WOLF- GIRL

di kaja
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1°. NEL RIFUGIO- PARTE PRIMA. ***
Capitolo 2: *** INTRIGO ***
Capitolo 3: *** IL RITORNO !... ***
Capitolo 4: *** LE RAGAZZE. ***
Capitolo 5: *** LA RIUNIONE. ***
Capitolo 6: *** LA FESTA. ***
Capitolo 7: *** CIAO, MAMMA! ***
Capitolo 8: *** APPUNTAMENTO COL IL DESTINO : ***
Capitolo 9: *** SOGNO Dì MAMMA! ***
Capitolo 10: *** LA PARTENZA ***
Capitolo 11: *** L'ATTRAVERSATA. ***
Capitolo 12: *** I GUAI NON ARRIVANO MAI DA SOLI, RICORDATELO. ***
Capitolo 13: *** ATTRACCO VERSO UN NUOVO INIZIO. ***
Capitolo 14: *** CASA DOLCE CASA...UN CORNO!!! ***
Capitolo 15: *** INIZIA LO SHOW!!!. ***
Capitolo 16: *** ESSERE SÉ STESSA ***
Capitolo 17: *** IL BRANCO!... ***
Capitolo 18: *** LO SCIAMANO DEL VILLAGGIO. ***
Capitolo 19: *** GARA DI NUOTO. ***
Capitolo 20: *** PRIMI PASSI. ***
Capitolo 21: *** LA SCOMMESSA!... ***
Capitolo 22: *** TUTTI AL RIPARO. ***
Capitolo 23: *** ALLA SFIGA NON C'È MAI FINE!. ***
Capitolo 24: *** LE RETROVIE DI LARSSON ***
Capitolo 25: *** LO SPECIALE, NATALE CON I CYNICLONS ***
Capitolo 26: *** LA LUPA. ***
Capitolo 27: *** RICORDI OSSESSIVI. ***
Capitolo 28: *** VITA A PALAZZO. ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1°. NEL RIFUGIO- PARTE PRIMA. ***


Rieccomi dopo sei o sette anni dall'ultimo aggiornamento, non ho scusanti per la mia lunghissima pausa. Tra il blocco dello scrittore e i miei rinvii avevo perso l'interesse di proseguirla, posso solo augurarmi che voi miei cari lettori siate ancora interessati a questa storia.
Dopo vari tentennamenti mi sono decisa di portare questa storia e l'altra "Cenerelsa" alla ribalta. Per il momento mi occuperò di questa.Vi auguro una buona lettura e a presto.
  
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita. - Canto 1  Inferno
                                    " Dante Alighieri."

Tokyo nei tempi moderni. Nella foresta Aokigahara alle pendici del Fuji, c'era del movimento per via terra. Una giovane donna con un lungo mantello scuro e dal capuccio del medesimo colore le celavano la  sua identità.
La fuggiasca si copriva con il suo mantello  
 per ripararsi dal vento,  la sua fuga fu interrotta dal suono di  varie materializzazioni di un gruppo di persone. Osservando  meglio i nuovi arrivati ,  ebbe la conferma che i suoi inseguitori erano arrivati quasi al punto di acciuffarla.  
Lei a stento riusciva a riprendere fiato senza fare nessun rumore che li conducessero nella sua postazione. E mentre stava osservando la  raduna, dove un esercito di una ventina di individui stavano sull'attenti, pronti a un qualsiasi sensore di movimento. 
Un portale di grandi dimensioni si estende per poter permettere il suo passaggio da parte di un cavaliere misterioso, a sella del suo frisone nero dalla lunga criniera e dal portamento elegante . Metteva in soggezione chiunque lo vedesse alla prima vista. 
 Alla vista del possente animale, gli occhi della ragazza che venivano celati sotto la penombra del capuccio  si spalancarono tremolanti capendo l'identità  del nuovo arrivato. 
Il nuovo arrivato  scese dall' animale con un balzo senza fiatare, per poter dare le redini del proprio cavallo a una delle guardie che  lo stavano aspettando. 
 Dallo stesso portale , uscì un secondo cavaliere con appresso tre figure legate da una lunga catena da non permettere  a loro di scappare.
Davanti a loro, il primo cavaliere si mise davanti alle tre figure incappucciate, con un colpo rapido fece cadere i loro cappucci svelando i volti di due adolescenti e una bambina.
 La quarta ragazza spalancò nuovamente gli occhi per la realizzazione che le prigioniere erano Strawberry, Lory e la piccola Paddy. Tutte e tre se ne stavano zitte evitando di guardare il loro sequestratore per timore di dire una parola di troppo. 
Lui si mise a girare intorno a loro come un avvoltoio che ha appena adocchiato una carcassa di un animale morto. 

?:-Sapete che stando zitte peggiorerete la vostra e la sua di situazione?.-

Domandò e vedendo che stavano ancora zitte  il loro silenzio proseguiva , riprese a parlare.

?:-Vi sto offrendo una possibilità che di solito non concedo a nessuno, voi mi dite dov'è Pam e io vi prometto che non vi accadrà nulla  dispiacevole.-

Neanche la minaccia mal celata ebbe nessun effetto da farle parlare. 
Lui di botto si fermò, fece dietro front e si mise davanti alle tre giovani guardando che quest'ultime osservavano a terra o da ogni parte pur di evitare di guardarlo dritto negli occhi.
 Come non si potevano  biasimare , chiunque conoscendo il vero potere di costui avrebbe tremato sotto il suo penetrante sguardo di ghiaccio. Adirato per essere stato ignorato usò l'ultima tattica che di solito riusciva a sciogliere anche le lingue più frenate.  

?:-Questa è l'ultima volta che ve l'ho chiedo, dove si trova Pam?....Se non vi decidete a collaborare con me vi posso assicurare che ordinerò di giustiziare i vostri cari UNO per UNO. Forse questo vi aiuterà a dire la  sua posizione.-

La sua minaccia  ebbe l'effetto desiderato, tanto che loro tre  si voltarono di scatto verso di lui con i loro volti pallidi all'idea che possa  mantenere la promessa di giustiziare i loro cari. 
Dal canto suo, il loro sequestratore sogghignò alle loro reazioni alla sua minaccia, provava un piacere inebriante alle loro espressioni impaurite. 
Pam si mise una mano davanti alla bocca per soffocare un qualsiasi suono che potesse tradire la sua posizione . 
In quell'istante si accorse di avere il viso bagnato dalle lacrime, stava piangendo, provava un senso di vergogna e di impotenza senza poter fare nulla per aiutarle.
 Doveva aspettarselo che portandole con sè in questa missione suicida le avrebbe messe sotto il tiro ed ecco come stava andando a finire. Lei in fuga e loro tre nelle grinfie di quel Maledetto...

S:-E chi ci dice che tu mantenga la tua parola data?.-

Domandò una Strawberry con un filo di voce tremante.

?:- AH!...Vedo che a una di voi tre vi è tornata la voce, cosa che apprezzo in questo momento è sapere dove si stà dirigendo Pam..- 

Appena quel nome uscì dalle sue labbra vide che le tre ragazzine lo guardavano ancora impaurite e con sospetto, con un sospiro proseguì il discorso.
 
?:-Voglio evitarle che si faccia male, sapete benissimo che non è in grado di viaggiare con il suo stato delicato.- 

Pam  mise distrattamente  la mano destra sul suo  fianco ferito, il sangue iniziava a fuoriuscire dalla ferita che si era procurata nella sua fuga rocambolesca.
Sapendo che le vere intenzioni del  sequestratore erano malefiche ma  preoccupate per la salute della loro amica in fuga, la più piccola del trio prese parola.

Pa:-Tanto sappiamo che non hai a cuore niente e nessuno tranne a te stesso. Sei  un essere spregevole , vile e senza cuore e nessuna di noi vuole parlare con te!.-  (`o´)

Paddy alla fine della sua filippica gli fece la linguaccia , suscitando lo scalpore  di tutti quanti e un tic nervoso dell'occhio destro del loro sequestratore infuriato dalle sue parole.
Come se la loro situazione  non potesse aggravarsi, Strawberry intervenne  aggiungendo benzina nel fuoco.  

S:-Noi non sappiamo dove si sta dirigendo Pam in questo momento, anche sè l'ho sapessimo, di certo non lo diremmo a te.- 
 
Rispose con tono acido verso quel mostro spregevole.
 Lory ebbe un'attimo di tententamento mentre con la coda dell'occhio vide tre individui incappucciati di varie altezze che sussultavano alle reazioni delle due ragazze, uno di loro  la stava osservando sotto il suo cappuccio
tenendola d'occhio in disparte pronto a intervenire in caso in cui la situazione stesse per precipitare.
 Cosa che stava avvenendo quando egli vide il suo re tenere nella mano destra l'impugnatura della manica della  immensa spada mal celando la sua irritazione dalle parole delle due umane. (◣_◢)╬
Con un gesto fulmineo lui e le altre figure si misero ognuno alla contro parte femminile in ginocchio a cospetto del loro re. In questa raduna  tutti conoscevano l'immensa potenza del monarca celato sotto il cappuccio del suo mantello. 
Le tre ragazze  rimasero di stucco vedendo questo gesto da parte dei tre ragazzi riconoscendoli dalle loro stature. Per un francente di un secondo si sentirono protette dalla furia di quel tiranno, purtroppo sapevano che come sarebbe finita in due modi :
1) Il mostro trova la loro amica Pam e sono tutti fregati.
2) Pam riesce a scappare dal farabutto , mentre loro rimangono sotto le sue grinfie.
Per il punto 2 era per loro una magra consolazione, la loro priorità era quello di poter trattenere il despota il più lungo possibile dando tempo a Pam di mettersi  in forza  e dopo sarebbe tornata a riprenderle.
Loro sapevano che il monarca non le avrebbe uccise perchè  erano le sole a sapere dove stava scappando , di certo se le uccidesse  perderà tali informazioni

??:-Mio Signore!!!.... Perdoni queste sciocche umane, non capiscono che avete veramente a cuore il benessere della ragazza. Dateci 5 minuti per convincerle a parlare, vi chiedo solo questo.- 

Propose il più alto del trio dei incappucciati. Il monarca  fece un sorrissetto che venne notato dal trio maschile, come conosceva le vere intenzioni del maggiore degli Ikisatashi. Pai, il suo più fedele.....
Astento faticava a collocare il più fedele e spietato dei suoi sudditi invaghito di una insulsa umana, solo a pensarci il monarca scosse leggermente il capo deluso da Pai, a ognuno ha il proprio fardello.
Pam quando vide che la situazione stava per precipitare  decise di creare un diversivo,  con il suo sguardo si mise a cercare qualsiasi cosa che poteva usare per distrarli . E dopo aver visto un tronco d'albero abbattuto, i suoi occhi si illuminarono di una strana luce violacea.
Il tronco in questione silenziosamente levitava a qualche centimetro dal suolo , e con un gesto secco con la mano Pam fece volare l'oggetto inanimato a qualche metro di distanza, attirando l'attenzione dei Cyniclons, creando così la distrazione perfetta per la sua fuga. 
Mentre tutti si erano concentrati sullo strano rumore, Pam vide Strawberry puntare il suo sguardo verso di lei  lanciandole un mezzo sorriso come per rassicurarle che starebbero bene e che era per il suo bene andarsene finchè gli Cyniclons erano distratti . 
Pam diede l'ultima occhiata a loro tre per concentrarsi sul teletrasporto. Le sue condizioni si stavano agravando, la ferita non era un semplice "graffietto".  (-﹏-。)       
Chiuse gli occhi e si immaginò  un posto sicuro ma non troppo lontano dove si trovava adesso. Lei  cominciava a scomparire venendo risucchiata da un silenzioso teletrasporto,l'asciando silenziosamente le sue compagne non tanto impericolo dal monarca  dopo aver visto come Pai si era adoperato per garantire l'incolumità di Lory e delle altre 

( aut:- K.J- Più per lei che per le altre. (¬‿¬) )

Pam fu teletrasportata verso Nord  in una delle grotte semi nascoste dell'immensa foresta, in questo periodo dell'anno la maggior parte dell'isola del Giappone veniva ricoperta di un manto di neve, sperava di sfruttare bene la cosa a suo vantaggio.
Ritanandosi dentro per riposarsi.
Si augurava che sarebbe tornata in America, lei sapeva che il verme non sarebbe stato in grado di cercarla nel grande continente. 
Gli americani avevano un grande odio per gli Cyniclons, se fosse dipeso da loro  sarebbero entrati in guerra contro l'esercito alieno ; Pam sapeva benissimo che ci sarebbe stata una carneficina più dalla parte degli umani che dai Cyniclons.
Di colpo sentì una forte fitta nel  punto dove si trovava la ferita, ebbe un momento di offuscamento, era solo l'inizio del peggioramento delle sue condizioni . 
Non era un medico ma sapeva che se non fosse stata trovata dai suoi compagni ci sarebbe rimasta secca.
Il suo pallore in viso stava prendendo il sopravvento, le occhiaie diventavano sempre più evidenti e i problemi di vista che andava e veniva con forti capogiri da costringerla a sedersi per terra.  
E mentre Pam stava lottando in silenzio contro il freddo e i morsi della fame la sua mente fu avvolta nei mesi antecedenti che l'avevano portata a ritrovarsi in questa situazione in un posto del genere.

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ANGOLO AUTRICE: 

Mmmh!.. Come inizio non male.
Penso che noterete dei cambiamenti sia piccoli che grandi.  Ho anche preso in considerazione anche il  fatto che non tutti siano rimasti colpiti dalla mia narrazione. ╮(─▽─)╭            
Ma posso incrociare le dita per avere un pò di fortuna e che questo capitolo sia un mio nuovo inizio per portare a termine un progetto che ho trascurato per moltissimo tempo.  (💧¬_¬)       
K.J ❤


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Capitolo 2
*** INTRIGO ***


Prologo:
La storia ci insegna spesso viene accompagnata dall'inizio di un conflitto. Le  cause posso essere molteplici :religione, potere, vendetta, disperazione, razza, odio, amore.
Ecco  come inizia questa storia. Inizia con un conflitto fra due razze diverse tra loro quando unite da un solo filo intrecciato. 
Entrambe originarie dello stesso pianeta che gli ha dato i natali.
I primi che nacquero furono un grande popolo chiamato Cyniclons, riconosciuti dalle menti brillanti e possessori  di tecnologie più avanzate, dotati di grandi poteri che i loro " vicini" non potevano vantarsene delle loro stesse conoscenze.
Il secondo gruppo erano chiamati  Umani, si dice che discendevano dalle scimmie, e che all'inizio i loro antenati dormivano nelle caverne e  il loro rapporto con il fuoco non era stato tra i migliori. 
Il conflitto tra queste due razze  ebbe origine per la colonizzazione del pianeta Terra da parte degli umani ( questo creava del malcontento, a molti Cyniclons). 
La scintilla che scaturì in uno scontro tra le due parti fu per questo motivo, un pianeta che un tempo era abitato  dagli antenati degli attuali alieni che lo rivendicavano a gran voce.
Gli umani  giustamente negavano il loro coivolgimento del tale furto, in quando anche loro abitanti originari del pianeta contestato.
Tra una tirata di parole grosse e qualche insulto poco velato tra le due parti ebbe inizio il  conflitto, e da  quel giorno le nuove generazioni delle due parti nacquero già predisposti per l'odio  dell'usurpatore .
E tra i bombardamenti e scosse di terremoto che la nostra storia inizia con l'arrivo di quattro giovani  ragazze, che in un modo o nell'altro avrebbero cambiato le sorti della guerra.
 


                                                                                                   ************************************************************************

Il signor Oscar De François  era stato chiamato a  far parte di una riunione d'emergenza in quando ambasciatore di Tokyo.
Il comitato internazionale umano poco tempo prima si era riunito in un luogo segreto con le più importanti cariche dei vari governi che non erano ancora caduti sotto il controllo dei Cyniclons, per discutere della situazione che per in quel momento era in stallo. 
L'ambasciatore in questione si presenta come un uomo alto, dalla corporatura robusta, dai capelli corti scuri  e da un abbigliamento professionale. Il suo fiuto per gli affari lo avevano fatto scalare le vette nell'ambito lavorativo
Le lunghe ore e i costanti discorsi avevano stancato molti dei partecipanti non mettendosi d'accordo tra di loro per trovare  una  soluzione efficace.
La guerra aveva consumato  molto di più nelle file umane che quelle nemiche con un alto tasso di vittime, per non contare delle moltissime persone disperse o peggio tenute prigioniere dall'altra barricata nemica.
E in questo incontro l'ambasciatore giapponese s'è ne stava in disparte ad assistere i  commensali schierati l'uno contro l'altro, decise di proporre la sua idea e se fosse andata in porto avrebbe l'appoggio, se non di tutti, almeno della maggior parte dei partecipanti di  questa riunione.

S.O:-Se i signori possono darmi cinque minuti del vostro tempo vorrei proporre una mia idea, che potrebbe all'inizio sembrare insensata ma credo di aver trovato una soluzione a nostro favore anche se temporanea  .-

Propose l'uomo, richiamando a s'è tutta l'attenzione dei commensali che all'improvviso smisero di fare qualsiasi cosa che in quel momento li stava trattenendo. 
Soddisfatto della loro assoluta attenzione, lui decise di esporre il proprio progetto.   (◠ ◡ ◠) 

S.O:- Carissimi e stimatissimi colleghi vorrei ringraziare prima di tutto per l'onore di essere stato invitato a questo importante incontro, per discutere della salvaguardia della nostra gente che ogni giorno muore per colpa di quei mostri.
Come sapete sono un ottimo diplomatico e ogni giorno mi occupo di molte scartoffie e in una di queste che mi venne un idea che potrebbe giovare più a noi che per quei mutanti.- 

Tra le mani teneva dei fogli misteriosi che avevano già attirato l'attenzione di alcuni dei commensali che in quel momento stavano dando peso alle sue parole, curiosi di scoprire cosa avesse in mente.

S.O:- Come vedete tra le mie mani ho dei documenti che possono contenere la chiave del nostro successo, e s'è tutto va come ho programmato molto presto ci libereremo di questi parassiti una volta per tutte...- 
 
L'ambasciatore prese fiato per il lungo discorso e anche per aumentare la suspense, si capiva che era un uomo che amava molto il gramma e di certo non perdeva l'occasione di crearne una tutta sua.

S.O:-Signori quello che sto per dirvi che rimanga in questa stanza, vi sto  dicendo che la nostra soluzione sarebbe una dichiarazione di pace con gli Cyniclons.-

Concluse il discorso con  un luccichio sinistro negli occhi mentre il silenzio si era calato durante il suo discorso.
Alla fine scoppiò un putiferio voci che accavallano altre voci, gesti con le mani in aria per esprimere il proprio sconcerto di quello che avevano sentito un attimo fa.   ╮( ̄_ ̄)╭        
Un coraggioso si fece avanti per dire la sua opinione sulla proposta dell'ambasciatore giapponese.
L'uomo in questione era un moro sulla quarantina con occhiali da vista, delle borse sotto gli occhi  e la barba cresciuta da qualche giorno  indicavano che non dormiva da qualche tempo. 
Era vestito tutto di nero tranne la camicia bianca, questo individuo si chiama Clark Lewis Larsson, e dalla sua targhetta dove si trovava la sua postazione doveva essere il rappresentate degli U.S.A. 
Lui e il signor Oscar erano conosciuti per il cattivo sangue , il vero motivo lo sapevano i diretti interessati e ogni volta che  usciva la questione ognuno di loro faceva silenzio stampa.
Le loro divergenze erano per lo più sconosciute al pubblico, ma  quando c'era un'occasione per mettersi l'uno contro l'altro non si mancavano a dirsene di tutti i colori.

C.L.L:-E come hai intenzione di propore una dichiarazione di pace con quelli lì?...Appena ci vedono arrivare quelli ci buttano i loro fottutti Chimera Animals, per non parlare che quei dannati Cyniclons sanno  teletrasportarsi  in qualsiasi momento.-  ( ≖͞ .≖͞) ?? 
       
Concluse la sua filippica rosso in volto il rappresentante degli U.S.A, dimostrando la sua assoluta negazione del progetto del "collega" lo definiva troppo banale è impossibile da realizzare.
L'ambasciatore fece una smorfia alle parole del suo interlocutore, confermando ancora una volta le voci sul suo astio verso Larsson.
Ne frattempo il resto dei commensali seguiva lo scambio di battute come se fosse una partita di tennis, tenendo il respiro in sospeso per timore di perdersi qualche parte interessante. 
Ormai stanco sull'intrommissione dell'americano, il suo interlocutore decise di darci un taglio per esporre le motivazioni parziali della sua proposta.   (◣_◢)╬

S.O:-Non dovrei essere molto sorpreso della negazione dell'ambasciatore Larsson sulla mia idea, anche se, ho tralasciato apposta un minuscolo dettaglio....- 

E così, che fuori dalle grandi porte che celano la riunione segreta stava avvenendo un importante cambiamento che avrebbe stravolto la storia della terra.


                                                                 ******************************************************************************************************************


La vita era stata molto buona con la famiglia dell'ambasciatore, nato in una delle dinastie nobili di origini francesi, il conte Oscar aveva ereditato dalla nascita il titolo nobiliare di  conte e questo non lo aveva fermato nella sua ascesa verso il potere. 
Da giovane aveva mostrato una maestria delle parole, usandole per un suo tornaconto personale. Verso i  suoi trent' anni un giovane ambasciatore fece la domanda di trasferirsi in Giappone nella specifica a Tokyo( dove risiedeva tutt'ora).
Dove le continue incursioni da parte dei Cyniclons gli avevano dato il benvenuto nel suolo giapponese.  

E nel giro di 10 anni ebbe la possibilità di incrementare la sua fortuna ed aumentare la sua influenza, dove si sposò con una giovane e bellissima donna di nome Elizabeth Uchiha  già madre della piccola Nico Robin.
Il loro matrimonio era stato conveniente per entrambi, lui voleva avere denaro e potere che solo Elisabeth era in grado in quel momento di dargli,  e per la donna in questione vide in lui una "provabile" figura paterna per la figlia. 

( aut. K.J- Provabile figura paterna? Per favore discutiamo per la questione di figura paterna, perchè credo di essermi persa qualche passaggio... (o.Õ) 💧 )   

In quel momento abitava nel  manor house , l'abitazione in questione si trovava all'interno di una tenuta appartenente alla famiglia della defunta moglie. 
Il conte si trovava nel suo studio, dallo sguardo perso nel vuoto con in mano un bicchiere di un buon vino procurato nella cantina del maniero.
Ripensava come fosse stato facile a convincere quei quattro babbei  nell'incontro per attuare la sua proposta, a parte il piccolo intoppo dell'ambasciatore Larsson tutto era andato liscio come l'olio.
Ora stava cercando un modo per attuare la seconda fase del piano dove entrava  in gioco la figliastra. 

Solo a pensarci, sul suo viso gli si dipinse una smorfia sapendo che per convincere Nico Robin a venire qui in Giappone doveva sudare sette camicie e adattare un pò le carte in tavola.  (´-ι_-`)
E dopo averci pensato per una decina di volte, con in mano il bicchiere vuoto fece un lungo  respiro. Odiava prendere certe decisioni ma quella che aveva in mente non gli piacque affatto.

S.O:-Non ho altra scelta dovrò fare degli step solo per la piccola Nico Robin e questo già mi manda in bestia, bisogna sperare che nulla vada storto o questa volta non saprò come uscirne vivo.-  (´-ι_-`)

L'uomo era al centro della stanza, in faccia era molto preoccupato per la situazione che si stava per creare. Beh!... di solito le sue strategie erano molto elaborate con tanti dettagli, questo  non lo era.
Sperava nella buona stella e dalla sua giacca costosissima tirò un cellulare usa e getta, pronto a comporre il numero che gli avrebbe messo in contatto con la figliastra. 

S.O.- S'è non abbia già cambiato numero.-
 
 Si chiese il conte a voce alta. (◔‸◔) 
Con un passo morbido si dirige vicino alle tende della stanza dove in una di esse si trovava nascosta una corda, che usa per richiamare uno dei domestici che lavoravano per lui. 
Con un colpo preciso tirò la corda sentendo già che da lì a poco sarebbe arrivato qualcuno per lui.
Di fatti, una delle cameriere dopo aver ricevuto l'ok per entrare, e aver fatto il classico saluto giapponese disse:

C.:-Come posso essere d'aiuto conte?- 

Domandò la donna con la classica divisa da lavoro.

S.O:- L'ho fatta chiamare per far preparare una stanza per gli ospiti.-

Disse solo questo alla cameriera.

C.:-  Come desidera signor conte!.-

La giovane cameriera dopo aver ricevuto i nuovi ordini dal suo datore di lavoro, si era congedata con un inchino.
L'uomo in questione girandosi dall'altra parte con le mani dietro la schiena,  si recò verso la bibblioteca a leggere un buon libro.
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ANGOLO AUTRICE: 
Rieccomi con il nuovo capitolo, state cominciando a vedere un pò di più del personaggio del conte?
E che n'è pensate  che questo capitolo l'ho messo così spezzettato? Man mano noterete sempre più capitoli nuovi che non c'erano nella vecchia edizione di questa storia, e ogni tanto ci saranno i miei commenti nella storia.
K.J ❤

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Capitolo 3
*** IL RITORNO !... ***


Il conte sapeva che richiedere l'aiuto della figliastra Nico Robin ( che non vedeva da anni) sarebbe stato difficile. Lui era deciso che sarebbe sceso a patti con lei purchè venisse, era una parte essensiale per la riuscita del suo piano. 
Già gli stava venendo un cerchio alla testa per quello che stava per fare, si prese gli ultimi attimi prima di fare la telefonata alla ragazza,prese per osservare lo scenario fuori dalla finestra del salotto del maniero.
Al di là da qualche parte, si trovava il territorio  dei Cyniclons che in poco tempo lo avrebbe attraversato per i suoi affari.  
Egli fece un respiro profondo e si  disse con falsa iroinia:

S.O:-Diamo inizio alle danze!- (◔_◔)    

Egli si diresse verso il giardino, l'unico posto dove non potevano sentirlo. Prese quel dannato cellulare e l'ho guardò per 5 secondi con tutti i ricordi che gli circolavano in quell'istante.
L'uomo in questione non sapeva come attaccare il discorso con la figliastra, nel suo lavoro da ambasciatore era preparato nelle improvvisazioni; per Nico Robin tutto questo non le sarebbe bastato.
Sicuramente vorrebbe avere dei chiarimenti per la sua telefonata.
Con il pollice che gli tremava , ingoiò la saliva digitò quei dannatissimi  numeri" +1 408 XXX XXXX. " 
Mise l'apparecchio all'orecchio e aspettò pazientemente che Nico Robin rispondesse dall'altro capo telefonico .
Nel frattempo un cellulare stava squillando, e una ragazza stava seduta su una poltrona molto elegante probavilmente era nel salotto di casa sua.
Lei prese il suo cellulare e gli diede una veloce occhiata, rimanendo sorpresa trovando sul display un numero che non si aspettava di vedere.
Le sue labbra si dipinsero di una smorfia. Sapeva che presto o tardi che lui l'avrebbe chiamata...Ma di cosa?
Pose il cellulare all'orecchio  per scoprirlo e disse:

N.R:-Bene!...Ma guarda chi si sente? L'ultima persona che mi sarei aspettata...Che cosa ti porta a contattarmi dopo così tanto tempo?-

Due zaffiri di un blu intenso stavano guardando fuori dalla finestra del salotto dove in quel momento si trovava, oggi era una bella giornata.  Era nell'attesa della risposta della voce dell'altro capo del telefono.

S.O:-E' da anni che non ci sentiamo!..Io ti ho chiamata per chiederti un favore, se puoi venire- 

Propose l'uomo con tono normale, iniziando così il dialogo telefonico con la figliastra.

N.R:-Un favore? Dopo tutti questi anni tu mi contatti solo per farti un favore? Questa mi è nuova!:- ( ≖͞  -≖͞) ?? 
      
Rispose con tono sorpreso, lei si aspettava di tutto tranne questo.

S.O:-Lo so che nel passato abbiamo avuto delle "divergenze", ma se tu vieni senza far storie potrei spiegarti la situazione!- 

Tentò di convincerla, nella voce c'era un pò di panico per la sua provabile risposta negativa da parte di lei.

N.R:-E' perché mai dovrei venire da te se puoi benissimo spiegarmi bene la situazione a telefono?.-  ( ≖͞ .≖͞)  

Disse la ragazza con espressione curiosa, ancora all'oscuro di tutto.

S.O:- Perchè preferisco dirtelo di persona ! E poi, non mi piace parlare di certe cose delicate a telefono.-  (ಠエಠ)
       
Il suo tono di voce era un pò seccato e sbrigativo, suscitando ancora di più la curiosità della figliastra, che riprese la parola ancora una volta. 

N.R:- E perchè dovrei venire quando me lo puoi dire a telefono, sai bene che non voglio vedere la tua faccia orrida che ti ritrovi!-  ᓀ ᓂ  

Mal rispose con cinismo  verso il suo interlocutore.

L'uomo in questione si irrigidì alla mala affermazione della figliastra, per il bene dei suoi nervi sorpassò con fatica l'offesa appena subita. ಠ 益  ಠ   

S.O:-Lo so che mi vuoi bene! ma cara ,cerca di capirmi sono in una situazione più tosto critica...-

Lui prese un profondo respiro  prima di lanciarle  la  bomba.

S.O:- Si tratta dei Cyniclons!.- (•́ _ •̀ )      

N.R:-COSA..? - ꉺ▃ ꉺ 

Esclama ad alta voce. Si alzò di scatto dalla poltrona come se l'avessero punta, così svegliò una lupa dal pelo grigio che era accucciata ai suoi piedi. Quel popolo! Era convinta che non lo avrebbe mai più risentito.
Pam voleva rifiutare, sapeva che doveva stare lontana da quei individui. Faceva bene ha temerli. Ancora con il telefono all'orecchio aspettava le delucitazioni del patrigno del " Perché " la volesse in Giappone .
Dall'alto capo del telefono sentiva che il conte era esitante a dirglielo e per Pam fu che sufficiente per convincerla a venire perchè sentiva puzza di guai, però, c'era un prezzo.

N.R:-Bene! Ho preso una decisione, ho deciso di ritornare in Giappone.- 

Alla fine decise di tornare, anche perchè aveva nostalgia di casa e voleva anche cambiare un pò d'aria.
Il conte Oscar non poteva crederci era riuscito ad convincerla e fece un sorriso ma fu interrotto dalla sua interlocutrice.

N.R:-Mah...! Bada, che io non lo faccio per te, ma per le ragazze. In questi anni mi hanno espresso il desiderio di ritornare a casa, ti conviene di preparare altre tre camere per loro.-    Concluse con tono neutro .  

S.O:-E' così sia...!- 

Chiuse la telefonata, sapeva che da lì a poco lei gli avrebbe mandato tutte le informazioni per la data di arrivo e il luogo che l'ambasciatore non stava dalla pelle; quindi doveva sbrigarsi.
Il tempo era volato dopo la chiamata  alla figliastra, il conte aveva ordinato di preparare altre tre camere.
Se all'inizio la servitù era molto confusa dell'aggiunta di tre nuove camere, sui loro volti si dipinsero dei sorrisi  quando seppero che la signorina Nico Robin sarebbe ritornata dall'America con ben tre nuove aggiunte.  (✪∇ ✪) 
Il giorno tanto atteso era già arrivato, il conte si era molto affrettato ha prepararsi per andare a  prendere la figliastra con le sue ospiti all'aereoporto.
Il conte  si era accertato che tutto era in ordine e prima di salire nella limousine diede le ultime dritte alla servitù.
Con l'auto si dirige verso l'aereoporto di Tokyo, dove le ragazze sarebbero arrivate. Lui scese e disse all'autista di aspettare in un posto appartato indicato dalla ragazza, mentre quest'ultima sarebbe venuta.
Dopo essere sceso dall'auto per sgranchirsi le gambe, egli vide il via vai di molti passeggeri che entravano o uscivano dall'aereoporto.
Ne frattempo dentro l'aereoporto una giovane ragazza sulla ventina, stava trainando un trolley  seguita da due adolescenti e una bambina.
La più alta del gruppo indossava un paio di occhiali da sole celando parzialmente il volto, che davanti all'uscita dell'aereoporto li tolse mettendo in mostra il viso dai tratti normali.
 Una ragazza dai capelli violacei e lunghi così lunghi che le coprivano il sedere , occhi del medesimo colore e un naso con un accenno di gobba.
Con abiti  da civili, gonna a pieghe che arrivava fino al ginocchio , e lunghi  stivali neri  e una camicia bianca con maniche lunghe. 
 Dopo essersi accertata di avere una buona visuale  si mise in marcia per raggiungere il patrigno, accanto a lei aveva oltre una valigia trolley una lupa dal manto grigio che la seguiva a suo fianco.
Entrambe videro il conte  che le veniva in incontro lasciando dietro di se una bellissima limousine con al suo interno l'autista.
S.O:-Guarda chi sì rivede dopo tanti anni!Sei cresciuta di parecchio!.-  (・・)   
 Fu la prima cosa che Nico Robin si sentì dire dal patrigno dopo così danto tempo che non si vedevano.
N.R:-E' tu!...invece, sei rimasto lo stesso.-  ᓀ ᓂ  
 La giovane gli rispose con tono pratico, senza aggiungere altro. 
Nel frattempo le altre tre ragazze  cominciarono a dirigersi verso l'uscita dell'aereoporto.

?:-Dove sarà andata?-  ( ^^)

??:- Non so Lory! Ogni volta che atterriamo lei è sempre la prima a sparire.- ╮( •́ω•̀ )╭     

 Le rispose la mezzana, con un tono stanca dal lungo viaggio.

L:-eh già!... Che ci puoi fare è  sempre stata così!.-

Le rispose dolcemente Lory. (⌒‿⌒) 
 
???:-Guarda che Strawberry ha ragione, ci poteva anche aspettare.- (─‿─)    
  
Disse la più piccola, mentre Strawberry l'aiutava a portare il suo bagaglio.

L:-State tranquille non sarà molto lontana da noi.- 

Assicurò la più alta del trio.⌒.⌒

S:-Già..!Allora!...Dove pensate che sia?.-

Chiese mentre stava cercando con lo sguardo Pam. Il continuo via vai delle persone non facilitava il loro compito di ritrovare la loro compagna scomparsa.

L: Non saprei.... forse dal patrigno, ha detto che ha ricevuto una chiamata da lui.-  ╮(^¬^)╭

???:-Dal patrigno? In tutti in questi anni lei ci ha parlato male di lui, da come l'ha trattata.-   (・༚・) ??

 Disse la più piccola del trio confusa .
Il giovane trio come la loro amica si misero ha cercarla per poi visualizzarla davanti a un parcheggio appartato dove stava una limosine e un uomo ( provabilmente il patrigno) . 
E dopo esersi accertarte anche loro di essere presentabili con le loro valigie  vennero incontro a Nico Robin.
Poco dopo ecco che il trio apparve davanti alla loro amica che stava ancora di fronte al patrigno.

N.R:-Ah eccovi!...Ragazze vi presento il mio patrigno l'ambasciatore Oscar De François , sarà lui che ci ospiterà al maniero.- 

Si limita solo a questa frase.

S.O.:-Salve ragazze,Nico Robin mi ha detto della vostra presenza.-

 Sii limitò al saluto generale.

S:-Salve, grazie per la sua ospitalità, come può vedere tutte noi siamo un pò stanche, il viaggio è stato lungo.- (* - -)            

 Strawberry disse portandosi la mano davanti alla bocca per attudire un grosso sbadiglio. (¯﹃¯)    
    
N.R:- Stai tranquilla, il pezzo di strada verso il maniero non sarà lungo :-  ^^

Le disse la maggiore rassicurandola.
A sentire queste parole, la rossa non potè che regalarle un sorriso stanco anticipando che appena sarebbe sdraiata su un morbido letto sarebbe crollata come un sasso.
Nico Robin le ricambiò il sorriso per poi acccompagare le altre e la sua lupa nella limousine, dove la più piccola si mise davanti accanto all'autista il quale, durante il viaggio non la smetteva di infastidirlo con un sacco di domande.
Il povero uomo sopportava con un sorriso sulle labbra la vivacità della bambina.
Quando arrivarono, le cameriere le videro rimanevano senza parole, alcune bisbigliavano  fra loro, altre rimanevano a bocca aperta.

1C:-Ben tornato signor conte, sarebbero loro le ospiti?- ^^

S.O.:-Si!...Accompagni le mie ospiti nelle loro rispettive camere.-

La cameriera accompagnò le ragazze nelle  camere che erano una accanto l'altra.
Mentre le altre cameriere si erano divise il lavoro, chi portava i bagagli e chi ritornava alle proprie mansioni di prima. Alcune cameriere si misero  in disparte per spettagolare.

C:-Avete visto?... Come è cresciuta la signorina Nico Robin è diventata molto alta.-  (✪∇ ✪)      

Iniziò una delle cameriere con gli occhi che le luccicavano dalla felicità di rivedere la giovane signorina che si era fatta una giovane donna. (✪∇ ✪)      
L'altra cameriera le diete ragione, ricordando con nostalgia quando la signora madre era ancora viva e la sua piccola figliola la seguiva come un'ombra.
Mentre una terza cameriera le rimproverava per il chiachierio invece che lavorare.

C.3:-Invece di mettervi in chiacchiere voi non dovreste lavorare?- (ゞˇДˇ)ゞ    
       
Domandò con tono saccente, le altre inteppellate si chinarono il capo sentendosi rimproverate dalla capo - cameriera anziana.
In tanto la quarta cameriera che stava accompagnando la signorina Nico Robin e le sue tre misteriose ospiti ,le condusse nel terzo corridorio con delle camere una accanto all'altra come aveva ordinato il conte.
La cameriera si fermò in una porta e si voltò verso le ragazze e disse:

C.:-Spero per voi che l'arredamento sia di vostro gradimento, prego entrate.- 

Concluse prima di aprire la porta del primo appartamento.
Era una grande stanza, con un bel camino, e il letto a baldacchino .
Le lenzuola erano di colore viola chiaro ,sul pavimento si trovava un bellissimo tappeto che arricchiva molto la stanza.
Quando Nico Robin vide la sua vecchia stanza , rimase colpita vedendola uguale come l'aveva lasciata l'ultima volta.   (°。°)      
Tanto che la ragazza si mise al centro della stanza ad osservarla per bene,la cameriera si accorse del strano atteggiamento della ragazza e temendo che l'arredamento non fosse di suo gradimento disse.

C:-Signorina!...Per caso la stanza non è di suo gradimento? Se vuole possiamo trovarne una più adeguata!- ( ⁰﹏ ⁰)      
  
Iniziò con un pò di allarmismo per essere rassicurata dalla ragazza in questione.

N.R:-No!...Mi  piace!... Ho notato che la stanza è rimasta quasi invariata come me la ricordavo.- 

Rispose con tono pratico.
La cameriera s'è ne stava andando , quando fu fermata da Nico Robin.

N.R:-Ringrazi da nome mio e delle ragazze il conte.-

 Le disse prima di ritornare a riguardare la stanza.

C:-Certo!... Sen-salto, riferirò al padrone il suo messaggio.Buona notte signorina.-

Concluse la cameriera balbettante prima di salutare la figliastra del conte con un inchino .
Quando la cameriera se ne andò, Nico Robin tirò un sospiro di sollievo.
Dopo essersi cambiata e indossato uno dei pigiami che aveva messo nel suo troller e che la sua lupa fosse sistemata si era spostata nelle stanze delle ragazze.

__________________________________________________________

 ANGOLO AUTRICE :
Ciao ragazzi!^^.
Scusate per il "Mega ritardo", ma ho molto da revisionare anche questo capitolo. Il prossimo capitolo sarà nuovo.
* ingoiò la saliva digitò quei dannatissimi " +1 408 XXX XXXX. " 
 Questo è il prefisso degli U.S.A, mi sono documentata dal momento che Pam /Nico Robin  si trova lì in quel momento.
Al prossimo capitolo.
K.J ❤







 

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Capitolo 4
*** LE RAGAZZE. ***


Dalla telefonata con la figliastra fino al viaggio di ritorno verso il maniero, il conte Oscar non sapeva cosa pensare con le altre tre ospiti che all'inizio non aveva contato. (・ิ.・ั)     
Temeva che questo intoppo potesse mandare all'aria i suoi progetti, fin da quando  aveva proposto la sua idea al congresso che si era tenuto qualche giorno fa, che lui la notte non dormiva più. 
Pensava che dal momento esatto che avrebbe avuto la figliastra sotto il suo stesso tetto avrebbe sollevato un sospiro di sollievo ma, con l'aggiunta di due adolescenti e una pre-adolescente non sapeva dove collocarle e sè
gli potevano essere utili o il trattato di pace saltava all'aria?...Ormai era troppo tardi per fare marcia indietro, pensandoci potrebbe fare una piccola modifica e sè sapeva giocare per bene le sue carte si portava a casa un buon risultato. (っ‸-)     

Ora pensandoci a mente fredda, la mezzana  gli appariva come una tipa tosta o forse si stava condizionando per via dei capelli rossi?  Stessa cosa per le altre due. La verdina con gli occhiali  appariva come una timida studentessa dai voti alti.(◔‸◔)     
 E per quando gli riguarda, la più piccola del trio forse era un provabile asso della manica.
Si ripromise di chiedere lucidazioni a Nico Robin chi fossero e perché gli aveva chiesto di aggiungere altre tre stanze per loro. Non avevano una famiglia che le potesse accogliere?. (◔‸◔)💧     
Per lui la loro presenza non  era un problema , però lo poteva diventare sè  curiosavano in giro mentre era fuori per affari  e di sicuro lo avrebbero spifferato a Nico Robin che era guardigna verso di lui.  ( ರ - ರ) 
E ripensandoci, dal momento che rivide Nico Robin, per un'attimo ebbe una profonda delusione. Dopo sette anni che non si vedevano si aspettava non una super modella ma una ragazza graziosa.
Ma facendo mente locale, il volto della figliastra non gli ricordava per niente i bei lineamenti agrazziati, che credeva a un certo punto Nico Robin avrebbe ereditato dalla madre scomparsa. ┐(ō_Õ)┌           
Mah!... Forse assomiglia più al misterioso padre della ragazza, oppure capitava che crescendo, invece di avere dei tratti  belli qui si trattava di quelli poco appariscenti.
Per non parlare di quel naso un pò aquilino e per carità, non era esagerato, di certo non aiutava molto la ragazza  nell'ambito per attirare il sesso opposto.  ( ಠ.ಠ)    
E quelle lentiggini non miglioravano molto quel poco di " attraente" che lui a stento riusciva a intravedere nel viso di Nico Robin. I suoi occhi  erano di un viola spento, non dicevano nulla.... noiosi erano secondo l'opinione dell'uomo. ( ̄_ ̄)・・・    
E mentre l'ambasciatore si preparava ad andare a dormire, pregava che domani lo assistesse la buona stella. 
Aveva  a che fare con una figliastra che sapeva il fatto suo, con tre sconosciute che gli potevano creare non pochi problemi, in tutto questo lo doveva sopportare per il bene dei suoi nervi.

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ANGOLO AUTRICE:
Come avevo accennato nel capitolo precedente, ho aggiornato con un nuovissimo capitolo, che sicuramente non faceva parte della vecchia edizione della storia.
Sentivo che anche il conte Oscar aveva bisogno del suo momento. Lui di certo non ci l'ascia molto a desiderare,  le sue riflessioni sulla figliastra e delle altre tre ragazze già gli fanno smuovere un pochino le acque.
Spero che vi siano piaciute le nuove faccine che ho messo tra un dialogo all'altro, spero che vi possano aiutare quando cerco di descrivere le reazioni facciali dei miei personaggi.
Spero che questa mia piccola novità vi sia gradita e vi auguro un buon prosequimento della lettura e al prossimo capitolo da revisionare.  (˘з˘)
K.J ❤

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Capitolo 5
*** LA RIUNIONE. ***


Le quattro ragazze si spostarono verso la sala da pranzo, dove il conte le stava aspettando per fare colazione prima di iniziare a parlare con la figliastra delle lucidazioni che le aveva promesso a telefono.
Loro si accomodano, dopo dieci minuti le porte da pranzo si aprirono, dove apparvero delle cameriere che si misero una accanto ad ogni commensale pronte a servire la colazione.

C.O:-Vi si augura una buona colazione , signore conte e signorine.- ^^

Detto ciò fece il classico inchino giapponese, dopo sia lei che le altre cameriere si ritirarono chiudendo le grandi porte dove il conte e le sue ospiti cominciarono a mangiare. 

C.O :-Spero che abbiate dormito bene stanotte!:-  (-.-)...

disse mentre sorseggiava il caffè mattutino.

N.R:-Si!....Favolosamente.-  (-.-)...

Rispose sorseggiando a sua volta il tè. Ecco i classici in covenievoli che si scambiavano il conte e la figliastra, la tensione si poteva percepire come la spada di Damocle pronta a tagliare le loro teste. 
Tanto da tacere alle protette di Nico Robin, si sentivano solo le posate e  il resto tutto taceva.
Anche Zanna Bianca stava in disparte mentre mangiava nella sua ciotola, ogni tanto sia lei che le altre osavano l'anciare uno sguardo tra il padrone di casa e la loro amica.  (💧¬_¬)       
Nico Robin continuando a bere il suo tè, l'anciò una fugace occhiata alle ragazze per accertarsi che stavano effettivamente mangiando in silenzio.
 Non ci voleva un genio per capire che erano a disagio e decise di aprire un discorso a tavola, le dispiaceva per loro e di non farle sentire accolte a casa sua.

N.R:- A telefono mi avevi detto che, al mio rientro mi avresti aggiornata di tutto e del perchè sono dovuta tornare in Giappone.-  ( ≖͞ .≖͞) 

Iniziò il discorso tra un sorso del suo tè e la sua colazione.
Sentendo questo, il padrone di casa le fece un accenno col capo, aggiungendo che dopo colazione  avrebbe parlato con lei  nel suo studio.
Per il resto della colazione, i commensali si scambiavano si e no due parole, sempre nel timore di dire una parola sbagliata o per mancanza di argomentazioni.
Come promesso, dal patrigno stava accompagnando la figliastra nel suo studio, dove quest'ultimo si sedette sulla sua poltrona, e Nico Robin si sedette su una delle sedie che stavano davanti alla scrivania.

N.R:-Spero che mi saprai dire perché volevi che tornassi a casa dopo sette anni?.- 

Domandò con calma , ritornare a casa le fece uno strano effetto; tanti ricordi le stavano riaffiorando con una dolce nostalgia quando la madre era ancora in vita.

C.O:-Quello che sto per dirti deve rimanere in questa stanza, per adesso ti chiedo di non dire nulla alle tue piccole ospiti. E mentre siamo nell'argomento....perchè loro sono qui?.-   ╮ ( ≖͞  -≖͞)╭  ??         

Domandò per la semplice curiosità.

N.R:-Ti ricordi delle amiche della mamma nel giorno del vostro matrimonio?.-  ᓀ ᓂ  

Così la ragazza prese il discorso, lasciando di stucco il patrigno, e dopo averci pensato col il capo fece un cenno  di "si" permettendole il proseguimento del discorso.


N.R:-Allora...  sono le  figlie che  mi sono state affidate da un pò di tempo per questioni che non ti stò a elencare. E per farla breve, quando ho detto loro della tua strana telefonata mi hanno chiesto se potevano venire con me.
Non avevo nessun motivo per dirle di no, quindi ecco tutto.-(-.-)...

Concluse il suo discorso senza aggiungere dettagli, portando così al patrigno a grattarsi il capo per la sua confusione.

C.O:-Bene!.... Dopo avermi chiarito per la loro presenza, vorrei dire che come accennato prima, tutto quello che stà per uscire dalla mia bocca dovrà rimanere tra di noi, la cosa è al quanto seria.-    ( ಠ.ಠ)  
  
A sentire queste parole, Nico Robin sbattè le palpebre con lo stupore dipinto in faccia. Ma non aspettandosi  nulla di strano che potesse fuori uscire dalla bocca del patrigno, consentendo a quest'ultimo di proseguire il suo discorso.

C.O:-Tu sai che prima che te ne andassi la situazione qui in Giappone era  molto critica?.- 

Domandò l'uomo, che vedendola fare col capo un accenno positivo riprese la parola.

C.O.:-Di recente ci fù un congresso segretissimo con al vertice i capi delle fazioni umane che ancora resistono all'assedio dei Cyniclons.

Ed io ero stato invitato a partecipare a questo incontro,e ho proposto la mia idea per arginare anche sè di poco la situazione che potrebbe avere una svolta negativa per noi  e positiva per loro.- .-  (ಠ.ಠ)    
Vedendo che aveva ancora l'attenzione completa della figliastra, riprese la narrazione.

C.O:-Il mio piano è semplice ma efficace, ho proposto loro di una pace o di una pseudo pace o tregua e una roba del genere. Dovresti sapere che non posso entrare nei dettagli delle mie riunioni.-  (ಠ.ಠ)    
     
L' uomo finì il suo monologo, aspettando una reazione da parte della ragazza, che per la sua totale sorpresa si mise a ridere molto forte da costringerla a piegarsi in due.
Sé un attimo prima era confuso per la strana reazione della figliastra, ora sul suo volto stava cominciando a irritarsi per la reazione inaccettabile . ( ರ - ರ) ╬ 
 Nico Robin vedendo come il patrigno era seccato dalle sue incessanti risate e capendo che non stava scherzando, sii ricompose per concludere la cosa con un colpo di tosse.

N.R:-Fammi capire bene..... Io mentre ero via, tu hai proposto a quei poveri delle nazioni un'alternativa ridicola, dove hanno più provabilità che i Cyniclons ti ridono in faccia con la tua trattativa di "pace".-ಥ  ͜ʖ ͡ ಥ        
 
Fece le virgolette con la parola pace, non credendoci neanche lei per quello che le aveva appena detto l'ambasciatore.- (─‿─)      

N.R:-E in tutto questo.... Cosa centro io?. Mi hai appena parlato della tua assurda idea, non ti riconosco più Oscar, e so che sei un buon diplomatico. Sai come usare la tua parlantina liscia, e mi pare che stai perdendo colpi ,non è da te arrivare a questo.- ಥ  ͜ʖ ͡ ಥ       
  
Il suo interlocutore scosse la testa, perchè ancora la figliastra non aveva afferrato il nocciolo della questione,  forse..... Dopo tutto lui poteva tornare alla sua idea  originale nel dire l'essenziale alla figliastra. ( ¬_¬)       
Nico Robin....  sapeva di non avere un buon rapporto con il secondo marito della madre.
Di certo non nascondeva che sapeva riconoscere in quest'ultimo come un buon oratore. 
Da giovane nelle occasioni speciali come feste o ricevimenti lo aveva visto all'opera parlare con persone molto importanti , o per portare a termine un lavoro che gli veniva affidato.
Dopo tutto non è un lavoro per un ambasciatore avere una buona padronanza con le parole? E non l' aiutavano  i lacrimoni che le uscivano dagli occhi per il troppo ridere

C.O.:-Nico Robin, sè c'è una cosa che ti dò ragione è che ho una buona parlantina e di certo non stò perdendo colpi come dici tu.-  ( ರ - ರ) ╬   
  
E le mandò un'occhiadacca per la questione di " perdere colpi"-

C.O:- uando dico che voglio trovare una soluzione al problema Cyniclons, non lo dico tanto per dire....sarebbe una cosa temporanea per avere qualche giorno in più per una soluzione più efficace.-  ╮(╯_╰)╭        

La ragazza rimase in silenzio non capendo più nulla, vedendo la sua confusione ,il conte Oscar decise di buttare la bomba ora senza  giri di parole.

C.O:-Nico Robin, quando ho proposto la mia idea, alcuni erano scettici e non molti sanno che in questi mesi ho tenuto una conferenza con l'altro capo della frontiera.-  (•́ _ •̀)   
         
Vedendo ancora la confusione dipinta sul viso della giovane disse solo.-  (ಠ 。ಠ)     
    
C.O:-Ho tenuto una corrispondenza per via  lettere con qualcuno del posto !...- 

Ecco la bomba che ha appena sganciato, e vide come gli occhi di Nico Robin spalancarsi per lo stupore, e lui riprese la parola. "0.0".

C.O:- Questo incontro è stato approvato, quindi molto presto ci sarà un trattato per gli accordi di pace e vorrei che tu venissi con me come accompagnatrice.- (•́ _ •̀) 

Questo è  un colpo a ciel sereno per la giovane ereditiera, lei  rimase ammutolita tremante come una foglia , tutto aveva un senso e non trovava le parole  giuste da usare.   
Il conte vide la reazione della figliastra, e vedendola tremare in quella maniera per un attimo pensò di aver sbagliato modo per dire una notizia di questa portata. E non volendo aggiungere benzina al fuoco potè solo vederla alzarsi di botto e lanciargli uno sguardo di furia. 

N.R:-TU!....RAZZA DI SPREGEVOLE VOLTA FACCIA... Non ci credo, hai tenuto una conferenza via lettera con uno di loro senza sapere chi si cela dietro . E pensi ancora che io voglia venire con te per andare dove?... Nel loro territorio ovviamente, per un " trattato di pace" che ancora non mi hai dato delle buone motivanti per accettare una missione suicida, che provabilmente fallirà prima ancora di iniziarla.-  (Ò 皿 Ó ╬)   ☞   

Nico Robin stava avendo una profonda crisi di panico e faticava a completare il suo discorso, ma  vedendo la faccia scema e perplessa del patrigno non si capacitava come un uomo scaltro come Oscar sia arrivato ha bassarsi così tanto.
E COME OSAVA a chiederle di accompagnarlo in una missione suicida.  
Le accappottava i peli delle braccia alla sola idea di mettere il piede nel suolo alieno, allo stesso tempo non si capacitava come il suo patrigno abbia architettato un idiozia più grande di questo maniero. (っ‸-)     
L'uomo  non seppe con quali parole potessero calmare la giovane lady, capiva il suo punto di vista e anche lui aveva ancora  i capogiri per questa nuova retroscena.
Non si sà come, seppe trovare le parole giuste per poter calmare la ragazza seduta davanti a sè.

C.O:-Nico Robin, sò che tu hai ragione ma posso garantirti che ho preso delle precauzioni, sia per me che per te quando e sè deciderai di accompagnarmi dai Cyniclons.
Non ti voglio obbligare ma cerca di capirmi, voglio solo il bene della nostra gente che ogni giorno muoiono e mi sento in dovere di dire che sè decidessi di accompagnarmi le trattative saranno lunghe.-(人 ó﹏ò。)    
 
Nico Robin non riconobbe il tono di voce supplichevole del patrigno, lo guardò dritto negli occhi e vide molta preoccupazione e qualcos'altro.
Il lungo silenzio da parte sua stava smorzando i nervi del conte.
Temeva per un suo rifiuto definitivo, però oggi  la fortuna era dalla sua parte , e Nico Robin riprese la parola. 

N.R:-Ti avviso che l'ho stò facendo per la nostra gente, verrò con te, devi promettere che non succederà nulla a me mentre saremo nel territorio dei Cyniclons.- 〣(._.`)〣

Concluse Nico Robin, mentre il conte Oscar a stento ci credette che lei abbia accettato. Con il cenno del  capo le fece l'okay per uscire  e avvisandola che presto avrebbe avuto i dettagli per la partenza.
 Con calma si incamminò verso la sua camera, dove le ragazze la stavano aspettando, in apparenza la giovane lady era solo confusa, ma le sue gambe tremavano a ogni passo che faceva. 
Sentiva che le sue energie le venivano meno, quando arrivò in camera sua vi trova:
Lory era seduta nel lato destro del letto impegnata a leggere un buon libro come  suo solito, Strawberry era seduta per terra accanto a uno dei piedi del letto matrimoniale e indossava un grazioso vestito rosa che le arrivava fino alle ginocchia.
E per finire la più piccola del trio Paddy; lei era seduta alla fine del letto  aggrappandosi a una delle colonne , come per timore che sarebbe caduta tra un momento all'altro.
Le ragazze percepirono la presenza della loro amica , e si voltarono verso di lei.

S:-Allora, com'è andata?-..... disse una Strawberry molto curiosa.
Lei le sorrise, per  dire una mezza verità, il patrigno la voleva con s'è per un viaggio diplomatico e che sarebbe stato provabilmente molto lungo, e che durante la sua assenza, loro avrebbero soggiornato nel maniero senza fare storie.
 Il giovane trio era rimasto ammutolito dalle parole dell'amica, ma con qualche rassicurazione e una promessa che una volta tutto questo sarebbe finito, le avrebbe portate con sè  nuovamente in America.
Detto ciò dopo qualche chiacchierata, Nico Robin tirò fuori dal suo comodino quattro passaporti falsi.

Poco prima di partire, Nico Robin le aveva avvisate che mentre si trovavano nel suolo giapponese dovevano vivere  in incognita con nuovi  nomi, nuovi cognomi  e nuove date di nascita per  loro che stavano sotto la sua tutela, in quando figliastra
di un importante ambasciatore che aveva sede in un luogo vicino in un coflitto.
Dopo le loro perplessità, la maggiore decise di chiudere la questione, augurando alle altre tre una buona notte e che il giorno dopo avrebbe dato altri dettagli per le loro nuove identità.
In ogni camera da letto per ognuna delle ragazze rimasero ancora sveglie osservando il nuovissimo passaporto che le doveva accompagnare nel loro soggiorno a Tokyo.
Paddy in particolar modo ripensò cosa successe poco prima della partenza .


                                                                        FLASH BLACK .


Pam stava dando di spalle alle tre mentre ognuna stava cercando di decifrare i loro nuovi passaporti con delle loro nuove identità.

S:-Berry Orizzava. Nata nel 25/04/1999. 

L:-Ondina Akayaga.Nata nel 17/03/1998.

Pa:-Fiammetta Izzu .Nata nel 27/08/2003.

Alle tre ragazzine quella che non abbia gradito al nuovo nome era la piccola Paddy, che stava in quel momento protestando per il nuovo nome e ciò creava  solo un mal di testa alla maggiore del gruppo.

Pa:- Non è giusto a loro le dai dei nomi carini e a me " Fiammetta". Non mi piace questo nome, nè voglio un'altro.- (ᇂ∀ᇂ╬) ☞

Paddy continuava con i suoi capricci, non le andava a genio questo nome, già si immaginava le prese in giro da parte degli altri.
Strawberry per sdrammatizzare la situazione decise di propore un nomignolo per la piccola Paddy.

S:-Che  te nè pare come " Rompi scatole"? Come nome ti si addice.-  ¯\ツ/¯ 
    
La rossa doveva essere di cattivo umore per iniziare una delle tante discussioni con la più piccola.
 E mentre Paddy  si apprestava a prendere  una sedia, e deporla d'avanti alla mezzana salendoci sopra cercando di esserle sua pari in altezza.

(che cosa mi tocca vedere gente, questo è solo l'inizio del mio mal di testa (っ‸-)  ... K.J).

Le più grandi del gruppo  alzarono gli occhi al cielo come sè conoscessero il copione a memoria, sapevano che da lì a poco si sarebbero scatenate  in uno dei loro tanti battibecchi.  (◔‸◔)     

Pa:-Senti un pò rossa!.-  ᕕ(≖з≖)ᕗ    
      
 Paddy stava per scoppiare dalla rabbia la sua" ira" non avrebbe risparmiato neanche la mezzana.

Pa:- Sai sono brava in 2 cose: uno a mangiare i biscotti al cioccolato, due  picchiare i prepotenti come te.-   (`︵´メ)

 Continuò con la sua filippica contro la rossa pronta a saltarle a dosso, mentre quest'ultima continuava a guardarla con un pò di scetticismo.

Pa :-NON VEDO I BISCOTTI , ALLORA ALL'ATTACCOOOO...-  ╬(ノ゙¬益¬₎ノ゙~
 
Paddy stava per buttarsi a dosso a Strawberry per iniziare una scazzottata ma fu subito presa da Nico Robin ,faceva fatica a tenere Paddy lontana da Strawberry .
Grazie al cielo Nico Robin stroncò la " rivolta " sul nascere e dopo qualche alternativo decise di ribattezzare Paddy come Nenè Izzu.

                                                                                          FINE FLASH BACK.

E questo sarebbe l'inizio di una nuova avventura per le nostre quattro protagoniste, sperando che questa volta vadano d'accordo tra di loro, cosa molto improbabile. ╮( ̄_ ̄)╭  💧    
_______________________________________________________________________
ANGOLO AUTRICE:
Anche stavolta ho revisionato un vecchio capitolo, sono  felice che anche questa è fatta.
Man mano che revisiono i miei vecchi capitoli cerco dimetterci qualcosina di vecchio e qualcosina di nuovo.
L'ultima faccina è la mia  perplessità per come si evolveranno le cose tra le ragazze.
Ps: Prima che me lo dimentichi quando nella mia narrazione metto le mie opinioni non sempre i personaggi interagiscono direttamente con me, sarò una sorta di fantasma che a volte  c'è un dialogo tra me e i miei personaggi altre volte no.
Per lo più nell'angolo dell'autrice ci sarà sicuramente un  dialogo diretto tra me e  loro.


K.J ❤ 
















 

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Capitolo 6
*** LA FESTA. ***


Il conte Oscar aveva espresso il volere di organizzare una festa, come scusa per il rientro della figliastra.
Sè all'inizio Nico Robin era  scettica per l'idea di una festa, il patrigno la convinse per assicurarla che la festa dovrebbe essere uno svago, una distrazione sia per lei che per le altre prima della partenza. 
Nico Robin pensò che l'idea della festa fosse già stata programmata dal patrigno prima ancora che lei e le altre mettessero piede nel suolo giapponese.
L'ambasciatore volle che la festa fosse programmata entro 2 settimane, gli inviti erano stati inviati alle famiglie più in vista nel Giappone.
Alla notizia che l'ambasciatore De François stava dando una festa per il ritorno della figliastra , molte testate giornalistiche  si erano accalcate fuori.
Nelle 2 settimane dei preparativi furono molto campali per gli adetti alla sicurezza del maniero della famiglia Uchiha.
Dovettero più volte allontanare molti giornalisti di varie riviste scandalistiche, che cercavano più volte a scalare le possenti mura per scattare qualche foto inedita dei preparativi dell'evento .
Nico Robin nel primo giorno dei preparativi, fece riunire le tre ragazzine in camera sua dove le metteva in guardia per la festa in minente.
Le avvisò su come si sarebbero comportate, che tipo di abiti avrebbero indossato per l'occasione. In questione, si sarebbero comportate con lei come delle perfette sconosciute ( per non dare nell'occhio).
Infatti, nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, sia lei insieme alle altre girarono nei vari negozzi della fascia alta per cercare i vestiti per la festa.
Tra le tre le più elettrizzate furono Strawberry e Paddy, Lory, si tenne per sè il proprio nervossismo per la partecipazione della sua primissima festa, Pam rideva  per le loro reazioni .
Alla fine dello shopping, le quattro ragazze erano stracolme di buste.
Anche sè all'inizio le tre si erano rifiutate di permettere all' amica di spendere un sacco di soldi per i loro capi, fù per l'insistenza di quest'ultima che le convinse a farsi un pò viziare dalla maggiore del loro piccolo gruppo.  
Con la sua carta di credito piena di denaro, a Nico Robin le parve male non spenderli per loro quattro. E  dal momento del rientro alla limousine, ebbero qualche problemino su dove mettere le molte buste.
Ci sono voluti una gip e due guardie del corpo in borghese ( per la privacy di Nico Robin). 
Al loro  rientro con le due guardie del corpo, stracolmi dalle tante buste che stavano trasportando dal capo fino ai piedi , per poco il conte non si prese un accidenti.
Ma  vedendo le faccie soddisfatte della figliastra e delle sue ospiti preferì non dire niente e prepararsi per la festa imminente.  ┐( ˘_˘)┌         
Anche l'ambasciatore era felice per le risposte positive ai suoi inviti  da parte degli ospiti, che avevano tutti accettato di partecipare  all'evento che stava in quel momento sulla bocca di tutti.
E quando si dice sulla " bocca di tutti" anche per il l'altro capo della frontiera, che il popolo dei Cyniclons  seppero della festa imminente.
E un certo gruppetto di soldati cadetti, si mise in testa per fare un " salto" e di movimentarla. E chi poteva essere a capo di loro, s'è non il famoso Kisshu Ikisatashi?  ( ͡ᵔ ͜ʖ ͡ᵔ )
 
Sè c'è una delle tante cose che accumunava tra gli umani e gli Cyniclons, era l'adolescenza e l'eccitarsi alla vista di belle ragazze, che quest'ultime erano aliene o umane il contesto era sempre quello.
L'alieno dai capelli verdi a detta di questa umile autrice era tra gli Cyniclons più fig...ehm...^^ perspicace tra i suoi compagni d'armi.  

(E qui che inizio a svavare per  Kisshu!...ԅ(≧﹃≦ԅ)...K.J)        

E da quando seppe della famosa festa, Kisshu decise che  voleva divertirsi, e  in barba della regola che impediva agli Cyniclons di passare nella linea che delimitava il loro territorio da quello umano con i suoi " amichetti".  ≖ᴗ≖              
Oltre passarono la frontiera, con l'eccitazione a mille che scorreva nelle loro giovani vene, per aver infranto il divieto.Il  gruppetto da cinque si teletrasportano a pochi metri nell'immenso maniero.
E per loro fortuna era ben ill'uminato da molte luci e dai flash di varie testate giornalistiche, che erano appollaiate fuori dai cancelli dell'immensa abitazione, dove vari personaggi più invista stavano mettendo in mostra i propri capi che erano a tema maschera. 
E mentre la festa  stava proseguendo come da programma, Nico Robin stava in disparte mentre finiva di prepararsi.
E come pattuito, le altre erano entrate in disparte senza attirare su di loro l'attensione indesiderata n'è dai partecipanti n'è dalle  testate  giornalistiche, che ebbero il privileggio di riprendere dal vivo la festa tanto chiaccherata.
Tutte loro si misero d'accordo, per vestirsi in sieme a tema animali. La più grande si travestì da ragazza lupo.

( ma quanta fantasia che ho.... K.J '^.^').

Per farla breve, le altre si travestirono da: ragazza gatta, una da scimmia e l'altra da  neofocena.
Non c'era bisogna di specificare chi era travestita da chi, tanto conosciamo bene il copione del cartone.  ¯\ツ/¯     
Nel salone dove si stava svolgendo la festa era piena di chiacchiere e di musica vivace, il conte stava chiacchierando con un piccolo gruppo di uomini che dai loro abiti dovevano essere di ceto molto elevato.
Nella confusione , nessuno si accorse delle cinque presenze che stavano in disparte su uno dei davanzali interni della sala in alto, che gli facevano da sedie fuori vista dagli umani.
I cinque alieni, stavano  ad osservare con molta attenzione i movimenti degli ospiti.
E mentre tutti loro erano concentrati ad osservare i partecipanti, l'attenzione del loro capo banda Kisshu fu attirata verso la figura di una giovane ragazza forse sua coetanea, che gli stava dando di spalle.
Lei sentendo un paio di occhi che le perforavano il cranio, si voltò permettendo al propietario di quei occhi impertinenti di  sgranarsi, per lo stupore di una tale bellezza che si era ritrovato a guardare. 
La ragazza era vestita a tema gatta, e Kisshu potè costatare che era graziosa la misteriosa fanciulla che gli aveva rubato il fiato.
Per non parlare del grazioso vestitino sexy che in quel momento stava indossando, un abito rosa garofano corto con giarrettiere abbinate e una giarrettiera per le gambe sulla coscia destra, insieme a un girocollo intorno al collo.
I suoi guanti sono rosa scuro e raggiungono i polsi. I suoi stivali sono magenta con lacci neri e terminano appena sotto le ginocchia.
Ha un pizzo rosa scuro che riveste la parte superiore del suo vestito e la parte superiore e inferiore delle giarrettiere del braccio, la giarrettiera delle gambe e il suo girocollo.
Il suo girocollo ha il suo ciondolo tondeggiante dorato che pende da esso. I suoi capelli erano corti tinti di un rosa chiaro e mossi, mettendo in risalto ancora di più il bel viso a cuore. 
L'alieno si leccò le labbra incosciamente mentre faceva la radiografia alla ragazza senza nome, anche i suoi compagni stavano avendo un momento simile con altre ragazze che erano mescolate alla festa.
Ognuno stava spettecolando tra di loro, con nomignoli malizziosi su quale ragazza che avesse attirato la loro attenzione.
Berry non si sentiva sicura, non sapeva come metterci un dito sopra ma non sapeva ancora come scacciare la brutta sensazione di essere costantemente monitorata da qualcuno, aveva cercato con sottigliezza di cogliere in fallo il molestatore ma senza successo. 
Con in mano un bicchiere mezzo pieno di una bevanda anancolica, si dirige verso Ondina e Nené nella speranza che la loro presenza vicina avrebbe scoraggiato il guardone.
E niente, quando il conte annunciò la presenza della figliastra, Berry si potè distrare dal suo problema mentre vedeva  Nico Robin scendere le scale con eleganza.
Per un momento potè provare un pò di tristezza per il travestimento dell'amica ( non quello della festa), di certo avrebbe lo stesso attirato l'attenzione maschile sulla protagonista dell'evento. 
Con l'entrata in scena della figliastra del padrone di casa e l'applauso del pubblico, Berry ancora sentiva  che qualcuno nella sala la stava ancora osservando.
Solo a pensarci, portò alla ragazza ad avere un brivido su tutto il corpo, che venne notato da Ondina e Nenè che si preoccuparono per l'amica.
Ma vedendo il suo sorriso forzato, capirono a volo che avrebbe parlato con loro della cosa dopo la festa.
Nico Robin ,vide con la coda dell'occhio il comportamento rigido delle ragazze e del costante spostamento degli occhi di Berry.
Decise di congedarsi dal gruppo di persone che si erano accalcate per presentarsi, e si dirige verso le sue compagne.
Il trio vide l'amica dirigersi verso di loro, che poterono  ammirare il suo costume semplice ma con il suo movimento risaltava il fisico mozzafiato della loro leader.
Il suo vestito era composto da un crop-top corto e magenta con fodera in pizzo rosa chiaro, pantaloncini svasati magenta e stivali coordinati alti fino alla coscia.
Sfoggia più magenta sui bracciali, sul girocollo e sulla cintura della giarrettiera, situati sulla coscia sinistra. Così come un paio di braccialetti abbinati.
Ottiene grandi orecchie di lupino grigio-marrone e una coda. Il suo ciondolo uguale come quello di Berry e delle altre è attaccato al suo girocollo.

N.R:-Tutto bene qui?.- (•́ _ •̀)  

Domandò con un accenno di preoccupazione, Ondina e Nenè scossero la testa in segno di "no" e vedendo il silenzio di Berry si rivolse a quest'ultima mentre era distratta a guardare per terra.
Nico Robin le alzò il viso con delicatezza e dopo aver sorriso verso la ragazza ,quest'ultima le fece un piccolo sorriso triste che le si poteva leggere negli occhi che c'era qualcosa che la preoccupava.
La più grande del gruppo, portò il resto del trio in disparte per parlare con loro.

N.R:-E' successo qualcosa?.- ( ⚆ _ ⚆ )  
  
La sua domanda non ebbe risposta  dal trio, riprese a parlare per vogliarle a dire qualcosa.

N.R:- Ragazze sè non parlate come posso aiutarvi!.- ( ⚆ _ ⚆ )    

Grazie al cielo, questo deve aver smosso Berry a prendere per prima la parola.

B:-Non sò come dirtelo Nico Robin senza che ti allarmi, credevo che fosse una mia impressione.... Ma credo che qualcuno mi osservi.- 〣(._.`)〣

La ragazza -gatta stava ancora osservando il pavimento della stanza con le spalle curve, con la certezza di non essere creduta dalla maggiore.
Sentendo questo, Nico Robin ebbe un sulsulto e vide come la reazione di Ondina, attirò la sua attenzione.

O:-Anche tu ti senti osservata da...-  〣 (´.o.o。`)〣   

Anche lei doveva aver provato le stesse vibrazioni negative dell'amica, non potè completare la frase che lo fece la mezzana al posto suo.

B:-Da tutta la serata?...Si!.- 〣(._.`)〣 
   
Lo sconforto suo  si poteva percepire dal tono della sua voce, sentendo come le due ragazze si erano confidate con incertezza, la ragazza- lupo strinse gli occhi in due fessure, per assimilare di quello che le avevano detto. ( ≖͞  -≖͞)  

Per poi, rivolgere la sua attenzione verso la più piccola, che stava in quel momento tenendo una ciotola con varie leccornie.
Non sembrava mostrare nessun disagio manifestato con le altre due compagne.

N.R:-Nenè tu hai visto o sentito qualcosa?.-    (•⌓•)     
    
Le domandò con un filo di timore , e vedendo come quest'ultima scuoteva il capo potè sospirare con sollievo. 
Nico Robin accompagnò le due ragazze  nel bagno per rinfrescarsi, mentre chiedeva a Nenè di stare nei paraggi del salone per tenere sotto controllo la situazione.
La doveva avvisare, sè notava qualche movimento sospetto o sè qualcuno dei partecipanti si comportava in modo strano. 
In bagno le tre ragazze erano sole, sia Berry che Ondina stavano avendo un loro piccolo sfogo.
Singhiozzavano, non sapendo  cosa stavano provando in quel momento era un miscuglio tra imbarazzo, vergogna e sensi di colpa. (ಥ﹏ಥ)        
E sentendo questo, Nico Robin le rassicurava che non stavano rovinando nulla , anzi si sentiva utile per confortarle e che infondo la festa non era un granchè .
Il solo fatto che si erano subito confidate con lei, dimostrava che si fidavano della sottoscritta.
Promise a loro, che sè avessero avuto ancora quella brutta sensazione di essere osservate, si sarebbero  avvicinate a lei con una qualsiasi scusa creativa.
Lei avrebbe braccato il guardone che voleva tanto andare all'ospedale, quando lo avrebbe scovato dove si nascondeva il vigliacco.
E dopo qualche minuto per ricomporre, le tre ragazze uscirono e vennero bloccate all'uscita dei servizzi da un'altra ragazza vestita come loro .
Non conoscevano la nuova arrivata, lei stava davanti a loro, di statura era poco più bassa di Berry, con a dosso un abito corto color acquamarina che arriva solo oltre la vita.  
Ha giarrettiere dello stesso colore con allacciatura blu scuro sulle braccia e sulla gamba sinistra. Ha un girocollo, dello stesso colore del suo vestito, non aveva un ciondolo appeso come le altre ragazze .
Ha guanti blu e stivaletti. Ha una coda piumata blu scuro e le ali. I suoi  capelli erano di blu scuro e li mantengono nei panini.
A sua volta, osservava con attenzione i volti sconvolti delle due ragazze e non disse niente.
La sua attenzione si spostò verso la ragazza- lupo e vedendola, fece un profondo inchino come segno di rispetto.

?:- Nico Robin Uchiha?.-

Domandò con un filo di timore, quando ebbe la conferma di essere la ragazza che stava cercando, la nuova arrivata scoppiò di felicità da tutti i pori.
E con uno scatto felino, abbraciò la ragazza- lupo con una forza micidiale.  (☆▽☆)      
Mentre Nico Robin non si capacitava dove avesse incontrato questa sua fan, per le altre due ragazze dietro le loro teste si stavano creando due goccioline di medie dimenzioni.
Non si capacitavano neanche loro da dove sbucava questa tizia .  (≖͞ .≖͞) 💧  
Ondina con un sorriso cercava di smorzare la tensione, per Berry guardava la nuova arrivata con sospetto .
E non potendo metterci un dito sopra, senza prima chiedere a Nico Robin.

N.R:-Potrei avere il piacere di conoscere con chi ho difronte?.- ᓀ ᓂ  💧

Anche lei, era molto confusa dal comportamento strano della nuova arrivata.
Sentendo queste parole,  la misteriosa ragazza si scolla subito dalla sua beniamina, per poi fare l'inchino giapponese un pò frettoloso e rispose.

M:- Che sciocca che sono stata, mi presento, sono Mina Aizawa e sono una tua più grande fan. Ho visto tutti i tuoi film da quando hai iniziato fino al tuo ritiro dalle scene.-   ୧ (✪∇ ✪) ୨     

La blunetta, non smetteva di eccitarsi vedendo la ex- diva che era davanti a lei in carne e ossa.
Nico Robin, ancora non si capacitava di aver difronte la Mina che quasi ogni giorno le mandava e-mail in continuazione, un conto era inviarle lettere di ammirazione e l'altra era averla difronte a s'è.
Un silenzio imbarazzante si era calato su tutte e quattro le ragazze, che venne smozzato da Berry.

B:-Hai detto che ti chiami Mina Aizawa, giusto?... Ehi, Nico Robin non sarebbe quella Mina che ci hai parlato di recente che ti innonda di e-mail nella tua casella postale?.-  ( ≖͞△ ≖͞) ??     
      
Berry si era prima rivolta verso Mina per poi rivolgersi a Nico Robin, quando nella sua testa collegò i puntini.
E quando vide che la diretta interessata fece un accenno col capo, Berry non potè che ridere come una pazza trovando la cosa molto divertente.
Ondina rimase vicina alla ragazza- gatto, non capendo la sua ilaricità.

B:-Non ci posso credere, ora ti riconosco sei la tizia che ci hai pedinate qualche giorno fa' quando noi siamo andate a fare shopping, ve lo ricordate?... Ondina?.
Ti ricordi quando ti dissi che ebbi la netta sensazione che qualcuno ci stesse pedinando e tu mi dicesti che me lo dovevo essere immaginato, ed ecco che ora ho ragione.- ≖ ༚ ≖      
        
Detto questo riprese a scoppiare a ridere, Nico Robin rimase zitta come Ondina, che ebbe anche lei una realizzazione di aver visto un'ombra che si muoveva con poca furtività nel reparto costumi quel giorno.
Sentendosi etichettare come una volgare stalker, la blunetta fu avvolta dalla sua immensa rabbia verso quella " comune popolana".

M:-Non so chi ho il "piacere" di parlare, ma non credo che tu possa permetterti di etichettarmi come una volgare stalker.
Io quel giorno, mi trovavo in quel negozio come voi a scegliere un costume per questa festa. Mi devo considerarmi offesa, per questo affronto da parte di una "popolana " come te.-  ( ù_ù) ╬        

( Oh cielo!...Ora si comincia a ballare...- K.j  〣( ºΔº )〣    )

Disse Mina con tono snob, incrociando le braccia sotto il seno per enfatizzare tutto il suo discorso. Sentendosi dare della "popolana" da quella smorfiosa, Berry venne prontamente mal trattenuta da Ondina
che conoscendo l'amica, sapeva che sarebbe entrata in una rissa.  〣( ºΔº )〣     
Ignorando la ragazza vestita di rosa, Mina continuava a idolatrare la ex- modella.
Anche s'è a distanza di anni dal suo ritiro dalle luci della ribalta, Nico Robin aveva ancora molti fan che la ricordano con molto affetto, Mina era una di loro. (∩_∩)  
       
M:-Non potevo credere quando l'altro giorno ti intravidi  e mi sono detta " Mina, hai l'opportunità di incontrare il tuo idolo che ammiri da sempre,  e ti dovevo incontrare subito".
Peccato che così ti avrei tradita, anche con quei vecchi straccetti, ti avrei riconosciuta ovunque, Nico Robin- one sama.-✪∇ ✪) 

I suoi occhi luccicavano, come stelle per la forte emozione di avere la sua ex- modella preferita davanti a sè.
Alle sue spalle, una furente Berry cercava di saltarle adosso, con le venature rosse che minacciavano di scoppiare da un momento all'altro. ( ノ╬•̀Д•╬́)ノ       
Ondina cercava in tutti i modi di trattenere l'amica, ancora furente verso la nuova arrivata. (´.o﹏o。`)   

M:- Non puoi dire che non era  il destino, che ci ha volute quasi incontrare in quel negozio.
Faccio ancora fatica ad averti qui difronte a me...Guarda, siamo abbinate anche nei costumi. Io sono vestita a tema uccello, per lo più un Loricchetto Blu Ultramarino, e tu da lupo griggio.- (≧ᴗ≦) 

Mina non la smetteva di parlare di destino o roba del genere,  Berry sempre alle sue spalle si scolla un pò bruscamente da Ondina, per dirgliene quattro alla nuova "reginetta."  
(ノ╬•̀Д•╬́)ノ       

B:-Il destino il mio culo, smettila di parlare a vanvera e ammetti che ci hai pedinate fino al parcheggio.
S'è non fosse stato per quei due ergumeni delle guardie del corpo, saresti stata in grado di infilarti nel cofano dell'auto per quando sei corta.-☜(`o´) ꐦ

Berry doveva aver toccato un tasto dolente, nella sua filippica contro quell'aspirante fan di Nico Robin.
Mina si volta bruscamente nella sua direzione, con delle venature che le pulsavano sulla fronte e dalla lingua biforcuta pronta a colpire il mal capitato.

M:-COME MI HAI CHIAMATA?... Per tua informazione sono alta 1,45 cm e per la mia altezza son adatta per i ruoli più illustri per il balletto.
Quindi non sono " corta" come hai detto ,popolana comune.-( ರ - ರ) ╬        

Mina era molto adirata verso la ragazza-gatto, per averla interrotta con il suo incontro con Nico Robin.
Non si faceva nessuno scrupolo, di tirare fuori tutto il suo veleno difronte al suo idolo. 

M:- Dai Nico Robin-one - sama andiamocene di qua, e l'asciamo da sola questa volgare popolana, e facciamo coppia per i nostri costumi.
Ho già qualche nome che  ci si addicono per le nostre belle figure" Nico Robin e Mina" due stelle del firmamento, pronte a combattere contro il crimine.
Saremo la coppia al femminile, di Batman e Robin.-  ( ✧Д✧)   
     
( autrice : (◉﹏◎)  Sono un tantino  preoccupata per quello che sta per succedere.)

A Mina le luccicavano ancora gli occhi, mentre sognava a occhi aperti.
Sentendo il paragone tra loro e della famosa coppia degli  eroi  americani, sia Berry che Ondina le si palesavano delle goccie sul capo per plesse per quello che avevano appena sentito.  ●﹏● 💧    
Berry già la considerava una svitata uscita da qualche manicomio, e Ondina provava un senso di inadeguatezza per la situazione che le offriva davanti.
Nico Robin, fece un piccolo sorriso verso Mina, mentre Berry ritornava alla riscossa.

B:-Punto primo non ti permetto di chiamarmi " volgare popolana", questo dillo a tua sorella...-  ╬(ノ゙¬益¬₎ノ゙

Prese il discorso per essere interotta dalla stessa Mina .

M:- Non ho sorelle ma un fratello maggiore di nome Sergio...- ù_ù

Anche lei venne interotta dalla ragazza-gatto che riprese la parola.

B:-Stavo dicendo prima di essere interotta da te " uccellino".- 

Dopo averla fulminata parlò nuovamente-

B:-Punto due, non hai nessun diritto di presentarti di botto davanti a noi e trattarci come se fossimo sotto di te. Secondo me, ti sei imbucata alla festa.-   ≖_≖      
        
La situazione stava diventando satura. Per fortuna, che il corridoio dove si trovavano in quel momento era ancora vuoto.

M:-Ma come ti PERMETTI!....Non mi sono inbucata, ho ricevuto un invito ufficiale per me e per la mia famiglia.
Anzi, penso che sei stata tu ha imbucarti alla festa, con quello straccio di vestito che ti ritrovi a dosso, in questo momento sembri una " popolana"-  ಠ︿ಠ

L'acidità della sua voce non faceva altro che infiammare l'ira di Berry, che  le rispose per le rime.

B:- Attenta a come parli uccellino, in questo caso mi sono vestita da gatta stasera.-   (Ò 皿 Ó ╬)

Con una velata minaccia verso il tema del suo vestito, Mina la guardò con noia e un sopracciglio alzato e parlò.

M:- E se nò che mi fai?...- ┐( ù_ù )┌  
   
La canzonò con fare provocante.

B:- Tu sei un uccellino e io una gatta, e dovresti sapere che i canarini impertinenti come te vengono mangiati dai gatti, ne vanno ghiotti.-  (◣_◢) 

Le sue espressioni erano molto chiare per una provabile scontro fisico con la ragazza-uccello.

M:-Tu vuoi dire che mi  vorresti "mangiare". Ma fammi il piacere, non sai nemmeno dove stai di casa, e  io non sono un " canarino" ma un Luricheto Blu.- ( ≖͞  -≖͞) ??        

Con fare snob la stava liquidando, mentre concentrava nuovamente la sua attenzione verso Nico Robin, che per tutto il loro battibeccarsi era rimasta zitta .
Anche lei era stanca che Strawberry cercava di entrare in varie risse, quando sè n'è presentava una,  come adesso.

M:-Andiamocene Nico Robin - one chan, vorrei farti conoscere alcune persone che vorrebbero incontrarti. Come accennato prima, saremo la nuova versione migliore di Batman e Robin...-꒰ ^  ᆺ^ ꒱ 
        
Mina venne ostacolata ancora una volta da Berry ,che con uno scatto felino si mise di mezzo tra  lei e Nico Robin  ,ed entrambe si fulminavano per una gara di sguardi.  
La povera Ondina si mise di mezzo, cercando di appianare una provabile discussione  tra le due litiganti.  ((゚□゚;))       
Per sua fortuna qualcuno deve aver risposto alle sue preghiere, perché si sentì una nuova voce.

?:- Nico Robin one- chan non và da nessuna parte con te, fa parte del nostro gruppo le mew mew.- 

A sentire questo, Mina si mise a girare freneticamente la testa, per localizzare la fonte della nuova voce.

M:- Dimmi dove sei?.... E come ti permetti a impedirmi di passare un po' di tempo con la mia  one- chan.-

Ribattè con tono aspro, per essere stata interrotta nuovamente dalla voce misteriosa.
Berry in disparte se la rideva non così sottilmente, come stava facendo in quel momento Nico Robin.
Ondina a suo dire ,rimase la più distaccata delle altre mentre cercava anche lei la fonte della nuova voce.  ( ⚆ _ ⚆ )  💧    
   
?:-Sono io a chiederti chi sei....Per tua informazione io sono mew Nenè, sono una paladina della giustizia e non ti permetterò di rapire la mia compagna di squadra.- 

Concluse la voce . Tutte le ragazze videro il ciondolo di Nico Robin emettere  una luce  ogni volta che la voce parlava.
Capendo da dove veniva la misteriosa voce, una indispettita Mina si mise davanti al suo idolo. 

M:- MA COME TI PERMETTI, SEI SOLO UNA BAMBINETTA CHE SI TROVA DIETRO A UN BANALISSIMO CIONDOLO. VIENI E FATTI AVANTI SE HAI CORAGGIO.-   (ノꐦ ◎曲◎)ノ

Dopo la sua sfuriata , Mina si accorse di aver " urlato" al suo idolo e.... Rendendosi conto della bruttissima  gaffe iniziò a fare 1000 inchini e ripetendo un... 

M:-" Mi dispiace  one- chan", perdonami sono così mortificata. (๑꒪▿꒪)* 
 
Berry sempre in disparte, aveva le braccia incrociate sotto il suo piccolo seno, e di certo si stava godendo l'umiliazione che Mina si era auto inflitta da sola.  (≖ ͜ʖ≖)
Dal canto suo, Nico Robin non sembrava molto colpita dalla situazione. E toccando con un dito la parte superficiale del suo ciondolo  prese la parola.  ᓀ ᓂ  

N.R:-C'è qualche movimento sospettoso in sala, mew Nenè?.-  ᓀ ᓂ  

Stando al gioco della più piccola del gruppo, la mew lupo cercò di smorzare la tenzione spostandola  su di lei.  ᓀ ᓂ  

N:- Negativo !..... Qui sta procedendo tutto bene, lo sai mew Robin one- chan , il solito, il tuo patrigno che chiacchiera con un gruppo di persone, la gente che si diverte e io che mangio delle squisitezze ....
E un gruppo bizzarro di ragazzi travestiti da Cyniclons. Sono spettacolari i loro costumi, pensi che dovrei chiedergli dove li hanno presi?.-  (★ヮ★)

Chiese Nenè, con la sua innocenza da bambina.
Appena il gruppo la sentì parlare di ragazzi travestiti di Cyniclons, sui loro volti sbiancarono alla provabile presenza di alieni imbucati alla festa. 〣 (´.o.o。`)〣      
Berry sentendo questo, provò una brutta sensazione un forte disagio che prima l'attanagliava.
Anche lei si mise davanti a Nico Robin spostando così Mina, mentre quest'ultima le diceva un "ehi" indignato.

B:-Mew Nenè, mi sapresti descrivere quanti sono e dove si trovano in questo momento?.- 〣( ⁰﹏ ⁰)〣      
  
Le manca la voce, il disagio di prima stava cominciando a trasformarsi in panico. E nella sua mente, si stava formando un'ipotesi che la martellava la testa.

N:-Beeeh!!!... In questo momento non riesco a distinguerli molto bene, ma riconosco le loro orecchie appuntite, mi sembra che sono in cinque.....
Dai vestiti mi sembrano dei maschi. Sono ammucchiati, sai dove si trova uno di quei  davanzali interni della sala in alto, sono messi in disparte. Se vuoi vado da loro e gli chiedo?....
Ohhh guarda mi stanno guardando... Ciaoooo!!!.-   (✪∇ ✪) ノ

Le ragazze rimasero in ascolto ammutolite, dopo qualche manciata di secondi si sentivano dei rumori di sottofondo.
Che provenivano dal ciondolo della mew- lupo e poi dopo...

???:- AAAHHHHH!!!!....

Delle urla assordanti uscirono con prepotenza  dal ciondolo della maggiore del gruppo.
Il frastuono fu improvviso e violento, da portare tutte e quattro le ragazze a tapparsi le orecchie.

O:- Che cosa sono queste urla?...- 

Chiese la mew verde alle altre.   (TωT )     

B:- Non lo so e non ci tengo a scoprirlo.- 

Le rispose Berry, mentre continuava a tenere le mani sulle orecchie.  ⁀⊙﹏☉⁀   
    
N.R:-Le urla provenivano dal gran salone, i tizi che ha visto mew Nené non credo che siano dei semplici travestimenti....-

E dopo qualche attimo di esitazione venne a una conclusione tremenda.

N.R:- Siamo sotto attacco da parte dei Cyniclons.- 

Le sue parole scossero il resto del gruppo, tanto vero che Mina si era aggrappata al suo braccio e con tono da prima regina disse.

M:-Oooh, Nico-Robin one-chan non mi abbandonare in questo momento, proteggimi tuuu!...-   ヾ〣( ºдº )〣 ノ゙    

La giovane rampolla stava supplicando la sua idolo con gli occhi chiusi. Non ricevendo nessuna risposta, osò aprire gli occhi e per poco non le venne un colpo.  (⊙-⊙)💧       
Non era aggrappata al braccio della sua ex- modella preferita, ma a un manico di scopa. La ballerina fece cadere l'oggetto incriminato, e con uno sguardo sconvolto si accorse di essere sola.
Non c'era traccia n'è della " popolana" n'è della suo idolo, n'è tanto meno della tizia vestita di verde. (ↀ ⍛ ↀ)        
Le sue guance si tinsero di rosso per l'imbarazzo, per poi trasformare il suo volto in una furia per essere stata abbandonata dalle altre. (◣_◢)ꐦ

M:-COME SI PERMETTE QUELLA " POPOLANA" DI LASCIARMI SOLA SENZA LA MIA ONE-CHAN?.... Aspetta che le metto le mani addosso e vedrà di che pasta sono fatta.- (◣_◢)ꐦ

 ( K.J - ti hanno bidonataaa!!!...    ಥ ͜ʖ ͡ ಥ     )

E mentre Mina continuava a sbraitare a nessuno in mezzo a un  corridoio deserto , le altre tre mew si erano messe a correre per raggiungere il prima possibile il salone, e vedere cosa stava succedendo.
La comunicazione con la piccola Nenè si era interrotta bruscamente, e questo aveva solo fatto allarmare ancora di più il trio.

B:-Cosa pensi che sia successo alle comunicazioni?.... Pensi che Nenè stia bene?.-  〣( ⁰﹏ ⁰)〣        

Domandò, con un tono di preoccupazione verso la maggiore del loro gruppo.

N.B:-Non lo so Berry, spero sinceramente che Nené si sia messa a sicuro e che la mia supposizione sia errata...-   ( ˙-˙ )      

Nico-Robin stava davanti alle due adolescenti facendole da guida del lungo corridoio che sembrava infinito.

O:-Spero che lei stia bene, e non mi aspettavo che noi avremmo assistito alla furia distruttiva dei Cyniclons così presto.-   〣 (´.o.o。`)〣   

(  K.J -Oooh dolce Lory!!!... (∩_∩) ❤    )

Ondina provava paura,che le  dava abbastanza forza per stare  a pari passo con le sue compagne, nella loro corsa frenetica .
Dopo qualche istante arrivarono verso l'ingresso del salone, e con il loro orrore non era il salone pieno di chiacchiere e di musica che avevano l'asciato fino a poco tempo prima.
Il pavimento era pieno di vetri rotti, sedie ribalzate e molti detriti erano caduti da ogni parte dell' immensa stanza. 
Le urla si sentivano da pertutto, le persone accorrevano da tutte le parti per mettersi in salvo, alcuni di loro si erano rifugiati sotto alcuni tavoli che miracolosamente stavano in piedi.
Il caos regnava da padrona in quel momento, e le tre ragazze cercavano freneticamente con gli occhi la loro piccola amica.
Lei non si trovava da nessuna parte, e ogni secondo che passava, l'orrore si dipingeva nei loro volti, e l'angoscia investiva i loro animi per la sparizione di Nenè.
 
N.R:- Ragazze, separiamoci e sè una di noi trova Nenè, avvisa le altre con il ciondolo.-

Detto ciò con un colpo di capo ognuna si dirige separatamente, allo stesso tempo aiutavano molte persone ad uscire dal salone.
Berry aiuta una coppia di anziani miracolati, ad uscire da sotto di uno dei tavoli.
Li accompagnò verso l'uscita, e dopo essere stata ringraziata da loro, riprese la sua ricerca di Nenè.

B:-NENE', DOVE SEI?.... RIESCI A SENTIRMIII...?.-   ヘ(;´o`)ヘ       

La mew- gatto gridò sperando di farsi sentire da Nenè, ancora una volta non riusciva a scovare  la piccola mew. 

Stesso risultato ebbero anche le altre, i minuti aumentarono, come  la loro paura che fosse successo qualcosa di grave alla piccola.

N.R:-Ancora niente?...-  (•́ _ •̀ )      

O:-Ancora no!... Non capisco dove si fosse cacciata, spero che non le fosse successo niente di brutto. ・°°・(>_<)・°°・ 。  
   
Le due ragazze comunicavano tra di loro grazie ai ciondoli che indossavano in quel momento. 
Berry continuava a cercare senza sosta la bambina, mentre il caos le creava non pochi problemi nell'ocalizzarla. 
Era così distratta nel cercare Nenè che non si accorse di essere osservata da un paio di occhi famelici , che non perdevano neanche un instante della figura della ragazza- gatto.
L'ombra del proprietario di quei occhi stava in disparte insilenzio, mentre udiva le urla della sua nuova preda.

B:- NENE' DOVE SEI?... PER FAVORE RISPONDIMI!-  ヘ(;´o`)ヘ       

Il suo tono di voce rispecchiava perfettamente la sua agonia di non ricevere risposta ai suoi richiami, i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime che minacciavano di fuoriuscire da un momento all'altro.

N:-SONO QUI BERRYYYY!...-  (;﹏;)

La voce un pò angosciante di Nenè aveva acceso le speranze di Berry, che dopo un attimo di esitazione si era voltata dove prima stava dando di spalle alla grande porta-finestra.
Dove si poteva intravedere quel che  una volta c'erano delle meravigliose tende color rosso vino.   ⊙﹏☉
Adesso erano in condizioni pessime, strappate in molte parti e sporche a causa dei detriti, e del provabile esplosione che lei e le altre avevano sentito prima di entrare nel salone. 
In mezzo alla porta- finestra aperta, c'era una delle corde delle tende dove la piccola mew, un pò malconcia si aggrappava. 
La fuligine le sporcava il viso , i capelli erano scompigliati e i vestiti erano strappati in vari punti.
E con qualche bruciatura nei loro bordi, Nené poteva considerarsi molto fortunata.
Berry vedendola ancora viva le si inumidivano gli occhi, e ricordando del piano di Nico Robin prese i ciondolo, per dare la bella notizia del ritrovamento di Nenè

B:- Mew Nico-Robin e mew Ondina, ho trovato mew Nené, stà bene a parte quanche graffio.- (○﹏○)       

O:-Sono felice che tu l'abbia ritrovata mew Berry.-  (ToT)  
    
Rispose Ondina, con un sospiro di sollievo, per aver saputo del ritrovamento di Nenè.

N.R:-Ottimo lavoro mew Berry, dacci la tua posizione e noi arriviamo.- 

Concluse la mew lupo, prima di riattaccare.
E dopo aver dato la sua posizione alle altre, Berry si avvicinò verso la porta- finestra dove poteva sorridere alla illaricità nella situazione di adesso.
Anche in un momento del genere, dove il caos, la paura e la distruzione le circondavano, Nenè trovava sempre un minuscolo spazio alla sua comicità.   (─‿─)      
E guardando ancora penzolante, le ricorda una scimmietta biricchina. Le sue labbra si alzarono per un piccolo sorriso, che regalò alla bambina. (∩_∩)         
Nenè poteva  provare un enorme sollievo nel vedere Berry  di sotto che le sorrideva, la polvere negli occhi  le avevano impedito di vedere bene l'ambiente che la circondava.

B:-Stai bene mew Nenè? - 

Le domandò dolcemente la mezzana, la piccola con un gesto del capo fece il segno di " si". (∩_∩)   
      
B:- Mew Nenè, resisti ora cerco un modo per farti scendere da lì.- 

Le rassicurò la ragazza - gatta alla bambina.

N:-Come farò a scendere, non vedo nessuna scala nei paraggi.- (◍•﹏•)   

Le rispose con un tono incerto, con lo sguardo cercava la scala citata un'attimo prima.
  
B:- Mew Nenè, resisti ora cerco un modo per farti scendere da lì.-
 
Le rassicurò la ragazza - gatta.

N:-Ho paura di cadere per terra!....- (ó﹏ò。)💧

Le rispose con un tono incerto.  

B:- Sai dirmi cosa è successo prima?.- 

Domanda Berry per capire cosa fosse successo durante la loro assenza.

N:- Mi stavo divertendo alla festa ,e poi ho intravisto dello strano movimento sopra in un angolo semi buio.  
Ho visto quei 5 tizi vestiti un pò strani, e guardandoli un pò meglio ho capito che erano travestiti da Cyniclons. 
Ho usato il mio ciondolo per contattarvi per parlarvi di loro , ma quando ho sentito la voce di quell'antipatica che ci voleva portare via Nico-Robin one -chan da noi, non ho potuto trattenermi.
E poi ho scoperto che i tizi non erano travestiti da Cyniclons, erano dei veri Cyniclons, qualcuno della festa si è accorto di loro e da lì si è scatenato il caos.-  T﹏T
      
Dopo il suo racconto, entrambe sentivano uno strano suono e con i loro sguardi videro con orrore, che a causa del suo peso, dove Nenè  stava aggrappata la corda perdeva  la sua resistenza.
I loro volti impallidirono all'istante.  〣( ºΔº )〣     
Berry, si avvicinò ancora di più fino ad arrivare in esattezza sotto Nenè, e con le braccia rivolte in alto disse.  ╰[ ⁰﹏⁰ ]╯     

B:- L'asciati andare , ti prometto che ti prenderò a volo.- 

Gridò verso la bambina, che a sua volta Nenè scosse la testa in segno di negazione, prima di rispondere.

N:-Nooo!... Non voglio scendere ho paura di farmi male.- (˃﹏˂)    

Lei si rifiuta di collaborare con la mezzana.  
 
B:-  Mew Nenè!...Non hai altra scelta di scendere , non sappiamo dove potrebbero essere i Cyniclons è l'unico modo che ho per aiutarti.-  (人 ó﹏ò。)     

Berry insistette, cercando di farla ragionare. La corda continuando di questo passo, cederà prima di quando possano rendersene conto. 

N:-E' questo il motivo, ho paura che con il mio peso ti possa fare male e non lo voglio - ((゚□゚;))       

Ribattè con ostinazione la bambina.Rifiutandosi di collaborare con l'adolescente dai capelli rossi, mentre quest'ultima cercava in tutti modi di farla ragionare.

B:- Non essere sciocca, non preoccuparti per me, cerchiamo di andarcene da qui al più presto possibile.- 

Ribattè ancora una volta Berry.  .  (人 ó﹏ò。)     
Durante il loro battibecco, nessuna di loro si era accorta che avevano compagnia, di quella molto sgradita.

N:- ATTENTA ALLE TUE SPALLE MEW BERRYYY!..-  〣( ºдº )〣        

Gridò forte la bambina, indicando con una sua mano libera, qualcosa dietro alla mezzana. Quest'ultima si voltò, e vide con orrore che era una chimera.    (*゚ロ゚)
L'animale in questione  le ricordava un enorme leone, dalla criniera molto folta e il corpo ricoperto di aculei come un istrice.
A ogni passo che faceva quella " cosa" verso di loro, il terreno tremava con piccole scosse.
Berry faceva un passo indietro, e con il suo orrore insieme a Nenè sentirono un forte strattone alla corda, che si stava assottigliando.
Così  Nenè, sarebbe stata  a un passo dalla morte.

N:- AIUTAMII MEW BERRYYY!.-  (iДi)

Gridò con la paura nei suoi occhi, mentre si rendeva conto con orrore  i pochi attimi che la tenevano ancora aggrappata alla corda, stavano man mano finendo.
Berry era divisa  su cosa fare, mettersi tra la chimera e Nenè o aiutare quest'ultima, con il rischio di dare dispalle alla chimera e di diventare un bersaglio facile a quella " cosa".

B:-Resisti mew Nené stanno arrivando le altre.- ("°.°")

La chimera lo prese come un segno per attaccare le umane. 
Con un balzo, Berry riuscì a schivare l'attacco del grande leone, mentre quest'ultimo si scontrò contro un cumolo di macerie.
Dallo scontro si scaturì un immenso fumo, Berry lo prese come un'occasione perfetta per afferrare Nenè e scappare via.
E voltandosi indietro verso  la bambina, le gridò

B:- Lasciati andare ORA non abbiamo più tempo.-   (ノ゚ο゚)ノ    
 
Il terrore prese piede dentro Berry, che supplicava Nenè di fare quello che le aveva detto. 
Nenè aveva ancora esitazione , non temeva che Berry non l'afferrasse a volo, era tutto il contrario. Come già detto prima, lei con la sua ingenuità, temeva che il suo peso potesse nuocere all'amica.
Le due litiganti si voltarono verso l'animale modificato che si era ripreso dallo stordimento, Nenè sentì che da lì a poco la corda si sarebbe spezzata, e non volendo  ancora vivere nel dubbio e con gli occhi chiusi l'asciò la presa, e pregando che
la sua caduta non fosse dannosa ad entrambe.
Vedendola cadere, Berry con tutte le sue forze corse con le mani rivolte verso davanti, la prese a volo. 

Il mostro, con un balzo scese a pochi metri di distanza dalle sue prede, con un ringhio fece due passi in avanti in  modalità d'attacco. Berry corse verso la porta- finestra distrutta  e fece un salto.
A rallentatore mentre saltava, la chimera- animale riuscì solo a ferire il piede destro della ragazza che in quel momento lo stava usando come slancio per saltare.
Berry potè sentire un dolore  atroce al suo piede destro, nel momento in cui il mostro riuscì a graffiarla con i suoi artigli.
Il guaito le uscì dalle sue labbra, anche sè il dolore era forte, Berry non volle l'asciare andare Nenè che ancora rannicchiata  tra le  sue braccia.
La loro caduta non fù del tutto innocua, Berry nel momento del contatto  col terreno, si sacrificò facendo da scudo a Nenè .  (ට ༚ට )
Le sue spalle furono le prime  a soffrire dello scontro col terreno, insieme alle braccia e al resto del corpo dell'adolescente.
Con la parrucca rosa, che era fuori uscita , i suoi capelli color rosso fragola, fecero il loro debutto all'aria aperta.
Berry dopo qualche esitazione  cercò di rialzarsi, tra il peso di Nenè e il ferimento di uno dei suoi piedi, il rialzo fù straziante per lei.
Con la coda dell'occhio non perse di vista il mostro, il suoi lunghi capelli le offuscarono la  visuale.
E stringendo a s'è una Nenè  spaventata, guardò in modo cagnesco la chimera che le aveva attaccate. 
L'animale vedendo il suo sguardo  furioso  le ringhiò di rimando, e mentre si preparava ad attaccarle si sentiva una voce femminile che richiamava i nomi delle due  umane.

 O:- Mew Berry, mew Nenè!- 

Gridò, la mew verde con tutto il fiato che aveva in corpo, la sua corsa non l'aiutava molto. (ó﹏ò。)      
Il suo richiamo attirò l'attenzione delle due  mew mew e dell'animale, che  si voltarono verso la nuova arrivata. Ondina sgranò gli occhi pieni di orrore alla vista del mostruoso animale, e vedendo le sue amiche ridotte male capì che erano state attaccate dal mostro.
L'animale cambiò obiettivo, per scaricare la sua furia sulla nuova arrivata. Per sua sfortuna non potè sfiorare la mew verde, quando ricevette un fortissimo calcio da parte dell'ereditiera.
Nico- Robin vide tutto rosso, i suoi occhi erano taglienti. 
Ma vedendo come erano ridotte Berry e Nenè, e lo scampato pericolo di Ondina, aveva inffiammato ancora di più la sua furia omicida.  (◣_◢)╬
Lo scontro ora era pari Nico Robin vs il chimera- animale, nessun umano era stato in grado di affrontarne uno, ed essere sopravvissuto al lungo da raccontarlo in giro.
Le chimere erano state classificate a numeri, dall'uno al dieci dalla loro potenza dagli umani, da quando era iniziata la guerra contro i Cyniclons.
Gli occhi tra i due sfidanti si scontrarono, l'uomo contro l'animale. E mentre lo scontro di sguardi continuava, Ondina n'è approfittò per venire in soccorso alle sue amiche  trascinandole lontane dal luogo dello scontro. 
L'animale prese la rincorsa per caricare, come se fosse un toro, all'umana che aveva osato sfidarlo. 
L'ereditiera rimase immobile, quando vide che l'animale si stava avvicinando, con la sua gamba destra la piegò pronta per infierire sulla belva. 
E di fatti, al momento del contatto tra il mostro e il calcio micidiale della ereditiera , non l'asciò scampo allo sfortunato essere che si ritrovò lanciato dall'altra parte del vialetto dove c'era in atto il loro scontro.
La chimera- animale si spiantò nuovamente contro un muro,  che  gli crollò addosso insieme al restante balcone.  ± _ ±    
Nico- Robin aveva le braccia incrociate sotto il suo seno, e non vedendo più emergere la bestiaccia,  al suo posto vide la classica medusa- parassita.
Chiamò il nome di Mash, il minuscolo peluche che sbucò dal nulla, e con la sua bocca risucchiò il parassita.  
Mentre Ondina dopo aver  messo a riparo  le due ragazze, con un barattolo di vetro raccolse la linfa vitale di qualche sfortunato mal capitato che gli era stata sottratta dai Cyniclons, per creare il mostro appena sconfitto.
Sia Nico Robin che Ondina si avvicinano alle loro compagne ferite, e constatarono che non erano in pericolo di vita, sentirono delle voci dei soccoritori.
Nico Robin fù la prima a venire in incontro ai soccoritori , indicando a loro le due infortunate . Mentre si avvicina ai mezzi di trasporto della polizia, scambiò due parole all'agente che era stato assegnato ad indagare dell'attacco di stasera. 
Lei si presentò come la figliastra del conte Oscar, e con qualche piccola scusa era riuscita a posticipare l'incontro per domani mattina.
Avalendosi come scusa di essere ancora scossa per l'attacco di stasera, e la preoccupazione per le sue protette.  
L'agente, non trovando nulla di sbagliato, le fece un cenno col capo che domani mattina qualcuno sarebbe passato per raccogliere una dichiarazione da parte sua e del conte..
E mentre tutto questo si stava svolgendo, nessuno di loro si accorsero di un paio di occhi dorati, che erano sbarrati dalla follia che videro in quel momento.

?:-Com'è possibile, che un essere umano sia stato in grado di abbattere con facilità una chimera di quella portata?... E per giunta senza usare nessuna arma ma  con la forza di un solo calcio .?-  

Era sconvolto, da quello che i suoi occhi gli avevano fatto  appena assistere.〣( ºΔº )〣
Di questo passo, con la serata conclusa con una chimera- animal sconfitta con una facilità da un umana, il cyniclon si teletrasportò via silenzioso senza l'asciare nessuna traccia di s'è
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ANGOLO AUTRICE :
Eccomi con un nuovissimo capitolo che nella vecchia edizione non c'era.
Potete vedere il primissimo scontro tra  le due frazioni: Umani vs Cyniclons.
Non sò quanti di voi conosce il vero nome della razza che appartengono Pai, Kisshu e Tart, ci ho messo moltissimo tempo per scoprirlo. (⋟﹏⋞)💧
Qualcuno di voi qualche tempo fa nella vecchia edizione di questa storia, mi aveva chiesto perchè Mina non aveva fatto ancora una sua apparizione.
Io ero molto dubbiosa per la sua entrata in scena nel mio libro; ho sempre odiato il personaggio di Mina a pari passo con quello di Mark e di Rayan.
Troppo snob, troppo prima donna, ma essendo  un personaggio canone del manga e del cartone ho deciso di inserirla.
Con il passare del tempo, scoprirete perché le ragazze sono "cammuffate" nei capitoli che andranno avanti. 
Mi auguro che questo capitolo vi possa aprire al primissimo incontro- scontro tra Strawberry e Kisshu ( cercando di rimanere un pò fedele al cartone animato).

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K.J:- Ti hannooo bidonataaa!.- ಥ ͜ʖ ͡ ಥ     
M:- STAI ZITTA!... (◣_◢)╬
K.J:- Ma quando la fai lunga, ridi un po', dicono che fa bene alla salute. (∩_∩) 
M:- .Mi hanno lasciata sola, potevo benissimo essere attaccata da quella chimera è_é
K.J:-Ora che mi ci fai notare, potevo benissimo farti inseguire dalla chimera in questione. Così mi liberavo di te in questo capitolo, per una buona volta per tutte .   (◣_◢)╬
M:- Non mi dirai che l'ho farai per davvero?.-〣 (´.o﹏o。`)〣        
K.J:- Non sò, ci devo ancora pensarci.  ┐( ù_ù )┌     
M:-..... 〣 (´.o﹏o。`)〣  
K.J:-E mentre Mina si caga sotto, io ne approfitto per farvi i miei saluti e fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo. (∩_∩) ✌        
 M:- AIUTATEMIIII!!!....  人(˃﹏˂)     

K. <3

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Capitolo 7
*** CIAO, MAMMA! ***


     EPISODIO  7-   CIAO, MAMMA!


Dicono che la notte sia propizia, per Pam, non lo era affatto. Dopo l'attacco da parte dei Cyniclons e dal ferimento delle ragazze. Quel poco che era riuscita a dormire, l'insonnia la portò ad alzarsi dal letto a un'ora molto prima delle 07:00 del mattino.

In silenzio, si vestì delle prime cose che le capitarono sotto tiro, insieme a Zanna Bianca si misero in marcia fuori dal maniero.

Le prime luci del nuovo giorno, hanno sempre regalato i migliori attimi di pace a Pam. Peccato, che non si poteva avere lo stesso risultato quando stava in America. Con tutta calma marciò verso una stradina secondaria che era quasi ricoperta dalla vegetazione, ma per Pam che la conosceva molto bene l'avrebbe percorsa anche a occhi chiusi.

Dopo un bel tratto di strada in un assoluto silenzio, arrivarono verso una piccola chiesa semi abbandonata, ma che conservava ancora la sua bellezza. La chiesa era di medie dimensioni, con un portone di un legno scuro e dalle vetrate ricoperte di mosaico di mille colori. Appena entrata, lei fece il segno della croce, per incamminarsi verso in una delle panche più vicine all'altare.

Pregò per un bel pezzo, la sua lupa si accucciò vicino ai suoi piedi. Il silenzio era confortevole per l'ereditiera del clan Uchiha, tanto che da lontano sembrava che stesse dormendo.

Da dove era venuta, Pam si era nuovamente alzata per spostarsi verso un'altra meta. Zanna Bianca camminava accanto alla sua padrona, contenta per la loro passeggiata mattutina.

Un campo santo sbucò alla loro visuale, permettendole di avvistare le prime lapidi con i nomi di chi stava riposando. La lupa si mise ad annusare una per una le lapidi senza mai perdere di vista la giovane padrona, mentre quest'ultima si avvicinava verso una cappella che si distingueva dalle altre per la sua struttura e dalle sue buone condizioni.

Forse il guardiano era stato di recente per dare una ripulita? Si chiese la ragazza, doveva ricordarsi di parlare con il custode del cimitero prima di partire con il patrigno. Solo a pensarci le vennero i brividi, ancora non capiva perché aveva accettato una missione del genere, era ovvio che è una condanna a morte. 〣( ⁰﹏ ⁰)〣

Dentro la cappella c'era la foto di una giovane donna sulla trentina, il suo sorriso era molto solare. Anche nella foto, si capiva subito che la donna ritratta doveva essere una persona solare che apprezzava la vita, e s'è le goduta fino all'ultimo giorno della sua vita terrena.

Davanti a quel sorriso, Pam sorrise anche lei, felice di essere tornata dopo così tanto tempo che le parve quasi un sogno a occhi aperti.

Pm : -Ciao mamma, vedo che ti stanno trattando bene i guardiani del cimitero. Scusami sé non sono potuta venire, spero di poter ricuperare. Sai?... Oscar mi ha fatto una proposta che ero sul punto di rifiutare, ma come ben sappiamo è un bravo oratore e questa volta ho dovuto assecondarlo. Le ragazze sono cresciute, se le potessi vedere, sono delle belle signorine. E non ci vorrà molto, prima che inizieranno con i loro primi appuntamenti. - (∩_∩)

Nei suoi occhi c'era un velo di malinconia, come le mancava molto sua madre, che aveva una voglia di vivere e per uno scherzo del destino, le era stata portata via.

Lei, che tra tutti gli altri esseri umani se n'è dovuta andare così presto, strappata dalla vita terrena e dalla sua bambina. Pam aveva già fatto i conti che lady Elisabeth, sua madre non sarebbe più tornata. Ma con le ragazze che le gravitarono sempre intorno, le davano una buona distrazione sul suo lutto che ha dovuto subire da giovane.

Pm : -Sai mamma... Dicono che il tempo è la migliore medicina per guarire le ferite, e le mie le sto iniziando a guarire lentamente. Ci sono quelle mattine che non trovo la forza di alzarmi dal letto, poi mi ricordo di non essere sola. Ho tre ragazze, che mi riempiono le mie giornate con sorrisi e risate. - ('-ι_-')

Nel suo silenzio c'era un mondo a parte, a Pam le andava bene così. Quando andava a visitare la madre al campo santo preferiva farlo da sola, nelle ore più improvabili e senza il rischio di imbattersi in qualcuno, non era molto propensa di parlare e questi momenti li voleva solo dedicare a sua madre.

Con la coda dell'occhio vide i fiori che erano secchi, prese nuovamente nota mentale di cambiarli, quando la prossima volta sarebbe andata a trovarla.

Con una piccola preghiera silenziosa e la sola compagnia della sua fidata lupa, si incamminò verso il maniero prima che qualcuno notasse la sua scomparsa.

Doveva ancora parlare con gli agenti, che la scorsa notte erano intervenuti per indagare per l'attacco da parte degli alieni, già a pensarci le veniva l'emicrania.

Incrociava le dita, sperando che il colloquio con chi doveva interrogarla fosse veloce.

Senza essere viste da nessuno, lei e Zanna Bianca in silenzio tornarono in camera, per prepararsi sia per la colazione che l'arrivo degli agenti. La mattinata sembra iniziare bene, dopo una rapida doccia e il cambio di vestiti, l'ereditiera fece un salto per vedere come stavano Berry e Nenè, dopo l'attacco di ieri sera erano ancora intontite.

La caviglia di Berry era quella che ne risentiva di più, e la rossa aveva ricevuto una lavata di capo dalla maggiore del loro gruppo per l'incoscienza del suo gesto avventato. Berry subì la ramanzina in silenzio, ma felice che lei e le altre stavano tutte bene.

Nella sala da pranzo c'erano il conte e la sua figliastra, Ondina preferì fare colazione in camera sua, per poi prepararsi anche lei per l'interrogatorio degli agenti.

C.O: - Ho saputo che due delle tue ospiti, sono state aggredite da una chimera di livello 3. Mi auguro che non si siano fatte nulla di serio. - ( ・ิ_・ิ)

Il conte fu il primo a prendere parola, dopo aver sorseggiato il suo caffè mattutino. Ci fu un lungo silenzio prima che lady Nico Robin prendesse la parola.

N.R: - Si... Ieri sera dopo il trambusto ci siamo separate per cercare Nenè, (la più piccola del gruppo). Per sua fortuna, stava bene a qualche graffio superficiale. Quella che si è fatta male tra la caviglia e il piede, è Berry. -

Detto ciò, la ragazza prese la sua tazza fumante del suo tè preferito, per poi sorseggiarlo anche lei.

E così, che si svolse la colazione tra di loro, la classica situazione installo che avveniva da anni.

La tenzione in sala fu stroncata dall'arrivo di una delle cameriere, che avvisò ai due commensali dell'arrivo degli agenti, per partire con l'interrogatorio.

All'arrivo dei due agenti del governo, si separavano in due parti, uno nella grande biblioteca dove al suo interno risiedevano molti generi di libri.

La giovane ereditiera entrò in silenzio vedendo già seduto un agente inviato dal governo. L'uomo in questione, le apparve come un soggetto sulla quarantina d'anni. Ha i capelli castani corti, gli occhi del medesimo colore e i baffi.

Di corporatura era nella media, per quando riguarda il suo outfit era camicia bianca, giacca, scarpe e cravatta di colore nero.

?-Unguento... signorina Uchiha. Sono l'agente Masaya Amane, sono stato assegnato dal mio dipartimento per interrogarla per l'attacco di ieri sera. -

E così, che prese l'inizio dell'interrogatorio tra la giovane Nico Robin e il suo interlocutore. Mentre nell'altra parte del maniero, l'altro agente era una giovane donna sui trent'anni, si era presentata come Kiyomi Hidaka, donna bellissima e sofisticata, bionda sensuale e dagli occhi di giada.

A differenza del suo collega maschio, lei indossa una going to scura, che le arrivava fin sopra le ginocchia, camicetta chiara con maniche lunghe, collant nere e scarpe con tacco 12 cm.

I suoi capelli biondi, erano raccolti da uno chignon semplice ma elegante. Non portava n'è gioielli n'è altri accessori, la signorina Hidaka doveva essere una persona molto pratica.

Anche lei, come il suo collega non perse tempo ad interrogare una per una le tre ragazze. Con un block notes, prendeva appunti con una velocità impressionante, senza l'asciare nulla al caso.

Il caso volle, che l'interrogatori da parte dei due agenti sugli abitanti del maniero Uchiha svolsero al termine prima di quando si possa immaginare.

Nico Robin stava facendo le veci del conte, lei per accompagnare i due inviati del governo verso l'ingresso del maniero, mentre il suo patrigno era dovuto andare per sbrigare delle questioni di serie importanti.

Le doveva sembrare un'eternità accompagnarli verso l'uscita, lei non vedeva l'ora di stendersi sul suo letto per scaricare tutta la tenzione che aveva accumulato durante l'interrogatorio con l'agente Amane. Non era andata così male, preferiva fare altro che perdere il suo tempo con gli agenti del governo giapponese, in una mattinata così soleggiata.

Era avvolta nei suoi pensieri, mentre stava percorrendo uno dei tanti lunghi corridoi del maniero, quando sentì un urlo così agghiacciante da gelarle il sangue nelle sue vene.

B: - AaaaaaaHHHHH...- ヾ(❍∀❍)ノ

N.R: -BERRRYYYYY...- 〣(⊙_⊙') 〣

L'urlo proveniva dal giardino posteriore dell'immensa abitazione, Nico Robin non perse tempo che corse con tutto il fiato che aveva a disposizione in quel momento.

Il suo cuore palpitava a mille, non osava pensare cosa le fosse successo da portarla a urlare. E pensare che si era infortunata ieri sera per l'attacco dei Cyniclons, non pensava di correre in soccorso ancora una volta a Berry, in così poco tempo.

Era appena arrivata nel luogo dove aveva sentito urlare Berry, quando la vide alzata sorretta dalle sue stampelle provvisorie, e guardare in alto con uno sguardo pietrificato. Nico Robin alzò lo sguardo, per vedere cosa avesse sconvolto così tanto Berry. E quello che vide, non credette quello che i suoi occhi le stessero mostrando

N.R: -No... Non può essere, sto sognando. - (⊙_⊙')

Doveva già immaginarselo, che non era giornata. Di certo oggi, sarebbe stata una giornata molto campale per lei...


