Il mio distretto 11

di giudy_falleni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** 12. ***
Capitolo 13: *** 13. ***
Capitolo 14: *** 14. ***
Capitolo 15: *** 15. ***
Capitolo 16: *** 16. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


“noi non saremo mai roba vecchia”

Se lo erano promessi Luca e Anna, prima che lei lasciasse il X Tuscolano, e si trasferisse a Trieste con Abel per iniziare la sua nuova vita, rendendo Anna così simile alla Giulia che si era finta per mesi, e portandola lontano da tutti, dai suoi ricordi, dalla sua vecchia vita, da tutti gli amici e i colleghi, ma soprattutto da lui, il suo migliore amico, il suo amore impossibile.

Le telefonate tra lei e Luca, prima erano lunghe e frequenti, ma man mano che trascorreva il tempo si erano diradate, fino ad interrompersi del tutto.

 

E poi un giorno arrivò quella lettera:

Ciao Luca,
Ti scrivo perché non ce la faccio a parlarti.
Prima di tutto ti chiedo scusa, sono sparita, ma questi mesi lontano da te sono serviti a tante cose, a capire me stessa, la nostra storia, quello che potevamo essere e che… che non siamo stati, che mai potremo essere.
Questi mesi lontano sono serviti ad allontanare definitivamente la speranza di un futuro con te. Qualche tempo fa ho incontrato un ragazzo.
Ora mi verrebbe da scriverti il suo nome, lo vedi come sono fatta? E invece no, è meglio di no.
Con lui sto bene. All’inizio eravamo solo amici, gli ho raccontato di me, di te, di noi.
Ha capito, ha avuto pazienza. È un ragazzo d’oro sai, ti piacerebbe.
Eh beh, insomma ad un certo punto è nato qualcosa.
È riuscito a farmi immaginare un futuro sereno Luca.
E poi è successa una cosa bellissima. Luca sono incinta, sono incinta.

Ti voglio bene.”

 

Luca rimase di sasso, accartocciò e lanciò con rabbia la carta di quella lettera, e ripensò con amarezza alle occasioni mancate per dirle di restare, per dirle che aveva bisogno di lei, per dirle che lui l’amava.

Quella lettera aveva messo fine ad ogni speranza di un ritorno, di un futuro insieme a lei.

Cercava di farsi forza convincendosi che lei era felice, che aveva quello che sognava da sempre, ma a lui gli mancava come l’aria la sua presenza, il suo non saper cucinare, il loro scherzare spensierato insieme, le loro serate a base di dvd, popcorn e tante risate.

Lo sapeva che niente sarebbe stato più lo stesso, niente avrebbe più avuto lo stesso sapore.

 

Erano passati già 18 mesi da quando Luca aveva ricevuto la lettera di Anna, la sua vita apparentemente scorreva come al solito, e lui si era concentrato sul lavoro, ma i suoi occhi… i suoi occhi non potevano mentire, erano sempre velati di un’espressione malinconica, avevano perso tutta la loro vivacità di un tempo.

Nel suo ufficio, il commissario Giulia Corsi (rientrata per restare al X Tuscolano) e l’ispettrice Elena Argenti lo stavano informando circa gli sviluppi della loro indagine, ma ben presto si resero conto che lui non aveva ascoltato nemmeno una parola.

Elena sbottò: Luca, che ti prende?

Luca, destandosi dai suoi pensieri: scusatemi, stanotte non ho chiuso occhio, per cui non riesco a concentrarmi… puoi ripetermi cosa dicevi Giulia?

Giulia ed Elena si scambiarono un’occhiata molto eloquente, poi Giulia pazientemente ripetè cosa aveva detto

Giulia: e quindi le loro tracce ci portano fino a Trieste...

Luca, sgranando gli occhi: Trieste?

Elena sorrise divertita: Ah Luca, annamo bene se sobbalzi appena senti…

Luca, cercando di riacquistare un poco di lucidità e dissimulando: no, è che non mi aspettavo che fossero così diramati nel territorio italiano... quanti sono nella banda? e chi è a capo dell’organizzazione?

Elena: dalle nostre fonti pare che nella banda siano circa 10, ed abbiamo il più che fondato sospetto che, a capo di tutto questo, ci siano Dorato e Simoni…. sono imprenditori potenti, e molto bene ammanigliati... temo che non sarà affatto facile prenderli, e per farlo dovremo collaborare anche con i nostri colleghi di Trieste…

Giulia sorridendo sorniona: in quello però siamo avvantaggiati, perché il loro nuovo vice questore è una nostra vecchia conoscenza

Luca: di chi si tratta?

Giulia: ti dice nulla il nome di Roberto Ardenzi?

Luca stupito: Roberto? Per me sarà sicuramente un piacere ed un onore collaborare nuovamente con lui, ed ovviamente con i suoi uomini

Barbara affacciandosi alla porta: mi scusi vice questore, ma qui c’è un uomo che vuole parlare assolutamente con lei in privato… dice che è una cosa molto urgente…

Luca: lo faccia passare

poi rivolto a Giulia : contatta te Roberto, e dopo metteremo a punto la strategia per l’operazione congiunta

Elena e Giulia uscirono dall’ufficio, proprio mentre l’uomo sconosciuto entrò.

Giulia squadrò l'uomo ed ebbe la netta e strana sensazione che avesse qualcosa di familiare, non capiva cosa l'aveva colpita di lui, o meglio lo capiva eccome, ma sapeva che ciò era impossibile, in quanto la persona in questione era morto da parecchi anni, aveva partecipato lei stessa al suo funerale.

Uomo sconosciuto: buongiorno vice questore Benvenuto, ne ha fatta di carriera, da quando era un semplice agente…

Luca sgranando gli occhi: e lei come…

Uomo sconosciuto: so molte cose su di lei, ma anche sull'ispettore Anna Gori, sul commissario Giulia Corsi, sul vice questore Roberto Ardenzi, so della vecchia indagine sui russi, e tante altre cose, ma questo a lei non deve importare. Sono venuto solo per metterla in guardia.

La banda di Tony Corallo, un pericoloso criminale, si è alleata per il traffico di stupefacenti e il dominio dello sfruttamento della prostituzione minorile e non, alla gang di Dorato e Simoni, su cui voi del X Tuscolano state indagando...

Luca: chi è lei? perché mi sta dando tutte queste informazioni?

Uomo sconosciuto: non importa perchè... le chiedo solo di fidarsi e di non sottovalutare le informazioni che le ho dato, e quello, che sto per fornirle, è a prova della veridicità delle mie affermazioni
L'uomo misterioso porse a Luca un pacchetto con varie foto e documenti.

Luca, prendendo il pacchetto: posso chiederle almeno come si chiama?

Uomo sconosciuto: non abbia fretta vice questore aggiunto... a suo tempo glielo dirò! faccia tesoro di queste informazioni, e informi Ardenzi, la Corsi e anche la Gori

Luca, con un tono mesto: la Gori non è più una poliziotta da anni...

Uomo sconosciuto: lei ne è proprio sicuro?

poi l’uomo sconosciuto uscì dall'ufficio e dal X Tuscolano, lasciando Luca imbambolato e stupito.

Giulia, entrando nell'ufficio: chi era quell’uomo?

Luca, scuotendo la testa: non lo so...non mi ha voluto dire il suo nome, ma mi ha dato degli elementi per la nostra indagine

Giulia: pensi che sia un amico o un nemico?

Luca scuotendo la testa: non lo so Giulia… ho avuto la netta sensazione di conoscerlo... non prendermi per pazzo, lui aveva un’aria familiare, anche se non si è mai fatto vedere in viso… solo che…

Giulia: solo che la persona che ti ha ricordato è morta da vari anni

Luca annuì: si, ma c'è dell'altro...

Giulia, con sguardo interrogativo: cosa

Luca: ha farfugliato qualcosa su... io non gli ho dato peso... però....

