Pokémon MG - Episodio II: Il Franchise Colpisce Ancora

di ElectricSneeze
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Forth To the Past ***
Capitolo 2: *** In Cerca di Gary ***
Capitolo 3: *** Un Oscuro Segreto Totalmente Inaspettato ***
Capitolo 4: *** # Scene tagliate # ***



Capitolo 1
*** Forth To the Past ***


POKÉMON
Millennials Generation
 
Episodio II
IL FRANCHISE COLPISCE ANCORA
 

Dopo aver riformato il trio, Ash, Misty e Brock, si stanno dirigendo verso Celadon city, dove sperano di entrare in contatto con Gary, il quale, dopo aver fatto una scoperta importante, ha interrotto i contatti con tutti. Ma riusciranno i nostri amici ad andare d’accordo come un tempo?

“…novantotto, novantanove e cento! Misty mi devi un Lemonsucco!”
“Non credevo riuscissi davvero a saltare così tante volte su una gamba sola, né che fossi ancora così infantile per farlo…” Risponde Misty desolata.
“Annegherò le tue frecciatine nel Lemonsucco ghiacciato” Ash risponde con un sorriso.
“Ragazzi credo che abbiamo sbagliato strada” Interrompe Brock. Davanti a loro infatti, al termine del bosco, si vede un precipizio e senza l’aria di un ponte nei paraggi.
“Ecco, ci siamo persi, proprio come ai vecchi tempi” Misty replica sconsolata.
“Beh possiamo sempre chiedere indicazioni in quella casa” Risponde Ash.

Narratore 2 “Chi chiede ancora indicazioni nel 2022? Mai sentito parlare di Google Maps?”
Narratore 1 “Lo sanno tutti che in Pokémon non ci sono gli smartphone”
Narratore 2 “Ma non aveva comprato il biglietto del treno con quello?”
Narratore 1 “Ha la batteria scarica”
Narratore 2 “Un GPS da polso?”
Narratore 1 “Hanno svaligiato il negozio che li vendeva. Ora chiudi il becco!”


Una solitaria casa nel bosco si scorge poco distante. Avvicinandosi ad essa, la struttura appare in cattive condizioni: rovi di spine si estendono fino al tetto, con un inquietante Murkrow che gracchia sulla torre, grigia, come il resto della casa, mentre nuvoloni neri si stagliano nel cielo un momento prima perfettamente azzurro.
“Forse dovremmo provare con la prossima casa, che ne dici Ash?” Esclama Misty spaventata.
“La solita fifona… È semplicemente uno stile architettonico! Scommetto che i padroni di casa saranno delle persone gentili e cortesi” Esclama Ash spavaldo, introducendosi nella proprietà privata come se fosse cosa normale.
Heilà? C’è nessuno?” La voce di Ash echeggia nella casa spettrale senza suscitare alcuna risposta.
“Oh bene, non c’è nessuno, Ash andiamo!” Misty lo prende per il braccio cercando di portarlo via.
“Ferma Misty, magari posso catturare qualche pokémon!”
“Ma si può sapere cosa ti fa corto nel cervello??”
“Fermi! Credo d’aver sentito qualcosa al piano di sopra!”
“Ora ti ci metti anche tu Brock?” Esclama Misty.

Così i nostri amici si addentrano nella casa cercando di non fare troppo rumore, ma è un compito arduo: la flebile luce che entra dalle fessure delle finestre illumina le ragnatele attaccate ai soffitti e ai lampadari, rivelando anche il disordine in cui versa la casa, con oggetti buttati a caso sullo scricchiolante pavimento. Sembra proprio che la casa sia abbandonata, ma allora cos’era quel rumore? Ash e Misty seguono Brock in fila indiana mentre sale le scale per giungere in una stanza al piano di sopra. È la più grande delle tre camere, ottima come camera matrimoniale, mentre le altre due diventerebbero le camerette dei bambini; doppi servizi e cucina abitabile.
“Ecco l’ho visto!” Esclama Brock.
“Visto cosa?” Chiede Ash.
“Quello!” Indicando un pokémon nell’oscurità “Sembra un Pikachu!”
“Un Pikachu? Proprio un Pikachu dovevo trovare…” Ash è tra il sorpreso e lo sconfortato.
Brock si avvicina camminando piegato sulle ginocchia “Vieni qui piccolo Pikachu, non aver paura, prendi questo onigiri che noi in Giappone mangiamo tutti i giorni a colazione, a pranzo e a cena”
Il pokémon, ora meno timoroso, si avvicina al trio “Kyu!”
“Fermo Brock! Quello non è un Pikachu!” Ash tira Brock per il braccio e poi punta il pokédex.
“Mimikyu. Pokémon fantasmanto. Per nascondere il suo terribile aspetto, questo pokémon si nasconde sotto a un panno con le fattezze di Pikachu. Si dice che chiunque veda il suo vero aspetto perda il lume della ragione. Questo mi ricorda quella volta che alle superiori uscii con…” Ash chiude il pokédex.
“Un pokémon con le fattezze di un Pikachu e con il potere di fare impazzire chiunque veda il suo vero aspetto? Devo averlo! Mimikyu, preparati ad essere catturaaaAAAAAAHH!!” Il pavimento cede e Ash, Misty e Brock cadono di sotto urlando.

