Scusi, le sembro normale?

di _Agrifoglio_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***
Capitolo 10: *** X ***
Capitolo 11: *** XI ***
Capitolo 12: *** XII ***
Capitolo 13: *** XIII ***
Capitolo 14: *** XIV ***
Capitolo 15: *** XV ***
Capitolo 16: *** XVI ***
Capitolo 17: *** XVII ***
Capitolo 18: *** XVIII ***
Capitolo 19: *** XIX ***
Capitolo 20: *** XX ***
Capitolo 21: *** XXI ***
Capitolo 22: *** XXII ***
Capitolo 23: *** XXIII ***
Capitolo 24: *** XXIV ***
Capitolo 25: *** XXV ***
Capitolo 26: *** XXVI ***
Capitolo 27: *** XXVII ***
Capitolo 28: *** XXVIII ***
Capitolo 29: *** XXIX ***
Capitolo 30: *** XXX ***



Capitolo 1
*** I ***


– Er su’ nome è ‘O scardabagno ed è er mi’ boiler.

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Capitolo 2
*** II ***


– Il mio nome è de Jarjayes, Oscar François de Jarjayes.

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Capitolo 3
*** III ***


La vecchia governante, con voce bassa e inviperita:
– André, vedi di non portarmi in famiglia quel trans! Sposati una brava ragazza, con tutti gli attributi al posto giusto!
Poi, vedendo Oscar entrare nella stanza, urla come un’aquila:
– Porta rispetto, mantieni le distanze e chiamala Madamigella! Ricordati che sei solo un servo!

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Capitolo 4
*** IV ***


Maria Teresa d’Asburgo, guardando la carta geografica:
– Il mio piano per portare all’estinzione tutte le case regnanti europee, eccettuata la mia, sta procedendo alla perfezione: a Napoli, il Re lazzarone sta facendo tutto da solo; in Francia, sto per inviare Maria Antonietta, la più deficiente dei miei figli. Ne resterà uno solo! Uaaaaahahahaah!

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Capitolo 5
*** V ***


Dietro le quinte del Festival di San Remo, un giornalista avvicina i cantanti.
– Fateci ascoltare un accenno delle vostre canzoni.
Marie Grandier al Generale de Jarjayes: Oh quante belle figlie, Madama Dorè, oh quante belle figlie!
Charlotte: Un angelo caduto in volo, questo tu ora sei…
La Contessa di Polignac: Soldi! Mani protese e sguardi ingordi! Io venderei mamma mia, io venderei casa mia! Io offro le mie virtù a chi mi dà di più!
Girodel: Vivo sempre insieme ai miei capelli…
André: Forever, forever you’ll stay in my heart and i will love you. Forever, and ever we never will part, oh, how i’ll love you. Together, together that’s how it must be to live without you would only mean heartbreak for me!
Oscar: Come sono si vedrà, uomo o donna senza età, senza sesso crescerà, per la vita una splendente vanità.
Conte di Fersen: Può darsi ch’io non sappia cosa dico, scegliendo te, una donna, per amico…
Jeanne: Oro, oro, oro! Quanto oro mi darei!
Bernard a Rosalie: No, woman, no cry!
André a Girodel: Il triangolo no, non l’avevo considerato…
Diane: Guarda come dondolo, guarda come dondolo!
Alain: She call me Mr. Boombastic, tell me fantastic, touch me inna me back, she say I’m Mr. Ro-mantic, call me fantastic, touch me inna me back she say I’m Mr. Ro...
Maria Antonietta: Tutto il resto è noia, no, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia, maledetta noia!
Luigi XVI: Era alto così, era grosso così, lo chiamavan Bombolo…
Luigi Giuseppe: Ora basta, io sto male, non è giusto, vaffa…!
Saint Just: Regalami una bomba che ti faccio vedere io! Regalami una bomba che ti faccio scoppiare io un mondo nuovo, caldo caldo, come dico io!
Napoleone: Sono grande, grande, grande, come me, sono grande solamente io!
L’Eco di Parigi: Io, vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro…
Il cane randagio della Normandia: Poi sull’argine del fosso ia-ia-o, alle prese con un osso ia-ia-o, c’è un bel cane bau, cane bau, ca-ca-cane bau bau.
Gli autori: Ma che stiamo diventando tutti matti? Ia-ia-o lalalala…

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Capitolo 6
*** VI ***


Il Duca di Germain:
– Mi dipingete in modo estremamente negativo, ma io sono un uomo molto alla mano, di animo gioioso e ho tantissimi amici: Erode, Gilles de Rais, l’uomo nero, la strega di Hansel e Gretel, l’orco di Pollicino, Freddy Krueger.

