Incancellabile storia di noi due

di giudy_falleni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Non ho mai smesso ***
Capitolo 2: *** 2. Volevo dirti che ti amo ***
Capitolo 3: *** 3. Incancellabile ***



Capitolo 1
*** 1. Non ho mai smesso ***


Ciao Luca,
Ti scrivo perché non c’è la faccio a parlarti.
Prima di tutto ti chiedo scusa, sono sparita ma questi lontano da te sono serviti a tante cose, a capire me stessa, la nostra storia, quello che potevamo essere e che… che non siamo stati, che mai potremo essere.
Questi mesi lontano sono serviti ad allontanare definitivamente la speranza di un futuro con te. Qualche tempo fa ho incontrato un ragazzo. Ora mi verrebbe da scriverti il suo nome, lo vedi come sono fatta? E invece no, è meglio di no.
Con lui sto bene. All’inizio eravamo solo amici, gli ho raccontato di me, di te, di noi.
Ha capito, ha avuto pazienza. È un ragazzo d’oro sai, ti piacerebbe.
Eh beh, insomma ad un certo punto è nato qualcosa.
È riuscito a farmi immaginare un futuro sereno Luca.
E poi è successa una cosa bellissima. Luca sono incinta, sono incinta.

Ti voglio bene.”

 

Erano passati molti mesi da quando Anna aveva scritto questa lettera a Luca, e aveva provato a ricostruirsi una vita serena con Michele, Abel e Irene.

A Michele aveva raccontato tutto di Luca, di cosa era ed era stato per lei.

Michele dapprima l'aveva capita, l'aveva sostenuta, le aveva fatto immaginare un futuro roseo, anche se lontana da Luca, poi all'improvviso se n'era andato, lasciandole solo un messaggio di addio

 

"Ciao Anna,

quando leggerai il mio messaggio sarò già lontano, da te e dai bambini.

Perdonami, ho provato a darti un futuro, il futuro che sognavi, ma tra noi c''era sempre un'ombra, l'ombra di Luca. Più passava il tempo, e più mi rendevo conto che tu amavi e ami lui, e io mi sono guardato intorno. Ho conosciuto Evelyn 6 mesi fa, mi sono innamorato perdutamente di lei, ed è con lei che sono partito per l'Australia.

Non mi cercare, io non ti cercherò.... per una volta, non pensare alle tue paure e ai tuoi dubbi, ti lascio libera.. la tua felicità è al fianco di Luca, la mia al fianco di Evelyn.

Irene e Abel saranno felici, solo che anche tu lo sarai.

Ti voglio bene"

 

Anna era rimasta scioccata da quel messaggio, poi però aveva proseguito con l'università, e la sua routine quotidiana con Irene e Abel.

Non aveva avuto il coraggio di seguire il consiglio contenuto nel messaggio di Michele, ma più passava il tempo e più si rendeva conto che le mancava come l'aria la sua Roma, le sue amiche, il X Tuscolano, i suoi ormai ex colleghi, ma soprattutto lui... il suo ormai ex migliore amico, il suo ex conquilino, il suo amore impossibile, il commissario Luca Benvenuto

Era sempre assorta nei suoi innumerevoli pensieri quando sentì Abel urlare

Abel: IRENE DAMMI IL QUADERNO

Irene: no, no, no, no, no

Abel: MAMMA!

Anna corse in camera dei bambini, e afferrò il quaderno dalle mani di Irene

Anna: piccola birbante dispettosa, vieni con me e lasciamo studiare Abel

Irene, facendo il labbrino: No... Abi oca me

Anna: piccolina, adesso gioca la mamma con te, va bene?

Irene fece il viso imbronciato, mentre Anna la portava in salotto

Mentre Anna faceva giocare la piccola, sentì squillare il suo cellulare, e vedendo il numero di Elena, si decise a rispondere

Anna: Elena come stai? E con Castelli come va?.... Elena che c'è? Come mai questa voce?... COME? COSA? QUANDO E' SUCCESSO? NOOOOOOOOOO

Abel sentendo l'urlo della madre: mamma...

Si affacciò in salotto, e la vide bianca in volto e in preda all'agitazione e al pianto

Abel, prendendo la sorellina molto spaventata in braccio: cosa è successo?

