Girls Und Panzer: Age of Saunders

di Bankotsu90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il colpo fatale. ***
Capitolo 2: *** Tra gioia, rabbia e delusione. ***
Capitolo 3: *** Al calar della sera, parte 1. ***
Capitolo 4: *** Al calar della sera, parte 2 ***
Capitolo 5: *** Tentativo disperato. ***
Capitolo 6: *** Tra rabbia e dolore, parte 1. ***
Capitolo 7: *** Tra rabbia e dolore, parte 2. ***
Capitolo 8: *** Yukari. ***
Capitolo 9: *** Hana. ***
Capitolo 10: *** Saori e Mako. ***
Capitolo 11: *** Miho. ***
Capitolo 12: *** Annuncio shock, parte 1. ***
Capitolo 13: *** Annuncio shock, parte 2. ***
Capitolo 14: *** Adunata. ***
Capitolo 15: *** Pranzo al MgRonald. ***
Capitolo 16: *** Alla ricerca di Miho. ***
Capitolo 17: *** Un passaggio per la stazione. ***
Capitolo 18: *** Partenza. ***
Capitolo 19: *** In quale modo? ***
Capitolo 20: *** Invito a cena. ***
Capitolo 21: *** Meeting lavorativo. ***
Capitolo 22: *** Al ristorante. ***
Capitolo 23: *** Angoscia. ***
Capitolo 24: *** Tra chiamate ed escamotages. ***
Capitolo 25: *** Una triste verità. ***
Capitolo 26: *** Corsa contro il tempo, parte 1. ***
Capitolo 27: *** Corsa contro il tempo, parte 2. ***
Capitolo 28: *** Il lago. ***
Capitolo 29: *** Tre settimane dopo, parte 1. ***
Capitolo 30: *** Tre settimane dopo, parte 2. ***
Capitolo 31: *** Tre settimane dopo, parte 3. ***
Capitolo 32: *** Tre settimane dopo, parte 4. ***
Capitolo 33: *** Tre settimane dopo, parte 5. ***
Capitolo 34: *** Saunders vs Anzio, parte 1. ***
Capitolo 35: *** Saunders vs Anzio, parte 2. ***
Capitolo 36: *** Saunders vs Anzio, parte 3. ***
Capitolo 37: *** Saunders vs Anzio, parte 4. ***
Capitolo 38: *** Anzio's party, parte 1. ***
Capitolo 39: *** Anzio's party, parte 2. ***
Capitolo 40: *** Anzio's party, parte 3. ***
Capitolo 41: *** St. Gloriana, Pravda, Kuromorimine. ***
Capitolo 42: *** Un mese dopo, parte 1. ***
Capitolo 43: *** Un mese dopo, parte 2. ***
Capitolo 44: *** Un mese dopo, parte 3. ***
Capitolo 45: *** Tra ilarità e irritazione. ***
Capitolo 46: *** Saunders vs Pravda, parte 1. ***
Capitolo 47: *** Saunders vs Pravda, parte 2. ***
Capitolo 48: *** Saunders vs Pravda, parte 3. ***
Capitolo 49: *** Cuore di ghiaccio. ***
Capitolo 50: *** Il colpo decisivo. ***
Capitolo 51: *** Vittoria schiacciante. ***
Capitolo 52: *** Festa con sorpresa. ***
Capitolo 53: *** Tra rivelazioni, rimorsi e sospetti. ***
Capitolo 54: *** Delusione. ***
Capitolo 55: *** La lunga serata, parte 1. ***
Capitolo 56: *** La lunga serata, parte 2. ***
Capitolo 57: *** La lunga serata, parte 3. ***
Capitolo 58: *** La lunga serata, parte 4. ***
Capitolo 59: *** La lunga serata, parte 5. ***
Capitolo 60: *** La lunga serata, parte 6. ***
Capitolo 61: *** La lunga serata, parte 7. ***
Capitolo 62: *** La lunga serata, parte 8. ***
Capitolo 63: *** Resa dei conti, parte 1. ***
Capitolo 64: *** Resa dei conti, parte 2. ***
Capitolo 65: *** Resa dei conti, parte 3. ***
Capitolo 66: *** Il discorso del comandante. ***
Capitolo 67: *** La premiazione. ***
Capitolo 68: *** Il nuovo vice-comandante. ***



Capitolo 1
*** Il colpo fatale. ***


Kay era al comando del suo carro, un M4 Sherman statunitense color verde oliva, quando ricevette un messaggio concitato da Alisa, sua vice.
 
Tutti i carri della Ooarai sono sopra di noi!” Le comunicò, allarmata.
 
Colta di sorpresa da quell'annuncio, la bionda domandò:
 
Aspetta un attimo! Non mi avevi detto altro, prima! Com’è successo?
 
Non lo so… Probabilmente l’intercettazione radio… Che ci abbiano battute in astuzia?” Fu la replica.
 
Quella risposta la fece arrabbiare non poco.
 
Baka!” La insultò.
 
Sono desolata…” Replicò la voce di Alisa dalla radio.
 
Te l’ho sempre detto di combattere lealmente!” La rimproverò il suo capitano, furibonda.
 
Dopo pochi istanti udì una cannonata provenire microfono.
 
Ad ogni modo allontanatevi da lì, e alla svelta!” Ordinò, con fare perentorio.
 
Yes, Ma’am!” Rispose la sua vice.
 
Kay chiuse la comunicazione e pensò:
 
Contrattaccare con tutti i nostri carri solo perché la nostra intercettazione è fallita sarebbe sleale?
 
Ci rifletté, giungendo alla conclusione che no, non lo era affatto. Dopotutto il trucco di Alisa, benché sleale, non violava il regolamento del match. Così ordinò, via radio:
 
Tutti i carri mi seguano! Naomi, è la tua ora!
 
*******
 
Non me lo sarei mai aspettato un risvolto del genere.” Commentò Orange Pekoe, che insieme a Darjeeling, il suo capitano  nel team di sensha-do della St. Gloriana, stava assistendo al match.
 
Dal canto suo Darjeeling ridacchiò.
 
Sembra quasi guardie e ladri!
 
*******
 
In un’altra parte del campo di battaglia il capitano Ami Chono delle forze di auto-difesa, a bordo del suo Type 90, eruppe in una fragorosa risata.
 
La cosa si fa interessante! non mi è mai capitato di vedere un inseguimento del genere!” Affermò, divertita.
 
*******
 
Un risvolto davvero inaspettato.
 
Commentò Erika Itsumi, vice-comandante del team di sensha-do della Kuromorimine, intenta anch'essa ad assistere alla partita in compagnia del suo superiore, Maho Nishizumi, sorella maggiore di Miho, capitano della Ooarai, la quale si limitò ad annuire.
 
*****
 
Intanto il carro-bandiera della Saunders, anch'esso uno Sherman M4 capitanato da Alisa, era in fuga dai carri della Ooarai: Un Panzer IV, uno Stug III, un Type 89, un M3 Lee e infine il carro bandiera avversario, un Panzer 38 (T). Era uno contro cinque, e non poteva fare altro che scappare attraverso la radura in attesa dei rinforzi. Affrontare i nemici sarebbe stato un vero suicidio, e avrebbe decretato la sconfitta della loro squadra. ad un certo punto Alisa, sempre più furibonda, si sporse dalla torretta e iniziò ad inveire contro le avversarie. Per sua fortuna dopo pochi minuti i carri Sherman, compreso il Firefly, giunsero in suo soccorso, braccando gli inseguitori. Nel vederli la ragazza e il suo equipaggio ripresero speranza. I carri della Saunders presero a bersagliare tutti insieme i tank nemici, i quali tentarono di rispondere al fuoco, ma ciò non basto. In breve il Type 89 fu colpito ed eliminato, seguito a ruota dal M3 Lee, che si fermò in un fosso. Altri colpi caddero attorno ad essi, sollevando spruzzi di terra.
 
Preparatevi! Siete solo delle microscopiche formiche! Vi schiaccerò sotto i miei cingoli d’acciaio!” Disse Alisa, rientrata nel carro, fremendo al solo pensiero.
 
Le sue parole si rivelarono profetiche quando, dopo un breve inseguimento, anche il carro-bandiera della Ooarai fu colpito ed eliminato, mostrando la bandierina bianca. Dopo pochi istanti una voce all'altoparlante annunciò:
 
Il carro bandiera della Ooarai è stato eliminato. L’accademia Saunders vince!

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Capitolo 2
*** Tra gioia, rabbia e delusione. ***


Il carro bandiera della Ooarai è stato eliminato. L’accademia Saunders vince!
 
Quell'annuncio suscitò diverse reazioni tra il pubblico: i supporters della Ooarai rimasero delusi, mentre quelli della Saunders (comprese le cheerleaders della scuola) esultarono.
 
Come immaginavo, sono solo un gruppo di perdenti.
 
Pensò Erika, con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
 
Al suo fianco Maho mantenne un’aria impassibile.
 
******
 
Damn, che peccato… Avrei voluto misurarmi con loro al torneo!” Commentò Orange Pekoe, delusa.
 
Me too, Orange…” Le diede manforte il suo capitano.
 
******
 
Sul campo di battaglia le due squadre tenevano atteggiamenti opposti: da un lato le Saunders esultavano, talvolta scambiandosi baci e abbracci, dall'altro le Ooarai erano deluse. Kay si aggirava tra le sue studentesse, intente a festeggiare, quando si imbatté in Alisa.
 
Thank you, ma’am! Senza il tuo intervento saremmo state spacciate!” Affermò, colma di gratitudine.
 
La bionda per tutta risposta le scoccò una occhiata minacciosa, che la fece rabbrividire. Era ovvio che il suo capitano non le perdonava lo stratagemma usato durante il match.
 
Con te farò i conti più tardi!” Le promise Kay.
 
Dov'è Naomi?” Domandò, guardandosi intorno.
 
Eccomi!” Le rispose la diretta interessata, sbucando da dietro il Firefly, fermo poco distante.
 
Andiamo dalle Ooarai, voglio complimentarmi con loro; si sono dimostrate delle valide avversarie.
 
Fece per incamminarsi, insieme a Naomi, ma quando vide che anche Alisa la stava seguendo si voltò nella sua direzione e le disse, severa:
 
Tu no, Alisa! Solo io e Naomi!
 
Intimidita, la castana annuì.
 
*****
 
Intanto i membri del Team Anglerfish (Miho Nishizumi, Saori Takebe, Hana Isuzu, Yukari Akiyama e Mako Reizei) erano riunite attorno al loro Panzer IV.
 
Kuso, che sfortuna… La nostra avventura nel campionato naufraga sul nascere!” Disse Yukari, delusa.
 
Io speravo che saremmo arrivate almeno in finale!” Affermò Saori, non celando la sua frustrazione.
 
Hana, appoggiata al carro armato con la schiena, emise un sospiro, poi disse:
 
Purtroppo le Saunders sono delle veterane, e numericamente superiori. Delle principianti come noi, per giunta in inferiorità numerica, avevano scarse chance di vittoria.
 
Mako rimase in silenzio, ma anch'essa era palesemente delusa. Anche Miho era giù di morale.
 
Mi dispiace, ragazze…” Si scusò, abbassando lo sguardo.
 
Non preoccuparti, Nishizumi-dono! Ritenteremo l’anno prossimo!” Le disse Yukari.
 
Già… E per allora saremo allenate a dovere, e magari avremo anche nuovi carri con nuovi equipaggi!
 
Leggermente sollevata, Miho sorrise.
 
Hai.
 
Guardandosi intorno, la castana notò che le altre sue compagne di squadra erano chi più chi meno tristi. In particolare i tre componenti del consiglio studentesco della Ooarai (Anzu Kadotani, Momo Kawashima, Yuzu Koyama) erano le più demoralizzate di tutte. Momo piangeva disperata, mentre Anzu e Yuzu avevano una faccia da funerale, nonostante tentassero comunque di consolare la loro amica.
 
L’hanno presa davvero male…
 
Pensò, dispiaciuta.
 
In quel momento il quintetto venne raggiunto da Kay e da una delle sue vice, già incontrate poco prima del match.
 
Sei tu il comandante?” Domandò la bionda, rivolta a Miho.
 
Hai…” Rispose lei.
 
Kay sorrise e, cogliendola di sorpresa, la abbracciò, esclamando:
 
Exciting! Sono davvero sorpresa da quello che hai fatto!
 
Inizialmente stupita da quel gesto, Miho rispose:
 
Purtroppo ciò non ci ha evitato la sconfitta.
 
Kay sciolse l’abbraccio.
 
Sono davvero desolata per la questione delle intercettazioni…” Disse, grattandosi leggermente la testa.
 
Non fa nulla. Avete comunque vinto lealmente.” Replicò la sua interlocutrice.
 
Le vostre amiche l’hanno presa proprio male.” Commentò Naomi, indicando i membri del Team Turtle, in piedi davanti al loro Panzer 38 (T).
 
Momo era ancora in lacrime, Yuzu aveva gli occhi lucidi, Anzu aveva una espressione funerea.
 
Già… Evidentemente ci tenevano molto.” Commentò Hana.
 
Kay, impietosita da quella scena, si avvicinò al trio, e, allargando le braccia, sfoggiò un sorriso smagliante.
 
Su con la vita, ragazze! È vero, quest’anno avete perso ma potrete rifarvi al prossimo torneo!” Esclamò, con voce allegra.
 
Le tre ragazze la guardarono come se avesse appena detto una idiozia colossale.
 
Īe, Kay… Per noi non ci sarà un prossimo torneo.” Disse Anzu, seria come non mai.
 
Quell'affermazione lasciò di stucco il capitano della Saunders.
 
Non capisco…” Disse, perplessa.
 
Capisco io…” Replicò la redhead, scura in volto.
 
*******
 
Kuso… Kay era davvero furibonda!
 
Pensava intanto Alisa, sudando freddo.
 
Improvvisamente avvertì una sensazione di freddo alla guancia destra, che la fece voltare. Vicino a lei era comparsa Helmet-chan, artigliere del Team Rock, che teneva in mano due lattine: una di Coca e una di Pepsi.
 
Quale preferisci?” Le chiese la ragazza.
 
Alisa esitò, poi prese la Pepsi, la aprì e bevette un lungo sorso.
 
Mi sa che dopo la mia bravata perderò il grado di vice-comandante.
 
Come mai quel muso lungo? Abbiamo vinto, no?” Le chiese Helmet-chan, notando la sua espressione cupa.
 
Beh, ecco….
 
E ora che mi invento? Non posso dirle il vero motivo del mio stato d’animo!
 
“Per un attimo ho temuto il peggio. Quando mi sono ritrovata addosso tutti quei carri nemici ho pensato: la Saunders è al capolinea!”  Si giustificò, pregando in cuor suo che fosse una scusa convincente.
 
Helmet-chan la guardò per qualche secondo, poi disse:
 
Beh, è naturale… Il tuo era il carro-bandiera. Se fosse stato eliminato avremmo perso. Ma non temere, siamo uscite comunque vittoriose, nonostante il rischio corso!
 
Alisa ridacchiò imbarazzata.
 
Già…
 
La castana bevette un altro sorso, poi si guardò intorno, osservando le sue compagne ancora intente a festeggiare. Ad un certo punto si ritrovò a pensare:
 
Ci è andata bene perché eravamo contro un team di novelline… Ma se al posto avessimo dovuto fronteggiare un team di professioniste come la Pravda o la Kuromorimine l’esito non sarebbe stato così scontato.

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Capitolo 3
*** Al calar della sera, parte 1. ***


USS George Washington, accademia Saunders ore 19:00
 
Alisa si trovava nell'ufficio di Kay, situato nell'ala ovest dell’edificio scolastico del liceo Saunders. La stanza aveva un’ampia finestra panoramica, da cui era possibile ammirare la sconfinata distesa azzurra dell’Oceano Pacifico; davanti ad essa stava una scrivania con sopra un portatile e un telefono, dietro una poltrona girevole su cui stava seduta il suo comandante che la scrutava con aria ostile; sul lato sinistro c’era la bandiera della Saunders, una stella blu a cinque punte con sopra una folgore, sopra uno scudo bianco; su quello destro stava, in piedi, Naomi, sua pari-grado. Sul lato destro della stanza c’erano un divano e tre poltrone, alle pareti erano appesi alcune foto incorniciate e dipinti. La castana si sentiva intimidita dalle occhiate minacciose che le altre due ragazze le rivolgevano, teneva lo sguardo basso e le mani dietro la schiena, come una bambina sorpresa a compiere una brutta marachella. Ora le tre ragazze non indossavano più l’uniforme da carrista, ma quella regolare, composta da giacca grigia con una spilla col logo della scuola sul bavero, camicia bianca, cravatta nera e gonna corta rossa.
 
Per l’ultima volta, Alisa… Voglio che durante i match ogni membro della mia squadra si comporti sportivamente. Basta con questi sporchi trucchetti!” Esordì la bionda, furente.
 
Non c’è niente di illegale in ciò che ho fatto! Il regolamento…” Provò a dire Alisa, venendo però interrotta.
 
Non mi interessa se è legale, è comunque sleale!
 
Perché, Pravda l’anno scorso non ottenne la vittoria eliminando il carro-bandiera nemico, rimasto incustodito?
 
Kay scattò in piedi, fissandola non sguardo infuocato e facendola trasalire.
 
Me ne frego di quello che fanno le altre scuole! Nella mia squadra non tollero comportamenti scorretti!
 
Naomi, fino a quel momento rimasta in silenzio, disse:
 
Vorrei ricordarti, mia cara Alisa, che per quella vicenda Pravda fu screditata agli occhi degli sportivi, che gettarono tonnellate di fango addosso a Katyusha e alle sue ragazze.
 
Incrociò le braccia e sbuffò.
 
Per nostra fortuna Miho ha tenuto la bocca chiusa riguardo le intercettazioni, altrimenti ci saremmo finite anche noi nel fango.” Aggiunse.
 
Alisa strinse ambo le mani a pugno.
 
Abbiamo vinto, questo è l’importante!” Disse, con convinzione.
 
Kay la guardò con un misto di delusione e rabbia, tornando a sedersi.
 
Avrei preferito perdere combattendo lealmente, che vincere con l’inganno…
 
Emise un sospiro.
 
Comunque ricordati: se nei prossimi match giocherai nuovamente sporco verrai espulsa dal team. Incaricherò le tue compagne di tenerti d’occhio, e di riferirmi ogni comportamento sospetto.” La avvisò, puntandole contro l'indice della mano destra.
 
Ma…” Provò a dire la castana, ma il suo capitano la zittì con un cenno della mano.
 
Niente ma! Finché sono il comandante certe cose non le tollero!
 
Alisa deglutì, intimorita.
 
Yes, ma’am…” Disse infine, abbassando ancora lo sguardo.
 
Kay la guardò con scetticismo, poi si rivolse a Naomi:
 
I risultati degli altri match?
 
L’artigliere (e seconda in comando, insieme ad Alisa) mise mano al suo Smartphone e controllò i risultati sportivi relativi al sensha-do.
 
Vediamo…Oggi passano il turno le accademie Viking, St. Gloriana e Jatkosota. Oltre alla nostra, ovviamente. Le altre combatteranno domani.
 
Pravda?
 
Combatterà domani, contro la Bonple. L’esito del match mi pare scontato.
 
La bionda annuì.
 
Mettere la Bonple contro la Pravda è come buttare un maialino in pasto a un pitone reticolato… Contro chi ha combattuto la St. Gloriana?
 
Contro la BC Freedom.
 
Kay sorrise.
 
Excellent… La contatterò per congratularmi. Voi due potete andare.
 
Sia Naomi che Alisa scattarono sugli attenti e lasciarono la stanza.
 
*******
 
HMS Ark Royal, accademia St. Gloriana, ore 19:15
 
In un gazebo situato in un ampio prato erano riunite Darjeeling e due sue compagne, Assam (una ragazza con lunghi e lisci capelli biondi e occhi blu) e Orange Pekoe. Tutte e tre stavano sorseggiando una tazza di tè. Quando ebbe finito, il capitano del team di sensha-do posò la tazza sul tavolo di fronte a sé e disse:
 
Marie è stata davvero cortese a offrirci quel banchetto post-partita!
 
Assam annuì.
 
È una usanza che hanno in comune con Anzio.” Spiegò.
 
A proposito di Anzio, contro chi scenderà in campo?” Domandò Orange.
 
Assam mise mano al suo cellulare, si collegò a Google, scrisse Anzio e cliccò su invio. Sullo schermo dello Smart comparve, in cima alla lista dei risultati una tabella con dentro i loghi di due scuole: uno, simile a una pizza, era il logo dell’accademia femminile Anzio; l’altro, che ricordava vagamente la sagoma della torretta di un carro armato di colore blu, aveva la scritta Maginot, lettere bianche su sfondo rosso.
 
https://static.wikia.nocookie.net/gup/images/9/9b/GUP_AnzioSmall_860.png/revision/latest?cb=20200524163727
 
https://static.wikia.nocookie.net/gup/images/3/34/GUP_Maginot.png/revision/latest/scale-to-width-down/1000?cb=20200528143634
 
La Maginot.” Disse la ragazza.
 
Assam, tu sei responsabile per la sezione d’intelligence. Qualche pronostico per l’esito?” Le chiese Darjeeling.
 
Assam emise un sospiro, posò il cell sul tavolo e disse:
 
Fino a pochi mesi fa avrei dato per favorita la Maginot, ma l’enorme emorragia di carriste l’ha notevolmente indebolita. Prima erano 80, ora sono 29. Inoltre essa è disunita, tra i membri regnano forti tensioni.
 
Quindi Anzio è la favorita?” Domandò Pekoe, mentre riempiva nuovamente la tazza di Darjeeling, la quale la ringraziò con un cenno.
 
La bionda fece spallucce.
 
Diciamo che hanno le stesse probabilità di vittoria.
 
In quel momento Darjeeling ricevette una videochiamata, da parte di Kay.
 
Good evening, Darjeeling-san!
 
Darjeeling sorrise e disse:
 
Buonasera, collega. Come mai mi cerchi?
 
Ci tenevo a congratularmi con te per la vittoria contro la BC Freedom.
 
Thank you, Darling. Anche tu te la sei cavata bene con la Ooarai.
 
Ci fu una breve pausa, come se Kay esitasse a replicare. Poi rispose:
 
Beh… Ero in vantaggio numerico, e le avversarie erano al loro primo torneo. Non ho motivi per vantarmi.
 
Darjeeling ridacchiò.
 
Anche modesta…
 
Beh, per essere delle principianti devo dire che erano piuttosto in gamba. Posso affermarlo con certezza, avendo combattuto contro di loro. Sai che il loro capitano è un membro della famiglia Nishizumi?
 
Kay assunse un’aria sorpresa.
 
Aspetta… Quella ragazza sarebbe una parente di Maho?
 
È la sorella minore.
 
Il capitano della Saunders annuì.
 
Capisco… In tal caso non mi sorprende che sia riuscita a metterci in difficoltà. Fosse stata al comando del suo vecchio team ci avrebbe sicuramente battute.
 
Già… Sinceramente parlando avrei preferito incontrarla di nuovo sul campo, durante il torneo. Ma la sconfitta di oggi ha mandato in fumo le mie speranze. E purtroppo  partirò per il Regno Unito dopo la coppa d’inverno…
 
Darjeeling sbuffò, per poi assumere una espressione imbronciata.
 
E la cosa ti brucia, vero?” Le chiese la sua interlocutrice.
 
Lei annuì.
 
Sì è rivelata una degna avversaria. Sotto il suo comando un manipolo di matricole è riuscito a mettere alle corde la mia squadra, composta da professioniste. Sono sicura che avrebbe fatto grandi cose, nel corso del torneo.
 
Kay fece spallucce.
 
Non lo sapremo mai…
 
Sbadigliò.
 
Ora devo salutarti. Alla prossima!
 
“Good night!
 
A quel punto la videochiamata giunse al termine.

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Capitolo 4
*** Al calar della sera, parte 2 ***


Nave-scuola Zuikaku, accademia Ooarai, ore 19:30
 
Anzu, Momo e Yuzu erano nel loro ufficio, inginocchiate su dei Zabuton* attorno a un Kotatsu**, intente a consumare una cena a base di zuppa di pesce. Tutte e tre erano tristi, specie Momo che aveva ancora gli occhi arrossati dal lungo pianto, e mangiavano di malavoglia, per quanto erano depresse. Nessuna delle tre parlava. A rompere quel cupo silenzio fu Momo, che, aggiustandosi gli occhiali, domandò:
 
E ora… Che faremo?
 
Anzu scosse la testa.
 
Non ne ho idea. Con l’eliminazione dal torneo la nostra unica speranza di salvezza è andata in fumo.” Affermò.
 
La Saunders intercettava le nostre comunicazioni, giusto? Potremmo usare questo fatto per ribaltare il risultato.” Propose Yuzu.
 
La rossa emise un sospiro.
 
Quel fatto non costituisce una infrazione al regolamento. Anche se lo rendessimo pubblico l’esito del match rimarrebbe inalterato.” Spiegò.
 
Siamo spacciate, quindi? È questo ciò che vuoi dire, Anzu?” Le chiese l’occhialuta, con voce rotta dall'emozione.
 
Lì per lì Anzu rimase in silenzio, poi disse:
 
Temo proprio di sì.
 
Frustrata, Momo si alzò in piedi.
 
Non possiamo arrenderci così… Il destino di 30.000 persone dipende da noi!” Dichiarò.
 
La presidente si massaggiò le tempio, rifletté, poi ordinò:
 
Kawashima, contatta Miho e dille di raggiungerci qui in ufficio!”
 
Per quale motivo?” Le chiese Momo.
 
Lo scoprirai a tempo debito.
 
******
 
Nello stesso momento i membri del Team Anglerfish stavano cenando nell'appartamento di Miho, inginocchiate attorno a un Kotatsu.
 
Allora, come vi sembrano i noodles con gamberetti che ho preparato?” Domandò Saori.
 
Deliziosi!” Commentò Mako, allegra.
 
Lo ammetto, sono davvero buoni!” Disse Hana, con gli occhi lucidi.
 
Sei una cuoca bravissima, Saori-san!” Si complimentò la padrona di casa.
 
Nishizumi-dono ha ragione, i piatti che prepari sono davvero squisiti!” Le diede manforte Yukari.
 
Saori, lusingata da tutti quei complimenti, arrossì.
 
Grazie, ragazze…” Disse, felice come non mai.
 
Miho ricambiò il sorriso, poi però sbuffò e assunse un’aria malinconica.
 
Miporin! Che c’è?” Le chiese l’operatrice radio, notando il suo improvviso cambio di umore.
 
Sono avvilita, ragazze…Insomma, avevo appena iniziato a rivalutare il sensha-do in senso positivo, speravo che al torneo ce la saremmo cavata… Invece eccoci buttate fuori, al primo turno!”  Ammise lei.
 
Hana sbuffò.
 
Purtroppo solo un miracolo avrebbe potuto farci vincere… La Saunders è un team di veterane, e aveva più carri di noi. Sfortunatamente il miracolo non è avvenuto.”  Disse.
 
Io speravo di diventare famosa grazie alla nostra partecipazione al torneo…” Confessò Saori, triste.
 
E io di ottenere dei crediti.” Disse Mako.
 
Le altre la guardarono, senza replicare. Se Mako si era unita al team è perché le servivano i crediti scolastici, che le servivano ad aumentare le sua possibilità di promozione, ma ora tale opportunità era sfumata. A quel punto si fece avanti Yukari, che, alzatasi in piedi, disse:
 
Su con la vita, ragazze! È vero, siamo fuori dal torneo nazionale, ma potremo rifarci in futuro! Inoltre ricordatevi che abbiamo battuto l’accademia Maginot, anche se in una amichevole!
 
Miho fece per replicare, ma in quel momento il suo Smart iniziò a squillare. Cliccò sull'icona verde e disse:
 
Pronto?
 
“…”
 
Konbanwa, Kawashima-senpai!
 
“…”
 
No, non mi disturbi. Come posso esserti utile?
 
“…”
 
Perché non ne possiamo parlare direttamente al telefono?” Domandò Nishizumi junior, perplessa.
 
“…”
 
Che le starà dicendo?
 
Si chiese Yukari, scambiandosi occhiate confuse con le sue amiche.
 
Le ragazze videro Miho annuire.
 
Sì… Sì, d’accordo. A dopo.
 
Detto ciò attaccò.
 
Che succede, Miho?” Le chiese.
 
Il consiglio studentesco vuole parlarmi, urgentemente.” Replicò il suo capitano.
 
Per quale motivo?”  Fu Saori a porre quella domanda.
 
Me lo spiegheranno quando le raggiungerò nel loro ufficio. Non hanno voluto dirmi altro.
 
Spero non se la prendano con te per la sconfitta di oggi.
 
Nishizumi sorrise.
 
Tranquilla, Saori-san… Dopotutto abbiamo fatto del nostro meglio.
 
Andrai dopo cena?
 
Miho annuì.
 
Hai.
 
Possiamo venire anche noi?” Le chiese Yukari.
 
Miho fece spallucce.
 
Se ci tenete…
 
Il quartetto sorrise e annuì.
 
*cuscino tradizionale giapponese
 
**Tavolo tradizionale giapponese, risalente al periodo Muromachi.

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Capitolo 5
*** Tentativo disperato. ***


Kumamoto, prefettura omonima, ore 19:45
 
Maho era ferma davanti alla porta d’ingresso dello studio di sua madre, Shiho, in attesa di essere ricevuta. Indossava l’uniforme scolastica della sua accademia (gonna corta grigia scura e giacca grigia chiara) e aveva un’aria tesa.
 
Mi chiedo di cosa voglia parlarmi... Kikuyo non mi ha dato spiegazioni, sono l’invito a recarmi da lei, nel suo ufficio.
 
Pensò.
 
Dopo un paio di minuti si fece coraggio ed entrò, richiudendosi poi la porta alle spalle. Sua madre, una donna sulla trentina con lunghi e lisci capelli castani scuri e occhi dello stesso colore, era inginocchiata su uno zabuton piazzato davanti a un basso tavolo, indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri e osservava  con attenzione qualcosa sul suo Iphone. Aveva una espressione enigmatica, come se fosse annoiata o scocciata. Alle sue spalle stava una stampa che ritraeva un carro armato Mark IV britannico.
 
Accomodati.” Disse, senza staccare gli occhi dal telefono.
 
Maho annuì e si sedette all'altro lato del tavolo. Shiho continuava a fissare il cellulare senza spiccicare una parola. Maho la fissava in silenzio, aspettando pazientemente che prendesse la parola. Per sua fortuna l’attesa non durò a lungo.
 
Immagino ti starai chiedendo il motivo per cui ti ho convocata.” Disse la donna, con tono freddo.
 
Sua figlia annuì.
 
Sai dell’accademia Ooarai?” Domandò Nishizumi senior.
 
È l’accademia che ora frequenta Miho.” Fu la risposta.
 
E sapevi anche che ha ricominciato a praticare il sensha-do?
 
Hai.
 
Lei sbuffò.
 
Porta il nostro cognome ma continua a fare di testa sua, e questo l’ha condotta a due umilianti disfatte, prima contro la St. Gloriana e ora contro la Saunders.” Affermò, con disprezzo.
 
Colpisci se spari, difenditi al massimo e avanza ordinatamente! La legge è di ferro, il cuore d’acciaio. Questa è la nostra scuola!
 
Maho abbassò lo sguardo. Sua madre le ripeteva quel discorso da anni, lo sapeva a memoria. Ma non aveva il coraggio di farglielo notare.
 
Okāsan… Miho ha battuto la Maginot. E…
 
Shiho la fermò con un cenno.
 
Non voglio sentire più parlare di Miho. Ha disonorato sé stessa per ben tre volte, facendoci perdere fra l’altro lo scorso torneo nazionale. Per questo l’ho diseredata da tempo.” Dichiarò, con tono glaciale.
 
Maho tacque, non sapendo cosa dire. Pur essendo dispiaciuta per la sorella minore poteva fare ben poco per lei, in quel frangente. In quel momento qualcuno bussò per tre volte alla porta.
 
Cosa c’è, Kikuyo?” Domandò miss Nishizumi, voltandosi verso l’uscio.
 
Scusi il disturbo, Nishizumi-sama, la cena è servita.” La informò una voce femminile.
 
D’accordo… Arrivo.
 
Detto ciò la donna si alzò in piedi, imitata dalla figlia primogenita.
 
******
 
USS George Washington, ore 20:00
 
Alisa si trovava nel suo alloggio, seduta davanti al televisore, intenta ad ascoltare il notiziario serale Sports News, della NHK. A condurlo era una ragazza con corti capelli castani e occhi dello stesso colore.
 
…E ora passiamo al sensha-do. Oggi si sono disputati i seguenti match: Viking Fisheries-Koala Forest, Jatkosota-Blue Division, St. Gloriana-BC Freedom e Ooarai-Saunders. Passano il turno le accademie Viking, Jatkosota, St. Gloriana e Saunders. Sentiamo Rena Mizunashi, per prima.
 
Sullo schermo apparve il risultato del match, su sfondo azzurro; sotto al logo della Viking, uno scudo rotondo blu e giallo con sopra le lettere VF e HS (Viking Fisheries e High School) e un elmo munito di corna, era presente una spunta verde; sotto al logo della Koala (scudo blu con bordo rosso e con una testa di Koala al centro), invece, stava una X rossa. Poi, dopo pochi secondi, partì una sequenza di immagini del match, riprese da una serie di droni della federazione. Una voce femminile fuori campo diceva:
 
Il match si è svolto nel Parco nazionale di Kushiro-shitsugen, nell'isola di Hokkaido…
 
Improvvisamente, mentre guardava il TG sportivo, le tornarono in mente le parole che Kay, il suo capitano, le aveva rivolto poco prima.
 
Inizio flashback
 
Per l’ultima volta, Alisa… Voglio che durante i match ogni membro della mia squadra si comporti sportivamente. Basta con certi sporchi trucchetti!
 
******
 
Me ne frego di quello che fanno le altre scuole! Nella mia squadra non tollero comportamenti scorretti!
 
****
 
Avrei preferito perdere combattendo lealmente, che vincere con l’inganno…
 
Sospirò.
 
Comunque ricordati: se nei prossimi match giocherai nuovamente sporco verrai espulsa dal team. Incaricherò le tue compagne di tenerti d’occhio, e di riferirmi ogni comportamento sospetto.
 
Fine flashback
 
Baka… Trattare in quel modo me, che cercavo solo di avvantaggiare la nostra squadra!
 
In quel momento ebbe sete, così si alzò e si diresse in cucina. Aprì il frigo e da esso tirò fuori una lattina di Pepsi, la sua bevanda preferita. La aprì e bevette un sorso.
 
E poi… Insomma, il mio trucco non violava il regolamento, no? Non ho mica sparato contro bersagli umani! Eppure lei e Naomi mi hanno dato comunque addosso!
 
Bevette un altro sorso.
 
Ah, inutile pensarci… Da ora in avanti farò meglio a tirare dritto, o verrò cacciata dal team. Kay non è una fanfarona, fa ciò che dice.
 
Sbuffò, poi getto la lattina, ormai vuota, in un secchio della spazzatura che teneva lì vicino.
 
******
 
Nave-scuola Zuikaku, ore 20:15
 
Il team Anglefish (ossia Miho Nishizumi, Hana Isuzu, Saori Takebe, Mako Reizei e Yukari Akiyama) erano giunte di fronte all'edificio scolastico. Davanti ad esso videro Yuzu Koyama, vice-presidente del consiglio studentesco, una ragazza con capelli castani scuri, legati in una coda e occhi dello stesso colore.
 
Irasshaimase, Miho. Ti aspettavo con ansia.” Esordì la castana, leggermente nervosa.
 
Konbanwa, Koyama-senpai. Le altre dove sono?” Le chiese Miho.
 
La presidente e Momo-chan sono nel suo ufficio. Seguimi, prego.” Rispose lei.
 
Poi si rivolse alle altre:
 
Voi quattro aspettate qua fuori.
 
Non è giusto! Vogliamo venire anche noi!” Protestò Saori.
 
Yuzu scosse la testa.
 
Questo è un colloquio privato, e voi non siete invitate.
 
Miho si voltò verso le ragazze, e disse loro:
 
Fate come dice.
 
Ne sei sicura, Nishizumi-dono?” Le chiese Yukari.
 
Lei annuì.
 
Devo solo parlare con consiglio, nessuno tenterà di strangolarmi a tradimento.
 
Anche se titubanti, le sue compagne annuirono.
 
*****
 
Varcato l’ingresso Yuzu fece strada a Miho verso l’ufficio.
 
Scusa se ti abbiamo convocato a quest’ora, ma è una questione della massima urgenza.” Spiegò la vice.
 
Non preoccuparti… Si tratta della sconfitta, vero?
 
Yuzu si fermò e rivolse a Miho una occhiata enigmatica.
 
Lo scoprirai a breve.” Le promise.
 
*****
 
Una volta a destinazione Yuzu bussò alla porta.
 
Entra, Yuzu!” La invitò una voce, quella di Anzu.
 
La ragazza aprì la porta ed entrò nell'ufficio, seguita a ruota da Miho, che notò gli altri due membri del consiglio studentesco: Momo Kawashima, la responsabile delle Pubbliche Relazioni della Ooarai (corti capelli neri, occhi dello stesso colore e che portava gli occhiali), e Anzu Kadotani (bassa statura, capelli rossi legati in due code e occhi castani), la presidentessa. Quest’ultima, nel vederla, sorrise.
 
Accomodati, Miho. Anche tu, Koyama.” Le invitò.
 
Le due ragazze obbedirono, sedendosi al tavolo.
 
Allora, Nishizumi… Hai già cenato?” Domandò la rossa, con fare cordiale.
 
Miho annuì.
 
Hai.
 
Bene… Allora veniamo al dunque. Se ti ho convocata qui è per un motivo urgente.
 
Di che si tratta?” Domandò la sua ospite.
 
Ti sei mai chiesta come mai io… Anzi, noi…
 
Anzu indicò sé stessa, Momo e Yuzu.
 
…Abbiamo insistito così tanto affinché tu ti unissi al team di sensha-do? E perché ci tenessimo così tanto a vincere il torneo?
 
Beh, in passato sono stata il vice-comandante del team di sensha-do della Kuromorimine, quindi una persona con la mia esperienza vi faceva comodo.” Disse Miho.
 
Anzu annuì.
 
Esatto. Pensavamo che con te al comando avremmo avuto maggiori possibilità di vittoria. Ma non hai risposto alla seconda domanda.
 
Miho si rese conto che era vero. Non capiva perché il consiglio ci tenesse tanto a vincere il torneo, una impresa disperata dato che un team di novelline non poteva tenere testa a squadre forti e preparate come la Saunders o la St. Gloriana.
 
È vero… Ad essere sincera non lo capisco. Cosa vi a spinte a iniziare questa impresa ardua?
 
Anzu esitò, rivolgendo una breve occhiata a Momo e Yuzu: entrambe erano tese e nervose. Emise un sospiro, poi riprese a parlare:
 
Andiamo con ordine… Conosci un certo Renta Tsuji?
 
Miho rifletté: aveva già sentito quel nome in passato. Sua madre lo aveva menzionato un paio di volte, e, durante un ricevimento organizzato a villa Nishizumi, lo aveva visto da lontano. Ricordava un uomo alto, con corti capelli scuri, che indossava un paio di occhiali e un completo elegante grigio, intento a conversare con sua madre.
 
Vagamente.” Rispose.
 
Renta Tsuji è un esponente del MEXT, più precisamente del dipartimento scuole galleggianti. È anche affiliato alla Federazione di sensha-do.” Le spiegò la redhead.
 
E cosa c’entra con il torneo?
 
A risponderle fu Momo:
 
Circa un mese fa si è presentato qui alla Ooarai, annunciandoci che la nostra scuola sarebbe stata chiusa, per far quadrare il bilancio.
 
Miho rimase a bocca aperta di fronte a quella rivelazione.
 
Purtroppo la Ooarai è una anonima e insignificante scuola. Non è la Saunders, o la St. Gloriana, o la Pravda. Ma noi non volevamo che chiudesse. Qui abbiamo vissuto i momenti più belli della nostra vita… Per noi è come una casa, e i suoi abitanti sono una grande famiglia felice, una famiglia di 30.000 persone. Per questo convincemmo Renta a fare un accordo… Ci saremmo impegnate a vincere il 63° torneo nazionale, e se ci fossimo riuscite la nostra scuola sarebbe stata salva.” Disse Anzu.
 
Ma purtroppo il nostro tentativo è naufragato sul nascere, e questo significa che alla Ooarai rimangono solo due mesi di vita.” Concluse Yuzu, con gli occhi lucidi.
 
Inizialmente Miho rimase in silenzio, troppo shockata da tale rivelazioni.
 
L-la Ooarai chiuderà? E che ne sarà delle studentesse?” Domandò.
 
Verranno trasferite in altre scuole.” Le rispose Anzu.
 
Miho era sempre più sconvolta; mai si sarebbe aspettata che la posta in gioco fosse così alta. E ora che lo sapeva, il suo rimorso per l’aver perso il match aumentò a dismisura. Avrebbe perso di vista le sue amiche: Hana, Saori, Yukari, Mako e le altre, visto che assai difficilmente sarebbero finite nella stessa scuola. Deglutì, mentre una sensazione di gelo la pervadeva.
 
Non… Non c’è un’altra strada per salvare la scuola?” Domandò, temendo in cuor suo una risposta negativa.
 
Per ora me ne viene in mente solo una… Ed è il motivo per cui ti ho convocata qui.” Replicò la rossa.
 
“Qual è?
 
Tua madre Shiho è un pezzo grosso della Federazione, giusto?
 
Miho annuì.
 
Per essere precise è la presidente del comitato della lega pro.
 
Forse lei potrebbe aiutarci… Convincere il MEXT a non chiudere la nostra scuola.
 
Nell'udire quelle parole Momo assunse una espressione torva.
 
Sarebbe questo il tuo piano geniale? Supplicare la madre di Miho?
 
Anzu si voltò a guardarla.
 
Per il momento non ho altre carte da giocare. E poi tentar non nuoce, diceva il proverbio.
 
Non accetterà!” Affermò Miho.
 
Anzu la fissò con convinzione.
 
Forse non ascolterà noi… Ma potrebbe ascoltare te. Sei pur sempre sua figlia.
 
Miho deglutì ancora. Sua madre non le rivolgeva la parola da mesi, anzi da quando si era trasferita alla Ooarai non l’aveva più vista né sentita. Perché avrebbe dovuto darle retta? Tuttavia non poteva rifiutare la richiesta di Anzu.
 
Fallo, per favore!” La pregò Yuzu, ansiosa.
 
Lei la guardò per qualche istante, poi annuì, mettendo mano al suo telefonino.

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Capitolo 6
*** Tra rabbia e dolore, parte 1. ***


Shiho stava cenando in compagnia di sua figlia Maho (un piatto di Oden a testa). Nessuna delle due parlava. A rompere il silenzio ci pensò uno squillo, segno che stava ricevendo una videochiamata su WhatsApp. Scocciata, mise mano al suo telefono pensando:
 
Dovrei spegnerlo durante i pasti… Odio essere disturbata mentre mangio!
 
Quando vide chi era il mittente la sua espressione si fece ancora più truce. Inizialmente indecisa se accettare o rifiutare, decise di accettare.
 
Konbanwa, okāsan.” La salutò Miho, insicura, comparsa sullo schermo.
 
La voce di Miho!
 
Pensò Maho, sorpresa, smettendo di mangiare.
 
Taglia corto, Miho… La mia pazienza non è illimitata!” Disse Nishizumi senior, minacciosa.
 
Miho esitò per pochi istanti, poi disse:
 
La scuola che frequento, la Ooarai, rischia di venire chiusa tra due mesi.
 
Non vedo cosa debba importarmi! Non è la prima e non sarà l’ultima!
 
Okāsan…
 
Hai osato disturbarmi a cena per simili sciocchezze?
 
Ma non sono sciocchezze! Io mi trovo bene qui, mi sono fatta delle amiche…
 
Shiho fece spallucce.
 
Problema tuo, non mio!
 
Miho era sconsolata. Avrebbe dovuto aspettarsi una risposta del genere.
 
Mi serve il tuo aiuto, mamma!" Disse.
 
Non lo avrai.” Fu la risposta.
 
Ma perché?
 
Perché non nutro alcun interesse verso i deboli e i falliti, ecco perché.
 
Ma sono pur sempre tua figlia!
 
Shiho scosse la testa.
 
Īe… Non più.
 
Miho la guardò senza capire.
 
Cosa intendi dire?” Domandò, con voce colma di ansia e timore.
 
Vedo che nessuno ti ha informata… Beh, se ci tieni a saperlo ti ho diseredata da tempo!
 
Quella notizia per Miho fu come un fulmine a ciel sereno: impallidì di colpo, sgranando gli occhi e spalancando la bocca in una espressione di puro shock.
 
Ora addio… E non contattarmi più!
 
Detto ciò Shiho chiuse la comunicazione e riprese a cenare.
 
*******
 
Un buco nell'acqua…” Commentò Yuzu, demoralizzata.
 
Anzu sbuffò.
 
Beh, ci abbiamo provato. Ora dovremo studiare altre soluzioni, sperando che ce ne siano.
 
Invece Momo, furibonda, si alzò in piedi e sferrò uno schiaffo a Miho, sulla guancia destra. La povera ragazza, ancora sconvolta per ciò che le aveva rivelato sua madre, quasi non reagì, alzando lo sguardo verso di lei.
 
Momo-chan! Ma che fai?” Le chiese Yuzu, alzandosi in piedi a sua volta, stupita da quel gesto.
 
L’occhialuta la ignorò, rivolgendosi a Miho.
 
Tu… Tu avresti dovuto guidarci alla vittoria! Eri la nostra sola speranza! E invece ci hai portate alla sconfitta! Per colpa tua la Ooarai è condannata!”  Esclamò, puntandole l’indice contro.
 
Kawashima… Miho è un buon comandante, ma in quelle condizioni la vittoria era quasi impossibile. Eravamo cinque contro dieci.” Disse Anzu.
 
Momo la guardò con rabbia.
 
Sarebbe bastato eliminare il loro carro-bandiera e avremmo vinto! Non era un match di annientamento, dannazione!” Disse, sempre più agitata.
 
Tornò a rivolgersi a Miho:
 
Quanto a te… Sparisci dalla mia vista! Sei una solo una incapace! Tua madre ha fatto bene a diseredarti, sei totalmente inutile!
 
Miho, ancora pallida in volto, si alzò dalla sedia e a passo lento uscì dalla stanza.
 
Dovevi proprio trattarla in quel modo? Sei stata ingiusta!” La rimproverò Yuzu.
 
Momo le scoccò una occhiata minacciosa.
 
Vuoi una sberla anche tu, per caso?” Domandò, preparandosi a colpirla.
 
A quel punto però si fece avanti Anzu.
 
Tieni le mani a posto, Kawashima… Hai già sfidato abbastanza la mia pazienza. Colpisci Yuzu e ti garantisco che perderai il tuo ruolo nel consiglio studentesco!” La avvisò.
 
Per nulla intimorita, la corvina sputò per terra.
 
Che importa? Tanto la Ooarai è spacciata!
 
*****
 
All'esterno le ragazze del Team Anglerfish attendevano il ritorno del loro capitano.
 
Kuso… Vorrei tanto sapere cosa le stanno dicendo!” Affermò Saori, angosciata.
 
Di sicuro ha a che fare con l’eliminazione dal torneo…” Le rispose Hana.
 
Spero che non siano troppo dure… Miho ha fatto del suo meglio, per farci vincere.” Commentò Yukari, anche lei preoccupata.
 
Kuso… Se solo l’agguato al carro bandiera della Saunders fosse andato a buon fine avremmo sicuramente vinto il match!
 
Pensò, sconsolata.
 
Possiamo solo aspettare e chiederle come è andata, quando uscirà.” Affermò Mako.
 
Rimasero in attesa, guardando con diversi gradi di ansia le porte dell’edificio. Ad un certo punto videro Miho uscire, stavolta da sola.
 
Eccola!” Disse il caricatore.
 
Il quartetto le corse incontro, ma si bloccò, rimanendo di sasso nel vederla meglio: la castana infatti era pallida come un cencio, aveva una espressione addolorata in volto e aveva la guancia destra arrossata, come se qualcuno l’avesse percossa.
 
Nishizumi-dono! Cosa ti è accaduto?” Le chiese Yukari, inorridita.
 
Hai una faccia da funerale… E poi chi ti ha colpita?” Domandò Hana.
 
Rispondici, Miporin!” La pregò Saori.
 
Miho rimase in silenzio, mentre nella sua mente risuonavano le parole che aveva udito poco prima:
 
…il nostro tentativo è naufragato sul nascere, e questo significa che alla Ooarai rimangono solo due mesi di vita.
 
Vedo che nessuno ti ha informata… Beh, se ci tieni a saperlo ti ho diseredata da tempo!
 
Tu… Tu avresti dovuto guidarci alla vittoria! Eri la nostra sola speranza! E invece ci hai portate alla sconfitta! Per colpa tua la Ooarai è condannata!

 
Senza preavviso, abbracciò Hana, scoppiando a piangere.
 
Miho, così ci spaventi! Che succede?” Le chiese l’artigliere del suo team, mentre la abbracciava a sua volta.
 
La ragazza non rispose, continuando a piangere a dirotto. Le sue compagne la guardavano con un misto di confusione, preoccupazione e tristezza. Era la prima volta in assoluto che la vedevano in quello stato, e tale scena straziante spezzava i loro cuori. Saori guardò verso l’ingresso della scuola.
 
Sono state loro… Ma ora mi sentono!
 
Pensò, infuriata, incamminandosi.
 
Dove vai, Saori-kun?” Le chiese Mako.
 
Voi restate vicine a Miporin… Io devo fare due chiacchiere con il consiglio studentesco!” Le rispose, senza fermarsi.
 
****
 
Nel loro ufficio Anzu, Momo e Yuzu stavano ancora discutendo.
 
Sei stata troppo dura con lei!” Disse la castana.
 
Non mi importa! Lei ha fallito, e a causa di ciò la nostra scuola è condannata!”  Ribatté in modo aggressivo la corvina.
 
Kawashima… Comprendo la tua rabbia e il tuo dolore, ma aggredire Nishizumi non cambierà il risultato del match, e non salverà la Ooarai.”  Le ricordò la rossa.
 
Momo, frustrata, tirò un calcio al tankobon, mandandolo gambe all’aria.
 
Tutta quella fatica per niente… Abbiamo recuperato i carri, addestrato gli equipaggi per niente!” Affermò.
 
In quel preciso istante la porta si spalancò e fece il suo ingresso Saori, che guardò con aria di sfida le tre componenti del consiglio.
 
Takebe! Che ci fai qui?” Le chiese la rossa, sorpresa.
 
E soprattutto come osi presentarti senza essere stata convocata?” Disse l’occhialuta, furibonda per quella intrusione.
 
Saori però non era tipo da farsi intimidire e replicò:
 
Cose osate voi, piuttosto, trattare Miho in quel modo? Prima la obbligate a unirsi al club di sensha-do, e ora la schiaffeggiate e la fate piangere! Siete meschine e crudeli!
 
Yuzu, sentendosi in colpa disse:
 
Ci dispiace… Ma Momo-chan ha perso la pazienza e…
 
Ti ho detto mille volte che non voglio essere chiamata in quel modo!” La interruppe bruscamente la PR manager.
 
Anche io sono delusa per l’esito del match, ma non è un buon motivo per dare addosso a Miho! Avremo altre occasioni per rifarci!
 
Le tre ragazze la fissarono con tristezza, poi Momo disse:
 
Non ne avremo affatto… La nostra scuola…
 
Si interruppe, abbassando lo sguardo.
 
Saori la guardò perplessa.
 
La nostra scuola… Cosa?” Domandò.
 
“La nostra scuola chiuderà fra due mesi.”  Fu la risposta di Anzu.

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Capitolo 7
*** Tra rabbia e dolore, parte 2. ***


All’esterno Miho continuava a piangere tra le braccia di Hana.
 
Nishizumi-dono, calmati!” La pregò Yukari, addolorata da quella visione.
 
Il consiglio studentesco è davvero così furioso per la sconfitta?” Domandò Mako, perplessa.
 
Dopo un paio di minuti Miho si calmò e, staccatasi dal suo artigliere, disse:
 
Īe… Non è per quello. Loro…” Si interruppe.
 
Loro cosa, Miho? Cosa è accaduto là dentro?” La incalzò Yukari, agitati.
 
Loro… Mi hanno rivelato che la Ooarai verrà chiusa!
 
Quella notizia lasciò di sasso le altre tre ragazze.
 
Hai detto… Chiusa?
 
Miho annuì.
 
Hai, Hana-san… Per volere del ministero.
 
E non c’è un modo per evitare la chiusura?
 
Hai… Vincere il torneo nazionale. Questo era l’accordo che il consiglio aveva raggiunto col MEXT.
 
Ma… Ma noi abbiamo perso il torneo!” Disse Mako.
 
Miho la guardò e annuì.
 
Appunto… Abbiamo perso. E a causa di ciò la Ooarai è condannata!
 
Ti hanno convocata qui per questo?
 
Miho scosse la testa.
 
Īe, Yukari-san… Speravano che io convincessi mia madre, un pezzo grosso della Federazione, a salvare la scuola.
 
Hana sbuffò e incrociò le braccia.
 
A giudicare dalla tua reazione il tentativo è fallito, giusto?
 
Miho annuì di nuovo.
 
Ha rifiutato… E quel che è peggio… Quel che è peggio…
 
Dopo pochi istanti le lacrime, che già copiose le rigavano le guance, ripresero a scorrere.
 
Cos'altro ha detto?” Le chiese Yukari, anche se una parte di lei temeva la risposta.
 
Lei… Lei… Mi ha diseredata!
 
Quella notizia fu un ulteriore shock per le sue compagne, le quali rimasero a bocca aperta per lo stupore.
 
Ti disprezza a tal punto da non considerarti più sua figlia?” Domandò Yukari, sconvolta.
 
Miho annuì ancora, poi, dopo pochi secondi, corse via.
 
Aspetta, Nishizumi-dono!”  La pregò la castana.
 
Lasciamola andare per ora… È troppo sconvolta.” Disse Hana, guardando con tristezza la sua amica e comandante allontanarsi.
 
Yukari la guardò con un misto di ansia e angoscia.
 
Ma… Hana-san! E se dovesse commettere qualche sciocchezza?
 
Hana scosse la testa.
 
Non lo farà… È una ragazza forte. Ce lo ha dimostrato più di una volta.”  Disse, anche se con poca convinzione.
 
In quel momento il trio fu raggiunto da Saori e dalle ragazze del consiglio studentesco.
 
Dov'è Miho?” Domandò Anzu.
 
È scappata via… È  sconvolta.”  Le rispose Mako.
 
È vero ciò che ha detto? La Ooarai chiuderà?” Chiese Yukari, sperando che Miho si fosse sbagliata.
 
La rossa annuì.
 
Hai… La sola speranza di salvezza era la vittoria nel torneo nazionale, ma ora essa è andata in fumo.
 
Quella conferma fu come una doccia gelata per le ragazze.
 
Purtroppo è così, ragazze. Tra due mesi la Ooarai verrà chiusa e smantellata. Noi avremmo potuto salvarla vincendo il torneo, ma abbiamo fallito miseramente.” Disse Saori, la cui espressione era passata da battagliera ad avvilita.  
 
Hana, Mako e Yukari rimasero in silenzio, troppo amareggiate da quella situazione. Quella che doveva essere una giornata importante, col debutto della loro squadra al torneo nazionale, era diventata un incubo con la sconfitta ed eliminazione al primo turno e ora con questa sconvolgente rivelazione. Anzu sbuffò.
 
Domani io, Momo e Yuzu informeremo il resto della scuola. È nostro dovere, in quanto membri del consiglio studentesco.
 
Saori annuì, per poi domandare:
 
C’è… C’è qualcosa che possiamo fare?
 
Īe… Non potete fare nulla.
 
Demoralizzate, le ragazze del Team Anglerfish si allontanarono ognuna per la propria strada.

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Capitolo 8
*** Yukari. ***


Rientrata a casa (che fungeva anche da Barber shop), Yukari fu accolta da  sua madre, Yoshiko,  una donna con folti capelli castani (come quelli della figlia) e occhi grigi, intenta a spazzare il pavimento del salone.
 
Okaeri, Yukari!” La salutò, smettendo di ramazzare.
 
Arigatō, okāsan.” Replicò la ragazza, ancora giù di morale.
 
La donna appoggiò la scopa a una parete e, ridacchiando imbarazzata, disse:
 
Per la cena dovrai aspettare… Oggi io e papà abbiamo lavorato più del solito. Ma non temere, ci metterò poco!
 
La castana annuì.
 
Capisco… Dov’è papà?” Domandò.
 
In salotto, sta leggendo il giornale.
 
Io… Vado in camera.
 
Detto Yukari, con lo sguardo basso, si avviò sotto lo sguardo perplesso di sua madre.
 
Accidenti,  che muso lungo… Che sia a causa della sconfitta subita contro la Saunders?
 
Si chiese quest’ultima.
 
*****
 
Giunta a destinazione aprì la porta ed entrò, richiudendosela alle spalle. Emise un sospiro, accese la luce, poi si guardò intorno: le pareti tappezzate con poster di film bellici; un paio di scaffali che ospitavano modellini di carri armati o libri; un televisore a schermo piatto; un armadio a specchio, dove teneva i suoi abiti; una vecchia radiotrasmittente, posata su un tavolo; un letto singolo. La stanza di una appassionata di carri armati.
 
Tra due mesi esatti io e i miei dovremo andarcene da qui… E dove andremo?
 
Si chiese, avvilita.
 
Si sdraiò sul letto in posizione supina.
 
Ero finalmente riuscita a farmi delle amiche dopo anni di solitudine, eravamo una squadra… E ora dovrò separarmi da loro!
 
Gli occhi le si fecero lucidi.
 
E poi… Cosa accadrà alle altre? Saori e Mako non avranno problemi, ma Hana e Miho… Una è stata cacciata di casa da sua madre, l’altra è stata addirittura diseredata. Non hanno un posto dove tornare.
 
Il rimorso per la sconfitta si fece così forte che alcune lacrime le rigarono il volto.
 
È tutta colpa nostra… Noi abbiamo condannato la Ooarai alla chiusura, con il nostro fallimento!
 
Rimase in quella posizione per circa un quarto d’ora, poi ricevette un messaggio su Facebook. Controllando il telefonino vide che veniva da sua madre, che le aveva scritto:
 
La cena è pronta.
 
Lei rispose scrivendo:
 
Arrivo.
 
******
 
Al piano di sotto, nella cucina, Yoshiko e suo marito Jungoro (un uomo con corti capelli neri, baffi dello stesso colore e occhi castani e che portava gli occhiali), erano già seduti al tavolo, con davanti tre piatti di noodles fumanti, due per loro e uno per la loro figlia.
 
Lo sai, tesoro? Prima Yukari mi è parsa giù di morale… Temo che le bruci ancora l’esito del match di oggi.” Disse la castana.
 
Suo marito sbuffò.
 
Non mi sorprende… Lei ci teneva tanto a partecipare al torneo, insieme alle sue compagne.
 
Sorrise.
 
Ma non temere, lei e le altre potranno partecipare ad altre competizioni… Come la coppa d’inverno, per esempio.” Affermò, con ottimismo.
 
Lo spero… Era davvero triste.
 
In quel momento la porta si aprì ed entrò Yukari, che si sedette al suo posto.
 
Stasera la mamma ha preparato i tuoi piatti preferiti, noodels con gamberetti per primo, Niku Jaga per secondo e infine come dolce una torta al cioccolato!” Le annunciò suo padre.
 
Era per festeggiare la vittoria della Ooarai… Beh, prendila come una cena di consolazione!” Ammise sua madre.
 
Yukari la ringraziò con un cenno, pur mantenendo la sua espressione funerea. I suoi se ne accorsero, così Yoshiko le disse:
 
“Ascolta, Yukari… So che sei dispiaciuta per aver perso il match. Purtroppo avete avuto la sfortuna di trovarvi di fronte una delle favorite. Ma vedrai che alla prossima occasione tu e le tue compagne vi coprirete di gloria!” Affermò, strizzandole l’occhio.
 
Quelle parole per Yukari furono dolorose quanto una botta in testa.
 
Alla prossima occasione…
 
Improvvisamente eruppe in una risata lugubre, che inquietò non poco i suoi genitori.
 
Yukari, perché stai ridendo?” Le chiese suo padre.
 
La ragazza smise di ridere, voltandosi nella sua direzione.
 
Non ci sarà un’altra occasione per la Ooarai!” Dichiarò, con voce rotta dall'emozione.
 
Il signor Akiyama la guardò disorientato, e anche la sua consorte era confusa.
 
Cosa intendi dire con ciò?” Domandò lei.
 
È giusto che sappiano…
 
Si disse Yukari.
 
Intendo dire che tra due mesi la Ooarai chiuderà, per decisione del MEXT.
 
Ma sei sicura?
 
La castana annuì.
 
Hai, otōsan… Me l’ha detto il consiglio studentesco.
 
Non c’è un modo per evitare la chiusura?” Domandò miss Akiyama.
 
Suo marito scosse la testa.
 
Se c’è di mezzo il ministero temo proprio di no, cara…
 
Sbuffò.
 
Ora dovremo trasferirci in un’altra scuola.” Aggiunse.
 
Noi… Intendo io e le mie compagne… Avremmo potuto.” Affermò Yukari.
 
E come?” Le chiese sua madre.
 
Il consiglio aveva siglato un accordo con un importante esponente del ministero… Se avessimo vinto il torneo nazionale la scuola sarebbe stata salva. Ma…
 
Si interruppe, mentre gli occhi le diventavano lucidi.
 
…Ma abbiamo perso… Abbiamo fallito… Adesso io dovrò trasferirmi altrove e… E… Perderò di vista tutte le mie amiche!
 
A quel punto il dolore e il senso di colpa divennero troppo forti, e così, dopo pochi istanti scoppiò a piangere sotto lo sguardo dispiaciuto dei suoi cari.

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Capitolo 9
*** Hana. ***


Hana si trovava nel suo appartamento, in piedi davanti allo specchio del bagno; si stava spazzolando i lunghi capelli corvini, e fissava con i suoi occhi grigi colmi di tristezza la sua immagine riflessa.
 
Questo è stato senza dubbio il giorno peggiore della mia vita, se escludiamo il giorno in cui mia madre mi ha scacciata di casa…
 
Pensò.
 
Quando ebbe finito posò la spazzola ed emise un sospiro.
 
Ora che la Ooarai chiuderà dovrò per forza trasferirmi in un’altra scuola… Magari alla St. Gloriana.
 
Chiuse gli occhi per un attimo.
 
La cosa più brutta è che verrò separata dalle mie amiche più care… Saori, Miho, Yukari, Mako.  Avrei tanto voluto continuare a praticare il sensha-do insieme a loro… Ma non sarà possibile.
 
In quel momento udì uno squillo provenire dal salotto.
 
****
 
Giunta sul posto prese il suo Smart, posato sul tavolino, e vide che stava ricevendo una videochiamata da Shinzaburo, il servitore della sua famiglia. Ovviamente la accettò.
 
Konbanwa, Hana-dono!”La salutò l’uomo, che aveva corti capelli neri e occhi castano scuro.
 
Konbanwa, Shinzaburo.” Replicò la ragazza, sforzandosi di sorridere.
 
Ho saputo della sconfitta di oggi… Un vero peccato, a parer mio. Secondo me la vostra squadra meritava di vincere!
 
Quelle parole furono sufficienti a spegnere il sorriso forzato di Hana, che assunse una espressione imbronciata.
 
Ho detto qualcosa di sbagliato, signorina?” Le chiese Shinzaburo, notando il suo improvviso cambio di umore.
 
Mia madre?” Domandò lei a sua volta, ignorando la domanda.
 
Isuzu-sama sta cenando.” Fu la risposta.
 
Passamela.
 
Di fronte a quella richiesta l’uomo esitò.
 
Non so se sia saggio, signorina… Isuzu-sama non vuole essere disturbata a cena, e non vi ha ancora perdonata per…
 
Fallo e basta!” Gli ordinò Hana, col tono più duro e autoritario che potesse usare.
 
Intimidito l’uomo annuì e si incamminò, tenendo il telefono in mano. Giunto davanti a una porta disse:
 
Isuzu-sama!
 
Cosa c’è, Shinzaburo? Ti ho detto mille volte che non voglio essere disturbata durante i pasti!” Disse una voce femminile irritata.
 
Perdonate l’intrusione, ma vostra figlia è al telefono.” Le spiegò lui.
 
Seguirono alcuni secondi di silenzio, poi la voce disse:
 
Va bene… Passamela!
 
L’uomo tirò un sospiro di sollievo e aprì la porta, entrando. Dopo pochi secondi il suo volto fu sostituito da quello di una donna con capelli neri legati in un chignon e occhi grigi, che indossava un kimono bianco; aveva un’aria infastidita.
 
È per essere stata disturbata o perché la sto contattando io?
 
Si chiese Hana.
 
Vieni al dunque, Hana! Non ho molto tempo!” Le intimò sua madre, con fare scorbutico.
 
La ragazza emise un sospiro, prima di risponderle:
 
Tra due mesi la Ooarai chiuderà.
 
Quella notizia sorprese non poco la donna, che per un attimo perse la sua aria scontrosa.
 
Per quale motivo? Chi lo ha deciso?
 
Il MEXT.
 
Miss Isuzu annuì.
 
Quindi dovrai trasferirti in un'altra scuola…
 
Esatto. Per questo ci tenevo a informarvi.
 
La donna annuì di nuovo.
 
Hai già pensato dove trasferirti?
 
Alla St. Gloriana.
 
