[CENSURATO] BFED Human version: Glitchando di piacere

di pokas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuti ad Equestria ***
Capitolo 2: *** Come rompere il... Masso? ***
Capitolo 3: *** Le due Twilight ***
Capitolo 4: *** Fuoriprogramma ***



Capitolo 1
*** Benvenuti ad Equestria ***


POV Razael
 
Era una mattina come tante, sveglia alle 9, una bella doccia rinfrescante e del caffè caldo

-Lo zucchero! Dove è finito lo zucchero?- urlai correndo per casa come un dannato.

Aprì mobili e cassetti, ma dello zucchero nemmeno un granello

-Il mio caffè! il mio amato caffè! Bisogna intervenire-.
 


Mi misi in fretta e furia una giacca ed uscì sul pianerottolo di casa, mi avvicinai alla porta di Samanta e bussai imbarazzato.

-Hey ciao Raz da quanto tempo?- chiese squadrandomi un po'

-Parecchio, ma ora c'è un'emergenza ed ho bisogno del tuo aiuto! È una tragedia!- iniziai ad agitarmi ottenendo solo uno sguardo di disapprovazione

-E quale sarebbe la tragedia?- chiese alzando un sopracciglio

-Lo zucchero! Senza lo zucchero il mio caffè sarà amaro, ti rendi conto?! Amaro!- dissi scuotendola

-Certo, che tragedia eh? Perché non entri? Vorrei farti vedere una cosa- disse facendo cenno di entrare.


 
Casa sua era spaziosa e con mobili di legno, accogliente in ogni suo angolo

-Di che si tratta?- chiesi buttando un occhio in cucina alla ricerca dello zucchero

-Si tratta di un gioco… Uno di quelli un po' spinti- disse sparendo nella sua stanza

-Gioco spinto? Lo sai che sono interessato quando si parla di quel tipo di giochi-
anche solo l'idea di sinuosi corpi fatti a computer grafica da poter lentamente conquistare mi fece dimenticare del mio zucchero e mi diede l'energia di due caffè o più.

-Quando si inizia? E di che cosa parla il gioco?- chiesi entrando nella stanza buia ed illuminata solo dallo schermo del pc

-Mai sentito nominare Banned From Equestria Daily?- chiese

-No, ma già la parola Equestria lascia intendere chi sono le protagoniste… Sembra interessante …- dissi sedendomi vicino a Samanta

-Bhe forse di suo i pony non attizzano molto, ma ho trovato una versione con personaggi umani. Di certo potrebbe essere di ispirazione per il nostro progetto del dating sim- disse sbloccando il PC con una rapidità disarmante

-Certo che se ne inventano di roba… a proposito come va con lo sviluppo di quel giochino per cel?-

-Tutto bene, mancano un paio di schermate di interfaccia e possiamo passare alla prossima fase, i tiri di dado da inserire invece? Mi hai fatto tutti i calcoli per attacco difesa e company?-

-Si si, ho equilibrato alcuni aspetti che ti erano sfuggiti nella stesura del doc di partenza, a proposito il font è lo stesso che ti ho inviato l'altra volta?-  iniziai io che oramai parlavo da solo
 


-Raz guarda qui, certo che il programmatore se ne intende di grafica- disse Samanta ignorando la risposta alla sua stessa domanda. Stava guardando affascinata la schermata di avvio che presentava le mane6 nella versione umana e con le forme abbondanti che solo alcuni giochi si potevano permettere.

-Molto promettente… Hai già fatto una partita?- chiesi

-No, l'ho appena trovato- disse con un sorriso soddisfatto

-Può sembrare squallido ma sai perché te lo chiedo, ci giochiamo insieme? D'altronde ogni materiale è materiale di studio, nel bene e nel male- dissi un po’ imbarazzato alla proposta

-Non attendevo altro!- disse premendo play.


 
Principalmente il nostro interesse era studiarne le meccaniche e la grafica, o persino la musica nel caso fosse stata originale. Tutto era diventato oggetto di studio dal momento che ci eravamo prefissati l'obbiettivo di sfornare un gioco tutto nostro, era per scherzare e sperimentare, ma di base l'idea di un dating sim ci balenava in mente da un po' a seguito della fama di Doki Doki.
 


I nostri occhi furono accecati da un'improvvisa luce azzurra e una voce risuonò nella stanza

-Che allocchi! Siete caduti nella trappola della grande e potente Trixie!-.
Cercai di scorgere qualcosa nella luce, ma l'unica cosa che vidi fu il mio corpo smaterializzarsi

-IL MIO CORPO! ED IO CHE VOLEVO FARE SOLO COLAZIONEEE…- urlai per poi scomparire nello schermo.
 

 
Quando riaprì gli occhi notai subito di non essere nella stanza di Samanta, ma davanti a me vi erano solo due gambe snelle color azzurrino che finivano sotto una gonna blu decorata con stelle.

-Che stai guardando?- chiese la ragazza battendo un piede a terra e facendomi indietreggiare.

Solo in quel momento notai Samanta che a debita distanza in posa di combattimento che guardava la scena

-Piuttosto, dicci dove siamo Trixie- disse la mia amica

-Siete nel mio gioco, esperienza immersiva no?- disse scoppiando in una risata falsa come poche

-Un po' troppo mia cara, complimenti- dissi alzandomi e cercando di baciarle la mano

-Giù gli zoccoli… Cioè le mani… Dalla grande e potente Trixie!- disse sparando un raggio contro di me facendomi cadere addosso a Samanta.
 
-Qui è Trixie che detta le regole e voi mi ascoltate. Siete qui per giocare giusto? Io vi do un obbiettivo: far innamorare le mane6 entro 3 giorni e 3 notti, nel caso doveste perdere… Rimarrete qui e subirete su voi stessi tutto ciò che i giocatori faranno oltre lo schermo… Sono certa allargherà i vostri orizzonti- disse con un sorriso che nascondeva malizia

-Bhe siamo in due, sarà un gioco da ragazzi!- disse Samanta con tono di sfida

-Poi entrambi potremo scegliere la nostra preferita ed amarla per una notte intera, immagina Sam, circa 10 ore tra le braccia della propria best pony per dormire, parlare, giocare e poi chissà che altro…- dissi immaginandomi già con Pinkie su un'enorme torta al cioccolato

-… Stupendo…- pensai per poi essere interrotto da un dolore lancinante al corpo.
 


Vidi da lontano Samanta corrermi contro e i nostri corpi divenire uno, le ossa farsi più doppie, la pelle bruciare in ogni angolo e sentì Trixie ridere.

-Ora siete una sola persona, sarà divertente vedere due menti come le vostre agire insieme…- disse sorridendo, poi ci colpì di nuovo con un fascio di luce e la testa iniziò a fare male, qualcosa di appuntito dall'interno del mio cranio iniziò ad uscire squarciando carne, pelle e capelli, poi tutto si chiuse e sulla testa mi ritrovai con un corno

-E’ un mio regalo, poi si dice che la grande Trixie non è generosa… - disse la ragazza sistemando con un gesto i capelli bianchi
 
-Da quando sei migliorata con la magia Trixie?- chiesi sospettoso mentre mi reggevo la testa dolorante

-Sai com'è, ho ruba… Trovato un libro magico e con la mia grande intelligenza e talento ho messo in pratica gli incantesimi- disse con un sorriso

-Ora andate che non vi sopporto più- concluse girando i tacchi.
 


