Mistura di Rana

di LumaClub
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pozione Restringente ***
Capitolo 2: *** Il Club Cagliostro ***



Capitolo 1
*** Pozione Restringente ***


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1

Pozione Restringente
COME RICEVERE UN LIBRO IN TESTA LA PRIMA SERA
 
 
 
Le 11 rintoccavano l’orologio, ciò significava che l’Hogwarts Express sarebbe partito di lì a poco.
Un gremito di studenti si presentava alle entrate delle carrozze più vicine mentre i più piccoli tra le lacrime e le valigie cercavano di accaparrarsi uno scompartimento libero lontani dagli studenti più grandi, probabilmente spaventati o affascinati dalle divise che indossavano.

Tra il vociare nel treno, due voci si distinguevano dall’entusiasmo generale.
«...sminuzzare le radici di margherita e sbucciare il Grinzafico... Okay Medb! Ricordati di tritare accuratamente le radici, o altrimenti sarà un’inutile pozione velenosa»
«..si...si...abbassare la fiamma e bla bla bla»
Un’occhiata glaciale atterrò sulla ragazza dai capelli tinti, Medb, che annoiata svoltava le pagine dell’ormai consumato libro “Pozioni Magiche – Arsenius Jigger”.
Quest’ultima guardò l’amica che aspettava impazientemente una risposta che potesse soddisfarla.
Roteò gli occhi «Va bene, va bene.. portare a bollore e aspettare che il colore diventi verde scuro, poi ridurre la fiamma fino al raffreddamento e agg-... DAI conosciamo benissimo la preparazione»
«No, Medb dobbiamo ricordare e ripassare tutto. Il professore aprirà le porte al suo esclusivo Club e non mi farò certo superare da quel Grifondoro» mentre pronunciava queste parole ritornò sul suo libro pieno di note, soffermandosi ad ogni virgola.

«Avanti Emma, per tutta l’estate abbiamo studiato, e questo è ancora il primo giorno. James non-» Medb si interruppe ancora, stavolta una figura alla porta le osservava, aveva uno sguardo perso e non indossava nessuna divisa.
«Non cosa?» ripetè la mora ancora persa in quel libro.
«Abbiamo una ficcanaso nella nostra cabina» sentenziò Medb con fare acido intimando a alla ragazza di andarsene.
«Cercavo un posto dove stare, quasi tutte le cabine sono piene e pensavo che qu-» disse la ragazza per poi essere interrotta dalla mora che finalmente le aveva degnato di uno sguardo.
«Hai detto bene, QUASI. Puoi ancora cercare, qui siamo impegnate» rimarcò il “quasi” e tornò a leggere richiamando l’amica all’attenzione.
Quando la “seccatura” lasciò lo scompartimento, Emma tornò alla lettura della Pozione Restringente, lasciando di tanto in tanto le solite note ogni qual volta avesse un’illuminazione.
 
-
 
Il viaggio sembrò non finire mai per Medb, nove ore tollerando a stento “lezioni” di pozioni e persino dei temi sui possibili risultati delle preparazioni.
Voleva solo dormire, o magari prima mangiare al sublime banchetto che l’attendeva.
Aveva l’acquolina al solo pensare cosa avrebbe mangiato tra salsicce, verdure grigliate e fritte, costolette di agnello, crostata di melassa (forse questa no) e pasticcini della Cornovaglia.

La favolosa visione di quel pasto venne interrotta dal tonfo che sentì dietro di lei.
Emma cercava di raccogliere le pergamene che venivano spinte dal leggero venticello della sera, mentre, impigliata tra libri e mantello, evitata di inciampare ancora.
«..Medb..uf-.. le pergamene, il mio lavoro..» a stento riusciva a pronunciare qualche parola.
«Lasciale andare Emma, lasciale andare» disse trattenendo un sorriso per la meravigliosa immagine che aveva di fronte.
«MA CHE VAI FARNETICANDO?! AIUTAMI IMMEDIATAMENTE!» delle urlà riportarono Medb alla “realtà”, sarebbe stato opportuno aiutare l’amica o avrebbe dovuto sorbirsi altre lamentele al banchetto, in sala comune, al dormitorio, accanto a lei sul letto.
 
-
 
Finalmente era tempo di dormire, Medb disfaceva la valigia nel baule di fronte al letto mentre Emma in sala comune ascoltava divertita gli studenti del primo anno alle prese con la parola d’ordine.
Eppure era così semplice da ricordare: “topi ghiacciati”.
 