Capisco… Un’ottima scelta. Sbrigherò tutte le faccende del caso, ma non aspettarti altro aiuto da me.” Dichiarò la signora Isuzu.
 
Va bene.” Disse sua figlia, per poi chiudere la videochiamata.
 
Rimise il telefono sul tavolino.
 
Mia madre è stata sicuramente dura a cacciarmi di casa, ma la madre di Miho è peggio, se è arrivata a diseredarla. Che ne sarà di lei, ora che la scuola chiuderà? Anche se tornasse alla Kuromorimine non avrebbe vita facile, visto che ora non ha più una famiglia.
 
Si disse, preoccupata.
 
Domani ne avrebbe discusso con Miho e le altre.  Intanto avrebbe guardato un po’ di TV. Mise mano al telecomando e accese il televisore, sintonizzandosi sulla NHK. Sullo schermo apparve una annunciatrice con corti capelli blu scuro e occhi celesti, che sorrideva cordiale.
 
Trasmettiamo ora il film I sette samurai, del 1954, di Akira Kurosawa. Buona visione.”

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Capitolo 10
*** Saori e Mako. ***


Saori si trovava nel suo appartamento e stava parlando al telefono con suo padre, Shinzo. La ragazza aveva un’aria abbattuta.
 
La Ooarai verrà chiusa?” Le domandò l’uomo, sbalordito.
 
Hai, otōsan… Me lo ha riferito il consiglio studentesco.” Confermò lei.
 
Per qualche secondo Saori non ricevette risposta, poi il genitore disse:
 
Quindi dovrai trasferirti in un’altra scuola.
 
Esatto. Pensavo di trasferirmi ad Anzio.
 
Anzio, eh?
 
Hai.
 
Capisco… Ora devo salutarti, avvierò il prima possibile le procedure per il tuo trasferimento.
 
Ti ringrazio.
 
Detto ciò Saori attaccò ed emise un sospiro.
 
E questa è fatta.
 
Posò il telefono sul tavolo, poi si alzò in piedi, alzando lo sguardo al soffitto.
 
Ancora stento a crederci… La Ooarai chiuderà. E il giorno che ciò avverrà dovrò dire addio alle mie compagne… Miho, Hana, Mako, Yukari.
 
Nella sua mente si alternarono, una dopo l’altra, le immagini delle sue amiche che le sorridevano. Scosse la testa.
 
È colpa nostra… La Ooarai è condannata per la nostra sconfitta al torneo. Il destino di questa nave-scuola, con i suoi 30.000 abitanti, era nelle nostre mani, e abbiamo fallito miseramente.
 
Si sentiva a pezzi, uno straccio. Nel giro di poche ore tutto era andato in malora, e non c’era rimedio, per quanto ne sapeva. Se il MEXT (Ministero dell'Educazione, Cultura, Sport, scienza e tecnologia) aveva deciso la chiusura della scuola non c’era modo di opporsi. Era totalmente impotente in quella situazione, e ciò la intristiva.
 
Non è giusto… Perché proprio la nostra?
 
Si chiese, addolorata.
 
Sbuffò.
 
Comunque sia c’è poco da fare… La realtà è questa. Anche se mi dispiace molto non poter fare nulla per evitare la chiusura.
 
Si sedette.
 
Si ritrovò a pensare a Miho, il suo comandante nonché migliore amica. Tra i componenti del Team Anglerfish lei era quella messa peggio: essendo stata diseredata si ritrovava senza casa e senza una famiglia, non aveva nessuno.
 
Quando è uscita dalla scuola era sconvolta… E adesso è chissà dove. Mi auguro che non compia gesti avventati, addolorata com’è.
 
Avrebbe dovuto tentare di contattarla, magari per tirarle su il morale, ma come avrebbe potuto, dato che lei stessa era demoralizzata?
 
La cosa ironica è che di solito è lei a infonderci coraggio e speranza…
 
Già, Miho le aveva sempre guidate con coraggio e determinazione, ottime qualità per un comandante, e che pochi avrebbero ritenuto albergare in una ragazza solitamente timida, quieta e (inizialmente) introversa. Tuttavia qui non si trattava di disputare un match di sensha-do.
 
Sicuramente a quest’ora la paura, il dolore e il rimorso le staranno dilaniando l’animo. Ma questo vale per tutte noi.
 
Ma non c’era solo Miho, a preoccuparla. Anche Hana, che era stata cacciata di casa, e Mako, cui era rimasta solo sua nonna, avrebbero avuto non poche difficoltà. Solo lei e Yukari se la sarebbero passate più o meno bene. Improvvisamente qualcuno bussò alla porta.
 
Chi sarà mai?
 
Si chiese, sorpresa.
 
Andò ad aprire, trovandosi di fronte Mako, sua amica d’infanzia e compagna di team, una ragazza con lunghi e lisci capelli neri e occhi color nocciola scuro.
 
Mako-san!” Esclamò, sorpresa.
 
La corvina, che era palesemente depressa, le disse:
 
Konbanwa, Saori-kun. Disturbo?
 
Lei scosse il capo.
 
Īe… Accomodati.
 
Saori la fece entrare, richiudendo poi la porta.  Mako fece qualche passo in avanti, si fermò, poi si voltò verso la padrona di casa.
 
Come mai da queste parti?” Domandò quest’ultima.
 
Mako fece spallucce.
 
Passavo di qui, e ho pensato di farti visita.
 
Saori annuì.
 
Capisco… Siediti.” La invitò, indicando il basso tavolo a poca distanza.
 
Mako obbedì, mentre anche la sua amica prendeva posto. Per qualche minuto le due ragazze rimasero in silenzio, senza spiccicare una parola. Poi la corvina disse:
 
Poco fa ho parlato al telefono con mia nonna. Era furiosa per la sconfitta che abbiamo subito…
 
Abbassò lo sguardo. Saori la fissò con dispiacere.
 
Tua nonna è tremenda quando si arrabbia. Ah, le hai detto della chiusura della Ooarai?
 
Mako scosse la testa.
 
Non ancora.
 
Per quale motivo?
 
Perché già era arrabbiata per la nostra sconfitta.
 
L’operatrice radio del Team Anglerfish annuì.
 
Troppe arrabbiature in una volta fanno male alla salute, specie a una persona anziana. Ma glielo dirai prima o poi, vero?
 
Ovviamente.
 
Detto ciò la corvina sbuffò.
 
Lo sai, Saori-kun? Con la chiusura della Ooarai dovrò dire addio a tutto… Non solo ai crediti, ma anche a tutte voi.”  Affermò, con tristezza.
 
Quelle parole, per Saori, furono come un pugno nello stomaco.
 
“Non dire così… Anche se finiremo in scuole diverse rimarremo comunque amiche! Potremo tenerci in contatto tramite i social!” Disse.
 
Non è come vivere nella stessa… Comunque, dove andrai tu?
 
Anzio. E tu?
 
Io…
 
La guardò negli occhi.
 
…Non lo so. Ci penserò.
 
Saori incrociò le braccia.
 
Ti capisco… A volte bisogna riflettere bene, prima di prendere una qualsiasi decisione. Cambiando discorso, ti va una tazza di tè?
 
Sul volto di Mako si formò un lieve sorriso.
 
Volentieri.

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Capitolo 11
*** Miho. ***


Miho era appena rientrata nel suo appartamento. La prima cosa che fece, una volta accesa la luce, fu di sedersi sul divano. I suoi occhi erano arrossati a causa del pianto.
 
Per me è finita… Tra due mesi la Ooarai chiuderà, e dal momento che mia madre mi ha diseredata mi ritroverò in mezzo a una strada… Condannata a morire di fame.
 
Alzò gli occhi al soffitto,  fissandolo con sguardo affranto.  
 
Non posso contare neanche su Maho, che pure è mia sorella maggiore… Lei rimase in silenzio mentre nostra madre mi rimproverava, mesi fa.
 
Avrebbe perso tutto: le amiche, un posto dove stare… Ogni cosa. Nella migliore delle ipotesi sarebbe diventata una senzatetto, costretta a mendicare, a prostituirsi o a rubare per sopravvivere. Per un momento nella sua mente vide sé stessa chiedere la carità ai passanti per le vie di Kumamoto, la sua città natale. Spaventata, si coprì gli occhi.
 
No… No, NO! Meglio morire che condurre una esistenza così squallida!
 
Si scoprì il volto.
 
Nel giro di poche ore la mia vita è diventata un incubo… Non mi resta altro che il suicidio!
 
Si disse.
 
Aveva già in mente il luogo in cui porre fine alla sua esistenza: la foresta di Aokigahara, nella prefettura di Yamanashi, chiamata non a caso la foresta dei suicidi, visto che ogni anno almeno 30 persone si toglievano la vita lì. L’indomani stesso avrebbe lasciato la Ooarai di nascosto, avrebbe raggiunto la terraferma e da lì avrebbe raggiunto la foresta. Non avrebbe detto né alle sue compagne né ad altri le sue intenzioni, o avrebbero cercato di fermarla. davanti a lei stavano un basso tavolo di legno e, poco più in là, uno scaffale metallico che nella parte inferiore conteneva tre grosse scatole e, in quella superiore, alcuni orsacchiotti Boko, il suo personaggio preferito; accanto ad esso stavano un televisore a schermo piatto e una scrivania con sopra un portatile spento. Si alzò, si avvicinò allo scaffale e prese uno degli orsetti di peluche, color marrone chiaro, con l’orecchio destro bendato e il braccio destro fasciato.
 
Hai… La morte è la punizione che merito per il mio fallimento… Perdendo il match con la Saunders non solo ho rovinato me stessa, ma ho anche condannato questa scuola alla chiusura. Con che coraggio potrò guardare in faccia le altre?
 
Rigirò il pupazzo tra le mani.
 
Mia madre ha ragione… Sono una fallita! Per colpa mia la Kuromorimine ha perso lo scorso torneo, e oggi ho condotto la Ooarai alla disfatta!
 
Le lacrime ripresero a rigarle le guance, mentre lasciava cadere a terra Boko. Dopo pochi istanti cadde in ginocchio, scoppiando in un pianto straziante, che risuonò in tutta la stanza.

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Capitolo 12
*** Annuncio shock, parte 1. ***


Il giorno seguente i membri del Team Anglerfish (tranne Miho) si trovavano in mensa, intente a pranzare. Tutte avevano un’aria afflitta, a differenza delle loro compagne, che erano allegre e vivaci come al solito, ignare del fato che gravava sulla loro scuola. Hana emise un sonoro sbadiglio.
 
Hana-san! Hai davvero una brutta cera! Hai per caso dormito poco stanotte?” Le chiese Saori.
 
La corvina emise un sospiro.
 
Non ho dormito proprio. La rivelazione di ieri è stato uno shock per me.” Ammise.
 
Saori, triste, abbassò lo sguardo.
 
Ti capisco… Io sono riuscita a prendere sonno solo verso le due di notte. Ancora stento a credere che la Ooarai chiuderà…” Dichiarò.
 
Purtroppo è così, Saori-kun… E non si può rimediare.” Affermò  Mako, per poi mangiare una cucchiaiata di zuppa di miso.
 
Dal canto suo Yukari, più angosciata delle altre tre, disse:
 
Io sono preoccupata per Nishizumi-dono… Questa è la prima volta che salta un giorno di scuola.
 
Non si è proprio presentata?” Le chiese Saori.
 
La castana scosse la testa.
 
Ho chiesto più volte a Sodoko, ma niente… Miho non è venuta.
 
E non risponde neanche al telefono… Neanche su Facebook.” Aggiunse Hana.
 
Ieri sera era distrutta… Che abbia…” Saori si interruppe, come se avesse paura a formulare quella ipotesi.
 
Non dirlo neanche per scherzo!” Le intimò Yukari.
 
Molto probabilmente non se la sentiva oggi… Dopo le lezioni andremo a farle visita.” Disse Hana.
 
Sperando di non trovarla appesa al soffitto.
 
Quel pensiero, unita alla visione di Miho che pendeva esanime con un cappio al collo la fece rabbrividire.
 
Dopo pochi secondi una voce dagli altoparlanti disse:
 
A tutte le studentesse: recatevi in palestra! Il consiglio studentesco ha un annuncio urgente da fare!
 
Chissà cosa diranno?” Si domandò Yukari.
 
Saori la fissò con sufficienza.
 
Non lo immagini?
 
Yukari ci pensò su, grattandosi leggermente la testa, poi disse:
 
Ah, è vero… La chiusura della scuola.
 
*******
 
La palestra della scuola era gremita di studentesse. Tutte fissavano con ansia il palco su cui, di lì a poco, sarebbe arrivato il consiglio studentesco. Tra di esse i membri del team Anglerfish riconobbero i componenti degli altri team (Hippo, Rabbit, Duck), più un paio di studentesse del dipartimento agricoltura: una, Jane, era una bionda con capelli corti e occhi verdi, che indossava un cappello a tesa larga, un fazzoletto rosso al collo, una camicetta bianca con appuntata una stella da sceriffo e un paio di shorts; l’altra era una certa Belle, che aveva lunghi e lisci capelli neri, occhi castani chiari e che indossava un cappello a tesa larga, una maglietta rossa e una gonna corta marrone. Saori sorrise nel vederle: con quegli indumenti sembravano uscite da un western. Yukari dal canto suo si guardava intorno, sperando di notare Miho tra la folla, anche se in quella marea di teste l’impresa era quasi impossibile. Mako stava mangiando uno snack che aveva preso da un distributore automatico, osservando i membri del comitato morale, capitanato da Sodoko, schierarsi tra il palco e la folla,  mentre Hana attendeva con ansia l’arrivo del consiglio. Questi arrivò dopo 10 minuti d’attesa, ma subito le studentesse notarono qualcosa di insolito: dei tre membri del consiglio uno, Momo Kawashima, era assente; le altre due, Yuzu e Anzu, si piazzarono al centro del palco: la seconda guardava il pubblico con aria colpevole, come se avesse commesso un qualche crimine gravissimo, mentre Anzu aveva una espressione triste sul volto. Le due ragazze inizialmente tacquero, fissando le ragazze, poi la presidente disse:
 
Mi dispiace di avervi disturbate durante l’ora di pranzo, ma devo farvi un annuncio molto importante…E molto triste.
 
Subito partirono una serie di domande, mentre Saori e le sue compagne si scambiavano sguardi tristi.
 
Di che si tratta?
 
È per via della sconfitta al torneo?
 
Dov'è Kawashima?
 
Anzu alzò ambo le mani, come a invitare al silenzio le studentesse, e quando il silenziò calò rispose:
 
Tra due mesi esatti la nostra scuola, la Ooarai, verrà chiusa.
 
Nell'udire quella notizia tutte le ragazze, tranne il team Anglerfish e Yuzu (che già erano al corrente della situazione) rimasero sconvolte. Persino Sodoko e le sue ragazze si voltarono di scatto verso il palco, con la bocca spalancata in una smorfia di stupore. Quell'annuncio suscitò una ondata di commenti e nuove domande:
 
Come sarebbe a dire chiusa?
 
È uno scherzo, vero?
 
Per quale motivo dovrà chiudere?
 
Ecco, ora ci linciano! Finiremo come Miki Makimura!
 
Pensò Yuzu, impaurita.  
 
Calma, ragazze. Purtroppo non è uno scherzo, ma una decisione voluta dal MEXT per far quadrare il bilancio.” Disse la rossa.
 
E che ne sarà di noi?
 
Non c’è un modo per evitare la chiusura?
 
Io non lo accetto!
 
La presidente emise un sospiro.
 
Avremmo potuto evitarla, se avessimo vinto il torneo. Disgraziatamente siamo state eliminate al primo turno, e così questa possibilità è sfumata.
 
*******
 
Alla Saunders Kay, in compagnia delle sue due vice, si trovava nella mensa del liceo, e stava consumando un pranzo a base di hamburger, patate fritte e una confezione di pollo fritto. Attorno a loro regnava una atmosfera festosa, complice il match vittorioso del giorno prima.
 
Prima di riprendere gli allenamenti concederò alle ragazze della squadra qualche giorno di riposo… Se lo meritano, come premio pe la vittoria di ieri.” Affermò la bionda, allegra, per poi addentare l’hamburger.
 
Naomi sorrise nel vederla così di buon umore.
 
Ah, ricordati che oggi alle tre si svolgerà la seconda parte del primo turno.
 
La bionda le strizzò l’occhio.
 
Lo so… Per questo mi godrò in live il match tra la Pravda e la Bonple.
 
Da quando sei diventata una tifosa della Pravda (o della Bonple)?” Le domandò Alisa, per poi bere un bicchiere di aranciata.
 
Il suo capitano la guardò con sufficienza.
 
Sai una cosa, Alisa? È anche per questo motivo che non diventerai mai il comandante in capo del nostro team… è nostro dovere tenere d’occhio le partite, così da osservare con attenzione le mosse delle nostre future avversarie.” Le spiegò.
 
Alisa arrossì, imbarazzata, sia per il rimprovero che per l’implicito riferimento ai fatti di ieri, e preferì non ribattere.
 
Per questo tu, Naomi, seguirai Anzio vs Maginot e tu, Alisa, seguirai il match Kuromorimine vs Chi-Ha-Tan. Dobbiamo raccogliere più dati possibili.
 
E per quanto riguarda Yogurt vs Waffle?” Le chiese la sua vice/artigliere.
 
Quello lo vedrà Helmet-chan.
 
Neanche a farlo apposta l’oggetto dei suoi pensieri corse verso il suo tavolo, gridando:
 
Commander! Commander!
 
Le tre ragazze si voltarono nella sua direzione: ora la ragazza, che aveva corti capelli castani, occhi verdi che indossava sempre un elmetto da carrista e teneva in mano uno Smart, era ferma davanti a loro, e ansimava per la corsa fatta.
 
Che succede?” Le domandò Naomi.
 
S… Si tratta della Ooarai! La scuola che abbiamo battuto ieri!” Rispose lei.
 
Cosa è accaduto?” Chiese Alisa.
 
Fra due mesi verrà chiusa!
 
Quella rivelazione lasciò di sasso il trio.
 
Sei sicura?” Domandò Kay, incredula.
 
Helmet-chan per tutta risposta le porse il suo telefonino. La bionda lo prese e vide che sul canale Youtube dell’accademia Ooarai era in corso una live dal titolo:
 
La scuola chiuderà
 
Kay era sempre più confusa.
 
Qual è la motivazione dietro questa decisione?” Chiese.
 
Il MEXT ne ha ordinato la chiusura, a causa del calo delle iscrizioni e dei suoi problemi economici. Le ragazze speravano di far cambiare idea al ministero vincendo il torneo ma… Hanno perso contro di noi.” Le spiegò la castana.
 
Le tre ragazze, ancora scosse, rimasero in silenzio, mentre Kay pensava:
 
Quindi… La colpa è nostra? Noi abbiamo condannato la Ooarai?

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Capitolo 13
*** Annuncio shock, parte 2. ***


Città di Shizuoka, prefettura omonima, ore 13:00
 
Miho si trovava nel porto di Shimizu, il più antico della città, risalente al VII secolo d.C., e stava osservando l’imponente nave-scuola dell’accademia Maginot, ancorata a uno dei moli. A differenza della Ooarai e di altre scuole, che avevano le sembianze di portaerei, questa sembrava più un sottomarino. In quel momento un gruppo di studentesse della scuola, che indossavano la divisa composta da una camicetta bianca con volant in stile vittoriano a collo alto con un nastro rosa legato intorno al collo, una gonna a pieghe blu scuro, calzini e scarpe nere, le passò accanto, senza badarle in quanto erano impegnate a conversare tra loro.
 
…Colpa di Eclair! Da quando è capitano il nostro team si è indebolito! Prima eravamo 80, ora siamo 29!” Disse una.
 
Hai ragione, mon ami… E quel che è peggio è che Eclair è anche un pessimo comandante! Persino la Ooarai, una squadra di dilettanti, ci ha battute.” Le rispose un’altra.
 
Una terza ragazza disse:
 
Forse contro Anzio ce la caveremo, se…
 
Miho però non poté udire altro, visto che il gruppetto si era allontanato. Nell'udire il nome della sua scuola si intristì. Strinse i pugni.
 
Su, Miho… Non è il momento per farsi vincere dal rimorso. Hai un viaggio da compiere… L’ultimo della tua vita.
 
Emise un sospiro.
 
Ora devo raggiungere la stazione e da lì prendere un treno per Kofu.
 
Improvvisamente il suo stomaco brontolò.
 
Forse però è meglio fermarmi in un bar per pranzare… Non mangio qualcosa da tre ore.
 
Guardò verso la Maginot.
 
E se salissi a bordo?
 
Si chiese, per poi scuotere la testa.
 
Īe… L’accesso è sicuramente vietato alle studentesse di altre scuole. Sicuramente anche lì avranno un comitato morale che controlla chi entra e chi esce. Non posso neanche infiltrarmi, perché sono troppo nota. Mi riconoscerebbero subito, anche se indossassi una loro uniforme (e non so dove procurarmela). E in tal caso verrei accusata di tentato spionaggio, detenuta per qualche giorno e poi rispedita alla Ooarai.
 
Si guardò intorno: i gabbiani volavano alti nel cielo terso, le navi salpavano o attraccavano. In lontananza udì la sirena di una nave da crociera. Poi riprese il cammino.
 
*******
 
Nave-scuola Zuikaku, ore 13:15
 
Momo si trovava a Johannesburg, ovvero il nomignolo affibbiato ai bassifondi della scuola dai suoi abitanti. Lì vivevano le studentesse più ribelli e indisciplinate, e vi vigeva l’anarchia: infatti il consiglio studentesco non aveva alcun potere in quell'area. Mentre camminava tra corridoi con le pareti metalliche ricoperte di graffiti, si imbatté in varie ragazze vestite da marinaio, alcune sedute a terra, altre in piedi, le quali le lanciavano occhiate curiose o ostili, pur senza rivolgerle mai la parola. Ad un certo punto si ritrovò davanti a un ingresso presidiato da due ragazze, una bionda e una castana, entrambe con capelli corti e occhi neri. Esse la guardarono con occhi malevoli.
 
Io dico che ti sei persa, quattrocchi.” Le disse la bionda, incrociando le braccia.
 
L’occhialuta, che aveva un’aria depressa, replicò:
 
Vorrei parlare con Ogin…
 
Le due ragazze si scambiarono una occhiata.
 
Cosa ti fa credere che ti riceverà?” Domandò la bionda.
 
Momo sbuffò.
 
Lo farà, vedrete. Ditele che c’è Momo-san che vuole parlarle.
 
La castana si rivolse alla bionda:
 
Tu aspetta qui.
 
Poi entrò nella stanza adiacente. Momo dal canto suo rimase immobile, in attesa di essere ricevuta.
 
In teoria dovrei essere con Anzu e Yuzu in palestra, ma non ho il coraggio di presentarmi di fronte alle altre studentesse… Non dopo il fiasco di ieri, che ha condannato la Ooarai alla chiusura.
 
Pensò, triste.
 
Passati un paio di minuti, la ragazza coi capelli castani fece ritorno, e rivolgendosi a Momo le disse:
 
Accomodati.
 
La PR manager la ringraziò con un cenno.
 
*****
 
Varcato l’ingresso si ritrovò in una specie di bar, in cui stavano cinque ragazze: la barista, una bionda coi capelli a caschetto e occhi gialli; la cantante, che aveva lunghi e lisci capelli argentati e occhi grigi, intenta ad esibirsi; una ragazza nerboruta con lunghi capelli a punta e occhi castani scuri; accanto a lei stava una ramata con i capelli ricci che le arrivano al collo e occhi dello stesso colore, intenta a tracannare senza ritegno una bottiglia di rum analcolico; infine, seduta al bancone, c’era una ragazza con lunghi capelli neri legati in una coda da un fiocco rosso e occhi neri, che indossava un impermeabile scuro sopra la divisa da marinaio. Momo le conosceva bene: si chiamavano rispettivamente Cutlass, Flint, Murakami (AKA Valor), Rum, Ogin (AKA Silver). Tutte, tranne l’argentata e la ramata, la salutarono calorosamente:
 
Momo-san, da quanto tempo! Sono davvero felice di vederti!” Disse la corvina.
 
Ciao, Momo-san! Cosa ti porta da queste parti?” Le chiese la nerboruta.
 
Gradisci qualcosa da bere?” Domandò la bionda.
 
L’occhialuta, ignorando la domanda che le era stata rivolta, si sedette al bancone e disse:
 
Un Blue Apple, Cutlass, per favore.
 
Subito!
 
Detto ciò la ragazza di nome Cutlass si voltò, prese dallo scaffale una bottiglia contenente un liquido blu, la aprì e ne versò parte del contenuto in bicchiere, che diede alla sua cliente/amica.  Quest’ultima lo vuotò in un sorso, poi disse:
 
Io… Devo farvi un annuncio. Molto importante.
 
Di che si tratta, Momo-san?” Le chiese la ramata.
 
Ah, scusa se non ti ho salutata, ma ero davvero assetata!” Aggiunse.
 
“Vogliono espellerci?” Domandò la tarchiata.
 
Momo scosse la testa.
 
Peggio, Murakami… Peggio.
 
Ogin (la ragazza con l’impermeabile) la guardò perplessa.
 
Cosa può esserci di peggio?
 
Momo esitò, prima di risponderle:
 
La Ooarai chiuderà tra due mesi.
 
Quella notizia lascio di sasso le sue amiche: Flint smise di cantare, voltandosi verso di lei con aria esterrefatta; Rum lasciò cadere la bottiglia che teneva in mano; le altre rimasero a bocca aperta.
 
Chiusa? Come chiusa?” Domandò la barista.
 
Chiusa.. Smantellata, distrutta!” Replicò l’occhialuta, nervosa.
 
Ma sei sicura?” Domandò Murakami.
 
Momo annuì.
 
Una decisione del MEXT… E purtroppo non c’è modo per opporsi.” Spiegò, con gli occhi lucidi.
 
A quell'affermazione seguì un lungo silenzio; le ragazze la fissavano con diversi gradi di sorpresa e stupore.
 
E… E noi dove andremo? In quale scuola…” Provò a dire Flint, sconvolta, senza riuscire a finire la frase.
 
Momo scosse ancora la testa.
 
Per favore, non chiedetemelo… Non so neanche dove finirò io.
 
Dopo pochi secondi alcune lacrime presero a uscirle dagli occhi.
 
È colpa nostra… Mia e delle altre… Se solo avessimo battuto la Saunders…
 
A quel punto scoppiò in lacrime, mentre le altre la guardavano dispiaciute.

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Capitolo 14
*** Adunata. ***


Ore 13:30
 
Dopo aver comunicato la triste notizia, Anzu e Yuzu si ritirarono nel loro ufficio. La rossa stava armeggiando con il suo portatile, seduta alla scrivania, mentre la castana guardava fuori dalla finestra.
 
Dove sarà Momo-chan?” Si chiese Yuzu.
 
Anzu scosse il capo.
 
Non ne ho veramente idea…” Affermò, per poi sbuffare.
 
Cambiando discorso, ascolta un po’  i messaggi che stiamo ricevendo sulla nostra pagina Facebook… Erwin scrive: Come avete potuto nasconderci un fatto così grave? Se ci aveste detto la verità fin dal principio ci saremmo impegnate di più nel match, e forse avremmo vinto!
 
È normale che siano arrabbiate…
 
Questa è di Taiga Ou, del club di giornalismo: il destino della scuola era nelle vostre mani, come avete potuto fallire? Siete delle incapaci!
 
Yuzu si voltò verso di lei, guardandola con occhi colmi di tristezza.
 
Ha ragione… Siamo delle inette. È a causa nostra se la Ooarai verrà chiusa!” Affermò, addolorata.
 
Anzu non le badò e continuò:
 
Questo invece viene da Noriko Isobe: come vi è venuto in mente di siglare un patto così avventato? Era ovvio che una squadra di principianti, munita di soli cinque carri, non poteva battere la Saunders o altre scuole forti!
 
Emise un sospiro.
 
E i messaggi continuano ad arrivare.
 
In quel momento il telefono sulla scrivania iniziò a squillare.
 
Rispondi tu, Yuzu!” Ordinò la redhead, indicando l’apparecchio.
 
La castana, ripresasi dallo sconforto, annuì e sollevò la cornetta.
 
Qui è Yuzu Koyama, vice-presidente del consiglio studentesco. Chi parla?
 
“…”
 
La castana annuì, poi si rivolse ad Anzu:
 
È Jane del dipartimento agricoltura. Chiede un incontro urgente. Cosa le rispondo?
 
Dille che non ci sono, ma che la richiesta è accettata. Tu hai l’autorità per farlo, in quanto mia vice.
 
Yuzu annuì ancora, poi parlò con Jane al telefono.
 
La presidente per ora è assente, ma, in quanto vice, accetto la richiesta.
 
“…”
 
Vuole sapere quando, e ha richiesto la presenza dei rappresentanti di tutti i club e dei dipartimenti.
 
Stasera, al Midori Ryu.* Però per ora convocherò solo i rappresentanti dei dipartimenti. Quelli dei club li incontrerò domani a pranzo.
 
Stasera, al Midori Ryu! Contatta tu le tue colleghe degli altri dipartimenti, i presidenti dei club li vedremo domani.” Ripeté Yuzu al telefono.
 
“…”
 
Va bene, a risentirci.
 
Detto ciò la ragazza attaccò, per poi sbuffare.
 
Mi chiedo il motivo di questa richiesta…” Affermò.
 
Anzu incrociò le braccia.
 
È ovvio… Il motivo è il mio annuncio. Ora chiama Kawashima, e dille che dovrà essere presente anche lei.
 
La sua vice annuì di nuovo e prese a comporre il numero della sua amica e collega.
 
Fammi un altro piccolo favore… Dille che non mi piacciono le assenti e le ritardatarie!”  Aggiunse, con tono minaccioso.
 
Hai… A proposito di assenti, oggi Miho non si è presentata a scuola.” Le ricordò la castana.
 
L’umore della rossa cambiò radicalmente, passando da arrabbiato a triste.
 
Lo so… E mi sarei stupita del contrario. È ancora sconvolta per le rivelazioni di ieri sera. Il suo morale è come Hiroshima dopo la bomba atomica, totalmente distrutto.” Affermò.
 
Yuzu, rattristatasi a sua volta annuì, poi attese la risposta di Momo.
 
Strano,  non risponde.
 
Spazientita, la presidente si alzò in piedi, indicando Yuzu con l’indice.
 
Vai a cercarla, a costo di perlustrare ogni angolo della nave!
 
Hai, shachō!” Esclamò quest’ultima, uscendo di corsa dall'ufficio.

*Drago verde.

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Capitolo 15
*** Pranzo al MgRonald. ***


Shizuoka, ore 13:45
 
Miho stava camminando per le strade della città alla ricerca di un luogo di ristoro.
 
Questa città è grande… Conta più di 700.000 abitanti. Dove sarà il bar (o ristorante) più vicino?
 
Si chiese, guardandosi intorno.
 
Ad un certo punto notò, a poca distanza da dove si trovava, un Fast Food del MgRonald's, un edificio a due piani con la parte inferiore fatta di mattoni rossi, e un paio di locandine piazzate accanto all’ingresso.
 
Meno male…
 
Pensò.
 
*****
 
Varcato l’ingresso Miho si guardò intorno: il piano terra ospitava  6 tavoli lunghi, attorno a cui erano seduti i clienti, tra cui riconobbe alcune studentesse di Anzio, intente a mangiare. C’erano ovviamente anche il bancone, dietro cui stava una ragazza con lunghi e lisci capelli magenta che le arrivavano al fondoschiena e occhi verdi, che indossava una uniforme composta da berretto e maglia rossa e gonna corta nera, che la salutò con un inchino.
 
Benvenuta al MgRonald, signorina! Cosa desideri?” Le chiese.
 
Due doppi Hamburger, due doppi cheeseburger, del pollo fritto e patatine, per favore.” Replicò la studentessa.
 
Un pranzo abbondante…” Commentò la commessa, con tono blandamente ironico.
 
Già.
 
È il mio ultimo pranzo.
 
La commessa annuì, poi prese un blocco note poggiato sul banco e, prendendo una penna blu dalla tasca segnò l’ordinazione.
 
D’accordo… Siediti a uno dei tavoli, mentre io vado a consegnare la tua ordinazione.
 
Miho annuì e andò a sedersi vicino al tavolo dove sostavano le ragazze di Anzio.
 
A quest’ora Hana, Saori e le altre si staranno sicuramente chiedendo dove mi sia andata a cacciare… Probabilmente hanno tentato di contattarmi via cellulare. E quasi sicuramente verranno a cercarmi nel mio appartamento. Quando non mi troveranno la loro preoccupazione aumenterà…
 
Vicino a lei le studentesse di Anzio parlavano tra loro.
 
Accidenti, oggi fa un caldo infernale!” Disse una.
 
Naturale, tesoro mio… Siamo a maggio!” Le rispose un’altra.
 
Finalmente posso mangiare qualcosa di diverso… Ad Anzio passano quasi sempre pasta!” Esclamò una terza.
 
Se ti piacciono tanto gli hamburger potevi trasferirti alla Saunders!”  Le disse una quarta.
 
Lo so, Piadina… Ma sai che amo più l’Italia che l’America. E per la cronaca l’hamburger è una pietanza di origine tedesca.
 
Dici sul serio, Castelmagno?
 
Sì… Ma cambiamo discorso. Non vedo l’ora di vedere in azione il nostro team di sensha-do! Sono sicura che sconfiggeremo la Maginot!
 
Quei discorsi intristirono Miho, perché le riportarono alla mente un fatto avvenuto poco prima del match tra la Ooarai e la Saunders.
 
Inizio flashback
 
Miho e le sue compagne del team Anglerfish si trovavano in un bar a tema sensha-do, sedute attorno a uno dei tavoli e intente a mangiare del gelato e a conversare tra loro.
 
Sumimasen. A causa mia dobbiamo fronteggiare una delle migliori squadre già al primo turno.” Dichiarò la ragazza, dispiaciuta.
 
L’università Saunders è così forte?” Domandò Hana.
 
A risponderle fu Yukari:
 
Non si tratta di bravura, ma dei carri a disposizione. Non esiste nessun’altra scuola con più carri armati di loro. Si dividono in tre squadre.
 
Miho disse:
 
Secondo il regolamento, è consentito partecipare con un massimo di 10 carri armati. Anche il numero di munizioni è limitato.
 
Però… 10 carri? Noi ne abbiamo solo cinque, ce la faremo?” Chiese Saori, preoccupata.
 
I crediti?” Chiese a sua volta Mako.
 
Se perdiamo vedremo soltanto l’ombra dei crediti.” Le rispose la sua amica d’infanzia.
 
La corvina inforchettò un pezzo di gelato e lo mangiò, mentre Saori domandava:
 
Ad ogni modo saremo trasmesse su rete nazionale, vero?
 
Che cosa faccio se poi mi arrivano delle lettere?” Si chiese, entusiasta al solo pensiero.
 
Solo la finale verrà trasmessa in diretta.” La informò Hana.
 
Allora facciamo in modo di arrivarci!” Esclamò lei, allegra.
 
Fine flashback
 
Ehi!” La chiamò una voce femminile.
 
Alzò lo sguardo, notando una ragazza coi capelli castano chiaro e occhi dello stesso colore e che indossava la stessa divisa della cassiera. In mano teneva un vassoio.
 
La mia ordinazione?” Domandò Miho.
 
La cameriera annuì.
 
Esatto. Goditela.
 
Detto ciò appoggiò il vassoio sul tavolo.
 
Arigatō.” Disse la castana.
 
La cameriera le strizzò l’occhio.
 
Dovere!” Detto ciò si allontanò.
 
Miho emise un sospiro poi iniziò a mangiare.

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Capitolo 16
*** Alla ricerca di Miho. ***


USS George Washington, ore 14:00
 
Kay, Alisa e Naomi erano riunite nell'ufficio del consiglio studentesco (ovvero il loro ufficio). Kay era seduta alla scrivania, le altre due sedute davanti ad essa.
 
Immagino che sappiate della notizia flash.” Esordì la bionda.
 
Se ti riferisci alla chiusura della Ooarai sì… Hanno pubblicato l’annuncio anche sulla loro pagina Facebook.” Le rispose Alisa.
 
Il post in questione è intasato da commenti di studentesse, dei loro famigliari e di altri abitanti della scuola galleggiante. Tutti esprimono shock, tristezza e rabbia.” Aggiunse Naomi.
 
Kay assunse un’aria colpevole.
 
La colpa è nostra… Noi abbiamo condannato la Ooarai!” Affermò, con tristezza.
 
Kay, non ne sapevamo niente. Come potevamo immaginare che la posta in gioco fosse così alta?” Disse Alisa.
 
Inoltre, anche se ci avessero battute, non sarebbero andate lontano. Loro avevano solo cinque carri, e più si avanza nel torneo più aumenta il numero di tank utilizzabile. Ergo, avrebbero perso comunque. Neanche una Nishizumi poteva fare molto, con mezzi scarsi.” Le diede manforte Naomi.
 
Kay sbuffò, incrociando le braccia.
 
Ma io speravo di poter affrontare nuovamente la Ooarai… Magari durante la coppa d’inverno. Non potremmo ritirarci, così la Ooarai verrebbe ripescata?”
 
Alisa la guardò come se avesse appena pronunciato una blasfemia. Si alzò in piedi e serrò i pugni.
 
Ritirarci dal torneo? In questo modo le ragazze del team ci butteranno a mare, letteralmente! E faranno un nuovo consiglio studentesco! Per non parlare dei tifosi, che ci sbraneranno!
 
Scosse la testa.
 
No, Kay… Non possiamo! Questo torneo deve essere l’inizio dell’era della Saunders! Nella scorsa edizione vinse la Pravda, in quelle precedenti la Kuromorimine! Ora tocca a noi!” Esclamò, determinata.
 
Alisa ha ragione… Nelle ultime dieci edizioni ci siamo sempre piazzate terze. E poi questa cosa dell’accordo non mi convince.” Disse Naomi.
 
Kay la guardò perplessa.
 
Cosa intendi dire?” Le chiese.
 
Pensaci… Una squadra di principianti, con soli cinque carri, deve partecipare al torneo nazionale e vincerlo… Ciò vuol dire che si troverà di fronte squadra come la nostra, come St. Gloriana, come Pravda, come la Kuromorimine, sempre e più svantaggiate dal punto di vista numerico. Secondo te quante possibilità di vittoria hanno?
 
Kay ci pensò su.
 
Quasi zero.” Ammise.
 
Leva pure il quasi…” Disse Alisa.
 
Kay la guardò male, prima di rivolgersi nuovamente a Naomi.
 
Dove vuoi arrivare?
 
Io penso che quel tale del ministero, Renta, abbia accettato l’accordo proposto da Anzu sapendo che mai la Ooarai avrebbe potuto vincere. Inoltre, essendo un accordo puramente verbale e non scritto nulla lo obbligava a rispettarlo, anche in caso di vittoria.
 
La bionda emise un sospiro, sapendo che il suo vice/artigliere avesse assolutamente ragione.
 
Noi non possiamo aiutarla in nessun modo?” Domandò.
 
Naomi scosse il capo.
 
Noi non possiamo fare niente. Solo sperare che trovino una alternativa.
 
Kay la guardò poco convinta. Una scuola piccola e oscura come la Ooarai che poteva fare pur di salvarsi? L’unica risposta che le veniva in mente è: nulla.
 
*****
 
Nave-scuola Zuikaku, ore 14:15
 
Le ragazze del Team Anglerfish erano davanti alla porta d’ingresso dell’appartamento di Miho. Hana provò a suonare il campanello, ma nessuno venne ad aprire. Tentò di nuovo, ma anche stavolta nessuno si fece vivo.
 
Lo sapevo, si è impiccata!” Esclamò Saori, guadagnandosi una occhiataccia da parte delle sue amiche, Mako compresa.
 
Taci, Takebe!” Le intimò quest’ultima, minacciosa.
 
Intimorita dallo sguardo truce della sua amica d’infanzia, la ragazza annuì.
 
Però il fatto che non sia venuta a scuola e non venga ad aprirci non promette nulla di buono.” Ammise Yukari, angosciata.
 
Io dico di entrare e di vedere come sta!” Propose Mako.
 
Le sue compagne erano tutte d’accordo, così Hana si fece coraggio e allungò la mano destra verso la maniglia della porta. Dopo averla aperta entrò, seguita a ruota dalle altre.
 
Spero che i timori di Saori siano infondati.
 
Si disse Hana, sudando freddo.
 
L’appartamento era silenzioso, non si udiva volare neppure una mosca. Tutto sembrava in ordine.
 
Nishizumi-dono!” La chiamò Yukari, senza ricevere risposta.
 
Forse non è in casa?” Ipotizzò Saori.
 
Proviamo a cercarla.” Propose Mako.
 
Il quartetto perlustrò ogni stanza (cucina, stanza da letto, salotto, ecc.) ma non trovarono traccia del loro capitano. Riunitesi all'aperto sbuffarono quasi contemporaneamente.
 
Non è in casa… E ha lasciato qui il suo cellulare, ergo contattarla via telefono è inutile.” Dichiarò Hana, sconsolata.
 
Dovremo perlustrare la nave da cima a fondo… E non sarà una impresa facile. La Ooarai è una nave bella grossa, e lei può essere dovunque.” Dichiarò Mako.
 
Io propongo di dividerci e di cercarla in zone diverse della nave. Teniamoci in contatto con i cellulari. Se qualcuna di noi la trova avvisi subito le altre!” Propose Yukari, non disposta a darsi per vinta.
 
Perché non chiediamo aiuto agli altri team? Più siamo, meno impiegheremo tempo!” Disse l’operatrice radio.
 
Ottima idea, Saori-san! Pensa tu a contattarle!” Approvò l’artigliere.
 
Senza esitare Saori mise mano al suo telefonino.

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Capitolo 17
*** Un passaggio per la stazione. ***


Shizuoka, ore 14:30
 
Terminato il pranzo Miho lasciò il Fast Food e si incamminò alla volta della stazione, da dove avrebbe preso un treno per Kofu. Tuttavia ben presto si rese conto che non aveva idea di dove fosse la stazione, visto che quella era la prima volta che metteva piede in quella città, e avendo lasciato il suo cellulare alla Ooarai non poteva consultare Google Maps. Non poteva cercarla a caso, avrebbe finito col perdersi e sarebbe stato pericoloso, specie con quel caldo soffocante.
 
Dovrò chiedere informazioni a qualcuno, sperando che non sia un malintenzionato.
 
Pensò.
 
Per sua fortuna la ricerca non durò molto.  Vicino a un distributore di benzina era fermo un autoblindo  ACW-IP che su un fianco aveva il logo della St. Gloriana, uno scudo celeste con al centro una teiera e una tazza. Vicino ad esso stava Darjeeling, il capitano del team, che indossava la divisa della sua accademia, una camicia blu con colletto bianco, cravatta nera, gonna blu, collant neri a figura intera e un pullover blu scuro con l'emblema della scuola decorato sul petto. Era girata di spalle,
 
Che fortuna… Magari riuscirò ad ottenere un passaggio!
 
Corse così verso il veicolo, chiamando a gran voce:
 
Darjeeling-san! Darjeeling-san!
 
La bionda si voltò.
 
Miho… Che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?” Domandò, sorpresa.
 
Miho ignorò la sua domanda, e le chiese:
 
Potresti darmi un passaggio fino alla stazione?
 
Darjeeling la guardò confusa.
 
Perché non ha voluto rispondermi?
 
Va bene… Dove sei diretta?
 
A Kofu.
 
Kofu… È nella prefettura di Yamanashi. Perché sei diretta lì?
 
Beh, ecco…
 
Miho esitò, non sapendo cosa inventarsi.
 
Mh?
 
Pensa, Miho… Pensa!
 
Si disse, agitata.
 
Voglio… Fare visita a mia zia!” Disse.
 
La curiosità di Darjeeling si trasformò in sospetto.
 
Tua madre non ha sorelle…” Affermò.
 
È la sorella di mio padre!” Si affrettò a precisare la castana.
 
Ah…” Si limitò a dire la sua collega.
 
Darjeeling non sapeva molto del padre di Miho, una figura oscura al contrario della celebre consorte. L’unica cosa certa è che era morto circa un decennio prima, in un incidente aereo.
 
Su, Sali a bordo.” La invitò, indicando il veicolo.  
 
Miho la ringraziò con un cenno.
 
******
 
Una volta a bordo Darjeeling si rivolse alla conducente, che era la sua vice Orange Pekoe.
 
Alla stazione, Pekoe!” Ordinò.
 
La ragazza rivolse una breve occhiata a Miho, poi annuì e avviò il motore.
 
Come mai da queste parti?” Domandò la studentessa della Ooarai.
 
Voglio assistere al match tra le accademie Anzio e Maginot.” Replicò la bionda.
 
Miho annuì.
 
Capisco…
 
Darjeeling la guardò con aria dispiaciuta.
 
Ho saputo dell’imminente chiusura della Ooarai… Un vero peccato, non avrò più l’occasione di combattere con la tua squadra.” Dichiarò.
 
Miho rimase a bocca aperta dello stupore.
 
Come lo sai?” Domandò.
 
Il consiglio studentesco della tua scuola lo ha annunciato in live su Youtube.” Le spiegò la sua interlocutrice.
 
Ha… Hanno detto anche dell’accordo?
 
Esatto. E lasciamelo dire, le tue amiche sono state davvero imprudenti a siglare un simile accordo.
 
Per quale motivo?
 
Perché era una impresa impossibile per un team come il vostro, munito solo di cinque carri, destinato a combattere avversari sempre più forti e numerosi.
 
Miho abbassò lo sguardo, ben sapendo che Darjeeling avesse ragione.
 
Chi ci credevamo di essere? Siamo state delle illuse a pensare di poter competere con dei pesi massimi come la Saunders! La nostra sconfitta era scontata!
 
Tu lo sapevi?” Le chiese la bionda.
 
Miho si voltò a guardarla.
 
Me lo hanno rivelato ieri sera. Ti giuro, per me è stato uno shock… Scoprire di aver condannato la Ooarai alla chiusura definitiva.
 
Darjeeling annuì.
 
Comprendo… Ora, in quale scuola pensi di andare?
 
Io…

Miho esitò e distolse lo sguardo dalla sua interlocutrice.
 
Non ne ho idea.” Affermò.
 
Non posso rivelarle le mie vere intenzioni…
 
Capisco… Comunque se lo vorrai c’è sempre un posto per te alla St. Gloriana.” Dichiarò Darjeeling, sorridendole.
 
Miho, seppur timidamente, ricambiò il sorriso.
 
Arigatō.
 
*****
 
Nave-scuola Zuikaku, ore 14:45
 
Yuzu si trovava nei pressi di un negozio della Sunkus. Camminava lentamente, ed era sudata.
 
Accidenti a Momo-chan…  Dove accidenti si è cacciata?
 
Si chiese, asciugandosi il sudore dalla fronte.
 
Aveva cercato la sua amica e collega in tutta a scuola e, non trovandola, aveva deciso di avventurarsi in città, ma anche lì non riusciva a trovarla. Aveva anche provato a chiedere a vari passanti, ma senza risultato: anzi, era persino stata subissata di domande riguardanti la chiusura della scuola da diverse persone, in maggioranza studentesse, alcune delle quali l’avevano aspramente criticata.
 
Non le biasimo affatto… Sono sconvolte e addolorate per l’imminente chiusura. E lo sono anche io… Questa scuola è come una casa per me.
 
Pensò, intristita.
 
In quel momento  le passò vicino lo Stug III del Team Hippo; dalla torretta sporgeva Erwin, il capitano del team, una ragazza con corti capelli biondi e occhi castani, che indossava un berretto da ufficiale tedesco e una casacca dell’Afrika Korps sopra l’uniforme scolastica della Ooarai.
 
Ehi, Erwin!” La chiamò la castana a gran voce.
 
La bionda si voltò a guardarla.
 
Yuzu… Che ci fai in giro a quest’ora?” Le chiese.
 
Sto cercando Momo-chan… Voi?
 
Siamo sulle tracce di Miho, è svanita nel nulla!
 
Quella risposta lascio di stucco la vice-presidente del consiglio studentesco.
 
In che senso svanita?” Domandò, sperando di aver capito male.
 
A scuola non si è presentata, a casa sua non c’è. Noi e gli altri team la stiamo cercando in giro per la scuola.
 
Kami-sama… Ci mancava anche questa!
 
Pensò Yuzu.
 
Va bene… Io avviso la presidente!
 
Detto ciò mise mano al suo cellulare.   

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Capitolo 18
*** Partenza. ***


Anzu era davanti al suo portatile, intenta ancora a leggere i messaggi sulla pagina FB della scuola, quando ricevette una videochiamata da Yuzu, che ovviamente accettò.
 
Hai trovato Momo?” Domandò, senza perdere tempo in preamboli.
 
Īe… E purtroppo anche Miho è scomparsa.
 
La rossa sgranò gli occhi e spalancò la bocca in una smorfia di puro shock.
 
Anche Miho?” Domandò.
 
Yuzu annuì.
 
Le sue compagne di squadra la stanno cercando per tutta la scuola.
 
Anzu alzo gli occhi al cielo.
 
Magnifico… In meno di 24 ore tutto è andato in malora! Siamo state eliminate dal torneo, la Ooarai è spacciata e ora due studentesse sono introvabili!
 
Hai degli ordini?” Le chiese la sua vice.
 
Anzu si passò una mano sul volto.
 
Gli ordini sono sempre gli stessi: trova Momo e informala della riunione di stasera, non può mancare!
 
E per quanto riguarda Miho?
 
Ci pensino le sue compagne… Noi abbiamo altro da fare.
 
Detto ciò attaccò, per poi sospirare.
 
Vorrei prendere parte anche io alle ricerche di Miho, ma in quanto presidente del consiglio studentesco non posso sottrarmi ai miei doveri.
 
Pensò, con un’aria affranta.
 
******
 
Shizuoka, ore 15:00
 
Il veicolo della St. Gloriana si fermò nel parcheggio della stazione, un edificio di 8 piani di colore bianco.
 
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5e/Shizuoka_Station_%28North_exit%29.jpg
 
Eccoci arrivati!” Annunciò Orange Pekoe.
 
Vi ringrazio.” Disse Miho, compiendo un breve inchino.
 
Figurati, è sempre un piacere aiutare una collega!” Le rispose Darjeeling, con un sorriso cordiale.
 
Miho ricambiò il sorriso, poi scese dal mezzo, avviandosi verso l’ingresso.
 
Arrivederci!” La salutò la bionda, agitando il braccio destro.
 
Lei si fermò per un istante, si voltò nella sua direzione, le sorrise e rispose, agitano la mano:
 
Arrivederci!
 
Addio.
 
Pensò.
 
******
 
Una volta entrata come prima cosa si diresse verso la biglietteria, dove una donna con i capelli castano scuro lunghi e lisci che le arrivavano alla schiena e occhi castano chiaro, che indossava una divisa blu scuro con una cravatta a righe nere e azzurre e il nome Takumi sul bavero.
 
Un biglietto per Kofu, per favore.” Disse, porgendole una moneta da 500 yen.
 
Certo. Andata e ritorno?” Domandò la bigliettaia, prendendo la moneta.
 
Hai.
 
Se le dico solo andata potrebbe insospettirsi.
 
Mentre la donna di nome Takumi era al lavoro Miho si guardò intorno: c’era poca gente quel giorno.
 
Ecco fatto!” La avvertì la bruna, porgendole il biglietto.
 
Miho lo prese, ringraziandola con un cenno.
 
Quando parte il prossimo treno?” Domandò.
 
Tra un quarto d’ora.” Fu la risposta.
 
Miho annuì, poi riprese a camminare.
 
Si goda il viaggio!” Le augurò la donna, con fare cordiale ed educato.
 
Sicuro!” Replicò lei.
 
*******
 
Giunta sulle banchine trovò subito, per sua fortuna, il treno: un elettrotreno bianco con una striscia arancione, che trasportava 3 vagoni.
 
Non è uno  shinkansen* ma va comunque bene.
 
Si guardò intorno, rivolgendo brevi occhiate qua e là: un facchino in divisa grigia stava trasportando due pesanti valigie, mentre una donna con lunghi capelli rossicci e occhi verde acqua gli gridava di fare attenzione coi suoi bagagli; una coppia di fidanzati osservava l'orologio digitale della stazione, che segnava le 15:03; più in là un uomo d'affari stava entrando in una edicola. In lontananza un altoparlante stava diffondendo l'avviso di un treno proveniente da Kakegawa. Non volendo perdere altro tempo salì a bordo del treno e prese posto su uno dei sedili. Guardando indietro notò che oltre a lei erano presenti: un manipolo di studentesse dell’accademia Tatenashi, con la divisa formata da una giacca grigia asimmetrica a otto bottoni, una camicia rosa chiaro, un nastro sul colletto punteggiato di rosa viola, una gonna scozzese rossa a strisce blu e un paio di mocassini; due donne, una con i capelli castani legati in un chignon e occhi viola, l’altra con capelli neri che le arrivavano fino al collo e occhi viola chiaro; una famigliola composta da padre, madre e due figli.
 
Certo, la compagnia non mi mancherà…
 
Pensò la ragazza, rilassandosi.
 
*Treno ad alta velocità.

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Capitolo 19
*** In quale modo? ***


Prefettura di Shizuoka, ore 15:45
 
Il treno Shizuoka-Kofu stava viaggiando attraverso la campagna. Miho era seduta accanto al finestrino e da lì vedeva scorrere il paesaggio: una distesa ininterrotta di prati, pascoli e campi coltivati, costellata da vari, solitari alberi e, in lontananza, da qualche centro abitato.
 
Se i miei calcoli sono esatti dovrei arrivare a Kofu entro le 6 di sera.
 
Pensò.
 
Una volta giunta in città avrebbe cercato un posto dove cenare, poi sarebbe partita alla volta della sua meta finale, Aokigahara. Lì avrebbe finalmente posto fine alla sua vita.
 
Il problema è… Come?
 
Si chiese.
 
Aveva bisogno di un metodo rapido, che le causasse meno sofferenza possibile. Non poteva impiccarsi, non aveva con sé una corda (ma poteva procurarsene una in città); non poteva spararsi, procurarsi un’arma da fuoco in Giappone era troppo complicato, avrebbe dovuto procurarsi un porto d’armi (impresa difficilissima); tagliarsi le vene? No, non era un metodo sicuro.
 
Non ho neanche del veleno… E se mi facessi uccidere da un orso o mordere da un Mamushi*?
 
Per un momento vide sé stessa dilaniata dagli artigli e dalle zanne di un orso, poi si vide agonizzante a terra, in preda ad atroci sofferenze mentre il veleno si diffondeva nel suo corpo, e scosse forte la testa. No, sarebbe stato troppo tremendo. Intanto gli altri passeggeri erano intenti a parlare fra loro, guardare fuori dal finestrino o a messaggiare.
 
Kuso… Perché andare in gita a Kofu? Potevamo visitare qualche città più interessante, come Tokyo, Osaka o Yokohama!” Brontolò una delle studentesse, una ragazza con corti capelli neri e occhi castani.
 
Anche Kofu è una città interessante, anche se non quanto quelle da te citate.” Le rispose una bionda con lunghi e lisci capelli che le arrivavano alla schiena.
 
Ah, sì? Dimmi per quale motivo, Rin.
 
Beh… Ospita varie università e college, vari luoghi di interesse è un importante sito archeologico, e via discorrendo.” Spiegò la ragazza di nome Rin, enumerando i motivi con le dita.
 
Capisco…” Disse la corvina.
 
A Miho però importava ben poco delle loro chiacchiere. Era troppo concentrata a trovare un modo rapido per togliersi la vita. Talmente distratta da quei pensieri non si accorse che  una ragazza con capelli a caschetto neri e occhi dello stesso colore che portava un carrello carico di quotidiani e riviste si era fermata accanto a lei.
 
Gradisci qualcosa da leggere?” Le chiese, riscuotendola dai suoi pensieri.
 
L’Asahi Shibun, per favore.” Rispose lei.
 
La venditrice annuì e le porse una copia del quotidiano, il più venduto nel Sol Levante, e Miho le diede una moneta da 100 yen.
 
Buona lettura!” Le augurò la corvina riprendendo il cammino.
 
Miho la ringraziò con un cenno, poi iniziò a leggere.
 
Almeno passerò un po’ di tempo.
 
Si disse.
 
Notizie di cronaca: Kenzo Masuyama, 72 anni, amministratore delegato dell’omonima compagnia automobilistica, è stato arrestato con l’accusa di falso in bilancio e di legami con la Yakuza, più precisamente con il clan Matsuba-kai.
 
Spettacolo: La celebre attrice americana Chris Vineyard è in vacanza nelle isole Ryukyu, più precisamente a Okinawa.
 
Politica: Si insedierà a breve  il nuovo primo ministro Atsushi Sawasaki, già segretario di gabinetto e delfino del premier uscente Genbu Kururugi, dimissionario per motivi di salute…
 
Ehi!” La chiamò una voce maschile, che la fece trasalire.
 
Alzando lo sguardo vide un controllore in divisa azzurra che la fissava con aria severa.
 
Hai?” Domandò, intimidita.
 
Ti ho chiesto tre volte di mostrarmi il biglietto! Sei sorda, per caso?” Le chiese l’uomo, spazientito.
 
Sumimasen… Ero distratta.” Si giustificò lei, porgendogli il biglietto.
 
Il controllore lo esaminò e lo restituì, poi si allontanò pensando:
 
Le ragazzine di oggi… Sempre con la testa fra le nuvole! Sicuramente stava pensando a qualche idol o al sensha-do!
 
Dal canto suo Miho riprese a leggere il giornale.
 
*****
 
Nave-scuola Zuikaku, ore 16:00
 
Yuzu era seduta su una panchina; era stanca, sudata e irritata.
 
Sono a pezzi… Uno straccio! Questo caldo maledetto mi ha prosciugato tutta l’energia.
 
Alzò lo sguardo verso il cielo terso.
 
Giuro che se la Ooarai chiude me ne vado alla Pravda! Almeno lì fa fresco, dal momento che naviga nelle acque settentrionali!
 
Koyama…” La chiamò una voce conosciuta.
 
La castana si voltò verso destra, notando la sua amica e collega in piedi a poca distanza da lei. Nel vederla assunse un’aria torva.
 
Ma dove accidenti eri finita? Sono quasi tre ore che ti cerco! E a forza di stare sotto il sole mi è venuto anche un forte mal di testa!” Esclamò.
 
Momo, depressa, si sedette accanto a lei.
 
Sumimasen, Yuzu-chan… Ma ero con alcune amiche per informarle della chiusura della Ooarai.
 
Yuzu la guardò storto.
 
Una mossa superflua… Yuzu ha comunicato la notizia in live sul canale Youtube della scuola.
 
L’occhialuta emise un sospiro.
 
Ci tenevo a riferirlo di persona. Più tardi avviserò anche la mia famiglia. Ma perché mi cercavi?
 
La presidente ti cerca… Stasera si terrà una riunione dei rappresentanti dei dipartimenti della scuola, al Midori Ryu. In quanto membri del consiglio studentesco anche noi dovremo partecipare.
 
Momo annuì.
 
Capisco…
 
Un’altra cosa… Miho è scomparsa.
 
Quella notizia fu, per Momo, come un fulmine a cielo sereno. Sgranò gli occhi, voltandosi verso la sua collega e amica.
 
Come sarebbe a dire scomparsa?” Domandò.
 
A casa sua non c’è, a scuola non è venuta. Ora le sue compagne la stanno cercando per tutta la nave.” Le spiegò Yuzu.
 
Che si sia nascosta da qualche parte, tormentata dal rimorso per il suo fallimento?” Ipotizzò la corvina, aggiustandosi gli occhiali.
 
Yuzu fece spallucce.
 
Ne so quanto te… Spero soltanto che non combini qualche sciocchezza.” Dichiarò, preoccupata.
 
Momo fece un gesto di stizza.
 
La sciocchezza l’abbiamo fatta imbarcandoci in una impresa impossibile come vincere il torneo nazionale…Noi, che siamo delle principianti.”
 
Abbiamo quasi battuto la St. Gloriana e sconfitto la Maginot…” Le ricordo la sua collega.
 
Momo le scoccò una occhiataccia.
 
Non vuol dire niente… La nostra missione era vincere il torneo per salvare la scuola, e abbiamo miseramente fallito!” Dichiarò.
 
Yuzu rimase in silenzio, distogliendo lo sguardo da lei.
 
Ha ragione… Noi siamo le responsabili di questa situazione! E non me lo perdonerò mai!
 
A quel punto la PR manager si alzò in piedi e le disse:
 
Adesso alza il culo di lì e andiamo a scuola… Sono stufa di starmene qui ad arrostire!
 
La ragazza annuì, alzandosi a sua volta.
 
*Vipera giapponese.

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Capitolo 20
*** Invito a cena. ***


Stazione di Kofu, ore 18:00
 
Il treno con a bordo Miho era appena giunto a destinazione;
 
Siamo arrivati alla stazione di Kofu, vi ringraziamo per aver viaggiato con la nostra compagnia.” Annunciò una voce femminile all'altoparlante.
 
Le porte del vagone si aprirono e i passeggeri, alzatisi in piedi, iniziarono a scendere. Una volta sulla banchina Miho fece per allontanarsi, ma una voce femminile le disse:
 
Aspetta!
 
Si voltò, incrociando lo sguardo con le due ragazze della Tatenashi che aveva sentito parlare durante il viaggio.
 
Tu… Sei Miho Nishizumi, vero?” Le chiese la corvina.
 
Hai.” Rispose.
 
Io sono Shizuka Tsuruki, e lei è Rin Mazukaze. Siamo studentesse della Tatenashi.”  Le spiegò la ragazza, indicando sé stessa e la sua amica.
 
Conosco quell'accademia… Una scuola minore.
 
Come la Ooarai.
 
Io e Shizuka siamo tue fan! Abbiamo assistito ai match contro la Saunders e contro la St. Gloriana!” Affermò la bionda di nome Rin.
 
Nel sentir nominare la partita Ooarai vs Saunders Miho sentì come una stilettata al cuore. Quel match, infatti, aveva significato la condanna a morte della Ooarai. Sforzandosi di celare il dolore che provava Miho sorrise.
 
Capisco… Ne sono lusingata.” Disse.
 
Cosa ti porta da queste parti?” Le chiese Shizuka.
 
Subito un campanello di allarme scattò nella sua mente.
 
Non dire loro di Aokigahara, Non dire loro di Aokigahara, Non dire loro di Aokigahara…
 
Ecco… Faccio visita a una mia cugina, Fukushu.” Si giustificò.
 
Ah, capisco…Noi siamo qui in gita scolastica!” Disse la corvina.
 
Perché non ceni con noi? Grazie a Google Maps ho trovato un ottimo ristorante!” Le propose Rin.
 
Miho, sorpresa, inizialmente rimase in silenzio, poi disse:
 
A… A cena?
 
Perché no?  Sarebbe un ottimo modo per celebrare il nostro incontro!” Disse Shizuka, allegra.
 
Miho ci pensò su, e decise che le conveniva accettare. Non voleva passare ore vagando senza meta in quella città, o avrebbe raggiunto la foresta a buio inoltrato.
 
D’accordo, accetto.” Disse.
 
In quel momento una voce femminile disse:
 
Shizuka! Rin! Muovetevi, non possiamo starcene qui impalate!
 
Il triò si voltò verso sinistra, dove, a poca distanza, stavano le altre studentesse della Tatenashi, circa una dozzina, in attesa delle loro compagne.
 
Arriviamo!
 
Disse loro Rin, per poi rivolgersi a Miho:
 
Su, muoviamoci!
 
Miho annuì e si avviò, insieme alle altre due.
 
****
 
Nave-scuola Zuikaku, ore 18:15
 
I vari team della squadra di sensha-do (Anglerfish, Hippo, Duck, Rabbit, Turtle) erano riuniti nel cortile della scuola.
 
Allora, qualcuno di voi l’ha trovata?” Domandò Anzu.
 
Erwin scosse il capo.
 
No, purtroppo.” Disse.
 
Abbiamo perlustrato a dovere ogni dipartimento, interrogando anche varie persone, ma i risultati sono pari a zero.” Affermò sconsolata Azusa, capitano del Team Rabbit, una ragazza con corti capelli castani scuri e occhi dello stesso colore.
 
Anzu annuì.
 
Avete guardato anche a Johannesburg?” Chiese ancora.
 
Ma… Presidente! Johannesburg è un covo di delinquenti! Miho non metterebbe mai piede in un posto del genere!” Esclamò Akebi Sasaki, una bionda coi lunghi capelli legati in una coda, membro del team Duck e del club di pallavolo (infatti indossava una tenuta da volley bianca e rossa).
 
Non c’è neanche lì, ho controllato.” Intervenne Momo, guadagnandosi una occhiata sorpresa da parte di Yuzu.
 
Quindi l’unica spiegazione plausibile è che abbia lasciato in segreto la Ooarai, a bordo della nave-rifornimenti giunta stamattina.” Dichiarò la presidente.
 
Se è così è un autentico guaio… Sono passate più di 10 ore. Miho può essere dovunque.” Disse Hana, preoccupata.
 
Sta andando a uccidersi… O magari lo ha già fatto!” Esclamò Saori, in preda al panico.
 
Yukari, furibonda, le calpestò il piede destro, facendola gridare dal dolore.
 
Se lo dici di nuovo ti strappo la lingua!” La minacciò.
 
E se fosse andata dalla sua famiglia?” Ipotizzò Mako.
 
A risponderle fu Yuzu:
 
Ne dubito, sua madre l’ha diseredata. Ma forse è andata alla Kuromorimine, dove si trovano sua sorella e le sue ex compagne…
 
Come sarebbe a dire diseredata?” Domandò shockata Ayumi Yamagou, artigliere/caricatore del Team Rabbit, una ragazza lunghi capelli blu scuro e un paio di occhi dello stesso colore. Anche le sue compagne rimasero stupite da quella notizia.
 
