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… :Akiko fa un respiro profondo senti il tuo KI sentilo
… oscilla all’interno del tuo corpo sii consapevole del tuo potere che divampa
in te e ottieni il risultato di controllarlo attraverso il tuo KI. Ascoltalo,
non lasciare interrotto quello che stai cominciando.
Akiko:
Mamma io ci sto provando ma, è davvero difficile riuscire a mantenersi
concentrati quando ho lo stomaco che brontola.
… : Ma
allora era il tuo stomaco che non finiva di fare questi strani rumori
Un risolino mi sfugge vedendo
arrossire la mia piccola alla mia affermazione del tutto non veritiera e lei di
tutta risposta mi dice …
Akiko : Mamma sei tremenda
Dice mettendo il broncio e
davvero carinissima, non posso biasimarla è ora di cena ormai
… : Va
bene andiamo dentro che sta facendo buio e non mi va di intrattenerci troppo
fuori …
Ultimamente le mie ansie sono
peggiorate il vento, il vento e freddo e pesante ed ha il profumo della brezza
gelida del nord. Vento dimmi cosa sta per succedere?
Akiko : mamma andiamo
altrimenti ci attardiamo troppo per la cena.
… : Sì!
Arrivo
Mi chiamo Sayuri , avevo 7 anni quando
persi i miei genitori nella terza guerra ninja li ho visti morire avanti i miei
occhi ero da poco diventata un chunin ma , le mie
capacità a nulla servirono quandoimprovvisamente un Jenin di un villaggio avversario m’ immobilizzò e fu
la mia mamma a farmi da scudo dicendomi (scappa) …
Da quel momento in poi non feci
altro che vagare senza sosta non sapendo più cosa fare mi rifugiai inizialmente
in una altra città capirono subito che ero un’ estranea
cosa non buona visto che dopo la guerra la paura era grande verso gli stranieri,
così per guadagnarmi una posizione e la fiducia di chi mi stava attorno mi
reclutai immediatamente come chunin medico avendo
appreso da mia madre l’arte medica e concentrazione del chakra su ferite anche
importanti. Così per un po' di anni rimasi sotto l’ala protettiva del villagio della Terra. Decisi solamente in seguito al
trattato di pace che le città firmarono di rientrare al mio villaggio quella
della Nuvola.
Quando rientrai il villaggio
versava ancora in uno stato di ricostruzione ed io mi recai in quella che
precedentemente era la mia casa, distrutta ed in disuso i ricordi riaffiorarono
e il dolore era ancora fore e così non lasciai che
una lacrima al mio arrivo. Mi misi immediatamente a lavoro per ripristinare
pian piano la mia dimora e rimanere permanentemente nel mio villaggio, solo
fuori al giardino adiacente alla casa feci un mucchietto di pietre in tre posti
l’uno accanto all’ altro, per mia nonna, mio padre e ..mia madre …
Dopo pochi anni subito mi resi
utile in alcune missioni ed all’ospedale del mio villaggio il mio grado passò
da quello di chunin a Jenin per promozione e bravura
sviluppata allenandomi nelle tecniche delle arti mediche e dei vari Ninjutsu. Col passare del tempo mi chiedevo continuamente
come mai ci fossero tutte queste disarmonie tra i vari paesi e perché dovevano
essere compromesse tante vite per sperare poi di avere un pò
di pace, mi chiedevo ( Quale fosse il senso della vita?
). Un giorno al villaggio un Jenin di alto livello si rivelò un genio nel campo
della ricerca medica KabutoYakushi
e vedendo la mia devozione sul campo lavorativo e la sofferenza che portavo
dentro ogni volta che un paziente ci lasciava si convinse che dentro di me
dovevo provare un forte dolore e senso di perdita, così mi guardò abbracciandomi
e dicendomi ( non lasciare che i demoni del passato ti distruggano, tu sai cosa
sia il senso della vita?) quello che mi chiese mi lasciò senza parole ( Lo sto
cercando ma, non riesco ancora a trovarne la comprensione) risposi, lui mi
guardò con occhi compassionevoli e mi disse (se vuoi posso aiutarti nel tuo
intento), così senza nessuno a cui affidarmi e avendo passato la vita in
solitudine decisi di abbandonarmi tra le sue braccia e sfogare tutte le lacrime
che in quegli anni non avevo versato e dissi ( Sì!) …
Passarono un po' di mesi ed il
Jenin Yakushi mi prese sotto i suoi insegnamenti assimililando tante tecniche notevoli, poi un giorno Kabuto mi disse, che doveva andare via per studi
approfonditi sulle cellule e le proprie ricostruzioni, (il mio maestro ha
bisogno del mio aiuto, quindi devo rientrare) io lo guardai dispiaciuta, alla
fine anche lui sarebbe andato via lasciandomi nuovamente da sola. (Vieni con
me) disse guardandomi dritta negli occhi potresti essere la mia aiutante vedrai
che il maestro non potrà che esserne lieto, così felice di non rimanere sola e
di continuare i miei studi, d’istinto dissi di (Sì!)
Kabuto:
Professore … Professore … ci siete?
Ci trovavamo in luogo angusto ed
in un’ altro villaggio molto distante dal mio, un
tanfo di umidità non faceva che imperversare in quel posto, entrai esitante …
… :Kabuto alla fine sei arrivato …
Kabuto:
Sì! Maestro e sono ritornato per proseguire con i suoi insegnamenti ed aiutarla
nella sua sperimentazione … Professor Orochimaru
Orochimaru:
Vedo che hai portato con te una nuova recluta
I miei occhi sbiancarono,
recluta? … Ma non dovevo essere un allieva, lì per imparare, ancora non capivo
cosa stesse per accadere ma, non mi tirai indietro anche quando Kabuto disse qualcosa di strano
Kabuto:
Sì! Lei è perfetta per questo tipo di esercitazioni il suo chakra è molto
potente …
Disse sorridendo … Orochimaru mi osservò a lungo non dicendo nulla ma,
scrutandomi con attenzione disse …
0rochimaru: Come ti chiami?
Esitante risposi … Sayuri … Dissi pietrificata dai suoi occhi magnetici … Una
voce mi riscosse dai miei pensieri
Akiko:
Mamma La pasta bolle
Sayuri:
Certo amore è pronto.
Guardai mia madre con occhi
circospetti era strana in questo periodo.
Mi chiamo Akiko
e vivo qui al paese del fulmine villaggio della Nuvola da che ho memoria mia
madre Sayuri è la dottoressa del villaggio e conosce
molte tecniche mediche anche di contenimento contro incantesimi o potenti
veleni lanciati dai Ninja durante gli scontri riducendo di continuo la propria energia
ad uno straccio visto che incorpora il male del paziente nel suo corpo
rilasciandolo in una bolla del suo chakra facendolo in seguito sparire, questo
ovviamente sempre se incantesimi o veleni non abbiano raggiunto già gli organi
vitali. E’ una donna dai grandi talenti e qui al villaggio è molto stimata ed
ammirata e la sua prima fan sono proprio io. Vorrei davvero un giorno essere
come lei e riuscire a salvare tanta gente, lei dice sempre (Non distinguere tra
persone buone o cattive, si agisce secondo i propri principi e quello in cui
crediamo) quindi che non importa se chi curiamo sia quello che noi vediamo come
brav’ uomo oppure un assassino, perché agli occhi degli dei e della natura che
ci circonda siamo tutti uguali ed ognuno ha un proprio senso dell’onore e di
vita. Senza contare che è una tra le donne più corteggiate di tutto il villaggio
è davvero bella e non lo dico perché sono di parte ma, il suo viso ha qualcosa
tra il forte ed il rassicurante.
Sayuri:
Cosa hai da guardarmi così?
Akiko:
Ultimamente ti vedo sempre più pensierosa, c’ è qualcosa che non và( la guardo poi maliziosamente)
qualche nuovo corteggiatore ti perseguita …
Mia madre rimane per un momento
sbigottita poi mi parla e dice
Sayuri:
Come ti vengono in mente certe idee e poi direi che essere pensierosi per un
po' faccia bene, sai che il nostro mondo ha dei precisi obblighi e dobbiamo
stare sugli attenti
Akiko:
Sì è vero ma, sei diversa dal solito ti tengo d’ occhio (Dico guardinga)
Sayuri:
Smettila con questa questione degli ammiratori
Mi guarda sorridente mentre
sparecchia la tavola. Da che ricordo non ha mai avuto intenzione di posare la
sua attenzione ad un’ altro uomo che non fosse mio
padre, mio padre … Mi perdo anche io nei miei pensieri … Non l’ ho mai conosciuto davvero ma lei mi ha raccontato tutto
di lui e di come si sono incontrati e poi separati e so che lei non gli ha mai
detto nulla di me questo per proteggermi credo dal mondo che lei in prima
persona ha vissuto. Il famoso medico che per un po' fece residenza qui al
villaggio prima che io nascessi il dottor KabutoYakushi le insegnò alcune delle sue tecniche inizialmente,
ma con il crescere della potenza del chakra di mia madre decise di portarla cos
sé dicendogli che le avrebbe dato la possibilità di studiare tecniche nuove con
lui facendola lavorare come sua assistente, alla fine era solamente diventata
una cavia. (Maledetti) dico stringendo le mani.
Sayuri:
Akiko niente passeggiatina stasera non farmi fare
storie ok, si è fatto troppo tardi
Mi dice seria …
Akiko:
Va bene mamma tanto comunque non ne avevo molta voglia
Mi guarda un’attimo
sbigottita poi richiude la bocca felice di non finire come quasi tutte le sere
a discutere con me. Salgo in camera, stasera mi sento particolarmente stanca sarà
che ci siamo allenate di più ma, ho le gambe e schiena a pezzi, d’ improvviso
un pensiero mi passa per la testa comincia a sorridere, mi affaccio alla
finestra e guardo su la luna stasera è piena ha finito il proprio ciclo, domani
sarà una serata senza di te che divampi sopra di noi come la luce nella notte.
Mamma è convinta che papà sia morto, conosceva le motivazioni del suo viaggio e
lei ha sempre detto che questa strada non poteva che averlo portato alla morte
e se così non fosse stato a quella del fratello ed in ogni caso non lo avremo
comunque rivisto. Io invece sono convinta che tu sia vivo e che ora stai
guardando questo cielo proprio come sto facendo io.
Akiko:
Papà è incredibile io so tutto di te ma, tu non sai neanche della mi esistenza…
Così misi la testa sul cuscino e
mi addormentai pensando come sempre a te … papà…
*******
….: Naruto
….: Naruto
….: Narutooooo! Marito mio svegliati è ora di andare, in più bisogna
svegliare anche Boruto o come sempre farà tardi all’
accademia
Naruto : …. Nhhh
Incredibile ha la bava alla
bocca, ma cosa è un bambino dico sorridendo. Da quando Naruto
è diventato Hokage la vita in casa è già abbastanza
impegnativa ma, poi con l’arrivo di Buruto prima ed Himawari poi la vita è diventata una sorta di agenda di
lavoro. Naruto non cambierà mai il solito dormiglione
ritardatario ed il figlio ha preso tutto …Hamawari
arriva con un secchio d’acqua
Hynata:
Hamawri NOOOO!
Lo dico ma già è troppo tardi … Naruto si alza di soprassalto …
Naruto:
Cosa diavolo …
Dice stupendosi di essersi
svegliato
Hamawari:
Preferisci un pugno gentile papà? Gli dice con un sorriso brillante
Io non posso che sorridere a tale
affermazione, Naruto si alza fermamente
Naruto:
NO! Grazie piccola mia ma, sono sveglissimo. Anzi visto che questa cosa con me
ha funzionato perché non vai anche da tuo fratello (Dice stuzzicandola)
Hamawari
con dolce sorriso annuisce..Naruto
la guarda con ammirazione poi mi prende e mi dà un dolce e casto bacio sulle
labbra come ogni mattina ed io come ogni mattina arrossisco violentemente …
Naruto:
Ma che ore sono?
Hynata:
Le 10.00
Naruto:
Cosa e perché non mi avete svegliato subito
Dice correndo in bagno per prepararsi
ed andare in ufficio, anche questo succede tutte le mattine …
… : MA
SEI MATTAAAA!!!
Sento le voci di rimprovero di Boruto molto probabilmente rivolte alla sorelle per via
della secchiata d’ acqua …
Himawari:
Se ti svegliassi presto la mattina non avrei bisogno di farlo
Boruto:
Sono sveglio già da un bel po'
Hamawari:
Allora perché sei ancora a letto?
Boruto:
Perché aspetto l’ora per l’ inizio delle lezioni
Hamawari:
Praticamente adesso
Dice mostrandogli l’orologio Boruto sgrana gli occhi, poi si alza di tutta fretta per
dirigersi in bagno e prepararsi, sorrido, anche questo succede tutte le mattine
…
Hamawri
poi mi dice ….
Hamawari:
Meno male che abbiamo più di un bagno mamma
Le sorrido inclinando la testa,
così comincio le faccende di casa
******
Ancora mi risulta incredibile che
siamo entrambi vivi che abbiamo scontato la nostra pena insieme e che ora
lavoriamo insieme, sul mio volto si crea una piccola smorfia (Per quel
deficiente di Naruto)
Sasuke:
Mi esaspera questo suo comportamento
Itachi
del tutto tranquillo guarda verso la porta principale, poi mi risponde
Itachi:
Beh non posso nasconderti il mio disappunto ma, tu fratellino non esaltare il
tuo comportamento serio solamente perché Naruto e
perennemente distratto e … Ritardatario
Dice con un cipiglio di
disapprovazione. Ancora mi fa strano sentirlo parlare come tanti anni fa nomi
del tipo (fratellino), non avrei mai pensato di risentirli, veramente non ho
mai pensato di poter nuovamente parlare con lui o che comunque lui sarebbe
riuscito più a parlare, poi una voce mi ridesta dai miei pensieri
Sasuke:
Takuma!
Takuma mio figlio primogenito il
primo Uchiha che ha gli occhi verdi, quelli li ha
ereditati dalla madre Sakura, incredibile anche questa sono scioccato sotto
molti punti di vista saranno ormai 12 anni che sono passati dal nostro
incontro/scontro e dalla loro collaborazione per distruggere il covo di Orochimaru e Kabuto stesso. Ora collaboriamo
insieme nella squadra ANBU insieme a mio figlio Takuma da 6 anni, non lo da vedere ma credo che Itachi sia
stupito quanto me, come quando mi vide sposato e nacquero i suoi nipoti Takuma
e Sarada gli unici due discendenti di questa famiglia
visto che mio fratello ancora tanto ammirato, ha dichiarato di non volersi
impegnare per il momento. Incredibile io che volevo diventare zio sono
diventato padre e quell’ idiota nullafacente alla fine ci è riuscito a diventare
Hokage.
Takuma: Ancora non è arrivato?
Itachi:
NO! (Dice con tono amaro e estenuato)
Correndo ed in lontananza vediamo
la figura di Naruto trasudare per il tanto correre,
talmente tanto che ci passa avanti senza dire nulla e si avvia nel proprio
ufficio ci guardiamo tutti e tre per poi dirigerci con calma in ufficio per
fare rapporto. Naruto siede trafelato alla scrivania
e dice a Shikamaru
Naruto:
Allora Sasuke, Itachi e
Takuma? … Il rapporto?
Entriamo dopo pochi secondi ed ha
anche il coraggio di dire
Naruto:
Ah! Siete in ritardo vi aspettavo dice con un sorriso a trentadue denti…
Io lo O
DI O, questo non mi stupisce forse è l’ unica cosa
immutata dopo tanti cambiamenti il rapporto che ho con Naruto,
sorrido in cuor mio ma, sospiro estenuato con entrambi i miei compagni di
squadra. Così consegniamo il nostro rapporto.
Ero esausta, il lavoro di medico
del villaggio e Kunoichi di ricerca era davvero estenuante.
Dopo la quarta guerra ninja contro Madara il
villaggio era ancora in via di ripresa ed i feriti gravi come i meno gravi
erano ancora sotto osservazione in più Naruto
diventato ormai Hokage ha deciso di affidarmi
l’allenamento dei piccoli studenti dell’accademia per insegnare loro le piccole
tecniche base per poter tenere il loro chakra sempre sotto controllo e cercare
di potersi proteggere in caso di ferite, da quando è diventato Hokage sembra molto protettivo e forse … forse un più maturo, per quanto Sasuke
lo descrive come ancora indisciplinato e che non prenda il proprio ruolo con l’
importanza e responsabilità che questo comporta.
Penso che dpo
tanti anni riavere Sasuke al villaggio mi sembra un
sogno l’ ho aspettato così tanto e cercato così tanto
che a volte pur di rivederlo ero disposta a lasciare il villaggio e diventare
una traditrice pur di stare accanto a lui, ancora oggi mi definisco una codarda
perché non sono riuscita né ad andare con lui tantomeno a farlo rimanere
accanto a noi. “Ah Sas’ ke quanto mi sei mancato” .E’
stato quando ti ho rivisto unito al tuo gruppo dalla parte di Orochimaru che ho capito quanto ancora e ancora … ti
desiderassi tutta la paura che ho provato mentre stavi per attaccarmi non era
nulla in confronto al mio desiderio di te ti avrei voluto picchiare
rinfacciarti tutto il dolore che ci stavi facendo provare ed infine eseguire il
mio lavoro ma, dentro di me mi sentivo ardere, quando mi resi conto che questo
non poteva essere la realtà tu già mi stavi attaccando per colpirmi, “sai in
quel momento vivere o morire non m’ interessava più nulla perché una vita senza
di te per me non poteva ritenersi tale”, se non fosse stato per Naruto che mi portò via sicuramente ora non sarei qui, dopo
di che ancora una volta tu ci voltasti le spalle per ritornare sui tuoi passi a
volte mi chiedo se l’avessi fatto davvero ma, cosa importa tu eri totalmente
accecato dalla tua vendetta contro tuo fratello che non riuscivi a vedere cosa
ci fosse dietro la domanda “cosa c’ era oltre quel desiderio ardente di
ucciderlo? … dopo che lo avessi fatto come avresti proseguito?” Così presa dal
mio sentimento e da domande non risposte come quell’ unico “GRAZIE” che mi
dicesti prima di lasciarci completamente decisi di cercarti ovunque tu fossi ma,
prima di uscire dal villaggio mi girai verso quello che un tempo era il
quartiere Uchiha l’avevo visto sempre dall’esterno e
ne avevo sempre avuto timore, tu sicuramente non lo ricorderai ma io sì una
volta mi fermai proprio come ora verso l’ entrata e i nostri sguardi si
incrociarono e siamo rimasti così per un bel po' di tempo, avevamo quanto sei
anni? …
Un piccolo sorriso si formò sulla mia bocca.
D’ istinto senza sapere bene il perché entrai in quel luogo a me tanto
sconosciuto, appena vi misi piede sentì come sensi di rimorso, di paura e
terrore imperversavano lì dentro poi un fruscio mi ridestò e vidi un’ ombra
aggirarsi per il quartiere vi voltai di scatto sapevo di averla vista ma di non
essere seguita che invece stava scappando da me… lo sapevo … sapevo che eri tu,
così sicura di quello che stavo facendo entrai nella casa dove avevo sentito
dei passi mi avvicinavo sempre di più e dissi (Sas’ ke
… Sas’ ke sei tu vero? …) , non mi rispondesti ma io
continuai a parlare dovevo sembrare una pazza anche se non mi sentivo così
sapevo che c’ eri … (Non mi rispondi vero … perché dovresti…Sai qui ci manchi
ancora e siamo molto preoccupati per te io non ho intenzione d’ intromettermi
…) mentre continuavo i miei discorsi posavo le mani su tutti i mobili di quella
oscura casa, sentivo ancora la tua presenza, poi in lontananza una foro eravamo
noi il team 7, io, tu, Naruto ed professor Kakashi alla nostra prima missione era messa stesa a testa
in giù, così dissi (Avevi vergogna, non volevi che noi ti vedessimo andar via e
vero Sas’ ke , non mi aspetto che tu mi risponda
insomma mi hai quasi uccisa l’ultima volta eppure io non mi sono mossa per
sentirti più vicino fino alla fine, in quel momento non m’ interessava vivere o
morire, che romantica vero? … Stupida diresti? … visto quanto ti conosco? …Sai Naruto ancora ti aspetta e … e … anche io ormai sono anni
che lo faccio).
