Quello che hai dentro

di blackjessamine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quello che hai dentro è il vuoto, Inej ***
Capitolo 2: *** Quello che hai dentro è un nastro rosso, Kaz ***
Capitolo 3: *** Quello che hai dentro è zucchero rancido, Nina ***
Capitolo 4: *** Quello che hai dentro è odio cristallizzato, Matthias ***
Capitolo 5: *** Quello che hai dentro è polvere da sparo, Jesper ***
Capitolo 6: *** Quello che hai dentro sono troppe domande, Wylan ***



Capitolo 1
*** Quello che hai dentro è il vuoto, Inej ***


 

Quello che hai dentro è il vuoto, Inej



 

Quello che hai dentro è il vuoto sotto i piedi – tu che non cadi mai ti svegli ogni giorno con un grido schiacciato fra i denti. 

 

Respiri il mare, il sale ti apre i polmoni con la precisione di una lama sottile – i coltelli sono la conseguenza naturale del sangue che ti sporca i denti quando alle bestie non vuoi dare nemmeno la soddisfazione di un gemito. 

 

Quello che hai dentro profuma come i fiori che tua madre si intrecciava ai capelli, sa di pane annerito in padella e di inchini in cui a sorridere erano soprattutto gli occhi.

 

Respiri.

 

[100 parole]



 

 


 

Note: 

Questo progettino piccino piccino nasce grazie all’iniziativa “Un’etichetta per il tuo Firewhisky”, organizzata sul gruppo facebook “L’angolo di Madama Rosmerta”. Ringrazio quindi Giorgia per avermi fornito il titolo “quello che hai dentro”: è il titolo della raccolta, e sarà parte del titolo di ognuna delle sei drabble che la compongono. 

La raccolta, va da sé, sarà composta da sei drabble, ognuna dedicata a uno dei protagonisti (rigorosamente in ordine di apparizione come nel primo libro, perché ho chiaramente un qualche tipo di disturbo e ho bisogno che ogni cosa abbia un senso anche quando palesemente non è necessario che ce l’abbia). 

Iniziamo quindi con Inej e ribadisco, anche se l’ho scritto nell’intro (ma non voglio avere spoiler sulla coscienza) che alcune drabble conterranno accenni ad alcune scene di Rule of Wolves. 

Le sei drabble sono tutte già scritte e pronte, quindi spero di essere piuttosto rapida nella pubblicazione.

 

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Capitolo 2
*** Quello che hai dentro è un nastro rosso, Kaz ***


Quello che hai dentro è un nastro rosso, Kaz





 

Quello che hai dentro è un nastro rosso per intrecciare i capelli – lo hai annodato con precisione attorno ai ricordi che ti marciscono dentro, allungando nere radici a strangolare ogni luce.

 

Indossi maschere cucite col fili d’orrore e leggende, ti fingi un mostro per poter mettere un filtro fra la puzza del mondo e il dolore che ti svuota ogni giorno di più.

 

Quello che hai dentro, però, sono anche trecce scure e lucide come ali di corvo. Riflettono la luce della luna, trovano notti serene anche nel buio di Ketterdam.

 

 Se lo Spettro ride, conosci il calore.

Talvolta, sorridi.

 

[100 parole]





 

 


 

Note: 

Sarò rapidissima: Kaz è un personaggio che apprezzo molto, ma che sento distantissimo da me. Faccio davvero fatica a scrivere di lui e a comprenderlo fino in fondo, quindi ecco, questa drabble è da prendere un po’ come viene.
Vi ringrazio davvero di cuore per i commenti alla prima drabble, arriverò prestissimo a rispondervi.

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Capitolo 3
*** Quello che hai dentro è zucchero rancido, Nina ***


Attenzione: questa drabble contiene accenni lievi ad alcune scene presenti in "Rule of Wolves". Non sono veri e propri spoiler, ma se non avete letto il libro e non volete alcun tipo di anticipazione, vi consiglio di saltare questo capitolo.



 

Quello che hai dentro è zucchero rancido, Nina





 

Quello che hai dentro è zucchero rancido – granelli sotto le unghie, morte cullata in un grembo che è una caramella svuotata.

Il miele ti riempie la bocca, è acido, è cenere, sono occhi che erano ghiaccio e ora sono solo sale su una ferita che non puoi controllare.

 

Quello che hai dentro è il suono cupo che fa una caramella cadendo in una tomba. È il suono del vuoto – lo riempi di rabbia, piangi veleno, respiri silenzio – sei persa.

 

Nella bufera ti resta uno sguardo giallo screziato d’argento. Un taglio a dividere il mondo – prima di lui, senza di lui.