Dopo aver fatto un brutto volo, i nostri eroi cercano di rialzarsi e orientarsi, ma la stanza è completamente al buio.
“Ahi la mia schiena… Sarei dovuta rimanere nella mia palestra dove nessuno ti costringe ad entrare nelle case abbandonate e pericolanti. Qualcuno ha una torcia?” Esclama Misty dolorante.
“Aspetta, forse io ho qualcosa” Ash accende un fiammifero e si accorgono di essere naso a naso uno sopra l’altro. I loro sguardi si incontrano imbarazzati per qualche istante, fino a che “AHI! SCOTTA!” E la stanza torna al buio.
“Ho trovato la finestra!” Brock alza le tapparelle illuminando la stanza, che si scopre essere il salone centrale. Ma non sono soli: sull’altro lato della sala un gruppo di Raticate si sta dimostrando piuttosto aggressivo. Ash, Misty e Brock sono terrorizzati, troppo terrorizzati per muovere un muscolo, mentre i Raticate si avvicinano sempre di più digrignando i denti.
“Kyuuu!” Ma ecco che con sprezzo del pericolo Mimikyu si lancia in loro soccorso dal piano di sopra, atterrando in mezzo alla sala pronto a combattere.
“Che cosa vuoi fare Mimikyu? Sono troppi per te!” Urla Ash.
“Ragazzi, presto, copritevi gli occhi!” Urla Brock.
Mimikyu solleva il mantello mostrandosi ai Raticate, che emettono un forte grido disperato prima di zittirsi.
“Potete riaprire gli occhi ragazzi” Esclama Brock. Davanti a loro possono osservare i Raticate caduti a terra svenuti e Mimikyu di nuovo sotto il suo mantello.
“Mimikyu ci hai salvati!” Esclama felice Misty.
“E sei fortissimo! Hai sconfitto tutti quei Raticate con un colpo solo!” Esulta Ash.
“Kyu! Kyu!” Mimikyu si avvicina ad Ash saltellando.
“Sai Ash, credo che Mimikyu voglia venire con te” Osserva Brock.
“È così Mimikyu? Vuoi davvero diventare il mio pokémon?”
“Kyu!”
“E allora: pokéball vai!” La pokéball di Ash cattura Mimikyu immediatamente, senza muoversi e senza lucetta rossa che lampeggia. Ash la raccoglie per poi adottare la sua posa di vittoria “Evviva! Ho catturato Mimikyu!”

E così Ash, Misty e Brock abbandonano la casa spettrale, le nuvole si diradano e ritorna un bel cielo azzurro.
“Sai Ash, credo che Mimikyu si sentisse solo e volesse solo qualcuno con cui giocare che non fosse spaventato da lui”
“Hai ragione Misty. E credo che da questa storia abbiamo imparato un’importante lezione…”
“Ah sei molto maturo Ash! A volte, ma solo a volte, un brutto aspetto può nascondere un magnifico mondo interiore”
“No intendevo dire che violare la proprietà privata non porta a gravi conseguenze” Ash risponde sorridendo mentre Misty e Brock si ribaltano a terra dall’imbarazzo.

E così, in un clima gioioso, Ash, Misty e Brock riprendono il loro viaggio alla volta di Celadon city, scomparendo all’orizzonte mentre la telecamera si alza lentamente al cielo, dove stormi di Pidgey e Pidgeotto volano rilassati verso mete lontane e sconosciute, forse, verso Paesi capitalisti e rispettosi del Diritto di Proprietà

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Capitolo 2
*** In Cerca di Gary ***


Ash, Misty e Brock sono finalmente giunti alle porte di Celadon city, la metropoli più grande del Kanto. Il sole si riflette sui grattacieli che si stagliano nel cielo, correndo lungo la strada fin dove l’occhio riesce ad arrivare. Giganteschi centri commerciali, casinò, ville con piscina, palestre e soprattutto aziende di tutte le dimensioni compaiono ad ogni angolo. Camminando lungo le strade secondarie, Celadon city non perde quell’atmosfera calda delle città più piccole: i nostri amici vengono estasiati dai colori e dai profumi provenienti da negozi e bancarelle. Ne approfittano per rifocillare le provviste, in particolare gli onigiri, un cibo caratteristico molto apprezzato. Quanto alle preferenze individuali, Misty rimane estasiata da un paio di bretelle verde Natu. Le aggiungerà alla sua collezione di bretelle, assieme a quelle rosse classiche e a quelle da poliziotto. Le bretelle vanno molto di moda. Io personalmente vedo ragazze in bretelle tutti i giorni. Ricordo che anche mio nonno le portava…

Narratore 2 “Piantala!”

Anche Brock è interessato all’abbigliamento, anche lui a quello da donna, mentre Ash è interessato a riempirsi la pancia. Ma non c’è troppo tempo da perdere: il professor Gary potrebbe aver fatto delle scoperte importanti! E così i nostri amici si avviano verso l’università, struttura a tutti completamente sconosciuta avendo lasciato la scuola a 10 anni.