Barbara e Pietro, affacciandosi all'ufficio: vice questore, noi andremmo sul posto della rapina alla pizzeria

Luca: si, e portatevi anche Mancini... con quella pallina mi sta facendo venire l'emicrania

 

Più tardi Elena entrò nell’ufficio di Luca, decisa a non rimandare più un discorso che sentiva di dovergli fare

Elena: Posso parlarti?

Luca: dimmi Elena

Elena: non è facile dirtelo, ma ci provo... Luca, non ti riconosco più! dov'è il Luca che ho conosciuto anni fa? perchè ti accontenti di sopravvivere, anziché di vivere veramente?

Luca: ne abbiamo già parlato parecchi mesi fa quando sei tornata qui al X, ti ricordi? non riesco a fare altrimenti, solo tu sai cosa era lei per me, e quanto la sua lettera mi abbia gettato nel baratro

Elena: lo so... fa male amare qualcuno, e doverci rinunciare... ma sono sicura che per lei tu sia ancora importante

Luca sbottando: ah si.... sono davvero importante... così importante che sono venuto a sapere della sua nuova storia e del bambino in arrivo da una lettera... una stupidissima lettera... perché é sparita? perché l’unica cosa che so di lei viene da quella maledetta lettera?

Elena: non lo so... credimi non so più cosa pensare! Lei ha smesso di rispondere anche alle mie chiamate... a me manca molto la sua amicizia... lei era la mia migliore amica, dopo Irene... è vero, per te è diverso... la amavi, la ami ancora nonostante tutto... però, finché non affronterai i tuoi fantasmi, non riuscirai mai a tornare a vivere, non tornerai mai ad essere il nostro Luca

Luca, cambiando discorso: ti va di accompagnarmi in un posto?

Elena: certo… andiamo?

 

Varcarono l'ingresso del cimitero e si fermarono davanti alla tomba di Irene Valli.

Ad Elena scesero le lacrime... pensò alla sua migliore amica e al suo sogno d’amore infranto con Alessandro…

Alessandro Berti, per quanto ne sapeva lei, da quando avevano trovato gli assassini di Irene, si era trasferito negli States, e non era più tornato a Roma.

Dopo un pò proseguirono e si fermarono davanti allo tomba di un altro poliziotto, Mauro Belli.

Elena lo aveva sentito molte volte nominare da Anna, da Irene, da Alessandro, da Ugo e anche da tutti gli altri, ma mai da Luca, quindi si stupì quando lo vide così commosso accarezzare la foto sulla tomba.

Luca, poco dopo le spiegò: Mauro era un fratello maggiore per me, oltre che un collega e amico… fu lui il primo che mi ha accolto, che mi ha incoraggiato ad essere sempre me stesso, ed è stato il primo che si accorse del rapporto speciale tra me e An…

Luca sbiancò e si zittì improvvisamente guardando davanti a se.

Elena rimase perplessa, poi anche lei si voltò per vedere che cosa avesse attirato l’attenzione di Luca.

Vide avvicinarsi 2 persone, erano una accanto all’altra, parlavano tra loro, ma non sembravano una coppia…. l’uomo non lo conosceva, ma la donna l’avrebbe riconosciuta tra 1000

Elena, si mosse e andò loro incontro, lasciando un imbambolato Luca Benvenuto, incapace di reagire: Non ci posso credere... dopo tutto questo tempo... Anna… Anna…

Anna, abbracciandola: Elena, che ci fai qui?

Elena puntualizzando: semmai tu che ci fai qui... io sono tornata a Roma da un anno

Anna sorrise, poi presentò la persona che era con lei: Elena, ti presento il vice questore Ardenzi
Elena: molto piacere Elena Argenti...

poi rispose alla domanda di Anna e indicò Luca, osservando bene la reazione dell'amica: Io ho accompagnato il mio vice questore...

Luca, ripresosi in parte dallo shock, si decise ad avvicinarsi a loro e salutò Roberto molto calorosamente, mentre ad Anna riservò solo un breve cenno di saluto con la mano.

Elena li osservò, e notò che furtivamente si guardavano, senza avere il coraggio, però, di rivolgersi parola, stavano soffrendo entrambi e la cosa era più che mai evidente.
Sarebbe stata molto dura per loro ricominciare ad avere un rapporto quanto meno amichevole, anche se Elena aveva il vago sospetto che quei due non avrebbero mai più potuto tornare ad essere amici.

Ardenzi e Luca si avvicinarono alla tomba di Mauro e si misero a parlare tra loro.

Elena e Anna stettero zitte, un po’ per l’imbarazzo dovuto alla lontananza di più di 2 anni, un po’ perché intente ad osservare Luca e Roberto parlare tra loro, senza capire né captare cosa si dicessero.
Fu Elena a cercare di rompere il ghiaccio, partendo con un bel pò di domande a raffica : allora come va? figli e compagno tutto bene? Qual buon vento ti ha riportato qui a Roma?
Anna sorridendo: riprendi fiato ispettore Argenti...
Elena, scoppiando a ridere: scusami.. hai ragione...è che non sapevo come...
Anna: Elena perdonami se sono sparita anche con te... ci sono molte cose che tu e ...
Anna indicò tristemente Luca con lo sguardo, poi continuò: non sapete... la verità è che non c'è nessun compagno, e il figlio è uno solo... Abel...
Elena spalancò la bocca dallo stupore: ma nella lettera che hai mandato a Luca...
Anna: lascia perdere quella lettera... l'ho scritta perchè... l'ho scritta facendo un'enorme cazzata... quasi nulla di quella lettera è vero...
Elena, notando gli occhi tristi dell'amica: tu lo ami ancora, vero?
Anna annuì con le lacrime agli occhi: non ho mai smesso

"... Hai visto il giorno della mia partenza
Nel mio ritorno c'è la tua poesia
Stare lontani è stata una esperienza, comunque sia

Non ho mai smesso di amare te
Non ho mai tolto un pensiero a te
Non ho mai smesso..."

 

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Capitolo 2
*** 2. ***


Luca, per tutto il tragitto dal cimitero al X Tuscolano era rimasto zitto, salvo qualche parola scambiata con Roberto.

Furtivamente osservava Anna, cercando tracce di un qualche cambiamento, qualche indizio che gli parlasse della sua nuova vita.

Non le aveva rivolto nemmeno un ciao, o un sorriso... gli faceva male, ma non c'era riuscito.

Erano tante le domande che lo tormentavano da circa un’ora: perché Anna era tornata a Roma, dopo più di 2 anni di assenza? e perché era arrivata proprio insieme ad Ardenzi?

La gelosia e la malinconia di non far più parte, in alcun modo, della sua vita lo torturavano, però decise che almeno un dubbio poteva toglierselo.

Luca: Robé, scusami so' stato un cafone prima, ma nella sorpresa di vederti qui, non ti ho chiesto come stanno Francesca e i bambini…

Roberto: stanno benone, grazie! sono rimasti a Trieste, sai per la scuola, il lavoro di Francesca…. non so ancora quanto dovrò restare qui...

Luca, nella sua mente fece un sospiro di sollievo… capì che Anna non era la donna di Ardenzi.

Poi proseguì: chissà Mauretta com’è cresciuta? E Germana, Tiberio e il piccolo Ettore li vedi?

Roberto: vedersi é difficile, però ci sentiamo costantemente… e tu, novità?

Luca sorridendo malinconico: macchè Robè!

Anche Anna era rimasta silenziosa per tutto il tragitto, al fianco di Elena che guidava.
Elena si ricordò di quando 1 anno prima era tornata lei al X Tuscolano, dopo esser stata via.

Si ricordò della sua disperazione, dopo che Davide l’aveva lasciata per tornare insieme alla moglie Silvia, della sua solitudine in una città a lei estranea, e poi aveva preso improvvisamente la decisione di tornare a Roma.

Qui si era sentita nuovamente a casa, ma contemporaneamente un’estranea!

Capiva bene cosa stava provando adesso l’amica.

Appena Elena parcheggiò, Anna scese subito dalla macchina e ammirò l’insegna di quello che era, in passato, il suo commissariato.

