Un imprevisto scambio di corpi

di vale ronron
(/viewuser.php?uid=115936)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno-Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Primo giorno-Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Primo giorno-Parte 3 ***



Capitolo 1
*** Primo giorno-Parte 1 ***


Ron, Hermione, Harry e Ginny percorsero il corridoio del settimo piano fino ad arrivare davanti all’arazzo dei troll danzanti, i tre ragazzi si fermarono proprio davanti alla statua mentre Harry cominciò a camminare, pensando ad un posto dove nascondere il libro del Principe Mezzosangue. 

Harry per tre volte marciò davanti al tratto di parete vuota e quando aprì gli occhi notò che davanti ai suoi occhi e a quelli dei suoi amici era apparsa la porta della stanza delle Necessità.

I ragazzi entrarono e si ritrovarono all’interno di una stanza grande come una cattedrale, dalle alte finestre piovevano lame di luce su una sorta di città dai muri altissimi, fatta dagli oggetti nascosti da generazioni di abitanti di Hogwarts. 

C’erano strade e vicoli delimitati da pile pericolanti di mobili rotti e danneggiati, messi via forse per occultare le prove di magie maldestre, oppure nascosti da elfi domestici decisi a mantenere alta la dignità del castello. C’erano migliaia e migliaia di libri, banditi, scarabocchiati e rubarti, questi attirarono immediatamente l’attenzione di Hermione, che si fiondò nella loro direzione per sbirciarne i titoli e le rispettive stravaganti copertine. Ron, invece, si fece distrarre da delle catapulte alate e da dei Frisbee zannuti, alcuni ancora abbastanza vitali da svolacchiare sulle montagne di altri oggetti proibiti; nella stanza c’erano anche delle bottiglie sbeccate di pozioni rapprese, capelli, gioielli, mantelli, uova di Drago, e bottiglie tappate il cui contenuto scintillava ancora malvagio, c’erano anche diverse spade arrugginite e una pesante ascia macchiata di sangue. Ginny prese per mano Harry e lo trascinò in uno dei molti vicoli che serpeggiavano tra tutti quei tesori, voltarono a destra dopo un enorme troll impagliato, percorsero qualche metro, girarono a sinistra davanti all’armadio svanitore e infine si fermarono davanti a una vasta credenza la cui superficie piena di bolle pareva essere stata danneggiata da qualche sostanza acida. Ginny si fece porgere il libro del Principe Mezzosangue da Harry, lo invitò a chiudere gli occhi e dopodiché percorse qualche metro più avanti, scostò una serie di oggetti dalla forma stravagante e nascose il libro, ricoprendolo con cura.

“In questo modo non cadrai in tentazione!” assentì Ginny non appena si ricongiunse a Harry, dandogli subito dopo un dolce bacio sulle labbra.

Nascosto il libro, i due ragazzi ripercorsero a ritroso i vicoli tornando al punto dove avevano lasciato Hermione e Ron. La prima si trovava nella medesima posizione di prima e aveva tra le mani un curioso libro dalla copertina variopinta, mentre del secondo non c’era alcuna traccia.

“Che fine ha fatto mio fratello?!” chiese Ginny accigliandosi.

“Si è messo ad inseguire uno di quei insopportabili Freesbe zannuti!!” rispose Hermione con tono quasi esasperato.

“Ron, vieni fuori, io e Ginny abbiamo nascosto il libro, e adesso siamo pronti per andarcene!!” esclamò Harry alzando il tono della voce per farsi sentire dall’amico.

Da Ron però non arrivò alcuna risposta.

“Ronald, dove ti sei cacciato?” intervenne Hermione con tono alterato mentre riponeva il libro sul ripiano della libreria.

“Ron?” lo chiamò Ginny imboccando uno dei numerosi vicoli, immediatamente seguita da Hermione ed Harry.

Insieme camminarono tra le strette viuzze, chiamando il nome del ragazzo per una decina di minuti ma di Ron non c’era alcuna traccia.
“Spero che non si sia cacciato nei guai, Quiddicth a parte, quest’anno non è esattamente il suo anno fortunato!!” mormorò Ginny con timore. 

“Pensate che dovremmo iniziare a preoccuparci?” chiese Harry con tono perplesso.

“Non lo so, ma spero vivamente che abbia imparato la lezione e che quindi non si sia messo a mangiare o a bere cibo e bevande sospette lasciate in giro, anche perché qui dentro ci potrebbe essere di tutto e di più!!” esclamò Hermione con un tono sospettosamente impensierito.

“Non è così stupido, o almeno lo spero!!” assentì Ginny incerta.

“Ronald, si può sapere dove sei finito?!” lo richiamò Hermione che adesso oltre ad essere irritata incominciava ad essere decisamente preoccupata.

Svoltarono l’ennesimo vicolo e si ritrovarono in una strettoia buia, composta da pareti composte da oggetti se è possibile ancor più strani di quelli che vi erano all’entrata. 
Mentre camminavano i ragazzi costeggiarono vari mobili dalle forme anomale, vecchie cornici, enormi clessidre, teche di cristallo e un paio di malconci calderoni. Quel corridoio stretto e buio sembrava non finire mai e ormai i ragazzi si erano così tanto abituati a quella oscurità, quasi opprimente, che quando all’improvviso avvistarono una fievole illuminazione si sorpresero così tanto che tutti e tre sobbalzarono all’unisono.

“L’avete visto anche voi quel fascio di luce?” chiese Hermione con tono acuto indicando la fonte luminosa che proprio in quell’istante scomparì.

“Sì, credete sia Ron?” assentì Harry non distogliendo l’attenzione dal tunnel.

“Potrebbe essere!!” risposero le ragazze all’unisono.

“Andiamo allora!!” acconsentì Harry.

“Sentite anche voi questi fruscii!?”  chiese Ginny.

“Sì, percepisco anche dei passi!!” ammise Harry.

“Cavallo in E 5!!”

“È Ron!!” assentì sollevata Hermione.

“Ma che accidenti sta facendo!!” esclamò Ginny perplessa.

Proprio quando la strettoia sembrava finire l’ombra sembrò disfarsi, e gli oggetti ammassati ai lati incominciarono a diminuire di numero e dimensione, la stradina si allargò sempre più finché le pareti si interruppero mostrando ai ragazzi una grande area, fievolmente illuminata dalle finestre della stanza, in cui vi era stata riposta un enorme scacchiera su cui vi erano delle statue di pietra a grandezza umana di colore nero e bianco.

Ma a sorprendere i tre ragazzi non fu quell’ inaspettato spiazzale ma l’enorme scacchiera che vi era disegnata sul pavimento e gli enormi pezzi di scacchi bianchi e neri che occupavano le varie caselle.

“Alfiere in C7, scacco matto al re!!” Urlò di gioia Ron da sopra un cavallo nero con in mano la bacchetta illuminata sulla punta.

“Ho vinto! Sono il re degli scacchi!!” esultò allegro, alzando i pugni al cielo e saltando giù dal cavallo di pietra nero, nel preciso momento in cui il re bianco tolse la corona di testa gettandola ai piedi dell’alfiere nemico.

“E noi che ci preoccupavamo per lui!!” assentì Ginny alzando gli occhi al cielo ed incrociando le braccia al petto con fare esasperato.

“Ronald Weasley!!” strillò furiosa Hermione fiondandosi con furia in mezzo alla scacchiera “Ti stiamo cercando da più di mezz’ora!! Come ti è saltato in mente di sparire così!!”.

“Hermione, hai visto che grande partita che ho fatto…Ho vinto di nuovo, proprio come al primo anno, solo che questa volta ho potuto assistere alla vittoria, è stato fichissimo!!” assentì Ron allegramente, ignorando completamente sia il rimprovero che l’espressione furente della ragazza.

“Hai sentito quello che ho detto!!” esclamò stupefatta Hermione squadrandolo in malo modo dalla testa ai piedi.

“Harry hai visto la scacchiera, la riconosci, secondo me è quella del primo anno, tu che dici?!” chiese Ron esaltato, mentre tutto trafelato sorpassava Hermione, per piazzarsi di fronte al suo migliore amico, rimasto al fianco di Ginny, al margine della scacchiera.

“Sembra proprio quella!!” ammise Harry dopo aver osservato attentamente i pedoni “Forse uno dei professori che proteggevano la pietra filosofale l’ha teletrasportata qui una volta scampato il pericolo!”.

“Questo significherebbe che ì professori sono a conoscenza di questa stanza!!” dedusse Ginny strabuzzando gli occhi stupita.

“Sei sempre il solito irresponsabile Ron, i pezzi della scacchiera sarebbero potuti essere stregati!!” lo rimproverò inviperita Hermione.

“Tutti i pezzi delle scacchiere magiche sono stregati Hermione!!” la corresse accigliato Ron, tornando a prestare attenzione alla scacchiera.

“Non intendevo questo!” ribatté sdegnata la ragazza guardandolo male “So bene che sono stregati, dico solo che potevano essere maledetti!!” aggiunse con tono saccente.

“Rilassati Hermione, sei sempre troppo sospettosa!!”

“Non è vero, cerco semplicemente di prevenire situazioni disastrose e pericolose, al contrario di qualcun altro che sembra che vada a cacciarsi nei guai volontariamente!!”

“Ehm voi due, scusate se vi interrompo, ma si è fatta una certa ora, che ne direste di tornare in Sala Comune, tra un paio d’ore sarà pronta la cena!!” li interruppe Ginny con tono a metà tra il sarcastico e l’annoiato.

“Va bene, ma sarebbe bello se prima di andare mi facessi un complimento sorellina!!” assentì Ron speranzoso indicandole con entusiasmo i suoi vincenti pedoni neri.

“Sei stato bravissimo Ron!! Come sempre, visto che non è una novità il fatto che sei un’Asso nel gioco degli scacchi!!” ammise la rossa con finto tono svogliato, scuotendo la testa.

“È vero, in tutti questi anni non sono ancora riuscito a batterti!” assentì Harry con un sorriso, battendo una pacca sulla spalla dell’amico.

“Io non ho mai capito come si gioca e comunque continuo a pensare che il gioco degli scacchi magici sia un gioco barbaro!!” esclamò concitata Hermione ripercorrendo a ritroso il vialetto buio e stretto, al seguito di Ginny ed Harry, che con le bacchette illuminate in mano si erano appena incamminati per raggiungere l’uscita.

“Non è assolutamente vero, sei prevenuta Hermione, il gioco degli scacchi è uno gioco di strategia e logica, e poi per imparare a giocarci ti sarebbe bastato chiedermi di spiegartelo, l’avrei fatto volentieri!” le rispose Ron seguendola.

“Non credo di esserci portata!!” ammise Hermione arrossendo imbarazzata.

“Se non provi non potrai mai saperlo!!” assentì risoluto Ron.

I quattro ragazzi parlando e ridacchiando tra loro avevano quasi raggiunto l’uscita della Stanza delle Necessita quando non appena fuoriuscirono da uno dei tanti cunicoli furono circondati dai uno sciame di Feebsee zannuti, i ragazzi istintivamente si sparpagliarono nell’ area libera più vicina ma nel farlo Harry andò a sbattere contro una mensola pericolante ricolma di ampolle dalle forme stravaganti grondanti sospettosi liquidi colorati. A causa dell’urto alcune di queste pozioni caddero a terra provocando un’inaspettata esplosione che sbalzò in aria i quattro ragazzi.

Hermione, Harry e i due Weasley caddero sparsi per la stanza in posizioni a dir poco comode e l’aria si riempì immediatamente di un fitto fumo colorato dal sapore agrodolce che fu inalato dai poveri ragazzi, che iniziarono inevitabilmente a tossire.

“Ragazzi, state bene?” chiese Harry con tono preoccupato, alzandosi dal pavimento mentre cercava di intravedere le sagome dei suoi amici attraverso la nube di vapore che li circondava.

Da un punto imprecisato della stanza si sentì tossire.

“Credo di sì!!” borbottò Ginny con tono dolorante, mentre seduta sul pavimento si massaggiava la spalla destra che aveva sbattuto malamente cascando a terra.

“Miseriaccia…ma cos’è successo ?!” domandò Ron annaspando in cerca d’aria pulita.

“Non è evidente, Ronald ?!” affermò Hermione con tono saccente “Le pozioni cascando a terra si sono miscelate e hanno innescato un’esplosione che...”

“…Che ci ha colpito in pieno!!” concluse Harry. 

“Per fortuna non ci siamo fatti niente!!” constato Ron rincuorato.

“Parla per te Ron, a me è caduta una valigia in testa!!” lo contesto Hermione alzandosi dal pavimento.

“Per Merlino, è stata proprio una brutta esplosione, poteva andare anche peggio di così!!” stabilì Ron agitando le mani davanti al viso per provare a smuovere la coltre di fumo denso color fuxia e a tratti giallo paglierino e verde che gli impediva di respirare e di vedere bene.

“Questa volta, devo proprio dare ragione a Ron, mischiare pozioni a caso è molto pericoloso, saremmo potuti anche morire!!” ammise Hermione enfatizzando e scandendo l’ultima parola della sua frase.

“Dai Hermione adesso non farla tragica!! Morire magari no, però ho sentito dire che una volta, un tizio, a causa di un esperimento di pozioni, mal riuscito, si è trasformato in un orripilante zombie malvagio!!” affermò Ron con convinzione.

