Impara ad ascoltare il tuo cuore

di HonoSamurai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il grifonserpe ***
Capitolo 2: *** Essere cavaliere ***
Capitolo 3: *** Vecchi e nuovi legami ***
Capitolo 4: *** Verià proibite ***
Capitolo 5: *** Verià proibite ***
Capitolo 6: *** Essere Hirake ***
Capitolo 7: *** I maghi ***
Capitolo 8: *** Il Torneo ***
Capitolo 9: *** Viva il quinditch! ***
Capitolo 10: *** Rivelazioni ed incubi ***
Capitolo 11: *** Confidenze ***
Capitolo 12: *** Addio alla fama! ***
Capitolo 13: *** Sono forte! ***
Capitolo 14: *** Ciak si gira! ***
Capitolo 15: *** La splendida dama ***
Capitolo 16: *** Show time! ***
Capitolo 17: *** Inutile violenza ***
Capitolo 18: *** Il Canto degli Hirake ***



Capitolo 1
*** Il grifonserpe ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nello scompartimento del treno della scuola, quando la porta si aprì im

Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nello scompartimento del treno della scuola, quando la porta si aprì improvvisamente:

-Potter, seguimi-

Era Malfoy, sembrava molto spaventato dalla voce e questo convinse il grifondoro a seguirlo senza obbiettare lasciando i suoi compagni senza neanche salutarli, mentre camminavano nel corridoio chiese:

- Cosa devi dirmi Malfoy?- Il biondo si fermò davanti a uno scompartimento, si girò verso la sua nemesi e con occhi imploranti che spiazzarono il moro rispose: - Devi aiutarmi, solo tu lo puoi fare….-

- Dimmi il problema e se posso ti aiuterò-

Sospirò Potter appoggiando una mano sulla spalla del serpeverde per rassicurarlo:

- Quindi non m odi!-

Affermò Draco guardando speranzoso Harry:

- Malfoy, non so che idea ti sei fatto su di me, ma io…non, non ti odio..si può dire che fra me e te c’è solo una sana rivalità!-

- Sono felice, perché neanch’io ti odio…-

- Bene, ora dimmi che problema c’è!- Malfoy fece entrare l’ex-nemico nello scompartimento:

- Giudica da te-

Rispose indicandogli il padre sdraiato sui sedili e coperto da una mantello nero macchiato di sangue che, tuttavia, lasciava intravedere dei graffi profondi sul petto, il viso era la parte più sana anche se era costellata di graffietti e l’espressione che aveva mostrava l’evidente dolore che stava provando:

- Chi è stato?-

 Domandò incredulo il grifone fissando l’uomo ferito, Draco spiegò:

- Quando il Signore Oscuro ha scoperto che mio padre stava cercando di lasciare la cerchia dei Mangiamorte l’ha punito lasciandolo nelle mani dei suoi “compagni”, dopo interi giorni di tortura, non so come, è riuscito a fuggire fino al treno dove io l’ho incontrato…-

Il moro fu sicuro che Draco non stesse mentendo perché vide nei suoi occhi la sincerità e la paura di perdere il padre:

 - Stai tranquillo Mal..Draco, io ti aiuterò!-

Il biondo abbracciò il bambino sopravvissuto mentre lacrime scendevano dai suoi occhi:

- Grazie Harry, sapevo di poter contare su di te!-

 Il moro sorrise rendendosi conto del nuovo legame che si era creato tra loro: da rivali giurati erano diventati amici; chissà cosa avrebbero detto i suoi compagni di casa vedendolo a consolare il principino dei serpeverde: - Draco, ora lasciami e cerchiamo di curare tuo padre, poi lo porteremo da Silente…lui saprà di sicuro cosa fare!-

Il serpeverde arrossì, lasciò andare il moro mentre un leggero rossore compariva sui suoi zigomi per l’imbarazzo dell’azione che aveva appena fatto, Harry tolse il mantello che copriva il corpo di Lucius per rendersi conto della situazione, l’uomo socchiuse gli occhi e lo vide: - Tu cosa…ci fai…qui?- Domandò faticosamente, Potter prese la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e disse: - Medicamino!- Una cassetta bianca con una croce rossa comparì sul pavimento, mentre l’apriva rispose: - Sono qui per aiutarla…

- Prese un pezzo di cotone e vi verso sopra del disinfettante, Malfoy junior intervenne:

- Perchè non lo medichi con la medi - magia?-

- Ho imparato a mie spese che se rimargini una ferita con la magia senza averla prima pulita rischi di passare una settimana infernale….-

- In che senso?-

 - Febbre, giramenti di testa…ti sembra di morire..-

Guardò una ferita sulla gamba che perdeva ancora sangue,con gesti leggeri e studiati cominciò a pulirla:

- Farà male quando comincerò a pulire quelle più profonde- Avvisò prima di passare ad un taglio profondo sulla caviglia, l’ex- mangiamorte urlò, Draco gli strinse la mano, poi prese anche lui un pezzo di cotone e incominciò a dare una mano al compagno che notandolo spiegò:

- Pulisci la ferita verso l’esterno, se no si infetta ancora di più!-

 Il biondino era stupito, non pensava che Potter sapesse cosi tante cose sulle medicazioni:

- Come mai sei cosi bravo a medicare le ferite? I maghi di solito si affidano solo alla magia!-

Il moro scoprì un braccio dove erano evidenti dei graffi recenti:

- Vivere con i Dusley serve a qualcosa, sono costretto a curarmi da solo le ferite che mi vengono fatte….-

- Ho sentito che tuo cugino ti picchiava…pensavo che avesse smesso..-

- Si, loro hanno smesso, ma difendersi senza magia dagli attacchi di Voldemort non è facile!-

- Ti ha trovato?!-

- Lui no, ma le sue spie si, cercano sempre di catturarmi ma fanno sempre una brutta fine…-

Finito di pulire le ferite Harry prese una fascia che usò per il braccio destro spiegando:

- Anche se non è una frattura scomposta è meglio che lo fascio, le farà meno male quando camminerà-

Il padre di Malfoy non rispose, guardò freddamente il grifondoro chiedendo:

- Pechè mi aiuti?!-

-         Io aiuto chiunque è in difficoltà, Draco mi ha chiesto aiuto e io glielo dato!- - Tu sei davvero pazzo! Come fai ad aiutare delle persone che fino a un giorno fa ti disprezzavano e progettavano la tua morte-

- Signor Malfoy, io apprezzo mille volte di più una persona che cambia in meglio piuttosto che una che resta sempre uguale, se lo ricordi…inoltre, ora, siamo sulla stessa barca, non potrei mai dire di no a un alleato!-

Un serpente nero troncò la conversazione strisciando fino a Harry che lo fece salire sul suo braccio: - Cosa succede Raska?-

- Ron ed Hermione stanno arrivando! Devi scappare!-

- Grazie, piccola mia-

- Harry, quel serpente è tuo?-

Domandò stupito Draco, il moro annuì alzandosi in piedi

- Ora dobbiamo fuggire, i miei amici stanno arrivando e penso che equivocherebbero questa situazione!-

- Come facciamo a scappare?- - Volando- Rispose enigmatico Harry prima di aprire il finestrino e fischiare due volte, dopo pochi secondi un ippogrifo si accostò alla finestra, il serpeverde scosse la testa:

- No Harry, non puoi!- Il moro agitò la bacchetta e fece scomparire il vetro: - Signor Malfoy, soffre di vertigini?-

- Certo che no Potter!- - Bene!- In un solo gesto lo prese sulle spalle, poi saltò in groppa a Fiorebecco che cinguettò per salutarlo, aiutò Lucius a sedersi davanti a lui, poi invitò Malfoy junior a saltare: - Dai Draco! Muoviti- - No Harry, quell’ippogrifo non mi sopporta-

- Dai Draco, Fiorebecco a dimenticato! Ora vieni!-

 - No!-

Lucius non riusciva a credere ai suoi occhi, spazientito si mise a gridare anche lui: - Draco non fare il codardo! Muoviti!-

 - No, papy..Fiorebecco mi odia!-

Potter ghignò ed estrasse la bacchetta:

- Accio Draco!-

Il Serpeverde si ritrovò scaraventato tra le braccia del grifondoro che lo fece sedere dietro di lui:

- Tieniti a me, ora si parte!-

- Ti odio Harry, volevi uccidermi!?-

Esclamò adirato il biondino mentre stringeva le braccia intorno alla vita di Harry che con un colpo di tacchi invitò Fiorebecco ad aumentare la velocità, l’ippogrifo ubbidì e in pochi minuti il castello comparì all’orizzonte; Lucius, dopo essersi ripreso per il traumatico cambio di “mezzo di trasporto” osservò:

- Tu saresti stato benissimo a serpeverde, Potter…lo sia?-

- Si, lo so…infatti quest’anno lo passerò tra i serpeverde..- - Cosa?!- Lo interruppe basito Draco, il grifondoro sospirò:

- Quest’estate ho ricevuto un messaggio da Silente in cui mi chiedeva se potevo passare ai Serpeverde, mi ha detto che il Cappello Parlante l’ha pregato di farlo…io risposto di si, credo che sia l’unico modo per creare un’amicizia fra tutte le case…non so se mi spiego…- Lucius sorrise ricordandosi i suoi anni a Hogwarts, gli venne in mente un ragazzo dai lunghi capelli corvini che amava il kon-fu..

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Capitolo 2
*** Essere cavaliere ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Arrivati al castello Harry coprì Lucius con il mantello dell’invisibilità che si era premunito di mettersi in tasca prima della fuga e, con Draco al suo fianco che aiutava il padre a camminare si diresse verso l’ufficio di Silente, lì, non sapendo la parola d’ordine usò un degli suoi nuovi poteri per passare il gargoyle: estrasse la bacchetta e colpì tre volte il muro mormorando qualcosa a bassa voce, una porta comparve e subito la aprì facendo passare i due Malfoy che lo fissarono increduli; scesero le scale che portavano all’ufficio e, quando arrivarono furono accolti da Silente:

- Salve Harry, salve Draco, cosa è successo?-

Chiese minimamente preoccupato il preside, il grifondoro sorrise:

- Lei sa già tutto vero?-

- Si, Harry sono stato informato della tua fuga dal treno…ah Lucius si può anche togliere il mantello dell’invisibilità, so bene che è qui anche lei!-

L’ex-mangiamorte si tolse il mantello e si accomodò su una sedia, Potter spiegò:

- Lucius ha tradito Voldemort che non l’ha gradito per niente…Draco è venuto da me per chiedermi aiuto visto che Lucius era messo male…-

- So tutta la storia Harry, Severus mi ha raccontato parte della storia mentre al resto ci ha pensato il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure, vi ha incrociato mentre salivate su Fiorebecco, ma non voleva intervenire, cosi è venuto a scuola subito -

Lucius sorrise sarcastico domandando:

- Questo professore riuscirà a superare l’anno?-

- Certo Lucius, è un ragazzo molto bravo e per lungo tempo ha avuto a che fare con le creature magiche del mondo -

- Mi meravigli Albus, hai convocato un mercenario!-

- Non dovresti parlare male di me, Lucius…-

Un ragazzo uscì dall’ombra prodotta da una libreria vicino all’entrata: lunghi capelli neri erano legati in una coda da un laccetto rosso, gli occhi blu si notavano moltissimo per via di una fascia sulla fronte che teneva indietro la frangia, vestiva con un paio di pantaloni neri e una maglietta bianca aderente nascosta in parte da uno spolverino nero allacciato alla vita con una cintura della stessa tinta a cui era appesa una spada; poi fermandosi accanto al biondo continuò:

- In fondo eravamo compagni, spero che tu ti ricorda di me,  ero uno dei tuoi migliori amici!-

Draco intervenne:

- Non ti ho mai notato nelle foto di casa di papà!-

- Infatti non ero un Serpeverde, io ero un Grifondoro, o meglio, un grifonserpe!-

- Allora sei te che hai mandato la spilla a Harry!-

- Si, lui e il nesso tra le due case, se non riuscirà a tenerle unite accadrà una cosa molto spiacevole..-

- Cosa?-

Chiese curioso il giovane Malfoy, Silente spiegò:

- Le difese di Hogwarts cadranno-

- Cosa!???-

- Proprio così, i quattro fondatori hanno imposto una barriera fondata sull’alleanza tra le case e una sana rivalità, purtroppo questa rivalità è diventata molto pericola……..-

Nello studio cadde un silenzio di tomba che fu spezzato da Harry:

- Quando ci sarà l’investitura?-

- Stasera…-

Rispose il giovane professore, poi ad un cenno del capo di Silente continuò:

- Dopo lo Smistamento, sai cosa devi fare Harry?-

- Si, mi è stato spiegato come funziona-

- Hai uno scudiero?-

- No, non trascinerò nessuno con me!-

- Devi, la tradizione vieta che un Cavaliere si presenti senza uno scudiero-

- Davvero? Io cambierò le tradizioni!-

- Harry!-

Lo ammonì il corvino, Draco intervenne:

- Sarò io il tuo scudiero!-

Gridò, nello studio calò per la seconda volta il silenzio, poi Silente sorrise:

- Va bene Draco, segui Harry che ti , mostrerà i tuoi abiti -

Il grifondoro fissò sgomento il serpeverde che gli sorrise:

- Siamo amici, no? Gli amici si aiutano!-

- Grazie Draco-

Lucius rimase sgomento per qualche secondo dopo l’affermazione del figlio, poi sorrise:

- Chi era il tuo scudiere professor Woldfood?-

Il professore di Dada sorrise:

- Signor Malfoy, io avevo due scudieri e, per quello che rammento, lei li conosceva bene tutti e due-

- Può essere -

Ribattè a tono il  biondo, poi si alzò:

- Dubledore….-

- Tranquillo Lucius, d’ora in poi sarai sotto la mia protezione…ah, aiuterai Severus in pozioni e  magari Phoenix in DADA, cosa ne pensi?-

- Una splendida idea -

- Ora accompagna Harry e Draco a cambiarsi, almeno vedrai anche la tua camera!-

- SiI-

Rispose Lucius prima di precedere i due ragazzi fuori dallo studio, quando furono fuori Phoenix si sedette su una sedia e sospirò:

- Credi che ci riusciranno?-

- Non lo so-

Sospirò Albus, il corvino si spostò una ciocca di capelli dalla fronte:

- Io non sono venuto con il solo fine di insegnare la Difesa Contro le Arti Oscure, lo sai, vero?-

- Si, mi immaginavo che un tipo come te non spedisse di proposito la sua cartella a Hogwarts senza un secondo fine-

Un ghigno comparve sulle labbra del Woldfood:

- Durante questi anni ho fatto molte ricerche sulla mia famiglia e sulla linea del mio sangue, inoltre….-

Si avvicinò alla porta e la aprì:

- Non capita tutti i giorni che nasca un grifonserpe…-

- A cosa attribuisci il cambiamento di Harry?-

Domandò il preside sapendo che il ragazzo davanti a lui aveva già molte idee:

- Una delle tante è che sia Tom, ricordati Albus…Tom è cambiato quando a raggiunto il suo sesto anno a Hogwarts-

Detto questo uscì anche lui dallo studio lasciando solo il preside che si sedette dietro la sua scrivania, poi accarezzò Funny sulla testa:

- Hai visto Funny, la sorgente di luce è tornata-

Gli disse ottenendo come risposta un trillo dalla fenice.

 

 

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Capitolo 3
*** Vecchi e nuovi legami ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Lucius era seduto su una sedia in fondo a una stanza da letto, osservava Harry e il figlio mentre si cambiavano: il moro aveva indossato un abbigliamento da cavaliere con tanto di mantello su cui era ricamato lo stemma del grifonserpe e spada con incisioni tribali, Draco invece aveva indossato una tunica verde smeraldo e un mantello di un verde più scuro su cui era ricamato un serpente argentato.

 

*Flashback*

Phoenix si stava sistemando la spada alla cintola quando si accorse che Lucius era in difficoltà con il vestito:

- Bisogno di aiuto Lucius?-

- Si, non riesco ad allacciarmi la cordicella dietro al collo!-

Il corvino si avvicinò e gli legò la cordicella dietro al collo, il biondo sospirò:

- Ho paura-

- Non devi avere paura, è solo una cerimonia tradizionale!-

- Lo so, ma…-

- No pensarci Lucius, pensa solo che diventeremo le persone più popolari della scuola!-

Il biondo sorrise al compagno:

- Va bene!-

Phoenix tornò a prepararsi, la porta della stanza si aprì:

- Venite-

Disse Silente, Phoenix annuì:

- Andiamo! -

*Flashback fine*

 

Draco si girò verso Harry e gli sorrise:

- Grazie..-

- Per cosa?-

- Hai accettato la mia mano-

Il grifondoro gli si avvicinò e gli accarezzò i capelli platinati:

- Questa volta era giusto -

Il giovane Malfoy  arrossì, frettolosamente si girò verso la sedia dove erano appoggiati due guanti neri e li porse al ex-rivale:

- Tieni, ti stavi dimenticando!-

Il moro li prese e li indossò mentre sul suo volto compariva un piccolo sorriso di soddisfazione:

- Grazie Draco, sarai un bravo scudiero!-

- Mi stavo dimenticando che da domani sarai un mio superiore!-

- Non dire cosi Dra’, saremo alleati..ecco, diciamo così!-

- Mi coinvolgerai nelle tue uscite serali?-

- Si-

- Potrò seguirti nelle tue avventure come facevano la Granger e Wesley?-

Domandò ansioso il biondino con gli occhi grigi che gli luccicavano, Harry sorrise:

- Certo! Cercavo giusto un nuovo compagno di avventure -

Lucius si intromise nella discussione:

- Cercate di non combinare troppi disastri! Mi va bene che ogni tanto usciate dal dormitorio, ma cercate di non esagerare!-

- Pa’ sembri una veccia comare!-

- Signorino, non parlare così con me o giuro che…..-

In quel preciso istante la porta si aprì lasciando vedere Phoenix con il suo vestito di cavaliere addosso affiancato da un Silente raggiante che disse:

- Venite, è ora!-

Lucius fece per incamminarsi ma una fitta al fianco gli fece perdere l’equilibrio facendolo cadere in avanti, il nuovo professore però lo prese al volo prima che potesse toccare terra e farsi seriamente male, appena lo rialzò gli guardò il fianco da cui usciva molto sangue, poi, usando i suoi poteri speciali migliorò la sua vista e riuscì a scorgere ferite più gravi di quelle che erano già state medicate o che non mostrava, sospirò:

- Albus, comincia ad andare, vi raggiungerò più tardi-

Il preside annuì portando via i due alunni e lasciando soli Phoenix e Malfoy.

 

- Perché? Io voglio vedere l’iniziazione di mio figlio!-

Il corvino lo stese su letto e cominciò a spogliarlo, Lucius tremò:

- Cosa vuoi fare?!-

- Niente di quello che pensi! Le tue ferite sono gravi e una cura posticipata può renderle ancora più gravi…Harry ha fatto un buon lavoro, ma tu non gli hai mostrato le ferite peggiori-

- Come fai…-

- Ho un buono occhio! Essere un mercenario affina la vista!-

Un falco entrò dalla finestra e si posò sulla spalla del padrone Woldfood gli accarezzò con la mano libera la testa, poi li porse un foglietto, l’animale lo prese nel becco e volò via.

Dopo minuti di silenzio passati con Phoenix intentò a guardare e curare ferite e Lucius completamente imbarazzato la porta si aprì lasciando entrare Piton:

- Mi ha fatto chiamare professor Woldfood?-

- Si, professor Piton, vorrei il suo aiuto per curare le ferite di Lucius-

Il Domine di pozioni si accorse dell’amico steso sul letto e domandò:

- E così grave?-

- Potrei dire di si! Voldemort non ci è andato leggero!-

- Posso proporre di fare delle pozioni ricostituenti?-

- Certo, gli ingredienti sono nel baule nero accanto alla libreria-

Severus seguì le indicazioni del giovane professore e prese gli ingredienti dal baule, poi si mise a preparare le pozioni, mentre lo faceva si ritrovò a guardare Phoenix seduto accanto a Lucius a medicargli le ferite, provò un moto di gelosia e dovette lottare con tutto se stesso per non andare ad uccidere il biondo, si consolò pensando che la pozione sarebbe stata amarissima e almeno quello sarebbe stata una vendetta indiretta; si avvicinò e la diede gentilmente al giovane professore che gli sorrise:

- Grazie, professor Piton, lei mi è stato di grande aiuto-

- Faccio solo il mio dovere -

Rispose mentre lottava contro l’imbarazzo, Lucius cercò di sedersi sul lettino per bere, ma Phoenix lo fulminò con lo sguardo:

- No, Lucius, ci penso io-

Detto questo lo alzò di peso e lo fece appoggiare contro il muro, poi lo aiutò a bere la pozione:

- Bevila tutta o non guarirai mai!-

Dentro di se il Domine di pozioni sorrise alla faccia schifata del Malfoy che appena finì di bere esclamò:

- Ricordati Phoenix, sei in debito con me!-

Woldfood gli accarezzò i capelli, rise e disse:

- Ti inviterò fuori appena ti sarai rimesso, ok?-

- Certo, non potevo chiedere  di meglio!-

Ribattè Lucius, Phoenix si girò verso Severus e gli sorrise di nuovo:

- Naturalmente sei invitato anche te!-

- Grazie, professor Woldfood, ma non credo che avrò tempo libero….-

- Dai! Un pomeriggio potrai pur dedicarlo a noi umili mortali!-

- Va bene, ma scelgo io dove andare!-

- Ai suoi ordini comandante Piton!-

Esclamò scherzosamente Phoenix mettendosi sull’attenti ed eseguendo il salito militare, il moro decise di stare al suo gioco e ribatté:

- Riposo soldato!-

Dopodiché scoppiarono tutti e due in una sonora risata, quando si furono ripresi il corvino disse:

- Io devo andare, devo investire due cavalieri….professor Piton è meglio che venga anche lei-

- Arrivo professor Woldfood, voglio proprio scoprire chi sono questi due cavalieri!-

Phoenix si girò verso Lucius quando fu sull’uscio della porta e lo salutò con la mano:

- Ci vediamo dopo!-

- Va bene Phoenix, buona fortuna!-

- Grazie!-

Poi uscì seguito a ruota da Severus.

Severus camminava accanto a Phoenix, solo i loro passi rompevano il silenzio che si era creato tra loro:

“ Sono qui, accanto a te, cammino al tuo fianco e ti guardo mentre con il tuo fare: testa alta, occhi freddi e autoritari e camminata decisa; vai verso la Sala Grande….Merlino sa solo come fai ad essere così bello da far quasi paura! Sembri un angelo, ma sembri anche un diavolo apparso sulla terra per tentarci! Oggi, quando ti ho rivisto dopo anni di lontananza  mi è sembrato di rinascere, mi sei mancato! Vorrei urlartelo, ma non so se la cosa ti farebbe piacere……sei cambiato…lo so…le guerre ti hanno reso forte, ancora più bello e straripante di potere, un potere che è perfino palpabile!”

- Professor Piton, a che cosa sta pensando?-

“Ecco, ora mi dai anche del lei! Ti prego chiamami di nuovo per nome!Il mio nome è così bello pronunciato dalle tue labbra!”

Severus fu scosso dai suoi pensieri, si girò per guardare negli occhi il giovane:

- A niente di speciale!-

Rispose cercando di essere il più convincente possibile, il professore di DADA lo squadrò:

- Sai…sembravi molto triste, per questo mi sono allarmato…tu di solito hai uno sguardo ….diverso….-

“Volevi dire freddo,vero? Lo so, ma questo è il mio modo di essere! E tu? Qual è il tuo modo di essere? Perché sei cambiato così tanto? Perché non se più il vitale ragazzo che a preso il diploma a Hogwarts tredici anni fa?”

- Non preoccuparti Phoenix è tutto a posto!-

“Che stupido che sono! Non va tutto bene! Perché mi ostino a mentirgli?”

Woldfood sorrise dolcemente e abbracciò per la vita il collega:

- Se c’è qualche problema parlane pure con me, anche se è da molto che non ci vediamo…anche se sono cambiato…rimango comunque un tuo amico!-

Piton spalancò gli occhi rimanendo inerme tra le braccia del corvino che continuò:

- E se non vuoi più essere amico di questo stupido…-

“Non sei uno stupido!”

- Che ti ha lasciato solo per tredici anni senza mai farsi vivo…-

“Avrai avuto i tuoi buoni motivi ed io non ti ho neanche cercato!”

- Sappi che avrai ragione!-

“Come potrei essere tuo nemico o odiarti? Non credo che riuscirei a farlo con una persona così meravigliosa!”

- Phoenix, io non potrei mai odiarti! Sei l’unica persona che mi ha difeso quando non ne ero ancora capace! Sei stato un amico, un fratello e anche una famiglia per me…anche se non ci siamo visti per anni…io ho conservato nel mio cuore la nostra amicizia….lo so, ora dirai che qualcosa è riuscito a sopravvivere nel mio cuore di ghiaccio…ma è vero!-

Woldfood liberò dall’abbraccio Severus e disse:

- Grazie Sev, mi sei mancato, lo sai?-

- Lo credo bene! Nessuna riesce a cacciarsi nei guai come faccio io!-

Scherzò il professore di pozioni , Phoenix rise, ci fu una pausa di silenzio, poi quando furono davanti alla porta della Sala Grande Piton disse:

- Sai una cosa Phoenix?-

- Si?-

- Il discorso che ho fatto con te è stato il discorso più lungo che abbia mai fatto su di me!-

Il corvino ridacchiò:

- Ci credo Sev, ci credo!-

Detto questo i due entrarono nella Sala Grande.

 

 

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Capitolo 4
*** Verià proibite ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Il giorno seguente Harry si svegliò presto e trovandosi tra le braccia di Draco sorrise, forse la loro amicizia avrebbe funzionato….per evitare di svegliare il compagno si smaterializzò e ricomparì ai piedi del letto, poi prese una penna e un foglio e scrisse un messaggio al serpeverde prima di uscire dalla stanza per dirigersi da Phoenix che, di sicuro, lo aspettava accanto al lago per gli allenamenti.