__________________________________________________________________________________________________


ANGOLO AUTRICE:

Rieccomi con un nuovo capitolo modificato. Adoro l'asciare in sospeso i capitoli, credo che danno quel pizzico di intrigo che di solito viene svelato nei prossimi capitoli. Secondo voi, cosa ha sconvolto così tanto alla nostra Berry da portarla ad urlare?

Non so voi, ma questa volta preferisco non inserire molti dei miei commenti in tutti i capitoli come facevo nella vecchia edizione, mi sembra molto sforzata la cosa. ʅ(–ᵌ–)ʃ

Spero che questa nuova edizione vada meglio di quella precedente.

Se non avete notato ho usato un pò a casaccio i nomi dei due agenti e non ho inserito il colloquio tra di loro e le nostre protagoniste per non appesantire molto il capitolo. Il personaggio dell'agente donna Kiyomi Hidaka mi sono un pò inspirata a Eva Kent.

E per quando riguarda gli " Occhi di Giada"

Che significato ha la giada?

La giada è legata alla fortuna, alla saggezza e all'energia dell'abbondanza. Questa pietra è una componente essenziale di ogni collezione di minerali. Secondo la tradizione della cristalloterapia, la pietra di Giada può essere considerata la pietra della prosperità a 360 gradi.

E questo è tutto gente, al prossimo capitolo. ✌

K.J ❤

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Capitolo 8
*** APPUNTAMENTO COL IL DESTINO : ***


Berry si era alzata dal suo letto un po' intontita, colpa della morfina che le aveva prescritto il medico dopo la caduta, per sfuggire dall'attacco della chimera di ieri sera.
Anche Nenè, non se la stava passando bene, lei era ancora sotto shock .
Per fortuna che  entrambe erano ancora vive e vegete, nessuna di loro si immaginava che i ragazzi che erano stati visti al party erano dei veri Cyniclons.
Nessuna di loro si aspettava un attacco così presto, il conte Oscar aveva assicurato che sarebbero state a sicuro, all'interno delle mura del maniero.
Dopo una abbondante colazione, ognuna di loro furono prelevate dalle cameriere, per essere interrogate da uno dei due agenti.
Per loro era toccato una giovane donna , molto bella e professionale.
La prima ad essere interrogata fu Berry, l'agente aveva messo a dura  prova la povera rossa, ancora sotto effetto della morfina.
Era stato un vero miracolo, che Berry non avesse mandato a quel paese la sua interlocutrice.
Lei era quella senza filtri, non aveva peli sulla lingua, ma a differenza di Nenè, conosceva il momento quando deve stare zitta.
Per sua fortuna, la tizia del governo giapponese la lascia andare, per essere sostituita da una Ondina agitata. Berry le fece un sorriso per incoraggiarla, e la verdina le rispose con un sorriso tremolante.
Con le sue stampelle, si incammina verso il giardino, lei come le altre s'è n'era innamorata all'istante, quando Nico Robin le aveva fatto un tuor intorno al maniero.
E' una giornata così bella, lei  poteva solo esserne molto contenta per fare una passeggiata nell'immenso giardino.
Nico Robin aveva fatto loro vedere un gazebo molto elegante, dove loro quattro avevano preso il tè nel pomeriggio.
Sotto il gazebo si stava da Dio, il venticello le spostava leggermente i suoi lunghi codini.
Era così assorta nei suoi pensieri, che non si accorse di due occhi dorati famelici che la osservavano dall'alto.  
Berry, dopo un bel po' che era stata sotto il gazebo, prese le sue stampelle e si mise nuovamente in cammino, voleva arrivare in tempo per il pranzo.
E vero che lei e le altre hanno fatto la colazione da poco, con il suo problema nel camminare, ci arriverà verso sera.
Anche dopo l'attacco di ieri sera, Berry riusciva sempre ad essere una ragazzina ottimista e piena di risorse.
Pam dice sempre che lei e Paddy sono  delle forze della natura, e che nulla le possa fermare. 
Mentre ancora camminava,  intravide  dei panni stesi più sotto la collina dove stava il maniero, uno di essi era caduto per terra venendo così a contatto con l'erba.
Lei, l'anima buona che era, prese coraggio e fece con fatica la ripida discesa; portandola dove si trovava il panno incriminato.
La sua lunga impresa fu tenuta sott'occhio da Kisshu, che con braccia conserte rimaneva in silenzio, mentre la sua nuova preda cercava di compiere una buona azione.
 
K:- Che carina, sta cercando di fare una buona azione.-  (≖ ͜ʖ≖) 
 
Con quel suo sorrisetto, levitava in aria con lo sguardo fisso verso la rossa.
Mentre  quest'ultima dopo aver faticato a prendere il panno sporco, si incammina verso il maniero portandolo  a una delle cameriere addette alla lavanderia.
Lei è un tipo che ci mette tutto il cuore per aiutare qualcuno in difficoltà, non chiedeva molto, solo un sorriso o un " GRAZIE" come rincompenza del suo bel gesto. ^^
Come lei, anche le altre avevano avuto modo di aiutare qualcuno in passato, e questo aveva solo riscaldato i loro cuori puri d'amore.
Mentre intravedeva le prime mura del maniero, un Kisshu silenzioso si era teletrasportato vicino a uno dei cespugli, per avere una buona visuale della rossa che aveva invaso il suo inconscio. 
E nel esporsi più avanti, inavvertitamente ,aveva schiacciato un rametto sotto la suola del suo stivale, mettendo in allerta Berry.
E in quel momento, che lei ebbe la bruttissima sensazione della scorsa notte, che venisse monitorata da qualcuno.
Con uno scatto, si era voltata verso la parte, dove credeva di aver sentito il rumore di un ramo che si spezza.
 
B:- Ehilà!!!...C'è nessuno?...-  〣( ⁰﹏ ⁰)〣   
 
La sua voce tremava mettendo così in risalto il suo nervosismo.
Con la testa, si girava da ogni parte, vedendo solo che una fitta vegetazione.
Lei non si fidava molto di restare lì più del dovuto, aveva paura di vedersi sbucare dal nulla un male intenzionato.
Con determinazione, prese a camminare accellerando il passo per quando le sue stampelle le permettevano.
Kissshu poteva solo emettere un sorrisetto beffardo, verso la sua nuova bambolina.
 
K:- Eh no!!!... Non mi scappi bambolina.-  (≖ ͜ʖ≖)      
 
Detto ciò si teletrasporto' via, Berry nella sua buffa corsa vide di essere quasi arrivata al maniero, doveva solo fare qualche metro e poi era fatta.
E dopo qualche passo di troppo, per poco non si accasciava a terra.
L'affanno le toglieva tutte le sue energie rimaste, non aveva più forze per proseguire a piedi, e pensare che aveva lasciato il suo cellulare in camera sua.
 
B:- E pensare che oggi volevo solo fare una semplice passeggiata, non mi resta solo fare dei pochi passi e poi mi potrò ritenere a sicuro.-  (💧 •́ᆺ•̀)  
    
Si disse, come per auto incoraggiarsi a proseguire, per creare una maggiore distanza tra lei e il provabile inseguitore.
 
B:- Mash, quando pensi che ci vuole per arrivare al maniero?- 
 
Domandò al suo piccolo amico peluche, lui si era materializzato davanti ai suoi occhi svolazzando un po' di qua e un po' di là, era così tenero da mangiarselo con gli occhi.
Tutte le ragazze del loro piccolo gruppo n'è erano pazze, non potevano che intenerirsi  alla sua presenza tenerissima.
Mash, era stato il regalo  da parte di Ryan Shirogane per il compleanno di Strawberry.
Era stato un evento raro, non vedendoli battibeccarsi per ogni cosa. 
Erano l'equivalente di cane- gatto, il diavolo e l'acqua santa, ogni pretesto era buono per stuzzicarsi a vicenda.
Berry non aiutava tanto quando sentiva la necessità di usare la sua lingua senza filtri, quando c'era l'americano nei paraggi.
Avevano creato dei gratti capi a tutti soprattutto ai più grandi del gruppo, Nico Robin e Kyle Akasaka.
Berry non lo faceva apposta, non era sua intenzione di creare  i malumori nel loro gruppo, però poteva benissimo  Ryan evitare di stuzzicarla a ogni occasione che gli capitava a tiro.
Non voleva fermarsi a brontolare sul latte versato, non era da Berry, in fondo lei e Ryan si volevano bene ( a loro modo) o al meno Berry lo pensava così.
Mash non faceva che svolazzarle intorno, strappando un sorriso alla ragazza dai codini rossi.
 
M:- Berry, Berry!!!... ALIENOOO, ALIENOOO!..- 
 
Strillava il pelosetto, portandola bruscamente alla realtà, mentre quest'ultima lo prese tra le mani e iniziò a scuoterlo lentamente.
Sentendo gli ingranaggi all'interno del corpicino di Mash, e lui che si lamentava.
 
B:- Mash, sei  sicuro di non avere qualche rotella fuori posto?... Forse devo farti controllare di nuovo da Ryan?-  ( ・ิ_・ิ)           
 
Era così concentrata a controllare il robottino, che non si accorse di una presenza aliena sopra la sua testa.
 
?:- A quando pare ti chiami Berry, un nome carino per una bambolina graziosa come te.- 
 
Sentendosi chiamare, Berry si girava, non localizzando il proprietario della voce.
Ma non vedendo nessuno nei paraggi, pensò di averlo immaginato.
 
?:- Lo sai?.. E  dà un po' che ti osservo, e devo confessarti che mi piaci molto bambolina.- (≖ᴗ≖๑)       
 
A sentire queste parole, una penombra era calata sul viso della rossa.
Mentre teneva ancora Mash tra le sue mani, come se questo piccolo contatto tra di loro, le potesse dare un po' di coraggio che in quel momento le stava venendo a meno.  〣( ⁰﹏ ⁰)〣      
 
B:- Chi sei?... Fatti vedere!.-  (💧 •﹏•) 
 
Lei strillò, non le piaceva la piega che si stava creando, la brutta sensazione che aveva percepito era dieci volte più forte di prima.
Sentendo che la sua bambolina lo voleva vedere, chi era lui per rifiutarsi di accontentarla?
 
?:- Ahi tuoi ordini bambolina mia!.-   (≖ ͜   ≖)
   
Con un balzo, si tuffa in picchiata verso di lei.
Mentre Berry, vedendo la sua visuale offuscarsi da un'ombra che le  arrivava dall'alto, istintivamente alzò il capo venendo così baciata a tradimento da un ragazzo alieno suo coetaneo.
Sembra che abbia le dimensioni corporee di un maschio umano, di circa 15 anni notevolmente magro.
La sua caratteristica più notevole, sono i suoi occhi dorati con sfumature arancioni con piccole fessure stile gatto.
Ha grandi orecchie a punta simili a elfi , che sono abbastanza evidenti.
Ha due piccole zanne ed è molto pallido, i suoi capelli verde scuro sono acconciati piuttosto corti nella parte posteriore, ma mantiene i capelli davanti alle orecchie acconciati con bande rosse.
Si veste con abiti ovviamente nativi della sua razza.
Indossa una camicia verde scuro con maniche poofy e collo alto con cuciture rosse e una camicia marrone sopra.
La camicia scende solo a metà petto e mostra il suo stomaco.
Sembra che una camicia marrone con scollo a V sia cucita sulla camicia nera e, come si vede quando l'interno della sua camicia è mostrato, è del tutto possibile che la camicia nera scenda
solo alla lunghezza che viene mostrata dallo scollo a V della camicia marrone.
Lui indossa pantaloni larghi neri che terminano a metà coscia sostenuti da una fascia rossa in vita e bande rosse intorno a metà coscia.
Indossa un perizoma marrone che copre la parte anteriore e posteriore del suo corpo che è tenuto lì dalla cintura rossa.
Sul retro dei suoi pantaloni ci sono due panni lunghi e skinny che scorrono nell'aria.
L'alieno indossa anche un paio di bende rosso scuro (sarashi) che gli avvolgono i polsi e intorno alle gambe.
Indossa un paio di stivali scuri che sono tenuti da tre cinghie su ciascuno di essi.
L'attimo del contatto tra le loro labbra fu una eternità per Berry, dopo che lui si stacca si lecca le sue labbra in modo sensuale, mentre galleggiava a pochi centimetri dal suolo.
Berry si coprì le labbra con le mani, mortificata del suo primissimo bacio rubato da un Cyniclon. (・///. ///・)   
Il panno che teneva, era caduto durante il bacio rubato tra i due ragazzi, lei rimase  sotto shock dalla sfrontatezza del nuovo arrivato.
Mentre Mash, ignorato galleggiava in modo sgraziato cercando di mettersi composto.
 
B:- Chi- chi se- sei?.-  (・///∇///・)   
 
Lei domandò con una balbuzienza marcata, causata così dall'adrenalina che in quel momento le stava scorrendo nelle sue vene.
Lui era tranquillo, non per nulla turbato per aver baciato una perfetta sconosciuta.  
Kisshu per nulla scomposto, prese il suo mento con delicatezza e l'avvicinò al suo viso, Berry  pensò che volesse di nuovo baciarla.
Per sua fortuna, lui sembrava soddisfatto dalla loro interazione di poco fa.
 
?:- Devo confessarti che mi sei piaciuta dal  primo momento che ho posato i miei occhi su di te, e devo dire che
già mi manca il tuo vestitino sexy dell'altra sera.-   (≖ᴗ≖๑)     
  
Sentendolo accennare la serata di ieri sera, e che probabilmente è il guardone che la stava molestando, le venne un brivido su tutto il corpo.
 
?:- Devo proprio dirtelo, da vicino sei ancora più carina, anche sè ti preferivo con il vestitino rosa.-   (≖ᴗ≖๑)  
    
Ancora una volta, le sue parole  fecero effetto alla ragazza dai capelli rossi.
Mentre il giovane Cyniclon si leccava ancora nuovamente le labbra, assaporando il dolce sapore che gli era rimasto dopo il loro bacio.
Con un piccolo passettino, Berry fece dietrofront, per trovarsi a contatto con le fredde mura del maniero, prese nuovamente parola.
 
B:- Chi - sei -  tu?.... E co-sa vu-oi da - me?-  〣 (´.o﹏o。`)〣 
  
La balbuzia ebbe nuovamente sopravvento su di lei, mentre tremava come una foglia.
Il pallore sostituì il color rosato, che l'aveva abbandonata nei attimi successivi dal bacio.
Lui deve averla fraintesa, quando disse le seguenti parole, che le avrebbero fatta tremare per le successive settimane a venire.
 
K:- Ah già!... Non mi sono ancora presentato, che maleducato da parte mia, mi chiamo Kisshu .
Cerca di  ricordarti di questo nome, piccola mia, perché  ho l'impressione che ci incontreremo ancora.-  ( ͡~ ͜ʖ ͡°)    
 
Detto ciò le fece l'occhiolino, le sue parole le  parvero non una promessa ma una minaccia.
Dal profondo del suo cuore, Berry trovò la forza di fare solo una cosa.
 
B:- AaaaaaaHHHHH!!!...-  ヾ(❍∀❍)ノ 
    
Il suo  urlo disumano deve aver scosso tutto il maniero, tanto vero che si sentivano ogni domestico nei paraggi, correre come delle formiche impazzite.
Kisshu non sembrava per niente turbato dal suo urlo o di esserne la causa principale, anzi era deliziato della sua reazione eccessiva, della sua nuova bambolina.
Con una rapidità prese il braccio di Berry e la avvicinò a sè, poteva sentire il cuore di lei batterle all' impazzata, lui sembrava elettrizzato della sua reazione.
 
K:- L'ho sai bambolina?.... Non me n'è sono andato ma già mi manchi, perché non ci l'asciamo con un altro bacio?.-
 
La sua proposta per un nuovo bacio, portò a Berry a scuotere ferocemente la testa negativamente.
Kisshu non sembrava offeso, per lo più era divertito dalle sue buffe facce, si stava avvicinando nuovamente al viso della rossa, quando sentirono dei passi e di non essere più soli.
Entrambi si voltarono contemporaneamente verso la nuova arrivata, entrambi rimasero zitti per qualche istante.
 
N.R:-No!.... Non può essere, sto sognando.-  (⊙_⊙`)      
 
Una Nico Robin, senza fiato a stento  credeva a quello che i suoi occhi le stavano mostrando.
Era appena arrivata e già aveva inquadrato la situazione, che le si palesava davanti.
L'urlo di Berry le aveva già anticipato che avrebbe trovato una brutta sorpresa, ma non  questo Cyniclon troppo intimo con Berry, secondo i suoi gusti.
E dalle loro posizioni, e dalle spalle rigide della rossa, intuiva che era successo qualcosa di strano tra di loro.
Il giovane visitatore, si levitava un po' lontano dalla sua nuova preda, sentendo già odori di guai.
 
K:- Ora devo andare, a presto bambolina!.- ( ͡~ ͜ʖ ͡°)    
 
Detto ciò, le fece nuovamente l'occhiolino prima di smaterializzarsi.
Lasciandola ancora sotto shock, e una Nico Robin confusa di quello che ha appena assistito un attimo fa.
 
 B:-....... -  (๑꒪▿꒪)*      
  
N.R:- Berry, stai bene?...- ( ⚆ _ ⚆ )    
 
Le domandò l'ereditiera preoccupata dall'evento di prima, Berry in tutta risposta rimase ancora paralizzata come una statua di cera, doveva ancora metabolizzare gli attimi che le erano preceduti.
 
M:- ALIENO, ALIENO... BERRY BERRY!..-
 
Il piccolo Mash strillava come non mai, diventando una sveglia per Berry che lo prese in modo brusco, e lo avvicinò alla sua faccia rossa dalla rabbia.
 
B:- D'avvero Mash?...  Adesso?...Non me n'ero accorta. - (╬゚•̀皿•́) 
 
Il suo sarcasmo mal celava la sua acidità, l'incontro con Kisshu l'aveva molto scossa e di certo il suo amico robottino, aveva il tempismo peggiore del mondo.
 
N.R:-Berry, come ti senti?... Ti vuoi sdraiare?.- ( ⚆ _ ⚆ )    
 
 Nico Robin si era solo avvicinata alla rossa, per un piccolo contatto fisico, in tutta risposta, lei  perse i sensi allertando ancora di più l'ereditiera
che cominciò a chiamare la servitù, per soccorrere una Berry priva di sensi.

 
 
********************************************************************************************************************************
 
Intanto, in tarda serata in qualche parte del territorio dei Cyniclons, c'era  una casa di modeste dimenzioni, abitata da una famiglia composta da una coppia di genitori e i tre figli maschi .
 
?:-Che cosai Kisshu? Non ti senti tanto bene?.-
 
Le domandò la madre, preoccupata per la mancanza d'appetito del figlio di mezzo.
La donna in questione era poco più alta del figlio adottivo, carnagione pallida, ha grandi orecchie a punta simili a elfi.  
Aveva due piccole zanne, i suoi capelli griggio- lilla e occhi violacei  stile gatta ,che risplendono di luce propria quando è felice o di buon umore.
Indossava un lungo vestito viola tipico della sua razza, era un umile casalinga, e dai suoi modi di fare era amata dai suoi uomini di casa.
 
K:-No! State tranquilla madre, e solo che non ho fame tutto qui.-
 
Sentendo questo, il più giovane di casa prese l'iniziativa di mangiare la porzione del fratello adottivo.
 
??:-Hai sentito mamma! Kisshu non ha fame , quindi posso mangiare io la sua cena - ^^.
 
E mentre stava per afferrare la ciotola destinata al fratello mezzano, una cucchiata gli colpì le sue mani birichine, lui le portò vicine al proprio petto, massaggiandole per alleviare il dolore.
 
?:-Non ci provare nemmeno Tart , quel piatto lo fatto per Kisshu . Quando a Kisshu gli verrà fame, la mangerà più tardi.- ù.ù.
 
Gli ribatté la madre, lanciandogli un'occhiataccia come per dire, non provarci nemmeno.
 
T:-Ma non è giusto io ho fameee!. - ʘ̥___ʘ̥      
 
Frignò il più piccolo della famiglia Ikisatashi, lamentandosi con gli lacrimoni che gli stavano formando ai occhi.
 
???:-Ora smettila Tart, dai retta alla mamma. Ora sei un ragazzino di 10 anni , comportati da adulto- (* - -) 
      
Lo rimproverò il fratello maggiore del trio.
Quest'ultimo, stava leggendo un libro con strani simboli , mentre con l'altra mano prendeva il suo cucchiaio portandolo verso la sua bocca e non staccando gli occhi sul libro.
.
T:-Ma io ho fameee.!.- ʘ̥___ʘ̥   
  
Protestò nuovamente Tart, sperava che questa nuova l'ammentela lo portava ad essere assecondato dagli adulti.
 
????:-Tart , tu hai sempre fame!-   ꐦ
 
Una piccola venatura stava man mano crescendo, assieme alla intolleranza di Pai ai capricci di Tart.
Non riusciva ancora a capire, che essendo il più piccolo di loro non erano obbligati ad assecondare i suoi capricci.
 
T:-Non INTROMMETTERTI Paaaiii...!-  (`︵´メ)
 
Gridò Tart, al fratello maggiore. Oggi doveva essersi alzato con la luna storta, e il continuo piagnisteo non aiutava i nervi di Pai.
 
P:-Come osi piccolo moccioso!...-   (◣_◢)╬
 
La sua pazienza si era esaurita, e prese posizione, per rimettere al suo posto il giovane fratello.
 
Si era creata un dibattito tra i due fratelli , più la madre che tentava inutilmente di separarli, e Kisshu che guardava la scena con divertimento.
 
????:-ORA BASTAAAA!.-
 
Gridò il patriarca della famiglia Ikisatashi.
Come per magia, tutti tacquero e si rivolsero verso di lui.
L'uomo in questione era di stazza robusta, capelli castani semi lunghi e occhi del medesimo colore, come quelli del figlio più giovane.
Indossava una strana divisa con lo stemma della famiglia reale nel petto sinistro, e indossava dei stivali con i lacci come quelli del figlio adottivo.
Il suo sguardo severo ricordava quello di Pai, sicuramente il maggiore dei figli deve aver preso dal padre.
Un espressione del genere, faceva tremare anche i suoi soldati, sopratutto le giovani reclute, che spesso si facevano la pipì a dosso quando erano soggetti allo sguardo del loro superiore.
 
?:-Ora per piacere, vorrei finire di cenare in tranquillità a  casa mia .-
 
Tutti:-Sii!
 
Dopo cena , tutti andarono per conto proprio ,Pai si era chiuso in camera sua per fare qualche esperimento, Tart chissà cosa starà comminando
e Kisshu si era sdraiato in camera sua.
Strano , per lui coricarsi a quell'ora, di solito va a letto a mezzanotte o molto tardi.
Andò a letto e  subito fissò la finestra ,e cominciò a guardare nell'orizzonte.
Anche lui cominciò a ricordare quella sera, nel momento in cui i suoi occhi si posarono per la prima volta su Berry.
Per non parlare, quando ebbe l'occasione di assaggiare quelle deliziose labbra, che sembravano che lo stessero chiamando.
Solo a pensarci, ebbe un brivido di piacere su tutto il corpo, sperava di avere altre occasioni per poterle assaggiare ancora una volta.
Era ancora nel mondo dei sogni, da non accorgersi di un leggero tocco della porta e del suo cigolio.
La madre adottiva, entrò piano con un vassoio pieno di cibo e della zuppa, e lo poggiò sulla scrivania che si trovava in camera del figlio.
Lei si sedette sul letto, e con un tocco leggero lo richiamò al mondo reale.
Lui la guardò, prima con stupore e poi, le regalò un sorriso genuino cosa che lei ricambiò.    
Non era un segreto che tra Kisshu e la madre adottiva, c'era un rapporto speciale.
Per carità, lei amava Pai e Tart con tutto il cuore, avrebbe dato tutta s'è stessa per stare accanto a loro tre.
Lei sapeva che, c'era qualcosa che non andava con il figlio adottivo.
Lo sentiva dal profondo del suo cuore, gli era successo qualcosa di straordinario.
 
?:- Kisshu tesoro, sono preoccupata per te. Non è da te rifiutare di mangiare quello che ti preparo, è successo qualcosa?.-  (•́ _ •̀ )  
 
Domandò con un velo di preoccupazione, lui sapeva dove voleva arrivare sua madre.
Come direbbero gli umani " Via il dente, via il dolore".
Tanto prima o poi lo avrebbe scoperto, meglio che lo venisse a sapere direttamente da lui che da altri.
 
K:- Niente di grave mamma, solo che ho conosciuto una ragazza.-   (  ᵕ̳ ᴗ ᵕ̳ )
 
Una spolverata di rosso gli dipinse le sue guance pallide, una cosa assai rara da vedere sul volto del ragazzo .
Appena disse la parola " ragazza" a sua madre le luccicavano gli occhi dall'eccitazione.  ( ✧Д✧)    
    
?:- Tesoro raccontami tutto, sono tua madre parlami di questa ragazza che hai incontrato.-   ୧ (✪∇ ✪) ୨   
 
Kisshu le sorrise, contento dell'eccitazione della madre.
Non aveva ancora detto nulla, però era speranzoso che sarebbe stata più tollerante, a confronto del padre e dei fratelli.
E così che lui si confida con sua madre, una delle poche persone che lui si fida di più al mondo, dove non sarebbe stato giudicato n'è tanto meno rimproverato.
 
K:- Vedi madre, io ero in camera mia con i miei compagni di camerata, e mentre.....-
 
 
 
 
 
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ANGOLO AUTRICE:
Finalmente! Ho finito un altro capitolo.
Non so quanti di voi vi ricordate di questo punto , non entro nei dettagli e vi posso dire che ho inserito i genitori adottivi di Kisshu, cosa che nella vecchia edizione ho fatto dopo qualche capitolo.
Volevo un po' scavare il rapporto tra lui e sua madre adottiva,il fatto di aver l'asciato a metà la parte di Berry con Nico Robin è fatto di proposito, perché poi lo riprendo in un altro capitolo.
Pensate che sono stata  in grado di inserire bene il carattere di Kisshu in modo che ricordi il cartone animato?
Ora vado, spero che vi piaccia. ^^ 
K.J. ❤
 
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 K:- Sono contento che hai inserito mia madre, lei è molto speciale per me.-
K.J.:- Sono sicura che farò altri episodi, sono sicura che ti piaceranno Kisshu.
K:- Bene, conto su di te.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** SOGNO Dì MAMMA! ***


                                                                              Le anime più forti sono
                                                                     quelle temprate dalla
                                                                      sofferenza. I caratteri
                                                                        più solidi sono 
                                                                     cosparsi di ciccatrici.
                                                                         ( Khalil Gibran)

                                                     
                                                               INIZIO FLASH - BACK:

Da qualche parte nelle foreste dell'America settentrionale c'era del movimento, la fitta oscurità impediva quasi del tutto la poca luce creata dai raggi lunari di penetrarvi.
I passi frettolosi venivano prodotti a centinaia se non a migliaia di volte, le ombre passavano quasi inosservate nei dintorni, il tempo sembrava fermato e nulla si muoveva senza creare nessun suono.
Un branco di lupi dalle dimenzioni enormi alla pari di un cavallo, correvano dietro alla loro Alpha, una lupa dal manto bianco.
La lupa era ricoperta da una peluria da sembrare soffice e priva di difetti, le sue lunghe zampe l'aggraziavano rendendola elegante, raffinata e fiera ai occhi di chi l'osservava.
In sieme ai suoi simili, si stavano spostando dà un posto all'altro, per cercare una nuova sistemazione temporanea per questo periodo invernale.
Arrivati dentro una raduna, circondata da alberi e cespugli, la lupa si fermò, che venne imitata dal suo branco.
Annusava l'aria, se percepiva degli odori sconosciuti.
E non sentendone, lei insieme ai suoi subernati cominciarono la muta da bestia-uomo.
Le ossa si spezzano, il loro scricchiolio si poteva sentire a orecchio umano, le loro pelliccie venivano sostituite con abiti e le possenti zampe sono sparite, dando spazio a braccia e gambe.
Ecco che al posto di un branco di feroci lupi - giganti, c'erano una ventina di individui tra uomini e donne di varie età .
Anche la lupa fece la sua muta, venne sostituita da una giovane ragazza sulla ventina d'anni.
Dal fisico slanciato, carnagione chiara e capelli lunghi tendenti a un violaceo scuro, e i suoi  occhi erano di un blu zaffiro, talmente belli da l'asciare senza fiato a chi li osservava.
Venne raggiunta da una ragazza forse sua coetanea, che prese subito parola.

?:- Pensi che li abbiamo seminati?-  (•ᴗ •)   
   
Domandò la nuova arrivata, i suoi occhi sono verdi foresta, i capelli sono di un biondo cenere tagliati stile folletto, e un lungo ciuffo messo di lato dandole l'aria di una ragazza tosta .
Le sue unghie erano dipinte di un nero lucido, mettendo in risalto le sue belle lunghe dita.
Il suo giubotto di pelle nera, non le procurava abbastanza calore per combattere il freddo.
E la pensavano alla stessa maniera i suoi compagni di squadra, che si erano formati in piccoli gruppi, che nell'attesa di ricevere  gli ordini dalla loro Alpha, prima di ritornare nelle loro abitazioni, chiacchieravano tra di loro.
La sua interlocutrice scosse il capo, non sapendo con certezza se sono stati in grado di seminare i loro inseguitori.
Non voleva gufare contro la sua gente, ma sapeva che non era salutare cantare troppo presto la vittoria, non prima di essere certi di averla in pugno.


??:-Non ne sono certa Gwen, quelli sembravano molto determinati a prenderci, che questa volta ho temuto che non c'era scampo per noi .-  (•́ _ •̀ ) 
 

Sul suo bel viso c'era molta preoccupazione, e il fatto di guidare un grande branco di licantropi, a un'età così giovane non le giocava molto a suo favore 

G:- Ma che dici Elizabeth, siamo sempre stati più veloci di quei taglia gola, perchè preoccuparsi per niente!.- (∩_∩) 

  
Gwen cercava di tirare su il morale all'amica.
Entrambe si conoscono da quando erano piccole, sono nate all'interno del branco e hanno legato quasi subito.
Il padre di Gwen, era il vecchio beta, ex braccio destro del defunto alpha.
Hanno condiviso parecchie avventure.
Le primissime trasformazioni, la caccia, e le scappatelle che facevano agli inizi della loro adolescenza durante le notti di luna piena, per esplorare gli intorni del loro territorio.
A Elizabeth, ebbe un breve sorriso dipinto sulle sue labbra, prima di tornare alla realtà, e portarcela pure alla sua amica del cuore.


E:- Sei troppo fiduciosa della nostra fortuna. Non pensi di sottovalutare la loro determinazione di sterminarci tutti noi?.-  (´-ι_-`)


Elizabeth non capiva come Gwen poteva essere così superficiale, per carità, l'amava come una sorella che non ha mai avuto.
Però certe volte la voleva strozzare con le sue stesse mani per quando la facesse  infuriare.
Onesta con se stessa, semplicemente non aveva nessuna voglia di chiacchierare.
Voleva solo andare a casa, farsi una doccia calda e mettersi sotto le coperte.

G:-  E tu cara mia, sei troppo pessimista per i miei gusti.
Rilassati e prenditi un meritato riposo e domani sarai come nuova.- (¬‿¬)


Gwen le ribattè con un pizzico di malizia, e dopo aver salutato l'amica , si  reca verso il gruppo più vicino nei loro paraggi per inserirsi in una discussione che stavano avendo.  


E:- Tu non sai di cosa stai parlando Gwen!.-(._.`)

Elizabeth disse più  a se stessa che per la sua beta.
La voglia di socializzare con i suoi compagni di avventure era pari a zero, e il tempo non l' aiutava molto con il suo umore messo a terra, per il grosso rischio che avevano preso nella loro rocambolesca fuga.
Con un fischio richiamò l'attenzione del gruppo, e dopo aver dato a loro alcuni ordini, gli augurò una buona notte.
Ogni membro si sparpagliava in più parti, dove nei dintorni c'erano delle belle case fatte di legno, costruite per mitizzarsi meglio nella foresta.
Arrivata al vialetto di casa sua, prese le chiavi che stavano nella tasca posteriore dei suoi pantaloni, e silenziosamente entrò all'ingresso di casa.
Davanti a sè trovava tre ingressi, a destra portava in cucina, al centro c'erano le scale che portavano alle camere da letto del piano di sopra, e per finire, nella porta a sinistra c'era il salone.
A Elizabeth tutte e tre le opzioni erano una più allettante delle altre, però questa volta aveva una certa fretta di farsi una doccia e prese le scale.
Furono i trenta minuti più rilassanti della sua giovane vita, era così frenetica che non aveva mai quasi tempo per avere i suoi ritmi che doveva correre dietro al branco.
Le scartoffie non si compilavano di certo da sole, gli appuntamenti della settimana erano uno dietro l'altro, che molte volte le toglievano il fiato.


E:- Ora capisco perchè papà era così sempre stanco, però trovava ugualmente il tempo
di  giocare con me o di farmi fare i compiti a casa.-  ヘ(💧´o`)ヘ   

    
Un sorriso le dipinse le sue labbra, quando le venivano  in mente i bei ricordi quando suo padre il precedente Alpha, guidava il branco con fierezza.
Lei  dentro di sè, si augurava di essere all'altezza del compito che le  ricadeva sulle sue spalle e di poter sempre assicurarsi la massima sicurezza del suo branco.
Ai giorni nostri, non era così semplice girare intorno ai cacciatori e alle loro foto - trappole.

E' vero che il suo territorio è immenso, però non bastava mai quando il branco man mano cresceva ogni anno di nuovi afiliati.

A Elizabeth, a volte le sembrava che i suoi sforzi per quando impressionanti per la sua età non le sembravano mai abbastanza.
Un qualcosa le diceva, che aveva le capacità di fare molto di più.


E:- Questa mia impotenza mi manda al manicomio, uno di questi giorni, sgobbo dalla mattina fino alla sera.
Però anche s'è  quelli del mio branco dicono che io stò facendo un eccellente lavoro, io sò
che lo dicono per darmi man forte.- T﹏T💧   


Nella sua vasca da bagno, la schiuma le facevano da coperta per celare il suo corpo nudo immerso nell'acqua.
E i sali minerali, avevano liberato una dolce fraganza di lillà, il suo fiore preferito.
Una delle poche cose che avevano il potere di allentarle la tenzione, che l'aggravano sulle sue giovani spalle.  
Ancora in accappatoio, scese le scale dirigendosi verso la cucina, voleva mangiare un semplice panino.
La corsa di oggi di solito metteva molta fame, lo spavento preso le aveva chiuso un po' lo stomaco, però
non voleva andare a letto senza mettere nulla sotto i denti, e trovarsi i morsi della fame verso l'una di notte.
Prese il suo panino, un succo di frutta e si sposta verso il salotto, accendendo la televisione e cercando qualche programma che la intrattenesse per un po'.


E:- Oggi non hanno molto da offrirmi, credo che mi vedrò qualche vecchio film in bianco e nero.-  (๑・︿・๑)   
  

Dopo aver mangiato e visto un film scelto a caso, Elizabeth salì le scale e si cambiò d'abito, mettendo un morbido pigiama e si dirige
verso il suo letto, pronta a farsi una bella dormita come si deve.
E mentre stava cercando di  prendere sonno, ripensò al padre, il grande Alpha, il migliore in assoluto, lei lo sapeva e sperava di poter ripercorrere le sue grandi gesta.
Ripensava alle belle passeggiate nel tardo pomeriggio, nelle loro forme di lupi quando era bambina.
Le gare per sfidarsi tra di loro chi era il più veloce, e le molte volte che lui la copriva quando la madre  quasi la beccava a combinare una delle sue marachelle.
Ogni volta che lui sorrideva, i suoi grandi baffi si arricciavano solleticandogli le narici del suo naso, lei ne andava matta quando lo faceva.
Un sorriso triste le spuntò sulle labbra, e indistintamente poggiò la mano sul suo ventre piatto.
Sognava di crearsi una famiglia tutta sua, con un marito che le volesse bene, e che le donava una nidiata di figli, belli come il sole.
Per i figli avrò tempo per pensarci disse tra sè, in quel momento era più importante  mettere in salvo i suo branco.
E così che la bella Elizabeth cedeva nelle braccia di morfeo, dove i suoi sogni erano infestati da dolci risate e piccoli piedini che scalpitano.
Fuori dalla sua abitazione, e dal suo territorio, dove il freddo prendeva sempre più piede e una colte di neve ricopriva con il suo manto gelido tutta la foresta, lì si celava
una calma apparente dove mal celava dei movimenti sospetti.
Dove le menti più maliziose prendevano vita, e un complotto stava prendendo piede.
Due occhi inniettati di sangue, bruciavano di una vendetta pronta ad essere compiuta, alimentata dalla loro rabbia pronta ad abbattersi su vittime innocenti.

                                                                    FINE FLASH - BACK:

________________________________________________________________ ________________________________ 

ANGOLO AUTRICE:

Eccomi con un ricordo de bei tempi andati  della giovane Elizabeth, ero convinta inizialmente di non inserirlo nel capitolo 9 perchè troppo presto.
Ma rileggendo i vecchi capitoli, credo di non voler stravolgere la trama della storia, ho piena fiducia che vada tutto bene.
Credo che questa storia vada bene senza  approfondire troppo certi aspetti che  finiranno per annoiare molto il lettore.
La mia scritttura e narrazione devono essere semplici e scorrevoli, tutti devono riuscire a captare le sensazioni e i sentimenti dei vari personaggi all'interno del racconto.
Elizabeth è una giovane donna, che ha tra le mani le sorti di un intero gruppo di persone.
In questo capitolo si nota benissimo le sue fragilità.
Ricordate che è sempre umana, anche lei ha le sue paure e questo che mi piace di lei anche del mettercela tutta sè stessa per le persone che le stanno a cuore.
Un ultima cosa, Elizabeth apparirà ( ATTENZIONE SPOILER!) in altri capitoli in forma di ricordi di vari personaggi, detto ciò al prossimo capitolo.

kaja. ❤

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Capitolo 10
*** LA PARTENZA ***


Sono trascorse 2 settimane dall’incontro tra Strawberry e il giovane alieno, lei più o meno si stava riprendendo, e le stampelle molto presto
non le sarebbero più servite, con i grandi progressi che stava facendo.
Strawberry e la giovane ereditiera, si accordarono in gran segreto di celare quello che avvenne nelle settimane precedenti.
Non volevano attirare su di loro le attenzioni del governo giapponese, erano state molto fortunate che i due agenti se n'erano andati poco prima dell'apparizione del alieno.
In quell'arco di tempo anche Paddy si era completamente ripresa dallo spavento, la più piccola del loro gruppo sprizzava l'allegria da tutti i pori, non stava un attimo mai ferma.
Pam lo prese come una buona cosa, la sua frizzante Paddy le dava molti ragioni per rallegrarsi prima di partire.
Lei come il conte si erano preparati tutto l'occorente per l’imminente viaggio diplomatico.
La giovane lady, dentro di sè si chiedeva perché avesse accettato di percorrere questo lungo viaggio, ma a mente fredda, sapeva che era l’unico modo
per scoprire cosa stava succedendo realmente dietro a questa provabile “ Pace”.
Oscar non era stato un gran chiacchierone nei dettagli del viaggio, le aveva rassicurata che sarebbe stata trattata bene e nulla le sarebbe successo di male. 
" Vallo a crederci ". Si disse con scetticismo.
mentre metteva alcuni vestiti dentro una delle sue valigie, in tutta onestà il patrigno non le aveva che raccomandata che questo viaggio lo poteva prendere come una vacanza.
Pam è sempre più scettica a ogni parola che lui le diceva, sul argomento del viaggio.
E mentre metteva le ultime cose dentro la sua valigia, Pam con la coda dell’occhio, vide una valigetta di medie dimensioni che stava in disparte sul suo comò.
Era ancora indecisa s’è portarsela dietro oppure no, lei era sempre stata così attenta, così precisa che questa volta non sapeva come procedere.
Ci sono state delle occasioni che ha dovuto ricorrere  a quello che c’era al suo interno, le poteva esserle utile anche in questo viaggio ?...  
Il tempo volava così velocemente, che il giorno della partenza si avvicinava sempre di più, e Pam riunì le tre ragazzine nella sala dove stava la biblioteca.
E senza girarci intorno, le aveva avvisate che le aveva inscritte nelle scuole pubbliche, e che non si sarebbe fatto nessuna parola del loro rapporto con lei.
Nell’ambito scolastico loro tre erano due adolescenti e una bambina come tutte le altre; nulla di più e nulla di meno.
Diciamo...Che le loro reazioni non si sono fatte attendere. 


                                                                                                     INIZIO FLASH-BACK.


S:- Come?.... Mi stai dicendo che mentre tu sei chi sa dove, noi dovremmo andare a scuola, per giunta quella pubblica.?-  (–︿– ꐦ;) 

 
Strawberry non aveva preso benissimo la notizia di andare a scuola come tutti i suoi coetanei, anche sè conosceva l’importanza di incrementare il suo bagaglio culturale.
Anche Paddy, come lei l'aveva presa male all’idea di entrare in un ambiente scolastico.
Un’altra cosa era stata la reazione di Lory, era felice di fare una nuova esperienza e forse dei nuovi amici.
Pam poté tirare un sospiro di sollievo, per Lory che adorava imparare nuove cose, le aveva alleggerito il suo compito di avvisarle del imminente nuovo programma.


P:- Ti ricordo che avevo già detto prima di venire qui, che la vostra situazione di essere istruite con dei precettori privati era solo temporaneo.- ᓀᓂ 
 

Un sospiro le usciva dalla sua bocca, prima di riprendere nuovamente il discorso di prima.


P:- Così ho deciso, e nulla mi farà cambiare idea.
Voglio che voi abbiate una vita più normale possibile, vi ricordo che le vostre famiglie vi hanno affidate a me.
Credevano che mi sarei presa cura egregiamente di voi, e io voglio mantenere la parola data, e non si discute più .-  ᓀ ᓂ 
 

Detto ciò, il discorso per lei era finito, mentre Paddy continuava con il suo broncio, Lory prese la parola per la prima volta.


L:- Non vedo l'ora di iniziare questo nuovo ambito accademico, spero di poter fare delle nuove conoscenze.-    ꒰ ^  ᆺ^ ꒱   
     

Nei suoi occhi c'era una luce positiva, l'idea di andare a scuola come tutti i suoi coetanei, lei sperava come un nuovo inizio.


Pa:- La fai facile tu!... Adori leggere che ti sei barricata dento la biblioteca dalla mattina fino alla sera, da quando abbiamo messo
piede in questo maniero. Non sarei sorpresa, che ti sei letta una buona parte dei libri che ci sono sui scaffali.-  ʅ(–ᵌ–)ʃ   

          
Paddy come Strawberry non gradiva l’idea di andare in una scuola pubblica, preferiva essere istruita come stavano facendo ora nel maniero con vari precettori.
Ma come aveva già detto Pam, la sua decisione era stata presa e non potevano fare nulla per farle cambiare idea.
Il suo broncio come quello di Strawberry, furono le ultime cose che le apparvero nella sua mente prima di tornare nella realtà. ( ̄ヘ ̄)

                       
                                                                                              FINE FLASH- BACK


Un sorriso le apparve sulle sue labbra, adorava quelle piccole pesti, senza di loro  la sua vita sarebbe monotona.
Per quando riguarda a Zanna Bianca, era molto tentata di portarsela dietro, però Oscar le aveva fatto notare come si sarebbe svolto il viaggio e c’era una buona provabilità che sarebbe stato molto stancante per lei. A malincuore, Pam dovette dargli ragione e con il cuore dolente aveva fatto promettere alle ragazze che si sarebbero prese cura della sua lupa.
Si fidava di loro, in passato si erano prese cura egregiamente di Zanna Bianca, lei non aveva creato nessun problema, era abituata alla loro presenza, e non crede che ci sarebbero stati dei problemi durante sua assenza.
La sera prima della partenza, il clima nell’ora di cena era tesa, la tristezza sui volti del trio aveva appesantito l’umore già pessimo della maggiore, non aiutava molto il fatto che non sapeva come tenersi in contatto con loro. Questo dettaglio non aveva ancora detto al conte; e aveva poche possibilità che le avrebbe dato qualche bella notizia.
Si sentivano solo le posate che venivano a contatto con i piatti, le pietanze erano squisite come al solito, ma questo non aiutava a alleggerire il mortorio che si respirava tra le commensali.
Il conte  aveva deciso di mangiare nel suo studio, percependo l’atmosfera tetra, e volendo dare alla figliastra e alle sue ospiti un momento intimo per loro.
Il giorno della partenza era arrivato, la notte nessuno aveva riposato come si deve.
Ogni membro del loro gruppo aveva un groppo alla gola, e dormire non se né parlava. Come avrebbero gestito la loro vita senza la loro Pam?
Molti spunti catastrofici stavano frullando nelle loro teste, Paddy era sul punto di piangere, e il soffiarsi il naso era un chiaro esempio che qualche lacrima le era uscita. 
Lory rifletteva, come avrebbe gestito la sua nuova situazione senza la supervisione di Pam?.
Sarebbe stata in grado di tenere se stessa e le altre lontane dai guai?...Lei poteva solo incrociare le dita, sperando per il meglio.
Sul viso di Strawberry, c’era una tristezza che la teneva sveglia, pensava che in meno di 24 ore, Pam sarebbe partita via verso una destinazione a loro sconosciuta e chi sa per quanto tempo.
Con tutta la franchezza che era conosciuta, non credeva a una sola parola che le aveva detto l'ereditiera per un viaggio di lavoro, e che il patrigno giusto giusto aveva bisogno di lei.
Qui c’era sotto qualcosa, e Pam non le aveva detto nulla, di solito lei dice quasi tutto a loro.
Nel cuore della notte a pochissime ore dalla sua partenza, Pam era uscita di nascosto per fare un ultima passeggiata prima del viaggio diplomatico.
L’aria di stasera era frizzante, e un grillo solitario stava cantando senza ricevere una risposta dai suoi simili.
Prese la sua forma di lupa, il suo manto veniva messo in risalto dalla luna.
La sua eleganza anche con quelle enormi dimensioni, non la svantaggiavano nel correre quasi inosservata.
La corsa le scaricava l’adrenalina che avrebbe portato con sè durante tutto il viaggio verso il territorio dei Cyniclons, ancora non si capacitava lei sarebbe stata una tra le prime ad attraversare il loro territorio, e chi sa cosa ci avrebbe trovato. Molte volte si era chiesta come era la loro società, i loro usi e costumi erano simili a quelli degli umani oppure erano completamente diversi?.
C’erano delle speculazioni sui siti d’internet di tutto il mondo su di loro, di certo Pam aveva riso dalle loro strampalate teorie complottiste, e la cosa triste e che questi fantomatici siti avevano un gran seguito. A volte la troppa fantasia aveva giocato un buon punto di partenza per questi fanatici, molte volte ci sono stati dei vari tentativi da parte di molti governi di chiuderli, questi sbucavano come funghi, che era quasi impossibile da fermarli.
La giovane lupa  aveva tra le sue fauci un mazzo di un bellissimo bouquet, lei prese la strada verso il campo santo e non fermandosi si dirige verso la cappella di famiglia.
Pam riprese le sue sembianze umane, e aprì la cappella famigliare dove stava riposando lady Elizabeth. Dopo aver cambiato i fiori vecchi con quelli nuovi, per puro caso, con la coda dell’occhio si accorse che, sulla lapide della madre si intravedeva un altro bouquet, legato con un elegante fiocco viola.
Sulle prime rimase sorpresa per la loro presenza, e dopo un attimo di smarrimento, nella sua testa si creavano mille idee su come questo nuovo bouquet si trovava lì.
Pam per quando le sarebbe piaciuto sapere chi li aveva lasciati e del perché, sapeva di non aver nessun parente vivo da parte della madre.
Lei era figlia unica, il nonno paterno morì quando lady Elizabeth era bambina, per quando le riguardava sua nonna materna, lasciamo perdere.
Pam non capiva cosa stesse succedendo, e sapeva di non avere molto tempo per indagare più affondo.
Poco prima che i primissimi raggi solari sbucassero nell’orizzonte; nelle sue vesti di lupa prese la corsa per arrivare in tempo al maniero, prima che qualcuno si accorga della sua scomparsa.
Se la cena della sera precedente era stato deprimente, durante la colazione del giorno della sua partenza era stato ancora più catastrofico.
Gli occhi rossi del trio, non venivano celati, come se fosse una loro silenziosa protesta per la sua partenza.
L’ora degli addii era arrivata, e ogni domestico di qualsiasi funzione era allineati in due lati, mentre una bellissima limousine con il suo autista stava al posto di guida, pronto a intervenire secondo le direttive del conte.
I domestici a stento trattenevano le lacrime, e alcuni camerieri cercavano di consolare qualche collega che singhiozzava alla grande.
All’ingresso c’erano i bagagli dei due viaggiatori, il trio erano agli sgoccioli.
I primi singhiozzi cominciavano a prendere sopravvento sulla più piccola del trio, Berry a modo suo cercava di consolarla.
All’arrivo del conte e di Nico Robin, ogni domestico/a fecero un inchino con i loro capi verso per terra, come segno di rispetto.
Il conte non sembrava minimamente turbato del clima triste che c’era in quel momento, pensava come comportarsi durante il viaggio.
Non si poteva dire la stessa cosa con la figliastra, lei stava dando le ultime direttive al trio su come si sarebbero comportate durante la sua assenza.


N.R:- Mi raccomando fate le brave, non cacciatevi nei guai durante la mia assenza.-


Poi si rivolse alla più giovane del gruppo, provò molta tenerezza per il fatto che Paddy stesse piangendo alla sua partenza,
sembrava che stesse andando in guerra. Abbassandosi alla sua stessa altezza, le sussurrò all’orecchio.

P:- Non piangere Paddy, presto farò ritorno come abbiamo pattuito, tu cerca di stare allegra per me?.-


 Le domandò dolcemente e vedendola fare di " sì " con il capo, Pam si spostò verso Strawberry.
Mentre quest’ultima, aveva spostato di lato la testa per celare i lacrimoni che le minacciavano di uscire.


P:- Strawberry.... Ti chiedo di tenere sotto controllo Paddy, comprendo che tu vorresti che io rimanga …-


Vedendola determinata a non guardarla, Pam dolcemente le prese il mento per voltarle il viso verso di sè, e poi riprese nuovamente la parola.

P:-Ti prego, non renderlo più difficile più di quando lo sia, starò bene, tu concentrati nello studio.
E non infastidire a Lory con le questioni scolastiche, solo sè strettamente necessario.- 


Dopo il leggero l’ammonimento del reparto scolastico, un piccolo sorriso le dipinse le labbra, e quest’ultima le rivolse un sorriso triste.
Infine, si rivolse verso la più grande del trio, Lory stava asciugando gli occhiali, che le si erano appannati per il troppo piangere.
Come fece con le altre, anche con Lory le si avvicinò abbastanza per sussurrarle piano.

P:-Lory ti affido le altre, non mi fido di loro, perchè sicuramente faranno tutto l'opposto di quello che ho detto.
Probabilmente si cacceranno in un mucchio di guai, fai il tuo meglio per tenerle lontane dai gratta capi.- 

Lory era sorpresa di quelle parole, però era ben consapevole che Strawberry e Paddy erano due piccole calamite per i guai.
Anche con i loro migliori sforzi, i guai cercavano loro, e toccava quasi sempre a Pam di tirarle fuori.


L:- Farò del mio meglio.!-  ( ・‿・ ) 


Il suo sorriso fu che sufficiente per  tranquillizzare Pam, prendendo un piccolo bagaglio, prese la parola dove tutti potevano sentire.


N.R:- Spero di rivedervi tutti in salute, e che voi tre non fate impazzire la servitù durante la mia assenza.-


Detto ciò, la maggior parte dei domestici del trio rise, al suo riferimento del non far impazzire la servitù.
Il conte, che si era messo in disparte, rimase per tutto in tempo in silenzio, fece roteare gli occhi per il dramma inutile che secondo lui gli stava facendo perdere tempo.  (◔_◔) 
  

C.O:- Sè tutto è finito noi vorremmo andare, Nico Robin saluta le tue piccole ospiti non vorremo fare tardi .-


Il suo tono tagliente aveva messo a disagio tutti tranne la diretta interessata, che in tutta risposta gli lanciò un’occhiataccia.
E dopo aver salutato Zanna Bianca, prese la sua valigetta, si avvicinò alla limousine e salì dentro succeduta dal conte.
E mentre il veicolo si allontanava, la servitù e le tre ragazzine continuavano a salutare l'ereditiera.
Paddy si allontanò dalle due adolescenti, e con tutto il fiato che aveva gridò più forte che poteva.


P:- NICOOOO ROBBIIIIIINNN!....-

********************************************************************************************************************* 

Durante il tragitto, l’atmosfera era pari a sotto zero gradi, nessuno dei due viaggiatori spiccava parola.
Tra il conte e la figliastra, era ben risaputa a tutti il cattivo sangue, e di certo questo viaggio non aiutava il loro rapporto già fragile di sè.
Il conte prese una bottiglia di champagne e si versò in un calice, mentre tutto questo si  svolgeva sotto l’occhio attento dell'ereditiera.
Sentendo lo sguardo della ragazza, il conte la guardò scocciato, e dopo un primo sorso prese parola.


C.O:- Cosa c'è Nico Robin?. Non mi hai mai visto prendere un po’ di champagne?.- ( ¬_¬) 
    
 
Il tono era secco, privo di tatto, la cortesia non faceva parte della sua personalità, e di certo questo la ragazza lo sapeva benissimo.


N.R:- Non ho detto nulla, sei tu che sei sulla difensiva come tuo solito. Ho per caso calpestato la tua coda di paglia Oscar?...-

                
La giovane ereditiera gli rispose con un pizzico di sarcasmo, e questo non era stato molto gradito dal conte, che le rispose con tono ancora più acido di prima.  (ರ - ರ) ╬   
    

C.O:-Tu devi solo fare quello che ti ho detto e nessuno di noi due si farà male. Non ho tempo per stare dietro ai tuoi giochetti, ricordatelo Nico Robin.- ( è_é) ╬  

      
Detto ciò, con un colpo secco ingoiò il restante champagne, che stava ancora dentro al suo calice.
L’autista stava guidando in silenzio, e per quando si sforzasse, non poteva che ascoltare i battibeccarsi tra i suoi due datori di lavoro.
All'autista non gli sembrava giusta la sua retribuzione; non veniva pagato abbastanza per sopportare questa diatriba tra loro.  (ó﹏ò。) 💦      
Sè la tensione dentro la limousine era brutta, non voleva spiccare una sola parola, per timore di essere indirizzato come carne da macello per il carattere irrascibile del conte.


N.R:- Ripeto non ho detto nulla, sei tu che ti sei intestardito di entrare in conflitto verbale con me.
E da come sto vedendo stai facendo  bollicine, vuoi festeggiare prima di aver messo piede nel suolo dei Cyniclons?.-


Il conte si sentiva leggermente punto dalla ottima deduzione della figliastra, una delle tante cose che apprezzava di meno di lei.
L'ambasciatore odiava il sorrisetto che gli stava dando in quel momento, come una sfida di ribatterla, pur sapendo che lei aveva ragione.


C.O:- Tu non sai di che stai parlando, pensa solo che stai per assistere a un qualcosa di rivoluzionario e che potrai dire che “ io c’ero, io l’ho visto”
è un’occasione ghiotta, che non puoi di certo perdere.-


Le manie di grandezza del patrigno hanno sempre fatto divertire la ragazza, e lei per il momento lo assecondava, fino a quando avrà una chiara visuale della situazione.


N.R:- Sè lo dici tu!-  ┐( ù_ù )┌ 
  

Fu l’unica cosa che disse con un alzata di spalle, il suo menefreghismo infastidì nuovamente il patrigno.
Però voleva finire questo viaggio infernale il prima possibile, per poter portare la questione con la figliastra in un altro ambito più appartato.
Il resto del viaggio proseguì tranquillo. Quando arrivarono verso il porto semi abbandonato di Tokyo, per entrare più dal vicino nella zona interessata al conflitto tra umani e Cyniclons.
Silenziosamente l’autista fermò il veicolo, e fece scendere il conte e poi la sua figliastra. 
Il porto era quasi deserto, a parte un peschereccio e un gruppo di marinai poco raccomandabili, che andavano in giro armati, questo metteva in allerta l’autista, che con la coda dell’occhio
vide come lui anche la giovane lady stava guardando con serietà il gruppo di marinai. Che quest'ultimi messi in disparte, le facevano degli apprezzamenti che la disgustavano.
Nico Robin li fulminava con lo sguardo e questo aveva loro fatto retrocedere di qualche passo, ma quando ebbero la mala sfortuna di incrociare i loro sguardi con quello della giovane ereditiera,
i marinai sbiancarono di colpo, i suoi occhi erano così freddi da far coagulare il sangue nelle loro vene.
E in tutto questo avvenne nell'arco di mezz'ora da quando si erano parcheggiati nel veccchio porto della città.
Dopo una lunga attesa gli si avvicinò un uomo, che attirò l'attenzione dell'ambasciatore.
Era il meno indecente a confronto dei marinai, alto 1,90 cm, capelli neri e barba folta, indossava una divisa da " comandante",
i suoi grandi occhi verdi incrociavano con quelli dell'ambasciatore, e dopo i primi saluti entrambi gli uomini si misero in disparte per parlare .
Dopo essersi parlati, il nuovo arrivato con un fischio richiamò a sè l'attenzione dei marinai che in quel momento erano sparpagliati nel porto. 
L’autista stracarico di bagagli segue l'ambasciatore e la sua figliastra, mentre i due nobili seguono uno dei marinai che ebbe l’incarico dal " comandante" di accompagnarli nelle loro cabine.
La puzza che si sentiva all’interno del peschereccio aveva storto i nasi dei tre nuovi arrivati, non abituati al forte odore.
Entrambi si sistemarono nelle proprie cabine. 
Dopo che l’autista finì di fare il suo dovere, esitava di andarsene, non si fidava di  lasciare la giovane ereditiera con questa gente poco raccomandata.


? :- Signorina.... Le scongiuro, sii prudente durante la traversata, non mi fido di questi “ signori”.
Non esca dalla sua cabina, sè non strettamente necessario.-


La sua preoccupazione per la sua giovane datrice, aveva riscaldato il cuore di quest’ultima, che con un sorriso lo rassicurò.


N.R:- Stai tranquillo James, non ti devi preoccupare per me.
Tu pensa solo di tenere sotto controllo le mie piccole ospiti, te le affido, mi fido di te.-  ^^


L'uomo era sempre poco rassicurato dalla incolumità della giovane donna, che a un certo punto aveva visto crescere, poté solo sperare che l’attraversata si svolga senza intoppi.
Dopo i saluti, il peschereccio prese largo, e l’autista rimase sul porto fino a quando non vide che l'imbarcazione svanì nell’orizzonte.


J:- Signore!... Ti prego, veglia sulla signorina e sul conte, e che la loro missione abbia successo.-


Con una preghiera rivolta in cielo, e un  peso che gli appesantiva il cuore, prese la guida e fece ritorno verso il maniero.


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ANGOLO AUTRICE:

Che faticaccia questo capitolo, non credevo che avrebbe mai trovato una fine.  ( ̄~ ̄💧)
Ecco che la storia inizia a farsi interessante, pensate che l'attraversata sarà tranquilla per la nostra beniamina oppure ci saranno dei contrattempi?
Fatemi sapere nei commenti, accetto pure le scommesse.
K.J. ❤

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Capitolo 11
*** L'ATTRAVERSATA. ***


Sono trascorse poche ore dalla partenza, e per la giovane ereditiera già sentiva la nostalgia di casa e delle ragazze. A volte si chiedeva sé avesse fatto una mossa azzardata l'asciandole da sole, rimangono sempre delle bambine, e questo le metteva un po' in ansia.
Ripensando al cyniclon dell'altra volta, le aveva allertato i suoi sensi di lupa, e nei giorni successivi fece dei giri di perlustrazioni nella sua forma animalesca per cercare tracce dell'intruso, non fidandosi del tutto che sia solo un'apparizione. E da quello che le aveva raccontato Berry, le intenzioni di lui erano quelle di ritornare. Nico Robin aveva spiegato la situazione in larga scala ad alcuni suoi conoscenti del branco, chiedendoli cortesemente di sorvegliare il maniero in sua assenza.
Ma la cosa non finiva quì, lei aveva intravisto il signorino sorvolare il maniero in tarda giornata, il peggio è stato quando ha scoperto che lui ha iniziato con l'ammontare di guardia di notte fino alle prime luci del mattino seguente nei pressi del maniero, e questo non era solo l'inizio si disse Nico Robin. Quel Kisshu, per qualche strana ragione contorta si era fissato con Berry, il suo interesse per la rossa non era salutare, l'ereditiera concorda sul fatto che quell'alieno aveva le tendenze tipiche di uno stalker, e per il momento lei non aveva detto nulla a Berry. Allo stesso tempo non sapeva come procedere, se fosse stato un ragazzino umano la cosa si poteva gestire con discrezione, ma dal momento che lui è un cyniclon e non conosceva ancora il suo livello di combattimento, Nico Robin non voleva correre il rischio di attirare l'attenzione indesiderata su di loro anche da parte degli altri Cyniclons.
Già, l'altra volta l'avevano scampata per miracolo, i due agenti governativi per un soffio non scoprivano la presenza dell'alieno. Nico Robin si sentiva troppo stanca per questi drammi inutili, voleva solo godersi questo strano viaggio, prima di oltre passare il confine con quello dei loro vicini.
Era così intenta nei suoi pensieri che quasi la facevano disconnettere  dal resto del mondo che la circondava. Nel frattempo, sul ponte dell'imbarcazione un paio di occhi famelici non le si staccavano di dosso da quando il peschereccio aveva l'asciato la baia di Tokyo.

                                                            
                                  INIZIO FLASH - BACK :


Due giorni prima della partenza, il conte aveva richiamato la figliastra nel suo studio, per metterla all'accorrente del loro metodo di viaggiare.
Dal momento che solo loro due e un gruppo ristretto di persone era a conoscenza della vera destinazione, lui aveva accordato in gran segreto di suddividere il viaggio in due tappe, la prima per via terra e la seconda per via mare.
In questo momento storico, il Giappone era suddiviso in due parti, dal Fukuoka fino a Tokyo il territorio era governato dagli umani; in vece verso la fine dei confini di Tokyo in poi era tutto territorio dei Cyniclons.
E dal momento che per via aerea era un NO assoluto, con il rischio che avrebbero attirato l'attenzione indesiderata su di loro.
La seconda opzione non era del tutto da scartare perché è quella via terra; anche lì avrebbero scontrato parecchi problemi come il blocco di posto da parte della polizia giapponese, e i continui controlli gli avrebbero fatto perdere troppo tempo e insospettire i militari stessi. Un altro rischio erano le tre cittadelle : Kiwasaki - Yokohama - Yokosuka, un tempo erano delle prefetture che si affacciano alla baia del territorio, ora sono state occupate dai vari eserciti di molte nazionalità estere che si erano stabilite lì per dare manforte ai giapponesi per la cacciata degli Cyniclons, e questo secondo l'ambasciatore avrebbe creato delle seccature che lui non voleva correre.
Come accennato prima, l'ultima opzione è quella che stavano già attuando, era di partire per via terra fino al porto di Tokyo,  poi uscire dalla baia della capitale del Giappone per via "nave" e dopo bisognava fare una lunghissima navigazione attraverso l'oceano Pacifico Settentrionale, stavano facendo un'estenuante deviata a passo di lumaca, a detta dal conte era stata suggerita a lui dal "comandante" per non farsi beccare a navigare in quelle acque dove il governo giapponese aveva messo uno STOP di navigazione e della pesca dall'inizio del conflitto con il popolo alieno, e questo sarebbe stato una tragedia se fossero stati beccati in qualsiasi momento.



                                  FINE FLASH- BACK


Un continuo bussare dell'oblò della sua cabina, le fecero saltare dallo spavento chiedendosi chi sarà mai a quest'ora.
Sulle prime pensò che era Oscar, ma conoscendolo bene non si farebbe nessun problema ad entrare dentro la sua cabina senza bussare.
Come aveva promesso al suo autista, la giovane ereditiera era rimasta per la maggior parte del tempo chiusa nella sua cabina, uscendo solo per poche eccezioni.
Ripensandoci, l'ambasciatore non si vedeva da nessuna parte, e per lei la cosa non le riguardava minimamente. Aveva per la testa altre cose, e una di queste era come si sarebbe svolta questa tratta che era più lenta di una lumaca.
Non capiva perché Oscar aveva "noleggiato" questo peschereccio, o dovrebbe dire relitto; era così vecchio e arrugginito che era sul punto di affondare, ma miracolosamente stava riuscendo a stare a galla. (💧¬_¬)     


?:- Signorina!.... Le ho portato il pranzo, il cuoco di bordo ha preparato stufato di maiale con patate al forno, è la sua specialità.-


Le disse una voce maschile, lei era sull'attenti, non si fidava dei marinai che si trovavano a bordo di questo peschereccio. Non voleva avere guai a bordo, finora il viaggio è andato tutto bene.
Dopo un'attimo di esitazione, Nico Robin guardò l'oblò della sua cabina, e con voce alta per farsi sentire da lì fuori disse.


N.R :- Avanti...!!!.-


Dalla porta della sua cabina entrò un uomo molto alto e robusto dalla carnagione olivastra, con dei vestiti che hanno visto vita migliore, puzzava di rum e tabacco.
L’olfatto super sensibile della ragazza ebbe la disgrazia di percepire molto chiaramente quei odori molesti; tanto dà infastidirla che mancava poco per farle storcere il naso.
Il marinaio silenziosamente appoggiò il vassoio con il pranzo della ragazza sopra un minuscolo tavolino, che la cabina le offriva come tavolo da pranzo.
I suoi occhi verdi non si scollavano di dosso alla silhouette della ragazza che gli stava davanti.
Nico Robin sentiva il suo disgusto interiore salire di livelli, voleva solo mandare via il viscidone il prima possibile e mangiare in santa pace.


N.R:- Grazie per la cortesia di avermi portato i pranzo!.-


Anche con i dovuti ringraziamenti, il marinaio non sembrava intenzionato ad andarsene. Nico Robin vedendolo impalato davanti a sé, prese nuovamente parola.


N.R:- Avete qualcosa da aggiungere?... Perché io avrei voglia di pranzare in santa pace.-


La sua risposta non sembrava fosse stata gradita dal nuovo arrivato, che con uno scatto fulmineo la prese per un braccio e la sbatté contro le pareti della cabina, lei si era ritrovata bloccata da questo colosso
e dal suo sguardo di quel brivido la stava squadrando dalla testa fino ai piedi con uno sguardo affamato.
A lei non piaceva quello sguardo, e lui non le facilitava di molto questo viaggio straziante.
Con una mossa ben precisa, cambiò le loro posizioni, ora era lui ad essere sbattuto contro le pareti fredde della cabina.


?:- A quando vedo la "tigre" ha tirato fuori gli artigli, mi piace il tuo lato aggressivo.-


Il modo in cui la chiama tigre era beffeggiatorio, e i suoi occhi  brillavano con una vena di eccitazione fuori dalla norma.
Secondo la ragazza, con il suo travestimento non doveva attirare l’attenzione del sesso opposto, anche con i tratti poco belli del viso di Nico Robin, non lo avevano scoraggiato a fare la prima mossa.
Questo significava una sola cosa,  lui era in astinenza di belle signore compiacenti.


N.R:- Per quanto amo tutti gli animali, felini compresi, io mi definisco una lupa solitaria, e di certo la vostra intromissione non mi alleggerisce il mio umore già pessimo.-


I suoi occhi erano socchiusi squadrandolo male, le sue parole pungenti non avevano messo in allerta il molestatore, anzi tutt’altra cosa, lo stavano intrigando ancora di più.


?:- Piccola, ma come siamo scorbutiche oggi. E dal primo momento che hai messo piede in questa bagnarola che non ho staccato gli occhi di dosso, di certo te ne sarai accorta.-


Il suo sorriso sbieco facevano solo incazzare ancora di più la giovane ereditiera, e con uno scatto veloce lo fece volare fuori dalla sua cabina. La schiena del malcapitato si era scontrata contro le pareti del peschereccio, creando così un ammaccamento sul punto del contatto. Lo stordimento lo avevano confuso, ma non ebbe tempo per riprendere i sensi che lo fece Nico Robin che con una forza sopra umana lo prese per il collo, e lo sollevò come se il suo peso fosse nulla che un giocattolo nelle sue mani.
Un grugnito era uscito dalle labbra del marinaio, che era ancora mezzo intontito dalla forte botta che quella disgraziata gli aveva fatto procurare.
Per quando riguarda, lei lo solleva ancora più in alto e un ringhio animalesco le fuori uscì dalle sue labbra, la lupa che era sopita dentro di lei ora scalcitava, voleva uscire e dare sfogo alla sua frustazione sulla patetica scusa di un essere umano.
La giovane licantropa questa volta non si militava a un semplice avvertimento, voleva essere lasciata in pace, che lui lo avrebbe appreso con le buone o con le cattive.


N.R:- Senti un po' sterco di maiale, non so cosa ti passa in quella testaccia marcia; ma io non sono come tutte quelle sciaquette che sei abituato tu e i tuoi compari a frequentare.
Sì, mi ero accorta delle tue attenzioni viscide nei miei riguardi...Prega che sia la prima e l'ultima volta che ci incontriamo in questo modo, la prossima volta ti butto in mare legato all’ancora e ti faccio sprofondare, sono stata chiara?.- ( è.é) ╬        


Dopo il suo sproloquio e il silenzio del marinaio, lei gli strinse con la mano dominante il suo collo, e un lamento uscì dalla bocca dell'uomo.


N.R:- Non ho ricevuto una tua risposta, sono stata chiara oppure no?.- ( è.é) ╬  

      
Il suo tono freddo non l'asciava spazio agli scherzi, e lui si sentiva come sé si trovasse tra l'incudine e il martello, e questa strana tizia non scherzava affatto.
Lui osò incrociare il proprio sguardo con quello della sua aggreditrice, e vide con suo orrore che i  suoi occhi cambiavano colore, da un viola scuro a un blu zaffiro pieni di rabbia, e di una furia micidiale pronti a distruggerlo, lui per un secondo ebbe timore che lei lo avrebbe ucciso in seduta stante, il suo carnato divenne bianco per lo spavento.
Lei sentì l'aggiunta di  un nuovo odore, e capendo di cosa si tratta, i due interlocutori si voltarono verso la patta dei pantaloni dell'uomo che si é bagnata di urina, Nico Robin sembrava indifferente alla nuova aggiunta, e lui era ancora ancorato contro la sua volontà
Ancora Nico Robin aspettava la risposta da parte del marinaio, che era ancorato sulle pareti del peschereccio non se lo fece ripetere due volte.


?:- Sì- sì- signora!...-


Soddisfatta dalla risposta del marinaio lo lasciò andare, la sua caduta era sgraziata e gli doleva il posteriore, e mentre l'uomo se lo massaggiava per allietare la zona che era venuta a contatto con il pavimento duro dell'imbarcazione, egli sentì le ultime parole dell'ereditiera.


N.R:- Che la nostra chiacchierata rimanga tra di noi, dubito che qualcuno ti creda sé andassi in giro a dire che una ragazza di due taglie più piccole delle tue sia riuscita a metterti sotto scacco, perderesti credibilità.-


Lo scherno era percepito dal suo tono di voce, si divertiva a burlarsi di lui, il marinaio pensava di scherzare con lei senza conseguenze, e lei lo ha rivoltato come un calzino.
Con eleganza entrò nella sua cabina e chiuse lo sportello fregandosene del aver ferito un marinaio mezzo ubriaco, lei si concentrò con il suo pranzo.


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ANGOLO AUTRICE:

Che faticaccia anche per questo capitolo,  che ve ne pare di questa Nico Robin come una tosta? Lei di certo non si lascia scoraggiare da delle avances indesiderate da parte di un marinaio ubriaco.

Un'altra cosa, sono andata in giro su internet, per potermi fare due conti su mezzi che usano nella norma i giapponesi per fare queste attraversate.
Il 1° dal porto di Tokyo  fino a Aomori ci voglio in media fino a 3 ore e 26 minuti per via aereo, oppure 8 ore e 32 minuti per via terra . Come accennato prima, nessuna delle due opzioni erano consone per questo viaggio molto pericoloso.
Per la 2° opzione sarebbe, fanno la prima tappa per via terra e per la seconda in via mare uscendo dalla baia di Tokyo, fanno un giro largo per non farsi beccare dal governo giapponese. 
I problemi sono appena iniziati per la nostra beniamina, cosa pensate che le accadrà più avanti?.
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate nei vostri commenti.
Ps: Per redervi chiara l'idea ho allegato il sito dove ho potuto aiutarmi a fare i calcoli.


https://www.rome2rio.com/it/map/Kagoshima/Sapporo


K.J.❤

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Capitolo 12
*** I GUAI NON ARRIVANO MAI DA SOLI, RICORDATELO. ***




Il dondolio delle onde davano un leggero mal di testa a Nico Robin. Anche con questa lenta andatura, lei poteva benissimo sentire le onde che si muovevano sotto lo scafo. L'unica consolazione era quando usciva dalla sua cabina per prendere una boccata d'aria, anche questa volta il tempo era dalla loro parte, un cielo limpido stava salutando una Nico Robin mattiniera. Il venticello le spostava i suoi lunghi capelli, come fili che si muovevano a tempo di musica.
La notte precedente non riusciva a prendere sonno, ancora in ansia per quando sarebbero arrivati a destinazione. E non voleva che le sue preoccupazioni avessero la meglio su di lei, fasciarsi la testa ancora prima di rompersela non era da Nico Robin .
La mantellina le copriva le spalle proteggendola dal leggero vento che c'è stamane, con lo sguardo guardò l'orizzonte, e davanti a sé vide solo una distesa di acqua. Un gabbiano solitario che aveva deciso di  farle un po' di compagnia, si appollaiò poco distante da lei nella ringhiera del peschereccio
L'aria marina era un tocca sana per la sua salute mentale, le ricordava che per il momento era ancora bloccata su questa bagnarola, e che per questa attraversata poteva forse prendere il consiglio del patrigno per considerarla come una sorta di " vacanza" e di rilassare i nervi sempre all'erta, dopo quel dispiacevole episodio con il marinaio mezzo ubriaco che la voleva approcciare rozzamente.
Un'alzata di occhi in cielo, le aveva fatto ricordare che doveva parlare con Oscar per quando ci voleva per arrivare nel territorio dei Cyniclons. La loro destinazione non doveva essere molto lontana, e lei voleva raggiungere una maggiore distanza fisica tra lei e il peschereccio. Oltre il marinaio, ci furono altri episodi poco graditi dalla ragazza, dove poteva sentire gli occhi maliziosi di molti marinai, le loro risatine e i fischi che riceveva quando lei usciva dalla sua cabina. I cretini non si accorgevano o facevano finta che lei non poteva sentirli simulare degli orgasmi quando era nei paraggi, si credevano spiritosi, e Nico Robin non voleva chiamarli animali perché non è il termine giusto per questi  “ signori ”.
Con calma si gode il panorama che Madre Natura in quel momento le stava offrendo. Stava cominciando a trovare questa attraversata molto stimolante, e credeva che  poteva approfittare di questo viaggio per rilassarsi, lontana dalla frenesia della città e dei suoi molti impegni.


C.O:- Nico Robinnn, eccoti qui...ihc. è da mezz’ora che ti cerco..ihc..... e non ti ho lovata dentro la tua babinaaa... ihc.-  ¬益¬ꐦ 

Ecco, appunto!!!... (◔_ ◔)     
Giusto ora che stava iniziando a prendere confidenza con la sua nuova "vacanza", il gabbiano di prima era scappato quando sentì il tono adirato del conte, e una Nico Robin annoiata si voltò verso il nuovo arrivato, già vedendolo pronto per iniziare una nuova discussione con lei. La giovane ereditiera poteva vedere benissimo le guancie rosse del patrigno, e il biascicare delle parole e la difficoltà nel stare in piedi.

N.R:- Cosa c'è questa volta Oscar?.- ( ¬_¬) 
     
Il sospiro che le uscì dalle sue labbra non aveva scoraggiato il conte, così iniziò la sua diatriba contro la giovane figliastra. 

C.O:- Quante volteee ti avrò letto di.... non caschiareee la tua postazione dentro la cabrinaaa?...Non ti puoi fidate di queshi “ signori ”....ihc... non...Sono genbre raccomanchiabile...ihc... per una landy del tuo calibro, Mico Roddin...ihc-

A ogni frase detta, c'era una storpiatura che massacrava le sue povere orecchie, costrette a sentire certe cialtronerie. Oscar non vedeva che i suoi piedi oscillavano sul ponte del peschereccio?. E il suo dondolarsi gli causavano delle continue nausee con il rischio di vomitare sul ponte dell'imbarcazione?
Allo stesso tempo la sua paternale aveva sorpreso la ragazza, che fino a qualche ora prima non aveva visto neanche l'ombra dell'uomo che le stava davanti, e poi, era un po’ “ tardi ” aveva già fatto conoscenza con il tizio ubriaco di capo mattina, e lei non aveva nessunissima voglia di raccontare al conte della sua disavventura dell'altra volta.
E questo suo interessamento verso la sua  incolumità, da dove usciva?. Da sempre si erano detestati come cane- gatto, e ora lui tutto di botto si comporta come un padre apprensivo dell'incolumità della propria figlia. 
E facendo mente locale, con Oscar nelle sue attuali condizioni, Nico Robin potè tirare le sue conclusioni.

N.R:- Oscar, sei per caso ubriaco?-… ᓀ ᓂ💧     
  
É stata la sola risposta che lei ebbe, e questo aveva indispettito ancora di più il conte, la sua faccia divenne rossa come una barbabietola e un fumo gli usciva da entrambe le orecchie. Nico Robin per la primissima volta nella sua vita poteva osservare la faccia vermiglio del patrigno, e questa volta non aver fatto nulla per procurargliela. Un vero peccato, che in questo momento non avesse con sé una macchina fotografica, era da scattargli una foto. Lei si limitava a godersi il provabile vomito del patrigno, e vedere come andava a finire.   

C.O :- COSA VUOLIII...ICH DILLEEEE EHMM?...IHC.... RISPONDIMI SUBLITO RICO ROCHIN, non pensare...ihc di passarla lischia...ihc- (;益;) ╬

Era così arrabbiato che si potevano sentire come i suoi denti venivano digrignati tra di loro per celare la rabbia mal repressa, e per non parlare delle continue vertigini che sicuramente erano causate dalla sua visione offuscata . Ma con la sua assoluta calma, Nico Robin fece solo un'alzata di spalle.

N.R:-….. ╮ ( ≖͞  -≖͞)╭  ??      
 
C.O:- Nicho Robbin...ihc... bastaaa con queste alzate di spalle come risposta, darmmelaaa...ihc una come si deve...ihc.- (;益;) ╬

Una vena sulla tempia sinistra stava man mano prendendo più piede, mettendo così in bella mostra l'incazzatura del conte, che portò a nuovo livello il rosso sul suo volto. ╬ 


C.O:- NILOOO ROVIINNN, oggi non è giornata per farmi incazzare...ihc Ti vo' cerlata per tulla la nave...ihc... e nessullo sapeva dove dilmi dove elri. E rispondimiii quando io ti parlooo...ihc-  (;益;) ╬ 

Anche con il tono di voce regolata, l'incazzatura per dura ancora nuovamente. La ragazza era stata interpellata dal patrigno, e lei preferì rispondergli così.

N.R:- Così, Oscar!?.-…   ( ≖͞  -≖͞)  ??   
    
Lei gli rispose con il capo inclinato di lato e la finta espressione di confusione sul suo volto,  aveva acceso nuovamente l'ira del conte nei propri confronti, e il conte con un forte ruggito gridò.

C.O:- NICCCOOOO ROOOBBBIIIIINNNN!!!.-

Un urlo così potente non era stato ancora registrato dal resto del peschereccio, tutti saltarono dal forte frastuono, e a qualche marinaio per il forte spavento gli caddero le varie posate che in quel momento aveva tra le mani. Qualcun'altro si era nascosto sotto la tavola della cucina, spaventato dal forte urlo improvviso. L’allarme di una sirena aveva messo nuovamente in allerta i marinai, e credendo che era l’attacco da parte dei Cyniclons, tutti correvano da tutte le parti e una voce  ripeteva -  Non è un' esercitazione - .
Il "comandante", sentendo il caos sul suo peschereccio, era andato a indagare. E vedendo tutti i suoi uomini che correvano, aveva richiamato l’attenzione di un giovane marinaio, e dopo aver chiesto a quest'ultimo cosa stesse succedendo.


C.:-Giovane mozzo cosa sta succedendo sul mio peschereccio?.-

Domandò il suo superiore, confuso per la sirena che lampeggia e i suoi marinai che sfrecciavano da tutte le parti.

?:- Buongiorno comandante!... C'è un probabile attacco da parte dei Cyniclons, e tutti gli uomini stanno preparandosi per l'imminente attacco.-

Il ragazzo doveva avere circa 16-17 anni, capelli rasati e divisa da marinaio, occhi chiari e un tatuaggio che si intravedeva sotto la manica della sua divisa nel lato sinistro.
Il giovane marinaio dopo aver salutato il suo "comandante", aveva aggiornato il suo superiore per il caos che stava venendo in quel preciso instante.
L'uomo sentendo che l'imbarcazione era messa sotto i ferri per un provabile attacco da parte dei Cyniclons, con scetticismo aveva alzato un sopraciglio. ( ≖͞  -≖͞) ?? 
       
C:- Ma quale attacco dei Cyniclons, è il conte che sta facendo uno dei suoi capricci alla figliastra, è sicuramente ubriaco quello lì. Risparmiate l'energie, per quando saremo arrivati a destinazione.-  ┐( ù_ù )┌ 

Detto ciò il "comandante" con nonchalance fece dietro front, e si ritirò nella sua cabina di pilotaggio per dare altre direttive ai suoi subordinati, la faccia sorpresa del giovane mozzo era stata piena di stupore.

?:- ....  (⊙_⊙`)      
 
Dopo attimi di smarrimento, si riprese dall' incredulità per il fatto che tutto il peschereccio si era mobilitato per niente, il giovane mozzo prese la marcia per avvisare uno dei suoi superiori l'ordine da parte del "comandante". Nel giro di venti minuti il peschereccio tornò alla calma, stessa cosa non si poteva dire sul ponte, dove la diatriba tra i due nobili era ancora accesa.  E a un certo punto, una dispettita Nico Robin l'asciò il conte sul ponte, ignorando alla grande le urla che lui le lanciava per richiamarla. Il suo percorso per tornare in cabina fu quasi pacifico, a parte un mal di testa che la stava uccidendo, il conte non aveva spiegato perché la stava cercando. E durante uno dei loro battibecchi, lei si era dimenticata di dirgli per quando riguarda il tempo approssimativo per arrivare alla loro destinazione.
Sono trascorse  alcune ore dalla sua diatriba con un Oscar ubriaco, e ancora non sapeva quando doveva stare chiusa in cabina, e il solo intrattenimento era leggere uno dei libri che si era portata, così non c'era il rischio di impazzire. La sua parte animalesca scalpitava dalla forte voglia di uscire e correre come se non ci fosse un domani. 
La voglia di tornarsene a casa si faceva sempre più forte, e questa sistemazione forzata non aiutava molto a Nico Robin a sopportarla, lei si ripeteva che tutto questo è per la pace tra i loro due popoli, lo stava facendo per le ragazze e per dare loro un futuro sicuro. 
Un pensiero sciocco le passò per la testa, e le crebbe un sorriso sulle sue labbra, cosa stavano facendo in questo preciso instante le ragazze? Strawberry stava forse fantasticando a occhi aperti come suo solito?.... Paddy che faceva acrobazie o chiedeva di continuo le caramelle alla servitù?. Oppure Lory la poverina a modo suo cercava di tenerle a bada nelle loro litigate?.

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Intanto nel maniero del clan Uchiha, un trio improbabile stavano tutte riunite nell' immensa bibblioteca a fare i loro compiti scolastici. Ondina ogni tanto si suddivideva tra aiutare Nenè e Berry. Nenè faceva un po' di fatica per quando si tratta di letteratura;  Berry era ferma su un esercizio di inglese, o per lo più era distratta per l'incontro con il giovane alieno, come aveva detto di chiamarsi?...
Il periodo di guarigione aveva raggiunto il suo traguardo, e Berry ora riusciva a muoversi normalmente senza le stampelle, che in precedenza le impedivano una buona parte del movimento. Non vedeva l'ora di fare delle lunghe passeggiate nei dintorni del maniero, sperando di non imbattersi dell'alieno dell'altra volta.
Non poteva che ripensarci per il fatto che Pam era stata l'unica a sapere cosa le era successo, e questo le dava poco conforto, il suo ragionamento nel tenerselo tra loro due non era così malvagio, e di certo dirlo a Lory non era un qualcosa che aveva intenzione di fare nell'immediato futuro. Lory di certo avrebbe fatto del suo meglio per confortarla, e Strawberry segretamente lo avrebbe apprezzato molto. Per quando riguarda Paddy era un NO secco, lei non è una bambina cattiva; però non riusciva a tenere a freno la sua grande bocca. Anche con tutta la sua buona volontà, in un modo o nell'altro lo avrebbe spifferato ad anima viva, e Straberry non voleva avere altri gratta capi. Sicuramente da Paddy le sarebbero raggiunte orecchie pure a Ryan e Kyle, e non voleva avere a che fare con l'americano per un lungo tempo.
Era così concentrata nel suo dilemma, che non si accorse che la fonte del suo problema era a pochi metri da lei. Un Kisshu di buono umore stava fluttuando sopra le teste delle tre umane, e i suoi occhi attenti erano concentrati sulla figura della rossa che aveva avuto il piacere di rubarle un castissimo bacio. Solo a ripensarci, il giovane alieno si leccò sensualmente le labbra, provocandogli un nuovo brivido al solo ricordo della loro precedente interazione.

K:- Bambolina, vedo che sei concentrata con i compiti, per ora non ti disturbo, dopo verrò a trovarti.-  ≖ ‿≖        

La rossa ebbe un brivido di punto in bianco prendendola di sorpresa, non capiva perché percepiva questo disagio, e con la testa  si girava freneticamente da tutte le parti alla ricerca della causa del suo disagio improvviso

O:- Berry, tutto bene?.... Ti vedo un  po' agitata, vuoi fare una piccola pausa?.-   (゜-゜)・・・     

Domandò Ondina , preoccupata per lo strano comportamento dell'amica

B:-Credo che tu abbia ragione Ondina, forse ho capito come devo fare con quest'ultimo esercizio d'inglese, e poi ho finito con i compiti.- ^^

Lei aveva risposto come meglio potesse, senza mettere nessun allarmismo alla verdina che le stava difronte. Sentendo questo, Nenè stava cominciando a mettere tutto nella sua cartella scolastica, e questa azione aveva attirato l'attenzione delle maggiori.

O:-Nenè cosa stai facendo, non hai finito i compiti di letteratura?.-  (゜-゜) ? ・・・     

Le domandò la più alta del loro gruppo, e dopo un momento di silenzio da parte della biondina le rispose.

N:-Certo Ondina- one- chan, mi manca solo di fare due o tre esercizi, ma voglio farli più tardi. Per il momento voglio fare anch'io una pausa insieme a Berry one- chan.-  (∩_∩)         

Ondina scosse il capo, Nenè non aveva finito del tutto di fare i compiti, e sapeva benissimo che se non li avrebbe finiti ora non li avrebbe portati a termine, e questo era un qualcosa che lei doveva evitare.

O:- Lo sai benissimo che prima viene il dovere e poi il piacere, Nico Robin ci ha raccomandate di fare tutti i compiti, e questo non lo stai facendo. Prima finisci di farli, e poi avrai tutto il tempo per fare quello che vuoi.- (∩_∩)         


B:- Per questo stai tranquilla Ondina, aiuto io a Nenè con i suoi esercizi di letteratura. Sai che in questa materia me la cavo benissimo, tu poi già andare, noi ti raggiungiamo dopo.-  (  ᵕ̳ ᴗᵕ̳ )
          
L'idea di Berry era stata approvata dalle altre, e che dopo la partenza di Ondina, Berry come aveva promesso aiutò molto volentieri a Nenè. Gli esercizi non erano di per loro difficili, Berry come una maestra spiegò con molta pazienza ogni singolo esercizio, e così che la piccola Nenè con l'aiuto della mezzana riuscì a portare a termine gli ultimi esercizi.
In tutto ciò, furono monitorate da Kisshu che rimase in disparte, trovando molto graziosa che la sua bambolina aiutava la più piccola di casa.

B:- Visto!... Che ti avevo detto, sono semplici quando si tratta di questi esercizi, erano una bazzecola.- (∩_∩)  
       
N:- Hai ragione, grazie mille Berry one- chan per avermi aiutata, non avevo idea come svolgere il terzo esercizio, me lo fai sembrare così facile.- (∩_∩)    
     
Entrambe stavano percorrendo un lungo corridoio, che le avrebbero portate in salotto dove le aspettava Ondina per fare una seratina a stile cinema. 
Le tre avevano a loro completa disposizione una marea di DVD su ogni tipo di genere, loro avevano l'imbarazzo della scelta, e per questo che si erano date l'appuntamento con la verdina, per decidere cosa vedere.
A un certo punto, Berry si accorse di aver dimenticato in bibblioteca il suo astuccio scolastico, e decise di andare subito a prenderlo.

N:- Hey, dove stai andando Berry one-chan?. Così ti perderai la scelta del film che ci dobbiamo vedere stasera.-  (・༚・) ?? 

B:- Tranquilla Nenè, devi dire a Ondina che ho dimenticato il mio astuccio in bibblioteca, e che non ci metterò molto a ricuperarlo.- 

Detto ciò, si mise a correre lasciando una Nenè un po' confusa, e poi con un sorriso che le illuminò tutto il suo viso da bambina.

N:- Berry one - chan, uno di questi giorni perderai la testa per quando sei sbadata.-  (≧◡≦) ♡   

Berry era appena arrivata all'ingresso della bibblioteca, e con passo deciso si avvicinò dove stava la sua postazione di prima. Dell'astuccio non ci fu traccia, e con frenesia si mise a cercarlo anche nei dintorni senza mai trovarlo. Quando trascorsero cinque minuti, Berry era sul punto di gettare la spugna.

B:-Accidenti, dove l'avrò messo?...  È possibile che me ne capitano tutte a me?  ╥﹏╥   
   
Il suo cercare freneticamente le aveva fatto abbassare la guardia, non accorgendosi della presenza del ragazzo Cyniclon. Che per tutta risposta, stava trovando grazioso lo spettacolino del sederino in aria della rossa, che sé lo mangiava con gli occhi.

K:- Bambolina così mi tenti, lo sai?.-  ( ≖ڡ ≖) 

Si disse tra sé e sé come se la ragazza in questione lo potesse sentire, si teletrasporta silenziosamente più giù nei paraggi per avere una buona visuale di Berry.


B:- Uffa!... Oggi non è giornata, prima ho dovuto subire un attacco da parte dei Cyniclons, poi mi sono ferita per aver salva la mia pelle e quella di Nenè, poi Nico Robin parte per chi sa dove, e dopo ho dovuto iniziare a frequentare una scuola pubblica e fare i compiti. Adesso mi scompare pure il mio astuccio, peggio di così non poteva andare.-  ╥﹏╥     
 

Durante tutto il suo monologo aveva elencato le sue disgrazie una per una con la punta delle dita, senza mai smettere di cercare il suo astuccio smarrito.  E in tutto ciò, un Kisshu divertito se la rideva bella mente per le " disgrazie" della sua bambolina.
  

 M:- BERRYY, BERRYY.... ALIENOO ALIENOO!.-

Il piccolo pelosetto strillava come una sveglia, mettendo in allerta una Berry pallida in viso. Dopo il spiacevolissimo episodio dell'altra volta, lei e Nico Robin avevano fatto in modo che a Mash gli fosse attivata la sua funzione di percepire la presenza aliena dei paraggi, per scongiurare un'altro colpo di scena da parte di Kisshu.

B:- Mash, dov'è l'alieno dimmelooo!.-  (ノ゙ⓛ⍛ⓛ)ノ゙

 
( Calmati Berry, cosa ti avrà mai fatto il poverino? K.J -  (ಠ.ಠ) .  
B:- Non mi ha avvisata della presenza aliena dell'altra volta!... 〣 (´.o﹏o。`)〣 )   
    
 
Berry come l'altra volta aveva preso il piccolo robot, e lo stava scuotendo portandolo nuovamente a emettere dei lamenti. Era stato osservato da un Kisshu sempre più divertito dal panico della rossa, che decise di uscire allo scoperto.

K:- Accidenti bambolina, se avessi saputo che ti mancavo mi sarei fatto vivo prima.- (¬‿¬)

Eccolo!...in tutta la sua sfacciataggine, il suo ghigno sembrava un marchio di fabrica. Berry era messa sull'attenti, pronta a scappare al primo accenno di guai da parte del nuovo arrivato. Non voleva dire che la giornata era iniziata così bene, perché non si poteva concludersi come tale?


K:- Piccola, oggi ti ho vista un po' giù di morale, ed ecco perché sono venuto a posta per vederti, non sei contenta di rivedermi?. (∩_∩)         

La sua sfacciataggine lasciava Berry senza parole, non lo vedeva da qualche giorno e già lui si dava certe confidenze. Il fatto che era davanti a lei significava che la sua promessa di ritornare aveva senso, sulle prime Berry sperava che stesse solo scherzando con lei per metterle un po' di paura. Era molto invasivo e questo era solo il loro secondo incontro tra di loro, non osava immaginare cosa avrebbe fatto con altri incontri tra loro due, a tal pensiero, le mise una paura da  farla tremare come l'altra volta. 〣( ⁰﹏ ⁰)〣      
    
B:- Non ho tempo da perdere con te, sono di fretta e voglio tornare con le altre, stò cercando una cosa e voglio ritrovarla il prima possibile.- è_é

 K:-Ah!... Vuoi dire questo astuccio che ti è caduto e che io, da bravo ragazzo che sono, te l'ho tenuto per portartelo. Però dal momento che sei venuta tu direttamente a cercarlo, mi hai risparmiato una gran fatica di cercarti in questa enorme villa.- (-‿◦)

Detto ciò, estrae l'oggetto sopracitato, e lo fece vedere alla rossa. Che alla vista del suo astuccio nelle mani di Kisshu, Berry andò in escandescenza.

B:- LADRO!...RIDAMMI SUBITO IL MIO ASTUCCIO...E comunque, questa non è una villa, ma un maniero, e c'è
un'enorme differenza tra loro.-(`o´)☞  

Lei gli punta il dito contro, la sola idea che lui avesse anche una singola cosa che le apparteneva, la portava in bestia. E dal momento che non c'era Nico Robin, se la doveva cavare da sola. 

K:- Avanti bambolina non fare la difficile, dovresti ringraziarmi per averti tenuto il tuo prezioso astuccio nelle mie mani. Immagina se lo avessi perso veramente, dovresti cercarlo in questa enorme villa, e di certo perderesti un sacco di tempo.-   (¬‿¬)

Era duro di orecchie, la filippica che aveva fatto Berry non gli era solo entrata in un orecchio, ma gli era uscita nell'altro. Cosa si poteva aspettarsi da Kisshu ,era duro di comprendonio e la ragazza ancora non sapeva del perché fosse qui, aveva ottenuto il suo primissimo bacio, e non gli bastava?.  Che cos'altro vuole da lei?...

B:-Smettila di chiamarmi così, non sono la tua bambolina e non cambiare discorso che con me non attacca, cosa vuoi ancora ?.- è_é

Il suo sguardo di botto da giocherellone  divenne serio, e questo aveva fatto un po' indietreggiare la rossa che prese questo suo brusco scambio d'umore come una cosa negativa. Cosa poteva aspettarsi da questo giovane alieno, non sapeva chi era veramente, n'è perché era fissato con lei.
Il suo cuore le palpitava a mille, non credeva che potesse avere questa nuova frequenza cardiaca. E sperava con tutta se stessa, che questa assurda situazione si concludesse senza conseguenze gravi da entrambe le parti.

K:- Te l'ho già detto, sono venuto a vederti. Non mi pare che sia un crimine piccola mia.- (¬‿¬)


B:- Non ti credo, smettila di affiliarmi questi nomignoli stupidi. Io non ti conosco bene, so solo che tu te ne devi andare subito.- è_é

Lei voleva solo andare in camera sua e farsi un bagno rilassante, la presenza di Kisshu la metteva in crisi. Desiderava che lui si togliesse tra i piedi, e che facesse i affaracci suoi.

K:- Micetta, non dovresti parlarmi in questo tono. Io sono Kisshu, è tutto ciò che saprai da me, e non mi sposto da qui finchè lo decido io.- (-‿◦)

E mentre i due ragazzi si scambiano le battute, furono presi di sorpresa dall'arrivo di una nuova persona.

N:- Ehy, Berry one - chan!... Perché ci stai mettendo così tanto a cercare il tuo astuccio? Io e Ondina one - chan e da mezz'ora che ti stiamo cercando.- (°ᴗ°)   

Nenè era appena entrata in bibblioteca, quando si accorse della presenza aliena, e sulle prime rimase sorpresa. Dopo un'attimo di silenzio, come una bambina che ha appena visto un nuovo negozio di caramelle, sì avvicinò alla mezzana con gli occhi che le luccicavano. (☆▽☆)      

N:- CHE BELLOOO!... C'è un Cyniclon davanti a noi, ciao signor alieno io mi chiamo Nenè, piacere di fare la tua conoscenza.- ୧ (✪∇ ✪) ୨     

K/B:-... (⊙-⊙)💧  caduta generale da parte di entrambi, scioccati per la reazione eccessiva della bambina.

 N:- One - chan, possiamo tenerlo, ti preegoooo.- (人✧∇✧)

Nenè stava supplicando la persona sbagliata, in fatti Berry era più che confusa, non capiva dove stava uscendo questa nuova pretesa da parte sua. E un Kisshu che alle spalle di Nenè, stava con le braccia incrociate e un sorrisetto; indicavano che si stava molto divertendo per la nuova situazione appena creatasi. ( ͡ᵔ ͜ʖ ͡ᵔ )          

B:- Nenè, io non credo che sia il caso....Il signore stava giusto giusto andando via.- ^^💧 

Il suo non così sottile all'invito ad andarsene non era stato molto recepito verso il destinatario, che in tutta risposta rimase a galleggiare a pochi metri di distanza dalle due umane. Sempre con quel sorrisetto da far prenderlo a schiaffi da parte della rossa.  ≖ ‿≖      

N:- Perché?... Se è appena arrivato!...Ho un'idea, perché non lo invitiamo a vedere un film con noi, sarà molto divertente.- ୧ (✪∇ ✪) ୨  

Ancora una volta il tempismo di Nenè era pessimo, non faceva che creare molti problemi alla povera Berry e dei vantaggi per Kisshu, che era una vera delizia per le sue orecchie.

( K.J:- Come sé a lui gli servisse un invito per fare quello che vuole !-  ╮( ̄_ ̄)╭ 💧   )  

B:- .... (ꉺ.ꉺ )

Il panico sul volto di Berry fu la sua e sola risposta, e Nenè come suo solito, doveva interpretare le cose a casaccio.

K:- Ottima idea Nenè, così posso unirmi al vostro piccolo gruppetto.- (≖ᴗ≖๑)

L'eccitazione era percepita dalla sua voce, e questo stava degenerando per i gusti della rossa, che prese in mano le redini.

B:- KISSHUUU, PRENDI QUESTOOO!...-

Gli lanciò una rivista di poco conto, e come già si poteva immaginare, lui l'aveva scansato con agilità. Kisshu per il lancio della rossa non sé lo aspettava, le doveva dare credito per averlo preso quasi di sorpresa.

K:- Accidenti!...devo darti credito, hai una buona mira bambolina mia, non ti facevo così aggressiva...Mi piaci sempre di più-  (≖ᴗ≖๑)       

Si era di nuovo voltato, per trovare la postazione delle due umane vuote e l'astuccio sparito.

K:-MALEDIZIONE!... Mi sarà scivolato tra le mani quando mi sono scansato per deviare il giornaletto, e per la mia distrazione, loro se ne sono approfittate per scappare... Non mi scappi bambolina mia, adoro la caccia.- (☞≖ ͜ʖ≖)☞      

Detto ciò si teletrasportò verso la sua piccola  biricchina preda, l'eccitazione della caccia gli scorreva nelle vene mille volte più veloce del normale.
In tanto nel corridoio, Berry teneva in braccio una Nenè confusa con l'astuccio tra le sue mani, stava correndo come se non avesse mai corso in vita sua. ヾ(ⓛᵌⓛ)ノ゙ 

N:- One - chan, ma perché stiamo scappando da lui, non è un tipo simpatico?.- (^¬^)

Berry l'adorava come se fosse una sorellina piccola, però certe volte le sue uscite fuori l'uogo la portavano fuori dai gangheri.

B:- Nenè te l'ho già detto, lui era con il gruppo dell'altra volta che ci hanno attaccate, ti sembra ancora una brava persona?.... Non credo, stai zitta, come ti è venuta in mente di invitarlo alla nostra serata tra le ragazze, e lui per giunta è un RAGAZZO.- (╯°Д°)╯

La rossa la stava castigando per il gesto avventato di poco fa', Berry non capiva dove aveva concepito Nenè l'idea per invitare Kisshu a passare una serata con loro. Nel suo discorso aveva sottolineato in fatto che lui è un maschio, e che il tema della seratina tra ragazze è appunto per sole ragazze, e lui non centrava niente con loro. Ma a quando pare il suo sproluoquio non è servito a nulla, quando sentì la risposta della bambina.

N.:- E io che ne sapevo che era un membro del gruppo che ci hanno attaccate!.- (¬ε¬ )  
 
La piccola indispettita incrociò le braccia, e le fece il broncio. Secondo lei, il suo ragionamento era più logico di quello della rossa. E poi, non ci aveva visto nulla di male ad invitarlo, come si dice " più siamo e più ci divertiamo".

B:-É questo il tuo problema, sei così presa nel tuo mondo dei sogni che ti dimentichi che sono dei Cyniclons, e sono in guerra con noi, te lo sei scordato?.-  ٩ʕ•̀//︿// •́ʔ۶    
 
E nella loro discussione vennero raggiunte da Kisshu, che vedendolo corsero a non più che posso, portandolo a ridacchiare per questo prolungamento della caccia alla sua micia.

K:- Ma quando mi stò divertendo a darti la caccia micetta mia, non mi divertivo da un pezzo.- ( ͡ᵔ ͜ʖ ͡ᵔ )          

( B:- MA' VA' AFFANCULO KISSHU!-  ヾ(ꐦ ◎曲◎)ノ゙ )

Imprecò mentalmente la rossa contro il suo inseguitore molesto.
L'eccitazione lo portava a inseguirle per tutto il maniero, le poverine stavano tirando tutto i loro fiato per seminarlo. Ed ecco, che videro una Ondina che stava venendo incontro a loro.

 O:- Cosa!?...- (゜-゜)💧・・・     

Anche lei venne afferrata a volo da una Berry che correva come una pazza, vedendo Nenè tenuta dalla rossa, le rivolse uno sguardo perplesso alla bambina.

O:- Scusami Nenè, perché Berry stà correndo così veloce?.- (・༚・) ??

N:- Ohh, non lo sai?... Sono andata a cercarla come mi avevi chiesto di fare, per capire cosa la stesse intrattenendo. E l'ho vista parlare con un giovane Cyniclon, sembravano che stessero litigando o cosa. L'ho pure invitato a passare una serata con noi, però one- chan non voleva, è stata una vera villana a escluderlo a priori perché è un ragazzo.- (`︵´)

Dal suo sproluogo, Nenè non vide il viso della verdina,  che da confuso si trasformò in uno pieno di panico alla menzione di presenza cyniclon.

O:- Hai detto che c'è un Cyniclon che vaga in questo maniero a piede libero?.- 〣 (´.o.o。`)〣  
 
Disse Ondina, con una voce impanicata, mentre con il capo se lo girava da tutte le parti freneticamente per localizzare l'alieno  citato da Nenè.

N:- Certo!... Era così simpatico che stava tenendo l'astuccio dimenticato di Berry one-chan, diceva che lo voleva restituire a lei.- ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         

La sua ingenuità così eccessiva metteva a Ondina un certo disagio, che molte volte non sapeva come approcciarla. (・ิ.・ั)💧      


K:- Eccovi, vi ho trovate!... Vedo che c'è una nuova aggiunta al nostro piccolo gioco a nascondino. Bene, più siamo e meglio è, e così dite voi umani?...- (≖ᴗ≖๑)       

La sua apparizione aveva destabilizzato le più grandi del trio, che aveva incentivato a farle correre ancora più veloce nella loro fuga  rocambolesca.


 K:- Dove scappate bamboline, non sfuggite da me, vi prendo lo stesso.- (≖ᴗ≖๑)       


Il trambusto creatosi dal continuo scappare delle ragazze, avevano fatto allarmare qualche membro dello staff che si era recato verso la loro direzione, per indagare per il rumore caotico che stavano creando.

 ?:- Che succede?.-  (⊙-⊙)💧       

Il domestico ebbe appena la possibilità di formulare questa frase, che per poco non venne travolto dalla corsa frenetica del trio. E dopo che lo avevano sorpassato senza mai fermarsi e dargli una valida giustificazione, la ebbe quando vide la presenza di Kisshu che  lo sorpassò concentrato sul dare la caccia alla sua bambolina. Appena l'uomo si accorse della presenza aliena, corse verso una delle finestre, dove dietro a una  di esse nascondevano una corda che lui tirò varie volte frequentemente creando così l'allarme da attirare l'attenzione della servitù. Anche loro vennero a conoscenza della presenza di Kisshu. Il panico si generava da ogni dove e qualcuno aveva chiamato le squadre speciali, per occuparsi del giovane alieno. In tutto questo caos, Kisshu continuava la sua caccia, l'eccitazione lo aveva reso sordo e cieco del caos che la sua sola presenza aveva scaturito nel maniero.
In tanto, fuori nei paraggi del maniero una Zanna Bianca stava schiacciando un pisolino, quando sentì il panico creatosi dentro l'immensa abitazione, alzò di scatto la testa. Con il suo naso, fiutò un nuovo odore a lei sconosciuto, e percependo del pericolo che incombeva sulle ragazze, con un balzo si  mise alla rincorsa, per stanare l'intruso che stava portando il caos nel maniero della sua amata padrona.
La corsa continuava anche fuori. L'aria fresca non impediva alle tre di sfuggire dal giovane alieno, che ancora le inseguiva volando, si era stancato e voleva dare un taglio alla loro fuga. Di fatti, fece apparire uno dei suoi tridenti nella sua mano destra, e con un lancio perfetto lo tirò verso le fuggiasche. Per loro fortuna, il tridente si conficcò nel terreno poco davanti a loro, portandole a fermarsi spaventate per lo scampato pericolo.

B:- COSA GLI FRULLA IN TESTA A QUEL SCELLERATO?... CI POTEVA ANCHE AMMAZZARE!.- \(●Д●)/    

Strillò spaventata, per aver deviato in tempo il tridente che Kisshu aveva fatto correre verso di loro.

O:- Per poco non ci rimettevamo tutte... - ("°.°")

Una Ondina spaventata, aveva poggiato la mano sul petto dove poteva sentire benissimo il battito del suo cuore accellerato, che andava a mille. Nel miscuglio della corsa e del forte spavento, quando vide l'oggetto accontundente arrivarle dietro le loro spalle.

N:- Wow!... ACCIPICCHIA CHE TIRO!... Non sapevo che Kisshu fosse un bravo l'anciatore di coltelli.-  (✪∇ ✪) 

La sua eccitazione eccessiva aveva fatto uscire dai gangheri una Berry dispettita, che l'affrontò subito.

B:- MA CHE TIRO DI COLTELLI.... tu devi essere tutta fuori di testa.
Quel psicopatico ha CERCATO DI UCCIDERCI, NON TE NE' RENDI CONTO?...-  ⊂ꉺДꉺ⊃

Le sue urla devono aver confuso molto Nenè, che ancora non aveva capito che non era un gioco, ma una vera caccia al gatto e al topo.

N:- Perché?.... Non è il tiro dei coltelli?.. Forse lui tira i pugnali o il tagliarini come quelli del circo?...- (・༚・) ??

Dalla confusione, la sua faccia si trasformò in quella elettrizzata per le ultime sue strampalate. Alla faccia confusa di Berry, le sue espressioni facciali si adiravano per quello che era stata costretta a sentire le scemenze della più piccola.  (☉ᆺ⊙)

B:- TU - NON - HAI - ANCORA - CAPITO.... Stavamo scappando veramente da Kisshu, non era il gioco dell'acchiapparella. DOVE PENSI DI VIVERE NENEEE'!...- (益●Д●)ノ゙      

Dopo aver scandito le prime parole del suo discorso, la sua faccia era più rossa dei suoi stessi capelli, e la testa aveva preso delle dimenzioni enormi per la sua rabbia verso la bambina di fronte a sé.

N:- NON MI GRIDAREEE!..... Non sono così stupida come mi fai passare.- ( ๑ಠДಠ๑)        

Le ribattè la piccola, arrabbiata per essere stata sgridata per nulla, Berry non la pensava alla sua stessa maniera.

B:- Strano, da come ho appena visto e sentito ti comporti come tale!.... E comunque, quello che Kisshu ci ha tirate a dosso non è un coltello, o un taglierino, neanche un pugnale è un tridente.- (っ˘̩⌓˘̩)っ    

Le rispose con scetticismo Berry alla biondina, mentre tutte e tre cercavano di riprendere il fiato dalla loro corsa frenetica.

N:- Perché che differenza fa'?.... É praticamente la stessa cosa.??? - (ಠ.ಠ)💧 
       

Rispose una confusa Nenè, non capendo bene le differenze tra questi oggetti elencati prima. Ondina si mise di mezzo, per scongiurare il proseguimento della lite tra le due.

O:- Non litigate ragazze, l'importante è che stiamo tutte bene, e che nessuna di noi si è fatta male. -  ╮(^¬^)╭ 💧   

Il suo intervento tempistico non sembrava aver servito a calmare gli animi riscaldati  delle più giovani.  
D'urante la loro roccambolesca fuga inseguite da Kisshu, nessuno di loro quattro si accorsero di non essere più soli. Due figure stavano levitando a parecchi metri di distanza per non essere intercettati dai quattro protagonisti. I due nuovi individui, erano Pai e Tart che avevano seguito segretamente il fratello adottivo. E quello che videro, era tutto tranne quello che loro si aspettavano di vedere.

T:- Non ci credo!... Kisshu stà seguendo quell' umana, ma quando è caduto in basso.-  ¯\(°_o)/¯  

Prese il discorso per primo Tart, non credendo a quello che stava vedendo, il fratello maggiore sulle prime rimase in silenzio contemplando la scena che si stava paledando sotto di loro.

P:- Cosa ci possiamo aspettare da uno come Kisshu?...É sempre stato un scavezzacollo fin da quando era bambino, questo non  dovebbe sorprendermi dal suo  comportamento impulsivo.- v(´-ι_-`)v    

Pai non sembrava così colpito come il fratello più giovane, c'era una leggera sorpresa dipinta sul suo viso storico, però lo celava perfettamente.
Kisshu è una testa calda, e tutti in famiglia lo sapevano bene, questa sua fissazione per quella umana era una novità anche per lui. Però infondo, dentro di sé doveva aspettarselo dal mezzano che si sarebbe cacciato in questa situazione. E che la loro madre sapeva (forse non tutto), di certo lo incoraggiava con le sue scelleranze che lo avrebbero messo in guai seri.

T:- Proprio tra tutte doveva scegliere quella umana, non è neanche una ragazza cyniclon.- (ಠエಠ)       

Tart si lamentava a gran voce, non capiva i gusti nell'ambito femminile del fratello adottivo. In tutto questo, non si accorse di aver parlato da solo senza essere ascoltato  da Pai, che era stato concentrato per tutto il suo discorso dalla figura dell' umana dai capelli verdi. Lei che cercava di appianare le due umane, che stavano litigando tra di loro.

 P:- Sembra una pacificatrice!..- 

Si disse a voce alta, osservando ancora l'umana dai capelli verdi. Questo deve aver attirato la curiosità di Tart. 

 T:- Cosa dici Pai?- (・༚・) ??

Gli domandò un curioso Tart, in sua risposta, Pai non disse nulla ed entrambi i fratelli Ikisatashi osservarono l'evolversi della situazione.
Tornando di sotto, videro come l'intervento di Kisshu aveva stroncato il continuo scontrarsi  tra le  due litiganti.

K:- Dovresti ascoltare la tua amica verdina bambolina, lei sì che sa darti dei buoni consigli .- (≖ᴗ≖๑) 

Lui era sceso nel suolo per ricuperare il tridente ancora conficcato nel terreno, così facendo aveva attirato su di sé la loro attenzione, che smisero di fare le loro discussioni. E ricordando di non essere sole, fecero alcuni passi in dietro per creare così una maggiore distanza tra il trio e il loro inseguitore. 

B:- Cosa vuoi ancora Kisshu?.- 〣(•⌓•)〣       

Gli domandò Berry, portando dietro di sé Nenè come per farle da scudo da un qualsiasi  gesto avventato da parte del ragazzo. 

K:- Te l'ho già detto piccola, sono solo venuto a vederti, non mi pare un reato questo.- (•ᴗ •)      

Detto ciò, prese il suo tridente e lo fece sparire dal nulla. Questo non aveva allertato la tenzione che stavano provando le due  adolescenti più grandi.

B:- Non ti credo!.... Da quando sei apparso nel maniero hai messo in  sobbuglio tutta l'abitazione per colpa tua. A quest'ora avranno chiamato le forze speciali per occuparsi di te, ti conviene andartene finche sei in tempo-  
     
Berry era seria in volto, da tutto il casino che loro tre avevano fatto per sfuggire dalle grinfie di Kisshu,  il domestico che per poco avevano investito deve aver dato l'allarme subito dopo aver visto Kisshu volare sopra le loro teste. Come dimostrato prima, Kisshu è duro di comprendonio, lui rimaneva sereno con le braccia incrociate fregandosene di essersi esposto agli umani.
Ondina si fece coraggio e con un passettino si mise davanti a Berry, che continuava a fare da scudo a Nenè ancora più confusa della serietà di Berry.  

O:- Berry ha ragione, Kisshu dovresti andartene, presto arriveranno gli P.I.E.C.E. Che si occupano dei Cyniclons che varcano il nostro territorio, loro non scherzano affatto.- 〣 (´.o.o。`)〣   

Lei era spaventata, per quello che accadrà quando le squadre speciali arriveranno, e come ne usciranno illese senza mettersi sotto il mirino degli agenti? Nico Robin era appena partita da pochi giorni, e i guai sembravano che avessero aspettato il momento propizio per remarle contro.
Sentendo questo, i due fratelli Ikisatashi rimasero sull'attenti, sentendo odore di guai che il loro fratello adottivo si stava cacciando, Tart prese per primo la parola.

T:- Ehi, Pai cosa sono  gli P.I.E.C.E.?.- (・ิ.・ั) ?    

Gli domandò con curiosità, il maggiore sulle prime rimase in silenzio, concentrandosi sui quattro protagonisti ignari del pubblico composto da loro due.  

P:- Per farla semplice, gli P.I.E.C.E sono un gruppo di elitè di agenti segreti adestrati per contenere uno o più individui come noi Cyniclons che hanno varcato il loro confine con quello nostro. Come in questo caso, per il nostro caro fratello, Kisshu con la sua incoscenza ha allertato lo staff di quella immensa abitazione, e così hanno contattato questi agenti. Non si sa cosa fanno di preciso quando riescono a sottomettere un cyniclon, e dove lo portano. Di certo nessuno sia stato fortunato a scappare, e vivere a lungo per raccontarlo ad anima viva. - ᓀ ᓂ  

La sua spiegazione aveva all'ertato il più giovane, che lo guardava con uno sguardo preoccupato per le sorti dell'altro  fratello adottivo. 

T:- Cosa pensi che gli faranno a Kisshu se lo prendono?.- ("°.°")

Gli domandò con un groppo alla gola, lui per quando esile e magro, il suo tremore era ben visto a occhio nudo. Mille scene catastrofiche gli passavano nella sua giovane mente, per le sorti del mezzano.
Pai sempre analittico, non sembrava prendere sul serio le sue stesse parole, non aveva mai visto un suo simile essere sottomesso e catturato dagli umani, e per quando era allettante vedere cosa sarebbe successo a Kisshu. I suoi calcoli, lo portavano a una buona possibilità di fuga da parte del fratello adottivo.

P:- Se fossi in te non mi preoccuperei di Kisshu, lui si è cacciato in questa situazione e sempre lui se ne deve uscire da solo. E poi, sono più propenso a credere che Kisshu farebbe impazzire gli agenti, con la testa dura che si ritrova. Non mi preoccupo della sua provabile cattura, in 24 ore lo ritroviamo a casa con il suo sorrisetto da idiota a vantarsi chi sa quali imprese impressionanti che ci racconterà.-  ( ≖͞ .≖͞)  

Pai mentre raccontava, il suo tono di voce era distaccato, stessa cosa non lo si poteva dire ai suoi occhi che erano incollati sul gruppo di quei quattro. La sua attenzione era concentrata soprattutto sull'umana dai capelli verdi, che poco fa' aveva incoraggiato a mandare via Kisshu prima che arrivassero i soccorsi. Pai rimase colpito della disponibilità dell'umana preoccupata delle sorti del fratello mezzano. Tra loro e gli umani erano in guerra da troppo tempo, che quasi non si ricordava cosa sia stato la causa del loro conflitto.
A Pai, la verdina gli parve una creatura esile e indifesa, dal carattere mansueto e non  conflittuale. Cosa opposta per la rossa ( il tipo di ragazza che piace a Kisshu), la più piccola era sicuramente coetanea di Tart o forse poco più giovane di lui. 
E in tutto questo, era solo quello che era riuscito a vedere nell'arco di mezz'ora da quando lui e Tart avevano pedinato in gran segreto Kisshu. Doveva fare altre ricerche a riguardo sulle tre umane, sentiva che c'era qualcosa di grosso ben celato.

T:- Scusami tanto Pai, mi saresti dire a cosa significa la sigla " P.I.E.C.E."?.- 

Gli domandò Tart con un filo di voce, ancora preoccupato per le sorti del mezzano. Anche dopo che Pai gli abbia detto di non preoccuparsi, il giovane cyniclon non smetteva di pensare alla sorte dell'altro fratello .
Pai aveva intuito la preoccupazione di Tart, anche se lui lo nega, Pai sapeva benissimo che il fratellino più piccolo voleva bene a Kisshu come se fosse un loro fratello di sangue.

P:- Sono l'acronimo del " Protocol, International,European,Check,Extraterrestrial".-

T:- (゜-゜)・・・
   
Vedendo la faccia confusa di Tart dalle parole straniere appena pronunciate, Pai emanò un sospiro, prima di riprendere il discorso.

P:- É una sigla, straniera, che stà  per " Protocollo, Internazionale, Europeo, Controllo,Extraterrestre." Come ho accennato prima, sono un elitè di agenti governativi o soldati come ti piace chiamarli, che vengono addestrati per contenere uno della nostra specie. Per quando mi riguarda, possiamo osservare l'evolversi della situazione e sé dovesse precipitare noi interveremo.-

Detto ciò, Pai incrociò le braccia e in silenzio continuò ad osservare di sotto, venendo imitato dal fratello più piccolo.
Kisshu, aveva dato nuovamente prova della sua testardaggine, di voler fare di testa sua. E questo è sempre stato un argomento dolente per lui e la sua famiglia.Di fatto, ecco come si stava svolgendo la situazione, non molto bene.

K:- Che carine che siete a preoccuparvi per la mia incolumità, non vi dovete preoccuparvi, sono un ragazzo grande e forte, so badare benissimo a me stesso.-  (∩_∩)  
       
Il suo disinteresse ad andarsene aveva un pochino sconbussolato le due adolescenti, mentre per i due fratelli non sembravano tanto colpiti per la sua risposta.

P:- Io non sarei tanto sicuro Kisshu.- ᓀ ᓂ   

Disse a voce alta venendo sentito solo da Tart, che sghignazzò per la battuta pronta di Pai alla preposizione di Kisshu di cacciarsi sempre nei guai.
Kisshu avanzava con le mani messe davanti come per fare un balzo e afferrare Berry, questo aveva messo in all'erta le due adolescenti che fecero un passo dietro alla volta, che corrispondeva a ogni passo che lui faceva verso di loro. Nenè rimaneva sempre dietro Berry, anche lei era un miscuglio tra confusione e un po' spaventata per la situazione che si stava creando.