“Ma chi te le racconta queste stupidaggini?!” lo riprese Hermione alzando gli occhi al cielo esasperata.

“Ehi…non è una stupidaggine, è la verità!!” assentì Ron risentito.

“Sei troppo ingenuo Ronald, dovresti smettere di credere a tutto quello che ti si dice, non sei più un bambino!!”

“Ragazzi vi prego, potreste smettere di litigare!! Questo non è proprio il momento giusto per i vostri battibecchi!!” lì interruppe Harry cercando di individuare la provenienza della voce dei suoi amici al fine di avvicinarglisi.

“Ragazzi, ce qualcosa che non va!!” esclamò all’improvviso Hermione con un tono di voce palesemente agitato mentre con timore si tastava lentamente il viso.

“Che succede, Hermione?!” chiese Harry preoccupato dal tono timoroso che la ragazza aveva utilizzato.

“Succede che il mio corpo è cambiato!!” ammise sconvolta la ragazza.

“In che senso?!” chiese Ginny incerta.

“Hermione, mi sa che la valigia che ti sei presa in testa ti ha fatto proprio male!!” la prese in giro Ron sogghignando divertito.

“Non è divertente Ronald!!...Oh miseriaccia, siamo proprio nei guai, stavolta!!” rispose la ragazza terrorizzata.

“Hermione!!, non è da te parlare in questo modo!!” affermò Ron sorpreso, cercando di intravedere la ragazza “Accidenti con questo maledetto fumo, non riesco a vedere niente…LUMUS!!...Per la miseria ma dove sei Hermione!?”.

“S…o…sono…q…qui!!” borbottò sconvolta la ragazza, alzando una mano incerta, avvicinandosi alla luce soffusa dal fumo della bacchetta di Ron.

“Qui dove?! io vedo solo Harry!!” chiese Ron crucciato ritrovandosi davanti il corpo del suo migliore amico.

“Oh mi dio, Ron…t…tu sei me!!” affermò Hermione scioccata, mettendosi una mano davanti alla bocca per lo stupore.

“Harry!! non è divertente!!, smettila di scherzare!!” assentì Ron contrariato squadrando accigliato l’amico.

“O…per…Merlino!!” esclamò Harry sotto shock, guardando il suo corpo accanto a quello di Hermione “M…ma se il mio corpo è di fronte a me, i…io…ch…chi sono?!” balbettò sconcertato il ragazzo.

“Tu sei me!!” constatò Ginny strabuzzando gli occhi sconcertata.

“C…co...cosa!?” balbettò Harry diventando rosso come i suoi attuali capelli, guardando sconvolto il corpo del suo migliore amico posizionato proprio al suo fianco.

“M...ma quello so…sono io!!” balbettò Ron sconcertato indicandosi con un dito “Ma com’è possibile?! Hermione, tu lo sai cos’è successo?!…ma dove accidenti è Hermione?!” esclamò il ragazzo grattandosi la testa mentre si guardava intorno agitato.

“Adesso sei tu Hermione, tonto!!” lo riprese Ginny alzando gli occhi al cielo esasperata “Per le mutande di Merlino, ma proprio nel corpo di mio fratello dovevo finire!!” imprecò la ragazza orripilata.

“A…aspetta… m…mi…stai dicendo che io s…so…sono…” farfugliò Ron in preda al panico mentre correva per la stanza in cerca di uno specchio o di una qualsiasi superficie riflettente.

“Accio specchio!!” borbottò infine Ron con urgenza.

“Mi…miseriaccia …s…o...sono realmente diventato Hermione!!...oh miseriaccia …credo di stare per svenire!!” esclamò Ron flebilmente, guardando la sua immagine riflessa in un piccolo specchio da trucco che gli era finito tra le mani grazie all’incantesimo.

“Ma com’ è potuto succedere?!” chiese Harry interdetto afferrando lo specchio dalle mani di Hermione.

“Che brutte maniere che hai Ginny!!” la rimproverò Ron guardando male sua sorella.

“Sono Harry, non Ginny!!” lo corresse l’amico.

“Oh per merlino, che confusione!!” assenti Ron interdetto.

“Ti prego Hermione, dimmi che sai come risolvere questo disastro!!” chiese concitata Ginny, avvicinandosi alla vera Hermione, guardandola speranzosa.

“In realtà…non ho proprio idea di come fare, Ron!!…cioè voglio dire Ginny!!” ammise la ragazza passandosi disperatamente una mano sul viso.

“La strega più brillante della nostra generazione non può non saper risolvere questo cataclisma!!” affermò Ron concitato alzando le mani in aria esasperato.

“Questa frase emessa dal corpo di Hermione suona molto egocentrica!!” ammise Harry grattandosi la testa confuso.

“Hermione?!…ovviamente mi riferisco alla vera Hermione, sei proprio sicura di non aver mai letto qualcosa sullo scambio dei corpi o su qualcosa di simile!!” chiese speranzoso.

“No…Harry...non ho mai letto niente a riguardo!!”.

“Siamo fregati, stavolta, siamo proprio fregati!!” ammise Ron appoggiandosi su un mobile terribilmente traballante.

“Ron non penso sia una buona idea appoggiarti lì!!” lo rimproverò Hermione.

“Perché?!” chiese il ragazzo ingenuamente.

“Quel mobile è pericolante, inoltre l’esplosione lo ha indebolito, potrebbe crollare da un momento all’altro!!”.

“Nah, tranquilla reggerà!!” ribatté Ron annoiato.

“No, invece!!” gli inveì contro la ragazza “Smettila di appoggiartici!!.

“Be, se non reggerà sarà solo perché sei troppo pesante!! Io te l’ho consigliato più volte di andarci piano con i cornetti la mattina a colazione!! Ma tu non mi hai mai voluto ascoltare, tanto per cambiare!!”.

“Come ti permetti, Ronald!!” lo fulminò Hermione avvicinandosi con aria minacciosa.

“Non sono abituato a vedere Harry che mi fulmina con lo sguardo, potresti smetterla per favore, mi stai inquietando!!” ammise il ragazzo indietreggiando con il busto per allontanarsi il più possibile dalla ragazza.

“Se non vuoi che ti inquieti, smettila di insultare il mio corpo!!” gli urlò contro l’amica alzando le mani in aria come se volesse picchiarlo.

“Eh no, non ti conviene farlo, ho il tuo corpo adesso!! Sarebbe contro producente e poi non ce lo vedo proprio Harry a picchiare una donna!!” le ricordò Ron ridendo sornione.

“Ti sei appena dato della donna da solo!!” commentò Ginny scuotendo la testa divertita.

“Non è vero!!” esclamò Ron imbronciato.

“Sì, invece!!” confermò Harry ridacchiando.
 
“No, invece!! non è affatto ver…ooooh…misseriacciaaaaaah!!” strillò Ron precipitando sul pavimento in mezzo a schegge e ad assi di legno marcio.

Hermione trovandosi a pochi passi di distanza da Ron cercò di afferrare il proprio corpo ma non ci riuscì.

“Accidenti Ronald!! Perché non mi dai, mai, retta!!” Gli urlò contro Hermione accucciandosi per terra accanto al suo corpo rovinosamente caduto a terra.

“Aaaaah che botta!!” si lamentò il ragazzo.

“Ti sei fatto molto male?!” chiese la ragazza ansiosa per la salute del suo povero corpo, mentre si issava in piedi trascinandosi Ron con delicatezza.

“Non credo, ma ho preso una terribile botta sul fondo schiena!!” borbottò sofferente il ragazzo mentre istintivamente iniziò a tastarsi il punto dolorante.

Che stai facendo?!!” urlò orripilata Hermione facendo assumere al viso di Harry un rosso così intenso da far invidia al colore dei capelli dei Weasley.

“Per Godrick...sc…scusa…n...non volevo!!” farfugliò Ron imbarazzatissimo e sotto shock non appena aver realizzato ciò che aveva appena fatto.

Harry e Ginny avendo assistito in prima linea alla scenetta dei due ragazzi scoppiarono a ridere come non avevano mai fatto prima d’ora, sentendosi quasi male per le troppe risate.

Qualche minuto dopo Ginny cercò di evitare di fissare Ron e Hermione, che erano rimasti pietrificati sul posto e ben distanti tra loro con gli sguardi imbarazzatissimi puntati rigorosamente a terra, così la ragazza sforzandosi di smettere di ridere e riacquistando un minimo di serietà domandò:

“Scherzi a parte ragazzi, come risolviamo questa catastrofe?!”

“Be’, innanzi tutto dovremmo capire che tipo di pozioni erano!!” affermò Hermione con tono impacciato.

“A giudicare dal colore fuxia acceso direi che una di quelle pozioni era un filtro d’amore!!” ipotizzò Ron impacciato sedendosi a gambe incrociate sul pavimento.

“Ah sì, e tu che ne sai?!, da quando ti intendi di filtri d’amore!?” gli chiese la ragazza fulminandolo con gli occhi mentre prendeva posto accanto a lui.

“Da quando sono quasi morto ingerendone uno!!” rispose con tono pungente “E poi il fumo mi ha lasciato in gola lo stesso sapore dei Cioccalderoni ripieni di Whisky Incendiario con l’aggiunta di un’abbondante quantità di filtro d’amore di Romilda Vane che ho ingerito pochi giorni fa!!”.

“Mi stai dicendo che abbiamo inalato tutti quanti un filtro d’amore andato a male!?” domandò inorridito Harry mentre con orrore ricordava la scena di Ron che abbracciava Lumacorno in preda ai deliri del filtro d’amore scaduto.

“Chissà chi l’ha creato!!” borbottò timorosa Ginny.

“Non so voi, ma io non voglio scoprirlo!! Anzi se dovessi comportarmi di nuovo in modo strano, io stesso, vi autorizzo a lanciarmi un assestato e ben piazzato Pietrificus Totalus!!”.

“Ehi, ti ricordo che, per adesso, hai il mio corpo, quindi prima di chiedere a qualcuno ti pietrificarti pensaci due volte!!” lo rimproverò la ragazza indignata.

“Perché, a te va a genio l’idea di andare a rimorchiare, contro la tua volontà, qualcuno che nemmeno conosci?!” le chiese Ron guardandola storto ed incrociando indispettito le braccia al petto.

“…Ma certo che no Ronald, per chi diavolo mi hai presa!!...più…piuttosto stai attento a dove metti le mani quando parli!!” lo avvertì la ragazza con tono acuto, per l’ennesima volta rossa in viso.

“In che senso?!” chiese confuso Ron guardandosi ingenuamente le braccia incrociate sotto al petto.

“Oh…miseriaccia…sc…scusa, g…giuro che non l’ho fatto apposta, stavolta!!” balbettò assumendo lo stesso colore dei suoi veri capelli.

“Allora lo stai ammettendo che prima lo hai fatto apposta a toccarmi!!” lo accusò la ragazza incenerendolo con lo sguardo.

“Sì…cioè no… per la miseria, insomma, tu eri presente, hai assistito alla scena, quindi hai visto che mi sono toccato il s...se…seder…insomma tu hai capito cosa…solo perché mi ero fatto male cadendo a causa del crollo del mobile!!” affermò il ragazzo in  preda al panico incespicando ad ogni sillaba.

“Non sarebbe successo se mi avessi dato retta!!” lo rimprovero furiosa la ragazza.

Harry e Ginny si sbellicarono dalle risate, per l’ennesima volta, infatti entrambi i ragazzi assistendo, agli spettacolini di Hermione e Ron, pensarono che quei due fossero irrecuperabili, incredibilmente buffi e unici nel loro genere.

“Ehi, cosa avete voi due da ridere!!” esclamarono all’unisono Hermione e Ron con tono contrariato.

“Siete buffissimi e poi è curioso vedere Harry con il viso così rosso!!” ammise Ginny con tono derisorio.

“Effettivamente non ero mai arrossito in quel modo, soprattutto per così tante volte!!” affermò complice Harry con un sorriso divertito.

“Non possiamo continuare in questo modo!!...Ricapitolando, secondo Ron il colore fuxia del fumo e a questo punto anche l’odore agrodolce sono stati scaturiti da un filtro d’amore, tuttavia il fumo denso formatosi dopo l’esplosione oltre al fuxia aveva assunto anche delle sfumature color giallo paglierino, e verde chiaro, ricordate per caso qualche pozione di colore gialla o verde?”

“Forse è il caso di riprendere il libro delle pozioni del Principe Mezzo Sangue, sono sicuro che quello ci possa aiutare…” cercò di proporre Harry ingenuamente.

“Eh no, Harry James Potter, non ci pensare neanche per sogno, tu non riprenderai quel libro, è chiaro?!” gli strillò contro Ginny portandosi le mani sui fianchi, assumendo, inequivocabilmente, la tipica posizione severa che Molly Weasley adottava quando doveva sgridare uno dei suoi numerosi figli.

“Assumo un’espressione affascinante e alquanto enigmatica quando mi arrabbio!! E accidenti guardate lì che bel sguardo acceso e profondo!! Anche se quella posizione non è proprio da me!!” commentò Ron guardando concentrato il suo corpo manovrato da sua sorella Ginny.

“Ma che fai?! ti fai i complimenti da solo?!” esclamò indignata Hermione osservandolo accigliata.