Non è il momento per le domande!” Replicò in modo brusco Momo, intimidendola.
 
Saori, tu hai preso il telefono di Miho, giusto?”  Domandò Hana.
 
La ragazza annuì, tirando fuori dalla tasca della sua gonna lo smart di Miho, acceso.
 
Contattala!
 
Hai, Hana-san!
 
********
 
Nello stesso momento, da qualche parte nell’Hokkaido
 
 
Tutti i veicoli dell’accademia Chi-Ha-Tan sono stati eliminati! L’accademia Kuromorimine vince!” Annunciò una voce all'altoparlante.
 
 
Dalla torretta del suo Tiger I  Maho, con aria impassibile, osservava i carri avversari, ormai tutti neutralizzati.
 
Troppo facile vincere contro una banda di fissate con l’assalto frontale…
 
Pensò, con un misto di arroganza e disgusto.
 
In quel momento il suo Iphone iniziò a squillare.
 
Credevo di averlo spento…
 
Lo prese, notando che stava ricevendo una videochiamata da sua sorella minore. Quando però accettò sullo schermo non comparve il volto familiare di Miho, bensì una ragazza dai lunghi capelli color zenzero e occhi castano chiaro, che la guardava con aria insicura.
 
E tu chi saresti? Perché hai il telefonino di mia sorella?” Le chiese, sospettosa.
 
Io… Sono Saori Takebe. Operatrice radio sotto il suo comando.” Replicò la ragazza.
 
Ma certo… Una delle ragazze che stava insieme a Miho.
 
Perché mi contatti?”  Domandò la kuro.
 
Ecco… Miho è con te?” Le chiese a sua volta la ragazza.
 
Maho rimase sorpresa da quella domanda, pur mantenendo la sua espressione glaciale.
 
Īe… Perché me lo chiedi?
 
Ha lasciato la Ooarai, stamattina, senza dirci niente…
 
Maho fece spallucce.
 
Sarà andata a farsi un giretto.
 
In quel momento qualcuno la chiamò:
 
Kommandant!
 
Abbassò lo sguardo notando Erika Itsumi, la sua vice, vicina al Tiger.
 
Le studentesse della Chi-Ha-Tan ci aspettano per congratularsi con noi!” La avvisò.
 
La castana annuì, poi tornò a rivolgersi a Saori:
 
Adesso ho da fare.
 
Detto ciò interruppe la videochiamata.
 
*******
 
Kuso… Con sua sorella non c’è!” Disse Saori, sempre più angosciata.
 
A questo punto non dovremmo denunciarne la scomparsa alla polizia?” Propose Yukari.
 
Aspettiamo fino a domani sera… Se non si fa viva lo faremo!” Replicò Momo.
 
Ma per allora potrebbe essere troppo tardi!” Obiettò Aya Oono, secondo artigliere del Team Rabbit, una ragazza con i capelli castani legati in due lunghe code e un paio di occhi marroni che portava gli occhiali.
 
Per quanto ne sappiamo potrebbe essere già troppo tardi…” Affermò Erwin, aggiustandosi il berretto.
 
Quella frase aumentò a dismisura l’ansia delle sue compagne, che si scambiarono occhiate cariche di timore.
 
Sentite, per ora sappiamo solo che ha lasciato la scuola. Il resto sono solo congetture.” Intervenne Yuzu, tentando di rassicurarle, anche se in cuor suo era preoccupata quanto loro.
 
Anzu annuì.
 
Hai ragione, Koyama…
 
Sbuffò.
 
Per il momento è meglio chiuderla qui. Potete andare.” Disse.

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Capitolo 21
*** Meeting lavorativo. ***


USS George Washington, ore 18:30
 
Passano il turno le accademie Pravda, Kuromorimine, Anzio e Yogurt.” Annunciò Naomi, durante il consueto incontro del consiglio studentesco, mentre leggeva i risultati dei match dal suo cell.
 
Stento a crederci… Anzio che vince un match!” Affermò Alisa, incredula.
 
Kay, seduta alla sua scrivania, bevette un sorso da una lattina di Coca Cola e disse:
 
Io invece no… Vi ricordo che pochi mesi fa il team di sensha-do dell’accademia Maginot è letteralmente imploso. Invece Anzio aveva un team coeso e motivato, nonostante i carri fossero meno forti rispetto a quelli avversari.
 
Naomi incrociò le braccia.
 
Anche Bonple ha subito una disfatta rovinosa, i suoi carri sono stati falciati senza realizzare nemmeno una kill… Jajka era furibonda, ha urlato e inveito.” Affermò.
 
Kay annuì e tamburellò con le dita della mano destra la superficie del tavolo.
 
Katyusha e le sue ragazze invece erano entusiaste…” Dichiarò.
 
Alisa dal canto suo fece un gesto di stizza.
 
Facile vincere contro una squadra più debole!” Disse, con disprezzo.
 
Naomi la guardò con sufficienza.
 
Ti ricordo che noi al primo turno abbiamo affrontato la Ooarai, una squadra di principianti… E per giunta hai giocato sporco!
 
Quella frase fu dolorosa per Alisa quanto un schiaffo in faccia. Imbarazza, abbassò lo sguardo.
 
Per favore, non è il momento di polemizzare. Rimaniamo in tema sensha-do.” Intervenne Kay, che non voleva veder bisticciare le sue due vice.
 
Parlando di vittorie facili Kuromorimine ha letteralmente spazzato via il team della Chi-Ha-Tan.” Aggiunse.
 
Naomi si aggiustò meglio sulla sedia.
 
Naturale, si sono lanciate nell'ennesima carica frontale… Per la Kuromorimine è stato facile come sparare a una mandria di bufali.” Commentò, lisciandosi il mento.
 
Perché non adottano strategie e tattiche diverse? Possibile che siano così ottuse?” Si chiese Alisa, grattandosi leggermente la tempia destra.
 
A risponderle fu Kay:
 
Le cariche frontali… Totsugeki, come le chiamano, fanno parte della loro tradizione. E dal loro punto di vista rispettare la tradizione è più importante della vittoria.
 
Alisa rimase sbigottita da quella risposta.
 
Cioè… Pur di non andare contro la tradizione sono disposte a prendere schiaffi perdendo ogni match?
 
La bionda annuì.
 
Questa è la regola dell’attuale comandante, Kinuyo Nishi, ereditata da Tsuji, il suo predecessore. Ma andiamo avanti: Naomi, quali saranno i match del secondo turno?
 
Naomi emise un sospiro, poi consultò l’elenco dei prossimi match, sul sito ufficiale della Federazione.
 
Viking VS Pravda, noi VS Anzio, St. Gloriana vs Yogurt, Kuromorimine VS Jatkosota.
 
Anzio, eh?” Domandò Kay.
 
Naomi annuì.
 
Esatto, comandante. Se vuoi la mia opinione il prossimo match sarà una scampagnata, nulla di impegnativo.
 
Nel dire questo la ragazza assunse un’aria spavalda.
 
Kay sbuffò, per poi appoggiare i gomiti sulla scrivania e intrecciare le dita delle mani.
 
Naomi, Naomi… Ricordati una delle prime cose che ti ho insegnato: mai sottovalutare gli avversari, anche se sembrano deboli.” Disse.
 
Tranquilla, capitano! I loro Carri Veloci non possono nulla contro i nostri Sherman!” Dichiarò Alisa, sicura di sé.
 
Però c’è l’incognita Semoventi… Potrebbero rivelarsi una spina nel fianco per i nostri carri.” Le ricordo la sua pari grado.
 
La lentigginosa agitò una mano con noncuranza.
 
Ne hanno solo tre a disposizione.” Affermò.
 
Anche così potrebbero crearci qualche difficoltà, se impiegati nel modo giusto.” Replicò Naomi.
 
Kay incrociò le braccia.
 
Sentite… Dobbiamo mettere Anzio sotto stretta sorveglianza, raccogliere più informazioni possibile, non voglio arrivare impreparata al match. Alisa, in quanto responsabile della sezione Intelligence il compito spetta a te.” Disse.
 
La ragazza scattò in piedi, facendo il saluto militare.
 
Yes, ma’am!” Disse.
 
Quanto a te, Naomi, sarà compito tuo addestrare il team in vista della battaglia.”  Aggiunse la bionda.
 
Naomi le fece segno di OK col pollice della mano destra.
 
Contaci!
 
******
 
Kofu, prefettura di Yamanashi, ore 18:45
 
Il Kofu Food Village era uno dei più rinomati della città. Un edificio a due piani in stile tradizionale, con una insegna variopinta che rappresentava un castello fortificato dell’era feudale, che svettava su un centro abitato, probabilmente la stessa Kofu. Davanti ad esso stavano Miho e le studentesse della Tatenashi.
 
Sembra un bel posticino.” Affermò il capitano del team Ooarai.
 
Lo è. Vanta molte recensioni positive.” Le rispose Shizuka.
 
******
 
Varcato l’ingresso si ritrovarono  in una stanza che ospitava una serie di tavoli (da 4 a 15 posti). I clienti erano serviti da cameriere o camerieri in kimono rosso e blu, e qua e là sulle pareti erano affisse foto della Ventforet Kofu, la squadra di calcio della città, che militava nella J2 (l’equivalente della nostra serie B, NDA.). Una di esse ritraeva i giocatori della suddetta, che indossavano una maglietta a rombi blu e rossi e pantaloncini blu. Uno di essi, il capitano, brandiva orgoglio la prima e unica coppa J2 vinta nella competizione. La foto risaliva a circa un decennio prima. Mentre le ragazze si guardavano intorno si avvicinò loro un uomo sulla quarantina, dai corti capelli neri e occhi dello stesso colore.
 
Konbanwa, signorine! Desiderate un tavolo?” Domandò, con un sorriso smagliante.
 
Hai, per me e le mie amiche.” Gli rispose Shizuka, indicando sé stessa e le sue compagne, Miho compresa.
 
L’uomo le osservò attentamente, poi annuì e disse:
 
Bene… Seguitemi, dei tavoli liberi per voi. A proposito, potete chiamarmi Teuchi. Sono il proprietario.
 
Le ragazze lo ringraziarono con un cenno.  

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Capitolo 22
*** Al ristorante. ***


Nave-scuola Zuikaku, ore 19:00
 
Il Midori Ryu era uno dei ristoranti più frequentati della scuola galleggiante; un edificio di due piani munito di una insegna luminosa che raffigurava un drago verde munito di corna, lunghi baffi e occhi rosso sangue. Come al Kofu Food Village anche qui regnava una atmosfera serena, coi clienti che cenavano o parlavano tra loro, e camerieri/cameriere che li servivano. A uno dei tavoli erano sedute le componenti del consiglio studentesco (Anzu, Momo, Yuzu) e i rappresentanti dei vari dipartimenti della scuola: Jane, per il dipartimento agricolo; Reiko Yamamoto, rappresentante del dipartimento di studi navali; Naoko Horikoshi, del dipartimento di ingegneria; Hidemi Yoshikawa, del dipartimento di Intelligence; Rena Yutaka, del dipartimento operazioni; Toshiko Ikeda, del dipartimento scienze nutrizionali; Yuri Mihira, del dipartimento di ittica; e, infine, Hiroko Fujiwara per il dipartimento fashion design. Il dipartimento studi generici era rappresentato dal consiglio.
 
Innanzitutto  vi ringrazio per essere tutte presenti. Mentre aspettiamo la Yūshoku io direi di iniziare la nostra riunione. Immagino che abbiate molte domande.” Esordì Anzu.
 
Hai… Tanto per cominciare perché non ci avete informate della decisione del MEXT?” Le chiese Jane.
 
Perché non potevamo rischiare fughe di notizie, che avrebbero generato il panico nella scuola. inoltre avendo già stipulato un accordo col MEXT non lo ritenevamo necessario.” Le rispose Momo.
 
Gran bell'accordo… Imbarcarsi in una impresa impossibile come vincere il torneo nazionale! Ma seriamente pensavate di poter battere squadre forti come la Saunders, la Pravda o la Kuromorimine?” Domandò Yuri, una ragazza che aveva capelli neri a caschetto e occhi dello stesso colore.
 
È stata una scommessa azzardata, ma purtroppo non avevamo alternative.” Disse Yuzu, con sguardo triste.
 
Hidemi, che aveva capelli castani legati in una coda e occhi verdi, disse:
 
Azzardata? Io direi insensata! Con soli 5 carri, un team composto da dilettanti e avversarie sempre più numerose e forti le possibilità di vittoria erano pari a 0!
 
Irritata, Momo le scoccò una occhiataccia.
 
Che cosa dovevamo fare? Stare sedute a girarci i pollici?” Chiese.
 
Ideare un piano sensato.
 
A quel punto si fece avanti Toshiko, che aveva capelli arancioni corti e occhi celesti.
 
Sentite, ormai la frittata è fatta… Piuttosto, discutiamo del presente e del futuro.
 
Anzu emise un sospiro, poi le rispose:
 
Temo che non ci sia un futuro per la Ooarai… Tra due mesi la scuola verrà chiusa, lo sapete.
 
Quella frase, per Momo, fu come uno schiaffo in faccia.
 
Non possiamo rassegnarci così facilmente! Dobbiamo tentare altre vie!” Esclamò, con fervore.
 
La rossa la guardò male.
 
Se sei tanto brava proponi tu una soluzione!” La invitò.
 
L’occhialuta rimase in silenzio, con una espressione frustrata in volto.
 
Se i miei timori sono fondati a partire da domani assisteremo a una fuga di massa dalla Ooarai.” Dichiarò Jane, con una faccia da funerale.
 
Le altre la guardarono con angoscia, in particolare Momo e Yuzu.
 
Ma sei sicura?” Le chiese quest’ultima.
 
Jane emise un sospiro ed incrociò le braccia.
 
Quando una nave affonda i passeggeri la evacuano, salendo a bordo delle scialuppe di salvataggio. Ora che la Ooarai è destinata chiudere molte studentesse, con le loro famiglie, si trasferiranno in altre scuole.” Disse.
 
Purtroppo Jane ha ragione… Chi rimarrebbe in una scuola destinata a chiudere di qui  a poco?”  Le diede manforte Reiko, che aveva lunghi e lisci capelli neri e occhi celesti.
 
Possibile che non ti venga in mente nulla, Kadotani?” Le chiese Hidemi, furibonda.
 
La redhead scosse il capo.
 
L’unica carta che avevo era la vittoria al torneo nazionale.
 
Purtroppo quando c’è di mezzo il MEXT è quasi impossibile opporsi.” Affermò Toshiko, abbassando lo sguardo.
 
In quel momento si avvicinò al tavolo una cameriera che trasportava un carrello con sopra una pentola di zuppa di pesce e 11 piatti, impilati uno sull’altro, che posò davanti a ognuna delle ragazze per poi riempirli.
 
A voi!” Disse la donna, sorridendo loro con fare cordiale.
 
Anzu e le altre la ringraziarono con un cenno del capo, poi iniziarono a mangiare.
 
******
 
Kofu, prefettura di Yamanashi, ore 19:15
 
Miho e le studentesse della Tatenashi erano radunate attorno a una tavolata, composta da tre tavoli messi uno accanto all’altro. Stavano consumando un primo a base di noodles di riso con verdure. Tra un boccone e l’altro le ragazze chiacchieravano fra loro.
 
“Ieri il Matsumoto Yamagata ha ottenuto una vittoria stracciante!” Affermò una, con entusiasmo.
 
Dici bene, Rumiko! Abbiamo stracciato per 5 a 2 il Kagoshima United!” Le diede manforte un’altra.
 
Anche la mia squadra del cuore, la Thespakusatsu Gunma, ha fatto faville! Ha battuto 3 a 1 il Blaublitz Akita!” Intervenne una terza.
 
Nel sentire quei discorsi Miho si bloccò, mentre un ricordo le riaffiorava nella mente.
 
Inizio flashback
 
Miho e le sue compagne di team erano in campeggio in un’area apposita situata nei pressi del Fuji. Il cielo era terso e le ragazze, tutte in costume da bagno, erano intente a prendere il sole o a nuotare nel vicino fiume. In particolare le ragazze del Team Anglerfish erano impegnate in varie attività: Miho era sdraiata in posizione supina; Hana bighellonava insieme a Yuuki Utsugi, una dei caricatori del team Rabbit; Mako nuotava pigramente nel fiume insieme a Saki Maruyama, altro caricatore del suddetto team; Yukari era sdraiata accanto a Miho, e così Saori, che però teneva in mano una radiolina portatile della Sony e ascoltava la diretta della partita Mito Hollycock-FC Ryukyu.
 
…Gol di Kosuke Kinoshita, risultato attuale 2 a 1…” Diceva la voce del cronista.
 
Vai Kinoshita… Forza Mito! Oggi la stracciamo alla Ryukyu!” Esclamò la ragazza, galvanizzata.
 
Quando si tratta di calcio o ragazzi perde la testa…
 
Pensò, divertita, mettendosi a sedere.
 
Ma il Roasso Kumamoto come se la cava?” Domandò.
 
A risponderle fu Yukari, che controllò i risultati sul suo Smartphone.
 
“Vince 4 a 1 contro il Machida Zelvia.
 
Entusiasta, Miho balzò in piedi, esclamando:
 
Banzai!
 
Le sue due amiche si misero a ridere bonariamente.
 
Dimentico sempre che si una fan sfegatata del Roasso!” Affermò Yukari.
 
Come mia sorella e mia madre!” Replicò il suo capitano, strizzandole l’occhio.
 
Fine flashback
 
Miho!” La chiamò Shizuka, scuotendola per la spalla destra e ridestandola dai suoi pensieri.
 
Uh… Hai?” Domandò lei.
 
Ti senti bene? Avevi smesso di mangiare, e avevi una strana espressione…” Replicò la corvina, preoccupata.
 
Miho sorrise, in modo forzato.
 
Ero semplicemente persa nei miei pensieri.” Si giustificò.
 
Che tipo di pensieri?” Le chiese Rin.
 
Miho tacque, osservando con attenzione i volti delle ragazze che la scrutavano con diversi gradi di curiosità. Si chiese se già sapessero della chiusura della Ooarai oppure no.
 
Beh, visto che la notizia gira sul web lo verranno a sapere comunque, se già non lo sanno.
 
Purtroppo la Ooarai ha i mesi contati.” Dichiarò, con tristezza.
 
Nell'udire quella risposta alcune delle studentesse, compresa Shizuka, rimasero a bocca aperta, mentre altre, tra cui Rin, non batterono ciglio.
 
Come sarebbe a dire che ha i mesi contati?” Domandò una delle inconsapevoli.
 
Miho raccontò ciò che aveva saputo dal consiglio studentesco: della notifica dell’imminente chiusura, del patto stretto con Renta, ecc.
 
Vincere il torneo era l’unica via di salvezza per la scuola…
 
Distolse lo sguardo dalle sue interlocutrici.
 
“… Purtroppo ho fallito miseramente, e ora la Ooarai chiuderà e verrò separata dalle mie amiche.” Concluse, affranta.
 
Tornando  a guardare le Tatenashi notò che il loro sguardo era passato da curioso a triste o comunque dispiaciuto. Shizuka le cinse le spalle col braccio destro, dicendole:
 
Una notizia davvero kanashī…
 
E non vi ho neppure detto la cosa peggiore, cioè che mia madre mi ha diseredata…
 
Pensò Miho, guardandosi bene dal dirlo.
 
Perché non ti trasferisci alla Tatenashi? Saremmo ben liete di avere una compagna come te! Certo, non abbiamo un team di sensha-do, ma è comunque un bel posto.” Le propose Rin.
 
Ancora una volta, Miho si sforzò di sorridere.
 
Arigatō… Può darsi che accetti.” Disse.
 
Detto ciò riprese a mangiare, pensando:
 
Purtroppo per voi la mia meta è un’altra.

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Capitolo 23
*** Angoscia. ***


A Johannesburg le cinque ragazze amiche di Momo erano tutte in uno stato semi-catatonico: Cutlass puliva distrattamente un bicchiere, Flint era seduta su una sedia senza spiccicare parola, Rum aveva l’aria di chi avesse appena ricevuto una secchiata d’acqua ghiacciata addosso, Murakami teneva le braccia conserte e una espressione angosciata in volto, mentre Silver/Ogin giocherellava con la sua pipa.
 
Quindi… Quindi la Ooarai chiuderà?” Domandò la tarchiata.
 
Ogin si voltò a guardarla.
 
Mura, c’eri anche tu quando Momo-san ci ha spiegato la situazione.” Le rispose.
 
Questo significa che dovremo andarcene di qui.” Dichiarò Cutlass, mentre riponeva il bicchiere.
 
E dove andremo?” Chiese Rum, preoccupata.
 
Silver emise un sospiro.
 
Non ne ho idea… Forse finiremo in diverse scuole e ci perderemo di vista… Momo-san compresa.
 
Quella risposta, per le altre, fu come uno schiaffo in faccia. In particolare Murakami scattò in piedi, serrando i pugni e assumendo una espressione furente.
 
Non voglio che questo accada! Siamo amiche da una vita!” Esclamò, furiosa.
 
Purtroppo la decisione non spetta a noi, ma al MEXT.” Le ricordò Flint, con lo sguardo basso.
 
E non possiamo fare niente per evitarlo?” Domandò la nerboruta, sempre più frustrata.
 
Avremmo potuto, forse, se il team di sensha-do avesse vinto il torneo nazionale. Ma purtroppo non abbiamo oltrepassato il primo turno.” Disse Cutlass.
 
In preda all'ira, Murakami sferrò un calcio al suo sgabello, rovesciandolo.
 
Che stronzata! Era chiaro come il sole che non avrebbe mai potuto vincere! Una banda di principianti contro le squadre più forti, come Saunders e Pravda!” Esclamò, inferocita.
 
In effetti Anzu è stata stupida a siglare un patto del genere… Si trattava di una impresa impossibile.” Le diede manforte Flint, alzandosi in piedi.
 
Io invece non la biasimo… Sapendo che la Ooarai era a rischio chiusura anche io avrei ricorso a ogni mezzo pur di salvarla.” Ammise Cutlass, sbuffando.
 
Anche io… Meglio agire in qualche modo, che starsene in un angolo a frignare.” La appoggiò Ogin, per poi riporre la pipa sul tavolo.
 
Secondo voi il consiglio troverà un modo alternativo per evitare la chiusura?”  Fu Rum a porre quella domanda.
 
Silver riprese in mano la pipa e rifletté prima di rispondere.
 
Dobbiamo sperarlo. Più di questo non possiamo fare.
 
Le sue amiche la guardarono sconsolate. Si sentivano come se si trovassero su un lago ghiacciato, con la lastra di ghiaccio che si crepava lentamente loro i loro piedi. Di lì a poco essa si sarebbe sbriciolata e loro sarebbero sprofondate nelle buie acque sottostanti, che le avrebbero inghiottite per sempre.
 
******
 
Villa Nishizumi, Kumamoto City (omonima prefettura), ore 19:45
 
Maho si trovava nella sua cameretta, sdraiata in posizione supina sul letto. Stava ripensando a quanto avvenuto durante la cena.
 
Inizio flashback
 
Taglia corto, Miho… La mia pazienza non è illimitata!”  Disse Nishizumi senior, minacciosa.
 
La scuola che frequento, la Ooarai, rischia di venire chiusa tra due mesi.
 
Non vedo cosa debba importarmi! Non è la prima e non sarà l’ultima!
 
Okāsan…
 
Hai osato disturbarmi a cena per simili sciocchezze?
 
Ma non sono sciocchezze! Io mi trovo bene qui, mi sono fatta delle amiche…
 
Shiho fece spallucce.
 
Problema tuo, non mio!
 
Mi serve il tuo aiuto, mamma!" Disse.
 
Non lo avrai.” Fu la risposta.
 
Ma perché?
 
Perché non nutro alcun interesse verso i deboli e i falliti, ecco perché.
 
Ma sono pur sempre tua figlia!
 
Shiho scosse la testa.
 
Īe… Non più.
 
Cosa intendi dire?” Domandò sua sorella minore, con voce colma di ansia e timore.
 
Vedo che nessuno ti ha informata… Beh, se ci tieni a saperlo ti ho diseredata da tempo!

A quell'affermazione non seguì alcuna risposta.
 
Ora addio… E non contattarmi più!
 
Detto ciò la donna chiuse la comunicazione e si rimise il telefono in tasca. Maho dal canto suo, pur rimanendo in silenzio, provò un dispiacere profondo nei confronti della sorella, trattata come un rifiuto da colei che l’aveva data alla luce.
 
Fine flashback
 
Adesso Miho è veramente nei guai… Diseredata, privata del suo rango e della sua posizione, senza un posto dove tornare. E presto la scuola che frequenta chiuderà. Allora che ne sarà di lei?
 
Si girò su un fianco.
 
E tu, sua sorella maggiore, intendi stare a guardare?
 
Le chiese la sua coscienza.
 
Cosa potrei fare? Nostro padre è morto, nostra madre non mi ascolterà. È sempre stata orgogliosa, autoritaria e testarda.
 
In quel momento un pensiero le balenò in mente.
 
Quella ragazza, Saori… Mi ha chiesto se Miho era con me. E che ha lasciato la Ooarai senza dire nulla a nessuno.
 
Si mise a sedere.
 
Dove può essere andata?
 
Si chiese, preoccupata.
 
Non poteva essere tornata alla Kuromorimine, altrimenti le sue compagne l’avrebbero avvisata. Forse si era recata alla St. Gloriana o alla Saunders?
 
Beh, il modo più semplice per saperlo è chiederlo direttamente ai capitani…
 
Pensato ciò mise mano al suo Smartphone.

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Capitolo 24
*** Tra chiamate ed escamotages. ***


USS George Washington, ore 19:52
 
Kay stava cenando nel salotto del suo appartamento. Il pasto era costituito da una pizza californiana, Sonoran hot dog, wurstel e patate fritte. Improvvisamente il suo smartphone, che teneva in tasca, iniziò a squillare, segno che stava ricevendo una videochiamata. Scocciata, pensò:
 
Sono talmente distratta dalla notizia della chiusura della Ooarai che mi sono dimenticata di spegnerlo.
 
Controllando il mittente, notò con sorpresa che era Maho Nishizumi, sorella maggiore di Miho e comandante in capo del team di tankery della Kuromorimine. L’aveva incontrata ai sorteggi per il primo turno del torneo. Così decise di rispondere.
 
Good evening, Maho! A cosa devo la tua chiamata?” Le chiese, allegra.
 
Maho la fissò con aria impassibile (come sempre faceva con le persone) prima di domandare:
 
Mia sorella è con te?
 
Resa perplessa da quella domanda, la bionda scosse il capo.
 
No… Non la vedo dal match dell’altro ieri. Perché me lo domandi?
 
Nishizumi senior rimase in silenzio. Dopo pochi istanti la comunicazione si interruppe, lasciando la bionda ancora più confusa.
 
******
 
Da Kay non c’è… Che sia con Darjeeling?
 
Si chiese Maho, sempre più preoccupata.
 
Aprì la sua lista di contatti Whatsapp, selezionò “Darjeeling” e attese che rispondesse. Dopo qualche secondo sullo schermo del suo cell comparve il volto del capitano della St. Gloriana, che la fissava con aria cordiale.
 
Good evening, Maho-san. Mi congratulo per la tua vittoria contro la Chi-Ha-Tan.” Esordì.
 
Danke. Ma avrei una domanda da farti.
 
Dimmi pure.” La invitò la sua interlocutrice.
 
Miho è con te, per caso?
 
L’espressione di Darjeeling mutò da calma e rilassata a leggermente sorpresa.
 
No… Ma l’ho vista.
 
Dove?
 
A Shizuoka. Mi ha chiesto un passaggio per la stazione ferroviaria.
 
Dove era diretta?
 
A Kofu. Voleva fare visita a una sua zia paterna, mi ha detto.
 
Maho rimase confusa da quella risposta. Il suo defunto padre aveva sì avuto fratelli e sorelle, ma vivevano a Tokyo, e soprattutto né lei né la sorella minore li avevano più visti né sentiti dopo i funerali. Si erano completamente dimenticati di loro.
 
Ti ha detto altro?
 
Nulla. Ma era palesemente giù di morale per la chiusura della Ooarai.
 
Ora devo salutarti.
 
Alla prossima.”
 
Quando ebbe chiuso la chiamata, Maho si mise a riflettere.
 
Che ci sarà andata a fare a Kofu? Non ci sono nostri parenti laggiù…
 
Fece spallucce.
 
Forse è andata a fare visita a qualche amica di social… E ha lasciato il telefonino a bordo perché non voleva essere disturbata.
 
Si chiese se avrebbe dovuto informare quella Saori della notizia, e decise che no, non lo avrebbe fatto. Dopotutto era amica di Miho, non sua.
 
*****
 
Kofu, prefettura di Yamanashi, ore 20:00
 
Miho e le ragazze della Tatenashi erano appena uscite dal ristorante, e ora si stavano dirigendo verso l’albergo dove avrebbero alloggiato.
 
Che mangiata! Sono sazia!” Esclamò Rin, soddisfatta, accarezzandosi il ventre.
 
Shizuka la guardò sorridente, per poi rivolgersi alla sua ospite.
 
Ti sei trovata bene, Miho-chan?
 
Nishizumi junior la ignorò, troppo persa nei suoi pensieri.
 
Miho!” La chiamò Rin.
 
La ragazza trasalì, voltandosi nella loro direzione. Le Tatenashi la guardano confuse.
 
C-cosa c’è?” Domandò.
 
Ti ho chiesto se ti sei trovata bene con noi.” Replicò la corvina.
 
Inizialmente la castana rimase in silenzio, poi disse:
 
Hai… E ve ne sarò sempre grata.
 
Per quel poco che mi resta da vivere.
 
Rin per tutta risposta le si avvicinò e la abbracciò, facendola arrossire.
 
Figurati… Per noi è stato un onore conoscerti. Immagino che ora andrai da tua cugina.
 
Miho deglutì. Non poteva dire loro che in realtà non aveva una cugina, e non voleva passare la notte all'addiaccio, in una città sconosciuta. Doveva assolutamente inventarsi una scusa credibile.
 
Certo…
 
Sciolse l’abbraccio e si guardò intorno. notando a una certa distanza da loro una cabina telefonica.
 
Anzi, vado subito a contattarla!
 
Detto ciò corse verso la cabina e vi entrò.
 
Usa la cabina? Ma non ha un cellulare?” Chiese una delle Tatenashi, perplessa.
 
Evidentemente non lo ha con sé.” Le rispose un’altra.
 
Miho rimase in quella cabina per cinque minuti, poi uscì e fece ritorno dalle ragazze. Aveva un’aria abbattuta.
 
Kuso… Purtroppo Fukushu e i suoi sono a Hokuto per fare visita ad alcuni loro vecchi amici. Non torneranno prima di domani.” Annunciò.
 
Ma non sapevano del tuo arrivo?” Le chiese Rin, guadagnandosi una occhiataccia da parte di Shizuka.
 
Se lo avessero saputo sarebbero andati a prenderla alla stazione. Probabilmente Miho voleva fare loro una sorpresa, dico bene?” Domandò quest’ultima.
 
Miho annuì.
 
Adesso mi toccherà cercare un alloggio provvisorio.” Disse, per poi sbuffare.
 
Per tutta risposta Shizuka le mise le mani sulle spalle.
 
Tranquilla, Miho-chan! Per stanotte dormirai con noi all'hotel!” Annunciò, per rivolgersi alle sue compagne.
 
Siete d’accordo, ragazze?
 
HAI!” Gridarono le altre, in coro.
 
Commossa da quell'offerta, Miho fece un inchino.
 
Arigatō, ragazze!
 
Shizuka le sorrise, per poi strizzarle l’occhio.
 
Di nulla, per noi aiutare una persona in difficoltà è un dovere. Ora però andiamo.
 
Il gruppetto si incamminò.

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Capitolo 25
*** Una triste verità. ***


USS George Washington, ore 20:15
 
Dopo aver cenato Kay si era messa a guardare il notiziario della sera della NHK.
 
… I ladri si sono introdotti nella villa del celebre campione di basket Hanamichi Kuroko, svaligiando la cassaforte e rubando 80 milioni di yen. Il proprietario dell’abitazione, che milita nella Sendai 89ers, al momento del furto stava partecipando con la sua squadra a una partita contro il Kyoto Hannaryz. La polizia…
 
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
 
Avanti!” Disse la bionda.
 
Dopo pochi istanti fece il suo ingresso Alisa, che teneva in mano una voluminosa cartella rossa.
 
Good evening, captain.” La salutò la castana.
 
Kay si voltò, per poi sorridere.
 
Chiamami pure Kay… Qui non siamo a scuola.” Le ricordò.
 
Alisa emise un sospiro.
 
D’accordo Kay… Sono qui per…
 
Quella, giusto?” La interruppe la padrona di casa, indicando la cartella.
 
La ragazza annuì e gliela porse. Kay si alzò in piedi e la aprì, rivelando una serie di documenti con stampigliata nella parte alta la dicitura Top Secret e il logo della sezione Intelligence, ovvero lo scudo bianco della Saunders con sopra una stella blu e un’aquila reale. Iniziò a leggere il dossier e a ogni pagina che sfogliava il suo viso si incupiva sempre più. Quando ebbe finito restituì i documenti ad Alisa, che li rimise nella cartella. Voltandosi a guardarla domandò:
 
Dunque la situazione è così grigia?
 
Alisa annuì.
 
Possiamo sconfiggere Anzio, stando attente ai loro semoventi da 75/18, probabilmente anche St. Gloriana, ma contro Pravda e Kuromorimine le possibilità di vittoria si riducono drasticamente. I loro carri pesanti sono nemici temibili.” Spiegò.
 
“Però… Insomma, per quanto ne so hanno pochi carri pesanti, giusto? In maggioranza sono carri medi, come il Panzer IV o il T-34.” Obiettò il suo capitano.
 
Anche un singolo carro pesante può rivelarsi fatale in un match di bandiera. Quello che voglio dire, Kay, è che ci servono nuovi carri, non possiamo dipendere esclusivamente dagli Sherman M4.
 
Kay rifletté, giungendo alla conclusione che la sua vice non aveva torto: puntare tutto su un solo tipo di carro non era saggio, e si chiese perché Mcclellan, colei che l’aveva preceduta, non avesse corso ai ripari.
 
Sta bene. Dimmi, quali carri potremo acquistare? Il denaro non è un problema, la nostra scuola è una delle più ricche.
 
Magari un paio di M18 Hellcat, degli M26 Pershing, degli M36 Jackson… E magari qualche carro dalla Ooarai. Tanto sta per chiudere i battenti.
 
L’ultima affermazione intristì non poco Kay, tanto che abbassò lo sguardo. Notando il suo improvviso cambiamento di umore Alisa le chiese:
 
C’è qualcosa che non va?
 
Lì per lì la bionda rimase in silenzio, poi rispose:
 
Sono semplicemente dispiaciuta per la Ooarai…
 
Alisa fece spallucce.
 
Purtroppo la parola del MEXT è legge.” Affermò.
 
Kay annuì, pur trovando ingiusta quella situazione.
 
Mettiti in contatto con la Ooarai, e negozia l’acquisto dei carri. Ne hai facoltà, essendo un membro del consiglio.
 
Alisa annuì e, comprendendo di essere stata congedata, se ne andò. Rimasta sola, Kay sbuffò.
 
Procurarci nuovi carri… Ciò significa che dovremo addestrare gli equipaggi al loro uso. E ci vorrà tempo.
 
Pensò, per poi tornare a guardare il notiziario.
 
******
 
Nello stesso momento, a Kofu, le Tatenashi e Miho erano appena giunte di fronte a un edificio di 6 piani, grigio, con l’insegna:
 
Hotel Takeda
 
È qui che alloggeremo?” Domandò Nishizumi junior.
 
Hai… È un buon posto, da quello che ho trovato su internet.” Le rispose Shizuka.   
 
D’accordo… Ma chi paga?
 
A risponderle fu Rin, che le diede una leggera gomitata nel fianco sinistro, per poi strizzarle l’occhio.
 
La nostra scuola, ovviamente. Non è ricca come la Saunders, però…
 
Miho annuì.
 
Capisco…
 
Detto ciò emise un sonoro sbadiglio.
 
Ieri notte non ho chiuso occhio… Troppo il dolore che provavo… E che provo. Ho parecchio sonno da recuperare…
 
E per quanto riguarda me?” Chiese.
 
Beh, tu fai parte della nostra comitiva.” Replicò Shizuka, strizzandole l’occhio.
 
Rincuorata, Miho sorrise.
 
Ho incontrato proprio delle ragazze gentili.
 
******
 
Varcato l’ingresso si ritrovarono nella hall, un’ampia stanza col pavimento e le pareti color panna, con al centro il banco della Reception, dove stava una ragazza con lunghi e lisci capelli castani e occhi dello stesso colore che indossava un tailleur blu.
 
Benvenute all'hotel Takeda!” Le salutò, alzandosi in piedi.
 
Arigatō. Abbiamo una prenotazione.” La informò Shizuka.
 
La receptionist annuì, poi armeggiò col computer fisso davanti a sé. Intanto Miho si guardava intorno, attratta dal lusso che quel posto emanava.
 
Una volta mia madre portò me e mia sorella in vacanza in Corea del Sud… Alloggiammo nel Royal Hotel di Seul. La hall era molto simile a questa.
 
Pensava.
 
La prenotazione è per 14 persone, e voi siete in 15.
 
Disse la ragazza al bancone, indicandola.
 
Lei è una nostra amica. Starà con me e Shizuka-san.” Replicò Rin.
 
La castana annuì.
 
Vi costerà un po’ di più, ma poco importa… Tanto paga la scuola.
 
Detto ciò prese da un portachiavi di legno alle sue spalle 5 chiavi e le diede alle ragazze.
 
Vi consiglio di dividervi in gruppi di tre. Buona permanenza.
 
Le ragazze annuirono e la ringraziarono con un inchino, ricambiato.
 
******
 
Le ragazze si divisero, andando ognuna nella stanza loro assegnata. Shizuka, Rin e Miho si ritrovarono nella stanza 101, situata al primo piano. Essa conteneva una camera da letto, un bagno con doccia e una TV al plasma alla parete destra.
 
Questo posto è davvero accogliente!” Esclamò Rin, sdraiandosi sul letto a tre piazze con aria beata.
 
Shizuka annuì, per poi sedersi su una sedia foderata posta in un angolo.
 
A te piace, Miho?” Domandò.
 
Sì… Molto.” Rispose il capitano del team Anglerfish.
 
Adesso che siamo qui che facciamo?” Chiese la bionda, rigirandosi nel letto.
 
Shizuka ci pensò su.
 
La cena l’abbiamo già fatta… Potremmo guardare un po’ di TV o farci un giro in città.
 
Sbuffò, per poi aggiungere.
 
Ammetto di essere indecisa.
 
Così prese dalla tasca della gonna una moneta da 500 yen e disse:
 
Testa, guardiamo la TV; croce ci facciamo una camminata.
 
Lanciò in aria la moneta, per poi prenderla al volo e guardarla.
 
Testa!
 
Detto ciò mise mano al suo Smartphone e, collegatasi a Internet, si collegò a una guida TV online per vedere cosa trasmettevano quella sera.
 
Vediamo un po’… Sulla Fuji TV alle 21 trasmettono Sanjuro. Potremmo vedercelo, siete d’accordo?
 
Miho, nel sentire il titolo, si rallegrò.
 
 “È uno dei miei preferiti! Mi piacciono i film vintage, specie se ambientati nell’era feudale!” Dichiarò, entusiasta.
 
Va bene anche per me!” Le diede manforte Rin.
 
Mise mano al telecomando, che stava a pochi centimetri da lei, e accese il televisore, sintonizzandosi sul canale giusto.  

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Capitolo 26
*** Corsa contro il tempo, parte 1. ***


Nave-scuola Ooarai, ore 12:15
 
Il team Anglerfish (orfano di Miho) si trovava nella mensa della scuola, intento a pranzare come le loro compagne. A differenza del giorno prima però tra le ragazze regnava una atmosfera colma di tristezza. La notizia dell’imminente chiusura della scuola era stata una vera e propria doccia gelata, un fulmine a ciel sereno. In poche parlavano, e tutte discutevano del medesimo argomento.
 
Ancora stento a crederci… La nostra amata Ooarai verrà chiusa!” Dichiarò una studentessa, con voce affranta.
 
Purtroppo è così, Mitsuha… E non possiamo farci nulla. Il MEXT ha già deciso.” Le rispose un’altra.
 
Sei sicura, Shoko? Forse il consiglio studentesco…
 
Non parlatemi più di loro! Si sono lanciate in una impresa destinata al fallimento, invece di trovare soluzioni valide! Sono delle incapaci!” La interruppe una terza ragazza, furibonda.
 
A risponderle fu la ragazza di nome Mitsuha:
 
Ueno, non esistevano altre soluzioni…
 
Sconsolata, Yukari emise un sospiro.
 
La scuola chiuderà… E la colpa è nostra. Abbiamo fallito miseramente, e a causa di ciò…
 
Alzò lo sguardo, fissando le sue amiche e compagne di team, depresse quanto lei.
 
Perderò di vista le mie amiche… In primis Nishizumi-dono, che ora è chissà dove.
 
Vide Saori mettere mano al cellulare di Miho, che ancora teneva con sé.
 
Chi stai chiamando?” Domandò.
 
La ramata le rivolse una occhiata avvilita.
 
Maho, ovviamente… Forse ha notizie su Miporin.
 
Hana la guardò con scetticismo.
 
Ammettendo che le abbia… Da quanto ho visto l’ultima volta la disprezza quanto sua madre, se non di più.
 
Saori strinse il cellulare e le rivolse una occhiataccia.
 
Devo tentare comunque!
 
Si collegò così a Whatsapp e cliccò sul contatto. Dopo un paio di secondi comparve sullo schermo il volto di Maho, che la guardò irritata.
 
Di nuovo tu?” Le chiese, con voce fredda.
 
Intimidita da quello sguardo glaciale, Saori deglutì, ma si fece coraggio: doveva assolutamente sapere dove fosse Miho.
 
Scusa il disturbo… Volevo sapere se avevi notizie su Miporin.” Disse.
 
Maho inizialmente non disse nulla. Per un attimo la ragazza pensò che avrebbe semplicemente chiuso la videochiamata. Invece disse:
 
Darjeeling l’ha vista a Shizuoka… Le ha dato un passaggio fino alla stazione ferroviaria.
 
Dove era diretta?
 
Kofu, prefettura di Yamanashi. Ora scusa ma devo…
 
Aspetta! Hai detto Yamanashi?” La interruppe Hana, strappando il cell di mano a Saori.
 
Hai, mi ha detto così. Ha preso il treno delle 15.
 
Non vorrà mica…
 
Pensò la corvina, allarmata.
 
Ascolta… Tu sai che la prefettura di Yamanashi ospita uno dei luoghi più famigerati del Giappone, vero?
 
Ti riferisci alla foresta di Aokigahara, giusto? Ne ho sentito parlare, ma…
 
E se Miho fosse diretta lì?” La interruppe ancora Hana, con un accenno di timore nella voce.
 
Nel sentire quella domanda Mako, Yukari e Saori rimasero a bocca aperta. Maho dal canto suo rimase inizialmente impassibile, ma assunse una espressione sorpresa.
 
Aspetta… Tu credi che voglia…” Si interruppe, non osando finire la frase.
 
Sta andando a uccidersi! Sta andando a uccidersi, ne sono sicura!” Esclamò Yukari, scattando in piedi, impaurita.
 
“Non essere assurda! Se avesse voluto togliersi la vita poteva farlo anche qui! Perché viaggiare fino ad Aokigahara?” Obiettò Saori.
 
Per lo stesso motivo per cui lo fanno gli altri…” Le rispose Mako.
 
Dobbiamo fermarla!” Disse Yukari, alzando la voce e attirando l’attenzione delle ragazze ai tavoli vicini.
 
Hana scosse la testa.
 
A quest’ora sarà già nella foresta…
 
Forse è già morta.
 
Maho, ci serve il tuo aiuto per le ricerche! Non potresti mobilitare i tuoi panzer?
 
Maho scosse il capo.
 
Mi dispiace… La mia scuola ora è al largo di Hokkaido.
 
Indignata, Saori prese il telefono dalle mani di Hana.
 
E allora? Falle invertire la rotta!” Disse, con un misto di rabbia e angoscia.
 
Servirebbe comunque tempo…
 
E chi se ne frega! Tua sorella sta per ammazzarsi, non l’hai capito ancora? Se le vuoi un minimo di bene devi salvarla!
 
Il capitano della Kuromorimine annuì.
 
D’accordo… Intanto vi suggerisco di richiedere l’assistenza di qualche scuola nell'area.
 
Ne conosci qualcuna?” Le chiese Hana, dopo essersi presa lo smart.
 
A Yamanashi non sono presenti scuole… Ma la Maginot ha un porto nella città di Shizuoka, e la St. Gloriana ha una sede terrestre nella città di Yokohama, nella prefettura di Kanagawa.
 
Le contatteremo il prima possibile!
 
Detto ciò Saori chiuse la comunicazione.
 
Ora ascoltatemi: Hana, corri ad avvisare il consiglio studentesco! Yukari, avverti le nostre compagne di squadra! Mako, resta qui. Lenta come sei non potresti fare nulla!
 
Mako la guardò male.
 
E tu, Saori-kun?” Domandò.
 
Io contatterò Darjeeling, Kay, Eclair e Nishizumi-sama!
 
Saori, quella donna non ti ascolterà! Non gliene frega niente della figlia, l’ha persino diseredata!” Le ricordò Yukari.
 
Devo tentare comunque!
 
Detto ciò si mise a scorrere la lista contatti, mentre Hana e Yukari si allontanavano.
 
*****
 
Kommandant?” Disse Erika, preoccupata, rivolta Maho.
 
La castana, dopo la videochiamata, aveva lasciato cadere il cellulare sul tavolo della mensa, rimanendo come imbambolata.
 
Kommandant!” La chiamò ancora.
 
Lentamente, Maho si voltò a guardarla.
 
Avete degli ordini?” Le chiese la bionda, ansiosa.
 
… Dì all'equipaggio di invertire la rotta, dobbiamo raggiungere il porto di Shizuoka il prima possibile!” Ordinò lei.
 
Subito!
 
Detto ciò la bionda si alzò in piedi e corse via.
 
Miho… Sorella mia… Ti prego, non lo fare!
 
Pensava intanto Maho.
 
******
 
Alla St. Gloriana, Darjeeling era seduta al tavolo della mensa con il suo “stato maggiore” ovvero Assam e Orange Pekoe.
 
Assam, rinfrescami la memoria… Quale sarà il nostro prossimo avversario?” Domandò.
 
L’accademia Yogurt, My Lady.” Replicò la ragazza.
 
Darjeeling annuì, poi si rivolse a Pekoe:
 
Altro tè.
 
La sua vice annuì e, presa la teiera, riempì nuovamente la tazza. Darjeeling la ringraziò con un cenno e iniziò a bere, mentre Assam tagliava una fetta dalla torta di mele posta di fronte a loro e la mangiava.
 
Siamo fortunate, capitano. La Yogurt è un avversario debole, abbiamo già la vittoria in tasca!” Affermò la carotata, sicura di sé.
 
Darjeeling si voltò a guardarla.
 
Forse… Ma ricorda: per scuoiare l’orso devi prima ucciderlo.” Le ricordò.
 
Pekoe fece per rispondere, ma in quel momento il telefono del suo comandante iniziò a squillare. Darjeeling lo prese e, notando il mittente, pensò:
 
Dear Miho…
 
Quando però rispose, vide con sorpresa che sullo schermo non c’era Miho, ma una sua compagna di squadra.
 
Tu non sei Miho.” Disse.
 
Mi chiamo Saori Takebe… E non ho molto tempo per le spiegazioni! Mi serve l’aiuto della St. Gloriana!” Le rispose la sconosciuta.
 
Incuriosita, Darjeeling si grattò leggermente la tempia sinistra.
 
Per che cosa?
 
Miho è diretta verso la foresta di Aokigahara, intende suicidarsi!
 
Quella risposta lasciò Darjeeling di sasso, tanto che per un paio di secondi rimase a bocca aperta, senza dire nulla.
 
Non startene lì imbambolata! È una emergenza!” La sgridò Saori.
 
Ma… Perché dovrebbe farlo? La chiusura della Ooarai è davvero così dolorosa per lei?
 
Sua madre l’ha diseredata! Significa che non ha più un posto dove tornare!
 
Lo shock di Darjeeling aumentò a dismisura.
 
Questo non me lo aveva detto…” Affermò.
 
Che importa? Senti, mentre noi parliamo quella potrebbe essere già morta! Devi aiutarci a rintracciarla, ci servono i tuoi carri!
 
Darjeeling si passò una mano sul volto.
 
Mi dispiace… Ma…
 
Non fece in tempo a finire che Saori emise un verso rabbioso che la fece trasalire.
 
Una mia amica sta per suicidarsi, quindi risparmiami i tuoi mi dispiace!” Esclamò, inferocita.
 
In questo momento la HMS Ark Royal è in navigazione al largo di Shikoku…
 
E ALLORA FATE SUBITO DIETROFRONT!” Urlò Saori.
 
Sempre più scossa dalla notizia, Darjeeling annuì.
 
D’accordo… D’accordo.” Detto ciò attaccò.

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Capitolo 27
*** Corsa contro il tempo, parte 2. ***


Il consiglio studentesco era riunito nel suo ufficio: Momo e Yuzu erano sedute su un divano, mentre Anzu era al telefono con Alisa.
 
Voi vorreste acquistare i carri del nostro team?” Domandò la rossa.
 
Esatto. Ovviamente, dato che la vostra scuola è in via di chiusura, non potete pretendere grosse cifre.” Le rispose la Saunders.
 
Anzu emise un sospiro.
 
Ma sì… Tanto ormai il torneo è perso per sempre.
 
Si disse.
 
Intendete acquistarli tutti?
 
Udì Alisa schiarirsi la voce.
 
Beh, proprio tutti no. Solo i più validi. Potresti elencarmeli?
 
Abbiamo cinque carri: un Panzer IV Ausf. D, un Type 89B, uno STUG III Ausf. F, un M3 Lee e un Panzer 38 (T).
 
****
 
Alisa, seduta alla scrivania nell'ufficio del consiglio studentesco della Saunders, annotò su un blocco note i nomi dei cinque carri, poi si rivolse a Kay, che era seduta con Naomi su un divano:
 
Un cannone d’assalto, tre carri medi e uno leggero.
 
Dille che li prendiamo.” Le ordinò la bionda.
 
Tutti?” Domandò Alisa, sorpresa.
 
La bionda annuì.
 
Hai detto che ci occorrono carri nuovi… Prendiamoli.
 
La lentigginosa annuì, poi tornò a parlare al telefono.
 
Il mio capitano li vuole tutti.
 
******
 
Meglio…” Commentò Anzu.
 
Anche perché difficilmente troveremo altre scuole disposte a comprarli.
 
In quel momento la porta della stanza venne spalancata, ed entrò di corsa Hana, seguita a ruota da Sodoko.
 
Ti ho detto che il consiglio studentesco è in riunione!” Esclamò quest’ultima.
 
Hana! Che significa questa intrusione?” Le chiese Momo, alzandosi in piedi.
 
L’artigliere del Team Anglerfish inizialmente non rispose, limitandosi ad ansimare per la troppa stanchezza. Gli occhi di tutte erano puntati su di lei.
 
Abbiamo… Abbiamo scoperto dov’è Miho!” Disse.
 
Dove?” Le chiese Anzu.
 
È diretta ad Aokigahara… O magari è già lì!
 
Nel sentir pronunciare quel nome tutte le ragazze impallidirono, restando a bocca aperta.
 
Ha-hai detto Aokigahara?” Le chiese Anzu.
 
La foresta dei suicidi?” Domandò Momo.
 
Oh,  no!” Esclamò Yuzu, inorridita, scattando in piedi.
 
Dobbiamo trovarla, prima che sia tardi! Saori sta contattando St. Gloriana e altre scuole per chiedere assistenza nelle ricerche!” Disse la corvina.
 
Temo che possano fare ben poco… Noi stesse, in questo momento, siamo al largo della prefettura di Osaka.” Disse Anzu, dispiaciuta.
 
Allora, abbiamo un accordo o no?” Domandò la voce di Alisa, spazientita.
 
Spiacente, ma non è il momento per negoziare. Richiamate in un altro momento.
 
Detto ciò la redhead riattaccò.
 
******
 
Ma guarda che cafona… Interrompere così una chiamata!” Esclamò Alisa, indignata.
 
Qualcosa è andato storto, Alisa?” Le chiese Naomi.
 
La castana fece spallucce.
 
Non ne ho idea… Ho capito solo un paio di frasi.
 
Quali?” Domandò Kay.
 
Miho e Aokigahara.
 
Quella risposta lasciò di sasso sia Naomi che Kay. Quest’ultima si alzò in piedi e disse:
 
Aokigahara… Miho è diretta lì… Ciò significa che vuole togliersi la vita!
 
E ora cosa facciamo?” Chiese Alisa, allarmata.
 
A risponderle fu Naomi:
 
Purtroppo non possiamo fare niente… La nostra scuola ora è al largo del Kyushu, e…
 
Miho è mia amica! Non posso lasciare che muoia!” La interruppe Kay, furibonda.
 
Lo so, Kay-san. Però…
 
Niente però! Voglio una squadra di ricerca pronta a partire entro un’ora!” Le intimò la bionda.
 
Naomi sbuffò.
 
Certo che quando si intestardisce su una cosa è davvero irritante…
 
Occorrerà non poco tempo per raggiungere Shizuoka in nave. Lascia che ci pensino Maginot e St. Gloriana.
 
Kay scosse il capo.
 
In aereo impiegheremo meno tempo. Useremo uno dei nostri velivoli, atterreremo all'aeroporto di Kofu e…
 
Kofu non ha un aeroporto.” Le ricordò Naomi.
 
Sempre più scocciata, Kay strinse i pugni.
 
Allora approderemo in un altro aeroporto. Quali sono i più vicini?” Domandò.
 
Haneda, Narita, Honda, Matsumoto e l’aeroporto di Shizuoka.” Fu la risposta.
 
Ma nessuno di loro sorge nella prefettura di Yamanashi.
 
No, Kay-san… Dovremo volare in una prefettura vicina e poi proseguire fino a Kofu.” Le rispose Alisa.
 
Kay si passò una mano sul volto, cercando di calmarsi. L’ira non aiutava in certe situazioni.
 
D’accordo… Ma fate il prima possibile!
 
Le due sue vice scattarono sugli attenti, gridando all'unisono:
 
Yes, ma’am!
 
********
 
Nello stesso momento Saori era in videochiamata con Eclair, il comandante in capo del team di sensha-do dell’accademia Maginot, una ragazza di statura media con lunghi e lisci capelli scuri con riflessi blu e un paio di occhi azzurri.
 
Dovete aiutarci!” La stava pregando Saori, sempre più disperata.
 
Purtroppo ho pochi carri a disposizione… Perché non vi rivolgete alla polizia?”  Le chiese la sua interlocutrice, dispiaciuta per quella situazione.
 
Non abbiamo modo di contattare la polizia di Kofu!” Replicò la ramata.
 
Eclair ci pensò su.
 
Potrei contattare la polizia di Shizuoka, e loro contatterebbero quella di Kofu…
 
Te ne saremmo eternamente grate!” Affermò Saori.
 
Ora devo salutarvi.
 
Detto ciò attaccò.
 
La ramata emise un sospiro, poi pensò:
 
Dal momento che Kay è irreperibile dovrò contattare Nishizumi-sama… Anche se già so che non sarà di alcun aiuto!
 
Cliccò sul contatto contrassegnato come Mamma e attese la risposta. Dopo pochi secondi sullo schermo comparve il volto di Shiho Nishizumi, palesemente irritata.
 
Credevo di averti detto…” Iniziò, bloccandosi quando vide che a contattarla non era sua figlia secondogenita.
 
E tu chi saresti?” Domandò.
 
Mi chiamo Saori Takebe, Nishizumi-sama.
 
Bene, Saori… Non ho tempo da perdere in chiacchiere, quindi…
 
No, aspetti! Vi ho contattata per vostra figlia, Miho!
 
L’espressione di Shiho si incupì ulteriormente, come se trovasse sgradevole udire quel nome.
 
Io ho una sola figlia, Maho… L’altra l’ho diseredata da tempo!” Dichiarò, con tono gelido.
 
È diretta alla foresta di Aokigahara, vuole suicidarsi!” La informò Saori.
 
La risposta che ricevette le ghiacciò il sangue.
 
Bene, lo faccia pure! Per me è solo motivo di disonore e imbarazzo!
 
Detto questo attaccò senza neanche darle il tempo di replicare.
 
Puttana!” Esclamò Saori, furibonda.
 
Mai vista una madre più snaturata di quella!” Commentò Mako, disgustata.
 
Ragazze, ci spiegate che succede?” Domandò loro Taiga Ou, del club di giornalismo, una ragazza  una ragazza di taglia media con capelli castani corti legati in due codini e un paio di occhi marroni; indossava un paio di occhiali e una fascia rossa al braccio destro. Le altre studentesse le guardavano curiose.
 
“Miho è diretta alla foresta di Aokigahara, intende suicidarsi!” Le rispose l’operatrice radio del Team Anglerfish.
 
Quella rivelazione lasciò di sasso tutte le presenti.
 
*******
 
Prefettura di Yamanashi, ore 13:07
 
Un autobus blu e bianco si era appena fermato nei pressi di una grande distesa di alberi. Da esso scese Miho.
 
Eccoci arrivati, signorina!” Le annunciò l’autista, un uomo di mezz'età con corto capelli neri che indossava una divisa azzurra.
 
La ragazza si voltò verso di lui.
 
Arigatō.” Disse.
 
Dovere, signorina.” Replicò.
 
Qui ad Aokigahara arrivano solo due categorie di persone: quelli che vogliono fare i turisti e quelli che vogliono suicidarsi. Tu a quale delle due appartieni?” Domandò.
 
Miho si sforzò di sorridere.
 
Alla prima ovviamente. Devo raggiungere delle amiche, che sono accampate in zona.” Rispose lei.
 
L’uomo le strizzò l’occhio.
 
Capisco… Amanti del brivido?
 
Miho annuì.
 
Hai.
 
Bene… Ti auguro una buona permanenza.
 
Detto ciò l’autista richiuse lo sportello e, dopo pochi secondi, fece marcia indietro. Miho rimase a guardare il veicolo mentre si allontanava, poi tornò a guardare davanti a sé. Di fronte ai suoi occhi si stendeva Aokigahara, la foresta più vasta del Giappone, che copriva un’area di 35 chilometri quadrati. Celebre quanto il Monte Fuji, il santuario di Ise e il castello di Osaka, a differenza dei suddetti godeva però di una fama ben più sinistra: questo a causa dell’elevato numero di suicidi che ogni anno avveniva nell'area; uomini d’affari falliti, adolescenti delusi in amore, studenti vittime di bullismo… Tutti, per chissà quale motivo, si recavano lì e si toglievano la vita.
 
Presto anche io farò lo stesso… Sperando di non imbattermi in qualche ronda per la ricerca e la rimozione dei cadaveri.
 
Pensò Miho, determinata.

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Capitolo 28
*** Il lago. ***


La foresta era avvolta in un silenzio spettrale, interrotto solo dal rumore dei passi prodotti da Miho. La ragazza era particolarmente inquietata da quel luogo. Una volta sua madre le aveva narrato che, un tempo, le persone anziane venivano ad Aokigahara per morire, in quanto considerate un peso dalle loro famiglie, specie in tempo di carestia. Diceva anche che gli spiriti delle persone morte si trasformavano in Yūrei, cioè in fantasmi e infestavano quel luogo.
 
Non sono superstiziosa, ma certe leggende fanno comunque venire i brividi se si pensa a quante persone si sono uccise qui.
 
Improvvisamente un rumore la mise in allarme. Si bloccò. Rimase immobile, senza muovere un muscolo.
 
Forse me lo sono immaginato?
 
Si chiese, angosciata.
 
Dopo pochi secondi il rumore si ripeté. Allora si girò di scatto, notando un cinghiale che si aggirava a poca distanza da lei. Quando la vide, l’animale emise un verso impaurito e fuggì.
 
Falso allarme…
 
Pensò lei, tirando un sospiro di sollievo.
 
Riprese così il cammino, inoltrandosi sempre più nella fitta boscaglia. Ogni tanto si fermava per riposare, giusto un paio di minuti. Mentre era seduta su una roccia si ritrovò a pensare alle ragazze della Tatenashi. Si era separata da loro dopo pranzo, dicendo loro di voler fare una passeggiata e che sarebbe tornata dopo qualche ora.
 
Mi dispiace di averle ingannate, ma se avessi detto loro i miei veri intenti mi avrebbero ostacolata in tutti i modi possibili.
 
Emise un sospiro, poi alzò lo sguardo al cielo terso.
 
Kuso… Sono qui ma non ho idea sul come suicidarmi. Di solito chi si reca qui si impicca o si imbottisce di farmaci, morendo di overdose. Ma io non ho né farmaci né una corda.
 
Si rialzò e riprese il cammino. Durante il tragitto si imbatté in diversi cartelli, posti lì dalle autorità, che tentavano di dissuadere gli aspiranti suicidi, con scritte del tipo:
 
 La morte non è una soluzione, ripensaci.
 
 Ma li ignorò. Mentre camminava si ritrovò a pensare  a come la sua vita, nell'ultimo anno, fosse diventata un disastro. Prima la sconfitta avvenuta nella finale del 62° torneo nazionale, poi la disfatta contro la Saunders nel 1° turno del 63°, la rivelazione dell’imminente chiusura della Ooarai e del fatto che sua madre l’avesse diseredata.
 
Tutto mi va storto… E la mia situazione può solo peggiorare. Solo la morte mi eviterà ciò.
 
Fermatasi per una pausa, notò che a pochi centimetri da lei c’era un serpente, immobile, che le dava le spalle.
 
 https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/48/Mamushi_togurosugata.jpg
 
Un Mamushi… Che sia morto?
 
Si chiese, facendo un paio di passi avanti e osservandolo.
 
Trasalì quando vide il rettile strisciare via.
 
Accidenti, è proprio vero che a volte l’apparenza inganna…
 
Camminò per un altro quarto d’ora, finché non vide,  in un tronco cavo, celato sono un leggero strato di foglie, un diario. La copertina era marrone, le pagine ingiallite dal tempo, e sembrava assai vecchio.
 
Sarà appartenuto a qualche suicida.
 
Pensò la ragazza.
 
Gli diede una rapida sfogliata, fermandosi a leggere l’ultima nota scritta.
 
Queste saranno le mie ultime parole… L’impero giapponese, che secondo i suoi defunti capi politici e militari era destinato a dominare l’Asia e il Pacifico, è da cinque anni sotto occupazione straniera. La mia patria, che amo più della mia stessa vita, ha perso tutto: l’onore, i territori d’oltremare, la sua sovranità. Essa è destinata a diventare un protettorato statunitense, nel migliore dei casi. Per un vecchio soldato come me, che sperava nell'ascesa del suo paese al rango di grande potenza, accettare questa nuova situazione è impossibile. L’imperatore stesso va a braccetto con il governatore militare americano, Douglas MacArthur. Il mio cuore non può reggere uno scempio del genere. Per questo ho deciso di porre fine alla mia vita nella foresta di Aokigahara, compiendo seppuku, l’antico suicidio rituale praticato dai samurai. Chi scrive è il generale Tatewaki Katase, dell’ormai disciolto esercito imperiale. È il 10 giugno 1950.
 
Miho aveva già sentito parlare di quel Katase, in passato. Era stato un generale che aveva comandato l’Unità 100 durante la guerra contro la Cina, operando in Manciuria e nella Cina nord-orientale. Fece appena in tempo a rimettere il diario al suo posto quando un ruggito alle sue spalle le ghiacciò il sangue nelle vene. Si voltò di scatto, notando a poca distanza da lei un orso dal manto nero, ritto sulle zampe posteriori, che guardava nella sua direzione. Presa dal panico, iniziò a correre più veloce che poteva, senza neanche badare a dove fosse diretta. Voleva solo allontanarsi il più possibile. Più volte rischio di scivolare o inciampare, non cadendo per puro miracolo, e in una occasione si imbatté nel cadavere di un uomo che si era impiccato da poco (ma non si fermò ad osservarlo)  finché non si ritrovò sulle rive di un vasto lago. Rimase lì, ansante, per un paio di minuti, poi ebbe una illuminazione.
 
Ma certo… L’annegamento.
 
Pensò.
 
A passo lento si avvicinò allo specchio d’acqua, rimanendo a fissarlo.
 
E così sono arrivata al capolinea…
 
Si inginocchiò, e immerse la mano destra nell'acqua. Emise un sospiro. Per un momento immaginò sé stessa, con le sue compagne di team, mentre brandiva una bandiera rossa, con al centro un’aquila dorata che teneva tra gli artigli una corona d’alloro. Miho la riconobbe come la bandiera che veniva data alla squadra vincitrice del torneo nazionale.
 
Sarebbe stato bello… Ma purtroppo abbiamo perso.
 
Ritrasse la mano, e si rimise dritta. Gli occhi le si fecero lucidi.
 
Perdonatemi, amiche mie… Perdonatemi, vi prego! So che non approverete il mio gesto, ma preferisco una morte rapida a una lenta agonia, una vita da senzatetto.
 
Rimase lì per un paio di minuti, poi si liberò dell’uniforme scolastica, restando in intimo, e si tuffò in acqua. Si allontanò dalla costa, nuotando sott'acqua, poi ad un certo punto si diresse verso il basso, aspettando che l’acqua le invadesse i polmoni. Mentre avvertiva i primi sintomi dell’annegamento Miho vide tutta la vita scorrerle davanti agli occhi: lei e sua sorella che guidavano il Panzer II di famiglia, la sua ammissione alla Kuromorimine, la sua nomina a vice-comandante, il match amichevole contro la Jatkosota, il salvataggio delle sue compagne durante la finale dello scorso torneo, sua madre che la rimproverava, il suo primo incontro con Hana e Saori, le partite contro la St. Gloriana e la Saunders… Alla fine tutto divenne buio.