Lacrime lacrime
continuano a rigarmi il volto ( Tu … tu ) Chiudo gli
occhi e scuoto la testa (Oh Sakura ma cosa stai facendo in fondo lui ha sempre
pensato che fossi una seccatura, perché sei ancora qui) Mi volto per uscire e
smetterla di tormentarmi ma, eccoti … Ti guardo dritto negli occhi e tu fai lo
stesso hai ancora la divisa di Orochimaru e il tuo
braccio scoperto è sempre poggiato sulla tua katana, mi guardi intensamente e
mi dici ( lo penso ancora). Io mi
avvicino piano ma senza timori d’ improvviso e velocemente mi tiri a te e mi
baci voracemente passi le tue labbra posate con forza sulle mie il mio corpo
arde è in preda a quel desiderio e piacere tanto cercato, mi aggrappo al tuo
kimono tirandoti verso di me e con la stessa intensità continuo a baciarti
(Dimmi che sei reale) mi rispondi (Cosa importa, Sakura non durerà sai che non
tornerò non cercarmi più) non m' interesso alle tue parole, sarà solamente per
stasera, sarà solamente un spaccato della nostra vita ma, (Quello che m’
importa è che adesso tu sia qui con me) un sorriso amaro compare sulle tue
labbra (Sei sempre stata noiosa). Poi ancora ricadiamo in un turbinio di
sentimenti e desideri proibiti, sfili la tua catana, mentre io abbasso il tuo
kimono tu mi sbottoni la camicetta che si sfila in un’ attimo
continui a spingermi indietro fin quando un letto mi blocca, il peso del tuo
corpo mi fa cadere indietro così mi poggio inizialmente sui gomiti poi tu con
calma prima con un ginocchio tra le mie gambe ed inseguito l’ altro di fianco
ti posizioni su di me. Il tuo sguardo s’ infittisce e mi dici (perché lo fai? Perché
non smetti di cercarmi e di aspettarmi?) io ti rispondo (Perché … Eppure ora se
qui) , lo dico scostando una ciocca dei tuoi capelli neri dal viso e
accarezzandoti una guancia poi una luce attraversa i tuoi occhi ma non ho il
tempo di definire cosa rappresenti che mi baci nuovamente, questa volta non mi
lasci neanche respirare che la tua lingua s’insinua prepotente nella mia bocca
e cerca la sua gemella per unirsi in un legame per quanto effimero passionale, il desiderio arde e non solo
dentro di me, sento sentimenti contrastanti in te ma adesso … adesso non
importa, mi guardi ancora poi con forza prendi una delle mia gambe e la
avvicini al tuo fianco tirandomi più giù verso te poi mi dicesti, ( Dimmelo
adesso … Vuoi che mi fermi? tutto questo sparirà domattina …) sento nel tuo
tono una nota di amarezza ti guardai con attenzione e non mi lasciai intimidire
da quelle tue parole. Ancora una volta lasciai che il mio corpo parlasse per me,
intrecciai la gamba rimasta libera dalla tua stretta alla tua così che il tuo corpo si poggiasse sul mio
completamente costringendoti ad essere più vicino a me e a reggerti sul gomito,
la mia provocazione non ti fece ragionare… Cominciasti a baciarmi su tutto il
corpo partendo da dietro l’orecchio fino alla clavicola, poi passasti alla
pancia fino ad arrivare tra le mie gambe poggiato sulle braccia mi prendesti
entrambe quest’ultime e cominciasti a mordicchiarmi l’interno coscia prima una
poi l’ altra e ancora cominciasti a baciarmi e laccarmi tra quest’ultime,
questo mi fece sussultare così inclinai la schiena e d’ istinto aprì
ulteriormente le gambe. Mi sentivo ardere lì in mezzo e bagnata, lasciasti scie
della tua saliva su tutto il mio corpo, poi ritornasti su e ancora mi guardavi
sapevi che da lì a poco non lo avresti più potuto fare. Di slancio feci in modo
di ritrovarmi io sopra ancora ti guardavo con la stessa intensità ed emozioni
poi ancora una volta mi dicesti ( Il tuo desiderio arde quanto il mio, ma se lo
farai non mi fermerò comunque …) era la mia prima volta quell’ attimo era
quello giusto il mio istinto me lo diceva il mio corpo lo desiderava così ti
diedi la mia risposta ( Quello che ne sarà di noi dopo non m’ interessa tu
andrai via ed io rimarrò non cambierà nulla domani tu sarai ancora il mio
nemico e io la tua nemica ma, tu non aspettarti che io voglia che ti fermi)
così le tue mani si poggiarono sui miei fianchi e mi posizionasti in modo tale
da darti modo di lasciarti spazio, così in un attimo eri dentro di me. “Wau” era bellissimo sentivo il corpo tremare ma nessun
dolore poteva essere così estremamente piacevole, il tuo corpo rispondeva con
lo stesso desiderio e con piccoli movimenti m’ incitasti a muovermi a ritmo con
te, piccoli gemiti ed affanni cominciarono a riempire quella stanza , ero lì su
di te a lasciare che il mio corpo mi guidasse verso un piacere per me fino a
quel momento sconosciuto e le tue mani cominciarono a risalire dai miei fianchi
fino al seno e mentre lo massaggiavi un gemito più forte uscì dalla mia bocca (Ahhh) lasciai che la mia schiena s’ inarcasse per sentirti
ancora di più tu di tutta risposta ti lasciasti sfuggire un piccolo suono
contenente un forte piacere (Mhhhh..aah). Ancora la situazione si ribaltò e tu sopra di me
prendesti nuovamente una delle mie gambe e con l’altro braccio reggevi il tuo
corpo, io lasciai per tutto il tempo che le mie mani vagassero sul tuo corpo
così muscoloso e tonico e che poi si intrecciassero dietro il tuo collo e tra i
tuoi morbidi capelli e ancora io non ho potuto che dire (Ah
.. Sa ..Sas’ ke) il
movimento lento cominciò a diventare sempre più incalzante quasi possessivo e
aggressivo, mi baciasti forte e pretenzioso in maniera passionale poi al mio
orecchio tramite il tuo respiro sempre più affannato ed intenso per via delle
spinte continuavi a ripetere il mio nome. I movimenti continuavano a lasciare
intendere che il piacere stava raggiungendo l’apice … Gridando il tuo nome
sentì tante scariche elettriche attraversare il mio corpo ed un forte senso di
calore in mezzo alle gambe e all’interno del corpo mi pervase interamente. Ti
adagiasti su di me il tuo respiro stava ancora tentando di regolarizzarsi, poi
ti lasciasti cadere accanto a me e mettesti un braccio sul tuo viso. Ero ancora
smossa dai miei sentimenti ed un forte battito cardiaco ancora non mi dava modo
di realizzare quello che era accaduto, ero semplicemente stesa accanto a te e
guardando il soffitto dissi ( Voglio che tu sappia che non posso smettere di
aspettarti per questo non lo farò mai, voglio che tu sappia che qualsiasi cosa
succeda d’ ora in poi anche se saremo divisi io ti aspetterò sempre) Finì
girando la testa verso di te, tu con il braccio ancora sul visomi rispondesti (rimarrai sempre un seccatura)
poi sentì solamente la tua mano lasciata distesa sul letto prendere la mia e
stringerla come a voler dire che tu volessi che io continuassi ad aspettarti e
non dimenticarti mai “Sas’ ke”…
E come previsto la mattina
seguente quando mi svegliai tu non eri più lì con me sorrisi, (Proprio come in
un sogno vero Sas’ ke) e un mese dopo venni a
conoscenza di lui … Takuma …
******
Eravamo in attesa d’ istruzioni Naruto era pensieroso, a volte mi fa paura insomma sembra
che ancora questo modo di essere non si abbini bene alla sua personalità quando
finalmente si decise parlarci …
Naruto:
MALEDIZIONE! (dice sbattendo un pugno sul tavolo)
Naruto:
Per quanto desideri solamente un po' di pace c’ è sempre chi è disposto a tutto
pur di distruggere tutto
Lo dice guardandomi e la cosa m’
infastidisce non poco…
Sasuke:
Perché guardi me (dico accigliato)
Itachi
non esita a tirarmi un piccola gomitata, per
ridestarmi dal mio pensiero d’ intendere la frase di Naruto
sul personale
Itachi:
Naruto! Ci dobbiamo muovere con una strategia, non si
tratta più di semplici ronde, sappiamo che un pericolo potrebbe abbattersi sul
paese e che qualcuno cerca ancora di appropriarsi di quello che non può avere.
Naruto:
Già ma cosa, ancora i circoteri, non vorranno
scatenare nuovamente una guerra, ma poi quale paese violerebbe il trattato?
Itachi:
Naruto non ci sono solamente i paesi ma, i traditori
di quest’ ultimi o qualche fanatico che sta incitando ad una rivoluzione o
qualcuno sta imitando chi in precedenza ci ha sfidati
Naruto
annuisce…
Takuma: C’ è ancora da capire
cosa stiano cercando
Naruto
guarda Sasuke cercando il suo punto di vista alla
fine non aveva mai smasso di fidarsi di lui e sapere che Itachi
dopo tanti sacrifici e discriminazioni fosse ancora accanto al fratello ed al
paese gli dava ancora più motivazione e ancora c’era la nuova generazione Uchiha … Takuma.
Sakura partì quella volta, disse
per allenarsi intensamente ma quando ritornò aveva un bambino con sé, fu
giudicata da tanti ma all’epoca nessuno sapeva che Takuma fosse il figlio di Sasuke le cose cominciarono a farsi pesanti quando il
piccolo Takuma riuscì ad attivare lo Sharingan, si
vergognò persino di me e dei suoi compagni ma, nessuno di noi si permise mai di
giudicarla era risaputo che Sakura amava Sasuke al di
sopra di se stessa e poi quell’ amore passò al suo primogenito, certo quando e
come Sasuke scoprì di Takuma fu alquanto inconsueto e
parecchio traumatico, insomma non tutti i giorni vieni a scoprire di essere
padre e zio per Itachi durante una guerra ninja, per
la seconda volta in più, incredibile che non gli sia venuto un’ infarto all’
istante, rise internamente a quel pensiero quando poi sentì la voce di Sasuke …
Sasuke:
Non credo che stiano prendendo di mira nuovamente i circoteri,
ma crediamo che stiano comunque cercando di ottenere informazioni su una
determinata tipologia di Ninja e noi abbiamo ipotizzato che si possa trattare
di abilità speciali o comunque innate.
Naruto
sgranò gli occhi …
Naruto:
L’ ultimo ninja che abbia voluto mettere le mani su un’ abiltà innata è morto più di sei anni fa e non è
riuscito ad innescarla in nessun candidato, in quanto sappiamo che un corpo
possa anche rifiutare tale abilità né impossessarsene per fare esperimenti
Itachi:
E’ vero ma questo non esclude che qualche seguace di Orochimaru
come lo stesso Kabuto possano voler continuare i loro
esperimenti
Naruto
sospirò estenuato …
Naruto:
Cosa vi ha portato a questa deduzione?
Takuma: (mostrando un resoconto
di vittime ritrovate) Alcune di queste persone avevano un abilità innata e sono
stati privati di quest’ ultima altri erano ancora in possesso dell’abilità ma
tramite qualche esperimento è stato immesso nel loro corpo un antidoto
contenente una massiccia dose di chakra e a quanto pare non cel
hanno fatta a reggerla. E’ come se volessero cercare di creare un essere con la
potenza di una bomba ad orologeria.
Naruto:
Ma se li vogliono per ricerche perché sono morti?
Takuma: Sembrava in tutto una
fossa comune
Naruto:
come l’avete trovata e dove? …
Takuma: Doveva essere almeno di
un sei mesi fa in quanto i corpi erano in via di deterioramento in stato
avanzato. Ce ne siamo resi conto dal tanfo proveniente dal sottosuolo e la
presenza di residui di chakra. Il luogo è stata una vera rivelazione …
Takuma si fermò un attimo
guardando prima il padre poi lo zio che diede un semplice segno di assenzo …
Naruto:
Perché? …
Lo guardarono tutti e tre
cercando di fargli capire la situazione, ma Naruto
era alquanto perplesso
Sasuke:
Il luogo del ritrovamento di questi cadaveri non era molto lontano da Konoha anzi più vicino di quel che sembra, erano nascosti
nel sottosuolo al di sotto del tempio del Fuoco.
Naruto:
COSA! E quindi …
Itachi:
Sì! Chiunque sia voleva che lo scoprissimo, da come si sta muovendo sembrano
esperimenti per motivi di devozione verso le abilità innate e chakra resistenti
Naruto:
Quindi loro cercano un’abilità innata ed una speciale tipologia di chakra in
un'unica persona
Itachi:
O di riuscire ad ottenere tramite esperimenti immettendo nei giovani ninja
sfortunati o l’ abilità innata o l’essenza del chakra
Sasuke:
Ma al momento gli esperimenti non sono andati molto bene…
Naruto
guarda tutti e tre poi dice …
Naruto:
Itachi? …
Itachi:
C’ è dell’altro, le vittime erano di entrambi i sessi, ma sulle donne …
Itachi
si prese un momento chiudendo gli occhi …
Itachi:
Sono stati presentati segni di violenza e abusi, alcune … sono state
abbandonate insieme a neonati sembrava che la madre mentre partoriva fosse già
morta provocando di conseguenza anche la morte del piccolo … (Concluse
inspirando profondamente)
Naruto
era inorridito da tali informazioni …
Naruto:
Chi potrebbe mai essere così crudele da fare certi scempi, morti, abusi e …
basta chiunque sia stato non voglio assolutamente che si scopra che questo
abominio sia avvenuto a due passi da noi, avete provveduto a far sgomberare lo
spazio in assoluta segretezza.
Sasuke:
Certamente ormai l’area sarà già sgombra i cadaveri sono stati portati in
un’ala dell’ ospedale distanziata ed in disuso per
essere esaminati, gli unici a conoscere i fatti oltre noi in questa stanza sono
Sakura ed Ino, si sono occupate loro di esaminare i corpi e rilevare le varie
informazioni
Narutoguarda nuovamente il rapporto, ma Itachi si pronuncia nuovamente
Itachi:
Abbiamo un’ altra deduzione chiunque sia se anche non voglia scatenare una guerra stia
cercando un discepolo idoneo per creare un punto d’ inzio
..
Naruto:
D’ inizio?
Itachi:
Sì! Tramite di lui o lei cominciare ad avere una discendenza da poter
controllare per eventuali combattimenti, guerre o per spodestare i vari paesi
ninja
Sasuke:
Non possiamo ancora definire questa teoria, ma crediamo sia il caso d’indire
una riunione di tutti i Kage in modo da tenere in
allerta anche gli altri paesi
Naruto
estenuato butta la testa all’indietro
Naruto:
Ci mancava solamente questa, non permetterò che succeda nulla a nessuno, voglio
quante più informazioni possibili prima dell’assemblea, mi fido di voi quindi
con attenzione muovetevi per un raggio di 70 km e scoprite quanto più è
possibile, andate
Improvvisamente Naruto mi ferma
Naruto:
Sas’ ke aspetta un attimo, se preoccupato?
Lo guardo stranito
Naruto:
Va bene me la merito domanda stupida
Sasuke:
Buon per te che lo riconosci, comunque credo che lo stesso valga per te
Naruto:
Già! Non potrebbe essere altrimenti
Gli metto una mano sulla spalla e
gli dico …
Sasuke
Lo scopriremo e fermeremo prima che raggiunga i suoi scopi!
Stavo
finendo il mio giro di visite ancora un paio di pazienti e finalmente avrei
potuto fare la mia meritata pausa, quando una giovane kunoichi
appena assunta all’ospedale mi venne a chiamare perché Ino mi cercava
d’urgenza.
Sakura: ti
ha detto di cosa si tratta?
Kunoici:
Sakura-sama mi ha solamente detto di farvi andare
nella vecchia ala dell’ospedale e di dirvi di farlo quanto prima perché è molto
importante.
Sakura: va
bene va pure. Karin provvedi tu a finire il giro? Chiesi facendo un piccolo
sospiro per la mia pausa che ormai sarebbe di sicuro saltata.
Karin: certo
va pure finisco io qui!
Mi avvio
verso la vecchia ala dell’ospedale proprio non riesco a capire perché Ino sia
li ormai dopo la guerra nessuno la sta più utilizzando visto che l’ospedale è
stato completamente ricostruito e rimodernato, quando finalmente arrivo nella
grande sala un po' dismessa riesco a contare ben 20 salme tra uomini, donne e…
O MIE KAMI!!! NEONATI !!! “ chi mai potrebbe compiere
un atto tanto barbaro? …”, dall’odore che si respira in questa stanza devono
essere morti da almeno 6/7 mesi, alla fine guardo la mia amica per chiederle
spiegazioni.
Ino: Itachi, Sasuke e Takuma li hanno
portati qui l’altro ieri di mattina presto. Hanno imposto la segretezza
assoluta insieme al parere di Naruto, vogliono
stabilire la causa della loro morte, sapere con precisione da quanto tempo sono
morti e come sono stati uccisi e trattati prima della loro uccisione, credo non
sarà un lavoro semplice mia cara. Comunque è qualcosa di abominevole, sono
stati trovati non distanti da qui sepolti sotto il tempio del fuoco e hanno
specificato che vista la situazione ancora precaria del villaggio saremo
solamente noi due, lo stesso Naruto e le squadre ANBU
a sapere di questo scempio, per non creare panico e paura, almeno non fin
quando avremmo scoperto di più sulla situazione che ci si presenta d’ avanti.
Sakura: bene
allora mettiamoci all’opera, data la quantità di cadaveri su qui praticare
l’autopsia non finiremo molto presto.
Ino mio
guardò e poi con un gran sospiro e con un piccolo cenno del capo mi fa capire
che concordava con me, alla fine infilammo camici monouso, guanti e mascherine
e cominciammo a lavorare sul primo corpo.
******
Finalmente
avevo finito di lavare l’ultima tazza della colazione dei nostri ospiti giusto
ieri avevamo avuto 3 nuovi viaggiatori che avevano occupato delle stanze, era una
faticaccia perché oltre che ninja medico del mio villaggio ho adibito la casa
(vista la sua grandezza) come locanda per ninja e viaggiatori di passaggio come
molti fanno. Guardo l’ora e posando lo straccio dopo essermi asciugata le mani
decido di andare a svegliare quella figlia ingrata che dovrebbe aiutarmi ma,
che poltrisce ancora a letto. Salgo piano le scale e poi busso alla porta della
sua stanza.
Sayuri: Akiko …
Non ricevo
nessuna risposta, quindi busso ancora una volta e la chiamo ma ancora nessuna
risposta alla fine decido di entrare in camera e la
trovo vuota col letto già rifatto.
Sayuri
*appena rientra mi sente !!!* penso con tono nervoso. Quante volte ancora devo
ripeterle che non voglio assolutamente che esca da sola senza dirmi nulla,
prima o poi quella ragazzina mi farà venire i capelli bianchi per
l’esasperazione e le preoccupazioni che mi dà.
Eccomi ho
gli occhi chiusi ma, tutti gli altri sensi sono all’erta pronti a scattare al
minimo rumore o sentore di pericolo, sento il vento leggero che piano mi
accarezza il viso e mi scompiglia i lunghi capelli neri legati in una coda
alta, poi d’improvviso ecco il momento giusto apro gli occhi divenuti rossi
Akiko: Sharingan!
Mi volto
rapidamente verso i miei bersagli appesi vicino ad ogni albero e voltando la
mano velocemente faccio comparire 4 kunai lanciandoli
al centro di quest’ultimi senza alcuna fatica, poi altri 4 kunai
compaiono nell’altra manoli lancio e anche questi fanno centro, infine prendo gli ultimi
che mi sono rimasti li lancio e come tutti gli altri
anche questi ultimi vanno a segno, poi muovendo le mani rapidamente
*topo-tigre-cane-bue-coniglio-tigre*
Akiko: hosenka no jutsu
Compare (la
pioggia di fuoco) e con abile controllo faccio infiammare tutti i kunai che avevo lanciato e … d’improvviso una voce mi fa
sussultare, conosco quel tono di voce e non preannuncia nulla di buono
Sayuri: sei
in guai molto grossi signorinella! Fila subito a casa
Mi volto
dimenticando di disattivare il mio Sharingan e con
questo combino una bella frittata.
Sayuri:
cosa avevamo detto sull’usare quella tecnica! MUOVITI a casa ne riparleremo
quando sarò tornata da lavoro.
Sbuffo
all’apprensione di mia madre. Lei e le sue assurde regole che mi fa seguire
praticamente da quando sono nata, il nuovo è male, la curiosità è male, uscire
di notte è male, in pratica… tutto quello che è divertente… È MALE! E io già
sapevo cosa mi aspettava una volta che mia madre fosse tornata da lavoro, una
lunga … estenuante… sessione su come lei mi stia proteggendo da chissà quale
grande pericolo incombente e su come io gli renda questo compito difficile.