“Se vuoi puoi farmeli tu i complimenti, non mi dispiacerebbe affatto sai!!” rispose con convinzione all’amica, accorgendosi solo dopo di quello che aveva appena ammesso il ragazzo si portò repentinamente le mani sulla bocca e strizzando gli occhi abbassò lo sguardo terribilmente imbarazzato.

Hermione, dentro il corpo di Harry, arrossì terribilmente e assunse un’espressione palesemente stupita ma al tempo stessa tenera.

“Tornando alla questione dello scambio dei corpi!!” si intromise Ginny tossicchiando divertita dall’altalenante e bizzarro rapporto che avevano suo fratello e la sua amica “Anche se riuscissimo ad individuare tutte le pozioni che si sono miscelate a causa dell’esplosione quale sarebbe poi il secondo passo da compiere?!”.

“Trovare un antidoto che ne possa contrastare l’effetto!!” rispose Hermione con risolutezza, riemergendo dai suoi pensieri e rivolgendole finalmente l’attenzione che fino a pochi secondi fa era totalmente dedicata a Ron, quest’ultimo pur di non guardare la ragazza si mise a perlustrare la stanza palesemente impacciato.

“E se invece di scervellarci a trovare un antidoto specifico ne provassimo uno universale?!” propose Harry sedendosi sul pavimento.

“Ne hai in mente uno in particolare?” chiese Ginny sedendosi accanto a lui, quest’ultimo istintivamente si sdraiò per terra e appoggiò la testa sulle gambe della fidanzata che spensieratamente prese ad accarezzargli i capelli. 

Inizialmente Ginny pensò che fosse strano accarezzare la propria lunga chioma rossa, ma continuò lo stesso perché infondo nel suo corpo adesso c’era Harry e lei adorava coccolare il prescelto.

“Stavo pensando che potremmo provare con un Bezoar!!” assentì il ragazzo.

Sebbene ci fossero, più di un paio di metri di distanza e numerose ed alte colonne di oggetti indistinti ammucchiati gli uni su gli altri, tra il punto in cui si trovava Ron  e l’ubicazione dei tre ragazzi le parole di Harry pronunciate dalla melodiosa voce di Ginny, arrivarono forti e chiare alle orecchie di Ron che udendole rispose con tono contrariato:
“Oh, no…non avrete davvero intenzione di ricorrere al Bezoar!? Quell’affare ha un sapore orribile!! Non ho intenzione di inghiottirne un altro!!”.

“È un antidoto universale, potrebbe funzionare!” ammise Hermione con convinzione.

“Ma è una schifezza che si ricava dallo stomaco delle capre e inoltre ha anche una terrificante strana forma di un rene raggrinzito, mi viene da vomitare al solo ripensare di averlo ingioiato!!” rispese Ron con tono sdegnato.

“Se non l’avessi ingoiato saresti morto, Ronald!! dovresti essere grado al Bezoar e soprattutto ad Harry che te l’ha tempestivamente somministrato!! Per fortuna, per una volta, era stato attento a lezione!!” rispose scettica Hermione che istintivamente si era voltata verso il punto da cui proveniva la sua stessa voce.

“In verità mi sono ricordato che il Bezoar fosse un antidoto contro tutti i tipi di veleni solo grazie al libro del Principe Mezzosangue, ed è proprio per questo che continuo a ritenere che possa essere utile consultarl …!!” ritentò Harry con crescente tono speranzoso, che fu immediatamente spazzato via dagli sguardi omicida che gli rivolsero Ginny ed Hermione che all’unisono iniziarono a sgridarlo con tono canzonatorio.

Attirato dalle voci degli amici Ron smise di perlustrare le colonne di oggetti adiacenti e tornò sui suoi passi sbucando improvvisamente da dietro uno strano separé rimportante immagini orientali, lasciato lì chissà per quale motivo.

“Ehi voi due, ma che accidenti state facendo? Vi vieto categoricamente di pastrugnarvi con il mio corpo!!”.

“Non stiamo facendo niente di male Ron!!” rispose scocciata Ginny scuotendo la testa contrariata.

“Sì invece, quello è il mio corpo e lo stai utilizzando per coccolare Harry, è una cosa disgustosa e contro natura, ergo smettila subito!!” sbottò Ron puntandole minaccioso un dito contro.

“Per le mutande di Merlino, spero che oltre ad aver ottenuto il corpo di mio fratello io non abbia ereditato anche la sua stupidità e tutto il pacchetto di sentimenti repressi che fin da bambino si porta dietro!!” Imprecò Ginny esasperata dal comportamento del fratello.

“Ehm ragazzi, a questo punto penso che sia il caso di dividerci, Ron e Ginny voi andate in biblioteca a cercare informazioni sulle pozioni di colore verde e giallo e su qualsiasi libro che possa dare delucidazioni sullo scambio dei corpi!! Mentre io ed Harry andremo dal professore Lumacorno a farci dare quattro bezoar!!” li interruppe precipitosamente Hermione, prima che Ron venisse mano alla bacchetta per Schiantare sua sorella.

“Perché ci devi andare proprio con Harry da Lumacorno!? Non puoi scegliere me, almeno per una volta!!” le rinfacciò Ron infastidito, guardando Hermione seccato.

"M…mi…miseriaccia…ma cosa mi sta accadendo!?” farfugliò subito dopo il ragazzo piagnucolando, mentre strabuzzando gli occhi si metteva le mani in testa.

I tre ragazzi si voltarono a guardare Ron sgomenti, in particolar modo Hermione lo fissava a bocca aperta e con uno sguardo indecifrabile.

“Ginny, ripensandoci non è una cattiva idea andare in biblioteca insieme, su forza andiamo!!” borbottò Ron quasi incomprensibilmente mentre con fin poca delicatezza afferrava Ginny per la mano e la trascinava a passo svelto verso la porta della stanza delle Necessità, scappando dalla camera come se fosse una questione di vita e di morte.

“Aspetta Ron...fermati un attimo….non ce bisogno di andare così di fretta non ci sta inseguendo nessuna Tarantola, e poi sei, davvero, sicuro che sia una buona idea percorrere i corridoi del castello mano nella mano?... perché non so se te lo ricordi, ma io ho il tuo aspetto e tu quello di Hermione...cosa penserà la gente...insomma, non ti sembra di aver già attirato abbastanza attenzione per oggi!?” lo stuzzicò la sorella ammiccandogli maliziosamente.

S…smettila G…Ginevra questo non è proprio il momento!!...su dai, v…vai avanti tu, io ti seguo!!” balbettò imbarazzato Ron lasciando rapidamente la mano alla sorella ma non smettendo di spingerla con urgenza verso l’uscita della stanza.

“Io, invece, penso che sia il momento ideale per parlarne visto che oggi sei così incredibilmente spontaneo!!” lo prese in giro la sorella mentre il fratello richiudeva la porta alle loro spalle.

Harry ed Hermione erano rimasti seduti sul pavimento ma con lo sguardo seguirono i due ragazzi fino alla porta captando qualche frase del loro battibecco.

“Hermione, non pensi anche tu che Ron sia diventato un po’ strano dopo l’incidente?!” constatò sospettoso il ragazzo, non appena rimasero soli nella stanza.

“Più che strano direi che è diverso!” commentò la ragazza pensierosa.

“Cosa intendi, precisamente, con diverso?”.

“È più spigliato e sincero, senza volerlo veramente dice sempre tutto ciò che pensa ad alta voce!! È come se la sua impulsività avesse preso il sopravvento!!” ragionò pensierosa.

“Credi che sia un effetto delle pozioni?” chiese il ragazzo con timore.

“Sì, lo sto sospettando!!” ammise nervosa.

“Tu ti senti diversa?” le chiese Harry tentennante.

“Non mi sembra e tu?” affermò con tono incerto guardandolo titubante.

“Anch’io non mi sento diverso, ma noi abbiamo inalato lo stesso fumo di Ron, quindi se lui è cambiato c’è un elevata probabilità che possa accadere anche a noi, non so magari su Ron la pozione ha fatto effetto prima!! Ma questo non vuol dire che non avrà conseguenze anche su di noi!!” assentì Harry preoccupato.

“Sì lo penso anch’io, credo sia meglio fare in fretta, dobbiamo risolvere questa situazione prima possibile!!”.

“Be’ allora non perdiamo altro tempo, su, andiamo a cercare Lumacorno!!” la incitò Harry issandosi in piedi porgendole una mano per aiutarla ad alzarsi.

I due ragazzi si incamminarono verso l’ufficio del professore Lumacorno e durante il tragitto escogitarono una buona scusa per farsi consegnare i Bezoar, il professore inizialmente rimase interdetto alla richiesta dei due ragazzi e fu anche parecchio restio, ma poi alla fine glieli concesse dicendogli che non c’era poi niente di male nel regalare degli innocui e al quanto utili Bezoar a degli studenti, soprattutto dopo l’incidente accaduto a Ronald Weasley proprio dentro il suo ufficio.

“È stato più facile del previsto!!” affermo Hermione rincuorata stringendo il sacchettino contenente i Bezoar tra le mani.

“Be’ il mio corpo ti ha dato un bel vantaggio con Lumacorno visto che io sono il suo alunno preferito, non che il più bravo del corso di quest’anno!!” la stuzzico Harry con tono giocoso.

“Sì Potter, scherza pure, voglio proprio vedere come farai da lunedì in poi ad essere il primo della classe, al corso di pozioni, senza il tuo tanto amato libro del Principe Mezzosangue!!”.

“Non ricordamelo, per favore!!” la pregò con tono quasi sofferente.

“Te la sei cercata tu, Harry!!” lo beffeggiò divertita Hermione sfoggiando un ghigno vittorioso.

“Penso che adesso sia meglio raggiungere Ron e Ginny, quei due insieme sono pericolosi, non mi stupirei affatto se Ginny stufa dei modi bruschi e degli insulti di Ron, si infervorasse e gli lanciasse contro una fattura Orcovalente finendo, inevitabilmente, per colpire il tuo corpo, Hermione!!” ammise Harry con apprensione seppur sfoggiando un sorriso beffardo.

“Hai proprio ragione!! Non ce da stare tranquilli quando due Weasley stanno insieme, per troppo tempo, nella stessa stanza!!” concordò divertita Hermione.

Chiacchierando durante il tragitto, i due ragazzi arrivarono in biblioteca e non appena varcarono l’uscio della porta intuirono immediatamente la postazione di studio dei loro amici.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Primo giorno-Parte 2 ***


CAPITOLO 2

Chiacchierando durante il tragitto, Harry e Hermione arrivarono in biblioteca e non appena varcarono l’uscio della porta intuirono immediatamente la postazione di studio dei loro amici.

Infatti, individuarono quasi immediatamente il tavolo giusto, quest’ultimo era posizionato sotto ad una delle finestre della biblioteca e al centro di esso si ergevano due alte colonne di libri impilati l’uno sopra l’altro, mentre ad una dell’estremità si poteva scorgere un ragazzo, con una chioma rossa e spettinata, chinato su una terza pila di libri un po’ più bassa delle altre due.

“Ehi Ginny, ci sono novità?” domandò Harry affiancandosi al corpo di Ron mentre sporgendosi sul tavolo sbirciava il libro che stava leggendo.

La ragazza non ebbe neanche il tempo di rispondere perché fu interrotta dallo sproloquio del fratello:

“Finalmente siete tornati, allora com’è finita?! li avete presi i Bezoar??” esclamò Ron sbucando improvvisamente tra le due alte pile di libri.

“Hai raccolto i capelli!!” constatò Hermione, notando il nuovo cambio di pettinatura che avevano subito i suoi voluminosi capelli ricci.

“Spero non ti dispiaccia Hermione, ma ho dovuto chiedere a Ginny di farmi una treccia perché i tuoi capelli mi finivano sempre davanti agli occhi ogni dannata volta che ficcavo il naso dentro ad un libro!!” spiegò Ron esasperato.

“N…no, Ron…nessun problema!” assentì Hermione leggermente spaesata.

“Ciao ragazzi, che fate di bello?” domandò Neville avvicinandosi al tavolo, ciondolando spensierato, con un termos tra le mani.

“Studiamo!!” rispose Ron senza neanche alzare il naso dai libri.

“Giusto, domanda stupida!!...vi va un po’ di the caldo?” si corresse impacciato.

“No, grazie!!” sbottò Ron continuando a leggere il tomo di pozioni.

“E voi?” chiese Neville rivolgendosi a quelli che lui pensava fossero Harry, Ginny e Ron.

Harry e Ginny rifiutarono, mentre Hermione accettò il the ringraziando l’amico con un sorriso.

Io se fossi in te non lo berrei Hermio...Harry!!” la riprese Ron con tono duro rivolgendole un’occhiata tutt’altro che amichevole.

“Perché?!” chiese ingenuamente la ragazza.

“Io non sto bevendo perché sto rimandando il più possibile il momento di andare al bagno, e dovreste farlo anche voi tre, visto che non mi sembra proprio il caso di andarci in queste condizioni!!” spiegò il ragazzo lanciando uno sguardo inequivocabile alla sorella e ai suoi due migliori amici.

“Oh…cavolo!!” esclamò cupo Harry per tutti e tre.

“Ma come ho fatto a non pensarci!!” si rimproverò
Hermione sbattendosi una mano in fronte.

“Ma di quali condizioni state parlando?!” chiese confuso Neville alternando lo sguardo tra i quattro ragazzi.