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Capitolo 29
*** Tre settimane dopo, parte 1. ***


Erano  passate tre settimane dalla scomparsa di Miho. Sì, scomparsa era il termine più usato. Nessuno osava pensare al termine morte, anche perché il corpo non era stato ritrovato. Tuttavia il fatto che le ricerche attuate dalla St. Gloriana, dalla Saunders, dalla Kuromorimine, dalla Maginot e dalle forze di polizia di Kofu non fossero approdate a nulla e che i suoi vestiti fossero stati ritrovati in riva a un lago induceva le forze dell’ordine a pensare che avesse scelto il suicidio per annegamento, e che poi il suo cadavere, trascinato a riva dalla corrente, fosse stato divorato da degli orsi neri, noti anche come orsi della luna, una specie che popolava quell'area e che era molto aggressiva nei confronti degli umani. Le sue compagne di squadra avevano diffuso sul web accorati appelli affinché si rifacesse viva o qualcuno segnalasse degli avvistamenti. Tuttavia le varie segnalazioni si rivelarono falsi allarmi.
 
Intanto sempre più studentesse abbandonavano la Ooarai, ormai in fase di chiusura, in primis i membri del team di sensha-do: Hana, l’artigliere del team Anglerfish, si trasferì alla St. Gloriana; Yukari, il caricatore, si trasferì alla Saunders; Saori, l’operatrice radio, ad Anzio; Mako, la conducente, alla Pravda, e via dicendo. Alla fine il MEXT ne ordinò la chiusura in anticipo, prendendo come pretesto il sempre minor numero di studenti ed essa fu inviata a Chittagong, nel Bangladesh, per essere smantellata.
 
*****
 
USS George Washington, ore 12:27
 
Kay era seduta alla sua scrivania e stava esaminando una serie di foto e documenti redatti dalla sezione di Intelligence, riguardanti il loro prossimo avversario, l’accademia femminile Anzio, una scuola di stampo italiano. Alisa era in piedi di fronte a lei.
 
Dunque sarebbe questa la loro arma segreta? Un carro pesante?” Domandò.
 
Un P40, per essere precisi. Il primo e unico carro pesante sviluppato dal Regio Esercito negli anni ’40. Entrò in servizio nel 1943 e fu ritirato nel…” Provò a spiegare la castana.
 
Non mi serve la lezione di storia!” La interruppe lei, con tono brusco.
 
Detto ciò riprese a scorrere le foto, che ritraevano la duce di Anzio, Chiyomi Anzai detta Anchovy*, una ragazza coi capelli grigi legati in due code e occhi castani, che indossava una divisa da sensha-do composta da una orbace e pantaloni grigi, e che brandiva un frustino, in piedi sulla torretta di un carro armato verde scuro con il logo di Anzio sul fianco destro.
 
https://static.wikia.nocookie.net/gup/images/1/18/P40Duce.png/revision/latest?cb=20190117213838
 
Le nostre spie hanno svolto un buon lavoro…” Affermò, leggermente soddisfatta.
 
Non mi sembri molto contenta.” Disse Alisa.
 
Kay sbuffò, si alzo in piedi e guardò fuori dall'ampia finestra alle sue spalle.
 
Penso alla Ooarai… E a Miho. A causa nostra una scuola non esiste più e una ragazza è morta.
 
Alisa la fissò con tristezza.
 
Kay… Avrebbero perso comunque. Non potevano competere con la Pravda, la St. Gloriana e la Kuromorimine. E da quanto mi hanno detto quella Miho era stata diseredata già da tempo. Inoltre il suo corpo…
 
Cibo per orsi. Non facciamoci illusioni… È morta.
 
Si voltò a guardarla.
 
Meglio cambiare discorso… Che ne è stato dei carri Ooarai?
 
Devo elencarteli tutti?
 
Sì, tutti quelli presenti al momento della chiusura.
 
Alisa mise mano al suo Smartphone e consultò un elenco.
 
Dunque… Il M3 Lee lo abbiamo acquistato noi; il Type 89 e il Type 3 Chi-Nu sono andati alla Chi-Ha-Tan; il Panzer IV, il Tiger Porsche, lo Stug III, sono andati alla Blue Division; il Panzer 38 (t) è andato alla Gregor; il Char B1 Bis è andato alla BC Freedom; infine, il Mark IV è andato alla St. Gloriana, ma dubito che lo impiegheranno sul campo… Al massimo come carro da addestramento.
 
Kay emise un sospiro e si risiedette.
 
Bene… Ora concentriamoci sul match imminente. Sicuramente Anzio farà del P40 il suo carro bandiera, nonché asso vincente.
 
Alisa assunse un’aria beffarda.
 
Un carro pesante non basta a decidere l’esito di un match.
 
Non in un match di annientamento, ma in un match di bandiera sì.” Le ricordò il suo capitano.
 
Se stessimo parlando di un Tiger I avresti ragione, ma il P40 è scarso. Le ragazze di Anzio sono delle illuse se pensano che sarà loro utile.” Replicò lei.
 
Kay fece spallucce.
 
Meglio così… Una preoccupazione in meno. Ora andiamo in mensa.
 
******
 
Nello stesso momento, nella mensa del liceo, Yukari stava mangiando un pranzo a base di Hamburger, patate fritte e tacos ripieni. Mangiava lentamente, però, e aveva un’aria depressa in volto. Si era trasferita lì solo da una settimana, e già sentiva la mancanza della Ooarai e delle sue vecchie amiche: Hana, Mako, Saori e soprattutto Miho… La ragazza verso cui nutriva una ammirazione sconfinata e la cui vita si era tragicamente conclusa tre settimane prima. Quella disgrazia, unita alla chiusura della Ooarai, le aveva letteralmente disintegrato il morale. La ragazza allegra ed energica che era stata ora non esisteva più. Adesso era sempre triste, e, quando si ritirava nella sua cameretta, spesso scoppiava in lacrime ripensando alle care amiche e compagne che aveva perso per sempre, di cui una morta e le altre tre che avrebbe rivisto come avversarie. Infatti, poco prima di separarsi per sempre, avevano giurato che ognuna di loro avrebbe continuato con il sensha-do, anche se sotto stendardi diversi.
 
Perché il destino deve essere così crudele?
 
Si chiese, mentre masticava svogliatamente l’ennesimo boccone.
 
In quel momento, Helmet-chan e Naomi si sedettero accanto a lei, posando sul tavolo i loro vassoi con il pranzo.
 
Ti dispiace se ci sediamo accanto a te, Oddball?” Le chiese Helmet, con fare bonario.
 
Lei sbuffò.
 
Fate pure.” Rispose.
 
Thank you!” La ringraziò Naomi, iniziando a mangiare come la sua amica.
 
A dire il vero preferirei stare da sola… Ma non voglio essere sgarbata.
 
Pensò la ex Ooarai.
 
Cinque minuti dopo fecero il loro ingresso nella stanza Kay ed Alisa, accolte calorosamente dalle altre studentesse.
 
Ciao, Kay! Era ora che arrivassi!
 
Ehi, Alisa, sempre a pensare a Takashi?
 
Perché non vi sedete con noi?
 
Le due ragazze però rifiutarono l’offerta con un cenno del capo, e si diressero al tavolo dove stavano Naomi, Helmet e Yukari, prendendo posto.
 
Magnifico, ulteriore compagnia…
 
Pensò Yukari, deprimendosi ulteriormente.
 
Allora, ragazze… Di qui a poche ore arriveremo a Kobe, capoluogo della prefettura di Hyogo, e da lì raggiungeremo l’area dei monti Seppiko, dove affronteremo l’accademia femminile Anzio. Mi raccomando, ognuna di noi deve dare il massimo in questo match.” Annunciò la bionda.
 
Yes, ma’am!” Replicarono le altre, entusiaste, ad eccezione di Yukari che aveva un tono distaccato.
 
Vale soprattutto per te, Oddball… Mi hai detto che alla Ooarai eri un ottimo caricatore, per questo ti ho presa nel mio team al posto di Nimitz.” Aggiunse la bionda.
 
Yukari si voltò a guardarla, con serietà.
 
Non vi deluderò, Ma’am.
 
Comprendendo quale fosse il suo stato d’animo, Kay la abbracciò.
 
So che sei ancora addolorata per la morte di Miho, la separazione dalle altre tue amiche e la chiusura della Ooarai. Ma per vincere questo match mi serve il sostegno di tutte voi.
 
Il mio stato d’animo non influirà sulle mie prestazioni, ve lo prometto.” Replicò la castana.

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Capitolo 30
*** Tre settimane dopo, parte 2. ***


Nave-scuola Aquila, sede del liceo femminile Anzio, ore 12:45
 
L’accademia femminile Anzio era una scuola che promuoveva la cultura italiana in Giappone: per questo ospitava edifici come un Colosseo e un pantheon, oltre alla fontana di Trevino, copia della più celebre fontana di Trevi. E sempre per tale motivo il suo team di sensha-do, capitanato dalla duce Anchovy, usava carri italiani (in maggioranza CV33 e un P40, più i Semoventi da 75/18). Le strade erano tappezzate di bancarelle di cibo, e ogni tanto passavano dei Carri Veloci. A una di esse era seduta Saori Takebe, intenta a mangiare un piatto di spaghetti. Tuttavia anche lei, come Yukari, mangiava con svogliatezza ed era triste.
 
Saori! Non ti piacciono gli spaghetti che ho preparato?”  Le chiese Pepperoni, vice-comandante del team di sensha-do, una ragazza con corti e appuntiti capelli neri e occhi castani chiari, che in quel momento indossava un completo bianco da chef munito di un foulard verde smeraldo.
 
Lei scosse il capo.
 
Īe… Sono buonissimi.” Rispose.
 
La ragazza di nome Pepperoni la guardò per qualche secondo, poi disse:
 
Ti mancano la tua vecchia scuola e le tue compagne, vero?
 
Saori annuì.
 
Hai… Tutte loro: Hana, Yukari, Mako, e soprattutto Miho.” Disse.
 
Pepperoni emise un sospiro.
 
Ho letto quello che è accaduto. Una fine davvero atroce… Gli orsi neri sono estremamente aggressivi nei confronti degli umani, li attaccano anche se non provocati e li dilaniano usando artigli e zanne…
 
Ti prego… Non mi serve la lezione di etologia!” La interruppe Saori, con voce affranta.
 
Sumimasen…” Disse la chef, sentendosi in colpa per aver peggiorato il suo umore.
 
In quel momento una voce dagli altoparlanti annunciò:
 
Attenzione, a tutte le studentesse del team di sensha-do! Recatevi in piazza della vittoria! A breve la nostra duce terrà un discorso importante!
 
E le altre?” Domandò Saori.
 
Seguiranno la diretta in live sul nostro canale ufficiale di Youtube.” Le rispose Pepperoni.
 
Ora andiamo.” Aggiunse.
 
****
 
Quando giunsero sul posto trovarono lì riunite una trentina di ragazze che indossavano l’uniforme scolastica del liceo: berretto blu scuro, una camicia con colletto bianco con cravatta nera, una gonna blu scuro con cintura, un collant bianco e scarpe nere. Su una delle quattro scalinate era presente Anchovy, la loro duce, in compagnia di Carpaccio, altra sua vice (una bionda con capelli lunghi e lisci e occhi verdi), e Momo Kawashima, nuova responsabile per gli affari economici dell’accademia. A differenza delle altre due Anzai non portava il berretto, bensì un mantello nero, simbolo del suo status di comandante in capo. Osservò attentamente la folla lì riunita, poi chiamò a gran voce:
 
Pepperoni!
 
Sta chiamando te.” Disse Saori, rivolta alla diretta interessata.
 
La corvina, che ora indossava la divisa regolare, annuì.
 
Meglio che vada, prima che…
 
PEPPERONI!” Gridò ancora più forte Anchovy.
 
Facendosi strada tra la folla la ragazza salì le scale, raggiungendo la sua duce.
 
********
 
Presente, Anchovy nee-san!” Disse.
 
Presente, presente... Viceversa sei sempre assente! Dove ti eri cacciata?” Le chiese la grigia.
 
Scusa il ritardo, ma stavo servendo una cliente.” Fu la risposta.
 
Va bene, ma ora mettiti affianco a me. Kawashima, quanto manca all'inizio della live?
 
Due minuti, duce. Le telecamere sono pronte.
 
Ai lati della piazza erano infatti state piazzate delle telecamere digitali, che la riprendevano da diverse angolazioni. Chiyomi annuì. Passati i due minuti Momo le fece cenno di iniziare.  
 
Carriste di Anzio, ascoltate!
 
Fece una pausa.
 
Un’ora, segnata dal destino, batte sui cieli della nostra scuola!”
 
Altra pausa.
 
Fra poche ore, affronteremo in battaglia l’accademia Saunders, una delle favorite nel torneo. Essa è una delle più forti, e probabilmente il suo capitano, Kay, pensa di avere la vittoria già in tasca. Ma se crede che noi di Anzio siamo deboli…
 
Puntò il frustino verso il pubblico.
 
…Beh, è completamente fuoristrada! Noi non siamo affatto deboli… Anzi, siamo forti quanto le Saunders, se non di più! Ricordatevi che nel turno precedente abbiamo battuto l’accademia Maginot!
 
Ma ce l’abbiamo fatta per un pelo… E per giunta contro una squadra indebolita.
 
Pensò Carpaccio, guardandosi bene dal dirlo.
 
Dalla folla si levarono alcune grida di approvazione. Quando si furono placate Anchovy riprese il suo discorso.
 
Quest’oggi vi voglio tutte preparate e determinate, perché scendiamo in campo contro un avversario forte e temibile. Non commetteremo l’errore di sottovalutarla, come invece hanno fatto quelle sciocche della defunta accademia Ooarai!
 
******
 
Nel sentire quella frase Saori assunse una espressione contrariata.
 
Stavamo quasi per batterle...
 
Pensò, pur consapevole del fatto che i quasi non volevano dire nulla, nel sensha-do.
 
******
 
Con l’arma segreta e una buona dose di sicurezza, entusiasmo e ragionamento, riusciremo ad arrivare sicuramente alle semifinali!” Dichiarò Anchovy, sicura di sé.
 
Alzò il frustino al cielo.
 
La parola d’ordine è una sola! Categorica e impegnativa per tutte! Essa accende i cuori da un capo all'altro della Aquila, che ospita la nostra gloriosa accademia!
 
Prese fiato, poi esclamò:
 
VINCERE!
 
Ancora una volta la folla esultò.
 
E VINCEREMO!” Aggiunse.
 
SÌÌÌÌÌÌÌ!” Gridarono in coro le studentesse.
 
Anchovy le indicò col frustino.
 
Studentesse di Anzio! Oggi dimostreremo a tutto il Giappone la nostra tenacia, il nostro coraggio, il nostro valore!
 
La folla eruppe in un nuovo grido di esultanza.
 
******
 
Ultimato il suo discorso Anchovy scese dalla scalinata, affiancata dalle sue collaboratrici, che le fecero strada tra la folla.
 
Siete stata eccezionale, duce! Le ragazze vi adorano!” Si congratulò Pepperoni, entusiasta.
 
La grigia sorrise.
 
E mi adoreranno ancora di più dopo la vittoria contro la Saunders!” Affermò, con convinzione.
 
Fossi in voi non ne sarei così sicura… Saunders è un osso duro.”  Le ricordò Momo.
 
Lei agitò una mano con noncuranza.
 
Nessun osso è troppo duro per noi… Vero, Carpaccio?
 
Non ricevette risposta.
 
Carpaccio?
 
Si fermò e si voltò, notando che la sua bionda vice era rimasta indietro, fermandosi a conversare con una ragazza che aveva corti capelli castani e occhi dello stesso colore.
 
Carpaccio!” La chiamò, facendola voltare nella sua direzione.
 
Sì, duce?” Disse la bionda, leggermente imbarazzata.
 
Anzai sorrise maliziosa.
 
Quando hai finito di limonare con la tua amichetta raggiungici!” Disse, suscitando un moto di ilarità nelle altre studentesse, che fece arrossire le due ragazze.
 
Ma quella…
 
Pensò Saori, mentre correva verso il duo, spintonando da parte Anchovy.
 
Ehi tu!” La chiamò invano la grigia, arrabbiata.
 
Cesare! Sei tu?” Disse, quando ebbe raggiunto il duo.
 
Le due ragazze la guardarono e la castana rispose:
 
Tu sei… Saori Takebe, giusto?
 
Hai! Ero l’operatrice radio nel Team Anglerfish! Sai, quello comandato da Miho Nishizumi!
 
Improvvisamente qualcuno la prese per la spalla destra e la fece voltare. Di fronte a lei stavano Anchovy, Momo e Pepperoni, che la fissavano furiose.
 
Come osi aggredire la nostra duce?” Le chiese la corvina, con un tono minaccioso.
 
Saori la guardò senza capire.
 
Aggredire?” Domandò.
 
Mi hai spintonata!” La accusò Anzai, puntandole contro il frustino.
 
Ah… Domandò scusa! Andavo di fretta!” Si scusò la ramata.
 
Come ti chiami, pel di carota?” Le chiese la grigia.
 
Saori Takebe, duce!” Rispose lei, mettendosi sugli attenti.
 
Takebe, eh?
 
Sì, duce. Una delle studentesse trasferitesi qui dalla Ooarai.” Le disse Pepperoni.
 
Sì è appena unita al nostro club di sensha-do, con la qualifica di operatrice radio, anche se non l’abbiamo ancora assegnata a un carro.” Concluse Carpaccio.
 
Anchovy annuì.
 
Bene, Saori Takebe… Su quale carro operavi?
 
Un Panzer IV, duce!
 
Bene, a partire da oggi sarai operatrice radio sul mio P40!
 
Inizialmente sorpresa, Saori fece un inchino.
 
Accetto con gioia, duce!” Disse.
 
Anzai le sorrise, poi disse:
 
Andiamo, Carpaccio e Pepperoni; dobbiamo discutere gli ultimi dettagli dell’operazione Maccheroni. Tu, Acquacotta, puoi andare.
 
Momo scattò sugli attenti.
 
Sì, duce!” Esclamò.
 
Anzai fece per avviarsi, ma si fermò e disse:
 
Saori!
 
Sì, duce?
 
“Ogni membro del nostro team di sensha-do deve adottare un nickname (o nom de guerre). Hai già scelto il tuo?” Le chiese, voltandosi a guardarla.
 
Veramente no.” Ammise Saori.
 
Vuoi che te ne conferisca uno io?
 
Sì, duce!
 
La grigia ci pensò su, poi disse:
 
Che ne dici di Gianduia?
 
Saori la guardò confusa.
 
Sarebbe?
 
Un dolce italiano, al cioccolato.” Le spiegò sommariamente Carpaccio.
 
Saori, che era una golosona, annuì.
 
Un nick perfetto!” Commentò.
 
Anchovy, soddisfatta, dichiarò:
 
Allora è deciso! A partire da oggi sarai Gianduia!
 
Dopodiché riprese il cammino, seguita a ruota dai suoi due comandanti in seconda.

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Capitolo 31
*** Tre settimane dopo, parte 3. ***


Nave-scuola HMS Ark Royal, ore 13:25
 
La mensa della St. Gloriana, stilisticamente parlando, era simile a un pub britannico: il pavimento, i tavoli e le sedie erano fatto di legno; alle pareti erano appesi un paio di dipinti, che raffiguravano celebri battaglie, come quella di Trafalgar o di El Alamein; le studentesse bevevano tè o altre bevande (tutte rigorosamente analcoliche), e mangiavano cibi britannici, come Fish and chips, sausages and mash, Burgers and fries o altri. Ad uno dei tavoli sedevano Darjeeling, Assam, Orange Pekoe e Hana Isuzu, che si era da poco unita al club di sensha-do locale.
 
Allora, Hana… Io e te ci siamo già incontrate in passato, giusto?” Domandò la bionda.
 
L’ex Ooarai annuì.
 
Dopo il match amichevole tra la Ooarai e la St. Gloriana. Operavo come artigliere sotto il comando di Miho Nishizumi, capitano del team Anglerfish.” Spiegò.
 
Nell'udire quel nome la bionda assunse un’aria malinconica.
 
Miho era una ragazza eccezionale, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista sportivo. E il fatto che ora lei non ci sia più mi spezza il cuore.” Dichiarò.
 
Hana si intristì a sua volta.
 
Hai… Lo so bene. Era un buon comandante e un’amica meravigliosa, che rimarrà per sempre nel mio cuore.” Affermò.
 
In quel momento le apparve nella mente l’immagine di Miho che le sorrideva, e questo peggiorò il suo umore.
 
Dovevamo rimanerle accanto, quella notte… Così le avremmo impedito di compiere quel gesto così estremo.” Aggiunse, stringendo la mano sinistra a pugno.
 
Assam le posò la mano destra sulla spalla destra.
 
Voi non potevate saperlo…” Le disse.
 
Hana scosse il capo.
 
Sì, potevamo. Miho era stata diseredata, e con la chiusura della Ooarai si sarebbe ritrovata in mezzo a una strada, con tutte le conseguenze del caso. Era ovvio che avrebbe preferito la morte, che a una vita da senzatetto.
 
Darjeeling le prese la mano sinistra e la fissò intensamente negli occhi.
 
Nella vita può accadere di compiere degli errori… Errori che hanno conseguenze spaventose. Ma una volta fatti purtroppo non c’è rimedio. Non serve a nulla piangere sul vaso rotto.” Le disse.
 
Hana la guardò male.
 
Miho era un essere umano, non un vaso!” Le ricordò, liberandosi dalla sua presa.
 
Lo so bene, Hana. Ciò che voglio dire è che purtroppo, per quanto grave sa l’errore fatto, non è possibile tornare indietro. Ormai il danno è fatto.
 
A quel punto si fece avanti anche Pekoe:
 
So che sono passate solo tre settimane da quella tragedia, ma devi fartene una ragione. Noi abbiamo fatto del nostro meglio per cercarla, setacciando l’intera foresta di Aokigahara, ma purtroppo non siamo approdate a nulla.
 
Emise un sospiro.
 
Se solo ci fossimo mosse prima…
 
Hana si rese conto che la carotata aveva ragione. Per quanto le dispiacesse ormai Miho non c’era più: ed era stufa di aggrapparsi ad altre false speranze.
 
Anche se mi duole ammetterlo hai ragione, Orange… Devo andare avanti.” Disse.
 
Rendendosi conto che quella conversazione avrebbe solo demoralizzato le ragazze, Darjeeling decise di cambiare discorso:
 
Pekoe, versami del tè; e tu, Assam, elencami i match odierni.
 
Le due ragazze obbedirono: la prima riempì di tè la tazza del suo comandante, la seconda mise mano al suo smart e controllò il sito della Federazione di Sensha-do.
 
Anzio-Saunders, St. Gloriana-Yogurt, Pravda-Viking e Kuromorimine-Jatkosota.
 
Darjeeling bevette un sorso di tè, poi domandò:
 
Pronostici?
 
Sicuramente Saunders, noi, la Pravda e la Kuromorimine passeremo il turno.” Dichiarò la sua vice bionda.
 
Come ogni anno…” Commentò il suo superiore, posando la tazza sul tavolo.
 
Speravo che la Ooarai avrebbe movimentato il torneo, ma purtroppo il fato ha voluto molto diversamente.
 
Pensò, sconsolata.
 
Poi disse:
 
Hana… Mi hanno riferito che sei un ottimo artigliere, e me lo hai pure dimostrato durante la scorsa amichevole. Spero che la tua bravura si riveli utile anche nei match che affronterai sotto il nostro stendardo.
 
La corvina annuì.
 
Farò del mio meglio per contribuire alla vittoria la nostra squadra.
 
Darjeeling sorrise soddisfatta.
 
*****
Nave-scuola Kiev, sede dell'accademia Pravda, ore 13:36
 
Mako, scortata da Sono Midoriko (AKA Sodoko), stava camminando attraverso un corridoio, diretta verso l’ufficio di Katyusha, comandante in capo del team di sensha-do della scuola. Ogni tanto Midoriko rivolgeva occhiate irritate alla ragazza che stava accompagnando.
 
Con tutte le scuole che c’erano (Jatkosota, Kebab, Bonple e altre) questa delinquente doveva venire proprio qui?
 
Pensò, scocciata.
 
Manca ancora molto, Sodoko?” Le chiese l’oggetto dei suoi pensieri.
 
La ragazza serrò i pugni: odiava quel nomignolo, e nonostante Mako lo sapesse benissimo insisteva a usarlo.
 
Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così! Comunque ci siamo quasi!” Le rispose.
 
Infatti dopo un paio di minuti giunsero davanti a una porta, con sopra una targhetta dorata che recava la scritta:
 
KATYUSHA
 
Comandante supremo del team di sensha-do e presidente del consiglio studentesco.

 
Senza esitare Sodoko bussò.
 
Avanti!” Disse una voce dall'interno.
 
Midoriko aprì la porta e lasciò entrare Mako, per poi entrare a sua volta e richiuderla. Una volta all'interno l’ex conducente del Team Anglerfish si guardò intorno: la stanza, con le pareti dipinte di rosso, ospitava una scrivania, due poltrone, un divano, una piccola libreria appoggiata alla parete laterale sinistra, un paio di foto incorniciate e un dipinto che raffigurava lo stemma della Pravda.
 
https://static.wikia.nocookie.net/gup/images/7/7f/GUP_PravdaSmall_3053.png/revision/latest?cb=20200524102743
 
Nell'ufficio erano presenti quattro ragazze: Katyusha, comandante in capo del team (una ragazza con corti capelli biondi e occhi azzurri di bassa statura),seduta alla scrivania; Nonna, la sua vice (lunghi e lisci capelli neri e occhi celesti, alta 1 metro e 76), in piedi accanto a lei;  Anzu Kadotani, ex presidentessa del consiglio studentesco della defunta Ooarai, seduta su una potrona;  e, infine, sull’altra, stava seduta una ragazza la cui vista fece rimanere a bocca aperta per lo stupore Mako.
 
Miho?” Domandò, con un misto di shock e incredulità.

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Capitolo 32
*** Tre settimane dopo, parte 4. ***


Miho?

 

Mako non credeva ai propri occhi. Di fronte a lei c’era Miho, il suo ormai ex comandante! Felice come mai la ragazza la abbracciò.

 

Io e le altre ti davamo ormai per morta! Sono così felice di vederti!

 

Le ragazze reagirono a quella scena in modi differenti: Anzu si passò una mano sul volto, Nonna e Sodoko rimasero impassibili, Katyusha era confusa. Quanto a Miho, che indossava una maglietta azzurra e una gonna corta gialla… Beh, si liberò dall’abbraccio e disse:

 

Io non ti conosco. E non so chi sia questa Miho.

 

Mako la guardò stranita.

 

Ma che dici? Hai perso la memoria per caso?” Domandò.

 

Mako-sha, quella non è Miho, ma Natalia. È stata il mio predecessore.” La informò Katyusha.

 

Da, e sono qui per far visita alla mia vecchia scuola.” Confermò la ragazza di nome Natalia.

 

Subito l’entusiasmo di Mako fu sostituito da una cocente delusione. Sperava di aver ritrovato una sua cara amica e invece aveva preso l’ennesimo granchio.

 

Capisco… Comunque sono onorata di conoscerti.

 

Le due ragazze si strinsero la mano, poi Natalia si rivolse a Katyusha:

 

Sarebbe lei il tuo nuovo acquisto?

 

Uno dei nuovi. Per essere precisi è la mia nuova conducente. Apparentemente è una ebete, ma il suo cervello è un vero Supercomputer! In pochi secondi ha imparato a manovrare un T34/85, e ha imparato il russo in breve tempo! Inoltre prende sempre bei voti, un autentico genio!

 

Natalia fece una faccia stupita, voltandosi a guardare Mako.

 

Straordinario… Deve avere un quoziente intellettivo pari a quello di Leonardo da Vinci o Albert Einstein!” Commentò.

 

Già… Peccato che sia sempre in ritardo!” Intervenne Sodoko, guadagnandosi una occhiataccia da parte di Katyusha.

 

Compagna Midoriko-sha! Qui premiamo le menti migliori, non chi si presenta per prima a scuola!” La rimproverò la biondina.

 

Intimidita, Sodoko abbassò lo sguardo.

 

Perdonatemi, compagna Katyusha…” Disse.

 

Natalia si sistemò meglio sulla poltrona.

 

Devo dire che stai svolgendo un buon lavoro, Katyusha… Sotto il tuo comando la Pravda è campione in carica di sensha-do.

 

La biondina assunse un’aria impettita.

 

La grande Katyusha è il migliore comandante in tutto il Giappone!” Dichiarò, mettendo da parte la modestia.

 

La castana sorrise furba.

 

Peccato che i fan non ti vedano così… Sul web molti ti chiamano ladra, imbrogliona, codarda… E quelli sono gli epiteti più leggeri.

 

Quelle parole furono, per Katyusha, come un getto di acqua gelida sparatole addosso. Assunse una espressione stizzita.

 

Me ne frego di quello che dicono! Grazie alla mia decisione noi di Pravda siamo diventate le campionesse e…

 

Grazie alla tua decisione Pravda è screditata di fronte agli sportivi, mentre Kuromorimine ha acquisito ancora più prestigio, passando come la squadra a cui voi avete scippato la vittoria. Attaccare un carro bandiera incustodito è un atto di codardia.

 

Natalia emise un sospiro.

 

Ma non sono qui per polemizzare. Volevo vedere come fossero cambiate le cose negli ultimi due anni.

 

Sebbene ancora leggermente nervosa, Katyusha si sforzò di recuperare un tono neutro, se non cordiale.

 

D’accordo… Nonna ti farà da guida nei vari settori della scuola. Vedrai con i tuoi occhi che la Grande Katyusha è abile anche sul lato amministrativo e non solo sui campi di battaglia.

 

Natalia ridacchiò.

 

Sarà anche un comandante eccezionale, ma è un tantino megalomane!

 

Seguimi, prego.” La invitò Nonna, avviandosi verso la porta.

 

Natalia si alzò in piedi e la seguì. Quando entrambe furono uscite Mako domandò:

 

Compagna Katyusha, posso sapere il motivo per cui mi avete convocata?

 

Katyusha si voltò a guardarla.

 

Legittima curiosità, compagna. Come ben sai, oggi affronteremo l’accademia Viking Fisheries in un match. Questo è il tuo debutto ufficiale come carrista della Pravda…

 

E anche il tuo, compagna Anzu. Mi aspetto grandi cose da voi. Non deludetemi.” Dichiarò.

 

Le due ragazze annuirono.

 

Darò il massimo in campo. È ciò che mi hanno insegnato alla Ooarai.” Disse Mako.

 

Dimenticati della Ooarai!” Le intimò Katyusha, severa.

 

“Ora tu, Mako-sha, fai parte della Pravda, e qui non c’è posto per il passato!” Aggiunse.

 

Da, compagna Katyusha.” Disse Mako, inchinandosi.

 

La biondina sorrise, poi si rivolse a Sodoko:

 

Ah, compagna Midoriko-sha… Ti informo che tu e le tue amiche del comitato morale siete arruolate nel nostro team di sensha-do.

 

Quella notizia fu un fulmine a ciel sereno per la ragazza.

 

M-ma… Compagna Katyusha! Il match si svolgerà tra poche ore e io e le mie amiche non siamo pronte!” Protestò.

 

Prenderete parte alle semifinali. Mako-sha vi farà da istruttrice.

 

Sodoko si sentì come se un vaso le fosse caduto in testa.

 

Q-quella delinquente mia istruttrice?

 

Si chiese, sconvolta.

 

Tuttavia non poteva opporsi agli ordini.

 

Da, compagna Katyusha!

 

Katyusha, soddisfatta, sorrise di nuovo.

 

Ora potete andare, tutte e tre.

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Capitolo 33
*** Tre settimane dopo, parte 5. ***


Nave-scuola Graf Zeppeling, sede del liceo femminile Kuromorimine, ore 13:47
 
Maho Nishizumi si trovava di fronte alle carriste del suo team, nel cortile della scuola. Accanto a lei stava la sua vice Erika Itsumi.
 
Quest’oggi scenderemo in campo contro l’accademia Jatkosota, nota anche come Keikozu, che nel primo turno ha battuto l’accademia Blue Division. Non commettete l’errore di sottovalutarla, in passato ci ha dato filo da torcere. Il campo di battaglia saranno le dune di Tottori, nell'omonima prefettura. Ciò è un vantaggio per noi.
 
Incrociò le braccia.
 
Come carriste della Kuromorimine dovrete dare il massimo in questo match, come ogni altro del resto. Qualche domanda?
 
Nessuno rispose.
 
Bene, allora potete andare.
 
Mentre la folla si disperdeva, Maho si rivolse a una delle carriste.
 
Matsumoto, vieni qui!
 
La ragazza, che altri non era che Erwin, ex studentessa della Ooarai, le si avvicinò.
 
Ja, Kommandant?” Domandò.
 
Ho controllato il tuo dossier… So che hai fatto fuori un paio di Sherman della Saunders e di Matilda della St. Gloriana, più un paio di carri della Maginot.” Affermò Nishizumi Junior.
 
Erwin si aggiustò il berretto.
 
In verità quel merito va a Saemonza, che ora è alla Chi-Ha-Tan… Io ero comandante e operatrice radio.
 
Maho rivolse una occhiataccia a Erika, la quale deglutì intimorita, poi tornò a rivolgersi alla bionda.
 
Capisco… Comunque dovresti essere contenta: hai un nuovo carro, hai riavuto il tuo rango, e comandi una nuova squadra.
 
Erwin sbuffò, per poi assumere un’aria malinconica.
 
La scuola che frequentavo non esiste più, le mie amiche e compagne frequentano altre accademie e cosa ancora più grave ho perso un capitano valoroso.” Affermò.
 
Nel sentire ciò Maho si intristì di colpo, sapendo perfettamente a chi si riferisse. Le posò ambo le mani sulle spalle, fissandola intensamente.
 
Comprendo il tuo dolore… Tu hai perso un capitano, io ho perso una sorella, a cui tenevo molto.” Affermò.
 
Erwin la guardò con scetticismo.
 
Da quanto mi hanno detto l’ultima volta che l’avete vista non siete stata molto amorevole nei suoi riguardi.”  Disse.
 
Tieni per te certe insinuazioni! E ti ricordo che anche noi della Kuromorimine abbiamo partecipato alle ricerche!” La redarguì Erika.
 
Maho le interruppe alzando il braccio destro.
 
Non è il momento per litigare. Erwin, questo è il tuo debutto come comandante di carro della Kuromorimine. Se ti farai valere potremmo anche chiudere un occhio sul tuo abbigliamento, che infrange il regolamento.” Disse, riferendosi al berretto da ufficiale tedesco, agli occhialoni e alla giacca dell’Afrika Korps che portava sopra l’uniforme da studentessa, composta da giacca grigia senza caratteristiche con colletto e gonna neri.
 
Erwin scattò sugli attenti, esibendosi in un impeccabile saluto militare.
 
Non vi deluderò, Kommandant.
 
Maho annuì.
 
Ci conto… Ora puoi andare.
 
*****
 
Nave-scuola Aquila, ore 14:00
 
Saori, Momo e Cesare si trovavano in una pizzeria all'aperto e si stavano gustando una pizza margherita con sopra un mucchio di patate fritte. Tra un boccone e l’altro discutevano tra loro.
 
“… Frequenta la Kuromorimine, comanda un Panzer IV.” Stava dicendo Cesare.
 
E le altre?” Le chiese Saori.
 
Saemonza e Oryou si sono trasferite all'accademia Chi-Ha-Tan.
 
Detto ciò si asciugò il sudore dalla fronte.
 
Accidenti, fa un caldo torrido!
 
Si lagnò.
 
È naturale, Cesare… Tra un paio di giorni entreremo a giugno. Manca davvero poco all'estate.” Le rispose l’ex operatrice radio del Team Anglerfish, per poi rivolgersi a Momo.
 
Kawashima-senpai, sai che fine hanno fatto Anzu e Yuzu?
 
“Anzu è alla Pravda. Yuzu alla St. Gloriana.” Replicò l’occhialuta.
 
Emise un sospiro.
 
Ancora non ci credo che la nostra amata scuola, la Ooarai, non esista più.” Affermò, abbassando lo sguardo.
 
Sia Saori che Cesare si intristirono.
 
Purtroppo la realtà è questa, Kawashima… E non c’è modo di cambiarla.” Disse la ramata.
 
Abbiamo fatto del nostro meglio per salvarla… Purtroppo non è servito.” Affermò la castana.
 
Momo si grattò leggermente la testa, dandosi mentalmente della stupida per aver tirato fuori quell'argomento. Decise così di passare a un altro.
 
A breve scenderemo in campo contro la Saunders… Secondo voi rivedremo qualche nostra compagna?” Domandò.
 
A risponderle fu Saori.
 
Sicuramente Yukari e il Team Rabbit.
 
Cesare si massaggiò le tempie con gli indici.
 
Mi domando in cosa consista l’operazione Maccheroni…” Disse.
 
Momo la guardò.
 
So solo che è un piano segreto architettato dalla nostra duce, che nelle sue previsioni ci condurrà alla vittoria contro la Saunders.
 
Già hanno vinto per miracolo contro la Maginot, se sperano che ciò si ripeta contro la Saunders si sbagliano di grosso.” Commentò Saori.
 
Le altre due ragazze la guardarono senza replicare, ma in cuor loro sapevano che avesse assolutamente ragione. I Carri Veloci non potevano competere in alcun modo contro gli Sherman… Forse i Semoventi da 75/18, ma Anzio ne possedeva solamente 3. Quanto alla tanto decantata arma segreta, il P40, una volta qualcuno lo aveva definito gabinetto a pedali. Insomma, tutto era contro di loro.
 
Solo in un anime una squadra povera e debole può vincere contro una ricca e forte.
 
Pensò la corvina, sconsolata.

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Capitolo 34
*** Saunders vs Anzio, parte 1. ***


Prefettura di Hyogo, ore 16:44
 
Una serie di petardi esplose nel cielo, mentre una voce all'altoparlante annunciava:
 
E ora il secondo turno, quarti di finale: Anzio contro Saunders, sta per cominciare.
 
*******
 
Sugli spalti, tra il pubblico, i genitori di Yukari, Jungorou e Yoshiko, attendevano con ansia l’inizio del match.
 
Spero che nostra figlia si faccia valere in battaglia.” Affermò lei, speranzosa.
 
Da quando si è trasferita alla Saunders non è più la stessa!” Dichiarò lui, affranto.
 
Sua moglie lo guardò dispiaciuta. Purtroppo, a causa della chiusura della Ooarai, della separazione dalle due compagne e della morte di Miho la loro figlia era diventata l’ombra di sé stessa: tutta la sua allegria e il suo entusiasmo erano spariti. Ora aveva sempre un’aria depressa in volto, e vederla sempre così triste spezzava loro il cuore.
 
****
 
Nell'accampamento di Anzio le studentesse erano impegnate in varie attività: alcune avevano piazzato qua e là dei chioschi e vendevano gelati, panini e altre leccornie agli spettatori, altre attendevano con impazienza di spezzare i cingoli alla Saunders, altre ancora conversavano tra loro o passeggiavano. Tra di esse vi era Carpaccio, la quale stava parlando con Cesare.
 
Hina-chan, hai per caso visto la duce?” Domandò.
 
È partita per il campo avversario… Vuole porgere i saluti alle Saunders.
 
La bionda annuì.
 
Capisco… Comunque sono felice che tu abbia scelto di unirti ad Anzio, Taka-chan.” Dichiarò, sorridente.
 
La castana ridacchiò imbarazzata.
 
Beh, quando ho scoperto che tu la frequentavi… Volevo riabbracciare una mia cara amica d’infanzia.” Disse.
 
Il sorriso di Carpaccio si fece più ampio.
 
Anche io sono felice di poter stare con te, di lottare al tuo fianco.” Affermò, felice.
 
*******
 
Se l’accampamento di Anzio brulicava di studentesse, quello di Saunders non era da meno. Vicino ad esso erano parcheggiati i carri, e là stava Kay, in compagnia di Naomi, Alisa e Yukari, intente a discutere sull'imminente battaglia, quando videro arrivare, a bordo di una Fiat-SPA AS42 "Sahariana", Anchovy, la duce di Anzio. La grigia era in piedi sulla vettura, con le braccia incrociate e lo sguardo fiero, mentre alla guida stava Pepperoni.
 
Ma quanto fa la spavalda… Le mancano solo gli occhiali da sole!
 
Pensò Alisa, guardandola male.
 
Quando l’auto si fermò Anchovy scese, seguita a ruota da Pepperoni.
 
Ehi, Chovy!” La salutò Kay, venendole incontro in compagnia delle altre.
 
Non chiamarmi Chovy! Io sono Anchovy!” Replicò il capitano di Anzio, stizzita.
 
Cosa vuoi, Anzai?” Le chiese Naomi.
 
L’irritazione della ragazza aumentò.
 
Anchovy! Sono venuta per i saluti prima del match, ovviamente. È buona educazione farli. Chi di voi è il capitano?
 
It’s me, Kay!” Le rispose la bionda, indicando sé stessa.
 
Anchovy annuì, poi osservò la fila di carri armati della Saunders: tutti erano Sherman M4 color verde oliva, tranne uno, un M3 Lee verde scuro col logo della Saunders sul fianco e sulla torretta uno strano animale dalla pelliccia bruna.
 
E quello?” Domandò, indicando il carro.
 
Il mio più recente acquisto… Il Team Wolverine.” Le rispose Kay.
 
Wolverine? Quello della Marvel?” Domandò la grigia.
 
A risponderle fu Naomi:
 
Il Wolverine (o ghiottone) è un mammifero presente negli Stati Uniti nord-occidentali, in Canada, in Russia, in Finlandia e in Norvegia. È considerato uno degli animali più feroci e forti del mondo,  tanto che può tenere testa persino a lupi od orsi.
 
Ah, capisco…
 
Intanto Pepperoni osservava con attenzione le altre tre ragazze, una in particolare.
 
Ma quella…
 
Pensò, avvicinandosi a Yukari.
 
Quest’ultima iniziò a sudare freddo, riconoscendo la ragazza cui aveva ottenuto informazioni qualche giorno prima, infiltrandosi nell liceo Anzio. Solo che adesso, invece del completo da chef, indossava orbace e pantaloni grigi (l’uniforme da sensha-do della sua scuola) e un elmetto munito di occhialoni.
 
C-come posso esserti utile?” Le chiese, temendo di essere stata riconosciuta.
 
Hai qualcosa di familiare… Ti ho già incontrata altre volte?” Domandò a sua volta la corvina.
 
Direi proprio di no!” Fu la risposta di Yukari, che ridacchiò nervosamente.
 
Pepperoni la guardò poco convinta. Era chiaro che la ragazza stesse mentendo, anche se non capiva il perché.
 
Facciamo una bella battaglia!” Dichiarò intanto Anchovy, cordiale, rivolta a Kay.
 
Sì, che sia un bel match per entrambe!” Replicò la bionda, strizzandole l’occhio.
 
Le due ragazze si strinsero la mano.
 
Ora devo andare… Andiamo, Pepperoni!” Disse Anzai.
 
La sua vice annuì ed entrambe risalirono a bordo del loro veicolo, non prima che Pepperoni rivolgesse una ultima occhiata sospettosa alla ragazza con la folta chioma castana. Mentre le guardava allontanarsi con la loro automobile Yukari tirò un sospiro di sollievo.
 
*******
 
Mentre la Fiat-SPA AS42 "Sahariana" si allontanava dall'accampamento Saunders Anchovy commentò:
 
Abbastanza simpatica quella Kay!
 
Pepperoni si limitò ad annuire, persa com'era nei suoi pensieri.
 
Ho già visto quella ragazza, ne sono sempre più sicura. Ma dove?
 
Ci pensò su, fino a quando non le tornò in mente un fatto avvenuto tre giorni prima.
 
Inizio flashback
 
Pepperoni si trovava nella sua bancarella, il cui tetto aveva la forma di un carro armato.
 
È il piatto di ferro napoletano, specialità di Anzio!” Stava dicendo, rivolta ad alcune clienti.
 
In particolare, una di loro attirò la sua attenzione, una ragazza con una folta chioma castana e occhi dello stesso colore.
 
Ehi, tu! Vedi provarne un po’!” La invitò, sorridendole.
 
La castana annuì, quindi la chef si mise al lavoro. Per cominciare prese una padella e la posò su uno dei fornelli, che intanto era stato acceso.
 
Si comincia con un bel po’ di olio d’oliva, poi si mette un po’ di carne macinata. Mescola il tutto con un bell’uovo fresco e cuoci a fuoco lento.
 
Prese una bottiglia rossa e versò della salsa sull'impasto.
 
La salsa è la leggendaria passata di Anzio.” Spiegò alla castana.
 
Prese la padella e versò il contenuto su un piatto di spaghetti.
 
Metti l’impasto sulla pasta appena cotta…
 
Prese il piatto e glielo offrì.
 
… Ed ecco fatto! Sono tre milioni di lire!
 
A quanto corrisponde al cambio?” Le chiese la sua cliente, confusa.
 
Inizialmente Pepperoni la guardò leggermente insospettita.
 
Forse si è trasferita qui da poco?
 
Ecco… 300 yen.” Rispose.
 
La ragazza prese tre monete da 100 yen dal suo porta-monete e gliele offrì, poi prese il piatto e iniziò a mangiare. Dopo i primi bocconi esclamò, con gli occhi lucidi:
 
Favoloso!
 
Pepperoni sorrise, lusingata.
 
Sono felice che ti piaccia!” Disse.
 
Yukari le sorrise a sua volta.
 
A proposito, ho sentito che avete acquistato un nuovo carro.” Affermò.
 
La cuoca si insospettì di colpo.
 
Cosa? Dove lo hai sentito?” Le domandò, con fare inquisitorio.
 
Subito la castana assunse un’aria allarmata.
 
Oh, scusa…” Rispose.
 
Per sua fortuna Pepperoni si fece di nuovo amichevole.
 
Sei una che ne intende, eh? Che resti tra me e te perché è un segreto segretissimo: abbiamo finalmente un carro pesante! È l’italiano… Eh, come si chiama?” Si chiese la chef.
 
Se è un carro pesante italiano che sia un P40?” Ipotizzò la ragazza.
 
Sì, quello! Per questo P40 abbiamo messo da parte i soldi per tantissimo tempo! E finalmente lo abbiamo potuto acquistare!” Dichiarò, felice.
 
Anchovy (sarebbe il nome del nostro capitano) è già così eccitata! Lo guida ogni giorno attorno al Colosseo anche se non abbiamo così tanto carburante a disposizione.
 
Potrei vederlo?
 
La corvina annuì.
 
Sicuro! In questo momento è esposto al Colosseo, e ci troverai anche la nostra duce!
 
 
Sul volto della bruna si formò un sorriso sornione. Finì di mangiare gli spaghetti poi si avviò dicendo:
 
Ora devo andare!
 
Arrivederci!” La salutò Peppe.
 
Fine flashback
 
Ma sì… È la stessa ragazza!
 
Deglutì.
 
Quando l’ho vista tre giorni fa indossava l’uniforme della mia scuola, ora la vedo tra le Saunders… Ciò significa che…
 
Il pensiero la colpì come uno sfollagente in testa.
 
Quella era una spia della Saunders!
 
Istintivamente strinse le mani sul volante.
 
E io le ho passato delle informazioni sensibili… Che stupida chiacchierona sono stata!
 
Rivolse una breve occhiata ad Anchovy, seduta alla sua destra.
 
Non posso neppure dirlo alla duce… Mi accuserebbe di aver rivelato informazioni a una spia avversaria e perderei il ruolo di vice, se non il mio posto nel team di sensha-do!
 
Pensò, nervosa.

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Capitolo 35
*** Saunders vs Anzio, parte 2. ***


Il match stava per avere inizio: sia i carri della Saunders che quelli di Anzio erano pronti a partire. Attendevano solo il segnale di start.
 
*******
 
A bordo del M3 Lee le ragazze del Team Wolverine (già Team Rabbit, 6 in tutto) erano tutte tese e ansiose.  Quello era il loro match di esordio sotto il logo della Saunders, e temevano di ripetere le brutte figure dei match precedenti, affrontati con la Ooarai (come quando si erano date alla fuga, lasciando il loro carro incustodito, durante il match contro la St. Gloriana).
 
Azusa, mi ricevi?” Domandò la voce di Kay, alla radio.
 
Hai!” Replicò il capitano, una ragazza coi corti capelli castani scuri e occhi dello stesso colore.
 
So che in questo momento siete nervose, ma se manterrete la calma e la concentrazione farete faville.
 
Lo faremo, comandante!” Dichiarò Azusa, determinata.
 
*****
 
Kay emise un sospiro.
 
È un peccato non poter schierare in questo match i nostri nuovi carri.” Disse, delusa.
 
Purtroppo gli equipaggi sono ancora in fase di addestramento, e non saranno pronti prima delle semifinali, se ci arriveremo.” Le spiegò Naomi.
 
La bionda ridacchiò.
 
Ti giuro, se perdiamo contro Anzio poi giro nuda per tutta la nave!
 
Sarei ben lieta di godermi lo spettacolo!” Replicò la sua vice.
 
Kay rise, poi cambiò frequenza.
 
Alisa!
 
Yes, ma'am?
 
Se ricorri di nuovo alle intercettazioni radio verrai espulsa dalla squadra!
 
A quell'avvertimento seguì un breve silenzio.
 
Tutta qui la fiducia che hai in me?” Domandò.
 
Mai avuto fiducia in te, stop!” Replicò la bionda.
 
*****
 
Intanto Anchovy, a bordo del suo P40, pensava, sicura di sé:
 
Vinceremo, ne sono sicura… L’operazione Maccheroni è uno dei piani più brillanti da me architettati. Sconfiggeremo la Saunders e ci classificheremo terze… Anzi, saremo le campionesse!
 
Tutto ok, duce?” Le chiese la voce di Pepperoni, alla radio.
 
Sì… Sono solo ansiosa di scendere in campo!” Rispose lei.
 
Detto ciò scese nella torretta, rivolgendosi a Saori:
 
Dì alle ragazze di avviare i motori, a breve inizierà la battaglia!
 
La ramata annuì, poi comunicò via radio:
 
A tutte le carriste, accendete i motori! Tra poco inizierà la partita!
 
Detto ciò scese nel carro e fece lo stesso annuncio a Momo, che era la conducente.
 
Sì!” Rispose quest’ultima.
 
*****
 
Cesare si asciugò il sudore dalla fronte.
 
Dannazione, fa un caldo bestiale…
 
Finalmente ci siamo… Spezzeremo le reni alla Saunders!” Dichiarò elettrizzata il suo comandante, Robiola, una ragazza con lunghi e lisci capelli neri e occhi dello stesso colore, che portava gli occhiali.
 
La castana la guardò poco convinta. La loro forza d’attacco era composta da 6 CV33, 3 semoventi da 75/18 e dal carro pesante P40; le Saunders invece avevano 10 Sherman M4, tra cui il Firefly. Per quel che ne sapeva l’esito del match era già deciso, la Saunders avrebbe vinto. Ma se l’avesse detto Robiola l’avrebbe accusata di disfattismo, facendole una testa così a suon di rimproveri. E preferiva evitarlo.
 
******
 
Alle 17:15 precise lo scoppio di un petardo nel cielo segnò l’inizio del match: le due squadre partirono quasi nello stesso istante.

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Capitolo 36
*** Saunders vs Anzio, parte 3. ***


I carri di Anzio avanzavano compatti attraverso la zona montuosa che fungeva da arena per il match.
 
Forza! Avanzate il più possibile! Chi porta a casa la vittoria porta a casa la pasta!” Esclamò Anchovy, grintosa.
 
Sei la migliore, grande sorella Anchovy!” Le elogiò Pepperoni, dal suo CV33.
 
Non restate indietro, lumache! Seguitemi, le braccheremo fino alle profondità dell’inferno!” Disse via radio, rivolta alle sue compagne.
 
Bene! Dare inizio all'operazione Maccheroni!” Ordinò Anzai.
 
*****
 
A tutti i Carri Veloci, eseguire Maccheroni!” Carpaccio ripeté l’ordine.
 
****
 
Ok! Una grossa porzione di maccheroni in arrivo!” Le rispose Pepperoni.
 
******
 
Nello stesso momento i carri della Saunders stavano risalendo un’altura.
 
Team Rock, ditemi com’è la situazione più avanti!” Ordinò Kay.
 
*****
 
Un altro chilometro prima dell’incrocio.” Le rispose Helmet-chan.
 
Riferite anche le condizioni sulla strada. E fate attenzione a non ritrovarvi in qualche zona all'aperto, sareste un facile bersaglio.” Disse il loro comandante in capo.
 
Ricevuto!” Fu la risposta.
 
Dopo un paio di minuti lo Sherman M4 giunse all'incrocio.
 
Siamo arrivate!” Annunciò la ragazza, per poi sporgersi dalla torretta del suo carro e guardarsi intorno con un binocolo.
 
Mentre scrutava i dintorni notò in lontananza alcuni veicoli nemici.
 
******
 
Due semoventi e tre Carri Veloci sono già posizionati nelle vicinanze dell’incrocio!” Comunicò una voce alla radio.
 
A nord dell’incrocio, giusto?” Domandò Kay.
 
Allora dovremmo attaccare da sud.” Suggerì Alisa, via radio.
 
Ma è possibile che se lo aspettino e stiano in guardia.” Obiettò Kay, dubbiosa.
 
Ma stiamo parlando di Anzio! Dobbiamo attaccare da lì! E dobbiamo farlo subito!” Insistette la lentigginosa.
 
Un attacco suona bene.” Le diede manforte Naomi.
 
Ricevuto, ci dirigiamo verso l’incrocio. Però lo faremo mantenendo la nostra direzione.” Replicò la bionda.
 
Non puntiamo direttamente lì?” Le chiese Yukari.
 
Kay la guardò e scosse la testa.
 
Sento odore di trappola. Potrei anche sbagliarmi, ma in ogni caso è meglio essere prudenti.
 
*******
 
Team Wolverine, dirigetevi lì da sole! Non sappiamo dov'è il P40, quindi dobbiamo innanzitutto capire com'è sistemato il campo di battaglia! Ma mi raccomando, prestate la massima attenzione!
 
Ricevuto!” Rispose Azusa, il capitano del team, una ragazza con corti capelli castani scuri e occhi dello stesso colore.
 
*****
 
Qui è il Team Rock! Nessun cambiamento. Ordini?” Domandò Helmet-chan.
 
Il gruppo principale si dirige verso di voi, state in allerta!” Fu la risposta.
 
Helmet-chan rimise mano al binocolo, tornando ad osservare i carri di Anzio.
 
Nessun movimento…” Commentò.
 
E hanno anche i motori spenti.” Aggiunse il suo artigliere, una ragazza con corti capelli castani e occhi verdi.
 
Vero, Betsy… E questo è strano.
 
*****
 
Intanto il Team Wolverine procedeva spedito verso l’incrocio.
 
Quanto siamo veloci! Tutta quella pratica è servita!” Commentò Ayumi Yamagou, primo artigliere della squadra, una ragazza con lunghi e lisci capelli blu scuro che le arrivavano alle spalle e occhi dello stesso colore.
 
A tavoletta!” Esclamò entusiasta Yuuki Utsugi, l’operatrice radio, che aveva corti capelli neri e occhi dello stesso colore.
 
Siamo anche troppo veloci, siamo già alla fine della strada! Frena!” Ordinò Azusa, dalla torretta, da cui era affacciata.
 
Tuttavia  Karina Sakaguchi, la conducente, una ragazza con i capelli corti castano chiaro e un paio di occhi blu scuro, non fece in tempo e il M3 Lee si ritrovò sulla strada, a un tiro di cannone dai veicoli avversari. Allarmata, Azusa ordinò:
 
Indietro!
 
Il carro medio fece marcia indietro, ritirandosi nella boscaglia.
 
******
 
Nemico avvistato a sud della strada principale. Mi dispiace: temo ci abbiano visto…” Comunicò Azusa via radio.
 
Hanno sparato?” Domandò Kay.
 
Ancora no.” Le rispose la castana.
 
Cercate di evitare un conflitto a fuoco.
 
Ricevuto, capitano.
 
Yukari consultò una cartina plastificata della zona in cui il match si stava svolgendo, poi commentò:
 
Hanno preso il controllo delle posizioni più strategiche: sono davvero brave!
 
Kay la guardò senza ribattere. Da quando aveva messo piede nella sua scuola Yukari (AKA Oddball) aveva mostrato la stessa vitalità di uno spettro, e solo ora che era su un carro manifestava un po’ di allegria.
 
È ovvio, baka… La sua scuola è chiusa, una sua amica è morta e le altre militano in altre scuole… E la responsabile in parte sei tu!
 
Vogliono trasformarla in una battaglia di lunga durata?” Si chiese Jane, il suo nuovo artigliere, anch'essa proveniente dalla Ooarai.
 
Forse cercano di attirarci al centro per circondarci.” Ipotizzò lei, indicando il punto in cui erano schierati i mezzi nemici.
 
Hanno messo da parte la loro sicurezza e il loro entusiasmo per preferire una strategia molto solida.” Dichiaro la castana.
 
Kay si grattò leggermente la tempia sinistra.
 
In un certo senso è davvero inaspettato…
 
Si collegò via radio col team Wolverine.
 
*****
 
Ghiottoni, quanti veicoli vedete?
 
Da un cespuglio sbucarono due ragazze: una era Azusa, l’altra Saki Maruyama, il secondo artigliere del team,  che aveva corti capelli castani grigiastri e occhi castani. Azusa mise mano al suo binocolo e scrutò attentamente i carri di Anzio, appostati a una certa distanza da loro.
 
Quattro Carri Veloci e due semoventi.” Comunicò attraverso una radiotrasmittente portatile.
 
******
 
I conti non tornano: questo significa che hanno 11 carri.” Commentò Jane, aggiustandosi il cappello.
 
E ancora non abbiamo visto il P40. Le regole del secondo turno stabiliscono che non si possono usare più di 10 carri per squadra.” Affermò Yukari.
 
Stanno imbrogliando?” Insinuò Belle, la nuova conducente del Team Eagle (ovvero quello di Kay), anch'essa proveniente dalla Ooarai.
 
Kay ci pensò su.
 
Possibile che…?
 
Si chiese, insospettita.
 
Team Rock e Wolverine, posizionatevi su un percorso che vi garantisca una ritirata veloce e aprite il fuoco! Se rispondono al fuoco ritiratevi immediatamente!” Ordinò.
 
****
 
Le due squadre obbedirono, sparando contro i veicoli nemici, i quali con loro sorpresa si rivelarono sagome di cartone o legno.
 
Comandante, sono falsi bersagli!” Comunicò Helmet-chan.
 
*****
 
Proprio come pensavi: una operazione tesa a raggirarci!” Affermò Yukari.
 
Purtroppo per loro hanno fatto male i conti sul numero dei carri!” Commentò Pocahontas, l’operatrice radio, una ragazza con la pelle olivastra, lunghi e lisci capelli castani scuri che le arrivavano alla schiena e occhi dello stesso colore.
 
Kay annuì.
 
Questo significa che vogliono circondarci sfruttando la loro velocità mentre siamo impegnate all'incrocio.” Affermò.
 
Si collegò nuovamente con le due squadre inviate in avanscoperta.
 
Team Wolverine! Team Rock!

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Capitolo 37
*** Saunders vs Anzio, parte 4. ***


In un’altra parte della zona montuosa i Carri Veloci di Anzio procedevano verso il loro obiettivo.
 
Scommetto che se ne stanno all'incrocio tenendosi la testa tra le mani!” Disse Pepperoni, ridendo sguaiatamente.
 
Le battaglie si vincono con la testa, non con la potenza di fuoco!” Aggiunse, sicura di sé.
 
In quel momento ricevette un messaggio alla radio.
 
Pepperoni nii-san!
 
Che c’è?” Domandò.
 
Cattive notizie! Uno dei loro Sherman ci sta braccando!
 
Pepperoni inizialmente rimase a bocca aperta.
 
Ma come hanno fatto a capire?
 
Si chiese, stupita.
 
Non preoccupatevi, non potranno mai eguagliare la velocità di Anzio! Fate mangiare loro la polvere!” Dichiarò, recuperando la sua spavalderia.
 
*****
 
Cinque carri nemici avvistati, diretti ad ovest dal punto F24!” Annunciò Sacajawea, ex studentessa della Ooarai e ora operatrice radio del Team Rock, una ragazza con corti capelli neri e occhi grigi.
 
****
 
Intanto Azusa, osservando col binocolo dalla torretta, osservò due semoventi fermi a poca distanza dal suo carro. Anche Aya Oono, terzo artigliere del Team Wolverine, una ragazza con i capelli castani legati in due lunghe code di cavallo e un paio di occhi marroni, che indossava occhiali larghi.
 
Altri semoventi.. Proprio come prima! Ma stavolta non ci caschiamo!” Esclamò, baldanzosa.
 
Prima che il suo capitano potesse fermarla sparò una raffica di mitragliatrice e una cannonata contro i veicoli nemici, solo per rendersi conto con sgomento che stavolta erano autentici, e che si stavano lanciando al loro inseguimento.
 
*****
 
Punto F23, individuati due semoventi. E stavolta sono veri!” Comunicò Azusa.
 
Li abbiamo attaccati, mi dispiace. Stanno rispondendo al fuoco!” Aggiunse.
 
Kay, alla testa di otto Sherman (compreso il suo), ordinò:
 
Non preoccupatevi, ora conosciamo la loro tattica! Tenetevi a distanza di sicurezza ed attaccate i Semoventi! Se dovessero muoversi verso Ovest è segno che le loro forze intendono riunirsi. Cercate di impedirglielo! Intanto vi invierò dei rinforzi!
 
Non so se ce la faremo, ma tenteremo!”  Fu la risposta.
 
Kay si rivolse al suo equipaggio e a quelli degli altri 2 carri:
 
Team Eagle, Black Bear, Beaver, Alligator, andiamo avanti! Dobbiamo colpire il carro bandiera nemico prima che gli altri ci circondino! Naturalmente questo esporrà il nostro carro ma potremo usarlo come esca per il nemico. Team Bobcat e Coyote, raggiungete il team Rock e fornitegli supporto! Team Raccoon e Rattlesnake, fate lo stesso con il team Wolverine!
 
Si affacciò dalla torretta, concludendo con un:
 
Ragazze, auguro buona fortuna a tutte.
 
******
 
Il Team Rock stava braccando 5 carri nemici, sparando sia col cannone che con la mitragliatrice. Ben presto, però, altri tre Carri Veloci apparvero anche dietro di loro.
 
Ci sono alle spalle!” Annunciò Sacajawea.
 
In breve lo Sherman si ritrovò accerchiato da 5 CV33 che gli spararono addosso, ma sfortunatamente le raffiche di mitragliatrice erano inutili contro la corazza del carro americano. Quest’ultimo, invece, con il suo cannone da 75 millimetri eliminò tre veicoli nemici.
 
******
 
Intanto il Team Wolverine era in fuga, braccato dai due semoventi.
 
Non facciamo altro che fuggire!” Si lagnò Aya.
 
Siamo contro due veicoli…” Le ricordò Azusa.
 
Perché non proviamo ad aggirarli?” Propose Yuuki.
 
A risponderle fu Karina:
 
“È già difficile riuscire a distanziarli!
 
La corvina ribatté, battendosi il pugno sinistro nella mano destra:  
 
In verità è solo una questione di prospettiva! Ognuno dei loro carri ha solo un cannone: noi ne abbiamo due, quindi pareggiamo il conto!
 
Ho capito!” Le disse Ayumi.
 
No, che non capisci!” Replicò lei, stizzita.
 
****
 
Nello stesso momento Anchovy, a bordo del suo P40 e in compagnia di un semovente e di un Carro Veloce, era nascosta in un luogo imprecisato.
 
Ma quanto ci mettono ad attuare il piano?
 
Si chiese, per poi contattare Pepperoni via radio.
 
Cosa è successo all'operazione Maccheroni?” Domandò, seccata.
 
Scusaci, ma è un brutto momento! Possiamo parlarne dopo?” Le rispose la sua vice.
 
Perché?” Chiese lei, confusa.
 
Stiamo affrontando uno dei loro Sherman! Non so come abbiano fatto a scoprirci così presto!” Replicò la corvina.
 
Avete piazzato le esche agli incroci, giusto?” Domandò ancora Anzai.
 
Certo che sì! Le abbiamo piazzate tutte quante!
 
Quella rivelazione fu per la grigia come uno schiaffo in faccia.
 
Cosa? Ma tutte insieme erano più dei nostri carri effettivi! Per forza hanno capito!” Esclamò, furibonda.
 
Ah! Ora ho capito! Sei davvero intelligente, sorellona!” Si complimentò Pepperoni.
 
Tu invece sei un’idiota!” La insultò Anchovy, inferocita, per poi rivolgersi a Carpaccio, che era a bordo del vicino semovente.
 
Dobbiamo muoverci, il nemico sarà presto qui!
 
I tre carri si avviarono, ma dopo pochi istanti si imbatterono nei quattro carri della Saunders, con i due capitani che si ritrovarono a fissarsi a vicenda.
 
A tutti i carri, alt! Carri porta-bandiera e di comando nemici individuati!
 
A questo punto il quartetto Sherman si divise: il team Beaver ingaggiò un combattimento contro il semovente nemico, mentre i team Eagle (quello di Kay, NDA), Alligator (quello di Alisa, nonché carro-bandiera) e Black Bear (quello di Naomi) inseguirono il P40 e il Carro Veloce attraverso la boscaglia. I due carri si tallonavano a vicenda, scambiandosi cannonate che però andavano a vuoto.
 
