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Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nello
scompartimento del treno della scuola, quando la porta si aprì im
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nello
scompartimento del treno della scuola, quando la porta si aprì improvvisamente:
-Potter, seguimi-
Era Malfoy, sembrava molto spaventato dalla voce e questo
convinse il grifondoro a seguirlo senza obbiettare lasciando i suoi compagni
senza neanche salutarli, mentre camminavano nel corridoio chiese:
- Cosa devi dirmi Malfoy?- Il biondo si fermò davanti a uno
scompartimento, si girò verso la sua nemesi e con occhi imploranti che
spiazzarono il moro rispose: - Devi aiutarmi, solo tu lo puoi fare….-
- Dimmi il problema e se posso ti aiuterò-
Sospirò Potter appoggiando una mano sulla spalla del
serpeverde per rassicurarlo:
- Quindi non m odi!-
Affermò Draco guardando speranzoso Harry:
- Malfoy, non so che idea ti sei fatto su di me, ma io…non,
non ti odio..si può dire che fra me e te c’è solo una sana rivalità!-
- Sono felice, perché neanch’io ti odio…-
- Bene, ora dimmi che problema c’è!- Malfoy fece entrare
l’ex-nemico nello scompartimento:
- Giudica da te-
Rispose indicandogli il padre sdraiato sui sedili e coperto
da una mantello nero macchiato di sangue che, tuttavia, lasciava intravedere
dei graffi profondi sul petto, il viso era la parte più sana anche se era
costellata di graffietti e l’espressione che aveva mostrava l’evidente dolore
che stava provando:
- Chi è stato?-
Domandò incredulo il
grifone fissando l’uomo ferito, Draco spiegò:
- Quando il Signore Oscuro ha scoperto che mio padre stava
cercando di lasciare la cerchia dei Mangiamorte l’ha punito lasciandolo nelle
mani dei suoi “compagni”, dopo interi giorni di tortura, non so come, è
riuscito a fuggire fino al treno dove io l’ho incontrato…-
Il moro fu sicuro che Draco non stesse mentendo perché vide
nei suoi occhi la sincerità e la paura di perdere il padre:
- Stai tranquillo
Mal..Draco, io ti aiuterò!-
Il biondo abbracciò il bambino sopravvissuto mentre lacrime
scendevano dai suoi occhi:
- Grazie Harry, sapevo di poter contare su di te!-
Il moro sorrise
rendendosi conto del nuovo legame che si era creato tra loro: da rivali giurati
erano diventati amici; chissà cosa avrebbero detto i suoi compagni di casa
vedendolo a consolare il principino dei serpeverde: - Draco, ora lasciami e
cerchiamo di curare tuo padre, poi lo porteremo da Silente…lui saprà di sicuro
cosa fare!-
Il serpeverde arrossì, lasciò andare il moro mentre un
leggero rossore compariva sui suoi zigomi per l’imbarazzo dell’azione che aveva
appena fatto, Harry tolse il mantello che copriva il corpo di Lucius per rendersi
conto della situazione, l’uomo socchiuse gli occhi e lo vide: - Tu cosa…ci
fai…qui?- Domandò faticosamente, Potter prese la bacchetta dalla tasca dei
pantaloni e disse: - Medicamino!- Una cassetta bianca con una croce rossa
comparì sul pavimento, mentre l’apriva rispose: - Sono qui per aiutarla…
- Prese un pezzo di cotone e vi verso sopra del
disinfettante, Malfoy junior intervenne:
- Perchè non lo medichi con la medi - magia?-
- Ho imparato a mie spese che se rimargini una ferita con la
magia senza averla prima pulita rischi di passare una settimana infernale….-
- In che senso?-
- Febbre, giramenti
di testa…ti sembra di morire..-
Guardò una ferita sulla gamba che perdeva ancora sangue,con
gesti leggeri e studiati cominciò a pulirla:
- Farà male quando comincerò a pulire quelle più profonde-
Avvisò prima di passare ad un taglio profondo sulla caviglia, l’ex- mangiamorte
urlò, Draco gli strinse la mano, poi prese anche lui un pezzo di cotone e
incominciò a dare una mano al compagno che notandolo spiegò:
- Pulisci la ferita verso l’esterno, se no si infetta ancora
di più!-
Il biondino era
stupito, non pensava che Potter sapesse cosi tante cose sulle medicazioni:
- Come mai sei cosi bravo a medicare le ferite? I maghi di
solito si affidano solo alla magia!-
Il moro scoprì un braccio dove erano evidenti dei graffi
recenti:
- Vivere con i Dusley serve a qualcosa, sono costretto a
curarmi da solo le ferite che mi vengono fatte….-
- Ho sentito che tuo cugino ti picchiava…pensavo che avesse
smesso..-
- Si, loro hanno smesso, ma difendersi senza magia dagli
attacchi di Voldemort non è facile!-
- Ti ha trovato?!-
- Lui no, ma le sue spie si, cercano sempre di catturarmi ma
fanno sempre una brutta fine…-
Finito di pulire le ferite Harry prese una fascia che usò
per il braccio destro spiegando:
- Anche se non è una frattura scomposta è meglio che lo
fascio, le farà meno male quando camminerà-
Il padre di Malfoy non rispose, guardò freddamente il
grifondoro chiedendo:
- Pechè mi aiuti?!-
-Io aiuto chiunque è in difficoltà, Draco mi ha chiesto aiuto
e io glielo dato!- - Tu sei davvero pazzo! Come fai ad aiutare delle persone
che fino a un giorno fa ti disprezzavano e progettavano la tua morte-
- Signor Malfoy, io apprezzo mille volte di più una persona
che cambia in meglio piuttosto che una che resta sempre uguale, se lo
ricordi…inoltre, ora, siamo sulla stessa barca, non potrei mai dire di no a un
alleato!-
Un serpente nero troncò la conversazione strisciando fino a
Harry che lo fece salire sul suo braccio: - Cosa succede Raska?-
- Ron ed Hermione stanno arrivando! Devi scappare!-
- Grazie, piccola mia-
- Harry, quel serpente è tuo?-
Domandò stupito Draco, il moro annuì alzandosi in piedi
- Ora dobbiamo fuggire, i miei amici stanno arrivando e penso
che equivocherebbero questa situazione!-
- Come facciamo a scappare?- - Volando- Rispose enigmatico
Harry prima di aprire il finestrino e fischiare due volte, dopo pochi secondi
un ippogrifo si accostò alla finestra, il serpeverde scosse la testa:
- No Harry, non puoi!- Il moro agitò la bacchetta e fece
scomparire il vetro: - Signor Malfoy, soffre di vertigini?-
- Certo che no Potter!- - Bene!- In un solo gesto lo prese
sulle spalle, poi saltò in groppa a Fiorebecco che cinguettò per salutarlo,
aiutò Lucius a sedersi davanti a lui, poi invitò Malfoy junior a saltare: - Dai
Draco! Muoviti- - No Harry, quell’ippogrifo non mi sopporta-
- Dai Draco, Fiorebecco a dimenticato! Ora vieni!-
- No!-
Lucius non riusciva a credere ai suoi occhi, spazientito si
mise a gridare anche lui: - Draco non fare il codardo! Muoviti!-
- No,
papy..Fiorebecco mi odia!-
Potter ghignò ed estrasse la bacchetta:
- Accio Draco!-
Il Serpeverde si ritrovò scaraventato tra le braccia del
grifondoro che lo fece sedere dietro di lui:
- Tieniti a me, ora si parte!-
- Ti odio Harry, volevi uccidermi!?-
Esclamò adirato il biondino mentre stringeva le braccia
intorno alla vita di Harry che con un colpo di tacchi invitò Fiorebecco ad
aumentare la velocità, l’ippogrifo ubbidì e in pochi minuti il castello comparì
all’orizzonte; Lucius, dopo essersi ripreso per il traumatico cambio di “mezzo
di trasporto” osservò:
- Tu saresti stato benissimo a serpeverde, Potter…lo sia?-
- Si, lo so…infatti quest’anno lo passerò tra i
serpeverde..- - Cosa?!- Lo interruppe basito Draco, il grifondoro sospirò:
- Quest’estate ho ricevuto un messaggio da Silente in cui mi
chiedeva se potevo passare ai Serpeverde, mi ha detto che il Cappello Parlante
l’ha pregato di farlo…io risposto di si, credo che sia l’unico modo per creare
un’amicizia fra tutte le case…non so se mi spiego…- Lucius sorrise ricordandosi
i suoi anni a Hogwarts, gli venne in mente un ragazzo dai lunghi capelli
corvini che amava il kon-fu..
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Arrivati al castello Harry coprì Lucius con il mantello
dell’invisibilità che si era premunito di mettersi in tasca prima della fuga e,
con Draco al suo fianco che aiutava il padre a camminare si diresse verso
l’ufficio di Silente, lì, non sapendo la parola d’ordine usò un degli suoi
nuovi poteri per passare il gargoyle: estrasse la bacchetta e colpì tre volte
il muro mormorando qualcosa a bassa voce, una porta comparve e subito la aprì
facendo passare i due Malfoy che lo fissarono increduli; scesero le scale che
portavano all’ufficio e, quando arrivarono furono accolti da Silente:
- Salve Harry, salve Draco, cosa è successo?-
Chiese minimamente preoccupato il preside, il grifondoro
sorrise:
- Lei sa già tutto vero?-
- Si, Harry sono stato informato della tua fuga dal treno…ah
Lucius si può anche togliere il mantello dell’invisibilità, so bene che è qui
anche lei!-
L’ex-mangiamorte si tolse il mantello e si accomodò su una
sedia, Potter spiegò:
- Lucius ha tradito Voldemort che non l’ha gradito per
niente…Draco è venuto da me per chiedermi aiuto visto che Lucius era messo
male…-
- So tutta la storia Harry, Severus mi ha raccontato parte
della storia mentre al resto ci ha pensato il nuovo professore di Difesa contro
le Arti Oscure, vi ha incrociato mentre salivate su Fiorebecco, ma non voleva
intervenire, cosi è venuto a scuola subito -
Lucius sorrise sarcastico domandando:
- Questo professore riuscirà a superare l’anno?-
- Certo Lucius, è un ragazzo molto bravo e per lungo tempo
ha avuto a che fare con le creature magiche del mondo -
- Mi meravigli Albus, hai convocato un mercenario!-
- Non dovresti parlare male di me, Lucius…-
Un ragazzo uscì dall’ombra prodotta da una libreria vicino
all’entrata: lunghi capelli neri erano legati in una coda da un laccetto rosso,
gli occhi blu si notavano moltissimo per via di una fascia sulla fronte che
teneva indietro la frangia, vestiva con un paio di pantaloni neri e una
maglietta bianca aderente nascosta in parte da uno spolverino nero allacciato
alla vita con una cintura della stessa tinta a cui era appesa una spada; poi
fermandosi accanto al biondo continuò:
- In fondo eravamo compagni, spero che tu ti ricorda di
me,ero uno dei tuoi migliori amici!-
Draco intervenne:
- Non ti ho mai notato nelle foto di casa di papà!-
- Infatti non ero un Serpeverde, io ero un Grifondoro, o
meglio, un grifonserpe!-
- Allora sei te che hai mandato la spilla a Harry!-
- Si, lui e il nesso tra le due case, se non riuscirà a
tenerle unite accadrà una cosa molto spiacevole..-
- Cosa?-
Chiese curioso il giovane Malfoy, Silente spiegò:
- Le difese di Hogwarts cadranno-
- Cosa!???-
- Proprio così, i quattro fondatori hanno imposto una
barriera fondata sull’alleanza tra le case e una sana rivalità, purtroppo
questa rivalità è diventata molto pericola……..-
Nello studio cadde un silenzio di tomba che fu spezzato da
Harry:
- Quando ci sarà l’investitura?-
- Stasera…-
Rispose il giovane professore, poi ad un cenno del capo di
Silente continuò:
- Dopo lo Smistamento, sai cosa devi fare Harry?-
- Si, mi è stato spiegato come funziona-
- Hai uno scudiero?-
- No, non trascinerò nessuno con me!-
- Devi, la tradizione vieta che un Cavaliere si presenti
senza uno scudiero-
- Davvero? Io cambierò le tradizioni!-
- Harry!-
Lo ammonì il corvino, Draco intervenne:
- Sarò io il tuo scudiero!-
Gridò, nello studio calò per la seconda volta il silenzio,
poi Silente sorrise:
- Va bene Draco, segui Harry che ti , mostrerà i tuoi abiti
-
Il grifondoro fissò sgomento il serpeverde che gli sorrise:
- Siamo amici, no? Gli amici si aiutano!-
- Grazie Draco-
Lucius rimase sgomento per qualche secondo dopo
l’affermazione del figlio, poi sorrise:
- Chi era il tuo scudiere professor Woldfood?-
Il professore di Dada sorrise:
- Signor Malfoy, io avevo due scudieri e, per quello che rammento,
lei li conosceva bene tutti e due-
- Può essere -
Ribattè a tono ilbiondo, poi si alzò:
- Dubledore….-
- Tranquillo Lucius, d’ora in poi sarai sotto la mia
protezione…ah, aiuterai Severus in pozioni emagari Phoenix in DADA, cosa ne pensi?-
- Una splendida idea -
- Ora accompagna Harry e Draco a cambiarsi, almeno vedrai
anche la tua camera!-
- SiI-
Rispose Lucius prima di precedere i due ragazzi fuori dallo
studio, quando furono fuori Phoenix si sedette su una sedia e sospirò:
- Credi che ci riusciranno?-
- Non lo so-
Sospirò Albus, il corvino si spostò una ciocca di capelli
dalla fronte:
- Io non sono venuto con il solo fine di insegnare la Difesa
Contro le Arti Oscure, lo sai, vero?-
- Si, mi immaginavo che un tipo come te non spedisse di
proposito la sua cartella a Hogwarts senza un secondo fine-
Un ghigno comparve sulle labbra del Woldfood:
- Durante questi anni ho fatto molte ricerche sulla mia
famiglia e sulla linea del mio sangue, inoltre….-
Si avvicinò alla porta e la aprì:
- Non capita tutti i giorni che nasca un grifonserpe…-
- A cosa attribuisci il cambiamento di Harry?-
Domandò il preside sapendo che il ragazzo davanti a lui
aveva già molte idee:
- Una delle tante è che sia Tom, ricordati Albus…Tom è
cambiato quando a raggiunto il suo sesto anno a Hogwarts-
Detto questo uscì anche lui dallo studio lasciando solo il
preside che si sedette dietro la sua scrivania, poi accarezzò Funny sulla
testa:
- Hai visto Funny, la sorgente di luce è tornata-
Gli disse ottenendo come risposta un trillo dalla fenice.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Lucius era seduto su una sedia in fondo a una stanza da
letto, osservava Harry e il figlio mentre si cambiavano: il moro aveva
indossato un abbigliamento da cavaliere con tanto di mantello su cui era
ricamato lo stemma del grifonserpe e spada con incisioni tribali, Draco invece
aveva indossato una tunica verde smeraldo e un mantello di un verde più scuro
su cui era ricamato un serpente argentato.
*Flashback*
Phoenix si stava sistemando la spada alla cintola quando si
accorse che Lucius era in difficoltà con il vestito:
- Bisogno di aiuto Lucius?-
- Si, non riesco ad allacciarmi la cordicella dietro al
collo!-
Il corvino si avvicinò e gli legò la cordicella dietro al
collo, il biondo sospirò:
- Ho paura-
- Non devi avere paura, è solo una cerimonia tradizionale!-
- Lo so, ma…-
- No pensarci Lucius, pensa solo che diventeremo le persone
più popolari della scuola!-
Il biondo sorrise al compagno:
- Va bene!-
Phoenix tornò a prepararsi, la porta della stanza si aprì:
- Venite-
Disse Silente, Phoenix annuì:
- Andiamo!
-
*Flashback
fine*
Draco si girò verso Harry e gli sorrise:
- Grazie..-
- Per cosa?-
- Hai accettato la mia mano-
Il grifondoro gli si avvicinò e gli accarezzò i capelli
platinati:
- Questa volta era giusto -
Il giovane Malfoyarrossì, frettolosamente si girò verso la sedia dove erano appoggiati
due guanti neri e li porse al ex-rivale:
- Tieni, ti stavi dimenticando!-
Il moro li prese e li indossò mentre sul suo volto compariva
un piccolo sorriso di soddisfazione:
- Grazie Draco, sarai un bravo scudiero!-
- Mi stavo dimenticando che da domani sarai un mio
superiore!-
- Non dire cosi Dra’, saremo alleati..ecco, diciamo così!-
- Mi coinvolgerai nelle tue uscite serali?-
- Si-
- Potrò seguirti nelle tue avventure come facevano la
Granger e Wesley?-
Domandò ansioso il biondino con gli occhi grigi che gli
luccicavano, Harry sorrise:
- Certo! Cercavo giusto un nuovo compagno di avventure -
Lucius si intromise nella discussione:
- Cercate di non combinare troppi disastri! Mi va bene che
ogni tanto usciate dal dormitorio, ma cercate di non esagerare!-
- Pa’ sembri una veccia comare!-
- Signorino, non parlare così con me o giuro che…..-
In quel preciso istante la porta si aprì lasciando vedere
Phoenix con il suo vestito di cavaliere addosso affiancato da un Silente
raggiante che disse:
- Venite, è ora!-
Lucius fece per incamminarsi ma una fitta al fianco gli fece
perdere l’equilibrio facendolo cadere in avanti, il nuovo professore però lo
prese al volo prima che potesse toccare terra e farsi seriamente male, appena
lo rialzò gli guardò il fianco da cui usciva molto sangue, poi, usando i suoi
poteri speciali migliorò la sua vista e riuscì a scorgere ferite più gravi di
quelle che erano già state medicate o che non mostrava, sospirò:
- Albus, comincia ad andare, vi raggiungerò più tardi-
Il preside annuì portando via i due alunni e lasciando soli
Phoenix e Malfoy.
- Perché? Io voglio vedere l’iniziazione di mio figlio!-
Il corvino lo stese su letto e cominciò a spogliarlo, Lucius
tremò:
- Cosa vuoi fare?!-
- Niente di quello che pensi! Le tue ferite sono gravi e una
cura posticipata può renderle ancora più gravi…Harry ha fatto un buon lavoro,
ma tu non gli hai mostrato le ferite peggiori-
- Come fai…-
- Ho un buono occhio! Essere un mercenario affina la vista!-
Un falco entrò dalla finestra e si posò sulla spalla del
padrone Woldfood gli accarezzò con la mano libera la testa, poi li porse un
foglietto, l’animale lo prese nel becco e volò via.
Dopo minuti di silenzio passati con Phoenix intentò a
guardare e curare ferite e Lucius completamente imbarazzato la porta si aprì
lasciando entrare Piton:
- Mi ha fatto chiamare professor Woldfood?-
- Si, professor Piton, vorrei il suo aiuto per curare le
ferite di Lucius-
Il Domine di pozioni si accorse dell’amico steso sul letto e
domandò:
- E così grave?-
- Potrei dire di si! Voldemort non ci è andato leggero!-
- Posso proporre di fare delle pozioni ricostituenti?-
- Certo, gli ingredienti sono nel baule nero accanto alla
libreria-
Severus seguì le indicazioni del giovane professore e prese
gli ingredienti dal baule, poi si mise a preparare le pozioni, mentre lo faceva
si ritrovò a guardare Phoenix seduto accanto a Lucius a medicargli le ferite,
provò un moto di gelosia e dovette lottare con tutto se stesso per non andare
ad uccidere il biondo, si consolò pensando che la pozione sarebbe stata
amarissima e almeno quello sarebbe stata una vendetta indiretta; si avvicinò e
la diede gentilmente al giovane professore che gli sorrise:
- Grazie, professor Piton, lei mi è stato di grande aiuto-
- Faccio solo il mio dovere -
Rispose mentre lottava contro l’imbarazzo, Lucius cercò di
sedersi sul lettino per bere, ma Phoenix lo fulminò con lo sguardo:
- No, Lucius, ci penso io-
Detto questo lo alzò di peso e lo fece appoggiare contro il
muro, poi lo aiutò a bere la pozione:
- Bevila tutta o non guarirai mai!-
Dentro di se il Domine di pozioni sorrise alla faccia
schifata del Malfoy che appena finì di bere esclamò:
- Ricordati Phoenix, sei in debito con me!-
Woldfood gli accarezzò i capelli, rise e disse:
- Ti inviterò fuori appena ti sarai rimesso, ok?-
- Certo, non potevo chiederedi meglio!-
Ribattè Lucius, Phoenix si girò verso Severus e gli sorrise
di nuovo:
- Naturalmente sei invitato anche te!-
- Grazie, professor Woldfood, ma non credo che avrò tempo
libero….-
- Dai! Un pomeriggio potrai pur dedicarlo a noi umili
mortali!-
- Va bene, ma scelgo io dove andare!-
- Ai suoi ordini comandante Piton!-
Esclamò scherzosamente Phoenix mettendosi sull’attenti ed
eseguendo il salito militare, il moro decise di stare al suo gioco e ribatté:
- Riposo soldato!-
Dopodiché scoppiarono tutti e due in una sonora risata,
quando si furono ripresi il corvino disse:
- Io devo andare, devo investire due cavalieri….professor
Piton è meglio che venga anche lei-
- Arrivo professor Woldfood, voglio proprio scoprire chi
sono questi due cavalieri!-
Phoenix si girò verso Lucius quando fu sull’uscio della
porta e lo salutò con la mano:
- Ci vediamo dopo!-
- Va bene Phoenix, buona fortuna!-
- Grazie!-
Poi uscì seguito a ruota da Severus.
Severus camminava accanto a Phoenix, solo i loro passi
rompevano il silenzio che si era creato tra loro:
“ Sono qui, accanto a te, cammino al tuo fianco e ti
guardo mentre con il tuo fare: testa alta, occhi freddi e autoritari e camminata
decisa; vai verso la Sala Grande….Merlino sa solo come fai ad essere così bello
da far quasi paura! Sembri un angelo, ma sembri anche un diavolo apparso sulla
terra per tentarci! Oggi, quando ti ho rivisto dopo anni di lontananzami è sembrato di rinascere, mi sei mancato!
Vorrei urlartelo, ma non so se la cosa ti farebbe piacere……sei cambiato…lo
so…le guerre ti hanno reso forte, ancora più bello e straripante di potere, un
potere che è perfino palpabile!”
- Professor Piton, a che cosa sta pensando?-
“Ecco, ora mi dai anche del lei! Ti prego chiamami di
nuovo per nome!Il mio nome è così bello pronunciato dalle tue labbra!”
Severus fu scosso dai suoi pensieri, si girò per guardare
negli occhi il giovane:
- A niente di speciale!-
Rispose cercando di essere il più convincente possibile, il
professore di DADA lo squadrò:
- Sai…sembravi molto triste, per questo mi sono allarmato…tu
di solito hai uno sguardo ….diverso….-
“Volevi dire freddo,vero? Lo so, ma questo è il mio modo
di essere! E tu? Qual è il tuo modo di essere? Perché sei cambiato così tanto?
Perché non se più il vitale ragazzo che a preso il diploma a Hogwarts tredici
anni fa?”
- Non preoccuparti Phoenix è tutto a posto!-
“Che stupido che sono! Non va tutto bene! Perché mi
ostino a mentirgli?”
Woldfood sorrise dolcemente e abbracciò per la vita il
collega:
- Se c’è qualche problema parlane pure con me, anche se è da
molto che non ci vediamo…anche se sono cambiato…rimango comunque un tuo amico!-
Piton spalancò gli occhi rimanendo inerme tra le braccia del
corvino che continuò:
- E se non vuoi più essere amico di questo stupido…-
“Non sei uno stupido!”
- Che ti ha lasciato solo per tredici anni senza mai farsi
vivo…-
“Avrai avuto i tuoi buoni motivi ed io non ti ho neanche
cercato!”
- Sappi che avrai ragione!-
“Come potrei essere tuo nemico o odiarti? Non credo che
riuscirei a farlo con una persona così meravigliosa!”
- Phoenix, io non potrei mai odiarti! Sei l’unica persona
che mi ha difeso quando non ne ero ancora capace! Sei stato un amico, un
fratello e anche una famiglia per me…anche se non ci siamo visti per anni…io ho
conservato nel mio cuore la nostra amicizia….lo so, ora dirai che qualcosa è
riuscito a sopravvivere nel mio cuore di ghiaccio…ma è vero!-
Woldfood liberò dall’abbraccio Severus e disse:
- Grazie Sev, mi sei mancato, lo sai?-
- Lo credo bene! Nessuna riesce a cacciarsi nei guai come
faccio io!-
Scherzò il professore di pozioni , Phoenix rise, ci fu una
pausa di silenzio, poi quando furono davanti alla porta della Sala Grande Piton
disse:
- Sai una cosa Phoenix?-
- Si?-
- Il discorso che ho fatto con te è stato il discorso più
lungo che abbia mai fatto su di me!-
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Il giorno seguente
Harry si svegliò presto e trovandosi tra le braccia di Draco sorrise, forse la
loro amicizia avrebbe funzionato….per evitare di svegliare il compagno si
smaterializzò e ricomparì ai piedi del letto, poi prese una penna e un foglio e
scrisse un messaggio al serpeverde prima di uscire dalla stanza per dirigersi
da Phoenix che, di sicuro, lo aspettava accanto al lago per gli allenamenti.