“Credimi Neville per la tua salute mentale è meglio che tu non lo sappia!!” affermò risoluto Ron richiudendo il libro che stava leggendo e aprendone rapidamente un altro.

“Scusate, ma per caso in arrivo c’è qualche esame di cui mi sono dimenticato?!” chiese all’improvviso Neville con tono preoccupato.

“No Neville, tranquillo, ci stiamo solo portando avanti con il programma!!” rispose Ginny con premura rivolgendo un sorriso affettuoso a Neville.

“Capisco, allora vi lascio studiare in pace, ci si vede ragazzi!!” affermò il ragazzo salutando gli amici alzando con fare impacciato la mano in alto.

“Allora, si può sapere che cosa avete fatto tutto questo tempo in giro da soli per Hogwarts?” chiese Ron con tono sospettoso, non appena Neville non fu più a portata d’orecchio.

Vi ricordo, che anche se in apparenza, agli occhi degli altri, voi abbiate l’aspetto di Ginny ed Harry, in realtà voi siete rispettivamente Harry ed Hermione, quindi non state troppo attaccati perché voi due non siete fidanzati, quindi sono categoricamente vietati abbracci, carezze, sfioramenti di alcun tipo e sbaciucchiamenti disgustosi nei corridoi o negli sgabuzzini!” aggiunse guardandoli storto.

“Adesso sì che ti riconosco, sei decisamente Ron, mi stavo preoccupando a vederti con tutti quei libri davanti e la risposta sempre pronta!!” confessò Harry ad alta voce bisbigliando subito dopo ad Hermione: “È peggiorato o è impressione mia?”

“Ron, Ginny, avete scoperto qualcosa di nuovo?!” chiese Hermione trepidante mentre rivolgeva ad Harry uno sguardo inequivocabile.

“L’unico libro che parla di scambi dei corpi è un manuale che approfondisce le conseguenze sull’uso della pozione Polisucco, dice che il prolungato uso di questa pozione con un capello fornito da una stessa persona può provocare conseguenze gravi e irreversibili, infatti se lo si usa per così tante volte si rischia di assumere, definitivamente, il corpo del proprietario del capello!!” spiegò Ginny decisamente scoraggiata.

“Ma certo, la Polisucco, perché non ci abbiamo pensato subito?!” esclamò Harry contrariato.

“Perché la Polisucco di solito ha un aspetto fangoso e solo dopo aver aggiunto il capello, la pozione muta radicalmente per rappresentare la persona a cui appartiene il capello, anche se effettivamente è la pozione in assoluto più eccezionale che ci sia per ottenere l’aspetto fisico di un’altra persona io temo che la pozione Polisucco non c’entri affatto con il nostro scambio di corpi. Inoltre, la Polissuco ha una durata di un’ora e noi siamo in queste condizioni da più tempo!! Quindi sono più che certa che la Polisucco non abbia niente a che ved….”

“Aspetta un’attimo…Ginny è frutta secca quella che stai mangiando!?” la interruppe bruscamente Ron urlando con tono scandalizzato.

“Sì, perché?!” chiese svogliatamente Ginny sfogliando la pagina dell’ennesimo libro e mangiucchiando altre noccioline.

“Io sono intollerante alla frutta secca!!” le urlò contro Ron con tono indignato per la dimenticanza della sorella.

“Oh…accidenti…è vero!!” realizzò la ragazza strabuzzando gli occhi e issandosi in piedi.

“Oh…per…Godrick…che cosa hai fatto?!” strillò furioso e in preda al panico Ron.

“M…mi…sono dimenticata!!” si giustificò Ginny toccandosi la testa impacciata.

“Come miseriaccia hai fatto a dimenticarlo, sei mia sorella!!” la rimproverò guardandola furioso utilizzando un tono sempre più terrorizzato.

“Ma che succede, perché sei così preoccupato?!” domandò confuso Harry guardando alternativamente i due fratelli.

“Perché adesso non rimane più tempo!!” gli urlò contro Ron, attirando ormai l’intera attenzione di tutte le persone presenti in biblioteca.

“Che vuoi dire?!” chiese Hermione spaesata.

“Dovete dare immediatamente un Bezoar a Ginny!!” farfugliò agitato Ron fissando con orrore il suo stesso corpo.

“OH…ACCIDENTI…lo stomaco sta incominciando a farsi sentire!!” si intromise Ginny con tono funebre cominciando ad acquisire un insolito colorito giallo.

“Miseriaccia…muovetevi…ingoiamo questi maledetti Bezoar…prima che Ginny sia costretta a correre in bagno con il mio corpo!!”

“Non mi sento per niente bene!!” farfuglio con difficoltà Ginny tenendosi lo stomaco con le mani.

“Voglio morire!!” borbottò Ron terrorizzato, perdendo colorito.

Hermione resasi cosciente di ciò che stava per accadere prese repentinamente in mano la situazione, la ragazza infatti tirò fuori velocemente i Bezoar dal sacchettino e dopo averli distribuiti rapidamente ne ingoiò uno, contemporaneamente agli altri, dopodiché con crescente ansia rimase in trepida sul posto ad osservare con attenzione i compagni. 

“Allora…è cambiato qualcosa?!” azzardò a chiedere Harry con timore.

“Accidenti…devo andare al bagno!!” esclamò quasi in contemporanea una sofferente Ginny, ormai chinata a metà per il mal di pancia.

“Temo che non sia cambiato proprio nulla!!” ammise con orrore Hermione mentre osservava il suo corpo posseduto da Ron che sbiancava come un lenzuolo mentre a sua volta con terrore fissava Ginny che dentro il corpo di quest’ultimo si continuava a contorcere a causa dei lancinanti e dolorosi crampi allo stomaco.

“Non resisto più…devo correre in bagno!!” balbettò Ginny avvilita.

“M…m…mi…misericcia!!” farfugliò Ron sedendosi sulla sedia in preda al panico più totale.

“Devo andare!!” biascicò Ginny con fatica, iniziando a camminare con difficoltà verso la toilette più vicina.

“Aspetta Ginny, vengo con te!!” si propose Hermione istintivamente.

“Nooooooo!!” strillò Ron, adesso, in preda ad una sincope.

“Oh…ehm…giusto…Harry forse è meglio se accompagni tu Ginny al bagno!!” balbettò la ragazza terribilmente imbarazzata ricordandosi solo in quel momento che anche se era Ginny a stare male quest’ultima era ancora nel corpo di Ron.

“O…ok…” rispose Harry palesemente preoccupato per il malessere della sua fidanzata ma allo stesso momento decisamente disorientato dalla situazione bizzarra che si era venuta a creare.

“Però io ho ancora l’aspetto di Ginny, spero che nessuno mi veda entrare nel bagno degli uomini al seguito di Ron!! Insomma, anche se sono fratelli, sarebbe una scena strana e impossibile da spiegare !!” farfugliò Harry impacciato mentre passava un braccio intorno al fianco di Ron cercando di sostenerlo, anche se con tremenda fatica dato che il corpo robusto del suo migliore amico era molto più pesante di quello
esile e snello di Ginny.

“Effettivamente sarebbe meglio se andaste al bagno di Mirtilla Malcontenta, al secondo piano, ma dubito che Ginny sia in grado di fare tutta quella strada!!” confessò Hermione guardando preoccupata il volto dolorante e giallognolo di Ron.

Hermione accompagnò con lo sguardo l’uscita dei due amici dalla biblioteca e rimase impacciata a fissare l’uscio della porta fino a quando non senti dei tonfi e un lamento angosciato, che la fecero sussultare e voltare spaventata.

Il rumore era stato provocato da un Ron disperato che ancora in possesso del corpo di Hermione si era accasciato sulla scrivania farfugliando parole incomprensibili, provocando irrimediabilmente la caduta dei libri sul pavimento.

“Vo…g…io…mo…ri...re!!”

“Che…i...imba…zzo!!

Sentì farfugliare Hermione, mentre si avvicinava alla scrivania per raccogliere i volumi che erano cascati a terra, era più forte di lei in qualsiasi corpo si trovasse non avrebbe mai potuto tollerare che i libri fossero trattatati senza alcun rispetto. Tuttavia, dato la situazione evitò di rimproverare Ron per la sua goffaggine e per la sua assoluta noncuranza verso quei preziosi oggetti che lei riteneva vitali per la sopravvivenza magica.

“O…orr…ore!!.”

“Dai Ron, non fare così!!” provò a consolarlo impacciata.

“Di…sgus…to…so!!” balbettò con tomo strozzato
scuotendo la testa sopra un libro.

Hermione assistette alla scena ammutolita nell’attesa di trovare le parole giuste da esclamare, anche se per la prima volta nella sua vita, era molto lontana dal trovarle.

“Questa è una cosa contro natura!!” esclamò all’improvviso Ron alzando il capo di scatto e guardandola orripilato.

“Be’, in fondo poteva andare peggio, insomma è pur sempre tua sorella!!”

“C’è un motivo se non ho più voluto fare il bagno insieme a Ginny, raggiunti i 6 anni…” farfugliò con tono strozzato il ragazzo passando con una velocità preoccupante da un colorito bianco latte ad un rosso fuoco.

 “Sarei già scappato a gambe levate per l’imbarazzo se non fossi troppo occupato a stringermi le gambe!!” farfugliò nervoso e sconvolto il ragazzo, fissando il vuoto.

“Stringerti le gambe …?!” ripeté confusa Hermione.

“Hai bevuto troppo succo di zucca a pranzo, Hermione!!” sussurrò sconsolato Ron guardando impacciato la copertina di un libro.

“Oh cavolo!!” Esclamò con orrore capendo ciò che il ragazzo volesse dirle.

“C…ce…cerca di resistere…t…ti supplico!!” lo pregò la ragazza balbettando imbarazzata come non lo era mai stata in tutta la sua vita.

“È quello che sto cercando di fare, per questo leggevo ossessionatamene i libri…stavo cercando di distrarmi…ma Ginny mi ha fatto tornare il pallino di andare al bagno!!” Ammise con orrore iniziando a sudare freddo.

“O…ok cerca di distrarti di nuovo…allora dimmi…come sono messi quest’anno in classifica i Cannoni di Cludley?” chiese la ragazza con urgenza,
guardandolo intensamente.

“Di sicuro, attualmente, stanno messi meglio di me!!” ironizzò Ron teso come una corda di violino.

A Hermione suo malgrado le scappo un sorrisetto per la battuta dell’amico. Anche se non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce la ragazza adorava il fatto che Ron riuscisse sempre a scherzare nei momenti meno opportuni e nelle situazioni più disparate anche se ogni volta che il ragazzo l’aveva fatto, lei puntualmente, lo aveva quasi sempre o fulminato con lo sguardo o rimproverato con tono seccato.

“Credi che quest’anno vinceranno il campionato?” continuò la ragazza imperterrita.

“Con il reclutamento dei due nuovi cacciatori avranno sicuramente qualche possibilità in più di vincere, rispetto agli scorsi anni, ma io sono un po’ di parte, quindi non credo di essere molto obbiettivo!! Però ammetto di essere abbastanza speranzoso!!” constatò pensieroso Ron mantenendo una postura tesa.

Il ragazzo all’improvviso si pietrificò, poi un istante dopo la osservò e con tutt’altro sguardo pronunciò:
“Hermione …che cosa faremo quando anche tu dovrai andare al bagno?” Chiese con un tono serio ma allo stesso tempo tetro.

Udendo le parole del ragazzo, Hermione sbiancò totalmente e strabuzzò gli occhi irrigidendosi repentinamente.

La ragazza incrociò il suo stesso sguardo e riconobbe nel suo volto la sua tipica espressione furente, Hermione pensò che quell’espressione sul suo viso la conosceva bene perché negli ultimi anni l’aveva vista spesso riflessa nello specchio subito dopo ogni litigata furente avuta con Ron.

“Tu non sei preoccupato…sei arrabbiato...” Constatò crucciata la ragazza, osservandolo con attenzione.

“Perché non dovrei esserlo!?” la rimproverò ironico, fulminandola con lo sguardo in modo più che evidente.

“Vedrai il corpo nudo di Harry!!” l’accuso digrignando i denti con tono rabbioso e guardandola in modo truce.

“Ronald Weasley, non parlarmi con questo tono e soprattutto non guardarmi in quel modo, non ho voluto io questa situazione!!” esclamò con tono spazientito e a tratti arrabbiato per la reazione spropositata dell’amico.

Nonostante il rimprovero ricevuto da Hermione, Ron continuava a guardarla con astio e con un’espressione accusatoria.

“Anche io potrei arrabbiarmi e prendermela con te perché hai il mio corpo, eppure non lo sto facendo!!” si mise sulla difensiva Hermione con tono pungente ed infastidito.

“Certo, perché ti fa così tanto ribrezzo e schifo il fatto che sia proprio io quello che abbia il tuo corpo!!” dedusse furente il ragazzo interrompendola bruscamente, alzandosi di scatto.

“Io non ho mai detto questo!!!” strillò la ragazza con tono a metà tra l’indignato e l’imbarazzato.

“Ovviamente avresti preferito che fosse stato Harry ad avere il tuo corpo, saresti stata di gran lunga più contenta se fosse stato lui a guardarti invece che io!!” la accusò con una rabbia non sua, totalmente fuori di sé.

