Son

di Allen Glassred
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Neve ***
Capitolo 2: *** Come hai potuto? ***
Capitolo 3: *** Tu mi hai salvata ***
Capitolo 4: *** Nuova vita ***
Capitolo 5: *** Vento forte ***



Capitolo 1
*** Neve ***


Samuel
( Gadeel and Gabrielle's son )

NEVE

E’ una fredda notte invernale, e Valentina è insieme alla migliore amica Theresa: dopo molti anni infatti, le incarnazioni terrene di Giustizia e Speranza sono rimaste ottime amiche considerando che, coloro che risiedono nei loro corpi, sono sorelle figlie di Dio. La bionda sorseggia distrattamente la propria tazza di the mentre, di lì a poco, la sua migliore amica si siede sulla poltrona di fronte al divano dov’è seduta la bionda e tenendo anch’ella in mano una tazza di the fumante. “ Allora, dimmi: come vanno le cose? “. Inizia il discorso Theresa. Valentina sospira pesantemente per poi bere un sorso del proprio the.

“ Al solito, Theresa: al solito, se non peggio. Non so davvero come comportarmi “. Ammette sinceramente. L’altra rimane in silenzio qualche momento per poi decidere di prendere parola, un pò perplessa.

“ Ma ne sei sicura? Hai detto che avverti la presenza di altri Nephilim, oltre Jesus, Raziel e le gemelle? Ne sei certa? “. Chiede, Valentina fa cenno di sì con il capo.

“ Ti dico di sì! Theresa, non sto scherzando e non mi potrei mai sbagliare su una cosa simile: i quattro Grandi Arcangeli rimanenti hanno avuto dei figli, ne sono certa. E sono qui, a Roma: dobbiamo trovarli quanto prima, ti ricordo che Lucifero non è ancora stato sconfitto in modo definitivo e potrebbe far loro del male “. La ammonisce la bruna, la bionda d’altro parte sorseggia il proprio the mentre non può fare a meno di rimanere in silenzio qualche istante, a riflettere sulle parole di Valentina: quindi, oltre a Raphael e Lucifero, anche Gabriel, Gabrielle, Uriel e Michael avrebbero avuto figli? Scuote il capo di lì a poco, mentre sul suo viso si dipinge una sorta di smorfia scettica.

“ Michael? Con un figlio? Mi dispiace tesoro, ma non ce lo vedo proprio: sai bene cosa densava di queste cose, in oltre è chiuso nel Cristallo d’Angelo: come potrebbe mai potuto generare un figlio? “. Chiede. Valentina pare riflettere un momento: Theresa non ha torto, ma sa anche che le sue sensazioni non sono sbagliate: avverte la presenza di altri Nephilim e, sicuramente, anche Lucifero l’ha sentita.

“ Una volta, Raphael mi ha detto che Michael si innamorò di me perché gli ricordavo la sola donna che avesse mai amato: Anael, questo era il suo nome “. Sentenzia la ragazza, ricordando le parole del marito circa quella storia quando, anni prima, lei gli chiese perché mai Michael si fosse così accanito su di lei  , perchè la volesse distruggere ma allo stesso tempo dicesse di amarla? La risposta fu chiara e la shoccò letteralmente ma fu anche illuminante: capì perché Michael le diede quell’abito rosso che solo una volta ha osato indossare, capì anche chi ne fosse la proprietaria: Anael, unica tra i mortali ad aver avuto la protezione e l’amore dell’Arcangelo del Fuoco. La voce di Theresa la riporta bruscamente alla realtà.

“ E tu credi che questa Anael abbia potuto dare alla luce il figlio di Michael? “. Chiede, sorpresa: non era accorrente di questa storia. “ Incredibile: dunque, anche lui si era innamorato. Anche lui ha provato amore per una donna mortale e forse… “. Ora è Valentina ad interrompere la sorella, posando sul tavolo la propria tazza di the ed ammirando la neve fuori dalla finestra.

“ Purtroppo, Anael morì incinta del figlio di Michael: non riuscì a darlo alla luce, per un crudele scherzo del destino: mancava ormai poco tempo al parto “. Fa, ancor aut pò dispiaciuta a distanza di anni: comprende in parte, l’atteggiamento del fratello. Ma certamente non lo giustifica anche se, dopo molti anni, è riuscita a perdonarlo ed ha parlato di lui anche alle gemelle ed a Raziel. “ Invece, mi stupisco di Gabriel e Gabrielle: non avrei mai detto che avrebbero potuto aver figli con un uomo ed una donna mortali, non avrei mai pensato che avrebbero potuto scendere sulla Terra e generare ciò che, fino a poco tempo fa, in Paradiso era considerato abominio “. Fa la donna, ricordando che solo grazie a lei ora, anche in Paradiso, i Nephilim non sono più cacciati e malvoluti dagli altri Angeli.

“ Gabrielle era innamorata di un Angelo, Vale: ricordi? Il suo sottoposto, colui che, malgrado fosse comandante delle sue truppe, venne accusato di essere la spia di Lucifero? “. Chiede, Valentina pare riflettere un pò per poi sussultare.