 La salutai con la mano in modo ironico e teatrale ed iniziai ad esplorare la cittadella. I palazzi erano tutti colorati e gli abitanti erano tutti sorridenti. Mi allontanai un po' dal centro abitato e mi sdraiai sull'erba, ma sentì qualcosa di duro dietro la schiena
 
-Cosa è stato?- chiese Samanta nella mia mente.

Io mi girai e trovai una pallina con il nome di Pinkie.

[Hai una pallina]

-Wow persino i pop up - dissi vedendo la scritta sulla mia testa

-Forse è il caso di riportargliela, almeno la incontriamo- mi consigliò Sam.
 


 Mi avviai all'angolo zuccherino ammirando il paesaggio

-Devo ammettere che è stata brava Trixie, non mi aspettavo tanto miglioramento- ammise Sam

-Se è per questo si è fatta crescere due bombe atomiche al posto del seno- pensai immaginando già qualche scena con lei

-Ti prego smettila! Vedo tutto ciò che immagini e non posso chiudere gli occhi! E poi vorrei ricordarti che possiamo conquistare solo sei ragazze, solo le mane6. Anche se siamo dotati di arnese vediamo di pensare col cervello- mi richiamò lei.
 


 Arrivammo al negozio e subito emozionato andai a parlare con la signora Cake. Come tutti i personaggi era seducente a dir poco, ma il mio obbiettivo era un altro pasticcino.

-Ho trovato questa palla, posso darla a Pinkie?- lei sorrise e mise la pallina in un pacchetto

-Attualmente è fuori per una festa da organizzare ma puoi metterglielo in camera -.
 


Presi il pacchetto e lo portai in camera di Pinkie. Non appena entrai fui travolto dal disordine

-Non mi sorprende che perda le cose- pensai mettendo il regalo al centro della stanza ed uscì.

-Pinkie sarà una prossima conquista, per ora miriamo a qualcuno di più semplice ed isolato… Applejack… Chiedi indicazioni a quel tipo col cappello rosso- consigliò Samanta.
 


 Mi avvicinai al ragazzo

-Hey ciao- dissi porgendo la mano

-Hey ciao, io sono Spike, tu bro?- mi chiese stringendo la mano

-Hummm Samael… - mi consigliò la mia amica

-Siam… Sono Samuel- dissi sorridendo

-Ma t'ho detto Samael-

-Suona davvero di merda- pensai per risponderle.

-Quindi tu sei quel Spike? L'assistente della principessa Twilight ed eroe dell' Impero di Cristallo? Che onore incontrarti!- dissi felice

-Bhe non sapevo che la mia fama si fosse allargata anche oltre i confini di Equestria- disse fiero di sè

-La tua fama va oltre ogni tua immaginazione- pensai sorridendo.


 
-Bhe visto che sei nuovo perché non vieni con me al castello? Twilight è fuori per impegni regali e sono io il drago di casa- disse mostrando le due ali dietro la sua schiena.

-Sarebbe bello, così ci potremo conoscere un po' meglio- risposi uscendo affiancato da Spike

-Eccellente…- bisbigliò Sam.
 
-Ma per quali impegni è fuori Twilight? Cioè le due sorelle hanno da badare ad Equestria, Cadence ha l'Impero di Cristallo e Twilight? Di cosa si occupa?-

-Bhe lei si occupa di amicizia in ogni angolo di Equestria, lei è la Principessa dell'Amicizia-

-Mi suona di titolo inventato solo per non farla sentire esclusa dal club alicorni regali- commentò Sam

-Wow sembra impegnativo- risposi entrando in casa.
 


Non appena la porta si spalancò mi ritrovai davanti Twilight in intimo, il corno era lucido e le ali le coprivano il corpo anche se non del tutto

-Cavolo- urlai mettendo le mani in faccia ma lasciando uno spazio tra le dita

-Spike aveva detto che non c'eri- mi scusai io, ma lei sorrise e con la magia si vestì in un secondo

-Non preoccuparti, non è la prima volta che Spike mi tira uno scherzo simile- rispose la ragazza avvicinandosi per presentarsi

-Io sono Twilight Sparkle, tu sei nuovo invece?- chiese, ma Spike la spinse via prima che potessi rispondere

-Si è nuovo, ora va a fare qualcosa e non rubarmi uno dei pochi amici maschi che ho- le disse chiudendo la porta della stanza dove l'aveva spinta.
 


Una luce comparve davanti a me e Twilight si materializzò con tutta la sua regalità

-Sei davvero un maleducato Spike- lo rimproverò

-Io sono Samuel, principessa- dissi io stringendole la mano con un inchino.
 Quando vide il mio corno i suoi occhi brillarono

-Sei un unicorno! Questo vuol dire che possiamo condividere le nostre conoscenze in ambito di magia e…- iniziò lei

-No, mi dispiace ma non ho nessuna esperienza in questo campo- la interruppi io

-Meglio ancora. Ho un incantesimo che devo presentare alla scuola media di Canterlot e vorrei vedere se è abbastanza semplice da insegnare anche ad un novellino, ti va?- propose lei.
 


Era l'occasione perfetta per passare del tempo con lei ma qualcosa mi mancava.

 -Caffè- dissi all'improvviso

-Cosa?- chiesero gli altri due

-Non dirmi che non ti sei ancora dimenticato dello zucchero per il tuo caffe…- intuì Samanta, ma la ignorai, volevo il mio caffè, lo volevo a tutti i costi.

-Bhe che ve ne pare di un caffè? Tanto per darci la carica, non ho ancora fatto colazione da quando sono qui- dissi imbarazzato

-Bhe non è una brutta idea..- rispose Twilight e davanti a me comparve una tazza con caffè fumante

-Grazie- dissi commosso.
 


Dopo il caffè iniziò l'apprendimento, Twilight si avviò in una stanza dell'ala ovest del castello

-Spike nel frattempo che sto con Twilight, puoi farmi una mappa della zona così so dove trovare le altre mane6? Siete le uniche qui che conosco e ho solo un paio di giorni di soggiorno ad Equestria. Grazie- dissi al draghetto e scappai nella stanza dove era Twilight.
 


 La principessa aveva messo una scatola sul pavimento

-Questo sarà il tuo bersaglio e…-
disse piegandosi alla ricerca di qualcosa tra i vari libri sparsi per terra.

La gonna non era esattamente lunga e le si intravedeva l'intimo, senza rendermene conto piegai la testa

-Voi donne vi divertite molto a stuzzicare la nostra immaginazione- pensai
-Humm intimo violetto… Chissà perché me lo aspettavo, comunque vorrei avvisarti che esistono donne e donne… Ma qui ho come l'impressione che siano tutte un po’ così- mi rispose Sam

-A volte mi dimentico che comunichiamo col pensiero…- bisbigliai io.
 