******
Erano le
22:30 ormai finalmente avevamo finito di analizzare i cadaveri, non ne potevo
più nonostante mi fossi appena fatta una lunga doccia negli spogliatoi
dell’ospedale mi sentivo ancora addosso la puzza di tutti quei cadaveri per non
parlare del fatto che nella mia mante si erano impiantate le immagini molto
vivide di tutti i loro visi, specialmente di tutti qui bambini, ognuno di loro
aveva un’abilità innata o gli era stata trapiantata, questa era la cosa che mi
aveva spavantata di più per tutto il tempo che avevo
lavorato il mio pensiero andava ai miei figli, non poteva succedere ancora una
volta.
Ino: Sakura
…
Sakura: …
Ino quando
vede che non le rispondo dopo la terza volta che prova a chiamarmi mi scuote
piano per una spalla.
Ino:
Sakura!!! Ehi tutto bene?
Sakura: ehh…sì, sì Ino scusami ero sovrappensiero
Ino: sei
preoccupata ti capisco se fosse così, lo sarei anche io
Sakura: NO
INO! Tu non capisci, io dopo tanto tempo davvero sperano di aver trovato un po'
di tranquillità per la mia famiglia ma, evidentemente non so in una vita
precedente ho fatto qualcosa di orribile per cui ora non me la merito.
Dissi quasi
sputando tutta l’angoscia che avevo accumulato in quelle ore di lavoro davvero
non riuscivo a crederci, ora che sembrava che tutti i tasselli del puzzle si
erano rimessi al loro posto col il ritorno a casa di Sasuke
e d Itachi ecco che qualcuno sbatte contro il tavolino
e fa volare via tutti i pezzi e io mi ritrovo ancora una volta a dover
ricominciare tutto dall’inizio.
Ino mi
guardò con uno sguardo tra il comprensivo ed il nervoso.
Ino: Sakura
piantala di parlare così! Non sappiamo neanche chi sia questo tizio o tizia o
cosa… che sta minacciando tutti noi e poi sai benissimo che Takuma è un ninja
in gamba e Sasuke ed in Itachi
in ogni caso non permetterebbero mai che gli accada qualcosa e Sarada è ancora troppo piccola per le missioniquindi ci sei tu a tenerla sotto
controllo, tranquilla vedrai che ne verremo a capo.
Sakura: …
Non gli
rispondo faccio solo un breve sospiro cominciando ad uscire dal camerino,
pensando che nonostante tutto una volta a casa dovrò farmi un ulteriore doccia.
Ino: senti
ti va di fermarci a mangiare qualcosa prima di tornare a casa? …
So perché me
lo sta chiedendo, mi vede ancora scossa ed effettivamente lo sono e so che una
volta che sarà ritornato a casa sicuramente anche Sasuke
si accorgerà del mio umore … maledetti Uchiha che
leggono nel pensiero … quindi guardo ancora una volta l’ora e poi nonostante
fossero ormai quasi le 23:00 decido di accettare.
******
Sono in
camera mia seduta sul davanzale della finestra a guardare fuori com’era
prevedibile stanotte non c’è luna “torna presto” penso mentre guardo il celo
buio e completamente nero c’è un non so che di inquietante ma a me piace.
Sono già le
23:30 quando sento la porta di casa aprirsi e richiudersi, sospiro perché già
so cosa mi aspetta decido di non rimandare ancora l’inevitabile e scendo le
scale per ritrovarmi nell’ingresso dove vedo mia mamma che si sta levando le
scarpe e ifilarsi le sue ciabatte.
Sayuri:
bene! perlomeno questa volta sei rimasta a casa e non te ne sei andata a
girovagare chissà dove a fare sfoggio delle tue abilità.
Mi dice con
un lieve tono di sarcasmo.
Akiko:
punto primo stamattina non stavo dando sfoggio delle mie abilità, mi stavo solo
allenando un po', punto secondo ti ricordo che mi hai chiuso dentro prima di
andartene dove vuoi che vada.
Sayuri: bhe io ti ho chiuso dentro perché a quanto pare è l’unico
modo per farti restare in casa!
Mi dice con
tono nervoso
Alilo: SAI
MAMMA NON SONO PIU’ UNA BAMBINA SPIEGAMI PERCHE’ NON POSSO USCIRE, NON POSSO
ALLENARMI, PERCHE’ MI HAI INSEGNATO TUTTO QUESTE TECHINCHE SE POI NON POSSO
UTILIZZARLE!
Sayuri: non
ho detto che non puoi, non puoi farlo quando io non ci sono.
Akiko:
perché?
Sayuri:
perché ancora non sei pronta per l’utilizzo di tali abilità e se io non fossi
lì per proteggerti …
Si ferma
stringendo i pugni e con gli occhi che cominciano ad inumidirsi … Ma io non mi
lascio intimorire per quanto mi faccia stare male vederla soffrire …
Akiko: COSA
MAMMA COSA DOVREBBE SUCCEDERE? SPIGAMELO PERCHE’ IO SONO STANCA DI DOVERMI
COSTANTEMENTE NASCONDERE.
Sayuri: …
Non mi
risponde come sempre, ormai sono anni che ogni qual volta esce in mezzo
quest’argomento lei non me ne parla e … semplicemente … mi ignora.
Akiko:
mamma perché non mi parli, spiegamelo, perché … perché nessuno deve sapere del
mio potere, c’entra quello che ti è successo da ragazza oppure … papà … (dico
con più titubanza)
Sayuri: …
ADESSO BASTA AKIKO! QUESTE SONO LE REGOLE E LO HAI SEMPRE SAPUTO! Ora sono
stanca se permetti voglio andare a riposare.
Fu così che
si concluse la discussione con mia madre non la capisco ogni volta che si mette
in mezzo quest’argomento lei non me ne parla e poi ultimamente è molto più
pensierosa del solito ma, proprio non mi vuole dire cosa la preoccupa sono
davvero così un peso per lei questo è quello che penso ogni volta che
discutiamo, forse era meglio se non fossi nata, forse l’incontro con mio padre
non sarebbe dovuto succedere, forse, forse, forse ….
Akiko: Ecco
nuovamente gli stessi pensieri che mi prendono la testa
Poi
improvvisamente sento bussare alla porta …
Akiko: Strano , credevo che non avessimo più stanze
Mia madre
esce in questo momento da sotto la doccia …
Sayuri: Akiko apri tu per cortesia, se è qualcuno che cerca una
camera dì che …
Akiko:
Almeno questo me lo lasci fare o ho ancora bisogno di insegnamenti e protezione
anche dai clienti (Dico con aria estenuata)
Sayuri: (a
voce bassa dice) Ancora non ti rendi conto del tuo potenziale e di quello che
ti potrebbe accadere (Finisce per poi rinchiudersi in camera)
Takuma era ormai conosciuto come il ninja più potente del suo
villaggio, entrato a 10 anni nel gruppo ANBU capitava spesso in squadra con il
padre e lo zio, ancora oggi rivederli insieme per lui che sin da piccolo aveva
sempre conosciuto tutta la verità su di loro era ancora una cosa incredibile
due fratelli che si sono battuti tra loro motivi differenti ma, la
determinazione era la stessa. Erano partiti ormai da tre giorni ed il padre
come al solito non aveva fatto altro che avvertire la madre con un semplice
messaggio mandato tramite il proprio falco, “ha sempre tatto”. Siamo una
famiglia felice ma, in una famiglia Uchiha c’ è
sempre un alone di mistero e distacco che si vuole mantenere verso chi ci
circonda compresi i propri cari, forse sarà la paura di perderli o metterli in
pericolo ma, d’altronde siamo sempre esseri umani per quanto vogliamo essere
distanti dalle emozioni loro fanno parte della nostra vita quotidiana solamente
che siamo bravi a nasconderle per poi coltivarle dentro di noi e nonostante questo
se anche una di quest’ultime si allontana siamo noi ad andare a ricercarla poi,
proprio come mio padre fece con la mamma. E ora eccoci qui a viaggiare da
giorni, dopo l’accaduto al villaggio della foglia siamo sempre presi da
pensieri angoscianti le persone che abbiamo ritrovato morte erano state
sottoposte tutte a barbarie mai viste, spingersi a tanto comporta una forte
dose di apatia verso la morte altrui e un carico di negatività nei confronti
della vita stessa da rigettare il tutto su degli innocenti. Quello che Naruto ci ha chiesto non è una semplice perlustrazione
della zona per scovare chi c’è dietro tutto questo ma, capire anche cosa sta
cercando o chi … Perché tra i cadaveri c’ erano ninja con abilità innate e chi
possedeva una forza spirituale di un elevata potenza. Questo mi riporta
indietro con gli anni, quando la nostra abilità innata era costantemente presa
sotto mira in quanto ritenutala la più temuta tra le arti oculari, lo “Sharingan” in molti lo hanno voluto ma, uno più di tutti
era arrivato talmente vicino ad ottenerlo che ha preferito rischiare ed
ottenere la morte pur di impossessarseneOrochimaru. Uno dei tre ninja leggendari
nonché ex membro dell’associazione Akatsuki a quei
tempi si dimostrò da subito un portento in tutte le abilità, tra queste
possedeva un arsenale di tecniche magiche ed esperto nella maggior parte dei
sigilli secondo solamente al proprio ex compagno Jiraya,
in più era un abilissimo anche in campo scientifico possedeva una conoscenza
illimitata tanto da fare i propri esperimenti anche su cavie umane compresi i
suoi compagni. Lui aveva una vera e propria OSSESSIONE di apprendere ogni jutsu dell’intero mondo ninja e capirne la vera natura per
mezzo dello Sharigan appunto una vera e propria
“OSSESSIONE”. Per ottenerlo s’infiltrò prima nell’associazione Akatsuki per avvicinarsi allo zio ma Itachi
lo smascherò ed intrappolò in un illusione così fu costretto a lasciare
l’organizzazione e fondò il villaggio del suono dove reclutò prima Kimimaro e poi Kabuto che gli
disse di rivolgere le sue attenzioni verso il padre in quanto a quel tempo più
malleabile rispetto al fratello. Ma oggi vista la morte del Sennin
e dei suoi seguaci chi o cosa tramava nel ombra come solo un serpente può fare
e ancora tanto preso dalle abilità innate? Tutto questo gli riportava alla
mente sua sorella Sarada “piccola peste esasperata ed
aggressiva” pensava stringendo i pugni mentre correvano e saltavano di albero
in albero per passare in rassegna la prossima zona indicata e arrivando alla
fine del perimetro che Naruto gli aveva imposto era
il villaggio della Nuvola. Si fermarono appena arrivati alle porte di quest’
ultimo.
Sasuke: Ci siamo da qui in poi abbiamo
terminato, per il momento.
Lo zio fece un piccolo segno d’ assenso ma, sembrava perso nei
propri pensieri era una semplice perlustrazione, forse c’ erano ancora un po'
di segreti d’ altronde entrambi avevano girato per ogni villaggio e luoghi che
delimitavano il passaggio tra un villaggio e l’altro …
Itachi: Cerchiamo un posto per dormire siamo
stanchi e dobbiamo pur mangiare qualcosa, siamo in viaggio da quasi quattro
giorni ormai e non ne posso più di pranzi a sacco
Takuma: E che li abbiamo terminati lo vogliamo aggiungere
(Dico con tono serio ma puntualizzando la cosa)
Entrambi mi guardano torvi come a non voler ammettere la
verità e cioè che se non ci fermiamo potremmo anche morire di fame, (ma loro
devono sembrare sempre impeccabili anche avanti l’ evidenza)
questo direbbe Naruto, così mi zittisco
Sasuke: Va bene va bene vedo una locanda ancora
illuminata lì
Così togliamo le maschere e ci avviciniamo ad un piccola casa
prima che spegnessero le luci bussiamo alla porta…
******
Mi avvicino alla camera di Sarada è
rientrata esausta dopo la sua sessione di allenamento da lì a poco ci sarebbe
stata la giornata per l’esame di reclutamento chuinin
e non faceva altro che allenarsi prima e dopo la scuola lei le diceva sempre di
non mettersi fretta e riprendere fiato ma, questa storia che ancora non era
riuscita a sviluppare la sua abilità innata la stava divorando era impossibile
frenare questo suo senso d’ impotenza ed inferiorità, nei confronti dei suoi
amici che stavano cominciando a sviluppare le proprie abilità ninja ed innate e
anche quella verso il fratello. Takuma ha stabilito quasi gli stessi record
dello zio. A soli 5 anni padroneggiava la tecnica del fuoco ed era riuscito
anche ad attivare il proprio sharingan ed appena
compiuti i 10 anni è entrato a far parte degli ANBU in squadra con Itachi e Sasuke. Mi siedo esausta
dopo aver acceso il fuoco per preparami una forte tisana rilassante cosa di cui
mai come in questo momento ho assolutamente bisogno.
Sakura: Mio Dio! Prego affinché stiano bene non riuscirei a
subire una nuova separazione, chi può mai essere stato a fare uno scempio come
quello che mi si è proposto d’avanti agli occhi oggi? Tutti avevano abilità
innate, ancora esperimenti per riuscire in un qualcosa già provato anni e anni
fa, Orochimaru è morto e con lui Kabuto,
quindi qualcuno li sta emulando ma cosa mi prende…. Maledizione …
Eccolo ancora avanti ai miei occhi quel Sasuke
alla foresta della morte durante la nostra prova Chuinin
e Orochimaru che tenta di metterlo sotto pressione
riuscendo alla fine ad infliggergli il suo marchio maledetto e a convincerlo
quindi a lasciare il villaggio. Da quando tutto è terminato con la quarta
guerra ninja sembrava che andasse tutto per il meglio e poi … questo. Mi
rilasso sulla sedia ma sento i nervi a fior di pelle, la storia si sta
ripetendo. Le abilità che abbiamo esaminato io ed Ino oggi erano svariate tutte
però utilizzate in maniera sperimentale alcune delle vittime sembrava che
addirittura fossero state prese di mira per rabbia come se il fautore di tale
crudeltà volesse solamente che quella povera vitti morisse nel peggior modo
possibile, le vittime erano tra portatori di abilità innate e ninja con un
livello di chakra di discreta potenza a quanto pare già sapeva o sapevano che
immettere un’abilità innata nel corpo di qualcuno che ne era privo risultava nell 90% dei casi del tutto inutile in quanto questo
rigettava tale abilità e per quanto riguarda l’ altro 10% l’ abilità non
avrebbe potuto avere ne progressioni ne tanto meno
funzionare come avrebbe dovuto, quindi sapeva o sapevano già queste
informazioni ma comunque si erano scomodati a voler tentare almeno per un paio
di esperimenti questa strada già intrapresa precedentemente, forse per questo
avevano massacrato quei corpi ormai già morti come risultava dalle analisi. Poi
la tecnica sembrava completamente cambiata perché quei neonati morti alla
nascita? Cosa stavano cercando di fare? … Esperimenti ,
esperimenti e ancora esperimenti … Una voce mi ridestò
… : Sono in missione vero? Sei
preoccupata? … Sono semplici giri di perlustrazione …
Quella sua voce la rasserenava, così al suo tocco sulle
spalle si riuscì a rilassare un po' ..Sarada …
Sakura: Sì! Ma sai che ogni ronda porta via tempo e lascia
dietro di sé una scia di preoccupazioni … (finisco con un lieve sorriso)
Sarada: Beh allora dividiamoci un po'
queste preoccupazioni siamo insieme no, in due si superano le separazioni con
più forza e quanto più a lungo possibile (Disse con un grade sorriso)
Sakura le restuì quell’ espressione
dolce e affabile che lei le aveva donato e le disse …
Sakura: Hai ragione! Siedi con me ho preparato qualcosa di
caldo ci rasserenerà un po'
Così la più piccola dei miei figli quella notte mi tenne
compagnia e l’avrebbe fatto da lì ai giorni a venire
******
Akiko andò ad aprire la porta per riferire
che di camere ormai non ne avevano più ed al massimo potevano offrirgli una
cena per riscaldarsi dal viaggio fatto, anche se l’ idea
di doversi mettere ai fornelli a fine giornata e dopo la discussione come
sempre inconclusa con la madre proprio non le andava ma, non poteva ignorare l’
aiuto a passanti ninja o meno che cercavano riparo anche perché da lì a poco
avrebbe diluviato. Così dopo qualche minuto d’ insistenza scocciata aprì la
porta ma non riuscì a dir nulla una figura con mantello e cappuccio le si parò
d’avanti …
Takuma bussò più volte alla porta anche perché l’ora era
tarda e sapevano che probabilmente un posto per dormire non l’avrebbero trovato
ma, almeno un pasto caldo sarebbero riusciti a rimediarlo visto anche che stava
per piovere. Dopo pochi minuti d’ insistenza la porta fu aperta da un anziana
donna con i capelli bianchi legati in una coda laterale poggiata sulle spalle
ed uno scialle per proteggersi dal freddo con uno sguardo misto al dolce e preoccupato
disse …
…: Presto entrate!
Disse tirandoli dentro e trascinandoli via dalle prime gocce
di pioggia che stavano cominciando a cadere …
…: Scusate se vi ho fatto aspettare ma è notte fonda e per me
che sono un’anziana signora ci vuole un po' prima di riuscire ad arrivare dalla
camera da letto alla porta
Itachi: Stiamo cercando una stanza se è
disponibile …
La signora per un’ attimo ci scrutò
ma, senza fare nessuna domanda poi disse …
…: Aspettate un attimo che controllo …
Si avvicinò al poggia chiavi appeso al muro sul quale pendeva
ancora un’unica chiave …
…: Siete fortunati ne è rimasta solamente una ma, prego fate
come se stesse a casa vostra potete anche togliere i soprabiti, aspettate ora
vi accendo il fuoco … poi se volete posso prepararvi un po' di zuppa di miso, avrete fatto un lungo viaggio dovete scusarmi ma, non
ho potuto non notare che provenite dal villaggio della foglia che dista molti
chilometri da qui …
Mentre parlava continuava ad adagiare la legna in abbondanza
tirando all’interno del camino anche qualche pezzo di carta in maniera tale da
accendere il fuoco ed alimentarlo … nonostante la sua età era ben disposta a
servire con tutte le premure degli sconosciuti offrendogli cibo ed un posto per
dormire.
…: Io sono Momoka chiedete di me per
qualsiasi cosa abbiate bisogno ed ora vi lascio ai vostri affari e vado a
preparare le stanze ed accendere il fuoco per riscaldare la zuppa …
Fece un piccolo inchino ed andò via lasciando i tre soli con
i propri pensieri …
Itachi: Non abbiamo molto tempo per
fermarci, qui il paese è grande quindi ci vorrà una giornata intera almeno per
controllarlo …
Sasuke lo guardò per un po' poi disse …
Sasuke: Conosci questo villaggio? …
Itachi: Molti anni fa … sono passato per
questi luoghi …
Takuma riconobbe lo stesso sguardo che lo zio aveva fatto
prima di entrare al villaggio poi disse …
Takuma: allora ci faremo guidare da te
Itachi: E’ passato molto da quella volta
ma, in fondo non dobbiamo cercare per il paese quindi i posti essenziali li
ricordo abbastanza bene
Itachi aveva lo sguardo pensieroso. Come avrebbe
mai potuto dimenticarli, era lì che la vide per la prima volta esamine in un
luogo sperduto di quel villaggio stava passando di lì con Kisame
per andare al villaggio della foglia, era completamente senza forze quando chi
la inseguiva si precipitava a riportarla indietro, fu l’istinto a farlo fare la
prima mossa, un kunai lanciato giusto al centro della
testa ed una palla di fuoco ed il nemico scomparve tra le fiamme, poi fu sempre
lui a dire a Kisame di aspettarlo alle porte del
villaggio della foglia voleva portarla via da lì era in uno stato di semi
incoscienza e sapeva che era sofferente il suo chakra era alterato ma esiguo
così la prese tra le braccia e la portò nuovamente all’interno delle mura del villaggio
della Nuvola. L’adagiò in un punto meno in vista ma comunque protetto, lei aprì
leggermente gli occhi dicendo
…: Ti prego non farlo più sono stanca
Poi piangendo si aggrappò alla sua manica ripetendo …
…: Non farlo più … ti prego
Stava delirando, Itachi le adagiò
un fazzoletto bagnato con dell’acqua fredda sulla fronte e poi sul collo e
disse …
Itachi: Come ti chiami?
Lei riaprì di poco i suoi occhi color nocciola …
…: Tu chi sei? E dove mi trovo?
Itachi: Sei al paese della Nuvola
all’interno delle sue mura …
Disse con tono atono e continuando a tamponarle la fronte,
guancia, collo e polsi per cercare di placare il calore che emanava la febbre
che aveva …
…: E tu chi sei? Mi hai portata tu qui?