“ E’ vero! Se non sbaglio, si chiamava… “. Si interrompe bruscamente. “ Che cos’è? Hai visto anche tu? “. Chiede, Theresa si volta anch’ella nella stessa direzione della divina sorella: anche lei nota qualcosa muoversi, nella neve.

“ Oh cielo! E’ vero: c’è qualcuno qui fuori, ma chi… “. Una potente onda di potenza fa sussultare entrambe che, per un secondo soltanto, sentono il respiro mozzarsi mentre fanno appena in tempo a posare le tazze con il the. “ la percepisci? “. Chiede, Valentina annuisce: eccome, se la percepisce: è una potente grazia Angelica quella che si è improvvisamente palesata.

“ Andiamo a controllare! “. Fa semplicemente l’incarnazione terrena di Giustizia mentre, di lì a qualche istante, la sorella evoca il proprio arco e la segue: meglio premunirsi di un’arma di difesa, non si sa mai chi ci potrebbe essere fuori ad aspettarle.

Valentina e Theresa giungono fuori da casa, il giardino totalmente innevato presenta tracce di sangue. “ Oh mio Dio… “. Sussurra solamente Theresa, mentre la neve cade sui loro capi, sui loro capelli e su una misteriosa figura: è disteso a terra e pare essere la fonte di quel sangue. istintivamente Theresa fa per attaccarlo, ma la sorella la ferma.

“ Aspetta! “. Fa solamente la bruna, mettendo un braccio davanti alla bionda che invece, la guarda sconcertata.

“ Ma cosa…? Vale…? “. Chiede, ma l’altra fa un passo avanti: no. Non avverte una grazia demoniaca in quel giovane disteso nella neve e sanguinante, pare essere un angelo almeno per metà.

“ Un Nephilim… “. Mormora solamente e, a quelle parole, anche Theresa si precipita da lei mentre abbandona il proprio arco, il quale cade in mezzo alla neve.

“ Ne sei sicura?! “. Chiede con sorpresa: allora pensa, la sorella aveva visto giusto! Anche lei infatti, avverte una forte aura Angelica provenire da quel giovane dalla chioma corvina. Valentina si inginocchia istintivamente in mezzo alla neve, incurante del freddo e facendogli posare il capo sul suo grembo: sanguina parecchio, dev’essere stato colpito da qualcuno. ma chi potrebbe essere mai stato?

“ Coraggio, ragazzo! Coraggio, resisti! “. Lo incita semplicemente l’incarnazione terrena di Giustizia. Lui apre gli occhi di lì a poco, dopo aver percepito la grazia angelica della donna e la sua voce incitarlo a svegliarsi.

“ Tu… tu sei Valentina, vero? “. Chiede, spiazzando la donna: come fa quel ragazzo a conoscerla?

“ Si, ma come… “. Lui tossisce un pò di sangue, lei guarda prima Theresa poi lui, shoccata. “ Ehi, fa piano, sta tranquillo… “. Cerca di calmarlo la bruna, mentre lui smette di tossire di lì a poco per poi puntare lo sguardo in quello di lei.

“ Ti cercavo: mio padre mi ha detto che mi avresti aiutato e che, di sicuro, mi avresti potuto proteggere ed aiutarmi a ricongiungermi a lui e a mia madre, anche fosse solo per una volta… “. Spiega, Valentina non ha più dubbi in merito: è sicuramente il figlio di uno dei Grandi Arcangeli.

“ Tu sei un Nephilim, vero? Il figlio di un Arcangelo? “. Chiede. Lui fa un lieve cenno affermativo con il capo, Theresa si avvicina per poi inginocchiarsi accanto a lui dall’altro lato, per poter guarire la sua ferita. “ Chi sei…? “. Chiede poi la bruna. lui volta lo sguardo verso di lei: uno sguardo di un intenso celeste, così simile a quello della madre.

“ Io sono Samuel… “. Mormora, per poi proseguire la frase di lì a poco e shoccando letteralmente le due ragazze. “ .. il figlio di Gabrielle e Gadeel “. Conclude, prima di svenire e di lasciare le due zie nella più totale ed assoluta sorpresa. E con mille domande: chi ha ridotto così loro nipote? Come ha fatto lui a trovarle e nascondersi fino a quel momento, sia dal Paradiso che dall’Inferno? Purtroppo, questo non è il momento migliore per domandarglielo: il giovane ha bisogno urgente di ricevere la Grazia Angelica che ha perduto e di essere curato.

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Capitolo 2
*** Come hai potuto? ***


Gaby
( Gabriel and Rowena's daughter )

COME HAI POTUTO?

 

Il giovane stringe con forza i pugni, a terra una ragazza dalla chioma ramata, un mix di colori tra i capelli dei due genitori, lo osserva sconcertata: non lo ha mai visto così arrabbiato prima di quel momento, e dire che lo conosce ormai da diversi mesi. “ Raziel, ascolta io… “. Sussurra, tenendo una mano sulla guancia che ancora dolora per lo schiaffo ricevuto. “ Ascolta, io… “. Ma lui la interrompe, bruscamente ed alzando di colpo la voce, trattenendo il suo impeto dato che, comunque, si trova di fronte ad una ragazza.