Harry trovò Phoenix seduto su un sasso in piena meditazione, decise di tendergli un agguato, ma quando lo attaccò si ritrovo la lama di una spada puntata alla gola:

- Mio caro Harry devi ancora fare molta strada per potermi fregare -

Potter scostò la spada dalla sua gola e sorrise:

- Lo so bene Phoenix, non per niente tu sei il maestro e io l’alunno!-

Osservò sarcasticamente, poi si sedette sul prato seguito a ruota dal professore che domandò:

- Ti hanno detto del mio passato, vero?-

Il grifonserpe fissò stupito il fratello:

- Come fai…-

- Purtroppo per te io leggo le sensazioni e ho sentito che eri molto nervoso mentre ti avvicinavi a me…-

- Comunque si, mi hanno raccontato tutto!-

- Deduco che vorrai delle spiegazioni…-

Potter fissò Woldfood come se fosse uno stupito:

- Certo che voglio delle spiegazioni! È non le tue solite mezze verità che odio!-

Phoenix sospirò, si prese la coda e cominciò a giocherellarci, Harry attese che il corvino parlasse continuando a fissarlo sospettoso:

- Molte cose che ti hanno detto sono vere…-

Cominciò, poi l’Hirake alzò la testa per guardare il lago:

- Ma sono incomplete…è vero che sono un Hirake ed è vero che la mia razza aiutò Voldemort nella sua ascesa, è vero che il mio primo padre era un mercenario, tuttavia io non lo sono mai stato….-

Il moro lo interruppe:

- In che senso non lo sei stato? Sei iscritto al libro! E in che senso il tuo “primo” padre?-

- Non sono mai stato un vero mercenario, ho semplicemente ereditato il titolo e il fatto che viaggiavo da solo per il mondo trascinandomi dietro continui omicidi ha alimentato le voci per cui io ero un mercenario…i maghi scrivono cose senza assicurarsi che siano vere le fonti…è già successo…-

Harry vedendo lo sguardo triste del fratello capì che non mentiva, gli si avvicinò e gli passò un braccio intorno alle spalle:

- Il tuo primo padre era Nicolas Woldfood? Giusto?-

- Si…-

- Ma dopo? Cosa è successo?-

- Nicolas morì, Voldemort tentò di prendermi con lui…-

A questo punto il corvino sorrise:

- Ma Silente mi ha salvato e mi ha preso con lui, è diventato mio padre e mia ha accudito fino a quando non sono partito per il mio viaggio di formazione Hirake -

Potter non poteva credere alle sue orecchie! Phoenix era stato adottato da Silente! Era incredibile!

- Davvero sei figlio di Silente? Non stai scherzando?-

- No Harry e la verità -

I due grifonserpe si guardarono negli occhi e Harry capì che Phoenix non mentiva: quegli occhi blu che simboleggiavano purezza non erano freddi come al solito , ma lasciavano intravedere il passato sofferto del loro possessore; Potter abbracciò il fratello:

- Mi dispiace di avere dubitato di te! Perdonami!-

Phoenix abbracciò a sua volta il moro:

- Non devi scusarti! Sono io che mi devo scusare per essere sempre così enigmatico con mio fratello-

Harry sorrise e scherzò:

- Sai una cosa Phoenix? -

- Cosa?-

- Dovevo immaginarmi che eri figlio di Silente?-

- Perché?-

- Siete tutti e due molto enigmatici e quando date spiegazioni rendete tutto ancora più complesso!-

Woldfood rise a quella affermazione, una voce alle loro spalle li interruppe:

- Vedo che vi fate due risate alle mie spalle!-

Era Silente, Phoenix malgrado la sua età abbracciò di slancio il padre:

- Ciao pa’!-

Albus riuscì a mantenere l’equilibrio malgrado il figlio gli fosse saltato addosso, gli accarezzò la testa e poi si fece lasciare:

- Ciao Phoenix, vedo che sei mattiniero…-

Poi si rivolse ad Harry:

- Ciao Harry, anche te ad allenarti?-

- Si, io e Phoenix ci siamo accordati per degli allenamenti supplementari a quelli serali!-

Rispose gioioso quest’ultimo, Albus ritornò a parlare al figlio:

- Oggi è il tuo primo giorno da professore, ti auguro di fare una buona lezione! Lucius si sente molto meglio grazie alle tue cure e ci raggiungerà a colazione -

- Bene sono felice! Ma dimmi tu come stati? Il ministero ti infastidisce ancora?-

- No, dopo che è stata provata l’avvenuto ritorno di Voldemort Caramell si è scusato pubblicamente con me -

Raska comparve dall’erba e salendo dalla gamba destra si attorcigliò al braccio di Harry:

- Salve padrone -

- Ciao Raska, ti piace Hogwarts?-

- Si, è molto bello -

- Volevi dirmi qualcosa?-

- Un serpente bianco si aggira per la foresta, parlandoci ho saputo che ti sta cercando per riferirti un messaggio di Tom -

Potter alzò un sopraciglio:

- Tom riesce ancora a risvegliarsi?-

- Si -

- Bene, stasera verrò a cercare il serpente bianco…-

- No, ha detto che se avessi voluto ascoltarlo di andare alla Stamberga Strillante questo fine settimana -

- Ok Raska, grazie -

- Posso restare con te?-

- Certo, ma non aggredire nessuno -

Il serpente nero rise ricordando lo spavento di un Mangiamorte che aveva attaccato Harry e che si era ritrovato un morso sulla mano:

- Va bene padrone -

In quel momento un cane comparve dalla nebbia del lago  e si trasformò in una persona:

- Avete fatto una riunione e no mi avete chiamato? -

Domandò Sirius, poi si guardò intorno:

- No, non è una riunione! Non vedo né Mocciosus né Moody !-

Phoenix sibilò:

- Non chiamare Sev Mocciosus o ti rimando dove ti sono venuto a prendere!-

- Stai calmo! Scherzavo!-

Albus chiese:

- Allora Sirius? Hai trovato un rifugio?-

- No, dovrò adattarmi a rimanere in forma Animagus per un po’ di tempo…-

Harry intervenne:

- Una soluzione ci sarebbe..-

Cominciò sorridendo enigmaticamente, avendo catturato l’attenzione del padrino e del preside continuo:

- La Camera dei Segreti, solo io e Phoenix possiamo aprirla! È spaziosa e sicura -

Sirius guardò stralunato il protetto  che spiegò:

- Al mio secondo anno ho ucciso il Basilisco che la occupava, ora è vuota!-

Silente valutò quella proposta, poi annuì:

- Si, mi sembra una proposta accettabile! Inoltre potremmo utilizzarla per le riunione dell’Ordine e dell’ES -

Potter arrossì quando il preside nominò la seconda organizzazione segreta, poi ghignando domandò:

- Chissà come sta la Umbridge!-

Albus gli rispose a tono:

- La Umbridge prima di tornare a lavorare avrà bisogno di un lungo periodo di riposo -

Black osservò:

- Peccato che i gemelli Wesley se ne sono andati! Sarebbero stati dei validi sostituti di me e James -

Il preside pensò a i due grifondoro e a quanto avevano fatto disperare il preside di allora:

- Si, devo ammetterlo! Eravate due cataclismi!-

- Ti ringrazio Albus -

Ribattè inchinandosi Felpato, poi guardano il sole che ormai si stava alzando in cielo disse:

- Ora è meglio che vada, cercherò di contattarvi per il mio “trasferimento” -

Si trasformò nel cane nero e sparì come era arrivato; Phoenix propose:

- Andiamo a fare colazione? Oggi sarà una lunga giornata!-

Albus annuì, mentre Harry rincarò:

- Andiamo, o svengo sul posto!-

- Ma non ci siamo neanche allenati!-

Esclamò il corvino, Potter disse:

- Io sono ancora nell’età della crescita ho bisogno di mangiare tanto per diventare grande e forte -

I due fratelli risero mentre si dirigevano a Hogwarts seguiti da un Albus raggiante.

 

 

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Capitolo 5
*** Verià proibite ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Il giorno seguente Harry si svegliò presto e trovandosi tra le braccia di Draco sorrise, forse la loro amicizia avrebbe funzionato….per evitare di svegliare il compagno si smaterializzò e ricomparì ai piedi del letto, poi prese una penna e un foglio e scrisse un messaggio al serpeverde prima di uscire dalla stanza per dirigersi da Phoenix che, di sicuro, lo aspettava accanto al lago per gli allenamenti.

Harry trovò Phoenix seduto su un sasso in piena meditazione, decise di tendergli un agguato, ma quando lo attaccò si ritrovo la lama di una spada puntata alla gola:

- Mio caro Harry devi ancora fare molta strada per potermi fregare -

Potter scostò la spada dalla sua gola e sorrise:

- Lo so bene Phoenix, non per niente tu sei il maestro e io l’alunno!-

Osservò sarcasticamente, poi si sedette sul prato seguito a ruota dal professore che domandò:

- Ti hanno detto del mio passato, vero?-

Il grifonserpe fissò stupito il fratello:

- Come fai…-

- Purtroppo per te io leggo le sensazioni e ho sentito che eri molto nervoso mentre ti avvicinavi a me…-

- Comunque si, mi hanno raccontato tutto!-

- Deduco che vorrai delle spiegazioni…-

Potter fissò Woldfood come se fosse uno stupito:

- Certo che voglio delle spiegazioni! È non le tue solite mezze verità che odio!-

Phoenix sospirò, si prese la coda e cominciò a giocherellarci, Harry attese che il corvino parlasse continuando a fissarlo sospettoso:

- Molte cose che ti hanno detto sono vere…-

Cominciò, poi l’Hirake alzò la testa per guardare il lago:

- Ma sono incomplete…è vero che sono un Hirake ed è vero che la mia razza aiutò Voldemort nella sua ascesa, è vero che il mio primo padre era un mercenario, tuttavia io non lo sono mai stato….-

Il moro lo interruppe:

- In che senso non lo sei stato? Sei iscritto al libro! E in che senso il tuo “primo” padre?-

- Non sono mai stato un vero mercenario, ho semplicemente ereditato il titolo e il fatto che viaggiavo da solo per il mondo trascinandomi dietro continui omicidi ha alimentato le voci per cui io ero un mercenario…i maghi scrivono cose senza assicurarsi che siano vere le fonti…è già successo…-

Harry vedendo lo sguardo triste del fratello capì che non mentiva, gli si avvicinò e gli passò un braccio intorno alle spalle:

- Il tuo primo padre era Nicolas Woldfood? Giusto?-

- Si…-

- Ma dopo? Cosa è successo?-

- Nicolas morì, Voldemort tentò di prendermi con lui…-

A questo punto il corvino sorrise:

- Ma Silente mi ha salvato e mi ha preso con lui, è diventato mio padre e mia ha accudito fino a quando non sono partito per il mio viaggio di formazione Hirake -

Potter non poteva credere alle sue orecchie! Phoenix era stato adottato da Silente! Era incredibile!

- Davvero sei figlio di Silente? Non stai scherzando?-

- No Harry e la verità -

I due grifonserpe si guardarono negli occhi e Harry capì che Phoenix non mentiva: quegli occhi blu che simboleggiavano purezza non erano freddi come al solito , ma lasciavano intravedere il passato sofferto del loro possessore; Potter abbracciò il fratello:

- Mi dispiace di avere dubitato di te! Perdonami!-

Phoenix abbracciò a sua volta il moro:

- Non devi scusarti! Sono io che mi devo scusare per essere sempre così enigmatico con mio fratello-

Harry sorrise e scherzò:

- Sai una cosa Phoenix? -

- Cosa?-

- Dovevo immaginarmi che eri figlio di Silente?-

- Perché?-

- Siete tutti e due molto enigmatici e quando date spiegazioni rendete tutto ancora più complesso!-

Woldfood rise a quella affermazione, una voce alle loro spalle li interruppe:

- Vedo che vi fate due risate alle mie spalle!-

Era Silente, Phoenix malgrado la sua età abbracciò di slancio il padre:

- Ciao pa’!-

Albus riuscì a mantenere l’equilibrio malgrado il figlio gli fosse saltato addosso, gli accarezzò la testa e poi si fece lasciare:

- Ciao Phoenix, vedo che sei mattiniero…-

Poi si rivolse ad Harry:

- Ciao Harry, anche te ad allenarti?-

- Si, io e Phoenix ci siamo accordati per degli allenamenti supplementari a quelli serali!-

Rispose gioioso quest’ultimo, Albus ritornò a parlare al figlio:

- Oggi è il tuo primo giorno da professore, ti auguro di fare una buona lezione! Lucius si sente molto meglio grazie alle tue cure e ci raggiungerà a colazione -

- Bene sono felice! Ma dimmi tu come stati? Il ministero ti infastidisce ancora?-

- No, dopo che è stata provata l’avvenuto ritorno di Voldemort Caramell si è scusato pubblicamente con me -

Raska comparve dall’erba e salendo dalla gamba destra si attorcigliò al braccio di Harry:

- Salve padrone -

- Ciao Raska, ti piace Hogwarts?-

- Si, è molto bello -

- Volevi dirmi qualcosa?-

- Un serpente bianco si aggira per la foresta, parlandoci ho saputo che ti sta cercando per riferirti un messaggio di Tom -

Potter alzò un sopraciglio:

- Tom riesce ancora a risvegliarsi?-

- Si -

- Bene, stasera verrò a cercare il serpente bianco…-

- No, ha detto che se avessi voluto ascoltarlo di andare alla Stamberga Strillante questo fine settimana -

- Ok Raska, grazie -

- Posso restare con te?-

- Certo, ma non aggredire nessuno -

Il serpente nero rise ricordando lo spavento di un Mangiamorte che aveva attaccato Harry e che si era ritrovato un morso sulla mano:

- Va bene padrone -

In quel momento un cane comparve dalla nebbia del lago  e si trasformò in una persona:

- Avete fatto una riunione e no mi avete chiamato? -

Domandò Sirius, poi si guardò intorno:

- No, non è una riunione! Non vedo né Mocciosus né Moody !-

Phoenix sibilò:

- Non chiamare Sev Mocciosus o ti rimando dove ti sono venuto a prendere!-

- Stai calmo! Scherzavo!-

Albus chiese:

- Allora Sirius? Hai trovato un rifugio?-

- No, dovrò adattarmi a rimanere in forma Animagus per un po’ di tempo…-

Harry intervenne:

- Una soluzione ci sarebbe..-

Cominciò sorridendo enigmaticamente, avendo catturato l’attenzione del padrino e del preside continuo:

- La Camera dei Segreti, solo io e Phoenix possiamo aprirla! È spaziosa e sicura -

Sirius guardò stralunato il protetto  che spiegò:

- Al mio secondo anno ho ucciso il Basilisco che la occupava, ora è vuota!-

Silente valutò quella proposta, poi annuì:

- Si, mi sembra una proposta accettabile! Inoltre potremmo utilizzarla per le riunione dell’Ordine e dell’ES -

Potter arrossì quando il preside nominò la seconda organizzazione segreta, poi ghignando domandò:

- Chissà come sta la Umbridge!-

Albus gli rispose a tono:

- La Umbridge prima di tornare a lavorare avrà bisogno di un lungo periodo di riposo -

Black osservò:

- Peccato che i gemelli Wesley se ne sono andati! Sarebbero stati dei validi sostituti di me e James -

Il preside pensò a i due grifondoro e a quanto avevano fatto disperare il preside di allora:

- Si, devo ammetterlo! Eravate due cataclismi!-

- Ti ringrazio Albus -

Ribattè inchinandosi Felpato, poi guardano il sole che ormai si stava alzando in cielo disse:

- Ora è meglio che vada, cercherò di contattarvi per il mio “trasferimento” -

Si trasformò nel cane nero e sparì come era arrivato; Phoenix propose:

- Andiamo a fare colazione? Oggi sarà una lunga giornata!-

Albus annuì, mentre Harry rincarò:

- Andiamo, o svengo sul posto!-

- Ma non ci siamo neanche allenati!-

Esclamò il corvino, Potter disse:

- Io sono ancora nell’età della crescita ho bisogno di mangiare tanto per diventare grande e forte -

I due fratelli risero mentre si dirigevano a Hogwarts seguiti da un Albus raggiante.

 

 

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Capitolo 6
*** Essere Hirake ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

A colazione, come aveva detto, Lucius raggiunse Phoenix al tavolo degli insegnanti e gli si sedette accanto, mentre tutti gli sguardi della sala erano rivolti a loro due:

- Ciao Phoenix, come va?-

- Tutto bene, e tu?-

Domandò il corvino, il biondo si sedette:

- Va molto meglio!-

Severus che era seduto anche lui accanto al professore di DADA si intromise:

- Chi non muore si rivede -

Commentò sarcastico, Malfoy sorrise:

- Come vedi, Severus, ci rivediamo!-

I due si rivolsero un lieve sorriso, poi Piton si rivolse a Woldfood:

- Ieri ho sorpreso la Granger e Wesley che stavano cercando di raggiungere Potter per dirgli delle cose sul tuo conto…-

- Lo ha saputo comunque da Malfoy, dovevo immaginarmelo….comunque ora mi spiego i pensieri ostili di mezza sala verso di me!-

Esclamò tranquillamente il grifonserpe, Lucius cambiò discorso:

- Oggi cosa faremo a lezione? -

Phoenix per un attimo rimase in silenzio, poi sorrise furbescamente.
- Vedrai –

Malfoy mise il broncio:

- Dimmelo! Non fare lo stronzo!-

Mezzo tavolo dei professori si girò verso Lucius, Woldfood rise e lo prese in giro:

- Non fare il permaloso principino caro, vedrai che sarà una lezione piacevole -

Severus squadrò l’amico non riuscendo a cogliere il significato di quel”interessante”, sospirò sapendo che era impossibile sapere qualcosa perché Phoenix era molto più esperto di lui nel sondare la mente delle persone…

- Sev lo che sei curioso, ma hai ragione non saprai niente fino a quando la lezione non sarà finita e ti potrò raccontare come è andata!-

Il professore di Pozioni si rese conto che Phoenix gli aveva appena letto nel pensiero ed esclamò:

- Phoenix non puoi scorrazzare nella mia mente a tuo piacimento! -

Il corvino rise, una risata cristallina, poi si alzò dal tavolo e posò un bacio leggero sulla guancia di Severus che non potè fare a meno di arrossire dall’imbarazzo:

- Ci vediamo…-

Cominciò il grifonserpe, poi sussurrò all’orecchio dell’amico:

- e ringraziami di non averti baciato sulle labbra -

Detto questo fece cenno a Lucius di seguirlo lasciano un Severus rosso acceso al tavolo dei professori; Harry, che aveva seguito tutta la vicenda, dal tavolo dei serpeverde rise, Draco chiese:

- Perché ridi Harry?-

- Niente Draco…ricordi…-

Rispose vago Potter prima di bere un sorso del suo the, il biondino tornò all’attaccato:

- Dove sei stato questa mattina?-

- Al lago ad allenarmi con Phoenix -

- Vi siete chiariti?-

- Si -

- E…-

Lo incoraggiò il serpeverde, il moro continuò:

- E mi ha spiegato che lui è contro Voldemort e che i maghi delle volete sbaglianoa giudicare le persone -

Malfoy capendo che non sarebbe riuscito a sapere altro decise di cambiare discorso:

- Sai cosa si farà oggi a Difesa Contro le Arti Oscure?-

- Credo di si, ma non voglio toglierti il gusto di scoprirlo…-

- Dai Harry!-

- Niente “Dai Harry”! Phoenix è mio fratello e faccio il tifo per lui oggi!-

Draco mise il broncio, ma Potter non si fece intenerire:

- Non funziona con me Draco!-

- Uffa! Sei cattivo!-

- A parlato il santarellino! -

Detto questo si alzò, prese per un braccio il biondo e lo portò fuori dalla Sala Grande.

Il sesto anno di grifondoro e serpeverde si sedette nella classe di DADA in attesa che i professori arrivassero, passarono solo pochi secondi e Phoenix fece la sua entrata seguito da Lucius, si fermò dietro alla cattedra e cominciò:
- Come già sapete io sono il vostro professore di difesa contro le arti oscure, mi auguro di esserlo anche l’anno prossimo e che voi siate dei bravi alunni, premetto che non mi aspetterò risultati immediati, sono un tipo paziente –

Rivolse un sorriso sereno alla classe che lo guardò sospettosa, Harry dai primi banchi annuì e quel gesto fece sospirare Woldfood che esclamò:

-  Noto con dispiacere che la classe è stata influenzata da informazioni errate sul mio conto…-

Seamus lo interruppe:

- Vuole dire che lei non è un Hirake?-

Lucius si girò verso l’amico sperando che dicesse di no:

- Io non sono l’Hirake che i maghi credono…-

Detto questo estrasse la bacchetta e fece apparire sulla lavagna l’immagine di un uomo con due ali da pipistrello, le orecchie a punta e i canini lunghi e intrisi di sangue:

- Per voi quelli della mia razza sono esseri spregevoli che divorano gli uomini e uccidono per puro divertimento, inoltre credete che tutti i miei simili siano alleati con Voldemort!-

A quel nome la classe si gelò, Woldfood continuò imperterrito:

-         Ma non è così….-

- La sua razza è crudele! È scritto su tutti i liberi!-

Lo interruppe Hermione, Phoenix ribattè:

- Lo sa signorina Granger è grazie a maghi come lei che si affidano alla carta e alle apparenze che la mia razza e stata sterminata senza pietà -

Poi ruotò la bacchetta e accanto alla figura del demone ne comparirono altre tre: una rappresentava un angelo, un’altra un ragazzo dalle ali nere chiuse in catene argentate e la terza un ragazzo dalle ali di fenice:

- Queste sono i quattro tipi principali della mia razza: quelli che voi chiamate demoni, gli angeli, gli angeli demoniaci inferiori e superiori….-

Il corvino notando l’interesse che aveva suscitato nella classe si sedette sulla cattedra e continuò:

- Fin dalla antichità i demoni si sono distinti per la loro crudeltà e sono stati esiliati dalle nostre terre, durante la guerra contro Voldemort pensando che gli Hirake fossero tutti assetati di sangue…-

Le immagini degli Hirake scomparvero lasciando il posto a un filmato che mostrava un rogo dove stavano bruciando almeno cento persone:

- Sono venuti nei nostri villaggi, li hanno distrutti e hanno bruciato vivi chiunque si trovavano sul loro cammino -

Tutti i ragazzi rimasero colpiti da quelle immagini crude che mostravano villaggi rasi al suolo e persone bruciate; Phoenix scese dalla cattedra:

- Ed ora per mostrarvi che non mento e che sono contro Voldemort vi farò vedere un mio ricordo -

Si puntò alla tempia la bacchetta e pochi secondi dopo la stanza scomparve lasciando il posto a un enorme prato, in cima si notava un palo a cui era legato un ragazzo insanguinato dalle ali nere, accanto a lui c’era un uomo dai capelli argentati e Voldemort che ghignavano verso Silente dietro al quale c’erano Lucius e Severus; il primo a parlare fu il Signore Oscuro:

- Io e Adam abbiamo pensato di rendervi partecipi della trasformazione in demone del giovane Phoenix, cosa ne dite?-

Il preside ribattè:

- Phoenix non è un demone e non lo diventerà mai! Lui è destinato a essere un angelo demoniaco superiore!-

- No! Lui diventerà un demone!-

Intervenne Adam, si avvicinò a Phoenix legato al palo e gli prese il volto tra le mani, poi girò la testa verso Albus:

- E sai perché? Perché lui è figlio di Nicolas Woldfood che è morto per non diventare vecchio e debole -

- Tu menti! Nicolas è morto perché tu lo hai ucciso! -

Il demone rise:

- Io gli ho solo detto ciò che sarebbe successo se fosse diventato vecchio e lui si è tolto la vita!-

Il corvino udendo quelle parole si arrabbiò e con un impeto di forza riuscì a rompere le catene e si liberò, Voldemort sorrise:

- Bene, Phoenix, decidi da che parte stare! Tra gli impotenti mortali o tra noi esseri superiori?-

Il ragazzo si girò verso il padre, poi verso il Signore Oscuro, Adam impaziente però attaccò Silente che rimase spiazzato e non riuscì a prepararsi a parare il colpo, Lucius e Severus fecero per evocare uno scudo protettivo, ma no servì perché Phoenix aveva fermato in volo il demone trafiggendolo con le sue unghie:

- Tu non fari male ai miei amici -

Sibilò estraendo gli artigli il corvino e parandosi davanti ad Adam che sorrise:

- Mia piccola bambolina, sei così bella sporca di sangue!-

Voldemort scontento da quell’esito della discussione puntò la bacchetta contro Piton e gridò:

- Avada Kedavra -

La magia mortale non arrivò mai perché Phoenix si parò davanti all’amico ricevendola al suo posto, si accasciò al suolo immobile, i serpeverde si inginocchiarono accanto al compagno scuotendolo, ma fu tutto inutile, fra le lacrime Severus mormorò:

- No, Phoenix -

Adam strillò:

- Voi! Voi maghi avete ucciso la mia bambola!-

Si alzò in piedi:

- Ed ora io ucciderò voi!-

Il demone, per la seconda volta, tentò di attaccare Albus, ma anche questa volta venne contrastato da Phoenix che si era rialzato, ma in quel momento dalla sua schiena non uscivano più due ali nere, ma di fuoco e le unghie erano scomparse come il ghigno maligno:

-         Come ho già detto tu non farai del male ai miei amici!-

Il corvino evocò una spada, poi trafisse Adam che scomparì in una miriade di granelli di polvere, il Signore Oscuro capendo di essere in pericolo si Smaterializzò.

Il prato scomparve e gli alunni si ritrovarono di nuovo in classe stupiti e anche avviliti per aver dubitato del loro professore.

   

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Capitolo 7
*** I maghi ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Il resto delle lezioni passarono in tutta tranquillità, sembrava che, malgrado Voldemort fosse tornato, tutto andasse per il meglio soprattutto tra grifondoro e serpeverde che evitavano il più possibile di litigare.