*******
 
Accidenti a quella stupida di Pepperoni… Le avrò spiegato il piano almeno 10 volte e lei lo manda a monte così!
 
Pensò Anchovy, frustrata.
 
******
 
Se eliminiamo il P40 avremo vinto! Non possiamo permetterci errori!
 
Pensò Kay, determinata.
 
****
 
Mentre i due capitani si inseguivano sempre più carri veloci (più i due semoventi restanti) vennero eliminati dagli Sherman della Saunders.
 
Non crediate di averci già sconfitte!” Tuonò Pepperoni, agguerrita.
 
*****
 
Quattro Carri Veloci eliminati!” Le comunicò Saori.
 
COSA?” Urlò Anchovy, allarmata da quella notizia.
 
Senza esitare mise mano alla radio e disse:
 
A tutti i carri rimanenti, abbandonate la manovra di accerchiamento!
 
In quel momento udì una esplosione proveniente dall’esterno, segno probabilmente che il CV33 di scorta a lei era stato eliminato.
 
Riunitevi attorno al carro-bandiera! Ripeto, a tutte le unità, riunirsi attorno al carro-bandiera! Eseguire operazione Lunga Durata!
 
Dannazione… Noi abbiamo perso 4 carri e il nemico neppure uno! Di questo passo usciremo sconfitte!
 
Pensò, agitata, per poi rivolgersi al suo artigliere.
 
Gelato, voglio una conferma visiva! Il team Vipera è ancora con noi?
 
Gelato, che aveva corti capelli castani chiari e occhi dello stesso colore, si affacciò dalla torretta per qualche secondo, poi rientrò e disse:
 
Negativo, duce! È stato eliminato! Ora siamo sole contro tre Sherman nemici!
 
Furiosa, Anzai strinse la mano sinistra a pugno.
 
Non demordere, continua a sparare! Noi vinceremo questo match e arriveremo al 4° posto… Anzi, diventeremo le campionesse!
 
Peccato che neppure lei ci credesse.
 
******
 
Il P40 ora è isolato, dobbiamo eliminarlo prima che arrivino i rinforzi!” Ordinò Kay via radio.
 
Ricevuto! E come?” Le chiese Alisa.
 
Ora ve lo spiego…
 
*******
 
Intanto i Team Rock, Bobcat e Coyote stavano braccando un CV33.
 
Accidenti, che match adrenalinico…
 
Pensò Helmet-chan, galvanizzata.
 
*******
 
Allo stesso modo, i team Wolverine, Raccoon e Rattlesnake davano la caccia a due semoventi.
 
Forza, ragazze! Non diamogli tregua!” Esclamò Azusa.
 
Finalmente posso sparare!” Esclamò Ayumi, felice.
 
*******
 
Il P40 continuava ad avanzare attraverso il bosco.
 
Non mi piace questa situazione…” Commentò Saori, tesa come una corda di violino.
 
Anchovy si voltò verso di lei.
 
Cosa intendi dire?
 
La ramata si asciugò il sudore dalla fronte.
 
In una zona come questa le forze avversarie potrebbero tenderci una imboscata… È il luogo ideale!” Affermò.
 
Maledetta divisa… Mi sta facendo sudare tantissimo.

Pensò.
 
Anzai fece per ribattere ma in quel momento Gelato, che stava scrutando l’area col suo binocolo, esclamò:
 
Carro-bandiera nemico avvistato!
 
Subito la duce di Anzio assunse un’aria speranzosa.
 
Se lo becchiamo avremo vinto e accederemo alle semifinali!
 
Pensò.
 
Inseguiamolo!” Ordinò.
 
*****
 
Kuso… Se solo avessi ancora lo Stug III e le mie vecchie compagne…
 
Pensava Cesare, ex membro del defunto team Hippo, mentre a bordo di un Semovente (l’altro era stato eliminato dai carri nemici) tentava di raggiungere la sua duce.
 
Maledizione… Dov'è il carro-bandiera? Sono così agitata che non so neppure dove sto andando!” Esclamò Ricotta, la conducente, una ragazza con corti capelli castani chiari e occhi dello stesso colore.
 
Non è il momento per farsi prendere dal panico, mantieni la concentrazione!” Le ordinò Robiola, minacciosa.
 
****
 
Il P40 continuava a braccare il carro-bandiera della Saunders.
 
Non capisco… Dove sono gli altri tre Sherman?” Si chiese Gelato, perplessa.
 
Non ci inseguono più?” Le domandò Saori.
 
La castana scese dalla torretta e scosse il capo.
 
Si sono come dileguati.” Rispose.
 
Come temevo… Vogliono fregarci!
 
Pensato ciò si rivolse ad Anchovy:
 
Duce, dobbiamo abbandonare subito l’inseguimento!
 
Anzai la guardò come se avesse appena pronunciato una blasfemia; la afferrò per il bavero della divisa, fissandola con sguardo minaccioso.
 
CHE COSA?
 
Quell'urlo fu tanto acuto che a Saori le si ghiacciò il sangue. Deglutì.
 
Come osi darmi degli ordini? E di questo tipo, poi! Ricordati che io comando questo carro e l’intero team! Tu sei solo una operatrice radio!
 
Ripresasi dallo shock, la ragazza provò a dire:
 
Duce, il mio non era un ordine! Ho il sospetto che la Saunders voglia tenderci una trappola!
 
Anzai fece un gesto di stizza.
 
Se non l’hai notato c’è il loro carro-bandiera davanti a noi! Se lo eliminiamo vinceremo il match! Non è il momento per mollare la presa!
 
Si voltò verso Gelato.
 
Tu torna in torretta a sparare!” Le ordinò.
 
Sì, duce!
 
Accidenti… L’impazienza e la sete di vittoria hanno reso Anchovy imprudente!
 
Pensò Saori, sconsolata.
 
*****
 
Qui Team Alligator, il P40 è sempre più vicino! Quanto manca alla killzone?” Domandò Alisa, allarmata.
 
Siamo quasi arrivate, continuate a guidarle verso il punto della loro sconfitta!” Le rispose Kay.
 
Dopo poco infatti lo Sherman M4 si fermò di fronte a una parete rocciosa.
 
***
Finalmente vi abbiamo prese! Distruggile, gelato!” Esclamò Anchovy, trionfante.
 
L’artigliere obbedì, ma mancò il bersaglio e notò con orrore che in cima alla collina era comparso il Firefly. Che le teneva sotto tiro. Dopo pochi secondi anche il Semovente di Cesare e il Carro Veloce di Pepperoni; il primo però cadde dall'altura e  praticamente si auto-eliminò a causa dell’impatto, il secondo fu eliminato da una cannonata del team Rock, ancora affiancato dai team Bobcat e Coyote.
 
Maledizione… Spara ancora!” Ordinò Anzai, ora impaurita.
 
Anche il secondo colpo però andò a vuoto.
 
*****
 
Naomi, che al contrario dell’artigliere nemico era calma e concentrata, sparò a sua volta, centrando il P40, da cui spuntò una bandiera bianca.  Dopo pochi istanti una voce dall'altoparlante annunciò:
 
Tutti i carri di Anzio, compreso il carro-bandiera P40,  sono stati eliminati. L’accademia Saunders vince!
 
******
 
Kay, che si trovava vicina al Firefly col suo Sherman, disse via radio:
 
Nice shot, Naomi… Sono fiera di te.
 
****
 
Per un attimo ho temuto la catastrofe!
 
Pensò Alisa, tirando un sospiro di sollievo.

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Capitolo 38
*** Anzio's party, parte 1. ***


Dopo la conclusione del match Anchovy invitò le ragazze della Saunders a un sontuoso banchetto post-partita (una tradizione del suo team), invito che venne accettato. Su uno spiazzo erboso le studentesse di Anzio sistemarono tavoli, posarono tovaglie e soprattutto prepararono vari piatti della cucina italiana: pizze, spaghetti, bistecche ecc. Le Saunders rimasero stupite da tale operosità, paragonabile alla loro, se non superiore.  Ben presto i due gruppi si mischiarono e tra un boccone e l’altro presero a conversare tra loro, perché le studentesse di ambo i team erano molto socievoli.
 
*****
 
Kay e Anchovy erano sedute allo stesso tavolo, e stavano mangiando un piatto di spaghetti alla carbonara a testa, mentre due ragazze di Anzio riempivano i loro bicchieri di acqua fresca. Kay lo prese e bevette un lungo sorso.
 
Ci voleva, con questo caldo afoso!” Affermò, soddisfatta.
 
Tranquilla, dopo il 21 giugno cambia… Diventa torrido!” Le rispose Anchovy, sarcastica.
 
Kay rise.
 
Buona questa!” Commentò, divertita.
 
Detto ciò mise mano alla forchetta, raccolse un mucchio di spaghetti e li mangiò.
 
Allora, come ti sembra la cucina italiana?" Le chiese la grigia.
 
Quando ebbe finito di masticare la ospite rispose:
 
Buona, devo ammetterlo… Alla Saunders servono solo cibi americani: hamburger, patatine, tacos e altri.
 
Veramente l’hamburger un piatto tedesco.
 
Sorpresa, Kay si voltò verso Anzai.
 
Ha-hai detto tedesco?
 
La duce di Anzio annuì.
 
Fu inventato da un certo Otto Krause nel 1891.” Spiegò.
 
Ah… Le Kuro ci resterebbero di sasso!” Affermò il capitano della Saunders, divertita.
 
Anchovy annuì, poi mise mano al suo Smartphone, si collegò a internet e andò sul sito della Federazione, in cui venivano pubblicati i risultati dei match.
 
A proposito di Kuromorimine, ha battuto la Jatkosota.”  Le comunicò.
 
Kay la guardò.
 
Non avevo dubbi… E le altre squadre?” Domandò.
 
Pravda ha battuto la Viking e St. Gloriana ha battuto la Yogurt.” Fu la risposta.
 
La bionda si fece improvvisamente seria.
 
Quindi nelle semifinali noi della Saunders dovremo vedercela con la Pravda…
 
Anchovy annuì.
 
Ossi molto duri… La seconda squadra più forte del torneo. Dovrete dare il massimo per vincere.
 
Kay sbuffò, lisciandosi la fronte con la mano destra.
 
Lo so bene…Ma non per questo mi lascerò demoralizzare! Farò il possibile per ottenere la vittoria.” Dichiarò, decisa.
 
Anchovy sorrise le fece l’occhiolino.
 
Questo è lo spirito giusto!
 
****
 
Cibo squisito, compagnia gradevole… Un party coi contro-fiocchi!” Esclamò Yukari, allegra, mentre mangiava un piatto di tortellini.
 
Saori sorrise nel vederla così di buon umore, dopo settimane di tristezza.
 
Azusa mi aveva riferito che a causa dei tragici, recenti eventi era caduta in depressione. Fortunatamente ora inizia a riprendersi… O almeno spero.
 
Pensò, rincuorata.
 
Allora, Yukari-san… Come ti trovi alla Saunders?” Le chiese.
 
Yukari appoggiò il cucchiaio sul tavolo e si voltò a guardarla.
 
Benone… Le mie nuove compagne sono davvero amichevoli. Kay mi ha assegnato un nick, Oddball.
 
Lo stesso che avevi usato durante la tua fallita infiltrazione alla Saunders.” Commentò la ramata.
 
La sua ex compagna annuì.
 
Hai… E a te? Ti hanno soprannominata in qualche modo?
 
Anchovy mi ha chiamata Gianduia.
 
Yukari la guardò confusa.
 
Sarebbe?
 
Un dolce italiano,  al cioccolato.” Le spiegò Saori.
 
Ah, capisco… Fai ancora l’operatrice radio?
 
La ramata annuì.
 
Opero sul P40, al diretto comando di Anchovy. E tu?
 
Sono il caricatore del team Eagle, capitanato da Kay (che è anche il comandante in capo della squadra di sensha-do).
 
Ah… Un posto di rilievo. Dovresti esserne orgogliosa.” Si congratulò Saori.
 
Già… Se ci pensi sono gli stessi ruoli che ricoprivamo nel Team Anglerfish, quando eravamo al fianco di Miho.”  Replicò la castana, intristendosi.
 
Saori si intristì a sua volta nel sentir pronunciare il nome del loro capitano e grande amica, tragicamente scomparsa tre settimane prima. La sua morte aveva lasciato un grande vuoto in loro, che si faceva sentire ogni volta che pensavano a lei. Per quanto quella realtà fosse dolorosa dovevano venirci a patti, prima o poi: Miho se n’era andata per sempre… Non sarebbe più stata al loro fianco, non avrebbero più udito la sua voce, non l’avrebbero più rivista. Erano entrambe addolorate per questo, ma non potevano farci nulla. Improvvisamente Saori notò che Yukari si era messa a fissare un punto imprecisato alle sue spalle. Inizialmente sul suo volto notò una leggera incredulità, seguita dal puro stupore.
 
Che hai, Yukari-san?” Le chiese, perplessa.
 
Lei non rispose, alzandosi in piedi e continuando a guardare oltre lei. improvvisamente si alzò in piedi e si avviò.
 
Mi spieghi che ti prende?” Le chiese la sua amica, mettendosi a seguirla.
 
Nuovamente Yukari la ignorò. Si fece strada tra le varie studentesse di ambo le scuole, fino a fermarsi davanti a tre di loro: una Pepperoni, un’altra non la conosceva, ma la terza…
 
Nishizumi-dono!” Esclamò.

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Capitolo 39
*** Anzio's party, parte 2. ***


Nishizumi-dono!
 
Le tre ragazze si voltarono nella sua direzione.
 
Come hai detto?” Le chiese Pepperoni.
 
Yukari non credeva ai suoi occhi: di fronte a lei c’era Miho, il suo ex capitano e grande amica, che riteneva morta! Felicissima, la abbracciò sotto lo sguardo sorpreso delle altre due ragazze.
 
Nishizumi-dono, sei viva! Non sai quanto ciò mi renda felice!
 
La fissò con occhi colmi di gioia.
 
Ma dove sei stata nelle ultime tre settimane? E come sei finita ad Anzio?
 
… Ci conosciamo?” Le chiese la presunta Miho, con un misto di sorpresa e imbarazzo.
 
Certo! Eravamo insieme alla Ooarai! Non te lo ricordi?
 
Ooarai? Non ho mai messo piede in quella scuola!
 
Yukari-san, quella non è Miporin…” Le disse Saori, facendola voltare nella sua direzione.
 
Come no?” Domandò la ragazza, confusa.
 
Quella è Supplì, comandante del Team Alesia…” La informò la ramata.
 
Yukari tornò a guardare quella che credeva essere Miho, rendendosi conto che a differenza del suo defunto capitano la ragazza davanti a lei aveva capelli più lunghi e rossicci, e occhi grigi. Subito l’entusiasmo lasciò spazio alla delusione.
 
Kuso… Un altro falso allarme!
 
Pensò, triste.
 
Mi scuso per l’equivoco.” Affermò, compiendo un breve inchino.
 
La ragazza di nome Supplì le sorrise.
 
Tranquilla, può capitare di confondersi… Tu sei Yukari Akiyama, vero?
 
Lei annuì.
 
Mi conosci?
 
Ho visto il tuo appello in TV riguardo quella tua amica, Miho.” Evitò di dire che era morta, in quanto era una ovvietà.
 
Anche io l’ho scambiata per Miporin la prima volta che l’ho vista.” Intervenne Saori.
 
Eravate molto legate a lei, vero?” Le chiese la seconda ragazza, che aveva lunghi e lisci capelli castani chiari che le arrivavano alla schiena e occhi dello stesso colore.
 
Yukari annuì.
 
Lei era una amica speciale per noi… Intendo per me, Saori e le nostre ormai ex compagne. Grazie a lei stavamo diventando una squadra forte e motivata… La nostra vittoria nell'amichevole contro la Maginot lo dimostra.
 
Peccato che la Maginot fosse stata indebolita dalla defezione del grosso delle sue carriste…
 
Pensò Pepperoni, dimenticandosi che la Ooarai aveva quasi battuto la St. Gloriana e la Saunders.
 
Capisco… Ma perché ha deciso di togliersi la vita? La chiusura della Ooarai l’ha scossa a tal punto?”  Domandò la castana.
 
Fu Saori a risponderle.
 
No… Il motivo è un altro, ben più grave.
 
Sarebbe?” Le chiese Supplì.
 
Miho aveva scoperto che sua madre, Shiho, l’aveva diseredata. Così, con la chiusura della scuola, si ritrovava in mezzo ai guai: non poteva tornare alla Kuromorimine, e neanche frequentare altre scuole. Non aveva più una famiglia che la sostenesse. Per questo ha deciso di uccidersi.
 
La ramata scosse la testa, disgustata.
 
Quando abbiamo scoperto che era diretta ad Aokigahara abbiamo avvisato sia la sorella maggiore che la madre.
 
Come hanno reagito?
 
Maho ha accettato di aiutarci nelle ricerche, ma quella donna…
 
Serrò i pugni per quanto quel ricordo la imbestialiva.
 
Quando le abbiamo detto degli intenti suicidi di Miho ha detto che poteva pure ammazzarsi, e che per lei era solo motivo di disonore.
 
Quella rivelazione scandalizzò non poco le tre studentesse di Anzio.
 
Brutta stronza!” Esclamò Pepperoni.
 
È una carogna…” Dichiarò la castana.
 
Davvero disprezzava a tal punto la propria figlia secondogenita?” Domandò Supplì.
 
Yukari annuì.  
 
E ora che ci penso anche la madre di Hana è stata molto crudele… L’ha addirittura cacciata di casa. Fortunatamente la mia non è così, altrimenti… La mia infanzia sarebbe stata ancora peggiore.
 
Pensò, ricordando il periodo precedente al suo incontro con le ragazze del disciolto team Anglerfish, quando non aveva amiche.
 
In un certo senso è corresponsabile della sua morte… Se non l’avesse diseredata ora Miho sarebbe ancora viva, e frequenterebbe qualche altra scuola.” Dichiarò.
 
Ma che lavoro fa? Mi sembra di capire che è una persona molto influente.” Disse la castana.
 
Sappiamo solo che è un pezzo grosso della Federazione di sensha-do e matriarca della famiglia Nishizumi.” Le rispose Saori.
 
Per me dovrebbe stare su un marciapiede, in cerca di clienti da intrattenere!” Affermò Pepperoni, sprezzante.
 
Invece Supplì rimase stupita.
 
Hai detto… Famiglia Nishizumi?” Chiese.
 
Tu la conosci?” Le chiese la sua compagna coi capelli bruni.
 
La simil-Miho si voltò verso di lei, fissandola con stupore.
 
Non lo sai? La Nishizumi è una delle famiglie più ricche, antiche e prestigiose del Giappone! Shiho come ha detto Saori è un membro di spicco della Federazione e ha anche una certa influenza sul MEXT, e Maho, la figlia primogenita, è capitano del team di sensha-do (il più forte di tutti) della Kuromorimine, una prestigiosa scuola galleggiante!
 
Ah, capisco… In effetti mi sembrava di aver già sentito questo cognome.
 
La castana sbuffò.
 
Meglio cambiare argomento… Io mi chiamo Amaretto, e sono la conducente della qui presente Pepperoni, vice-comandante del nostro team e una delle migliori cuoche di Anzio.
 
Io sono Yukari Akiyama, caricatore del Team Eagle della Saunders, guidato da Kay in persona.
 
Indicò la sua ex compagna.
 
Saori la conoscete già.
 
E io ti ho presentato Supplì.
 
Ci siamo già incontrate, io e Yukari.” Affermò improvvisamente Pepperoni.
 
Sia Amaretto che Supplì la fissarono sorprese.
 
Ah, sì? E quando?” Le chiese la prima.
 
Prima del match… Era insieme a Kay e a un paio di altre.” Rispose lei.
 
E a questo proposito, Yukari… Vorrei parlarti a quattrocchi.” Aggiunse.
 
Subito nella mente di Yukari scattò un campanello d’allarme.
 
Intendi dire adesso?
 
La vice-comandante di Anzio annuì.
 
È urgente.
 
Inizialmente la ex Ooarai esitò. Tuttavia se avesse rifiutato rischiava di insospettire la sua interlocutrice. Così sorrise timidamente e rispose:
 
D’accordo… Fammi strada.”  

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Capitolo 40
*** Anzio's party, parte 3. ***


Cesare e Carpaccio stavano chiacchierando con alcune studentesse della Saunders (Jane, Belle, Pocahontas).
 
Così anche voi siete ex Ooarai?” Domandò loro la castana.
 
Jane annuì.
 
Eravamo nel dipartimento agricoltura. Poi, quando la Ooarai è stata chiusa, Kay ci ha convinte a unirci al club di sensha-do.” Spiegò.
 
Ecco perché non le ho mai viste prima.
 
Pensò Cesare.
 
Io e tre mie amiche formavamo il club di storia della Ooarai. Per un breve periodo abbiamo militato nel team di sensha-do.
 
Lei è una di loro?” Le chiese Belle, indicando Carpaccio.
 
No, io sono sempre state qui ad Anzio. Tuttavia io e Taka-chan siamo amiche d’infanzia.
 
E che fine hanno fatto le altre tre? Anche loro nella Saunders?
 
Cesare scosse la testa.
 
Una è alla Kuromorimine, le altre due alla Chi-Ha-Tan.
 
Hai detto che eri nel team di sensha-do della Ooarai… Il tuo comandante era Miho Nishizumi, giusto?” Fu Pocahontas a porre quella domanda.
 
Nel sentire quel nome l’ex caricatore del Team Hippo si intristì.
 
Hai… Purtroppo ora non è più tra noi.
 
Jane emise un sospiro.
 
Non l’ho mai incontrata, purtroppo… Era un tipo in gamba, giusto?
 
Hai… Lei infondeva speranza in ognuna di noi. E si è dimostrata un valido capitano nei pochi match che abbiamo disputato.” Confermò la castana.
 
Pocahontas sbuffò e incrociò le braccia.
 
Io ho seguito la vicenda al notiziario… Per giorni la polizia e le studentesse di ben quattro scuole (Saunders, St. Gloriana, Maginot, Kuromorimine) hanno setacciato la foresta, controllando ogni caverna, ogni anfratto. Ma non hanno trovato nulla, a parte l’uniforme di Miho in riva al lago Suijin.” Disse.
 
Per forza, il corpo è stato divorato dagli orsi che vivono nella foresta. Ma avete provato a interrogare qualche testimone?” Domandò Carpaccio.
 
A risponderle fu Cesare:
 
Nessuno l’ha vista, mentre era nella foresta. Alcune studentesse della Tatenashi, in gita a Kofu hanno passato del tempo con lei, ma non sapevano delle sue intenzioni suicide, altrimenti l’avrebbero fermata.
 
******
 
Intanto Pepperoni aveva condotto Yukari lontano dalla festa, vicino a un albero solitario. Una volta lì si volto nella sua direzione, fissandola in modo torvo.
 
Io e te ci siamo già viste.” Dichiarò, senza tanti giri di parole.
 
Certo, prima del match.” Disse la castana.
 
Pepperoni scosse la testa.
 
No… Ci siamo viste ad Anzio. Ma in quella occasione indossavi la divisa della mia scuola, mentre ora quella della Saunders.
 
Oh, no… Si ricorda di me!
 
Pensò la ex Ooarai, allarmata.
 
Ti sbagli… Io non ho mai messo piede ad Anzio!” Replicò, sudando freddo.
 
Per tutta risposta la vice-comandante di Anzio la afferrò per il bavero della sua divisa da sensha-do (composta da giacca verde scuro, canotta nera con colletto, stella bianca sulla manica, e pantaloncini blu scuro).
 
Non prendermi per il culo, bambola! Mi ricordo bene di te! Ti ho servito un piatto di spaghetti e ti ho pure fornito informazioni sul P40… A te, una dannata spia della Saunders!
 
Yukari deglutì, intimorita. Se avesse negato ancora molto probabilmente la corvina, palesemente spazientita, avrebbe finito col picchiarla.
 
Ok, lo ammetto… Ero lì per una operazione di Intelligence.” Disse.
 
Questo lo avevo capito…
 
Detto ciò mollò la presa sulla sua interlocutrice.
 
Stavolta passi… Ma se ti beccherò nuovamente a spiare ti consegnerò all’OVRA, come spia!” La avvertì, puntandole l’indice contro.
 
O-ok…” Rispose Yukari.
 
Un’altra cosa… Tu e Gianduia siete amiche, ho capito bene?
 
Hai… Militavamo nel team Anglerfish, uno dei cinque della squadra Ooarai.
 
Per caso vi siete incontrate quel giorno?
 
Yukari scosse la testa.
 
Non sapeva che io mi trovassi a bordo… Chiacchierona com’è rischiava di compromettere la mia missione.
 
Pepperoni la guardò poco convinta: per quel che ne sapeva aveva reclutato Gianduia in qualità di talpa, facendo leva sulla loro amicizia. Tuttavia non aveva prove a sostegno di tale tesi.
 
Dovrò farle un paio di domande, appena possibile.
 
Si disse.
 
D’accordo, ora torniamo dalle altre. Ma ricorda il mio avvertimento.
 
La castana annuì.

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Capitolo 41
*** St. Gloriana, Pravda, Kuromorimine. ***


Mentre nella prefettura di Hyogo le Saunders e le Anzio banchettavano e socializzavano tra loro nella prefettura di Saitama, in un’area vicino alla città di Niiza, i carri della St. Gloriana erano diretti verso la vicina cittadina, da dove avrebbero preso un treno per Mito, nella prefettura di Ibaraki, poi da lì si sarebbero spostate a Hitachi e una volta giunte a destinazione si sarebbero re-imbarcate sulla loro nave.
 
Dovrebbero organizzare i match solo nelle prefetture costiere, come Wakayama, Miyazaki o Hokkaido… Così potremmo ritornare subito a bordo, invece di dover prendere 1000 treni.” Disse Assam, ex artigliere e ora conducente del Churchill.
 
Dici bene, Assam… Purtroppo la scelta del luogo avviene per via casuale.” Commentò Orange Pekoe.
 
Darjeeling dal canto suo bevette un sorso del suo black tea.
 
Ti faccio i miei complimenti, Isuzu-san. Grazie alla tua mira eccezionale abbiamo eliminato il carro-bandiera avversario, vincendo il match.” Si congratulò, orgogliosa del suo nuovo acquisto.
 
Lusingata, Hana sorrise.
 
Thank you, my lady…”  
 
Fece un inchino.
 
Darjeeling ricambiò il sorriso.
 
Ti sei dimostrata un eccellente artigliere. Miho sarà stata fiera di te.” Dichiarò.
 
La corvina annuì.
 
Yes… E pensare che avevo iniziato come conducente!” Dichiarò.
 
Il suo nuovo comandante la guardò confusa.
 
“Conducente? E chi era l’artigliere all'inizio?
 
“Yukari Akiyama, poi divenuta caricatore. Adesso frequenta la Saunders.
 
Alcuni miei contatti in quella scuola mi hanno riferito che, qualche settimana fa, si è introdotta clandestinamente a bordo della loro nave-scuola, per carpire informazioni. È vero?” Fu Assam a porle quella domanda.
 
La corvina annuì.
 
Sì. Tuttavia l’hanno smascherata quasi subito… Faceva troppe domande.
 
Emise un sospiro.
 
Avrebbe dovuto essere più discreta.
 
Darjeeling annuì, poi chiese:
 
Ti risulta che si sia infiltrata ad Anzio?
 
La ragazza ci pensò su.
 
Non mi risulta, ma non mi stupirei. Se Kay è furba si sarà servita di lei per una operazione di Intelligence.
 
Il biondo comandante bevette un altro sorso di tè e, mentre si faceva riempire di nuovo la tazza, affermò:
 
Le ragazze di Anzio sono ingenue e pettegole, sarà stato facile per lei stavolta. Ma rispondi a una domanda.
 
Hana la guardò con curiosità.
 
Quale?
 
Se in futuro lei dovesse infiltrarsi alla St. Gloriana, e tu dovessi scoprirla, come ti comporterai?
 
Hana replicò senza esitare:
 
Ne segnalerei la presenza al Comitato Disciplinare.
 
Assam la guardò con scetticismo.
 
Ne sei sicura? È pur sempre una tua amica…” Le ricordò.
 
Yes… E se verrà qui per una visita ufficiale la accoglierò volentieri. Ma se si introduce illegalmente a bordo per spiare non avrò riguardi.
 
Indicò Darjeeling e le altre due ragazze.
 
Ora la mia scuola è la St. Gloriana, e voi siete le mie compagne. Non tradirò mai la fiducia che riponete in me.” Affermò, con convinzione.
 
Darjeeling, colpita da quelle parole, si rivolse a Pekoe.
 
Orange, al ritorno voglio che Isuzu ceni con noi, nel nostro bungalow privato.
 
La carotata annuì.
 
Yes, my lady!
 
******
 
Takayama, prefettura di Gifu.
 
Katyusha, in compagnia di Nonna, di Mako e delle sue carriste si trovavano in un ristorante, intente a consumare una cena abbondante a base di noodles coi funghi, niku-jaga e kara-age.
 
Allora, Mako-sha, il pasto è di tuo gradimento?” Domandò la biondina.
 
Squisita!” Replicò la corvina, con gli occhi che le brillavano.
 
E questo è niente… Dopo che avremo vinto la finale organizzerò un mega-party che durerà tre giorni e tre notti, con musica, cibo e bevande a volontà!” Affermò Katyusha, sicura di sé.
 
Ammettendo che ci arriveremo… Alle semifinali ci attende la Saunders, che ha eliminato Anzio.” Le ricordò la sua vice, guadagnandosi una occhiataccia da parte sua.
 
Certo che ci arriveremo! Noi siamo molto più di forti di Anzio! Saunders subirà una batosta!” Dichiarò la ragazza, irritata.
 
Giusto, Mako-sha?” Domandò, rivolgendosi alla sua nuova conducente.
 
Mako, prima di rispondere, ingerì l’ennesimo boccone.
 
Giusto, compagna Katyusha… Pravda è la squadra più forte del Giappone.
 
Meglio non contraddirla, se ci tengo al mio posto in squadra. Lei non è Miho.
 
Katyusha sorrise soddisfatta.
 
Dici bene, compagna Mako-sha!” La elogiò.
 
Forse potrei nominarti mia vice al posto della disfattista Nonna!”  Aggiunse, con fare malevolo.
 
Nonna trasalì, mentre Mako commentò dicendo:
 
Sarebbe un onore per me.
 
Spero che non dica sul serio…
 
Pensava la ragazza alta, allarmata.
 
*****
 
Nello stesso momento, nella prefettura di Tottori, la nave-scuola Kuromorimine era appena salpata dal porto di Sakaiminato. Maho, dalla poppa, osservava la città costiera farsi sempre più piccola.
 
Kommandant?” La chiamò Erika, la sua vice.
 
Cosa c’è?” Le chiese, voltandosi nella sua direzione.
 
Vi vedo giù di morale… Eppure abbiamo vinto il match.”  Disse la bionda.
 
Per tutta risposta Maho le rivolse una occhiata gelida.
 
Mia sorella minore è morta suicida poche settimane fa, ti dispiace se non faccio i salti di gioia?
 
Erika si diede mentalmente della stupida.
 
Perdonate la mia domanda inopportuna.” Si scusò, compiendo un inchino.
 
Maho non replicò, continuando a guardarla con irritazione.
 
Complimenti, Erika… Con una singola frase hai peggiorato il suo umore!
 
Si rimproverò lei, abbassando lo sguardo.
 
Adesso vattene!” Le ordinò il suo capitano.
 
Erika annuì e iniziò ad allontanarsi. Maho rimase a guardarla. Quando fu abbastanza lontana la castana emise un sospiro, poi mise mano al suo Smartphone, per controllare i risultati degli altri match, collegandosi al sito della Federazione.
 
Come prevedibile, Saunders, Pravda e St. Gloriana hanno passato il turno. Questo significa che alle semifinali dovremo affrontare la squadra di Dareeling.
 
Sei fiera di te stessa, sorella?” Le domandò improvvisamente una voce sinistra, distorta, raggelante.
 
Si voltò, incrociando lo sguardo con sua sorella minore Miho: l’ex capitano della Ooarai era in intimo, la sua pelle era bluastra e segnata da vari morsi e graffi, e sulle labbra aveva un sorriso agghiacciante.
 
Di nuovo…
 
Pensò Maho, addolorata.
 
Da giorni quella visione, che fosse uno spettro o un miraggio prodotto dalla sua mente, la tormentava, in vari momenti del giorno.
 
Sparisci! Non ho nessuna intenzione di parlare con te!” Le ordinò.
 
Miho ridacchiò in modo inquietante.
 
Lo immagino… Dopotutto non te ne è mai importato nulla di me!
 
Questo non è affatto vero! Ti sei scordata tutti i bei momenti che abbiamo vissuto insieme?
 
Miho scosse la testa.
 
Io no… Tu invece sì. Per questo sei rimasta in silenzio quando nostra madre mi rimproverò… Mi rimproverò per aver salvato la vita alle mie compagne. E non solo, mi ha pure diseredata! E con questa sua decisione mi ha spinta al suicidio!” Affermò, con voce collerica e uno sguardo carico d’odio.
 
Maho serrò i pugni. Che quella di fronte a lei fosse un fantasma o un’allucinazione, comunque aveva ragione. Sua madre aveva agito in modo meschino e crudele, nei confronti di Miho, trattandola come una nullità quando avrebbe dovuto elogiarla per il suo atto eroico, e poi diseredandola pur sapendo che così la buttava in mezzo a una strada. E lei era stata una vigliacca, poiché aveva taciuto, non difendendo la sua amata sorellina.
 
Hai… Hai ragione, Miho. Su tutto. Avrei dovuto prendere le tue difese, invece di rimanere in silenzio.” Ammise, mentre gli occhi le si facevano lucidi.
 
Miho dal canto suo la guardò con un misto di disgusto e rabbia.
 
Solo adesso te ne rendi conto… Ora che io non ci sono più!
 
Quella frase per Maho fu come una pugnalata al petto, e le procurò talmente dolore che cadde in ginocchio, con lo sguardo basso.
 
Sorella mia… Perdonami… Perdonami, ti prego! È solo a causa della mia codardia se ora tu non sei più con me!” Esclamò, mentre le lacrime cominciavano a rigarle le guance.
 
Non ricevette risposta e, quando rialzò lo sguardo, lo spettro (o miraggio) di Miho era scomparso.
 
Di questo passo il rimorso mi condurrà alla follia…
 
Si disse, affranta.

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Capitolo 42
*** Un mese dopo, parte 1. ***


4 Luglio, ore 12:00
 
Era passato un mese dalla vittoria della Saunders sull'accademia Anzio. In questo lasso di tempo la squadra di sensha-do capitanata da Kay si era allenata duramente per poter arrivare preparata alle semifinali, che l’avrebbero vista scendere in campo contro le campionesse in carica dell’accademia Pravda. Adesso quel giorno era arrivato, e  Kay stava tenendo un briefing con le sue due vice. Tutte e tre erano sudate, a causa del clima torrido.
 
Ricapitoliamo… Dove si svolgerà il match?” Domandò la bionda.
 
Sull'isola di Amami Oshima, nell'arcipelago delle Ryukyu.” Le rispose Naomi.
 
Un momento! Io sapevo che il governo russo aveva proposto che il match si svolgesse in territorio siberiano!” Obiettò Alisa.
 
Lo ha fatto, ma la Federazione ha rifiutato. Sai, accettare una simile offerta in una situazione del genere… Sarebbe una pessima pubblicità.” Le spiegò la sua collega.
 
Kay capì subito a cosa si riferiva la sua vice.
 
Vero… Con quello che sta accadendo in Ucraina è meglio non avere a che fare con i nostri vicini al nord. Ma andiamo oltre: la nostra formazione?
 
A risponderle fu Naomi:
 
In maggioranza sarà formata da Sherman, ma schiereremo anche un paio di Hellcat, di Pershing e ovviamente il team Wolverine. Il limite massimo è di 15 carri per squadra.
 
Kay annuì.
 
Un po’ di varietà non guasta. Ora dobbiamo solo scoprire che piano intendono adottare le Pravda.” Dichiarò, soddisfatta.
 
Sia Naomi che Alisa la guardarono perplesse.
 
Come speri di scoprirlo?” Le chiese la prima.
 
In quel momento la porta si spalancò e comparve Yukari, che indossava l’uniforme da kombini.
 
Agente Oddball a rapporto, capitano!” Esclamò, allegra.
 
Welcome back, Oddball… A giudicare dal tuo umore direi che la missione alla Pravda è stata un gran successo!” Affermò la bionda.
 
La ex Ooarai annuì.
 
Yes, ma'am! Ho registrato tutto nella mia inseparabile videocamera!
 
Kay annuì di nuovo, soddisfatta.
 
Very well… Guardiamo il frutto del tuo lavoro.
 
****
 
Nave-scuola Kiev, ore 12:25
 
Katyusha si trovava nel suo ufficio, e stava avendo un colloquio con Nonna, la sua vice.
 
Rinfrescami la memoria, Nonna… Dove avrà luogo il match?” Domandò la biondina.
 
Nell'isola di Amami Oshima, nell'arcipelago delle Ryukyu. Il clima è umido subtropicale, con temperature diurne di 31°. Il campo di battaglia è una foresta tropicale.” Replicò la corvina, che si era precedentemente informata sul luogo della partita.
 
Katyusha sbuffò sconsolata.
 
Non il terreno più adatto per i nostri T34… Se solo la Federazione avesse accettato l’offerta del governo russo saremmo state avvantaggiate.” Dichiarò.
 
Purtroppo non è possibile… Tale decisione avrebbe reso il Giappone un paria agli occhi della comunità internazionale, e avrebbe gettato ulteriore discredito sulla nostra scuola, già sommersa dalle critiche per la finale del 62° campionato.” Le spiegò Nonna.
 
Kat, irritata, reagì con un gesto di stizza.
 
Per favore, non ricordarmelo… Ancora oggi gli sportivi ci inondano di lettere, mail e messaggi denigratori sulla nostre pagine social!
 
Serrò i pugni.
 
Cosa c’è di sbagliato ad approfittare di una occasione propizia? Chiunque avrebbe agito come me!
 
Nonna la guardò con scetticismo.
 
Kay non avrebbe agito così… Neppure Darjeeling.
 
Pensò, guardandosi bene dal dirlo.
 
L’opinione pubblica non la pensa così.
 
Il suo capitano la guardò furibonda.
 
Me ne infischio di quello che pensa! Noi abbiamo vinto in modo regolare, e ce la faremo anche quest’anno!
 
 “Ci basterà togliere di mezzo la Saunders e la Kuro.” Disse lei.
 
Stavolta però non si ripeterà la vicenda dell’anno scorso…
 
Pensò.
 
******
 
Nave-scuola HMS Ark Royal, 12:30
 
Darjeeling, Assam, Orange Pekoe e Hana si trovavano nella mensa-pub dell’accademia, intente a pranzare.
 
A breve scenderemo in campo contro la Kuromorimine… La squadra più forte del Giappone.” Dichiarò la bionda, seria.
 
Pekoe annuì.
 
Un osso assai duro… Dovremo affilare pe bene le zanne, se vogliamo romperlo.” Dichiarò per poi bere un sorso di tè.
 
Assam dal canto suo mangiò una fetta di torta al cioccolato, per poi parlare:
 
Il match avrà luogo nelle dune di Sarugamori, prefettura di Aomori, una sorta di deserto vasto 15000 acri.
 
L’ambiente ideale per i Panzer nemici.” Affermò Hana, con fare pessimista.
 
Darjeeling le sorrise.
 
Non temere, Hana-san. Kuromorimine è forte, non imbattibile. Se giochiamo le carte giuste ne usciremo vittoriose!” Affermò, convinta.
 
Però ha vinto 9 tornei di fila, e avrebbe vinto anche lo scorso torneo, se quel Panzer III non fosse caduto nel fiume, costringendo Miho a lasciare incustodito il carro-bandiera per salvare l’equipaggio.
 
Pensò la corvina. Tuttavia non voleva mostrarsi troppo “disfattista”.
 
Vero, capitano… L’esito del match non è ancora deciso.” Disse, sfoggiando un timido sorriso.
 
Darjeeling annuì.
 
Appunto, darling… La St. Gloriana non è la Gregor, non è la Bonple o la Viking. Siamo una delle quattro grandi (le altre tre sono Saunders, Pravda e Kuromorimine).
 
Tuttavia dovrò stare molto attenta a non sottovalutare Maho…
 
Pensò, mentre nella sua mente appariva l’immagine di Maho Nishizumi, capitano della Kuromorimine, che la fissava con sguardo glaciale.
 
Un brivido le percorse la schiena. Maho era una dei comandanti di sensha-do più abili del Giappone, nonché la più temuta. Persino Katyusha, di solito spavalda e sicura di sé, ne aveva paura. Un vero e proprio asso, finora imbattuto.
 
Forse solo Miho era più abile di lei… Ma purtroppo lei non c’è più.
 
Pensò, intristita dal fatto di aver perso per sempre una buona amica e una degna rivale.

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Capitolo 43
*** Un mese dopo, parte 2. ***


Nave-scuola Graf Zeppelin, ore 12:45
 
Erwin si stava dirigendo verso la mensa dell’accademia, e intanto era in videochiamata con Saemonza.
 
…Mai viste ragazze così ottuse! La loro unica strategia è l’assalto frontale!” Si lagnò quest’ultima, disgustata.
 
La sua ex compagna sbuffò.
 
Sae, questo lo sanno tutti. Ma tu e Oryou ci siete volute andare comunque.” Le ricordò.
 
Saemonza annuì.
 
Lo so... Cambiando discorso, sai che fine hanno fatto le ragazze del Team Duck?” Domandò.
 
Ora frequentano la Saunders. Kay le ha messe su un M26 Pershing, e a loro si è unita Taiga Ou. Insieme formano il Team Phoenix.” Le rispose la bionda.
 
Capisco…
 
Saemonza emise un sospiro.
 
Lo sai? Sento la vostra mancanza… Tu, Cesare. Il vecchio club di storia. Avremmo dovuto scegliere la stessa scuola.” Affermò.
 
Erwin si intristì.
 
Purtroppo nessuna di noi ci ha pensato: la chiusura della Ooarai, la morte di Miho… Eravamo tutte scosse da quei tragici avvenimenti.” Disse, ricordando come il morale suo e delle compagne fosse irrimediabilmente crollato dopo la rivelazione sulla sorte della loro ormai ex accademia e sulla tragica fine del loro capitano.
 
In quel momento vide che era quasi giunta alla mensa.
 
Ora devo salutarti, alla prossima.
 
Kon'nichiwa, Erwin-chan.
 
La comunicazione si chiuse. Erwin sbuffò.
 
Verdammt…
 
******
 
Varcate le porte di ingresso si ritrovò in un ampio locale che ospitava, oltre al banco della mensa (dove un paio di cuoche servivano il pranzo alle studentesse), anche una serie di tavoli e sedie di legno, oltre ad alcuni dipinti/foto appesi alle pareti. Per prima cosa si procurò un vassoio, poi si mise in fila per ricevere la sua porzione.
 
Matsumoto-chan?” La chiamò una voce.
 
Si voltò, incrociando lo sguardo con Koume Akaboshi, sua compagna di team, che aveva conosciuto poco prima del match contro l’accademia Jatkosota, anche se fino a quel momento avevano parlato assai poco. Era una ragazza con corti capelli bruno-rossastri e un paio di occhi blu scuro.
 
Koume…
 
È da un po’ che desideravo parlarti.”  
 
Erwin la guardò sorpresa.
 
Come mai?
 
Koume esitò.
 
È una lunga storia… Appena ci sediamo a un tavolo te lo spiego.
 
Erwin annuì, poi tornò a guardare davanti a sé. Quando giunse il suo turno una delle due cuoche, una donna con capelli neri legati in una crocchia e occhi viola, riempi il suo vassoio con pasticcio di patate, e fece lo stesso con quello di Koume.
 
Guten Appetit, Mädels!” Disse loro, sorridente.
 
Danke Fräulein!” Le rispose Koume.
 
*****
 
Una volta ricevuto il loro pasto le due ragazze si sedettero a un tavolo.
 
Allora, di cosa volevi parlarmi?” Domandò Erwin.
 
Inizialmente Koume non replicò, giocando nervosamente col suo cucchiaio e tenendo lo sguardo basso. Poi fissò negli occhi la sua interlocutrice.
 
Tu… Conoscevi Miho, vero?” Le chiese.
 
Ja… Operavo sotto il suo comando, alla Ooarai.
 
Eravate nella stessa squadra?
 
Erwin scosse il capo.
 
Nein… Io comandavo il Team Hippo, lei il Team Anglerfish.
 
Koume annuì.
 
Capisco… Sai, io nutro una grande riconoscenza nei suoi riguardi… Le devo la vita.
 
Inizialmente Erwin la guardò stranita, poi disse:
 
Ma certo… Tu eri a bordo di quel Panzer III.
 
Koume annuì ancora.
 
Io e altre quattro ragazze…
 
Serrò i pugni.
 
Quando ci rendemmo conto che eravamo sprofondate nel fiume ci facemmo prendere dal panico… Temevamo che saremmo annegate lì. Fortunatamente…
 
Un lieve sorriso le illuminò il volto.
 
.”…Lei venne a salvarci. Senza il suo intervento saremmo sicuramente morte.” Dichiarò.
 
Assunse un’aria affranta.
 
Purtroppo non sono riuscita a ricambiare il suo gesto… E ora lei è morta.
 
Ti senti in colpa per questo?
 
Hai, Matsumoto-chan…
 
Per favore, chiamami Erwin…” La invitò la bionda, sorridendole in modo cordiale.
 
D’accordo, Erwin… Comunque il non essere riuscita a salvarla mi tormenterà finché vivrò. Io e le altre abbiamo passato giorni in quella foresta maledetta, setacciando ogni centimetro quadro, solo per poi scoprire che Miho era data la morte annegandosi e il suo corpo era stato divorato dagli orsi. Mai, nella mia vita, ho provato tanta tristezza e rimorso.
 
Gli occhi le si fecero lucidi. Erwin le posò la mano destra sulla spalla.
 
Tutte noi lo abbiamo provato… Io, Saori, Hana, Guderian…
 
Guderian?” Le chiese Koume, disorientata.
 
Yukari Akiyama, artigliere del disciolto Team Anglerfish. Io l’avevo soprannominata così.” Spiegò la bionda.
 
Comunque io e le altre non riusciamo a darci pace… Il fallimento nell'evitare il suicidio di Miho ci tormenterà a lungo.” Affermò, con un misto di tristezza e senso di colpa.
 
Koume emise un sospiro, poi disse:
 
Lo so… Ora però mangiamo. Stare a digiuno non servirà a riportarla in vita.
 
Erwin annuì, poi iniziò a mangiare, imitata dalla sua compagna di squadra.

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Capitolo 44
*** Un mese dopo, parte 3. ***


USS George Washington, ore 13:00
 
Kay, Alisa, Naomi e Yukari stavano visionando il filmato registrato da quest’ultima durante la sua infiltrazione all'accademia Pravda. Nel video venivano mostrate diverse zone dell’accademia galleggiante, e in più occasioni la castana si fermava a parlare con varie studentesse. Una in particolare, una certa Nina, una ragazzina coi capelli  neri intrecciati in due trecce e gli occhi marroni, le aveva svelato il piano che Katyusha avrebbe attuato nell'imminente match. Quando il video fu terminato, Kay disse:
 
Nice work, Oddball… Ora che sappiamo cosa ha in mente Katyusha potremo contrastare facilmente la sua strategia!
 
Yukari ridacchiò, lusingata.
 
Beh, ho avuto fortuna a incontrare quella ragazzina logorroica…”Affermò, grattandosi leggermente la guancia destra.
 
Hai avuto qualche difficoltà durante la tua infiltrazione?” Le chiese Naomi.
 
Yukari scosse il capo.
 
No, come potete vedere voi stesse. Anche se in un paio di occasioni ho dovuto nascondermi da Nonna e da Mako.
 
Come mai? Tu e Mako non siete amiche?” Domandò Alisa, perplessa.
 
Yes… Ma ora combattiamo per due differenti bandiere. Se mi avesse vista avrebbe capito che ero lì per spiare e avrebbe allertato il Comitato Morale della Pravda, facendo naufragare la mia missione.” Spiegò lei.
 
Ed è lo stesso motivo per cui, ad Anzio, non ho voluto incontrare Saori né altre ex Ooarai.
 
Kay annuì.
 
Capisco… Sì, sei stata saggia. Grazie a te il match che affronteremo tra poche ore sarà più agevole per noi.” Dichiarò, strizzandole l’occhio.
 
Yukari sorrise timidamente.
 
Lieta di esserti stata utile, Kay-dono…” Disse.
 
La bionda le sorrise, poi domandò:
 
Ok, ragazze! Adesso dobbiamo solo tenerci pronte per l’imminente match! Siete pronte?
 
Le tre ragazze alzarono il braccio destro, gridando quasi all'unisono un acuto:
 
YES!
 
Kay, compiaciuta da tale entusiasmo, si rallegrò.
 
Bene, mie prodi… Ma ora tutte in mensa! A stomaco pieno combatteremo meglio!
 
Le sue compagne risero.
 
*******
 
Nave-scuola Kiev, ore 13:15
 
La mensa dell’accademia Pravda era simile a quella di altre scuole. Le pareti erano dipinte di rosso, e su quella di fondo era appesa una grande foto di Katyusha, sistemata in modo che tutti nella mensa potessero vederla. Nell'aria risuonava una musica russa, trasmessa da alcuni altoparlanti, piazzati ai quattro angoli della stanza.
 
https://www.youtube.com/watch?v=r_55_ICvtXk
 
A uno dei tavoli erano sedute Katyusha, Nonna e Mako, intente a mangiare tre piatti di Varenyki*.
 
Non immaginavo che la cucina ucraina sfornasse piatti tanto gustosi!” Commentò la biondina, felice.
 
Nonna sorrise nel vederla così di buon umore.
 
Io l’ho scoperta di recente… All'inizio ero sorpresa quanto te.”  Dichiarò.
 
Mako, dal canto suo, mangiava come se non ci fosse un domani.
 
È buonissimo!
 
Pensava, con gli occhi che le brillavano.
 
Katyusha, accortasi di ciò, rise.
 
E brava, Mako-sha… Vedo che ti sei adattata rapidamente alla nostra cucina!” Si complimentò.
 
La corvina annuì.
 
È davvero deliziosa!” Commentò, entusiasta.
 
La compagna Mako è di buona forchetta...” Disse Nonna, sorridendo compiaciuta.
 
…Ma ora passiamo a questioni più serie. Il match con la Saunders si fa sempre più vicino.” Ricordò alle sue compagne.
 
Katyusha agitò la mano destra con noncuranza.
 
Non temere, Nonna… Se giocheremo bene le nostre carte ne usciremo vittoriose, come l’anno scorso!” Dichiarò, con baldanza.
 
Ma anche se riusciamo a vincere contro la Saunders non è detto che ce la faremo contro la Kuromorimine… L’anno scorso abbiamo vinto per un mero colpo di fortuna.
 
Pensò la sua vice, guardandosi bene dal dirlo.
 
*****
 
Nave-scuola Aquila, ore 13:30
 
Saori aveva appena finito di pranzare e ora stava chiacchierando con Momo e Cesare.
 
…Katyusha è spavalda e sicura di sé. Crede di avere la vittoria già in pugno.” Affermò la corvina.
 
Sei sicura?” Le chiese la castana.
 
Lei annuì.
 
Me l’ha confermato la presidente… Intendevo Kadotani.
 
Anche Hitler credeva di avere la vittoria in pugno quando avviò l’operazione Barbarossa.” Disse la ramata.
 
Dici bene, Takebe… La Saunders non è la Viking, e neppure la Bonple. Inoltre di recente si è munita di nuovi carri e cacciacarri, tra cui gli M26 Pershing.” Commentò Momo.
 
Se fossi in questa… Katyusha non prenderei la cosa tanto alla leggera. Per scuoiare un orso bisogna prima ucciderlo, compito non facile.” Dichiarò Cesare, incrociando le braccia.
 
Saori sbuffò.
 
Arroganza, vanità, orgoglio… Sono handicap per un comandante. Mihorin lo sapeva bene.” Disse.
 
In quel momento un rumore le spinse ad alzare gli occhi al cielo: una coppia di cacciabombardieri  McDonnell Douglas F-15E Strike Eagle passò sopra le loro teste, sfrecciando velocemente nel cielo.
 
Vengono dalla base aerea di Kadena.” Commentò Saori.
 
Dove saranno diretti?” Si chiese Cesare.
 
Momo si strinse nelle spalle.
 
Esercitazioni, pattugliamenti… Attività di routine, insomma.” Disse.
 
In quel momento il trio venne raggiunto da Pepperoni.
 
Allora, i tortellini al ragù erano di vostro gradimento?” Domandò loro.
 
Saori annuì.
 
Erano buonissimi… E anche la pizza!” Disse Cesare.
 
Inorgoglita, Pepperoni sorrise.
 
Lieto di sentirlo, ragazze!” Affermò.
 
In futuro potresti fare la chef, che ne dici?” Le propose Saori.
 
Ne sarei ben felice! A proposito, Takebe, tu te ne intendi di cucina?” Le chiese la corvina.
 
La ex Ooarai annuì.
 
In passato ho cucinato un paio di volte per le mie ex compagne, e ne erano sempre deliziate!
 
Sarei curiosa di assaggiare qualche tuo piatto, un giorno.” Disse la chef.
 
Saori sfoggiò un sorriso luminoso.
 
Per me va bene! E allora dovrai darmi un parere sincero!” Disse.
 
Pepperoni le fece l’occhiolino.
 
Contaci!

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Capitolo 45
*** Tra ilarità e irritazione. ***


Isola di Amami Oshima, ore  15:30
 
Mancava poco all'inizio del match Saunders VS Pravda, che avrebbe avuto luogo nel parco nazionale Amami Guntō. Kay, Naomi e Alisa stavano discutendo tra loro quando vennero raggiunte da un veicolo lanciarazzi Katyusha. Da esso scesero Katyusha, capitano della Pravda, e Nonna, sua vice, che si diressero a passo lento verso il trio.
 
Ci mancava lei, ora…
 
Pensò Alisa, scocciata. Non aveva mai sopportato l’atteggiamento vanesio e arrogante di Katyusha.
 
La biondina si fermò a pochi centimetri dal trio, osservando attentamente i 15 carri avversari (10 Sherman, 1 M3 Lee, 2 caccia-carri Hellcat e 2 carri pesanti M26 Pershing).
 
Vedo che hai apportato delle leggere modifiche al tuo team…” Dichiarò, con aria di sufficienza.
 
Kay le fece l’occhiolino.
 
Yes, little girl! Qualche ritocco non guasta mai.”  Disse.
 
Non chiamarmi ragazzina!” Replicò Katyusha, piccata.
 
Comunque spero vivamente che sia un buon match per entrambe, anche se potrà esserci un solo vincitore!
 
Detto ciò il capitano della Saunders tese la mano alla sua collega, ma questa, invece di stringergliela, si rivolse alla sua vice:
 
Nonna!
 
La ragazza se la caricò in spalla sotto lo sguardo sorpreso delle Saunders.
 
Ricordatevi, Saunders! Voi siete inferiori a noi, in fatto di carri, abilità… E persino nell'altezza!” Affermò Katyusha, con arroganza.
 
Di fronte a quella scena Kay, Alisa e Naomi scoppiarono a ridere, irritando non poco la biondina.
 
Che avete da ridere?” Domandò loro, contrariata.
 
Scendi da cavallo, per favore… Sei troppo buffa!” Affermò Alisa, continuando a sbellicarsi dalle risa.
 
Seccata, Katyusha le puntò l’indice contro.
 
Bada a come parli, tu! Potrei punirti con una purga!” La avvisò la biondina.
 
Tale avvertimento ebbe però l’effetto contrario, poiché Alisa prese a ridere più forte. Sempre più irritata, Katyusha si rivolse alla sua vice.
 
Andiamo, Nonna!
 
Le tre Saunders continuarono a ridere, mentre le due risalivano sul loro veicolo e si allontanavano. Poi, quando si furono calmate, Kay disse:
 
Bene, ragazze. In base alle informazioni raccolte da Oddball cercheranno di attirarci in una kill zone per poi accerchiarci e schiacciarci. Ma noi le  prenderemo in contropiede!
 
Siamo pronte, ma’am!” Esclamò Naomi, facendo il saluto militare.
 
La bionda sorrise.
 
Very well… Ai vostri posti, tra poco inizia la battaglia!” Esclamò.
 
*****
 
Dannate impudenti… Come hanno osato deridermi?
 
Pensava intanto Katyusha, rivolgendo una ultima occhiata dallo specchietto retrovisore alle tre ragazze della Saunders.
 
Sono molto sicure di sé.” Commentò Nonna, con gli occhi fissi sulla strada davanti a sé.
 
Il suo capitano reagì con un gesto di stizza.
 
Lo saranno molto di meno quando le circonderò con le mie forze, schiacciandole senza pietà! Non hanno mai vinto un torneo negli ultimi 9 anni, e di sicuro non vinceranno questo! Niet, saremo noi a ricevere la bandiera della vittoria!” Dichiarò, con rabbia.
 
Nonna le rivolse una breve occhiata, poi tornò a concentrarsi sulla guida.
 
****
 
Intanto, tra il pubblico, era presente Natalia, in attesa dell’inizio del match.
 
Saunders non è la Bonple, e neppure la Viking… Sii prudente, Katyusha!
 
Pensava.
 
Ciao, Natalia!” La salutò una voce che lei conosceva bene.
 
Si voltò, notando due ragazze: una aveva corti capelli grigi e occhi dello stesso colore; l’altra aveva capelli corvini lunghi fino alle spalle e occhi neri. Entrambe le sorridevano in modo cordiale.
 
Ekaterina…” Salutò la seconda con un cenno.
 
Olga…” Salutò pure l’altra.
 
Non ci vedevamo da un bel po’. Come ve la passate?” Domandò loro.
 
Noi bene… Anche tu, vedo.” Le rispose Olga.
 
Natalia annuì.
 
Da… E sono in fervida attesa dell’inizio della partita. Spero vivamente che la nostra ex squadra vinca.” Disse.
 
Olga sorrise e incrociò le braccia.
 
Vincerà, vedrai. Katyusha non è una principiante, in passato ha dimostrato più volte la sua bravura. È grazie a lei se la Pravda è campione in carica di sensha-do.” Dichiarò, con orgoglio.
 
Invece Ekaterina assunse un’aria scocciata.
 
Grazie a un’azione codarda, vorrai dire… A causa sua la Pravda è stata screditata di fronte a tutto il Giappone, e ha perso numerosi fan! C’è gente che l’ha definita una scuola di ladre e codarde!” Esclamò, furibonda.
 
Natalia si intristì.
 
Moralmente parlando è stato assai scorretto, ma dal punto di vista legale si è tratto di un gesto regolare. Non c’è regola che lo vieti.” Commentò.
 
E poi diciamocelo… Katyusha se ne infischia altamente di quelle critiche. Ha vinto il titolo e intende mantenerlo ad ogni costo.” Affermò Olga.
 
Ekaterina scosse il capo.
 
Katyusha deve imparare a combattere lealmente, o non verrà mai rispettata, né dalle avversarie né dall’opinione pubblica! E poi non può contare solo sui… Colpi di fortuna!” Esclamò, spazientita.
 
Purtroppo deve arrivarci da sola… Impossibile che qualcuno la convinca, è più testarda di una mula!” Affermò Natalia.
 
A volte la testardaggine può essere una cosa positiva…
 
Pensò Olga, guardandosi bene dal dirlo.

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Capitolo 46
*** Saunders vs Pravda, parte 1. ***


L’esplosione di un petardo nel cielo segnò l’inizio del match.  Subito i carri della Saunders partirono in quarta.
 
Ok, girls! Da ora in poi si fa sul serio! Stavolta non abbiamo di fronte le principianti della Ooarai o  quelle bonaccione di Anzio! Le studentesse della Pravda sono determinate e hanno carri di tutto rispetto, quindi state in guarda!” Disse Kay, via radio.
 
YES, MA’AM!” Replicarono quasi all’unisono le sue ragazze.
 
*****
 
Come se fosse necessario ricordarcelo…
 
Pensò Alisa, scocciata.
 
****
 
Kay ha ragione… Anche se sappiamo già il loro piano è meglio non sottovalutarle.
 
Pensò Naomi, mentre masticava una chewing-gum.
 
*****
 
A bordo del loro M3 Lee, le ragazze del Team Rabbit erano tese e nervose. A loro era stato assegnato il compito di scout, ovvero andare in avanscoperta per individuare la posizione dei carri nemici (in particolare del carro bandiera) e riferirla alle loro compagne, così che sapessero dove colpire. Nessuna di loro fiatava.
 
Rilassati, Azusa… Andrà tutto bene.
 
Si disse il capitano della squadra, asciugandosi il sudore dalla fronte.
 
*****
 
Anche i T34 della Pravda avanzavano attraverso la boscaglia, cercando di non distanziarsi troppo uno dall’altro. Katyusha sporgeva dalla torretta del suo carro, imitata da Nonna, la sua vice.
 
State a sentire! Gli equipaggi dei nostri carri che vengono immobilizzati saranno puniti con 25 giorni di carcere duro in Siberia!” Esclamò la biondina, severa.
 
Intendi 25 giorni di lezioni extra in classe, dove non entra la luce del sole.” Tradusse Nonna, nel caso qualche carrista prendesse i suoi proclami alla lettera.
 
Katyusha sbuffò e si asciugò il sudore dalla fronte, per poi alzare gli occhi al cielo terso.
 
Kuso, fa un caldo infernale… Dentro al carro si soffoca!
 
Pensò, scocciata.
 
E non che fuori si stesse meglio, intendiamoci… L’aria torrida e il sole cocente rendevano quel luogo un forno a cielo aperto. Doveva chiudere la partita il prima possibile, così da poter tornare sulla Kiev e muoversi a nord, al largo di Hokkaido, dove il clima era più fresco rispetto alle Ryukyu, l’arcipelago più meridionale del Giappone. Nonostante il malessere che provava si sforzò di sfoggiare un sorriso sprezzante.
 
Useremo il carro-bandiera come esca per attirare i nemici in trappola e li distruggeremo!” Dichiarò, con entusiasmo.
 
URRÀ!” Gridarono le sue compagne, in coro.
 
Subito dopo le Pravda girls, sempre in coro, iniziarono a cantare Katyusha, una vecchia canzone militare sovietica.
 
https://www.youtube.com/watch?v=ew2QydI12U4
 
******
 
È cominciata.” Disse Natalia.
 
Pronostici?” Domandò Olga.
 
Ekaterina emise un sospiro e incrociò le braccia.
 
Gli Sherman e i T34 hanno più o meno le stesse dimensioni.  Il T34 è leggermente più veloce e ha molta più autonomia rispetto allo Sherman. Entrambi sono muniti di cannoni potenti. Quindi mi è difficile prevedere quale delle due squadre prevarrà. Tuttavia…
 
Fece una pausa.
 
Tuttavia?” Le chiese Natalia.
 
Temo che la spavalderia di Katyusha la renda imprudente.” Dichiarò, preoccupata.
 
Le sue due compagne annuirono. L’arroganza di Katyusha andava di pari passo con le sue doti di capitano,  e temevano che prima o poi la prima avrebbe superato le seconde. Inoltre non tutte le vittorie erano farina del suo sacco: durante il 62° torneo nazionale, al primo turno, era riuscita ad accerchiare e a porre sotto assedio le forze della Bonple, ma era svenuta (non ricordava se per le notti insonni che aveva trascorso prima del match o per un malore) e a risolvere la situazione aveva dovuto pensarci Nonna, che aveva convinto le avversarie ad arrendersi, nonostante la feroce opposizione di una di loro, una certa Jajka, che poi era subentrata al suo predecessore, Placki. Tuttavia il suo esordio come comandante era stato a dir poco catastrofico, in quanto al primo turno dell’attuale torneo la Bonple era stata letteralmente annientata dalla Pravda, e ciò non aveva giovato né al morale della squadra né al prestigio di Jajka. Inoltre la discussa vittoria nelle finali era da attribuirsi al fatto che Miho,  vice-comandante della Kuromororimine, aveva lasciato incustodito il carro-bandiera per soccorrere alcune sue compagne. Ora Miho era morta, e Katyusha si era decisamente montata la testa. Pregarono che ciò non le facesse commettere qualche sciocchezza.

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Capitolo 47
*** Saunders vs Pravda, parte 2. ***


Mentre il match Saunders-Pravda era agli inizi, nella prefettura di Aomori era in corso un altro match di sensha-do, che contrapponeva l’accademia Kuromorimine alla St. Gloriana. I Panzer della Kuro avanzavano attraverso le dune di Sarugamori, un’area desertica situata nei pressi di Higashidōri, una cittadina di 6000 abitanti.
 
Fortunatamente il match si svolge in campo aperto, ergo non corriamo il rischio di subire agguati o imboscate.
 
Pensò Maho, asciugandosi il sudore dalla fronte.
 
Affacciatasi dalla torretta del suo Tiger I si mise ad osservare tramite un binocolo il paesaggio circostante, una distesa di dune sabbiose che a tratti le ricordavano il Sahara, il più vasto deserto caldo del globo, situato nel Nord Africa, dove negli anni ’40 le forze italiane e l’Afrika Korps di Erwin Rommel avevano fronteggiato le armate britanniche di Bernard Montgomery.
 
Se con noi ci fossero anche i carri di Anzio il quadretto sarebbe completo.
 
Alzò lo sguardo, osservando con attenzione il cielo terso. In quel momento le ritornò in mente un ricordo di circa due mesi prima.
 