Sorridendo, si incamminò verso il dormitorio ma qualcosa le saltò all’occhio.
Un boccino d’orato si materializzò sopra il camino, cogliendo tutti, o quasi, di sopresa.
«Abbiamo visto tutti la stessa cosa?» domandò un ragazzo che indietreggiava lentamente verso il dormitorio.
«È un bocciono? Non sarà quello di Quidditch?» un’altra domanda si fece largo tra il clima di stupore.
«Quello è... SÌ! È iniziata allora!» stavolta qualcuno sapeva esattamente cosa stesse per accadere.
«Avanti Randall, sputa il rospo!» esclamò Medb che per il trambusto dovette lasciare la valigia ancora piena.
«La guerra del boccino! Ne parlavano lo scorso anno i ragazzi del terzo, essenzialmente ogni casata ottiene questo boccino che dovrà difendere mentre le casate avversarie dovranno catturare i boccini avversari. A cattura completa ci sarà un premio segreto per l’intero gruppo del terzo anno. Questo è il nostro momento!»

Delle fragorose urla di approvazione risuonavano nella stanza al suono di “SERPEVERDE, SERPEVERDE!”.
«NO ragazzi, non posso prendere parte al gioco! Il professor Flamel darà il via alla selezione per il suo club e i-»
Un fragoroso libro colpì alla testa Emma da parte dell’amica che con entusiasmo esclamò «DIAMO IL VIA ALLA GUERRA!».

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Capitolo 2
*** Il Club Cagliostro ***


2
 
Il Club Cagliostro
COME (NON) UTILIZZARE IL LIBRO DI POZIONI
 


 
«...per la preparazione potete fare affidamento al libro che vi ho consegnato a inizio lezione. Ricordate di seguire attentamente i vari-»
«Professore, ma questo sembra essere il libro di pozioni di Zygmunt Budge, non è considerato pericoloso leggerlo?» una voce preoccupata si faceva largo tra il continuo mormorare del professor Flamel, un eccentrico individuo con vesti dai colori variopinti, una capigliatura spettinata e sinuosi baffi grigi che di tanto in tanto piegava.

Molti credevano che fosse imparentato con il leggendario alchimista Nicolas Flamel, creatore della pietra filosofale. Eppure, sembrerebbe, che gli unici elementi in comune siano il cognome e la passione per l’opera lirica.

Girandosi verso lo studente autore dell’interruzione, esclamò «Questa sì che è un’ottima domanda! La vostra versione del libro è solo una mia rivisitazione del famoso lavoro di Budge, non verrete di certo posseduti dallo scrittore e sicuramente non ho le capacità per infondere particolari incantesimi in tutte queste copie», finì con una leggera risata, orgoglioso della battuta appena fatta, e tornò a tormentare i suoi baffi mentre passava tra i banchi intimando di andare a pagina venticinque.

Gli studenti, non particolarmente rassicurati, aprivano con cautela quelle pagine stranamente normali, arrivando all’argomento della lezione: il Filtro Doxicida.

«Ah ragazzi, ovviamente vi osserverò durante la preparazione... chissà forse tra voi si cela un potenziale membro del Club Cagliostro» asserì lasciando non poche aspettative agli allievi.

Il famoso club del professor Flamel in cui solo i migliori studenti di pozioni potevano avere l’accesso, e per entrarci, spesso non bastava neppure Eccezionale tra i propri voti.
Un club in cui, secondo le informazioni che giravano a Hogwarts, si preparavano le più complesse e quasi impossibili pozioni da utilizzare a proprio piacimento come la famosa Felix Felicis, una sostanza proibita nelle competizioni organizzate, ma anche avere la possibilità di partecipare ai famosi incontri di Flamel con le più importanti personalità di spicco del mondo magico.
Insomma, un club da non lasciarsi sfuggire per gli studenti più ambiziosi.
 
-
 
«Mmh allora si inizia con l’aggiungere al calderone il secreto di Bundimun e poi mescolare velocemente...» concentrata Emma ripeteva i passaggi della preparazione.
Medb invece osservava l’amica destreggiarsi tra gusci di Streeler, essenze diverse e fegati di drago, mentre il suo calderone ribolliva ancora senza ingredienti. Non aveva particolare interesse nelle pozioni, tantomeno nel club, soprattutto dopo gli estenuanti sproloqui della compagna di casata.

