La conta dell'Agrifoglio 2021

di _Bri_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Calzini ***
Capitolo 2: *** Joyeux Noël ***
Capitolo 3: *** L'incubo di Natale ***
Capitolo 4: *** Luci natalizie ***
Capitolo 5: *** La nona calza ***
Capitolo 6: *** Il più bel regalo di Natale ***
Capitolo 7: *** Biscotti allo zenzero ***
Capitolo 8: *** Vischio ***
Capitolo 9: *** L'equivoco ***
Capitolo 10: *** Sarà solo Babbo Natale ***
Capitolo 11: *** Regalo invisibile ***
Capitolo 12: *** Alle scale piace cambiare ***
Capitolo 13: *** Paura e delirio nel middle Place ***
Capitolo 14: *** Cioccorane ***
Capitolo 15: *** Api frizzole ***
Capitolo 16: *** Il primo vero Natale ***
Capitolo 17: *** Regalo inaspettato ***
Capitolo 18: *** Nome in codice: Prescelto ***
Capitolo 19: *** Strade parallele ***
Capitolo 20: *** La prima magia ***
Capitolo 21: *** Primo Natale ***
Capitolo 22: *** Miracolo di Natale ***
Capitolo 23: *** Decorazioni bislacche ***
Capitolo 24: *** Sorpresi ***



Capitolo 1
*** Calzini ***


Calzini
 
La Resistenza non tace, sotto il regime dei Carrow, così hai deciso di non tornare a casa per le feste.
Sarà un Natale di grandi assenze e la tua più grande prende corpo nel silenzio di lui, di cui hai perso i contatti da qualche mese ormai: il suo sangue babbano l’ha costretto alla fuga.
Rientri nel dormitorio e, controvoglia, apri due pacchetti arrivati via gufo; un regalo dei tuoi, pensi.
“Calzini?” Ti chiedi scartandone uno; allora li srotoli, intanto che le lacrime accompagnano il riso, perché ora sei certa che Elliott sia vivo.
 
Ricordati di indossarci. Leggi, nel biglietto incastrato nel paio nero blu, del tuo merluzzo al ragù.
 
[110 parole]
 

Protagonisti di questa flashfic sono Elliott Johansson, un mio personaggio originale e Demelza Robins, personaggio appena accennato nella saga, che ho reso co-protagonista con Elliott in “Sex Education” (mini long che devo finire da eoni, chiedo venia non inveitemi contro, sono più sensibile del solito in questo periodo).
Per chi conosce Elliott, non si stupirà di leggere questo strano modo di farsi vivo; è l’unico al mondo che scriverebbe un messaggio del genere (e Demelza questo lo sa bene! Per questo individua subito il mittente), inoltre chi si preoccuperebbe mai che la sua ragazza – dal linguaggio strambo- indossi o meno dei calzini?
Comunque nel mio Headcanon Elliott, da nato Babbano, scappa dall’Inghilterra non appena il regime di Lord Voldemort prende piede, mentre Demelza essendo mezzosangue decide di rimanere ad Hogwarts per unirsi alla resistenza.
Dedico questa ff a Eniente, visto che sua è la richiesta e suo è il prompt.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 2
*** Joyeux Noël ***


 
Joyeux Noël
 
Continui a guardare l’ora, con fremente agitazione, per paura di perdere la passaporta che ti farà tornare a casa. Intorno a te maghi e streghe si scambiano auguri di buon Natale, mentre tu senti un crampo annodarti lo stomaco, perché hai ancora difficoltà a masticare questa lingua così fastidiosa.
 
“Joyeux Noël, Fleur!” Senti alle tue spalle, così ti giri regalando a Bill Weasley un sorriso sorpreso. Sorriso che muta in fragorosa risata quando il mago, preso coraggio, aggiunge “Voulez-vous salir avec moi?”
 
Rispondi che no, l’idea di sporcarti non ti piace per niente, ma un appuntamento glielo concederai volentieri, appena avrai fatto ritorno dalle vacanze di Natale.
 
[107 parole]
Da cosa nasce l’equivoco fra la giovane Fleur e il bel Weasley? Bill avrebbe voluto fare colpo sulla strega francese chiedendole un appuntamento nella sua lingua; peccato che si ritrovi a dire “salir” che vuol dire “sporcare”, invece di usare il verbo “sortir”. Fortunatamente Fleur ha colto l’equivoco. Per il contesto, galeotta fu la Gringott, visto che è qui che Fleur e Bill hanno stretto il loro legame. Infatti Fleur decise di lavorare un periodo proprio lì, per poter migliorare il suo inglese.
Dedico questa prima flashfic a Francy, visto che è stata proprio lei a richiedermi questa coppia <3.