Inizio flashback
 
Maho si trovava  in una stanza dell’hotel Takeda, e stava interrogando due studentesse della Tatenashi, Shizuka Tsuruki e Rin Mazukaze, che avevano incontrato Miho poche ora prima che lei arrivasse nella foresta di Aokigahara, dove si era tolta la vita. Oltre a lei era presente Erika, la sua vice, in piedi accanto alla porta con le braccia incrociate.
 
“…Dopo pranzo si è allontanata, dicendo che voleva fare quattro passi.” Disse Rin.
 
L’avete più rivista?” Domandò il capitano della Kuro.
 
Shizuka scosse il capo.
 
No… Se avessimo saputo i suoi veri intenti avremmo tentato di fermarla.
 
Maho annuì.
 
Capisco… Ora potete andare.
 
Le due ragazze si alzarono in piedi, fecero un inchino e lasciarono la stanza. La castana sbuffò.
 
Kuso, le ricerche nella foresta sono durate giorni e giorni, e non sono approdate a nulla…
 
Pensò, sconsolata.
 
Kommandant, lascio entrare le altre?” Le chiese Erika.
 
Lei annuì.
 
Ja.
 
La bionda aprì la porta.
 
Entrate!” Disse.
 
Dopo pochi istanti fecero il loro ingresso Alisa, una dei due vice-comandanti della Saunders, e Orange Pekoe, comandante del Churchill VII, della St. Gloriana. Si sedettero sugli Zabuton, e salutarono Maho con un cenno. Quest’ultima rispose al saluto nello stesso modo, poi disse:
 
Innanzitutto mi scuso per avervi convocate qui, tuttavia avevo bisogno di interrogarvi.
 
Alisa la guardò male.
 
Hai già interrogato decine di nostre compagne, compresi i nostri capitani. Cosa speri di ottenere da noi?” Domandò.
 
Preferisco ascoltare tutte le campane, prima di chiudere le ricerche. Ma veniamo al dunque: siete state voi a perlustrare le zone attorno al lago?
 
Sì… Noi e le Kuro.” Rispose Orange.
 
E avete trovato qualche resto umano?
 
Alisa scosse il capo.
 
Nulla.
 
Maho tacque, per un paio di secondi.
 
Così, se vi dicessero di giurare che mia sorella è morta ad Aokigahara voi non potreste farlo.
 
La Saunders la guardò confusa.
 
Ma… Non fosti proprio tu a ritrovare i suoi indumenti?
 
Maho le rivolse una occhiataccia.
 
Ti ho fatto una domanda!” Disse, con tono brusco.
 
E io ti ho risposto! Dove accidenti poteva andare, in mutande, nel bel mezzo di una foresta infestata da orsi feroci? Inoltre né i turisti né il personale presenti in zona l’hanno vista! E fidati, se incontrassi una ragazza in intimo in un bosco non me la scorderei!” Replicò piccata Alisa.

A quel punto intervenne Pekoe:
 
Maho-san… Se tu ci avessi detto: mia madre non ha mai diseredato mia sorella! Allora io avrei risposto: se vuoi la mia opinione, Miho non è mai morta!
 
Perché noi ai fantasmi non ci crediamo! Anche se sul web è diverso, e sono in molti a giurare di averla vista in diverse parti del Giappone!” Dichiarò Alisa, con veemenza.
 
Maho emise un sospiro.
 
Immagino che siano molte.
 
Pekoe annuì.
 
Ci sono state segnalazioni da diverse città e prefetture: Tokyo, Osaka, Yokohama, Sapporo, Fukuoka, Itomori, Naha… E un paio anche dall'estero.
 
Da dove di preciso?
 
Seul, Taipei… Sembra che l’area Asia-Pacifico pulluli di sosia di Miho. Molto probabilmente sono tutti falsi allarmi.
 
Maho scosse il capo. Ancora non riusciva a credere che sua sorella non ci fosse più.
 
Eppure il cadavere…
 
Il cadavere se lo sono mangiato gli orsi! Carne, ossa e tutto il resto!” La interruppe il vice-comandante della Saunders, guadagnandosi una occhiataccia da parte di Orange.
 
Potresti essere meno brutale?” Domandò quest’ultima.
 
Alisa guardò prima l’una e poi l’altra, notando che entrambe la fissavano truci.  Intimidita, e sentendosi leggermente in colpa, abbassò lo sguardo.
 
Sumimasen…” Disse.
 
Maho le rivolse una ultima occhiata minacciosa, poi tornò a rivolgersi a Pekoe.
 
Sicura di aver perlustrato a dovere l’intera foresta?
 
La ragazza annuì.
 
Abbiamo setacciato ogni ettaro di terreno, ogni caverna, e abbiamo interrogati vari turisti e addetti alla rimozione dei cadaveri… Nessuno l’ha vista.
 
L’erede della famiglia Nishizumi sbuffò, assumendo un’aria malinconica.
 
Era ovvio…. E io sono una stupida a illudermi!
 
Pensò, triste.
 
Adesso possiamo andare?” Le chiese Alisa.
 
Lei annuì.
 
Hai.
 
Le due ragazze si alzarono in piedi e, se Alisa lasciò la stanza senza spiccicare parola, Orange fece un inchino.
 
Sono desolata per la tua perdita.
 
Detto ciò se ne andò.
 
Maho si alzò in piedi a sua volta.
 
Kommandant… Ora torneremo all'accademia?” Le chiese Erika.
 
La castana annuì.
 
Quello che potevamo fare l’abbiamo fatto.
 
Fine flashback
 
Kommandant!” La chiamò una voce alla radio, riscuotendola dai suoi pensieri.
 
Cosa c’è, Erika?” Domandò.
 
Vi ho contattata tre volte, perché non rispondevate?” Le chiese la sua vice.
 
Lei esitò, prima di rispondere.
 
Ero… Distratta. Stavo osservando il paesaggio alla ricerca di eventuali carri nemici.” Si giustificò.
 
Non posso dirle il vero motivo della mia distrazione.
 
Purtroppo i tentativi di salvare sua sorella minore si erano rivelati un fiasco colossale: nonostante centinaia tra studentesse di tre scuole, poliziotti e volontari, coadiuvati dai Focke-Achgelis Fa 223 (non avevano potuto usare i panzer in quanto la foresta era troppo fitta), avessero passato al setaccio l’intera foresta, Miho non era stata trovata.
 
Fino all'ultimo ho sperato in un miracolo… Quanto cazzo sono stata stupida!
 
Si disse.
 
Adesso di sua sorella minore rimaneva soltanto una tomba simbolica (simbolica perché non c’era un corpo da seppellire/cremare) nel cimitero locale. Chi oltre a lei, sarebbe andata, di tanto in tanto, a renderle omaggio? Sicuramente le sue amiche della ormai defunta Ooarai, i capitani delle squadre che aveva sfidato e anche Koume Akaboshi, che ancora traboccava di gratitudine nei suoi riguardi per aver salvato lei e le sue compagne. Questo finché non sarebbero andate all'estero per frequentare scuole prestigiose nel Regno Unito, in Germania, negli Stati Uniti e altrove.
 
Invece Okāsan sembra essersi dimenticata da lei.,, Possibile che la odiasse a tal punto?
 
Si chiese, per poi scuotere la testa.
 
Su, concentriamoci sul match… Non è il momento di perdersi nei propri pensieri!
 
In quel preciso istante uno spruzzo di sabbia seguito da uno scoppio la mise in allarme. Si voltò verso destra, notando in lontananza tre Matilda che stavano sparando contro la sua formazione.
 
Carri nemici a ore 9! Voglio tre Panzer IV, un Panther e l’Elefant contro di loro!” Ordinò.
 
Subito i panzer in questione si mossero verso i carri britannici.

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Capitolo 48
*** Saunders vs Pravda, parte 3. ***


Katyusha, in compagnia di Nonna, era seduta davanti al suo T34 e stava mangiando del borsch.
 
Se i miei calcoli sono esatti gli Sherman della Saunders incontreranno il nostro carro-bandiera e lo inseguiranno, finendo dritti nella trappola… Verranno accerchiati e distrutti dai miei carri.
 
Pensò, soddisfatta, dopo aver masticato un boccone.
 
Lo sai, Katyusha?” Domandò la sua vice.
 
Cosa?” Le chiese la biondina, voltandosi a guardarla.
 
Mi domando come stia procedendo il match tra la Kuromorimine e la St. Gloriana… Se passiamo le semifinali dovremmo affrontare una delle due.
 
Katyusha, sicura di sé, sorrise con spavalderia.
 
Che importa? Una o l’altra non fa differenza! Noi vinceremo, e manterremo il titolo!
 
Nonna scosse il capo.
 
Non ne sarei tanto convinta… L’anno scorso vincemmo per un colpo di fortuna, che quest’anno non si ripeterà. Non ci sarà una Miho a facilitarci la vittoria.
 
Seccata, la biondina la guardò male.
 
Ti ci metti anche tu a rinfacciarmelo? Sono già stata rimproverata a sufficienza da Natalia!
 
La corvina sbuffò.
 
Scusa se ho messo il coltello nella piaga… Ma Maho è un comandante eccezionale, quasi imbattuto. Io non la prenderei sottogamba… E non è tutto: ho ricevuto un rapporto inquietante da alcuni miei contatti social alla Kuromorimine.
 
Calmatasi, Katyusha la guardò con curiosità.
 
Usi il tuo profilo reale?
 
Nonna sorrise in modo beffardo.
 
Usa il cervello… Se così fosse non riuscirei a ottenere da loro neppure una sillaba. Per loro io sono Kaguya Sumeragi, studentessa della Chi-Ha-Tan.
 
Sta bene… Allora, cosa hai scoperto di tanto spaventoso?
 
Sembra che la Kuro si sia munita di un nuovo carro, il Panzer VIII.
 
Katyusha non sembrò affatto intimorita.
 
E che cos'è? Spiegati meglio!
 
Mangiò un altro boccone di borsch.
 
È più noto come Maus.
 
Quella rivelazione fu talmente scioccante che a Katyusha andò di traverso il cibo che stava masticando. Strabuzzò gli occhi, tossì un paio di volte, poi guardò la sua interlocutrice con un misto di paura e shock.
 
Ha-hai detto Maus? Quel Maus?
 
Nonna annuì.
 
Quello.
 
Katyusha rimase a bocca aperta, non sapendo cosa dire. Il Maus era stato il primo carro armato super-pesante creato dal Terzo Reich. Un mostro d’acciaio lungo 10 metri, largo 3 e 67, alto 3 e 71, pesava 188 tonnellate. Un colosso formidabile sia in attacco che in difesa, più forte di qualsiasi carro la Pravda potesse schierare.
 
Se le Kuro lo schierano in finale siamo fottute… Addio titolo! Non che i vari Panzer IV/Panther/Tiger siano meno temibili…
 
Pensò la ragazza.
 
Dopo pochi istanti una voce la chiamò dal walkie talkie  che aveva con sé.
 
Qui team Tasso! Siamo state eliminate!
 
Quella notizia fu, per Katyusha, come un fulmine a ciel sereno. Mise mano al Walkie e disse:
 
Team Tasso, qui Tigre Siberiana! Chiedo conferma dell’avvenuta eliminazione!
 
Seguì un breve intervallo di pochi secondi, poi la sua interlocutrice replicò:
 
Confermo, siamo state eliminate! Un Hellcat ci ha preso alle spalle!
 
Il team Tasso era una delle squadre che avrebbe dovuto accerchiare i carri nemici…
 
Katyusha fece in tempo a formulare quel pensiero che un’altra voce alla radio disse:
 
Qui team Alce, tre Sherman ci hanno messe fuori uso!
 
Ancora? ma che accidenti succede?
 
Si chiese la biondina.
 
Questo non è normale… Sembra quasi che conoscano la posizione dei nostri carri. Che abbiano mandato avanti qualche scout?” Ipotizzò Nonna.
 
Katyusha ci pensò su, ricordando che, mentre osservava i carri della Saunders, aveva notato un M3 Lee, un carro medio, color verde scuro.
 
Sì, si sono servite di quello… Hanno individuato i nostri carri e ora li stanno falciando uno dopo l’altro!
 
Pensò, furibonda.
 
Qui team Lince, siamo fuori dai giochi!” Esclamò un’altra voce alla radio.
 
Ora la preoccupazione di Katyusha si trasformò in agitazione. Le Saunders erano riuscite a individuare i suoi carri appostati per l’agguato, e di questo passo sarebbero stati eliminati fino all'ultimo.  Così ordinò:
 
A tutti i carri, il nemico è addosso a voi! Disperdetevi!
 
DA, KOMANDIR!” Replicarono in coro le sue carriste.
 
******
 
Nello stesso momento Kay, a bordo del suo Sherman, era appostata vicino a un vecchio fortino, risalente alla Guerra del Pacifico.
 
Katyusha pensava di avere la vittoria in pugno… Ma ora ho io il coltello dalla parte del manico.  
 
Pensò la bionda.
 
Kay-dono?
 
La chiamò Yukari, che stava alla sua destra.
 
Lei si voltò a guardarla.
 
Dimmi pure, Oddball!
 
Sei sicura che questo piano funzionerà?” Le chiese il suo artigliere.
 
Kay annuì.
 
Le carriste della Pravda sono temibili in campo aperto, ma nei terreni boschivi  diventano insicure e goffe. Sfruttando il terreno di scontro ed effettuando una serie di attacchi mordi e fuggi le metteremo in seria difficoltà!” Dichiarò, con convinzione.
 
Ma loro potrebbero fare lo stesso con noi!” Obiettò Yukari, poco convinta.
 
La bionda scosse il capo.
 
Non è da Katyusha, fidati!
 
In quel momento una voce la chiamò alla radio, la voce di Alisa.
 
Mi senti, capitano?
 
Forte e chiaro, Alisa.
 
Abbiamo eliminato tre carri avversari, gli altri sono in fuga o stanno combattendo coi nostri!
 
In quel momento sì udì una esplosione.
 
Mi correggo, ora i carri eliminati sono quattro!” Disse la lentigginosa.
 
“Cinque… Ho appena eliminato un T34!” Intervenne Naomi.
 
Kay sorrise, soddisfatta.
 
Nice work, girls. Ma ricordatevi che il bersaglio prioritario è il carro bandiera avversario! Finché sarà attivo non potremo vincere il match!”  Ricordò loro.
 
Yes, Ma’am!” Replicarono le sue due vice, quasi in coro.
 
*****
 
Contemporaneamente, alle dune di Sarugamori, il Churchill VII con a bordo Darjeeling e il suo equipaggio si muoveva verso sud, scortato da un paio di Matilda. In lontananza si udivano colpi di cannone, segno che era in corso uno scontro tra loro unità e quelle avversarie.  Il capitano della squadra “britannica” stava sorseggiando una tazza di Darjeeling, il tè da cui aveva mutuato il suo nickname.
 
Vi vedo piuttosto rilassata, comandante.” Disse Orange Pekoe.
 
La bionda posò la tazza di tè sul vassoio e sorrise.
 
Non dovrei esserlo, Orange?
 
No, visto che abbiamo come avversaria la squadra più forte del Giappone.” Le ricordò Assam.
 
Darjeeling però continuò a mantenere il suo atteggiamento di calma assoluta, neanche stesse fronteggiando Anzio.
 
È forte, non imbattibile…  Se giocheremo bene le nostre carte usciremo vincitrici.” Dichiarò.   
 
Dico bene, Hana-san?” Domandò, rivolta al suo artigliere.
 
Hana annuì.
 
Yes, my lady.
 
Tuttavia, in cuor suo, Hana era nervosa. La Kuromorimine non era la Yogurt, e neppure la BC Freedom. Era la  squadra di sensha-do per antonomasia, 9 volte campione nazionale. Nessun team era mai riuscita a sconfiggerla (tranne la Pravda l’anno prima, ma in modo scorretto).
 
Mi chiedo se anche Miho sarebbe stata tanto sicura di sé, di fronte a un avversario tanto temibile.
 
Pensò, per poi scuotere il capo.
 
Inutile chiederselo… Miho è morta. E anche la Ooarai.
 
Poi, all'improvviso, le tornò in mente un incontro avvenuto poche settimane prima.
 
Inizio flashback
 
Lago Suijin, foresta di Aokigahara, 9 giugno, ore 9:05
 
Gli ex membri rimanenti dell’ormai disciolto Team Anglerfish (Hana Isuzu, Saori Takebe, Yukari Akiyama, Mako Reizei) erano riunite vicino al lago dove Miho era morta annegata circa un mese prima. Hana dava le spalle allo specchio d’acqua, e fissava con sguardo serio le sue ormai ex compagne, che invece avevano un’aria malinconica. Osservò con attenzione i loro volti, poi iniziò a parlare.
 
Siamo qui riunite oggi per commemorare Miho Nishizumi, nostro capitano e grande amica. Una ragazza dall'animo gentile, di buon cuore. Grazie alla sua simpatia, alla sua gentilezza, e al suo altruismo aveva conquistato l’amicizia e la fiducia di tutte noi. È perciò col cuore affranto che oggi ci troviamo qui, vicino al lago Suijin, dove la sua vita si è tragicamente conclusa il mese scorso.
 
Le altre ragazze ascoltavano in silenzio. Saori e Yukari avevano gli occhi lucidi.
 
Purtroppo i nostri tentativi di salvarla si sono rivelati vani. E questo senso di colpa… Il rimorso per questo fallimento imperdonabile ci tormenterà in eterno.
 
Fece una pausa.
 
Tuttavia… Lei sarà sempre qui con noi. Non la dimenticheremo mai, perché era un’amica speciale. Rimarrà sempre nei nostri cuori! Vivrà nei ricordi dei bei momenti che abbiamo passato insieme!
 
Detto ciò si girò verso il lago e fece un inchino.
 
Riposa in pace, nostra unica e insostituibile Miho!
 
Quella frase fu un colpo al cuore per Yukari, che scoppiò a piangere. Subito Saori la abbracciò, per consolarla.
 
Comprendo bene il tuo dolore…” Le disse.
 
Anche Mako, che pure rimaneva in silenzio, era triste. Era la seconda volta che perdeva una persona cara, dopo la morte dei suoi genitori, vittime di un incidente avvenuto anni prima. Improvvisamente percepì una presenza e, voltandosi, vide Maho, sorella maggiore della defunta, ed Erika, vice della suddetta, avvicinarsi verso di loro.
 
Abbiamo compagnia, ragazze…
 
Le sue amiche si voltarono a loro volta. Tutte erano sorprese, tranne Saori, che si arrabbiò nel vedere le nuove arrivate. Subito si parò davanti a loro, fissandole minacciosa.
 
Come osate presentarvi qui?” Domandò.
 
È qui che mia sorella è morta, un mese fa… E sono venuta a renderle omaggio.” Replicò la castana.
 
Strano… L’ultima volta che l’hai incontrata l’hai guardata come se fosse un rifiuto.” Dichiarò Mako.
 
Questo è falso!” Dichiarò Erika.
 
La ex conducente del Panzer IV le rivolse una occhiataccia.
 
Non parlavo con te.
 
Hana, la più matura del quartetto, si fece avanti, piazzandosi accanto a Saori.
 
Sei rimasta in silenzio, quando tua madre l’ha rimproverata per aver salvato le sue compagne. Quando lei l’ha diseredata non hai fatto nulla per farle cambiare idea.
 
Nervosa, Maho sputò per terra.
 
Non mi avrebbe ascoltata!
 
Potevi tentare! Se le avessi fatto cambiare idea ora Miho sarebbe viva!” Affermò Saori, puntandole contro l’indice.
 
Sei corresponsabile della sua morte!” Aggiunse.
 
Furiosa, Maho la afferrò per il bavero della divisa, fissandola con odio. La ramata, intimidita, iniziò a sudare freddo.
 
Lasciala stare!” Le intimò Yukari.
 
Toglile le mani di dosso!” Le diede manforte Hana.
 
Non ti permetteremo di fare del male a una nostra amica!” La avvisò Mako, affiancando le sue compagne.
 
La prego, kommandant! Non siamo qui per innescare una rissa!” La pregò Erika, allarmata.
 
Anche perché siamo due contro quattro…
 
Maho le ignorò, continuando a tenere Saori e a fissarla in modo truce.
 
Chi sei tu per accusarmi? Chi sei, per puntarmi il dito contro? Chi sei per giudicare le mie azioni?” Le chiese, alzando la voce.
 
Saori, intimorita, rimase in silenzio, così Maho proseguì.
 
Ti credevi vicina a lei solo perché ci hai passato un mese insieme? Era mia sorella, siamo cresciute insieme, abbiamo lottato insieme, condividendo gioie, preoccupazioni, timori… Tutto!
 
Mollò la presa, arretrando di qualche passo. Saori e le altre ragazze la fissavano sorprese. Gli occhi le si fecero lucidi.
 
E adesso lei… Lei…
 
Improvvisamente scoppiò a piangere. Le lacrime, copiose, le rigarono le guance.
 
Ma perché? Perché è dovuto accadere proprio a lei? Era una ragazza gentile, altruista, dall'animo buono… E aveva tutta la vita davanti!
 
Hana scosse il capo.
 
No, da quando vostra madre l’ha diseredata. Non sarebbe stata la benvenuta, né alla Kuromorimine né a casa sua. Non aveva un posto dove tornare, dopo la chiusura della Ooarai. Ecco perché si è tolta la vita.” Disse.
 
Contrariata, Erika fece un passo avanti, guardando con astio le ex Ooarai.
 
E voi, allora? Perché non le avete dato ospitalità, visto che le volevate tanto bene?” Domandò, con fare accusatorio.
 
Lo avremmo fatto… Ma lei è partita per Aokigahara il mattino dopo che le avevano annunciato la chiusura della scuola!” Le rispose Yukari, abbassando lo sguardo.
 
Kuso, Nishizumi-dono… Potevi farti ospitare dai miei, o dai genitori di Saori! Perché hai voluto suicidarti?
 
Pensò.
 
Maho, dal canto suo, scosse il capo.
 
Io… Io… Ci ho provato… Ho provato a salvarla… Per giorni io e le mie compagne abbiamo perlustrato questa foresta maledetta!
 
Serrò i pugni.
 
Se solo ci fossimo mosse in tempo ora lei sarebbe ancora viva…
 
E per quanto riguarda l’essere stata ripudiata?” Le chiese Mako.
 
Avremmo trovato una soluzione… Insieme! Come facevamo in passato… Non l’avrei abbandonata!” Ribatté, con convinzione.
 
L’ho giudicata male… Credevo che, come la loro madre, disprezzasse Miho. Invece le voleva bene.
 
Pensò Saori, sentendosi in colpa per come l’aveva trattata poco prima.
 
Anche le sue amiche erano dello stesso pensiero. Quella che al loro primo incontro era apparsa una ragazza fredda e altezzosa, che guardava la sorella minore dall'alto in basso, ora era in lacrime per la dipartita di lei.
 
A volte… A volte me la sogno, sapete? In riva a questo lago, mentre gli orsi la divorano viva. È stesa a terra, in una pozza di sangue e urla di dolore mentre quelle bestie maledette le strappano brandelli di carne dal corpo… Mi chiede aiuto ma…
 
Si coprì il volto con entrambe le mani.
 
… Ma non riesco a muovermi… Sono come paralizzata… E rimango a guardare… Rimango a guardare mentre viene smembrata e mangiata…
 
Dopo pochi istanti riprese a piangere, emettendo un verso che spezzò il cuore alle altre ragazze presenti.
 
Fine flashback
 
Hana-san!” La chiamò Assam.
 
Hana, riscossa dai suoi ricordi, si voltò a guardarla.
 
Cosa c’è?” Domandò.
 
Tutto bene? Ti ho chiamata un paio di volte, ma non rispondevi.” Le rispose la sua compagna.
 
Hana, sforzandosi di sorridere, disse:
 
Ero… Persa nei miei pensieri.
 
Darjeeling la osservò in silenzio, poi domandò:
 
Stavi pensando a Miho, vero?
 
Nel sentir pronunciare il nome del suo capitano Hana si intristì.
 
Yes, lady Darjeeling.” Rispose.
 
Se le dico di no mi chiederà a cosa stessi pensando, e non ho voglia di spiegarglielo.
 
Pensò.
 
La bionda sbuffò.
 
Hana… Comprendo il tuo dolore, so quanto eri affezionata a lei. Ma sono passati tre mesi, ed è giunto il momento di lasciarsi il passato alle spalle (per quanto tragico) e andare avanti. Miho avrebbe voluto che tu lo facessi.
 
Hana si limitò ad annuire.
 
Inoltre… Siamo nel bel mezzo di un match, contro un avversario formidabile quale è la Kuromorimine. Tu sei un artigliere formidabile, e mi servi concentrata e rilassata. In caso contrario, se ti distrai o sei nervosa ne risentiranno le tue prestazioni.” Aggiunse il comandante in capo della St. Gloriana, con fare comprensivo.
 
La corvina per tutta risposta scattò sugli attenti, esclamando:
 
Yes, my lady!

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Capitolo 49
*** Cuore di ghiaccio. ***


Shiho si trovava nel suo studio, intenta a sorseggiare una tazza di tè sencha. Quando ebbe finito posò la tazza sul tavolo di fronte a sé.
 
Se tutto va come previsto Kuromorimine vincerà il match contro la St. Gloriana e accederà alla finale, dove dovrà fronteggiare la Saunders o la Pravda.
 
Pensò.
 
Le sue labbra si piegarono in un sorriso malevolo.
 
E stavolta la vittoria sarà nostra… Non ci saranno imprevisti come è avvenuto l’anno scorso!
 
Pensò, con grande soddisfazione.
 
Sin dalla fine del precedente torneo non aveva aspettato altro… Il giorno in cui Kuromorimine avrebbe ripreso il titolo di campione di sensha-do, sottrattogli in modo sleale dalle campionesse in carica del liceo Pravda.  Nutriva un forte astio sia nei loro riguardi sia nei confronti di Miho, la sua defunta figlia secondogenita, che attraverso la sua stupidità aveva esposto la sua squadra a una umiliante sconfitta.
 
Quella stupida… Lasciare incustodito il carro-bandiera! A causa sua non abbiamo potuto vincere 10 volte di fila! E la carriera della Kuromorimine è irrimediabilmente macchiata!
 
Si alzò in piedi.
 
Purtroppo il danno è fatto… E non c’è rimedio. Almeno però Miho ha tolto il disturbo e, se tutto andrà bene, ci riprenderemo il titolo vincendo la finale!
 
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
 
Chi è?” Domandò.
 
Sumimasen, Nishizumi-sama, ma ci sono visite per voi.” La informò Kikuyo.
 
Chi?
 
Il direttore Kodama.
 
Va bene, fallo entrare.
 
Dopo un paio di secondi la porta si aprì e comparve Shichiro Kodama, direttore della federazione di sensha-do, un uomo di mezz'età calvo, con occhi castani scuri e baffi neri, che indossava un kimono grigio scuro e un cappello color crema. Si sedette di fronte a lei e la salutò con un inchino.
 
Nishizumi-sama…
 
Kodama-sama… A cosa devo la vostra visita?” Gli chiese la padrona di casa.
 
Innanzitutto ci tenevo a rinnovarvi le condoglianze per la grave perdita che ha colpito la vostra famiglia.” Replicò lui.
 
Shiho sbuffò. Avrebbe voluto dire che per lei era stata una perdita insignificante, ma non voleva che il suo interlocutore si scandalizzasse. Quindi si inchinò e disse:
 
Vi ringrazio, Kodama-sama.
 
A Shichiro non piacque affatto il tono freddo e formale usato dalla sua interlocutrice. Tuttavia lui era un ospite, lei la proprietaria, e non voleva innescare discussioni.
 
E rimanendo in tema… Non so se ne siete al corrente, ma da tempo su questa vicenda si sono create aspre polemiche.
 
Shiho scosse il capo con fare annoiato.
 
Preferisco evitare le polemiche… Che riguardino la politica o fatti di cronaca. Preferisco dedicare tempo al lavoro o a qualche hobby, che ascoltare/leggere gente che spettegola e litiga.
 
In questo caso non potete, Nishizumi-sama, visto che vi investono direttamente.” Dichiarò Shichiro, rivolgendole una occhiata severa.
 
La donna lo guardò senza capire.
 
Me?” Domandò.
 
Il direttore annuì.
 
Più precisamente il vostro atteggiamento di gelida indifferenza nei riguardi della defunta Miho, la vostra secondogenita. E non mi riferisco solo a ciò.
 
E a cos'altro?
 
L’uomo emise un sospiro, prima di rispondere.
 
Alcune amiche di vostra figlia hanno dichiarato alla stampa che voi l’avete diseredata.
 
Shiho annuì senza esitazione.
 
È così, infatti. Con le sue azioni sconsiderate ha causato la sconfitta della sua squadra nella finale dell’anno scorso, e ha deviato dallo stile Nishizumi. Per me era soltanto un’eretica, e una debole.” 
 
Un’eretica e una debole…
 
Ripeté mentalmente Shichiro, mente il ribrezzo che provava nei confronti della sua interlocutrice aumentava.
 
Ci sono persone sul web (e non solo) che vi accusano di comportamento insensibile nei suoi riguardi, e di averla spinta al suicidio, diseredandola.
 
Shiho, per nulla turbata, agitò una mano con noncuranza.
 
Un lupo non bada a ciò che dice un capriolo.
 
Neanche se l’accusa è fondata?
 
Shiho guardò l’uomo con irritazione.
 
Io non l’ho obbligata a far niente…
 
Shichiro la interruppe.
 
Invece sì, Nishizumi-sama. Diseredandola l’avete condannata a morte. Quella povera ragazza non aveva un posto dove tornare… La Ooarai era destinata alla chiusura, e non sarebbe stata la benvenuta né nella sua vecchia scuola (ovvero la Kuromorimine) né nella sua casa, visto che voi l’avete ripudiata! Ecco perché ha deciso di raggiungere Aokigahara, dove ha compiuto l’estremo gesto!
 
Sempre più nervosa, Shiho serrò i pugni.
 
Se siete venuto fin qui per farmi la predica…
 
Venne interrotta di nuovo, cosa che peggiorò il suo cattivo umore.
 
Īe… Sono qui per dirle che il vostro comportamento meschino non giova alla vostra reputazione, e di riflesso neppure alla Federazione, di cui voi siete un esponente di spicco. Di questo passo potreste essere costretta alle dimissioni.
 
Shiho si sentì come se le avessero conficcato un pugnale nella mano destra. Se c’era una cosa a cui non voleva rinunciare era la sua posizione di presidente della lega pro.
 
Capisco… Cosa dovrei fare per evitare ciò?” Chiese.
 
L’uomo le rivolse una occhiataccia.
 
Solo alla carriera pensa…
 
Pensò, con un senso di ripugnanza nei confronti della donna che aveva di fronte.
 
Rilasciare qualche dichiarazione… Fingervi addolorata per la dipartita di vostra figlia.
 
Anche se contrariata, Shiho annuì.
 
D’accordo… Lo farò appena possibile.
 
Bene… E cerchi di essere convincente, o la sua posizione si aggraverà.” La avvisò il direttore.  

La donna annuì.

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Capitolo 50
*** Il colpo decisivo. ***


Lo Sherman M4 con a bordo Kay e il suo equipaggio si muoveva attraverso la boscaglia, affiancato da altri due carri. Attorno a loro risuonava, da lontano, l’eco di cannonate ed esplosioni, segno che le due squadre combattevano con accanimento. La bionda, affacciata dalla torretta, aveva un’aria spavalda.
 
Questa volta alle rosse faremo il culo a stelle e strisce!
 
Pensò, con convinzione.
 
Qui Team Wolverine, un IS-2 ci ha messe fuori gioco!” La avvertì la voce di Yuuki Utsugi, operatrice radio (e non solo) del team suddetto.
 
Siete ferite?” Chiese loro Kay.
 
Stiamo bene tutte, capitano!” Fu la risposta.
 
La ragazza emise un sospiro di sollievo.
 
Meglio così… E non deprimetevi, ragazze! Avete svolto un lavoro impeccabile!” Si congratulò.
 
Arigatō, senchō!” Replicò Yuuki, con la voce colma di gioia.
 
Kay sorrise, poi tornò a guardare davanti a sé, notando da una certa distanza un T34 avversario, che non le aveva ancora notate.
 
Alt! Carro nemico davanti a noi!” Esclamò, dopo essere scena nella torretta.
 
Belle obbedì, fermando il mezzo blindato.
 
Yukari, colpo in canna! Jane, prendi la mira e spara!” Ordinò la bionda.
 
Yes, ma’am!” Risposero le due ragazze all’unisono.
 
L’artigliere del team si aggiustò il cappello, appoggiò l’occhio al mirino e, dopo una breve attesa, sparò un colpo che centrò in pieno il T34, neutralizzandolo (con tanto di bandierina bianca).
 
Excellent, Jane!” La elogiò Kay, dandole una pacca sulla schiena.
 
Adesso siamo 13 a 8.” Commentò Yukari, entusiasta.
 
Hai… Ma se colpiscono il nostro carro-bandiera avremo perso automaticamente il match.” Le ricordò Sacajawea.
 
Lo disse con un tale, apparente menefreghismo che per poco Yukari non rise fragorosamente.
 
Mi ricorda un po’ Mako…
 
Pensò, ripensando alla sua ormai ex compagna di scuola.
 
Non se siamo noi a eliminare il loro carro-bandiera per prime!” Disse Pocahontas.
 
Su, bando alle ciance! La partita è ancora in corso, e ci conviene stare sempre in movimento se non vogliamo finire come un bisonte ucciso da un cacciatore!” Intervenne Belle.
 
Allora pigia sull'acceleratore!” Le ordinò Kay, scendendo da sopra con un salto.
 
Dopo pochi istanti il carro riprese a muoversi.
 
********
 
Nello stesso momento, Nonna a bordo del suo T34 si aggirava nella foresta che ricopriva l’area.
 
Siamo in svantaggio… Ma se riesco a beccare il carro-bandiera nemico ne usciremo vincitrici!
 
Pensò, determinata.
 
Troppo a lungo la Pravda era arrivata sempre seconda al torneo nazionale, venendo sempre superata dalla Kuromorimine. Poi, l’anno prima, un colpo di fortuna aveva assicurato alla sua scuola la vittoria e il titolo di campione (oltre all'astio degli sportivi per aver vinto slealmente, ma quello era un altro discorso). Non ci avrebbero rinunciato tanto facilmente. Immersa com'era in questi pensieri, non si rese subito conto che qualcuno la stava contattando alla radio.
 
Nonna, mi senti? Nonna!
 
Forte e chiaro, Mako. Che succede?
 
Katyusha è svenuta!
 
Quella notizia per Nonna fu come un fulmine a ciel sereno. Rimase con gli occhi sgranati e la bocca spalancata per un paio di secondi, in una smorfia di puro stupore. Poi domandò, sperando in cuor suo di aver frainteso il messaggio:
 
Hai detto… Svenuta?
 
Da, compagna! Forse è a causa del troppo caldo, unita alla stanchezza…” Spiegò la ex Ooarai.
 
Furibonda, Nonna strinse forte il microfono della radio.
 
Proprio come quella volta, contro la Bonple…
 
Scosse il capo.
 
Baka… Le avevo detto di non affaticarsi troppo!
 
Va bene… Ora…
 
Udì un rumore proveniente dalla radio.
 
Che cosa è stato?” Domandò, allarmata.
 
Un M4A1 ci ha colpite, vice-comandante! Bandiera bianca!” Le rispose Mako.
 
Kuso… Di male in peggio!
 
Ok, compagna Mako… Ora prendo io il comando! Tu sta vicina a Katyusha, e se necessario contatta uno degli arbitri, così che chiami un medico!
 
Sarà fatto, compagna!
 
La comunicazione cadde e Nonna si rivolse al suo equipaggio.
 
Ora ascoltatemi, con Katyusha tolta di mezzo io sono l’unica con le carte in regola per il comando! La priorità è individuare ed eliminare il carro-bandiera nemico!” Disse.
 
Le ragazze la guardarono incerte, tranne l’operatrice radio che disse:
 
Hanno appena eliminato il Team Leopardo!
 
Un motivo in più per darci una mossa… Ma siate prudenti, se andiamo a sbattere contro dei carri nemici ci elimineranno in quattro e quattr’otto!
 
In che direzione?” Le chiese la conducente, insicura.
 
Verso nord!” Rispose la corvina.
 
Sperando che sia la direzione giusta… Questa zona è un fottuto labirinto!
 
Pensò, sempre più irrequieta.
 
Il T34 si avviò in quella direzione; in più occasioni si imbatterono in carri messi fuori combattimento, sia della loro scuola che di quella avversaria, sfuggirono ad alcuni agguati nemici.
 
Kuso… Dove sarà il carro-bandiera della Saunders?
 
Dopo mezz'ora di tragitto il carro giunse nei pressi di un ampio spiazzo erboso, al centro del quale stava uno Sherman M4A1 (76) W. Nonna, affacciatasi dalla torretta, si fece dare un binocolo dalla sua operatrice radio e si mise a osservare con attenzione. Il veicolo era fermo in mezzo al prato, con la torretta puntata verso nord-est. La ragazza notò che portava una bandierina blu.
 
Il carro-bandiera nemico… Ora potremo vincere!
 
Scese nella torretta e si rivolse alla radiofonista, una bionda con i capelli legati in una treccia e gli occhi celesti.
 
Lo vedi anche tu, Ludmilla?” Domandò.
 
La ragazza di nome Ludmilla annuì.
 
Da, comandante!
 
Allora distruggiamolo e vinciamo il match!” Dichiarò Nonna, ansiosa di mettere fine a quello scontro il prima possibile.
 
Ma… Capitano! E se fosse una trappola?” obiettò il caricatore, una ragazza anch'essa bionda con occhi verdi con i capelli che le arrivavano alle spalle.
 
Nonna rifletté. Se il suo artigliere aveva ragione e loro ci fossero cascate, la Pravda sarebbe stata decapitata, ritrovandosi senza un comandante valido. In caso contrario avrebbe vinto la partita, accedendo alle finali. Decise di correre il rischio.
 
Chi osa vince, dice Darjeeling…
 
Lo so, compagna Tatiana, ma è un rischio che vale la pena correre! Stiamo perdendo sempre più carri rispetto alle Saunders e di questo passo ne usciremo sconfitte!
 
Anche se poco convinta, Tatiana annuì e inserì il  proiettile nel cannone, mentre il suo capitano si metteva al cannone. Lentamente, il T34 si affacciò sulla radura, mirando lo Sherman ancora ignaro. Nonna era tesa e sudava. Era il migliore artigliere della Pravda, e uno dei migliori in generale, mai aveva sbagliato un colpo.
 
Questo colpo… Da esso dipenderanno la vittoria o la sconfitta della mia squadra! 

Il cannone sparò, il carro venne colpito, e la bandiera bianca spuntò fuori.

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Capitolo 51
*** Vittoria schiacciante. ***


Nonna trasalì, poi aprì il portello della torretta e si affacciò. Vide con orrore che il suo carro era stato eliminato.  
 
Ma che cazzo…
 
Si chiese, sconvolta.
 
Voltandosi, vide il carro-bandiera della Saunders allontanarsi dalla zona.
 
Ludmilla, dammi il binocolo!” Ordinò, con un misto di rabbia e shock.
 
La radiofonista obbedì e glielo porse. Osservò attentamente gli alberi in lontananza e vide, tra di essi, uno Sherman Firefly con la canna ancora fumante. Era stato lui a colpire il suo T34.
 
Ma che… No, NO! Era una fottuta trappola, e io ci sono cascata come un pollo!
 
Pensò, frustrata.
 
****
 
Great shooting, Naomi!” Si complimentò Alisa, comunicando via radio.
 
Thank you, Alisa-chan… Non per niente sono una degli artiglieri migliori!” Replicò la sua collega, mettendo da parte la modestia.
 
******
 
Privata dei suoi comandanti e sempre più allo sbando, la Pravda fu rapidamente travolta.  Il carro-bandiera della squadra, individuato dallo Sherman di Kay e dalla sua scorta, fu accerchiato ed eliminato. Quando ciò avvenne, una voce dagli altoparlanti annunciò:
 
Il carro-bandiera della Pravda è stato eliminato! Di conseguenza l’accademia Saunders vince!
 
Entusiasta, Kay scese prima nella torretta e poi nel vano dell’equipaggio e, senza, preavviso, abbracciò Jane, lasciandola basita.
 
Nice shot, Calamity Jane!” Si complimentò.
 
Thank you, ma’am!” Replicò l’ex sceriffo del dipartimento agricoltura della Ooarai, arrossendo leggermente.
 
Yukari, scesa a sua volta dalla torretta, esclamò raggiante:
 
Adesso accederemo alle finali!
 
E li ci attende la Kuromorimine o la St. Gloriana.” Dichiarò Belle, aggiustandosi il cappello.
 
Già… E nessuna delle due va presa alla leggera.” Le diede manforte Pocahontas, alzandosi in piedi.
 
Kay sciolse l’abbraccio con Jane e disse:
 
Non temete, my girls! Anche la Saunders è forte, e lo ha dimostrato eliminando le campionesse in carica!
 
Dice bene, capitano!” Disse Sacagawea, sfoggiando un lieve sorriso.
 
*****
 
Nello stesso momento, in un’altra zona della foresta, Katyusha stava riprendendo i sensi. La prima cosa che vide fu Mako, seduta accanto a lei, che la fissava impassibile.
 
Mako-sha… Cosa…
 
Abbiamo perso, compagna Katyusha. Siamo fuori dal torneo.” Le comunicò la corvina, senza tante cerimonie.
 
Quell'annuncio, per la biondina, fu doloroso quanto una martellata in testa. Scattò a sedere, guardando sbigottita la sua conducente.
 
Ha… Hai detto perso?” Domandò, pregando tutti i Kami esistenti di aver udito male.
 
Da, compagna. La Saunders andrà alle finali.”
 
Lo stato d’animo di Katyusha, resasi conto della notizia, passò da sconvolto a triste. La sua squadra aveva perso il match… E con esso il titolo di campione, che sicuramente sarebbe passato dopo le finali alla Saunders, alla Kuromorimine o alla St. Gloriana. Gli occhi le si riempirono di lacrime.
 
Tanta fatica per diventare campionesse… E dopo meno di un anno…
 
Pensò, addolorata.
 
*****
 
Tra il pubblico, Olga, Ekaterina e Natalia discutevano tra loro.
 
Come temevo, Katyusha ha agito con troppa spavalderia!” Dichiarò la seconda.
 
Non è così…” Le rispose la prima.
 
La corvina si voltò a guardarla.
 
Cosa intendi dire?
 
Intendo dire che le manovre di Saunders sono sospette… Sembrava quasi che conoscessero le intenzioni di Katyusha, cioè attirarle in un agguato.
 
Sia Ekaterina che Natalia la guardarono con stupore.
 
Intendi dire…” Disse la castana.
 
Che qualcuno ha fatto la spia prima del match, rivelando il piano della nostra vecchia amica.
 
Le due ragazze rimasero in silenzio per un paio di minuti, poi Natalia domandò:
 
E… E ora?
 
Olga sbuffò e si alzò in piedi.
 
Dobbiamo informare Katyusha il prima possibile.

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Capitolo 52
*** Festa con sorpresa. ***


Dopo la fine del match si tenne una grande festa, cui parteciparono sia le vincitrici (Saunders), che le sconfitte (Pravda). Nello spiazzo erboso in cui Naomi e Alisa avevano attirato in trappola il carro di Nonna si riunirono i componenti delle due squadre, per un totale di 150 ragazze. Furono allestiti una serie di tavoli con tanto di tovaglie, piatti e posate. Le chef delle due scuole prepararono diversi manicaretti, sia americani (hamburger/cheeseburgher con patate fritte, uova alla Benedict, Crab cake, New York pizza ecc.) che di vari paesi ex sovietici (Boršč ucraino, Chakapuli georgiano, Shelpek kazako ecc.). Mentre banchettavano le Pravda e le Saunders presero a conversare amabilmente tra di loro. Non c’era alcun rancore tra i due schieramenti: il match era stato duro, ma come entrambe le parti ricordavano il sensha-do era un’arte, non una guerra.
 
*****
 
Così voi due siete a bordo del KV-2?”  Domandò Jane a Nina e Alina.
 
Nina annuì.
 
Esatto. Io sono il comandante/caricatore del carro, Alina ha il mio stesso ruolo (caricatore, intendo).
 
Io sono artigliere, la mia collega Belle invece…
 
Indicò la ragazza accanto a sé.
 
…È conducente.
 
Come mai girate vestite in quel modo? State prendendo parte a un western?” Chiese loro Alina, una ragazza con corti capelli castani e occhi dello stesso colore.
 
Beh, un tempo io e la mia collega eravamo studentesse del dipartimento di agricoltura della Ooarai, che era modellato su un paesaggio del Far West. Per questo vestiamo così.” Spiegò Belle, per poi sorseggiare una lattina di Coca.
 
Una cosa più da Saunders, che da Ooarai…” Commentò Nina, ridacchiando.
 
Jane annuì.
 
Già…
 
Come mai vi siete unite al team di sensha-do?” Domandò Alina.
 
Ci ha arruolate Kay.” Replicò Jane.
 
Detto ciò mangiò una cucchiaiata di Boršč.
 
Delicious!” Esclamo.
 
*****
 
Nello stesso momento Mako e Yukari erano sedute a un tavolo, l’una accanto all'altra, intente a mangiare e a conversare, tra un boccone e l’altro.
 
Ti trovo in forma, Mako-dono.” Dichiarò la castana.
 
Quest’ultima, finito di masticare le patatine che aveva in bocca, replicò:
 
Lo sono, Akiyama.
 
Sbuffò.
 
Anche se a volte sento la tua mancanza… E a dire il vero mi mancano anche Saori, Hana, e, soprattutto… Miho.” Dichiarò, intristendosi.
 
Nel sentir pronunciare i nomi delle sue compagne, in particolare della defunta Miho Nishizumi, Yukari si intristì a sua volta. Emise un sospiro.
 
Vale lo stesso per me…” Disse, non sapendo che altro aggiungere.
 
Sebbene si fosse perfettamente integrata nella Saunders, stringendo nuove amicizie sia nel club di sensha-do che al di fuori di esso, a volte, mentre era sola nella sua stanza, mentre passeggiava per le strade del liceo galleggiante, mentre si faceva la doccia, ripensava alla Ooarai, la sua vecchia scuola, e, soprattutto, alle sue vecchie amiche e ormai ex compagne di scuola (e di squadra). Ricordava ancora i bei momenti vissuti insieme… Le cene e i pranzi a casa di Miho, il giro per l’accademia galleggiante, la ricerca dei carri per il loro neo-formato team, i match contro la St. Gloriana, la Maginot e infine la Saunders, nel primo turno del torneo. Quell'ultimo match lo ricordava con tristezza, perché si era concluso con l’eliminazione della loro squadra. E ciò aveva portato alla chiusura della Ooarai e al suicidio di Miho.
 
Se solo avessimo vinto contro Saunders oggi  la Ooarai esisterebbe ancora, Miho sarebbe ancora viva… Certo, dando per scontato che avremmo vinto contro Anzio e la Pravda.
 
La Ooarai era stata una scuola minore, al contrario della Saunders: non era ricca, e poteva schierare solo 5 carri. L’idea che potesse vincere contro squadre più forti e numerose era una barzelletta, e lei lo sapeva. Erano destinate a perdere fin dal principio.
 
Hana e Saori?” Domandò.
 
Saori è diventata una delle studentesse più popolari di Anzio, grazie ai deliziosi manicaretti che prepara.” Le rispose Mako.
 
La castana sorrise lievemente.
 
È naturale, visto che è una cuoca bravissima.” Commentò.
 
Hana invece si è riconciliata con sua madre, di recente.
 
Yukari rimase piacevolmente sorpresa da quella rivelazione.
 
E come ha fatto? Era addirittura stata cacciata di casa!
 
Darjeeling ha fatto da paciere, diciamo. Inoltre ha pesato il fatto che la bravura di Hana nell’Ikebana è aumentata da quando pratica il sensha-do.
 
Meno male… Sono davvero felice per lei!” Esclamò la Saunders, allegra.
 
Anche Mako sorrise.
 
Sapessi io…
 
Mangiò un altro boccone di hamburger, mentre Yukari beveva una lattina di Pepsi.
 
E i tuoi genitori, Yukari-kun?
 
Nulla di nuovo… Gestiscono il negozio come alla Ooarai, e sono soddisfatti… La clientela è molto più numerosa, e gli affari vanno a gonfie vele.
 
Improvvisamente la castana emise un rutto e, imbarazzata, si coprì la bocca con la mano destra. Mako, dal canto suo, si mise a ridere.
 
*****
 
Allora, Katy… Che te ne pare della cucina Saunders?” Domandò Kay, rivolta alla sua pari-grado.
 
Inizialmente Katyusha non rispose, essendo impegnata a masticare una fetta di pizza, poi disse, con gioia:
 
Deliziosa, compagna Kay!
 
Il capitano della Saunders sorrise, nel vedere la biondina tanto allegra (nonostante la sconfitta), poi mangiò una cucchiaiata di Boršč.
 
Anche questo borsch russo lo è.” Commentò, deliziata.
 
Katyusha la guardò con sufficienza.
 
Primo errore, si pronuncia Boršč; secondo, è un piatto ucraino, non russo!
 
Kay ridacchiò.
 
Non sono molto esperta di cucina dei paesi ex sovietici… Ma parliamo d’altro. Vedo con piacere che hai preso sportivamente la sconfitta.
 
Inizialmente Katyusha tacque, intenta com'era a osservare la sua vice Nonna, che conversava in modo amichevole con Alisa e Naomi; la prima teneva in mano un bicchiere di vodka (analcolica), le altre due lattine di Coca cola.
 
Beh, ammetto di esserci rimasta un po’, male… Ci tenevo a vincere il torneo e a mantenere il titolo. Ma non ne farò una tragedia. Il sensha-do è un’arte, non una guerra.” Spiegò, per poi mangiare un’altra fetta di pizza.
 
Kay le diede una pacca  sulla testa che per poco non gliela fece andare di traverso.
 
Questo è lo spirito giusto, little girl!” Esclamò la pseudo-americana.
 
Ehi, bambola, vacci piano… Stavo per strozzarmi!” Protestò la biondina, guardandola male.
 
Sorry!” Replicò la sua collega, imbarazzata.
 
Katyusha prese una lattina di Fanta, la aprì e bevette un sorso.
 
Ora vi aspettano le finali, dove troverete la Kuromorimine… La squadra più forte. Sarà molto difficile, per voi, uscirne vincitrici.
 
Kay mangiò un altro paio di cucchiaiate di Boršč, poi disse:
 
L’esito dell’altro match ci è ignoto, attualmente.
 
Katyusha scosse il capo.
 
Fidati, Kuromorimine ha sicuramente vinto… E ti conviene stare attenta. Hanno un asso nella manica.
 
E quale?
 
Il Maus.
 
Quella rivelazione fu, per Kay, come un fulmine a ciel sereno.
 
Il Maus? Il Panzer VIII Maus? Il più grande carro superpesante sviluppato dalla Germania Nazista?” Domandò, incredula.
 
Katyusha annuì.
 
Una fortezza semovente, più forte di qualsiasi carro la tua squadra possa schierare. Se lo schierano nella finale (e lo schiereranno) le probabilità di vittoria per la vostra squadra saranno prossime allo zero.
 
Kay deglutì.
 
Se lo schierano dovremo accontentarci del secondo posto, mi sa.” Disse, intimorita.
 
******
 
Lo ammetto, siete state davvero astute, e temerarie… Usare il vostro carro-bandiera come esca.” Si congratulò Nonna, rivolta ad Alisa e Naomi.
 
Beh, in effetti è stata una mossa azzardata, ma si è rivelata vincente.” Replicò la seconda, per poi bere un sorso di Coca.
 
Se tu avessi sparato qualche secondo  prima la vittoria sarebbe andata alla Pravda!” Ammise la prima.
 
In mezzo a quel prato mi ero sentita nuda e inerme…
 
Pensò.
 
Nonna emise un sospiro di sconforto.
 
È vero… Se fossi rimasta tra gli alberi avrei potuto eliminare il carro-bandiera Saunders. Ma ero nervosa, un po’ per la situazione critica e un po’ per Katyusha… E a proposito, dopo dovrò farle un bel discorsetto su come non debba trascurare la sua salute.
 
Ora accederete alle finali, dove vi aspetta la Kuromorimine.” Affermò.
 
Naomi annuì.
 
E a questo proposito, fammi vedere l’esito dell’altro match.
 
Detto ciò mise mano al suo Smartphone, si collegò a internet e, scrivendo su Google Kuromorimine vs St. Gloriana si vide apparire  il risultato. Nel vederlo rimase a bocca aperta.
 
What The Fuck…” Imprecò.
 
Che c’è, Naomi-san?” Le chiese Alisa.
 
Invece di risponderle Naomi corse verso il tavolo a cui stavano Kay e Katyusha.
 
Capitano! Capitano!
 
Le due bionde si voltarono a guardarla.
 
Cosa c’è, Naomi?” Le chiese Kay, notando la sua espressione sbigottita.
 
La Kuromorimine è stata eliminata!

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Capitolo 53
*** Tra rivelazioni, rimorsi e sospetti. ***


La Kuromorimine è stata eliminata!
 
Quella notizia lasciò di sasso sia Kay che Katyusha.
 
Co… Come eliminata?” Domandò la seconda.
 
Ne sei sicura, Naomi?” Chiese a sua volta la prima.
 
Il vice-comandante della Saunders annuì.
 
Il carro-bandiera della Kuro, un Tiger, è stato eliminato dal Churchill di Darjeeling!” Spiegò.
 
Accidenti… Mai mi sarei aspettata un esito simile!
 
Pensò Kay.
 
Katyusha dal canto suo commentò:
 
Beh… Un vero colpo di fortuna per te, Kay!  L’avversario non sarà tanto ostico!
 
Non ne sarei tanto sicura… Darjeeling non è una principiante, ma un comandante con le carte in regola. Prenderla alla leggera potrebbe essere fatale! ” Replicò la bionda.
 
Lo sei anche tu Kay. Sono certa che il prossimo sarà uno scontro titanico!” Intervenne la sua vice, con convinzione.
 
*****
 
Di che staranno parlando?” Si chiese Sodoko, intenda ad osservare la scena da lontano.
 
Anzu, seduta accanto a lei fece spallucce.
 
Lo chiedi a me? Non ho il super-udito!
 
Detto ciò prese una manciata di patate fritte dal piatto davanti a sé e le mangiò.
 
Avrei fatto meglio a trasferirmi alla Saunders… Alla Pravda le patate fritte sono introvabili!
 
Pensò, per poi rivolgere una occhiata alla sua compagna, che aveva ripreso a mangiare il suo cheeseburger.
 
Dopo la chiusura della Ooarai, per un certo periodo, lei, Gomoyo e Pazomi erano cadute in depressione… Fortunatamente sembrano essersi riprese.
 
Pensò.
 
Sodoko, dove sono le tue colleghe?” Domandò.
 
La corvina emise uno sbuffo, guardando male la sua interlocutrice.
 
Presidente… Anzi, Anzu, ti ho già detto di non abbreviare il mio nome.” Le ricordò.
 
Rispondi solo alla mia domanda.” Replicò la rossa, per poi addentare il suo hamburger.
 
Di coccio, proprio… Tra lei e Mako  non so chi sia più testarda.
 
Sono con le studentesse del Team Wolverine, ovvero il vecchio Team Rabbit.
 
Quando ebbe finito di masticare, Anzu annuì.
 
Capisco… Mi fa piacere che, nonostante la separazione, noi ex Ooarai continuiamo ad essere amiche.” Dichiarò, sorridente.
 
Anche sul volto di Sono Midoriko (il nome completo di Sodoko) si formò un lieve sorriso.
 
Già… Anche se il fato ci ha divise, chiudendo la nostra scuola, rimarremo amiche per sempre.” Dichiarò.
 
Anzu la guardò con durezza.
 
Non è stato il fato, ma il MEXT. Io ho cercato di salvarla, ma… Ho fallito miseramente.
 
Abbassò lo sguardo, mentre il rimorso tornava nuovamente a tormentarle l’anima. Di fronte alla decisione di chiudere la scuola da parte del ministero, aveva tentato il tutto per tutto, ricreando il club di sensha-do e reclutando Miho Nishizumi, veterana della Kuromorimine, quale capitano del neo-ricostituito team. L’obiettivo era vincere il 63° torneo nazionale, una impresa apparentemente impossibile per un team raccogliticcio.  E purtroppo si era rivelata tale… Neanche il primo turno avevano superato, perché avevano avuto la sfortuna di trovarsi di fronte la Saunders, numericamente superiore e molto più forte, una delle favorite, che le aveva sconfitte. Così fine del torneo per la Ooarai e fine anche della scuola suddetta. Le tornò in mente il giorno dell’addio, il 24 maggio, in cui lei e le sue compagne avevano rivolto l’ultimo saluto alla nave-scuola.
 
Inizio flashback
 
Le ragazze del team di sensha-do erano riunite sul molo dove era ormeggiata la Ooarai, la loro vecchia scuola, ormai evacuata dai suoi abitanti e destinata alla demolizione: erano presenti i team Anglerfish (orfano della defunta Miho), Turtle, Hippo, Duck e Rabbit. Ognuna di loro aveva con sé i propri bagagli. Anzu era davanti alle altre, e ai suoi lati stavano Momo e Yuzu. Il cielo era nuvoloso, il mare calmo.
 
Osservando attentamente la piccola folla notò che tutte erano tristi e giù di morale. La chiusura dell’accademia, unito al fatto che avevano fallito nel tentativo di salvarla, aveva spezzato i loro cuori. Le più affrante erano le ragazze della squadra Angherfish: non solo non avevano potuto salvare la Ooarai, ma neppure Miho, loro capitano e grande amica, suicidatasi poche settimane prima.
 
Ci siamo… Il momento che tanto temevamo è giunto.
 
Pensò.
 
“Ci siamo tutte, vero?” Domandò.
 
Hai!” Le rispose Yuzu, con amarezza, mentre guardava una cartelletta.
 
Mentre la nave prendeva il largo verso il suo ultimo viaggio (destinazione Chittagong, nel Bangladesh), alcune componenti del team parlarono tra loro.
 
Sta lasciando il porto…
 
Questo è un addio?
 
È colpa nostra…  Non siamo riuscite a salvarla… E neppure Miho!
 
Anzu vide Yukari scoppiare in lacrime, mentre Hana, Saori e Mako cercavano di confortarla. Mentre la nave prendeva il largo le ragazze del Team Rabbit la rincorsero, gridando frasi come:
 
Non andartene!
 
Stacci bene!
 
Ad un certo punto si fermarono, gridando:
 
ADDIO!
 
Anzu serrò i pugni, mentre una lacrima solitaria le rigava il volto.
 
Mi dispiace, ragazze… Mi dispiace tanto!
 
Dopo pochi secondi una pioggia leggere iniziò a cadere dal cielo.
 
Anzu rivolse un silenzioso cenno di saluto mentre la Ooarai si allontanava verso l’orizzonte. Attorno a lei le ragazze erano divise tra chi piangeva (Tsuchiya, Yukari) e chi soffriva in silenzio.
 
Fine flashback
 
Anzu!” La chiamò Sodoko, riscuotendola dai suoi ricordi.
 
Cosa c’è?” Domandò lei.
 
Abbiamo visite!” Le rispose la sua interlocutrice, indicando tre ragazze.
 
Una era Natalia, la “sosia” di Miho; le altre due non le conosceva.
 
Natalia… E loro chi sarebbero?” Domandò la redhead.
 
Ti presento Ekaterina e Olga, studentesse… Anzi, ex studentesse della Pravda. Ekaterina ha comandato il team di sensha-do prima di me.” Fu la risposta.
 
Anzu si alzò in piedi e strinse la mano a entrambe.
 
In cosa posso esservi utile?
 
Vorremmo parlare con Katyusha.” Le rispose Olga.
 
Sodoko si alzò in piedi a sua volta, dicendo:
 
Il comandante sta banchettando con il suo omologo della Saunders. Seguitemi, vi faccio strada.
 
****
 
…Jajka sta ancora imprecando per la disfatta che le abbiamo inflitto al primo turno!” Affermò Katyusha, con soddisfazione.
 
Facile vincere quando l’avversario ha solo carri leggeri…
 
Pensò Kay, evitando però di dirlo.
 
Non ci teneva a polemizzare… Katyusha era una tipa abbastanza vanitosa e spaccona, e non avrebbe gradito una frase del genere. Inoltre la Saunders stessa aveva superato il primo turno sconfiggendo una squadra di principianti, numericamente inferiore.
 
Che ora non esiste più. E anche a causa mia.
 
Quel pensiero la colpì come un pugno nello stomaco, spegnendole il sorriso. Il rimorso per aver causato (inconsapevolmente) la fine della Ooarai tornava ogni tanto a tormentarla. E il fatto che, probabilmente, prima o poi sarebbe stata eliminata comunque, lo mitigava solo in parte.
 
Sono io la responsabile di ciò che è avvenuto… Non me lo perdonerò mai!
 
Pensò.
 
Katyusha, accortasi del suo cambio di umore, le chiese:
 
Cosa c’è, Kay?
 
La Saunders si voltò a guardarla.
 
In che senso?” Domandò a sua volta.
 
Hai una faccia da funerale… È accaduto qualcosa?
 
Lì per lì Kay esitò, poi però rispose:
 
Stavo pensando all'accademia Ooarai.
 
Ooarai… Ma certo, l’accademia chiusa di recente. Quella che hai sconfitto al primo turno del torneo. Come mai ci pensi?
 
Perché io ne ho causato la chiusura… Sconfiggendole ho distrutto la loro unica opportunità di salvare la loro scuola.
 
E probabilmente anche la vita di Miho… O il suo suicidio sarebbe stato solo rinviato? Dopotutto sua madre l’aveva diseredata da tempo.
 
Ah, capisco…” Replicò Kat con un’aria annoiata.
 
Sbuffò.
 
Se vuoi la mia opinione quelle ragazze sono state davvero stupide… Siglare un patto del genere, neppure scritto! Avrebbero dovuto capire fin dal principio che la loro impresa era destinata al fallimento. Erano delle novelline, e con pochi carri.
 
Non sono d’accordo. Quelle ragazze hanno dimostrato talento, sia contro la mia scuola che contro la Maginot e la St. Gloriana.” Intervenne Naomi.
 
Katyusha fece per replicare ma in quel momento il trio fu raggiunto da Sodoko, in compagnia di Ekaterina, Natalia e Olga.
 
Scusa il disturbo, compagna Katyusha, ma hai visite.” Esordì la presidente del comitato morale della Pravda.
 
Katyusha si voltò verso le nuove arrivate, assumendo un’aria contrariata.
 
Siete qui per farmi la predica?” Chiese.
 
Ekaterina scosse il capo.
 
Dobbiamo parlare…
 
Guardò Kay e Naomi.
 
…In privato.
 
Katyusha emise un sospiro, poi si rivolse alle due studentesse.
 
Vogliate scusarmi per qualche minuto.
 
Kay si alzò in piedi.
 
No problem. Andiamo, Naomi.
 
Quando le due ragazze si furono allontanate di qualche metro, Ekaterina si rivolse di nuovo a Katyusha.
 
Non hai notato nulla di strano, durante il match?
 
La biondina la guardò perplessa.
 
In che senso strano?
 
Preferì non dire che aveva avuto uno svenimento durante il match. Già ora, tornando alla Pravda, avrebbe dovuto sorbirsi le prediche di Nonna.
 
La Saunders ha vanificato il tuo piano di accerchiarle. Quello che mi domando è: come hanno fatto a capire le tue intenzioni?” Si chiese Olga.
 
Katyusha incrociò le braccia, assumendo un’aria pensosa.
 
La Saunders ha intuito il mio piano? No… Lo sapeva in anticipo. Ma come…
 
Improvvisamente una espressione di shock si formò sul suo volto.
 
Una talpa!” Esclamò.
 
Natalia annuì.
 
Ci sei arrivata, Kat… Qualcuno ha passato informazioni alle avversarie prima del match.
 
Ancora sconvolta, la sua interlocutrice la guardò.
 
Come è possibile? Le mie studentesse sono tutte ragazze fidate!
 
Io non ci scommetterei… Fossi in te esaminerei bene i tuoi ranghi.” Le consigliò Ekaterina.
 
Katyusha si passò una mano sul volto, mentre faceva mente locale.
 
Avevo confidato il mio piano solo a una ristretta cerchia… Nonna, Nina, Mako, Sodoko e Alina. Quindi una di loro è la colpevole… Ma chi? Nonna è a escludere, mi è leale. Lo stesso vale per Nina e Alina. Invece Mako e Sodoko vengono dalla Ooarai… E le  loro ex compagne si sono aggregate ad altre scuole. Ad esempio, so che alcune di loro si sono aggregate alla Saunders. Che abbiano convinto le loro ex compagne a passare loro l’informazione?
 
Assunse una espressione torva.
 
Tutto bene, Katyusha?” Le chiese Ekaterina, notando il suo silenzio.
 
Per tutta risposta Katyusha si alzò in piedi e rivolse al trio un breve inchino.
 
Vi ringrazio per avermi passato questa importante informazione. Appena tornata alla Pravda sottoporrò a interrogatorio le sospette.” Disse.
 
Le tre ragazze le sorrisero.
 
Dovere, Kat.” Le rispose Olga, strizzandole l’occhio.

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Capitolo 54
*** Delusione. ***


E questo che accidenti significa?” Esclamò Shiho, furibonda.
 
La notizia della sconfitta della Kuromorimine nel match conto la St. Gloriana che stava seguendo alla radio (una radiolina portatile  della Sony) le aveva fatto perdere la proverbiale compostezza che gli altri le attribuivano.
 
…Esito a sorpresa per questo match, visto che tutti davano l’accademia Kuromorimine come sicura vincitrice del match.” Stava spiegando una voce alla radio.
 