Giunti all’università, sapientemente posizionata nel punto più lontano dalla stazione, i nostri amici superano quel leggero timore che ha chi abbandona la scuola a 10 anni ed entrano nella hall, giungendo a quel luogo di eterno tormento e disperazione conosciuto come segreteria studenti *urla infernali*
“Buongiorno signora segretaria *urla infernali*” Saluta Ash e continua “Siamo qui per vedere il professor Gary se è disponibile”
Brock velocemente si intromette “…ma c’è tempo per quello. Come ti chiami o incantevole creatura?”
Lei risponde un po’ imbarazzata “Io… Sono Jade”
“Jade… che bel nome! Non è che conosci l’agente Jenny e l’infermiera Joy per caso?”
“Sì sono le mie cugine”
“Lo sospettavo. Beh se lo vuoi sapere tu sei molto più bella di loro… AHI!” Misty lo trascina via per l’orecchio “Brock! Sei un uomo sposato!”
Ash riprende la parola grattandosi la testa imbarazzato “Hehehe… tornando a noi, segretaria *urla infernali* Jade, dove possiamo trovare il professor Gary?”
“Ah sì, il professor Gary… Mi spiace ma purtroppo sono parecchi giorni che non si vede”
“Come sarebbe a dire che non si vede?”
“Voi siete dei suoi studenti? Mmm no, non avete l’aspetto degli studenti…”
“Siamo dei suoi vecchi amici. Siamo stati mandati qui dal professor Oak per parlargli”
“Capisco… Come vi ho già detto sono parecchi giorni che il professor Gary non si fa vedere, sembra sparito nel nulla, ma siccome avete una raccomandazione vi farò entrare. Magari nel suo laboratorio potrete trovare qualcosa di utile”
“La ringrazio Jade. È bello sapere che, indipendentemente dal nostro livello di preparazione, una raccomandazione apre sempre le porte in università!”

Così Ph.D. Ash, M.D. Misty e Assoc. Brock vengono condotti nel laboratorio di Gary. Il disordine regna sovrano: fogli e libri sparsi ovunque si alternano a macchinari e strumenti per la ricerca. Ash prova ad accedere al pc di Gary ma serve una password.
“Accidenti non la troveremo mai!” Ash è pronto a rinunciare quando ha un’intuizione
“No… non credo funzionerà ma tanto vale provare” Ash scrive “ASHEUNPERDENTE” la password è corretta.
“Hey l’hai sbloccato!” Esclama Misty attaccandosi al braccio di Ash mentre lui ha la testa che fuma di rabbia”
All’interno dell’hard disk non c’è molto di utile: solo una password di un portafoglio con qualche migliaio di Bitcoin dentro e delle intercettazioni di un certo Shepard riguardo a dei razziatori che starebbero arrivando, e una mail “A Daisy” la sorella di Gary. Il riassunto della lettera è “Cara Daisy, devo partire e non tornerò a casa per un po’. Ho grandi progetti e presto sarete fieri di me. Saluta mamma e il nonno, e prenditi cura del mio Umbreon”
“La mail è stata spedita dodici giorni fa. Ash! Se non ci avessi fatto perdere in quella foresta saremmo arrivati in tempo!” Sbotta Misty.
“Sarebbe stato inutile: l’account è sincronizzato. Gary era già andato via quando ha spedito questa mail da un altro dispositivo” Brock la corregge.
“E adesso come facciamo a trovarlo? Se ha detto che non tornerà a casa e non ha detto dove andava sarà impossibile raggiungerlo!” Ash sta perdendo le speranze.
“Mmm… Forse c’è un modo: probabilmente Gary è cliente della mia azienda, la Ivy & Brock corp. Potrei verificare l’ultimo indirizzo di consegna e la data della stessa. Non è del tutto legale, ma questa non è certo una storia educativa”
“Sei il migliore Brock! Facciamolo subito!” Conclude Ash.

Così Ash, Misty e Brock rassegnano le dimissioni all’università per dirigersi verso l’azienda. Posto dove vige la meritocrazia e i talenti vengono valorizzati.

“Brock, ma è immensa!” Ripetono in coro Ash e Misty, osservando col naso all’insù il soffitto della hall decorato con affreschi stile rinascimentale.
“HAHA! Dai ragazzi mi mettete in imbarazzo!” Risponde Brock quasi vergognandosi del suo successo. Poi continua “Perché non andate a prendervi qualcosa al bar mentre io vedo di trovare quell’indirizzo?”
“Dov’è il bar Brock?”
“Girate l’angolo, è vicino alla piscina”
Così, mentre Brock sparisce nell’ascensore per i piani superiori, Ash e Misty si accomodano al bar ordinando due drink caratteristici: un Lemonsucco e una Gassosa.
“Non avrei mai creduto che Brock potesse realizzare tutto questo. Cioè sì è una persona in gamba, ma arrivare nella top five del Nikkei, WOW! Semplicemente WOW!” Misty è ancora sbalordita.
“Eh già, però non ha perso la sua passione per le ragazze! HAHAHA!!”
“E non è stato l’unico a raggiungere tanto successo: Pikachu è diventato una star internazionale!”
L’allegria di Ash presto svanisce e i suoi occhi spariscono coperti dalla visiera del cappello “Sì… ho visto…”
“Che cosa ti prende Ash? È per Pikachu?” Misty chiede preoccupata.
“Sono contento per lui…”
“Infatti te lo volevo chiedere: come mai Pikachu non è qui con noi?” Misty è curiosa.
“Ci siamo separati”
“Perché?”
Ash rialza la testa cercando di evadere il discorso “Misty… ad un certo punto abbiamo preso direzioni diverse… come tutti… tutto qui”
Ma Misty non demorde “Ma non siete rimasti in contatto?”
“No Misty, non siamo rimasti in contatto!” Ash comincia ad arrabbiarsi.
“Già, tipico di te Ash: andare dritto per la tua strada” Misty risponde con sufficienza sfoggiando tutte le sue abilità relazionali.
“Al mio posto tu avresti fatto lo stesso” Eccezionalmente Ash si dimostra maturo, fermando l’escalation. Ash e Misty finiscono di sorseggiare i loro drink lentamente e in silenzio, mentre i camerieri continuano il loro frenetico via vai tra i tavoli e dalla grande vetrata possiamo ammirare la splendida piscina all’aperto con i clienti che si rilassano al sole. Forse Misty sta pensando che ha calcato troppo la mano ed è sorpresa di come Ash sia riuscito a mantenere la calma.