Le sembrava di rivedere la Anna di qualche anno prima, rivedeva lei e Luca che scherzavano insieme, la loro complicità, quel bacio furtivo che si erano dati in archivio, il primo segno dei suoi sentimenti che cambiavano.

Distolse lo sguardo perché quei ricordi le facevano male, e si decise ad entrare dietro agli altri, sperando che dentro fosse cambiato, e invece tutto era ancora come lo aveva lasciato lei... certo, alcune persone erano andate via, e ne erano arrivate altre, ma il distretto era rimasto uguale, come se non fosse mai andata via, come se questi 2 anni e mezzo non fossero mai passati.

I colleghi all'ingresso li videro entrare, e sembravano sorpresi, poi uno ad uno erano andati a salutarli, mentre Barbara e Pietro li guardavano un pò straniti.

Vittoria, abbracciando Anna: Annina mia, sei sempre più bella

Ugo dando una gomitata a Ingargiola: guarda Luca che sguardo incantato ha

Giuseppe: ma che dici....

Gabriele facendosi spazio tra i colleghi, e andando ad abbracciarla stretta: Anna sei tu? sei bellissima!

Anna arrossì imbarazzata dall'accoglienza un pò invadente di Gabriele, e Luca cercò di sopprimere l'impulso di spaccargli la faccia.

Dopo i saluti, si diressero verso l’ufficio di Luca, e Anna fece per seguirli, ma venne fermata da Elena

Elena: no, Anna… mi dispiace... noi dobbiamo parlare dell’indagine, e tu non..

Ardenzi, interrompendo Elena: perché il mio commissario non può entrare?

Elena sgranò gli occhi e si girò di scatto verso Anna: commissario? Ma io sapevo che avevi lasciato la polizia...

C’era stato più di uno sguardo stupito, e Luca era rimasto immobile, con la bocca spalancata e gli occhi sgranati.

Gabriele, ridacchiando gli sussurrò: Vice questore chiudi un po’ quella bocca, che sennò te c’entrano le mosche! Comunque la mia Anna è bella, sexy e pure commissario....

Luca si riprese un minimo, chiuse la bocca, e l'istinto di spaccare la faccia a Gabriele si fece sempre più forte, se continuava a fare il cascamorto con Anna.

Ardenzi, si decise a togliere Anna dall’impiccio e rispose alla domanda di Elena: in effetti, il commissario Gori aveva chiesto di lasciare la polizia, ma le sue dimissioni sono arrivate nelle mie mani, ed le ho chiesto del tempo, l’ho convinta ad entrare a lavorare nel mio commissariato e da allora è rimasta sempre con noi… posso orgogliosamente affermare che il commissario sia il mio braccio destro

Luca, senza volerlo, ebbe così anche la risposta alla domanda che si era posto in macchina, e pensò: ed ecco spiegato il perché è qui a Roma con Ardenzi… l’indagine in corso…

Fecero una breve riunione nell’ufficio di Luca, poi gli altri uscirono e rimasero solo Giulia, Luca e Roberto.

Davanti alle macchinette del caffè, Raffaele si avvicinò ad Anna

Raffaele: ciao Anna, sei sempre più bella, lo sai?

Anna lo guardò torvo: Raffaè, anche tu! non ti arrendi mai, vero? e Antonella?

Raffaele sorridendo: Anna, sto a scherzá! mi moglie sta benone.. stamo pensando a allargare la famiglia. come sta Abel? e il tuo compagno? il nuovo frugoletto o frugoletta?

Anna: vedo che di quello che ho scritto nella mia lettera lo sapete proprio tutti…

Elena, con aria colpevole: Sono stata io! ho saputo della lettera circa un anno fa... Luca, non rispondeva mai alle mie domande, poi un giorno, forse per sfinimento, mi ha mostrato la lettera... non potevo saperlo che…. Anche gli altri chiedevano sempre di te, e così io, per evitare le loro scomode domande, ho detto loro ciò che sapevo…. molto arrabbiata?

Anna amaramente: no, tranquilla! immaginavo che la cosa sarebbe stata di pubblico dominio. Adesso scusatemi, vado in albergo a rinfrescarmi… è stata una lunga giornata! buona serata a tutti

Raffaele, cercando di fermarla: è tanto tempo che non stamo tutti assieme.. perché non ci prendiamo una pizza e passiamo insieme la serata io, te, Luca e Elena?

Anna cercando di fargli un sorriso: non ti offendere Raffaele, ma stasera non mi va! sono stanca, e sono ancora scombussolata dal viaggio. Magari un'altra volta.... Buona serata

Raffaele, appena Anna sparì : che cos'ha?

Elena: lascia perdè…

Raffaele: Luca?

Elena annuì: già!

Raffaele: non capisco

Elena: Non si sono detti nè scambiati una sola parola, nè un cenno, nè un sorriso… in macchina erano entrambi taciturni… mi fa male pensare a come erano affiatati, e a come sono adesso….

Lorenzo: c'è qualche problema?

poi prevenendo Elena: anzi no, non me lo dite… siete preoccupati per Luca

Elena e Raffaele: SI

Gabriele, facendo rimbalzare la sua amata pallina: ragá, ma l’avete vista Anna? Cielo, quanto è bella! sembra una dea scesa apposta dall'Olimpo per conquistare il mio cuore… che dite? Adesso che con Luca non stanno più appiccicati, ce l'ho qualche chance di portarla a cena?

Elena: ma parli sul serio?

Gabriele: si, certo! È bella come una dea...

Elena: ed è anche inarrivabile per te... lo era prima, e lo è anche adesso

Gabriele, facendo finta di non ascoltare Elena: è bellissima e pure molto in gamba… ha sgominato con estremo coraggio la banda dei russi! è diventata commissario! credo che sto innamorandomi perdutamente di lei

Elena lo guardò torva: non ci provare! te lo chiedo per piacere... lasciala in pace

Gabriele, allontanandosi da Elena: pitbull

 

Nel frattempo nell’ufficio di Luca, Giulia aveva raccontato ad Ardenzi dell’uomo sconosciuto

Giulia: Roberto, ci odierai per quello che io e Luca ti stiamo per chiedere, ma vogliamo toglierci un dubbio…

Roberto, alterandosi: siete pazzi

Luca, provando di spiegarsi: Robè, dopo che Mauro è morto in sala operatoria, a nessuno di noi hanno permesso di vedere il corpo, nemmeno a Germana e Tiberio… dicevano che era troppo malridotto, ma so che non è così… il nostro Mauro non era sfigurato in volto...io l’ho visto cadere giù davanti ai miei occhi, e non è stato colpito in volto…. e allora perché non farci vedere il corpo, per dargli un ultimo saluto?

Roberto pensieroso: questo non lo so... me lo sono chiesto anch'io

Luca: e quell’uomo conosceva me, sapeva della mia carriera…
abbassando lo sguardo continuò: sapeva di Anna, di te e di Giulia... io e Giulia abbiamo avuto le stesse sensazioni, e sono sicuro che se l’avessi visto, l’avresti pensata come noi… tutto questo non può essere una coincidenza…

Roberto: che vorreste fare?

Giulia: vorremmo chiedere al magistrato di far riesumare il corpo di Mauro, per vedere se quel terribile giorno abbiamo seppellito il nostro amico e collega, oppure un perfetto sconosciuto…

Roberto non troppo convinto cedette: d’accordo, togliamoci questo dubbio

 

Anna era andata in albergo, non se l’era sentita di andare nella casa che un tempo divideva con Luca, anche se ne era ancora la comproprietaria.
Si gettò di peso nel letto, e pianse tutte le lacrime che aveva in corpo.

Lo sapeva che tornare a Roma, e soprattutto rivedere Luca le avrebbe fatto male, però non immaginava così tanto.

Afferrò il suo telefono, e compose il numero di Alessandro.

“pronto Ale, come vanno le cose al commissariato? sentite già le nostra mancanza? Brandi come se la sta cavando nel sostituirci?”