Itachi: Sì! (Rispose ancora in modo atono)
Lei cercò di sistemarsi poggiata alla fredda roccia …
…: Sei del villaggio della foglia?
Itachi non rispose ..
…: Sei un traditore?
Itachi rimase in un silenzio che per lei
era assordante … ma non era intimorita da lui …
…: Quella casacca è dell’associazione dell’Akatsuki la riconoscerei tra mille e tu avrai avuto le tue
buone motivazioni per tradire il villaggio, ognuno ha dei motivi …
Disse lasciando andare il braccio che aveva poggiato sul
grembo …
Itachi: Non solo ho tradito ma, sono un
assassino
Repentinamente lei disse … guardandolo negli occhi
…: Tutti lo siamo ma, non vogliamo ammetterlo e ci
nascondiamo dietro la buana morale. Sono l’ultima che può giudicarti e non
posso di certo farlo dopo che mi hai salvata …
Itachi la guardò incuriosito dalle sue
reazioni …
…: Comunque sia io sono Sayuri e
abito qui al villaggio della Nuvola nel caso in cui non dovessimo rivederci
volevo che sapessi che ti sono grata per il tuo gesto quindi, ancora grazie
sconosciuto …
Disse facendogli un dolce sorriso, Itachi
distolse il proprio sguardo, perché questa strana sensazione?
… Aveva altro a cui pensare
Itachi: sappi che hai la febbre molto alta
quindi rimani sdraiata un altro po' prima di rialzarti, sei al sicuro l’ho
seminato …
Sayuri: Lo hai ucciso, prima che lui
facesse la sua mossa l’hai prevista, sei un Uchiha
vero?
Itachi voltato di spalle le disse …
Itachi: Come fai a saperlo? …
Sayuri: Possiedi lo sharingan
l’ho notato prima di svenire
Itachi: A questo punto potrei anche ucciderti
visto che sai chi sono e che potresti farmi scoprire
Sayuri fece un piccola
risatina … Ma Itachi era ancora voltato di spalle
Sayuri: Perché un assassino di livello S
userebbe il condizionale? Comunque la morte non potrà che essere la cosa
migliore di quello che ho subito
Itachi non disse nulla e lì andò via …
Dio ricordava ancora le sue parole quel viso esausto di chi
ha subito violenze di ogni tipo era solamente una ragazzina eppure non lasciava
trasparire la propria risolutezza nel rivolgersi ad un assassino ricercato
anche con tono impertinente e lì fu il loro incontro …
La signora Momoka ritornò con in
mano le loro ciotole con la zuppa ed un po' di pane, fecero tutti e tre un
segno di assenso come ringraziamento …
Momoka: Ho preparato per voi anche i letti, compresa la
biancheria per il bagno che troverete in fondo al corridoio buon …
Improvvisamente un bussare forte ed incessante fece
sobbalzare tutti, delle urla provenivano dall’esterno ..
….: Momoka-sama
, … Momoka-sama …
Grida interrotte da singhiozzi non facevano altro che
chiamare il nome dell’anziana signora, nella sala fecero il loro ingresso anche
altri due ninja presenti nella locanda uno di questi si precipitò ad aprire.
Takuma, Sasuke ed Itachi si
guardarono tra di loro quelle grida avevano attirato attenzione. Una volta
aperta la porta una donna dai lunghi capelli color del grano ora più scuri per
via della pioggia e dalla corporatura esile in preda alla disperazione totale e
bagnata fradicia si precipitò tra le braccia dell’anziana che rimase stupita da
tanta paura ed angoscia. La scena era avanti ai loro occhi, la ragazza
continuava a tenere con forza le braccia della donna accasciandosi poi a terra
continuò a dire …
…: Nonna … sigh … sigh …
I singhiozzi non volevano smettere e lei continuava, in
seguito finalmente la signora Momoka le disse
spaventata ma prendendola tra le sue braccia …
Momoka: Sayuri …
Itachi spalancò gli occhi per un momento e
questo non sfuggì ai suoi compagni di viaggio che entrambi gli chiesero se
qualcosa non andasse ma, lui rispose che andava tutto bene, poi nuovamente
sentì quel nome …
Momoka: Sayuri
calmati e siediti sei fradicia ti vado a prendere una asciugamano, stai qui
vicino il camino …
Mentre quella figura a lui tanto familiare come il suo nome
era ferma d’ innanzi ad un camino guardando la fiamma ardere non smetteva di
piangere e stringere i pugni, continuava a guardarla come se avesse avanti a sé
un fantasma del proprio passato non credeva di averla mai più rivista, forse si
stava semplicemente sbagliando … eppure … quei capelli ancora legati con
eleganza in una mezza coda quegli occhi feriti proprio come la prima volta che
l’aveva vista non li aveva dimenticati ma, ancora non poteva credere che fosse
lei.
Sasuke: Cosa succede Itachi?
Itachi: …
Takuma osservava la scena vedendo il volto dello zio immerso
tra chissà quali pensieri o ricordi …
Sasuke: La conosci? …
Itachi: … Ecco mi sembra … (Ancora la
guardava) Mi sembra … qualcuno che ho conosciuto tanti anni fa
Takuma: (scettico disse) Forse è lei …
Itachi non rispose perché sapeva che
sarebbe potuto essere così, quindi disse rivolto a Sasuke
… (con un tono di amara tristezza)
Itachi. Mi ha salvato la vita dopo il
nostro scontro …
Sasuke e Takuma lo guardarono stupiti, ma
un senso di gratitudine affiorò concentrandosi a quel punto sulla quella
ragazza così sconosciuta da loro ma, vicina ad Itachi
…
Itachi: In ogni caso sono passati anni e
non saprei con certezza se è lei o meno …
Takuma: (guardandolo negli occhi) Se non è lei te la ricorda
molto
Sasuke non disse nulla era però
preoccupato, da quando erano arrivati al villaggio Itachi
era perso nei suoi pensieri che fosse stata più di un’ angelo
mandato per salvarlo questo ancora non poteva dirlo, i suoi pensieri furono poi
interrotti quando poi arrivò nuovamente Momoka-sama
che le adagiò un asciugamano sul capo e avvolse con il resto parte del corpo…
Momoka: Ora calmati tieni un po' di
camomilla …
Sayuri la scansò in malo modo facendo
cadere il bicchiere a terra, la signora la guardò e disse d’ impeto …
Momoka: Dov’è Akiko?
La sua voce era un soffio come se avesse capito in quel
momento il perché della disperazione di quella ragazza … Sayuri
ricominciò a piangere cadendo su se stessa e mettendosi le mani sul viso
Sayuri: E’ scomparsa ,
è scomparsa … (in un soffio continuò) è … scomparsa …
Momoka non resse alla notizia e rischiò di
cadere all’ indietro ma, Takuma prontamente la resse per le spalle e la fece
sedere, lei gli mise una mano sulla sua in segno di gratitudine …
Sayuri: (controllando le proprie emozioni)
Abbiamo litigato nuovamente (Disse seria guardando la fiamma bruciare)
Momoka: Stai dicendo che è scappata?
Lo disse con un piccolo tono di speranza …Sayuri
aveva qualcosa tra le mani che stringeva, era un nastro rosso per capelli … lo
mostrò a Momoka …
Saturi: Non credo …
Momoka spalancò gli occhi …
Momoka: Oh celo!
Sayuri: Devo andare a cercarla
Disse riemettendosi in piedi, ma Momoka
la fermò …
Momoka: Non posso permettertelo e notte
fonda cosa speri di fare …
Sayuri: Per mia figlia l’
impossibile … non posso lasciare che. Maledizione si sta ripetendo si
sta ripetendo nuovamente, ancora una volta…
Momoka guardò verso Itachi,
Sasuke e Takuma e cercò di calmare Sayuri cercando di alleviare quella discussione per tenerla
tra di loro, così le disse …
Momoka: Quanto tempo è passato prima che te
ne accorgessi
Sayuri: Una mezz’ora
Momoka: (con espressione rassegnata) Va bene!
Proviamo a cercarla nei dintorni non credo che un rapitore con quest’ acqua e
questa visuale possa allontanarsi tanto, JugoSuigetsu
I due ninja che accorsi anche loro non se lo fecero ripetere
due volte presero i loro mantelli e uscirono per perlustrare la zona, poi Momoka aggiunse cercando di consolare Sayuri
Momoka: Andrà tutto bene…
Tutti e tre si guardarono tra di loro sarebbe stato possibile
ritrovarla, con quel buio ?… Ed in seguito insieme
alla signora Momoka guardarono fuori dalla finestra …
Diluviava
Sayuri non riusciva a calmarsi così dopo
una doccia calda ritornò nella sala principale dove la cara Momoka-sama
anche lei aspettava trepidante l’arrivo di Jugo e Suigetsu, erano ore che avevano intrapreso le ricerche ma
cosa avrebbero potuto fare con questo buio … Mentre ritornava in sala percepiva
un peso sul cuore sentiva di aver sbagliato tutto, l’aveva già vissuta questa
situazione. Ricordò il momento in cui disse ad Itachi
di non scappare più dalla realtà e raccontare al fratello semplicemente le cose
come stavano lasciando che la situazione con il tempo rimarginasse le sue
ferite e quelle del giovane Sasuke. Lei in questo
momento sentiva che era cascata nella stessa situazione quella dove pur di
proteggere la persona da lei amata era stata disposta a tutto anche a mentirle
e lasciandola vivere piena di domande senza risposte… “Idiota” pensò. Entrando
in sala, vide Momoka-sama che metteva in ordine per
la nuova giornata che da lì a poco sarebbe cominciata. Momoka
la intravide ancora scossa giustamente ma, quello che non capiva da sempre era
questo suo comportamento da madre iperprotettiva, per conto di cosa? … Certo la
piccola Akiko possedeva abilità che facevano di lei
il ninja perfetto e se c’era anche solamente una qualche associazione o un
nemico che ancora una volta perseguiva la strada della distruzione o
sottomissione dei paesi poteva farlo solamente attraverso persone con unicità
come i possessori dei circoterei e le persone nate
con abilità forti, resistenti e particolari come la piccola Akiko.
Ma Momoka era convinta che Sayuri
proprio come in passato quando scoprì di essere incinta non disse la verità a
chi aveva diritto di saperla anche oggi ancora ripeteva l’errore di continuare
a vivere nella sua stessa menzogna, alla fine le cose non potevano che
degenerare ma, lei doveva capirlo da sola doveva affrontare questa sua paura ed
ossessione di poter perdere la figlia prima di perderla davvero, così cominciò
a dirle …
Momoka: Perché continui a trattarla come
una bambina, non servirà a nulla trattenerla o nasconderla per sempre, devi
metterti in testa che è un ninja …
Sayuri: Io non lascerò mai che utilizzi le
sue abilità, so cosa vuol dire essere utilizzata, maltrattata LEI NON PUO’ NON
DEVE MAI SAPERE QUELLO CHE LE POTREBBE SUCCEDERE
Momoka: (guardandola) Perché sei così
ostinata! Siamo Kunoichi e viviamo la nostra vita per
quello che siamo cioè, proteggere noi stessi i nostri cari e la nostra patria,
perché non lasci che Akiko sia se stessa e viva
scegliendo la sua strada, non importa cosa succederà, così non la stai
aiutando!
Momoka-sama non poteva credere che la sua
piccola Akiko ancora non sapesse la verità sul
continuo sviluppo delle proprie abilità e che queste potevano portarla su una
strada tortuosa piena d’insidie. Akiko discuteva
sempre con la madre, perché anche se Sayuri si era
sempre accertata che la figlia conoscesse tutto delle proprie abilità e come
utilizzarle facendo di lei un vero ninja, nello stesso momento non le aveva mai
dato modo di andare oltre quelle conoscenze trascurando la parte più importante
e cioè che il suo destino era inevitabilmente legato a quello di una bomba ad
orologeria; poteva essere presa di mira, poteva essere uccisa o rapita e
torturata per vari esperimenti appunto proprio per le sue peculiarità. Momoka in quegli anni ne aveva vissuti tanti di momenti
orribili, di cadute e di riprese del villaggio e di quelli circostanti, anche
lei aveva conosciuto l’instabilità del suo paese e della sua vita ma, quando
conobbe la piccola Sayuri rimase impressionata dalla
sua forza spirituale e fisica aveva un chakra con un potenziale inaccessibile
sapeva padroneggiare tecniche mediche mai viste. Era una Kunoichi
di alto livello sia come ninja sia come medico del villaggio. Poi un giorno un
nuovo medico l’affascinò con le sue tecniche e la persuase ad andare con lui
per imparare ad accrescere ancora di più il proprio potenziale ma, quel suo
gesto non si rivelò altro che pura malvagità e manipolazione. Passarono un paio
di anni dalla sua partenza, quando un giorno la ritrovò in una caverna non
molto distante dal villaggio era dormiente ma non priva di sensi, qualcuno
doveva averla portata lì, accanto a lei era posta una ciotola con dell’acqua e
una asciugamano poi, un recipiente pieno dì acqua anche quest’ ultimo
probabilmente messo lì per darle modo di bere se ne avesse sentito la
necessità, sembrava un metodo rudimentale e fatto alla meno peggio per aiutarla
come primo soccorso, chiunque fosse stato l’aveva salvata. Quando aiutata dai
ninja Soigetsu e Jugo a
riportarla al villaggio il suo chakra era stabile anche se ancora leggermente
alterato ma, la sua ripresa fu veloce. Era la prima Kunoichi
del paese ad utilizzare una tale potenza spirituale e con essa anche capacità
di riserva del proprio chakra da darle modo in caso di attacchi a mantenerla in
vita per un lungo periodo di tempo anche se fosse stata esanime e poi la sua
ripresa da ferite o veleni poteva essere anche più veloce del previsto. Ancora
una volta la stupì quando alla locanda disperatamente si presentò con un
ragazzo in fin di vita chiedendole di aiutarlo a vivere ancora …
Momoka: Sai che è sbagliato Akiko è una Kunoichi con o senza
preparazione e tu non potrai impedirle di non prendere in mano la propria vita
per sempre. Questa tua possessività nei suoi confronti ed i tuoi modi
assordanti di controllo sono inutili. …
Sayuri: Ma io …
Momoka: Sayuri …
non la stai aiutando! Lei sa combattere e conosce le proprie abilità ma, ancora
oggi vive in una campana di vetro dove non sa il mondo lì fuori cosa le
riservi, perché le fai questo?
Sayuri guardò fuori dalla finestra ancora
una volta ma non c’era traccia di Jugo e Suigetsu …
******
Takuma era disteso sul letto guardando il soffitto era
convinto che quella ragazza fosse davvero quella che allo zio tanti anni fa gli
salvò la vita … Incredibile anche lui allora proprio come il padre aveva avuto
una persona speciale non se lo riusciva ad immaginare, sorrise a quel pensiero
poi pensò se quella era la ragazza che aveva aiutato ItachiAkiko allora
poteva essere …
Sasuke si stava per sdraiare quando Itachi rientrò nella camera dopo essersi fatto la doccia,
erano tutti e tre esausti partiti ormai da tre giorni divisi con altre tre
squadre loro avevano perlustrato tutta la zona est per 70km, passati per il
villaggio del suono della terra ed infine questo della nuvola. Poi la scoperta
che il fratello fosse stato salvato da quella donna ancora gli dava a pensare.
Quella volta era convinto di aver portato a termine il suo
compito ma, nonostante il raggiungimento del proprio scopo aveva sentito un
vuoto dentro di sé, quando poi da Madara scoprì la
realtà di come davvero andarono i fatti quella notte fatidica ancora di più
imperversava il dolore già lacerante di aver ucciso il sangue del suo sangue si
aggiunse quello di realizzare di aver ucciso l’unica persona che fino a quel
momento l’avesse amato e protetto per tutto quel tempo. Così si rassegnò
all’idea di aver intrapreso la sua strada verso l’abisso totale cioè quello di
eliminare il suo miglior amico Naruto e con lui farla
pagare al villaggio della foglia. Probabilmente credendo che il fratello fosse
ormai morto pensò che il vero intento di Itachi non
fosse quello di condurlo alla vendetta ma, semplicemente quello di proteggerlo
però ormai il dolore di non poterlo più rivedere lo fece sentire vuoto e senza
motivazioni così andò dritto per quella stramaledetta strada. Scoppiò in
contemporanea la quarta guerra ninja e il combattimento contro Madara dove si ritrovò a combattere nuovamente accanto a Naruto e Sakura … “Sakura” … Quella volta con sua enorme
sorpresa sentì nuovamente poggiata sulla sua spalla la mano del fratello che
riuscito salvarsi dal loro scontro (il motivo e il come in quel momento non
importava) gli fece capire di poter ancora avere anche solamente una piccola
speranza per loro, che c’era ancora la possibilità di ridare vita ed un futuro
migliore a quel clan che per anni aveva portato solamente rancore verso il
proprio paese. Finita la guerra entrambi lasciarono chele loro vite finalmente prendessero un'unica
strada per entrambi cioè quella di ritornare a casa loro, i grandi dubbi, i
segreti più reconditi e le verità non dette vennero fuori durante la loro
sconta per il tradimento verso il villaggio che durò poco una volta scoperti i
segreti dei piani alti, che richiesero al fratello una missione dalla massima
segretezza quello dello sterminio del proprio clan, per quanto riguardava lui
poteva ritenersi un’ effetto collaterale a quel tradimento mai avvenuto da parte
del fratello. Per tutto quello che successe la cosa che li stupì di più
entrambi era che quel futuro da ricostruire stava già avvenendo a loro insaputa
infatti, al rientro dopo la guerra trovarono Sakura che andò dritta da un
bambino all’epoca doveva avere all’incirca 5anni, Sakura semplicemente rivolto
a loro disse sorridendo (Takuma dici ciao a papà e zio), il bello era che il
figlio sapeva già tutto di loro ma per loro due era tutto nuovo. Non sapeva
spiegarsi il perché ma Sakura non l’aveva mai lasciato perdere e soprattutto
l’amava e lo aveva amato sia come ninja del villaggio della foglia, sia come
traditore di quest’ ultimo “che tipa” ancora oggi lo stupiva. Ma ora ancora una
domanda lo tormentava se la ragazza di prima era davvero quella che aveva
aiutato il fratello Akiko era … poteva essere che
quel futuro migliore si stesse continuando ad espandersi? …
Itachi seduto sul proprio letto vide che
Takuma e Sas’ke lo stavano guardando … Itachi stupefatto li guardò di rimando …
Itachi: Cosa c’è adesso? … (Disse mentre
finiva di vestirsi)
Sasuke: Insomma … Se quella ragazza fosse …
Itachi: Non dateci troppo peso, il nome Sayuri non è raro da queste parti …
Takuma: Sì ma sembrava che l’avessi riconosciuta da prima di
sentire il suo nome …
Itachi: (con noncuranza) Questo non vuol
dire nulla può rassomigliarle …
Entrambi i suoi compagni non erano convinti e a dirla tutta
neanche lui lo era, insomma poteva mai esserci tanta somiglianza mischiata al
medesimo nome di una persona e poi era sicuro lui non l’aveva dimenticata per
nulla …
Itachi: In ogni caso anche se fosse lei,
non abbiamo nulla che ci accomuni …
Il nipote lo guardò con uno sguardo indagatore …
Takuma: Davvero …
Sasuke rimase in silenzio ma anche lui era
scettico all’affermazione del fratello … Itachi
sospirò …
Itachi: E anche se ci fosse stato quando
poi sono rientrato al villaggio della foglia non abbiamo avuto più contatti e
non ci siamo più rivisti …
Sasuke e Takuma si guardarono per un po',
forse lei in tutto questo tempo si era risposata e aveva avuto una figlia …
Itachi: Solo non riesco a togliermi dalla
testa la sua reazione di possesso nei confronti della figlia …
Takuma: Ti ricordo che la ragazza a quanto pare è stata
rapita e si troverà chissà dove … la disperazione è più che giustificata …
Sasuke: E’ vero! Ma lei ha anche detto di
aver avuto una discussione con lei e malediceva che la storia che si stava
ripetendo. Sembrava sopraffatta dal fatto di non avere sotto controllo la
situazione …
Itachi annuì alla deduzione di suo fratello
in quando era proprio quello che stava pensando lui …
Itachi: Bene .. In
ogni caso dobbiamo riposarci, domani oltre la ricerca ci aspetta il rientro a
casa e sarà ancora un viaggio di altre 3 giorni …
Takuma si stese nuovamente sul suo letto lo stesso fece Sasuke che però guardò il fratello ancora una volta prima
di mettere il braccio sugli occhi ormai stanchi
Passarono un paio di ore prima che tutti e tre riaprissero
nuovamente gli occhi, dalla sala principale della locanda arrivavano le voci
dei due ninja rientrati dopo aver cercato in tutto il perimetro la ragazza ma,
senza nessun risultato, si guardarono tra di loro …
Itachi si lasciò cadere nuovamente sul
letto e disse pensieroso …
Itachi: Sembra un rapimento organizzato ..