“Ecco qui amici: 61 Shudo St, Celadon city. Ho controllato: è una fattoria in mezzo alla campagna. Gary ha ricevuto l’ultima nostra consegna proprio qualche giorno fa”
“Grazie mille Brock! Bene ragazzi, è arrivato il momento di rimetterci in viaggio!” Ash si scrolla di dosso il malumore pronto a partire.
“Ma non posso venire con voi…”
“Brock! Che cosa dici?” Domanda stupito Ash.
“C’è un grosso problema in azienda e devo al più presto presentarmi all’assemblea straordinaria degli azionisti. Mi dispiace ragazzi ma credo che il mio viaggio con voi sia finito qui”
“Brock… Possiamo fare qualcosa per aiutarti?” Chiede Misty preoccupata.
“No amici. Voi dovete trovare Gary e io devo tornare ad occuparmi della mia azienda. Ma ci incontreremo ancora un giorno”

E così, dopo essersi calorosamente salutati, Ash e Misty guardano tristemente Brock allontanarsi in limousine assieme al suo team di avvocati rapidamente schierato.
“Spero che si risolva tutto per il meglio” Misty esclama dispiaciuta.
“Non ci ha voluto dire niente… Ma non possiamo aiutarlo perché potremmo perdere le tracce di Gary. Brock ha ragione, abbiamo una missione da compiere!”
Ash e Misty raccolgono i loro zaini e si incamminano verso l’ultimo indirizzo conosciuto di Gary

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Capitolo 3
*** Un Oscuro Segreto Totalmente Inaspettato ***


Dopo essersi separati da Brock, Ash e Misty stanno camminando verso la fattoria di Gary: un posto sperduto in mezzo alla campagna di Celadon city.

“Dovrebbe essere quella fattoria laggiù. Tagliamo per questo prato così facciamo prima!” Ash cerca di scavalcare lo steccato ma Misty lo prende per il collo della giacca riportandolo sulla strada.
“Questa volta niente scorciatoie Ash! Seguiamo la strada e arriveremo in tempo!”
Forse Misty è previdente, o forse è spaventata dai pokémon coleottero che volano e strisciano nei paraggi. Così il viaggio riprende e i due continuano a camminare lungo la strada di campagna in un tranquillo primo pomeriggio, fino a superare la fattoria precedentemente identificata da Ash e continuando ancora per un bel pezzo.
“61 Shudo St, è questa!” Esclama Ash. La tenuta, costruita sopra una piccola altura, è piuttosto grande ed in discrete condizioni. Intorno ad essa si estendono i campi brulli non coltivati, mentre a delineare il perimetro della proprietà c’è una lunga staccionata di legno.
“Sembra sia stata abbandonata. Sicuro che sia questo il posto?” Domanda Misty.
“Ma certo che è questo! Probabilmente Gary aveva bisogno di rilassarsi un po’. Andiamo!”
Così Ash e Misty giungono al portico dove urlano “Hey? C’è nessuno in casa?” Perché tutti sanno che in Giappone i campanelli non esistono, ma nessuno risponde. Così provano a sbirciare dentro dalle finestre ma sono completamente oscurate.
“Magari potremmo fare il giro per vedere se c’è una porta sul retro” Misty continua la lunga serie di buone idee. Così fanno il giro trovando la porta sul retro, chiusa anch’essa.
“Potremmo passare da qui” Propone Ash indicando la finestra aperta, dimostrando di non essere secondo a nessuno circa a brillanti idee. Purtroppo la finestra è troppo in alto e non v’è modo di arrampicarvi.
“Misty, sali sulle mie spalle e vedi se ci arrivi” Ash si accovaccia per far salire Misty a cavalcioni, poi tentano di nuovo di raggiungere la finestra.
“È troppo in alto Ash!” Esclama Misty mentre allunga un braccio cercando di afferrare la sporgenza. Ash cerca di aiutarla alzandosi sulle punte dei piedi, ma perde l’equilibrio barcolla all’indietro.
“Ash che fai?? Fermati!!”
Purtroppo Ash non riesce a ritrovare l’equilibrio e cade a terra, facendo cadere anche Misty che rotola un metro più in là.
“Ouch! Perché la terra è così dura da queste parti?” Esclama Misty massaggiandosi dal dolore, poi però nota qualcosa “Hey guarda Ash! La finestra del seminterrato è aperta!” Così i due si calano nel seminterrato passando dalla finestra.

