’amico non avesse capito niente.
 
«Sì. Cosa dice il biglietto?». Doveva trovare altro su cui concentrarsi.

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Capitolo 5
*** Covo di streghe ***


 

 

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Covo di streghe

 
 
La caccia al tesoro stava peggiorando sempre di più. Non solo erano finiti in un covo delle streghe -Mirajane e Lisanna erano le streghe, Laxus trovava quella caccia al tesoro sempre più ridicola- ma erano anche stati catturati e ora si trovavano in una cella. Ma la cosa più ridicola era che Mirajane aveva detto loro che l’unico modo per uscire da lì era baciarsi. Laxus cominciava a pensare che Mirajane avesse organizzato quegli scherzi per mettere assieme tutte le diverse coppie, e ora pensava anche che la ragazza ci stesse piuttosto bene nel ruolo di strega malvagia.
La cosa peggiore però era che dopo che se n’era andata Freed si era seduto in parte palesemente irritato, e sembrava non avere alcuna intenzione di baciarlo. Laxus non sapeva cosa fare.
 
«Uhm… quindi cosa facciamo?» chiese.
 
«Niente, comunque non mi interessa vincere» rispose Freed secco. Laxus lo guardò deluso. Fantastico, Freed doveva proprio schifarlo per non essere disposto a dargli un piccolo bacio. «A te interessa vincere?».
 
«Uhm… non proprio» borbottò Laxus.
 
«Allora rimarremo qui finché qualcuno non vincerà la caccia al tesoro» disse Freed. Laxus ne fu ancora più deluso e cercò di trovare un buon motivo per vincere quella stupida gara e baciare Freed. Il motivo in realtà ce lo aveva, passare una settimana intera in crociera solo con lui, ma non poteva certo dirlo. Così si limitò a stare in silenzio.
Non seppe per quanto rimasero così, ma dopo qualche minuto Mirajane tornò.
 
«Siete ancora chiusi dentro» notò accigliata.
 
«Lo sappiamo» disse Freed acido. Laxus fu sorpreso al tono, in fin dei conti era un piccolo bacio, perché doveva essere così irritato?
 
«Sapete, basta un piccolo bacio, si tratta di nemmeno un secondo» insistette lei. Laxus le avrebbe dato ragione ma Freed sembrava irremovibile.
 
«E io non vedo perché dobbiamo farlo costretti» ringhiò. Mirajane sbuffò.
 
«Bene, c’è un altro metodo per uscire da qui, ma è molto meno piacevole» si arrese e tirò fuori tre diversi barattoli. Uno era pieno di ragni, uno di cavallette e uno di vermi. «Dovrete mangiarne uno per ogni barattolo» spiegò.
Laxus la guardò scioccato. Scherzava, vero?
 
«Ok» disse invece Freed tranquillo.
Laxus si voltò ancora più scioccato verso di lui. Era disposto a mangiare quegli insetti schifosi ma non a baciarlo?! Non pensò nemmeno e afferrò Freed per il colletto, lo tirò verso di sé e lo baciò. Fu un semplice contatto di labbra e quando Laxus si staccò vide che l’amico aveva gli occhi sgranati.
 
«Non mangio dei fottuti insetti» ringhiò Laxus e si voltò notando che Mirajane aveva un sorrisetto soddisfatto sul volto. Le celle ora erano aperte. Laxus si alzò e sperò che Freed non notasse il rossore sulle sue guance. «Ora dacci questo dannato indizio» ringhiò a Mirajane, che ridacchiò e obbedì. Laxus prese malamente il biglietto e uscì dal covo, cercando di ignorare la sensazione delle labbra di Freed sulle proprie. Non aveva mai pensato che un semplice contatto di labbra avrebbe potuto farlo impazzire così tanto.
 

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Capitolo 6
*** Campeggio ***


 
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Campeggio

 
 
Avevano vinto. Il che sarebbe dovuto essere una bella notizia, ma per Laxus non lo era affatto, non quando Freed gli aveva dato i biglietti della crociera e gli aveva detto di andarci con chi voleva. Laxus aveva sperato che fosse scontato che ci andassero assieme, ma a quanto pare non era così.
Sbuffò osservando i compagni che si divertivano e festeggiavano. Avevano deciso -altra idea ridicola- di fare un campeggio per festeggiare, così avevano piantato diverse tende e Freed avrebbe dormito con Bickslow. Purtroppo.
Laxus si sedette davanti al fuoco accanto a Freed e Bickslow, il mago Seith stava raccontando com’era giocare con Erza. In poche parole, terribile.
 
«Hanno cominciato a ballare!» esclamò Bickslow saltando in piedi. Cercò di trascinare Freed ma il ragazzo si rifiutò, così lui e Laxus si ritrovarono di nuovo da soli.
 
«Chi porterai in crociera?» chiese Freed e Laxus rimase per un attimo in silenzio. Aveva l’occasione di dirgli che potevano andare insieme.
 
«Beh, abbiamo vinto assieme» disse quindi. Freed però sorrise gentilmente.
 
«Non preoccuparti, io non avevo intenzione di andare quindi usalo tu» disse. Laxus si ritrovò a corto di parole. L’unico lato positivo di quella caccia al tesoro era il premio, ora Freed non glielo avrebbe rovinato. Sarebbero andati assieme, punto.
 
«Non mi sembra giusto».
 