 
 
Buon pomeriggio a tutti voi, amici lettori. Eh si, lo scorso anno non sono riuscita a pubblicare il mio calendario dell’avvento, ma quest’anno non voglio farmi sopraffare dagli impegni!
Ed eccomi qui, con l’edizione 2021 de “La Conta dell’agrifoglio”, che quest’anno sarà un pochino diversa rispetto a quella passata: prima di tutto vorrei rendere protagonisti personaggi non solo canon, ma anche OC, inoltre mi piacerebbe coinvolgervi, dandovi la possibilità di suggerirmi delle vostre preferenze, sia canon che, appunto, personaggi originali. Ho già fatto dei sondaggi su instagram e ho raccolto nomi e prompt; sarò ben lieta di ricevere i vostri suggerimenti in privato, qualora ce ne fossero.
Vi ricordo che mi trovate anche su instagram sotto il nome bri_efp.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 3
*** L'incubo di Natale ***


L’incubo di Natale
 
A otto anni niente è speciale
Quanto il giorno del Santo Natale;
Ma tu hai subìto gli anni passati,
Settimo figlio di genitori sconsiderati!
Ti nascondi sperando di non farti trovare
Ma a nulla serve: le senti arrivare!
Sarà forse Alina ad aprire la porta?
Adele l’arpia a chiamarti per nome?
Aris e Attile fan loro da scorta?
Aquata e Andrina a tirarti le chiome?
Sai che sarà inutile chieder la grazia,
quelle son streghe di nome e di fatto,
Quel costume da elfo, la tua peggiore disgrazia,
Te lo infilano a forza con fare soddisfatto.
Infine lo sai, che dovrai sfilare,
se la cena di Natale vorrai almeno assaggiare!
[110 parole]
 

Non so per quale motivo mi sia uscita fuori in rima (e che pessime rime, perdonatemi!), ma così è, bisognerà accontentarsi. Comunque diamo un po’ di contesto: protagonista dell’infausta vicenda è un piccolo Andy Foer, un mio oc un po’ – tanto - eclettico che fa parte della mia interattiva “The good Place”. Andy è l’ultimo di sette figli, unico maschio per altro. Sì, le sue sorelle si chiamano praticamente come le sorelle maggiori della Sirenetta Ariel - è tutto voluto- e no, a volerlo torturato e vestito da elfo non sono stata io, bensì Signorina Granger, a cui ovviamente dedico questa drabble <3.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 4
*** Luci natalizie ***


Luci natalizie
 
La cella buia la senti respirare di tetri ansiti d’abitanti passati. Tremi di freddo e paura, ma i tuoi occhi sono un fuoco d’attesa.
Arrivi a contare i grani di polvere e sei quasi convinta che quella Vigilia la passerai a scacciare dalla mente le urla dei tuoi vicini.
Quand’ecco che il rintocco di passi ti desta dall’incubo e ti riporta nel presente: una fiamma  vibra dal palmo di Yann, così allunghi le mani oltre le sbarre della tua cella – fosse anche ti bruciasse non ti importerebbe, sai. –
 
“Non dovevi” trovi il coraggio di dirgli, ma intanto sorridi.
 
“Stai zitta, Borgin.” Risponde, rubandoti la bocca e il cuore.
 
[108 parole]

 
Come si suol dire, con questa flashfic ho preso due (o meglio tre!) piccioni con una fava. I personaggi del Giardino – una mia interattiva conclusa- mi sono stati richiesti a gran voce, specialmente Roxanne, la mia burbera Mangiamorte. Ma al solito diamo un po’ di contesto: Roxanne Borgin (eppure sarebbe più corretto dire Burke) si trova ad Azkaban, a scontare una pena dalla quale non si è tirata indietro e che ha accettato per alleviare il suo senso di colpa. Così, a scaldare il suo triste Natale, è arrivato Yann, ex recluso con la capacità di manipolare il fuoco, al tempo controllato dalla stessa Roxanne: fra i due – si evince anche da queste poche righe- è nato fortunatamente l’amore.
 
Per Anne, Pulsatilla, Eniente ( e tutti coloro che volevano un assaggio del Giardino Segreto).
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 5
*** La nona calza ***


La nona calza
 
Sollevi lo sguardo dalle mani annodate a fili dorati e guardi ciò che Arthur ti porge. Non credevi lo avresti fatto ancora una volta, ma non sei sorpresa della felicità di cui quel gesto ricolma il cuore.
 
“Forse è  un po’ piccina.“, aggiunge lui lasciandoti afferrare la calza.
 
“A lei non importerà.“, lo rassicuri, per poi lanciare uno sguardo alla culla che t’affianca. Afferri infine l’ago e giochi con la cruna, passandoci il filo d’oro, pronta a ricamare sulla calza una graziosa G. Appena avrai finito chiederai a Bill di appenderla con le altre otto –e ti assicurerai che i gemelli non rubino il primo regalo di Ginny-. 
 