Piton terminate le sue lezioni decise di andare a trovare Phoenix per chiederli come era andata la sua prima giornata, inoltre era curioso di sapere cosa aveva fatto: camminò velocemente per i corridoi del sotterraneo e in pochi minuti si ritrovò nella sala principale, si fermò quando sentì abbaiare:

-Ma cosa….-

Si girò e vide un cane nero:

- Cosa ci fai qui!-

L’animale abbaiò di nuovo, poi uscì dalla sala:

- Dove vai?!-

Severus decise di seguirlo dato che sembrava che Sirius aspettasse proprio lui: lo inseguì per tutto il giardino fino all’entrata della Foresta Proibita:

- Black! Vuoi dirmi cosa sta succedendo?-

Il mago si ritrasformò:

- Ti ho cercato per tutto il giorno M…Piton!-

- Cosa vuoi?-

Domandò inquisitorio il professore di pozioni, Sirius sospirò e si appoggiò a un albero alle sue spalle:

- Per prima cosa sappi che se non fosse per “lui” io non ti avrei avvertito…-

- Muoviti a spiegarti! Ho da fare!-

- E va bene! Oggi, mentre ero nella Foresta Proibita ho visto dei demoni che parlavano della rinascita del loro capo e indovina un po’ a chi si riferivano?-

- Adam!-

- Si, dalle informazioni che sono riuscito ad avere ha già raggiunto Voldemort -

- Bisogna avvertire Phoenix! è in pericolo!-

Esclamò Piton voltandosi per andare ad Hogwarts, ma Black o fermò:

- Fammi un favore…-

Il moro si girò e fulminò il grifondoro che continuò:

-…anzi fallo a lui…non dirgli niente, oltre a causargli ricordi spiacevoli…conoscendolo lascerebbe immediatamente la scuola per andarlo ad uccidere! Quindi, al massimo, parla con Silente…sarò lui a decidere come muoversi –

Il capo- casa dei serpeverdi pensò alle parole di Sirius, si accorse che aveva ragione e fu allora che gli sorse una domanda:

- Perché lo fai?-

Black sorrise tristemente:

- Sappi una cosa, lui è speciale….io lo amato seriamente, tuttavia lui ama te…io farei qualunque cosa per vederlo felice e, in questo caso, lui sarà felice solo se ti avrà accanto…lui si è fatto in quattro per rendere felice James…io devo saldare il mio debito verso di lui…inoltre tu hai salvato Harry quando io non c’ero e non voglio avere debiti con te-

Detto questo, senza dare il tempo a Piton di dire o fare qualcosa, si trasformò nel cane nero e sparì nella Foresta Proibita.

Severus stava riattraversando il giardino pensando al discorso di Black, era rimasto scosso dalla sue parole, non riusciva a credere che fosse disposto a seppellire l’ascia di guerra pur di rendere felice Phoenix:

- Seeeev!-

Un grido che ben conosceva lo risvegliò dai suoi pensieri, Phoenix stava corredo verso di lui trascinandosi dietro Lucius che riusciva a mala pena a stare al passo del Hirake che, raggiunto Piton, si fermò di colpo facendo sbattere il biondo contro la sua schiena:

- Phoenix! Potevi anche camminare! Lo sai che sono ancora convalescente!-

Lo sgridò Malfoy, Woldfood sorrise solarmente:

- Scusami, ma volevo raggiungere Sev, aveva uno sguardo così pensieroso! -

- Guarda che non è un male pensare!-

Intervenne il moro, il professore di DADA gli posò un dito sulla fronte:

- Lo so! Ma quando pensi ti vengono delle rughe sulla fronte e se continui così rimarranno per sempre e io non voglio!-

Poi rise:

- Ma ora andiamo dentro che vi offro qualcosa da bere!-

- No Phoenix, preferisco stare qui! Che ne dici di andare sotto il nostro albero?-

Il corvino annuì:

- Certo! È una splendida idea!-

I tre percorsero il giardino fino ad arrivare al campo di Quindich, arrivati si diressero alla sua destra dove spiccava un salice piangente maestoso i cui rami formavano una capanna sotto cui ci si poteva riparare, Lucius e Severus si sedettero sotto di esso mentre Phoenix si andò ad accomodare sopra a una ramo basso:

- Da quanto tempo non ci riunivamo sotto questo albero!-

Osservò l’Hirake guardando un punto indefinito davanti a sé:

- Hai ragione, peccato che Narcissa non sia qui con noi…-

Sospirò il biondo rattristandosi, Severus vedendo il Malfoy triste e capendo che, in quel momento non avrebbe detto niente decise di cambiare discorso:

- Allora! Come andata la lezione?-

- Bene! Ho stupito tutti!-

Rispose allegro il corvino dondolando una gamba, Lucius rincarò:

- Hai stupito anche me! Non mi aspettavo che mostrassi quel ricordo!-

- Che ricordo?-

Domandò Severus, Phoenix spiegò:

- Per provare alle classi che io sono dalla vostra parte gli ho mostrato la mia iniziazione -

Il moro guardò stupito il grifonserpe: sapeva bene le conseguenze di quel giorno e si ricordava tutto il dolore e le umiliazioni che Phoenix aveva dovuto sopportare dopo l’iniziazione, quel pensiero fece ritornare in mente al professore di pozioni una domanda che si era posto appena aveva visto Phoenix:

- Cosa hai fatto in tutti questi anni? Non hai mai dato notizie di te e non ti sei mai fatto vedere! Ti credevo morto!-

- Lo so, mi dispiace di non essermi fatto vedere ne sentire, ma non potevo..ciò avrebbe annullato tutto il mio allenamento….-

Rispose serio Phoenix, Lucius lo interruppe:

- Che allenamento?-

L’Hirake sorrise amaramente:

- In questi anni mi sono allenato a tenere a bada il mio istinto omicida, inoltre era mio dovere iniziare il cammino dei “Figli della Luna Rossa” appena mi fossi diplomato…-

- I Figli della Luna Rossa? E chi sono?-

Domandò il biondo guardando stupito il corvino che rispose:

- Vi ricordate quando vi raccontai la mia storia e che si narrava che fossi nato in una notte di luna rossa?-

- Si, ma cosa c’entra?-

- Beh, dovete sapere che…-

 

**********************************

 

Harry uscì dal dormitorio dei serpeverde e si diresse verso la biblioteca per fare la ricerca sugli Hirake data dal professore seguito da Draco e Pansy che gli stavano a qualche passo di distanza nonostante il grifonserpe gli avesse assicurato che Raska fosse innocua:

-Padron Harry, dove stiamo andando?-

Domandò l’animale attorcigliato intorno al braccio destro del padrone che rispose:

-Stiamo andando in biblioteca, devo fare una ricerca sugli Hirake –

- Vuole una mano?-

- Certo Raska! Mi sarai molto utile, sai, la sezione oscura è molto grande e non so se riuscirò a trovare che mi serve da solo..-

- Sempre al suo servizio, padrone..-

- Tuttavia..-

- Tuttavia?-

- Il tuo aspetto spaventa molti studenti e meglio che ti trasformi -

- Certo-

Il serpente scese dal braccio del padrone per andare sul pavimento, venne avvolto da una luce e in pochi secondi cambio forma diventando una ragazza: capelli neri gli discendevano fino a metà schiena, occhi neri maliziosi scintillavano incorniciati dalle dolci lineamenti del viso:

- Così va bene, Harry?-

- Certo Raska! Darai meno dell’occhio!-

Draco intervenne:

- Sul dare meno dell’occhio avrei qualche dubbio!-

Pansy domandò:

- Ma come ha fatto a trasformarsi? Era un Animagus?-

Potter fece un cenno di diniego, Raska si attaccò a un braccio del padrone rispondendo:

- No, non sono un Animagus…..la mia razza di serpenti e capace di prendere le forme umane se gli viene ordinato dal padrone -

Il grifonserpe continuò:

- Anche Nagini ha questo potere, lo sapevate?-

Malfoy spalancò gli occhi:

- Intendi il serpente del Signore Oscuro?!-

- Si, comunque non vi voglio dire altro chiederò a Phoenix di farlo come prossimo argomento di Difesa contro le Arti Oscure -

- Perché non lo proponi per Cura delle creature Magiche?-

- Non so se Hagrid riuscirebbe a gestire l’argomento…i serpenti sono molto irascibili, soprattutto quelli di questa razza, sai, ubbidiscono solo al loro padrone e alle persone che ritengono degne della loro fiducia -

Pansy osservò:

- Siamo arrivati in biblioteca!-

- Bene !-

Esclamò Harry, appena entrarono videro un tavolo occupato da Hermione, Neville e Ron che li fece cenno di avvicinarsi:

- Salve ragazzi! Fate anche voi la ricerca sugli Hirake?-

- Si -

Rispose il biondo, il grifondoro chiese:

- Chi è la tua amica Harry?-

Il serpente sorrise ammiccante:

- Io sono Raska, e tu devi essere Ron, vero?-

- Cossaaaa?! Tu sei il s…-

Potter tappò la bocca dell’amico, si accorse che Madame Pince li stava fissando e disse:

- Non si urla in biblioteca! Le persone qui vogliono studiare!-

La bibliotecaria si girò con un sorriso soddisfatto, il grifonserpe lasciò l’amico e annuì:

- Si, Raska è capace di trasformarsi in essere umano, non ti dirò altro, ora, facciamo la ricerca!-

Il rosso annuì risiedendosi al suo posto, Hermione guardò il moro con uno sguardo di chi aspettava qualcosa del genere:

- Dovevamo aspettarsi che Harry Potter non avesse un serpente solo perché è il più velenoso, ma anche perché ha delle qualità magiche!-

- Hai detto bene Hermione! Ora però iniziamo! Io, Draco e Raska andiamo nella Sezione Proibita, voi cercate qui, ok?-

- La Sezione Proibita!-

Esclamò la serpeverde, il Cavaliere annuì:

- Questo è uno dei tanti privilegi di un Cavaliere delle Case, ora, scusate…-

Harry, seguito da Raska e Malfoy entrò nella Sezione Proibita, subito si diresse verso la lettera “H” sapendo bene che tutto ciò che i maghi non volevano che i giovani sapessero era lì:

- Bene! Raska, tu cerca le caratteristiche, Draco, tu vieni con me a cercare nelle cronache -

Il serpente annuì cominciando a far scorrere lo sguardo tra le centinaia di libri impilati negli scaffali, Potter guidò lo scudiero fino a uno scaffale i cui erano stati sistemati giornali di tutti i periodi:

- Cerca “La Gazzetta del Profeta” sotto la lettera ”H”-

- Ok -

Il serpeverde salì sulla scala e si mise a cercare mentre, sotto di lui, il moro guardava “Il Cavillo”:

- Cosa stiamo cercando, Harry?-

Domandò il biondo non capendo a che scopo stavano cercando dei giornali, il grifonserpe spiegò:

- Voglio dimostrare alla classe quanto possono essere diverse le opinioni da un giornale del Ministero ed uno privato -

Il biondo trovò il giornale che li aveva chiesto il compagno lo alzò vittorioso:

- Trovato!-

Esclamò, per quell’azione cadde dalla scala, ma Potter lo prese al volò impedendogli una rovinosa caduta:

- Attento! -

Draco si ritrovò tra le braccia del Cavaliere, arrossì e si fece lasciare:

- Scusami…-

Poi scosse la testa e domandò:

- Hai trovato anche tu il giornale?-

- Si!-

Rispose Harry mostrandogli un quotidiano ingiallito, si sedettero per terra appoggiando la schiena allo scaffale e lessero:

Gazzetta del Profeta

ATTENTATO AL CAPO FAMIGLIA MALFOY

 

Ieri mattina Lord Malfoy era andato alla scuola di Magia e Stregoneria per visitare il figlio attaccato il pomeriggio precedente da un Hirake, creatura magica molto simile a una persona,

durante il colloquio in cui erano presenti anche il professore Albus Silente, l’alunno Severus Piton, l’alunna Narcissa Black, ferita anche lei nell’attacco, e Phoenix C. Woldfood, erede della casata dei mercenari, quest’ultimo senza alcun motivo ha attaccato il signor Malfoy senza però ferirlo gravemente, dopo aver denunciato il fatto agli auror e stato portato al San Mungo per degli accertamenti. Gli auror subito dopo la denuncia sono andati ad Hogwarts e hanno catturato, dopo una dura lotta, e portato alla prigione di massima sicurezza di Azkaban il soggetto Phoenix C.Woldfood che verrà giustiziato e sottoposto al bacio dei Dissennatori  al più presto.

Tutto il mondo magico è indignato da questa storia e sia augura che questo sia solo un evento isolato che non si ripeterà mai più.

 

Sotto l’articolo c’era una foto che mostrava gli auror che scortavano un Phoenix tranquillissimo ad Azkaban:

- Phoenix aveva attaccato mio nonno?! Perché? E perchè non è per niente teso mentre lo portano ad Azkaban, non ha paura? Perché non è morto?-

Potter sorrise agli interrogativi legittimi dell’amico, prese “Il Cavillo” e gli mostro l’articolo:

 

IL CAVILLO

 

ANCORA RAZZISMO NEL MONDO DEI MAGHI!

Ci eravamo già ritrovati negli ultimi numeri de “Il Cavillo” a parlare di quanto la poca informazione o i pregiudizi che i maghi hanno verso certi gruppi sociali del mondo magico possano fare strage, ultima vittima di una lista lunga anni e anni di stereotipi e credenze popolari è il giovane Phoenix C.Woldfood che frequenta la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Ci eravamo già ritrovati a parlare di questo giovane mago la cui famiglia è stata sterminata dai demoni, classe emarginata da secoli dagli Hirake poiché malvagia , e da Colui - che - non – deve-essere- nominato; dopo quel giorno il professore Albus Silente si è preso cura di lui.

Oggi, dopo tanto tempo, torniamo a parlare di lui che è di nuovo vittima dei maghi, non più attaccato dal Colui -che - non - deve - essere – nominato, ma dal Ministero che lo ha prelevato da Hogwarts e rinchiuso alla prigione di massima sicurezza do Azkaban come se fosse un criminale!

Incuriositi da questa storia siamo andati alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts per saperne di più dalle persone presenti al fatto che ha fatto scattare l’arresto, ricordiamo che la vittima, Lord Malfoy, che non è neanche andato all’ospedale,  dice di essere stato attaccato dall’erede della casata Woldfood mentre stava parlando con il figlio, ma le testimonianze dei presenti sono un po’ contrastanti, infatti Lucius Malfoy ci ha detto:

“ Mio padre mi voleva lanciare la Maledizione Senza Ritorno, Phoenix e riuscito a salvarmi intervenendo…non sarei qui se lui non avesse attaccato mio padre, ho detto la stessa cosa al ministro non mi ha voluto ascoltare…”

Capite? Il ministro non ha voluto ascoltarlo, passiamo oltre….uno poteva dire, forse il giovane Malfoy soffre di allucinazioni e ha visto male, ma allora anche Narcissa Black dovrebbe essere affetta da allucinazioni!

Infatti a rilasciato a noi la seguente dichiarazione:

 “ Ho visto Lord Malfoy puntare la bacchetta contro Lucius, che aveva uno sguardo spaventato, e dire qualcosa,poi Phoenix è scattato e ha attaccato Lord Malfoy”

Se adesso state pensando che molto probabilmente Phoenix aveva gettato un fascino su i due ragazzi vi basti sapere che il professore Albu Silente ha testimoniato:

“ Phoenix ha fatto ciò che avrei fatto io se mi fossi accorto prima di quello che stava succedendo, Lord Malfoy si stava macchiando dell’uccisione del proprio figlio”

Riferito questo vi lasciamo giudicare voi il comportamento del giovane erede dei Woldfood, è vero che è un Hirake, ma è vero anche che fa parte di una casta di angeli e che è figlio di Silente! Inoltre bisogna considerare che da molti secoli i maghi si reputano una “razza” superiore alle altre(cosa per niente vera), il fatto che le altre società magiche ci abbiano permesso di farlo non significa che dobbiamo imporci su di esse come dei dittatori che pretendono controllarle!

Chi fin’ora a considerato gli Hirake una razza di creature magiche antropomorfe si sbaglia! Gli Hirake sono dei maghi come noi dotati di poteri speciale, sono i così detti “maghi puri” da cui discendiamo, quindi al posto di considerarli una minaccia dovremmo farci un piccolo esame di coscienza e ricordarci che anche tra noi, “gente civile”, ci sono mostri ben peggiori di qualunque altro(Colui – che- non- deve- essere – nominato ne è un chiaro esempio).

Come dire c’è l’hirake buono e l’hirake cattivo come ci sono i maghi bianchi e i maghi neri!

Se Phoenix verrà giustiziato ci troveremo davanti all’ennesimo atto di pregiudizio a discapito di un innocente!

Sotto l’articolo troneggiava una foto di Phoenix in catene all’interno di una cella, Draco fissò stupito Harry che spiegò:

- Phoenix mi ha raccontato di quel processo e devo dire che rimasi stupito quando mi mostro gli articoli….il ministro era un gran bastardo! Predicava l’uguaglianza fra le razze ma dietro quella facciata benigna era il primo ad essere un gran razzista!-

Il biondo fece per dire qualcosa ma Raska comparì nel corridoio:

- Harry! Guarda cosa ho trovato!-

Disse con un sorriso gioioso mostrando un libro impolverato dalla copertina nera il cui titolo era scritto in fini lettere dorate “ Un viaggio tra gli Hirake – il diario”:

- Brava Raska!-

Si complimentò il cavaliere prendendo il libro dalle mani del serpente il libro e accarezzandole dolcemente la testa:

- Andiamo dagli altri!-

I trio ritornò al tavolo dove Hermione aveva portato una decina di libri sulle creature magiche e sulle leggende:

- Finalmente Harry! Pensavamo che fossi morto!-

- Scusate ma la sezione proibita è grande!-

Mostrò vittorioso il libro e i giornali ai compagni:

- Tuttavia ho trovato ciò che volevo!-

Appoggiò il materiale sul tavolo, la grifondoro sorrise:

- Anch’io! Ho trovato un libro che parla degli iniziati sotto la luna rossa…-

- Cosa sono?-

Domandò Ron incuriosito, la castana prese posto al tavolo, aprì il primo libro della pila e lesse:

- Anticamente si credeva che tutti i maghi che nascessero sotto la luna rossa fossero destinati a diventare grandi guerrieri, in seguito questa credenza cambiò e divenne parte della tradizione degli Hirake, infatti tutti gli esemplari di questa specie…-

Draco notò lo sguardo di disprezzo che passò negli di Harry a quella frase:

-….che nascono nei giorni di luna rossa vengono chiamati Figli della Luna Rossa…-

Potter fermò l’amica, aprì il diario e lesse:

- Sono in questo villaggio da più di un mese, la gente che lo popola è molto pacifica e risponde a tutte le mie domande anche a quelle più personali, l’atmosfera che circonda e gioiosa e sembra che natura abbia istaurato un legame magico con questo popolo; stasera il sindaco mi ha detto che mi farà assistere alla nascita di un Fiore della Luna Rossa, non so cosa sia ma pensò che sia una cosa davvero meravigliosa poiché tutto il villaggio è in fermento…-

Girò due pagine e continuò:

- Ciò che vidi quella notte fu davvero meraviglio: la luna rossa illuminava con i suoi raggi ramati un laghetto al centro di una radura , tutto il villaggio vi era intorno, dopo qualche minuto di attesa il sindaco mi ha detto di guardare al centro dello specchio d’acqua e lì ho visto uno splendida creatura emergere: la pelle avorio, gli occhi azzurri come schegge di ghiaccio e i lunghi capelli neri, non riuscii a capire se fosse un maschio o una femmina troppo rapito da quella eterea bellezza, il sindaco mi spiegò che quello era un Fiore della Luna Rossa e che tutti quelli che nascevano in quel giorno erano destinati a grandi cose….-

 

********************************

 

- Capite?-

Concluse Phoenix che aveva spiegato ai due compagni cos’era una Figlio della Luna Rossa, Severus sospirò:

- Non so cosa dire! Se Potter sapesse che anche lui è nato…-

- Lo sa, quando gli dissi che era mio fratello gli spiegai anche chi era -

Lucius salì sull’albero accanto al corvino:

- Malgrado gli anni passino tu continui a rimanere un completo enigma per me! Non sono ancora riuscito a capire cosa sei!-

- Io non sono niente, o meglio, sono Phoenix Costantine Woldfood erede della casta Woldfood-

- Questo lo sapevo anch’io! Io intendo la razza! Per esempio: Io sono una mago!-

- Ne sei certo?-

Detto questo Phoenix scese dall’albero con una balzo:

- Vi saluto! Io rientro!-

Detto questo scomparì in un vortice di foglie lasciando soli i due ex-mangiamorte, Piton si alzò in piedi con sorriso stampato in viso:

- Ti consiglio di fare una ricerchino sulle tue radici, Lucius, potresti scoprire cose che non ti saresti mai aspettato…-

Si incamminò verso il castello, il biondo lo rincorse:

- Ehi! Aspettami Severus!-

Riuscì a fermarlo, poi esclamò:

- Ora, prova a prendermi!-

E cominciò a correre verso la scuola ridendo, il professore di pozioni accettò la sfida e lo rincorse, chiunque avesse guardato quella scena non avrebbe creduto ai suoi occhi, ma Silente dalla sua finestra sorrise a quella scena contento che il vecchio gruppo si stesse riformando e che le antiche cicatrici si stessero lentamente rimarginando.

 

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Capitolo 8
*** Il Torneo ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

La settimana passò in fretta tra una lezione e l’altra, alla fine della settimana, il giorno in cui sarebbero dovuti cominciare i tornei dei Quindicth tutti gli alunni videro un avviso che chiedeva a tutti di trattenersi la mattina dopo la colazione nella Sala Grande perché ci sarebbe stata una grande sorpresa….

Tutti gli alunni seguendo l’ordine del manifesto restarono seduti ai tavoli e Silente decise di parlare quando vide che c’erano tutti, si alzò e dopo aver chiesto il silenzio proruppe:

- Quest’anno Hogwarts in gemellaggio con altre due scuole ha deciso di organizzare un torneo di Quindicth e discipline sportive….-

Un boato di acclamazioni interruppe il preside che sorrise agli alunni:

- …..ci saranno cinque squadre che gareggeranno durante l’anno e che saranno formate da alunni e professori…-

I professori guardarono stupiti Albus che continuò imperterrito:

-…ci saranno quattro squadre di alunni e una formata dai professori di Hogwarts e delle scuole che hanno deciso di gemellare con noi! Sarà una competizione interessante che terrà conto dell’affiatamento tra le persone delle varie squadre!-

Nick-quasi-senza-testa si avvicinò al preside:

- Sono arrivati -

Sussurrò, Silente annuì:

- Bene! sono felice di dirvi che le due scuole che hanno accentato sono Brudeabouxe e Durmastang, accoglieteli con una applauso -

La porta della Sala Grande si spalancò lasciando entrare le due rappresentanze, vedendo Karkaroff Piton si inclinò verso Phoenix che gli era seduto accanto e osservò:

- Mi meraviglia che sia ancora in girò dopo la rinascita del Signore Oscuro!-

Il corvino ridacchiò:

- Non essere così cattivo! Non sono tutti di pietra come te!-

Il moro si imbronciò:

- Io non sono di pietra!-

Lucius intervenne:

- Ma non sei neanche amichevole!-

- A parlato Mister sensibilità!-

- Ti informo che io sono sensibile!-

- Ma non farmi ridere!-

Phoenix intervenne per placare la lite:

- Smettetela! Non è il momento di litigare per una cosa così stupida!-

I due si zittirono,  guardarono Phoenix che sorrise:

- In fondo nessuno dei due può parlare, siete equamente insensibili e poco amichevoli!-

- Phoenix!-

Esclamarono all’unisono e due uomini fulminando con lo sguardo il compagno che si alzò in piedi:

- Ora scusatemi!-

Albus vedendo che il figlio si era alzato richiese il silenzio e disse:

- Ora verranno comunicate le squadre che avranno a disposizione un proprio spazio in cui stabilire la propria base!-

Il professore di DADA sorrise agli alunni che lo guardavano trepidanti:

- Premetto che le squadre sono state fatte ad estrazione nel caso dei professori e valutando le attitudini per gli alunni per evitare inutili spargimenti di sangue….-

Estrasse un foglietto dalla tasca e cominciò:

- La prima squadra ha come capo Zeller Rose di Tassorosso, gli atri componenti sono Ron Wesley di Grifondoro, Pansy Parkynson di Serpeverde, Neville Paciock di Grifondoro , Emily Prevet di Brudeabouxe e Ivan Turkow di Durmstang!-

I chiamati si alzarono e andarono dal loro capo, il corvino continuò:

- La seconda squadra e capitanata da Hermione Granger di Grifondoro i cui compagni saranno: Draco Malfoy di Serpeverde, Seamus Finnigan di Grifondoro, Michael Corner di Corvonero, Matt Kuler di Durmstang e Katie Minet di Brudeabouxe !-

Il secondo gruppo si spostò al centro della sala mentre Woldfood chiamava il terzo gruppo:

- Il capo del terzo gruppo e capitanato da Zabini di Serpeverde che sarà accompagnato da Angelina Johnson di Grifondoro, Terry Steeval di Tassorosso, Hanna Habbot di Corvonero, Tiger di Serpeverde, Stefan Komaskii di Durmstang e Julie Avachir di Brudeabouxe -

La squadra si portò anche lei al centro della sala e Phoenix passò a leggere l’ultima squadra degli studenti:

- La quarta squadra sarà gestita da Harry Potter affiancato da Cho Chang di Corvonero, George Powell di Tassorosso, Goyle di Serpeverde,  Victor Krum di Durmstang e Fleur Decolour di Brudeabouxe!-

L’ultimo gruppo si alzò tra i boati della Sala,  Woldfood riuscì a riavere il silenzio:

- Ora, mi sembra doveroso dirvi la squadra dei professori! La volete sapere?-

Un “si” generale si alzò dalla sala e il corvino non li fece attendere:

- Il capo sono, naturalmente, io! I miei compagni saranno il professor Severus Piton, l’aiuto-professore Lucius Malfoy, la professoressa Minerva McGranitt , il professor Karkaroff e la professoressa Sibilla Cooman!-

I chiamati si alzarono e, chi con entusiasmo, chi con un po’ meno entusiasmo si portarono alle spalle di Phoenix; Silente concluse:

- Oggi le squadre costruiranno i loro campi base e la settimana prossima cominceranno le gare!-

Le squadre vennero scortate nel giardino di Hogwarts da due ufficiali del Ministero che li mostrarono i punti in cui si sarebbero dovuti costruire i propri accampamenti e li spiegarono cosa avrebbero dovuto fare fino al giorno dell’inizio delle gare: dovevano scegliersi un nome e fare un proprio stemma, inoltre preparasi un campo base autonomo dalla scuola in cui avrebbero vissuto durante l’anno.