All’interno l’ambiente è molto grande e piuttosto scuro, ma c’è quel tanto che basta di luce per notare come l’interno della tenuta sia stato ristrutturato e sia alquanto moderno. Troppo moderno. Infatti non sembra di stare all’interno di un seminterrato di una casa di campagna, quanto piuttosto all’interno di un laboratorio: luci al neon corrono lungo il soffitto, perdipiù spente, mentre guardandosi attorno si possono scorgere strani marchingegni, computer e attrezzature avanzate, oltre a tubi e cavi che passano un po’ ovunque.
“Hey guarda qui Ash! Ti ricordi dove abbiamo già visto delle vasche simili?” Misty indica delle vasche di varia dimensione, piene di liquido, che salgono al piano di sopra attraverso un condotto.
“No, non può essere…” Ash ricorda ciò che successe con Mewtwo tanti anni fa. Il dubbio inizia ad insinuarsi nella sua mente e le gambe cominciano a tremargli.
“Dobbiamo scoprirne il più possibile! Vieni, andiamo al piano di sopra!” Misty afferra Ash per un braccio costringendolo a seguirla. Forse perché le gambe di Ash non si muovono o forse perché anche Misty ha paura.

Il piano terra si presenta simile al seminterrato: lo stesso aspetto da laboratorio, ma è più simile ad una stanza di allenamento per pokémon, con attrezzi per sviluppare la muscolatura, la velocità, i riflessi ecc…
“Cosa sono tutti questi marchingegni? Che tipo di esperimenti sta conducendo qui Gary?” Esclama Misty sempre senza mollare il braccio ad Ash.
Ash raccoglie da terra una caramella rara, la guarda pensieroso per qualche secondo e poi capisce “Gary è tornato ad allenare pokémon!”
“E bravo il nostro Ash!”
Improvvisamente le luci si accendono e Gary compare in cima alla larga scalinata che porta al piano di sopra.
“Gary!” Le gambe di Ash smettono di tremare.
“Ti stavo aspettando Ash. Ce ne hai messo di tempo!” Gary si dimostra spavaldo e arrogante come al solito.
“Ah sì, mi stavi aspettando? E come facevi a sapere che sarei venuto qui?”
“Perché vi ho visto intrufolarvi dalle telecamere di sorveglianza, idioti!” Ash e Misty si ribaltano a terra dall’imbarazzo.
“Ascolta Gary, non so cosa tu stia facendo qui, ma Oak mi ha detto di venire a prenderti e riportarti a casa, assieme al Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati” Ash esclama assertivo.
“Umpf… mio nonno non è certo nella posizione di dirmi quello che devo fare”
“È preoccupato per te! Tutti lo sono! Dicono che hai chiuso i rapporti con tutti quando hai scoperto quel… coso”
“Intendi il Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati?”
“Sì Gary, quello…”
“Sai è divertente Ash… è divertente che proprio tu, il mio vecchio rivale, sia venuto qui” Gary risponde con sufficienza.
“Cosa c’è di tanto divertente Gary? Avevamo smesso di essere rivali! Eri diventato un ricercatore come tuo nonno! Perché adesso ti stai comportando così?” Ash è confuso e arrabbiato.
“E va bene Ash, meriti una spiegazione: quando eravamo piccoli e sognavamo di diventare grandi maestri di pokémon, non passava giorno senza che sognassi di vincere la Lega Indigo. Quando sono partito per il mio viaggio, ce l’ho messa tutta per diventare il più bravo allenatore di Pallet, e lo sono diventato! Vincendo addirittura 10 delle 8 medaglie ufficiali. Certo, ho incassato anche delle sconfitte, ma ogni giorno mi allenavo per diventare più forte. Non scorderò mai il dolore che ho provato alla mia prima sconfitta della Lega Indigo… Ma quel dolore mi ha spinto a dare ancora di più! Così ripresi il mio viaggio, questa volta verso Johto. Ma per quanto mi impegnassi, ogni volta che riprovavo a battere la Lega venivo sempre sconfitto, Lega dopo Lega. Ad un certo punto mi fu chiaro che avrei dovuto abbandonare il mio sogno di diventare un grande maestro di pokémon e così vinsi il concorso truccato per un dottorato all’università grazie alla raccomandazione di mio nonno. Ho abbandonato il mio vecchio sogno e ho fatto carriera in accademia… Almeno fino al giorno in cui, in uno scavo, trovai questo: il Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati”
“Che cos’ha di tanto speciale quel manufatto?” Chiede Ash incuriosito e un po’ spaventato dalla piega che sta prendendo la conversazione.
Gary comincia ad esaltarsi “Sono codici cheat Ash! Stringhe di codice da inserire nel DNA dei pokémon per renderli più forti! Questa antica civiltà aveva scoperto il modo di far aumentare di livello i pokémon e ha sigillato quel segreto qui dentro! Quando ho realizzato questo Ash, ho capito che avrei potuto finalmente coronare il mio sogno di diventare il più grande maestro di pokémon di tutti i tempi!”
“Ti ha dato di volta il cervello Gary?” Ash lo interrompe bruscamente più determinato che mai “Un vero maestro di pokémon non usa i pokémon per avidità e profitto! Allenare un pokémon vuol dire dedicargli tempo e amore, sterminando intere popolazioni di pokémon selvatici per farlo livellare! Significa farlo combattere fino allo stremo delle forze per poi portarlo in fin di vita al centro pokémon e ricominciare! Significa passare le giornate a cercare pokémon rari quando i tuoi amici escono con le ragazze, trovano un lavoro e diventano persone di successo!”
Gary scuote la testa “Tsk… Ma non capisci che quelle sono solo favole che raccontano ai bambini per continuare a capitalizzare sul franchise? Io ti parlo di vincere la FOTTUTA Lega Ash! Di dare un senso a tutto quel girovagare per il Giappone coi tuoi amici!”
Ash continua amareggiato “Proprio non capisci Gary… Vincere la Lega non risolve un bel CAZZO di nulla! È il viaggio quello che conta! Scoprire cose nuove ad ogni episodio! Conta il forte legame di amicizia che si crea quando si passa molto tempo assieme e si condividono avventure!”
“E allora perché sei invecchiato Ash?” Gary colpisce duro.
“Perché… Io…” Ash è paralizzato e non può attaccare.
“Te lo dico io: perché hai scaricato i tuoi amici!” Gary assesta un altro duro colpo.
Ash va nel panico e perde il controllo della situazione “NO! QUELLA NON È STATA COLPA MIA!”
“Come puoi vedere, il tuo attaccamento ai tuoi amici non ti ha portato a niente di buono. Cos’hai adesso, trenta e qualcosa? Guarda me invece! Grazie al potere del Misterioso Manufatto Pokémon Che Non Nasconde Nessun Oscuro Segreto Fidati HO DI NUOVO I MIEI DOLCI FOTTUTI 10 ANNI!!”
“Di nuovo un moccioso vorrai dire!” Misty si schiera in aiuto di Ash “Ti ricordo che hai perso contro TUTTE le Leghe che hai sfidato! E se non fosse stato per tuo nonno che ti ha imbucato in università, adesso saresti il più grande perdente che il mondo dei pokémon abbia mai visto!”
Misty colpisce Gary nell’orgoglio, ma Gary incassa bene “Ciò che ero non ha alcuna importanza! Guardami adesso: batterò tutte le Leghe una dopo l’altra! Sarò ricordato come il più grande allenatore di pokémon di tutti i tempi!”
“Non batteresti nemmeno la fiacca! Prova a sconfiggere me se hai coraggio! La capo palestra di Cerulean city!”
“No Misty” Ash si riprende “Tocca a me sistemare per sempre questa faccenda! GARY! TI SFIDO AD UN INCONTRO DI POKÉMON!”