Le due erano così diverse. Medb sarcastica con un senso dell’umorismo al limite dello sprezzante, perennemente pessimista, ma molto difensiva con le persone, POCHE persone, a cui tiene.
Dall’altro lato invece Emma, diretta e risoluta. Delle volte rinchiusa nel suo mondo nei momenti più inopportuni, che spesso tendeva a conferirle una caratteristica smorfia in viso.
Eppure insieme si sono trovate, fin dal primo anno, quando le due tredicenni si conobbero al tavolo dei Serpeverde dopo il sorteggio del Cappello Parlante.
 
«Sveglia Medb! Stai versando l’essenza di Cowbane sul banco, non me ne rimarrà neanche un po’ se continui così» esclamò con uno schiocco di dita davanti il viso dell’amica.
«Tranquilla, potremmo sempre prenderne dell’altra nel banco dei Tassorosso qui di fronte» affermò indicando il tavolo con un accenno di testa.
Scambiandosi un’occhiata complice, le due trattennero le risate mentre sguardi stizziti arrivavano nella loro direzione.

 
-

Dopo soli quindici minuti dall’inizio, l’aula era piena di vapori verdastri per la grande quantità di acido di Bundimun presente nei calderoni, con un intenso odore che iniziava a presentarsi alle narici degli studenti.

Emma cercava con scarso successo di tritare il fegato di drago, era così duro che un semplice coltello d’argento le scivolava tra le mani.
«MA QUESTO FEGATO APPARTIENE A UN DORSORUGOSO?» urlando riprendeva il coltello caduto per l’ennesima volta al pavimento.
Tornando al tavolo una veloce immagine le si mostrava davanti, Medb colpiva ripetutamente il fegato con il libro di pozioni, cercando di rendere morbido quell’organo.

«Ora... non... avremo... PROBLEMI!» quasi esausta la ragazza riponeva la sua arma, soddisfatta dal lavoro di “trituratura”, per poi porgere una parte di quella poltiglia all’amica.
Orgogliose del lavoro fatto, un susseguirsi di tonfi si facevano largo nell’aula, gli altri studenti trovarono originale il nuovo metodo e non si fecero di certo scappare l’occasione.

 
-
 
«OTTIMO, finite di merscolare! Vedo molti di questi calderoni fare scintille ahah» entusiasta il professor Flamel girava tra i banchi tormentando quei baffi ormai distrutti.
«Mmh esplosivo questo filtro... forse sarebbe opportuno non utilizzarlo sui Doxy, vogliamo stordirli non ucciderli» disse per poi sorpassare il calderone dei ragazzi Serpeverde e iniziò ad annusarne un altro.
«Interessante questo, ma... dall’acre odore si direbbe uno scambio di tintura» superò anche un altro banco, quasi deluso dalla classe si aspettava almeno una buona riuscita, ma restava ancora un ultimo banco.

«Oh ottimo lavoro signorina Coy, direi che c’è qualcuno che ha superato le mie aspettative!» finalmente la gioia riempiva il viso di Flamel, e anche quello di Emma.
«Mentre qui di fianco la signorina Wiley potrebbe fare meglio, questo filtro non credo riuscirebbe a rendere incosciente neanche un solo Doxy ma... vista la tua abilità nel trovare una soluzione all’increscioso problema dei fegati... 5 punti a Serpeverde»
«Ah signorina Coy, ritengo che lei abbia un particolare talento e interesse per questa materia, sarebbe per caso interessata ad entrare nel Club Cagliostro? Avrei un particolare compito da assegnarle qualora volesse partecipare»

«S-Sì Sì! Assolutamente sì!» non potè trattenere l’eccitazione al che iniziò a fare dei leggeri saltelli verso Medb, la quale cercava di divincolarsi per uscire dalla classe.
«Eccellente, eccellente! Allora inizia con il versare la pozione in bottiglie, poi porta tutto alla serra, ci saranno gli altri membri ad aspettarti» finì prendendo i libri e, aprendo la cigolosa porta dell’aula, uscì di fretta.
 
 

 

A.A.
Ciao a tutti, spero che siate arrivati fin qui :)
Ho modificato alcune cose riguardanti il mondo magico, come ad esempio l’ammissione ad Hogwarts avviene a 13 anni, non più a 11 come nei libri originali. Altro si scoprirà man mano che arriveranno altri capitoli (spero di riuscire il più presto possibile).
Spero anche che sia una lettura leggera e abbastanza scorrevole. Questa è una storia che fa parte di una serie che verrà aggiornata più avanti, al momento vorrei concentrarmi su due personaggi che amo molto (Emma e Medb), inoltre se vi fa piacere potete lasciare una recensione con consigli e/o critiche, sarà molto gradita!

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