[110 parole]


Credo (e spero) di dire il vero, affermando che la Tana mantiene, fra le sue mura, una perenne e calzante atmosfera natalizia. Nello specifico ho pensato a Molly che si diletta a ricamare la calza di Natale che spetta a Ginny, l’ultima arrivata in famiglia. Un gesto, quello che sta per compiere, che ha svolto già altre otto volte (con la calza sua e di Arthur e con quelle dei loro sei figli) e che compie per la nona volta, in questo caso per la loro unica femmina.
Questa briciolina è dedicata a tutti coloro che amano la famiglia Weasley tanto quanto la amo io.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 6
*** Il più bel regalo di Natale ***


Il più bel regalo di Natale
 
La sera della Vigilia a scartar doni, l’inquietudine non scrolla via e quasi vai a dormire senza un sorso d’acqua, né un po’ di cioccolato a rallegrare lo stomaco, turbato da quel che sarà la notte a seguire. Sbirci oltre la finestra quella luna che quasi scoppia e sorridi, mesto e rassegnato ormai.
Al crepuscolo del venticinque arrivi stanco e solo, sconfitto dalla tua natura. Sei pronto alla solitudine, fintanto che non scorgi due paia d’occhi a riverberare nel buio della foresta: pelo folto e nero e corna grandi, a darti il tuo più bel regalo di Natale.
E solo e rabbioso, Remus, non lo sei più.
 
[107 parole]
 

Questa è la prima drabble che ho scritto per questo calendario e la lascio qui con grande gioia. Remus è per me un personaggio splendido quanto malinconico e ogni volta che penso a lui mi sale il magone; per fortuna che nel suo cammino ha incontrato amici come Sirius e James, in questo contesto già trasformati e pronti ad accoglierlo. Ah! Piccola curiosità: la drabble è ambientata nel 1977 (quindi Remus ha 17 anni), perché quell’anno la luna piena è stata, secondo un comodo calendario che ho trovato su internet, proprio la notte del 25 Dicembre.
Detto questo ringrazio tutte le persone che stanno seguendo questa raccolta e chiunque voglia esprimere dei desideri sappiate che farò il possibile per accontentarvi.
Abbracci allo zenzero, a domani.  

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Capitolo 7
*** Biscotti allo zenzero ***


Biscotti allo zenzero
 
Il senso di colpa cessò di corroborare il dolore, non appena la liberò –sebbene non fosse che una libertà effimera-.
Se sua zia lo avesse saputo non gli avrebbe serbato clemenza, ma la codardia era scomparsa al sol pensiero di lei e dei suoi grandi occhi stanchi.
Le prese le mani e la allontanò dagli sguardi indiscreti di Dean e del vecchio Olivander per consegnarle, un battito dopo, un sacchetto di biscotti allo zenzero. A darsi spiegazioni non era mai stato capace, ma Draco si sentì leggero dopo quel gesto.
E Luna, volto pallido e sorriso gentile, allungò una mano a carezzargli il viso ad augurargli, silenziosamente grata, Buon Natale.
 
[110 parole]
 

Altro che uscire dalla comfort zone! Non solo non ho mai scritto di Luna e Draco in nessuna forma possibile, ma non mi è nemmeno mai venuto in mente di farlo. Ma le sfide mi piacciono e quando Mari Lace (a cui dedico questa drabble ovviamente), mi ha proposto questa coppia, mi sono messa a pensare: qual è l’unico momento, nel canon, in cui Draco e Luna possono davvero avere avuto a che fare da vicino? Spero si sia capito che il contesto altro non è che quello del settimo libro, quando Luna viene rapita e segregata a villa Malfoy assieme e Unci Unci, Olivander e Dean Thomas.
Ora, la lettura di questa drabble è aperta: Draco vuole dedicare un momento di serenità a Luna almeno la notte di Natale, che sia per via di un sentimento romantico o solo per senso di colpa nei confronti di una compagnia di scuola vittima innocente, sta a voi sceglierlo.
Ho parlato fin troppo! Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 8
*** Vischio ***


Vischio
 
"Buon Natale!" replichi come un disco rotto, perché è un compito che hai promesso di portare a termine; detesti quei bambini tanto maleducati, troppo ansiosi di spingerti via per andare a recuperare i loro bagagli.
Pazienza! Ti ripeti cercando di farti forza, rassegnata a dover passare le feste nella cornice di  madama Carol, quella comare del terzo piano.
Mentre osservi l'ultimo studente filare via, però, ti sorprendi di un sonoro pop, quindi ti volti pronta a dar battaglia con la tua voce acuta: arrossisci d'emozione quando incontri lo sguardo penzolante di Nicholas -sono anni che ti ha permesso di chiamarlo così-, fluttuante sotto un bel ciuffo di fresco vischio. 
 
