Vacanze di Natale, e oltre.....

di vanity_gemini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** atto primo, che l'avventura abbia quindi inizio! ***
Capitolo 2: *** atto secondo, e l'avventura continua. ***
Capitolo 3: *** atto terzo, guai e casini per qualcuno sono all'orizzonte. ***
Capitolo 4: *** atto quarto, qualcuno è proprio in confusione! ***
Capitolo 5: *** atto quinto, la vita di qualcuno cambia in modo definitivo. ***
Capitolo 6: *** atto sesto, le cose per qualcuno si complicano un poco. ***
Capitolo 7: *** atto settimo, casini, e grossi nuvoloni sono all'orizzonte. ***
Capitolo 8: *** atto ottavo, la verità prima o poi viene a galla. ***
Capitolo 9: *** atto nono, le sorprese non finiscono mai... ***
Capitolo 10: *** atto decimo, ancora sorprese su sorprese. ***
Capitolo 11: *** atto undicesimo, siamo arrivati alla resa dei conti. ***



Capitolo 1
*** atto primo, che l'avventura abbia quindi inizio! ***


Ciao a tutti!
Eccomi nuovamente qua con questa storia. Questa non è nulla di impegnativo, è solo un’idea che anni fa mi era balenata nella mente, per cui dopo averla scritta, e successivamente averla un poco revisionata in alcuni punti, ho deciso di condividerla con voi. Detto ciò, mi auguro che sia di vostro gradimento e quindi che sia anche una piacevole e lieta lettura.
Ci vediamo alle solite note finali.
Un abbraccio, Vanity!

 

Vacanze di Natale.

 
Atto primo, che l’avventura abbia quindi inizio!
 
Come spesso succedeva il gruppo di amici si era radunato nel loro ritrovo preferito. Avevano quindi eletto, l’Irish Pub Sanctuary gestito dal brasiliano Aldy, come fosse praticamente la loro seconda casa, anzi, per la maggior parte di questi era proprio come se fosse la loro prima casa, dato tutto il tempo che trascorrevano tra quelle mura, ben tinteggiate da diversi murales, che tanti artisti nel corso degli anni avevano avuto l’ardire di pitturare, lasciando così il loro indelebile ricordo.
Senza neppure accorgersene si ritrovarono praticamente dopo Natale, il calendario segnava che era il ventisette di dicembre per la precisione, quindi cominciarono a parlare, anche con una certa smania, di come ma soprattutto di dove avrebbero trascorso l’ultimo giorno di quell’anno che si apprestava a terminare.
 
  • Allora – Shaina iniziò guardando tutti i presenti – Chi viene? Almeno così prenotiamo.
  • Io ci sono! – esclamò Milo, poi voltandosi verso l’amico di sempre – E tu Camus, sei dei nostri?
  • Se proprio devo – fece il francese bloccandosi, per poi riprende a leggere il quotidiano.
  • Vabbè – tagliò corto Shaina – E voi? – si rivolse ai restanti, che a dirla tutta non parevano essere troppo convinti.
  • Io dovrei essere in festa, quindi direi proprio di sì, ci sono – asserì June, dopo aver risposto ad un messaggio.
  • Va bene – Shaina sorrise all’amica, poi – A tuo fratello Shaka glielo chiedi tu?
  • Uhm – la bionda ragazza era piuttosto pensierosa – Ci provo, ma a lui non piace molto la vita sociale, quindi ho dei seri dubbi che si aggreghi con noi – in fondo June non si sbagliava affatto.
  • June digli di stare tranquillo, tanto in camera con Death e Aphro, ci andrà sicuramente a finire il nostro rosso! – controbatté ridendosela Aiolia. Si voltarono, notando come Camus spalancò gli occhi scioccato di fronte a tale brutta e pessima eventualità. Divenne di colpo ancora più pallido. Poi scoccò un’occhiataccia ad Aiolia, che prontamente.
  • Scherzavo, eh! – gli sorrise, poi si voltò verso Milo – Suscettibile, il ragazzo!
  • Taci! – lo ammonì l’altro, notando come il francese aveva ripreso a leggere con fare piuttosto stizzito.
  • Vabbè, cavolate a parte – interloquì Shaina, richiamando l’attenzione verso di sé – Ho trovato un appartamento che fa proprio a caso nostro – disse, mostrando la pagina web in questione – Mi sembra essere perfetto, per poter accogliere un folto gruppo di vandali ehm….  – si corresse – …. Dicevo di bravi ragazzi – sorrise.
 
Comunque la ragazza a dire ciò non era che avesse tutti i torti.
La loro compagnia era conosciuta per una certa esuberanza ostentata da alcuni membri che la componevano, e in passato dove erano stati a trascorrere le loro vacanze, avevano per così dire lasciato il segno.
 
  • Cazzo! – esclamò Milo, rileggendo per la seconda volta la lista dei partecipanti che aveva nel frattempo stillato – Mi sono dimenticato di Mu! – prontamente aggiunse anche quel nominativo. Nel frattempo al loro tavolo si era unito anche Death, che come al suo solito si sistemò seduto vicino a Morgana, rivolgendo proprio alla ragazza, uno dei suoi tanti sorrisetti ben carichi di allusioni erotiche, insomma, con lei ci provava quasi sempre, convinto che prima o poi gliela avrebbe sicuramente mollata.
  • Mu? – fece Aiolia, con fare piuttosto scettico.
  • Si, proprio lui.
  • Lia, perché di quella faccia!? – Shaina gliela indicò.
  • Appunto, perché!? – June rincarò la dose.
  • Perché ultimamente sembra essere piuttosto molto impegnato.
  • Molto impegnato!? – fece incuriosita Shaina.
  • Per favore spiegati meglio! – lo esortò Milo, detto anche il pettegolo della compagnia.
  • Forza! – June era avida di sapere, dato che suo fratello non le aveva accennato nulla. Eppure questi con il ragazzo chiamato in causa era sempre in contatto.
  • Hai rotto la minchia, e muoviti! – Death, si stravaccò meglio sopra la panca.
  • Su, su, forza! – lo esortò impaziente Shaina, mentre Aiolia tentennò ancora un poco, prima di decidersi a sganciare la bomba. Si proprio una bomba, perché considerato il soggetto in questione, quella si poteva tranquillamente definire una notizia bomba.
  • Mu si è fidanzato! – ecco bomba sganciata!
 
Calò il silenzio, Camus spuntò da dietro al giornale inarcando le sopracciglia.
Il sopracitato Mu, non era mai stato tipo da relazione con un soggetto di sesso femminile, anzi più volte gli altri componenti della compagnia, erano arrivati a pensare che fosse addirittura dell’altra sponda. Ma forse tutto ciò, era dovuto al suo essere molto timido e impacciato. Dopo un primo momento di stupore collettivo, ovviamente ci fu chi iniziò a fare le solite battutine sarcastiche.
 
  • Ma soprattutto, lei lo sa? – buttò Shaina, ironicamente.
  • Ma è una lei o un lui? – ironizzò invece Milo, sgomitando con Death, ma beccandosi le occhiate truci di Camus.
  • Roba da non crederci. Il santone bis con la fimmina! – glissò Death, accendendosi una sigaretta e buttando il fumo direttamente sulla faccia di Aiolia, che dopo aver tossito lo mandò direttamente a quel paese.
  • Ottimo! Finalmente era ora che Mu si desse una bella svegliata! – rincarò June – Ora però ci vorrebbe una che pensasse anche a mio fratello!
  • Eh già! – asserì Aiolia, poi ridendosela – June, però per Shaka la vedo un poco più duretta.
  • Pure io – concordò la bionda ragazza con fare sconfortato.
  • A pagamento, forse – Death, fece l’occhiolino a Morgana che di contro lo guardava accigliata – Oppure, rivolgersi al negozio di bambole gonfiabili, che si trova in fondo alla via – spense il mozzicone all’interno del posacenere, poi non contento – O chiamare Federica! – a sentire ciò Camus divenne paonazzo, prendendo in volto lo stesso colore dei suoi capelli, mentre Aiolia e Milo, scoppiarono a ridere a crepapelle.
  • Death! Ma ti sembra il caso? Ci sono pure delle ragazze presenti! – sbottò il rosso alzandosi di botto e avviandosi sparato verso i bagni.
  • Ma!? – fece Milo a bocca aperta, voltandosi ad osservare l’amico, che dalla tanta foga che aveva per poco non fece volare l’esile Raki direttamente in cucina.
  • Comunque ha ragione! – June si voltò verso Death che con malcelata malizia, stava ridendosela alla faccia del francese. Mentre Shaina, saggiamente decise di portare la conversazione su altro, ritornò sull’argomento Mu e fidanzata.
  • Aiolia come si chiama la ragazza di Mu? Che lavoro svolge lo sai? Ma soprattutto – gli altri si fecero particolarmente attenti – Dove l’avrà conosciuta? Insomma, mi risulta che se ne stia sempre chiuso in casa!
  • Si chiama Yuzuriha e vive ad Olimpia. Fa la giornalista per l’Oggi Sport. Credo che l’abbia conosciuta quando era andato a vedere l’inaugurazione dei giochi olimpici, lei si occupava della telecronaca.
  • WOW! – esclamò June – Ma bene, allora sono convinta che a breve ci sarà la presentazione ufficiale – asserì, mentre nel frattempo erano arrivati i piatti che avevano precedentemente ordinato.
 
Dopo aver parlato ancora per un po' della notizia bomba appena annunciata, ritornarono al discorso delle vacanze natalizie. Per prima cosa dovevano provare a mettersi d’accordo tutti. Ma come diamine si potevano mettere d’accordo ventuno persone, su una scelta simile? Sicuramente ne sarebbe uscito fuori un gran casino, come dopotutto molto spesso era già successo.
Dopo essersi sentiti tramite il gruppo di WhatsApp con gli altri della compagnia, decisero all’unanimità di andare ad Arachova per ben due settimane, questi era una località di montagna che distava dalla capitale ellenica circa due orette e mezza di auto.
Decisa la location, Milo e Aiolia dovettero anche organizzare le camere, e qui era venuto il bello. Su internet avevano trovato un appartamento che faceva proprio a caso loro, perché era abbastanza grande da poterli ospitare tutti quanti. Al suo interno vi erano ben cinque camere da letto, ognuna con il proprio bagno privato. Ve ne erano sistemate tre al piano superiore e le rimanenti due erano al piano inferiore. Per quanto riguardava le docce, quelle invece erano in comune. Al piano terreno invece vi era una cucina e un soggiorno decisamente molto ampio, con una relativa terrazza panoramica.
Per le stanze si divisero così: le ragazze erano tutte assieme, mentre Milo si mise in camera Camus, Kanon e Aiolia. Aiolos, il fratello maggiore di Aiolia era invece con Saga, Shura, Mu e Shaka, Aphro invece si ritrovò in compagnia di Death, infine i cinque ragazzini Shun, Ikki, Hyoga, Sirio e Seiya.
 
*
 
Quel pomeriggio erano tutti, nessuno escluso, belli sistemati nel piazzale adiacente al loro pub preferito.
Stavano aspettando il bus che li avrebbe portati direttamente, nella povera e malcapitata località montana che loro avevano scelto per passarvi quelle festività.
 
  • Ci siamo tutti? – si informò Aiolos, standosene sempre affiancato al caro amicone Saga.
  • No, Saori deve ancora arrivare – comunicò Mu, osservando verso la strada.
  • SAORI!? – esclamarono tutti sorpresi ma soprattutto parecchio scocciati.
  • Ehi Mu, non sarà invece lei la tua fimmina? – domandò malizioso Death.
  • Ma no, ma cosa vai a pensare! – rispose l’altro – Siamo solo amici – mise in chiaro. In effetti lui era uno tra i pochi che riuscivano a sopportarla. Come facevano lo sapevano solo loro!
  • Scusa Mu, ma per quale cavolo di motivo quella viene con noi!? – Kanon fece con una smorfia.
  • Con noi fa solo il viaggio in bus, perché arrivati a destinazione lei alloggerà da un’altra parte.
  • Bene, ottima notizia! – sorrise Milo, poi tirarono tutti in contemporanea un lunghissimo sospiro di sollievo.
In lontananza videro arrivare il bus che li avrebbe portati a Arachova, poi subito dietro a questi vi era la limousine con miss Kido a bordo. Dalla lussuosa vettura per primo ne scese il maggiordomo, subito seguito dalla ragazza che teneva tra le proprie braccia Paris, la sua orribile Chihuahua, che solitamente si portava sempre appresso.
  • Ma viene anche il manichino? – domandò June ironicamente, continuando a guardare il pelato Mylock, che come sempre si sbatteva a scaricare tutti i bagagli che la sua “padrona” aveva avuto l’ardire di portarsi appresso. Sembrava che dovesse stare via per un anno pieno dato tutta la roba che era pressata all’interno del grosso baule di quell’altrettanto grossa e lunga auto.
  • Sembrerebbe di sì – confermò Marin, stringendosi all’interno del piumino d’oca.
  • Ma vestito così? – fece Hyoga perplesso. Il tizio in questione era vestito appunto da maggiordomo, con tanto di papillon più grosso della sua capa pelata che si ritrovava ad avere.
  • Già, pare anche quello! – asserì Milo, mentre si accese una sigaretta in compagnia del gemello minore.
 
Il viaggio lo stavano facendo molto tranquillamente. Vi era chi leggeva, chi giocava a carte, chi dormicchiava e chi rompeva le palle. Insomma, come al solito non si fecero mancare nulla. Dopotutto, quello era il loro marchio di fabbrica, molto, ma molto indelebile!
 
  • Ma che diamine stanno combinando!? – fece Morgana, con lo sguardo puntato verso i sedili in fondo al bus, dove si trovavano sistemati i più scalmanati.
 
Videro che erano tutti l’uno addosso all’altro. Il povero Shun era praticamente sommerso da Milo, Death, Seiya e Hyoga. Allora parliamone. I due ragazzini erano tutto sommato dei pesi piuma, ma il greco e il pazzo raggiungevano entrambi il metro e ottantacinque di altezza, per ottanta, ottantacinque chili di peso, più che meno!
 
  • Ma povero cucciolotto! – esclamò June.
  • Una sogliola lo faranno diventare! – ironizzò invece Shaina, guardando piuttosto compiaciuta la scena.
 
Il gemello maggiore decise di intervenire, aiutato ovviamente da Aiolos, il palladino dei più deboli, colui che incarnava alla perfezione lo spirito del crocerossino. Nel vedere arrivare Saga, Seiya e Hyoga si dettero immediatamente alla fuga, mentre gli altri due invece continuarono a stare comodamente seduti sul povero malcapitato, esclamando.
 
  • Saga, Los, venite. Qui c’è posto anche per voi! – il maggiore si avvicinò afferrando il pazzo demoniaco per un braccio e trascinandolo via, mentre Aiolos si occupò di Milo.
  • Grazie ragazzi, non ce la facevo veramente più! – li ringraziò il povero Shun, con davvero poco fiato.
 
Nel frattempo entrarono nella via principale di Arachova, la località che li avrebbe ospitati per quei lunghissimi quindi giorni. Lo fecero dopo che ebbero attraversato praticamente tutta la vallata sottostante che era completamente innevata.
 
  • Allora, siamo arrivati o no? – sbuffò impaziente Aiolia, tenendo il volto completamente appiccicato al finestrino del bus. Questi però era del tutto appannato.
  • E VAIIII!!!!! – urlarono all’uniscono Hyoga e Seiya, subito prontamente zittiti dalle occhiate micidiali di Camus e Shaka.
 
Appena l’autista parcheggiò e fermò il mezzo, uno alla volta presero a scendere. Dal baule prelevarono i loro bagagli, ringraziarono e salutarono il conducente, dopodiché si avviarono verso il residence che li avrebbe dovuti ospitare.
 
  • Strabello, ma noi dove dobbiamo andare!? – domandò Seiya, impaziente, guardandosi ansiosamente attorno.
  • Uhm, venite giù di qui – indicò Aiolos, consultando la mappa che gli avevano appena dato all’ufficio informazioni. Per prima cosa notarono che vi erano vari cartelli che indicavano i vari ritrovi principali della struttura e la loro esatta ubicazione. Vi erano i punti di ritrovo fondamentali tipo: il supermarket, la piscina al coperto, il bar, l’infermeria, la pista di pattinaggio, il noleggio sci, motoslitte e i vari impianti di salita, seggiovie, skilift e funivie.
  • Ehi storditi! – Kanon continuando a fumarsene una chiamò i due ragazzini – Venite da questa parte! – a quel punto Seiya e Hyoga seguirono il gruppo trovandosi subito davanti al portone principale della loro casa.
Prontamente entrarono all’interno di questi.
  • Noi siamo al quarto e ultimo piano – comunicò loro Aiolos, sempre consultando la mappa.
  • Ragazze, avete visto il cartello? – fece notare June.
  • Ma quale cartello? – domandò Marin, continuando a guardarsi per bene attorno.
  • Quello che indicava che al semiinterrato vi è il centro benessere – specificò la bionda con un sorriso a trentadue denti.
  • Los scusa, mi daresti un secondo la mappa, per favore? – chiese Shaina, il ragazzo con un sorriso gliela porse.
  • È vero! – esclamò Morgana – Guardate, bagno turco, sauna, vasche idromassaggio e per finire in bellezza c’è anche la SPA!
  • Bello, dopo aver sciato è proprio quello che ci vuole! – esultò Marin.
 
Salirono al quarto piano.
Il loro appartamento era disposto su due livelli. Durante la salita notarono che vi erano varie famiglie, olandesi, tedesche, spagnole e ovviamente tante greche. Salutarono tutti educatamente, poi si trovarono di fronte alla porta d’ingresso. Uno alla volta entrarono e l’ultimo di loro si richiuse la porta dietro alle proprie spalle.
Vi trovarono un accogliente soggiorno con un enorme terrazzo. Era tutto molto ordinato, troppo ordinato e considerato certi elementi della loro compagnia, le ragazze conoscendoli piuttosto bene, subito pensarono che purtroppo tutto ciò sarebbe durato veramente poco, pochissimo!
Mu, Aiolos, Saga, Shaka e Shura si sistemarono in una delle due stanze più ampie che erano al piano terreno, mentre nella seconda presero posto: Shun, Ikki, Hyoga, Seiya e Sirio. I restanti invece presero ad avviarsi in quelle situate al piano superiore. Shaina, Marin, June e Morgana condividevano la stessa camera, mentre Milo, Camus, Aiolia e Kanon erano nella seconda, mentre invece la terza e più piccola era occupata dall’italiano in compagnia dello svedese.
 
  • Ragazze, ma voi lo conoscete il tipo che è venuto a prendere Saori? – domandò all’improvviso Morgana, mentre che erano tutte impegnate a sistemare accuratamente le loro cose personali.
  • No, ma mi sembrava molto più grande di lei – constatò Marin.
  • Credo che sia un amico di famiglia, mi sembra di aver capito così – affermò Shaina.
  • Speriamo allora che se la tengano ben chiusa a casa loro! – sentenziò June con una smorfia.
  • Cosa dite, andiamo a vedere come sono messi gli altri? – propose la rossa, richiudendo la sua parte di guardaroba.
 
Uscirono dalla stanza e di fronte alla loro vi era quella occupata da Milo e gli altri, di fianco a quest’ultima vi era quella di Death e Aphro. Le quattro non riuscirono neppure a fare due passi che udirono delle urla sovraumane che provenivano dal salone principale, quello situato al piano di sotto.
Era il solito Death, che sbraitava come un ossesso in direzione di un Seiya. A detta dell’irascibile ragazzo, questi dopo essere andato al bagno e NON essersi lavato accuratamente le mani, AVEVA cominciato ad aiutare Aphro, nella preparazione della LORO cena, quindi tale mancanza di rispetto nei confronti di TUTTI loro, insomma, il cibo lo avrebbero mangiato tutti, lo aveva fatto uscire fuori di sé, peggio del suo solito tanto per dire.
Ovviamente Seiya, testone come si ritrovava ad essere aveva a torto pure replicato, e Death sempre più su di giri e particolarmente incazzato, gli si era avvicinato con aria piuttosto minacciosa. Quel ragazzino gli stava parecchio sulle balle, quindi quella era l’occasione giusta per metterlo a suo posto una volta per tutte, ma fortunatamente per Seiya, in suo soccorso intervennero immediatamente Aiolos, Mu e Saga. Il trio delle meraviglie, sempre pronto a fare da paciere come al solito. I tre riuscirono in tempi brevi a far calmare gli animi piuttosto agitati dei due litiganti.
Rissa fortunatamente placcata, si era ritornati più o meno alla normalità, per modo di dire.
Considerato che per la cena era ancora presto, Milo saltò su proponendo al gruppo di andare a fare una bella nuotata.
Senza starci troppo a pensare su, il biondo afferrò per un braccio Kanon, e senza troppi complimenti se lo trascinò via con sé. Invano Saga cercò di fermarli, dato che i due erano già usciti come dei razzi, oltrepassando la porta principale dell’appartamento.
A quel punto Saga, Aiolos, Aiolia, Shura e Death più le quattro ragazze presero ad avviarsi anche loro verso la piscina, ma prima di fare la loro definitiva uscita, Aphro che per l’occasione si era trasformato nello chef di turno, urlò nella loro direzione, qualcosa che però non riuscirono ben a comprendere.
Quando arrivarono dove si trovava la piscina si guardarono per bene tutt’attorno, ma dei due pazzi non vi era nessunissima traccia. Ma dove diamine si saranno cacciati? Si domandarono, continuando a guardarsi attorno, quando ad un tratto sentirono delle urla sovraumane che li fecero sobbalzare tutti in contemporanea dalla paura che si presero. Voltandosi appena videro i due pazzi che stavano correndo verso di loro, e nel mentre che correvano si sfilavano entrambi i pantaloni.
 
  • Oh capperi! Mi auguro che abbiano almeno indossato il costume! – fece Shaina, osservandoli con apprensione.
  • Taci, a vederli sembrerebbe di sì – constatò Morgana, buttando una veloce e rapida occhiatina ai due.
  • Grazie ad Atena! – asserì June.
  • Pensavo fossero nudi come al loro solito! – commentò poi Morgana maliziosamente.
  • Nudi!? – domandò Marin perplessa.
  • Si hai capito bene, nudi – confermò Morgana, mentre Marin spalancò la bocca a causa della scioccante rivelazione.
  • Potresti illuminarmi?
  • Oh, certo volentieri – la mora iniziò a raccontare alla ragazza di Aiolia quel particolare episodio, ma nel mentre fece il suo arrivo l’immancabile Saori, la quale salutò con mal celata educazione tutti i presenti, poi sicuramente piuttosto incuriosita dal “discorso” in questione, ovviamente decise di fermarsi per ascoltare anche lei tutto il racconto nei minimi dettagli.
  • I primi di luglio una parte di noi era andata a fare un weekend al mare. Noi due – con una mano indicò June – Nel passare davanti alla loro stanza, abbiamo notato che la porta era appena socchiusa, quindi c’è venuto in mente di fare loro uno scherzo – sorrise maliziosa – In silenzio siamo entrate e poi abbiamo cominciato a prenderli a cuscinate, mentre loro ad un tratto si sono alzati e….
  • E!? – incitò incuriosita Marin.
  • Bé erano nudi come le loro mamme li avevano fatti! – Marin era sempre più scioccata.
  • E voi che avete fatto? – chiese con bramosia di sapere, ma anche Saori a quel punto si fece piuttosto incuriosita.
  • Noi? Bè siamo scappate, ci siamo rinchiuse per bene nel bagno!
  • Scappate? Ma siete matte! – saltò su Saori, la quale era stata ad ascoltare con evidente interesse tutto il racconto.
  • E cosa dovevamo fare secondo te? – fece June sconvolta.
  • Ma stare a guardare, ovvio! O meglio, fargli anche i complimenti. Perché mi sembra che quei due se li meritano! – proferì con fare da gattamorta – E pensare che io pagherei oro per poter vedere certi spettacoli che madre natura offre!
  • Invece non mi sembra il caso, considerato che l’ego di quei due è già abbastanza sviluppato! – puntualizzò Morgana, piccata.
  • Saori! – fece Shaina piuttosto scocciata – Ma ti sembra il caso? Insomma, vedi darti una bella calmata!
  • Oh, non ti stare a scaldare. Una non può neppure più scherzare! – ribatté piccata, poi prese ad allontanarsi, lanciando però un ultimo eloquente sguardo, proprio nella direzione dei due fusti in questione.
  • Quella è tutta scema! – asserì June osservandola mentre si allontanava, per poi spostare lo sguardo su suo fratello che li stava raggiungendo in compagnia del francese e di Mu. In quel momento il biondo Shaka era seriamente impegnato al telefono.
  • Ehi, ma da quando in qua il Buddha ha un cellulare? – domandò Milo, appena finito il bagno.
  • Da un po' di tempo – lo informò Morgana con fare piuttosto annoiato.
  • Pensate, lo usa talmente di rado che l’altro giorno per poco non finiva dritto nella lavatrice! – riportò ghignandosela alla grande proprio la sorella del chiamato in causa.
  • Vedi Marin, ritornando al discorso precedente, a differenza degli altri due che abbiamo già visto in abiti adamitici, il biondo per noi sarebbe tutto da scoprire! – fece Shaina, per poi continuare – Quindi, vederlo almeno in costume da bagno sarebbe di già un grande evento!
  • Dubito però che si metterà in costume – chiosò Death, con una smorfia.
  • Se vorrà farsi il bagno dovrà spogliarsi pure lui – sottolineò Kanon, con fare ovvio.
  • Uhm, secondo me lo fa con la tunica! – Saga se la ghignò.
  • Raga, vedremo – fece Milo, per poi aggiungere – Comunque, non è mica il solo!
 
Nel dire quelle parole lanciò un’occhiata verso Camus, il quale non sembrava troppo convinto neppure lui di mostrare a chicchessia la sua candida e delicata pelle.
A quel punto l’immancabile Aiolos, sempre precisino e puntuale, dopo aver buttato un’occhiata al proprio orologio con il suo modo di fare sempre solenne, li esortò ad incamminarsi verso il residence, specificando che lo chef Aphro, si sarebbe potuto incazzare di brutto. Strano ma vero, gli altri senza replicare eseguirono il suggerimento che il ragazzo aveva dato, avviandosi verso l’uscita della piscina al coperto.
Mentre percorrevano il lungo corridoio sotterraneo che collegava la piscina ai vari condomini Kanon e Milo, continuarono a ridersela su una battuta di pessimo gusto che il secondo aveva appena fatto, riferendosi sempre al fratello maggiore di June e hai suoi arcinoti problemi, se si potevano chiamare tali, con le gentil donzelle, mentre dietro di loro, Saga e Aiolos, non smisero di fare segni di disapprovazione. Più delle volte, Milo lo avrebbero fatto sparire seduta stante! 
Per quella prima cena assieme, qualcuno ironicamente aveva detto, che quella per alcuni sarebbe potuta anche diventare la loro ultima cena, il gruppo si era saggiamente diviso le varie mansioni e compiti.
A cucinare ci aveva pensato Aphro. Quest’ultimo era stato piuttosto chiaro quando quasi urlò.
Sia ben chiaro, non voglio che tocchiate nulla di commestibile con quelle vostre manacce del cavolo!
Aveva inoltre accompagnato la frase con una faccia del tutto schifata. Quindi legandosi i lunghi capelli biondi in una coda di cavallo, con veemenza si era messo a tagliare minuziosamente le verdure che sarebbero poi state utilizzate sempre dal sottoscritto per preparare un buon minestrone.
Le ragazze, invece si sarebbero occupate di apparecchiare prima, poi sparecchiare dopo ed infine riordinare, lavare i piatti no, perché usavano quelli di plastica, in caso si erano prontamente offerti Seiya, Shun, Hyoga e Sirio, mentre Ikki aveva fatto come al suo solito, orecchie da mercante, standosene anche piuttosto ben defilato. Come del resto sempre faceva!
 
*
 
Avevano da poco terminato la cena. Ovviamente erano stati tutti serviti dal maggiordomo. Eh già, Saori e l’appendiabiti si erano prontamente uniti a loro, per la non gioia dei più.
La mattina seguente vi erano quelli che stavano già facendo un bordello assurdo da come minimo un paio d’ore. Questi erano proprio l’immancabile Aphro in compagnia di Shun.
I due avevano deciso di preparare la colazione per tutti, e sul top di quella cucina vi era davvero di tutto, non si sapeva dove appoggiare nulla dal disordine e dalla tanta confusione che vi regnava.
Tu non rompere, appena finiamo sistemiamo tutto, ora fila! Sciò, sciò!
Ringhiò indispettito lo svedese rivolgendosi a Shura, che gli aveva fatto presente, che non era proprio il caso di tirare fuori tanta roba per preparare una “semplice” a sua detta colazione. Lo spagnolo sbuffando si andò nuovamente ad eclissare nella sua stanza, dove vi era un Aiolos più carico che mai, che stava ubriacando già di prima mattina di chiacchiere del tutto inutili, il malcapitato Saga. Quest’ultimo, si guardò un attimo con lo spagnolo, mentre con fare stizzito continuava a massaggiarsi nervosamente una tempia. Aiolos, a quanto pareva se la stava rischiando davvero grossa.
In tutta quella confusione, il furbetto Shaka afferrando il proprio cuscino si era prontamente eclissato nella camera occupata dai cinque ragazzini, dato che quest’ultimi erano già fuori in terrazza che si stavano lanciando senza nessuna compassione palle di neve addosso, e Mu si era dato “momentaneamente” alla macchia. A dire il vero, si era chiuso a doppia mandata all’interno della toilette, dove da questa poteva continuare a scambiarsi stucchevoli messaggini con Yuzuriha, la sua morosa, senza venire ogni tre per due disturbato.
Quando la colazione fu pronta, i presenti si misero attorno alla lunga tavolata, iniziando così a consumare il loro primo pasto della giornata. A quel punto, dovettero complimentarsi con lo svedese. La colazione che lui e il suo assistente Shun avevano confezionato era davvero squisita. Inutile dire che il vanesio Aphro iniziò a pavoneggiarsi, affermando che a breve avrebbe voluto aprire un ristorante e che Shun, sarebbe stato il suo assistente. L’esile ragazzino, di colpo sbiancò di fronte a tale proposta. Lui andava piuttosto d’accordo con il biondo nordico, ma solo giusto in quel frangente, in altri aveva parecchi dubbi e tante riserve.
A tarda ora i primi a scendere giù nel salone furono Milo seguito da Camus, mentre sia Aiolia che Kanon a quanto pareva erano ancora immersi nel fantastico mondo dei sogni, invece Seiya rientrando all’interno dell’appartamento, in un momento di assoluta “follia” decise, forse per noia, o semplicemente perché era in cerca di guai, di fare la sua entrata non per nulla pacifica e silenziosa, nella stanza dove vi era ben sistemato il biondo Shaka.
Al ragazzo sicuramente la propria vita non era poi del tutto cara, difatti venne prontamente tratto in salvo da Aiolos, che uscendo dalla propria camera riuscì ad intervenire, prima che dovessero dare l’estremo saluto all’impertinente ragazzino. L’aveva salvato da morte certa. Una morte del tutto violenta.
Dopo poco proprio dalla stanza occupata da Aiolos, ne uscì Shura seguito da Saga. Il gemello maggiore, aveva i biondi capelli sparati in tutte le direzioni, una faccia piuttosto sconvolta, i suoi occhi verdi erano leggermente arrossati e avevano sotto due belle borsette, che facevano da contorno.
Saga, pareva essere uno Zombie fatto e finito, soprattutto considerata la sua non camminata, difatti a stento riuscì ad andarsi a sistemare sopra al divano e posizionarsi tra June e Shaina. A quel punto, piuttosto timidamente le due gli chiesero come stesse, ma le sue condizioni parlavano piuttosto chiaramente. Saga in risposta denigrò i denti, ringhiando solo un:
Maledetto Los! Prima o poi ti farò fuori, garantito!
Le due dopo essersi guardate a lungo, saggiamente si zittirono. Non volevano affatto rischiare!
 
*
 
Quando furono al completo decisero di uscire, ma come al solito si divisero.
Un gruppo di loro arrivò dove vi era la partenza degli skilift. La giornata era davvero bella e anche se le temperature erano piuttosto bassine, al Sole si stava abbastanza bene.
Aphro era in coda con Death per salire sulla cabinovia che li avrebbe portati sulle piste situate più in alto, mentre gli altri erano un po' sparsi ovunque. Vi era chi si dava al pattinaggio sul ghiaccio, oppure chi aveva affittato il bob.
Mentre Kanon, Saga, Aiolos, Aiolia, Marin e Morgana, si erano sistemati su delle sdraio, ed erano intenti a prendere tutto il bel Sole, che quella giornata aveva deciso di offrire. Dopo poco al gruppetto si unirono Shaina, June e Shun.
 
  • Anche voi sciare niente? – domandò Kanon, scrutando i tre appena arrivati, ma soffermandosi un po' di più sulla figura di Shaina. Da quando si erano lasciati, lui ne aveva sofferto. Difatti sperava sempre in un ripensamento da parte della ragazza, ma che però sembrava non arrivare mai.
  • No – June sorrise – Per oggi no – precisò, mentre Morgana prese a guardare fissa in un punto. Poi sbuffò infastidita.
  • Toh, eccola che arriva puntuale come un orologio svizzero! – esclamò seccata, incrociando le braccia al petto.
  • Ciao ragazzi – Saori fece con la sua voce squillante che aveva il potere di spaccare i timpani – Mi posso unire a voi? – domandò sorridendo.
  • Lo stai già facendo, mi pare? – le fece notare Kanon seccamente. Le disse così, perché ancora prima di chiederlo la signorina si era già messa bella comoda sull’unica sdraio rimasta ancora libera. Poi però notando i loro sguardi piuttosto contrariati ma soprattutto che nessuno tra i presenti le dava corda calcolandola appena, decise di levare immediatamente il disturbo, andandosene a quel punto per i fatti suoi. Tutti sorrisero del tutto compiaciuti.
  • Ma perché siete sempre così cattivi con lei? – domandò Shun timidamente, guardando i presenti.
  • Perché se lo merita! – era stata la risposta secca da parte di Morgana.
  • Non capisco i motivi di tale astio nei suoi confronti? – continuò invece Shun imperterrito. Era piuttosto chiaro che evidentemente il bimbo quel giorno era in cerca di rogne, perché lo sguardo di Morgana si era prontamente illuminato di una luce del tutto malevola. Demoniaca, per la precisione.
  • Oh Shun, ma che te ne frega. Non hai altro a cui pensare!? – Morgana guardò eloquente verso June.
  • Va bene, vado a farmi un giro. Tanto con voi non si riesce neppure a fare una normale conversazione! – disse risentito Shun, e alzandosi di scatto prese ad allontanarsi a passo svelto, subito seguito dalla stessa June.
  • Stolto – fece Morgana tra i denti, per poi concentrarsi su quello che si stavano raccontavano nel frattempo gli altri.
 
*
 
Si fecero le sedici e trenta e comprensibilmente vista la stagione, cominciò a fare decisamente piuttosto freddino.
Tutti loro a quel punto si ritrovarono, così come si misero precedentemente d’accordo, nella hall dell’ingresso del loro residence. Aiolos, propose di andare un paio d’ore prima di cena giù nella piscina, ovviamente furono quasi tutti d’accordo, tutti tranne Aphro che seguito come un’ombra da Shun e Seiya, si avviò verso l’appartamento per mettersi a preparare la cena, aiutato quella volta da entrambi i ragazzi. Seiya si era unito allo svedese, proprio per evitare di assistere allo spettacolo per nulla gradito da parte sua, di Morgana sempre quasi ben salda tra le braccia di Ikki.
I due ultimamente stavano facendo quasi coppia fissa, e lui ne soffriva parecchio, dato che com'era successo tra Shaina e Kanon, anche loro due si erano lasciati da pochissimo tempo.
Tutte le donzelle si erano accuratamente ben posizionate a bordo piscina. Dovettero ammettere che quell’impianto era molto bello. Questi comprendeva una vasca principale, poi altre quattro vasche idromassaggio che potevano ospitare al loro interno in tutta comodità ben dieci persone ciascuna, inoltre vi era una piscina più piccola dotata di scivoli e ancora un’altra con le onde artificiali, bagno asciuga, contornata da palme finte. Tutto ciò dava proprio l’idea di essere al mare, magari vagando un poco con la fantasia, di essere proprio spalmati sulla sabbia finissima di una bella spiaggia caraibica.
Il tutto ovviamente era rigorosamente al coperto.
Seduti poco più lontano di dove erano sistemate le ragazze vi erano Shura, Mu e udite, udite anche Shaka.
Quest'ultimo con indosso un’espressione del tutto contrariata continuava a volgere i propri occhi azzurri sulla vita che si animava davanti a lui, ma soprattutto aveva fatto una faccia del tutto schifata e piuttosto contrariata, quando una delle tante belle ragazze che erano presenti, quasi gli mise sotto agli occhi il proprio decolté quinta misura abbondante, in un tacito invito che assolutamente però non venne affatto accolto dal biondo, che alzandosi quasi offeso si diresse piuttosto impettito verso il bar.
Aveva deciso di bere qualcosa di forte. Quella vista, insomma, l’aveva piuttosto turbato.
Mentre Milo e Death trovandosi lì per puro caso, i due ne venivano da chissà dove, commentarono l’accaduto continuando a guardare il biondo.
Io mi chiedo se quello sia normale, insomma lì in mezzo – Death mimò due pere, indentificate come essere il prosperoso seno della ragazza in questione – Mi ci butterei a capofitto, senza neppure starci a pensare su due volte!
Amico dici bene – Milo asserì – E pure io ti farei compagnia!
Poi maliziosamente ammiccarono verso la “formosa” ragazza, che sempre ferma nella sua posizione, stava di rimando guardando quel bel biondino che ingurgitava senza troppi complimenti il suo Cuba Libre, che poco prima si era fatto preparare.
Shaka, passata l’incazzatura era ritornato al suo posto, sistemandosi al fianco di Mu, ma restando sempre parecchio vigile, insomma di quella mica si fidava, anche perché continuava sempre a puntarlo, parlando con l’amica e indicandole la sua figura, mentre Death e Milo si erano nuovamente dispersi, sicuramente avevano raggiunto Kanon e Aiolia. I ragazzini, cioè solo Hyoga e Sirio erano in acqua. Questi si stavano divertendo assieme a due loro coetanee che avevano appena conosciuto, una morettina e una biondina, mentre Saga e Aiolos erano nel confessionale.
I due si erano seduti da parecchio tempo ad un tavolino ben appartato, sistemato nell’unico bar presente e si stavano confessando i loro peccatucci. Shura invece era diventato un tutt’uno con la sdraio. Li sopra ci aveva lasciato la sua forma, ma ci pensò June a scuoterlo e farlo ritornare alla realtà. Difatti alla vista di Saga e Aiolos, che si stavano avvicinando a loro, lo spagnolo divenne improvvisamente iperattivo.
Si alzò di scatto e raggiunse i due, andando poi in loro compagnia a farsi una bella nuotata.
Poco dopo una voce squillante prese ad attirare l’attenzione di tutti. Si trattava difatti proprio di Aphro, che comunicava a loro che la cena era pronta!
Dopo che ebbero cenato quella sera non la passarono in compagnia com’erano soliti fare. Erano piuttosto stanchi, quindi ognuno prese a sistemarsi nella propria stanza e quindi nel proprio lettone.
La prima giornata di quella vacanza era arrivata al suo termine.
Tutti loro si stavano apprestando a vivere la seconda e poi le altre ancora che sarebbero arrivate!
 
 
Colei che scrive.
Grazie a tutti voi per essere giunti fin qui.
Questo primo atto è stato decisamente piuttosto bello lunghetto.
Spero che non vi abbia in qualche modo stancato, ma mi spiaceva dividerlo, così ve l’ho proposto tutto per intero.
Detto ciò, ci ritroveremo al prossimo atto.
BUON 2021. A tutti voi, un caloroso abbraccio.
Saluti cari, Vanity!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** atto secondo, e l'avventura continua. ***


Atto secondo, e l’avventura continua.
 