Phoenix con un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro stava facendo crescere dal nulla due piante:

- Cosa dobbiamo organizzarci?-

Domandò la McGranitt al ragazzo che spiegò:

- Prima di tutto dobbiamo costruirci il riparo, avevo pensato di far crescere quattro piante di Meliphonia Pudica e di intrecciare i suoi rami per fare un tetto…-

La professoressa notò che i quattro alberi che stavano crescendo a velocità incredibile avevano lunghi rami discendenti:

-…poi bisogna decidere come organizzarci all’interno e chi si occupa di cucinare e cacciare!-

Karkaroff chiese:

- Non possiamo andare ad Hogwarts?-

Lucius rispose al posto dell’amico:

- No, questo è u gioco di sopravvivenza!-

Severus propose:

- Secondo me è ovvio che io e Lucius ci occuperemo della caccia! In fondo avevamo fatto così anche l’altra volta! -

- Buona idea!-

Confermò Phoenix, si spostò al centro preciso tra le quattro piante e sussurrando qualcosa i rami cominciarono a intrecciarsi, poi affermò:

- Direi che la Cooman e la McGranitt si possono occupare della cucina, io farò da jolly e Karkaroff si occuperà del campo! -

I rami si stavano intrecciando così tanto da formare una cupola compatta, l’interno della capanna di piante era di almeno dieci metri e l’altezza di due:

- Posso chiederle un favore McGranitt?-

Domandò il corvino, la professoressa di Trasfigurazioni annuì:

- Potrebbe trasformarla in una vera capanna?-

Minerva non se lo fece ripetere due volte, sfoderò la bacchetta e mormorando qualche incantesimo trasformò la capanna di alberi in una vera e proprio casetta dai muri bianco panna e il tetto rosso:

- Così va bene?-

- Certo! Sulla parete verso Hogwarts ci disegneremo il nostro stemma!-

Karkaroff guardò l’interno ancora vuoto:

- Come faremo per dormire?-

Il biondo sorrise sapendo già la risposta che Phoenix avrebbe dato:

- Su nuvole!-

Rispose semplicemente il corvino, poi entrò nella capanna e gridò:

- Nubis Surgite!-

Dal terreno sorsero sei nuvole bianche che si sistemarono nella parte più distante del riparo:

- Bene! Qui davanti metteremo un tavolo e delle sedie in modo da avere un angolo dove magiare e prepararci alle varie prove!-

- Mi occuperò io del tavolo!-

Propose Minerva, Phoenix annuì:

- Sono d’accordo ! Professoressa Cooman lei gli darà una mano !-

- Certo!-

Le due donne si misero all’opera, il corvino continuò a dare istruzioni:

- Professor Karkaroff lei mi darà una mano mentre Lucius e Severus si occuperanno di andare a cercare nella Foresta Proibita qualcosa di commestibile e delle erbe -

I due serpeverdi annuirono:

- Bene, allora andiamo!-

Esclamò Severus, Phoenix li fermò:

- Se vi dovesse scappare un occhio sugli altri campi….beh, la cosa non mi dispiacerà affatto!-

Lucius sorrise a Woldfood, lo salutò con un cenno del campo per poi trascinarsi via Piton, quando furono lontani Phoenix si rivolse a Karkaroff che lo fissava diffidente:
- Cosa ho di strano?-

- Tu sei un Hirake?-

- Si…-

Rispose Phoenix senza tentennare, poi sostenendo lo sguardo del compagno di squadra continuò :

-….lei potrà avere dei pregiudizi nei confronti della mia razza, ma le posso giurare che non ho intenzione di assassinarla mentre dorme!-

- Ma la sua razza….-

- La mia “razza”, come dice lei, non è assassina!-

- Davvero?-

Chiese sarcastico il professore di Durmstang, Phoenix annuì:

- Davvero…-

La Cooman che non riusciva più a stare a sentire senza intervenire quel discorso disse:

- Di sicuro ne avrà delle prove tangibili durante questo torneo!-

- Cosa?!-

Phoenix rivolse uno sguardo severo a Sibilla che si zittì:

- Ir ndeo nsteib eill!-

Proruppe il professore di DADA, la professoressa annuì chinando il capo:

- Otdna….-

Il corvino sorrise sereno:

- Comunque, professor Karkaroff, vedrà che quelli come me sono piuttosto loquaci!-

Detto questo entrò nella capanna per poter cominciare a sistemare i letti, la McGranitt sospirò sapendo che presto sarebbero arrivati dei guai.

 

INTANTO QUALCHE DECINA DI METRI PIÙ IN LÀ…………….

 

Un cane nero scodinzolava intorno ad Harry intento a montare un capannone insieme ai suoi compagni: erano riusciti a recuperare nella foresta dei rami abbastanza robusti per costruire lo scheletro di un prefabbricato che assomigliava molto a uno militare, finirono di legare il telo reso impermeabile e più robusto grazie alle magie, ed entrarono cominciando a sistemare stuioie e sacchi a pelo:

- Siete stati davvero bravi!-

Osservò Potter, Chang e Fleur arrossirono a quel complimento mentre George, Goyle e Krum sorrisero e quest’ultimo disse:

- Dobbiamo ancora darci un nome!-

- Hai ragione!-

Affermò la francese, George propose:

- Potrebbe darlo Harry il nome alla squadra!-

- No, deve essere una cosa di tutti!-

Protestò il moro, si sedette sul suo sacco a pelo:

- Al massimo posso darvi il mio parere!-

Tutti gli si sedettero accanto e cominciarono a pensare, la corvonero propose:

- I Fantastici Sei!-

- Non è originale, inoltre è un nome da Draco Malfoy!-

Goyle sogghignò pensando alla reazione del capo, George esclamò:

- Che ne dite di Angeli Guerrieri?-

- Carino -

Disse Harry sorridendo al tassorosso, Fleur intervenne:

- Ma è un controsenso!-

- Cosa ci importa! Il nome deve fare effetto!-

- Guerrieri Celesti!-

Gridò il grifonserpe, tutti lo guardarono stupiti per quello scatto, poi Krum annuì:

- Questo si che va bene! Mi piace, è perfetto!-

Gli altri annuirono soddisfatti, Potter fece apparire una bandiera bianca:

- Ora, decidiamo il simbolo!-

Cho estrasse la bacchetta e disegnò sul panno una due bacchette incrociate sopramontate da un’aureola e con due ali d’angelo ai lati:

- Che bella!-

Osservò Fleur, poi estrasse anche lei la bacchetta disse:

- Voglio dare anch’io il mio tocco!-

E dopo aver recitato un breve incantesimo le ali del disegno si animarono, Powell propose:

- Potremmo farci anche una divisa ed entrare sulla scopa, che ne dite?-

Tutti si eccitarono a quella proposta e fissarono il loro capo che annuì:

- Certo! Dobbiamo distinguerci!-

Detto questo si alzò:

- Avete tutti le scope?-

- Si!-

Risposero in coro i ragazzi, Harry sorrise:

- Perfetto!-

Si posizionò nel mezzo del capannone e disse:

- Volevo farvi un regalo ed ora mi avete fatto venire l’idea!-

Pronunciò un incantesimo in serpentese e delle luci cominciarono a riunirsi formando dei vestiti tutti uguali ad eccezione della taglia: pantaloni blu scuro, magliette a maniche corte con scritto davanti in corsivo “Guerrieri Celesti” e cappotti blu scuro con disegnate sulla schiena due ali bianche:

- Sono bellissime!-

Osservò Fleur mentre la sua gli si posava sulle ginocchia:

- Sono vostre!-

Informò Potter prendendo a sua volta l’uniforme, la appoggiò sul suo sacco a pelo e  con un ghigno dipinto in volto disse:

- Facciamoli neri!-

In risposta ottenne un “si” corale.

 

Nel frattempo a qualche decina di metri di distanza………….

 

Daco Malfoy stava sistemando le sue cose nel suo angolo della tenda costruita dal suo gruppo borbottando vari improperi verso la sua dannata sfiga:

- Saresti voluto essere nella squadra di Harry, vero?-

La voce di Hermione lo distolse dai suoi pensieri, si girò e fulminandola con lo sguardo per aver girato il coltello nella piaga ribattè:
- Secondo te, Grange?! Inoltre non sono neanche un capo! Ti rendi conto?! Io il più…-

-…..narcisista del mondo che esista –

Lo interruppe Michael Corner beccandosi anche lui un’occhiata poco amichevole, Seamus rise:

- Devo dare ragione a Michael! Sei davvero troppo narcisista!-

- Ehi! Vi siete coalizzati tutti contro di me?!-

La grifondoro rise a quella scena e si ripromise di ringraziare Harry per il lavoro che aveva fatto su Malfoy, il vecchio avrebbe già fatto una strage, poi disse:

- Comunque non dovresti preoccuparti! Né il professor Piton né tuo padre sono diventati dei capi, quindi non possono dirti niente!-

Il biondo si rese conto che era vero che sia il suo padrino che suo padre non avevano ottenuto la carica di capo e ghignò:
- Finalmente ho qualcosa da rinfacciarli!-

- Cambiando discorso…dovremmo sceglierci un nome!-

Osservò Katie lisciandosi i capelli biondi nervosamente quando tutti si girarono verso di lei:

- Ha ragione!-

Esclamò Draco, poi sedendosi sul suo letto propose:

- Che ne dite de “La squadra sei Draghi”?-

- No, si avvicina troppo al tuo nome!-

Constatò la tassorosso scuotendo la testa, il serpeverde si buttò all’indietro sul materasso:

- Allora non ho più proposte!-

Hermione si accorse che Matt voleva dire qualcosa e gli fece cenno di parlare:

- Devi dire qualcosa, Matt?-

Il ragazzo annuì:

- Si, ho pensato che ci potremmo chiamare “Le Chimere”-

- Ma le Chimere sono feroci!-

Osservò la ragazza di Boudebouxe leggermente stizzita, Corner intervenne:

- A me piace, inoltre ci rappresenta tutti quanti dato che domina tutti gli elementi!-

Granger rincarò:

- La chimera non è violenta! Essa attacca solo coloro che tentano di far del male hai suoi piccoli!-

Alla fine il gruppo riuscì a convincere la francese che sospirando disse:

- Va bene! Mi avete convinto! Ma voglio disegnare io lo stemma!-

Seamus annuì:

- Credo che siamo tutti d’accordo su questo dato che  nessuno di noi eccelle nel disegno!-

Così, mentre Katie disegnava lo stemma i ragazzi si misero a discutere su quell’evento:

- Chissà da dove l’ha ripresa Silente questa competizione, non ne ho mai sentito parlare!-

Ammise la corvonero, Hermione cercando di non usare un tono troppo impertinente cominciò:

- Questa competizione non è famosa perché è meno ricorrente del torneo Tremagli….-

Vedendo che aveva attirato l’attenzione dei compagni continuò:

- Questa competizione nella storia di Hogwarts è stata fatta solo altre due volte, tuttavia so da dove Silente l’ha presa…-

- Muoviti Granger! Non tenerci sulle spine!-

La incitò Draco, la ragazza si mise una ciocca di capelli dietro all’orecchio e si sedette anche sul suo letto:

-…questo tipo di competizione è tipica delle scuole ninja che lo fanno per decidere le squadre operative o per renderle più affiatate nelle battaglie, penso che Silente usò questo metodo per permettere al figlio di prepararsi all’accademia e che ora lo utilizzi per unire i ragazzi delle varie Case e scuole per la guerra che ci apprestiamo a combattere contro V..Voldemort-

Tutti i presenti tranne Draco rabbrividirono a quel nome e Seamus rimproverò la compagna di Casa:

- Non dire quel nome!-

Il serpeverde ribattè al posto della Granger:

- Cosa pensi che succeda a chiamarlo per nome? Che ti apparirà accanto e che ti lancerà una Maledizione Imperdonabile? No, anche lui è umano e la paura che voi avete verso il solo pronunciare il suo nome vi porta a credere che sia chi sa chi! Abbiate un po’ di “coraggio” a dire il suo nome e allora potrete cominciare a pensare di poter stare anche solo nella stessa Casa di Harry!-

- Con che diritto mi dici queste cose!? Tu fino a qualche giorno fa seguivi quel pazzo!-

- Io non lo mai seguito! Anzi ho sempre cercato di evitare di fare ciò che voleva!-

- Ah? Veramente? A me non sembra visto che hai sempre tentato di uccidere Harry!-

- Almeno io non gli sto vicino perché è Harry Potter! Ma semplicemente perché è Harry! Almeno io ho il coraggio, se così può essere definito, di dire il nome di Voldemort!-

Hermione intervenne:

- Ragazzi! Smettetela di discutere, non dobbiamo litigare!-

Malfoy annuì e si avviò vero l’uscita, Seamus si preparò a dire qualcosa, ma il biondo lo battè sul tempo:

- Ricordati: non ha scelto come scudiero un grifondoro, ma me…e ricordati anche che io ho rifiutato il marchio!-

Detto questo si girò e mostro l’avambraccio sinistro al grifondoro, poi se ne andò lasciando cinque ragazzi allibiti nella tenda.

Draco si diresse a passi decisi  verso la Foresta Proibita, lì si ritrovò ad assistere ad una scena singolare: Piton e Lucius ridevano mentre si inseguivano correndo verso la foresta e sembravano molto felici, sorrise pensando che era così visto che erano in squadra insieme al loro migliore amico:

- Salve Draco!-

Salutò il professore di pozioni fermando la sua corsa e facendo sbattere contro di sé Lucius che cadde a terra:

- Ehi! Potevi avvertirmi che stavi frenando!-

Il moro aiutò il compagno ad alzarsi, poi fissò il suo protetto:

- Mi sembri un po’ triste, cosa è successo?-

Il serpeverde non rispose, Severus lo incoraggiò:

- Lo sai che mi puoi dire tutto! Dopo ti sentirai meglio!-

Il giovane Malfoy sospirò:

- Non so cosa fare! La squadra in cui sono non mi piace! Tutti tranne la Granger pensano che io sia un mangiamorte e non hanno fiducia in me! Io avrei voluto stare con Harry…-

- Non puoi avere sempre ciò che vuoi!-

- Lo so…non so cosa fare per farmi dare fiducia!-

- Non devi fare niente! Aspetta che cominci la competizione e durante le gare vedrai che riuscirai a trovare il modo di farti dare fiducia!-

Lo consolò il moro, Lucius intervenne:

- Non devi pretendere che tutti ti diano la loro fiducia come niente! Dovrai avere pazienza!-

- Ma…-

- Sev! Lucy! Venite che è quasi pronto!-

Il biondo sospirò:

- Perché deve abbreviare il mio nome!-

Piton e Draco ridacchiarono, quest’ultimo esclamò:

- D’ora in poi ti chiamerò anch’io così!-

- Non provarci!-

- Lucy, Lucy, Lucy!-

Ripetè il serpeverde, poi schivò il padre che tentava di prenderlo:

- Bene, io vado! Grazie, mi avete tirato su di morale! Ciao Sev! Ciao LUCY!-

E ridendo se ne andò, Severus osservò:

- Mi dispiace per Draco…-

- Vedrai che supererà il momento!-

- Lo spero -

I due uomini ripresero la loro “esplorazione” non accorgendosi di un ombra che dall’alto di un albero aveva seguito la scena:

“ Bene, bene il Signore sarà felice di sapere che c’è una crepa nel muro”

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Capitolo 9
*** Viva il quinditch! ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

La settimana passò velocemente e il giorno della prima competizione arrivò velocemente, tutti gli studenti delle scuole si sedettero negli spalti del campo di Quindicth trepidanti di vedere le squadre in azione, Albus, affiancato dai due uomini del ministero spiegò:

- La prima gara consisterà in torneo di Quindicth! Il ministro si è offerto per fare la cronaca delle partite! Ora sono felice di presentarvi le prime due squadre che si affronteranno! Ecco i Guerrieri Celesti!-

Sette frecce azzurre passarono alle spalle di Silente fermandosi nella parte destra del campo, un boato di alzò dal pubblico e Krum osservò:

- Sembra di essere ad una partita della Lega!-

- Sono felice di sentirtelo dire!-

Ribattè Harry, George chiese:

- Secondo voi chi saranno I nostri avversari?-

- Spero che non sia chi temo!-

Rispose Cho, Goyle  affermò:

- A me piacerebbe affrontare Draco!-

Fleur osservò:

- Ci manca un giocatore!-

- Siamo tutte squadre da sei, si vede che c’è un Cercatore in meno!-

Ribattè il moro che conosceva le varianti della disciplina, Victor spiegò:

- Vogliono complicare la partita!-

In quel momento Silente alzò una mano verso la parte sinistra del campo:

- Mi sembra che sia ora di presentarvi la seconda squadra! Ecco a voi…gli Angeli Neri!-

Sei figure nere uscirono dalla porta sinistra del campo, si tolsero i mantelli mostrando delle divise nere con una fenice a croce disegnata sulla schiena, poi salirono sulle loro scope fermandosi davanti agli avversari:

- Salve Harry!-

Salutò Phoenix mostrando il suo miglior ghigno, Potter si concesse un momento per osservare il professori e dovette ammettere che anche la Cooman e la McGranitt sembravano piuttosto agguerrite, rispose al fratello con il medesimo sorriso ribattendo:

- Salve Phoenix! Vedo che hai dato alla squadra il tuo tocco! Spero che siano bravi come te a Quindicth o farai una brutta figura davanti ai tuoi fan!-

- Non fare tanto lo spavaldo! Vedremo alla fine della partita cosa dirai!-

Madama Bumb salì sulla scopa, liberò i bolidi, poi il boccino e infine prese la pluffa:

- In posizione!-

Gridò, le squadre si prepararono, il ministro proruppe:

- Come avete notato le squadre hanno sei giocatori per complicare il gioco, la formazione dei Guerrieri Celesti è la seguente: Harry Potter Cercatore, George Powell Portiere, Fleur Decolour e Viktor Krum Cacciatori, Goyle e Cho Chang Battitori! Per gli Angeli Neri vediamo in porta la professoressa Cooman, che possa prevedere gli attacchi? Lucius Malfoy e Severus Piton Battitori, Minerva McGranitt e Karkaroff Cacciatori ed infine Phoenix C.Woldfood Cercatore! Manca poco al via…-

Madama Bumb fischiò e lanciò la pluffa:

- Sono partiti!-

Esclamò Caramell, mentre Minerva prendeva possesso della pluffa:

- La pluffa è in mano alla McGranitt, riesce a schivare un bolide lanciatogli da Chang e passa la pluffa a Karkaroff che si prepara al tiro -

Il professore si preparò a lanciare, si accorse però del bolide sparatogli contro da Goyle e decise di fidarsi di Phoenix lanciandogli la palla, il corvino sorrise lanciandosi in picchiata e spedendo con la coda della scopa la palla nel cerchio:
- Incredibile! Gli Angeli Neri hanno segnato! Siamo 10 a 0!-

Potter si guardò intorno in cerca del boccino, ma non lo vide, sembrava che si fosse volatilizzato nel nulla!

- Krum recupera la pluffa, schiva un tiro incrociato di bolidi di Malfoy e Piton e si avvia verso gli anelli!-

La McGranitt tentò di fermarlo, ma Viktor riuscì a scartarla:

- Wow! Guardate come vola!-

Commentò il ministro, Krum si girò verso Fleur preparandosi a passargli la palla, ma all’ultimo secondo mirò il cerchio più laterale segnando:

- Parità! I Guerrieri Celesti hanno segnato!-

Un boato si alzò dal campo, Phoenix scosse la testa e fu in quel momento che vide il boccino luccicare accanto ad una tribuna, subito si lanciò e con la coda dell’occhio vide Harry inseguirlo:

- Vai Phoenix!-

Gridò Severus lanciando un bolide e disarcionando la francese che cadde a terra, Goyle per vendicare la compagna di squadra lanciò un bolide contro il suo professore che con prontezza di riflessi glielo rilanciò contro, ma anche il serpeverde era pronto e ribattè il colpo:

- Guardate un po’ questo singolare scambio di battute dei battitori delle due squadre! Sembra che abbiano ingaggiato una partita di Tennis!-

Phoenix ed Harry si fermarono a guardare quel singolare scontro dimenticandosi momentaneamente del boccino, Lucius gridò:

- Vai Severus! Non farti battere da un alunno!-

Il moro ghignò, decise di imbrogliare Goyle e così quando gli venne rispedito contro il bolide fece finta di schivarlo, ma all’ultimo secondo lo colpì con tutta la forza cadendo quasi dalla scopa per lo slancio:

- Siiii!-

Esultò Woldfood davanti al fratello che esclamò:

- Non è ancora finita!-

- Davvero?-

Lo sfidò il corvino, in quel momento il boccino gli passò davanti agli occhi e i due Cacciatori partirono  all’inseguimento appiattendosi sulle proprie scope per andare più veloce:

- Guardate i due Cacciatori! Sono due fulmini! Stanno inseguendo il boccino…Phoenix sembra in vantaggio!-

Osservò Caramell eccitato, poi continuò:

- La pluffa intanto è in mano agli Angeli Neri! La McGranitt passa a Karkaroff che schiva un bolide, scarta Krum che lo insegue!-

Il professore tirò, ma George la parò e passò la pluffa a Fleur che schivando un bolide lanciato da Lucius si portò davanti agli anelli e segnò:

- I Guerrieri Celesti passano in vantaggio! Che partita!-

Disse Caramell, prima che gli saettassero davanti due fulmini:

- Ed eccoli i Cacciatori, sembra che il boccino non si voglia fare prendere!-

Severus, mentre lanciava un bolide contro Krum, osservò:

- Non è una novità!-

Viktor evitò il bolide e tirò la Pluffa segnando nuovamente:

- Dieci a Trenta! I Guerrieri Celesti alla riscossa!-

Commentò il ministro, poi diede uno sguardo alla battaglia tra i due Cacciatori che stava giungendo al termine, infatti Phoenix aveva superato Harry e si apprestava ad afferrare il boccino, il moro cercò con un ultimo sforzo di raggiungerlo, ma Woldfood prese il pallino dorato e lo alzò in aria:

- Vincono gli Angeli Neri!-

Gridò Caramelle mentre Madama Bumb fischiava la fine della partita, le due squadre atterrarono e Severus e Lucius si congratularono con l’amico, dopo sgomberarono il campo per la partita successiva, mentre usciva dal campo stadio il corvino udì Caramell annunciare le due squadre che si sarebbero affrontate successivamente:

- Ora vedremo affrontarsi Le Chimere e La Compagnia dei Draghi! Uno scontro fra creature! Che ne dite?-

Un nuovo boato si alzò dal campo.

All’una di pomeriggio davanti ad Hogwarts erano stato appeso un cartellone che mostrava l’attuale classifica:

- Angeli Neri 200 punti(Phoenix C.Woldfood)

- Le Chimere 180 punti(Hermione Granger)

- Guerrieri Celesti 180 punti(Harry Potter)

- La Compagnia dei Draghi 175 punti (Zabini)

- I Druidi di Avalon 165 punti( Zeller Rose)

La seconda prova si terrà tra un mese, verrà comunicato i contenuto una settimana prima della competizione.

 

Nella base delle Chimere i festeggiamenti erano in pieno svolgimento, infatti tutti erano felicissimi  di essere alla pari con la squadra di Harry che era notevolmente più forte di loro(a Quinditch li aveva umiliati), i ragazzi parlavano eccitati di quanto erano stati incredibili nella partita ed  Hermione riuscì ad ottenere il silenzio dopo molti richiami:

- Scusatemi per l’interruzione..-

Iniziò, poi essendo sicura che tutti la stessero ascoltando continuò:

-….prima di tutto volevo complimentarvi con voi! Siete stati davvero splendidi e malgrado alcuni di noi, me in primis, non avessero mai giocato a Quinditch siamo riusciti a vincere e a guadagnarci un secondo posto….Seamus, hai dimostrato di avere buonissime doti come difensore, sei stato un Battitore perfetto! Stesso discorso per Michael, hai saputo coprirmi benissimo quando andavo a punto…..Matt, devo dire che si nota che giochi a Quindicth, sei stato un preziosissimo compagno! Katie, non ho mai visto una ragazza giocare così bene in porta…infine Draco, non pensavo che fossi così bravo! Mi hai stupito!-

Seamus aggiunse:

- Anch’io devo ammettere che giochi davvero bene, inoltre devo ringraziarti per esserti fatto colpire dal bolide al mi posto, mi sbagliavo sul tuo conto…perdonami-

Draco sorrise:

- Accetto le tue scuse, in fondo in questi anni non mi sono comportato molto bene  nei vostri confronti -

Poi ripesando alla partita contro Harry sospirò:

- Harry vola davvero bene, per me la loro è la squadra perfetta!-

- Mi trovo d’accordo!-

Ammise Finnigan ripensando al moro che afferrava il boccino accanto al suo orecchio senza che se ne accorgesse, Michael interruppe i suoi pensieri facendo apparire delle bottiglie di Burrobirra esclamando:

- Forza! Smettiamola di pensare ad Harry! Dobbiamo brindare a questa vittoria!-

- E alle prossime!-

Aggiunse Matt, ognuno prese in mano una bottiglia  e la scontrò con un compagno.

 

Intanto…..

 

Harry si sedette sul suo sacco a pelo sospirando:

- Perché mio fratello mi perseguita!-

Krum chiese:

- Phoenix è tuo fratello?-

- Si, è lui che ha deciso di giocare contro di noi! Ne sono certo!-

- Gioca molto bene!-

- Certo che gioca bene! lui era il capo delle “Frecce di fuoco”, mi meraviglio che non abbia dato alla squadra il suo nome di battaglia preferito -

- Ora capisco perché stavi per cadere dalla scopa quando li hai visti entrare!-

Scherzò Viktor, Cho osservò:

- Comunque siamo secondi, è una buona posizione!-

Il grifonserpe annuì:

- Su questo hai ragione, infondo questa è solo la prima gara!-

- Secondo voi chi ha scelto il nome della squadra di Phoenix?-

Domandò cambiando discorso Goyle, George rispose:

- Secondo me c’è lo zampino di Piton!-

- Anche di Karkaroff -

Aggiunse Fleur, poi sedendosi accanto al serpeverde disse:

- Ti devo ringraziare per avermi vendicato! Scontrarti con un tuo professore senza pensarci due volte, grazie Goyle-

- P..prego..-

Potter fece levitare dei piatti davanti ai compagni con il cibo che aveva cucinato, poi evocò delle bottiglie di burrobirra:

- Ora mangiamo, non dobbiamo dimenticare per noi di Hogwarts c’è scuola -

 

Nello stesso momento…………

 

- Siamo ultimi!-

Esclamò Ron buttandosi sulla sua brandina, Neville lo consolò:

- Questa è solo la prima gara, nessuno di noi è bravo nel Quinditch, inoltre abbiamo molti punti di svantaggio!-

Zeller rincarò:

- In fondo questo è solo un gioco, dobbiamo divertirci! Ditemi se non è stato emozionante costruire il campo!-

Ivan annuì:

- A me non interessa se siamo ultimi, mi piace la squadra e conta solo quello -

Pansy concordò:

- Mi trovo d’accordo, è la prima volta che mi piace essere ultima!-

Emily osservò:

- Inoltre se la prossima prova consisterà in una tipo il labirinto del torneo Tremaghi le altre squadre ci spianeranno la strada, cercate di pensarla in modo positivo!-

Il rosso annuì, poi ghignò:

- Avete visto come giocava la Cooman?-

Paciock ridacchiò:

- Era davvero buffa! Era l’unica della squadra che non sapeva giocare -

Parkinson domandò:

- Vi fa ancora paura Piton dopo averlo visto gioire con la squadra alla fine della partita -

Wesley rispose:

- Mi ha fatto molta impressione!-

Rose mostrò una foto animata di Severus, Lucius e Phoenix che esultavano:

- Penso che con questa potremmo ricattarlo per tutta la vita!-

Un ghigno furbo comparve sul viso di Neville:

- Perché non chiediamo a Colin di pubblicarlo sul giornale della scuola che ha deciso di aprire durante la competizione?-

- Già fatto! Domani ogni studente vedrà questa foto!-

La serpeverde, Ivan e Emily scoppiarono a ridere immaginandosi la faccia di Piton quando il giorno seguente avrebbe fatto lezione a classi bisbiglianti che di sicuro gli avrebbero mostrato la foto:

- Domani abbiano doppia ora di pozioni alla mattina, siamo la prima classe che lo avrà!-

Osservò Pansy, Ron sorrise:

- Improvvisamente amo le pozioni!-

 

A qualche decina di metri di distanza…..

