Cadranno petali e avranno il tuo nome

di Fuuma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dove sboccia il mal d'amore ***
Capitolo 2: *** Pugili di strada ***
Capitolo 3: *** Invito a ballare ***
Capitolo 4: *** La luna nel pozzo ***
Capitolo 5: *** Tempus fugit ***
Capitolo 6: *** Amare per morire ***
Capitolo 7: *** Morire per amore ***
Capitolo 8: *** Alba ***
Capitolo 9: *** Ironia del destino ***
Capitolo 10: *** Il prezzo della vita ***
Capitolo 11: *** Ineluttabile ***
Capitolo 12: *** La costellazione degli amanti ***



Capitolo 1
*** Dove sboccia il mal d'amore ***


Hanahaki Disease: è una malattia immaginaria in cui la vittima di un amore one-side inizia a vomitare o a tossire i petali e i fiori di una pianta che cresce nei polmoni e che, se non trattata, finisce per diventare abbastanza grande da rendere impossibile la respirazione. Nello sviluppo del trope mi sono presa qualche libertà: prima tra tutte il fatto che i petali tossiti non necessariamente appartengono sempre allo stesso fiore, ma cambiano a seconda della situazione valorizzati dai pensieri o dalle emozioni del momento. Le altre salteranno fuori al momento debito.

warning: slash, '40s, pining, pre-serum, canon divergence

 


 

01 | Dove sboccia il mal d'amore

 

Steve non è tipo da fiori. Il suo amore è una biscia scellerata, striscia tra roseti che Bucky pianta per le dame, graffiato da spine arrabbiate e stregato da petali sgargianti.

Rossi – come il sangue che gli riempie il cuore.

Bianchi – come tele ancora nude.

Blu – come occhi con cui far l’amore.

Neri – un nero pieno e lucente, come l’abito da sera di cui veste i suoi segreti.

 

Ma un colpo di tosse spalanca la gola a un nuovo male. Steve si stacca dalla finestra, cade in ginocchio.

Sulla mano schizzi rossi e petali tricolore.

 

In strada, lontano dallo sguardo, Viole del pensiero piovono anche dalla bocca di un sergente.

 

[ 110w ]



 

Questa raccolta (di capitoli tutti collegati tra loro) è stata scritta praticamente in due giorni, con l'eccezione delle ultime drabble fuori challenge, perché ovviamente dovevo arrivare in ritardo. Come spesso accade, la corsa delle 24h mi ha dato nuova ispirazione per tornare a sperimentare sugli stucky; e poi avevo davvero tanta voglia di tornare a scrivere sul mio periodo preferito di Captain America - anche se in questo caso l'ambient degli anni '40 rimane un po' in sordina.

Visto che è quasi sempre Bucky la vittima prediletta per i tormenti d'amore, questa volta mi sembrava giusto bilanciare un po' con Steve geloso e innamorato perso (perché di fic in cui Steve muore dietro a Bucky non ce n'è abbastanza nel mondo XD), oltre al fatto che è raro per me scrivere di pre-serum Steve.

p.s. prometto di non aver dimenticato "Hello" (o le decine di fic che non ho mai pubblicato e che mi guardano male dal mio pc), ma scrivo quando scrivo e arrivo quando arrivo. Però grazie di cuore sempre e comunque a chi ancora mi legge: avete la pazienza di un santo e per questo vi amo.

 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 26. Viola del pensiero, “Ti penso”

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Capitolo 2
*** Pugili di strada ***


 

02 | Pugili di strada

 

Le strade di Brooklyn bisbigliano sonnacchiose, le luci dei lampioni inghiottite dalla nebbia.

Steve naviga a vista, braccio contro braccio con Bucky.

Pugni stretti e broncio in faccia; prende fiato, si prepara, quasi dovesse affrontare l’incontro della vita: categoria peso piuma nel campionato di rimbrotti.

«Dico solo che non c’è nulla di dignitoso a crepare in una fossa, abbracciato a un fucile.» Bucky lo precede, un gancio da manuale. Ma sa che a fare a pugni – e prenderle – Steve potrebbe continuare tutto il giorno.

«Non cerco un modo degno di morire, ma uno degno di vivere.»