Harry trovò Phoenix
seduto su un sasso in piena meditazione, decise di tendergli un agguato, ma
quando lo attaccò si ritrovo la lama di una spada puntata alla gola:
- Mio caro Harry devi
ancora fare molta strada per potermi fregare -
Potter scostò la spada
dalla sua gola e sorrise:
- Lo so bene Phoenix,
non per niente tu sei il maestro e io l’alunno!-
Osservò
sarcasticamente, poi si sedette sul prato seguito a ruota dal professore che
domandò:
- Ti hanno detto del
mio passato, vero?-
Il grifonserpe fissò
stupito il fratello:
- Come fai…-
- Purtroppo per te io
leggo le sensazioni e ho sentito che eri molto nervoso mentre ti avvicinavi a
me…-
- Comunque si, mi
hanno raccontato tutto!-
- Deduco che vorrai
delle spiegazioni…-
Potter fissò Woldfood
come se fosse uno stupito:
- Certo che voglio
delle spiegazioni! È non le tue solite mezze verità che odio!-
Phoenix sospirò, si
prese la coda e cominciò a giocherellarci, Harry attese che il corvino parlasse
continuando a fissarlo sospettoso:
- Molte cose che ti
hanno detto sono vere…-
Cominciò, poi l’Hirake
alzò la testa per guardare il lago:
- Ma sono incomplete…è
vero che sono un Hirake ed è vero che la mia razza aiutò Voldemort nella sua
ascesa, è vero che il mio primo padre era un mercenario, tuttavia io non lo
sono mai stato….-
Il moro lo interruppe:
- In che senso non lo
sei stato? Sei iscritto al libro! E in che senso il tuo “primo” padre?-
- Non sono mai stato
un vero mercenario, ho semplicemente ereditato il titolo e il fatto che
viaggiavo da solo per il mondo trascinandomi dietro continui omicidi ha
alimentato le voci per cui io ero un mercenario…i maghi scrivono cose senza
assicurarsi che siano vere le fonti…è già successo…-
Harry vedendo lo
sguardo triste del fratello capì che non mentiva, gli si avvicinò e gli passò
un braccio intorno alle spalle:
- Il tuo primo padre
era Nicolas Woldfood? Giusto?-
- Si…-
- Ma dopo? Cosa è
successo?-
- Nicolas morì,
Voldemort tentò di prendermi con lui…-
A questo punto il corvino
sorrise:
- Ma Silente mi ha
salvato e mi ha preso con lui, è diventato mio padre e mia ha accudito fino a
quando non sono partito per il mio viaggio di formazione Hirake -
Potter non poteva
credere alle sue orecchie! Phoenix era stato adottato da Silente! Era
incredibile!
- Davvero sei figlio
di Silente? Non stai scherzando?-
- No Harry e la verità
-
I due grifonserpe si
guardarono negli occhi e Harry capì che Phoenix non mentiva: quegli occhi blu
che simboleggiavano purezza non erano freddi come al solito , ma lasciavano
intravedere il passato sofferto del loro possessore; Potter abbracciò il
fratello:
- Mi dispiace di avere
dubitato di te! Perdonami!-
Phoenix abbracciò a
sua volta il moro:
- Non devi scusarti!
Sono io che mi devo scusare per essere sempre così enigmatico con mio fratello-
Harry sorrise e
scherzò:
- Sai una cosa
Phoenix? -
- Cosa?-
- Dovevo immaginarmi
che eri figlio di Silente?-
- Perché?-
- Siete tutti e due
molto enigmatici e quando date spiegazioni rendete tutto ancora più complesso!-
Woldfood rise a quella
affermazione, una voce alle loro spalle li interruppe:
- Vedo che vi fate due
risate alle mie spalle!-
Era Silente, Phoenix
malgrado la sua età abbracciò di slancio il padre:
- Ciao pa’!-
Albus riuscì a
mantenere l’equilibrio malgrado il figlio gli fosse saltato addosso, gli
accarezzò la testa e poi si fece lasciare:
- Ciao Phoenix, vedo
che sei mattiniero…-
Poi si rivolse ad
Harry:
- Ciao Harry, anche te
ad allenarti?-
- Si, io e Phoenix ci
siamo accordati per degli allenamenti supplementari a quelli serali!-
Rispose gioioso
quest’ultimo, Albus ritornò a parlare al figlio:
- Oggi è il tuo primo
giorno da professore, ti auguro di fare una buona lezione! Lucius si sente
molto meglio grazie alle tue cure e ci raggiungerà a colazione -
- Bene sono felice! Ma
dimmi tu come stati? Il ministero ti infastidisce ancora?-
- No, dopo che è stata
provata l’avvenuto ritorno di Voldemort Caramell si è scusato pubblicamente con
me -
Raska comparve
dall’erba e salendo dalla gamba destra si attorcigliò al braccio di Harry:
- Salve padrone -
- Ciao Raska, ti
piace Hogwarts?-
- Si, è molto bello
-
- Volevi dirmi
qualcosa?-
- Un serpente
bianco si aggira per la foresta, parlandoci ho saputo che ti sta cercando per
riferirti un messaggio di Tom -
Potter alzò un
sopraciglio:
- Tom riesce ancora
a risvegliarsi?-
- Si -
- Bene, stasera
verrò a cercare il serpente bianco…-
- No, ha detto che
se avessi voluto ascoltarlo di andare alla Stamberga Strillante questo fine
settimana -
- Ok Raska, grazie
-
- Posso restare con
te?-
- Certo, ma non
aggredire nessuno -
Il serpente nero rise
ricordando lo spavento di un Mangiamorte che aveva attaccato Harry e che si era
ritrovato un morso sulla mano:
- Va bene padrone -
In quel momento un
cane comparve dalla nebbia del lagoe
si trasformò in una persona:
- Avete fatto una
riunione e no mi avete chiamato? -
Domandò Sirius, poi si
guardò intorno:
- No, non è una
riunione! Non vedo né Mocciosus né Moody !-
Phoenix sibilò:
- Non chiamare Sev
Mocciosus o ti rimando dove ti sono venuto a prendere!-
- Stai calmo!
Scherzavo!-
Albus chiese:
- Allora Sirius? Hai
trovato un rifugio?-
- No, dovrò adattarmi
a rimanere in forma Animagus per un po’ di tempo…-
Harry intervenne:
- Una soluzione ci
sarebbe..-
Cominciò sorridendo
enigmaticamente, avendo catturato l’attenzione del padrino e del preside
continuo:
- La Camera dei
Segreti, solo io e Phoenix possiamo aprirla! È spaziosa e sicura -
Sirius guardò
stralunato il protettoche spiegò:
- Al mio secondo anno
ho ucciso il Basilisco che la occupava, ora è vuota!-
Silente valutò quella
proposta, poi annuì:
- Si, mi sembra una
proposta accettabile! Inoltre potremmo utilizzarla per le riunione dell’Ordine
e dell’ES -
Potter arrossì quando
il preside nominò la seconda organizzazione segreta, poi ghignando domandò:
- Chissà come sta la
Umbridge!-
Albus gli rispose a
tono:
- La Umbridge prima di
tornare a lavorare avrà bisogno di un lungo periodo di riposo -
Black osservò:
- Peccato che i
gemelli Wesley se ne sono andati! Sarebbero stati dei validi sostituti di me e
James -
Il preside pensò a i
due grifondoro e a quanto avevano fatto disperare il preside di allora:
- Si, devo ammetterlo!
Eravate due cataclismi!-
- Ti ringrazio Albus -
Ribattè inchinandosi
Felpato, poi guardano il sole che ormai si stava alzando in cielo disse:
- Ora è meglio che
vada, cercherò di contattarvi per il mio “trasferimento” -
Si trasformò nel cane
nero e sparì come era arrivato; Phoenix propose:
- Andiamo a fare
colazione? Oggi sarà una lunga giornata!-
Albus annuì, mentre
Harry rincarò:
- Andiamo, o svengo
sul posto!-
- Ma non ci siamo
neanche allenati!-
Esclamò il corvino,
Potter disse:
- Io sono ancora
nell’età della crescita ho bisogno di mangiare tanto per diventare grande e
forte -
I due fratelli risero
mentre si dirigevano a Hogwarts seguiti da un Albus raggiante.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Il giorno seguente
Harry si svegliò presto e trovandosi tra le braccia di Draco sorrise, forse la
loro amicizia avrebbe funzionato….per evitare di svegliare il compagno si
smaterializzò e ricomparì ai piedi del letto, poi prese una penna e un foglio e
scrisse un messaggio al serpeverde prima di uscire dalla stanza per dirigersi
da Phoenix che, di sicuro, lo aspettava accanto al lago per gli allenamenti.
Harry trovò Phoenix
seduto su un sasso in piena meditazione, decise di tendergli un agguato, ma
quando lo attaccò si ritrovo la lama di una spada puntata alla gola:
- Mio caro Harry devi
ancora fare molta strada per potermi fregare -
Potter scostò la spada
dalla sua gola e sorrise:
- Lo so bene Phoenix,
non per niente tu sei il maestro e io l’alunno!-
Osservò
sarcasticamente, poi si sedette sul prato seguito a ruota dal professore che
domandò:
- Ti hanno detto del
mio passato, vero?-
Il grifonserpe fissò
stupito il fratello:
- Come fai…-
- Purtroppo per te io
leggo le sensazioni e ho sentito che eri molto nervoso mentre ti avvicinavi a
me…-
- Comunque si, mi
hanno raccontato tutto!-
- Deduco che vorrai
delle spiegazioni…-
Potter fissò Woldfood
come se fosse uno stupito:
- Certo che voglio
delle spiegazioni! È non le tue solite mezze verità che odio!-
Phoenix sospirò, si
prese la coda e cominciò a giocherellarci, Harry attese che il corvino parlasse
continuando a fissarlo sospettoso:
- Molte cose che ti
hanno detto sono vere…-
Cominciò, poi l’Hirake
alzò la testa per guardare il lago:
- Ma sono incomplete…è
vero che sono un Hirake ed è vero che la mia razza aiutò Voldemort nella sua
ascesa, è vero che il mio primo padre era un mercenario, tuttavia io non lo
sono mai stato….-
Il moro lo interruppe:
- In che senso non lo
sei stato? Sei iscritto al libro! E in che senso il tuo “primo” padre?-
- Non sono mai stato
un vero mercenario, ho semplicemente ereditato il titolo e il fatto che
viaggiavo da solo per il mondo trascinandomi dietro continui omicidi ha
alimentato le voci per cui io ero un mercenario…i maghi scrivono cose senza
assicurarsi che siano vere le fonti…è già successo…-
Harry vedendo lo
sguardo triste del fratello capì che non mentiva, gli si avvicinò e gli passò
un braccio intorno alle spalle:
- Il tuo primo padre
era Nicolas Woldfood? Giusto?-
- Si…-
- Ma dopo? Cosa è
successo?-
- Nicolas morì,
Voldemort tentò di prendermi con lui…-
A questo punto il corvino
sorrise:
- Ma Silente mi ha
salvato e mi ha preso con lui, è diventato mio padre e mia ha accudito fino a
quando non sono partito per il mio viaggio di formazione Hirake -
Potter non poteva
credere alle sue orecchie! Phoenix era stato adottato da Silente! Era
incredibile!
- Davvero sei figlio
di Silente? Non stai scherzando?-
- No Harry e la verità
-
I due grifonserpe si
guardarono negli occhi e Harry capì che Phoenix non mentiva: quegli occhi blu
che simboleggiavano purezza non erano freddi come al solito , ma lasciavano
intravedere il passato sofferto del loro possessore; Potter abbracciò il
fratello:
- Mi dispiace di avere
dubitato di te! Perdonami!-
Phoenix abbracciò a
sua volta il moro:
- Non devi scusarti!
Sono io che mi devo scusare per essere sempre così enigmatico con mio fratello-
Harry sorrise e
scherzò:
- Sai una cosa
Phoenix? -
- Cosa?-
- Dovevo immaginarmi
che eri figlio di Silente?-
- Perché?-
- Siete tutti e due
molto enigmatici e quando date spiegazioni rendete tutto ancora più complesso!-
Woldfood rise a quella
affermazione, una voce alle loro spalle li interruppe:
- Vedo che vi fate due
risate alle mie spalle!-
Era Silente, Phoenix
malgrado la sua età abbracciò di slancio il padre:
- Ciao pa’!-
Albus riuscì a
mantenere l’equilibrio malgrado il figlio gli fosse saltato addosso, gli
accarezzò la testa e poi si fece lasciare:
- Ciao Phoenix, vedo
che sei mattiniero…-
Poi si rivolse ad
Harry:
- Ciao Harry, anche te
ad allenarti?-
- Si, io e Phoenix ci
siamo accordati per degli allenamenti supplementari a quelli serali!-
Rispose gioioso
quest’ultimo, Albus ritornò a parlare al figlio:
- Oggi è il tuo primo
giorno da professore, ti auguro di fare una buona lezione! Lucius si sente
molto meglio grazie alle tue cure e ci raggiungerà a colazione -
- Bene sono felice! Ma
dimmi tu come stati? Il ministero ti infastidisce ancora?-
- No, dopo che è stata
provata l’avvenuto ritorno di Voldemort Caramell si è scusato pubblicamente con
me -
Raska comparve
dall’erba e salendo dalla gamba destra si attorcigliò al braccio di Harry:
- Salve padrone -
- Ciao Raska, ti
piace Hogwarts?-
- Si, è molto bello
-
- Volevi dirmi
qualcosa?-
- Un serpente
bianco si aggira per la foresta, parlandoci ho saputo che ti sta cercando per
riferirti un messaggio di Tom -
Potter alzò un
sopraciglio:
- Tom riesce ancora
a risvegliarsi?-
- Si -
- Bene, stasera
verrò a cercare il serpente bianco…-
- No, ha detto che
se avessi voluto ascoltarlo di andare alla Stamberga Strillante questo fine
settimana -
- Ok Raska, grazie
-
- Posso restare con
te?-
- Certo, ma non
aggredire nessuno -
Il serpente nero rise
ricordando lo spavento di un Mangiamorte che aveva attaccato Harry e che si era
ritrovato un morso sulla mano:
- Va bene padrone -
In quel momento un
cane comparve dalla nebbia del lagoe
si trasformò in una persona:
- Avete fatto una
riunione e no mi avete chiamato? -
Domandò Sirius, poi si
guardò intorno:
- No, non è una
riunione! Non vedo né Mocciosus né Moody !-
Phoenix sibilò:
- Non chiamare Sev
Mocciosus o ti rimando dove ti sono venuto a prendere!-
- Stai calmo!
Scherzavo!-
Albus chiese:
- Allora Sirius? Hai
trovato un rifugio?-
- No, dovrò adattarmi
a rimanere in forma Animagus per un po’ di tempo…-
Harry intervenne:
- Una soluzione ci
sarebbe..-
Cominciò sorridendo
enigmaticamente, avendo catturato l’attenzione del padrino e del preside
continuo:
- La Camera dei
Segreti, solo io e Phoenix possiamo aprirla! È spaziosa e sicura -
Sirius guardò
stralunato il protettoche spiegò:
- Al mio secondo anno
ho ucciso il Basilisco che la occupava, ora è vuota!-
Silente valutò quella
proposta, poi annuì:
- Si, mi sembra una
proposta accettabile! Inoltre potremmo utilizzarla per le riunione dell’Ordine
e dell’ES -
Potter arrossì quando
il preside nominò la seconda organizzazione segreta, poi ghignando domandò:
- Chissà come sta la
Umbridge!-
Albus gli rispose a
tono:
- La Umbridge prima di
tornare a lavorare avrà bisogno di un lungo periodo di riposo -
Black osservò:
- Peccato che i
gemelli Wesley se ne sono andati! Sarebbero stati dei validi sostituti di me e
James -
Il preside pensò a i
due grifondoro e a quanto avevano fatto disperare il preside di allora:
- Si, devo ammetterlo!
Eravate due cataclismi!-
- Ti ringrazio Albus -
Ribattè inchinandosi
Felpato, poi guardano il sole che ormai si stava alzando in cielo disse:
- Ora è meglio che
vada, cercherò di contattarvi per il mio “trasferimento” -
Si trasformò nel cane
nero e sparì come era arrivato; Phoenix propose:
- Andiamo a fare
colazione? Oggi sarà una lunga giornata!-
Albus annuì, mentre
Harry rincarò:
- Andiamo, o svengo
sul posto!-
- Ma non ci siamo
neanche allenati!-
Esclamò il corvino,
Potter disse:
- Io sono ancora
nell’età della crescita ho bisogno di mangiare tanto per diventare grande e
forte -
I due fratelli risero
mentre si dirigevano a Hogwarts seguiti da un Albus raggiante.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
A colazione, come
aveva detto, Lucius raggiunse Phoenix al tavolo degli insegnanti e gli si
sedette accanto, mentre tutti gli sguardi della sala erano rivolti a loro due:
- Ciao Phoenix, come
va?-
- Tutto bene, e tu?-
Domandò il corvino, il
biondo si sedette:
- Va molto meglio!-
Severus che era seduto
anche lui accanto al professore di DADA si intromise:
- Chi non muore si
rivede -
Commentò sarcastico,
Malfoy sorrise:
- Come vedi, Severus,
ci rivediamo!-
I due si rivolsero un
lieve sorriso, poi Piton si rivolse a Woldfood:
- Ieri ho sorpreso la
Granger e Wesley che stavano cercando di raggiungere Potter per dirgli delle
cose sul tuo conto…-
- Lo ha saputo
comunque da Malfoy, dovevo immaginarmelo….comunque ora mi spiego i pensieri
ostili di mezza sala verso di me!-
Esclamò
tranquillamente il grifonserpe, Lucius cambiò discorso:
- Oggi cosa faremo a
lezione? -
Phoenix per un attimo
rimase in silenzio, poi sorrise furbescamente.
- Vedrai –
Malfoy mise il
broncio:
- Dimmelo! Non fare lo
stronzo!-
Mezzo tavolo dei
professori si girò verso Lucius, Woldfood rise e lo prese in giro:
- Non fare il
permaloso principino caro, vedrai che sarà una lezione piacevole -
Severus squadrò
l’amico non riuscendo a cogliere il significato di quel”interessante”, sospirò
sapendo che era impossibile sapere qualcosa perché Phoenix era molto più
esperto di lui nel sondare la mente delle persone…
- Sev lo che sei
curioso, ma hai ragione non saprai niente fino a quando la lezione non sarà finita
e ti potrò raccontare come è andata!-
Il professore di
Pozioni si rese conto che Phoenix gli aveva appena letto nel pensiero ed
esclamò:
- Phoenix non puoi
scorrazzare nella mia mente a tuo piacimento! -
Il corvino rise, una
risata cristallina, poi si alzò dal tavolo e posò un bacio leggero sulla
guancia di Severus che non potè fare a meno di arrossire dall’imbarazzo:
- Ci vediamo…-
Cominciò il
grifonserpe, poi sussurrò all’orecchio dell’amico:
- e ringraziami di non
averti baciato sulle labbra -
Detto questo fece
cenno a Lucius di seguirlo lasciano un Severus rosso acceso al tavolo dei
professori; Harry, che aveva seguito tutta la vicenda, dal tavolo dei
serpeverde rise, Draco chiese:
- Perché ridi Harry?-
- Niente
Draco…ricordi…-
Rispose vago Potter prima
di bere un sorso del suo the, il biondino tornò all’attaccato:
- Dove sei stato
questa mattina?-
- Al lago ad allenarmi
con Phoenix -
- Vi siete chiariti?-
- Si -
- E…-
Lo incoraggiò il
serpeverde, il moro continuò:
- E mi ha spiegato che
lui è contro Voldemort e che i maghi delle volete sbaglianoa giudicare le
persone -
Malfoy capendo che non
sarebbe riuscito a sapere altro decise di cambiare discorso:
- Sai cosa si farà
oggi a Difesa Contro le Arti Oscure?-
- Credo di si, ma non
voglio toglierti il gusto di scoprirlo…-
- Dai Harry!-
- Niente “Dai Harry”!
Phoenix è mio fratello e faccio il tifo per lui oggi!-
Draco mise il broncio,
ma Potter non si fece intenerire:
- Non funziona con me
Draco!-
- Uffa! Sei cattivo!-
- A parlato il
santarellino! -
Detto questo si alzò,
prese per un braccio il biondo e lo portò fuori dalla Sala Grande.
Il sesto anno di
grifondoro e serpeverde si sedette nella classe di DADA in attesa che i
professori arrivassero, passarono solo pochi secondi e Phoenix fece la sua
entrata seguito da Lucius, si fermò dietro alla cattedra e cominciò:
- Come già sapete io sono il vostro professore di difesa contro le arti oscure,
mi auguro di esserlo anche l’anno prossimo e che voi siate dei bravi alunni,
premetto che non mi aspetterò risultati immediati, sono un tipo paziente –
Rivolse un sorriso
sereno alla classe che lo guardò sospettosa, Harry dai primi banchi annuì e
quel gesto fece sospirare Woldfood che esclamò:
-Noto con dispiacere che la classe è stata
influenzata da informazioni errate sul mio conto…-
Seamus lo interruppe:
- Vuole dire che lei
non è un Hirake?-
Lucius si girò verso
l’amico sperando che dicesse di no:
- Io non sono l’Hirake
che i maghi credono…-
Detto questo estrasse
la bacchetta e fece apparire sulla lavagna l’immagine di un uomo con due ali da
pipistrello, le orecchie a punta e i canini lunghi e intrisi di sangue:
- Per voi quelli della
mia razza sono esseri spregevoli che divorano gli uomini e uccidono per puro
divertimento, inoltre credete che tutti i miei simili siano alleati con
Voldemort!-
A quel nome la classe
si gelò, Woldfood continuò imperterrito:
-Ma non è così….-
- La sua razza è
crudele! È scritto su tutti i liberi!-
Lo interruppe
Hermione, Phoenix ribattè:
- Lo sa signorina
Granger è grazie a maghi come lei che si affidano alla carta e alle apparenze
che la mia razza e stata sterminata senza pietà -
Poi ruotò la bacchetta
e accanto alla figura del demone ne comparirono altre tre: una rappresentava un
angelo, un’altra un ragazzo dalle ali nere chiuse in catene argentate e la
terza un ragazzo dalle ali di fenice:
- Queste sono i
quattro tipi principali della mia razza: quelli che voi chiamate demoni, gli
angeli, gli angeli demoniaci inferiori e superiori….-
Il corvino notando
l’interesse che aveva suscitato nella classe si sedette sulla cattedra e
continuò:
- Fin dalla antichità
i demoni si sono distinti per la loro crudeltà e sono stati esiliati dalle
nostre terre, durante la guerra contro Voldemort pensando che gli Hirake
fossero tutti assetati di sangue…-
Le immagini degli
Hirake scomparvero lasciando il posto a un filmato che mostrava un rogo dove
stavano bruciando almeno cento persone:
- Sono venuti nei
nostri villaggi, li hanno distrutti e hanno bruciato vivi chiunque si trovavano
sul loro cammino -
Tutti i ragazzi
rimasero colpiti da quelle immagini crude che mostravano villaggi rasi al suolo
e persone bruciate; Phoenix scese dalla cattedra:
- Ed ora per mostrarvi
che non mento e che sono contro Voldemort vi farò vedere un mio ricordo -
Si puntò alla tempia
la bacchetta e pochi secondi dopo la stanza scomparve lasciando il posto a un
enorme prato, in cima si notava un palo a cui era legato un ragazzo
insanguinato dalle ali nere, accanto a lui c’era un uomo dai capelli argentati
e Voldemort che ghignavano verso Silente dietro al quale c’erano Lucius e
Severus; il primo a parlare fu il Signore Oscuro:
- Io e Adam abbiamo
pensato di rendervi partecipi della trasformazione in demone del giovane
Phoenix, cosa ne dite?-
Il preside ribattè:
- Phoenix non è un
demone e non lo diventerà mai! Lui è destinato a essere un angelo demoniaco
superiore!-
- No! Lui diventerà un
demone!-
Intervenne Adam, si
avvicinò a Phoenix legato al palo e gli prese il volto tra le mani, poi girò la
testa verso Albus:
- E sai perché? Perché
lui è figlio di Nicolas Woldfood che è morto per non diventare vecchio e debole
-
- Tu menti! Nicolas è
morto perché tu lo hai ucciso! -
Il demone rise:
- Io gli ho solo detto
ciò che sarebbe successo se fosse diventato vecchio e lui si è tolto la vita!-
Il corvino udendo
quelle parole si arrabbiò e con un impeto di forza riuscì a rompere le catene e
si liberò, Voldemort sorrise:
- Bene, Phoenix,
decidi da che parte stare! Tra gli impotenti mortali o tra noi esseri
superiori?-
Il ragazzo si girò
verso il padre, poi verso il Signore Oscuro, Adam impaziente però attaccò
Silente che rimase spiazzato e non riuscì a prepararsi a parare il colpo,
Lucius e Severus fecero per evocare uno scudo protettivo, ma no servì perché
Phoenix aveva fermato in volo il demone trafiggendolo con le sue unghie:
- Tu non fari male ai
miei amici -
Sibilò estraendo gli
artigli il corvino e parandosi davanti ad Adam che sorrise:
- Mia piccola
bambolina, sei così bella sporca di sangue!-
Voldemort scontento da
quell’esito della discussione puntò la bacchetta contro Piton e gridò:
- Avada Kedavra -
La magia mortale non
arrivò mai perché Phoenix si parò davanti all’amico ricevendola al suo posto,
si accasciò al suolo immobile, i serpeverde si inginocchiarono accanto al
compagno scuotendolo, ma fu tutto inutile, fra le lacrime Severus mormorò:
- No, Phoenix -
Adam strillò:
- Voi! Voi maghi avete
ucciso la mia bambola!-
Si alzò in piedi:
- Ed ora io ucciderò
voi!-
Il demone, per la
seconda volta, tentò di attaccare Albus, ma anche questa volta venne
contrastato da Phoenix che si era rialzato, ma in quel momento dalla sua
schiena non uscivano più due ali nere, ma di fuoco e le unghie erano scomparse
come il ghigno maligno:
-Come ho già detto
tu non farai del male ai miei amici!-
Il corvino evocò una
spada, poi trafisse Adam che scomparì in una miriade di granelli di polvere, il
Signore Oscuro capendo di essere in pericolo si Smaterializzò.