Anna, in preda alla disperazione: devo partire... dobbiamo partire subito...

Poi cercò di cacciare indietro le lacrime e rivolta ai suoi figli: che ne dite di un bel viaggio a Roma?

Abel, dall'alto dei suoi 14 anni, capì subito che era successo qualcosa di brutto, e rispose facendo un cenno di assenso.

Un'ora dopo erano già alla stazione, aspettando di prendere il treno per Roma.

Una volta saliti sul treno, la piccola Irene si appisolò, e Abel si mise a giocare con il cellulare.

Anna, ne approfittò per ascoltare un pò di musica, cercando di non pensare al peggio

l'MP3 iniziò a riprodurre queste parole:

 

"... Mi ritrovi qui perché il tuo appuntamento adesso è uguale al mio

Hai visto il giorno della mia partenza
Nel mio ritorno c'è la tua poesia
Stare lontani è stata una esperienza, comunque sia

Non ho mai smesso di amare te
Non ho mai tolto un pensiero a te
Non ho mai smesso..."

 

Anna, cercò di non farsi vedere da Abel, si asciugò varie volte le lacrime che scorrevano veloci e furtive sul suo viso: ti prego Luca resisti... perdonami"

 

Dopo varie ore arrivarono a Roma, e Anna prima di correre in ospedale, affidò Abel e una spaurita Irene a Vittoria.

 

Arrivata in ospedale trovò Elena, Lorenzo e Gabriele ad attenderla.

Anna, con gli occhi gonfi dal pianto: ci sono notizie?

Elena, con le lacrime agli occhi: è stazionario... ha perso troppo sangue, i medici dicono che ha solo il 5% di possibilità di sopravvivere...

Anna: devo andare da lui

Elena: è inutile, non ti faranno passare, non fanno passare nessuno... quando l'abbiamo trovato, ha detto solo il tuo nome ... è per questo che ti abbiamo chiamato... so che non vi siete più sentiti da molto tempo, ma non potevo permettere che morisse senza che tu lo sapessi... te hai la tua vita, un compagno, dei figli, ma Luca nel suo delirio ti ha chiamata...

Elena non ce la fece a continuare e scoppiò in un pianto disperato

Anna mentre l'abbracciava piangendo disperata anche lei: Elena...

Poi cercando di calmarsi: non ho nessun compagno.... ho lo studio, i miei bambini, ma non ho nessun uomo al mio fianco, perchè il mio cuore è sempre rimasto...

Si zittì appena vide la dottoressa che anni prima le aveva permesso di stare accanto a Luca, quando Valerio Flaviano lo aveva ferito quasi mortalmente.

Anna: dottoressa la prego, mi permetta di andare da Luca...

Dottoressa: non posso... il commissario è molto grave, non penso che arriverà a domani... forse nemmeno a stasera...

Anna, con le lacrime agli occhi: la supplico... la prego...mi dia anche solo 5 minuti, prima che sia troppo tardi... deve sapere che sono qui...

Dottoressa si mise a riflettere, poi: va bene... tentar non nuoce! Prima di andare in coma, lui chiamava solo un nome... Anna...Anna... Le do 5 minuti, non un secondo di più

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Capitolo 2
*** 2. Volevo dirti che ti amo ***


Anna, entrata nella stanza di rianimazione di Luca, tra le lacrime iniziò a parlare: Luca perdonami... Io mi sono allontanata da te, ho messo chilometri e chilometri tra noi... sono stata solamente una stupida egoista ed una codarda... io avevo paura, paura di dirti che nonostante tutto, è solo te che volevo e vorrei nella mia vita... avevo paura che tu non mi volessi, se non come amica... e a me non mi bastava...

Si fermò non riuscendo più a parlare, poi proseguì tra le lacrime: voglio farti sapere che è solo con te che mi sono sentita veramente libera di essere Anna, senza bisogno di maschere o altro, è solo con te che ho riso e trascorso tutti i momenti più felici della mia vita, ed è solo a te che ho mostrato tutte le mie debolezze e la mia forza, è solo te che io ho avuto e ho paura di perdere.... quando chiudo i miei occhi, vedo sempre te, il tuo sguardo, sento la tua voce che mi dice che per me ci sarai sempre, sento il suono nella tua risata così contagiosa...