Alessandro, notando la voce strana di Anna: “qualcosa non va?”

Anna: “ no, va tutto bene… sono solo un pò malinconica perchè mi manca Abel”

Alessandro: “Abel se la sta cavando alla grande da Francesca… Luca l'hai già visto?"

Anna, con le lacrime che le scendevano copiose, sussurrò: "si...

Alessandro: "immaginavo! Senti, potrei essere utile alle indagini, se vi raggiungessi a Roma?”

Anna sollevata: “ certo Ale! io e Roberto pensavamo che non volessi, per questo non te lo abbiamo chiesto, ma hai seguito il caso insieme a noi, e... ”

Alessandro: “domani vi raggiungo! lo avvisi tu Roberto?”

Anna: “ si!”

Più tardi Anna si fece una doccia veloce, si cambiò, andò a bussare alla camera di Roberto, e si stupì di trovarlo in compagnia di Luca e Giulia

Anna: ero passata per darti notizie sul nostro commissariato, ma se é un brutto momento posso aggiornarti domani

Roberto, squadrando sia Luca che Anna: no, dimmi pure Anna… non ho segreti con Luca e Giulia

Anna si ritrovò a pensare: beato te…

Poi comunicò a Roberto l’arrivo di Alessandro

Roberto: Ero sicuro che Berti avrebbe preso la decisione giusta! Stasera pensavamo di andare a bere una birra... vuoi venire con noi?

Anna lanciando un'occhiata a Luca: No, grazie! stasera sono parecchio stanca... magari un'altra volta... buona notte!

Per una frazione di secondo i suoi occhi incrociarono quelli di Luca, occhi in cui si rifletteva la stessa tristezza, poi uscì dalla stanza.

Roberto, che fino a quel momento era stato molto discreto: Luca, che é successo tra te e Anna?

Luca cercando di minimizzare: non è successo niente… con il suo trasferimento a Trieste ci siamo semplicemente allontanati e abbiamo perso i contatti... può capitare...

Roberto: guarda che l'ho capito cosa provi per lei… allora?

Luca: ci sono tante cose che non so, di questi ultimi anni appena trascorsi…

Roberto: che vuoi sapere? anzi no famo così… ti racconto io le cose come sono andate…. circa 2 anni e mezzo fa mi é arrivata tra le mani la sua richiesta di lasciare la polizia, per studiare biologia marina… conoscevo Anna e il suo valore, quindi le ho proposto un compromesso

Luca ascoltò rapito, e Roberto continuò: le ho proposto di continuare a lavorare nel mio commissariato, promettendole che le avrei dato i permessi per proseguire gli studi, se lo desiderava veramente. Lei ha accettato un pò titubante, si è iscritta all’università, ma ha capito ben presto che quella non era la sua strada. Si è accorta di amare il nostro lavoro, e le ho proposto di fare il concorso per diventare commissario, concorso che ha brillantemente superato, diventando il mio braccio destro.

Luca, non riuscì a trattenersi nel domandargli la cosa che lo faceva stare più male: il suo compagno? il bambino o bambina che aspettava da lui?

Luca aspettava rassegnato la conferma del suo stare male, ma Roberto lo stupì mettendosi a ridere

Roberto: Luca, ma quale compagno? e quale bambino? Possibile che ancora non lo capisci? non c’è mai stato in questi anni nessun compagno, nessun uomo al suo fianco, e soprattutto non ha nessun nuovo bambino…. si è dedicata solo al nostro lavoro e a crescere Abel

Luca, con le lacrime agli occhi: ma nella lettera che mi ha scritto…

Roberto: Senti, nella lettera te ha scritto un sacco de fregnacce, un sacco di cazzate… io penso che a lei non le bastasse più stare con te solo come un’amica, ha creduto che non ci fosse nessun altro posto nella tua vita per lei, e allora per difendersi e non stare più male abbia voluto allontanarti dalla sua…

Luca ascoltò tristemente: capisco! grazie Robè! ci vediamo domani

Roberto: Luca, entrambi avete sbagliato e vi siete fatti del male, ma nella vita c’è sempre una soluzione, se uno la vuole trovare… ricordatelo! non è troppo tardi per voi... penso che anche Maurè sarebbe stato d’accordo con me…

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Capitolo 3
*** 3. ***


La mattina al X Tuscolano trascorse abbastanza lenta, non c'erano novità rilevanti per l'indagine, e dovevano sempre aspettare i rilievi della scientifica sulle prove fornite dall'uomo sconosciuto, non c'era al momento nessun nuovo caso da seguire.

L'attenzione di Anna venne attirata dal vociare allegro di un gruppetto di colleghi, vicino all'area ristoro. Si fermò ad osservarli, con un pizzico di invidia per la spensieratezza con cui ridevano e scherzavano tra loro.

Si ricordò di quando anche lei e Luca erano come loro, spensierati, felici, complici... ora tutto era cambiato, e niente sarebbe più tornato come prima.

Per un momento sperò che l'arrivo di Alessandro a Roma, atteso in giornata, desse una forte sterzata alle indagini, per concluderle il prima possibile, e tornare a Trieste, lontano dai ricordi della sua felicità passata, che mal si abbinavano al suo attuale umore.

Barbara: Mancini, a sto giro ti dice molto male...

Gabriele: non so a cosa alludi

Lorenzo: ad Anna, allude! cribbio però quanto è bella, tutta d'un pezzo, con quello sguardo malinconico sempre assorto e la sua aria misteriosa... quasi quasi ce provo anch'io...

Elena: provaci, ed io racconto tutto a Greta... non so se mi spiego... comunque siete 2 emeriti idioti! dovete stare almeno a 5 metri di distanza da Anna

Barbara ridacchiò: ragà, ve annata male, ve l'ho detto... comunque, avete notato che anche il nostro vice questore non le stacca mai gli occhi di dosso? Gabriele mi sa che hai parecchia concorrenza...

Raffaele, cercando di sviare il discorso: ma no, ti sbagli... e poi Luca è campanaro...

Elena sorridendo all'espressione di Raffaele, lanciò un'occhiataccia a Barbara: non ti ci mettere anche tu a dare corda a Mancini

Si zittirono tutti quando videro Luca dirigersi verso di loro

Barbara con tono gentile: vice questore, vuole un caffè?

Luca, pensieroso: si, grazie Rostagno

Barbara prendendo il caffè e porgendoglielo: ecco a lei... sbaglio o non ha dormito molto?

Luca, lanciando uno sguardo malinconico verso Anna: no, effettivamente non ho chiuso occhio stanotte... ho troppi pensieri....

Barbara, facendo ridere Luca: problemi che il nostro Gabriele non ha... visto che fa il cascamorto con tutte, anche con....

Luca: anche con?

Elena intervenendo: niente... Barbara si è confusa, vero?

Barbara annuì, decidendo che avrebbe chiesto delucidazioni, in separata sede, ad Elena.

Luca, rivolto a Gabriele: di che parlavate poco fa? ho visto che vi siete zittiti al mio arrivo...

Elena: de niente Luca... lascia perdere...

Luca, sorridendo nel vedere Gabriele parecchio imbarazzato: no, perchè devo lasciare perdere? la cosa mi interessa molto

Lorenzo ridacchiando: Gabriele parlava degli Dei dell'Olimpo

Gabriele: semmai delle Dee

Barbara, poggiando complice il suo braccio sulla spalla di Luca: che nun te se filano... eh capiscila l'antifona Gabriele... stamattina hai provato a parlarle, e quella manco t'ha risposto, se non dopo tua grande insistenza... ammettilo che c'ha altro per la testa!

Tutto questo loro battibeccare tra Barbara, Elena e Gabriele fece dimenticare a Luca i suoi pensieri, almeno per qualche minuto, e si mise a scherzare con loro, anche se aveva capito benissimo che l'oggetto dei desideri di Gabriele era proprio Anna.