Davanti alla fattoria, nel mezzo del campo brullo, con un leggero vento che trasporta la polvere, Ash e Gary si preparano a combattere.
“Gary! Sarà un incontro tre contro tre!” Urla Ash.
“Usa pure tutti i pokémon che vuoi Ash” Risponde arrogante Gary facendo arrabbiare ancora di più Ash.
“Ti farò passare la voglia di fare lo sbruffone. Vai Cramorant!”
“Vai Tyranitar!”
“Perfetto! Tyranitar è svantaggiato contro l’acqua. Cramorant, usa l’attacco pistolacqua!” L’attacco va a segno ma Tyranitar non ne risente minimamente. Ash e Misty sono sbalorditi.
“Ora Ash ti mostrerò tutta la potenza dei cheat! Tyranitar, terrremoto!” Tyranitar colpisce violentemente il terreno con le sue grosse zampe, scatenando un terremoto che fa cadere a terra Ash e persino Misty a bordo campo. Una frattura si apre nel terreno e corre verso Cramorant, facendolo cadere al suo interno e mettendolo KO.
“CRAMORANT NO!!” Urla Ash rialzandosi e correndo a riprenderlo.
Con Cramorant svenuto tra le braccia, Ash urla “Com’è possibile che una mossa di tipo terra abbia effetto su un pokémon di tipo volante??”
“Ash! Ricordati che Gary sta usando i cheat! Devi usare la strategia!” Gli urla Misty da bordo campo.
“Non puoi vincere Ash! Metti fine a questa farsa e ammetti che il potere dell’amicizia non può competere contro un pokémon a livello 100 con tutte le statistiche al massimo!” Esclama Gary sicuro di sé.
“Adesso ti faccio vedere io cos’è il vero potere dell’amicizia! Vai Mimikyu!” La bassa statura di Mimikyu quasi lo fa scomparire a confronto con la mole di Tyranitar.
Ash si volta velocemente “Misty! Chiudi gli occhi!” Mimikyu si solleva il mantello sprigionando una luce accecante. Gary riesce a coprirsi gli occhi con un braccio ma Tyranitar non è altrettanto veloce, emette un grido disperato per poi accasciarsi al suolo con un rumoroso tonfo. Quando Gary riapre gli occhi è scioccato: non si aspettava una simile potenza.
“Questo è il vero potere dell’amicizia! Arrenditi Gary!” Esulta Ash credendo d’aver messo fine alla battaglia.
Ma Gary si ricompone “Tu parli del potere dell’amicizia... vuoi vedere qual è il suo vero potere? Vai pokéball, scelgo te!”
“Pikà!”
Un paralizzante stupore colpisce Ash e Misty. Ash ha ancora la bocca aperta quando esclama “Pi… Pikachu! tu qui?” Alcuni Flashback di immagini e suoni gli passano rapidamente in mente. Le avventure passate assieme, i momenti belli e quelli di difficoltà, tutte le medaglie vinte e… anche il loro addio, inzuppati di acqua in mezzo alla strada in quella giornata di pioggia.
“CHE COSA GLI HAI FATTO GARY??” Urla Ash in preda alla rabbia.
“Ah io non ho fatto un bel niente… È stato lui a venire da me dopo che gli ho detto del mio piano per vincere la Lega” Spiega Gary mentre Pikachu, pieno di rancore e rabbia, mantiene lo sguardo fisso su Ash.
“Pikachu… È vero quello che ha detto Gary?” Ash supplica una risposta.
“Pika! Pikachu pika pika pikà pikachu pi: pikachu pikà pi pi pikachu pi!”

