La Salvatrice e la sua Regina

di Joyce96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Emma aveva sconfitto la Fata Nera, la battaglia finale era stata combattuta ed ora gli abitanti di Storybrooke potevano stare tranquilli. Snow e David vivevano felici insieme al loro piccolo principino, Zelena aveva messo la testa apposto ed era pronta a crescere la sua Robin, Rumple e Belle decisero che l’onestà da quel momento sarebbe stata la cosa più importante anche perché ora c’era Gedeone, Regina si era rassegnata all’amore ed era sempre più convinta che il suo unico uomo fosse Henry e poi c’era Emma, la donna più felice del mondo o meglio la donna che sarebbe dovuta essere la più felice e invece era la più confusa. Si sentiva strana e non capiva perché, andiamo aveva una famiglia, dei genitori stupendi e un marito eccezionale eppure non era felice come avrebbe voluto.

  • Hey, Swan che succede ?
  • Eh, niente niente Killian, perché ?
  • Non lo so, ti vedo strana, assente… sicura di stare bene ?
  • Si si, sto bene.
  • Hey se stai pensando a dei figli, si insomma io sono pronto e non vedo l’ora di averne con te…
  • Killian no, non stavo pensando a dei figli 
  • Ah, io pensavo che volessi averne sai dopo il matrimonio…
  • Si certo, si, li volevo, cioè li voglio, ma non ora ecco 
  • Ok, va bene, ma tua madre inizierà a chiederci quando diventerà nonna molto presto sai ?
  • Si beh credo che stia già pensando a nomi e culle e colori pre la stanza e non voglio neanche immaginare a che altro pensa 
  • Già, beh sarebbe bello sai avere un bambino tutto nostro 
  • Si 
  • Se posso amore, perché vuoi aspettare ?
  • Perché è appena finita la battaglia finale, voglio essere sicura che sia tutto apposto e che non accadrà più niente, non voglio che mio figlio cresca nel caos, ecco tutto qua
  • Mh ok, non preoccuparti aspetterò 
  • Grazie 

Emma baciò Killian, ma era solo perché era diventata qualcosa che era entrata nella sua routine, ma ogni volta che lo sfiorava le domande aumentavano: perché non provo più niente quando lo bacio ? Perché non sento amore per lui? Perché l’unica cosa che vorrei fare è lasciarlo, ma soprattuto perché non riesco a togliermi dalla testa l’immagine di Regina che bacia Henry sulla fronte ?

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Era una mattina di novembre, a Storybrooke faceva molto freddo e come se non bastasse delle nuvole minacciose provenivano da nord. Emma era appena uscita di casa, aveva lasciato Killian a dormire visto che era ancora molto presto e si stava dirigendo verso la stazione. 

Regina invece stava sorseggiando il suo caldo caffè senza zucchero seduta sullo sgabello in cucina e pensava, pensava a quanto lavoro avrebbe dovuto svolgere quel giorno, ma poi ricordò che doveva passare a prendere dei documenti dallo sceriffo e questo le risollevò il morale. 

Regina accompagnò Henry all’autobus e decise di andare subito alla stazione visto il lavoro che aveva da fare, dopo entrata nel suo ufficio non voleva più uscirne fino a quando non avesse finito di compilare le varie scartoffie. 

  • Miss Swan ?
  • Regina buongiorno, come mai così presto qui ?
  • Perché io lavoro e inizio molto presto, tu piuttosto credevo fossi ancora a letto tra le braccia del tuo pirata 
  • Mi sono svegliata molto presto perché sai anche io lavoro e cosa c’entra adesso Hook?
  • Beh sai è con lui che dormi quindi 
  • Quindi ?
  • Lasciamo stare. Allora Emma sono pronti i documenti che ti avevo chiesto ?
  • Ecco si

Regina alzò un sopracciglio 

  • Cioè no 
  • Pensi ancora di farla franca con me Miss Swan ?
  • Eh, no, io, non volevo, cioè si ci ho provato e…
  • Basta balbettare, alla guardia a cui feci strappar la lingua riusciva a parlare in modo più comprensibile del tuo 
  • Come scusa ?
  • Sei un caso perso e anche una scansa fatiche, ringrazio Dio che mio figlio non abbia ripreso da te e esigo quei documenti pronti per le sette di questa sera. Ce la fai o hai bisogno di un sortilegio per bloccare il tempo ?
  • Molto divertente Regina, comunque si per le sette li avrai 
  • Bene, buona giornata sceriffo 
  • Anche a lei signor sindaco 

Si davano del tu, ma quando si trattava di lavoro non riuscivano a non darsi del lei, soprattutto quando Emma non faceva i compiti a casa e Regina se ne accorgeva sempre. La giornata passò non poco tranquilla, Emma dovette uscire più volte per soccorrere persone che erano rimaste intrappolate sotto alberi caduti o per trovare una sistemazione a famiglie le quali case si erano allagate per via della tempesta, non aveva sentito Killian per tutto il giorno che era molto indaffarato al porto e questo la rendeva molto tranquilla, ma ovviamente per le sette non aveva neanche iniziato a compilare i documenti richiesti dal sindaco. 

  • Miss Swan eccomi di ritorno, sono asciutta, ma solo grazie alla mia magia e spero che tu abbia finito, vero ?
  • No Regina mi dispiace, sai la città ha avuto molto bisogno di me oggi e David è malato, quindi 
  • Non riuscirai mai a fare qualcosa che io ti chiedo entro il tempo che ti richiedo vero ?
  • Assolutamente 

Squillò il telefono in quel momento ed Emma dovette rispondere 

  • Pronto è lo sceriffo che parla 
  • Pronto, salve, le volevo dire che nel rifugio degli animali sono scappati tre cani e abbiamo bisogno di ritrovarli sceriffo, ci aiuti 
  • Certo, sto arrivando 
  • Grazie 

Emma mise giù il telefono e Regina continuò a guardarla 

  • Allora ?
  • Allora cosa ?
  • Che è successo ?
  • Problema al rifugio degli animali, perché ?
  • Che problema ?
  • Sono scappati tre cani, devo andare 
  • Vengo con te 
  • Che ? No 
  • Si, invece e non prendo ordini da te 
  • Non puoi venire 
  • E per quale motivo ?
  • Perché sei vestita come se dovessi andare ad un matrimonio e poi perché con questo tempo non ti mando fuori 

Regina sorrise, le piaceva come Emma pur essendo scontrosa riusciva comunque ad essere dolce 

  • Ti ripeto che non prendo ordini da te 
  • E allora fa come ti pare, vieni, bagnati e prenditi una polmonite, così sarai più contenta eh 
  • Bene, andiamo sceriffo

Regina si incamminò a passo spedito verso l’uscita, mentre Emma rimase a fissarla e pensò: prima o poi mi farà diventare matta.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Arrivate al rifugio, Emma e Regina entrarono e trovarono un bel ragazzo ad accoglierle, era alto, castano con due bellissimi occhi verdi 

  • Salve, buona sera sceriffo e buona sera sindaco 
  • Ciao Steve, allora che succede ?
  • Sono scappati tre cani, due li abbiamo ripresi, ma uno è andato verso la baita del signor Gold e non siamo riusciti a prenderlo 
  • Ok, vado a dare un’occhiata 
  • Va bene grazie sceriffo e signor sindaco mi permetta di offrirle qualcosa di caldo da bere
  • Ehm no grazie, vado con lo sceriffo 
  • Insisto, con questo tempo non mi sembra il caso che lei vada a rincorrere un cane 
  • Il sindaco insiste Steve, se vuole venire, viene
  • Va bene sceriffo. Signor sindaco ?
  • Si ?
  • La invito a cena però e questo non può rifiutarlo
  • Io veramente…
  • Dica si 
  • Va bene, si 
  • Perfetto, la cerco io domani 
  • Ok 

Mentre Regina faceva colpo sul bel guardiano, Emma iniziò a sentire un forte mal di stomaco e pensò subito che fosse la fame, ma quella non era fame, quella era… gelosia. Emma era gelosa 

  • Accetti inviti a cena da sconosciuti ?
  • Come scusa ?
  • Quello, neanche lo conosci e accetti di andare a cena con lui ?
  • È solo una cena, non penso che mi ucciderà no ? 
  • Che c’entra, ma non sai che cosa vuole 
  • So difendermi da sola se te lo sei scordato 
  • Lo so che sai difenderti, ma…
  • Ma ? 
  • Niente, andiamo.