Twilight a quel punto si girò e divenne tutta rossa

-C… Che cosa stai guardando?- chiese sistemandosi la gonna imbarazzata
-Nulla, ho solo un po’ di torcicollo, stanotte ho dormito sotto un albero poiché la mia tenda l'ho persa in viaggio- risposi fingendomi imbarazzato

-Capito- concluse la principessa.

-Sono un genio. Un genio maniaco- pensai

-No, sei solo un maniaco- mi disse Sam mentre Twilight mi passò un foglio

-Questo è l'incantesimo, cerca di impararlo- mi disse con un sorriso.
 
-Allora… Energia concentrata… Sublimazione… Dispersione energetica… 4+4=7…- lessi.

[Hai appreso attacco A]

-Penso di aver capito- dissi e concentrai la mia forza sulla scatola. Un raggio partì dal corno e la scatola andò in cenere all'istante

-Ma è strabiliaaante!- esclamò Twilight, ma non ebbi il tempo di ringraziarla che un terremoto ci fece tramare il terreno sotto ai piedi.
 
 

ANGOLO DELLO SCRITTORE
 
Hola, qui è Pok!
 
Questa storia era partita assolutamente come un dispetto al buon costume, ma a seguito degli sviluppi di altre storie, devo ufficialmente ammettere che BFED UV sarà un pilastro per le fondamenta della serie principale.
 
La lettura dunque è consigliata, ecco perché ci sono due versioni, una censurata e una meno, ad essere tagliate infatti sono solo le scene di sesso che potrebbero non piacere a tutti.
 
Detto ciò vi do il benvenuti in una nuova Era per questo account.
 
[ Ringrazio Razael per il supporto, essendo uno dei fondatori della storia, spero gli piaccia. ]
 
Pok

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Capitolo 2
*** Come rompere il... Masso? ***


POV Samanta

  

Uscimmo di corsa, le persone erano fuori dalle case e si guardavano perplesse, andammo tra i diversi vicoletti a controllare che tutto fosse in ordine poi intravidi un lungo sentiero di terra battuta e una figura isolata, forse era nei guai
 

-Andiamo a controllare- dissi a Raz, in fin dei conti il controllo lo aveva ancora lui. 

  

 

Ci avvicinammo stando attenti ai detriti che il terremoto aveva fatto rotolare giù da una collina vicina, ad ogni passo mi sembrava di riconoscere quella figura, una pelle che andava sull'arancione, capelli biondi, una bella camicia a quadri rossa, non poteva che essere lei, la mia adorata Applejack.  
 

-Hey, tutto bene?- chiese Raz vedendola preoccupata 


-Oh ciao. Potrebbe andare meglio, il mio carretto è andato distrutto e la strada è bloccata da questo masso… Tu hai un corno… Perché non lo usi per darmi una mano? Sono certa che saprò ricompensarti-  

disse con un tono ammiccante.  

  

Mi sembrò di arrossire, nonostante non avessi il mio corpo, mi sembrò di arrossire.  


-Si, dille di si, che aspetti? Abbiamo appena appreso un nuovo incantesimo-  

incoraggiai Razael 


-Certo che ti aiuto, fatti un po' da parte, non vorrei distrarmi guardando i tuoi splendidi occhi- le disse sorridendo, lei si mise dietro di lui e Raz iniziò a concentrarsi per fare l'incantesimo. 



  

A seguito di uno sforzo maggiore rispetto alla prima volta, riuscì a far esplodere la roccia, con grande soddisfazione di Applejack.  


-Vieni, accompagnami alla fattoria, devi essere stanco, lascia che ti offra da bere-  


disse raccattando da terra le poche mele rimaste intatte.  




La accompagnammo e con mia immensa sorpresa in effetti ci ricompensò con un bel succo di mela fresco  


-Questo era l'ultima cosa che mi aspettassi-  dissi mentalmente a Razael, lui concordò. 


-Grazie per l'accoglienza, ci si vede in giro allora, okay?-  

disse Razael cercando di andare via dopo aver bevuto il succo 


-Certo, ma se volessi qualche soldo, torna pure da me, qui ci servirebbe qualcuno così forte. Grazie per prima…- 


-Samuel- 


-Grazie Samuel, a dopo- disse sorridendo. 

  

 

Non avevo compreso il suo comportamento, perché andare via a gambe levate? 


-Tutto bene?-  gli chiesi 


-In effetti no, io non sono esattamente pronto per lanciarmi in questa cosa…- 


-Hey, io non resto in un posto simile a farmelo mettere a quel servizio, non è un'esperienza che vorrei rifare e non qui- 


-Pensi che a me entusiasmi l'idea di subire della sodomia? È che mi dispiace, mi spiace che le sfruttiamo così…- 


-È un gioco, sono pixel che fingono emozioni, non provano nulla. È solo un programma, lo sai persino tu che i programmi non possono provare nulla, eseguono solo ordini. Mi rendo conto di quanto sia surreale tutto ciò, ma loro non sono le puledre carine e coccolose di un programma televisivo, non sono davvero loro, sono una copia- cercai di spegargli


-Eppure con Trixie non hai pensato che fosse solo un programma con troppe forme perfette- 


-Perché dietro c'è qualcuno come noi, non è un testo scritto come un copione, lei risponde perché c'è qualcuno dietro che sta facendo un gioco di ruolo molto malato e noi siamo le vittime. Quindi fa un bel sospiro e…-  


ma poco prima che potessi concludere il mio discorso motivazionale Spike comparve da dietro un angolo, triste e sconsolato. 



  

-Hey Spike, come butta? Mi sembri giù di morale- chiese Razael


-Voglio andare via di qui, non sopporto più la sua vista!- 


-Prima che ti dia ragione e vada a litigare con qualcuno, di chi parliamo?- 


-Rarity…- 


-Ahhh, ci sono problemi di cuore allora-  disse Razael con un tono più addolcito, più curioso.  

  

Io e Raz avevamo in comune la passione per gli inciuci, spettegolare o farci i fatti degli altri. Era divertente sentire le signore dei panni di sotto discutere e affacciarci per sentire le storie dei loro nipoti o della loro gioventù. 

 

 

Accompagnammo Spike ad un bar  


-È più facile parlare davanti ad una bella tazza di caffè fumante-  


-Sei dipendente da caffè, ammettilo- 


-No, cosa te lo fa mai pensare?-  mi rispose Raz sorseggiando il caffè  


-Dimmi Spike, cosa è successo che ti ha fatto venire voglia di fuggire?- 


-Lei e i suoi clienti, ogni giorno uno nuovo, belli brutti, alti, bassi, le va bene chiunque, ma non ha mai guardato me, mi sono stancato di vedere come ogni mattina ne esce uno e ne entra un altro-  


disse, ero confusa, Trixie aveva cambiato il lavoro di Rarity in modo così… Trasgressivo? Invece che fare vestiti, li toglie di dosso? 