Ron non solo aveva frainteso le sue parole ma l’aveva accusata ingiustamente, infastidendola non poco, e questo Hermione non lo poteva accettare.

L’istinto prese il sopravvento sulla razionalità di Hermione e senza pensarci, forse per l’imbarazzo o per la rabbia provocata dalle sentenze idiote del ragazzo, mentre si accingeva ad urlargli contro di non dire stupidaggini, alzò istintivamente il braccio in aria e
diede un forte ceffone al suo stesso viso.

Realizzando un secondo dopo quel che avevo fatto, Hermione strabuzzò gli occhi sconvolta da sé stessa, e scioccata dal suo gesto rimase immobilizzata con la mano alzata a pochi centimetri dalla guancia che aveva appena colpito con tutte le sue forze.

Lo schiaffo difatti fu così forte da far voltare il viso, colpito brutalmente, nella direzione opposta rispetto a quella in cui era, dall’altra parte Hermione aveva ancora nelle orecchie il suono del ceffone, che era stato così violento da provocargli quasi istantaneamente un segno violaceo sul viso.

Ron istintivamente si era messo la mano sulla guancia per tastare dove la ragazza lo aveva colpito ed Hermione lo vide prima assumere un’espressione esterrefatta, evidentemente era rimasto più scioccato di lei, successivamente dopo pochi attimi però l’espressione sorpresa e confusa del ragazzo si trasformò in una ferita  e a tratti furiosa, così mentre lo guardava quasi in trans, vide Ron con ancora la mano appoggiata sulla spalla voltarle le spalle e percorrere a passo svelto la biblioteca fino a scomparire, come un fulmine, dall’uscio della porta.

Hermione era ancora sconvolta da quello che aveva fatto ma non aveva potuto fare a meno di reagire in quel modo alle affermazioni e conclusioni allucinanti ed assurde di Ron.

Tuttavia, la ragazza non credeva ancora possibile di
averlo schiaffeggiato, soprattutto con quella ferocia.

Insomma, in passato avevano litigato un milione di volte, ma non erano mai ricorsi alle mani o alle bacchette, si erano sempre rispettati su quel campo, tranne, ovviamente, la volta in cui lei con un Oppugno gli aveva aizzato contro uno stormo impazzito di canarini, ma in quel caso l’aveva fatto per gelosia e rabbia e comunque non avrebbe mai voluto fargli seriamente male, quella volta  aveva agito in preda ad un istinto vendicativo, spinta dal fatto che si sentiva terribilmente ferita dal suo tradimento e dalla sua improvvisa freddezza, ai suoi occhi ingiustificata, inoltre quella volta si era sentita terribilmente devastata e triste e non era riuscita a frenare i suoi istinti omicidi che spesso si impossessavano di lei dopo ogni litigata con Ron.

Tuttavia, a parte quell’episodio, che entrambi con un tacito accordo non avevano più rimembrato, non si erano mai permessi di alzarsi le mani l’un altro o di rivolgersi gesti volgari o inappropriati.

Soprattutto Ron, non aveva mai osato toccarla nemmeno con un dito, anzi Hermione aveva spesso percepito il suo imbarazzo anche solo nello sfiorarla per sbaglio, alcune volte la ragazza lo aveva visto arrossire fin sopra le orecchie solo perché lo aveva trovato a fissarla teneramente mentre leggeva un libro, in quei frangenti il ragazzo abbassava sempre a disagio lo sguardo assumendo un’espressione terribilmente colpevole neanche  lo avesse beccato a commettere un omicidio, la ragazza in quelle occasioni si inteneriva e si sentiva sempre compiaciuta, infatti era sicura di essersi fatta scappare più di una volta un sorriso compiaciuto involontario, che ovviamente Ron non aveva mai notato a causa del sua totale mancanza di capacità di capire
le donne.

Inoltre, il fatto che la ragazza avesse praticamente schiaffeggiato il suo stesso corpo se è possibile l’aveva scioccata maggiormente, difatti Hermione più rimuginava su quello che era accaduto e più non se ne capacitava, insomma aveva praticamente schiaffeggiato sé stessa, era una cosa allucinante sia da pensare che da comprendere.

Ma sentire quelle affermazioni l'avevano ferita e aveva agito d’istinto e non ricordandosi di avere il corpo di Harry non si era nemmeno presa la briga di controllare la forza, infatti si era auto-provocata un livido non da poco sul volto, doveva fare un gran male e poi chissà cosa avrebbero pensato le persone.

Hermione non sapeva se a sconvolgerla maggiormente fosse stata la sua reazione nei confronti delle sentenze di Ron o le frasi stesse che aveva pronunciato il ragazzo con così tanto odio.

Come aveva anche solo potuto pensare che lei desiderasse che Harry la vedesse nuda...o che lei volesse essere guardata da Harry in un modo diverso da quello fraterno...Ron era impazzito, anzi era completamente uscito fuori di testa...

Hermione più ci pensava e più si infuriava, non si dava pace per quello che aveva sentito, durante il flusso incessante dei suoi pensieri però prese consapevolezza del fatto che a ferirla di più oltre l'allusione di un suo ipotetico interesse per Harry erano state soprattutto le parole della frase precedente detta da Ron.

Come diamine poteva pensare Ron che lei si schifasse o provasse ribrezzo per il fatto che lui la guardasse o la toccasse.

Era proprio un idiota se pensava davvero queste cose. A quel punto Hermione realizzò che Ron si meritasse a pieno quello schiaffo.

Lei non desiderava altro che le sue attenzioni, amava essere guardata da lui e agognava tremendamente un suo tocco anche se involontario e innocente come un impacciato sfioramento di mani invece, lui, era così idiota da pensare che lei detestasse tutto ciò.

Ovviamente il fatto che Ron avesse il suo corpo la imbarazzava tremendamente e la metteva  terribilmente a disagio  ma non provava disprezzo o ribrezzo nel sapere che lui avesse il suo corpo, anzi aveva la certezza che Ron se ne sarebbe preso cura e che l’avrebbe rispettata dato le numerose volte che in quegli anni il ragazzo si era preoccupato per lei è aveva avuto un occhio di riguardo particolare  nei suoi confronti che neanche Harry le aveva mai rivolto, seppur quest’ultimo la trattasse e la tutelasse come una sorella, inoltre ad una parte di lei, seppur ben segretamente nascosta piaceva l’idea che fosse stato Ron ad ottenerlo infatti si sarebbe trovata a disagio se il suo corpo fosse finito ad Harry e invece quell’idiota di Ron pensava tutto l’opposto.

Hermione in quel frangente pensò, per l'ennesima volta, che il ragazzo si meritasse lo schiaffo, eppure una profonda inquietudine si impossessò di lei in quanto incominciò davvero a prendere consapevolezza del fatto che aveva schiaffeggiato Ron in pieno viso guidata da una rabbia incontrollata.

Inoltre si chiese con timore dove fosse andato Ron e soprattutto che cosa stesse pensando e facendo in quel preciso momento.

"Ginny!!" sussurrò abbattuta Hermione, con gli occhi umidi, notando la ragazza avvicinarglisi.

"Magari...sono ancora Harry!” ammise il ragazzo con tono scoraggiato, facendole notare che possedeva ancora il corpo di Ginny e ricordandole, indubbiamente, che il Bezoar non aveva annullato l'effetto delle pozioni.

"Hermione ma stai piangendo, accidenti ma cosa penserà la gente vedendomi piangere in biblioteca!!" Chiese il ragazzo istintivamente guardandosi circospetto intorno "E poi dove è finito Ron, insomma che accidenti è successo!?" continuò amareggiato Harry notando l'assenza dell'amico e intuendo che era accaduto qualcosa di poco piacevole.

 
"Abbiamo litigato e io l'ho preso a schiaffi!!" Gli confidò la ragazza con voce roca e spenta, asciugandosi rapidamente con la manica della maglietta le lacrime, per rispetto al corpo di Harry.

"Cos’hai fatto!?" Chiese interdetto Harry rimanendo a bocca aperta.
Quest'ultimo la vide trattenere le lacrime cercando con fatica di prendere dei respiri profondi per calmarsi.

"Stavolta ha veramente esagerato!! Ed io ho perso il controllo!!" Si giustificò la ragazza evitando però di guardare l'amico in volto.

"Come quando gli hai scagliato i canarini addosso con un Oppugno?!" Le chiese titubante Harry con un’espressione sconcertata ancora ben visibile in volto.

"S...sì...è esattamente così, lui ha ferito i miei sentimenti, di nuovo!!"

"E in che modo lo avrebbe fatto, stavolta...non credo proprio che si sia messo a baciare qualcuno possedendo ancora il tuo aspetto, non l'avrebbe mai fatto, è troppo geloso di te, per fare una cosa del genere!!'' ammise istintivamente Harry coprendosi la bocca subito dopo accorgendosi di aver parlato troppo.

"Ma certo... gelosia!!" Farfugliò lei all'improvviso come se fosse stata colpita in testa da un bolide.

"È geloso...di te!!" Esclamò Hermione fra sé e sé come se fosse stata fulminata da un colpo di genio.

"Di chi?!" Chiese interdetto Harry guardandola accigliato.

"Mi ha fatto una scenata di gelosia come al quarto anno!!" continuò lei scettica, scuotendo la testa sovrappensiero non facendo neanche più caso a Harry.

"Non ho ancora capito, di chi è geloso stavolta!?" assentì Harry esasperato con una punta di irritazione verso il comportamento esasperante del suo migliore amico, lo voleva bene con tutto sé stesso, non era solo un migliore amico per lui ma un vero e proprio fratello, tuttavia a volte lo avrebbe schiantato con immenso piacere per la sua impulsività e per la sua totale mancanza di autostima.

"Ma certo...adesso è tutto più chiaro, nella stanza delle Necessità ha detto che gli sarebbe piaciuto ricevere dei complimenti da me, poi si è seccato perché invece di scegliere lui per andare dal professore Lumacorno ho scelto te e adesso mi ha stupidamente accusata di essere schifata e di provare ribrezzo al solo pensiero che lui abbia il mio corpo e poi ha concluso in bellezza sentenziando che io avrei preferito che nel mio corpo ci fossi finito tu invece che lui!!."

"Cosa?!...ti ha davvero detto così...ma è uscito fuori di testa!!" Esclamò Harry sconcertato guardandola a bocca aperta per l'incredulità "Insomma, ma che diavolo c'era dentro quelle pozioni, forse qualcosa che aumenta le insicurezze e le gelosie delle persone o che magari scaturisce la pazzia perché per arrivare a dire queste cose ci vuole o un gran bel coraggio o un gran brutto trauma al cervello!!" Continuò Harry sempre più scettico.

"Ma certo!!" Sentenziò la ragazza sbattendosi una mano in fronte "Hai ragione Harry, una non dice queste cose con facilità a meno che non sia influenzato da una pozione così forte da spronarti a dire tutto ciò che pensi ma che non avresti mai voluto dire!!."

"Una pozione che ti spinge a dire quello che non vuoi?!...be' l'unica che mi viene in mente è il Veritaserum..." Dedusse Harry ricordandosi con terrore di quando la Umbridge aveva chiesto a Piton di somministrarlo su di lui per poterlo interrogare sull’Esercito di Silente.

"Esatto!!" esclamò solenne Hermione guardandolo con sguardo criptico.

"Ma il Veritaserum, correggimi se sbaglio, non è né di colore giallo né verde, anzi è incolore e inodore, ricordi c'è l'ha fatto vedere Lumacorno in aula a inizio anno!!."

"Appunto Harry, essendo incolore e inodore non abbiamo potuto né vederlo e né percepirlo!.”

"Quindi mi stai dicendo che pensi che abbiamo inspirato veramente del Veritaserum?!...però effettivamente sarebbe l'unica cosa che potrebbe spiegare il motivo per cui Ron, senza neanche volerlo, sta rivelando tutti i suoi pensieri e le sue paure più segrete e intime!!."

"Mio Dio che tragedia…il Veritaserum e il filtro d'amore provocano una marea di guai se ingeriti separatamente, non oso proprio immaginare quale catastrofe siano capaci di generare insieme, soprattutto se uniti ad altre pozioni di cui ancora non sappiamo il nome, sto iniziando seriamente a preoccuparmi, scateneranno un bel trambusto!! Soprattutto su soggetti insicuri, suscettibili e impulsivi come Ron!! E sinceramente incomincio a pensare che abbia un certo effetto anche su di te, visto che hai schiaffeggiato Ron in preda al risentimento senza neanche pensare al fatto che a ricevere il colpo alla fine sarebbe stato il tuo di viso e non quello di Ron e inoltre cosa che mi scandalizza non poco hai usato il mio corpo per farlo, spero davvero che non ti abbia visto nessuno Hermione, già sono sulla bocca di tutti e al centro dell’attenzione per la faccenda del prescelto ci manca solo che si mettano a dire in giro che prendo a ceffoni la mia migliore amica in preda ad attacchi di rabbia improvvisi!!."

“Mi dispiace, davvero Harry, non so cosa mi sia preso, ho trovato davvero assurdo il fatto che Ron pensasse queste cose e poi dovevi vedere lo sguardo cattivo con cui mi guardava e soprattutto sentire il tono odioso con cui mi parlava!!.”