[109]

 
Come prompt natalizio non poteva di certo mancare il vischio, non credete? Buonasera a tutti!
Sarà il vaccino che mi sta facendo stare uno schifio e quindi la mia immaginazione galoppa a briglia sciolta, ma ve lo siete chiesti che rapporto hanno, fantasmi e quadri di Hogwarts?
Contesto: ho immaginato una Signora grassa molto indispettita, ma ben lieta della sorpresa fatta da Sir Nicholas, con cui –a quanto pare- è un po’ di anni che è entrata in intimità.
Va bene, domani tenterò di essere più seria di così, lo giuro.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 9
*** L'equivoco ***


L’equivoco
 
È il primo Natale da coppia e afferri il regalo che ti ha fatto con un sorriso sognante sul volto; Ron ti sembra agitato e ti fa una gran tenerezza. Quand’ecco che senti Molly, dall’altro capo dell’infinita tavolata, squittire d’entusiasmo.
 
“Ron! Devi essere impazzito! Spendere così i soldi del tuo primo stipendio!”
 
Vedi il tuo fidanzato impallidire mentre sua madre mostra a tutti un bracciale tempestato di gemme color del miele. È a quel punto che apri la scatola e scorgi una targa con inciso “Alla più bella mamma del mondo.”
 
Ridi, poi, e gli impedisci di rimediare all’equivoco, perché sono quasi otto mesi, che non vedi Molly felice così.
 
[110 parole]
 

Un po’ tardino, ma ci sono. Questa volta si torna alla tana con una delle mie coppie preferite di sempre: questa piccola Romione la dedico sempre a Francy, con la quale condivido la passione per questa coppia.
Comunque la tana sotto Natale deve essere piena di pacchi e pacchetti e ce lo vedo Ron, con la testa sulle nuvole, che non ha nemmeno lontanamente pensato a scrivere dei biglietti per i regali di Hermione e Molly e che ha finito inevitabilmente per scambiare. Ma voi ce la vedete Hermione a gridare allo scandalo? Del resto quello è il Natale più pesante per la famiglia Weasley, che ha contato la perdita di Fred, quindi che Molly si tiri un po’ su, è il miglior regalo che Hermione possa ricevere.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 10
*** Sarà solo Babbo Natale ***


Sarà solo Babbo Natale
 
Percy è su tutte le furie: un Natale rovinato dalla magia involontaria dei gemelli, che ha fatto gracidare la sua voce nel pieno di una carola. Non ha più fame e vola in camera, col naso all’insù a trattenere l’ira.
Più tardi è un coro di singhiozzi a svegliarlo.
 
“Che volete?” Ma il piglio torvo si distende perché Fred non riesce a calmarsi e George parla fra un singulto e l’altro.
 
“C’è un ladro sul tetto!”
“Ci r-rubano i regali!”
 
La rabbia di Percy svanisce con un sospiro e scosta le coperte, per accogliere i fratellini tremanti mentre dice loro di non frignare, che sarà solo Babbo Natale.
 
[108]
 

Mamma aiuto –direbbero i pirati di Porco Rosso-, quanto è difficile per la sottoscritta rimanere entro le 110 parole, non ne avete idea.
Ciao a tutti! Siamo di nuovo alla Tana, lo so. Ma i gemelli mi sono stati chiesti da chiunque (nello specifico dedico questa drabble a Fran, sorella che condivide con me l’amore per quei due), quindi non potevo non scriverne; per altro credo che torneranno alla riscossa, quantomeno George –sono scontata quanto un’aspirapolvere al black friday, lo so-.
Comunque per me è stato naturale accostare i piccoli Fred e George a Percy, che in fondo è il fratello a loro più vicino per età e sono convinta che è da lui che si sono sempre fiondati, ogni volta che hanno avuto bisogno di spiegazioni “logiche” (si fa per dire). E vi pare che Percy, per quanto scocciato dalla vivacità dei due, li lascerebbe mai a piangere e tremare? Adoro i Weasley piccini, prima che Percy perdesse un po’ la bussola: per fortuna che poi ha ritrovato l’orientamento <3.
Abbracci allo zenzero, a domani.  

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Capitolo 11
*** Regalo invisibile ***


Regalo invisibile
 
Era arrivata a ridosso del Natale con l’ansia schizzata alle stelle; per comprare quell’animale, Demelza si era affidata ad Hagrid, pregando di aver fatto bene. Aveva tentato di ignorare le richieste sempre più insistenti di Malai, ma Elliott, quel sapientino,  le aveva ricordato che gli sarebbe stato d’aiuto per superare il trauma.
E mentre guardava gli occhi di suo figlio allargarsi di stupore, intanto che allungava una manina verso un muso invisibile, Demelza dovette trattenere l’emozione.
 
“È bellissimo! Lo chiamerò Poldo!”, esclamò il bambino porgendo una mela al Thestral, che la coppia di genitori vide sparire nel nulla.
Ed Elza ebbe conferma di aver fatto la cosa giusta.
 