-Perché non ci provi a dirle che anche tu vorresti le sue "attenzioni"- 


-Sarebbe inutile, lei non è interessata a me…-  


-Facciamo così- se ne usci all'improvviso Razael  


-Tu mi aiuti con Twilight, io ti aiuto con Rarity- 


-Ma sei scemo? Perdiamo un'occasione con lei- lo rimproverai 


-Ma che, entriamo prima noi, paghiamo per una cosa a tre e ci aggiungiamo Spike a sorpresa. Sarà pure selettiva, ma non so se hai guardato la cintura di quel ragazzo, ma qui Trixie ha reso tutti dotati, maschi e femmine-  


mi disse Raz, in effetti la sua idea non era pessima.  

  

-Accetto, stasera ti apro la porta della camera di Twilight e tu mi aiuti con Rarity, concordato?- chiese porgendoci la mano 


-Assolutamente- rispose Raz stringendola.  



  

Ci rimaneva solo trovare del denaro, e io lo conoscevo il posto più adatto, con un bel fienile rosso e due pacche sode ed arancioni. Ci avviammo verso la casa di Applejack senza pensarci due volte  


-Credi sia una buona idea?- mi chiese Razael


-Dovremo raccogliere mele, cosa vuoi che sia?- 


-Io ho una strana sensazione…-  mi rispose lui fermandosi davanti alla porta.  

  

 

Bussò e gli aprì Applejack  


-Hey, sei tornato per quel lavoro?- chiese 


-Per quello e per rivederti- rispose Raz con un occhiolino 


-Che gentile, senti mentre preparo il necessario, perché non porti la merenda a Apple Bloom e le sue amiche? Sono nella casetta in legno qua dietro-  


disse, Raz accettò, cosa poteva andare storto?  



  

Ci avvicinammo alla casetta in legno, la loro base delle Cutie Mark Cruisaiders e ci pietrificammo a qualche metro dalla porta. I suoni che provenivano da lì dentro erano piuttosto… particolari. 


-Fa piano, non spingere cosi ahhh- 


-Tu devi stare sotto, brava così-  


-Perché vuoi sempre stare tu sopra?- 


Il resto credo di averlo eliminato dalla mia memoria per non avere incubi. 


-Io… Io non voglio sapere-  dissi a Raz 

-Nemmeno io-  mi rispose, lasciò la merenda fuori alla porta e bussò per poi andare via molto inquietati entrambi.  

  

Apple Bloom si affacciò e ci salutò  


-Anche tu sei un fianco bianco! Vuoi unirti a noi?- chiese  


-Andiamo via a gambe levate-  dissi a Raz, lui già stava correndo via. 

  

 

Tornammo da Applejack e lei ci sorrise  


-Allora? Come stava andando?- chiese 


-Si… Si stavano divertendo- rispose Raz un po' intontito 


-Quindi sono riuscite a fare la piramide delle cheerleader? Si esercitano da giorni e litigavano su chi dovesse stare in cima, spero non si facciano male-  

disse con tono un po' preoccupato.  



  

Mi sembrò tutto più leggero, penso avrei colpito Trixie in pieno volto se mi rendeva anche le piccole Cutie Mark Crusaiders delle prede, sarebbe stato patetico e illegale, ma per fortuna era solo un'altra delle loro attività per avere il cutie mark.  



 

-Pronto a guadagnarti queste belle monete?-  

mi chiese Applejack giocando con un sacchetto sonante, ad ogni salto facevano un suono molto familiare  


-Mario? Sei tu?-  chiesi ridendo, il mio amico fece una smorfia divertita e poi rispose a Applejack 


-Certo-.


Sapevamo entrambi che se ottenevamo abbastanza monete potevamo mettere in pratica il piano con Spike e Rarity 



  

Applejack ci portò in un angolo del frutteto  


-Puoi iniziare raccogliendo le mele da questa zona, poi torna da me che ti dirò quale sarà il tuo prossimo compito- disse.  
  

Raz si avvicinò all'albero e caricando un calcio lo colpì.  


Sentii un CRACK e poi le urla di lamento di Raz mi invasero la mente  


-Cazzo! Perché nello show sembra così facile?-  


-Perché lei è un cavallo? Ti sei fatto male?- 


-Nooo, ma certo che no, ora colpisco anche con l'altro piede, non vedo l'ora di fratturarmeli entrambi-  disse con tono seccato mentre cercava di poggiarsi poco sul piede ferito.  

-Mi spiace, non volevo…- cercai di dirgli
 

-No, non è colpa tua, è che sono un po' teso… E sono anche stupido, come mi è venuto in mente di dargli un calcio?-  pensò tranquillizzandosi
 

-Vuoi dirmi cosa ti turba? Da quando l'abbiamo incontrata sei strano- 


-Va tutto bene, non preoccuparti-  disse iniziando a cogliere le mele a mano. Dopo un po' terminò e portò il carretto da Applejack 

  

 

-Ottimo lavoro, ora serve che lavi la stalla dei cavalli-  disse dandomi in mano paletta, forcone, una specie di rastrello e altra roba.

Ci avviammo nella stalla  


-Ironico, questo cavallo le assomiglia molto- disse Raz accarezzando il volto ad uno di loro 
 

-Pensavo ironico che avesse dei cavalli- risposi  


-Ma è una fattoria con troppi acri di terra, in qualche modo dovrà andare in giro- conclusi guardandomi in giro.

C'erano tre cavalli, un angolo con fieno e altro materiale tra corde, selle e il cappello che tipicamente indossava Applejack nello show. 



  

Pulite le stalle, con un forte senso di disgusto di entrambi, tornammo da Applejack. Lei ci guardò e sorrise  


-Per essere stato nella stalla dei cavalli sei tutto pulito… Mi serve solo una cosa da te, se puoi pulire il nostro trattore, sta vicino al fienile parcheggiato-  


Per un momento mi sembrò che si stesse approfittando di noi, tutte le volte che eravamo tornati da lei non sembrava aver faticato nemmeno un po'. 


-Senti Applejack, c'è una fontanella da cui bere? Sto morendo di sete-  disse Raz asciugandosi il sudore 


-Se vuoi c'è un tubo dell'acqua dietro al fienile, datti pure una rinfrescata… Forse ho esagerato con un giovane di città come te… Per oggi abbiamo finito- disse. 




Raz si avvicinò alla fontana, si scolò tanta acqua e ne approfittò per darsi una veloce sciacquata. 

  

Si spogliò per poi passarsi addosso l'acqua fresca. 


-Heylà… Bel fisichetto-  disse Applejack comparendo da dietro un angolo  


-Tutto merito di allenamento e una dieta sana-  disse Raz tutto fiero 


-Che bugia, lo sai che questo corpo è asciutto e leggermente scolpito perché sono io a passare ore in palestra ad allenarmi e mangiare sano- protestai 


-Non credo sia il momento di discutere sulle nostre abitudini-  disse lui mentre vidi Applejack saltarci letteralmente addosso. 

  

 

Era un'esperienza strana, una specie di gioco in VR, non sapevo nemmeno se potevo prendere il controllo io del corpo.  
 

Applejack non si fece spaventare dalla paglia e dal terreno, ci spinse a terra e si spogliò della camicetta. Raz invece si lametò molto del fatto che il suo pantalone nuovo venisse sacrificato alla causa.