Per un attimo la donna ebbe la tentazione di scagliare la radiolina contro una parete, ma si limitò a spegnerla e ad appoggiarla sul tavolo di fronte a lei.  Respirò a fondo, mentre cercava di calmarsi, riuscendoci solo parzialmente.
 
Kuso… È già la seconda volta che la Kuromorimine esce sconfitta! Maho mi dovrà un bel po’ di spiegazioni!
 
Pensò, con un’aria furente.
 
****
 
Nello stesso momento Ami Chono, una ragazza con corti capelli neri e occhi dello stesso colore, si trovava in un bar di Tokyo, intenta a sorseggiare una tazza di caffè. Quando ebbe finito posò la tazza sul bancone e si rivolse alla barista.
 
Azusa, dammi delle brioche, per favore.
 
La barista, che aveva lunghi e lisci capelli castani e occhi verdi, annuì.
 
Hai, Chono-sama!”
 
Anche per me, grazie!” Intervenne una terza voce femminile.
 
Ami si voltò, notando sulla soglia del locale una donna con lunghi e lisci capelli castani e occhi dello stesso colore, che indossava un berretto nero, una giacca rossa sopra una camicia bianca, un fiocco nero e una gonna anch'essa rossa. Accanto a lei stava una bambina con occhi e capelli simili ai suoi, che indossava un abito leggero estivo di a pois arancioni e gialli.
 
Shimada-sama…” Disse.
 
La nuova arrivata le rivolse un sorriso amichevole.
 
Capitano Chono…
 
Si accomodi.” La invitò la graduata, indicando lo sgabello accanto al suo.
 
La donna, che altri non era che Chiyo Shimada, esponente della Federazione di sensha-do, la ringraziò con un cenno e si sedette al suo fianco. La bambina invece era sua figlia Alice, e prese posto accanto a lei.
 
Cosa vi porta qui?” Domandò Ami.
 
Io e mia figlia stavamo facendo una passeggiata, e abbiamo di fermarci qui per riposare e mangiare qualcosa.” Rispose Chiyo.
 
Si asciugò il sudore dalla fronte.
 
Ma parlatemi di voi, piuttosto… C’è qualcosa che vi turba? Vi vedo giù di morale.
 
Ami sbuffò. In effetti quel giorno aveva un’aria funerea. Si guardò intorno, onde controllare se ci fossero orecchie indiscrete. Fortunatamente per lei quel giorno c’erano pochi clienti: un paio di studentesse del vicino liceo Fujimi, con la divisa bianca e verde; una bionda coi lunghi capelli ondulati, gli occhi azzurri e un fisico prosperoso (sicuramente una turista); una coppia di innamorati (lui coi corti capelli neri e occhi dello stesso colore, lei con capelli lunghi e lisci arancioni e occhi del medesimo colore). Erano seduti ai tavoli, non al bancone.
 
Si tratta di Nishizumi-sama.” Disse.
 
Ah, Shiho… La mia vecchia rivale. Che ha combinato?
 
In quel momento giunse Azusa, che posò davanti a loro tre  vassoi colmi di vari tipi di brioche: Kürtőskalács* ripieni di cioccolato, croissant, ciambelle zuccherate.  Poi si allontanò, non volendo disturbare la loro conversazione. Alice iniziò subito a mangiare, mentre Ami rispondeva a Chiyo:
 
Quella donna mi ha deluso, Shimada-sama… Non solo ha indotto Miho al suicidio, diseredandola, ma non mostra il minimo rimorso.
 
Fino a poco tempo prima aveva guardato Shiho Nishizumi, maestra dello stile omonimo, con occhi colmi di ammirazione. La sua classe, la sua eleganza, il suo portamento fiero e serio e il suo passato da grande capitano di sensha-do avevano spinto la graduata quasi a venerarla. Poi il suicidio di Miho, unito all'atteggiamento meschino della madre, aveva distrutto quell'ammirazione. Prese una ciambella e la addentò.
 
Il sorriso della sua interlocutrice si spense.
 
Vale lo stesso per me, capitano… Trattare in quel modo una figlia che per giunta ha commesso una azione eroica salvando cinque sue compagne dall'annegamento. Kami-sama… L’avesse fatto la mia Alice l’avrei elogiata, altro che diseredarla!
 
Scosse il capo.
 
Che madre snaturata…
 
Ami annuì.
 
Può ben dirlo…
 
Emise un sospiro.
 
Miho era una brava ragazza… E un buon comandante. Lo aveva dimostrato contro la St. Gloriana e la Maginot. Mi addolora sapere che ora non è più tra noi.
 
Improvvisamente un pensiero le balenò in mente.
 
Ora che ci penso, vostra figlia era in gita con il suo team ad Aokigahara, giusto?
 
Chiyo annuì.
 
Sì, perché?
 
Forse lei ha visto Miho…” Ipotizzò la corvina, speranzosa.
 
Vediamo…
 
Detto ciò la castana si rivolse a sia figlia.
 
Alice, hai per caso visto Miho da quelle parti?
 
Alice scosse il capo.
 
Īe, okāsan.** Non l’ho vista. Eravamo in un’altra zona della foresta.
 
Ami, seppur delusa, annuì.
 
Capisco…
 
Che stupida… Perché continuo a illudermi? Miho è morta ormai.
 
Chiyo, notando il suo sconforto, le disse:
 
“Purtroppo la vita è fatta anche di tragedie e fallimenti, capitano…” Le ricordò, mangiando poi un croissant.
 
Ami annuì ancora.
 
Hai, Shimada-sama.
 
Detto ciò riprese a mangiare pure lei.
 
*Dolce tipico ungherese.
 
*No, madre.

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Capitolo 55
*** La lunga serata, parte 1. ***


Nave-scuola Kiev, ore 18:12
 
Mako si trovava in una specie di sala d’attesa, che conteneva alcune sedie accostate al muro, un appendino, un portariviste che conteneva un mucchio di giornali e riviste di vario tipo. Alla parete sinistra erano affissi tre poster di propaganda: uno rappresentava Katyusha, che indicava davanti a sé, con la scritta in sovrimpressione:
 
VOGLIO TE
 
Per il team di sensha-do della nostra accademia
 
Arruolati ora!

 
Il secondo mostrava un Tiger con la bandierina bianca innalzata e un paio di T34 di fronte ad esso, con la scritta:
 
VITTORIA
 
Le ragazze del nostro team hanno realizzato l’impossibile!

 
Risaliva a circa un anno prima, quando l’accademia Pravda aveva battuto la Kuromorimine nella finale del 62° torneo. Il terzo, infine, rappresentava Nonna, vice-comandante del team di sensha-do, braccio destro di Katyusha e direttrice del KGB, servizio incaricato di spionaggio e controspionaggio. La scritta sul poster diceva:
 
TACETE!
 
Il nemico vi ascolta!

 
Mako stava sfogliando una copia del quotidiano “Stella Rossa”, il giornale scolastico, quando improvvisamente la porta si spalancò e dalla stanza adiacente uscirono le ragazze del Comitato Morale. Sodoko era imbufalita, mentre Gomoyo e Pazomi la osservavano con timore.
 
È uno scandalo, ci hanno trattate come delinquenti!” Esclamò la prima.
 
Ora calmati, presidente!” La pregò la seconda.
 
Mako le vide allontanarsi, poi si voltò verso la soglia, dove la attendeva Alina.
 
Entra!” La invitò.
 
La ex Ooarai annuì, si alzò in piedi e posò il giornale sulla sedia.
 
****
 
Varcato l’ingresso si ritrovò in una stanza per gli interrogatori. Essa era arredata con un massiccio tavolo di legno con sopra un fascicolo dalla copertina rossa, due sedie per lato, un paio di altre accostate al muro destro, una foto incorniciata di Katyusha sulla parete di fondo. Seduta al tavolo la aspettava Nonna, che la invitò con un cenno a sedersi. Lei obbedì. Dal canto suo Alina si mise in piedi accanto a Mako, quasi come per sorvegliarla. Per qualche minuto nessuna delle tre ragazze parlò: Nonna appariva fredda e impassibile, Mako seria e composta, Alina osservava le altre due con curiosità.
 
Allora, compagna Reizei… Ti starai chiedendo sicuramente il motivo della convocazione.” Esordì la  direttrice.
 
Mako annuì.
 
Da, compagna direttrice.
 
Te lo spiegherò: durante il banchetto post-partita il nostro capitano ha ricevuto informazioni… Scottanti.
 
Che genere di informazioni?
 
Come avrai notato le Saunders durante il match hanno eluso la nostra trappola, mettendoci in seria difficoltà e sconfiggendoci. Ma non è una coincidenza… Loro sapevano della nostra imboscata.
 
Mako la fissò perplessa.
 
In che modo lo avrebbero scoperto?
 
Semplice, compagna… Qualcuno le ha informate.” Rispose Nonna.
 
Chi?
 
Lo sguardo di Nonna si fece più duro.
 
Del piano erano a conoscenza solo 6 persone: io, Katyusha, Nina, Alina, tu, Sodoko.”
 
La corvina enumerò il numero con le dita.
 
Ora io sono al di sopra di ogni sospetto, idem Katyusha, Nina e Alina sono persone fidate… Quindi rimangono solo due persone, tu e Sodoko. Quest’ultima si dichiara innocente… Tu invece cosa hai da dire?
 
Mako inarcò un sopracciglio.
 
Sospettate di me?
 
Diede una occhiata al dossier, notando che sulla copertina era stampato in lettere dorate il suo nome. Nonna lo prese e iniziò a sfogliarlo, mentre lei la osservava con attenzione.
 
Come puoi vedere dalla quantità di carte ti tenevamo d’occhio da diverso tempo, compagna… da prima ancora che tu ti trasferissi qui.
 
La guardò e fece una espressione orgogliosa.
 
La nostra rete di informatrici è assai efficiente.” Dichiarò.
 
Mako serrò i pugni.
 
Cosa sapete di me?
 
Mako Reizei, classe 2005. Da bambina sei rimasta orfana di ambo i genitori, e vivi con tua nonna Hisako, l’unico familiare che ti è rimasto. Eri la conducente del Team Anglerfish, composto oltre che da te da Hana Isuzu, Saori Takebe, Miho Nishizumi e, ultima ma non meno importante…
 
Fece una pausa, mentre Mako deglutiva.
 
…Yukari Akiyama: caricatore del tuo vecchio team, studentessa della Saunders, attualmente ricopre il suo vecchio ruolo nel team di sensha-do del suddetto liceo. E, cosa che ci riguarda direttamente, è una spia, infiltratasi in passato alla Saunders per conto della Ooarai.” Concluse.
 
Chiuse il dossier.
 
Ora, io penso che la tua amica si sia infiltrata qui alla Pravda prima del match, e che qualcuno le abbia passato informazioni sul nostro piano.  E molto probabilmente quel qualcuno sei tu.” Affermò la direttrice, indicandola.
 
Non sono affatto coinvolta.”  Replicò la conducente.
 
Nonna ridacchiò.
 
Chissà perché prevedevo che avresti negato.” Affermò, con sarcasmo.

​"Io sono leale alla Pravda! Ti garantisco che non le ho rivelato nulla!"

 Replicò Mako, alzando la voce.

Se mi credono colpevole rischio l’espulsione dal team, e diventerò una paria agli occhi delle mie attuali compagne.
 
Pensò, preoccupata.
 
Perché allora non ci hai informate della sua presenza a bordo?” Intervenne Alina.
 
Non ne ero al corrente! Altrimenti vi avrei avvertite!
 
Le due ragazze la guardarono con scetticismo. Nonna si aggiustò meglio sulla sedia, poi chiese:
 
Ne sei tanto convinta? Tu e quella Yukari siete amiche per la pelle.
 
Mako annuì.
 
Sarei una bugiarda se lo negassi. Ma vi giuro… Non farei nulla che danneggiasse il nostro team. E poi, scusate…
 
Indicò le sue interlocutrici.
 
…Se avete un dossier su di me, immagino che lo avevate anche sulle mie ormai ex compagne, Yukari compresa. Come è possibile che si sia introdotta a bordo e abbia gironzolato indisturbata?
 
Quella domanda imbarazzò non poco Nonna e Alina.
 
I dossier di solito li apriamo sui membri dei team di sensha-do importanti (come la Kuromorimine o la Saunders). E la Ooarai, secondo Katyusha, non era uno di essi. Convinzione rafforzata dopo l’eliminazione al primo turno contro la Saunders. Quello su Yukari lo abbiamo aperto dopo la sua fallita infiltrazione nella suddetta accademia.” Dichiarò la prima.
 
Non hai risposto alla mia domanda, compagna direttrice.
 
Nonna assunse una faccia scocciata.
 
Katyusha era sicura che, visto che eravamo solo in 6 a conoscere il piano, non c’era pericolo che la tua ex compagna venisse a scoprirlo, neppure se si fosse introdotta. Purtroppo si sbagliava. Ora io voglio sapere se tu glielo hai riferito oppure no.
 
Spazientita, Mako scattò in piedi, battendo il pugno destro sul tavolo.
 
Non l’ho detto, vi dico!
 
Nonna la fissò a lungo negli occhi, inespressiva, poi sbuffò, e disse:
 
Dal momento che non ci sono prove a tuo carico, ma solo sospetti, non possiamo prendere provvedimenti contro di te. Tuttavia ci saranno delle indagini, e se dovesse emergere qualcosa ti caccerò a pedate nel culo da team di sensha-do e stai sicura che non ci rientrerai più. E i crediti li potrai solo sognare. Adesso vai.
 
Mako fece per rispondere in modo sprezzante, ma si trattenne. Girò i tacchi e se andò.
 
Nonna si alzò in piedi ed emise un sospiro.
 
Secondo te era sincera?” Le chiese Alina, rivolgendo una occhiata alla porta.
 
La corvina si voltò verso di lei.
 
Non posso rispondere così su due piedi… Lei e la spia sono amiche per la pelle, erano nello stesso team, quindi potrebbe averle rivelato il nostro piano. D'altronde chi altri potrebbe essere stato? Io e te siamo da escludere, Sodoko proclama a gran voce di essere innocente…
 
Ci sarebbe anche Kadotani, compagna direttrice.” Le ricordò Alina.
 
La direttrice assunse un’aria pensosa.
 
Anzu? Non ha avuto particolari contatti con i membri del team Ooarai, ad eccezione di Momo Kawashima, Yuzu Koyama e la defunta Miho Nishizumi. Dubito che sia lei la spia.
 
A meno che…
 
Nella sua mente si fece strada un dubbio.
 
Alina, conduci qui Nina. Immediatamente!” Ordinò, con tono severo.
 
La sua interlocutrice si alzò in piedi, scattando sugli attenti.
 
Da, compagna direttrice!

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Capitolo 56
*** La lunga serata, parte 2. ***


USS George Washington, ore 18:30
 
Quella sera i membri del team di sensha-do della Saunders erano riuniti nella palestra della scuola. Su un palco Kay, affiancata da Naomi e Alisa, osservava con attenzione la grande folla lì radunata, circa 75 carriste, tra cui alcune ex Ooarai come Yukari, Jane, Belle, i team Wolverine e Phoenix e altre. Tutte la fissavano, ansiose di udire le sue parole. La bionda si schiarì la voce, poi iniziò a parlare.
 
Mi congratulo con tutte voi! Oggi avete realizzato ciò che fino a un anno fa sembrava impossibile. La Saunders, che fino ad ora si era sempre piazzata terza, dopo Kuromorimine e Pravda, ora andrà in finale. E vi dico una cosa.
 
Indicò le ragazze con un ampio gesto della mano.
 
Noi vinceremo, diventeremo le campionesse! Ora che Kuromorimine è fuori dai giochi, le nostre probabilità di vittoria sono molto più alte! Se ognuna di voi darà il massimo sbaraglieremo la St. Gloriana, e ascenderemo al ruolo che ci spetta, il ruolo più importante! Siamo la squadra più forte, siamo la Saunders University!
 
Subito si levò un forte applauso, seguito da alcune esclamazioni entusiaste.
 
Ben detto, comandante!
 
Quelle tracanna-tè se la faranno addosso di fronte ai nostri carri!
 
La Saunders è l’accademia più forte!
 
E via dicendo.
 
Sono tutte galvanizzate per la vittoria… Ed è una cosa positiva.
 
Pensò Naomi, sorridente.
 
******
 
Terminato il discorso le ragazze si separarono, andando ognuna per conto proprio.
 
Kay, Alisa e Naomi attesero che la palestra fosse sgombra, poi si incamminarono verso l’uscita.
 
Ottimo discorso, Kay! Tu sai proprio come motivare le persone!” Si complimentò la lentigginosa, emozionata.
 
Lusingata, la bionda le diede una pacca sulla schiena.
 
Thank you, my friend!” Disse.
 
La finale si svolgerà il 15 agosto, giusto?” Domandò Naomi.
 
Kay annuì.
 
Esatto… E per allora dovremo essere addestrate e in forma. Non possiamo riposare sugli allori.” Dichiarò.
 
Adesso che ne dite di andare alla mensa? È dall’ora di pranzo che non tocco cibo, ho bisogno di una cena abbondante!” Esclamò Alisa, mentre il suo stomaco brontolava.
 
Vale lo stesso per noi, darling… E vista la vittoria ce la meritiamo proprio!” Replicò il suo capitano.
 
****
 
Ci pensate, ragazze? Siamo in finale!” Esclamò Belle, entusiasta.
 
Jane annuì.
 
Le accademie di sensha-do si dividono in due categorie: quelle che vincono i match e quelle che prendono regolarmente batoste. Noi per fortuna ci siamo unite a una squadra vincente!” Commentò, aggiustandosi il cappello.
 
Adesso soltanto un gradino ci separa dalla bandiera della vittoria!” Aggiunse.
 
Un gradino ricoperto di puntine da disegno.” Commentò Pocahontas, che non condivideva il loro entusiasmo.
 
Se indossiamo scarpe robuste non ci faranno alcun male.” Le rispose Sacajawea.
 
Lei la guardò dubbiosa. Certo, la St. Gloriana non era forte quanto la Kuromorimine, ma era comunque composta da professioniste del sensha-do (come la Saunders), ergo non andavano prese sottogamba.
 
*****
 
Ah, che emozione! Ormai siamo diventate carriste professioniste!” Esclamò Azusa Sawa, capitano del team Wolverine, felice come non mai.
 
Aya le rivolse una occhiata scettica, per poi sbuffare.
 
Ma se neppure abbiamo realizzato una kill…” Obiettò.
 
Ayumi le rivolse una occhiataccia.
 
Sì però abbiamo contribuito alla vittoria, con la nostra attività di ricognizione! Quindi il nostro operato non è stato del tutto infruttuoso!” Le ricordò, puntandole l’indice contro.
 
Aya la guardò e si aggiustò gli occhiali.
 
Vero… E in passato abbiamo realizzato alcune kill. Tuttavia rispetto alle altre facciamo sempre poco.” Affermò.
 
Meglio poco che niente! Anche quel poco si è rivelato utile!” Replicò Yuuki, facendole l’occhiolino.
 
Su, basta con le chiacchiere e andiamo in mensa, che sto crepando di fame!” Intervenne Karina, infastidita da quelle chiacchiere.
 
******
 
Accidenti, siamo in finale…
 
Pensò Yukari, con aria sognante, mentre si dirigeva alla mensa.
 
Il suo entusiasmo però scemò quando le tornarono in mente la chiusura della Ooarai e la separazione dalle sue vecchie amiche… Hana, Saori, Mako e soprattutto Miho, che non avrebbe più rivisto.
 
Certo, sarebbe stato meglio se fosse stata la Ooarai ad arrivare in finale, e a vincerla. Così la mia vecchia scuola sarebbe ancora aperta, e Nishizumi-dono e le altre sarebbero ancora con me. Magari avremmo anche trovato un modo per convincere sua madre a revocare la diseredazione, anche se sarebbe stato assai difficile.
 
Sbuffò, assumendo una espressione avvilita. Certo, anche alla Saunders aveva delle amiche; tuttavia, ogni tanto ripensava con nostalgia al tempo trascorso con le sue ex compagne. Si fermò, alzando lo sguardo verso il cielo terso, per poi asciugarsi il sudore dalla fronte.
 
Certo che le temperature sono davvero elevate…
 
Improvvisamente qualcuno le posò una mano sulla spalla destra. Si voltò, notando Kay, Alisa e Naomi che la guardavano cordiali.
 
Tutto ok, Oddball?” Le chiese la bionda.
 
Yukari si sforzò di sorridere.
 
Yes, commander!” Replicò.
 
Kay le sorrise.
 
Chiamami pure Kay, ora non siamo su un carro.
 
La castana annuì.
 
Ok, Kay-dono!
 
La bionda ridacchiò.
 
Non Kay-dono… Semplicemente Kay.
 
Yukari, imbarazzata, abbassò lo sguardo.
 
Non sono abituata a tanta confidenza… Neppure alla Ooarai, con le mie amiche. Ad esempio chiamavo Miho Nishizumi-dono.” Ammise.
 
Per tutta risposta Kay le cinse le spalle col braccio destro.
 
Don’t worry, Oddball… Non me la prendo. Piuttosto che ne dici di cenare con noi?” Le propose.
 
Yukari annuì.
 
Ok.
 
Kay si staccò da lei e fece l’occhiolino.
 
Perfect… Come on, girls!” Disse.
 
Il quartetto riprese il cammino.

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Capitolo 57
*** La lunga serata, parte 3. ***


Villa Nishizumi, Kumamoto City, ore 18:45
 
Maho era ferma davanti alla porta dello studio di sua madre. Teneva lo sguardo basso.
 
Di sicuro mi farà una lavata di capo per la sconfitta.
 
Pensò, mentre bussava.
 
Avanti!” La invitò la sua genitrice.
 
*****
 
Entrata nella stanza, Maho fu subito accolta dallo sguardo glaciale di sua madre, seduta al suo tavolo, che la fissava con un misto di delusione e disprezzo. La ragazza deglutì, mentre prendeva posto davanti a lei. Per qualche minuto nessuna delle due parlò: Shiho guardava sua figlia come avrebbe guardato una pozza di vomito, Maho che teneva lo sguardo basso. A rompere il silenziò ci pensò la donna, che domandò, gelida:
 
Nessuna scusa per l’umiliante disfatta di oggi?
 
Maho prese un respiro profondo prima di risponderle.
 
Purtroppo il carro-bandiera è stato centrato da una cannonata del Churchill. Merito di Hana Isuzu, il nuovo artigliere. Una ragazza molto in gamba…
 
Risparmiami certe considerazioni, sono irrilevanti!” La interruppe Nishizumi Senior, puntandole contro l’indice.
 
Maho, intimorita dal tono minaccioso, tacque.
 
Questo era il tuo ultimo torneo come capitano della Kuro… Avresti potuto chiudere in bellezza, riconquistando il titolo nella finale, ma in finale neppure ci arriverai!
 
Shiho fece un gesto di stizza.
 
Un misero terzo posto… Peggio dell’anno scorso! Mi aspettavo di meglio da un comandante del tuo calibro!
 
Maho la guardò.
 
Madre, ho fatto del mio meglio…
 
Venne interrotta di nuovo.
 
E non è bastato! Per noi Nishizumi la vittoria è tutto! Chi viene sconfitto merita solo disprezzo e disonore! Credevo di avertelo insegnato tempo fa!
 
Spazientita, Maho serrò i pugni.
 
Sono orgoglio e vanità a parlare, non l’autorità! Il vostro modo di pensare è sbagliato!” Esclamò.
 
Shiho la guardò come se avesse appena bestemmiato.
 
Sbagliato? Chi sei tu, per dirlo? Lo stile Nishizumi è il nostro credo sin dai tempi antichi, quando il Giappone era dilaniato da guerre civili e da lotte tra clan!
 
Un credo anacronistico, basato sulla crudeltà e sulla spietatezza, figlio di tempi ormai finiti!” Ribatté a muso duro sua figlia. 
 
Le puntò contro l’indice.
 
E in nome di quel credo avete ucciso la vostra stessa figlia, mia sorella minore, Miho!” La accusò.
 
Shiho si sentì come se le avesse sputato in faccia. Quella era la prima volta che Maho si rivolgeva a lei con tale sfrontatezza.
 
Non dire sciocchezze! Miho si è suicidata!” Replicò, alzando la voce.
 
Maho scosse il capo.
 
Non ne dico… Quando l’anno scorso salvò cinque persone dall'annegamento, compiendo un gesto eroico, voi l’avete trattata come la nullità che non era, quando avreste dovuto elogiarla!
 
Aveva abbandonato il carro-bandiera, lasciandolo alla mercé dei nemici! A causa sua abbiamo perso la finale!
 
Maho la ignorò e aggiunse:
 
E se ha deciso di togliersi la vita è perché voi l’avete diseredata! Voi l’avete spinta al suicidio! Voi siete la responsabile della sua morte! Siete una donna cinica, malvagia, e arrogante!
 
La donna scattò in piedi, fissando la sua ormai unica figlia con sguardo omicida. Per un attimo ebbe la tentazione di schiaffeggiare quella piccola impudente, che osava sfidare la sua autorità di genitrice, ma riuscì a trattenersi. Si sedette di nuovo, poi disse:
 
Per stavolta chiuderò un occhio sul tuo comportamento irrispettoso… Ma appena finito l’anno scolastico salirai sul primo aereo per la Germania, dove proseguirai i tuoi studi, e spero che al ritorno tu sia diventata più matura ed educata!
 
Indicò la porta.
 
E ora vattene, non ho altro da dirti!
 
Anche se contrariata dall'arroganza di sua madre, Maho annuì e uscì dalla stanza.
 
*****
 
Una volta in corridoio la castana si incamminò, determinata a tornare nella sua stanza.
 
Testa di legno… Un concentrato di superbia, freddezza e dispotismo! Mi vergogno ad avere una madre come lei!
 
Pensò, disgustata.
 
In quel momento incrociò Kikuyo Idegami, una delle servitrici della famiglia Nishizumi, la più fidata. Era una donna con i capelli neri legati in un codino e occhi castani. Questa le rivolse un rispettoso inchino.
 
Nishizumi-sama…” La salutò.
 
Maho però non era dell’umore adatto per formalismi e chiacchiere, così si limitò a rivolgerle un breve cenno di saluto e riprese il cammino.
 
*****
 
Nello stesso momento, all'accademia Pravda, Nina era seduta al tavolo da interrogatorio, e osservava intimorita Nonna, seduta all'altro lato. Quest’ultima le rivolgeva una occhiata glaciale, quando cominciò a parlare:
 
Nina… Immagino che tu voglia sapere il motivo della convocazione.
 
La primina annuì.
 
Devi semplicemente rispondere a una domanda.... E mi raccomando, sii sincera. So riconoscere quando una persona mente.” La avvertì la sua interlocutrice.
 
Nina, ancora più impaurita, deglutì per poi annuire ancora.
 
Hai forse parlato a qualcuno, prima del match, del piano ideato dal nostro comandante?
 
Solo a una nostra compagna, direttrice. Una ragazza cordiale e simpatica, che ho incontrato vicino ai campi sportivi.
 
Nonna inarcò un sopracciglio.
 
Descrivimela!” Ordinò.
 
Folti capelli castani, occhi dello stesso colore.
 
Nessun segno particolare?
 
Nina ci pensò su.
 
Teneva in mano una videocamera, e stava effettuando delle riprese. Pensavo che lavorasse per il club di cinema, e stesse girando un video di propaganda.
 
Nonna mise mano al suo smartphone, selezionò una delle foto salvate e la mostrò al caricatore.
 
Era per caso lei?” Domandò.
 
Nina osservò attentamente l’immagine: essa ritraeva due ragazze, intente a conversare tra loro: una era Mako, conducente dell’equipaggio di Katyusha, l’altra invece era la ragazza che aveva incontrato. Annuì.
 
Da, è lei. Ma perché indossa una divisa della Saunders?
 
Dunque è così che stanno le cose…
 
Pensò la direttrice, sbuffando.
 
Perché quella non è una nostra studentessa, ma una spia di quel liceo. E tu le hai passato informazioni riservate, che hanno danneggiato la nostra squadra e favorito la loro.” Spiegò.
 
Nina impallidì di colpo, rimanendo a bocca aperta. Quella rivelazione, per lei, fu come un fulmine a ciel sereno.
 
Questo… Questo significa che ho causato un disastro!” Affermò, sconvolta.
 
Nonna annuì.
 
E tale disastro è aggravato dal fatto che ti era stato vietato tassativamente di parlarne con anima viva, almeno prima del match.
 
Nina si fece piccola piccola, abbassando lo sguardo.
 
Mi dispiace. Io…  Non avevo idea…
 
Nonna la fermò con un cenno.
 
Le scuse non cambieranno ciò che è avvenuto. Attraverso la tua lingua lunga e la tua stupidità hai condannato il nostro team alla disfatta. Per questo sarai punita.” Le promise, con voce inespressiva.
 
Gli occhi di Nina si fecero lucidi.
 
In che modo?”  Domandò, con la voce rotta dall'emozione. Sembrava sul punto di scoppiare il lacrime.
 
Nonna si alzò in piedi.
 
Questo lo stabilirà Katyusha. Ora puoi andare.
 
Lentamente, la ragazzina si alzò in piedi a sua volta e lasciò la stanza.
 
Nonna sbuffò.
 
Il mistero è risolto… Ora dovrò informare chi di dovere.

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Capitolo 58
*** La lunga serata, parte 4. ***


Katyusha era seduta alla scrivania del suo ufficio; seduta dall'alto lato stava Anzu, intenta a mangiare, come suo solito, un pacco di patatine.
 
Spero che Nonna riesca a fare luce su questa vicenda!” Dichiarò la biondina, con una faccia scocciata.
 
La ex Ooarai dal canto suo si mise in bocca una patatina e la mangiò.
 
Lo farà, vedrai…” Disse, con convinzione.
 
Katyusha si alzò dalla sedia girevole e si voltò verso la finestra, da dove poteva vedere l’oceano e, all'orizzonte, il sole ancora alto nel cielo.
 
Se vuoi la mia opinione è sicuramente opera di qualche ex Ooarai! Molto probabilmente Mako-sha, che è una grande amica di quella Yukari!” Esclamò, parlando come se stesse sputando veleno.
 
Anzu sbuffò.
 
Non c’è alcuna prova a suo carico. inoltre ti ricordo che anche io vengo dalla Ooarai, quindi in teoria dovrei essere nella lista dei sospettati.” Ricordò alla sua interlocutrice.
 
Quest’ultima si voltò a guardarla.
 
Da, ma tu non eri nello stesso team con Yukari! Mako-sha invece sì! Quelle due sono amiche per la pelle, anche ora che frequentano accademie differenti! Quindi fino a prova contraria la compagna sonno pesante è l’indiziata numero 1!
 
Serrò i pugni.
 
E se risulta colpevole giuro che la mando nel Dipartimento Agricoltura, a zappare la terra! Nessuno tradisce la fiducia di Katyusha e la passa liscia!
 
Anzu mangiò un’altra patatina.
 
Ripeto, è prematuro puntare il dito contro di lei…
 
Fu interrotta dallo squillo del telefono.
 
E adesso chi accidenti sarà?
 
Si chiese Katyusha, mentre rispondeva.
 
Pronto?
 
Konbanwa, Kat!” La salutò una voce femminile che conosceva bene.
 
La biondina sbuffò.
 
Konbanwa, Anzai!” Replicò, ben sapendo che alla sua interlocutrice on piaceva che la chiamassero col nome di battesimo.
 
Quando ti deciderai a chiamarmi Anchovy?” Le chiese la duce di Anzio.
 
Lei ridacchiò.
 
Quando tu smetterai di chiamarmi Kat. Ma veniamo al dunque: perché mi telefoni?
 
Volevo sapere come ti senti… Oggi la tua squadra ha preso una bella batosta da parte della Saunders!”  
 
Katyusha assunse un’aria contrariata.
 
Da, Anchovy… Ma purtroppo era inevitabile.
 
A quella affermazione seguì un breve silenzio.
 
Cosa intendi dire?” Domandò la duce di Anzio.
 
Che qualche lingua lunga ha spifferato il mio piano alle avversarie prima del match, così la mia trappola è fallita miseramente!” Replicò il capitano della Pravda, stringendo la cornetta con la mano.
 
L’ha presa proprio male…
 
Pensò Anzu.
 
Hai detto… Una lingua lunga?
 
Esatto. Una talpa che ha passato informazioni a Yukari Akiyama, ex studentessa della Ooarai che ora frequenta la Saunders. Naturalmente ho avviato le dovute indagini non appena l’ho scoperto.
 
Qualche sospetto?
 
La principale indiziata è Mako Reizei, ex compagna di team di Akiyama. E adesso che ci penso, un’altra ex compagna della spia si è stabilita nel tuo liceo.
 
Cosa? Chi?” Domandò Anzai, stupita.
 
Katyusha sbuffò, mise mano al suo Iphone e, controllato su Facebook, rispose.
 
Saori Takebe, ex operatrice radio del team Anglerfish. Tutte e tre erano al comando di Miho Nishizumi.
 
Calò nuovamente il silenzio. Dall'altro capo del telefono non giungeva il minimo suono.
 
Vedo che comprendi le implicazioni…
 
Se Mako ha fatto la spia sul tuo piano… Allora Saori potrebbe averlo fatto col mio!
 
Sul volto di Katyusha si formò un sorrisetto ironico.
 
Bingo, collega… Anche perché quella Takebe è una vera chiacchierona.
 
Io… Devo salutarti.
 
Alla prossima.
 
Detto ciò attaccò.
 
****
 
Anchovy rimase ferma, per un paio di minuti, a fissare l’apparecchio telefonico, con un’aria sbigottita.
 
Gianduia una spia… È mai possibile?
 
Si chiese.
 
Da quando si era trasferita ad Anzio Saori Takebe, ribattezzata Gianduia, si era comportata in modo irreprensibile, e grazie anche alle sue doti culinarie si era conquistata la fiducia e la simpatia di molte. Inoltre, dopo essersi unita al team di sensha-do, si era fatta molte amiche nel suddetto. Per questo stentava a credere che potesse aver passato informazioni alla Saunders prima del match. Poi un pensiero la colpì come un pugno nello stomaco.
 
Svegliati, stordita. È ancora legata alle sue vecchie compagne, con cui molto probabilmente si scambiano “favori”! Approfitta della sua popolarità e delle amicizie qui ad Anzio per ottenere informazioni che poi passerà alle sue amiche!
 
Serrò i pugni.
 
Mantieni la calma, Anchovy… Non ci sono prove contro di lei. Tuttavia…
 
Mise mano al telefono e compose un numero.
 
Un piccolo controllo con guasta mai.
 
Dopo 3 squilli una voce femminile rispose:
 
OVRA.
 
****
 
Contemporaneamente, in un prato situato vicino all'accademia dove era stato montato un palco, Darjeeling stava tenendo un discorso ai membri del team di sensha-do.
 
Carriste della St. Gloriana, siate fiere di voi stesse. Oggi avete realizzato un obiettivo che, fino a un anno fa, sembrava follia pura. Voi…
 
Indicò il pubblico che, silenzioso, ascoltava.
 
…Avete sconfitto la Kuromorimine, il team di sensha-do più forte del Giappone. Qualcuna di voi obietterà: la Pravda le ha già battute.
 
Scosse il capo.
 
Una vittoria ottenuta slealmente non è una vera vittoria. Noi abbiamo vinto sportivamente, la Pravda no. Questa è la differenza.
 
Fece una pausa.
 
Ognuna di voi si è battuta con onore, ha svolto il proprio ruolo in modo impeccabile. Sono orgogliosa di comandare delle ragazze tanto  coraggiose e capaci, che hanno dimostrato più volte, in questo e nei precedenti tornei, il loro valore. Abbiamo stracciato la BC Freedom, la Yogurt e addirittura la Kuromorimine. Ora solo un ostacolo ci separa dalla rossa bandiera della vittoria: la Saunders University, che affronteremo nella finale. Se combatteremo con lo stesso spirito, la stessa grinta e lo stesso coraggio che ci hanno animate oggi noi usciremo vittoriose!
 
A quell'affermazione seguì un forte applauso. Quando esso cessò, Darjeeling riprese a parlare.
 
Come ho detto poc'anzi ognuna di voi ha dato il massimo, oggi, sul campo di battaglia, permettendoci di vincere un match apparentemente perso in partenza.  Il mio cuore trabocca di gratitudine nei vostri riguardi. Ma i miei ringraziamenti, in particolare, vanno a colei che, con la sua mira infallibile, ha centrato il carro-bandiera nemico, eliminandolo e dandoci la vittoria. Sto parlando di una ragazza dall'animo nobile, dal temperamento di una vera lady: Hana Isuzu!
 
La diretta interessata, presente tra la folla, arrossì violentemente, mentre attorno a lei le sue compagne riprendevano ad applaudire, guardandola con occhi colmi di ammirazione e simpatia. Quando l’applauso finì,  Darjeeling la invitò con un cenno della mano a salire sul palco. Hana deglutì ma prese coraggio e, facendosi strada tra le spettatrici, raggiunse il suo capitano. Quest’ultima le porse il microfono.
 
Sei la star del momento, che ne dici di un breve discorso?” Le chiese.
 
Hana rimase sorpresa da quella proposta, ma annuì. Prese il microfono, ringraziò la bionda con un cenno, poi si voltò verso la piccola folla. Prese un respiro profondo, poi, dopo un minuto di silenzio, iniziò a parlare.
 
Gli ultimi tre mesi sono stati per me fonte di dolore e tristezza: mia madre che mi caccia di casa; la chiusura della mia vecchia scuola, la Ooarai; la separazione dalle mie vecchie compagne… Yukari, Saori, Mako…
 
Strinse forte il microfono, mentre gli occhi le diventavano lucidi.
 
… E soprattutto Miho: una ragazza gentile, cordiale, altruista; un’amica preziosa; e un capitano eccezionale, con le carte in regola. Io… Io…
 
Si interruppe, mentre alcune lacrime iniziavano a rigarle il volto. Le altre carriste la fissavano dispiaciute.
 
… Quando arrivai qui avevo il cuore spezzato. Avevo perso tutto. Il rimorso per non aver potuto salvare la Ooarai e Miho non mi davano tregua. Non avevo neppure una casa dove tornare. Mi unii al club di sensha-do perché io e le mie ex compagne avevamo giurato, poco prima della chiusura della Ooarai, che avremmo continuato a seguire quest’arte, che Miho aveva iniziato ad apprezzare. E anche perché avevamo capito che avevamo una vera e propria vocazione per essa.
 
Si asciugò le lacrime, per poi sorridere.
 
Adesso io e mia madre ci siamo riappacificate, frequento una nuova scuola, e, soprattutto…
 
Indicò la folla.
 
… Ho voi. Voi, le mie nuove compagne, le mie nuove amiche. Sono fiera di lottare al vostro fianco, di combattere sotto lo stemma dell’accademia St. Gloriana! Finché frequenterò questo college prestigioso darò il massimo, che si tratti di studio, Ikebana e tankery! Andrò avanti a testa alta, con voi, sorelle, al mio fianco! Mai sarò fonte di delusione! Mai arrecherò disturbo! Mai tradirò la vostra fiducia!” Affermò, con convinzione.
 
Subito un nuovo, forte applauso, si levò dalle studentesse, Darjeeling compresa. Alcune voci si levarono dalla folla:
 
Ottimo discorso, lady Hana!
 
Sei il migliore artigliere!
 
Anche noi siamo fiere di averti come amica e compagna!
 
La corvina alzò lo sguardo verso il cielo stellato.
 
Mi concentrerò sul presente, lasciandomi il passato alle spalle. Miho avrebbe voluto questo, che io e le altre andassimo avanti con le nostre vite, a ogni costo.
 
“Un discorso commovente, Hana… Degno della ragazza dall’animo forte e nobile che sei.” Si congratulò Darjeeling.
 
Hana si voltò a guardarla e fece un inchino.
 
Thank you, my lady.” La ringraziò.
 
La bionda ricambiò con un sorriso e un cenno del capo.
 
You’re welcome, my friend!” Replicò.

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Capitolo 59
*** La lunga serata, parte 5. ***


La mensa della Saunders, un ampio locale con le pareti blu, col pavimento di mattonelle bianche e rosse, era gremita fino all'orlo. Nell'aria risuonavano le voci delle studentesse, intente a conversare tra loro, e si poteva percepire l’odore dei vari cibi serviti.
 
*****
 
Questo è un momento molto importante per la Saunders. Per la prima volta siamo in finale.” Dichiarò Kay, in tono solenne.
 
Detto ciò dette un morso all'hamburger che teneva in mano, cominciando a masticare il boccone.
 
Per anni l’accademia si è sempre qualificata terza sul podio, dopo Kuromorimine e Pravda. Adesso che i due pesi massimi del Tankery sono fuori dai giochi, l’unico ostacolo tra noi e la bandiera della vittoria è l’accademia St. Gloriana.” Dichiarò Naomi, seria.
 
Tranquilla, Naomi-san! Se abbiamo prevalso sulla Pravda quelle tracanna-tè non saranno un problema!” Esclamò Alisa, con spavalderia.
 
Yukari, dopo aver mangiato delle patatine fritte la guardò con scetticismo.
 
Io aspetterei, prima di esultare… Darjeeling è un comandante in gamba.” Le ricordò.
 
Alisa rise di gusto.
 
Ma se per poco non ha perso contro la Ooarai, una squadra di novelline!” Replicò, guardando la sua interlocutrice.
 
Una squadra di novelline capitanata dall'ex vice-comandante della Kuromorimine, Miho Nishizumi. Senza di lei la St. Gloriana le avrebbe eliminate subito dopo la fallita imboscata.” Le ricordò Kay.
 
Giusto, Kay… Miho era un buon capitano di sensha-do. La Kuro ha perso un vero e proprio asso, quando lei se n’è andata.” Le diede manforte Naomi.
 
Era la migliore.” Affermò Yukari, con un’aria malinconica.
 
Le altre tre ragazze la guardarono senza replicare. Forse era vero che Miho lo era stata, ma come capitano della Ooarai aveva ottenuto una sola, singola vittoria, nell'amichevole contro la Maginot, una squadra per giunta indebolita dalla defezione della maggioranza dei suoi membri. D’altro canto però aveva messo alle corde la St. Gloriana, e questa non era una impresa da poco.
 
Meglio cambiare argomento, o Oddball comincerà a intristirsi.
 
Pensò la bionda.
 
Senti, Oddball…” Le disse.
 
Yukari si voltò a guardarla.
 
Dimmi.
 
In passato sei riuscita a infiltrarti con successo ad Anzio e alla Pravda. Pensi di riuscirci con la St. Gloriana?” Le chiese il suo comandante.
 
Yukari ci pensò su, prima di rispondere.
 
Non lo so… Ad Anzio è stato facile, con la Pravda ho avuto fortuna… Ma se i miei sospetti sono fondati Katyusha avrà capito che qualcuno ha rivelato il suo piano di battaglia alla Saunders.
 
E con questo? Katyusha non ci azzecca nulla con la St. Gloriana e a parte noi nessuno sa della tua attività di spionaggio!” Obiettò Alisa.
 
Yukari scosse il capo.
 
Dopo lo scorso match Pepperoni mi ha riconosciuta. E se c’è riuscita una tonta come lei, immagina una sveglia come Hana o Darjeeling.
 
Ti ha riconosciuta dopo il match, non prima. Comunque l’unico vero ostacolo è la tua ex compagna… Hana. Se riesci a bypassarla come hai fatto con Mako e Saori non avrai problemi.” Commentò Naomi.
 
Kay bevette un sorso da una lattina di Pepsi, poi cinse le spalle di Yukari col braccio destro, facendola arrossire.
 
In ogni caso la missione è facoltativa, Yukari-san. Puoi anche rifiutare, se non vuoi.” Le disse, con tono gentile.
 
Lì per lì Yukari rimase in silenzio, poi domandò:
 
Devo dare una risposta subito?
 
No, my girl… Manca un mese alla finale, hai tutto il tempo per pensarci. L’importante è che tu mi dia una risposta.” Disse la bionda.
 
Rincuorata, Oddball tirò un sospiro di sollievo.
 
*****
 
Intanto, all'accademia Pravda, Nonna aveva appena varcato la porta d’ingresso dell’ufficio di Katyusha.
 
Spero che tu abbia ottenuto risultati dagli interrogatori.” Affermò quest’ultima, con sguardo severo.
 
La sua vice annuì.
 
Mako e Sodoko sono scagionate, la colpevole è Nina.
 
Quella risposta lasciò la biondina a bocca aperta, mentre Anzu, impassibile, continuò a mangiare le sue patatine.
 
No, non può essere! Nina è una persona fidata! L’ho nominata caricatore del KV-2 per questo motivo!” Esclamò.
 
Non sapeva che Yukari fosse una spia, la credeva una nostra studentessa.” Le spiegò la corvina.
 
Furibonda, il capitano della Pravda si alzò in piedi.
 
Eppure le avevo raccomandato… Anzi, le avevo ordinato la massima discrezione! Ha trasgredito i miei ordini!
 
Serrò i pugni, mentre il suo sguardo si faceva minaccioso.
 
A causa sua la Pravda ha  perso le semifinali e il suo status di campionessa di sensha-do…. Nanerottola pettegola!
 
Pensò, inferocita.
 
Hai degli ordini?” Chiese Nonna.
 
Portala subito qui! Le farò una lavata di capo coi fiocchi!” Replicò la biondina.
 
La corvina si mise sugli attenti, poi uscì dalla stanza.
 
*****
 
Contemporaneamente, ad Anzio, Saori era impegnata ai fornelli del chiosco di Pepperoni. Era intenta a preparare un piatto di rigatoni al tonno, mentre la corvina stava cucinando spaghetti con le vongole.
 
Ci vuole ancora molto?” Domandò una delle clienti, ferme in attesa di ricevere il proprio piatto.
 
Un attimo di pazienza, Robiola!” Le rispose Pepperoni, senza staccare gli occhi dalla padella.
 
Dopo un paio di minuti, infatti, gli spaghetti furono pronti.  Li mise in un piatto e li mostrò all'occhialuta.
 
3 milioni di lire!
 
L’occhialuta annuì e diede alla cuoca una moneta da 300 yen.  Dopo poco anche i rigatoni furono pronti. Saori lì mise nel piatto e lo porse ad Amaretto.
 
Sono… Uhm… 500 yen.” Disse.
 
La castana annuì e le diede una moneta da 500, ricevendo in cambio un piatto ancora fumante di rigatoni. Ne assaggiò una forchettata.
 
Deliziosi! La tua cucina è sempre impeccabile, maestro Saori!”Si complimentò, deliziata.
 
L’operatrice radio arrossì leggermente, lusingata.
 
Grazie dei complimenti, Amaretto-chan!
 
Voltandosi, però, notò Pepperoni che la fissava con sguardo severo e mani sui fianchi.
 
Ho fatto qualcosa di sbagliato?” Domandò, sentendosi leggermente a disagio.
 
Gianduia, ne abbiamo già discusso… Devi dire il prezzo in lire!
 
Saori sbuffò, assumendo una faccia scocciata.
 
Ma perché? È una valuta fuori corso da un ventennio, ormai! Ora in Italia e in quasi tutta l’Unione Europea si usa l’Euro!” Protestò.
 
Perché Anzio promuove la cultura italiana, ergo qui usiamo termini legati alla lira, la vecchia valuta!
 
Veramente la lira si usa anche in Turchia, Siria e Libano, quindi…” Provò a dire Saori, ma venne interrotta.
 
Intendevo la lira italiana…” Disse Pepperoni, guardandola con sufficienza.
 
Sbuffò per poi sorridere.
 
Comunque non importa… L’importante è che tu sia un’ottima chef e un’abile operatrice radio.”  Dichiarò.
 
Saori ricambiò il sorriso e fece per replicare, ma in quel momento un rumore la mise in allarme. Girandosi notò una  Fiat-SPA AS42 "Sahariana" fermarsi vicino alla bancarella. Da essa scesero due ragazze, una castana e una corvina; entrambe avevano i capelli che arrivavano loro fino al collo, ed entrambe avevano gli occhi castani.
 
https://static.wikia.nocookie.net/girls-und-panzer/images/d/dd/Anzio_uniforms.png/revision/latest/scale-to-width-down/1000?cb=20201215185155&path-prefix=it
 
Il loro sguardo minaccioso e la fascia che portavano al braccio destro (contenente il simbolo di Anzio, una pizza stilizzata, con ai lati due fasci littori) le identificava a prima vista.  Saori, Pepperoni e le altre rimasero a fissarle preoccupate.
 
Che ci fa qui l’OVRA?
 
Si chiese Saori, preoccupata.
 
L’OVRA (Opera Volontaria di Repressione Anti-spionaggio) era il dipartimento di Intelligence dell’accademia Anzio, con compiti di spionaggio e contro-spionaggio.
 
Saori Takebe?” Domandò la castana.
 
La ramata deglutì.
 
Sono io.” Rispose.
 
“Seguici in centrale, abbiamo alcune domande da porti!” Le intimò la corvina.
 
Un attimo! Saori non ha ancora finito il suo turno di lavoro! E poi non potete prelevare la gente così, senza neppure un valido motivo!” Si oppose Pepperoni, indicando le due agenti.
 
L’agente castana le scoccò una occhiataccia.
 
Primo: a noi del suo turno di lavoro non importa un accidente; secondo, la tua amichetta è sospettata di spionaggio in favore della Saunders; terzo, stiamo eseguendo un preciso ordine della nostra duce, Anchovy.
 
In base a quali prove?” Domandò Saori, indignata.
 
A risponderle fu l’altra agente.
 
Le domande le facciamo noi, Gianduia… E questa non è la sede adatta.
 
Anche se contrariata, la ragazza annuì.  Se veramente l’ordine veniva da Anchovy, la massima autorità del liceo, né lei né Pepperoni né altre potevano opporsi. Sperò che l’equivoco si chiarisse in fretta.

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Capitolo 60
*** La lunga serata, parte 6. ***


Yuri Isuzu, madre di Hana, si trovava in cucina e stava consumando una cena  da lei stessa preparata, a base di noodles all'uovo con verdure per primo, cui sarebbe seguito un piatto di Kara Age. Improvvisamente il suo Smartphone iniziò a squillare.
 
Kuso… Perché accidenti mi scordo di spegnerlo?
 
Pensò, infastidita.
 
Mise mano al telefono e rispose:
 
Pronto?
 
“…”
 
No, non mi disturbi affatto… Dimmi.
 
“…”
 
Yuri sbuffò.
 
Chissà perché non sono affatto sorpresa.
 
Grazie per avermi informata, Kikuyo.
 
Detto ciò attacco.
 
Riprese a mangiare, anche se ora la precedente tranquillità era stata rimpiazzata da una certa irritazione.
 
Ora capisco perché alcuni la chiamano Yuki Onna… Difficile trovare una donna più glaciale e spietata.
 
Pensò, scuotendo il capo.
 
Non aveva mai incontrato personalmente Shiho. Aveva solo sentito parlare di lei. Era una donna sempre seria e riservata, compariva poco sui giornali. La stampa sportiva ogni tanto le dedicava qualche articolo, parlando più che altro del suo passato come capitano della Kuroromine e dello stile Nishizumi, uno stile basato sull'onore, sulla disciplina, sulla spietatezza verso le avversarie.
 
La compassione è una debolezza, che gli avversari non ricambieranno!
 
Aveva dichiarato in una delle rare interviste concesse, pubblicata sull’Asahi Shinbun.
 
Negli ultimi tempi, però, la stampa che di solito la elogiava, adesso era fortemente critica nei suoi riguardi. Il totale disinteresse di fronte al suicidio della figlia secondogenita, unita al fatto che era stata proprio lei a spingerla a quel gesto diseredandola, aveva scatenato polemiche a non finire in tutto il Giappone. Sul web molti sportivi le avevano dato addosso, accusandola di cinismo e di cattiveria. Critiche e accuse che, col passare delle settimane, si erano moltiplicate: sui social, sui giornali online, su Youtube… Ovunque, come funghi.
 
Miho Nishizumi un anno fa ha compiuto un atto di eroismo, salvando la vita all'equipaggio di un Panzer III, ma sua madre invece di lodarla l’ha diseredata! E così facendo l’ha indotta al suicidio! Quella donna malvagia è responsabile della sua morte!” Aveva dichiarato Kyoko Hayashi, insegnante.
 
Se Miho fosse stata mia figlia oggi sarebbe ancora viva… Perché io a differenza di Shiho non le avrei dato addosso! Anzi, l’avrei elogiata e premiata! Questa è la differenza tra una vera madre e una come Shiho Nishizumi!” Era il commento di Yuriko Takagi, agente di borsa.
 
Shiho Nishizumi ha esagerato… Capisco essere furente per la sconfitta, ma addirittura diseredare la propria figlia e trattarla come un rifiuto per aver compiuto un gesto nobile è eccessivo!” Aveva commentato Hiromi Nagisa, casalinga.
 
Questi e mille altri interventi circolavano su internet. Anche alcuni esponenti della Federazione, come il direttore Kodama, Chiyo Shimada e Ami Chono avevano criticato apertamente la condotta insensibile di Shiho, la cui popolarità presso il pubblico era in picchiata. Ma questo alla diretta interessata non sembrava importare nulla. Non una parola di rimorso, o di dispiacere. Invece dichiarava che Miho si era comportata da eretica, condannando la sua squadra alla disfatta e allontanandosi dallo stile Nishizumi, e che non era degna di far parte della sua famiglia.
 
Se dovessero inventare un nuovo sinonimo per madre degenere quello sarebbe Shiho Nishizumi.
 
Pensò, tra un boccone e l’altro, dimenticandosi che lei stessa, pochi mesi prima, aveva cacciato sua figlia di casa perché si era iscritta al corso di sensha-do.
 
Dopo aver finito i noodles mise mano al secondo piatto, ma in quel momento una voce maschile la chiamò:
 
Isuzu-san!
 
Scocciata, posò le bacchette sul tavolo e disse:
 
Shinzaburo, ti ho già detto che non voglio essere disturbata mentre mangio!
 
Sumimasen, ma c’è vostra figlia al telefono.” Replicò il suo servitore.
 
Va bene… Entra!” Lo invitò.
 
Dopo pochi istanti la porta si aprì e fece il suo ingresso Shinzaburo, un uomo con corti capelli castani scuri e occhi dello stesso colore; indossava un kimono blu scuro e teneva in mano un cordless, che porse alla sua padrona. Questa lo prese e rispose:
 
Konbanwa, Hana!
 
Konbanwa, okāsan.
 
Ho saputo che oggi il tuo team ha battuto la Kuromorimine… Le mie più vive congratulazioni, non è un’impresa da poco! Fino ad ora ci era riuscita solo la Pravda, e per giunta solo grazie a un colpo di fortuna!
 
Lo so, madre… Ah, sono stata io a eliminare il carro-bandiera avversario!
 
Yuri ridacchiò.
 
Ottimo lavoro, figliola! Sono fiera di te!” Si complimentò.
 
Arigatō, okāsan.
 
Adesso chi vi attende nella finale?
 
La Saunders University, che ha eliminato la Pravda.
 
Conosco quel liceo… è a tema statunitense, giusto?
 
Hai, okāsan. La St. Gloriana invece è a tema britannico.
 
Yuri rise.
 
Cos'è, un remake della guerra d’indipendenza americana?
 
Al telefono, udì la figlia ridere a sua volta.
 
Esatto. Speriamo che l’esito non sia lo stesso…
 
Non temere, Hana… Se avete sconfitto la Kuromorimine cosa può farvi la Saunders? La St. Gloriana ha buone probabilità di vittoria!
 
Non ne dubito… E poi Darjeeling è un comandante formidabile. Lo ha dimostrato contro la Kuro, contro la Yogurt e contro la BC Freedom.
 
Non solo… Quella ragazza ha classe ed eleganza da vendere, nonostante pratichi il sensha-do. Devo ammettere di essermi fatta una opinione sbagliata di questo sport.” Ammise la donna, sorridente.
 
Mi riempie di gioia sapere che avete cambiato idea… Ora devo salutarvi.
 
Alla prossima!
 
*****
 
Ore 20:00
 
Sai cosa hai fatto? Cosa hai causato?” Stava gridando Katyusha, alterata, a Nina.
 
La corvina, intimidita dall'esplosione di rabbia del suo capitano, si strinse sulla sedia e deglutì.
 
Compagna Katyusha… Credevo fosse una dei nostri!” Si giustificò.
 
Ti avevo categoricamente vietato di farne parola con anima viva! Ma tu hai fatto di testa tua, e ci hai condannate alla sconfitta!” La accusò la sua interlocutrice, puntandole contro l’indice.
 
Nina si sentì come se qualcuno l’avesse pugnalata al ventre. Alcune lacrime iniziarono a rigarle il volto.
 
Mi dispiace…” Affermò, abbassando lo sguardo.
 
Come reazione, Katyusha, furente, si alzò in piedi, si piazzò affianco a lei e le tirò l’orecchio destro.
 
Guardami in faccia mentre ti parlo, capito?” Le ordinò.
 
D… Da!” Replicò lei, dolorante.
 
La biondina mollò la presa, tornò a sedersi e guardò la sua sottoposta con sguardo gelido, come il tono che usò.
 
Compagna Nina… Hai disubbidito esplicitamente al comando del tuo capitano! Attraverso la tua insubordinazione e la tua stupidità hai esposto il nostro team di sensha-do a una umiliante disfatta!
 
Si alzò ancora in piedi, guardando la corvina con uno sguardo di puro odio, che fece rabbrividire quest’ultima.
 
Non sei degna del tuo ruolo! Non sei degna di far parte della squadra! Non sei degna delle tue compagne, che tu hai tradito…
 
Ora Nina aveva le guance rigate da lacrime che le fuoriuscivano copiose dagli occhi. Non sapeva come replicare a quelle parole, e il rimorso per aver passato informazioni a una spia avversaria, tradendo le sue compagne (anche se inconsapevolmente) non le dava tregua.
 
Ti comunico, traditrice, che a partire da ora sei fuori dal team di sensha-do!” Le disse Katyusha.
 
Sconvolta, Nina si alzò in piedi.
 
No… Ti prego, compagna Katyusha! Nel team ho molte amiche, non voglio separarmi da loro!” Esclamò.
 
Non le avrai più quando scopriranno ciò che hai fatto! E a giorni verrai trasferita al Dipartimento Agricoltura, a coltivare il grano e a pelare le patate!
 
Nina, sempre più affranta, preferì non replicare. Se avesse provato a insistere molto probabilmente avrebbe rischiato l’espulsione.  Si alzò in piedi.
 
Capisco, capitano… Altri ordini?” Domandò, con voce rotta dall'emozione.
 
Da… Sparisci dalla mia vista!” Le rispose il suo superiore.
 
L’ormai ex caricatore del KV-2 annuì e, lentamente, uscì dalla stanza.

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Capitolo 61
*** La lunga serata, parte 7. ***


Nave-scuola Aquila, ore 20:15
 
L’OVRA aveva il suo quartier generale in un edificio in marmo di 4 piani, in stile neoclassico, che ospitava gli uffici delle investigatrici, le celle in cui venivano imprigionate le spie e le stanze per gli interrogatori. In una di queste stava Saori Takebe, seduta a un tavolo di legno massiccio. Dietro di esso stava un’altra sedia. La stanza conteneva, inoltre, un cestino per i rifiuti e un vetro unidirezionale. La ragazza era tesa, e non si sforzava di celarlo.
 
Kuso… Se non riesco a convincere l’OVRA della mia innocenza verrò espulsa dal team di sensha-do, se mi va bene; cacciata dal liceo se mi va male.
 
Emise un sospiro.
 
E allora mi toccherà trasferirmi in un’altra accademia… Ma quale? Maginot? BC Freedom? Blue Division?
 
A distoglierla da quei pensieri ci pensò il rumore della porta che si apriva. Alzando lo sguardo vide entrare due ragazze: una aveva lunghi capelli neri legati in una coda tramite un fiocco rosso, occhi dello stesso colore, che teneva in mano una pipa; l’altra era tarchiata, aveva lunghi capelli castani scuri che le arrivavano alla schiena e occhi dello stesso colore. Entrambe indossavano una divisa da marinaio, con berretto, blusa, una gonna corta, tutti e tre di colore bianco. La ragazza con la pipa inoltre portava un cappotto scuro sopra la divisa. Quest’ultima si sedette al tavolo, mentre la nerboruta rimase in piedi.  Per qualche minuto, nessuna delle tre parlò. Saori guardava con apprensione le due agenti, una intenta a giocherellare con la pipa, l’altra a fissarla con le braccia conserte e un’aria torva. A rompere il silenzio fu la corvina, che disse:
 
Allora, Takebe… Ti chiami così, giusto?
 
La ramata annuì.
 
Io sono Ogin, ma puoi chiamarmi Silver. Lei è Murakami. Un tempo eravamo alla Ooarai, come te.
 
Saori guardò con perplessità la sua interlocutrice.
 
Non mi pare di avervi viste, a scuola…” Affermò.
 
Perché noi stavamo a Johannesburg.” Le rispose Murakami.
 
Nel sentir pronunciare quel nome Saori rimase a bocca aperta. Johannesburg era il nomignolo affibbiato ai bassifondi della defunta Ooarai, dove regnava l’anarchia e dove vivevano le studentesse più indisciplinate e ribelli.
 
Se queste due vengono da lì devono essere delle vere delinquenti.
 
Pensò, intimorita.
 
Ma ora bando alle ciance, Takebe… Siamo qui per interrogarti, non per spettegolare.
 
Detto ciò Ogin posò la pipa sul tavolo.
 
E fa attenzione… Se non risponderai alle domande o se menti ti userò come sacco da boxe!” La avvisò Murakami, assumendo un’aria minacciosa.
 
L’operatrice radio deglutì, per poi annuire ancora.
 
Ogin sorrise.
 
Cominciamo… Ti dice niente il nome Yukari Akiyama?” Domandò.
 
Hai… Era una mia compagna di team. Lei era caricatore, io operatrice radio. Operavamo sotto il comando di Miho Nishizumi.
 
Dopo la chiusura della Ooarai avete avuto altri contatti? Di persona, intendo.
 
Hai. Durante il banchetto post-partita.
 
“In nessun’altra occasione?
 
Una volta al mese, al lago. Andiamo lì per rendere omaggio a Mihorin.
 
Silver inizialmente rimase in silenzio. Prese la sua pipa e guardò intensamente la sospettata.
 
Mi piacerebbe sapere cosa vi dite in quelle… Rimpatriate.
 
Saori la guardò infastidita.
 
Io non la chiamerei così… Ci rechiamo al lago per onorare una amica preziosa, non in campeggio. Comunque nulla di importante. Più che altro diciamo qualcosa di carino nei confronti della defunta. Non capisco perché debba interessarvi.
 
Ogin si aggiustò meglio sulla sedia.
 
Ci interessa perché Yukari ha compiuto attività di spionaggio, infiltrandosi alla Saunders prima e alla Pravda poi… E molto probabilmente anche qui ad Anzio.
 
Un dubbio atroce colpì Saori come uno schiaffo in faccia.
 
È per questo che sono sospettata di spionaggio?” Domandò, allarmata.
 
Le domande le facciamo noi, pel di carota!” Replicò Murakami, brusca.
 
Silver invece annuì.
 
Noi pensiamo che tu le abbia passato informazioni vitali, durante una di quelle… Commemorazioni, o magari mentre  era infiltrata qui al liceo.
 
La ex Ooarai scosse il capo.
 
Beh, vi sbagliate di grosso! Non le ho passato nulla di nulla!” Dichiarò.
 
Silver ridacchiò.
 
Chi mi garantisce che tu non stia mentendo? Tu e Yukari siete amiche per la pelle, visto il tempo che avete passato insieme alla Ooarai.
 
******
 
Dall'altra parte del vetro unidirezionale Anchovy, in compagnia di Carpaccio, stava assistendo all'interrogatorio.
 
Se scopro che è colpevole gliela faccio pagare cara… Nessuno tradisce la mia fiducia e la fa franca!” Affermò, con rabbia, stringendo il suo frustino tra le mani.
 
Non abbiamo prove che sia lei la talpa.” Le ricordò la sua vice.
 
La grigia si voltò a guardarla.
 
E chi altri può essere? Da quanto mi ha comunicato Katyusha lei e Yukari sono amiche e compagne di team! È la principale indiziata!
 
Carpaccio si strinse nelle spalle.
 
Ne so quanto voi, duce…
 
****
 
…Mi ripeto, non ho passato informazioni a Yukari!” Disse Saori, alzando la voce.
 
Se non l’hai fatto tu, chi altri? Forse Cesare?” Domandò Ogin.
 
Saori scosse il capo.
 
Non ne ho idea… Forse ha trovato qualche studentessa dalla lingua lunga!
 
****
 
Dalla lingua lunga…
 
Ripeté mentalmente Anchovy.
 
Improvvisamente una lampadina si accese nella sua mente. Si rivolse a Carpaccio:
 
Porta qui Pepperoni! Subito!
 
La bionda annuì e corse via.
 
*****
 
Quasi nello stesso istante Pepperoni aveva appena finito di servire l’ennesima cliente della giornata. Sbuffò, mentre osservava la ragazza banchettare col suo piatto di tortellini.
 
Ancora non capisco come mai l’OVRA sospetti di Saori… Da quando è qui si è comportata bene. Un attimo, ora che ci penso quelle dell’OVRA hanno detto che è sospettata di spionaggio in favore della Saunders… La ragazza che si è infiltrata qui di recente, Yukari, veniva da lì… Ed è la stessa a cui io…
 
Assunse una espressione shockata.
 
Oh, no… La sospettano per causa mia!
 
In qualche modo l’OVRA doveva aver scoperto che Yukari si era introdotta clandestinamente a bordo prima del match Anzio-Saunders, carpendo informazioni vitali. Aveva indagato, scoprendo che Yukari e Saori erano amiche per la pelle ed ex compagne di team. Ciò doveva averle spinte a prenderla in custodia, considerandola una talpa.  Chissà cosa rischiava…
 
Io… Devo scagionarla… Non posso permettere che finisca nei guai a causa mia! Sono io quella che ha parlato a Yukari del P40!
 