[108 parole]
 

Buon pomeriggio a tutti! Anche questa coppia mi è stata chiesta a gran voce, insieme a quel piccolo strampalato di Malai, il mio oc che è inserito in Phoenix Feather Camp, una storia interattiva di Signorina Granger. Per chi non lo conoscesse: Malai è appunto il figlio di Demelza Robins e Elliott Johansson, apparsi in qualche drabble più su. È un tassorosso un tantino esuberate che come animale domestico possiede, appunto, un Thestral. Visto che nella storia, Signorina Granger non ha ancora svelato per quale motivo Malai riesca a vedere i Thestral, mi sono premurata di non fare alcun riferimento, limitandomi a descrivere il primo incontro fra lui e Poldino.
Questa drabble è dedicata a Signorina Granger, Pulsatilla, Chemestry girl, Demoiselle Anne e Eniente, visto che mi hanno fatto espressa richiesta di questi personaggi (che adoro).
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 12
*** Alle scale piace cambiare ***


Alle scale piace cambiare
 
Sei ancora una volta in ritardo, così cominci a correre in direzione del secondo piano per seguire l’ultima lezione di Aritmanzia, prima delle vacanze di Natale.
Ti mordi il labbro e trattieni un’imprecazione, perché quando stai per mettere piede sul pianerottolo, le scale cominciano a muoversi: ti aggrappi dunque alle decorazioni della balaustra e stai per capitombolare, quando un paio di mani ti traggono in salvo.
 
Beh, Greengrass, non te l’hanno insegnato che alle scale piace cambiare?” ti chiede Lee Jordan, mostrandoti il suo più bel sorriso; allora gli chiudi la bocca con un bacio: meglio quello che sentirlo fare il maestrino -ti giustifichi- ma non ci credi nemmeno tu.
 
[110 parole]
 

Buonasera! Altro giorno altra richiesta che spero di aver soddisfatto: anche Lee mi è stato chiesto da più persone e dato che nel mio headcanon lui e Daphne Greengrass sono una strampalata quanto adorabile coppia, ho deciso di dedicare loro questa drabble. Ah, se ci fosse stata Matilda dietro di Lee non avrebbe potuto che approvare cotanta sapienza, sebbene l’unico scopo del ragazzo è quello di canzonare la sua bella.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 13
*** Paura e delirio nel middle Place ***


Paura e delirio nel Middle Place
 
Avete insistito tanto per poter allestire un albero di Natale, così l’arcangelo Michael ha deciso di accontentarvi. Dunque, dopo aver appeso le decorazioni, non vi resta che accendere le luci.
 
“Ehi piccola fiammiferaia! Fallo tu!” Ti incita Robin, una delle persone più strane che tu abbia mai incontrato, perciò non te lo fai ripetere due volte e premi il bottoncino dell’illuminazione: deve esserci un corto, perché in un batter d’occhio una fiammata inizia a bruciare il finto abete. Fortuna che arriva Marcello, becco stretto intorno a un secchio pieno d’acqua, a freddare la situazione.
 
È proprio un pennuto mandato dal cielo! pensi, anche se quel falò non ti dispiaceva affatto.
 
[110 parole]

 
Buon pomeriggio! Sto pubblicando ad orari davvero strani, purtroppo più tardi non sarò a casa, quindi eccomi qua.
Dunque di nuovo degli OC (chiesti da voi): in questo caso protagonista è Tyson (personaggio di Dreamer a cui dedico la drabble insieme alle altre partecipanti a "the good place"), un simpatico piromane che fa parte della mia interattiva “The good Place” e altri simpatici amici che credono di essere morti, ma in realtà sono solo in punizione.
E quindi Tyson riesce a dare fuoco alle cose pure quando non vuole; per fortuna c’è il mitico Marcello, il barbagianni pazzerello, a salvare la situazione.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 14
*** Cioccorane ***


Cioccorane
 
Era riuscito a risparmiare qualche galeone per i regali e, finalmente, era giunta la mattina di Natale; nonostante il sole non fosse ancora sorto, Aberforth saltò giù dal letto e si precipitò davanti al camino, in attesa.
 
“Buon Natale, Abe.” Sentì alle sue spalle e gli occhi si illuminarono davanti la vista di suo fratello maggiore, verso il quale allungò il proprio regalo.
 
“Cioccorane!” Esclamò Albus non riuscendo a trattenere il sorriso.
 
“Le tue preferite.” Asserì con convinzione il minore dei Silente.
 
Albus rigirò fra la mano la figurina di Circe appena trovata, pensando che sarebbe stato sensazionale poter apparire –e scomparire- su una di esse, un giorno.
 
[108 parole]
 

Ho sempre sofferto al pensiero del rapporto difficile nato fra i  due fratelli Silente, a seguito della morte di Ariana, per questo oggi ne ho approfittato immaginandomeli così, un paio di ragazzini che si vogliono bene e che apprezzano la compagnia l’uno dell’altro. Inoltre, mi piaceva l’idea che in qualche modo, il sogno del giovanissimo Albus sia diventato realtà.
Abbracci allo zenzero, a domani.
 