Il prato scomparve e
gli alunni si ritrovarono di nuovo in classe stupiti e anche avviliti per aver
dubitato del loro professore.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Il resto delle lezioni
passarono in tutta tranquillità, sembrava che, malgrado Voldemort fosse tornato,
tutto andasse per il meglio soprattutto tra grifondoro e serpeverde che
evitavano il più possibile di litigare.
Piton terminate le sue
lezioni decise di andare a trovare Phoenix per chiederli come era andata la sua
prima giornata, inoltre era curioso di sapere cosa aveva fatto: camminò
velocemente per i corridoi del sotterraneo e in pochi minuti si ritrovò nella
sala principale, si fermò quando sentì abbaiare:
-Ma
cosa….-
Si girò e vide un cane
nero:
- Cosa ci fai
qui!-
L’animale abbaiò di
nuovo, poi uscì dalla sala:
- Dove
vai?!-
Severus decise di
seguirlo dato che sembrava che Sirius aspettasse proprio lui: lo inseguì per
tutto il giardino fino all’entrata della Foresta Proibita:
- Black! Vuoi dirmi
cosa sta succedendo?-
Il mago si
ritrasformò:
- Ti ho cercato per
tutto il giorno M…Piton!-
- Cosa
vuoi?-
Domandò inquisitorio
il professore di pozioni, Sirius sospirò e si appoggiò a un albero alle sue
spalle:
- Per prima cosa sappi
che se non fosse per “lui” io non ti avrei avvertito…-
- Muoviti a spiegarti!
Ho da fare!-
- E va bene! Oggi,
mentre ero nella Foresta Proibita ho visto dei demoni che parlavano della
rinascita del loro capo e indovina un po’ a chi si
riferivano?-
-
Adam!-
- Si, dalle
informazioni che sono riuscito ad avere ha già raggiunto Voldemort
-
- Bisogna avvertire
Phoenix! è in pericolo!-
Esclamò Piton
voltandosi per andare ad Hogwarts, ma Black o fermò:
- Fammi un
favore…-
Il moro si girò e
fulminò il grifondoro che continuò:
-…anzi fallo a lui…non
dirgli niente, oltre a causargli ricordi spiacevoli…conoscendolo lascerebbe
immediatamente la scuola per andarlo ad uccidere! Quindi, al massimo, parla con
Silente…sarò lui a decidere come muoversi –
Il capo- casa dei
serpeverdi pensò alle parole di Sirius, si accorse che aveva ragione e fu allora
che gli sorse una domanda:
- Perché lo
fai?-
Black sorrise
tristemente:
- Sappi una cosa, lui
è speciale….io lo amato seriamente, tuttavia lui ama te…io farei qualunque cosa
per vederlo felice e, in questo caso, lui sarà felice solo se ti avrà
accanto…lui si è fatto in quattro per rendere felice James…io devo saldare il
mio debito verso di lui…inoltre tu hai salvato Harry quando io non c’ero e non
voglio avere debiti con te-
Detto questo, senza
dare il tempo a Piton di dire o fare qualcosa, si trasformò nel cane nero e
sparì nella Foresta Proibita.
Severus stava
riattraversando il giardino pensando al discorso di Black, era rimasto scosso
dalla sue parole, non riusciva a credere che fosse disposto a seppellire l’ascia
di guerra pur di rendere felice Phoenix:
-
Seeeev!-
Un grido che ben conosceva lo risvegliò dai
suoi pensieri, Phoenix stava corredo verso di lui trascinandosi dietro Lucius
che riusciva a mala pena a stare al passo del Hirake che, raggiunto Piton, si
fermò di colpo facendo sbattere il biondo contro la sua
schiena:
- Phoenix! Potevi anche camminare! Lo sai che
sono ancora convalescente!-
Lo sgridò Malfoy, Woldfood sorrise
solarmente:
- Scusami, ma volevo raggiungere Sev, aveva uno
sguardo così pensieroso! -
- Guarda che non è un male
pensare!-
Intervenne il moro, il professore di DADA gli
posò un dito sulla fronte:
- Lo so! Ma quando pensi ti vengono delle rughe
sulla fronte e se continui così rimarranno per sempre e io non
voglio!-
Poi rise:
- Ma ora andiamo dentro che vi offro qualcosa
da bere!-
- No Phoenix, preferisco stare qui! Che ne dici
di andare sotto il nostro albero?-
Il corvino annuì:
- Certo! È una splendida
idea!-
I tre percorsero il giardino fino ad arrivare
al campo di Quindich, arrivati si diressero alla sua destra dove spiccava un
salice piangente maestoso i cui rami formavano una capanna sotto cui ci si
poteva riparare, Lucius e Severus si sedettero sotto di esso mentre Phoenix si
andò ad accomodare sopra a una ramo basso:
- Da quanto tempo non ci riunivamo sotto questo
albero!-
Osservò l’Hirake guardando un punto indefinito
davanti a sé:
- Hai ragione, peccato che Narcissa non sia qui
con noi…-
Sospirò il biondo rattristandosi, Severus
vedendo il Malfoy triste e capendo che, in quel momento non avrebbe detto niente
decise di cambiare discorso:
- Allora! Come andata la
lezione?-
- Bene! Ho stupito
tutti!-
Rispose allegro il corvino dondolando una
gamba, Lucius rincarò:
- Hai stupito anche me! Non mi aspettavo che
mostrassi quel ricordo!-
- Che ricordo?-
Domandò Severus, Phoenix
spiegò:
- Per provare alle classi che io sono dalla
vostra parte gli ho mostrato la mia iniziazione -
Il moro guardò stupito il grifonserpe: sapeva
bene le conseguenze di quel giorno e si ricordava tutto il dolore e le
umiliazioni che Phoenix aveva dovuto sopportare dopo l’iniziazione, quel
pensiero fece ritornare in mente al professore di pozioni una domanda che si era
posto appena aveva visto Phoenix:
- Cosa hai fatto in tutti questi anni? Non hai
mai dato notizie di te e non ti sei mai fatto vedere! Ti credevo
morto!-
- Lo so, mi dispiace di non essermi fatto
vedere ne sentire, ma non potevo..ciò avrebbe annullato tutto il mio
allenamento….-
Rispose serio Phoenix, Lucius lo
interruppe:
- Che allenamento?-
L’Hirake sorrise
amaramente:
- In questi anni mi sono allenato a tenere a
bada il mio istinto omicida, inoltre era mio dovere iniziare il cammino dei
“Figli della Luna Rossa” appena mi fossi diplomato…-
- I Figli della Luna Rossa? E chi
sono?-
Domandò il biondo guardando stupito il corvino
che rispose:
- Vi ricordate quando vi raccontai la mia
storia e che si narrava che fossi nato in una notte di luna
rossa?-
- Si, ma cosa c’entra?-
- Beh, dovete sapere
che…-
**********************************
Harry uscì dal dormitorio dei serpeverde e si
diresse verso la biblioteca per fare la ricerca sugli Hirake data dal professore
seguito da Draco e Pansy che gli stavano a qualche passo di distanza nonostante
il grifonserpe gli avesse assicurato che Raska fosse
innocua:
-Padron Harry, dove stiamo
andando?-
Domandò l’animale attorcigliato intorno al
braccio destro del padrone che rispose:
-Stiamo andando in biblioteca, devo fare una
ricerca sugli Hirake –
- Vuole una mano?-
- Certo Raska! Mi sarai molto utile, sai, la
sezione oscura è molto grande e non so se riuscirò a trovare che mi serve da
solo..-
- Sempre al suo servizio,
padrone..-
- Tuttavia..-
- Tuttavia?-
- Il tuo aspetto spaventa molti studenti e
meglio che ti trasformi -
- Certo-
Il serpente scese dal braccio del padrone per
andare sul pavimento, venne avvolto da una luce e in pochi secondi cambio forma
diventando una ragazza: capelli neri gli discendevano fino a metà schiena, occhi
neri maliziosi scintillavano incorniciati dalle dolci lineamenti del
viso:
- Così va bene, Harry?-
- Certo Raska! Darai meno
dell’occhio!-
Draco intervenne:
- Sul dare meno dell’occhio avrei qualche
dubbio!-
Pansy domandò:
- Ma come ha fatto a trasformarsi? Era un
Animagus?-
Potter fece un cenno di diniego, Raska si
attaccò a un braccio del padrone rispondendo:
- No, non sono un Animagus…..la mia razza di
serpenti e capace di prendere le forme umane se gli viene ordinato dal padrone
-
Il grifonserpe continuò:
- Anche Nagini ha questo potere, lo
sapevate?-
Malfoy spalancò gli
occhi:
- Intendi il serpente del Signore
Oscuro?!-
- Si, comunque non vi voglio dire altro
chiederò a Phoenix di farlo come prossimo argomento di Difesa contro le Arti
Oscure -
- Perché non lo proponi per Cura delle creature
Magiche?-
- Non so se Hagrid riuscirebbe a gestire
l’argomento…i serpenti sono molto irascibili, soprattutto quelli di questa
razza, sai, ubbidiscono solo al loro padrone e alle persone che ritengono degne
della loro fiducia -
Pansy osservò:
- Siamo arrivati in
biblioteca!-
- Bene !-
Esclamò Harry, appena entrarono videro un
tavolo occupato da Hermione, Neville e Ron che li fece cenno di
avvicinarsi:
- Salve ragazzi! Fate anche voi la ricerca
sugli Hirake?-
- Si -
Rispose il biondo, il grifondoro
chiese:
- Chi è la tua amica
Harry?-
Il serpente sorrise
ammiccante:
- Io sono Raska, e tu devi essere Ron,
vero?-
- Cossaaaa?! Tu sei il
s…-
Potter tappò la bocca dell’amico, si accorse
che Madame Pince li stava fissando e disse:
- Non si urla in biblioteca! Le persone qui
vogliono studiare!-
La bibliotecaria si girò con un sorriso
soddisfatto, il grifonserpe lasciò l’amico e annuì:
- Si, Raska è capace di trasformarsi in essere
umano, non ti dirò altro, ora, facciamo la ricerca!-
Il rosso annuì risiedendosi al suo posto,
Hermione guardò il moro con uno sguardo di chi aspettava qualcosa del
genere:
- Dovevamo aspettarsi che Harry Potter non
avesse un serpente solo perché è il più velenoso, ma anche perché ha delle
qualità magiche!-
- Hai detto bene Hermione! Ora però iniziamo!
Io, Draco e Raska andiamo nella Sezione Proibita, voi cercate qui,
ok?-
- La Sezione Proibita!-
Esclamò la serpeverde, il Cavaliere
annuì:
- Questo è uno dei tanti privilegi di un
Cavaliere delle Case, ora, scusate…-
Harry, seguito da Raska e Malfoy entrò nella
Sezione Proibita, subito si diresse verso la lettera “H” sapendo bene che tutto
ciò che i maghi non volevano che i giovani sapessero era
lì:
- Bene! Raska, tu cerca le caratteristiche,
Draco, tu vieni con me a cercare nelle cronache -
Il serpente annuì cominciando a far scorrere lo
sguardo tra le centinaia di libri impilati negli scaffali, Potter guidò lo
scudiero fino a uno scaffale i cui erano stati sistemati giornali di tutti i
periodi:
- Cerca “La Gazzetta del Profeta” sotto la
lettera ”H”-
- Ok -
Il serpeverde salì sulla scala e si mise a
cercare mentre, sotto di lui, il moro guardava “Il
Cavillo”:
- Cosa stiamo cercando,
Harry?-
Domandò il biondo non capendo a che scopo
stavano cercando dei giornali, il grifonserpe spiegò:
- Voglio dimostrare alla classe quanto possono
essere diverse le opinioni da un giornale del Ministero ed uno privato
-
Il biondo trovò il giornale che li aveva
chiesto il compagno lo alzò vittorioso:
- Trovato!-
Esclamò, per quell’azione cadde dalla scala, ma
Potter lo prese al volò impedendogli una rovinosa caduta:
- Attento! -
Draco si ritrovò tra le braccia del Cavaliere,
arrossì e si fece lasciare:
- Scusami…-
Poi scosse la testa e
domandò:
- Hai trovato anche tu il
giornale?-
- Si!-
Rispose Harry mostrandogli un quotidiano
ingiallito, si sedettero per terra appoggiando la schiena allo scaffale e
lessero:
Gazzetta del Profeta
ATTENTATO AL CAPO FAMIGLIA MALFOY
Ieri mattina Lord Malfoy
era andato alla scuola di Magia e Stregoneria per visitare il figlio attaccato
il pomeriggio precedente da un Hirake, creatura magica molto simile a una
persona,
durante il colloquio in
cui erano presenti anche il professore Albus Silente, l’alunno Severus Piton,
l’alunna Narcissa Black, ferita anche lei nell’attacco, e Phoenix C. Woldfood,
erede della casata dei mercenari, quest’ultimo senza alcun motivo ha attaccato
il signor Malfoy senza però ferirlo gravemente, dopo aver denunciato il fatto
agli auror e stato portato al San Mungo per degli accertamenti. Gli auror subito
dopo la denuncia sono andati ad Hogwarts e hanno catturato, dopo una dura lotta,
e portato alla prigione di massima sicurezza di Azkaban il soggetto Phoenix
C.Woldfood che verrà giustiziato e sottoposto al bacio dei Dissennatorial più presto.
Tutto il mondo magico è
indignato da questa storia e sia augura che questo sia solo un evento isolato
che non si ripeterà mai più.
Sotto l’articolo c’era una foto che mostrava
gli auror che scortavano un Phoenix tranquillissimo ad
Azkaban:
- Phoenix aveva attaccato mio nonno?! Perché? E
perchè non è per niente teso mentre lo portano ad Azkaban, non ha paura? Perché
non è morto?-
Potter sorrise agli interrogativi legittimi
dell’amico, prese “Il Cavillo” e gli mostro l’articolo:
IL CAVILLO
ANCORA RAZZISMO NEL MONDO
DEI MAGHI!
Ci eravamo già ritrovati
negli ultimi numeri de “Il Cavillo” a parlare di quanto la poca informazione o i
pregiudizi che i maghi hanno verso certi gruppi sociali del mondo magico possano
fare strage, ultima vittima di una lista lunga anni e anni di stereotipi e
credenze popolari è il giovane Phoenix C.Woldfood che frequenta la scuola di
magia e stregoneria di Hogwarts.
Ci eravamo già ritrovati
a parlare di questo giovane mago la cui famiglia è stata sterminata dai demoni,
classe emarginata da secoli dagli Hirake poiché malvagia , e da Colui - che -
non – deve-essere- nominato; dopo quel giorno il professore Albus Silente si è
preso cura di lui.
Oggi, dopo tanto tempo,
torniamo a parlare di lui che è di nuovo vittima dei maghi, non più attaccato
dal Colui -che - non - deve - essere – nominato, ma dal Ministero che lo ha
prelevato da Hogwarts e rinchiuso alla prigione di massima sicurezza do Azkaban
come se fosse un criminale!
Incuriositi da questa
storia siamo andati alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts per saperne
di più dalle persone presenti al fatto che ha fatto scattare l’arresto,
ricordiamo che la vittima, Lord Malfoy, che non è neanche andato
all’ospedale,dice di essere stato
attaccato dall’erede della casata Woldfood mentre stava parlando con il figlio,
ma le testimonianze dei presenti sono un po’ contrastanti, infatti Lucius Malfoy
ci ha detto:
“ Mio padre mi voleva
lanciare la Maledizione Senza Ritorno, Phoenix e riuscito a salvarmi
intervenendo…non sarei qui se lui non avesse attaccato mio padre, ho detto la
stessa cosa al ministro non mi ha voluto ascoltare…”
Capite? Il ministro non
ha voluto ascoltarlo, passiamo oltre….uno poteva dire, forse il giovane Malfoy
soffre di allucinazioni e ha visto male, ma allora anche Narcissa Black dovrebbe
essere affetta da allucinazioni!
Infatti a rilasciato a
noi la seguente dichiarazione:
“ Ho visto Lord Malfoy puntare la
bacchetta contro Lucius, che aveva uno sguardo spaventato, e dire qualcosa,poi
Phoenix è scattato e ha attaccato Lord Malfoy”
Se adesso state pensando
che molto probabilmente Phoenix aveva gettato un fascino su i due ragazzi vi
basti sapere che il professore Albu Silente ha
testimoniato:
“ Phoenix ha fatto ciò
che avrei fatto io se mi fossi accorto prima di quello che stava succedendo,
Lord Malfoy si stava macchiando dell’uccisione del proprio
figlio”
Riferito questo vi
lasciamo giudicare voi il comportamento del giovane erede dei Woldfood, è vero
che è un Hirake, ma è vero anche che fa parte di una casta di angeli e che è
figlio di Silente! Inoltre bisogna considerare che da molti secoli i maghi si
reputano una “razza” superiore alle altre(cosa per niente vera), il fatto che le
altre società magiche ci abbiano permesso di farlo non significa che dobbiamo
imporci su di esse come dei dittatori che pretendono controllarle!
Chi fin’ora a considerato
gli Hirake una razza di creature magiche antropomorfe si sbaglia! Gli Hirake
sono dei maghi come noi dotati di poteri speciale, sono i così detti “maghi
puri” da cui discendiamo, quindi al posto di considerarli una minaccia dovremmo
farci un piccolo esame di coscienza e ricordarci che anche tra noi, “gente
civile”, ci sono mostri ben peggiori di qualunque altro(Colui – che- non- deve-
essere – nominato ne è un chiaro esempio).
Come dire c’è l’hirake
buono e l’hirake cattivo come ci sono i maghi bianchi e i maghi
neri!
Se Phoenix verrà
giustiziato ci troveremo davanti all’ennesimo atto di pregiudizio a discapito di
un innocente!
Sotto l’articolo troneggiava una foto di
Phoenix in catene all’interno di una cella, Draco fissò stupito Harry che
spiegò:
- Phoenix mi ha raccontato di quel processo e
devo dire che rimasi stupito quando mi mostro gli articoli….il ministro era un
gran bastardo! Predicava l’uguaglianza fra le razze ma dietro quella facciata
benigna era il primo ad essere un gran razzista!-
Il biondo fece per dire qualcosa ma Raska
comparì nel corridoio:
- Harry! Guarda cosa ho
trovato!-
Disse con un sorriso gioioso mostrando un libro
impolverato dalla copertina nera il cui titolo era scritto in fini lettere
dorate “ Un viaggio tra gli Hirake – il diario”:
- Brava Raska!-
Si complimentò il cavaliere prendendo il libro
dalle mani del serpente il libro e accarezzandole dolcemente la
testa:
- Andiamo dagli altri!-
I trio ritornò al tavolo dove Hermione aveva
portato una decina di libri sulle creature magiche e sulle
leggende:
- Finalmente Harry! Pensavamo che fossi
morto!-
- Scusate ma la sezione proibita è
grande!-
Mostrò vittorioso il libro e i giornali ai
compagni:
- Tuttavia ho trovato ciò che
volevo!-
Appoggiò il materiale sul tavolo, la grifondoro
sorrise:
- Anch’io! Ho trovato un libro che parla degli
iniziati sotto la luna rossa…-
- Cosa sono?-
Domandò Ron incuriosito, la castana prese posto
al tavolo, aprì il primo libro della pila e lesse:
- Anticamente si credeva che tutti i maghi che
nascessero sotto la luna rossa fossero destinati a diventare grandi guerrieri,
in seguito questa credenza cambiò e divenne parte della tradizione degli Hirake,
infatti tutti gli esemplari di questa specie…-
Draco notò lo sguardo di disprezzo che passò
negli di Harry a quella frase:
-….che nascono nei giorni di luna rossa vengono
chiamati Figli della Luna Rossa…-
Potter fermò l’amica, aprì il diario e
lesse:
- Sono in questo villaggio da più di un mese,
la gente che lo popola è molto pacifica e risponde a tutte le mie domande anche
a quelle più personali, l’atmosfera che circonda e gioiosa e sembra che natura
abbia istaurato un legame magico con questo popolo; stasera il sindaco mi ha
detto che mi farà assistere alla nascita di un Fiore della Luna Rossa, non so
cosa sia ma pensò che sia una cosa davvero meravigliosa poiché tutto il
villaggio è in fermento…-
Girò due pagine e
continuò:
- Ciò che vidi quella notte fu davvero
meraviglio: la luna rossa illuminava con i suoi raggi ramati un laghetto al
centro di una radura , tutto il villaggio vi era intorno, dopo qualche minuto di
attesa il sindaco mi ha detto di guardare al centro dello specchio d’acqua e lì
ho visto uno splendida creatura emergere: la pelle avorio, gli occhi azzurri
come schegge di ghiaccio e i lunghi capelli neri, non riuscii a capire se fosse
un maschio o una femmina troppo rapito da quella eterea bellezza, il sindaco mi
spiegò che quello era un Fiore della Luna Rossa e che tutti quelli che nascevano
in quel giorno erano destinati a grandi cose….-
********************************
- Capite?-
Concluse Phoenix che aveva spiegato ai due
compagni cos’era una Figlio della Luna Rossa, Severus
sospirò:
- Non so cosa dire! Se Potter sapesse che anche
lui è nato…-
- Lo sa, quando gli dissi che era mio fratello
gli spiegai anche chi era -
Lucius salì sull’albero accanto al
corvino:
- Malgrado gli anni passino tu continui a
rimanere un completo enigma per me! Non sono ancora riuscito a capire cosa
sei!-
- Io non sono niente, o meglio, sono Phoenix
Costantine Woldfood erede della casta Woldfood-
- Questo lo sapevo anch’io! Io intendo la
razza! Per esempio: Io sono una mago!-
- Ne sei certo?-
Detto questo Phoenix scese dall’albero con una
balzo:
- Vi saluto! Io rientro!-
Detto questo scomparì in un vortice di foglie
lasciando soli i due ex-mangiamorte, Piton si alzò in piedi con sorriso stampato
in viso:
- Ti consiglio di fare una ricerchino sulle tue
radici, Lucius, potresti scoprire cose che non ti saresti mai
aspettato…-
Si incamminò verso il castello, il biondo lo
rincorse:
- Ehi! Aspettami
Severus!-
Riuscì a fermarlo, poi
esclamò:
- Ora, prova a
prendermi!-
E cominciò a correre verso la scuola ridendo,
il professore di pozioni accettò la sfida e lo rincorse, chiunque avesse
guardato quella scena non avrebbe creduto ai suoi occhi, ma Silente dalla sua
finestra sorrise a quella scena contento che il vecchio gruppo si stesse
riformando e che le antiche cicatrici si stessero lentamente
rimarginando.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
La settimana passò in fretta tra una lezione e l’altra, alla fine della
settimana, il giorno in cui sarebbero dovuti cominciare i tornei dei Quindicth
tutti gli alunni videro un avviso che chiedeva a tutti di trattenersi la
mattina dopo la colazione nella Sala Grande perché ci sarebbe stata una grande
sorpresa….
Tutti gli alunni seguendo l’ordine del manifesto restarono seduti ai tavoli
e Silente decise di parlare quando vide che c’erano tutti, si alzò e dopo aver
chiesto il silenzio proruppe:
- Quest’anno Hogwarts in gemellaggio con altre due scuole ha deciso di
organizzare un torneo di Quindicth e discipline sportive….-
Un boato di acclamazioni interruppe il preside che sorrise agli alunni:
- …..ci saranno cinque squadre che gareggeranno durante l’anno e che
saranno formate da alunni e professori…-
I professori guardarono stupiti Albus che continuò imperterrito:
-…ci saranno quattro squadre di alunni e una formata dai professori di
Hogwarts e delle scuole che hanno deciso di gemellare con noi! Sarà una
competizione interessante che terrà conto dell’affiatamento tra le persone
delle varie squadre!-
Nick-quasi-senza-testa si avvicinò al preside:
- Sono arrivati -
Sussurrò, Silente annuì:
- Bene! sono felice di dirvi che le due scuole che hanno accentato sono
Brudeabouxe e Durmastang, accoglieteli con una applauso -
La porta della Sala Grande si spalancò lasciando entrare le due
rappresentanze, vedendo Karkaroff Piton si inclinò verso Phoenix che gli era
seduto accanto e osservò:
- Mi meraviglia che sia ancora in girò dopo la rinascita del Signore
Oscuro!-
Il corvino ridacchiò:
- Non essere così cattivo! Non sono tutti di pietra come te!-
Il moro si imbronciò:
- Io non sono di pietra!-
Lucius intervenne:
- Ma non sei neanche amichevole!-
- A parlato Mister sensibilità!-
- Ti informo che io sono sensibile!-
- Ma non farmi ridere!-
Phoenix intervenne per placare la lite:
- Smettetela! Non è il momento di litigare per una cosa così stupida!-
I due si zittirono,guardarono
Phoenix che sorrise:
- In fondo nessuno dei due può parlare, siete equamente insensibili e poco
amichevoli!-
- Phoenix!-
Esclamarono all’unisono e due uomini fulminando con lo sguardo il compagno
che si alzò in piedi:
- Ora scusatemi!-
Albus vedendo che il figlio si era alzato richiese il silenzio e disse:
- Ora verranno comunicate le squadre che avranno a disposizione un proprio
spazio in cui stabilire la propria base!-
Il professore di DADA sorrise agli alunni che lo guardavano trepidanti:
- Premetto che le squadre sono state fatte ad estrazione nel caso dei
professori e valutando le attitudini per gli alunni per evitare inutili
spargimenti di sangue….-
Estrasse un foglietto dalla tasca e cominciò:
- La prima squadra ha come capo Zeller Rose di Tassorosso, gli atri
componenti sono Ron Wesley di Grifondoro, Pansy Parkynson di Serpeverde,
Neville Paciock di Grifondoro , Emily Prevet di Brudeabouxe e Ivan Turkow di
Durmstang!-
I chiamati si alzarono e andarono dal loro capo, il corvino continuò:
- La seconda squadra e capitanata da Hermione Granger di Grifondoro i cui
compagni saranno: Draco Malfoy di Serpeverde, Seamus Finnigan di Grifondoro,
Michael Corner di Corvonero, Matt Kuler di Durmstang e Katie Minet di
Brudeabouxe !-
Il secondo gruppo si spostò al centro della sala mentre Woldfood chiamava
il terzo gruppo:
- Il capo del terzo gruppo e capitanato da Zabini di Serpeverde che sarà
accompagnato da Angelina Johnson di Grifondoro, Terry Steeval di Tassorosso,
Hanna Habbot di Corvonero, Tiger di Serpeverde, Stefan Komaskii di Durmstang e
Julie Avachir di Brudeabouxe -
La squadra si portò anche lei al centro della sala e Phoenix passò a
leggere l’ultima squadra degli studenti:
- La quarta squadra sarà gestita da Harry Potter affiancato da Cho Chang di
Corvonero, George Powell di Tassorosso, Goyle di Serpeverde,Victor Krum di Durmstang e Fleur Decolour di
Brudeabouxe!-
L’ultimo gruppo si alzò tra i boati della Sala,Woldfood riuscì a riavere il silenzio:
- Ora, mi sembra doveroso dirvi la squadra dei professori! La volete
sapere?-
Un “si” generale si alzò dalla sala e il corvino non li fece attendere:
- Il capo sono, naturalmente, io! I miei compagni saranno il professor
Severus Piton, l’aiuto-professore Lucius Malfoy, la professoressa Minerva
McGranitt , il professor Karkaroff e la professoressa Sibilla Cooman!-
I chiamati si alzarono e, chi con entusiasmo, chi con un po’ meno entusiasmo
si portarono alle spalle di Phoenix; Silente concluse:
- Oggi le squadre costruiranno i loro campi base e la settimana prossima
cominceranno le gare!-
Le squadre vennero scortate nel giardino di Hogwarts da due ufficiali del
Ministero che li mostrarono i punti in cui si sarebbero dovuti costruire i
propri accampamenti e li spiegarono cosa avrebbero dovuto fare fino al giorno
dell’inizio delle gare: dovevano scegliersi un nome e fare un proprio stemma,
inoltre preparasi un campo base autonomo dalla scuola in cui avrebbero vissuto
durante l’anno.
