il nostro tempo

di Kirara92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il principe dei demoni ***
Capitolo 2: *** la miko ***
Capitolo 3: *** dall'altra parte ***



Capitolo 1
*** il principe dei demoni ***


 Capitolo 1

Sesshomaru era andato a trovare la piccola Rin al villaggio, era ormai il tramonto e stava passando nei pressi del pozzo mangia-ossa, dove Kagome era stata risucchiata ormai 3 anni prima.  La sua mente volò a quel momento, il principe dei demoni aveva sempre rispettato la miko, da quando l'aveva conosciuta la sua forza e determinazione lo colpirono, e capì che gli umani non erano completamente inutili. Non la conosceva bene, ma era un pensiero fisso per lui, un ombra silenziosa che gli faceva compagnia nelle fredde notti, e negli interminabili giorni di viaggio... Avrebbe tanto voluto rivederla, anche solo per una volta, vedere il suo dolce sorriso rivolto alla sua figlioccia, o a lui invece che a quell'inutile mezzo-demone di Inuyasha, ma era un pensiero troppo assurdo anche solo ad immaginarlo, si diede mentalmente del pazzo chiedendosi da quando era diventato così debole, tutto questo solo per le grazie di un'umana, anche se l'umana in questione era Lei.. Jaken alle sue spalle, osservava il suo padrone con timore, sapeva dal suo sguardo di non poterlo disturbare dai suoi pensieri poichè probabilmente l'avrebbe incenerito, quindi si limitò ad aspettarlo in religioso silenzio.  Appena Sesshomaru si rese conto del tempo che stava passando si ridestò dai suoi pensieri, era già notte e le stelle brillavano in cielo, doveva aver passato tutto il tempo a pensare a quella donna, come si ritrovava a fare sempre più spesso. RIchiamò Jaken sull'attenti e donando un'ultimo sguardo al pozzo, quasi con la speranza di vederla comparire, e cominciò ad allontanarsi di un paio di passi, finchè... 'Non è possibile!' pensò 'questo è il suo profumo', tornò in un lampo al pozzo e vide solamente una luce rosata, dall'altra parte c'era il suo profumo 'proviene da qui!' "Padron Sesshomaru! dove andate? non lasciatemi indietro!" gracchiò il Kappa
"Jaken, io parto, tu non sei autorizzato a seguirmi, vai al villaggio e prenditi cura di Rin." disse il demone cane con autorità prima di lanciarsi all'interno del pozzo mangia-ossa. Sesshomaru non sapeva cos'avrebbe trovato dall'altra parte, ma non gli importava, c'era lei, e questa sicurezza gli bastava.

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Capitolo 2
*** la miko ***


Capitolo 2 A Kagome mancava la vita dell'epoca Sengoku, ma sapeva che il suo tempo era lì con la sua famiglia e i suoi amici. Aveva da poco finito l'università, doveva dare solo un'ultimo esame. Alla fine aveva deciso di studiare storia e folklore del Giappone, essendo anche avvantaggiata dal suo viaggio nel tempo, lei riusciva a comprendere molti argomenti in più dei suoi compagni di corso, come ad esempio i demoni. Ed era su questo che era incentrata la sua ultima tesi, sui demoni e le tradizioni dell'epoca Sengoku, quando si dice 'ti piace vincere facile'... Mentre metteva giù qualche idea sul suo pc, ripensò ai suoi amici, Sango, Miroku, il piccolo Shippo, Kirara.. Inuyasha? lui l'aveva amato, era stato il suo primo amore, ma adesso per lui provava solo un grande affetto, anche perchè lei per il mezzo-demone era un'amica con le fattezze della donna che aveva sempre amato, Kikyo. Poi c'era lui, il principe dei demoni dallo sguardo di ghiaccio, Sesshomaru, era cambiato tanto nel corso della loro avventura, da demone senza scrupoli, a una persona degna del suo rispetto, aveva salvato e accolto Rin quando nessuno l'avrebbe fatto, fu un grande gesto da parte sua, nonostante si fosse sempre ostinato nel proferire il suo disprezzo verso gli umani. Tutti questi ricordi riuscirono a distrarre Kagome dalla sua tesi, e quindi decise di prendersi un pausa, la casa era vuota quindi c'era un grande silenzio, il nonno era andato a trovare un suo amico, sperando di riuscire a vendergli qualche talismano, Sota era a nuoto e sarebbe tornato verso le 21,00 e la mamma era andata a fare la spesa, quindi Kagome decise di prepararsi un thè e andare a sedersi sotto le fronde del dio albero. C'era una leggera brezza che gli ricordò che ormai l'estate era arrivata, ripensò che avrebbe tanto voluto vedere i suoi amici, chiuse gli occhi cercando di immaginare i loro visi felici, ma ne momento in cui cercò di immaginare Inuyasha l'immagine nitida di Sesshomaru gli si sovrappose, era bellissimo non poteva negarlo 'ma che sto pensando?' si diede della stupida Kagome scoppiando in una risata nervosa. Il pomeriggio passò, ormai era arrivata la notte, e Kagome era in camera sua dopo aver fatto la doccia, stava per chiudere le tende e mettersi a letto quando vide il cielo stellato, delle stelle così luminose da poter incantare chiunque, a Kagome venne la voglia di esprimere un desiderio alle stelle "vorrei rivederli un'ultima volta" chiuse gli occhi e nella sua mente passò di nuovo le immagini sbiadite dei suoi amici, ma successe la stessa cosa di quel pomeriggio, l'unico volto nitido era quello di Sesshomaru, si sentì strana per un'istante, ma tutto passò con un sorriso. "Alla fine non era un vero desiderio" si disse la mora andando a dormire, senza sapere che qualcosa stava davvero per accadere.