«Dio...» S’interrompe, volta il capo.

 

Avvolto dalla nebbia, Bucky sputa petali rosati e sorride infelice.

Il suo amore, questa sera, è bello e capriccioso.

 

[ 110w ]



 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 28. Rosa Muschiata, “Sei bella ma capricciosa”

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Capitolo 3
*** Invito a ballare ***


 

03 | Invito a ballare

 

«Cosa sono?»

«Un invito.»

«Non fare il cretino, Buck, parlo dei fiori.»

 

Steve ha mani sporche di carboncino e una mina incastrata all’orecchio. Non si aspettava visite, ma guarda Bucky e affila il sospetto.

C’è un mazzo di fiori tra le dita dell’amico, piccole ondeggianti campanelle purpuree e, non meno importante, una cravatta annodata al suo collo.

Basta quella a dare l’allarme.

Bucky è un ragazzo a modo, colletti inamidati e scarpe lustre, ma lontano dalle messe della domenica, la noia di una cravatta s’accompagna solo a una donna.

E Steve nel mezzo.

 

No grazie, ha già dato.

 

Ma nei suoi fragili polmoni sbocciano fiori ronzanti d’emozioni[1]: Bucky ha sorriso, Bucky gli ha scoccato un occhiolino, Bucky esiste.

 

«Anche io.»

 

[ 120w ]



[1] La Silene Viscaria viene anche chiamata mosca appiccicosa


 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 30. Viscaria, “Invito a ballare”

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Capitolo 4
*** La luna nel pozzo ***


 

04 | La luna nel pozzo

 

Il mio nome è Iris, come il fiore.

 

Steve la segue sulla pista da ballo, tra banchi di coppie innamorate che nuotano in oceani di luci.

Iris è tutta volteggi e onde di velluto.

Steve ha braccia di piombo e gambe di melassa.

Da qualche parte Bucky ride e flirta, abbracciato alla sua dama. Lei s’alza sulle punte, gli ruba un bacio.

L’impronta rossa delle labbra svirgola alla guancia. Bucky s’è scostato, sfuggente come l’illusione della luna riflessa in un pozzo – se sei incauto rischi solo d’affogare.

È questo il problema di Steve. E incauto, appesantito da un amore disperato, affoga.

 

Il tonfo riecheggia nella sala.

In terra un corpo di spigoli e un’esplosione di petali blu e stami dorati.

 

[ 120w ]



 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 22. Iris, “Ardo di passione per te”

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Capitolo 5
*** Tempus fugit ***


 

05 | Tempus fugit

 

«Perché non me l’hai detto?»

 

Bucky ha affondato le mani in una tomba di Iris blu; temeva di trovare solo polvere e invece ha raccolto Steve e il suo amore non voluto.

Steve, che ha un cuore grande in un petto di cristallo – un battito più forte basterebbe a frantumarlo.

 

Chi è la sciocca che non l’ama, che potrebbe stringere il sole ma ha paura di scottarsi?

 

A rispondere il sibilo di un respiratore artificiale.

 

«Dovevi dirmelo, Steve, ti avrei aiutato.»

 

Ai piedi di un letto d’ospedale, Bucky piange lacrime e petali.

Di tempo non ne ha più – anche il suo amore è un ratto che lo mangia da dentro –, ma quello che rimane, giura, lo darà a Steve.

 

[ 120w ]



 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 04. Petali 

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Capitolo 6
*** Amare per morire ***


 

06 | Amare per morire

 

«Vorrei fare delle analisi anche a lei, se lo permette.»

Bucky solleva occhi da una tazza di caffè bruciato, li incastra dietro alle lenti dell’uomo e nel suo tono legge una diagnosi già pronta.

«Non ce n’è bisogno, doc. Preferirei pensasse a curare il mio amico.»

«Sta morendo, Sergente Barnes.»

Il dottore è un brav’uomo, ma è un macellaio d’emozioni.

Se Bucky non fosse già seduto, sarebbe caduto tra le macerie del pavimento aperto sotto ai piedi.

Troppo spaventato per chiedere chi; la risposta è una manciata di fiori sputata nel palmo.

 

Entrambi.