Camminarono fino alla baita di Rumple e si resero conto che era molto buio e che avevano fatto molta strada e del cane neanche l’ombra e come se non bastasse aveva ricominciato a piovere forte.

  • Bene, piove 
  • Oh lo vedo che piove Miss Swan, molto perspicace 
  • Si vero ? Me lo dicono in molti
  • Dai entriamo qua dentro 
  • Pensi che Gold non se la prenderà ?
  • Non credo dai entra idiota 
  • Grazie per l’idiota Regina

Entrarono, si tolsero le giacche di dosso e Regina provò ad asciugarle con la magia.

  • Non funziona la magia qua dentro 
  • Come non funziona ?
  • Non ho magia o meglio Gold avrà fatto qualche incantesimo che mi impedisce di usare la magia, qui e intorno alla casa per non so quanto, quindi siamo bloccate 
  • Bene, molto bene, almeno c’è un camino 
  • E non pensi ad Henry ?
  • Henry sta con i miei sta tranquilla 
  • E noi che facciamo qua ?
  • Aspettiamo che smette di piovere 
  • E se non smettesse ?
  • Aspetteremo fino a domani mattina 
  • Ma…
  • Cosa hai paura che il bel guardiano ti venga a trovare sta notte e non ti trovi ?
  • Idiota 
  • Grazie

Emma si era resa conto che Regina era davvero preoccupata così le si avvicinò 

  • Hey sta tranquilla ok ? Finirà di piovere prima o poi 
  • Si lo so, ma è per Henry non vorrei che si preoccupasse 
  • Non si preoccuperà, sa che stiamo bene 
  • Speriamo 
  • Io invece mi sto preoccupando per il mio stomaco, sono quasi le nove e non abbiamo mangiato 
  • Possibile che pensi solo a mangiare ? 
  • Si ?
  • Sei incredibile, comunque non penso che mangeremo sta sera Emma 
  • Dici che Gold non avrà nulla di commestibile qui ?
  • Penso di no 

Emma iniziò ad aprire tutti i cassetti e non trovò nulla 

  • Che ti avevo detto ?
  • Ok, avevi ragione, comunque oltre che fame, ho anche freddo adesso 
  • Si anche io 
  • Aspetta, vediamo se almeno trovo una scatola di fiammiferi 

Cercò vicino al camino qualcosa e trovò della carta con un accendino, la legna stava già nel camino così Emma lo accese 

  • Beh almeno stiamo al caldo 
  • Grazie 
  • Di cosa ?
  • Di tutto 
  • Ok 

Regina iniziò a starnutire

  • Te l’avevo detto che ti saresti presa una bella polmonite 
  • Speriamo sia solo un raffreddore Emma 
  • Si certo stavo scherzando
  • Sto congelando 
  • Aspetta

Emma si tolse il maglione asciutto e lo diede a Regina

  • Non è molto, ma è caldo 
  • Grazie, non dovevi 
  • Figurati, vicino al fuoco sto morendo di caldo quindi 

Regina le sorrise, si mise il maglione sopra il vestito grigio cenere che indossava e si sentì subito meglio 

  • Sembra che sta notte si resta qua 
  • Già 
  • Per fortuna c’è una camera da letto 
  • E tu quella la chiami camera da letto ? Un letto più piccolo di quello matrimoniale e più grande di un lettino ?
  • Si chiama letto a una piazza e mezza e per me va bene 
  • Va bene per cosa?
  • Per dormirci 
  • Ah va bene, allora io mi sistemo per terra 
  • Regina, guarda che non ti mangio se dormi con me 

Regina era palesemente arrossita, voleva dirle di si, sarebbe stata una buona scusa per dormire con Emma, ma era anche troppo imbarazzata dall’accettare 

  • Va bene allora 
  • Ok 
  • Allora io vado a letto Emma 
  • Si, metto un po’ di legna nel camino e ti raggiungo 

Aspetta: ti raggiungo, vado a letto; ma cosa era ? Una conversazione tra una vecchia coppia di sposi ? Emma pensò quanto fosse bello concludere la giornata infilandosi sotto le coperte con Regina accanto. Regina appoggiò la testa sul cuscino e si coprì fino al naso, aveva freddo e pensò che non le importava niente, quando Emma si sarebbe messa a letto l’avrebbe abbracciata perché stava morendo di freddo. 

Emma si tolse gli stivali, alzò le coperte e si rese conto che Regina stava dormendo, cercò di fare il più piano possibile, ma Emma e delicatezza non erano proprio due parole che andavano bene insieme.

  • Hai la delicatezza di un bisonte 
  • Scusa Regina non volevo svegliarti 
  • Tranquilla non dormivo, ho troppo freddo per riuscirci 
  • Non ho più maglioni scusa 
  • Non preoccuparti, però mi potresti essere utile in qualche altro modo 
  • Ovvero ?
  • Abbracciami 
  • Come ?
  • Abbracciami Emma, così almeno tutto il calore che hai lo passi a me, è fisica questa 
  • Certo 

Emma si sentiva il cuore a mille, Regina le mise un braccio intorno alla vita e uno su un fianco, mentre la testa l’appoggiò sul suo petto. Emma rimase come pietrificata, solo dopo le mise un braccio intorno alle spalle e iniziò a massaggiarla per creare calore. 

  • Grazie Swan 
  • Di niente sua maestà 

Alla fine si addormentarono abbracciate.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Quando si risvegliò Emma, era di perfetto umore, aveva passato una delle notti più belle, senza però capire il perché. Guardò alla sua destra, ma non vide Regina, così iniziò a chiamarla. 

  • Regina, Regina ? 

Nessuna risposta, così si alzò da letto e andò nell’altra stanza, ma neanche l’ombra di Regina. Poi si aprì la porta e Regina entrò.

  • Buongiorno Emma 
  • Giorno Regina. Ma dov’eri ?
  • Ero andata a fare due passi, mi sono svegliata molto presto
  • Ok
  • Voliamo andare o…
  • No no, andiamo, andiamo.

Così uscirono di casa e si incamminarono verso l’auto dello sceriffo, salirono a bordo e nessuna delle tue parlò, fino a quando non arrivarono davanti casa del sindaco. 

  • Beh allora grazie Emma…per il passaggio.
  • Grazie a te di…avermi fatto compagnia. 

Emma guidò fino casa dei suoi, salì e aprì la porta. 