Durante la "cavalcata" mi resi conto di cosa stesse turbando Raz, era "fermo" da un po' il che portò ad un risultato imbarazzante con la coclusione dell'atto poco dopo. Per quanto avrei desiderato sotterrarmi, mi capitò invece di avere il controllo del corpo.

Era fantastico, c'era una differenza sostanziale e di base mi dovetti convincere che c'era davvero qualcosa di reale lì, le sensazioni, i rumori, il respiro di lei, tutto.

Nonostante ci tenne legati con una corda riuscii a soddisfarla alla meglio delle mie capacità. Samuel 1, gioco 0.

 

Venne tremante, il suo tono convinto venne demolito da un ansimo forte, acuto e soddisfatto. I suoi occhioni verdi che mi fissavano mentre si cercava di riprendere  
  

-G… Grazie-  mi disse  


-Ma è il caso che vai, si è fatto tardi e poi c'è..-  ma prima che parlasse vidi l'ombra di Big Mac avvicinarsi, minaccioso, probabilmente attratto dai nostri suoni. 


-Tu, se ti prendo ti faccio…-  mi disse togliendosi la cintura  


-Huuu interessante-  dissi con un tono flirtante, Big Mac, guardò la sorella confuso, poi guardò me. Sorrise e mi fece l'occhiolino  


-Sam! Ma che ti viene in mente? Non siamo in uno dei tuoi bar preferiti- mi richiamò mentalmente Raz.  


Mi ripresi, mi aggiustai l'intimo e notando che si stava avvicinando iniziai a rotolare via, cercando di srotolare la corda  
 

-Non è la tua serata Big Mac, sorry!-  urlai finendo in una discesa.  

  

 

-Un'uscita di scena piuttosto improbabile, siamo tutti interi?- chiese Raz 


-Sì... Ah ecco, la corda ha ceduto, tutto calcolato-  dissi alzandomi per poi avviarmi verso le luci di Ponyville. 


-Hai notato che si è fatto subito buio?-  chiesi fermandomi vicino all'entrata di una spa 

  

-Sì… Eppure non è che abbiamo impiegato ore a farlo-  


-Forse è così che funziona? Dopo che… “Conquistiamo” una ragazza si fa subito buio? Ciò spiegherebbe perché Trixie abbia detto tre giorni e tre notti e non 72 ore, forse finché non facciamo nulla, il giorno o la notte non passano- gli dissi  
 

-Può essere…-  rispose Raz, dal tono sembrava distratto. 
 

-Posso riavere il mio corpo?- chiese 


-In teoria è nostro, ma oramai tutti conoscono te e poi io non credo di saper fare il maschio, ma sappi che se ci sarà bisogno prenderò io il controllo della situazione, fammi fare una doccia e te lo lascio- dissi. 



  

Mi guardai in giro, la porta della spa era aperta, mi intrufolai per usare le docce. Una bella lavata con del sapone ci voleva proprio, mi strofinai la schiena e tutta contenta canticchiavo. 


Spensi l'acqua e sentì qualcosa di strano, delle voci, dei gemiti. Si fermarono e sentì dei passi venire verso la mia cabina doccia. 


Un passo, due, troppo rapidi, forse era più di una persona, ma non mi sembrava di aver sentito un uomo. 


Spalancarono la mia tenda e senza controllarmi urlai coprendomi persino il petto, dimenticandomi che io le tette non le avevo. 

  

Due gemelle, solo coperte da un asciugamanino guardarono verso di me e ciò che poco potevo coprire del mio basso ventre. 


Sorrisero. Io rabbrividì. 


 

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Capitolo 3
*** Le due Twilight ***


Rimasi piacevolmente colpito e un po' spaventato dall'entrata in scena delle due gemelle 

-Vuoi che ti facciamo compagnia?- chiese Aloe 

-No, grazie, gentilissime eh, ma ho un impegno a casa…- iniziò Pok cercando una via di fuga  

-Falle avvicinare, apriamo l'acqua bollente e poi scappiamo- le dissi, lei fece un bel sospiro  

-Bhe ripensandoci… Venite qui dolcezze- disse, le due ragazze si fecero cadere gli asciugamani di dosso e si avvicinarono a noi. Due fisici perfetti, bilanciati, erano davvero invitanti, ma aveva ragione Pok, quello non era il posto adatto a noi, dovevamo andarcene via e per farlo bisognava seguire le regole di Trixie.  

 

Pok aprì l'acqua bollente, le ragazze si spaventarono e ci diedero il tempo di scappare  

-Che schifo, siamo scalzi e nudi, dove pensiamo di andare così?- mi disse Pok 

-Prendi quell'accappatoio al volo e corriamo da Twilight- dissi, lei lo afferrò e cercò di aprire la porta principale. Era bloccata. 

-Cercavi queste? Venitele a prendere- disse Lotus mettendosi la chiave nel suo “scrigno segreto”.  

Sentì il cuore di Pok accelerare, era nel panico, con le spalle al muro  

-Lascia fare a me- dissi riprendendo il controllo del corpo.  

 

Mi concentrai e feci saltare in aria la porta  

-Tienila pure quella- dissi con una smorfia, ma con mia grande sorpresa le ragazze non lasciarono perdere. Si coprirono con due accappatoi e ci inseguirono in strada. 

-Che diamine succede?- chiese Pok 

-Siamo diventati noi la preda mia cara, dobbiamo assolutamente trovare un modo per sfuggire a questa situazione- le dissi. 

In lontananza vidi il carretto di Trixie, se poteva darci il corno sarebbe riuscita a darci anche le ali. Provai ad aprire la porta, ma un campo di energia ci respinse, provai con un attacco magico, ma riuscì solo a capovolgere il carretto.  

-Meglio di nulla- pensai mentre il suo faccino azzurro fece capolino  

-Chi osa svegliare la grande e…. Sei tu- ci disse fissandoci da terra, volendo poteva sbirciare sotto al nostro accappatoio.  

-Che stai guardando?- chiesi facendole un po' la voce, lei ci guardò male  

-Non ho alcun interesse nei vostri confronti- ci disse, ma il suo sguardo diceva altro. 

-Cosa posso fare per voi?- chiese scocciata 

-Ali, ne avrei bisogno urgentemente- dissi  

-Tieni, ma non ti farò tanti altri favori come questo, non se mi svegli così male- disse.  

Un raggio di magia ci avvolse e sentì un dolore inimmaginabile. Il corno rientrò nel cranio, era come avere un trapano che mi bucava il cervello. Dalla schiena iniziarono a spuntare delle ali, prima spoglie e coperte solo di pelle, oltre la quale si intravedevano le ossa, poi crebbero e spuntarono le piume.  

 

-Perché ogni volta lo subisco sempre io sto dolore?- mi chiesi 

-Non pensarlo, questi cambiamenti fanno male anche a me- rispose Pok.  

Vidi da lontano le ragazze correre verso di noi, mi concentrai e spiccai un mezzo volo, storto e senza grazia, ma almeno riuscivo a stare abbastanza lontano da terra. Le ragazze non si arresero e ci seguirono da terra  

-Trixie non ci renderà facile la missione, ha certi personaggi disposti ad inseguirci pur di farci perdere- pensai volando verso la casa di Twilight.  