K:- Avanti bambolina, non fare la timida e vieni via con me!.- ԅ(≖ᴗ ≖ ԅ)            
     
I suoi occhi erano spalancati, e il suo sorrisetto non migliorava di molto la sua proposta rivolta a Berry, che in tutta risposta  strinse dietro a sé Nenè, come se questo contatto la garantiva di proteggerla da lui.
La situazione stava precipitando e la testardaggine del giovane alieno non aiutava di molto le ragazze, i due fratelli Ikisatashi rimasero in silenzio per vedere come sarebbe andata a finire. A un certo punto, sentirono dei rametti rotti, e tutti quanti si voltarono contemporaneamente verso il luogo del rumore, che venne succeduto da un ringhio di un animale selvatico.
La cosa successiva che accadde è che una Zanna Bianca sbucò dalla folta vegetazione, e con un balzo con un attacco fulminante contro l'intruso.

K:- AHIAAAAAAA!.... MI HA MORSO LE CHIAPPEEEEEEEE!!!.-  。・゚゚・(>д<)・゚゚・。 
       
Il suo urlo si sentì in tutta la raduna, il silenzio aveva preso possesso del luogo dove si stava consumando la traggedia.

P:- ⚆.⚆ ....

O:-  〣(○^○)〣 💧 ...

B:- "0.0". ...  

T:-  ʘ̥___ʘ̥ ...     

N:- ꉺДꉺ💧

Dal momento della realizzazione che Zanna Bianca era sbucata dal nulla e aveva azzannato Kisshu, era stata l'ultima cosa che le ragazze si aspettassero. Per giunta lei lo aveva morso nella chiappa sinistra, portando a Kisshu a strillare con una voce stridula femminile.

( Cosa che lui negerà fino a diventare blu in faccia:- K.J ヾ(๑≧∇≦)ノ゙♥❤ 
  
Se nei primi attimi della scenetta tragica- comica tutti erano stati stoppati come delle statue di cera, un'attimo dopo avvenne l'impensabile.
Pai sorrise, quasi " rise" vedendo, come un mammifero terrestre avesse sorpreso di soppiatto il fratello mezzano.

 P:-  Ben gli sta!...- ( ᓀ - ᓂ )

Si disse vedendo come Kisshu, si  metteva in ridicolo davanti al suo interesse "amoroso".
Anche Tart non se la passava bene, rideva tanto forte, da portarlo a piegarsi in due per il troppo ridere.

T:- PAIII AIUTAMIII... non c'è l'ha facciooo piùùùù.-  。・゚゚・(๑≧∇≦))・゚゚・。        

Talmente si scompisciava dalle risate, che Pai fu costretto a prenderlo e teletrasportarli via, un'attimo prima che i quattro ragazzi si voltassero verso i due fratelli  e intercettarli.
Anche le ragazze si stavano piegando in due dalle risate, la povera Ondina cercava  di tratenersi con scarsi risultati.

 O:- ಥ  ͜ʖ ͡ ಥ  .... 

B:-  (⋟ ▽⋞)  .....

N:-  ヾ(๑≧∇≦)ノ゙ ...
 
Nel frattempo, un Kisshu dolorante stava ancora massaggiandosi la parte offesa, vedendo come la bestiaccia teneva ancora un pezzo di stoffa dei suoi pantaloncini in bocca. Il ragazzo le mandò un occhiataccia mal celando la voglia di farla fuori. In tutta risposta, Zanna Bianca sembrava fiera di averlo messo al suo posto, facendo vedere a questo intruso chi comanda, lo guardò dritto negli occhi il giovane alieno con fierezza.

K:- Questa me la paghi, bestiaccia della malora.- ( ರ - ರ) ╬        

L'insulto era stato sentito solo alla diretta interessata, mentre la lupa non si schiodava dal suo posto, le ragazze erano ancora distratte dalle loro risate.
Sentendosi umiliato, Kisshu si sentiva che per il momento aveva subito più di una brutta umiliazione, soprattutto davanti alla sua bambolina. Il suo orgoglio ferito gli suggerì di andarsene in silenzio, mentre le tre umane erano ancora concentrate a ridere alle sue spese.
E così che un gruppo si agenti P.I.E.C.E; che erano stati allertati dallo staffe del maniero del clan Uchiha, che quando arrivarono videro una scena esilarante.
Tre ragazzine che per qualche motivo stavano ridendo fortemente senza mai fermarsi, la loro iralicità sarebbe durata per un bel pezzo, e una bella lupa che con fierezza, teneva fra le fauci un pezzo di lembo come se fosse un gran tesoro da conservare con cura.

___________________________________________________________________________
 ANGOLO AUTRICE:

K.J:-Che posso dire, io mi sono divertita molto.   (⌒▽⌒)

Guardo un Kisshu ancora addirato, mettendo il broncio per la mega figura di M...

 K.J:-Lui un po' meno!!!...  ヾ(๑≧∇≦)ノ゙♥❤
  
Lo guardo ancora divertita, a stento mi trattengo dal ridergli in faccia.

K.J:- Dopo questo capitolo, Zanna Bianca sarà il mio personaggio preferito in questa storia, e che verò  sicuramente bannata dal sito dopo questo capitolo- 

K:- Guarda che tu sei una stronza!.- ∠(TT⌓TT)ノ゙゙ 

K.J:- Così impari a IMPORTUNARE Berry!!.  (`o´) ☞

E mentre Kisshu va a farsi medicare il popò.
Io gli vado dietro con lo sguardo, per accertarmi che non combini niente durante la sua "convalescenza". (☞≖ ͜ʖ≖)☞    
      
K:- Ma perché metti le virgolette nella parola " convalescenza" mica era finto, mi sono fatto parecchio male per davvero.-  ಥ﹏ಥ    

K.J:-Che esagerato!!!... Ho visto una volta una tizia a essere morsa nella stessa maniera e stesso posto da un cane, non mi pare che ha fatto tutto questo dramma per un piccolo morso.- (◔‸◔)  
 
K:-PICCOLO MORSO?....Questo ti pare un PICCOLO MORSO?.-   (⊙_◎)  

K.J.- La tizia che mi riferivo al momento dei fatti era una BAMBINA... e questo di certo la dice molto LUNNGAA dalla tua situazione attuale.-  ┐( ˘_˘)┌
    
Kisshu continua guardarmi male, grignando i denti dalla rabbia, mal trattenendo la sua collera contro la sottoscritta.  (益●Д●)  

 K.J:- EH poi!.... Prova a immaginare se a posto di Zanna Bianca ti avesse morso Berry come sarebbe stata la scena letta dai lettori?.-  〣(._.`)〣  

Kisshu sulle prime rimase in silenzio, poi realizzando quello che gli ho detto, gli si dipinse sulle sue labbra un sorrisetto e il resto lo lascio a vostra immaginazione.  (¬‿¬)
Kisshu mi guarda indensamente con i suoi occhioni d'oro e mi dice... 

K:- Mi puoi realizzare questa mia fantasia?... Sarebbe un sogno che si avvera.- 人༼☯﹏☯༽  

K.J:-  Kisshu, io non credo che questo sia il momento o la ficion giusta per assecondare le tue fantasie, e per dirla tutta non sono " ADATTE" per tutti.- (💧¬_¬)  
     
Kisshu, sé ne fa deluso, e io che gli rincoro cercando di "consolarlo" a modo mio. 
      
K.J:- Vieni qui Kisshu, che ti medico iooo!...(⊃≧з≦)⊃  
    
E mentre si consuma la scenetta che io rincorro Kisshu e lui scappa da me, voglio ringraziare ai lettori che anche in silenzio hanno dato una lettura al capitolo.

K.J. ❤ ✌

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Capitolo 13
*** ATTRACCO VERSO UN NUOVO INIZIO. ***


Il via vai delle ore non passavano per Nico Robin rimasta chiusa in cabina, il mal di testa proseguiva non l'asciandola in pace anche dopo l'ennesima litigata con il patrigno.
Ogni sera pregava che questo attracco arrivasse il prima possibile, non vedeva l'ora di scendere e mettere i piedi sulla terra ferma; questa esperienza per via mare era così estenuante
per lei che le venivano altri capogiri solo a pensarci.
Il discorso illogico del conte era stato insensato, lei preferiva che lui trovasse una buona scusa e che la lasciasse da sola, e lo malediceva in 17 lingue tra quelle da lei parlate e le altre
che le venivano in primo momento per l'idiozia
che le è venuta in mente di assecondare e di fare questo viaggio "diplomatico", quando poteva benissimo starsene in America con le ragazze e Zanna Bianca nella sua confort -zone.
Per sua fortuna, si è quasi abituata all'odore sgradevole che il suo povero naso è stato costretto a sopportare durante questa attraversata.
Ogni tanto la nausea le veniva a tratti quando a volte attraversava il ponte, per fare due passi o peggio dentro la sua stessa cabina.

Questa notte sarebbe stato un po' difficile, da quello che ha potuto sentire questa notte ci sarà una tempesta, non di quelle forti ma abbastanza da far rivoltare gli stomachi a chi non era abituato.

Il "comandante" aveva rassicurato l'ambasciatore giapponese che stanotte poteva fare sogni tranquilli, e che l'imbarcazione non sarebbe sprofondata per due gocce d'acqua.
Come promesso dal "comandante" il loro mezzo di trasporto non era affondato, però sia lei che il conte Oscar avevano avuto parecchi problemi a prendere sonno.
Il forte dondolio era percepito, e gli oggetti nelle loro cabine o negli intorni che cadevano a causa delle forti onde che sbattevano contro la struttura del peschereccio, aveva contribuito
al risveglio poco pacifico della giovane ereditiera.
Lei con tutta la sua forza di volontà aveva cercato di non correre fuori dalla sua cabina e rimettere la cena della sera precedente (con il rischio di essere vista dall'equipaggio), un qualcosa che preferiva evitare;
non voleva dare a quei "signori" altri motivi per diventare il centro dei loro screzi.
Con tutta la cabina che le sembrava che stesse girando, Nico Robin usò le pareti del suo alloggio per appoggiarsi, sperando che i capogiri dovuti alla nottataccia appena vissuta si calmassero.
Verso le 11:00 del mattino, i capogiri andati via, Nico Robin pensava di approfittarne per fare un piccolo giro sul ponte dell'imbarcazione, e prendere un po' d'aria fresca e forse quest'ultima l'aiuta
a riacquistarle un po' di colorito in volto, dovuto alla mancanza di un buon riposo.
E mentre stava pensando e quasi ignorava tutto quello che le stesse circondando in torno a sé, due marinai erano appollaiati nella loro postazione in un punto strategico dove potevano con il loro monocolo
osservare l'orizzonte.
Entrambi erano giovani, e da quando erano partiti dal porto di Tokyo, anche loro con una buona parte dell'equipaggio con una scusa qualsiasi cercavano di dare un'occhiata alla giovane accompagnatrice dell'ambasciatore.
Per quanto in viso non era grazioso entrambi nell'ambito femminile non erano così schizzinosi come lo erano molti loro compagni con più anni di esperienza nella navigazione, la carne era sempre carne, e la ragazza rimaneva una ragazza nelle loro piccole menti da sempliciotti.

Purtroppo l'astinenza dal sesso femminile a volte portavano molti uomini ad "arrangiarsi" avevano a loro disposizione un esemplare di femmina a bordo, un evento raro perché avere una donna a bordo
portava sfortuna secondo le superstizioni nel mondo della marina.

Entrambi i giovani marinai stavano contendendosi l'unico cannocchiale a loro disposizione in quel momento, il monocolo conteso era pieghevole e impermeabile, può arrivare fino alla lunghezza di 13,5cm.
L'oggetto in questione è progettato in modo classico con una placcatura in lega di alluminio resistente e la parte della maniglia è rivestita in pelle di alta qualità.

Oh... nobile oggetto, tu che sei nato dalle menti più profonde per svelare i segreti più incelabili, dando saggezza e guidando molti pionieri verso la colonizzazione delle vergini terre, tu che hai permesso di vedere oltre l'orizzonte, tu che hai permesso ai molti amanti della natura
di palesarsi ai loro occhi la bellezza della vita selvaggia...

Peccato che vieni abusato costantemente e ingiustamente da questi due cretini per poter fare una radiografia moolto approfondita su l'unica figura femminile che questi due poveri scemi avevano a disposizione.
I loro schiamazzi e le stupide risate non facevano altro che distrarli nel fare il loro lavoro da vedetta.


(É meglio che non commento, prima che quelli del sito mi blocchino. (ಠᆺಠ) - K.J)


Per quando entrambi sapevano non furono gli unici a farle la radiografia a 360°.
Molti uomini a bordo, spesso quando gli capitava di vederla passare loro fermavano qualsiasi cosa che stessero facendo per osservare le siluette della giovane ospite.
Quando si seppe che lei è la figliastra dell'ambasciatore molti non ci credettero, pensavano che fosse una balla per nascondere che è la giovane amante dell'uomo che ha pagato profumatamente
il loro superiore per fare questo viaggio in sola andata dritto verso l'inferno.
Per quanto riguarda ai due giovani marinai, mentre continuavano a casseggiare nel loro orario di lavoro per poco non si persero il segnale radar dove indicava l'avvicinamento di un oggetto non identificato, che subito lo riferirono ai loro superiori.

Nico Robin era già tornata dentro la sua cabina a riposarsi, non le andava di rimanere sul ponte e dare ai due guardoni altra possibilità di farle la radiografia.

Sdraiata sulla brandina lei leggeva un buon libro, la calma non durò' molto quando sentì un frastuono di molti piedi che correvano da tutte le parti, e le varie voci che davano ordini a destra e a manca, non capendoci nulla decise di affacciarsi fuori dalla sua cabina e vedere la causa di questo frastuono.

Appena aprì lo sportello della sua sistemazione uscì mezzo busto e come immaginava vide molti marinai che accorrevano da tutte le parti con gli fucili in mano, lei riuscì ad attirare l'attenzione
di uno di loro e chiese informazioni.


N.R: - Mi scusi, potrebbe dire cosa sta succedendo?... E perché tutti stanno correndo? -


La sua curiosità era dipinta in faccia, che venne soddisfatta dal marinaio fermato da lei stessa.

L'uomo era molto alto, con divisa da marinaio, cappello alla marinara.
I suoi tratti visivi erano europei; e il pizzetto scuro accentuava la provabilità di 30- 40 anni, e gli occhi erano celati dagli occhiali da sole scuri.

 
? :- Signorina, le consiglierei di rimanere dentro la sua cabina, abbiamo avvistato una piccola flotta di Cyniclons, e il comandante ha ordinato di tenerci in all'erta per ogni evenienza. -


Dopo queste parole l'uomo alzò subito i tacchi e sé ne andò, senza dare la possibilità a Nico Robin di fare altre domande.

Chiuso lo sportello della cabina, lei si era seduta rimuginando alle parole del marinaio, quindi erano molto vicini alla loro destinazione.
Fino a qualche ora prima Nico Robin pregava che questa tortura finisse prima, ora non era così tanto sicura di voler proseguire, purtroppo erano a molte miglia di distanza dal suolo di Tokyo e tornare
in dietro non c'era un'altra opzione a riguardo.
Sperava solo che le parole di Oscar siano per una buona volta veritiere, e che a lei non fosse toccato un solo capello.
Sapeva come difendersi con gli umani, e con i Cinyclons è un'altra storia, non le gradiva l'idea di dover trasformarsi e rivelare per quello che è.
In superficie c'era una piccola flotta di soldati Cyniclons che stavano levitando a parecchi metri di distanza dall' imbarcazione, la tenzione si poteva sentire nell'aria da entrambe le due squadriglie.
Molti marinai si sono armati fino ai denti, stavano sul ponte del peschereccio con le canne dei loro fucili puntati in alto verso i nuovi arrivati, aspettavano un solo ordine dal loro comandante per fare fuoco.
I Cyniclons erano capitanati da due giovani alieni che dovevano avere circa vent'anni, avevano delle divise con il sigillo impresso nei loro petti, anche le loro mani tenevano le armi pronti per immischiarsi nella mischia.
Dal nulla, l'ambasciatore giapponese uscì da chi sa dove, e senza timore si avvicinò verso la ringhiera del ponte del peschereccio.
Questo aveva messo in all'erta molti marinai, e alcuni Cyniclons avevano alzato un sopracciglio con una leggera curiosità dipinta sui loro volti, altri ancora avevano lungato il collo per avere una buona visuale dell'umano che aveva osato sfidarli, loro supposero
che il nuovo arrivato per come era vestito faceva parte di un ceto elevato.
Uno dei due alieni che capitanavano il gruppo di soldati voltò il capo verso il suo compagno d'armi, e con un accenno col capo si tele trasporta vicino all'imbarcazione, e questo mise nuovamente in allerta i marinai che provarono un disagio avendo un cyniclon a poca distanza dove si trovavano loro.
L'ambasciatore rimase immobile nella sua postazione, e aspettò che il nuovo arrivato prendesse per primo la parola.
Aveva un fisico asciutto e ben allenato, con i tratti tipici della sua razza, il suo abbigliamento consiste in un completo intero senza maniche e una cintura che gli circondava la sua vita, alle sue spalle un lungo mantello scuro svolazzava a causa di un leggero vento, e un sigillo reale
si appoggiava sul petto sinistro del soldato come una spilla.
Indossava degli stivali che gli arrivavano fino ai polpacci. I suoi tratti visivi erano giovanili, occhi castani e i capelli di un azzurro chiaro che gli arrivavano poco sotto le clavicole, e questo tratto generico sicuramente lo rendevano popolare tra le sue simili.


? :- Ci stavamo chiedendo come mai un'imbarcazione umana stesse solcando le nostre acque, all'inizio pensavo che fosse uno scherzo di cattivo gusto. Però quando abbiamo iniziato a monitorare il vostro lento pellegrinaggio, abbiamo capito che non l'ho era affatto... -


La sua voce era ferma, non trasmetteva altro che potere e autocontrollo, portando così a molti marinai a sudare freddamente per il tono di voce dell'alieno.


C.O:- Chiedo scusa... Non era colpa nostra se non abbiamo avuto modo di avvisare del nostro arrivo, credevo che foste stati avvisati della nostra presenza. -


Anche il conte alzò un sopracciglio incuriosito della mancanza di comunicazione da parte loro, non volendo perdere tempo il soldato riprese la parola.


? :- Per quanto mi riguarda non ho avuto nessun comunicato del vostro arrivo, spero che la vostra accusa non sia vana perché così offendete i miei soldati e superiori per una mancanza di comunicazione di questa portata. -


Il suo viso si indurì al poco sottile accusa di superficialità da parte di questo umano verso il suo popolo, a queste parole il conte con espressione annoiata estrasse dalla sua giacca costosissima un rotolo di pergamena dorata o almeno così sembrava alla prima vista dei presenti.
L'alieno si avvicinò all' imbarcazione abbastanza per prendere il rotolo dalle mani dall'ambasciatore; e dopo aver visto il sigillo che sigillava il documento misterioso, le sue sopracciglia si alzarono per la sorpresa che non seppe celare velocemente.
In un nano secondo si teletrasporto' nuovamente vicino al suo compagno d'armi, e si poteva vedere come entrambi confabulavano tra di loro.
E alcuni soldati che si trovavano dietro ai due Cyniclons, con curiosità allungarono i loro colli per dare un'occhiata veloce, e dalle loro espressioni sconvolte dovevano aver visto qualcosa di serio da portarli ad agire di conseguenza.

Sia l'alieno di prima che il suo compagno d'armi si tele trasportavano nuovamente vicino alla imbarcazione.

Entrambi erano mortalmente seri nei loro volti, guardarono l'umano che aveva consegnato a loro un documento di inestimabile valore.


?:- Spero umano che mi sappia dire dove l'hai preso questo documento, ha un valore inestimabile per il nostro popolo. E sarei così curioso di sapere come ha fatto a finire nelle tue mani. -


C.O:- Come ho già ribadito prima, qualcuno sapeva già del nostro arrivo e che a voi non sia stato comunicato non era mia intenzione offendere, ho solo costatato che c'è stato un leggero disguido tutto qui.
E per quando la vostra seconda domanda, la mia risposta sta scritto in quel documento, potete accertarvi della sua autenticità. -


Anche lui per quanto cercava di non trasferire la noia sul suo volto, c'era anche un leggero nervosismo per la perdita di tempo per le questioni "burocratiche".
E pensare che in quanto ambasciatore, doveva già essere abituato per la loro lentezza. 
Il secondo alieno che in quel momento era rimasto in silenzio, venne interpellato dal suo compagno.

?:- Pensi che l'umano abbia detto la verità? Da quello che vedo qui è tutto in regola! -


Entrambi diedero nuovamente un'altra occhiata al documento incriminato, e sempre più confusi di prima si accordarono subito per risolvere la questione il prima possibile.


?:- Vai, porta questo documento alla base e cerca di chiedere un'udienza con il maestro il prima possibile, mentre io mi intrattengo con questi improbabili "ospiti". -


??:- Sei sicuro?... Non hai nessun problema che ti lasci da solo con loro? -


Il secondo alieno, aveva i capelli rosa chiaro corti, e i suoi occhi erano di un nocciola scuro. Anche lui, indossava la sua divisa con lo stemma.


Entrambi parlavano come sé fossero soli, e questo aveva indispettito ancora di più gli umani, che sentivano l'odore della presa in giro da parte dei due soldati.


?:- Tranquillo, prima parti e prima risolverai questa incresciosa situazione il prima possibile. -


Detto ciò il secondo alieno con un cenno del capo si teletrasporto' via.


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Il giovane cyniclon si era trasferito in una delle tante basi dove il suo reggimento stava prendendo qualche giorno di riposo, e dopo aver chiesto l'udienza a uno dei suoi superiori.
Lo aveva aggiornato cosa stesse succedendo, l'alieno anziano all'inizio saltò sulla sua postazione non aspettandosi una notizia del genere, rendendosi conto dell'urgenza
gli permise di portarselo con sé verso una nuova destinazione a lui sconosciuta.
La nuova destinazione era uno dei pochi palazzi che levitavano in cielo, e dopo aver consegnato il documento incriminato al suo superiore, quest'ultimo
si spostò nuovamente verso una nuova destinazione
dopo aver chiesto al suo sottoposto di rimanere nell'attesa del suo ritorno.

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In tanto, tra l'imbarcazione e i Cyniclons era calato un silenzio tombale, i due schieramenti si studiavano con una calma apparente; quando in verità
c'è molta tenzione che già metteva molta pressione a tutti tranne il conte e il suo giovane interlocutore.


?:- Vedo che voi umani non mollate, devo darvi atto siete molto duri da piegare. -


La leggera beffa era poco celata, e questo però non aveva turbato di molto l'ambasciatore che gli rispose per le rime.


C.:- Anche io devo dare atto anche a voi, ci avete dato parecchio filo da torcere. -


Il piccolo sorriso gli si dipinse sulle sue labbra, anche lui sta al gioco dell'alieno per vedere chi dei due cede per primo.


Il loro scambio di battute non aveva molto alleggerito lo strazio dell'attesa da parte dei due gruppi, il sole e il cielo erano gli unici testimoni silenziosi di questo strano incontro di due frazioni in lotta tra di loro.

Sé il giovane Cyniclon provasse una certa frustrazione non lo dava a vedere molto limpidamente, stessa cosa da parte dell'ambasciatore lui sembrava fresco come una rosa, e questo aveva innervosito parecchi marinai
come parecchi soldati Cyniclons avevano visto la sua mancanza di emozione come un affronto a loro.

Alcuni stavano bisbigliando tra di loro, mal celando la loro frustrazione del perché di non far fuori gli umani, che avevano osato infrangere l'unica linea che delimitava il loro territorio da quello degli umani.

Furono i 40 minuti più massacranti che si abbiano mai sentito, le tenzioni erano sature pronte per scoppiare da un momento all'altro.
I due schieramenti continuavano a tenersi d'occhio tra di loro con criticità.

In tanto, in cabina di pilotaggio il "comandante" del peschereccio insieme a due membri del suo equipaggio stavano in disparte, per avere una panoramica più ampia
degli schieramenti che si tenevano sotto tiro reciprocamente pronti e darsi battaglia a un qualsiasi segnale di pericolo.


?:- Pensa che riusciremo a fare ritorno alla baita di Tokyo con il peschereccio tutto integro comandante? -


Domandò uno dei due marinai che stava osservando lo sguardo preoccupato del suo comandante, da una vita in mare non ha mai visto il suo superiore con quell'espressione.


C:- Io non penso, sono sicuro che in un modo o nell'altro ritorneremo tutti a Tokyo, secondo quello che mi ha comunicato l'ambasciatore De François noi ci limitiamo ad accompagnarli fino a questo punto e il resto sarà nelle mani del conte stesso. -


Lui continuava ad osservare come la tenzione tra le due parti stava velocemente venendo a galla, molti suoi uomini si stavano spazientendo per rimanere per troppo tempo nelle stesse posizioni;
ma allo stesso tempo non osavano fare un passo falso senza l'ordine esplicito del loro superiore per evitare di scaturire uno spargimento di sangue da parte di entrambi gli schieramenti


C:- Vai nella cabina della signorina e controlla che sia al sicuro, dobbiamo accertarci che nulla vada storto.
E sé ti chiede cosa sta succedendo temporeggia, improvvisa qualcosa ma non farle capire che siamo sotto tiro da parte dei Cynclons.-


Appena sentì l'ordine del suo superiore, sulle prime il marinaio rimase di stucco ma poi capì, che il suo superiore voleva preservare quel poco di controllo che aveva a sua disposizione, e di
tenere sotto i radar dei Cyniclons la ragazza.
Lui sapeva benissimo cosa succedeva sul suo peschereccio, di certo non si era perso i comportamenti rozzi dei suoi uomini nei confronti della figliastra dell'ambasciatore.
Non approvava, però non ci poteva fare molto, loro erano uomini e i parecchi mesi in mare e il poco contatto con il genere femminile li aveva fatto perdere le buone maniere.

Anche i marinai cominciarono a scambiarsi si e no delle occhiaie o qualche sillaba sussurrata, mentre stavano puntando i loro fucili verso i soldati Cyniclons.

E mentre in cabina di pilotaggio rimasero il "comandante" e il secondo marinaio che per tutto il tempo rimase in silenzio, sentendo alle sue spalle lo sguardo
del suo sottoposto il suo superiore si voltò verso quest'ultimo prima di prendere la parola.


C:- Ho percepito il tuo scetticismo anche senza che tu proferivi parola, so cosa stai pensando che il tuo comandante ha portato i suoi uomini a una morte certa...-


?. -Io non ho proferito parola perché non volevo mettere in discussione un vostro ordine, però potete benissimo capire le mie perplessità di dover trasportare due persone
in questo tratto di oceano con il rischio che qui maledetti Cyniclons ci attacchino prima ancora che ci diano la possibilità di proferire parola. -


L'uomo indossava la divisa da marinaio e la sua corporatura era poco più snella di quella del suo superiore, la barba gli regalava molti più anni di quelli che lui aveva effettivamente.
I capelli brizzolati di un castano chiaro con qualche riga bianca avevano fatto da testimone alle numerosissime avventure in mare del sottoposto di questo peschereccio.

Gli anni sotto la guida del suo superiore gli avevano insegnato molte preziose lezioni di vita, e le difficilissime decisioni che egli vide prendere all'uomo che gli stava davanti.
Molte delle quali, sapeva benissimo che ancora oggi ne portava i segni indelebili.


C:- Non devi preoccupare, se questa mia decisione di accompagnare l'ambasciatore e la sua figliastra nel territorio dei Cyniclons si rivelasse l'ultima mia decisione, ho preso dei provvedimenti
per la mia provabile dipartita e che nessuno di voi rimanga fuori economicamente. -


E detto ciò non rimase che stare in silenzio, e come lui anche il suo sottoposto osservò come la situazione sul ponte per ora era sotto controllo.

Per la gioia di tutti, alla fine il secondo cyniclon fece ritorno con la pergamena incriminata. In silenzio si avvicinò al suo compagno d'armi, che era rimasto per tutto questo tempo in attesa
vicino al ponte del peschereccio con l'umano che in precedenza aveva dato a loro il prezioso documento.
E dopo due parole sussurrate tra i due alieni il nuovo arrivato si teletrasportò  verso i suoi soldati per dare a loro delle precise istruzioni, mentre l'alieno dai capelli azzurri si rivolse verso
l'ambasciatore attirando così l'attenzione di tutti sul ponte e dei due marinai in cabina di pilotaggio.


?:- Ancora una volta devo dare atto a te umano, sei stato in grato di sorprendermi nuovamente in meno di quando ti immagini.
Mi hanno comunicato che il documento è originale, e che hai il permesso di proseguire-


E detto questo l'ambasciatore non trattenne la sua gioia, di poter continuare il suo cammino sul suolo dei Cyniclons.

La tenzione finalmente si acquietò gradualmente, e la calma tornò man mano a regnare da entrambi i gruppi.
L'incredulità degli alieni era ancora dipinta sui loro volti, anche dopo aver ricevuto l'ordine di fare da scorta all'ambasciatore.


?:- Preparati a venire con noi umano, e cerca di non farci perdere tempo prezioso. -


Stava voltando le spalle al conte De François, quando quest'ultimo richiamò la sua attenzione.


C.O:- Credo che c'è stato un piccolo malinteso... Vedete che non sono solo, ho portato con me anche un'altra persona che deve farmi da eco- ambasciatrice. -


Appena sentì queste parole pronunciate dalla bocca dell'umano, sul volto del giovane soldato si dipinse una furia che con uno scatto veloce gli puntò la punta della sua spada sotto il collo del mal capitato.
La sua sciabola ha delle caratteristiche molto particolari, partendo dalla sua impugnatura che era un'opera d'arte a parte, é una bellezza unica con segni tipici di questo tipo di forgiatura, come
le ondulazioni sul bordo ridefinita con del design perfetto, l'elsa si presentava con dei strani simboli intagliati sulla sua superficie.
La lama ha un'ampia curva verso la sua estremità della punta che si allarga di qualche centimetro.
Per tutta la superficie della lama è abbastanza leggera e molto affilata; ma allo stesso tempo era eccezionalmente dura e molto robusta, questa caratteristica così contradittoria
le permetteva facilmente di ferrare dei colpi precisi e netti e non c'era il serio pericolo che dopo la sua lama veniva conficcata nell'avversario, il che permetteva al guerriero che
l'impugnava di continuare ad avanzare liberamente.
In tutto ciò, tra l'impugnatura e il resto della spada la rendeva lunga fino a 1 metro circa.

Questo aveva scaturito una reazione a catena, i marinai puntarono automaticamente i loro fucili al soldato cyniclon, e a loro volta gli vennero puntate le armi dei cyniclons con le posizioni di combattimento.
Un certo timore si legge sul viso del conte, non aspettandosi una reazione così eclatante da parte del suo giovane interlocutore.


?:- Spiegami ancora perché questa seconda novità non era stata accreditata sulla pergamena che mi hai consegnato prima? -

Gli domandò con rabbia mal repressa, si sentiva preso in giro, suppose il conte.
Vedendo la faccia adirata del soldato e sentendo di aver avuto abbastanza emozioni in un arco di un'ora, il conte decise di tagliare la testa al toro.


C.O:- Se mi lasci spiegare avresti sicuramente notato il messaggio che è di qualche tempo fa, io non ebbi modo di tenermi a contatto con il mio interlocutore in via lettere così frequentemente per ovvie ragioni.
La novità che ti ha fatto saltare in aria era un qualcosa che in precedenza era stata presa in considerazione, e mai concretizzata e per questo il ritardo del via vai delle nostre risposte è stato lento
non sapevo che questo viaggio si potesse mettere in porto. -


Detto questo, il conte si scansò leggermente di poco e con l'indice destro toccò la punta della sciabola che fino a un momento prima gli era stata puntata contro, e allontanò da sé.

Sulle prime, il soldato senza nome rimase in silenzio per analizzare meglio le informazioni che gli sono state appena conferite.
E dopo qualche instante di silenzio l'alieno si mise dritto, e guardò dritto negli occhi dell'umano che gli stava di fronte e parlò.


?:- Spero per te umano che non mi abbia detto una bugia in faccia, perché se scopro che lo sia, preparati a soccombere sotto i colpi della mia sciabola. -


La minaccia deve aver scosso il conte, che con il terrore sul suo volto fece due passi indietro.
Non volendo continuare in questo modo, egli si voltò verso uno dei marinai che stavano puntando ancora le armi contro il soldato cyniclon, e diede un ordine silenzioso
di chiamare sul ponte la figliastra per dimostrare la veridicità delle sue parole.

Dopo pochissimi minuti, dal ponte sbucarono prima il marinaio che aveva ricevuto l'ordine di condure la ragazza sul ponte, e poi Nico Robin stessa sbucò pochi istanti dopo, venendo sorpresa dal vedere che effettivamente erano assediati da un gruppo di soldati Cyniclons.

I Cyniclons, appena la videro arrivare rimasero sorpresi che sul peschereccio ci fosse anche un'umana di sesso femminile.
Con un cenno del capo di uno dei due superiori, essi abbassarono le armi.

Era a pochi passi dal patrigno, stupendosi di essere a pochi metri da un Cyniclon che ancora puntava la sua sciabola contro l'ambasciatore.
Il conte, con la mano destra l'allungò verso la nuova arrivata, e con tale gesto cercò di rassicurarla che tutto sarebbe andato bene.


C.O :- Vieni mia cara, non devi preoccupare voglio presentarti il nostro nuovo amico. -


Detto ciò, la prese con la mano e la avvicinò ai bordi della ringhiera del peschereccio, a pochi centimetri dal soldato.

Nico Robin era un pò timorosa, e lo si leggeva in viso; e l'alieno rimase impassibile, anche sé nel suo viso si leggeva una curiosità verso la nuova arrivata.


C.O :- Mia cara Nico Robin, voglio presentarti questo giovanotto che ci farà da scorta fino alla nuova abitazione nel suolo dei Cinyclons.-


Le rassicurò l'ambasciatore giapponese, pronto a dissipare ogni dubbio della ragazza.
E mentre tutto ciò si svolgeva sotto lo sguardo guardingo degli alieni, ancora non si capacitavano di quello che stava accadendo sotto i propri occhi.

Il giovane alieno schiarì la propria gola, per attirare l'attenzione dell'ambasciatore e della nuova arrivata su di sé.


?:- Dal momento che hai dimostrato che sei in buona fede, possiamo procedere per il vostro trasferimento.
Da come sono appena stato aggiornato dal mio compagno d'armi, sarete scortati da me e dai miei soldati verso la vostra nuova destinazione e sarete sotto la nostra protezione
durante tutto il vostro soggiorno nel nostro territorio. -


Detto ciò, il tempo di preparare le proprie cose nelle valigie, sia il conte che la sua figliastra fecero i loro saluti al "comandante" e a tutto il suo equipaggio.

Sotto l'ordine dei due alieni una manciata di cinque Cyniclons si avvicinarono per trasportare i bagagli dei due umani.
Il giovane secondo in comando dai capelli rosa, prese il conte e si teletrasporto verso una nuova meta a Nico Robin sconosciuta.

In vece, rimase il giovane alieno dai capelli azzurri che in silenzio studiava la figura dell'umana.
Lei provò un certo disagio del suo sguardo penetrante, e mentre lui si spostava per prendere la piccola valigetta della ragazza, Nico Robin lo precedette e la tenne stretta a sé.


N.R :- Non si preoccupi questa la porto io, e già tanto che i suoi uomini debbano portare le valigie mie e quelle del conte. -


La ragazza disse quando lo vide in volto un po' confuso per non averli dato la sua valigetta, il ragazzo rimase in silenzio e poi con la sua mano la offrì a Nico Robin e con tono neutro le disse.


?:- Afferri la mia mano così che io possa trasferirla nel suo nuovo alloggio. -


Detto questo, entrambi sparirono dalla vista dell'equipaggio del peschereccio verso una destinazione a loro sconosciuta

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ANGOLO AUTRICE:

Ecco un nuovo capitolo, anche in questo ci ho messo parecchio del mio ingegnino per renderlo decente.

Per non creare nessuna confusione ho deciso di mettere il sito che ho usato per aiutarmi per descrivere al meglio delle mie capacità la sciabola che usa il giovane cyniclon in questo capitolo.

https://zweilawyer.com/2010/03/01/le-parti-della-spada/




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Capitolo 14
*** CASA DOLCE CASA...UN CORNO!!! ***


Il trasporto era andato a buon fine, l'alieno l'asciò andare la mano della ragazza e fece il cicerone verso una fitta boscaglia, e dopo qualche minuto di cammino in un silenzio tombale arrivarono a una specie di abitazione tipica dei Cyniclons.
Il suo tetto era a cupola e in apparenza intorno a essa c'è una barriera invisibile da proteggere la casa da presenze esterne.
Il ragazzo alieno entrò nel raggio d'azione della barriera e dopo aver guardato la ragazza con un accenno col capo, la invitò ad entrare.
Successivamente entrambi entrarono e videro che era al suo interno un'abitazione di legno sé non fosse stata un'abitazione aliena Nico Robin avrebbe scambiata per un'abitazione stile umana.
Con un cenno del capo il ragazzo indicò a Nico Robin due chimera - animals che erano impalati a poca distanza dai due, entrambi avevano delle strane sembianze di animali e per quando si sforzasse di capire a quali animali assomigliassero, era molto complicata la questione.


?:- I due chimera-animals saranno a vostra completa disposizione, se avrete qualcosa da chiedermi basta rivolgersi a loro e mi chiameranno.
Voi e l'altro umano avete delle camere già designate e per il resto come ho già detto prima, rivolgetevi a loro per le vostre domande. -


Detto ciò si voltò per poi tele trasportarsi via, l'asciando una Nico Robin un po' ammutolita, senza darle il tempo di reagire alle nuove domande che in quel momento le frullavano in testa.


N.R:- Però... che tipo di tante parole. - ( ̄_ ̄)・・・ 
  

Ancora ferma sul suo posto cercava di fare mente locale, dal ponte del peschereccio che per qualche settimana le aveva dato ospitalità ora si trovava in terra ferma e all' asciutto.


N.R:- Casa dolce casa! - ( ≖͞ .≖͞)  


C'era un filo di sarcasmo nel suo tono di voce per la questione della nuova abitazione sua e del conte, era andata meglio di quando si immaginasse.


N.R:-Almeno non stiamo marcendo dentro a qualche prigione, meglio di così non mi poteva capitare. -  ┐( ˘_˘)┌       


Con questo con cautela si avvicinò ai due mutaforma, e dopo qualche attimo di esitazione prese parola.


N.R:- Scusate?...Mi sapreste indicare dove si trova la mia stanza? - ᓀ ᓂ  


Il suo tono incerto non aveva cambiato neanche di una sola virgola le espressioni inespressive delle due creature.
Per quando erano degli antropomorfi l'assomiglianza tra di loro aveva confuso la ragazza tanto da soprannominarli i " gemelli", loro si reggevano in piedi come gli umani, Nico Robin si riguardava dall'essere troppo a suo agio intorno a loro.
Entrambi con dei sguardi apatici si limitarono a spartirsi i compiti, quello a sinistra portò le valigie della ragazza, quello a destra prese il polso di lei e con calma la guidò verso il nuovo alloggio.
La casa ora guardandola meglio, durante il suo tragitto verso la sua nuova camera intravide la struttura più stile aliena che quella umana.
Le scale erano fatte di legno come il resto della casa.
Il lungo corridoio era tappezzato con un tappeto di un rosso cardinale, e l'ingresso della sua nuova stanza era di una porta di legno, e con qualche esitazione le due creature rimasero impalate all'ingresso.
Sempre in silenzio, una delle due " cose" aprì la porta e fece entrare la nuova arrivata. 
La camera di Nico Robin era al primo piano, davanti a sé poteva vedere una porta- finestra di grandi di menzioni, le sue tende erano tirate di lato da permettere
a Nico Robin di vedere un balconcino, e avvicinandosi alla finestra poteva benissimo intravedere la foresta dove circondava l'abitazione aliena.
La stanza in per sé le sue dimensioni sono medie e con il letto messo in orizzontale.
Alla sua destra attaccato alla parete, c'è un armadio in stile etnico antico con 2 porte, le sue cornici di legno pregiato con decorazione artigianale, Nico Robin poteva vedere le sue valigie appoggiate per terra
accanto all'armadio e nel voltarsi si accorse che i due "gemelli" s'è n'erano andati l'asciandola con la sua privacy.
Il trasloco si svolse in totale silenzio e mentre calava la notte, l'oscurità prendeva possesso della stanza e i primi raggi lunari entrarono dentro l'abitazione aliena tramite le sue finestre aperte.
Verso l'ora di cena, uno dei " gemelli" le consegnò un biglietto con un invito a scendere di sotto per cenare. 
Nico Robin sulle prime rimase scettica, dalla calligrafia non è di sicuro quella di Oscar, non scoraggiata si preparò con un outfit semplice e non sciatto.
Camicia con maniche rialzate fino ai gomiti di color viola chiaro con il collo alto, pantaloni scuri e scarpe comode, i lunghi capelli li l'ascia legati con un semplice coda bassa.
Dopo essere scesa verso in salotto l'attendeva la sorpresa, l'alieno che stamattina l'aveva accompagnata in questa casa le dava di spalle con le braccia incrociate dietro la schiena e guardava fuori da una delle finestre della stanza.
Nico Robin era incerta su come segnalare al tizio la sua presenza, senza sembrare troppo brusca.


?:- É nella vostra usanza spiare le persone? - ᓀ ᓂ  


Disse l'alieno dando ancora le spalle alla nuova arrivata, prendendola di sorpresa per essere stata colta in flagranza di averlo spiato e non esseri annunciata a lui.


N.R: - Non era mia intenzione di essere spacciata, non sapevo come annunciarmi a voi, tutto qui. - ᓀ ᓂ  


Lei gli rispose con sincerità, e questo deve essere stato notato dal suo interlocutore che lentamente si voltò verso di lei, avendo così la sua totale attenzione.


?:- Vi credo...- ᓀ ᓂ  


Rispose con uno sguardo fisso sulla figura della ragazza focalizzandola meglio, quello sguardo non piacque molto a Nico Robin si sentiva messa sotto esame dal nuovo arrivato.
Il suo nervosismo deve essere stato palese sul suo viso, che questo aveva scaturito una risatina un po' beffarda da parte del soldato.


?:- Non dovete aver paura del sottoscritto, sono stato incaricato dai miei superiori di tutelarvi da ogni pericolo
durante la vostra permanenza qui, sarò il vostro " angelo custode". - ᓀ ᓂ  


Alla parola angelo custode fece le virgolette con le dita, enfatizzando la sua burla verso l'umana che gli stava di fronte.
Lei colse la burla ma non diede peso alle sue provocazioni, il soldato deve di certo seguendo dei protocolli con dei criteri per accertarsi della buona fede dell'ambasciatore e della sua giovane accompagnatrice.
Con un gesto della mano, il soldato cyniclon invitò la giovane umana a sedersi a tavola, entrambi a capo tavola uno di fronte all'altro, e nell'attesa che gli venisse servita la cena continuarono a parlare.


N.R: -Stia tranquillo, non ho paura di voi, sono solo sorpresa del vostro invito a cenare con me.
E mentre siamo nel tema, non vedo Oscar, sapete dirmi dove si trova? ...- ᓀ ᓂ  


Domandò con tono curioso; e con lo sguardo diede una veloce occhiata nei dintorni della cucina accertandosi che il suo patrigno non sia nei paraggi.
Che lei lo abbia mancato di poco?


?:- Non lo sapete?... l'ambasciatore è stato invitato a presidiare nel palazzo del maestro Profondo Blu in persona,
per parlare di questioni al trattato di pace. - (⺣◡⺣)


Nico Robin ebbe un colpo alla notizia che le aveva sganciato, tra lei e il conte non c'era un rapporto idilliaco ma andarsene senza dirle niente
era un comportamento infantile. Anche sé lei in verità doveva aspettarselo una mossa così bassa da parte di Oscar, andarsene senza l'asciarle un biglietto.


?:- Noto che non vi è stata notificata l'avviso della partenza dell'ambasciatore, strano direi!... sembra che l'ambasciatore non vi abbia comunicato dell'invito
che ha ricevuto di recarsi al palazzo del sommo maestro. - (ᓀ  ◡ ᓂ )


La sua frecciatina aveva fatto centro, Nico Robin mal celava la rabbia ma ebbe la prontezza di nasconderlo nel breve tempo di una manciata di secondi.
Le porte della cucina, si aprirono dove uno dei " gemelli" aveva tra le mani dei piatti con del cibo proveniente del territorio.
La creatura come era venuta così era uscita dalla cucina senza fiatare, le bevande furono portate insieme ai loro pasti.


?:- La prego, assaggi le nostre specialità, le posso assicurare che non sé n'è pentirà. -  (ᓀ  ◡ ᓂ )


Detta così sembra una minaccia, Nico Robin non era conosciuta per spaventarsi facilmente, con la sua forchetta prese una piccola dose del suo " purè " e lo infilò in bocca.
Sulle prime come sapore lo classifica come dolce ma la sua consistenza era acquosa. Continuando con la masticazione lenta comincia a percepire varie spezie a lei sconosciute.
Quando ad un tratto percepì un semino, con i denti lo mastica e fu la scelta sbagliata, che subito comincia a percepire un bruciore a lei molto soffocante.
In fatti, comincia a tossire forte e mise la mano davanti alla bocca per sputare con eleganza la parte incriminante.
In tutto questo, il commensale alieno non tratteneva il suo divertimento, lo trovava molto divertente per la reazione della ragazza seduta davanti a sé.
Nico Robin tra una tosse e il bere dell'acqua (che non aiutava a lenire il bruciore); gli lanciava delle occhiatacce al commensale seduto davanti a lei.


N.R:- Noto... Coff... che la mia disgrazia... coff vi giova molto... Coff- ᓀ ᓂ 💧


Il suo tosse le impediva di continuare la frase, ma i suoi occhi lo facevano per lei. Erano iniettati di sangue, per lo scherzetto che lui ha fatto ai suoi danni.


?:- Perdonate la mia ilarità alla vostra disgrazia, non era mia intenzione di burlarmi di voi e solo che non mi aspettavo che avreste reagito
alle spezie della mia terra... Se avessi saputo che i semini neri vi avrebbero portato a questa situazione, avrei ordinato altro per il vostro piatto. - (⺣◡⺣)


Il soldato cercava di giustificare per l'accaduto appena creatosi, lei non era sicura della sua estranietà e di certo non voleva iniziare a discutere con il suo " angelo custode" era appena arrivata nel territorio dei Cyniclons.
Con uno schiocco di dita, sempre uno dei " gemelli" aveva una brocca di medie dimensioni e un bicchiere vuoto, e sempre con un altro schiocco di dita il chimera- animals versò il contenuto della brocca nel bicchiere,
che venne offerto alla ragazza che lo beve con moderazione fino all'ultima goccia.
La cena, per la sua buona parte fu consumata in silenzio dopo l'incidente di prima, entrambi i commensali optarono in comune accordo di non parlare fino al termine del consumo dei loro pasti.
Successivamente con più calma, il soldato invitò la sua ospite in salotto che era di fronte alla cucina, anche con la bevanda portata dal " gemello" ancora il bruciore non le dava tregua. In alcuni istanti,
sembrava che l'infiammazione si acquietava, altre volte si alimentava da solo.
In silenzio, lei seguiva il suo "interlocutore" così si fa per dire, è più silenzioso di una mummia, e questo da un lato è un beneficio alla ragazza, dall'altro canto le dava sui nervi. 
Il salotto era grazioso ma non eccessivamente, un divano per tre posti li attendeva, e entrambi si sedettero nelle estremità opposta creando così una maggiore distanza fisica tra di loro.


?:- Spero che la cena vi sia piaciuta a parte l'incidente, intendo. - (⺣◡⺣)


Oggi quel disgraziato voleva morire, pensò con rabbia Nico Robin.
Facile per lui parlare, non era stato nelle sue condizioni di non poter neanche ingoiare.
Per sua sfortuna, il bruciore magicamente si era esteso fino alla gola; e come se avesse ingoiato per intero una foresta avvolta in un incendio.
Avrebbe voluto fargli provare la sensazione infernale che la stava uccidendo, e poi vediamo
sé al signorino non gli veniva la voglia di bere un barile intero d'acqua. ᓀ ᓂ 💧  

N.R:- Si... mhmm... epoca... squisita...-  ( ˙-˙ )💧  


Il bruciore aveva gonfiato la sua povera lingua, che a stento lei poteva pronunciare sì e no due parole in un'intera frase, interrotta dal continuo malessere.
In tutto questo il soldato, vedendo chiaramente delle sue condizioni non sembrava colpito, il suo momento di divertirsi alle spese della ragazza le ha già avuto in precedenza, e adesso lui stava per lo più in silenzio.

?:- Noto che il bruciore non si è allietato, forse dovrei chiamare un guaritore, solo per accettarsi che non si estende oltre. -


La sua indifferenza l'asciava basita Nico Robin, in queste circostanze l'altra persona si dà da fare per allietare il disagio del suo ospite, anche sé il termine " ospite"
non le si addiceva a lei.
Per lo più si sentiva un ostaggio, e tutto questo in meno di 24 ore dal suo arrivo; non voleva immaginare cosa sarebbe successo nelle prossime 48 ore.
Lui intanto si alza, dando novamente le spalle alla ragazza e incamminandosi verso l'ingresso dell'abitazione, disse soltanto.


?:- Non si preoccupi umana, domani mattina le invierò un buon guaritore, le auguro una buona notte. -


Detto ciò uscì dall'abitazione l'asciando una Nico Robin ancora più basita di prima, e prendendo la prima cosa che le capitava in tiro lo prese e lo lanciò contro la porta d'ingresso, dando così sfogo alla sua frustrazione.
Così sono iniziate le sue disavventure, fare un lungo viaggio per via mare senza una destinazione ben precisa, un marinaio che cerca di avere un approccio poco lusinghiero con lei, il mal di mare, l'attracco
(per sua fortuna andato meglio di quando si immaginava), il suo patrigno che la lascia da sola senza dirle nulla, e una cena infernale con un cafone del genere, e per concludere in bellezza il danno e poi la beffa,
il bruciore non n'è voleva sapere di l'asciarla stare in pace.


N.R: - "Casa dolce casa... un corno!". -  ( ノ╬•̀Д•╬́)ノ   
   

Inveiva contro nessuno in particolar modo, ora le aspettava una notte da incubo e, in tutto questo lo doveva sopportare per il bene della pace tra le due specie.

__________________________________________________________________________

ANGOLO AUTRICE:

Ahi ahi...

Non vi aspettavate un capitolo del genere, incentrato solo su Nico Robin?...

Si, l'ho so... il titolo sembra un'allerta spoiler, di certo ho voluto avvisarvi in questa maniera.

Qui le cose cominciano a mettersi parecchio male per la nostra beniamina, l'inizio non molto buono è destinato a peggiorare mentre continuano con altri capitoli.
Stessa cosa posso dire per le ragazze, ora hanno un enorme problema di nome Kisshu Ikisatashi ,e si sa è uno che non molla tanto facilmente, sé ha in testa di fare qualcosa
di stupido è sicuro al 100% che lui l'ho fa.

Con altri capitoli si noteranno i due parallelismi tra Nico Robin nel territorio dei Cyniclons e le ragazze soppiantate sul suolo di Tokyo con Kisshu che non le molla.

Credo di aver detto lo stretto necessario non faccio nessun'altra supposizione.
K.j .  ❤

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Capitolo 15
*** INIZIA LO SHOW!!!. ***


 
                                 ALCUNI GIORNI DOPO LA PARTENZA DI PAM.

Il soggiorno nel maniero non era più lo stesso da quando Pam era partita per questo misterioso viaggio diplomatico con il patrigno, la cosa puzzava parecchio alle tre
(soprattutto a Strawberry), sentiva che Pam non sia stata sincera con loro al 100%.
Il loro soggiorno in Giappone doveva essere semplice con pochi intoppi, purtroppo nessuna di loro aveva fatto i conti con la testardaggine di Kisshu Ikisatashi, quel ragazzo è apparso solo due volte e già ha fatto più danni della bomba atomica.
Di fatti, dopo che Zanna Bianca gli ha l'asciato il suo ricordino, gli agenti speciali che erano stati contattati dallo staff del maniero per contenere Kisshu videro solo tre ragazzine piegarsi in due dalle troppe risate e nessun giovane cyniclon segnalato nei paraggi.
Questo è stato solo l'inizio dei loro guai, dopo la partenza del giovane alieno gli agenti dell'agenzia P.I.E.C.E. hanno dovuto fare degli accertamenti del caso di quella serata, era la seconda volta a distanza di poco tempo che loro venivano richiamati dal maniero del clan Uchiha per la segnalazione di Cyniclons , e questo stava cominciando a creare qualche  problema alle tre ragazzine; che furono impreparate agli interrogatori degli adulti e non seppero come spiegare la situazione senza compromettere le loro posizioni dell’accaduto.
Le loro versioni erano discordanti e parecchie confuse, come la confusione di quella serata. Nessuno diede una seconda occhiata alla lupa della figliastra dell'ambasciatore, che ancora teneva quel pezzo di stoffa tra le sue fauci con orgoglio.
Alla sola vista della lupa, Strawberry dovette più volte tapparsi la bocca, per non scoppiare a ridere in faccia all'agente che le stava interrogando.
Alla fine, tutti concordarono che per qualche tempo gli agenti avrebbero indagato nei paraggi del maniero, per cercare qualche traccia del cyniclon.
Il giorno successivo, le tre si separarono in due strade, Nenè andò a sinistra e Berry con Ondina andarono a destra.
Le loro scuole si distanziavano di mezz'ora di cammino, e questo aveva facilitato le tre sia per l'andata che per il ritorno.
Per loro fortuna la maggiore di loro le aveva inscritte nella stessa scuola, ancora meglio, erano assegnate nella stessa classe.
L’altra cosa che Berry dovette ammettere, che con la scusa di frequentare una scuola pubblica, sia lei che le altre avevano una buona pausa di sei ore da Kisshu. Il bello che lui in questo arco di tempo non cercava di avvicinarsi nell'istituto scolastico per avvicinarla.
Entrambe le adolescenti avevano scontrato che adattarsi in una scuola pubblica era più difficile di quando immaginassero. Con tutta la loro buona volontà, il loro arrivo nell'istituto non era passato in osservato.
Il costante sentirsi osservate da molti occhi indiscreti non aiutavano a loro a rilassarsi, e le continue domande scomode non miglioravano di molto la loro integrazione.
La maggior parte delle loro pause le trascorrevano sul tetto della scuola, dove con tutta la calma potevano rilassarsi senza la costante pressione che le poverine dovettero subire dal loro arrivo.
Da un lato capirono che in questi tempi di guerra il suolo giapponese era diviso in due parti Umani vs Cyniclons , e il loro arrivo a metà anno scolastico non poteva che avvenire in un momento peggiore.
Ma quando il resto del corpo studentesco seppe che le ultime due arrivate provenivano dall'estero, e che vari motivi sconosciuti erano arrivate in Giappone avevano acceso la fantasia di parecchi studenti.
Nella norma, in caso di guerra molti studenti vengono trasferiti dai genitori in un luogo più sicuro, e le due ragazze hanno fatto l'esatto contrario.
Per quando riguarda alla piccola Nenè, le cose stavano andando un pochino meglio, la sua energia sprizzante aveva alleggerito di poco il suo ingresso nella sua nuova scuola.
La sua ingenuità da un lato era una benedizione che non le permetteva di vedere che in torno a sé c'era un'atmosfera un po' sfuggente, e dall’altra parte, lei non si rendeva conto che anche sé cerca di inserirsi in un gruppo, come per esempio con un gruppo di sue compagne di classe.
Quest'ultime appena la vedevano arrivare verso di loro con una scusa cambiavano posto; Nenè credeva che loro non si erano accorte della sua presenza, però sapeva anche che non poteva gridare in biblioteca per attirare la loro attenzione, e questo un po' le dispiaceva.
Un'altra giornata scolastica giunse a termine, e come da qualche tempo si diedero l’appuntamento al solito posto per fare un tratto di strada verso la fermata dell'autobus.
Ecco un altro problema che si sono trovate davanti per il trasporto, con Nico Robin si erano accordate di prendere i mezzi pubblici per sembrare delle normali studentesse e non delle protette della figliastra di un importante ambasciatore che risiedeva a Tokyo.

Il bus che prendevano era uno dei pochi che ancora  era in circolazione, con lo scoppio della guerra molti umani hanno deciso d'immigrare verso gli altri paesi dove la guerra non aveva 
ancora messo piede, e tra di questi c'erano parecchi autisti di vari mezzi pubblici.
Quest'ultima era una donna piuttosto alta e decisamente in sovrappeso, con un volto mascolino, il viso squadrato, e labbra spesse,  sicuramente è una donna di mezza età; ha capelli ricci molto folti di colore arancione, e indossa degli orecchini.
Come ogni mattina la si trovava nella sua postazione alla guida dell'autobus, con la divisa da lavoro e un sorriso che accoglieva i pochi passeggeri che avevano ancora bisogno del suo mezzo, e tra questi spiccavano il giovane trio.
Sia per l'andata che per il ritorno, molto spesso erano solo il loro trio e si potevano permettere di scambiare due chiacchiere con la donna mentre lei le accompagnava nella loro fermata, che guarda caso è l'ultima.

O:- Buon giorno signora, com'è andata a lei la giornata? - ^^
 
Domandò con dolcezza la più alta del trio, salutandola appena lei e le altre salirono sul bus.

?:- Oh, buon giorno Ondina, bene spero che la tua giornata scolastica sia andata meglio delle altre volte. - ^^

Dal suo tono c'era anche un po' di tristezza, anche lei quando seppe delle difficoltà delle due adolescenti, nell'adattarsi nel loro nuovo ambito scolastico le poteva solo dare dei consigli per non demoralizzarsi e di non darla vinta a quei cafoni.
La buona parte dei suoi consigli erano buoni, e il costante alienazione nei loro confronti le aveva scoraggiate da continuare a cercare di fare delle amicizie.
In privato sia Berry che Ondina concordarono insieme che forse era meglio così, con questa scusa di essere lasciate in disparte avevano meno gratta capi da affrontare.
Loro due non sapevano con certezza cosa stava succedendo realmente in classe con Nenè, però potevano farsi un'idea approssimativa, e per loro sapere che anche la più piccola del loro trio stava subendo la stessa cosa, le si spezzavano i loro cuori.
Nenè è una bambina energica e molto dolce, certo aveva i suoi momenti, ma dopo averla conosciuta un po' meglio chiunque si sarebbe considerato molto fortunato ad averla nella propria cerchia di amici.
Sicuramente nessuno a scuola la pensava in questa maniera, e da quello che aveva raccontato a loro; Nenè non era riuscita a capire alcuni ceppi di comportamento scolastico, e loro due pensarono di dover almeno metterla in guardia
della probabile ostilità da parte dei compagni sé lei cerca ancora di fare amicizia con loro.
Un conto e pensarlo e l'altro era dirlo, sarebbe molto brutto perché Nenè non avrebbe capito fino in fondo l'ostracismo che stava subendo da parte dei suoi compagni di classe. Però conoscendola, con il tempo avrebbe capito in prima persona cosa stavano cercando di dirle.
Nessuna era in qualche maniera imparentata tra di loro, allo stesso tempo si sentivano come sé fossero sorelle, ognuna vegliava e proteggeva le altre.
Ondina per la sua grande intelligenza e il suo carattere timido e remissivo era spesso oggetto di scherzi pesanti da parte dei bulli quando ancora frequentava la scuola in America, Berry dal carattere impulsivo e il suo senso di protezione non si faceva nessuna esitazione
di affrontare i bulli di Ondina a viso duro. Nenè era la più " fortunata" forse per il fatto che vive letteralmente nel suo mondo a parte, che forse non notava le difficoltà delle più grandi.
Tornando al presente, come sempre il tragitto di rientro era spesso da parte delle tre a chiacchierare con l'autista che guidava l'autobus; e ogni tanto capitava che la si fermava per far salire qualche passeggero, e questo le ragazzine chiacchieravano con chi era in vena di due parole.
Ad esempio il vecchietto che era appena salito, non sapevano come si chiamava o dove abitasse, ogni volta che capitava di prendere lo stesso autobus, l'anziano era ben felice di scambiare sì e no due parole con loro, era così contento quando le vedeva già salite sul mezzo di trasporto
che molto spesso tutti si dimenticavano che a poche miglia di distanza c'era in corso una guerra sanguinosa, a volte il tempo si fermava, e la quotidianità alleggeriva i cuori di chi non era stato ancora corrotto dal conflitto.
Verso la fine del rientro a casa, il vecchietto scendeva nella fermata prima della loro, e dopo i saluti, le tre rimasero le ultime passeggere dell'autobus, tra una chiacchierata e l'altra la loro destinazione arrivò in un battibaleno. 
Dopo aver salutato l'autista, il trio si incamminava per un bel pezzo di strada e si aggiornavano su cosa hanno fatto nelle sei ore che non si erano viste.

N:- Berry, Ondina one- chan com'è andata a scuola da voi? - (๑ᵔᴗᵔ๑)

Nenè attaccò il discorso per prima, dalla sua espressione facciale doveva aver passato una bella giornata scolastica.

O:- Tutto bene, Nenè dicci com'è andata da te. -  ^^

N: - Certo, prima di tutto abbiamo fatto letteratura, poi abbiamo fatto due orette di disegno e per finire c'è stato intervallo.
C'erano tante cose buonissime nella mensa della scuola, ero indecisa se prendere il ramen oppure qualche caramella. - ( ✧∇✧)        

I suoi occhi luccicavano alla sola menzione delle caramelle, le altre due adolescenti ridevano per la sua eccitazione alla sola menzione del dolcetto.

B:- Beata tu Nenè, noi due abbiamo avuto le prime due ore d'inglese, poi l'intervallo e per le altre ore ci sono state letteratura e due ore di matematica.
Ondina, ti ricordi che la professoressa Tushiha ci ha dato un intero paragrafo da studiare per il compito di matematica per la prossima settimana, mi puoi aiutare? - 人༼☯﹏☯༽           

Berry supplicò la verdina, entrambe studiavano insieme era un accordo reciproco.
Ondina l'aiutava con lo studio così la rossa non si distraeva, e Berry la proteggeva dai bulli, era un equivalente di guardia del corpo.
Ognuna aveva qualcosa da dare e da guadagnare, a parte che questo loro segreto, aveva aiutato tutte e due a crescere in un'amicizia vera e sincera.

O:- Tranquilla Berry, ti aiuto come sempre. Che ne pensate di studiare come l'altra volta in biblioteca tutte insieme, e poi dopo lo studio ci guardiamo qualche film? - (∩_∩)         

Propose Ondina, alle altre due erano molto favorevoli al suo piano, ogni volta che c'era lo studio di mezzo trovavano un piano ingegnoso per renderlo divertente.
Di botto Nenè si fermò, anche le altre due si fermarono vedendola impalata in mezzo alla strada e il capo inchinato.
Entrambe non capivano il cambio d'umore della bambina, fino a pochi istanti fa era felicissima dell'idea di Ondina, ora sembrava un'altra persona.

O:- Nenè? ...Stai bene? - (•́ _ •̀ )

B:- Nenè non farci preoccupare, è successo qualcosa? ...Sai che puoi parlare con noi.- (•⌓•) 

Entrambe le adolescenti si avvicinarono alla biondina con un po' di timore, la bambina non sembrava che avesse sentito le loro domande.
All'improvviso, alzò il capo verso di loro era seria.

N:- Io non voglio più studiare in biblioteca, sapete cosa è successo l'ultima volta, la nostra serata è stata rovinata.
Se vogliamo farlo dobbiamo invitare pure Kisshu, non è stato molto bello che Berry one - chan lo abbia escluso a priori solo perché e un ragazzo.- ☜(`o´)

Sentendo questo, Ondina era un miscuglio di sollievo che Nenè stesse bene, e confusa su cosa centra Kisshu in tutto questo.
Berry ebbe un mal di testa alla sola menzione del giovane cyniclon, da quando lo ha incontrato, il nome del giovane alieno le procurava solo delle forti emicranie.
Spesso doveva andare in giro con un medicinale per farselo passare, non importa quante volte abbia detto a Nenè di non pronunciare il suo nome, e questo aveva scaturito molte litigate tra le più giovani,
Ondina era sempre quella che cercava di portare la pace tra di loro.

B:- NENE'... quante volte ti avrò detto di non nominare il nome di quel scellerato in mia presenza. TU SAI CHE MI FA VENIRE L'EMIGRANIA. - (◣_◢)╬


Berry si rivolge alla biondina con irritazione, per quante volte avrà detto di non fare questa cosa, sembra che Nenè lo faccia quasi a posta per irritare la mezzana.

N:- NON LO FACCIO A POSTA.... E sempre nell'argomento, Kisshu è un tipo ok, non merita di essere trattato male da te. - (ಠᆺಠ)

Lei dava di spalle alla rossa, ignorando il tentativo disperato di Ondina di trattenere fisicamente Berry dal menare la bambina.
Berry ancora furente con Nenè si strattona dalla presa di Ondina e si incammina verso il maniero, ignorandola evitando di entrare in uno scontro con lei.


N:- Ehi Ondina one - chan, pensi che stasera c'è Kisshu?..... Perché se viene possiamo questa volta invitarlo alla nostra seratina con film e dolcetti a volontà. - ( ^∇^)


B:- NENE' BASTA CON QUESTO KISSHU, LUI NON VERRA'.... di certo se osa presentarsi di nuovo, il suo brutto muso non sa cosa lo attende. -  ヾ(ꐦ ◎曲◎)ノ゙ 

 
La minaccia fu ben sentita dalle altre due, ebbero delle reazioni ben diverse l'una dall'altra, mentre seguivano Berry a pochi passi di distanza dalla rossa furente.


O:- (⊙-⊙)💧       


N:-  (・༚・) ??


Kisshu è un argomento molto delicato per la rossa, Ondina capiva che tra la sua amica e l'alieno è successo qualcosa di poco gradevole, e per quando è curiosa di sapere cosa sia effettivamente successo,
non era come Nenè che quando sente il gossip nell'aria si impicciava senza vergogna.


*************************************************************************************************************************************************************

K:- Acciù!!..- 

Il ragazzo starnutì all'improvviso, era stato nuovamente buttato fuori dalla sua classe, per il fatto di essere stato colto in flagranza di reato di fantasticare a occhi aperti alla sua bambolina.
Dopo il fiasco dell'altra sera Kisshu concordò di l'asciare la sua bambolina per qualche tempo. Non voleva ammettere a voce alta, quella dannata bestiaccia gli aveva causato una mala figura davanti alla sua micetta.
Il suo orgoglio ancora bruciava per il fattaccio, ancora se ci ripensa il dolore nel lato offeso gli creava qualche disagio e per completare in bellezza, non poteva chiedere l'aiuto della madre adottiva.
Già immaginava la sua ansia e le mille domande per il morso che si era procurato, e non sapeva quale balla rifilarle per giustificare il morso in "quella" parte del corpo.
Il suo tragitto verso la presidenza era in silenzio, l'accademia militare era una delle migliori in assoluto.
La sua struttura era imponente, più di due mila studenti la frequentavano per addestramento militare obbligatorio.
Kisshu è uno degli allievi più problematici che l'accademia militare abbia la sfortuna di avere come allievo.
Kisshu è un tipo che non si piega tanto facilmente alle rigide regole che l'accademia applicava ai suoi studenti. 
L'adolescente dai capelli verdi entrò nell'ufficio del direttore senza bussare, di quest'ultimo non c'era traccia neanche della sua stessa ombra.
La scrivania era ordinata, e una pila di fogli stava in disparte della scrivania, per passare il tempo Kisshu rovistava nelle cose e toccava dei pulsanti che non doveva toccare.
Di botto, la porta si aprì e un Pai Ikisatashi molto furente entrò, nella sua mano destra teneva il suo ventaglio pronto a scagliarlo contro il fratello adottivo.
Gli era giunta voce che il mezzano era stato nuovamente cacciato fuori dalla sua classe perché stava fantasticando a occhi aperti.
Pai sapeva a cosa o meglio a chi stava pensando Kisshu, e non volendo dare l'ennesima delusione a loro padre per il comportamento in disciplinato del fratello.
Pai entrò nello studio del direttore e chiuse la porta dietro alle sue spalle, prima di iniziare l'ennesimo scontro verbale con il fratello adottivo.



K:- Pai che ci fai tu qui?... Non dovresti essere in una di quelle confraternite dei secchioni? - (≖ᴗ≖๑)

Il sarcasmo del verdino era il suo classico saluto al maggiore, Pai era abituato alla sua ironia ma questa volta era arrivato al limite.
Toccava sempre a lui a ricevere la lettera di richiamo del direttore, che a sua volta, lo doveva consegnare al padre.
Le continue discussioni in casa erano all'ordine del giorno per il comportamento del figlio adottivo, Pai non voleva più vedere lo sguardo deluso della madre e quello furente del padre.

P:- KISSHU, cos'altro hai combinato questa volta?... Di solito ti buttano fuori perché disturbi le lezioni, questa volta perché stavi fantasticando.
Stavi pensando a quella lì, non è vero!?..- ᓀ ᓂ ╬


La sua era più una conferma a sé stesso che una effettiva domanda verso l'adolescente.
Sentendo questo, Kisshu gli si spalancarono gli occhi, non credeva a quello che aveva appena sentito.
 

K:- Lo sapevo… sapevo di aver visto te e Tart l'altra sera, mi avete seguito a mia insaputa.-   ( ರ - ರ)☞


La sua accusa non aveva smosso il maggiore degli Ikisatashi, Pai non aveva nessun motivo di negare la cosa.
Il suo silenzio era la conferma per Kisshu, che subito partì all'attacco.


K:- Non avevate nessun diritto di pedinarmi, sono grande e posso cavarmela da solo. - ( ರ - ರ)


La furia era palese nelle sue iridi d'orate, si sentiva offeso per la mancanza di fiducia da parte dei suoi famigliari.


P:- Hai detto bene, sei grande solo fisicamente, ma di maturità ne dimostri di meno.
Kisshu, non mi è piaciuto affatto quello che ho visto l'altra sera, sei andato nel territorio umano per quell'umana, ma sei uscito di senno? - ᓀ ᓂ ╬


Il tono di rimprovero come ben sapeva non aveva fatto nessun effetto a Kisshu, che in sua risposta, gli lancia un'occhiataccia.


K:- Io faccio quello che mi pare e piace, non devo dare retta a te per quello che faccio nelle mie ore libere.
E poi, sono solo andato a fare una visitina alla mia bambolina, non vedo nulla di male in questo. -  ≖‿≖           



Il ghigno del fratello aveva innervosito Pai, non sapeva dove sbattere la testa per fare rinsanire Kisshu, quella testa di rapa non voleva saperne delle conseguenze delle sue azioni sconsiderate.


P:- Bambolina?... Chi sarebbe la bambolina Kisshu?.- ( ≖͞  -≖͞) ??


Era curioso, non sapeva di questa novità dal fratello e voleva vederci chiaro, anche sé sentiva conoscere la risposta.


K:- Ah! già... la mia bambolina, è da parecchio che non la vedo. Devo decidermi di andare a farle visita uno di questi giorni, scommetto che le manco molto. - (¬‿¬)


Il suo lato narcisistico era un altro tasto dolente per Pai, Kisshu si metteva a fare lo scemo con le altre ragazze dell'accademia e questo gli aveva creato parecchi problemi.
Pai non voleva conoscere tutti i dettagli, ma la risposta del fratello lo aveva illuminato su quello che presso a poco Kisshu combinava nel suolo umano.


P:- KISSHU, sono passate solo 24 ore che in gergo umano sarebbe un SOLO GIORNO, non credo che la tua " bambolina" le manchi così tanto.
Ieri sera hai rischiato grosso, gli umani che abitano in quella villa hanno chiamato gli P.I.E.C.E, solo perché tu ragioni sempre
con quello che hai in mezzo alle gambe e non con il cervello, come tuo solito. -  è_é
  


K:- Pai quella non è una villa ma un maniero, e c'è un'enorme differenza tra loro. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱


P:-Da dove lo deduci le due differenze? - (・ิ.・ั)     


Lo scetticismo di Pai era ben accetto, non che a lui si interessasse delle costruzioni degli umani o roba simile.


K:- Me lo ha detto la mia bambolina! - (∩_∩)


P:- ( ≖͞  -≖͞) ??  💧     


P:- Tu stai parecchio male Kisshu, dobbiamo portarti da un buon guaritore il prima possibile, e n'è frattempo cerca di fare pace con il tuo cervello. -  (≖͞_≖̥)          


K.- IO DOVREI FARE PACE CON IL MIO CERVELLO? ....Sei tu che dovresti fare pace con il TUO di cervello Pai.- (◣_◢)╬


P:- Io di certo non devo fare pace con il mio, tanto che lo so usare correttamente, non posso dire stessa cosa su di te.
E ti scordi l'idea malsana di tornare dall'umana, è l'ultima volta che la vedrai. - (ಠ︿ಠ)


La minaccia di Pai di tenerlo lontano dalla sua micetta, aveva fatto salire il sangue al cervello a Kisshu.
Una cosa è litigare con Pai per il suo rendimento accademico, l'altra è quello di minacciarlo di non fargli vedere mai più Berry.
A solo pensarci, a Kisshu gli venne una fitta dritta al cuore e questa cosa non lo poteva permettere.


K:- TE LO SCORDI…Tu non mi separerai mai dalla mia bambolina mettilo in chiaro in testa, lei è MIA e nessuno, ripeto NESSUNO
mi terrà lontano da lei o dovrà vedersela con il sottoscritto. - (Ò 皿 Ó ╬)


Detto ciò dalle sue mani richiamò i sui tridenti, sottolineando così la sua minaccia di battersi per l'umana per cui ha sviluppato un'ossessione malsana.
Pai si mise in posizione di combattimento, prendendo seriamente la minaccia del fratello adottivo, sapeva che all'inizio Kisshu sarebbe stato testardo da non rivolgergli la parola.
Con il tempo, si spera, gli torna la ragione.

 P:- E così, sia! ...-  ಠ=ಠꐦ      

Detto questo, lo scontro tra i due fratellastri Ikisatashi era inevitabile, per quando c'era dell'affetto tra i due non potevano evitare di scontrarsi di continuo; Kisshu per la sua indole ribelle e al caos, e Pai per la sua dedizione all'obbedienza e l'ordine.
E mentre i due combattenti iniziavano lo scontro nell'ufficio del direttore, nessuno di loro si accorse che l'altoparlante era rimasto acceso per tutto il tempo.

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 ANGOLO AUTRICE:

Voglio precisare alcune cose.
Dopo che le ragazze parlano di Kisshu, Berry ha un forte emicrania, la poverina ha già troppi grata capi per la testa, con Kisshu negli intorni sono destinati ad aumentare a dismisura.
Sempre sull'argomento, quando Kisshu starnutisce è perché le ragazze prima hanno parlato di lui, tempo  fa ho letto un articolo interessante in questione, quando starnutisci significava che qualcuno da qualche parte sta parlando di te.
E in un fumetto di Tokyo Mew Mew  c'è un estratto di questo dettaglio; ho pensato che fosse una cosa carina ho creato un legame indiretto tra Strawberry e Kisshu. 
Ecco il sito dove mi sono ispirata, i crediti vanno all'autore/ autrice dell'articolo.
⬇ 
https://tokyomewmewpower.fandom.com/wiki/Tart

K.J ❤ 

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Capitolo 16
*** ESSERE SÉ STESSA ***


Durante l'intera notte, Nico Robin non aveva chiuso occhio. Il bruciore che la tormentava non le aveva dato tregua: la sua gola si accendeva sempre di più ogni volta che cercava un breve sollievo dall'infiammazione.
Appena sveglia, l'ereditiera si augurò che tutto fosse stato solo un brutto sogno. Con lentezza, si alzò dal letto e si spostò verso il bagno per prepararsi per la giornata. Con calma, scese le scale e, non vedendo nessuno, si diresse in cucina, dove trovò la tavola imbandita. Uno dei "gemelli" doveva aver ricevuto l'ordine di preparare la colazione per lei. Anche come la sera precedente a cena, il momento del pasto risultò difficile; riuscì a mangiare solo due cose precise perché il bruciore aveva il sopravvento sulla sua necessità di nutrirsi.                       
Senza proferire parola, Nico Robin si spostò nel salotto e, sedendosi in una delle poltrone, prese uno dei libri che aveva portato con sé. Iniziò a leggere per distrarsi dal bruciore in gola, anche se l'infiammazione le causava disagio, tanto da portarla a toccarsi ripetutamente il collo come se questa azione potesse alleviare di poco il disagio. Improvvisamente, sentì il suono di una smaterializzazione. Si alzò mettendosi in allerta, inizialmente pensò che fosse il giovane alieno dai capelli azzurri che veniva a controllarla, ma si sbagliava. Davanti alla porta d'ingresso, nella sua sinistra, apparve un alieno sconosciuto.
Esteticamente, l'estraneo era più basso di lei e aveva i capelli bianchi e brizzolati, simili ai suoi baffi e alla barba incolta. La sua corporatura era robusta, e per quando riguarda per i suoi anni l'ereditiera pensava che il cyniclon davanti a sé doveva essere grande di età.  
Le sue vesti rispecchiavano la sua razza: indossava una tunica di lino coperto da una sopravveste con frange che arrivava leggermente sotto le ginocchia.
Inizialmente, Nico Robin non riuscì a capire il motivo della presenza di questo cyniclon nel suo salotto nella nuova abitazione.
Era consapevole che la sua presenza, così come quella di Oscar, doveva rimanere segreta per evitare possibili rivolte da parte dei Cyniclons che non gradivano la loro presenza.


?:-Salve!... Scusate per averla fatta attendere, spero che non avete atteso molto per il mio arrivo. - ^^

Percependo le parole, la giovane donna fu colta da uno sguardo confuso, che fu notato anche dall'arrivato.
All'inizio, sembrava che l'uomo cyniclon non fosse conflittuale, ma Nico Robin rimaneva guardinga nei suoi confronti.
Vedendo la confusione negli occhi di lei, anche l'alieno sembrò confuso a sua volta, forse aveva commesso qualche errore, e domandò 


?:- Credevo che le fosse stato comunicato del mio arrivo. Il giovane soldato mi ha incaricato di verificare le vostre condizioni. -  ( ಠ.ಠ)💧    

Davanti a queste nuove informazioni, a Nico Robin si accese una lampadina, ricordandosi che poco prima di andarsene, il suo nuovo bodyguard le aveva detto che avrebbe inviato qualcuno per esaminare il suo problema alla gola.
Fece un leggero cenno con la testa per indicare che aveva compreso la situazione. Dopo alcuni convenevoli, l'alieno si presentò come Anthus e disse di essere un guaritore o una sorta di medico nelle sue parti, così lo definì Nico Robin.
Lei indicò il divano più grande dove poter svolgere l'esame, e l'uomo estrasse una borsa a tracolla di medie dimensioni. Il colore, un tempo arancione acceso, sembrava essersi scurito in un tono più vicino al giallo-arancio.
Seguendo le istruzioni di Anthus con un po' di esitazione, Nico Robin si sottopose all'esame di questo estraneo. Spesso le poneva domande di vario genere, anche se alcune sembravano non correlate con la sua attuale condizione.
Lei rispondeva brevemente. Poteva notare che il guaritore era molto professionale, non mostrava alcun risentimento verso di lei. Anche se aveva aspettative diverse, Nico Robin non poteva lamentarsi: poteva avere un guaritore meno tollerante, considerando la guerra in corso tra le due razze.                                                       
Poco prima della fine dell'esame, entrambi udirono il suono di un'altra smaterializzazione.
Apparve il bodyguard di Nico Robin, che si diresse verso la cucina senza dare l'opportunità al guaritore di parlare.
Sia il guaritore che la sua paziente si guardarono confusi, senza capire cosa fosse appena successo.


A: - Che tipo di poche parole! - ᵔ.ᵔ 💧

Anthus commentò, rivolgendosi a Nico Robin, cercò di smorzare la tensione creata dall'arrivo del soldato. Lei si limitò a scrollare leggermente le spalle, confusa.                                     
Dopo qualche minuto, il guaritore ripose gli strumenti nella sua borsa a tracolla e fece un accenno con la testa alla ragazza prima di dirigersi verso la cucina, dove il soldato lo attendeva in silenzio.
Mentre confabulavano in disparte, scambiandosi poche parole sulle condizioni della giovane umana, Nico Robin si avvicinò con cautela alla porta della cucina per ascoltare la loro conversazione.


?:- Mi dica, come sta l'umana? - ᓀ ᓂ  

Il giovane soldato fu il primo a prendere parola, stava guardando fuori dalla finestra, mentre Nico Robin si chiedeva cosa stesse tenendo occupato il soldato da quella parte, che nemmeno si voltò verso il guaritore.


A:- È più grave di quanto mi aspettassi... non ho mai visto un'infiammazione di quella portata nei miei anni di pratica medica. - •́ •̀  
Questo attirò l'attenzione del soldato, che si girò verso l'anziano guaritore. Nico Robin fu sorpresa, non aveva mai immaginato che il suo malessere fosse così serio.
Capiva che l'infiammazione le causava disagio, ma non si aspettava una diagnosi così preoccupante da parte del guaritore.

?:- Continua! ...- ᓀ ᓂ  

A:- L'umana, come mi avete detto, ieri sera deve aver mangiato un seme nero di quei frutti che si trovano nelle nostre foreste... e ancora più sorprendente è che non sono quelli che coltiviamo di solito.
Anche quelli hanno la loro piccantezza, ma questo è qualcosa di molto strano... -  •́ •̀  

Mentre l'uomo divagava, sembrava che anche lui stesse cercando di capire come quei semi fossero finiti nel pasto dell'umana.
Non voleva sapere perché lei si trovasse nel loro territorio. Grazie alla sua reputazione di persona riservata e competente accumulata in molti anni di professione, aveva guadagnato la fiducia di tutto il villaggio.
Per questo motivo si era ritrovato coinvolto in questa situazione. La sera precedente, una piccola chimera era apparsa davanti al suo studio consegnandogli un messaggio che richiedeva i suoi servizi e la sua discrezione per una questione 'pungente'.
Anche se confuso, aveva accettato di prendersi cura di questo paziente 'speciale'. Certo, non si aspettava che l'individuo in questione sarebbe stato un'umana con una grave infiammazione alla gola.
Provava compassione per la giovane donna; immaginava che un'infiammazione così acuta sarebbe stata una tortura.
Fortunatamente, era stato chiamato in tempo, e non voleva neanche pensare a cosa sarebbe potuto accadere se fosse arrivato più tardi.


?:- Spiegati meglio vecchio... - ᓀ ᓂ  

Gli intimò il suo giovane interlocutore.

A:- L'umana ha ingerito a sua insaputa un semino delle bacche rosse, ma quelle selvatiche.
E credo che non si sia limitata a mangiarlo, deve aver sicuramente schiacciato con i denti e questo deve aver scaturito la sua piccantezza.
Però questo non mi spiego.... come mai si sia così infiammata la sua gola, la lingua è piena di uno strano pus e l'arrossamento locale della mucosa è in fiamme, è un'anomalia nel vero senso della parola. - (•́ _ •̀ )      


Il soldato sembrava ancora più confuso di prima, anche lui aveva visto in prima persona come l'umana faticava a respirare, e che tutta l'acqua che aveva bevuto non aveva scaturito nessun sollievo. Però da quello che gli stava dicendo il guaritore non è una semplice infiammazione come aveva supposto precedentemente. Dalle sue espressioni facciali, il soldato credeva che la nuova arrivata stesse esagerando per il bruciore, per questo aveva preso sotto gamba il disturbo di lei e ci aveva pure riso sopra, come per sottolineare la debolezza della razza umana a confronto con quella dei Cyniclons. Perso nei suoi pensieri, quasi si perse il proseguimento del discorso del guaritore.

A:- Certo, però è strano! ... Questo bruciore da come sono riuscito a capire si è attaccato per tutto l'apparato giugulare fino ad estendersi fino al resto del collo dell'umana, le bacche rosse sono famose per le loro molteplici usi, dalla cucina fino all'ambito medico, e qui parlo per quelle coltivate da noi... Ho bisogno di qualche campione della cena della ragazza, ho l'impressione che qualcosa non mi torni, così potrò fare degli accertamenti per avere una diagnosi giusta. - (•́ _ •̀ )      

Il soldato non oppose resistenza a fornire il pasto di ieri sera, e il guaritore prese gli avanzi della cena.
Prima di congedarsi, consegnò al soldato una piccola ampolla rossa dal collo lungo con un liquido misterioso all'interno.
Spiegò che avrebbe aiutato temporaneamente a alleviare il problema e che avrebbe preparato una cura adeguata al bruciore.
Detto ciò , Nico Robin si dileguò in camera sua, si sentiva sopraffatta dalle informazioni apprese. Si chiese come fosse possibile che solo lei avesse ingerito quel seme, non il suo ospitante.
La dinamica degli eventi confermava che il colpevole dello "scherzo" era il suo bodyguard, ma ora stava scoprendo che potrebbe non essere così.                                                                         
La sua testa le doleva per tutte le informazioni affrettate che aveva assorbito in meno di 24 ore da quando era arrivata nel territorio dei Cyniclons. 
Un bussare alla porta la riportò alla realtà.                         
Con un respiro profondo, si diede una veloce sistemata prima di aprire. Trovò il soldato con l'ampolla lasciata dal guaritore. Senza dire una parola, lui entrò nella sua stanza.

?:- Il guaritore prima di andarsene ha lasciato questa, è una medicina temporanea per alleviare il vostro problema alla gola, dopo vi darà una cura più adatta al vostro problema. - ᓀ ᓂ  

Lui si limitava a darle l’ampolla, Nico Robin sulle prime si concentrò sull'ampolla, e i suoi occhi si incrociarono con quelli dell'alieno e lei fece un piccolo sobbalzo non aspettandosi di incrociare il suo sguardo penetrante, come ieri anche adesso provava quel disagio nel vederlo scrutarla in quella maniera con un o sguardo perso nel vuoto su di lei.                                                                                                           
Averlo in camera sua per giunta da soli non le metteva altro che delle brutte vibrazioni, si sentiva nuda sotto il suo sguardo  

?.:- Il guaritore ha consigliato di usare il contenuto di questa ampolla con molta attenzione, poche gocce dopo a ogni pasto. - ᓀ ᓂ  

Lo sapeva benissimo cosa gli avesse detto il guaritore, di certo lei voleva avere i suoi spazzi senza averlo tra i piedi, e non volendo più sentire quelle vibrazioni negative.                     
Con un secco cenno, Nico Robin diede a intendere di aver capito. Mentre si preparava a riporre l'ampolla in bagno, fu afferrata bruscamente dal soldato.
La sua presa ferrea le faceva molto male, tanto vero che Nico Robin stava iniziando a non sentire più la circolazione sanguigna del suo arto preso in ostaggio dal cyniclon                                 
Inizialmente, cercò di liberarsi dalla presa, ma lui continuò a trattenerla, causandole disagio. Lei voleva solo andare a letto, e sperare che qualsiasi sostanza che si trovava in quella misteriosa ampolla la potesse aiutare a rendere
sopportabile questo bruciore che la stava mangiando viva.
Il soldato le rivolse un "sorriso" o almeno lei lo interpreta come tale, per lo più è un leggero alzarsi delle labbra, forse per alleviare la tensione che si era creata.
Nico Robin non era sicura di aver decifrato correttamente il suo nuovo bodyguard, ma non voleva farsi vedere spaventata.
Anche perché la sua arroganza davanti al suo malessere le bruciava ancora, questa rabbia cieca che veniva alimentata ogni volta che pensava alla cena disastrosa di ieri sera.



Lui si limita ad addrizzarsi la schiena, prima di pronunciare le seguenti parole.

?:- Vi auguro buona notte! - ᓀ ᓂ  

Poi uscì dalla stanza, lasciando Nico Robin sbalordita per ciò che era appena accaduto


N.R:- "Cosa è appena successo?". - ( ・ิ_・ิ)           

Lei preferì prendere la misteriosa pozione e, seguendo le indicazioni del guaritore, la prese a gocce.
Il sapore le ricordava le erbe aromatiche che aveva assunto durante l'infanzia per i suoi malanni. 
In un certo senso era ormai abituata al cattivo gusto.


***************************************************************************************************************

Il mattino successivo, Nico Robin si era alzata più serena. Non era ancora completamente sveglia, ma aveva notato una cosa: il bruciore era diminuito.
Questo la fece emettere un sospiro di sollievo. Ringraziò mentalmente il suo nuovo medico per averle prescritto quella strana medicina che aveva alleviato la sua sofferenza.
Prese il suo tempo per scegliere i vestiti e si diresse in bagno per una lunga e rilassante doccia. 
Dopo essersi assicurata di aver chiuso a chiave la porta del bagno, Nico Robin si osservò riflessa nello specchio. Dopo qualche istante di riflessione, sorrise.
Era consapevole che avrebbe presto ripreso le sue normali attività. L'incidente della cena della sera precedente era stato un contrattempo inaspettato.
Non aveva previsto di essere sorvegliata così da vicino dal soldato. Aveva pensato che, dato il suo ruolo marginale nel trattato di pace, non sarebbe stata così strettamente monitorata.
Questo costituiva il secondo intoppo imprevisto. Con la sua guardia del corpo, non poteva circolare liberamente in casa. Inizialmente, aveva sperato di avere maggiori opportunità per indagare più a fondo tra le cose di Oscar.
Non sapeva cosa stesse cercando. Forse documenti che confermassero l'esistenza delle tracce per il trattato di pace, oppure che dimostrassero che fosse una sporca bugia, come già sospettava fin dall’inizio.
O magari qualche oscuro segreto che l'ambasciatore che si era portato con sé.
Ripensandoci, le risultava difficile credere che Oscar avrebbe rischiato di mandare a monte i suoi progetti per delle semplici dispute che aveva con lei.
Avendola appresso all’anca non sarebbe stato uno sprovveduto ad avere alla sua portata certi suoi segreti, mettendoli a rischio al primo momento di distrazione lei avrebbe agito nell’immediato.
La caccia al tesoro poteva attendere, decise. Per il momento, voleva godersi la temporanea tregua dai suoi problemi alla gola.
Con la mano destra sfiorò la sua collana di cristallo. Il suo colore era un bellissimo blu scuro. Era l'ultimo ricordo che le rimaneva della madre scomparsa.
Adesso riusciva a percepire chiaramente il potere nascosto al suo interno.                                           
La mente di Nico Robin vagava. Sentiva nostalgia di casa e delle sue amiche. Si sentiva egoista per averle lasciate a fendere da sole.
Erano già grandi e non erano completamente sole. La servitù e James l'autista, erano con loro per ogni necessità. Ma lei era la loro custode, e lasciarle le faceva sentire di non adempiere ai suoi doveri di tutrice.
Le famiglie delle ragazze si erano affidate a lei per il loro benessere, e questo accentuava il suo senso di colpa. Le aveva abbandonate per perseguire i propri obiettivi personali. Come faceva a dormire di notte, non lo sapeva.
Ogni volta che aveva uno di questi momenti di nostalgia, istintivamente toccava il pendente al collo. Aveva un effetto calmante su di lei. Guardandolo superficialmente, sembrava un semplice pezzo di pietra.
Aveva un valore affettivo per la ragazza. Quando veniva colpito dalla luce solare, creava un magnifico effetto arcobaleno che l'affascinava fin da bambina.
Finalmente si trovava da sola, senza il suo bodyguard che era andato via, e i due "gemelli" che non si vedevano da nessuna parte. La giovane ereditiera poteva finalmente fare ciò che le era stato impedito di fare per settimane: ESSERE SÉ STESSA
Finalmente aveva riacquistato le sue vere sembianze. Tuttavia, quando fu tentata di dare una veloce occhiata al suo riflesso nello specchio, dovette sbrigarsi perché sapeva di avere poco tempo.
Dopo aver appoggiato i vestiti sullo sgabello di legno vicino alla vasca da bagno, Pam decise di cambiare i suoi piani. Invece di concedersi una lunga e rilassante doccia, uscì cautamente dal bagno e poi dalla camera.
Con passi leggeri, fece una veloce ispezione della casa per essere certa che fosse disabitata, a parte lei stessa.
Successivamente, rientrò di nuovo nella sua camera, e chiuse la porta alle spalle con passi veloci si avvicinò alla porta-finestra e, una volta uscita sul balcone, si accovacciò accanto a una delle ante. Incastrò un fiammifero di legno in modo che, nel caso qualcuno avesse chiuso la finestra mentre lei non c'era, potesse evitare di rimanere bloccata fuori. Voleva anche evitare di inventare una scusa credibile in caso qualcuno notasse la sua assenza senza vederla uscire.                                             
Con un balzo, si spostò sul ramo più vicino di un albero nelle vicinanze. Attraversò la barriera protettiva senza problemi, allontanandosi sufficientemente dalla sua abitazione per fermarsi e riprendere fiato.
Scese dal ramo su cui si era riposata e, dopo essersi assicurata di essere sola, procedette con la sua trasformazione da umano a bestia.               
Al posto di Pam c'era ora una lupa dalle dimensioni enormi, con un manto bianco impeccabile e privo di imperfezioni.
Dopo essersi stiracchiata bene le zampe, la giovane lupa iniziò a orientarsi. Percepiva i suoni con udito fine, mentre gli odori erano molto diversi da quelli dell'ambiente umano.
La fitta vegetazione e il maggior numero di alberi le fornivano una buona protezione da occhi indiscreti.                                                                                                   
Finalmente, la mutazione aveva reso la ragazza un tutt'uno con il suo lato animalesco, liberandola dalle frustrazioni accumulate durante settimane di restrizioni.
Con un balzo, prese la rincorsa, ansiosa di correre libera senza alcuna restrizione imposta da forze superiori.
Ogni nuova scoperta attirava la sua attenzione, mentre si apriva alle meraviglie della foresta come la nuova arrivata.
Come gli animali terrestri anche quelli presenti nel territorio dei Cyniclons percepirono la sua presenza come quella di una nuova predatrice.
Si nascosero negli angoli più remoti che la densa vegetazione offriva loro, contro i pericoli esterni.                                                                                                         
La lupa correva, facendo sì che le foglie prendessero una leggera spinta in alto dopo essere state calpestate dal passaggio della licantropa.
L'euforia scorreva velocemente nelle sue giovani vene e il suo cuore era colmo di gioia, quasi sul punto di scoppiare, a causa dell'eccessiva eccitazione che stava provando
Dopo aver vagato senza meta fissa nella foresta per un bel pezzo di strada, la lupa sentì un irrefrenabile desiderio di bere.
Grazie al suo fiuto sensibile, riuscì a individuare una sorgente d'acqua pulita. Si trattava di un piccolo ruscello, dove l'acqua trascinava pigramente alcune creature che lo abitavano.
Quando la lupa si avvicinò, molti animali nei dintorni scapparono.                                                 
La giovane figlia di Elizabeth non diede loro troppa importanza; era abituata alla fuga degli animali quando la percepivano, anche nella sua forma umana.
La sua natura di bestia non poteva essere completamente nascosta agli altri animali.                         
Oggi è una bellissima giornata adatta per fare una lunga passeggiata, e sperava che in futuro avrebbe potuto esplorare ancora di più la zona, cercando punti di fuga o ottimi nascondigli per possibili emergenze.                   
Questo, naturalmente, si intende se le fosse permesso rimanere in questo posto paradisiaco.
Certamente, doveva prestare maggiore attenzione rispetto alle altre volte. Questo tratto di foresta non faceva parte del suolo umano, e gli Cyniclons avrebbero reagito in modo più negativo alla sua improvvisa comparsa.
Aveva poco più di due ore prima che qualcuno si accorgesse della sua scomparsa, e non volendo avere problemi, Pam si mise in marcia per continuare le sue perlustrazioni.                                                                                                                   
Sua madre le aveva sempre detto che quando ci si trova in un nuovo territorio, è meglio esplorarlo da cima in fondo per poterne trarre vantaggio.
Era uno dei tanti saggi consigli che la defunta lady Elizabeth aveva dato alla figlia quando ancora le era stato permesso di avere un alito di vita nel suo petto.                                                                                     
La nuova arrivata stava andando alla grande, notando molte strane creature sparse nei dintorni.
Alcune di loro si affacciarono dai loro nascondigli per dare un'occhiata alla nuova arrivata; i più coraggiosi si avvicinarono un po' per osservarla meglio.
Nei loro occhi, era lei a sembrare un'aliena spuntata dal nulla.
Tuttavia, mentre la loro curiosità verso di lei era forte, l'istinto di sopravvivenza gli diceva di starle alla larga.                                                                     
Un leggero venticello spostava leggermente molte piante insolite che dovevano essere scoperta dalla forestiera.
Il suo tempo stava per scadere e, nonostante avrebbe desiderato rimanere ancora un po', Pam doveva tornare sui suoi passi.                                     
Il rischio di essere scoperta era molto elevato e il gioco non valeva la candela.
Era ancora troppo presto per iniziare le sue scorribande solitarie. 
Dopo aver percorso un bel tratto di strada tranquillamente, la licantropa si fermò a pochi metri di distanza dall'abitazione aliena.
Non voleva avvicinarsi troppo all'abitazione nelle vesti di lupa, temendo che potesse essere percepita come una minaccia e scatenare involontariamente l'allarme della barriera protettiva.                                                        Dopo aver cambiato aspetto, con un secondo balzo attraversò di nuovo la barriera e atterrò elegantemente sulla ringhiera del balcone della sua camera.
Dopo essersi assicurata che nessun allarme fosse stato attivato, poté entrare con calma e riprendere il suo programma per concedersi un lungo bagno rilassante.

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ANGOLO AUTRICE :

Questa volta Pam ha avuto il primissimo assaggio di libertà, forse ho affrettato questo capitolo perché ho notato che in alcuni capitoli ho allungato di molto il brodo.

Pam avrà altre occasioni di esplorare l'ambiente che la circonda, e spero di aggiornare in brevissimo tempo gli altri capitoli.

K.j. ❤

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Capitolo 17
*** IL BRANCO!... ***


Da qualche parte nelle fitte foreste dell'America settentrionale, sorgeva una raduna popolata da un villaggio segreto. Le case erano costruite con legno, il che contribuiva a mantenere il luogo nascosto. Un gruppo di bambini giocava all'aperto, mentre altri si rincorrevano tra loro.
La giornata calda permetteva alle madri di stendere il bucato appena lavato e scambiare chiacchiere con le vicine di casa.                                           
In apparenza, nulla sembrava poter rovinare la giornata degli abitanti della raduna. Molti uomini e padri di famiglia erano al lavoro, ognuno svolgeva il proprio ruolo: chi tagliava legna, chi pescava, chi si alzava presto per cacciare selvaggina per la cena.
I paesani vivevano in una calma apparente, e molti giovani erano all'oscuro di un brutto segreto: un colpo di stato che aveva destabilizzato le vite dei licantropi trent'anni prima. Purtroppo, l'artefice di quel colpo di stato non aveva ancora pagato per le proprie malefatte e ora comandava con pugno di ferro sulla raduna.                                                                                                 
I più coraggiosi avevano sfidato l'usurpatore a viso aperto, e molti di loro, incapaci di sopportare l'idea di servire il vile oppressore, erano fuggiti in esilio, creando un nuovo branco in attesa del giorno in cui il vero erede di Elizabeth Uchiha avrebbe potuto reclamare il suo posto e cacciare una volta per tutte l'infame che aveva usurpato il ruolo che non gli spettava di diritto. 

 Trent'anni prima, un giovane licantropo di basso rango di nome Zannafè era un ambizioso guerriero.
Aveva dimostrato le sue ottime abilità di combattimento, ma per l’ammirazione di molti licantropi del branco gli diedero alla testa.                                           
La sua grande ambizione gli fece scalare velocemente le vette della gerarchia, ma la sua arroganza lo rendeva non idoneo per ricoprire il ruolo di leader.
Ignorando i campanelli d'allarme che aveva lanciato, il giovane Zannafè aveva cercato il potere a discapito degli altri e aveva seminato discordia tra i giovani del branco.                                                                   
Molti si rammaricavano del fatto che all'epoca ignorassero numerosi segnali d'allarme lanciati dal giovane Zannafè. I suoi comportamenti erano ambigui, e le trame segrete per i suoi fini personali andavano a discapito di chiunque si frapponesse tra lui e le sue aspirazioni di potere. Le continue richieste di attenzione lo facevano apparire un grande sbruffone, pieno di sé e cieco alle necessità del benessere del branco. Il precedente alfa (il padre di Elizabeth) spesso rimproverava il suo atteggiamento ribelle e il desiderio di soppiantarsi nel ruolo di leader, anche quando non possedeva le qualità necessarie per essere una guida adeguata. Il suo obiettivo era quello di sottomettere tutti i bambini nati all'interno del branco, creando faide all'interno del gruppo di giovani. Molti non sopportavano la sua ossessione di essere sempre il primo e di pretendere di avere ragione, e ogni volta che un bambino aveva il coraggio di proporre un'idea o lamentarsi legittimamente dei suoi modi prepotenti, subiva delle punizioni severe  
Elizabeth e la sua amica Gwen avevano avuto numerosi scontri con lui, sia verbali che fisici.
Il vecchio alfa, all'epoca, non aveva compreso appieno i primi segnali di pericolo che venivano messi in risalto dai cattivi comportamenti del giovane Zannafè , e nessuno avrebbe potuto immaginare che un bambino così giovane potesse avere ambizioni tanto malvagie.
Con il colpo di stato era inevitabile, Zannafè aveva tradito il suo branco, alleandosi con licantropi nemici e mettendo in pericolo la vita degli abitanti del villaggio.                                             
Molte donne del villaggio, all'epoca dei fatti, riuscirono a affidare i propri figli alle mani coraggiose di coloro che si opposero al tiranno. Alcuni adolescenti impavidi e assettati di giustizia si unirono ai loro padri, fratelli e zii fuggitivi, con la promessa di ritornare un giorno.
Ancora oggi, dopo molti anni, molti di loro non sanno cosa sia accaduto ai loro parenti in fuga, poiché nulla entrava o usciva senza la supervisione ferrea di Zannafè  e dei suoi infami alleati.   


Ogni giorno, i saggi del villaggio si riunivano per fare il punto della situazione, ma con esiti sempre negativi: nessuna notizia.   

Nel frattempo, nel gruppo dei più piccoli, ancora all'oscuro del fatto che Zannafè non fosse il vero alfa del loro branco, continuavano a giocare spensierati.
Durante una delle loro partite, la palla finì oltre le recinzioni che delimitavano il perimetro del villaggio.
Dopo la sua conquista illecita, il falso alfa aveva drasticamente ridotto le dimensioni del villaggio, suddividendolo in varie aree recintate con filo spinato e sorvegliate dalle sentinelle
licantropi dell'altro branco suo alleato.

?:-Momoka, hai ripreso la palla? Dai, ti stiamo aspettando per continuare a giocare prima dell'ora di cena! -  ᓀ ᓂ  

 
Gridò uno dei bambini più grandi del loro gruppo.
Tra di loro c’è una bambina che si chiama Momoka, aveva sei anni e i capelli le arrivavano fino a metà schiena.
I suoi capelli erano di un viola scuro e occhi vivaci, con il suo sorriso e la sua allegria rallegravano le giornate tristi e monotone della madre e della nonna.
Lei rimase sorda alle grida del suo compagno di giochi perché la palla non riusciva a trovarla con tutta l’erba alta che le offuscava la visuale.
Per lo più, la sua attenzione era rivolta verso un buco di medie dimensioni che creava un’apertura alla base del filo spinato.
La piccola fu attratta verso la foresta che veniva separata dal filo, impedendo agli altri di entrare ed uscire.
Tutta via, Momoka con la sua curiosità la portava sempre a desiderare di esplorare il mondo fuori dalle mura del filo spinato che delimitava il villaggio, e con la sua ingenuità richiamò il resto del gruppo per mostrar loro il buco. Quando gli altri nove bambini arrivarono, la videro affacciata davanti al recinto e seguendo il dito di Momoka, scoprirono cosa la stava tenendo occupata.
Anche loro rimasero incuriositi dal buco; nessuno di loro l'aveva mai notato prima, nonostante spesso giocassero nelle vicinanze.


 Mo:- Cosa ve ne pare di andare oltre il filo spinato e esplorare negli intorni?. -  ^^


Propose la bambina, ma molti, sentendo la sua proposta, fecero dei passettini indietro, restii a seguire la sua strampalata idea preoccupati per le conseguenze che avrebbero potuto incontrare se venissero scoperti dagli adulti.
Tuttavia, la giovane generazione desiderava avventure e nuove scoperte, mentre gli adulti cercavano di proteggerli dalla verità nascosta dietro il colpo di stato che aveva sconvolto le loro vite.                                                                                                                                 
Il bambino che prima l’aveva richiamata si fece avanti. Era alto, aveva sicuramente 8 anni e i suoi capelli erano di un castano chiaro.
I suoi vestiti avevano dei rattoppi dove erano stati ricuciti dalla madre dopo che lui era caduto tante volte giocando fuori con gli amici."


?:- Momoka, sei fuori di testa? Non sai cosa si cela dietro il filo spinato. Gli adulti ci hanno detto che è stato messo lì per proteggerci dai pericoli esterni. Non credo che sia una buona idea. - (ó﹏ò。)      

Solo a pensarci, sia lui che il resto del loro piccolo gruppo ebbero un brivido condiviso che percorse i loro corpicini. L'idea di trovarsi faccia a faccia con una creatura pericolosa pronta a sbranarli era spaventosa.


Mo:- Ma cosa dici, Joshua? Vergognati! Tu dici sempre che nulla ti può spaventare, e ora mi stai dicendo l'esatto contrario.
Ma non pensi a quante avventure ci perdiamo e a quanti piccoli animali possiamo incontrare?.- ୧ (✪∇ ✪) ୨   
 

La bambina replicò, i suoi occhi si illuminarono come stelle, eccitata all'idea di avere delle avventure con i suoi compagni.

Una bambina un po' più grande di Momoka si fece avanti, la sua lunga treccia era appoggiata sulla spalla destra, mettendo in risalto il suo visino dolce.
Il blu dei suoi capelli brillava intensamente grazie alla giornata molto soleggiata e senza nuvole all'orizzonte.


?:- Momoka, lo sai che non possiamo allontanarci dal villaggio, abbiamo il coprifuoco, e se gli adulti ci scoprono fuori dalle mura, ci metteranno in punizione per il resto delle nostre vite. -  (•́ _ •̀ ) 
    

Mo.: - Ma non vi annoiate di restare sempre rinchiusi?... Dove sta il brivido dell'avventura, di scoprire nuovi posti e vedere luoghi che non abbiamo ancora esplorato a causa di questa rete? - (•⌓•)       


Momoka osservò attentamente tutti i suoi compagni, cercando nel loro sguardo il riflesso del suo desiderio di avventura che l'aveva sempre contraddistinta dagli altri bambini del villaggio.
Amava profondamente la sua casa e la gente del posto, ma sentiva che c'era molto da scoprire al di là del filo spinato.
Vedendo che riceveva solo silenzio dai nove bambini, si rivolse speranzosa alla bambina con la treccia laterale, sperando che almeno lei fosse dalla sua parte.


Mo:- Sarah, non pensi che sia bello esplorare nei dintorni anche solo per dare un'occhiata? .- (・ิ.・ั)   
 

S:- Momoka, tu sai che sei la mia migliore amica, però io non posso inseguirti in questa follia.
Cosa succede se ci perdiamo all'interno della foresta?... La mia mamma ha solo me, non credo che io sia in grado di lasciarla da sola. - 〣(._.`)〣 
  

Sarah scosse la testa per scacciare la sola immagine di essere la causa delle lacrime della madre, il suo papà era morto da due anni, lei è figlia unica e la madre rimerebbe sola sé la piccola Sarah svanisse nel nulla.

Momoka si sentiva triste nel vedere che la sua amica del cuore non voleva seguirla in questa nuova avventura.
Joshua richiamò l'attenzione di tutti gli altri bambini, trovandosi al centro per prendere la parola.


J:- Va bene, facciamo come fanno i grandi quando si trovano in disaccordo su qualche cosa, mettiamolo ai voti.... Alza la mano chi decide di seguire l'idea strampalata di Momoka?.-  (∩_∩)         


Joshua mise in atto un sistema democratico per prendere una decisione seguendo il modello degli adulti.
Alzare la mano era una buona idea per misurare il sostegno all'idea di Momoka all'interno del loro gruppo.                                                                                                                   
Vedendo che nessun di loro abbia deciso di seguire l'idea di Momoka.
Era comprensibile, dato che sono giovani e dipendono ancora dalle loro famiglie per la protezione e la sicurezza.
La foresta rappresenta un luogo sconosciuto e potenzialmente pericoloso per loro.


J:- Hai visto Momoka, nessuno di noi è disposto a mettersi nei guai solo per seguire le tue avventure.
Io dico di riprenderci la palla e continuare a giocare in cortile fino a quando le nostre mamme ci richiamano per andare a casa e cenare. - (∩_∩)         


Sembra che i bambini abbiano preso la saggia decisione di riprendere la palla e continuare a giocare all’interno del villaggio, evitando il rischio che potrebbe comportare un’escursione fuori dalle mura protettive del villaggio. Sé da un lato è una scelta ragionevole considerando la loro età e la necessità di rispettare il coprifuoco imposto dagli adulti.
Dall’altra parte, forse, iniziarono a sentirsi un po’ limitati dalla routine della loro vita all’interno del recinto.


Mo:- Ecco fatto!.-  (≧ᴗ≦) ✌


La vista di Momoka dall'altra parte del filo spinato, con il suo sorriso radiante, ha chiaramente sconvolto gli altri bambini.
Nessuno di loro credeva alla sfacciataggine della bambina, tanto vero che avevano gli occhi fuori dalle orbite inorriditi per la sua "pazzia" appena fatta.  ꉺДꉺ💧 
          

Mo:- Se a nessuno di voi fifoni è intenzionato a seguirmi, vuol dire che ci vado da sola. - ^^



È interessante osservare come i bambini, nonostante le loro affermazioni di sentirsi grandi e indipendenti, spesso cercano una figura che li guidi verso il loro cammino di crescita, e tendono a seguire l'esempio di chi si dimostra più audace, come nel caso di Momoka.
La sua curiosità e il suo desiderio di esplorare hanno involontariamente influenzato gli altri bambini, che ora la seguono come piccoli anatroccoli che seguono la madre.                                                                                                                                     
Durante la loro esplorazione, le loro bocche non rimanevano mai chiuse, le loro espressioni di meraviglia non smettevano mai di aumentare.
Le folte chiome degli alberi creavano delle barriere protettive, celando a tratti alcuni raggi solari che ogni tanto facevano capolino.
L'erba era verde e rigogliosa, e il cinguettio dei numerosi uccellini era musica per le orecchie dei giovani esploratori.
Tutti, in un unico pensiero, si sentivano minuscoli come delle formichine per quando gli alberi erano alti e robusti.
Ogni tanto intravidero degli scoiattoli che saltavano da un ramo all'altro, e una delle bambine nel loro piccolo gruppo indicò gioiosamente il punto preciso dove aveva intravisto il musetto
dolce di una piccola lepre.
Questo fatto aveva stimolato i loro istinti predatori, desideravano rincorrere la piccola lepre.
Peccato che, non appena Joshua aveva proposto l'idea, si scontrò immediatamente con l'opposizione ferma di Momoka.


Mo:- Joshua, come puoi pensare di rincorrere quel povero leprotto? Non ti fa un po' pena all'idea di spaventarlo a morte? -  ヾ(ꐦ ◎曲◎)ノ゙ 


J: - Tu hai proposto di uscire dal villaggio, Momoka, o te lo sei dimenticata?... E poi, che male c'è, noi ci limiteremo
a rincorrerlo e il gioco è fatto. - ( è_é) ╬        



Joshua liquidò frettolosamente le preoccupazioni di Momoka, come se per lui le obiezioni della bambina non avessero importanza
Questa volta anche le altre bambine del gruppo di esploratori diedero man forte a Momoka:
non volevano che i bambini del loro gruppo, nella foga della gara per chi riuscisse a catturare per primo il leprotto, finissero per fargli del male. 
Le loro proteste vennero messe a tacere dai bambini capeggiati da Joshua; anche lui ebbe il supporto dei maschietti, elettrizzati all'idea di iniziare la loro gara.
Quante occasioni avrebbero di uscire fuori dal villaggio come oggi? Era un'occasione ghiotta per non approfittarne.
La frenesia di essere usciti senza il consenso degli adulti li rese sordi alle lamentele delle bambine, che cercavano di esortarli a non dare la caccia al povero animaletto.                                                                                   
Purtroppo, la situazione si concluse con i maschietti che si preparavano a iniziare le loro performance, mentre le bambine vennero posizionate in disparte sotto un albero nelle vicinanze.
Loro facevano le smorfie ai loro amici maschi e condividevano pensieri su come procedere.
Era una cosa esplorare la foresta per poi tornare al villaggio prima che qualche adulto si accorgesse della loro assenza; invece, erano finiti in questa situazione.
Momoka era la più determinata, in particolare contraria all'idea strampalata di Joshua di dare la caccia al povero leprotto.


Mo:- Non è giusto!... Loro vanno a stanare un povero animale indifeso, mentre noi rimaniamo così, senza fare nulla. - (益●Д●)ノ゙      



Si lamentava per l'ingiustizia che stavano subendo il povero animaletto, e anche le altre annuirono con un cenno dei loro capi.
Volevano solo godersi questa improvvisa passeggiata, ma a causa dei loro compagni ora non potevano fare altro che aspettarli.
Sarah, che era stata in silenzio durante tutto il tempo dello sfogo di Momoka, fece due passi in avanti e con coraggio prese la parola.


S:- Hai ragione, Momoka, ma noi non possiamo fare nulla per dissuaderli a non fare la gara.
Sai come sono competitivi, ogni scusa è buona per mettersi a litigare. - (ಠᆺಠ₎


Anche lei, come il resto delle bambine, non gradiva queste sfide spericolate.
Erano molte volte finite nel fuoco incrociato, e i continui scontri verbali tra Joshua e Momoka avevano solo alimentato il malessere di una brutta convivenza tra loro.

Un'altra bambina del loro piccolo gruppo si alzò per esprimere la sua opinione; nei suoi occhi c'era un miscuglio di rabbia e insofferenza per questa ingiustizia.
I suoi capelli verdi lime erano racchiusi da un paio di grossi odango, legati da due graziosi nastri rossi.


?:- Sarah, Momoka ha ragione.
Pensi che con questa ridicola sfida non finiscono per combinare uno dei loro pasticci?...
Ti ricordi l'ultima volta cos'è successo nel villaggio?... Quando loro avevano deciso di iniziare una delle loro solite sfide?.
Alla fine è finito che tutto il villaggio era stato coinvolto nel disastro imminente che hanno causato. -  (`︵´メ)           


Solo alla menzione del disastro di qualche mese prima avevano fatto rabbrividire tutte loro; ricordando come i detriti avevano invaso una vasta distesa di terreno, e che ogni singolo abitante del villaggio fu costretto a sgobbare per le successive due settimane per rimuoverli con la sola forza delle loro braccia e dei vari attrezzi che avevano a disposizione in quel momento.
Questa volta, nelle loro giovani menti, non sapevano come sarebbe andata a finire, se anche questa volta un disastro ancora più grande le avrebbe messe nei guai, ancor più grande di quando avrebbero fatto ritorno al villaggio prima di cena.
Momoka era ancora furiosa con Joshua e, fuori di sé dalla rabbia, si trasformò in una lupacchiotta dal manto bianco sporco.
Con uno scatto veloce, corse nella stessa direzione che avevano preso i maschietti nelle loro forme di lupi per braccare quella povera creaturina.
Al solo pensiero, aveva infiammato l'animo della piccola licantropa che aveva un fuoco che ardeva nelle sue iridi bruciate dall'ingiustizia che si stava compiendo in quel momento.
Vedendola sfrecciare via, anche le altre seguirono il suo esempio, la transizione tra uomo e bestia avvenne in gruppo, e corsero più velocemente che potevano per raggiungere
in tempo l'amica prima che commettesse qualche sciocchezza.




***************************************************************************************************************


La fatica non li aveva certo fermati nel lasciare la loro sfida alla caccia al leprotto, che in precedenza era stato visto da una delle bambine.
L'avevano presa come un'occasione per mettersi alla prova per vedere chi tra di loro resisteva il più a lungo possibile.
La caccia al leprotto era una scusa scema; loro non puntavano davvero a catturarlo, era solo una copertura per nascondere alle loro amiche il vero obiettivo della corsa.
In realtà, dietro a tutto questo conflitto tra loro e le altre, c'era una grossa bugia.
Nessuno di loro voleva che le loro compagne scoprissero che non era stata Momoka a scoprire per prima la grande buca che avevano trovato.
Mesi prima, uno dei ragazzi, James, l'aveva intravista per puro caso, e aspettando la prima occasione per essere soli, senza avere le ragazzine tra i piedi, seguirono Joshua.
Avevano esplorato la foresta e, come se fosse stato un segno dal cielo, avevano fatto molte esplorazioni e scoperto molto spazio per dare sfogo alle loro infinite energie
senza essere rimproverati costantemente dagli adulti.
Decisero, d'accordo tra di loro, di tenerlo segreto e di andarci quando non avevano occhi puntati costantemente addosso.
La corsa era il loro sport preferito; non dovevano fare altro che correre senza una meta precisa, e questo era molto più gratificante che fare dei giri pigri intorno al campo
di addestramento nel villaggio.
Ogni volta che c'era l'allenamento, era una noia mortale, e questo pensiero lo condividevano i cinque birbanti.
A volte sembrava che il loro insegnante li stesse trattenendo dall'allenarli, poiché non vedevano molte migliorie, e questo li aveva scoraggiati.
L'erba verde solleticava le loro zampe, e la frenesia aveva preso il sopravvento sui loro corpi quando intravidero il piccolo leprotto.
Li invitò a proseguire la corsa, ma con l'obiettivo di catturarlo vivo.
Come ben si sa, non appena il piccoletto li vide, prese a correre più veloce che poteva.
Ogni tanto, durante la corsa, alcuni di loro si spingevano leggermente, ma niente di serio; era un gioco per stimolarsi a vicenda e dare il massimo.
Anche nel campo di addestramento nel villaggio, quando il loro insegnante era di buon umore (raramente), li faceva fare dei lunghi giri e dava vari suggerimenti
su come correre efficacemente e consumare poche energie.
Joshua, nella sua forma di lupo grigio, era riuscito ad acchiappare la sua preda, afferrandola con le sue fauci.
Il piccolino si dimenava freneticamente, e nei suoi piccoli occhi c'era dipinta una paura immensa.
Per sua fortuna, oggi era il suo giorno fortunato, e il piccolo Joshua si vantava di essere stato il primo a catturare la preda, godendo delle smorfie dei suoi compagni di scorribanda.
Poi, all'improvviso, una macchia bianca sfrecciò davanti a lui, rubandogli la preda che aveva faticosamente catturato.
Sia lui che il resto dei suoi compagni si voltarono e videro dietro di loro Momoka nella sua forma di lupa, che aveva tra le fauci il leprotto, e dietro di lei le altre bambine che
avevano raggiunto l'amica scappata come una furia.

Entrambi gli schieramenti si fronteggiavano a viso aperto, gli occhi dicevano tutto e allo stesso tempo celavano, le loro zampe erano pronte a scattare al primo segnale di fuga, e questa volta
chi la fa la spacca.



J:- Momoka, cosa ci fai tu qui?... Perché hai la mia preda ?.-  è_é


Joshua le chiese telepaticamente, il suo tono di voce era molto arrabbiato per essersi fatto rubare il suo premio da Momoka, mentre quest'ultima, ancora sostenuta dalle altre, prese
il controllo come loro leader


Mo:- JOSHUA!...Cosa ti avevo detto?. Non ti permetto di fargli del male, non lo vedi che è mezzo morto dallo spaventato! - (Ò 皿 Ó ╬)


La bambina stava guardando con uno sguardo truce il suo compagno di giochi, e questa volta non si sarebbe limitata a castigarlo; avrebbe agito di conseguenza.
Infatti, con il piccolo roditore tra le sue fauci, prese la corsa, seguita a ruota dagli altri lupi di entrambi gli schieramenti.
Le lupe speronavano i maschietti cercando di buttarli fuori strada, e Joshua stava rincorrendo Momoka.
Nella fitta vegetazione, le loro agilità erano messe alla prova, ancora troppo giovani per eccellere nella corsa come i loro genitori, ma questo era un pensiero messo da parte.


Momoka schivava egregiamente gli spintoni di Joshua, che ancora le stava dando filo da torcere, ma lei non era conosciuta per arrendersi facilmente.
Le sue piccole zampe miracolosamente riuscivano a mettere leggermente in difficoltà il suo giovane inseguitore.
Erano talmente concentrati a rincorrersi che si erano dimenticati di aver perso il resto dei loro amici, e Joshua se ne accorse.
Prese la cosa come una brutta notizia, stava ora notando che avevano smarrito il sentiero che avevano preso in precedenza e lo comunicò subito a Momoka.