“Posso immaginarmelo, Ron è tremendo quando si arrabbia, incomincia a parlare a sproposito e perde totalmente il controllo di sé stesso, a volte distrugge anche gli oggetti che gli capitano a tiro, come quella povera ed innocente statuina di Viktor Krum che fece in mille pezzi la notte del Ballo del Ceppo!...Ricordo di aver trovato un braccino sotto il mio letto!!.”

“Ha, davvero, distrutto il suo amato modellino di Viktor Krum che aveva comprato alla coppa del Mondo di Quidditch?!” chiese Hermione meravigliata dalla rivelazione, palesemente involontaria, di Harry.
“Accidenti, questa faccenda del Veritaserum è davvero un problema ingestibile!! Sta avendo effetto anche su di me, se penso o ricordo qualcosa subito dopo, involontariamente, la dico ad alta voce!!”  imprecò contrariato Harry grattandosi la testa frustrato.

“Credo sia meglio ricongiungerci agli altri, diamine che sbadata, questa faccenda di Ron mi ha sconvolta così tanto che mi sono dimenticata di chiederti di Ginny!!... Sta bene?... Si è ripresa?.”

“Dopo che siamo andati in bagno l'ho dovuta portare in infermeria perché stava troppo male, mi è quasi svenuta tra le braccia, io non avevo proprio idea che la frutta secca facesse quest'effetto al corpo di Ron anche se Madame Chips ha detto che può essere anche dovuto al fatto che le difese immunitarie di Ron erano già state messe a dura prova dal filtro d’amore scaduto e dal idromele avvelenato quindi forse è per questo che il corpo di Ron ha ceduto così facilmente all’intolleranza!! Prima di venire a cercare te e Ron ho aspettato che Ginny stesse meglio, quando si è addormentata nel letto dell’infermeria, sono tornato qui in biblioteca!!.”

“Mi dispiace tanto che Ginny sia stata così male, sarà meglio raggiungerla!!” continuò Hermione seriamente dispiaciuta per la sua amica.

“Non restiamo a consultare i libri per vedere quali altri pozioni sono coinvolte?” Chiese Harry perplesso.

“Penso che sia meglio continuare domani, temo che ormai dobbiamo rassegnarci al fatto che per oggi dovremmo restare in queste condizioni, perché purtroppo temo sia impossibile risolvere il problema in quattro e quattro otto dato che il Bezoar che era il metodo più veloce non ha funzionato, domattina ci sveglieremo presto e cercheremo di trovare una soluzione a mente fresca, per fortuna tutta questa catastrofe è accaduta durante il fine settimana!!” Ammise la ragazza con tono abbattuto.

“Andiamo da Ginny allora!!” convenne il ragazzo.

I due ragazzi dopo aver riposto in silenzio i tomi nei rispettivi scaffali della libreria uscirono dalla biblioteca.
Durante il percorso incontrarono un forsennato e zoppicante Gazza che starnazzando come un’oca correva dietro ad un entusiasta Pix che canticchiando con voce stridula, con in mano un barattolo di vernice rossa e un pennello si divertiva a imbrattare le statue e i capitelli delle colonne del castello.

Erano appena arrivati in infermeria quando arrivò alle loro orecchie una voce molto familiare.

“Mi scusi Madame Chips, potrebbe gentilmente darmi una pomata per sgonfiare gli ematomi?!”

“Non mi sembra che tu ne abbia bisogno cara, per chi è la pomata?” Chiese con tono schietto la donna.

“La mia compagna di stanza è scivolata e ha sbattuto sulla testata del suo letto a baldacchino, non si è fatta niente di grave ma ha un brutto gonfiore e un ematoma sul viso, si vergognava parecchio a farsi vedere in giro combinata in quel modo per questo sono venuta io al suo posto!!” raccontò Luna con il suo usuale tono spensierato.

“Voi della nuova generazione avete sempre la testa tra le nuvole!! Mi domando sempre che cosa pensiate!!” borbottò frustata fra sé e sé l’infermiera.

“In realtà credo che siano stati i Gorgosprizzi a provocare l’incidente, sono dei veri e propri birbanti, si divertono a creare confusione nella testa delle persone!!” spiegò con tono solenne la ragazza dai lunghi capelli biondi.

“Sì, certo!!” le rispose Madame Chips con un cipiglio indispettito consegnandole la crema.

“Dì alla tua amica di spalmarla in abbondanza due volte al giorno dopo aver lavato e rinfrescato il viso con dell’acqua fresca!!” concluse la donna allontanandosi dalla ragazza non prima di averle rivolto un ultimo sguardo perplesso.

“Luna!” esclamarono all’unisono Hermione ed Harry quando la incrociarono sull’uscio della porta dell’infermeria confermando la loro ipotesi.

“Ciao Harry, ciao Hermione, come state?”

“Bene grazie, aspetta, ci hai appena chiamato Harry ed Hermione!!” chiese Harry allibito.

I ragazzi erano non poco stupefatti per il fatto che la ragazza avesse chiamato Ginny con il nome di Harry e Harry con quello di Hermione, tuttavia non fecero in tempo a chiedere a Luna come facesse a sapere dello scambio dei corpi perché un’imbufalita Lavanda Brown si avventò su di loro come una furia al seguito delle gemelle Patil.

“Voi due, dovreste dire alla vostra amica di darsi una calmata!! Dovete assolutamente dirle di smetterla di aizzare gli animali contro le persone!! Quella Hermione Granger è una pazza squinternata!!” strillò furiosa Lavanda guadagnandosi un’occhiata furiosa da parte di Madame Chips che la
incitò ad abbassare i toni.

“Be’, tu avresti anche potuto evitare di dirle che era un maschiaccio privo di sex-appeal, non sono parole per niente gentili da dire, soprattutto se dette ad una giovane ragazza!! Il tuo è stato un comportamento inopportuno e poco femminile!!” rispose Luna con il suo solito tono sognante.

“Non è un comportamento femminile nemmeno aizzare un gatto contro una persona!! E poi di che cosa ti immischi tu, questi non sono affari tuoi, Lunatica Lovegood!!” sbuffò rabbiosa Lavanda girando i tacchi e lasciando la stanza imbufalita al seguito delle due amiche che erano rimaste in silenzio con in volto un’espressione di disagio.

“Che diamine è successo!!” chiesero Hermione ed Harry all’unisono con tono sconcertato.

“Direi che Ronald non ha fatto poi così tanto male ad aizzarle contro Grattastinchi!! Quella ragazza è molto sgarbata ed irrispettosa, al contrario di Ron, lei quando offende le persone, lo fa perché vuole davvero farle stare male!!” commentò spensierata Luna.

“Per Merlino, perché mio fratello fa queste cose epiche solo quando io non sono nei paraggi!!” subentrò con tono divertito Ginny ancora nel corpo del fratello “Avrei pagato montagne di Galeoni per assistere alla scena!! Cosa ha spinto il mio caro fratellino ad aggredire la sua poco adorabile ex fidanzata?!”

“Lavanda si è messa a ridere sguaiatamente di Hermione e poi non contenta di questo l’ha offesa brutalmente davanti ad un sacco di gente, Ron si è infuriato di brutto e le ha scagliato contro Grattastinchi con un Wingardium Leviosa!! Il gatto imbufalito ha incominciato a dimenarsi contro il viso di Lavanda graffiandola dà per tutto con i suoi appuntiti artigli, Pare che la scena sia stata incredibilmente divertente, tutta Hogwarts ne sta parlando, io purtroppo non ho potuto assistere perché il battibecco tra i due è accaduto dentro la sala comune dei Grinfondoro!!” raccontò con leggerezza la ragazza.

“Quindi tu sai tutto di noi quattro!!” constatò Harry.

“In realtà Ron mi ha soltanto detto che Ginny ha avvelenato il suo corpo mangiando della frutta secca, che Hermione lo ha brutalmente schiaffeggiato e che tu Harry lo hai abbondato nel momento del bisogno perché eri troppo entusiasta e distratto dal fatto che ti trovi dentro il corpo di sua sorella!!” assentì la ragazza indicandoli alternativamente con un dito.

“Ah sì, ti ha detto così!?” domandarono all’unisono Hermione Harry e Ginny con tono indignato provocando una risata spontanea ad una divertita Luna.

“Aspetta, Hermione ha schiaffeggiato mio fratello!! Come mai?” chiese immediatamente Ginny alla diretta interessata, dopo aver rielaborando la frase di Luna.

“è una lunga storia, ti basti sapere che se l’è meritato!!”                    

“Ah, a tal proposito, Ronald ha farfugliato qualcosa sul fatto che non ti rivolgerà mai più la parola! Credo che ci sia seriamente rimasto molto male!! Comunque, dopo che l’ho aiutato a prendere la pozione Polisucco dai sotterranei non l’ho più rivisto!!”

“La Polisucco!?” esclamarono confusi Ginny e Harry.

“Veramente sono io quella che non dovrebbe più rivolgergli la parola!!” esclamò furiosa Hermione che a quanto pare non aveva neanche sentito la seconda frase che aveva pronunciato Luna.

“Be’ se tutti e due ci siete rimasti male vuol dire che in qualche modo l’uno ha ferito i sentimenti dell’altro, senza volerlo veramente, ergo penso che l’ultima cosa che dovreste fare è decidere di non parlarvi più, insomma se entrambi ci state male, io penso che questo significhi che tutti e due tenete all’altro allo stesso modo e quindi secondo me credo che tu e Ron dovreste parlarne da soli con calma, magari in un posto isolato!!” esclamò Luna rivolgendo ad Hermione un sorriso affettuoso per poi riprendere a guardarsi intorno spensierata.

Hermione ad ogni parola dell’amica aveva allargato sempre di più la mandibola fino a quando non assunse un’espressione stupefatta ed una posizione al quanto buffa.

“Per quanto riguarda la Polisucco, Ronald ha voluto prenderla per poter andare al bagno!! Infatti, l’ultima volta che l’ho visto era appena entrato nel bagno dei prefetti, credo abbia trovato, fortunatamente, un suo capello sul suo cuscino!!.”

“È vero, Ron ha avuto un’idea geniale, insomma bevendo la Polisucco con i nostri rispettivi capelli potremmo riacquisire i nostri veri corpi, anche se solo per un’ora!!”

“Sì esatto!!...Ah, dimenticavo…questi sono per te, Hermione!!”

“È una ciocca di capelli!!” constatarono curiosi Harry e Ginny guardando la mano dell’amica.

Hermione nonostante avesse afferrato quasi subito ciò che le porgeva Luna pareva aver perso l’uso della parola.

“Se li è strappati Ron nell’eventualità che tu volessi utilizzarli per tornare temporaneamente te stessa!! Mi ha detto di portarteli!!” Le spiego gentilmente la ragazza.

“Queste invece sono le fiale con la Polisucco, una ciascuna!! Nel calderone del Prof Lumacorno non ne è rimasta molta e ovviamente non potevamo svuotarlo tutto, altrimenti Lumacorno si sarebbe insospettito però Ron ha altre quattro fiale con sé, tuttavia vi consiglio di utilizzarle solo se è necessario!!” continuò la ragazza con tono allegro sfoggiando un gran sorriso stampato sul viso.

“Be’, io ormai al bagno ci sono andata!!” ammise Ginny imbarazzata mentre storceva il naso per il brutto ricordo “Sono stata molto attenta a non guardare e poi sinceramente stavo così tanto male che ad un certo punto mi sono pure dimenticata di non essere nel mio corpo, infatti non ci ho più quasi fatto caso!! E poi ho vissuto 15 anni vicino a mio fratello Ron, ho visto il suo corpo mutare giorno dopo giorno forse è per questo che non mi fa poi così tanta impressione, tuttavia sono contenta di non dover fare la doccia con il suo corpo sarebbe stato davvero…non riesco a trovare nemmeno un aggettivo per descrivere quanto sarebbe stato malsano insaponare il corpo nudo di mio fratello…con la Polisucco ognuno potrà andare in bagno o lavarsi in santa pace sarà molto meno imbarazzante soprattutto per te Hermione che sei nel corpo di Harry!!.”
 
I tre ragazzi dopo aver sistemato le loro rispettive fiale in tasca decisero di recarsi nella Sala Comune dei Grifondoro, lì constatato che l’incantesimo della scala del dormitorio femminile fosse in grado di riconoscere che nel Corpo di Ginny in realtà ci fosse Harry convennero che l’unico modo per prendere i vestiti delle due ragazze fosse di chiedere ad un’una amica di farlo, così Ginny chiese alla sua amica Demelza Robins di farle questo favore.

Una decina di minuti dopo una confusa e al quanto perplessa Demelza consegnò a Ginny che insieme ad Harry era rimasta in Sala comune, una borsa contente vari indumenti e due beauty case.

Quasi nello stesso momento dal dormitorio scese Hermione che grazie alle sembianze di Harry non ebbe alcuna difficolta a prendere i vestiari di Harry e di Ron. Riuniti tutti e tre salutarono Demelza e ragionando sul fatto che dato il problema dello scivolo e tutte le implicazioni che lo scambio dei corpi provocava sarebbe stato più opportuno se non addirittura saggio trasferirsi tutti e quattro a dormire nella stanza della Necessità. 

Prima però decisero di ricongiungersi a Ron così non avendo idea di dove fosse in quel momento decisero di consultare la Mappa del Malandrino che Hermione aveva saggiamente preso e messo in borsa.