 

- Che bello non siamo ultimi!-

Canticchiò Hanna saltellando davanti a Zabini, poi si girò verso Terry che stava mimando un tiro di Angelina:

- Non ho mai visto un tiro migliore! Hanno esultato tutti quanti!-

- Dai Terry! Era solo un tirò!-

Ribattè Jhonson arrossendo, Tiger rincarò:

- Ma Terry ha ragione sei stata veramente brava!-

- Mi volete proprio far arrossire!-

Stefan si sdraiò sulla sua amaca domandando:

- Avete qualche idea sulla prossima prova?-

Julie annuì:

- Secondo me sarà un percorso come quello del labirinto, dovremmo cercare degli incantesimi di protezione -

- Concordo -

Ammise Zabini, poi esclamò:

- Temo che questa era la prova più facile e che da adesso sarà importante restare uniti!-

 

Al confine con la Foresta Proibita……….

 

I professori avevano appena finito di cenare e si erano messi a discutere della partita:

- Devo ammettere che è stato difficile vincere! La squadra di Potter è davvero forte!-

Ammise Piton memore del bolide di Goyle, Lucius annuì:

- Mi sono divertito moltissimo! Spero che anche le altre prove siano così!-

Severus si rivolse alla McGranitt ghignando:

- Non pensavo che i gatti potessero volare così bene!-

Minerva lo fulminò con lo sguardo ribattendo:

- Ti ricordo che fra me e te chi dovrebbe avere più problemi è un serpeverde piuttosto che un grifone!-

Il moro rimase interdetto e Malfoy rise a quella scena:

- Colpito e affondato!-

Karkaroff esclamò:

- Mai mettersi a discutere con una donna!-

Sibilla che era piuttosto euforica domandò:

- Cosa vorresti insinuare?-

All’occhiata poco amichevole della professoressa il tedesco si zittì, Minerva osservò:

- Uno a zero per le donne!-

In quel momento Piton si accorse che Phoenix non c’era:

- Scusate, esco un attimo!-

Disse uscendo dalla base, poi sfruttando il terzo occhio individuò Phoenix seduto sopra ad un albero che guardava la luna splendere sopra di loro:

- Non rientri? Fa piuttosto freddo -

Proruppe Severus, il corvino scese dal ramo e annuì:

- Hai ragione! Ma avevo voglia di guardare la luna prima di dormire, per me è…-

- Lo so, primo poi dovrai spiegarmi anche questo -

Lo bloccò il moro, poi si concesse di accarezzargli una guancia assaporandone l’innaturale morbidezza:

- Sev..-

Iniziò  Phoenix imprigionandogli la mano tra le sue e baciandogliela:

- ….vorrei dirti tante cose, vorrei che potessimo essere di nuovo come una volta…-

Un barlume di felicità comparve negli occhi di Piton, Woldfood abbassò la testa:

-….ma non possiamo….-

- Phoenix io ti…-

- ….io vorrei ma non posso -

Detto questo gli lasciò la mano e gli posò un veloce bacio sulla guancia:

- Buonanotte Severus!-

Il moro rimase per qualche secondo immobile per poter fissare quel ricordo, poi seguì l’Hirake nella base.

 

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Capitolo 10
*** Rivelazioni ed incubi ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Severus aprì gli occhi alzandosi di scatto: aveva appena fatto un incubo, ma non si ricordava di cosa si trattasse, decise di uscire a fare un giro per tranquillizzarsi e gettando uno sguardo si accorse che non era l’unico a non riuscire a dormire, sorrise deciso a cercare il secondo sonnambulo, ma si bloccò dietro alla tenda che copriva l’entrata quando sentì due voci molto vicine parlare:

- Allora cosa diceva?-

Chiese la prima, che apparteneva indubbiamente a Potter, la seconda che era di Phoenix rispose:

- Molto, troppo, ma non importa non tutti le profezie si devono realizzare!-

Piton aprì uno spiraglio: Woldfood era seduto come al solito sul ramo di un albero mentre Harry gli parlava da sotto:

- Io ho sempre sentito l’opposto!-

- Davvero? Non mi sembra di averti detto una cosa del genere -

- Sei l’unica persona che sostiene l’incontrario…-

Il corvino alzò le spalle:

- Mi piace essere diverso!-

- Ma cosa diceva di preciso la profezia?-

L’Hirake sospirò, poi si soffermò a guardare la luna declamando:

- Non per mano di un Oscuro Signore,

non per mano di un messaggero degl’inferi,

non per il morbo che ogni mortale colpisce

morirà il principe dei figli della guerra,

ma per mano di chi solo i suoi pensieri può percepire,

il domatore di memorie nato alle idi di Gennaio,

verrà e colpirà,

ciò che il cuore non saprà chiamare il corpo abbandonerà-

Harry annuì pensieroso:

- Così morirai ucciso da Piton, sai quando?-

- No, ma penso che avverrà a breve -

Rispose tranquillo il corvino dondolando una gamba, il grifonserpe spalancò gli occhi:

- Come fai ad essere così sereno?!!-

- Se sarà lui ad uccidermi non avrò rimpianti, come sai bene lo amo e sapere che non morirà per mano mia mi tranquillizza -

- Sei strano, ma credo di capirti! Anch’io sarei disposto a morire se ciò salvasse la vita alla persona che amo -

Phoenix sorrise:

- Vedo che la pensiamo allo stesso modo!-

- Non per niente siamo fratelli! -

I due risero, poi Harry domandò:

- Ancora la Cooman, vero?-

- Si, quella donna è strabiliante! -

- Stravagante se mai!-

- Diciamo entrambe le cose -

Un falco si poso sulla spalla del corvino che sospirò:

- Sono stanco…-

- Cosa?-

- Sono stanco di giocare alla vita, di essere sempre al centro dell’attenzione! Sono stanco di essere il principe degli Hirake e sono stanco di Adam, forse è un bene che non vivrò ancora molto!-

- Sei pazzo? Non sparare idiozie!-

Phoenix guardò serio il fratello:

- Non sto scherzando! Per me la vita non ha nessuno scopo se non proteggere Severus, ma nel momento in cui Voldemort ed Adam saranno sconfitti io sarò inutile -

- Stai scherzando? Tu non sei un oggetto che viene buttato quando passa di moda! Sei un essere umano! Chi ti ha messo in mente queste cose?-

- Nessuno, Harry, sono cose che si pensano quando si è stati addestrati solo a combattere…ti domandi continuamente, con grande paura, quando verrà il momento che non servirai più e verrai deposto in un angolo..-

Il grifonserpe fissò con un cipiglio di rimprovero il corvino:

- Se ti sentisse Albus non sarebbe felice! Dopo tutti i sacrifici che ha fatto!-

- Lo so, ma lui non è un Hirake! Lui è un mago e basta!-

- La pensi veramente così? O è solo la paura di perdere Piton che ti fa essere così?-

- Non lo so, Harry -

Ammise Phoenix scendendo dall’albero, scuotendo la testa:

- Penso di star cadendo nella stessa situazione in cui mio padre cadde molti anni fa..-

- Tu non morirai! -

Esclamò Potter, Woldfood gli sorrise dolcemente:

- Non lo so, vivrò finchè potrò….-

Gli accarezzò i capelli:

-….ora vai a dormire, domani sarò una lunga giornata e non voglio avere zombie a lezione!-

Il cavaliere annuì:

- Va bene, professore, ma sappi che ti tengo sotto controllo!-

- Certo mamma!-

Lo canzonò Phoenix guardandolo scomparire in lontananza, intanto Severus era rientrato e si era rimesso a letto accanto a Lucius cercando di non far sentire i propri singhiozzi, ma Lucius lo udì e dopo essersi svegliato gli scivolò accanto:

- Tutto bene Sev? Perché piangi?-

Domandò abbracciandolo, Piton si rifugiò tra le braccia del compagno:

- Sarò io ad ucciderlo!-

Singhiozzò, Malfoy guardò stupito il moro:

- Cosa?-

- Io ucciderò Phoenix!-

- Cosa??!! Stai delirando?-

- No, ho sentito Phoenix parlarne a Potter -

Il biondo scosse la testa:

- Stavi sognando, è stato solo un incubo -

Cercò di calmarlo, ma Severus mormorò:

- No Lucius, purtroppo non era un incubo, io ucciderò Phoenix…ucciderò l’unica persona che ho mai amato!-

- Non dire così Sev! Le profezie non sempre si realizzano!-

Lo consolò Lucius accarezzandogli la schiena, il professore di pozioni annuì:

- Spero che sia così anche per questa..-

- Lo sarà, vedrai!-

In quel momento rientrò Phoenix che vedendo svegli i suoi due amici domandò:

- Tutto a posto?-

Il biondo, non volendo rivelare la vera causa di quella situazione, ma volendo aiutare comunque Piton, rispose:

- Severus si è sentito male, penso che abbia avuto un incubo -

La preoccupazione fu perfettamente visibile nello sguardo del corvino che ribattè:

- Ora me ne occupo io!-

Si sedette accanto ai due, Malfoy lasciò che Phoenix abbracciasse Severus:

- Bene! Buona notte!-

Esclamò Lucius prima di ritornare a dormire, Woldfood si sdraiò stringendo possessivamente a se Piton:

- Cosa hai sognato?-

Chiese dopo interminabili momenti di silenzio, il moro si concesse alcuni secondi per ascoltare il battito regolare del cuore dell’amato, poi rispose:

- Ho sognato che mi abbandonavi…-

L’Hirake gli sorrise dolcemente, gli posò una mano sulla testa cominciando ad accarezzargliela lentamente:

- Io non potrei mai abbandonarti, ricordatelo -

- Phoenix…-

- Si?-

- Ti amo ancora -

Sussurrò Severus, Phoenix gli baciò la fronte:

- Lo so, Sev, non hai bisogno di dirlo -

Felice e sentendosi al sicuro tra le braccia del corvino Piton si addormentò certo che non avrebbe fatto incubi.

 

 

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Capitolo 11
*** Confidenze ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Quando la mattina dopo Severus si svegliò si ritrovò stretto contro Phoenix che dormiva ancora serenamente, sorrise per il dolce risveglio e scostò una ciocca di capelli da volto del corvino per poter rimirare nella sua completezza quel viso che da tanto tempo non vedeva da così vicino, notò una cicatrice sottile sotto l’occhio destro, si spostò leggermente per poter guardare anche il resto del corpo e notò un tatuaggio sul collo di un serpente, lo toccò e questo suo gesto svegliò il corvino che dopo aver aperto gli occhi sorrise solare:

- Buongiorno Sev, tutto a posto?-

Il moro annuì appoggiando la testa sul petto di Woldfood che cominciò ad accarezzargli lentamente la testa, dopo qualche secondo di silenzio Piton rispose:

- Si, con te va sempre bene -

- Sono felice che ti senti meglio! Ieri mi hai proprio fatto prendere un colpo…-

- Davvero? Mi dispiace…-

Disse triste Severus, Phoenix esclamò:

- Ehi! Non voglio vedere musi lunghi! Su, fammi un sorriso!-

- Phoenix! Sembri mia mamma quando fai così!-

Lo rimproverò il professore di pozioni mettendo il broncio, Phoenix sospirò teatralmente:

- Cosa dovrò fare per avere un sorriso del mio dolce principino Sev?-

Si domandò drammatico, Piton riuscì a non ridere a quella interpretazione e ribattè:

- Per avere un sorriso dal “dolce” principino Sev, il servo Phoenix dovrà fargli un regalo!-

- Da quando sono un servo?-

- Da ora!-

Phoenix con un colpo di reni si girò facendo finire Severus sotto di sé, il cuore di quest’ultimo cominciò a battere all’impazzata quando si ritrovò i capelli di Woldfood a fargli il solletico e il suo fiato sulle labbra:

- Allora il servo Phoenix pensa di sapere come rendere felice il suo signorino -

- Davvero? Conosce il modo per farlo sorridere?-

Domandò con una punta di attesa Piton sperando che Phoenix avesse avuto la sua stessa idea:

- Si..-

Sussurrò il corvino prima di abbassarsi a baciare le labbra del moro che rimase completamente paralizzato dalla dolcezza di quel bacio che scatenò dentro lui uno svariato assortimento di emozioni, quando Phoenix si staccò Piton gli rivolse, a suo parere, il suo più vero sorriso, lo abbracciò mentre lacrime di gioia gli solcavano gli occhi:

- Grazie, mi hai fatto un grande regalo!-

- Non ringraziarmi!-

Ribattè il corvino alzandosi, poi esibendo uno dei suoi sorrisi solari continuò:

- Sono felice che tu sia contento! Spero di vederti sorridere ancora in questo modo!-

- Un modo ci sarebbe…-

Sussurrò il moro, ma Phoenix non lo sentì e dopo averlo salutato sparì fuori dalla tenda; quando Lucius si svegliò la prima cosa che notò fu che il corvino non era nelle base e, soprattutto, notò Severus impalato a fissare il vuoto, gli saltò addosso da dietro chiedendo:

- Salve Severus! Come ti senti? Va meglio di ieri sera?-

Non ebbe risposta, credendo che stesse male si spostò davanti:

- Ehi Severus? Tutto a posto?-

Piton annuì impercettibilmente toccandosi le labbra, il biondo capì:
- Complimenti! Sono felice che vi siate riappacificati!-

Un leggero rossore comparve sugli zigomi del moro che ribattè:

- Non sei molto discreto su queste cose!-

- Dovrei esserlo? Il mio migliore amico rincontra il suo ex-ragazzo che lo bacia e devo essere discreto? Caro il mio Severus! Sarebbe l’evento dell’anno se voi due tornaste insieme!-

- Smettila Lucius! Qualcuno potrebbe sentirt…-

- Cosa potremmo sentire che non ti è gradito, Severus?-

Domandò la McGranitt avvicinandosi ai due uomini, Severus scosse la testa non potendo sopportare che i suoi sentimenti diventassero di dominio pubblico:

- Niente che interessi ad un gatto, Minerva…-

- Davvero? Penso di saper valutare cosa mi interessa e cosa no…-

Piton sussurrò a Malfoy:

- Lo sai che è più impicciona di te?-

- Ehi!-

La professoressa intervenne nuovamente:

- Sai, Severus, io ho un udito molto raffinato nonché un sonno leggerissimo, quindi, o mi racconti tu cosa sta succedendo o mi troverò obbligata a chiedere informazioni a Phoenix o, ancora meglio, al signor Potter!-

Piton fissò freddamente Minerva che sospirò:

- Sinceramente, Severus, sono più vecchia di te, so cosa sta succedendo e non illuderti che non abbia capito che tra te e Phoenix c’è stato e c’è ancora adesso qualcosa! Sono stata la vostra professoressa e ho parlato diverse volte con Silente del vostro legame, come di sicuro saprai!-

Il moro la guardò interrogativo non capendo quell’ultima frase, la McGranitt spiegò:

- Silente era molto preoccupato per la presenza di Adam e dopo che tu hai avuto la brillante idea di farti impiantare i terzo occhio si è ritrovato ad essere ancora più preoccupato! -

Severus annuì sapendo bene quanto aveva fatto preoccupare il vecchio preside e quante volte, proprio grazie a quest’ultimo, era riuscito a salvarsi e ad aiutare Phoenix:

- Lo so, Minerva, ma non capisco cosa voglia sapere tu da me!-

- Ieri ti ho sentito parlare a Lucius delle profezia e ho anche visto lo svolgersi della vicenda, ora, volevo sapere come era andata a finire…-

- Niente di fatto, Minerva, ho solo riconquistato un po’ di terreno verso il cuore di Phoenix, ma devo fare ancora molto e, soprattutto, devo fargli capire che sono capace di affrontare gli stessi percoli che corre lui…questo sarebbe un traguardo importante!-

- Sappi, Severus, che se avrai bisogno di qualcosa, qualunque cosa, io ti aiuterò!-

- Ti ringrazio Minerva, ma devo farcela da solo….voglio riconquistarlo da solo! -

- Buona fortuna Severus, anche se non ti servirà…-

Sia Lucius che il moro fissarono interrogativi la grifondoro che continuò:

- Phoenix ti ama ancora…lui non lo sa ancora, non se ne reso conto, ma le sue azioni e le sue emozioni lo hanno già tradito diverse volte -

Poi si alzò ed uscì dalla tenda anche lei diretta verso Hogwarts, il biondo ghignò:

- Che tippetta la McGranitt! Vero?-

- A chi lo dici! Non mi ricordavo che fosse così temibile…mi è sembrato di ritornare a scuola durante le sue interrogazioni -

- Il Grande Severus temeva le interrogazioni della McGranitt!? Quando mai?-

Esclamò scherzoso Lucius, Piton gli rispose serio:

- Personalmente, ogni volta che la McGanitt diceva la parola “Interroghiamo” riusciva a dirla così bene che a chiunque sarebbe venuto il dubbio di non sapere qualcosa!-

- A me non è mai venuto questo dubbio!-

Severus sospirò:

- A te non sarebbe venuto mai un dubbio del genere! Tu non studiavi mai! Non so ancora oggi come hai fatto a superare tutti gli esami!-

- Segreto!-

Canticchiò Malfoy sorridendo.

 

Intanto nella Sala Grande……………

 

- Buongiorno Phoenix! Dormito bene?-

Domandò Harry affiancando il fratello che stava facendo colazione:

- Si,  c’è stato anche un “fortuito” contrattempo..-

- Davvero? Cosa è successo?-

Il corvino si avvicinò all’orecchio del grifonserpe:

- Se ti dico che sono riuscito a dormire con Severus, mi crederesti?-

- Davvero!? Allora ti ama ancora!-

Esclamò felice Potter, Woldfood annuì:

- Si, me l’ha detto lui stesso…tuttavia io sento di non essere ancora pronto a rimettermi con lui! Devo ancora migliorare alcune tecniche per poterlo difendere…-

- Severus non è un bambino! Sa difendersi benissimo da solo!-

Lo rimproverò Harry, poi, studiando bene l’hirake davanti a lui disse:

- Sai una cosa Phoenix! Al posto di mentire a te stesso e a me potresti per una volta dirmi i tuoi reali pensieri così che ti possa aiutare!-

- Harry…io..io sono preoccupato! Se mi rimettessi con Severus ne sarei molto felice, tuttavia…-

- Tuttavia?-

- Se lo facessi, nel momento in cui la profezia si compierà lui ne soffrirà molto di più di quanto ne soffrirà se non gli dico che lo amo ancora!-

Potter posò una mano sulla spalla del professore:

- Sai una cosa Phoenix? Secondo me è proprio una scelta del genere che cambierà la profezia! Se vi rimettete insieme rinnoverete un legame molto forte e questo potrebbe cambiare il destino, no?-

- Forse hai ragione! Ci penserò…grazie Harry, sapevo di poter contare sui tuoi consigli!-

Harry sorrise chiedendo:

- Quando mi pagherai la parcella?-

- Quando vedrò dei risultati…dottor Potter!-

Ribattè scherzoso Phoenix, poi si alzò:

- Alla prossima seduta Signor Woldfood-

Lo salutò il grifonserpe mentre veniva raggiunto per la colazione da Raska, da Pansy e da Draco che subito gli si fiondò accanto:

- Ciao Harry! Non sai quanto mi sei mancato!-

- Draco! Sono stato lontano da te pocchissimo tempo!-

- Lo so, ma sai quanto è difficile sopportare il mio gruppo?-

Il moro rise posando una mano sulla testa del biondo:

- Non dire così! Inoltre non è proibito interagire con gli altri gruppi! Potresti venire a trovarmi!-

- Davvero?!-

- Certo -

Il giovane Malfoy sospirò:

- Finalmente una buona notizia!-

Pansy rise:

- Sembra che tu sia finito in una campo militare! Io non mi lamento mi trovo molto bene nella mia squadra anche se siamo ultimi! Senza contare cha abbiamo organizzato una bella sorpresa al professor Piton!-

- Cosa avete fatto?-

Domandò interessato Draco, Pansy non rispose finchè non furono raggiunti da Hermione e Ron che le rivolse un sorriso smagliante mentre gli porgeva un giornale:

- Penso che gli verrà un colpo! È in prima pagina sul “Messaggero dei Hogwarts” ogni studente e ogni professore riceverà una copia del giornale! Non vedo l’ora di vedere la faccia del professor Piton!-

La Granger rincarò:

- Per la prima volta mi trovo d’accordo con Ron! L’idea della foto e stata meravigliosa! Penso che dopo questa il professor Piton non intimorirà molto gli alunni!-

Draco la ammonì scherzoso:

- Signorina Granger non dovrebbe parlare così! Si rende conto che sta infrangendo le regole? Mancare di rispetto ad un professore!-

Harry intervenne a sua difesa:

- Se questo lo chiami mancanza di rispetto come lo chiami schiantare un proprio professore?-

- Cosa hai fatto?!!-

Esclamò allibito il biondo, Potter ghignò:

- Al mio terzo anno ho schiantato il professor Piton per difendere il mio padrino -

- Oddio! Ma sei pazzo Harry! -

Ron esclamò:

- Comunque non era colpa sua! Il professor Piton non lo ha ascoltato!-

Poi passò il giornale incriminato all’amico che scoppiò a ridere:

- Nono ci posso credere! Dovrò complimentarmi con Colin!-

Una foto grande quasi tutta la pagina raffigurava Phoenix che sorridente alzava il boccino verso il pubblico mentre accanto a lui Lucius e Severus si abbracciavano gioendo e alle sue spalle la McGranitt, la Cooman e Karkaroff si battevano il cinque; anche Draco vedendola scoppiò a ridere pensando alla reazione del professore.