 

Entrai dalla finestra che era aperta e senza volerlo mi scontrai con Spike, entrambi cademmo dal davanzale  

-Che ci facevi lassù?- 

-Tu piuttosto! Ti sembra modo di entrare?!- mi richiamò  Spike, poi sentimmo dei colpi alla porta  

-Sono loro… Sono venute a prendermi…- dissi  

-Perché il tuo tono mi sembra tutt'altro che spaventato?- chiese Pok 

-Non devo davvero rispondere, vero?- lei si zittì. 

 

Le ragazze continuarono a battere forte sulla porta, io e Spike non sapevamo che fare, poi all'improvviso una luce sul violaceo comparve davanti a noi. Una versione di Twilight semitrasparente comparve a nostra difesa. 

Spalancò la porta e fissò le due gemelle. Era l'inizio di uno scontro molto eccitante. 

 

La Olotwili caricò un raggio per colpirle, ma la loro agilità permetteva di schivare gli attacchi, Aloe si avvicinò abbastanza alla nostra paladina da poterla colpire in petto. Nonostante il suo corpo non fosse fisico, il suo seno, grande come quello della Twilight originale, si mosse violentemente a seguito del colpo.  

Olotwili subì il colpo e venne sbalzata all'indietro, si frenò con i piedi a terra. Abbassò lo sguardo e si toccò il petto  

-Come credi di poter combattere contro di noi? Tu sei solo un bug!- disse Lotus. 

Olotwili sorrise, un sorriso cupo, poi alzando la testa vidi i suoi occhi brillare di viola, delle ali corvine spuntarle dalla schiena, il corno diventare più lungo e tutto viola scuro. Lotus e Aloe fecero una smorfia schifata e corsero all'attacco. Iniziarono a tirare calci e pugni da ogni direzione, ma Olotwili sembrava non subirne nessuno.  

La velocità degli attacchi mi rendeva impossibile poter vedere bene il volto dell'ologramma che sorrideva soddisfatto, all'improvviso un'esplosione di energia fece sbalzare le gemelle contro il muro esterno del castello  

-Io sono molto più di un bug, io sono la Distruttrice! la vostra creatrice mi ha rubato qualcosa di molto importante e se non vorrete collaborare… Divorerò ogni pixel della vostra fasulla anima-.  

Olotwili alzò entrambe le mani e della magia viola scuro, quasi nera, avvolse i colli delle due ragazze, le sollevò da terra mentre scalciavano per liberarsi  

-A voi la scelta- disse Olotwili.  

Lotus e Aloe non dissero nulla, si dimenavano senza fiato.  

 

Non potevo permetterle di ucciderle, non era la cosa giusta da fare. Mi lanciai contro la Distruttrice e la placcai a terra, la magia scomparve e le gemelle caddero a terra cercando si respirare.  

-Cosa state facendo?! Levatevi subito di dosso voi due!- disse scaraventandomi via, ma prima che potessi toccare terra mi prese al collo con la magia  

-Ve lo dirò una sola volta… Statene fuori, se mi intralcerete, farò del mio meglio per evitare che possiate andare via di qui- 

-C… Come fai a saperlo?- chiesi cercando di respirare 

-So tutto, perché io sono…- ma prima che potesse concludere la frase una bestia a due teste e quattro arti superiori e quattro inferiori le saltò addosso. 

 

La bestia la sovrastava mentre noi rimanemmo a mezz’aria con la magia al collo  

-Ha ancora abbastanza concentrazione da tenerci qui- disse Pok 

-Non per molto- le risposi  

-Spike! Aiutaci un po'!- dissi al ragazzo, lui sembrava imbambolato  

-Io… Io non posso… - disse terrorizzato, tutto stava diventando strano. 

Il paesaggio si stava distorcendo, il cielo divenne rosso, la musica che sembrava invadere i vicoletti, divenne distorta. 

 

Olotwili riuscì a liberarsi dalla presa della bestia, con una spinta di gambe al petto della creatura, la fece schiantare contro il muro. Una crepa si aprì nel cristallo che sembrava impossibile da scalfire. 

 

La bestia si alzò, si toccò le ferite e vedendo il sangue ringhiò con un urlo rauco. Corse furiosa contro l' Olotwili. Lei si mise in posa, il suo corno si illuminò e poco prima di essere afferrata, da terra, da un cerchio che aveva disegnato con la magia, un grosso pugno fatto di magia nera scaraventò la bestia in aria. Olotwili si teletrasportò sopra di lei e le volò in picchiata contro. Il suo corno trapassò la bestia e a seguito di una violenta caduta, si piantò a terra.  

 

Olotwili alzò di scatto la testa e spezzò il suo corno, afferrò ciò che ne rimaneva e il corno spezzato divenne una spada lunga, dall'impugnatura come il corno originale e la lama che intravedevo era di un viola scuro metallico. La estrasse dal corpo della bestia che brontolava ferita  

-È ora di separarvi- disse alzando la lama. 

Quando cadde, una nube viola avvolse la scena e dopo ne rimasero solo le gemelle sfinite e ferite  

-T… Tu non puoi vincere- disse Aloe trascinandosi verso la sorella 

-Io ho già vinto- rispose Olotwili sparando una sfera viola contro di loro.  

Un'esplosione più forte di quanto mi aspettassi da una sfera così piccola fece scomparire le ragazze, di loro rimasero solo gli accappatoi e una pioggia di brillanti pixel.  

 

-Perché hai voluto che lo vedessi?-  

-Volevo che lo vedeste entrambi… Mettetevi in mezzo ai piedi e la vostra fine sarà peggiore- poi scomparve in una risata. Caddi a terra e mi tenni forte il collo. 

 

Mi guardai attorno, il gioco sembrò vibrare e tutto ritornare alla normalità.  

Mi avvicinai alla porta e toccai Spike sulla spalla  

-Hey, ciao amico, è bello rivederti, sei stato alla spa?- mi disse indicando l'accappatoio 

-Si… Ti senti bene?- chiesi 

-Certo perché non dovrei?- 

-Tu… Non ricordi nulla?- chiesi 

-Cosa dovrei ricordarmi?- chiese confuso 

-Nulla… È una storia troppo lunga, ma è stato un incubo- 

-Bhe sono certo di poterti far tornare il sorriso- disse andando ad aprire la porta di Twilight. 

 

-Guardala come stringe quel cuscino tra le gambe, starà facendo qualche sogno strano- disse guardandola con un certo disprezzo, un disprezzo che non mi aspettavo avesse. La osservammo confusi e anche imbarazzati, ma non appena Spike chiuse la porta e calò il buio una luce viola mi avvolse la vita  

-Sai, stavo pensando proprio a te- disse Twilight mentre si accesero delle piccole luci nella stanza. Intravedevo i suoi occhi viola che mi squadravano mentre si stringeva un labbro tra i denti.  

 

Il suo corpo era coperto solo da un intimo viola trasparente, sedeva sulle ginocchia con le gambe aperte mentre con la magia iniziò a spogliarmi. Nonostante il buio potevo intravedere una macchia più scura sul suo intimo, qualunque fosse stato il sogno, l'aveva messa molto a suo agio. Mi slacciò l'accappatoio che mi copriva e lo appese ad una sedia, credevo che avrebbe smesso di usare la magia, ed invece continuò ad avvolgermi.  