“ Sta zitta! “. Grida, facendola sussultare e tenendo ancora in mano la fiala che, qualche secondo prima, la ragazza ha cercato di sottrarre dal cassetto nella camera del biondo. Lui la guarda con ira: non è mai stato così arrabbiato e deluso, mai si è permesso di alzare le mani su qualcuno, specialmente su una ragazza. Ma lei: lei lo ha preso in giro. Lei gli ha mentito per mesi, ha finto di volergli bene e di volerlo conoscere ma, in realtà era tutta una farsa. In realtà, ora lo sa, il suo scopo era rubare quella fiala. “ Ed io che mi sono fidato di te! Non avrei mai dovuto, non perché sei una strega ma perché il mio sesto senso mi stava mettendo in guardia! Ed il sesto senso di un Nephilim non sbaglia mai! “. La ragazza non osa guardarlo: quelle parole le fanno davvero male. La situazione potrebbe sembrare quella, di fatto infatti, lei è entrata nella stanza di Raziel ed ha cercato di sottrargli la boccetta contenente parte della grazia angelica di Gabriel, Arcangelo dell’Acqua e figlio di Dio. Il figlio di Raphael e Valentina interrompe la sua sfuriata ma, in compenso, continua a guardare la ramata con disprezzo assoluto.

“ Io non ti volevo rubare niente! Niente! “. Grida ad un certo punto lei, ostinandosi tuttavia a nascondere il suo segreto e la vera ragione per la quale stava cercando di sottrarre la Grazia di un Arcangelo. “ Volevo solo parte di quella Grazia! L’altra, te l’avrei restituita, l’avrei rimessa al suo posto! Te lo giuro! “. Giura. Raziel sta per dire qualcosa ma, prima di farlo e peggiorare le cose fa un profondo respiro e cerca di darsi una calmata.

“ Non ti credo, non credo ad una parola: dimmi, perché hai cercato di sottrarre la Grazia di mio zio Gabriel? Qual’è il tuo scopo, strega?! “. Sbrocca alterato: le ha dato piena fiducia malgrado il presentimento di sua madre. Valentina non ha mai avuto pregiudizi sulla ragazza, questo no, tuttavia ha sempre avuto la sensazione che nascondesse qualcosa. “ Ma io dico: come hai potuto?! Come hai potuto ingannarmi così spudoratamente?! Mi hai avvicinato, hai finto di iniziare a provare qualcosa per me e per che cosa? Per rubare una cosa che nemmeno mi appartiene, se lo vuoi sapere! “. Si altera di nuovo mentre lei scoppia in lacrime. “ Sai a chi è destinata questa Grazia?! Lo sai almeno?! “. Chiede, non chiedendosi nemmeno come faccia la ragazza a sapere che lui è un nephilim e che possiede una boccetta contenente parte della Grazia Angelica di Gabriel, unica insieme a quella di Raphael in grado di curare qualunque male.

“ Io volevo solo curare mia madre! “. Sbrocca esasperata la giovane, che si rivela essere Gaby. “ Io volevo parte di quella Grazia perché sapevo che avrebbe salvato la vita di mia madre! Che lui… che Gabriel l’aveva lasciata a te proprio per questo: sapeva che sarebbe successo, sapeva della futura malattia di mia madre e sapeva che forse, lui non avrebbe potuto esserci per poterla salvare! “. Singhiozza, non trattenendo più le lacrime mentre, di riflesso, Raziel passa da uno sguardo furioso ad uno stupito.

“ Ma cosa diamine vai dicendo?! Smetti di… “. Ma questa volta è la ragazza che, dopo aver puntato il suo sguardo in quello di lui lo interrompe.

“ Non sto mentendo! “. Grida e, a quella frase pronunciata in quel tono, un vaso va letteralmente in frantumi mentre l’acqua fuoriesce da esso. “ Non sto mentendo: lui… amava mia madre, anche se non è stata il suo unico e grande amore. Per questo non voleva che le capitasse qualcosa di male, per questo ha lasciato quella grazia. Era destinata alla figlia di Gabriel, vero?! “. Chiede. Raziel non può fare a meno di annuire: passata la rabbia iniziale, mille domande si fanno strada in lui ed i dubbi le seguono a ruota, non permettendogli di trovare una definitiva risposta.

“ Ma cosa stai cercando di dirmi, si può sapere? “. Sussurra semplicemente il figlio maggiore di Giustizia e dell’Arcangelo dell’Aria. La ragazza rimane a terra mentre alcune lacrime bagnano il pavimento, cadendo dai suoi occhi.