Takuma: Sono d’ accordo c’ è qualcosa che non và perché rapire una ragazzina nella notte direttamente a
casa sua?
Sasuke: Sembra che le nostre strade si
stiano intrecciando con questa storia, cosa facciamo? (Chiese Sasuke rivolto al fratello)
Itachi: ci servono più informazioni al
momento sarebbe inutile partecipare alle ricerche, in più potremmo dare
nell’occhio abbiamo bisognio di mantenere un profilo
basso
Sasuke e Takuma lo guardarono trovandosi
d’accordo con il discorso di Itachi.
Itachi: Tra qualche ora comincerà una nuova
giornata credo che dovremmo fermarci più di un giorno in città
Così dopo avere ascoltato il discorso dei ninja e la chiusura
delle altre porte delle camere capirono che tutti erano ormai andati a dormire
così fecero anche loro almeno per quel poco di ore che gli ristavano.
Solo allora Akiko aprì i suoi occhi ma, notò che non riusciva
a vedere nulla, faceva freddo e l’umidità la sentiva fino dentro le ossa doveva
essere in una caverna o qualcosa comunque vicino l’acqua. Provò a muoversi ma
sentì un dolore lancinante che partiva dai polsi erano legati avanti a sé
bloccandole anche le mani, il laccio molto fine ma forte le avvolgeva poi
l’intero corpo partendo dal collo fino a metà del busto le gambe bloccate
anch’esse cominciava a non sentire più. Solamente in quel momento si rese conto
di essere bendata, sentiva un dolore lancinante alla testa aveva avuto una
botta ricordava solamente che era andata ad aprire la porta poi più nulla buio
totale e adesso si ritrovava al freddo in una caverna con braccia corpo e gambe
legate e per di più era bendata poi una voce la ridestò … “Maledizione” pensò
cominciando a dimenarsi di poco per provare ad allentare almeno la presa delle
corde
…: ciao Akiko scusa la mia
brutalità per il nostro incontro ma, avevo bisogno della certezza che tu
venissi capisci …
Una voce simile al sibilare di un serpente si faceva strada
nella condensa di quel luogo poi disse ..
Akiko: Chi sei? Dove siamo? Perché mi
trovo qui?
…: Ahahahah …
Una risata acuta le fece percepire che l’uomo era alle sue
spalle e vicino al proprio orecchio così si scansò da quella voce viscida ed
insidiante che cercava di farle paura … continuò comunque
…: Non credi che siano troppe domande. Se volevo farmi
conoscere certamente non ti avrei bendata o comunque non ti avrei neanche
rapita, ok però una spiegazione te la devo … Sappi che la storia è molto più
lunga di quella che ti sto per raccontare io. Dunque …
******
Una nuova giornata era sorta al villaggio della foglia e per
Sakura Haruno non poteva certo che partire con una
lunga conversazione di forte stress da parte di sua figlia. Era avanti i
fornelli intenta a preparare la colazione e come sempre la giornata cominciava
con la frase non detta da Sarada … Era seduta
aspettando la sua porzione di pancake e latte scocciata ed ansiosa, certo che
aveva preso proprio tutto da lei, così sospirando disse …
Sakura : Buongiorno tesoro …
Sarada: Sì Sì buongiorno anche a te mamma!
…
Sakura: Come mai sei così stressata?
Sarada: Grazie per accorgerti anche di me …
Ieri non abbiamo fatto altro che pensare a papà o zio e della tua
preoccupazione continua come sempre verso Takuma, quindi grazie per esserti
accorta che esisto anche io
Sakura sospirò per l’ennesima volta, ieri sera sua figlia era
in pena come lei per tutti e tre ma, in ogni caso quando vedeva lei così
preoccupata verso il fratello sua figlia cominciava a sentirsi estromessa dal
discorso e si estraniava da sola sentendo sempre come un peso dovuto
sicuramente alla sua mancanza di attivare la propria abilità innata ma, perché
doveva essere sempre così ansiosa e sentirsi un passo dietro Takuma … Sakura
sospirò ancora senza rendersi conto che Sarada mentre
lei era persa nei suoi pensieri aveva continuato il suo discorso arrivando al
punto …
Sarada: Non c’ è nulla da fare sono ancora
un passo dietro ai miei compagni di squadra e a Takuma la distanza è abissale …
Aveva quello sguardo lo stesso che lei fece quando era in
squadra con Sas’ke e Naruto
loro erano avanti a lei e si sentiva sempre un peso nel suo team ma, fu quella
sensazione d’impotenza a darle la forza per prendere la propria strada e
studiare le varie tecniche e abilità da portarla a diventare quella che è oggi.
Sarada si comportava nella stessa maniera ma lei
aveva molto di più in gioco quello di sentirsi lontana dal padre, come se si
vergognasse nel non poter dimostrargli che aveva raggiunto il suo obiettivo e
provava come un senso di solitudine estranea alla famiglia, come se Sasuke non la riconoscesse come figlia solamente perchè lo Sharingan non si era
ancora risvegliato in lei, eppure non era così …
Sakura: Sarada lo Sharingan non si attiva a comando, almeno non al momento,
tu lo sai che il suo risveglio dipende dall’ essere in un determinata
situazione di stress psicologico …
Sarada: Ma perché non ti sembro abbastanza
stressata? … (disse con aria scocciata ed arrabbiata)
La guardò con dolce sorriso, proprio non le vuole entrare in
testa che è il suo medesimo desiderio ardente di far risvegliare lo Sharingan a portarla al fallimento così le dico
Sakura: Sarada …
Mi ferma, mentre raccoglie le proprie cose per dirigersi
all’accademia …
Sarada: Già so cosa vuoi dirmi e cosa ti
risponderei scusami ma in questo momento non mi và di
parlarne. Così esce di casa e io non posso che rassegnarmi“ ha preso tutto da me, MALEDIZIONE”.
Improvvisamente un ticchettio alla finestra la distolse dai suoi pensieri …
Sakura: Il falco di Sasuke … un
messaggio
Sasuke: il nostro viaggio è giunto all’altima tappa, crediamo di avere buone ragioni che qui
stia succedendo qualcosa di strano, il rientro si protrarrà per altri 2 giorni
qui al villaggio della Nuvola.
Ecco l’ennesimo sospiro di Sakura … Quella giornata ea
cominciata come previsto male …
In seguito anche a Naruto venne
inviato tale messaggio dove c’era scritto che al villaggio della Nuvola stava
un certo fermento ed un rapimento sembrava collegato alla loro ricerca, quindi
avrebbero prolungato la loro permanenza lì per controllare la situazione.
Naruto: (stringendo il foglio tra le mani)
Mi raccomando ragazzi. (disse guardando fuori dalla
finestra)
*******
Ormai era mattina …
Momoka: Sayuri …
Non sei riuscita a dormire eh? … (disse cominciando a preparare la colazione)
Sayuri era intenta a sistemarsi i vestiti
che indossava dalla sera precedente e a raccogliersi i capelli dopo aver fatto
una doccia la mattina presto, era decisa a procedere con le sue ricerche ormai
sapeva che chi l’aveva rapita l’aveva premeditato proprio come tutte le
sparizioni che c’erano state in quell’ultimo periodo, quindi sapeva delle
abilità di Akiko, quello che lei voleva che non
accadesse stava succedendo in quel preciso momento. Doveva cominciare a
muoversi altrimenti sarebbe potuto essere troppo tardi, lo sapeva che sarebbe
successo, sapeva che questo momento sarebbe arrivato …
Momoka: E dimmi … dopo il tuo geniale colpo
di testa cosa credi di fare?
Era estenuata dalle parole di Momoka-sama
che per quanto vere in quel momento potevano solamente infastidirla …
Sayuri: Conosco tutto di questo villaggio
anche i luoghi più nascosti non posso lasciarmi andare solamente perché non
l’abbiamo trovata nei dintorni a quanto pare avevo ragione il suo rapimento è
stato premeditato quindi, qualcuno sapeva dei potenziali di Akiko
… (disse pensierosa)
Momoka: Non riesco proprio a capire chi
potrebbe mai essere così interessato ad una tale potenza, ma soprattutto sono
passati anni dalle prime sperimentazioni di questo genere, chi potrebbe
emularle?
Sayuri: (pensierosa) Non lo so!
Momoka: Credo che tu già lo sappia ma, da
questo momento in poi non potrai più nascondere la verità ad Akiko sapevi sin dal principio che era sbagliato! 8le disse
con aria severa)
Sayuri: lo so (disse stanca e spaventata)
io non volevo mentirle ho agito d’istinto, sconterò qualsiasi colpa anche se
lei dovesse respingermi
Momoka la guardava preoccupata, sapeva che
avrebbe sofferto e molto ma aveva scelto questa strada molti anni prima contro
i suoi consigli e se era disposta ad affrontare la reazione di Akiko allora non doveva che andare avanti.
Momoka: Allora non c’ altro che io debba
dirti!
Mise il proprio viso tra le mani stanca di quella assurda
situazione. Akiko riusciva a sorprenderla sempre, ad
ogni allenamento il suo chakra era in uno stadio sempre più avanzato anche più
del suo e continuava a crescere e perfezionarsiogni giorno, in più l’ abilità innata dello Sharingan
non si era fatta attendere ed il suo stadio non poteva giurarlo perché non
conosceva alla perfezione le varie abilità innate ma, sembrava diverso da come
solitamente si presentava riusciva in qualcosa di ben più potente, come il suo amaterasu non si presentava come quello che aveva visto
utilizzare da Itachi forse la forma e il modo di
utilizzo variava a seconda del portatore, in ogni caso era un’abilità che
richiedeva molte energie che lei la padroneggiava utilizzandone neanche il 50%
del suo chakra. Era diventata una combattente di alto livello.
Momoka: Se le cose stanno come mi hai detto
tu, chiunque l’abbia rapita avrà sicuramente studiato la situazione e dove
portarla, Sayuri ti dico solamente di fare
attenzione. Dimmi una cosa il ragazzo che 17 anni f portasti qui per salvarlo è
…
Sayuri non rispose a quella domanda in
quanto non ne ebbe il tempo, vide entrare le figure di tre uomini ed una di
queste era sicuramente lui “Itachi”
.Si guardarono negli occhi per un momento che a loro sembrava
un’eternità, poi lei voltò il viso di scatto cosa ci faceva lì perché
soprattutto in momento simile …
Momoka: Buongiorno vi riscaldo subito la
colazione
Takuma, Sasuke ed Itachi si andarono a sedere, aspettando la colazione … poi
silenziosamente cominciarono a dettare il piano di ricerca
Itachi: Dobbiamo muoverci in fretta abbiamo
solamente un paio di giorni
Sasuke: Secondo la discussione tra Momoka-sama e la ragazza sembra che questa Akiko possegga abilità non indifferenti …
Itachi continuava a non dare conclusioni
affrettate a quelle che il fratello e il nipote pensavano …
Takuma: …
Sayuri fermò per un momento Momoka-sama e disse …
Sayuri: Chi sono quei tre ninja? …
Momoka: Non saprei, sai che le identità
sono sempre anonime
Sayuri: Sì! ma sono convinta che almeno da
dove provengano lo saprai …
Momoka: Se non sbaglio mi sembra di aver
intravisto sulle loro fasce il simbolo del villaggio della foglia …
Inizio Flash Back
Itachi riaprì gli occhi sicuro di essere
all’inferno dove la sua anima sarebbe dovuta essere, ma una figura a lui
familiare stava finendo di sbendare i suoi occhi …
Itachi : (Stranito) Sayuri
?!
Lei rimase colpita …
Sayuri: (rossa in viso) Sì!
Itachi: Perché sono qui e come ci sono
arrivato? …
Sayuri: Ti ho portato io con altri due
ninja eri incosciente e ai limiti della tua resistenza eri morto,
apparentemente … A quanto pare il combattimento l’avevi previsto in un'altra
maniera … (disse convinta che fosse così)
Itachi continuava a guardarla …
Itachi: Perché mi hai salvato? (disse con aria triste) Non merito di vivere ed il mio dovere
era quello di proteggere mio fratello …
Sayuri: Da chi? … te stesso? Ti ho salvato
perché la tua fuga dall’affrontare la realtà non ha portato altro che sofferenze
a te e tuo fratello e credo che questo lo sappia anche tu
Itachi per la prima volta nella sua vita
non sapeva come controbattere, calde lacrime cominciarono a rigare il volto di Sayuri così Itachi voltò la
faccia dal lato opposto …
Sayuri: Nessuno merita di morire, ma
soprattutto nessuno ha il diritto e la presunzione di decidere quando e come …
Itachi: Le nostre strade si sono separate
molti anni fa quando ho deciso di tradire il villaggio e … la mia famiglia …
Sayuri: Un fratello che vuole uccidere il
sangue del proprio sangue lo fa e basta e un assassino non pensa a salvare vite
umane durante una missione
Itachi era ancora debole e troppo stanco
per discutere così disse …
Itachi: Da quanto sono qui? … E soprattutto
come sapevi dov’ ero? (disse con lo sguardo rivolto
alla finestra)
Sayuri: ti ho seguito ho anche io i miei
informatori … (disse con un lieve sorriso e asciugandosi le lacrime versate
precedentemente)
Passarono giorni e mesi prima che Itachi
si rimettesse del tutto, grazie al suo chakra Sayuri
riuscì ad effettuare un operazione che aiutò ai suoi occhi di stabilizzarsi
salvando anche la sua abilità innata.
Ancora passò un anno ed un giorno Itachi
le disse …
Itachi: Domani partirò! Volevo andar via
senza dirti nulla, la mia presenza … (disse stringendo i pugni)
Itachi non riuscì a terminare la frase
mentre Sayuri era voltata di spalle e guardava fuori
dalla finestra, sapeva che un giorno sarebbe andato via ma, per il suo cuore
era ormai troppo tardi possibile che fosse successo … non voleva avere
rimpianti ma proprio non riusciva a girarsi. Fu Itachi
ad avvicinarsi a lei e abbracciandola da dietro disse …
Itachi: Grazie! Io ho lasciato tutto nelle
mani del destino e già avevo programmato la mia morte per mano di Sasuke ma, quello che non avevo compreso era che quel
destino era semplicemente una menzogna e questo l’ho capito grazie a te …
Sayuri: Sapevo che questo giorno sarebbe
arrivato e ti ho salvato appositamente per questo cioè lasciare che tra te e
tuo fratello non abbiate pentimenti o rammarichi perché la verità non è questa
giusto Itachi?! … Tu lo hai sempre protetto e lui non
ne sa nulla credi avergli fatto del bene? …
Sayuri si voltò e lo baciò di slancio … poi
si strinse a lui e disse …
Itachi ne rimase sorpreso quanto lei … poi Sayuri continuò
Sayuri: Ma adesso che sei guarito non
voglio che tu vada via …
Itachi le prese il volto tra le mani e la
baciò con dolcezza sulle labbra leggermente dischiuse, poi piccoli e casti baci
partirono dalla fronte, alle guance, poi guardandola in viso osservò nuovamente
le sue labbra ancora dischiuse per baciarla ancora intensamente stringendola a
sé. Sayuri rispose a quel bacio dolce e passionale,
gli aveva permesso di approfondire quel gesto dandogli libro accesso con la
lingua sentiva che con delicatezza la stringeva a sé sempre più forte come a
non volerla lasciare andare. Lei si alzò sulle punte dei pedi continuando a
baciarlo fece scivolare le proprie dita tra i suoi capelli liscissimi e
liberandoli dal laccio che li costringeva in una morbida coda
.
Itachi la sollevò da terra e l’adagiò sul
letto vicino a loro continuando a baciarla, piano le slacciò la fascia in vita
abbassandogli i lembi del kimono che coprivano le spalle, brevi sibili di
piacere fuori uscivano dalla bocca di Sayuri, il
kimono le si aprì completamente lasciando che il proprio corpo si intravedesse,
itachi smise di baciarla per guardarla “Dio come era
bella” pensò, le accarezzò il viso sorridendole poi Sayuri
voltò lo sguardo intimidita …
Sayuri: Non guardarmi così, mi sento imbarazzata , non voglio che mi vedi così
Disse voltando il viso di lato e diventando completamente rossa
…Itachi sorridendole disse …
Itachi: Io invece non vedevo l’ora di
vederti così, sei bellissima …
Le sussurrò all’orecchio …
Sayuri lo guardò stupita da quelle parole
era diverso, quelle parole dette da lui che era così pragmatico era davvero una
sorpresa per lei, poi si voltò ancora ed abbassò il viso in fiamme …
Itachi la baciò nuovamente e lei
leggermente imbarazzata per la sua nudità riprese poi a passargli dolcemente le
dita tra i capelli, poi le sue mani si spostarono sull’ ampia schiena posandosi
in sseguito sul petto robusto. Sentiva dentro di lei
come se stesse andando in fiamme era l’istinto del desiderio o la sua testa non
lo capiva più sapeva solamente che ormai lo desiderava adesso come sin dal
principio, così le sue mani scesero sulla cintura del kimono che indossava. I
kimoni erano la cosa più difficile del mondo da indossare ma, levarli era più
che semplice per questo le sue mani indugiavano a slacciare quella fascia … itachi le prese la mano e disse …
Itachi: Se non vuoi non sei obbligata …
Lei a quelle parole lasciò che fosse il proprio istinto a
rispondere così mentre Itachi ancora la guardava lei
lasciò che la sua mano prese un lembo della fascia e la tirò lasciando che
questa allentandosi aprisse il kimono pian piano, Itachi
le sorrise ancora e riprese a baciarla poi le sue mani cominciarono a toccarle
il seno e a quel tocco Sayuri s’irrigidì leggermente
ma, una scarica elettrica attraversò il proprio corpo interamente, anche se
questo non fu nulla quando al posto delle mani la sua lingua prese il posto di
quest’ultime … il piacere cominciò a farsi spazio in lei così si lasciò andare
ad esso.
Sayuri :Ahh!!!mhhh …
Era una nuova sensazione per lei, sentiva delle forti
emozioni ed il sangue cominciare ad affluire al cuore piè velocemente facendo
aumentare i suoi battiti, tutto questo per lei era una novità chissà se anche
per lui era lo stesso, poi qualcosa di strano cominciò a sentire tra le gambe
“oh … wau”era
lui era … Erano ormai completamente nudi, lei si sentiva impaurita e non sapeva
il perché ma in quel momento cominciò a chiedersi se Itachi
davvero la desiderasse quanto lei voleva lui ma, il suo corpo parlava da solo
sentiva Itachi premerla sempre di più contro il letto
e questo non faceva altro che renderla sempre più eccitata e desiderosa di
quelle sensazioni…
Itachi: Ne sei sicura Sayuri?
…
Sayuri. Come? … (disse guardandolo
perplessa)
Itachi: Che vergogna chiedertelo proprio
ora ma, voglio che tu sappia che i miei sentimenti sono sinceri e per questo
anche io sono titubante ma, domani io partirò comunque sento come se stessi
approfittando di te e questo non lo voglio, mi sento uno stupido ma volevo che
lo sapessi (disse leggermente in imbarazzo)
Finì accarezzandole il viso Sayuri
si alzò leggermente con il busto per abbracciarlo, Itachi
un uomo così risoluto e deciso in quel momento era completamente vulnerabile
non credeva che lo avrebbe mai visto così, invece era proprio lei che lo aveva
reso così titubante, così mentre era ancora abbracciata a lui disse …
Sayuri: Itachivieni !
Così i loro corpi si unirono, lui così dolce cominciò a
muoversi lento in lei lasciando che il piacere crescesse, fino a quando le sue
emozioni s’ intensificarono ed il ritmo cominciò ad essere più forte. Sayuri sentiva come un dolore misto ad un forte piacere e
lui le faceva percepire come un senso di possesso verso di lei, i loro corpi
intrecciati lui sopra di lei si aggrappava fortemente alle sue spalle per
sentirla sempre di più e allo stesso tempo anche le sue spinte diventavano
forti e profonde. Sayuri lo sentiva dentro di lei e
provava solamente come un senso di piacere e leggerezza, ancora una spinta più
forte le fece capire quanto la desiderasse così anche lei cominciò a muovere il
proprio corpo a ritmo con quello di Itachi…
Itachi: Ah!!! Nhhh!!!
… Sayuri … Sayuri
Sayuri era ormai completamente in balia del
desiderio suo e di Itachi, lui continuava a muoversi
sinuoso su di lei il ritmo prima lento e cadenzato poi forte e possessivo la
mandavano in estasi, spinte forti e prepotenti la facevano sussultare dal
piacere che provava.