Ammetto che non avrei mai considerato la magia come un preliminare molto convincente, ma lo fu eccome. La sera che passai con Twilight era fantastica, soprattutto perché lei sembrava averne urgentemente bisogno. 

La principessa riuscì a girarmi e rigirarmi, ad elettrizzarmi... Letteralmente. 
 

Al culmine dell'atto, Twilight usò un incantesimo che doveva potenziare l'effetto, ma principalmente sentì il piacere e una scossa percorrermi il corpo, fino a lasciarmi sbavante e con contrazioni involontarie sul letto. 

-Forse e stato un po' troppo potente, stai bene?- chiese 

-Sì- risposi con una smorfia bloccata in un sorriso stremato. 

 

Lei mi lasciò spazio nel letto ed andò a prendermi un bicchiere d'acqua  

-Resta qui con me stanotte, nel caso ci fossero delle controindicazioni dell'incantesimo, forse è il caso che ti insegni un incantesimo di difesa… Il tuo corno… Dov'è?- 

-L'ho dimenticato nell'altro accappatoio, sai com'è- risposi, lei sorrise, cose se avessi detto qualcosa di intelligente.  

Rimanemmo in silenzio  

-Va bhe, ma tu perché non vieni a letto?-  

-Prima devo scrivere di questa nuova esperienza nella mia bozza per Celestia- mi rispose col sorriso, io mi ammutolì e mi distesi nel letto, certo che quel posto era davvero strano.  

 

Una sensazione di stanchezza mi prese e mi addormentai di colpo, l'ultima cosa che ricordo sono due occhi viola brillanti e la sua risata metallica e distorta. 

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Capitolo 4
*** Fuoriprogramma ***


-Buongiorno!- mi urlò Twilight nelle orecchie, io saltai spaventato dal letto. Non fu il suo urlo acuto a rabbrividirmi, quanto la ferocia con cui quel urlo mi aveva catapultato fuori da un bel sogno. 

-Che cosa hai sognato?- mi chiese Pok 

-Che eravamo a casa. Strano a dirsi, ma ho l'impressione che alla fine di quest'avventura, tornare a casa ci sembrerà la cosa migliore che ci sia mai capitata- dissi mentalmente, mentre brontolavo nascosto dalle coperte. 

  

-Dai che è tardi, le altre aspettano solo noi per preparare il pranzo- disse Twilight spostando la coperta, tirandola via più che altro  

-Altre?- chiesi alzandomi di colpo 

-Sì, le mie amiche. Pinkie ha pensato sarebbe stata una buona idea fare una festa di benvenuto. Come al solito- disse la ragazza dandomi dei vestiti perfettamente della mia taglia.  

  

Mi preparai, sistemai i capelli e scesi con Twilight per salutare le altre, tutte erano felici di vedermi, come se mi conoscessero da anni. 

-Vedi qualcosa di strano?- chiese Pok  

-Non mi sembra… Sembrano tutte normali, forse ieri è stato solo un brutto sogno?- mi chiesi toccandomi il collo. No, il collo mi faceva davvero troppo male per essere stato tutto un sogno e soprattutto, il ricordo era troppo vivido. 

  

Mi sedetti al tavolo rettangolare in legno di melo, chissà perché la cosa mi sorprese pure all'inizio, e guardai le altre interagire tra di loro. 

-Siamo in un gioco, pensiamo come giocatori, ci deve essere qualche indizio nelle discussioni dei npg, qualcosa di utile- disse Pok, io feci solo sì con la testa. 

Gli argomenti erano principalmente i soliti, che hai fatto ieri, cosa farai domani, come ti va la vita, poi qualcosa di interessante. 

  

-Hai sentito il terremoto di ieri?- chiese Twilight ad applejack che le sedeva accanto 

-Sì, mi ha bloccato la via verso casa, chissà a cosa è dovuto…- 

-Un danno al cristallo?- 

-Non saprei, nelle miniere va tutto bene, non ci sono stati intrusi- intervenne Pinkie a bassa voce, insolito per lei 

-Nemmeno alla Everfree Forest- disse Fluttershy, poi guardò me e diede un calcio a Twilight che stava per continuare il discorso come se nulla fosse. 

  

-A quanto pare nessuno vuole renderci partecipi di questo discorso- disse Pok, ma non ebbi il tempo di rispondere che Rarity e Rainbow Dash portarono a tavola l'antipasto: una tagliata di formaggi accompagnati da del delizioso miele. Poi il primo, una pennetta all'arrabbiata e un secondo molto leggero a base petto di pollo arrostito e insalata appena colta. 

  

Il pranzo, per quanto frutto di un programma ben elaborato, era squisito, mi sembrava di sentire ancora il piccante sulla lingua. Battei un pugno sul petto e mi usci un sonoro rutto che fece zittire tutte.  

  

-Allora, che facciamo?- chiesi alle ragazze, ma sembravano tutte impegnate ad ignorarmi 

-Hem… Ragazze?- chiesi mentre seguivo con lo sguardo i loro movimenti. Fluttershy che sbatteva la tovaglia fuori alla finestra, Applejack che puliva le stoviglie, Rainbow Dash che sistemava il tavolo e le altre intente a fissare il muro, era inquietante.  

-Le hai rotte?- mi chiese Pok 

-Non credo…- dissi schioccando le dita davanti al volto di Pinkie, lei rise solo, come una gif molto corta che ricominciava all'infinito.  

  

Mi alzai e andai nelle altre stanze, tutte erano scomparse riapparse in giro a fare azioni brevi che si interrompevano simil disco rotto. 

-Abbiamo un problema…- disse Pok 

-Già... Dovremmo avvisare Trixie- risposi aprendo la porta. 

Rimasi impietrito a vedere che tutti erano bloccati come le ragazze -Cazzo…- dissi a bassa voce 

-Pokraz…- disse una voce distorta accanto a me, mi girai e vidi Twilight costantemente prendere e posare un libro in una libreria 

-Twilight! Tutto bene? Siete tutte…- dissi lasciando che un brivido di inquietudine mi percorresse il corpo 

-B… B… Bloccate- concluse la mia frase Twilight 

-Già, come posso aiutarti?- 

-T… Trova la fonte del codice, la… La grande e potente Tri… Trixie- 

-Parliamo della stessa Trixie?- chiesi ma lei si limitò a fissarmi tra il preoccupato e il seccato.  

  

-Dove credi sia?- chiesi a Pok mentre mi avviavo per le strade di Ponyville 

-Al suo carretto?-  

-Non lo vedo in giro sinceramente- 

-Si sarà buggata anche lei?- 

-Mi auguro di no, è l'unica a poterci tirare fuori di qui- dissi quando vidi un enorme fascio di luce ed energia uscire da ogni fessura della biblioteca della città.  

Un potente cerchio luminoso si diffuse per tutta la città. L'energia ci spinse talmente forte contro una parete che ci separammo tornando ai nostri corpi originali. Mi toccai il volto, riavere la barba era fantastico, mi sentivo nudo senza. 