Phoenix con un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro stava
facendo crescere dal nulla due piante:
- Cosa dobbiamo organizzarci?-
Domandò la McGranitt al ragazzo che spiegò:
- Prima di tutto dobbiamo costruirci il riparo, avevo pensato di far
crescere quattro piante di Meliphonia Pudica e di intrecciare i suoi rami per
fare un tetto…-
La professoressa notò che i quattro alberi che stavano crescendo a velocità
incredibile avevano lunghi rami discendenti:
-…poi bisogna decidere come organizzarci all’interno e chi si occupa di
cucinare e cacciare!-
Karkaroff chiese:
- Non possiamo andare ad Hogwarts?-
Lucius rispose al posto dell’amico:
- No, questo è u gioco di sopravvivenza!-
Severus propose:
- Secondo me è ovvio che io e Lucius ci occuperemo della caccia! In fondo
avevamo fatto così anche l’altra volta! -
- Buona idea!-
Confermò Phoenix, si spostò al centro preciso tra le quattro piante e
sussurrando qualcosa i rami cominciarono a intrecciarsi, poi affermò:
- Direi che la Cooman e la McGranitt si possono occupare della cucina, io
farò da jolly e Karkaroff si occuperà del campo! -
I rami si stavano intrecciando così tanto da formare una cupola compatta,
l’interno della capanna di piante era di almeno dieci metri e l’altezza di due:
- Posso chiederle un favore McGranitt?-
Domandò il corvino, la professoressa di Trasfigurazioni annuì:
- Potrebbe trasformarla in una vera capanna?-
Minerva non se lo fece ripetere due volte, sfoderò la bacchetta e
mormorando qualche incantesimo trasformò la capanna di alberi in una vera e
proprio casetta dai muri bianco panna e il tetto rosso:
- Così va bene?-
- Certo! Sulla parete verso Hogwarts ci disegneremo il nostro stemma!-
Karkaroff guardò l’interno ancora vuoto:
- Come faremo per dormire?-
Il biondo sorrise sapendo già la risposta che Phoenix avrebbe dato:
- Su nuvole!-
Rispose semplicemente il corvino, poi entrò nella capanna e gridò:
- Nubis Surgite!-
Dal terreno sorsero sei nuvole bianche che si sistemarono nella parte più
distante del riparo:
- Bene! Qui davanti metteremo un tavolo e delle sedie in modo da avere un
angolo dove magiare e prepararci alle varie prove!-
- Mi occuperò io del tavolo!-
Propose Minerva, Phoenix annuì:
- Sono d’accordo ! Professoressa Cooman lei gli darà una mano !-
- Certo!-
Le due donne si misero all’opera, il corvino continuò a dare istruzioni:
- Professor Karkaroff lei mi darà una mano mentre Lucius e Severus si
occuperanno di andare a cercare nella Foresta Proibita qualcosa di commestibile
e delle erbe -
I due serpeverdi annuirono:
- Bene, allora andiamo!-
Esclamò Severus, Phoenix li fermò:
- Se vi dovesse scappare un occhio sugli altri campi….beh, la cosa non mi
dispiacerà affatto!-
Lucius sorrise a Woldfood, lo salutò con un cenno del campo per poi
trascinarsi via Piton, quando furono lontani Phoenix si rivolse a Karkaroff che
lo fissava diffidente:
- Cosa ho di strano?-
- Tu sei un Hirake?-
- Si…-
Rispose Phoenix senza tentennare, poi sostenendo lo sguardo del compagno di
squadra continuò :
-….lei potrà avere dei pregiudizi nei confronti della mia razza, ma le
posso giurare che non ho intenzione di assassinarla mentre dorme!-
- Ma la sua razza….-
- La mia “razza”, come dice lei, non è assassina!-
- Davvero?-
Chiese sarcastico il professore di Durmstang, Phoenix annuì:
- Davvero…-
La Cooman che non riusciva più a stare a sentire senza intervenire quel
discorso disse:
- Di sicuro ne avrà delle prove tangibili durante questo torneo!-
- Cosa?!-
Phoenix rivolse uno sguardo severo a Sibilla che si zittì:
- Ir ndeo nsteib eill!-
Proruppe il professore di DADA, la professoressa annuì chinando il capo:
- Otdna….-
Il corvino sorrise sereno:
- Comunque, professor Karkaroff, vedrà che quelli come me sono piuttosto
loquaci!-
Detto questo entrò nella capanna per poter cominciare a sistemare i letti,
la McGranitt sospirò sapendo che presto sarebbero arrivati dei guai.
INTANTO QUALCHE DECINA DI METRI PIÙ IN LÀ…………….
Un cane nero scodinzolava intorno ad Harry intento a montare un capannone
insieme ai suoi compagni: erano riusciti a recuperare nella foresta dei rami
abbastanza robusti per costruire lo scheletro di un prefabbricato che
assomigliava molto a uno militare, finirono di legare il telo reso impermeabile
e più robusto grazie alle magie, ed entrarono cominciando a sistemare stuioie e
sacchi a pelo:
- Siete stati davvero bravi!-
Osservò Potter, Chang e Fleur arrossirono a quel complimento mentre George,
Goyle e Krum sorrisero e quest’ultimo disse:
- Dobbiamo ancora darci un nome!-
- Hai ragione!-
Affermò la francese, George propose:
- Potrebbe darlo Harry il nome alla squadra!-
- No, deve essere una cosa di tutti!-
Protestò il moro, si sedette sul suo sacco a pelo:
- Al massimo posso darvi il mio parere!-
Tutti gli si sedettero accanto e cominciarono a pensare, la corvonero
propose:
- I Fantastici Sei!-
- Non è originale, inoltre è un nome da Draco Malfoy!-
Goyle sogghignò pensando alla reazione del capo, George esclamò:
- Che ne dite di Angeli Guerrieri?-
- Carino -
Disse Harry sorridendo al tassorosso, Fleur intervenne:
- Ma è un controsenso!-
- Cosa ci importa! Il nome deve fare effetto!-
- Guerrieri Celesti!-
Gridò il grifonserpe, tutti lo guardarono stupiti per quello scatto, poi
Krum annuì:
- Questo si che va bene! Mi piace, è perfetto!-
Gli altri annuirono soddisfatti, Potter fece apparire una bandiera bianca:
- Ora, decidiamo il simbolo!-
Cho estrasse la bacchetta e disegnò sul panno una due bacchette incrociate
sopramontate da un’aureola e con due ali d’angelo ai lati:
- Che bella!-
Osservò Fleur, poi estrasse anche lei la bacchetta disse:
- Voglio dare anch’io il mio tocco!-
E dopo aver recitato un breve incantesimo le ali del disegno si animarono,
Powell propose:
- Potremmo farci anche una divisa ed entrare sulla scopa, che ne dite?-
Tutti si eccitarono a quella proposta e fissarono il loro capo che annuì:
- Certo! Dobbiamo distinguerci!-
Detto questo si alzò:
- Avete tutti le scope?-
- Si!-
Risposero in coro i ragazzi, Harry sorrise:
- Perfetto!-
Si posizionò nel mezzo del capannone e disse:
- Volevo farvi un regalo ed ora mi avete fatto venire l’idea!-
Pronunciò un incantesimo in serpentese e delle luci cominciarono a riunirsi
formando dei vestiti tutti uguali ad eccezione della taglia: pantaloni blu
scuro, magliette a maniche corte con scritto davanti in corsivo “Guerrieri
Celesti” e cappotti blu scuro con disegnate sulla schiena due ali bianche:
- Sono bellissime!-
Osservò Fleur mentre la sua gli si posava sulle ginocchia:
- Sono vostre!-
Informò Potter prendendo a sua volta l’uniforme, la appoggiò sul suo sacco
a pelo econ un ghigno dipinto in volto
disse:
- Facciamoli neri!-
In risposta ottenne un “si” corale.
Nel frattempo a qualche decina di metri di distanza………….
Daco Malfoy stava sistemando le sue cose nel suo angolo della tenda
costruita dal suo gruppo borbottando vari improperi verso la sua dannata sfiga:
- Saresti voluto essere nella squadra di Harry, vero?-
La voce di Hermione lo distolse dai suoi pensieri, si girò e fulminandola
con lo sguardo per aver girato il coltello nella piaga ribattè:
- Secondo te, Grange?! Inoltre non sono neanche un capo! Ti rendi conto?! Io il
più…-
-…..narcisista del mondo che esista –
Lo interruppe Michael Corner beccandosi anche lui un’occhiata poco
amichevole, Seamus rise:
- Devo dare ragione a Michael! Sei davvero troppo narcisista!-
- Ehi! Vi siete coalizzati tutti contro di me?!-
La grifondoro rise a quella scena e si ripromise di ringraziare Harry per
il lavoro che aveva fatto su Malfoy, il vecchio avrebbe già fatto una strage,
poi disse:
- Comunque non dovresti preoccuparti! Né il professor Piton né tuo padre
sono diventati dei capi, quindi non possono dirti niente!-
Il biondo si rese conto che era vero che sia il suo padrino che suo padre
non avevano ottenuto la carica di capo e ghignò:
- Finalmente ho qualcosa da rinfacciarli!-
- Cambiando discorso…dovremmo sceglierci un nome!-
Osservò Katie lisciandosi i capelli biondi nervosamente quando tutti si
girarono verso di lei:
- Ha ragione!-
Esclamò Draco, poi sedendosi sul suo letto propose:
- Che ne dite de “La squadra sei Draghi”?-
- No, si avvicina troppo al tuo nome!-
Constatò la tassorosso scuotendo la testa, il serpeverde si buttò
all’indietro sul materasso:
- Allora non ho più proposte!-
Hermione si accorse che Matt voleva dire qualcosa e gli fece cenno di
parlare:
- Devi dire qualcosa, Matt?-
Il ragazzo annuì:
- Si, ho pensato che ci potremmo chiamare “Le Chimere”-
- Ma le Chimere sono feroci!-
Osservò la ragazza di Boudebouxe leggermente stizzita, Corner intervenne:
- A me piace, inoltre ci rappresenta tutti quanti dato che domina tutti gli
elementi!-
Granger rincarò:
- La chimera non è violenta! Essa attacca solo coloro che tentano di far
del male hai suoi piccoli!-
Alla fine il gruppo riuscì a convincere la francese che sospirando disse:
- Va bene! Mi avete convinto! Ma voglio disegnare io lo stemma!-
Seamus annuì:
- Credo che siamo tutti d’accordo su questo dato chenessuno di noi eccelle nel disegno!-
Così, mentre Katie disegnava lo stemma i ragazzi si misero a discutere su
quell’evento:
- Chissà da dove l’ha ripresa Silente questa competizione, non ne ho mai
sentito parlare!-
Ammise la corvonero, Hermione cercando di non usare un tono troppo
impertinente cominciò:
- Questa competizione non è famosa perché è meno ricorrente del torneo
Tremagli….-
Vedendo che aveva attirato l’attenzione dei compagni continuò:
- Questa competizione nella storia di Hogwarts è stata fatta solo altre due
volte, tuttavia so da dove Silente l’ha presa…-
- Muoviti Granger! Non tenerci sulle spine!-
La incitò Draco, la ragazza si mise una ciocca di capelli dietro
all’orecchio e si sedette anche sul suo letto:
-…questo tipo di competizione è tipica delle scuole ninja che lo fanno per
decidere le squadre operative o per renderle più affiatate nelle battaglie,
penso che Silente usò questo metodo per permettere al figlio di prepararsi
all’accademia e che ora lo utilizzi per unire i ragazzi delle varie Case e
scuole per la guerra che ci apprestiamo a combattere contro V..Voldemort-
Tutti i presenti tranne Draco rabbrividirono a quel nome e Seamus
rimproverò la compagna di Casa:
- Non dire quel nome!-
Il serpeverde ribattè al posto della Granger:
- Cosa pensi che succeda a chiamarlo per nome? Che ti apparirà accanto e
che ti lancerà una Maledizione Imperdonabile? No, anche lui è umano e la paura
che voi avete verso il solo pronunciare il suo nome vi porta a credere che sia
chi sa chi! Abbiate un po’ di “coraggio” a dire il suo nome e allora potrete
cominciare a pensare di poter stare anche solo nella stessa Casa di Harry!-
- Con che diritto mi dici queste cose!? Tu fino a qualche giorno fa seguivi
quel pazzo!-
- Io non lo mai seguito! Anzi ho sempre cercato di evitare di fare ciò che
voleva!-
- Ah? Veramente? A me non sembra visto che hai sempre tentato di uccidere
Harry!-
- Almeno io non gli sto vicino perché è Harry Potter! Ma semplicemente
perché è Harry! Almeno io ho il coraggio, se così può essere definito, di dire
il nome di Voldemort!-
Hermione intervenne:
- Ragazzi! Smettetela di discutere, non dobbiamo litigare!-
Malfoy annuì e si avviò vero l’uscita, Seamus si preparò a dire qualcosa,
ma il biondo lo battè sul tempo:
- Ricordati: non ha scelto come scudiero un grifondoro, ma me…e ricordati
anche che io ho rifiutato il marchio!-
Detto questo si girò e mostro l’avambraccio sinistro al grifondoro, poi se
ne andò lasciando cinque ragazzi allibiti nella tenda.
Draco si diresse a passi decisiverso la Foresta Proibita, lì si ritrovò ad assistere ad una scena
singolare: Piton e Lucius ridevano mentre si inseguivano correndo verso la foresta
e sembravano molto felici, sorrise pensando che era così visto che erano in
squadra insieme al loro migliore amico:
- Salve Draco!-
Salutò il professore di pozioni fermando la sua corsa e facendo sbattere
contro di sé Lucius che cadde a terra:
- Ehi! Potevi avvertirmi che stavi frenando!-
Il moro aiutò il compagno ad alzarsi, poi fissò il suo protetto:
- Mi sembri un po’ triste, cosa è successo?-
Il serpeverde non rispose, Severus lo incoraggiò:
- Lo sai che mi puoi dire tutto! Dopo ti sentirai meglio!-
Il giovane Malfoy sospirò:
- Non so cosa fare! La squadra in cui sono non mi piace! Tutti tranne la
Granger pensano che io sia un mangiamorte e non hanno fiducia in me! Io avrei
voluto stare con Harry…-
- Non puoi avere sempre ciò che vuoi!-
- Lo so…non so cosa fare per farmi dare fiducia!-
- Non devi fare niente! Aspetta che cominci la competizione e durante le
gare vedrai che riuscirai a trovare il modo di farti dare fiducia!-
Lo consolò il moro, Lucius intervenne:
- Non devi pretendere che tutti ti diano la loro fiducia come niente!
Dovrai avere pazienza!-
- Ma…-
- Sev! Lucy! Venite che è quasi pronto!-
Il biondo sospirò:
- Perché deve abbreviare il mio nome!-
Piton e Draco ridacchiarono, quest’ultimo esclamò:
- D’ora in poi ti chiamerò anch’io così!-
- Non provarci!-
- Lucy, Lucy, Lucy!-
Ripetè il serpeverde, poi schivò il padre che tentava di prenderlo:
- Bene, io vado! Grazie, mi avete tirato su di morale! Ciao Sev!
Ciao LUCY!-
E ridendo se ne andò, Severus osservò:
- Mi dispiace per Draco…-
- Vedrai che supererà il momento!-
- Lo spero -
I due uomini ripresero la loro “esplorazione” non accorgendosi di un ombra
che dall’alto di un albero aveva seguito la scena:
“ Bene, bene il Signore sarà felice di sapere
che c’è una crepa nel muro”
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
La settimana passò velocemente e il giorno della prima competizione arrivò
velocemente, tutti gli studenti delle scuole si sedettero negli spalti del
campo di Quindicth trepidanti di vedere le squadre in azione, Albus, affiancato
dai due uomini del ministero spiegò:
- La prima gara consisterà in torneo di Quindicth! Il ministro si è offerto
per fare la cronaca delle partite! Ora sono felice di presentarvi le prime due
squadre che si affronteranno! Ecco i Guerrieri Celesti!-
Sette frecce azzurre passarono alle spalle di Silente fermandosi nella
parte destra del campo, un boato di alzò dal pubblico e Krum osservò:
- Sembra di essere ad una partita della Lega!-
- Sono felice di sentirtelo dire!-
Ribattè Harry, George
chiese:
- Secondo voi chi saranno I nostri avversari?-
- Spero che non sia chi temo!-
Rispose Cho, Goyleaffermò:
- A me piacerebbe affrontare Draco!-
Fleur osservò:
- Ci manca un giocatore!-
- Siamo tutte squadre da sei, si vede che c’è un Cercatore in meno!-
Ribattè il moro che conosceva le varianti della disciplina, Victor spiegò:
- Vogliono complicare la partita!-
In quel momento Silente alzò una mano verso la parte sinistra del campo:
- Mi sembra che sia ora di presentarvi la seconda squadra! Ecco a voi…gli
Angeli Neri!-
Sei figure nere uscirono dalla porta sinistra del campo, si tolsero i
mantelli mostrando delle divise nere con una fenice a croce disegnata sulla
schiena, poi salirono sulle loro scope fermandosi davanti agli avversari:
- Salve Harry!-
Salutò Phoenix mostrando il suo miglior ghigno, Potter si concesse un
momento per osservare il professori e dovette ammettere che anche la Cooman e
la McGranitt sembravano piuttosto agguerrite, rispose al fratello con il
medesimo sorriso ribattendo:
- Salve Phoenix! Vedo che hai dato alla squadra il tuo tocco! Spero che
siano bravi come te a Quindicth o farai una brutta figura davanti ai tuoi fan!-
- Non fare tanto lo spavaldo! Vedremo alla fine della partita cosa dirai!-
Madama Bumb salì sulla scopa, liberò i bolidi, poi il boccino e infine
prese la pluffa:
- In posizione!-
Gridò, le squadre si prepararono, il ministro proruppe:
- Come avete notato le squadre hanno sei giocatori per complicare il gioco,
la formazione dei Guerrieri Celesti è la seguente: Harry Potter Cercatore,
George Powell Portiere, Fleur Decolour e Viktor Krum Cacciatori, Goyle e Cho
Chang Battitori! Per gli Angeli Neri vediamo in porta la professoressa Cooman,
che possa prevedere gli attacchi? Lucius Malfoy e Severus Piton Battitori,
Minerva McGranitt e Karkaroff Cacciatori ed infine Phoenix C.Woldfood
Cercatore! Manca poco al via…-
Madama Bumb fischiò e lanciò la pluffa:
- Sono partiti!-
Esclamò Caramell, mentre Minerva prendeva possesso della pluffa:
- La pluffa è in mano alla McGranitt, riesce a schivare un bolide
lanciatogli da Chang e passa la pluffa a Karkaroff che si prepara al tiro -
Il professore si preparò a lanciare, si accorse però del bolide sparatogli
contro da Goyle e decise di fidarsi di Phoenix lanciandogli la palla, il
corvino sorrise lanciandosi in picchiata e spedendo con la coda della scopa la
palla nel cerchio:
- Incredibile! Gli Angeli Neri hanno segnato! Siamo 10 a 0!-
Potter si guardò intorno in cerca del boccino, ma non lo vide, sembrava che
si fosse volatilizzato nel nulla!
- Krum recupera la pluffa, schiva un tiro incrociato di bolidi di Malfoy e
Piton e si avvia verso gli anelli!-
La McGranitt tentò di fermarlo, ma Viktor riuscì a scartarla:
- Wow! Guardate come vola!-
Commentò il ministro, Krum si girò verso Fleur preparandosi a passargli la
palla, ma all’ultimo secondo mirò il cerchio più laterale segnando:
- Parità! I Guerrieri Celesti hanno segnato!-
Un boato si alzò dal campo, Phoenix scosse la testa e fu in quel momento
che vide il boccino luccicare accanto ad una tribuna, subito si lanciò e con la
coda dell’occhio vide Harry inseguirlo:
- Vai Phoenix!-
Gridò Severus lanciando un bolide e disarcionando la francese che cadde a
terra, Goyle per vendicare la compagna di squadra lanciò un bolide contro il
suo professore che con prontezza di riflessi glielo rilanciò contro, ma anche
il serpeverde era pronto e ribattè il colpo:
- Guardate un po’ questo singolare scambio di battute dei battitori delle
due squadre! Sembra che abbiano ingaggiato una partita di Tennis!-
Phoenix ed Harry si fermarono a guardare quel singolare scontro
dimenticandosi momentaneamente del boccino, Lucius gridò:
- Vai Severus! Non farti battere da un alunno!-
Il moro ghignò, decise di imbrogliare Goyle e così quando gli venne
rispedito contro il bolide fece finta di schivarlo, ma all’ultimo secondo lo colpì
con tutta la forza cadendo quasi dalla scopa per lo slancio:
- Siiii!-
Esultò Woldfood davanti al fratello che esclamò:
- Non è ancora finita!-
- Davvero?-
Lo sfidò il corvino, in quel momento il boccino gli passò davanti agli
occhi e i due Cacciatori partironoall’inseguimento appiattendosi sulle proprie scope per andare più
veloce:
- Guardate i due Cacciatori! Sono due fulmini! Stanno inseguendo il
boccino…Phoenix sembra in vantaggio!-
Osservò Caramell eccitato, poi continuò:
- La pluffa intanto è in mano agli Angeli Neri! La McGranitt passa a
Karkaroff che schiva un bolide, scarta Krum che lo insegue!-
Il professore tirò, ma George la parò e passò la pluffa a Fleur che
schivando un bolide lanciato da Lucius si portò davanti agli anelli e segnò:
- I Guerrieri Celesti passano in vantaggio! Che partita!-
Disse Caramell, prima che gli saettassero davanti due fulmini:
- Ed eccoli i Cacciatori, sembra che il boccino non si voglia fare
prendere!-
Severus, mentre lanciava un bolide contro Krum, osservò:
- Non è una novità!-
Viktor evitò il bolide e tirò la Pluffa segnando nuovamente:
- Dieci a Trenta! I Guerrieri Celesti alla riscossa!-
Commentò il ministro, poi diede uno sguardo alla battaglia tra i due
Cacciatori che stava giungendo al termine, infatti Phoenix aveva superato Harry
e si apprestava ad afferrare il boccino, il moro cercò con un ultimo sforzo di
raggiungerlo, ma Woldfood prese il pallino dorato e lo alzò in aria:
- Vincono gli Angeli Neri!-
Gridò Caramelle mentre Madama Bumb fischiava la fine della partita, le due
squadre atterrarono e Severus e Lucius si congratularono con l’amico, dopo
sgomberarono il campo per la partita successiva, mentre usciva dal campo stadio
il corvino udì Caramell annunciare le due squadre che si sarebbero affrontate successivamente:
- Ora vedremo affrontarsi Le Chimere e La Compagnia dei Draghi! Uno scontro
fra creature! Che ne dite?-
Un nuovo boato si alzò dal campo.
All’una di pomeriggio davanti ad Hogwarts erano stato appeso un cartellone
che mostrava l’attuale classifica:
- Angeli Neri 200 punti(Phoenix C.Woldfood)
- Le Chimere 180 punti(Hermione Granger)
- Guerrieri Celesti 180 punti(Harry Potter)
- La Compagnia dei Draghi 175 punti (Zabini)
- I Druidi di Avalon 165 punti( Zeller Rose)
La seconda prova si terrà tra un mese, verrà comunicato i contenuto una
settimana prima della competizione.