Erano al secondo giorno, e avevano tutti più o meno acquisito una loro forma di routine, ovvero, ognuno faceva tutto quello che cavolo gli pareva! Così facendo, almeno sarebbero riusciti ad andare d’amore e d’accordo.
Una parte di loro appena ebbero consumato la colazione, si avviarono verso le piste, percorrendo quasi correndo il lungo vialetto, e nel frattempo cercando anche di schivare gli innumerevoli bambini, ve ne era davvero tanti, anzi troppi per i loro gusti, che si trovavano messi lì, come se fossero stati dei birilli, e sotto un certo punto di vista lo sembravano essere eccome.
Ovviamente, in tutta quella confusione, vi erano gli immancabili Seiya e Hyoga, che già di primissima mattina se ne stavano urlando dietro di tutti i colori, utilizzando anche nuovi e piuttosto fantasiosi insulti.
I due fecero tutto ciò, sotto lo sguardo particolarmente scocciato di Ikki, che si dovette ben trattenere, contando almeno fino a venti, per non farli fuori entrambi.
Poi vi erano, Aiolia e Marin che teneramente si stavano tenendo per mano, o meglio, Marin per non finire lunga, distesa a terra, con nonchalance stava “usando” il proprio pseudo-fidanzato, come una vera e propria ancora di salvezza, scatenando così l’incontenibile gelosia di un gruppetto di giovani e piuttosto focose donzelle, che fin dal primo giorno, dal primissimo istante, avevano messo i loro occhi sulla maestosa figura di quel bell’esemplare di Adone Greco, ma queste, in cambio si beccarono senza troppi complimenti, i canini ben in vista che la gelosa rossa, aveva prontamente loro mostrato.
Invece, il solito immancabile Death, che a prima vista pareva essere piuttosto assonnato e particolarmente arruffato, aveva anche i calzoni sistemati alla bene e meglio, ne stava facendo ritorno da chissà dove, o almeno, i suoi “cari” amici sapevano perfettamente dove l’italiano avesse pernottato.
Nel residence accanto al loro vi erano sistemate due splendide gemelle, di origine brasiliana!
A quel punto, erano tutti quindi praticamente certi, che per quella giornata Death non l’avrebbero visto per molto tempo.
I gemelli, Aiolos, Aiolia e Shura decisero di mettersi a sciare, insomma, ci avrebbero provato, mentre invece Shaina, June e Marin, vista la bella giornata si misero sopra la terrazza del bar, quello adiacente alla partenza degli skilift, a prendere comodamente sdraiate, il Sole. Ikki e Morgana, al momento non erano prevenuti, e neppure Mu, Shaka, Aphro, Camus e Milo, mentre Seiya, Shun, Hyoga, Sirio e l’immancabile Saori, con in braccio la sua “adorata” Paris, erano nella lunga coda per fare i biglietti per la pista di pattinaggio.
 
  • A quanto pare, oggi Hyoga ci vuole proprio “deliziare” col Balletto dei Cigni! – commentò Shaina ghignandosela e continuando a guardare il biondino, che con una destrezza invidiabile continuava a volteggiare su se stesso.
    A vederlo alla ragazza le stava venendo un lieve mal di testa.
  • Dici bene – Marin sorrise – Ma ad essere sinceri, lui mi sembra essere quello più disinvolto.
  • Marin è normale – interloquì June – Sua mamma è stata campionessa. Essendo russa, in quella nazione è tra gli sport più praticati e diffusi.
  • Proprio vero che buon sangue non mente! – glissò Shaina, poi voltandosi e con fare scioccato asserire – Ma oggi, come diamine si è combinato!?
 
A quella sua esclamazione e domanda, le altre due si voltarono giusto per curiosità, dove sempre gli occhi verdi dell’amica erano ben puntati. Shun stava indossando con “invidiabile” nonchalance una tuta da sci, di uno scioccante e improponibile rosa tendente al fuxia.
A tale vista, orribile, le tre rimasero del tutto a bocca completamente aperta e occhi sgranati, poi appena si ripresero dallo shock iniziale, guardandosi tra loro non seppero se scoppiare a ridere, o scoppiare a piangere.
A quel punto, fecero entrambe le cose, difatti scoppiarono a ridere, piangendo.
La cosa più stramba e divertente, era proprio quella che solitamente il ragazzo in questione si offendeva, se lo scambiavano per una femminuccia. Difatti, le tre continuando a ridersela alla grande, proprio in quel momento rimembrarono, che giusto al passato compleanno di Milo, questi aveva festeggiato l’otto di novembre la sua venuta al mondo, vi era presente tra quella bolgia infernale che il festeggiato aveva assolutamente voluto per festeggiare “al meglio” tale evento, un certo Argor, che tra l’altro era pure lui un gran figo da paura. Già, era proprio tanto figo, ma come spesso succedeva era anche parecchio stronzo!
A farla breve, alla festa del greco, questo tizio aveva scambiato il pucciossissimo Shun per una femminuccia, e rivolgendosi proprio al di lui fratello, tra una bevuta e l’altra, gli disse con fare piuttosto serio.
Ikki, è tua sorella, ma che carina!
A quella battuta, inutile dire che tutti i presenti scoppiarono a ridere come dei matti. Quindi, morale della favola, Shun si era incazzato di brutto e dopo aver rivolto al ragazzo che lo aveva appellato in quel modo, un'occhiata del tutto malevola, lasciò la sala, prendendo la via verso l'uscita, sempre continuando a mugugnare tra i denti.
Comunque Shun, a dirla tutta aveva poco da incazzarsi, perché se si metteva addosso "determinati" abiti, era piuttosto normale che lo potessero “scambiare” per una bella signorina!
Dopo che ebbero osservato per bene Shun, e fatte lo loro “dovute” e più che lecite considerazioni, le tre buttarono i loro sguardi sui restanti, mettendosi a commentare anche le mise di questi, ovvio.
Seiya indossava una tuta piuttosto sul semplice, questi era bianca e rossa, mentre il precisino della funge Sirio, era ben sistemato all’interno di una tuta in tinta unica. Questi era verde smeraldo, che a ben notare si intonava alla perfezione col colore dei suoi occhi, invece quella di Hyoga, era come quella di Seiya di due colori, ma questi erano il bianco e l’azzurro, e anche quella tonalità di azzurro era in perfetta combinazione col colore glaciale, che il bel biondino russo, aveva come tonalità nei suoi occhi. Dopo che terminarono di fare le loro considerazioni, le tre quasi si appisolarono, dalla noia mortale che le era salita.
 
  • Ehilà bellezze! – una voce parecchio familiare si rivolse alle tre, che dallo spavento quasi sobbalzarono. In quel momento era ben evidente che se la stavano dormendo alla grande.
  • Ciao, ragazzi. Che colpo! – Shaina salutò sia Milo che Camus, prontamente seguita dalle altre due.
  • Sono ancora tutti interi? – fece Milo ironico, scrutando i pattinatori e sistemandosi seguito dall’amico, sopra due sdraio libere, messe ben vicine a quelle dove già stavano “oziando” le tre.
  • Al momento sembrerebbe di sì – Shaina con indosso un sorrisero gli rispose, poi voltandosi verso il francese – Oggi, lettura niente? – lo stuzzicò. La ragazza, non mancava mai di rompergli le cosiddette.
  • Guarda Shaina lascia perdere, ha appena terminato. Difatti io volevo uscire prima, ma ho dovuto aspettare i suoi comodi! – Milo, le rispose al posto di Camus, che a vederlo pareva anche essere un poco scocciato. Quella vacanza sicuramente già lo stava annoiando. Lo sguardo del francese parlava piuttosto chiaro.
  • Milo, ma accidenti, ma ti pettini!? – ad un tratto gli domandò June, alzandosi e piazzandosi dietro le spalle del ragazzo.
  • Uhm, a volte, però mi stufo, che palle! Appena ritorniamo a casa me li rado a zero – sbuffò seccato, allungando le gambe, e mettendosi più comodo. Chiuse momentaneamente gli occhi, godendosi il tepore che i raggi solari gli stavano donando in volto.
  • Si vede – June sorrise – Secondo me qua troviamo qualche bel nido in questo groviglio – proferì, mentre prelevò dallo zainetto un pettine, cominciando così l’opera di sbrogliamento della folta chioma del greco, il quale però aveva iniziato anche a sbuffare piuttosto infastidito.
  • AHIA! Ma fai piano, mi stai facendo un male porco, cribbio! – Milo si lamentò più volte, sbuffando sonoramente.
  • Se li pettinassi più spesso, queste cose non ti accadrebbero! – sentenziò lei, continuando comunque l’opera con una certa veemenza, portando quindi il ragazzo a lamentarsi sempre di più.
  • Ma sei pazza! Ma basta! Ma non hai un cazzo da fare, che stare a rompere le palle a me!?
  • NO, mi spiace. Al momento sono nullafacente, per cui – sorrise maligna – E poi mio caro bel ragazzo, chi è causa del suo male deve piangere sé stesso! – nel mentre gli diede uno strattone talmente forte, che gli fece salire le lacrime agli occhi, mentre Camus a tale scena fece un lieve sorrisetto. Questi, pareva essere un poco compiaciuto.
  • Milo invece di lamentarti, guarda e prendi esempio da Camus. Lui sì che li ha belli lisci, fluenti e setosi! – lo rimbeccò Shaina anche lei con fare maligno, indicandogli i meravigliosi crini scarlatti che l’amico aveva.
  • Oh certo, ma io ho sempre da fare! – fece stizzito, poi – E basta! – sbuffò, poi – Mica posso perdere tutto il mio PREZIOSO tempo a lisciarmi le piume, io ho da fare! – sbottò Milo, mentre il francese con fare scocciato e indispettito per essere stato tirato in causa, inarcò il sopracciglio.
  • Comunque, già che ci siamo potremmo fare una gara tipo: chi tiene tra i maschietti la più bella chioma! – lanciò Marin, guardando quasi con malcelata invidia, le fluenti chiome che i due ragazzi sfoggiavano, ma gli altri non fecero nemmeno in tempo a controbattere alla proposta della rossa, perché….
  • SAORI!? – a sentire ciò, tutti loro si voltarono completamente verso la pista di pattinaggio.
  • Seiya, ma che cavolo è successo!? – Hyoga piuttosto allarmato domandò all’amico, nel frattempo anche Milo, Camus e le tre ragazze si avvicinarono. June, prese in braccio Paris, che in quel momento pareva essere davvero indemoniata, mentre continuava ad abbagliare verso la sua padroncina. In effetti, ad essere sinceri la cagnolina sembrava essere davvero posseduta.
  • Guarda, non lo so – era decisamente molto confuso, mentre prese a soccorrere la ragazza, che era ancora a terra e sembrava essere piuttosto dolorante – Stava pattinando, quando ad un tratto è andata giù per terra, come se fosse stata un sacco di patate! – riportò visibilmente in apprensione. Ma in effetti, la cosa che preoccupava maggiormente era appunto quella, che Saori era caduta perché si era sentita male, non certo per altri motivi. Mylock, Shaka e Mu, arrivarono immediatamente sul posto. I tre si erano fatti pure una bella corsetta, e lo si notava da com’erano visibilmente trafelati.
  • Povera, signorina – disse il maggiordomo con fare parecchio ansioso, continuando a guardare la ragazza, sempre lunga sulla pista ghiacciata.
  • Guardate forse si sta piano, piano riprendendo – fece Sirio, notando che gli occhi di Saori si stavano a fatica leggermente aprendo.
  • Saori, come ti senti? - Hyoga le chiese dolcemente, lei a fatica cercò di dirgli qualcosa, mentre lui continuò - Ascoltami, forse sarebbe meglio che tu vada a farti controllare la pressione – le suggerì, scambiandosi una fugace occhiata con Shun, che dal pallido che era sembrava essere un morto.
  • NO! – la ragazza fece per alzarsi, ma non riuscì a mettersi in piedi, difatti venne aiutata a sistemarsi nuovamente a terra – NO, ora mi sento meglio, non è il caso che vada lì – protestò fiaccamente.
  • Ascolta Saori – interloquì Seiya – Non fare storie – poi chinandosi – Dai vieni, ti ci accompagno io – e detto ciò, a quel punto il ragazzo, ignorando le sue deboli proteste, la prese in braccio, e senza stare a perdere altro tempo si avviarono a passo veloce verso l’infermeria. Mentre Milo a quel punto, se la filò a gambe levate, dato che June aveva nuovamente ripreso tra le mani il “malefico” pettine!
 
*
 
  • Ma porca, guardate, sta venendo brutto! – fece notare Morgana puntando la mano verso il cielo completamente addensato di nuvole. La ragazza si era unita al gruppetto, dopo aver sciato assieme al suo Ikki.
 
Alla spicciolata, anche tutti gli altri membri della compagnia fecero il loro ritorno. Erano le quindici del dopo pranzo, ma il cielo si era inscurito talmente tanto che sembrava che fosse già notte fonda.
A quel punto dato che per rientrare nella loro dimora era alquanto presto, Ikki propose che forse era meglio se si fossero avviati all’interno del bowling, dato che anche la temperatura esterna cominciava ad abbassarsi in maniera notevole, quindi a quasi tutti, quella del ragazzo era sembrata essere una buona idea.
Ovviamente non tutti aderirono alla proposta fatta da Ikki, e questi riuscì a trascinarsi dietro oltre la sua Morgana, Shaina, June, Kanon, Milo, Aphro, Death, Hyoga e Sirio, mentre i restanti si avviarono verso il residence, nel frattempo però arrivarono Seiya e Saori.
I due erano di ritorno dall’infermeria. Saori rassicurò i presenti, che subito le chiesero come stava, dicendo loro che aveva avuto un lieve abbassamento di pressione, poi continuando a parlottare con Seiya, si fece accompagnare da quest’ultimo. Entrambi presero la strada che portava all’esclusivo Hotel che la ragazza aveva scelto per passarvi quelle vacanze.
Non appena fecero il loro ingresso all’interno della sala giochi, subito con palese sconforto notarono che vi era davvero il pienone, difatti quasi tutte le postazioni erano pressoché occupate, ma era normale che fosse così, perché considerato il brutto tempo che fuori vi era, tutti loro si erano di conseguenza catapultati lì dentro.
Per prima cosa dovevano fare i biglietti, quindi decisero di andare a farli due di loro per tutti.
Ikki, prontamente si rivolse a Kanon, chiedendogli di andare con lui, cosa che il gemello fece.
Nel mentre che i due si stavano avviando verso la biglietteria, Milo con fare alquanto suadente prese ad avvicinarsi a Shaina, che era rimasta nel frattempo da sola, dato che i restanti erano andati tutti in blocco alla toilette.
 
  • Tutto bene? – Milo, le chiese passandole leggermente un braccio attorno alla vita.
  • Abbastanza – fece in risposta, ma in quel momento era imbarazzata che accigliata, e continuava a guardarsi ansiosamente attorno. Cercava con lo sguardo gli altri, mai e poi mai avrebbe voluto farsi trovare in quella situazione, soprattutto da uno di loro in particolare.
  • Mi fa piacere, io invece mi sto piuttosto divertendo, ma potrebbe essere ancora meglio – le sussurrò, sensualmente. Lei spalancò gli occhi, era scioccata.
  • Ne sono contenta – cercò di tagliare corto non ribattendo sulle ultime sue parole, mentre lui di contro le stava sempre piuttosto appiccicato – Ora però staccati da me – poi guardandolo con insistenza – Milo, non mi sembra proprio il caso!
  • Ma certo – lui le sorrise, staccandosi leggermente – Comunque, non devi essere così acida con me! – disse un poco risentito, staccandosi del tutto, anche per il fatto che quelli che erano andati al bagno li stavano raggiungendo – Poi ne riparleremo, con la dovuta calma, però – le sorrise, mentre lei rimase spiazzata. Ma che diamine avrebbero avuto da dirsi! A quel punto però si diede uno scrollone, anche perché Ikki e Kanon erano di ritorno, con tanto di biglietti in mano per tutti.
  • Venite, siamo alla pista numero sei! – comunicò Ikki, facendo strada. Prima di cominciare fecero il cambio di calzature.
 
Ovviamente si erano divisi in due gruppi.
Il primo era composto da Ikki, Morgana, Kanon, Milo e Aphro, e il secondo dai restanti.
La sfida fino ad un certo punto era stata abbastanza equilibrata, ma poi il gruppo di Death, prese il sopravvento.
Milo tra un tiro e l’altro continuò a lanciare delle malcelate occhiate in direzione di Shaina, quest’ultima dai gesti che continuava a fare, pareva essere anche piuttosto infastidita.
Difatti, per cercare di farlo smettere, volutamente più volte gli si mise di spalle, cercando così il meno possibile di incrociare quel suo magnetico sguardo azzurro, che però era sempre ben puntato sulla sua persona. Per la ragazza quella era una situazione a dir poco imbarazzante e piuttosto fastidiosa.
Dopo un po' di tempo, il gruppetto venne raggiunto da delle ragazze. Queste erano le due, la bionda e la mora, che Sirio e Hyoga avevano conosciuto la prima giornata, quando erano nella piscina.
 
  • Ehi ragazze, siamo qui! – Hyoga, prontamente si sbracciò all’indirizzo delle nuove arrivate.
  • Ciao Hyoga, andiamo a fare i biglietti e vi raggiungiamo! – comunicò Daisy la ragazza bionda, mentre che seguita dalla morettina Shunrei, presero ad avviarsi verso la biglietteria. Morgana che era seduta al fianco di Shaina, prese a commentare.
  • Strano che siano diventate entrambe così sportive – lanciò un’eloquente occhiata verso le due – Ieri sera ci avevano detto che entrambe preferiscono confezionare torte e fare l’uncinetto – poi maliziosa – Secondo me qualcosa di bello grosso sta bollendo nella pentola – i suoi occhi neri si posarono prima su Hyoga e poi su Sirio, che anche loro coi loro sguardi stavano giusto seguendo attentamente le mosse delle due appena arrivate.
  • Sicuramente – asserì Shaina imitando i gesti dell’amica, guardando prima le due, poi di rimando i due.
    Sorrise dentro di sé, poi voltandosi appena i suoi occhi verdi si incrociarono in quelli dello stesso colore di Kanon.
    Questi le sorrise, per poi alzarsi e quindi fare il suo tiro, ma non appena lei staccò gli occhi dal gemello, questi involontariamente si posarono in quelli azzurri di Milo, che senza curarsene più di tanto, le fece un malizioso occhiolino.
    A quel punto, lei indispettendosi riportò la propria attenzione altrove, sbuffando infastidita.
 
Non appena fecero i loro biglietti, Shunrei e Daisy si unirono al gruppo di nuovi amici. La mora entrò nella squadra capitanata da Ikki, mentre Daisy in quella di Death. A quel punto ricominciarono con la sfida, tirandola ancora più alla lunga.
Tra un tiro e l’altro, Shaina e Morgana presero a guardare nella direzione della loro amica June, notando che questi era seduta al fianco dello svedese. Entrambi stavano tenendo i loro cellullari tra le mani, e sicuramente si stavano scambiando il contatto.
In quel momento il sorrisetto della bionda era piuttosto eloquente.
Dai, era ora! Si dissero tra loro Shaina e Morgana, guardandosi appena.
Finalmente, la loro amica lo aveva capito di iniziare a guardarsi attorno. Soprattutto perché sé continuava a stare dietro alla “signorina” sicuramente sarebbe rimasta zitella. Comunque, vi era anche da fare una precisazione. Sicuramente, la bella biondina aveva una predisposizione per gli effeminati, perché non si poteva di certo affermare che il biondo scandinavo, era un esempio di mascolinità assoluta. Per carità, Aphro era bello, tanto bello, nulla da obbiettare, ma ad entrambe piaceva l’uomo che fosse uomo, non un bel misto di grazia e raffinatezza, com’era appunto il loro amico.
Ad un certo punto staccarono i loro sguardi dai due e li puntarono subito su altri due. Constatarono che lei era davvero dolcissima.
Poi sorrisero, sempre osservando Sirio e Shunrei, che teneramente tenendosi per mano, si stavano avviando verso i bagni, subito seguiti dall’altra neo coppietta, Hyoga e Daisy.
Si fece decisamente molto tardi. Come molto spesso succedeva anche quella volta l’avevano tirata parecchio per le lunghe.
Non appena presero la decisione di andare via, ecco che furono prontamente raggiunti dal fratello di June, che era in compagnia dell’immancabile amico, Mu.
 
  • Ragazzi io devo ritornare ad Atene – Mu comunicò loro, guardandoli uno ad uno.
  • E perché!? – gli domandò Kanon, bloccandosi di colpo.
  • Ho appena sentito Yuzuriha, e mi ha detto che viene a casa. Mi ha invitato a capodanno da lei, ci saranno anche i suoi genitori, e quindi ci sarà la presentazione ufficiale del nostro fidanzamento.
  • Ah capisco, ma quando parti? – gli chiese invece Death.
  • Ho prenotato il bus, che parte questa sera alle dieci, così almeno riesco a fare le cose con calma.
  • Allora ci converrà andare – Aphro guardò l’ora – Ma ti fermi a mangiare qua con noi?
  • Si, ci fermiamo a mangiare qui, poi partiamo.
  • Vi fermate!? – Ikki, non capiva.
  • Ehm – Mu guardò Shaka, poi – In verità viene via anche lui – a sentire ciò Shaina e Morgana sorrisero, mentre June subito si accigliò.
  • Ma perché DEVE venire anche lui!? Non può restare qua con noi!? – sbottò la bionda – Shaka! – lo guardò fisso – Esigo una spiegazione! – fece con fermezza.
  • Sorella, non rompere. Per me questa vacanza è già stata fin troppo lunga, quindi me ne ritorno ad Atene! Discorso chiuso! – anche per quella giornata aveva avuto un incontro abbastanza ravvicinato con la “prorompente” ragazza. Solo che quella volta era stato diciamo più indelicato, se l’era allontanata di torno in malo modo.
  • Ma bravo, così stai prendendo la palla al balzo. Sei sempre il solito! – June si impettì, incrociando le braccia al petto con fare ammonitivo. Ma il fratello non si scompose affatto.
  • Sempre! – difatti Shaka ribatté.
  • Ragazzi – intervenne Kanon – Cercate di stare calmi – poi guardando June – Lascialo stare. Dopotutto uno è libero di fare quello che vuole, in fondo mica ha firmato un contratto con noi!
  • Va bene! – acconsentì la bionda, abbassando lievemente lo sguardo, per poi alzarlo e puntarlo in quello del fratello, che di rimando come al suo solito era sempre piuttosto impassibile. Shaka non cambiava quasi mai espressione.
  • Piuttosto – interloquì Aphro – Sbrighiamoci ad arrivare al residence – asserì, poi con fare alquanto preoccupato – Perché devo vedere di PERSONA, cosa stanno combinando i miei due assistenti. Certo gli avevo lasciato le MIE indicazioni, ma chissà se le avranno rispettate. Mi auguro di sì, sennò mi sentiranno! – fece, poi quasi correndo raggiunse l’uscita.
  • Più che altro mi auguro che il nanetto rompicoglioni, si sia lavato accuratamente le mani! – affermò Death.
  • Death, voglio ricordarti che il nanetto, in questo momento anzi, per le ore a venire sarà piuttosto impegnato con ben altro! – gli fece notare Milo ammiccando.
  • Credo che la miss, se lo tenga ben segregato nella stanza! – aggiunse Kanon, con un sorrisetto eloquente.
  • Perfetto! – Death batté le mani – Se fosse così ancora meglio è! – sentenziò poi con un gran sorriso, seguendo il resto della comitiva.
 
Appena arrivarono nel loro appartamento, Aphro prontamente si fiondò in cucina. Come un ossesso prese a visionare quello che uno dei suoi due “assistenti” aveva preparato. Sorrise, abbastanza soddisfatto. Shun, secondo il suo parere sarebbe stato perfetto per essere alle sue dipendenze, mentre però il chiamato in causa la pensava in maniera decisamente diversa.
Cenarono, poi presero a salutare i due partenti.
 
  • Mu sicuramente, per un bel po' di tempo non ti vedremo a zonzo. Perché te ne starai sempre ben chiuso in casa con la tua donna, a scopare! – detto ciò, il solito Death scoppiò a ridere come un pazzo. Non si smentiva mai!!!!
  • DEATH!!!! – Aiolia, saltò su incredibilmente indignato a riprendere il pazzo demoniaco.
  • Sei sempre il solito cafone, per non dire altro! – Shura rincarò la dose, mentre l’altro continuava a sghignazzare senza ritegno.
  • Ragazzi – Saga sorrise – Chiamate appena arrivate, mi raccomando – fece solerte.
  • Non fateci stare troppo in pena – come sempre l’immancabile Aiolos, disse la sua.
  • Ciao fratello – June gli diede un lieve bacio sulla guancia – Comunque, potevi anche rimanere.
  • June – la guardò – Non cominciare, ci sentiamo – e anche lui le diede un lieve tocco sulla fronte però.
  • Belli, fate buon viaggio! – urlò invece il solito Aphro dalla cucina.
Dopo che ebbero salutato tutti i loro amici, i due presero ad oltrepassare l’uscio di casa.
Nel frattempo si incrociarono proprio con Seiya, che stranamente stava facendo il suo rientro all’interno dell’appartamento. Questi teneva sul volto un sorrisetto del tutto ebete, che non sfuggì di certo ad un attento Death.
Eccolo, il rincoglionito! L’apostrofò, appena se lo vide transitare davanti agli occhi, mentre Seiya continuando a tenere in volto sempre la stessa espressione, si eclissò nella stanza in cui lui dormiva.
  • Allora gentaglia! – esclamò Milo attirando l’attenzione dei presenti sulla sua persona – Ora che facciamo, andiamo in disco sì o no!?
  • Uhm, si potrebbe fare! – era stata la risposta di Kanon, mentre usciva in terrazza a fumarsene una, in compagnia di Shura.
  • Andiamo a prepararci! – lanciò invece June, avviandosi verso la stanza occupata da lei e dalle altre tre ragazze.
 
In quel momento il loro appartamento era stranamente piuttosto tranquillo. La cucina e le stoviglie erano state ben sistemate, le ragazze erano quasi tutte pronte, mentre i ragazzi erano piuttosto indietro. Ma era normale, perché si erano tutti chiusi dentro alle docce in comune, e invece di lavarsi avevano perso tempo a farsi scherzi di ogni genere e fantasia, così erano tremendamente indietro coi preparativi.
Al piano di sotto, le ragazze si erano sistemate sull’ampio divano, e per ammazzare il tempo, aspettando giusto i comodi dei loro “signorini” si erano preparate anche un drink, che stavano sorseggiando con parecchio gusto.
Ad un tratto, Marin essendo completamente all’oscuro di quello che era successo tra June e Aphro, all’interno del bowling, con fare non malizioso prese a vantare le doti culinarie che il biondo in quelle giornate aveva dimostrato di possedere. Lei da sempre lo aveva indentificato come essere il classico tipo, da svolgere una mansione nel settore dell’estetica, perché mai e poi mai avrebbe immaginato che Aphro sapesse ben destreggiarsi tra i fornelli, invece si era dovuta ricredere, e come lei anche tutti gli altri.
Ma la rossa aveva anche un’altra opinione sullo svedese, lei lo conosceva da parecchi anni, e le era sempre parso come essere un tipo poco incline dal fare una cosa seria con qualche ragazza, secondo lei lo svedese era un tipo un po' troppo libertino.
Uno che insomma se la viveva piuttosto bene, ma era completamente nel suo mondo!
Inutile dire che a June nel sentire nominare il biondo svedese, incominciarono ad imporporarsi le guance, mentre a quella vista Shaina e Morgana, sapendone la causa, sorrisero di sottecchi.
Shaina, sapeva perfettamente in quale mondo viveva il ragazzo, dato che lei con un tipo del tutto simile anni passati aveva avuto per un certo periodo una certa frequentazione. Questi, non le era mai sembrato essere tipo per instaurare un rapporto che si potesse definire stabile, questi aveva da sempre seguito la stessa filosofia di vita, che da sempre seguiva il loro “caro” amico Death.
Tale filosofia, era più o meno questa.
Ci vediamo, ci divertiamo, passiamo un po' di tempo assieme, possibilmente però in una camera e sistemati sopra ad un morbido e comodo lettone a due piazze abbondanti, senza troppi coinvolgimenti, senza troppi fronzoli, menate varie, ma soprattutto belli liberi con l’aria, in pratica, senza nessun impegno!
Oltre a Death e Aphro, nella loro compagnia vi erano altri diversi soggetti che più o meno condividevano la stessa linea di vita e quindi di pensiero. Milo, Kanon, si l’ex di Shaina faceva parte del Club.
Difatti i due si erano lasciati per certe presunte scappatelle, che il bel gemello quando uscivano assieme si era concesso, ovviamente mai perdonate a pieno dalla ragazza, che nonostante le sue scuse, decise di troncare il rapporto, anche se lui sperava sempre in un suo ritorno, ma lei era piuttosto ferma e rigida su quel punto, insomma si era sentita tradita e offesa.
Ma ritornando al discorso di base, anche il bel tenebroso Ikki aveva fatto parte di quel Club, ma ora “forse” con Morgana, aveva trovato la sua dolce metà, poi invece vi erano quelli che molto probabilmente NON erano mai stati con una donna, o almeno NON ne avevano fatto strage, e tutto ciò era davvero un gran peccato, perché proprio tra questi alcuni di loro NON erano affatto malaccio.
Shaka, Shun, Camus e infine Mu, anche se questi al momento era fidanzato.
Nella loro cerchia di amici era compreso anche Aldy, il gestore del loro locale preferito. Certo quest’ultimo era tanto, ma tanto bravo, caro, simpatico, ma come sosteneva da sempre Morgana, il brasiliano era tutto fuorché bello e affascinante.
I restanti erano decisamente nella norma.
Sentirono bussare alla porta d’entrata, e dopo che questa si aprì dietro di essa fece la sua comparsa Saori, sempre in tiro come al suo solito.
Seiya, uscendo dalla camera in cui dormiva, prese ad andarle incontro. Il ragazzo, era tutto bello tirato a lucido.
Si guardò negli occhi con Saori, lei gli fece un dolce sorriso che lui prontamente contraccambiò, poi senza esitare, le prese il volto tra le sue mani e calò le sue labbra su quelle della ragazza, che dalla forte emozione rimase completamente scioccata.
Come dopotutto lo rimasero anche i presenti.
I ragazzi uno dietro l’altro presero a scendere, e raggiungere il resto della compagnia che li stava aspettando nel salone.
Aphro era decisamente perfetto! Era figo al punto giusto e June a quella vista si sentì quasi mancare. Death non era da meno, difatti ammiccò verso Morgana, ma la ragazza era attratta da ben altro.
Sia Kanon che Milo, erano entrambi da sbavo, difatti, la stessa Shaina, con una scusa preferì defilarsi, infilandosi spedita dentro al bagno, mentre sia Aiolia che Shura, cercavano sempre di dare una sistematina alle loro chiome, invece sia Sirio che Hyoga non smettevano di atteggiare da grandi, ammirando la loro figura attraverso il lungo specchio che era posizionato nella grande entrata.
Il tutto sotto gli sguardi decisamente spazientiti di Aiolos, Saga e ovviamente del sempre seccato Camus, che era presente giusto perché il suo “caro” amico Milo, lo aveva stressato talmente tanto che per toglierselo dai piedi lo aveva assecondato, solo per quello.
Quest'ultimo, difatti si era messo in un angolo, mimetizzandosi alla perfezione con la parete, o almeno ci aveva provato!
Erano tutti belli che pronti, quella nottata per loro era davvero solo all’inizio, ma lo era anche per la povera discoteca che per quelle lunghe ore li avrebbe ospitati, ma anche per quelli che vi erano compresi al suo interno!
 
 
Colei che scrive.
Eccoci arrivati alla fine del secondo atto.
Come sempre voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto, seguito e recensito il primo atto.
Grazie, grazie di cuore.
Al prossimo terzo atto.
A presto.
Vanity!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** atto terzo, guai e casini per qualcuno sono all'orizzonte. ***


Atto terzo, guai e casini per qualcuno sono all’orizzonte.
 
Passò parecchio tempo da quando erano entrati all’interno della discoteca, ma come molto spesso succedeva si erano completamente dispersi. In pratica ognuno aveva fatto tutto quello che gli pareva, come sempre e come al solito.
Si partiva in gruppo e poi questi si divideva!
Le ragazze, entrambi gemelli più Camus, si erano sistemati su un divanetto da cui non si erano più mossi. Poco più in là invece vi erano Aiolos, Shura, Aiolia e Marin. Anche loro erano nella stessa posizione di come vi erano entrati, mentre tutti gli altri erano in giro.
Vi era chi si scatenava in mezzo alla pista, chi invece si dava sempre alla caccia spietata. Più o meno erano successe le stesse cose, che solitamente succedevano quasi sempre, quando appunto il gruppo decideva di trascorrere le loro serate in qualche discoclub.
June e Shaina si erano giusto alzate, ma solo per recarsi alla toilette, ma proprio quando erano in procinto di ritornare al punto di partenza, ovvero dov’erano posizionate in precedenza, quest’ultima fu agguantata senza troppi complimenti per un braccio da Milo, che trascinandosela dietro di sé la portò verso la pista, invitandola poi a ballare il lento che in quel momento stava suonando.
Lei piuttosto accigliata cercò di svincolarsi, e alla fine tra una battaglia e l’altra, Shaina riuscì a far desistere Milo.
Non voleva essere scortese con lui, ma al momento tutte quelle “attenzioni” che il ragazzo le rivolgeva le davano parecchio fastidio, quindi indispettita se ne fece ritorno dov’era sistemata in precedenza, anzi, prima fece un salto al bancone del bar, ordinando un altro drink, l’ennesimo della serata, poi sempre sorseggiando il proprio cocktail, decise di appartarsi un poco dal gruppo, ma soprattutto dalle attenzioni di Milo.
Si mise quindi in angolino ben ritirato, ma da dove poteva avere un’ampia visione di tutta la sala. Non pensava nulla di che, ma più che altro era sempre un poco preoccupata e perché no, leggermente infastidita, dal comportamento che ultimamente Milo teneva con lei.
Era ancora bellamente assorta nei suoi pensieri che venne raggiunta da Kanon. Anzi, questi le fece prendere un colpo, dato che le si era materializzato accanto senza che lei se ne rendesse nemmeno conto.
 
  • Voglia di solitudine? – lanciò Kanon, guardando anche lui dalla parte dove guardava Shaina.
  • Si – si voltò lievemente dalla sua parte – Ogni tanto ci sta.
  • Dici bene – lui sorrise, poi guardandola intensamente – Shaina ascolta – si bloccò e cercò le parole giuste per continuare – Da diversi giorni che penso che ti dovrei parlare – lei lo guardò un po' accigliata, dato che sul loro passato assieme si erano già chiariti. Lo fecero appena si lasciarono – Sai, dovessi tornare indietro non mi comporterei mai più come invece mi sono comportato – i suoi occhi smeraldini presero a luccicare – Ho sbagliato e pure tanto – fece poi in tono particolarmente afflitto. E lo era veramente, forse per la prima volta in vita sua, Kanon era stato davvero sincero.
  • Kanon – lei lo guardò negli occhi – Ne abbiamo già parlato. Ci siamo chiariti, mi pare, quindi da parte mia è tutto passato, evidentemente tra di noi non era affatto destino, sai capita. Per cui stai tranquillo, che va bene così – cercò di rassicurarlo, ma lui di contro pareva essere piuttosto pensoso.
  • Mi fa piacere sapere che tu non mi porti rancore – poi guardandola negli occhi – E soprattutto che per te ora sono ancora un amico. Mi sarebbe dispiaciuto perdere la tua amicizia.
  • Pure a me sé è per quello – fece lei con sincerità – E poi non è il caso di farsi del male, soprattutto quando se ne può fare a meno, quindi…. – non riuscì più a dire nulla, perché vennero raggiunti da Milo, che subito li apostrofò.
  • Voi due avete finito di confessarvi i vostri peccatucci? – subito si affiancò a Shaina, che quindi si ritrovò essere sistemata tra i due ragazzi.
 
Nessuno dei due gli rispose, anzi di contro Kanon pareva essere piuttosto scocciato per quella sua comparsa, ma non perché la ragazza in questione gli interessava, ma solamente perché voleva scambiare con quest’ultima ancora qualche chiacchiera, invece l’arrivo improvviso di Milo gli aveva scombussolato i piani.
Il gemello senza dire nulla si alzò, lasciando di fatto i due da soli, quindi a quel punto Shaina prese la palla al balzo e seguì Kanon, mentre Milo si ritrovò ad essere da solo come un allocco, sbuffando sonoramente decise di raggiungere gli altri che erano sparsi un po' ovunque.
Ad un tratto una parte di loro si era lanciata in un ballo scatenato, attirandosi così l’attenzione di tutti quelli che erano presenti in quella pista, e che divertiti come dei pazzi li stavano pure incitando.
Anzi avevano loro lasciato parecchio posto, mettendosi di lato per gustarsi quello spettacolo, si certo divertente, ma sotto certi punti di vista anche piuttosto indecoroso, dato che Death, Milo, Seiya e Hyoga, erano arrivati perfino a privarsi delle loro camicie, cominciando ad inscenare un balletto, ancheggiando e ammiccando verso il pubblico femminile li presente, portando anche quest'ultime ad urlare come delle pazze invasate.
Mentre che i quattro folli si erano lancianti, complice soprattutto la grande quantità di alcol che avevano buttato giù, in quel spettacolo indegno, ma soprattutto dai loro amici NON affatto richiesto, questi se ne stavano a bordo pista ad osservare quasi in trans tutto quello che i quattro ballerini improvvisati, stavano loro proponendo, ma facendo però finta di NON conoscerli.
Passarono nei confronti di quella banda di svitati da perfetti conosciuti.
Proprio il solito Milo in tutta quella confusione che si era creata, in un impeto di pura “follia” prese, anzi afferrò prepotentemente Shaina, e trascinandosela dietro, fregandosene alla grande delle piuttosto vistose proteste che la ragazza neanche troppo carinamente gli stava lanciando, la strinse ancora di più a sé, e proprio mentre che lei continuava a bisticciare con lui, questi calò le sue labbra sopra alle sue, che a quel contatto rimase come paralizzata.
Sempre ben sistemato a bordo pista, un po' defilato dal casino, Camus stava osservando particolarmente schifato tutte le scene, anche quelle che precedettero quella del bacio tra i due, poi con parecchio disgusto proferì.
Proprio una gran bella schifezza! Per poi ritornare a mimetizzarsi con la parete.
 
Eccoli quindi di ritorno al loro residence alla bellezza delle cinque e mezza. A quel punto, come al loro solito iniziarono a contare il numero dei caduti, o semplicemente dei dispersi.
Death era come al suo solito sparito, Hyoga pure, Aiolia e Marin anche e lo erano pure Ikki e Morgana, mentre Seiya e Saori, avevano preso la strada che conduceva all’hotel dove la ragazza alloggiava e dove la stava aspettando la sua adorata Paris.
Questi ultimamente se ne stava sempre in compagnia del solito Mylock, che era diventato quindi il dog-sitter ufficiale della ricca ereditiera.
Miss Kido, appena Seiya terminò la sua performance, lo aveva strigliato per bene. Quello spettacolo alla Kido NON era piaciuto affatto! Ma soprattutto NON aveva affatto gradito come il SUO bello, si era rivolto a quel gruppetto di oche starnazzanti!
A Seiya, gli si era presentata una nottata di "vera" passione!
Ovviamente, Milo era sorretto da Camus. Il biondo greco era piegato in due dal ridere, ma però rideva da solo, chissà che diamine si era raccontato nella sua testa, ma vi era anche da considerare che questi era palesemente ubriaco. Ma dopotutto, chi c’era tra loro di sano? Giusto in pochi lo erano. Si erano più o meno salvati, Camus, Aiolos e Saga, anche Shura vi era andato giù pesante con la Sangria, e perfino le ragazze avevano le guance arrossate causa il troppo bere!
 