  • Buongiorno tesoro 
  • Giorno mamma
  • Ciao Emma 
  • Ciao papà
  • Hey ma, ma mamma sai che fine ha fatto ? Non mi risponde 
  • Eh si tranquillo, l’ho appena accompagnata a casa, abbiamo passato la notte insieme ecco perché non rispondeva.

Silenzio totale, tutti e tre rimasero a bocca aperta e la fissavano.

  • Beh ? Che c’è ?
  • Tu e Regina avete passato la notte insieme ?

Chiese Snow molto perplessa 

  • Si

Emma continuava a sentire solo il rumore della zanzara che ronzava nella stanza. 

  • Ma che avete capito ?
  • Nulla, nulla, ecco non ce lo aspettavamo, ecco tu sei sposata 
  • Mamma, ho passato la notte con Regina perché pioveva ed eravamo andate a recuperare un cane ieri sera e ha iniziato a piovere forte e ci siamo riparte nella casa di Gold, che ti credevi ?
  • Niente, è solo che tua madre avrà pensato ad altro ecco
  • Credo di essere stato appena traumatizzato 
  • Non ti traumatizzare troppo ragazzino, altrimenti tua madre mi ucciderà.
  • Scusa mamma, se ho appena frainteso come mia madre e l’altra mia madre hanno passato la notte 
  • Henry !
  • Ho capito ma, è vero
  • Effettivamente non ha tutti i torti Emma 
  • Mamma non ti ci mettere anche te, la colpa è mia che non mi spiego bene 
  • Comunque, equivoco chiarito. Vado io alla stazione sta mattina e accompagno anche Henry all’autobus. Ciao amore, andiamo Henry 

Henry diede prima un bacio alla nonna, poi alla madre 

  • Ma ?
  • Dimmi ragazzino 
  • Buono il profumo nuovo 
  • Il pro…ah grazie 

Henry e David uscirono dall’appartamento, lasciando Emma in balia di Snow.

  • Quindi hai passato la notte con Regina 
  • Si ? 
  • E siete state insieme per tutta la notte 
  • Si 
  • E avete parlato ?
  • No 
  • E che avete fatto ?
  • Dormito, mamma, eravamo stanche e infreddolite e siamo crollate 
  • Capisco 
  • Cosa capisci ? 
  • Avete dormito per terra ?
  • No, il signor Gold ha un letto là dentro 
  • E avete dormito insieme ?
  • Mamma ma che cos’è un interrogatorio ? 
  • Rispondi alle mie domande 
  • Mamma ? 
  • Voglio sapere dai 
  • Ma vuoi sapere cosa ? 
  • Ho bisogno di sapere cosa hai provato 
  • Eh ?
  • Emma, è complicato, che cosa hai provato ? 
  • Nulla 
  • Sei sicura ? 
  • Mamma, ma che cosa avrei dovuto provare ? 
  • Non lo so…affetto ? Attrazione ? Amore ?
  • E perché avrei dovuto ?

Silenzio tombale, Snow non rispondeva

  • Mamma ? Mi devi dire qualcosa ?
  • Beh una cosa ci sarebbe, ma non so se è vera o se è falsa o
  • Che cosa ?
  • Ti ricordi quando sei diventata il signore oscuro ?
  • Si 
  • Poi abbiamo conosciuto Merlino 
  • Si 
  • Merlino mi disse, che tu avresti ritrovato la luce un giorno
  • Si, l’ho ritrovata, poi siamo andati negli inferi e 
  • No non in quel senso Emma. La luce, la vera luce, l’amore Emma, la vera felicità 
  • Ho sposato Hook
  • Si, lo so, ma non ti vedo felice sai 
  • Mamma certo che sono felice 
  • Lo spero per te 
  • Ma che c’entra Regina ? 
  • Merlino, mi disse che la luce l’avresti trovata vicino alla persona più oscura 
  • Killian era una persona oscura prima ed è stato anche il signore oscuro 
  • Infatti ho pensato subito che potesse essere lui, ma…
  • Ma ? 
  • Ma non ti vedo felice, non ti vedo serena Emma e poi beh ecco mi sarei aspettata un nipotino molto presto, invece 
  • C’è tempo per quello 
  • Ecco vedi? Non vuoi fare dei passi avanti 
  • Ma non è vero che non voglio fare dei passi avanti, è solo che non adesso
  • Perché ?
  • Perché  non sono pronta 
  • Perché non sei sicura Emma. A cosa penseresti se ti chiedessi di immaginarti la tua famiglia ?
  • A voi, a te, papà ed Henry 
  • E poi ?
  • Poi penserei alle cena il venerdì sera da Granny con Regina e Hook
  • Vedi ? Non pensi mai ad un momento con lui, solo tu e lui 
  • Mamma…
  • Però pensi a lei e Emma non prendiamoci in giro, c’è sempre stato un certo feeling tra voi due 
  • Ma che dici ?
  • Oh certo perché sono io che la guardo in quel modo vero ? E sono sempre io che ti guardo in quel modo ?
  • Ma quale modo ?
  • Quello con cui tu e Regina vi guardate 
  • Mamma, Regina è solo la madre di mio figlio 
  • E ti sembra poco Emma ?
  • Non è niente di più 
  • Emma, è questo che non riesci a capire
  • Capire cosa ?
  • Che cosa hai appena detto ? Che cos’è lei ?
  • La madre di mio figlio 
  • E secondo te questo è niente ? Emma tu e Regina sarete sempre legate da Henry, condividete un figlio e questo fa di voi una famiglia
  • Mamma ma che dici ?
  • Dico che hai sposato un uomo che non ami 
  • Io amo Killian 
  • Davvero ?
  • Certo 
  • Spero sia davvero così, per lui, ma soprattutto per te. Io ho avuto la fortuna di incontrare il mio vero amore, stavo per farmelo scappare, ma poi ci siamo ritrovati. Emma non fare il mio errore
  • Ma quale errore ? Mamma hai per caso bevuto sta mattina ?
  • Io sono sobria, sei tu che non lo sei 
  • Io sono molto più sobria di te 
  • Non si direbbe, hai due occhi…
  • Che cos’hanno i miei occhi ?
  • Brillano Emma
  • Eh ?
  • Brillano come non hanno mai brillato, me ne sono accorta subito quando sei entrata, solo che non capivo il perché, ora lo so 
  • Sai cosa ?

Snow era uscita di casa, senza rispondere alla domanda di Emma, me ora forse anche Emma sapeva e aveva avuto anche la conferma di Merlino.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Emma si era fatta una doccia, si era cambiata ed era tornata a casa, mentre inseriva la chiave nella serratura Killian aprì la porta.

  • Swan
  • Hey, buongiorno
  • Buongiorno a te, ero preoccupato ieri sera, dove sei stata ?
  • Lavoro, con quel tempaccio sono successe un po’ di cose
  • L’importante amore è che stai bene
  • Si si, sto benissimo
  • Ti vedo raggiante
  • Grazie

Lui la baciò e si diresse verso il cancello.

  • Ah Emma, tra poco ho un incontro al porto e se va tutto bene abbiamo svoltato
  • Abbiamo svoltato ?
  • Si, inizierò a commerciare per mare, in modo legale si intende
  • In bocca al lupo allora
  • Grazie amore, ci vediamo sta sera
  • A dopo

Emma entrò in casa, aprì il frigorifero e vide che era completante vuoto, doveva assolutamente andare a fare la spesa altrimenti non avrebbe avuto nulla da cucinare ad Hook, così decise di andare al supermercato.