J:- Momoka, ci siamo persi...- (ó﹏ò。)      


Mo:-Joshua non ti credo, non cercare di farmi abbassare la guardia. - (ಠ︿ಠ)


Momoka non gli diede retta, convinta che fosse un tranello da parte del suo amico solo per riprendersi il leprotto.
Quest'ultimo veniva sbalzato a destra e a sinistra, il suo musetto si muoveva molto velocemente per incanalare abbastanza ossigeno necessario a sopravvivere a questa giostra della morte.
Mentre entrambi i giovani licantropi litigavano attraverso la telepatia, purtroppo nessuno si accorse che si stavano avvicinando pericolosamente a un dirupo.
Quando Joshua lo vide, i suoi occhi si spalancarono per la catastrofe imminente, che si sarebbe consumata sé non avesse fatto qualcosa alla svelta.



J:- MOMOKA, GUARDA AVANTII!..- ( ⁰д⁰) 
      

Momoka ebbe solo il tempo di voltarsi quando la tragedia la colpì, una delle sue zampe si era esposta nel vuoto alla fine del dirupo, e non essendo stata capace di frenare in tempo
fu catapultata verso davanti precipitando davanti a un atterrito Joshua. 
Il piccolo tremolante e sotto shock, ebbe solo la forza di gridare il nome dell'amica appena precipitata davanti ai suoi occhi.


J:- MOMOKKKAAAAA!!!.... ヾ〣( ºдº )〣 ノ゙    

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ANGOLO AUTRICE:

Rieccomi qui, ditemi la verità nessuno si aspettava la comparsa di Momoka.
Per chi tra di voi non abbia a mente Momoka ecco come vi rinfresco la memoria.

Momoka appare per la prima volta nel cratone animato nell'episodio 35-Il compleanno di Momoka.
Mi è tanto piaciuta il suo personaggio e la sua interazione con Pam che ho voluto tanto inserirla nel io racconto.
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate.

K.J. ❤

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Capitolo 18
*** LO SCIAMANO DEL VILLAGGIO. ***


Momoka era ancora priva di sensi. La piccola, con una certa fatica, cercava di aprire gli occhi; la luce le sembrava così accecante dopo tanto tempo passato con gli occhi chiusi.
La piccola licantropa non poteva fare molti sforzi perché tutto il suo corpo le faceva male.
Con fatica e determinazione, riuscì a mettersi quasi in posizione seduta.
Sentiva un peso sul suo piccolo petto, e dentro di sé sentiva come se avesse rotto una costola.
La piccola era sul punto di piangere, e l'affievolirsi della sua vista non sembrava volersene andare, facendola temere che sarebbe rimasta cieca per il resto della sua vita.
Mentre continuava ad autocommiserarsi, il suo naso sensibile sentì un odore per niente male.
Con la vista che man mano stava prendendo il suo funzionamento corretto, Momoka poteva ora vedere meglio.
Si trovava all'interno di una abitazione sconosciuta, un cottage.
Alla prima occhiata, la bambina notò delle finestre di medie dimensioni attraverso le quali si poteva vedere la foresta circostante.
Le chiome degli alberi in questa zona erano molto più fitte di quelle che lei e i suoi amici avevano mai visto prima dell'incidente.
I raggi solari filtravano attraverso le foglie, illuminando la stanza dove si trovava.
Momoka non sapeva dire dove si trovasse; non aveva mai sentito parlare di questo posto.
Un cottage nel mezzo della natura. Stranamente, ora non provava più la paura che aveva sentito prima.
Oltre all'odore che aveva colto inizialmente, notò che la stanza era un unico ambiente.
Un arco autoportante faceva da cornice all'ingresso di una cucina di modeste dimensioni ma molto graziosa.
Sulla tavola, Momoka poteva vedere un dolce, o per essere più precisi, una crostata, che con il suo irresistibile profumo aveva conquistato il suo olfatto.
Rimaneva comunque la domanda: dove si trovava? Solo un attimo prima sembrava essere nel luogo dell'incidente, ma ora si trovava sdraiata su un divano delle dimensioni medie, con un cuscino morbido e una semplice coperta ricamata con dei fiori.
Osservandola meglio, Momoka riconobbe la coperta come una delle creazioni della nonna di Sarah, che la regalava a molti vicini di casa durante le giornate più gelide.


Mo:- SARAH!... Come ho fatto a dimenticarmi degli altri, se non torno a casa in tempo e gli altri avvisano gli adulti del villaggio questa volta è la volta buona che la mamma mi punisce per davvero. - (ó﹏ò。)      


Solo a pensarci, un brivido si diffuse nel corpicino della piccola Momoka.
Con la sua piccola mano si toccò la fronte, e il suo viso impallidì quando l'arto venne a contatto con della garza che fasciava la sua testa.
Il panico si impadronì di lei quando, con il solo tatto delle mani, percepì il corpo estraneo della garza che circondava tutto il suo cranio.
Sentì qualcosa di viscido nella sua mano destra e la portò davanti ai suoi occhi, che si spalancarono all'orrore nel vedere una chiazza di sangue che sporca la sua mano.
Questo la fece scattare subito in piedi, ma ciò le causò forti capogiri.
Barcollava, e la sua giovane mente immaginava le peggiori catastrofi in quel momento.
Fu in quel momento che una voce sconosciuta la colse di sorpresa.


?:- Non dovresti alzarti di botto come hai appena fatto, potresti farti seriamente male. - ˘˘


Momoka si voltò nuovamente verso la cucina e questa volta vide un uomo di circa cinquant'anni, con i tratti tipici delle tribù indiane: un naso aquilino, carnagione scura, occhi infossati come se custodissero un segreto e labbra spesse.
I suoi capelli scuri erano trattenuti da una coda di cavallo bassa. L'uomo era seduto su una delle sedie vicine al tavolo della cucina.
Momoka si mise sull’attenti.                                               
L'uomo, dall'altra parte della stanza, aveva appoggiato sulla superficie del tavolo un bicchiere fumante, il cui aroma si diffondeva in tutta la cucina, come l'odore del dolce ancora caldo.


Mo:- Mi scusi signore, voi chi siete? ...Siete per caso un indiano? - (・༚・) ??


Domandò con la curiosità dei bambini della sua età, e l'uomo rimase in silenzio all'inizio.
Poi, regalò un sorriso, che calmò i nervi della piccola ospite del proprietario del posto.
Il nuovo arrivato si alzò dalla sedia e con la tazza fumante si avvicinò alla bambina, sedendosi a poca distanza da lei su una poltrona che Momoka non aveva ancora notato, poiché era stata concentrata solo sulla crostata.


?:- Ancora non mi hai detto perché sei fuori dal villaggio. Dovresti essere a casa con la tua famiglia. Cosa diranno quando scopriranno del tuo incidente? Potevi anche farti seriamente male. -  (ಠ︿ಠ)


Il suo tono di voce era duro, stava rimproverando Momoka come un nonno rimprovera la nipotina colta in una marachella.
Momoka sentì il rimprovero proveniente da questo sconosciuto, e le sue guance arrossirono per l'imbarazzo.
Abbassando il capo, rimase in silenzio, riflettendo su cosa sarebbe potuto accadere se le cose fossero andate diversamente.
Il suo piccolo corpo tremava, sia per i singhiozzi a malapena trattenuti sia per la paura delle implicazioni del rimprovero dell'uomo.
L'idea di non tornare dalla madre aveva sconvolto il suo mondo interiore.
L'uomo davanti a lei rimase in silenzio, osservandola come un osservatore discreto. Iniziò a chiedersi se non avesse esagerato con il rimprovero.
Era stato fortunato a trovarla mentre cercava erbe selvatiche e l'aveva vista sdraiata a terra, sporca e ferita.
Continuando a osservarla in silenzio, l'uomo si alzò dalla sua poltrona, attirando l'attenzione di Momoka, che aveva gli occhi arrossati a causa del pianto silenzioso.
Il suo interlocutore tirò fuori un fazzoletto di stoffa da una delle tasche dei pantaloni e lo porse alla bambina, che lo accettò in silenzio.
Momoka usò il fazzoletto per asciugarsi gli occhi e sorrise in segno di gratitudine verso lo sconosciuto per quel gesto gentile fatto a una estranea."


?:- Ancora non capisco cosa stavi facendo distesa per terra e perché sei uscita dal tuo villaggio. La foresta non è un posto sicuro per i bambini della tua età, e anche gli adulti non esperti possono perdersi e non fare più ritorno.
Spero che questa tua esperienza ti serva da monito per la prossima volta, Momoka.-  (゜-゜)


La bambina inchinò nuovamente il capo, sentendo un altro discorso di rimprovero. I suoi occhi ricominciarono a riempirsi di nuove lacrime.
Poi, quando alla fine del nuovo rimprovero dell'uomo, sentì chiamare il suo nome, gli occhi di lei si spalancarono e il suo capo si alzò di botto.
I suoi occhi si incrociarono con quelli del suo salvatore, mostrando la loro sorpresa perché questo uomo, che lei non aveva mai visto prima, sapeva come lei si chiamava.


Mo:- Ma signore, come fate a sapere come mi chiamo? Io non gli ho detto il mio nome. - (・ิ.・ั)?? 
   

Lei mise il suo dito sotto il mento e cominciò a ripensare se per caso lo avesse detto inconsapevolmente.
L'uomo ridacchiò, trovando molto divertente la confusione della bambina.
Con la sua tazza ormai vuota, l'indiano si spostò in cucina per posarla all'interno del lavandino.
Poi prese una vecchia giacca bellissima e se la mise, preparandosi per uscire.


?:- Mentre ancora stai pensando se mi hai detto il tuo nome, ti consiglio di aspettarmi qui e di non muoverti. Devo uscire per un momento, ho dimenticato di prendere alcune erbe medicinali.
Cerca di riposarti, sento che tra poco avremo degli ospiti... Ah! Comunque, io mi chiamo Cheveyo. Ho sempre saputo chi eri tu, forse non ti ricordi di me perché eri troppo piccola, ma sono un caro amico di tuo padre. - ^^


Detto ciò, Cheveyo uscì, chiudendo la porta. Poi, scese le scale e si avviò verso la boscaglia, lasciando Momoka ancora più confusa di prima.
Il silenzio si era diffuso nella breve passeggiata dello sciamano.
Ripensava a tutto ciò che era successo in meno di dodici ore.
Lui, un uomo di mezza età, viveva completamente solo in mezzo alla foresta.
In precedenza, aveva sentito gli schiamazzi del gruppo di Momoka da lontano e, all'inizio, aveva pensato di rimanere in disparte e ascoltare le risate dei bambini.
Era passato molto tempo da quando aveva avuto una bambina nei paraggi.
La nostalgia e i vecchi ricordi lo assalivano.


C:- Avevano ragione, quando si è vecchi ci rimane solo i bei ricordi di un tempo. -  v(´-ι_-`)v 
  

Avvolto nei ricordi di una giovinezza spensierata, il suo olfatto da licantropo aveva percepito nuovi odori.
Se quelle piccole pesti stavano ancora cercando Momoka, lui doveva guidarli a casa prima di farsi seriamente male.


C:- Vediamo se questo vecchio lupo sia ancora all'altezza dei suoi vecchi trucchi: -   v(´-ι_-`)v 
  

Lo spostamento da uomo a bestia avvenne in un attimo, e un lupo grigio dagli occhi penetranti prese la rincorsa per incontrare i piccoli ribelli.
La foresta stava diventando sempre più spaventosa man mano che procedevano.
Joshua, dopo aver visto Momoka precipitare, corse subito nella direzione opposta per raggiungere gli altri bambini del gruppo e informarli dell'incidente di Momoka.
Dopo un momento di panico, tutti loro si trasformarono in lupi per aumentare le possibilità di trovarla prima.
Si radunarono tutti dopo aver perlustrato una buona parte della foresta, ma di Momoka non c'era traccia. Ogni ricerca si rivelava vana, e l'umore dei piccoli licantropi si abbassava sempre di più.
Il senso di colpa di Joshua cresceva di minuto in minuto. Questa volta aveva fatto una grossa svista; se fosse successo qualcosa a Momoka, non si sarebbe mai perdonato.
Nonostante le ricerche, sembrava che la foresta avesse inghiottito Momoka. I bambini ritardavano a tornare al villaggio, e Joshua rabbrividiva all'idea di ciò che li aspettava una volta tornati. Temeva una punizione da parte dei suoi familiari.
Mentre si radunarono in un cerchio per pianificare un'altra ronda di ricerche per Momoka, un lupo adulto si materializzò davanti ai loro occhi. Tutti si misero sull'attenti, alcuni in posizione di combattimento.
Il lupo adulto li osservò in silenzio per un momento e poi stabilì un contatto telepatico con loro.


C:- So che state cercando qualcuno, io so dove si trova...:- ᓀ ᓂ



J:- Non sappiamo chi sei, di certo non seguiamo nessuno, tanto meno uno sconosciuto sbucato dal nulla. - (≖̥︵≖̥)



Joshua lo guardava con sospetto, aveva preso le redini da leader, e Cheveyo, sempre nella sua forma di lupo, non aveva ribattuto.
Capiva il punto di vista del bambino, ma non aveva tempo da perdere.
Doveva riportare Momoka e gli altri bambini nel villaggio prima che qualche adulto si accorgesse della loro scomparsa.


C:- Fate come volete, se volete sapere della vostra amica Momoka, è a casa mia in questo momento. È davvero molto fortunata che sia sopravvissuta a una caduta di molti metri... -:  ᓀ ᓂ



L'ultima parte della sua frase fu lasciata in sospeso.
L'anziano licantropo asiatico si incamminò verso la direzione da cui era venuto, sapendo che presto anche i piccoli licantropi lo avrebbero seguito per accertarsi che la loro amica stesse bene e per vedere se non era un bluff.
Come aveva previsto, i piccoli licantropi lo seguivano da vicino, con le loro code tra le zampe e le orecchie abbassate.
Era evidente che stessero comunicando tra loro telepaticamente.
Dai loro movimenti e dalle espressioni dei loro visi, era chiaro che dubitavano della sua buona fede.
Il clan che li aveva accolti aveva un rigoroso protocollo per quanto riguardava la fiducia verso gli estranei.


"C:- Da quanto sono riuscito a scoprire, Zannafè è rimasto lo stesso di sempre, i suoi vecchi modi non sono cambiati di molto. Mi chiedo come abbia fatto a rimanere al potere dopo così tanto tempo. -" (¬ - ¬)


Si chiese il vecchio licantropo.
Lui era uno dei pochi fortunati a fuggire dall'invasione di molti anni prima e ricordava con dolore come se fosse stato ieri quando lasciò la sua casa, il villaggio dove aveva dato vita ai suoi antenati.
Cheveyo si rammaricava di non aver fatto nulla per impedire l'invasione.
L'unica cosa buona che era riuscito a fare era aiutare quante più persone possibile a scappare.
Ora poteva solo aspettare e sperare che tutto il dolore che il suo intero villaggio aveva patito e che sicuramente stava ancora patendo finisse il prima possibile, ora che l'erede di Eliabeth aveva raggiunto l'età adulta
per prendersi il posto che le spettava di diritto.
Il lungo tragitto stava quasi giungendo al termine. I bambini ripresero le loro forme umane, seguiti dall'anziano sciamano.
La casa era ancora nelle stesse condizioni in cui l'aveva lasciata mezz'ora prima, e non si sentiva alcun rumore al suo interno.
Con i bambini alle sue spalle, Cheveyo aprì la porta di casa e li fece accomodare.
L'ingresso della stanza dove si trovava Momoka era a pochi passi.
I bambini rimasero in silenzio per gran parte del viaggio, scambiandosi solo qualche parola sussurrata.
Joshua era quello più scettico verso questo tizio sbucato dal nulla.
Il bambino ancora sperava che Momoka fosse effettivamente in salute e che quell'uomo avesse detto il vero.
Poteva vedere come i suoi amici fossero ancora scossi dalla notizia della caduta di Momoka, e il senso di colpa aveva preso il sopravvento sui maschietti del loro gruppo.
Ognuno di loro sperava singolarmente di potersi scusare con la bambina e che, una volta arrivati al villaggio, si potesse fare finta che nulla fosse accaduto."


Come aveva detto l'anziano indiano, i bambini potevano vedere la loro amica Momoka in buona salute, a parte le bende fasciate intorno al suo capo.
Lei era distratta ad accarezzare il leprotto che aveva con sé, e che con sua immensa gioia aveva ritrovato dentro una cesta coperto con una coperta di lana.
Il piccolo stava bene, a parte il forte spavento che aveva avuto sia durante la caccia che quando Momoka lo aveva sballottato durante la fuga da Joshua.
Momoka era così concentrata ad accarezzare il roditore che non si accorse dell'arrivo di Cheveyo e dei suoi amici.


S:- MOMOKA!....-  \(≧ω≦)/


Sarah aveva gridato il nome della sua migliore amica, e quando Momoka si era voltata per vedere chi l'avesse chiamata, vide come Sarah si era buttata su di lei e l'aveva abbracciata forte.
Le lacrime le minacciavano di scendere da un momento all'altro, ma Sarah non dava loro alcuna importanza. Lei, come il resto del loro piccolo gruppo, era sollevata che Momoka stesse bene.


Mo: - Sarah, che bella sorpresa rivederti! Sono così felice che sei qui. Vedo che ci sono anche gli altri, come state ragazzi? – ^^


Dal punto di vista dei suoi amici, Momoka sprizzava allegria da tutti i pori. I suoi occhi brillavano di positività, e le sue piccole labbra si curvavano in alto, formando un sorriso che solo la piccola Momoka sapeva regalare ai suoi amici e alla famiglia.
Alla fine, anche gli altri bambini erano tutti entusiasti di abbracciare Momoka e si unirono a un abbraccio di gruppo che aveva Momoka al centro, la piccola infortunata si godeva l'affetto dei suoi amici, felice di essersi riconciliata con loro.
Cheveyo si era messo da parte, appoggiato allo stipite della porta, con le braccia che reggevano il leprotto oggetto di discordia tra i bambini.
L'anziano licantropo aveva un sorriso stampato in faccia, felice che Momoka si fosse riunita con i suoi amichetti.
Cheveyo stava per voltare le spalle ai suoi piccoli ospiti per dar loro un po' di privacy, quando venne richiamato da Momoka.


Mo: - Signor Cheveyo!... Per favore, rimanga qui. Devo presentarvi i miei amici. Amici, l'uomo che vi ha condotti da me si chiama Cheveyo.
È stato lui a soccorrermi dopo che sono precipitata dal burrone, se non fosse stato per lui, ora non sarei qui. - (∩_∩)     
   

Momoka rivolse un caloroso sorriso al suo soccorritore, e l'uomo sentì un calore che gli riscaldava il cuore.
Nulla sembrava aver indicato che questa giornata sarebbe stata diversa dalle altre volte, e questi pensieri avevano preso il sopravvento nell'arco di mezza giornata.


"C:- Chi avrebbe mai detto che questa giornata sarebbe stata diversa dalle altre?
Ero convinto che sarei uscito a prendere alcune erbe selvatiche di cui avevo bisogno, e invece mi ritrovo a soccorrere Momoka, la figlia di Gerald; e per finire in bellezza, guido un gruppo di bambini a me sconosciuti per farli riunire con la loro amica.
Questa giornata si concluderà in maniera festosa".- (•ᴗ •)      


Questi erano i pensieri del vecchio sciamano mentre faceva due passi in avanti e regalava ai suoi nuovi ospiti un sorriso raggiante.


C:- Che ne dite di andare in cucina a mangiare una fetta di crostata che ho preparato oggi? Sono sicuro che non avete messo nulla sotto i denti da stamattina, o forse gradite qualche altro dolce? – (∩_∩)         


Lo sciamano ebbe solo il tempo di formulare queste due domande prima di essere sommerso dalle voci gioiose dei bambini, che non gli diedero il tempo di spostarsi in cucina e tutti esultavano dalla gioia di mangiare un dolce.
Era una festicciola improvvisata per augurare una pronta guarigione alla piccola Momoka.
Tutti stavano degustando la crostata alla marmellata di pesca, la sua consistenza dolce si scioglieva nei palati dei piccoli esploratori.
Il leprotto era appoggiato allo stipite della finestra e con le sue zampette si dava una ripulita alle sue lunghe orecchie.
Finalmente poteva avere un momento di pausa dai suoi selvaggi sequestratori.
Cheveyo, lo sciamano, era fuori davanti all'ingresso di casa sua.
Anche da lì poteva sentire le chiacchiere dei suoi piccoli ospiti, e l'allegria aveva fatto irruzione in casa sua.
Cheveyo non ricordava quando fosse stata l'ultima volta che un bambino aveva messo piede in casa sua.
Le risate di un fanciullo avevano il potere di trasformare l'ambiente che li circondava, senza che il bambino se ne rendesse conto.
Un ricordo lo aveva colto di sorpresa, quando una dolce bambina dai lineamenti graziosi e il comportamento da vera signorina aveva la curiosa abitudine di venire a casa sua nei pomeriggi per giocare con tutto ciò che trovava al suo interno.
Aveva occhi intelligenti di un blu zaffiro mozzafiato, i capelli di una tonalità di viola quasi tendente all'argento ondeggiano mentre la piccola correva verso lo sciamano, che ai suoi occhi sembrava uno zio acquisito.
Le sue piccole labbra erano sempre dipinte di un dolcissimo sorriso che sapeva come riscaldare il vecchio cuore solitario dello sciamano.
Le lunghe passeggiate che facevano insieme erano un toccasana per un uomo che viveva da solo in mezzo alla foresta.
L'esilio forzato aveva creato una profonda crepa nel suo cuore, e solo la presenza della piccola figlia di lady Elizabeth aveva riesumato una piccola fiammella di speranza che il vecchio Cheveyo pensava di aver perso.



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       INIZIO FLASCH – BACK


Era un caldo pomeriggio d'estate alla fine di settembre. Le prime foglie gialle cominciavano a cadere sul suolo che circondava una casa solitaria, collocata in mezzo alla foresta come se non si dovesse sapere dove si trovava la sua postazione.
Un giovane Cheveyo se ne stava seduto sulla sua sedia a dondolo, guardando fuori da una delle sue finestre, mentre il tempo era in costante mutamento.
Lo sciamano aveva visto nei suoi anni di esilio il mutamento della foresta, che gli stava dando un rifugio sicuro dagli uomini di Zannafè.
Cheveyo era stanco di dover scappare in continuazione e di non abbassare mai la guardia per il rischio di imbattersi in uno dei suoi persecutori. 
I sensi di colpa lo consumavano come una carta bruciata dalle fiamme del fuoco.
Che uomo patetico si disse a sé stesso.
Aveva impresso nel suo cervello le immagini di uomini, donne e bambini che correvano da ogni dove tra grida e disperazione mentre il loro villaggio prendeva fuoco o veniva distrutto dagli alleati del traditore.
Il ricordo dei fumi degli incendi aveva ancora il potere di far sentire a Cheveyo un odore acre che gli faceva lacrimare gli occhi al solo ricordo.
Lo sciamano si sentiva chiamare da lontano e, aprendo gli occhi, la sua attenzione fu catturata fuori dalla finestra, dove un attimo prima stava osservando le foglie cadere.
Vide una piccola lupa nella sua forma di lupa bianca che tra le fauci teneva un leprotto dal manto grigio e dallo sguardo impaurito.
La piccola licantropa doveva averlo chiamato attraverso la telecinesi, e questa vista strappò una piccola risata a Cheveyo.
Pam sapeva come rincuorare il suo cuore solitario.
La lupa si sdraiò a terra con la preda ancora trattenuta, aspettando pazientemente.
Cheveyo non si fece ripetere due volte l'invito. Si alzò dalla sua sedia preferita e si diresse verso la porta d'ingresso.
Quando la aprì, al posto della lupa vide una graziosa bambina che era la copia spiccicata della madre. La bambina teneva il leprotto tra le mani e salutava lo zio con un sorriso grazioso.
La cucina era una delle stanze che Pam preferiva in assoluto.
È piccola, carina ma accogliente, rispecchiava lo stile dello sciamano, e si sentiva come lo zio l'avesse arredata mettendoci tutto il cuore.
Entrambi stavano bevendo due tazze piene di un dolcissimo tè, il suo aroma si diffondeva per tutta la cucina, e ad ogni suo sorso la bambina chiedeva dell'altro allo zio acquisito.
Le loro lunghe chiacchierate erano molto gradite a Cheveyo, che aspettava che Pam venisse da lui con qualche novità da raccontargli.
Lo sciamano nella sua solitudine aveva trovato un pezzo di paradiso attraverso la giovane figlia di Elizabeth.
Entrambi si trovavano in salotto, seduti uno di fronte all'altro. Cheveyo teneva tra le sue mani il leprotto portato da Pam e, dopo avergli dato una veloce occhiata, lo aveva riconsegnato alla bambina.


C: - Noto che sei migliorata di molto nella caccia, Pam. Credo che continuando così sarai in grado di cacciare prede di grandi dimensioni. -  (∩_∩)   
     

Pm: - Mamma dice che se continuo così, presto potrò andare a caccia con lei. -  (⌐★ᴥ★) 

     

Si complimentò lo sciamano con la sua piccola ospite, e quest'ultima aveva un grande sorriso al complimento appena ricevuto.
Anche lei era contenta di aver completato con successo la sua prima caccia solitaria.
Dopo aver catturato la sua preda, l'aveva mostrata prima alla madre, tutta contenta. Lady Elizabeth si era anche lei complimentata con la figlia per aver catturato la sua primissima preda.
Pam era ancora euforica e aveva corso verso la casa dello sciamano Cheveyo, ignorando i richiami della madre.
L'uomo, sentendo tutto questo, scoppiò a ridere.
Sapeva che Pam era caparbia e intelligente, ma non si aspettava che fosse così iperattiva.
Cheveyo rideva con tutto il cuore e nemmeno si ricordava quando aveva riso così.
Dopo essersi asciugato le lacrime uscite per il troppo ridere, Cheveyo vide Pam addormentata sulla sedia a dondolo preferita dello sciamano.
Il suo capo era inclinato di lato, e anche il leprotto stava riposando sul grembo della piccola licantropa.
Vedendo questo spettacolo, all'ospitante venne in mente un'idea e si mosse verso un'altra stanza.
Quando fece ritorno, aveva tra le mani una macchina fotografica.
Era un po' vecchiotta ma ancora funzionante.
In silenzio si mise in posizione e, in silenzio, scattò una foto.
Il clic della macchina fotografica non disturbò il sonno della bambina, e lo sciamano non voleva che accadesse.
Prese una coperta con dei fiori ricamati e la appoggiò delicatamente sul corpo della piccola lady, poi la lasciò riposare in tutta tranquillità.
Domani mattina avrebbe chiamato lady Elizabeth per avvisarla che Pam aveva passato la notte da lui, anche se Cheveyo sospettava che lady Elizabeth lo sapesse già.


                 FINE FLASCH- BACK.


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L'immagine fotografica di Pam, incorniciata e posta in salotto su un tavolino vicino alla finestra, era stata scattata quel pomeriggio da Cheveyo.
Pam nella foto riposava, ignara di essere stata fotografata in quel momento.
Era una scena così tenera che ogni volta che lo sciamano guardava quella foto, automaticamente gli si formava un sorriso sul viso.
Questa mattina, quando aveva visto Momoka sdraiata per terra, aveva notato una certa somiglianza con Pam quando era della stessa età.
L'anziano licantropo aveva avuto un sobbalzo.
Pam era ora diventata una giovane donna che non vedeva da un po' di tempo.
Era lontana, e da quanto aveva detto, stava svolgendo una missione diversa dalle altre, senza fornire ulteriori dettagli.
Cheveyo si fidava di lei, conosceva il suo modo di ragionare e il suo modus operandi.
Tuttavia, Cheveyo avrebbe voluto trovare il coraggio di parlare a tu per tu con Pam e raccontarle le sue vere origini.
Se lady Elizabeth fosse stata in vita, sarebbe stato suo compito spiegarle alcune verità scomode che erano state celate per proteggerla.
Cheveyo non credeva che sarebbe andata così.
Si augurava che qualsiasi strana missione Pam stesse svolgendo si sarebbe conclusa con il suo ritorno sana e salva.
E fino a quel momento, avrebbe trovato il coraggio di raccontarle le vere circostanze della morte di sua madre.


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    ANGOLO AUTRICE:

Cheveyo: ossia spirito guerriero.

Ho fatto qualche ricerca sui nomi indiani d'America, ho voluto trovare un nome che sia adatto per questo personaggio, anche lui ha un ruolo fondamentale nella trama e lo troverete negli altri capitoli.
Momoka anche lei avrà un piccolo spazio nella mia trama, credo che il suo personaggio abbia del potenziale per contribuire molto agli eventi che si succedono dopo.

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Capitolo 19
*** GARA DI NUOTO. ***


  AVVISO: In questo capitolo ci sono dei riferimenti agli atti di bullismo, molestie, e parolacce ( in forma lieve).


Oggi è una bellissima giornata, il sole riscalda tutto il suolo giapponese. Le scuole procedevano a un ritmo lento, secondo le opinioni personali di Strawberry Momomiya.
La ragazza in questione si trovava in classe di storia insieme a Lory, con le serrande delle finestre abbassate.
La professoressa di storia, di nome Chikako Tadayoshi, aveva annunciato che avrebbero visto un vecchio documentario girato poco dopo
la fine della seconda guerra mondiale, che testimoniava l'arrivo dei Cyniclons sulla Terra per la prima volta.
Per fortuna, Strawberry era stata assegnata all'ultima fila, accanto a una delle finestre con le serrande abbassate, e aveva Lory come vicina di banco.
Mentre Lory prendeva appunti diligentemente, come d'abitudine, la ragazza rossa si concedeva un breve pisolino.
Lory, con la coda dell'occhio, le lanciò un'occhiata e non si sorprese del sonno profondo dell'amica.
In quei giorni, Strawberry faceva del suo meglio per evitare Kisshu, che la stava mettendo alla prova.
Lory scosse silenziosamente la testa; nemmeno a lei piaceva vedere la sua amica in questo stato.
Kisshu, con i suoi scherzi, metteva in difficoltà il giovane trio.
Ma con Pam andata chissà dove insieme all'ambasciatore, senza lasciare alcun indizio, erano davvero in difficoltà.
Né Lory né Strawberry sapevano dove fosse finita Pam, e quando erano sole, discutevano di questo strano comportamento dell'amica.
Non riuscivano a capire perché Pam non fosse rimasta in contatto con loro.
Ancora peggio, anche i loro parenti le chiamavano frequentemente, convinti che fossero ancora in America.
Solo a pensarci, Lory mordeva la matita, tormentata dalla colpa di mentire ai propri genitori e di abusare della loro buona fede.
A volte, tutto ciò non la faceva dormire la notte.
Nonostante venisse spesso messa da parte dagli altri, Lory non era più così sensibile come un tempo.
Nel corso degli anni, aveva imparato gradualmente che questa sua caratteristica di essere trascurata non era così negativa.
Strawberry e Paddy erano le uniche, insieme a Pam, che non l'avevano mai isolata, e per questo Lory si sforzava al massimo, facendo tutto
il possibile per tenere le più giovani fuori dai guai.
Lory era il tipo di persona che non giudicava gli altri e teneva le sue riflessioni per sé.

Pensandoci, da giovane era ancora più insicura e suscettibile, ma grazie alle sue amiche, soprattutto a Strawberry, aveva trovato un po' di autostima.
La personalità rumorosa della rossa era perfetta per scuotere l'animo troppo silenzioso della verdina.
Lory regalò un piccolo sorriso all'amica addormentata, poi decise di concentrarsi sul proiettore e finire di prendere appunti per poterli condividere
con l'amica senza farla notare dalla professoressa.
Tuttavia, Lory non era consapevole di essere osservata da due delle sue compagne di classe, che le guardavano sia lei che Berry in modo sfidante.
Erano alcune persone che si erano comportate in modo molto sfacciato nel molestare apertamente le due nuove arrivate quando non c'era nessun insegnante.
Entrambe non avevano mai preso in simpatia le due amiche, che erano arrivate da chissà dove.


C: - Come stavo dicendo, dopo la fine della seconda guerra mondiale, molti paesi che vi avevano partecipato erano ancora lacerati dalle conseguenze del conflitto mondiale e
il caos aveva preso piede. Fame, miseria, morti e molti dispersi avevano scoraggiato l'animo del Giappone di quel periodo.
Molti dei nostri soldati non hanno ancora avuto una degna sepoltura; i loro corpi non sono mai stati ritrovati, e quelli più "fortunati" erano senza identità, quindi
non potevano essere consegnati alle loro famiglie. - (•́ _ •̀)            

L'insegnante era molto giovane, circa trent'anni, con capelli ondulati di un rosso ramato che le arrivavano fino a metà schiena.
Indossava una gonna lunga sopra le ginocchia e una camicia con le maniche arrotolate fino ai gomiti.
La montatura degli occhiali era professionale, proprio come la sua attitudine al lavoro.
Era molto apprezzata sia dagli studenti che dai suoi colleghi.
Era nuova e stava sostituendo la precedente docente, che era andata in maternità alcuni mesi in anticipo a causa di problemi di salute.
Mentre continuava a spiegare alcune dinamiche dei soldati giapponesi dispersi, notò la mano di uno dei suoi studenti, chiamato Toshio, alzata per porgerle una domanda.


C :- Dimmi, Toshio-kun, hai qualche domanda? - ^^


T :-  Sì! Ho un nonno materno che ha partecipato alla seconda guerra mondiale come soldato-medico, ma alla fine del conflitto lui, come
altri soldati, è tornato a casa. Volevo sapere se, dal momento che lui era un soldato di seconda riserva, credi che questo abbia influito
molto per permettergli di fare ritorno a casa? - ( ・ิ_・ิ)           


Dopo aver ascoltato attentamente il racconto di Toshio, l'insegnante rimase in silenzio, permettendo al suo studente di terminare prima di rispondere.


C:-  Toshio-kun. Hai detto che tuo nonno materno ha partecipato alla guerra che ha coinvolto molti paesi in questo straziante conflitto.
Non so cosa intendi con "soldato di seconda riserva", ma tuo nonno ha svolto un ruolo vitale.
Non era solo un medico; ha contribuito in modo significativo alla guarigione delle truppe a cui prestava soccorso.
In realtà, potremmo dire che ha salvato molte vite.
Senza di lui e le sue conoscenze mediche, molti dei nostri uomini sarebbero morti sul campo di battaglia.
Quindi, Toshio - kun, spero che in futuro presterai attenzione a come parli di tuo nonno, un soldato-medico che, prima di tutto, era un uomo che ha corso molti rischi.
Poteva anche non essere tornato a casa, e forse in quel caso tu non saresti mai nato. - ( ̄_ ̄)・・・    


Dopo queste parole, in classe calò un imbarazzante silenzio, interrotto solo dai lievi rumori del vecchio proiettore che continuava a proiettare il filmato.
Vedendo l'atmosfera tesa, la giovane insegnante tossì discretamente, cercando di attirare l'attenzione su di sé.


C:-  Ringraziamo molto Toshio-kun per aver condiviso con noi la storia del tuo nonno materno.
Ora, stavamo parlando del proiettore, che apparteneva a una giovane giornalista nata con il nome
di Haru Hiratsuka-sama, successivamente ribattezzata con il nome di Raichō Hiratsuka - sama. Questo filmato è un originale ben conservato.
Molti testimoni oculari, secondo molte voci di corridoio, si spaventarono enormemente quando videro per la prima volta queste enormi navi spaziali.
Qualcuno di voi potrebbe dirmi qualcosa sull'arrivo dei Cyniclons? - (^^)


Vedendo che nessuno dei suoi studenti alzava la mano o si faceva avanti, addirittura alcuni di loro evitavano persino il suo sguardo per paura di essere
coinvolti nella conversazione, l'insegnante sospirò e cercò qualcuno che avesse il coraggio di rispondere.
I suoi occhi si posarono su Ondina Akayaga, che stava diligentemente prendendo appunti. Decise che doveva essere lei a rispondere alla sua domanda.



C:-  Ondina Akayaga, potresti condividere qualcosa sull'arrivo degli alieni? - ( ˘ᴗ˘ )



Chiamata in causa, Ondina si agitò leggermente, arrossendo vistosamente.
Da un lato, era imbarazzata dall'attenzione che aveva attratto su di sé, ma dall'altro, voleva evitare che qualcuno notasse che Berry era addormentata
e potesse causare problemi. Riunendo il coraggio, prese la parola.


O:- Certo, professoressa! I Cyniclons sbarcarono due settimane dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
In quel momento, il Giappone era in rovina, con molte perdite e dispersi.
I primi avvistamenti avvennero nei cieli di Tokyo poco dopo il 15 agosto del 1945, quando l'imperatore giapponese Hirohito-sama annunciò la fine del conflitto.
Dopo quell'annuncio storico, il Giappone si arrese, e il primo avvistamento riguardò una grande nave madre, seguita da altre più piccole.
Secondo gli storici di quel periodo, fu il primo sbarco delle navi aliene nell'atmosfera terrestre. - ^^


Vedendo l'interesse degli studenti e dell'insegnante, Ondina riunì il coraggio per continuare il suo discorso.


O: - A parte ciò, il loro arrivo è stato come un fulmine a ciel sereno, sia per i giapponesi che per il resto del mondo.
Fino a qualche tempo fa non c'erano prove concrete dell'esistenza di altre forme di vita, ma adesso possiamo vedere che questa teoria è vera. - ^^


Vedendo che la classe si era ammutolita durante l'approfondita spiegazione di Ondina, la nuova insegnante riprese la parola.
Tenendo in mano un piccolo telecomando con cui aveva messo in pausa il proiettore per poter spiegare, commentò:


C:-  Noto con piacere che sembri molto informata sull'argomento. Grazie ancora per la tua spiegazione accurata, Ondina-kun. -  ꒰ ^  ᆺ^ ꒱


O:- La ringrazio molto, professoressa. - ^^


Dopo questo scambio, Ondina tornò a sedersi, consentendo all'insegnante di continuare con l'argomento.
Quest'ultima proseguì spiegando ulteriori avvistamenti di navi spaziali e i primi contatti con i Cyniclons.


C : - Ora possiamo vedere dal filmato che non è ancora stato completamente restaurato, e alcuni suoni potrebbero risultare fastidiosi per le nostre orecchie.
L'individuo che sta scendendo è il primo sovrano cyniclon a mettere piede sul suolo terrestre; secondo le nostre fonti, dovrebbe essere il nonno dell'attuale
monarca dei Cyniclons, Profondo Blu. 
Il 124 imperatore Hirohito Shōwa-sama è stato il primo leader mondiale umano a stabilire il primo contatto con i Cyniclons.
Per quanto riguarda i dettagli, ci sono delle ragioni ovvie per cui ci vengono celate.
Tuttavia, si dice che ci sia stato un incidente tra i due leader, e che questo incidente abbia causato la morte dell'imperatore.
Altri sostengono che la sua morte sia stata in qualche modo presentata come una malattia, legata alla sua età di 87 anni... - (❛‿❛)      


La professoressa di storia venne interrotta dalla campana dell'intervallo.
Mentre si preparava a sistemare il vecchio proiettore, fu chiamata da una sua studentessa, Teimei Zuko.
Quest'ultima era una ragazza nella media, con capelli scuri, occhi scuri e una carnagione tipica delle persone giapponesi.
Il suo viso aveva delle graziose lentiggini che aggiungevano un tocco di vivacità al suo aspetto inizialmente noioso.


Te :- Mi scusi professoressa, ma cosa si sa su questo Profondo Blu?... Nessuno ha qualche informazione più attendibile?... Siamo in guerra
contro i Cyniclons da così tanto tempo che nessuno di noi ha mai visto il suo viso, credete che non sia sospetto? - ╮( •́ω•̀ )╭


Domandò con una punta di curiosità la giovane Teimei, così attirò nuovamente l'attenzione della classe su di sé, e mentre tutti erano concentrati
sulla domanda della compagna, Ondina si apprestava a svegliare l'amica prima che con le serrande delle finestre venivano aperte e svelassero
che Berry ha dormito per tutta la lezione.
Ondina sperava che si svegliasse, la professoressa Tadayoshi si apprestava a dare una risposta a Teimei.


C:-Beh!... Bella domanda Teimei- kun. Come ho accennato prima nessuno conosce i dettagli sulla società dei Cyniclons sono molto chiusi al dialogo con i nostri rappresentanti.
Per quando ti posso dire che il loro monarca da quello che sappiamo dalle pochissime informazioni su di loro lo venerano come un dio
o una roba simile, di questo non ti so dire molto, cara Teimei-kun.- ╮(─▽─)╭ 💧


Dalla sua espressione e dalla voce della professoressa Tadayoshi era molto imbarazzata da non poter dare una risposta sodisfacente alla sua studentessa.
In quel momento un Ondina decise di giocarsela tutto con uno scatto fulmineo diede un forte pizzicotto al braccio, come già si poteva immaginarselo
la rossa squittì rumorosamente toccando la parte lesa e così che divenne anche lei come Ondina al centro dell'attenzione
degli studenti e dell'insegnate sorpresi del suo urlo.


C:- Berry- kun, stai bene? - (;ಠ⌓ಠ)     


Domandò Tadayoshi, preoccupata dalla sua studentessa, non l'aveva sentita durante la sua lezione e ora si agitava per qualche motivo.
Berry era ancora mezza addormentata e vedendo la situazione un tantino strana decise d'improvvisare come suo solito, usando la scusa del dolore del forte pizzicotto.


B:- No, sto bene professoressa... Credo che un insetto mi abbia punta. - ヾ(^ ^ゞ  


La rossa sorrideva con un sorriso finto, ma la professoressa Tadayoshi non sembrava molto convinta, ma in quel momento
che la campanella dell'intervallo aveva appena suonata e decise di lasciare perdere. 



C:-  Se lo dici tu Berry-kun... Per oggi è tutto, classe. Vi auguro una buona pausa a tutti voi.
Mi raccomando, studiate bene questo argomento a casa, perché la prossima volta vi interrogherò a fondo. - ^^


Sentendo queste parole, la maggior parte della classe esclamò collettivamente il proprio malcontento.
La giovane insegnante sorrise leggermente di fronte alle loro reazioni a una futura interrogazione sulla lezione trattata oggi.
Dopo l'annuncio della fine della lezione, gli studenti si prepararono a spostarsi verso il corridoio.
Tuttavia, anche le due amiche si apprestarono a seguire i loro compagni di classe, ma furono trattenute dalla professoressa.


C: - Ragazze, potreste fermarvi un momento? Ho bisogno di voi per consegnare dei documenti, uno in segreteria e l'altro all'infermiera Harukaze.- ^^


O:-  Certo, professoressa. - ( 。◠ ◡ ◠。)


Le due ragazze completarono i loro compiti insieme.
Prima portarono il documento in segreteria, dove una signora anziana le accolse con un caloroso sorriso.
Poi si spostarono verso l'infermeria della scuola.
Nel frattempo, mentre stavano chiacchierando tra di loro non si accorsero di un gradino sulle scale.
Berry, accidentalmente, posò male il piede e cadde a terra, sbattendo la fronte sul pavimento.
Nello stesso momento, una buona parte dei fogli contenuti nella cartellina si sparpagliò per il corridoio.
Ondina, premurosa come sempre, si assicurò che la sua amica stesse bene prima di aiutarla a raccogliere i fogli sparsi.
Mentre cercavano di raccoglierli, una voce maschile le raggiunse:


?: - Vi serve una mano, ragazze? -


La voce li aveva sorprese, e le due amiche si voltarono verso la fonte della voce. Era Mark Aoyama, il ragazzo più bello...



( No, scusatemi non c'è la faccio. Non posso di certo scrivere nella mi a ff che questo carciofone è considerato il più "bello" della scuola.
Datemi tregua, cosa hanno mai pensato gli autori quando lo hanno descritto così? -  (≖̥︵≖̥)    Kaja  )


( S:- Ma che dici Kaja!... Come mi puoi dire che Mark Aoyama - kun non è il ragazzo più figo della scuola! ...- (๑♡∇♡๑))


(  Kj- (✽´ཫ`✽)  )



Come dicevamo, il nuovo arrivato si chiamava Mark Aoyama ed era molto popolare tra le ragazze della scuola frequentata dalle nostre giovani protagoniste.
Purtroppo, la nostra rossa preferita sembrava essere "innamorata", e ogni volta che lo incrociava, le si illuminavano gli occhi a forma di cuore, o perdeva la ragione.
Entrambe le ragazze erano rimaste congelate sul posto quando videro il nuovo arrivato avvicinarsi.
La rossa, vedendolo si scioglieva come il burro messo sotto al sole, sembrava che non avesse mai visto un ragazzo nella sua vita.
Per quanto riguarda Ondina, era una miscela di imbarazzo e confusione.


B: - Aoyama... m-ma-kun? - \(ට ༚ට )/     


Ma:- Tu devi essere Emy?... Enny?... Scusami, non sono molto bravo con i nomi dei nuovi volti.
Non ci siamo ancora presentati a dovere. Sono Mark Aoyama, spero che vi stiate ambientando bene in questa scuola. -  (〃◠ ◡ ◠〃)


La voce dolce del ragazzo sembrava far sciogliere la povera rossa, che a stento riusciva a rimanere in piedi.
Le sue deboli ginocchia tremavano dall'emozione, non riuscendo a credere che il suo "crush" si fosse rivolto a lei per primo.
Nel frattempo, Ondina girava continuamente la testa tra l'amica e il nuovo arrivato.


B:- N-no, stai tranquillo. Chiamami come preferisci.
Abbiamo tutta una vita insieme per conoscerci meglio. - {♡ᴗ♡}   
  

Berry parlava a vanvera e non si accorgeva della grande gaffe che aveva appena commesso.
Fu Ondina, con un rapido movimento, a tapparle la bocca, impedendo a Berry di scavare una fossa ancora più grande.


Ma: - Eh!?... - (・ิ.・ั) ??     


Mark non capì cosa stesse succedendo e il motivo per cui la verdina aveva reagito in modo così esagerato.


Ma:- Ho sentito che stavate andando all'infermeria della dottoressa Harukaze - sama. Ero proprio in procinto di andarci per consegnarle questi documenti. - ^^


Mark fece vedere che tra le mani teneva effettivamente dei documenti inseriti all'interno di una cartellina color caffè chiaro.
Nel frattempo, Ondina si limitava a guardare l'amica mentre faceva gli occhioni dolci al suo "crush."


B:- C-certo, Aoyama-kun, anche noi stavamo andando all'infermeria.
La nostra professoressa di storia ci ha incaricate di consegnare alcuni documenti all'infermiera Harukaze - sama.
Sfortunatamente, sono inciampata e non solo ho fatto cadere molti fogli, ma ho sbattuto la fronte per terra. - (⋋▂⋌)      


Detto ciò, anche lei fece vedere che nella mano destra teneva una cartellina mezza vuota e alcuni fogli che fuoriuscivano disordinatamente da essa.
Quando Mark vide la cartellina incriminata e i fogli sparpagliati per terra, oltre al grosso bernoccolo che si stava formando sulla fronte della rossa, le rivolse un sorriso gentile.


Ma: -Se non vi disturba, posso aiutarvi a raccogliere i fogli per fare prima. Nel frattempo, ti fai dare un'occhiata dalla dottoressa. - ^^


Berry non poteva credere alle sue orecchie.
La sua "crush" si stava proponendo come un cavaliere in armatura scintillante venuto in suo soccorso.
Era come se un sogno si stesse avverando.


(Che schifo, c'è troppo zucchero in questa scena - (๑▽๑)   )


B:-   (✪∇ ✪)     


M:- ^^


O:- (⊙_⊙`)   
  

B:- Se per te non è un problema, non vorrei che la mia sbadataggine ti faccia perdere la tua pausa. - ^^


                       POCHI MINUTI DOPO


Dopo aver aiutato le due ragazze con il suo lato da cavalleresco, Mark accompagnò il duo all'infermeria.
Dopo aver consegnato i documenti, si intrattennero con la dottoressa.


H:- Grazie ancora per aver consegnato i documenti ragazzi, vi sono molto grata a tutti e tre. Berry-kun, per tua fortuna non hai
sbattuto troppo forte la fronte.
Tuttavia, ti consiglio di applicare del ghiaccio per i prossimi sette giorni; potresti avere un brutto livido per un po'. - ^^


Sia l'infermiera che Ondina scambiarono un'occhiata veloce al cerotto che copriva una buona parte della fronte della rossa.
L'amica, preoccupata si rivolse prima a Berry.


O:- Spero che tu ti rimetta presto, Berry.
Il livido sparirà in fretta, spero solo che questi documenti possano aiutare gli altri studenti di questa scuola, signorina Harukaze- sama.- (◠ ◡ ◠  )   



H: - Sicuramente mi saranno d'aiuto per le allergie e le intolleranze di alcuni studenti che frequentano questa scuola.
Io mi limiterò a darci una veloce occhiata prima di tornare ai miei doveri. - ( ・‿・ ) 


La rossa fece un cenno di assenso con il capo verso l'infermiera della scuola, concordando in silenzio alle sue parole.
Poi, ricordandosi di qualcosa di importante che doveva dire a Ondina, si rivolse verso quest'ultima.


B: -Ondina, dopo mi puoi ricordare che devo dirti una cosa importante? - (∩_∩)         



La rossa coglie in contropiede la verdina, ma facendo un cenno positivo, le promette che le ricorderà questo promemoria.



H: - Bene! Ora che è tutto sistemato, spero che voi tre possiate godervi la vostra pausa, ragazzi. -  ( ・‿・ ) 


Dopo ciò, i tre adolescenti salutarono la dottoressa prima di uscire dal suo studio, e si trovarono tutti e tre in un imbarazzante silenzio.
Per stemperare la tensione appena creata, Mark prese la parola per primo.


Ma: - Sono contento che tutto sia andato bene. Spero di rivederti presto, Emy-kun. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         


Dopodiché, Mark si allontanò, lasciando sole le due amiche con i loro umori ben distinti.
Mentre Berry era circondata da un'aura di arcobaleni, unicorni e puttini, evidenziando così la sua euforia.
Ondina era felice che la sua amica stesse bene e avesse avuto il suo momento magico con la sua "crush."


B:  - Ondina, Aoyama-kun è stato al mio fianco per tutto il tempo... MI HA ACCOMPAGNATA PER TUTTO IL TEMPOOO! - ٩(♡ε♡ )۶ 
  

Lo sfogo della rossa aveva raggiunto un nuovo livello di euforia, mentre Ondina la guardava uscire di senno per un breve momento tenero tra lei e il ragazzo.
Successivamente, si spostarono nel bagno femminile situato nel corridoio per sistemare il cerotto sulla fronte di Berry in modo che non fosse visibile.
Alla fine della giornata scolastica, le due ragazze stavano camminando in un corridoio semideserto quando videro un ragazzo della loro età che distribuiva dei volantini.
Quando passarono accanto a lui, ricevettero uno dei volantini.


?: - Spero di vedervi partecipare all'incontro che si terrà tra qualche giorno. - ^^



B: - Scusa la mia curiosità, ma di che si tratta in questo incontro? - ( ≖͞  -≖͞) ??        



?:  - Si parlerà di vari argomenti: scuola, istruzione, università, governo, guerra e... Cyniclons. - (◣_◢)


Appena pronunciò il nome dei loro nemici, lo fece con rabbia, e la sua collera era chiaramente visibile nei suoi lineamenti.
Le due amiche fecero un passo indietro spaventate dalla reazione del ragazzo.
Quando si accorse di averle spaventate con la sua reazione esagerata, si raddrizzò la schiena e sorrise loro.


?:  - Spero che voi due partecipiate all'assemblea. Ci conto! - (∩_∩)         



Detto ciò, il ragazzo si spostò altrove per consegnare lo stesso volantino a una giovane coppia di fidanzati.
Ondina si avvicinò alla rossa per dare un'occhiata veloce al volantino appena consegnato.
Dopo una prima lettura, Ondina scosse la testa in disaccordo con il suo contenuto, e Berry condivise il suo stesso pensiero.
La rossa si limitò ad accartocciare il volantino, e con un tiro preciso, lo gettò nel cestino vicino a loro.


B:  - Non ci posso credere a quello che vedo.
Stanno organizzando un'assemblea per votare su alcune proposte per allontanare i Cyniclons o qualcosa del genere... - (ゞˇДˇ)ゞ           


La rabbia era palpabile nella voce di Berry. Ciò che c'era scritto in quel volantino superava la sua comprensione.
Anche se aveva paura di Kisshu a causa del suo comportamento molesto, non lo odiava veramente.
Certo, lui la tormentava costantemente e non le dava tregua, ma questo non giustificava l'odio generale che si stava diffondendo in Giappone a causa del conflitto con i Cyniclons.
Il governo aveva introdotto misure sempre più severe contro alcuni Cyniclons che attraversavano il territorio umano.
Il coprifuoco e i continui controlli da parte degli agenti governativi stavano mettendo a dura prova il popolo giapponese.
Berry scosse la testa in segno di disapprovazione prima di parlare con Ondina e riflettere su tutto il caos che stava accadendo in Giappone in quel momento.


 O: - Berry, mi hai detto che ti dovevo ricordare che mi dovevi dire una cosa molto importante. - (•́ _ •̀ )      


All'inizio, Berry rimase confusa, ma poi si ricordò di ciò che doveva dire e prese subito la parola.


B: - Ecco, Ondina, ho saputo da Nenè che ti sei iscritta alla gara di nuoto che si terrà tra tre settimane.
Sarai una delle partecipanti nel nuoto femminile, e ho notato che ti stai allenando seriamente per questa gara. Io e Nenè faremo il tifo per te. - ^^


O: - Ti ringrazio molto, Berry. All'inizio ero molto timorosa all'idea di partecipare.
Ho sentito dire che quest'anno la competizione è molto forte, e non molte persone della nostra scuola partecipano, poiché
preferiscono altre attività extracurriculari. - 〣(._.`)〣    


B: - Ma no! Non devi preoccuparti, Ondina.
Te la caverai benissimo, e quando batterai i tuoi concorrenti... perché so che hai tutto per vincere questa gara, io e Nenè festeggeremo
la tua vittoria con una pizza d'asporto. Cosa ne dici? - (⌒▽⌒)


La proposta di Berry fu accolta con favore da Ondina, che aveva notevolmente alzato il morale dell'amica.
Berry sapeva esattamente cosa stava dicendo; conosceva le potenzialità di Ondina e sapeva che avrebbe dato il massimo.
Anche se non avesse vinto, avrebbero comunque festeggiato incoraggiando l'amica per future gare di nuoto.
Le due amiche erano così coinvolte nella loro conversazione che non si accorsero della presenza di qualcuno che le aveva viste e sentite durante i loro discorsi.



         3 SETTIMANE DOPO:


Come promesso, Ondina fu molto incoraggiata da Berry e Nenè durante i suoi allenamenti giornalieri nella piscina privata situata all'interno del maniero Uchiha.
Prima di diventare Ondina, Lory era conosciuta dalle persone a lei vicine per la sua paura dell'acqua.
Superare questa paura fu un processo lungo e arduo, ma alla fine Lory abbracciò la sua nuova passione per il nuoto.
Lo prese come una lezione che ognuno ha degli ostacoli, ma può superarli con determinazione.
Un altro dettaglio che pochi sapevano su Ondina, era che in confronto a molti partecipanti della gara per cui si stava preparando, era molto ben allenata.
Berry ne ebbe la conferma quando, passando casualmente vicino alla piscina della loro scuola, notò che alcuni partecipanti
sembravano essere dei dilettanti e non stavano prendendo la competizione sul serio.
Berry era determinata a sostenere gli allenamenti intensi dell'amica e, di tanto in tanto, si alternava con Nenè per darle il tempo di riposare e non lasciarle mai sola Ondina.
Ondina era molto grata per la sua tenacia che aveva accumulato in queste settimane, anche se il momento della competizione si avvicinava, inoltre, due compagne
di classe sembrarono incoraggiarla, o almeno sembrava.


           INIZIO FLASCH - BACK.



Ondina e Berry stavano camminando per il corridoio della loro scuola nel tardo pomeriggio.
Dopo che Ondina fu riconosciuta come una delle partecipanti, il preside le aveva concesso il permesso di allenarsi anche dopo le lezioni.
Le due amiche stavano chiacchierando quando furono improvvisamente interrotte da una voce che conoscevano bene.


?:- Ma guarda un po' cosa abbiamo qui, una mezza-storpia e un topolino che camminano insieme, che spettacolo accattivante. - (¬‿¬)



La prima voce apparteneva a una loro compagna di classe, alta più o meno come Ondina, con capelli castano chiaro tagliati a caschetto e una lunga frangia
che le copriva l'occhio destro. L'altro occhio era di un verde chiaro, e il suo sguardo rivelava chiaramente le sue intenzioni maliziose.




??:- E chi avrebbe mai immaginato che il topo da biblioteca volesse mettere su uno spettacolo nel giorno della gara. - ≖‿≖   
       


Invece, la seconda voce impertinente proveniva da un'altra ragazza che faceva da spalla alla prima.
Anche questa ragazza aveva capelli a caschetto, ma di un biondo cenere ondulato.
La sua lunga frangia le copriva metà del viso, e sopra il capo indossava un cerchietto rosso.
I suoi occhi erano di un castano chiaro, e anch'essi rivelavano l'arroganza della ragazza.
Entrambe bloccarono il passaggio delle due protagoniste con sguardi provocatori.
Berry che era rimasta in silenzio fino a quel momento, fece un passo avanti con rabbia mal celata e affrontò duramente le due ragazze:



B:- Guarda un po' chi si rivede!... Pinco Panco, Panco Pinco.
Mi stavo proprio chiedendo dove foste finite. È passato parecchio tempo da quando non ci avevate molestate.
Ma ora che ci penso, dov'è il terzo porcellino? Il vostro trio di streghe di solito non si separa mai quando si tratta di dare fastidio agli altri. - (∩_∩)         



Con queste provocazioni, avevano irritato le due ragazze che ora sembravano pronte a scatenare una rissa.
Sfortunatamente, Berry non era il tipo di persona che arretrava di fronte a una rissa.
Sebbene non volesse ammetterlo ad alta voce, nel suo subconscio aveva un brutto presentimento.
Era strano che le due ragazze stessero agendo da sole, senza il terzo membro del loro trio, proprio il giorno prima della gara di nuoto.


?:- Cosa stai cercando di dire, rossa? - ( ರ з ರ)       
 

??:- A chi ti riferisci chiamando noi streghe? - ಠ=ಠꐦ   
  

B:- Oh, niente di particolare! Stavo solo facendo un'osservazione.
Da quando mi sono trasferita in questa scuola, vi siete molto divertite a tormentare me e Ondina, ed è per questo
che vi ho ribattezzate "streghe dei bagni". - (ᓀ  ◡ ᓂ ) 
 

Berry sembrava godere nel provocare le due ragazze.
Il tempo trascorso in America le aveva insegnato l'arte della "mordi e fuggi" per stuzzicare le persone senza alzare un dito su di loro.
Vedendo il risultato ottenuto, si divertiva come non mai.


?? :-  Scommetto che quel cerotto sulla tua fronte è solo un trucco per attirare l'attenzione dei ragazzi della scuola. - ( ⊙益⊙)  


La seconda ragazza dai capelli biondi puntò il dito accusatorio verso la rossa, che aveva una faccia arrabbiata per l'accusa ingiustificata della bionda.
Nel frattempo, Ondina tremava dalla paura, incapace di comprendere perché le due ragazze sembrassero così ostili nei loro confronti, considerando che
non avevano mai fatto nulla di male a loro.


B:- Io mi sono davvero fatta male, e non ho bisogno di trucchetti da quattro soldi per cercare l'attenzione dei ragazzi della scuola.
Non sono disperata quanto voi due. - (¬ - ¬)


Ancora una volta, le sue parole avevano colpito il loro orgoglio ferito.
Sebbene fosse vero che le due ragazze combinaguai avevano preso di mira le nuove arrivate, c'è un detto che recita
"Non partire senza fare i conti con l'oste", e quell'oste era Berry, pronta a rispondere con le rime.
Entrambe sembravano ancora più arrabbiate di prima, ma, vedendo Ondina dietro la loro interlocutrice, decisero di cambiare obiettivo.


?:- Allora, topolino, ho sentito dire che parteciperai anche alla gara di nuoto che si terrà domani... Senza offesa, ma non sembri il tipo adatto
per competizioni di questa importanza. Gli altri partecipanti rappresentano le loro scuole, e temo che tu possa fare una brutta figura
come la tua amica, nel bel mezzo della gara. - (¬‿¬)



La provocazione era diretta a colpire Berry, ma questa volta le due streghe avevano adottato un nuovo approccio:
avrebbero preso di mira Berry attraverso Ondina, dal momento che la rossa aveva un carattere focoso, la verdina, dal carattere docile, sarebbe stata una facile vittima per le ragazze maliziose.
E sia Ondina che Berry erano consapevoli di questa situazione.


O:- Beh... io... Non credo che sia im-possibi-le. Mi- mi sono allenata mol-to nelle ultime set-timane, e penso
che potre-i finire tra le pri-me tre in classifica. - (._.`)


Nonostante il suo leggero balbettio, Ondina cercava di rispondere alle provocazioni seguendo i consigli delle sue amiche.
Ma ciò non riuscì a scoraggiare le due rivali delle nostre protagoniste, che scoppiarono a ridere di fronte al suo goffo tentativo di rispondere.


?? :- Certo, certo topolino...pensi che noi crediamo che una come te possa sfiorare la classifica? ...Akayaga-kun arrenditi all'idea di partecipare
a questa competizione, sei e sarai sempre una insignificante topo da biblioteca. -  (≖ᴗ≖๑)       


Con queste dure parole, avevano ottenuto l'effetto desiderato sulla povera Ondina.
Lei abbassò il capo, nascondendo gli occhi che si stavano riempiendo di lacrime sotto la sua frangetta.
Berry, che le dava le spalle, non voleva voltarsi, perché sapeva che se avesse visto le lacrime e lo sguardo ferito di Ondina, avrebbe
perso la pazienza e avrebbe reagito impulsivamente.


B:- Ho sempre sospettato che le vostre azioni fossero motivate dalle vostre insicurezze.
Ecco perché vi siete sempre comportate come delle vere piccole stronze.
Vi sentite insicure rispetto all'intelligenza di Ondina, che è troppo intelligente per entrambe.
Neanche i vostri minuscoli cervelli messi insieme potranno mai lontanamente competere con lei, e questo voi lo sapete benissimo.
E così scaricate la vostra frustrazione sulle persone quando ne avete l'opportunità. - (≖̥︵≖̥) ╬  


Berry pronunciò queste parole con voce fredda, ma i suoi occhi riflettevano la rabbia che provava per le parole meschine rivolte alla sua amica.
Ondina dietro di lei, alzò lo sguardo quando sentì Berry pronunciare queste parole meravigliose per incoraggiarla.
Le sue guance si tinsero di rosso, lusingata dalla forte fede che l'amica le dimostrava con questo atto di solidarietà.
Le due bulle si infiammarono nuovamente a causa delle parole di Berry, ma non erano stupide.
Anche se si trovavano in un corridoio scolastico isolato, sapevano che non volevano rischiare di finire nei guai per aver iniziato una rissa.
La ragazza bionda diede un colpo di gomito alla sua complice, mentre quest'ultima pronunciò le ultime parole.


?:- Questa te la farrò pagare carissima, Orizzova-kun, sii certa di questo... Ci vediamo domani alla gara di nuoto, Akayaga-kun.- ( è_é) ╬        



Dopo queste parole, la capo-banda diede loro le spalle e si incamminò nel lato opposto del corridoio.
Rimase solo la ragazza bionda che all'inizio rimase immobile, continuando a guardarle con ostilità.
Poi, come la complice precedente, si diresse nella sua stessa direzione.
Finalmente, il confronto con le loro molestatrici era terminato.
Berry emise un sospiro di sollievo e quando si voltò verso l'amica, Ondina si gettò su di lei, singhiozzando senza ritegno.
Berry rimase inizialmente sorpresa ma toccata dall'affetto che riceveva.
Rimasero abbracciate per lunghi minuti, godendosi il silenzio dell'istituto che nascondeva il loro momento privato, riservato solo a loro due.


B:- Bene! Ora che abbiamo appena affrontato le streghe dei bagni, cosa ne dici se torniamo a casa e ci concediamo un bel bagno rilassante?
Dopo, possiamo farci preparare qualche piatto delizioso.
Spero che questo spiacevolissimo incontro con quelle stupide non ti abbia tolto l'appetito dopo l'allenamento di oggi. - ^^


Berry prese la parola per distogliere l'attenzione dalle parole delle due ragazze perfide, mostrando il suo sostegno all'amica.



O:- Ho così tanta fame che mangerei un bue intero! - (⊃๑ᵔᴗᵔ๑⊂) 


Sentendo queste parole uscire dalla bocca della timida Ondina, Berry scoppiò a ridere, sorpresa da questa dichiarazione.
Così terminò il loro incontro, entrambe uscirono dalla scuola.
La porta dello sgabuzzino situato nel corridoio dove si era svolto l'incontro tra le quattro ragazze si aprì appena, e una punta
della scarpa spuntò, rivelando che qualcuno aveva ascoltato tutto.





                 FINE FLASH - BACK


Il giorno della gara era finalmente arrivato.
Nel maniero Uchiha, Ondina aveva passato una notte insonne a causa dell'agitazione.
Ripensava alle parole perfide delle sue aguzzine.


O:-  Forse loro hanno ragione, non sono adatta per queste gare, forse dovrei lasciar perdere. -  (˃﹏˂)   
 

Le parole cattive delle due ragazze continuavano a tormentarla e ad agitarla.
Ondina era a letto, dondolandosi con le braccia incrociate attorno alle ginocchia, cercando di bloccare le voci moleste che le ronzavano in testa.
Mentre era persa nei suoi pensieri, le parole dell'amica che le avevano dato tanto coraggio e determinazione per affrontare la gara di nuoto le tornavano in mente, rinvigorendola.
Dopo aver fatto colazione nel maniero, il trio si diresse alla scuola di Ondina.
Berry e Nenè si posizionarono nelle tribune per tifare per l'amica, mentre Ondina si diresse verso gli spogliatoi femminili per prepararsi alla gara.
Oggi sarebbe stata la competizione femminile, e Ondina si sarebbe confrontata con altre partecipanti delle due scuole coinvolte nel gemellaggio.
Berry e Nenè erano nella terza fila delle tribune, entrambe ansiose ed emozionate all'idea di vedere Ondina gareggiare.
Nenè teneva tra le mani un tablet di ultima generazione, Ondina non sapeva che con la complicità di loro due si assicurarono che Kyle e Rayan
avrebbero assistito alla sua competizione attraverso il tablet.
Tuttavia, Nenè stava riscontrando alcune difficoltà nell'avviare il collegamento.
Per attirare l'attenzione di Berry e chiederle aiuto, Nenè decise di agitare la mano davanti al suo viso.
Allo stesso tempo, Berry era concentrata a fare gli occhioni dolci all'ameba Mark Aoyama che era nell'ultima fila. 
E quando il ragazzo finalmente si rese conto della presenza della rossa, con il suo sorriso scemo la salutò con la mano.
Ancora imbambolata sulla figura del ragazzo, Berry con un sorriso ancora più scemo con la mano lo salutava in maniera meccanica.
Nenè vedendola comportarsi in questa maniera strana non seppe quale sia la causa di ciò, l'unica cosa che fece era quella di
abbassare la mano dell'amica, che in questa maniera la riportò al mondo reale.
Così, aiutò Nenè a risolvere i problemi con il tablet, consentendo a Kyle e Rayan di apparire sullo schermo.
Entrambi sembravano in buona salute e salutarono le ragazze dalla lontana America.


K:- Vedo che vi siete già messe in posizione, sono felice di assistere alla gara di Lory. - ^^


Disse il castano, il biondo accanto a lui rimase in silenzio prima di prendere la parola.


R:- Ho saputo che di recente, la tua goffaggine ha avuto sopravvento ancora una volta Strawberry.- ≖‿≖ 
         

La sua burla fece irritare la rossa, già il fatto che il cerotto si vedeva benissimo sotto la sua frangetta
la portò a sistemarla alla bene meglio, allo stesso modo Rayan sottolineava di continuo la sua sbadataggine la mise in malumore.
E ora anche a kilometri distanza non riusciva a trattenersi a provocarla, quest'ultima poteva tenere testa alle sue bulle; ma per qualche strano
motivo aveva delle difficoltà con Rayan.


S:- Rayan, non metterci anche tu!... Entrambi siamo a due continenti separati ma trovi mille modi per darmi nervi, dammi un po' di tregua. - ಠ=ಠꐦ       


R:- E così che mi perda tutto il divertimento? ...No grazie! - (-‿◦)



Il suo tono ironico non fece altro che infiammare ulteriormente la rabbia della ragazza.
Fortunatamente, Paddy si impossessò del tablet, interrompendo la discussione tra Rayan e Berry, per poter interagire con il castano.


Pa:- Kyle-Sama, mi mancano le tue torte, sono le più squisite in tutta l'America.
Spero che quando torneremo in America, potremo gustarle di nuovo. - └(❤ω❤)┘ 

    

Paddy era entusiasta all'idea di assaporare nuovamente le torte fatte da Kyle.
Erano davvero squisite, si scioglievano in bocca e portavano al paradiso già al primo assaggio.
Kyle sorrise alla reazione della bambina nei confronti delle sue torte.
Oltre a essere uno scienziato, Kyle era anche un abile pasticciere.
Durante i primi anni della sua carriera di scienziato, per sostenersi economicamente, lavorò come assistente cuoco e fu
in questo periodo che sviluppò la sua passione per la cucina.
Ogni volta che metteva le mani in pasta per preparare i suoi dolci, aveva un sorriso nostalgico sul volto.



K:- Sono felice che le mie torte ti manchino.
Ti prometto che la prossima volta che ci incontreremo, preparerò una torta a due strati con molta crema pasticcera, proprio come piace a tutte voi... Adesso che ci penso, dov'è Pam?
Non dovrebbe perdersi la gara di Lory.
Mentre eravate negli Stati Uniti, Pam non ha mai mancato una vostra esibizione; non è nel suo stile. - ( ・ิ_・ิ)           


Kyle e Rayan trovavano molto strano che Pam non fosse presente.
Anche quando aveva impegni molto fitti, Pam riusciva sempre a trovare un modo per assistere
alle loro performance e incoraggiarli.
Sentendo questo, sui loro volti si dipinse il panico.
Dovevano trovare un modo per giustificare l'assenza di Pam.


S :- Beh, ecco... Pam in questo momento non è qui. - "0.0".   


(Bella sparata Strawberry, davvero ottima! -  K.J ᓀ ᓂ 💧 )


(Non è il momento del tuo sarcasmo Kaja!- ( ರ - ರ) ╬  )


Questa era la prima cosa che le venne in mente in quel momento, i due americani non sembravano molto colpiti, ed ecco che il sarcasmo di Rayan prese di nuovo piede.


R:- Questo l'ho abbiamo già notato Strawberry, noi vogliamo sapere dove si trova in questo momento Pam, la competizione sta per iniziare a momenti.
Non mi pare che sia così tanto difficile capirlo, tonta. - ( ̄_ ̄)・・・    


Strawberry stava per esplodere per l'insulto non così tanto sottile del biondo, tanto vero che era così incazzata con lui che strappò il tablet dalle
mani di Paddy e lo scosse come se in questa maniera potesse strozzare il ragazzo in questione. (Ò 皿 Ó ╬)



R:- SMETTILA SUBITO, così distruggi il tablet. - (╬゚•̀皿•́)ノ゙


Il biondo dallo schermo stava urlando contro la rossa, e vedendo che i loro bisticci stavano peggiorando, Kyle prese subito le redini del tablet.


K:- Vi prego Rayan e Strawberry, non litigate per queste sciocchezze, oggi noi due siamo collegati dall'America per dare un supporto
emotivo alla nostra Lory, e non c'è bisogno di riscaldarsi per ogni minima cosa. - ^^💧


La prima parte del suo discorso era rivolta verso Rayan, e dal tablet si vedeva che l'ammonimento del castano non aveva avuto nessun effetto
verso il biondino, che in tutta risposta sbuffò e con le braccia incrociate si limitò a spostare la sua attenzione verso qualcosa
che si trovava fuori dalla visuale del tablet.
L'altra parte del discorso di Kyle era rivolta a Strawberry, certo lei si altera facilmente, e Kyle capiva che
il 60% era dovuto a Rayan, ma cercava di essere il più comprensivo verso la rossa.


Paddy prese anche lei possesso del tablet e si rivolse a Kyle.


Pa:- Pam- Sama non è qui in questo momento, perché lei non sa di questa gara. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱ 
       

K:- E come mai, se mi è concesso sapere? - (∩_∩) 
       

Pa :- Facile, lei è a lavoro con il suo patrigno. Pam - Sama in questo momento non è con noi, l'ambasciatore l'ha contattata
per un lavoro top secret, e per questo che lei non è qui...Ma stai tranquillo Kyle - Sama, noi tutte stiamo benissimo, Pam - Sama prima di partire
ci ha inscritte nelle scuole pubbliche e abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         


La mezza bugia di Paddy sembrò aver ingannato Kyle e Rayan, che erano ammutoliti di fronte alle nuove informazioni.
Strawberry, d'altra parte, era visibilmente sconvolta, sorpresa dal fatto che Paddy potesse mentire così bene.
Solitamente conosciuta come la "bocca della verità" per la sua incapacità di dire qualsiasi cosa che non fosse la verità, la bambina aveva dimostrato un'incredibile abilità
nel presentare la mezza bugia come una verità assoluta.
Strawberry non poteva credere ai propri occhi e orecchie e si trovava in una situazione difficile, essendo seduta di fronte a Paddy mentre ascoltava la sua spiegazione.
Era chiaro che la situazione era più complessa di quanto sembrasse, ma per ora sembrava che la giustificazione di Paddy avesse convinto gli altri, seppur in parte.



( A però!... Che bella paraculata che ha tirato fuori dal cilindro Paddy!...- K.j   ( ͡~ ͜ʖ ͡°) )


(Grazie mille Kaja!... Più tardi vuoi vedere gli altri miei trucchi magici, ho un repertorio tutto per te.- Pa  ( ^∇^)  )


(Magari dopo questo capitolo, Paddy.- K.j (∩_∩) 💧 )



K:- Beh! .... se la metti così Paddy, posso solo dire che quando rivedrai nuovamente Pam le puoi passare un mio messaggio. - ^^


Pa :- Certo Kyle- Sama, l'ho farò subito quando la rivedrò. - |•'-'•)و✧    


K:- Devi dire a Pam che il prima possibile che mi deve contattare, c'è una cosa che le devo mettere in evidenza, è una questione importante. - ^^



La richiesta di Kyle di far sapere a Pam di contattarlo aveva un tono enigmatico, suscitando la curiosità delle due interlocutrici.
Paddy acconsentì a consegnare il messaggio e promise di farlo il prima possibile.
Le due ragazzine rimasero per qualche secondo in silenzio, in quel preciso momento iniziavano ad udire gli applausi del pubblico
e notarono che le prime partecipanti femminili stavano già uscendo in fila per prepararsi alla gara.
Tuttavia, non riuscirono a scorgere neanche l'ombra di Lory, il che li lasciò confusi e preoccupati.
Sembrava che ci fosse qualcosa di strano in corso.



R:- Dov'è Lory?... Non mi avete detto che lei partecipa a questa competizione, come mai non la vediamo? -  ( ≖͞  -≖͞) ??        


K:- Strano!... Non mi dite che ha un attacco di panico, non è da lei saltare una gara di nuoto, anche con la sua timidezza alla fine trovava
sempre un modo per superarla e dare il meglio di sé. -  (・༚・) ??


Mentre di due americani formulavano le loro domande, le due ragazzine si preoccupavano per le sorti della loro amica.
Poi un colpo di genio della rossa aveva fatto scattare l'allarme che le risuonava nella testa, in ricordo del di spiacevolissimo
ricordo delle due streghe dei bagni e un lunghissimo brivido prese possesso su tutto il suo corpo.
Un pensiero macabro le fece pensare che le due bulle si fossero accanite contro Lory in un momento di una sua distrazione, e per quando
le sarebbe piaciuto non poteva andare subito in soccorso della verdina il più veloce possibile, Paddy per quando si poteva fare affidamento su di lei; Strawberry
non l'avrebbe mai permesso di farle cercare Lory con il rischio che la bambina venisse coinvolta in un qualcosa che non la coinvolgeva direttamente.
Il ritardo di Lory e la vista delle due streghe maligne che le sorridevano maliziosamente fecero bollire la rabbia di Strawberry.
Lei osservò le due ragazze con disgusto, ma non poteva fare nulla in quel momento.
Fortunatamente, Lory apparve all'ultimo secondo, visibilmente affannata per la corsa.
Ciò sollevò un peso dal cuore di Strawberry, ma notò che il costume da bagno che Lory indossava non era lo stesso che aveva visto la notte precedente.
Nonostante la confusione iniziale, Strawberry notò quanto fosse grazioso il nuovo costume, con il suo design a vita alta e con il collo a V poco profondo, le sue bretelle
erano poco sottili, a prima vista sembrava morbido stile bikini a brasiliana dallo sfondo tutto nero e i suoi fiori rosa delicato si trovavano
nella parte bassa del costume, evidenziando le dolci curve della giovane nuotatrice.
Lory sembrava confusa all'inizio, ma quando vide Paddy con il tablet e i saluti di Kyle e Rayan, capì che le amiche erano lì per sostenerla.
La gara iniziò, e Lory dimostrò di essere molto ben allenata.
Vedendo la terza strega in difficoltà, Strawberry non poté fare a meno di provare una certa soddisfazione.
Tutte le ragazze e gli altri spettatori erano entusiasti e facevano il tifo per le concorrenti.


K:- Per fortuna che la nostra Lory sia arrivata in tempo per la gara di nuoto, sarebbe stata una tragedia se non avesse fatto in tempo. - ╮(^¬^)╭ 
  

R:- Kyle ha perfettamente ragione, non sappiamo ancora cosa sia successo per il ritardo di Lory ma se continua così
di questo passo arriva tra le finaliste. Strawberry, mi puoi ricordare quante vasche deve fare Lory per finire la gara? - ( ≖͞  -≖͞) ??        


Disse pensieroso Rayan alla rossa. 


S:-....Mhmm, mi pare quattro vasche se non erro, Lory ha fatto un allenamento molto inteso per partecipare a questa gara, sono sicura che se la caverà. - (∩_∩)         

La rossa rispose alla domanda del biondo, pur rimanendo ottimista per l'impegno dell'amica.

Pa:- Scusami Strawberry one - chan cosa consiste fare quattro vasche? -  (・༚・) ??  

Domandò la bambina alla rossa, l'adolescente si voltò verso la bambina per rispondere alla sua domanda.


S:- Paddy, fare quattro vasche significa nuotare avanti e indietro in piscina per quattro lunghezze.
Quindi, da un lato al lato della piscina quattro volte.
È una delle prove più comuni nelle gare di nuoto e richiede una buona resistenza e tecnica. - (∩_∩)     
   

La rossa spiegò la definizione delle quattro vasche a Paddy, cercando di renderla il più chiara possibile alla giovane.
Dalla sua espressione sembrava soddisfatta alla sua risposta.
Lory continuava a nuotare con grande determinazione, dimostrando una notevole abilità e resistenza.
Mentre la sua performance catturava l'attenzione del pubblico e degli spettatori online, le presenze aliene di Kisshu e Pai non erano notate dalla folla.
Verso uno spazio appartato in alto, i fratelli Ikisatashi erano apparsi in gran silenzio e vedendo svolgere un'attività umana le loro attenzioni erano rivolte verso le nuotatrici femminili.    
Kisshu dopo qualche secondo che aveva dato alle sfidanti la sua attenzione, i suoi occhi dorati si mossero automaticamente alla ricerca della sua rossa preferita. 
Sapendo che la verdina stava partecipando alla competizione era già palese che nei paraggi ci dovrebbe essere anche l'altra ragazza.
E dal momento che il giovane cyniclon aveva occhi solo per la sua
"bambolina", era chiaro che non vedendola per un po' di tempo aveva riacceso il suo interesse. 
Solo l'idea di rivederla aveva accresciuto la sua eccitazione, e le sue labbra si alzarono per un piccolo ghigno, il ragazzo
in questione stava aspettando il momento giusto per agire. (¬‿¬)
Pai, invece, dall'aspetto serio e impassibile come sempre, si manteneva a una certa distanza da Kisshu. 
La sua attenzione era concentrata sulla competizione, e con un'attenzione particolare per la verdina che stava gareggiando.
Nonostante la sua faccia impassibile, stava pensando, sebbene non trasparisse alcuna emozione.
E mentre la gara procedeva, entrambi sembravano in attesa di un qualcosa.

Dopo il fiasco dell'altra volta, dove Kisshu aveva dato l'ennesima prova potente della sua incoscienza, Pai pensò bene
di prendere delle contro misure per evitare certe brutte sorprese.
Nel suo database sulle tre umane non aveva trovato nulla di compromettente, e il solo fatto che i suoi occhi
si posavano automaticamente su quell'umana di nome Ondina era solo per curiosità, o così Pai sì disse.
Solo l'idea di essere paragonato come Kisshu che inseguiva la rossa solo per entrare nelle sue sottane gli faceva storcere il naso.
Pai è un tipo pragmatico della vita, forse sarà un tipo noioso come dice sempre Kisshu, di certo il maggiore non voleva essere uno scellerato come il mezzano. 
La gara stava procedendo bene, e la loro presenza non era stata ancora denunciata e tutto sembrava svolgere al meglio.     
Kisshu come al suo solito stava sghignazzando sotto voce, non riusciva a nascondere la sua eccitazione nel vedere Berry nei paraggi.
Quando i suoi occhi d'orati furono in grado di localizzarla, essi si animarono alla vista della sua amata micetta così vicina a lui, era una sensazione così inebriante.
Osservandola mentre tifava per l'amica, il cuore di Kisshu cominciò a battere più forte.
La sua mente era occupata dai ricordi di quando si erano incontrati la prima volta e di tutti i momenti felici che avevano condiviso finora.
La spontaneità della rossa verso gli altri, le sue risate, l'allegria che emanava erano solo la punta dell'iceberg per non parlare di tutti i pregi che la rossa si portava appresso a sé.
Pai, d'altro canto, osservava attentamente Lory, ma con una serietà che era tipica del suo carattere pragmatico.

Era concentrato su come portare avanti i loro piani e, allo stesso tempo, cercava di rimanere cauto per evitare errori come quelli di suo fratello Kisshu.
Mentre Lory continuava a nuotare nella gara, i due fratelli alieni rimanevano nei paraggi, ciascuno con il proprio scopo e le proprie emozioni nascoste dietro le apparenze.
Pai alle spalle del mezzano osservò attentamente con sospetto la dinamica tra Kisshu e l'umana.
Per lui, era difficile capire cosa attirasse tanto suo fratello verso quella ragazza.
Era vero che la rossa era carina, ma per Pai sembrava più che evidente che non c'era nulla di speciale o eccezionale in lei che giustificasse i comportamenti malsani di Kisshu.
Era confuso e talvolta irritato per quando fosse notoriamente testardo e impulsivo il mezzano, ma allo stesso tempo, Pai non poteva fare a meno di osservare con interesse
la ossessione di Kisshu per lei fosse qualcosa di diverso, qualcosa di più profondo.
In passato Pai avrebbe pensato una nuova forma di ribellione del fratello mezzano o una sorta di scommessa in corso, ma a occhio più attento
nessuna delle due opzioni erano le più plausibili.
Era una situazione che sfuggiva al suo controllo, il quale era solito risolvere enigmi e schemi complicati, era un mistero che gli andava oltre la sua comprensione.
Kisshu sembra seriamente preso verso di lei, per fortuna di Pai la rossa non sembrava ricambiare gli affetti del giovane cyniclon.
Pai aveva il suo compito da svolgere nella missione, tuttavia, non poteva fare a meno di preoccuparsi per il benessere del fratello e per la strada pericolosa
che sembrava aver imboccato con la sua ossessione per la rossa.
La mente di Pai era sempre in movimento, cercando di risolvere enigmi e schemi, ma la questione di suo fratello era una sfida che sfuggiva al suo controllo e alla sua comprensione.
Era una situazione complicata, e Pai sapeva che doveva rimanere vigile e attento per proteggere il proprio compagno di squadra e risolvere la missione con successo.
Pai sembra essere immerso nei suoi pensieri e quasi perde il momento in cui Ondina arriva prima in classifica.
Anche se il suo sorriso di approvazione è discreto, agli occhi maliziosi di Kisshu, il gesto venne notato. (≖ᴗ≖๑) 
     
Per quando Pai eccelli in campi accademici, militari e scientifici, ma abbia delle difficoltà nella sfera emotiva.
Kisshu, d'altra parte, sembra essere bravo in quest'ultimo aspetto.
Questa complementarità tra i due fratellastri è ben conosciuta sia in famiglia che tra coloro che li conoscono da tempo, come gli ambienti accademici.
L'atmosfera sembra diventare più vivace quando il pubblico applaude le tre finaliste, confermando che Ondina è arrivata al primo posto.
Le altre due concorrenti, che si sono classificate al secondo e terzo posto, si congratulano sinceramente con la vincitrice.
La scena sembra essere un momento di celebrazione e riconoscimento per i risultati ottenuti nella competizione. 
Questa scena sembra piena di emozioni contrastanti.

Ondina era tutta rossa in volto per l'imbarazzo per le attenzioni che stava ricevendo in quel momento come vincitrice della gara, dal momento che non era abituata a ricevere tali attenzioni.
Le altre due ragazze che rappresentano le due scuole che avevano aderito a questo gemellaggio sui loro podi accettarono le rispettive classifiche senza rabbia, il che crea
un'atmosfera positiva nella cerimonia di premiazione.
Ognuna delle tre finaliste aveva appena ricevuto delle medaglie:
Ondina quella d'oro, la seconda finalista, una ragazza dai capelli castani, aveva ricevuto la medaglia d'argento, mentre
la terza finalista, una mora dallo sguardo gentile, aveva ricevuto la medaglia di bronzo.
Nel frattempo, alcuni fotografi, probabilmente studenti senior delle rispettive scuole, stavano scattando foto per i giornalini delle rispettive scuole da pubblicare


Tuttavia, la situazione era diversa per una delle partecipanti alla gara di nuoto, una moretta con il costume da bagno, che aveva gettato la sua cuffietta per terra con forza.
Questo gesto rivelava la sua rabbia per non essersi classificata tra le prime tre e per il fallimento del suo piano originario di impedire a Akayaga
di partecipare alla gara di oggi, le si era ritorto contro.
Anche le sue due complici sembravano rosicanti dalla rabbia, che sottoposte a un'umiliazione del genere
si stavano controllando a fatica per evitare di esplodere di scatti di rabbia. (Ò 皿 Ó ╬)

La mora in questione era il terzo membro del trio delle streghe dei bagni, e insieme alle altre sue "colleghe", aveva intimidito in precedenza
alcune ragazze del loro istituto per farle ritirare dalla gara.
Molte di loro, impaurite dalle possibili ripercussioni, avevano obbedito.
Ma quando il trio di bulle aveva saputo della partecipazione di Akayaga, la situazione era completamente rivoltata contro di loro.
Le due arpie, ancora sedute dagli spalti, incrociarono lo sguardo di Berry, che godeva della vittoria dell'amica.
Berry le fece la linguaccia, scatenando solo espressioni di rabbia sui volti delle due ragazze, tanto che per soffocare i loro urli di vendetta, avevano stretto
tra i denti i loro fazzoletti di stoffa e con le mani tiravano con forza gli orli verso il basso, tanto da sentirne gli strappi
dei tessuti usati come antistress. (⊙益⊙)      

In mezzo a questo scambio di sguardi, Kisshu osservava divertito, con le braccia sui fianchi, il confronto tra la sua "micia" e le due arpie.
Gli sembrava molto divertente vedere la sua amica litigare con quelle due.
Era determinato a tenere d'occhio la situazione per non perdersi il divertimento, sapendo che la sua amica poteva offrirgli un buon intrattenimento. ≖ᴗ≖           
Nel frattempo, Strawberry e Paddy, sempre in collegamento acceso del tablet, erano ancora sedute sugli spalti, permettendo alla loro amica
di godere del suo momento di gloria.
Avevano già in mente di festeggiare la vittoria di Lory con un mega pigiama party, e stavano anticipando con gioia quel momento.
La cerimonia di premiazione stava per concludersi quando un urlo di donna che annunciava la presenza di due Cyniclons aveva scatenato il caos totale.
In un attimo, le persone correvano da ogni parte, creando una situazione di panico.
Tanto per Strawberry quanto per le altre ragazze, questo evento era un forte déjà vu, poiché avevano già affrontato situazioni simili solo pochi mesi prima.
Non era facile da affrontare.

Strawberry, con il tablet tenuto da Paddy, aveva messo il tablet nello zaino di quest'ultima, interrompendo bruscamente il collegamento con i loro amici americani.
Entrambe cercavano un punto di fuga mentre Lory, ancora sul podio, cercava di localizzare le sue amiche.
Vedendole in difficoltà, Lory si sentì impotente nel trovare un modo sicuro per scendere e soccorrere le più giovani del loro trio.
La situazione era estremamente caotica e complicata, e le ragazze dovevano trovare una soluzione per affrontarla. (ó﹏ò。)      
La situazione stava precipitando ulteriormente, quando si udirono le sirene della polizia fuori dalla scuola e voci che gridavano che gli agenti speciali P.I.E.C.E stavano arrivando.
Lory colse la prima opportunità per fuggire e, con passi silenziosi, raggiunse la terza tribuna.
Qui, vide Strawberry utilizzare il suo corpo come scudo per proteggere Paddy.
Entrambe le ragazze erano scosse e spaventate dalle grida e dal caos circostante.
La tensione e la paura stavano chiaramente crescendo a causa del caos appena creato, e le tre amiche stavano cercando di mettersi in salvo
in mezzo a questa situazione pericolosa.  〣 (´.o﹏o。`)〣        

Tutte e tre dopo essersi scambiate sguardi determinati, si impegnarono a uscire dall'edificio in modo sicuro.
Lory e Paddy si unirono a Strawberry mentre cercavano faticosamente di scendere i pochi gradini che portavano alle tribune, nonostante
la grande confusione circostante. 
Gli Ikisatashi, che erano già stati scoperti, osservavano la situazione ma decisero di non intervenire, dato che le ragazze sembravano
determinate a fuggire con le loro sole forze.
Kisshu, in particolare, sembrava divertito dal cameratismo delle tre umane.
Alla fine sia lui che Pai, silenziosamente svanirono senza lasciare traccia. (≖ᴗ≖๑)   
   
Successivamente, alcuni agenti del P.I.E.C.E fecero un'entrata drammatica e, vedendo il giovane trio, alcuni di loro sollevarono gli occhi al cielo, riconoscendole
come le stesse ragazze coinvolte nelle presunte apparizioni aliene in passato.
Dopo averle scortate fuori, assicurarono che tutte e tre venissero interrogate separatamente, ma questa volta loro tre
non ebbero molte difficoltà a rispondere alle domande degli agenti.
Tuttavia, sia Lory che Strawberry avevano inconsapevolmente individuato sia Kisshu che un altro alieno, ma decisero di mantenere questa informazione
per loro stesse, evitando ulteriori complicazioni in questa situazione già tumultuosa
Finalmente tornate a casa, le tre ragazze poterono tirare un lungo sospiro di sollievo.
La servitù, inizialmente in preda al panico quando aveva sentito la notizia delle presenze aliene nella loro scuola, si rallegrarono per la vittoria
della verdina e iniziarono a preparare festeggiamenti in suo onore.
Nonostante fossero felici di essere uscite indenni da quella situazione pericolosa, un unico pensiero frullava nelle loro teste:
" Quando torna Pam? " ⋋ ⋌


***********************************************************************************************************************

Pam, all'inizio della mattina, ebbe un'altra opportunità di allontanarsi dalla sua postazione senza restrizioni.
Oscar non si era fatto vedere per un po', i due "gemelli" erano scomparsi, e il suo bodyguard era altrove.
Prima di uscire, Pam decise di perlustrare la camera del patrigno, alla ricerca di informazioni sui documenti riguardanti il trattato di pace con i Cyniclons.
Dopo aver cercato tra le sue cose, si trovò solo di fronte a numerosi documenti relativi a varie questioni, ma non riuscì
a trovare traccia di documenti sul trattato di pace.
Delusa, Pam decise di prendersi una meritata pausa dopo l'investigazione che era durato più a lungo del previsto.
La ricerca sembrava essere giunta a una fase di stallo, e Pam aveva bisogno di un momento di pausa. (--)...  

Dopo le sue solite accortezze, Pam, nella sua forma di lupa, si prese il suo tempo per avventurarsi in totale libertà.
Dopo essersi stiracchiata per allentare i muscoli rigidi, iniziò il suo viaggio.
Gli odori dell'ambiente circostante erano estremamente stimolanti, e la fitta vegetazione offriva quella sensazione di sicurezza
che solo la protezione materna poteva dare alla sua prole.
Dopo un lungo peregrinare, Pam arrivò infine a un grande stagno e decise di concedersi un rilassante bagno.
Raggiunta la riva, decise di immergersi in acqua a poca profondità e si sdraiò vicino alla riva, con l'acqua del lago che le arrivava solo a pochi centimetri
di altezza a causa della sua imponente stazza.
Era un momento di pace e relax, mentre si godette il contatto con l'acqua fresca del lago.

La lupa, rilassata com'era, non trascurò i suoni provenienti dalla foresta circostante.
In un momento, le parve di udire il suono di un ramoscello che si spezzava sotto un peso, il che la mise in allerta.
Con la testa si voltò verso la direzione da cui proveniva il suono, cercando di identificare la fonte.
Tuttavia, non riuscì a individuare nulla di strano, quindi Pam riprese il suo riposino, sebbene mantenesse
un occhio aperto e non abbassasse completamente la sua guardia.
Dopo un po', decise che era quasi ora di tornare alla casa - base, sapendo che il guaritore Anthus sarebbe venuto a controllare
il progresso della guarigione della sua gola
tra meno di due ore. Si alzò dall'acqua, e con i sensi ancora in allerta, si avviò verso la sua destinazione.
Il ritorno verso la casa - base fu tranquillo, e Pam rimase in guardia durante il percorso.
In alcune parti della foresta, notò che l'aria sembrava emanare un forte odore sconosciuto, ma non per questo sgradevole.
Come aveva fatto all'andata, durante il ritorno, Pam effettuò la sua muta, riprendendo le sembianze umane.
Con cautela, riuscì a entrare nella sua camera e chiudere la porta-finestra.
Tuttavia, mentre si trovava in camera sua, un bussare alla porta la fece sobbalzare dallo spavento.
Uno dei "gemelli" le consegnò un biglietto, nel quale si diceva che il guaritore Anthus era appena arrivato per visitarla.
Pam doveva ora affrontare la visita del guaritore e vedere come procedeva la guarigione della sua gola.


________________________________________________________________________

 ANGOLO AUTRICE :

Ho fatto alcune ricerche sulla fine della seconda guerra mondiale, e dell'imperatore giapponese che all'epoca era reggente in quel periodo storico.
Anche per la giornalista donna è esistita veramente, i vecchi documentati prodotti dai vecchi rullini sicuramente fanno molto rumore per la loro longevità.


S:- Kaja, Kaja  mi puoi dire perché detesti Aoyama- Kun?.- ༼☯﹏☯༽           


K.j:- Semplicemente lo detesto e basta, mi fa malo sangue. -  ಠ=ಠꐦ 
    

S:- Ma perché ancora ti ostini a odiarlo? - (Ĭ∧Ĭ)̀


K.j:- Ma perché tu ti ostini a dirmelo, non mi pare di averti vista fare queste domande insistenti
agli altri autori per la loro antipatia per il tuo Mark.- ( è_é) ╬        


S:-....- (T_T)    


Pa:- Eccomi qui Kaja- kun, come promesso ti farò vedere un mio trucco di magia -\(≧ω≦)/


K.j:- Certo amore, fammi vedere il tuo trucco-  (∩_∩)     
   

Paddy prende un cappello cilindro (tipico dei maghi), esce una bacchetta da esso, e lo punta verso di me.


Pa:- Bibidi- bobidi- duu, adesso non ci sei più.... Bibidi- bobidi- dìì, adesso tu sei lì.-  ( ^∇^)☞──☆*:・゚     

  

Uno sbuffo di fumo mi fa sparire, Paddy e Strawberry si guardano confuse.


S:- PADDY, dove hai spedito Kaja?.-ヾ〣( ºдº )〣 ノ゙    


Pa:- Boh!... Non lo so, ma hai visto che bel trucco di magia che ho appena fatto? -꒰ ^  ᆺ^ ꒱ 
        

S:- Tu sei tutta fuori, come faremo senza Kaja?. Prima sparisce Pam adesso Kaja.- 〣( ºΔº )〣     


E mentre lei si dispera, Paddy guarda con meraviglia la sua bacchetta magica, già pregustando i tanti soldini che potrà fare durante
i suoi altri trucchi magici. ٩(⚙ȏ⚙)۶      

K.J  ❤

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Capitolo 20
*** PRIMI PASSI. ***


Nel suolo dei  Cyniclons, Nico Robin si stava rilassando in salotto, semi-sdraiata sul divano più grande e indossando i vestiti più pesanti che si era portata dietro.
Oggi prevedeva un po' di freddo, il periodo freddo stava cominciando a farsi sentire e lei si trovava lì da un mese e mezzo, ma ancora non aveva fatto nessun
progresso con la sua investigazione personale sui documenti di Oscar.

Dopo il fiasco della scorsa settimana, non volle sentir parlare di documenti per un altro po' di tempo.
La casa è avvolta nel totale silenzio, e lei poteva avere i suoi spazi senza avere nessuno tra i piedi.
Un suono di smaterializzazione fa alzare gli occhi in alto... come diceva? Un po' di spazio per sé?
Il suo bodyguard entra in silenzio nel salotto, e quando localizza Nico Robin, lei sente un brivido lungo la schiena.
Questo disagio lo prova solo quando è da sola con lui.
Appena i loro sguardi si incrociano, Nico Robin segue la traiettoria degli occhi di lui verso i suoi piedi scalzi, e li copre con la coperta di lana che ha appoggiata addosso in quel momento.
Il cyniclon fa una piccola risata, trovando la cosa divertente.
Sa del disagio che lei prova nei suoi confronti, ma a lui non fa molta differenza.
Il ragazzo cyniclon ha un solo compito assegnato dai suoi superiori.
Se il buongiorno si vede dal mattino, forse Nico Robin lo avrebbe trascorso in tranquillità, anche se dubitava fortemente che avrebbe avuto un attimo di pace


?:- Noto che siete mattiniera…. Come avete dormito? .- ᓀ ᓂ  


Lui prese la parola per primo, lei fece un cenno col capo e prese dietro di sé un quaderno e un pennarello nero. Ci scrisse qualcosa prima di farglielo leggere.


N.R:- Tutto bene, a parte il leggero bruciore alla gola. -


Così, lei firmò sul foglio, e dopo che lui lo ebbe letto, la sua espressione apatica si concentrò sulla ragazza, che a sua volta rimase in silenzio, non volendo proseguire nessun dialogo con lui.
Percepito il suo messaggio, fa per voltarsi e poi di colpo si tele trasporta vicinissimo alla ragazza.
Lei fece un piccolo sobbalzo, non aspettandosi tutta questa vicinanza da parte di lui.
Nelle poche volte in cui hanno interagito, di solito c'è una certa distanza tra di loro, tranne una volta (quando le fu consegnata la pozione del guaritore per la prima volta).
Adesso è la seconda volta che lui si avvicina a lei in questa maniera.
Nico Robin, per quanto possa essere una licantropa, è in grado di badare a sé stessa.
Tuttavia, la lupa dentro di lei le mandava dei campanelli d'allarme, dicendole di fare molta attenzione a lui e di non fidarsi completamente delle sue parole.
Nico Robin non vuole mettersi nella parte cattiva di lui.
Può sembrare indifferente per la maggior parte del tempo, ma la ragazza sapeva che era tutta una recita per gli altri, come se stesse seguendo un copione.
Mettersi contro di lui sarebbe stata una brutta scelta da parte sua, e Nico Robin non è conosciuta per fare scelte avventate.
Non le piacevano i suoi modi ambigui, che le andavano a stento sotto la pelle.
I brividi le venivano quando erano soli erano un chiaro segnale che anche lui, come lei, poteva essere un predatore, ma rimaneva sempre un cyniclon. •́ •̀  

Per sua fortuna, non aveva ancora avuto modo di vederlo nel suo elemento dominante.
Sentiva che avrebbe avuto una brutta sorpresa, lo sentiva nelle ossa, e loro non mentono mai, lo diceva spesso Cheveyo.
Ripensare al suo vecchio insegnante le diede un po' di conforto.
Il giovane soldato si inchinò ancora di più vicino verso di lei, e i loro visi erano troppo vicini per Nico Robin, che non poteva allontanarsi molto.
Rimase ferma, aspettando la prossima mossa del suo interlocutore. Lui si avvicina ancora di più fino a sussurrarle nell'orecchio.


?:-  Spero che lei non abbia sentito troppo caldo in questi giorni… la preferisco quando ha i capelli sciolti, la trovo molto stimolante. - ≖̥ ≖͞     


Detto ciò, lui svanì con il suo teletrasporto, lasciando interdetta la ragazza, che non sapeva da dove venisse questa sua novità.
Ma poi, dopo un attimo di smarrimento, nella sua mente le venne in mente un episodio specifico accaduto di recente in cui la si vedeva come protagonista con i capelli sciolti in una giornata molto calda.
Le sue guance si tinsero di rosso per l'imbarazzo di essersi fatta vedere da lui in quelle condizioni.
Scosse ferocemente la testa e, dopo essersi data una forte calmata, con la sua mano destra toccò lo chignon che aveva fatto oggi per non avere i capelli in faccia.
Un imbarazzo di questa portata non l'aveva mai sperimentato in vita sua, e proprio lui doveva vederla quel giorno?... °///°

Il cyniclon si era spostato verso il palazzo del suo signore. Come accennato prima, lui aveva un compito specifico assegnatogli dai suoi superiori.
I pochi che sapevano della presenza di Nico Robin e di Oscar erano a conoscenza della situazione attuale.
Mentre si affrettava a recarsi nella sala del trono, vide l'ambasciatore Oscar venire scortato da due guardie con un'espressione acida.
Sicuramente, qualsiasi cosa gli fosse successa non era stata molto ben accolta dall'umano.
Un piccolo sorrisetto dipinse le labbra del soldato prima di proseguire per il suo cammino.
Due guardie stavano facendo la guardia fuori alla sala del trono, e un grande portone chiuso impediva a chiunque di accedervi senza permesso.
Quando le due guardie lo videro arrivare, si misero in posizione di attenzione.

Dopo che il nuovo arrivato estrasse lo stemma reale dalla sua divisa, il grande portone venne aperto dalle due guardie.
Con un cenno del capo, il soldato entrò, e il grande portone si chiuse alle sue spalle mentre lui proseguiva fino a raggiungere il centro della sala.
Il trono solitario, posizionato in cima a una lunga e immensa scalinata, emanava un'atmosfera funesta per chi non era familiare con il luogo visitato dal soldato.
Inginocchiandosi, aspettò che il suo maestro facesse la sua apparizione

Ad un tratto, una immensa luce bluastra apparve dal nulla, avvolgendo tutta la sala del trono.
Sembrava una dimensione parallela. Una sagoma maschile apparve in mezzo a tutta questa luce, e un paio di occhi azzurri glaciali si posarono sulla figura del suo sottoposto.
Ed ecco che lo spirito del monarca dei Cyniclons fece la sua apparizione.
Anche nella sua forma spirituale riusciva comunque a emanare un'aura terrificante.
Si poteva percepire chiaramente un'atmosfera pesante.
Entrambi rimasero in silenzio fino a quando il monarca prese la parola.


P.B:- Hai delle novità? ...-


Il monarca andò dritto al punto, e il soldato sapeva benissimo che il suo signore non era il tipo di persona che perdeva tempo in convenevoli.


? :- Tutto sta procedendo secondo le vostre direttive, mio sire.
Entrambi gli umani si sono adattati bene nella casa-base che gli abbiamo dato... Di recente, c'è stato un incidente con la ragazza umana. -  ( ˙-˙ )      


P.B. : -Che tipo di incidente stai parlando? -


?: - La sera stessa in cui lei e l'ambasciatore sono arrivati, ho cenato con la ragazza, come mi avevate ordinato, per avere una prima valutazione su di lei.
L'incidente è avvenuto quando ci è stata servita la cena.
La ragazza, dopo il primo assaggio, ha subito denunciato un bruciore alla gola.
Inizialmente, non ho dato la dovuta attenzione, pensavo che stesse solo facendo scena.
Ho usufruito dei miei chimeri e non riesco a capire come sia avvenuta la contaminazione della sua cena.
Dopo i miei primi sospetti, ho chiamato un guaritore proveniente dalla campagna.
Ho fatto delle ricerche, ed è un cyniclon che ha una buona reputazione nel villaggio in cui vive ed è molto discreto.
In queste settimane si sta prendendo cura della ragazza.
Dopo aver sentito il resoconto del suo sottoposto, Profondo Blu prese tempo per analizzare queste nuove informazioni.
Se il nuovo arrivato avesse ragione su una contaminazione nella stessa sera dell'arrivo del diplomatico
e della sua accompagnatrice, forse l'obiettivo non era la ragazza, ma l'ambasciatore?
Ma come poteva essere avvenuto questo sabotaggio?


P.B. : - Sospetti di un sabotaggio?... Hai qualche prova di questa tua congettura? -


? :-  Mio signore, la sera stessa dell'incidente ho ordinato a uno dei miei chimeri di mettere da parte una porzione
del cibo della ragazza, da consegnare poi al guaritore incaricato di prendersi cura di lei.

Dalle parole del guaritore, anche lui è rimasto sorpreso dalle condizioni della ragazza. -  ( ・ิ_・ิ)           


P.B. : - Spiegati meglio! -


Il soldato alzò il capo per incrociare il suo sguardo con quello del suo sovrano prima di prendere la parola.

? :- Lui ha detto che trova molto strano che una reazione infiammatoria si sia sviluppata così rapidamente.
Ha detto che il bruciore si è diffuso troppo velocemente e che il cibo nella porzione della ragazza non era quello che di solito viene servito in casa... È per questo che quando mi ha chiesto
della cena del giorno prima, non ho avuto obiezioni a presentargliela.
Ora sta facendo ulteriori indagini, e se riscontrerà una contaminazione, potrò agire in base alle vostre direttive. - ( ≖͞  -≖͞) 


Detto ciò, il soldato chinò nuovamente la testa, aspettando la mossa successiva del suo sovrano.
Gli occhi di Profondo Blu si restrinsero in due fessure rivolte verso il suo sottoposto, ma la sua mente era altrove.
Questa storia era molto ambigua dalla sua prospettiva, e le sue prossime mosse sarebbero state molto caute per venire a capo di questo strano groviglio d'incidente.
E dal momento che non era uno sprovveduto, il monarca stava già agendo per fare due passi avanti e mettere all'angolo chiunque stesse dietro a questo sabotaggio.


P.B. :- Fammi vedere! -


Detto ciò, Profondo Blu puntò la sua mano destra verso il suo sottoposto, e da essa scaturì un raggio di pura energia che colpì a pieno petto il suo obiettivo.
Il soldato levitò contro la sua volontà e si dimenò freneticamente per liberarsi dalla mossa ferrea del suo signore.
A sua volta, una luce più tenue uscì dal suo corpo, venendo assorbita dallo spirito del suo sovrano.
Questo scambio macabro sembrò durare un'eternità, ma per fortuna il rito terminò, e il soldato finì per cadere sgraziatamente, boccheggiando dell’aria per riprendere fiato.
Lo spirito del monarca non sembrava essere stato colpito tanto duramente dallo scambio di informazioni come il suo interlocutore.
I ricordi del suo sottoposto scorrevano nella sua mente come un film; e ora erano suoi.
I suoi occhi si posarono nuovamente sul giovane soldato che si era messo in ginocchio.
Il suo silenzio poteva presagire molte cose non buone, ma non in questo caso.
Dopo un attimo di silenzio, Profondo Blu prese la parola.


P.B. :- Sono sicuro che questo incidente non sarà isolato. Ti autorizzo a investigare per conto tuo.
Ti do pieni poteri, a prescindere dai risultati delle indagini del guaritore.
Se le circostanze lo richiedono... Stanare il traditore o i traditori. Non mi piace che qualcuno metta i bastoni tra le ruote ai miei piani.
Se ritieni giusto, puoi richiedere l'aiuto di chi ritieni affidabile.
Ricordati, meno persone sanno dell'ambasciatore e della ragazza, meno guai dovremo affrontare. -


? :- Come desiderate, mio signore. Porterò a compimento l'incarico che mi avete affidato. -


Mentre si apprestava a congedarsi per permettere al suo sovrano di riposarsi, nella sua forma spirituale, Profondo Blu era debole.
L'incontro di questa portata era molto stancante.
Ecco perché un gruppo ben ristretto di Cyniclons componeva l'élite, con maggiore autorità solo dopo il monarca stesso, per sostituirlo temporaneamente
fino a quando il loro sovrano non si fosse rimesso in sesto.


P.B. :- Continua il tuo lavoro parallelamente alle tue indagini. Puoi farle separatamente con le tue valutazioni sulla ragazza. -


Detto ciò, sia lo spirito di Profondo Blu che la immensa luce svanirono, come se fossero stati risucchiati nel nulla.
Ancora inginocchiato, il soldato riprese fiato.
Ogni volta che aveva un incontro del genere con il monarca, consumava molte delle sue energie.
Come già concordato, si mise subito all'opera...

Nel frattempo, un Oscar molto arrabbiato fu portato alla base che da qualche tempo condivideva con la giovane figliastra.
Quando lei lo vide arrivare scortato da due guardie, con un'espressione che indicava il suo forte malumore, Nico Robin rimase impassibile
e tornò a leggere il libro che aveva in mano fino a un istante prima.


C.O : - Non mi dici niente, Nico Robin? - (ಠᆺಠ₎ ╬́


Domandò l'ambasciatore con tono indispettito, aspettandosi almeno una leggera occhiata da parte della figliastra come segno di considerazione.


N. R. :- Cosa dovrei dire, Oscar? - ( ̄_ ̄)・・・    


Lei continuava a dare la massima attenzione al libro che sembrava più interessante della presenza del patrigno.


C.O :- Qualcosa del genere: 'Ben tornato, Oscar. Come è andato l'incontro con i Cyniclons?” Accidenti, Nico Robin, persino i due chimera sembrano più espressivi del tuo volto. -  (≖̥︵≖̥)   


La sua collera era chiaramente udibile nella voce. Nico Robin non volle proseguire oltre e decise di darci un taglio, prese carta e penna e scrisse:


N. R :- Cos'è che dovrei dire? 'Ben tornato, Oscar. Com'è andato l'incontro con i Cyniclons?” La tua espressione mi suggerisce che non è andata come speravi.
Inoltre, non ho bisogno di tutte queste formalità con te, dal momento che entrambi sappiamo di non essere in buoni rapporti.
Cerchiamo almeno di rendere questa nostra forzata convivenza il più civile possibile. -  ( ≖͞  -≖͞) ??        


Detto ciò, dopo aver dato una piccola occhiata verso l'uomo, ancora con il libro tra le mani e la coperta su di sé, Nico Robin si alzò e si diresse verso la sua camera per evitare ulteriori discussioni con lui.
Oscar ribolliva d'ira. Inizialmente, il suo arrivo al palazzo era stato accolto freddamente da alcuni dei delegati presenti, il che, in effetti, era comprensibile, dato il conflitto storico tra le loro due razze.
Entrambi avevano combattuto in una sanguinosa guerra che durava da quando era finita la Seconda Guerra Mondiale.
Inoltre, Oscar era stato costretto a rimanere confinato in una camera designata per lui per diversi giorni prima di essere ricevuto da un piccolo gruppo di delegati di alto rango.
Aveva sperato di avere l'opportunità di parlare con l'élite del palazzo, ma non aveva ottenuto tale possibilità.
L'ambasciatore sapeva solo poche cose sull'organizzazione del palazzo, come l'esistenza di un élite militare che era costantemente a stretto contatto con Profondo Blu in persona, agendo come
gli occhi e le orecchie del sovrano, ma della presenza reale del sovrano non c'era alcuna traccia. 
Alla fine, il suo breve soggiorno al palazzo si era concluso con un risultato deludente, e Oscar era tornato alla base con la sensazione che il suo viaggio fosse stato inutile.
L'ambasciatore non era il tipo che apprezzava viaggi senza una ricompensa tangibile per i suoi sforzi, il che spiegava il suo cattivo umore e la sua faccia accigliata.
Anche il conte aveva deciso saggiamente di farsi un lungo bagno rilassante, anticipando un'altra accesa discussione con Nico Robin durante la cena.



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Anche oggi, il giovane trio stava percorrendo a piedi un tratto di strada che li portava al maniero Uchiha.
Le giornate si stavano gradualmente accorciando, e le belle giornate lasciavano spazio alle prime piogge.
Ogni volta che varcavano i cancelli del maniero, una Zanna Bianca correva verso di loro, facendo loro le feste in occasione del loro ritorno.
Come il trio, anche Zanna Bianca sentiva la mancanza della sua amata padrona.
Da quando Pam era partita, Zanna Bianca era diventata meno energica, e il suo lato giocoso si era affievolito, passando
molte ore di fronte alla porta della camera da letto dell’ereditiera.
Strawberry, Lory e Paddy capivano che fosse la nostalgia a mettere la lupa in questo torpore.
Ciascuna di loro cercava a modo suo di tirarla su di morale.
Alcune la portavano a passeggio, sia nel vasto giardino del maniero che fuori, mentre altre si occupavano di fornirle il cibo o di farle il bagno.
Paddy, con la sua energia travolgente, cercava di distrarla con mille giochi e trucchi di magia, ma Zanna Bianca prestava attenzione solo per breve tempo prima di tornare al suo stato catatonico.
Una sera, le tre amiche si riunirono e, preoccupate per Zanna Bianca, decisero di provare un approccio diverso.
Invece di interagire con lei separatamente, decisero di prendersi cura di lei tutte insieme, sperando che la giovane lupa non sentisse troppo la mancanza di Pam.
Dopo cena, si erano spostate in una parte del palazzo per avere un po' di privacy con il personale del maniero.
Con Zanna Bianca, si preparavano a fare una passeggiata serale all'interno dell'area del maniero.


N :-  Ragazze, non siete entusiaste di questa passeggiata serale tutte insieme con Zanna Bianca? - ୧ (✪∇ ✪) ୨     


B :- Ricordati che ci stiamo impegnando per il benessere psicologico di Zanna Bianca, cerca di non agitarti troppo, Nenè. - (;ಠ⌓ಠ)     


N:-  Ma quando sei così pessimista, Berry? Lo dico perché stiamo trascorrendo del buon tempo con lei da quando Pam è partita. - (ಠᆺಠ₎


O:- Ragazze, ragazze, non litighiamo.
Oggi facciamo questa passeggiata serale non per divertimento, ma per aiutare Zanna Bianca in un momento difficile che sta attraversando. - (∩_∩) 💧         


Come al solito, Ondina faceva da pacificatrice tra le due più giovani del trio.
Zanna Bianca era seduta con il guinzaglio che le pendeva dalla bocca, pazientemente in attesa che le tre finissero di litigare e iniziassero finalmente la benedetta passeggiata serale.
La lupa domestica non era sorpresa; sapeva benissimo cosa stavano cercando di fare queste tre umane.
Da quando Pam era partita, Zanna Bianca non era più la stessa, e nonostante gli sforzi costanti delle ragazze per tirarla su di morale, i risultati erano stati deludenti.
Tuttavia, la lupa non si lamentava delle continue attenzioni che riceveva da loro.
Dopo aver smesso di litigare, tutte e quattro stavano vivendo un momento di serenità.
Anche il piccolo Mash stava svolazzando vicino alle ragazze, sembrava che avrebbero potuto fare un bel tratto di strada in santa pace.
Purtroppo, la passeggiata fu interrotta bruscamente sia da un forte e improvviso terremoto che dallo strillo di Mash.



M :- BERRY... ALIENIII, ALIENIII! - (ꉺθꉺ  )


Come l'ultima volta, il piccolo aveva messo in agitazione la ragazza dai capelli rossi, che come la volta precedente girava freneticamente la testa in tutte le direzioni
cercando di localizzare Kisshu 
prima che lui la cogliesse di sorpresa con una delle sue imboscate.
Zanna Bianca si mise in posizione di difesa e ringhiò verso quella che sembrava essere una minaccia imminente.
Berry, che in quel momento teneva il guinzaglio, cercava di tenere sotto controllo la lupa.



B :- Stai calma, Zanna Bianca, non agitarti anche tu! -  (⚆‿⚆) 💧 


Berry, agitata com'era, cercava di concentrarsi completamente sulla lupa per evitare di perdere il controllo del guinzaglio, ma sembrava che l'animale non volesse proprio cooperare con lei.


? :-  Ah ah ah!... Hai sentito, Pai? Il piccoletto ci ha intercettati subito. -


Una voce giovanile sconosciuta aveva sorpreso le tre ragazze, e con gli occhi si diressero in alto, scoprendo con orrore due Cyniclons di diverse altezze levitavano a parecchi metri da terra.
Il più alto dei due sembrava avere circa 17-18 anni. I suoi capelli erano di un grigio-viola, con occhi indaco e pupille allungate.
Aveva occhi più piccoli rispetto al suo giovane compagno. I suoi capelli erano corti, ma legati da un lato con una coda media, mentre l'altro lato era lasciato libero.
Indossava una canotta nera con una parte viola e un dolcevita con la punta blu turchese. Il top aveva una parte viola che copriva la pancia, della stessa tonalità del suo dolcevita.
Indossava pantaloni neri larghi, in tinta con il top.
Portava braccialetti viola lavanda e blu turchese su ciascuna delle braccia e aveva un sarashi verde-beige sulle gambe, come gli altri Cyniclons.
Alle gambe aveva delle scarpe nere e alcune strisce appese ai pantaloni.
Come gli altri Cyniclons, aveva le orecchie a punta e la pelle pallida.

Per quanto riguarda il suo giovane accompagnatore, sembrava avere circa la stessa età di Paddy.
Aveva capelli castani tenuti in due alte trecce e occhi arancioni.
Come il Cyniclon più alto, aveva orecchie lunghe, piccole zanne e pupille a fessura.
La sua carnagione poteva competere con quella del suo compagno.
Il suo abbigliamento consisteva in un top rosso corto lasciato quasi aperto ma trattenuto da un fiocco scuro nella parte superiore del top, pantaloncini
corti e gonfi di un blu scuro con bordi chiari e bende avvolte intorno alle braccia e alle gambe.
Levitava accanto all'altro Cyniclon, ma a differenza del compagno, che si limitava a studiare il trio, il giovane Cyniclon giocava con la sua arma, delle bollas, una specie di fionda
composta da due fili con due proiettili rossi attaccati alle loro estremità.
Se in un primo momento sembrava un semplice giocattolo, il trio ebbe la strana impressione che quelle bollas non fossero un giocattolo innocuo, considerando
l'espressione beffarda del giovane Cyniclon.


P :- Non credo che sia il momento opportuno per giocare, Tart. Siamo qui per un compito ben preciso, non per distrarci come al solito. - ᓀ ᓂ  


Il trio fu sorpreso dal tono improvvisamente freddo del maggiore degli alieni.
Il giovane di nome Tart sembrava aver preso male il rimprovero del maggiore, e fece il broncio come un bambino.


T:- Non so cosa ci trovi così di urgente cercare Kisshu , non mi pare che lui si trova in queste parti, forse è andato all'accademia per fare un sonnellino prima di cenare. - 


Tart elaborò una teoria che al maggiore non sembrava prendere in considerazione, i suoi occhi calcolatori continuavano a tenere d'occhio il trio di umane, che in precedenza lui aveva osservato alla gara di nuoto dell'altra volta.
Ondina e Berry si guardavano dritte negli occhi allibite per quello che stavano assistendo, Nenè era di un'altra opinione, aveva gli occhi che le brillavano dall'eccitazione
di avere due Cyniclons a poca distanza, a parte Kisshu non ha avuto modo di vederne altri suoi simili.
La sua ingenuità le aveva fatto abbassare la guardia come suo solito, e tutta contenta prese per prima a parlare. 


N:- Kisshu – Kun, non c’è. Oggi nessuna di noi lo ha visto. – ^^


Entrambi i ragazzi si voltarono verso di lei, non aspettandosi un'interazione così frivola da parte della bambina.
Tart era quello che mostrava apertamente la sua confusione per le parole della bambina, mentre Pai era in elaborazione, non aspettandosi questo tono allegro da parte sua.
I suoi calcoli avevano predisposto una buona percentuale del 83,65% che la bambina avrebbe strillato e pianto alla sola vista dei Cyniclons, e il restante 0,41% l'aveva considerato
come "forse" rimasta impalata dalla paura.
Ma i suoi calcoli stranamente avevano fatto cilecca.
Tuttavia, in modo sorprendente, Pai sembrava non essere troppo preoccupato.
Inoltre, gli occhi di Pai si posarono nuovamente sulla giovane umana, Ondina, che insieme a Berry si erano poste sulla difensiva, cercando di proteggere la più giovane del loro trio.
Tale gesto fece ricordare a Pai quando lui e Tart avevano pedinato Kisshu in segreto per scoprire la sua ossessione con la rossa.
L'istinto di protezione delle due ragazze era palese, e nonostante fossero chiaramente consapevoli della loro inferiorità in termini di potere rispetto agli alieni, erano pronte
a mettersi di mezzo per difendere la loro giovane amica.
Era una reazione che Pai non aveva previsto nei suoi calcoli, ma che ammirava nonostante la situazione tesa.


