Advent Calendar 2022

di Pittrice88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 209 - Cerchio ***
Capitolo 2: *** 206 - Olfatto ***



Capitolo 1
*** 209 - Cerchio ***


209 - Cerchio


"Hai mangiato qualcosa?" la domanda di Watson cadde nel vuoto. 
Certo che non aveva mangiato nulla, come sempre durante un caso, eppure il dottore trovava così assurdo questa totale incuranza per se stesso che aveva il consulente investigativo durante il suo lavoro. 

Giorni interi senza dormire né mangiare.  
Sconvolgente! 

"Ma hai provato almeno a fare delle analisi per le tue continue emicranie?".  
La seconda domanda non venne ignorata, anzi, un fiume in piena riguardo all'importanza del suo lavoro, a quanto odiasse essere inerrotto, all'inutilità del corpo umano se non come mezzo, e ovviamente all'inadeguatezza e frivolezza del suo caro amico, lo travolse violentemente. 
Doveva aspettarselo, in fondo. 
Era sempre così, dopo qualche giorno di indagini iniziava a soffrire di un incessante cerchio alla testa e il consulente investigativo riusciva a diventare ancor più irritabile di quando era la noia, anziché l'emicrania, a non dargli pace. 
Il dottore non rispose, se l'era andata a cercare pensò, poi come al solito si diresse nella stanza adiacente per prendere un paio di pastiglie effervescenti e un bicchiere d'acqua. 
Glie lo porse "non andrebbero prese a stomaco vuoto" borbottò, ma almeno questa volta il suo interlocutore non si lamentò, ma sussurrò un flebile "grazie, come farei senza il mio dottore?"

 
 

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Capitolo 2
*** 206 - Olfatto ***


206 - Olfatto
 
“Covid” sentenziò il dottor Watson.
Non ci fu nessuna risposta dal suo interlocutore, se non un lento inarcarsi del sopracciglio destro, creando un’espressione a metà strada tra la sfida e il perplesso, sul volto del consulente investigativo.
 
“E’ inutile che mi guardi così, hai mal di gola e hai perso l’olfatto, quindi è quasi sicuramente covid”.
 
“Da quando sei in grado di fare deduzioni?” sputò fuori con fare seccato Holmes.
 
“Fa parte del lavoro di un medico, se non lo sapessi, comunque nessun problema, ho un tampone rapido in cucina, vado a prenderlo, così avrai qualcosa di più scientifico a cui appellarti” poi il dottore sparì dietro la porta della camera, per riapparire pochi istanti dopo con una bacchettina tra le mani guantate. Il viso coperto da una mascherina.
Delicatamente il medico introdusse il tampone nella cavità nasale dell’amico, roteò leggermente, in fine l’estrasse e andò a inserirla nel test, sul quale poco dopo apparvero due stanghette.
 
“Covid” ripeté Watson “avevo ragione! Quindi adesso tu te ne stai chiuso in camera, vado a prenderti una tachipirina per alleviare il mal di gola e poi ti preparo qualcosa per cena. Ah, dimenticavo, e mi devi delle scuse”.
Il dottore sorrise dietro la mascherina nel pronunciare l’ultima frase, poi si chiuse la porta della stanza alle spalle.

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