Anna li osservava a distanza, guardando quasi con invidia la complicità che lui aveva con loro, invidiava il loro stargli accanto, il loro parlargli e scherzare con lui.

Lei aveva scelto di uscire dalla sua vita, e adesso ne stava pagando le conseguenze.

Senza accorgersene sentì lacrime calde caderle sul viso, e pensò: devo uscire di qui, prendo una boccata d'aria, mi calmo e poi rientro... non ce la faccio più...

Uscì fuori, nel marciapiede e si poggiò all'auto, lasciando scorrere tutte le lacrime amare che aveva cercato di trattenere.

Quasi sobbalzò quando sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla

Vittoria: tutto bene?

Anna: Vittoria, sei tu... scusami, non ti ho sentita arrivare...

Vittoria: ma scusami, de che? Ti va di parlarne?

Anna annuì: fa male... siamo così vicini, ma così lontani... mi odia, vero?

Vittoria: non ne parla mai! abbiamo saputo della tua lettera da Elena... era quasi un anno che chiedevamo a Luca di te, ma lui si era trincerato nel silenzio più assoluto

poi aggiunse: però non penso che ti odi, magari è deluso, arrabbiato con te, ma sono sicura al 100% che non provi alcun odio, e la prova è nella sua scrivania in ufficio, dove tiene ancora le vostre foto insieme.

Anna, con una piccola speranza nel cuore: lo pensi veramente?

Vittoria con tono rassicurante: certo! E ora asciugati queste brutte lacrime...

In quel momento arrivò Alessandro con il taxi

Alessandro: Vittoria! Anna!

Vittoria: Alessandro, come stai? che ci fai qui?

Alessandro: sto benone! lavoro insieme ad Anna e Roberto, e queste indagini le abbiamo seguite insieme. E tu come stai?

Vittoria: bene! ragazzi, devo rientrare...

Alessandro, guardando Anna: va tutto bene? hai 'na faccia! Che ve siete già urlati contro di tutto e di più?

Anna negò con la testa: mi ignora totalmente, come se io fossi invisibile

Alessandro: gli passerà! Ma tu devi parlarci.... Raggiungiamo gli altri?

Anna annuì e si avviò dentro, seguita da Alessandro.

 

Elena stava a battibeccando ancora con Gabriele, mentre Luca, Barbara, Ugo, Giuseppe e Pietro se la ridevano a crepapelle.

Elena, si bloccò nel vedere rientrare Anna, seguita da una persona

Elena, facendosi largo tra i colleghi, andò ad abbracciare Alessandro: Ale, che ci fai qui?

Alessandro: sono nella squadra di Ardenzi

Poi Alessandro salutò anche gli altri colleghi, e si mise a raccontare dell'America, quando Elena, notando i cenni che faceva Giulia: ci continui dopo a raccontare, adesso dobbiamo andare in riunione

Anna, seguendo Elena e Alessandro, ripensò a quello che le aveva detto Vittoria.
Seduto alla scrivania c'era Roberto, accanto a lui Giulia e Luca, davanti a loro lei, Elena e Alessandro.
Anna notò subito le foto, le loro foto... se le erano scattate anni prima, ed erano la testimonianza del forte legame che c'era stato tra di loro.... dentro di lei si accese un barlume di tenue speranza, e si ritrovò a pensare che, forse, non tutto era perduto.

Ardenzi, spiegò loro dell'uomo sconosciuto, dei dubbi che avevano, e della necessità di riesumare il corpo di Mauro.

Alessandro: ma è una follia!

Anna, con le lacrime agli occhi: siete pazzi? Mauro è morto in sala operatoria, c'eravate anche voi... fatevene una ragione! che senso ha aggiungere altro dolore a Germana e Tiberio?

Giulia: Anna, lo capisco che sei sconvolta, ma io e Luca abbiamo questo dubbio che vorremmo toglierci, e anche Roberto è d'accordo con noi..

Anna: Roberto, mi dispiace ma stavolta non sono d'accordo con te... solo perchè l'uomo sconosciuto vi ha dato delle prove, peraltro ancora da finire di analizzare, e ha fatto a lui

Anna si fermò con rabbia ad indicare Luca: il tuo nome e il nome di Giulia

Luca non ce la fece più e sbottò: se proprio lo vuoi sapere, l'uomo sconosciuto ha fatto anche il tuo nome...

Anna, sgranando gli occhi: che cazzo stai dicendo?

Luca arrabbiato: proprio così… quell'uomo conosce anche te, oltre che me, Giulia e Roberto

Roberto, intervenendo: Luca! Anna! Datevi una calmata! credo che riesumare il corpo di Mauro potrà servire per toglierci il dubbio... poi in base agli esiti, valuteremo il da farsi...

Anna non riuscì più a rimanere ad ascoltare, e uscì velocemente dalla stanza, seguita da Alessandro, che stava tentando invano di calmarla e farla ragionare.

Anna: te ne rendi conto Ale? Riesumare il corpo di Mauro.... non riesco a non pensarci... è tutto una follia!

Ale: però è vero che nessuno di noi ha visto il corpo di Mauro, dopo che è morto, e la scusante che fosse troppo malridotto, non regge.... se Giulia, Luca e Roberto hanno questo dubbio, è giusto che se lo tolgano

Anna, vedendo avvicinarsi Luca, rabbiosa gli puntò il dito contro e gli urlò: dimmi solo perchè? Perchè dopo anni avete questo dubbio? Perchè non riesumarlo subito se c'erano questi dubbi? Perchè siete disposti a credere ad un perfetto sconosciuto, che ti ha fatto il nome mio, di Giulia e Roberto? Mauro è morto, che ti piaccia o no... non tornerà! fattene una ragione....

Elena, accorgendosi che la voce di Anna contro Luca aveva fatto girare più di un collega, si avvicinò ad Alessandro, e gli sussurrò: si mette male.... intervieni tu, o intervengo io?

Alessandro: ci penso io!

Poi rivolto a Luca e Anna: che ne dite, se andiamo a continuare questa amabile conversazione in archivio?

Luca e Anna concordarono, si spostarono tutti e quattro in archivio, e Alessandro si assicurò di aver chiuso bene la porta.

Anna lanciando un'altra occhiataccia a Luca: dimmi solo perchè?

Luca scaldandosi: perchè quell'uomo sa tutto, della mia carriera, di Giulia, di te e di Roberto

Anna, alzando nuovamente la voce: come fai a dirlo?

Luca alterandosi ancora di più: lo so, e anche Giulia ha avuto le mie stesse sensazioni

Anna, ribadendo il suo punto di vista: sono solo le vostre sensazioni, cazzo! la verità è che non volete accettare la realtà dei fatti, non l'avete mai fatto, e avete coinvolto Roberto in tutto questo

Luca amaramente: Anna, vedo che come sempre, hai già tratto le tue conclusioni, e credi di sapere tutto! é inutile parlarne con te! non capirai mai...

Alessandro sussurrò ad Elena: si massacreranno...

Elena: lascia che si sfoghino... non si ignorano più, e dopo ieri, credimi che questo è un grande traguardo...

Alessandro dubbioso: se lo dici tu...

Anna rabbiosa: io non traggo conclusioni... vedo la realtà oggettiva dei fatti! che cosa non capirò mai? Abbi almeno le palle di dirmelo in faccia

Luca urlandole contro: questo non lo accetto... non da te... non puoi dirmelo proprio tu, dopo che mi hai raccontato un sacco de fregnacce, con quella lettera piena di cazzate... non sei proprio nella posizione giusta per giudicarmi Anna! sai che ti dico? Che per me questa conversazione inutile, e senza senso finisce qui... con te si spreca solo fiato...

Luca rabbioso uscì sbattendo la porta dell'archivio, e si avviò verso il suo ufficio

Anna, mentra lui stava uscendo, sussurrò: Luca

Poi si coprì il volto con le mani, cadde in ginocchio, e non curante della presenza di Elena e Alessandro, scoppiò in lacrime disperate.

Elena le si avvicinò, e la abbracciò forte, ogni parola sarebbe stata inutile.