Nella base delle Chimere i festeggiamenti erano in pieno svolgimento,
infatti tutti erano felicissimidi
essere alla pari con la squadra di Harry che era notevolmente più forte di
loro(a Quinditch li aveva umiliati), i ragazzi parlavano eccitati di quanto
erano stati incredibili nella partita edHermione riuscì ad ottenere il silenzio dopo molti richiami:
- Scusatemi per l’interruzione..-
Iniziò, poi essendo sicura che tutti la stessero ascoltando continuò:
-….prima di tutto volevo complimentarvi con voi! Siete stati davvero
splendidi e malgrado alcuni di noi, me in primis, non avessero mai giocato a
Quinditch siamo riusciti a vincere e a guadagnarci un secondo posto….Seamus, hai
dimostrato di avere buonissime doti come difensore, sei stato un Battitore
perfetto! Stesso discorso per Michael, hai saputo coprirmi benissimo quando
andavo a punto…..Matt, devo dire che si nota che giochi a Quindicth, sei stato
un preziosissimo compagno! Katie, non ho mai visto una ragazza giocare così
bene in porta…infine Draco, non pensavo che fossi così bravo! Mi hai stupito!-
Seamus aggiunse:
- Anch’io devo ammettere che giochi davvero bene, inoltre devo ringraziarti
per esserti fatto colpire dal bolide al mi posto, mi sbagliavo sul tuo
conto…perdonami-
Draco sorrise:
- Accetto le tue scuse, in fondo in questi anni non mi sono comportato
molto benenei vostri confronti -
Poi ripesando alla partita contro Harry sospirò:
- Harry vola davvero bene, per me la loro è la squadra perfetta!-
- Mi trovo d’accordo!-
Ammise Finnigan ripensando al moro che afferrava il boccino accanto al suo
orecchio senza che se ne accorgesse, Michael interruppe i suoi pensieri facendo
apparire delle bottiglie di Burrobirra esclamando:
- Forza! Smettiamola di pensare ad Harry! Dobbiamo brindare a questa
vittoria!-
- E alle prossime!-
Aggiunse Matt, ognuno prese in mano una bottigliae la scontrò con un compagno.
Intanto…..
Harry si sedette sul suo sacco a pelo sospirando:
- Perché mio fratello mi perseguita!-
Krum chiese:
- Phoenix è tuo fratello?-
- Si, è lui che ha deciso di giocare contro di noi! Ne sono certo!-
- Gioca molto bene!-
- Certo che gioca bene! lui era il capo delle “Frecce di fuoco”, mi
meraviglio che non abbia dato alla squadra il suo nome di battaglia preferito -
- Ora capisco perché stavi per cadere dalla scopa quando li hai visti
entrare!-
Scherzò Viktor, Cho osservò:
- Comunque siamo secondi, è una buona posizione!-
Il grifonserpe annuì:
- Su questo hai ragione, infondo questa è solo la prima gara!-
- Secondo voi chi ha scelto il nome della squadra di Phoenix?-
Domandò cambiando discorso Goyle, George rispose:
- Secondo me c’è lo zampino di Piton!-
- Anche di Karkaroff -
Aggiunse Fleur, poi sedendosi accanto al serpeverde disse:
- Ti devo ringraziare per avermi vendicato! Scontrarti con un tuo
professore senza pensarci due volte, grazie Goyle-
- P..prego..-
Potter fece levitare dei piatti davanti ai compagni con il cibo che aveva
cucinato, poi evocò delle bottiglie di burrobirra:
- Ora mangiamo, non dobbiamo dimenticare per noi di Hogwarts c’è scuola -
Nello stesso momento…………
- Siamo ultimi!-
Esclamò Ron buttandosi sulla sua brandina, Neville lo consolò:
- Questa è solo la prima gara, nessuno di noi è bravo nel Quinditch,
inoltre abbiamo molti punti di svantaggio!-
Zeller rincarò:
- In fondo questo è solo un gioco, dobbiamo divertirci! Ditemi se non è
stato emozionante costruire il campo!-
Ivan annuì:
- A me non interessa se siamo ultimi, mi piace la squadra e conta solo
quello -
Pansy concordò:
- Mi trovo d’accordo, è la prima volta che mi piace essere ultima!-
Emily osservò:
- Inoltre se la prossima prova consisterà in una tipo il labirinto del
torneo Tremaghi le altre squadre ci spianeranno la strada, cercate di pensarla
in modo positivo!-
Il rosso annuì, poi ghignò:
- Avete visto come giocava la Cooman?-
Paciock ridacchiò:
- Era davvero buffa! Era l’unica della squadra che non sapeva giocare -
Parkinson domandò:
- Vi fa ancora paura Piton dopo averlo visto gioire con la squadra alla
fine della partita -
Wesley rispose:
- Mi ha fatto molta impressione!-
Rose mostrò una foto animata di Severus, Lucius e Phoenix che esultavano:
- Penso che con questa potremmo ricattarlo per tutta la vita!-
Un ghigno furbo comparve sul viso di Neville:
- Perché non chiediamo a Colin di pubblicarlo sul giornale della scuola che
ha deciso di aprire durante la competizione?-
- Già fatto! Domani ogni studente vedrà questa foto!-
La serpeverde, Ivan e Emily scoppiarono a ridere immaginandosi la faccia di
Piton quando il giorno seguente avrebbe fatto lezione a classi bisbiglianti che
di sicuro gli avrebbero mostrato la foto:
- Domani abbiano doppia ora di pozioni alla mattina, siamo la prima classe
che lo avrà!-
Osservò Pansy, Ron sorrise:
- Improvvisamente amo le pozioni!-
A qualche decina di metri di distanza…..
- Che bello non siamo ultimi!-
Canticchiò Hanna saltellando davanti a Zabini, poi si girò verso Terry che
stava mimando un tiro di Angelina:
- Non ho mai visto un tiro migliore! Hanno esultato tutti quanti!-
- Dai Terry! Era solo un tirò!-
Ribattè Jhonson arrossendo, Tiger rincarò:
- Ma Terry ha ragione sei stata veramente brava!-
- Mi volete proprio far arrossire!-
Stefan si sdraiò sulla sua amaca domandando:
- Avete qualche idea sulla prossima prova?-
Julie annuì:
- Secondo me sarà un percorso come quello del labirinto, dovremmo cercare
degli incantesimi di protezione -
- Concordo -
Ammise Zabini, poi esclamò:
- Temo che questa era la prova più facile e che da adesso sarà importante
restare uniti!-
Al confine con la Foresta Proibita……….
I professori avevano appena finito di cenare e si erano messi a discutere
della partita:
- Devo ammettere che è stato difficile vincere! La squadra di Potter è
davvero forte!-
Ammise Piton memore del bolide di Goyle, Lucius annuì:
- Mi sono divertito moltissimo! Spero che anche le altre prove siano così!-
Severus si rivolse alla McGranitt ghignando:
- Non pensavo che i gatti potessero volare così bene!-
Minerva lo fulminò con lo sguardo ribattendo:
- Ti ricordo che fra me e te chi dovrebbe avere più problemi è un
serpeverde piuttosto che un grifone!-
Il moro rimase interdetto e Malfoy rise a quella scena:
- Colpito e affondato!-
Karkaroff esclamò:
- Mai mettersi a discutere con una donna!-
Sibilla che era piuttosto euforica domandò:
- Cosa vorresti insinuare?-
All’occhiata poco amichevole della professoressa il tedesco si zittì,
Minerva osservò:
- Uno a zero per le donne!-
In quel momento Piton si accorse che Phoenix non c’era:
- Scusate, esco un attimo!-
Disse uscendo dalla base, poi sfruttando il terzo occhio individuò Phoenix
seduto sopra ad un albero che guardava la luna splendere sopra di loro:
- Non rientri? Fa piuttosto freddo -
Proruppe Severus, il corvino scese dal ramo e annuì:
- Hai ragione! Ma avevo voglia di guardare la luna prima di dormire, per me
è…-
- Lo so, primo poi dovrai spiegarmi anche questo -
Lo bloccò il moro, poi si concesse di accarezzargli una guancia
assaporandone l’innaturale morbidezza:
- Sev..-
IniziòPhoenix imprigionandogli la
mano tra le sue e baciandogliela:
- ….vorrei dirti tante cose, vorrei che potessimo essere di nuovo come una
volta…-
Un barlume di felicità comparve negli occhi di Piton, Woldfood abbassò la
testa:
-….ma non possiamo….-
- Phoenix io ti…-
- ….io vorrei ma non posso -
Detto questo gli lasciò la mano e gli posò un veloce bacio sulla guancia:
- Buonanotte Severus!-
Il moro rimase per qualche secondo immobile per poter fissare quel ricordo,
poi seguì l’Hirake nella base.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Severus aprì gli occhi alzandosi di scatto: aveva appena fatto un incubo,
ma non si ricordava di cosa si trattasse, decise di uscire a fare un giro per
tranquillizzarsi e gettando uno sguardo si accorse che non era l’unico a non
riuscire a dormire, sorrise deciso a cercare il secondo sonnambulo, ma si
bloccò dietro alla tenda che copriva l’entrata quando sentì due voci molto
vicine parlare:
- Allora cosa diceva?-
Chiese la prima, che apparteneva indubbiamente a Potter, la seconda che era
di Phoenix rispose:
- Molto, troppo, ma non importa non tutti le profezie si devono
realizzare!-
Piton aprì uno spiraglio: Woldfood era seduto come al solito sul ramo di un
albero mentre Harry gli parlava da sotto:
- Io ho sempre sentito l’opposto!-
- Davvero? Non mi sembra di averti detto una cosa del genere -
- Sei l’unica persona che sostiene l’incontrario…-
Il corvino alzò le spalle:
- Mi piace essere diverso!-
- Ma cosa diceva di preciso la profezia?-
L’Hirake sospirò, poi si soffermò a guardare la luna declamando:
- Non per mano di un Oscuro Signore,
non per mano di un messaggero degl’inferi,
non per il morbo che ogni mortale colpisce
morirà il principe dei figli della guerra,
ma per mano di chi solo i suoi pensieri può
percepire,
il domatore di memorie nato alle idi di
Gennaio,
verrà e colpirà,
ciò che il cuore non saprà chiamare il corpo
abbandonerà-
Harry annuì pensieroso:
- Così morirai ucciso da Piton, sai quando?-
- No, ma penso che avverrà a breve -
Rispose tranquillo il corvino dondolando una gamba, il grifonserpe spalancò
gli occhi:
- Come fai ad essere così sereno?!!-
- Se sarà lui ad uccidermi non avrò rimpianti, come sai bene lo amo e
sapere che non morirà per mano mia mi tranquillizza -
- Sei strano, ma credo di capirti! Anch’io sarei disposto a morire se ciò
salvasse la vita alla persona che amo -
Phoenix sorrise:
- Vedo che la pensiamo allo stesso modo!-
- Non per niente siamo fratelli! -
I due risero, poi Harry domandò:
- Ancora la Cooman, vero?-
- Si, quella donna è strabiliante! -
- Stravagante se mai!-
- Diciamo entrambe le cose -
Un falco si poso sulla spalla del corvino che sospirò:
- Sono stanco…-
- Cosa?-
- Sono stanco di giocare alla vita, di essere sempre al centro
dell’attenzione! Sono stanco di essere il principe degli Hirake e sono stanco
di Adam, forse è un bene che non vivrò ancora molto!-
- Sei pazzo? Non sparare idiozie!-
Phoenix guardò serio il fratello:
- Non sto scherzando! Per me la vita non ha nessuno scopo se non proteggere
Severus, ma nel momento in cui Voldemort ed Adam saranno sconfitti io sarò
inutile -
- Stai scherzando? Tu non sei un oggetto che viene buttato quando passa di
moda! Sei un essere umano! Chi ti ha messo in mente queste cose?-
- Nessuno, Harry, sono cose che si pensano quando si è stati addestrati
solo a combattere…ti domandi continuamente, con grande paura, quando verrà il
momento che non servirai più e verrai deposto in un angolo..-
Il grifonserpe fissò con un cipiglio di rimprovero il corvino:
- Se ti sentisse Albus non sarebbe felice! Dopo tutti i sacrifici che ha
fatto!-
- Lo so, ma lui non è un Hirake! Lui è un mago e basta!-
- La pensi veramente così? O è solo la paura di perdere Piton che ti fa
essere così?-
- Non lo so, Harry -
Ammise Phoenix scendendo dall’albero, scuotendo la testa:
- Penso di star cadendo nella stessa situazione in cui mio padre cadde
molti anni fa..-
- Tu non morirai! -
Esclamò Potter, Woldfood gli sorrise dolcemente:
- Non lo so, vivrò finchè potrò….-
Gli accarezzò i capelli:
-….ora vai a dormire, domani sarò una lunga giornata e non voglio avere
zombie a lezione!-
Il cavaliere annuì:
- Va bene, professore, ma sappi che ti tengo sotto controllo!-
- Certo mamma!-
Lo canzonò Phoenix guardandolo scomparire in lontananza, intanto Severus
era rientrato e si era rimesso a letto accanto a Lucius cercando di non far
sentire i propri singhiozzi, ma Lucius lo udì e dopo essersi svegliato gli
scivolò accanto:
- Tutto bene Sev? Perché piangi?-
Domandò abbracciandolo, Piton si rifugiò tra le braccia del compagno:
- Sarò io ad ucciderlo!-
Singhiozzò, Malfoy guardò stupito il moro:
- Cosa?-
- Io ucciderò Phoenix!-
- Cosa??!! Stai delirando?-
- No, ho sentito Phoenix parlarne a Potter -
Il biondo scosse la testa:
- Stavi sognando, è stato solo un incubo -
Cercò di calmarlo, ma Severus mormorò:
- No Lucius, purtroppo non era un incubo, io ucciderò Phoenix…ucciderò
l’unica persona che ho mai amato!-
- Non dire così Sev! Le profezie non sempre si realizzano!-
Lo consolò Lucius accarezzandogli la schiena, il professore di pozioni
annuì:
- Spero che sia così anche per questa..-
- Lo sarà, vedrai!-
In quel momento rientrò Phoenix che vedendo svegli i suoi due amici
domandò:
- Tutto a posto?-
Il biondo, non volendo rivelare la vera causa di quella situazione, ma
volendo aiutare comunque Piton, rispose:
- Severus si è sentito male, penso che abbia avuto un incubo -
La preoccupazione fu perfettamente visibile nello sguardo del corvino che
ribattè:
- Ora me ne occupo io!-
Si sedette accanto ai due, Malfoy lasciò che Phoenix abbracciasse Severus:
- Bene! Buona notte!-
Esclamò Lucius prima di ritornare a dormire, Woldfood si sdraiò stringendo
possessivamente a se Piton:
- Cosa hai sognato?-
Chiese dopo interminabili momenti di silenzio, il moro si concesse alcuni
secondi per ascoltare il battito regolare del cuore dell’amato, poi rispose:
- Ho sognato che mi abbandonavi…-
L’Hirake gli sorrise dolcemente, gli posò una mano sulla testa cominciando
ad accarezzargliela lentamente:
- Io non potrei mai abbandonarti, ricordatelo -
- Phoenix…-
- Si?-
- Ti amo ancora -
Sussurrò Severus, Phoenix gli baciò la fronte:
- Lo so, Sev, non hai bisogno di dirlo -
Felice e sentendosi al sicuro tra le braccia del corvino Piton si
addormentò certo che non avrebbe fatto incubi.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Quando la mattina dopo Severus si svegliò si ritrovò stretto contro Phoenix
che dormiva ancora serenamente, sorrise per il dolce risveglio e scostò una
ciocca di capelli da volto del corvino per poter rimirare nella sua completezza
quel viso che da tanto tempo non vedeva da così vicino, notò una cicatrice
sottile sotto l’occhio destro, si spostò leggermente per poter guardare anche
il resto del corpo e notò un tatuaggio sul collo di un serpente, lo toccò e
questo suo gesto svegliò il corvino che dopo aver aperto gli occhi sorrise
solare:
- Buongiorno Sev, tutto a posto?-
Il moro annuì appoggiando la testa sul petto di Woldfood che cominciò ad
accarezzargli lentamente la testa, dopo qualche secondo di silenzio Piton
rispose:
- Si, con te va sempre bene -
- Sono felice che ti senti meglio! Ieri mi hai proprio fatto prendere un
colpo…-
- Davvero? Mi dispiace…-
Disse triste Severus,
Phoenix esclamò:
- Ehi! Non voglio vedere musi lunghi! Su, fammi un sorriso!-
- Phoenix! Sembri mia mamma quando fai così!-
Lo rimproverò il professore di pozioni mettendo il broncio, Phoenix sospirò
teatralmente:
- Cosa dovrò fare per avere un sorriso del mio dolce principino Sev?-
Si domandò drammatico, Piton riuscì a non ridere a quella interpretazione e
ribattè:
- Per avere un sorriso dal “dolce” principino Sev, il servo Phoenix dovrà
fargli un regalo!-
- Da quando sono un servo?-
- Da ora!-
Phoenix con un colpo di reni si girò facendo finire Severus sotto di sé, il
cuore di quest’ultimo cominciò a battere all’impazzata quando si ritrovò i
capelli di Woldfood a fargli il solletico e il suo fiato sulle labbra:
- Allora il servo Phoenix pensa di sapere come rendere felice il suo
signorino -
- Davvero? Conosce il modo per farlo sorridere?-
Domandò con una punta di attesa Piton sperando che Phoenix avesse avuto la
sua stessa idea:
- Si..-
Sussurrò il corvino prima di abbassarsi a baciare le labbra del moro che
rimase completamente paralizzato dalla dolcezza di quel bacio che scatenò
dentro lui uno svariato assortimento di emozioni, quando Phoenix si staccò
Piton gli rivolse, a suo parere, il suo più vero sorriso, lo abbracciò mentre
lacrime di gioia gli solcavano gli occhi:
- Grazie, mi hai fatto un grande regalo!-
- Non ringraziarmi!-
Ribattè il corvino alzandosi, poi esibendo uno dei suoi sorrisi solari
continuò:
- Sono felice che tu sia contento! Spero di vederti sorridere ancora in
questo modo!-
- Un modo ci sarebbe…-
Sussurrò il moro, ma Phoenix non lo sentì e dopo averlo salutato sparì
fuori dalla tenda; quando Lucius si svegliò la prima cosa che notò fu che il
corvino non era nelle base e, soprattutto, notò Severus impalato a fissare il
vuoto, gli saltò addosso da dietro chiedendo:
- Salve Severus! Come ti senti? Va meglio di ieri sera?-
Non ebbe risposta, credendo che stesse male si spostò davanti:
- Ehi Severus? Tutto a posto?-
Piton annuì impercettibilmente toccandosi le labbra, il biondo capì:
- Complimenti! Sono felice che vi siate riappacificati!-
Un leggero rossore comparve sugli zigomi del moro che ribattè:
- Non sei molto discreto su queste cose!-
- Dovrei esserlo? Il mio migliore amico rincontra il suo ex-ragazzo che lo
bacia e devo essere discreto? Caro il mio Severus! Sarebbe l’evento dell’anno
se voi due tornaste insieme!-
- Smettila Lucius! Qualcuno potrebbe sentirt…-
- Cosa potremmo sentire che non ti è gradito, Severus?-
Domandò la McGranitt avvicinandosi ai due uomini, Severus scosse la testa
non potendo sopportare che i suoi sentimenti diventassero di dominio pubblico:
- Niente che interessi ad un gatto, Minerva…-
- Davvero? Penso di saper valutare cosa mi interessa e cosa no…-
Piton sussurrò a Malfoy:
- Lo sai che è più impicciona di te?-
- Ehi!-
La professoressa intervenne nuovamente:
- Sai, Severus, io ho un udito molto raffinato nonché un sonno
leggerissimo, quindi, o mi racconti tu cosa sta succedendo o mi troverò
obbligata a chiedere informazioni a Phoenix o, ancora meglio, al signor
Potter!-
Piton fissò freddamente Minerva che sospirò:
- Sinceramente, Severus, sono più vecchia di te, so cosa sta succedendo e
non illuderti che non abbia capito che tra te e Phoenix c’è stato e c’è ancora
adesso qualcosa! Sono stata la vostra professoressa e ho parlato diverse volte
con Silente del vostro legame, come di sicuro saprai!-
Il moro la guardò interrogativo non capendo quell’ultima frase, la
McGranitt spiegò:
- Silente era molto preoccupato per la presenza di Adam e dopo che tu hai
avuto la brillante idea di farti impiantare i terzo occhio si è ritrovato ad
essere ancora più preoccupato! -
Severus annuì sapendo bene quanto aveva fatto preoccupare il vecchio
preside e quante volte, proprio grazie a quest’ultimo, era riuscito a salvarsi
e ad aiutare Phoenix:
- Lo so, Minerva, ma non capisco cosa voglia sapere tu da me!-
- Ieri ti ho sentito parlare a Lucius delle profezia e ho anche visto lo
svolgersi della vicenda, ora, volevo sapere come era andata a finire…-
- Niente di fatto, Minerva, ho solo riconquistato un po’ di terreno verso
il cuore di Phoenix, ma devo fare ancora molto e, soprattutto, devo fargli
capire che sono capace di affrontare gli stessi percoli che corre lui…questo
sarebbe un traguardo importante!-
- Sappi, Severus, che se avrai bisogno di qualcosa, qualunque cosa, io ti
aiuterò!-
- Ti ringrazio Minerva, ma devo farcela da solo….voglio riconquistarlo da
solo! -
- Buona fortuna Severus, anche se non ti servirà…-
Sia Lucius che il moro fissarono interrogativi la grifondoro che continuò:
- Phoenix ti ama ancora…lui non lo sa ancora, non se ne reso conto, ma le
sue azioni e le sue emozioni lo hanno già tradito diverse volte -
Poi si alzò ed uscì dalla tenda anche lei diretta verso Hogwarts, il biondo
ghignò:
- Che tippetta la McGranitt! Vero?-
- A chi lo dici! Non mi ricordavo che fosse così temibile…mi è sembrato di
ritornare a scuola durante le sue interrogazioni -
- Il Grande Severus temeva le interrogazioni della McGranitt!? Quando mai?-
Esclamò scherzoso Lucius, Piton gli rispose serio:
- Personalmente, ogni volta che la McGanitt diceva la parola
“Interroghiamo” riusciva a dirla così bene che a chiunque sarebbe venuto il
dubbio di non sapere qualcosa!-
- A me non è mai venuto questo dubbio!-
Severus sospirò:
- A te non sarebbe venuto mai un dubbio del genere! Tu non studiavi mai!
Non so ancora oggi come hai fatto a superare tutti gli esami!-
- Segreto!-
Canticchiò Malfoy sorridendo.
Intanto nella Sala Grande……………
- Buongiorno Phoenix! Dormito bene?-
Domandò Harry affiancando il fratello che stava facendo colazione:
- Si,c’è stato anche un “fortuito”
contrattempo..-
- Davvero? Cosa è successo?-
Il corvino si avvicinò all’orecchio del grifonserpe:
- Se ti dico che sono riuscito a dormire con Severus, mi crederesti?-
- Davvero!? Allora ti ama ancora!-
Esclamò felice Potter, Woldfood annuì:
- Si, me l’ha detto lui stesso…tuttavia io sento di non essere ancora
pronto a rimettermi con lui! Devo ancora migliorare alcune tecniche per poterlo
difendere…-
- Severus non è un bambino! Sa difendersi benissimo da solo!-
Lo rimproverò Harry, poi, studiando bene l’hirake davanti a lui disse:
- Sai una cosa Phoenix! Al posto di mentire a te stesso e a me potresti per
una volta dirmi i tuoi reali pensieri così che ti possa aiutare!-
- Harry…io..io sono preoccupato! Se mi rimettessi con Severus ne sarei
molto felice, tuttavia…-
- Tuttavia?-
- Se lo facessi, nel momento in cui la profezia si compierà lui ne soffrirà
molto di più di quanto ne soffrirà se non gli dico che lo amo ancora!-
Potter posò una mano sulla spalla del professore:
- Sai una cosa Phoenix? Secondo me è proprio una scelta del genere che
cambierà la profezia! Se vi rimettete insieme rinnoverete un legame molto forte
e questo potrebbe cambiare il destino, no?-
- Forse hai ragione! Ci penserò…grazie Harry, sapevo di poter contare sui
tuoi consigli!-
Harry sorrise chiedendo:
- Quando mi pagherai la parcella?-
- Quando vedrò dei risultati…dottor Potter!-
Ribattè scherzoso Phoenix, poi si alzò:
- Alla prossima seduta Signor Woldfood-
Lo salutò il grifonserpe mentre veniva raggiunto per la colazione da Raska,
da Pansy e da Draco che subito gli si fiondò accanto:
- Ciao Harry! Non sai quanto mi sei mancato!-
- Draco! Sono stato lontano da te pocchissimo tempo!-
- Lo so, ma sai quanto è difficile sopportare il mio gruppo?-
Il moro rise posando una mano sulla testa del biondo:
- Non dire così! Inoltre non è proibito interagire con gli altri gruppi!