 

 

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Capitolo 12
*** Addio alla fama! ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Quando Phoenix entrò in aula seguito da Lucius si accorse subito che c’era qualcosa di strano, infatti sembrava l’euforia si fosse impossessata della maggior parte degli alunni, incuriosito si sedette sulla cattedra a chiese:

- Potrei sapere cos è successo per causare tanta euforia? Non credo ce sia il torneo!-

La classe si zittì di colpo accorgendosi della presenza del professore, Hermione decise di rispondere e mostrò la foto sul giornale, un sorriso genuino comparve sul volto del corvino:

- Devo fare i complimenti al fotografo! La foto è davvero bella!-

Il biondo si sporse per guardare anche lui:

- Concordo è davvero bella! Guarda come siamo venuti bene!-

La ragazza spalancò gli occhi:

- A voi piace quella foto? Non vi sentite…-

- Scoperti?-

Concluse il professore, poi rise:

- No! Non trovo per niente “umiliante” questa foto! Anzi penso che sia bellissima, non vedo l’ora di farla vedere a Sev!-

- Sev!!?-

Esclamò in coro tutta la classe tranne Harry che scoppiò a ridere, Woldfood li fissò interrogativo:

- Certo, io e Sev siamo molto amici e ci tengo a precisarlo! -

Gli sguardi che la classe gli rivolse erano a dir poco stupiti, lui si limito ad alzare le spalle:

- Cosa c’è di male! Sev è una persona che tutti voi!-

Ron ghignò:

- Non esageriamo! Non è proprio come noi!-

Potter intervenne:

- Penso che il professor Piton riservi la sua umanità per una piccola cerchia di gente -

Wesley guardo l’amico come se fosse un alieno:

- Stai difendendo il professor Piton?-

- Si, mi sembra giusto! Ognuno al suo carattere e il suo vissuto, non possiamo giudicare una persona basandoci soltanto su i nostri pregiudizi! -

- Questo ci riporta al compito che vi avevo assegnato!-

Osservò Phoenix solare, poi continuò:

- Ora faremo la nostra lezione, lascerò dieci minuti alla fine delle lezione per ritornare su questo discorso -

Detto questo fece apparire sulla lavagna un grafico:

- Ora dovrete dirmi quello che avete trovato e la vostra posizione verso questa “oscura” razza…-

Angelina alzò tremante la mano:

- Parla pure Angelina -

- I..io mi sono documentata sulle caratteristiche comuni tra i vari Hirake buoni…-

La ragazza si fermò un attimo, ad un cenno di assenso del professore continuò:

- Ho trovato che al momento della nascita fino al momento del “Rito dei Passaggi” un hirake non ha le ali, dopodiché gli crescono e acquista il completo controllo dei suoi poteri fatta eccezione per gli angeli demoniaci inferiori che devono anche scegliere cosa diventare, possono restare neutri oppure diventare elemento buono o cattivo, ciò dipende dalle sue azioni e dai suoi pensieri!-

- Esatto! Dieci punti a grifondoro, ma dimmi cosa pensi dopo questa ricerca della razza degli Hirake?-

- Che i maghi si giudicano superiori agli altri, ma in realtà non lo sono! Sono la razza più egocentrista che conosca! Mi…mi dispiace per averla giudicata male, professore -

- Bene, chi è il prossimo?-

Pansy alzò la mano:

- Io professore! Mi sono informata sulla nascita degli angeli….su dei libri si dice che nascano durante le notti di luna piena dalle ninfee bianche e che nel momento in cui si innamorano ad una persona restino legati a ella per sempre, ci sono state persino delle testimonianze di aneli morti lo stesso giorno del loro compagno….è una cosa davvero romantica, ma a me sembra anche crudele! Se un angelo si innamora di una persona più vecchia di lui che muore dopo pochissimo tempo lui non potrà mai vivere a pieno la sua vita!-

Il corvino sorrise:

- Purtroppo è la regola, ma sappi una cosa Pansy, quando la persona che ami muore e come se anche tu morissi, posso giurarti che un angelo, che è un elemento positivo, diventerebbe pazzo se vivesse anche solo un giorno senza il compagno -

La serperverde rimase a bocca aperta, l’hikare si alzò dalla cattedra:

- Dieci punti a serpevrede, brava -

Draco si alzò in piedi:

- Io mi sono documentato sul processo che è stato fatto a lei quando era qui a scuola..-

- Davvero?-

- Si, ci siamo accorti attraverso il confronto con due giornali che l’opinione pubblica vuole far sembrare malvagi gli hirake in modo che non possano mostrare la proprie capacità ed ottenere gli stessi diritti dei maghi, inoltre tutti i libri che ne parlano vengono considerati materiale occulto e relegato nelle sezioni proibite….-

- Bravo Draco, ma in questa ricerca intravedo anche lo zampino di Harry -

Il serpeverde annuì:

- Si mi ha dato una mano…-

- Dieci punti a serpverde, chi vuole parlare?-

Hermione alzò la mano:

- Io invece ho trovato del materiale sui Figli della Luna Rossa, ovvero particolari hirake nati nei giorni di luna rossa e che sono destinati a grande cose per la loro forza…-

- Esatto!-

- ….si dice che finora di Figli della Luna Rossa ce ne siano stati tre…posso continuare?-

Domandò incerta la Granger, Woldfood annuì:

- Certo, fai pure…non mi sembra di averti interrotto!-

- Nicolas Woldfood, Phoenix C.Woldfood e..-

La grifondoro guardò Harry:

- Ed Harry Potter…-

Tutta la classe si giro verso il moro che annuì:

- Ciò che ha detto Hermione è esatto! Io sono un Figlio della Luna Rossa, sono un mezzo hirake -

- Wow!-

Esclamò Zabini, poi si rivolse a Phoenix:

- Sull’articolo che Harry ci ha mostrato c’era scritto che tu eri il principe degli hirake, ma è vero?-

- Si, io sono ciò che gli hirake chiamano purosangue, un hirake che non ha genitori se non la madre terra che l’ha generato…la casata Woldfood, come avrete di sicuro visto raccoglie tutti gli hirake più importanti e che si sono distinti per il loro poteri….persino Harry è entrato nella mia casta con il nome di Harrison Woldfood -

- E vero, Harry?-

Domandò Ron sempre più stupito da quella situazione, Potter annuì:

- Si, ho accettato di essere adottato da Phoenix come erede dei Woldfood in caso lui venga a mancare -

Il corvino interruppe quella discussione:

- A passando a parlare a qualcosa di più pratico sapreste dirmi a cosa serve il sangue di hirake, che poteri ha?-

Con sommo stupore della classe non fu Hermione ad alzare la mano, ma Neville:

- Dimmi pure Neville!-

- Il sangue di hirake è usato dalle persone per poter parlare con gli animali e le piante, inoltre è il fondamento della vita -

- Esatto, ma penso che dovresti spiegare il significato di “fondamento della vita”, non penso che abbiano compreso l’effettivo significato..-

- Va bene, con “fondamento della vita” si chiama quell’elemento che permette alla vita di nascere, se non esistesse tutto ciò che di vivo esiste nel mondo scomparirebbe -

- Bravo Neville, venti punti a grifonodoro per l’eccellente lavoro -

Paciock arrossì:

- G..grazie professore -

Lucius intervenne cambiando discorso:

- Io è il professor Woldfood abbiamo pensato di farvi fare una brevissima visita un paese poco distante da qui, grazie ad una passaporta potremmo partire da qui e ritornare alla fine della seconda ora…-

Phoenix continuò:

-…premetto che non dovrete dire a nessuno fuori dalla scuola della presenza di questo posto che è ormai l’ultima isola per il mio popolo…-

Prese dalla tasca una corda:

-….ora afferratela…-

Tutti gli alunni presero la corda, dopo il solito strappo all’ombelico e un breve vorticare si ritrovarono all’entrata di un villaggio molto simile a quello delle fiabe, ma la cosa che li stupì di più fu che i suoi abitanti avevano tutti le ali:

- Il villaggio degli hirake!-

Osservò Hermione meravigliata, Phoenix annuì:

- Esatto! Questo è il mio piccolo regno dove tutti i superstiti si sono recati a vivere pacificamente, quasi tutti sono angeli, ma ci sono alcune eccezioni di angeli demoniaci -

Un ragazzo alto dai capelli azzurri e le maestose ali bianche si avvicinò alla comitiva:

- Salve principe Phoenix, sono felice di vederti! Ma dimmi, chi sono questi ragazzi? Conosco soltanto il signorino Woldfood e il signor Malfoy -

- Sono i miei alunni e dato che stiamo studiando gli hirake ho deciso di farvi visita!-

- Sono felice di vedere tanti giovani maghi al villaggio, capiranno che siamo pacifici e almeno loro non ci odieranno!-

Detto questo spalancò le ali:

- Devo andare, ci vediamo principe!-

Detto questo prese il volo e sparì, alcuni paesani sentendo la voce del loro principe gli andarono incontro:

- Principe! Siamo felici di vederla! Come sta?-

- Bene, ma ditemi! I bambini dove sono?-

I paesani non fecero in tempo a risponder che un piccolo gruppetto di bambini corse incontro al corvino:

- Phoenix!-

Gridò una bambina dai capelli argentati saltandogli al collo:

- Ciao Chii, vedo che sei in forma!-

- Lei sta bene!-

Poi squadrò il principe domandando:

- Piuttosto tu! Stai bene? Lei non vede le sue ali!-

- Io sto bene! per quanto riguarda le ali…-

Dalla schiena del corvino uscirono due ali di fuoco:

-…eccole –

Tutti i bambini gridarono eccitati, poi uno chiese:

- Chi sono quei ragazzi?-

- Sono miei alunni, resteranno qui per un’ora! Perché non gli mostrate il villaggio?-

- Va bene!-

Ogni bambini prese con se un alunno che incredulo lo seguì per il villaggio, ma la timidezza fu ben presto sostituita da curiosità e alla fine dell’ora tutti i ragazzi avevano fatto amicizia con gli hirake e gli avevano promesso di tornare presto.

Al ritorno in classe gli alunni ringraziarono Phoenix per il viaggio e gli chiesero di poter ritornare, lui accettò a patto che si comportassero bene nelle prossime lezioni, mentre parlavano però fece irruzione nell’aula il professor Piton:

- Voi!-

Esclamò marciando all’interno della classe, Woldfood lo fissò stupito:

- Cosa è successo?-

Severus tornò momentaneamente in sè sentendo la voce del corvino, si girò verso di lui con un espressione imbronciata e gli porse un foglio di giornale:

- Guarda!-

Phoenix sorrise vedendo la foto incriminata:

- E allora? La trovo bellissima e anche Lucius la pensa allo stesso modo!-

Il biondo annuì, Piton sospirò:

- Dovevo aspettarmi che la vostra reazione sarebbe stata questa!-

Il corvino abbracciò Piton che ebbe un fremito a quel gesto:

- Mi conosci…a me piace il tuo sorriso!-

Detto questo li alzò il viso, Severus arrossì violentemente:

- P..Phoenix non qui!-

Ma ogni resistenza durò solo pochi secondi, il moro chiuse gli occhi e colmò la distanza tra le loro labbra baciandolo dolcemente, quando si staccarono tutta la classe applaudì compreso Lucius e Piton si rese conto di essersi appena giocato la sua fama di freddo professore, ma, in fondo, non gli dispiaceva, se ciò comportava di poter stare accanto al suo angelo.

 

 

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Capitolo 13
*** Sono forte! ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

I grifondoro dovettero ammettere che la lezione di Pozioni di quel giorno fu la migliore che potessero ricordare, infatti il professor Piton sembrava caduto in una specie di trance dopo il bacio di Phoenix, quando erano entrati in classe con modi più gentili del solito li aveva indicato la lavagna su cui erano elencati una serie di ingredienti, poi si era seduto dietro la scrivania a leggere un libro senza prestare alla classe la minima attenzione:

- Ci siamo giocati Piton!-

Osservò Draco versando nel suo calderone i Bubbotuberi affettati, Harry annuì sorridendo:

- Credo proprio di si, dovrò ringraziare mio fratello appena avrò modo di parlargli in privato!-

- Non ci trovo nulla di divertente! Piton è un serpeverde, il nostro capo-casa! Come potrà essere di esempio agli altri serpeverde se si lascia andare in questo modo!-

Hermione, che era alle loro spalle, intervenne:

- Io penso invece che sia un bene che il professor Piton sia finalmente felice,insomma, penso che anche lui ne abbia il diritto..-

- Soprattutto se ciò giova al suo caratteraccio!-

Concluse Ron beccandosi un occhiataccia del biondo:

- Piton non ha un caratteraccio! È solo…particolare!-

Il rosso alzò le spalle:

- Se lo dici tu!-

Poi ritornò alla sua pozione, Potter riflettè:

- Non penso che questo “disgelo” abbia solo lati positivi! Pensate ai rischi che il professor Piton passerà se Voldemort scopre che lui e Phoenix si amano ancora! Potrebbe usarlo come ostaggio per obbligare mio fratello a congiungersi al male….inoltre Phoenix…-

A questo punto il moro si fermò, indeciso se continuare a parlare o cambiare discorso, Malfoy lo esortò:

- Inoltre cosa? -

Il grifonserpe sospirò:

- Mio fratello non riesce ancora a controllarsi completamente, quando si trasforma integralmente uccide chiunque gli sia accanto, se Voldemort lo influenzasse con la sua aura negativa la prima persona che ucciderebbe sarebbe quelle che, con i suoi sentimenti, lo farebbe tornare normale…-

- Ti riferisci a Piton?-

- Si…-

Affermò Harry alzando lo sguardo verso il professore:

-…quando imparai a usare le ali Phoenix mi spiego che l’unica creatura in grado di fare impazzire o tranquillizzare un hirake è la persona che ama, per questo Phoenix non voleva rivelare al professore le sue emozioni…in questo modo ha messo in grave pericolo entrambi!-

- Tu hai già trovato la persona a cui ti legherai?-

Domandò curiosa Granger, Potter annuì:

- Si, ma non mi confesserò finchè la guerra contro Voldemort non sarà finita…chiunque mi sta accanto rischia sempre di morire…non voglio perdere più nessuno, penserò ai sentimenti alla fine della guerra!-

La porta della classe si spalancò lasciando entrare Raska in versione umana:

- Padron Harry!-

Gridò correndo dal padrone e riscuotendo dalla sua lettura Piton che si alzò in piedi chiedendo:

- Cosa è successo?-

La ragazza non gli diede ascolto, prese per mano Harry:

- Devi venire! Immediatamente, è successa una cosa…-

Il grifonserpe le posò una mano sulla bocca:

- Stai calma, sono qui! Dimmi cosa è successo!-

Raska cercò di dire qualcosa, ma l’incantesimo si ruppe e tornò ad essere un serpente, Potter la prese in mano facendola attorcigliare intorno al suo braccio:

- Ora stai calma! -

- Padrone, Phoenix è stato attaccato da Voldemort, si è rifugiato nella Camera dei Segreti per non far del male a nessuno, ma non resisterà a lungo!-

Sibilò il serpente, il ragazzo spalancò gli occhi:

- Come è successo?-

- Voldemort ha scagliato una maledizione su Phoenix attraverso un antico rito che risveglia le antiche ferite…-

- Oddio! Dobbiamo muoverci!-

Severus bloccò il moro che si stava avviando verso l’uscita seguito da Draco:

- Potter! Dove sta andando?-

Harry si girò vero il professore, lo guardò per qualche secondo, poi disse:

- Mi segua, è una cosa urgente! Non c’è tempo per le spiegazioni!-

A Piton bastò quell’occhiata per capire che Phoenix era in pericolo, si girò verso la classe rivolgendogli un occhiata omicida:

- Non fate casino! O quando tornerò infliggerò a tutti una punizione che sarà ricordata nella storia di Hogwarts come la più crudele!-

Detto questo seguì Harry fuori dall’aula sbattendo alle sue spalle la porta:

- Cosa è successo?-

Chiese con voce preoccupata quando furono a debita distanza, il moro spiegò:

- Voldemort ha attaccato Phoenix! Se le mie supposizioni sono giuste Phoenix sta rivivendo il momento in cui ha combattuto contro Adam per la prima volta…-

- Come fai ad esserne certo?-

- Voldemort ha maledetto mio fratello con un antico sortilegio che risveglia le antiche ferite….in quello scontro, se ricordo bene, Phoenix rischiò di morire!-

 - Vuoi dire che Phoenix….-

- Si, le ferite che compariranno sul suo corpo non corrisponderanno a quelle che aveva riportato nella scorsa battaglia perché la sua forza è aumentata….saranno molto più gravi -

Il professore rimase interdetto a quella affermazione, cercò di chiedere qualcosa ma un sibilo di Raska lo interruppe:

- Padrone, il guardiano dice che è cominciato-

-Ho sentito, dobbiamo muoverci!-

- Cosa ti ha detto?-

Domandò Draco affiancando Harry che aveva cominciato a correre:

- Il guardiano della camera ha informato Raska che Phoenix ha cominciato a rivivere la battaglia -

- Il guardiano?-

- Si, all’inizio dell’anno scolastico ho posto un guardiano a difesa della Camera dei Segreti per impedire a Voldemort o ai suoi cloni di entrarci -

Mentre stavano per raggiungere il Bagno di Mirtilla Malcontenta un cane nero comparve davanti a loro e poco dopo si trasformò in Sirius:

- Ho sentito che Phoenix è stato attaccato!-

- Si, sei stato informato da Lavre?-

- Esatto, mi ha detto di venire a portarti questa -

Rispose Black porgendo ad Harry una pietra trasparente con dentro una fiammella:

- Bene, sarà più facile farlo rinsavire!-

- Cos’è?-

Intervenne Malfoy guardando la pietra, Potter la mise in tasca spiegando:

- Questa è una pietra che contiene una fiammella del fuoco della fenice, fu usato per l’iniziazione di Phoenix e ci servirà in caso saremmo costretti ad ucciderlo -

Piton esclamò:

- Muoviamoci non c’è tempo da perdere!-

Il grifonserpe annuì, si avvicinò al lavandino con lo stemma dei serpeverde e pronunciò la parola d’ordine in serpentese, nello stesso momento comparve dal nulla Mirtilla Malcontenta che vedendo Potter disse:

- Ho fatto come mi ha detto Raska e ho controllato tuo fratello fino al tuo arrivo, è meglio che ti muovi perché sta soffrendo moltissimo!-

- Grazie Mirtilla!-

Esclamò Harry prima di saltare nel tubo che conduceva alla Camera dei Segreti, per qualche minuto ci fu solo buio, poi il gruppetto giunse in un ampia stanza in cui riposava un immenso serpente:

- Ma è un Basilisco!-

Osservò spaventato Draco indietreggiando, Sirius affermò:

- Ma lo avevi ucciso al tuo secondo anno!-

Il grifonserpe sorrise furbescamente:

- Infatti questo è un altro basilisco, si chiama Wantolla ed è una mia creazione, ma le spiegazioni lasciamole a dopo! Ora dobbiamo salvare Phoenix!-

Detto questo si avvicino al basilisco e sussurrò:

- Puoi spostarti, sono qui!-

L’animale si sposto immediatamente lasciando passare il gruppetto nella porta nascosta dalle sue spire, poi ritornò alla posizione originale, Potter fece qualche passo poi aprì le braccia mostrando l’ampia camera illuminata dai migliaia di candele sospese in aria:

- Benvenuti nella Camera dei Segreti -

Severus non prestò ascolto a quelle parole, subito cercò la figura di Phoenix, dopo qualche secondo la scorse all’ombra di un pilastro e corse dai lui:

- Phoenix!-

Chiamò, l’interpellato giro leggermente il capo e sorrise dolcemente:

- Sev, sei qui?-

Il moro si inginocchiò accanto all’Hirake:

- Si, sono qui e non ti lascerò affrontare da solo il Signore Oscuro!-

Harry spaventato verso la coppia:

- Scappi professore!-

Ma Piton capì troppo tardi quella intimazione, il sorriso benevolo del corvino cambiò in uno malvagio e senza dargli il tempo di fare niente il trafisse il petto con i suoi artigli:

- P…Phoenix…-

Mormorò incredulo Severus notando solo in quel momento gli occhi completamente neri del corvino e i vestiti completamente coperti di sangue, tese una mano cercando di accarezzargli una guancia, ma Woldfood estrasse gli artigli e lo spinse a terra:

- Non toccarmi!-

Draco prese la sua bacchetta:

- Professore!-

Subito lo seguì Sirius, mentre Harry si preparò a combattere, ma il professore si alzò i piedi fermandoli:

- Non intromettetevi! Devo dimostrargli che sono forte!-

Detto questo sulla sua fronte si aprì il terzo occhio, il corvino scosse la testa e con voce roca chiese sarcastico:

- Vuoi forse combattermi con il terzo occhio? Non puoi fare nulla con quello!-

- Ne sei certo?-

Phoenix rise, poi lanciò una sfera di fuoco contro Piton che si spostò appena il colpo partì per muoversi alla destra del corvino che si preparò ad attaccare nuovamente:

- Ora cercherai di colpirmi con un attacco di ghiaccio-

Lo bloccò Severus, il corvino spalancò gli occhi:

- Notevole, sai prevedere il futuro immediato! Ma vediamo se resisterai a questo!-

Esclamò, poi alzò la testa gridando:

- Ombra ipnotica!-

Il gelo si impossessò del corpo di Piton che cominciò a sentirsi svuotato da tutte le energie, strinse i pugni deciso a non cedere, corse davanti a Phoenix e lo abbracciò non potendo evitare di essere nuovamente trafitto dagli artigli:

- Smettila Phoenix! Ritorna in te!-

Lo pregò Severus stringendolo forte a se, una nube nera cominciò ad uscire dal corpo di Phoenix che tentò di divincolarsi da quella stretta, ma il moro non lo lasciò:

- Phoenix combatti! Non puoi farti sconfiggere da Voldemort! Lo hai già battuto, fallo ancora!-

Gridò Piton cercando di resistere al dolore lacinante al petto, poi alzò lo sguardo per ritrovarsi a fissare due occhi blu intenso, sentì le sue forze venirgli meno e cadde all’indietro, ma il corvino lo prese in tempo:

- Scusami Sev -

Sussurrò Woldfood abbracciandolo, Piton sorrise:

- Hai visto? Sono forte!-

Disse prima di svenire, l’Hirake sorrise amaramente:

 -Si, ho visto –

In quel momento giunsero al loro fianco Draco, Harry e Sirius che domandò:

- Tutto a posto?-

- No, non è tutto a posto! Voldemort ha sfruttato una mia momentanea debolezza per cercare di ferirmi, sono stato uno stupido!-

Potter si inginocchiò davanti al fratello:

- Tu non sei uno stupido! Capita a tutti un momento di debolezza!-

- Io non posso concedermelo! Non posso! Per me, per te e…e.. -

Abbassò lo sguardo su Severus concludendo:

-…per lui, d’ora in avanti non abbasserò più la guardia!-

Il fratello minore scosse la testa:

- Oddio Phoenix! avevi fatto dei progressi, eri finalmente felice ed ora vuoi tornare sui tuoi passi! Sei pazzo? Così soffrirete entrambi!-

- Ma saremo vivi! Harry…io l’ho ferito con le mie mani, potevo ucciderlo! -

Potter prese una mano del corvino e la posò sulla ferita di Piton che subito si sanò:

- Ma puoi anche curarlo! Ricordati che l’amore è una valida arma contro Voldemort!-

Phoenix sospirò, posò delicatamente a terra Severus, poi aprì le sue ali nere:

- Ti prego Harry, pensaci tu ora, io…io devi andare a parlare con una persona…voglio dei chiarimenti…voglio delle risposte…-

- Va bene, non preoccuparti!-

Il corvino annuì prima di scomparire nel nulla, Draco domandò:

- Dov’è andato?-

Potter sorrise malinconicamente alzandosi con in braccio il professore di pozioni:

- Phoenix è andato al mausoleo dei Woldfood, vuole parlare con i suoi avi e con suo padre per calmare la sua anima -

- Vuole parlare con delle tombe?-

- No, tutti i suoi avi sono fantasmi e sono sicuro che lo potranno aiutare a capire gli ultimi avvenimenti delle sua vita -

- Che avvenimenti?-

Chiese Sirius che non capiva niente di quella discussione, Harry guardò il punto in cui era scomparso il fratello:

- L’amore…per Phoenix non è un sentimento facile da capire…-

- E i suoi avi lo capiscono?-

- Certo, in modo particolare Nicolas!-

Malfoy intervenne:

- Perché proprio Nicolas?-

- Nicolas era insieme a Silente, si suicidò proprio per non uccidere il preside -

Rivelò il moro, Black rimase gelato sul posto, il biondo andò a sbattere contro il muro e Raska cadde dal braccio del padrone.

 

Flashback

 

- Ehi Albus! Vieni!-

Gridò Nicolas agitando in aria una mano per farsi vedere dal compagno che subito gli corse incontro dopo aver congedato il professore di Trasfigurazioni fermo sulla porta:

- Arrivo Nicolas!-

Rispose, poi quando gli fu accanto chiese:

- Come mai così frettoloso oggi?-

Il biondo sorrise enigmatico prese per mano il grifondoro e lo trascinò su per le scalinate che portavano alla Torre di Astrologia, quando furono arrivati sul balcone fece sedere Albus sul bordo della ringhierà e, guardandolo fisso negli occhi, disse:

- Come sai sono un Hirake e la mia razza stabilisce che raggiunta la maggior età devo legarmi a una persona…-

Silente sorrise raggiante:

- Vuoi per caso un consiglio fa me?-

Woldfood scosse la testa divertito:

- No Albus, non voglio un consiglio! Io ho già deciso!-

- E chi è la fortunata?-

Nicolas prese dalla tasca un medaglione argentato su cui era scolpita un aquila e lo porse al compagno:

- Tu…-

Rispose, poi si inginocchiò e continuò:

- Io Nicolas Woldfood al cospetto delle stelle alte nel cielo e dei miei ai ti chiedo di essere la luce che mi condurrà per sentieri bui e che mi fermerà dal diventare un demone, Albus…vuoi diventare il mio compagno per la vita?-

Il grifondoro sorrise e abbracciò di slancio il biondo:

- Certo!-

 

Fine flashback

 

Phoenix si fermò al centro del mausoleo in cui erano sepolti i suoi avi, si guardo intorno e gridò:

- Padre! Tu come hai fatto? Come si fa ad amare?-

Un fantasma perlaceo comparve dal nulla, sorrise dolcemente vedendo il figlio:

- Mio dolce figlio non posso insegnarti ad amare!-

Il corvino cadde in ginocchio sul pavimento di marmo bianco:

- Io…io non so come comportarmi! Ho paura di perderlo, lui…lui non può combattermi…non è ancora abbastanza forte…-

Nicolas fissò il figlio con un aria di rimprovero:

- Dovresti avere un po’ più fiducia in lui! Ricordati: per sconfiggere un hirake non serve la forza fisica, ma una grande volontà spirituale!-

Phoenix sorrise pensando che Severus aveva volontà da vendere, il fantasma fece comparire una bolla d’acqua che mostrò Piton sdraiato su un lettino dell’infermeria:

- Vuoi veramente lasciarlo solo? Puoi ancora farlo, tuttavia devi chiederti se è ciò che vuoi -

Il giovane Woldfood si alzò in piedi, aprì le ali di fuoco e guardò la bolla con sguardo deciso.

      

**********************

 

Caramell sorrise soddisfatto leggendo il foglio che gli veniva porto da Albus che chiese:

- Allora? Cosa ne pensa? -

- Penso che sarà una seconda prova davvero interessante!-

- Lo spero…-

- Penso che gli alunni la apprezzeranno moltissimo!-

Silente sospirò:

- Non penso che il professori penseranno altrettanto!-

- Ha già scelto i testi?-

Il preside annuì:

- Certo! E penso che quello che darò alla squadra di mio figlio lo aiuterà molto a compattare il gruppo -

Concluse sibillino.