«Ho giocato solo per divertirmi, quindi non c’è alcun problema. Davvero» disse Freed. Era sincero, non gli importava del biglietto. A Laxus sì però e doveva trovare un modo per andarci con lui.
 
«Beh, non è che c’è qualcuno che voglio portare» cominciò facendo attenzione alle parole che usava per non rivelare troppo. «Quindi possiamo andare noi due» propose.
 
«Ti ho detto di non pensare a me» insistette Freed. Laxus voleva imprecare. Perché doveva essere così difficile? Le persone normali chiedevano un appuntamento e ricevevano un sì o un no come risposta, Freed invece non aveva nemmeno capito le sue intenzioni. Il che era meglio, Laxus cominciava a pensare che l’amico non fosse minimamente interessato a lui. Se avesse avuto una cotta per lui -come aveva pensato prima di quella stramaledetta festa- avrebbe accettato subito. La consapevolezza lo mise di cattivo umore.
 
«E io ho detto che non ho nessuno con cui andare» grugnì.
 
«Porta Cana» propose Freed. Laxus ringhiò irritato.
 
«Certo che devo farti davvero schifo per non voler venire con me». Non appena lo disse si rese conto dell’errore. Cazzo, cazzo! Ora Freed avrebbe capito. Difatti quando Laxus alzò lo sguardo vide che l’amico lo stava guardando sorpreso. Laxus voltò lo sguardo.
«Non importa» borbottò e fece per alzarsi ma la voce di Freed lo fermò.
 
«Lo dicevo per te. Comunque… sarebbe carino andare assieme» disse.
Laxus si ritrovò per un attimo sollevato e gli lanciò un’occhiata. Freed lo stava guardando con il solito sguardo che aveva quando cercava di capire qualcosa. Laxus non poté fare a meno di arrossire e pregò che l’amico non capisse perché si era irritato così tanto.
 
«Bene» borbottò e si alzò, allontanandosi velocemente prima che Freed potesse cambiare idea.

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Capitolo 7
*** Nave da crociera ***


 
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Nave da crociera

 
 
Laxus aveva scoperto che la nave era tutta arredata a tema Halloween. Non gliene sarebbe importato granché se non fosse che Halloween era ormai passato e che quelle decorazioni gli ricordavano la notte terribile in cui aveva fatto azioni folli che molto probabilmente avevano insinuato dei dubbi nella mente di Freed. Sperava vivamente che non avesse capito niente, ma onestamente ne dubitava. Freed era fin troppo sveglio sfortunatamente.
 
«Perché è decorato a Halloween?» domandò.
 
«Questa è la crociera a tema Halloween, non te l’hanno detto?» rispose Freed.
 
«No» grugnì Laxus. Lui si era fermato a leggere fino a ‘viaggio di coppia’ e tanto gli era bastato. Non aveva nemmeno pensato che qualcuno potesse festeggiare quella dannata festa per una settimana intera. Seriamente, che bisogno c’era?
Freed invece ridacchiò.
 
«Beh, avrò una scusa per farti travestire».
 
«Non mi travestirò» chiarì Laxus. Non lo aveva fatto ad Halloween, di certo non lo avrebbe fatto dopo Halloween. Freed rise leggermente mentre si avviava verso la cabina. Laxus lo seguì nascondendo un sorriso. Freed pareva più allegro del solito, il che metteva di buon umore anche lui.
Quando però entrò nella cabina si rese conto del piccolo particolare a cui non aveva pensato. Quello era un viaggio di coppia, quindi naturalmente avevano un letto matrimoniale. L’idea sarebbe stata fantastica se non fosse stato per il fatto che Laxus non era sicuro di riuscire a tenere le mani a posto.
 
«Posso chiedere una stanza con due letti singoli» disse Freed. Maledetto lui e maledetta la sua abilità nel risolvere ogni problema.
 
«Non serve, non penso ci siano cabine libere» disse Laxus fingendosi disinteressato mentre poggiava la piccola valigia in parte.
 
«So essere molto convincente» insistette Freed. Certo che poteva esserlo, Laxus lo sapeva meglio di chiunque altro. Ancora, non voleva cambiare stanza.
 
«Ho detto che non serve» ripeté scocciato. Freed si accigliò.
 
«Ok» disse sorpreso e lo guardò indagatore. Laxus lo ignorò cominciando a sistemare i propri vestiti.
«Ti comporti in modo strano» disse Freed a un tratto.
 
«Non dire stronzate» sbottò Laxus. Doveva assolutamente trovare altro su cui deviare l’attenzione di Freed, in modo che non facesse caso a lui e ai suoi sentimenti. Non riusciva però a trovare niente di cui parlare e Freed continuava a fissarlo come se si aspettasse che gli spiegasse qualcosa. L’amico camminò verso di lui e il biondo cominciò a sentirsi a disagio. Aprì la bocca per dire qualcosa ma prima che potesse farlo si ritrovò le labbra di Freed premute sulle sue.
Per un attimo Laxus rimase immobile, ma dopo qualche secondo avvolse le braccia attorno al corpo di Freed e ricambiò, chiudendo gli occhi e schiudendo le labbra, rendendo il bacio più intenso. Il cuore si ribaltò quando sentì Freed fare lo stesso e senza neanche sapere come, Laxus si ritrovò seduto sul letto con l’amico a cavalcioni su di lui.
Si staccarono e si guardarono leggermente ansimanti, sorridendosi a vicenda.
Se quello non era l’inizio di qualcosa di bello, Laxus non sapeva cos’altro poteva essere.

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