Potresti venire a trovarmi!-
- Davvero?!-
- Certo -
Il giovane Malfoy sospirò:
- Finalmente una buona notizia!-
Pansy rise:
- Sembra che tu sia finito in una campo militare! Io non mi lamento mi
trovo molto bene nella mia squadra anche se siamo ultimi! Senza contare cha
abbiamo organizzato una bella sorpresa al professor Piton!-
- Cosa avete fatto?-
Domandò interessato Draco, Pansy non rispose finchè non furono raggiunti da
Hermione e Ron che le rivolse un sorriso smagliante mentre gli porgeva un
giornale:
- Penso che gli verrà un colpo! È in prima pagina sul “Messaggero dei Hogwarts”
ogni studente e ogni professore riceverà una copia del giornale! Non vedo l’ora
di vedere la faccia del professor Piton!-
La Granger rincarò:
- Per la prima volta mi trovo d’accordo con Ron! L’idea della foto e stata
meravigliosa! Penso che dopo questa il professor Piton non intimorirà molto gli
alunni!-
Draco la ammonì scherzoso:
- Signorina Granger non dovrebbe parlare così! Si rende conto che sta
infrangendo le regole? Mancare di rispetto ad un professore!-
Harry intervenne a sua difesa:
- Se questo lo chiami mancanza di rispetto come lo chiami schiantare un
proprio professore?-
- Cosa hai fatto?!!-
Esclamò allibito il biondo, Potter ghignò:
- Al mio terzo anno ho schiantato il professor Piton per difendere il mio
padrino -
- Oddio! Ma sei pazzo Harry! -
Ron esclamò:
- Comunque non era colpa sua! Il professor Piton non lo ha ascoltato!-
Poi passò il giornale incriminato all’amico che scoppiò a ridere:
- Nono ci posso credere! Dovrò complimentarmi con Colin!-
Una foto grande quasi tutta la pagina raffigurava Phoenix che sorridente
alzava il boccino verso il pubblico mentre accanto a lui Lucius e Severus si
abbracciavano gioendo e alle sue spalle la McGranitt, la Cooman e Karkaroff si
battevano il cinque; anche Draco vedendola scoppiò a ridere pensando alla
reazione del professore.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Quando Phoenix entrò in aula seguito da Lucius si accorse subito che c’era
qualcosa di strano, infatti sembrava l’euforia si fosse impossessata della
maggior parte degli alunni, incuriosito si sedette sulla cattedra a chiese:
- Potrei sapere cos è successo per causare tanta euforia? Non credo ce sia
il torneo!-
La classe si zittì di colpo accorgendosi della presenza del professore,
Hermione decise di rispondere e mostrò la foto sul giornale, un sorriso genuino
comparve sul volto del corvino:
- Devo fare i complimenti al fotografo! La foto è davvero bella!-
Il biondo si sporse per guardare anche lui:
- Concordo è davvero bella! Guarda come siamo venuti bene!-
La ragazza spalancò gli occhi:
- A voi piace quella foto? Non vi sentite…-
- Scoperti?-
Concluse il professore, poi rise:
- No! Non trovo per niente “umiliante” questa foto! Anzi penso che sia
bellissima, non vedo l’ora di farla vedere a Sev!-
- Sev!!?-
Esclamò in coro tutta la classe tranne Harry che scoppiò a ridere, Woldfood
li fissò interrogativo:
- Certo, io e Sev siamo molto amici e ci tengo a precisarlo! -
Gli sguardi che la classe gli rivolse erano a dir poco stupiti, lui si
limito ad alzare le spalle:
- Cosa c’è di male! Sev è una persona che tutti voi!-
Ron ghignò:
- Non esageriamo! Non è proprio come noi!-
Potter intervenne:
- Penso che il professor Piton riservi la sua umanità per una piccola
cerchia di gente -
Wesley guardo l’amico come se fosse un alieno:
- Stai difendendo il professor Piton?-
- Si, mi sembra giusto! Ognuno al suo carattere e il suo vissuto, non
possiamo giudicare una persona basandoci soltanto su i nostri pregiudizi! -
- Questo ci riporta al compito che vi avevo assegnato!-
Osservò Phoenix solare, poi continuò:
- Ora faremo la nostra lezione, lascerò dieci minuti alla fine delle
lezione per ritornare su questo discorso -
Detto questo fece apparire sulla lavagna un grafico:
- Ora dovrete dirmi quello che avete trovato e la vostra posizione verso
questa “oscura” razza…-
Angelina alzò tremante la mano:
- Parla pure Angelina -
- I..io mi sono documentata sulle caratteristiche comuni tra i vari Hirake
buoni…-
La ragazza si fermò un attimo, ad un cenno di assenso del professore
continuò:
- Ho trovato che al momento della nascita fino al momento del “Rito dei
Passaggi” un hirake non ha le ali, dopodiché gli crescono e acquista il
completo controllo dei suoi poteri fatta eccezione per gli angeli demoniaci
inferiori che devono anche scegliere cosa diventare, possono restare neutri
oppure diventare elemento buono o cattivo, ciò dipende dalle sue azioni e dai
suoi pensieri!-
- Esatto! Dieci punti a grifondoro, ma dimmi cosa pensi dopo questa ricerca
della razza degli Hirake?-
- Che i maghi si giudicano superiori agli altri, ma in realtà non lo sono!
Sono la razza più egocentrista che conosca! Mi…mi dispiace per averla giudicata
male, professore -
- Bene, chi è il prossimo?-
Pansy alzò la mano:
- Io professore! Mi sono informata sulla nascita degli angeli….su dei libri
si dice che nascano durante le notti di luna piena dalle ninfee bianche e che
nel momento in cui si innamorano ad una persona restino legati a ella per
sempre, ci sono state persino delle testimonianze di aneli morti lo stesso
giorno del loro compagno….è una cosa davvero romantica, ma a me sembra anche
crudele! Se un angelo si innamora di una persona più vecchia di lui che muore
dopo pochissimo tempo lui non potrà mai vivere a pieno la sua vita!-
Il corvino sorrise:
- Purtroppo è la regola, ma sappi una cosa Pansy, quando la persona che ami
muore e come se anche tu morissi, posso giurarti che un angelo, che è un
elemento positivo, diventerebbe pazzo se vivesse anche solo un giorno senza il
compagno -
La serperverde rimase a bocca aperta, l’hikare si alzò dalla cattedra:
- Dieci punti a serpevrede, brava -
Draco si alzò in piedi:
- Io mi sono documentato sul processo che è stato fatto a lei quando era
qui a scuola..-
- Davvero?-
- Si, ci siamo accorti attraverso il confronto con due giornali che
l’opinione pubblica vuole far sembrare malvagi gli hirake in modo che non
possano mostrare la proprie capacità ed ottenere gli stessi diritti dei maghi,
inoltre tutti i libri che ne parlano vengono considerati materiale occulto e
relegato nelle sezioni proibite….-
- Bravo Draco, ma in questa ricerca intravedo anche lo zampino di Harry -
Il serpeverde annuì:
- Si mi ha dato una mano…-
- Dieci punti a serpverde, chi vuole parlare?-
Hermione alzò la mano:
- Io invece ho trovato del materiale sui Figli della Luna Rossa, ovvero
particolari hirake nati nei giorni di luna rossa e che sono destinati a grande
cose per la loro forza…-
- Esatto!-
- ….si dice che finora di Figli della Luna Rossa ce ne siano stati
tre…posso continuare?-
Domandò incerta la Granger, Woldfood annuì:
- Certo, fai pure…non mi sembra di averti interrotto!-
- Nicolas Woldfood,
Phoenix C.Woldfood e..-
La grifondoro guardò Harry:
- Ed Harry Potter…-
Tutta la classe si giro verso il moro che annuì:
- Ciò che ha detto Hermione è esatto! Io sono un Figlio della Luna Rossa,
sono un mezzo hirake -
- Wow!-
Esclamò Zabini, poi si rivolse a Phoenix:
- Sull’articolo che Harry ci ha mostrato c’era scritto che tu eri il
principe degli hirake, ma è vero?-
- Si, io sono ciò che gli hirake chiamano purosangue, un hirake che non ha
genitori se non la madre terra che l’ha generato…la casata Woldfood, come
avrete di sicuro visto raccoglie tutti gli hirake più importanti e che si sono
distinti per il loro poteri….persino Harry è entrato nella mia casta con il
nome di Harrison Woldfood -
- E vero, Harry?-
Domandò Ron sempre più stupito da quella situazione, Potter annuì:
- Si, ho accettato di essere adottato da Phoenix come erede dei Woldfood in
caso lui venga a mancare -
Il corvino interruppe quella discussione:
- A passando a parlare a qualcosa di più pratico sapreste dirmi a cosa
serve il sangue di hirake, che poteri ha?-
Con sommo stupore della classe non fu Hermione ad alzare la mano, ma
Neville:
- Dimmi pure Neville!-
- Il sangue di hirake è usato dalle persone per poter parlare con gli
animali e le piante, inoltre è il fondamento della vita -
- Esatto, ma penso che dovresti spiegare il significato di “fondamento
della vita”, non penso che abbiano compreso l’effettivo significato..-
- Va bene, con “fondamento della vita” si chiama quell’elemento che
permette alla vita di nascere, se non esistesse tutto ciò che di vivo esiste
nel mondo scomparirebbe -
- Bravo Neville, venti punti a grifonodoro per l’eccellente lavoro -
Paciock arrossì:
- G..grazie professore -
Lucius intervenne cambiando discorso:
- Io è il professor Woldfood abbiamo pensato di farvi fare una brevissima
visita un paese poco distante da qui, grazie ad una passaporta potremmo partire
da qui e ritornare alla fine della seconda ora…-
Phoenix continuò:
-…premetto che non dovrete dire a nessuno fuori dalla scuola della presenza
di questo posto che è ormai l’ultima isola per il mio popolo…-
Prese dalla tasca una corda:
-….ora afferratela…-
Tutti gli alunni presero la corda, dopo il solito strappo all’ombelico e un
breve vorticare si ritrovarono all’entrata di un villaggio molto simile a
quello delle fiabe, ma la cosa che li stupì di più fu che i suoi abitanti
avevano tutti le ali:
- Il villaggio degli hirake!-
Osservò Hermione meravigliata, Phoenix annuì:
- Esatto! Questo è il mio piccolo regno dove tutti i superstiti si sono
recati a vivere pacificamente, quasi tutti sono angeli, ma ci sono alcune
eccezioni di angeli demoniaci -
Un ragazzo alto dai capelli azzurri e le maestose ali bianche si avvicinò
alla comitiva:
- Salve principe Phoenix, sono felice di vederti! Ma dimmi, chi sono questi
ragazzi? Conosco soltanto il signorino Woldfood e il signor Malfoy -
- Sono i miei alunni e dato che stiamo studiando gli hirake ho deciso di
farvi visita!-
- Sono felice di vedere tanti giovani maghi al villaggio, capiranno che siamo
pacifici e almeno loro non ci odieranno!-
Detto questo spalancò le ali:
- Devo andare, ci vediamo principe!-
Detto questo prese il volo e sparì, alcuni paesani sentendo la voce del
loro principe gli andarono incontro:
- Principe! Siamo felici di vederla! Come sta?-
- Bene, ma ditemi! I bambini dove sono?-
I paesani non fecero in tempo a risponder che un piccolo gruppetto di
bambini corse incontro al corvino:
- Phoenix!-
Gridò una bambina dai capelli argentati saltandogli al collo:
- Ciao Chii, vedo che sei in forma!-
- Lei sta bene!-
Poi squadrò il principe domandando:
- Piuttosto tu! Stai bene? Lei non vede le sue ali!-
- Io sto bene! per quanto riguarda le ali…-
Dalla schiena del corvino uscirono due ali di fuoco:
-…eccole –
Tutti i bambini gridarono eccitati, poi uno chiese:
- Chi sono quei ragazzi?-
- Sono miei alunni, resteranno qui per un’ora! Perché non gli mostrate il
villaggio?-
- Va bene!-
Ogni bambini prese con se un alunno che incredulo lo seguì per il
villaggio, ma la timidezza fu ben presto sostituita da curiosità e alla fine
dell’ora tutti i ragazzi avevano fatto amicizia con gli hirake e gli avevano
promesso di tornare presto.
Al ritorno in classe gli alunni ringraziarono Phoenix per il viaggio e gli
chiesero di poter ritornare, lui accettò a patto che si comportassero bene
nelle prossime lezioni, mentre parlavano però fece irruzione nell’aula il
professor Piton:
- Voi!-
Esclamò marciando all’interno della classe, Woldfood lo fissò stupito:
- Cosa è successo?-
Severus tornò momentaneamente in sè sentendo la voce del corvino, si girò
verso di lui con un espressione imbronciata e gli porse un foglio di giornale:
- Guarda!-
Phoenix sorrise vedendo la foto incriminata:
- E allora? La trovo bellissima e anche Lucius la pensa allo stesso modo!-
Il biondo annuì, Piton sospirò:
- Dovevo aspettarmi che la vostra reazione sarebbe stata questa!-
Il corvino abbracciò Piton che ebbe un fremito a quel gesto:
- Mi conosci…a me piace il tuo sorriso!-
Detto questo li alzò il viso, Severus arrossì violentemente:
- P..Phoenix non qui!-
Ma ogni resistenza durò solo pochi secondi, il moro chiuse gli occhi e
colmò la distanza tra le loro labbra baciandolo dolcemente, quando si
staccarono tutta la classe applaudì compreso Lucius e Piton si rese conto di
essersi appena giocato la sua fama di freddo professore, ma, in fondo, non gli
dispiaceva, se ciò comportava di poter stare accanto al suo angelo.
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
I grifondoro dovettero ammettere che la lezione di Pozioni di quel giorno
fu la migliore che potessero ricordare, infatti il professor Piton sembrava
caduto in una specie di trance dopo il bacio di Phoenix, quando erano entrati
in classe con modi più gentili del solito li aveva indicato la lavagna su cui
erano elencati una serie di ingredienti, poi si era seduto dietro la scrivania
a leggere un libro senza prestare alla classe la minima attenzione:
- Ci siamo giocati Piton!-
Osservò Draco versando nel suo calderone i Bubbotuberi affettati, Harry
annuì sorridendo:
- Credo proprio di si, dovrò ringraziare mio fratello appena avrò modo di
parlargli in privato!-
- Non ci trovo nulla di divertente! Piton è un serpeverde, il nostro
capo-casa! Come potrà essere di esempio agli altri serpeverde se si lascia
andare in questo modo!-
Hermione, che era alle loro spalle, intervenne:
- Io penso invece che sia un bene che il professor Piton sia finalmente
felice,insomma, penso che anche lui ne abbia il diritto..-
- Soprattutto se ciò giova al suo caratteraccio!-
Concluse Ron beccandosi un occhiataccia del biondo:
- Piton non ha un caratteraccio! È solo…particolare!-
Il rosso alzò le spalle:
- Se lo dici tu!-
Poi ritornò alla sua pozione, Potter riflettè:
- Non penso che questo “disgelo” abbia solo lati positivi! Pensate ai
rischi che il professor Piton passerà se Voldemort scopre che lui e Phoenix si
amano ancora! Potrebbe usarlo come ostaggio per obbligare mio fratello a
congiungersi al male….inoltre Phoenix…-
A questo punto il moro si fermò, indeciso se continuare a parlare o
cambiare discorso, Malfoy lo esortò:
- Inoltre cosa? -
Il grifonserpe sospirò:
- Mio fratello non riesce ancora a controllarsi completamente, quando si
trasforma integralmente uccide chiunque gli sia accanto, se Voldemort lo
influenzasse con la sua aura negativa la prima persona che ucciderebbe sarebbe
quelle che, con i suoi sentimenti, lo farebbe tornare normale…-
- Ti riferisci a Piton?-
- Si…-
Affermò Harry alzando lo sguardo verso il professore:
-…quando imparai a usare le ali Phoenix mi spiego che l’unica creatura in
grado di fare impazzire o tranquillizzare un hirake è la persona che ama, per
questo Phoenix non voleva rivelare al professore le sue emozioni…in questo modo
ha messo in grave pericolo entrambi!-
- Tu hai già trovato la persona a cui ti legherai?-
Domandò curiosa Granger, Potter annuì:
- Si, ma non mi confesserò finchè la guerra contro Voldemort non sarà
finita…chiunque mi sta accanto rischia sempre di morire…non voglio perdere più
nessuno, penserò ai sentimenti alla fine della guerra!-
La porta della classe si spalancò lasciando entrare Raska in versione
umana:
- Padron Harry!-
Gridò correndo dal padrone e riscuotendo dalla sua lettura Piton che si
alzò in piedi chiedendo:
- Cosa è successo?-
La ragazza non gli diede ascolto, prese per mano Harry:
- Devi venire! Immediatamente, è successa una cosa…-
Il grifonserpe le posò una mano sulla bocca:
- Stai calma, sono qui! Dimmi cosa è successo!-
Raska cercò di dire qualcosa, ma l’incantesimo si ruppe e tornò ad essere
un serpente, Potter la prese in mano facendola attorcigliare intorno al suo
braccio:
- Ora stai calma! -
- Padrone, Phoenix è stato attaccato da Voldemort, si è rifugiato nella
Camera dei Segreti per non far del male a nessuno, ma non resisterà a lungo!-
Sibilò il serpente, il ragazzo spalancò gli occhi:
- Come è successo?-
- Voldemort ha scagliato una maledizione su Phoenix attraverso un antico
rito che risveglia le antiche ferite…-
- Oddio! Dobbiamo muoverci!-
Severus bloccò il moro che si stava avviando verso l’uscita seguito da
Draco:
- Potter! Dove sta andando?-
Harry si girò vero il professore, lo guardò per qualche secondo, poi disse:
- Mi segua, è una cosa urgente! Non c’è tempo per le spiegazioni!-
A Piton bastò quell’occhiata per capire che Phoenix era in pericolo, si
girò verso la classe rivolgendogli un occhiata omicida:
- Non fate casino! O quando tornerò infliggerò a tutti una punizione che
sarà ricordata nella storia di Hogwarts come la più crudele!-
Detto questo seguì Harry fuori dall’aula sbattendo alle sue spalle la
porta:
- Cosa è successo?-
Chiese con voce preoccupata quando furono a debita distanza, il moro
spiegò:
- Voldemort ha attaccato Phoenix! Se le mie supposizioni sono giuste
Phoenix sta rivivendo il momento in cui ha combattuto contro Adam per la prima
volta…-
- Come fai ad esserne certo?-
- Voldemort ha maledetto mio fratello con un antico sortilegio che
risveglia le antiche ferite….in quello scontro, se ricordo bene, Phoenix
rischiò di morire!-
- Vuoi dire che Phoenix….-
- Si, le ferite che compariranno sul suo corpo non corrisponderanno a
quelle che aveva riportato nella scorsa battaglia perché la sua forza è
aumentata….saranno molto più gravi -
Il professore rimase interdetto a quella affermazione, cercò di chiedere
qualcosa ma un sibilo di Raska lo interruppe:
- Padrone, il guardiano dice che è cominciato-
-Ho sentito, dobbiamo muoverci!-
- Cosa ti ha detto?-
Domandò Draco affiancando Harry che aveva cominciato a correre:
- Il guardiano della camera ha informato Raska che Phoenix ha cominciato a
rivivere la battaglia -
- Il guardiano?-
- Si, all’inizio dell’anno scolastico ho posto un guardiano a difesa della
Camera dei Segreti per impedire a Voldemort o ai suoi cloni di entrarci -
Mentre stavano per raggiungere il Bagno di Mirtilla Malcontenta un cane
nero comparve davanti a loro e poco dopo si trasformò in Sirius:
- Ho sentito che Phoenix è stato attaccato!-
- Si, sei stato informato da Lavre?-
- Esatto, mi ha detto di venire a portarti questa -
Rispose Black porgendo ad Harry una pietra trasparente con dentro una
fiammella:
- Bene, sarà più facile farlo rinsavire!-
- Cos’è?-
Intervenne Malfoy guardando la pietra, Potter la mise in tasca spiegando:
- Questa è una pietra che contiene una fiammella del fuoco della fenice, fu
usato per l’iniziazione di Phoenix e ci servirà in caso saremmo costretti ad
ucciderlo -
Piton esclamò:
- Muoviamoci non c’è tempo da perdere!-
Il grifonserpe annuì, si avvicinò al lavandino con lo stemma dei serpeverde
e pronunciò la parola d’ordine in serpentese, nello stesso momento comparve dal
nulla Mirtilla Malcontenta che vedendo Potter disse:
- Ho fatto come mi ha detto Raska e ho controllato tuo fratello fino al tuo
arrivo, è meglio che ti muovi perché sta soffrendo moltissimo!-
- Grazie Mirtilla!-
Esclamò Harry prima di saltare nel tubo che conduceva alla Camera dei
Segreti, per qualche minuto ci fu solo buio, poi il gruppetto giunse in un
ampia stanza in cui riposava un immenso serpente:
- Infatti questo è un altro basilisco, si chiama Wantolla ed è una mia
creazione, ma le spiegazioni lasciamole a dopo! Ora dobbiamo salvare Phoenix!-
Detto questo si avvicino al basilisco e sussurrò:
- Puoi spostarti, sono qui!-
L’animale si sposto immediatamente lasciando passare il gruppetto nella
porta nascosta dalle sue spire, poi ritornò alla posizione originale, Potter
fece qualche passo poi aprì le braccia mostrando l’ampia camera illuminata dai
migliaia di candele sospese in aria:
- Benvenuti nella Camera dei Segreti -
Severus non prestò ascolto a quelle parole, subito cercò la figura di
Phoenix, dopo qualche secondo la scorse all’ombra di un pilastro e corse dai
lui:
- Phoenix!-
Chiamò, l’interpellato giro leggermente il capo e sorrise dolcemente:
- Sev, sei qui?-
Il moro si inginocchiò accanto all’Hirake:
- Si, sono qui e non ti lascerò affrontare da solo il Signore Oscuro!-
Harry spaventato verso la coppia:
- Scappi professore!-
Ma Piton capì troppo tardi quella intimazione, il sorriso benevolo del
corvino cambiò in uno malvagio e senza dargli il tempo di fare niente il
trafisse il petto con i suoi artigli:
- P…Phoenix…-
Mormorò incredulo Severus notando solo in quel momento gli occhi
completamente neri del corvino e i vestiti completamente coperti di sangue,
tese una mano cercando di accarezzargli una guancia, ma Woldfood estrasse gli
artigli e lo spinse a terra:
- Non toccarmi!-
Draco prese la sua bacchetta:
- Professore!-
Subito lo seguì Sirius, mentre Harry si preparò a combattere, ma il professore
si alzò i piedi fermandoli:
- Non intromettetevi! Devo dimostrargli che sono forte!-
Detto questo sulla sua fronte si aprì il terzo occhio, il corvino scosse la
testa e con voce roca chiese sarcastico:
- Vuoi forse combattermi con il terzo occhio? Non puoi fare nulla con
quello!-
- Ne sei certo?-
Phoenix rise, poi lanciò una sfera di fuoco contro Piton che si spostò
appena il colpo partì per muoversi alla destra del corvino che si preparò ad
attaccare nuovamente:
- Ora cercherai di colpirmi con un attacco di ghiaccio-
Lo bloccò Severus, il corvino spalancò gli occhi:
- Notevole, sai prevedere il futuro immediato! Ma vediamo se resisterai a
questo!-
Esclamò, poi alzò la testa gridando:
- Ombra ipnotica!-
Il gelo si impossessò del corpo di Piton che cominciò a sentirsi svuotato
da tutte le energie, strinse i pugni deciso a non cedere, corse davanti a
Phoenix e lo abbracciò non potendo evitare di essere nuovamente trafitto dagli
artigli:
- Smettila Phoenix! Ritorna in te!-
Lo pregò Severus stringendolo forte a se, una nube nera cominciò ad uscire
dal corpo di Phoenix che tentò di divincolarsi da quella stretta, ma il moro
non lo lasciò:
- Phoenix combatti! Non puoi farti sconfiggere da Voldemort! Lo hai già
battuto, fallo ancora!-
Gridò Piton cercando di resistere al dolore lacinante al petto, poi alzò lo
sguardo per ritrovarsi a fissare due occhi blu intenso, sentì le sue forze
venirgli meno e cadde all’indietro, ma il corvino lo prese in tempo:
- Scusami Sev -
Sussurrò Woldfood abbracciandolo, Piton sorrise:
- Hai visto? Sono forte!-
Disse prima di svenire, l’Hirake sorrise amaramente:
-Si, ho visto –
In quel momento giunsero al loro fianco Draco, Harry e Sirius che domandò:
- Tutto a posto?-
- No, non è tutto a posto! Voldemort ha sfruttato una mia momentanea
debolezza per cercare di ferirmi, sono stato uno stupido!-
Potter si inginocchiò davanti al fratello:
- Tu non sei uno stupido! Capita a tutti un momento di debolezza!-
- Io non posso concedermelo! Non posso! Per me, per te e…e.. -
Abbassò lo sguardo su Severus concludendo:
-…per lui, d’ora in avanti non abbasserò più la guardia!-
Il fratello minore scosse la testa:
- Oddio Phoenix! avevi fatto dei progressi, eri finalmente felice ed ora
vuoi tornare sui tuoi passi! Sei pazzo? Così soffrirete entrambi!-
- Ma saremo vivi! Harry…io l’ho ferito con le mie mani, potevo ucciderlo! -
Potter prese una mano del corvino e la posò sulla ferita di Piton che
subito si sanò:
- Ma puoi anche curarlo! Ricordati che l’amore è una valida arma contro
Voldemort!-
Phoenix sospirò, posò delicatamente a terra Severus, poi aprì le sue ali
nere:
- Ti prego Harry, pensaci tu ora, io…io devi andare a parlare con una
persona…voglio dei chiarimenti…voglio delle risposte…-
- Va bene, non preoccuparti!-
Il corvino annuì prima di scomparire nel nulla, Draco domandò:
- Dov’è andato?-
Potter sorrise malinconicamente alzandosi con in braccio il professore di
pozioni:
- Phoenix è andato al mausoleo dei Woldfood, vuole parlare con i suoi avi e
con suo padre per calmare la sua anima -
- Vuole parlare con delle tombe?-
- No, tutti i suoi avi sono fantasmi e sono sicuro che lo potranno aiutare
a capire gli ultimi avvenimenti delle sua vita -
- Che avvenimenti?-
Chiese Sirius che non capiva niente di quella discussione, Harry guardò il
punto in cui era scomparso il fratello:
- L’amore…per Phoenix non è un sentimento facile da capire…-
- E i suoi avi lo capiscono?-
- Certo, in modo particolare Nicolas!-
Malfoy intervenne:
- Perché proprio Nicolas?-
- Nicolas era insieme a Silente, si suicidò proprio per non uccidere il
preside -
Rivelò il moro, Black rimase gelato sul posto, il biondo andò a sbattere
contro il muro e Raska cadde dal braccio del padrone.