Narratore 1 “Ok meglio che lo facciamo parlare tradotto”

“È vero Ash! Gary mi ha offerto quello che tu non sei mai riuscito a raggiungere: la vittoria della Lega Indigo!”
Il tormento sta rivoltando lo stomaco di Ash “Tu cerchi la vittoria… QUANDO SEI STATO TU AD ANDARTENE!!”
Pikachu risponde con aria arrogante “Hai ragione Ash, me ne sono andato… perché tu non mi servivi più!” Ash viene colpito come da una freccia.
“Eri così infantile Ash… Eri così ossessionato dal diventare un grande allenatore di pokémon che non hai badato ai desideri degli altri. Pensavi solo a te stesso! Eri interessato solo a girare il mondo per catturare nuovi pokémon. MAI che pensassi in grande! MAI che ti godessi il successo del franchise!”
Ash cade con le mani a terra, in ginocchio, guardando il terreno “Dovevamo vincere la Lega, Pikachu… Dovevo catturarli tutti e diventare un grande maestro di pokémon… Erano questi i nostri sogni…”
“Quelli erano i TUOI sogni!! Forse all’inizio erano anche i miei… ma poi ho realizzato che ero IO il tenero pokémon giallo che la gente voleva vedere! MIO è il merito di creare enormi flussi di cassa all’azienda! Tu eri solo un’inutile appendice Ash… e così mi sono preso il mio meritato successo. E mi sono divertito. Oh se mi sono divertito! Sono diventato un animale da festa e ho sperimentato tutte le droghe in circolazione mentre mi scopavo le Pikachu! Sai che sensazione si prova a sfasciare una stanza d’albergo Ash? Ho talmente tanti soldi da poter muovere i mercati a mio piacimento affamando intere popolazioni!”
“Pikachu tu… sei stato corrotto dal franchise…” Esclama Ash in lacrime stringendo il terreno nelle sue mani.
“No Ash, IO SONO IL FRANCHISE!”
“NOO!!” Grida Ash in ginocchio rivolto verso il cielo, per poi rialzarsi e scappare via attraverso la campagna in preda alla disperazione.
Misty cerca di rincorrerlo ma viene fermata da Pikachu “Misty, perché vai ancora appresso ad Ash? Lui ha infranto anche i tuoi di sogni. Vieni con noi! Potrai finalmente diventare la grande allenatrice di pokémon d’acqua che hai sempre sognato!”
Misty gli getta uno sguardo torvo e risponde sprezzante “Io SONO una grande allenatrice di pokémon d’acqua! E riguardo ad Ash: sì è vero, era concentrato solo su sé stesso, ma ti voleva bene! E non è mai stata sua intenzione quella di usarti per raggiungere i suoi scopi. Attento, Pikachu, a chi dai la colpa delle tue scelte!” Poi si volta e parte alla ricerca di Ash.

Intanto Ash, che in preda al tormento emotivo ha attraversato campi su campi calpestando le coltivazioni di ignari fattori, si è fermato a riprendere fiato sotto una quercia vicino a un ruscello. Non si aspettava di trovare Gary in quel modo, corrotto, malvagio e arrivista, ma soprattutto non si aspettava di trovare Pikachu con lui, lasciatosi addirittura catturare in una sfera poké per inseguire i suoi sogni di gloria.

