🔹Raccolta scritta per la 3FrasiFic Challenge del gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia.🔹

Le storie sono indipendenti tra loro.

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Capitolo I

· Ambientazione: Stagione 1

· Prompt: Paradosso

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Nonostante lo sguardo indifferente, Levi non riusciva a credere ai suoi occhi: in tanti anni non aveva mai visto niente del genere e non era qualcosa che avesse senso secondo la scienza conosciuta, non esistevano umani così.

Il fumo si faceva denso nell'aria, nuova carne fresca sembrava sorgere da dove gli arti erano stati recisi e l'espressione di dolore del ragazzo stava lasciando spazio a una di fatica; dove chiunque avrebbe incontrato la morte, il corpo di Eren riusciva a trovare una nuova vita.

"Ti senti bene, ragazzo?" chiese Levi mentre Hanji si agitava entusiasta e dettava appunti a Moblit; Eren rispose sorridendo e annuendo, con un senso di tepore e affezione che cresceva dentro di sé per ogni parola e ogni attenzione riservatagli dal suo capitano.

Capitolo II

· Ambientazione:

Anime - Stagione 1, Episodio 19

Manga - Capitolo 25

· Prompt: Novità

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Scoprire di non essere più in grado di trasformarsi era stata una brutta novità per Eren ma ancora peggio era stato diventare un mezzo gigante durante l'ora del tè senza preavviso.

Mentre la sua mente veniva invasa dal terrore di essere un inutile mostro privo di controllo, di essere ucciso per un malinteso e non poter più portare avanti la sua battaglia, si rese conto che Levi stava dando le spalle a lui invece che alla sua squadra, proteggendo la sua misera vita.

Mentre il capitano ordinava alla sua unità di retrocedere, Eren sperò con tutto se stesso di riuscire a meritarsi ogni giorno quella fiducia così straordinaria e preziosa.

Capitolo III

· Ambientazione:

Anime - Stagione 1, Episodio 19

Manga - Capitolo 25

· Prompt: Sii Forte

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"Eren, devi smetterla di pensare che gli altri ti vedano come un mostro: se la squadra ha agito in questo modo è perché sono reduci da tante battaglie ed essere cauti e pronti al combattimento è ciò che li ha riportati a casa così tante volte" spiegò Levi con pazienza, mentre il ragazzo si guardava le mani, desolato.

Il capitano proseguì imperterrito, il ragazzo era così turbato da quando la squadra speciale l'aveva quasi attaccato che non poteva restare in silenzio: "Devi essere forte anche in queste situazioni e restare calmo; quando imparerai a fidarti dei tuoi compagni e dei tuoi superiori e quando loro ti vedranno per quello che sei, quello che potrai fare cambierà il destino del Corpo di Ricerca e dell'umanità".

"S-sì, Levi heichou, grazie" balbettò Eren, finalmente più tranquillo e desideroso di riprendere gli esperimenti con Hanji per diventare al più presto la risorsa preziosa che sperava di essere.

Capitolo IV

· Ambientazione:

Anime - Stagione 1

· Prompt: Cicatrice

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"Capitano, ho già detto che non importa che lo faccia!" urlò invano Eren, nel tentativo di dissuadere Levi dal tamponargli la ferita (all'apparenza mortale) che il capitano gli aveva causato quando l'aveva tirato fuori dal gigante, durante l'esperimento.

"La ferita presto comincerà a richiudersi, la pelle si rimarginerà, non resterà nemmeno una cicatrice, la prego, si sta sporcando tutto di sangue!" piagnucolò di nuovo il ragazzo, senza nessun risultato.

"Sei troppo stanco, marmocchio, non vorrei che la speranza dell'umanità morisse dissanguata perché non riesce più a fare quella roba da lucertola merdosa" rispose Levi, infastidito per aver sbagliato il punto ottimale di taglio, strappando un altro gemito frustrato a Eren.

Capitolo V

· Ambientazione:

Anime - Stagione 1, Episodio 22

Manga - Capitolo 30

· Prompt: Coperta

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Da quando era morta tutta la sua squadra, Levi non aveva più dormito nemmeno sulla sedia; tuttavia quella notte era crollato, addormentandosi con la testa sulla scrivania, ed Eren stavolta non poteva limitarsi ad appoggiargli una coperta sulla schiena.