“ Mio padre e mia madre si incontrarono quando lui scese sulla Terra, poco prima della battaglia con Lucifero. Non ebbe nemmeno il tempo di vedermi nascere o di sapere che mia madre gli avrebbe donato un figlio, perché finì in coma per tanto, tantissimo tempo. Lui amava un’altra donna, ma nel suo cuore entrò anche mia madre: io nacqui dall’amore, non dalla semplice lussuria di una notte. Ed a dimostrazione di ciò, mio padre diede al tuo una fiala contenente la sua Grazia: gli disse che avrebbe dovuto custodirla, fino a quando non sarebbe stato il momento in cui avrebbe dovuto utilizzarla. Qualcuno sarebbe sicuramente andato a prenderla. In seguito, si scoprì che chi doveva prendere la fiala era proprio la figlia di Gabriel. Ovverosia… “. Le lacrime cadono incontrollate, lei singhiozza mentre Raziel cade in ginocchio: come diamine ha fatto a non capire subito? E’ stato uno sciocco oltre che un barbaro, dato che ha schiaffeggiato una ragazza.

“ Non posso crederci. Allora tu… allora tu sei… “. La fanciulla punta lo sguardo in quello di lui, annuendo. Due bellissime ali bianche fanno la loro comparsa mentre, istantaneamente, l’acqua a terra si posiziona nella mano destra di lei e forma una sorta di cristallo.

“ Si: io sono la figlia di Gabriel e Rowena, Gaby. E sono qui perché solo tu possiedi la cosa in grado di salvare mia madre da morte certa: la Grazia Angelica di mio Padre. Gliela devo somministrare, prima che… “. Si blocca, Raziel rimane sconvolto: ha sbagliato tutti, dunque.

“ Perdonami, per lo schiaffo e per quelle parole. Ma io… “. Lei lo guarda un momento, poi posa una mano sul suo viso ed annuisce.

“ Ti perdono “. Sussurra, prima che, quasi senza che se ne accorgano, le loro labbra si uniscano in un bacio che suggella la loro pace. Ed una promessa: salveranno Rowena, costi quel che costi. Al costo di domandare aiuto al solo ed unico in grado di guarire qualunque cosa: Raphael.

“ Salveremo tua madre: è una promessa che ti faccio “. Fa semplicemente lui, ora nuovamente fiducioso ed accarezzandole il viso, nel punto precedentemente schiaffeggiato. “ Sono stato un imbecille: non avrei mai dovuto alzare le mani su una ragazza. Ti fa male? “. Chiede, ma lei gli bacia dolcemente il palmo della mano per poi negare con il capo.

“ Ora non più. E ti credo, quando mi dici che salveremo mia madre. Ho fiducia in te, perché credimi: il mio amore per te è sempre stato sincero “. Fa e, senza pensarci ulteriormente, lui posa nuovamente le labbra su quelle di lei, che ricambia con altrettanta passione e, finalmente, provando quella felicità a lungo anelata.

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Capitolo 3
*** Tu mi hai salvata ***


Amenadiel
( Michael and Anael's son )

TU MI HAI SALVATA

 

Il giovane dalla chioma rossa osserva l’angelo comparso di fronte a lui: ha parecchie ali pensa, non dev’essere un comune angelo. Incrocia le braccia al petto qualche istante: dov’è che ha già visto quel volto, si chiede? Dov’è che già ha udito quella voce? Mille pensieri nella sua mente vengono interrotti dalla voce del corvino. “ Amenadiel “. Lo chiama, il ragazzo rimane shoccato e forse, un po' contrariato.

“ E tu come sai il mio nome?! “. Chiede, iniziando a perdere le staffe: non gli importa di trovarsi di fronte ad un angelo, quell’essere è comunque piombato in casa sua e gli sta dicendo cose davvero assurde. “ Senti, non so bene cosa tu voglia da me ma sappi che io non ho alcuna intenzione di seguirti: la mia vita adesso è cambiata “. Sentenzia, con lo stesso sguardo che Uriel ha visto ad una sola persona al mondo. Sbuffa un istante per poi prendere parola.

“ Sei la copia di tuo padre, lo sai? “. A quelle parole il ragazzo si irrigidisce: non dice nulla e, vedendo che è rimasto turbato è Uriel a riprendere parola. “ So bene che è uno shock per te, ma… “. Le sue parole vengono bruscamente interrotte: una nuova Grazia Angelica viene avvertita sia da lui che da Amenadiel, il quale si guarda intorno qualche istante come fosse confuso. “ Non è possibile: ma che ci fa lui qui? “. Chiede più a sé stesso, prima che in un’intensa luce dorata faccia la sua comparsa colui che tutti definiscono “ la spada di Dio “. Il suo sguardo gelido è puntato sul ragazzo mentre, finalmente, il fratello prende parola. “ M… Michael! “. Lo chiama semplicemente e, in seguito, osserva nuovamente colui che, non ha dubbi in merito, è suo nipote.

“ Ho sentito la tua Grazia dirigersi verso questa topaia, così sono sceso a controllare: si può sapere perché sei qui? “. Chiede freddo il rosso che, a ben vedere, è la fotocopia del più giovane: unica differenza tra i due è la tonalità dei loro occhi, infatti quelli di Amenadiel tendono verso il blu oceano proprio come quelli della madre.

“ Ehi tu! “. Fa, leggermente alterato il ragazzino. “ Questa topaia come la definisci tu, è casa mia: la casa in cui vivo con mia madre, quindi parlane con il dovuto rispetto “. Sibila, i loro sguardi si scontrano più volte e, per un momento, pare quasi che le fiamme brucino in essi.