 

 

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Capitolo 14
*** Ciak si gira! ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

I giorni passarono veloci tra le lezioni e i allenamenti straordinari delle varie squadre, e così arrivò la settimana in cui sarebbe stata comunicata la seconda prova, quella mattina, dopo colazione, gli alunni restarono tutti nella Sala Grande in attesa dell’entrata delle squadre; Nick-quasi-senza-testa volò silenzioso dal preside e chinandosi sul suo orecchio sussurrò che tutto era pronto, allora Albus si alzò in piedi sorridente:

- Buongiorno a tutti, so bene che state tutti aspettando questo momento e che non vedete l’ora di acclamare i vostri campioni, quindi, non divagherò in discorsi inutili e passerò direttamente a chiamare le squadre cominciando dagli ultimi…-

Indicò la porta d’entrata:

-….I Druidi di Avalon, capitanati da Rose Zeller!-

La squadra entrò applaudita dai Tassorosso e dai Grifondoro, si fermò accanto al palco:

- Segue La Compagnia dei Draghi capitanata da Zabini…-

I ragazzi fecero la loro entrata disposti a punta di freccia e giunti accanto ai professori si disposero in fila per uno al grido “Draghi” mentre dalla sala si alzava un battito di mani:

- Ed ecco i Guerrieri Celesti!-

Un vento sembrò alzarsi nella sala e dalla porta saettarono sei velocissime luci dai colori del cielo che si fermarono in volo al centro della sala formando un cerchio,  poi saltarono dalle scope atterrando in perfetto equilibrio davanti ai professori; una vera è propria ovazione si alzò dalla folla quando Harry si girò a salutare i compagni, ma si spense quando il preside continuò a parlare:

- A pari merito Le Chimere!-

Davanti all’entrata si formò un muro di fulmini e di acqua da cui comparì la squadra disposta a piramide con in cima Draco ed Hermione, anche loro ottennero una grande accoglienza dalla sala che smise di acclamarli solo quando sentì:

- E al primo posto! Ecco a voi gli Angeli Neri!-

Tutte le luci della sala si spensero ad una folata di vento freddo molto forte, in mezzo alla sala comparve un fuoco nero che si divise in sei fiammelle che presero la forma di sei persone con addosso una tunica nera con ricamate sulla schiena due ali di fenice argentate, l’ultima che apparve lanciò una bandiera con ricamata sopra una fenice nera, poi la riprese e seguito dai compagni si mise in posizione accanto alle altre squadre:

- Hai un po’ esagerato!-

Lo ammonì Piton con finta voce di rimprovero, Phoenix sorrise:

- Dimmi che non ti sei divertito e non lo farò più-

Il moro non ribattè, abbassò il cappuccio preparandosi ascoltare il preside, Lucius osservò:

- Avete notato che quando siamo arrivati si sono tutti zittiti?-

Karkaroff alzò le spalle:

- Meglio così! Non volevamo incutere timore?-

Wodlfood annuì entusiasta:

- Vedo che qualcuno ha capito le mie intenzioni!-

Minerva scosse la testa:

- Come mi guarderanno i miei studenti alla fine di tutto questo!-

- Di sicuro saranno muti durante le tue lezioni -

La consolò Lucius, poi si girò verso il preside che stava cominciando a spiegare la seconda prova:

-……si distribuirà in due parti, una di preparazione e di improvvisazione un’altra in cui ci mostrerete le vostri doti  recitative..-

Tutti i partecipanti guardarono interrogativi il preside che sorrise raggiante:

-…come di sicuro avete compreso la seconda prova sarà una prova di teatro in cui potremmo vedere la vostra coordinazione e, soprattutto, la vostra capacità di adattarvi ad ogni tipo di prova…-

Un mormorio si alzò nella sala, il ministro si alzò continuando:

-…la commissione ha scelto dieci testi, ogni squadra ne pescherà uno di cui dovrà rappresentare i personaggi e due scene da loro reputate le più belle, la regola base e che per questa settimana le persone di ogni squadra dovranno comportarsi come il personaggio affidatogli…allo scadere dei sette giorni, cioè la vigilia di Natale metterete in scena ciò che avrete preparato….-

Albus mostrò una scatola:

- Ora ogni squadra scelga una persona che pescherà il testo…-

Neville fece un passo avanti e si fermò davanti al preside, poi pescò una busta e disse:

- Hercules, tratto dalla Walt Disney per i Druidi di Avalon -

Zeller annuì soddisfatto mentre il grifondoro tornava tra i compagni di squadra, si fece avanti Tiger che dopo aver frugato tra le buste lesse:

- Mary Poppins per la Compagnia dei Draghi -

Mentre tornava a posto arrivò Draco che subito prese una busta:

- La Bella Addormentata nel Bosco per Le Chimere -

Sospirò pensando che sarebbe stato fantastico recitarlo insieme ad Harry, proprio in quel momento l’oggetto dei suoi pensieri gli passò accanto, gli rivolse un lieve sorriso prima di estrarre una busta:

- Robin Hood per i Guerrieri Celesti!-

La sua squadra lo acclamò quando ritornò tra loro mentre Lucius leggeva:

- La Maschera di Ferro di Maechel J.Robinson  per gli Angeli Neri -

Phoenix sorrise felice che non fosse niente di troppo sdolcinato, ma questo suo pensiero fu sfatato dalla McGranitt che osservò:

- Lo sai che Robinson non raccontò la storia sulla Maschera francese, ma su quella inglese?-

- Cosa?!-

- Se pensavi che si riferisse alla Maschera di Ferro della Bastiglia sei in errore, infatti questo testo racconta la storia di un cavaliere che combatteva tenendo addosso una maschera di ferro e che difendeva il popolo scozzese dalle angherie inglesi -

Il corvino si mise una mano fra i capelli chiedendo:

- C’è di mezzo anche una storia d’amore?-

- Certo! Si basa tutto sull’amore proibito della principessa d’Inghilterra Elisabeth per questo misterioso cavaliere -

- Povero me!-

Cooman annuì:

- Hai proprio ragione! Prevedo che tu sarai il misterioso cavaliere e il nostro professore di pozioni la indomabile principessa!-

- Per una volta hai fatto una previsione che risulterà esatta!-

Rincarò Minerva ghignando, Piton intervenne:

- Attenta Minerva, quel sorriso è un po’ troppo serpeverde!-

- Sai una cosa? Sarai una perfetta principessa!-

Severus arrossì di colpo pensando a quello che avrebbe dovuto fare essendo nei panni della principessa:

- Sei odiosa pulciosa gatta!-

- A chi hai dato della gatta pulciosa? Infima serpe!?-

Ribattè alterata la grifondoro, Phoenix si frappose tra i due:

- Ehi state calmi! Non dovete litigare…-

Poi continuò con tono pensieroso:

- …anche se è normale tra madre e figlia!-

- Cosa?!-

Esclamò allibito Piton mentre la McGranitt spalancava gli occhi, Woldfood sorrise gioioso:

- Minerva sarà tua madre, Karkaroff tuo padre, la Cooman la tua balia e Malfoy sarà il capo delle guardie che mi dà la caccia e ti fa la corte-

Tutti i compagni di squadra del corvino lo fulminarono, lui alzò le spalle:

- Sentite, siete voi mi avete deciso che dovevo essere io il capo….mi va bene di fare il protagonista, però il resto voglio deciderlo io!-

Lucius sorrise:

- A me va bene la mia parte, in fondo devo solo fare il bel capo delle guardie che dà la caccia ad un bandito, sarò l’affascinante antagonista….-

Karkaroff scosse la testa:

- Puoi spegnerti Malfoy, sarai il solito idiota che le pretenderà dal buono di turno e morirà prima della parola fine!-

Il biondo ribattè freddamente:

- Guardati tu! Sarai il solito vecchio re che perderà sua moglie e il suo regno per la sua incapacità nel governare!-

I due si fissarono con odio finchè non intervenne Minerva:

- Voi due! State calmi tanto morirete entrambi!-

- Cosa?!!-

Esclamarono in coro i due, la professoressa spiegò:

- Il re morirà ucciso dalla figlia mentre il capo delle guardie nel duello finale dalla Maschera di Ferro!-

La Cooman osservò:

- Entrambi avevano fatto una previsione esatta, non è fantastico?-

Phoenix rise:

- Si, si-

Poi si voltò verso il fratello che stava parlando vivacemente con i suoi compagni, lo vide arrossire quando Fleur disse qualcosa, poi tutta la squadra rise di gusto; spostò lo sguardo sul preside che concluse:

- Ora le squadre vadano a prepararsi, tra tre ore inizierà la prova!-

Le squadre dopo aver rivolto in coro un saluto alla giuria e agli alunni si diressero ognuna verso la propria base.

***************************Base dei Druidi di Avalon********************************

Zeller si sedette sul suo sacco a pelo tenendo fra le mani il copione:

- Allora ragazzi e ragazze, come ci organizziamo?-

- Dovremmo decidere le parti!-

Osservò Ron guardando i compagni, Pansy esclamò ironica:

- Sei molto perspicace, lo sai?-

- Non sei simpatica!-

Ribattè il rosso arrossendo, Neville intervenne:

- Allora, vogliamo decidere queste parti?-

- Va bene, cominciò io col dire la mia idea…-

Rispose Rose volgendo poi lo sguardo verso Emily:

-…mia cara Emily tu farai una delle muse che racconteranno la storia ed insieme a te ci sarà anche Ivan –

La ragazza arrossì:

- Grazie è una meravigliosa parte!-

Ma il ragazzo non sembrò tanto d’accordo infatti gridò:

- Perché devo fare una femmina?!-

- Perché sei quello più vicino come fisico ad una ragazza!-

Parkinson ghignò:

- Ha ragione, non vorrai far fare quella parte a Neville o a Rose o a Ron!-

Il russo sospirò imbronciandosi, Zeller continuò:

- Io sarò Filottete, Neville..tu sarai Hercules, hai la giusta innocenza..-

- I…io?-

Mormorò stupito Paciock, poi sorrise solare:

- Grazie!-

- Infine cara Pansy, tu sarai Megera…la bella tentatrice!-

- Una parte adatta a me a quanto pare-

Affermò soddisfatta la serpeverde:

-..e Ron farà Ade…-

Tutti scoppiarono a ridere, Wesley spalancò la bocca meravigliato.

*********************** Base delle Chimere**************************************

Appena entrarono nella loro base Hermione volle che tutti intorno a lei:

- Allora ragazzi, ho deciso come distribuire le parti….-

Rivolse lo sguardo verso Draco dicendo:

- Tu farai la principessa in attesa del suo principe….-

Il biondo non protestò avendo capito le intenzioni della grifondoro che continuò:

-….io farò Malefica, Matt tu sarai il principe…-

Il russo annuì:

- Sono pronto-

Grange sorrise:

- A Seamus, Micheal e Katie sono affidata la parte delle tre fate-

I due maschi cominciarono a protestare ribadendo diverse volte di essere dei maschi, ma alla fine furono costretti ad accettare dai loro compagni.

*********************** Base dei Cavalieri dei Draghi*******************************

Zabini guardò il suoi compagni seduti davanti a lui prima di esordire:

- La sceneggiatura che ci è stata affidata e molto particolare e ci permette di essere molto appariscenti, quindi sfruttiamo la nostra occasione-

Prese il primo foglio della sceneggiatura leggendo:

- Ora vi dirò le parti assegnatavi: io sarò lo spazzacamino, Angelina tu farai Marie Poppins, Terry e Tiger i due bambini, Julie la domestica, Stefan il padre e infine Hanna farai la madre, vi vanno bene?-

I compagni annuirono:

- Bene, cominciamo a prepararci, dovremmo essere perfetti!-

Angelina rincarò:

- Sbaragliamo le altre squadre con la nostra sublime recitazione!-

******************Base degli Angeli Celesti****************************************

Harry si sedette sulla sua amaca sorridendo furbescamente:

- Siamo secondi in classifica e il copione affidato a noi calza a pennello, ora dobbiamo impegnarci a entrare nelle nostre parti!-

Cho osservò:

- Tu farai Robin Hood, infondo sei già un eroe!-

- Aggiudicato-

Osservò il moro non vedendo rimostranze, Viktor propose:

- Io farò Little Jhon-

- Va bene-

- Un po’ gli assomigli-

Osservò divertita Fleur, poi domandò:

- Potrei fare Lady Marianna-

- Si, se Cho è d’accordo!-

Disse Potter rivolgendo lo sguardo a Chang che annuì:

- Certo, io farò la balia!-

George alzò la mano:

- Io farò il principe Giovanni!-

Goyle esclamò:

- Allora io farò lo sceriffo!-

- Aggiudicato anche questo-

Affermò soddisfatto il grifonserpe prima di alzarsi in piedi prendendo la bacchetta:

- Ora prepariamoci e stupiamo la giuria!-

 

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Capitolo 15
*** La splendida dama ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

 Dopo aver deciso e parti le squadre si misero all’opera per prepararsi alla grande serata che li avrebbe visti fare la loro comparsa in Sala Grande con le nuove identità, l’eccitazione fuori ed entro le mura del castello era palpabile e lasciava presagire un grande spettacolo.

Harry uscì dalla base sistemandosi il capello verde in testa, gli occhi smeraldini del medesimo colore dell’intero vestiario andarono a guardare le altre basi, un passo mosse allontanandosi dalla tenda:

- Vado da mio fratello-

Avvisò volendo andare a salutarlo prima che iniziassero le gare, con passo veloce e fiero si avviò verso la Foresta Oscura ove si trovava la base di Phoenix, ma non fece in tempo a coprire la metà della distanza che fu fermato da una dolce e raffinata voce:

- Harry?-

Domandò una ragazza dagli splendidi capelli dorati che cadevano sulle spalle scoperte coperta un vestito azzurro come gli occhi che timidi si incontrarono con quelli del grifonserpe:

- Draco?-

Osservò incredulo il moro chinando leggermente la testa di lato avvicinandosi alla splendida creatura inanzi a lui, la bionda annuì:

- In persona, sono la principessa Biancospino-

Si presentò inchinandosi, Harry sorrise prendendo una mano della principessa tra le sue e baciandola disse:

- Onorato di conoscervi, il mio nome è Robin Hood…il ladro gentiluomo!-

Concluse alzando lo sguardo per incontrare nuovamente lo sguardo del serpeverde che sorrise sarcastico:

- Non ti smentisci mai, vuoi sempre essere l’eroe di turno!-

- Anche tu, vuoi sempre essere il bello di turno-

Ribattè Potter sorridendo a sua volta, Malfoy alzò le spalle:

- Cosa ci vuoi fare, quando una persona può permetterselo!-

Il moro scosse la testa prendendo poi per mano Draco:

- Sei sempre il solito…-

Sospirò trascinandolo con gentile forza verso la Foresta Oscura:

- Mi vuoi rapire?-

Domandò il biondo scherzando:

- Forse-

Rispose Harry sorridendo solare a Draco che avrebbe tanto desiderato che quei momenti durassero in eterno.

**********************pov Draco…..poco prima************************************

 

Draco era in piedi all’esterno della tenda in attesa che anche i suoi compagni fossero pronti, lo sguardo tuttavia ogni tanto rivolgeva alla base degli Angeli Celesti sperando di scorgere il capo, passarono ancora alcuni snervanti minuti prima che vedesse un moro ragazzo completamente vestito di verde e con arco e faretra legati alla schiena incamminarsi verso la Foresta Proibita, sorridendo alzò il vestito azzurro che avrebbe intralciato la sua corsa e in poche falcate gli fu alle spalle:

- Harry?-

Riuscì a dire, gli zigomi leggermente arrossati e il cuore che batteva velocemente per l’emozione:

- Draco?-

Il biondo gioì dentro di sé scorgendo stupore nel tono di voce del compagno:

- In persona, sono la principessa Biancospino-

Sillabò a fatica inchinandosi per nascondere il rossore sulle sue pallide guance, Harry gli prese la mano e la baciò presentandosi, un tuffo ebbe il suo cuore in quel momento ma riuscì lo stesso a dire qualcosa di pungente malgrado la sua mente fosse momentaneamente assente:

- Non ti smentisci mai, vuoi sempre essere l’eroe di turno!-

- Anche tu, vuoi sempre essere il bello di turno-

La risposta del Cavaliere delle Case riuscì a calmare i battiti del cuore di Draco, ormai non riusciva più a controllarlo, che alzò le spalle osservando:

- Cosa ci vuoi fare, quando una persona può permetterselo!-

L’azione che seguì stupì felicemente il biondo che si sentì avvolgere la mano destra da quella del moro:

- Sei sempre il solito…-

Sospirò cominciando a trascinarlo verso la Foresta Proibita, Malfoy non oppose resistenza e quasi rise dalla felicità mentre chiedeva scherzoso:

- Mi vuoi rapire?-

- Forse-

Gli rispose il grifoserpe il cui volto era adornato da un bellissimo sorriso solare che il serpeverde sperò di vedere ancora, ma un’altra speranza giaceva nel suo cuore: la speranza di poter vivere ancora momenti simili con il suo ex-nemico.

******************************************************************************

 

Phoenix era seduto su un albero vicino alla base, indossava una casacca nera a cui era attaccato alle spalle un mantello del medesimo colore con due spille argentate come la maschera posata sul suo volto e che lasciava intravedere solo i cobalti occhi che scrutavano il castello mentre il pensiero si rivolgeva ad una delle persone che si stava preparando all’interno della tenda, in lontananza era riuscito a scorgere il fratello avvicinarsi per poi  fermarsi per parlare con una bionda ragazza, un sorrisino soddisfatto gli era sfuggito sulle labbra imbronciate celate dalla maschera quando aveva capito l’identità della principessa e quasi un moto di gelosia era sorto nel suo arido cuore al pensiero che lui non avrebbe mai potuto vivere simili momenti gioia, scese dall’albero con un balzo non facendo alcun rumore nel momento dell’atterraggio e estraendo la sua spada cominciò a farla pigramente volteggiare avanti a sé trovando rilassante quell’azione continuò a compierla finchè non fu fermato da un limpida e giovanile voce che chiamò il suo nome:

- P..Phoenix-

Lentamente si girò e gli occhi si spalancarono alla splendida vista che si trovo di fronte agli occhi: una donna dalla pelle avorio era vestita con un bianco vestito, lunghi capelli discendevano fino alla vita in una cascata del colore della notte, due occhi neri e dalla forma elegante rispondevano dolci al suo sguardo mentre le mani strette dinanzi alla vita erano circondate ai polsi da due dorati braccialetti:

- Come sto?-

Domandò la stupenda creatura avvicinandosi a Phoenix che non riuscì a dire niente, la corvina si fermò dinanzi al cavaliere:

- Phoenix, vuoi dirmi come sono o devo farti un invito scritto!-

Woldfood arrossì sotto alla maschera e dopo aver posato una mano sulla lattea spalla della donna rispose:

- Sei splendido….cioè sei bellissima, non ho mai visto così tanto splendore in vita mia-

- Grazie-

Disse Severus abbassando per un attimo lo sguardo per celare il rossore comparso sui suoi zigomi, poi rialzò la testa e posando le mani sulla maschera del cavaliere la tolse:

- Vediamo invece come è la mia Maschera di Ferro-

Per qualche secondo si concesse di rimirare il volto del corvino prima di continuare:

- Bello come sempre, bene!-

Le braccia di Phoenix circondarono la vita di Piton e pericolosamente i volti dei due uomini si avvicinarono, tuttavia il momento venne interrotto dall’arrivo di Lucius vestito con un paio di pantaloni azzurri come la casacca sulla cui schiena era disegnato un drago argentato, una spada sottile era legata alla vita ed i biondi capelli erano raccolti in una coda in modo da lasciare ben visibili i glaciali occhi:

- Salve ragazzi, già a scambiarvi effusioni?-

Domandò sorridendo malizioso, i due arrossirono insieme portando lo sguardo a terra:

- Sei per caso invidioso?-

Chiese poi pungente Phoenix, Malfoy senior alzò un sopraciglio:

- Cosa te lo fa credere?-

-Che la principessa ha scelto me!-

Ribattè Woldfood stringendo a sé la “principessa” che arrossì violentemente trovandosi a stretto contatto con il corpo dell’amato:

- Come va qui?-

Intervenne una voce proveniente dalle spalle di Phoenix che girando la testa vide il fratello:

- Alla grande, e tu? Vedo che hai già trovato una pulzella da difendere!-

Rispose indicando Draco che era praticamente attaccato al braccio di Harry che sorrise fiero al corvino:

- Certo, cosa credevi! Io sono Robin Hood! Piuttosto tu, vedo che hai già cominciato a rapire le damigelle, cosa sei…il cattivo Cavaliere Nero?-

- No, io sono la Maschera di Ferro, e caro il mio Robin Hood, io e te siamo colleghi!-

Lucius interruppe la discussione indicando la bionda ragazza:

- Tu sei Draco?-

Il giovane Malfoy annuì timido:

- Si, sono io-

Lucius gli cominciò a girare intorno osservandola:

- Wow, sei veramente bella! Quasi meglio di Severus!-

- Severus?-

Chiese interrogativo il serpeverde fissando il padre che indicò la dama corvina:

- Certo quella è Severus, abbiamo fatto proprio un bel lavoro, no?-

I due giovani spalancarono occhi e bocca, Potter riuscì a sillabare:

- I..il professor Piton…impossibile!-

- Invece è la verità-

Ribattè spavalda la corvina non variando la comoda posizione in cui si trovava, riusciva a sentire i lenti battiti del cuore del cavaliere che disse:

- Il mio splendido Severus non poteva che essere la dama più bella del castello!-

- Frena lo spirito bollente-

Lo rimproverò la McGranitt appena comparsa dalla tenda: i capelli erano raccolti in una coda, gli occhiali erano spariti lasciando la possibilità alle persone di guardare i suoi occhi, sulla pelle erano scomparse molte rughe e indossava un vestito rosso con un mantello legato alle spalle da due spille a forma di ala; Harry salutò con un lieve inchino la sua capo-casa:

- Salve professoressa-

Phoenix rise:

- Tranquilla, non cardò in tentazione….Sua Maestà!-  

Minerva scosse il capo alle ultime due parole del compagno rivolgendosi al suo alunno:

- Vedo con piacere che interpreti la parte di un buono-

- Come sempre professoressa -

- Posso sapere chi è la dama attaccata al vostro braccio? Anche se posso immaginarlo dall’espressione che mi è vagamente nota-

La bionda ghignò mentre Potter rispondeva:

- Lei è Biancospino, o meglio, è la parte che Draco deve interpretare-

Lucius intervenne:

- Non è adorabile?-

La professoressa di Trasfigurazione passò lo sguardo dal giovane Malfoy attaccato al braccio di Harry a Piton tra le braccia di Phoenix:

- Non saprei dire quale delle due è più adorabile-

- Robin!-

Chiamò un ragazzone che si stava avvicinando di corsa: i capelli castano scuro corti incorniciavano un giovane viso, due occhi marroni fieri restituivano lo sguardo a chi li guardava, indossava una casacca e una calzamaglia marrone chiaro e i piedi erano coperti da un paio di stivali:

- Dobbiamo andare-

Disse giunto dinanzi al capo che annuì:

- Va bene..-

Si fece lasciare da Malfoy che malvolentieri si staccò:

- Ci vediamo è ricordatevi di me, io sono Robin Hood, il re dei ladri…rubo ai ricchi per dare ai poveri-

Recitò il moro prima di sparire in un turbine di foglie insieme a Viktor, Biancospino restò per qualche secondo a fissare sognante il punto in cui era sparito il giovane prima che Lucius la svegliasse:

- Ehi Draco, vieni dentro?-

- No, devo andare…i miei compagni mi staranno aspettando, ciao-

Rispose prima di incamminarsi verso la sua tenda, Phoenix posò a terra Piton:

- Devo andare, sia bene che sono ricercato….devo nascondermi -

Il serpeverde decise di assecondare quella interpretazione:

- Mio Signore, non lasciatemi…state ancora un po’ con me, poiché solo queste sono le ore liete della mia vita-

- Mi dispiace, il tempo scorre veloce e qualcuno potrebbe vedermi, devo andare…-

- Come vi devo chiamare? Non mi avete mai detto il vostro nome…-

- Non importa, io non ho nome -

- Come devo chiamare il mio salvatore, l’aria della mia vita?-

Un cavallo nero si avvicinò al cavaliere che rispose:

- Chiamatemi Vento, poiché come esso io sono…non ho casa, mi muovo continuamente senza sosta-

Il corvino salì sulla sella del destriero, Severus posò una mano sulla di lui gamba:

- Non andate, vi prego-

Lucius decide di prendere parte alla discussione:

- Mia Signora, allentatevi quella e la Maschera di Ferro è un fuorilegge!-

Gridò estraendo la spada, Woldfood spronò l’animale che fece qualche passo in avanti:

- Temete oh dispensori di ingiustizie, l’ombra della giustizia è giunta e castigherà coloro che di atti turpi si macchieranno-

Esclamò e sparì presto nella Foresta Proibita, prima che Malfoy lo potesse attaccare:

- Mi Signora, tutto a posto?-

Chiese premuroso il biondo avvicinandosi alla principessa:
- Si, anche se il mio cuore è stato rubato –

Sospirò la donna posando la mano destra sulla parte sinistra del petto, il capo delle guardie si tolse il mantello posandolo sulle spalle della mora:

- Venite dentro, per oggi avete provato abbastanza forti emozioni-

Detto questa la guidò all’interno della tenda.

    

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Capitolo 16
*** Show time! ***


Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi

Il giorno seguente le lezioni si svolsero normalmente come previsto dal preside, lo stupore generale del settimo anno di grifondoro e serpeverde fu evidente quando trovarono ad accoglierli nell’aula di Pozioni una splendida dama che nulla aveva del professore, attoniti presero posto ai loro banchi non riuscendo a staccare lo sguardo dalla figura celestiale avvolta in una tunica bianca, i neri occhi li scrutarono sereni prima che la melodiosa voce parlare:

- Il professor Piton non potrà condurre le lezioni, per questa settimana siete stati affidati a me…il mio nome è Elizabeth Wakliff….-

La bacchetta estrasse da una tasca alla sua destra, con un elegante mossa disegnò un cerchio:

-…ed oggi vi insegnerò a fare una pozione per ringiovanire, questi sono gli ingredienti….-

In una scrittura corsiva bianca comparirono i nomi sulla lavagna, in quel momento la porta dell’aula si aprì e fece la sua entrata Harry vestito con la sua calzamaglia verde:

- Scusatemi per il ritardo, ma il dovere mi chiamava!-

Piton ghignò a quell’entrata del grifonserpe, decise di stare al suo gioco domandando:

- Voi chi siete….-

Il ladro sorrise a sua volta, la destra posò sul cuore recitando:

- Io sono Robin Hood! Rubo ai ricchi per dare ai poveri!-

Dal corridoio si sentì una voce gridare:

- Fermo fuorilegge! Ti prenderò!-

A nessuno dei presenti servì molto per capire che era lo sceriffo, Potter si allontano dalla porta appena in tempo per evitare di essere afferrato per un braccio dal ragazzo vestito di rosso con una capello piumato di viola sul capo:

- Furfante! Non puoi scappare!-

Continuò estraendo la spada legata alla cintura di cuoio in vita, Elizabeth alzò un sopracciglio intervenendo seccata:

- Voi state turbando la pace della mia classe, siete pregato di uscire se non volete incorrere in gravi conseguenze!-

Goyle notò ora la splendida donna, si inchinò abbassando lo sguardo e ribattendo:

- Milady quell’uomo è un fuorilegge, sono incaricato di ucciderlo! Il principe Giovanni vuole la sua testa!-

La corvina incrociò le braccia continuando a fissare freddamente il disturbatore:

- Dovrete fare i conti con mio padre, re Henry Wacliff, ottavo della sua casata!-

- La situazione non cambia, devo catturare quel criminale!-

Esclamò nuovamente lo sceriffo, Harry intanto aveva avuto modo di incoccare una freccia e prendere la mira, il dardo colpì in pieno il copricapo di Goyle appendendolo al muro:

- Arrivederci sceriffo! Grazie milady per il diversivo!-

Intervenne Robin ponendosi sulla soglia della porta, alle sue spalle giunse Viktor che esclamò:

- Andiamo Robin, la via è libera!-

Il moro annuì, si inchino teatralmente ai presenti:

- Madame e Messere, alla prossima!-

Salutò prima di scomparire insieme al compare, irato lo sceriffo recuperò il suo capello ed uscì a sua volta senza rivolger alcun saluto e chiudendo la porta alle sue spalle; la giovane riuscì a mantenere una certa serietà anche se un vago accenno di sorriso comparì sulle rosee labbra:

- Forza ragazzi, riprendiamo la lezione dopo questa spiacevoli interruzione-

Nessuno fiatò, senza fare alcun commento gli studenti ripresero a preparare la pozione.