Con grazia, sganciò e allentò le cinghie sul corpo del suo capitano, gli tolse lentamente gli stivali e lo prese tra le sue braccia per adagiarlo sul letto dove non dormiva mai; quanto doveva essere distrutto - pensò Eren tra sé e sé - se non si era svegliato nonostante tutti i suoi gesti?

Si sedette sul bordo del letto e gli accarezzò piano i capelli, sperando che, almeno nel sonno, Levi potesse trovare un po' della tranquillità e della pace che meritava.

Capitolo VI

· Ambientazione:

Anime - Stagione 2, Episodio 12

Manga - Capitolo 51

· Prompt: Conforto

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"Quanti umani avrò ucciso ormai? Saranno centinaia... Persone innocenti, come la famiglia di Connie, gettate in questa battaglia come carne al macello" disse Levi con una voce resa innaturale dall'angoscia, tenendosi il viso tra le mani.

"Ma quanti soldati hai salvato, capitano? Quante vite hai ispirato? Quante persone avrebbero perso ogni speranza di libertà senza di te?" cercò di confortarlo Eren, mentre cercava di guardarlo negli occhi, tenendo le mani forti e protettive su quelle spalle tese, guadagnandosi solo un flebile "non lo so più" di risposta.

Consapevole che nessuna parola sarebbe stata abbastanza per cancellare quel senso di colpa, Eren abbracciò Levi, il viso del capitano nascosto contro il suo petto, e rimase in silenzio, tenendolo stretto più che poteva.

Capitolo VII

· Ambientazione:

Contesto vago

· Prompt: Cavallo

· Tag: Established Relationship

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"È una cosa che può succedere andando a cavallo e hai fatto troppi esperimenti con Hanji, non riuscirai a rigenerarti per un po', ora calati i pantaloni e sdraiati qua senza fare troppe storie, moccioso" ordinò Levi, seduto sul letto.

Eren gemette, si chiese quanto fosse stato stupido dire a Levi che durante l'ultima missione si era ustionato sotto al coccige e che la sua pelle non ne voleva sapere di ripararsi come al solito; purtroppo non poteva più tirarsi indietro ormai e si sdraiò sul letto prono, mezzo nudo, imbarazzato.

"Questo ti aiuterà finché non riuscirai a rigenerarti da solo...e non stare così contratto, non è la prima volta che ti vedo" disse Levi mentre gli massaggiava una pasta color crema sulla pelle lesa, scuotendo la testa; Eren si limitò ad affondare la faccia nel cuscino per la vergogna e mugugnò: "Ma non è la stessa cosa".

Capitolo VIII

· Ambientazione:

Contesto vago

· Prompt: Febbre

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Eren pensò a quanto Levi dovesse star male, se non aveva nemmeno cercato di minimizzare il dolore e rifiutare le sue cure, e sistemò un fresco fazzoletto bagnato sulla fronte del capitano, dopo avergli scostato alcune ciocche dal viso.

Levi bofonchiò qualcosa tipo 'febbre di merda' ma accettò il tè caldo che gli porse Eren con un sospiro soddisfatto, prima di sdraiarsi nuovamente e intimare al ragazzo di riposarsi.

Seduto su uno sgabello accanto a Levi, Eren sistemò le braccia sul letto e ci appoggiò la testa, il capitano gli accarezzò piano i capelli e si addormentarono così: anche il più forte dell'umanità poteva permettersi una notte di febbre una volta ogni tanto.

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Mentre giaceva a faccia in giù sotto lo sguardo attento di Levi e con il tatuatore dalla faccia losca che si accaniva sulla sua schiena, Eren si divertì a immaginare che passato doveva aver avuto il capitano per conoscere così bene le botteghe malfamate della Città Sotterranea.

In mezzo al fumo che evaporava delicato dal suo corpo, Eren serrò per un attimo i denti quando l'ago d'inchiostro si allontanò di più dalla spina dorsale e una minuscola lacrima si adagiò sulle sue ciglia, ma non importava, ne valeva la pena.