 

[100 parole]



 

 


 

Note:

Sono pessima. Riesco a essere in ritardissimo anche quando tutta la raccolta è già pronta nel mio pc, ma insomma, in questi giorni davvero fatico a trovare il tempo anche solo di respirare.

Ma ce l'abbiamo fatta, anche la drabble su Nina è pronta.

Grazie di cuore a chiunque abbia la pazienza di restare qui.

Un abbraccio!  

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Capitolo 4
*** Quello che hai dentro è odio cristallizzato, Matthias ***


Quello che hai dentro è odio cristallizzato, Matthias







 

Quello che hai dentro è odio cristallizzato – migliaia di molecole che erano la paura di un bambino rimasto solo e che Brum ha saputo condensare in una corazza solida.

(Nessuno ti ha detto che una corazza di ghiaccio quando va in frantumi  ferisce soltanto chi avrebbe dovuto  invece proteggere). 

 

I tuoi pugni si contraggono al ritmo zoppicante del tuo cuore – quello che lei potrebbe fermare, quello che lei sostiene e intossica e accoglie.

 

Quello che hai dentro sono le risate sguaiate che non avresti mai creduto di poter conoscere, sono note stonate di una canzone che vorresti ascoltare per sempre.

 

[100 parole]




 

 


 

Note: 

Il problema di quando si scrive in anticipo un’intera raccolta per poi pubblicarla dilazionata nel tempo è che, inevitabilmente, ci si trova a leggere un capitolo e a chiedersi che cosa ci aveva fatto pensare che una roba del genere fosse pronta per la pubblicazione.
Ecco, questa drabble per me è lo stesso. È chiaramente incompiuta, ma non ho la forza (fisica e mentale) né il tempo per provare a sistemarla.

E quindi niente, fingerò che questa incompiutezza sia una scelta stilistica per ricalcare l’incompiutezza della vita di Matthias. Sorridete, annuite e fate finta di credermi, per favore. 

 

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Capitolo 5
*** Quello che hai dentro è polvere da sparo, Jesper ***


Quello che hai dentro è polvere da sparo, Jesper







 

Quello che hai dentro è polvere da sparo – materiale incendiario pressato a riempire ogni anfratto. Non corri ai ripari, non cerchi la pioggia in grado di spegnere il pericolo: tu non conosci l’equilibrio, i tuoi piedi non sanno reggersi su una corda tesa come quelli dello Spettro, ma la tua vita resta comunque in bilico sul bisogno di corteggiare il caos.

 

Quello che hai dentro è lo spazio vuoto che separa il silenzio dallo sparo, quando tu sei dentro di te e sei nel tuo dito sul proiettile e sei il proiettile.

Bersaglio, mai. 

 

Fuggi il vuoto.

 

Vedi fiamme. 

 

Spari.

 

[100 parole]




 

 


 

Note:

Ancora una volta mi trovo ad essere di una lentezza sconcertante nell' aggiornare una raccolta già conclusa, e ancora una volta valgono le stesse riflessioni sul fatto che io non sono capace di essere soddisfatta di qualcosa che ho scritto qualche tempo fa, ma ormai non riesco a rimediare.

Spero di arrivare prestissimo con WylanaPasticcino, e intanto ne approfitto ancora una volta per ringraziare chiunque abbia seguito questa raccolta.

Un abbraccio!

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Capitolo 6
*** Quello che hai dentro sono troppe domande, Wylan ***


 

Quello che hai dentro sono troppe domande, Wylan





 

Quello che hai dentro sono troppe domande – le risposte sono scritte sotto le tue dita, ma i tuoi occhi vedono solo il fumo acre della delusione che offusca ogni cosa. 

 

Hai mani capaci di tessere bellezza – musica e colori, suoni e ombreggiature – ma scegli di perderti fra gli effluvi chimici di un’esplosione. Non ti preoccupi dei frammenti che ti lasci alle spalle, troppo concentrato su quelle poche verità che tieni strette accanto al cuore.

 

Quello che hai dentro sono le risposte che trovi per caso: sono risposte chiassose, urlate a colori vivaci nel bel mezzo di una sparatoria. 

 

Ti bastano.

 

[100 parole]





 

 


 

Note: 

E con Wylan siamo arrivati alla fine di questa mini-raccolta.

Vorrei dire tante cose, ma tanto per cambiare mi mancano le parole. 

Ringrazio però chiunque abbia impiegato parte del suo tempo leggendo queste sei drabble, davvero, di cuore. 

Un abbraccio e a presto!

 

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