Intanto Regina dopo che Emma l’aveva lasciata davanti casa, si era lavata e cambiata, era corsa a lavoro visto che era un po’ in ritardo.

  • Signora Sindaco buongiorno
  • Buongiorno a lei. Senta oggi non prenda appuntamenti e se ce ne sono li disdica, ho molte cose da fare
  • Certo

Regina entrò nel suo ufficio, si sedette sulla sua meravigliosa poltrona di pelle e iniziò a fissare un foglio bianco, non aveva nulla da fare se non ripensare alla notte precedente, era talmente nervosa che l’unico modo che aveva di calmarsi era parlare con se stessa.

  • Regina basta pensare a questa notte, non è successo nulla, hai solo dormito con Emma, ma non c’è nulla di male, siete amiche, le amiche dormono spesso insieme, che c’è di male no ? Eh non c’è nulla di male! E allora perché non riesco a smettere di sorridere come un’ebete se ripenso a quanto è stato bello poterla abbracciare, dormire con le sue braccia che mi stringevano e mi proteggevano. Regina basta ! Datti un contegno su, sei una regina e lei è sposata, è sposata Regina, SPO SA TA e non starà certo pensando a te e tu non puoi pensare a lei in quel modo, lei è solo la madre di tuo figlio.

Mentre Regina continuava a fare monologhi con se stessa, bussarono alla porta.

  • Mamma ci sei ?
  • Harry, si vieni
  • Ehi mamma ciao
  • Come mai non sei a scuola ?
  • Oggi uscivamo prima, la prof è a letto malata
  • Va bene allora
  • Mamma ma che hai fatto ieri sera ?
  • Nulla, nulla non ho fatto nulla
  • Calma mamma, stavo scherzando, so che sei stata con Ma
  • Si si, ma non abbiamo fatto nulla
  • Si mamma lo so, sta tranquilla
  • Ero preoccupata per te ieri
  • Sono stato con nonno e nonna
  • Si Emma poi me l’ha detto e mi sono tranquillizzata
  • Comunque Mamma, avete dormito insieme ?
  • Si, perché ?
  • Hai sentito quanto russa Ma ?

Harry scoppiò in una risata. Ma Regina non aveva fatto minimamente caso al fatto che Emma russasse, erano anni che non dormiva così tranquillamente che neanche se il mondo fosse crollato lei si sarebbe svegliata

  • Ehm no in realtà
  • Come no ? È uno scaricatore di porto
  • Non ci ho fatto caso.
  • Comunque mamma sono passato a prendere le chiavi, così dopo vado a casa
  • Certo amore tieni

Harry si avvicinò e prese le chiavi, poi diede un bacio alla madre, ma mentre la baciava sentì un profumo che gli era famigliare

  • Buon profumo mamma
  • Ah grazie, è il solito
  • Si ma l’ho già sentito oggi…addosso a Ma
  • Addosso… a…Emma ?
  • Si
  • Lo avrà comprato
  • Sicuramte

Harry uscì dall’ufficio e Regina sospirò e si disse

  • Cavolo ho lasciato il mio profumo addosso a quell’idiota che potrebbe anche farsi una doccia

Intanto Emma aveva messo la spesa apposto e ripensò alla conversazione che aveva avuto con la madre, così prese il telefono e scrisse un messaggio

<< Salve signor Gold, posso passare nel suo negozio questa sera dopo la chiusura ? Dovrei parlarle di una cosa importante>> Poco dopo le arrivò la riposta: <> Emma rilesse quel messaggio più volte, e ripeteva tra se e se

- Signora Hook ? Come signora Hook, mi fa strano e sinceramente suona anche male.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Erano le otto in punto quando Emma uscì dalla sua abitazione e si avviò verso il banco dei pegni di Gold. Arrivata davanti alla porta lesse il cartello con sopra scritto: “CHIUSO”, così bussò. Gold andò ad aprirle la porta.

  • Signora Hook, benvenuta
  • La prego non mi chiami signora Hook
  • Come preferisce, allora Emma come posso aiutarti
  • Cosa sai riguardo Merlino ?
  • Beh, so molte cose, cosa vuoi sapere di preciso ?
  • Voglio sapere come poter parlare con lui ?
  • Come prego ?
  • Gold devo sapere delle cose che lui ha detto a mia madre mentre eravamo a Camelot
  • E cosa ti fa pensare che quelle cose io non le sappia

Rumple fece la sua odiosa faccia da “so tutto io”

  • Come puoi saperle ?
  • Me lo stai davvero chiedendo Emma, mi offendi così, posso anche essermi addolcito per via di Belle e Gedeone, ma non smetterò mai di essere il signore oscuro
  • Va bene allora…io…ehm…ho trovato la mia luce ?
  • La tua luce ? Sii più specifica
  • Mia madre mi ha detto che Merlino le ha detto che io avrei ritrovato la luce, dopo essere stata il signore oscuro, insomma l’amore, il vero amore e cose così
  • Oh beh si questo è vero, come è stato vero per me
  • Gold potresti evitare di fare l’egocentrico per una volta e pensare a me ? Grazie

Rumple sorrise

  • Io sono egocentrico Emma e comunque sia cosa vuoi sentirti dire ?
  • Ho davvero trovato la mia luce con Hook ?
  • Oh bene, questo devi dirmelo tu
  • Se lo sapessi secondo te sarei venuta da te ?
  • So molte cose, ma non so cosa davvero provi per lui, e la magia avvolte è imprevedibile quindi molti anni fa potrei essermi sbagliato, e forse si Killian è il tuo amore, negli inferi è stato confermato..
  • Aspetta, no tu non sbagli mai
  • Magari questa volta si
  • No, non hai mai sbagliato, insomma tu sei il signore oscuro, tu non sbagli
  • Effettivamente. Emma
  • Dimmi
  • Sai perché ho scelto Henry ?
  • Scelto per cosa ?
  • Per l’adozione, sai perché ho scelto Henry come bambino da dare a Regina ?
  • Forse perché avevi previsto che un giorno sarei venuta a rompere il sortilegio perché lui sarebbe venuto da me
  • Anche, ma anche per un’altra cosa…
  • Cosa ?
  • Sai quanto sono affezionato a Regina, lei è stata la mia migliore allieva, colei che ha realizzato il mio sortilegio e a modo mio le voglio bene, in passato ci siamo anche divertiti
  • Non serve che me lo ricordi
  • Si, e volevo finalmente che fosse felice, e un figlio l’avrebbe aiutata, ma il vero amore è ciò che più le mancava
  • Perché Daniel era morto
  • Esatto, ma Daniel non è mai stato il suo vero amore, lei lo credeva perché a qualsiasi adolescente innamorata chiedi se il suo fidanzatino è l’amore della sua vita, beh ti risponderà di si
  • Ma poi è arrivato il boscaiolo giusto ? Robin
  • Ecco qui un altro errore, Robin l’ha amata pur sapendo che fosse la regina cattiva, ma poi quanto è stato fedele a quell’amore ? Quanto ?
  • Se ci ripenso lo prenderei a pugni
  • Esatto Salvatrice, lo prenderesti a pugni
  • Si. Perché mi guardi così ? E poi scusa, dobbiamo parlare degli spasimanti di Regina o di me ?
  • Di te ovviamente
  • E allora ?
  • Emma, amavi Neal ? Amavi mio figlio ?
  • L’ho amato, si
  • Quanti anni avevi ?
  • Ero molto giovane, ero quasi un’ado..
  • Adolescente, come Regina e Daniel. Non dico che il pirata sia come il ladro, ma per quanto lui possa amarti, tu non riuscirai ad amarlo allo stesso modo. C’è un motivo se tu sei la Salvatrice Emma, non solo perché sei il frutto del vero amore, ma perché sei il vero amore di colei che ha lanciato il sortilegio.
  • Regina
  • Regina, tu e lei siete legate insieme da molto prima che nasceste
  • Lei lo sa ? Lei sa tutto questo ?
  • No, lei non lo sa
  • Come può non saperlo ?
  • Perché non ha mai guardato chi davvero l’ha amata quando tutti la odiavano, chi ha creduto in lei quando tutti non ci credevano, chi l’ha sempre salvata. Devo ricordarti Emma come non ci hai pensato due volte a portarla in salvo quando io ho appiccato l’incendio al municipio ? E questo è solo l’esempio più banale
  • Gold, come faccio a dirglielo ?
  • Questo non è un mio problema, non sono un terapista di coppia, va dal dottor Hopper per questo
  • Gold, grazie
  • Di nulla, ora devo andare a casa, mia moglie mi starà aspettando
  • Certo, salutami Belle