La mattina successiva, o meglio il mezzogiorno della stessa mattinata, erano quasi tutti sotto le coperte. Per quella giornata non avrebbero fatto un granché dato che i più avevano un gran mal di testa a fargli da compagnia, e gli ronzavano ancora le orecchie a causa della musica ad alto volume della discoteca, e poi l’alcol aveva fatto egregiamente la sua parte, rintronandoli ancora di più, peggio del solito, tanto per dire.
Shaina, in quelle poche ore di sonno, si ritrovò a girarsi e rigirarsi come un ossesso sopra al suo letto. Milo, l’aveva baciata. Ok, era stato un tocco lieve e delicato, ma a lei aveva in qualche modo fatto effetto. Era particolarmente confusa, troppo confusa.
Dopo la fine della storia tra lei e Kanon, più volte si era detta che se ne sarebbe stata per un bel po' da sola, dato che le amiche con cui uscire e divertirsi non le mancavano, per cui quando voleva passare qualche ora in loro compagnia, le contattava e si ritrovavano a consumare un drink senza difficoltà alcuna, ma ultimamente le azioni di Milo la stavano confondendo. Troppo!
Senza starci a pensare troppo su, prese ad alzarsi dal proprio giaciglio, infilandosi subito la pesante vestaglia da notte che era adagiata sul fondo del letto. In silenzio per non svegliare June, uscì dalla stanza, ma giusto per curiosità buttò un’occhiata nelle stanze adiacenti alla sua, notando che se la stavano tutti ancora ronfando alla grande. Prese quindi a scendere e una volta fu arrivata nel gran salone si avviò verso la terrazza, già in parte riscaldata dai tenui raggi di Sole. Si accostò alla balaustra, perdendosi ad ammirare quel panorama, che quel posto le stava offrendo.
Il loro residence era in una posizione strategica, questi difatti dominava incontrastato su tutta la vallata sottostante, dove la serata/nottata di fine/inizio anno, ci sarebbe stata una lunga e molto frequentata fiaccolata sugli sci, ovvio.
Come al solito era ancora immersa nei suoi pensieri, anzi ora il suo pensiero aveva un nome e pure un cognome, e aggiungiamoci anche un volto, che si sentì chiamare. Era June che la stava raggiungendo. L'amica le si affiancò.
Inutile dire che il discorso delle due andò subito in una certa direzione. La prima a gettare la spugna fu la bionda, che raccontò alla mora quello che stava succedendo o meglio era iniziato tra lei e lo svedese. Ma tutto ciò in molti di loro lo avevano già capito o perlomeno immaginato. Mentre Shaina, decise di tacere.
Fortunatamente, il lieve bacio tra lei e Milo, non era stato visto e captato da nessuno dei suoi amici, essendo che loro due erano in una parte della pista piuttosto ben nascosta, quindi al momento preferì non farne parola con nessuno.
Comprensibilmente dopo un bel po' prese freddo ad entrambe, erano state fuori per parecchio tempo, quindi decisero che forse era meglio rientrare all’interno dell’appartamento, per evitare di prendersi un bel raffreddore coi controfiocchi.
Ma non appena fecero la loro entrata, si imbatterono proprio in Milo e Aiolia, visto che erano da poco rientrati anche loro.
I due sotto precisa indicazione dello chef Aphro, erano andati dai vicini a chiedere loro delle uova. Allo svedese ne mancavano giusto quattro per riuscire a preparare quello che si era prefissato di confezionare per la cena di quella giornata, quindi ordinò ai due di fare ciò.
Questi, ancora piuttosto assonnati si ritrovarono a bussare a diverse porte, dove però nessuno loro aveva aperto, poi una gentile ma anche piuttosto interessata signora spagnola decisamente molto corpulenta, questi aveva già attaccato bottone più volte con Shura, ci aveva provato a farla breve, con un sorrisetto malizioso gli aveva dato quello che loro avevano chiesto.
Ma quando i due, dopo averla ringraziata le dissero che le avrebbero comunque riportato le uova mancanti, questi sfacciatamente gli aveva risposto che ….. per il pagamento non c’era assolutamente problema, anzi se fosse stato in natura sarebbe stato decisamente molto più gradito!
A sentire tale “proposta indecente” i due spalancarono gli occhi scioccati, poi quasi correndo si avviarono nuovamente nel loro appartamento, dove appena entrarono vennero subito tallonati dal cuoco, che ovviamente voleva le tante agognate uova. Milo gliele mise in mano, poi con Aiolia, che ancora sudava freddo gli dissero.
Aphro! La prossima volta ci vai tu a prenderti le uova!
E perché mai? Io DEVO già cucinare!
Perché? La tardona spagnola vuole essere pagata in natura!
Continuarono a sudare freddo, mentre lo svedese ghignò.
Allora il nostro Ombre per questa missione è perfetto!
Shura divenne più pallido del solito, mentre sia Aiolos che Saga sogghignarono e Camus a quel punto si defilò spedito in bagno. Magari l’avrebbero tirato in causa, quindi prevenire era sempre meglio che curare!
Ritornando al punto di partenza. Quando si incrociarono nel salone di casa, Milo passò al fianco di Shaina, la sfiorò appena, guardandola intensamente. Lei sentì un tremito che la percorse dalla testa ai piedi. Ma proprio nel medesimo istante, la ragazza scorse la figura di Kanon scendere le scale. Con un sorriso amichevole questi si avvicinò a lei.
Il gemello era contento perché si erano chiariti, mentre lei era in palese difficoltà, si sentì come essere tra due fuochi. E che fuochi!
 
*
 
Decisero quasi di comune accordo di festeggiare l’avvento del nuovo anno all’interno del loro appartamento. Non appena Milo lanciò, anche piuttosto euforicamente, la proposta di andare nuovamente in discoteca, Camus a momenti lo trucidò con il solo sguardo. L’occhiata che gli lanciò era stata talmente agghiacciante che il biondo si zittì seduta stante.
In quel momento all’interno di quella casa vi era una grande confusione. Aphro, Shun e Seiya stavano preparando il cenone per tutti. Difatti la povera cucina di quella altrettanto povera casa, era diventata come sempre un vero e proprio campo da battaglia, perché i tre MasterChef, per quell’occasione tirarono fuori veramente l’impossibile, peggio del solito.
 
  • Ragazzi, a tavola!!!!!! – annunciò con la sua voce particolarmente squillante, Aphro. Mentre tutti gli altri che erano sparsi un po' ovunque presero posto lungo tutta la tavolata, che le ragazze avevano da poco imbandito.
  • Allora – Saga sorrise – Assaggiamo un po' questa roba, che dall’aspetto si presenta piuttosto bene – iniziò a servirsi.
  • Dici bene, l’aspetto non è male – asserì Milo, iniziando a prendere anche lui una consistente porzione di Kolokythokeftedes.
  • Uhm non affatto male – fece Kanon dopo averne preso anche lui un pezzo e mettendoselo in bocca.
  • E cadde morto dopo solo due miseri bocconi! – Death scoppiò a ridere, mentre sia Aphro che i suoi due assistenti lo guardarono accigliati. Insomma, erano stati loro a sbattersi per preparare tutte quelle prelibatezze! E quel cafone se ne usciva con una battuta del genere!?
  • Non mi sembra che qualcuno in queste giornate sia già morto! – lo svedese gli fece notare, decisamente piccato.
  • Magari succede a scoppio ritardato! – l’altro sghignazzò, prendendo però un pezzo di torta agli asparagi.
  • Guarda non ti rispondo perché non ne vale nemmeno la pena!
  • Su ragazzi – Aiolos come al suo solito intervenne per fare da paciere – Ora basta.
  • Comunque sta roba – Milo disse continuando a ingozzarsi – Non è affatto male, anzi – e ne prese un secondo pezzo.
  • Affatto – Kanon imitò il gesto dell’amico – Ragazzi – guardò i tre chef – Complimenti a voi. A questo punto credo che abbiate una carriera più che assicurata.
  • Bravi a tutti – sorrise Shaina – E pensare che io non so neppure da che parte cominciare – ammise.
  • Pure io – Morgana s’inserì – Difatti, abbiamo fatto l’abbonamento alla pizzeria e alla rosticceria sotto casa nostra.
  • Shaina, ti ricordi quella volta che Aldy ti aveva chiesto di dargli una mano – June sorrise, mentre il suo Aphro continuava a riempirle il piatto e il relativo bicchiere di vino.
  • Poveri clienti – sghignazzò Milo, puntandole i suoi occhi azzurri nei suoi verdi. Lei fremette per un attimo, poi riprendendosi.
  • Proprio poveri – confermò in tono battagliero – Ma io ho rifiutato quella proposta. Non sono fatta per mettere i piedi in qualsiasi cucina. Quindi ho detto ad Aldy che sarei stata più d’intralcio che altro, lui ha capito e così si è rivolto altrove.
  • Tesoro, ad essere sincera hai fatto più che bene! – asserì Marin, sorridendole amorevolmente.
  • Ragazzi, cambiando discorso – Aphro si alzò – Comunque c’è anche questo! – mise in tavola un vassoio contenente la Pita.
  • E c’è anche questo – Shun fece a sua volta il gesto del biondo nordico, appoggiando anche lui sul tavolo un vassoio con al suo interno il Souvlaki.
  • E la Moussakà? – saltò su Milo.
  • La prossima volta! Adesso credo che basti e avanzi quello che già c’è! Mi pare essere più che sufficiente! – precisò Aphro, iniziando a servirsi.
Lo svedese aveva ragione. Perché sopra a quella tavola vi era davvero di tutto e anche di più. Per non parlare poi delle bevande, non si erano affatto risparmiati sia col vino e con la birra, di quella poi ve ne era a fiumi.
 
*
 
  • Comunque, io proprio non l’ha sopporto! – fece June piccata, appena terminarono di cenare e mentre che Milo e Camus, si erano alzati per provvedere a preparare il caffè per tutti, lasciando un poco riposare i tre cuochi.
  • In effetti non è che sia il massimo della simpatia – concordò Shaina – Solitamente dispone di una socialità del tutto simile a quella di un sopramobile!
  • Dici bene – Morgana se la rise, buttando un’eloquente occhiata verso Saori, che continuava a starsene spaparanzata sul divano, scambiandosi effusioni con il suo Seiya. Le altre seguendo il suo sguardo sorrisero.
  • Un po' di tempo fa quando con lei – June indicò Marin – L’abbiamo incontrata per caso in centro e ha cominciato a sparare a raffica le sue solite fanfaronate: ascoltate belle, prima di organizzare una cenetta tra amiche, devo per FORZA partecipare ad un brunch, e poi in agenda al momento non avrei altri imprescindibili eventi che richiedono la mia presenza, per cui posso sicuramente essere con voi. Però, avevo inoltre pensato di cercare un posticino adatto, non una bettola puzzolente, tanto per capirci, che potrebbe piacere a tutte. Ma a pensarci bene, il MIO nuovo loft, sarebbe decisamente perfetto per l’occasione! Ora però devo assolutamente lasciarvi, sono in super ritardo, fatemi sapere, ciao, ciao – la bionda riportò anche facendo dei gesti da pantomima.
  • E voi, che le avete risposto? – domandò Shaina, guardando entrambe le amiche.
  • Che le faremo sapere. Insomma, io di andare a casa di quella a dirla tutta mica ne ho voglia – Marin sbuffò.
  • A chi lo dici. Difatti pure la mia è pari a zero! – precisò June.
  • Tanto lo sappiamo tutte perfettamente che Elena ci ha invitate solamente per fare numero! – asserì Morgana.
  • Soprattutto – concordò Shaina.
  • Lo credo pure io. Ma mi spiace non accettare solo per Thetys, mica per Elena – constatò Marin.
  • Certo però che sorbirsi quella che è simpatica quanto un limone spremuto in un occhio non è affatto il massimo, ma purtroppo mi sa che ci tocchi! – sbuffò June, sistemandosi meglio nella sua parte minima, dell’altro divano che era lì presente.
  • Scusate, ma non possiamo fare orecchie da mercante e trovare una bella scusa. Dopotutto mica è nostra amica, lei è solo amica con Thetys, quindi che escano loro due, noi che c’entriamo!? – propose Shaina.
  • Niente, con Elena proprio niente! – fece June sempre più stizzita.
  • Vabbè, suvvia ragazze. A parte lei saremo tutte di noi, per cui l’unione farà la forza! – esclamò Marin.
 
Nel frattempo arrivarono sia Milo che Camus. I due appoggiarono entrambi i vassoi che tenevano tra le mani, contenti le tazzine di caffè, sopra ai due tavolini da fumo che erano posti tra i due divani e le diverse poltrone. Anche Aiolia e Kanon che erano fuori in terrazzo a fumare rientrarono e presero a sedersi nei posti dov’erano in precedenza sistemati.
 
  • Informazione di servizio! – esclamò Milo, mettendosi di fianco a Kanon – Per non avere parecchie menate, l’abbiamo fatto sontuoso per tutti! Altrimenti, con tutti quei cavoli di gusti che ci sono, io e il rosso – indicò Camus, che lo fulminò con lo sguardo – Rischiavamo seriamente di diventarci vecchi attaccati a quella macchinetta!
  • Tranquilli va benissimo! – sorrise Aiolos, poi indicando il fratello che stava mettendo su entrambi i tavolini due vassoi di pasticcini da accompagnare al caffè – Comunque, la colpa è la sua. È lui che ha sempre la smania di cambiare!
  • Spero solo per quanto riguarda le cialde! – ghignò Death, beccandosi un’occhiataccia sia da parte di Aiolia che di Marin.
  • Ma dico, sei sempre il solito! – la rossa lo riprese puntuale, mentre l’altro non si mosse di un millimetro.
  • Marin tranquilla. Si è capito che scherzava, il nostro buon vecchio Death – Saga diede una vistosa pacca al ragazzo, puntualmente ricambiato da quest’ultimo. Più che amichevoli pacche, parevano essere dei veri e propri sberloni, dati anche con una certa forza. Appositamente.
  • Insomma, ogni tanto fa piacere fare qualche battuta, mica si può sempre essere ingessati come il nostro Ombre! – asserì Milo, mentre sorseggiava la sua bevanda calda, forte e scura, ammiccando verso Shura, che prontamente lo mandò dritto a quel paese.
  • Ma certo. Al nostro pazzo Death piace scherzare! – Kanon sorrise al ragazzo, che stranamente si accigliò.
  • Kanon, non appellarmi in quel modo. Potrei offendermi. Perché io non sono pazzo, no, lo sono di più!
  • Confermo – proferì Aphro, guardando l’italiano in tralice, mentre sorrideva a June, che gli si era sistemata di fianco.
  • Vabbè, cambiando discorso – fece Milo – A proposito bei micetti – guardò Aiolia e Marin – A quando le nozze?
  • Eh già è vero! – lo seguì June, intenta ad ingozzarsi con un pasticcino.
  • Non ci avete ancora detto nulla! – precisò Shaina.
  • Non vi abbiamo ancora detto nulla perché a dirla tutta dobbiamo ancora decidere – fece Marin, con tanto di occhietti a cuoricino – Noi due ci sposeremo, ma dove, come, quando, ancora non lo sappiamo. Ma quando lo sapremo voi tutti sarete i primi ad essere informati! – poi guardando il suo compagno – Vero, amore? – Lia annuì.
  • Con calma deciderete – fece Milo pratico, poi osservando Kanon che si era alzato – Ehi, ma che fai!? – questi era accovacciato e stava rovistando all’interno di un grosso borsone.
  • Figo! L’ho trovato! – urlò il gemello in questione, alzandosi e mostrando ai presenti il bluray che teneva in mano – Ero praticamente quasi certo di averlo portato! – esultò, avviandosi poi a passo svelto verso il lettore bluray.
  • Ehi, calma, calma! – Aiolia alzandosi lo bloccò sul posto – Fammi un po' vedere di cosa si tratta?
  • L’ho domandi ancora? Ma ovvio, di Into Darkness – Star Trek! – e glielo mise sotto al naso.
  • E no! – fece Aiolia, mentre l’altro lo guardò sorpreso – Non ci siamo, io sono solo per Star Wars! – precisò.
  • Ho entrambi, ma preferisco di gran lunga Trek.
  • Quali hai con te di Wars?
  • Tutti!
  • Allora, perché non ne metti uno, dai! – Aiolia sorrise – A caso, va bene comunque!
  • No, magari dopo – precisò Kanon, poi sorridendogli – Ora se permetti metto questo.
  • Ma non lo puoi mettere più tardi, tanto stasera la tiriamo alla lunga – piagnucolò, mentre tutti i presenti in perfetto e religioso silenzio li stavano guardando con palese biasimo.
  • Più tardi mettiamo Wars, ora metto questo e che sia chiusa lì.
  • No, dai mettilo ora, più tardi magari mi viene sonno! – Aiolia insistette.
  • Se ti viene sonno te ne vai a fare la nanna e il film lo guardi domani! – sorrise malefico, poi – No, ora metto questo!
  • Ma a me Trek non piace molto, uffa!
  • Piace a me – precisò Kanon.
  • Dai!?
  • No!
  • E dai!?
  • No!
Si stavano comportando come se fossero dei bambini dell’asilo, anzi no, erano decisamente molto peggio!
  • Lia, ma basta! E falla finita! – lo riprese Marin, mentre che tutti i presenti si continuarono a gustare, sempre ben sistemati, quella loro “bambinesca” contesa. Scossero più volte il capo, particolarmente divertiti. Tutti tranne Camus, ovvio. A lui tutte quelle chiacchiere inutili lo infastidivano.
  • Oh ragazzi suvvia, uno vale l’altro! – interloquì Milo. I due si voltarono, e presero a guardarlo interdetti.
  • Milo, ma non dire eresie! – fece Kanon – Posso capire accumunare i due immaginari, entrambi con ambientazione spaziale, con razze aliene bizzarre, però parliamo proprio di roba diversa, di due generi differenti. Star Wars è fantasy…. la fantascienza è ben altro, perché deve comunque partire da una base realistica – prese a fare un lungo respiro, poi continuò – Mi sono avvicinato tardi a Star Trek, solo perché era giunto il momento. Qualcosa sapevo, ma seppur la serie classica era entrata nell’immaginario collettivo non andavo oltre la misera conoscenza. Ma ritornando a Wars, ci possono essere horror, paranormali, thriller, i generi si mischiano ma la base resta quella di un fantasy nello spazio. Le spade laser, gli ordini cavallereschi, le profezie, la forza mistica, è fantasy. Trek è invece ambientato nel futuro, segue le nostre regole, ovviamente prendendosi delle libertà, ma l’impostazione generale è quella di un’opera sci-fi. Star Wars, è una grande saga, una fiaba spaziale che racconta una grande, unica storia. Mentre Star Trek, ci racconta un mondo, anzi più mondi, ogni volta diversi, con culture diverse, strutture politiche differenti, quasi a livello enciclopedico. È uno show completamente immerso nel suo tempo. In realtà, l’opera ti sta parlando di diritti civili, di integrazione razziale, di società multiculturale – si fermò, bevve un sorso di coca – E poi se io dovessi viaggiare tra le stelle, insomma lo farei a bordo della USS Enterprise, non so ma mi ha da sempre affascinato! – con questo suo lunghissimo discorso, Kanon aveva catturato su di sé l’attenzione di tutti, pure quella di Camus. Erano stati in religioso silenzio, nessuno aveva minimamente fiatato.
  • Accidenti! – Saga sorrise – Fratello che descrizione che hai appena fatto! Ma dimmi per caso ti sei immedesimato nell’Alberto Angela di turno!? – a sentire ciò a Death per poco non gli andò la birra per traverso. Si era immaginato Kanon nelle sembianze del famoso paleontologo.
  • Uhm, più o meno – si grattò la chioma bionda, per poi prendere posto al fianco di Camus. Dove appunto era già sistemato in precedenza.
  • Insomma, a farla breve Star Trek ti parla al cervello mentre Star Wars ti parla al cuore! – ne dedusse Milo.
  • Volendola mettere giù in maniera piuttosto rudimentale quello che hai appena detto è sostanzialmente corretto. E dato che tutti possediamo un quantomeno illogico, come direbbe il signor Spock, perché scegliere uno o l’altro? Io personalmente mi tengo tutti e due, perché in fondo credo che sia la soluzione migliore! – sentenziò June.
  • Ma certo! – Morgana sorrise – In fondo cosa c’è di più bello tra, la flotta stellare, gli Jedi, il capitano Kirk, il saggio Yoda, il Millenium Falcon, quel gran figo del dottor Bones, alias Karl Urban, e così via!!!!
  • Poco o nulla! – June sorrise, poi maliziosa – A me basterebbe solo Hayden Christensen, ovvero Anakin Skywalker o meglio conosciuto come Darth Fener!
  • Hai capito la buongustaia! – esclamò Shaina, guardando verso l’Adone svedese della ragazza in questione.
  • Comunque io sarò un Trekker convinto per tutta la vita! – asserì Kanon, alzandosi e avviandosi verso il lettore.
  • Pure io! – precisò Death, buttando il fumo della sua sigaretta direttamente sulla faccia di Shura, che piuttosto infastidito si alzò di scatto, poi imprecando nella sua lingua madre si mise accanto a Camus.
  • Dunque – Kanon sorrise – Diario del capitano. Data stellare 31 dicembre 2020. Io capitano Kanon, e tutta la mia compagnia di amici, dopo parecchio discutere, scambi di opinioni, minacce più o meno velate, siamo qui prontissimi, ben sistemati sui divani e le poltrone di casa, per gustarci appieno questo splendore di film!
  • Ragazzi! – Aiolia sorrise – A dire il vero amo la fantascienza, amo gli Star, più Wars che Trek. Uno è più fanta mentre l’altro è più scienza. Ma quando arrivi, là dove nessuno è mai giunto prima…… ti rendi subito conto di essere, in una galassia, lontana, lontana….. ma alla fine sono belle entrambe, anche sé il mio cuore batterà sempre e solo per una!
  • Ben detto Lia. Wars ti fa sognare, mentre Trek ti fa riflettere – asserì Aiolos, guardando compiaciuto il fratello.
  • E come direbbe il buon vecchio Spock. Lunga vita è prosperità! – alzandosi, Kanon imitò la famosa posa del vulcaniano.
  • E che la forza sia con te! – Aiolia, invece fece il verso della spada laser alzata in segno di combattimento!
 
*
 
Arrivò la mezzanotte in men che non si dica. Per la gioia di Aiolia, Kanon mise il suo tanto agognato film di Wars.
Il gemello lo fece soprattutto per NON avere rotture di scatole, dato che non appena Trek terminò, il ragazzo gli si appiccicò addosso peggio di un francobollo.
A mezzanotte precisa, uscirono tutti in terrazza. Presero ad assistere a quello spettacolo pirotecnico che da tutta la vallata si stava elevando verso il cielo, completamente sgombro dalle nuvole e del tutto stellato.
Anche loro iniziarono a sparare diversi petardi. Ovviamente quelli più scatenati, se n’erano portati a profusione industriale, ed erano gli ormai soliti noti. Death, Milo, Seiya e Hyoga. Gli altri si misero ben sistemati in un angolino e si gustarono piuttosto compiaciuti lo spettacolo che i quattro avevano appena avviato.
Shaina, in quel momento era particolarmente pensierosa. Con Milo, durante quella serata non si erano più considerati, o meglio, lui non l’aveva nemmeno calcolata. Dopo il bacio in discoteca, il ragazzo come abbordo le fece solo quella timida carezza mentre che lei con June stavano rientrando nell’appartamento, poi da lì, aveva iniziato a non rapportarsi più con lei.
Mentre continuava a guardare appunto il biondo, che era bellamente impegnato a lanciare la sua parte di petardi, dovette ammettere che in fondo preferiva così.
Al momento non aveva proprio testa per iniziare una nuova relazione, ma poi si sarebbe potuta chiamare tale!?
Terminato lo spettacolo pirotecnico, il gruppo venne catturato da un’altra attrattiva. Per tutta la lunghezza della vallata, stava scendendo la lunghissima fiaccolata. Come tutti gli anni, in molti aderirono a quell’iniziativa.
I ragazzi con i loro telefonini in mano, ripresero tutto. Immortalarono quel momento, come ricordo di quella loro vacanza.
Appena la fiaccolata andò a morire in fondo alla valle, dove vi erano le partenze per le seggiovie, i ragazzi a quel punto rientrarono all’interno dell’appartamento, e vista l’ora tarda che si fece, decisero di rintanarsi ognuno nelle rispettive stanze.
Il nuovo anno era dunque arrivato, e qualcosa di nuovo questi avrebbe certamente portato!
 
*
 
Le quattro amiche, dopo aver sciato per buona parte della giornata, e dopo essersi cambiate d’abito, si avviarono verso la SPA. Non appena fecero la loro entrata, per prima cosa notarono che questi stranamente era piuttosto vuota, o almeno non era strapiena come molto spesso lo era. Ma in effetti, quella giornata era piuttosto tardi, anche perché l’avevano tirata piuttosto per le lunghe.
Si sistemarono all’interno di una delle tre saune presenti. Come spesso succedeva, in quel più completo relax si misero a parlottare, anzi, a dirla tutta, si misero a spettegolare alla grande. L’argomento delle loro “innocenti” chiacchiere, era la love story…. tra Seiya e Saori.
Morgana rivelò che lei lo aveva capito fin da subito. Aveva notato come entrambi si continuarono a guardare, quando erano di ritorno dall’infermeria. Seiya in quel frangente, pareva essere un pesce lesso, bello pronto da mettere al forno al cartoccio, mentre Saori furbescamente aveva cercato di mascherarlo un po' di più.
Morgana, di tutto ciò ne era strafelice, almeno a sua detta quella mega cozza umana, avrebbe avuto qualcosa tra le mani, e quindi di conseguenza avrebbe tenuto occupato il suo tempo, invece che stare sempre a spiare le sue mosse e anche quelle di Ikki.
Quando uscirono dalla sauna, si immersero all’interno di una vasca idromassaggio, che nel frattempo si era liberata. Anzi, a dirla tutta si era proprio svuotata l’intera SPA, le uniche rimaste al suo interno erano solo le quattro.
Ovviamente non contente e soddisfatte, continuarono a spettegolare alla grande.
I cappotti che “confezionarono” furono davvero tanti, forse decisamente troppi. Come al loro solito non avevano risparmiato nessuno, in pochi si erano “salvati” dal passare sotto le loro sgrinfie.
Morgana, dopo un bel po' di tempo decise di prendere ad avviarsi verso il loro appartamento, leggasi da Ikki, quindi si alzò uscendo dalla vasca. Venne però subito seguita da Marin e June, mentre Shaina decise di rimanere lì a mollo ancora per un pochino. Stava troppo bene. Le amiche dopo averla salutata presero ad avviarsi verso l’uscita.
Shaina, in quella solitudine, dovette ammettere che si stava proprio rilassando.
I suoi pensieri vagarono in più direzioni, ma passarono giusto una quindicina di minuti, non di più, quando ad un tratto senti una voce a lei molto conosciuta, esclamare.
Ehilà, bimba!
Milo!? Fece particolarmente confusa, ma anche leggermente indispettita per esserselo ritrovato ad un palmo dal naso!!!!
 
 
Colei che scrive.
Salve a tutti, eccoci quindi arrivati alla fine di questo terzo atto.
Come avete potuto ben vedere (leggere), le novità non mancano affatto.
Detto ciò, come al solito ringrazio chi ha letto, recensito e seguito questa mia storia.
GRAZIE di cuore a tutti voi!
Credit. Into – Darkness Star Trek, film del 2013, diretto da JJ Abrams.
Spock, Kirk, Bones, Flotta Stellare, USS Enterprise, sono tutti nomi e personaggi presenti all’interno dell’universo di Star Trek.
Yoda, Darth Fener, Jedi, Millenium Falcon, sono tutti nomi e personaggi presenti all’interno della Saga di Star Wars.
Un abbraccio. Al prossimo atto.
Saluti, Vanity!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** atto quarto, qualcuno è proprio in confusione! ***


atto quarto, qualcuno è proprio in confusione!
 
 
  • Ehilà, bimba!
  • Milo!? – fece Shaina particolarmente confusa, ma anche leggermente indispettita per esserselo ritrovato ad un palmo dal naso.
  • Cosa ci fai qui, tutta sola, soletta?
  • Mi sto rilassando – rispose con un tono lievemente seccato, mentre il ragazzo senza starci a pensare troppo su, s’immerse accanto a lei nella vasca – E tu che ci fai?
  • La stessa cosa che ci fai tu.
  • Le altre sono andate via da poco, le hai per caso incontrate? – lei preferì sviare il discorso, visto i loro recenti precedenti.
  • No, non ho incontrato nessuno – la guardò intensamente.
Passarono alcuni brevi attimi in cui entrambi non si dissero più nulla, ma da come lui la stava guardando, pareva proprio che le dovesse dire qualcosa, difatti dopo poco.
  • Shaina – e la continuò a guardare negli occhi – Innanzi tutto scusami per il bacio. Ho approfittato del momento.
  • Scuse accettate – fece, poi con fare piuttosto serio – Hai altro da dirmi?
  • Sì. Ora però io dovrei sapere una cosa, ma…. – si bloccò, tentennava, abbassò un poco lo sguardo.
  • Ma cosa? Che vuoi sapere? Su dimmi? – lo esortò.
  • Cioè, vorrei sapere come…. – farfugliò.
  • Milo, per favore cerca di spiegarti meglio! – comprensibilmente Shaina stava perdendo un poco la pazienza.
  • Insomma, io vorrei sapere che intenzioni hai…. – si bloccò nuovamente – Con Kanon? – a quel punto lei prese a guardarlo interdetta. Poi cominciò a capire, ma cercò di sviare ugualmente.
  • Milo scusami, ma perché vuoi sapere che intenzioni ho con Kanon? Che c’entra lui?
  • Shaina, il motivo è tutto sommato abbastanza semplice – i suoi occhi azzurri presero a luccicare – Tu mi piaci, anzi, a dire il vero mi sei da sempre piaciuta! – confesso lui senza remore. Mentre lei rimase a bocca aperta. Ovviamente in quelle giornate si era accorta che al ragazzo non le era affatto indifferente, ma di contro non si sarebbe mai aspettata di suscitare un certo interesse da parte proprio di Milo, dato che lei fin da subito lo aveva trovato come essere il classico bello ma altrettanto irraggiungibile – Guarda, in passato ero fortemente tentato più volte di parlarti – asserì poi con un sorriso – Shaina, mi sei piaciuta fin dal primo istante che ti avevo vista, ricordi quel giorno?
 
A quel punto, lei prese a pensare proprio al giorno che lo conobbe.
Che situazione a dir poco buffa che si era creata. Lei lo aveva lievemente tamponato con la propria auto. Ricordò che lui scese dalla sua andandole incontro, mentre nel frattempo la insultava in tutte le lingue del mondo possibili ed immaginabili. Di rimando lei era leggermente piccata. Mica l’aveva fatto a posta, quindi più incazzata che mai, scese a sua volta anche lei dalla propria auto.
Lui appena la vide, la squadrò in tutte le sue parti. Smise immediatamente di insultarla, bloccandosi completamente, continuando a guardarla lungo tutta la sua elegante figura, poi con un sorriso, abbinato ad un fare molto cavalleresco, la invitò a prendere un caffè, indicandole un bar che era proprio nelle immediate vicinanze.
Inutile dire, che a quel punto lei rimase decisamente sbigottita. Non riuscì a capire, un attimo prima la insultava di brutta maniera, mentre giusto un attimo dopo le voleva addirittura offrire un caffè!?
Che tizio strambo! Pensò lei silenziosamente, continuando ad osservarlo.
Quando i due si ritrovarono all’interno del bar, entrambi presero a conversare amabilmente davanti a due tazzine belle fumanti di caffè. Lei gli raccontò che conviveva da poco tempo assieme ad altre tre ragazze, le quali lui però già conosceva da diverso tempo, il resto era invece storia recente.
 
  • Come mai ti sei deciso solo ora a farti sotto e a parlarmi? – gli domandò a quel punto. Voleva vederci chiaro.
  • Quando mi ero deciso di parlarti, tu ti eri messa da poco con Kanon. E dato che lui è uno tra i miei migliori amici mi dispiaceva mettermi in mezzo, mentre ora che vi siete lasciati è tutto diverso – in quel momento le era pericolosamente vicino, troppo – Shaina, mi piaci troppo!
  • Milo, ascolta…. – non fece in tempo a dire altro, perché la sua bocca venne immediatamente ben tappata dalle calde, ma umide labbra di lui.
 
Il bacio che ne seguì da prima fu molto delicato, poi divenne molto più appassionato. Riuscì perfino a toglierle il respiro.
Milo in quel momento stava stringendo a sé Shaina in una morsa ben ferrea.
Poi non dandole tregua, insinuò la sua lingua avidamente nella bocca di lei in cerca della sua, prolungando di parecchio il contatto. Nel frattempo, delicatamente prese ad accarezzarle il volto.
Bisognava dire che lui era molto seducente e sensuale, niente da dire, Milo era proprio un gran bel ragazzo, e Shaina si rese perfettamente conto, di non riuscire più a gestire quella situazione, che difatti le stava sfuggendo di mano.
Milo si staccò momentaneamente da Shaina, poi prendendola tra le proprie braccia se la portò con sé all’interno della sauna. Lei di contro non aveva la forza, o forse semplicemente non aveva voluto trovare la forza necessaria, per riuscire a svincolarsi dalla di lui prese ferrea.
Tutto quello che tra di loro accadde in seguito, forse evidentemente tutto ciò doveva succedere. Il destino più delle volte decideva per noi. Shaina, non lo sapeva con precisione, ma sicuramente era rimasta affascinata da Milo, forse nel suo inconscio ancora prima di mettersi col gemello.
Una volta che terminarono il loro amplesso, Shaina ammise che fare l’amore con Milo era stato bellissimo.
Aveva provato delle sensazioni che non aveva mai percepito prima di quel momento, neppure con Kanon, nonostante che con quest’ultimo sessualmente parlando, si erano da subito presi abbastanza bene, poi le difficoltà erano arrivate dopo, lei aveva mai provato un’intensità di emozioni simili. Invece con Milo era stato completamente diverso, era stato più coinvolgente, più appagante, insomma più tutto!
Entrambi gli amanti erano piuttosto esausti, ma di contro erano incredibilmente soddisfatti. L’amplesso che avevano appena concluso aveva dato sfondo alle loro energie. Shaina, cercò di riprendere un poco di fiato, ma soprattutto, cercò di rimanere più lucida possibile, considerato l’enorme coinvolgimento che poco prima aveva avuto, difatti a fatica cercò di ricomporsi.
Appena si fu più o meno rivestita, si era privata solamente del minuscolo bikini, si voltò verso il biondo, che invece se ne stava sempre comodamente bello sdraiato, così come sua mamma lo aveva fatto, mostrando completamente e con una certa dose di sicurezza le sue doti, alla ragazza che poco prima teneva ben salda al suo corpo granitico.
Milo, le sorrise del tutto compiaciuto.
 
  • Vieni via anche te? – gli domandò, sistemandosi i lacci del pezzo di sopra.
  • No, me ne sto ancora un po' qua – si mise ancora più comodo – Se ci vedono arrivare assieme magari capisco qualcosa – le fece l’occhiolino malizioso – Al momento non mi va!
  • Va bene, forse è meglio fare così. A dopo – rispose lei mentre prese il suo telo, ma prontamente si sentì afferrare per un braccio. Il biondo l’attirò a sé con veemenza, per poi sussurrarle a fior di labbra.
  • Te ne vai senza nemmeno darmi un bacio!? – mise su un adorabile broncio, che lo rese ancora più sensuale di quello che già solitamente era.
 
Detto ciò, lentamente posò le sue calde labbra su quelle di lei, regalandole così un bacio ancora più intenso di quelli che le aveva già donato in precedenza.
Non appena riuscirono, faticando, a staccarsi, lei lo salutò dirigendosi poi quasi di corsa verso l’uscita della SPA.
Arrivò al loro appartamento che si sentì tutta accaldata, e con un gran fiatone. Prese a fare un lungo respiro, poi entrò all’interno della casa.
Notò che gli altri erano tutti belli che sistemati attorno alla lunga tavolata.
Erano ancora intenti a cenare. Lei prese posto accanto a Morgana.
L’amica con fare curioso, forse troppo, si voltò a guardarla con parecchia attenzione, mentre lei a fatica riuscì a trattenere il fiato.
 
  • Ma che faccia sconvolta hai, Shaina, stai bene? – fece Morgana, fissandola in volto con una certa insistenza.
  • Sto benissimo – sorrise – Sarà solo perché mi sono addormentata dentro alla sauna – fece poi con naturalezza.
  • Come al solito, la sauna ti fa sempre lo stesso effetto!
  • Già, sempre – cercò di tagliare corto, anche perché lo sguardo smeraldino di Kanon si era puntato con una certa insistenza su di lei.
  • Oggi però devo dire che ti ci sei proprio addormentata di brutto. Da quando siamo venute su noi – June indicò Morgana e Marin – Sono passate la bellezza di ben tre ore! – l’amica le fece notare.
Fortunatamente, quella sua abitudine conosciuta da tutti loro, di addormentarsi spesso all’interno della sauna, forse al momento l’aveva salvata.
Non appena terminarono di cenare, ecco che Milo fece la sua entrata, calamitando sulla propria persona lo sguardo di tutti i presenti.
  • Ehilà Milo! Ma che fine hai fatto? Ti sei per caso perso in paese? – Death, lo accolse con un ghigno, mentre Shaina smise quasi di respirare. Ancora si sentiva addosso le calde mani del ragazzo, che passavano con bramosia lungo tutto il suo corpo. Rabbrividì per un istante.
  • Ma va! – Milo sorrise – Sono giusto andato giù in paese a fare un po' di scorta di fumo, e lì ho incrociato il mio amico Argor, che giusto era appena arrivato in hotel! – riportò, mentre prese a sedersi proprio di fronte a Shaina.
  • Ma bene! – Death ghignò – Anche quel gran figlio di una buona donna è da queste parti!
  • Ma era solo? – gli domandò Aphro, con fare particolarmente curioso, mentre tagliuzzava con estrema dovizia e precisione una mela.
  • No. È con Orpheo e due bonazze. Una bionda e l’altra mora. Sono le loro nuovissime fiamme! – Milo ammiccò, incrociando gli occhi di Shaina.
  • Ma bravi, quei due bastardi di Silver! – fece Death, ammiccando pure lui. Appellò i due Silver, perché entrambi da diversi anni, militavano nella squadra di calcio che portava appunto quel nome.
  • Allora scommetto che ti sarai già fatto una birretta? – fece Kanon, scrutandolo attentamente.
  • Due birrette, amico! – Milo gli sorrise.
  • Milo, mangi qualcosa? – gli chiese invece Marin.
  • No grazie, ho mangiato in abbondanza giù al pub – fece il greco con un sorriso, scambiandosi nuovamente un’occhiata proprio con Shaina, che di contro continuava però a fare l’indifferente.
 
Ansiosamente Shaina prese a pensare. Ma perché continuava a guardarla?
Se continuava sicuramente se ne sarebbe fatto accorgere. Lui forse non aveva nulla da perdere, mentre lei forse sì.
Con Kanon, si erano lasciati da qualche mese, quindi la cosa tra loro era piuttosto fresca. Ma soprattutto lei non era del tutto convinta di aver fatto la cosa giusta. Certo, lui l’aveva tradita, ma lo aveva fatto in un momento di totale debolezza. Ultimamente, tra loro l’alchimia era abbastanza calata, avevano provato per un breve periodo a convivere, ma giusto per cercare di recuperare in parte il loro rapporto, ma subito si resero conto che nulla era servito, per cui soffrendo entrambi, avevano deciso di comune accordo di prendersi un po' di tempo per riflettere e lui aveva ceduto alle pesanti avances che una tizia da tempo gli faceva, portando così Shaina a lasciarlo in modo definitivo.
Ora però era lei quella che si trovava ad essere in difficoltà. Non sapeva davvero cosa fare, era in totale e completa confusione.
Sempre osservando di sottecchi la causa principale dei suoi problemi, se così si potevano chiamare, si chiese silenziosamente, del perché Milo era andato proprio a cercare lei? Soprattutto, considerando tutte le ragazze che conosceva e che molto spesso frequentava. Aveva paura, tremendamente paura. Era stata troppo impulsiva, si era lasciata andare con troppa facilità. Lo conosceva piuttosto bene, e quindi sapeva perfettamente di che tipo di pasta era fatto. Dopo la storia andata male con quella Shoko, il bel biondo aveva radicalmente cambiato il suo approccio e anche il suo atteggiamento nei confronti delle donne, diventando di conseguenza piuttosto stronzetto, quindi lei sapendo tutto ciò, avrebbe dovuto ponderare al meglio ma soprattutto cercare di desistergli, mentre invece ci era caduta completamente dentro con tutte e due le scarpe!
Ma forse tutto ciò era stato deciso dal fato, e a quello non si poteva di certo sfuggire!
 