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Capitolo 7
*** VII ***


Rosalie, contemplando la moneta d’oro donatale da Oscar:
– Che bello, potrò comprare sia pane e patate sia le medicine per la mamma e ne avrò per settimane!
Dopo avere chiesto il pane, mostra orgogliosa la moneta d’oro al fornaio:
– ‘Sta volta, Monsieur Leblanc, mi dovrete dare il resto!
– Ammazza, Rosalie, che te sei messa a fa’, la mignotta?!

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Capitolo 8
*** VIII ***


Oscar, appoggiata sdegnosamente a una colonna mentre la gente, intorno a lei, danza e si diverte:
– Mi si nota di più se non vengo o se vengo e rimango in disparte?

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Capitolo 9
*** IX ***


Primo cortigiano:
– Secondo me, la Regina è stupida.
Secondo cortigiano:
– Ma no, non dovete essere così severo, è soltanto giovane e ingenua.
In lontananza, si scorge Maria Antonietta che piange in un boschetto:
– Non sto piangendo è che le lacrime mi scendono senza che io possa impedirlo.
Secondo cortigiano:
– D’accordo, avevate ragione Voi, è stupida.

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Capitolo 10
*** X ***


– Fersen, Vi supplico, dovete dimenticare che io sono una Regina!
– D’accordo, ho i vestiti da mandare in lavanderia e il cane da portare a spasso e ho già preparato la lista della spesa. Ci pensate Voi?

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Capitolo 11
*** XI ***


– André, ma che mi hai portato a fare questo mantello! Non vedi che mi bagno lo stesso? Di’, piuttosto, alla tua nuvola da attendente di lasciarci in pace!
– Com’è umana lei!

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Capitolo 12
*** XII ***


– Conte di Fersen, come definireste l’amore?
– Una lunga e triste agonia.
– La prigionia della Regina Maria Antonietta?
– Una lunga e triste agonia.
– I sette anni di guerra in America?
– Una lunga e triste agonia.
– La delusione di Madamigella Oscar?
– Una lunga e triste agonia.
– La fuga della famiglia reale terminata a Varennes?
– Una lunga e triste agonia.
– Il disegno di Vostro padre di trovarVi una moglie?
– Una lunga e triste agonia.
– La possibilità che anche i nobili paghino le imposte?
– Una lunga e triste agonia.
– La rivoluzione francese?
– Una lunga e triste agonia.
– Conte di Fersen, il Vostro vocabolario è alquanto scarso!
– Che dite? Ho ben venti dizionari nella biblioteca di casa mia!

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Capitolo 13
*** XIII ***


– Devo imparare a vivere senza appoggiarmi a nessuno. Buona notte, André.
– Anch’io ti devo dire una cosa….
– Be’?!
– Amici, romani, concittadini, prestatemi le vostre orecchie; sono venuto a seppellire Cesare, non a tesserne l’elogio. Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto assieme alle loro ossa….
Seguono due schiaffi da wrestling.
– Andréééééééééééééééééééééé!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
– Perdonami, Oscar, ho sempre desiderato recitare quel monologo!
– André, vedi di applicarti seriamente e di fare le cose per bene, se no facciamo mezzanotte!!!!!!!!
– Ufffff!! E va be’! Una rosa è una rosa, anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un lillà, Oscar.

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Capitolo 14
*** XIV ***


– Ragazzi, il nuovo Comandante appartiene all’alta aristocrazia.
– Mmm….
– Ha un carattere severo e irascibile ed è molto esigente.
– Mmm….
– Ha capelli lunghi e biondi.
– Mmm….
– E’ una donna.
– Mmm….
– E….
– E????
– E’ una grande fan di Gigi D’Alessio.
– Buuuhhh!!!!!!! Gigi D’Alessio???? E’ troppo! Non la vogliamo! Ma per chi ci hanno preso? Per una discarica? Per un reggimento da operetta? Scriviamo subito una lettera!