Emma era turbata, molto turbata, no era sconvolta da tutto quello che aveva sentito. Aveva la prova del perché le farfalle nello stomaco, del perché non riusciva a smettere di pensare a lei, lei l’amava e ora non poteva ignorato. Non più. Doveva parlarle, così prese il telefono e mandò un messaggio a Regina: <>

Regina stava sparecchiando quando lesse il messaggio, sorrise e rispose: <>                                                                              

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Emma bussò alla porta della casa di Regina, pochi secondi dopo si ritrovò il volto del sindaco davanti a lei con uno dei più belli sorrisi che Emma avesse mai visto.

  • Emma
  • Regina

Regina intanto le fece cenno di entrare

  • È  successo qualcosa ?
  • No no, perché ?
  • Sei piombata in casa mia a quest’ora, insomma non ti priveresti mai della cena

Regina sorrise ed Emma non poté fare a meno di imitarla

  • Regina

Disse Emma con un tono di voce molto basso e serio

  • Emma

Rispose Regina con lo stesso tono, molto più allarmato e preoccupato di quello di Emma

  • Emma che c’è ? Così mi fai preoccupare

Emma continuava a fissare Regina senza aprire bocca

  • Regina, siediti
  • Emma che succede ?
  • Non farmi domande, ti prego, già ho problemi nel riuscire a formulare una frase di senso compiuto, figuriamoci un discorso, quindi ti prego Regi non mi interrompere
  • Va bene Emma

Regina si sedette sullo sgabello della cucina, Emma prese un respiro profondo e iniziò a parlare

  • Regina non so davvero da dove cominciare
  • Emma, cosa mi devi dire ?
  • È complicato, è tutto così complicato, questa cosa, la cosa che sto per dirti potrà sconvolgerti e forse rovinare tutto, la nostra amicizia, insomma è una cosa bella non brutta, ma è una cosa così nuova e forse anche vecchia, una cosa che potrebbe farti capire molte cose o confonderti di più…
  • Emma per l’amor di Dio dimmi questa cosa o giuro che ti pietrifico
  • Ok, posso iniziare dall’inizio ?
  • Oh Gesù, da dove vuoi iniziare dalla fine ?
  • No no
  • Ecco allora parti dall’inizio e raccontami questa cosa
  • Ti ricordi Camelot ?
  • Certo che me lo ricordo
  • Ok, Merlino ?
  • Si Emma, sai è difficile dimenticarsi uno degli stregoni più potenti di sempre
  • Ok, ehm io ero il signore oscuro
  • Si, questo lo so
  • Mentre eravamo a Camelot, dopo aver liberato Merlino, lui disse una cosa a mia madre
  • Oh povero ha avuto il dispiacere di parlare con tua madre, lo avrà rimbambito di chiacchiere, comunque sia, cosa le ha detto ?
  • Le disse che io avrei trovato la luce dopo essere stata l’oscuro
  • La luce ?
  • Si, il vero amore
  • Mh, mi sembra che avesse ragione, il pirata menomato…
  • Aspetta, non arrivare a conclusioni affrettate
  • Affrettate ?
  • Si, fammi finire
  • Va bene
  • Il vero amore, quello che mi avrebbe fatto ritrovare la luce, la speranza
  • Ok…
  • Ecco questo vero amore, non è Hook
  • Non è Hook ?!
  • No
  • Emma che vuoi dire ?

Regina era un misto di felicità, preoccupazione, curiosità e speranza

  • Beh Gold mi ha raccontato un po’ di cose che hanno dato senso a tutto
  • Ovvero ?
  • Mi ha detto che ha scelto Henry per te per un motivo quando sei andata a chiedergli un bambino
  • Si, per fare in modo che un giorno tu potessi venire qui e rompere il sortilegio
  • Si e no, o meglio non solo per quello
  • E per cos’altro ?
  • Io ho rotto il sortilegio Regina
  • Ma dai ! Me lo ricordo Emma, avevi distrutto tutto ciò che avevo, ecco perché ti odiavo
  • Ti sei mai chiesta perché io ? Perché io potevo rompere il sortilegio ?
  • Perché sei il frutto del vero amore, la salvatrice, figlia di quei due idioti
  • No Regina
  • E per cosa allora ?
  • Non ti viene in mente niente ?
  • No

Regina mentiva, c’era una cosa che le veniva in mente, ma aveva paura anche solo di dirla, se non fosse stato come lei pensava avrebbe fatto una figuraccia e avrebbe rivelato ad Emma quello che lei realmente provava per la bionda

  • Davvero ? Nulla ?
  • No Emma, nulla
  • Ok, ehm.. così rendi le cose più difficili
  • Io le rendo difficili ?
  • Si insomma, non è semplice dirtelo, anche perché tu sei tu e io sono io, tu sei una regina, la donna più bella che abbia mai visto, l’unica persona che mi ha fatto smettere di sentirmi sola, l’unica che mi capisce, tu sei perfetta e io sono innamorata di te, e lo sono davvero, con tutto il mio cuore, lo sapevo, ma volevo negarlo e dopo quella notte alla casa di Gold ne ero sempre più sicura, ma non potevo ammetterlo, insomma io avevo Killian, tu la tua vita, Robin è morto tutto il resto, io sono sposata, tu sei qui che mi guardi e io mi sciolgo ogni volta che mi sorridi, io non posso vivere senza di te…

Emma continua a dire parole a caso, senza un filo logico. Regina era rimasta al “sono innamorata di te” continuava a fissarla. Non voleva sentire nessun’altra parola, si alzò, mise le mani sulle spalle di Emma per farla fermare e la baciò. Emma non si accorse neanche di quello che Regina aveva appena fatto, ma ricambiò il bacio, appena si staccarono Regina guardò Emma negli occhi