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Capitolo 4
*** 4. ***


Luca era entrato arrabbiato e amareggiato nel suo ufficio, quando 5 minuti dopo, si accorse di aver lasciato il cellulare in archivio.
Si diresse lì per recuperarlo, ma quello che vide lo lasciò di stucco.

Credeva che avrebbe ritrovato una Anna furibonda, magari intenta a battibeccare con Elena o Alessandro.

Quello che vide non se lo aspettava, non si aspettava di trovarla in preda ad un pianto disperato, di cui lui sapeva di esserne la causa, abbracciata a Elena, che tentava in tutti i modi di rasserenarla.

Si sentì in colpa, l’ultima cosa che voleva era vederla piangere.

Il suo primo pensiero fu quello di correre lì da lei e stringerla forte forte tra le sue braccia, dirle che gli era mancata da impazzire, ma non lo fece.

Si limitò solo ad entrare piano in archivio, accostare la porta, e avvicinarsi.

Luca rivolto ad Elena ed Alessandro: potreste lasciarci da soli?

Alessandro dubbioso: ne sei proprio sicuro?

Luca annuì, poi aggiunse: sono perfettamente calmo… tranquillo!

Elena dubbiosa, mentre si stava per alzare, sussurrò ad Anna: questa storia sta distruggendo te, e sta distruggendo lui… vi state facendo solo del male! Parlagli... capirà...

Elena ed Alessandro uscirono con passo incerto dall’archivio, si chiusero la porta alle spalle, ma non si mossero da lì davanti.
 

Luca, rimasto solo con Anna, le si avvicinò piano sfiorandole delicatamente una spalla, e parlandole con il cuore: Anna Perdonami, prima non ero più io.... ho perso le staffe! Non volevo farti stare male, non era mia intenzione farti piangere! Per 2 anni e mezzo mi sono torturato perchè non avevi più voluto che io facessi parte della tua vita... ho creduto a cose, che mi hanno fatto stare male, molto male... poi tra ieri e oggi ti rivedo, e scopro che la verità è un'altra, totalmente diversa... io sto impazzendo, e solo tu puoi dirmi come stanno realmente le cose... perché mi hai allontanato da te e dalla tua vita? perché mi hai mentito? Anni fa ti avevo chiesto un pò di tempo per fare chiarezza sui miei sentimenti... ero spaventato, non volevo sbagliare... non volevo sbagliare con te, perché non volevo perderti, ma ti ho persa ugualmente… perché? perché non possiamo tornare ad essere semplicemente noi, solo Luca e Anna...

Anna sollevò timidamente il viso, guardando Luca negli occhi, poi non ce la fece più e si precipitò tra le sue braccia singhiozzando.
Dio solo sa quanto le era mancato quell'abbraccio, quanto aveva desiderato in tutti questi anni stare accoccolata tra le sue forti braccia, lui che era sempre stato la sua ancora di salvezza, il suo porto sicuro, quello che la rimetteva in piedi quando era a pezzi e non sapeva reagire, quello che aveva la straordinaria capacità di farla sentire sicura, protetta... felice.

Nel frattempo fuori dall’archivio, Alessandro ed Elena erano molto preoccupati.

Elena: c’è troppo silenzio lì dentro! dobbiamo fare irruzione?

Alessandro sorridendo: diamoli ancora tempo.... niente mi impedisce, però, di dare una sbirciatina da questo fantastico spioncino....
Elena: sei un genio Ale

Alessandro guardò dallo spioncino della porta, e sorrise.

Alessandro continuando a sorridere: sapevo che avrebbero trovato un modo tutto loro per capirsi! avranno tanto tempo per parlare, tanto tempo per chiarirsi, ma ora avevano solo bisogno di abbracciarsi e ritrovarsi

Elena: si sono abbracciati?

Alessandro: si

Gabriele: chi è abbracciato?

Elena: ah Mancini, ma l’affaracci tua mai?

Gabriele: vedo che abbiamo ingoiato uno yoghurt intero andato a male… ammazza quanto sei acida Elena!

Elena sorrise, e Gabriele ne approfittò per chiederle: Sentì un pò, ma se invitassi Anna a cena fuori una di queste sere?

Alessandro, anticipò Elena: ti ritroveresti con entrambe le braccia e le gambe troncate… non so se mi spiego….

Elena rincarò la dose: Gab, lascia perdere… nun c’è trippa pei gatti…

Gabriele rivolto a Elena: annamo bene! non bastavi tu a fare il pitbull intorno ad Anna, ce mancava pure questo…

Elena e Alessandro si sorrisero complici

Gabriele: ho capito! Anna l’avete vista? sapete dov'è?

Elena: che ti importa di dov’è Anna?

Gabriele: puoi dirmi almeno perché lei e Luca si stavano per scannare?

Elena: hanno avuto una semplice divergenza di opinioni… può capitare anche ai migliori…

Gabriele dubbioso: non mi convince.. non è che me state a nascondè qualcosa?
Elena, con aria innocente: ma chi? noi?

Nel frattempo Anna era riuscita a calmarsi stretta nell’abbraccio di Luca.

Entrambi sentivano il battito del proprio cuore battere all’unisono, non importava a nessuno dei due di parlare, per chiarire tra loro ci sarebbe stato tempo… si godettero la ritrovata vicinanza l’uno dell’altra. Non avrebbero mai voluto staccarsi da quell'abbraccio, che sapeva di sentimenti ancora inespressi, che sapeva di ritorno a casa.

Luca: Perchè non torni a casa nostra? da quando sei andata via, non ho toccato nulla in camera tua, tutto é ancora come lo hai lasciato tu...

Anna sorrise e lo guardò negli occhi: ne sei sicuro?

Luca, facendole una carezza: voglio che torni a casa... mi sei mancata troppo! e ho voglia di trascorrere una serata delle nostre, Dvd, copertina, gelato… senza complicazioni, senza parole inutili, senza farci ancora del male, pensando al nostro recente passato… di quello ne parleremo quando entrambi saremo pronti… che ne dici?

Anna annuì, lo accarezzò, e gli diede un bacio sulla guancia: grazie

Si alzarono, abbracciati uscirono insieme dall’archivio, parlarono con Elena e Alessandro, e uscirono dal Commissariato per andare a recuperare le cose di Anna in albergo.

Elena sibillina: le cose si fanno interessanti…

Gabriele sgranando gli occhi, andò verso Elena puntantole il dito contro: Elenì, tu lo sapevi?

Elena: certo che lo sapevo!

Gabriele: Ma bella mia, non potevi dirmelo? mi avresti evitato tutte le figuracce che ho fatto! lei è così bella, così celestiale…

Elena, Alessandro, Raffaele e Lorenzo si stavano sganasciando dalle risate nel sentire Gabriele.

Gabriele: begli amici che siete! tutti lo sapevano… tranne io…
Lorenzo, con fare innocente: te giuro che io non sapevo nulla...

Elena: pensavo che l’avessi capito che tra loro… insomma c'eri anche te anni fa... e sulla scrivania di Luca ci sono sempre state le loro foto insieme…

Gabriele imbronciato: no, non avevo capito, e non ho mai fatto caso alle foto

Giulia e Roberto si avvicinarono a loro

Giulia, alludendo a Luca e Anna: vedo che ci sono novità in corso…. si sono chiariti?

Elena: non lo so, ma sono fiduciosa che sapranno capirsi! é già un successo il fatto che riescano a rivolgersi la parola, senza urlarsi contro, e che Anna torni a casa loro...

Giulia stupita: mi sono persa qualcosa?

Elena: no, niente di chè! Tanti anni fa hanno preso una casa in comproprietà, e ci abitavano assieme fino al trasferimento di Anna… Luca abita ancora lì

Gabriele mettendosi le mani nei capelli: non ci posso credere… abita in casa con lui? sono rovinato… ora Luca mi sequestrerà persino la pallina.....