Il web e la televisione pullulano letteralmente di barzellette su Gigi D’Alessio, ragion per cui ho ritenuto di fare di questo cantante – che, evidentemente, si presta allo scherzo – il perno della mia nuova gag.
Come al solito, grazie a chi vorrà leggere e recensire.

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Capitolo 15
*** XV ***


– Oscar, ti prego, non ti sposare! Cos’ha quel Girodel più di me, a parte un titolo nobiliare, una solida posizione nell’esercito, terre, palazzi, castelli, venti carrozze, dieci ville al mare, gioielli, argenteria, mobili d’antiquariato, tappeti persiani, arazzi rinascimentali, servitori, azioni, obbligazioni, fondi d’investimento, l’assicurazione sanitaria e l’home theatre in salotto?

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Capitolo 16
*** XVI ***


– Rassegnati, André, il Conte de Girodel sarà un marito molto più affidabile di te per il nostro Comandante.
– E perché mai, Alain?
– Perché lui è un patrizio e tu sei un play boy.

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Capitolo 17
*** XVII ***


– Ti avverto, Alain, sono esperta in ogni tipo di combattimento e non c’è duello che io non abbia vinto.
– Non Vi temo, Comandante, vincerò questa sfida e Voi lascerete per sempre questa caserma.
– Come vuoi! Sei pronto? Uno, due, tre… Forbici!
– Diamine, carta! Va bene, resterete il nostro Comandante…

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Capitolo 18
*** XVIII ***


– E sia, André, farò come vuoi, sarai tu il primo a morire.
– Generale, chiedono di Voi!
– Un messo della Regina?
– No, Vodafone.

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Capitolo 19
*** XIX ***


Il boia Sanson:
– Per ogni cinquanta ghigliottinati, scatta lo sconto del 30%! Portate i vostri amici sulla ghigliottina e scoprite le nostre promozioni!

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Capitolo 20
*** XX ***


Il pittore:
– Signor Generale, Madamigella Oscar, Vi presento la mia creazione: Marte a cavallo, soavità di uno sguardo limpido come l’acqua, ardore della battaglia e modello espandibile, piccolo sul cavalletto, diventa enorme se appeso alla parete.

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Capitolo 21
*** XXI ***


– André, torna a casa. Lì, tua nonna si occuperà di te.
– No, Oscar, verrò con te.
– Perché sei sempre venuto con me e non puoi certo cambiare adesso?
– No, Oscar, perché mi devi ancora tre anni di stipendio.

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Capitolo 22
*** XXII ***


La notte del 12 luglio 1789, nella radura di un bosco, in mezzo a un mare di lucciole…
 
- E levate lu mantiello!
- Lu mantiello, gnornò, gnornò!
- E levate lu mantiello!
- Lu mantiello, gnornò, gnornò!
- Si nun te lo vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!
Si nun te lo vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!

- E tèh, me ll'aggio levato
Oscar, cuntenta, fa' chello che vuò!

- Sia benedetta nonneta
Quanno te ammugliò!

 
- E levate la giacchetella!
- La giacchetella, gnornò, gnornò!
- E levate la giacchetella!
- La giacchetella, gnornò, gnornò!
- Si nun te la vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!
Si nun te la vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!

- E tèh, me ll'aggio levata
Oscar, cuntenta, fa' chello che vuò!

- Sia benedetta nonneta
Quanno te ammugliò!

 
- E levate chistu cappiello!
- Chistu cappiello, gnornò, gnornò!
- E levate chistu cappiello!
- Chistu cappiello, gnornò, gnornò!
- Si nun te lo vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!
Si nun te lo vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!

- E tèh, me ll'aggio levato
Oscar, cuntenta, fa' chello che vuò!

- Sia benedetta nonneta
Quanno te ammugliò!

 
- E levate la cammesella!
- La cammesella, gnornò, gnornò!
- E levate la cammesella!
- La cammesella, gnornò, gnornò!
- Si nun te la vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!
Si nun te la vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!