  • Anche io sono innamorata di te
  • Davvero ?
  • Si, davvero
  • E comunque vostra maestà non mi avete fatto finire il mio discorso
  • Emma non era un discorso, stavi farfugliando parole insensate
  • Stavo cercando un modo per dirti che ho rotto il sortilegio perché io sono il tuo vero amore
  • Modesta eh ?
  • Non scherzare, è vero, è questo che intendeva Merlino, la luce, l’amore quello vero io l’ho trovato con te
  • Io e te quindi siamo destinate a stare insieme ?
  • Si Regi, e non voglio per nessun motivo al mondo mettermi contro il destino, non so te

Disse Emma in tono quasi di provocazione

  • Assolutamente no

Risero entrambe e si baciarono di nuovo

  • Emma
  • Dimmi
  • E Killian ?
  • Gli parlerò, appena torno a casa gli spiego la situazione e cerco di fargli capire che non può competere con la regina più bella del mondo

Regina arrossì

  • Ora molte cose hanno senso
  • Lo so, penso ogni cosa che non riuscivo a spiegarmi ha senso
  • La nostra magia Emma, è così potente perché è la magia del vero amore
  • In realtà pensavo più al fatto che non sono mai riuscita a staccarti gli occhi di dosso
  • Emma

Regina disse il suo nome quasi come un rimprovero, ma bastarono gli occhi dolci di Emma per farla sorridere di nuovo.

  • Tu mi hai sempre visto in modo diverso Emma
  • Io non ti ho mai visto in modo diverso, ho solo visto Regina, Regina e basta, la mia Regina
  • Si, per te non sono mai stata la regina cattiva
  • Perché non lo sei, per me sei Regina, la sexy madre di mio figlio
  • Emma

Questa volta però Regina in cambio non ottiene sguardi dolci, ma un bacio, un bacio molto appassionato. Erano ancora abbracciate quando sentirono dei passi provenire dalle scale

  • Henry
  • Si Henry
  • Che facciamo ?
  • Calmati Regina, mica ci ha beccato a letto insieme, rilassati, gli diremo che sono passata per portarti dei documenti della stazione
  • Oh si certo
  • Ciao Ma, che ci fai qui ?
  • Emma è venuta a portarmi dei documenti tesoro
  • Si, sono venuta a portare dei documenti
  • E ora Emma se ne va
  • Si, ora me ne vado
  • Ma state bene voi due ? Siete ubriache ?
  • No
  • Henry ma che dici?
  • Siete strane

Le due si scambiarono uno sguardo e sorrisero

  • Ma no ragazzino, ma che strane, comunque ora vado a casa

Diede un bacio in fronte a Henry

  • Arrivederci Regina
  • Arrivederci Emma
  • Notte Ma

Emma si diresse verso la porta e mentre l’apriva, guardò Regina e le fece l’occhiolino.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Emma tornò a casa e sperava che Killian ci fosse per potergli parlare. Aprì la porta di casa e sentì un buon profumo provenire dalla cucina.

  • Hook ? Ci sei ?
  • Amore sei tornata, vieni sono in cucina

Emma entrò in cucina e vide un’immagine molto divertente: Kilian con il grembiule e sporco di farina e pomodoro

  • Capitan Uncino cucina ?
  • Per la mia mogliettina cucino molto volentieri

Le si avvicinò con sguardo malizioso e le diede un leggero bacio sulle labbra

  • Ho fatto la pizza, spero tu abbia fame
  • Si ho molta fame, però vorrei parlarti di una cosa
  • Certo amore dimmi pure
  • Ecco si, vieni siediti
  • Aspetta amore, sforno la pizza, la taglio e sono tutto tuo

Killian preparò i due piatti con dentro la pizza, stappò due birre e le portò al tavolo

  • Eccomi qua amore
  • Grazie del piatto
  • Prego. Allora che mi devi dire ?
  • Tu mi ami ?
  • Emma, certo che ti amo, tu mi hai reso un uomo migliore, tu mi hai salvato, tu per me sei tutto
  • Quindi mi ami davvero ? E faresti tutto per me ?
  • Ma certo amore mio, certo
  • Ecco io volevo parlarti di noi, del nostro futuro ecco
  • Dimmi, sai che puoi parlare con me
  • Nel nostro futuro io non vedo più noi due
  • Aspetta, sei incinta ? E quindi non vedi più Solo noi due da soli ?
  • Io incinta ?
  • Lo sei ?
  • No, non lo sono, io intendevo che…mi dispiace Killian
  • Per cosa ?
  • Io non ti amo
  • Tu non mi ami ? Ma che dici ?
  • Che non ti amo più o forse non ti ho mai amato
  • E la prova, negli inferi
  • Non era veritiera credo o forse in quel momento l’ho voluto così tanto che ha funzionato, ma io e te non siamo fatti per stare insieme, non siamo il vero amore l’una dell’altro
  • Ma che stai dicendo ? Hai un altro ?
  • No, cioè si, cioè no, non ho un altro, è destino il nostro, è come se fossi promessa a questa persona capisci ?
  • Tu hai un vero amore là fuori e non sono io ?

Hook disse le ultime parole urlando, la sua voce era un misto di rabbia e tristezza, delusione e incredulità.

  • Killian, posso spiegarti tutto se ti calmi
  • Calmarmi ? Mi hai appena detto che non mi ami, che non mi vuoi e che là fuori c’è qualcuno che può renderti felice
  • Ti prego, lasciami spiegare e tutto e capirai che non è colpa tua, non è colpa mia, non è colpa di nessuno, è l’amore, la magia dell’amore
  • Ma quale magia ? Ma quale amore ? Tu ami me, tu hai salvato me, io ho salvato te, io sono cambiato per te e tu per me
  • Vedi ? Pretendere che una persona cambi non è vero amore
  • Ma smettila, chi è ? Voglio sapere chi è questo bastardo ?
  • Non posso dirtelo, non ora, non con te in questo stato
  • Quale stato ?
  • Sei furioso
  • Ma dai, cosa ti aspettavi Emma ? Io ti amo, noi siamo sposati e tu mi dici che non provi più niente. Sai che ti dico goditi la pizza con il tuo vero amore, io me ne vado
  • Killian aspetta, parliamone, lasciami spiegare

Hook se ne andò sbattendo la porta ed Emma tirò un grande sospiro, aveva paura di cosa poteva fare, suo marito era un persona impulsiva e da arrabbiato non sapeva proprio ragionare. Prese il telefono e chiamò Regina

  • Hey
  • Hey, ciao
  • Emma tutto bene ?
  • Non proprio, posso venire a cena da te ?
  • E che me lo chiedi ? Certo che puoi, ti assettiamo con Henry

Regina riagganciò, era confusa.

  • Che ha Ma ?
  • Non lo so, mi sembrava triste e disorientata
  • È da prima che era strana
  • No no prima non era strana
  • Come dici mamma ?
  • No niente tesoro

Emma suonò alla porta ed Henry andò ad aprire

  • Ciao Ma, ma non dovevi tornare a casa ?
  • Eh si, ma poi ci ho ripensato, ero sola e mi sono detta: torniamo da Henry
  • Mamma ? Tutto bene ?
  • Si certo
  • Sei strana
  • Ma no ragazzino, no
  • Se lo dici tu

Andarono in cucina insieme

  • Emma
  • Regina

Le due si scambiarono uno sguardo veloce e ad Emma bastò quello per tranquillizzarsi.