Flashback
- Ehi Albus! Vieni!-
Gridò Nicolas agitando in aria una mano per
farsi vedere dal compagno che subito gli corse incontro dopo aver congedato il
professore di Trasfigurazioni fermo sulla porta:
- Arrivo Nicolas!-
Rispose, poi quando gli fu accanto chiese:
- Come mai così frettoloso oggi?-
Il biondo sorrise enigmatico prese per mano il
grifondoro e lo trascinò su per le scalinate che portavano alla Torre di
Astrologia, quando furono arrivati sul balcone fece sedere Albus sul bordo
della ringhierà e, guardandolo fisso negli occhi, disse:
- Come sai sono un Hirake e la mia razza
stabilisce che raggiunta la maggior età devo legarmi a una persona…-
Silente sorrise raggiante:
- Vuoi per caso un consiglio fa me?-
Woldfood scosse la testa divertito:
- No Albus, non voglio un consiglio! Io ho già
deciso!-
- E chi è la fortunata?-
Nicolas prese dalla tasca un medaglione
argentato su cui era scolpita un aquila e lo porse al compagno:
- Tu…-
Rispose, poi si inginocchiò e continuò:
- Io Nicolas Woldfood al cospetto delle stelle
alte nel cielo e dei miei ai ti chiedo di essere la luce che mi condurrà per sentieri
bui e che mi fermerà dal diventare un demone, Albus…vuoi diventare il mio
compagno per la vita?-
Il grifondoro sorrise e abbracciò di slancio il
biondo:
- Certo!-
Fine flashback
Phoenix si fermò al centro del mausoleo in cui erano sepolti i suoi avi, si
guardo intorno e gridò:
- Padre! Tu come hai fatto? Come si fa ad amare?-
Un fantasma perlaceo comparve dal nulla, sorrise dolcemente vedendo il
figlio:
- Mio dolce figlio non posso insegnarti ad amare!-
Il corvino cadde in ginocchio sul pavimento di marmo bianco:
- Io…io non so come comportarmi! Ho paura di perderlo, lui…lui non può
combattermi…non è ancora abbastanza forte…-
Nicolas fissò il figlio con un aria di rimprovero:
- Dovresti avere un po’ più fiducia in lui! Ricordati: per sconfiggere un
hirake non serve la forza fisica, ma una grande volontà spirituale!-
Phoenix sorrise pensando che Severus aveva volontà da vendere, il fantasma
fece comparire una bolla d’acqua che mostrò Piton sdraiato su un lettino
dell’infermeria:
- Vuoi veramente lasciarlo solo? Puoi ancora farlo, tuttavia devi chiederti
se è ciò che vuoi -
Il giovane Woldfood si alzò in piedi, aprì le ali di fuoco e guardò la
bolla con sguardo deciso.
**********************
Caramell sorrise soddisfatto leggendo il foglio che gli veniva porto da
Albus che chiese:
- Allora? Cosa ne pensa? -
- Penso che sarà una seconda prova davvero interessante!-
- Lo spero…-
- Penso che gli alunni la apprezzeranno moltissimo!-
Silente sospirò:
- Non penso che il professori penseranno altrettanto!-
- Ha già scelto i testi?-
Il preside annuì:
- Certo! E penso che quello che darò alla squadra di mio figlio lo aiuterà
molto a compattare il gruppo -
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
I giorni passarono veloci tra le lezioni e i allenamenti straordinari delle
varie squadre, e così arrivò la settimana in cui sarebbe stata comunicata la
seconda prova, quella mattina, dopo colazione, gli alunni restarono tutti nella
Sala Grande in attesa dell’entrata delle squadre; Nick-quasi-senza-testa volò
silenzioso dal preside e chinandosi sul suo orecchio sussurrò che tutto era
pronto, allora Albus si alzò in piedi sorridente:
- Buongiorno a tutti, so bene che state tutti aspettando questo momento e
che non vedete l’ora di acclamare i vostri campioni, quindi, non divagherò in
discorsi inutili e passerò direttamente a chiamare le squadre cominciando dagli
ultimi…-
Indicò la porta d’entrata:
-….I Druidi di Avalon, capitanati da Rose Zeller!-
La squadra entrò applaudita dai Tassorosso e dai Grifondoro, si fermò
accanto al palco:
- Segue La Compagnia dei Draghi capitanata da Zabini…-
I ragazzi fecero la loro entrata disposti a punta di freccia e giunti
accanto ai professori si disposero in fila per uno al grido “Draghi” mentre
dalla sala si alzava un battito di mani:
- Ed ecco i Guerrieri Celesti!-
Un vento sembrò alzarsi nella sala e dalla porta saettarono sei velocissime
luci dai colori del cielo che si fermarono in volo al centro della sala
formando un cerchio,poi saltarono
dalle scope atterrando in perfetto equilibrio davanti ai professori; una vera è
propria ovazione si alzò dalla folla quando Harry si girò a salutare i
compagni, ma si spense quando il preside continuò a parlare:
- A pari merito Le Chimere!-
Davanti all’entrata si formò un muro di fulmini e di acqua da cui comparì
la squadra disposta a piramide con in cima Draco ed Hermione, anche loro
ottennero una grande accoglienza dalla sala che smise di acclamarli solo quando
sentì:
- E al primo posto! Ecco a voi gli Angeli Neri!-
Tutte le luci della sala si spensero ad una folata di vento freddo molto
forte, in mezzo alla sala comparve un fuoco nero che si divise in sei fiammelle
che presero la forma di sei persone con addosso una tunica nera con ricamate
sulla schiena due ali di fenice argentate, l’ultima che apparve lanciò una
bandiera con ricamata sopra una fenice nera, poi la riprese e seguito dai
compagni si mise in posizione accanto alle altre squadre:
- Hai un po’ esagerato!-
Lo ammonì Piton con finta voce di rimprovero, Phoenix sorrise:
- Dimmi che non ti sei divertito e non lo farò più-
Il moro non ribattè, abbassò il cappuccio preparandosi ascoltare il
preside, Lucius osservò:
- Avete notato che quando siamo arrivati si sono tutti zittiti?-
Karkaroff alzò le spalle:
- Meglio così! Non volevamo incutere timore?-
Wodlfood annuì entusiasta:
- Vedo che qualcuno ha capito le mie intenzioni!-
Minerva scosse la testa:
- Come mi guarderanno i miei studenti alla fine di tutto questo!-
- Di sicuro saranno muti durante le tue lezioni -
La consolò Lucius, poi si girò verso il preside che stava cominciando a
spiegare la seconda prova:
-……si distribuirà in due parti, una di preparazione e di improvvisazione
un’altra in cui ci mostrerete le vostri dotirecitative..-
Tutti i partecipanti guardarono interrogativi il preside che sorrise
raggiante:
-…come di sicuro avete compreso la seconda prova sarà una prova di teatro
in cui potremmo vedere la vostra coordinazione e, soprattutto, la vostra
capacità di adattarvi ad ogni tipo di prova…-
Un mormorio si alzò nella sala, il ministro si alzò continuando:
-…la commissione ha scelto dieci testi, ogni squadra ne pescherà uno di cui
dovrà rappresentare i personaggi e due scene da loro reputate le più belle, la
regola base e che per questa settimana le persone di ogni squadra dovranno
comportarsi come il personaggio affidatogli…allo scadere dei sette giorni, cioè
la vigilia di Natale metterete in scena ciò che avrete preparato….-
Albus mostrò una scatola:
- Ora ogni squadra scelga una persona che pescherà il testo…-
Neville fece un passo avanti e si fermò davanti al preside, poi pescò una
busta e disse:
- Hercules, tratto dalla Walt Disney per i Druidi di Avalon -
Zeller annuì soddisfatto mentre il grifondoro tornava tra i compagni di
squadra, si fece avanti Tiger che dopo aver frugato tra le buste lesse:
- Mary Poppins per la Compagnia dei Draghi -
Mentre tornava a posto arrivò Draco che subito prese una busta:
- La Bella Addormentata nel Bosco per Le Chimere -
Sospirò pensando che sarebbe stato fantastico recitarlo insieme ad Harry, proprio
in quel momento l’oggetto dei suoi pensieri gli passò accanto, gli rivolse un
lieve sorriso prima di estrarre una busta:
- Robin Hood per i Guerrieri Celesti!-
La sua squadra lo acclamò quando ritornò tra loro mentre Lucius leggeva:
- La Maschera di Ferro di Maechel J.Robinsonper gli Angeli Neri -
Phoenix sorrise felice che non fosse niente di troppo sdolcinato, ma questo
suo pensiero fu sfatato dalla McGranitt che osservò:
- Lo sai che Robinson non raccontò la storia sulla Maschera francese, ma su
quella inglese?-
- Cosa?!-
- Se pensavi che si riferisse alla Maschera di Ferro della Bastiglia sei in
errore, infatti questo testo racconta la storia di un cavaliere che combatteva
tenendo addosso una maschera di ferro e che difendeva il popolo scozzese dalle
angherie inglesi -
Il corvino si mise una mano fra i capelli chiedendo:
- C’è di mezzo anche una storia d’amore?-
- Certo! Si basa tutto sull’amore proibito della principessa d’Inghilterra
Elisabeth per questo misterioso cavaliere -
- Povero me!-
Cooman annuì:
- Hai proprio ragione! Prevedo che tu sarai il misterioso cavaliere e il
nostro professore di pozioni la indomabile principessa!-
- Per una volta hai fatto una previsione che risulterà esatta!-
Rincarò Minerva ghignando, Piton intervenne:
- Attenta Minerva, quel sorriso è un po’ troppo serpeverde!-
- Sai una cosa? Sarai una perfetta principessa!-
Severus arrossì di colpo pensando a quello che avrebbe dovuto fare essendo
nei panni della principessa:
- Sei odiosa pulciosa gatta!-
- A chi hai dato della gatta pulciosa? Infima serpe!?-
Ribattè alterata la grifondoro, Phoenix si frappose tra i due:
- Ehi state calmi! Non dovete litigare…-
Poi continuò con tono pensieroso:
- …anche se è normale tra madre e figlia!-
- Cosa?!-
Esclamò allibito Piton mentre la McGranitt spalancava gli occhi, Woldfood
sorrise gioioso:
- Minerva sarà tua madre, Karkaroff tuo padre, la Cooman la tua balia e
Malfoy sarà il capo delle guardie che mi dà la caccia e ti fa la corte-
Tutti i compagni di squadra del corvino lo fulminarono, lui alzò le spalle:
- Sentite, siete voi mi avete deciso che dovevo essere io il capo….mi va
bene di fare il protagonista, però il resto voglio deciderlo io!-
Lucius sorrise:
- A me va bene la mia parte, in fondo devo solo fare il bel capo delle guardie
che dà la caccia ad un bandito, sarò l’affascinante antagonista….-
Karkaroff scosse la testa:
- Puoi spegnerti Malfoy, sarai il solito idiota che le pretenderà dal buono
di turno e morirà prima della parola fine!-
Il biondo ribattè freddamente:
- Guardati tu! Sarai il solito vecchio re che perderà sua moglie e il suo
regno per la sua incapacità nel governare!-
I due si fissarono con odio finchè non intervenne Minerva:
- Voi due! State calmi tanto morirete entrambi!-
- Cosa?!!-
Esclamarono in coro i due, la professoressa spiegò:
- Il re morirà ucciso dalla figlia mentre il capo delle guardie nel duello
finale dalla Maschera di Ferro!-
La Cooman osservò:
- Entrambi avevano fatto una previsione esatta, non è fantastico?-
Phoenix rise:
- Si, si-
Poi si voltò verso il fratello che stava parlando vivacemente con i suoi
compagni, lo vide arrossire quando Fleur disse qualcosa, poi tutta la squadra
rise di gusto; spostò lo sguardo sul preside che concluse:
- Ora le squadre vadano a prepararsi, tra tre ore inizierà la prova!-
Le squadre dopo aver rivolto in coro un saluto alla giuria e agli alunni si
diressero ognuna verso la propria base.
***************************Base dei Druidi di
Avalon********************************
Zeller si sedette sul suo sacco a pelo tenendo fra le mani il copione:
- Allora ragazzi e ragazze, come ci organizziamo?-
- Dovremmo decidere le parti!-
Osservò Ron guardando i compagni, Pansy esclamò ironica:
- Sei molto perspicace, lo sai?-
- Non sei simpatica!-
Ribattè il rosso arrossendo, Neville intervenne:
- Allora, vogliamo decidere queste parti?-
- Va bene, cominciò io col dire la mia idea…-
Rispose Rose volgendo poi lo sguardo verso Emily:
-…mia cara Emily tu farai una delle muse che racconteranno la storia ed
insieme a te ci sarà anche Ivan –
La ragazza arrossì:
- Grazie è una meravigliosa parte!-
Ma il ragazzo non sembrò tanto d’accordo infatti gridò:
- Perché devo fare una femmina?!-
- Perché sei quello più vicino come fisico ad una ragazza!-
Parkinson ghignò:
- Ha ragione, non vorrai far fare quella parte a Neville o a Rose o a Ron!-
Il russo sospirò imbronciandosi, Zeller continuò:
- Io sarò Filottete, Neville..tu sarai Hercules, hai la giusta innocenza..-
- I…io?-
Mormorò stupito Paciock, poi sorrise solare:
- Grazie!-
- Infine cara Pansy, tu sarai Megera…la bella tentatrice!-
- Una parte adatta a me a quanto pare-
Affermò soddisfatta la serpeverde:
-..e Ron farà Ade…-
Tutti scoppiarono a ridere, Wesley spalancò la bocca meravigliato.
*********************** Base delle Chimere**************************************
Appena entrarono nella loro base Hermione volle che tutti intorno a lei:
- Allora ragazzi, ho deciso come distribuire le parti….-
Rivolse lo sguardo verso Draco dicendo:
- Tu farai la principessa in attesa del suo principe….-
Il biondo non protestò avendo capito le intenzioni della grifondoro che
continuò:
-….io farò Malefica, Matt tu sarai il principe…-
Il russo annuì:
- Sono pronto-
Grange sorrise:
- A Seamus, Micheal e Katie sono affidata la parte delle tre fate-
I due maschi cominciarono a protestare ribadendo diverse volte di essere
dei maschi, ma alla fine furono costretti ad accettare dai loro compagni.
*********************** Base dei Cavalieri dei
Draghi*******************************
Zabini guardò il suoi compagni seduti davanti a lui prima di esordire:
- La sceneggiatura che ci è stata affidata e molto particolare e ci
permette di essere molto appariscenti, quindi sfruttiamo la nostra occasione-
Prese il primo foglio della sceneggiatura leggendo:
- Ora vi dirò le parti assegnatavi: io sarò lo spazzacamino, Angelina tu
farai Marie Poppins, Terry e Tiger i due bambini, Julie la domestica, Stefan il
padre e infine Hanna farai la madre, vi vanno bene?-
I compagni annuirono:
- Bene, cominciamo a prepararci, dovremmo essere perfetti!-
Angelina rincarò:
- Sbaragliamo le altre squadre con la nostra sublime recitazione!-
******************Base degli Angeli
Celesti****************************************
Harry si sedette sulla sua amaca sorridendo furbescamente:
- Siamo secondi in classifica e il copione affidato a noi calza a pennello,
ora dobbiamo impegnarci a entrare nelle nostre parti!-
Cho osservò:
- Tu farai Robin Hood, infondo sei già un eroe!-
- Aggiudicato-
Osservò il moro non vedendo rimostranze, Viktor propose:
- Io farò Little Jhon-
- Va bene-
- Un po’ gli assomigli-
Osservò divertita Fleur, poi domandò:
- Potrei fare Lady Marianna-
- Si, se Cho è d’accordo!-
Disse Potter rivolgendo lo sguardo a Chang che annuì:
- Certo, io farò la balia!-
George alzò la mano:
- Io farò il principe Giovanni!-
Goyle esclamò:
- Allora io farò lo sceriffo!-
- Aggiudicato anche questo-
Affermò soddisfatto il grifonserpe prima di alzarsi in piedi prendendo la
bacchetta:
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Dopo aver deciso e parti le squadre
si misero all’opera per prepararsi alla grande serata che li avrebbe visti fare
la loro comparsa in Sala Grande con le nuove identità, l’eccitazione fuori ed
entro le mura del castello era palpabile e lasciava presagire un grande
spettacolo.
Harry uscì dalla base sistemandosi il capello verde in testa, gli occhi
smeraldini del medesimo colore dell’intero vestiario andarono a guardare le
altre basi, un passo mosse allontanandosi dalla tenda:
- Vado da mio fratello-
Avvisò volendo andare a salutarlo prima che iniziassero le gare, con passo
veloce e fiero si avviò verso la Foresta Oscura ove si trovava la base di
Phoenix, ma non fece in tempo a coprire la metà della distanza che fu fermato
da una dolce e raffinata voce:
- Harry?-
Domandò una ragazza dagli splendidi capelli dorati che cadevano sulle
spalle scoperte coperta un vestito azzurro come gli occhi che timidi si
incontrarono con quelli del grifonserpe:
- Draco?-
Osservò incredulo il moro chinando leggermente la testa di lato
avvicinandosi alla splendida creatura inanzi a lui, la bionda annuì:
- In persona, sono la principessa Biancospino-
Si presentò inchinandosi, Harry sorrise prendendo una mano della
principessa tra le sue e baciandola disse:
- Onorato di conoscervi, il mio nome è Robin Hood…il ladro gentiluomo!-
Concluse alzando lo sguardo per incontrare nuovamente lo sguardo del
serpeverde che sorrise sarcastico:
- Non ti smentisci mai, vuoi sempre essere l’eroe di turno!-
- Anche tu, vuoi sempre essere il bello di turno-
Ribattè Potter sorridendo a sua volta, Malfoy alzò le spalle:
- Cosa ci vuoi fare, quando una persona può permetterselo!-
Il moro scosse la testa prendendo poi per mano Draco:
- Sei sempre il solito…-
Sospirò trascinandolo con gentile forza verso la Foresta Oscura:
- Mi vuoi rapire?-
Domandò il biondo scherzando:
- Forse-
Rispose Harry sorridendo solare a Draco che avrebbe tanto desiderato che
quei momenti durassero in eterno.
Draco era in piedi all’esterno della tenda in attesa che anche i suoi
compagni fossero pronti, lo sguardo tuttavia ogni tanto rivolgeva alla base
degli Angeli Celesti sperando di scorgere il capo, passarono ancora alcuni
snervanti minuti prima che vedesse un moro ragazzo completamente vestito di
verde e con arco e faretra legati alla schiena incamminarsi verso la Foresta
Proibita, sorridendo alzò il vestito azzurro che avrebbe intralciato la sua
corsa e in poche falcate gli fu alle spalle:
- Harry?-
Riuscì a dire, gli zigomi leggermente arrossati e il cuore che batteva
velocemente per l’emozione:
- Draco?-
Il biondo gioì dentro di sé scorgendo stupore nel tono di voce del
compagno:
- In persona, sono la principessa Biancospino-
Sillabò a fatica inchinandosi per nascondere il rossore sulle sue pallide
guance, Harry gli prese la mano e la baciò presentandosi, un tuffo ebbe il suo
cuore in quel momento ma riuscì lo stesso a dire qualcosa di pungente malgrado
la sua mente fosse momentaneamente assente:
- Non ti smentisci mai, vuoi sempre essere l’eroe di turno!-
- Anche tu, vuoi sempre essere il bello di turno-
La risposta del Cavaliere delle Case riuscì a calmare i battiti del cuore
di Draco, ormai non riusciva più a controllarlo, che alzò le spalle osservando:
- Cosa ci vuoi fare, quando una persona può permetterselo!-
L’azione che seguì stupì felicemente il biondo che si sentì avvolgere la
mano destra da quella del moro:
- Sei sempre il solito…-
Sospirò cominciando a trascinarlo verso la Foresta Proibita, Malfoy non
oppose resistenza e quasi rise dalla felicità mentre chiedeva scherzoso:
- Mi vuoi rapire?-
- Forse-
Gli rispose il grifoserpe il cui volto era adornato da un bellissimo
sorriso solare che il serpeverde sperò di vedere ancora, ma un’altra speranza
giaceva nel suo cuore: la speranza di poter vivere ancora momenti simili con il
suo ex-nemico.