P:- Non credo che dovresti intrometterti nelle nostre questioni, umana. - ᓀ ᓂ  


Il suo tono era duro e privo di tatto e Nenè non sembrava notarlo, era più concentrata su Tart.
Stessa cosa non la pensarono le altre due, Berry e Ondina si misero nuovamente in allerta per il tono di Pai.


B:- Nenè ha solo detto che nessuna di noi ha visto Kisshu, potresti essere un po' gentile, è soltanto una bambina. -  •̀ •́ ╬


Il suo tono di rimprovero non era stato preso in considerazione da Pai, che in tutta risposta con gli occhi freddi si puntarono sulla rossa.


P:- Ti ripeto che non sono affari vostri umana, non ho nulla da spartire con te. - ᓀ ᓂ  


Ondina era impaciata e vedendo che la situazione si stava riscaldando con coraggio prese la parola.


O:- Nessuna di noi voleva offenderla, ma se state cercando Kisshu è come ha detto Nenè non sappiamo dove si trova. -


Dopo aver per un instante incrociato lo sguardo di Pai, Ondina abbassò il capo per la sua timidezza, il suo coraggio l'he venuto meno dopo il loro scambio di sguardi.


T:- Certo che lo sappiamo, siamo venuti solo per accertarci che non stesse rincorrendo quella lì, è davvero un vero peccato
che Kisshu perda il suo tempo a inseguire una befana. -  (≖ᴗ≖๑)       


Berry sentendo questo insulto da parte del bambino, la sua faccia divenne rossa come i suoi capelli, e con un passo deciso si fece avanti e gli puntò un dito contro.


B:- Come mi hai chiamata nanerottolo? - (Ò 皿 Ó ╬)


Berry era furiosa e disperata nel cercare di sfuggire alle amiche che cercavano di trattenerla.
La sua faccia era arrossata dalla rabbia, e si dimenava furiosamente per sfuggire dalle loro prese e dare una bella lezione al moccioso che l’ha chiamata “Befana”.
Tart, dall'altro lato, sembrava divertito dalla furia della rossa, anche se insultato dal nomignolo che Berry gli aveva dato.
La tensione era palpabile mentre le tre ragazze si trovavano in una brutta situazione.


T:- Che c'è?...Vuoi rincasata la dose befana? - (ᓀ  ◡ ᓂ )  


La provocazione di Tart aveva raggiunto il suo scopo: far arrabbiare ancora di più Berry.
La ragazza era ormai fuori controllo e cercava disperatamente di sfuggire alle amiche che la trattenevano, alimentando ulteriormente
la sua frustrazione per non poter affrontare il giovane Cyniclon. 


B:- Aspetta che mi libero e poi vediamo chi ride per ultimo nano. - ( ರ - ರ) ╬        


Sembravano cane- gatto che litigavano per ogni cosa, Tart si stava divertendo a dare fastidio a Berry, Pai la cosa gli rimaneva indifferente però aveva un pizzico di fastidio
vedendo come Tart si stava comportando come un lattante la sua infantilità
a volte veniva messa a paragone di pari passo a un bambino di cinque anni, di certo Pai non voleva assistere a questo spettacolo pietoso
e decise di dare un taglio prima che la cosa si divagava ancora di più. 



P:- Tart, noi siamo venuti qui solo per cercare Kisshu non per perdere il nostro tempo per delle sciocchezze. -  ᓀ ᓂ  


T:- Ma Pai, io volevo solo divertirmi un po', non è da tutti i giorni interagire con gli umani, ma quando mi capiterà un'occasione simile? - (ˇôˇ)ノ


Pai si era stancato della condotta infantile di Tart e decise di mettere fine alla situazione.
Non erano venuti lì per perdere tempo in sciocchezze.
Tart, tuttavia, voleva solo divertirsi e trovava l'interazione con gli umani affascinante.
La sua curiosità lo spingeva a cercare un po' di svago.
La differenza di atteggiamento tra i due Cyniclons era evidente:
Pai era più serio e concentrato sul loro obiettivo, mentre Tart era un po' scapestrato e giocoso.
La conversazione sembrava destinata a una risoluzione pacifica, ma in quel momento il terremoto che aveva interrotto la passeggiata del trio delle ragazze tornò a scuotere il terreno.
I Cyniclons si prepararono per affrontare la nuova emergenza, mentre le ragazze cercavano di mantenere la calma.
La situazione stava diventando sempre più misteriosa, e nessuno sapeva cosa avrebbero dovuto affrontare dopo il terremoto.

Pai era stanco delle chiacchiere e delle interazioni con le ragazze, mentre Tart era ancora curioso e voleva divertirsi un po'.
Mentre i Cyniclons parlavano tra di loro, le ragazze decisero di andarsene in silenzio, cercando di evitare ulteriori discussioni.
Tuttavia, la loro fuga fu interrotta dalla voce di Pai che li chiamava.
Sembrava che non fossero intenzionati a lasciarle andare così facilmente.
Era evidente che c'era qualcosa di importante, e la situazione stava diventando sempre più intrigante.


P:- Dove pensate di andare, ancora non ho detto che potete andarvene. - ᓀ ᓂ  ╬


Detto ciò estrasse uno dei suoi ventagli e vedendolo un’arma in mano alla sola vista dell’oggetto che Pai teneva fece tremare il duo di ragazze, ricordando
l'esperienza precedente con Kisshu e i suoi tridenti.
Le più grandi erano pallide, e i loro corpi tremavano al solo pensiero della potenza dell'arma di Pai.
La vista del ventaglio aveva riportato alla mente il ricordo dell'attacco di Kisshu, e le ragazze si resero conto che non devono mai sottovalutare il potere dei Cyniclons.
Nenè guardò con occhi luccicanti verso lo strano ventaglio di ventaglio di Pai,  affascinata di scoprire cosa fosse e avvicinandosi per avere una buona visuale dell’oggetto in questione.
Certo, anche lei come le altre aveva impresso in mente l’episodio di Kishsu che le lanciava contro di loro uno dei suoi tridenti per capriccio.
Tutta via Nenè non aveva nessun osso malizioso nel suo corpo da farle pensare male sul ragazzo Cyniclon, e pensava a un qualche fraintendimento tra loro.
Tuttavia, le due ragazze più grandi avevano ben presente l'esperienza passata e non potevano fare a meno di essere preoccupate.
La vista del ventaglio suscitava in loro un misto di paura e rispetto per il potere dei Cyniclons.


N:- PAI- SAMA, posso vedere il tuo ventaglio? .- ^^


Domandò con tono allegro, Pai fu molto sorpreso dalla strana richiesta di Nenè e sbatté le palpebre due volte per assicurarsi di non essere addormentato inavvertitamente.
Tart, confuso quanto Pai, si spostò più vicino alle tre ragazze e, con tono un po' prepotente, disse:


T:- EHI...ma chi ti credi di essere! ...Non sai che è da maleducati chiedere un qualcosa che noi Cyniclons siamo legati?
Le nostre armi non le diamo a nessuno, sono sacre e di certo Pai non darà mai il suo ventaglio a te per un tuo capriccio ragazzina. - (ゞˇДˇ)ゞ     
     

N:- SMETTILA DI CHIAMARMI RAGAZZINA, ho solo chiesto gentilmente a Pai - Kun di farmi vedere il suo ventaglio, l'ho trovo molto stravagante non ho mai visto un ventaglio simile. - ( ರ з ರ)   
    

L'atmosfera si stava facendo sempre più tesa, e le tre ragazze stavano iniziando a notare che c'era qualcosa di strano in tutto questo.
Sebbene i due Cyniclons fossero apparsi per cercare Kisshu, non sembravano intenzionati a andarsene nonostante lui non fosse presente.
Berry e Ondina avevano iniziato a porsi domande sul vero motivo della visita di Pai e Tart.
Non sembravano desiderosi di conflitto o di combattere con loro, ma c'era qualcosa che sfuggiva alla loro comprensione.
Mentre Nenè continuava a guardare con curiosità il ventaglio di Pai, Berry e Ondina si scambiarono uno sguardo di preoccupazione.
Era evidente che dovevano fare attenzione a come avrebbero gestito questa situazione.


O:- " Non so perché entrambi stanno esitando ad andarsene, dal momento che Kisshu non è qui dovrebbero cercarlo da un'altra parte…-  (._.`)


Si domandò la verdina, corrucciata com’era non si accorse di aver catturato l’attenzione di Pai.
In fatti il maggiore dei Cyniclons, notò il cambiamento nell'atteggiamento della verdina.
La tranquillità e l'approccio riflessivo della giovane la rendevano diversa dalle sue amiche più rumorose e spigliate.
Tuttavia, Pai non aveva intenzione di perdere ulteriore tempo.
Con un gesto del suo ventaglio, indicò silenziosamente una fetta di vegetazione alla loro destra e disse solo alcune parole. 


P:- ELETTRO SILURO! ...-


Una potentissima scarica elettrica emessa dal ventaglio di Pai si scagliò rapidamente verso un punto nel boschetto e, una volta colpito il bersaglio designato, generò un'esplosione
devastante che fece letteralmente saltare in aria una vasta area di alberi e vegetazione circostante.
Il trio di ragazze urlò inorridito mentre assisteva allo spettacolo del caos scaturito dall'attacco dell'alieno.

Con il passare del tempo, mentre il fumo e la polvere si disperdevano nell'aria, la visuale si fece più chiara, e le ragazze rimasero senza parole di fronte alla devastazione che avevano appena causato.
Era evidente che la potenza dell'attacco di Pai avrebbe potuto mettere in difficoltà anche i militari umani più esperti, e l'idea che due Cyniclons fossero capaci di tale distruttività li spaventava profondamente.



O.B.N :-  ꉺДꉺ💧         
  

Una risata maschile si echeggiava in tutta l'aera e, le tre ragazzine stavano girando le loro teste da ogni dove per localizzare la provenienza della risata.


M:-  ALIENOO ALIENOO....PERICOLO, PERICOLO. -  (○^○)



La situazione era sempre più caotica. Mash svolazzava goffamente da un lato all'altro, aumentando il panico del trio di ragazze.
Zanna Bianca, percependo il pericolo, era molto agitata e cercava di liberarsi dalla presa di Berry, che stava facendo del suo meglio per controllarla ma stava faticando molto.
La confusione e la tensione nel gruppo erano palpabili mentre cercavano di capire cosa fare in questa situazione.


P:- KISSHU! ...Quando hai finito a giocare a nascondino, la tua presenza è richiesta a casa, e non credo che ti piacerà molto far ritardare... -  ≖̥ ≖͞     


I Cyniclons sembravano stare complottando qualcosa, ma il commento di Pai fu lasciato a metà, creando ulteriore tensione nell'aria.
L'entrata in scena drammatica di Kisshu  mise ulteriormente sottosopra la situazione, e il suo sorrisetto verso Berry scaturì la sua rabbia verso il ragazzo. 


B:- " Quindi è stato per tutto il tempo nascosto nel boschetto..."-  ( ರ - ರ) ╬        


Berry non poteva credere alla egocentrica del ragazzo, non aveva parole per descrivere quello che stava provando in quel momento.


B:- " Quel...quel ...egocentrico, era nascosto fin dall'inizio nel boschetto e si è goduto lo spettacolino in silenzio... Appena gli metto le mani addosso non sa cosa gli faccio". - (Ò 皿 Ó ╬)


Berry pensava tra sé pur non nascondendo la sua rabbia che la si poteva vedere benissimo nelle sue irridi marroni, per colpa del mezzano se la situazione
fosse stata un po' diversa e sé Pai avesse deciso 
di puntare la sua arma su di loro come ultimatum a Kisshu di uscire allo scoperto? .... Cosa sarebbe successo a loro tre?
Con la velocità fulminea che hanno visto che il raggio ha raggiunto il boschetto loro non avrebbero avuto nessuno scampo per deviare il colpo del Cyniclon più anziano.

Tali pensieri fecero impallidire molto Berry, e vedendo che Ondina è pallida in volto anche lei sicuramente fosse arrivata alla sua stessa conclusione della rossa.
Nenè era rimasta in silenzio, anche sé giovane non era stupida avendo visto la potenza dell'attacco di Pai non aveva più la voglia frenetica di vedere
da vicino il suo ventaglio, il forte boato aveva reso sorda la bambina per qualche secondo
non essendo lei abituata ai forti rumori era molto frastornata.
Ondina vedendola frastornata l'avvolse in un caldo abbraccio dandole conforto che la bambina accolse a ben volere.


K:- Finalmente mi avete trovato, per un momento ho temuto che vi fossero persi ragazzi. - ≖‿≖         
 

Il suo tono beffardo non aveva smosso Pai che si limitò a lanciargli un'occhiataccia veloce per poi passare al dialogo.


P:- Noto che sei di un ottimo umore Kisshu, dimmi cosa ti ha reso così allegro? - ᓀ ᓂ  


Dal tono di Pai sembrava una sorta di burla, anche sé il suo sguardo duro diceva tutt'altra cosa. Kisshu stando al gioco del maggiore gli rispose gioiosamente.


K:- Che ti posso dire Pai...oggi ho rivisto la mia micetta che da qualche tempo che non vedevo e rivedendola mi ha messo di buon umore. -  (-‿◦)


Detto ciò fece un occhiolino complice alla ragazza, che in tutta risposta si mise le braccia in un'auto abbraccio come se questo gesto le potesse dare conforto e il suo viso perse nuovamente colorito.


B:- ("°.°")💦


Pai aveva osservato la complessa interazione tra Kisshu e la ragazza umana.
Sebbene non comprendesse appieno le dinamiche umane, aveva notato che Kisshu sembrava cercare l'attenzione della ragazza in modo giocoso, mentre lei sembrava spaventata.
Questo aveva destato la sua curiosità e la sua preoccupazione, portandolo a riflettere su come affrontare la situazione.


P:-" Ora è tutto diverso, mi servono subito tali informazioni il prima possibile.
Sento che sé non le otterrò finirà male per tutti noi.
Sento che l'interazione tra loro due sia ben oltre le apparenze, sarà meglio che agisca il prima possibile."-  ᓀ ᓂ  



Con questi pensieri radicati in testa, un piano stava cominciando a mettere le prime radici pronte a metter in moto il suo contro attacco.
Pai si limitò a ritirarsi dopo aver richiamato i suoi fratelli minori.


P:- Kisshu e Tart, si è fatto tardi dovremmo tornare alla nostra base prima che ci scoprano e finiamo per essere puniti. - ᓀ ᓂ  


La situazione era rimasta stabile per qualche secondo prima che un tonfo fece destare sia Lory che Paddy, entrambe videro Strawberry  svenuta e non mostrava segni di risveglio.
Entrambe preoccupate per la loro amica si precipitarono da lei. Zanna Bianca annusava attentamente Strawberry, cercando indizi sul suo stato.


L :-  Strawberry! Strawberry, svegliati! – 〣( ºΔº )〣     


Gridò Lory mentre cercava di svegliare la loro amica agitandola delicatamente.


Pa:- STRAWBERRYYY, svegliatii ti prego - (˃﹏˂)     


Le due ragazze erano confuse e spaventate, anche Mash preoccupato per lo svenimento della rossa svolazzava da ogni dove strillando con la sua vocina stridula.
Le due amiche si prodigarono a capire come potessero aiutare la rossa inerme.


M:- STRAWBERRYY, STRAWBERRYY...svegliati, svegliati. - ヘ(;´o`)ヘ       


Pa:- Avanti Strawberry non farci prendere uno spavento…riprenditiii.- 。・゚゚・(>д<)・゚゚・。        


La bambina strillava, e vedendo che la rossa non si svegliava per il forte spavento Lory si accorse di aver portato con sé il suo cellulare e che con una mossa rapita
lo prese da una delle sue tasche della gonna che in quel momento stava usando e con un colpo solo chiamò James l'autista e spiegando una rapita mezza verità chiese di venire in loro soccorso.

Al rientro del maniero Uchiha un medico fu subito chiamato, e dopo aver visitato la rossa disse solo che era svenuta per il forte stress, e che lei doveva riposarsi per un buon ricupero.


________________________________________________________________________


ANGOLO AUTRICE:


Finalmente ho finito, accidenti questo capitolo mi ha consumato tutte le mie povere dite. T﹏T      
Ed ecco che finalmente i tre fratelli Ikisatashi hanno fatto il loro debutto con le ragazze, sono molto propensa a dire che ci saranno altre occasioni per l'interazione
di queste tre coppie. Nico Robin è una situazione un pochino un po' instabile, il suo bodyguard
sta cominciando a fare i primi passi e questo è solo un piccolo anticipo.
E posso dire che finalmente ha fatto la sua prima apparizione il cattivo della storia, Profondo Blu, in forma spirituale ( e c'è un motivo specifico) che spiegherò negli altri capitoli. 



K.J  ♥

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Capitolo 21
*** LA SCOMMESSA!... ***




Nel suolo Cyniclon, all'Accademia Militare, si stava scatenando un putiferio causato da Kisshu.
Quest'ultimo era seduto nell'ufficio del direttore.
L'Accademia, una delle più prestigiose nella storia militare dei Cyniclon, era diretta da un soldato di alto grado con molti anni di servizio militare alle spalle.
Era un uomo alto, dalla corporatura robusta, indossava un'uniforme militare e aveva uno sguardo freddo che poteva competere con quello di Pai Ikisatashi.
In tutti gli anni in cui era stato direttore, non aveva mai affrontato una situazione così caotica come quella creata da Kisshu Ikisatashi.
Quest'ultimo era seduto comodamente su una delle sedie di fronte alla scrivania del direttore, con le braccia incrociate dietro la testa e un sorriso beffardo che lo caratterizzava molto.
Accanto a lui, c'era il padre adottivo di Kisshu, il cui volto era rosso dalla rabbia.
Era evidente che era furioso con il suo figlio adottivo.
La bravata di Kisshu questa volta aveva superato ogni limite.
Il direttore sapeva bene che Kisshu non era l'unico responsabile; anche i suoi quattro compagni di camera, che lo seguivano come un leader, erano coinvolti.
Tuttavia, a causa della reputazione di Kisshu come "combina guai," aveva deciso di assumersi tutta la colpa.
Il direttore era consapevole che far confessare il coinvolgimento degli altri ragazzi sarebbe stata una battaglia difficile sin dall'inizio.



?:- “Anni nel corpo militare e altri nell’accademia sono stati buttati nell’ortica per questo ragazzino impertinente”. - ᓀ ᓂ ╬   
 


Entrambi gli adulti erano in silenzio, cercando di controllare la rabbia per la situazione creata dal ragazzo che non mostrava alcun pentimento, anzi sembrava
orgoglioso della sua ennesima bravata. L'atmosfera nell'ufficio del direttore era tesa.



Gi :- KISSHU….Ti rendi conto della tua bravata che sei a un passo dalla espulsione del corpo accademico? ...Questa espulsione verrà vista nel tuo curricculom
per tutta la tua vita, potrà influenzarti negativamente e sarai costretto a svolgere dei lavori umili e degradanti. - (      ⊙益⊙)      



Il signor Ginraya stava rimproverando per l'ennesima volta il suo figlio adottivo, ma come sempre, Kisshu si dimostrava impermeabile alle critiche.
La sua ostinazione metteva costantemente alla prova la pazienza degli adulti che dovevano avere a che fare con lui.
Era evidente che l'adolescente aveva un hobby: irritare il maggior numero possibile di persone, una caratteristica ben nota in famiglia.
Il padre adottivo stava cercando di farlo rinsanire, proprio come faceva Pai, ma le sue iniziative si concludevano sempre in un fallimento totale.



K:- Padre, voi mi avete sempre detto che non bisogna mai provare vergogna delle proprie azioni. Non capisco perché io debba pentirmi per aver arredato la sala della mensa dell’accademia.
A parer mio ho solo dato sfogo alla mia fase creativa, ho dato un mio tocco personale. - (∩_∩)         



Con le braccia dietro la testa e una posizione rilassata, Kisshu aveva sfoggiato un sorriso beffardo che avrebbe fatto infuriare chiunque.
Questa sua reazione aveva scurito i volti dei due adulti presenti. In una giornata in cui il sole splendeva, era frustrante che una situazione come questa avesse rovinato l'atmosfera.
Un liquido strano e maleodorante, con una varietà di colori, si era versato sulla mensa, creando un'enorme macchia difficile da ignorare.
Era davvero un duro colpo per la vista.



?:- Signor Ikisatashi posso capire la sua collera verso suo figlio, anche io sono molto adirato verso Kisshu per la sua ennesima bravata.
Solo quest’anno è stato mandato dal mio studio otto volte e con questa facciamo nove, per non parlare dei molti ammonimenti disciplinari
che ho inviato alla vostra residenza tramite lettere, oltre a questo non so più cosa fare. - ≖̥ ≖͞     



Il direttore aveva una voce ferma e risoluta, ma Kisshu era quel tipo di persona capace di sottrarre l'energia vitale alle persone anche solo con una piccola
dimostrazione della sua indole ribelle. La faccia corrucciata del direttore aveva messo in allarme il signor Ikisatashi, e andando dritto al punto, si rivolse a quest'ultimo con un sospiro.



Gi :- Vorrei sapere che tipo di punizione vuole applicare a Kisshu questa volta? - (•́ _ •̀ ) 

    

Nel silenzio, il militare rifletteva su quale azione disciplinare avrebbe dovuto prendere nei confronti del giovane Ikisatashi.
Molte delle idee che gli attraversavano la mente erano state già applicate nel corso dell'addestramento del giovane davanti a lui, e nessuna
nuova soluzione gli veniva in mente per impartire una lezione.
Alla fine, non avendo altre opzioni, il militare prese una decisione, l’ultima opzione che si stava giocando in quel momento.



?: - Odio ammettere che sono arrivato alla corda del mio ingegno, non resta che espellere Kisshu dall'accademia. - ᓀ ᓂ  


Sia il signor Ikisatashi che Kisshu si agitarono quando sentirono la parola "espulsione".
Il padre adottivo si agitava nella sua sedia, mentre Kisshu sembrò svegliarsi per un istante prima di tornare alla sua indifferenza apparente.


?: - Ma dal momento che, a parte le bravate di suo figlio, non voglio arrivare a questa azione estrema.
Kisshu ha un rendimento nella media... Mi limiterò a sospenderlo per tre settimane, dando la possibilità al ragazzo di essere riammesso come studente in questa accademia.
La temporanea sospensione non verrà inserita nel suo curriculum e non peserà nemmeno come giorni di assenza. -  ᓀ ᓂ  


Questa decisione sembrava aver alleviato la tensione nell'ufficio del direttore.
La proposta di sospensione sembrava un compromesso, dando a Kisshu una seconda possibilità senza infliggere una punizione così drastica come l'espulsione.

A questa alternativa, il signor Ikisatashi senior tirò un sospiro di sollievo.
Dopo aver risolto gli ultimi dettagli relativi alla temporanea sospensione di Kisshu i due adulti si scambiarono i dovuti saluti, Kisshu venne afferrato dal padre adottivo
per il bavero e trascinato via, in una smaterializzazione congiunta. 
Nella residenza degli Ikisatashi scoppiò il caos con le urla tra padre e figlio.
La madre di Kisshu poté solo guardare i suoi uomini di casa litigare pesantemente, più intensamente delle altre volte.
Il suo cuore si contrasse per questa situazione che si protraeva da molti anni. (益●Д●)ノ゙ 
    
La signora Ikisatashi ricordava come se fosse ieri quando lei e suo marito avevano preso la decisione più importante delle loro vite: adottare e crescere Kisshu come se fosse loro figlio.
Il passato travagliato di Kisshu gli aveva lasciato profonde cicatrici nell'animo, e la signora Ikisatashi sapeva quanto fosse complicato, ma per il resto della famiglia, non riuscivano a capire appieno la bramosità del ragazzo.
Pareva che solo la madre di Pai e Tart riuscisse a comprendere Kisshu.
I primi tempi furono difficili per i coniugi Ikisatashi nel rapportarsi con il nuovo bambino appena arrivato.
La signora Gargantia fu la sola a sviluppare una connessione empatica con il piccolo Kisshu, e teneva per sé i propri pensieri riguardo alla ragazza di cui Kisshu era innamorato.
I suoi occhi dorati avevano una luce che non vedeva da tanto tempo, e quando Kisshu le aveva confidato di aver trovato l’amore per questa ragazza, sua madre sentì l'amore materno sprizzare
da tutti i pori, felice che Kisshu potesse provare un sentimento così genuino.  (∩_∩)         

Tuttavia, dopo qualche giorno dalla confessione, ebbe modo di riflettere in modo più approfondito. Capì che Kisshu, nonostante il suo atteggiamento ribelle e il suo aspetto attraente, non era un ragazzo qualsiasi.
Sicuramente quella ragazza doveva essere molto più di quanto apparisse.
Dopo il caos scatenato all'accademia, dove l'altoparlante aveva rivelato l'interesse di Kisshu per una ragazza umana, la signora Ikisatashi non fu così tanto sorpresa dell'interesse del figlio adottivo per una umana.
Da quello che lui le raccontava, affermando di riuscire a vederla solo raramente (tralasciando molti dettagli), sua madre diede il suo consenso e l'incoraggiò a continuare a corteggiarla.
Promise a Kisshu che lo avrebbe sostenuto nei suoi progressi, aspettando con ansia di essere tenuta costantemente aggiornata su come sarebbe andata avanti la storia tra lui e la ragazza umana. ( ´∇` )          

La situazione familiare stava rapidamente degenerando, e questa ultima bravata di Kisshu aveva spinto il patriarca al limite della sopportazione.
La discussione tra i due uomini si faceva sempre più accesa, tanto che a un certo punto sembravano pronti a sfociare in una rissa fisica. (╬゚•̀皿•́)ノ゙┴─┴́       
Per evitare che la situazione precipitasse ulteriormente, la donna di casa Ikisatashi si frappose tra i due litiganti.
La sua presenza in mezzo a loro servì a scongiurare uno scontro fisico imminente.
La donna cercò di calmare gli animi e di far riflettere la famiglia sulle conseguenze delle loro azioni e parole.
Era evidente quanto le tensioni fossero cresciute all'interno della famiglia a causa dell'indisciplinato comportamento di Kisshu.


Ga :- ADESSO BASTA!... Non so dove pensate di essere, ma i nostri vicini possono sentire le nostre discussioni, e non voglio che la nostra famiglia
dia un'altra ragione per essere il chiacchiericcio del vicinato. – ☜(:♛ฺ;益;♛ฺ;)☞ 


Gridò con fermezza, il suo tono severo riuscì a calmarli per una "pacifica" discussione.
Entrambi, ancora orgogliosi, si voltarono di schiena, riluttanti a cedere per primi. La signora Gargantia sospirò per la tensione che ancora aleggiava nell'aria. (._.`)💧


Ga :- Non so perché Kisshu è a casa e non all'accademia, ma questo non giustifica la furia della vostra discussione, ho assistito a una scena pietosa.
Risolviamola civilmente prima del ritorno di Tart dall'accademia militare.
Non voglio che il mio bambino assista a voi due che litigate come il vostro solito. -  (ゞˇДˇ)ゞ           


Le parole della donna della casata Ikisatashi sembrarono avere un effetto sugli uomini Ikisatashi castigati che si diedero una forte calmata.
La prospettiva di Tart che avrebbe presto fatto ritorno a casa sembrava averli fatto riflettere sulle conseguenze del loro comportamento e sulle implicazioni che avrebbe avuto su di lui.
Era evidente quanto fosse importante per la madre mantenere l'armonia familiare e proteggere i figli dai conflitti domestici.

Appena sganciata la bomba alla notizia sulla quasi espulsione di suo figlio, Gargantia coprì la bocca con la mano per soffocare il suo urlo di sorpresa, non aspettandosi una situazione così grave.
Anche dopo che il marito le aveva raccontato dell'incontro imbarazzante con il direttore dell'istituto, della temporanea sospensione del ragazzo e dell'esame che avrebbe dovuto superare
per essere riammesso, la donna Cyniclon ebbe un sospiro di sollievo per questa ultima bravata di suo figlio.
Nonostante tutti i guai in cui si cacciava, Kisshu sembrava sempre uscirne quasi indenne. Σ ( ○–○)?!    



Ga :- Kisshu, cosa hai combinato? Dipingere le mura della mensa?... Ma perché l'hai fatto? - (゚д゚|||)     
 

Confusa, non riusciva a comprendere la ragione di questa bravata.
In apparenza sembrava che si trattasse solo di dipingere le mura della mensa, ma sapeva che c'era qualcosa di più sotto.
Conosceva la sua intelligenza e la sua abilità nel trovare soluzioni per uscire indenne dalle situazioni difficili che spesso creava.


Gi :- ...E non parlare dell'altra bravata, quando hai ammesso davanti a tutti di essere interessato a un'umana e che per lei ti metti in pericolo andando nel suolo umano. - (  ||Ò ▽Ó) 
      

Il patriarca continuava a esprimere la sua frustrazione, era il suo modo di sfogarsi.
Dopo l'incidente del megafono, l'accademia era piombata nel panico più totale, e Kisshu era diventato il centro dell'attenzione degli studenti e delle poche ragazze
che frequentavano l'accademia militare, desiderose di saperne di più sulla ragazza.
Il diretto interessato faceva ciò che sapeva fare meglio: ignorava la folla che si creava intorno a lui quando c'erano occasioni simili.
A casa, le discussioni non sembravano mai finire, coinvolgendo anche il fratello maggiore.
La famiglia Ikisatashi doveva fare i conti con le conseguenze delle azioni di Kisshu, che sembrava avere il dono di attirare guai.



Gi:- Dopo oggi, tu non uscirai da qui senza un mio permesso, e sarai tenuto sotto stretta sorveglianza per non farti fare qualche colpo di testa... E scordati di vedere quella lì. - ( ノ╬•̀Д•╬́)ノ       


La situazione era diventata insostenibile. Kisshu era chiaramente infatuato di Berry, la quale rappresentava per lui una fonte di felicità e desiderio irresistibile.
Ma quel " quella lì" detto in modo così dispregiativo uscire dalla bocca del padre adottivo, avevano lacerato l'anima del ragazzo.
L'adolescente testardo non sarebbe stato zitto e l'asciare che suo padre continuasse a insultare la sua micetta e passarla liscia. (Ò 皿 Ó ╬)
Anche la madre di Kisshu era anch'essa scioccata e sconvolta dalla durezza delle parole del suo sposo.
Anche con la forte opposizione della famiglia adottiva, gli avevano dato una nuova dose di determinazione a stare con la rossa tanto discussa in famiglia Ikisatashi.
Anche se il giovane cyniclon dovesse lottare contro l'opposizione sia quella del padre che quella di Pai, la sua passione per la rossa lo aveva spinto a rompere le regole
della sua cultura, portando così uno sconvolgimento all'interno della sua famiglia. (⊂๑ó︵ò๑)つ メ


Ga :- GINRAYA!.. come puoi dire queste parole alla leggera, certo che siamo tutti sconvolti dal fatto che Kisshu sia interessato a un'umana ma questo non giustifica
le parole che hai detto... Kisshu posso capire che sei in quella fase in cui ti interessa quello che non puoi avere, ma cerca di capire che a parte le parole dure di tuo padre, lui è molto
preoccupato per il tuo venire non puoi continuare così. -  (ó﹏ò。)      



La madre sembrava essere l'unica a cercare di mediare la situazione e ad affrontare suo marito in modo più pacato.
Le sue parole sembravano sincere e preoccupate per il benessere di Kisshu, sottolineando che capiva che suo figlio nella sua fase adolescenziale potesse essere attratto dal classico frutto proibito. (・ิ.・ั) 
   
Gli occhi di Kisshu si posarono sui fiori che Tart aveva donato alla loro madre poco tempo prima, che avevano dato un forte impatto nell'animo indomito del ragazzo, poiché la loro semplice bellezza
gli facevano riaccordare la sua micetta. Un sorriso triste sul suo viso e lo sguardo intercambiato tra i genitori di Kisshu per un attimo sembravano suggerire una comprensione reciproca sui reali sentimenti
del figlio ribelle, anche se non era espressa apertamente. ( ⚆ᆺ⚆ )    

Con quell'espressione Kisshu ai occhi dei suoi genitori sembrava un'altra persona, anche con un attimo di esitazione il padre del ragazzo, tutta via sembrava essere quella di restare sulla sua posizione
senza ritrattare le parole dure pronunciate in precedenza. ( ●ᆺ●)??


Gi:- A ogni modo tu rimarrai rinchiuso in camera tua e ti applicherai nello studio e poi, dico poi, sé cambierai testa forse potrai riavere la tua libertà.
Altrimenti quella è la porta e non ti permetterò di entrare in questa casa fino al giorno dell’esame. - ☜(`o´)


La reazione del padre di Kisshu era ferma e diretta, e così che egli si trasferì in un'altra stanza.
La madre, invece, sembrava essere più comprensiva e compassionevole.
Metteva una mano sulla spalla di suo figlio e cercava di consolarlo.  ( ´・・)ノ(._.`)       



K:- Mi dispiace madre, sono una vera delusione, non riesco a combinare una giusta... - 〣(._.`)〣   

 

Sua madre cercava di consolarlo, dichiarando di non considerarlo una delusione e ricordandogli quanto lo amasse, ma vederlo in questo stato era uno strazio per la sua indole materna
che non poteva sopportare che uno dei suoi figli soffrisse e che lei non potesse fare nulla per aiutarli.



Ga :- Capisco, ma per me non sei una delusione…. Un po’ casinaro certo. Io non conosco i dettagli e ho rispettato la sua privacy, ma puoi permettere a questa anziana donna
che ti ama come un figlio soddisfare una sua curiosità? Sono molto curiosa di sapere qualcosa in più su questa Berry, è tanto bella? -  (⊃๑ᵔᴗᵔ๑⊂)♡  



Gargantia sembrava essere aperta a conoscere di più su questa ragazza, per cui il suo bambino era chiaramente molto affezionato.
La reazione di Kisshu alla domanda di sua madre suggeriva che il solo accenno di questa ragazza lo riempiva di gioia.
Ma come quella volta in cui le confessò il famoso incontro, le sue guance pallide si spolverarono di un rosso acceso, e con un sorriso genuino prese con la mano uno dei fiorellini dal vaso
che stavano sopra la tavola della cucina, e osservandolo cercava qualche ispirazione che questo fiore gli poteva dare.  (ᵕ̳  ‿ ᵕ̳ ) ✿          



K:- Lei…lei non è super intelligente come Pai, né di una bellezza stravolgente… Sé devo paragonare la sua bellezza è come questo fiore, è una ragazza semplice
ma allo stesso tempo non puoi farne a meno. La sua sola presenza mi mette di buono umore, la sua risata mi fa palpitare forte il cuore, e la sua chioma rossa mi ricorda alcuni fiori
di campo sulle praterie del suolo umano che io vedo quando vado da lei.
Lei è dolce, altruista, coraggiosa, testarda e molto battagliera, non si arrende tanto facilmente, quando io la vedo mi sento ispirato a dare il meglio di me…-  (  ᵕ̳ ᴗᵕ̳ ) 
         


Le parole di Kisshu erano piene di un sincero e appassionato sentimento, descritte con tanto amore per la bellezza e l'importanza
di Berry nella sua vita, rappresentate attraverso un semplice fiore. Era pura poesia.
I suoi sentimenti erano così profondi che la madre adottiva, inizialmente perplessa dalla situazione, alla fine comprese appieno ciò che il figlio adottivo cercava di dirle.
Toccata e commossa, fu rapita dalle dolci parole che il figlio dedicava a questa ragazza così importante per lui. (・///□ ///・)  




K:- Madre, ora capisci che io non posso farne a meno di lei, lei è il mio ossigeno, non mi interessa che lei sia umana… non ho mai provato questa sensazione, questo
fuoco travolgente che mi brucia dentro ogni volta che io la penso o a volte quando non la vedo.
Lei è tutto ciò che desidero, non è un gioco n’è un mio capriccio, non rischierei la mia vita per una cosa passeggera. - (◡‿◡) 
      


Gargantia non riusciva a trovare le parole giuste per parlare, ma dopo aver riflettuto attentamente disse solamente le seguenti parole:



Ga :- Kisshu, non ho parole per descrivere quanto sia felice che questa ragazza ti abbia risvegliato qualcosa che cercavi da così tanto tempo.
Come tua madre adottiva, ti ho visto crescere nei tuoi momenti migliori e in quelli peggiori.
Ti conosco meglio di tutti gli altri, e so che hai un grande potenziale.
Sentirti parlare in questa maniera su questa Berry mi ha riacceso la speranza di vederti liberarti del fardello che porti da troppo tempo.
Non sono mai riuscita ad aiutarti, ma se questa ragazza è quella giusta, hai la mia benedizione. - ( ˘ᴗ˘ )


Entrambi si abbracciarono forte, soli in cucina, potevano mostrare il loro affetto più sincero senza interferenze da parte degli altri. ( ⊃ ˘з˘ ) ⊃  
All'ora di cena, tutti e cinque si erano riuniti, ma la tensione tra padre e figlio non era stata risolta.
Entrambi si scambiavano delle occhiate, mentre Pai, per il bene dei suoi nervi, fingeva di non sapere nulla.
La madre cercava di smorzare la tensione con chiacchiere inutili, coinvolgendo inconsapevolmente Tart.
Si udivano solo il tintinnio delle posate e dei bicchieri usati per dissetare i commensali.
La tavola era stata imbandita con molte prelibatezze di ogni genere, e le candele illuminavano la stanza, ma il gelo si era calato su tutti i membri della famiglia Ikisatashi. (つ﹏⊂)

Tart, nonostante la sua giovane età, aveva intuito il clima ostile in casa, facendo il collegamento con il ricordo di quando si erano diffuse strane voci all'accademia su Kisshu, riguardo alla sua
quasi espulsione e il coinvolgimento della umana. Tart non era solito prestare ascolto a dicerie, ma da quando Kisshu aveva agitato il corpo studentesco con il famoso
"incidente del megafono," era diventato oggetto di pettegolezzi. Tart terminò la cena e si concentrò sulle chiacchiere della madre.
Dopo cena, sia Kisshu che suo padre si ritirarono in silenzio nello studio del secondo, e nei successivi minuti le voci da entrambi si fecero più accese, sottolineando che tra i due
stava nascendo una fervente discussione. Pai, il più vicino alla porta, poté sentire tutto, e dalle sue microespressioni facciali, sembrava che la discussione stesse prendendo una brutta piega.
Improvvisamente, la porta si aprì e un Kisshu furioso uscì di casa.
La madre stava per seguirlo quando il capofamiglia la afferrò per il polso e scosse il capo negativamente, implicitamente suggerendo di lasciarlo andare per il momento.  (ಥ﹏ಥ)      





***********************************************************************************************************************************************



Strawberry stava facendo un lungo e rilassante bagno nella vasca del suo bagno personale. ^^
Dopo il suo svenimento, il medico le aveva consigliato di riposare adeguatamente e di stare lontana dalla fonte del suo stress.
Mentre ripensava a Kisshu, le venne una leggera emicrania.
Per fortuna, il bernoccolo nascosto sotto la sua frangia si era sgonfiato, ma il brutto livido era ancora visibile.
La ragazza rossa cercava un modo per distrarsi.
Dopo essersi lavata e aver indossato un grazioso pigiama, si affacciò al balcone situato fuori dalla sua camera.
L'aria era davvero piacevole, e i suoi lunghi codini fluttuavano elegantemente seguendo il fruscio del vento che soffiava in quel momento.
Mash stava dormendo sul comodino accanto al suo letto.
Il peluche rosa era rimasto in allerta per alcuni giorni, preoccupato per la salute della sua padroncina, soprattutto dopo l'apparizione di Kisshu e degli altri due alieni.
Il trio non aveva ancora fatto nessuna connessione tra Kisshu e i nuovi arrivati, ma era evidente che si conoscevano da molto tempo.
I loro caratteri erano troppo diversi per essere semplici amici.
Lory aveva avuto alcuni strani presentimenti e li aveva condivisi con Strawberry. Entrambe decisero di stare all'erta e mantenere gli occhi ben aperti.
Berry stava godendo dell'arietta con gli occhi chiusi, sentendosi in pace con sé stessa in quel momento, tanto da non accorgersi dell'ombra che le si avvicinava.



?:- Se avessi saputo che stavi facendo un bagno, mi sarei unito anche io, bambolina mia. -  (≖ᴗ≖๑) 
     


La ragazza aprì gli occhi di scatto quando sentì queste parole e riconobbe la voce.
Si mosse velocemente e si voltò verso la sua camera per evitare di vedere Kisshu.
Sfortunatamente, la lama di uno dei tridenti del ragazzo fu posizionata sotto il suo collo, e Strawberry poteva sentire chiaramente che il giovane alieno era dietro di lei.  〣(○^○)〣 



K:- Ora, bambolina mia, questo non è un modo carino per darmi il benvenuto... Ti consiglio di seguire alla lettera tutto ciò che ti dirò
e di non urlare, altrimenti non mi resterà altra scelta che portarti via con me. - (ᓀ  ◡ ᓂ ) 
 


La minaccia di essere portata via risultava molto più spaventosa di avere il tridente sotto il collo, e con un cenno del capo, Berry fece capire al cyniclon che aveva capito.
Entrambi entrarono in silenzio. Per fortuna, Mash stava dormendo profondamente e non si accorse della presenza aliena.
Berry si tenne a debita distanza da Kisshu, volendo mantenere delle opzioni aperte per le prossime mosse del ragazzo.



B:- Cosa vuoi, Kisshu? - 〣 (´.o﹏o。`)〣 
      


K:- Bambolina mia, sono venuto per trovarti!... Dopo il nostro ultimo incontro, volevo rivederti. - (⌒▽⌒)



Berry ricordava bene l'ultima volta che si erano incontrati, e non era stata una bella esperienza.
Il suo corpo ne aveva risentito molto a causa dello stress che stava vivendo da un po' di tempo.
Berry scosse la testa, cercando di allontanare il ricordo dell'ultima volta.
Voleva solo andare a letto e dormire, ma con Kisshu che era sempre imprevedibile, non poteva mai avere un momento di pace.



B:- Io non ti credo. Hai sempre un piano in mente... Cosa vuoi da me? E chi sono quei due Cyniclons che l'ultima volta ti stavano cercando? -  〣( ⁰﹏ ⁰)〣     
 


K:- Bambolina, vedo che sei scettica. Ho già chiarito che voglio te... Per quanto riguarda Pai e Tart, loro non hanno alcuna rilevanza. Mi cercavano solo per darmi fastidio, tutto qui. -  (∩_∩)
         


Con un gesto di spalle, Kisshu sembrava non preoccuparsi affatto dei suoi compagni d'armi.
Tuttavia, Berry rimase comunque in allerta. Kisshu non aveva risposto completamente alle sue domande, quindi era ancora sospettosa.
Come quella volta in biblioteca, la porta si aprì e Nenè e Ondina entrarono nella camera della mezzana. Sia Nenè che Ondina rimasero sorprese nel vedere di nuovo Kisshu.
Nenè si avvicinò a Berry, lanciando uno sguardo dalla ragazza al ragazzo.



N:- Kisshu-kun! Che bella sorpresa rivederti qui. Sei venuto per partecipare ai nostri giochi da tavolo? -  ୧ (✪∇ ✪) ୨   
 


Domandò la bambina con tono allegro. Strawberry si voltò verso di lei, non aspettandosi questa nuova uscita, ma sapeva che Nenè era nota per le sue azioni imprevedibili.
Anche Ondina si avvicinò a Nenè, visibilmente sorpresa da questo improvviso invito.
Inizialmente, sia Nenè che Ondina stavano percorrendo il lungo corridoio del maniero Uchiha per invitare Berry a giocare ai giochi da tavolo con loro, ma quando videro
che Kisshu era già lì, Nenè colse al volo l'opportunità e invitò anche il ragazzo. Ondina non capiva come Kisshu facesse a non farsi scoprire dallo staff del maniero.



O:- Kis-kiss.hu!... Che bel-bella sorpresa vederti a quest'ora nella camera di Berry. Cosa ti por-ta qui? - (⚆。⚆)       



K:- Ondina, giusto?... Come stavo dicendo, sono passato per vedere la mia micetta, e per quanto riguarda la richiesta della piccola Nenè, potrei farci
un pensierino dal momento che ho deciso di trasferirmi da voi per qualche tempo. -  (∩_∩)         



Le reazioni delle tre ragazze erano diverse:


O:- ("°.°")


B:- (☼Д☼)     
   

N:- ╰(✧∇✧)╯   
 


Il panico era dipinto sul volto di Berry. Il solo pensiero di avere Kisshu sempre nelle vicinanze le faceva sembrare che la sua anima fosse uscita dal corpo, e la sua autonomia
si era annullata all'istante in cui quel Cyniclon aveva fatto quella dichiarazione scioccante. (゚д゚|||)       



B:- KISS-HU-STAA-I STAI SCHERZANDO... vero? Ti piace molto scherzare, non è possibile che ti trasferisca da noi così all'improvviso, senza menzionare
che sei un CYNICLON... lo staff noterà sicuramente la tua presenza, e tu non sei proprio silenzioso. -  (>^~^;)>   



Berry non poteva credere che il ragazzo davanti a lei potesse essere serio, ma la sua espressione sembrava al contrario.
Non c'era traccia di scherzo o doppio senso, sembrava veramente intenzionato a trasferirsi e per un periodo indeterminato. (◍•﹏•)          
Ondina non riusciva a capire cosa stesse succedendo, ma a differenza di Nenè, sentiva che c'era qualcosa di strano nell'aria.
Puzzava di bruciato, e non capiva come Kisshu fosse riuscito a penetrare nel maniero in un momento in cui lo staff era probabilmente a letto.
Questo gli avrebbe dato una libertà d'azione notevole. ( ⚆ _ ⚆ )    



K:- Bambolina, pensi che io stia scherzando? Sono serio riguardo al trasferimento, lo sai?
Di recente sono stato costretto a prendere una "vacanza" dall'accademia dove studio... Ho bisogno di un posto tranquillo per concentrarmi
sugli studi, e ho pensato che "la mia micetta" sicuramente non mi caccerebbe in un momento in cui non ho un posto dove andare.
Ed ecco perché sono qui questa sera. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         



Berry sentiva la minaccia velata nelle sue parole. Era chiaro che Kisshu non avrebbe desistito finché non avesse ottenuto quello che voleva.
Per Berry, sembrava l'inizio di un incubo. Come avrebbero fatto a nascondere la presenza di Kisshu allo staff del maniero?
Berry era confusa, e il mal di testa stava tornando con forza, tanto che neanche i farmaci avrebbero potuto alleviare il suo malessere.
E la situazione non era migliore per Nenè, che era entusiasta all'idea che Kisshu si sarebbe fermato da loro per un certo periodo.



N :- Kisshu-kun, è vero che rimarrai con noi per un po' di tempo?... CHE BELLOOO, più siamo e meglio è!
Forse ci sarà anche Pai-Sama e Taru-taru.- (⌐★ᴥ★)   
   


Il tempo sembrava fermarsi quando la bambina disse queste parole, e i tre adolescenti non potevano credere a ciò che avevano sentito.



O/B:- "Taru-Taru?".- (ō_Õ)



Entrambe si dissero mentalmente, nessuna di loro sapeva da dove Nenè avesse tirato fuori questo nomignolo "Taru-Taru" per Tart.
All'inizio erano confuse, ma poi a Strawberry venne un'illuminazione, e con sguardo complice cercò il consenso di Ondina.
Anche Ondina comprese subito la situazione e le due ragazze scoppiarono a ridere, attirando l'attenzione della più giovane. (≧ᴗ≦) 



N:- EHI!... Perché state ridendo? Anch'io voglio ridere! -  (・༚・) ??



Kisshu trovò molto divertente la situazione.
Nenè aveva dato a Tart un soprannome dopo il loro primo incontro, e Kisshu poteva solo immaginare la reazione del fratellino alla prossima occasione in cui si sarebbero visti.


K:- Sono sicuro che Taru-Taru sarà entusiasta di rivederti, Nenè. - (∩_∩)         


Il tono di Kisshu era scherzoso, e stava trattenendo la risata che cercava di sfuggire dalle sue labbra.
Anche lui, come Berry, aveva compreso che i bambini avrebbero fatto progressi notevoli nel tempo.



N:- Dici sul serio, Kisshu-kun? - ( ✧∇✧)        



K:- Certo, Nenè. Io non dico mai bugie! - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱   
     


B:- "Io ho forti dubbi al riguardo". -  -  _ -  💧 
  


Berry mantenne la sua opinione per sé, osservando come Kisshu fosse cortese con Nenè, cosa positiva, ma per quanto tempo sarebbe durata questa facciata? .



K:- Piccola! Non preoccuparti per me, sarò così discreto che non ti accorgerai nemmeno della mia presenza. - ^^



B:- "Ed è proprio questo il problema, Kisshu!" -  -  _ -  💧    



N:- Allora è deciso, Kisshu - kun può rimanere con noi per tutto il tempo che desidera per i suoi studi. - \(≧ω≦)/



Quelle parole furono una condanna a morte per Berry, che gridò forte di fronte all'entusiasmo della bambina. La scosse cercando di farla ragionare. /(ⓛДⓛ)\       



B:- NENNÈÈ.... sei fuori di testa? Lui è un cyniclon, cosa ti passa per la testa?
Se qualcuno scopre la sua presenza, finiremo tutte nei guai, e non c'è Nico Robin in giro per aiutarci. - ヾ〣( ºдº )〣 ノ゙    



N:- Qual è il problema nell'ospitare Kisshu-kun? Ha detto che è senza casa al momento, non possiamo essere ospitali?
E poi, come ha appena detto, farà molta attenzione, sembrerà un fantasma. - (∩_∩)         


Alla menzione di un "fantasma", Berry divenne pallida, sapendo che il "fantasma" era in realtà una persona in carne e ossa, nello specifico Kisshu.
Non si sentiva affatto a suo agio all'idea di averlo in giro.
Ondina capiva la riluttanza dell'amica, Nenè non si rendeva conto del pericolo, e Ondina era preoccupata che la bambina potesse dire qualcosa di compromettente a estranei.
Si stava preparando a portare Nenè da parte per una conversazione quando Kisshu la precedette. 〣(○^○)〣 



K:- Facciamo una scommessa! - (ᓀ  ◡ ᓂ )  



O/B/N:- COSA? -  [ⓛ▃ⓛ]



K:- Sì, voglio scommettere con te, micetta mia.
Se, nel mio tempo qui per studiare per il mio prossimo esame, riuscirò a superarlo, dovrai esaudire un mio desiderio... - (≖ᴗ≖๑)   
   


B:- Ma cosa dici, Kisshu! Non puoi pretendere di restare qui se non ti è chiaro che anche noi siamo ospiti.
Non possiamo invitare qualcuno senza il permesso di Nico Robin.
Lei ci ha ospitate gentilmente, ma rispettiamo le regole dell'ospitalità giapponese. -  ( è_é) ╬     
  


O:- Berry ha ragione. Nessuna di noi può invitare qualcuno senza il permesso di Nico Robin.
Anche se ci ha detto di fare come se fossimo a casa nostra, rispettiamo le norme di comportamento. -  (•́ _ •̀ )      



K:- Allora potete chiedere a questa Nico Robin di spiegare la mia situazione.
Non credo che sarà irragionevole come sembrate pensarla. - (⌒▽⌒)     



B:- Kisshu, non hai notato che dopo la festa non l'abbiamo più vista? È dovuta partire, e non possiamo contattarla per ovvie ragioni.
Anche se potessimo, non credo che avrebbe un'opinione positiva di te dopo che hai distrutto il salone di casa sua con la tua stupida chimera. - ( ರ - ರ) ╬ 
      


Quando Berry gli ricordò il disastro durante la festa qualche mese prima, Kisshu ebbe una rivelazione.
Gli occhi si spalancarono e finalmente si rese conto di chi fosse la ragazza vestita da lupa che aveva sconfitto facilmente la sua chimera con un potente calcio.
Quell'immagine gli era rimasta impressa, e talvolta, quando era da solo sotto le coperte del suo letto, ci rifletteva a lungo.
Adesso, Kisshu aveva una buona scusa per scoprire di più su questa Nico Robin.
Anche se aveva temporaneamente dimenticato l'altra ragazza il giorno dopo la festa, forse perché era troppo preso dal ricordo del bacio rubato a Berry?



K:- Rinnovo la mia scommessa.
Se mi permettete di stare con voi per il tempo necessario per studiare e riesco a essere riammesso all'accademia, dovrai soddisfare una mia richiesta, piccola. - (≖ᴗ≖๑)       


B:- E se non superi l'esame di ammissione, cosa ci guadagno io? - ┐( ù_ù )┌     



Il tono sfidante di Berry intrigò Kisshu, che accettò con un piccolo sorriso la sfida e le sue possibili conseguenze.



K:- Mi piace la tua sicurezza, piccola. Se sfortunatamente non dovessi superare l'esame di riammissione, allora... dovrai dirmi addio. -  (-‿◦)



Berry e Ondina rimasero a bocca aperta di fronte al rischio che Kisshu aveva appena preso.
Entrambe sapevano che non si sarebbe arreso facilmente, ma sentivano che aveva creato un'opportunità per liberarsene una volta per tutte.




B:- Accetto! - ≖̥ ≖͞ 

   


O:- Berry! -   (°Д°)   

  


Lo sguardo fiero e determinato di Berry era una vera delizia agli occhi di Kisshu; la sua micetta sapeva sempre come sorprenderlo e talvolta lo lasciava senza fiato.
Ondina guardava Berry con preoccupazione dipinta sul viso, temendo che la situazione stesse diventando sempre più complicata.




K:- Sono felice che, per una volta, siamo d'accordo.
Ricordati della tua promessa, farò del mio meglio per mantenere la mia parte dell'accordo. - (≖ᴗ≖๑)   

   


Kisshu si tele trasportò molto vicino a Berry e, prendendola di sorpresa, le sussurrò all'orecchio.



K:- Non vedo l'ora che arrivi il giorno del mio esame per riscuotere il mio premio.
Preparati, piccola mia, quando avrò finito con la mia riammissione, dovrai esaudire la mia richiesta. - (≖ᴗ≖๑)       



Detto ciò, scomparve nel nulla. Lory e Paddy circondarono Strawberry e la interrogarono per sapere cosa le avesse sussurrato Kisshu all'orecchio.



S:- Lui... è così sicuro di superare l'esame di riammissione che crede di avere la vittoria in pugno. - (;ಠ⌓ಠ)     



Strawberry rifletté attentamente sulla situazione appena creata.
Dopo che Lory, con una scusa, mandò a letto Paddy, la verdina raggiunse rapidamente la camera di Berry.
Entrambe sedute sul materasso della mezzana, scambiarono sguardi preoccupati.



S:- É un trucco! -  ╮(^¬^)╭    



L:- Davvero lo pensi, Strawberry? - (•́ _ •̀ )   
  


Disse Lory con tono preoccupato. Anche lei non era molto sicura dell'onestà di Kisshu.
In passato, Kisshu aveva dimostrato la sua furbizia e scaltrezza per uscire da varie situazioni complesse.



L:- Strawberry, mi dispiace se prima non sono stata abbastanza veloce nel fermare Paddy quando ha "autorizzato" Kisshu a rimanere nel maniero. - (._.`) 



Lory abbassò la testa e fece molti inchini, scusandosi più volte.
La rossa le sorrise dolcemente e posò le mani sulle spalle dell'amica, rassicurandola con parole gentili.



S:- Lory, hai fatto molto da quando siamo tornate in Giappone.
Mi hai aiutata nei momenti bui, e non devi rimproverarti per qualcosa che va oltre il tuo controllo... Ricordi cosa abbiamo promesso a Pam?
Di agire con saggezza e di rimanere unite. Da quel che vedo, noi tre ci stiamo aiutando a vicenda.
Sei la mia migliore amica, e non posso fare a meno di sentirmi fortunata ad averti al mio fianco.
Anche nei momenti più difficili, hai dimostrato coraggio e intelligenza.
Sei una persona straordinaria, Lory Midorikawa, ricordatelo sempre. -   ❤(〃◠ ◡ ◠〃)❤    



Lory non poté trattenere le lacrime, era la seconda volta che Strawberry le faceva un discorso così toccante.
Abbracciò l'amica con affetto, sentendo un forte legame tra loro. (இ﹏இ`。)



L:- Ma per la scommessa con Kisshu, come farai? Ho l'impressione che lui abbia il monopolio delle scommesse, e farà di tutto per vincere.
È un'incognita con Kisshu coinvolto direttamente. - 〣(._.`)〣    



S:- Sei preoccupata che Kisshu possa prevalere nella nostra scommessa appena iniziata?
Non ti preoccupare, Lory, ho avuto modo di pensarci un po'.
Anche se lui riuscisse a vincere (cosa che sospetto farà), per via della sua determinazione, non potrà andare oltre con le sue insistenze. -  |^-^)و✧
    


L:- Hmm... - (゜-゜)・・・     



S:- Ti vedo un po' confusa, Lory? Dimmi, come avrebbe agito Pam in una situazione del genere? - (∩_∩)     
   


L:- Lei... avrebbe riflettuto con molta calma e avrebbe cercato di individuare eventuali falle nel problema che aveva di fronte. - (゜。゜)     
  


S:- Brava, Lory! Ho cercato di agire come lei. Anche se, come ho detto, credo che Kisshu vincerà questa scommessa, ha molto da perdere se non si impegna negli studi.
Dato che verrà riammesso all'accademia, sarà molto occupato a studiare e non avrà tempo di infastidirmi come fa di solito.
Inoltre, dai segnali che ho visto, i due Cyniclons, Pai e Tart, sono più che semplici comparse.
Sicuramente, ovunque andrà Kisshu, ci sarà anche Tart, impegnato con Paddy.
L'unico rimasto libero sarà Pai, che cercherà di metterli in riga, ostacolandoli e impedendo loro di mettere piede sul suolo umano. - (∩_∩)✌  


Lory rimase molto sorpresa dal discorso logico della rossa.
Quest'ultima si era sempre messa in discussione per quanto riguardava la propria intelligenza, e Lory nel suo piccolo faceva di tutto per farle cambiare idea.
Il discorso di poco fa era la prova che la verdina aveva ragione.
Rincuorata dalla rossa, Lory la salutò, augurandole una buona notte.



________________________________________________________________________


ANGOLO AUTRICE:

Ammetto che ho reso questo capitolo per le lunghe, però credo che è venuto meglio di quando avessi programmato in precedenza.
Oggi non vedrete Nico Robin, ho voluto metterla da parte per concentrarmi meglio con il nostro amato trio.
Finalmente ho trovato due nomi che siano adatti ai coniugi Ikisatashi, spero che possano essere ben accolti da voi lettori, perché credo che li inserirò nei capitoli successivi. ^^

P:- Avrei preferito non fare la mia comparsa in questo capitolo. -  ᓀ ᓂ  

K.J:- Che bello rivederti Pai, come sei sempre così pieno di vita che a volte la tua luminosità mi acceca. -  (💧ಠ⌓ಠ)     

P:- ....

K.J:- Pai, questo è sarcasmo, stavo scherzando. -  ╮( ̄_ ̄)╭💧   

P:- So che cos'è il sarcasmo, avendo Kisshu come fratello adottivo non ti pare che ho avuto una buona dose del sarcasmo da parte sua?.- ( ≖͞  -≖͞) 

K.J:- " Che persona permalosa che sei".- (💧¬_¬)        


Finiamola qui, prima che mi parte un embolo, vi saluto e al prossimo capitolo.


K.J. ❤ 

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Capitolo 22
*** TUTTI AL RIPARO. ***








Come promesso, Kisshu trascorse le successive tre settimane nel maniero Uchiha, preparandosi per l'esame che gli avrebbe permesso di essere riammesso all'accademia militare.
La biblioteca divenne il punto d'incontro tra le ragazze e il nuovo coinquilino. Nenè era la sola a essere entusiasta della presenza frequente di Kisshu, mentre Berry lo vedeva con meno entusiasmo.
Tuttavia, contro ogni previsione, il ragazzo si comportò bene per la maggior parte del suo soggiorno temporaneo e non diede problemi allo staff del maniero.
Berry non poteva lamentarsi molto di Kisshu, in quanto stava mantenendo la sua parte dell'accordo concentrandosi sugli studi.
Talvolta, mentre passava vicino alla biblioteca, gettava uno sguardo all'interno e vedeva Kisshu concentrato sui libri di testo.
La ragazza rossa non poteva negare di essere curiosa riguardo al contenuto di quei libri, ma non era in grado di comprenderne il contenuto, essendo inesperta nella lettura delle strutture della civiltà Cyniclon.
Altre volte, Berry aveva voglia di strangolare Kisshu per tutti gli scherzi che aveva fatto in passato, e Mash urlava ogni volta che Kisshu si trovava nelle vicinanze, creando un mix perfetto per un'emicrania perpetua per Berry.
Ancora oggi, Berry ricordava con rabbia l'ultimo scherzo di cattivo gusto di Kisshu, e sembrava che la sua sfacciataggine non avesse limiti. ヾ(ꐦ ◎曲◎)ノ゙    



     INIZIO FLASH - BACK.



Berry aveva deciso di concedersi un bel bagno serale, sapendo in anticipo che Kisshu avrebbe probabilmente fatto qualche imprevisto.
La ragazza rossa aveva quindi scelto di condividere la sua intenzione solo con Ondina, evitando che Nenè, involontariamente, potesse comunicarlo a Kisshu.
Con i suoi lunghi capelli sciolti dagli abituali codini, Berry aveva già preparato il bagno, e grazie agli aromi alla fragola nell'aria, poteva percepire che i suoi muscoli
si stavano già rilassando, liberandosi delle tensioni accumulate da qualche tempo. (ᵕ̳ᵌᵕ̳)        
Una sottile nebbiolina aveva iniziato a creare un'atmosfera misteriosa nel bagno.
Berry si era appena immersa nella vasca da bagno, e con una spugna aveva iniziato a massaggiare lentamente entrambe le braccia.
Il piccolo Mash galleggiava tranquillamente sulla superficie dell'acqua nella vasca, godendosi anch'egli questo momento di relax. (─‿─)      
La giornata scolastica era stata monotona come al solito, e il trio delle "streghe dei bagni" aveva continuato a tormentare Berry e Ondina nei bagni delle ragazze.
Fortunatamente, a parte qualche minaccia e uno spintone subito da Ondina, nessuna delle due aveva riportato ferite gravi.
Il trio aveva concordato di alternarsi, così come già stavano facevano in precedenza con Zanna Bianca, lo fecero anche per portare i viveri a Kisshu,
agendo con la massima discrezione per evitare di destare sospetti tra lo staff del maniero.
Immersa nei suoi pensieri, la concentrata Berry non si accorse subito della figura nell'ombra a pochi metri da lei.
La persona, con le spalle appoggiate ai bordi della vasca, aveva la testa reclinata all'indietro.
Il petto, coperto dalla lunga chioma rossa, seguiva i lenti respiri, mentre cercava di accumulare l'aria.



K:- Accidenti, bambolina, se avessi saputo prima che ti stavi preparando per il bagno, mi sarei unito anch'io...ma ora che ci penso, non è troppo tardi per farlo. - (≖ᴗ≖๑)     
 


Gli occhi di Berry si spalancarono di botto quando vide un Kisshu seduto su uno dei bordi sporgenti di uno dei pilastri del bagno, con un sorrisetto sul volto. La ragazza urlò come mai prima d'ora.
Il piccolo Mash, sobbalzando spaventato, gridò anche lui, percependo la presenza del ragazzo.



M:- ALIENOO, ALIENOO....BERRYYY ALIENOO!.- ٩(⊙Д⚆)۶!!!         
  

Il piccolo Mash, ancora gocciolante dal bagno precedente, svolazzò sgraziatamente, facendo cadere alcune gocce d'acqua per terra.
Berry si coprì rapidamente il petto con i suoi lunghi capelli, che fortunatamente le servirono da protezione. Tuttavia, ciò non la salvò dagli occhi maliziosi di Kisshu.


Berry: "KISSHUUU! .... MA CHE DIAVOLO CI FAI TU QUI?". - (○//////^//////○)


K:- Sono venuto a farti compagnia, quando ho saputo che stavi andando a farti un bagno mi sono chiesto " Ma perché non faccio una scappatina dalla mia micetta?
Sono sicuro che gradinerà molto la mia compagnia". Ed ecco perché sono qui. - (∩_∩)      
   

Mentre pronunciava queste parole, l'adolescente cominciò a togliersi gli indumenti.
Alla vista di ciò, Berry entrò nel panico e afferrò la prima cosa a portata di mano (scusami tanto, Mash) e lanciò il pelosetto contro Kisshu.
Infuriato, il piccolo Mash gridò il suo urlo di battaglia.



M:- ALL'ATTACCOOOO! -  (◣_◢)


Prima che Kisshu potesse compiere la prima mossa, Mash afferrò il suo naso con un morso poderoso.
Kisshu cercò di staccare il pelosetto da sé, ma Mash, non contento, iniziò una rapida e dolorosa esplorazione del corpo di Kisshu.
Ogni volta che Kisshu cercava di afferrarlo, Mash, scivolando come un'anguilla, lo mordeva da ogni angolo.
Mentre la tragedia proseguiva, Berry colse l'opportunità della distrazione di Kisshu per uscire dalla vasca.
Tuttavia, a causa della fretta, inciampò sul bordo della vasca con il piede destro e cadde dall'altra parte.
Nonostante il colpo subito, riuscì a prendere l'accappatoio e a avvolgerlo rapidamente intorno al suo corpo. 
Uscì di corsa dal bagno e, dalla sua camera, vide le sue amiche correre in suo aiuto dopo aver sentito le sue grida.
Come se la situazione non potesse peggiorare, Kisshu, a metà nudo con il petto scoperto, si contorceva dolorosamente, mentre le ragazze sbarravano gli occhi di fronte a tale spettacolo indecoroso. ( ⚆ _ ⚆ )    
Ondina si affrettò a coprire gli occhi di Nenè per proteggere la sua innocenza.
Berry, ancora in accappatoio, aveva il fiatone a causa della corsa affrettata per uscire dal bagno.
Dopo una lunga lotta, Kisshu finalmente riuscì ad afferrare Mash, che era ancora carico di adrenalina e continuava a mordere il braccio destro del ragazzo.
Con il pelosetto tra le sue mani, Kisshu lo lanciò maldestramente con tutta la sua forza.
Per fortuna, Berry, con le ultime energie rimaste, riuscì a catturare Mash prima che sbattesse contro il muro della sua stanza. (ノ﹏ヽ)
   


  ( K.j - AHAHAHHAHAHAH!!!...  ୧ (≧∇ ≦) ୨  )    



O:- Ma cos' è successo?.- (⚆///∆///⚆)   
 
    
Ondina chiese scombussolata, non riuscendo a capire la situazione.
Fortunatamente, non era successo nulla di grave, anche se alcuni dubbi stavano iniziando a insinuarsi nella sua mente.


K:- Quella cosa mi ha aggredito, stavo facendo i fatti miei...Appena lo prendo, vedrai cosa gli faccio. -  •̀ •́ ╬


Berry portò Mash vicino a sé come se questo gesto affettuoso lo proteggesse dalle grinfie del ragazzo.


B:- Lui non è una " cosa", ...ha un nome Mash, e non ti permetto di allungare le tue manacce da lui... Tranquillo, piccolo mio, ti difenderò io dal quel brutto lupo cattivo. - (∩_∩)          


Mash, incoraggiato dal gesto affettuoso di Berry, fece la linguaccia verso Kisshu.
Quest'ultimo si trattenne a stento dal menare il robottino, non volendo continuare con questa farsa.
Nel frattempo, Nenè, non capendo cosa ci facesse Kisshu in bagno con Berry, guardò i due adolescenti con una certa confusione.


N:- Kisshu-kun che ci fai in bagno con Berry?.Se avevi una certa urgenza, ci sono altre stanze con i bagni a tua completa disposizione. - ( ಠ.ಠ)    



Kisshu, ancora dolorante per essere stato letteralmente morso da Mash, non era molto concentrato sulla domanda della bambina.
Con gli occhi socchiusi, stava fulminando il piccolo Mash, già pensando a mille modi per torturarlo. (≖̥ ≖͞ )╬



N:- Kisshu- kun ma perché sei pieno di succhiotti? - (・༚・) ??


Alla formulazione di questa domanda inopportuna, le ragazze diventarono istantaneamente rosse in viso.
Kisshu ridacchiò per la domanda ingenua della bambina e si avvicinò a lei, scompigliando leggermente i suoi capelli. (○//////^//////○)    


K:- Vedi Nenè se fosse stato per me, non mi sarei solo limitato a quelli. -  (¬‿¬)


Il suo sorrisetto aveva sottolineato l'allusione a qualcos'altro, il che aumentò ulteriormente il rossore delle due ragazze.
Berry desiderava che la terra la inghiottisse per l'imbarazzo.
La ragazza rossa, presa dall'ira, spinse Kisshu facendolo precipitare dal balcone, e con la sua camicia ancora a terra, la rossa la prese e la lanciò dal balcone, quindi chiuse le serrande della porta finestra.
Il fiatone era ben visibile, dato che aveva preso il sopravvento sulla ragazza.
Alzando gli occhi, vide le sue amiche molto confuse. (ノꐦ ◎曲◎)ノ


B:- L'asciamo perdere, oggi non è giornata...Quel brutto ratto! Mi devo ricordare di mettere del veleno per topi per tutto il maniero -  (Ò 皿 Ó ╬)


Indispettita, ritornò in bagno per continuare da dove aveva interrotto.
Nel frattempo, un Kisshu sopravvissuto alla caduta si trovava in qualche modo intrappolato sotto un tronco di un albero morto, senza ricevere alcun aiuto.
Imprecava ad alta voce per la situazione che gli si era ribaltata contro. (--) ꐦ


K:- Accidenti a quella palla di pelo, se non fosse stato per lui, a quest'ora...-  ( ರ - ರ) ╬
    
    
Ancora non riusciva a credere di aver perso contro un peluche vivente.
Kisshu voleva solo stare con la sua bambolina, ma il cosetto gli veniva lanciato contro... o, meglio dire, gli veniva lanciato contro da Berry solo perché era timida.
Si disse il ragazzo, ancora incastrato stava riflettendo attentamente alla prossima mossa.



K:- Ancora pochi giorni Kisshu, ancora pochi giorni. E poi la bambolina sarà mia. - |•'-'•)و✧    



( Sì, credici Kisshu!- K.j ╮( ̄_ ̄)╭   )    



       POCHI GIORNI DOPO.



Il giorno della resa dei conti era finalmente arrivato, l'atteso esame di riammissione di Kisshu. Il ragazzo era pronto a dare il massimo.
In queste tre settimane passate con le ragazze, a parte qualche scherzo, aveva studiato duramente per non deludere sua madre e dimostrare a suo padre e Pai di non essere solo un casinista totale.
Il trio si trovava nel giardino adiacente al maniero, dove c'era la giusta privacy per gli addii del ragazzo.
Berry era ancora seccata per "l'incidente" del bagno, Mash si trovava appollaiato sulla spalla della ragazza, Ondina teneva per sé le sue emozioni, e Nenè aveva una scatola di grandi dimensioni
avvolta in un pezzo di stoffa colorata, all'interno della quale non si capiva cosa si celasse.


K:- Beh!...Oggi è il giorno del mio esame di rientro, auguratemi buona fortuna. - (∩_∩) 
       


O:- Spero che tu c'è la faccia Kisshu - san, darai ilmassimo. -- ꒰ ^  ᆺ^ ꒱   
     


Ottimista come sempre, Ondina gli augurò sinceramente il successo nell'esame.
Berry, ancora imbronciata con le braccia incrociate sotto il petto, non vedeva l'ora che il giorno finisse.
Ondina sospirò rassegnata per l'atteggiamento ostile dell'amica.
Nenè, tutta contenta, consegnò al ragazzo il contenitore misterioso, attirando così la curiosità di Kisshu.



K.- Nenè cosa c'è qui dentro? Dal suo odorino mi sembra cibo. -  ^-^



N:- Esatto, Kisshu-kun. Sono dei biscotti casalinghi fatti con le nostre stesse mani. - ( ^∇^)



La bambina era orgogliosa del risultato finale, e Kisshu, regalandole un sorriso di riconoscenza, diede una veloce occhiata.
I biscotti avevano varie forme molto graziose, che gli sembravano un vero peccato da mangiare. ԅ(≧﹃≦ԅ)          


K:- C'è per caso messo del veleno per topi?.- (≖ᴗ≖๑)     
  


Domandò scherzosamente, lanciando una frecciatina diretta verso la rossa, che gli lanciò uno sguardo gelido prima di tornare a ignorarlo. (ᇂ∀ᇂ╬)



B:- Non ho avuto il tempo di metterlo. - ( ರ з ರ) ╬́       


Ondina diede una leggera gomitata al fianco di Berry, segnalando con il gesto di stare in silenzio. Kisshu incassò il colpo, nascondendo il disagio dietro un sorriso.
Nenè si avvicinò a lui e con un dito gli fece cenno di abbassarsi, poi gli sussurrò le seguenti parole. (∩_∩)💧        

     

N:- Non badare a lei, è nervosa di suo...Tutte noi facciamo il tifo per te. I biscotti hanno tre colori:
quelli gialli li ho fatti tutti io, quelli verdi li ha fatti Ondina-onechan, e per finire quelli rossi li ha fatti Berry-onechan.
Non ti aspettare che siano eccezionali, ma ci abbiamo messo tutto il cuore per farli. - ( ^∇^)


Nenè si avvicinò alle ragazze, e dopo aver regalato loro un sorriso di riconoscenza, Kisshu si teletrasportò nei pressi dell'accademia.
La sua presenza fu accolta dai sussurri degli studenti dell'istituto, molte ragazze esultavano per il suo ritorno.
Poco prima di mettere piede dentro, fu "aggredito" dal forte abbraccio di sua madre, che vedendolo non poté trattenere le lacrime di gioia dopo tre settimane di assenza.
Anche Tart ostentava la gioia di rivederlo, mentre Pai e il padre rimasero più riservati ma non meno felici di rivederlo sano e salvo.



Ga:- Tesoro, fatti guardare! Come sei sciupato. Hai mangiato? Dove? Dove sei stato per tutto questo tempo? E cosa sono tutte queste bende?
E il naso? ...Cosa gli è successo? - 〣( ⁰﹏ ⁰)〣   
  


Come ogni madre dotata di un occhio acuto, notò i dettagli che erano probabilmente sfuggiti agli altri.
Una grande folla si era riunita intorno alla famiglia Ikisatashi.
L'incidente con il megafono e l'assenza di tre settimane avevano fatto parlare di sé per molto tempo, generando numerose speculazioni.



K:- Sono felice di rivederti madre, stai tranquilla nel posto dove sono stato ho mangiato. Per le bende…ho avuto un piccolo incidente. - (∩_∩) 💧 



(K.J:-Beh!...Come "piccolo" incidente intendi Mash che riesce ad avere la meglio su di te non mi pare un incidente. - (≧∇≦)   )




Un piccolo cerotto copriva il ponte nasale dove Mash lo aveva morso.
Ancora una volta, Kisshu veniva messo in ridicolo davanti alla sua micetta, e questo secondo affronto gli bruciava come il primo, quando venne morso per la prima volta da Zanna Bianca.



( K.j :- Ho il vago sospetto, che Mash e Zanna Bianca faranno comunella contro Kisshu. - ಥ  ͜ʖ ͡ ಥ )



Gi:- Figliolo, sei pronto per affrontare questo esame? Ricordati che c'è in gioco l'onore degli Ikisatashi.- ᓀ ᓂ  



K:- Tranquillo padre, non vi deluderò. - |•'-'•)و✧    



T:- Kisshu dove sei stato per tutto questo tempo? Ti abbiamo cercato per molti giorni e di te non c'era traccia. -  (≖̥ ≖͞   ) ??  



Tutta la folla insieme agli Ikisatashi appendevano dalle labbra del ragazzo, egli sorrise al ricordo dei giorni passati insieme alla sua Berry, e con sguardo sognante disse enigmaticamente. 



K:- Sono stato in paradiso!. -  ( *˘ᴗ˘* )❤ 


  
Detto ciò, si diresse verso l'ingresso dell'immenso edificio, lasciando dietro di sé una folla sbigottita e i suoi parenti piuttosto confusi.
Pai si limitò ad osservare il mezzano con uno sguardo enigmatico, non sorpreso come i familiari della sua risposta.
Furono le due ore più strazianti che gli Ikisatashi dovettero subire nell'attesa dell'esito dell'esame.
Anche molti studenti rimasero per la curiosità di sapere se il famoso Kisshu Ikisatashi riuscisse a superare questa ennesima impresa.
Dopo una lunga attesa, finalmente le grandi porte dell'accademia si aprirono e una luce abbagliante uscì da esse.
La sagoma del ragazzo era ben visibile mentre usciva tranquillo con quel sorrisetto che non lo abbandonava mai.
Gargantia gli si avvicinò e chiese come fosse andata, il figlio le rispose. 


K:- Guarda con i tuoi stessi occhi! - (≖ ͜ʖ≖)☞      



Un Cyniclon di sesso maschile uscì e appese il risultato sulla bacheca, la madre si avvicinò e, dopo aver letto, esultò per l'ammissione del ragazzo.
Tutti esultarono per il risultato positivo, e poco distante, Pai sorrise felice anch'esso per il risultato del mezzano.



Gi:- Sono fiero di te figliolo.- ^^



Il patriarca prese Kisshu di sorpresa, non aspettandosi queste parole uscire spontaneamente dalla bocca del padre adottivo. (・༚・)



T:- Ehi, ora che Kisshu è stato riammesso, perché non andiamo a festeggiare? - ٩(ᵔ 0ᵔ )۶



K:- Quasi mi dimenticavo, ho portato queste delizie, spero che vi piacciono. - ^^




Dalla sua mano destra, fece apparire il regalo di Nenè, e vedendo lo sguardo confuso della madre, ridacchiò prima di prendere la parola.



K :- Questo, madre, è un regalo da parte della mia bambolina e delle altre. - (⌒‿⌒。 ) 



Appena accennò a Berry, gli occhi della madre si illuminarono di gioia. Gli altri maschi della famiglia non ebbero la stessa reazione.



T :- Per tutto questo tempo sei stato con la befana? - (ಠ꒡ಠ)    



P :- Kisshu, stai ancora vedendo quell'umana? Credevo che non ti fosse permesso rivederla. - ᓀ ᓂ ╬  



Gi:-Ancora quella lì?...Kisshu, ti avevo detto che tu non la devi più rivedere. - è_é



Anche il pubblico presente a questa scena fu sconvolto al sentire che Kisshu aveva trascorso tutto questo tempo nel mondo umano con l'umana tanto discussa.
Le notizie di queste circostanze circolavano già da un po' nel mondo Cyniclons, e lo scandalo dell'anno era sulla bocca di tutti. (○□○)
Dopo alcune conversazioni scomode, anche il direttore si complimentò con Kisshu, ma gli disse che sarebbe stato sotto stretta sorveglianza, poiché anche con l'esito positivo, non era stato
completamente perdonato per il pasticcio nella sala mensa.
I festeggiamenti durarono per molte ore, e Kisshu fu il centro dell'attenzione per tutto il villaggio Cyniclons, che aveva seguito il suo percorso verso il superamento dell'esame.
La mattina successiva, appena uscito dalla sua camera, Kisshu si avvicinò silenziosamente alla madre, che stava lavando i piatti rimasti.
La prese alla sprovvista con un abbraccio da dietro, e la donna sobbalzò, voltando la testa e sorridente vedendo il figlio di ottimo umore. 



Ga :- Buongiorno, caro. Hai dormito bene stanotte? - (ᵔωᵔ)      



K :- Magnificamente, madre. Vedo che stai già lavando i piatti. Prendo una cosa a volo e poi vado. - (〃◠ ◡ ◠〃)



Ga :- Vai da lei?.-  (^-^) 



K :- ( ᵕ̳ ᴗᵕ̳ )



Ga :- ^^



K :- Come hai fatto a capirlo, io non ho detto niente. -   (・༚・)



Ga :- Kisshu, tu sei mio figlio, ti conosco. Da quando questa ragazza è entrata nella tua vita io ti ho visto cambiare in meglio. - (∩_∩)   
     


K :- ...



Ga :- Mi hai detto l'altra volta che lei è come il tuo ossigeno, non puoi farne a meno. Puoi andare non ti preoccupare di tuo padre e di Pai, con loro ci parlo io. -



K :- Grazie mamma, sei la migliore. - ヾ(๑≧∇≦)ノ゙♥❤    



Dopo un bacio affettuoso, il ragazzo verde si tele trasportò via.
Gargantia scosse il capo divertita per la gioia del figlio mezzano, continuando a rimettere a posto i piatti.
Pur avendo il corpo rivolto al lavandino, poté ugualmente percepire una presenza in cucina.



Ga :- So che sei lì, esci dobbiamo parlare.- ^^



Il nuovo arrivato era il figlio maggiore, Pai. Silenziosamente, si sedette su una delle sedie vicine alla tavola.
Dopo che anche la matriarca si sedette, madre e figlio iniziarono la conversazione tanto attesa, che Pai sapeva che la madre gli avrebbe fatto da un po'.



Kisshu era appena materializzato nei pressi del maniero, e dopo essersi accertato di non essere visto dallo staff, si spostò nella camera della sua rossa preferita.
La diretta interessata era semi-sdraiata sul suo letto a leggere un libro di letteratura giapponese.
Kisshu, dopo aver sogghignato verso la ragazza, schiarì la voce annunciandosi.
Come previsto, Berry sobbalzò e alzando gli occhi si irrigidì alla vista del ragazzo. 💧   ꉺДꉺ💧            


 
B:- Kisshu, cosa ci fai tu qui?. - 〣( ⁰﹏ ⁰)〣      



K :- Buon giorno anche a te, micetta mia. Come promesso ieri ho fatto il mio esame di riammissione del sottoscritto...- (¬‿¬)  



B :- E quindi?.-  ( ≖͞ _≖͞) ??       
 


K :- Sono stato riammesso, e come promesso mi devi un desiderio. - (-‿◦)



Berry divenne bianca in volto al ricordo della loro scommessa.
Era incline a pensare che Kisshu avrebbe superato l'esame, ma una cosa era la teoria, in questo caso lui è venuto a riscuotere il pegno preso con lei. 〣( ºдº )〣        
Il ragazzo ridacchiò davanti alla reazione drammatica della ragazza.
Avvicinandosi a lei, le sorrise con un sorrisetto soddisfatto prima di continuare a parlare.  (≖ᴗ≖)     
   


K:- Dalla tua reazione mi pare che te lo eri dimenticata. Non è così che si fa, tesoro. - (∩_∩)   
     


La battuta non aveva sciolto la rigidità di Berry, che dopo qualche istante, riprendendosi, rispose:



B:- N-no , io mi  ri-ricordo della scommessa, ma credevo che saresti stato con la tua famiglia dato che non li hai visti per ben tre settimane di fila. -  ╰[ ⁰﹏⁰ ]╯ 💧 
   


K:- I miei famigliari erano molto contenti della mia riammissione...E hanno gradito molto i biscotti fatti da te e dalle altre. Alla fine, veramente non hai messo nessun veleno per topi. -  (-‿◦)



Un'altra delle sue frecciatine era penetrata sotto la pelle della ragazza.
Il ragazzo continuava a levitare in aria, con le braccia incrociate, aspettando una risposta.
Era evidente che Berry non era felice del corso che stava prendendo il riscuotimento di questa scommessa, ma sapeva che una parola data doveva essere mantenuta, anche se non le piaceva.



B:- Da- d'accordo, Kisshu. Dimmi cosa vuoi da me per riscuotere il nostro accordo. - (._.`)



Lei evitava il contatto visivo con il ragazzo. Lui era ferito per il suo atteggiamento indisponente, ma lo mascherava con una finta allegria.



K:- Io voglio che tu vieni a uno dei due appuntamenti con me. - (∩_∩)   
     


B:- Cosa?. Kisshu, smettila di dire sciocchezze. Se la cosa non ti è chiara, entrambi facciamo parte di due fazioni che si fanno la guerra da anni.
E poi, dimmi come potremmo andare a un appuntamento che appena gli umani ti vedono ti punteranno le armi contro. - (ಠ.ಠ) 💧       
 


Il suo scetticismo era giustificato. All'inizio, la ragazza non si aspettava una richiesta così sorprendente da parte sua.
Kisshu dovrebbe sapere bene che lui stava rischiando molto in questo momento.



K:- Berry, non ti devi preoccupare di questo dettaglio. Quando ti ho chiesto questi due appuntamenti, ho già pensato a tutto.
Tu devi solo passare qualche ora in mia compagnia, senza nessuno che ci disturbi. - (⌒‿⌒。 ) 
                          


Kisshu era così tranquillo che stava confondendo Berry. Lei non capiva cosa stesse realmente succedendo.



B:- Kisshu, però non ti capisco... Ma perché mi hai chiesto due appuntamenti, e non uno solo. - (•́ _ •̀ )   
  


K:- Bambolina pensi che basti un solo appuntamento per farmi apprezzare da te?. -  ꒰ ^  ᆺ^ ꒱ 
       


Berry si stava stancando di tutto questo tira e molla. Ancora Kisshu non le aveva spiegato chiaramente come si sarebbero svolti questi fantomatici appuntamenti.
Kisshu si tele trasportò vicino a lei e le sussurrò all'orecchio.



K:- Ti vedo un po' confusa piccola mia. Non temere. Presto saprai come si svolgerà il primo appuntamento.
Nel frattempo, cerca un bel vestitino che ti faccia sembrare ancora più carina, anche se sei già carina con qualsiasi cosa che tu indossi. - ( ͡ᵔ ͜ʖ ͡ᵔ ) 
        


E si tele trasportò via. Strawberry sbatté le palpebre come un gufo, cercando di fare mente locale.
Dato che questo appuntamento sembrava inevitabile, chiamò la sua amica verdina e le spiegò nei minimi dettagli il suo strano incontro con il ragazzo.
Nonostante avesse qualche difficoltà a comprendere la situazione, l'amica verde le assicurò che l'avrebbe aiutata a scegliere un vestito per quel giorno.
All'inizio, la rossa non era molto entusiasta e disse che avrebbe optato per un vestito informale.



L:- Ma ora, come organizziamo tutto? Questo fine settimana andremo a Osaka. Finalmente abbiamo deciso di rivedere in nostri parenti.
Chi sa come sarà cresciuto Uri per tutto questo tempo che non ci vediamo di persona. - ( ✧∇✧) 
      


Con le mani giunte, Lory aveva uno sguardo luminoso all'idea di rivedere le persone a lei care, e questo animò la ragazza.
Anche Strawberry era molto felice all'idea di passare un fine weekend con i suoi genitori. I Momomiya erano una coppia affiatata.
Da quando è iniziato il conflitto, una buona parte dei civili giapponesi si è divisa in due categorie:
chi è fuggito direttamente dal proprio paese natale cercando rifugio in altre nazioni non ancora coinvolte dal conflitto.
La continuazione della guerra ha destabilizzato molte famiglie giapponesi.
Per i parenti delle tre ragazze, che facevano parte della seconda categoria, sono rimasti sempre in Giappone ma si sono spostati verso Osaka, che dista 498,0 km da Tokyo.
Le loro famiglie si sono stabiliti vicino al fiume Yodo, che confluisce nel canale di Osaka prima di sfociare in mare aperto.
Dal momento che le famiglie delle tre ragazze hanno deciso di rimanere in Giappone e le loro precedenti occupazioni non erano più utili a causa della guerra, hanno deciso di dedicarsi all'agricoltura e all'allevamento.
Poiché i genitori delle tre protagoniste si conoscevano dai tempi della scuola, non è stato difficile rimanere in stretti rapporti e aiutarsi reciprocamente.
Tutto questo ha facilitato il fatto che loro tre si trovassero in Giappone da qualche mese.
Ora, in accordo con Pam prima della sua partenza, hanno deciso di rivelare ai loro parenti di essere "tornate" a casa e che, per comodità, stavano abitando a casa della maggiore come sue ospiti.
Il giorno tanto atteso era arrivato, e il trio, avendosi organizzato, ha preso il treno Shinkansen Hikari.
Ci avrebbero messo 2 ore e 22 minuti per arrivare. Poi, con altri mezzi pubblici, tutte e tre sarebbero arrivate al luna park di Osaka.
Tutte e tre erano molto carine. Lory indossava una lunga gonna che le accarezzava le lunghe gambe ad ogni passo.
La sua camicetta metteva in risalto le spalle scoperte, e la borsa a tracolla le pendeva sul fianco sinistro mentre camminava.
I suoi lunghi capelli non erano trattenuti dalle sue solite due trecce; Strawberry l'aveva convinta a lasciarli sciolti per una volta, e alcune ciocche vennero tirate dietro da un fermaglio molto grazioso.
Strawberry, dopo molte resistenze, si era fatta convincere dalle altre a indossare un outfit diverso dal suo solito.
Indossava una gonna a palloncino di un rosa chiaro, un corsetto a forma di cuore ricoperto di merletto senza maniche, che veniva semi-coperto da una giacchetta leggera
con maniche lunghe, completando il suo abbigliamento del giorno.
Per quanto riguarda la sua pettinatura, aveva i suoi soliti codini, ma su suggerimento di Paddy avevano optato per dei lunghi boccoli e degli elastici con incastonati dei finti diamanti.
All'inizio, Strawberry si sentiva un po' strana, ma dopo qualche parola con le sue amiche, si lasciò convincere che andava bene.
Per quanto riguarda Paddy, il suo abbigliamento consisteva in una salopette nera, con occhielli incrociati dietro le spalle e delle tasche profonde.
La sua camicetta era di colore giallo con una scritta nera in inglese.
Indossava delle scarpe da ballerina che coprivano in parte i suoi calzini con fantasmini.
Tutte stavano tremando per l'emozione di rivedere dopo tanto tempo i loro parenti.
All'ingresso del luna park, tutte e tre tirarono fuori i soldi che si erano portate dietro e, dopo aver pazientemente atteso il loro turno per acquistare i biglietti, entrarono nel parco.
Appena entrare, si misero a cercare con lo sguardo i propri famigliari, e la ragazza dai capelli rossi individuò un gruppo ben preciso di persone.
Prese il suo cellulare e fece un cenno silenzioso alle altre due di tacere, prima di comporre il numero di telefono del padre.


Sh:- Pronto?...- ( ≖͞  -≖͞) ??        



S:- Ciao papà, sono io Strawberry. Come state tu e la mamma? - ^^



Sh:- Oh!...La mia bambina, come stai tu?. Io e la mamma stiamo bene, ci manchi un sacco.
Quando pensi di venire a trovare il tuo vecchio?. - ❤(〃◠ ◡ ◠〃)❤   
 


Sentendolo parlare a telefono con la figlia, la signora Momomiya e il resto del gruppo si avvicinarono al signor Momomiya, e il giovane fratello di Lory chiese a Shintaro.



U:- Signor Momomiya, Lory è con sua figlia?  Me la può passare?  -



Il bambino stava chiedendo della sorella che non vedeva da tempo, e sentendo questo dal collegamento cellulare, la rossa disse.


S:- Papà puoi dire a Uri che Lory è vicina a me e che, se ci tenete tanto a vederci, perché non vi limitate a voltarvi dietro di voi?  - ^^



Il signor Shintaro aveva messo in vivavoce per fare in modo che i genitori della verdina e i fratellini di Paddy
potessero sentire la chiamata in corso, come detto, tutti si voltarono e videro alle loro spalle le tre ragazze.
Uri e i fratellini di Paddy corsero ad abbracciare le loro sorelle maggiori.
Lory aveva gli occhi lucidi per poter riabbracciare il suo amato fratellino, che le era mancato quando stava in America.
I suoi genitori rimasero in disparte per dare un momento con i fratelli prima di ricongiungersi con la loro primogenita.
Paddy era circondata dai quattro gemelli e dalla sorellina.
La sua risata stava contagiando i più piccoli, e tutti e sei si tenevano in un abbraccio di gruppo, senza separarsi gli uni dagli altri, con il timore che tutto questo fosse un bellissimo sogno.


( Mamma mia, che cosa meravigliosa la famiglia. - K.j  ༼☯﹏☯༽   )        


Anche Strawberry stava vivendo il suo tanto atteso abbraccio con i suoi genitori.
Sakura versava lacrime, ringraziando qualsiasi divinità che avesse ascoltato le sue preghiere silenziose per la protezione della figlia.
Shintaro abbracciò fortemente la sua unica figlia.
Quante volte l'uomo aveva quasi preso il primo aereo per andare in America, ma ora, avendola davanti ai suoi occhi e vedendola bene, poteva tirare un sospiro di sollievo.
Il loro gruppo di tredici persone era uno dei molti grandi gruppi che affollavano il luna park.
Anche a pochi chilometri di distanza dalla guerra, il popolo giapponese non era uno che si lasciava abbattere tanto facilmente.
Poteva sembrare strano che ci fosse tanta felicità, considerando la guerra in corso a poche miglia di distanza, una guerra che poteva cambiare il destino di entrambi i popoli coinvolti nel conflitto.
Ma sapevano che questa apparente pace poteva svanire in un battito di ciglia.
Le tre famiglie stavano dirigendosi verso una zona con un'ampia area dove erano disposte molte panche di legno per l'area ristorante.
Molte famiglie erano già sedute, e si udivano molte chiacchiere.
Su una di queste panche era seduto un uomo dalla corporatura possente, con dei tratti facciali che ricordavano molto il volto di un gorilla; le sue basette
certamente non aiutavano a nascondere questa sua peculiarità.
Quando vide il gruppo, li richiamò scuotendo in aria il suo possente braccio.
Subì l'assalto di Paddy e dei suoi cinque fratellini.
L'uomo si rivelò essere il tanto amato padre della bambina.
Era un uomo di poche parole, con un forte senso di lealtà e temperamento.
Per molti anni aveva viaggiato in vari paesi per addestrare reclute a confrontarsi con i Cyniclons.
Dopo la tragica scomparsa della moglie, aveva finalmente deciso di tornare in Giappone per stare accanto ai figli, l'unico ricordo che gli aveva lasciato sua moglie.



Pa:- Papà come stai?  Non sapevo che ci fossi anche tu.-  ୧ (✪∇ ✪) ୨   
 



Paddy sprizzava la sua energia da tutti i pori. Sapeva della sorpresa che loro tre stavano facendo ai loro famigliari, ecco perché si trovavano tutti in questo luna park.
Ma la presenza del padre era una novità per lei. Voltandosi indietro, vide Lory e Strawberry sorridere, svelando che c'era il loro zampino dietro a tutto questo.
La biondina era molto grata a loro.
Anche dopo la prematura scomparsa della madre, suo padre era stato assunto in Giappone per le sue eccellenti capacità di combattimento per addestrare adeguatamente
i soldati portati alla frontiera in prima linea contro i loro nemici.
Le prime chiacchiere dopo un lungo periodo di separazione sembravano ricordi dimenticati che tornavano alla mente, e le prime tre ore volarono così velocemente
che nessuno di loro si rese conto di quanto tempo fosse passato.
C'erano così tante cose da dire, così tanti momenti persi in questi lunghi anni che le tre ragazze avevano vissuto in America.

Gli umani stavano godendo una delle poche belle giornate che volevano passare all'insegna del divertimento, e nessuno si accorse di tre presenze aliene nascoste nella vegetazione.
Kisshu osservava come la sua micetta stava godendosi una bella giornata con la sua famiglia.
Vedendola vestita in quella maniera, sembrava ancora più bella del solito, e di questo doveva ringraziare Nenè.

Egli ripensava a qualche giorno prima, quando era venuto in gran segreto e aveva chiesto la complicità della piccola.
Dopo qualche minuto di consulto, erano giunti a un accordo.
Nenè gli aveva svelato che tra qualche giorno lei e le altre ragazze sarebbero andate a Osaka per fare una sorpresa ai loro parenti, e lui sarebbe venuto con una piccola sorpresa.
La bambina era molto curiosa riguardo a questa sorpresa, ma Kisshu non si era lasciato corrompere e le aveva detto che le avrebbe sicuramente piaciuta.
Di fatto, Kisshu non indossava i suoi soliti vestiti. Dei jeans sostituivano i suoi pantaloncini, e una felpa scura copriva la sua camicia con le maniche a sbuffo.
Le sue braccia erano libere dalle bende rosse che di solito le avvolgevano, e delle scarpe sportive gli calzavano perfettamente.
Il cappuccio della felpa gli copriva la testa, creando una penombra sul suo viso.
Era in attesa, e vedendo che la sua bambolina e le altre si stavano alzando dai loro posti sulla panchina, lui silenziosamente si tele trasportò dentro il luna park.
Tutte e tre stavano gironzolando tra i mercatini affollati del luna park.
C'erano ogni tipo di prodotto, dai dolciumi alle piccole tende che intrattenevano i più giovani dei visitatori.
Strawberry stava raccontando alle altre un aneddoto divertente della sua infanzia.



S :-...e poi papà è scivolato giù per la colina, e la mamma ha dovuto chiamare l'autoambulanza per trasferirlo nell'ospedale più vicino.
Questo aneddoto era uno degli ultimi ricordi che mi sono rimasti prima che la guerra si aggravasse e noi tre furono costretti ad andarcene in tutta fretta. - (•́ _ •̀ )      



L :- Non ci credo, tuo padre ha fatto un salto del genere solo per raccogliere un fiore per tua madre. Per fortuna che lui non si è fatto nulla di serio quel giorno. - (•⌓•)   
   


Pa:- Tuo padre è veramente un super eroe. Non tutti farebbero un gesto simile per regalare un fiore alla propria moglie. - ୧ (≧∇ ≦) ୨     



La rossa stava rovistando nelle tasche della giacca e non riusciva a trovare i biglietti per le varie attrazioni, iniziando a prendere il panico.
Anche le altre ragazze stavano cercando nei loro abiti e non riuscivano a trovare i biglietti.
Pensavano che avrebbero dovuto fare di nuovo la fila per acquistare i biglietti e questo le stava scoraggiando, ma non avevano altra scelta.



???:- Vi serve forse una mano? .-



La voce che riconobbero le fece girare e i loro occhi si spalancarono quando riconobbero Kisshu e gli altri due Cyniclons nelle vesti umane.
Kisshu e Tart non avevano le loro classiche acconciature, mentre Pai era l'unico che teneva il suo codino.
A parte ciò, le ragazze rimasero di stucco per le sembianze umane dei Cyniclons.
Le loro orecchie erano identiche a quelle umane, la loro carnagione era diventata di un rosa chiaro e gli abbigliamenti erano tipici degli umani.  Σ ( ○–○)?!    
Dopo qualche secondo di silenzio, la prima a reagire fu Nenè, che corse verso Tart e lo abbracciò in una morsa ferrea.
Il giovane Cyniclon cominciò a dimenarsi per sfuggire dalla presa della bambina.



T :- EHI!...lasciami andare, mi stai soffocando. -  ∠(•̀ •́ ╬)ノ゙゙ 



N :- Sono così felice di rivederti Taru- Taru, non mi aspettavo questa sorpresa. - (∩_∩)         



P :- Taru- Taru?.- ( ≖͞  -≖͞) ??   

     

K :-   (¬‿¬)     
 


N :- Si, Taru- Taru. É questo il nomignolo che gli ho dato, non ti piace?. - (∩_∩)     
   


K:- AAHAHAHHAHAHAH. - ヾ(≧ Д ≦)ゞ




Kisshu stava ridendo a crepapelle, tanto che le lacrime gli rigavano il viso a causa delle risate incontenibili.
Non poteva fare a meno di sbellicarsi per la faccia sconvolta di suo fratello.
Pai, d'altra parte, era rimasto leggermente confuso, mentre le due ragazze faticavano a trattenere le risate.
Tart, evidentemente imbarazzato, reagì all'insolito nomignolo che la biondina gli aveva dato:



T:- Scusami?... Come mi hai chiamato?... Ma che razza di nome scemo è mai questo! Chi ti ha dato il permesso di cambiarlo? - ( – ///︿/// –  ꐦ;)  



Tart aveva accettato, come al solito, di seguire l'idea di Kisshu di cercare frammenti dell'acqua cristallo.
Pai, tuttavia, aveva dei dubbi e sospettava che il piano di travestirsi da ragazzi umani per indagare fosse solo un pretesto per stare vicino alla ragazza rossa.
Questo sospetto fu confermata quando i tre si tele trasportarono vicino a un luna park.
Sebbene Pai fosse tentato di strangolare il suo fratello adottivo, aveva deciso di lasciare perdere questa volta, in quanto voleva raccogliere informazioni sugli umani e i frammenti del cristallo.
I tre Ikisatashi si trovavano evidentemente fuori dal loro elemento, in mezzo a una folla di umani che si muovevano
freneticamente e facevano un rumore assordante, molto diverso dall'atmosfera tranquilla dei loro simili.
La confusione degli umani era ben lontana dal pacifico chiacchiericcio che gli Ikisatashi erano abituati a sentire nelle bancarelle del mercato.
Kisshu al contrario, era più concentrato nella sua missione di fare la "radiografia" alla sua micetta, suggerendo che oggi la rossa era stupenda
agli occhi del ragazzo, attirando così la sua attenzione.



B:- Kisshu, cosa ci fai tu qui?...E che ci fanno loro due?  - (・ω・;)   




Prima che Kisshu avesse l'opportunità di rispondere, Nenè intervenne, visibilmente eccitata, prendendo la parola.




N:- Sono stata io a dirgli di venire. Io e lui ci siamo messi d'accordo per questo appuntamento con lui, ha detto che avrebbe
portato una sorpresa ma non mi aspettavo Taru- Taru e Pai- kun.- (★ᴥ★)     
 

O/B :- (๑꒪▿꒪)*   
   


K :- Sorpresa!.- ( ^∇^)



Berry era chiaramente sopraffatta, ma decise di non fare una scenata, specialmente davanti ai suoi genitori, e cercò di gestire la situazione con calma:



B.:- Non dovrei essere sorpresa. Io e le ragazze abbiamo perso i nostri biglietti per le varie attrazioni, quindi ragazzi, non possiamo fare nulla. -  ┐( ˘_˘)┌   
     


Kisshu sembrava molto soddisfatto della sua sorpresa e estrasse una quantità esagerata di biglietti dal Luna Park dalle sue tasche, sventolandoli come premi vinti.
Le tre ragazze rimasero a bocca aperta per la generosità di Kisshu.



Una delle ragazze, Ondina chiese con curiosità:



O:- Scusa per la mia curiosità Kisshu- san, ma tutti questi biglietti dove li hai presi? - ^^💧



K:- Io li ho presi da quei due ragazzi che stavano dentro quella cabina.- (∩_∩) ☞   
   
  

Indicò una cabina non lontana da loro, e tutti e cinque i ragazzi si voltarono a guardare nella direzione indicata.
Due giovani addetti stavano evidentemente disperati mentre cercavano i cestini pieni di biglietti che erano stati rubati. Uno dei due disse:



?:- Hai visto i cestini pieni di biglietti?  Li sto cercando da mezz'ora, e il capo ha detto che li dobbiamo dare al bigliettaio per venderli ai visitatori. -  ⁀⊙﹏☉⁀
       


??:- Guarda, anche io li sto cercando, fino a poco fa erano davanti a me, ma sono girato per un attimo e sono scomparsi. - (ToT)   
  

   
L'altro rispose: 



?:- La cosa strana e che sono molti biglietti, e se non li ritroviamo presto, finiremo in grossi guai. - o(╥﹏╥)o




I due addetti erano in preda alla frenesia per recuperare i biglietti rubati.
Nel frattempo, i cinque ragazzi si resero conto che Kisshu era il colpevole e lo guardarono con espressioni condivise di sorpresa e sospetto.
La situazione stava diventando sempre più complicata. ( ᓀ-ᓀ) 💧??     
     
Berry si volta verso di Kisshu e gli rivolse una domanda sarcastica:



B:- Sei la solita mano lesta, vero Kisshu?.- ( ¬ _ ¬ ;)       



Berry vedendolo ostentare quei biglietti rubati non sembrava molto in vena di utilizzarsi per il proprio tornaconto, ma conoscendo da qualche tempo il temperamento
del ragazzo lui non avrebbe rinunciato al riscuotimento del suo premio della scommessa tanto facilmente.



K :- Beh!...dato che siamo qui per svagarci, perché non approfittiamo di questa bella giornata per divertirci?  - (-‿◦)




Kisshu suddivise i biglietti tra le varie coppie, dando una parte a Pai, che avrebbe condiviso con Ondina, e gli altri biglietti a Tart e Nenè.
Nenè sembrava entusiasta e trascinò via il giovane cyniclon per iniziare la loro giornata al Luna Park.



T :- EHI, dove pensi di portarmi?  - ( ರ - ರ) ╬  

      

Nenè, tuttavia, era determinata a sfruttare al meglio i biglietti e gli intrattenimenti disponibili:



N :- Andiamo Taru- Taru! Abbiamo un sacco di biglietti e un sacco di attrazioni da provare. Sarà davvero divertente. - ( ✧∇✧)        



Detto fatto, i quattro adolescenti videro come Tar veniva trascinato contro la sua volontà dalla bambina, svanendo in mezzo alla confusione.



K :- Bene, ora che i due mocciosi sono andati via, ora posso passare il mio appuntamento con la mia dolce micetta...Voi due divertitevi, ma non troppo mi raccomando. - (-‿◦)



Con questa piccola allusione, come Nenè, anche Kisshu trascinò la ragazza rossa verso una destinazione sconosciuta.
Pai e Ondina rimasero da soli, e Ondina, visibilmente imbarazzata dall'allusione di Kisshu, incrociò lo sguardo confuso di Pai. Ondina, con una nuova determinazione, si voltò verso Pai:



O :- Se non ti dispiace, possiamo fare un giro insieme, o vuoi dare un'occhiata alle bancarelle, Pai-San? -  (・/// . ///・)      



Pai, alzando solo un sopracciglio, dimostrò la sua non completa convinzione sulla proposta di Ondina.
Tuttavia, vista l'opportunità di passare del tempo con lei per scopi "scientifici," non disse nulla e si unì a Ondina mentre si dirigevano altrove.
Sembra che le tre coppie abbiano sperimentato i loro strani appuntamenti in modo diverso:
Tart, inizialmente esitante, si è lasciato coinvolgere da Nenè e ha iniziato a divertirsi, esplorando le varie bancarelle e gli intrattenimenti
del Luna Park che aveva da offrire, oltre a gustare tutti i tipi di dolci disponibili.
Pai e Ondina, sebbene inizialmente in silenzio, si sono sforzati di essere cortesi l'uno con l'altro.
Ogni tanto, Pai le poneva delle domande, e Ondina rispondeva sinceramente, cercando di creare un legame con il ragazzo.
Kisshu e Berry hanno avuto alti e bassi nel loro appuntamento, ma il ragazzo ha trovato la giornata molto più divertente di quanto si aspettasse.
Berry, sebbene rimanesse in allerta, si è resa conto che Kisshu non avrebbe compiuto azioni avventate in mezzo alla folla, il che le ha permesso di rilassarsi un po'. 
Kisshu sembrava interessato a sapere se Berry si stava divertendo:



K:- All'ora bambolina, ti stai forse divertendo? -  ( ᵕ̳ ∇ ᵕ̳)



Berry, evitando lo sguardo di Kisshu, confessò con un certo imbarazzo:



B:- Beh,ecco... non è così malaccio. - ٩ʕ•̀//︿// •́ʔ۶   
 



Berry sembrava divisa tra il suo imbarazzo nell'ammettere che la compagnia di Kisshu non le dispiacesse del tutto e la sua determinazione a non concedergli una vera opportunità.
Era consapevole della complessità della situazione, dato che le loro razze erano in guerra tra di loro, il che rendeva una provabile relazione tra loro un'opzione difficile da considerare.

Kisshu, tuttavia, suggerì un'idea:



K:- Senti bambolina, dal momento che ci sono rimasti ancora dei biglietti inutilizzabili perché non andiamo lì?  - (∩_∩) ☞     
  


Kisshu sembrava molto interessato a provare la "casa dei fantasmi," una struttura appariscente ma trasandata che aveva destato l'apprensione di Berry.
La ragazza stava cominciando a sudare freddo solo guardando la struttura, e cercava disperatamente di far desistere Kisshu.

Berry suggerì:



B :- Kisshu, forse sarebbe meglio scegliere un altro intrattenimento... Perché non torniamo alla bancarella di prima? - (>^~^;)>  

   

Tuttavia, Kisshu sembrava determinato:



K:- Cosa? Quella dei pesci? No! È così noiosa. Ho bisogno di qualcosa che mi faccia venire i brividi. -  (∩_∩)       
 


Berry, terribilmente spaventata dall'idea di entrare nella casa dei fantasmi, stava perdendo le forze.
Kisshu, ignaro della sua paura per il soprannaturale, prese il suo polso e la trascinò verso la biglietteria.
Lì, trovarono le altre due coppie.
La situazione stava chiaramente diventando un po' complicata per Berry, costretta a confrontarsi con le sue paure mentre cercava di trascorrere del tempo con Kisshu.



K :- Pai, Tart, non mi aspettavo di vedervi qui. -  (⌒‿⌒。 )       
                    


P :- Abbiamo visitato tutte le bancarelle che questo posto ha da offrire e abbiamo deciso di andare a vedere questo posto.. - ᓀ ᓂ  


Pai aveva le braccia incrociate e con la solita espressione indifferente diede un veloce riassunto del tempo passato con la verdina, mentre Ondina sembrava improvvisamente affascinata dalle suole delle sue scarpe.



N :- Io e Taru - Taru abbiamo visitato tutti i giochi che il luna park aveva, e abbiamo mangiato un sacco di dolci. - ୧ (✪∇ ✪) ୨ 
   


Nenè condivideva con entusiasmo come lei e Tart avessero visitato tutte le attrazioni del Luna Park e mangiato molti dolci.
Sentendosi preso in causa Tart vide lo sguardo malizioso di Kisshu che gli sorrideva e il piccolo alieno si mise a arrossire per l'imbarazzo.

Tart puntò il dico contro Nenè, e le disse:


T :- Finiscila di parlare a vanvera, sei stata tu a mangiare una buona parte dei dolci che ogni bancarella aveva da offrire mentre le visitavamo. -  (Ò/// 皿 ///Ó ╬)



Nenè, tuttavia, ribatté:


N :- Non essere così puntiglioso, Taru-Taru. Anche tu hai fatto una scorpacciata di dolci, ti ho visto rubarne alcuni e nasconderli nelle tasche della tua felpa.
E non dimentichiamo quanto ti sei divertito sulla giostra delle macchine degli scontri. - ╰(▔∀▔)╯         



Il battibecco tra i due continuò, con Kisshu che rideva divertito per la situazione surreale in cui suo fratello si trovava. (≖ᴗ≖๑)   
   

Berry commentò ironicamente:



B :- Non mi dite che abbiamo un'altra mano lesta come Kisshu. - ╮(^¬^)╭ 💧   



La risposta ironica di Berry sembrava aver indispettito Tart, che rispose con tono dispettoso affermando:



T:- Attenta come parli di me, brutta vecchia befana. Io non ho una mano lesta, ho solo conservato alcuni dolci per mangiarli per dopo. - ☜(`o´)



Detto ciò le fece una linguaccia, la rossa sentendolo risponderle così si arrabbiò di molto e facendo due passi gli rispose per le rime. (  ||Ò ▽Ó)╬     
  


B :- Come osi richiamarmi in quel modo, brutto nanerottolo?
Spiegami chi ti ha insegnato a rispondermi in questo tono indisponete a me, soprattutto considerando che sono più grande di te. - (      ⊙益⊙)
      


Entrambi erano pronti a uno scontro di insulti, ma Kisshu decise di mettendosi di mezzo per difendere Berry e rimproverò Tart, non tollerando che insulti la sua micetta.



K:- Tart, non mi piace come rispondi a Berry. Dovresti avere un po' di rispetto per quelli che sono più grandi di te. - (ಠ︿ಠ)   
   


T:- Ma io cosa c'entro? È lei che ha cominciato per prima, mi ha insultato dandomi del ladro. - ☜(`o´)



B:- Tart, io non ti ho insultato, ho solo fatto una semplice costatazione, che come Kisshu, hai le mani lunghe. E ti sfido a dire il contrario - (ゞˇДˇ)ゞ   
       


Dopo questo, Tart venne ispirato guardando solo la casa dei fantasmi gli venne un'idea per dare una piccola lezione alla rossa.



T:- All'ora è così!...Ti sfido ad affrontare questa strana giostra, e poi vediamo chi dei due ha ragione. - (ᓀ  ◡ ᓂ )  



Berry, seguendo con gli occhi il dito di Tart, si rese conto che il ragazzo stava cercando di spingerla ad entrare nella casa dei fantasmi.
La sua espressione divenne pallida come un lenzuolo.
Ondina, che si trovava dietro di loro, non sembrava molto entusiasta all'idea di affrontare l'attrazione. (ⓛдⓛ|||)

Quando le tre strane coppie entrarono nella casa dei fantasmi, vennero accolti da una giovane coppia di operatori un ragazzo e una ragazza che li fecero accomodare nei carrelli.
Berry e Kisshu si sedettero davanti, seguiti da Tart e Nenè nella seconda fila, mentre Pai e Ondina occuparono l'ultima fila.
Berry sembrava pallida e preoccupata, il che iniziò a suscitare preoccupazione anche in Ondina.

Per quando riguarda gli Ikisatashi che non sapevano a quale nefasto destino stavano andando incontro erano molto incuriositi a quale diavoleria di intrattenimento usassero gli umani. (・༚・) ??


(Dio mio, sento che qualcuno morirà in questo capitolo. - Kj ⊙ꇴ⊙ ).



Mentre il carrello iniziava a muoversi, Berry afferrò saldamente la sbarra davanti a lei, gli occhi sbirciavano nervosamente in ogni direzione, temendo l'inaspettato apparire di fantasmi.

Kisshu cercò di mantenere il buonumore:



K:- Non è eccitante, bambolina mia? Stiamo trascorrendo il nostro appuntamento con i nostri amici, non è fantastico?  - (∩_∩) 
       


Kisshu poteva percepire che questo appuntamento stava andando meglio di quanto avesse inizialmente previsto, secondo i suoi criteri.
Tuttavia, Berry con i denti stretti, si voltò verso di lui e rispose con determinazione, anche se spaventata:



B:- D'avvero Kisshu?. Sono felice per te. - (^ 皿 ^ ╬)



T:- Che hai, vecchiaccia?  Non mi dire che hai paura del buio. - (ᓀ  ◡ ᓂ )  



Tart stava nuovamente provocando la rossa, che voltandosi dietro gli rispose per le rime al ragazzino.



B:- FATTI GLI AFFARACCI TUOI, NANO!.c- (益●Д●)ノ゙      



I due continuarono a scambiarsi frecciatine, prima di ritornare alle loro postazioni iniziali, mentre il buio aumentava l'ansia di Ondina e Berry, che non sapevano quando i mostri sarebbero sbucati.
E senza farlo apposta improvvisamente, uno scheletro apparve in modo inquietante, facendo urlare di paura Berry, che si aggrappò a Kisshu .
Sebbene Kisshu non fosse impressionato dallo scheletro finto, non disse nulla, approfittando della posizione di Berry che si era appoggiata a lui per cercare protezione. ヾ〣( ºдº )〣 ノ゙    



T :- LA VECCHIACCIA HA PAURA DI UN MISERO SCHELETRO. - ☜(≧∇≦)     



Tart si stava sbellicando dalle risate per la paura della ragazza, lei si voltò nuovamente verso di lui e lo fulminò con rabbia.



B:- HO DETTO CHE DEVI STARE ZITTO! -  (益●Д●)ノ゙     
 
   

Il destino sembrava divertirsi a rendere la situazione ancora più comica, infatti, il karma volle che un finto ragno gigante scese dal soffitto della giostra e si posò proprio davanti agli occhi di Tart.
Questa volta fu il turno del bambino di urlare dall'intenso spavento.
Berry si voltò nuovamente verso di lui, godendosi la sua vendetta, e con un gesto del dito medio gli fece un'irriverente smorfia.




B:- TZÉ, BECCATI QUESTO NANO! - ≖‿≖  凸   
     




Tart inconsapevolmente si aggrappò a Nenè che per nulla intumorita dalle attrazioni della casa stregata si limitò a fare un'alzata di spalle.
Per quando riguardava Ondina, tremava come una foglia, e vedendola in questo stato pietoso Pai si rivolse a lei.



P:- Non dovresti spaventarti per questi finti mostri, sono dei pupazzi rispetto alle nostre vere chimere. - ( ≖͞  -≖͞) ??     

   

Ondina rispose con tono imbarazzato:



O:- L'ho- l'ho so!. E solo- che i-io mi  im-bressiono tanto facilmente per queste cose. - (〃•́﹏•̀)      



Ondina era visibilmente imbarazzata per aver mostrato la sua paura a Pai, anche se non lo conosceva bene e non voleva che lui avesse una cattiva opinione di lei. °///°
Pai vedendola in imbarazzo che cercava di evitare il suo sguardo non disse nulla, si limitò a un'alzata di spalle prima di tornare a guardare il proseguimento del loro tour. (¬_¬)
Mentre il tour continuava, ogni volta che appariva un finto mostro, Ondina, Berry e Tart urlavano in preda al panico, le loro grida risonavano per tutta la casa dei fantasmi.
Berry in un impeto di panico, era così spaventata che cercava disperatamente un modo per scappare dalla situazione.

Kisshu, tuttavia, si rivolse a Berry per fermarla:



K:- Micetta, cosa stai facendo?  Il nostro tour non è neanche finito. - (;ಠ⌓ಠ)    



B :- Me ne sbatto altamente se il nostro tour degli orrori non è finito, io non voglio restare neanche un minuto in più. - ٩(⊙Д⚆)۶!!!   
    
    

Berry era determinata a scappare dall'attrazione, e con ogni tentativo di liberarsi dalla sua posizione, la sua agitazione aumentava. 



K:- Piccola, non ti devi preoccupare sono solo dei manichini. Io mi sto divertendo da matti, ci dovremmo ritornare altre volte. - (∩_∩)         



Mentre cercava di tirare con forza la barriera che la teneva ancorata al suo sedile, Kisshu cercò di calmarla sottolineando che erano solo dei manichini
e che si stava divertendo molto da volerci ritornare, la sua affermazione scatenò i suoi sforzi per cercare di fuggire dalla casa dei fantasmi con ancora più determinazione.
La ragazza era chiaramente spaventata e decisa a uscire dall'attrazione il prima possibile. ლ(○□○)ლ       
Poco dopo, uno stormo di pipistrelli volò sopra le teste dei ragazzi.
Berry, coprendosi gli occhi e piegando il busto sulle gambe di Kisshu, si sentiva spaventata.
Kisshu, invece, sembrava divertirsi molto a causa della sua reazione. Sghignazzando trovando la situazione molto favorevole a lui.
Era sorpreso e divertito dal fatto che la sua amata, che aveva affrontato con successo la chimera alla festa di qualche mese prima, ora stesse tremando di paura per dei semplici manichini.  (≖ᴗ≖๑)       
Nel frattempo, Tart era paralizzato dalla paura e stringeva saldamente le sbarre del suo sedile.
Nenè notò la sua paura e, vedendolo pallido in viso, si preoccupò dello stato del ragazzino seduto accanto a sé.
E cercando di confortarlo, mise una mano sulla sua, attirando la sua attenzione. 



( Ma che cuccioli!... -(´❤ ∀❤`) K.j )



N:- Non ti preoccupare Taru- Taru, questo giro finirà presto così dopo noi due andremo a mangiare delle cose buonissime. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱     

    

Nenè gli regalò un dolcissimo sorriso, che Tart preso alla sprovvista si voltò di lato per celarle il rossore che gli dipingeva sulle guance.



T :- Tzs, se lo di-dici tu!.- ˇ///^///ˇ



Ondina dietro di loro vide tutto e sorrise alla tenera interazione tra i due bambini, Pai in silenzio osservò come la verdina si fosse intenerita dalla interazione del fratellino con la bambina.
Pai non è ignaro come lo era la bambina, era molto palese che Tart come Kisshu avesse sviluppato la sua prima cotta, ma il maggiore degli Ikisatashi
avrebbe aspettato l'evolversi della situazione, sapeva che un intervenendo tempestivo avrebbe avuto l'effetto opposto.



P :- Il nostro tour sta per finire, ho sentito dai due umani che quest'anno per questa attrazione c'è una grossa novità alla fine del giro. -  ᓀ ᓂ 



O :-Hmm!...Di quale grossa novità stai parlando Pai- san? - (・༚・) ??