*
 
Come al loro solito erano tutti belli che sistemati nell’ampio soggiorno. Vi era chi leggeva, chi guardava la televisione, commentando di volta in volta tutto quello che lo schermo passava, chi giocava a carte, chi a monopoly …. e chi come al suo solito si divertiva a passare tutto il suo “prezioso” tempo, a rompere alla grande le scatole al prossimo.
Questi, era proprio Death, che continuava impugnando il proprio cellulare a riprendere e a fotografare tutta l’allegra combriccola, anche nei loro momenti meno opportuni.
Mentre che i ragazzi andavano e venivano dall’appartamento alla terrazza per fumare in compagnia, e soprattutto per NON disturbare le ragazze, dato che queste NON gradivano affatto il tanfo di fumo, quest’ultime decisero di visionare uno dei tanti film che premurosamente Kanon si era portato dietro.
 
  • WOW!!!! Ma è bellissimo! – esclamò June alla primissima inquadratura del Capitano. Scelsero di vedere Space Pirate Capitan Harlock, una mega figata spaziale in 3D.
  • Urca, lo hanno fatto ultra figo. Fosse vero sarebbe da spupazzare tutto! – asserì Shaina, sistemandosi meglio.
  • Magari lo fosse! Così saremmo tutte in coda per salire sull’Arcadia, e sbavare dietro al Capitano! – fece Morgana ironicamente.
  • Morgana dici bene. Davvero un peccato! – concordò Marin, poi rivolgendosi a Shaina – Ehi! Intanto prendi il numerino, perché mi sembra che ci sia di già una bella coda sbavante! – l’altra in risposta le sorrise.
  • Ma bisogna prendere il numero, ma per cosa? – saltò su Saori, uscendo dal limbo in cui era caduta, mentre le altre quattro scossero la testa sconsolate. La cara miss Kido era completamente immersa nel suo mondo, un mondo che si chiamava Seiya.
  • Ma che numero! – Morgana sorrise maligna – Saori, quella di Marin era soltanto una battuta!
  • Ah, perfetto, come non detto allora – Saori, stringendosi nelle spalle riprese a sorseggiare la sua bevanda, e puntando il proprio sguardo verso le grandi vetrate che davano appunto sulla grande terrazza, dove appunto i ragazzi erano sistemati in piccoli gruppetti e vi era chi fumava, o chi semplicemente si perdeva ad osservare il solito ma sempre molto bello panorama.
  • Ma che stanno guardando? – ad un tratto fece una voce alle loro spalle. Tutte loro si voltarono leggermente verso quest’ultima.
  • Oh Aiolia, nulla di che! Stanno solo sbavando come delle lumache dietro a quello mezzo cieco, che gira nello spazio tutto di nero vestito! – sghignazzò Milo guardandosi per un secondo con Shaina.
  • Ehi, non ti azzardare ad offendere il Capitano! – June saltò subito su col piede di guerra.
  • Lui NON si tocca! – prontamente Morgana seguì l’amica, in tono minaccioso.
  • Davanti a lui, dovete solamente inchinarvi! – aggiunse Marin. Aiolia, strabuzzò gli occhioni.
  • Toccateci tutto ma non il Capitano! – asserì Shaina. I suoi occhi verdi si infiammarono.
  • Lui è un gran figo! – mise in chiaro June, mentre sia Milo che Aiolia presero a guardarsi scioccati, nel frattempo rientrò anche Kanon, andandosi a sistemare al fianco dei due amici.
  • Bè, che sta succedendo? – fece il gemello accigliato, non capendo il perché di tutto quel fervore che vi era.
  • Oh nulla, il nostro Milo – Aiolia indicò l’amico – Sé permesso di offendere il LORO Capitano, e LORO si sono incredibilmente offese, ecco tutto!
  • Ma certo, insultare uno come lui è puro sacrilegio!!!! – June, indicò lo schermo.
  • Lui, è il nostro tesorooooooo!!!! – sibilò invece Shaina, sempre guardata a vista da Milo. Ricambiata, ovvio!
  • Vabbè. Ragazze, continuate a sbavare sul vostro tesorooooooo!!!! – Milo rifece il verso appena fatto da Shaina – Che noi VERI uomini ce ne ritorniamo fuori.
  • Milo, dici bene – Aiolia sorrise – Ragazzi, lasciamole perdere. Piuttosto andiamo a fumarcene un’altra e a farci le nostre belle chiacchiere! – disse, prendendo entrambi gli amici per le spalle.
  • Ragazze, buona visione, eh! – Kanon sorrise malizioso.
  • Si andate. Club del Cucito! – gli urlò June alle spalle, ma loro fecero finta di non sentirla, uscendo in terrazza e raggiungere gli altri.
  • Che comari! – sentenziò invece Shaina, rimettendosi più comoda, poi rivolgendosi a Saori che aveva il telecomando dalla sua parte – Saori scusa, potresti rimetterlo dall’inizio? Quei tre rompi scatole mi hanno distratta! – la ragazza appena chiamata in causa senza fiatare fece quello che le aveva chiesto l’amica.
 
*
 
Tra le varie chiacchiere e le innumerevoli perculate, sempre indirizzate ai danni dei soliti noti, ecco che anche quella sera si fecero le ventitré. Alcuni di loro, ovviamente non tutti, Aiolos e Saga, erano già da un bel pezzo sotto le loro calde copertine, decisero di uscire, andandosi a rintanare nel solito pub.
All’interno della casa era rimasti Shaina, June, Kanon, Shura, Camus e Milo.
Dopo aver salutato i ragazzi presenti, le due ragazze presero ad avviarsi verso la loro camera, subito però furono seguite dai tre, dato che Shura si era puntualmente eclissato in quella sistemata al piano terreno.
Salendo per le scale, le due notarono che alle loro spalle vi erano Kanon e Milo. Non appena che i due le raggiunsero, cavallerescamente Milo prese a tenere la porta della stanza, dove avrebbero dormito le due, aperta.
Entrambe lo ringraziarono per quel suo gesto, ma Shaina era un po' imbarazzata, o almeno non voleva far trapelare nulla su quello che era successo tra di loro, mentre a quanto pareva Milo era di parere completamente differente.
June per prima entrò all’interno della stanza, subito seguita da Shaina. Ma quando quest’ultima fece per richiudersi la porta dietro alle proprie spalle, Milo con un sorriso le disse.
Notte tesoro, a domani!
A sentire ciò, June si bloccò di colpo e la stessa cosa la fece pure Kanon, mentre Shaina si sentì sprofondare.
Santi lumi, ma Milo era davvero impazzito!?
Milo sorrise, allontanandosi dalla stanza delle ragazze e prendendo a seguire Camus all’interno della loro stanza. Parlando giusto del francese, poco prima si era bloccato pure lui, e forse per la prima volta in vita sua aveva tenuto un comportamento del genere. Evidentemente l'atteggiamento dell’amico lo aveva incuriosito parecchio, ma ritornando a Milo, questi fece tutto ciò, non prima di aver rivolto alla ragazza un’ultima eloquente occhiata.
Era stata davvero tutto un programma, difatti per sfortuna di Shaina, quest’ultima non sfuggì al gemello, che seguendo i due amici prese anche lui a fare la propria entrata in quella stanza, dove nella quale avrebbe condiviso con l’attuale corteggiatore della sua ex, quella lunga nottata.
Le due amiche dopo essersi private dei loro abiti, si sistemarono accuratamente sopra ai loro lettoni. Ma prima di spegnere definitivamente la luce e chiudere di fatto anche quella giornata, una June particolarmente incuriosita, lanciò.
 
  • Comunque, devo proprio dire che è un personaggio del tutto strano – Shaina prontamente capì a chi l’amica si stava riferendo. In effetti, non si sorprese affatto che June tirasse fuori quel “particolare” argomento, soprattutto dopo quello che era appena successo.
  • Ma chi? – fece Shaina, usando fin troppa indifferenza.
  • Milo – June la guardò di sottecchi – A volte mi chiedo del perché sia ancora single. Insomma è davvero un gran bel ragazzo. Inoltre che io sappia è anche abbastanza corteggiato, tu che dici?
  • Uhm, non saprei – fece vaga – E poi non è che lo conosco più di tanto sotto certi aspetti – si sentì una vera e propria infame. June le scoccò un’occhiata strana, poi riprese il discorso.
  • Sicuramente, avrà qualcosa che non funziona al top! – disse June, mentre Shaina prese a pensare. A Milo gli funziona tutto e pure molto bene, te lo potrei pure confermare! – Ma capisco anche che magari non vorrà mai più soffrire come invece aveva sofferto con Shoko! – asserì la bionda, mentre l’altra silenziosamente pensò nuovamente – Shoko, non capisce una bella mazza. Perché uno così io personalmente non l’avrei mai e poi mai mollato! – Altrimenti, non mi spiego il motivo. Perché bello è bello, non c’è che dire! – June aveva proprio ragione, difatti per Shaina, Milo era bellissimo!
 
Con una scusa, Shaina prese a voltarsi leggermente dalla parte opposta.
Iniziò così a pensare a quanto si era sentita una stronza in quel momento.
Non sapeva di preciso cosa le stesse succedendo, ma da quando aveva fatto l’amore con Milo, fin da subito si era sentita diversa. Difatti, proprio quella stessa sera, aveva rivisto il gemello, che tanto in passato aveva amato, proprio come lo vedeva nei loro ultimi tempi. Più come un fratello che come un compagno, un fidanzato.
 
  • Shaina scusami, ma c’è qualcosa che non va? – dopo un bel po' di tempo, June le chiese con aria preoccupata.
  • No, tranquilla. È che ultimamente sono solo un poco più stanca, tutto qui – poi sorridendole – Grazie per l’interessamento.
  • Va bene, buonanotte tesoro a domani – June si sistemò meglio sotto al caldo piumone. Quella sera aveva deciso di staccarsi un poco dal suo biondo svedese. Era certa che facendo così il loro rapporto e la loro storia poteva andare avanti e funzionare ancora meglio.
  • Sogni d’oro, buonanotte anche a te, a domani – detto ciò, Shaina spense la piccola lucina, per poi sistemarsi anche lei al meglio sotto le coperte.
 
Quella notte ci mise parecchio per riuscire a prendere sonno. Troppi pensieri le imperversavano all’interno della sua mente, e pure il suo cuore era particolarmente in subbuglio.
Dovette ammettere che June aveva tremendamente ragione. In effetti, a dirla tutta, vi era un qualcosa o meglio un qualcuno che la turbava, e questi aveva anche un nome, un cognome, un bel volto e un altrettanto bel fisico.
Ma nonostante tutto ciò, lei in quel momento non si sentiva di parlarne con nessuno, nemmeno con lei, che era da sempre la sua migliore amica!
 
*
 
Quelle giornate vacanziere per tutti loro erano di fatto terminate. Sarebbero ritornati alla vita normale, fatta di studio per chi doveva ancora completare il proprio percorso scolastico e per chi invece aveva già un lavoro, avrebbe ripreso a svolgere quest’ultimo.
Erano tutti sistemati all’interno del pullman che li avrebbe nuovamente riportati ad Atene, nel parcheggio dove tutti loro avevano lasciato le proprie auto. Shaina, era seduta al fianco di June, mentre Milo, con il quale non si erano più considerati, era sistemato nei sedili in fondo, ed era in compagnia di Aiolia, Aphro, Death e Kanon.
Dopo aver chiacchierato per parecchio con June, Shaina si alzò dirigendosi verso i sedili posteriori, proprio dove vi erano sistemati i ragazzi. Da Marin aveva ricevuto l’incarico di portare a quest’ultimi i panini che lei aveva diligentemente preparato, Shaina anche se un po' contrariata fece quello che l’amica le aveva chiesto di fare, chiedendo però alla rossa, del perché non poteva farlo lei. Marin in risposta farfugliò qualcosa, e l’unica cosa che Shaina riuscì a capire, che la ragazza aveva avuto un piccolo diverbio col fidanzato, e al momento preferiva stargli un poco alla larga, a quel punto, lei senza fare altre domande, prese a fare quello che l’amica le aveva chiesto di fare.
A Milo, nel vederla arrivare gli si illuminarono gli occhi, mentre a Shaina non le sfuggì l’occhiata più che significativa che Kanon lanciò verso l’amico, quindi lei cautamente si avvicinò, decidendo proprio di rivolgersi subito al suo ex.
 
  • Kanon, ci sono dei panini, ne vuoi? – gli sorrise, porgendogli il pacchettino contenente il panino.
  • No. Grazie non ho fame – fece con tono gentile, puntandole contro i suoi occhi smeraldini. Lei a quel punto si rivolse verso gli altri.
  • Ragazzi, voi?
  • Oh grazie – le risposero Aphro, Death e Aiolia. Quest’ultimo però continuava a puntare il proprio sguardo altrove. I tre afferrarono i loro panini, mentre Shaina a quel punto si dovette rivolgere a Milo.
  • E tu?
  • Oh, ma sì, grazie bellezza! – il greco le fece un sorriso smagliate, incurante delle occhiate particolarmente incuriosite e decisamente perplesse che gli altri ragazzi gli stavano lanciando.
  • Ma guarda, sei proprio fortunato, perché è l’ultimo, anzi no c’è ne sono ancora due! – fece lei porgendogli il panino, e nel farlo mentre che lui lo stava prendendo in mano, queste per un attimo si sfiorarono. Lei ritirò la sua immediatamente, dato che si era sentita percorsa da brividi in tutto il corpo, mentre lui, particolarmente soddisfatto prese a mangiare di gusto quel bel panino super imbottito, sempre sotto le occhiate perplesse dei suoi amici. Shaina a quel punto se ne ritornò a sedersi accanto a June, evitando il più possibile di indirizzare il proprio sguardo verso i sedili posteriori del bus!
 
Dopo ben tre ore abbondanti arrivarono all’interno del parcheggio del Sanctuary.
Ci avevano impiegato più tempo del dovuto, perché si erano dovuti fermare più volte, dato che Paris, pareva essere davvero incontinente, quindi per evitare che la cara bestiola inondasse tutto il bus, occupanti compresi, decisero di fare più soste.
Per prima cosa, una volta che scesero dal pullman, scaricarono i loro bagagli, sistemandoli ognuno all’interno delle proprie auto, poi presero a salutarsi, ripromettendosi di vedersi il prima possibile.
Per Shaina, ovviamente era arrivata la parte più difficile. Cominciò a salutare Seiya e company…. poi passò ai due fratelli, Aiolos e Aiolia poi via, via, ma quando arrivò davanti al francese, sospirò lievemente.
 
  • Ciao, Camus.
  • Ciao, tutto bene? – la scrutò attentamente, come sempre faceva.
  • Più o meno – fece lei con titubanza.
  • Me ne sono accorto. Se hai bisogno sai dove trovarmi.
  • Grazie – gli sorrise grata, mentre Camus ricambiò il sorriso. Poi voltandosi vide lo sguardo penetrante di Milo, puntato su tutta la sua persona – Ciao – i suoi occhi verdi presero a luccicare. Era emozionata.
  • Ciao, ci sentiamo – lui si avvicinò a lei donandole un casto bacio sulla guancia.
 
Nel mentre stavano arrivando dalla loro parte entrambi i gemelli. Saga sorrise ai due ragazzi, mentre Kanon si salutò calorosamente con Camus, mentre con Milo, invece si scambiò un veloce e semplice saluto di cortesia.
Alla vista di ciò Shaina si sentì mancare, soprattutto in relazione alla terribile occhiataccia che Kanon, le rivolse.
Ma non fu solo quella a farla rimanere di braso, ma anche quello che le sibilò, mentre stavano recandosi verso le loro auto parcheggiate, fin troppo vicine tra loro.
Credevo che te ne andassi direttamente a casa di Milo, oppure lui non ti vuole più!?
Quella frase per lei fu una pugnalata dritta al cuore. Non riuscì a replicare, difatti senza dire nulla prese ad infilarsi anche con una certa veemenza, all'interno dell'abitacolo della macchina di Morgana!
 
 
Colei che Scrive.
Eccoci arrivati alla fine di questo quarto atto, e come avevo già annunciato la questione si fa un poco più complicata.
Shaina è arrivata ad un bivio.
Cedere completamente a Milo, o lasciarlo perdere. Ma a complicare la faccenda alla ragazza, pare che ci sia anche Kanon. Ok, si sono lasciati, non sono più una coppia. Ma vedersi la propria ex tra le braccia di qualcun altro non fa affatto piacere, soprattutto se questi è un amico, uno appunto della compagnia, e Kanon pare essere un poco infastidito. Vedremo già nel prossimo capitolo quale sarà la decisione che Shaina prenderà.
Al momento mi fermo qua, ma come al solito voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto, recensito, questi capitoli da me pubblicati. GRAZIE di CUORE.
Alla prossima.
Un abbraccio, Vanity!
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** atto quinto, la vita di qualcuno cambia in modo definitivo. ***


atto quinto, la vita di qualcuno cambia in modo definitivo.
 
Passò una settimana da quando erano rientrati ad Atene dalla loro vacanza natalizia, e Shaina in quell’arco di tempo se n’era stata un poco sulle sue, barricandosi in casa, uscendo giusto il minimo ed indispensabile. A farla breve non aveva visto entrambi, anzi prese la decisione che dopo aver fatto una visita, che da parecchio aveva prenotato, se ne sarebbe andata da sola, in qualche isoletta. Forse stare lontano da entrambi, non vederli, le sarebbe servito, primo per riordinare un poco le idee, ma soprattutto per fare più chiarezza nel suo cuore, in quel momento davvero troppo in tumulto.
Giusto in quel pomeriggio si recò a fare quella famosa visita.
Il ginecologo le porse un biglietto con su scritto il giorno e l’ora dell’appuntamento. La ragazza doveva passare una visita piuttosto importante, ultimamente la sua intimità le dava qualche piccolo problema, questi era comunque una cosa del tutto risolvibile. Difatti, con un certo imbarazzo, gli chiese se insomma, i rapporti sessuali erano dannosi, e alla risposta negativa del medico sorrise dentro di sé, cercando però di non far trapelare il proprio stato d’animo.
Sempre sorridendogli, Shaina prese il biglietto e dopo averlo ringraziato e pagato, lo salutò uscendo definitivamente dallo studio.
Appena uscì in strada si avviò verso la sua auto, e una volta che si fu sistemata al suo interno avviò il motore, uscì dal parcheggio, quando poi ad un tratto sentì il suono di avviso che le era arrivata una notifica. Si fermò quindi a bordo strada, prelevò il cellulare dalla borsa, aprì la chat di WhatsApp, notando che questi era un messaggio proprio da parte di Milo. Con il fiato strozzato, iniziò a leggere quello che vi era scritto.
Ciao, come va? Oggi sono a casa solo soletto, vuoi fare un passo? Bacioni.
In quel preciso istante iniziò a tremare come una foglia al vento, tanto che il cellulare le sgusciò via. Prontamente lo recuperò dal tappetino del sedile anteriore lato guida, dov’era appunto sistemata lei, poi prese fiato e gli diede la sua risposta.
A quel punto ripartì avviandosi verso la dimora di Milo, appena fu arrivata sotto quest’ultima parcheggiò l’auto, attraversò la strada, suonò dal portone e quando questi si fu aperto, salì al secondo piano.
Aveva un’agitazione tale che il suo stomaco era tutto in subbuglio. Una cosa le era abbastanza chiara, ed era quella
che non aveva bisogno di andare lontano e di non vedere entrambi, per capire chi era colui che le faceva battere il cuore.
In vita sua non si era mai sentita come in quel preciso istante, e quando si ritrovava ad essere tra le braccia di Milo, il suo cuore iniziava a galoppare impazzito.
Arrivò davanti alla porta d’ingresso, suonò, Milo le aprì. Appena se lo ritrovò davanti prese ad abbracciarlo con slancio, anche lui nel vederla la strinse a sé, baciandola con passione, poi la prese in braccio, chiudendo poi con un lieve calcio la porta dietro alle proprie spalle.
Sempre tenendola tra le sue braccia la adagiò delicatamente sopra al sofà, poi osservandola con fare accattivante, prese a sfilarsi la maglietta. A lei, piaceva da morire. Di lui le piaceva il suo petto ben scolpito, la sua carnagione bronzea, i suoi occhi azzurri come il cielo, che la facevano impazzire ogni talvolta che la guardavano e la facevano sospirare di piacere. Come aveva già detto in precedenza, forse era sempre stata attratta da lui, anche senza nemmeno rendersene conto, poi dopo che avevano fatto l’amore ancora di più!
Dopo che ebbero amoreggiato per un bel po' di tempo sopra al divano, Milo la riprese in braccio e sempre continuando a tenere le proprie labbra ben incollate su quelle di lei, la portò nella sua camera da letto.
 
  • Non so quando arriverà Camus, per cui qui staremo più tranquilli – fece sorridendole.
  • Ma lui, sa tutto?
  • Sì, lui è l’unico a sapere della nostra storia, in tutti i suoi dettagli.
  • A parte Kanon.
  • Sicuramente, me ne sono accorto che nulla gli è sfuggito.
  • Pure io, e non mi sembra essere troppo contento.
  • Mi spiace – Milo sorrise, poi – Ma ritornando a Camus. Con lui ne ho parlato fin dall’inizio, perché come ben saprai lui è il mio migliore amico, direi il fratello che non ho mai avuto. Lui mi consiglia, mi sostiene. Ad essere sinceri avevo e ho tuttora bisogno di lui per confidarmi.
  • E dimmi, lui cosa ti ha consigliato di fare?
  • Di continuare per la strada che ho intrapreso, quindi di seguire il mio cuore – la strinse a sé baciandola con una travolgente passione – Shaina – la guardò intensamente – Io ti ho cercata perché mi piaci per davvero, non certo per capriccio o per sfida. Ho intenzione di andare fino in fondo, in poche parole non mi accontenterò di dividerti con altri. Mi spiace per Kanon, anche se non capisco cosa abbia da recriminare, ma questa volta non ho intenzioni di mettermi da parte, però sono ben consapevole che alla fine sarai tu quella che deciderà con chi stare.
  • Milo – anche lei lo guardò intensamente – Io ho deciso praticamente fin dalla prima volta che abbiamo fatto l’amore assieme – fece sincera, mentre lui continuò a scrutarla con il suo bellissimo sguardo magnetico, difatti il cuore di Shaina iniziò a battere all’impazzata dalla tanta emozione – Da subito mi sono sentita addosso una strana sensazione, poi più passavano i giorni ho capito che mi stavo cercando di convincere di stare bene da sola, invece ho continuato a farmi del male. Sicuramente, nei tuoi confronti ho da sempre provato un certo interesse, ma – si bloccò per riprendere un poco di fiato – Entrambi non siamo riusciti a dichiararci dall’inizio, da quando ci siamo conosciuti.
  • Siamo stati entrambi un po' troppo impacciati nel dichiararci reciprocamente i sentimenti che provavamo l’uno per l’altro – Milo sorrise, dopodiché la baciò dolcemente, provocandole diversi tremiti lungo tutto il suo corpo.
  • Milo, io voglio stare con te! – disse lei con enfasi, lui la strinse ancora di più a sé, poi la baciò prima sul collo, poi per l’ennesima volta sulle labbra.
 
Presi dall’incredibile passione che li aveva appena travolti presero a fare l’amore. Quella volta lo fecero ancora più intensamente delle precedenti. In quel momento, lei finalmente stava bene, si era liberata del peso che ultimamente la opprimeva e che l’angosciava, e che le faceva passare tutte quelle nottate insonni, a girarsi e rigirarsi sopra al letto, per poi alzarsi la mattina successiva in condizioni pietose, sudata marcia, con delle occhiaie incredibili e sconvolta da farsi paura da sola, ogni talvolta che si recava in bagno e vedeva la sua immagine riflessa nello specchio posto sopra al lavabo.
I due erano praticamente avvinghiati e stavano attendendo che i loro respiri ritornassero più o meno alla normalità.
Milo, era bello accoccolato al seno di Shaina, e quest’ultima continuò ad accarezzargli i suoi morbidi e setosi capelli.
Con la voce ancora roca dovuta proprio alla tanta eccitazione appena provata, lui le chiese.
 
  • A questo punto ti fermerai qui, vero?
  • Ma certo, amore mio! – si baciarono nuovamente con la solita passione. Mentre che erano ancora con le labbra ben incollate tra loro, udirono che la porta d’ingresso si stava aprendo. Prontamente, si staccarono guardandosi negli occhi.
  • Milo, sono io! – immediatamente riconobbero la voce del francese.
  • Ok, Camus!
 
Non appena riuscì a controllare il suo eccitamento, Milo si rivestì alla bene e meglio, raggiungendo il suo amico in cucina. Dopo poco anche Shaina prese a rivestirsi, avviandosi anche lei dove già si trovavano i due ragazzi.
Appena entrò in cucina, Camus si voltò scrutandola attentamente come al suo solito, però a dirla tutta non sembrava essere neanche troppo sorpreso nel vederla lì da loro. Sicuramente, prima o poi se l’aspettava quella comparsa dentro a quella casa, come compagna del suo amico.
Sorridendole la salutò, ma non le disse altro, e lei comprese che comunque era contento. Primo perché almeno Milo non lo avrebbe stressato più, secondo perché con lei, lui si era da sempre dimostrato essere molto disponibile e cordiale, in poche parole era davvero una delle poche ad essergli simpatica.
Quando arrivò l’ora di cena, Milo decise di cimentarsi ai fornelli. Aveva voluto preparare lui la cena, insistendo per fare assaggiare ai due, una specialità greca che gli aveva passato al telefono sua mamma. Camus, guardò con una certa diffidenza il cibo che l’amico stava preparando. In effetti, a prima vista l’aspetto di quella cibaria non era per nulla invitante, ma a volte l’apparenza poteva benissimo ingannare!
Quando terminarono di cenare, Camus ovviamente rimase ancora per un bel po' di tempo a leggere in salotto, mentre Shaina e Milo, si avviarono nuovamente nella camera di quest’ultimo, non vedendo l’ora di stare nuovamente entrambi l’uno tra le braccia dell’altro.
Quella che si apprestava ad arrivare, era la loro prima nottata da coppia ufficiale, quindi avevano intenzione di godersela tutta fino in fondo. Consumarono il loro amore, coinvolgendosi sempre di più, coccolandosi all’infinito, fermandosi per brevi istanti, per poi riprendere ad amarsi appassionatamente fino all’arrivo delle primissime luci dell’alba.
Era inutile girarci attorno, Shaina dovette ammettere che lo Scorpione l’attirava, l’affascinava, la seduceva con quel suo sguardo ammaliante, e poi la divertiva parecchio con quel suo carattere sempre allegro e solare. In poche parole, tra di loro vi era di già una grande attrazione reciproca.
La mattina successiva, Shaina decise di avviarsi a casa dei gemelli. In questi aveva lasciato alcune delle sue cose personali, e quindi voleva andare a riprendersele. Inviò a Kanon un messaggio. Lui le rispose di andare subito, perché poi sarebbe dovuto andare a fare diverse commissioni. Salutò Camus e Milo, con quest’ultimo si scambiarono un lungo bacio e poi uscì dall’immobile.
Abbastanza velocemente fece il suo arrivo davanti allo stabile dove dimoravano Saga e Kanon. Trovò subito parcheggio, poi suonò e una volta entrata nell’androne del palazzo prese l’ascensore arrivando al nono piano.
Trovò Kanon ad aspettarla sul ciglio della porta d’ingresso. Lui le andò incontro, donandole un leggero bacio sulla guancia.
 
  • Ciao – fece lui guardandola intensamente negli occhi.
  • Ciao, sei solo? – domandò lei, mentre entrò in quella che per un breve periodo era stata la sua casa.
  • Si, Saga è da poco uscito.
  • Ah, ok. Comunque cercherò di portati via poco tempo, cerco di fare più velocemente possibile – disse, cominciando ad infilare con veemenza alcuni suoi oggetti all’interno del grosso borsone che si era portata.
  • Tranquilla – la osservò con uno sguardo del tutto enigmatico.
  • Kanon, ancora qualche cosa e ho finito! – affermò lei.
 
Passò diverso tempo, e non avendo ricevuto alcuna risposta si voltò, notando che aveva parlato da sola, visto che il padrone di casa e l’unico occupante di questi non era presente. Chiuse il borsone e prese ad avviarsi verso la cucina. Passando davanti alla porta del bagno in comune, lo sentì parlare al telefono, visto che in quella casa non vi era nessun’altro tranne che appunto loro due.
Presa dalla forte curiosità si bloccò, e standosene in religioso silenzio cercò di capire con chi, ma soprattutto di cosa stava parlando.
Perfetto, allora ci vediamo questa sera. Ho prenotato per le venti, ok, ti passo a prendere io, a dopo baci!
A quanto pareva Kanon si era già trovato un’altra compagnia. A quel punto Shaina, giusto per evitare di non essere beccata con le mani dentro la marmellata, andò verso la cucina, dove dopo poco venne raggiunta dal ragazzo.
 
  • Kanon, ho finito.
  • Va bene – fece lui usando un tono di voce particolarmente basso e calmo – Devi scappare o ti fermi per un caffè?
  • Uhm – guardò l’ora – Mi spiace, ma si è fatto tardi e ho delle altre commissioni da sbrigare – poi sorridendogli – Magari facciamo per un'altra volta.
  • Come vuoi – e senza che lei se ne accorgesse si mise dietro alle sue spalle, poi l’abbracciò.
  • Va bene – fece piuttosto imbarazzata per quel contatto – Salutami Saga – e afferrò alla svelta il borsone, questi era sistemato sopra ad una sedia.
  • Lo farò – Kanon si riferì a salutarle Saga – E anche tu salutami quei due – fece, con uno sguardo che era tutto un programma. Lei a quel punto prese ad avviarsi verso la porta d’ingresso, quando ad un tratto si sentì afferrare per la vita, in una presa ben salda. Sospirò lievemente.
  • Kanon ti prego, lasciami andare. Non rendere il tutto più difficile di quello che già è! – disse lei in tono supplichevole, mentre lui continuò a stringerla più forte. A quel punto, Shaina si voltò verso di lui.
  • Shaina, ho sbagliato. Ora ti ho definitivamente persa. Perché?
  • Non lo so, evidentemente doveva succedere tutto ciò, tra di noi si vede che non era proprio destino – disse, ma gli voleva anche ricordare che lui ora aveva un’amichetta, ma preferì lasciare perdere. Inoltre era incredibilmente imbarazzata. Troppo!
 
Senza preavviso lui prese il viso di lei, tra le sue mani, poi piano, piano, lentamente si avvicinò sempre di più fino ad arrivare a posare le sue labbra su quelle della ragazza. Dolcemente la baciò. Lei rimase incredibilmente sorpresa da tutto ciò, perché a dirla tutta non se lo sarebbe mai e poi mai aspettata.
Dopo un primissimo momento di smarrimento e confusione, Shaina si staccò da quel caldo ed appassionato bacio.
Poi sempre con una certa agitazione lo salutò, mentre lui di rimando si offrì ad aiutarla per portare il grosso borsone giù in auto. Una volta che caricarono il borsone all’interno del baule della vettura, si salutarono. Quella volta lo fecero scambiandosi solo un casto bacio sulla guancia, dopodiché Kanon lanciò una lunga ed espressiva occhiata lungo tutta la persona di Shaina. Quest’ultima, col fiato in gola e la tremarella nelle gambe arrivò sotto casa di Milo.
Fortunatamente, riuscì a parcheggiare l’auto abbastanza vicino al portone d’ingresso, suonò e Milo prontamente le andò incontro, aiutandola a sua volta a portare su in casa il grosso borsone, strapieno di roba.
Appena entrarono all’interno dell’appartamento, puntarono dritti verso la loro camera da letto.
 
  • Ho già fatto un po' di spazio, in caso non ti dovrebbe bastare c’è sempre la camera di Hyoga che è vuota. Al limite compriamo un armadio e lo mettiamo li – fece Milo, mentre guardava tutti quei borsoni che la sua ragazza aveva già sistemato nella loro camera. Prima di andare dal gemello era stata nella casa che condivideva con le sue amiche e aveva già portato lì da Milo, quasi tutte le sue cose.
  • Uhm – Shaina sorrise – Mi sa che sarà meglio comprare un altro armadio, effettivamente ho parecchia roba.
  • Eh già. Appena possiamo andiamo all’Ikea. Magari già domani mattina – propose lui.
  • Domani mattina non posso – disse lei, ricordandosi dell’appuntamento – Devo andare in ospedale a fare una visita.
  • E che visita? – fece lui, visibilmente preoccupato.
  • Oh dei controlli, niente di grave, tranquillo.
  • Ti accompagno, intanto vado a lavorare nel pomeriggio!
  • Va bene – gli sorrise, nel frattempo il cellulare di Milo prese a squillare, prontamente lui rispose.
  • Ciao Cardia, si dimmi, va bene, ok, alle nove domani mattina. Ci sarà l’incontro col prefetto per quella faccenda, che casino, dai ci vediamo direttamente in prefettura, a domani, ciao – staccò la conversazione e poi guardandola visibilmente dispiaciuto – Amore mio mi spiace, sarei venuto con te molto volentieri, ma purtroppo hai sentito anche tu, che peccato.
  • Già, che peccato – e lo strinse a sé.
 
La mattina seguente si alzò. Per prima cosa guardò l’ora notando che erano le sette e mezza, e alle otto sarebbe passata a prenderla la sua amica June. Quest’ultima l’avrebbe accompagnata in ospedale a fare quella fastidiosissima visita.
June, sapendo che sarebbe andata da sola si era offerta lei di accompagnarla, e Shaina in tutta sincerità ne era ben contenta, anche perché avere un po' di compagnia le faceva piacere.
Ovviamente non fece colazione, perché l’esame che aveva da fare doveva per forza essere a digiuno.
Milo, si stava preparando pure lui, visto che doveva essere in prefettura, mentre Camus aveva una serie di esami da svolgere, o meglio da fare svolgere. Poveri studenti, il francese solitamente ci andava giù piuttosto pesante, almeno per sentito dire.
Tutti e tre si dettero appuntamento al loro solito ritrovo preferito. Il pub gestito dal brasiliano Aldy, dove ultimamente all’interno di questi vi lavorava un loro carissimo amico di nome Dohko.
Nelle strade della capitale ellenica, come al solito vi era abbastanza traffico, ma d'altronde quella era proprio l’ora di punta. Comunque senza troppa difficoltà, le due ragazze arrivarono davanti al parcheggio della struttura ospedaliera, dove poi vi sistemarono l’auto al suo interno.
Scesero dalla vettura avviandosi verso il padiglione di ginecologia. Entrarono e presero a salire al quarto piano.
Prontamente Shaina, consegnò la richiesta ad un’infermiera, che subito dopo la fece accomodare in sala d’attesa.
Le due nel frattempo si misero un poco a chiacchierare. June sapeva già tutto sulla storia dell’amica e Milo, questi aveva già informato lei e le altre, durante la mattinata che era stata nella loro casa per prelevare i suoi averi e portarli nella sua nuova casa, ma più che altro le raccontò di Kanon, e dei suoi ultimi comportamenti che ebbe nei suoi confronti.
June rimase alquanto basita nel sentire tutto ciò.
Passò un po' di tempo e Shaina venne chiamata, quindi sorridendo all’amica alzandosi prese ad entrare dentro ad una stanzetta.
La fecero sdraiare sopra ad un lettino, poi le somministrarono l’anestesia locale e da lì cominciarono a farle una specie di pulizia, togliendo una parte del piccolo fibroma che si era da poco formato all’interno del suo utero.
Stette all’interno di quella stanza per circa un’ora abbondante, sempre ben ferma e sdraiata, poi successivamente la fecero sedere, e dopo un bel po' di tempo uscì.
June prontamente le andò incontro, la prese per mano, la sorresse lievemente, accompagnandola poi a sedersi su una comoda poltroncina.
Quando passò circa una buona mezz’oretta, fece ritorno la stessa infermiera, la quale le comunicò che trascorsi due giorni, lei doveva fare una visita di controllo, poi le porse un foglio con su scritto la nuova data e l’ora dell’appuntamento.
Non appena uscirono dalla struttura ospedaliera, Shaina guardò l’ora e poi inviò un messaggio a Milo, giusto per sapere a che punto lui era.
Tesoro, noi abbiamo terminato, stiamo andando da Al, tu come sei messo?
Ho finito proprio in questo momento, ci vediamo lì. A tra poco, baci.
A quel punto, con l’amica sempre ben piazzata al suo fianco, si avviarono verso la loro macchina.
 
*
 
Tra un discorso e l’altro, senza nemmeno accorgersene ecco che le due arrivarono davanti al ristorante. Per prima cosa notarono le auto di Milo, Camus, Death e Aphro, e la moto di Hyoga, poi appena entrarono all’interno li videro già belli che sistemati al loro solito tavolo, quello ben posizionato in fondo alla sala, anche leggermente distaccato da tutti gli altri. Chissà come mai!?
All’uniscono li salutarono, e prontamente Aphro si alzò andando incontro alla sua June.
Ciao, mio splendido fiore!
Le disse prima di baciarla appassionatamente, mentre Shaina, notò che all’appello mancava solo il greco. Eppure era sicura che quella parcheggiata fuori era la sua auto. Ansiosamente, prese a guardarsi attorno. Era sul punto di domandare a Camus, scusami, ma Milo dov’è? Che si sentì abbracciare, si voltò ritrovandosi lo sguardo azzurro del ragazzo puntato nel suo. Lui le sorrise, dopodiché presero a baciarsi con una passione a dir poco travolgente, erano del tutto incuranti degli sguardi dei presenti, i quali iniziarono a commentare, soprattutto Death, con delle frasi che per pudore era meglio non ripeterle, mentre Camus, come al suo solito era imbarazzatissimo, invece gli altri fecero finta di nulla. Per fortuna, Shion il socio di Al, per quella giornata non era presente. Questi era a casa a letto, con una bella influenza. Bè poverino, con tutti gli accidenti che loro della compagnia gli mandavano un giorno sì e l’altro pure, tutto ciò era davvero il minimo che gli potesse venire!!!!
 