“È incredibile, lo scambio dei corpi non è riuscito ad ingannare neanche la Mappa del Malandrino!! Guardate, proprio nel punto dove siamo noi adesso spuntano i nomi: Ginny Weasley, Hermione Granger e Harry Potter, anche se abbiamo i corpi scambiati la Mappa riconosce i veri noi!!” Commento stupefatto Harry indicando con la mano il punto sulla mappa in cui apparivano loro tre l’uno accanto all’altro.

“Dov’è Ron?” chiese Ginny guardando incantata la mappa.

“È ancora nel bagno dei prefetti!!” constatò Harry dopo pochi secondi individuando il nominativo di Ron sulla mappa.

Ginny ed Harry richiusero la Mappa del malandrino e si misero in marcia verso il bagno dei prefetti seguiti da una circospetta e sorprendentemente silenziosa Hermione.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Primo giorno-Parte 3 ***


Ginny ed Harry richiusero la Mappa e si misero in marcia verso il bagno dei prefetti seguiti da una circospetta e sorprendentemente silenziosa Hermione.

Non appena i tre ragazzi aprirono la porta del bagno dei prefetti davanti ai loro increduli occhi si palesò una bizzarra e sconvolgente scena che lasciò tutti a bocca aperta.

“…capisci Mirtilla, si sono tutti ammutinati contro di me!! Persino lo scivolo del dormitorio delle ragazze se l’è presa con me, mi ha praticamente scaraventato per terra infatti sono scivolato in mezzo alla Sala Comune facendo una tremenda figuraccia e come se non bastasse la mia ex-ragazza, assistendo alla scena, si è  messa a sghignazzare come un’oca insieme alle gemelle Patil, tuttavia nonostante quest’ultime mi abbiano aiutato ad alzarmi, non smettevano di ridere e poi come se già la situazione non fosse tremendamente umiliante, Lavanda si è messa a dire che il vero motivo per cui non riuscivo più a salire le scale, del dormitorio femminile, era perché l’incantesimo lanciato sulla rampa aveva finalmente realizzato  che non ero una ragazza ma che ero un’orribile maschiaccio privo di sexappeal e di femminilità, a quel punto mi sono infuriato e le ho aizzato contro Grattastinchi con un Wingardium Leviosa, fatto ciò ho pensato di fare un ultimo disperato tentativo così, approfittando del fatto che tutte le attenzioni fossero su Lavanda e quel maledetto gattaccio, che per inciso non ho mai tollerato, sono sgattaiolato di nascosto nel dormitorio maschile ed ero appena  entrato nella mia stanza quando mi sono trovato davanti un balbettante Neville color cremisi che vedendomi lì davanti a lui ha avuto una sincope seguita da una paralisi facciale, e niente  adesso lui è convinto che Hermione lo abbia visto in mutande…chi miseriaccia gliela spiega ora tutta questa situazione…non l’ho capita neanche io…per fortuna poi ho incontrato Luna che mi ha aiutato, è stata così carina, come hai potuto vedere, poco fa, mi ha persino portato una crema per la guancia…Comunque tornando alla questione principale, Mirtilla, ti rendi conto che gran guaio sia questo!?...Sono passate solo tre ore ed è successo già di tutto!!... Insomma, ho combinato più catastrofi io in un paio d’ore che Tu Sai Chi in sessant’anni, non voglio nemmeno immaginare che altro succederà adesso…” Raccontò con veemenza Ron, agitando le mani in maniera nervosa, quest’ultimo aveva riacquistato solo per poco tempo  il suo corpo, grazie alla pozione Polisucco ed era sdraiato su una delle panche del bagno con la testa poggiata vicino alla gambe trasparenti di Mirtilla, quest’ultima se ne stava appollaiata sulla panchina guardando il volto di Ron dall’alto e muovendo teatralmente la sua mano sopra i capelli del rosso.

“Be’, io qualche idea incomincio ad averla!!” affermò Mirtilla, con una delle sue tipiche risate stridule, avvicinandosi al volto di Ron così tanto da sfiorargli quasi il naso.

“Che vuoi dire…!?” chiese Ron guardandola perplesso.

“Voltati verso la porta e lo scoprirai!!” assentì con un ghigno soddisfatto Mirtilla ridendo come una matta.

“Miseriaccia!! perché non mi hai avvertito prima!!” esclamò contrariato Ron non appena voltatosi verso la porta vide i corpi di Ginny, Harry e il suo stesso corpo fissarlo con tanto d’occhi e con la bocca spalancata.

“Era troppo divertente, guarda che faccia che hanno!!” commento Mirtilla sghignazzando.

“Preferisco non farlo!!” digrignò Ron alzando il busto dalla panca e tornando a fissare Mirtilla con astio.

“Suvvia non hai fatto niente di male, infondo!! Ti sei solo fatto consolare da una super sexy fantasma!! Come contraddirti, nessuno può resistere al mio fascino!!” esclamò la ragazza mandandogli baci volanti e strizzandogli un occhio.

“Rimorchiare un fantasma, lo aggiungerò nella lista delle pazzie che ho fatto oggi!!” commentò contrariato passandosi una mano in testa mentre stizzito si alzava dalla panca.

Osservandolo meglio i tre ragazzi si accorsero che il ragazzo indossava il pigiama dei Cannoni di Chudley e un paio di ciabatte maschili color arancione scuro, aveva il suo vero aspetto ma la voce era ancora quella di Hermione ed era proprio questo particolare ad aver reso quella scena assurda indimenticabile.

“Fratellino, capisco che tu sia sconvolto dagli eventi di oggi, ma io non ho intenzione di avere un fantasma come cognata!!” esclamò Ginny che per prima si era ripresa da quella allucinante visione.

“Ci sono due te, che bello, senti che bella voce che hai! Sai…RonnyRonny penso che dovresti lasciare stare le ragazze in carne e ossa, quelle ti portano solo guai, con me sarebbe tutto più semplice!! Non ascoltare il te stesso antipatico, scegli me!!” assenti Mirtilla guardando alternativamente i due Ronald Weasley per poi accoccolarsi in maniera smorfiosa al Ronald in pigiama.

“I…io ci penserò Mirtilla, ma adesso però potresti andare, per favore!!” aggiunse con tono supplichevole cercando di allontanarsi dal fantasma che, paradossalmente, gli stava attaccato come una pulce al manto di un cane.

“Per te sono Mirthy!!” lo corresse il fantasma tenendosi le guance con le mani come se fosse imbarazzata “Va bene, vado via, ma solo se mi prometti che mi verrai a trovare al bagno del secondo piano!!”.

“Te l’ho prometto, ma adesso vai!!” esclamò esasperato Ron indietreggiando sempre più.

Mirtilla Malcontenta, prima si avvicinò di getto a Ron per fargli un’ultima fantasmatica carezza e per dargli un bacio volante, dopodiché con occhi irrealmente languidi entrò teatralmente in uno dei water scomparendo dal nulla.

“Mi ci vorranno mesi di analista per dimenticare tutto questo!! E sappi che sarai tu a pagarmelo caro RonnyRonny, e poi non riesco proprio a capire perché le tue fidanzate continuano a darti strani doppi nomignoli!?” sussurrò allibita ma con tono divertito Ginny avvicinandosi al fratello.

Il ragazzo si limitò a fulminarla con lo sguardo.

“Come mai indossi il pigiama?” chiese la sorella soprappensiero mentre lo squadrava attentamente dalla testa ai piedi.

“Preferivi che rimanessi in gonna e calza maglie?! Solo perché porto come secondo nome Bilius non ho alcuna intenzione di seguire le orme di pazzia di nostro zio!!!!”.

“Perché no?! Insomma, lui era spassoso e molto divertente inoltre è sempre stato l’anima e il re indiscusso di tutte le feste!!”.

“Ti sei forse dimenticata che aveva una brutta dipendenza d’alcool, che non si è mai sposato e che ha fatto una terribile morte!! inoltre ha trascorso tutta la sua intera esistenza con la megera di sua sorella, nostra Zia Muriel! Io mi sarei Avadakedravizzato da solo, pur di non convivere ogni giorno della mia vita con quella donna!! Secondo me è colpa sua se lo zio verso la fine della sua vita è uscito completamente fuori di senno!!”.

“Suvvia RonnyRonny io ti tratterei meglio di come la zia Muriel trattava lo zio Bilius!!”.

“Non ci metterei la mano sul fuoco su questa affermazione, non fai altro che trattarmi male tu, come tutti gli altri ovviamente, ad eccezione di Harry, forse!!...Comunque non mi rimane molto tempo, vado di nuovo in bagno visto che non so quando ci potrò andare la prossima volta!!” ammise con crescente tono abbattuto e con un’espressione palesemente abbattuta.

“Non è vero che io ti tratto male!!” lo contraddì Ginny.

“Se lo dici tu!!” farfugliò il ragazzo con tono atono mentre scompariva dentro uno degli abitacoli stipati ai lati della stanza.

“Ma che diamine gli è preso!?”  sussurrò preoccupato Harry, a bassa voce, per evitare di farsi sentire dall’amico.

“La serie di sventurati eventi che gli sono accaduti oggi devono averlo abbattuto più di quel che pensassi!!” Mormorò Ginny stringendo le labbra pensierosa continuando a guardare perplessa il punto in cui era scomparso suo fratello.

“Hermione, forse dovresti parlargli tu!!” propose innocentemente Harry girandosi verso l’amica, restando non poco stupito nel notare che la ragazza da quando avevano varcato l’uscio della porta del bagno dei Prefetti, non solo non aveva più aperto bocca, ma non si era nemmeno spostata, infatti era ancora appoggiata a una delle ante della porta che era rimasta socchiusa aspettando di essere definitivamente chiusa dalla suddetta.

“Per Merlino, si può sapere che cosa è successo stavolta fra voi due!?” sbottò Ginny intuendo sia dal comportamento anomalo di Hermione che dallo stato d’animo insolito del fratello che tra quei due stavolta fosse successo qualcosa di davvero grosso e difficile da mandare giù.

La ragazza non sembrava tanto propensa a parlare infatti boccheggiò un paio di volte tuttavia non ebbe comunque il tempo di dire niente perché i tre ragazzi furono distratti dal suono di un inequivocabile tonfo seguito da un’esclamazione poco carina affermata con tono acuto e stridulo:
“Miseriaccia!!”

“Che succede?!”  chiesero all’unisono Harry e Ginny preoccupati.
La porta dell’abitacolo si spalancò all’improvviso e da lì ne uscì una montagna di tessuto arancione adornato di boccini e scope da cui a stento si intravedeva la testa di Hermione, il corpo della ragazza infatti, essendo attorniato da svariati centimetri in più di superfluo tessuto gattonava con difficoltà sul pavimento incespicando sulle lunghe maniche delle braccia e delle gambe.

“Come faccio a camminare con questo coso, non riesco neanche ad alzarmi, questo pigiama adesso è quattro volte più grande di me!!” farfugliò piagnucolando mentre sconsolato alzava la testa verso i suoi amici.

“Per la barba di Merlino, hai la forma di una mano spiaccicata sulla guancia!” esclamò stupefatta Ginny avvicinandosi al viso di Hermione.

“Il tuo ragazzo ha le mani pesanti!! E la tua amica è incredibilmente violenta!” pigolò Ron sconsolato cercando di issarsi in piedi litigandosi con il tessuto superfluo dei suoi enormi vestiti, ma non ci riuscì e finì rovinosamente per cadere all’indietro con un altro tonfo.

“Aspetta, ti aiuto io!!” intervenne Ginny apprensiva afferrando il corpo di Hermione per le spalle in modo da raddrizzarlo “Se non sbaglio Luna ti ha rimediato una crema per gli ematomi, dove l’hai messa?!”.

“In fondo alla stanza sopra una delle sedie ci sono appoggiate le mie cose!!” sbiascicò il ragazzo con la testa china.

“Harry puoi prendermela, per favore?” chiese Ginny al fidanzato mentre cercava di aggiustare il pigiama al fratello.

“La sta prendendo Hermione!!” constatò Harry intercettando con lo sguardo la sua migliore amica mentre percorreva la stanza a passa svelto e in rigoroso silenzio per raggiungere gli oggetti personali di Ron.

Al suono di quel nome Ron parve incupirsi ancora di più e si chinò in avanti così tanto che il suo naso sfiorò quasi il pavimento.

“Su Ron, adesso sistemiamo il pigiama e andiamo a sistemarci nella Stanza della Necessità, dove dormiremo lì tutti insieme, finché non avremmo trovato una soluzione a questo guaio!!” assenti la sorella con tono consolatorio agguantando la bacchetta.
“Non vorrai tagliarlo vero!?” cinguettò il ragazzo guardando la sorella con gli occhi sbarrati dall’orrore.

“Devo farlo per forza Ron, a meno che tu non voglia indossare uno dei pigiami di Hermione!!”.

“No, non voglio farlo!! Taglialo pure!!” assentì con voce strozzata.

“Taglia e accorcia!!” borbottò la ragazza agitando la bacchetta con attenzione “Ecco fatto, adesso è della tua misura, certo e ancora un po’ largo, ma adesso te lo sistemo con un incantesimo restringente, ecco finito, adesso è davvero perfetto!!” ammise la ragazza osservando la sua opera, dopodiché afferrò il fratello e dopo averlo fatto alzare lo fece specchiare in uno dei tanti specchi presenti nella stanza.