-Il mio corpo!- disse Pok toccandosi i lunghi capelli rossicci che le cadevano sul petto 

-Ci siamo separati…- dissi aiutandola ad alzarsi. I suoi occhi verdi erano confusi quanto felici, poi si girò verso la biblioteca e corse a vedere cosa fosse successo. 

  

Appena entrati notammo una voragine profonda metri e metri, con cavi e tant'altro sparso in giro 

-Che diamine succede?- chiese Pok 

-È esploso il sistema di contenimento…- disse Trixie spostando dei libri che le erano finiti addosso, poi ci fissò confusa  

-Che ci fate qui? Dovevate essere espulsi da ore, non ditemi che anche questo è andato storto nel mio programma…- 

-In che senso espulsi?- chiese Pok 

-Nel senso che ci stava prendendo per il culo, poteva farci andare via dal primo momento ma ci ha ingannati per giocare al suo perverso gioco- dissi tenendo la ragazza bloccata sotto una libreria che le era caduta addosso 

-hey! Non mi sembra che la cosa ti sia dispiaciuta!- disse spingendo per liberarsi. 

  

-Raz, lasciala andare, sarà un gioco ma è la nostra unica via di fuga, soprattutto ora che non ha funzionato l'espulsione forzata- disse Pok tirandomi via. Lascia andare Trixie, con un certo malcontento.  

  

Pok la aiutò ad alzarsi e controllò le sue ferite, per fortuna nulla di troppo grave. 

-Come fai a farti male? Non è solo un programma?- chiesi notando i graffi sanguinanti che aveva sul braccio 

-È molto più complicato di così, ma facendola più semplice considera la magia come una fonte di energia, e la tecnologia va ad energia…- 

-Ok… Continua, mi intriga- dissi sedendomi su una sedia mettendo da parte la rabbia 

-Ho utilizzato della magia per creare un mondo alternativo dove io potessi essere… Apprezzata, ma la fonte di energia utilizzata era troppo forte e ha reso l’insieme delle mie apparecchiature un portale per la vera Equestria…- 

-ESISTE EQUESTRIA?!- chiese Pok sconvolta  

-Sì, esiste. Sentite è complicato, voi non dovreste essere qui, devo mandarvi indietro…- 

-Altrimenti? Che ci succederà?- chiesi 

-SAO, vi dice nulla? Dovrebbe essere famoso dalle vostre parti-  

-Cazzo- disse Pok battendo un pugno su un tavolo che si distrusse in vari pezzi 

-Era così quando sono arrivata- disse ridendo e spostando con il piede i pezzi. 

  

-Non importa, tanto tutto verrà distrutto-  disse Trixie alzandosi dolorante 

-Dove pensi di andare?- chiesi 

-A combattere, mi sembra ovvio, non posso lasciare il nucleo nelle sue mani- rispose  

-Ti spiace darci più informazioni? Sai com'è, se dobbiamo morire vorrei sapere per mano di chi- disse Pok 

-La distruttrice- tuonò lei solenne 

-Ahh la Olotwili- dissi 

-La che?- mi chiesero in coro le ragazze 

-La Twilight ologramma, la Olotwili- dissi gesticolando l'unione delle due parole 

-Da quando avremmo scelto questo nome?- chiese Pok 

-Da ora?- 

-Non importa come la vogliate chiamare, non può restare libera, se trova il modo di entrare ad Equestria è un problema enorme, risolvo con lei e poi penso a voi due, nel frattempo nascondetevi- disse Trixie incamminandosi all'uscita. Io guardai Pok, lei fece solo sì con la testa e allora capii. 

  

-Noi veniamo con te- dissi 

-Che?- chiese Trixie fermandosi -Non se ne parla, siete solo due persone qualunque- 

-Due persone qualunque che l'hanno vista in azione questa Olotwili, e non puoi batterla da sola-disse Pok 

-In più se non siamo stati cacciati dal gioco ci sarà un motivo, potremmo essere portatori del vaccino a questa stronza che mi sa molto di virus invasivo- dissi ridendo. A quelle parole Trixie si girò di scatto verso di me, come se avessi detto qualcosa di intelligente. 

  

-Datemi il vostro braccio- disse prima di piantarmi a tradimento un ago ed estrarmi un po' di sangue, Pok fece meno scena. Quando lo vidi nella provetta, agitarsi come una creatura informe mi venne la nausea 

-Voi siete portatori di un antivirus… Di chi è il computer con cui siete entrati?- 

-Mio- disse Pok 

-La magia che vi ha portati qui, si è fusa con la tua tecnologia… Fammi indovinare, qualche pezzo viene da un mercatino dell'usato o da una fiera?- 

-Si… Il processore…- 

-Ottimo… Allora abbiamo un possibilità… Fatemi controllare lo stato dei personaggi- disse Trixie facendo comparire una schermata verde semitrasparente. 

-I personaggi non sono più freezati, e sembra che Applejack e Twilight abbiano già l'antivirus in corpo… Sono quelle che…- 

-Sì- disse Pok abbassando la testa per il disagio 

-Quindi la vostra interazione ha funzionato come una chiavetta usb…- disse Trixie tra sé e sé, io risi sotto i miei baffi inesistenti 

-Smettila di pensare sempre cose sconce, siamo nella merda!- disse Pok scuotendo la testa per poi sorridere lievemente, probabilmente l'aveva pensato anche lei.  

  

Togliendo il momento di ilarità infantile, Trixie ci spiegò meglio la situazione. 

-C'è la possibilità che il tuo processore contenga componenti adatti alla trasmissione di magia, motivo per cui voi siete in pratica un antivirus che cammina, se riusciamo a isolare e proteggere le protagoniste potremmo ricreare in questa simulazione un incantesimo abbastanza forte da intrappolare la Olotwili in questo luogo ed impedirle di creare danni seri- 

-Vorresti usare gli elementi dell'armonia?- chiese Pok 

-Le loro copie qui dentro, sì- 

-E in pratica ci chiedi di completare la nostra missione?- chiesi 

-In pratica sì, ma c'è bisogno che siate uniti perché funzioni al 100% l'antivirus, essendo in due avete solo una parte del codice- 

-Quindi si ricomincia con la telepatia e trasformazioni dolorose…- dissi 

-Sì, mi spiace, ma sappiate che non siete obbligati ad aiutarmi, potrei trovare un altro modo di risolvere le cose…- 

-Nha, siamo qui per divertirci, quindi facciamolo dai. In più non sono certa che troverai una maniera di risolvere le cose da sola, quella creatura è terribilmente forte- disse Pok battendola una mano sulla spalla in modo amichevole, ma facendola barcollare in avanti 

-Forte per essere una ragazza- 

-Me lo dicono in tanti- . 

  

A seguito di quella conversazione, ci dividemmo semplicemente i compiti: se volevamo tornare, dovevamo finire di conquistare le ragazze e dovevamo tenerci alla larga dalla Olotwili. Non chiedemmo nulla sul nucleo che nutriva quel luogo, né sulla vera Equestria, da quanto ci disse Trixie, ci saremmo dimenticati di ogni cosa tornati a casa, inutile indagare oltre. 

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