Domandò una curiosa Ondina, lei non si aspettava che il ragazzo accanto a sé prendesse la parola per primo. Anche durante il loro " appuntamento" era di poche parole, e parlava solo quando veniva interpellato direttamente. 
Dopo un attimo di pace dalle continue apparizioni dei mostri, le tre coppie presero un breve respiro, fino a quando all'improvviso sentirono la risata maniacale di qualche serial killer.
Berry come Ondina e Tart ritornando a tremare al rimbombo della malvagia risata, tutti e tre si giravano da ogni angolo per intercettare la nuova orrida sorpresa che stava per arrivare.
Il loro carrello si fermò, e tutti quanti confusi si guardarono tra di loro per capire se era tutto finito o forse un improvviso guasto li avesse lasciati a metà strada.


K:- É finito?. - ( ≖͞  -≖͞) ??    

    

Domandò Kisshu, non aspettandosi questo nuovo imprevisto, egli ebbe subito la risposta alla sua domanda, quando Berry voltandosi di nuovo davanti a sé si ritrovò
faccia a faccia un maniaco ricoperto di sangue e con la faccia coperta da una inquietante maschera e una moto sega che egli sguainava come un forsennato.


La scena divenne improvvisamente ancora più inquietante quando Berry, Ondina e Tart ebbero la loro ultima sventura, le loro urla erano le più chiassose da poterle udire
per tutta la " casa dei fantasmi", e anche le persone che da fuori stavano aspettando il loro turno li sentirono urlare.
Tutti e tre svennero a causa del forte shock, e dalle loro bocche uscirono degli spiritelli o le loro anime che salirono dritte in cielo facendo un gesto di saluto con la mano. \(๑▽๑)/    
Dopo l'incidente con l'uomo mascherato nella casa dei fantasmi, finalmente tutti e sei riuscirono ad uscire dall'attrazione.
Tuttavia, Berry, Ondina e Tart erano profondamente sconvolti dall'esperienza e mostravano chiari segni di stress.
Ondina era scombussolata al punto da dover essere aiutata da Pai a camminare, mentre Tart aveva avuto una reazione fisica al forte spavento, vomitando tutto il cibo spazzatura che aveva mangiato prima del giro.
Nenè lo aveva accompagnato in un posto un po' appartato dove egli poté svuotare lo stomaco dietro ad alcuni cespugli.
Berry, invece, era in uno stato di shock e cercava di calmarsi soffiando dentro una busta di plastica con delle grosse boccate d'aria per riprendersi dallo spavento.

Kisshu, nonostante fosse un po' divertito dalla situazione, si pentiva amaramente di non aver compreso immediatamente la fobia di Berry verso le attrazioni spaventose.
Il suo appuntamento da favola non stava andando come aveva sperato, ma era determinato a rendere il momento speciale per la sua micetta.
Continuò a prendersi cura di Berry, mantenendo la sua mano e cercando di farla sentire al sicuro.
Kisshu, desiderando sinceramente farsi perdonare e rendere l'appuntamento indimenticabile per Berry, guidò il gruppo alla prossima attrazione.
Continuava a tenere la mano di Berry, notando che il suo panico si stava lentamente attenuando. 

Davanti a loro c'era una piccola fila che li precedeva per il giro della ruota panoramica.
E mentre il gruppo aspettò pazientemente il proprio turno, il cielo arancione sopra di loro aggiungeva un tocco di magia all'atmosfera, Kisshu si era promesso di rendere questo ultimo giro sulla ruota panoramica
il più meraviglioso che si meritava la sua micetta.
Mentre si avvicinavano alle cabine, le tre coppie si divisero naturalmente, con Berry e Kisshu nella prima cabina, Tart e Nenè nella seconda, e Ondina e Pai nella terza.
Mentre la ruota panoramica continuava a girare, Tart e Nenè si trovavano seduti nella loro cabina, ma c'era una certa distanza tra loro.
Il giovane alieno sembrava sorpreso dalla scelta della cabina in cui si trovavano, e il suo sguardo curioso non sfuggì all'attenzione di Nenè, che cominciò a ridacchiare. (≧ᴗ≦) 



T:- Ehi, perché stai ridendo? . - (ಠ 。ಠ)      



N:- Io sto solo ridendo per la tua espressione curiosa. È la prima volta che tu visiti una ruota panoramica? - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱     
   


T :- Beeeh!...da noi non ci sono questi tipi di intrattenimento, non abbiamo tutte queste luci e tutto questo cibo. -  (¬_¬)



N :- (・༚・) ??



T :-....-   ╮( ̄_ ̄)╭   

    

N:- Non preoccuparti Taru- Taru, questa giostra ha la funzione di dimostrare un panorama mozzafiato, soprattutto quando ci sono i fuochi d'artificio. -


T:- I cosa?.-


I primi fuochi d'artificio illuminarono il cielo notturno con le loro straordinarie geometrie e i vivaci colori, creando uno spettacolo magico che aveva attirato l'attenzione di molti visitatori nel luna park.
Tart era incantato dai giochi pirotecnici, con lo sguardo puntato verso l'alto, mentre sorrideva di gioia di fronte a tanta bellezza.
Era talmente assorto che non si accorse nemmeno quando Nenè si trascinò silenziosamente vicino a lui, appoggiando la sua mano sopra la sua.
Pai e Ondina, nel frattempo, erano rimasti in silenzio per un bel po'.
Avevano condiviso molte emozioni e momenti intensi durante la giornata, ma ora sembravano momentaneamente distanti.
Pai, con la coda dell'occhio, notò la presenza della ragazza accanto a sé e, sentendo il bisogno di rompere il silenzio, decise di prendere la parola per primo.



P:- Vedo che ti senti meglio, hai ripreso il tuo colore naturale sul tuo viso. - ᓀ ᓂ  



Sentendosi interpellata Ondina si voltò verso Pai e incrociando i loro sguardi per la prima volta Ondina non sembrava così intimorita dallo sguardo freddo del cyniclon.



O:- Oh si, mi sento... molto meglio, grazie per il tuo interessamento Pai- san -  ~(°//^//°)~



Il silenzio era tornato a regnare tra i due ragazzi.
Per quando riguarda nella terza cabina, dove Kisshu e Berry stavano molto distanti tra loro, Kishsu con il suo sorrisetto si avvicinò alla rossa prendendola alla sprovvista.



B:- Kisshu, cosa fai? Non vedi che c'è abbastanza spazio per tutti e due?. - (・༚・)




Kisshu con voce maliziosa disse:



K :- Micetta mia, io voglio solo starti vicina, e non credi che il nostro appuntamento sta per concludersi con i fuochi d'artificio?  - (¬‿¬)



B :- Kisshu, ma quante volte ti avrò detto di non chiamarmi così. - (--) ꐦ 



K :- Non ci posso fare niente, mi piace darti questi nomignoli, credo che ti donino. - (∩_∩) 
       


Berry lasciò perdere dal momento che era una battaglia persa, entrambi si goderono in silenzio lo spettacolo dei fuochi d'artificio.
Anche di sotto i parenti delle tre ragazzine si godettero del magnifico spettacolo, ma dal momento che guardarono in cielo era destino che la madre di Berry, Sakura, osservò
il cielo mentre i fuochi d'artificio illuminavano la notte.
Notò con sorpresa la figura di sua figlia su una delle cabine della ruota panoramica insieme a un ragazzo.



Sk:- Ma quella non è Strawberry? Mi pare che è in compagnia di un ragazzo. -  (・༚・) ??



Sakura si strinse gli occhi per avere una visione più chiara e presto ebbe la conferma che quella ragazza era davvero sua figlia. La sua sorpresa si trasformò in eccitazione quando esclamò: ≖ ≖



Sk:- Quella è mia figlia, e che ci fa con un ragazzo?  - ( ✧∇✧)   
    


La madre di Lory seguì l'esempio di Sakura e alzò lo sguardo verso la ruota panoramica.
Vide con sorpresa che anche la sua Lory era in compagnia di un ragazzo alto in una delle cabine.
Mentre osservava attentamente, notò che Lory stava tremando per il freddo, ma il suo misterioso accompagnatore le pose la sua giacca sulle spalle, gesto che fece brillare gli occhi della signora Midorikawa.
La madre di Lory sospirò di sollievo e felicità per la premura e la cavalleria del ragazzo accanto a sua figlia. 
Non poteva fare a meno di notare che anche i fratellini di Paddy stavano puntando il dito verso la ruota panoramica, indicando il punto in cui avevano visto la loro sorella maggiore coccolarsi con un suo coetaneo. 



?????:- Ma quella è PADDY!. É con un ragazzo. - (・༚・) ??




Le reazioni dei padri delle ragazze furono davvero diverse di fronte alla notizia che le loro figlie maggiori stavano in compagnia di ragazzi sconosciuti.

Il signor Wong, il padre di Paddy, reagì come un vero gorilla, sbuffando e facendo uscire del fumo dalle narici.
Era convinto che la sua Paddy fosse ancora troppo giovane e ingenua per stare in compagnia di un ragazzo, e la sua reazione era una miscela di preoccupazione e rabbia.  ( ರ - ರ) ╬        

Il padre di Lory, preso alla sprovvista, quasi si strozzò con la bevanda che stava bevendo.
La sua mente freneticamente cercava la sua primogenita nella folla, preoccupato e desideroso di assicurarsi che stesse bene. 〣( ⚆ ﹏ ⚆ )〣    

Il signor Shintaro, il padre della ragazza rossa, ebbe la reazione più estrema di tutti.
Appena sentì dalla bocca della moglie che sua figlia era in compagnia di un ragazzo, strinse la lattina di Coca-Cola così forte che si accartocciò e la bevanda fuoriuscì come uno schizzo.
La signora Momomyia rimase sconvolta dalla reazione esagerata del marito, ma allo stesso tempo si preoccupò per la mano dell'uomo. (Ò 皿 Ó ╬)



Sk :- Tesoro, tutto bene?. -  ( ⚆ _ ⚆ )    



Sh :- Stai tranquilla Sakura, devo solo sgranchirmi un po' le gambe. - (◣_◢)╬



L'atmosfera si stava riscaldando mentre i padri delle ragazze cercavano di affrontare la situazione in modi diversi.

Il signor Wong e il signor Shintaro, con uno sguardo complice tra di loro, decisero di alzarsi e affrontare la situazione.
Il padre di Lory, invece, stava ancora consumando il suo cibo e fu preso di peso dal signor Wong, che lo fece quasi strozzare per la seconda volta.  (๑ཫ๑)   
  


Yo :- Ma dove stiamo andando? -  ( ᓀ-ᓀ) 💧??       
   


Sh:- Ha cercare le nostre figlie, dobbiamo garantirci che loro non siano in brutta compagnia. - ᕕ(≖︿≖)ᕗ     
    




I tre padri erano decisi a scoprire cosa stesse succedendo con le loro figlie, e la preoccupazione comune li aveva uniti in questa missione.
Il signor Wong, con la sua imponente stazza, metteva paura a chiunque lo vedesse passare per la prima volta, ma la sua determinazione era chiara a tutti.
D'altra parte, il padre di Lory, più razionale e speranzoso di poter risolvere la situazione con una conversazione pacifica, non aveva la stessa urgenza.
Ma il signor Wong, senza fare complimenti, lo prese di peso e lo portò a spalle.
La scena era così esilarante che attirò l'attenzione di alcuni spettatori curiosi che assistevano alla situazione con sorrisi e risate.
I tre padri si stavano chiaramente preparando a fare fronte alla situazione con determinazione, anche se ognuno aveva il proprio approccio.



Sk :- Credo di aver messo nei guai mi a figlia, era meglio che me ne stavo in silenzio. - ^^💧



El :- Credo che tu abbia ragione, speriamo che tutti e tre non creano nessun polverone in mezzo alla folla. -  (._.`)💧



Sk :- Elizaburo tu non conosci mio marito è super geloso della nostra Strawberry, farà di tutto per stanare il povero ragazzo. - (>^~^;)>   
 


Entrambe le donne si scambiarono preoccupazioni mentre era evidente che erano ansiose riguardo a come i loro rispettivi mariti avrebbero reagito a questa inaspettata situazione.
Alla fine del giro sulla ruota panoramica, le tre coppie scesero e si ritrovarono in mezzo alla folla.
Nenè ebbe un'idea carina per immortalare il giorno che stava per concludersi. 
Berry e Ondina si guardarono come se non avessero previsto questa ennesima idea da parte della piccola Nenè, mentre Pai rimase indifferente come al solito.
Tart era curioso di vedere come sarebbe andata a finire, e Kisshu era felice di avere un ricordo di quella speciale giornata passata con la sua "micetta".
La fotografia sarebbe stata un bel modo per immortalare l'esperienza.
Dopo alcuni tentativi e assestamenti da parte del gruppo, Nenè riuscì a farli mettere in posa.
Un rapido clic segnalò che l'uomo aveva scattato la fotografia, e dopo aver ricevuto i ringraziamenti delle ragazze, si dileguò tra la folla.
Quando tutti videro la foto, che era venuta benissimo.
Tart e Nenè erano in primo piano per le loro stature basse, e dietro c'erano le due coppie più alte.



K:- Spero di avere una fotografia anch'io, così potrò ricordarmi di questa giornata indimenticabile. -  ^-^



P:- Kisshu, non ti basta per aver trascinato me e Tart per una delle tue avventure? - ᓀᓀ



N.:- Tranquillo, Kisshu- Kun alla prima occasione ti farò fare una copia della fotografia. - (⌒‿⌒。 ) 
                          


E prima ancora di continuare, un urlo prese alla sprovvista il gruppo e come loro anche il pubblico si destò cercando di capire da dove venisse l'urlo.



Sh:- STRAWBERRRYYYYYY!!!!.- (益●Д●)ノ゙ 

     
La scena sembra trarre ispirazione da una situazione in cui dei personaggi stanno cercando di nascondersi o evitare di essere scoperti.
Berry ha sentito il suo nome essere gridato, ma insieme alle altre ragazze ha reagito prontamente per evitare di essere scoperte dagli Ikisatashi.
Ondina ha attirato l'attenzione di Berry tirandole l'orlo della gonna e ha indicato con il dito che i loro padri si trovavano nelle vicinanze e li stavano cercando freneticamente.
Visto che stavano per essere scoperte, hanno preso i loro tre accompagnatori e li hanno guidati fuori dal luna park, cercando così di evitare di essere catturati o scoperti.



K:- Ehi, dove ci state portando? La serata non è ancora conclusa. - ( ಠ.ಠ)???    


Domandò un confuso Kisshu, è sorpreso quando la sua micetta lo prende per la manica della felpa e lo trascina fuori dal parco dei divertimenti, anche i suoi fratelli la pensarono alla stessa maniera.
Fortunatamente, il gruppo trova un posto poco distante dalle giostre dove possono parlare in tranquillità.
Nenè sembra preoccupata che suo padre possa vederla in compagnia di Tart, temendo delle conseguenze.
Nel frattempo, Ondina preferisce aspettare il momento giusto per parlare con suo padre e non vuole tradirsi da sola.



P:- Possiamo sapere perché ci avete trascinati di fretta in questo luogo? - ( ᓀ-ᓀ) ??     
     


O:- Beh!. Ecco, noi abbiamo una scadenza... una scadenza per.. - ヾ(゚∀゚ゞ)     
           


B:- Per i nostri biglietti per il treno, forse non lo sapete che da qui ad Osaka a Tokyo ci voglio 2 ore e 22 minuti per l'andata e il ritorno.
E dal momento che abbiamo il coprifuoco dobbiamo essere puntuali oppure. .- ʅ(◞‿◟)ʃ   
   


N:- Oppure finiremo in un sacco di guai, il giorno dopo abbiamo scuola e non ci possiamo passare il lusso di arrivare tardi a scuola. - ( 。_。)     


Tutte e tre si diedero un aiuto segreto per giustificarsi, ma Pai non gli era mancato le loro lacune e che non erano state del tutto sincere, per questa volta avrebbe sorvolato.
Anche lui con i due fratelli dovevano tornarsene alla loro base per non farsi scoprire, lui prima di venire aveva raccolto alcuni frammenti dell'acqua cristallo e per questo che si sentiva generoso per le ovvie bugie delle tre umane.



K:- Di già?. E pensare che volevo ancora stare con te.- ('•﹏•)    



B:- Kisshu, come hai già detto prima avremo un altro appuntamento, ma per adesso ci dobbiamo salutare. - (◔‸◔) 
   


Berry era frenetica in voce, e lo si poteva vedere a occhio nudo, l'idea che suo padre la stese cercando e dal suo tono non era molto contento, la rossa voleva aumentare la distanza fisica tra lei e il genitore.



Sh:- STRAWBERRYYYY!:- ヾ(ꐦ ◎曲◎)ノ゙    



Ecco che il secondo richiamo aveva scosso tutte quante, e non volendo prolungare la loro agonia facevano di tutto per mandare via gli Ikisatashi. Tart non era soddisfatto voleva andarsene senza prima aver scherzato.



T:- Accidenti, non so chi sia questa Strawberry ma da come la stanno cercando deve essere in un mare di guai. - (¬‿¬)  



Il ragazzino sghignazzava, e Berry sentendosi punta dal vivo dal ragazzino venne trattenuta dalla verdina che le scosse il capo per evitarle di farsi scoprire.




N:- Ci rivedremo preso, Trau- Taru.- ꒰ ^  ᆺ^ ꒱   
     



T:- Ma quante volte ti avrò detto di non chiamarmi in questo modo. - ( è_é) ╬ 
      


Dopo averle fatto una linguaccia infantile, sia lui che gli altri Cyniclons se ne sono andati, le tre ragazze tirano un sospiro di sollievo e si dirigono verso la stazione degli autobus per prendere il treno che le porterà a Tokyo.
Sembrano finalmente allontanarsi dalla situazione di pericolo. 
Tuttavia, la situazione prende un'altra piega quando un uomo dai tratti occidentali, nascosto sotto un cappotto, che celava la sua identità, emerge dall'ombra di un albero nelle vicinanze.
Con una radiolina, fornisce dettagli sull'incontro tra le tre ragazze e i tre Cyniclons, dietro di essa mostrando il simbolo dell'agenzia degli P.I.E.C.E. 




*********************************************************************************************************************************************************************************



Sembra che la situazione sia cambiata per Nico Robin, poiché questa volta la sua cena non è stata contaminata come la prima volta.
Tuttavia, il bruciore alla gola persiste nonostante il miglioramento della situazione. Durante la cena, lei e il Cyniclon mangiano in silenzio, fatta eccezione per il rumore delle posate.
Robin risponde alle rare domande che il Cyniclon le pone utilizzando un pezzo di foglio e un pennarello, indicando che non può comunicare vocalmente.
Per la sua gioia l'ora di cena è finita, i due commensali si salutano e Nico Robin si ritira nella sua camera.
Lì, chiudendo la porta alle sue spalle, prese una pozione temporanea fornitale dal suo guaritore, che aiuta a lenire il bruciore alla gola, anche se solo in parte. 
La scena sembra avere un tono di evasione e mistero. Nico Robin, dopo aver atteso che tutti fossero a dormire, decide di fuggire dalla sua posizione.
Con grande agilità, apre silenziosamente la porta finestra della sua camera e si affaccia dal balcone, assicurandosi che non ci siano impedimenti.
Con un balzo, esce dalla zona della barriera protettiva e si dirige verso un luogo appartato dove può effettuare la sua transizione.
La licantropa sembra approfittare di questa fuga per godersi un momento di libertà. Si stiracchia e poi prende la rincorsa.
Le tenebre la aiutano a nascondersi dagli occhi indiscreti e la sua agilità la rende difficilmente intercettabile.

Mentre si muove attraverso la zona, i suoi sensi sono in costante movimento, il che le dà un senso di vitalità e libertà dopo la sua reclusione semi-forzata.
A qualche metro di distanza, fuori dalla foresta, trova un grande accampamento di soldati Cyniclons che si stavano dirigendo verso una destinazione a lei sconosciuta. 
La scena è ricca di azione e suspense mentre la lupa, insieme al suo misterioso padrone, si trova in una tenda all'interno dell'accampamento dei soldati Cyniclons.
Molti soldati sono coinvolti in varie attività, alcuni facendo la ronda, altri rilassandosi dopo una lunga marcia, e altri cenando.
C'è un'atmosfera di chiacchiericcio e relax, con focolai accesi per riscaldare i soldati.
Tra tutte le tende sparpagliate per dare ristoro ai soldati, una si distingueva per le sue grandi dimensioni.
Al suo interno, la tenda era semi buia e un soldato Cyniclon è nascosto sotto un lungo mantello scuro e il cappuccio per celare la sua identità.
Accanto a lui c'è un lupo di medie dimensioni dal manto grigio scuro che si rilassa per le attenzioni del suo padrone.
A un certo punto, il lupo alza improvvisamente il capo e inizia a reagire in modo agitato ringhiando verso l'ingresso della tenda, il suo padrone sembra interessato a questo cambiamento di comportamento.
Da fuori della tenda, si può sentire confusione e voci disorientate mentre i cani-chimera sono agitati e molti soldati Cyniclons stanno lottando per trattenere gli animali con i guinzagli.
La scena si evolve in un'azione frenetica e adrenalinica.

Il lupo esce dalla tenda e continua a ringhiare verso la foresta, con gli altri animali che lo seguono nell'agitazione, causando confusione tra i soldati Cyniclons.
Su ordine segreto del padrone del lupo, uno dei superiori comanda di sciogliere i guinzagli che trattiene i cani-chimera e di seguirli per comprendere cosa li stia facendo reagire in quel modo.
Un branco di feroci segugi si lancia all'attacco, con i loro guaiti che riecheggiano in tutta la foresta.
La lupa, avendo intuito che devono averla percepita a un certo punto, Pam non voleva avere nessuna rogna con gli altri animali e da quello che le sue orecchie e il suo olfatto le stesero dicendo i segugi sono in compagnia
di uno squadrone di Cyniclons, decide di prendere la rincorsa e cercare di sfuggire.
Le sue grandi dimensioni le danno un vantaggio nella fuga, ma i cani-chimera sono agili e resistenti, il che rende l'inseguimento più impegnativo.
Pam poteva sentire benissimo come i soldati Cyniclons incitano i loro animali a stanarla, e la situazione è carica di suspense e azione mentre la lupa cerca disperatamente di sfuggire alla cattura. 
La lupa corre tra gli alberi per un po', ma sa di non poter fuggire per sempre.

Decide di prendere una breve pausa per riprendere fiato, ma è consapevole che i suoi inseguitori potrebbero raggiungerla presto.
Riesce a vedere solo boscaglia e buio intorno a sé, il che la mette in una situazione molto precaria.
La licantropa dovette improvvisare riprese la fuga.
All'improvviso, si rende conto che i suoi inseguitori si stanno avvicinando e vedendo una grande grotta con cespugli che nascondono l'entrata.
Con un balzo, si getta dentro la grotta.
I cani-chimera che precedono i Cyniclons superano il nascondiglio temporaneo della lupa, mentre i soldati, eccitati dalla caccia improvvisa, non notano il nascondiglio e continuano la loro ricerca con le torce che illuminano il sentiero.
La lupa è temporaneamente al sicuro nella grotta, ma la sua fuga non è ancora finita. 
La lupa, dopo aver aspettato che i suoi inseguitori si fossero allontanati, emerge dal nascondiglio e ringraziò la sua buona sorte.
Decide di fare marcia indietro e tornare alla sua casa - base. L'esperienza ad alto rischio che ha appena vissuto è sufficiente a farle desistere dall'esplorare ulteriormente. 
Una volta tornata nella sua camera e richiudendo le serrande della porta finestra, si lascia cadere sul letto.
Finalmente può tirare un sospiro di sollievo. Il suo cuore sta ancora martellando nel petto e l'adrenalina sta scemando, ma ora è al sicuro.
La ragazza riflette su quanto sia stato pericoloso e quanto sia stata fortunata a non essere stata catturata dai Cyniclons.
Non aveva idea che così vicino alla sua base ci fosse un accampamento di soldati e che i cani-chimera che li accompagnavano potessero sentirli anche da così lontano.
Pam è sopraffatta dall'incredulità per essere riuscita a sfuggire ai Cyniclons e alla situazione pericolosa in cui si è trovata.
È grata per la sua fortuna e riflette su quanto avrebbe potuto essere la sua fine se fosse stata catturata.
La scoperta di un accampamento di soldati così vicino alla casa - base è una sorpresa anche per lei, e considerando che non si era avvicinata all'accampamento, sicuramente non dovrebbero essere dei cani normali.
Stremata dalla corsa e dall'emozione, prende la saggia decisione di andare a letto.
Si promette di riflettere meglio sulla situazione il giorno successivo con una mente più fresca. Spera che un'esperienza simile non si ripeterà mai più.




_________________________________________________________________________________________________________________________________________


   ANGOLO AUTRICE:



Questo capitolo mi ha fatta parecchio penare, spero solo che questo capitolo vi piaccia.
Ecco che il famoso appuntamento tra Kisshu e Berry abbia inizio un po' traballante ma proseguendo si vede che ancora non si sono presi per la gola.
Per quando riguarda Pai e Lory, come coppia mi intriga parecchio, due opposti che si attraggono.
Credo che nei capitoli successivi la loro coppia avrà modo di proseguire. Paddy e Tart li scippo, sono adorabili anche loro avanzeranno nella trama.


K:- Potevi anche evitare di farmi fare l'ennesima figura di M.-  (¬ - ¬)╬



K.j :- E io cosa ci posso fare? Ho riso come non facevo da parecchio tempo. - ಥ  ͜ʖ ͡ ಥ
   


K:- Per questa volta l'ascio perdere, almeno mi hai permesso di avere un appuntamento con la mia bambolina. -  (─‿─)   
 
 


Questo è tutto gente, vi aspetto al prossimo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Ps: Ho allegato un sito dove ho reso ispirazione per i suffissi giapponesi


K.j ♥






https://www.sololibri.net/san-sama-kun-chan-significato-suffissi-giapponesi.html

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Capitolo 23
*** ALLA SFIGA NON C'È MAI FINE!. ***



AVVISO: In questo capitolo ci sono dei riferimenti agli atti di bullismo, molestie, e parolacce (in forma lieve).


Oggi in America, e nello specifico a New York, la pioggia cadeva incessante. Le previsioni meteorologiche annunciavano che il cattivo tempo avrebbe persistito per l'intero fine settimana.
I due americani erano nella loro casa, condividendo uno studio creato in una stanza appositamente adibita a tale scopo.
Sui volti dei due ragazzi si leggeva molta preoccupazione; di fronte allo schermo del computer, stavano ricevendo dati strani da parte di Mash. 

Kl : - Ti vedo molto preoccupato, Rayan. Stai rileggendo i dati che Mash ci invia frequentemente? - •́ •̀  

R : - Non capisco... Kyle, non ti sembra strano che i dati di Mash siano così sballati? Sono estremamente instabili, in continuo cambiamento, e non è normale. - ≖̥ ≖͞     

Quando Rayan si accorse di questo strano comportamento del robottino, aveva inizialmente pensato che fosse un bug nel sistema. Tuttavia, dopo qualche giorno notò che l'anomalia si ripeteva, e facendo alcune ricerche scoprì che a Mash era stata attivata una notifica che si sarebbe innescata quando il robottino avvertiva la presenza dei Cyniclons. La notizia dell'incidente avvenuto durante una festa nel maniero della famiglia di Pam, diffusa dai media con immagini di una chimera che si era svelata improvvisamente, scatenando il caos, mise entrambi gli americani in uno stato di paura davanti a quelle terribili immagini. 
Fu un sollievo quando Pam spiegò loro che tutte stavano bene, ma Strawberry si era ferita al piede nel tentativo di sfuggire alla chimera che l'aveva presa di mira. La notizia colpì profondamente il cuore di Rayan, che cercò di scacciare dalla mente le immagini della povera rossa. Rayan insistette con Pam per inviare foto per accertarsi delle reali condizioni di Strawberry. Pam rispose inviando a loro alcune immagini di Strawberry addormentata con un pallore in viso. Kyle si augurò che la rossa si rimettesse al più presto. 


Kl : - Ora che ci penso, noto anche che l'allarme impostato su Mash è in continuo aumento. Non voglio trarre conclusioni affrettate, ma comincio a pensare che queste anomalie siano legate alla presenza aliena. - ( •́ω•̀ )

R : - Stai dicendo che le ragazze sono bersagliate dalla presenza dei Cyniclons? È assurdo, Kyle. Come è possibile che loro quattro siano in contatto con alieni e noi non ne sappiamo nulla? - ( ≖͞  -≖͞) ??        

Il ragionamento di Rayan era valido, e continuando le ricerche, il biondo notò che la presenza aliena sembrava apparire nei giorni alterni nelle vicinanze del maniero Uchiha. Ip di Rayan
Il ragionamento di Rayan era corretto, e proseguendo con ulteriori ricerche, il biondo notò che la stessa presenza aliena nei giorni alterni sembrava manifestarsi nelle vicinanze del maniero Uchiha.
Rayan supponeva che un Cyniclon specifico fosse particolarmente persistente nel visitare quella zona specifica, ma non riusciva a comprendere il motivo di questo comportamento anomalo.



( In parole povere, Rayan ha segnalato la presenza costante di Kisshu.- ù_ù   K.j)



Anche nei giorni successivi, continuarono a ricevere segnalazioni anomale. Adesso, altre due presenze aliene si erano aggiunte, anche se non erano così frequenti
In accordo tra di loro, gli americani decisero di fare ciò che avevano in mente da molto tempo: trasferirsi in Giappone per risolvere definitivamente questo mistero.
L'arrivo dei due americani venne annunciato da un forte acquazzone; il clima a Tokyo era molto diverso da quello in America, ma entrambi i ragazzi non si fecero demoralizzare.
Trasferendosi temporaneamente in un buon hotel, presero i primi accordi per cercare un edificio da adibire a nuova casa-base per il loro soggiorno in Giappone.

Dopo qualche peripezia, trovarono un grazioso locale che assomigliava a una torretta di un castello abbandonato.
Il loro consulente li guidò attraverso il posto che si trovava all'interno del parco Aoyama, in un punto strategico da cui potevano ammirare le meraviglie offerte dal parco.
Dopo una lunga trattativa, il locale passò sotto la gestione dei due nuovi arrivati.
I lavori di ristrutturazione non richiesero molta manodopera; la struttura era ancora in buone condizioni, ma con un po' di impegno e una lucidata, il nuovo edificio stava per essere completato.
Quando videro che mancava poco alla fine dei lavori, entrambi entrarono in contatto con il giovane trio.
Incuriosite, le ragazze andarono a vedere il nuovo progetto dei due americani, rimanendo tutte stupite per il nuovo caffè. Ispirata da ciò, Paddy fece la sua proposta.


Pa: - Ma perché non lo ribattezziamo "Caffè Mew Mew" e lo facciamo tutto di rosa? - ୧ (✪∇ ✪) ୨     

R: - Cosa? Caffè Mew Mew? Paddy, da dove ti viene in mente un nome del genere? Nessuno prenderà sul serio questa caffetteria. - ╮(^¬^)╭    

Kl: - Rayan, credo che la nostra Paddy abbia ragione.
Siamo in un territorio martoriato da una guerra che dura da decenni, e sicuramente un piccolo edificio come il nostro, con un nome diverso dagli altri e con un colore sgargiante, potrebbe attirare la clientela. -  ^^

Il castano era molto aperto all'idea della bambina. Sia Lory che Strawberry non erano così sorprese dal nome della caffetteria dato dalla bambina. Ma, come diceva Kyle, i tempi erano duri per tutti loro, e avere qualcosa di diverso avrebbe portato sicuramente una ventata di spensieratezza che tutti sognavano di avere. Nel giro di qualche giorno, il trio fu assunto come cameriere. Le loro divise erano spettacolari nella loro comodità, l'interno dell'edificio era semplice ma grazioso, rapendo i cuori delle tre ragazze che non vedevano l'ora di lavorarci. Le finestre a forma di cuore rosato, che si affacciavano sul parco ricco di vegetazione e fiori, davano all'osservatore la sensazione di trovarsi nel paese delle meraviglie.

L'inaugurazione ebbe un grande successo, proprio come aveva predetto Kyle. Lo stabile, con il suo stile roseo e il nome buffo, attirò molta gente incuriosita. Dopo l'orario scolastico, il trio di amiche si recava nel luogo del loro nuovo lavoro. Avevano molta clientela da servire, il lavoro le teneva occupate, ma la paga era buona e avevano dei giorni liberi. Cosa poteva andare storto?
Quando si parla di fatalità, non si conosce bene il proprio destino, e la rossa stava per scoprirlo a proprie spese. La giornata era iniziata come sempre, e dopo l'orario scolastico, Lory, Strawberry e Paddy si erano recate al lavoro, indossando le loro divise e mettendosi all'opera. La giornata era soleggiata, e molte coppie di giovani innamorati stavano vivendo un momento magico nella nuova caffetteria appena aperta.
Lory, rompendo ogni tanto qualche set di bicchieri o piatti, si inchinava davanti a Rayan facendo mille inchini. Paddy intratteneva la clientela con i suoi trucchi di strada, mentre la povera Strawberry correva da una parte all'altra per soddisfare le esigenze dei vari clienti. Sembrava una trottola quando si girava da ogni lato; per sua fortuna, riuscì ad avere cinque minuti di pausa venendo sostituita dalla bambina.


Strawberry era andata un attimo in bagno per darsi una rinfrescata alla faccia, ma dopo essere rientrata vide una scena spiacevolissima: il trio delle streghe dei bagni aveva messo alle strette Lory in un angolo.
La poverina teneva un vassoio stretto al petto come uno scudo, e non volendo assistere a altro, la rossa, guardandosi in giro, notò un vassoio con due coppe di gelato che la coppia precedente aveva rimandato indietro.

?: - Ma guarda un po' chi si rivede. Alla fine, il topolino della biblioteca ha trovato l'impiego più adatto a lei. -  (≖ᴗ≖๑)       

??: - Posso dire che questa divisa è troppo carina per una come te. Forse dovremmo abbellirla un po', ragazze. Che ne dite? - (ᓀ  ◡ ᓂ )  

La castana fu la prima a parlare, e la sua malizia era percettibile dal tono delle sue parole. Anche la seconda ragazza non scherzava, e alla bionda era venuto in mente lo stesso pensiero malizioso.

Detto ciò, una del trio delle bulle estrasse dalla tasca della gonna della sua divisa un pennarello indelebile. Svitando il tappo, la punta imbrattò la divisa della verdina. L'orrore si dipinse sul viso di Lory, che cercando di dimenarsi venne trattenuta dalle altre due, mentre la terza ragazza si divertiva a pasticciare. Linee nere rovinarono sia la gonna che il grazioso grembiule a forma di cuore, e le lacrime sgorgavano dagli occhi della ragazza bullizzata. Gli schiamazzi delle sue tre aguzzine non facevano altro che peggiorare la situazione.
Per fortuna, in suo soccorso sentì la voce della rossa che richiamò a sé l'attenzione delle tre prepotenti.

B: - Scusatemi per il mio ritardo. Ecco a voi i vostri gelati. - ^^


La sua finta voce angelica aveva attirato, come sperato, l'attenzione delle tre bulle. Vedendo la rossa, rimasero per un momento sbigottite e non ebbero il tempo di reagire quando videro i gelati citati dalla rossa cadere addosso a loro tre. Inorridite, furono subito addosso alla rossa, che, per niente intimorita, si rivolse a loro con una finta espressione di mortificazione.

B: - Ops... Colpa mia. Oggi proprio non mi va bene, il mio polso è debole per il troppo lavoro. - /(⚆θ⚆)/      

Drammaticamente, mise la mano davanti alla bocca per "celare" il suo sorrisetto. Il trio si dimenava e una di loro, la bionda inviperita, si rivolse con tono duro alla rossa.


??: - Bugiarda, lo abbiamo visto che lo hai fatto apposta. Questa ce la paghi. Ora lo diciamo ai tuoi superiori. - (◣_◢)╬

R: - Cosa sta succedendo qui?! - ( ≖͞  -≖͞) ??        


Rayan era arrivato giusto in tempo per vedere Lory messa all'angolo, con la sua divisa imbrattata di pennarello, che ora si trovava in mano a una delle ragazze che la stavano molestando.
Strawberry, vedendo l'occasione per mettere ulteriori guai alla rossa e continuare a molestare la verdina, la ragazza castana si avvicinò al biondo con fare pietoso.

?: - Mi scusi, lei dovrebbe essere il proprietario di questa caffetteria... Guardi come mi ha conciata la sua cameriera. La dovrebbe licenziare per la sua incompetenza. - (´.o﹏o。`)   


??: - Già! La mia divisa scolastica, chi me la ripaga? -  ⊂(•́﹏•)̀⊃     

Esclamò drammaticamente la biondina. Rayan, non essendo uno sprovveduto e percependo che la situazione non era quella che sembrava, si rivolse alla rossa. Tuttavia, stranamente, lei lo precedette prima che potesse interrogarla.

B: - Rayan, guarda come hanno ridotto la divisa di Ondina. L'hanno messa all'angolo per molestarla.
Io sono solo intervenuta per sapere dove si trovava la mia amica e avevo il vassoio con le loro ordinazioni. Sono inciampata e i gelati sono scivolati sui loro vestiti. - ☜(`o´)

Berry si era posizionata davanti, offuscando la vista di Rayan per catturare la sua attenzione. L'americano era parecchio confuso, non riusciva a capire cosa stesse succedendo

O: - Berry ha ragione. Stavo facendo il mio... lavoro quando loro... quando loro mi hanno detto di volere essere servite da... da me. -  (._.`) 


Anche stavolta la sua balbuzie aveva preso piede di guerra, ma con la gioia di Berry, la verdina stava facendo dei grandi passi da gigante per combattere contro la sua timidezza.

R: - Ondina? Berry?... Non sono sicuro di capire cosa sta succedendo, ma credo che dovremmo parlarne dopo aver chiuso. - (¬_¬)       

Detto ciò, stavano nascendo le prime lamentele da parte delle bulle, e non volendo dare loro nessuna scappatoia, Berry si impuntò davanti all'americano.

B: - Se non mi credi, guarda i filmati della telecamera e vedrai che ho ragione. - è_é


Con il dito puntò l'angolo in alto, dove una telecamera di ultima generazione stava facendo la bella statuina.
Da come si poteva ben notare, la sua lucina era verde, indicando che era attiva e aveva ripreso l'atto ignobile delle tre ragazze.
Il trio in questione sbiancò sotto lo sguardo vendicativo della rossa. Rayan, dopo aver dato una veloce occhiata alla telecamera, posò il suo sguardo freddo sulle tre ragazze e disse loro:

R: - Vorrei avere le vostre credenziali, così che io possa adoperarmi a contattare le vostre famiglie e chiedere loro un risarcimento per la divisa rovinata alla mia cameriera. -  (≖̥︵≖̥)   


?: - Cosa?! - ⊙_ʘ  

?: - Non può fare questo! - ∠(•̀ •́ ╬)ノ゙゙ 

???: - Siamo noi a volere un risarcimento per il danno subito alle nostre divise. Perché crede a questa stupida cameriera? -  •̀ •́ ╬




Si lamentò la mora, fu la cosa più sbagliata che disse in quel momento e che indispettì il biondo, ma fu ancora una volta la rossa a prendere la parola.


B: - Non ti preoccupare, Rayan. Io posso darti le loro credenziali. Io e Ondina andiamo a scuola insieme a loro, e sono sicurissima che ti avrebbero dato delle false credenziali. - (¬ - ¬)

Questo colse in fallo le bulle, che sentendosi prese in castagna dalla rossa, divennero rosse in faccia per essere state smascherate.
Dopo la confusione, Rayan le bandì dal suo caffè, e con la coda tra le gambe, il trio dovette subire la marcia della gogna, dove il resto della clientela, che aveva visto e sentito tutto, le fulminava con gli sguardi arrabbiati.


R: - Dopo aver chiuso il locale, vorrei parlare con voi due. - (--) 

Fece dietrofront e tornò alla sua postazione. La rossa sorrise alla verdina e dopo aver scambiato qualche parola di conforto con lei, si misero di nuovo al lavoro.
Finalmente, l'orario di chiusura arrivò e, dopo aver dato una lavata a tutto il locale, come promesso Strawberry e Lory si intrattennero nei sotterranei dove i due americani avevano di fatto reso il loro covo.

R: - Vorrei sapere cosa è successo oggi al mio locale. - (¬ - ¬)

L: - In verità, è una storia molto lunga, Rayan, e se vuoi avere un momento di pazienza, ti spiegheremo tutto. - (._.`)

S: - Lory ha perfettamente ragione. Spero solo che tu capirai perché abbiamo reagito così. -  (≖͞_≖̥)          


Ecco che a turno le due amiche raccontarono al biondo cosa fosse realmente successo quando fecero ritorno in Giappone con Pam, il cambio delle loro credenziali per tutelarle, la festa, la chimera e quando Strawberry si fece male.
Il viaggio misterioso di Pam, loro che abitavano nel maniero di famiglia dell'amica, il fatto che si erano iscritte a scuola insieme e che le tre ragazze di oggi sono le loro bulle.
L'ostracismo che devono subire frequentemente a scuola... il fatto che i loro parenti non sanno che il trio sia tornato in Giappone già da tempo.
Per sicurezza entrambe sorvolarono l'interazione giornaliera con Kisshu, le sue molestie e il fatto che gli altri due alieni si sono aggregati al gruppo.
Come promesso, Rayan rimase in silenzio per assorbire meglio le informazioni che gli stavano dando.


R: - Quindi mi state dicendo che quando siete in Giappone avete altre identità, e quando siete con i vostri parenti siete con le vostre vere credenziali. - ( ≖͞  -≖͞) 

L: - Esatto, Rayan. -

S: - Pam ci ha pensato parecchio prima di proporci queste nuove identità. Vuole solo tutelarci, e non vogliamo che i nostri parenti si facciano male.
E per questo ti chiediamo a te e a Kyle di assecondare questa trama fino a quando Pam non farà ritorno. - ╮(^¬^)╭    

Fragola supplicava il biondo. Anche se bisticciavano di continuo e entrambi si davano le spalle in molte occasioni, dopo aver riflettuto in silenzio, Rayan diede il suo verdetto finale.

R: - Se questo è il disegno di Pam, non posso farci niente. Ne parlerò con Kyle. E mentre siamo sull'argomento, sapete come posso entrare in contatto con Pam? - 


Entrambe le ragazze erano in difficoltà a rispondergli, ma vennero notate dal ragazzo. Sospirando, Rayan disse:

R: - Ho capito... Sarà Pam stessa a contattarci il prima possibile.
Anche se ora capisco perché alla gara di Lory non c'era e perché Lory ha ritardato a venire. Farò in modo che quelle tre ragazze non vi molestino quando siete al caffè. - ┐( ù_ù )┌     

L: - Ti ringraziamo molto, Rayan-San.- ^^

S: - Ti siamo molto debitrici. - ^^


E come promesso dal biondo, entrambe non vennero più molestate dalle loro bulle. Stessa cosa non si poteva dire quando erano a scuola, ma come sempre Berry sapeva come tenere testa al trio di bulle. Come consuetudine, da qualche tempo dopo la scuola tutte e tre si dirigevano al caffè Mew Mew, nome buffo che certe volte faceva pensare alle altre per la fervida fantasia di Paddy nel dare nomi alle cose.
Nei loro turni, la mole di lavoro era più leggera rispetto alle altre volte, e di questo Berry ringraziava il cielo. La rossa in questione aveva appena finito di servire una giovane coppia di fidanzati quando venne richiamata sgarbatamente da una voce che non riconosceva.


?:- Ehi, scusami cameriera dai capelli rossi. Vorrei ordinare il mio piatto. -

Berry, pur sentendosi infastidita dalla richiesta sgarbata, decise di mantenere la calma. Prese un profondo respiro e si diresse con pazienza verso uno dei graziosi tavolini situati all'angolo, sotto una delle finestre della caffetteria.
Mentre si avvicinava alla cliente snob, Berry cercò di gestire la situazione con cautela, ricordandosi dell'incidente precedente legato alle streghe dei bagni.
Quando raggiunse il tavolo, poté dare un'occhiata più ravvicinata alla ragazza in questione. Per poco non le venne un colpo, era la ragazza della festa, dove avevano avuto una forte discussione per Nico Robin.
Nonostante il suo comportamento snob, Berry riconobbe che era molto carina.
A parte l'atteggiamento distante, le sue buone maniere sembravano adatte per la figlia di una delle famiglie più importanti del Giappone.

B : - Salve! Come posso esserle d'aiuto? - ^^ 💧     


M:- Finalmente, ci hai messo di tempo per arrivare. È da un quarto d'ora che ti sto aspettando per prendere la mia ordinazione. - ù_ù

Una piccola vena spuntò sulla fronte di Berry, la sua voglia di strozzare la blunetta stava prendendo sempre più piede.
Tuttavia, cercando di mantenere la calma e sorridendo forzatamente, ingoiò il commento acido della nuova cliente e prese la sua ordinazione. ╬  

B:- Cosa desidera ordinare? - ^^

M:- Vorrei un pezzo di torta ai frutti di bosco con la panna sopra e del tè nero orientale, non quello che si compra nei mercatini qui all'angolo. - ù_ù



L'altro suo commento sprezzante aveva indispettito la rossa, e sempre con un finto sorriso si limitò a trascrivere le sue ordinazioni.
Poi si diresse verso la cucina per comunicare a Kyle la nuova ordinazione. Rimasta in disparte, chiamò con discrezione la verdina e con un gesto della mano le fece cenno di raggiungerla.

Entrambe ora in disparte, confabularono tra loro. Con un cenno del capo, Strawberry indicò a Lory la ragazza dai capelli blu. 

L:- Ora che facciamo? Se ci riconosce, potremmo avere seri problemi. - 〣 (´.o﹏o。`)〣        


Disse Lory tremando dalla paura che la sua supposizione si avverasse, Strawberry scosse il capo ma anche lei aveva la stessa paura della verdina, ma il peggio doveva ancora venire quando con la coda dell'occhio intravide Paddy mentre intratteneva un gruppo di clienti che aspettavano pazientemente davanti all'ingresso per avere da loro qualche monetina.


S: - Non so cosa fare. Il peggio sarà quando Paddy incrocerà quella ragazza. Ho paura che con qualche parola di troppo veniamo smascherate, e non mi va di litigare ancora una volta. - (T▽T)      

L: - Dovremmo trovare un escamotage per tenere Paddy occupata con gli altri clienti e sperare che la ragazza se ne vada il prima possibile. - ⊂(•́﹏•)̀⊃     


S:- Lory, quante possibilità abbiamo che una cosa del genere possa capitare? . É più provabile che succeda il contrario, già mi sta venendo un gran mal di testa non credo di avere la forza necessaria per entrare in discussione con altre ragazze. - (T⌓T)


Strawberry abbassò le spalle scoraggiata, e come suo solito Lory la stava consolando e non volendo essere rimproverate da Rayan le due amiche si misero a lavoro. Per fortuna l'ordine della blunetta non si fece attendere oltre.
Con il suo vassoio, una tazza graziosa era stra colma di una bevanda quasi nera, e il suo aroma era delizioso che si diffondeva per tutto il salone.


B.:- Ecco a voi, il vostro tè nero, e il vostro pezzo di torta con i frutti di bosco e panna sopra. - ^^


Mina diene una strana occhiata alla rossa, ma poi guardando dentro la sua tazza non ebbe una buona impressione e con suo tono snob disse.


M:- É questo sarebbe il tè che ho ordinato?... mi state prendendo in giro? Ho chiesto espressamente un tè nero, non dell'acqua sporca. - ù.ù ꐦ


Berry non credette alle sue orecchie, quello che le stava servendo era tè nero di buona qualità, non acqua sporca come lo chiamava lei.


B:- Non capisco cosa ci sia di sbagliato in questo tè, lei mi ha ordinato del tè nero e io le ho portato del tè nero. - (^¬^)


M:- Forse non ci siamo capite, ho-richiesto del- tè NERO. Non credo che sia così difficile per lei capirne il suo significato. -  (¬_¬)


Mentre Berry cercava di mantenere la calma di fronte all'arroganza della cliente e da quando è stata assunta in questo locale che ha avuto la sua dose di clienti maleducati o con molta esigenza esagerata, ma nulla poteva battere l'arroganza della blunetta che le stava di fronte.

B:- Certo signorina, le porto subito dell'altro tè nero. - ( ̄~ ̄💧)

Rispose a monosillabe, stava facendo il sorriso al cattivo gioco, Mina alzò il suo grinzoso nasino aristocratico in aria e sempre con tono snob le disse.


M:- Spero per il tuo bene che sia quello giusto, o dovrò fare un reclamo ai tuoi superiori. -  (•̀⌓•́)   


B:- " Noo, di nuovo noo. Ma perché non ho un attimo di pace nella mia vita?".- (T_T)    


Si lamentò la rossa mentalmente, per sua fortuna almeno la torta era stata risparmiata dalla critica spietata dalla ballerina...


M:- Ah, comunque! ...La panna di questa torta non sembra così fresca come fate passare. - (•̀⌓•́)   


B:- " come non detto".-  ಥ﹏ಥ    


Berry con le spalle ricurve si dirige in cucina e con uno sguardo spento si dirige verso un Kyle indaffarato con i vari fornelli.


S.:- Kyle!.- (Ĭ∧Ĭ)̀



K:- Strawberry... vorrei dire Berry, perché hai quel muso lungo? .- ^^💧    


S:- Di là sto servendo una ragazza snob, che da ordinato del tè nero e della torta con i frutti di bosco e panna sopra, li ha criticati aspramente senza ancora consumarli e ha avuto un comportamento da prima donna con me.
Mi ha rimandata in dietro per rifare lo stello tè. -  (┘ ○﹏○ )┘



Lo sfogo della ragazza sembrava che l'avesse tolto un po' di peso sulle sue spalle, Kyle, con la sua solita calma e comprensione, cercava di confortare la rossa nel miglior modo possibile.
Sapeva e apprezzava gli scorzi che lei e le altre stavano facendo, e per questo che con l'altro tè nero che gli avanzava lo offrì alla rossa.


K:- Con questo tè lo potrai sostituirlo con quello di prima, non ti abbattere Straw...Berry. Per il mestiere che abbiamo scelto prima o poi avremmo dovuto affrontare certe situazioni che ci mettono in difficoltà come la maleducazione dei clienti. - (∩_∩)         

Con questa perla di saggezza, il castano le regalò un dolcissimo sorriso che seppe rallegrare la rossa. Strawberry si riavvicinò al tavolo di Mina e con il sorriso dipinto sul suo viso dopo le parole del castano.


M:- Che cos'è questa brodaglia? Non mi pare che sia tè nero, al massimo un infuso di erbe verdi di pessima qualità. - ≖̥ ≖͞      


( Che progressi, da acqua sporta, questo tè è diventato un infuso di erbe. - K.j ^^💧) 


Ecco che il nuovo commento acido della ragazza aveva il potere di far morire il sorriso raggiante della rossa. Con le braccia conserte Mina squadrava dalla testa ai piedi della cameriera che le era stata offerta per servirla.


M:- Riporta indietro questa schifezza, e che sia l'ultima volta che capita un errore del genere, o dovrò mettere una recezione negativa a questo bel locale. - ≖̥ ≖͞     


Strawberry si spostò nuovamente in cucina e con espressione adirata verso la ballerina, e con uno sguardo fulminava la diretta interessata.


S:- "Sai quando ci interessa della sua recezione negativa, principessa vizziata".- (◣_◢)╬



Si disse indispettita la rossa, ancora una volta fu costretta a rifare il tè nero e ancora più incazzata di prima verso la blunetta, Strawberry si fermò sul corridoio che delimitava la sala dove si svolgeva il consumo dei pasti dei loro clienti e la cucina.
Il corridoio era semi buoi e lì che Strawberry si incrociò con Lory che indaffarata aveva una pila di piatti che stranamente stavano ancora reggendo in piedi.


S:- Ehy Lory, vedo che stai resistendo da far cadere questa pila di piatti che stai trasportando in questo momento. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         


La sua burla aveva strappato un sorriso alla sua compagna, che le regalava un sorriso gentile.


L:- Ti ho vista riportare due volte la stessa bevanda, e non credo che stai passando un buon momento con quella ragazza. - (•ᴗ •)      



Solo a menzionare Mina, il broncio di rossa prese il sopravvento sul suo bel viso, ed entrambe si girarono verso la sala. Vedendo come Mina stesse ancora aspettando il suo tè, divenne un mistero.
Entrambe avrebbero pensato che, dopo il primo ritiro, si sarebbe tolta dalle scatole, ma ancora rimaneva lì. Poco più lontano, Paddy stava intrattenendo ancora una volta i nuovi clienti appena arrivati.


S: - Solo a pensarci mi manda fuori di testa. Sembra che stia facendo di tutto per farmi perdere la pazienza. Ho l'impressione che mi abbia riconosciuta e che si stia divertendo alle mie spalle. - (–︿– ꐦ;)  


L: - Fatti coraggio, Strawberry, devi solo pazientare un po' ancora. Se vuoi, ti faccio il cambio e le porto io il suo tè. - (>^~^;)>     


Le proposte Lory. Strawberry, pur essendo tentata, non voleva che Lory si prendesse delle ramanzine dalla ballerina maleducata.
Solo il pensiero di vedere la dolce Lory fare mille inchini per un suo minuscolo errore e scusarsi con quella viziata le fece salire il sangue al cervello. Ma ecco che le venne un pensiero per vendicarsi in segreto della ballerina.


S: - Ehi, Lory, guarda cosa faccio. - (ᓀ  ◡ ᓂ )   


Strawberry fece qualcosa che Lory non si sarebbe mai aspettata che avrebbe fatto: sputò nella tazza del tè richiesto per la terza volta consecutiva dalla ballerina e mescolò la nuova sostanza con il cucchiaino immerso nel tè.


L: - Stra-Strawber-ry, cosa fai? - 〣(○^○)〣 💧     


Domandò una allarmata Lory. Era una situazione che poteva capovolgersi da un momento all'altro. Strawberry, non per nulla spaventata, le fece silenzio con il dito davanti alle proprie labbra in modo complice. La rossa si spostò nella postazione della blunetta e con calma poggiò la tazza davanti alla cliente insoddisfatta. Dopo una prima occhiata e il sopracciglio della ragazza alzato per il suo scetticismo, finalmente Mina prese parola.


M: - Il suo odore sembra decente, e la sua colorazione è vicina al tè che ho ordinato. - ù.ù


Mina prese la sua tazza e, avvicinandosela sotto il naso, la odorò. Strawberry stava sudando freddo per la seconda volta consecutiva nell'arco di mezz'ora, era rigida come un palo di luce mentre aspettava la mossa successiva della ballerina. Alla fine, Mina assaggiò la bevanda, ignara di due paia di occhi che l'osservavano ogni sua mossa. Lory, messa in disparte, aveva gli occhi sbarrati da quello che stava assistendo, e lo stesso faceva Strawberry, che assisteva alla degustazione della ignara vittima del suo tiro mancino. Il tempo sembrava fermato per le due amiche, e man mano che il sorseggiare della blunetta proseguiva, la tensione diventava sempre più palpabile.


M:- mhmm!....Questo tè è.... delizioso. - ( ˘͈ ᴗ  ˘͈♡)           


L:-  〣( ⚆ ﹏ ⚆ )〣    

S:- 〣( ⚆ ﹏ ⚆ )〣    

M: - Questo tè nero ha qualcosa di diverso... ma allo stesso tempo è delizioso. Nella punta della mia lingua sento il retrogusto di qualcosa di zuccherino, forse hai messo del miele? - ( ˘͈ ᴗ  ˘͈♡)           


Quando Mina fece la prima pausa, Strawberry poteva sentire benissimo che il suo povero cuore stava andando in tachicardia per la forte suspense che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi, ma per fortuna la critica della ragazza proseguì senza intoppi. Ma quando accennò a qualcosa di zuccherino e chiese se nel suo tè le fosse stato messo del miele, all'insaputa di Mina che era ancora concentrata sul suo tè, Strawberry mise le dita della sua mano destra davanti alle sue labbra, sfiorandole con delicatezza. Ancora sotto shock, con la mente cercava di ricordarsi se prima avesse mangiato qualcosa di dolce, e un flash le fece ricordare che nella sua pausa di cinque minuti, Kyle le aveva fatto assaggiare una sua nuova creazione. Come accennato dal castano, uno degli ingredienti era appunto il miele.


Lory era pietrificata dalla sua postazione, non credendo che la cliente servita dall'amica non si fosse accorta dell'alterazione della sua bevanda. In tutto ciò, il dramma, anche se metteva una grossa croce sulle spalle delle due ragazze, non aveva per nulla scalfito l'atmosfera della sala. Paddy, con una grossa palla, stava facendo le sue acrobazie e ricevendo per le sue performance la mancia dai clienti che trovavano i suoi spettacolini molto divertenti. Per fortuna fece la sua comparsa Rayan, che forse messo al corrente da Kyle del lavoro difficile della rossa a causa di una cliente incontentabile, decise di agire.
Con passi decisi, l'americano si posizionò accanto alla rossa e, dopo un'attenta analisi, prese la parola.


R:- Serve qualcosa, signorina?- 


Sorpresa da una nuova voce maschile, Mina diede una veloce occhiata al nuovo ragazzo facendogli una radiografia con lo sguardo. Dalla sua espressione facciale, sembrava che a Mina fosse piaciuta molto la figura del ragazzo.


M: - No, ma ti ringrazio. Questo tè è qualcosa di unico nel suo genere. Mi devo complimentare per la vostra ottima scelta per la qualità di questo tè nero. - (∩_∩)        
  

Rayan sbatté gli occhi stile gufo, non aspettandosi questi tipi di complimenti da una nuova cliente. Alle sue spalle, Strawberry per poco non cadde all'indietro, sconcertata dalle parole di Mina.
Fino a pochi minuti fa sembrava che la cliente stesse saltando a dosso solo perché il suo tè nero non era buono per le sue raffinate papille gustative.


S: - "Non ci credo, lo ha detto davvero?" - ( ᵕ̳ ∇ ᵕ̳)


La ragazza non poteva credere alle sue orecchie. Mina, di poco prima, era stata aspra e dura nelle sue valutazioni sul tè che l'aveva costretta a riportare tre volte, tanto che la minacciava di qualche ripercussione.
Davanti a Rayan, si comportava civilmente. Le piaceva molto il biondo americano, da quello che la rossa poteva constatare; Mina stava facendo gli occhi dolci al ragazzo.


R: - Mi fa molto piacere che il nostro tè nero le sia di suo gradimento. Dal momento che, come caffetteria, abbiamo appena aperto, siamo nuovi in questo settore e faremo del nostro meglio per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. - (;ಠ⌓ಠ)    


Rayan era un po' impacciato per la strana piega che stava prendendo questa situazione; la ragazza seduta davanti a lui era un volto nuovo, e quindi non poteva di certo averla incontrata prima. Il biondo, non trovando nulla di strano, decise di ritornare nella sua postazione e da tenere lì.


M: - Dimmi un po', quel ragazzo è single? - (∩_∩)         


La domanda improvvisa di Mina aveva preso alla sprovvista Strawberry, che per un secondo di silenzio pensò di aver sentito male.


S: - Come scusi? Non ho capito bene la sua domanda. -  (・༚・) ??


M: - Ho chiesto se il ragazzo di prima fosse single. - ù_ù


S: - Chi, Rayan? Per quanto ne so, lui è libero come l'aria. -   ╮(^¬^)╭ 💧     


Dallo sguardo soddisfatto della blunetta, sembrava che la sua risposta avesse appagato la sua curiosità. Grazie al cielo, Mina, dopo qualche minuto, decise di levarsi dai piedi, evitando così il fatale incontro con la piccola Paddy. Quest'ultima aveva aiutato le due adolescenti per il servizio della clientela, alleggerendo di molto il loro lavoro. Una Strawberry scombussolata stava uscendo dal locale dove fino a un attimo prima stava mettendo in ordine le sedie. Aveva lo sguardo confuso, e la sua andatura era paragonabile a quella degli zombie. 
Lory, che le era accanto, la guardava con uno sguardo preoccupato. Oggi entrambe l'hanno scampata grossa, ma ebbero la strana sensazione che dopo il fatale incontro tra Rayan e la ballerina, quest'ultima sarebbe tornata molto spesso.


L:- Stra-Strawberry?...Stai bene? Pensi di riuscire a fare il tratto di strada in autonomia, oppure vuoi il mio aiuto?-  (•́ _ •̀ )      

La dolce Lory, con prudenza, si era avvicinata alla rossa, osservando con molta preoccupazione lo strano comportamento dell'amica che le stava accanto. Strawberry fece con il capo un accenno affermativo non molto convinto, e non sentendosi molto sicura, Lory si aggrappò delicatamente alla rossa. Tale gesto fu sufficiente da far cadere la rossa come un sacco di patate.



L:- Strawberry, ti prego risvegliati non farmi preoccupare. - 〣( ºдº )〣        

Lory si era impanicata, e vedendo l'amica svenuta per la giornata lavorativa appena conclusa con il suo cellulare chiese soccorso ai due americani.



       QUALCHE GIORNO DOPO


Come si poteva immaginare, Mina si presentò puntualmente nel locale, prendendo il solito posto e ordinando il solito tè nero. Tuttavia, questa volta non si lamentò come la prima volta. Strawberry, attenta osservatrice, iniziò a collegare questo cambiamento di atteggiamento alla presenza di Rayan. Pareva che il giovane biondo avesse lasciato una buona impressione sulla ballerina. Come si poteva immaginare, Mina si presentò puntualmente nel locale, prendendo il solito posto e ordinando il solito tè nero. Tuttavia, questa volta non si lamentò come la prima volta. Strawberry, attenta osservatrice, iniziò a collegare questo cambiamento di atteggiamento alla presenza di Rayan. Pareva che il giovane biondo avesse lasciato una buona impressione sulla ballerina.
La mente di Strawberry continuava a tessere ipotesi sulla motivazione di Mina. Era convinta che la presenza di Rayan fosse la chiave di tutto. Il giovane biondo sembrava aver lasciato una positiva impressione sulla ballerina, anche se quest'ultima si limitava ad assaporare il suo tè e ordinare pasticcini, mentre il suo sguardo era puntato con interesse sulla figura di Rayan.
Restava da capire se Rayan fosse completamente all'oscuro del fatto di essere diventato oggetto dell'affetto della nuova cliente, oppure era consapevole della situazione . Le due amiche, in attesa di ulteriori sviluppi, rimasero sullo sfondo. La caffetteria sembrava essere diventata il palcoscenico di una storia complessa e intrigante, con i protagonisti che si muovevano tra i tavoli, senza rivelare completamente i loro sentimenti e penne

Mentre la trama sentimentale si intrecciava nel locale, Strawberry e Lory non riuscivano a distogliere lo sguardo dalla scena. Ogni tanto, con la coda dell'occhio, tenevano sotto sorveglianza i movimenti di Mina e Rayan, cercando di comprendere meglio la dinamica tra i due.
Nonostante la tentazione di mettere al corrente il castano della situazione e della strana ironia che si stava sviluppando, le due amiche, a mente lucida, preferirono evitare di intervenire. Non volevano inventare scuse per giustificare una possibile "correzione" del tè di Mina da parte di Strawberry. La complessità della situazione richiedeva cautela, e intervenire avrebbe potuto complicare ulteriormente le cose.
Nel corridoio vicino alla sala della caffetteria, mentre i clienti chiacchieravano e consumavano i loro pasti, il battibecco tra Rayan e Strawberry sulla gestione del locale stava raggiungendo il suo apice. La tensione nel corridoio era palpabile, con gli sguardi acuti e le parole taglienti che contribuivano a creare un'atmosfera carica di conflitto.
La discussione tra Strawberry e l'americano stava prendendo una piega interessante.
Strawberry, con il suo caratteristico colore di capelli rosso fuoco, argomentava con convinzione:


S:-....Ti sto dicendo che il cartello del menù della settimana dovrebbe essere messo fuori all'ingresso, così la nostra clientela può avere il tempo di dare un'occhiata al menù prima di entrare. -   è_é


Lui, a quanto pare, ribatteva sostenendo che fosse migliore lasciare il cartello del menù all'interno della caffetteria, vicino alla cassa. La divergenza di opinioni sulla posizione del cartello del menù stava alimentando la disputa tra i due.


R:- Strawberry, il tuo ragionamento non ha senso. In caso di pioggia cosa dovrei fare? L'asciare che venga inzuppato dall'acqua piovana e rovinarmi un mio accessorio?- (--) ꐦ 

La tensione nell'aria era palpabile, e il corridoio vicino alla sala della caffetteria era diventato il palcoscenico di questa discussione animata. Gli sguardi intensi e le parole decise facevano emergere la passione di entrambi riguardo alla gestione del locale.
Restava da vedere se avrebbero trovato un punto d'incontro o se questa divergenza sarebbe diventata un nuovo capitolo delle complesse dinamiche in corso nella caffetteria. 

Infatti, la discussione tra Strawberry e Rayan sembrava essere giunta a un punto critico. Il sopracciglio destro della ragazza si era alzato in segno di confusione di fronte al ribattito del ragazzo.


S :- Rayan, il tuo ragionamento è sbagliato... In caso di pioggia lo possiamo mettere sempre all'ingresso ma dentro, accanto alla poggia ombrelli dove i clienti posano i loro ombrelli quando devono entrare", rispose Strawberry con fermezza, cercando di trovare una soluzione di compromesso. - ù.ù


R:- Ma così ostruisce il passaggio, loro dovrebbero avere il passaggio libero sia per entrare che per uscire, il cartello è a tre piedi occupa un buono spazio di sé. – (¬ - ¬)


Rayan, a sua volta, esprimeva preoccupazione per l'ostacolo che il cartello potrebbe rappresentare nel passaggio dei clienti. La sua frustrazione era evidente mentre si grattava la testa in segno di impazienza.


S :- Se la cosa ti preoccupa per l'ostruzione del passaggio dei clienti, perché non mettiamo i menù sui tavoli come fanno gli altri bar? Così i clienti stanno seduti e possono valutare con più calma le ordinazioni che desiderano. – (≖̥︵≖̥)   

Suggerì Strawberry, cercando una soluzione alternativa che potesse conciliare entrambe le prospettive. Allo stesso tempo la discussione tra Strawberry e Rayan continuava a svilupparsi, e sembrava che il ragazzo biondo avesse sollevato delle valide obiezioni alla proposta della rossa.

R :- Strawberry... L'idea di mettere dei volantini sui tavoli della caffetteria non è una cattiva idea. Però ti sei dimenticata che ogni settimana o per le occasioni speciali noi cambiamo frequentemente il nostro menù per dare la possibilità alla clientela di provare dei nuovi piatti. E poi... la sola idea di stampare molti volantini da per tutto con il rischio che si possano perdere non mi piace, e l'inchiostro della stampante costa un botto di soldi con i tempi che corrono, non mi aggrada l'idea di consumare molta carta per queste cose. –  (ゞˇДˇ)ゞ           

Rayan esprimeva scetticismo nei confronti della proposta di Strawberry, evidenziando la sua attenzione ai dettagli pratici. Sottolineava che non tutti i clienti erano attenti alla spazzatura che creavano durante i pasti e riteneva che la proposta della rossa non avesse tenuto conto di questo dettaglio. Il ragazzo sembrava concentrarsi sulla praticità e sull'efficienza, evidenziando il rischio di perdere volantini o il costo dell'inchiostro e della carta.
Strawberry, dal canto suo, manteneva il suo punto di vista e replicò con un certo scetticismo:


S:- Wow Rayan, ho sempre saputo che sei uno spilorcio, ma non ho mai saputo che tu hai le braccine corte come i T- Rex. - ┐( ù_ù )┌     

La divergenza di opinioni e il sarcasmo nella risposta di Strawberry rivelavano un confronto acceso tra i due sulla gestione della caffetteria. La discussione sembrava essersi trasformata in un dibattito su come migliorare il sistema del menù senza compromettere l'efficienza o creare ulteriori problemi.

La risposta ironica di Strawberry, accompagnata dal gesto di ritirare le braccia piegandole davanti, simulando braccia corte, sembrò suscitare una reazione negativa da parte di Rayan. Il ragazzo evidentemente non gradì il paragone con un rettile preistorico noto per il suo brutto carattere, che si estinse milioni di anni fa.

R:- Io non sono uno spilorcio come mi fai passare Strawberry, voglio solo evitare di fare un grosso mutuo per l'inchiostro della stampante. E non mi piace vedere i volantini svolazzare fuori, con tutta la fatica che c'è dietro per stamparli molti di continuo. - (--) ꐦ 

Spiegò Rayan, cercando di far capire le sue ragioni e le preoccupazioni finanziarie legate all'uso della stampante.


La stanchezza di Rayan nel continuare a scontrarsi con Strawberry era evidente. Le litigate, una volta occasionali, erano diventate ora più frequenti e lunghe. La tensione tra loro era palpabile, e sembrava che entrambi avessero raggiunto un punto di stanchezza nei confronti delle dispute che coinvolgevano praticamente ogni aspetto della gestione della caffetteria.
Anche Strawberry rifletteva la stessa stanchezza. Nonostante la similitudine nelle loro sensazioni, entrambi erano notoriamente testardi e sembravano riluttanti a cedere o a dare vinta all'altro.
La dinamica della caffetteria sembrava essere cambiata, trasformandosi da un ambiente di lavoro collaborativo a un terreno di scontri continui. Restava da vedere se avrebbero trovato un modo per risolvere le loro divergenze o se queste dispute avrebbero avuto conseguenze più significative sulla gestione del locale e sulle relazioni personali tra i due. La caffetteria, un tempo luogo di socializzazione e tranquillità, sembrava ora carica di tensione e discordia.


S:- Rayan, da quando in qua ti preoccupi della salva guardia del pianeta?- (¬ - ¬)


Strawberry, con uno sguardo scettico, aveva appena fatto una battuta sulla presunta preoccupazione ecologica di Rayan, ma la risposta di quest'ultimo, serrando i denti, indicava chiaramente che la sua pazienza era al limite. Il suo viso abbronzato mostrava segni di frustrazione, e una vena rossa pulsava visibilmente.

Rispondendo a Strawberry, Rayan disse a denti stretti.


R:- Strawberry, oggi non è giornata, abbiamo un sacco di clienti che aspettano le loro ordinazioni... – (^ 皿 ^ ╬)  

M:- C'è qualche problema qui? - ( ˙-˙ )      


La voce improvvisa di Mina interruppe la tensione crescente, la giovane, apparentemente all'oscuro della disputa che si era svolta prima del suo arrivo. La sua presenza sembrava introdurre un momento di tregua in questo conflitto imprevisto. 
Oggi indossava una gonnellina abbinata a delle scarpe da ballerina, conferendo alla sua figura un tocco elegante e primaverile. La camicetta, sovrapposta a una giacca con ricami graziosi, faceva risaltare i colori vivaci e allegri, aggiungendo un tocco di freschezza al suo stile. La borsetta a tracolla completava il suo outfit, evidenziando la sua attenzione ai dettagli.
Il suo arrivo improvviso sembrava introdurre un momento di tregua in questo conflitto imprevisto.


R/S :- Niente!- ( ⚆ᆺ⚆ )    


L'arrivo di Mina sembrò essere una benvenuta interruzione per entrambi, mettendo fine al discorso acceso tra Strawberry e Rayan. La contemporanea esclamazione di entrambi indicava la volontà comune di evitare di proseguire il discorso.

Dopo un breve momento di smarrimento da parte di Strawberry, la rossa interpretò l'arrivo di Mina come un segnale per ritirarsi discretamente, lasciando così l'americano in compagnia della ballerina.

La rossa, sbuffando per il peso della tensione ancora presente, cercò di distogliere la mente dalla recente disputa con Rayan. Il ragazzo, testardo e riluttante ad ammettere che le sue idee potessero essere migliori, aveva lasciato un'ombra di frustrazione sulle spalle di Strawberry. Non volendo dedicare ulteriore pensiero alla questione, decise di immergersi nuovamente nel suo lavoro, cercando di lasciarsi alle spalle la tensione accumulata.

Con la fine dei loro turni, mentre Paddy completava le sue ultime mansioni, Strawberry e Lory si erano ritirate nei sotterranei, dove gli americani stavano eseguendo lavori di manutenzione al computer installato lì. 

Entrambe stavano avendo una chiacchierata piacevole, fino a quando Rayan e la rossa ripresero la discussione che avevano lasciato in sospeso. 



R:- Ancora con questa storia, Strawberry?. Te l'ho già detto io non distribuisco volantini dove hanno più possibilità di trovarli portati via dal vento. - ( ರ - ರ) ╬        


S:- E io ti ripeto, mio caro Rayan, che non per forza questi benedettissimi fogli devono per forza fare la brutta fine come la stai facendo passare così tragicamente. - (◣_◢)╬




Lory, vedendo la situazione sfuggire di mano, decise di intervenire proponendo una soluzione che potesse soddisfare entrambe le parti. Spostandosi coraggiosamente di mezzo ai litiganti, riuscì a prendere coraggio e propose la sua idea:


L:- Ma perché non fa- facciamo scaricare ai nostri clienti il QR Code, così si evita il consumo di carta...Se la co-sa ti va be-ne Ray-an.- (∩_∩)         


L'attenzione di Rayan e Strawberry si spostò su Lory mentre ascoltavano la sua proposta. Dopo un breve silenzio, Rayan fu il primo a rispondere, mostrandosi sorprendentemente aperto all'alternativa proposta da Lory.


R :- Come sempre mi complimento per le tue alternative, Lory. La tua idea è geniale, così come hai appena detto non c'è il consumo perentorio di carta. - ( ・‿・ ) 


Disse Rayan, riconoscendo l'intelligenza della soluzione proposta dalla verdina.


S:- Lory, la tua idea è perfetta, e mentre che ci siamo, con questo stratagemma potremmo alleggerire di molto il menù del giorno. E per le giornate speciali, come per esempio...San Valentino, o altri giorni particolari potremmo cambiare alcuni piatti all'ultimo secondo... E per i clienti affezionati che si scaricano il nostro QR Code potranno avere qualche sconticino o un premio. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         



La proposta di Lory sembrava aver aperto una porta a una possibile risoluzione, e Strawberry, ispirata dall'idea dell'amica, pensò a un modo per perfezionarla ulteriormente.
La situazione sembrava prendere una svolta positiva, lasciando intravedere la possibilità di un compromesso tra le due parti.
La proposta di Lory sembrò aver distolto l'attenzione dalla discussione e aver aperto una finestra per una possibile soluzione.
Tuttavia, la reazione di Rayan, sebbene inizialmente positiva, si trasformò in un commento sarcastico rivolto verso la rossa.

R :- Accipicchia Strawberry, non sapevo che in quella testa vuota ci potesse essere un po' di intelligenza. E pensare che fino a un attimo prima pensavo che ci fosse solo aria, mi dovrò ricredere su di te per aver messo in moto i tuoi unici due neuroni che ti ritrovi. - ┐( ù_ù )┌     


Disse Rayan sarcasticamente, mettendo in dubbio l'intelligenza della rossa. L'offesa non passò inosservata, e Lory, preoccupata che la situazione potesse degenerare, intervenne trattenendo fisicamente la sua amica furiosa. Faceva del suo meglio per evitare che Strawberry commettesse qualche azione impetuosa nei confronti di Rayan.
Rayan, apparentemente indifferente all'effetto delle sue parole, diede le spalle alle due ragazze e disse loro di essere libere di andare.  Mentre entrambe le ragazze si preparavano ad uscire, Strawberry, non intenzionata a lasciar vincere la situazione a Rayan, decise di fermarsi all'ingresso della stanza e richiamò il biondo.


S:- Rayanucciohhh!- (¬‿¬)


Il nomignolo, originariamente coniato da Mina in un momento di pausa, era diventato un motivo di divertimento per Strawberry. Quando lo sentì pronunciare per la prima volta, scoppiò a ridere a tal punto che rischiò di sputare un polmone.
La faccia scioccata di Rayan di fronte a questa reazione esilarante non fece che alimentare ulteriormente le risate di Strawberry.

Tuttavia, quando Rayan sentì di nuovo quel soprannome storpiato provenire dalla bocca di Strawberry, la sua reazione fu molto diversa. Una vena pulsava sulla sua testa mentre, visibilmente arrabbiato, si voltava verso la rossa per risponderle a denti stretti. 


R:- Che c'è Strawberry!.- (Ò/// 皿 ///Ó ╬)    


S:- Braccine corte, mio caro Rayanucciohhh!.- ಥ  ͜ʖ ͡ ಥ   


La situazione, inizialmente tesa, sembrava essersi risolta in un momento di spirito scherzoso da parte di Strawberry. Con un sorriso giocoso, la ragazza riprese il gesto di ritirarsi le braccia, simulando le braccia corte di un T-Rex.
Questo provocò un'ulteriore irritazione da parte di Rayan, che, per il poco autocontrollo che aveva in quel momento non le lanciò contro il primo oggetto che gli capitava sotto tiro.
Con un sorriso soddisfatto per il presunto trionfo nella piccola disputa con Rayan, Strawberry risalì le scale dirigendosi verso il salone principale.
Tuttavia, una volta arrivata lassù, si imbatte nuovamente in Mina, che sembrava essere in attesa di Rayan alla fine dell'orario di lavoro.


B:- Rayan non c'è in questo momento. - (•ᴗ •)      


M:- L'ho so, in realtà stavo aspettando te. - ù.ù


B:- Me!?. -  (;ಠ⌓ಠ)    


M:- Sì!. - ù.ù

B:- Ho per caso degli affari in sospeso con lei?- (・༚・) ??


M:- Non esattamente...Dal momento che sono la figlia di una buna famiglia te lo dico in modo gentile e conciso...stai-lontana-dal- MIO- Rayan.-  ( è_é) ╬        

La minaccia di Mina aveva colto Strawberry di sorpresa, e la rossa si sentiva smarrita. Nella sua mente, una sirena d'allarme a luci rosse sembrava risuonare chiaramente. Strawberry era confusa riguardo alle motivazioni di Mina:
lei e Rayan avevano una relazione tesa, al massimo una mera tolleranza reciproca quando le circostanze richiedevano la loro presenza nello stesso luogo. E questo è da considerarsi una mezza conquista dal punto di vista di Kyle e Pam.


B:- Io non so bene perché lei si deve sentire minacciata dalla mia presenza vicina a Rayan, ma tra me e il biondino non succede niente e non succederà nulla. - (>^~^;)>     


Nonostante i tentativi di Strawberry di chiarire la sua posizione, le parole della rossa non sembravano aver persuaso Mina. La blunetta, con le braccia saldamente incrociate sotto il suo piccolo seno, alzò il sopracciglio in modo altezzoso. La sua espressione rifletteva chiaramente un atteggiamento di sfida e una mancanza di fiducia nelle parole di Strawberry.


M:- La cosa non mi riguarda, io mi limito solo a metterti in guardia. -  (≖︿≖)          


B:- Senti, io non so perché c'è l'hai tanto con me, ma ripeto io non sono implicita con Rayan. E se la cosa non ti entra in testa sono affari tuoi. - (•⌓•)       


Nenè, ignara della tensione tra le due ragazze, si avvicinò alle due con il suo solito spirito allegro. La bambina rivolse la sua attenzione alla rossa, apparentemente ignorando le occhiate sgradevoli scambiate tra Strawberry e Mina.


N:- Berry-one-chan, Nenè ha appena finito di spazzare l'atrio del locale. Il tempo di cambiarsi la divisa sarà subito pronta per partire. - ^^


B:- Ottimo lavoro Nenè, aspetta me e Ondina che poi dopo partiamo per tornarcene a casa. - (∩_∩)         




La tensione tra Mina e Berry raggiunse un nuovo livello quando la blunetta riconobbe la ragazza davanti a lei come la presunta "popolana" coinvolta nella situazione con Nico Robin-sama.


M:- Ora ti riconosco, sei la "popolana" che mi ha separata dalla mia Nico Robin- sama. - (益●Д●)ノ゙      


B:- Alla fine hai fatto i collegamenti, c'è ne hai messo di tempo.-   ╮(─▽─)╭           


Nonostante l'accusa e la puntata di dito accusatorio di Mina, Berry sembrò sorprendentemente calma e reagì con una certa indifferenza.


M:- Non m'interessa, io voglio sapere dove si trova la mia Nico Robin- sama!.- ( ✧∇✧)       
 

Il suo sguardo sognante aveva storto il naso alla rossa, che ancora indispettiva dalla minaccia di prima non voleva collaborare con la blunetta. 
Nenè che ne frattempo era tornata con i sui vestiti da civile sentendo un pezzo della discussione tra le due ragazze, fece ache lei i collegamenti tra Mina e la ragazza della festa.

N:- Aspetta un secondo, non mi dire che sei quell'antipatica che ci voleva portare via la nostra amica? -  ( ರ з ರ)☞         


M:- Io ti riconosco, sei la bambina che mi ha contestata il mio DIRITTO di stare con il mio idolo preferito. Sei la bambina dove usciva la voce del ciondolo delle altre ragazze. - ☜(`o´)


N:- Sì! sono io, come l'altra volta io non ti permetterò di portarti via la nostra compagna di squadra. -  (ゞˇДˇ)ゞ           


M:- TU... mi vuoi dire che mi " impedirai" di passare del tempo prezioso con la mia sama?.- ≖‿≖           




Mina, con un sorriso beffardo, fece una domanda provocatoria a Nenè, suggerendo che la bambina avrebbe impedito a Mina di passare del tempo con la sua "one - chan". Berry non volendo che questa discussione si protrasse ancora molto, e  prendendo di spalle la bambina l'avvicinò a sé e attirando così l'attenzione della ballerina prese parola.


B:- Noi siamo stanche per il lavoro svolto stamane, io vorrei tornarmene a casa.-꒰ ^  ᆺ^ ꒱💧              



Si voltò dando di spalle alla ragazza, e trusciandosi Nenè, si fermò e rivoltando il capo verso Mina aggiunse.


B:- Per la cronaca noi non sappiamo dove si trova Nico Robin, lei è partita da qualche tempo per lavoro non sappiamo dove sia andata e sé quando ritornerà. - ╮(^¬^)╭    


Berry e Nenè si allontanarono dirigendosi verso il corridoio. Vedendo Ondina uscire dalla cucina, informarono la ragazza sulla rivelazione di Mina. Inizialmente spaventata dalla notizia, Ondina si rese conto che la situazione non era così grave come temeva, considerando la stanchezza evidente sulla faccia della rossa


B:-Accidenti a te Rayan.- (◣ 皿 ◢ ╬)  


La rossa gridò a denti srtetti venendo sentita da Ondina che perplessa la guardò diventare rossa dalla rabbia, di sotto Rayan starnutì all'improvviso e Kayle gli si avvicinò.


K:- Tutto bene, Rayan? Hai preso freddo prima? - (・༚・) ??


R:- Non saprei Kyle, non mi sento infreddolito, e non mi pare di avere la febbre a dosso. Ho la sensazione che qualcuno abbia pronunciato il mio nome con rabbia. - ┐( ù_ù )┌     

Kyle confuso si limitò a dirgli di prendersi una pausa, forse la stanchezza gli procurava questi strani scherzi



************************************************************************************************************ 




Dopo la colazione, Nico Robin stava trascorrendo una giornata tranquilla nel territorio dei Cyniclons. La sua routine quotidiana includeva la visita programmata del guaritore, un medico che ormai era diventato familiare. Dopo i primi giorni di imbarazzo, sia il medico che la paziente avevano superato le formalità iniziali e si erano concessi sorrisi cordiali durante gli incontri.

La visita programmata del guaritore, Anthus, assunse un tono più serio questa volta. I risultati delle analisi sulla prima cena di Nico Robin sul suolo Cyniclons non erano ottimali, come entrambi speravano.
L'atmosfera nella casa-base divenne silenziosa e solenne con l'entrata di Anthus.

Mentre Anthus svolgeva la sua visita in modo impeccabile, la tensione nella casa-base cresceva. Dopo la visita, si spostò in cucina, dove scambiò due parole con il soldato che lo aveva incaricato della visita.
La discussione potrebbe aver riguardato i risultati delle analisi o le possibili implicazioni per la salute di Nico Robin. La serietà della situazione aleggiava nell'aria, e tutti erano in attesa di notizie e indicazioni su come procedere.

Dopo una lunga giornata di lavoro il vecchio Anthus poté tornare alla propria casa, ebbe solo il tempo di posare la propria borsa su un ponto cieco del pavimento di casa sua, che all'improvviso la luce si accese.
Davanti a sé la figlia, il genero e alcuni suoi compaesani lo osservavano scuri nei loro volti.


?:- Padre!... Credo che noi dobbiamo parlare. - (≖̥︵≖̥)    


Il vecchio Anthus, sentendo la figlia parlare con un tono insolito, notò l'atmosfera tesa in camera sua. Guardò sua figlia con occhi stanchi, ma prontamente rispose.


A: - Cosa sta succedendo qui? Perché parli in questo modo? - ( ᓀ-ᓀ) 💧??      
     

?:- Padre, dove sei stato oggi per tutto questo tempo? - (•̀⌓•́)   



Il vecchio Anthus, sospirando per il peso della giornata, si trovava di fronte a sua figlia. Una giovane cyniclon, con circa trent'anni, sfoggiava una chioma di capelli castano scuro.
Le ciocche erano elegantemente trattenute da due cerchi rossi che si annodavano verso la fine dei capelli, lasciando una buona parte di essi quasi semi liberi.
L'effetto dei cerchi rossi conferiva al suo aspetto un tocco distintivo e particolare, creando un'immagine unica e riconoscibile. Mentre Anthus cercava di affrontare la conversazione con sua figlia, in modo pacato e civile.




A: - Dove pensi che sia stato? Ho svolto il mio lavoro come sempre. - ╮( •́ω•̀ )╭     


Il vecchio Anthus, sentendo la domanda accusatoria della figlia, rispose con uno sguardo scettico. Non migliorando la suspense che si stava creando.


??: - Padre, non mentirci. Sappiamo dove sei stato oggi in mattinata. Alcuni di noi ti hanno pedinato per sapere cosa stavi facendo di recente. - ( ರ - ರ) ╬        


Il genero, accanto alla figlia, aggiunse un tono di serietà all'atmosfera già carica di tensione. La sua statura imponente e l'abbigliamento sporco evidenziavano una giornata di lavoro faticosa.

La situazione nella casa dell'anziano medico stava chiaramente coinvolgendo tutti i membri della famiglia, creando una tensione palpabile nell'aria.

Sentendo queso Anthus aveva l'espressione che aveva da bambino quando veniva beccato dai genitori fare qualcosa di sbagliato.

La serata si era trasformata in un vortice di emozioni e tensioni nella casa del vecchio guaritore. Le parole dure scambiate tra la figlia, il genero e il vecchio  Anthus avevano gettato una luce cupa sull'atmosfera familiare.
La discussione si era fatta così accesa che le urla spaventando i due fratellini, Aphack e Aled.

Indossando i loro pigiamini, i due bambini si recarono nella casa accanto, dove risiedeva l'anziano nonno. Le loro orecchie udirono parole durissime uscire dalle bocche dei loro genitori, riguardanti il fatto che il nonno si era fatto scoprire mentre svolgeva la sua missione su un'umana. Questa realizzazione colpì i due bambini, facendoli capire che erano in parte la causa di questo conflitto tra i loro genitori e il loro amato nonno.

La famiglia si trovava ora ad affrontare un momento difficile, e le dinamiche interne stavano mettendo alla prova i legami che li univano.
L'immagine solida di Anthus, ora scossa dall'accusa di aver professato la sua missione su un'umana, aveva un impatto profondo sui suoi cari.

I bambini aspettarono silenziosamente che i genitori facessero ritorno a casa, prima di entrare in quella del nonno.
Entrambi, Aphack e Aled, trovarono il nonno seduto su uno degli sgabelli, abbattuto, con i gomiti appoggiati sulla tavola e le mani tra i capelli come gesto di disperazione. Vedendolo così abbattuto, il piccolo Aled corse verso il nonno e lo abbracciò dietro la schiena.


A: - Bambini, cosa ci fate a quest'ora di notte? Non dovreste essere a letto? - (•⌓•)        


Al:- É tutta colpa nostra, nonno. È solo nostra la colpa di questo litigio che hai appena avuto con la mamma e con il papà.-(ಥ﹏ಥ) 


Aled, con gli occhi lucidi, rispose con un sospiro.
Il piccolo Aled continuava a singhiozzare senza fine, nemmeno il conforto del fratello maggiore sembrava placare la sua tristezza. Aled, con un'aria di profonda tristezza, evitava di guardare direttamente il nonno.
Anthus, sbigottito e commosso dalle parole del nipotino più piccolo, si avvicinò a lui e lo abbracciò affettuosamente.
Allo stesso tempo il vecchio Anthus, sbigottito dall'apparente senso di colpa dei suoi nipoti, cercò di rassicurarli.


A:- Cosa stai dicendo Aled?. Tu non hai nessuna colpa, sono io che ho accettato di guarire una persona che ai vostri genitori non piace. - ╮( •́ω•̀ )╭     


Il vecchio Anthus, confuso e sorpreso, cercò di capire cosa stesse succedendo. Mentre Aled singhiozzava ancora tra le braccia del nonno, stanco di questa atmosfera triste, il nipote più grande Aphack sbottò di colpo, continuando a non guardare il nonno.


Ap :- Nonno, siamo stati noi che ti abbiamo visto visitare la ragazza umana qualche giorno prima. - (⋟﹏⋞)


Le parole di Aphack lasciarono Anthus sbalordito, incapace di comprendere completamente la situazione.


A:- Cosa? ...Come avete fatto a sapere di questa storia. -  (⊙_⊙`)      


Domandò confuso il vecchio alieno, alla fine Aphack decise di essere onesto con il suo amato nonno, non poteva più trattenere senza guardarlo direttamente...



Ap:- Beh! ...ecco. Siamo stati noi a pedinarti per primi ma è stato dopo aver visto la creatura. - (ಥ﹏ಥ)      


Il nonno Anthus, con un'espressione di crescente confusione, chiese chiarimenti.


A:- Quale creatura?- ( ≖͞ ◇≖͞) ??         



          


           INIZIO FASH - BACK 



I due fratellini, immersi nella tranquillità del loro villaggio, stavano passeggiando sotto il tiepido sole.
La giornata emanava un'atmosfera serena e calma. Improvvisamente, furono raggiunti da altri tre bambini della loro età, desiderosi di unirsi alla passeggiata.

Il gruppetto, ora formato da cinque vivaci bambini, iniziò ad esplorare insieme il villaggio.
Le strade acciottolate e le case colorate facevano da cornice a questa giornata di sole. I bambini ridevano, scherzavano e condividevano l'entusiasmo dell'amicizia mentre si avventuravano per le vie del loro accogliente villaggio.

Affascinati dal bel cielo sereno, i cinque bambini decisero di avventurarsi insieme nella foresta circostante.
Gli alberi, alti e imponenti, formavano un tetto verde sopra di loro, proteggendoli dai raggi solari. La luce del sole filtrava attraverso le foglie creando giochi di ombre e riflessi sul terreno.

Il gruppo camminava con gioia attraverso il fitto della foresta, intraprendendo la loro avventura con entusiasmo.
Tutti erano in vena di chiacchiere, condividendo storie e risate mentre esploravano la natura circostante. Qualcuno di loro era ben attrezzato con dei cesti, pronti a raccogliere i frutti che la foresta aveva da offrire.

Il suono dei passi leggeri e delle risate dei bambini risuonava tra gli alberi, mescolandosi con i rumori della fauna selvatica



Ap:- Ehi, amici! ...Mi pare o forse per il lungo camminare sento l'inafferrabile voglia di bere un po' d'acqua fresca. -  (๑•ᴗ•๑)


Al:- Anche io, anche io ho molta sete. -\(≧ω≦)/



Rispose il fratellino, anche gli altri bambini della loro piccola comitiva si fecero convincere a cercare qualche pozza d'acqua fresca per soddisfare il loro desiderio di rinfrescarsi anche lui la gola.
Il gruppetto si avvicinò alle sponde del grande lago, attratto dalla promessa di acqua fresca per placare la loro sete. Tuttavia, i nuovi arrivati avvicinandosi alle sponde del grande lago furono colti di sorpresa quando si trovarono di fronte a una strana creatura dalla pelliccia morbida e dal manto purissimo, furono colti da una sensazione di meraviglia mista a timore.
La maestosa creatura, catturò l'attenzione dei bambini con la sua bellezza inaspettata. Inizialmente, la vista della bestia li spaventò a causa delle sue dimensioni imponenti, ma allo stesso tempo, la sua magnificenza li affascinò, allo stesso tempo non poterono distogliere i loro sguardi che la bestia stava offrendo a loro inconsapevolmente. 
Il gruppo, ancora nascosto dietro ai cespugli, osservava in silenzio la bestia che si dissetava al lago. Erano ammaliati dalla sua perfezione e dalla grazia con cui si muoveva. Aphack, cercando di condividere la meraviglia con gli altri, esclamò entusiasta.



Ap:- Amici! Ditemi che anche voi state vedendo quello che vedo io, oppure sto sognando a occhi aperti?- (✪∇ ✪) 


Il silenzio persisteva tra i bambini, ognuno di loro catturato dalla visione straordinaria della nuova arrivata che si manifestava loro in modo inaspettato.

Il biondo riccioluto, dai chiari occhi, rimaneva incantato dalla visione della strana creatura. Nella sua breve vita, non aveva mai visto nulla di simile. La lupa, con il suo manto morbido e le zampe possenti, bilanciava maestosità e bellezza in modo straordinario.

Gli occhi chiari del bambino si illuminavano di ammirazione mentre osservava ogni movimento elegante della lupa. La licantropa, immersa nella sua naturalezza, beveva dall'acqua del lago, trasmettendo un senso di armonia e potenza allo stesso tempo. Il gruppetto continuava a restare in silenzio, catturato dalla visione di questa creatura unica nel suo genere.

La meraviglia della strana creatura aveva colto anche il secondo cyniclon, che, con stupore, ipotizzava di trovarsi in paradiso.


?? :- Amico, neanche io ho visto una bestia di tale bellezza... Forse sono morto e sono finito in paradiso? .-  L(・o・)」         


Il secondo cyniclon, anch'esso affascinato, osservava la lupa con gli occhi spalancati. Nel frattempo, una delle due bambine, finora rimasta in silenzio, emise involontariamente un piccolo rumore, schiacciando un rametto secco e attirando l'attenzione della creatura. Nessuno di loro si aspettava che la bestia avesse occhi così belli.
Il più piccolo del gruppo, probabilmente sui 6 anni, tirava le vesti del ragazzino biondo, cercando la sua attenzione.


Ap:- Cosa c'è Aled?...Non vedi che sono occupato? -  •̀ •́ ╬


Il biondo, scocciato per essere disturbato mentre cercava di immortalare l'incredibile creatura, tirò fuori il Lumacofono visual (piccolo*) dalla sua borsa a tracolla. Con questo dispositivo, sperava di catturare un ricordo visivo di quella straordinaria creatura.
La prima bambina, che aveva attirato l'attenzione della creatura, si rivolse verso il biondo quando notò il Lumacofono visual nelle sue mani. Aphack, concentrato nel suo intento di catturare un ricordo dell'incredibile creatura con il Lumacofono di suo padre, sembrava ignorare le possibili conseguenze. Tuttavia, la giovane aliena dai capelli scuri, Ayura, lo ammonì riguardo all'utilizzo del dispositivo.


???? :- Aphack?...Cosa stai facendo con il lumacrofono di tuo padre? Sai quando costano questi cosi?... Se ti fai beccare con questo addosso sei nei guai per parecchio tempo.- (•́ _ •̀ )      

Ayura, nonostante la preoccupazione, non riusciva a scoraggiare Aphack, il quale era determinato a catturare l'immagine della lupa per avere una prova tangibile da mostrare agli altri.


Ap :- Stai zitta Ayura, non vedi che voglio solo riprendere quella cosa, così noi abbiamo una prova concreta quando gli altri non ci crederanno.
E non ti preoccupare per il mio vecchio, è così concentrato a lavoro che nemmeno si accorge che gli ho preso in prestito il suo Lumacofono. - è_é



La giovane Ayura continuava a esprimere la sua inquietudine, ma Aphack sembrava ignorarla, completamente concentrato sul suo obiettivo di catturare l'immagine della creatura straordinaria.
Nel frattempo, il piccolo Aled, incuriosito e spaventato, cercava di vedere la strana creatura che aveva attirato l'attenzione di tutti.

Aled, stringendosi al fratello maggiore, aveva gli occhi sbarrati alla vista delle imponenti dimensioni della lupa. Aphack, puntando il Lumacofono verso la creatura che si rilassava alle sponde del lago, cercava di immortalare questo incontro straordinario.
La tensione cresceva nel gruppetto, mentre la creatura continuava tranquillamente la sua attività.

La lupa, sonnecchiando e sbadigliando di tanto in tanto, aveva fatto sbarrare gli occhi ai piccoli osservatori quando, aprendo le fauci per uno sbadiglio, aveva rivelato la sua bocca possente.
Il gruppetto rimaneva incantato e stupito dalla vista di questa creatura maestosa, mentre la tensione nel cuore della foresta aumentava con ogni istante.

Aled, ancora spaventato dalle imponenti dimensioni della creatura, esprimeva la sua paura e la sua preoccupazione.


Al:- Aphack, andiamocene non mi piace ... ho tanta paura che quel mostro ci divori in un sol boccone. - 〣(○^○)〣 


Il piccolo tremava all'idea catastrofica che una situazione del genere potesse presentarsi realmente.

Aphack, tuttavia, sembrava voler approfittare al massimo di questa inaspettata opportunità.

Ap :-  Finiscita di dire scemenze, non lo vedi che quel bestione sta per i fatti suoi?... Dammi il tempo di fare altre registrazioni con la lumacrofono e poi andiamo dal nonno. - (ゞˇДˇ)ゞ           


La preoccupazione di Ayura per il benessere del piccolo Aled emergeva chiaramente. Non le piaceva affatto come Aphack trattava il fratellino. Essendo lui il più grande tra i due, Aphack avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di badare al fratellino, soprattutto considerando che i loro genitori erano occupati con i rispettivi lavori. Sebbene i loro figli fossero abbastanza autonomi, la situazione con la creatura poteva precipitare in qualsiasi momento.

Ay:- Basta litigare, io con Ererine c'è ne andiamo prima che quella " cosa" decida di provarci come colazione. - ( ರ - ರ) ╬         


Ayura prendeva l'iniziativa e annunciava la sua decisione di andarsene, evitando ulteriori discussioni. Prese per mano Ererine, la seconda bambina, una minuta castana che era rimasta in silenzio durante la situazione.

Mentre le due bambine si apprestavano ad allontanarsi, vennero trascinate per terra dal terzo maschio della loro combriccola.
Il nuovo arrivato, alto e di corporatura robusta, era coetaneo degli altri tre amici. Come il resto del gruppo, non si aspettava di incontrare quella strana creatura. Con un segno del dito sulle labbra, indicò agli altri di stare zitti. Tutti e cinque osservarono mentre la bestia si alzava, mostrando le sue reali dimensioni.
Il piccolo Aled, alla vista dell'imponente statura effettiva della creatura, emise un forte squittio e, goffamente, cadde all'indietro, creando un rumore che attirò nuovamente l'attenzione della bestia su di loro. La situazione stava prendendo una piega ancora più imprevedibile, aumentando la tensione nel gruppetto di giovani esploratori nella foresta.
La situazione si stava rapidamente trasformando in una scena di puro panico. Mentre tutti sussultavano dalla paura, Aphack, ancora armato del suo Lumacofono, continuava a registrare la creatura che si era voltata nuovamente verso di loro. La bestia prese la rincorsa nella loro direzione, e in quel momento Aphack riuscì a catturare il lungo salto della creatura sopra le loro teste.
La creatura correva come una saetta, superando rapidamente i bambini che cercavano in modo goffo di stare al passo con essa. Nonostante i loro sforzi, la bestia li seminò in pochi istanti, lasciandoli con il cuore che batteva velocemente e la foresta che tornava al suo tranquillo stato. La tensione si era trasformata in una corsa frenetica e nel gruppetto di giovani esploratori regnava ancora l'emozione dell'incontro con quella creatura straordinaria.

Scoraggiati solo in parte ma con le preziose riprese, i giovani esploratori si incamminarono attraverso la foresta. I due fratelli, Aphack e Aled, insieme ai loro amici si incamminarono nella foresta, a un certo punto intravidero il loro amato nonno Anthus.
Seguendolo in silenzio, lo videro fermarsi dopo un lungo tragitto verso un punto specifico.
Sotto i loro occhi sbalorditi, apparve una casa cyniclon. Dopo qualche secondo, il loro amato nonno attraversò la barriera protettiva.
Istintivamente, tutti e cinque si tele trasportarono al suo interno. La barriera protettiva aveva lasciato uno spazio per il giardino dell'abitazione misteriosa.
Non sapendo perché un guaritore di campagna si trovasse in quella zona della foresta, la curiosità prese il sopravvento. Avvicinandosi a una delle finestre del piano terra, videro un salotto molto carino nella sua semplicità. I due fratelli, insieme ai loro amici, osservarono che il vecchio Anthus venne accolto da... un'umana? La scena era quanto meno sorprendente, e la domanda su cosa stesse accadendo nella casa cyniclon alimentava ulteriormente la loro curiosità.
Gli occhi dei bambini erano spalancati, sorpresi da questa improvvisa novità. Cosa ci faceva una giovane umana nel loro territorio? E perché Anthus la stava visitando? Queste domande frullavano nelle loro teste, ma i loro sguardi erano incollati alle finestre. Non volevano perdersi neanche un secondo dello strano spettacolo che stavano osservando. [ⓛ▃ⓛ]


A:- Vedo che la vostra gola è sulla buona strada verso la guarigione. Continuate a prendere la medicina che vi ho dato, al massimo per pochi giorni fino a quando non vi recapito la vera cura per il vostro male. -(∩_∩)           


Sentendo queste parole, lo sguardo speranzoso di Nico Robin si accentuò ancora di più. Tuttavia, i bambini, osservando la scena dalla finestra, sbatterono gli occhi come gufi, incapaci di comprendere appieno la situazione.
Il vecchio Anthus stava visitando l'umana in segreto? Le domande e la confusione crescevano nei loro giovani cuori mentre cercavano di capire il motivo di questa visita inaspettata.



A:- Aphack... perché il nonno sta visitando l'umana in segreto? - (・༚・) ??


Il piccolo Aled, confuso e sorpreso, cercò una spiegazione dal fratello maggiore. Tuttavia, anche Aphack era rimasto schioccato da questa nuova scoperta e non sapeva cosa rispondere al fratellino.
Per il momento, i bambini rimasero in silenzio, osservando cautamente la visita. Nonostante la paziente fosse questa Nico Robin, i bambini del villaggio, abituati ad accorrere quando il vecchio guaritore veniva chiamato per un consulto, erano soliti osservarlo all'opera.
Anche in questa situazione, i bambini assistettero come sempre mentre il vecchio Anthus svolgeva il suo mestiere. Tuttavia, rimasero molto cauti, cercando di non farsi notare dalle persone presenti, agendo come piccoli topolini che cercavano un modo per non farsi catturare. La visita segreta suscitava ancora più interrogativi sulle loro giovani menti.
Dopo la visita medica, come nelle volte precedenti, il bodyguard di Nico Robin apparve all'improvviso.
Ormai, sia il guaritore che la sua paziente si limitavano solo a guardarsi dritti negli occhi, mentre le spalle della ragazza sembravano comunicare un'impotenza tacita, come per dire "è così, non possiamo farci niente". ┐( ù_ù )┌     

Gli sguardi dei bambini rimanevano fissi sulla scena che si stava svolgendo all'interno. Sussurrando tra loro riguardo all'apparizione improvvisa di una terza persona, avevano supposto che fosse un soldato.
Con passi felpati, si erano spostati silenziosamente verso un'altra finestra semi socchiusa che si affacciava sulla cucina, permettendo loro di ascoltare i discorsi sottovoce degli adulti.
Il dialogo tra Anthus e il bodyguard di Nico Robin rivelava un quadro complesso e carico di tensione.
Le voci sommessamente preoccupate degli adulti facevano aumentare la curiosità e l'ansia nei giovani spettatori, cercando di cogliere il significato di ogni parola pronunciata.




?:- Ci sono delle novità?- ᓀ ᓂ  


A :- Posso dire che ho due notizie. Quella buona è che la pozione temporanea che ho dato alla ragazza sta iniziando a fare il suo effetto. Tuttavia, la cattiva notizia è che, essendo solo una soluzione temporanea, il suo effetto può essere solo precario. Fino a quando non andrò più a fondo alle cause del suo malessere, lei dovrà ancora provare questo disagio per qualche tempo. Sarà necessario che assuma periodicamente la pozione temporanea anche solo per attenuare il bruciore finché non avrò una pozione più efficace. - (._.`)


Le parole di Anthus rivelavano la complessità della situazione e la necessità di trovare una soluzione definitiva per il malessere di Nico Robin. I bambini ascoltavano attentamente, cercando di comprendere la portata di questa nuova sfida.
Anthus stava frugando dentro la sua borsa a tracolla e ne estrasse dei documenti. In silenzio, consegnò i fogli al ragazzo, il quale, con uno sguardo serio, iniziò a dare una veloce occhiata ai risultati della cena della ragazza. Era evidente che i documenti contenessero informazioni importanti, e il soldato, colto dall'espressione di Anthus, intuì che c'erano delle cattive notizie.
La tensione nell'aria si faceva sempre più palpabile, e i bambini, ascoltando attentamente dalla finestra semi socchiusa, cercavano di capire il significato di quei documenti e le conseguenze che avrebbero potuto scaturire da quella conversazione.

?:- Quando avrete del tempo, io vi farò chiamare e ne discuteremo in un posto appartato. Per il momento, non diciamo niente alla ragazza riguardo che abbiamo già i risultati. - (•́ _ •̀ )      


Con un cenno del capo, Anthus e il suo interlocutore si diressero verso la cucina dove Nico Robin, li attendeva.
Nonostante fosse un guaritore, Anthus era anche un cyniclon, con il giuramento di aiutare qualsiasi creatura cyniclon, animale e anche umana, se uno di loro richiedeva il suo aiuto.
Il soldato, notando l'espressione sconsolata del vecchio medico, limitò la sua risposta a un cenno del capo prima di trasferirsi nel salotto, dove Nico Robin attendeva i due uomini.
La tensione nell'aria cresceva, e i bambini nascosti dietro la finestra semi socchiusa erano intrappolati nella curiosità e nell'incertezza.

Appena li vide entrare, Nico Robin si alzò e attese l'esito del guaritore. I bambini, non conoscendo bene la situazione, provavano un po' di dispiacere per quella giovane umana. Vedendo come il vecchio Anthus stesse prendendo a cuore le sorti della ragazza, i bambini iniziarono a sentire una maggiore simpatia nei confronti di Nico Robin. La preoccupazione di Anthus per il benessere della paziente era evidente, e ciò rendeva la scena più comprensibile anche per gli occhi dei giovani spettatori.



A:- Signorina, io vorei tanto dare solo buone notizie ma purtroppo ho una buona e una cattiva... Per quando la pozione temporanea stia facendo il suo dovere, non è afficace per guarirla per il suo problema..-  (._.`)


A sentire queste parole, gli occhi di Nico Robin si scurirono ma celò la propria delusione, preferì sentire la fine del dialogo del guaritore.

A:-... Però sono sicuro che molto presto troverò quache pozione efficace per guarirla del tutto, la pozione temporanea serve solo ad alietare il suo malessere, e quindi le consiglierei di continuare a prenderla fino a quando non saprò come procedre.- (._.`)


Le sue ultime parole sembravano sincere scuse dell'uomo cyniclon. Nico Robin sapeva che lui era una brava persona; fin dal momento in cui lo conobbe per la prima volta, non fece troppe domande sul motivo per cui lei si trovava lì e non insistette, rispettando la sua privacy. Di questo, la ragazza gli era molto grata.
Dopo gli ultimi aggiornamenti, Anthus si apprestò ad uscire. I bambini lo interpretarono come il segnale per svignarsela senza farsi vedere dagli adulti.






      FINE  FLASH- BACK.


Dopo il racconto del nipote, Anthus rimase in silenzio, ma fu sollevato dal fatto che i bambini non fossero prevenuti su di lui a causa dell'umana che stava curando.


Al: - Nonno, noi non ce l'abbiamo con te perché aiuti la ragazza... Noi vogliamo solo chiederti scusa. - (⋟﹏⋞)


Il bambino non parlava molto, anche lui aveva contribuito molto a far trapelare questa informazione. Il nonno stava cominciando a intuire qualcosa, ma, non arrabbiato, preferì che fossero i bambini a parlarne con più calma.


Ap: - Nonno, quando eravamo quasi arrivati al villaggio, durante tutto il nostro pellegrinare, abbiamo discusso a lungo su come procedere.
Alla fine stavamo prendendo la decisione di parlarne con te... Noi abbiamo aspettato alcuni giorni per calmarci prima di prendere parola con te... Ma sai, Djedi, il bambino che ci molesta, deve averci sentito... - (つ﹏⊂)



Al: - Abbiamo avuto un brutto litigio, e Djedi stava insultando te, nonno... ero così arrabbiato con lui che nella mia rabbia... ho lasciato trapelare della visita che hai fatto alla ragazza.
Ti giuro, nonno, non abbiamo avuto il tempo di fermarlo che è corso a dirlo agli adulti. Mamma e papà, quando lo hanno saputo, si sono molto arrabbiati. - ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         


Aled singhiozzava nuovamente; sia il fratello che il nonno lo abbracciarono per consolarlo. Anthus sapeva che prima o poi la notizia si sarebbe diffusa.
Il suo "segreto" era rimasto celato per qualche tempo, ma andava bene così; il vecchio medico avrebbe trovato un modo per gestire la cosa.
Ma prima doveva mandare a letto i suoi amati nipotini.
Dopo aver compiuto quest'operazione, con carta e calamaio, scrisse un breve messaggio.
Spiegava con poche righe che il villaggio, nel giro di poche ore, avrebbe saputo delle sue visite con la ragazza.
Per qualche tempo sarebbe stato meglio non recarsi da lei, per non metterla in prima linea contro le rivolte dei suoi compagni


________________________________________________________________________


ANGOLO AUTRICE:


L'evento che si parla era nell'episodio 19- GARA DI NUOTO.
E in questo episodio con quello sopracitato ho fatto trascorrere alcuni giorni.


Lumacofono visual (piccolo): mi sono incuriosita su alcuni mezzi di comunicazione del manga "ONE PIECE" e penso che molti di voi abbiano fatto il collegamento con la sigla degli agenti speciali, e anche per i lumacofoni.
Per non farvi confondere, perché ce ne sono tanti tipi, ho allegato il sito dove ho preso le dovute informazioni per questi buffi animaletti.
         

 
https://www.opgt.it/lumacofoni/


K.j❤ 

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Capitolo 24
*** LE RETROVIE DI LARSSON ***



Il sole splendente riscaldava delicatamente la casa-base in cui Nico Robin risiedeva. La giovane donna si era avvolta con il suo scialle per ripararsi dalla leggera brezza mattutina. Tre giorni prima, aveva ricevuto un messaggio da Anthus,  l’anziano cyniclon, che aveva suscitato in lei una certa inquietudine. Il messaggio in sé non conteneva molte informazioni, ma informava che Anthus era stato seguito da alcuni conoscenti, mettendo così a conoscenza di Nico Robin della sua presenza.
La scrittura affrettata di Anthus aveva suggerito che il messaggio fosse stato scritto di fretta. Nico Robin non aveva dato eccessiva importanza alle parole, ma apprezzava la preoccupazione di Anthus per la sua sicurezza. La sua unica preoccupazione era che non poteva uscire di nascosto per le sue perlustrazioni notturne. La reclusione stava iniziando a farsi sentire, e non sapeva quanto sarebbe durata. Tuttavia, c'era una nota positiva: la sua lupa non era coinvolta in questo pasticcio, il che le aveva fatto tirare un piccolo sospiro di sollievo.
Il suo "body guardian", che si trovava alle sue spalle appoggiato all'angolo della porta, la osservava in silenzio. Le sue investigazioni erano in corso da alcuni giorni, ma i primi risultati si stavano facendo attendere.  Il soldato rifletteva su tutta la confusione che si stava verificando in quel momento: prima la contaminazione della cena, poi l'infiammazione alla gola e ora questi maldestri attentati pianificati dai molti  Cyniclons nei confronti della sua protetta. Fortunatamente, il ragazzo aveva piazzato delle chimere-spia per monitorare i movimenti dei rivoltosi.

Da quanto gli era stato riferito, la situazione nel villaggio più vicino alla casa-base in cui abitava Anthus era in tumulto. L'agitazione non sembrava placarsi, e con il passaparola, sembrava ormai imminente che le rivolte si diffondessero in tutto il territorio, con il rischio di raggiungere la capitale e arrivare alle orecchie del suo signore padrone. Il ragazzo non era uno sprovveduto, e per cercare di arginare il danno, aveva preso l'iniziativa di scrivere una lettera e consegnarla al palazzo al più presto possibile. In questo modo, voleva evitare di mettere in seria difficoltà gli abitanti del palazzo e non lasciarli impreparati alle imminenti rivolte.
Al palazzo, una strana attività aveva preso il sopravvento, rompendo la calma e il silenzio che solitamente regnavano lì. I bisbigli erano solo un sussurro in confronto a quanto stava accadendo nella sala del trono. Pochi avevano il permesso di varcarne la soglia, poiché quella sala era considerata un luogo sacro dove risiedeva il monarca.
Gli ufficiali di alto rango, grazie alla loro posizione privilegiata, erano i più fedeli al giovane sovrano. Il Grande Profondo Blu, nella sua forma di spirito, emanava un'immensa luce che incantava e suggestionava chiunque avesse il privilegio di incontrarlo. Solo pochi fortunati soldati avevano avuto il raro privilegio di dialogare direttamente con il loro sovrano, specialmente coloro con anni di servizio e di esperienza alle spalle, avevano avuto il privilegio di incontrare il sovrano in diverse occasioni lungo il corso delle loro carriere militari.
Lo spirito inquieto del monarca, si trovava di fronte ai suoi fedeli, che si erano inginocchiati prostrandosi ai suoi piedi. Questi uomini erano noti per la loro fedeltà cieca al sovrano, e ogni sua parola era un comando per loro.
La riunione straordinaria che si stava svolgendo in quel momento era stata convocata d'urgenza a causa del messaggio del soldato incaricato di proteggere i due umani nel territorio dei Cyniclons. Le prime rivolte si stavano diffondendo e grazie alla prontezza del soldato, molte teste calde tra i soldati erano state tenute sotto controllo, impedendo possibili scontenti.
Oltre a un gruppo ben definito di soldati, nella sala del trono c'erano molti altri individui di diverse età. La maggior parte di loro era anziana e nei loro occhi traspariva grande saggezza, il tipo di consiglio che il sovrano aveva bisogno di ricevere in quel momento.


? :-... o propongo di affrontare le rivolte nel momento in cui iniziano a espandersi verso la capitale. – 

Propose il primo soldato. La sua posizione militare esatta era sconosciuta, ma la sua vasta esperienza era evidente, evidenziata da una brutta cicatrice che solcava gran parte del suo volto sul lato sinistro, con la perdita di un occhio che fu sacrificato per una delle sue tante imprese militari.
Mentre alcuni dei suoi colleghi annuivano concordi, molti scuotevano le teste, non convinti dalla sua proposta. Altri si fecero avanti per presentare le loro alternative, prolungando notevolmente l'incontro. Nel frattempo, il Grande Profondo Blu fluttuava in silenzio, ascoltando con attenzione e osservando il disordine causato dalle discordie tra i suoi consiglieri.
Tuttavia, la sua fredda espressione non lasciava trasparire l'approvazione per nessuna delle idee presentate dai suoi sottoposti. Mentre i militari si allontanavano per discutere, i saggi rimasti si riunivano a parte per cercare una prospettiva diversa.
I bisbigli erano appena udibili, quasi sussurrati, mentre i toni si facevano sempre più accesi tra i vari membri del consiglio. La discussione sulla soluzione delle rivolte si era trasformata in dispute personali, portando il caos nella sala del trono. In mezzo a tutto ciò, un anziano di nome Zèen si avvicinò al Profondo Blu, si inchinò e gli rese omaggio. Dopo un cenno del capo del sovrano, ottenne il permesso di prendere la parola.


Z :- Vi rendo omaggio, mio sire. Noi, saggi, abbiamo meditato su questa situazione e crediamo che l'uso della forza bruta sia una scelta infelice. Dovremmo piuttosto radunare i rappresentanti delle diverse tribù per esaminare la questione e comprendere cosa desiderano. –


Disse l'anziano Zèen, inchinandosi rispettosamente alla presenza del sovrano. L'anziano era alto e di costituzione delicata, gli 90 anni di età avevano piegato le sue fragili ossa. Il suo volto era lungo, con una fronte alta, e i suoi occhi profondi celavano il segreto di una grande bontà. La sua folta barba e baffi bianchi, così come i capelli lunghi, nascondevano una buona parte le sue fattezze. Indossava un elegante saio bianco che lo identificava come membro del consiglio dei saggi, distinguendosi dagli altri gruppi all'interno del palazzo galleggiante.

P.B: - Continuate, saggio Zèen. – ᓀ ᓂ  

Z: - Le rivolte devono essere affrontate mentre sono ancora agli inizi, ed è di vitale importanza radunare i rappresentanti delle diverse tribù per chiarire le eventuali incomprensioni e prevenire ulteriori disordini futuri. –  

Mentre i due interlocutori discutevano, il caos proseguiva nella grande sala, ma i saggi, rimasti in disparte, osservavano il collega mentre parlava con il sovrano. Sembrava che il dialogo tra loro stesse procedendo senza intoppi.

P.B: - Consigliate di radunare i capi delle tribù per calmare gli animi del popolo? Inizio a vedere il ragionamento dietro alla vostra proposta... – ᓀ ᓂ  

A queste parole, la luce emessa dall'ombra del Grande Profondo Blu si intensificò, attirando l'attenzione di tutti nella sala.

P.B: - Il saggio Zèen ha presentato un'idea: radunare al più presto i capi delle tribù, sia quelli coinvolti nelle rivolte che quelli che sono rimasti al di fuori. - ᓀ ᓂ  

La voce ferma e decisa del monarca riportò l'ordine nella sala del trono. Non incontrando alcuna opposizione, il sovrano sciolse l'incontro. Mentre tutti si preparavano ad uscire, un'ombra rimase in disparte, sfuggendo all'attenzione dei presenti tra i Cyniclons. Quando finalmente tutti ebbero lasciato la sala e le grandi porte si chiusero, lo sguardo del monarca si posò sull'ombra, che uscì dall'ombra di una delle colonne portanti che fino a un attimo prima avevano celato la sua presenza.
Il bodyguard di Nico Robin si manifestò al suo padrone e, dopo avergli reso omaggio, attese che il sovrano parlasse per primo.

P.B: - La tua missiva è giunta al momento opportuno. Grazie alla tua prontezza, ho evitato altri problemi con i capi delle truppe che avrei dovuto affrontare se non avessi agito con tempestività. – ᓀ ᓂ  

Il sottoposto rimasto in ginocchio osò sollevare lo sguardo verso il suo signore. Sentire queste parole dalla bocca del suo superiore rivolte a sé era un raro privilegio e ne andava molto orgoglioso per la sua rapida azione.

?: - Mio signore, voi mi attribuite meriti che io non credo di meritare. Ho fatto solo ciò che ho ritenuto giusto per voi. Sappiate che sono devoto a voi e farei qualsiasi cosa per soddisfare le vostre aspettative. - 

Profondo Blu ascoltò in silenzio il suo sottoposto mentre parlava, mantenendo l'atmosfera solenne del momento. Tuttavia, quando il suo sottoposto estrasse dei documenti, questo attirò l'attenzione del sovrano.

?: - Mio signore, non sono venuto qui a mani vuote. Posso capire che per le vostre condizioni avete bisogno di riposo, ed è per questo che... mi sono permesso di portarvi i risultati delle analisi del guaritore. Da quanto ho potuto capire, non sono buone notizie. – ( ゚- ゚ ; )      

Il soldato cominciò a sudare freddo e temeva che, se avesse rivelato ulteriori cattive notizie, avrebbe messo di cattivo umore il suo leader.

P.B: - Continua! – ᓀ ᓂ  

Il soldato seguì l'ordine con solennità e spiegò quanto il guaritore Anthus avesse scoperto.


?: - Alcuni giorni prima dell'inizio delle prime rivolte, il guaritore Anthus mi aveva consegnato questi documenti. In quell'occasione, non ebbe il tempo di discuterli con me. Tuttavia, da quanto ho potuto comprendere, è come sospettavo: la causa dell'infiammazione alla gola della ragazza sono state le bacche selvatiche. Il guaritore era molto serio quando mi consegnò personalmente questi documenti... – 

Il soldato esitò a proseguire il suo discorso, ma vedendo che Profondo Blu era determinato a conoscere la verità, strinse gli occhi fissi sulla figura del suo sottoposto e incitarlo a proseguire. 

P.B :- Sento che mi stai nascondendo qualcosa. Ricorda che, in un modo o nell'altro, lo scoprirò. – ≖̥ ≖͞     

Il sovrano aveva ragione, nascondere informazioni da lui era considerato tradimento verso la sua persona. Non perdendo tempo, il soldato riprese il discorso interrotto.