Scoppiò in un pianto disperato sfiorandogli la mano: Luca... Luca perdonami... Io non ci sono stata come ti avevo promesso... non ho mantenuto la promessa che ti avevo fatto "che tu non saresti stato mai roba vecchia"... Perdonami, se puoi... Io credevo che solo così avremmo potuto ricostruirci una nuova vita, sia io che te, ma mi sbagliavo... mi sbagliavo... io non ce la faccio senza di te, e anche Michele quando si è accorto che c'eri sempre e solo tu nel mio cuore, se n'è andato un anno fa...

Dottoressa, affacciandosi nella stanza: ispettore ho fatto già troppo uno strappo alla regola, devo farla uscire

Anna: ex ispettore... mi lasci ancora un minuto, solo un minuto... la supplico...

Dottoressa: E sia! un minuto, poi deve uscire

Anna, rimasta nuovamente sola con Luca, riprese: oggi in treno ascoltavo delle canzoni, e pregavo, anche se io non sono mai stata brava a pregare e a mantenere le promesse, e tu lo sai... ma questa promessa la mantengo, dovesse essere anche l'ultima cosa che faccio! Se tu ti svegli, se torni da me, io ti prometto che non me ne vado più, che non ti lascio più, mai più....

Poi mise questa canzone:

 

"... Volevo dirti che ti amo
Volevo dirti che sei mio
Che non ti cambio con nessuno
Perché a giurarlo sono io
Volevo dirti che ti amo
Perché sei troppo uguale a me
Quando per niente litighiamo
E poi ti chiudi dentro te

Da ogni mio fallimento
Dal bisogno di credere
Da un telefono del centro
Dalle mie rivincite
Dalla gioia che sento
E dalla febbre che ho di te
Da quando mi hai insegnato a ridere

Volevo dirti che ti amo
Volevo dirti sono qui (io sono qui)
Anche se a volte mi allontano
Dietro ad un vetro di un taxi
E questo dirti che ti amo
È la mia sola verità (sola verità)
Tu non lasciarmi mai la mano
Anche se un giorno finirà..."

 

Anna: Luca io sono qui... sono qui vicino a te, non me ne vado più...

Luca mosse quasi impercettibilmente la mano, come se volesse stringere la mano di Anna, e lei se ne accorse

Anna suonò subito il campanello e si affacciò un'infermiera

Infermiera: E lei che ci fa qui?

Dottoressa, arrivata in quel momento: Greta, l'ho autorizzata io

Anna, guardando la dottoressa: Luca mi ha stretto la mano

Dottoressa: non è possibile mi creda, se lo sarà immaginato... a volte la nostra mente, nei momenti dolorosi, crea delle allucinazioni

Anna: no, no, non è così... Io non me lo sono immaginato... Luca mi ha stretto veramente la mano

In quello stesso istante Luca aprì gli occhi tra lo stupore della dottoressa e dell'infermiera

Anna, con le lacrime di gioia che le bagnavano il volto: Luca... Luca sei tornato... Luca... ce l'hai fatta...

Dottoressa: i suoi parametri stanno migliorando.... è incredibile...

Anna: dottoressa, mi faccia stare qui accanto a lui... la prego...

Luca, tentando di parlare: A... A... An... Anna

La dottoressa guardando Anna: questo è un vero miracolo... quando è arrivato, non avrei mai pensato che arrivasse vivo alla sera, e che si risvegliasse dal coma

Anna, tra le lacrime, baciò la mano di Luca e se la portò al volto: Luca... Luca...

La dottoressa sorrise e fece cenno all'infermiera di uscire, poi rivolta ad Anna: lei può restare qui... credo che la sua vicinanza sia per lui la miglior medicina... vado ad avvertire i suoi colleghi...

 

Dottoressa avvicinandosi ad Elena, Lorenzo, Gabriele e Leonardo (arrivato pochi minuti prima): il commissario si è svegliato

Elena commossa: ma questo è un miracolo!

Dottoressa: si, lo è...ed è tutto merito di quell'ex ispettrice testarda che l'ha strappato al coma già una volta...