Itachi: Ah! Sayuri
… ti voglio, ti vo ahh! ..glio
I suoi lunghi capelli ricadevano sulle sue spalle e Sayuri non poteva che pensare che era davvero bellissimo e
quando pronunciava il suo nome tra i singhiozzi piacere non faceva che
eccitarsi sempre di più, poi con prepotenza Itachi le
prese la mano che con dolcezza stava per accarezzargli il viso la intrecciò
alla sua bloccandola mentre lui continuava a prendere forza per gli slanci e le
baciò il collo e poi la clavicola, pronunciando il suo nome tra un bacio e
l’altro. Lei con il corpo rispondeva a tutti gli stimoli che Itachi le inviava ognuno di questi era una scarica di
piacere e sussulti …
Sayuri: (sibilò tra sospiri affannosi) Ah!
Ita … chi …ah sì! Ah ..ancora
(disse inarcando a schiena)
Questi suoi sussulti e richiami di piaceri misto ai suoi
movimenti mandarono Itachi in estasi continuando a
spingersi in lei sempre di più. Le spinte continuarono mentre lei era
completamente aggrappata alla sua schiena Itachi
aumentava il ritmo ed il loro piacere raggiunse così l’apice … Itachi rimase per qualche minuto su di lei riprendendo
fiato, poi Sayuri lo abbracciò e girandosi di lato
sorrisero per quello che era appena avvenuto così si addormentarono l’uno nelle
braccia dell’altro …
Il giorno seguente trovò Itachi
ancora accanto a lei che la guardava e accarezzava i suoi capelli, a lei però
non sfuggì il fatto che era vestito e non con il solito kimono ma, pronto per
il suo viaggio il suo viso per un’ attimo si incupì ma
poi disse.
Sayuri: (accarezzandogli il viso) Alla fine
andrai via?
Itachi: (poggiando la propria mano su
quella di lei la propria mano) Sì! Grazie ancora Sayuri
Sayuri: Per cosa … (sorrise)
Itachi fu in imbarazzo per lei poi disse …
Itachi: Per avermi dato una seconda
possibilità. Per non avermi lasciato andare, per avermi seguito e … per avermi
amato …
Ad ogni affermazione piano le lasciava un scia di baci e
carezza …
Sayuri: Non sei così diverso da come ti
avevo immaginato la prima volta. Sì io ti ho amato e sei stato il primo …
Itachi: Anche se te lo dico a malincuore
credimi spero per te di non essere l’ultimo … Sai io credo che non avremo modo
di rivederci insomma (disse titubante) sta succedendo di tutto in paese qui,
come anche tutte le altre città sono in subbuglio non posso non pensare che
stia per cominciare ancora un’altra guerra. Poi ho delle faccende in sospeso …
quindi …
Sayuri si alzò e lo abbracciò di spalle
avrebbe voluto trattenerlo ma, sapeva perfettamente che non poteva …
Sayuri: Non fa nulla, tu devi seguire la
tua strada ma, non posso prometterti nulla sul fatto che tu e solo tu sia il
primo e l’ultimo anche …
Così ancora un bacio dolce e lungo come il loro addio lasciò
dietro di sé la loro storia …
Fine Flash Back
Quella sembrava essere la fine di tutto invece era lui
d’avanti a lei come doveva affrontare quell’assurda situazione. Ora che la sua,
la loro Akiko era scomparsa se solo sapesse una cosa
del genere come reagirebbe, quando scopri di essere incinta sembrava la cosa
più bella del mondo ma, una volta nata Akiko erano
cominciate tutte quelle tremende scomparse di persone con abilità innate ed
altre con chakra potenti ed Akiko le possedeva
entrambe da lì lei decise di tenerla sempre sotto controllo non permettendole
né di frequentare l’accademia ma allenandola lei stessa ed in segreto. Ora però
che era sparita, forse, forse Itachi era lì proprio
per questi casi di sparizioni e morti inspiegate, più li guardava e più poteva
solamente immaginare che il ragazzo seduto alla sua sinistra gli somigliasse
moltissimo solo portava i capelli leggermente più corti, quindi non poteva che
essere Sasuke ma, l’altro ninja? Comunque sia ora non
aveva tempo per perdersi i quei pensieri, doveva organizzarsi per trovare Akiko.
Ero ancora bendata ma, sicura che fosse giorno si sentiva
l’odore era cambiato e l’umidità si era leggermente seccata dando spazio ad un
po' d’aria fresca. Quel “enigmista” così si definiva gli aveva raccontato
spezzoni della sua vita e della propria passione del gioco degli scacchi …
Pensò con un’espressione perplessa …
Inizio Flash Back
…: ok però una spiegazione te la devo … Sappi che la storia è
molto più lunga di quella che ti sto per raccontare io. Dunque … Quando ero
poco più di un bambino amavo l’arte delle tecniche mediche salvare vite era la
cosa più importante per me avevo molta empatia con i pazienti, mio padre … mi
insegnò tutto. A quei tempi prima del trattato di pace tra tutti i villaggi
regnava il caos, le sommosse e guerre erano all’ordine del giorno così persi
mia madre … Certo tutti avranno sofferto in quel periodo, fuuno dei più dolorosi della storia…
Akiko: Non dimenticare che c’è chi ancora
soffre per tali perdite ed altri anche per quelle della guerra di qualche anno
fa…
Improvvisamente rapido mi prende per il mento e mi dice
sibilando all’ orecchio …
…: Ceeerto!!! cosa credi che non ci
abbia pensato ma, questa è la mia storia e non gradisco intromissione di altri
personaggi. Sai non mi piace proprio essere interrotto ….
Lo dice come provocazione improvvisamente sento sulla mia
gamba le sue mani gelide … dico stringendole … La sua voce era roca e alterata,
è un … pazzo…
Akiko: Cosa stai facendo? …
…: Non avere paura. Almeno non ancora… AHAHAHAHAHAHH
Una risata isterica risuona i quell’ambiente … e sbattendo le
mani ricomincia il racconto
…: Dunque dove eravamo rimasti? (disse
pensante) Sì! Ricordo che dopo la morte di mia madre credevo che non mi sarei
più ripreso però mio padre mi fece coraggio insegnandomi le proprie arti
mediche in modo tale da potermi prendere cura di me stesso e degli altri per
non vedere più la loro sofferenza. Sai a quei tempi non c’era un giorno in cui
un posto in ospedale rimaneva libero che il paziente si salvasse o meno, (disse
con tristezza) stai pur certa che veniva rimpiazzato con qualcun altro. Vedi
mio padre aveva molto intelletto e abbiamo girato molti paesi insieme, fin
quando non mi disse che era arrivato per lui il momento d’intraprendere un
lungo viaggio fatto di nuove scoperte e tecniche per ampliare sempre di più le
tecniche mediche. Sai i ninja che arrivavano in ospedale per la maggiore non
possedevano nessuna abilità innata, sai una di quelle che ti permettono di
prevedere le mosse degli avversari, o ancora di riuscire a vedere il flusso del
loro chakra , addirittura di poter cambiare la realtà
creando solamente un mondo fatto d’illusioni …
Una piccola nota amara e triste si sentiva attraverso la sua
voce … poi mi disse
…: Tu ne conosci qualcuna? …
Scuoto la testa pur sapendo di mentire spudoratamente
…:In quel lungo periodo di assenza di mio padre mi informai
su tutte queste abilità e quella che risultava la più potente di tutte era lo “Sharingan”, molti dei suoi libri erano incentrati su
quest’arteoculare con evoluzioni al
limite dell’incredibile possederla voleva dire il controllo totale in un
combattimento, così capì che probabilmente lui stava cercando sperimentando su
quest’abilità per poter avere la possibilità di prevenire attacchi mortali o
quasi e poter avere più possibilità di sopravvivenza per chi s’imbatteva con un
tale portatore di abilità.
Akiko: Tuo padre doveva essere o un folle
o un sognatore, le abilità innate non sono nate per la distruzione è l’uomo che
le utilizza ad influenza la loro funzione…
Ancora quella risata nervosa e vuota, come se si stesse
divertendo in un gioco …
Enigmista: Sai hai perfettamente ragione, le abilità ninja
non sono nate per uccidere ma, dipendono dal volere della persona che le
utilizza e credimi che io le sfrutterò nel migliore dei modi …
Un rumore come uno stridolio su di
un piatto con la forchetta sentii vicino a me, poi una lama fredda sembrava un kunai passava sulla mia gamba arrivò fino alla mia gola,d’ improvviso mi tirò i
capelli … Ora ero sicura che fosse pazzo …
Enigmista: AHAHAHAHAH …. Mi sono sempre piaciuti gli scacchi,
gli esperimenti, la manipolazione del corpo (avvicinandosi all’orecchio) in
particolare quello di una donna … (disse infine leccandolo)
Ancora un rumore di lame che si sfregavano tra di loro
riempiva l’intera zona …
Enigmista: Sai perché tua madre ti nasconde, ti proibisce di
esser sola, di frequentare l’accademia …
Akiko: Vuoi che io parli delle mie
abilità?
Enigmista AHAHAHAH!!!! Sì Sì COSI’ MI PIACI COSI’, tu credi
davvero che sia COSi’ STUPIDO!
Un pugno in pieno stomaco mi fece sputare sangue … ed un
altro al viso ed un altro ancora, cercava d’intimorirmi? …
Akiko: (Sputando il sangue che i pugni gli
avevano fatto uscire) No! Ok spiegamelo il perché? … Sembri saperne più di me…
Posso solo assecondarlo per il momento …
Enigmista: Si’Si’! Infatti! Voglio
solamente congratularmi prima di dirtelo, sai tua madre ha il tuo stesso
carattere, temperamento e resistenza fisica
Akiko: Come?
Enigmista: Vedi è da ieri sera che quei lacci sottili come
fil di ferro non fanno altro che stringerti polsi corpo e gambe ma, tu sembri
non risentirne e poi … mi ha lasciato dei bei ricordi … Tua madre (disse
leccandosi le labbra)
Akiko: Ora basta cosa intendevi prima …
Enigmista: OHHHH!AH GIUSTO LA
MENZOGNA. Sei speciale Akiko tu, non per tua volontà
sei nata come essere perfetto, tu e solamente tu puoi arrivare a livelli
altissimi di tecniche, abilità e strategie di combattimento … Da anni ti stiamo
cercando, per colpa tua sono morte migliaia di persone e nel frattempo i ninja
di tutti i paesi solamente adesso si stanno accorgendo di tali morti e tutto
perché tua madre ti ha nascosta talmente bene, da farci dannare …
Akiko: Farci …
Enigmista: Sì, avevo pur bisogno di un gregge su cui contare
per mettere in atto il mio piano …
Akiko: Stavate cercando me …
Ancora quella risata e quel suo modo orrido di fare era un
viscido …
Enigmista: Se stessimo giocando a scacchi tu saresti la
regina, una pedina importante puoi muoverti da per tutto ma, allo stesso tempo
fragile ai vari attacchi, come i cavalli o le torri ora che sei qui possiamo
cominciare il gioco ..
Akiko: Qual è il vostro intento, stai
emulando gli esperimenti che faceva Orochimaru? …
Enigmista: Ohhhh! Questo nome mi
porta indietro negli anni, quando la sua fissazione era appropriarsi a tutti i
costi dello sharingan era un inetto i suoi modi di
fare erano rudimentali e sorpassati. Oggi siamo avanti con le invenzioni e
scoperte, la genetica ci porta all’evoluzione di un nucleo …
Akiko cosa intendi dire?
Enigmista: Vedi sei qui per sapere che la tua potenza
mischiata alla tua abilità ti hanno resa come il ninja perfetto ma non è
solamente questo, i tuoi poteri sono nettamente superiori a tutti quelli degli altri
ninja e pari a quelli della volpe a nove code, credo che tua madre a volte te
ne abbia parlato. In ogni caso sì tua madre ti ha sempre protetta da noi perché
noi ricercatori abbiamo preso in mano questo cerchio vizioso di sperimentazioni
inutili, perché l’immortalità non si ottiene impossessandosi di un corpo o in
tecniche di resurrezione ma, solamente nella crescita e proliferazione di
individui unici nel loro genere.
Akiko: Cosa c’entro io?
Enigmista: AHAHAHAH! Ti opporrai a questo perché l’esperimento
appena cominciato non ti piacerà, non è te che vogliamo ma il nuovo avvenire
questa è l’unica via … Ma su questo torneremo poi c’ è ancora tempo
Akiko: Ancora non riesco a capire …
Enimista: (sussurrandole all’orecchio
) Non c’ è bisogno che tu capisci, quello che devi sapere e dire quando
te lo chiederanno perché lo faranno …
Akiko: Chi?!
L’Enigmista mi tirò i capelli buttando ancora una volta la
mia testa indietro e con un ulteriore bacio mi butto del liquido gelido in
bocca, sembrava acqua o comunque speravo che fosse quello …
Enigmista: Sei tanto intelligente ed intraprendente ma, per
tanto tempo sei stata chiusa in una campana di vetro … (le disse sulle labbra)
Enigmista: Questo lo scoprirai poi, in ogni caso basta che
riferisci il nostro messaggio (“I RICERCATORI HANNO FATTO LA LORO MOSSA ORA
TOCCA A VOI RINGGRAZIATELI PER IL MOMENTO!”)
Poi ancora rise istericamente compiacendosi della sua frase,
continuava a toccarmi accarezzarmi, poi si mise su di me e cominciò a baciarmi
il collo poggiando il proprio corpo completamente sul mio, fino a quel momento
non avevo fatto altro che dimenarmi talmente tanto che cominciavo a sanguinare
per via dei lacci che mi tenevano legata e stringevano sempre di più … poi
improvvisamente … il mio corpo era libero e con esso anche le mie gambe …
Enigmista: Sei così eccitante quando ti agiti che non riesco
a non toccarti ma, ti scaldi troppo in fretta.
Fine Flash Back
Questo è stato il suo messaggio, io sarei una pedina di un
gioco ma, perché mia madre non mel’ha detto ha
lasciato che morisse tutta quella gente sapendo che prima o poi sarebbe
successo che sarei stata trovata “cavolo”, le braccia mi facevano un male ed
con loro anche tutto il corpo mi sentivo esausta tutto questo tempo in un
posizione ma, che fine aveva fatto? Improvvisamente un secchio di acqua gelida
mi inzuppò completamente …
Akiko: Ma sei pazzo!
Enigmista (Soddisfatto) AHAHAHA! CREDEVO CHE QUESTO PICCOLO
MIO DIFETTO NON L’AVESSI NOTATO COMUNQUE SI’ NOTIZIA DEL GIORNO! SONO
PAZZZOOOO!
Poi mi trascinò per i polsi legati ancora questa volta
rivolti in avanti ed avevo ancora la bendA che mi
fasciavano gli occhi poi mi disse …
Enigmista: Ok! Basta dormire vediamo come te la cavi …
Mi trascinò fuori con lui.
*******
Takuma, Itachi e Sasuke uscirono subito dopo la colazione, per il momento
avevano scelto di seguire la pista sulla la ragazza scomparsa due sere prima,
almeno uno straccio di prova doveva esserci. Era dal mattino che stavano
cercando indizi ma, una persona scomparsa e rapita da giorni non poteva che
essere stata portata in un luogo al di fuori della città su montagne,
sotterranei o caverne nascoste il suo rapimento era stato premeditato quindi
doveva esserci qualche posto dove poteva tenerla sotto controllo ma, che avesse
anche un’ ampio spazio per evitare che si sentissero
rumori o strilli nel caso in cui ci fossero stati. E cosa importante visto che
orami era quasi un giorno e mezzo che l’aveva portata via doveva esserci la
possibilità di avere viveri vicini e accessibili.
Itachi: Non può allontanarsi troppo
dall’acqua …
Sasuke: Né tanto meno da un posto dove
cercare viveri
Takuma: Quindi escludiamo l’isola del villaggio della nuvola,
l’unico posto che ci è rimasto è …
Itachi: Sì! la cascata della verità, non
può scegliere l’isola del villaggio della nuvola ha troppe scoperture ed è
simile alla foresta della morte del nostro villaggio è piena d’insidie, se l ha
rapita per tutto questo tempo non vuole ucciderla, in più la cascata della
verità all’ interno nasconde un tempio …
Sasuke. Quello dove killer bee e Naruto si sono esercitati
per interagire con il loro circoteri
Itachi annuisce, così proseguirono per
arrivare da lì a poco sul luogo prestabilito …
…: AHHHH!!!
A pochi passi dalla cascata un’urlo
attirò la loro attenzione … si guardarono intorno e guardando verso la cascata
videro una giovane ragazza dai lunghi capelli neri lasciati liberi in balia del
dolce vento che cominciava a soffiare. Era legata ai polsi e ferite profonde
erano presenti su tutto il suo corpo, bendata si girava e rigirava intorno a sé
con paura inizialmente, poi cominciò a cercare di ascoltare i sensi dell’udito persentire ciò che
la circondasse, era calma e sembrava avere un giusto controllo del suo chakra
questo i ragazzi lo videro tramite il loro sharingan,
il suo battito cardiaco era regolare e continuava a non muoversi dal punto dove
si trovava …
…: Puoi sentirmi verooooo!
Non rispose …
Takuma: un combattimento …
Itachi: Ad armi dispari …
Takuma: Vuole finirla lentamente? …
Sasuke: No! La sta mettendo alla prova
Takuma: (Guardando l’inizio di quel combattimento) Sta
testando il suo potenziale …
Itachi: Non solo anche la sua resistenza e
tattica di strategia e combattimento … è un gioco … (disse incuriosito)
Voleva combattere ad armi dispari, la stava mettendo alla
prova con il gioco del gatto ed il topo …
Enigmista: Allora Akiko mia Regina
ti do l’onore della prima mossa sulla scacchiera …
Akiko non si mosse, era un stupida
provocazione, mani e occhi bendati senza alcun rumore era imposs…
Akiko: Tsk …
Vuoi giocare bene … giochiamo allora … (disse determinata e partendo
all’attacco poi …)
Akiko anche se bendata poteva percepire
sia il calore che emanava il corpo del suo avversario e la forza del suo chakra
quindi seguire i suoi spostamenti, in più …
La voce era venuta dalla sua destra ed il calore del suo
corpo proveniva proprio da lì, partì con un calcio che non andò a segno ma
sapeva di averlo sfiorato quanto meno aveva sentito l’aria smossa dallo
spostamento del corpo poi fu lui a controbattere sentì lo stomaco lacerarsi del
sangue le uscì dalla bocca ma, in quel momento non le importava doveva
concentrarsi …
Takuma, Sasuke ed Itachi erano ben nascosti studiavano quella situazione,
cosa aveva quella ragazzina di così speciale e soprattutto quell’uomo … chi
era?! …
Il combattimento proseguì per molto tempo ma, Akiko non sentiva più i polsi tanto erano i colpi schivati
con le braccia e le gambe che ormai erano al limite essendo stata bloccata per
un giorno e mezzo ferma e legata le ripercussioni si facevano sentire, al
momento comunque era abbastanza soddisfatta, nel corpo a corpo non se la cavava
male e per quanto bendata l’udito, il tatto e lo spostamento del calore che lui
emanava l’aiutavano a prevenire un attacco o a schivarlo e a volte (abbastanza)
era riuscita anche a colpirlo. L’enigmista si passo il braccio sulle labbra
dopo aver sputato sangue per i diversi colpi subiti “stronza credi di essere
furba” perduta ormai la pazienza cominciò ad essere più brutale “E’ troppo
resistente nel corpo a corpo nonostante sia bendata, degna figlia della madre e
padre sicuramente” pensò sorridendo poi cominciò a richiamare tramite il
posizionamento delle mani la forza del vento. Akiko
ne era consapevole che l’enigmista stava per scagliarle contro qualcosa di tremendo
e potente, sentì il vento che cominciava ad alzarsi sempre di più era
impossibile pensò attonita quindi anche lui si riconduceva alla proprietà del
vento questa doveva essere l’arte del tifone, era un abilità potentissima
capace di spostare addirittura il susanoo, non poteva
far nulla che cercare di attutire il colpo. Tramite il rumore dell’ acqua capì dove posizionarsi i primi due colpi cercò
di ammortizzarli tra i cespugli che circondavano quel luogo e poi sentì ancora
il vento cambiare, una cosa distolse il suo concentramento per un attimo,
sentiva che non erano soli … “ci sono altre persone e sono alleati o nemici?”
si domandò “maledizione” continuava a correre sperando che chiunque fosse con
loro non l’avesse portata alla rovina.