  • Ho fatto le lasagne
  • Direi che sono perfette
  • Cercate solo di non ingozzarvi voi due
  • Mamma
  • Regina
  • È vero, a tavola non conoscete minimante le buone maniere, eppure ho provato ad insegnartele, ma purtroppo a volte i geni hanno il sopravvento
  • Regina ! Cos’hai contro i miei geni ?
  • La mancata delicatezza, la mancanza delle buone maniere, della classe, devo continuare ?
  • No grazie, ho altre qualità però

Emma guardò provocante Regina, che si sentì arrossire e cercò di cambiare discorso

  • Allora come mai sei qui ?
  • L’ho detto prima ad Henry, ero da sola a casa e ho pensato di venire a cena qui
  • E il pirata ?
  • Non c’è
  • Come mai Ma ?
  • Eh beh.. è andato per mare, aveva da lavorare
  • Killian che lavora ma ?
  • Da poco, ha iniziato a commerciare fuori
  • Meglio, mi piace eh, ma come papà non è un granché

Finirono di mangiare, Henry salutò le mamme e si andò a chiudere in camera

  • Lavorare fuori ?
  • Che potevo dire ? Se ne è andato perché gli ho parlato del fatto che non lo amo e ha reagito male ?
  • Gli hai spiegato tutto ?
  • Ma che, se ne è andato prima
  • Emma vedrai che tornerà e potrai spiegargli tutto
  • Non lo so neanche se voglio che torni
  • Beh io lo odio, ma una spiegazione la marita, siete pur sempre sposati e io vorrei sapere perché mia moglie non mi vuole più
  • Mhhh forse hai ragione

Regina ed Emma si guardarono per un lungo momento, poi Regina diede un bacio leggero sulle labbra dello sceriffo

  • Scusa, non volevo
  • Non ti scusare, perché io lo volevo
  • Ah si ?
  • Si
  • Bene sceriffo o se ne va da casa mia o finirà molto male
  • Molto male signor sindaco ?
  • Molto male sceriffo

Le due si baciarono, un bacio più appassionato

  • C’è Henry Regina
  • Ma dai, non penserai davvero che io venissi con te con Henry in casa ?
  • Eh allora lo sguardo, il bacio…
  • Taci Swan e dammi una mano a sparecchiare

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Finito di mettere in ordine la cucina, la regina e la salvatrice si concessero un bicchiere di un buon vino rosso e si sedettero sul divano.

  • Vuoi restare a dormire ? C’è la stanza per gli ospiti
  • No Regi tranquilla, torno a casa e provo a vedere se Hook è tornato
  • Sei sicura ?
  • Sicura

Le due iniziarono a guardarsi senza dire una parola. Mentre si avvicinavano piano piano, qualcuno bussò alla porta

  • Chi è a quest’ora ?
  • Se non lo sai te, aspettavi qualcuno ?
  • No

Regina si alzò per andare ad aprire. Girò la maniglia e quando aprì la porta vide una sua vecchia conoscenza che non pensava più di rivedere.

  • Buona sera Regina, così si accolgono gli ospiti ? Lasciandoli sull’uscio della porta ?
  • No certo, accomodati Malefica

La draghessa entrò in casa

  • Cosa ci fai qui ?
  • Diciamo una vacanza e una scusa per rivedere una vecchia amica
  • Capisco
  • Non sei felice di vedermi ?
  • Si si certo, sono molto felice di vederti
  • Ti ho disturbato ?
  • No no, vieni

Le due entrarono nel salotto, dove Emma era beatamente sdraiata sul divano con il suo bicchiere di vino.

  • La Salvatrice

Emma al suono di quella voce scattò in piedi

  • Malefica ?
  • Emma, buona sera
  • Malefica è qui in vacanza e ha approfittato per venirmi a trovare
  • Ah, ha fatto bene, beh allora io vi lascio, avrete tante cose di cui parlare. Ah Malefica, Lily sta bene vero ?
  • Molto bene, parla spesso di te e dice che le manchi tanto, dovresti andarla a trovare una volta, ha trovato lavoro e ha comprato una bella casa.
  • Mi fa piacere, anche a me manca molto, magari quando ci sarà un attimo di tregua ci andrò.

Regina che non aveva mai sopportato quella ragazza, nel sentire le parole di Emma sentì una stratta allo stomaco.

  • Beh allora io vado, dai un bacio ad Henry
  • Ti accompagno

Si avvicinarono alla porta

  • Sei sicura di voler andar via ?
  • È venuta qui per te, per trovarti, io sono di troppo
  • Emma
  • È vero
  • Non lo è
  • Regina tranquilla, non mi devi spiegazioni della sua inaspettata visita, davvero non ho nessun diritto di sapere cosa vuole da te quella
  • Quella ?
  • Hai capito no? Mamma drago
  • Mamma drago ? Emma sei per caso gelosa ?
  • No no certo che no, non sono gelosa, è solo che… niente davvero, buonanotte Regina

Emma andò via senza salutare Regina, diretta verso casa

  • La dovevo buttare in mare quella cenere, bruciare ancora di più, aspirarla con un aspiratore, l’ho trafitta con una spada ed è ancora qui, che cavolo vorrà ora ?

Emma borbottava fra se e se mentre metteva in moto il maggiolino giallo. Nel mentre Regina tornò in salotto

  • Ora bevi il vino con la Salvatrice ?
  • Cosa ?
  • Capisco che siamo diventate buone e che lei è la madre di tuo figlio, ma non pensavo foste così intime
  • Intime ? Per un goccio di vino ?
  • No no non per quello, ma per quello sguardo imbarazzato che avevate. State insieme ?
  • Che ? No
  • Bene, meglio così
  • Come dici ?
  • Oh andiamo Regina, non mi dire che hai perso il tuo sesto senso ?
  • Assolutamente no
  • Molto bene, allora saprai che questo buon vino ce lo finiremo insieme questa sera e che poi io e te continueremo i nostri discorsi in camera da letto, come ai vecchi tempi
  • Malefica, c’è Henry in casa, non mi sembra il caso
  • E chi ha parlato di farlo qui ? Andiamo nella tua cripta, tuo figlio sopravvivrà una notte senza la madre
  • Potrebbe preoccuparsi, se non mi trova
  • Regina
  • Dimmi
  • Perché ho l’impressione che tu non voglia ricordare i bei tempi della fortezza oscura ?
  • Ma no, ma che dici ?
  • Guarda che non ci sono coinvolgimenti sentimentali qui, lo sai
  • Certo che lo so
  • E allora ? Prima non ti saresti mai tirata indietro, andiamo l’abbiamo fatto anche quando avevi appena rotto con Robin ed eri distrutta, ora che succede ?
  • Non posso questa sera, non che io non voglia
  • Mh mh, stai mentendo
  • Io non sto mentendo
  • E invece si. Aspetta aspetta, ho capito
  • Cosa ?
  • Davvero ? Regina ? Su andiamo puoi avere chiunque e tu scegli lei ?
  • Lei ?
  • Dai su, il vino, gli occhi, tu che non vuoi passare la notte con me. Ti sei innamorata di Emma ?
  • Io innamorata ? E di Emma poi ? Credo che a forza di sputare fuoco il tuo cervello si sia bruciato
  • Io non mi sbaglio mai, ma se non fosse così tanto meglio, io non mi arrendo e rivoglio la mia Regina, amica di giorno e amante di notte

Regina deglutì, Malefica bevve un sorso di vino dal bicchiere di Regina e le si avvicinò in modo molto seducente, le diede un bacio sul collo e si volatilizzò in una nuvola di fumo. Regina tirò un sospiro di sollievo, prese il telefono e mandò un messaggio ad Emma