- E tèh, me ll'aggio levata
Oscar, cuntenta, fa' chello che vuò!

- Sia benedetta nonneta
Quanno te ammugliò!

 
- E levate li cauzuni!
- Li cauzuni, gnornò, gnornò!
- E levate li cauzuni!
- Li cauzuni, gnornò, gnornò!
- Si nun te li vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!
Si nun te li vuò levà
Me soso e me ne vaco da ccà!

- E tèh, me ll'aggio levati
Oscar, cuntenta, fa' chello che vuò!

- Sia benedetta nonneta
Quanno te ammugliò!

 
- E dammece 'nu vasillo!
- 'Nu vasillo, gnornò, gnornò!
- E dammece 'nu vasillo!
- 'Nu vasillo, gnornò, gnornò!
- Si nun me lo vuò dà
Me soso e me ne vaco da ccà!
Si nun me lo vuò dà
Me soso e me ne vaco da ccà!

- E teccate ccà lu vasillo
Oscar, cuntenta, fa' chello ca vuò!

- Sia benedetta nonneta
Quanno te ammugliò!

- Sia benedetta nonnema
Quanno me ammugliò!

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Capitolo 23
*** XXIII ***


– André, non puoi morire proprio adesso! Parlami! Di’ qualcosa!
– Il cielo stellato sopra di me e un colpo di pistola dentro di me.

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Capitolo 24
*** XXIV ***


Oscar:
– Cannoni, avanti! Mirate alla parte alta della fortezza!
Governatore de Launey:
– Sparate sul loro Comandante!
Soldati della Guardia:
– Prrrrr!!!!!!
Governatore de Launey:
– A2.
Soldati della Guardia:
– Acqua! Prrrr!!!!
Governatore de Launey:
– C6.
Soldati della Guardia:
– Acqua! Prrrr!!!!
Governatore de Launey:
– F7.
Soldati della Guardia:
– Acqua! Prrrr!!!!
Governatore de Launey:
– L8. Colpita e affondata!! Tie’! Tie’! Tie’! Pepepepepepe! Pepepepepepe!

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Capitolo 25
*** XXV ***


21 gennaio 1793
 
Re Luigi XVI:
– Qualcuno ha un rasoio?

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Capitolo 26
*** XXVI ***


16 ottobre 1793 
 
– Maestà, fate un sorriso da questa parte!
– Maestà, spostatevi un po’ più a destra, così vi inquadriamo con la lama dietro!
– Adesso, una foto insieme al boia, cheese!
– Potreste ripetere la salita delle scale? E’ venuta un po’ sfocata!

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Capitolo 27
*** XXVII ***


17 ottobre 1793
 
Mademoiselle Bertin:
– E adesso a chi li vendo gli abiti?

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Capitolo 28
*** XXVIII ***


27 luglio 1794
 
Robespierre e Saint Just:
– Luigi Capeto è morto, Filippo Egalité è morto, Marat è morto, Danton è morto, Desmoulins è morto, la Francia è nostra!

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Capitolo 29
*** XXIX ***


Cari sfigati,
vi ringrazio di avermi spianato la strada verso il trono. Buona morte a tutti voi.
Smack smack, vi lovvo.
Nap

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Capitolo 30
*** XXX ***


– André, abbiamo ottenuto, in via del tutto eccezionale, il permesso per la tua reincarnazione.
– Grazie, San Pietro, è meraviglioso! Questa volta, sarò nobile? Così, quando incontrerò la reincarnazione di Oscar, potrò sposarla.
– Sarai figlio di un Conte.
– Grazie! E non rimarrò orfano in tenera età, vero?
– Conserverai entrambi i genitori a vita.
– Meraviglioso! E sarò colto?
– Coltissimo.
– Perfetto! Essendo nobile, non sarò un oscuro attendente?
– Diventerai famosissimo in tutto il mondo.
– Bene! E starò lontano dalla rivoluzione?
– Lontanissimo, perché, questa volta, nascerai in Italia.
– La patria di Dante e di Petrarca, sono contento! Questa volta, me lo sento, sarò felicissimo, spensierato, appagato di me stesso e del mondo e avrò moltissime gioie! E quale sarà la città che mi darà i natali? Roma? Firenze?
– Recanati.

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