 

«Non si preoccupi, ho intenzione di resistere finché Steve non sarà guarito.»

 

Sarà quella cura a ucciderlo.

 

[ 110w ]



 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 36. Paura

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Capitolo 7
*** Morire per amore ***


 

07 | Morire per amore

 

Brooklyn si bagna di grigio, l’orizzonte una coltre di nubi iraconde: il sole, dopotutto, sta morendo in un letto d’ospedale.

Bucky entra dribblando con lo sguardo il letto e il suo penoso abitante. A ogni respiro, nel tubo alla bocca si raccolgono boccioli di dolore, gemiti fioriti risucchiati dalle pompe.

Steve dorme, appassisce.

Bucky lo sfiora, una carezza di rimpianti e preghiere – torna da me.

«L’infermiera dice che servono rose per rallegrare la stanza. Come se non avessi abbastanza fiori tu per tutto l’ospedale, eh, Stevie?»

Strozza una risata amara.

«C’ho provato, sai… ti saresti arrabbiato: l’avrei portata qui e costretta ad amarti… L’ho cercata ovunque, perfino nei tuoi schizzi, ma è un segreto che ti sei tenuto troppo stretto.»

 

[ 120w ]



 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 20. Emettere un gemito 

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Capitolo 8
*** Alba ***


 

08 | Alba

 

Steve ha sognato campi di tulipani, laghi ondeggianti di giallo, rosso, rosa, e, sulla testa, un cielo che sapeva di quegli occhi che ha tanto amato. Si è tastato i calzoni, alla ricerca d’una mina per intrappolarli su carta – farli suoi. Il blocco da disegno è rimasto al di là del sogno, in una realtà da cui sfuggono carezze fantasma, spettri di un bacio a fior di fronte e l’eco di un desiderio struggente.

 

«Torna da me.»

 

Poi un colpo di tosse.

Sulla punta del naso una carezza di seta profumata.

Hanahaki.

 

Steve riemerge dal sonno con un nome sulla lingua.

 

Bucky.

 

Dopo giorni di buio, nella stanza sorge l’alba.

 

[ 110w ]



 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 21. Tulipano, “C’è il sole nel tuo sorriso”

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Capitolo 9
*** Ironia del destino ***


 

09 | Ironia del destino

 

Se ne avesse la forza, Bucky ruoterebbe occhi al cielo e prenderebbe a sberle un amico testardo – un amore segreto – per il modo in cui da solo strappa tubo e maschera dalla bocca.

Dovrebbe chiamare le infermiere, le ha sentite a una porta di distanza, ma Bucky ha la bocca piena di fiori – sputa, tossisce, vomita petali e saliva.

 

«B-Buck…» La voce di Steve è una striscia fumosa e sfilacciata. Le sue mani, perfino più sottili, lo cercano in colpetti angosciati – Perché, chiede lo sguardo, si è risvegliato in una realtà capovolta?

 

Bucky tossisce.

Petali spenti, i colori rimasti a grondare giù per l’esofago, ad annacquargli i polmoni.  Crisantemi.

Ridendo a occhi lucidi pensa che non potrebbero essere più azzeccati.

 

[ 120w ]



 

Scritta per la challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 27. Crisantemo, “Sei un amico meraviglioso”

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Capitolo 10
*** Il prezzo della vita ***


 

10 | Il prezzo della vita

 

Bucky annaspa senza voce, una sirena strappata al suo mare.

 

Hanahaki. Il morbo dei cuori infranti, il male degli egoisti.

Per sopravvivere, chi amano deve morire, ha spiegato un giorno Miss Rogers.

Ma non è giusto!, ribatteva un bambino infagottato di coperte, ossa sporgenti e occhi grandi come il mondo.

 

Bucky non smette di tossire rose di sangue.

 

«In-Infermiera!» Steve grida, respira, sopravvive.

 

Dalle labbra di Bucky cola il prezzo pagato.

Tra le ossa si snodano steli innamorati che cercavano il sole e hanno trovato l’inverno. Radici incise di parole represse e gesti trattenuti s’intrecciano al cuore, tomba di baci senza nome.

 

«Ti prego, Buck…» Steve lo abbraccia, se lo incolla alla pelle.

