A quarant'anni di distanza di BlueBell9 (/viewuser.php?uid=1148742)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cicatrici ***
Capitolo 2: *** Bugie ***
Capitolo 3: *** Paure ***
Capitolo 4: *** Tempesta ***
Capitolo 5: *** Credere ***
Capitolo 1 *** Cicatrici ***
Drabble
Questa
raccolta partecipa all’iniziativa Cinque
fette di torta alla melassa
indetta
sul gruppo Facebook L’angolo
di Rosmerta.
Prompt
estratto: cicatrici.
Non
può vederle ma le sente bruciare ogni giorno, testimoni di
un’umiliazione che continua ad avvelenargli l'anima. E la rabbia
divampa, affamata di una collera che non si è mai saziata.
Nemmeno
la morte di Edric l’ha placata. Doveva segnare la fine, tracciare una
riga su quello che era stato e permettergli di voltare pagina.
Neppure
saperlo sottoterra – ed essere stato quello che lo ha spedito –
ha fatto terminare l'incubo. Perché ogni notte rivive il terrore – il suo
–
e ogni giorno lo scorge sul viso di altri –
le
sue vittime.
Quasi
ironico realizzare che neanche Edric sapeva lasciare
andare.
[104
parole]
A
volte ci passa distratto le dita su quella linea che dal collo scende
verso la clavicola.
È
lieto che nessun incantesimo sia riuscito a farla svanire nella
pelle, come gli aveva annunciato desolato un Guaritore. Perché anche
se la sua esistenza gli riporta alla mente il sangue – non
il suo
–,
le lacrime – le
sue
–,
la disperazione – quella
lacerante di vati
–,
è rassicurante sapere che qualcosa è riuscito a sfidare lo scorrere
del tempo.
Sara
doloroso e masochista – va bene così, impedisce di dimenticare –
ma è tutto ciò che è rimasto della sua famiglia.
E
soprattutto di
mause.
[109
parole]
Partendo
dal presupposto che penso di detestare le drabble almeno quanto loro
detestino me, mi sono detta che questo era l’unico modo per
riuscire a completare la sfida.
Anche
perché sarebbe impossibile scrivere cinque os entro la fine di
settembre.
Non
che un numero circoscritto di parole assicurino la vittoria –
perché il brutto delle drabble è che le devi odiare per riuscire a
ottenere un risultato decente, almeno per la sottoscritta –, però
limitare il mio essere logorroica lo vedo già come un passo avanti.
Ho
cercato di non fare spoiler anche se ho attinto al mio
headcanon.
Spero
che si sia capito che il personaggio della prima drabble è Evan.
Quando è uscito cicatrici
come
uno dei temi, mi è subito venuto in mente lui. Sarà per quei segni
che ha sulla schiena e che non ho potuto approfondire quanto avrei
voluto nella mini long che gli ho dedicato.
Credo che si sia intuito che quel lasciare andare è un riferimento a Emmeline.
Indicativamente siamo circa nel 1977.
Invece
il secondo personaggio è Lance. Forse questo era più comprensibile.
Con lui siamo nel 2017.
Non
so se abbia senso questo strano parallelismo tra i due che è nato
nella mia mente. Il fatto è che, sotto certi aspetti, li vedo simili
e anche, se vivono in tempi completamente diversi - Evan nel pieno
della Prima Guerra Magica, Lance dopo la sconfitta definitiva di
Voldemort.
(Magari è una sensazione che ho solo io)
Ringrazio Vale per l'infinita pazienza che ha nel sopportarmi e ascoltare tutte le mie follie. Davvero, grazie <3
Scusate
se non ho ancora risposto alle recensioni. Ho dovuto prendermi una
pausa da Efp.
Sperando
di postare presto il secondo capitolo, vi mando un abbraccio,
Blue
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Capitolo 2 *** Bugie ***
Drabble
Prompt
estratto: bugie.
La
verità è che tutto è diventato insipido dopo che se n'è andato.
Ti
sei ritirato nell'oscurità della tua cornice, un dolore sordo che ti
dilania la carne dipinta e il silenzio come unico amico.