“ Piccolo insolente, come ti permetti?! Sai con chi stai parlando?! “. Si infuria l’Arcangelo del fuoco, avvicinandosi a velocità sorprendente al ragazzo e, prima che Uriel possa parlare, afferrandolo per il collo. “ Potrei incenerirti in un solo istante, qui ed ora: non mi importa se sei un Nephilim figlio di qualche mio fratello “. A quelle parole Uriel cerca di calmare gli animi.

“ Fermo, Michael! Non capisci! Lui è… “. Ma una nuova seppur più debole grazia angelica fa la sua comparsa sulla scena improvvisamente.

“ Fermati, basta! “. Sentenzia una voce femminile, da una luce azzurra proveniente da prima dall’altra stanza si può intravedere una figura alata: sono solo due ali, quindi è un semplice angelo. La sua lunga chioma biondo fragola rifulge di una luce propria, il suo sguardo puntato a colui che, in un secondo o forse meno, ha perduto tutta la propria sicumera ed ha addirittura fatto cadere a terra la propria spada. La donna angelica punta lo sguardo verso di lui e, senza esitare, gli si avvicina per poi accarezzargli il viso. “ Mi sei mancato tanto, amore mio: non mi riconosci? “. Sussurra, Amenadiel rimane shoccato: sapeva dei doni della madre ma mai aveva visto le sue ali, mai nemmeno quando le sue hanno fatto la loro comparsa, lei non gli ha mai detto di essere un angelo. Un momento: ha appena chiamato quell’angelo “ amore mio “? Riflette: sua madre gli ha sempre detto di aver amato un solo uomo nella sua vita, e quell’uomo era…

“ A… Anael?! “. Un nome: un singolo nome pronunciato proprio da Michael spezza ogni silenzio e scaccia ogni pensiero. “ Non è possibile! Tu sei morta, eri… ho visto quel demone ucciderti! Tu e nostro figlio… “. Lei gli sorride con amore, accarezzandogli dolcemente il viso.

“ E’ vero: quel demone mi aveva colpito a morte. Ma tu mi hai salvata “. Sentenzia, lasciando a bocca aperta lo stesso Uriel: com’è possibile che Michael abbia salvato Anael, se la credeva morta? “ Quando abbiamo concepito nostro figlio, una parte della tua Grazia si è trasferita in me. Senza saperlo, tu mi stavi rendendo un angelo e, quando i tuoi fratelli intervennero per salvare nostro figlio, attivarono involontariamente il potere di quella Grazia. Mi risvegliai nell’Etenamenki, il palazzo celeste. Lì incontrai una misteriosa figura, non so chi fosse: mi disse solamente di tornare sulla Terra, mio figlio aveva bisogno di me ed era sano e salvo: Uriel e Gabriel lo avevano salvato “. Sussurra, raccontando così la sua storia. “ Amore mio, percepisco tanta confusione in te e lo capisco, ma devi credermi: dopo essere tornata non ho fatto altro che cercarti, senza successo. Poi seppi cosa successe: i processo, il taglio delle ali, la detenzione forzata nel cristallo D’Angelo… mio Dio, che cosa ti hanno fatto? “. Sussurra e, al solo pensiero, una lacrima scende dagli occhi della donna mentre Amenadiel le si avvicina lentamente.

“ Mamma, perché non mi hai mai detto di essere un angelo? Mi hai sempre detto che mio padre era uno degli Arcangeli elementali e che, a causa di forze maggiori, non poteva essere qui con noi. Ma non mi hai mai detto che anche tu… “. Si blocca di scatto, Michael pare realizzare solo ora: se quel ragazzo è il figlio di Anael e se è un Nephilim, può significare solo una cosa.

“ Nostro figlio? Lui… questo ragazzino sarebbe mio figlio? “. Chiede semplicemente, lei annuisce per poi guardare Uriel con gratitudine.

“ Si: l’ho protetto per tutta la sua vita, cercando di tenerlo lontano dai demoni e proteggendolo da ogni pericolo. Deve la sua vita a Gabriel ed Uriel, che lo fecero nascere malgrado, in quel momento, il mio corpo fosse morto. Lo affidarono alle cure di alcune suore, fino a quando io non scesi dal Paradiso per riprenderlo e crescerlo. Andò tutto bene, ma ben presto i poteri di Amenadiel si manifestarono: gli dissi così di te, chi eri e che, purtroppo, non potevi essere con noi per tante ragioni ma che ci amavi. Gli insegnai a controllare e celare la sua Grazoa, per evitare che i demoni la percepissero e lo trovassero. Ma a quanto pare, l’ho reso invisibile anche agli Angeli… “. Mormora semplicemente la bionda fragola, Michael non parla ma pare comprensibilmente sconvolto: Anael e suo figlio sono vivi e non solo: lui ha involontariamente reso la donna un angelo! Per la prima volta in vita sua anche l’Arcangelo del fuoco non sa come reagire, non sa come comportarsi o che cosa dire. Da parte sua Amenadiel è confuso, stranito: sua madre non gli ha detto la verità ma, in parte, sa di non poterla biasimare: lo ha fatto unicamente per proteggerlo. Da quel che sa di suo padre, anche lui lo ha sempre amato ma, deve dire, il loro primo incontro non è nemmeno stato dei migliori.