Le lezioni mattutine si così conclusero velocemente, gli alunni si riversarono nella Sala Grande per il pranzo, la situazione che trovarono fu più che  mai insolita: un ragazzo vestito con una corta armatura di cuoio marrone stava discutendo animatamente con un altro vestito completamente di azzurro, in angolo si poteva notare due presenze nere, una donna dalla pallida pelle e gli occhi sottili e uno stravagante uomo dai capelli di fiamma e i denti appuntiti, ma queste erano solo alcune delle stranezze di quel giorno, infatti entrando ed alzando il capo verso il soffitto chiunque avrebbe notato tre fatine volteggiare in aria muovendo le ali dorate da libellula.

Soddisfatto di quella scena Silente si sedette al proprio tavolo constatando l’assenza del professor Woldfood, alla sua destra trovo invece Elizabeth che gli sorrise salutandolo:

- Sembra che Hogwarts sia molto animata..oggi….-

Il preside annuì donando alla dama un sorriso solare:

- Pare che l’idea sia piaciuta molto agli alunni…spero ci troverete bene in questa inconsueta situazione….-

Piton era certo che Albus sapesse chi si nascondesse dietro il volto della principessa, ma continuò a mantenere la conversazione su quei termini dovendo continuare ad interpretare il suo personaggio, facendo scorrere lo sguardo sui tavoli notò Draco, o meglio, Biancospino attorniata da diversi ragazzi che tentavano di avere i suoi favori, l’espressione del viso si fece triste quando si accorse che Phoenix non era da nessuna parte:

- Mia Signora, vi vedo strana, state bene?-

Domandò Lucius facendo sobbalzare Severus che non si era accorto della sua presenza:

- Si, tutto a posto…-

Rispose, sospirando poi:

-…credo che andrò a farmi una camminata presso i giardini, non disturbatevi a scortarmi…vorrei stare con me stessa…-

Quindi si alzò e senza dare il tempo al capo delle guardie di ribattere sparì dalla Sala Grande, Minerva che era a poca distanza dal Domine di Pozioni fece segno al Malfoy di non seguirlo.

Tranquillamente seduto sul ramo di un albero Harry mangiava un panino che era riuscito a prendere dalla Sala Grande durante la fuga dallo sceriffo, sotto di lui, appoggiato al tronco, c’era Viktor anche lui intento a pranzare:

- Mi sto divertendo, sono felice che il preside Silente abbia organizzato questa competizione..-

Osservò Potter tra un boccone e l’altro, il bulgaro annuì:

- Sono d’accordo, mi sto divertendo molto anch’io!-

In quel momento bene udibile all’orecchio dei due ragazzi giunse il rumore di zoccoli, quando si voltarono verso il punto da cui proveniva il suono videro un cavaliere in sella ad un nero destriero con una maschera sul viso salutarli per poi avvicinarsi a loro:

- Salve Robin Hood, è piacevole vedere che i nostri cammini di nuovo si incrociano…-

Il grifonserpe ghignò al fratello voltandosi poi verso il compagno di squadra:

- Little Jhon, ti presento la Maschera di Ferro…come non difende i poveri dalle angherie dei nobili, Maschera di Ferro ti presento Little John, mio grande compagno di avventure!-

Phoenix si abbassò leggermente per stringere la mano del ladro:

- Piacere -

- Il piacere è mio-

Ribattè Krum rispondendo alla stretta, il cavaliere ritornò quindi in posizione eretta sull’animale:

- Ora vado, non posso stare molto fermo nello stesso posto…potrebbero trovarmi!-

Detto questo con un colpo di tacchi sprona il cavallo che parte, alle spalle si lascia i due ragazzi che riprendono il loro pranzo dirigendosi verso l’entrata del castello, proprio in quel momento la principessa uscì dal portone e gli occhi sgranò, piacevolmente stupita,  vedendo l’oggetto della sua ricerca corrergli incontro, Phoenix fermò il destriero poco prima della scalinata alzando le iridi verso Elizabeth che allo sguardo rispose prima di scendere le scale per avvicinarsi:

-         Cavaliere, è un piacere rivedervi!-

Salutò tenendosi il vestito con la mancina per non inciamparvi durante la discesa, Woldfood chinò leggermente il capo ribattendo:

- Dama Elizabeth, l’onore è mio…non credevo di poter di nuovo posare il mio sguardo di indegno mortale su una tale bellezza che sono agli angeli può essere rassomigliata…-

La dama arrossì leggermente sui pallidi zigomi sentendo quella considerazione, i neri occhi abbassò arrestandosi dinanzi alla Maschera di Ferro che si chinò per far scorrere la mancina guantata sulla di lei guancia destra:

- Siete una perla rara in questo regno corrotto…il mio cuore si lacera a pensarvi rinchiusa tra le mura di un castello di vigliacchi…giuro…vi giuro dama Elizabeth che estirperò il seme della menzogna da questo regno!-

- E come credete di farlo cavaliere, con la violenza? Uccidendo chiunque la pensa in modo sbagliato? Cavaliere così non fate che aumentare la rabbia nell’animo delle persone, l’odio porta l’odio, deponete la spada eroe e usate il vostro cuore per far cadere le ingiustizie, se Dio è con voi vi aiuterà anche se non passate i nemici sotto al filo di una lama!-

La mano dell’uomo si scostò dalla guancia della dama,  fu la sua volta di abbassare gli occhi; Elizabeth sospirò, le mani posò entrambe sulla destra della Maschera di Ferro:

- Tutto questo vi porterà solo altro dolore…porterà solo morte…ascoltatemi! Perché tutto questo odio verso la corona? Perché?-

- Perché…-

Il discorso fu interrotto dall’improvviso, quanto inaspettato, arrivo di Lucius che appena vide il fuorilegge gridò:

- Allontanatevi Principessa!-

La spada estrasse pronto a lottare, ma Phoenix fu più veloce e scostata da se la donna spronò il cavallo verso la foresta oscura.

 

    

 

 

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Capitolo 17
*** Inutile violenza ***


 

Lo scontro infine arrivò, le spade cozzarono l’una contro l’altra nell’ampia sala mentre attonita la principessa guardava il capo delle guardie difenderla dal presunto nemico, il cavaliere dalle nere vesti senza problemi sembrava fronteggiare l’avversario muovendosi in fluidi passi…una parata, quindi una giravolta ed infine un affondo che ferì a morte Lucius al torace, di un passò arretrò lasciando l’arma che a terra cadde con un freddo rumore metallico:

- Impossibile-

Sussurrò inginocchiandosi sul pavimento con gli occhi sgranati, un vermiglio rivolo di sangue scivolò dal lato destro della bocca:

- Con la vita pagherai l’onta che al popolo hai arrecato, ed io, Ferro di Morte, sarò il tuo boia….-

La principessa scosse capo, le lacrime già sui neri occhi indugiavano:

- NO!-

Gridò correndo ad abbracciare il suo fedele guardiano frapponendosi così tra la Maschera di Ferro e quest’ultimo:

- Quanto dolore ancora…quanto sangue dovete spargere ancora in terra per purificarla da coloro che l’hanno offesa? Già ogni possedimento è madito del sangue bugiardi, criminali..offesi..calunniatori…già molte persone sono state uccise…vi prego, non sporcate ulteriormente di sangue le mie terre…io…io…non voglio veder più morire nessuno…-

- Spostatevi!-

Ordinò la maschera di ferro alzando la spada, la principessa assottigliò leggermente gli occhi scuotendo il capo:

- Mai, dovrete uccidere anche me! Non voglio vivere in un regno pacifico creato però in terre bagnate dal sangue di una faida che si poteva benissimo evitare se solo voi non aveste avuto questa smania di vendetta così forte da bendarvi gli occhi!-

Lucius osservava stupito quella scena, sentiva però le energie lentamente uscire dal suo corpo..sentiva che presto la morte che sui campi di battaglia non l’aveva preso sarebbe venuta a reclamare la sua anima, il cavaliere abbassò la spada, la ripose nel fodero sulla schiena fissando la principessa da sotto la maschera:

- Come volete…lady, rispetto il vostro volere poiché ora siete la nuova reggente e la vostra opinione rispetto…-

UN lieve inchino fece, quindi a passo veloce si diresse verso il portone della sala, la principessa capì che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto il cavaliere:

- Vi prego non andate!-

Implorò, la voce rimbombò nella stanza facendole eco, l’uomo dall’ignoto nome si fermò:

- Devo andare, il mio posto non è questo…il mio posto non è tra le mura di una reggia…lo sapete..il mio posto è tra la gente, dove qualcuno si macchia di un’ingiustizia….non posso restare…-

- No, non lo so! Perché vi ostinate a voler essere ramingo? Perché volete costringere il vostro animo a tale supplizio, perché volete essere un senza terra?-

Domandò incredula la donna, la Maschera di Ferro sospiro:

- Perché questa è la via che mi sono scelto, lady, voi avete la vostra…io la mia, non potete cambiare il destino che mi sono scelto, perché questo è il destino che Dio ha scelto per me…ha disposto che i nostri passi per qualche tempo fossero vicini…che le nostre strade si unissero, ma ora giunta l’ora del distacco e dovrete sopportarlo perché non si può far niente per mutare il corso di un fiume o per impedire che il futuro arrivi…-

Ostinata la corvina scosse il capo:

- Voi potete restare! Forse il Signore ci ha fatto incontrare per permetterci di restare insieme…forse…-

- Curate l’uomo che stringete fra le braccia…-

La interruppe il cavaliere prima di scomparire dietro il portone:

- La Maschera di Ferro lasciò così per sempre quella reggia che era stata il simbolo dell’oppressione del popolo ed ora sarebbe diventata il simbolo della rinascita di un regno-

Concluse la Cooman entrando in scena, al termine della rappresentazione Phoenix rientrò mentre la Sala applaudiva gli “attori”, subito si portò tra Piton e Lucius che gli scompigliò i capelli:

- Complimenti, bel tenebroso!-

Il corvino gli passò un braccio intorno alle spalle:

- Complimenti anche a voi, le modifiche avete apportato alla storia sono state fantastiche!-

Esclamò rivolgendosi al biondo e alla McGranitt che alzò le spalle:

- Caro Phoenix, puoi ben dirlo!-

La professoressa di Divinazione intervenne:

- Prevedo che il voto della giuria sarà il massimo!-

- Per una volta credo che tu abbia azzeccato qualcosa!-

Aggiunse la McGranitt prima di volgere il capo verso il tavolo dove i giudici si stavano consultando.

Appena lo spettacolo dell’ultimo gruppo si concluse Harry corse dal fratello sorridendo:

- I miei ossequi maschera di ferro…-

- Salve a voi Robin Hood….-

I due hirake si abbracciarono, il più anziano diede una pacca sulla schiena del più giovane osservando:

- Credo però che saremo noi a vincere la sessione…la nostra interpretazione è stata superlativa!-    

- Aspetta a cantare vittoria potremmo vincere noi!-

Intervenne la soave voce di Draco a cui era toccato interpretare la scena del bacio, Potter subito si staccò dal maggiore:

- Ahahah, ciao Draco…bellissimo bacio..-

Due occhi azzurri lo fulminarono glaciali:

- Taci Potter!-

- Devo chiedere a Canon se ha le foto…potrei decider di metterne una gigante nella mia camera!-

- Potter aggiungi ancora una parola e giuro che la pagherai cara!-

Sibilò il biondino portando le braccia sui fianchi:

- Non sei molto minaccioso in quei panni…-

- Perché? Tu credi di poter parlare? Uomo in calzamaglia!-

- Ma voi siete sempre dietro a litigare?-

Domandò Pansy avvicinandosi al gruppetto, la ragazza era chiusa in un abito rosa ed i capelli erano stati rilegati in una coda alta:

- Salve a te Pansy!-

Salutò Harry alzando una mano, presto giunse anche Neville chiuso nella sua armatura di cuoio e con la spada ancora in mano:

- Harry ei stato bravissimo, mi è piaciuta molto la tua interpretazione!-

- Grazie Neville, ma credo che la scena migliore sia stata la tua…sei proprio dotato per ballare!-

Pansy ghignò:

- Perché..Ronald non è stato forse splendido nei panni di Ade?-

Un identico ghigno comparve sul volto del moretto:

- Incantevole…davvero incantevole…Hermione e lui penso facciano una coppia stupenda!-

Ogni discorso venne interrotto dalla voce di Silente che si era alzato in piedi e dopo aver richiamato l’attenzione si stava apprestato a rivelare il verdetto della giuria:

- Premetto che è stato molto difficile decidere a chi dare il punteggio più alto..tutte le squadre hanno saputo dare il meglio di loro…ai druidi di Avalon sono attribuiti 30 punti..la loro è stata la migliore interpretazione…-

UN urlo di giubilo si alzò dai tavoli mentre nella squadra tutti si complimentarono con Neville reputato il fautore di quella vittoria:

- Al secondo posto a pari merito troviamo gli Angeli Neri e i Guerrieri Celesti a cui sono attribuiti 25 punti….al terzo posto la Compagnia dei Draghi..20 punti a loro ed infine le Chimere a cui sono attribuiti 15 punti…-

Draco sospirò, era colpa sua..infondo quella parte non gli piaceva molto e non aveva saputo dare il meglio di sé nell’interpetazione, forse con Harry sarebbe stato diverso…

Sun tabellone magico i punteggi si aggiornarono mostrando la nuova classifica:

- Angeli Neri 225 punti

- Guerrieri Celesti 215 punti

- Chimere195 punti

- La Compagnia dei Draghi 195 punti

- I Druidi di Avalon 195 punti

 

In quel momento in un angolo della Sala Grande comparve un uomo ammantato in un nero manto, nessuno lo notò se non Phoenix che gli si avvicinò furtivamente:

- Lavre..cosa ci fai qui?-

Piton malgrado la lontananza dai due sentì perfettamente le loro parole:

- Signore..dovete venire! Subito..non c’è tempo…è..è successa una cosa terribile..catastrofica..dovete..dovete venire via con me…dovete..-

Il corvino sbarrò gli occhi sperando che ciò che aveva avvertito nell’animo della guardia non fosse vero:

- Lavre..ciò..ciò che sento non è vero…-

- Mio signore..venga…-

Severus non fece in tempo ad avvicinarsi che già Woldfood e Lavre erano scomparsi nelle ombre, anche Silente aveva seguito la scena senza però poter udire le parole dei due Hirake e subito scese dal palco della giuria per avvicinarsi al Domine:

- So dove sono andati, vieni Severus-

Il tono tetro utilizzato dal preside fece comprendere a Piton che la situazione era molto più grave di quanto pensasse.

Arrivati al villaggio degli Hirake Severus non potè che constatare lo spettrale silenzio che vi dimorava, ben diverso dalla solita accogliente calma…il passo all’inizio lento accellerò fino a diventare una corsa…si fermò quando vide Phoenix in ginocchio in mezzo alla piccola piazza del villaggio, tra le braccia teneva il corpo straziato di una bambina dalle candide ali spezzate, la sua voce fu terribilmente chiara e quella situazione che all’inizio poteva essere benissimo scambiata per un incubo divenne terribilmente reale:

- Siamo rimasti in dieci…siamo rimasti in dieci…i mangiamorte li hanno uccisi tutti…donne…banbini…tutti..tutti…-

- Phoenix..-

Chiamò Severus compiendo un passo per coprire il metro che lo divideva dal grifonserpe:

-..ma la pagheranno..si la pagheranno cara…-

Le nere ali di fuoco si aprirono maestose e sinistre sulla schiena del principe degli Hirake:

-..hanno voluto destare la bestia che dormiva nel mio cuore..-

Gli occhi chiusi si aprirono mostrando il loro colore vermiglio:

-…ed ora ne assaggeranno le zanne..-

Lentamente si alzò in piedi tenendo la bambina tra le braccia, due passi fece curandosi non calpestare i corpi dei parirazza:

-…oh si, presto Voldemort vedrà la sua fine…i germe dei mangiamorte sarà estirpato alla radice..-

- Phoenix..no.-

Mormorò Piton sentendo l’aura del Woldfood cambiare..divenire oscura, maligna..fredda:

-..ed io sarò la falce che reciderà le anime immonde di queste..creature che hanno osato far del male al mio popolo-

Per un attimo solo il silenzio regnò poi Phoenix emise un verso…un grido perforante che rimbombò per tutto il villaggio..un grido triste..un grido molto simile ad un urlo di dolore…

Silente si portò una mano sul volto scuotendo il capo, alla fine Voldemort aveva trovato il modo di distruggere l’animo di Phoenix..alla fine era riuscito a spegnere il bene che dimorava in lui gettandolo nell’oscura maglia della vendetta:

- Silente..cosa posso fare? Come possiamo aiutarlo?-

Domandò un abbattuto Piton al preside che si trovava a poco meno di un metro alle sue spalle:

- Severus…-

Iniziò Albus non sapendo però come continuare, un sospirò esalò:

-…non ci sono parole per lenire il dolore che adesso divora il cuore di Phoenix, la sua razza è stata quasi completamente sterminata da dei pazzi…i suoi fratelli…persone che l’hanno visto crescere e divenire ciò che è ora sono state uccise solo per il gusto di vederlo soffrire…non c’è niente che possiamo fare..perché non c’è modo alcuno di riportare un hirake in vita…l’unica cosa che possiamo fare è stargli accanto..fargli sentire la nostra presenza, ma con i gesti..un gesto vale più di mille parole Severus…-

Il domine annuì e quando Phoenix si chinò posando a terra il corpo della bambina e poi si girò verso di loro con le lacrime che dagli occhi cadevano copiose seppe cosa fare, lo abbracciò senza dire nulla..solo lo abbracciò ascoltando il suo pianto, quando Silente si avvicinò posando una mano sulla testa del figlio quest’ultimo abbracciò anche lui continuando a piangere.

“Povero piccolo hirake..è tutto solo ora! Cosa farà? Piangi hirake…piangi…poi prendi il tuo fardello e reclama la tua vendetta”

La nera figura saltò già da un albero al limitare del villaggio, con lento passo si incamminò dalla parte opposta:

- Oh si…sarà proprio divertente vederti all’opera…mio piccolo hirake! È valsa la pena aspettare tutti questi lunghi anni e organizzare il tutto, il primo atto si chiude ora, caro principino, nel secondo entrerà l’antgonista!-

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Capitolo 18
*** Il Canto degli Hirake ***


La pioggia cadeva incensate da diverse ore, sembrava quasi che la natura piangesse la morte del popolo degli Hirake

 

 

Il Canto degli Hirake

 

 

 

 

La pioggia cadeva incensate da diverse ore, sembrava quasi che la natura piangesse la morte del popolo degli Hirake..

Severus era riuscito a convincere Phoenix a tornare al castello, ma non era tuttavia riuscito a convincerlo ad entrare nel maniero.

Ora lo guardava, al riparo dalla classe di Difesa Contro le Arti Oscure..

Era lì, immobile in mezzo ai giardini con il capo rivolto verso il cielo, sapeva bene che si comportava così per nascondere le proprie cremisi lacrime, lo sapeva fin troppo bene, poteva benissimo avvertirne lo spirito a pezzi..

Poteva ancora ricordare perfettamente lo sguardo di Phoenix mentre stringeva tra le braccia il piccolo corpo di quella hirake..

Ne ricordava la tristezza subito mutata in rabbia..

Sapeva bene che in quel momento stava solo sfogando per potersi preparare alla battaglia, le ali erano spalancate sulla schiena.

Nere.

Sinistre.

Non le celava più anzi, le teneva bene aperte quasi a sfidare i maghi ad andarlo a prendere.

Severus abbassò il capo.

Lui non poteva fare assolutamente nulla, si sentiva come inutile davanti al dolore dell’hirake:

- Lo avverti?-

La voce di Albus distolse il domine dai suoi pensieri,si voltò a guardare il preside appena entrato nell’aula:

- Cosa?-

L’anziano mago colmò la distanza che li separava e lo affiancò accanto alla finestra rivolgendo anche lui lo sguardo sull’hirake:

- Il potere che sta caricando..-

Il serpeverde scosse il capo appena, troppo impegnato ad osservare il corvino che, malgrado i suoi sforzi, non riusciva mai ad aiutare nel modo giusto:

- No, non sento nulla…-

Silente sorrise, i suoi soliti sorrisi da buon padre di famiglia ed allo stesso enigmatici:

- Capisco, Phoenix si sta caricando di tutto il potere che riesce ad ottenere da ciò che lo circonda per poter amplificare al massimo il suo canto e richiamare tutti gli Hirake superstiti..-

C’erano ancora dei sopravvissuti?

Beh, era possibile, degli hirake potevano benissimo essersi nascosti proprio come Phoenix aveva fatto quando erano giovani..

Tutto era possibile in fondo…

Phoenix voleva distruggere Voldemort, questo l’aveva ben capito e, il pozionista lo sapeva fin troppo bene, non si sarebbe sconfitto fino ad aver annientato totalmente i mangiamorte.

Gli Hirake, a memoria di storia, erano sempre stati un popolo pacifico, ma se veniva attaccato..

Beh, il predatore si trasformava in preda ed in pochi istanti la sua esistenza cessava senza poter nemmeno accennare una resistenza.

Severus si sedette su un banco, Albus sorrise triste:

- A memoria di mago soltanto due volte si è udito il canto di un Hirake…-

Spiegò il preside senza mai lasciare con lo sguardo il proprio figlio adottivo:

-…la prima volta è stata quando il ministero della magia attaccò Phoenix, fu Nicolas a richiamare a sé il suo popolo per poter permettere al piccolo principe di scappare –

- E la seconda?-

Un canto, molto simile  a quello della fenice, si era appena iniziato a diffondere per i giardini, malgrado la distanza Severus lo poteva sentire perfettamente.

Era un canto privo di parole, soltanto vocalizzi che si alternavano uno dietro l’altro in una melodia triste che faceva quasi sanguinare il cuore per l’angoscia che ogni singola nota trasmetteva.

Alcune lacrime gli caddero, impossibili da trattenere, dagli occhi e, voltandosi verso Silente, vide che anche lui stava piangendo:

- Ma..-

Albus si voltò verso di lui, incrociò le braccia appoggiandosi anche lui ad uno dei banchi della classe:

- Gli Hirake sono direttamente collegati alla magia, sono creature in cui la magia scorre liberamente….per questo riescono a controllare anche degli elementi, loro sono parte della magia, per questo, quando un Hirake canta collegandosi a tutti i suoi simili nel mondo, anche noi avvertiamo il suo richiamo…non possiamo evitarlo essendo anche noi creature magiche, ma essendo meno potenti di loro avvertiamo soltanto l’emozione che fa scaturire il canto…-

Severus si asciugò le lacrime che continuavano a cadere dal suo viso:

- Dolore…-

Silente annuì:

- Esattamente, come un canarino canta soltanto se soffre, anche un Hirake canta soltanto se prova dolore…lo fa per chiedere aiuto..-

Snape si avviò verso la porta deciso a scendere in giardino per poter aiutare l’amato, ma prima che potesse raggiungere la soglia su di essa comparve la figura di Minerva, bianca come un lenzuolo, anche lei aveva le lacrime agli occhi:

- Albus, cosa sta accadendo? Non dirmi che..-

L’anziano mago si voltò verso la professoressa di trasfigurazione:

- Si, Minerva, gli Hirake si stanno preparando a scendere in guerra..-

La donna scosse il capo incredula alle parole appena pronunciate dal preside:

- Albus, devi farli scappare…gli auror stanno venendo qui, il ministro crede Phoenix si sia alleato con i mangiamorte!-

- COSA?!-

Era stato Severus ad intervenire, incredulo per le parole appena udite.

Phoenix aveva sottolineato più volte la sua posizione!

Il ministero sapeva bene quanto quest’ultimo odiava il Signore Oscuro!

Harry Potter era suo fratello in fondo!

La grifondoro si passò una mano tra i capelli cercando una qualsiasi ragione per cui il ministro avrebbe dovuto credere una cosa simile, ma non riuscì a trovarne nemmeno una.

- Il Canto di un Hirake suscita alle persone emozioni diverse, forse al ministro ha suscitato paura e desidera semplicemente che Phoenix smetta di cantare, ci sono persone che non sanno sopportare la tristezza…-

Spiegò Silente, quindi riportò l’attenzione sul Woldfood:

- …ma penso che ormai sia troppo tardi per nasconderli o fermare il canto….-

Phoenix era stato appena raggiunto da Harry che, anche lui ad ali spiegate, aveva iniziato a cantare intensificando la già forte melodia, ben presto nel cielo comparvero tante piccole macchie nere che, man mano che si avvicinavano, prendevano una forma e dei colori.

Intorno al Principe degli Hirake si iniziarono a riunire pari-razza di ogni genere.

Ali bianche.

Ali rosse.

Ali nere.

Tutti, man mano che atterravano, iniziavano a cantare.

Era la prima volta che accadeva, anche Silente era stupito nel vedere così tanti Hirake intonare il medesimo canto, quando anche l’ultimo fu atterrato la melodia cessò.

Phoenix uscì dal folto gruppo di Hirake che, potendo finalmente parlare, lo acclamavano come loro re e guida.

Attese qualche istante, poi parlò con voce chiara e calma.

La pioggia aveva smesso di cadere lasciando, in parte, il posto ad un pallido sole che appena faceva capolino tra le nubi:

- Fratelli miei, mie sorelle..-

Iniziò rivolgendo lo sguardo a tutti i suoi simili:

-…alcuni di voi non mi hanno mai visto, altri non sanno nemmeno chi io sia….ma io conosco ognuno di voi, vi ho sentito crescere, sapevo quando eravate tristi e quando eravate felici, ho visto perfino crescere alcuni di voi…-

Lo sguardo divenne duro, freddo:

-….ieri dei maghi hanno barbaramente trucidato dei nostri fratelli, hanno bruciato il loro villaggio e senza alcuna pietà hanno carpito le loro vite..-

Tra gli Hirake si alzarono grida che inneggiavano al genocidio dei maghi, altri mostrarono gli affilati denti:

-…questi maghi fanno parte di un’organizzazione che porta il nome di Mangiamorte il cui capo si chiama Voldemort, colui che ha portato la disgrazia sul nostro popolo..-

Il sorriso che comparve sul volto di Phoenix era un sorriso crudele, malvagio:

-…i maghi ci hanno sempre dipinto come un popolo crudele e spietato, è giunto il momento di rispettare questa fama, estirpiamo all’origine questo male che grava sul mondo della magia!-

 

 

Ok…ho avuto un po’ la crisi per questa storia, ma prometto che ora tenterò di essere puntuale con gli aggiornamenti, mi scuso per la prolungata assenza ç__ç

 

 

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