*
 
  • Aiolia, cosa sono quei fogli? – domandò Milo, al ragazzo che si era appena unito al loro tavolo in compagnia di Shura.
  • Sto lavorando per allestire una squadra di calcio, cerco di fondere due società che hanno entrambe diversi problemi finanziari e farne una unica – nel frattempo arrivarono i beveraggi.
  • Quindi? – chiese sempre Milo, con fare ancora più curioso.
  • Quindi, al momento non ci sono molti soldi a disposizione, ma unendo le due squadre si potrebbe provare a partecipare a qualche campionato minore. Qui ci sono i moduli per l’iscrizione. Ho già deciso il nome della squadra e si chiamerà Athena, invece le magliette saranno dei colori delle due squadre, che mischiandoli ho ottenuto questa combinazione; la parte del petto e dalla schiena sarà divisa a metà, una verde, mentre l’altra arancione, la manica corrispondente alla parte verde sarà rossa, mentre l’altra manica cioè quella corrispondente all’arancione sarà blu – Aiolia, gli mostrò i disegni della maglia della neonata squadra – Come ti sembrano? Non male vero?
  • Affatto, anzi sono bellissime – Milo con curiosità passò a setaccio tutti i disegni che l’amico gli mise sotto al naso. Ovviamente, tutti i presenti si bloccarono e incuriositi presero ad ascoltare, tutto quello che i due avevano da dirsi, passandosi poi uno dopo l’altro le varie bozze delle suddette magliette. Dalle loro espressioni, sembravano essere tutti decisamente compiaciuti.
  • Lia, io ci sono. Vengo a giocare! – saltò su il solito Milo, con la sua tipica euforia, poi voltandosi verso gli altri ragazzi – E voi, che fate?
  • Ehm, forse – il francese come al suo solito non si sbilanciò più di tanto, mentre Death.
  • Si può fare, dai ci sto! – asserì, per poi dare un lieve calcio alla sedia in cui vi era seduto Shura – E tu ombre? Sei dei nostri?
  • Ma vaffa! – Shura, stava bevendo la birra e per poco non gliela fece finire tutta addosso – Uhm sì, ma almeno in campo ben lontano da te! – tutti i presenti, ragazze comprese, scoppiarono a ridere.
  • Oh Lia, che c’è? – gli domandò sempre il solito Milo, vedendolo particolarmente pensieroso.
  • Ora il problema è certo reclutare giocatori abbastanza validi, se non si vuole andare a fare figure di merda in giro, ma sono gli sponsor quelli che mi preoccupano di più, solo l’attività mia e di Los non basta, per sostenere tutte le diverse spese.
  • Dici bene, comunque potremmo parlarne con il resto della compagnia – lanciò Aphro, sorseggiando un po' della sua bionda.
  • Perfetto – Aiolia si illuminò, mentre che nel frattempo al suo fianco si sedette Marin, ovviamente i due si scambiarono un lieve bacio, poi il ragazzo riprese il discorso – Allora a breve organizziamo una serata qui dentro con tutta la compagnia al completo, che dite?
  • Si può fare – sorrise Milo, poi – Allora, alla fine chi viene a giocare di voi? – lanciò, guardando tutti i presenti.
  • Io ci sono! – precisò nuovamente Death, accendendosi l’immancabile sigaretta, ma guardato in malo modo dalle ragazze presenti. Evidentemente loro non gradivano il fumo.
  • Pure io – confermò Aphro, poi rivolgendosi allo spagnolo – E tu Shura?
  • Ok, ma ben lontano da quella piaga! – fece indicando Death.
  • Cam? – Milo guardò il francese.
  • Ci sono – fece il chiamato in causa poco convinto, ma Milo stranamente decise di non stuzzicarlo. Sapeva perfettamente che l’amico era fatto così, quindi lasciò perdere.
  • Anche se non mi avete neppure cagato, ci sono pure io! – saltò su Hyoga, con fare decisamente sarcastico.
  • Non ti abbiamo nominato, perché abbiamo dato per scontato che tu ci fossi – Milo cercò di abbonirlo, sorridendogli.
  • Si ma, siamo in pochi comunque – fece Aiolia, sconsolato.
  • In effetti – constatò Milo, poi rivolgendosi nuovamente ad Hyoga – Ehi, ma i tuoi compagni di merenda, tra tutti sanno dare due calci ad un pallone, in maniera abbastanza decente?
  • Uhm – il biondino ci pensò su, poi – Forse Ikki, Sirio e Jabu, per il resto non saprei.
  • Con loro tre arriviamo giusto ad essere in dieci, ne mancherebbe uno, più qualche riserva – Aiolia, rese noto.
  • Scusa Hyoga, ma Shun e Seiya? – lanciò Camus, forse il francese voleva svignarsela.
  • Shun? Uhm, lui no, non mi sembra esserne il tipo – asserì Hyoga, poi maligno – Per quanto riguarda Seiya, al massimo potrebbe fare benissimo il raccattapalle, già ce lo vedo! – e scoppiò a ridere, subito seguito da tutti gli altri.
  • Io invece lo vedrei meglio a fare direttamente la palla! – aggiunse Death.
  • Sai come rotolerebbe bene! – ghignò Aphro, mentre a momenti Milo si strozzò con la propria saliva, difatti Shaina gli versò un po' d’acqua nel bicchiere per riuscire a calmargli la tosse improvvisa.
  • Ma povero Seiya, quando c’è da perculare qualcuno, chissà come mai il suo nome finisce sempre in cima alla lista! – se la rise Shaina.
  • Perché se ne esce sempre con delle battute assurde e soprattutto fuori luogo, e completamente del tutto nonsense, ecco perché! – sentenziò June.
  • Ma come siete cattivi, ma poveretto che vi avrà fatto di male!? – fece accigliata una materna Marin.
  • Esistere, solo quello – sogghignò Hyoga, sotto lo sguardo di biasimo della rossa.
  • Comunque – Milo sorrise – Già che ci siamo potremmo coinvolgere Al – puntando il proprio sguardo verso il gigante buono. Questi si stava avvicinando al loro tavolo.
  • Miei cari, cosa mi raccontate di bello? – domandò loro, accennando un passo di samba.
  • Al, mi permetti una domanda? – fece seriamente Aiolia, mentre il brasiliano bloccandosi spalancò gli occhi.
  • Ma certo, dimmi?
  • Ti piacerebbe partecipare come sponsor per una squadra di calcio? – Aiolia, non perse tempo, andando subito al nocciolo della questione.
  • Si, non sarebbe male l’idea, perché?
  • Perché ne stiamo fondando una – sorrise – E tu potresti venire anche a giocare, oltre che a partecipare come sponsor – spiegò Aiolia, mentre Aldy era tutto intento ad ascoltarlo.
  • Fossi in lui gli farei già firmare immediatamente il contratto! – sussurrò Milo, ma visto che Aiolia era piuttosto sveglio, era già intento a fargli firmare il contratto.
  • Che figlio di puttana! – Death, commentò finemente come al suo solito.
  • Bene! – esultò Aiolia – Ora sei dei nostri! – esultò, scambiandosi un cinque col brasiliano, il quale sicuramente non si rese nemmeno conto di quello che aveva appena firmato. A quel punto nessuno dei presenti avrebbe voluto trovarsi nei sui panni, perché non appena quel simpaticone mancato di Shion, lo sarebbe venuto a sapere, sicuramente per Aldy erano guai seri!
 
Ad un tratto, Milo si mise a guardare in modo assai interessato verso l’ingresso del locale. Tutti i presenti, piuttosto incuriositi, si voltarono leggermente per vedere meglio.
Videro appena oltre la porta d’ingresso le inconfondibili figure di Saga e Kanon.
I due gemelli, però non erano affatto da soli, ma erano in dolce compagnia.
I due, su un primo momento si fermarono a salutare Dohko, il quale gli era andato incontro, poi si avviarono sempre seguiti dalle due ragazze, una bionda e una mora, verso il tavolo occupato dalle loro conoscenze.
Ehm, a quanto pare siamo in buona compagnia!
Death li accolse entrambi con su stampato in volto un sorrisetto malizioso, alzandosi e stringendosi la mano prima con Saga e poi con Kanon.
Prontamente venne seguito da Aiolia, Aphro e Camus, che imitarono il gesto dell’amico. A quel punto anche Milo si alzò e per primo prese a salutare Saga, successivamente si voltò verso Kanon, mentre Shaina a quella vista iniziò lievemente a tremare. Aveva incredibilmente paura che potesse succedere qualcosa, ma confidò nel fatto che entrambi erano delle persone abbastanza mature e con un certo buon senso. Difatti, i due si strinsero entrambi la mano in un puro segno di amicizia. Shaina, sospirò sentendosi un poco più sollevata, mentre Kanon, dopo aver salutato Milo, si girò per salutare proprio lei, la sua ormai ex ragazza.
 
 
 
Colei che scrive.
Ciao, a tutti.
Eccoci arrivati alla fine di questo quinto atto.
A quanto pare, la nostra Shaina ha fatto la sua scelta, e ciò si è indirizzata verso il bel Milo, ma c’è sempre l’altro bello, Kanon a dare qualche problema alla povera ragazza, che si ritrova sempre ad essere in palese confusione.
Al momento mi fermo qua, ci vediamo al sesto atto.
Grazie di cuore a tutti voi che state seguendo questa mia storia.
Alla prossima, un abbraccio.
Vanity!
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** atto sesto, le cose per qualcuno si complicano un poco. ***


Bella gente, eccomi nuovamente da queste parti. Finalmente sono riuscita a scrivere anzi trascrivere e quindi di rimando a pubblicare.
Buona e lieta lettura.
 
 
atto sesto, le cose per qualcuno si complicano un poco.
 
I due ex fidanzati si scambiarono un casto bacio sulla guancia, dopodiché Kanon prese a presentarle la sua attuale ragazza, o meglio dire: la sua nuova amica di letto. La parola “fidanzata” nel vocabolario del gemello minore non era nemmeno presente, e la sua ex lo sapeva piuttosto bene. Difatti, si trattenne dal fare un sorrisetto.
 
-Shaina, lei è Kyoko – le due si porsero la mano destra in segno di saluto, scrutandosi a fondo, attirando così l'attenzione di entrambi i loro compagni.
Anche Saga come fece il gemello, presentò a tutti i suoi amici, più i gestori la propria ragazza. Questi si chiamava Katya.
La nuova fiamma di Kanon continuò a scrutare Shaina, in un modo alquanto strano, tanto che quest’ultima si sentì un poco in imbarazzo. Kanon se ne accorse, quindi cercò di portare l’attenzione di Kyoko su altri argomenti.
Appena terminarono le varie presentazioni, i nuovi arrivati presero posto anche loro attorno alla lunga tavolata.
Raki, portò loro immediatamente da bere, mentre Aiolia ovviamente non si fece scappare l’occasione di coinvolgere gli ultimi arrivati, nel suo progetto. Spiegò loro per filo e per segno, tutto nei minimi dettagli.
-Molto convincente è una bella idea, ci sto! – asserì Kanon, per poi rivolgersi al fratello – Tu, invece? – Saga, sembrò pensarci un poco, prima di dare la sua risposta.
-Kanon, mi hai convinto. Dopo tutto è sempre bello ritornare a giocare!
-Ottimo! – fece Aiolia euforico – Siamo già un bel numero, ora però bisognerà coinvolgere anche i mancanti.
-Li contattiamo telefonicamente, e poi ci diamo un appuntamento qui tutti assieme, almeno così riusciremo a metterci d’accordo al meglio – propose Milo.
-Ottima idea – Aiolia, concordò.
-Mando un messaggio sulla chat di gruppo – Milo si mise immediatamente a smanettare col cellulare.
 
Chiuso l’argomento “Squadra di Calcio”, portarono i loro discorsi su altri argomenti, nei quali parteciparono con entusiasmo quasi tutti. Già, quasi tutti, perché il francese come al suo solito stava leggendo, mentre la ragazza di Kanon, sembrava arrivare completamente da un altro pianeta, visto che si era rintanata in un angolino e rispondeva solo se veniva chiamata in causa.
Shaina, per tutto il tempo si era sentita un po' troppo osservata, perché a parte gli occhi del gemello minore, che erano puntati su di lei, anche con una certa insistenza, vi erano anche quelli della sua ragazza.
Ora parliamone, lui “forse” in parte era pure da capire, ma lei proprio no!
Milo, accorgendosi del disagio della sua ragazza, cominciò ad innervosirsi. Kanon, che era seduto di fronte a Shaina, la stava osservando in un modo assai particolare, era la prima volta che la osservava così intensamente, forse giusto i primi tempi quando si erano messi assieme. Fortunatamente, Kyoko lo chiamò alla propria attenzione, così lui spostò il suo sguardo su di lei, ma tutto ciò, durò davvero poco perché appena terminò di ascoltare quello che gli aveva da dire Kyoko, riprese la sua opera di puntamento nei confronti della sua ex ragazza.
 
-Ragazzi, si è fatto tardi, noi andiamo – Aphro e June, si alzarono in contemporanea dal tavolo.
-Ok, ci sentiamo. Appena riusciamo a metterci d’accordo con gli altri, ci ritroviamo tutti qui! – ricordò per l’ennesima volta Aiolia, alzandosi anche lui assieme alla sua Marin.
Poco alla volta iniziarono ad alzarsi anche tutti i restanti. Shaina, prese a salutare in modo gentile e cortese sia Katya che Kyoko, sempre però guardata a vista da quest’ultima, poi si apprestò a salutare Saga ed infine Kanon. Quest’ultimo, si voltò a salutare Milo.
-Ciao amico – Kanon gli sorrise – Mi raccomando trattala bene, perché hai tra le mani una pietra preziosa – suggerì al greco.
Sia Kyoko che Shaina si guardarono per un lungo istante. Quest’ultima si sentì mancare, chiedendosi perché Kanon non mancava mai di metterla in serio imbarazzo. Col cuore in gola voltò lo sguardo verso Milo, e poté constatare che il suo ragazzo stava sorridendo. Tirò senza farsene accorgere un lungo sospiro di sollievo.
-Lo so, è fantastica. Ci becchiamo, stammi bene, ciao.
 
I due si scambiarono uno sguardo del tutto privo di cattiveria, seguito poi da un cinque d’intesa.
Dopo aver salutato tutti i tre uscirono dal locale, avviandosi verso le loro auto parcheggiate. Shaina e Milo, salirono sopra a quella del ragazzo, mentre Camus si sistemò sulla sua.
Partirono in contemporanea, ma quando arrivarono nel piazzale di un distributore, Milo si fermò e Camus si affiancò a lui. L’amico gli comunicò che si sarebbe fermato per fare il pieno, poi l’avrebbero raggiunto nella loro casa. Il francese, dopo aver annuito ripartì.
Milo, scese dal mezzo apprestandosi a fare il self service, mentre in quel preciso istante, Shaina sentì il suono dell’arrivo di una notifica, sulla chat di WhatsApp. A quel punto, presa dalla sua proverbiale curiosità decise di dare un’occhiatina. Visualizzato il messaggio, prese a leggerlo sottovoce.
Ciao, sei troppo bella, ti amo, tuo per sempre, Kanon! Rimase di sasso, dopo aver letto quello che vi era scritto. Immediatamente, si chiese dentro di sé, che diamine gli passava a Kanon per la testa!?
Da quelle sue parole comprese che forse lui sperava ancora che magari, lei un giorno potesse cambiare idea, ma tutto ciò non era proprio fattibile che potesse accadere!
Nel frattempo, Milo risalì in auto e voltandosi a guardarla come al suo solito molto intensamente, le chiese.
-Dove ti porto, piccola?
-Su una stella - era stata la risposta della ragazza, poi presero a baciarsi con un trasporto senza uguali.
 
Come sempre era in mostruoso ritardo, per strada vi era un casino pazzesco, inoltre quella stessa sera alle ventuno si sarebbero tutti radunati da Aldy, per illustrare a tutti i componenti della loro compagnia, il progetto di Aiolia, e di conseguenza cercare di riuscire a coinvolgere più elementi possibili.
Erano quasi le venti, e lei doveva ancora rientrare in casa, farsi una doccia, cenare, e appunto andare con gli altri all’appuntamento.
Arrivò dal loro condominio, parcheggiò e poi corse velocemente in casa. Per prima cosa fece notare ai suoi coinquilini la sua presenza, poi come un razzo entrò nel bagno, dove si fece una doccia super veloce, uscì, e prese a vestirsi in un modo di essere già prontissima per la serata, quando fu pronta raggiunse i due ragazzi, che erano già sistemati a tavola.
Mentre stavano mangiando, per non perdere tempo parlarono, difatti Milo era tutto intento a rosicchiare un povero pollo allo spiedo con patate, comprato nella gastronomia sotto casa. Tra tutti e tre, avevano degli orari assurdi, per loro cucinare era davvero un’utopia, per cui erano ben gradite, gastronomie, rosticcerie, pizzerie d’asporto e compagnia bella. Erano quasi in concorrenza con Seiya, Shun, Sirio e Hyoga.
Appena terminarono di cenare, si avviarono verso il locale. Appena arrivarono a destinazione trovarono ad attenderli Aiolos, Aiolia e la ragazza di quest’ultimo, più Mu e la sua ragazza. Yuzuriha si presentò cordialmente, poi alla spicciolata arrivarono tutti gli altri.
 
-Shaina, tu sei la più adatta per comunicare a tutti il progetto – fece Aiolia, passando alla ragazza i fogli in cui vi era scritto tutti i vari passaggi, regole e informazioni varie. Lei prese ad avviarsi verso il centro della sala, in modo che la potessero ascoltare tutti i presenti.
-Ragazzi, per prima cosa vi ringraziamo – si guardò con Aiolia – Per aver dato la vostra partecipazione. Come vi è stato annunciato tramite messaggio (usarono la chat di gruppo) siamo qui riuniti per un progetto molto importante che vede coinvolti due tra gli istituti principali della città. Il tutto consiste nel formare una squadra di calcio, avete ricevuto i moduli nei quali vi è illustrato la base, ora sta a voi decidere se dare o meno la vostra disponibilità. Tale progetto si divide in più parti. Chi di voi ragazzi è disponibile a giocare in squadra? Chi di voi è disponibile come assistente o magazziniere? Chi di voi è disponibile, soprattutto mi riferisco alle ragazze, per occuparsi della parte amministrativa/sociale? Qui dietro al modulo, troverete una sezione da compilare, siete pregati di scrivere esattamente a quale mansione voi date la vostra disponibilità. Per qualsiasi chiarimento potete chiedere a noi quattro – fece guardando verso, Aiolia, Milo e Marin.
-Shaina scusami, ma di cosa si occupa la parte amministrativa? – le domandò Saori.
-Dunque, la parte amministrativa è in pratica la gestione del club. Dai rinnovi annuali dei soci, visto che vi si potrà iscriversi e farne parte, poi l’acquisto del vestiario, e delle attrezzature per gli allenamenti. L’ordine e la pulizia negli spogliatoi, nel magazzino, e tutte le altre cose burocratiche….
 
Dopo un po' di tempo tutti i presenti si alzarono avviandosi verso i quattro per consegnare il proprio modulo.
Non appena ebbero tutti i moduli perfettamente stilati, cominciarono ad elencare i vari ruoli.
Parteciparono all’iniziativa: Aiolia, Milo, Camus, Aiolos, Saga, Kanon, Shaka, Mu, Death, Shura, Aphro, Seiya, Sirio, Hyoga, Shun e Ikki. Erano sedici in totale, considerato che sia Aldy, Dohko e Shion, avevano dato solo la loro disponibilità per la gestione del campo e del magazzino, ma non per giocare.
-Siamo comunque in pochi – fece Aiolia, osservando i presenti con fare pensoso e penoso, ma non appena Milo cercò di dire qualcosa, gli occhi del ragazzo si illuminarono. Aveva appena visto entrare: Kiki, il fratello minore di Mu, con tutti i suoi amici al suo seguito.
-Problema risolto! – sorrise Aiolia, avviandosi verso i nuovi arrivati, abbracciandoseli.
 
Inutile dire che Kiki, Jabu, Ichi, Geki, Nachi e Ban, incredibilmente entusiasti della cosa, dettero immediatamente la loro disponibilità, avrebbero quindi giocato nella squadra di Aiolia.
Le ragazze, invece avevano dato tutte la loro disponibilità per occuparsi della parte amministrativa, lo aveva fatto anche una sempre dubbiosa e reticente, Saori. Forse la ragazza aveva capito che quella era una buona occasione per cercare di integrarsi a pieno nella compagnia, o solamente lo aveva fatto per poter tenere sotto al suo più vigile controllo il proprio fidanzato. Fatto sta che aveva accettato.
Erano già alla quarta bevuta, e nel mentre continuarono a conversare su quello che dovevano fare durante la lunga settimana, che a breve sarebbe iniziata, ad un tratto, Saori saltò su con una rivelazione che lasciò tutti i presenti a bocca aperta e occhi spalancati.
-Amici, stavo pensando che per poter portare la squadra ad alti livelli, bisogna che qualcuno ci metta dei soldi – tutti si voltarono a guardare miss Kido senza minimamente fiatare….
-Dove vuoi arrivare? Avanti miss, parla! – la esortò un impaziente Death.
-Se me ne dai il tempo continuo – fece lei piuttosto accigliata, guardandolo truce.
-Ok, muoviti. Almeno me ne esco a fumare una!!! – e lanciò un’occhiata verso Shion, che già si era allarmato alla vista della sigaretta che l’altro aveva appena estratto dal pacchetto.
-Allora, stavo dicendo – Saori, un po' stizzita riprese il filo del discorso – Che se si vogliono fare le cose in “grande” bisogna che i soldi ci siano, quindi ho deciso di parlarne con mio nonno….. e beh lui ha accettato a mettere una buona quota nelle casse del club, a patto di divenirne il presidente – e guardò Aiolia, che pareva essere in trans – Lia, che ne pensi?
Il ragazzo ci mise un po' prima di rispondere alla ragazza…. poi…
-Ma è fantastico!!!!!! – urlò alzandosi e avviandosi verso Saori, abbracciandosela. Marin non gradì ma fece finta di nulla – Grazie, Saori, grazie. Era proprio il lato economico che mi preoccupava di più, ma ora non è più un problema!!!!
-Uhm, ci avrei scommesso che ci sarebbe stato un tornaconto – sbuffò Morgana, guardandosi con June – Figurati se quella e la sua famiglia si muovono senza pretendere qualcosa in cambio!?
-Dici bene – concordò June, poi fece per dire qualcosa in riguardo, ma le occhiate che le lanciarono sia Marin che Shaina la fecero desistere.
Per una volta che Saori si era resa utile, non era davvero il caso di andare a cercare i particolari.
-Ora non ti dovrai preoccupare più, anzi – Saori si corresse – Non ci dovremmo preoccupare più, visto che il mio adorato nonno, provvederà a non farci mancare nulla, incominciando proprio dalle divise della squadra - fece, sorprendendo nuovamente tutti quanti.
 
Ma le sorprese per quella serata non erano mica terminate.
Ad un certo punto ricomparve la figura di Shion, con accanto a sé altri due soggetti.
Aspettate un momento?
Stentarono a credere a ciò che stavano vedendo i loro occhi in quel istante. Quell’uomo era stato uno tra i più grandi allenatori della storia recente del calcio moderno. Questi era il grande Sage, accompagnato da un’altra persona che gli assomigliava in tutto e per tutto.
I tre si fermarono al centro del gruppo che si era creato, e che continuava a guardare loro con tanto di occhi sgranati e bocca spalancata, evidentemente mai e poi mai si sarebbero aspettati una sorpresa di quel genere. Però “mister acidità” quando voleva sapeva anche sorprendere. Quella sera Shion, aveva guadagnato un punto, anzi due.
Il gestore, sempre sotto lo stupore generale, prese parola.
-Ragazzi, amici miei – tutti pensarono che fosse drogato a sentire ciò – Come una vera squadra che si rispetti, ci sarà bisogno di un grande mister ….. quindi con molto piacere vi presento mio cugino Sage e il suo gemello Hakurei – con un cenno della mano indicò entrambi – Che ovviamente è e sarà il suo vice – annunciò poi con fare gasatissimo – Loro hanno acetato la mia proposta di prendere parte a questo progetto, e quindi saranno i vostri allenatori! – disse poi con una certa soddisfazione, mentre nella sala si alzarono cori di entusiasmo. Tutti i ragazzi intonarono: Oh Shion, oh Shion, grande Sage, grande Hakurei, fate da guida a tutti noi!
-Ma che bella sorpresa, bravo Shion e chi l’avrebbe mai detto! – fece entusiasta Milo, nel medesimo istante il gemello minore si avvicinò a lui.
-Amico, non vedo l’ora d’iniziare! – e si strinsero amichevolmente gli avambracci. Shaina, a quella vista sorrise, mentre Kyoko continuò a squadrare attentamente la ex del suo attuale ragazzo, ma anche i due ragazzi, che amichevolmente continuarono a scambiarsi idee e opinioni.
 
Campo di allenamento dell’Athena Calcio – una settimana dopo.
 
Nello spogliatoio della scuola erano tutti presenti, ragazze comprese. I giocatori per il momento indossarono una parte di loro le magliette color bianco, mentre l’altra le indossava rosse, il tutto era per distinguersi meglio durante le partitelle di allenamento.
Le divise ufficiali del club dovevano ancora arrivare, visto che erano state commissionate e sponsorizzate dall’industrie De Thule, la società a cui vi era a capo il nonno di Saori, il quale era anche il presidente onorario della squadra.
 
I ragazzi erano tutti disposti in cerchio attorno al mister, il quale con tanto di fischietto in bocca comunicò loro di iniziare a fare i consueti venti giri di campo per fare il riscaldamento.
Iniziarono tutti a correre, ma fin da subito Ichi, Geki e Nachi, non riuscirono a tenere il passo degli altri. A dire il vero anche Death sembrava avere delle ovvie difficoltà, ma questi aveva la scusante (se poteva valere o meno), che fumava, mentre gli altri tre no.
Non appena ebbero terminato i venti giri, il mister li richiamò a bordo campo, mentre Aphro, ovviamente non perse l’occasione per punzecchiare un poco il suo carissimo amico, facendogli notare la sua evidente difficoltà.
Inutile dire che Death non ci stette a quelle prese in giro, e come sempre sapeva fare rispose allo svedese a tono, colpo su colpo.
Sage, li lasciò un poco riposare, poi dette loro nuove indicazione da seguire. Avrebbero dovuto fare diversi passaggi, il mister voleva vedere i loro progressi con la palla al piede.
Ad un tratto ci fu un colpo talmente tanto forte da far voltare di soprassalto tutti i presenti. Pure le ragazze a bordo campo si allarmarono, alzandosi di scatto, e puntando i loro sguardi preoccupati in direzione del campo.
La palla prese Kanon in pieno volto, il gemello si trovava completamente dall’altra parte del campo e stava eseguendo vari esercizi.
Seiya, grazie all’intervento tempestivo di Aiolos e Saga, venne immediatamente sottratto dalla furia del gemello minore, quando questi riuscì a riprendersi un poco dalla botta subita.
 
-Ma dico, perché quei due si intromettono sempre!? – sbottò acidamente, Morgana.
-Accidenti, sarebbe stata la volta buona che lo avrebbe gonfiato per bene! – sogghignò malignamente, Shaina, mentre Saori era davvero preoccupata. Prima o poi sarebbe rimasta senza fidanzato!
Nel frattempo, Sage lì richiamò alla propria attenzione, dicendo loro che dovevano fare due contro uno, per vedere come se la sarebbero cavata a saltare l’uomo. Death si mise in difesa.
Partirono quindi le prime coppie, fino a quando non arrivò il turno di Camus e Milo. Quest’ultimo, puntò subito Death cercando in tutti i modi possibili di saltarlo. E dopo con un poco di fatica riuscì nel suo intento, andando perfino in rete.
Passarono all’incirca due orette, e l’allenamento di fatto era terminato. I ragazzi decisamente stremati si avvicinarono al mister, questi dopo essersi complimentato con loro, li congedò.
Uno dopo l’altro presero ad avviarsi verso gli spogliatoi. Restarono in campo solamente Aldy e Dohko, i due erano in procinto di riordinare e mettere nelle loro collocazioni tutto quello che vi era a mezzo.
Mentre che i ragazzi si stavano facendo le docce, le ragazze iniziarono a mettere in ordine e fare almeno una lavatrice. Le altre le avrebbero fatte in un secondo momento, considerato che si era fatto piuttosto tardi.
 
Avevano quasi terminato di riordinare, dovevano solo aspettare che la lavatrice terminasse il ciclo, per poi stendere il bucato, quindi decisero di rimanere solamente Shaina e Morgana. Le ragazze si erano accordate che si sarebbero organizzate così, visto che per aspettare che la lavatrice terminasse il lavaggio, non era il caso di rimanere lì tutte quante.
Nel frattempo, i ragazzi uscirono alla spicciolata dalle docce.
-Vieni cucciolo, ti pettino io – disse Shaina rivolgendosi a Milo, che però non sembrava essere troppo convinto – Come inizio mi sembra bene? – chiese poi, mentre cercava di districargli la bionda chioma.
-Sì, mal di gambe a parte…
-Ma tesoro sei fuori allenamento, vedrai che piano, piano, faticherai sempre di meno…
-Lo spero – sbuffò lui – Sono stato fermo per troppo tempo – fece poi lagnandosi, mentre Camus li raggiunse sedendosi al suo fianco.
-Cam, certo che tu non hai problemi. I tuoi capelli si sistemano da soli – constatò Shaina, osservando i meravigliosi crini scarlatti che il ragazzo in questione aveva. Il francese si voltò leggermente a guardarla, per poi dire.
-Questa è l’unica mia cosa positiva!
 
Milo e Shaina si guardarono sconcertati, e quest’ultima non seppe davvero cosa potergli rispondere. Non capiva il motivo per il quale l’amico parlasse così. Non aveva una ragazza, ma sicuramente non la voleva avere, e per quello che ne sapeva lei il francese era anche molto corteggiato. Camus, era un bel ragazzo, molto timido, ma bello. Anche Mu, che forse era più timido di lui si era fidanzato, quindi non capiva perché non lo potesse fare anche il bel rosso?
Decise di cambiare discorso, chiedendo a Camus cosa ne pensasse degli allenamenti, ottenendo però in risposta un semplice e secco: non sono affatto male!!!
 
Erano andati via praticamente tutti, rimasero solamente all’interno della struttura sportiva: Milo, Shaina, Ikki e Morgana.
Ad un tratto proprio Ikki, li richiamò tutti all’esterno dell’edificio, indicando loro un punto ben preciso.
Quelle persone erano: Saga, Kanon, Kyoko, ma vista la distanza non riuscirono a riconoscere bene la quarta persona.
Katya non lo era, di quello ne erano praticamente sicuri, ma allora chi era? Non ne avevano la più pallida idea!
Sempre ben fermi nella loro postazione, notarono che il quartetto prese a salire sulla macchina di Saga, e dopo aver constatato che quella figura non era affatto Katya, iniziarono a fare diverse e fantasiose conclusioni.
Sicuramente si trattava di una persona estranea alla compagnia, anche perché l’unica tra loro ad avere i capelli lunghi e biondi, oltre a Katya era appunto June.
A più riprese si chiesero anche se fosse il caso in informare la stessa Katya su quando avevano appena visto. Con la ragazza di Saga in quelle poche settimane avevano comunque instaurato un buonissimo rapporto di amicizia, l’avevano accolta benevolmente, ma ovviamente non si poteva dire la stessa cosa nei confronti della ragazza di Kanon. Questi era fatta di tutt’altra pasta! E le ragazze della compagnia preferivano tenersela a debita distanza, preferendo di gran lunga la presenza (un poco invadente), di miss Kido.
Dopo aver chiuso tutto i quattro si salutarono. Le due coppie si divisero dandosi comunque appuntamento per l’indomani.
 
Milo e Shaina rientrarono nella loro dimora dopo essere passati al supermercato e rifornirsi di generi di prima necessità. La loro cena. Una volta dentro, per prima cosa informarono Camus su quello che avevano da poco visto. Sentire un altro parere più delle volte era parecchio utile. Il loro coinquilino dopo aver ascoltato tutto il racconto, disse che Katya non lo era sicuramente, visto che lui era certo che la bionda era venuta via dal campo assieme o meglio, sulla stessa auto, in compagnia di Aiolia e Marin. Mentre per quanto riguardava June, Camus confermò nuovamente con assoluta certezza, che la ragazza in questione si era infilata senza troppe cerimonie all’interno dell’auto di Aphro.
Poi non contenti i due volevano avere un altro parere sempre da parte di Camus. Gli domandarono se era il caso o meno di informare Katya su quello che avevano visto e che stava succedendo. Insomma, Saga aveva un’altra ragazza in macchina a sua insaputa. Camus, prima di rispondere si concesse un attimo di pausa, per poi dire che forse era meglio saperne qualcosa di più e attendere ulteriori sviluppi della vicenda. Sempre se ci sarebbero stati.
 
Il giorno seguente, dopo i vari impegni lavorativi o scolastici, l’appuntamento al campo per l’allenamento era fissato per le diciassette in punto. Shaina, Milo e Camus seguiti da Ikki e Morgana, arrivarono al campo puntuali.
Dopo poco anche l’auto con entrambi i gemelli a bordo fece il suo arrivo all’interno del parcheggio!!!!
 
Grazie per la lettura.
Al prossimo atto.
Un abbraccio.
VanityG!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** atto settimo, casini, e grossi nuvoloni sono all'orizzonte. ***


atto settimo, casini, e grossi nuvoloni sono all’orizzonte.
 
Shaina, dopo aver salutato entrambi i gemelli, chiese loro notizie di Katya, considerato che la ragazza non era presente. In realtà notò anche che all’appello mancava Kyoko, ma a dirla tutta di questi non le interessava molto, quindi si concentrò su quello che le disse Saga, che la sua ragazza era impegnata al lavoro fino a tarda ora, per poi prendere a seguire Aiolos, che era appena arrivato, e fare insieme la loro entrata all’interno degli spogliatoi. Shaina e Kanon rimasero da soli, Milo era occupato a scambiare quattro chiacchiere con Ikki e Shun. Tra i due, su un primo momento calò il silenzio, nessuno sapeva cosa dire, come riuscire ad intavolare un minimo di discorso sensato senza cadere troppo sul banale. Fatto sta, dopo che si sorrisero, proprio lo stesso gemello prese la via della porta d’entrata, lasciando Shaina lì impallata a fissarlo mentre si allontanava. Solo la voce di Milo, riuscì a scuotere la ragazza.
-Cosa vi siete detti? – le domandò appena la raggiunse alle sue spalle.
-Niente, non ci siamo detti, niente – fece lei meccanicamente – Ma perché? – gli domandò poi lei.
-Perché mi pare impossibile.
-Invece lo è – rispose lei, poi – Ma ora è meglio parlare di altri argomenti…. anzi forse è meglio che ti vada a cambiare – gli fece notare, facendo un cenno con la testa, indicandogli l’entrata degli spogliatoi.
-Lo immaginavo, quando si tratta di determinati argomenti preferisci cambiare discorso – disse lui con una smorfia, mentre Shaina lo guardò scioccata e accigliata. Lei non aveva assolutamente nulla da nascondergli…. era stata fin da subito molto sincera con lui, gli aveva detto che nonostante i loro trascorsi assieme, lei e Kanon, sarebbero comunque rimasti amici, e così era. Non fece in tempo a replicare, perché nel medesimo istante il mister li raggiunse.
-Ehilà Milo! Mi devo complimentare con te. Sei un mancino straordinario, hai una spettacolare mira e una buona tenuta fisica, continua così – affermò elargendogli una vistosa pacca sulla spalla.
-Oh beh grazie mister…. però per la tenuta fisica sono un poco fuori allenamento – disse piuttosto imbarazzato.
-Ragazzo continua così, potrai solo che migliorare! – chiosò il mister allontanandosi e lasciando i due nuovamente da soli.
-Ora però non ti stare a pavoneggiare! – Shaina stringendosi a lui, gli stampò un casto bacio sulle labbra. A quel tocco leggero e casto Milo non resistette, la strinse ancora di più a sé rendendo più passionale il contatto.
 
Iniziò l’allenamento.
Il mister indicò con la mano dove dovevano incominciare a correre e fare degli scatti in quei cento metri.
Le ragazze erano come sempre sistemate a bordo campo, seguivano con parecchia attenzione quello che stava succedendo in campo, ma allo stesso tempo si scambiavano chiacchiere tra di loro.
Shaina voltò leggermente sia il busto che il capo. Dalla sua borsa che era sistemata dietro alla propria schiena, udì provenire diversi squilli. Il suo cellulare stava trillando. Nel compiere il gesto di prelevare questi dalla borsa, vide che poco distante da loro, ma in completa solitudine vi era Kyoko, che come loro stava puntando il proprio seccato sguardo in direzione del campo, o meglio verso il gemello minore. Non lo perse di vista per un solo istante.
Shaina, decise di fare finta di nulla, e voltandosi nuovamente verso il campo, vide Milo che dribblava Death, come se il ragazzo fosse stato un birillo, per poi andare dritto in rete, esultare, togliersi la maglietta e avviarsi verso di lei, mandandole baci, su baci.
Sorrise, a quella vista!!!!
L’allenamento di quella giornata fu abbastanza duro e faticoso. Il mister aveva bisogno di avere delle certezze, e solo mettendo i suoi ragazzi in difficoltà poteva averle.
Come sempre si misero in campo ognuno nelle loro posizioni, facendo girare la palla con una certa velocità. Secondo Sage, erano ancora un po' grezzi nei loro movimenti, ma allo stesso tempo era piuttosto convinto che a breve sarebbero riusciti a migliorare. Almeno, in cuor suo lo sperò.
Sage li richiamò alla propria attenzione a più riprese, mentre Hakurei, standosene in perfetto e religioso silenzio, continuò a prendere appunti su appunti, appuntandoseli su un quaderno.
Non appena l’allenamento terminò, come al solito il mister li richiamò tutti attorno a sé. Si complimentò con loro e poi li congedò.
Congedò tutti tranne.
-Kanon, Kyoko, visto che oggi Aldy, Dohko e Shion non ci sono andate voi due a rimettere in ordine le cose….
-Ma mister ci sta fuori l’impossibile. Possiamo avere una mano? – provò a dire la ragazza.
-Il primo che termina vi verrà a dare un aiuto. Voi tanto andate. Kanon tu la doccia te la sei già fatta? Hai scaccato prima….
-Si mister, io sono a posto…
-Bene, allora fate subito quello che vi ho detto di fare…
E senza dire più nulla Sage, entrò all’interno degli spogliatoi, mentre i due anche se non propriamente convinti, presero ad avviarsi verso il magazzino per portare gli attrezzi al loro posto.
Morgana si avvicinò a Shaina, sussurrandole.
-Ascolta, non mi piace spiare le persone, ma in questo caso ci servirà per scoprire qualcosa riguardante ieri sera, cosa dici li seguiamo? – l’amica in risposta annuì in senso affermativo.
 
Le due si recarono pure loro verso il magazzino dove si trovava la coppia in questione. Arrivate lì constatarono che i due stavano sistemando gli attrezzi nei loro posti, ma lo facevano in perfetto silenzio, si ignoravano a vicenda, senza neppure guardarsi.
Dopo un bel po' di tempo, fu proprio Kyoko a prendere parola.
 
-Comunque, ti devi ancora scusare per come ti sei comportato ieri sera!!! Sei un gran cafone!!!
-Ma come diavolo lo sta trattando!? – fece Shaina, scioccata.
-Stai calma! – la esortò Morgana.
-Ma non ci penso nemmeno!!!! Mi hai umiliato prendendomi a sberle davanti a tutti!!!!
-Te lo sei meritato!!!! Tu morto di fame che non sei altro, devi solo portare rispetto a mio padre!!!!
-Senti brutta puttana, non chiamarmi mai più in quel modo! Chiaro!?
-No, ascoltami tu Kanon Galakos, mio padre ti ha tolto dei debiti, se hai un’attività lo devi solo a lui, e il fatto di stare con me è solo il minimo che puoi fare!!!! – la ragazza si bloccò per poi riprendere – Se hai una casa lo devi a lui, e anche tuo fratello deve essergli riconoscente, capito!?
Ora mi quadra tutto, è con il ricatto che tiene legato a sé Kanon!!! Shaina era palesemente sconvolta, mentre Morgana le fece più volte segno di fare silenzio. A quanto pareva quella sera ne sarebbero venute a scoprire delle belle!
-Anche Saga deve essere più gentile con mia cugina, deve mollare la bionda e mettersi con Eris, in caso contrario prenderò dei seri provvedimenti! – continuò Kyoko, mentre Kanon serrò nervosamente i pugni – E poi è inutile che tu pensi sempre a quella, mio caro… oramai vi siete lasciati e lei sta tra le gambe di un altro. Ora ti devi solamente dedicare a me, e tuo fratello a mia cugina, siamo chiari!?
-Ma brutta stronza!!!! – Shaina sbottò inviperita – Adesso le spacco quella faccia di merda che si ritrova!!!!
 