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Capitolo 15
*** Api frizzole ***


Api frizzole
 
Hai passato un’ora acquattato vicino casa sua, infine trovi la forza di avvicinarti alla finestra: la scorgi, poi, e ti viene da sorridere, fin quando non arriva lui ad attirarla a sé. Quel ballo innocente ti lacera il cuore, per questo ti tiri indietro e stai per andare via, quando ti rendi conto di trattenere ancora il dono che hai comprato per Lily. Lo lasci appeso al pomello e scappi, col marchio nero che brucia la pelle.
 
“C’era questo fuori dalla porta!” Dice allegro Sirius, passandoti un pacchetto con la mano guantata. Api frizzole, riconosci scartandole ed un groppo si incaglia nella gola, rendendo quella notte un po’ più amara.
 
[110 parole]
 

Buon pomeriggio, cari lettori. Oggi Efp sembra non voler andare, fortuna che Signorina Granger mi ha mostrato la via per la pubblicazione, altrimenti se ne parlava domani. Più di qualcuno rimarrà spiazzato: perché Lily dovrebbe aver capito chi è stato a farle quel regalo? La risposta si trova nella prima raccolta della Conta, in cui scrissi una drabble chiamata, appunto, api frizzole, in cui si capisce che una giovane Lily regalò per Natale al suo amico Severus, proprio un sacchetto di queste caramelle. L’idea quindi di ricollegarmi a questo mio piccolissimo headcanon mi ha intrigata. E a proposito di “testa”, piccola curiosità: in questa Drabble Lily è già in dolce attesa di Harry, solo che ancora non si vede.
Ovviamente dedico questa briciolina ad Anne, la più grande fan di Severus Piton che io conosca.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 16
*** Il primo vero Natale ***


Il primo vero Natale
 
Andromeda è abituata a tutt’altro: un enorme salone - terribilmente freddo-, con un grande divano di manifattura pregiata –su cui non poteva sedere-. Finestre enormi –sempre chiuse-nascoste da tende così spesse e pesanti, da vestire un gigante.
L'albero di Natale, che quasi sfiorava il soffitto -ma non si poteva toccare-, veniva decorato sempre e solo dalle manine degli elfi domestici.
 
Eppure in quella stanza piccina, scaldata da una stufa a legna davanti alla quale giace un piccolo divano sformato, con quell'alberello che le arriva a malapena  alla fronte, ma con le braccia di Ted a stringerla forte, Andromeda si sente felice come mai lo è stata al maniero dei Black.
 
[110 parole]
 
C’è poco da dire. Quando questa mattina Pulsatilla (alla quale dedico la drabble) mi ha scritto suggerendomi di scrivere di un primo Natale di Andromeda e Ted, non ho potuto fare altro che accettare; è una coppia a cui tengo davvero molto ed è stato un grande piacere scriverne. Spero abbiate apprezzato anche voi.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 17
*** Regalo inaspettato ***


Regalo inaspettato
 
Il banchetto della Vigilia è appena finito e la tua solita teatralità si esplica in un profondo sospiro; i tuoi pensieri sono distanti, sconosciuti ai tuoi colleghi che ti vedono filare via, mentre vaneggi di profezie e presagi.
 
Sali fin sopra la torre di astronomia e ti avvicini al tuo alloggio quand’ecco che noti, appeso alla maniglia, un piccolo pacchetto con allegato un biglietto che ti affretti a leggere, dubbiosa: sarà qualche scherzo di cattivo gusto, poco ma sicuro!
 
Ma lo stupore allarga i tuoi occhi dietro le spesse lenti e quando senti miagolare ti volti di scatto.
“G-grazie Minerva, buon Natale anche a te.” Borbotti, carica d’imbarazzo.
 
[108 parole]
 

Beh, non è un mistero che la professoressa Cooman non sia mai stata molto apprezzata ad Hogwarts… come non è un mistero che Minerva McGranitt sia una delle streghe più meravigliose di sempre: ode a te, Minerva! Donna dall’intelletto sopraffine e dall’invidiabile sensibilità!
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 18
*** Nome in codice: Prescelto ***


Nome in codice: Prescelto
 
Andromeda ha deciso che avresti interpretato tu Babbo Natale. Così Molly ha cucito il vestito e Ginny -oltre a ridere di te- ti ha gonfiato la pancia con un colpo di bacchetta.
Ti presenti davanti casa Tonks, bussi con vigore e attendi che una zazzera di capelli turchesi venga ad aprire; Teddy ti osserva dubbioso dal basso, così carichi la voce:
 
“Buon Natale piccolo Teddy!”
 
Ti aspettavi di tutto, tranne i suoi occhi spaventati e il pianto disperato e non fai in tempo a dire nulla, che Andromeda si affretta a farti segno di scuse, prima di sbatterti la porta in faccia.
Come Prescelto, pensi, non sei mai stato granché.
 