“Hai visto, tagliuzzandolo un po’ e stringendolo qui e là è venuto perfetto per la taglia di Hermione!!” esclamò la ragazza sempre più entusiasta del suo lavoro.

“Sì, ho visto…come hai fatto a brandelli il mio pigiama preferito!” commentò tetro Ron sfoggiando un’espressione, inusualmente inespressiva per i suoi standard.

“Dai su, ti prometto che te lo riaggiusterò e se non dovessi farcela chiederò a George e Fred il favore di ricomprartelo nuovo!!” lo spintonò con affetto Ginny per cercare di spronarlo un po’, alla ragazza non piaceva per niente vedere suo fratello in quello stato apatico, non ci era abituata e sinceramente non voleva iniziare a farlo.

“Tieni Ginny!!” si avvicinò un insolitamente intimidita Hermione porgendole tentennante un piccolo barattolo trasparente recante un tappo viola con su scritto: unguento anti-ammaccature.

“Perché non gli e la spalmi tu, Hermione!!” propose Ginny con sguardo furbo, cogliendo l’occasione al volo.

A quella frase Ron si irrigidì di colpo ed Hermione sobbalzò sul posto, strabuzzando gli occhi, e facendo quasi cadere rovinosamente il barattolo a terra cosa che la fece imbarazzare ancora di più facendole assumere un colorito cremisi.

“Mi raccomando sii delicata, la guancia oltre ad essere color nero-violacea è incredibilmente gonfia, inoltre ha l’aria di fare parecchio male!!” le ricordò la ragazza allontanandosi dal fratello per lasciare spazio di manovra ad Hermione.

“Harry, che ne dici se prima di bere la Polisucco per poterci lavare in santa pace andassimo a recuperare un po’ di cibo per la cena di stasera!!”.

“Ook!!” acconsentì titubante il ragazzo capendo le intenzioni di Ginny, non potette evitare però di lanciare uno sguardo preoccupato ai suoi amici prima di dirigersi verso l’uscita.

Hermione intuendo immediatamente l’intenzione dei due amici di lasciarla da sola con Ron si girò di scatto tutta trafelata per tentare di fermarli, ma il suo gesto fu vano.

Ron dal canto suo, non aveva avuto nessuna particolare reazione, a parte quella di allontanarsi dallo specchio con passo strascicante per sedersi sulla panchina in cui nemmeno mezzora prima era seduto in compagnia di Mirtilla Malcontenta.

 Hermione tentennante si voltò a guardarlo, non sapeva come comportarsi con lui adesso, la situazione era complessa quanto bizzarra, questa vicenda l’aveva destabilizzata non poco, la ragazza non si sentiva così in lotta con sé stessa dalla volta in cui la McGranitt era venuta ad informarla che Ron era stato avvelenato e che stava rischiando di perdere la vita.

Hermione si ricordava benissimo il terrore che provò subito dopo aver ricevuto quella notizia, non si sarebbe mai dimenticata la preoccupazione e la paura che le avevano attanagliato il cuore e l’anima, ricordava ancora tutto ciò che aveva pensato mentre correndo tutta trafelata percorreva tutto il tragitto dal dormitorio dei Grifondoro fino all’infermeria, in quel frangente non riuscì a pensare a niente se non  al fatto che se Ron fosse morto a causa dell’avvelenamento lei non avrebbe più avuto l’occasione di rivelargli i suoi veri sentimenti, non avrebbe più potuto ammirare  sul viso del ragazzo l’espressione da cucciolo bastonato che le dedicava quando le chiedeva di fargli copiare i compiti alla vigilia della consegna, non avrebbe più potuto vedere il suo bellissimo sorriso, quella chioma rosso intenso che fin da quando aveva 11 anni l’aveva affascinata, quelle lentiggini sul naso per cui andava pazza, non avrebbe più potuto guardarlo mentre rideva per qualche battuta, e non avrebbe più potuto ammirarlo ed amarlo per tutte le volte che senza alcuna esitazione aveva preso le sue difese scontrandosi con qualsiasi creatura umana e non la minacciasse o la offendesse, inoltre non avrebbe più potuto tuffarsi in quei fantastici ed intensi occhi blu mare quasi sempre allegri e vispi che lei adorava, quegli  stessi occhi che adesso  Ron si ostinava a tenere abbassati sul pavimento.

Hermione con fare impacciato tentò di avvicinarsi al ragazzo, con passo malfermo e senza dire una parola aprì il barattolo ed immerse due dita nell’argentea crema. Tuttavia nonostante la ragazza avesse lentamente alzato la mano verso la sua stessa guancia martoriata,  vide Ron istintivamente strizzare gli occhi e indietreggiare il viso di colpo come per proteggersi da lei, e questa visione alla ragazza fece terribilmente male tanto che nonostante avesse fatto di tutto per non cedere alle lacrime, nel corso della giornata, per rispetto di Harry, ora non potette più farlo, così ben presto sulle guance del povero malcapitato corpo di Harry delle lacrime scesero irrefrenabili.

“Mi dispiace!!” sussurrò Hermione con un groppo in gola.

Ron sentendo le parole della ragazza parve rilassarsi un po’, infatti riaprì gli occhi ma fece ben attenzione a non incrociare lo sguardo della ragazza neanche per un breve istante, inoltre si ostinò a mantenere il silenzio.

Hermione davanti all’impassibilità del ragazzo restò disorientata, era abituata a sentirsi aggredita, insultata, protetta ma non ignorata o comunque non in quel modo e soprattutto in una circostanza assurda come quella.

Prendendo un grosso respiro la ragazza si avvicinò e pregando nella sua mente che Ron non si scansasse di nuovo, per lei sarebbe stato troppo duro da digerire, stavolta più decisa di prima si avvicinò e con estrema delicatezza sfiorò la guancia livida e gonfia.

Ron a quel tocco sussultò, la ragazza intuì però che stavolta la brusca reazione del ragazzo fosse dovuta al dolore. Hermione infatti percepì dal tatto che la guancia era così tanto gonfia che sembrava pulsare inoltre era terribilmente calda e arrossata.

“Ci sono, decisamente, andata giù pesante…Scusami!!”

“Non è il mio anno fortunato questo!!” affermò solenne il ragazzo richiudendosi poi a riccio.

La ragazza gli spalmò un’abbondante quantità di crema nel modo più delicatamente possibile, quando terminò con tono apprensivo chiese a Ron la fatidica domanda:
“Va meglio, adesso?!”

Ron annuì dopodiché si alzò rapidamente dalla panca afferrò le sue cose e percorrendo a passi veloci la stanza si diresse verso la porta.

“Che fai?!” chiese la ragazza con urgenza.

“Stanza delle Necessità!!” borbottò il ragazzo mentre si accingeva a chiudersi la porta alle spalle.

“Ron, aspetta!!” assentì la ragazza con tono acuto.

Il ragazzo si arrestò sull’uscio della porta e dopo qualche secondo anche se con titubanza si voltò e alzò lo sguardo verso la ragazza, questa restò disorientata nel non riuscire a decifrare l’espressione di Ron, solitamente sempre palese e chiara.

“Parliamone!!” lo pregò la ragazza.

“Non mi va, sono molto stanco, oggi ho avuto una pessima giornata, Hermione!!” le disse indispettito donandogli un ultimo veloce sguardo indecifrabile per poi lasciare la stanza.

Quando Ginny rientrò nel bagno dei prefetti con ancora le sembianze di Ron trovò Hermione in piedi al centro della stanza con il viso umido e arrossato. La ragazza vedendo l’aspetto di Ron parve rattristirsi e incupirsi ancora di più. Ginny assistendo a quel palese e repentino cambio d’espressione le andò velocemente incontro per stringerla in un forte abbraccio.

“Harry mi ha raccontato tutto!!” rivelò la rossa.

“Quanto vorrei che fosse, davvero lui, ad abbracciarmi, in questo momento!!” confessò Hermione tra un singhiozzo e l’altro.

“Io penso che lo desideri anche lui Hermione!!”.

“Non hai visto come mi ha guardata!!”.

“È ferito per lo schiaffo, ed è sconvolto per le peripezie che gli sono accadute oggi, gli passerà tranquilla!”.

“Harry ti ha detto il motivo per cui ho schiaffeggiato Ron?!”

“Si me l’ha detto!!” ammise sospirando esasperata “Mio fratello ha sempre avuto l’autostima sotto terra, Ron  si è sempre sentito oscurato dal mondo intero, inoltre ha sempre vissuto con la convinzione che non sarebbe mai riuscito a farsi notare o a distinguersi per qualcosa, a parte per i suoi capelli color rosso intenso, in famiglia ce li ha solo lui,  Ron è un tipo molto competitivo, ha sempre cercato distinguersi dagli altri per avere il tanto agognato momento di gloria, o almeno è sempre stato quello il suo obbiettivo principale, finché non ha incominciato ad interessarsi a te… temo però che stavolta si sia fatto prendere un po’ la mano!” concluse storcendo il naso Ginny con tono contrariato.

“Arrivare ad essere geloso di Harry, come gli è potuto saltare in testa?!”

“Non ho mai detto che mio fratello sia “intelligente”, infatti io stessa spesso mi diletto a chiamarlo “idiota”, e oggi credo di aver finalmente compreso che dovrei smetterla di farlo, in fondo lui c’è sempre stato per me, soprattutto quando eravamo piccoli, anche se non lo ammetterei mai in sua presenza, Ron è sempre stato un punto di riferimento per me, con lui ho sempre avuto un particolare e bizzarro legame, diciamo un po’ amore e odio che non ho mai stretto con nessun’altro dei miei fratelli,  e a volte al mio primo anno ero anche invidiosa di te ed Harry perché lui era così tanto preso da voi due da non calcolarmi per niente, a tal proposito non gli perdonerò mai il fatto di essersi perso il mio smistamento nelle case!!”.

Hermione suo malgrado gli scappò un sorrisetto lacrimoso.

“Comunque, tornando al discorso principale, il mio adorato fratellino idiota si è lasciato prendere dalla gelosia, e a quanto pare oltre ad avere un asfissiante e insensata gelosia per sua sorella tende ad essere molto geloso anche di te, anzi, azzarderei nel dire che lui è sempre stato, morbosamente, geloso di te e anche incredibilmente protettivo, e ciò lo ha portato ad essere veramente insopportabile, a volte, ma di una cosa sono sicura, lui ti adora Hermione, per quanto cerchi di fare l’offeso o di tenerti il muso prima o poi è comunque costretto a fare un passo indietro, perché Ron non sa stare senza di te, io penso che lui abbia soltanto una gran paura di perderti e di apparire secondo ai tuoi occhi!!”.

“Ginny…tu mi stai dicendo che Ron è innam…innamorato…di…m...me?! balbettò Hermione con un tono a metà tra lo speranzoso e l’incredulo.

“Hermione…tutta Hogwarts ne è pienamente consapevole!! Solo lo stolto di mio fratello e tu continuate a non ammetterlo a voi stessi e soprattutto fra voi due!!”.

“Io…sono perfettamente consapevole di ciò che provo per lui!!” sussurrò con un nodo in gola “è vero, all’inizio credevo che fosse solo una stupida cotta o assuefazione temporanea ma poi c’è stato l’incidente con l’Idromele, lui ha quasi perso la vita e io ho creduto di morire con lui, non ho mai avuto così tanta paura in vita mia eppure in questi cinque anni ho rischiato di morire più volte, ma il solo pensiero di perderlo per sempre e di  non poterlo vedere mai più, mi ha terrorizzata e spaventata così tanto che da quell’orrendo giorno passato in infermeria con la paura nello stomaco e un peso opprimente nel cuore mi è stato tutto chiaro…non so il momento esatto di quando sia successo o perché sia accaduto ma io sono follemente e totalmente innamorata di quell’idiota di Ronald Weasley e temo che sia per questo che lui nel bene e nel male abbia sempre attirato la mia attenzione inoltre è l’unico che è capace di farmi sia toccare il cielo con un dito, solo rivolgendomi un sorriso o uno sguardo,  e sia di farmi precipitare in un’ accecante baratro di rabbia e ostilità con la stessa capacità!!” rivelò la ragazza.

“Be’ immagino che il vero amore comprendi anche questo…non può essere sempre rose e fiori…com’è che si dice…ci si ama nel bene e nel male no?!...Ronald è un po’ di tutti e due!!” esclamò Ginny emozionata dalla confessione dell’amica.

“Già!” affermò sorridendo Hermione.

“Sono proprio contenta di averti come cognata!!”.

“Non credi di star correndo un po’ troppo, Ginny!” ammise Hermione con sguardo triste.

“Nah, non ti preoccupare!! mio fratello è un po’ ottuso ma quando gli faremo capire che tu ricambi i suoi sentimenti lui cederà e si lancerà tra le tue braccia con la stessa velocità con cui uno Snaso assalterebbe la vetrina di una gioielleria!!”.

“Che vuoi fare, Ginny?!” chiese Hermione sospettosa palesando un’espressione preoccupata.

 
“Lo vedrai presto, cognatina!! Su, adesso beviamo le nostre rispettive pozioni Polisucco e laviamoci in fretta, non voglio perdere troppo tempo perché non vedo l’ora di attuare il mio strategico piano per mettere a disagio il mio dolce fratellino!!”

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3953816