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Capitolo 3
*** dall'altra parte ***


Capitolo 3 - dall'altra parte Sesshomaru atterrò dall'altra parte del pozzo mangia-ossa, con un balzo uscì e si ritrovò all'interno di un tempio, bene i suoi poteri c'erano ancora, adesso doveva trovare lei. Il suo profumo di fiori di ciliegio e pulito era vicino, quindi non ci sarebbe voluto molto. All'improvviso Sesshomaru si bloccò, come poteva andare da lei così all'improvviso? probabilmente non avrebbe voluto vedere lui ma Inuyasha 'dannato mezzo-demone! Sempre in mezzo' pensò il principe. Forse doveva confondersi con gli abitanti e cercare un approccio più delicato con lei. Decise per questa strategia, aspettare e confondersi, fino a quando non sarebbe stato il momento giusto. Uscì da piccolo tempio Higurashi e cominciò a girare per strada, molte persone lo guardavano "Ehy tu, sei stato ad una convention? Che personaggio sei?" gli chiese un ragazzo che si era fermato a pochi metri da lui 'ma che sta dicendo?' pensò il demone osservando l'umano, aveva un paio di pantaloni che gli stringevano sulle gambe e sul cavallo e una maglietta a maniche corte 'come fanno a combattere vestiti così?' poi ignorandolo si allontanò. "che simpatia... " disse l'umano sarcasticamente allontanandosi a sua volta. Il demone allora si specchiò in una vetrina, di un negozio di vestiti, in effetti con i suoi abiti, l'armatura e le spade non passava di certo inosservato, senza parlare della sua moko-moko sempre sulla sua spalla. Sesshomaru, quindi decise di entrare nel negozio, prese qualche pantalone e qualche maglietta, come quelle che indossavano i passanti di quello strano villaggio e si avviò verso la signorina alla cassa, posò tutto sul bancone, la ragazza aveva i capelli corti e gli occhi scuri, non era un granchè, ma questo non importava al demone, voleva solo prendere gli abiti e andare via. "Prendo questi" disse Sesshomaru, la ragazza lo guardò stupita, quell'uomo era bellissimo, probabilmente era stato ad una convention di fumetti, dato come era vestito, si limitò a sorridere e dire il totale da pagare "sono 21.000 yen" "yen? " chiese Sesshomaru, lui non aveva mai dovuto comprare niente in vita sua, quindi si limitò a guardare la ragazza stranito "21.000 yen, signore." insistette la ragazza confusa, dove viveva quel tipo? "senti umana mi servono questi abiti ma non ho questi yen che mi stai chiedendo" disse il demone andando via e portando con sè i vestiti "signore non può portarli via senza pagare, dovrà lasciare tutto qui" il principe gli diede un anello che gli aveva lasciato sua madre che per lui non aveva nessun valore " ti dono questo che di sicuro vale molto di più dei tuoi stupidi yen" e se ne andò. La commessa rimase senza parole, non gli era mai successa una cosa simile, cosa avrebbe detto il suo capo adesso? 'ha ragione però, questo vale molto più di 21.000 yen, bah che tipo strano' e mise l'anello in cassa. Sesshomaru tornò al tempio Higurashi, era metà mattina e senza farsi vedere dai visitatori rientrò nel piccolo tempio dove giaceva il pozzo mangia-ossa, si cambiò con non poche difficoltà, ripiegò le sue vesti e le mise in un angolo in modo da non farle trovare da nessuno, decise di lasciare lì anche le spade e l'armatura, non gli sarebbero servite di sicuro, nel caso ci fossero stati pericoli aveva comunque la sua forza e i suoi artigli avvelenati. Il principe dei demoni uscì dal tempietto e andò a cercare la sacerdotessa che infestava i suoi pensieri, il suo profumo in quel luogo era dappertutto, ma in particolare proveniva dal primo piano dell'abitazione sul retro del tempio riservato ai visitatori. Era ora di andare da lei.

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