Levi, la mano appoggiata sulla caviglia di Eren, stava disegnando piccoli cerchi con il pollice sulla sua pelle per distrarlo dal dolore, e, all'improvviso, commentò con finta indifferenza: "Stai andando bene, moccioso, ti donano le Ali della Libertà, magari stasera me le farai vedere più da vicino"; ed Eren ringraziò che il tatuatore fosse troppo concentrato sulla sua schiena per notare l'espressione imbarazzata che gli era esplosa in faccia.

Capitolo X

· Riferimenti a:

Anime - Stagione 1 Episodio 19, Stagione 3 Episodio 8

Manga - Capitolo 25, Capitolo 66

· Prompt: Scelta

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‘Scegli’: ogni volta sembra bastare il suo semplice comando.

Eren vorrebbe non trovarsi davanti a un bivio che porterà morte e delusione in ogni caso, invece, qualunque cosa faccia, è sempre lì che si ritrova, preso dal panico e dall'angoscia di non fare la scelta migliore e di non poter fare abbastanza, incerto su quale sia la strada da percorrere.

Ma ogni volta che c'è Levi accanto a lui, basta una sua parola per scuoterlo dai timori e spingerlo a fidarsi di nuovo dei suoi compagni e di se stesso, di sperare ancora, di combattere ancora.

Capitolo XI

· Ambientazione:

Dopo la Battaglia di Shiganshina

· Prompt: Ferita

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Eren sente i denti ricrescere lentamente mentre cerca di ripulire le ferite di Levi come meglio può: fatica a capire dove cominci e dove finisca il sangue del suo capitano, distinguendolo a malapena da quello degli altri soldati e dai resti dei giganti non ancora dissolti.

È stanco e confuso, l'adrenalina che si mescola al lutto, la paura che diventa un tutt'uno con l'esaltazione, fatica a concentrarsi ma vuole sbrigarsi: non vuole che Levi passi un secondo di più ricoperto di sangue.

Si sono a malapena parlati da quando si sono scontrati sui tetti di Shiganshina, Eren non osa immaginare lo strazio che dev'esserci adesso nel petto di Levi, si sente a disagio mentre tampona e disinfetta le ferite con delicatezza, evitando i suoi occhi; poi, di colpo, un sussurro roco lo desta da suoi pensieri, rassicurandolo: "Grazie, Eren".

Capitolo XII

· Ambientazione:

Anime - Stagione 3, Episodi 18-19

Manga - Capitoli 84-85

· Prompt: Terrore

(prompt di J.)

· Trigger Warning: Attacchi di Panico

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In un vicolo della distrutta Shiganshina, ancora straziata dalle macerie in fiamme, il petto di Eren si alzava e si abbassava con movimenti spasmodici, al ritmo di respiri troppo frenetici, mentre Levi, in ginocchio accanto a lui, cercava di catturare la piena attenzione di quello sguardo terrorizzato e innocente.

"E se tu -- fossi morto - - contro il gigante bestia?!" riuscì a dire il ragazzo in mezzo agli ansiti, seduto con le ginocchia strette contro il torace; Levi sospirò e prese una delle sue mani tremanti per appoggiarla sul proprio petto.

"Eren, ascoltami, ti prego, cerca di sincronizzare il tuo respiro con il mio...Concentrati sulla mia voce...Senti il calore della mia pelle e il battito del mio cuore sotto alle tue dita" sussurrò con voce calma Levi, rilassandosi un po' alla vista di un debole sorriso e di un paio di grandi occhi verdi, improvvisamente accesi dalla gratitudine e dall'amore che Eren provava per lui.

Capitolo XIII

· Ambientazione:

Dopo la battaglia di Shiganshina

· Prompt: Pioggia

(prompt di V.)

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Quando Eren uscì dal portone del quartier generale, diretto verso le stalle alla ricerca del suo capitano, sembrava che anche il cielo stesse piangendo tutti i morti del Corpo di Ricerca dopo la strage di Shiganshina.