“ Io… scusate, ho bisogno di uscire da qui “. Fa semplicemente il rosso, uscendo di corsa di casa. Anael fa per seguirlo ma, ripresosi dalla sorpresa iniziale, Michael la trattiene ponendo un braccio davanti a lei.

“ Lascia stare: deve elaborare tutto quanto è successo, io stesso devo ancora rendermene del tutto conto. Ora, tu io ed Uriel dovremo fare una lunga chiacchierata “. Il suo sguardo fa intendere che non ammette la minima replica: Anael ed Uriel annuiscono. Parleranno e, in seguito, parleranno anche con Amenadiel: ha ogni diritto di sapere la verità, fino in fondo. Ed in seguito, sarà lui a decidere se combattere o no contro la nuova minaccia divina. Una cosa è certa: lui e Jesus sono i due Nephilim più potenti mai apparsi, il suo aiuto è indispensabile e, se deciderà di non voler entrare in questa storia, sconfiggere Morte e togliere a Lucifero il titolo di “ Re “ del Paradiso non sarà affatto semplice, se non quasi impossibile.

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Capitolo 4
*** Nuova vita ***


Amara
( Michael and Kelly's daughter )

NUOVA VITA

 

La giovane dalla chioma mogano esce di casa, malgrado la temperatura molto rigida: è infatti pieno inverno e sta nevicando, ma la cosa non le importa più di tanto. Anzi: pare quasi che il freddo non la stia nemmeno sfiorando e questa, ammette la donna che esce dietro di lei di lì a poco, è una cosa che la stupisce. No: no, non la deve stupire data la natura di sua figlia. Infatti colei che si rivela essere Kelly non può fare a meno di trovarsi a riflettere: sua figlia Amara è una Nephilim molto potente, in oltre suo padre controlla proprio il fuoco e, anche solo per questa ragione, sentire freddo per lei è quasi impossibile. “ Amara, torna qui! “. La chiama quasi in un sussurro la madre, ma la fanciulla fa cenno di no con il capo.

“ Mamma, ti prego: torna in casa. Avverto una Grazia molto potente nei dintorni, non vorrei che ti succedesse qualcosa di brutto “. Ammette semplicemente la ragazza, guardandosi intorno sospettosa. Ma Kelly scuote il capo con decisione, affiancando la figlia.

“ Non ti lascerò mai sola, a chiunque appartenga questa Grazia, non importa: tua madre sarà sempre al tuo fianco “. Fa risoluta la bruna. La figlia sta per dire qualcosa ma una potente luce quasi accieca sia lei che la madre: la donna è costretta a coprirsi gli occhi con le braccia mentre invece la figlia rimane del tutto impassibile mentre, in una luce intensa fa la sua comparsa un giovane dalle maestose ali: sembrerebbero essere due ma sono più grandi di quelle di un comune angelo, per un istante sembrano quasi coprire il volto del proprietario che, solo dopo alcuni istanti decide di mostrare il proprio volto ed il proprio sguardo di ghiaccio. Amara rimane dapprima sorpresa mentre lui prende parola con un tono freddo e serio.

“ Strano: solitamente i mortali non possono vedere le vere forme degli Angeli, a meno che non siano predestinati o non sia l’angelo stesso a volersi mostrare. I vostri occhi avrebbero dovuto bruciare, invece non è accaduto “. Sentenzia il giovane dalla chioma rossa. Kelly toglie lentamente le braccia da davanti agli occhi per poi capire di chi si tratta: anche se è molto simile a lui non si tratta di Michael, ma di uno dei suoi figli.

“ Amenadiel “. Sentenzia semplicemente Amara, rompendo ogni silenzio e rivelando che il ragazzo non è altri che suo fratello maggiore Amenadiel, figlio di Michael ed Anael. “ Spiacente deluderti, ma mia madre ed io possediamo una parte della Grazia angelica di Michael: anche se gli angeli compaiono nella loro vera forma di fronte a noi, non rischiamo comunque di perdere la vista. Desolata di averti dato una delusione “. Fa la ragazza, dura: ricorda l’ultimo incontro con il fratello Amenadiel, di come l’abbia disprezzata e di come le abbia detto che lei è solo una schifosa Nephilim da nulla, un errore che non sarebbe dovuto esistere malgrado, di fatto, anche lui sia un Nephilim proprio come lei dato che quando è nato, sua madre era umana.

“ Ho notato “. Taglia semplicemente corto il rosso, avvicinandosi di qualche passo fino a raggiungere la fanciulla. I due fratelli si trovano ora faccia a faccia, lei affronta il suo sguardo senza il minimo timore. “ Sei diversa: hai una grazia angelica molto potente, non sei come tutti gli altri Nephilim. Cos’è di te, che ancora mi sfugge? “. Sibila, rivolto più a sé stesso seppur di fatto, con una mano abbia sollevato ora il mento della sorella costringendola così a guardarlo nuovamente. Kelly osserva la scena senza intervenire: vorrebbe che Amenadiel e la sua Amara facessero pace e che, finalmente, si comportassero come fratello e sorella. Anche Anael ha provato a convincere il figlio, tuttavia ora dipende tutto solo da lui.