Pensò, mentre si toglieva il cappello da chef e il grembiule e indossava il berretto regolare da studentessa.
 
Fatto ciò lasciò la bancarella e corse via, decisa a salvare una ragazza innocente.

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Capitolo 62
*** La lunga serata, parte 8. ***


Nave-scuola Kiev, ore 20:30
 
Nonna si stava aggirando per i corridoio dell’edificio scolastico quando udì, proveniente da un’aula vicina, un rumore non identificato. Appoggiando l’orecchio allo stipite capì che si trattava di singhiozzi.
 
Credo di sapere a chi appartengono.
 
Pensò.
 
Aprì la porta, entrò, accese la luce e si guardò intorno.  Seduta a uno dei banchi stava Nina, col viso rigato dalle lacrime.
 
Nina.” La chiamò, omettendo di proposito il termine compagna, troppo formale in quella circostanza.
 
La primina si voltò a guardarla.
 
Nonna…” Disse, con voce incrinata dal pianto, mentre si asciugava gli occhi.
 
La direttrice del KGB le si avvicinò, piazzandosi accanto al suo banco e guardandola impassibile. Per un po’ le due ragazze rimasero a fissarsi a vicenda, poi Nina scoppiò a piangere, abbracciando Nonna. Quest’ultima la le tolse il berretto, posandolo sul banco, e iniziò ad accarezzarle gentilmente la testa.
 
Io… Io non lo sapevo… Non sapevo che fosse una spia! Altrimenti non le avrei rivelato nulla!” Affermò la corvina, tra i singhiozzi.
 
Lo so bene, Nina… Tu sei onesta e leale, mai passeresti informazioni alle avversarie, che siano della Saunders o della Kuromorimine.” Replicò la direttrice.
 
Nina alzò lo sguardo, guardandola con aria implorante.
 
Ti prego, compagna direttrice… Non voglio essere sbattuta fuori dal team! Non voglio dire addio alle mie compagne e al sensha-do!” La supplicò.
 
Nonna scosse il capo.
 
In questo momento non posso farci niente… Katyusha è furibonda per la sconfitta. Sei già fortunata che non ti abbia espulsa, ma se insisti lo farà.
 
Quindi sono spacciata?
 
Nonna scosse nuovamente la testa.
 
No… Farò il possibile perché sia clemente.
 
Nina la guardò perplessa.
 
Ma hai appena detto…
 
“Ho detto che ora come ora lei non mi ascolterebbe. Lascia passare qualche giorno, massimo qualche settimana, il tempo di farle sbollire la rabbia. Poi sarà più facile convincerla.” Le spiegò Nonna, sorridendole.
 
Nina si asciugò nuovamente le lacrime.
 
Ma fino ad allora…
 
Dovrai stare nel DA (Dipartimento Agricoltura). Certo, non sarà piacevole, ma ti assicuro che la tua sarà una punizione temporanea. E una volta conclusa verrai riammessa a pieno titolo nel team.
 
Nina la guardò poco convinta, ma annuì. Per quanto ne sapeva ci sarebbero voluti mesi prima che Katyusha la perdonasse, ammettendo che lo avrebbe fatto, e intanto sarebbe dovuta marcire nel DA, il luogo dove, per tradizione, venivano spedite le studentesse più indisciplinate, per punizione. Avrebbe dovuto convivere per chissà quanto tempo con la feccia dell’accademia, e la sola idea la faceva rabbrividire. Ma non aveva altra scelta, così annuì.
 
Da, compagna direttrice.
 
Nonna le fece l’occhiolino.
 
Fidati, Nina… Ti tirerò fuori da lì.” Le promise.
 
****
 
Contemporaneamente, ad Anzio, Saori era ancora sotto interrogatorio.
 
Ti conviene confessare, Takebe…  Tutto è contro di te: la tua amicizia con la spia, per esempio.” Affermò Silver.
 
Nervosa, la ex Ooarai scattò in piedi.
 
Ma siete sorde? Ho detto che non ho passato alcuna informazione a Yukari!” Esclamò, nervosa.
 
Siediti!” Le intimò Murakami, con un tono minaccioso che non ammetteva repliche.
 
Intimorita, la ramata annuì e si sedette di nuovo.
 
Ogin giocherellò con la sua pipa, poi disse:
 
Per dimostrare la tua innocenza occorrono prove, non chiacchiere… E, finora, tu non ne hai mostrata neppure una. Quindi, fino a prova contraria, tu hai passato informazioni a Yukari, se non direttamente tramite Facebook o qualche altro social.
 
Sempre più irritata, Saori si passò le mani sul volto. Le sembrava di essere impegnata in una conversazione con una sorda. Qualunque cosa dicesse veniva ignorata.
 
Non intendo confessare qualcosa che non ho commesso!” Dichiarò, incrociando le braccia.
 
*****
 
O è innocente, o sta recitando in modo molto subdolo…
 
Pensò Anchovy, da dietro il vetro unidirezionale.
 
In cuor suo sperò che l’ipotesi giusta fosse la prima. Si era ormai affezionata a quella ragazza… Una brava cuoca, una operatrice radio efficiente. Scoprire che aveva effettivamente passato informazioni al nemico le avrebbe spezzato il cuore.  Dopo mezz'ora fu raggiunta da Carpaccio, in compagnia di Pepperoni. Entrambe erano trafelate per la corsa.
 
Era ora che arrivassi!” Affermò.
 
Duce…” Esordì Carpaccio.
 
Dimmi.” La esortò la grigia.
 
La qui presente Pepperoni ha una confessione da fare.” Spiegò la bionda.
 
Anzai si voltò verso la corvina. Questa la guardava con aria colpevole.
 
Duce, poco prima del match contro la Saunders ho passato inconsapevolmente informazioni alla spia Yukari Akiyama!
 
Quella notizia per Anchovy fu come un fulmine a ciel sereno.
 
Tu hai fatto cosa?” Domandò, sperando di aver capito male.
 
Le ho parlato del nostro P40… Nient’altro. Io… Credevo fosse una di noi!” Si giustificò la sua vice.
 
La duce di Anzio serrò entrambi i pugni.
 
Ma bene… Non solo hai mandato a monte l’operazione Maccheroni, ma hai anche informato una spia Saunders del nostro carro pesante!
 
Pepperoni abbassò lo sguardo, non sostenendo l’occhiata minacciosa che il suo capitano le stava rivolgendo.
 
Sono mortificata, duce…” Dichiarò, non sapendo che altro aggiungere.
 
Quindi Gianduia è innocente.” Intervenne Carpaccio.
 
Anchovy si voltò a guardarla.
 
Non ci giurerei, Carpa… Questa confessione dimostra la colpevolezza (e la stupidità) di Pepperoni, non l’innocenza di Saori, che potrebbe aver comunque passato informazioni a Yukari. Tuttavia non abbiamo prove a suo carico, solo sospetti.
 
Sbuffò.
 
Che intendete fare?” Le chiese la bionda.
 
La farò rilasciare, ma verrà sottoposta a stretta sorveglianza… Ci penserà l’OVRA a tenerla d’occhio. Al primo comportamento sospetto la espellerò dal team, se non dall'accademia!
 
Si rivolse a Pepperoni, con un tono brusco:
 
Con te farò i conti più tardi! Ora sparisci dalla mia vista!
 
Avvilita, la ragazza annuì e si allontanò.

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Capitolo 63
*** Resa dei conti, parte 1. ***


Prefettura di Shizuoka, 15 agosto, ore 14:45
 
Finalmente giunse il giorno fatidico, la finale del torneo, che si sarebbe svolta nella cosiddetta sacra valle dei carri armati, luogo che sin dai tempi del 1° torneo nazionale, avvenuto nel 1959, aveva ospitato il final match. Le tribune erano gremite di spettatori (tra cui le immancabili cheerleaders della Saunders), e in tutto il Giappone gli spettatori si erano radunati davanti ai propri televisori o davanti ai maxi-schermi piazzate nelle principali città, come Tokyo, Osaka, Yokohama e altre. Mancava appena un quarto d’ora alla battaglia che avrebbe stabilito una volta per tutte chi avrebbe sventolato la scarlatta bandiera della vittoria, se Kay per la Saunders o Darjeeling per la St. Gloriana.  In un prato erano schierati i carri della Saunders, in maggioranza Sherman più un M3 Lee, alcuni Hellcat, M36 Jackson e M26 Pershing. Kay stava discutendo con Alisa e Naomi.
 
Ok, girls… Siamo a un passo dal titolo, e se giocheremo bene le nostre carte a fine giornata lo otterremo, diventando le campionesse nazionali!” Affermò la bionda, con profonda convinzione.
 
Le sue due vice annuirono, poi Alisa, guardando alle spalle di Kay, disse:
 
Abbiamo visite!” Annunciò.
 
Kay si voltò, notando una vettura d’epoca Riley 9 alla cui guida stava Assam e da cui scesero, una dopo l’altra, Darjeeling e Hana.
 
Hi!” Le salutò, allegra, mentre si avvicinavano.
 
Dal canto suo Alisa le guardò con fastidio.
 
Che siano venute a spiare?
 
Si chiese.
 
Kay…” Esordì il capitano della St. Gloriana, rivolgendo alla sua collega un cenno di saluto.
 
Darjeeling… Qual buon vento?” Le chiese quest’ultima.
 
Sono qui per i saluti pre-partita, ovviamente. Dal momento che questa è la pima volta che le nostre due squadre si affrontano nella finale auspico un match soddisfacente per entrambe, a prescindere dall’esito.” Replicò Darjeeling, con la sua solita flemma.
 
Compiaciuta, Kay le fece l’occhiolino.
 
Very kind of you, my friend! Thank you!” Affermò.
 
Intanto Hana osservava con attenzione i carri della Saunders, messi uno accanto all'altro. Dopo un attentò esame pensò:
 
C’è qualcosa che non va…
 
Pensò.
 
Fece appena in tempo a formulare quel pensiero che Alisa le si parò davanti, guardandola con astio.
 
Qui non c’è niente da vedere, signorina!” Le disse, con tono brusco.
 
Alisa, non essere scortese! Anche se appartenenti a due scuole diverse siamo comunque amiche!” La rimproverò il suo capitano, con sguardo severo.
 
Alisa la guardò male, ma annuì. 
 
Kay poi si rivolse ad Hana:
 
Tu sei…
 
Si interruppe.
 
…Eri un’amica di Miho, giusto?
 
La corvina annuì.
 
Sì, e anche il suo artigliere.” Aggiunse.
 
La bionda fece un inchino.
 
Come ho fatto con Yukari anche a te porgo le mie più sincere scuse.” Disse.
 
Hana la guardò sorpresa.
 
Per quale motivo?
 
Perché sono corresponsabile della chiusura della Ooarai, la tua vecchia scuola… Con tutte le conseguenze del caso.” Fu la risposta.
 
Hana le rivolse un sorriso.
 
Lo ammetto, la chiusura della Ooarai, la separazione dalle mie vecchie compagne e il suicidio di Miho sono stati eventi assai dolorosi, per me. Ma preferisco concentrarmi sul momento presente: alla St. Gloriana mi trovo bene, io e le altre siamo ancora in contatto… E poi tu non potevi certo sapere della chiusura. Non ti incolpo di nulla.” Spiegò.
 
Sollevata, Kay le sorrise.
 
Vorrei che le cose fossero andate diversamente… Che ci fosse la Ooarai qui in finale, e non la mia squadra.” Dichiarò.
 
Dubito che ci saremmo riuscite… Troppi scogli aguzzi sulla nostra via… Tipo la Pravda.” Disse Hana.
 
Kay scosse il capo.
 
Io credo di sì. Miho era un valido comandante, e anche gli equipaggi del team erano in gamba. Lo hanno dimostrato prima contro la St. Gloriana e poi contro di noi.” Affermò.
 
Sei qui per vedere Yukari?” Le chiese Naomi, con tono cordiale.
 
Hana scosse il capo.
 
La vedrò dopo il match.
 
Adesso dobbiamo proprio andare, il match inizierà a breve. Vinca il migliore.” Intervenne Darjeeling.
 
Vinca il migliore.” Ripeté Kay, facendo il segno della vittoria.
 
Le due carriste della St. Gloriana fecero ritorno alla loro auto, che partì pochi istanti dopo.
 
*****
 
 “Il limite massimo di carri per questo match è 20, giusto?”  Domandò improvvisamente Hana, mentre rivolgeva un’ultima occhiata alle Saunders, sempre più lontane.
 
Darjeeling la guardò sorpresa.
 
Sì, perché?” Le chiese a sua volta.
 
La corvina si voltò a guardarla.
 
Io ne ho contati 19. Dov’è il ventesimo?
 
Forse ha bisogno di riparazioni…” Ipotizzò Assam.
 
Hana, poco convinta, le rispose:
 
Ne dubito. Hanno avuto un mese per riparare i carri neutralizzati durante il match contro la Pravda.
 
Che importa? 19 o 20 comunque per noi è lo stesso. Non c’è motivo di dare peso a un dettaglio tanto insignificante!” Dichiarò Darjeeling, con noncuranza.
 
E poi c’è la possibilità che Hana abbia contato male i carri.
 
Pensò.
 
******
 
Ad Anzio, nella piazza principale, era stato allestito un maxischermo da cui le studentesse locali (comprese Saori, Anchovy, Pepperoni e Carpaccio) avrebbero assistito, di lì a poco, al match conclusivo del torneo. Le spettatrici erano sedute su delle sedie pieghevoli di legno, ed erano intente a mangiare pizza, patatine e pop corn.
 
Accidenti, che ansia… Manca ancora molto?” Domandò la duce dell’accademia, allungando istintivamente il collo verso lo schermo.
 
Meno di 15 minuti, duce.” Le rispose Pepperoni, per poi mangiare una manciata di patatine.
 
Secondo voi chi vincerà?” Domandò Saori.
 
Carpaccio scosse il capo.
 
Non ne ho la più pallida idea, Gianduia. Entrambe le squadre hanno le carte in regola per vincere.
 
Ci pensate che questa è la prima finale del torneo nazionale a cui non partecipano né Pravda né la Kuromorimine?” Domandò Amaretto, per poi mangiare una fetta di pizza margherita.
 
Anchovy annuì.
 
Ad essere sincere mai me lo sarei aspettata…. Insomma, fino ad ora Saunders e St. Gloriana si erano sempre classificate, rispettivamente, terza e quarta! E adesso invece sono in finale a disputarsi il titolo!
 
Prese una fetta di pizza ai tre formaggi dalla scatola che teneva sulle gambe e la mangiò.
 
Me l’avessero detto a inizio torneo non ci avrei creduto.
 
Prese un’altra fetta di pizza e la offrì a Saori, che la ringraziò con un cenno.
 
*****
 
Alla Pravda Katyusha era nel suo ufficio, e seguiva da un laptop la diretta del match, trasmessa sul canale Youtube ufficiale della Federazione di sensha-do.  La chat era piena di fan che, come lei, attendendo con trepidazione l’inizio della partita. Gli spettatori, notò la biondina, non erano solo giapponesi: c’era chi scriveva dall'Indonesia, chi dall'Australia, chi dalla Spagna, chi dalla Tanzania, chi addirittura dal Brasile (dove erano quasi le tre di notte).
 
Non immaginavo che il sensha-do giapponese fosse tanto seguito all'estero.
 
Pensò.
 
In piedi accanto a lei, con gli occhi fissi sul monitor, c’era Nonna.
 
Katyusha?” La chiamò.
 
Da?” Replicò lei, continuando a guardare la live.
 
Non crede sia arrivato il momento di autorizzare il rientro di Nina nel team di sensha-do? È da un mese che quella poveretta è detenuta nel DA.
 
La biondina sbuffò. Da tempo Nonna le chiedeva ripetutamente clemenza per quella piccola spiona (anche se involontaria), ricevendo sempre un secco niet come risposta. D’altro canto, però, doveva ammettere che un mese nel Dipartimento Agricoltura era più che sufficiente, come punizione. Inoltre, nonostante avesse cercato rimpiazzi in tutta l’accademia, non era riuscita a trovarne uno che fosse all'altezza di Nina. Così disse:
 
Tra qualche giorno la riammetterò nel club di sensha-do.”  Disse.
 
Nonna le sorrise.
 
Ve ne sono grata, capitano.” Affermò.
 
Katyusha non replicò, continuando a guardare la live.
 
*****
 
Intanto Maho, seduta nel suo ufficio davanti a un portatile, era in videochiamata con sua madre.
 
…Tutti i panzer danneggiati sono stati riparati, e sono di nuovo operativi.” Spiegò.
 
Shiho annuì.
 
Bene. I carri vengono sottoposti a controlli mensili?
 
Hai, okāsan.
 
Miss Nishizumi annuì ancora, poi si udì bussare e la donna guardò verso un punto fuori dallo schermo.
 
Ora devo salutarti.
 
Detto ciò chiuse la comunicazione.
 
Maho sbuffò. Era passato un mese dalla brusca discussione che aveva avuto con sua madre, e se la ragazza se la ricordava ancora la sua genitrice sembrava averla dimenticata (o perdonata). In quel momento qualcuno bussò alla porta.
 
Avanti!” Disse.
 
Dopo pochi secondi fece il suo ingresso Erika, la sua vice.
 
Kommandant” La salutò quest’ultima, inchinandosi.
 
Maho le rivolse un sorriso benevolo.
 
Erika… Com'è la situazione?” Le chiese.
 
Molte nostre studentesse sono davanti ai maxi-schermi piazzati per l’accademia. Altre seguono la live della finale tramite laptop, cellulari o sui loro televisori.
 
Sbuffò.
 
Questa è la prima finale a cui non partecipiamo.” Dichiarò, sconsolata.
 
Il suo capitano annuì.
 
Vero… Ma ci saranno altre occasioni per vincere. Come la coppa d’inverno, per esempio.
 
Erika deglutì. La coppa d’inverno avrebbe sancito il suo debutto come comandante in capo del team di sensha-do, visto che Maho sarebbe partita per la Germania di lì a pochi mesi.
 
Ja, Kommandant. E vi garantisco che farò del mio meglio per tenere alto il nome della squadra e di tutta l’accademia!” Promise, mettendosi sugli attenti.
 
Maho annuì.
 
So che lo farai. Come vice-comandante ti sei fatta valere più volte, durante il torneo nazionale. E ti farai valere anche nella coppa invernale.
 
La bionda arrossì, lusingata da quelle parole.
 
Ora devo andare… Voglio assistere alla finale.
 
Detto ciò fece per congedarsi, ma Maho la bloccò con un cenno.
 
Possiamo guardarla insieme.
 
Indicò la sedia davanti alla scrivania.
 
Siediti accanto a me.
 
Felice, Erika annuì.
 
Ja, Kommandant!
 
Prese la sedia, la posizionò accanto a quella del suo comandante e si sedette. Maho invece andò su Youtube, aprì la lista delle iscrizioni, cliccò sul canale della Federazione, poi cliccò sulla live. Dopo pochi istanti sullo schermo vide un petardo esplodere nel cielo, segno che il match era cominciato. 

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Capitolo 64
*** Resa dei conti, parte 2. ***


I carri della Saunders procedevano attraverso la vallata. Intorno a loro regnava il silenzio, interrotto solo dal canto dei grilli, che riempiva l’aria.  Tuttavia gli equipaggi tenevano occhi ed orecchie aperte, consapevoli che da un momento all'altro potevano entrare in contatto con la formazione nemica.
 
L’ora X è scattata… Da qui in poi non possiamo permetterci errori o leggerezze.
 
Pensò Kay, mentre si asciugava il sudore dalla fronte.
 
Per lungo tempo la Saunders University aveva ricoperto il ruolo di “medaglia di bronzo” sul podio del torneo, classificandosi sempre terza. Adesso invece aveva l’opportunità di vincere la medaglia d’oro, ovvero la bandiera della vittoria, e la bionda non aveva alcuna intenzione di sprecarla.
 
Non siamo certo arrivate fin qui per perdere…
 
Guardò le sue compagne di carro: Yukari era vicina ai proiettili da inserire nel cannone, con una espressione determinata in volto; Jane ogni tanto guardava dal mirino del cannone, in cerca di eventuali carri nemici; Belle era concentrata sulla guida; Pocahontas stava armeggiando con la radio di bordo. Dopo un paio di minuti un rombo proveniente dall'esterno le mise in allarme.
 
Il nemico!” Esclamò il caricatore, allarmato.
 
Kay si affacciò dalla torretta notando, nel bosco vicino, l’intera formazione della St. Gloriana intenta a sparare contro di loro.  Essa era composta in maggioranza da Crusader, più alcuni Matilda e il Churchill come carro-comando/bandiera.
 
Come hanno fatto a trovarci?
 
Si chiese, stupita.
 
Scese nella torretta, poi nel vano equipaggio.
 
Siamo sotto attacco!" Annunciò.
 
Da dove sono sbucati?” Le chiese Belle, esterrefatta.
 
Devono aver usato una scorciatoia… State attente, il nostro è sia il carro-bandiera che il carro-comando! Se ci prendono è finita!” Le avvisò la bionda.
 
A tutti i carri: procedete a zigzag il più possibile ed entrate nella foresta davanti a voi!” Ordinò via microfono.
 
Subito i carri Saunders obbedirono, aumentando anche la loro velocità. I carri St. Gloriana, guidati dal Churchill, si lanciarono al loro inseguimento.  
 
Usate i fumogeni!” Ordinò ancora Kay.
 
Dopo pochi istanti attorno al convoglio Saunders si formò una cortina di fumo che le nascose alla vista dei carri inseguitori.
 
*****
 
Fumo? Non fate le furbe, non siete mica ninja!” Pensò ad alta voce Rosehip, una ragazza di statura media, con capelli rossi e occhi color ambra, che comandava uno dei Crusader.
 
Prepararsi a…
 
Fece pe ordinare, ma la voce di Darjeeling proveniente dalla radio la fermò:
 
Non sparate contro i carri!
 
Lì per lì la ragazza rimase attonita, poi domandò:
 
Non è meglio eliminarli il prima possibile?
 
Così faremmo il loro gioco: sprecare munizioni sparando a casaccio.” Le spiegò il suo comandante.
 
********
 
In quel momento due Matilda della St. Gloriana furono colpiti e neutralizzati da colpi sparati da alcuni alberi. A sparare era stato un carro pesante M26 Pershing guidato dal Team Phoenix (già Team Duck). L’artigliere, Akebi Sasaki, emise un grido di esultanza.
 
Ne ho presi due!” Commentò, entusiasta.
 
Ora allontaniamoci, prima che rispondano al fuoco!” Ordinò Noriko Isobe, il suo capitano.
 
******
 
Intanto la squadra Saunders aveva raggiunto la cima di una collina, dove si schierò in posizione difensiva.
 
Preparatevi al fuoco!” Ordinò Kay.
 
****
 
I carri della St. Gloriana si fermarono ai piedi della collina.  Darjeeling si affacciò dalla torretta del Churchill e, tramite un binocolo, ne scrutò attentamente la cima, osservando i carri avversari pronti a difendere l’altura.
 
Si sono messe in posizione di difesa prima di quanto mi aspettassi.
 
Pensò.
 
Circondatele!” Comandò.
 
Subito i tank iniziarono a risalire la collina.
 
******
 
Fuoco!” Ordinò Kay.
 
Subito tutti i carri della Saunders iniziarono a sparare, colpendo vari carri nemici, nonostante vari colpi andassero a vuoto, colpendo il suolo e sollevando vari spruzzi di terra. A loro volta le St. Gloriana fecero fuoco contro gli Sheman, ma complice la posizione di questi ultimi e la lontananza non riuscivano a centrarli.
 
*****
 
Sembra la battaglia di Bunker Hill!” Commentò Naomi, dopo aver centrato un Crusader nemico.
 
Quella dove l’esercito continentale inflisse gravi perdite alle Giubbe Rosse?” Le chiese Alisa, via radio.
 
Esatto!
 
*****
 
A poca distanza Noriko, in compagnia di Akebi, stavano osservando dalla torretta del Pershing lo svolgimento della battaglia. La cima della collina sembrava un vulcano in eruzione, complice la colonna di fumo che si levava alta. L’aria era lacerata dal frastuono prodotto dai cannoni.
 
Il bombardamento è impressionante!” Commentò la bionda.
 
Noriko, che teneva in mano un binocolo, annuì.
 
******
 
Ora siamo 20 contro 12!” Dichiarò Jane, dopo aver centrato un carro avversario.
 
Ne abbiamo eliminati abbastanza, ora possiamo ritirarci!” Ordinò Kay.
 
Ma siamo bloccate!” Le fece notare Yukari, preoccupata.
 
La bionda fece per replicare, ma venne interrotta dalla voce di Noriko alla radio:
 
Capitano, avviamo l’operazione Revere?
 
Lei sorrise.
 
Yes, of course!
 
Si voltò verso le sue compagne, che la guardavano perplesse.
 
Cos'è l’operazione Revere?” Domandò Pocahontas.
 
Kay le fece l’occhiolino.
 
Ora vedrai.
 
******
 
Il Pershing con a bordo il Team Phoenix si avviò verso la collina.  La sua prima vittima fu un Crusader rimasto indietro rispetto agli altri, che si ritrovò con un cingolo spezzato da una cannonata.
 
*****
 
NO!” Gridò Rosehip.
 
Si affacciò dalla torretta solo per vedere il cingolo destro rotto e il Pershing che le sorpassava. Furibonda, la ragazza rivolse una occhiata di puro odio al carro nemico che si allontanava.
 
Damn… Ci vorrà tempo per ripararlo!
 
****
 
Geronimo!” Gridò Noriko, grintosa, indicando davanti a sé.
 
Il Pershing passò in mezzo alle file nemiche, seminando il caos. Alcuni Crusader e Matilda tentarono di colpirlo, ma finirono abbattuti.
 
*****
 
A destra c’è il caos! Dobbiamo approfittarne!” Esclamò Belle.
 
Tutte a destra!” Ordinò Kay.
 
****
 
Approfittando della confusione la Saunders riuscì a bypassare indenne la formazione nemica.
 
*****
 
Sono riuscite a scappare… Abbiamo perso metà dei carri!” Comunicò una voce via radio.
 
Incapaci!” Le insultò Assam, furibonda.
 
Non è colpa loro… La Saunders ha giocato bene le sue carte, facendoci molto male!” Affermò Hana.
 
Darjeeling, dal canto suo, bevette un sorso dalla sua tazza di tè e disse:
 
Non temete… Se riusciamo a eliminare il loro carro-bandiera vinceremo! Pekoe, ordina a tutti i carri di inseguirle!
 
Orange annuì.
 
******
 
Le forze Saunders (cui si era riunito il Team Phoenix) proseguirono la loro avanzata, superando prima un fiume e poi un ponte di pietra, raggiungendo un’autostrada e dirigendosi verso Shizuoka, capoluogo della prefettura omonima.
 
Una volta lì che facciamo, capitano?” Le chiese Yukari.
 
Ci disperderemo, attendendo l’arrivo delle forze nemiche e impegnandole in un combattimento urbano. Se sfrutteremo l’ambiente cittadino e la superiorità numerica prevarremo!” Replicò Kay.
 
Yukari sorrise e annuì. Quella strategia era simile a quella adottata da Miho durante il match amichevole Ooarai vs St. Gloriana, solo che stavolta era il nemico ad essere in inferiorità numerica rispetto alla sua (nuova) squadra. Sì, stavolta potevano farcela.
 
Intanto Kay pensava:
 
Inoltre lì ho piazzato la nostra arma segreta.
 
Pensò, mentre un sorriso maligno le increspava le labbra.

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Capitolo 65
*** Resa dei conti, parte 3. ***


Quando la St. Gloriana giunse in città si ritrovò a vagare attraverso strade deserte, poiché erano state sgombrate preventivamente dalle autorità per evitare morti o feriti tra i civili nel caso la battaglia si spostasse dalla valle vicina al centro abitato.
 
I cittadini staranno seguendo il match in TV, su Youtube, dalle finestre delle loro case.
 
Pensò Darjeeling, per poi ordinare via microfono:
 
A tutti i carri, alt!
 
Il Churchill si fermò vicino a un incrocio, imitato dagli altri carri. La bionda si affacciò dalla torretta, guardando attentamente il paesaggio urbano attorno a sé.
 
Ho già vissuto una situazione simile, prima del torneo…
 
Ritornò con la memoria al match amichevole Ooarai vs St. Gloriana, in cui era arrivata a un passo dalla disfatta, per mano di un team di principianti capitanato dalla defunta Miho.  Ma in questo caso la sua posizione era assai più critica: la squadra Saunders era praticamente intatta, mentre la sua aveva solo 8 carri su 20 a disposizione, essendo stata decimata durante l’assalto alla collina. Scese di nuovo nella torretta e si rivolse ad Hana:
 
Questa situazione non mi piace affatto… A ogni passo che facciamo rischiamo di essere ulteriormente dimezzate da attacchi mordi-e-fuggi.
 
Mise mano alla sua borraccia e bevette un lungo sorso d’acqua. Niente tè in quella occasione.
 
Cosa propone, comandante?” Le chiese il suo artigliere.
 
Darjeeling rifletté a lungo prima di rispondere.
 
L’ideale è dividerci e perlustrare l’area, disinfestandola.
 
Hana la guardò con scetticismo.
 
Siete sicura?
 
Darjeeling la guardò con convinzione e annuì.
 
Tempo fa vidi su Youtube un video, dove una mandria di bufali veniva attaccata da un branco di licaoni. Questi ultimi erano più piccoli dei possenti bovini, ma nonostante ciò, grazie al loro gioco di squadra e al loro coordinamento catturarono e divorarono 5 vitellini.
 
E… Noi rischiamo di finire allo stesso modo?
 
La bionda annuì ancora.
 
Così siamo un bersaglio troppo ghiotto per loro. Non passerà molto tempo prima che ci piombino addosso per farci a pezzi.
 
Detto ciò si collegò tramite il suo microfono agli altri equipaggi:
 
A tutti i carri, ascoltate: 5 di voi vadano in avanscoperta, 2 rimangano con me! Se possibile evitate gli scontri, il bersaglio prioritario è il carro-bandiera nemico! Eliminiamolo e la vittoria sarà nostra!
 
Ma, lady Darjeeling… La città è grande! Le avversarie possono essere dovunque!” Obiettò una delle carriste.
 
Lo so, ma non abbiamo altra scelta. Procedete distanziate di 15 metri l’una dall'altra!
 
******
 
Anche se contrariata Rukuriri, una ragazza di media statura che aveva  occhi marroni e lunghi capelli dello stesso colore legati in una treccia sulla spalla sinistra,  Rispose:
 
Yes, my lady!
 
Imitata dalle altre.
 
Damn… Stavolta Darjeeling ha calcolato male le sue mosse! Siamo in territori urbano, e dietro a ogni angolo possono esserci degli Sherman pronti ad accopparci! Mandare dei carri in perlustrazione in questa situazione è come mandare dei cerbiatti contro un branco di lupi!
 
Pensò, angosciata.
 
Muovi il culo!” Ordinò alla sua conducente.
 
Quest’ultima la guardò male, ritenendo un simile linguaggio inadatto a una studentessa della St. Gloriana, ma annuì. Non era il momento di pensare all'etichetta, quella era una battaglia decisiva e loro la stavano perdendo.
 
*******
 
I carri, 2 Matilda e 3 Crusader, si divisero, andando chi a nord, chi a est, chi a ovest. Invece il Churchill e altri due Matilda rimasero indietro, muovendosi prudentemente verso nord, distanziati di parecchi metri indietro rispetto all'altro Matilda di fronte a loro.  Darjeeling era nuovamente affacciata dalla torretta e lanciava occhiate a destra e manca.
 
Dove accidenti sono?
 
Si chiese.
 
Dopo un quarto d’ora di cammino, mentre transitavano nei pressi di un ufficio postale, una voce alla radio annunciò:
 
Qui Team Mordred, siamo cadute vittime di un agguato nemico!
 
In quanti sono?” Domandò l’operatrice radio, ovvero Yuzu.
 
Sono in 5, e…
 
Si udì un rombo.
 
Ci hanno eliminate! Noi e il team Parsifal!
 
State bene?” Domandò la castana, angosciata.
 
Il team Mordred è illeso!
 
Anche noi della squadra Gawain stiamo bene!
 
La ragazza tirò un sospiro di sollievo.
 
*****
 
È dall'amichevole contro la Ooarai che non vedevo la St. Gloriana così in difficoltà!” Esclamò Saori, sbalordita.
 
Anchovy le rivolse una breve occhiata.
 
Non c’è da stupirsi, vice-comandante Gianduia… La Saunders è tra le favorite del torneo. Anzi, dato che Kuromorimine e Pravda sono fuori dai giochi posso affermare con certezza che sarà la squadra di Kay a portarsi a casa il titolo nazionale.
 
Detto ciò tornò a guardare il maxi-schermo.
 
Saori dal cantò suo arrossì. Non era ancora abituata ad essere etichettata con quel grado, datole dalla duce di Anzio come riparazione per essere stata sospettata ingiustamente di spionaggio in favore della Saunders.
 
******
 
La Gloriana aveva appena superato un secondo incrocio.
 
Anche i team Galahad e Lionel sono stati eliminati!” Affermò Yuzu, in preda al panico.
 
Darjeeling, tornata nel vano passeggeri, mantenne la sua proverbiale calma, ma era decisamente di pessimo umore.
 
Adesso siamo solo in quattro: il Team Arthur (vale a dire il nostro), il team Lancelot, il team Guinevere e, infine, il Team Camelot…
 
Un rombo proveniente dall'esterno la mise in allarme.
 
E adesso che accade?” Si chiese Pekoe, angosciata.
 
Vado a controllare! Yuzu, ordina ai carri di fermarsi!” Le rispose Darjeeling.
 
L’operatrice radio annuì.
 
Yes, my lady!
 
*****
 
Affacciatasi di nuovo dalla torretta del Churchill vide che il team Camelot,  era stato colpito e neutralizzato: il Matilda era una carcassa fumante, con entrambi i cingoli rotti. Vide spuntare dalla torretta Rukuriri, palesemente terrorizzata.
 
Che succede, Ruku?” La chiamò, usando un nomignolo amichevole che le ragazze del team avevano affibbiato alla castana.
 
La diretta interessata si voltò nella sua direzione, iniziando a gesticolare e a gridare nella sua direzione, ma era troppo lontana per essere udita.
 
Che sta dicendo?
 
Non ti sento, contattami via radio!” Disse, accompagnando le sue parole con dei gesti.
 
****
 
Scesa nella torretta fu fermata da Hana che, preoccupata, le chiese:
 
Che succede?
 
Devo scoprirlo!” Rispose la bionda, confusa quanto lei.
 
******
 
Tornata nella zona passeggeri vide Yuzu intenta a comunicare via radio col team Camelot.
 
…T-28! Hanno un fottuto T-28!” Esclamò la voce di Rukuriri.
 
Team Camelot, è impossibile. La Saunders non usa carri sovietici!” Replicò la marconista.
 
Mi riferivo all’altro T-28!
 
Il cuore di Darjeeling perse un battito. Istintivamente strappò di mano a Yuzu il microfono della radio e domandò:
 
Ruku, mi senti?
 
Yes, my lady!
 
Sicura che fosse un T-28?
 
Assolutamente! E ora è diretto verso di voi!
 
Sempre più agitata, la bionda lasciò cadere il microfono, corse verso la scala, la risalì di corsa e si rivolse ad Hana.
 
Dai una occhiata all’esterno e dimmi cosa vedi!
 
La corvina annuì, appoggiando l’occhio al mirino. Dopo pochi secondi disse:
 
Vedo un carro avversario!
 
Di che tipo?” Le chiese il suo comandante.
 
Lei scosse il capo.
 
So solo che è grosso!
 
Dovrò vedere di persona…
 
****
 
Sbucata nuovamente dalla torretta mise mano al suo binocolo… E vide con orrore che qualcosa di enorme aveva appena superato il Matilda di Rukuriri.
 
Kami-sama… Ditemi che è un incubo! Dunque era quello il ventesimo carro!
 
Pensò, terrorizzata.
 
Davanti a lei era comparso il T-28, carro superpesante made in USA, un mostro di acciaio lungo 11 metri, largo 4 e alto quasi 3 metri.  Questi sparò una cannonata che centrò in pieno il team Lancelot, facendolo finire a torretta in giù.
 
RITIRATA!” Gridò, attraverso il microfono.
 
Subito il Churchill, seguito a ruota dal Matilda rimanente, iniziarono ad arretrare. Quest’ultimo, però, fu abbattuto a sua volta da una cannonata del T-28.
 
Merda! Ora siamo sole!
 
Pensò Darjeeling.
 
Fece appena in tempo a formulare quel pensiero che, voltandosi, notò tre Sherman dirigersi verso di lei: uno era il Firefly, l’altro era il carro-bandiera/comando dal quale spuntava Kay, che la guardava con aria trionfante.
 
Se riesco a eliminarlo vinceremo la partita!
 
Scese di nuovo nella torretta e si rivolse al suo artigliere:
 
Hana, c’è il carro-bandiera nemico alle nostre spalle! Se lo colpiamo…
 
Non fece in tempo a finire la frase che il carro vibrò, facendo trasalire le due ragazze.
 
Oh, no… Non ditemi che  è quello che penso!
 
Si affacciò ancora, e ciò che vide le gelò il sangue: il Churchill colpito dai carri avversari, era stato messo fuori combattimento, con tanto di bandierina bianca. Dopo pochi secondi una voce da degli altoparlanti annunciò:
 
Tutti i carri armati della St. Gloriana sono stati eliminati! Vince l’accademia Saunders!

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Capitolo 66
*** Il discorso del comandante. ***


Tutti i carri armati della St. Gloriana sono stati eliminati! Vince l’accademia Saunders!
 
A quell'annuncio un coro di voci esultanti si levò dalle tribune, da parte dei tifosi della Saunders, mentre quelli della St. Gloriana rimasero delusi, visto che la loro squadra non aveva realizzato neppure una kill.
 
******
 
Hanno vinto!” Esclamò Yoshiko Akiyama, alzandosi in piedi e applaudendo.
 
Accanto a lei suo marito eruppe in un grido di gioia:
 
YOSHA!
 
****
 
Kuso!” Imprecò Shizaburo, serrando i pugni.
 
Al suo fianco Yuri, la madre di Hana, sembrò delusa ma mantenne la calma.
 
Hana non è riuscita a segnare un singolo colpo di questo match… Spero non sia giù di morale.
 
Pensò.
 
****
 
Maho ed Erika erano  intente a guardare la diretta, quando alcune grida provenienti dal corridoio la misero in allarme.

Che succede?
 
Si chiese la castana.
 
Tu aspetta qui, io vado a controllare.” Ordinò alla sua vice.
 
Erika annuì.
 
Ja, Kommandant!
 
*****
 
Uscita, notò due studentesse unite in un abbraccio.
 
Che succede, Sheska?” Domandò rivolta a una delle due.
 
Quest’ultima, una castana coi lunghi capelli lisci che le arrivavano alla schiena e occhi celesti, si staccò dall'altra e le rispose:
 
Ha vinto, Kommandant! La Saunders ha battuto la St. Gloriana!
 
Maho era confusa. La Saunders aveva vinto il torneo, e allora?
 
Ma… Come mai tanta gioia?”  Domandò.
 
Siamo felici per la sconfitta della St. Gloriana! Insomma, loro ci hanno impedito di arrivare in finale e così…”  Le spiegò Sheska.
 
Maho sorrise e annuì.
 
Capisco…” Disse.
 
Le due studentesse si inchinarono.
 
Scusate se vi abbiamo arrecato disturbo.” Affermò l’altra.
 
Nishizumi junior le fece l’occhiolino.
 
Nessun disturbo.
 
****
 
Rientrata in ufficio notò Erika in piedi davanti alla finestra, intenta a guardare all'aperto. Dall'esterno risuonavano grida e schiamazzi. La bionda, voltatasi, le disse:
 
Venga a vedere!
 
Nishizumi Junior fece come le era stato detto e, affacciatasi, notò nel cortile davanti alla scuola, un gruppo di studentesse intente a far baldoria: alcune sventolavano bandiere della Saunders, altre si scambiavano abbracci di felicità, altre una sorta di can-can, e tutte gridavano a gran voce:
 
W la Saunders!
 
Sono state grandi!
 
Onore a loro!
 
Per la strada vicina due Volkswagen Kübelwagen cariche di studentesse sfrecciavano a tutta velocità strombazzando i clacson.
 
È dalla vittoria del Giappone sulla Mongolia per 14 a 0 che non vedevo certi festeggiamenti… Spero solo che la loro simpatia per la Saunders non superi la lealtà verso la Kuromorimine.
 
Pensò, leggermente imbarazzata.
 
Le studentesse della Kuro erano note per essere composte e tranquille, ma in certe occasioni si scatenavano, facendo baraonde degne di Anzio.
 
*******
 
A Shizuoka le carriste della Saunders, riunitesi al loro capitano, erano intente a esultare per la vittoria. E non si poteva certo biasimarle: per la prima volta dopo molti anni la Saunders tornava ad essere campionessa nazionale di sensha-do. Dall'altro lato  le Gloriana apparivano tristi e/o deluse, ma riuscirono a mantenere il loro contegno. Kay si arrampicò sul T-28, e, di fronte alle sue compagne lì riunitesi, tenne il seguente discorso:
 
Mie care amiche, questa è la nostra ora. Questa non è la vittoria di un singolo individuo o di una ristretta cerchia…
 
Indicò con un ampio gesto le sue carriste.
 
…Ma dell’intera squadra di tankery della Saunders. Ognuna di voi ha dato il proprio contributo in questa ultima, grande battaglia del torneo nazionale, il 63°! Grazie al vostro coraggio, alla vostra lealtà, al vostro impegno abbiamo raggiunto la vetta, dove ad attenderci c’è lo stendardo rosso della vittoria! Ora esso è nostro! Nessuno  potrà negarcelo! Siate fiere di voi stesse, carriste della Saunders!
 
A quelle parole seguì un lungo applauso.
 
Brava!” Si complimentò Yukari.
 
Sei la migliore!” Disse Jane.
 
Un urrà per il nostro comandante!” Propose Belle.
 
Dopo pochi secondi tutte le Saunders eruppero in un acuto:
 
HIP HIP URRÀ!
 
****
 
Contemporaneamente Darjeeling era salita a sua volta sul Churchill, e guardava con dolcezza le sue compagne, che erano palesemente giù di morale. Avevano faticato per arrivare fin lì, sconfiggendo addirittura (non senza difficoltà) la Kuromorimine, la apparentemente imbattibile squadra, 9 volte campione di fila. Ma, arrivate a un passo dalla vittoria, il terreno sotto i loro piedi aveva ceduto, facendole cadere in una fossa. La Saunders, sulla carta meno temibile della Kuro, le aveva letteralmente spazzate via. Il loro comandante rimase inizialmente in silenzio, poi disse:
 
Mie leali compagne… È stato uno scontro molto duro contro un nemico più forte di noi. Purtroppo esso ci ha annichiliti. Come comandante devo assumermi le mie responsabilità per questo monumentale fallimento, poiché non sono riuscita a studiare adeguate contro-mosse da opporre alle manovre avversarie.
 
Forse Miho ce l’avrebbe fatta… O forse no. Nulla può fermare un carro superpesante.
 
Pensò.
 
Fece una breve pausa, poi riprese:
 
So che siete deluse. So che ognuna di voi ha dato il massimo in questa battaglia, come nelle precedenti del resto. So che speravate in un esito diverso. Ma non disperate. Già il fatto che siate qui dimostra la vostra bravura nel tankery. Ognuna di voi ha dimostrato in più occasioni di che tempra è fatta… Contro la BC Freedom, contro la Yogurt, contro addirittura Kuromorimine! E anche in passato, nei precedenti tornei! E lo dimostrerà ancora, in futuro! Quindi rasserenatevi, amiche mie: questa sconfitta non deve assolutamente preoccuparvi! La vita non è fatta solo di vittorie e successi, ma anche di fallimenti e sconfitte!  Questa è la realtà! Oggi noi siamo sconfitte, ma un domani potremo essere vittoriose!
 
Rincuorate da quel discorso, le sue carriste applaudirono.
 
*******
 
Siete davvero saggia, lady Darjeeling!
 
Pensava Orange Pekoe, guadando il suo capitano con occhi colmi di ammirazione.
 
****
 
Anche nella sconfitta più umiliante riesce a ridarci speranza e ottimismo… Per questo è il nostro comandante!
 
Pensò Assam, commossa.
 
****
 
Lady Darjeeling… Sono fiera di lottare al vostro fianco!
 
Pensò Hana, felice.
 
In quel momento i due gruppi vennero raggiunti da un Crusader della St. Gloriana, dalla cui torretta sporgeva Rosehip.
 
“Eccomi, lady…”
 
Si interruppe, notando la scena davanti ai suoi occhi, in particolare il Churchill con la bandiera bianca in bella vista.
 
Ma che… No… NO!
 
Pensò, shockata, per poi svenire cadendo con un tonfo nella torretta.
 
******
 
Appena scesa dal T-28 Kay fu raggiunta dalle sue vice e dalle sue compagne di carro.  
 
Ottimo discorso, ma’am!” Si congratulò Naomi.
 
Damn, ancora stento a crederci.... Siamo le campionesse!” Esclamò Alisa, con gli occhi lucidi.
 
Hai avuto un’ottima idea a schierare quel T-28!” Affermò Yukari, guardando estasiata il carro superpesante, fermo a una certa distanza.
 
La bionda ridacchiò.
 
In realtà contavo di usarlo per contrastare il Maus della Kuromorimine, cui davo per scontato il dispiegamento nella finale.
 
Mostrò il pollice.
 
Comunque ci è stato utile, anche se in minima parte.
 
Dopo poco il gruppo fu raggiunto da una delegazione della St. Gloriana, composta da Darjeeling, Orange Pekoe, Assam e Hana.
 
Congratulazioni per la vostra vittoria.” Esordì il capitano della squadra sconfitta.
 
Kay per tutta risposta la abbracciò.
 
Thank you, my dear friend!” Esclamò, entusiasta.
 
Di fronte a quel gesto le Gloriana (tranne Hana) arrossirono, in particolare Darjeeling.
 
Dimentico sempre quanto è espansiva…
 
Pensò, per poi separarsi da lei.
 
Fece un segno ad Hana la quale, tenendo in mano un cesto porta-oggetti quadrato si fece avanti, consegnandolo a Kay. Questa lo prese e lo aprì: al suo interno, tra un mucchio di paglia, vi era un servizio completo da tè.
 
Questo è un dono che facciamo solo alle avversarie che riteniamo degne.  L’ultimo l’ho dato a Miho Nishizumi dopo l’amichevole contro la Ooarai.” Spiegò la ragazza.
 
Nel sentir pronunciare il nome della sua defunta amica, Hana assunse un’aria malinconica.
 
Lo accetto con gioia!”  Affermò  Kay.
 
Posso chiederti una cosa?” Domandò la sua pari-grado della Gloriana.
 
La bionda le fece l’occhiolino.
 
Yes, of course!
 
Come mai schierare il T-28? Data la situazione avreste potuto batterci anche senza.
 
Kay si grattò la testa.
 
Beh, ecco… In realtà intendevo usarlo contro il Maus della Kuromorimine, di cui davo per scontata la vittoria nella semifinale.  Poi ho deciso di schierarlo comunque… Non potevo certo escluderlo dal match.” Spiegò.
 
Darjeeling annuì.
 
Capisco… Beh, adesso dobbiamo andare, ma saremo presenti alla cerimonia di consegna.
 
Kay le strizzò l’occhio.
 
Ci conto!
 
Le due ragazze si strinsero la mano.
 
*****
 
Una vittoria schiacciante.” Commentò Katyusha.
 
Sbuffò.
 
E anche scontata… Se la Saunders ha battuto noi non poteva certo perdere contro la St. Gloriana.” Aggiunse.
 
Non ne sarei tanto convinta… Ti ricordo che la Kuromorimine è stata sconfitta da loro.” Affermò Nonna.
 
La biondina la guardò.
 
Solo perché sono riuscite ad eliminare il carro-bandiera. Fosse stato un match di annientamento l’esito sarebbe stato diverso. Devono ringraziare quella… Hana, giusto?
 
La sua vice annuì.
 
Hana Isuzu, ex studentessa della Ooarai, ruolo: artigliere.”  Rispose.
 
Lei emise un sospiro.
 
È un ottimo artigliere… Peccato non stia con noi.” Dichiarò, leggermente delusa.
 
Nonna le sorrise.
 
Ci sono sempre io.” Le ricordò.
 
Katyusha sorrise, per poi annuire.
 
Da, compagna…
 
****
È dal match tra Pravda e Bonple che una squadra non subiva una disfatta tanto rovinosa!” Disse Anchovy, sbalordita, preferendo non ricordare la rovinosa disfatta della sua squadra contro la Saunders.
 
Le hanno letteralmente spazzate via!” Affermò Carpaccio, altrettanto sorpresa.
 
Dal canto suo Pepperoni, finito di mangiare una manciata di patatine, incrociò le braccia con aria contrariata.
 
Facile vincere quando si ha a disposizione un bestione come il T-28!” Commentò.
 
Avrebbero vinto comunque, anche senza quello. La St. Gloriana era stata decimata durante l’assalto alla collina, mentre la Saunders aveva tutti i carri intatti.” Dichiarò Saori.
 
Una vittoria è una vittoria, Peppe... Te lo sei dimenticata?” Le chiese Anzai, rivolgendole un sorriso beffardo.
 
Colta in contropiede la corvina arrossì.
 
No, duce… Certo che no!
 
E preferì non aggiungere altro. 

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Capitolo 67
*** La premiazione. ***


Al  tramonto, la squadra di sensha-do Saunders si radunò su un palco, piazzato davanti alle tribune degli spettatori.  Le carriste erano allineate una accanto all'altra, in fila per 5. Davanti ad esse stava Kay affiancata dalle sue due vice. Tutte avevano un’aria solenne.
 
******
 
Finalmente la Saunders ha raggiunto il podio più alto… Certo, gli ostacoli sul cammino non sono mancati, ma ne è valsa la pena superarli.
 
Pensava Kay, guardando con fierezza davanti a sé.
 
Vicino agli spalti notò Darjeeling in compagnia di Hana, Assam e Orange Pekoe, che la fissavano sorridenti. Rivolse loro un cenno di saluto.
 
****
 
Se me l’avessero detto a inizio torneo non ci avrei creduto… La Saunders è campione nazionale!
 
Pensò Naomi, con un misto di incredulità e orgoglio.
 
******
 
Kuso… Stento ancora a crederci! Abbiamo vinto… Siamo le campionesse!
 
Pensò Alisa, commossa.
 
A inizio torneo era convinta che, come nelle precedenti edizioni, la Saunders si sarebbe piazzata terza. Questo era, da molti anni, il massimo che la squadra aveva ottenuto. Adesso però la musica era cambiata, la Saunders (complice anche alcuni colpi di fortuna) aveva vinto il titolo, piazzandosi prima. Pregò i Kami che  il suo liceo mantenesse il titolo a lungo.
 
*****
 
Che splendida sensazione…
 
Pensò Yukari, con occhi colmi di gioia.
 
Era felice, e non solo per la vittoria: da quando si era trasferita alla Saunders si era fatta molte nuove amiche, principalmente nel team di sensha-do; aveva mantenuto i contatti con le sue ormai ex compagne (ad eccezione di Miho, per ovvie ragioni); e la sua carriera scolastica procedeva bene.  La chiusura della Ooarai era stata una pagina buia per lei, ma ora voleva soltanto concentrarsi sul momento presente, lasciandosi alle spalle il passato.
 
*****
 
Quando la Ooarai è stata chiusa io e Belle eravamo depresse… Era triste doversi separare dalle nostre compagne del Dipartimento Agricoltura. Ma per fortuna qui alla Saunders ci siamo fatte nuove amiche, diventando anche membri del team di tankery. Adesso siamo felici…
 
Pensò Jane, per poi cingere la vita dell’oggetto dei suoi pensieri, facendola arrossire.
 
Anche perché siamo ancora una affianco all’altra.
 
******
 
Ci pensate, ragazze? Siamo le campionesse!” Esclamò Ayumi Yamagou, primo artigliere del Team Wolverine (ex team Rabbit), sprizzando gioia da tutti i pori.
 
E siamo anche riuscite a eliminare un Crusader nemico!”  Aggiunse Aya Oono, secondo artigliere del suddetto, mentre si aggiustava gli occhiali.
 
Potremmo diventare delle killer di carri leggeri e medi, che ne dite?” Propose Yuuki, l’operatrice radio.
 
Bella idea, Yuuki! Così ci renderemo più utili al team!” Replicò il suo capitano, Azusa Sawa.
 
*****
 
Dopo un paio di minuti salì sul podio il capitano Ami Chono, che teneva in mano la bandiera della vittoria, uno stendardo cremisi con al centro un’aquila dorata ad ali spiegate che teneva tra gli artigli una corona d’alloro. Camminò con passo marziale fino a fermarsi davanti a Kay, guardandola con un placido sorriso stampato in volto. pronunciò la formula di rito:
 
Per arrivare fin qui, prode capitano, hai dovuto affrontare varie sfide. Le hai superate grazie al tuo valore in battaglia e alle valorose carriste che hanno combattuto al tuo fianco nei vari match. Per questo, oggi, ti conferisco la massima onorificenza del torneo nazionale, la bandiera della vittoria.
 
Detto ciò gliela porse, e la bionda la prese.
 
La accetto con gioia!” Dichiarò.
 
Ami annuì e rivolse a Kay un impeccabile saluto militare. Dopo pochi secondi una voce femminile all'altoparlante disse:
 
Le campionesse: accademia femminile Saunders University!
 
Subito il pubblico eruppe in un forte applauso, imitato dalle studentesse  della St. Gloriana.

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Capitolo 68
*** Il nuovo vice-comandante. ***


Città di Sasebo, prefettura di Nagasaki, 5 settembre
 
Il Tiger I di Maho sparò un colpo contro lo Sherman M4 di Kay, facendogli spuntare la bandiera bianca. Dopo pochi secondi, la voce di Ami, proveniente da alcuni altoparlanti, annunciò:
 
“Il carro principale della squadra congiunta Saunders-St. Gloriana è stato neutralizzato. Pertanto vince la squadra congiunta Anzio-Kuromorimine!
 
Sui maxi-schermi piazzati in varie parti della città comparvero i loghi delle squadre vincitrici, con la scritta in lettere dorate “win” in alto e in basso, in lettere rosse “Match di esibizione”.
 
Stavolta furono i tifosi di Anzio e Kuromorimine a esultare, mentre quelli della Saunders (ovvero la squadra di casa) e della St. Gloriana rimasero delusi.
 
******
 
Kuso!” Imprecò Belle, furibonda.
 
Non te la prendere, Belle-chan… Non è la fine del mondo!” Affermò Jane.
 
Non è comunque un bell'esito per le neo-campionesse… Ovvero noi.”  Commentò Yukari.
 
Su con la vita, ragazze! Ci siamo comunque battute con valore! Ora andiamo a complimentarci con le vincitrici.” Intervenne Kay, con la sua solita allegria.
 
*****
 
Scese dal carro, le ragazze si incamminarono verso il Tiger, dove le attendevano Maho e  Anchovy. Entrambe le ragazze sorridevano.
 
Congratulations for the victory, girls!” Esordì Kay, stringendo la mano prima a una e poi all'altra.
 
Danke, Kay. Anche se devo ammettere che mi avresti sicuramente eliminata se il P40 non mi avesse fatto da scudo!”  Ammise il capitano della Kuromorimine, indicando il carro pesante italiano, gravemente danneggiato dalla cannonata dello Sherman e con la bandiera bianca in piena vista.
 
Kay le strizzò l’occhio.
 
Comunque la vittoria è  vostra, questo è ciò che conta.” Dichiarò.
 
La duce di Anzio annuì.
 
Come da tradizione Anzio allestirà un banchetto post-partita. Ovviamente tutte voi siete invitate.” Disse.
 
Accettiamo con gioia. Anzi, le nostre chef saranno ben liete di aiutarvi.” Replicò la bionda.
 
Vi aiuteremo anche noi!” Intervenne Maho.
 
Entusiasta, Anzai abbracciò entrambe.
 
Magnifico! Rimarrete deliziate, vedrete!” Dichiarò.
 
Sia Kay che Maho arrossirono, ma non replicarono. Le altre osservavano divertite la scena.
 
*****
 
Le autorità comunali di Sasebo misero a disposizione, per il party dopo-match, il Parco Nimitz, parco pubblico dedicato all'ammiraglio statunitense Chester Nimitz. Per prima cosa le studentesse delle quattro accademie piazzarono tavoli e sedie nell'ampio spazio erboso, mentre le cuoche cucinavano pietanze varie: pasticcio con patate, spaghetti, crauti, hamburger e patatine (il famoso Sasebo Burger), pizza, fettuccine coi funghi, risotto ai gamberetti,  Pollo al curry ecc.  Non mancavano certo le bevande, come tè, acqua, Coca/Pepsi Cola e via dicendo. Quando tutto fu pronto le ragazze cominciarono a banchettare, sedute una accanto all'altra oppure in piedi. Tra un boccone e l’altro parlavano amichevolmente tra loro: durante le partite erano acerrime avversarie, ma al di fuori dei campi di battaglia erano tutte amiche.
 
*****
 
A uno dei tavoli erano sedute Hana, Saori e Yukari.
 
È bello ritrovarci di nuovo insieme… Almeno per oggi.” Affermò la seconda, allegra.
 
La terza annuì.
 
Manca solo Mako.” Commentò.
 
E anche Miho…” Aggiunse la prima, con aria malinconica.
 
Yukari e Saori, intristitesi di colpo, annuirono, mentre Hana veniva assalita da un forte senso di colpa.
 
Congratulazioni, Isuzu… Con un colpo solo hai distrutto il buon umore delle tue amiche.
 
Sbuffò, per poi alzare lo sguardo al cielo terso.
 
In quel momento giunse una cameriera di Anzio (che sopra la divisa da carrista indossava un grembiule bianco), la quale posò sul loro tavolo un vassoio con sopra tre piatti.
 
Ecco a voi, signorine! Pasta e fagioli per Takebe, cannelloni per Isuzu, tortellini   per Akiyama!
 
Thank you!” La ringraziò Hana, con l’acquolina in bocca.
 
La ragazza sorrise.
 
Dovere. Ora scusate, ma ho altre clienti da servire!
 
Detto ciò si allontanò.
 
Itadakimasu!” Dissero in coro le tre studentesse, per poi iniziare a mangiare.
 
******
 
A un altro tavolo erano sedute Erwin e Cesare.
 
Hai chattato di recente con Oryou e Saemonza?” Domandò la prima.
 
La seconda finì  di bere il suo boccale di birra analcolica, lo appoggiò sulla tavola e annuì.
 
Hai… Sono sempre più pentite di essersi unite alla Chi-Ha-Tan.
 
Come mai?” Le chiese la prima.
 
Erwin sbuffò.
 
Perché il loro team di sensha-do una come una unica tattica l’assalto frontale, cosa che le espone sempre a rovinose disfatte.” Spiegò.
 
Perché non adottare tattiche e strategie diverse?” Domandò Cesare, perplessa.
 
Erwin fece spallucce.
 
Perché le cariche frontali fanno parte della loro tradizione…
 
Sputò per terra.
 
Sono stupide e fanatiche fino al midollo, non se ne salva una!” Affermò con disgusto.
 
Si grattò leggermente il collo.
 
Di questo passo si trasferiranno in qualche altra accademia. Cambiando discorso… Come vanno le cose con Carpaccio?
 
Nel sentir pronunciare quel nome il volto della castana si illuminò.
 
Benone! Io e lei stiamo sempre insieme.
 
La bionda annuì e sorrise.
 
Voi due siete… Amiche d’infanzia, vero?
 
Cesare annuì a sua volta.
 
Hai. Abbiamo frequentato la stessa scuola per anni, poi lei è andata ad Anzio e io alla Ooarai.
 
Emise un sospiro.
 
Sinceramente parlando mi intristisce il fatto che la Ooarai abbia dovuto chiudere i battenti, affinché mi riunissi con lei.
 
Erwin si intristì.
 
Purtroppo la nostra vecchia scuola era destinata a chiudere… Era chiaro che non potevamo vincere il torneo, che qualche altra squadra più forte ci avrebbe spazzate via.
 
******
 
A poca distanza da loro erano sedute Momo e Yuzu.
 
Questi fettuccine ai funghi sono deliziose!” Esclamò la castana, felice.
 
La sua ex compagna le sorrise.
 
La cucina italiana è la migliore al mondo! Anzio non sarà il massimo nel sensha-do, ma in campo culinario è la migliore! Molto più della BC Freedom, della Blue Division e della Maginot!” Affermò.
 
Yuzu si passò la lingua sulle labbra.
 
Quanto hai ragione! Ma dimmi un po’: è vero che sei diventata il consigliere più fidato di Anzai?” Domandò.
 
Momo annuì.
 
Per essere precisi mi occupo di questioni economiche e finanziarie. Quando sono arrivata l’accademia Anzio era una delle più povere, ma grazie ai miei suggerimenti sta conoscendo un vero e proprio boom economico!
 
Ho saputo… L’idea rendere Anzio un ristorante galleggiante è davvero geniale!” Commentò Yuzu.
 
Momo assunse un’aria fiera.
 
A ogni porto in cui approdiamo arrivano frotte di clienti, ansiosi di mangiare i nostri piatti. Grazie al denaro accumulato non solo ci arricchiremo, ma potremo acquistare carri più potenti, relegando i Carri Veloci al ruolo di scout sul campo e di veicoli per le consegne all'infuori di esso!
 
In quel momento Pepperoni sfrecciò accanto a loro, correndo chissà dove.
 
Va piuttosto di fretta… Cosa sarà accaduto?
 
Si chiese l’occhialuta.
 
****
 
Attorno a un tavolo erano riuniti i capitani delle quattro squadre: Kay stava mangiando un piatto di spaghetti, Anchovy hamburger e patatine, Darjeeling una grossa porzione di  Kartoffelauflauf (pasticcio di patate), Maho un piatto di Sunday roast*.
 
Very delicious, Anchovy!” Si congratulò Kay, dopo aver mangiato l’ennesimo boccone.
 
Anzai sorrise furba.
 
Thank you, Kay-san! Anche il Sasebo burger è davvero delizioso!
 
E tu, Darjeeling? Cosa pensi del pasticcio?” Domandò Maho.
 
La sua bionda collega si voltò a guardarla con gli occhi che le brillavano.
 
Se fossimo a un contest culinario ti darei il massimo dei voti!” Affermò.
 
Maho ridacchiò.
 
Danke, ma il piatto l’ha preparato Erika, la mia vice. Non è opera mia.” Ammise.
 
Lei e Pepperoni andrebbero molto d’accordo! Anche lei è una brava cuoca!” Commentò Anchovy.
 
Neanche a farlo apposta in quel momento giunse correndo l’oggetto del suo discorso, che si fermò ansimando vicino al tavolo. Le quattro ragazze la notarono.
 
Ehi, Peppe! Stavo giusto elogiando le tue qualità culinarie!"  Affermò la sua duce allegra.
 
Riposati, darling… Siamo a una festa, non a una maratona!” La canzonò bonariamente Darjeeling, mentre si versava del tè.
 
La corvina annuì, rilassandosi, poi disse:
 
Scusate il disturbo, ma c’è una live in corso sul canale Youtube della BC Freedom!” Annunciò loro.
 
Kay la guardò perplessa.
 
E con questo? Ogni tanto la facciamo anche noi, nei rispettivi canali!” Disse.
 
Sì, ma stavolta è qualcosa di grosso! Hanno nominato un terzo vice-comandante!
 
Il quartetto la guardò con stupore.
 
Sei sicura?” Le chiese Anchovy.
 
Lei annuì.
 
Mano agli smartphone, ragazze!” Disse il capitano della Saunders.
 
Subito tutte e quattro misero mano ai rispettivi cellulari, collegandosi prima a Youtube e poi al canale dell’accademia BCF**, cliccando sulla live in corso. Dopo pochi istanti sugli schermi comparve l’immagine di Marie, il capitano della suddetta scuola, una bionda con i capelli che le arrivavano alle spalle e occhi verde scuro che indossava la divisa bianca e azzurra della BC. Era su un palco, affiancata dalle sue due vice: Ruka Oshida (bionda con occhi azzurri) e Rena Andou (pelle abbronzata, capelli neri e occhi marroni). Tutte e tre guardavano verso le telecamere, sistemate tra il pubblico, composto dalle loro studentesse: lei era allegra, le altre due rigide e serie. Un cordone di sicurezza composto da studentesse che portavano al braccio destro una fascia rossa con degli ideogrammi bianchi divideva il palco dalle tribune.
 
...Una ragazza dall'animo nobile, che da quando è qui si è conquistata la nostra stima e fiducia, oltre alla nostra amicizia! Invito la suddetta a salire sul palco!” Stava dicendo Marie.
 
Dopo pochi secondi dagli spalti una delle spettatrici si alzò in piedi, dirigendosi verso il palco.  La sua apparizione lasciò letteralmente di sasso i quattro capitani: Darjeeling lasciò cadere a terra la sua tazza di tè; Maho impallidì, rimanendo a bocca aperta; Anchovy strabuzzò gli occhi, esterrefatta; Kay, altrettanto sconvolta, esclamò:
 
Ma è…
 
Giunta sul palco la ragazza prese il microfono che Marie le porgeva, e rivolgendosi al pubblico, disse:
 
Sa-salve… Sono Miho Nishizumi, nuovo vice-comandante dell’accademia BC Freedom!
 
FINE?
 
*Combinazione di roast beef, patate arrosto, verdure e Yorkshire pudding.
 
**BC Freedom.

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