Phoenix era seduto su un albero vicino alla base, indossava una casacca
nera a cui era attaccato alle spalle un mantello del medesimo colore con due
spille argentate come la maschera posata sul suo volto e che lasciava
intravedere solo i cobalti occhi che scrutavano il castello mentre il pensiero
si rivolgeva ad una delle persone che si stava preparando all’interno della
tenda, in lontananza era riuscito a scorgere il fratello avvicinarsi per
poifermarsi per parlare con una bionda
ragazza, un sorrisino soddisfatto gli era sfuggito sulle labbra imbronciate
celate dalla maschera quando aveva capito l’identità della principessa e quasi
un moto di gelosia era sorto nel suo arido cuore al pensiero che lui non
avrebbe mai potuto vivere simili momenti gioia, scese dall’albero con un balzo
non facendo alcun rumore nel momento dell’atterraggio e estraendo la sua spada cominciò
a farla pigramente volteggiare avanti a sé trovando rilassante quell’azione
continuò a compierla finchè non fu fermato da un limpida e giovanile voce che
chiamò il suo nome:
- P..Phoenix-
Lentamente si girò e gli occhi si spalancarono alla splendida vista che si
trovo di fronte agli occhi: una donna dalla pelle avorio era vestita con un
bianco vestito, lunghi capelli discendevano fino alla vita in una cascata del
colore della notte, due occhi neri e dalla forma elegante rispondevano dolci al
suo sguardo mentre le mani strette dinanzi alla vita erano circondate ai polsi
da due dorati braccialetti:
- Come sto?-
Domandò la stupenda creatura avvicinandosi a Phoenix che non riuscì a dire
niente, la corvina si fermò dinanzi al cavaliere:
- Phoenix, vuoi dirmi come sono o devo farti un invito scritto!-
Woldfood arrossì sotto alla maschera e dopo aver posato una mano sulla
lattea spalla della donna rispose:
- Sei splendido….cioè sei bellissima, non ho mai visto così tanto splendore
in vita mia-
- Grazie-
Disse Severus abbassando per un attimo lo sguardo per celare il rossore
comparso sui suoi zigomi, poi rialzò la testa e posando le mani sulla maschera
del cavaliere la tolse:
- Vediamo invece come è la mia Maschera di Ferro-
Per qualche secondo si concesse di rimirare il volto del corvino prima di
continuare:
- Bello come sempre, bene!-
Le braccia di Phoenix circondarono la vita di Piton e pericolosamente i
volti dei due uomini si avvicinarono, tuttavia il momento venne interrotto
dall’arrivo di Lucius vestito con un paio di pantaloni azzurri come la casacca
sulla cui schiena era disegnato un drago argentato, una spada sottile era
legata alla vita ed i biondi capelli erano raccolti in una coda in modo da
lasciare ben visibili i glaciali occhi:
- Salve ragazzi, già a scambiarvi effusioni?-
Domandò sorridendo malizioso, i due arrossirono insieme portando lo sguardo
a terra:
- Sei per caso invidioso?-
Chiese poi pungente Phoenix, Malfoy senior alzò un sopraciglio:
- Cosa te lo fa credere?-
-Che la principessa ha scelto me!-
Ribattè Woldfood stringendo a sé la “principessa” che arrossì violentemente
trovandosi a stretto contatto con il corpo dell’amato:
- Come va qui?-
Intervenne una voce proveniente dalle spalle di Phoenix che girando la
testa vide il fratello:
- Alla grande, e tu? Vedo che hai già trovato una pulzella da difendere!-
Rispose indicando Draco che era praticamente attaccato al braccio di Harry
che sorrise fiero al corvino:
- Certo, cosa credevi! Io sono Robin Hood! Piuttosto tu, vedo che hai già
cominciato a rapire le damigelle, cosa sei…il cattivo Cavaliere Nero?-
- No, io sono la Maschera di Ferro, e caro il mio Robin Hood, io e te siamo
colleghi!-
Lucius interruppe la discussione indicando la bionda ragazza:
- Tu sei Draco?-
Il giovane Malfoy annuì timido:
- Si, sono io-
Lucius gli cominciò a girare intorno osservandola:
- Wow, sei veramente bella! Quasi meglio di Severus!-
- Severus?-
Chiese interrogativo il serpeverde fissando il padre che indicò la dama
corvina:
- Certo quella è Severus, abbiamo fatto proprio un bel lavoro, no?-
I due giovani spalancarono occhi e bocca, Potter riuscì a sillabare:
- I..il professor Piton…impossibile!-
- Invece è la verità-
Ribattè spavalda la corvina non variando la comoda posizione in cui si
trovava, riusciva a sentire i lenti battiti del cuore del cavaliere che disse:
- Il mio splendido Severus non poteva che essere la dama più bella del
castello!-
- Frena lo spirito bollente-
Lo rimproverò la McGranitt appena comparsa dalla tenda: i capelli erano
raccolti in una coda, gli occhiali erano spariti lasciando la possibilità alle
persone di guardare i suoi occhi, sulla pelle erano scomparse molte rughe e
indossava un vestito rosso con un mantello legato alle spalle da due spille a
forma di ala; Harry salutò con un lieve inchino la sua capo-casa:
- Salve professoressa-
Phoenix rise:
- Tranquilla, non cardò in tentazione….Sua Maestà!-
Minerva scosse il capo alle ultime due parole del compagno rivolgendosi al
suo alunno:
- Vedo con piacere che interpreti la parte di un buono-
- Come sempre professoressa -
- Posso sapere chi è la dama attaccata al vostro braccio? Anche se posso
immaginarlo dall’espressione che mi è vagamente nota-
La bionda ghignò mentre Potter rispondeva:
- Lei è Biancospino, o meglio, è la parte che Draco deve interpretare-
Lucius intervenne:
- Non è adorabile?-
La professoressa di Trasfigurazione passò lo sguardo dal giovane Malfoy
attaccato al braccio di Harry a Piton tra le braccia di Phoenix:
- Non saprei dire quale delle due è più adorabile-
- Robin!-
Chiamò un ragazzone che si stava avvicinando di corsa: i capelli castano
scuro corti incorniciavano un giovane viso, due occhi marroni fieri
restituivano lo sguardo a chi li guardava, indossava una casacca e una
calzamaglia marrone chiaro e i piedi erano coperti da un paio di stivali:
- Dobbiamo andare-
Disse giunto dinanzi al capo che annuì:
- Va bene..-
Si fece lasciare da Malfoy che malvolentieri si staccò:
- Ci vediamo è ricordatevi di me, io sono Robin Hood, il re dei ladri…rubo
ai ricchi per dare ai poveri-
Recitò il moro prima di sparire in un turbine di foglie insieme a Viktor,
Biancospino restò per qualche secondo a fissare sognante il punto in cui era
sparito il giovane prima che Lucius la svegliasse:
- Ehi Draco, vieni dentro?-
- No, devo andare…i miei compagni mi staranno aspettando, ciao-
Rispose prima di incamminarsi verso la sua tenda, Phoenix posò a terra
Piton:
- Devo andare, sia bene che sono ricercato….devo nascondermi -
Il serpeverde decise di assecondare quella interpretazione:
- Mio Signore, non lasciatemi…state ancora un po’ con me, poiché solo
queste sono le ore liete della mia vita-
- Mi dispiace, il tempo scorre veloce e qualcuno potrebbe vedermi, devo
andare…-
- Come vi devo chiamare? Non mi avete mai detto il vostro nome…-
- Non importa, io non ho nome -
- Come devo chiamare il mio salvatore, l’aria della mia vita?-
Un cavallo nero si avvicinò al cavaliere che rispose:
- Chiamatemi Vento, poiché come esso io sono…non ho casa, mi muovo
continuamente senza sosta-
Il corvino salì sulla sella del destriero, Severus posò una mano sulla di
lui gamba:
- Non andate, vi prego-
Lucius decide di prendere parte alla discussione:
- Mia Signora, allentatevi quella e la Maschera di Ferro è un fuorilegge!-
Gridò estraendo la spada, Woldfood spronò l’animale che fece qualche passo
in avanti:
- Temete oh dispensori di ingiustizie, l’ombra della giustizia è giunta e
castigherà coloro che di atti turpi si macchieranno-
Esclamò e sparì presto nella Foresta Proibita, prima che Malfoy lo potesse
attaccare:
- Mi Signora, tutto a posto?-
Chiese premuroso il biondo avvicinandosi alla principessa:
- Si, anche se il mio cuore è stato rubato –
Sospirò la donna posando la mano destra sulla parte sinistra del petto, il
capo delle guardie si tolse il mantello posandolo sulle spalle della mora:
- Venite dentro, per oggi avete provato abbastanza forti emozioni-
Harry stava conversando serenamente con Ron e Hermione nelllo
scompartimento del treno della, quando la portasi aprì improvvi
Il giorno seguente le lezioni si svolsero normalmente come previsto dal
preside, lo stupore generale del settimo anno di grifondoro e serpeverde fu
evidente quando trovarono ad accoglierli nell’aula di Pozioni una splendida
dama che nulla aveva del professore, attoniti presero posto ai loro banchi non
riuscendo a staccare lo sguardo dalla figura celestiale avvolta in una tunica
bianca, i neri occhi li scrutarono sereni prima che la melodiosa voce parlare:
- Il professor Piton non potrà condurre le lezioni, per questa settimana
siete stati affidati a me…il mio nome è Elizabeth Wakliff….-
La bacchetta estrasse da una tasca alla sua destra, con un elegante mossa
disegnò un cerchio:
-…ed oggi vi insegnerò a fare una pozione per ringiovanire, questi sono gli
ingredienti….-
In una scrittura corsiva bianca comparirono i nomi sulla lavagna, in quel
momento la porta dell’aula si aprì e fece la sua entrata Harry vestito con la
sua calzamaglia verde:
- Scusatemi per il ritardo, ma il dovere mi chiamava!-
Piton ghignò a quell’entrata del grifonserpe, decise di stare al suo gioco
domandando:
- Voi chi siete….-
Il ladro sorrise a sua volta, la destra posò sul cuore recitando:
- Io sono Robin Hood! Rubo ai ricchi per dare ai poveri!-
Dal corridoio si sentì una voce gridare:
- Fermo fuorilegge! Ti prenderò!-
A nessuno dei presenti servì molto per capire che era lo sceriffo, Potter
si allontano dalla porta appena in tempo per evitare di essere afferrato per un
braccio dal ragazzo vestito di rosso con una capello piumato di viola sul capo:
- Furfante! Non puoi scappare!-
Continuò estraendo la spada legata alla cintura di cuoio in vita, Elizabeth
alzò un sopracciglio intervenendo seccata:
- Voi state turbando la pace della mia classe, siete pregato di uscire se
non volete incorrere in gravi conseguenze!-
Goyle notò ora la splendida donna, si inchinò abbassando lo sguardo e
ribattendo:
- Milady quell’uomo è un fuorilegge, sono incaricato di ucciderlo! Il
principe Giovanni vuole la sua testa!-
La corvina incrociò le braccia continuando a fissare freddamente il
disturbatore:
- Dovrete fare i conti con mio padre, re Henry Wacliff, ottavo della sua casata!-
- La situazione non cambia, devo catturare quel criminale!-
Esclamò nuovamente lo sceriffo, Harry intanto aveva avuto modo di incoccare
una freccia e prendere la mira, il dardo colpì in pieno il copricapo di Goyle
appendendolo al muro:
- Arrivederci sceriffo! Grazie milady per il diversivo!-
Intervenne Robin ponendosi sulla soglia della porta, alle sue spalle giunse
Viktor che esclamò:
- Andiamo Robin, la via è libera!-
Il moro annuì, si inchino teatralmente ai presenti:
- Madame e Messere, alla prossima!-
Salutò prima di scomparire insieme al compare, irato lo sceriffo recuperò
il suo capello ed uscì a sua volta senza rivolger alcun saluto e chiudendo la
porta alle sue spalle; la giovane riuscì a mantenere una certa serietà anche se
un vago accenno di sorriso comparì sulle rosee labbra:
- Forza ragazzi, riprendiamo la lezione dopo questa spiacevoli
interruzione-
Nessuno fiatò, senza fare alcun commento gli studenti ripresero a preparare
la pozione.
Le lezioni mattutine si così conclusero velocemente, gli alunni si
riversarono nella Sala Grande per il pranzo, la situazione che trovarono fu più
chemai insolita: un ragazzo vestito
con una corta armatura di cuoio marrone stava discutendo animatamente con un
altro vestito completamente di azzurro, in angolo si poteva notare due presenze
nere, una donna dalla pallida pelle e gli occhi sottili e uno stravagante uomo
dai capelli di fiamma e i denti appuntiti, ma queste erano solo alcune delle
stranezze di quel giorno, infatti entrando ed alzando il capo verso il soffitto
chiunque avrebbe notato tre fatine volteggiare in aria muovendo le ali dorate
da libellula.
Soddisfatto di quella scena Silente si sedette al proprio tavolo
constatando l’assenza del professor Woldfood, alla sua destra trovo invece
Elizabeth che gli sorrise salutandolo:
- Sembra che Hogwarts sia molto animata..oggi….-
Il preside annuì donando alla dama un sorriso solare:
- Pare che l’idea sia piaciuta molto agli alunni…spero ci troverete bene in
questa inconsueta situazione….-
Piton era certo che Albus sapesse chi si nascondesse dietro il volto della
principessa, ma continuò a mantenere la conversazione su quei termini dovendo
continuare ad interpretare il suo personaggio, facendo scorrere lo sguardo sui
tavoli notò Draco, o meglio, Biancospino attorniata da diversi ragazzi che
tentavano di avere i suoi favori, l’espressione del viso si fece triste quando
si accorse che Phoenix non era da nessuna parte:
- Mia Signora, vi vedo strana, state bene?-
Domandò Lucius facendo sobbalzare Severus che non si era accorto della sua
presenza:
- Si, tutto a posto…-
Rispose, sospirando poi:
-…credo che andrò a farmi una camminata presso i giardini, non disturbatevi
a scortarmi…vorrei stare con me stessa…-
Quindi si alzò e senza dare il tempo al capo delle guardie di ribattere
sparì dalla Sala Grande, Minerva che era a poca distanza dal Domine di Pozioni
fece segno al Malfoy di non seguirlo.
Tranquillamente seduto sul ramo di un albero Harry mangiava un panino che
era riuscito a prendere dalla Sala Grande durante la fuga dallo sceriffo, sotto
di lui, appoggiato al tronco, c’era Viktor anche lui intento a pranzare:
- Mi sto divertendo, sono felice che il preside Silente abbia organizzato
questa competizione..-
Osservò Potter tra un boccone e l’altro, il bulgaro annuì:
- Sono d’accordo, mi sto divertendo molto anch’io!-
In quel momento bene udibile all’orecchio dei due ragazzi giunse il rumore
di zoccoli, quando si voltarono verso il punto da cui proveniva il suono videro
un cavaliere in sella ad un nero destriero con una maschera sul viso salutarli
per poi avvicinarsi a loro:
- Salve Robin Hood, è piacevole vedere che i nostri cammini di nuovo si
incrociano…-
Il grifonserpe ghignò al fratello voltandosi poi verso il compagno di
squadra:
- Little Jhon, ti presento la Maschera di Ferro…come non difende i poveri
dalle angherie dei nobili, Maschera di Ferro ti presento Little John, mio
grande compagno di avventure!-
Phoenix si abbassò leggermente per stringere la mano del ladro:
- Piacere -
- Il piacere è mio-
Ribattè Krum rispondendo alla stretta, il cavaliere ritornò quindi in
posizione eretta sull’animale:
- Ora vado, non posso stare molto fermo nello stesso posto…potrebbero
trovarmi!-
Detto questo con un colpo di tacchi sprona il cavallo che parte, alle
spalle si lascia i due ragazzi che riprendono il loro pranzo dirigendosi verso
l’entrata del castello, proprio in quel momento la principessa uscì dal portone
e gli occhi sgranò, piacevolmente stupita,vedendo l’oggetto della sua ricerca corrergli incontro, Phoenix fermò il
destriero poco prima della scalinata alzando le iridi verso Elizabeth che allo
sguardo rispose prima di scendere le scale per avvicinarsi:
-Cavaliere, è un
piacere rivedervi!-
Salutò tenendosi il vestito con la mancina per non inciamparvi durante la discesa,
Woldfood chinò leggermente il capo ribattendo:
- Dama Elizabeth, l’onore è mio…non credevo di poter di nuovo posare il mio
sguardo di indegno mortale su una tale bellezza che sono agli angeli può essere
rassomigliata…-
La dama arrossì leggermente sui pallidi zigomi sentendo quella
considerazione, i neri occhi abbassò arrestandosi dinanzi alla Maschera di
Ferro che si chinò per far scorrere la mancina guantata sulla di lei guancia
destra:
- Siete una perla rara in questo regno corrotto…il mio cuore si lacera a
pensarvi rinchiusa tra le mura di un castello di vigliacchi…giuro…vi giuro dama
Elizabeth che estirperò il seme della menzogna da questo regno!-
- E come credete di farlo cavaliere, con la violenza? Uccidendo chiunque la
pensa in modo sbagliato? Cavaliere così non fate che aumentare la rabbia
nell’animo delle persone, l’odio porta l’odio, deponete la spada eroe e usate
il vostro cuore per far cadere le ingiustizie, se Dio è con voi vi aiuterà
anche se non passate i nemici sotto al filo di una lama!-
La mano dell’uomo si scostò dalla guancia della dama,fu la sua volta di abbassare gli occhi;
Elizabeth sospirò, le mani posò entrambe sulla destra della Maschera di Ferro:
- Tutto questo vi porterà solo altro dolore…porterà solo morte…ascoltatemi!
Perché tutto questo odio verso la corona? Perché?-
- Perché…-
Il discorso fu interrotto dall’improvviso, quanto inaspettato, arrivo di
Lucius che appena vide il fuorilegge gridò:
- Allontanatevi Principessa!-
La spada estrasse pronto a lottare, ma Phoenix fu più veloce e scostata da
se la donna spronò il cavallo verso la foresta oscura.
Lo scontro infine arrivò, le spade cozzarono l’una contro l’altra
nell’ampia sala mentre attonita la principessa guardava il capo delle guardie
difenderla dal presunto nemico, il cavaliere dalle nere vesti senza problemi
sembrava fronteggiare l’avversario muovendosi in fluidi passi…una parata,
quindi una giravolta ed infine un affondo che ferì a morte Lucius al torace, di
un passò arretrò lasciando l’arma che a terra cadde con un freddo rumore
metallico:
- Impossibile-
Sussurrò inginocchiandosi sul pavimento con gli occhi sgranati, un
vermiglio rivolo di sangue scivolò dal lato destro della bocca:
- Con la vita pagherai l’onta che al popolo hai arrecato, ed io, Ferro di
Morte, sarò il tuo boia….-
La principessa scosse capo, le lacrime già sui neri occhi indugiavano:
- NO!-
Gridò correndo ad abbracciare il suo fedele guardiano frapponendosi così
tra la Maschera di Ferro e quest’ultimo:
- Quanto dolore ancora…quanto sangue dovete spargere ancora in terra per
purificarla da coloro che l’hanno offesa? Già ogni possedimento è madito del
sangue bugiardi, criminali..offesi..calunniatori…già molte persone sono state
uccise…vi prego, non sporcate ulteriormente di sangue le mie terre…io…io…non
voglio veder più morire nessuno…-
- Spostatevi!-
Ordinò la maschera di ferro alzando la spada, la principessa assottigliò
leggermente gli occhi scuotendo il capo:
- Mai, dovrete uccidere anche me! Non voglio vivere in un regno pacifico
creato però in terre bagnate dal sangue di una faida che si poteva benissimo
evitare se solo voi non aveste avuto questa smania di vendetta così forte da
bendarvi gli occhi!-
Lucius osservava stupito quella scena, sentiva però le energie lentamente
uscire dal suo corpo..sentiva che presto la morte che sui campi di battaglia
non l’aveva preso sarebbe venuta a reclamare la sua anima, il cavaliere abbassò
la spada, la ripose nel fodero sulla schiena fissando la principessa da sotto
la maschera:
- Come volete…lady, rispetto il vostro volere poiché ora siete la nuova
reggente e la vostra opinione rispetto…-
UN lieve inchino fece, quindi a passo veloce si diresse verso il portone
della sala, la principessa capì che quella sarebbe stata l’ultima volta che
avrebbe visto il cavaliere:
- Vi prego non andate!-
Implorò, la voce rimbombò nella stanza facendole eco, l’uomo dall’ignoto
nome si fermò:
- Devo andare, il mio posto non è questo…il mio posto non è tra le mura di
una reggia…lo sapete..il mio posto è tra la gente, dove qualcuno si macchia di
un’ingiustizia….non posso restare…-
- No, non lo so! Perché vi ostinate a voler essere ramingo? Perché volete
costringere il vostro animo a tale supplizio, perché volete essere un senza
terra?-
Domandò incredula la donna, la Maschera di Ferro sospiro:
- Perché questa è la via che mi sono scelto, lady, voi avete la vostra…io
la mia, non potete cambiare il destino che mi sono scelto, perché questo è il
destino che Dio ha scelto per me…ha disposto che i nostri passi per qualche
tempo fossero vicini…che le nostre strade si unissero, ma ora giunta l’ora del
distacco e dovrete sopportarlo perché non si può far niente per mutare il corso
di un fiume o per impedire che il futuro arrivi…-
Ostinata la corvina scosse il capo:
- Voi potete restare! Forse il Signore ci ha fatto incontrare per
permetterci di restare insieme…forse…-
- Curate l’uomo che stringete fra le braccia…-
La interruppe il cavaliere prima di scomparire dietro il portone:
- La Maschera di Ferro lasciò così per sempre quella reggia che era stata
il simbolo dell’oppressione del popolo ed ora sarebbe diventata il simbolo
della rinascita di un regno-
Concluse la Cooman entrando in scena, al termine della rappresentazione
Phoenix rientrò mentre la Sala applaudiva gli “attori”, subito si portò tra
Piton e Lucius che gli scompigliò i capelli:
- Complimenti, bel tenebroso!-
Il corvino gli passò un braccio intorno alle spalle:
- Complimenti anche a voi, le modifiche avete apportato alla storia sono
state fantastiche!-
Esclamò rivolgendosi al biondo e alla McGranitt che alzò le spalle:
- Caro Phoenix, puoi ben dirlo!-
La professoressa di Divinazione intervenne:
- Prevedo che il voto della giuria sarà il massimo!-
- Per una volta credo che tu abbia azzeccato qualcosa!-
Aggiunse la McGranitt prima di volgere il capo verso il tavolo dove i
giudici si stavano consultando.
Appena lo spettacolo dell’ultimo gruppo si concluse Harry corse dal
fratello sorridendo:
- I miei ossequi maschera di ferro…-
- Salve a voi Robin Hood….-
I due hirake si abbracciarono, il più anziano diede una pacca sulla schiena
del più giovane osservando:
- Credo però che saremo noi a vincere la sessione…la nostra interpretazione
è stata superlativa!-
- Aspetta a cantare vittoria potremmo vincere noi!-
Intervenne la soave voce di Draco a cui era toccato interpretare la scena
del bacio, Potter subito si staccò dal maggiore:
- Ahahah, ciao Draco…bellissimo bacio..-
Due occhi azzurri lo fulminarono glaciali:
- Taci Potter!-
- Devo chiedere a Canon se ha le foto…potrei decider di metterne una
gigante nella mia camera!-
- Potter aggiungi ancora una parola e giuro che la pagherai cara!-
Sibilò il biondino portando le braccia sui fianchi:
- Non sei molto minaccioso in quei panni…-
- Perché? Tu credi di poter parlare? Uomo in calzamaglia!-
- Ma voi siete sempre dietro a litigare?-
Domandò Pansy avvicinandosi al gruppetto, la ragazza era chiusa in un abito
rosa ed i capelli erano stati rilegati in una coda alta:
- Salve a te Pansy!-
Salutò Harry alzando una mano, presto giunse anche Neville chiuso nella sua
armatura di cuoio e con la spada ancora in mano:
- Harry ei stato bravissimo, mi è piaciuta molto la tua interpretazione!-
- Grazie Neville, ma credo che la scena migliore sia stata la tua…sei
proprio dotato per ballare!-
Pansy ghignò:
- Perché..Ronald non è stato forse splendido nei panni di Ade?-
Un identico ghigno comparve sul volto del moretto:
- Incantevole…davvero incantevole…Hermione e lui penso facciano una coppia
stupenda!-
Ogni discorso venne interrotto dalla voce di Silente che si era alzato in
piedi e dopo aver richiamato l’attenzione si stava apprestato a rivelare il
verdetto della giuria:
- Premetto che è stato molto difficile decidere a chi dare il punteggio più
alto..tutte le squadre hanno saputo dare il meglio di loro…ai druidi di Avalon
sono attribuiti 30 punti..la loro è stata la migliore interpretazione…-
UN urlo di giubilo si alzò dai tavoli mentre nella squadra tutti si
complimentarono con Neville reputato il fautore di quella vittoria:
- Al secondo posto a pari merito troviamo gli Angeli Neri e i Guerrieri
Celesti a cui sono attribuiti 25 punti….al terzo posto la Compagnia dei
Draghi..20 punti a loro ed infine le Chimere a cui sono attribuiti 15 punti…-
Draco sospirò, era colpa sua..infondo quella parte non gli piaceva molto e
non aveva saputo dare il meglio di sé nell’interpetazione, forse con Harry
sarebbe stato diverso…
Sun tabellone magico i punteggi si aggiornarono mostrando la nuova
classifica:
- Angeli Neri 225 punti
- Guerrieri Celesti 215 punti
- Chimere195 punti
- La Compagnia dei Draghi 195 punti
- I Druidi di Avalon 195 punti
In quel momento in un angolo della Sala Grande comparve un uomo ammantato
in un nero manto, nessuno lo notò se non Phoenix che gli si avvicinò
furtivamente:
- Lavre..cosa ci fai qui?-
Piton malgrado la lontananza dai due sentì perfettamente le loro parole:
- Signore..dovete venire! Subito..non c’è tempo…è..è successa una cosa
terribile..catastrofica..dovete..dovete venire via con me…dovete..-
Il corvino sbarrò gli occhi sperando che ciò che aveva avvertito nell’animo
della guardia non fosse vero:
- Lavre..ciò..ciò che sento non è vero…-
- Mio signore..venga…-
Severus non fece in tempo ad avvicinarsi che già Woldfood e Lavre erano
scomparsi nelle ombre, anche Silente aveva seguito la scena senza però poter
udire le parole dei due Hirake e subito scese dal palco della giuria per
avvicinarsi al Domine:
- So dove sono andati, vieni Severus-
Il tono tetro utilizzato dal preside fece comprendere a Piton che la
situazione era molto più grave di quanto pensasse.
Arrivati al villaggio degli Hirake Severus non potè che constatare lo
spettrale silenzio che vi dimorava, ben diverso dalla solita accogliente
calma…il passo all’inizio lento accellerò fino a diventare una corsa…si fermò
quando vide Phoenix in ginocchio in mezzo alla piccola piazza del villaggio,
tra le braccia teneva il corpo straziato di una bambina dalle candide ali
spezzate, la sua voce fu terribilmente chiara e quella situazione che
all’inizio poteva essere benissimo scambiata per un incubo divenne
terribilmente reale:
- Siamo rimasti in dieci…siamo rimasti in dieci…i mangiamorte li hanno
uccisi tutti…donne…banbini…tutti..tutti…-
- Phoenix..-
Chiamò Severus compiendo un passo per coprire il metro che lo divideva dal
grifonserpe:
-..ma la pagheranno..si la pagheranno cara…-
Le nere ali di fuoco si aprirono maestose e sinistre sulla schiena del
principe degli Hirake:
-..hanno voluto destare la bestia che dormiva nel mio cuore..-
Gli occhi chiusi si aprirono mostrando il loro colore vermiglio:
-…ed ora ne assaggeranno le zanne..-
Lentamente si alzò in piedi tenendo la bambina tra le braccia, due passi
fece curandosi non calpestare i corpi dei parirazza:
-…oh si, presto Voldemort vedrà la sua fine…i germe dei mangiamorte sarà
estirpato alla radice..-
- Phoenix..no.-
Mormorò Piton sentendo l’aura del Woldfood cambiare..divenire oscura,
maligna..fredda:
-..ed io sarò la falce che reciderà le anime immonde di queste..creature
che hanno osato far del male al mio popolo-
Per un attimo solo il silenzio regnò poi Phoenix emise un verso…un grido
perforante che rimbombò per tutto il villaggio..un grido triste..un grido molto
simile ad un urlo di dolore…
Silente si portò una mano sul volto scuotendo il capo, alla fine Voldemort
aveva trovato il modo di distruggere l’animo di Phoenix..alla fine era riuscito
a spegnere il bene che dimorava in lui gettandolo nell’oscura maglia della
vendetta:
- Silente..cosa posso fare? Come possiamo aiutarlo?-
Domandò un abbattuto Piton al preside che si trovava a poco meno di un
metro alle sue spalle:
- Severus…-
Iniziò Albus non sapendo però come continuare, un sospirò esalò:
-…non ci sono parole per lenire il dolore che adesso divora il cuore di
Phoenix, la sua razza è stata quasi completamente sterminata da dei pazzi…i
suoi fratelli…persone che l’hanno visto crescere e divenire ciò che è ora sono
state uccise solo per il gusto di vederlo soffrire…non c’è niente che possiamo
fare..perché non c’è modo alcuno di riportare un hirake in vita…l’unica cosa
che possiamo fare è stargli accanto..fargli sentire la nostra presenza, ma con
i gesti..un gesto vale più di mille parole Severus…-
Il domine annuì e quando Phoenix si chinò posando a terra il corpo della
bambina e poi si girò verso di loro con le lacrime che dagli occhi cadevano copiose
seppe cosa fare, lo abbracciò senza dire nulla..solo lo abbracciò ascoltando il
suo pianto, quando Silente si avvicinò posando una mano sulla testa del figlio
quest’ultimo abbracciò anche lui continuando a piangere.
“Povero piccolo hirake..è tutto solo ora! Cosa farà? Piangi hirake…piangi…poi
prendi il tuo fardello e reclama la tua vendetta”
La nera figura saltò già da un albero al limitare del
villaggio, con lento passo si incamminò dalla parte opposta:
- Oh si…sarà proprio divertente vederti all’opera…mio piccolo hirake! È valsa
la pena aspettare tutti questi lunghi anni e organizzare il tutto, il primo
atto si chiude ora, caro principino, nel secondo entrerà l’antgonista!-