L’espressione di Gabriele fece ridere tutti i presenti, e Alessandro si ritrovò a pensare che, forse, l’essere tornato a casa, al X Tuscolano, non era stata poi una così cattiva idea…

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Capitolo 5
*** 5. ***


Luca ed Anna trascorsero una serata tranquilla e spensierata, si guardarono un film poliziesco in dvd, mentre ridendo si dividevano una vaschetta di gelato pistacchio e cioccolato.
Ebbero quasi l’illusione di aver ritrovato una parte della loro intesa, quella che avevano prima che succedesse tutto il caos dei russi, e la successiva partenza di Anna.
Erano tornati, per quella sera, solo loro, solo Luca e Anna.
Si addormentarono abbracciati sul divano, con ancora in mano la vaschetta del gelato, che si rovesciò sul divano, per terra e anche su di loro.
Anna aprì gli occhi alle 8, e svegliò Luca: Luca é tardissimo! ieri sera ci siamo addormentati... Cielo, guarda che disastro! c'è gelato ovunque!
Luca guardando il caos, si mise a ridere, trascinando Anna con la sua risata contagiosa, e lei si ritrovò a pensare a quanto le erano mancati questi momenti di complicità insieme a lui.
Luca: menomale che oggi viene Dorothy a fare le pulizie...
Anna sorrise alla sua affermazione: Dorothy santa subito!

Si prepararono molto velocemente e corsero al X, senza fare colazione, promettendosi di farla più tardi al bar, magari per sfuggire alle allusioni di Elena e Alessandro… erano entrambi sicuri che avrebbero fatto parecchie battutine su di loro.
Appena arrivati al X, trovarono Elena: Luca, alla buon’ora! hanno trovato 2 cadaveri... vado io con Mancini e Monti?
Luca: no, lascia perdere... vengo io con te! andiamo
Alessandro, rivolto ad Anna: che dici? andiamo anche noi con loro? tanto qui tutto tace…
Anna: d'accordo
Gabriele, fermando Anna: ciao Anna! devo scusarmi con te per essere stato un pò invadente…
Anna, ironica: No Mancini... invadente te? mi hai fatto solo 6 inviti a cena in meno 2 giorni… non sei mica stato insistente o invadente…
Gabriele imbarazzato: Ecco, mi chiedevo... si, insomma... non è che ci metteresti una buona parola con Luca? temo di essermi guadagnato la sua antipatia... ho paura che mi voglia sequestare la pallina.... giuro di non importunarti più...
Anna scuotendo la testa e sorridendo: tranquillo…Luca non è un tipo rancoroso
Gabriele: grazie! comunque, se per caso ci ripensi, il mio invito a cena è sempre valido…
Anna gli lanciò un’occhiataccia, poi uscì con Alessandro
Lorenzo, rivolto a Gabriele: me sa che era un no....

Al parco, Luca aveva appena finito di parlare con Tiziana Pardi, il nuovo medico legale.
Luca: secondo la dottoressa Pardi, l’ora del decesso risalirebbe tra le 23 e le 23:30… una delle 2 donne ha una ferita vistosa alla testa ed ecchimosi alle braccia… deve aver tentato di difendersi…
Elena: poverine…
Anna, raggiunse Elena e Luca, e mostrò loro un orologio da uomo, con il cinturino rotto: guardate un po’ cosa ho trovato? dev’essersi rotto nella colluttazione…
Luca la guardò incantato, e le lanciò uno sguardo orgoglioso e compiaciuto… era bello essere nuovamente insieme e indagare fianco a fianco.
Elena, volendo lasciarli soli, diede una gomitata ad Alessandro: sentite, io e Ale portiamo i reperti alla scientifica… voi cercate altre tracce?
Anna: va bene
Appena Alessandro ed Elena si allontanarono, Luca le sussurrò: dici che l'hanno fatto apposta?
Anna, sorridendogli: no, ne sono proprio sicura!

Viola, avvicinandosi: Luca

Luca, andando ad abbracciarla: Viola, che ci fai da queste parti?

Anna scrutò Viola molto attentamente, mantenendosi a distanza e rodendosi dalla gelosia.

Si chiedeva in mente: "chi è quella donna? Sembra molto in confidenza con Luca..."

Viola: sono venuta qui per fare una passeggiata...

Poi notando Anna, gli lanciò una frecciatina: vedi di muoverti con....

Luca annuì, mentre Viola si avvicinò ad Anna: tu devi essere Anna

Anna sgranò gli occhi, e Viola le spiegò: 2 anni fa hanno ammazzato mio marito, ho frequentato parecchio il X Tuscolano e l'ufficio di Luca... ti ho riconosciuto dalle foto... Io sono Viola.

Anna, in evidente imbarazzo: molto piacere

Viola, vedendo che Luca si era avvicinato a loro: ora devo andare... mi aspetta il mio compagno.... vi lascio alle vostre indagini...

Quando Viola si allontanò, Anna chiese, con una nota d'ansia nella voce: chi è? come mai sa il mio nome?

Luca la prese in contropiede, e sorridendole: Viola è un'amica d'infanzia.... io, lei e Remo eravamo grandi amici... poi ci siamo persi crescendo! Ti conosce perchè veniva spesso a trovarmi, per sapere il punto su chi era l'assassino di Remo, ed essendo una grande osservatrice, ha visto le nostre foto, e mi ha chiesto di te...

poi ridacchiando aggiunse: comunque sei adorabile quando ti ingelosisci....

Anna arrossì e abbassò lo sguardo imbarazzata

Luca le sollevò delicatamente il viso e le sussurrò: sei incredibile... riesci ancora ad arrossire per un complimento... mi piaci anche per questo...

poi aggiunse: non hai motivo di essere gelosa... tra me e Viola non c'è mai stato, nè mai ci sarà nulla... sei tu quella...
Alzando lo sguardo, Anna notò un uomo che li osservava a debita distanza
Anna: c’è un uomo che ci sta osservando… é lui?
Luca si voltò: si, é lui…
Poi vedendo che l’uomo si stava dirigendo verso di loro, Anna gli sussurrò: credo voglia parlarti…

mi mantengo un pò a distanza e ti copro le spalle…
L’uomo li raggiunse, Anna era in allerta con la pistola in mano, pronta per intervenire
Uomo sconosciuto: Anna Gori, non credo che quella ti servirà, almeno adesso...
Anna sgranò gli occhi e guardò stupita Luca: chi è lei? come fa a conoscere il mio nome?
Uomo misterioso: so molte cose su di te, ma ora non sono qui per questo! Tony Corallo riceverà oggi un carico di droga dall’Albania, da immettere nella rete internazionale… lo riceverà in via storioni 9 alle 15… a più tardi vicequestore e commissario
L’uomo sconosciuto se ne andò, lasciando Anna in stato di shock
Luca preoccupato: Anna... Anna tutto bene?
Anna annuendo: si, scusami... ieri, quando hai detto che lui sapeva molte cose anche su di me, io pensavo che tu lo avessi frainteso… invece mi conosce veramente...
Poi aggiunse: quell'uomo ha un aria stranamente familiare… avete ragione tu e Giulia…
Luca: lo so che è assurdo, e riaprirà vecchie ferite... ma è per questo che a me e Giulia è venuta l’idea di far riesumare il corpo di Mauro… lo so che è fantascientifico, ma se Mauro non fosse mai morto? in fondo, nessuno di noi ha visto il suo corpo...
Anna, guardandolo negli occhi: hai ragione! A questo punto, voglio vederci chiaro anch’io!
Luca, abbracciandola e appoggiando la fronte sulla sua: Grazie!
Si guardarono negli occhi, e le loro labbra si ritrovarono a pochi mm di distanza, sarebbe bastato pochissimo, ma entrambi contemporaneamente si scostarono, erano perfettamente consapevoli che non era né il momento né il luogo giusto.
Luca lanciandole una frecciatina: forse è meglio se torniamo in commissariato... non vorrei che Mancini pensi che ti abbia rapita...

Anna sorridendogli: ma la pianti?