[110 parole]
 

Questa volta ho usato un semplice prompt consigliatomi da Chemy, ovvero “Babbo Natale”. Diciamocelo: Harry è un personaggio adorabile e dal cuore grande, ma a fare il Prescelto, che sia per interpretare Babbo Natale o per salvare il mondo magico, non è tanto capace!
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 19
*** Strade parallele ***


Strade parallele
 
Il Natale del suo secondo anno, Ninfadora lo guardava da lontano e i suoi capelli toccarono cinque toni di rosso, mentre cercava il coraggio di dargli il regalo che aveva comprato per lui; bastò un batter d’occhio e la sua chioma rossa scomparve fra l’orda degli studenti di Hogwarts.
 
Il Natale del suo quarto anno, Charlie aveva capito di avere una cotta per lei e cercò di attirare la sua attenzione, mentre i loro amici si scambiavano gli auguri. Poi la vide affondare nella bocca di Chris –che ironia, quel nome così simile al suo- e ingoiò la delusione.
 
Mai, Charlie e Ninfadora, trovarono il modo di augurarsi buon Natale.
 
[110 parole]
 
Scusate, oggi mi sento particolarmente giù di tono, per questo ho presentato una drabble senza molta speranza. Nello specifico Charlie e Tonks mi sono stati chiesti da Mari Lace ed è con lei che mi scuso, se non ho dato loro una vera possibilità, ma al solito ho navigato nel “possibile”; diciamo che probabilmente se il loro reciproco sentimento fosse scoppiato in momenti diversi, forse le cose sarebbero andate diversamente, chissà! Spero che abbiate comunque apprezzato.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 20
*** La prima magia ***


La prima magia
 
Vi è un’urgenza di felicità, che Alice non sa descrivere. Sente il peso della guerra sulle spalle e legge il dolore negli occhi dei suoi compagni dell’Ordine.
Anche Frank ha bisogno di gioia e la ricerca in sua moglie e nel gattonare di suo figlio, che vede schizzare via dopo aver sentito uno strano rumore in salone. Corre nella stanza, allertato da quel che potrebbe essere –ormai vivono nel terrore dei Mangiamorte-. È pronto a dar battaglia, la bacchetta puntata contro un nemico invisibile, ma l’abbassa e ride e quando Alice lo raggiunge, capisce che quel fluttuare di palline nell’aria, è tutto ciò di cui hanno bisogno per essere felici. 
 
[110 parole]
 

Ho sempre pensato che la prima magia spontanea del proprio figlio per un mago, debba essere un po’ come sentire la sua prima parola. Quindi, nonostante il costante stato d’allerta in cui dovevano vivere Frank e Alice Longbottom, credo che quella del piccolo Neville sia stata davvero motivo di grande gioia; qualcosa che scaccia via ogni paura, non trovate?
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 21
*** Primo Natale ***


Primo Natale
 
Sono giorni che si prepara a quel momento e ha fatto il possibile per reperire gli ingredienti.
Con il mattarello fra le mani e un sorriso soddisfatto sul viso, ispeziona il bancone della cucina, su cui sfilano uova, burro e latte appena munto. Lui, per l’occasione, le ha persino reperito delle bacche di vaniglia.
L’uggiolare di Atlas le fa roteare gli occhi, ma non riesce a non rivolgersi a lui con tono mansueto.
 
“Purtroppo dovrai aspettare per la tua parte; questo sarà il nostro primo Natale e la nostra famiglia conta su di me!”
 
Artemisia strizza l’occhio al cane e si prepara alla prima di una lunga serie di infornate.
 
[110 parole]
 

Contestualizziamo? Direi che è necessario. Artemisia è l’oc di Signorina Granger che fa parte della mia interattiva “Bastardi senza Gloria”. Per chi non la conoscesse, devo specificare che lo scenario è post apocalittico e la dittatrice che governa il mondo tutto, ha da anni abolito il Natale (e non solo, ma se vi incuriosisce la trama vi invito con piacere a leggere la storia).
Ora, davvero in tante mi avete proposto di inserire i personaggi di BSG in questa raccolta, ma mi sono frenata fino a questo momento perché qualsiasi cosa sarebbe potuta risultare uno spoiler. Alla fine però ho deciso che Artemisia che prepara biscotti per tutti, in vista del loro primo Natale, non sarebbe stato uno spoiler troppo grosso (anche perché non credo ci sia assolutamente nessuno di più “natalizio” di Artemisia in quella storia). Chi sia il ricettatore di vaniglia, o la “famiglia” a cui si riferisce non è dato saperlo con certezza: date sfogo all’immaginazione!
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 22
*** Miracolo di Natale ***


Miracolo di Natale
 
A nulla servì la sua rabbia, il suo odiare ogni stilla del proprio sangue infetto.
Il suo chiedere,
pregare,
quel suo tremare e desiderare qualcosa di diverso, di migliore
 (Ma non per sé).