Sei
stato sciocco, Julian.
Vinda
ti aveva messo in guardia, ti aveva insegnato ad anestetizzare il
cuore.
Non
provare nulla, ha
sussurrato, questo
è il segreto del successo.
Hai
sempre pensato di aver appreso quella lezione, sei rifuggito con
disgusto dall'emotività.
Anche quando
lo hai stretto tra le braccia per la prima volta, ti sei detto che
quel fagotto non rappresentava nulla.
Mentivi,
Julian.
Hai
ucciso per il ragazzo.
Sei
morto
per
il ragazzo.ragazzo..
[109
parole]
La
verità è che ne avevi bisogno.
Anni
di solitudine ti hanno reso pigro – sentimentale?
Bramavi
di tornare quello di un tempo dopo l'ultima missione, anni fa. La tua
famiglia era di nuovo al sicuro, nessuno aveva più bisogno di te.
E
poi è arrivato questo ragazzo.
Hai
gioito per quelle differenze – occhi azzurri, capelli neri,
carattere diverso –, anche se in quei lineamenti hai cercato
ossessivamente lui.
Lance
non è Evan, ti
sei ripetuto fino alla nausea.
Guardarlo,
insegnargli, è come illudersi che il tempo non sia passato.
Anche
se è solo una menzogna fatta di amarezza e rimpianto.
«Che
cosa volevi?»
«Evan.
Rivolevo solo Evan».
[110
parole]
L'idea
originaria prevedeva di scrivere due drabble per ogni prompt su Evan
e su Lance. Il problema che non sapevo come sviluppare questo tema
senza spoiler, quindi ho dovuto ripiegare sul piano B.
Con
il senno di poi non è stato un male, perché mi ha dato la
possibilità di vedere Julian sotto un altro versante. Chi ha letto
anche le altre mie storie sui Rosier, sa che questo personaggio mi
riempe di dubbi e perplessità perché ancora mi sfugge.
Quanto
alle drabble, penso che, nonostante quello che lui si sia ripetuto
per tutta la vita, non sia riuscito a evitare di provare qualcosa.
Resto dell'opinione che per quanto Mangiamorte duro e tutto d'un
pezzo, l'unica persona che abbia mai amato sia stato Evan.
E
penso anche che uno dei motivi per cui abbia deciso di aiutare Lance
per quello che noi sappiamo
sia perché gli sembrava di riportare indietro il tempo.
Anche
se devo ancora capire se in Lance vede davvero Evan o se è quello che vuole vedere. Immagino che lo scoprirò
con il tempo!
Ho
fatto i calcoli, nonostante la Rowling, con le date, sia talmente
confusa da colpirsi da sola. La prima drabble è ambientata dopo il 1980 (Evan muore nel '81) mentre la seconda è nel 2017,
anno in cui si svolge il piano diabolico.
Nel
mio headcanon, che cerca sempre di seguire quello della Saga per
quanto possibile, Julian muore prima di Evan e non può fare nulla
per evitare che anche l'altro faccia la stessa fine.
Il
punto di vista è ovviamente quello di lui che è già un quadro.
Spero
che sia stata una lettura piacevole.
A
presto e buon weekend,
Blue
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Capitolo 3 *** Paure ***
Drabble
Prompt estratto:
paure.
Ci
sei nato dentro, con una naturalezza talmente raccapricciante che è
diventata la normalità.
Urla,
suppliche e violenza erano la prassi tra le mura di Rosier Castle.
Era così che Baldric insegnava.
Naturale
diventare l'incubo di qualcun altro, no?
Comprensibile
odiarlo. Era come guardarti attraverso gli occhi di tuo padre.
Da
vittima a carnefice.
Poi
lui si è intromesso e te lo ha trasformato.
Quegli
occhi verdi che un tempo ti fissavano sbarrati, umidi di un terrore
che ti infiammava per esaltazione, ora provocano a te i brividi.
E
poi di nuovo vittima?
Dove
hai sbagliato, Edric?