Morgana prontamente la bloccò nuovamente, mentre con passo lento Kanon prese per la vita la ragazza, si chinò sussurrandole qualcosa all’orecchio. La faccia di Kyoko assunse poco dopo un’espressione sconvolta.
Forse Kanon sarebbe riuscito a tenerla in pugno.
Shaina e Morgana, fecero subito il loro rientro negli spogliatoi, dopo poco entrò dentro anche Kanon, Kyoko invece immediatamente sparì, dileguandosi chissà dove.
Arrivò anche Milo, e dopo aver salutato i presenti e invitato Ikki e Morgana a casa loro quella stessa sera, visto che ci sarebbero stati anche Aiolia e Marin, con la sua Shaina fecero la loro uscita.
Quando furono da soli in auto, Shaina raccontò a Milo, quello che lei e l’amica avevano ascoltato all’interno del magazzino.
-Eh brave le Sherlock Holmes, però che stronza, mi spiace tanto per Kanon! – disse Milo, sconsolato.
-Eh già, ma non solo per Kanon. A quanto sembrerebbe pure Saga è entrato nel mirino di quelle due streghe! Quindi ieri sera abbiamo visto bene. Il problema è che non so davvero come comportarmi con Katya. Che casino! – fece lei lagnandosi.
-Uhm, proprio un bel casino! Questa sera ne parliamo con gli altri….
 
Entrarono in casa, Camus che era arrivato prima di loro aveva già preparato la pappa per tutti. Ma che bravo ometto, sarebbe stato proprio da sposare!!!!
Si accomodarono al tavolo e cominciarono a cenare, gustandosi le prelibatezze che le abili mani del francese avevano confezionato.
Non appena ebbero terminato, sentirono il campanello di casa trillare. Questi gli annunciava l’arrivo in massa dei loro amici.
Ikki, Morgana, Aiolia e Marin, fecero la loro esuberante entrata, andandosi ad accomodare coi padroni di casa in salotto.
-Chi prende il caffè? – urlò Shaina dalla cucina.
-Tutti tesoro – rispose Milo.
Shaina preparò la suddetta bevanda, mentre Camus prese un vassoio da sopra al buffet, contenente dei pasticcini, dopo poco la ragazza arrivò con il caffè, che servì proprio come una perfetta cameriera, poi prese a sedersi al fianco di Milo.
Bevettero, mangiarono i gustosi dolcetti, dopodiché Morgana iniziò sconsolata.
-Amici, questo sì che è un bel casino, e sono vivamente preoccupata per Katya.
A quel punto le due ragazze iniziarono a raccontare ai presenti tutto quello che ascoltarono all’interno del magazzino, direttamente dalle bocche di Kanon e Kyoko.
-Accidenti!!! – fece Marin, sbigottita.
-Ora il problema è, visto che sappiamo quasi tutto nei dettagli, se informarla o meno, oppure aspettare il corso degli eventi – Camus osservò mestamente, piuttosto pensieroso.
-Voi come la pensate? Cosa proponete di fare? – domandò Milo, scrutando tutti i presenti.
-Decisione alquanto difficile da affrontare, però dobbiamo trovare una soluzione, e pure in fretta! – fece Aiolia.
Shaina rimase per un bel po' in silenzio. Pensò che lo aveva notato praticamente da subito che in quella storia, se si poteva chiamare tale, vi era qualcosa che non la convinceva appieno. E purtroppo ci aveva visto giusto.
Ora per Kanon non era un problema togliersi dalle scatole Kyoko, ma per Saga, che era ufficialmente fidanzato con Katya, lo era sicuramente di più. Quella Eris, sempre secondo Shaina, era sicuramente la coppia perfetta di sua cugina!!!
 
Quel pomeriggio alla solita ora, al solito campo, iniziò il solito allenamento.
I ragazzi erano in cerchio attorno al mister e ne seguivano le varie direttive. Shaina, notò immediatamente che all’appello mancavano entrambi i gemelli, ma anche Katya.
Non ne aveva troppo voglia, ma decise ugualmente di avvicinarsi a Kyoko, e chiedere a questi informazioni al riguardo.
-Ciao, Katya e i gemelli oggi non ci sono? – notò subito il nervosismo della ragazza.
-No! – le rispose secca, peggio del solito – E poi non sono tenuta a darti spiegazioni! Non sono mica un ufficio informazioni!!! – fece poi piccata, e allontanandosi continuando a barbottare tra sé.
Shaina, saggiamente decise di lasciarla perdere visto il soggetto in questione, prese quindi ad avviarsi verso quello che erano le sue amiche. Nel gruppetto vi era presente anche Saori, e Shaina trovava molto più piacevole la sua compagnia nonostante non l’amasse profondamente. Quindi pensate quanto non riuscisse a sopportare quell’altra.
 
Prima di iniziare l’allenamento, Sage richiamò tutta la squadra attorno a sé. L’espressione del mister in quel momento però non era affatto delle migliori.
-Ragazzi, vi devo informare che sia Saga che Kanon, hanno deciso di lasciare la squadra, sicuramente poi verranno a spiegarne il motivo, ma per il momento non ho altre informazioni da riportarvi, mi spiace – mentre che il mister pronunciò quelle parole, il volto di Kyoko assunse un ghigno di pura soddisfazione – Inoltre ho deciso chi saranno il capitano e il vice. Aiolos tu sarai il capitano, e tu Shura il suo vice. Siete i più anziani, quindi è vostro compito tenere ben unita la squadra, ragazzi conto su di voi!!!
-Va bene mister! – fecero in risposta i due appena chiamati in causa.
 
Milo aveva appena terminato la doccia, Shaina si avvicinò a lui comunicandogli che aveva intenzione di passare dove lavorava Katya, visto che aveva provato a chiamarla più volte, ma il suo cellulare era sempre irraggiungibile, e non le aveva neppure risposto ai vari messaggi che le aveva inviato. Ammise che era seriamente preoccupata.
Col greco si salutarono scambiandosi il loro appassionato bacio, poi si avviò verso il centro estetico dove esercitava la bionda ragazza.
Il locale era situato nella centralissima piazza Syntagma, il cuore pulsante della città di Atene. Arrivata a destinazione entrò e subito chiese di Katya alla sua principale, la quale molto educatamente le rispose che per quella giornata la ragazza da lei cercata non era venuta a lavorare, e che aveva chiamato la stessa mattina dicendo che stava male.
Shaina con un sorriso la ringraziò per la cortesia avuta nei suoi confronti, poi dopo essersi ancora un po' rimirata attorno fece la sua uscita.
Era certa che Katya fosse venuta a scoprire qualcosa riguardante Saga, perché sicuramente lui si era ritrovato costretto a raccontarle il motivo per il quale non potevano più giocare nella squadra.
Guardò l’ora e notando che era ancora presto, decise di fare un salto nello studio di Kanon, che tra l’altro si trovava abbastanza vicino. In fondo meglio che parlarne con uno dei due diretti interessati non c’era.
Arrivò davanti allo stabile dove si trovava lo studio, parcheggiò, poi salì al quarto piano, e una volta che fu davanti alla porta suonò un bel po' di volte prima che il gemello le fosse andato ad aprirle. Quando Kanon aprì la porta rimase incredibilmente sorpreso nel vedere la ragazza.
-Shaina, come mai da queste parti? Dai entra!
-Ciao Kanon, disturbo?
-Ma scherzi, è sempre un piacere vederti – la fece accomodare sopra al divanetto, poi come al solito le chiese cosa gradisse bere, mentre lei come sempre gli aveva risposto di fare lui. Kanon dopo che ebbe preparato entrambi i drink si andò a sedere al fianco di Shaina, e scrutandola intensamente prese a domandarle – Allora, a cosa devo l’onore di questa inaspettata ma gradita visita?
-Kanon, ascoltami non voglio girarci troppo intorno alla faccenda, così arriverò subito al solo – il gemello spalancò gli occhi – Per quale motivo tu e Saga avete lasciato la squadra?
-Questa è una storia lunga e complicata…
-Ho tempo, inizia a raccontarmela – fece lei con fermezza, poi notando che lui era molto restio a parlare, decise di raccontargli quello che assieme a Morgana, avevano ascoltato nel magazzino. Il minore la osservò attentamente, per poi dire.
-Quindi sai già tutto? – lui ne dedusse.
-Uhm, più o meno. A dire il vero qualcosa avevo già intuito da subito – poi guardandolo negli occhi – Hai voglia di raccontarmi quello che è successo più nei dettagli?
-Ok, va bene. In fondo parlarne mi può fare più che bene – sorridendole iniziò tutto il racconto – Qualche sera fa abbiamo litigato di brutto, peggio del solito. Inutile non la sopporto. Poi le ho detto chiaramente che non volevo stare più con lei, o meglio che non avevo più intenzione di vederla, e quindi di andarsene. Praticamente l’ho quasi sbattuta fuori casa, lei ovviamente si è infuriata, ha subito parlato con suo padre, come tu saprai loro sono una tra le famiglie più ricche ed influenti della città e non solo, quindi suo padre che ha conoscenze ovunque e in tutti i campi, a sua volta ha parlato male di noi al presidente del club, il nonno di Saori, e quindi ci ha fatto espellere….
-Ma anche di Saga, e lui che c’entrava? – fece scioccata, Shaina.
-Sì, anche di lui – Kanon le confermò.
-Ma per colpa della cugina di Kyoko, quella Eris?
-Sì a causa sua….
-Ma Saga, insomma, con questa Eris … che rapporto ha?
-Si sono visti una sola volta. Lui ovviamente non voleva, ma è stato a sua volta ricattato! – fece lui mettendosi entrambe le mani tra i biondi capelli. Lei gli donò una lieve carezza.
-Kanon stai tranquillo, vedrai che tutto si risolverà al meglio….
-Lo spero tanto – poi con nervosismo – Maledetto il giorno che l’ho incontrata e che ho deciso di portamela a letto – senza rendersene conto si alzò di scatto, tirando un calcio alla poltroncina che era posizionata davanti a loro, facendola ruzzolare verso la parete.
Shaina, in quel momento riuscì a percepire tutta la rabbia, aggiunta al nervosismo che il gemello aveva dentro di sé.
 
Arrivò il giorno della prima amichevole.
Sage come faceva solitamente richiamò i suoi ragazzi attorno a sé, iniziando con il solito discorsetto di rito.
La partita ebbe quindi inizio, i ragazzi indossavano le divise ufficiali e stavano giocando palla veloce.
Ad un certo punto gli avversari riuscirono a capire i loro punti deboli, quindi cercarono di attaccare sempre da quella parte di campo. I ragazzi dell’Athena a fatica cercano di resistere ai ripetuti attacchi, ma negli ultimi venti minuti andarono sotto di ben tre goal, e non riuscirono più a recuperare. Che disfatta!!!!
Con entrambi i gemelli in campo, sicuramente sarebbe finita diversamente!!!!
-Ragazze, ma Kyoko non c’è? – domandò Shaina, guardandosi attorno.
-No, è andata via poco prima che finisse la partita – le comunicò Katya, la quale fortunatamente si era un poco ripresa ed era ritornata tra loro.
-Ah! – fece Shaina, per poi dire – Comunque abbiamo solo una soluzione. Dobbiamo far rientrare assolutamente i gemelli in squadra!
-Ma Shaina, ti rendi conto che è praticamente impossibile. Il nostro presidente è stato influenzato dal padre di Kyoko, e stiamo parlando della famiglia Disharmoni, non una qualsiasi!!!! – Marin, le fece notare.
-Sì, me ne rendo perfettamente conto, ma sono convinta che un sistema c’è! – disse l’altra sempre più convinta.
-E quale sarebbe? – s’informò June.
-Saori! Ragazze, lo so che chiedere un favore a lei infastidirebbe a chiunque, ma non vedo un’altra alternativa!
-Shaina, ma ne sei davvero convinta? Insomma conoscendo il soggetto – fece Yuzuriha, molto dubbiosa.
-Sì, come ho detto prima non vedo altre alternative! – affermò, uscendo poi velocemente dagli spogliatoi e mettendosi subito alla ricerca della Kido. Appena voltò l’angolo della palazzina, la vide seduta su dei gradini che amoreggiava con Seiya. Si fece avanti.
-Saori, scusami se ti disturbo – i due nell’udire una voce alle loro spalle si staccarono di colpo.
-Dimmi!? – fece Saori, in tono particolarmente seccato.
-Dovrei parlarti, in privato però – Saori fece un cenno a Seiya come per dirgli di andare dentro, che dopo lei lo avrebbe raggiunto. Il ragazzo senza nemmeno fiatare si allontanò.
-Allora, che c’è? – chiese Saori, usando un tono superiore.
-Sono venuta a chiederti di parlare con tuo nonno per convincerlo a fare rientrare i gemelli in squadra….
-E perché mai, scusa? Non ne vedo il motivo, la squadra è al completo anche senza di loro, mi pare?
-Saori ascoltami. La squadra sarà anche al completo, ma i due chiamati a sostituirli non ne sono proprio all’altezza…
-Uhm, beh comunque non sono affari miei! – sbottò l’altra infastidita.
-Oh sì invece che sono affari tuoi. Tuo nonno è il presidente del club, vuoi che vada male? E senza i gemelli in squadra andrà male sicuramente! – Shaina le fece notare, trattenendosi anche dal mandarla dritta a quel paese!
-Vabbè – fece la Kido, guardandola con strafottenza – Nei prossimi giorni deciderò il da farsi, ora non ho proprio tempo, scusa! – e senza aspettare una possibile replica dell’altra, se ne entrò all’interno dello stabile dove ad attenderla vi era il suo Seiya.
 
Ovviamente Shaina non insistette più di tanto, perché conoscendola piuttosto bene sapeva perfettamente che alla ragazza piaceva da matti tenere le persone un poco sulle spine. Si divertiva.
Comunque sia chiaro, Shaina si era abbassata a chiederle quel favore solamente perché teneva parecchio alla causa e al club, in caso contrario non l’avrebbe mai fatto, nemmeno sotto tortura!!!
 
Passarono diverse giornate e gli allenamenti per tutti i ragazzi diventarono sempre più intensi. Sage era particolarmente soddisfatto, perché aveva ricevuto parecchi segnali positivi da parte di tutta la squadra.
Erano negli spogliatoi e si stavano rivestendo dopo che si erano fatti la doccia.
Camus era seduto alla destra di Milo, ed era tutto preso a leggere un messaggio sulla chat di WhatsApp. Il greco sbriciando con nonchalance gli disse.
-Uhm, lunghi capelli argentati, due occhi che sembrano essere dei cristalli di neve….
-Ma bravo. Hai indovinato!
-Beh, amico sai l’ho capito dal tuo sguardo – Camus inarcò un sopracciglio – A quando la presentazione? – fece poi con mal celata curiosità, mentre al francese gli sfuggì un piccolo, lieve, sorrisetto.
-A breve curiosone, per il momento è molto impegnata col lavoro…
-E che lavoro svolge?
-Insegnate di pattinaggio sul ghiaccio, e sci estivo nei ghiacciai…
-Uhm interessante, e dove?
-Asgard…
-Non male direi. Allora per le prossime vacanze invernali sappiamo già dove andare, eh amico! – affermò il greco, strizzandogli l’occhiolino, e facendolo lievemente arrossire.
-Ma certo – Camus sorrise, poi – Allora, sei soddisfatto? – gli chiese ironicamente, per poi continuare a scrivere il messaggio – Le informazioni che ti ho dato, per il momento ti bastano, vero? – Milo sembrò pensarci un poco su, poi disse.
-Uhm, per ora direi di sì! – fece lanciando un’ultima furtiva occhiata verso il display del cellulare dell’amico.
 
Il francese liquidò con estrema facilità la questione.
Ma bravo il nostro polaretto Dolfin made in France, così si era fidanzato pure lui? E pensare che faceva tanto il riservato e il timido, ma sotto, sotto, le ragazze gli interessavano molto.
A conti fatti, all’appello mancava il biondo Buddha, ovvero Shaka. Ma a dirla tutta, questi sembrava essere davvero un osso duro, anzi durissimo!!!!
 
Grazie per la lettura.
Al prossimo atto.
Un abbraccio.
VanityG.
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** atto ottavo, la verità prima o poi viene a galla. ***


atto ottavo, la verità prima o poi viene a galla.
 
Per i ragazzi dell’Athena arrivò la prima partita importante, di fatto iniziò quindi il campionato.
Tutta la squadra era come sempre disposta in cerchio, nel centro di questi vi era il mister e il suo vice, mentre le assistenti erano sistemate poco più lontano da quest’ultimi. Il silenzio che si era creato all’interno di quello spogliatoio, aumentò per certi versi la tensione del momento. Sage, guardò negli occhi ognuno di loro, leggendone agitazione, voglia, determinazione, dubbi.
Prese a quel punto a rassicurarli.
I calciatori delle due squadre erano tutti in campo. Il rumore delle rispettive tifoserie era davvero troppo assordante. Per quella giornata erano presenti sugli spalti i presidi, i professori, gli studenti, i bidelli di tutti e due gli istituti. Inoltre, per quell’occasione vi era presente anche il presidente dell’Athena calcio, Alman Kido, il nonno di Saori, con al suo fianco il fido Mylock.
Fischio d’inizio.
Il primo pallone lo giocò la squadra avversaria. Il capitano di questi guidò perfettamente la sua squadra, in risposta Aiolos e Shura cercarono di incitare e aiutare i propri compagni.
Purtroppo un passaggio sbagliato a centrocampo fece partire i due attaccanti avversari in contropiede, portando dritto uno di questi al goal. Naturalmente, i tifosi della squadra rivale esplosero in un boato, tutti che urlarono come impazziti il nome di colui che aveva segnato.
Aiolia, piegò la testa rassegnato, mentre Milo si guardò sconsolato con Camus. Anche le ragazze sistemate a bordo campo erano parecchio affrante. Poi ad un tratto si voltarono e rimasero tutte a bocca spalancata.
-Saga? Kanon? – fecero appena si ritrovarono entrambi i gemelli davanti ai loro occhi.
-Ma non ci posso credere!? – Shaina era davvero incredula.
-Ragazze, siamo stati riammessi in squadra! – comunicò il maggiore, mentre Sage arrivò quasi correndo verso i due.
-Ragazzi, siete pronti ad entrare? – domandò, guardando attentamente entrambi.
-Certo, mister! – sorrisero.
-Perfetto! – prontamente Sage fece uscire Nachi e Ichi, mettendo al loro posto i gemelli.
-Bene, adesso con loro in campo vedrete che la musica cambia! – fece Morgana, con parecchia soddisfazione.
 
E difatti la musica cambiò eccome.
Il primo tempo era terminato in parità. Kanon aveva segnato il goal del pareggio.
A breve sarebbe iniziato il secondo tempo.
GOAL SAGA GOAL!!!!!
I tifosi dell’Athena esplosero in un boato. Tutti i giocatori andarono verso Milo, lo abbracciarono. Era stato lui a servire a Saga la palla goal, il gemello doveva solamente metterla in rete, e così aveva fatto.
Milo però era stremato, quindi con un gesto della mano fece capire di volere il cambio. Sage al posto di Milo fece entrare Sirio, mentre quest’ultimo uscì tra già applausi e i cori del suo pubblico. Shaina gli andò incontro abbracciandoselo.
Bravo, amore mio! Gli disse donandogli un focoso bacio, sotto lo sguardo perplesso delle altre ragazze.
L’Athena resistette eroicamente agli ultimi assalti finali, quando al novantacinquesimo l’arbitro finalmente fischiò la fine della sfida.
La prima partita era vinta!!!!
 
Milo, Shaina e Camus stavano per rientrare negli spogliatoi, quando ad un tratto si sentirono chiamare. Quella voce purtroppo la conoscevano piuttosto bene. Si voltarono e i loro sguardi accigliati incrociarono quello particolarmente seccato di Kyoko Disharmoni.
La signorina con fare semplicemente maleducato e parecchio irritante, rivolse ai tre parole di scerno.
Voi!!! Avete rubato la partita. Non si può fare entrare due giocatori che sono stati espulsi, perché è contro il regolamento! Ora parlerò con il mio avvocato e vi farò causa! La partita bisogna ripeterla ma senza i gemelli in campo!!!!
L’arpia continuò ad agitarsi, mentre i tre con fare impassibile la lasciarono praticamente nel posto preciso dove si trovava.
Una persona del genere non meritava di certo alcuna considerazione!!!!
Inutile dire che all’interno degli spogliatoi si festeggiò alla grande.
Death, ovviamente aveva già fatto apparire ben tre bottiglie di spumante, con cui aveva già bagnato buona parte dei suoi compagni.
La festa era poi continuata all’interno di un noto locale della città, dove vi erano presenti tutti, tranne Aldy, Shion e Dohko.
 
Shun! Svegliati, passa la palla!
Seiya, ritorna a coprire!
Kiki, tu accentrati a centrocampo!
No, no, ma porca!
Così non va affatto bene!
Quella giornata Sage era particolarmente nervoso, se ne erano accorti tutti appena questi aveva messo piede all’interno degli spogliatoi. Avevano notato una strana luce nel suo sguardo, e a giudicare da come stava sbraitando senza un apparente motivo, non si erano affatto sbagliati.
Uhm, nervosetto! Osservò Morgana, nell’osservare il mister che in quel preciso istante stava facendo una bella ramanzina alle riserve. Poveri ragazzi, avevano delle ovvie difficoltà già in partenza. La differenza tra loro e i titolari era a dir poco abissale, in pratica non vi era storia. Ora, non per criticare il metodo di Sage, che per certi versi poteva anche essere il più funzionale, ma in quel caso forse era meglio essere un po' meno duri, perché in pratica questi si intimorivano, e di conseguenza non riuscivano ad esprimersi al meglio. Ovviamente, quello era il modesto parere dei presenti, che decisero di tenerselo per loro, perché non era loro competenza dare consigli a chi aveva un bagaglio di esperienza ai livelli di Sage. Però i poveretti erano piuttosto confusi e ciò non andava affatto bene.
Dopo un bel po' di tempo, il mister lì richiamò alla propria attenzione.
Adesso però fate una partitella, arancioni contro verdi!
I ragazzi si sistemarono nelle loro posizioni, eseguirono alla lettera ciò che il mister stava indicando loro.
Appena terminarono la partitella, decisamente stremati presero a raggiungere le ragazze a bordo campo.
 
-Tieni – Shaina porse a Milo una bottiglietta d’acqua – Il mister oggi mi sembra un po' nervoso, o sbaglio?
-Nervoso!? – fece Milo staccando la bocca dalla bottiglietta – Quello sta sclerando di brutto, capisco che la prossima partita è fondamentale per il proseguo del campionato, però se va avanti così gli verrà un bel coccolone. E non trovo giusto che se la prenda con dei ragazzi comunque! – fece, per poi chiederle un’altra bottiglietta, visto che quella se l’era scolata in un attimo.
-Se continua così rimaniamo sicuramente senza riserve! – s’inserì Kanon, sedendosi al fianco del greco – Devono imparare, ci vuole pazienza e tempo. Ora, l’impegno ce lo mettono, e che diamine!!! – sbottò, per poi continuare – Io credo, cioè penso che lui sia un ottimo allenatore, e questo non mi sento di metterlo in dubbio, però secondo me ha un sistema d’insegnamento più adatto a giocatori esperti, non mi sembra essere per niente adotto a quelli che devono imparare! – affermò allungandosi sulla sdraio.
-Kanon, concordo lettera per lettera e punto per punto la tua disamina! – glissò Milo, che nel frattempo si era già scolato la bellezza di ben quattro bottigliette.
 
I due ragazzi andarono a farsi la doccia, mentre Shaina, Katya, Morgana e Marin si occuparono di sistemare le divise nelle due lavatrici.
-Ragazze, indovinate un po' chi ho incontrato questa mattina in facoltà? – saltò su all’improvviso Morgana.
-Boh, non saprei – fece Katya.
-Uomo o donna? – chiese Marin.
-Donna.
-Uhm, e chi potrebbe essere? – Katya era pensierosa.
-In facoltà di filosofia, non saprei proprio – ci pensò su Shaina.
-Dacci un aiutino! – pretese Marin.
-Almeno un piccolo indizio – richiese Katya.
-Allora, è stata per poco tempo nella nostra compagnia! – rivelò Morgana.
-Noooooooo…. Kyoko!!!!!!
-Brava, Shaina è proprio lei!
-Che culo! – sentenziò la rossa.
-O che sfiga! – glissò invece la bionda.
-Ora mi chiedo ma con tutti gli indirizzi che ci sono, proprio filosofia doveva scegliere quella!? – Morgana ringhiò, poi – Ma ovviamente non era da sola, si porta dietro la simpatica cugina! – Katya storse il naso con una punta di disgusto – E altre tre sfigate come loro!!!!
-Mi immagino allora che bel quadretto antico! – Marin affermò sarcasticamente.
-Veri pezzi di antiquariato per veri amatori, del cattivo gusto però! – precisò Shaina, ghignandosela.
-A farla breve mi è venuta incontro, ma al solo scopo di sapere se Kanon fa ancora parte della squadra, poi ottenuta la risposta che voleva ha girato sui tacchi e si è allontanata assieme al suo gruppetto, ignorandomi bellamente – riportò Morgana.
-E tu cosa le hai detto? – domandò Shaina con curiosità.
-In riferimento a che cosa?
-A Kanon, ovvio.
-Che assieme al gemello, lui si allena tutti i giorni nella nostra squadra, come al suo solito!
-Allora sono più che certa che quella prima o poi ritornerà alla carica! – asserì Shaina con parecchia convinzione.
 
I ragazzi avevano terminato le docce, in quel momento si stavano rivestendo. Le ragazze, invece si stavano occupando di stilare la lista della spesa. A quel giro toccava occuparsene a Shaka e Aiolia, perché le donzelle si erano ripromesse di non dare mai più l’incarico al dinamico duo, meglio conosciuta come la premiata ditta Sirio&Hyoga, visto che le cialde di caffè gridavano ancora vendetta.
Il francese anticipò ai suoi due coinquilini che quella stessa sera probabilmente non avrebbe fatto rientro a casa. Sarebbe andato a cena fuori in compagnia di occhi color cristalli di neve, e poi avrebbe passato la sua nottata a casa di quest’ultima. Marin invece invitò a casa sua e di Aiolia, Milo, Shaina, Aphro e June, mentre Saga comunicò a Katya che aveva un incontro di lavoro per le venti, per cui sarebbe passato a prenderla finito quell’incontro, circa un’ora dopo.
Alla spicciolata andarono via quasi tutti, rimasero Milo, Shaina, Kanon e Katya.
Le due ragazze si avviarono verso il magazzino per sistemare alcuni attrezzi, il greco invece si stava occupando di sistemare il prato, mentre Kanon era impegnato a sistemare una parte degli spogliatoi.
 
Non appena Katya e Shaina ebbero terminato di sistemare accuratamente il magazzino, fecero il loro ritorno negli spogliatoi, invece Milo era sempre fuori a sistemare il manto erboso.
Le due ragazze varcarono l’ingresso della struttura udendo immediatamente una voce a loro alquanto conosciuta. Si bloccarono sul posto, nascondendosi dietro ad una grossa pila di scatoloni, drizzando per bene le orecchie.
Alla loro vista comparve la figura di Kyoko. Questi era in piedi piazzata davanti al gemello minore, il quale era seduto su una delle tante panche.
-Allora? Ti vuoi decidere, quando ti rimetti con me? – fece la ragazza agitandosi, mentre il ragazzo non la calcolò minimamente così le sue richieste diventarono sempre più insistenti e pesanti – Insomma, è inutile che lo neghi. Io e te siamo fatti l’uno per l’altro. Kanon, da me potrai avere tutto quello che desideri. Io ti posso dare qualsiasi cosa. Tutto quello che ti serve e che vorrai!!! – disse, mentre lui continuò a non considerarla. Lei ovviamente cominciò ad innervosirsi sempre di più, facendo così uscire fuori la vera vipera che albergava dentro di lei. In effetti, come poteva un soggetto del genere riuscire a tenere nascosta a lungo la sua vera natura?
Kanon, alzò il proprio sguardo spazientito su di lei, pronunciando.
-Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro circa la natura dei miei sentimenti nei tuoi confronti, mi pare!?
-Si, però, ehm Kanon… ehm vedi…. a me basterebbe vederti ogni tanto, così, per stare un po' assieme…. – fece assumendo la classica espressione da gattamorta.
-Hai capito! Sta zoccola se lo vuole scopare ogni tanto!!!! – ringhiò Shaina a bassa voce. Nel frattempo Milo le raggiunse e Katya lo intimò a fare silenzio, visto e considerato che la faccenda si stava facendo molto interessante.
 
I tre erano sempre ben fermi e in religioso silenzio nel loro nascondiglio improvvisato, quando dopo un bel po' di tempo, udirono dei passi. Qualcuno stava entrando negli spogliatoi. Mossi a curiosità tutti e tre allungarono il collo per riuscire a vedere meglio.
Aveva fatto la propria entrata un uomo all’incirca sulla sessantina o giù di lì. L’aspetto di questi era molto curato, anzi parecchio signorile, era un nobiluomo, forse era la definizione più giusta.
L’uomo si avvicinò alla ragazza e al gemello.
-Kyoko, vieni subito a casa! – fece immediatamente rivolgendosi alla ragazza con un tono che non avrebbe ammesso repliche. Lei sembrò essere tranquilla, nonostante che l’uomo aveva uno sguardo non propriamente benevolo.
-Papà, la devi smettere una buona volta di intrometterti nella mia vita! Sono grande e vaccinata, e perfettamente in grado di gestire la mia vita da sola, senza che tu come al solito ci metti becco! – replicò lei, notevolmente infastidita.
-Tu invece non sei proprio in grado di gestire un bel niente! Tu non sai nulla della vita, e di ciò che ella ti potrebbe riservare!!!
 
Padre e figlia, continuarono per un bel po' di tempo a cantarsele di santa ragione, mentre Kanon guardava entrambi con uno sguardo a dir poco allibito, chiedendosi silenziosamente dentro di sé. Ma cosa avrò mai fatto di male io!?
In effetti aveva pienamente ragione, ma la cosa che lo lasciò ancora più incredulo era il comportamento del padre di Kyoko.
Quest’ultimo era in società con la madre dei gemelli, e in passato aveva di sua spontanea volontà aiutato economicamente parlando i di lei figli, praticamente aveva dato sia a Kanon che a Saga, lavoro e un tetto sopra alle loro teste.
I tre curiosoni erano sempre rintanati nel loro nascondiglio improvvisato. Ad un tratto sembrò che la situazione si stesse un poco calmando, ma forse quella era solamente una leggera tregua. Difatti, il padre prese praticamente a strattonare senza complimenti la figlia. L’uomo pareva essere posseduto dal demonio, a quel punto Kanon decise di intervenire.
Quando era troppo, era troppo!!!
-Signor Disharmoni, adesso mi pare che stia esagerando! – il minore si mise tra i due, mentre Kyoko iniziò a tremare come una foglia al vento.
-Kanon, io non voglio assolutamente che mia figlia ti frequenti, intesi!? – asserì l’uomo, piccato e risoluto.
Ma perché non voleva che la figlia frequentasse il gemello? Ma per quale motivo?
-Ma papà! – saltò su Kyoko – Ma per quale motivo non vuoi che io esca con Kanon? Tu lo hai da sempre aiutato!
-Perché, ho detto di no!!!! – ringhiò l’uomo paonazzo in volto.
-Se è per quello ne può stare certo. Io non ho nessunissima intenzione di mettermi con sua figlia, quindi dorma pure tranquillo!!!!
-Ma Kanon!? – fece Kyoko, sconcertata, beccandosi in cambio un’occhiataccia di fuoco da parte del ragazzo da lei tanto bramato.
 
Il genitore di lei invece sembrava essere del tutto impazzito, forse ci sarebbe stato bisogno di chiamare un esorcista!!!
L’uomo era livido in volto, continuava a tremare, ma non di freddo o di paura, quella che lo stava percorrendo era rabbia.
Tanta rabbia!!!!
Ad un certo punto l’uomo fissò in contemporanea i due che gli erano davanti, e continuando a tremare vistosamente, affermò.
-Voi due non potete mettervi assieme, perché… – si bloccò per un secondo, mentre i due continuarono a fissarlo con occhi spalancati – Perché siete fratello e sorella!!!!!
Nell’udire quella confessione i tre sempre ben nascosti, si guardarono incredibilmente scioccati. Quelle parole appena pronunciate dall’uomo sembravano, e per certi versi lo erano proprio, dei macigni. Mentre sia il gemello che la ragazza erano sbiancati contemporaneamente. L’uomo invece si avvicinò ai due, e afferrando senza tante cerimonie per un braccio la figlia, disse rivolgendosi al gemello.
-Kanon quando puoi con Saga fate un passo da me. Devo ad entrambi delle spiegazioni….
 
I due uscirono definitivamente dagli spogliatoi, mentre Kanon si accasciò sulla panca. Il suo sguardo era perso, era completamente nel vuoto.
Alla vista di tutto ciò, i tre decisero di uscire allo scoperto dal loro nascondiglio, avviandosi quasi correndo verso Kanon.
Lo osservarono con molta apprensione, erano seriamente preoccupati perché pareva essere in catalessi, e respirava a stento.
-Katya presto chiama Saga, e portiamolo al pronto soccorso, sta male! – fece Shaina, decisamente agitata.
-Prima di Saga conviene chiamare il 166! – suggerì Milo, anche lui visibilmente preoccupato per le condizioni di salute dell’amico.
A fatica riuscirono a farlo sdraiare sul divano della saletta ristoro. Nel frattempo attesero sia l’arrivo dell’autoambulanza che del maggiore. Fortunatamente, dopo poco tempo i militi entrarono negli spogliatoi. I presenti spiegarono loro del perché si era sentito male, ommettendo però la causa principale, ovviamente.
Quando erano pronti per lasciare il complesso sportivo e avviarsi verso il Pronto Soccorso, arrivò Saga in un evidente stato ansioso.
-Come sta? – domandò il maggiore immediatamente ai presenti.
-Ha avuto un brutto abbassamento di pressione – gli riportò Katya, poi facendosi particolarmente seria – Saga, noi dobbiamo raccontarti una cosa …. e lo dobbiamo fare al più presto – i tre erano ben consapevoli che sarebbe toccato a loro la patata bollente, cioè quello di raccontare a Saga, il vero motivo per il quale il suo gemello si era sentito male.
 
Kanon era all’interno di una stanzetta medica e lo stavano visitando, mentre Saga stava lasciando il solco sul pavimento da quanto andava avanti e indietro. Gli altri tre erano seduti sulle panche della sala d’attesa. Katya chiamò alla propria attenzione Saga, invitandolo a sedersi al proprio fianco, poi prendendo coraggio gli ricordò che gli dovevano raccontare una determinata cosa.
-Di cosa si tratta?
-Amico, sii forte – Milo gli appoggiò la propria mano destra sulla sua spalla, l’altro lo guardò con fare parecchio interrogativo.
-Ok, cominciate pure, sono pronto!
La sua ragazza cominciò a raccontargli filo per segno tutto quello che era da poco accaduto all’interno degli spogliatoi. Di Kyoko che non si dava per vinta e voleva avere Kanon a tutti i costi, poi dell’arrivo improvviso del padre di lei. Ovviamente, Saga seguì tutti i passaggi con molto interesse, poi Katya arrivò al punto cruciale di tutta quella storia.
-Saga, devi sapere che il motivo per il quale lui non vuole che Kyoko e Kanon stiano assieme è il seguente…. – la bionda si bloccò, poi cercò di riprendere subito il discorso, notando anche un certo percettibile nervosismo comparire sul volto del suo compagno – Lui ha confessato che Kyoko è vostra sorella, ma solo di padre, però!!!!
BOMBA SGANCIATA!!!!!!
-Ah, quella gran zoccola di nostra madre! Figurati, per soldi se la sarà sicuramente fatta con il padre di quella vipera, e quindi noi due ne siamo il frutto!!!! Ma magnifico!!!!
I tre temettero che in quel momento ne avrebbero dovuto ricoverare un altro, ma invece il maggiore, che aveva da sempre dato l’idea di essere più sensibile rispetto al minore, per loro sommo stupore aveva appena sentenziato tutto ciò.
Tutti in contemporanea fissarono il gemello palesemente sconvolti. Beh meglio così, perché due ricoveri nella stessa serata sarebbero stati decisamente troppi!!!
Dopo parecchio tempo, passarono tre orette abbondanti, finalmente Kanon raggiunse i suoi amici, che ansiosamente lo stavano attendendo. Per sua e per loro fortuna si era ripreso. Almeno in quel momento aveva in volto tutt’altro colorito, rispetto a prima.
-Saga! – esclamò Kanon andandosi a sedere al suo fianco. Il gemello prontamente lo abbracciò.
-Fratello dimmi, come stai?
-Ora un poco meglio – gli sorrise, poi guardandolo negli occhi – Presumo che tu sappia già tutto? – e guardò gli altri tre.
-Sì, loro mi hanno raccontato tutto l’accaduto, molto dettagliatamente…
-Perfetto. Ascolta, lui prima di andarsene via mi ha detto di andare un giorno a casa sua, penso che ci debba dei chiarimenti…
-Beh, quello sicuramente. Ora sono proprio curioso di sapere tutta la verità, a questo punto…
-Fratello, ne abbiamo tutto il diritto. Però mi spiace che ho fatto prendere un brutto spavento a loro – fece indicando i tre.
-Ma figurati, anzi meno male che eravamo presenti – sorrise Milo, elargendogli un’amichevole pacca sulla spalla.
Ma in effetti ad essere sinceri, i tre un bel coccolone se lo erano presi eccome!
Ma la cosa più importante era che in quel momento Kanon stesse decisamente meglio!
 
Milo e Shaina si stavano preparando per avviarsi verso casa dei gemelli, mentre Camus era nuovamente uscito.
Ultimamente, il bel francese stava diventando decisamente un po' troppo mondano, e in effetti non era da lui….
Comunque in tutte queste sue uscite vi era sempre di mezzo la bella nordica. I due solitamente cenavano in qualche ristorantino privé al lume di candela. Quel contesto si addiceva parecchio al carattere del ragazzo in questione, il quale aveva deciso che a breve ci sarebbe stata la presentazione ufficiale della sua compagna a tutta la compagnia.
Quando la coppia arrivò a casa Galakos, Katya andò subito a fare gli onori di casa, facendoli accomodare nel salone dove vi era sistemato il lungo tavolo su cui avrebbero cenato.
Saga si stava facendo la doccia, mentre Kanon sarebbe dovuto arrivare da un momento all’altro.
In attesa dei due fratelli, Katya offrì agli ospiti degli aperitivi, sistemandosi pure lei in salotto assieme alla coppia.
-Come stanno? – domandò Shaina a Katya, mentre sorseggiava il proprio drink.
-Insomma, questa è davvero una bella botta da superare – rispose l’altra, nel frattempo Saga li raggiunse accomodandosi al fianco della sua compagna.
-Ciao Milo, ciao Shaina – Saga salutò la coppia rivolgendo a loro un sorriso alquanto tirato.
-Ciao, come stai? – gli domandò immediatamente il greco.
-Uhm, potrei stare meglio. Ma evidentemente ci voleva anche questa brutta botta! – era stata la risposta di Saga. Katya si alzò avviandosi verso la cucina, dopodiché sentirono fare clic dalla porta d’ingresso. Era Kanon che stava facendo la sua comparsa in casa.
-Ciao, ragazzi!!! – esclamò quest’ultimo nell’entrare. Prontamente Milo, si alzò andandogli incontro. Come al loro solito si salutarono stringendosi a vicenda gli avambracci. Shaina, si alzò pure lei per salutare il proprio ex ragazzo.
-Ragazzi a tavola, è pronto! – annunciò loro la voce squillante di Katya.
Presero posto a tavola in quest’ordine; a capotavola si mise la bionda, al suo fianco sinistro vi era Saga, di fronte al maggiore vi era Shaina, al fianco della ragazza Milo, e di fronte al greco Kanon.
Iniziarono a gustarsi quella deliziosa cena.
-Accidenti Katya, ma quanto mangiare hai fatto!? – disse Shaina notando le innumerevoli portate che erano ben distribuite in tavola.
-Beh, visto che oggi è il mio giorno di festa, ho potuto preparare tutto con la dovuta calma.
-Uhm, è tutto davvero molto buono, i miei complimenti!!! – fece Milo, mentre si gustava il delizioso risotto al curry.
-Già. In effetti sono proprio i risotti i piatti forti di Katya – precisò Shaina.
-Dici bene, lei lì sa fare bene in tutte le varianti – intervenne Saga, sorridendo amorevolmente alla propria compagna di vita.
 