<>

Emma che si era appena messa a letto lesse il messaggio e le risposte:

<>

Nel mentre Malefica, che non aveva creduto alle negazioni di Regina, chiamò la figlia, che da sempre era follemente innamorata di Emma

  • Hey amore, come va ?
  • Mamma ciao, tutto bene, te come va là ?
  • Bene bene, ho visto Emma
  • Emma ? E dimmi come sta ?
  • Bene, sta bene, sai credo che dovresti venirla a trovare
  • Ma mamma, sai che mi fa male vederla, ora che poi è pure sposata
  • Non mi preoccuperei dei pirata sai ?
  • Perché ? Si sono lasciati ?
  • Non lo so, ma se non la vuoi vedere felice e contenta con Regina, ti consiglio di venire qui
  • Con Regina ? La tua Regina mamma ?
  • Si, dobbiamo aiutarci a vicenda
  • Certo mamma, mi organizzo e arrivo presto
  • Bene, buona notte amore mio
  • Buonanotte

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Il giorno seguente Emma si sveglio di malumore, si vestì in fretta e uscì di casa, era estremamente in ritardo, ma la notte non aveva chiuso occhio, si girava e rigirava, aveva chiuso gli occhi solo alle 6 del mattino e li aveva riaperti di scatto alle 9:45. Andò da Granny a prendere un caffè al volo prima di andare alla stazione. Prese il suo espresso dal bancone al volo e si girò di scatto versandolo addosso ad una ragazza.

  • Oddio mi scusi tanto, io non vole…Lily ?
  • Emma ciao

La ragazza le saltò al collo

  • Che ci fai qui ?
  • Sono venuta da mamma, sai ha intenzione di fermarsi per un po’ qui e quindi ho pensato di stare un po’ con lei, anche per trovare casa e tutto il resto
  • Ah, resta per molto ?
  • Si, dice qui sta bene, secondo me è perché qui c’è Regina
  • Ah
  • Si beh erano vecchie amiche, insomma sai
  • Mh mh
  • Sono troppo felice di averti visto, comunque io ora sono qui quindi possiamo uscire una sera di queste, che ne dici?
  • Si, si certo, mi farebbe piacere
  • Sicura ? Hai una faccia
  • Eh, no è che sono in ritardo
  • Vai alla stazione ?
  • Si
  • Dai ti accompagno, così ci facciamo una chiacchierata, non ho niente da fare
  • Ok, va bene

Le ragazze arrivarono alla stazione, quando davanti alla porta principale c’era una sagoma

  • Alla buon’ora sceriffo, devo attendere molto ?
  • Buongiorno signor sindaco, come vede sono qui
  • E vedo che è in ritardo e in compagnia, non si lasci distrarre più di quanto non lo è
  • Non sono minimante distratta signor sindaco, non è questo che mi distrae
  • Certo come no

Emma aprì la stazione, fece entrare il sindaco e si voltò verso Lily

  • Ora devo andare
  • Certo, allora ti scrivo
  • Ok

Emma entrò nella stazione

  • Oh oh cosa vedono i miei occhi
  • Come scusa ?
  • Una regina gelosa, oh oh
  • Emma, stiamo alle elementari ?
  • Oh oh, mi piaci gelosa
  • Io non sono gelosa
  • Certo come no, ti chiedo solo di evitare mele avvelenate, altrimenti potresti scatenare l’ira di mamma drago e tu non vuoi quello, oppure si dipende da cosa ti piace che Malefica ti faccia
  • Emma
  • Regina
  • Emma, ascolta, perché dobbiamo farci rovinare tutto da loro ? Io non voglio Malefica, lei vuole me, ma io no, diciamoci la verità, fra noi c’è stato qualcosa, era di più di un semplice divertimento, quando io e Malefica stavamo alla fortezza e lei era la mia insegnante, beh non mi ha insegnato solo la magia, solo che io avevo chiuso con l’amore, Daniel era morto, ma lei no, lei si era innamorata di me e mi proteggeva, poi dopo che sono diventata la regina cattiva la storia è continuata, ma in modo molto occasionale e poi basta, è finta, ora è qui per me e lo so, ma a me non interessa, a me interessi te.
  • Ok… non c’era bisogno di dirmi tutto ora, ma ok
  • Ora tocca a te però
  • A me ? Ohhh ok le ho infilzato una spada nel cuore, ecco il mio rapporto con Malefica
  • Non con Malefica idiota, con Lily
  • Ah, eh ci siamo conosciute rubando ad un supermercato, abbiamo passato un po’ di tempo insieme, poi sai che se a me succedeva qualcosa di bello a lei succedeva qualcosa di brutto  e
  • Emma questa storia la so, intendo c’è stato dell’altro ?
  • No, niente
  • Sei sicura ?
  • Certo che sono sicura, me lo ricordo, non c’è mai stato niente, eravamo piccole e poi io no provavo niente, per me era solo un’amica, io per lei no, lei si era innamorata
  • Quindi posso stare tranquilla ?
  • La regina cattiva che si sente minaccia da una normalissima cameriera ?
  • Emma, smettila di fare quella faccia
  • Quale faccia ? Ah questa faccia, beh mi piaci gelosa te l’ho già detto

Emma si avvicinò a Regina e le diede un bacio

  • Penso che tu possa stare tranquilla
  • Quindi ora stiamo insieme ? Non ho capito
  • Mhhh potremmo, se vuoi
  • Beh credo che te lo farò sapere quando mi porterai fuori a cena, sai sono vecchio stampo io e sono pur sempre una regina
  • Mi scusi sua maestà, ma non sono pratica di queste cose, quindi rispondimi ora, stiamo insieme o no ?

Regina si avvicinò ad Emma, le diede un bacio molto appassionato

  • Te che dici ? Non vado di certo in giro a baciare la gente
  • Mi piace questa cosa
  • Ah Emma, io penavo che potremmo tenerlo per noi almeno per ora
  • Si si assolutamente, non vorrei un figlio traumatizzato
  • Io pensavo più all’invadenza di tua madre
  • Ah si anche
  • Allora ci vediamo sta sera ? Vieni a cena da me ?
  • Molto volentieri

Si stavano per salutare con un dolce bacio quando si aprì la porta della stazione

  • Emma, Regina, buongiorno
  • Giorno papà
  • David
  • Come mai qui Regina ?
  • Ero venuta a richiedere i documenti che puntualmente tua figlia non mi fa trovare pronti per tempo
  • Emma, quante volte ti ho detto che se non riesci a fare tutto, ti posso aiutare, di che documento si tratta
  • Eh beh niente di che, del rapporto sui casi di persone che
  • Si tratta del tasso di risse avvenute negli ultimi tre mesi, nulla di che, ma vorrei sapere se devo emanare delle ordinanze
  • Va bene, te lo preparo io
  • Perfetto grazie David
  • Signore vado a fare il giro di controllo, se succede qualcosa chiamatemi
  • Va bene papà

David prese le chiavi dell’auto e uscì

  • Certo che le scuse te le inventi proprio bene eh, balbettiamo ora ?
  • Smettila, mi ha preso alla sprovvista
  • Certo come no, comunque sceriffo a sta sera

Regina le diede un bacio molto veloce come se potessero essere interrotte di nuovo e lei questo proprio non lo voleva ed uscì dalla stazione.

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