Itachi: Ha percepito la nostra presenza …
Sasuke e Takuma si guardarono, ancora una
volta probabilmente stavano pensando che …
Itachi continuò ad osservare con i suoi
compagni di squadra il combattimento …
“Sta cambiando, sta cambiando tecnica” pensò Akiko oramai con il fiatone per il correre tre gli alberi e
attutire i colpi precedenti il vento cominciò a diventare come un turbine, la potenza
era davvero forte, era …
Akiko: Amenomihashira
…
Spalancò gli occhi, questa tecnica è micidiale e potrei non farcela“ancora le
mani non vogliono slegarsi” pensò continuando a contorcerle tra il dolore
Akiko: Cosa spero di ottenere restando
ancora così devo prendere tempo e trovare un modo per liberarmi prima che …
(Disse sibilando)
Sentì poi l’enigmista dire …
Enigmista: Akiko mia adorata, mia Regina
… (disse con tono garbato)
Akiko continuava a cercare una soluzione
al suo dilemma
Aguzzando lo sguardo Takuma disse …
Takuma. Non credo che funzionerà, ha subito due attacchi
molto forti, sta prendendo tempo ma cosa potrebbe fare in quelle condizioni …
Itachi e Sasuke
non risposero ma, anche per loro era troppo decisero così …
Sasuke: Dobbiamo intervenire Itachi …
Itachi era concentrato, quella ragazza era
la figlia di Sayuri non poteva lasciarla in balia del
destino ma, allo stesso momento dovevano scoprire fin dove avrebbe portato quel
combattimento …
Itachi: Ancora no (Disse assottigliando gli
occhi) il suo chakra è ancora molto forte ….
Anche Takuma e Sasuke notarono in
seguito questo particolare
Itachi: Ha ancora tempo per attutire un
altro colpo
Takuma: Sì ma fisicamente è allo stremo …
Itachi: (Con tristezza disse) In un mondo
come il nostro il rischio è sempre in primo luogo (disse con tristezza)
Takuma: Ma se quella ragazza fosse solamente una semplice
vittima di quello psicopatico ricordi sono state uccise persone anche senza
un’apparente motivo …
Itachi: …
Senza una risposta non si mossero e aspettarono che il colpo
venisse effettuato …Takuma “maledizione” pensò ma, si fidava dello zio e del
padre sapeva che non l’avrebbero fatta uccidere
Akiko: Smettila di dire sciocchezza non
sono la tua regina, mi rifiuto di partecipare al vostro gioco sadico …
Più camminava più sentiva vicina l’acqua e il suo scrosciare
sulle rocce
Enigmista: TUTTA TUA MADRE! Te ne pentirai (disse
assottigliando gli occhi)
Finito di accumulare la propria forza spirituale all’interno
della tecnica Amenomihashira l’enigmista si preparò a
colpirla. Questa tecnica consisteva nel creare una sfera di energia dove al suo
interno si intravedevano diversi rasengan una volta
lanciata non si lascia via di scampo al nemico …
Akiko a questo punto decise di uscire allo
scoperto dopo che aveva ristabilizzato il proprio ki
e ammortizzato i colpi ricevuti precedentemente si preparava ad affrontare un
prova potente, non poteva muovere le mani né tantomeno utilizzare la propria
abilità così arrivata finalmente alla cascata che al momento era l’area più
vasta e libera da alberi che avrebbero potuto frantumarle le ossa nel caso in
cui fosse riuscito nel suo intento “nel caso tu ci riuscissi” pensò sorridendo,
così aspettò …
Engmista: Sei così sicura di te piccola perla
rara …
Akiko: Non c’è molto da fare contro un Amernomihashira, quindi è inutile nascondersi …
Enigmista: Tsk … Già! (disse deciso)
Lanciò il sul colpo con tutta la potenza che poteva …Akiko chiuse gli occhi pur essendo bendata e raccolse la
propria energia spirituale tanta quanto poteva, quella volta promise alla madre
che tecniche del genere non le avrebbe mai utilizzate ma il fine giustifica i
mezzi sapeva che glielo avrebbe perdonato, così ancora immersa nel raccogliere
la propria potenza riaprì gli occhi di scatto e disse …
Akiko: Inton!
L’inton è la padronanza dell’arte
dell’oscurità, solitamente tutti i ninja rinunciano ad utilizzarla in quanto
reputata una tecnica proibita. Legata allo YIN essa è responsabile delle
tecniche illusorie e di controllo mentale infatti proprio in quel momento con
la telecinesi Akiko stava manipolando la mente
dell’Enigmista facendo rallentare il colpo lanciato e facendolo ritornare
indietro dritto al suo padrone poi disse ancora …
Akiko: Yoton!
Lo Yoton altra tecnica proibita
riguarda invece lo YANG l’arte della luce ed è capace di manipolare l’essenza delle cose e la loro vitalità, così
tramite il proprio chakra fece intensificare l’essenza della potenza della
sfera che quando colpì il proprio nemico lo pervase completamente della sua
potenza sbattendo poi all’interno della foresta … Akiko
con il fiatone cercava di resistere a restare in piedi e in allerta era un po'
a corto di energia e di soluzioni, se non si liberava era impossibile
combattere
Takuma, Itachi e Sasuke rimasero sbalorditi da tale padronanza, potenza e
manipolazioni di tecniche mai utilizzate nella storia. Le arti dello YIN E YANG
fanno parte delle tecniche oscure proprio perché ritenute mortali sia per se
stessi sia per gli avversari sono armi a doppio taglio in quanto nel momento del
loro utilizzo l’ essenza della propria anima
spirituale si stacca dal proprio ki destabilizzandolo
con il pericolo per il manipolatore di rimanerne colpito anche esso e in
determinati casi lacerando le cellule celebrali portandolo così alla pazzia. Ci
vuole una forza spirituale di una grandezza immensa, decisamente la figlia di Sayuri aveva un potenziale interessante
Sasuke: Sono teniche
proibite, ne ha la padronanza estrema (disse sbalordito)
Takuma: A questo punto è confermato che non è una semplice
ragazza (disse risoluto)
… Poi una forte risata li fece trasalire …
Itachi: E lui non è un normale avversario
(disse serio ed atono)
Takuma: Aggiungerei anche con un pizzico di pazzia …
Itachi: Nonostante abbia appena lanciato
due tecniche potenti il suo chakra è ancora abbastanza attivo potrebbe
continuare a combattere tutto il giorno poi videro che il corpo di Akiko cominciava a tremare e traballare si appoggiò ad un
masso …
Takuma: Cosa sta accadendo? … Eppure il chakra è attivo …
Itachi: Deve avergli iniettato qualche
sostanza nel corpo
Akiko: merda
Sentiva le ossa pesanti e il corpo intorpidito, la testa le
scoppiava e la mente si stava offuscando … L’enigmista si avvicinò a lei applaudendo,
il suo viso era per metà lacerato come se fosse stato immerso nell’acido e con
lui l’intero corpo …
Mentre applaudiva disse…
Enigmista: Mi complimento a parte i tre sannin
e gli eremiti delle sei vie non avevo mai saputo di un altro ninja che sapesse
padroneggiare le tecniche legate allo YIN E YANG davvero notevole Akiko …
Si avvicinò a lei e la spinse sulla roccia prendendola di
sorpresa alle spalle “cavolo” pensò i polsi erano ora bloccati su quest’ ultima
ma poi senti che era presente una sporgenza così decise di approfittare di
quella situazione mai come in quel momento a lei favorevole poi lui le tirò i
capelli per farle alzare il viso e all’orecchio le disse …
Enigmista: Ma ti vedo spossata, allora sta facendo effetto …
Akiko a stento riusciva a sentirlo
continua a scuotere la testa per non perdere i sensi, lo sapeva che non era
solamente acqua … i polsi non ne poteva più …
Akiko: Cosa … cosa mi hai dato …. (Scosse
ancora la testa)
Engmidta: (con ancora il suo viso tra le
mani) Meglio che tu non lo sappia ma mi è servito per renderti più mansueta …
Itachi strinse i pugni … Era un viscido …
Cosa le aveva dato, qualche veleno sperimentale, era allucinante quello scontro
totalmente a sfavore di quella ragazza eppure lei aveva dimostrato una grande
padronanza del controllo delle proprie emozioni ,
della sua forza spirituale e fisica doveva per forza esserci ancora qualcosa,
lo riconosceva quel chakra era lo stesso di … Sayuri
…
L’enigmista :(avvicinandosi al suo orecchio) Sai non so se
riuscirai o comunque come ci ritornerai da tua madre …
Ancora la spinse forte al masso Facendole sbattere la testa
contro quest’ultimo, così Akiko decise di stracciare
quelle maledette briglie che le aveva messo intorno ai polsi tirando forte e
lasciando così che quei lacci stretti la tagliassero fino alla carne ci riuscì
finalmente, riuscì a slegare i suoi polsi … Appena libera tirò la testa in
avanti lasciando che i propri capelli venissero stretti ancora di più (cavolo
se le faceva male la testa) quella botta l’aveva stordita maggiormente ma, non
lasciò che questo la fermasse sarebbe tornata dalla madre si ci sarebbe
ritornata , di rimando e con forza lasciò andare il capo all’indietro facendo
in modo da colpire il naso a quello
squilibrato a tal punto da romperglielo, poi si voltò tolse la benda che le copriva gli occhi e …
Akiko: Sharingan!
Akiko con sguardo duro attivò il suo MangekyōSharingan (lo Sharigan ipnotico) identico a quello di ShisuiUchiha, Sasuke, Takuma che
lo aveva risvegliato da poco e dello stesso Itachi. Akiko possedeva l’abilità innata del clan Uchiha in uno stadio avanzato i tre ragazzi si guardarono
increduli no … non era possibile, non era …
Takuma, Sasuke ed lo stesso Itachi non proferirono parola…
Akiko: Mi hai bendata perché hai paura di
questo … ma sappi che non lo userò sarebbe uno spreco … (disse beffarda)
Enigmista: E’ bellissimo (disse sognante) solamente LUI stava
per impossessarsene, ti sembra giusto che solamente una manciata di queste
persone possegga tali talenti? …
Akiko: E’ così che deve essere non oso
immaginare se quest’arte oculare appartenesse a te o se quello psicopatico
all’epoca fosse riuscito ad averlo
Enigmista: (guardandola con rabbia) Proprio tu, tu possiedi
tutto i i talenti che hai potrebbero salvare il mondo dai reietti e dagli
indegni …
Akiko: O proteggere questo mondo da quelli
come te che non fanno altro che istigare alla guerra … (disse assottigliando
gli occhi)
Enigmista: La guerra è umana tutta la nostra specie e la sua
crescita comporta dei sacrifici, la verità è che ci sono stati ninja che sono
stati disprezzati per degli ideali più che legittimi, credi davvero che dei
sempliciotti abbiano il diritto e la forza per controllare per tutta la loro
vita dei mostri che potrebbero distruggere il mondo che tu tanto proteggi,
credi davvero che gli esseri umani siano giusti basterebbe solamente essere più
selettivi …
Akiko: Io non distinguo in base a questo,
a tutti ci è stata donata la vita e tutti meritiamo di portarla aventi secondo
quello in cui crediamo. Per quanto riguarda i circoteri
lascia perdere la forza di volontà di quei ragazzi scelti dalla stessa vita è
incommensurabile il loro coraggio, non sono mostri ma degli eroi … (Disse
urlando contro quelle affermazioni di disprezzo contro la vita di persone che
si erano sacrificate)
Itachi rimase colpito aveva già sentito
quelle emozioni le aveva provate prima lui stesso ma quel modo di pensare era
diverso ampio e pieno di gratitudine
Enigmista. E tuo padre? … (Disse allusorio
…)
Akiko sussultò per un’attimo
Enigmista: il suo nome non è comparso sulla lista degli eroi
nonostante il grande sacrificio che ha portato per anni sulle proprie spalle …
nonostante abbia pagato le sue colpe alla fine nessuna medaglia solo la
solitudine
Akiko strinse forte i pugni come osava
anche solamente provocarla portandola sul baratro di confusioni … Come osava
solamente nominare il suo amatissimo padre proprio in quel momento sentì come
un brivido di rabbia ma, compassione verso quell’uomo che non sapeva di cosa
stava parlando
Enigmista: Non fraintendermi io l’ho ammirato molto perché il
suo pensiero era sempre al di fuori del comune ma, nonostante tutto è stato
etichettato come traditore e costretto a vivere come un’assassino
e questo proprio perché queste brave persone che tu vuoi tanto proteggere gli
hanno dato un compito quello di distruggere …
Akiko attaccò con i suoi kunai e con il proprio sharingan
prevedeva contemporaneamente le mosse che avrebbe compiuto quel farabutto, lui
ignaro di tutto non sapeva che stava per entrare a sorpresa nella trappola che
lei gli aveva preparato saltando e muovendosi alla velocità massima, poi
finalmente lascio cadere ed infilzare la propria katana su di una roccia lo
guardò negli occhi con lo sharingan ancora attivo e disse …
Akiko: Il tuo punto di vista è distorto ed
incompleto tu non conoscevi mio padre dici che lo ammiri eppure non sai come
era fatto, il suo carattere, i pensieri o le emozioni
L’enigmista la guardò e disse …
Enigmista: Neanche tu!
Akiko lo guardò con rabbia tirò i fili che
intrappolarono l’enigmista stava per sferrare la tecnica della palla di fuoco
suprema quando improvvisamente le prese un capogiro facendola deconcentrare e
dando modo all’enigmista di liberarsi stava per contrattaccare .. ma, improvvisamente accanto a lei comparvero tre ninja …
Uno alto capelli lunghi raccolti in una coda bassa, i suoi compagni
riprendevano gli stessi colori per i capelli anche se il primo li portava
lunghi fino alle spalle lasciati liberi ed un ciuffo che gli accarezzava
l’occhio destro e l’altro doveva avere più o meno la sua età aveva i capelli
corti che gli accarezzavano la nuca e due ciuffi lunghi che gli incorniciavano
il viso ma, quello che la impressionò di più fu il fatto di vedere che tutti e
tre possedevano lo sharingan “ma allora” pensò … poi
ancora un capogiro la fece cadere all’indietro non riusciva più a resistere. Il
ragazzo dai capelli corti la prese tre le braccia e continuava a ripeterle di
non chiudere gli occhi mentre gli altri due uomini presero il comando del
combattimento poi l’enigmista disse
Enigmista: AHAHAHAH MI STAAAVO CHIEDENDO QUANDO SARESTE
VENUTI?” Siete davvero belli e dannati come dicono (Disse con voce seria e risoluta)
Itachi: Chi sei? (chiese
atono)
Enigmista: Chi sono! Chi sono! Potrei chiederti la stessa
cosa ma, visto che già so chi siete lascerò che la vostra amica (guardandoli
negli occhi) o forse anche più di un’ amica vi lasci
il mio messaggio … AHAHAAHAHHH!!!
Un’ ultima e lunga risata lo fece dissolvere quasi nel nulla,
le sue ultime parole furono …
Enigmista: Per questa volta mi ritiro, siete in quattro …
Itachi e Sasuke
si guardarono per poi voltarsi verso takuma che stava
tenendo sotto controllo i parametri vitali della ragazza … e dissero
Sasuke: Takuma!
Takuma: Ha perso i sensi e il polso è debole credo che il
veleno sia ad una stadio di due volte avanzato è in circolo da più tempo di
quel che pensavo …
Si guardarono per prendere una decisione sul da farsi d’
improvviso nuovamente la pioggia …
*****
Sayuri aveva passato in rassegna tutta
l’isola del villaggio della Nuvola ma non né era valsa la pena “mezza giornata
persa”, ma si avvilì ancora di più quando arrivata alla cascata della verità
anche lì non c’era nessuno…
Sayuri: Non …non può essere scomparsa nel
nulla, non può… forse è stata portata via dal villaggio ma, come però per un
rapitore esperto potrebbe anche essere, cominciò ad avviarsi alle porte del
villaggio quando una voce familiare la fece fermare …
Suigetsu: Sayuri …
(Disse tra gli affanni) … L’abbiamo trovata … l’abbiamo trovata … E’ stata
portata da Momoka-sama al momento è grave, sono stati
quei tra ninja della foglia quando l’hanno riportata era priva di sensi è stata
avvelenata ed il veleno è entrato in circolo rapidamente, ora Momoka-sama la sta operando corri …
Sayuri non se lo fece ripetere due volte
corse a più non posso a casa di Momoka-sama aveva gli
occhi lucidi ed impauriti, mentre lei e Suigetsu
continuavano a correre …
Momoka-sama aveva allestito in casa una sala da
operazione completa di tutto, i tre ninja della foglia avevano ritrovato e
riportato indietro la sua Akiko era pallida in viso e
il poso era debolissimo, le accarezzo la fronte e le disse ..
Momoka: Non preoccuparti piccola Akiko …
Mio Dio aveva il corpo completamente dilaniato da segni di
stringhe dalle braccia alle gambe e caviglie, i polsi erano lacerati
completamente arrivati fino alla carne, forse per liberarsi aveva sfregato
forte vicino qualcosa pur di liberarsi …
Momoka: Sei un combattente coraggiosa, ok
cominciamo! (Disse accarezzandole il braccio)
Sayuri aprì la porta di scatto ed entrò di
slancio dentro la sala, voleva vederla ma … Itachi la
fermò prendendola per una mano si girò e lo … rivide dopo tanto … troppo tempo
era incredibile che fosse stato lui a salvarla esclamò senza più paura di non
essere riconosciuta o che lui si fosse dimenticato di lei …
Sayuri: Itachi
Ma si sorprese quando …
Itachi: Sayuri …
Ancora intendi a guardarsi un tempo che per loro era
un’eternità, Sasuke e Takuma non poterono che osservare
quella scena che dava conferma a tutti i loro dubbi incredibile quindi … poi Sayuri disse …
Sayuri: Grazie (con un lieve inchino verso Itachi e poi Takuma e Sasuke)
Grazie per averla trovata e riportata a casa. Come sta? Dove l’avete trovata?
Itachi: Male! (Disse tormentato
internamente, sentiva come se non volesse sapere cosa ci fosse dietro la
scoperta di quello sharingan) Lei … lei ha subito
delle violenze fisiche e ha dovuto sostenere un combattimento arduo avendo già
iniettato un veleno nel suo corpo, quando l’abbiamo salvata aveva da poco perso
conoscenza e sapendo del veleno l’abbiamo riportata qui ..
Era alla cascata della verità
Quindi erano arrivati poco prima di lei?! Era grata di questo
erano in tre e lei da sola, non sapeva se ce la avrebbe fatta
Sayuri: Voglio vederla …
Itachi continuò a trattenerla contro la sua
volontà ….
Itachi: Momoka-sama
ci ha detto che tassativamente nessuno dove entrare fin quando l’operazione non
sarà portata a termine e ha specificato in particolare tu …
Suitgetsu: Confermo! Ero anche io presente
quando ha detto questo …
Itachi: Sayuri
sappi che una volta finita l’operazione … (cominciò titubante)
Non riuscì a terminare quella frase che comprendeva un
difficile discorso da fare e un assoluta accettazione della situazione che da
lì a poco si sarebbe creata, sarebbe stato difficile ma c’erano molte cose in
sospeso. Momoka-sama era appena uscita tolse la
mascherina ed i guanti e li buttò via stanca per tutte le forze che aveva
dovuto utilizzare, dio quella tecnica era davvero snervante ma, avrebbe fatto
di tutto per salvare la sua Akiko poi vide che erano
tutti lì in particolare osservò Itachi che teneva
ferma Sayuri mantenendola per mano e Sayuri che la stringeva “bene, il ragazzo misterioso” alzò
il sopracciglio ed inclinò la testa passandosi una mano sulla nuca…
Sayuri: Momoka –sama … (Disse con gli occhi pieni di speranza)
Momoka da parte sua la guardò mentre si
sedeva e versava del sakè …
Momoka: E libera dal veleno, ma ancora la
febbre molto alta, credo, credo che stia soffrendo molto sta continuando a
delirare nel sonno penso siano … degli incubi
Poi guardò Takuma, Sasuke ed Itachi sapeva che non poteva essere lui il nome del ragazzo
che continuava a ripetere …
Momoka: Chi di voi tre è Takuma? … (Disse
sorseggiando il proprio sakè …)
Takuma: Perché’
Momoka: Sta continuando a ripetere il tuo nome
l’unico che ho sentito finora …
Takuma si imbarazzò leggermente a quell’affermazione, forse
doveva aver sentito il suo nome prima di svenire … “Maledizione” pensò cosa
avevano tutti da guardare …
Sayuri si girò verso di lui “Takuma” quindi
ora aveva la conferma che Sasuke era l’uomo seduto
accanto a lui poi guardò Itachi …
Itachi: Sì! E’ lui mio fratello …
Sayuri : …
Poi lasciando la mano di Itachi
disse
Sayuri: Posso entrare ora …
Momoka: Credo proprio di no.