In cucina Katya aveva delle specialità, mentre Shaina invece non sapeva nemmeno da che parte cominciare.
Lo ammise più volte che non era affatto portata per stare dietro ai fornelli, difatti a casa loro cucinava quasi sempre Camus, lui era veramente bravo. L’unico neo era quello che preparava solo ed esclusivamente specialità francesi, per Shaina andava bene, ma Milo odiava visceralmente quella cucina. Non gli piaceva proprio, anzi, ad essere precisi non riusciva a digerirla.
Tra una masticata e l’altra erano giunti praticamente al dolce, mancava di fatto solo il caffè e poi avrebbero terminato.
Quando erano tutti riuniti nel salotto di casa, Shaina decise di intraprendere il discorso per il quale dopotutto lei e Milo erano stati invitati. Domandò con parecchio tatto ai due gemelli com’era andata dal padre di Kyoko.
Prima di darle una risposta, entrambi si guardarono contemporaneamente. Kanon chiese alla coppia di amici di mantenere il massimo riserbo per salvaguardare quella notizia, si raccomandò di non divulgare a nessuno quella storia, di tenere per loro cinque quell’amara verità. Ovviamente, sia Milo che Shaina, a più riprese lo rassicurarono che avrebbero saputo mantenere il massimo riserbo e la parola data.
Confortato da tutto ciò, il minore iniziò a raccontare i vari particolari del loro incontro con il Signor Disharmoni, nonché loro vero padre biologico.
-Tutto ciò è successo ovviamente prima che nascessimo noi, precisamente appena dopo nostra madre si era sposata con nostro padre, che a quel tempo era in società con Disharmoni, e fu proprio in quel periodo che iniziarono a frequentarsi a coppie.
Il Signor Disharmoni ci ha espressamente rivelato, che con la moglie fin dalle loro nozze non ha mai avuto un ottimo rapporto, in pratica sono sempre stati assieme e continuano ancora oggi solo per interesse reciproco, lui si è da sempre trovato delle distrazioni. Fu così che all’epoca iniziò a frequentare nostra madre, il tutto però doveva assolutamente restare il più clandestino possibile, visto che erano entrambi sposati – rivelò Kanon, poi la palla o meglio il discorso passò a Saga.
-Loro due si sono frequentati assiduamente per circa tre anni, e proprio in quel periodo che nostra madre rimase incinta di noi….
-Ma come ha fatto a sapere di chi fosse rimasta incinta? Deduco che andasse a letto anche con Aspros, vostro padre? – domandò Shaina, cercando di mettere assieme i vari pezzi del puzzle.
-Semplice, lei ha fatto il test del DNA. Da quello non si scappa! – rispose Kanon, mentre Saga riprese il filo del discorso, che Shaina involontariamente aveva interrotto.
-Fatto il test e avendo la certezza di essere rimasta incinta da lui, nostra madre passò alla carica. Disharmoni non ne volle sapere di riconoscerci come figli, a lui interessava mantenere intatto il proprio matrimonio di interessi, mentre nostra madre invece voleva abortire, noi due eravamo e siamo tutt’ora un peso per lei, ma nostro padre, che ovviamente era allo scuro di tutto, non era d’accordo, così ci fecero nascere. Va bene! Ha pensato lei. Io mi tengo questi due, ma tu dovrai provvedere al loro mantenimento, e quando saranno grandi dargli una casa e sistemarli al meglio lavorativamente! Ovviamente, Disharmoni a questa richiesta fu del tutto contrariato, ma lei aveva il coltello dalla parte del manico, e lo minacciò dicendogli che avrebbe spiattellato tutto, compreso i risultati del test DNA, se non si fosse preso le sue responsabilità! Tanto per lei in casa nulla avrebbe cambiato, visto che il giorno dopo il nostro primo compleanno, ha sbattuto nostro padre fuori casa – Saga abbassò gli occhi tristemente. Era visibilmente provato da tutta quella brutta faccenda.
-Che dire, un ricatto in piena regola! – sentenziò Milo.
-Già, molto degno della mantide velenosa! – glissò Katya.
-Se fosse il contrario non sarebbe da lei! – affermò Kanon con una smorfia, per poi sentenziare – A dire il vero mi sono sempre chiesto il motivo per il quale ci abbia aiutati, beh, ora tutto mi quadra!!!
-Anche a me – fece Saga in tono affranto.
-Ma Kyoko, che ha detto di questa storia!? – domandò ad un tratto Shaina.
-Oh, lascia perdere. Quella è fuori come un balcone! Anzi, molto peggio! – affermò il minore, facendo aria con la mano.
-Perché? – chiese Milo con curiosità.
-Perché, nonostante sia venuta a conoscenza che siamo suoi fratelli, solo di padre, ma comunque fratelli, insiste sempre a volersi mettere a tutti i costi con lui! – rispose Saga, mentre guardò il gemello che assunse un’espressione a dir poco sconsolata.
-Secondo me lo fa solo per partito preso. Lei solitamente è abituata ad avere tutto dalla vita, quindi per lei Kanon è l’oggetto del desiderio, e solo per il semplice fatto di non poterlo avere, non riesce proprio a farsene una ragione…
-Shaina, hai perfettamente ragione. Lei vuole Kanon solo per capriccio, un bellissimo capriccio, ma solo per quello! – affermò Katya.
-Una del genere si meriterebbe di essere presa di continuo a calci in culo! – ringhiò Milo, e Kanon concordò col pensiero dell’amico.
-Ma figuriamoci, quella non mi è mai interessata, anzi per quel poco che l’ho frequentata mi infastidiva pure. Poi adesso che sono venuto a conoscenza di questa storia, non se ne parla proprio. Anzi, non voglio più avere a che fare con lei, con suo padre e con tutti gli altri membri di quella famiglia. Per quello che mi riguarda, mio padre è solamente Aspros, lui solo lui! – Kanon glissò con incredibile decisione, mentre Saga che era seduto al suo fianco, esclamò.
-Ben detto fratello! Anche per me vale la stessa, identica, cosa! Quindi lasciamoci il passato alle nostre spalle, e guardiamo fiduciosi al futuro! Ora però brindiamo!!! – lanciò infine e mentre che pronunciò quelle parole, i presenti erano già li coi loro calici in mano, prontissimi a brindare tutti assieme per un futuro migliore!!!!
 
Grazie per la lettura.
Al prossimo atto.
Un abbraccio.
VanityG.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** atto nono, le sorprese non finiscono mai... ***


Atto nono, le sorprese non finiscono mai.
 
Morgana, era nella sua stanza e si stava preparando, per le diciannove aveva appuntamento con le altre ragazze al centro divertimenti, uno dei tanti che era presente in quella città.
Quella sera, avrebbero cenato al giapponese, dopodiché sarebbero andate al cinema. Il film in questione era l’attesissimo Top Gun Maverick, una vera meraviglia, che anni addietro fece impazzire tutti ma proprio tutti.
Arrivò in perfetto orario davanti all’ingresso principale del centro dove vi erano le porte girevoli, e ad attenderla trovò le sue amiche.
 
-Dovrebbero raggiungerci anche Marin e Yuzuriha. Oggi sono venute al centro a farsi una lampada e le ho invitate – riportò Katya, poi voltandosi verso l’entrata vide le due ragazze che si stavano avviando verso il loro tavolo – Eccole! – esclamò.
-Ciao a tutte! – fece Yuzuriha, subito ricambiata.
-Ciao ragazze. Avete già ordinato? – chiese invece Marin, con il suo solito caldo sorriso.
-Ancora no, volevamo aspettare voi – le rispose Shaina, sostandosi lievemente per fare sì che Marin si potesse sedere al suo fianco.
-Grazie – sorrise la rossa, per la gentilezza nei loro confronti – Cosa prendete? Avete già deciso? – domandò poi prendendo tra le mani la lista menù.
-Uhm, solitamente prendiamo pietanze diverse, almeno ce le scambiamo e quindi alla fine assaggiamo un po' di tutto – riportò Morgana, consultando anche lei la lunghissima lista. Quel locale offriva davvero tantissima scelta di cibaria.
-Ottima idea! – asserì Yuzuriha.
 
Non appena il cameriere si palesò al loro tavolo le ragazze fecero la loro ordinazione. Ovviamente durante l’attesa intavolarono diversi discorsi, ma quello che tenne più banco era riguardante le loro prossime vacanze estive.
Inutile dire che ognuna aveva le proprie preferenze: vi era chi preferiva andare in campeggio, chi era orientata verso una bella località esotica, chi invece non amava allontanarsi troppo da Atene. A farla breve avrebbero fatto tutte le vacanze separate.
Shaina ancora non sapeva cosa e dove sarebbe andata. Con Milo non ne avevano ancora parlato. Sapeva di per certo che i genitori del suo fidanzato avevano una casa sull’isola di Milos, dove lui era nato e cresciuto, quindi sicuramente con molta probabilità sarebbero andati proprio in quella location.
Tra una chiacchiera, una risata e l’altra, Shaina notò che sul display del suo Smartphone comparve l’icona di WhatsApp con la segnalazione che indicava l’arrivo di una notifica.
Con veemenza afferrò il cellulare, immediatamente aprì la chat, per un attimo rimase incredula e smise perfino di respirare, il che le sue amiche presero ad osservarla stupite. Katya cautamente le domandò.
-Ehi Shaina, tutto bene?
-Sì, sì – rispose l’altra senza staccare gli occhi dall’apparecchio, mentre le altre continuarono ad osservarla sempre più perplesse. Non capirono il motivo di quel suo comportamento – Aiacos! – pronunciò poi ad alta voce. A sentire quel nome le altre la guardarono ancora più stupite. Effettivamente, come biasimarle? Che ne sapevano loro dell’esistenza di quella persona di nome Aiacos?
-Shaina scusami, ma questo Aiacos chi è? – le chiese Marin dopo un attimo di smarrimento. Shaina prima di fornire la sua risposta o meglio raccontare loro chi era la persona da lei appena nominata, le guardò una ad una, poi dopo averle osservate attentamente decise che era arrivato il momento di rivelare qualcosa di lei e della sua famiglia.
-Aiacos, è mio fratello! – Shaina rivelò, mentre le amiche la guardarono a bocca aperta e occhi sgranati.
-Tuo fratello!? Non sapevamo della sua esistenza, non ci hai mai raccontato nulla – Morgana come le altre era sempre più incredula.
Shaina comprese che la sua amica aveva ragione ad essere così perplessa, quindi per farle vedere che quel soggetto maschile era davvero reale, e che non era frutto della sua fantasia, ci mancherebbe, fece vedere alle ragazze una delle foto che suo fratello le aveva appena inviato. Le sue amiche iniziarono a passarsi avidamente e con molta bramosia l’apparecchio della mora.
-Ehm, ma che carino! – fece Katya, continuando ad osservare la foto, che ritraeva il ragazzo bello sistemato in sella alla sua adorata due ruote.
-Carino!? – disse June, poi – Uno strafigo, direi! – asserì fissando il telefono, anche lei con un incredibile insistenza.
-Vi assomigliate parecchio – asserì invece Morgana, spostando in contemporanea lo sguardo della foto all’amica.
-Shaina, raccontaci un po' di voi? – domandò Marin con un sorriso. La chiamata in causa a quel punto iniziò il proprio racconto.
-Io e Aiacos, in realtà siamo fratelli solo di madre, anche noi non siamo stati tanto fortunati – fece un sorriso tirato, poi continuò – Nostra madre da giovane faceva la modella. Si sposò con il duca di Atim, un nobiluomo inglese per la precisione scozzese. Dalla loro unione nacque Aiacos, ma il loro fu un matrimonio infelice perché la famiglia del duca non prese nelle grazie Calbera, nostra madre. Per loro era un vero disonore che un nobile di alto rango si fosse impegnato con una di umili e dubbie origini, quindi approfittarono dei malesseri che già tra i due vi erano e li fecero separare. Quando i due si separarono mio fratello aveva appena compiuto quattro anni, il duca dopo pochissimo tempo si accompagnò ad una ricca contessa londinese, che a sua volta da lei ebbe tre figli, due maschi ed una femmina. Ovviamente, la presenza di Aiacos non fu affatto gradita sia dalla matrigna che dai fratellastri, così lui finì in un collegio, uno tra i più severi e rigidi di tutto il Regno Unito. Ma mio fratello ha sempre avuto e ha tuttora un carattere parecchio ribelle e anticonformista, difatti a causa di ciò, dopo un anno fuggì dal collegio iniziando a vagabondare….
-Ma ora cosa fa? E dove vive? – le domandò Yuzuriha.
-Ora, al momento, lui fa parte di una rock band, è il cantante, e vive, beh lui è un cittadino del mondo! – Shaina sorrise, pensando affettuosamente al fratello, poi riprese il racconto – Quando mia madre si separò dal duca, per un certo periodo so che ha frequentato un suo collega, credo che sia l’uomo che l’abbia messa incinta di me, ma non ne sono certa. Io non so chi sia mio padre, non l’ho mai conosciuto. Fino all’età di dodici anni ho sempre vissuto con mia madre, lei mi portava con sé in giro per il mondo dato il suo lavoro. Aiacos lo conobbi per puro caso ad un ricevimento, avevo diciassette anni e lui ventidue, e fu proprio nostra madre a presentarci, e soprattutto a raccontare ad entrambi nei minimi particolari tutto quello che noi in effetti dovevamo sapere, da molto tempo prima! – poi con una smorfia di palese disgusto – Ragazze, che gran casino!!!!
-Ma con tua madre sei ancora in contatto? – Marin le chiese usando molto tatto.
-Sì – fece non propriamente convinta – Ci sentiamo ogni tanto. Adesso però sono quattro anni che non la vedo. A dire il vero ho un rapporto migliore con Aiacos. Per esempio, proprio ora mi ha scritto, la prossima settimana sarà qui ad Atene, con tutto il suo gruppo, e voleva il mio nuovo indirizzo per passare un po' di tempo assieme.
-Ma vengono qui, in tournee? – Morgana era elettrizzata per quella bella notizia.
-Certamente – Shaina le sorrise – Hanno già confermato due date qui in Grecia. Prima ad Atene, poi la settimana successiva saranno ad Olimpia.
-Figo! Quindi faremo nuove conoscenze! – esclamò June, euforica. Fin troppo euforica, lo era stata talmente tanto che in tanti si voltarono verso di loro, guardandola un poco scocciati.
-Shaina, hai per caso intenzione di presentarlo a tutta la nostra compagnia? – le domandò Marin.
-Ma certo, sono sicura che gli farà molto piacere. E per l’occasione si potrebbe organizzare una bella serata da passare tutti assieme!
 
Appena ebbero terminato di cenare, senza perdere tempo prezioso pagarono il conto, poi si avviarono verso la biglietteria.
Fatto i tagliandi, tutte belle contente andarono verso la sala numero sette. Una volta in sala si posizionarono comodamente ognuna sulla propria poltroncina, e gustarsi quella meraviglia di film.
Le ragazze fecero il loro rientro nelle rispettive abitazioni. Erano tutte decisamente soddisfatte. Avevano trascorso tutte assieme una bella e rilassante serata.
-Amore, sono a casa! – urlò Shaina entrando, ma la ragazza non sentì alcuna risposta – Milo!? – fece ancora più ad alta voce.
-Sono qui! – le rispose il ragazzo, ma nel suo campo visivo non le comparve nessuno, al che lo richiamò un’altra volta cercando di capire dove si era cacciato.
-Milo!?
-Sono qui, fuori! – sentì la voce del suo fidanzato, capendo dove questi era.
-Ma fuori, dove?
-Vieni sul balcone, da lì mi vedrai sicuramente! – le suggerì. Shaina allora seguì il consiglio del greco uscendo sul balcone, e trovandosi il suo ragazzo arrampicato sull’albero del giardino dei vicini del primo piano.
-Ma cosa stai facendo lì appeso? – lei gli domandò immediatamente. Era davvero perplessa.
-Cerco di prendere il gatto!
-Gatto!?
-Già, appena riesco a prenderlo, poi ti racconto.
-Milo lascia perdere, magari poi viene giù da solo….
-Uhm, da solo? Non credo proprio, questo è più cocciuto del suo padrone, fidati.
-Ma chi è il suo padrone!? – chiese lei a quel punto, incrociando le braccia.
-Il ghiacciolo. Lo hanno portato oggi i suoi, visto che devono partire per un lungo viaggio, quindi per un bel po' di tempo è parcheggiato qua!
-Ho capito – Shaina sbuffò, poi sempre osservando il proprio ragazzo – Adesso però scendi e vieni in casa. Camus quando arriva ci penserà lui a farlo rientrare – gli suggerì ma Milo era di parere contrario.
-Ma non ci penso proprio. Non ho la minima intenzione di beccarmi un cazziatone per colpa di questa brutta bestiaccia!!!! – fece Milo. In quel momento l’unico suo scopo era quello di cercare di acciuffare la tenera bestiola, che proprio in quel preciso istante gli aveva appena mostrato la sua splendida dentatura, ma Milo non si dette per vinto – Lavoisier, vieni qua brutto testone!!! – insistette ancora, ma il micio era di parere contrario, difatti si allontanò balzando su un ramo posto più in alto. Milo alla vista di ciò si arrese, decidendo di scendere e con un balzo felino si ritrovò sul balcone accanto a Shaina – Ciao amore mio, ti sei divertita? – fece stringendosela a sé.
-Sì, mangiato benissimo, e il film era bellissimo – si accoccolò al suo petto – Credo proprio che sicuramente andrò a rivederlo.
-Ci andremo assieme, e appena uscirà in blu-ray sarà immediatamente nella nostra personale videoteca!!!
 
Continuando a stringerla a sé la baciò dolcemente. Il profumo di lui la mandò in estasi, e le sue mani erano così tanto delicate, che ad ogni contatto con la sua pelle la fecero tremare. Ma quello di Shaina era un tremito di piacere. Istintivamente, lui le passò una mano tra i crini corvini, attirandola ancora di più a sé per meglio sigillare quell’inebriante gioco di labbra e di lingue. Il tutto facendo prolungare il contatto.
Una volta che rientrarono all’interno della casa, si misero comodi sopra al divano, per gustarsi uno dei tanti film che erano presenti nella loro vasta e variopinta, videoteca. Inoltre, erano anche in attesa del rientro di Camus. Il francese, quella notte non si sarebbe fermato, come al suo solito a dormire dalla sua ragazza, perché l’indomani mattina lei doveva alzarsi prestissimo, e lui invece aveva tutta la giornata libera, giusto bene, perché doveva fare ambientare quella peste di gatto, che proprio in quel momento stava rientrando anche lui in casa, passando dal salotto dove erano sistemati i due praticamente alla velocità della luce, lanciando anche verso di loro una veloce occhiata, per poi dirigersi verso la cucine dove vi era la sua ciottola con crocchette e acqua.
Proprio un felino poteva essere la compagnia migliore del loro coinquilino. In effetti, i due erano molto in similitudine.
Si poteva benissimo affermare che tale padrone, era tale bestiola!!!
 
-Milo, ti devo raccontare una cosa! – fece Shaina all’improvviso. Il greco iniziò a scrutarla con un’aria decisamente indagatoria.
-Ok, sono tutto orecchie – le sorrise, tenendosela sempre ben stretta a lui.
-Oggi ho ricevuto un messaggio e delle foto molto gradite….
-Ah sì? E quindi? – come sempre non riuscì a mascherare la forte curiosità.
-Vedi Milo – lei lo fissò – Si tratta di mio fratello – rivelò, lui spalancò di colpo entrambi gli occhi color del cielo.
-Tuo fra… fratello? – era sempre più confuso.
-Sì, mio fratello, Aiacos.
-Ah! Non me ne hai mai parlato…
-Eh già, ma ora è arrivato il momento – detto ciò, Shaina iniziò a raccontare anche a lui il suo legame con Aiacos. Gli raccontò tutto nei dettagli come aveva raccontato in precedenza alle sue amiche, dopodiché, terminato il racconto gli mostrò le foto che suo fratello le aveva inviato – In questa immagine è assieme agli altri membri della band.
-Uhm, davvero molto interessante. Ma come si chiamano?
-The Hades – fece un sorriso, poi – Suonano symphonic gothic metal. Lui è mio fratello, il cantante, questo invece è Kagaho il batterista, Rhadamante è il chitarrista, Rune è il bassista e Minos è il tastierista. Invece queste ragazze sono le coriste.
-Uhm, carine… – Milo, innocentemente fece quella piccola considerazione.
-Carine!? – Shaina ripeté quella sua considerazione guardandolo di storto, mentre lui fece finta di nulla, cambiando molto velocemente il discorso.
-Però ti assomiglia parecchio. È proprio un bel ragazzo!
-E già. Comunque non cambiare discorso, monello che non sei altro! – gli sorrise, mentre lui prese a baciarla intensamente come al suo solito. Appena si staccarono, Shaina comunicò a Milo la nuova notizia: ovvero che tra qualche settimana suo fratello e la sua band sarebbero arrivati li ad Atene.
-Sai Milo, visto che con lui non ci vediamo spesso, avevo pensato di organizzare una festa da Aldy – gli confidò, poi aggiunse – Magari ci scappa pure un mini concertino tutto per noi della compagnia, cosa ne pensi?
-Dico che è una bellissima idea!!! Ne parlerò con Aldy – disse, poi si corresse – Ehm, anche con Shion, sarà meglio!
-Soprattutto con Shion! – puntualizzò Shaina, conoscendo il caratterino del simpatico gestore, anche sé ultimamente si era addolcito parecchio.
Poco dopo la coppia venne raggiunta dal loro coinquilino. Camus entrò all’interno dell’appartamento, andandosi a sistemare dove vi erano i due. Shaina, non perse tempo, anche a Camus gli raccontò di suo fratello, e questi dopo aver ascoltato molto attentamente tutto il racconto della ragazza, comunicò ad entrambi che durante la serata della festa ci sarebbe stata anche la presentazione ufficiale della sua fidanzata a tutti loro della compagnia.
-Camus scusami, ma non ci hai mai detto come si chiama? – domandò Shaina, il francese le sorrise.
-Hilda…..
 
Milo e Camus, stavano andando a prendere Hilda, mentre Shaina in compagnia di Morgana e June, si stavano recando presso l’hotel dove alloggiava Aiacos assieme agli altri membri della sua band.
-Non vedo l’ora di conoscerli, la curiosità mi uccide! – esordì June, mentre che Morgana era impegnata nelle manovre di parcheggio.
-Tra non molto la tua curiosità verrà soddisfatta – Shaina sorrise, voltandosi appena verso i sedili posteriori dove vi era sistemata la curiosona – E tu Morgana, invece non sei curiosa? – fece con percettibile ironia.
-Oh, si certo, anch’io sono un poco incuriosita – rispose mentre estraeva la chiave dal cruscotto dell’auto.
Le tre scesero dal mezzo avviandosi a passo veloce all’interno dell’hotel. Salutarono le due receptionist e presero ad accomodarsi nell’ampia hall, sistemandosi su dei divanetti sparsi un po' ovunque.
Shaina, ad un tratto udì una voce a lei fin troppo famigliare, voltandosi vide avanzare verso di lei la splendida figura di suo fratello.
Il bel volto luminoso di lui e il suo caldo sorriso, la fecero emozionare.
-Shaina! Shaina!
-Aiacos! Fratello!
 
Shaina senza neppure rendersene conto si ritrovò tra le calde e protettive braccia di Aiacos che le sorrise amorevolmente. Era felice di poterla rivedere e abbracciare. I due nonostante si erano conosciuti da non molto tempo, il loro era comunque un legame piuttosto solido.
Lei presa dalla tanta emozione riuscì solo a dire che lo trovava in ottima forma, e il fratello fece altrettanto con lei, continuando a tenersela abbracciata a sé.
Dopo poco tempo li raggiunsero anche gli altri componenti della band. Shaina, li aveva di già precedentemente conosciuti, quindi prese ad avvicinarsi a loro per salutarli e presentarli assieme a suo fratello, alle sue due amiche, le quali erano rimaste sedute sui divanetti, ma che si alzarono appena videro i due fratelli avvicinarsi a loro.
-Aiacos, loro sono Morgana e June – fece Shaina, indicando al fratello le due amiche.
-Molto onorato di fare la vostra conoscenza – il ragazzo cordialmente si rivolse alle due, che di rimando continuarono a guardarlo del tutto ammaliate.
-Piacere, signorine – era stato il saluto di Rhadamante, corredato da un inchino e baciamano ad entrambe. Le due si guardarono piuttosto stranite.
-Complimenti, belle gnocche! – le salutò invece Kagaho, dopo averle radiografate entrambe, e tenendo una sigaretta tra le labbra.
-Uhm, mi ricorda qualcuno… – sibilò sottovoce Morgana, volendosi riferire sicuramente a Death.
Molto più composto e parecchio riservato era stato invece il saluto che rivolsero alle ragazze, Minos e Rune.
 
Shaina, notando la non presenza delle ragazze, domandò a suo fratello dove quest’ultime erano. Aiacos la informò che stavano arrivando, le loro coriste, costumiste e assistenti, e difatti il suono che palesava l’arrivo di un ascensore comunicò che le ragazze della band li stavano raggiungendo. Non appena si aprirono le porte uscirono in quest’ordine: Pandora, Esmeralda, Violate.
Terminate tutte le lunghissime presentazioni di rito, Shaina invitò il gruppo a seguirle verso il ristorante. Esmeralda andò in auto con le tre amiche, mentre gli altri a bordo di due vetture presero a seguirle.
Durante il tragitto Milo chiamò Shaina. Le chiese dove erano, perché tutta la compagnia li stava aspettando da Aldy.
-Morgana, aspetta rallenta. Non vedo più la seconda auto! – le disse June, voltando la testa verso il posteriore dell’auto. Morgana, saggiamente decise di fermarsi ad aspettarli. Fortunatamente, dopo poco l’auto con Aiacos a bordo le raggiunse, e affiancandosi a loro il fratello di Shaina le informò che i suoi amici si erano fermati a fare benzina. A quel punto, di comune accordo, attesero il loro arrivo, per poi così ripartire tutti assieme verso la loro destinazione.
In men che non si dica le tre auto fecero il loro arrivo nel piazzale adiacente il locale di Aldy.
-Ma che meraviglia è!? – esclamò parecchio estasiata Esmeralda, continuando a rimirarsi attorno.
-Da qui ci sta una vista spettacolare! – anche Violate rimase a bocca aperta, mentre ammirava Atene magnificamente illuminata.
-Ragazzi, ora però è meglio che entriamo, visto che manchiamo solo noi! – la voce di Aiacos richiamò alla propria attenzione tutto il gruppo.
 
Appena entrarono all’interno del locale, vennero subito accolti in modo parecchio caloroso da parte di Aldy e Dohko, il quale come al suo solito iniziò ad agitarsi come una trottola impazzita.
Comesonocontento! Comesonocontento! Comesonocontento! Continuò a ripete all’infinito, poi aggiunse: venite, venite, benvenuti!
Ovviamente era stato molto più composto il saluto che Shion rivolse ai nuovi arrivati: buona serata ragazzi, gli altri sono già tutti ben sistemati in terrazza, prego da questa parte! Il gestore fece loro strada, mentre Morgana sibilò rivolgendosi sia a Shaina che a June: secondo me si è preso una dose industriale di tranquillante, da che lo conosco non l’ho mai visto così tranquillo….
Shaina invece, maliziosamente ribatté.
No, più che altro si vede lontano un miglio che sta faticando di brutto ad essere così accondiscendente e gentile….
Mentre June, terminò.
Dici bene, fosse per lui ci ammazzerebbe tutti quanti….
Nel passare davanti alla sala dove vi era un piccolo palchetto, notarono che era già tutto pronto per poter eseguire un mini concertino.
-Dopo suonano qualcosa per noi, vero? – si informò Dohko rivolgendosi a Shaina, non stando più nella pelle.
-Sì tranquillo. Ne ho già parlato con mio fratello, e mi ha assicurato che si può fare! – gli rispose la ragazza, scambiandosi un cinque con Aiacos, il quale le fece anche un occhiolino d’intesa.
Sempre seguendo passo dopo passo il gestore, anzi i due gestori, Dohko continuava a tampinare di domande i membri della band, arrivarono dove vi era sistemata tutta la loro compagnia. Per quell’evento erano tutti presenti, all’appello non mancava proprio nessuno. Vi era anche la nuovissima fiamma di Aiolos. Sasha si chiamava e il suo ragazzo giusto qualche giorno prima l’aveva portata con sé al campo d’allenamento, presentandola di fatto a tutti i suoi amici.
Tutti i presenti in contemporanea presero ad alzarsi andando poi incontro agli ultimi arrivati. Nel bel mezzo di cotale confusione la sorella di Aiacos, nonché ragazza di Milo, si sentì chiamare.
-Shaina, scusa? – lei si voltò vedendo il francese che stava tenendo per mano colei che era sicuramente la sua compagna – Ti volevo presentare Hilda – fece sorridendole.
-Oh, grazie Camus, gentilissimo, piacere Shaina! – disse porgendo la sua mano alla di lui ragazza, che di rimando oltre ricambiare il gesto le donò un caldo sorriso.
Ma che meraviglia! Pensò Shaina continuando ad osservare Hilda.
Quella ragazza era proprio com’era stata nel suo immaginario. Aveva dei lunghissimi e curatissimi capelli argentati, sicuramente tinti, ma che parevano essere comunque naturali, i suoi occhi invece sembravano essere dei veri e propri cristalli di neve dal tanto che erano chiari e quasi trasparenti, la sua pelle era diafana, e su una figura del genere non stonava affatto, anzi la rendeva ancora più particolare e poi con Camus al suo fianco, Shaina pensò che erano davvero una coppia perfetta.
Il francese aveva finalmente trovato nella bella nordica la metà della sua mela!

Colei che scrive.
Come sempre ringrazio tutti coloro che leggono, e lasciano anche la propria opinione.
Un grande abbraccio.
Al prossimo atto.
Vanity.G.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** atto decimo, ancora sorprese su sorprese. ***


atto decimo, ancora sorprese su sorprese.
Shaina presentò Milo a suo fratello Aiacos, e tra un discorso e l’altro la ragazza venne a sapere che proprio quest’ultimo e la bella Violate, formavano una coppia oramai già consolidata. I due dopo tanti anni di conoscenza avevano deciso di mettersi assieme e provare così a gettare le basi per un loro futuro assieme.
 
-Tuo fratello e Violate sono una coppia davvero top, sono fatti per stare l’uno con l’altro – Esmeralda fece rivolgendosi a Shaina, ma nel pronunciare quelle parole indirizzò un sorrisino complice ad Ikki, il quale era appena transitato dalle loro parti.
-Uhm, decisamente molto carino – fece poi accendendosi una sigaretta, e continuando a puntare i propri occhi sull’oggetto del suo desiderio – Ma che fa, va già via? – chiese guardando con fare piuttosto interrogativo l’altra.
-Credo di sì. Sicuramente dovrà rientrare in caserma – glissò Shaina.
-Caserma!? – ripeté la bionda perplessa, ma allo stesso tempo parecchio incuriosita.
-Yes!!! Lui è un militare – spiegò Marin che era stata ad ascoltare tutto, poi aggiunse con fare parecchio ironico – Eh già! Ma poveretto come biasimarlo se si ritrova ad avere un fratello del genere – nel pronunciare queste parole la rossa indirizzò il proprio sguardo verso Shun, che come al solito era alle prese con uno dei tanti drink preparati dal folle Mask!!!
-Uhm, un militare? Allora è ancora più interessante, il tipo – sorrise Esmeralda, volgendo lo sguardo verso il soggetto che aveva catturato il suo interesse, ma che in quel momento era tutto preso nel salutare alcuni della compagnia, ma soprattutto a lasciare sulle labbra della propria compagna uno dei suoi tantissimi e appassionati baci.
 
Dopo che ebbero mangiato tutto l’impossibile ma soprattutto che ebbero anche bevuto all’altrettanto impossibile, ecco che arrivò il momento tanto atteso dai più. Dohko più esaltato che mai iniziò a chiamare tutti i presenti alla propria attenzione, indicando a questi la sala dove vi era sistemato il piccolo palchetto. Senza chiedere nulla seguirono tutti il gestore, mentre Aiacos e i suoi compagni presero a posizionarsi sul palco ognuno dal proprio strumento, con le tre ragazze posizionate alla loro destra, mentre tutti gli altri presero posto attorno a dei tavolini che per l’occasione erano sistemati a bordo pista.
Aiacos, dopo essersi scambiato uno sguardo d’intesa prima con la sorella e poi con la sua compagna, prese a controllare l’acustica del microfono poi uno, due, tre e via, che il mini concerto abbia inizio!
I pezzi che la band decise di eseguire erano l’uno più bello dell’altro, ma quando partì una bellissima ballata Milo non resistette, e porse la propria mano a Shaina in un tacito ma esplicito invito di seguirlo in pista. Lei senza esitazione alcuna acconsentì lasciandosi così condurre dal ragazzo verso la pista al momento completamente vuota, ma che a breve venne riempita. I due furono raggiunti dalle seguenti coppie:
Camus e Hilda, Saga e Katya, Mu e Yuzuriha, June e Aphro, Aiolia e Marin.
Ad un tratto la bella Pandora senza alcun preavviso prese a scendere dal palchetto puntando dritta verso il gemello minore. Quest’ultimo su un primissimo momento non si accorse dell’arrivo della ragazza, visto che era piuttosto impegnato in una fitta discussione con Death, ma quando si rese conto che la mora stava proprio avviandosi verso di lui il suo viso assunse
un’espressione di pura incredulità. I suoi occhi iniziarono a guardarsi ansiosamente attorno.
Pandora, posizionandosi proprio di fronte a Kanon, prese a chinarsi verso di lui, gli bisbigliò qualcosa che ovviamente dato la musica ad alto volume nessuno riuscì a sentire, dopodiché il ragazzo sempre più sconcertato si scambiò uno sguardo con Mask, e questi con un’occhiata abbastanza esplicita come a volergli dire: vai, non ti fare scappare questa occasione, sei scemo!!!! Gli sorrise maliziosamente. A quel punto, Kanon sempre con fare piuttosto titubante prese ad alzarsi e con la ragazza ben piazzata al proprio fianco raggiunsero anche loro la pista.
Casualmente, Kanon e Pandora andarono a sistemarsi proprio accanto a Milo e Shaina, che si scambiarono uno sguardo continuando pur sempre a ballare. Shaina era fortemente certa che Milo avesse voluto solo vedere la sua reazione alla vista di Kanon con un’altra. Ma per lei non era cambiato proprio nulla, anzi le faceva piacere poter vedere il suo ex assieme ad una donna vera. Per lei Kanon meritava il meglio.
 
Erano oramai giunti a fine serata o nottata se preferite. Tirando le somme poterono iniziare a contare i caduti, che come al solito ad ogni loro festa che si rispettava non venivano mai a mancare.
Hyoga e Shiryu, o meglio il dinamico duo era completamente bollito, ma anche Seiya non scherzava affatto. Mentre Shun?
Oh povero! Sicuramente il malvagio Death gli aveva dato nuovamente da bere della Tequila, in caso contrario non era spiegabile cotale sconvolgimento! Forse era meglio che Ikki se lo avesse portato in caserma con sé!
Mentre invece per quanto riguardava gli altri erano tutti abbastanza allegrotti, ma ancora ben in grado di intendere e volere.
Il biondo Buddha, Mu e Camus come al loro solito ci andarono giù pesante, oh certo, con l’acqua e qualche punta di coca-cola.
 
-Fratello, allora ci farai avere tu i biglietti, vero? – Shaina fece piuttosto speranzosa, con due occhioni da cucciola.
-Ok, va bene. Ma quanti siete? Ma venite tutti?
-Penso, anzi credo proprio di sì!
 
Shaina e Milo, si scambiarono ancora qualche chiacchiera con il di lei fratello e i suoi amici. Shaina ad un tratto si voltò notando che il gemello minore e Pandora erano entrambi coi rispettivi cellulari tra le loro mani. I due si stavano scambiando i numeri.
Kanon ogni tanto lanciava qualche occhiata furtiva in direzione di Shaina, mentre quest’ultima per evitare discussioni con Milo, preferì volgere il proprio sguardo altrove.
Passata una mezz’ora abbondante decisero che era giunta l’ora di recarsi ognuno verso la propria dimora. Si salutarono, avviandosi verso le loro auto parcheggiate poco lontano da dove si erano riuniti. Shaina prese a sistemarsi all’interno dell’auto di Milo, ma con la coda dell’occhio vide Pandora salire sulla macchina di Kanon, per poi scomparire come tutti loro nel buio della notte.
 
Erano giunti alla sera o meglio nottata del mitico e tanto atteso concerto live nel cuore della città. Shaina era in compagnia di Milo, Camus e Hilda. I quattro stavano cercando parcheggio, ma nonostante fossero in moto avevano avuto delle serie difficoltà. Quella sera vi era il pienone!
Dopo che ebbero a fatica parcheggiato entrambe le moto, presero la via che conduceva direttamente davanti al piazzale adiacente allo stadio. Con il resto della compagnia si erano dati appuntamento per le venti davanti ai backstage. Shaina era d’accordo con Aiacos, che li avrebbe fatti entrare all’interno dei camerini per fare diverse foto con tutti i membri della band. Arrivati sul posto e vedendo che non vi era nessuno in attesa decisero di aspettare i loro amici.
Dopo un po' di tempo la porta d’ingresso dei camerini si aprì, e da essa comparve Katya.
Quest’ultima incitò gli amici ad entrare all’interno.
Aiacos raggiunse gli ultimi arrivati, mentre Shaina e Milo iniziarono a curiosare com’erano soliti fare. Il greco fece notare alla propria ragazza che su ogni porta dei camerini vi era il nominativo del proprio occupante. Ad un tratto i due udirono il cigolio di una porta che in quel momento si stava aprendo, e con l’immenso stupore da parte di entrambi videro uscire da questa proprio il gemello minore visibilmente trafelato. Shaina e Milo spinti da una forte curiosità osservano il nominativo presente sulla porta in questione. Si trattava di Pandora Heinstein. Quest’ultima dopo poco uscì pure lei dalla medesima porta, per poi andarsi ad avvinghiare tra le braccia di un Kanon, palesemente in difficoltà.
Su un primissimo momento lui cercò di svincolarsi, ma poi cedette sotto le pesanti richieste della ragazza, richieste che avranno termine con un incollarsi delle labbra di lei a quelle di lui.
Shaina, osservando tutto ciò ebbe la sensazione che le sorprese per lei quella sera erano destinate a continuare, poi nel frattempo incrociò Esmeralda, la quale prontamente le chiese notizie su colui che l’aveva decisamente colpita.
Il bello e tenebroso, Ikki. Ma il ragazzo era di fatto l’unico assente.
 
-Ma Minos che cazzo di fine ha fatto!? – sbraitò Kagaho, attirando l’attenzione di tutti i presenti a sé – Porca puttana! Ma dove diamine si sarà cacciato, quell’idiota!? – continuò imperterrito il rude batterista.
-Ma non saprei. Era qui poco fa – gli rispose Lune, aprendo la porta del camerino del compagno disperso.
-Ma porca, tra dieci minuti inizia il concerto. Ma dove diamine sarà!? – anche Aiacos, era in palese agitazione.
 