Elena: Io lo sapevo...sapevo che Anna ci sarebbe riuscita e l'avrebbe riportato da noi...

Gabriele: se quelle due teste dure non si mettono insieme dopo tutto questo, giuro che li rinchiudo in una stanza finchè non si dichiarano...

Lorenzo ridacchiando: io butto via la chiave, dopo averli rinchiusi insieme...

 

Luca, guardandola: Anna... ho sentito che mi chiamavi... prima vedevo una luce, ho anche visto Nina, Irene, Paolo e Mauro, e volevo andare da loro... ma poi ho sentito la tua voce che mi chiamava... ho sentito che piangevi e mi chiamavi, volevo venire da te e così sono tornato indietro... Io non ti ho mai detto una cosa per paura di rovinare il nostro rapporto speciale, ma ti ho persa lo stesso... Ed adesso voglio dirtelo...

Anna, baciando la mano di Luca tra le lacrime: shhh, non affaticarti... avremo il tempo di dirci tante cose... non me ne vado più...

Luca: Anna no... voglio dirtelo ora, altrimenti non so se troverò più il coraggio... io ti amo, ti ho sempre amata... quando ho letto la tua lettera, mi si è spezzato il cuore in mille pezzi, e mi sono accontentato di sopravvivere...

Anna: Luca, io credevo di poter vivere senza di te, lontano da te, ma mi sbagliavo... mi sbagliavo...

Scoppiando in un pianto disperato: mi sbagliavo perchè non voglio, nè posso stare lontana da te... anche se ora sono sola e ho 2 figli, se mi manderai via, lo capirò... se non vorrai più vedermi, lo capirò... sono stata solo una stupida egoista...

Luca: Se non avessi addosso questa stupida maschera per respirare, ti avrei già baciata! Non hai idea di quanto ho voglia di abbracciarti e stringerti forte a me...

Con questa frase, Luca riuscì a strappare un sorriso alla sua Anna

Luca: Lo sai, sei molto più bella quando sorridi

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Capitolo 3
*** 3. Incancellabile ***


Anna era rimasta per tutta la notte accanto a Luca, e la sua vicinanza aveva avuto uno straordinario effetto su di lui.

La mattina, dopo aver visto i risultati dei nuovi prelievi, i medici sciolsero la prognosi e lo dichiararono fuori pericolo

Luca: Anna, vai a riposarti... sei stata qui tutta la notte

Anna: no, non ci pensare nemmeno... non ti lascio qui da solo

Luca sorridendole: ok, testona! raccontami dei tuoi bambini? dove sono ora?

Anna: sono a casa di Vittoria... Abel ha già 14 anni ed è un ragazzino molto responsabile per la sua età, mentre Irene...

Luca: Irene?

Anna: si... è inutile dirti perchè l'ho chiamata così...

Luca: ti somiglia?

Anna annuì: è una bimba vivace, allegra ma anche dispettosa... ha 18 mesi...

Luca: me la farai conoscere?

Anna: se lo vorrai, si....

Luca sorridendole: certo che voglio! suo padre?

Anna: ha rinunciato ad ogni diritto su lei più di un anno fa

Luca: Anna, voglio uscire di qui

Anna, accarezzandogli il viso: Ehi non avere fretta... devi prima riprenderti...

Luca, togliendosi la maschera dal viso, e trascinando Anna vicino a sè: abbiamo già perso troppo tempo, non credi?

E prendendo Anna alla sprovvista la baciò

Anna, appena si staccarono, con un tono incerto: sei sicuro? Non è che poi ci ripensi?

Luca: stavolta no... nessun ripensamento! Ora so perfettamente cosa voglio nella mia vita... voglio te al mio fianco... e anche i tuoi bambini...

Anna stupita: come fai a dirlo? Non conosci ancora Irene, e Abel l'hai visto solo poche volte

Luca accarezzandola: non mi serve conoscerli... amo te, quindi amo loro, perchè fanno parte di te

Anna si commosse alle sue parole e gli sfiorò le labbra con un bacio, poi gli rimise la mascherina: questa per ora devi tenerla per rimetterti in sesto...

Luca sorridendo: agli ordini

Entrambi scoppiarono a ridere

 

La sera Anna lasciò Luca con Lorenzo, e andò da Vittoria

Irene: mamma

Anna, prendendola in braccio: Ciao cucciola mia!