Perché
dove una volta scorgevi il tuo riflesso, adesso vedi solo Julian?
[109
parole]
Credevi
se la fosse portata via la guerra.
A
volte la scorgi nello sguardo degli estranei.
Va
bene così. È l'eredità di Evan, in fondo.
Poi
mause
ti
è stato strappato via ed è stato come riprecipitare nel vuoto. Li
hai sentiti di nuovo i brividi sulla pelle, il panico nelle vene.
Non
doveva succedere. Loro dovevano avere di meglio.
Non
ti sei spezzato solo per lui. Ricordi ancora cosa significava essere
un bambino impotente senza nessuno.
Hai
scacciato via le ombre da quelle iridi. Persino l'odio era
preferibile.
Ma
non la paura.
Perché
era lei che aveva innescato Evan.
Non
permetterò che riaccada. Non si prenderà anche häshen.
[109
parole]
Sarebbe
stato troppo facile utilizzare Evan per questo tema, quindi ho deciso
di ripiegare su altri due Rosier.
Premesso
che credo che vati
batta
Edric dieci a zero, ero intrigata dal contrapporre due padri.
So
che di loro non conoscete molto – vedrò di rimediare in futuro –,
spero comunque che le poche parole concesse dalle drabble vi abbiamo
dato una vaga idea del loro carattere.
Per
quanto non nutra affatto simpatia nei suoi confronti, ammetto che
nemmeno Edric ha avuto una vita facile. E forse sono abituata a
pensare a Rosier Castle come un posto sicuro – una casa,
in effetti – ma non posso negare che era diverso quando erano
Baldric ed Edric a fare da padroni.
Sarà
perché preferisco immaginare la dimora dei Rosier sotto la
protezione di vati,
che avrà pure un caratteraccio ma non si può rimproverargli di
essere un cattivo padre. Credo anche che non sia stato facile essere
il capofamiglia nel post Seconda Guerra Magica quando, la sconfitta
definitiva di Voldemort, avrà portato la formazione di nuovi
equilibri e, inevitabilmente, alla nascita di vinti e vincitori.
Tornando
a concentrarci sui protagonisti di queste due drabble, ho sempre
pensato che Edric abbia scatenato tutta la sua violenza su Evan
perché non aveva conosciuto altro. È molto probabile, per alcuni
soggetti, replicare i meccanismi disturbanti che si hanno subito
sulla propria pelle.
Spero
che si sia capito che quel lui
si è intromesso è
riferito a Julian, unica persona insieme a Baldric ad averlo
terrorizzato. Perché Julian è stato l’artefice della
trasformazione di Evan, a sua volta, da vittima a carnefice (nell'ultima scena siamo intorno al 1977).
Vati
è
più equilibrato e credo che, proprio in virtù delle sue sofferenze,
abbia fatto di tutto per garantire ai propri figli un’infanzia più
felice possibile. Sappiamo ovviamente che c’è stato un evento che
ha sconvolto tutto (avvenuto nel 2010), altrimenti Someone
you loved
non
avrebbe mai visto la luce.
Penso
che una delle cose che lui non voglia è proprio il ripetersi della
storia.
Alla
prossima,
Blue
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Capitolo 4 *** Tempesta ***
Drabble
Prompt:
tempesta.
L’hai
creata poco alla volta, senza fretta.
Vento,
pioggia e poi il divampare dei tuoni insieme alle urla.
Le
persone abbassano la guardia quando credono di essere al sicuro.
Riversare
la violenza sugli altri è terribilmente facile. Naturale quasi
quanto respirare.
Il
problema sono le conseguenze.
Hai
sempre pensato che l'avresti combattuta, questa guerra. Aggrapparti
all'ideale di purezza era tutto ciò che ti era rimasto.
E
poco importa del sangue. La storia d'Inghilterra ne è pregna.
Però
hai creduto che saresti stato da solo, nell'occhio del ciclone.
Mai
avresti voluto vedere i suoi occhi incupirsi, spaventati dalla
devastazione che ti sei lasciato dietro.
Quando
vedi un mostro, perché restarci accanto?.