Rhadamante invece sembrava essere l’unico beato e tranquillo, difatti se ne stava seduto sulla sua comoda sedia a sdraio, mentre continuava a sorseggiare il brandy dal bicchiere che teneva tra le mani con un’aria particolarmente annoiata, fissando tutto ciò che stava accadendo attorno a lui con quei suoi particolari occhietti dal colore ambrato.
I membri della band guardarono l’ora e notarono che mancavano ancora cinque minuti esatti all’inizio dello spettacolo, e di Minos ancora non vi era traccia alcuna. Milo propose di andare a cercare il ragazzo e Kanon si unì all’amico visto e considerato che era riuscito a staccarsi momentaneamente il bostik di dosso. Anche Shaina, a sua volta si unì ai due ragazzi nella disperata ricerca del membro mancante. Aiacos invece nel frattempo decise di andare a comunicare al pubblico, che per cause tecniche ci sarà un breve ritardo.
Shaina, Milo e Kanon, andarono a cercare Minos da una parte, mentre Aiolos, Saga e Katya si avviarono dalla parte opposta.
Ad un certo punto Shaina e i due ragazzi arrivarono dove vi era un lunghissimo corridoio. Milo si fermò di botto, Shaina             e Kanon presero a guardarlo con uno sguardo molto interrogativo.
 
-Milo, che c’è? – domandò Kanon.
-Mi è parso di sentire dei rumori oltre questa porta – fece, indicandola con la mano.
-Ma rumori, di che genere!? – Shaina era perplessa.
-Ehm, rumori di due, che … insomma avete capito – bisbigliò il greco, ammiccando.
-Ho capito che genere di rumori intendi – Kanon sorrise, poi – Io propongo di bussare, oppure sfondare direttamente la porta, che dite?
 
Shaina e Milo, si scambiarono uno sguardo poi con un cenno con la testa annuirono. Kanon iniziò a bussare, ma non ottenendo alcuna risposta con Milo decisero di passare alle maniere forti. Presero entrambi una piccola rincorsa, poi con un colpo ben assestato riuscirono a sfondare con facilità la porta, dopodiché fecero cenno a Shaina di seguirli.
La ragazza prese a seguire i due ma dentro di sé ebbe uno strano presentimento, forse si sbagliava ma il suo sesto senso le disse che entrando lì dentro avrebbe trovato qualche brutta sorpresa. Prese comunque fiato continuando a seguire i due, quando ad un tratto si bloccarono dinanzi a lei, entrambi si voltarono e dalle loro espressioni lei dedusse che ciò che Milo aveva sentito era giusto. Kanon e Milo si spostarono lievemente tanto bastava che Shaina poté scorgere Minos, sdraiato completamente nudo che li stava fissando imbarazzato, poi spalancò ancora di più gli occhi nel vedere la donna che era sdraiata al fianco del ragazzo, anche lei completamente nuda. Una sola parola, Shaina riuscì a pronunciare.
MAMMA!?
 
Rimase scioccata, non aveva da anni più notizie di lei, ma in quel momento ritrovarsela nuda che faceva sesso con un ragazzo che potrebbe essere tranquillamente suo figlio, Minos aveva la stessa età di Aiacos, la sconvolse.
Piuttosto adirata Shaina notò che lui era visibilmente imbarazzato, difatti si era alla bene e meglio coperto mentre la madre invece si era alzata e continuava a fissare i tre completamente nuda, senza mostrare un benché minimo di pudore. Shaina si stava vergognando per la madre, mentre Kanon decisamente alterato afferrò con veemenza una coperta e con fare molto seccato intimò alla donna a coprirsi.
La donna afferrò la coperta avvolgendo il proprio corpo in essa, mentre Milo si rivolse a Minos, dicendogli di fare in fretta visto che tra pochi minuti il concerto sarebbe iniziato, anzi sarebbe già dovuto iniziare. Minos in risposta farfugliò qualcosa tipo che era stata la donna a trascinarlo in quel posto. Shaina ad udire tutto ciò era sempre più sconvolta. Milo la prese per mano, mentre Kanon le consigliò di non pensarci più e di godersi la serata e il concerto.
 
-Terminato il concerto devo parlare con quella – Shaina indicò la madre, che li precedeva – Ho bisogno di spiegazioni! – fece poi guardando di storto Minos – Inoltre, voglio anche sapere da mio fratello se lui ne era a conoscenza di questa relazione, o no!
-Va bene, ma ora basta, smettila! – la riprese Kanon – La cosa più importante che tua madre sia felice, la differenza di età oramai poco conta! Sono grandi e vaccinati, poi Minos mi sembra essere un ragazzo maturo mica un bimbominkia!
-Oh certo. È tanto maturo – Shaina fece con un tono ironico – Che si è perfino dimenticato del concerto!!! Ma va! – aggiunse nervosamente, poi guardando Kanon gli chiese – Tu parli tanto, ma come avresti reagito se avessi trovato tua madre in una situazione del genere!? – lo sfidò con lo sguardo.
-Oh guarda, per me non ci sono assolutamente problemi. Lei è libera di fare ciò che vuole. E poi credo che la mantide si farebbe più che volentieri tutti i bei maschioni che popolano la nostra compagnia – Kanon proferì, poi ammiccando verso Milo – E il greco qui presente in primis!!! – scoppiò a ridere come un matto mentre Milo lo guardò accigliato, per poi dire: Ma ora che cazzo c’entro io poi!?
 
Dopo tre ore abbondanti il concerto terminò. I ragazzi si erano esibiti in modo divino. Aiacos aveva una classe innata per riuscire ad intrattenere il pubblico nei migliori dei modi possibili. Shaina e una parte della compagnia presero a seguire i membri della band nei camerini.
Appena arrivarono trovarono la mamma di Shaina e Aiacos che stava attendendo con una certa impazienza e una buona dose di timore, entrambi i suoi figli.
 
-Shaina ascolta, per favore tu e Aiacos venite nel camerino di Minos. Dobbiamo parlare con entrambi – disse la donna rivolgendosi alla figlia. Shaina e Aiacos, si guardarono a lungo poi lui le fece un segno affermativo con la testa, quindi entrambi i fratelli presero a seguire la coppia all’interno del camerino del ragazzo di loro madre. Minos, fece accomodare i due su una panca, poi guardandoli entrambi con molta apprensione e prendendo fiato, iniziò.
-Mi dispiace che siete venuti a conoscenza della nostra relazione in un modo così, così…. – il ragazzo non riuscì a trovare la parola giusta, ma venne aiutato da Shaina.
-Squallido!!!!
-Eh già – fece Minos sempre più imbarazzato, mentre alla vista di tutto ciò la signora Calbera decise di prendere lei la situazione in mano.
-Aiacos, Shaina, ascoltate – con uno sguardo piuttosto serio guardò entrambi – Io e Minos ci amiamo, e abbiamo intenzione di metterci assieme seriamente. A giorni vi avrei contattato per comunicarvi la notizia del nostro fidanzamento, ma purtroppo è successo quello che è successo. Mi dispiace solo, appunto che tu Shaina, ci abbia trovato in quella situazione a dir poco imbarazzante, credimi, noi due siamo – e guardò il proprio fidanzato – Entrambi molto addolorati.
-Mah, a dire il vero forse lui mi era sembrato essere un po' imbarazzato, visto che si era subito coperto, tu invece – il tono della ragazza si fece più aspro, più duro – Hai continuato a mostrare bellamente le tue grazie a due perfetti sconosciuti. Sempre il solito vizietto, eh mamma!? Nonostante non sei più una ragazza, continui a comportarti come tale, causando situazioni, si certo imbarazzanti per te, ma altrettanto sconcertanti per gli altri, in questo caso i tuoi figli!!! – Shaina sentenziò con una smorfia. Nonostante le raccomandazioni di Milo, sul fatto di non andarci giù pesanti la ragazza non si era trattenuta. Mentre il povero Aiacos, che era sistemato al fianco sinistro della sorella, dopo un primo attimo di smarrimento chiese proprio a quest’ultima.
-Ma cioè, era nuda davanti a Milo e Kanon!?
-Ovvio, certamente – gli conferma la sorella, poi – Gli si è parata davanti senza veli, come mamma l’ha fatta. Kanon ha subito prelevato una coperta intimandola a coprirsi! – poi quasi ringhiando – Aiacos, ma ti rendi conto della figuraccia che ci ha fatto fare!? E che ha fatto lei!?
-Oh, ma certo che me ne rendo conto – confermò alla sorella, poi rivolgendosi alla propria genitrice – Mamma! Tutto questo è davvero troppo disgustevole!!! – e la guardò con parecchio disgusto, mentre Shaina vista la tanta stanchezza decise di chiudere definitivamente l’argomento e la conversazione.
-Mamma, Minos, al momento direi che il caso è chiuso. Ma d’ora in poi cercate di comportarvi da persone mature, responsabili, ma soprattutto con una certa etica morale, evitando di fare voi stessi delle brutte figure, ma soprattutto tu mamma, di far fare brutte figure anche ai tuoi figli!!!
E senza aspettare una possibile replica da parte della madre, seguita dal fratello uscirono dal camerino, lasciando i due amanti a bocca aperta. Evidentemente, entrambi erano rimasti senza parole.
Aiacos dopo essersi salutato con Shaina, si avviò nel proprio camerino, mentre la ragazza si diresse verso Milo il quale la stava aspettando in compagnia dei pochi reduci di quella nottata.
Com’era ben immaginabile, Shaina e Milo si ritrovarono a parlare della di lei madre ma in forma del tutto privata. Certe questioni era meglio almeno per il momento, tenerle ben sigillate.
Shaina, aveva deciso che nella storia della madre non ci avrebbe messo becco, insomma, erano entrambi grandi e vaccinati, e se si sarebbero fatti del male a vicenda, eh beh erano cavoli loro. Avevano voluto la bicicletta? Beh, allora che pedalino, però ammise più volte che il comportamento della madre l’aveva scossa in maniera incredibile.
Davanti a Milo e Kanon, lei si era davvero vergognata!
 
Si fece veramente tardi, Shaina e Milo salutarono Aiacos e con lui anche gli altri componenti della band. Tra un saluto e l’altro, Shaina notò che il gemello minore era stato praticamente sequestrato da Pandora, la quale aveva ben pensato di chiudersi a chiave assieme al ragazzo nel proprio camerino.
-Secondo me lo ha pure legato per evitare che scappi! – commentò Marin, lanciando uno sguardo alla porta in questione.
-Eh, che sarà mai! Non penso che Kanon ne sia dispiaciuto di tale trattamento! – ghignò Kagaho, accendendosi l’ennesima sigaretta – In fondo la nostra dolce, cara Pandy lo farà stare a meraviglia! – mentre pronunciò queste ultime parole, prese a passarsi la lingua sul labbro superiore, come voler alludere a che tipologia di “benessere” la ragazza stava praticando al gemello minore.
-Non ne dubito – Shaina fece questa considerazione ad alta voce, nel mentre Esmeralda la stava fissando con fin troppa insistenza, difatti…
-Ehi Shaina, puoi venire fuori un attimo? Ti dovrei parlare – le chiese, l’altra si alzò e seguendola presero ad uscire all’esterno della struttura.
-Dimmi? – fece Shaina con estrema velocità. Era stanca e voleva andarsene a casa al più presto possibile.
-Che info hai su Ikki? – Esmeralda andò dritta al punto – Deduco che avrai capito che mi interessa?
-Certo – sorrise – Anche perché sei stata molto chiara in proposito.
-Chiarissima direi, dunque? – la esortò, impaziente.
-Lui al momento convive con Morgana.
-Morgana!?
-Si, hai capito bene.
-Uhm, ma non mi sembravano essere una “coppia” per quel poco che li ho visti assieme!
-Invece lo sono – sul viso di Esmeralda si formò una lieve delusione – Loro stanno assieme dall’autunno scorso, ma convivono da poco.
-Uhm però – fa la bionda con fare pensieroso – Comunque, io non mi fermo di certo! Quel ragazzo mi interessa troppo! Morgana o non Morgana, sarà mio! – sentenziò infine.
-Io non posso dirti e consigliati nulla, per cui, vedi tu!!!!
Oh, ma che meraviglia! Abbiamo un’altra testa calda! Uhm, ci mancava proprio a dire il vero, difatti ne eravamo senza!!!
Shaina dentro di sé fece questa lunga considerazione.
 
-Milo che c’è? Non rompere, ho sonno!!! – Shaina fece infilando completamente la testa sotto al cuscino. Ma niente da fare, il suo ragazzo quella mattina aveva voglia di rompere più del suo solito.
-Shaina, Shaina, svegliati che è tardi, dobbiamo andare! Camus e Hilda sono già pronti da un bel po' …
-Uhm, non mi interessa. Lì raggiungiamo più tardi!
-Ma è già tardi, eddaiiiiii!!!!! – fece scrollandola di brutto e facendola innervosire. Non l’ho sopportava proprio quando faceva così!
Per fortuna di Shaina fu proprio l’avviso di arrivo di una notifica a distrarre Milo dalla sua persona.
Il greco staccandosi dalla propria ragazza si apprestò a leggere il contenuto che quel messaggio conteneva.
 
Colei che scrive.
Bene, bene, eccoci arrivati alla fine anche di questo decimo atto!!!!
Abbiamo scoperto alcuni altarini, che alla nostra Shaina non sono affatto piaciuti! Vabbè, come biasimarla!!!
Il prossimo atto sarà l’ultimo, si vedranno i vari destini dei nostri protagonisti. Spero di non deludere le vostre aspettative.
Un grandissimo ringraziamento per ci legge/ recensisce e segue questa mia storia.
GRAZIE di CUORE.
Un grandissimo abbraccio.
VanityG!
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** atto undicesimo, siamo arrivati alla resa dei conti. ***


atto undicesimo, siamo arrivati alla resa dei conti.
 
-Milo, quando ci sei stato l’ultima volta a Parigi? – gli domandò Kanon, mentre sorseggiava la Sangria che Shura da bravo spagnolo aveva preparato per tutti.
Alcuni membri della compagnia quella giornata era ospite di Milo e della sua dolce metà.
-Uhmm – Milo mugugnò grattandosi la testa, poi – Mi sembra la sera del party a palazzo Lambert. Pfffff – sbuffò – Che noia mortale! – sentenziò infine.
-Perché!? – fece curiosa Katya.
-Perché Camus non c’era e in quel salone non conoscevo nessuno. L’ho fatto solamente per fare contenta mia madre, sennò mi avrebbe rotto le palle all’infinito.
-Lo immagino – sghignazzò Shaina – Averla avuta con noi in casa per solo tre giorni, ne ho avuto piena conferma…
-La convivenza è stata bella duretta – Saga sorrise.
-Mammina è stata cattiva – fece invece Kanon, con un ghignetto divertito sulle labbra. Un poco ci godeva!
-Oh puoi ben dirlo – Milo concordò – Difatti appena ha levato le tende io e lei – e indicò Shaina – Abbiamo festeggiato alla grande!!! – poi maliziosamente – In tutti i sensi!!!!
-Addirittura!? – esclamarono contemporaneamente sia Saga che Kanon.
-Ma certo, festini hot a gogo!!! – Milo ridendosela dentro di sé per l’espressione facciale dei due gemelli, si versò ancora dell’altra Sangria.
-Oh perbacco! Avete fatto un pigiama party!? Comunque potevate anche invitarci, suvvia!!! – Kanon fece malizioso sgomitando con Shura, mentre le ragazze presenti li guardarono entrambi con gli occhi sbarrati e scioccati.
-La prossima volta vi terrò in considerazione, promesso! – asserì Milo, beccandosi però una gomitata nelle costole da parte di Shaina, che poi con fare risoluto precisò.
-Speriamo che non ci sia affatto una prossima volta! – marcò per bene le ultime due parole, poi guardando il fidanzato – Sennò tua madre la sopprimo. Garantito!!!!
-Oh beh, amore. Ci sei andata piuttosto vicino – lui le fece notare, ridendosela.
-Oh no. Invece ho dovuto trattenere per bene i miei istinti omicidi, ma soprattutto non somministrarle una dose industriale di Lexotan!!! – Shaina, fece malvagia.
-Lode a te Shaina che ci sei riuscita. Io non saprei, ma forse una dose leggera gliela avrei data – osservò Katya.
-Credimi ci ho pensato a lungo. La prima sera in effetti ero troppo stanca per fare o pensare qualcosa, non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi, poi fortunatamente le altre con noi due in casa c’era anche lui – indicò il fidanzato – Ma nonostante la sua presenza ha comunque rotto lo stesso – si lagnò.
-Vabbè – fece Saga – Cambiando discorso, Milo non hai mai pensato di trasferirti anche tu a Parigi?
-Bè Saga, ti dirò qualche volta ci ho pensato, ma poi non riesco a staccarmi completamente da qua. Dopotutto ad Atene ci sono le stesse possibilità di vita di Parigi, anzi, qui abbiamo anche il mare – fece indicandolo dalle vetrate – Ed io senza quello non riesco proprio a stare.
-Ma soprattutto, come faresti senza la tua dolce metà! – Kanon scoppiò a ridere.
-Già non resisterei, anche se ovviamente la porterei con me – Milo passò teneramente la mano destra sulla spalla nuda di Shaina, poi vedendo che l’amico continuava a sghignazzare domandò a questi – Ehi, ma che cavolo hai!? – era piuttosto accigliato.
-Guarda Milo – Kanon cercò di ricomporsi – Che io come “dolce metà” intendevo Cam! Mica lei!!!! – e scoppiò nuovamente a ridere come un matto.
-Ma!? – Shaina fece piuttosto accigliata, mentre tutti i presenti scoppiarono pure loro a ridere come dei pazzi.
-No, lui no. Insomma va bene che siamo sempre stati molto affezionati, ma dai dolce metà. Oddio Kanon, ma come ti vengono in mente certe idee? – Milo domandò con le lacrime agli occhi.
-Mi vengono e basta! Tutto qui! – fece pratico l’altro, continuando a ridersela.
-Comunque, ritornando seri, è meglio che me ne stia molto lontano da Parigi, sennò vado a rinfilzarmi di dolci da Odette, e poi metto su chili su chili, rischiando di diventare un pallone gonfiato! – asserì Milo.
-Lascia perdere. Io e una mia amica in una settimana abbiamo messo su tanti di quei chili che poi abbiamo dovuto sudare sette camicie per buttarli giù! – Shaina, fece lagnandosi.
-Davvero!? – Milo spalancò gli occhi azzurri, poi – Peccato che non stavamo assieme, perché sicuramente te li avrei fatti smaltire tutti io!!! – e scoppiò a ridere seguito da Kanon, mentre Saga e Shura scossero la testa sconsolati.
-Milo!!!! – Shaina lo ammonì tirandogli una leggera pacca sulla spalla.
-Ma cosa ho detto!? Suvvia lo sanno tutti che quando si mette su peso la soluzione migliore è quella di fare delle buone e salutari sessioni di ginnastica da camera!!!
-Concordo, quelle sono sempre le migliori!!! – Kanon strizzò l’occhio a Milo, ammiccando assieme.
-Milo, già che siamo in “quei discorsi”, raccontaci un po' di quella volta ad Amsterdam? – Saga lo istigò.
-Ragazzi che ridere!!!! Quella vacanza mi è rimasta impressa. A parte il fatto che ero in compagnia del siculo (Death) e del qui presente musone ispanico – indicò Shura, che prontamente lo mandò a quel paese – E già era sinonimo di garanzia – Saga e Kanon si guardarono alquanto perplessi. Insomma, conoscevano piuttosto bene i due soggetti appena nominati – Un giorno abbiamo deciso di entrare nel famoso museo del sesso, ragazzi, Il Tempio di Venere è stato un vero e proprio sballo – sorrise – Inoltre, come se non bastasse quella via è piena zeppa di sexy shop e di locali a luci rosse – e continuò a ridersela.
-Ma alla fine allora ci sei stato? – ne dedusse Kanon, mentre Shaina continuò a guardare il fidanzato piuttosto accigliata.
-Ma certo che sì! Non me lo sono potuto perdere. Comunque dovevate vedere quella vecchia volpe di Death. Peccato che avevo il cellulare scarico, perché sarebbe stato troppo bello aver potuto fotografare e registrare tutti i commenti che uscivano dalla sua boccuccia di rose – asserì, poi guardando lo spagnolo – Mentre lui, sarebbe stato solo da fotografare, visto le facce schifate che faceva. Entrambi erano un vero e proprio spasso!!! – e scoppiò per l’ennesima volta a ridere, facendo innervosire il povero Shura, che più volte lo fulminò con il proprio sguardo tagliente.
-Uhm, invece il nostro francesino c’è mai stato? – Kanon domandò a Milo, con indosso uno strano sorrisetto.
-Cam? No, lui no, no! – Milo continuò a ridere come un pazzo – Ma suvvia, sarebbe diventato in faccia del medesimo colore dei suoi capelli! Anzi molto peggio! – a quel punto scoppiarono tutti a ridere, mentre nel frattempo il chiamato in causa rientrò all’interno della dimora con affianco la sua bella Hilda.
-Katya, ma cambiando discorso – fece Shaina attirando su di sé l’attenzione di tutti – Ma dimmi, ti sei fatta per caso una nuova amica?
-Cosa!? – l’altra non capì cosa volesse intendere l’amica. Difatti la guardò un po' accigliata e confusa.
-La cara Saori – Shaina precisò.
-Ah! – esclamò Katya – Ma cosa vai a pensare. Questa tra noi è solo una piccola tregua! – e scoppiò a ridere pure lei.
Saori stava ufficialmente con Seiya, ma ogni tanto buttava gli occhi anche su altri.
-Infatti mi faceva molto strano – precisò Shaina.
-Pure a me – interloquì Hilda.
-Ma cosa volete che vi dica. Mica potevamo fare divenire un esclusivo party un incontro di Wrestling? Anche se insomma, ci siamo andate piuttosto vicino! – affermò Katya trattenendo la risata al ricordo di due sere fa, quando lei e Saga in compagnia di altri tra cui Milo e Shaina, erano andati all’inaugurazione di un nuovo locale e come da copione si era beccata le occhiate torve ed inquisitrici da parte di miss Kido, che vista la sua ingombrante presenza era impossibilitata dall’importunare il povero gemello maggiore.
-Perché dai? Ci sta gente che paga fior di quattrini per poter assistere a certi spettacoli, invece vuoi mettere, quello era pure compreso nella serata! – Saga sorrise, ammiccando con gli altri ragazzi. Tranne Camus e Shura, che pareva avessero un bastone di legno infilato nel di dietro, dal tanto che stavano rigidi.
-Oh, non credo proprio! – Katya scosse la testa.
-Comunque – lo sguardo di Saga divenne di colpo più malizioso, così come la sua voce – Devo ammettere che mi piacerebbe vedervi all’opera vestite, vabbè poco vestite, magari con solo un costumino striminzito che vi copre il minimo indispensabile, a fare la lotta nel fango, uhm che bello spettacolo dev’essere. Da non perdere assolutamente, ed ovviamente io mi metterei in primissima fila a fare il tifo! – sorrise soddisfatto, mentre Katya lo guardò interdetta.
-Ma fratello, cos’hai bevuto! – sbottò Kanon incredulo, non aveva mai sentito il suo gemello parlare così. Ovviamente sia Milo che Shura iniziarono a sghignazzare, mentre Camus inarcò un sopracciglio spuntando appena da dietro al giornale, per poi rimettersi a fare finta di leggere.
-Già, ma cosa gli è preso? – fece Hilda scioccata, mentre Katya ripresasi prese ad istigare il proprio fidanzato.
-Tesoro, ma dimmi un po' ma tu per chi faresti il tifo? – fece con fare suadente, cominciando a passargli una mano sulla spalla, con fare ammaliante.
-Amore – Saga sorrise – Va bene se te lo dico più tardi, quando siamo soli in camera?
Tutti i presenti si guardarono incredibilmente scioccati, Camus addirittura divenne in volto dello stesso colore dei suoi capelli!
Ma cosa aveva messo Shura nella Sangria che stavano bevendo!?
 
Il mese di settembre per i nostri ragazzi passò talmente di fretta che non se ne accorsero nemmeno. La maggior parte di loro erano stati piuttosto impegnati nei vari allenamenti che mister Sage, aveva indetto. La squadra si era ben classificata, quindi di rimando a tutti loro era stato chiesto più tempo da poter spendere per andare avanti in classifica.
Shaina quel pomeriggio era a casa da sola ed era anche piuttosto indaffarata a riordinare la spesa che con Milo avevano appena fatto, quando ad un tratto il suo cellulare prese a squillare. Si trattava di Esmeralda. Sorrise, poi rispose.
 
-Ehilà Esmy, come stai?
-Bene e tu? È da un bel po' che ti volevo chiamare…
-Anch’io. Hai saputo le novità?
-Ah sì, e quali sarebbero?
-Matrimonio in vista!
-Ah già è vero. Abbiamo ricevuto anche noi l’invito, ma purtroppo non posso esserci.
-Peccato, come mai?
-Il primo di ottobre vado in Brasile.
-Beh, in effetti è un bel po' distante da Atene…
-Eh già – Esmeralda sospirò.
Le due si ritrovarono poi a parlare di svariati argomenti, ma ad un tratto Shaina non sentì più Esmeralda.
-Shaina – Esmeralda dopo un po' si rifece viva – Posso farti una domanda?
-Certo, dimmi pure?
-Ma Ikki sta sempre con Morgana? Oppure….
-Si, stanno sempre assieme. Ora sono andati in vacanza…
-Ah, e dove sarebbero andati? – la bionda si fece piuttosto curiosa.
-In Polinesia.
-Ah però! Ma quanto stanno? – chiese con un tono di voce un po' seccato.
-Penso una quindicina di giorni, ma forse qualcuno di più. Non lo so di preciso.
-Beata lei, stare quindici giorni con quel figo, da soli, su un’isola. Quanto la invidio. Quasi, quasi mi viene voglia di trovare una scusa e filarmela da voi per il matrimonio, che dici? Mi ospiteresti?
-Ma certo, fammi sapere. Qui un posto libero lo abbiamo.
-Davvero! Sei un tesoro! Allora a questo punto cercherò di organizzarmi, appena posso ti faccio sapere – la bionda era euforica.
-Aspetterò tue notizie. Gli altri hanno già confermato la loro presenza – disse Shaina. Per gli altri intendeva, suo fratello e gli altri membri della band, più sua mamma.
-Lo so me ne hanno parlato – Esmeralda confermò poi – Ehi Shaina, comunque Morgana o non Morgana, io a Ikki non ci rinuncio! Salutami tutti, un grandissimo bacione!
-Non ho dubbi – Shaina sorrise – Fai bene, se ti interessa vai a fondo. Baci anche a te!
Ma che tipina! In fondo però è una brava ragazza. Ma non credo che Ikki un giorno potrebbe diventare suo. Ama troppo Morgana, e lei lui! Pensò Shaina staccando la conversazione.
 
Domenica, sedici ottobre.
Erano tutti presenti, la sposa era bellissima e lo sposo altrettanto. La cerimonia nuziale venne celebrata in una stupenda villa ottocentesca, che la coppia aveva appositamente preso in affitto, e dove nel suo parco vi era stato un gran bel rinfresco.
Inoltre per chi desiderava vi era stata anche la possibilità di pernottare all’interno della villa. Ovviamente Milo e Shaina, non si fecero di certo scappare quell’occasione di passare una nottata tra quelle splendide mura.
La festa procedette nei migliori dei modi possibili. Avevano da poco terminato di cenare, e sotto ad uno dei tanti gazebo vi erano: Milo e Shaina, Camus e Hilda, e Kanon in compagnia di Pandora.
Erano arrivati al termine dei festeggiamenti, la maggior parte degli invitati cominciò a lasciare quel luogo. Vi era chi si dirigeva verso la propria abitazione, chi invece come Milo e Shaina, che decisero di rimanere a dormire in quella villa stupenda, in compagnia di: Camus e Hilda, Saga e Katya, Ikki e Morgana e ovviamente i neo sposini, Aiolia e Marin.
Milo e Shaina, non appena entrarono nell’enorme stanza da letto, la prima cosa a che pensarono era stata quella di amarsi intensamente come al loro solito.
Erano entrambi nudi su quel magnifico letto a baldacchino stile Reggia di Versailles, coperti solamente da un leggerissimo lenzuolo di seta. Per loro era stata una magnifica nottata, una delle tante che avevano condiviso assieme.
Ad un certo punto mentre che erano sempre distesi e avvinghiati, Milo prese a guardare intensamente Shaina.
Sorridendole lui si allungò verso il comodino per afferrare qualcosa, poi si voltò verso di lei, e con sommo stupore da parte della ragazza, le porse un cofanetto di velluto blu, delicatamente la baciò invitandola ad aprirlo.
Le mani di Shaina presero a tremare dalla tanta emozione che stava provando, ma a dire il vero tutto il suo corpo era attraversato da tremiti di piacere e gioia. Aprendo il cofanetto i suoi occhi videro un bellissimo anello con un diamante a forma di serpente, che la ragazza adorava. Lei lo guardò estasiata, e lui sempre sorridendole e infilandoglielo al dito le porse la domanda più bella, quella che lei desiderava le facesse, fin dal primo giorno che si erano messi assieme.
Shaina, mi vuoi sposare?
Per un attimo, il cuore di Shaina smise di battere, ne era sicura, poi riprendendosi urlò un SI’ talmente forte che sicuramente saranno riusciti a sentirla anche gli altri occupanti delle stanze adiacenti alla loro. Ma a lei poco importava. Era troppo, ma troppo felice!
Si baciarono nuovamente, con tanto trasporto, e sempre avvolta tra le calde e forti braccia di Milo, si lasciò trasportare in un altro meraviglioso incontro passionale!
 
Venticinque luglio, dell’anno successivo.
Milo e Shaina, convolarono a nozze.
La giornata era a dir poco bellissima, nel castello dove avevano deciso di sposarsi vi erano tantissimi fiori, che donavano uno spettacolo visivo non da poco.
Come sempre erano presenti tutti i membri della compagnia. Shaina, notò che nel volto di sua madre vi era una felicità che non aveva mai visto prima di quel momento, e ne era felice. Le due si erano chiarite, per la gioia di entrambe. Aiacos, che era il testimone della sorella, sembrava essere molto più agitato della sposa, sembrava essere lui quello che doveva convolare a nozze. Mentre Milo, non era in apprensione lo era di più, non stava proprio nella pelle e tremava come una foglia, cosa che ovviamente non sfuggì ai suoi carissimi amici, che iniziarono a prenderlo un poco in giro. Anche Mu e Camus, che di solito erano piuttosto tranquilli, in quell’occasione parevano essere piuttosto agitati, soprattutto il francese. Camus, ovviamente era il testimone di Milo. Chi invece non mostrava nessun tipo di emozione, era il solito imperturbabile Shaka. La sua espressione era sempre la stessa, anzi sembrava essere più scocciato del solito.
Che personaggio!
Anche le amiche della sposa erano piuttosto su di giri. Ma non si tirarono indietro nell’aiutare Shaina ad organizzare tale evento, soprattutto Morgana che si era occupata della playlist, con una vasta scelta di brani musicali da proporre durante quella festa.
La giornata trascorse piuttosto velocemente. Tutti si stavano divertendo. Si ritrovarono tutti quanti nel vastissimo parco di quello splendido maniero. Milo e Shaina, si avviarono verso la piscina dove vi trovarono già ben posizionati su delle sdraio: Saga e Katya, Aiolos e la sua nuova fiamma Sasha, Kanon e Pandora, più Shura.
 
-Ehilà ragazzi, cosa dite di farci una bella nuotatina? – Milo propose ai presenti, che erano ancora con l’abito elegante addosso.
-Uhm, non male come idea. Inizio ad avere caldo – fece Shura alzandosi.
-Bene – Katya si alzò pure lei – Saga andiamo a metterci il costume. Il gemello senza obbiettare prese a seguire la propria ragazza.
 
Passò un po' di tempo e quelli che erano sistemati dalla piscina vennero raggiunti da alcuni amici: Aiolia, Camus, Mu, Aphro con le loro rispettive compagne, più Shaka.
 
-Gli altri dove sono? – domandò loro Milo, stiracchiandosi sopra alla sdraio.
-Stanno giocando a tennis – gli rispose Aiolia.
-Uhm, partitone lunghissimo – aggiunse Aphro, sistemandosi su una sdraio pure lui.
-Più che giocare a tennis, sembrano essere a caccia di mosche. Ne prendessero una per sbaglio, ma non c’è pericolo! – affermò Mu, ghignandosela.
-Non mi dire che Death sta giocando a tennis? Non si addice a uno come lui uno sport cosi raffinato e di gran classe! – Hilda fece ironicamente.
-Ma difatti, lui mica sta giocando! – specificò Aphro – Devi sapere che lo sport preferito dal nostro Mask è ben altro – lo svedese sorrise malizioso. Milo e Kanon si scambiarono un lungo sguardo d’intesa, oltre che a scoppiare a ridere.
-Eh beh, conoscendo il soggetto in questione non credo che si abbiano delle difficoltà ad indovinare cosa preferisce praticare – Shaina affermò con una buona dose di malizia.
-Già – concordò Marin.
-Uhmmmm, fatemi un po' pensare…. chissà cosa preferisce praticare il nostro Death? – Katya fece pure lei maliziosamente – Non saprei proprio – e continuò con la propria recita.
-Ad essere sinceri l’ho visto che si stava avviando verso le stanze del primo piano in compagnia di una cameriera – rivelò lo svedese, abbracciando June, e donandole un bacio sulle labbra. Il biondo era stato molto passionale.
-Solo una!? – Milo fece incredulo.
-Di solito se ne porta come minimo tre o quattro alla volta! – Kanon continuò ironicamente.
-Secondo me le altre lo stavano aspettando già su in camera! – Aiolia se la rise.
-No, non credo. Ragazzi gli anni passano anche per lui, cosa credete non è mica più un ragazzo – fece sghignazzando lo svedese.
-Almeno con una sarà certo di riuscire a fare ancora bella figura! – Aiolos scoppiò a ridere, seguito a ruota da tutti gli altri. Mentre le ragazze si guardarono scioccate, soprattutto per la battuta che Aiolos aveva appena fatto. Insomma, non era da lui!!!
 
-Ragazzi, scusate – Saga richiamò alla propria attenzione tutti i presenti, che si voltarono verso di lui – Io e Kanon vorremmo dirvi una cosa – il fratello si avvicinò a lui. Nel frattempo vennero raggiunti dai membri mancanti della compagnia. Saga a quel punto riprese parola – Amici, volevamo comunicarvi che il venti settembre di quest’anno, io e Katya e anche Kanon e Pandora, ci sposeremo. Ovviamente siete tutti invitati – lanciò con euforia, abbracciando a sé la propria compagna.
-Ma dai!!! Che bello!!! – Morgana esultò.
-Ora però mi fate venire voglia anche a me di sposarmi! – June fece, guardando lo svedese che sbiancò lievemente. Forse il bel Vichingo non era ancora pronto per affrontare quel passo così importante.
Inutile dire che ognuno di loro esternò alle due coppie la loro felicità per quella bellissima notizia. Shaina inconsciamente si voltò a guardare Milo, e lo trovò essere più felice del suo solito. Evidentemente sapere che Kanon si sarebbe legato in modo definitivo ad un’altra donna, lo faceva stare più tranquillo. Ma lui lo doveva essere, perché Shaina aveva scelto lui, amava solo lui, ancora di più in quella giornata in cui erano diventati ufficialmente marito e moglie.
Lei si avvicinò a lui, e gli donò un casto ma molto significativo bacio sulle labbra. Poi staccandosi dal suo sposo, Shaina si congratulò con entrambi i gemelli.
 
-Ragazzi – iniziò guardando entrambi – Sono proprio contenta, questa è davvero una bellissima notizia. Vi auguro ogni felicità.
-Grazie, la stessa cosa te la auguro anche io – asserì Saga, per poi lasciare campo libero al proprio gemello, e avviarsi verso l’amico di sempre, ovvero Aiolos. Gli avrebbe chiesto di fargli da testimone, mentre la scelta di Kanon sarebbe ricaduta proprio su Milo.
-Grazie, e come ha detto Saga anche io ti auguro ogni bene – proferì Kanon guardando negli occhi Shaina – Io ti voglio bene, mi spiace per come sono andate le cose tra di noi, ma per te ho sempre nutrito tantissimo affetto e questo mio sentimento non muterà mai, durerà per sempre! – le disse, per poi prendere il suo viso tra le mani e baciarle la fronte, lasciandola del tutto spiazzata e incredula.
Shaina rimase davvero senza parole. Non si aspettava che passato tutto quel tempo, Kanon provasse ancora nei suoi confronti un sentimento del genere.
-Sì, ok, ma certamente, certo che rimarrà per sempre – farfugliò lei in risposta, cercando anche di fare l’indifferente soprattutto per non fare preoccupare Milo, che come al suo solito la teneva sotto il suo più stretto controllo. Shaina, sorrise a Kanon poi con un sorriso si andò a congratulare con una Pandora più bella e raggiante che mai.
 
Le lancette dell’orologio posto sopra alla grande scalinata che portava ai piani alti di quel castello, segnavano che si erano fatte le due dopo la mezzanotte. La festa era di fatto terminata.
Come avevano fatto quando si sposarono Aiolia e Marin, i neo sposini in compagnia di altre coppie si fermarono a pernottare all’interno delle stanze di quell’antico castello.
Erano riuniti sotto il patio, erano esausti, la giornata era stata molto divertente ma allo stesso tempo anche abbastanza pesante.
Il gran caldo si fece sentire, ma soprattutto per Milo e Shaina vi era stata anche la grande agitazione per quella giornata così attesa e così tanto importante. Erano stati sotto tensione da giorni.
Tra una loro chiacchiera e l’altra si poteva notare che Camus stava tenendo tra le sue braccia una Hilda decisamente sfinita. La glaciale ragazza ci era andata giù pesante con lo champagne. Anche Yuzuriha da quanto sembrava non era stata da meno, difatti un Mu decisamente stanco se la prese in braccio, per poi portarsela con sé nella propria camera. La mamma di Aiacos e Shaina, assieme al suo Minos erano già spariti da un bel pezzo. Si erano eclissati nella loro camera, e Aiacos maliziosamente aveva glissato che avevano sicuramente parecchi arretrati da recuperare, per poi dileguarsi pure lui nella propria camera, in compagnia della sua bella Violate.
Alla spicciolata si avviarono tutti verso le loro rispettive stanze. Quella occupata da Milo e Shaina era ubicata al terzo piano. La sposa era troppo stanca, quindi lo sposo decise di velocizzare i tempi prendendola in braccio. La portò su per le rampe di scale con una facilità incredibile, e quando arrivarono davanti alla porta del loro nido d’amore, Milo fece scendere Shaina, per poi aprire la porta, entrare, accendere la luce e poi bloccandosi di colpo. Shaina, piuttosto interdetta e anche un po' curiosa gli chiese:
-Milo, cosa sta succedendo? – in risposta lui si limitò ad esclamare.
-Io li ammazzo! Maledetti!!! – in lontananza dal lunghissimo corridoio i due sposi sentirono sghignazzare senza alcun ritegno.
La loro camera era stata messa sotto sopra. Al suo interno vi era davvero di tutto e forse di più!!!
 
Epilogo.
Dieci settembre dell’anno successivo al matrimonio di Milo e Shaina.
Shaina era in sala operatoria, Milo aveva insistito per poterle stare al proprio fianco, e dolcemente le stava tenendo la mano destra tra le sue. Entrambi guardarono l’ora, erano le dieci e dieci minuti, e Shaina in quella bellissima e soleggiata giornata settembrina, diede alla luce la loro piccola creatura. Un amore di appena due chili e mezzo.
Era una bellissima bambina che i due decisero di chiamare Aurora.
THE END!!!!
 
Colei che scrive.
Eccoci arrivati alla fine di questa storia molto leggera e spensierata.
Ringrazio tutti coloro che hanno perso un po' del loro tempo per leggere, e lasciare anche una propria opinione.
GRAZIE di cuore, il vostro affetto mi aiuta in modo notevole ad andare avanti e perché no, continuare a portare avanti questa mia passione per la scrittura!!!
Ci vedremo prossimamente in altre mie storie, nuove, e quelle che devono avere un finale.
Un grandissimo abbraccio.
Baci!
VanityG.
 
 
 
 
 
 
 

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