“ Che cosa vuoi, fratello? Perché sei sceso dal Paradiso? “. Chiede perentoria Amara. A quella frase lui non fa altro che fissarla intensamente per poi prendere parola di lì a poco.

“ So che non siamo partiti con il piede giusto, ma se sono qui non è per me. E’ per nostro padre “. Sbaglia o, per la prima volta, ha detto “ Nostro padre “? Amara rimane strabiliata nel sentirgli pronunciare quelle parole, mentre Amenadiel prosegue di lì a poco. “ Dopo la detenzione nel Cristallo D’Angelo, ha perduto la ragione. Non è più sé stesso, nessuno, nemmeno nostro nonno sa come farlo tornare il glorioso arcangelo del fuoco. La sola cosa che forse lo potrebbe scuotere, proprio come a suo tempo fu per Gabriel con sua figlia Gaby, potrebbero essere la Grazia e la vicinanza dei suoi figli. Tutti i suoi figli “. Precisa, lasciando sbigottita e non poco la bruna. Sgrana gli occhi per poi riuscire a prendere parola solo di lì a poco.

“ Aspetta: hai appena detto nostro padre? Hai appena detto i suoi figli? Cosa significa? “. Chiede: forse ha capito, ma per sicurezza preferisce accertarsi di aver capito bene, di non aver preso un ennesimo abbaglio, di non illudersi inutilmente. Amenadiel sospira pesantemente: non è tipo da chiedere scusa, detesta dilungarsi in cose come queste ma, pensa, in questo caso lo deve fare: è d’obbligo. Tenendo il mento della sorella tra due dita e guardandola intensamente decide di darle una risposta, mentre a quello sguardo lei non può fare a meno di arrossire vistosamente: è proprio vero pensa guardando il maggiore, che gli angeli sono meravigliosi e bellissimi, non si stupisce che sua madre si sia innamorata di un Arcangelo!

“ Vorrei… vorrei che tu venissi con me in Paradiso e provassi a parlare con… con nostro padre. So che probabilmente, non ho il diritto di chiedertelo, ma… ma te lo chiedo per lui, non per me “. Mormora semplicemente. “ So che probabilmente, non torneremo ad essere una famiglia. So che non perdonarti mai tutte le mie cattiverie, ti capisco: nemmeno io perdono me stesso, ma… “. La ragazza lo interrompe, ponendo un dito sulle sue labbra per farlo smettere di parlare mentre una lacrima furtiva scende dai suoi occhi.

“ Sei mio fratello: come potrei non perdonarti? “. Chiede semplicemente la fanciulla. “ Anche io vorrei solamente che fossimo una famiglia, che fossimo finalmente fratelli e non rivali. E se posso fare qualcosa per salvare nostro padre dalla follia, allora lo farò “. Sussurra solamente, commossa e sentendo in sé una sensazione mai provata prima: calore, pace come mai è successo prima di quel momento. In quel momento le sue ali fanno la loro comparsa, forse per la prima volta: sono due e sono lucenti, come fossero baciate dalla luce del sole. Kelly osserva la scena decisamente commossa, mentre la figlia si volge finalmente verso di lei. “ Vieni, mamma? “. Chiede, allungandole una mano mentre il fratello fa un cenno affermativo con il capo.

“ Coraggio, Kelly: non puoi restare qui da sola, con i demoni di Lucifero ancora in liberà e senza protezione “. Sentenzia, mentre lei non può fare a meno di rimanere sbigottita.

“ Io? “. Chiede, indicandosi con il dito. “ Siete sicuri che possa…? “. Chiede, ma stavolta è Amenadiel ad interromperla ed a darle una spiegazione.

“ Puoi venire con noi, non temere: possiedi una parte della Grazia di mio padre, non avrai problemi. In oltre, forse gli farà bene vederti “. Ammette finalmente, mentre a quella frase anche Kelly pare finalmente convincersi: afferra la mano della figlia, mentre tutti e tre scompaiono in una luce calda ed abbagliante: una nuova vita sta per iniziare, sia per Amara che per la sua famiglia. Una vita che certamente, non mancherà di riservarle sorprese.