? :- Chiedo perdono, la mia esitazione è dovuta al fatto che non sapevo come dirvi che ulteriori analisi sui semi hanno rivelato che essi sono stati alterati dalla magia. In particolare, la loro funzione alterata sembra essere quella di causare il massimo danno possibile... Chi sia il responsabile, non lo so, ma deve essere qualcuno che ha stretti legami con qualche stregone o che ha reperito questi semi sul mercato nero. –

Il sudore gli bagnava il viso, e poteva sentire le pulsazioni del proprio cuore battere a mille. Si trovava in una situazione difficile, comunicando notizie poco rassicuranti al suo sovrano. Profondo Blu, a sua volta, non reagì bene alla notizia. Il mistero si faceva sempre più fitto, e il sovrano prese una decisione in merito.

P.B: - Dalle tue parole, sembra che le tue indagini non stiano procedendo come speravamo. L'unica soluzione in questo momento è ordinare che l'ambasciatore giapponese e la sua accompagnatrice vengano scortati al palazzo, così da garantire la loro sicurezza finché la situazione non si calma. – ᓀ ᓂ  

Il soldato accettò gli ordini del suo sovrano senza protestare, con un cenno affermativo del capo. Rimasto solo, Profondo Blu strinse il pugno della sua mano destra. Con un movimento rapido, alzò la mano e puntò dritto davanti a sé. Nel palmo della sua mano scaturì un potente raggio blu con scintille elettriche, che colpirono il muro della sala del trono, provocando un suono assordante a causa dell'esplosione. In questo modo, sfogò la sua frustrazione, anche se era solo in forma spirituale, lasciando immaginare cosa sarebbe stato capace di fare nella sua forma corporea.

Le sue ambizioni stavano subendo un rallentamento a causa della strana situazione che si era appena creata. Nella sua mente, stava già elaborando un piano per affrontare il problema delle rivolte, che stavano iniziando a radicarsi. Era determinato a sradicarle il prima possibile. La sua prima mossa era mettere al sicuro i due umani. Con questa scusa, avrebbe potuto tenerli sotto stretta osservazione da vicino, cercando di far luce sul mistero della contaminazione. Profondo Blu sospettava che i responsabili si sarebbero mescolati tra i rivoltosi per incitarli ulteriormente e mettergli pressione. Tuttavia, il sovrano non era il tipo di persona che si sarebbe messo da parte senza fare nulla. Nonostante le sue attuali condizioni, era ancora capace di agire e prendere decisioni cruciali.



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Da qualche parte, nel territorio umano, un gruppo di uomini e donne si riunì in una location sicura, lontana da sguardi indiscreti. La tensione nell'aria era palpabile, e le espressioni preoccupate riflettevano l'incertezza sulla sorte del loro collega e degli altri umani intrappolati nel territorio dei Cyniclons.
La preoccupazione nei loro volti cresceva di giorno in giorno, alimentata dall'assenza di notizie concrete sulla sorte del loro collega e degli altri intrappolati. Il silenzio che circondava la missione diplomatica pesava come un fardello, e la mancanza di comunicazioni faceva sorgere interrogativi angoscianti su cosa potesse essere accaduto dietro le linee nemiche.
La mancanza di notizie non faceva che aumentare la tensione all'interno del gruppo. Tuttavia, la consapevolezza della difficoltà della situazione non li fece soccombere allo sconforto. Invece, li motivò a concentrare i loro sforzi sulla pianificazione di un piano di recupero, mettendo al primo posto la salvaguardia delle vite umane.
Il gruppo si impegnò a mantenere il massimo livello di discrezione possibile, consapevole che la vita di molti dipendeva dalla riuscita della loro missione.
La mancanza di notizie non faceva che aumentare la tensione all'interno del gruppo. Tuttavia, la consapevolezza della difficoltà della situazione non li fece soccombere allo sconforto.
Mentre il sole sorgeva ogni mattina, i membri del gruppo continuavano a scrutare l'orizzonte con la speranza che presto avrebbero avuto notizie positive. La missione segreta per il trattato di pace era appena iniziata, e solo il tempo avrebbe rivelato se il coraggio e la determinazione di questi ambasciatori e ambasciatrici avrebbero portato alla liberazione di coloro che erano rimasti prigionieri nei territori dei misteriosi Cyniclons.

? :- Pensate che l'ambasciatore giapponese stia bene? –  ( ˙-˙ )      

La sala silenziosa venne improvvisamente interrotta dalla voce del rappresentante tedesco, il gigante alto 1,90 cm. Con la carnagione chiara e tratti europei distinti, i suoi capelli e la barba scura gli conferivano un aspetto severo e imponente, che aveva sollevato un interrogativo che pesava sul cuore di tutti. I presenti erano seduti nei loro posti, ognuno con la sua targa personale si girarono verso di lui, le espressioni ansiose riflesse nei loro sguardi.
Molte persone presenti avevano lo stesso interrogativo da troppo tempo. Nonostante la gravità della situazione, il silenzio e la tensione rimanevano, dato che ogni piccolo passo poteva determinare il destino di molte persone nelle mani dei Cyniclons.

?? :- Collega, sai benissimo che molti di noi riuniti qui oggi si stanno ponendo la stessa domanda da tempo... Speriamo che il piano dell'ambasciatore giapponese vada senza intoppi, altrimenti tutti i nostri sacrifici saranno vani. – (•́ _ •̀ )      

Il rappresentante della Finlandia era alto, ma non quanto il suo omologo tedesco. La sua carnagione chiara e i capelli rossi lo facevano risaltare. Il suo sguardo cristallino rivelava le emozioni tumultuose che provava, allo stesso stesso tempo aveva sollevato il dilemma che pesava su tutti, esprimendo la preoccupazione condivisa per l'ambasciatore giapponese che si trovava in prima linea nel territorio nemico. Il silenzio gravava ancora sulla sala, come se ogni parola pronunciata potesse determinare il destino di chi era intrappolato.


?? :- Hai ragione, tutti noi condividiamo questa ansia sulla sorte dell'ambasciatore giapponese. Tuttavia, dobbiamo rimanere concentrati sul fatto che la nostra priorità è la sicurezza di tutti gli ostaggi. Ogni passo che facciamo deve essere ben ponderato per non mettere a repentaglio la loro vita. E non è da solo qualcuno è con lui per assisterlo in questa operazione molto delicata. - (´-ι_-`)       


L'ambasciatrice dell'India, una donna di trent'anni dalla figura slanciata e vestita con gli abiti tradizionali del suo paese, occupava una posizione di rilievo nella sala delle riunioni. La sua presenza rifletteva la diversità e l'unità del gruppo di ambasciatori e ambasciatrici riuniti per affrontare la difficile situazione.
Inizialmente scettica riguardo alla proposta del conte Oscar, l'ambasciatrice dell'India aveva adottato un approccio cauto nei confronti del piano presentato. Tuttavia, la sua saggezza e il suo discernimento l'avevano portata a esaminare attentamente i dettagli della proposta. Dopo un'analisi approfondita, aveva riconosciuto la complessità della situazione e la necessità di un piano d'azione audace.
Durante l'incontro cruciale in cui l'ambasciatore aveva presentato la sua idea, l'ambasciatrice dell'India aveva condiviso le sue preoccupazioni e aveva contribuito alla discussione con la sua prospettiva unica. La sua approvazione finale aveva sottolineato l'importanza di unire le forze e di agire con decisione di fronte a una situazione così delicata.
Di fronte a lei sedeva l'ambasciatrice del Brasile, quest'ultima con la sua chioma castana folta e i riflessi dorati che le conferiva un'aria di leonessa, emanava un'aura di forza e determinazione. La sua presenza sicura era evidente non solo nei tratti del suo viso, ma anche nell'abbigliamento elegante che indossava un tailleur con gonna corta e tacchi alti che mettevano in risalto la sua figura distinta. I tacchi alti e la gonna corta enfatizzavano il suo stile deciso.
Nonostante l'apparenza sofisticata, i suoi occhi scuri rivelavano una personalità forte e decisa, pronta ad affrontare le sfide che si presentavano. La solidarietà tra lei e l'ambasciatrice dell'India era evidente, specialmente durante le occasioni in cui avevano dimostrato di essere in sintonia contro alcuni dei loro colleghi maschili.
L'ambasciatrice del Brasile e la sua omologa indiana avevano stabilito un rapporto di collaborazione e sostegno reciproco. Il cenno del capo durante l'incontro di oggi indicava che erano pronte a discutere ulteriormente e a lavorare insieme per affrontare la complessità della missione in corso. La loro connessione non solo simboleggiava la solidarietà tra donne in posizioni di leadership, ma sottolineava anche l'importanza di un fronte unito di ambasciatori e ambasciatrici per il successo della delicata operazione di salvataggio.



???: - Abbiamo ricevuto alcune buone notizie da condividere oggi. Un gruppo di umani, 338 individui di varie età, è stato liberato da un bunker poco distante dalla linea di demarcazione tra il nostro territorio e quello degli alieni. Fortunatamente, stanno tutti bene, e presto verranno rimpatriati nei loro paesi d'origine. - (⌒‿⌒。 )                            
 

L'annuncio dell'ambasciatrice del Brasile aveva scosso l'atmosfera, e un caloroso applauso si era levato in tutta la stanza. Molti ambasciatori esultavano alla notizia, poiché non avevano ricevuto buone notizie di questo genere da mesi. \(≧ω≦)/ 
Mentre l'entusiasmo e gli applausi risuonavano nella stanza, l'ambasciatore degli Stati Uniti, Clark Lewis Larsson, rimaneva in disparte, distante dagli altri membri della delegazione. La preoccupazione si rifletteva chiaramente sul suo volto, anche se l'allegria generale aveva contagiato la maggior parte degli altri ambasciatori.
Nonostante la buona notizia della liberazione di un considerevole gruppo di umani, Clark Lewis Larsson sembrava essere afflitto da pensieri più profondi. Forse aveva motivi personali di preoccupazione o aveva ancora in mente la complessità della missione in corso. La sua solitudine nel momento di celebrazione era evidente.
L'ambasciatore Clark Lewis Larsson si trovava immerso in una tormenta di pensieri che lo isolava sempre di più dal momento di celebrazione nella sala delle riunioni. Mentre l'attenzione della delegazione era concentrata sulla liberazione del gruppo di umani, Larsson era afflitto da domande senza risposta e preoccupazioni che lo perseguitavano. (._.`)       
La sorte dell'ambasciatore giapponese era sicuramente uno dei motivi principali della sua preoccupazione, ma c'erano altri pensieri che lo tormentavano, agitando la sua mente inquietante. Forse erano i dubbi sulla sicurezza dei propri connazionali o la responsabilità che sentiva come rappresentante degli Stati Uniti in una situazione così critica.



       INIZIO FLASH-BACK:

                                                   ep 2.


La riunione procedeva a rilento, e molti partecipanti si scatenavano in discussioni animatissime, come birilli che cadevano davanti a una palla da bowling. L'ambasciatore del Giappone aveva appena lanciato una proposta così inverosimile da far scuotere negativamente la testa a Larsson, il quale si era ritrovato coinvolto in un acceso litigio con il collega. La loro discussione aveva acceso gli animi di entrambi, mentre gli altri ambasciatori assistevano al loro battibecco come se fosse una partita di tennis.
Dopo alcuni giorni, Larsson aveva riflettuto con lucidità e provato un senso di vergogna per il suo comportamento in quella riunione. L'idea del conte Oscar di intraprendere una trattativa con i Cyniclons era talmente incredibile che Larsson inizialmente l'aveva respinta. Tuttavia, il comportamento del conte De François gli aveva destato sospetti. Larsson conosceva bene il collega e aveva visto troppe volte come agisse quando era coinvolto in trame. Non voleva che qualcosa di più grande fosse in corso e stesse per esplodere improvvisamente. Quindi aveva preso delle contromisure.
Clark Lewis Larsson aveva imparato dalla sua esperienza passata con il conte De François e dai rischi che comportava seguire le sue improvvisate. Le azioni del conte sembravano più volte beneficiarlo personalmente, mentre altri erano lasciati a gestire le conseguenze. Stanco di essere coinvolto in situazioni rischiose senza ottenere benefici tangibili, Larsson aveva deciso che era giunto il momento di cambiare tattica.
L'ambasciatore degli Stati Uniti non era certo uno sprovveduto; aveva sempre fatto fare il primo passo a De François in passato. Tuttavia, questa volta, aveva deciso di prendere l'iniziativa. Utilizzando le informazioni raccolte durante ricerche condotte alcuni anni prima, Larsson si assicurò di essere solo nel suo rifugio prima di comporre un numero di telefono. Voleva contattare l'unica persona che, secondo le sue indagini, avrebbe potuto condividere le sue preoccupazioni e, forse, fornire ulteriori dettagli sulla situazione.
Mentre il telefono squillava, Larsson si preparava mentalmente per la conversazione imminente. Aveva bisogno di alleati affidabili in questa complessa missione, e questa chiamata rappresentava un passo decisivo per svelare le verità nascoste dietro la facciata del conte De François e delle sue manovre rischiose.



?:- Pronto? –

Domandò una voce femminile dall'altro capo del telefono. Larsson rispose dopo aver verificato di essere in contatto con la persona giusta.

CLL:- Sono Larsson. Ti ho chiamata perché ho una questione urgente da discutere con te. – (•́ _ •̀ )      

?:- È così urgente che non puoi parlarmene al telefono? – ( ≖͞  -≖͞) ??        

CLL:- No, la situazione è seria. Ho bisogno di vederti di persona il prima possibile. –

?:- Va bene, quando ci incontriamo? –

CLL:- Sto prendendo un volo per gli Stati Uniti. Dovrei essere lì entro domani per spiegarti tutto nel dettaglio. –

La persona all'altro capo del telefono aveva chiaramente percepito l'urgenza nella voce di Larsson e, con un sospiro, acconsentì.

?:- Cerca di arrivare il prima possibile. Avrai anche tempo per vedere la tua famiglia. –

Il tono freddo della voce dell'interlocutrice non aveva scalfito la risolutezza di Larsson; entrambi erano consapevoli di condividere una preoccupazione comune e un nemico che richiedeva azioni immediate. In meno di 24 ore riuscì a prendere il primo aereo verso l'America.
Fuori dall'aeroporto, Larsson prese il primo taxi disponibile, dopo alcuni minuti di guida attraverso le strade della città, Larsson guardava fuori dal finestrino, osservando il paesaggio che si svelava davanti a lui. Le luci della città danzavano tra le ombre, creando un'atmosfera accogliente. 
Alla fine dopo un po' di strada, il taxi si fermò davanti a una bellissima villetta. Larsson ringraziò il conducente e saldò il conto, poi prese le sue valigie e suonò al campanello. Ad aprirgli fu la giovane Paddy, che lo accolse calorosamente. Le valigie furono messe da parte, e la bambina lo accompagnò nello studio di Pam.
Mentre si dirigevano nello studio, Larsson incrociò Lory e Strawberry. Sorprese di rivedere l'ambasciatore Larsson, entrambe lo salutarono con calorosi sorrisi. Anche Larsson, felice di rivedere Lory e Strawberry, rispose ai loro saluti con un sorriso caloroso.  Finalmente, Larsson ebbe l'opportunità di parlare con Pam dopo tanto tempo. 
Entrato nello studio, Larsson si trovò di fronte a una donna elegante e affascinante, seduta nella sua poltrona dietro alla sua scrivania. La stanza era stata arredata con gusto ed eleganza, con libri disposti su mensole e una luce soffusa che conferiva un'atmosfera accogliente.            Dopo un cenno col capo verso l'ambasciatore, gentilmente Pam chiese cortesemente a una cameriera di preparare qualcosa per il nuovo arrivato. 

Pm:- Larsson!... ᓀ ᓂ  

CLL:- Uchiha!.... ᓀ ᓂ  

I loro saluti erano cordiali ma formali, anche se si conoscevano da molti anni. Dopo un breve silenzio, Pam prese la parola, incuriosita dalla fretta di Larsson di vederla in privato.

Pm :- Sono molto curiosa di sapere perché hai avuto tutta questa fretta di venire qui e di non passare prima dalla tua famiglia. Avresti potuto aspettare anche domani, non c'era fretta. –  ( ≖͞  -≖͞) ??        


CLL:- Credimi, conosco bene i miei parenti. Sarei stato sommerso da loro per giorni, visto che non li vedo spesso. La questione è importante e riguarda De François. – 


Pm :- Cosa? Cosa c'entra il mio patrigno? Sono sette anni che non lo vedo, e non sono interessata a sapere cosa vuole da me. – •̀ •́ ╬


La tensione nell'aria era palpabile mentre Larsson fronteggiava lo sguardo furioso della ragazza. La sua relazione con il patrigno aveva reso difficile la sua infanzia e una buona parte della sua adolescenza. Due occhi blu intensi sembravano lanciare fulmini mentre la tensione aumentava.
Fortunatamente, un bussare alla porta li distrasse dall'inizio del loro scontro. Dopo aver dato il permesso di entrare, Lory portò un vassoio con due tazze vuote e una caffettiera piena di caffè. Dietro di lei entrò Zanna Bianca, il cui scodinzolio rallegrò l'ambiente, mentre fece le feste al nuovo arrivato felice di rivederlo.


L:- Ecco a voi, spero che il caffè sia di vostro gradimento. Spero che non vi dispiaccia che Zanna Bianca rimanga. Era molto agitata all'idea di entrare e quasi mi fa cadere con tutto il vassoio. ^^

Pm:- Grazie mille per la gentilezza, Lory. Stai tranquilla, Zanna Bianca non darà fastidio. - (•ᴗ •)      

Detto ciò, Lory lasciò lo studio di Pam, e mentre entrambi gli adulti si concedevano una pausa per gustare il caffè appena portato dall'adolescente.

CLL:- Ho notato che le ragazze sono molto cresciute dall'ultima volta che le ho viste. -

Pm:- Sì, si stanno facendo grandi e vanno bene a scuola. Ne sono molto felice. -

La tensione si era appena alleviata, ma non del tutto risolta. Zanna Bianca aveva deciso di riposare ai piedi della padrona, e il suo respiro si poteva appena sentire mentre i due umani riprendevano la discussione lasciata in sospeso.

CLL:- Pam, quando ho chiesto di parlare con te, è perché da qui a poco tuo patrigno ti contatterà. Vuole chiederti un grosso favore. -

Pam aggrotò la fronte confusa da quello che le stava dicendo il suo interlocutore:

Pm:- Un grosso favore? Non so cosa potrebbe mai chiedermi dopo tutti questi anni. Come ho detto prima, non lo vedo né lo sento da anni…Io, non credo di essere pronta a affrontare una conversazione con lui. - ( ᓀ-ᓀ) ??

Pam si trovava divisa tra la sua giusta cautela e il desiderio di comprendere appieno la situazione del tanto decantato favore che il patrigno le dovrebbe chiedere. Osservava Larsson, notando i segni della stanchezza sul suo volto, e si chiedeva cosa potesse nascondersi dietro tutto ciò.

CLL:- Pam, l'ambasciatore ti chiederà di fare qualcosa per lui in ambito lavorativo, e non sarà affatto una passeggiata. Ti sto chiedendo di accettare la sua proposta, in modo che possiamo scoprire cosa sta pianificando. –  (っ˘̩⌓˘̩)っ    

Il tono di Larsson e la stanchezza che traspariva dai suoi lineamenti facevano sembrare che avesse più anni di quanti ne indicasse la sua carta d'identità. Pam sembrava interessata, ma al tempo stesso perplessa. La ragazza aveva atteso questa chiamata per molto tempo, e la sua relazione con l'ambasciatore giapponese era carica di tensioni mai risolte.
Pam sembrava disposta a sentire cosa l'ambasciatore avesse da dirle. Era pronta a scoprire cosa stesse dietro a questa misteriosa richiesta. Ecco perché rimase in silenzio, in attesa della chiamata imminente.
Pam prese il telefono usa e getta e lo portò all'orecchio, guardando Larsson con uno sguardo incerto e un brivido di emozione. Poi rispose alla chiamata e disse:

P:- Bene! ...Ma guarda chi si sente? L'ultima persona che mi sarei aspettata...Che cosa ti porta a contattarmi dopo così tanto tempo? -

Due zaffiri di un blu intenso stavano guardando fuori dalla finestra del salotto dove in quel momento si trovava, oggi era una bella giornata. Era nell'attesa della risposta della voce dell'altro capo del telefono. Accanto a se Larsson in silenzio tombale sudava freddo, allo stesso modo Larsson osservava attentamente la scena il momento dell'arresa dei conti era arrivato, e sperando che il suo lungo viaggio non fosse stato invano; tutto dipendeva da Pam.


S.O:-É da anni che non ci sentiamo!.. Io ti ho chiamata per chiederti un favore, se puoi venire. - 


Propose l'uomo con tono normale, iniziando così il dialogo telefonico con la figliastra. 
Pam esitò un istante, guardando il telefono come se fosse un oggetto estraneo. Infine, respirando profondamente, rispose:


Pm:-Un favore? Dopo tutti questi anni tu mi contatti solo per farti un favore? Questa mi è nuova: - ( ≖͞  -≖͞) ??     
  
 
Rispose con finto tono sorpreso, lei si aspettava che l'uomo dall'altro capo della linea parlasse chiaro, ma come accennato dal suo ospite la cosa era parecchia spinosa.


C.O:-Lo so che nel passato abbiamo avuto delle "divergenze", ma se tu vieni senza far storie potrei spiegarti la situazione! - 


Tentò di convincerla, nella voce c'era un po’ di panico per la sua provabile risposta negativa da parte di lei. Oscar stava esitando concluse la ragazza, e la suspense la stava innervosendo.


Pm:- É perché mai dovrei venire da te se puoi benissimo spiegarmi bene la situazione a telefono?-  ( ≖͞ .≖͞) 

 
Disse la ragazza con espressione curiosa, stava al gioco del conte, per il momento.

S.O:- Perché preferisco dirtelo di persona! ...E poi, non mi piace parlare di certe cose delicate a telefono.-   
     
Il suo tono di voce era un po’ seccato e sbrigativo, suscitando ancora di più la curiosità della figliastra, che riprese la parola ancora una volta, dopo aver dato una nuova fugace occhiata al moro di fronte a lei.

 
Pm:- E perché dovrei venire quando me lo puoi dire a telefono, sai bene che non voglio vedere la tua faccia orrida che ti ritrovi! -  ᓀ ᓂ  



Mal rispose con cinismo al suo interlocutore. Ciò fece sogghignare Larsson, immaginando la faccia indignata del collega poco apprezzato. Era risaputo che il conte De François fosse un individuo molto vanesio e la sua posizione di ambasciatore, situato nella zona vicina al conflitto, gli aveva fatto guadagnare molta visibilità. L'uomo era un vanaglorioso, ed ecco perché Larsson era molto preoccupato. Temeva che la vera motivazione dietro il piano dell'ambasciatore fosse solo quella di cercare onore e gloria, e non il bene delle persone tenute prigioniere dai Cyniclons.
L'uomo in questione si dev'essere parecchio irrigidito, perché si sentivano i denti digrignare tra di loro per la rabbia mal trattenuta, e la figliastra si stava divertendo a provocarlo. 


S.O:-Lo so che mi vuoi bene! ma cara, cerca di capirmi sono in una situazione più tosto critica...-


Pm:- "Riecco la suspense, Oscar quando vuole sa essere molto drammatico". - (◔_ ◔)      


Sempre con l'orecchio al cellulare poteva sentire che l'uomo stava prendendo un profondo respiro prima di lanciarle la bomba.


S.O:- Si tratta dei Cyniclons!.- 


Ecco, la bomba appena sganciata, era stato una suspense brutale dal punto di vista dell'ereditiera, ma questa poi era tutta un'altra storia.


Pm:-COSA..? - ꉺ▃ ꉺ 


Esclama ad alta voce. Si alzò di scatto dalla poltrona come se l'avessero punta, così svegliò una lupa dal pelo grigio che era accucciata ai suoi piedi. Quel popolo! Era convinta che non lo avrebbe mai più risentito.

La ereditiera diede una veloce occhiata al moro che al suo sguardo abbassò il capo, confermando così quello che stava cercando di dirla da qualche minuto, quindi centrano i Cyniclons.
Pam voleva rifiutare, sapeva che doveva stare lontana da quei individui. Faceva bene ha temerli. Ancora con il telefono all'orecchio aspettava le delucidazioni del patrigno del " Perché " la volesse in Giappone.
L'atmosfera in salotto divenne gelida all'improvviso, e la lupa, dopo aver scambiato uno sguardo con la sua padrona, si spostò dall'altra parte della stanza per poi rimettersi a dormire. Larsson seguì il suo esempio, dirigendosi verso la finestra da cui si poteva ammirare un suggestivo paesaggio.
Dall'alto capo del telefono sentiva che il conte era esitante a dirglielo e per Pam fu che sufficiente per convincerla a venire perché sentiva puzza di guai, però, c'era un prezzo. Vedendola decisa a tornare in Giappone, Larsson le fece un accenno col capo, avrebbe agito nelle quinte mentre Pam lo avrebbe informato per ogni mossa sospetta del conte.


Pm:- Bene! Ho preso una decisione, ho deciso di ritornare in Giappone. - 

Alla fine decise di tornare, anche perché aveva nostalgia di casa e voleva anche cambiare un pò d'aria. Però, si decise avrebbe svolto delle indagini in gran segreto, e le avrebbe condivise con il moro che le stava di fronte. La ereditiera poteva già immaginare che il conte stesse sorridendo, ma gli avrebbe messo in chiaro alcune accortezze prima del suo rientro.


Pm:-Mah...! Bada, che io non lo faccio per te, ma per le ragazze. In questi anni mi hanno espresso il desiderio di ritornare a casa, ti conviene preparare altre tre camere per loro. -

Concluse con tono neutro. In quel momento stava già organizzando come dovrebbe svolgere il trasloco, dal momento che sembrava che la sua partecipazione sarebbe stata spostata per le lunghe mentre si troverà in Giappone.
  
S.O:-E' così sia...!- 

Dopo la telefonata, i due adulti si immergevano tra i dettagli dei biglietti dell'aereo, dell'imminente trasloco e della ricerca delle scuole per le tre ragazzine. Pam conosceva bene la loro nostalgia di casa, motivo per cui si era offerta di affrontare la situazione al loro posto. Quando vennero a conoscenza della telefonata del conte, che la richiedeva in Giappone, tutte e tre la supplicarono di portarle con sé.



              FINE FLASH-BACK.



L'ambasciatore Larsson sorrise al ricordo. Poco prima della partenza per il Giappone, avevano concordato gli ultimi dettagli. Grazie alle sue conoscenze, Larsson aveva potuto procurare alla ragazza gli oggetti necessari per il travestimento, sapendo che era essenziale attirare il minor numero possibile di sguardi indesiderati. Presentarsi in Giappone con il suo vero aspetto non sarebbe stato un'opzione prudente. Così, la ragazza si presentò al patrigno con il nuovo travestimento. Larsson non poté fare a meno di complimentarsi con Pam per le sue eccellenti abilità nel creare maschere facciali perfette.
Tornato nel suo appartamento, Larsson fissava una foto della sua famiglia. Non aveva visto i suoi cari da troppo tempo, ma il fatto che si stesse impegnando al massimo per proteggerli gli conferiva la forza di andare avanti. Nel frattempo, aspettava pazientemente una parola da Pam. Da un lato, gli sarebbe dispiaciuto darle cattive notizie, ma sentiva che non poteva abbandonarla. Larsson aveva assicurato di collocare una sua spia all'interno della residenza del maniero della ragazza, e da quanto gli riferivano, le cose non stavano procedendo nel migliore dei modi.
La persona che aveva incaricato di sorvegliare le ragazze gli aveva comunicato che dopo l'attacco alla festa e la seconda segnalazione da parte dello staff del maniero Uchiha riguardo a una presenza aliena, il maniero era diventato oggetto di interesse dell'intelligence P.I.E.C.E. Inoltre, secondo quanto riferiva la sua spia, le tre ragazze erano state oggetto di pedinamento da parte di alcuni agenti da qualche tempo. In aggiunta, la spia indicava la possibilità che alcuni agenti fossero infiltrati nella scuola frequentata dalle due maggiori.




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ANGOLO AUTRICE:


Che capitolo lungo, finalmente ho creato alcuni retroscena dell'episodio 2 "il ritorno". Credo che a distanza di mesi dal lancio del secondo capitolo, ho potuto notare alcune incongruenze ma che penso di essere in grado di sfruttarle in questo capitolo.
Vi siete ricordati dell'anziano Zèen?.
Vi faccio un piccolo spoiler, lui ha un ruolo importante nella trama.
Le cose iniziano ad avere una trama sempre più movimentata. Fatemi sapere cosa ne penzate.



K.j. ♥

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Capitolo 25
*** LO SPECIALE, NATALE CON I CYNICLONS ***





La stagione invernale era arrivata sul suolo giapponese, e le prime nevicate erano state molto attese dai più piccoli per fare le partite con le palle di neve, i pupazzi e altri giochi. La frenesia del Natale era come ogni anno, e gli umani in questo periodo erano alla costante ricerca del regalo perfetto. Anche il nostro trio preferito non faceva eccezione; le due adolescenti insieme alla più piccola trascorrevano le loro ore libere girando nei mercati o dando un'occhiata alle vetrine per vedere cosa avevano da offrire.
Di recente c'era stata una scossa di terremoto che aveva interessato una buona parte di Tokyo. Anche le scuole delle tre ragazze erano state coinvolte, e dopo il grande spavento, le autorità locali, sospettando lo zampino dei Cyniclons, decisero di anticipare le vacanze natalizie con qualche giorno di anticipo.
A questo punto, il nostro trio veniva spesso visitato da Kisshu, che con qualche scusa si era portato dietro Tart. Il giovane alieno usava la scusa di stare con Kisshu, ma in realtà era incuriosito dal mondo degli umani. In molte occasioni era entrato in conflitto con la  rossa, ma quest’ultima, avendo il dente avvelenato, non lo lasciava passare liscio con i suoi insulti gratuiti.

Tart si era principalmente interessato alla piccola Nenè, e Kisshu usava questa cosa per prendere in giro il fratellino più giovane. Quando si trattava di Pai, lui rimaneva nei paraggi sia per tenere d'occhio i fratelli più giovani sia per cercare alcuni frammenti dell'acqua cristallo. Il suo nuovo soddisfatto radar gli aveva rivelato che nei paraggi del maniero Uchiha c'erano alcuni segnali deboli del tanto ricercato cristallo.
S:-  Accidenti, con questo freddo dobbiamo per forza uscire?-  (´Д`)
 Si lamentò la rossa. La giornata di oggi portava molta umidità con un vento gelido, ma la popolazione di Tokyo non si faceva abbattere dal clima ostile di questo periodo dell'anno.
L:-  Strawberry, devi resistere ancora un altro po'. Ancora non abbiamo girato per i regali dei nostri parenti e per il nostro nuovo guardaroba...- ^^

Pa:- ...Per non parlare delle bancarelle dei dolciumi. Non vedo l'ora di prenderne altri e regalarli a Taru-Taru. - ୧ (✪∇ ✪) ୨     


Alla affermazione della bambina, le due adolescenti ridacchiarono. Paddy, per la sua ingenuità, non capiva che certe parole esposte in certi contesti potevano travisare il loro significato.

Pa:- Ehi!... Ma perché ridete? Sono curiosa di sapere cosa avete così tanto da ridere, fatemi divertire pure a me.-  (・ิ.・ั)?     

S:- Mi dispiace tanto, Paddy... pfft... ma... noi non stiamo ridendo.- ╮(^¬^)╭    

Pa:- Ah no? -  ( ●ᆺ●)??

L:- Una caramella le è andata di traverso, ecco perché ci siamo messe in disparte. Non possiamo sputarla così in mezzo alla gente, non è così carino.-

La bugia fu accolta dalla bambina, e tutte e tre continuarono il loro giro fino a quando la rossa non venne attratta da una vetrina di intimo. Con il gomito, attirò l'attenzione della verdina per dare una sbirciatina. Appena entrarono, vennero accolte da una musichetta a tema natalizio che si diffondeva per tutto il negozio. Alcune clienti erano già dentro per dare un'occhiata più da vicino alla merce esposta. Oltre alla biancheria intima, il negozio vendeva vari capi per la notte, e di fatto, Strawberry fu attratta da un pigiama invernale con la fantasia di una grossa fragola al centro del pezzo superiore dell'abbigliamento.

Lory optò anch'essa per un pigiama nuovo. Sia lei che le altre sentivano l'urgenza di avere nuovi vestiti notturni per questo periodo. Dopo aver occhiato un pigiama dalle tonalità verdine, Lory si concentrò su un paio di calzini che, a suo parere, si abbinavano perfettamente al nuovo pigiama che aveva intenzione di provare.
Paddy si era concentrata a guardare per curiosità un cesto di medie dimensioni con una varietà di mutande da donna di diverse misure e colori. La bambina ne prese uno e, non capendone chiaramente la sua funzione, si avvicinò alle due adolescenti chiedendo loro:

Pa:-  Ehi, guardate cosa ho trovato! -\(≧ω≦)/

Entrambe, quando si girarono per vedere cosa Paddy aveva preso, per poco non svennero per l'imbarazzo. La bambina, ingenua com'era, non si era resa conto di tenere tra le mani un perizoma rosa con la fantasia di piccole fragole sparpagliate un po' dappertutto. Strawberry, con una mossa fulminea, le strappò l'oggetto osé e sempre rossa in volto si rivolse alla biondina.

L/S: (☼Д☼)         

S:-  Paddy, dimmi un po', dove hai trovato queste mutande? -  ٩ʕ•̀//︿// •́ʔ۶    


Se esistesse una classifica per le varie tonalità di rosso, Strawberry avrebbe classificato questo rossore tra i più intensi che avesse mai provato nella sua vita. Tutta contenta, Paddy le rispose, indicandole il posto dove le aveva prese. La rossa, insieme a Lory, rimase impetrita per la scoperta scioccante appena fatta.

S:- Non capisco perché permettano a chiunque di avere libero accesso a queste cose.-  (◎ヮ◎)         
Si disse a voce alta. Lory, ancora impietrita, le lanciò uno sguardo fugace per accertarsi che non stesse sognando a occhi aperti.
Pa:- Ma questo è per te! ^^
S:- Ma Paddy, non è il mio genere di cose, e poi sicuramente non è della mia misura. Non credo che per questo tipo di biancheria intima abbiano le mie misure.- (^///皿///^)
Strawberry lo disse a denti stretti, cercando di soffocare il suo urlo interiore per non farsi cacciare dalle commesse. Paddy, dopo un attimo di esitazione, rispose alla mezzana.
Pa:- Ma Strawberry one-chan, non è vero... Tu l'altra volta parlavi con Lory one-chan a riguardo di voler indossare questo tipo di intimo quando sarai da sola con il tuo Mark. Ti ho sentita che lo dicevi.- ^^
Sgamata dalla bambina, il solo ricordo di quel giorno la fece maledire per aver scherzato con Lory su tale argomento quando erano al maniero. Doveva aver già capito che certi argomenti non li avrebbe dovuti discutere con la bambina, rischiando che lei traviasse come suo solito.
Lory, sentendosi messa in causa da Paddy, anche lei divenne rossa dalla vergogna memore di quel giorno particolare. Mentre la situazione diventava satura per l'imbarazzo causato dalla biondina, con una certa insistenza convinse una contro voglia Strawberry a provare l'indumento incriminato. La rossa, con esitazione, si spostò in uno dei camerini per fare la tanto agognata prova. Mentre dentro il camerino si dava una veloce occhiata allo specchio che si trovava al suo interno, le due amiche rimaste fuori bisbigliavano tra loro.
Pa:- Pensi che a Strawberry one-chan piacerà? Quando ho visto le fragole, ho pensato subito a lei. - 



L:- Io penso che le starà bene, dobbiamo solo aspettare che esca...- 
S:- Io non esco conciata così. Non so come hai fatto Paddy ad azzeccare le mie misure, ma io questo intimo non lo indosserò mai.- ٩ʕ•̀//︿// •́ʔ۶ ꐦ
Strawberry interruppe Lory, mettendo in chiaro che, per quanto le stesse bene, la rossa si sentiva imbarazzata. Aggiunse anche il fatto che Kisshu stava venendo spesso a importunarla e, con lui nei paraggi, cosa avrebbe combinato se per sfortuna lo beccasse a indossare tale intimo? Assorbita nei suoi pensieri, si distrasse e non si accorse che una impaziente Paddy stava entrando come una furia e con il cellulare in mano aveva scattato accidentalmente alcune fotografie. Presa alla sprovvista, Strawberry cercava di coprirsi con quello che le capitava sotto tiro.
S: PADDY, ESCI SUBITO DA QUI.- (ノꐦ ◎曲◎)ノ 
Pa:- Ma che ho fatto di male? Mi sono solo limitata a vedere come mai ci stavi mettendo così tanto.-  ╮( •́ω•̀ )╭     
S:- Appena ti prendo ti strangolo con le mie stesse mani, VAI FUORI.-  (╯°Д°)╯
Digrignò i denti dalla rabbia. La biondina, sentendo puzza di guai, si limitò a richiudere la tenda dello spogliatoio. Dopo che la rossa si fu calmata, uscì dal camerino e, ignorando la bambina, tutte e tre uscirono con i loro nuovi acquisti. Per fortuna, nel giro di qualche ora, il giovane trio riuscì a finire gli acquisti per i loro regali ai parenti e a trasferirli.
Rientrate nel maniero, stavano vicine a uno dei camini che la grande abitazione offriva alle sue ospiti per tenerle al caldo, mentre fuori nevicava come non mai.
Strawberry, Lory e Paddy erano sedute nelle poltrone mentre sorseggiavano una buona cioccolata calda. Il suo aroma dolce si diffondeva per la stanza, regalando alle tre ragazze una sensazione di pace. Lory, seduta in una poltrona singola, stava ripassando la materia di scienze dal momento che il professore aveva detto che dopo il rientro dalle vacanze natalizie la classe avrebbe svolto un compito molto importante. Strawberry si teneva in contatto con i suoi genitori; dopo il mezzo fiasco al Luna Park, la rossa non ebbe modo di chiarire l'aria col padre, anche se è risaputo che Shintaro Momomiya è un tipo geloso. Paddy giocava con un mini videogioco, e da quanto si concentrava, sembrava assorta nel gioco.
Tutte e tre erano distratte dai loro passatempi e non si accorsero dell'arrivo silenzioso di Kisshu. Appena arrivato, le sue narici percepirono il dolce profumo della rossa, e girando il capo, la localizzò insieme alle altre. Soddisfatto per averla individuata, l'adolescente alieno si limitò ad osservarla mentre era distratta dal suo cellulare. Kisshu non sapeva con chi stesse comunicando la sua micetta, ma di certo vederla felice la rendeva più carina in quel momento.
T:- Ehi Kisshu, cosa stai facendo? Pai è da un pezzo che ti sta cerc...-  
Tart, appena arrivato, si rivolse al fratello mezzano, ma venne messo a tacere dal verdino. La sua mano gli copriva la bocca, e dopo avergli fatto il gesto del dito per fare silenzio, inclinò il viso del più giovane degli Iksatashi verso la direzione delle umane. Tart sbatté le palpebre confuso, ma dopo aver individuato anche lui la rossa, la situazione gli divenne molto chiara.
T:- Kisshu, non mi dire che sei venuto per lei. Lo sai che Pai ti tiene d'occhio.-

Tart cercò di ammonire il mezzano come fanno sempre Pai e il loro padre, ma come ben si sa, il mezzano aveva le orecchie da mercante, e la piccola ramanzina passò inosservata mentre il ragazzo era concentrato sulle figure della rossa. Dopo aver finito di messaggiare con la madre, la rossa richiamò l'attenzione delle altre.
S:- Ragazze, mi è venuta in mente una cosa!- ^^
L:- Cosa?- (^^)
S:- Beh, ecco!... Tra qualche giorno è la vigilia di Natale e dal momento che ci sono state alcune incursioni da parte dei Cyniclons e le bufere di neve stanno isolando Tokyo, non possiamo passare il Natale con i nostri parenti. Quindi siamo bloccate qui...-  ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         
Pa:- E allora? Cosa ci proponi di fare?- (・༚・) ??
S:- Stavo pensando, se festeggiamo la vigilia e il Natale tra noi? Cioè facciamo una festa tra noi nella vecchia capanna.- 
Questa proposta attirò ancora di più l'attenzione delle altre. Per quanto riguarda gli Ikisatashi, erano a tutte orecchie. L'idea di una festa proposta da Berry stava mettendo in moto la mente di Kisshu, e un sorrisetto gli si dipingeva sulle labbra. (≖ᴗ≖๑)
T:- Eh-hi Kissh-hu? Perché hai quel sorriso? Non mi piace quando lo fai, di solito significa che stai architettando qualcosa.- 〣(○^○)〣 
Tart balbettava; i brividi gli avevano preso possesso in tutto il suo corpo. Quando il fratello adottivo si comportava così, significava guai seri, e Pai finiva sempre per sgridarli. Kisshu si voltò verso il fratellino e, sorridendo, disse:
K:- Non ti preoccupare, Tart. Se da quello che stiamo sentendo presto ci divertiremo.- (≖ᴗ≖๑)

T: Cosa?- (゚◇゚;)ノ゙ 
Tart era molto confuso, e lo si capiva dalla sua espressione, ma non dando peso alle parole del mezzano e tornando a origliare i discorsi delle tre ragazze, ignare di non essere più sole.
L:- Stai forse sentendo parlare di quella vecchia capanna?-  
S:- Certo! Noi l'abbiamo risistemata ed è diventata un vero gioiello. È anche molto spaziosa per fare una piccola festa... Immaginatevi all'interno tutto decorato, con la musica a tutto volume e i tanti dolci che possiamo portare per noi tre.- ^^

Alla menzione dei dolci, alla bambina venne l'acquolina in bocca, e anche a Tart. Kisshu, vedendolo sbavare alla sola menzione dei dolci umani, sghignazzava, e questo indispettì il più giovane. Non volendo litigare con il mezzano e farsi scoprire dalle altre, Tart voltò il capo dall'altra parte, celando al fratello più grande il rossore che gli dipingeva le guance pallide.
L:- Ci vorrà del tempo per sistemare tutto, e con i dolci avanzati dal Café Mew Mew potremmo farcela.- ^^
S:- Allora è deciso, da domani ci metteremo tutte al lavoro per spartirci i compiti per organizzare una piccola festa. Forse sarà un po' noiosa dal momento che saremo solo noi tre, ma potremo passare il tempo con i vari giochi da tavolo per quel giorno.- 
Pa:- SIIII! Così potremo divertirci con Tatu-Taru e gli altri..- \(≧ω≦)/

Appena la bambina formulò questa frase, la frenesia delle altre scemò all'improvviso, e un mal di testa stava prendendo piede alla rosa, che già sentiva che stavano arrivando i gratta capi.

S:- Dimmi perché devi sempre coinvolgere anche loro? Non potremmo passare una serata all'insegna del divertimento?... E poi, non è garantito che loro vengano. Kisshu, sicuro ci posso mettere la mano sul fuoco, per Tart non posso garantire.- (◔‸◔)     
Kisshu si gonfiò il petto pieno di orgoglio quando la rossa disse di essere certa che la sua presenza sarebbe stata garantita. In questo modo, Kisshu si sentiva sempre più vicino a conquistare l'affetto della ragazza. Tart rimase zitto ancora rosso in viso. Sentire la bambina chiamarlo con quel ridicolo nomignolo lo metteva ancora in imbarazzo, e spesso Kisshu rincarava la dose su questa cosa.
L:- Non ha tutti i torti, Tart è ancora un bambino, è molto probabile che non venga e per Pai-san non verrà di sicuro. Potrebbe avere degli impegni per quel giorno.- ^^💧
La verdina stava ragionando a voce alta perché le altre potessero sentirle. L'ottimismo della biondina non scemò nemmeno un attimo, e positiva disse:
Pa:- Sono sicura che se lo chiedo a Taru-Taru, lui di certo non si rifiuterà di venire al mio invito. E se non lo vedo, potrò chiederlo sempre a Kisshu-Kun; di certo lui si garantirà di esserci alla nostra festa.- (≧◡≦) ♡   
Soddisfatto, Kisshu, insieme a un imbarazzato Tart, si tele trasportò via in silenzio. Mentre la discussione tra le tre continuava per organizzarsi per le varie commissioni che dovrebbero fare per organizzare per bene la festa. Passarono alcuni giorni e i preparativi per la loro festicciola furono ultimati. Paddy frizzava di allegria da tutti i pori, tanto che la contagiava persino al Caffè Mew Mew. I clienti la trovarono adorabile, e forse per questo, oltre alle mance per i suoi trucchi, Paddy ne riceveva altre; Strawberry e Lory si divertirono a vederla così felice. Una bambina della sua età dovrebbe essere molto felice e spensierata, ma in Giappone è in corso una guerra spietata e non sempre si può gioire in un clima del genere.
Il lato positivo di questa giornata fredda, al Caffè le chiacchiere dei clienti tenevano l'atmosfera calda. Il piano di Lory per il QR code stava funzionando alla grande, e molti clienti si stavano recando spesso al caffè. Chi si era subito scaricato l'app del negozio trovava molto stimolante le varie varietà di menù che spesso venivano aggiornate.
Il lavoro venne svolto alla perfezione, e dopo aver chiuso il locale nell'orario di chiusura, il trio salutò i due americani e si diresse verso il maniero, con alcuni campioni dei pasticcini per la loro festa. Stranamente, Paddy non disse nulla sulla festa che stavano organizzando e che forse ci sarebbero stati degli ospiti. Infatti, quando incontrò Kisshu in disparte, la bambina lo "avvisò" della festa. L'adolescente stette zitto per il fatto di sapere già della festa e, fingendo di scoprirlo in quel momento, fece una faccia sorpresa finta.
Lo staff del maniero si era dimezzato, dato che molti di loro avevano i parenti nella capitale e non avevano il problema degli altri membri di non recarsi altrove per passare la vigilia con i famigliari. Una piccola festa si stava svolgendo nel maniero, nello specifico nelle cucine, dove gli adulti bevevano abbondantemente. Man mano che i festeggiamenti proseguivano, diventavano sempre più brilli e meno vigili. Il trio approfittò della guardia abbassata degli adulti per trasferire le ultime cose e iniziare la loro festa.
Lo stereo fu accordato da Lory, Strawberry mise in ordine le bevande analcoliche e il ghiaccio nell'apposito congelatore per evitare che le bevande diventassero troppo calde. I pasticcini, poggiati nei loro appositi vassoi, facevano la loro bella figura. Anche la "sala" dove si sarebbe svolta la festa fu decorata ad arte. Dei teli dai vari colori brillanti furono agganciati sull'ampio, creando così l'effetto tenda. Anche i vari mobili, alcuni di loro, furono spostati o trasferiti altrove. Delle lucine furono sparpagliate all'interno del piccolo salone per dare quell'effetto magico. Gli ultimi aggiustamenti stavano per concludersi, e in uno dei due tavoli decorati per l'occasione celava un piccolo segreto che, se la serata fosse andata come sperato da Paddy, sarebbe stato svelato agli altri invitati.


Infatti, mentre le tre umane si stavano intrattenendo con varie chiacchiere, sentirono i suoni delle materilazioni e, voltandosi, videro con grande sorpresa Kisshu e Tart. Il verdino, con il solito sorriso beffardo, si concentrò sulla rossa. Vedendola agghirlandata in quella maniera, le guance di Berry si tingevano di rosa. Berry era stupita sotto il punto di vista del nuovo arrivato.
Tart, dal canto suo, si era concentrato esclusivamente sui dolci che facevano la loro bella mostra. Distratto com'era, non si accorse che una Nenè frizzante si era gettata addosso a lui, prendendolo alla sprovvista. Kisshu, che si era concentrato solo sulla rossa, facendole una radiografia molto approfondita con la coda dell'occhio, vide l'interazione dei due bambini e si piegò in due dalle risate. Tart, tutto rosso in volto, cercava di scollarsi di dosso la bambina, ma lei si aggrappava ancora di più al povero malcapitato.
Ondina, rimasta in disparte, decise di intervenire prima che la situazione degenerasse.
O:- Nenè, dovresti staccarti da Tart. È appena arrivato e non dovresti accoglierlo in questa maniera così brusca.- ^^💧 
N:- Io sono solo contenta di rivedere Taru-Taru, tutto qui.- ୧ (✪∇ ✪) ୨     
Ribatté la bambina e, vedendo la sua occasione di staccarsi da lui, dal momento che era trattenuta a dialogare con la verdina, Tart la allontanò un po' bruscamente e si tele trasportò vicino al mezzano che aveva ancora gli occhi lucidi per le troppe risate. Dopo averlo fulminato con lo sguardo, il più giovane degli Ikisatashi rispose alla bambina.
T:- SMETTILA DI CHIAMARMI TARU-TARU, quel nome è ridicolo. - ٩ʕ•̀//︿// •́ʔ۶    

Ancora rosso in volto, il bambino con le braccia conserte si voltò di lato. Sentendo le risatine poco trattenute della rossa, si rivolse a quest'ultima sgraziatamente, come suo solito.
T:- Che hai da ridere, vecchia befana!- è_é
B:- Come mi hai chiamata, piccolo moccioso?- ╬(ノ゙¬益¬₎ノ゙
Gli animi tra i due si erano accesi, e vedendoli già stuzzicarsi a vicenda, Ondina prese subito l'iniziativa di mettersi di mezzo per scongiurare altre litigate. Propose ad entrambi di servirsi da soli per gli snack che stavano sui tavoli. Per fortuna oggi era la sua giornata fortunata. Dopo aver lanciato le ultime occhiatacce, entrambi si spostarono ai lati dei due tavoli per rifocillarsi, mentre varie musiche natalizie si alternavano come sottofondo. Ondina, mentre si riempiva il suo bicchiere di qualcosa di analcolico, con la coda dell'occhio si accorse di un movimento sospetto fuori dalla capanna. Intuendo qualcosa, in silenzio tagliò un pezzo di torta. Vedendo i quattro ragazzi concentrati tra loro, Ondina uscì in silenzio.
Pai stava in disparte, accovacciato dietro alcuni cespugli che gli facevano da riparo, mentre osservava l'interazione dei suoi fratelli con le ragazze. Per il momento non stava succedendo nulla di strano. Per quanto riguardava anche quando aveva ricevuto "l'invito" per questa festa, non era molto interessato alla socializzazione, anche se poteva approfittare di questo invito per raccogliere dati sulle sue ricerche sui comportamenti degli esseri umani, che a quanto pare li trovava molto intriganti, più di quanto si aspettasse inizialmente.
Pai, perso nei suoi pensieri, non si accorse che un piatto con una fetta di torta gli era stato posto sotto il naso. Dopo aver sbattuto le palpebre, incrociò lo sguardo con quello dolce di Ondina, che con una coperta di lana si stava proteggendo dal vento gelido che in quel momento soffiava. I primi fiocchi stavano cominciando a cadere dolcemente dal cielo per poi posarsi sull'erba, creando così il primo strato di neve.

Di certo, Pai non si aspettava questo comportamento da parte di lei, ma anche se, dopo averla vista agire in certe situazioni, Pai doveva già immaginarsi della gentilezza e della sua disponibilità dell'umana che gli stava di fronte. Ondina si sedette su un vecchio tronco di un albero abbattuto che faceva da sgabello per il ragazzo accovacciato accanto a lei. Pai, vedendola ancora lì, prese la parola.
P:- Che ci fai tu qui?- ( ≖͞  -≖͞) ??        
Domandò con un miscuglio di scetticismo e curiosità. Pai sapeva che gli umani non hanno la stessa resistenza degli Cyniclons alle basse temperature. Anche con la coperta che la copriva, non era sufficiente per tenerla al caldo e isolarla dal freddo pungente di quella sera.
O:- Potrei farti la stessa domanda, Pai-san. Perché sei qui fuori al freddo quando potresti stare dentro? - (・///∇///・)   
P:- Non credo che sia il caso che io entri... e poi... non sono un tipo per le grandi folle. (¬_¬)   
O:- Pai-san, la nostra festa è privata solo per noi. All'inizio questa doveva essere una festicciola per noi tre, poi a Nenè è venuta in mente di estendere l'invito anche a voi altri... e non ero molto sicura che tu venissi. Lì dentro non c'è una grande folla, quindi non devi sentirti in imbarazzo, ma non posso obbligarti a venire... Ecco, ti ho portato un pezzo di torta. È alla crema. Ho pensato di darti un gusto classico, non sapendo se sei del tipo per i dolci... Ma se decidessi di venire, sarai sempre ben accolto.- (・/// . ///・)        
Detto ciò, Ondina si era presa di coraggio per fare questo discorso al ragazzo, che di solito, ad ogni loro interazione, evitava sempre di guardarlo dritto negli occhi. Forse il clima o il fatto che fosse la vigilia di Natale faceva sentire Ondina più sicura di sé. Fece qualcosa che desiderava fare dal profondo del suo cuore: avvicinandosi piano al viso del ragazzo, con un piccolo gesto gli diede un bacio sulla guancia pallida, cogliendolo di sorpresa.

(K.j:- SIIIIIIIIIIIII!!.. \(≧ω≦)/)

O:- Grazie, Pai-san!- ^/////^
E non dando il tempo a Pai di metabolizzare meglio la cosa, Ondina si alzò e, regalandogli un sorriso, si spostò dentro la capanna trovandola stranamente ancora tutta integra. Pai, rimasto solo con la mano, si toccò la guancia che prima era stata l'oggetto di contatto della ragazza e lui.
La festa si stava un po' animando per la gioia di Ondina. Kisshu per il momento si stava dando una regolata, permettendo a Berry di poterci interagire, ma rimaneva ugualmente sull'attenti intorno a lui. Tart e Nenè nei loro discorsi infantili sembravano iniziare ad andare d'accordo. Ondina non poteva sperare di meglio, anche se ogni tanto con la coda dell'occhio buttava un'occhiata fugace alle finestre dietro di sé, sperando di intravedere il ragazzo che aveva deciso di rimanere fuori.
O:- Ora che ci penso, stupida me... avrei dovuto dargli la mia coperta. Spero solo che non si ammali!- (⋟﹏⋞) 
E mentre la musica di sottofondo continuava a diffondersi in tutta la stanza, Kisshu e Berry si erano spostati verso i tavoli dove c'erano molte prelibatezze e alcune bevande non del tutto consumate. Kisshu, volendo fare lo splendido e continuare a chiacchierare con la rossa, dal momento che questa finora è l'unica interazione più lunga che stava avendo con lei, voleva approfittarsene.
K:- Stasera sei bellissima, anche quando eravamo al luna park, mi togli il respiro piccola mia. - (-‿◦)
  
L'occhiolino aveva messo un certo imbarazzo alla ragazza. Volendo dare una piccolissima possibilità al ragazzo, Berry, se lui avesse sgamato anche solo una cosa, lo avrebbe evitato come le altre volte. Per sua sorpresa, si stava comportando civilmente e Berry lo poteva considerare una mezza vittoria. Kisshu, distrattamente, stava testando la mano sulla superficie dura di uno dei tavoli, e continuando la sua perlustrazione, la mano biricchina del ragazzo era scesa verso il vuoto sotto il tavolo. Ma ebbe una brutta sorpresa: la sua mano venne azzannata da qualcosa che si trovava sotto la tavola. Kisshu, lamentandosi, attirò l'attenzione degli altri e, tirando fuori l'arto, scoprì che sotto la tavola si celava una arrabbiata Zanna Bianca che si era "limitata" a dare un avvertimento al ragazzo. Il verdino non credeva ai suoi occhi: la bestiaccia dell'altra volta lo aveva morso un'altra volta e fulminandola non si perse le risatine della rossa e dei bambini. Ondina, come la volta scorsa, cercava di celare il suo divertimento con un finto colpo di tosse dietro il suo pugno. Kisshu, a parte ciò, non si era fatto veramente male e sentendo la sua micetta ridere furono musica celestiale per le sue orecchie.
B:- Scusami tanto... spfft... ho dimenticato di dirti... spfft... che con noi c'è Zanna Bianca... ahahah!!!.- ヾ(๑≧∇≦)ノ゙

Berry, d'altro canto, si sforzò di trattenere le risate per l'interazione tra Kisshu e Zanna Bianca.

Un bussare aveva fatto distrare l'attenzione di tutti dal dramma appena iniziato tra Kisshu e Zanna Bianca , Ondina andò ad aprire e dopo un attimo di stupore le sue labbra si alzarono di un dolcissimo sorriso e facendosi da parte fece entrare il nuovo arrivato .

La figura alta e imponente di Pai richiamò l'attenzione di tutti all'interno della capanna. Kisshu, nonostante l'irritazione precedente, provò un misto di sorpresa e curiosità nell'incontrare il fratello maggiore. Anche Tart e Nenè guardarono il nuovo arrivato con occhi curiosi.
Pai guardò Kisshu con un'espressione seria, rimproverandolo per il suo comportamento precedente.
P:- Non ti posso lasciare nemmeno un minuto che già ti sei cacciato in qualche pasticcio, Kisshu.- (¬_¬)
Il saluto di Pai sciolse la tensione, e il verdino rispose con il suo solito tono beffardo:
K:- Pai, ma che bella sorpresa!... Non ci aspettavamo il tuo passaggio così improvviso, sei arrivato giusto giusto in tempo per i festeggiamenti.- ٩(ᵔ 0ᵔ )۶

Pai, tuttavia, non sembrava molto interessato alle frecciatine di Kisshu e spiegò il motivo della sua visita.
P:- Posso farne a meno della tua frecciatina stupida, Kisshu. Sono venuto solo a vedere come vi stavate comportando. Ma da come sto vedendo, anche voi ogni tanto avete dei comportamenti civili.- (¬_¬)
Il freddo pungente che si trovava fuori non era nulla messo a confronto alle parole del maggiore. Ondina, sentendo che da lì a poco l'atmosfera festosa di prima stava scemando, questa volta salvò la situazione invitando Pai ai festeggiamenti.
O:- Pai-san, benvenuto! Abbiamo preparato tante delizie e ci divertiamo. Siediti e unisciti a noi per la festa! - ^^💧
Pai, dopo un breve momento di esitazione, accettò l'invito e si spostò verso il caminetto per potersi riscaldare un po'. 
Dopo qualche minuto di un totale silenzio, Ondina vide come la musica era l'unico suono di sottofondo assieme allo scoppiettio delle fiamme del camino che stavano facendo da sfondo, non volendo che l'allegria presa un po' di panico prese la prima cosa che le passò sotto mano e prese la parola.
O: - Ma perché non giochiamo a questo? - ^^

Ondina teneva tra le mani una scatola di medie dimensioni, dipinta dai vari colori sgargianti, con ritratto una buffa oca con un fiocco rosso legato intorno al suo lungo collo. La scatola in questione era stata posta sul tavolo dalla verdina.

B/N: - IL GIOCO DELL'OCA? - (ಠ 。ಠ)

Le due ragazzine esclamarono contemporaneamente, sorprese dalla svolta che si stava prendendo. I ragazzi, per lo più, erano rimasti ammutoliti, non conoscendo il titolo appena elencato dalle due ragazzine.

T: - Scusate, ma sapete dirmi che cos'è il gioco dell'oca? Non l'ho mai sentito parlare fino ad ora. - (・༚・) ??

Domandò un curioso Tart, lui come Kisshu si era incuriosito dalla buffa scatola che la verdina aveva tirato fuori dal nulla, e Nenè rispose.

N: - Stai tranquillo, Taru-Taru. Io sono una vera esperta di questo gioco, ho vinto molte partite, puoi credermi sulla mia parola. -     |✧ ヮ✧ )و✧ 

Nenè aveva le stelle al posto degli occhi, che testimoniavano la sua eccitazione per questo gioco. Messe in disparte Berry e Ondina, non erano dello stesso parere della bambina; entrambe la guardavano con una certa preoccupazione.

B: - Ondina, perché ho questa strana sensazione che sta per succedere qualcosa di strano? - (•́ᆺ•̀)      

Ondina sorrise,  e rivolgendosi a una preoccupata Berry le rispose.

O: - Credo che centri qualcosa con Nenè e il gioco dell'oca. Sappiamo benissimo come andrà a finire, sembra che questo gioco le abbia dato molto alla testa. - ; (>^~^)>

B: - Vado a prepararmi in anticipo qualcosa per il mal di testa che credo che stasera mi servirà... Se vuoi, lo preparo anche a te? -

Domandò la rossa alla verdina, entrambe erano consapevoli della strana ossessione che la Nenè aveva nei confronti di questo gioco. Come ogni anno in questo periodo, quando tiravano fuori i vari giochi da tavolo, Nenè stravedeva per quello dell'oca. E sempre come ogni anno, Berry si preparava un'aspirina per il gran mal di testa che le sarebbe venuto da lì a poco.
Infatti, Berry si era appena spostata per andarsi a preparare il farmaco, ma poi le venne in mente un pensiero e, fermandosi, si accorse che per la serata che avrebbero passato, anche Ondina ne avrebbe bisogno. Con la scusa che c'erano gli Iksatashi, il loro mal di testa sarebbe stato il doppio per quest'anno.

 


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Come era stato ordinato dal monarca, il Bodyguardian si era adoperato per il trasferimento dell'ambasciatore e della sua accompagnatrice nel palazzo in modo sicuro. Tuttavia, in qualche modo, i primi pettegolezzi avevano rivelato una falla nel suo piano per trasferire i due umani nella massima segretezza. La notizia era saltata in aria, e ogni singolo abitante si domandava come fosse possibile che una cosa del genere fosse stata approvata dai vertici più alti. Qualche anziano Cyniclon, scuotendo il capo amaramente, disse che se fosse stato il primo sovrano (il nonno di Profondo Blu) ancora in vita, tutto questo non sarebbe successo. Molti ascoltarono le divagazioni del vecchio, e pochi di loro, con i cenni dei capi, gli diedero ragione. Ma uno in particolare, una donna Cyniclon, si era appostata dietro a una delle possenti colonne, origliando le conversazioni dai soldati nelle loro ronde di guardia, fino ai domestici che, ignari di essere stati oggetto di spionaggio, si lasciavano andare alle loro divagazioni più private. 
Questa Cyniclon in questione si chiamava Ines, una giovane donna di circa 27 anni, dal carattere freddo e vendicativo. A parte il bell'aspetto e un sensuale neo sul lato inferiore delle labbra, tutto il resto passava in secondo piano. Era la figlia minore di un importante ufficiale che aveva prestato servizio per una buona parte della sua vita militare sotto il dominio del precedente monarca Baltazard (padre di Profondo Blu),  poco prima di morire passò gli ultimi suoi anni le sue referenze al monarca attuale. 
In virtù della sua condizione di figlia di un ufficiale di alto grado, Ines godeva del privilegio di frequentare spesso il palazzo del monarca attuale. Tuttavia, poiché il suo accesso era notevolmente limitato, la donna impiegava il suo tempo in manovre e intrighi a spese di molti, disinteressandosi delle conseguenze delle sue azioni. Malgrado le notizie poco rassicuranti riguardanti l'arrivo di due umani nel loro territorio, fatto inaccettabile, la situazione peggiorava ulteriormente con la diffusione della notizia che questi umani avrebbero cercato rifugio nel regno per "proteggersi" dalle rivolte. Ines, tutt'altro che disposta ad accettare tale situazione, decise di agire con tempestività.

Avvolta nelle vesti che le facevano da strascico, queste svolazzavano ad ogni passo felpato mentre cercava di ottenere un'udienza con il monarca, al fine di dissuaderlo da gesti considerati sconsiderati. La donna cercava freneticamente una scorta che potesse accompagnarla fino alle porte della sala del trono. Tuttavia, non riuscendo a trovare nessuno adatto a tale compito, la sua frustrazione cresceva di secondo in secondo. Inaspettatamente, per poco non perse di vista il soldato che si vociferava essere stato incaricato della tutela degli intrusi e, mentre si avvicinava per raggiungerlo, si accorse che quest'ultimo non era più solo.
Un uomo umano, alto e dalla corporatura robusta, si presentava con capelli corti e scuri, indossando un abbigliamento tipico della sua specie, come dedusse Ines. La sua sola presenza generò molta rabbia nella donna. Tuttavia, la situazione peggiorò quando notò una giovane donna umana al suo fianco. Inizialmente colpita, dopo un'attenta analisi del volto della ragazza, la rabbia di Ines svanì improvvisamente, poiché la donna non sembrava attraente per i suoi standard estetici. Ines fece un sorrisetto prima di allontanarsi, consapevole che doveva prepararsi per la sua entrata spettacolare e non aveva tempo da perdere.

Il ragazzo dai capelli azzurri fungeva da Cicerone per i due nuovi arrivati nel castello, e entrambi rimasero in silenzio per gran parte del loro tragitto. Oscar, dalla sua espressione grottesca, era ancora arrabbiato per il trattamento vergognoso subito in precedenza. Le rughe sulla sua fronte erano accentuate, mentre l'ambasciatore giapponese riviveva mentalmente il giorno in cui fu allontanato dal palazzo principale, scortato da due guardie di rango inferiore. Oscar non si era mai sentito così umiliato in vita sua.

Per quanto riguarda Nico Robin, la giovane ereditiera poteva percepire chiaramente lo sguardo truce dell'uomo perso nei suoi pensieri. Poteva solo immaginare cosa stesse infastidendo il suo patrigno, ma decise di concentrarsi su ciò che la circondava. La struttura rifletteva tipicamente lo stile degli Cyniclon, e molti dei materiali utilizzati erano così unici che Nico Robin faticava a classificarli. Tuttavia, ciò che la infastidiva particolarmente erano gli innumerevoli occhi che, pensando di essere invisibili, i mille occhi scrutatori si posarono su di lei. Forse alcuni di loro avevano già avuto l'opportunità di dare una fugace occhiata all'ambasciatore durante la rara occasione in cui si era trasferito al palazzo principale. Questi pensieri distrassero Nico Robin, e per poco non andò a sbattere dietro al patrigno.

Vide che, in un certo momento, tutti e tre si erano fermati di fronte a una porta sul lato destro del lungo corridoio. Oscar, senza dire una parola, entrò, e Nico Robin presumeva che si trattasse della camera dell'ambasciatore. Il soldato lanciò una fugace occhiata alla ragazza, forse interrogandosi sul motivo del suo lungo silenzio, ma vedendo che tutto era a posto, proseguì per un altro tratto di strada. Successivamente, anche il soldato si fermò davanti a un'altra porta e, voltandosi, disse:

?: - Dietro a questa porta si cela il vostro nuovo appartamento. Non dovrete preoccuparvi; sarete servita e riverita da una serva che vi verrà assegnata... - ᓀ ᓂ  

Lui aprì la porta e cercò, come la prima volta, di prendere una delle sue valigie. Come la volta precedente, Nico Robin portò la valigetta tanto a lei cara fuori dalla portata del ragazzo.

?: - ( ≖͞  -≖͞) ??        

Nico Robin prese carta e penna, e scrisse frettolosamente poche righe.

N.R.: - Come ho già detto in precedenza, non siete obbligato a farmi da fattorino. Anche io ho delle braccia e riesco ancora ad usarle... Per questa valigetta in particolare, ci sono delle cose delicatissime e preferisco portarla io. Voi avete un passo troppo veloce e ho paura che involontariamente possiate rompere il suo contenuto. - 

Mistero risolto per la famosa valigetta, il ragazzo ancora confuso si limitò a farla entrare. L'appartamento era molto più grande di quanto Nico Robin si fosse immaginata, ma non era di molte pretese. Con le valigie messe da parte, la ragazza poté osservare con cura lo stile e l'arredamento del salone. Oltre ad essere spazioso, aveva molte altre porte che vennero visitate insieme al ragazzo, il quale le spiegò le varie funzioni di ciascuna.

Una di queste porte portava alla camera da letto, dove, sul lato sinistro del letto a baldacchino, c'era una grande porta-finestra da cui si poteva già intravedere un ampio balcone con una vista mozzafiato. Avvicinandosi alla porta-finestra, Nico Robin aprì le sue serrande e provò una strana sensazione che le fece tremare tutto il corpo, incapace di descrivere il mix di emozioni che la invase. Ignara di avere uno spettatore sotto forma del suo Bodyguardian, che si limitava ad osservarla, per la prima volta egli poté vedere un'espressione genuina sulla sua protetta.


Di solito è così distante e in allerta quando lui era nei paraggi, ma finalmente poteva avere quell'espressione di sorpresa di lei che venne impressa nella mente del soldato. Dopo questo, egli decise di lasciare la ragazza ai suoi pensieri per farla meglio abituare al nuovo scenario.

Trascorsero alcuni giorni da quando Nico Robin e l'ambasciatore giapponese si erano appena trasferiti, e finora tutto procedeva senza intoppi, a parte le notizie delle crescenti rivolte che si stavano diffondendo a macchia d'olio. Gli animi dei rivoltosi si infiammarono ulteriormente dopo che i vari capi dei villaggi furono convocati al palazzo principale, anche se ciò non portò a risultati significativi.

In quel momento, Nico Robin stava scrivendo una lettera al suo maestro sciamano Choneyo, quando venne interrotta dall'improvviso bussare alla sua porta. Non fidandosi del nuovo arrivato (nel caso non fosse Oscar o il suo Bodyguardian), la ragazza preferì nascondere la lettera incompleta prima di andare ad aprire la porta.

Davanti a lei si trovava una giovane donna Cyniclon molto bella, dai lunghi capelli neri mossi e dal fisico snodato, ricoperto da vesti molto pregiate. Ma ciò che attirò l'attenzione di Nico Robin furono due occhi verdi che la fissarono freddamente, come se davanti a loro ci fosse il loro peggior nemico. Entrambi erano colmi di rabbia, mal celata dalla nuova arrivata che si sforzava di mantenere un sorriso troppo smagliante secondo i gusti dell'ereditiera.

Nico Robin, ancora all'ingresso del suo appartamento, non sapeva come comportarsi. Tuttavia, udendo dei bisbigli di sottofondo, l'ereditiera inclinò leggermente il busto verso il suo lato sinistro. Con sua sorpresa, poté vedere chiaramente che un gruppo ristretto di ragazze Cyniclon, anch'esse vestite con abiti elaborati,che erano semi-nascoste, si ammassavano tra loro mentre la osservavano dietro i loro ventagli molto elaborati.
Nico Robin si limitò a ricomporsi e, voltandosi verso la nuova arrivata, fece un piccolo accenno col capo per permetterle di entrare. La donna dai capelli neri, con un portamento da prima donna, si introdusse nell'appartamento dell'ereditiera senza fare complimenti. Entrambe furono avvolte in un imbarazzante silenzio, sedute l'una di fronte all'altra su due poltrone che il grande salone offriva alle due donne.

Lady Ines, tutt'altro che imbarazzata, come traspariva chiaramente dal volto di Nico Robin, fu temporaneamente interrotta dall'arrivo della serva della ragazza. Quest'ultima è una donna anziana dalle vesti logore; sembrava che un tempo avessero avuto giorni migliori. Camminava scalza in punta di piedi con passi veloci, quasi come se stesse camminando sui gusci d'uova. La "tunica" che la serva indossava era un miscuglio tra un marrone sporco e un grigio topo sbiadito. Le mezze maniche, strappate in più punti, mettevano in evidenza le braccia sottili della donna, la cui struttura ossea era delicata, come se le sue braccia potessero staccarsi dal resto del corpo in qualsiasi momento.
Il suo viso non era dei migliori, con occhi sempre puntati per terra, mento sporgente, due occhiaie che aggiungevano molti anni alla poverina, un naso aquilino e zigomi molto pronunciati che accentuavano il volto segnato della terza arrivata. La sua minuscola statura era aggravata da una grossa gobba, rendendola molto goffa nei movimenti. La serva senza nome agiva in silenzio, rispondendo alle poche richieste di Nico Robin. L'anziana posò sul tavolino che si trovava tra le due ospiti un elegante servizio da tè, con delle tazze che emanavano il vapore di una bevanda calda.

Dal suo punto di vista, l'ereditiera sentì un campanello d'allarme dal momento in cui i suoi occhi si posarono sulla donna dai capelli neri. Dopo aver visto come quest'ultima fosse entrata come se fosse la padrona del posto, non prima di dare una forte spallata fatta di proposito all'ereditiera, mentre quest'ultima si massaggiava la spalla, capì che il suo calvario era appena iniziato.
L'imbarazzante silenzio che aveva avvolto il salone venne stroncato dalla donna dai capelli neri, che regalò a Nico Robin un finto sorriso. Appoggiandosi sulla spalliera della poltrona per mettersi comoda, prese per prima la parola.
I:- Allora è vero che due umani sono stati trasferiti nel palazzo principale.... Quando l'ho sentito per la prima volta, non ci credevo. Ho pensato fosse un brutto pettegolezzo.... Ma da quello che sto vedendo, le dicerie non sono così tanto false.-  (ᓀ  ◡ ᓂ )  
Ines doveva aver iniziato a parlare e dal tono freddo aveva già anticipato a Nico Robin dove avrebbe colpito la ragazza. Anche se a Nico Robin sarebbe piaciuto molto rispondere alla sua improvvisa ospite, le condizioni precarie della sua gola le impedirono di comunicare vocalmente. Non essendo sprovvista di altri mezzi per comunicare, prese a scrivere:


N.R:- Non so con chi ho l'onore di parlare, il mio nome è Nico Robin Uchiha, sono lieta di fare la vostra conoscenza. -
Lady Ines si inclinò leggermente in avanti per leggere il messaggio dell'umana che le stava davanti. Dopo aver alzato un sopracciglio destro sottolineando il suo scetticismo, puntò le sue fredde iridi verdi su quelle della sua interlocutrice. Fu una gara di sguardi, una battaglia silenziosa tra le due donne. Messa in disparte e quasi dimenticata dalle due sfidanti, l'anziana osservò con un'espressione di preoccupazione dipinta sul suo viso rugoso, non comprendendo perché si fosse sviluppata questa improvvisa animosità tra loro. Come le era stato detto, doveva solo limitarsi a eseguire gli ordini della umana e riferire di eventuali passi falsi ai suoi superiori. La donna pensò che questa animosità non sarebbe stata molto apprezzata dai suoi superiori, ed ecco che aspettò che qualsiasi cosa stesse succedendo finisse presto.
Lady Ines, ricomponendosi, alzò l'angolo della sua bocca in un sorrisetto, e una strana scintilla passò attraverso i suoi occhi verdi. Nico Robin lo vide chiaramente, la donna dai capelli neri aveva avuto un'illuminazione; un passaggio doveva esserle sfuggito all'ereditiera. Stringendo le sue mani sui braccioli della poltrona, diede sfogo alla sua frustrazione. I momenti dei giochi erano appena iniziati, e la licantropa non seppe con precisione chi avrebbe avuto le redini di questo gioco macabro. Secondo Nico Robin, la donna dai capelli neri era venuta per porre dei limiti. L'ereditiera osservò attentamente la sua nuova avversaria.


N.R:- "Se la dovessi paragonare a qualche animale, sarebbe la iena. Una iena solitaria, affamata in cerca di cibo. Una iena sola non è un grande pericolo, ma non bisogna mai sottovalutare che rimane pur sempre un animale  selvatico, che per un pezzo di carne è in grado di fare qualsiasi cosa."- ᓀ ᓂ  
Nico Robin vedeva Ines in questa maniera, il suo istinto di sopravvivenza si attivava da quel momento in poi, e sarebbe rimasta in allerta fino a quando la donna davanti a sé fosse  rimasta nei paraggi.
Ines si alzò, prendendo di sorpresa sia Nico Robin che la sua serva, e dopo un attimo di esitazione prese parola.
I: Voglio essere chiara con te, umana. Il mio nome è  Ines, sono figlia di un grande condottiero caduto eroicamente. Sono anche la prediletta del nostro amato e stimatissimo signore, l'onnipotente Profondo Blu. Io sono la sua eletta per diventare la sua consorte, e bene per te ricordarti che quando sei in mia presenza è ben richiesto che mi fai le dovute reverenze e che, se ti ritengo degna della mia presenza da rivolgermi la parola, mi devi chiamare “mia signora”. Spero che queste semplici regole ti entrino bene in testa, e nulla di brutto ti capiterà nel tuo soggiorno nel palazzo principale.-

Detto ciò, uscì drammaticamente dall'appartamento dell'ereditiera, non prima di aver sbattuto di proposito la porta d'ingresso, creando così un fracasso che diede parecchio fastidio alle orecchie di Nico Robin e della sua serva. La ragazza, ricordandosi di non essere sola, lanciò uno sguardo fugace di preoccupazione alla donna, ma quest'ultima si limitò ad abbassare il capo e portare via il servizio da tè, lasciando sola la licantropa.

Nico Robin tirò un sospiro di sollievo; questo era solo un piccolo assaggio di ciò che dovrà ingoiare per tutta la sua permanenza a palazzo. Sempre seduta, la giovane ereditiera voltò la testa verso la porta finestra e vide che fuori c'era una bella giornata, l'opposto di quanto fosse appena successo un attimo prima. Questo incontro le fece presupporre che tempi duri sarebbero arrivati da lei mentre sarebbe rimasta al palazzo principale. Dentro di sé, l'ereditiera del clan Uchiha sperava che questo trattato di pace si facesse il prima possibile per delimitare le sue sciagure.
Purtroppo, la premonizione della ereditiera era giusta. Nelle poche uscite che si permetteva di fare, oltre ad essere segregata all'interno del suo appartamento, non era estranea al mondo esterno. Sentiva le chiacchiere della servitù del palazzo e le battutine pungenti che sicuramente le donne Cyniclons dicevano davanti alla sua porta per farsi sentire dalla diretta interessata.
A Nico Robin, queste piccole cose non pesavano, anzi sembravano ai suoi occhi piccoli atti di molestia che le scivolavano senza nessun effetto. Ma dentro di sé, l'ereditiera sentiva che il peggio doveva ancora venire e da tutto il caos che si stava scatenando all'interno delle mura del palazzo, i gratta capi sarebbero durati ancora per un bel po' di tempo. Infatti, Ines non si sarebbe arresa senza usare tutto il suo arsenale che aveva a disposizione, e sempre con la sua lingua d'argento aveva fatto circolare altre dicerie sulla ragazza. Con questi piccoli atti di pietà stavano infiammando sempre di più gli animi degli altri Cyniclons che si trovavano presso il palazzo principale.

Le rare volte in cui Nico Robin decideva di uscire per fare due passi, veniva sempre bombardata da occhi accusatori e sussurri non così celati, dove poteva sentire malignità di ogni genere. Per evitare certi incidenti, l'ereditiera veniva sempre scortata dai due "gemelli" che silenziosamente divennero la sua ombra, e questo aveva messo un certo stallo nella dinamica in cui si trovava.
Ma Nico Robin sapeva che prima o poi dalle parole sarebbero passati ai fatti, e nel giro di tre giorni poteva sentire chiaramente che vari oggetti venivano lanciati contro la sua porta e molti insulti gridati a gran voce contro la sua persona. Il suo disagio era palese sul suo viso, ma questa situazione non poteva continuare. Prima o poi qualche Cyniclon avrebbe fatto di testa sua e avrebbe cercato di aggredirla fisicamente, e come avrebbe gestito la cosa?
Ecco perché lei si trovava in biblioteca, seduta su una delle poltrone per mettersi comoda a leggere un buon libro. Almeno in quella stanza poteva avere un po' di tranquillità. Peccato che a un certo punto sentì un ringhio di un animale, e con il capo si voltò verso la sua sinistra, scoprendo che c'era un lupo dal manto grigio. L'animale le ringhiava e Nico Robin, abituata all'ostilità degli altri animali quando percepivano il suo lato licantropo, di solito non ci dava molto peso. Tuttavia, in questo caso, la situazione poteva diventare molto spinosa. Il lupo non sembrava voler retrocedere, dal momento che molto probabilmente l'animale in questione abitava nel castello. Nico Robin doveva apparire come una estranea che varcava il suo territorio.

L'animale si stava avvicinando pericolosamente alla ragazza. Lei, temendo che fosse qualche trappola orchestrata dai suoi molestatori, decise di salire sopra il divano e con il libro di prima lo usò come uno scudo. Un leggero panico si era palesato sul viso della ereditiera, che, vedendo come il lupo continuava a ringhiarle contro, era letteralmente con le spalle al muro.
Finalmente, dopo attimi di tensione, Nico Robin vide che la porta della biblioteca si apriva, e da essa sbucò la sua fonte di salvezza sotto forma del suo bodyguard. Vedendola in una brutta situazione, si limitò a schioccare le dita, e i due "gemelli" si prosentarono per trascinare l'animale mentre quest'ultimo si dimenava lottando contro il suo allontanamento forzato.
Vedendo che il lupo era stato allontanato, la ereditiera si limitò a osservare il nuovo arrivato e con un cenno del capo lo ringraziò. Il soldato le si avvicinò, offrendole la propria mano per aiutare la ragazza a scendere con sicurezza.
?: - Non mi aspettavo di trasformarmi in un vostro cavaliere per soccorrervi. - (ᓀ  ◡ ᓂ )  
Stuzzicò la ereditiera. Il tono beffardo era meno pungente delle altre volte, e contenta che la situazione non si fosse aggravata, Nico Robin era per lo più concentrata a tirare un sospiro di sollievo. Con i suoi unici strumenti di comunicazione, trascrisse alcune righe:
N.R: - La ringrazio per essere arrivato in tempo. Non sarei stata in grado di gestire da sola quel grosso lupo. - (ᓀ  ᓂ )  
La tosse non le dava tregua, ma almeno non sentiva quel bruciore che la tenne sveglia la prima notte che arrivò sul suolo dei Cyniclons. Di certo non poteva lamentarsi, Nico Robin sapeva che la pozione temporanea di Anthus stava facendo il suo dovere, e sperava che le rivolte si arrestassero il prima possibile prima che la pozione terminasse; altrimenti, sarebbe stata una tragedia per la sua condizione.
Dopo averla guardata attentamente, il soldato fece recapitare da uno dei suoi chimeri un bicchiere con dell'acqua fresca, che venne bevuto con molta fatica dalla ragazza.

La tosse non le dava tregua, ma almeno non sentiva quel bruciore che la tenne sveglia la prima notte che arrivò sul suolo dei Cyniclons. Di certo non poteva lamentarsi; Nico Robin sapeva che la pozione temporanea di Anthus stava facendo il suo dovere, e sperava che le rivolte si arrestassero il prima possibile prima che la pozione terminasse, altrimenti sarebbe stata una tragedia per la sua condizione.
Dopo averla guardata attentamente, il soldato fece recapitare da uno dei suoi chimera un bicchiere con dell'acqua fresca, che venne bevuto con molta fatica dalla ragazza.

N.R: - Il lupo... lupo... chi... chi a-apartiene? -

La sua fatica a comporre una semplice frase era ben vista dal soldato, che si limitò a dire che il lupo si chiamava Duncan e aveva un padrone. Però, tra sé, il soldato si chiese come mai Duncan era a piede libero con i due umani che stavano al palazzo principale. L'animale in questione doveva essere trasferito da un'altra parte per non essere un pericolo per i nuovi ospiti, e questo stava cominciando a diventare molto sospetto.
Il ragazzo non voleva gufare, ma sentiva che come l'incidente della cena della umana che gli stava difronte e le rivolte, ora Duncan potrebbe essere collegato tra loro. Nel frattempo, avrebbe tenuto sott'occhio i due umani, in particolare lei.


?:- Voi mi incuriosite!. –

 N.R:- Mhh???:- ( ≖͞  -≖͞) ??        

?:- Voi mi incuriosite molto. Avete dei modi che io ancora non comprendo pienamente. Anche per la vostra posizione in questa spedizione pacifica, potrei capire l'ambasciatore, ma non riesco a classificarvi. Siete un bel mistero che mi intriga a risolverlo, e ogni giorno imparo qualcosa di nuovo su di voi. Riuscite a tenere i servi salvi nelle situazioni che di solito metterebbero in panico anche un uomo adulto... ditemi come ci riuscite? -
Nico Robin era stata zitta per tutto il tempo, non aspettandosi un discorso del genere. Il soldato sembrava perfetto, uno che non fa mai domande e si limita ad eseguire gli ordini dei superiori. Era questa l'immagine che si era formata da quando l'aveva incontrato. Tuttavia, il suo campanello dall'arme non si era affatto affievolito; anzi, per lo più si teneva in disparte.
N.R:- L'amore!. -

?:- Come, scusi?. - ( ≖͞  -≖͞) ??        

N.R:- Ho... detto... l'amore... Io... l'ho... faccio... per le... persone che mi... aspettano... coff.-

Il soldato si limitò a fare un accenno col capo, e con una leggera curiosità le porse la sua domanda.

?:- Ho saputo che vi siete fatta dei nuovi amici, e che intorno a voi si è creato un po' di caos. Potreste dirmi che cosa è successo? - ( ・ิ_・ิ)           

Sapendo che non poteva narrare la sua versione dei fatti a voce, attrezzata, Nico Robin prese carta e penna e scrisse con la sua elegante calligrafia:


N.R :- Uno di questi giorni, una donna cyniclon è apparsa davanti alla mia porta. Si è presentata con il nome di Ines e ha affermato di essere la compagna del vostro monarca. Ha preteso che in futuro mi aspettassi di farle delle riverenze quando ci incontrassimo. Inoltre, ha iniziato a diffamarmi tra gli altri Cyniclons, spargendo calunnie, e alcuni di loro hanno cominciato a lanciare vari oggetti contro la mia porta. -

Il cyniclon ascoltò la breve narrazione della ragazza, ma non sembrava particolarmente colpito. Tuttavia, incrociando il suo sguardo serio, le rivolse alcune domande.

?:- È vero tutto ciò che hai scritto su questo foglio? - ( ・ิ_・ิ)           
Nico Robin fece un accenno affermativo col capo, benché si aspettasse che non sarebbe stata creduta. Nonostante ciò, fece un tentativo, sapendo che almeno lui avrebbe tenuto gli occhi aperti mentre la tutelava.
?:- Vi credo. È tipico di lady Ines; quella intrigante sta muovendo i primi passi... - ꐦ
Lasciando una confusa Nico Robin con la frase lasciata quasi a metà, il soldato si alzò lentamente dal suo posto e si avvicinò alla porta. Mentre l'apriva, si voltò verso la ragazza e disse solo:

?:- Se dovessero continuare con le loro scorribande, non limitatevi a stare rinchiusa in camera vostra. Potete sempre farmelo sapere. Mi è stato dato l'ordine di tutelare la vita dell'ambasciatore e la vostra, io non manco ai miei doveri... E mentre ci siamo, lady Ines non è la compagna del MIO signore. Lui non si abbasserebbe mai ad associarsi a quelli come lei.- ꐦ

Il suo leggero sfogo aveva preso alla sprovvista Nico Robin, abituata a vederlo inespressivo e passivo quando interagivano tra di loro. Forse la notizia che questa Ines metteva in giro certe dicerie sul monarca dei Cyniclons non era stata presa molto bene, ma Nico Robin non si sarebbe fatta coinvolgere più del dovuto; Ines avrebbe prima o poi pagato per le sue malefatte.
 
Fuori dalla biblioteca, il soldato strinse il suo pugno. Sapeva già in largo anticipo che dall'arrivo dei due umani al palazzo principale ci sarebbero stati dei malcontenti, ma che al vertice di tutto ci fosse lady Ines era qualcosa che non si aspettava, e la sua arroganza nel dire che lei è la prediletta del loro signore, mentre quest'ultimo non poteva reagire, era inaccettabile. 

Per fortuna che l'umana si era dimostrata collaborativa; questo rendeva il lavoro molto più facile, e avrebbe tenuto strettamente sott'occhio anche Ines per anticipare le sue prossime mosse. La onestà di Nico Robin le aveva fatto guadagnare qualche agevolazione. Da tempo desiderava inviare alcune lettere nel suolo umano, ma con la situazione precaria in cui si trovava, vedeva questa impresa come impossibile. Tuttavia, volle fare un piccolo tentativo. 

Infatti, quando il ragazzo seppe che era stato richiesto dalla accompagnatrice dell'ambasciatore, sulle prime rimase stupito. Curioso di sapere cosa volesse, si limitò a materializzarsi nel salotto della umana.


Dopo gli iniziali scambi di cortesia, Nico Robin ha presentato una formale richiesta, mediante un documento scritto, per l'invio di alcune corrispondenze verso il suolo umano, motivato dalla sua nostalgia di casa. Il suo bodyguardan, dimostrando una notevole compostezza, le comunicò che per soddisfare la sua richiesta sarebbe stato necessario ottenere un permesso speciale dalle autorità superiori.

Fortunatamente, Nico Robin ebbe l'approvazione per procedere con la suddetta richiesta, con l'unico vincolo che la missiva dovesse essere preventivamente sottoposta alla supervisione della sua guardia del corpo. Prevedendo tale eventualità, Robin aveva anticipatamente elaborato una strategia astuta: il giorno precedente, ha redatto la vera lettera su un foglio completamente bianco, impiegando un inchiostro speciale, invisibile e privo di odori. Tuttavia, la lenta asciugatura di tale inchiostro ha richiesto un intero giorno, costringendo Robin ad attendere prima di poter "scriverci" una nuova lettera.

Il subdolo stratagemma, orchestrato con astuzia, si è rivelato efficace: il giovane ufficiale, all'insaputa della sofisticata artificiosità della situazione, ha acconsentito alla spedizione della lettera dopo una breve e diligente ispezione. Un minuscolo essere, verosimilmente un chimera in miniatura dalle sembianze di un pappagallo dai colori vivaci, ha ricevuto l'incarico dal suo artefice di procedere con la spedizione.


Finalmente, Nico Robin poté espirare un sospiro di sollievo, avendo superato con successo la complessa procedura per inviare la lettera a Choneyo. Stanca dopo una giornata intensa e movimentata, la giovane ereditiera si ritirò a letto, sperando di poter conciliare il sonno e temporaneamente allontanare le preoccupazioni generate da Ines. Mentre chiudeva gli occhi, la mente di Nico Robin vagava nei recessi dei ricordi della sua adolescenza, un periodo che, nonostante le sfide, aveva contribuito a forgiare la sua determinazione e la sua resilienza.

Nico Robin osservava con attenzione mentre il chimera pappagallo si allontanava gradualmente dalla sua stanza, nutrendo silenziosi auspici che nulla potesse andare storto durante il viaggio. La lettera che l'animale trasportava era di inestimabile valore, ben oltre quanto potesse essere immaginato. Fu notevolmente sorprendente che l'ingegnoso stratagemma dell'inghiostro avvenisse senza intoppi.

Nel corso della consegna della lettera alla sua guardia del corpo, Nico Robin ricordò vividamente come la sua preoccupazione aumentasse a livelli inimmaginabili. Quella missiva non solo conteneva un messaggio nascosto, ma rappresentava anche il suo primo test pratico di una serie di esperimenti che stava conducendo. Il suo successo avrebbe determinato la sua capacità futura di mantenere un contatto con Choneyo e le altre ragazze, assicurandosi che nulla andasse storto durante la sua assenza.

Riflettendo sul suo mentore, Choneyo, Nico Robin ebbe un lampo di ricordo del suo periodo trascorso in America.




            INIZIO FLASH - BACK.


Una Pam adolescente stava seduta sul dimano del salotto dello sciamano, mentre Choneyo gentilmente si era prodicato a preparare due tazze fumenti di un buon tè. L'aroma era molto forte che si diffondeva in tutta la stanza, e Pam diede uno sguardo fuori dalle finestre del salotto e vide che le chiome degli alberi si erano già tinte di autunno, alcune di loro erano già cadute e  altre dovevano ancora cadere. Questa danza misteriosa ha sempre incuriosito molto l'adolescente, lo sciamano le offrì la sua tazza ricevendo in cambio un piccolo accenno col capo un ringraziamento dalla sua aspite.

C:- All'ora Pam, dimmi cosa ti porta a passare un pomeriggio di una giornata d'autunno cn un vecchio licantropo che sta tutto solo in mezzo alla foresta. - ^^

Dal tono scherzoso di Choneyo era un suo modo di rombere il ghiaccio, l'anziano uomo lo ha sempre fatto quando sentiva che la giovane Pam gli doveva chiedere qualcosa di importante.

Pm:- Choneyo....vorrei che tu fossi il più sincero possibile, è da qualche tempo che ho notato uno strano comportamento degli altri...Non mi so spiegare, sembra che loro dipendano dalle mie labbra, e prendono sul serio le mie idee e le opinioni che ho da offrire a loro... - (._.`)


Pam aveva abbassato il capo ripensando che da qualche tempo effettivamente gli altri membri del loro piccolo branco diano retta a una adolescente qualunque che a un vero alfa. Certo, nel loro branco non hanno un alfa, Pam sa benissimo che ogni branco sia di lupi comuni che dei licantropi avevano bisogno di un alfa per guidare il suo branco in modo sicuro ed efficace, e moltissime volte aveva chiesto di questo fatto, ma molti di loro non diedero una vera risposta, alcuni si limitavano a una alzata di spalle, altri non rispondevano neanche alle sue domande. Choneyo che era rimasto in silenzio ebbe un penziero che gli frullava nella sua mente.

C:- " Alla fine, Pam sta iniziando a notare che non abbiamo un alfa, e giustamente sta iniziando a fare delle domande scomode". - ( ⚆ _ ⚆ )

Lo sciamano era molto tentato di rivelare alla adolestente la verità e togliersi allo stesso tempo il peso che gli opprimeva la sua coscenza, ma Choneyo  purtroppo sapeva che era presto.  Pam non era una adulta e il suo adestramento non era completato, e spostare il suo peso sulle giovani spalle della figlia di Elizabeth non avrebbe portato dei buoni risultati, e ripenzando alla vita difficile che la lady Elizabeth dovette subire per prendersi l'incarico di alfa in giovane età non aveva portato nulla di buono, e Choneyo si sarebbe dannato se avrebbe permesso che una situazione simile si ripetesse con Pam.

C:- Bambina mia, io sono solo un vecchio che  vive tutto solo e da anni che non ho dei contatti diretti con gli altri membri del nostro piccolo branco...Stai facendo delle domande che sono troppo per te.- ^^💧

Pm:- Come sono troppo per me?... Pensi che io non sia ingrado di comprendere perché il nostro branco non ha un alfa?. Come branco siamo quasi allo sbaraglio e io...mi  angoscia l'idea che senza un alfa noi come branco, come comunità ci perderemo. - (•́ _ •̀)            


Pam, nonostante la sua giovane età, aveva sempre mostrato una notevole maturità, una caratteristica ben nota a Choneyo. A malincuore, lo sciamano si era visto costretto a tacere di fronte alle continue domande della ragazza, ma dentro di sé aveva promesso che un giorno avrebbe svelato tutto, sperando che Pam potesse vivere una vita serena e tranquilla fino a quel momento.

Durante il resto del pomeriggio trascorso da Choneyo, Pam non insistette ulteriormente per ottenere risposte alle sue domande. L'antifona del vecchio sciamano era stata chiara come il sole: Pam non avrebbe ricevuto le risposte che cercava. L'adolescente capì bene che c'era qualcosa che tutti stavano celando, e decise di attendere pazientemente finché qualcuno, alla fine, avrebbe svelato la verità.

Tuttavia, la visita di Pam a Choneyo non aveva lo scopo di ottenere risposte alle sue domande. Da una tasca del suo vestito, estrasse una piccola scatolina e la consegnò al vecchio licantropo. Vedendo la sorpresa dipinta sul suo volto, Pam si divertì pensando che fosse un momento da conservare nella sua memoria. Choneyo aprì la piccola scatolina e vi trovò un pezzo di pietra azzurrina dalla forma irregolare, attaccato a una cordoncina nera. Lo prese con delicatezza e lo studiò da vicino.


Pm:- Choneyo, questa collana è un piccolo pensiero da parte mia. Sei così buono con me e gentile quando ti faccio visita, anche nelle mie improvvisate come oggi. Sei come un nonno per me, hai sempre dato saggi consigli e ti sei preso cura di me nella mia infanzia. Guardando indietro, ho solo bei ricordi di noi due insieme, passando momenti speciali anche dopo che mia madre se ne è andata. - (  ᵕ̳ ᴗᵕ̳ )           


L'ultima frase del suo discorso commovente fece inumidire gli occhi della ragazzina. Ripensare alla madre scomparsa le causava molto dolore, e vedendola triste, Choneyo si limitò a asciugarle le lacrime che stavano per formarsi nei suoi occhi. Pam gli regalò un sorriso di riconoscenza.



      FINE FLASH - BACK




Così si concluse quel fantastico pomeriggio. Pam non poteva sapere che Choneyo avrebbe custodito gelosamente il suo speciale regalo, senza che nessuno di loro si rendesse conto che quel frammento di pietra nascondeva in realtà un minuscolo frammento di acqua cristallo.



       ********************************************************************************************************************************************************


Il momento della mezzanotte si avvicinava rapidamente, e le ragazze fremevano dall'entusiasmo di fare gli auguri. Gli Ikisatashi avevano trascorso una serata diversa dal solito. Tart, dopo essersi riempito di cibo umano, mostrava un'espressione che faceva pensare che si fosse letteralmente innamorato delle deliziose prelibatezze. Questo lo mise di buon umore, al punto che non litigò né con Berry né con Nenè.

Kisshu, poteva dire che trascorrere alcune ore senza litigare con la sua "bambolina" era un tocca-sana per lui. In cuor suo, sperava che ci fossero altre occasioni come quella per starle più vicino. Berry, pur rimanendo in allerta quando lui era nei paraggi, sembrava essersi leggermente per questa occasione.

Pai, dal canto suo, trovò molto stimolante la serata. Ebbe modo di osservare come interagivano le umane con i suoi fratelli e notò che erano autentiche, cosa che aveva leggermente alleviato le sue preoccupazioni. A un certo punto, le tre ragazze che stavano osservando spesso l'orologio iniziarono la conta alla rovescia.



O/B/N:- 10..9..8..7..6..5..4..3..2..1.. BUON NATALEEE. - \(≧ω≦)/

Gli Ikisatashi non capirono la causa dell'euforia delle tre ragazze e del conto alla rovescia, ma Nenè saltò a dosso a Tart, abbracciandolo forte. Tart, colto di sorpresa, diventò rosso come un peperone.

T:- Ehi, lasciami andare!- (≧///△///≦))

N:- Taru-Taru, ti sto facendo gli auguri, è Natale! - (ノ^з^)ノ  

Kisshu, con le braccia spalancate e un sorriso sul volto, sembrava aspettarsi che anche Berry lo abbracciasse come aveva fatto Nenè con Tart. In risposta, la ragazza rossa, che teneva un bicchiere con una bevanda, si tenne a una distanza adeguata dal suo spasimante, facendo un gesto negativo con la testa.

B:- (;ಠ⌓ಠ)     

Ondina, che aveva visto Pai uscire, lo seguì. Per fortuna, per entrambi gli adolescenti, fuori aveva smesso di nevicare, rendendo la visuale molto chiara. Pai si era messo sotto uno degli alberi che celavano un po' la capanna dove continuavano i festeggiamenti. Sentendo dei passi, il ragazzo si voltò, sorpreso di rivedere la ragazza dai capelli verdi.

P:- Sei uscita di nuovo, anche con il freddo che c'è stasera? - (¬_¬)

O:- Stai tranquillo, Pai-san, ho sempre con me la mia coperta. E poi sono uscita per consegnarti una cosa.- ꒰ ^  ᆺ^ ꒱         

P:- Mhh? - ( ・ิ_・ิ)           

Ondina tirò dal nulla un pacco confezionato ad arte con un nastro viola, e esitante lo consegnò al ragazzo. Pai studiò attentamente l'oggetto appena ricevuto e, sempre scettico, si limitò a guardare la ragazza, trovandola determinata in volto.


O:- Pai-san, posso comprendere la tua confusione, ma è Natale e per tradizione noi umani ci scambiamo i regali facendoci gli auguri per un futuro migliore... Io... io voglio augurarti che tu sia felice e..e.. chee i tuoi desideri si possano realizzare.- (・///□ ///・)   



Detto ciò, Ondina fece un frettoloso inchino e si incamminò a passo felpato dentro la capanna. Pai rimase stordito dal discorso di lei, ma allo stesso tempo curioso di sapere cosa c'era dentro, si sedette su un angolino asciutto dove la neve non era arrivata a posarsi. Sotto un albero, Pai scartò con delicatezza, e aprendo la scatola vide che al suo interno c'era un biglietto decorato in stile natalizio, che lesse.


"Pai-san, spero che questo mio regalo non ti metta in una situazione imbarazzante. È solo un pensierino da parte mia, con questo periodo freddo c'è il rischio che tu ti ammali, fanne un buon uso. Buon Natale, da Ondina."

Pai vide che era una sciarpa, così la chiamano gli umani, che usano per proteggere il collo dal vento. Dopo averla osservata molto attentamente, Pai sorrise.

P:- Quindi è questo lo spirito di Natale! Ora comincio a capire perché gli umani apprezzano molto questa festività.- (◠ ◡ ◠) 

Pai alzò il capo verso il cielo, un cielo sereno e tutto scuro dove stava iniziando a nevicare di nuovo. Nel silenzio, il ragazzo pensava che gli umani avevano molto da insegnargli e un sorriso genuino gli si dipinse sulle labbra. Gli occhi erano lucidi di un strano sentimento che Pai provava raramente. Una piccola fiammella di speranza si era accesa dentro di lui dopo tanto tempo, nel suo cuore ghiacciato.





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ANGOLO AUTRICE :


Beh!...
Che dire, questo capitolo ha molto da raccontare. Credo che questa volta mi sono superata, trovo molto intrigante scrivere la parte della interazione tra queste tre coppie, hanno un qualcosa che attira tra loro. Certo, bisogna vedere come le cose procedano tra loro. Per quando riguarda Pam , le cose cominciano a muoversi, ho inserito un mio personaggio che nella vecchia edizione avevo già introdotto, ma all'epoca non fu strutturato molto bene il personaggio di Ines, ci dovrò lavorarci ancora .

Vi auguro Buon Natale , e felice anno nuovo. 


K.j ❤ 

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Capitolo 26
*** LA LUPA. ***


AVVISO: IL QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE DI COMBATTIMENTO, SANGUE E MUTILAZIONE, SÉ SIETE SENSIBILI SALTETE QUANDO VEDETE QUESTO SEGNO. *

Questa mattina, Nico Robin si è svegliata con un cerchio nella testa; a volte, le capitano strane fitte di emicrania che la martellano quando meno se lo aspetta. Anche stasera non faceva eccezione: ancora semi-sdraiata sul suo letto,  la ereditiera si era chinata il mezzo busto e con le dita di entrambe le mani cercava di farsi passare il mal di testa con dei lenti massaggi nelle tempie con scarsi risultati.
La sua andatura traballante e la pelle pallida le conferivano un aspetto malato, mentre gli occhi fieri erano quasi completamente offuscati dal malessere. Una volta giunta in bagno, Nico Robin trovò un po' di pace nella grande vasca colma d'acqua calda; i muscoli tesi si sciolsero e le ossa indolenzite alleggerirono grazie alle linee di febbre covate durante la notte.  Nonostante le circostanze avverse, la ragazza perseverò nella sua consueta routine mattutina. Di fronte 
Al suo programma mattutino venne seguita anche in queste circostanze; il controllo del suo travestimento di fronte allo specchio del bagno provocò una leggera smorfia, mascherata abilmente come un "sorriso" stanco.

N.R: "Un'altra giornata barricata in queste quattro mura! Quando potrò tornarmene in America?"

La sua preghiera rimase senza risposta. Come ciliegina sulla torta, a causa di questa febbre, Nico Robin notò che le condizioni della sua gola stavano tornando a quando non faceva ancora uso della pozione di Anthus. Ripensando al vecchio guaritore, si rese conto che la sua pozione era quasi esaurita e Nico Robin non sapeva cosa avrebbe fatto in seguito. Tutti questi sovrapporsi di problemi non facevano che peggiorare il suo mal di testa. 
Un altro problema: il suo lato licantropo, da qualche tempo, stava emergendo a causa del forte stress di restare celato per troppo tempo; la sua voglia di liberarsi era più intensa delle altre volte.

Con i suoi sensi sviluppati, ogni singolo rumore, per quanto minuscolo, le sembrava un frastuono assordante. Anche quando si era rifugiata sotto le coperte del suo letto, l'arrivo della domestica assegnata per tutta la sua permanenza al palazzo principale, per portarle il pranzo e poi la cena con lo stomaco in subbuglio, non riusciva a placare la sua agitazione.
A un certo punto, verso tarda notte, Nico Robin non poté più sopportare questo fuoco che la stava letteralmente bruciando dall'interno. Con uno scatto veloce, sfruttò le ultime forze che aveva in corpo e, a fatica, riuscì ad uscire dalla porta finestra della sua camera. Il balcone, per sua fortuna, era molto grande e le permise di godere di un paesaggio mozzafiato. A varie altezze, piccole torri erano sparpagliate nei dintorni del palazzo principale, e con uno sguardo frenetico la ragazza girava di continuo la testa alla ricerca di chissà cosa. Il suo petto si alzava e si abbassava freneticamente, permettendo a Nico Robin di riempirsi i polmoni di aria nuova.

La sua sanità mentale ne risentiva parecchio; a un certo punto, una fortissima fitta la colse alla sprovvista, piegandola in due dal dolore. La luna piena era splendida quella sera, ma fu anche l'unica testimone silenziosa della sofferenza della licantropa. Raddrizzando la schiena, Nico Robin emise un potentissimo ululato che, per chi avrebbe avuto la sfortuna di sentirlo, avrebbe fatto tremare dalla paura, poiché l'ululato emanava lamenti agghiaccianti.
Nell'accampamento Cyniclons, una ronda di soldati si era divisa in sentinelle composte da coppie; alcuni sorvolavano il campo dall'alto, mentre altri facevano la ronda a terra. Mille occhi erano in allerta al primo segnale di pericolo.
Una coppia di Cyniclons pattugliava a poco distante dalle altre coppie di sentinelle, ai margini della grande foresta. Tuttavia, uno di loro teneva al guinzaglio il suo cane-chimera. L'animale si presentava come uno strano rettile di dimensioni medie, con una grande gobba che gli conferiva un aspetto goffo. Era ricoperto di grosse scaglie, simili a un'armatura, e le sue quattro zampe, seppur sottili, erano  allo stesso modo robuste abbastanza da affrontare le prede più veloci. Gli artigli, affilati come rasoi, erano in grado di strappare anche le carni più dure. Il suo naso a cavità nasale gli permetteva di captare gli odori come un serpente, mentre la bocca era composta da due tenaglie capaci di tagliare in mille pezzi qualsiasi cosa capitasse sotto tiro.

?:-  Stasera ci tocca pure la ronda, quando lo odio!. -  

Il primo a prendere la parola era poco più basso del suo compagno, con capelli verde chiaro trattenuti da una cresta bizzarra, occhi verdi e indossava la divisa militare; egli è il proprietario del cane-chimera.
L'altro soldato si limitava a scuotere il capo; anche se la pensava allo stesso modo del compagno, preferiva tenere per sé le lamentele.

?? :- Spero che non ti lamenterai per tutta la serata, altri menti... - (¬ - ¬)



??? :- GRRR!!!. -

Un ringhio di qualche animale selvatico si udì molto vicino, interrompendo il discorso del secondo soldato. Entrambi assunsero posizioni da combattimento, e se la situazione non fosse già stata tesa, anche il cane-chimera ringhiò verso la foresta. Mentre i due giovani si davano le spalle, un ramo spezzato attirò la loro attenzione verso il punto dove avevano udito il rumore.

Allo stesso tempo, nel campo dei Cyniclons, molti cani-chimera si agitarono, mentre altri cercarono di sfuggire dalla presa dei loro padroni. Il lupo della tenda principale uscì ringhiando verso la foresta. Il panico non si placava all'interno dell'accampamento, e molti soldati non capivano cosa stesse mettendo in agitazione gli animali.
Allo stesso tempo, nel campo dei Cyniclons, molti cani-chimera si agitarono, mentre altri cercarono di sfuggire dalla presa dei loro padroni. Il lupo della tenda principale uscì ringhiando verso la foresta. Il panico non accennava a placarsi all'interno dell'accampamento, e molti soldati non capirono cosa stesse mettendo in agitazione gli animali. A un certo punto, il lupo grigio prese la rincorsa verso la foresta, e molti cani-chimera seguirono il suo esempio, costringendo molti soldati a correre per recuperarli

?:- NO!....L'asciateli stare, forse hanno percepito la stessa creatura che in precedenza vi siete fatti sfuggire. –

Il Cyniclon che parlò era il misterioso cavaliere celato sotto il suo mantello, e l'ordine fu eseguito. I pochi Cyniclons che erano riusciti ad acciuffare i cani-chimera sciolsero i loro guinzagli. Come nella volta precedente, ma questa volta furono coinvolti anche un ristretto gruppo di soldati, ai quali fu ordinato di rincorrere dietro ai segugi.

Il cavaliere si adoperò anch'egli e salì sul suo frisone, un possente cavallo dal manto nero. L'animale era maestoso e metteva timore a chiunque lo vedesse da lontano, e con un colpo di cinghia il cavaliere istigò il suo animale a prendere la corsa.
L'inseguimento era appena iniziato da qualche minuto, e l'adrenalina scorreva nelle vene di tutti. Dopo il fiasco del primo inseguimento, questa volta non avrebbero mancato il bersaglio. In mezzo alla boscaglia, l'improvvisa battuta di caccia era molto disorganizzata a causa della fretta di catturare qualsiasi creatura che da qualche tempo girovagava nei dintorni dell'accampamento. I rami degli alberi e la scarsa illuminazione non facilitarono molto la perlustrazione, ma in lontananza potevano sentire i guaiti dei cani-chimera. I richiami che i vari cacciatori avevano con sé non servirono molto per richiamare gli animali; sembrava che la foresta li avesse inghiottiti nel nulla. Ogni soldato cercava in ogni cespuglio, masso o caverna che trovava nel loro cammino, ma non c'era traccia dell'animale.

?: - Venite, ho trovato qualcosa! -

Uno dei soldati che aveva ricevuto l'ordine di cercare qualche traccia di passaggio attirò su di sé un bel gruppo di compagni, e rimasero sconvolti quando videro una grande impronta di un animale sconosciuto.

?? :-Cosa sarà mai? –

? :- Non ho la più pallida idea, per puro caso mi sono imbattuto di questa strana impronta. Solo a vederla mi mette i brividi. – ⊙_ʘ  

Altri soldati bisbigliavano tra di loro per confrontarsi gli uni con gli altri per indovinare a quale animale apparteneva. A un certo punto, quei soldati dopo che erano arrivati per ultimi furono i primi a notare che il cavaliere sopra il suo destriero si avvicinava, si creava uno sparti acque per permettergli un maggiore passaggio fino ad arrivare al soldato che aveva notato per primo l'impronta. Nel silenzio più totale i soldati Cyniclons attesero la mossa successiva

Il nuovo arrivato scese silenziosamente dall'animale e, piegandosi, osservò attentamente l’impronta dall’animale che stavano freneticamente cercando. Tutti i soldati attendevano il suo verdetto, ma non ebbe modo di dire nulla perché un altro suono più forte attirò l'attenzione di tutti. Dal suono si supponeva che i cani-chimera non fossero molto lontani da dove si trovavano, e questo fu il segnale di continuare la perlustrazione ma verso la provenienza del suono. Tutti accorsero come saette, tranne il cavaliere che nel suo silenzio stava meditando. Cosa gli stesse passando per la mente nessuno poteva sapere.

Molto più avanti, alla fine della foresta, i soldati poterono vedere i primi raggi lunari che erano riusciti a penetrare nella boscaglia, indicando che erano quasi alla fine della foresta. Una raduna seguiva la fine della foresta, e una splendida luna piena diede loro il benvenuto, illuminando una vasta area.

I soldati giravano i loro sguardi da ogni angolo alla ricerca dei cani-chimera, mentre alcuni bisbigliavano tra loro, in attesa di ricevere gli ordini dai loro superiori. Un Cyniclon, con un portamento da perfetto militare e una postura dritta, si era teletrasportato ai margini della foresta, levitando in aria con il suo sguardo freddo, osservava con molta attenzione l'ambiente circostante.

I suoi lunghi capelli, che gli arrivavano poco sotto le scapole, erano di un giallo lime ed erano trattenuti da una coda di cavallo laterale bassa, legati da un semplice laccio. È un giovane uomo molto bello e alto, dal fisico snello e, allo stesso tempo, robusto. La sua divisa indicava un grado superiore rispetto ai soldati che lo avevano preceduto nella caccia della bestia. Il suo nome è Dakartis, un soldato di prima categoria. Gli anni trascorsi nell'accademia militare gli avevano fatto guadagnare una buona reputazione sia tra i suoi superiori che tra i soldati di rango inferiore al suo.
Un suo sottoposto si era spostato a poca distanza dal nuovo arrivato e, dopo il saluto militaresco, chiese i nuovi ordini. Dopo un'attenta analisi, il militare si limitò a due parole spiccate e scese lentamente fino a toccare il suolo. Lo squadrone di soldati si stava mettendo in posizione.. Finalmente uscì il cavaliere sopra lo stallone, i soldati si misero in riga e molti sudarono freddo. Essendo giovani reclute, il cavaliere emanava un'aura funesta che molti di loro si sentivano male anche stando vicini a lui per pochissimo tempo.

? :- Cosa stiamo aspettando?... Non ditemi che vi siete fatti perdere di nuovo quella cosa? –

Il tono adirato fece abbassare molti capi dei soldati; una buona parte di loro era composta da giovani appena usciti dall'accademia militare. Un leggero vento gelido fu la sola risposta alla domanda del nuovo arrivato. L'atmosfera era diventata molto scomoda, e nessuno osava fiatare per paura di qualche ripercussione.

*
A un tratto, un guaito venne udito da tutti, e sentendo dei passi che mano mano si avvicinavano verso di loro, i soldati si misero in posizione di attacco. Rimasero tutti di stucco quando videro uscire da uno dei cespugli un cane-chimera barcollante, messo molto male; l'animale, a un certo punto, cadde per terra privo di sensi. Il giovane cyniclon che prima stava facendo la ronda con il suo compagno si avvicinò con passi felpati verso l'animale, e i suoi occhi si spalancarono quando si rese conto di quanto fossero gravi le ferite riportate. 
Il giovane Cyniclon che precedentemente faceva la ronda con il suo compagno si avvicinò con passi felpati all'animale, i suoi occhi si spalancarono di fronte alla rivelazione della gravità delle ferite riportate. Il soldato si inginocchiò a terra, ancora sotto shock, incapace di comprendere appieno la situazione

I sussurri dietro le sue spalle non furono uditi dal ragazzo ancora scioccato per le condizioni del suo animale. Tutti si chiesero quale tipo di creatura fosse in grado di ridurre in quelle condizioni un cane-chimera, creature progettate per essere estremamente resistenti ad ogni tipo di attacco e situazione, con la capacità di reagire tempestivamente a ogni imprevisto, in altre parole, erano concepiti per stare al passo con i Cyniclons.

Le spalle rigide di molti soldati si fecero tese, mentre uno scriba, un uomo di mezza età con una lunga tunica dai bordi verdi, teneva in mano una lastra di legno agganciata dai due lati da una fascia di pelle che veniva messa intorno al collo del cyniclon, simile a una fascia per reggere una tegola. Sopra di essa, una pergamena dove stava trascrivendo ogni minimo dettaglio di questa strana caccia. Anch'egli era molto spaventato, infatti tremava come una foglia ma cercando comunque di continuare il suo operato.
Lo scriba messo in disparte non era da solo; al suo fianco, camminava un giovane vestito secondo la tradizione della nostra razza. Dalla somiglianza, sembrava essere il figlio dello scriba. Quest'ultimo, con cura, teneva tra le mani un Lumacofono visual (piccolo)*, registrando ogni dettaglio che attirava la sua attenzione. La particolare lumaca era orientata verso la figura del soldato, con un'inquadratura ravvicinata sul volto. Tuttavia, una decisa gomitata sul fianco sinistro da parte del padre gli suggerì di effettuare riprese di alta qualità.
Il giovane Dakartis aveva focalizzato la sua attenzione sulla figura del ragazzo. Un momento nostalgico gli fece rivivere un ricordo nitido, quando anche lui era simile al giovane soldato, sperimentando la perdita del suo cane-chimera. Con un tocco di compassione, si avvicinò al cavaliere ancora in groppa allo stallone. Dopo aver scambiato alcune battute, Dakartis ordinò al giovane di essere accompagnato, insieme al suo cane-chimera, da una coppia di soldati per riprendersi.

Da: "La squadra sarà guidata dal sottoscritto. Seguiremo le tracce di sangue lasciate dal cane-chimera e cercheremo di risolvere una volta per tutte questo mistero."
La marcia continuò in modo meno frenetico e, man mano che avanzavano verso nord, intravidero le prime impronte dei cani-chimera. Dakartis si fermò e, inginocchiandosi, esaminò da vicino le tracce appena scoperte. Alle sue spalle, il cavaliere si avvicinò al militare. Il giovane si rialzò e, dirigendo lo sguardo in alto, scambiò alcune battute con il nuovo arrivato.

?:- Qual è la tua analisi?.-

Domandò sottovoce per evitare di essere udito dagli altri soldati. Il militare, inizialmente in silenzio, dopo una seconda occhiata decise di parlare.
Da:- Dalle tracce lasciate dai cani-chimera, ho notato anche quelle di Duncan e, per quanto posso supporre, era alla guida. Hanno corso come pazzi per stanare qualsiasi cosa li disturbi... Non posso dare un'analisi precisa finché non andremo a fondo in questa faccenda. Sento l'odore di bruciato. -
?: Duncan a capo dei cani-chimera? La cosa mi è nuova, ma mi fido del tuo giudizio. Continuando, potremo forse trovare tracce più chiare.-
Dopo la risposta del militare, la marcia proseguì per qualche minuto in un silenzio totale. I passi dei soldati erano gli unici suoni che riecheggiavano nella radura desolata, dove nessun filo d'erba osava radicare e nessun soldato osava proferire parola, quasi tutti immersi nei propri pensieri.
Un altro colpo di scena li colse alla sprovvista; molti guaiti echeggiavano a poca distanza da loro. Oltre le montagne, le  loro sagome erano appena visibili, e comprendendo di essere vicini alla conclusione dell'indagine, l'erba sotto le suole degli stivali ammorbidiva il suono della marcia, rendendola quasi silenziosa. Dopo qualche ventina di metri appena svoltarono l'angolo, si trovarono di fronte a una chiazza enorme di sangue e a vari frammenti di membri sparsi da ogni parte dei cani-chimera.
Il sussulto collettivo fu udito molto chiaramente; lo scriba, a fatica, cercava di trascrivere ciò che stava assistendo, il suo corpo tremava intensamente. Il figlio, come il padre, trovò la scena troppo raccapricciante e dovette spostarsi di lato per vomitare la colazione di stamattina. Il padre, preoccupato per la salute del figlio, gli lanciò una fugace occhiata, ma vedendo che, a parte il vomito e lo shock, il ragazzo stava discretamente bene. 

Dopo i primi momenti di smarrimento, alcuni medici che erano stati inclusi nella spedizione ricevettero ordini ben precisi di dividersi in due gruppi: alcuni sarebbero rimasti indietro a studiare l'area della strage, mentre altri avrebbero proseguito la marcia insieme ai soldati, i quali avevano l'ordine di riprendere la marcia. Mentre si allontanavano dal luogo del ritrovamento, l'odore pungente del sangue, mescolato al fetore della decomposizione dei cadaveri dei cani-chimera, aveva rivoltato lo stomaco di molte reclute. Allo stesso tempo, molti di loro lanciarono silenziosamente uno sguardo alla grande chiazza di sangue e agli arti dilaniati dei cani-chimera.
Alcuni soldati riuscirono a riconoscere i loro animali da segni distintivi, come cicatrici o difetti, come un dito più corto degli altri. Il silenzio si impadronì della tensione che cresceva mano a mano che la spedizione proseguiva, mentre mille domande affollavano le menti di tutti. Quella notte sembrava non finire mai.

Un guaito venne udito, e di fronte a loro videro alcuni cani-chimera sdraiati a terra, agonizzanti ma ancora vivi. Con un cenno della mano, Dakartis indicò a alcuni soldati di raccogliere le chimere ancora vive. Notarono gli stessi segni che avevano osservato sul corpo del cane-chimera che, agonizzante, era riuscito a sfuggire a malamente alla carneficina.
Dakartis si avvicinò a uno dei soldati che teneva tra le braccia il cane-chimera. Dal suo sguardo sconvolto, era evidente che l'animale apparteneva al soldato. Il cyniclon gettò uno sguardo veloce all'animale prima di affidare al suo sottoposto il compito di prendersi cura della chimera. Successivamente, Dakartis si avvicinò al cavaliere, circondato da un gruppo ristretto di soldati selezionati per scortarlo. Quest'ultimo abbassò il capo per dialogare con il soldato appena arrivato.