Non è così che voleva esser salvato.

 

[ 120w ]



 

Ed eccoci ad un'altra regola che non mi sembra fosse specificata nel trope, ma che ho deciso essere così perché andando a logica ha senso: se la persona amata da chi soffre di Hanahaki muore, si viene a perdere la connessione che li legava, il malato può guarire ed è libero (?) di innamorarsi di chiunque altro. Un po' come avverrebbe se i petali fossero rimossi chirurgicamente – intervento chirurgico che non esiste in questa fic, perché il tempo che avevo per scrivere e pensare era quello che era e non avevo voglia di complicarmi ulteriormente la vita. XD

Resta sottinteso che se l'amore viene ricambiato, ovviamente si guarisce.

 

Ispirata alla challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta

Prompt: 32. Amore

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Capitolo 11
*** Ineluttabile ***


 

11 | Ineluttabile

 

Steve scava tra labbra sfiorite, bianchi stecchi rinsecchiti di dita che strappano petali e una confessione indigesta.

Ti amavo.

Al passato, perché il presente è una guerra di vinti, un sepolcreto di occasioni mai colte. Il presente, soprattutto, è un dono sacrificato all’altare di Steve – oh Bucky, se solo avessi saputo, avrei vestito i tuoi colori, combattuto a tuo nome e vinto per amor tuo; ma ancor prima d’indossare un’uniforme, mi hai dichiarato perdente.

È la storia che si ripete, un timbro di rifiuto che spacca il cuore.

 

Ma tu non farlo, Buck, non rendermi un assassino.


«Ti amavo anche io, ti amavo e temevo non sarei mai stato alla tua altezza.»

 

È la condanna a morte dell’amore codardo. Ineluttabile.

 

[ 120w ]


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Capitolo 12
*** La costellazione degli amanti ***


 

12 | La costellazione degli amanti

 

Steve non è tipo da fiori, ma ha coltivato petali su cui era inciso un solo nome. Per ognuno di essi ha scavato buchi nel terreno, seppellendoli ai piedi di un cespuglio di stelle profumate: dafne del colore delle labbra di Bucky.

Ha concimato la terra, ha concimato il suo amore, ha concimato ceppi di una tragedia mai voluta.

Sdraiato in un letto d’erba, Steve scopre nuove costellazioni rosate nate nel giardino.

 

«Non mi perdonerò mai di non essermene accorto prima.»

 

A rispondergli il bisbiglio del vento tra gli steli.

Steve strizza gli occhi, cancella le lacrime.

Oltre le dafne, si solleva un corpo malandato di carne e bende bianche. Bucky gli pizzica la guancia con un dito.

 

«Dovrei dire lo stesso, ma al rimpianto preferisco la gioia di averti ancora al mio fianco.»

 

Sulle labbra, non più fiori ma sorrisi sbocciati.

Si guarda intorno – è solo col suo sole.

Come un’ape tra i pollini, Bucky si adagia sulla bocca schiusa di Steve e con un bacio respira la vita.

 

[ 170w ]




Sono un clown, mi ero completamente dimenticata di postare l'ultima drabble della raccolta! Inizialmente puntavo a farla stare in 150w, ma alla fine niente, quelle 20w in più hanno deciso che dovevano rimanere e ci ho rinunciato,

Avevo iniziato La Corsa con un dubbio atroce su come far finire la raccolta; per un po' sono stata seriamente tentata di far finire il tutto in tragedia, come accade praticamente in qualsiasi hanahaki!fic che abbia mai letto... non fosse che non ce la posso fare, io ho bisogno dell'happy ending, specie per Bucky che si merita il mondo! E quindi col cavolo che lo facevo morire! Poi in realtà l'assenza della nota "death-fic" tra i warning poteva essere un buon indizio XD ma comunque eccoci qua all'ultimo capitolo, con i due geni del male che sono quasi riusciti ad uccidersi a vicenda. Ma li si ama anche per questo, vero?

Come al solito, grazie a chiunque sia arrivato fino a qui. You da best!


Ispirata alla challenge Corsa delle 24h - IX edizione@La torre di carta
Prompt:
29. Dafne, “Non ti vorrei in nessun altro modo”

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