Abel: come sta Luca?

Anna: e tu come...

Vittoria, con aria colpevole: gliel'ho detto io....

Anna: Abel saresti triste se...

Abel: se tu ti fidanzassi con Luca?

Anna annuì

Abel: no, sarebbe fico... Luca è simpatico, sicuramente più di Michele... mi piaceràe poi tu sei sempre stata innamorata di lui.... non fare quella faccia.... io l'ho sempre saputo...

Anna, abbracciando il figlio: grazie amore mio...

Abel: quando possiamo vederlo?

Anna: presto..

Abel: Irene ha imparato una parola nuova..

Irene, sentendosi chiamata in causa: Lua... Lua...

Anna perplessa: che ha detto?

Abel ridacchiando: le ho insegnato a chiamare Luca

 

6 mesi dopo

Luca aveva in braccio Irene, che si era immediatamente affezionata a lui, e lo chiamava babbo, Abel era accanto a loro, e giocava alla play station

Abel improvvisamente: la mamma, Irene ed io siamo felici qui con te

Luca: la mia vita, da quando voi siete qui, è piena di cose felici... non desidero nient'altro...

Abel: ma perchè tu e la mamma non vi sposate?

Luca: non ti dispiacerebbe?

Abel: ma scherzi? Sarei il ragazzo più felice del mondo

 

Anna fece un urlo dal bagno, Luca, Irene e Abel la trovarono che rideva e piangeva con in mano un qualcosa di simile ad una penna

Luca, diede Irene in braccio ad Abel e si avvicinò preoccupato: Anna tutto bene?

Anna lo fissò negli occhi, poi riabbassò lo sguardo arrossendo: Luca, io sono... sono...

Luca solo in quel momento si accorse di cosa aveva in mano Anna, la sollevò facendola volteggiare, ed iniziarono a ridere e piangere seguiti dallo sguardo perplesso di Irene e sorridente di Abel

Luca, fece cenno ad Abel di avvicinarsi a loro con Irene

Anna: Abel, Irene presto sarete dei fratelli maggiori

Abel, strizzando sorridente l'occhio a Luca: Io l'avevo capito... adesso però c'è un'altra cosa che voi due dovete fare...

Anna: che cosa?

Luca, tirando fuori una scatolina azzurra dalla tasca e inginocchiandosi davanti a lei: è da un bel pò che la porto sempre con me... Anna Gori vuoi rendermi l'uomo più felice del mondo e diventare mia moglie?

Anna, si avvicinò alle sue labbra: SI...1000 volte SI...

e sigillò le sue labbra con un bacio, mentre Irene e Abel li guardarono sorridenti

 

Luca e Anna ora l'avevano capito, con la sofferenza passata e la loro felicità ritrovata... bisogna avere sempre il coraggio di cercare la propria serenità... la vita con loro era stata clemente e aveva concesso a loro due un'altra possibilità, che fortunatamente riuscirono, senza esitazioni, a cogliere al volo...
 

"A volte mi domando se,
Vivrei lo stesso senza te,
Se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,
Sei tutto quello che vorrei
Incancellabile oramai!
Sembrava un'altra storia che,
Il tempo porta via con se,
Tu non lasciarmi mai! Tu non lasciarmi!
E più mi manchi, più tu stai
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Perché oramai sarai
Incancellabile
Con la tua voce, l'allegria
Che dentro me non va più via
Come un tatuaggio sulla pelle.
Ti vedo dentro gli occhi suoi,
Ti cerco quando non ci sei
Sulle mie labbra sento la voglia
Che ho di te
Così profondamente mio
Non ho mai avuto niente io
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
E più ti guardo e più lo sai
Di te io m'innamorerei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi,
Non farlo mai perché
Se guardo il cielo
Io sento che sarai
Incancellabile oramai oh no!
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Incancellabile tu sei
Nei miei respiri e i giorni miei
Tu non lasciarmi mai
E si fa grande dentro me
Questo bisogno che ho di te
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
E più mi manchi e più tu sei
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Da sola senza te
Ora e per sempre
Resterai dentro
I miei occhi
Incancellabile"

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