A qualcosa, invece, valse l'alterco col giovane Harry, guerriero obbligato, migliore di lui, mostro codardo, vigliacco omuncolo senza dignità.
 
Il sole, invero, tornò a scaldare il suo inverno e quel brusco Natale, quando tornò da lei.
E da quel suo ventre destinato a crescere e a fargli paura
 (e pure a farlo scoppiare d’amore).
 
Espresse un altro desiderio per Natale, dedicato a quella nuova vita.
Sperandola in salute
(e diversa da quella sporca di lui).
 
[108 parole]
 

Ops, ci sono cascata di nuovo. Remus e Tonks, ma specialmente Remus. Questa volta il suggerimento viene da Francy ed è a lei che dedico questa malinconica drabble tutta introspezione e con poco senso logico. Se vogliamo trovarne, di logicità, vi basti pensare che ho solo immaginato Remus tornato da sua moglie dopo essere scappato a seguito della scoperta della gravidanza. La litigata con Harry deve essere stata davvero decisiva per Remus, ma mi piace credere che ciò che lo ha definitivamente conquistato, sia stato vedere la pancia di Ninfadora crescere (intorno a Natale doveva essere già abbastanza visibile per altro, visto che Teddy dovrebbe essere nato ad Aprile!).
Siamo quasi giunti al termine, mancano solo due giorni alla fine della raccolta, sigh.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 23
*** Decorazioni bislacche ***


 
Decorazioni bislacche
 
All’ennesimo calzino che vide spalmarsi contro la finestra, Minerva decise fosse giunto il momento di uscire dal castello, per recarsi all’origine dell’anomalo fatto. Stretta nel mantello, dovette coprirsi il viso per non ricevere un’ondata di neve, con l’aggiunta di qualche calzino.
 
Godricuccio-Santo… Hagrid! Cosa state combinando al platano picchiatore?!”
 
Il mezzogigante fece appena in tempo a chinarsi così Dobby, issato sulle sue spalle, riuscì ad evitare un fendente dello scorbutico albero.
 
“Veramente abbiamo pensato che era molto triste, senza nemmeno una lucina sui rami!”
 
“E allora perché usate dei calzini?!”
 
“Dobby pensa che siano la cosa più bella del mondo, Professoressa!” Rispose l’elfo libero, facendole roteare gli occhi al cielo.
 
[110 parole]
 

Non so per quale motivo, non fatico ad immaginarmi Hagrid e Dobby che collaborano per decorare a festa il platano picchiatore; del resto come dice Anne, Dobby è forse il personaggio più sprezzante del pericolo di tutta la saga, che volete che sia  per lui qualche schiaffetto dal platano picchiatore?
Sono contenta di aver inserito questo quartetto tanto strano, ma al contempo mi spiace che questa raccolta sia giunta quasi alla fine. I ringraziamenti, comunque, li lascio all’ultima drubble.
Abbracci allo zenzero, a domani.

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Capitolo 24
*** Sorpresi ***


Sorpresi
 
Col Natale alle porte, Hogwarts riverbera d’affetto diffuso; mentre con passetti felpati t’affretti a raggiungere il tuo dormitorio, rimani sorpresa da quella zazzera di capelli rossi, che sotto un ciuffo di vischio, attira a sé un’ingenua grifondoro.
Matilda, sorpresa da cosa? Dal desiderare fortemente d’essere al posto di lei?
 
Ti stacchi dalla bocca di Leda e con la coda dell’occhio noti un movimento nebuloso di capelli chiari -s’accompagna a quello che riconosci essere profumo di viole-. Per un istante i vostri sguardi s’agganciano e resti sorpreso da un inadeguato senso di vergogna.
George, vergogna di cosa? Di volere le sue, di labbra, sotto il vellutato vischio?
 
[106 parole]
 

Contesto: I protagonisti dell’ultima drabble di questa raccolta mi sono stati chiesti moltissimo e, fra tutte, è stata scontatamente la richiesta che più ho apprezzato perché chi mi segue, sa quanto tengo a loro. Parliamo di George Weasley, che voi tutti conoscete e di Matilda Malfoy, la protagonista della mia long “Di ghiaccio e tempesta”. Questo piccolo momento è inserito temporalmente durante il quarto libro, quando fra i due non c’era proprio nulla. Ah, riescono sempre a farmi sospirare.
Concludo così questa raccolta di drabble; ringrazio tutti coloro che hanno seguito la conta, che mi hanno suggerito personaggi e prompt, che hanno speso il loro tempo per lasciarmi qualche commento, o anche solo che hanno letto e apprezzato silenziosamente. Peccato sia già finita!
Non mi resta che augurarvi di passare buone feste e spero ci vedremo presto con qualche pubblicazione.
Un forte abbraccio a tutti.
Bri

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