? - Hai qualche teoria? -

Da: - Credo di star iniziando a capire un po' meglio. La dinamica inizia dopo che Duncan insieme ai cani-chimera sono andati a stanare questa "creatura". Le tracce ci hanno condotto verso la zona dove abbiamo ritrovato la scena del massacro, e lì suppongo che sia avvenuto il primo scontro tra i nostri e la "creatura". Poi l'inseguimento è proseguito fino a questo punto, dove è avvenuto il secondo scontro, ma questa volta penso che sia durato di meno. -
Tutti dipendevano dalle sue labbra, e lo scriba trascrisse una buona parte del discorso di Dakartis. I soldati si guardarono e i primi sussurri facevano da sottofondo dopo le parole del militare, ma finalmente intravidero altre tracce lasciate dagli animali, mischiate al sangue fresco, suggerendo che erano quasi arrivati. Durante il loro pellegrinare dovettero percorrere una scalinata tra rocce e massi appuntiti; la salita era ardua, ma non potendo fare altro che salire la ripida salita, il cammino fu ostacolato questa volta da una fitta nebbia che rendeva difficile l'orientamento di molti Cyniclons mentre proseguivano. Il fruscio dei loro passi era l'unico suono che stavano sentendo per potersi orientare, fino a quando, improvvisamente, verso un grande spiazzale, la nebbia si era un po' affievolita, permettendo a qualche soldato di vedere che le tracce erano di recente.  


Capendo di essere arrivati e udendo rumori di combattimento, fu emanato un secondo ordine. I soldati si prepararono con le armi per ogni evenienza, poiché la "creatura" poteva sbucare in qualsiasi momento. Scendendo lungo una breve e ripida discesa e continuando a seguire le tracce di sangue miste alle impronte della bestia, girarono l'angolo e videro con orrore che una manciata ridotta di cani-chimera, guidati da Duncan, stava combattendo. La creatura stessa era una bestia mai vista: le sue dimensioni erano enormi. L'animale presentava una silhouette del corpo slanciata, con muso allungato, orecchie triangolari diritte, collo robusto, lunghe zampe grosse e spesse, che allo stesso tempo lo aggraziavano rendendo eleganti i suoi movimenti, e infine una lunga coda pelosa.
Messi in disparte e semi-nascosti da alcuni massi che fungevano da protezione, furono degli spettatori silenziosi di questo scontro specie diverse. Lo scriba, sconvolto come la maggior parte dei Cyniclons, continuò a trascrivere la battaglia, mentre il figlio cercò di tremolare il meno possibile, puntando il Lumacofono verso gli animali per riprenderli.
Man mano che il combattimento proseguiva, i Cyniclons videro entrambe le parti stancarsi per il prolungato scontro. Duncan caricò contro il mostro insieme ai rimanenti cani-chimera, ma l'attacco coordinato venne annullato dal mostro con un colpo della sua coda che, come una frusta, li scagliò dall'altra parte. Il gran polverone offuscò la visuale di tutti i soldati, alcuni tossirono per aver inavvertitamente inalato la polvere. Dietro di loro si stava avvicinando il cavaliere, che sopra il suo cavallo li stava conducendo verso il luogo dello scontro.
Il mostro si mise in posizione, come se stesse prendendo la mira, prima di caricare contro Duncan e il suo seguito, che, mano a mano che attaccavano, venivano sbattuti dall'altra parte presi dalla coda del mostro.


Il mostro si mise in posizione come se stesse prendendo la mira prima di caricare contro Duncan e il suo seguito, che man mano attaccavano alcuni vennero sballottati dall'altra parte presi dalla calotta dal mostro.

Tutti i soldati rimasti rimasero impalati, in attesa degli ordini di Dakartis, che, come i suoi sottoposti, fu petrificato alla vista di una creatura spaventosa, ma allo stesso tempo maestosa. Nei suoi anni di vita, i suoi occhi non avevano mai visto una tale meraviglia. Enorme nelle sue dimensioni, con un manto che poteva essere paragonato al candore della neve, sebbene ricoperto da chiazze di sangue, il militare ordinò di accerchiare la creatura per tenderle un'imboscata. Seguendo i suoi ordini, i soldati iniziarono silenziosamente l'operazione, mentre altri rimasero ai loro posti per tenere sotto controllo lo scontro che si stava ancora svolgendo sotto i loro occhi.
I soldati che stavano circondando la zona dove lo scontro stava per concludersi tirarono fuori delle spesse catene e, messi in posizione, attesero l'ordine del loro superiore per procedere.

Mentre il combattimento si era ridotto numericamente tra il lupo e la bestia, entrambi erano malridotti. Le ferite riportate erano molte, e alcune di esse, a prima vista, sembravano molto serie. Tuttavia, la determinazione di sottomettere l'altro forniva loro la forza di proseguire, proprio come all'inizio.
Ecco che avvenne un momento propizio: mentre il cavaliere misterioso si avvicinò abbastanza da assistere allo scontro, la bestia si voltò verso la parte dei Cyniclons. Questo fu più che sufficiente per permettere a Duncan di fare un'ultima carica verso il suo avversario e morderlo al collo della grande bestia. Il suo ululato fu così agghiacciante che dovettero tapparsi le orecchie. La bestia usò le sue ultime forze per scuotersi di dosso il lupo prima di svenire per le troppe ferite riportate.
Appena finì lo scontro, si creò un silenzio tombale. Nessuno osò fiatare per timore di rompere questo silenzio solenne.


Il cavaliere apparso all'improvviso prese alla sprovvista i soldati, che si separarono per permettergli di avvicinarsi a Dakartis. Silenzioso come la morte che ti prende alla sprovvista, il cavaliere emanò un sussulto quando, alzando il suo capo ancora celato dal cappuccio del suo mantello, il suo sguardo si posò sulla grande bestia, che nel frattempo fu immobilizzata dai soldati sotto l'occhio vigile del loro superiore Dakartis. Il cavaliere, silenziosamente come se fosse sotto un incantesimo, scese da cavallo e si avvicinò lentamente con passi misurati verso l'animale appena catturato. Alle sue spalle, Dakartis si teletrasportò vicino al nuovo arrivato e, con gli occhi sbarrati, lo prese per il gomito per fermare la sua camminata.

Da: - Vi consiglio caldamente di non avvicinarvi alla bestia, non sappiamo come reagirà quando si sveglierà. -
Dakartis era spaventato dalla possibilità che una cosa del genere potesse succedere. Tuttavia, il suo interlocutore non era della stessa idea. Con uno strattone, si liberò dalla presa del militare e proseguì la sua camminata. Man mano che si avvicinava alla bestia, i soldati che erano chini per controllare che le catene fossero al loro posto per non far scappare la bestia, notarono che quest'ultima dormiva. Si poteva vedere benissimo dal rialzamento e l'abbassamento del torace; sdraiata di fianco, sembrava un grosso cane che stava schiacciando un pisolino.


Con uno schiocco di dita da parte di Dakartis, un guaritore con qualche esitazione si fece spazio tra il gruppo ristretto di soldati. Avvicinandosi con molta cautela al mostro, estrasse dal suo borsone alcuni attrezzi da lavoro e, nel silenzio più totale, si mise a prelevare alcuni campioni di DNA, sotto la supervisione di tutti i Cyniclons.

I sussurri erano rumorosi, giustamente, dopo quello che avevano appena assistito. Tutti si chiedevano a quale razza animale appartenesse. A parte il fatto che come figura assomigliasse a Duncan ma molto più grande; sicuramente non era qualche chimera fuggita dal suo padrone o qualche esperimento mal riuscito. Le chimere hanno un odore ben specifico che solo i Cyniclons possono percepire, e l'animale in questione non ne aveva addosso.

Lo scriba e suo figlio ebbero il permesso di avvicinarsi a una certa distanza di sicurezza della creatura, e entrambi poterono constatare che l'animale in sé era uno spettacolo, ma era un vero peccato che tutto quel sangue ricopriva una buona parte della meravigliosa pelliccia. Lo scriba trascriveva l'anatomia della bestia, aggiungendo molti dettagli man mano che la sua analisi visiva proseguiva; il figlio, silenziosamente, faceva delle importanti riprese con quante più immagini dettagliate possibile. 
Il guaritore, che aveva appena finito di prelevare alcuni campioni, si avvicinò sia al cavaliere che al militare che in quel momento gli stava vicino.
??: - Miei signori, vi porgo i miei saluti. Ho appena finito di prelevare alcuni campioni per localizzare meglio a quale famiglia di specie animale appartenga. Spero solo che i miei studi non siano lunghi. -

Da: - Avete notato qualche anomalia o qualche segno che possa identificare la bestia? – 
Domandò Dakartis al guaritore. Egli scosse negativamente il capo e con un accenno della mano del militare lo congedò. Rimasti soli, entrambi si spostarono verso il mostro addormentato mentre lo scriba e il figlio facevano i loro lavori. I due uomini avvicinandosi al capo del mostro notarono che teneva gli occhi chiusi.
Quando furono vicini, il cavaliere fece il gesto di allungare la mano come se volesse accarezzare la pelliccia dell'animale. In quel momento, il mostro riprese conoscenza; l'occhio destro si aprì e un sussulto collettivo si udì. I soldati si prodigarono a tenere ben salde le catene, mentre il mostro si dimenava cercando con le poche forze che gli erano rimaste di liberarsi. I suoi lamenti erano fastidiosi per l'udito collettivo dei Cyniclons. Lo scriba tirò per il gomito il figlio, trascinandolo lontano mentre quest'ultimo continuava a fare altre riprese.

Nel momento esatto in cui lo sguardo del mostro incrociò quello del cavaliere, accadde un fatto strano: gli occhi iniettati di sangue dell'animale si trasformarono in due splendidi zaffiri di un blu intenso. Il sussulto dell'uomo fu udito da tutti, che nel frattempo rimasero ammaliati da questo splendido cambiamento di colore.
Un attimo dopo, rianimandosi con un balzo, la bestia si rimise in piedi, spezzando così le catene che impedivano i suoi movimenti. Il panico si diffuse, e i soldati si misero in posizione d'attacco con le loro armi. Il cavaliere fece loro cenno di abbassare le armi; con qualche esitazione, dopo uno scambio di sguardi tra loro, con cautela le abbassarono.
La bestia rimase di fronte al Cyniclon, e i due, uno di fronte all'altro, non si spostarono, limitandosi a osservarsi reciprocamente. L'uomo allungò il braccio, esponendo così l’arto destro. Dopo qualche secondo di esitazione da parte della bestia, come se stesse accettando che egli non avesse intenzione di attaccare, la creatura avvicinò il muso a pochi centimetri di distanza dalla mano del Cyniclon.
La tensione era palpabile, e il figlio dello scriba, animandosi, riprendeva la straordinaria scena che si stava svolgendo sotto gli occhi di tutti. L'irrigidità dei vari cacciatori non era stata allentata, aspettandosi l'attacco del mostro in qualsiasi momento. 


A un tratto, la creatura si voltò di scatto verso il suo lato destro e, dopo aver guardato per qualche istante il Cyniclon davanti a sé, abbassò le orecchie e il capo come in un inchino, mettendo la sua lunga coda tra le zampe posteriori. Poi, fece alcuni passi indietro e con uno scatto, fuggì in quella direzione. La reazione dei soldati fu veloce, si misero a inseguire la bestia, mentre alcuni di loro rimasero per controllare i danni arrecati dalla creatura appena fuggita. Dakartis, avvicinandosi al Cyniclon con esitazione, gli chiese:
Da: - Mi sapreste dire cosa ho appena assistito? -
*


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In America, nelle prime ore del mattino, un gruppo di piccoli esploratori si stava rincorrendo tra di loro nelle loro forme di lupi per spostarsi nella casa di Choneyo e trascorrere qualche ora di libertà dal villaggio. Dopo quel giorno in cui Momoka era precipitata e miracolosamente sopravvissuta, i bambini presero subito in simpatia il vecchio sciamano, che era ben contento di averli in giro. La cosa fu mantenuta segreta per evitare che gli adulti lo venissero a sapere; i bambini trovavano molto stimolante l'elemento di scappare di nascosto e andare in avventura. Oggi non faceva eccezione, i bambini si divertivano come non mai. L'anziano indiano, seduto sulla sua sedia a dondolo preferita, rimaneva in silenzio ad ascoltare le risate delle nuove generazioni che davano sfogo alle loro energie infinite.
A un certo punto, Sarah propose ai suoi amici di giocare a nascondino dentro la casa del vecchio sciamano, mentre quest'ultimo stava in cucina a preparare qualcosa di dolce per fare loro una merenda. L'inizio del gioco era andato bene: la conta toccò a Sarah, che si era proposta inizialmente di cercare i suoi compagni in tutta la casa.

E mentre contava, tutti i bambini stavano correndo da ogni parte cercando un posto sicuro per non farsi scoprire dalla bambina. Momoka stava riscontrando qualche problema nel trovare un posto perfetto; ad ogni angolo che esplorava, o era troppo piccolo per lei o era già stato occupato. Mentre girovagava per trovare un posticino tutto suo, si imbatté in una strana porta socchiusa. Incuriosita, avvicinandosi, si accorse che c'era uno spicchio di luce. Con cautela, afferrò la maniglia e di fronte a lei vide delle scale che la portavano dritte su in soffitta.
Il posto sembrava abbandonato da molto tempo; le ragnatele facevano bella mostra di sé in ogni angolo, e Momoka provava brividi solo a vederle. La piccola era preoccupata che potesse spuntare un ragno all'improvviso. La soffitta era anche piena di polvere, e ad ogni suo passo rimanevano tracce del suo passaggio. A un certo punto, mentre perlustrava con lo sguardo il tetto della soffitta, la sua attenzione fu attirata da una luce soffocata che si intravedeva alla sua destra.
Man mano che si avvicinava, notò che la luce diventava sempre più luminosa e intravide un vecchio armadio con i suoi grandi cassetti semi chiusi. Nella fessura di uno di essi, fuori usciva una debole luce.
Momoka, aprendo il cassettone, vide una scatoletta scura con al suo interno un oggetto di piccole dimensioni che emanava una luce fredda. La bambina prese la scatola e, osservandola da più vicino, non riuscì a capire a quale forma avesse l'oggetto in questione. Concentrata com'era, non si accorse che un'ombra si avvicinava silenziosamente dietro di lei. Sentendo due mani che si erano appoggiate improvvisamente sulle sue piccole spalle, Momoka urlò dallo spavento e lasciò cadere la scatolina che, al momento dell'impatto per terra, si chiuse.

Mo: - Joshua, ma che stai facendo? Mi hai fatto prendere uno spavento! Tua madre non ti ha insegnato che non è educato avvicinarsi di soppiatto alle persone senza il loro permesso? - (╬゚•̀皿•́)ノ゙

Momoka poteva sentire chiaramente le palpitazioni del suo cuore, che batteva a un ritmo irregolare. Joshua non sembrava particolarmente pentito per lo scherzo fatto alla bambina.

J: - Dai, non fare così tragica, Momoka. Era solo uno scherzo. Ti ho vista così concentrata a fissare la scatolina che mi è sembrato naturale farti uno scherzo. -  ( ͡ᵔ ͜ʖ ͡ᵔ )          

Il bambino rideva per lo scherzo riuscito, mentre la bambina lo fulminava con lo sguardo. Vedendo che Momoka teneva tra le mani un oggetto preso da terra, Joshua si incuriosì e, avvicinandosi, allungò il collo per vedere meglio.

Mo: - Che cosa guardi, Joshua? - (・༚・) ??

J: - Hai qualcosa tra le mani e vorrei sapere che cos'è! - ¯\ツ/¯     

Mo: - Non è niente, ho solo trovato uno strano oggetto che emanava una luce particolare. - ╮(^¬^)╭    

Incuriosito da questa cosa, a Joshua brillavano gli occhi dalla curiosità e voleva vederlo anche lui.

J: - Hai detto un oggetto che emana una luce particolare, dici che sia una cosa da extraterrestre? -  ( ✧∇✧)        

Mo: - Joshua, non ti pare di essere un tantino cresciuto per queste cose? - ( ¬_¬)       

J: - Sì sì sì! Fammi vedere questa cosa. -(≧ᴗ≦)  

Disse con tono sbrigativo. Momoka non sembrava aver preso bene questa risposta superficiale da parte dell'amico e si rifiutò di consegnargliela. Ed ecco che entrambi iniziarono una delle loro liti, contendendosi la scatolina misteriosa con il loro tira e molla. Le loro grida si sentirono dal piano di sotto, mentre continuavano a bisticciare per appropriarsi dell'oggetto conteso. Non si accorsero che non erano più soli. Infatti, gli altri bambini, sentendoli urlare, si erano spostati verso la soffitta e li trovarono in competizione.

S: - Ragazzi, cosa state combinando qui sopra? - ( ≖͞  -≖͞) ??        

Entrambi, presi di sorpresa dall'arrivo degli altri, per un momento guardarono i loro amici riuniti. Tuttavia, approfittando della distrazione di Momoka, Joshua riuscì a sottrarle la scatolina tra le mani.

Mo: - EHI... Questo non vale, l'ho trovato io per prima, ridammela. - ( ノ╬•̀Д•╬́)ノ       

Momoka cercava di riprendersi la scatolina, ma Joshua, essendo poco più alto di lei, alzò in aria le braccia per renderla fuori dalla portata della piccola. Momoka, una bambina tenace che non si arrende davanti alle avversità, tirò un forte calcio sul ginocchio sinistro di Joshua. Il bambino, dal dolore, fece cadere la scatolina che scivolò poco distante. Momoka colse l'occasione per riprendersi la scatolina, ma Joshua, sempre dolorante, riuscì a intercettare i suoi intenti e gridò:

J: - PRENDETE LA SCATOLINA, NON PERMETTETELE DI RIPRENDERSELA. - (╯°Д°)╯

I maschietti si misero all'inseguimento di Momoka, mentre le bambine, vedendo la loro amica in difficoltà, andarono dietro ai loro amici maschi. Sembrava la replica della corsa della lepre. Mentre su in soffitta si scatenava il caos, giù di sotto in cucina il vecchio Cheveyo era intento a cucinare una crostata alle pesche, la preferita dei bambini. Sentendoli fare baccano al piano di sopra, scosse il capo molto divertito.

C: - Quei bambini, per quanto io li adori, sono delle piccole canaglie. Forse devo ricordare loro di non distruggermi la casa? - ( ˘ᴗ˘ )


Si disse a voce alta con tono scherzoso, ma non volendo disturbarli nei loro giochi. Dal momento che fino a poco tempo fa viveva in una casa sperduta in mezzo alla foresta, un po' di chiasso non era un grande problema.

In soffitta, l'inseguimento continuava e la scatolina contesa tra i più piccoli passava di mano in mano senza durare oltre qualche millesimo di secondo. Molte mani avide cercavano di afferrare la misteriosa scatolina. Spintoni, tirate per i capelli e gomitate nei fianchi erano gesti molto usati per stanare l'avversario che si aveva difronte. I due contendenti principali, Joshua e Momoka, messi in disparte, continuavano con il loro bisticcio.

Mo: - Joshua, ridammi la scatola. Non appartiene a nessuno dei due. Deve ritornare al suo posto. - (≖̥︵≖̥)   

J: - Non prima di averci dato un'occhiata. Sono curioso di sapere cosa ci cela dentro. - (∩_∩)         


Ribattè Joshua; ormai la curiosità aveva preso il sopravvento su di lui, e non si sarebbe dato pace fino a quando non avesse visto cosa si celava lì dentro.

Mentre il chiasso fatto dai bambini proseguiva, dal piano di sotto, Cheveyo tirò fuori la crostata dal forno e la mise sulla tavola per farla raffreddare. Sentì cadere alcuni oggetti e, temendo che i bambini si sarebbero fatti male, decise di dare una veloce occhiata di sopra per vedere cosa stavano facendo quei piccoli diavoli.

La scatolina tornò al punto di partenza, cadendo in mezzo tra i due litiganti. Dopo qualche secondo di pausa, durante il quale tutti con i loro occhi seguirono la traiettoria della scatolina, questa cadde tra Joshua e Momoka. Tutti quanti si riunirono in un gruppo ristretto cercando di strapparsi l'un l'altro l'oggetto bramato. In qualche modo, la scatolina si aprì e da essa uscì una forte luce che accecò tutti.

In quel momento, Cheveyo entrò nella stanza e, vedendo la luce, capì cosa stesse succedendo. Fece un solo passo verso il gruppo di bambini, ma sotto il suo sguardo pieno di orrore, li vide teleportarsi via, inghiottiti dal nulla. 






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ANGOLO AUTRICE:
Riecco Momoka, Joshua e Sarah con tutti i loro amici in questo capitolo, mi piacciono questi piccoli lupachiotti che ho voluto inserirli in questo capitolo.
Ora vediamo cosa succederà a loro,  sicuramente avrete capito che quella misteriosa scatolina non contevena un semplice oggetto( cosa che approfondirò in un altro capitolo); non so quanti di voi si ricordano l'episodio della vecchia edizione" LA LUPA". Questa volta rileggendo il vecchio capitolo, ho avuto modo di riflettere molto attentamente e vedendo che ogni mio vecchio capitolo aveva delle sue potenzialità ( cosa che in passato non fui in grado di spruttarle al massimo), ho preso in mano le redini di questo  particolare capitolo mi sono tirata su le maniche è ho fatto una ristrutturazione quasi nuova del racconto di oggi.


K.j 




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Capitolo 27
*** RICORDI OSSESSIVI. ***





                                                INIZIO FLASH-BACK




Nei suoi primi anni di vita, Kisshu aveva pochi ricordi, ma quelli che conservava li teneva stretti e cari. Ancora oggi ricordava perfettamente il profumo che sua madre biologica indossava sempre, un profumo che gli ricordava l'inizio della primavera e che solleticava il naso del piccolo Kisshu. I suoi lunghi capelli verdi venivano sempre intrecciati dal figlio quando rimanevano soli, mentre il padre partiva per una delle tante campagne militari contro gli umani. La madre di Kisshu si chiamava Harmonia, un nome che rifletteva il suo carattere armonioso. Il suo sorriso rendeva radioso il suo bel viso, con occhi marroni che ricordavano il cioccolato fuso, regalando molte tenerezze al figlio piccolo, e mani sottili che accarezzavano le guance paffute del bambino. Per quanto riguarda il padre di Kisshu, era un uomo devoto alla famiglia e alla patria, con una corporatura ben allenata grazie ai molti anni di servizio militare e una forte mascella. I suoi occhi, simili a quelli del figlio, avevano una scintilla di malizia che spesso si celava dietro al loro colore dorato. Bardock era molto impacciato nel mostrare le sue emozioni, ma per un uomo burbero come lui si limitava a dare un forte abbraccio alla moglie insieme al figlioletto, e questo poteva essere descritto come una famiglia felice.

Una notte, si verificò una tragedia; all'apparenza, sembrava una notte come le altre, con il silenzio complice del leggero russare che proveniva dalla camera da letto dei genitori di Kisshu. Avvolti nelle coperte, erano ignari che a pochi minuti si sarebbe scatenato l'inferno. Un lieve odore di legna bruciata si insinuò dalla finestra semiaperta della camera da letto, e i due coniugi vennero leggermente infastiditi da quel profumo acre, ma non abbastanza da svegliarsi dal sonno. Kisshu, con il sonno leggero, si svegliò infastidito dall'odore che aumentava sempre di più, sentendo la gola secca. Il bambino, ancora sonnolento come uno zombi, si trascinò verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua, ma un colpo di sonno lo fece perdere l'equilibrio e cadde all'indietro, finendo davanti alla porta spalancata della cantina. Sembrava che volesse accoglierlo, e mentre Kisshu si riprendeva dalla caduta, vide con orrore che la porta di legno della cantina si era chiusa con un forte colpo di vento. Rimasto al buio, il bambino si dimenò freneticamente, cadendo più volte a causa della sua inesperienza a muoversi al buio. Con grande sforzo, riuscì infine a salire gli ultimi gradini e iniziò a battere con i suoi piccoli pugni sulla dura superficie della porta, cercando disperatamente di attirare l'attenzione dei genitori.
Purtroppo, al momento dell'incidente, i genitori di Kisshu erano stati svegliati poco prima dall'odore acre che stava diventando insopportabile. Bardock, avvertendo qualcosa di sbagliato, afferrò le prime cose che gli capitavano sotto mano e si affrettò fuori dalla loro abitazione. Con orrore negli occhi, vide che l'inferno si era scatenato con tutta la sua potenza sul loro piccolo villaggio.
Ogni volta che Bardock si voltava, vedeva solo fiamme malefiche che divoravano qualsiasi cosa incontrassero nel loro cammino distruttivo. Le urla assordanti dei suoi compaesani rimbombavano nelle sue orecchie. L'uomo si precipitò subito per soccorrere molti di loro, tirandoli fuori dalle loro case in fiamme che stavano diventando inagibili. Altri Cyniclons si divisero in due gruppi: alcuni si occupavano dei feriti, mentre gli altri cercavano di estrarre quante più persone possibile e trasferirle in un luogo sicuro, lontano dalle fiamme. Il costante via vai lo distrasse dalla sua famiglia. Quando si ritrovò nei paraggi di casa, vide che essa era presa dal fuoco. Il panico si diffuse in tutto il suo corpo, ma quando udì il proprio nome gridato alle spalle, si voltò e vide con sollievo che la sua dolce Harmonia era sana e salva, avvolta in una coperta che le copriva le spalle, il viso sporco di fumo e gli occhi lucidi come se stesse trattenendo le lacrime. Entrambi i coniugi, dopo essersi osservati, si abbracciarono forte, colmi di amore e gratitudine agli dei che avevano risposto alle loro preghiere.
Entrambi appoggiarono le loro fronti sudate e, con gli occhi chiusi, assaporavano il momento. Né le urla né l'incendio sembravano toccarli; entrambi avevano i cuori che battevano velocemente in sincronia. Harmonia prese il volto del marito tra le sue piccole mani e, incrociando il suo sguardo, gli regalò un dolce sorriso. Fino a quel momento, entrambi erano stati separati per soccorrere il maggior numero possibile di persone, tra cui la famiglia Ikisatashi, loro vicini di casa da lungo tempo. Gargantia aveva appena partorito il suo secondo figlio ed era ancora in convalescenza dal parto, molto dolorante. È per questo che Harmonia era andata a casa degli Ikisatashi per aiutare la giovane madre a prendersi cura del figlio più grande, Pai, e del nuovo arrivato, Tart, che piangeva per il frastuono che lo circondava.

Harmonia e Bardock si voltarono, vedendo ancora la casa in fiamme, e furono presi dal panico. Entrambi si accorsero dell'assenza del figlio e, presi dal terrore, si guardarono dritto negli occhi.


Ha: - Baldrock, dov'è Kisshu? -  "0.0".    


Ba: - Kisshu non era con te?... Credevo che fossero usciti insieme. - ╰[ ⁰﹏⁰ ]╯     



Entrambi si affrettarono verso la loro abitazione, che ancora bruciava, e udirono le urla del figlio che li chiamava.


K: - PADRE, MADRE, AIUTATEMI! -


Le grida del bambino li spinsero all'azione. Harmonia, angosciata dalla paura di perdere il figlio, fece per entrare per prima, ma fu trattenuta dal marito che la afferrò per i fianchi. La donna si dimenava cercando di liberarsi dalla presa ferrea del marito. Bardock scosse la moglie e, voltandola verso di sé, la prese per le spalle per farla ragionare.


Ba: - Harmonia, non puoi entrare là dentro. La casa potrebbe crollare da un momento all'altro.- 〣 (´.o﹏o。`)〣        


Bardock poteva vedere che la moglie si dimenava, rifiutando di ascoltare ragione. Agitava il capo violentemente in segno di forte rifiuto.


Ha: - Come puoi chiedermi di rimanere qui senza fare nulla mentre nostro figlio ci chiama dalla nostra stessa casa, che presto potrebbe diventare la tomba del nostro bambino? - (ノД`)      


Harmonia piangeva disperatamente, supplicando il marito di permetterle di salvare il loro bambino. Dietro di loro, i coniugi Ikisatashi si erano avvicinati per osservare mentre la casa dei loro vicini e quella di molte altre nel villaggio erano avvolte dalle fiamme.


Ba: - Harmonia, in questo momento non riesci a pensare lucidamente. Abbiamo installato protezioni contro incendi come questo in casa nostra. Non possiamo permetterci di rischiare la tua vita.- (πーπ)    


Ga: - Baldrock ha ragione, Harmonia. Tutti noi usiamo queste protezioni per prevenire incidenti durante la notte. Non possiamo rischiare di perderti.- ⊂(•́﹏•)̀⊃     


Gargantia, grata per l'aiuto che Harmonia le aveva fornito in passato, si sentiva ora in dovere di aiutarla. Il rumore di un pilastro di legno che crollava attirò l'attenzione di entrambe le coppie.


Ba: - Entrerò io e cercherò di portare fuori Kisshu. Gargantia, Ginraya, siete stati dei veri amici per noi. Non so come potrò mai ringraziarvi abbastanza per tutto.- 


Baldrock prese un secchio d'acqua dal pozzo nelle vicinanze, lo versò su di sé per rinfrescarsi e, con determinazione, si lanciò dentro la casa in fiamme. Harmonia trattenne a stento un urlo di disperazione mentre la coppia di amici iniziò a riempire secchi d'acqua per spegnere l'incendio e aiutare Baldrock nel salvataggio.



Kisshu, dopo aver gridato a lungo, sentì la gola bruciargli per il troppo urlare, mentre il fumo si insinuava sotto la porta. Inalando il fumo, il piccolo svenne, rendendo il compito del padre di soccorrerlo ancora più difficile. Baldrock gridava il nome del figlio sempre più forte, mentre la sua ansia cresceva temendo il peggio. La sua casa, avvolta dalle fiamme, diventava sempre più irriconoscibile. Con un calcio, Baldrock sfondò una a una le porte delle varie stanze, ma ognuna di esse si rivelò vuota. Tracce del figlio non c'erano e l'uomo stava cominciando a perdere i sensi a causa del fumo, ma sentì un tonfo dietro di lui. Vedendo che la porta della cantina era ancora chiusa, con le sue ultime forze diede un calcio ben assestato e, con gioia negli occhi, vide il piccolo Kisshu svenuto ma ancora vivo.
Nel frattempo, fuori, gli Ikisatashi e Harmonia, senza prendere fiato, si affrettavano a riempire secchi d'acqua per domare il fuoco che sembrava non volersi fermare. I minuti che passavano diventavano sempre più angoscianti per Harmonia, trattenuta ancora una volta da Gargantia, che la supplicava di avere fede in Baldrock.
Uno scoppio improvviso prese alla sprovvista i tre Cyniclons, che videro una piccola sagoma emergere dal fumo. Con gioia, videro un Kisshu malconcio emergere quasi incolume. Harmonia fece cadere il secchio d'acqua e abbracciò il figlio, riempiendolo di baci.


Ha: - KISSHU, mio tesoro, gli dei devono aver ascoltato le mie preghiere. - (人´口`)      

Harmonia singhiozzava, stringendo forte il figlio, che si stava ancora riprendendo dal fumo che aveva inalato accidentalmente.


K: - Madre, padre è an-cora den-tro. Credo che sia svenuto. Mi ha tirato fuori dalla can-tina, dove ero accidentalmente chiuso, ma un colpo di ve-nto ha impedito di riaprire la porta.
Ho cercato di chiedere ai-uto, ma nessuno mi ha risposto.-  (ಥ﹏ಥ)


Kisshu singhiozzava mentre raccontava cosa gli era successo. Sua madre si sentì il cuore stringere, provando un senso di colpa per non aver pensato subito a cercare il figlio. In quel momento, temeva di perdere il proprio unico figlio.
In silenzio, Harmonia trasferì Kisshu tra le braccia di Gargantia. Stupita dal gesto dell'amica, Gargantia incrociò il suo sguardo determinato e le chiese impacciata:


Ga: - Hermonia, c-cosa vuoi fare? - ( ⚆ _ ⚆ )    


Ha: - Se dovesse capitarmi qualcosa, a me o a Baldrock, ti prego, prenditi cura del nostro Kisshu. Ti affido il mio più grande tesoro. - (๑•́_•̀๑)     


Con uno sguardo triste, diede un bacio sulla fronte del bambino. Kisshu, anche giovane, intuì che stava per accadere qualcosa di brutto. Si dimenava dalle braccia di Gargantia mentre piangeva, desiderando andare con la madre, che, come Baldrock, si era bagnata con l'acqua fresca del secchio prima di entrare nella casa ancora in fiamme. Kisshu piangeva cercando di liberarsi dalle braccia della donna cyniclon, mentre Ginraya a stento cercava di trattenere le lacrime. Entrambi sapevano che, per quanto si sforzassero, non avrebbero potuto domare le fiamme. Una seconda esplosione fece crollare le poche colonne che fino a quel momento avevano resistito all'aggressione delle fiamme. In quel momento, i due adulti con il bambino videro la casa crollare su sé stessa, diventando la tomba dei coniugi che si erano sacrificati per amore del figlio.



                                                           
FINE FLASH-BACK



Kisshu, a distanza di anni, ricordava quella notte come la peggiore della sua vita. Ne era ossessionato, tanto che a volte i suoi incubi erano più spaventosi di altri. L'adolescente sentiva che prima o poi sarebbe impazzito rivivendo la morte dei suoi genitori attraverso quegli incubi. Tuttavia, in mezzo a tutto questo, Kisshu aveva trovato una nuova famiglia. Dopo la tragica dipartita dei suoi genitori biologici, i coniugi Ikisatashi si erano impegnati ad adottarlo il prima possibile, per non lasciarlo troppo a lungo solo nelle grinfie del destino, che già si era accanito in modo così crudele contro un innocente bambino. Il ragazzo era estremamente grato agli Ikisatashi, che non solo erano stati ottimi amici dei suoi genitori, ma che non lo avevano mai abbandonato nei momenti difficili seguiti alla tragedia. Kisshu riconosceva di essere sempre stato un bambino difficile da gestire e, crescendo e entrando nell'adolescenza, non era cambiato molto.
Fino a qualche mese prima, Kisshu non avrebbe mai pensato che la sua vita avrebbe avuto una svolta. È stata quella sera che il destino ha voluto che lui, andando nel territorio umano per svagarsi, posasse per la prima volta gli occhi sulla figura della sua micetta.
Il suo dolce viso a forma di cuore, con ancora dei tratti bambineschi, lo attirava come api al miele. Le labbra, capaci di stregare chiunque, facevano desiderare a Kisshu di assaggiarle, e lui non era il tipo che si privava di ciò che desiderava ardentemente. E poi c'erano gli occhi di Berry, capaci di ammaliarlo. Per Kisshu, è stato un colpo al cuore scoprire che la sua micetta non aveva gli occhi rosa, ma un bel marrone. Ecco perché, quando la vide per la prima volta senza le lenti rosa, ebbe uno strattone al suo povero cuore. Inconsciamente, Kisshu vedeva in Berry la sua defunta madre e, man mano che la osservava, notava molte somiglianze tra le due donne a cui teneva.
Molti gesti, espressioni e sorrisi che Berry regalava alla piccola Nenè, quando entrambe non sapevano di essere spiate dal verdino, aumentavano la fissazione di Kisshu per l'umana dai capelli rossi. Era un segreto di pulcinella che avrebbe avuto vita breve. Nel giro di poco tempo, nel territorio esteso dei Cyniclons, si sparse la voce. Certamente, Kisshu non era stato molto cauto con questo segreto, specialmente quando aveva versato accidentalmente i fagioli con l'altoparlante acceso. Dopo quell'incidente, la sua vita divenne molto caotica. Ovunque andasse, tutti lo assillavano per saperne di più sulla sua micetta. Anche i suoi amici, complici in molte sue bravate, erano molto curiosi riguardo alla ragazza che stava facendo scalpore in quel momento.
Anche a casa, Kisshu non aveva un attimo di pace. Pai, Tart e il padre li assillavano, cercando di impedirgli di vedere la sua "bambolina". Al solo pensiero, Kisshu si sentiva parecchio offeso. Dopo tutti questi anni, che lo conoscevano ancora non avevano capito che se lui voleva qualcosa, Kisshu in un modo o nell'altro l'avrebbe ottenuta. La sua micetta era speciale per lui, e sentire suo padre adottivo darle quegli appellativi brutti lo aveva fatto infuriare. Ma per fortuna c'era sua madre che era dalla sua parte, l'unica che poteva parlare liberamente riguardo alla sua Berry.
A parte i soliti incubi notturni, Kisshu si svegliava presto per andare all'accademia. Ieri era il suo giorno libero e di solito lo passava o a casa sua o andava nel suolo umano per cercare la sua "bambolina".
La mattina a casa Ikisatashi era molto caotica, con i tre figli maschi, era palese che Gargantia avesse molto lavoro per preparare la colazione a tutti.
Dopo la festa di riammissione di Kisshu all'accademia, i coniugi Ikisatashi, d'accordo tra loro, decisero che avrebbero tenuto d'occhio il ragazzo per le sue future bravate nell'ambito accademico. Pai, a modo suo, già faceva il cane da guardia al fratello adottivo, ma come si era visto, non era servito a molto.
Il buon umore di Kisshu rimase per la maggior parte delle varie lezioni, fino a quando, nell'ultima lezione prima dell'ora di pranzo, Kisshu e la sua classe si spostarono in palestra, dove li attendeva l'istruttore per i loro allenamenti giornalieri. Era la parte preferita di Kisshu. Il Cyniclon in questione sentiva che con questi allenamenti poteva sfogare la frustrazione che aveva dentro, soprattutto dopo aver saputo di essere sotto stretta sorveglianza sia dal padre adottivo che da Pai. Kisshu si sentiva offeso: lo trattavano ancora come un bambino, e questo lo infastidiva molto e lo spingeva quasi a voler scappare. Era ben noto che Kisshu fosse uno spirito libero e questa restrizione non gli andava per niente a genio.
Mentre si allenava con i suoi tridenti, la sua mente era in continua elaborazione. Non era un genio come Pai, ma di certo anche lui aveva dei piani niente male per evadere dalla sorveglianza. Un sorrisetto malizioso si dipinse sulle sue labbra, preannunciando la sua prossima mossa. A sua insaputa, quattro paia di occhi non persero il sorriso del verdino. Quattro giovani Cyniclons, da un po' di tempo durante gli allenamenti, si erano accorti dello strano comportamento di Kisshu e, conoscendolo da anni, sapevano che il suo atteggiamento insolito era un chiaro segnale di pericolo. Con un cenno affermativo, tutti e quattro si accordarono silenziosamente per indagare più a fondo sulla questione.
Finalmente l'ora di pranzo era arrivata, e molti studenti si erano spostati dalle loro aule verso la grande mensa. Purtroppo, dopo lo scherzo di Kisshu, la mensa aveva un lungo cammino da percorrere per tornare decente come un tempo. Molte strane chiazze di un materiale sconosciuto erano rimaste ostinatamente attaccate in molti punti della grande stanza, tanto che molti faticavano a riconoscere la mensa per come era messa attualmente. Qualsiasi cosa avesse usato Kisshu, nulla sembrava poter rimuovere quelle macchie.
Il chiacchiericcio di molti studenti forniva un ottimo sottofondo per un gruppo ristretto di amici. I quattro Cyniclons accennati prima erano gli amici stretti di Kisshu, lui era il loro "leader", la mente dietro a molti scherzi. Tutti, dagli altri studenti ai docenti, lo sapevano. Era ben noto che Kisshu avesse una mente diabolica quando si trattava di essere dispettoso con coloro che non gli andavano a genio.
Messi da parte, Kisshu e i suoi amici stavano condividendo un tavolo della mensa. Il verdino non sembrava affatto in colpa per le condizioni attuali della mensa, e le occhiate che riceveva ancora da alcuni studenti gli erano indifferenti.



?:- Ehi, Kisshu...è vero quello che si dice? Che hai passato le tre settimane dal tuo allontanamento dalla tua umana? - (ಠ.ಠ)         


Domandò uno dei quattro amici di Kisshu. Era molto alto, dalla possente stazza e dal viso che dava l'aria di essere un po' tonto e lento di comprendonio. Si notava che era molto in sovrappeso, con un piatto stracolmo di cibo che sembrava formare una mini montagna. Nonostante avesse il cibo in bocca, riusciva comunque a compiere due azioni contemporaneamente: porre la domanda a Kisshu e riempire il suo cucchiaio di cibo per poi trasferirlo in bocca al giovane cadetto.
I suoi amici erano ormai abituati alla sua voracità nel mangiare, ma ognuno di loro si concentrò sulla domanda rivolta al verdino. Kisshu, dopo un momento di silenzio, rispose:


K:- É vero, sono stato dalla mia bambolina, e posso dire che sono state le tre settimane più belle della mia vita. - (─‿─)      



Lo sguardo perso nel vuoto di Kisshu suggeriva che la sua mente era immersa nelle settimane trascorse nel maniero con la sua bambolina e le altre umane, che secondo lui non erano così male. Il suo sguardo innamorato sorprese il resto della comitiva, che rimase davvero stupito quando questo fatto divenne di dominio pubblico. A differenza degli altri studenti che si accalcavano intorno al verdino, i suoi amici si misero da parte per dare spazio al loro amico, che era diventato il fulcro centrale dell'intera accademia.
Un altro ragazzo, più basso e mignerlino, dall'aspetto tipico di un secchione, aveva i capelli corti di colore arancione in stile caschetto, con una parte superiore leggermente più lunga e due ciuffi che ogni tanto gli coprivano gli occhi, creando un piccolo codino sulla parte posteriore del collo. Il codino, di lunghezza media, era trattenuto da un nastro avvolto intorno ad esso, lasciando una piccola quantità di capelli liberi. Indossava una montatura tipica degli occhiali, e la sua statura era la più bassa del gruppo, rendendolo un bersaglio di scherzi e battute da parte degli altri membri della loro combriccola.



 ??:- Da quello che ci hai appena detto, questa ragazza è diversa dalle altre, talmente speciale che per lei hai rischiato molto venendo nel suolo umano. - 


Disse il giovane cadetto, mentre si sistemava gli occhiali dopo aver parlato all'amico. Un silenzio imbarazzante calò tra loro, con gli unici rumori provenienti dal chiacchiericcio degli altri studenti e dal mangiare con foga dell'altro amico che gli aveva fatto la domanda per primo.


K:- Lei non è solo la mia bambolina... Lei è diversa dalle altre, ha qualcosa di speciale che mi attira nella sua direzione, ragazzi. Non so come spiegarvelo... Dal primo momento in cui ho posato il mio sguardo su di lei, ho capito che era adatta a me. Il suo viso a forma di cuore, le labbra invitanti che sembrano starmi invitando ad assaggiarle nuovamente, gli occhi grandi e limpidi come uno specchio in cui puoi rispecchiarti. - (─‿─)      


Kisshu, nel suo discorso un po' divagante, aveva ancora lo sguardo perso, con la mente immersa nei momenti rubati alla sua micetta. A sua insaputa, i suoi amici erano sbigottiti dal comportamento bizzarro dell'amico. Kisshu, noto come un rubacuori, ha sempre attirato molta attenzione femminile sia dentro che fuori dall'accademia. I quattro cadetti sapevano benissimo che Kisshu ha sempre sfruttato la cosa a suo favore molte volte, ma non si era mai interessato realmente a una ragazza cyniclon.
Durante l'esilio temporaneo del verdino, gli altri quattro amici parlavano tra di loro, domandandosi che tipo di persona fosse questa ragazza, se fosse la sua fisicità o il suo modo di vedere gli altri come Cyniclons. Sia nel territorio umano che in quello cyniclon, avevano un'idea distorta che dipingeva gli uni dagli altri come mostri. Dal momento che gli adolescenti avevano avuto una sola occasione di vedere gli umani dal vivo (la serata della festa), la loro curiosità verso gli umani era aumentata e di certo la voglia di conoscere la ragazza fortunata che aveva catturato il cuore del loro amico doveva essere eccezionale.
Messo in disparte e semi nascosto dall'ombra di una colonna portante, Pai osservava il fratello adottivo come un falco. Da un lato, il maggiore degli Ikisatashi era contento che il ritorno di Kisshu all'accademia fosse passato quasi sotto il radar, ma dall'altra parte, Pai conosceva bene il modus operandi di Kisshu e sapeva che, nonostante la calma apparente, alla prima occasione il fratello avrebbe fatto di tutto per inseguire di nuovo la ragazza.
Scuotendo la testa, Pai cercava di scacciare dalla mente i vari incontri tra lui, i suoi fratelli e le tre umane. Il maggiore degli Ikisatashi aveva sviluppato la teoria che le tre ragazze umane nascondessero qualcosa. Inizialmente scettico, Pai aveva in seguito potuto notare alcuni comportamenti sospetti delle ragazze, così come i tentativi del duo maggiore di far tacere la bambina quando stava per rivelare qualcosa di compromettente.
Un esempio che tornava alla mente di Pai riguardava il luna park, quando l'idiota del suo fratello adottivo, Kisshu, li aveva trascinati lui e Tart nel suolo umano con la banale scusa di "cercare" alcuni frammenti di acqua cristallo. Anche se Pai aveva subito intuito l'inganno del fratello per inseguire di nuovo la ragazza rossa, aveva deciso di passarci sopra, considerando che aveva effettivamente trovato alcuni frammenti del cristallo. Tuttavia, questa decisione non lo aveva esentato dall'avere qualche enorme sforzo per non strangolare l'altro fratello.
Pai voleva attribuire completamente la colpa alla ragazza, ma conoscendo la testa calda del fratello adottivo e la sua tendenza ad essere attratto dalle cose o persone che erano al di fuori della sua portata, l'anziano dei fratelli Ikisatashi supponeva che la colpa di Kisshu fosse al 100%, e che la ragazza rossa avesse l'unica "pecca" di essere stata alla festa quella maledettissima sera.
Parlandone con il padre, Pai e il genitore poterono colmare alcune lacune che entrambi non avevano compreso inizialmente, e il confronto tra di loro aveva cominciato a mettere i primi pezzi del puzzle al loro posto. Pai stava conducendo alcune ricerche sul comportamento adolescenziale degli umani e non avrebbe mai immaginato che ci fossero così tante informazioni preziose. Successivamente, con il permesso del padre, anche se tentato da molte altre cose, Pai poté andare insieme a Tart nel suolo umano per cercare alcuni frammenti dell'acqua cristallo.




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Intanto, da qualche parte non ben definita nel suolo giapponese, un gruppo di licantropi si muoveva a gran velocità in mezzo alla vegetazione. Le loro zampe correvano più veloci del vento, e i loro cuori battevano all'unisono per lo sforzo richiesto nella corsa frenetica per raggiungere il campo base il più rapidamente possibile.
I primi tetti delle case si ergevano a poca distanza, il che aumentava ulteriormente il passo del gruppo. Il fiato corto si poteva sentire fuoriuscire dalle narici dei musi dei grandi lupi dopo aver corso per tanto tempo. Quando arrivarono a destinazione, alcuni di loro, nel frenetico desiderio di riabbracciare i propri cari, fecero la muta da lupo a uomo.
Una lupa dal manto nocciola girò il capo per controllare se tutti fossero arrivati, ma intuì che mancavano due dei loro compagni. Poco dopo, i due sbucarono dalla fitta vegetazione, facendo sospirare di sollievo la lupa, che in quel momento si trattenne dal compiere la sua mutazione.
La lupa assunse le sembianze di una donna matura, dai capelli corti laccati all'indietro. Vestita come un motociclista, la giacca di pelle nera le donava un'aria giovanile, regalandole molti anni in meno. Soddisfatta che l'operazione fosse stata conclusa senza intoppi, la donna-lupo si diresse con passo felpato verso la grande ex stalla, ora riconvertita in mensa, dove la stragrande maggioranza del loro gruppo si recava per rinfocillarsi o, in questo caso, per una riunione d'emergenza.
Tutti i commensali erano già seduti ai loro posti, intrattenendosi in chiacchiere mentre aspettavano l'arrivo della donna. Appena entrò, tutti gli uomini e le donne presenti si alzarono in segno di rispetto. Con un accenno del capo, tutti si risettarono senza fare storie.
Silenziosamente, la nuova arrivata si sedette alla destra, con a sinistra una sedia elaborata ma vuota. Il suo sguardo su di essa era pieno di dolore e rammarico, come lo era anche per i commensali, che non commentarono ciò che stava accadendo in quel momento.
Con occhi dal verde acceso e capelli biondo cenere, questa donna si distingueva dagli altri membri del gruppo. Alcune rughe vicino ai suoi occhi testimoniavano di aver già superato da tempo la giovinezza.
Le labbra erano dipinte di un delicato rossetto che evidenziava le loro dimensioni sottili e di certo non aiutava il suo vizio di mordersele quando era sotto pressione.



G: - Bene, ora che siamo tutti riuniti possiamo dare inizio alla nostra riunione d'emergenza... Come sapete, alcuni di noi si sono uniti alla nostra causa solo di recente e, dal momento che siamo riusciti ad arginare anche solo temporaneamente alcune lacune del nostro piano, prima o poi quei bastardi dei Castel faranno la loro prima mossa... - (Ò 皿 Ó ╬)



La bionda si era animata durante il suo discorso, le pulsazioni erano evidenti a tutti i partecipanti di questa riunione, ma nessuno disse nulla, dal momento che anche loro erano animati dalla stessa rabbia di lei. Sedendosi sulla sua sedia, si mise nella sua posizione di riflessione, con le mani chiuse come in preghiera, gomiti sul tavolo e sguardo abbassato. Se la tensione potesse tagliare come un filo di rasoio, in questo caso sarebbe stato un esempio lampante.



?: - Gwen, non credi che dovremmo fare noi la prima mossa? Sono sempre loro a farlo. Forse questa volta potremmo cavarcela con poche perdite. Dalle poche informazioni che siamo riusciti a ricavare, i Castel stanno facendo piazza pulita nel Nord America, il loro dominio si sta espandendo troppo velocemente. - (≖̥︵≖̥)   


Domandò un moro alto come un gorilla, dalla carnagione chiara e alcune piccole cicatrici sul volto sul lato sinistro. Gli occhi scuri erano puntati sulla donna di nome Gwen, ancora seduta mentre meditava su ciò che il suo compagno le aveva appena riferito.



G: - Dici che i Castel stanno facendo piazza pulita? Tipico del loro modus operandi, e da come stanno andando le cose al momento, credo che procederemo con le nostre operazioni. Zannafè, quel maledetto sta facendo piazza pulita contro i suoi avversari che ancora stanno cercando di resistere. E noi sappiamo per esperienza diretta che mettersi contro di lui e cercare di resistere è solo un modo masochista di sopravvivere alla propria condanna a morte. - ( ರ - ರ) ╬        


Lo sguardo duro della donna licantropa era perso nel vuoto, ma il suo tono di voce freddo trasmetteva tutta la rabbia che provava per quel traditore. Una donna sulla quarantina, dai capelli scuri e tagliati fino a metà spalle, alzò il braccio, attirando così su di sé l'attenzione dei commensali. Come la maggior parte dei presenti, anche lei era vestita in modo casual. Con un cenno del capo, Gwen le concesse il permesso di parlare.


??: - Gwen, vorrei ricordarti che oltre al problema dei Castel, ci sono giunte alle nostre orecchie voci secondo cui un gruppo ristretto di soldati Cyniclons sarebbe passato attraverso le nostre terre per fare delle perlustrazioni. Alcuni di noi li hanno intercettati a poche miglia da qui, dove stavano discutendo su come estendere il loro raggio d'azione contro l'esercito giapponese. -  (•́ _ •̀ )      


Queste nuove informazioni misero un certo allarmismo a tutti i partecipanti della riunione, i bisbigli erano un sottofondo fastidioso per Gwen mentre era concentrata a rimurginare per assimilare quello che Joanna le aveva appena detto. Prima Pam partiva verso chi sa dove, per giunta insieme a Oscar " Che Dio, ci scampi" pensava Gwen con un pizzico di fastidio dipinto in faccia, "quell'uomo sapeva come mettere mala zizzania in ogni dove". Poi le giunge orecchio  che i Castel stavano espandono la loro influenza facendo così che le loro spie che si trovano in America essendo gli unici contatti tramiti che avevano per tenersi in costante aggiornamento per le sorti del loro vecchio villaggio stavano scontrando delle difficoltà, e ora ci mettono pure i Cyniclons.
Un cipiglio era apparso sulla fronte della ex beta di Elizabeth, la donna non credeva che le cose potessero incasinarsi ancora di più di quando non ne fossero in questo momento.
Quante volte Gwen aveva immaginato che la sua amica Elizabeth fosse ancora viva, sicuramente lei saprebbe come gestire tutti questi casini che si stavano accumulando. E non era da sola, molti sapevano che il posto vagante del ruolo di alfa era vuoto da troppo tempo, molti tacerono sulle origini di Pam per il suo bene e anche perché il vecchio Cheveyo aveva loro intimato di cucirsi la bocca chiusa per far modo che il peso dell'onere di essere la figlia di Elizabeth non le cadi troppo presto sulle sue fragili spalle.


G:- " Pam era solo una bambina" -


Gwen pensò tra sé che la dipartita di Elizabeth fosse giunta nel momento peggiore, quando Pam era ancora una bambina indifesa. La licantropa aveva ricevuto solo pochi giorni prima una lettera da parte della ragazza, dove con uno stratagemma di inchiostro spiegava in breve messaggio di trovarsi nel territorio dei Cyniclons come accompagnatrice di Oscar per firmare un trattato di pace tra le due parti coivolte. Se questo avesse avuto successo, forse lei e l'ambasciatore giapponese sarebbero tornati a Tokyo il prima possibile. Gwen, quando lesse per la prima volta la missiva di Pam, quasi le venne un infarto sapendo che la sua figlioccia si trovava nel territorio degli alieni, cosa che non le andava affatto bene. Sentendo che Cheveyo non le aveva detto nulla a riguardo, Gwen suppose che neanche il vecchio sciamano sapesse cosa stesse facendo effettivamente Pam.
Joanna, vedendo Gwen persa nei suoi pensieri, si avvicinò alla donna per posare delicatamente la mano sulla sua spalla, cercando di risvegliarla dal suo isolamento.


J: - Gwen, ti vedo un po' strana. Tutto bene? -  ( ⚆ _ ⚆ )


G: - No, Joanna, non va affatto bene. Di recente ho ricevuto una lettera da parte di Pam, dove mi scrive dal territorio dei Cyniclons. Ti ricordi quando ti avevo parlato della partenza di Pam con l'ambasciatore?... Beh, sembra che entrambi abbiano fatto questo viaggio diplomatico per negoziare una trattativa di pace con i Cyniclons. - (•́ _ •̀ )      


A queste parole, tutti si voltarono verso le due donne e le varie chiacchiere si interruppero bruscamente. Era risaputo che altri continenti erano nella stessa situazione del Giappone, suddivisi geograficamente in due parti e dilaniati dalla guerra da molti anni. Per fortuna, il loro branco non era stato coinvolto nel conflitto, ma Gwen sapeva che prima o poi la triste sorte li avrebbe raggiunti.


J: - Scusami? Mi stai dicendo che Pam è nel territorio dei Cyniclons? - (⊙_⊙`)      


G: - Non ne sapevo nulla, l'ho appena scoperto. Credo che ci sia qualche collegamento con l'ambasciatore Larsson. Lui e Pam sono in qualche modo coinvolti in questa faccenda. - ╮( •́ω•̀ )╭     



H: - Scusami Gwen, stai dicendo che Pam, la nostra Pam, si è fatta coinvolgere coi Cyniclons tramite l'ambasciatore? -  ( ●ᆺ●)??


L'uomo in questione si chiamava Harry. Alto e giovane, forse sulla trentina, vestito in modo casual, i capelli biondi e la barba leggera gli conferivano un'aria giovane. Fin dall'inizio della riunione, era rimasto in silenzio, ascoltando attentamente gli scambi di informazioni. Tuttavia, sentendo Joanna e Gwen parlare di Pam che si era recata nel territorio dei Cyniclons per una missione suicida, si era mostrato scettico, come molti dei suoi compagni di seduta.


G: - Harry, come ho già detto, Pam mi ha recentemente consegnato questa missiva e, da quanto ho capito, il viaggio era già stato organizzato molto tempo prima di quanto potessi immaginare. -  ┐( ù_ù )┌     


Il tono stanco di Gwen rifletteva il suo stato d'animo. Quel giorno, una buona parte di loro era partita all'alba per rinforzare i confini e fare una lunga perlustrazione del territorio. Per Gwen, partire così presto senza bere il suo caffè mattutino era qualcosa di oltraggioso, e solo a pensarci le venivano meno le forze.
Joanna, vedendo che la situazione stava diventando deprimente per Gwen, decise di spostare l'attenzione sul favore che Pam aveva chiesto loro di fare poco prima di partire.


J: - Gwen, mi hai detto che poco prima di partire Pam ti ha chiesto di farle alcuni favori, giusto? -  ╮(^¬^)╭    


Gwen intuì l'intenzione di Joanna di distrarla e, vedendo la sua buona volontà, decise di accantonare temporaneamente la questione riguardante i Castel, per cambiare argomento:


G: - Joanna ha tirato fuori un argomento che stavo quasi dimenticando. Pam aveva chiesto di tenere sott'occhio le sue protette e il maniero a causa del cyniclon che da qualche tempo stava importunando Berry. -  (•̀⌓•́)   


J: - Ah, giusto. Ognuno di noi ha fatto a turno per non lasciare sole quelle povere ragazze. Posso dire, a nome mio e dei miei compagni, che quel Kisshu è imperterrito. -  ヘ(;´o`)ヘ       


Disse Joanna con tono esasperato, sedendosi sulla sua sedia quasi senza forze al solo pensiero di quello che lei e i suoi compagni avevano dovuto sopportare durante i loro turni di guardia.
Questo suscitò un certo allarmismo tra i presenti, che stavano ascoltando gli aggiornamenti sulle perlustrazioni e sugli appostamenti intorno al maniero degli Uchiha. Gwen alzò lo sguardo verso Joanna.


G: - Joanna, con questo cosa intendi dire?... C'è qualcosa che non mi hai detto? -  ( ≖͞  -≖͞) ??        


Joanna emise un profondo respiro. Quello che stava per dire non sarebbe stato piacevole.


J: - Il cyniclon, Kisshu, ha dimostrato di avere una predilezione quasi ossessiva verso Berry, la mezzana dai capelli rossi. Non fa altro che importunarla continuamente, e a un certo punto è persino arrivato a inseguirla insieme alle altre ragazze all'interno del maniero, come se fosse un gioco. La situazione è diventata così seria che si è palesato persino alla servitù. - (;ಠ⌓ಠ)    


Joanna prese un bel respiro, accentuando la suspense nell'aria. Gwen e tutti gli altri commensali erano sospesi, aspettando il proseguimento del suo racconto.




                                                                                            INIZIO FLASH-BACK.




Joanna e alcuni uomini erano appostati nelle vicinanze del maniero, la vegetazione sparsa faceva da copertura per i loro nascondigli. Tutti in un silenzio tombale seguivano le vicende dei quattro ragazzi, che si erano trasformati loro malgrado in protagonisti di una scenetta tragico-comica. Il cyniclon volava con una vena gioisa mentre inseguiva le tre umane, che a loro volta facevano un enorme sforzo per sfuggirgli. Il loro inseguitore, avvantaggiato dal dono della levitazione, non faceva alcuna fatica a seguirle, e a un certo punto i licantropi restarono sconcertati alla vista di un tridente tirato dal ragazzo contro il trio. Joanna e gli altri furono scioccati dal gesto folle appena compiuto dal ragazzo.
Joanna era pallida in volto. Tanto lei quanto gli altri avrebbero voluto intervenire e dare una lezione al ragazzo, allontanandolo per sempre dal maniero degli Uchiha. Tuttavia, sapevano che un'azione diretta avrebbe causato molti più problemi alle tre ragazzine. Anche se per natura i licantropi non rimanevano in disparte di fronte a un'ingiustizia, dovevano fare finta di nulla.


B:- COSA GLI FRULLA IN TESTA A QUEL SCELLERATO?... CI POTEVA ANCHE AMMAZZARE! - \(●Д●)/


Strillò spaventata, per aver deviato in tempo il tridente che Kisshu aveva fatto correre verso di loro.


O:- Per poco non ci rimettevamo tutte... - ("°.°")


Una Ondina spaventata, aveva poggiato la mano sul petto dove poteva sentire benissimo il battito del suo cuore accellerato, che andava a mille. Nel miscuglio della corsa e del forte spavento, quando vide l'oggetto accnutundente arrivarle dietro le loro spalle.


N: - Wow... ACCIPICCHIA CHE TIRO... Non sapevo che Kisshu fosse un bravo lanciatore di coltelli. - (✪∇ ✪)


I licantropi nascosti rimasero di sasso davanti all'ingenuità della bambina, che, non rendendosi conto del pericolo scampato, fece infuriare una Berry inviperita che la bacchettò per benino, entrando così in conflitto con la biondina. 
Ecco perché in un secondo momento, dopo qualche scambio di battute tra le più giovani e il tentativo maldestro della verdina di dividerle in maniera pacifica ma fallendo miseramente, uno dei giovani reclutati per fare la ronda fece notare ai suoi compagni di non essere più i soli spettatori della tragica commedia che si stava svolgendo sotto i loro occhi. 
Infatti, alzando gli occhi al cielo, vennero sorpresi per la seconda volta quando videro due nuove figure di Cyniclons: un bambino e un adolescente. I sussurri che Joanna sentiva alle sue spalle da parte dei suoi compagni non le scioglievano i nervi che stava accumulando in quel momento, ma vedendo come in un secondo momento l'intervento provvidenziale di Zanna Bianca, che aveva dato un avvertimento al cyniclon, e la ritirata frettolosa dei due Cyniclons, aveva tolto un macigno che aveva appesantito molto la bocca dell'amica della licantropa. Con un accenno del capo, sia lei che gli altri si ritirarono in silenzio.



                                                                                 FINE FLASH-BACK




G:- Mi stai dicendo che Kisshu è stato morso da Zanna Bianca, nel di dietro? Ah ah ah!! -  (≧∇≦)     


Domandò Gwen con voce incredula, un'immagine del genere le passò per la mente e una risatina le sfuggì dalle labbra. Era un vero peccato non aver assistito a una scenetta del genere, almeno avrebbe potuto fare qualche risata a spese del ragazzino impertinente.


H:- Sì, ho sentito dagli altri che raccontavano una cosa del genere l'altra volta. All'inizio ho dubitato che Zanna Bianca avrebbe fatto una cosa del genere, ma adesso posso solo immaginare le grosse risate che le tre poverine si saranno fatte. -   。・゚゚・(๑≧∇≦))・゚゚・。       

A Harry gli lacrimavano gli occhi per il troppo trattenere le risate, mentre allo stesso tempo Joanna gli passava un pacchetto di fazzoletti per permettere al suo collega di ricomporsi prima di proseguire con il racconto. Gli altri commensali, sentendo il racconto della loro compagna, ridevano non in modo così sottile come aveva fatto Joanna mentre raccontava l'accaduto.


G:- E per quanto riguarda l'altro favore chiesto da Pam? Mi pare che lei volesse che venisse indagata l'origine del bouquet, legato con un fiocco viola. Sia Pam che noi sappiamo che oltre a lei nessuno ha motivo valido di visitare il luogo di riposo di Eliza. -  (._.`)       


Disse l'ex beta del clan Uchiha, le cose di cui doveva prestare attenzione stavano aumentando. Joanna, a sua volta, sembrava concordare con Gwen e scuotendo il capo lentamente riprese a parlare per esprimere la sua opinione sulla questione.


J:- Già, la cosa mi puzza parecchio. Ho chiesto in giro, e nessuno dei nostri conosce la posizione esatta dove si trova la cripta di Elizabeth. Inoltre, anche con questa informazione alla portata di tutti, nessuno si sarebbe azzardato a recarvisi senza prima chiedere il permesso direttamente a Pam. Sarebbe visto come una mancanza di rispetto sia nei confronti di lei che della madre. - 〣(._.`)〣    


Rispose Joanna, con il capo chino e seduta in posizione raccolta sulla sua sedia, poggiava il suo volto sul dorso della mano destra, completamente assorta nei suoi pensieri. Anche Harry fece un cenno affermativo alle parole di Joanna. La situazione stava diventando molto sospetta. L'indagine sul mistero del bouquet era appena iniziata e i primi risultati non sarebbero tardati ad arrivare. Quindici minuti più tardi, la riunione si era sciolta.
Rimaste sole, dopo aver ripulito tutto, si sedettero su due sedie lasciate appositamente per loro e iniziarono a parlare.


G:- Joanna, devi essere sincera... Pensi che il mazzo di fiori che Pam ha trovato nella cripta di Eliza sia da parte... - ( ⚆ _ ⚆ )    


Gwen era mortalmente seria, e il suo inizio del discorso era un chiaro segno che non avrebbe l'asciato stare l'argomento che era spinoso da parte di entrambe, la bionda sapeva che prima o poi Pam avrebbe saputo la verità e quindi era meglio togliere ogni possibile dubbio sul bouquet.


J:- Gwen, io non so che dirti!...Io ho dei forti dubbi che sia lui, dietro la storia del bouquet, sono passati troppi anni è impossibile...come avrà fatto a sapere dove è stata seppellita Elizabeth?. Il funerale era stato celebrato con una manciata di noi per l'intimità voluta da Elizabeth in persona, cosa... cosa ti porta a tirare fuori un argomento che è stato chiuso da moltissimo tempo, non fartene un ossessione come tuo solito -  (>^~^;)>     


Joanna era confusa dalla piega che stava prendendo il discorso stavano affrontando, Gwen stava parlando di cose avenute molti anni prima che Pam nascesse, e non capiva il nesso tra il bouquet e il possibile fidanzamento della loro amica. All'epoca erano appena entrate nel mondo degli adulti, ed entrambe ricordarono quando l'argomento venne fuori all'improvviso.
Un brivido prese alla sprovvita Joanna a quel  ricordo, e rendendosi conto che dal momento che l'attenzione era alta entrambe in comune accordo decisero di concentrarsi sull'argomento della lettera.


J :- Pam ha spedito la lettera a te, giusto? -


Dal torno incerto, Joanna stava cambiando argomento ancora una volta, e Gwen nuovamente non disse nulla prima di prendere parola.


G:- Si!...Pochi giorni prima ho ricevuto una strana lettera, e il contenuto era celato da un messaggio segreto. La pergamena aveva un leggero odore di un profumo che mi era molto conosciuto e lì che dal primo indizio mi sono molto isospettita. -  ( ≖͞  -≖͞) ??        







                                                                        INIZIO FLASH-BACK




Da alcuni giorni, Gwen stava lavorando più del solito nel suo studio; i suoi gesti erano meccanici e la sua mente vagava altrove. Stava ripensando a quando, verso l'alba, Gwen venne svegliata dal ronzio del suo cellulare. Avendo l'udito sviluppato, la licantropa poté percepire che la stavano chiamando. Sotto le lenzuola del suo letto, una mano alla cieca tastava la superficie del mobile che stava di fianco al letto. Dopo vari tentativi andati a vuoto, la mano tremolante di Gwen riuscì ad afferrare l'oggetto tanto agognato e, portandoselo sotto le coperte, la sua voce impastata dal sonno si udì da sotto le coperte.


G:- Pronto?... Chi chiama?... Giuro su Dio, che se questa chiamata non è urgente...-


La minaccia poco velata era percepita dal tono adirato della licantropa, non molto contenta di essere stata disturbata dalle prime ore del mattino. Dall'altra parte della chiamata, si sentì prima un leggero sospiro e poi silenzio, prima che la persona che aveva chiamato Gwen prendesse parola.


Pm:- Se avessi saputo che avresti risposto in questo tono, mi sarei limitata a spedirti una lettera... madrina. -

Le parole enigmatiche furono sufficienti a risvegliare del tutto Gwen, che alzandosi dal suo letto, sia il cuscino che le coperte caddero senza fare cerimonie. La faccia della donna era confusa, e si domandava perché Pam la stava chiamando a quest'ora. Nel giro di mezz'ora, entrambe si diedero appuntamento poco fuori dal campo santo dove si trova la cappella della famiglia Uchiha. In primo impatto si limitarono a studiarsi a vicenda, e con Zanna Bianca che scodinzolava allegramente, si spostò nella postazione di Gwen per ricevere dei grattini alla testa da parte della donna.


Pm:- Credo che dovremmo fare due passi, cosa ne pensi, Gwen? -


G:- Credo che sia un'ottima idea, Pam! -

I primi minuti di passeggiata erano avvolti nel silenzio più totale, a parte Zanna Bianca che scodinzolava allegramente con la lingua di fuori che penzolava di lato. Un leggero venticello sventolava le chiome delle due licantrope, mentre quest'ultime si sedettero su una panchina abbandonata mettendosi comode; la lupa annusava negli intorni fino a quando un grillo solitario attirò la sua attenzione. Con il suo naso si avvicinò piano piano all'insetto verde, ma quando quest'ultimo la vide avvicinarsi fece un salto atterrando così su un'altra pianta poco distante dalla prima. Zanna Bianca non sembrava avere l'intenzione di lasciare stare l'insetto insolito e, man mano che faceva qualche passo vicino a esso, il grillo si spostava dall'altra parte.
La cosa proseguì per pochissimi minuti, perché Zanna Bianca, stanca di stare appresso allo strano insetto, prese posizione e fece anche lei un salto. Ma per sua sfortuna, il grillo, vedendola arrivare, saltò da un'altra parte e Zanna Bianca rimase a mani vuote. Mentre cercava freneticamente il grillo con la testa, Gwen e Pam, vedendola confusa, entrambe risero alla sua ricerca frenetica.


G:- Vedo che Zanna Bianca è piena di vitalità stasera. - ^^


Così Gwen prese per prima la parola con la figlioccia. Quest'ultima, dopo un accenno col capo e vista con la coda dell'occhio Zanna Bianca ancora intenta a cercare il grillo, si limitò a dare la sua attenzione alla donna che le stava accanto.


Pm:- Mi dispiace averti svegliato a un'ora così strana, ma tra poche ore dovrò partire. - (--)... 


Appena sganciata la bomba, gli occhi di Gwen si spalancarono, colta di sorpresa dalla notizia inaspettata del viaggio della ragazza che le stava di fronte. Pam, la sua amata figlioccia, sarebbe partita da lì a poche ore e ora lo veniva a sapere? Gwen continuò a guardarla scetticamente e, vedendola seria, non poté che rimanere in silenzio e lasciarla proseguire il suo discorso.  Σ ( ○–○)?!    
Pam, in un primo momento, puntò il suo sguardo verso il cielo. I primi raggi solari stavano timidamente iniziando a sbugiare verso l'orizzonte, e una leggera nebbiolina stava iniziando a prendere possesso della vasta area della campagna.


Pm: - Come ti ho appena detto, tra poche ore partirò per un viaggio diplomatico, e per quanto riguarda i dettagli, non posso dire molto, dal momento che è strettamente collegato al ruolo di ambasciatore che Oscar ricopre. Non posso dire nulla che possa compromettere il viaggio. -  ┐( ̄  - ̄)┌     


G:- Dal momento che non puoi dire molto, posso dedurre che sia una cosa seria. -  (•́ _ •̀)            


Pm:- Il vero motivo per cui ho chiesto di vederti a quest'ora è perché ho bisogno che tu mi faccia due favori mentre io non ci sarò. -  ᓀ ᓂ  


Il suo tono aveva messo un certo allarmismo in Gwen, e gli occhi della figlioccia le diedero conferma, due pezzi di ghiaccio facevano bella mostra al posto dei suoi bei zaffiri di un blu intenso che caratterizzavano lo sguardo penetrante della ragazza.


G:- Due favori?...Se rientrano nelle mie capacità, farò del mio meglio per soddisfarli. Dimmi tutto. -  ʅ(◞‿◟)ʃ       


Pm:- Il primo favore che ti chiedo è di tenere sotto controllo le ragazze, soprattutto Strawberry... -  ᓀ ᓂ  


G: - Strawberry, intendi la mezzana dai capelli rossi? -  ( ●ᆺ●)??


Pm: - Sì, lei! ...Ti ricordi quando al maniero c'è stata la festa che Oscar ha insistito per organizzarla come scusa per festeggiare il mio ritorno? -  ᓀ ᓂ  


Alla menzione della festa che si era conclusa in maniera disastrosa, fece arricciare il naso alla donna bionda e il suo viso si contorse in una smorfia, rivelando che anche lei venne a sapere di quello che era successo poco tempo prima.


Pm: - Di recente, uno dei cinque Cyniclons che si sono imbucati durante i festeggiamenti, a quanto pare si è imbattuto in Strawberry e ha messo gli occhi su di lei. Avrei potuto ignorarlo se la cosa fosse rimasta a una semplice infatuazione, dal momento che entrambi sono adolescenti e queste cose accadono tutti i giorni nella vita di molti adolescenti. Sono molto preoccupata che, dal momento della mia partenza, il ragazzo in questione, Kisshu, così mi pare si chiami, possa decidere di approfittare della mia lunga assenza per fare qualche "visita" a Strawberry.-  ᓀ ᓂ  


G: - Da come procede la storia, sento che sta arrivando il tasto dolente. -  (•⌓•)       


Pm: - Purtroppo non hai torto. In breve, il ragazzo in questione ha iniziato a fare dei sopralluoghi nei dintorni del maniero e l'ho visto molte volte fare la ronda a pochi metri di distanza sopra il maniero. Per fortuna, Strawberry ancora non ha notato la sua presenza, ma credo che questa falsa pace finirà quando me ne sarò andata.-    ≖̥ ≖͞     


Un gruccio si era palesemente esposto sul viso dell'ereditiera, mettendo in evidenza il suo problema appena raccontato all'altra licantropa. Gwen rimase in silenzio a contemplare il racconto appena sentito. Se da quello che le aveva raccontato Pam, questo ragazzo Cyniclon non era un tipo da sottovalutare. E sempre opinione personale della donna lupo, Kisshu, se affrontato in modo diretto, potrebbe creare non pochi problemi a tutti loro che volevano passare sotto il radar dalle attenzioni indesiderate.



G: - Penso che vorrei prima farmi un'idea di come si comporta quando c'è Strawberry nei paraggi, così saprò come intervenire se questo Kisshu decidesse di fare qualcosa di divertente. -  (っ‸-)          
 

Seria in volto, lo sguardo era puntato dritto su quello della ragazza, che con un cenno del capo la ringraziò silenziosamente. Poi trascrisse vocalmente il secondo favore che Gwen doveva fare. ≖̥ ≖͞     


Pm: - Per il secondo favore è molto criptico da parte mia dirtelo. Sono passata prima a fare i miei omaggi alla tomba della mamma e, mentre cambiavo i vecchi fiori con quelli nuovi, mi sono imbattuta in un bouquet con il nastro viola. Non aveva nessun biglietto e da come fossero stati posizionati, chiunque possa essere sia passato di recente poco prima del mio arrivo. - ᓀ ᓂ  


Un'altra bomba era stata sganciata, questa volta da Pam, e anche stavolta gli occhi di Gwen si spalancarono, tremolanti dal forte shock appena provato. Prima il Cyniclon che molestava una delle protette dell'ereditiera del clan Uchiha, adesso qualcuno si era introdotto nella cappella di Eliza e aveva lasciato un bouquet che non lasciava loro nessun indizio su chi avesse varcato le porte del luogo di riposo di Lady Elizabeth. Σ ( ○–○)?!    



G:- Ho capito... vuoi che io indaghi su questo alone di mistero che avvolge i bouquet lasciati sulla tomba di tua madre? -   •́ •̀  


Un momento di imbarazzante silenzio calò su entrambe, e nessuna seppe cosa dire per uscire dalla situazione appena creata. Grazie a Dio, trovarono una via di fuga sotto le sembianze di Zanna Bianca, che tutta contenta camminava saltellando. Vedendola avvicinarsi, sia Pam che Gwen si abbassarono alla sua altezza per vedere cosa la lupa aveva portato loro.
Tutta contenta di ricevere le loro attenzioni, aprì la bocca e fece cadere per terra uno strano miscuglio di melma verde e poltiglia. Entrambe le donne si scansarono. Pam socchiuse gli occhi per inquadrare meglio cosa avesse rigurgitato, e un attimo dopo si resero conto di cosa era. I suoi occhi si ingrandirono leggermente e la bocca si socchiuse quando si rese conto di cosa avesse portato la lupa.


Pm:- Zanna Bianca, cosa ti ha mai fatto di male quel povero grillo, per essere ridotto in questa maniera da te? -   (ಠ.ಠ)           

La sua voce colma di sorpresa risuonò nell'area dove si era svolto l'incontro segreto tra due donne lupo.





                                                                                      FINE FASH-BACK.




Fu un incontro che lasciò l'amaro in bocca a Gwen, e a distanza di mesi senza alcun messaggio da parte di Pam, ora veniva a sapere tramite un pezzo di carta il vero motivo di tutto questo grande mistero. Gwen amava Pam come una figlia, e sapere che era sola con l'ambasciatore Oscar non le faceva dormire bene la notte. Quel vile ambasciatore sapeva il fatto suo, e una strana sensazione sgradevole pervadeva la donna licantropa. Era una sensazione sfuggente, ma si era amplificata dopo il messaggio di Pam, e non potendo fare nulla, Gwen si sentiva inutile. Sperava che il viaggio diplomatico di Pam si concludesse al più presto e che facesse ritorno il prima possibile. Inoltre, Cheveyo era finalmente intenzionato a parlare con Pam per raccontarle alcune cose su sua madre, e Gwen sapeva che il vecchio sciamano aveva esitato molte volte nel dire la verità a Pam. Scuotendo il capo, la bionda si era nuovamente spostata nel suo studio dopo aver parlato con Joanna. I primi risultati delle loro indagini non sarebbero tardati ad arrivare, e sperava che almeno fossero buone notizie.













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 ANGOLO AUTRICE:


Salve a tutti, ben ritrovati con un altro capitolo, ritorno dopo una lunga assensa per ricaricarmi le " batterie" perché ne aveva bisogno urgentemente.
Ma credo anche che questo capitolo sia stato prolungato più del dovuto, ma sono contenta di aver inserito alcuni riferimenti dei vari vecchi capitoli già pubblicati in precedenza, come il capitolo 10 "la partenza", dove si fa riferimento al mazzo di bouquet dal nastro viola, l'altro capitolo episodio 12 " i guai non arrivano mai da soli, ricordatelo".
Man mano la trama si infittisce e forse, in un altro capitolo verrà accennato nuovamente il mazzo di fiori con il fiocco viola.


K.J ❤

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Capitolo 28
*** VITA A PALAZZO. ***


Nella sua camera da letto, il corpo semincosciente dell'ereditiera del clan Uchiha emanava lamento sotto le calde coperte, a causa degli strappi muscolari e delle ferite riportate nel recente scontro con i cani-chimera. Il mal di testa alimentava il suo cattivo umore, mentre la licantropa, già adirata per aver perso il controllo di sé al punto da compiere azioni sconsiderate, si aggravava ulteriormente per via dei vuoti di memoria. Le ferite erano profonde e le bende già inzuppate di sangue; Pam non sapeva con certezza quando il suo lato licantropo avrebbe accelerato la cicatrizzazione, ma i lividi erano il male minore, e con un po' di pomata svanirebbero nel giro di qualche giorno.

Ancora sdraiata, a un certo punto Pam scartò le coperte che fino a pochi istanti prima le avevano dato riparo. Con grande fatica, dovuta anche ai muscoli indolenziti e alla febbre ancora presente, compì il breve tragitto che la portava nel suo bagno privato. Con gli ultimi sforzi miracolosamente si immerse in una lunga vasca già riempita d'acqua calda. Il contatto con l'acqua fu benefico per la ragazza: i muscoli si rilassarono e la pelle riprese almeno in parte il suo colorito rosa. Pam sembrava più rinfrancata, e chiudendo gli occhi, inclinò il capo oltre il bordo della vasca. Il lento respiro che emetteva era l'unico suono nell'aria, come sottofondo in una stanza silenziosa.

Riflettendo con una mente più calma, Pam era consapevole fin dall'inizio che questo viaggio non sarebbe stato privo di insidie. Sin dall'inizio, il percorso via mare rappresentava la parte meno gradita per la ragazza, e anche solo pensarci le provocava una smorfia di disagio che per un istante oscurava il suo bel viso. Ma ciò che la disturbava maggiormente era stata la necessità di rimanere barricata nella sua minuscola cabina per evitare le molestie dell'equipaggio del peschereccio. Nonostante tutto, per amore delle sue tre protette e per favorire la pace tra le due razze, tutto ciò sembrava un lontano ricordo, dal momento che Pam sapeva che il peggio doveva ancora arrivare, e per ora rimaneva vigile, con gli occhi ben aperti.

Per fortuna, l'emicrania stava lentamente svanendo, e i dolori muscolari erano quasi del tutto scomparsi. Le uniche difficoltà rimaste per Pam erano la febbre che persisteva e le ferite, che sarebbero state le più difficili da nascondere o giustificare con i suoi "movimenti lenti". Il suo lato licantropo era irregolare nei suoi effetti sulla guarigione, come dimostrava il forte formicolio che percorreva il suo corpo ferito.

Pam uscì appena dalla vasca da bagno e, con l'accappatoio addosso, faticava a reggersi in piedi, anche se era meglio di prima. Il bagno le aveva fatto bene, come si aspettava, e il vapore acqueo aveva reso la vista molto offuscata. Quando si trovò davanti al lavandino, sopra il quale si trovava uno specchio di dimensioni medie appannato, Pam lo pulì con un colpo di mano e quasi ebbe un infarto. Di fronte a sé vide che, in qualche modo, aveva ripreso le sue vere sembianze, e un pensiero catastrofico le attraversò la mente: se qualcuno l'avesse vista con il suo vero aspetto facciale, come avrebbe reagito? Pam guardò con frenesia il suo ciondolo, che non si separava mai da lei, e vedendo che era ancora in ottime condizioni, tirò un sospiro di sollievo.

Appena uscita dal bagno, avvolta solo nell'accappatoio che la copriva quasi completamente, Nico Robin fu leggermente sorpresa dalla presenza improvvisa della sua "serva", che silenziosamente teneva tra le mani un vassoio d'argento. Nel completo silenzio, la ragazza si spostò con un leggero zoppicare nella stanza accanto, dove si trovava il salone che, fino a poco tempo prima, era stato testimone dell'incontro disastroso tra Nico Robin e lady Ines. Il vassoio fu appoggiato sulla superficie del tavolino, e Nico Robin si sedette su una delle due poltrone libere.
Assaggiare il tè appena arrivato fu una piacevole sorpresa; il suo dolce sapore mescolato con un goccio di limone riusciva a far dimenticare, anche solo per un attimo, il dramma che Nico Robin aveva appena vissuto.

Ad un certo punto, con la coda dell'occhio, Nico Robin notò che la sua "serva" sembrava nervosa e, tenendola d'occhio, vide che le mani tremolanti cercavano freneticamente qualcosa tra le tasche. Dopo aver tirato fuori una pergamena da una di esse, con passi incerti si avvicinò alla sua nuova "padrona" e, con le mani tese, le porse l'oggetto riservato. Nico Robin, dopo aver appoggiato con eleganza la sua tazza di tè rimanente, prese pigramente la pergamena e, con un cenno del capo verso la donna cyniclon, i suoi occhi si posarono sul messaggio recapitatole.
Apparentemente, il suo bodyguardan richiedeva la sua presenza in biblioteca. Dopo aver scritto una breve risposta, Nico Robin consegnò il messaggio alla donna cyniclon affinché lo recapitasse al suo interlocutore. Nel giro di mezz'ora, Nico Robin fu pronta ad incontrare il suo bodyguardan per questo improvviso appuntamento tra di loro. Il tragitto nel lungo corridoio, stranamente silenzioso secondo Nico Robin, era interrotto solo dalla presenza della serva, incaricata di accompagnarla alla sua destinazione.

Come la prima volta che vi era passata, Nico Robin osservava tutto ciò che la circondava e ancora non riusciva a identificare i materiali che caratterizzavano le pareti del corridoio. Alzando lo sguardo, poté constatare che il tetto era molto alto, quasi oscurato dalla penombra causata dalla scarsa luce delle candele che illuminavano il corridoio. La ragazza indossava un dolcevita a vita alta a maniche lunghe per coprire le bende avvolte per la maggior parte delle braccia e pantaloni in tuta morbida, che non rischiavano di irritare le ferite con il contatto di materiali rigidi. Le scarpe sportive furono scelte per facilitare il suo passo, anche se, nonostante la camminata lenta, non riusciva a evitare il dolore.

A un certo punto, sentì chiamare da una voce maschile familiare, e abbassando il capo vide Oscar avvicinarsi. Indossava un completo con camicia bianca e giacca scura, le nuove scarpe luccicavano sotto la luce delle candele e i loro passi non erano silenziosi. La serva si fermò e si mise in disparte, inchinandosi silenziosamente, rimanendo immobile di lato in attesa che i due umani terminassero la loro interazione.


C.O:- Nico Robin cara, ho saputo dell'incidente che hai avuto, qualcosa correlato al tuo pasto mi hanno riferito. -  ( ˙-˙ )      


Disse l'ambasciatore con un tono stranamente vago, riferendosi all'incidente della prima sera a terra dei Cyniclons. Nico Robin alzò un sopracciglio in segno di scetticismo mentre pigramente prese a scrivere su un pezzo di carta. Dopo aver scritto il suo messaggio, lo consegnò a Oscar affinché potesse leggerlo.

Dopo qualche istante di incredulità dipinta sul viso di Oscar, egli alzò il busto e, facendo cadere la testa all'indietro, scoppiò in una fragorosa risata, divertito dalla situazione in cui si era cacciata la figliastra. Concentrato sul ridere, non notò lo sguardo tagliente che Nico Robin gli rivolse. La serva trovò l'interazione tra i due umani sia interessante che spaventosa, tremando per tutto il corpo e sperando che la sua nuova 'padrona' non le rivolgesse mai uno sguardo del genere.



C.O:- Nico Robin, ahahah... non mi dire che è tutto vero? Ahahah... non ci posso credere, hai... hai perso davvero la voce? Pfp, non posso credere che una tale disgrazia sia successa a te... ahahah.-  。・゚゚・(๑≧∇≦))・゚゚・。       




L'uomo in questione sembrava un adolescente per quando si comportava come tale, e le parole mescolate con le sue forti risate di certo non miglioravano il cattivo umore della ragazza, che anche se sul viso non trasferiva nessun sentimento, le sue mani si chiusero in due pugni serrati tra loro mal celando la furia che stava ribollendo dentro l'ereditiera, mentre l'ambasciatore continuava con le sue risate.

Con una mossa fulminea, Nico Robin scrisse un'altra frase e capovolse la carta per far sì che il conte potesse leggere il secondo messaggio della figliastra.


N.R: - "Quando avrai finito di ridere, sarei molto curiosa di sapere perché mi stavi cercando." - ≖̥ ≖͞     


Dritta come il suo stile, Nico Robin a volte sapeva come far smuovere i nervi del patrigno anche con piccole e semplici frasi. L'uomo in questione si irritò quando lesse il messaggio di lei, e raddrizzandosi e ricomponendosi la giacca, fece finta che non fosse successo nulla. Incrociando lo sguardo con la sua interlocutrice, disse solamente: ಠ=ಠꐦ     


C.O: - Ah già, prima che me lo dimentichi, in questi giorni sarò coinvolto con alcuni delegati con cui dovrò trattare direttamente per il trattato di pace, quindi non ci vedremo nei corridoi. -  (¬ - ¬)



Nico Robin si limitò ad alzare un sopracciglio da quanto si ricordava; fino a pochi giorni prima, non usciva dal suo appartamento a causa delle tensioni create da lady Ines e dai vari oggetti che le venivano lanciati contro la porta. Si limitò a fare un piccolo accenno con il capo. Dopo un attimo di silenzio, i due interlocutori si separarono, e l'anziana donna, vedendo ciò come un segnale, riprese il cammino verso la biblioteca. Questa volta i loro passi erano lenti, quasi pigri, come se avessero tutto il tempo del mondo a loro disposizione.
Per fortuna di Nico Robin, a parte l'incontro con il conte, il suo pellegrinare stava procedendo senza intoppi.
A un certo punto, mentre si stavano avvicinando a una svolta, all'improvviso da essa sbucò a gran velocità una figura minuta che si scontrò contro la figura snella di Nico Robin. Dopo un attimo di esitazione, con la mano destra appoggiata per terra per farsi da sostegno, la ragazza alzò il capo e vide con curiosità un'anziana signora di statura modesta, alta poco più di 80 cm. I suoi capelli bianchi e grigi erano lunghi fino al sedere, tenuti legati da un grosso anello rosso che aggiungeva un tocco distintivo alla sua pettinatura. Le sue orecchie, lunghe e peculiari del suo popolo, aggiungevano un elemento di carattere al suo viso pallido, già molto segnato dal trascorrere degli anni, con profonde rughe che solcavano il suo volto. Le guance, particolarmente segnate dal tempo, penzolavano in modo evidente, conferendo alla sua fisionomia un'aria di saggezza e esperienza. Un'immensa macchia marrone scuro si trovava sulla sua guancia sinistra, come un segno distintivo. Indossava una tunica tradizionale dei suoi antenati maghi, di un vivido colore rosso fuoco, che accentuava la sua statura minuscola.
Anche la donna in questione era frastornata dalla botta ricevuta per essersi scontrata contro Nico Robin, ma dopo un attimo di stordimento, entrambe le donne incrociarono contemporaneamente lo sguardo e, dopo un sussulto, il tempo sembrò fermarsi per loro. Nico Robin sentiva dentro di sé che qualcosa si era mosso, la sua lupa interiore era in massima allerta, ma non sapeva se fosse un bene o un male. Tra loro due si era creata una certa sintonia, ma non volendo riflettere a lungo, dopo essersi rialzata, Nico Robin si piegò il busto davanti e, dopo aver allungato la mano sinistra, regalò alla donna anziana un sorriso genuino. Inizialmente la donna cyniclon era rimasta scettica per l'aiuto offerto dalla giovane umana, ma alla fine, dopo un lungo esitamento, accettò di offrire la sua mano alla ragazza. Nico Robin, con delicatezza, l'aiutò a rialzarsi e, tenendole ancora la mano per qualche secondo per istinto, la giovane ereditiera strinse con delicatezza la mano rugosa dell'anziana cyniclon. In tutto ciò, la serva che era rimasta in silenzio spalancò leggermente la bocca, scioccata mentre assisteva allo strano scambio tra le due donne.
Con una certa esitazione, entrambe lasciarono andare molto lentamente le loro mani e, con un silenzio imbarazzante, si limitarono a scambiarsi gli sguardi tra loro. Nico Robin fece un passo indietro per dare una certa distanza alla nuova arrivata, per non farla sentire a disagio per la sua presenza.


?: - Noto che sono vere le voci che nel palazzo principale ci sono due umani... - ᓀ ᓂ  



Fu l'unica frase che disse la donna, ma non tono non era dispreggiativo, i suoi occhi raccontavano una lunga vita vissuta e molta saggezza da raccontare; e Nico Robin lo vide molto chiaramente e dal momento che la voce non le era ritornata si mise di lato e con un gesto elegante con il braccio sinistro allungò verso la direzione del corridioio per sottolineare che il passaggio era libero. La donna intuendo quello che stava cercando di dirle le fece un piccolo cenno col capo come un ringraziamento silenzioso, e dopo aver stretto con la mano destra il suo lungo bastone proseguì con passi lenti il suo pellegrinare.
La serva con cautela si avvicinò alla sua nuova " padrona" e tirandole i lembi della sua lunga giacca attirò su di sé l'attenzione della ragazza che proseguendo non si accorsero che la donna che si era scontrata prima a un certo punto si era appostata di lato e con il capo era rivolto verso le due arrivate, per lo specifico il suo sguardo era rivolto verso Nico Robin e i suoi occhi non si staccarono verso la sua figura fino a quando le due donne non svoltarono l'angolo, un sospiro le uscì dalle sue sottili labbra e dopo qualche secondo di riflessione anche ella riprese il suo cammino.
Dopo qualche minuto sia Nico Robin che la sua " serva" arrivarono davanti alle  porte della bibblioteca, e con piccoli passi l'anziana donna bussò alla porta e dopo che una voce maschile che le dava il permesso di entrare dopo qualche secondo le porte si aprirono per una seconda volta e la serva fece entrare Nico Robin si ritrovò nella stessa bibblioteca che qualche giorno prima fu salvata dal suo bodyguardan dal lupo, una piccola smorfia le dipinse le sue labbra al ricordo di quel spiacevolissimo evento e tale smorfia non passò inosservato allo sguardo attento del giovane soldato.
Stavolta il giovane si presenta con una larga tuta morbidamente drappeggiata su di lui di colore viola cupo e una fascia azzurra che gli cinge la vita, le babbucce sostituivano gli stivali che era solito presentarsi al cospetto della ragazza, anche il mantello era svanito forse voleva essere più comodo suppose la nuova arrivata. Alle spalle della ereditiera la serva ricevette un ordine silenzioso e dopo l'inchino l'asciò i due giovani da soli chiudendo le porte alle loro spalle.
Il gesto della mano, il soldato invitò la sua ospite a sedersi nella poltrona. Il camino acceso rallegrava la stanza e, a parte lo scoppiettio della legna messa ad ardere, il fuoco era l'unico suono udibile. Inizialmente, Nico Robin era restia a sedersi vicino a lui. Nuovamente i suoi sensi di lupo si erano messi in allerta, le sue membra si contorcevano come mai prima d'ora, e le sue condizioni fisiche in quel momento non le lasciavano molti angoli di manovra. Con passi lenti e a fatica, quasi del tutto celata, Nico Robin prese posto nel lato opposto del suo guardiano.
Mentre i due occupanti si limitavano a stare seduti alle due estremità della poltrona, Nico Robin rifletteva, domandandosi perché la sua guardia del corpo l'avesse fatta chiamare. E mentre rifletteva, provava una brutta sensazione per il fatto di essere nella stessa stanza con lui. Il ragazzo in questione si limitava a leggere un libro preso da uno degli scaffali della vasta biblioteca e ogni tanto, con la coda dell'occhio, posava lo sguardo sulla figura della sua protetta. Forse stava valutando il comportamento della ragazza seduta di lato a sé, e di questo non c'era dubbio, ma ancora non aveva aperto bocca e il tempo passava molto lentamente.
A un certo punto, forse lui prese per primo la parola, quando vide che la sua ospite non prendeva alcuna iniziativa per dialogare con lui.


?: - Sono sicuro che siete curiosa di sapere perché vi abbia fatta venire qui, in questa biblioteca che il palazzo dove voi e l'ambasciatore siete ospiti, sia una delle più vaste biblioteche del nostro territorio. Ho pensato che fosse il posto adatto per fare due chiacchiere con voi. - ᓀ ᓂ  


Nico Robin si limitò ad ascoltarlo mentre i suoi occhi non si staccavano dagli occhi del suo ospitante. Allora, la ragazza con il suo pezzo di carta iniziò a trascrivere un breve messaggio come sua risposta:


N.R:-"Sono sicura che voi volete sapere se ho avuto altri incontri con lady Ines dall'ultima volta che ci siamo visti."- 


Il soldato era concentrato a leggere il messaggio della ragazza che, a un certo punto, le sopra ciglia si alzarono leggermente come se stessero cercando di trasformare la smorfia in un piccolo sorriso. Dopo essersi alzato dalla sua postazione, si spostò verso la libreria dell'immensa biblioteca per posare il libro che stava leggendo prima dell'arrivo di Nico Robin.


?: - Noto che siete una ragazza molto sveglia. In parte avete ragione. Come vostro guardiano, ho il compito di tutelarvi da ogni pericolo che vi minacci... Allo stesso tempo, vi ho fatta chiamare perché credo che voi avreste apprezzato molto la mia condivisione di un messaggio che mi è stato inviato da pochi giorni dal vostro guaritore, Anthus. - ᓀ ᓂ  


A queste parole attirarono l'attenzione di Nico Robin, che girò il capo verso la sua destra dove il militare stava ancora in piedi, tenendo nella mano destra una pergamena. Avvicinandosi alla ragazza, le consegnò il documento avvolto nella pergamena. Nico Robin, sulle prime, rimase esitante; ma poco dopo prese anche lei il documento e, sciogliendo il nodo che lo avvolgeva, vide che il sigillo era già stato rotto, e dedusse che il suo "guardiano" lo avesse già letto prima.


?: - Come potete vedere, il messaggio è da parte di Anthus. Dice che sta bene, e che nel luogo dove si trova è segreto, ma che per il momento non può spostarsi, non prima che le rivolte non si saranno calmate del tutto... -


E mentre la narrazione del ragazzo proseguiva, lui si era nuovamente spostato alla ricerca di un altro libro che potesse stimolare la sua curiosità. Alle sue spalle, Nico Robin teneva la pergamena aperta e i suoi occhi si muovevano a una velocità assurda; la strana calligrafia dell'anziano, per quanto uomo di semplici origini, era impeccabile e anche ordinata.


?: - ... il peggio è che ora si è aggiunta la minaccia della creatura, e dal momento che è un segreto fino a quando quelli del consiglio non prenderanno una decisione definitiva, noi saremo cauti su come muoverci. -



Disse distrattamente l'interlocutore della giovane ereditiera, mentre proseguiva la sua ricerca del nuovo libro. Il ragazzo non si accorse dell'enorme bomba che aveva appena sganciato. Quest'ultima parte aveva attirato l'attenzione di Nico Robin, che con uno scatto del capo si girò nuovamente verso il militare. Ma quando alla fine del suo discorso si voltò, vide uno sguardo di Nico Robin verso di lui, sotto shock, e i suoi occhi spalancati. Con passi felpati, si avvicinò alla ragazza e, sedendosi a pochi centimetri da lei, riprese la parola.


?: - Qualche sera fa, in un accampamento poco distante dalla vecchia base della foresta dove eravate collocata, i cani-chimera hanno percepito una presenza che si stava aggirando nei dintorni, e questo li stava infastidendo parecchio. Per questo hanno dato una caccia spietata alla cosa... - ᓀ ᓂ  



Il capo di Nico Robin si inclinò davanti e i pugni si strinsero ancora più fortemente appoggiati sulle sue ginocchia e un silenzio ghiacciante avevo preso possesso dentro di lei. Una immensa voragine stava precocemente allargandosi dentro l'animo della licantropa. Il cuore le palpitava a mille, lei non si ricordava nulla sé non dei fugaci ricordi sotto forma di flash back. La ereditiera temeva che man mano il racconto del suo bodyguardan proseguiva avrebbe svelato alla ragazza qualche retroscena con dei esiti disastrosi.
A sua insaputa, il cyniclon osservava la reazione della sua protetta, e vedendola gli sembrava una statua di ghiacco e pur non conoscendo bene i comportamenti standart degli umani, vide che era chiaro come il sole che l'accompagnatrice dell'ambasciatore fosse scossa dal racconto superficiale che lui aveva appena narrato. ᓀ ᓂ  


?:- Non dovreste preoccuparvi, finché siete quì al palazzo principale sotto la mia diretta protezione nulla vi capiterà. E per quando riguarda la " cosa"....beh!...se ne occuperanno le squadre di ricerca, a quando pare si dice che la bestia abbia causato un grande scalpore per la sua improvvisa apparizione di quella sera.- ᓀ ᓂ  


Nico Robin girò il capo verso il suo interlocutore facendo in modo che lui potesse vedere lo sguardo sconvolto di lei e il viso pallido come un fantasma, ma con un sopraciglio rialzato come unico segno che dimostrava una certa emozione astratta del militare, quest'ultimo si rialzò e riprendendosi la pergamenta dalle mani di Nico Robin e con questo indicò la fine della riunione tra i due.
Con passi lenti ma rigidi, Nico Robin non aggiunse altro, grata che il colloquio con il suo bodyguardan fosse finito. Nella sua testa frullavano tutte le informazioni che aveva appena assorbito, e con il silenzio di un condannato al patibolo riuscì con una certa fatica a uscire dalla stanza, e chiudendosi le grandi porte della bibblioteche si lasciò andare scivolando con laschiena a contatto delle fredde superfici delle porte.
Anche con il problema della sua gola non risolto del tutto, Nico Robin stessa non avrebbe potuto tirare fuori nessuna parola che potesse esserle d'aiuto. La sua "serva", che era rimasta per tutto questo tempo fuori ad aspettarla, esitava su come procedere. Ma vedendo per la prima volta la sua "padrona" scossa e non nella sua classica compostezza a cui era abituata, la donna cyniclon non seppe come comportarsi riguardo alla ragazza. Per fortuna, non dovette muovere nessun muscolo, perché Nico Robin si rialzò a fatica. Asciugandosi le due poche lacrime che le erano sfuggite, si ricompose e con un cenno silenzioso fece intuire alla donna di riaccompagnarla nelle sue stanze.
All'interno della biblioteca, le cose erano cambiate dal momento in cui Nico Robin chiuse le porte alle sue spalle. La giovane ereditiera, nel suo stato d'animo, non si era accorta dello scambio di espressione del militare. Alle sue spalle, il ragazzo di botto cambiò umore: da noia divenne freddo come l'acciaio, i suoi occhi castani sembravano trasformarsi in due pezzi di ghiaccio. ≖̥ ≖͞     
Il militare stesso, alle spalle della ragazza, subì un mutamento repentino che non venne percepito dalla sua protetta. Nico Robin non poteva immaginarsi che al posto del suo bodyguard ci fosse un'altra persona con le sue stesse caratteristiche fisiche, ma allo stesso tempo sembrava un'altra persona. Quando le porte della biblioteca si chiusero, lo sguardo freddo del cyniclon non si spostò neanche di un millimetro da dove era uscita la ragazza. Con uno schiocco di dita, i due chimeri, detti "gemelli", si materializzarono dietro il loro invocatore e attesero i suoi ordini.



?: - Tenetela d'occhio, non mi convince affatto il suo comportamento, è molto sospetto. Se notate o sentite qualcosa di vagamente strano, riferitelo a me il prima possibile, e accertatevi di non essere visti dalla ragazza. Sospetto anche che molto presto la nostra cara lady Ines non tarderà a farle visita. - ≖̥ ≖͞     


Con questi ordini appena dati con tono freddo, i due chimere fecero un inchino e un secondo dopo svanirono nel nulla, per soddisfare gli ordini che il loro padrone aveva appena dato loro di eseguire.




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I raggi solari riuscirono a penetrare attraverso le chiome degli alberi, uno dei quali era diventato il rifugio temporaneo di nove piccoli licantropi. Ognuno di loro, trasformati da lupi, si erano nascosti sotto le grandi radici dell'albero che aveva dato loro riparo dal giorno in cui si erano accidentalmente teletrasportati in una foresta sconosciuta. Gli odori non erano familiari e, con l'avvicinarsi della notte, i piccoli esploratori si spostarono con molta cautela verso una sistemazione temporanea che trovarono sotto le radici del grande albero, che si erano ramificate fuori dal terreno. I piccoli licantropi non si fecero attendere due volte prima di intanarsi dentro.
Un raggio di sole si posò sopra il musetto di uno dei piccoli lupetti. Una di loro, sentendosi infastidita mentre era ancora nel mondo dei sogni, si svegliò e con gli occhi ancora semi-chiusi fece fatica ad abituarsi alla luce del giorno. Con le orecchie udì delle voci a poca distanza e, avvicinandosi, si accorse che Momoka e Joshua, nelle loro vesti umane, stavano avendo una loro ennesima discussione accesa.


J: - ...se non ti fossi intromessa come al solito, a quest'ora saremmo nelle nostre case con le nostre famiglie. - (益●Д●)ノ゙      
 

Disse con voce alterata Joshua, dando la colpa della loro situazione disastrosa alla piccola Momoka. Quest'ultima non ci stava, secondo lei la vera causa della loro disgrazia era tutta colpa di Joshua.


Mo: - Non è vero!... È tutta colpa tua!... Se tu non avessi insistito ad avere quella strana collana, non si sarebbe attivato il suo strano potere e saremmo rimasti al nostro posto. -  ☜(`o´)


Ribatté la piccola. Non le andava giù che Joshua le desse tutta la colpa per la storia della collana, ma il bambino non sembrava pensarla come lei. Non ebbe modo di continuare il suo dibattito con Momoka perché vennero presi alla sprovvista dalla nuova arrivata.


S: - Joshua? Momoka? Cosa state facendo lì? Non dovreste allontanarvi dal resto del gruppo, non sappiamo dove ci troviamo. - ( •́ω•̀ )



Sarah era confusa. Anche in un momento come questo, quando tutti loro dovrebbero stare uniti per trovare una soluzione, quei due testoni non facevano altro che litigare. Entrambi, presi in castagna della loro compagna di sventure, abbassarono i loro capi arrossati, sapendo che Sarah aveva ragione. Non potevano continuare così. Tutti loro saltarono la cena e decisero di fare qualche giro di perlustrazione nella foresta sconosciuta per cercare qualcosa di commestibile, sperando che la fortuna fosse dalla loro parte.


J:- Scusaci tanto Sarah, hai perfettamete ragione...- ( – ///︿/// –  ꐦ;)   


Mo: - Già, ci siamo comportati come degli sciocchi. Dovremmo collaborare invece di perdere tempo a litigare come bambini piccoli. - ~(°//^//°)~



Entrambi si scambiarono un fugace sguardo con la coda dell'occhio, prima di rivolgere la loro attenzione alla terza arrivata. Improvvisamente, tutti e tre udirono dei rumori strani poco distanti da loro. In quel momento, dentro di loro si accese una scintilla di speranza: forse non erano così lontani da casa. Forse la strana collana li aveva trasferiti non molto lontano dalla dimora di Cheveyo. Momoka e Joshua si trasformarono in lupi e in sieme a Sarah già trasformata si diressero nella direzione dei rumori. Quando si avvicinarono al luogo della fonte, udirono dei passi.
I tre piccoli licantropi si nascosero tra i cespugli e, silenziosamente, spiavano i nuovi arrivati. La loro scarsa visuale non permetteva loro di capire chi fossero. Dai passi, intuirono che fossero più di tre persone, ma i sussurri non permettevano di capire di che lingua parlassero i nuovi arrivati.
Nascosti tra i cespugli, i tre lupetti videro un gruppo di otto adulti Cyniclons. I loro occhi si spalancarono alla scoperta di non essere più in America, ma dall'altra parte del mondo, sul suolo degli alieni. A questa consapevolezza, i bambini tremarono fortemente e le prime lacrime cominciarono a sgorgare dagli occhi di Sarah. Momoka, notando le lacrime di Sarah mentre Joshua era distratto a tenere sotto controllo i nuovi arrivati,  Momoka regalò all'amica un piccolo sorriso come per consolarla, Sarah apprezzò moltissimo il gesto gentile dell'amica.


?: - Giuro di aver sentito dei rumori provenire da questa parte. -  (・ิ.・ั)        


Disse un cyniclon. Dal suo abbigliamento sembrava un contadino, con vestiti vecchi e logori strappati ai bordi del mantello. Sia i pantaloni che la camicia erano rattoppati alla meglio. Gli altri Cyniclons sembravano essere nelle stesse condizioni del primo, e con le teste si giravano da ogni parte per cercare tracce di movimenti sospetti.


??: - Sei sicuro di ciò che dici? Oggi abbiamo preso un giorno libero per cercare le tracce di quella "cosa" che ha attaccato i cani-chimera qualche giorno fa. Quindi sbrigiamoci a posizionare le trappole e poi torniamo tutti alle nostre case. -  ( ・ิ_・ิ)  


Il secondo Cyniclon sembrava essere più anziano del  suo interlocutore, anch'egli indossava stracci e aveva delle bende malconce avvolte sotto i piedi scalzi. Teneva una borsa a tracolla da cui estrasse uno strano strumento cyniclon. L'oggetto in questione venne montato a terra a poca distanza dal nascondiglio dei tre lupetti, che osservavano mortalmente silenziosi lo strano dialogo tra gli adulti Cyniclon. Erano parecchio incuriositi dalla dinamica della "cosa" che aveva attaccato quei cani-chimera, ma intelligentemente si tennero per sé le domande che frullavano nelle loro giovani menti.


?: - Ecco fatto. Adesso non ci resta che attendere. Se quella "cosa" osa presentarsi in questa zona, la trappola scatterà e saremo i primi ad accorrere. -  (^ 皿 ^ ) 


Soddisfatto per il lavoro svolto, l'alieno si rialzò, mentre il resto del gruppo si era sparpagliato nei dintorni per posizionare altre trappole. Un solo Cyniclon era rimasto con l'altro durante il processo di montaggio e, per lo più, rimase in silenzio, ma scettico.


??: - Sei proprio sicuro che questo aggeggio sia adatto a contrastare una bestia del genere? Ho sentito da alcuni soldati, durante il loro giorno libero, che parlavano di una bestia dalle dimensioni enormi ma anche magnifica nel suo aspetto. Si mormora tra i soldati che il consiglio dei saggi si riunirà presto per decidere come monitorare questa nuova minaccia. - (¬ - ¬)


L'altro Cyniclon, scettico rispetto a ciò che il ragazzo gli aveva detto, era un giovane di circa vent'anni, bello e dall'aspetto giovane con capelli mossi e biondi. I suoi occhi dorati lo rendevano molto attraente per le giovani Cyniclons del loro villaggio. Era conosciuto con il nome di Rynn, ma anche per la sua saggezza nonostante la giovane età. Era l'orgoglio della sua numerosa famiglia, e tutti nel villaggio puntavano molto sulle sue caratteristiche, poiché sarebbe stato il più giovane ad entrare nella cerchia dei saggi del consiglio. Il Cyniclon più anziano lo sapeva bene, poiché entrambi provenivano dallo stesso villaggio e si conoscevano da molto tempo.


???: - Ragazzo! Sei ancora giovane e non hai avuto modo di viaggiare al di fuori delle quattro mura che separano il nostro villaggio dal resto del territorio dei Cyniclons. Devi assimilare le esperienze degli adulti, e sono sicuro che il mio macchinario farà il suo dovere in modo eccellente. Adesso raggiungiamo gli altri per piazzare altre trappole il più possibile, e poi devi venire a cena da me. Mia moglie sarebbe molto contenta di averti tra noi.-  ^^


R: - Signore, sarei molto lusingato, ma credo che io sarei di intral-cio. -  (>^~^;)>   
  


Blaterò il giovane mentre veniva trascinato dall'adulto verso il resto del loro gruppo. Mentre quest'ultimi si allontanavano, non si accorsero di aver lasciato indietro la borsa del contadino più anziano.
I bambini attesero alcuni minuti prima di tirare le loro teste fuori dai cespugli che fino a quel momento avevano fatto da riparo. Joshua, nelle vesti di lupo, annusava per terra per immagazzinare per bene gli odori dei Cyniclons che erano appena andati via, mentre le due lupette, incuriosite dalla borsa lasciata dall'uomo, annusarono per benino lo strano oggetto che si trovava nel suo interno. Entrambe si scansarono storcendo il naso per il cattivo odore pungente che avevano appena sentito. Dopo questo sgradevole incidente, la borsa non fu più il loro oggetto di interesse. Anche loro, come il compagno, si misero ad annusare nei paraggi e scontrarono altri casi simili di odore pungente di prima. Con la telepatia, Sarah comunicò la cosa agli altri due, e scodinzolando, i tre lupetti si avvicinarono a uno strano mucchio di foglie che erano accatastate in modo poco naturale. Joshua, con una delle sue zampette con delicatezza e un certo timore, spostò alcune delle foglie e tra esse videro uno strano aggeggio, che dalla sua forma ricordava vagamente una trappola per orsi ma con alcuni strani fili attaccati alla trappola.


Mo: - Joshua, non ti pare una trappola per orsi?...Pensi che anche qui, nel territorio dei Cyniclons, ce ne siano? - (つ≧﹏≦)つ     



Domandò con un filo di voce Momoka; era spaventata all'idea che oltre a stare attenti ai Cyniclons, il loro gruppo dovesse tenere gli occhi aperti anche per eventuali orsi. Erano ancora troppo giovani per poter sperare di uscirne vivi da uno scontro con un grande orso. Anche Sarah tremava dalla paura che una dinamica del genere potesse accadere.


J: - Momoka, non penso... A me sembra una trappola non per gli orsi. Di certo, ti ricordi che le trappole per orsi non sono diverse da questa cosa? Non hanno dei strani fili attaccati a esse. E poi, perché sono state modificate? Per quanto ne so, i Cyniclons hanno dei mostri a loro disposizione chiamati... mi sembra che vengano chiamati chimere o roba simile. - (•́ _ •̀ )      



Joshua, anche se la sua conoscenza sugli alieni era scarsa, nel suo piccolo fece un tentativo di rincuorare le sue due amiche. Anche lui era spaventato all'idea di imbattersi in un orso, ma cercava di non farlo vedere alle altre per non mettersi in ridicolo ai loro occhi.


S: - Io credo che dovremmo andare dai nostri amici e raccontare loro delle ultime novità che abbiamo appena appreso. Dovremmo fare molta attenzione d'ora in avanti; forse con più teste riusciremo a escogitare un piano migliore. -  ^^



Propose Sarah, ma entrambi non sentendo la risposta di Momoka si voltarono e, non vedendola, si spaventarono. Usando la telepatia congiunta, provarono a chiamarla.


S/J: - MOMOKAAA, DOVE SEI? - /(ⓛДⓛ)\       
 

Mo: - SONO QUI. Non c'è bisogno di urlare con la telepatia, sono a pochi metri da voi... Venite, ho trovato qualche traccia di odore importante. -  •̀ •́ ╬


Entrambi, seguendo l'odore lasciato dalla loro amica, si diressero verso di lei. Trovandola seduta per terra, si avvicinarono con la curiosità dipinta nei loro musetti di lupi.


S: - Momoka, ci hai fatto prendere uno spavento. Ti prego, non farlo mai più. -  (≧∧≦)۶           


Piagnucolò Sarah, e con un impeto si strusciò contro Momoka, come per avere la certezza di impregnare il suo odore sull'amica. Momoka ricambiò il gesto affettuoso, e in tutto questo Joshua, scocciato, era seduto in disparte, aspettando che le due amiche finissero di fare le loro carinerie tra loro.
Ad un tratto, il suo naso di lupo percepì uno strano odore, sconosciuto ma allo stesso tempo familiare. Senza volerlo, ebbe una improvvisa frenesia: la sua coda scodinzolava senza fermarsi, attirando l'attenzione delle altre due lupette.



S: - "Joshua, perché stai scodinzolando così?" - (・༚・) ??

  


J: - "Sarah, non senti anche tu un odore meraviglioso? Forse siamo salvi..." -\(≧ω≦)/


La risposta incompita di Joshua lasciò una Sarah confusa, e fu Momoka a dare la risposta alla frenesia del loro amico:


Mo: - "Sarah, veramente non senti un odore meraviglioso? Quando l'ho sentito per la prima volta, non ci credevo che avrei sentito uno in questa zona della foresta." -  (・༚・) ??


Anche Momoka era confusa: come poteva la sua amica Sarah non sentirlo? Tale confusione aveva creato un certo imbarazzo su Sarah, che con le guance arrossate e con un certo imbarazzo disse:



S: - "In verità, ieri quando siamo andati a cercare un riparo per passare la notte, ha piovuto e credo di essermi presa un bel raffreddore perché non sento niente."- ヽ(^◇^*)/      



Mo: - "Mi dispiace molto, Sarah. Avrei dovuto accorgermene. Spero solo che ti rimetterai presto. Ma non preoccuparti, a parte il meraviglioso odore, c'è un'altra cosa che voglio mostrare a te e a Joshua. Venite."- (つ﹏⊂)


Detto ciò, si spostò e con questa mossa permise a Sarah e a Joshua, che si era avvicinato all'amica, di sgranare gli occhi quando videro un'orma. Ma non un'orma qualsiasi, un'orma di un lupo adulto, nello specifico di un licantropo. E questo spiegava l'urgenza di Momoka di farli vedere quello che aveva trovato e perché Joshua stava facendo le feste così all'improvviso.
Dopo poco tempo che tutto il loro gruppo si era trasferito nel suolo a loro sconosciuto, finalmente le loro speranze si erano accese. Il fatto che, da quello che poterono vedere, supposero che l'orma della misteriosa lupa (l'odore sentito da Momoka e da Joshua aveva rivelato che l'orma apparteneva a una femmina di licantropo) e che la traccia lasciata fosse fresca. Lei non doveva essere molto lontana e l'odore in questione era molto forte, confermando così le loro speranze.
I tre piccoli esploratori erano contenti. Saltarono dalla gioia e addirittura Joshua ululò di gioia. L'ululato venne interrotto bruscamente da Momoka e Sarah, che senza avvisarlo, gli saltarono addosso e con le loro minuscole zampette gli tapparono la bocca. Inviperito per questo attacco, cercava di dimenarsi dalla presa ferrea e con rabbia si sfogò contro le due congiurate tramite telepatia.


J: - "MA CHE COSA STATE FACENDO?... SIETE FUORI DI TESTA! PERCHÉ MI AVETE ATTACCATO SENZA MOTIVO?"-  (◣ 皿 ◢ ╬)        
 


Mo: - "SCEMO CHE NON SEI ALTRO! Siamo nel suolo a noi sconosciuto e il tuo ululato non ci aiuta a passare sotto il radar dei Cyniclons, come pensi di fare?"- •̀ •́ ╬



Gli rispose per le rime Momoka, che inviperita com'era, non voleva saperne di lasciare la presa sull'amico casinista. Anche Sarah sembrava pensarla alla stessa maniera dell'amica, che prendeva la parola per fare la lavata di capo a Joshua.


S: - "Momoka ha proprio ragione. Quelli lì possono tornare in qualsiasi momento e scoprirci. Non hai forse fatto due più due che la "cosa" di cui stavano parlando potrebbe essere la licantropa che ha lasciato il suo odore? Ci vuoi cacciare nei guai ancora prima di parlare con i nostri amici. Vergognati, Joshua."-   ∠(•̀ •́ ╬)ノ゙゙     


Detto ciò, entrambe contemporaneamente lasciarono la loro presa e spostandosi permisero al lupetto di scuotersi dalla terra che si era accumulata al momento dell'atterraggio da parte di Momoka e Sarah. Joshua lanciò una frecciatina alle due amiche, che a loro volta Momoka gli fece la linguaccia.
D'accordo, decisero di tornare di fretta e furia alla loro "base" e raccontare le novità al resto del gruppo. Mentre passavano vicino all'albero dove avevano precedentemente scoperto la strana trappola per orsi modificata, per dispetto Joshua, quando le due amiche passarono avanti, il piccolo girò il capo per accertarsi di essere solo, si avvicinò alla trappola, alzò la zampetta posteriore e con un gesto da veri campioni urinò sulla trappola.
Sentendosi in qualche modo di aver "vendicato" per la lupa misteriosa, con fare da regina del dramma, alzò il capo con finta spavalderia e, sempre con le zampette posteriori, scostò un po' di terra verso la trappola appena "battezzata". Con velocità si diresse verso la direzione presa da Sarah e Momoka. In tutto questo, fu visto in disparte dal ragazzo Rynn, che era stato mandato indietro dagli altri Cyniclons quando si accorsero di aver lasciato la borsa con alcuni attrezzi necessari per fare altri lavori richiesti dal gruppo. Egli era appoggiato su un ramo di un albero che era nei paraggi e vide con sbigottimento tutta la scena. Se non fosse stato per il Lumacofono visuale, quel piccolo dispositivo che aveva registrato la scena, non ci avrebbe creduto.


R: -  (○□○)       
 

Come già annunciato in precedenza, quando i tre amici fecero ritorno alla loro "base", dove il resto del gruppo li attendeva con trepidazione, furono accolti con festa. Quando Josshua, Sarah e Momoka raccontarono del mancato incontro con gli Cyniclons, gli occhi del resto del gruppo si spalancarono per lo shock della notizia appena appresa. Ma non fu nulla in confronto alla reazione quando Momoka raccontò di essere stata la prima a percepire l'odore di una femmina di licantropo e che l'orma lasciata era fresca. In tutto questo, lo raccontò con il petto gonfio di orgoglio, e gli altri lupetti, come fece in precedenza Joshua, gli fecero le feste, fino a quando Sarah li fece ricordare che erano ancora nel suolo dei Cyniclons e quindi nei giorni successivi avrebbero dovuto fare molta attenzione.
Infine, come predetto da Sarah, con più teste architettarono un piccolo piano, semplice ma efficace. Fu votato all'unanimità che, nello stesso giorno, nel pomeriggio, quando gli Cyniclons sarebbero andati; a gruppi si sarebbero sparpagliati per rintracciare le trappole che gli alieni avevano disseminate nella foresta. Allo stesso tempo, avrebbero diffuso i loro odori nella speranza che la licantropa potesse sentirli e intercettarli per soccorrerli.



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ANGOLO AUTRICE:


Riecco Momoka, Sarah e Joshua con i loro piccoli amici che sono finiti in un bel guaio, ma per fortuna sembra che la dea bendata della fortuna si sia rivolta verso di loro. Io voglio soffermarmi su questo capitolo per specificare che io non mi intendo di comportamenti di canini ( lupi compresi); ma dal momento che voglio rendere questo racconto leggibile ho fatto molte ricerche sulle leggende folkloristiche sui lupi mannari, e sui comportamenti su branchi di lupi. 
E voglio confessare che ho trovato molto stimolante mentre facevo queste ricerche, e molti stimoli hanno stuzzicato di molto la mia curiosità che si è trasformata in una fantasia frenetica dove ho potuto trovare altra ispirazione per questo racconto, e non vedo l'ora di farvi leggere le altre idee che mi frullano in questo periodo.


K. j  ❤  











 

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