 

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Capitolo 5
*** Vento forte ***


Raziel
( Raphael and Valentina's son )

VENTO FORTE

 

Il giovane dalla chioma bionda rimane qualche istante seduto, di fronte all’immensa distesa d’acqua salata. La brezza lieve muove i suoi capelli, mentre la sua mente corre tra mille ricordi. “ Chissà dov’è ora…? “. Mormora solamente, mentre l’aria fresca mista a salsedine gli entra in circolo. A lui sembra quasi di sentirla parlare, ma d’altronde pensa, è normale: è pur sempre il figlio dell’Arcangelo dell’Aria, per tanto è normale che sia in sintonia con essa. Già, suo padre: il padre che non ha mai potuto conoscere a causa di quel maledetto processo, il processo celeste voluto, niente poco di meno, che da suo zio Michael. “ Sono già trascorsi diciotto anni. Non so nemmeno come sia fatto… “. Sussurra solamente, mentre la brezza continua a smuovere i suoi bellissimi capelli biondi. Quei capelli che, lui non lo può sapere ma ha ereditato da suo padre così come i suoi occhi. “ … mi manchi tanto… “. Mormora solamente Raziel Klyne, abbracciandosi le ginocchia e posando il viso tra di esse. Sta per mettersi a piangere, ma una strana sensazione inizia a pervaderlo. “ Cosa…? “. Sussurra solamente il ragazzo, alzando solamente lo sguardo per qualche istante. Un solo istante, prima che il vento inizi ad alzarsi forte ed improvvisamente.

 

Un uomo dalla chioma bionda lo sta osservando da un pezzo: non si è palesato prima, ma ha sentito chiaramente l’invocazione di Raziel e così, in fine, l’ha raggiunto. “ Raziel “. Lo chiama solamente, mentre il giovane non si alza da terra e né si volge a vedere chi lo chiama.

 

“ Sto sognando! Questo è l’ennesimo sogno ad occhi aperti… “. Sussurra a sua volta il figlio di Raphael e Valentina, ma quella voce gli sembra tutt’altro che irreale. Gli sembrerebbe essere sempre più forte e chiara, così come ne è certo, lui non sta dormendo.

 

“ No, non è un sogno “. Di nuovo: la voce continua a parlare, il vento forte non sembrerebbe voler cessare mentre il biondo scuote il capo: la sorpresa pare essersene andata ed aver lasciato il posto ad una lieve amarezza, mista a tristezza.

 

“ Allora, sto semplicemente impazzendo “. Fa solamente il giovane Nephilim. Ma improvvisamente, qualcosa lo fa sussultare: un tocco. Un tocco sulla sua spalla, un tocco che sembra anch’esso tutt’altro che irreale. Raziel non può fare a meno di sbarrare gli occhi, non avendo ancora il coraggio di voltarsi.

 

“ Forse. O forse, le tue preghiere sono finalmente state ascoltate: dovresti voltarti e constatarlo di persona, non credi? “. Gli chiede colui che gli sta dietro, mentre a quella frase Raziel trova finalmente il coraggio di agire: si volge di scatto verso chi gli sta parlando, ma invece di alzarsi da terra finisce solo per cadere all’indietro, sconvolto.

 

Due paia di oceani si scontrano per qualche, interminabili istanti: Raziel rimane a terra, le mani affondate nella sabbia e gli abiti sporcati, impregnati da essa. D’altra parte, un suo sosia più adulto lo fissa senza dire nulla: in realtà avrebbe molto da dire, ma preferisce che sia il più giovane a prendere parola per primo. La cosa avviene di lì a poco. “ T… tu… tu sei… lui? “. Chiede semplicemente, sconvolto. L’altro lo osserva in silenzio per alcuni altri momenti, per poi annuire.

 

“ Ho sentito la tua invocazione: scusami se non sono potuto venire prima, ma come sai c’era un processo celeste in atto. E tuo zio non è stato clemente nella sentenza: solo grazie a Metatron ed alcuni altri, in fine sono riuscito a convincere mio Padre che quella detenzione era immotivata. Che l’amore tra me e Valentina è sempre stato autentico e che non è peccato. Dio ha accolto la mia richiesta e mi ha permesso anche di venire da te, quindi… “. Non termina la frase: Raziel gli si getta letteralmente tra le braccia, con l’unico risultato di cadere entrambi in mezzo alla sabbia.

 

“ Padre! Padre, sei davvero tu! “. Fa, iniziando a piangere e mentre, come stesse rispondendo al suo stato d’animo, il vento non placa la propria forza e seguita a soffiare impetuoso. “ Non posso crederci! Io… io credevo che non saresti più tornato! Non hai idea di quanto ti abbia aspettato, di quanto la mamma, io e le mie sorelle abbiamo sofferto per la tua lontananza! “. Continua a singhiozzare il giovane, mentre colui che si è rivelato essere Raphael, l’Arcangelo dell’Aria e della Guarigione, sorride lievemente per poi posare una mano tra i capelli del figlio, stringendolo forte a sé.

 

“ Lo so, credimi: lo so bene. Ma ora non voglio più che pensi a quei brutti momenti “. Sentenzia, mentre il ragazzo annuisce seppur, di fatto, stia ancora piangendo. “ Ora sono qui: sono qui con voi, Dio mi ha concesso una nuova vita, una seconda possibilità. E credimi, non la sprecherò “. Lo rassicura, mentre Raziel annuisce semplicemente: se suo padre dice di essere tornato da loro e che non li abbandonerà, sa bene che manterrà la sua parola. Perché è così: un Angelo o un Arcangelo non possono mentire. Anche se spesso, qualcuno ha infranto tale divieto, questo non è certamente il caso.

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