Finalmente Misty lo raggiunge correndo e col fiatone “Ash ti ho trovato! Anf anf” Ma Ash non dice una parola, come se non la sentisse, assorto nei suoi pensieri.
“Hey Ash, pensavo volessi correre per tutto il Kanto! Anf” Ma non ottiene nessun cambiamento.
Misty cerca senza successo di essere più sensibile: gli afferra il braccio per convincerlo a muoversi “Vieni Ash, dobbiamo contattare il professor Oak…” Ash dà uno strattone e si libera dalla presa.
“No! È il momento che torni a casa Misty!”
Misty si sente offesa “COSA?? Ash, non vorrai mollare così? Dobbiamo fermare Gary!”
Ash si gira verso di lei guardandola negli occhi “No io non devo fare un bel niente! Sono stato uno stupido ad accettare questo incarico dal professor Oak. A pensare che avrei potuto riprendere ad allenare pokémon. Gary è troppo potente, non posso fermarlo! E poi anche Pikachu…”
“Troveremo un modo Ash! Il professor Oak…” Ma Ash la interrompe
“Basta Misty! Vattene e lasciami solo!”
Misty si sente ferita dal comportamento di Ash e comincia ad arrabbiarsi “Ah bene, sei proprio deciso a mollare eh! A quanto pare tu e Pikachu siete più simili di quanto non pensi!”
“Pikachu ed io non abbiamo proprio NIENTE in comune!” Ash risponde malamente.
“E invece sì! Pikachu è stato egoista a mollarti per inseguire i suoi sogni di gloria, esattamente come TU sei stato egoista a mollare me e Brock per partire in un altro dei tuoi viaggi!”
Ash si arrabbia ancora di più e alza la voce “Io non ho mai mollato nessuno! La tua bici è stata riparata e così sei potuta tornare a casa!”
Misty esplode di rabbia “Sei proprio un bambino Ash! Come fai a non capire??”
“Io capisco solo che per Pikachu non ero altro che un inutile fantoccio tra lui e la gloria!”
“Tu non hai capito niente come al solito! Pikachu è un pezzo di merda che ti ha scaricato non appena ha annusato l’odore della fama, ma anche tu non hai mai capito le sue esigenze! Perché tu pensi solo a te stesso Ash! E non capisci perché gli altri ti seguono!”
“Cosa vorresti dire? Che Pikachu non mi avrebbe scaricato se avessi capito i suoi sentimenti?”
“Esatto! Piccolo idiota distruttore di biciclette!”
“Beh mi spiace deluderti, ma come hai visto tu stessa, a Pikachu importano solo i soldi e la fama! E se vuole combattere con Gary che faccia pure! Io me ne vado e non allenerò mai più!” Conclude Ash avviandosi lungo il sentiero.
Misty vorrebbe fermarlo ma ha finito le cartucce (argomentative) e le esce spontaneo solo un “Fermo non puoi andare!”
Ash crede che Misty lo stia seguendo per riavere indietro la sua bici, così risponde “Va bene, prometto che ti invierò un assegno alla palestra per ripagarti una bici nuova. Adesso che hai quello che vuoi puoi finalmente tornare a casa. Addio Misty”
Ash riprende a camminare mentre Misty rimane ferma senza riuscire a dire una parola di più. È offesa perché Ash pensava, di nuovo, che lei lo seguisse per via della bici, ma ce l’ha anche con sé stessa perché ha troppa paura per confessargli la vera ragione.

E così, nella placida e solitaria campagna dalla quale possiamo solo intravedere i grattacieli di Celadon city, Ash e Misty si separano, con un piccolo luccichio sul volto cupo di Misty e Ash che cammina diretto verso mete sconosciute. Torneranno a casa riprendendo la loro vita da dove l’avevano lasciata? E che ne sarà di Brock? Ci sarà qualcuno in grado di opporsi a Gary ora che è destinato a diventare il più potente maestro di pokémon mai esistito? E infine, riuscirà Pikachu a raggiungere una tale fama da essere venerato come un dio dorato? Lo scopriremo se avrò voglia di scrivere l’ultimo episodio di Pokémon: Millennials Generation

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Capitolo 4
*** # Scene tagliate # ***


Cap1
La struttura appare in cattive condizioni: rovi di spine si estendono fino al tetto, con un inquietante Murkrow che gracchia sulla torre, grigia, come il resto della casa, e nuvoloni neri si stagliano nel cielo un momento prima perfettamente azzurro.
Ash si introduce nella proprietà privata come suo solito “Heilà? C’è nessuno?” La voce di Ash echeggia nella casa spettrale.
“Fermi! In nome della legge!” L’agente Jenny blocca gli intrusi.
“La ringraziamo agente, senza di lei la nostra casa sarebbe stata occupata da questi loschi individui. Ora li porti in cella!” Continuano i padroni di casa.
“In realtà non è così semplice, anzi siete voi, i padroni, a dovervi scusare con loro per averli chiamati loschi individui” Risponde Jenny.
“COSA??” Esclamano increduli i padroni di casa.
“Forse posso chiarire tutto io” Un uomo barbuto compare come dal nulla.
“Hey ma è Karl Marx!” Esclamano in coro Ash, Misty e Brock.
“Buondì compagni. La proprietà privata è il prodotto dell’alienazione dell’operaio a favore dello sfruttatore capitalista. Ma nel nostro Paese comunista questa casa appartiene all’operaio, e quindi a voi ragazzi, che ne ha il pieno diritto sicché frutto del suo lavoro”
“Un momento agente, quest’uomo non ha la minima idea di come funziona l’economia! HEY ci lasci andare agente! AGENTE!!” Gli sfruttatori capitalisti vengono portati via dall’agente Jenny.
Brock “…e non ce l’avremmo mai fatta senza di te compagno Karl”
Ash “Le tue sono delle grandi idee e so che questa volta funzioneranno!”
Misty “Ti prego scopami!”

Cap1
“[…] Qualcuno ha una torcia?” Esclama Misty dolorante.
“Aspetta, forse io ho qualcosa” Ash accende la torcia e si accorgono di essere naso a naso uno sopra l’altro. I loro sguardi si incontrano imbarazzati per qualche istante, fino a che
“Hey, hai un’altra torcia in tasca o sei solo contento di vedermi?”

Cap2
“C’è un grosso problema in azienda e devo al più presto presentarmi all’assemblea straordinaria degli azionisti. Mi dispiace ragazzi ma credo che il mio viaggio con voi sia finito qui”
“Possiamo fare qualcosa per te?” Chiede Misty.
“Solo fare la scelta giusta: state lontano dalla droga!”

Cap3
Ci sarà qualcuno in grado di opporsi a Gary ora che è destinato a diventare il più potente maestro di pokémon mai esistito?
Nel suo laboratorio, il professor Oak è a petto nudo imbracciando la sua mitragliatrice “Se vuoi che un lavoro venga fatto bene te lo devi fare da solo!”

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