Sayuri: MOMOKA-SAMA!
Momoka si alzò dalla propria sedia
avvicinandosi alei
e la schiaffeggiò, tutti rimasero sorpresi da questa reazione che la signora
sapesse più di quello che dava a vedere
Sayuri: …
Sayuri rimase in silenzio sbalordita, Momoka la guardava severamente e disse …
Momoka: Ora ti calmi e mi stai a sentire,
per anni hai lasciato Akiko piena di dubbi ed
incertezze sapevi già che sarebbe successo prima o poi Akiko
possiede abilità, tecnica di combattimento e un chakra infinito, la sua forza
potrebbe essere messa alla pari di un bijuu e tu le
hai nascosto tutto questo insegnandole al contempo tutto quello che deve sapere
per combattere. Hai una bella faccia tosta, cosa speravi di fare o chi stavi
proteggendo Akiko o te stessa dai ricordi del
passato??? …
Sayuri: IO NON VOLEVO CHE LE ACCADESSE LA
STESSA COSA MIA … NON VOLEVO CHE LE ACCADESSE NULLA O CHE VENISSE PRESA DI MIRA
E’ CHIEDERE TROPPO…
Momoka: (sbattendo la tazzina vuota di sakè
sul tavolo) SIì! IN UN MONDO COME IL NOSTRO LA
SOPRAVVIVENZA IL NEMICO I COMBATTIMENTI E RAPIMENTI(sospirò calmandosi) sono all’ordine
del giorno, è questa tua cocciutaggine che ti ha portata qui ieri. Hai mentito
a tutti compresa te stessa prenditi le tue responsabilità, devi accettare che Akiko è parte di questo mondo e che mai come in questo
momento potrebbe essere in pericolo e ha il sacrosanto diritto di sapere che
rientra nelle mire che questo misterioso nuovo fottutissimo nemico per
raggiungere chissà quale altro scopo.
Poi Momoka guardò verso i tre
ragazzi e disse
Momoka: ItachiUchiha sono passati anni da quando ho curato le tue ferite
…
Sayuri: Sapevi già che era lui? perché non mel hai detto? … (Disse con tono sostenuto)
Momoka: (sorridendo) tu mi hai chiesto da
dove venissero ed io ti ho risposto, non mi hai chiesto se fosse Itachi
Takuma sorrise leggermente mentre Sasuke
era incuriosito davvero la nonna ne sapeva una più del diavolo …
Momoka: Immagino che i tuoi compagni
insieme a te facciano parte dalla squadra ANBU del villaggio della foglia …
“Confermo” pensò Sasuke …. Poi
sorrise lievemente anche lui …
Itachi: Sì!
Momoka: Visto (Disse rivolta a Sayuri) i nodi vengono al pettine. Il kage
del nostro villaggio si sta riunendo con tutti gli altri per sparizioni di
persone (disse versandosi dell’altro sakè) con abilità innate e Chakra di
elevata potenza questa è la mia fonte, e sembra che il nemico si stia muovendo
(disse sempre rivolta a Sayuri) Credo che ora Sayuri sia arrivato il momento di prendere decisioni importanti
e di fare chiarezza per il bene di tutti in particolare di Akiko
…
Sayuri strinse i pugni con la paura che le attanagliava
il cuore decise di cominciare la sua storia …
Sayuri: Io … devo parlarti (disse
guardandolo negli occhi con rammarico)
Itachi la osservò sospettando già quale
segreto e piega avrebbe preso quella discussione, come era potuto succedere, la
verità era ancora immersa nel passato che aveva vissuto con lei non credeva che
sarebbe mai potuto succedere lui così previdente e distaccato dai legami forti
per il dolore che aveva provato ed inferto in quegli anni passati in fondo
proprio ora si sentiva come lei, vedeva nei suoi occhi il se stesso di un tempo
perso e smarrito mentendo a tutti compresa la persona che per tanto tempo
voleva solamente proteggere e il suo fallimento ora lo rivedeva in lei… Sayuri gli fece da guida in una stanza adiacente al salone
…
Rimasero a guardarsi per un lungo periodo il tempo era
passato e credevano non si sarebbero più incontrati eppure ora erano lì l’una
avanti all’altra. Itachi era incredulo quanto lei lo
leggeva nei suoi occhi il panico che provava misto ad imbarazzo. Era ancora
così innocente e … poi ancora adesso come allora l’ammirava, i suoi capelli
lunghi fino al fondo schiena tenuti su con una mezza coda avvolta su se stessa,
il kimono che le fasciava la parte superiore del corpo fino alle gambe
lasciando intravedere attraverso lo spacco un pantalone di colore nero fino alle
ginocchia così poteva muoversi più liberamente, le stringhe vicino alla coscia
contenevano i suoi kunai e gli shuriken
e nelle varie tasche vicino alla cintura posta sui fianchi c’era riposto il
resto per il kit da combattimento, i suoi occhi che non aveva dimenticato color
nocciola adesso non trasmettevano più quella paura provata tanti anni prima
quando la portò in salvo ma, qualcosa di simile adesso le attanagliava il cuore
e l’anima, aveva le mani congiunte ancora non sapeva come cominciare quella
confessione.
Sayuri era piena di ansie e paure, emozioni
contrastanti si facevano spazio in lei come avrebbe reagito Itachi
venendo a conoscenza della verità? … Come avrebbe dovuto cominciare il discorso,
insomma per quel lasso di tempo passato insieme aveva conosciuto la sua parte
fragile e gentile, era calmo come l’acqua di un fiume una persona molto
intelligente con un’ampia apertura mentale, predisposto alla conoscenza di
quello che non sapeva e umile nonostante le proprie forti abilità ma, d’altro
canto era anche introverso e si chiudeva spesso in un mondo tutto suo non
lasciando spazio che qualcun altro vi entrasse, era sempre stato schivo tendente
all’allontanamento delle persone che gli stavano intorno ma, ora era lei che
non doveva scappare basta essere la vittima alla fine aveva lasciato che Akiko corresse un grave pericolo e che Itachi
insieme al suo team non fosse intervenuto chissà cosa sarebbe potuto succedere.
Poi d’improvviso…
Itachi: Sayuri …
Itachi: Sayuri
(proseguì facendo un piccolo sospiro) Mai come in questo momento mi sento
smarrito e provo come un senso di frustrazione, ora puoi… anzi devi dirmelo Akikotua figlia … Possiede lo Sharingan …
Sayuri fece un sospiro profondo quindi lui
l’aveva visto e sapeva … e per quanto incapace di proferir parola in quel
momento non potè che confermare i dubbi che Itachi aveva e al quale probabilmente non mancava la
risposta ma doveva confermargli quella realtà che per tanto troppo tempo aveva
tenuto per sé , lasciando che le cose degenerassero …
chiuse gli occhi poi quando li riaprì disse …
Sayuri: Io … (aveva le lacrime agli occhi
che prepotenti volevano uscire ma che non le lasciò andare) io … Non credevo
che te lo avrei mai detto o che si sarebbe mai presentata quest’ opportunità, Akiko è quello che hai visto … è tua figlia Itachi …
Continuò il suo racconto voltandosi di lato non riusciva a
sostenere lo sguardo di Itachiintenso ma non
sorpreso dopo quello che aveva scoperto voleva solamente sentirglielo dire e
avere così la conferma …
Sayuri: Scoprì di essere incinta due mesi
dopo la tua partenza, piansi di gioia e paura come avrei fatto mi dissi, io con
una bambina da proteggere e crescere da sola, l’unica a cui raccontai tutto è
stata proprio Momoka-sama e lei mi ha aiutata durante
la gravidanza e dopo. Akiko cresceva sana e forte ha
sviluppato sin da piccola le proprie capacità di combattimento e le abilità
innate ma, è sempre stata un passo avanti perspicace come sempre da subito cominciò a chiedersi
il proprio padre chi fosse dove fosse …
Itachi: Cosa le hai detto? …
Sayuri: Lei sa! … Conosce la tua storia e
la nostra e non ti ha mai giudicato, anzi si è sempre portata più matura della
sua età, in cuor suo è come se sentisse tutta la sofferenza che per le decisioni
prese avevi provato e quelle delle prove che la vita ti aveva messo avanti
Itachi non potè
che accennare un lieve sorriso… Padre … Credeva che Dio non glielo avrebbe
permesso che non lo meritasse i suoi precedenti parlavano per lui, aveva sempre
creduto che la propria vita si sarebbe fermata per mano di Sasuke
così come avrebbe voluto ed invece poteva davvero avere una seconda
possibilità, si era da sempre chiesto il senso della vita quale fosse stato. Quando
nacque Sasuke dopo la terza guerra ninja aveva potuto
mettere a paragone gli orrori che la morte portava con sé ma, che alla fine per
ogni morte c’era sempre un rinascita, così per il proprio fratellino avrebbe ceduto
tutto perché era una vita innocente da proteggere era il futuro. Poi con
l’attacco della volpe a nove code ed il cominciare a dubitare costante della
propria famiglia che non face altro che intraprendere una strada dura verso il
villaggio di Konoah stava cominciando nuovamente a
perdere fiducia nel senso della vita ma, Sasuke era
il suo ossigeno che non faceva altro che presentargli un futuro senza
spargimenti di sangue e cercando di mantenere come punto di riferimento sempre
il valore da dare alla propria vita ed a quella di chi lo circondava ma, ancora
una volta le cose cambiarono. Entrato a 10 anni come capitano degli ANBU aveva
avuto l’arduo compito di guardare e spiare il proprio clan riportando al
villaggio ciò che accadeva per scoprire quali fossero le posizioni che il clan
prendesse verso il villaggio. Quello che non riusciva a capire perché non
poteva esserci una soluzione migliore, una via d’uscita e comprensione tra la
sua famiglia ed il villaggio di Konoha, così
confermati i malesseri che vi erano tra gli animi degli Uchiha
gli anziani del villaggio presero posizioni dure, il terzo Hokaghe
stesso si rifiutò nel volere lo sterminio del clan ma, fu proprio lui ad
accettare quel ruolo in cambio pretese che non venisse fatto del male al suo
fratellino la sua ancora di salvezza, l’unica speranza per il futuro di quella
famiglia ormai corrotta e sorda ai richiami della pace delle parti. Infine il
suo piano fallì perché invece di essere stato sincero con Sasuke
non aveva fatto altro che farlo vivere in un eterna bugia, lasciandolo covare
odio e rancore nei suoi confronti ed in balia dei pregiudizi poi verso il
Villaggio della foglia per aver scoperto la verità su quello che era accaduto.
Aveva sbagliato tutto,lasciando
prendere sulle spalle di Sasuke il peso della
vendetta nei suoi confronti non mostrandogli la verità dietro tutto quello che
era successo forse, se avesse condiviso con lui quello che era stato deciso le
cose sarebbero potute andare diversamente o forse no … ma, almeno non avrebbe
avuto rimpianti. Poi ancora il destino, questa volta lei, Sayuri,
si era frapposta tra lui e quello che sarebbe dovuto accadere cioè morire per
mano di suo fratello, l’aveva salvato solamente perché la sua convinzione
l’aveva portata a credere che non era lui a decidere quando e come la sua vita
sarebbe dovuta finire e che se Dio non avrebbe perdonato i suoi peccati e la
strada che lui aveva deciso d’intraprendere allora … non era Dio, e così eccolo
lì al fianco del fratello come sarebbe comunque stato ma, questa volta poteva
proteggerlo tramite le verità e non le menzogne. Ed ora avanti a lui ancora una
volta Sayuri gli presentava ancora una nuova strada
da intraprendere, ora quello che lui credeva non aveva senso non importava
perché ancora una volta la vita e quella voglia di continuare a credere in lei
l’aveva sorpassato portando alla luce segreti più grandi di lui …
Itachi: Dimmi, dopo che sono andato via
credevi che fossi morto (strinse i pugni dicendolo) confermami anche questo …
per favore …
Itachi tremava perché avrebbe voluto che
fosse devvero così, come gli aveva appena chiesto ma,
Sayuri cominciò a far cadere quelle lacrime
trattenute troppo a lungo lei che quel giorno lo salvò e gli disse di
continuare a vivere per il fratello e la verità, ora si ritrovava nei suoi
panni e avrebbe voluto solamente scomparire, mentre le lacrime scendevano dai
suoi occhi così guardando il soffitto disse …
Sayuri: Io … Credevo che tu fossi morto ma,
non volevo lasciare nulla al caso così dopo la guerra mi recai al villaggio
della foglia e informandomi tramite gli archivi dei sopravvissuti lessi il nome
tuo e di tuo fratello … (finì lasciando ancora cadere le lacrime dai suoi occhi
in maniera più prepotente)
Itachi lasciò che la propria angoscia
venisse intravista dalla sua espressione, lasciò che i pugni tenuti stretti
fino a quel momento si aprissero e sentì come se il cuore si spaccasse, ora
stava incominciando a capire come si era sentito Sasuke
alla sua menzogna … strinse gli occhi lasciando trasparire la tristezza che
stava provando …
Itachi: Sapevi! Tu sapevi che ero vivo e
hai lasciato passare il tempo come se io non esistessi … (era incredulo)
Questa volta fu Sayuri a stringere
i pugni quasi fino a farsi del male ma, nessuna frase uscì dalla sua bocca
solamente un segno d’assenso fece capire ad Itachi
che era come aveva detto lui … Itachi per quello che
poteva cercò di riprendere il controllo delle proprie emozioni …
Itachi: Immagino che tu le abbia lasciato
solamente dubbi sulla mia esistenza o meno …
Sayuri: Sì! Alla fine mi sono ritrovata ad
affrontare una menzogna che mai avrei voluto creare. Le dissi che non sapevo se
tu fossi sopravvissuto alla guerra, non sa nulla della mia venuta al tuo
villaggio non glielo mai detto per evitare che venisse a cercarti e proteggerla
da chi probabilmente avrebbe potuto approfittare della grandi abilità delle
quali come hai potuto vedere possiede …
Itachi: Alla fine hai scelto anche tu per
la strada più semplice … proprio tu (fece un sorriso amaro)
Sayuri: Itachiio … mi dispiace, ero … volevo dirtelo volevo che sapessi
la verità … ma non ci sono riuscita … io sono stata una codarda …
Sayuri continuava a versare le sue lacrime
che non avevano nessuna intenzione di fermarsi, Itachi
in quel momento sentiva di provare strane emozioni e per la prima volta dopo
anni la sua vulnerabilità si faceva risentire, fece un sorriso amaro e
poggiandosi al muro con il corpo ed in seguito la testa rivolta verso l’alto
cominciò a vorticare tra i mille pensieri che gli affollavano la testa … Sayuri rimase in silenzio in attesa di una qualche reazione
da parte sua ma, non si sarebbe stupita se avesse rivolto l’attenzione su altro
lasciando ancora chiuso il suo cuore … poi lui disse
Itachi: … (annuendo) Va bene! Va bene! …
Sembra che i ruoli si siano ribaltati, certo dovrò abituarmi alla notizia che
non potrebbe che essere accolta come la più bella di tutte se solamente
arrivasse al destinatario in tempo per poter vedere ciò che gli era stato
donato ma, non posso biasimarti visto che io per primo ho vissuto la tua
situazione. Ora mettiamo per un momento da parte noi stessi, voglio essere
sincero non potevi che rivelarmelo in un momento peggiore (senza accorgersene
sbatte un pugno sul muro dove era poggiato) maledizione Sayuri,
ho visto la morte aleggiare su quella ragazza e solamente ora scopro che è mia
figlia e se non fossi arrivato io … se non ci fossi stato …
Guardava il soffitto con sguardo assente e privo di emozioni
scaricando tutta la tensione che stava provando …
Itachi: Mia figlia … mia figlia è di là
dopo un combattimento allo stremo delle forze e dopo aver subito chissà quale
tipologia di tortura ora è presa di mira da quale altro malato di mente per
fare chissà quali altre pazzie … ricordo ancora quello che voleva Orochimaru da me e da … Sasuke
queste persone non si fermano mai e non muoiono mai ci sarà sempre qualcuno che
mirerà ad un potere al di fuori del normale
Sayuri non trovava o comunque non aveva le
parole per esprimere la propria frustrazione e l’immenso senso di colpa …
Sentiva Itachi così distante in quel momento, sapeva
che era deluso profondamente d'altronde anche lei lo era di se stessa ma poi un
lampo, ancora doveva affrontare Akiko …
Itachi: In ogni caso vista la situazione
che sta girando ora attorno ad … Akiko …
Era strano pronunciare il nome di quella ragazza ora che
sapeva che era sua …figlia … poi continuò …
Itachi: Non posso lasciare che viviate qui,
stiamo cercando di capire la situazione di chi c’ è dietro tutto questo e Akiko al momento è l’unica ad avere avuto un contatto
diretto con lui rimanendo in vita, dal combattimento sembrava che la stesse
solamente mettendo alla prova ma per quando riguarda noi non abbiamo avuto modo
di capire chi fosse o cosa volesse, quindi abbiamo bisogno della sua
testimonianza e monitorarla per tenerla al sicuro.
Sayuri: Ma così sarà tutto difficile per
lei si sentirà fuori luogo in imbarazzo e costantemente controllata
Itachi: Non è quello che hai fatto per
tutto questo tempo? … Ha ragione Momoka-sama è
arrivato il giorno in cui devi affrontare quella realtà che per troppo tempo
hai nascosto, ti rifiuterà, biasimerà o cercherà di venirti incontro ma, ora
non importa non lascerò che siate sole ora che so la verità non aspettarti da
me di evitare impatti bruschi (disse con tono fermo poi con un sospiro
continuò) voglio solamente dirti che non ti ho giudicata è solo che mi sento
tradito, forse è così che si è sentito Sasuke e tu in
questo momento sono sicuro che stai provando quello che anche io ho provato …
Sayuri: Mi dispiace … (disse con il capo
abbassato)
*****
Akiko quando riaprì gli occhi sentiva la
testa che le scoppiava e la bocca e la gola secche, con quel sapore di
medicinale e sostanza di medicazione nella camera, poi vide che vicino al suo
braccio era stato messo un lavaggio sbatte la testa sul cuscino si sentiva come
una rimbambita ma vedeva che non era nella propria camera, cosa era successo
quanto tempo era passato dall’incidente, poi il ricordo di quel viscido
rapitore si fece strada nella sua testa e poi … i tre ninja dello Sharingan …
Akiko: Papà …
Si alzò tenendosi in piedi in maniera un po' goffa, poggiò il
proprio peso sull’asta del flebo e dopo poco a piccoli passi si avviò alla
porta i capelli erano sciolti e leggermente scompigliati indossava una sottile
camicia da notte ma, in quel momento non le interessava cominciò ad avviarsi
verso il salone … sentì delle voci provenire da lì …
Momoka: Devi smetterla di colpevolizzarti e
credere in Akiko in fondo le hai insegnato tutto
quello che deve sapere e anche il valore da dare alla vita …
Akiko sorrise all’affermazione di Momoka-sama, santo cielo dovevano averla cercata fino allo
sfinimento si rivide allo specchio vicino la parete, mio Dio aveva un aspetto
trasandato ma non potevano fargliene una colpa aveva troppa sete così sistemò i
capelli alla benee
meglio e s’ incamminò nella stanza, fu in quel momento che le gambe le
giocarono un brutto scherzo così cadde e fu Suigetsu
a soccorrerla … Ma la sua presenza venne accolta da tutti i presenti in quella
stanza
Suigetsu: Hey! Che
ci fai in piedi? …
Akiko poggiandosi a lui e dandosi forza
disse …
Akiko: Ho sete (sorridendogli)
Suigetsu: (Guardandola con rimprovero) Potevi
chiamare eravamo in attesa che ti svegliassi …
Sasuke e Takuma venuti anche loro a
conoscenza della verità che confermò i loro presupposti guardarono quello che
successe e subito dopo Itachi che per la prima volta
guardò quella ragazza per quello che era … sua figlia … Itachi
rimase incantato da quanta bellezza poteva esserci nella vita, forse dopo tanto
tempo a piccoli passi stava riuscendo a dare una risposta alle sue domande sul
senso della vita. Akiko si voltò verso di lui che
fino a quel momento era stato come uno sconosciuto solamente in modo fisico ma,
lei sapeva che era vivo l’aveva sempre saputo ed infine eccolo avanti i propri
occhi. Era davvero bellissimo quello sguardo intenso e dolce allo stesso tempo,
fece piccoli passi verso i tre ninja e facendo un piccolo inchine disse …