Svoltato un angolo, lo trovò lì, contro il muro, seduto in terra con la testa china, sotto la pioggia battente, ed Eren s'inginocchiò accanto a lui appoggiandogli una mano su un braccio: "Levi heichou?"

Levi alzò il viso verso il ragazzo, gli occhi lucidi: "È solo pioggia, Eren... stai con me"; e restarono lì per un tempo indefinito, seduti fianco a fianco sotto l'acqua che scrosciava e si mescolava al loro dolore.

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Capitolo XIV

· Ambientazione:

Anime - Stagione 3, Episodi 21-22

Manga - Capitoli 89-90

· Prompt: Sonno

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Levi guardò il ragazzo dimenarsi nel sonno, la fronte madida di sudore, gli occhi e la mascella contratti in un'espressione angosciata.

Da quando erano rientrati dalla battaglia di Shiganshina, qualcosa sembrava essersi rotto e il capitano si ritrovava impotente in ogni tentativo che faceva per salvare il suo soldato dalla guerra interiore che stava vivendo.

Una sgradevole sensazione attraversò Levi: il terrore di non essere più in grado di proteggere Eren.

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Capitolo XV

· Ambientazione:

Anime - Stagione 3, Episodio 22

Manga - Capitolo 90

· Prompt: Crollo

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Eren aveva passato una vita a rincorrere il mare: Levi ripensò a ogni volta che gli aveva sentito parlare con desiderio e curiosità della "distesa di acqua salata che nemmeno i mercanti possono prosciugare".

Adesso erano lì, di fronte a quell'oceano sconfinato, e sebbene il capitano sapesse che le cose erano cambiate, si avvicinò comunque a Eren con un piccolo bagliore di fiducia ardente dentro di sé.

Appoggiò una mano sulla spalla di Eren ma quando il ragazzo si girò verso di lui, gli occhi che ricambiarono il suo sguardo incoraggiante non erano colmi di gioia ma piuttosto sembravano quelli di un animale in trappola, di una bestia condannata a una morte straziante e alla dannazione eterna; Levi sentì ogni sentimento felice crollare nel proprio cuore.

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Capitolo XVI

· Ambientazione:

Anime - Post Stagione 3

· Prompt: Freddo

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Non sapeva se fosse una sensazione o se quella notte fuori dalle mura fosse davvero così fredda, ma Eren rabbrividì mentre cercava di addormentarsi nella sua tenda, in mezzo all'oscurità resa meno densa da alcuni fuochi sparsi per il campo.

La paura di cosa lo aspettava, il senso di smarrimento, la macabra disperazione, sembravano strappargli il calore dal corpo e riempirlo di gelida angoscia e solitudine.

"Eren?" fu solo un bisbiglio e il ragazzo sentì le braccia di Levi stringerlo forte: quanto avrebbe desiderato che quel calore potesse salvarlo, quanto avrebbe voluto non lasciare mai quell'abbraccio.

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Capitolo XVII

· Ambientazione:

Anime - Stagione 4

· Prompt: Lontananza

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Solo lettere, solo lettere poteva scrivere, sperando che Falco, ignaro, riuscisse a spedirle, ma non gli bastava.

Erano solo lettere inutili, non era mai stato bravo con le parole, nemmeno Levi lo era, ma chissà, se fosse riuscito a parlargli, se fosse riuscito a proteggerlo, a salvarlo anche stavolta.

Ma adesso erano distanti...e se anche Levi fosse stato accanto a lui, forse sarebbero stati troppo lontani comunque.

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Capitolo XVIII

· Ambientazione:

Anime - Stagione 4, Episodio 8

Manga - Capitolo 105

· Prompt: Incomprensione

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Eren avrebbe preferito affrontare la furia cieca, i calci, i pugni; qualunque cosa sarebbe stata meglio di quello sguardo deluso e arreso.

Negli occhi del suo superiore, Eren non era riuscito a vedere nemmeno un bagliore della fiducia che Levi aveva sempre riposto in lui.

Sarebbe stato bello se fra di loro fosse stata una semplice incomprensione, se si fosse trattato di qualcosa che Eren avrebbe potuto spiegare, invece non c'era niente che potesse fare per essere di nuovo la Speranza del suo capitano.

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