[110
parole]
Non
l'hai vista arrivare.
Nemmeno
sapevi della sua esistenza, in realtà.
Sei
cresciuto in un mondo colmo di risate, forte della protezione dei
cancelli di Rosier Castle e orgoglioso del sangue che ti scorreva
nelle vene.
Forse
avresti dovuto intuire che c'era altro dietro quei nomi che tanto hai
ammirato sul muro, intrigato da un passato che doveva
essere
glorioso.
È
esplosa proprio quando tutto andava bene. Non ci sono stati tuoni,
solo scoppi di incantesimi, urla e sangue.
Sangue,
esattamente quello che avevano versato Evan e Julian quando le
nuvole, grigie e cariche di rancore, avevano iniziato a raccogliersi e aspettare il momento giusto per scatenarsi su di voi.
[110
parole]
Ammetto che
sono arrivata a questa coppia di drabble quasi per disperazione,
tanto che sono davvero felice che ormai siamo alla fine.
Se Godric
vuole, ne mancano solo due ed è fatta.
In realtà,
non credo che a questo giro ci siano grandi spiegazioni da fornire. Chi
conosce Condannati e
Someone you loved,
penso che avrà capito tutti i riferimenti possibili.
Forse
ne avrà trovati anche alcuni che io non avevo manco contemplato.
Un
abbraccio,
Blue
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Capitolo 5 *** Credere ***
Drabble
Prompt: credere.
«Non
ti lascerò mai andare, liebchen».
Facile
fare promesse quando si ha nove anni. Crederci lo è ancor di più.
Soprattutto
se riguarda qualcuno che pensavamo ci sarebbe rimasto sempre accanto,
nonostante le decisioni sbagliate degli adulti.
Quel
ricordo era tutto quello che ti era rimasto – di
lui, di voi.
Te
ne sei nutrita per sopravvivere, anche se era solo un'illusione.
«Io
non ti ho lasciato andare, liebchen».
E
nel momento in cui è tornato a guardarti, te lo detto
silenziosamente.
Non
è cambiato nulla.
Forse
ci ha creduto anche più di te.
Evan
è tante cose – testardo,
dolce, crudele
– ma
non un bugiardo.
Non con liebchen, almeno..
[108
parole]
Ambisci
al lieto fine da sempre.
Solo
che non sei mai riuscita a immaginartelo con nessuno.
Nemmeno
con Etienne, perché è impossibile dare forma alla perfezione.
Assurdo
averla trovata nelle rovine di una casa – pericolosa, tracotante,
difettosa
–,
i cui petali bianchi sono sporchi di sangue innocente. Ironico aver
scoperto rifugio in un altro azzurro – più gelido e scuro –, e
in parole che sembrano appuntite come spine una sorta di dolcezza
inaspettata.
Dovrebbe
disgustarti, tutto questo.
Dovrebbe
farti scappare.
Ma
quando sei al suo fianco, provi una sicurezza che ti era quasi
sconosciuta. E speri – preghi
–
che
mai finisca, perché dai sogni nessuno vuole svegliarsi.
[105
parole]
Siamo
giunti alla fine.
Fatemelo
dire: sia ringraziato l'universo!
Sono
quasi soddisfatta di questa sfida, nel senso che non tutte le drabble
mi piacciono. E sono abbastanza certa che quelle su Julian siano le
migliore di questa raccolta.
Dunque,
probabilmente non vi aspettavate loro due ma dei Rosier.
Il
problema è che non ne avevo altri a disposizione.
Certo,
potevo usare Vinda, Gal, Laine o Par. Ad un certo punto, nel capitolo
tre mi era venuta la folle idea di usare mause.
(Però
quella drabble non mi convinceva).
Quindi,
mi sono detta, perché non usare coloro che amano quasi quanto me i
miei Rosier?
Con
Emme siamo intorno al 1977 mentre con Domi siamo circa nel 2017, anno
in cui la poveretta perde la testa per il Rampollo Rosierino.
Un
abbraccio e alla prossima, si spera con long e os,
Blue
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