Luca e Anna rientrarono velocemente al X Tuscolano,, e si precipitarono nell'ufficio di Giulia a dare le nuove informazioni a Roberto, Giulia, Alessandro ed Elena.
Roberto rivolto a Luca ed Anna: ve la sentireste di coordinare insieme l’operazione?
Luca: certo
Roberto: dovete tenderli una trappola… stendiamo un piano dettagliato... quanti uomini vi serviranno? Mi raccomando tenete sempre gli occhi ben aperti… non sappiamo ancora se possiamo fidarci di quell'uomo sconosciuto…

Poi aggiunse: io e Giulia provvederemo alla richiesta di riesumazione. Mi sono già procurato i capelli di Tiberio, gli ho spiegato i nostri dubbi, e lui si è reso disponibile ad aiutarci, anche se pensa che sia tutta una follia... dopo di che, non ci resta che aspettare la comparazione...

Si appostarono in Via Storioni e attesero le 15
Luca: momentaneamente qua è tutto tranquillo... io e Anna siamo in posizione
Alessandro: anche noi siamo in posizione
Pietro: posizione raggiunta
Lorenzo: qui Monti… credo che ci siamo! sta arrivando un furgone sospetto
Luca: pronti ad entrare in azione appena hanno caricato le casse
Si guardò intorno, e sussurrò ad Anna: laggiù c’è l'uomo….
Condussero un’operazione praticamente perfetta, finché improvvisamente arrivò un commando armato, che iniziò a sparare a raffica su tutti.
Risposero al fuoco, ma non si accorsero che, un uomo del commando sfuggito al controllo, si era portato dietro le spalle di Anna, e stava per spararle a bruciapelo.
Uomo sconosciuto: ANNA... ANNA ATTENTA
Luca, nel sentire l'urlo dell'uomo, si voltò e sparò al killer disarmandolo, poi lo ammanettò e diede l'ordine di portarlo via insieme ai complici.
Le mani gli tremavano per la rabbia, ma soprattutto per la paura di quello che sarebbe potuto succedere, se l'uomo sconosciuto non li avesse allertati.
Si avvicinò ad Anna, senza parlare l'attirò a sè, l'abbracciò stringendola forte forte
Anna, accarezzando il viso di Luca: sto bene, stai tranquillo! se non fosse stato per quell'uomo sconosciuto, il killer mi avrebbe sicuramente uccisa sparandomi alle spalle...questo lo sai anche tu...
Luca annuendo, e appoggiando la fronte su quella di Anna: lo so! quell’uomo sconosciuto non può essere un nemico, lui è un nostro amico, a prescindere che…
Anna: a prescindere che possa essere Mauro, o no
Mentre si dirigevano alla macchina, Anna fermò Luca per un braccio: Ti devo ringraziare! Quell'uomo ci ha avvisato, ma sei stato tu che mi hai salvato la vita
Luca, fissandola incantato negli occhi: non so che cosa avrei fatto, se ti fosse successo qualcosa... non sarei riuscito a...
Anna, non lo fece finire di parlare, prese il viso di Luca e lo baciò.
Era un bacio molto dolce, anche se entrambi sentivano l'esigenza di approfondirlo.

Riuscirono a staccarsi con molta fatica, perchè in quel bacio c’erano tutte le cose non dette tra loro, o mai chiarite, c’erano loro due con tutte le loro paure e i loro sogni.

Luca malizioso: chissà il povero Mancini come ci rimarrà male..
Anna maliziosamente: se ti dispiace così tanto, potrei accettare uno dei suoi mille inviti a cena
Luca, la squadrò e capì in ritardo il significato della frase di Anna: hey Anna…
Anna ridendo si mise a correre.

Luca la rincorse raggiungendola quasi subito, l'afferrò per un braccio, e perdendo l'equilibrio, si trascinò anche lei nella caduta sull'erba.

Scoppiarono entrambi a ridere, poi si fece serio, la guardò negli occhi, guardò le sue labbra, e la baciò. Era un bacio diverso da quello che si erano scambiati prima, era più urgente, più passionale. Dischiusero quasi contemporaneamente le labbra, e lo approfondirono.

In quell'istante non erano un vice questore ed un commissario, solo un uomo ed una donna che avevano taciuto per troppo tempo i sentimenti che provavano.

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Capitolo 6
*** 6. ***


Luca ed Anna rimasero per un pò sdraiati abbracciati sull' erba, continuando a baciarsi.

Fu il suono del cellulare di Luca a far prendere loro nuovamente contatto con la realtà.

Si staccarono, e si guardarono sorridendo, poi Luca si decise a rispondere.

Giulia: “Luca, alla buon’ora! dove sei finito? Anna sai dov'è”

Luca imbarazzato: “calma Giulia! Anna è qua con me... Stavamo cercando di vedere se gli uomini del commando hanno lasciato tracce utili in giro”

Giulia: “trovato qualcosa? rientrate adesso?”

Luca: “poco o nulla! avevo appena messo in moto l’auto per rientrare, quando mi hai chiamato”

Anna lo guardava alquanto divertita, e appena lui attaccò il telefono, si divertì a canzonarlo: potrebbero darti l’oscar come miglior attore, lo sai?

Luca si mise a ridere: famo così, la prossima volta je risponni te a Giulia

Anna si fece contagiare dalla sua risata, poi si sporse per dargli un piccolo bacio: adesso è meglio se rientriamo...

 

Appena rientrarono, andarono subito a fare rapporto dell’operazione nell'ufficio di Giulia.

Elena, notando dei fili d'erba nei capelli dell'amica, le si avvicinò e ridacchiando sussurrò: le avete cercate a fondo le tracce...

Anna arrossendo: cosa vorresti insinuare?

Elena sorridente, le tolse un filo d'erba: avevi questo tra i capelli...

Luca: Roberto, c’è una cosa che io e Anna abbiamo volutamente omesso nel nostro rapporto sull'operazione

Roberto: che cosa avete omesso?

Luca: c’era l’uomo sconosciuto sul posto, e la sua presenza è stata provvidenziale...

Luca incrociò lo sguardo di Anna, la prese per mano, e la cosa non sfuggì a nessuno dei presenti.

Anna: Luca ha ragione! nessuno di noi si era accorto che, uno degli uomini del commando, si era portato alle nostre spalle... quell’uomo ci ha allertato e mi ha, di fatto, salvato la vita

Barbara entrando nell’ufficio: è arrivata questa busta con le comparazioni che avevate chiesto

Appena Barbara uscì, Giulia e Roberto aprirono immediatamente la busta e lessero il risultato.

Le espressioni sul loro volto passarono da ansioso a sollevato, da dubbioso a felice.

Fu Giulia a comunicarlo: l’uomo sepolto non è Mauro

Anna lanciò uno sguardo eloquente a Luca, che annuì: lo sapevo! l’uomo sconosciuto è Mauro

Alessandro: Anna, cerchiamo di non trarre conclusioni affrettate…

Anna: Ale, tu non c'eri con noi, non l'hai visto… se l’avessi visto, la penseresti diversamente

Elena: allora chi è l’uomo sepolto nella tomba di Mauro?

Alessandro: a questo quesito, potrei rispondervi io… il giorno della morte di Mauro, morirono in ospedale altre 3 persone… 2 donne ed un uomo, un senzatetto di nome Jorge. Scommettiamo che é proprio Jorge quello seppellito al posto di Mauro?

Elena: Giulia, mi metto a cercare eventuali parenti in vita di Jorge, e li convoco per la comparazione?

Giulia: ottima idea ispettore Argenti! Però possiamo farlo anche domani…. Oggi è stata davvero una lunga giornata! Andiamo tutti a riposarci

 

Raffaele, mentre stavano tutti per uscire: ragá, ma ‘na cena ce l’annamo a fà tutti insieme?

Alessandro: mi sembra una bella idea! Luca, Anna, Elena che dite?

Luca guardò verso Anna, che si limitò ad annuire: va bene

Raffaele: Lorenzo, Greta, Barbara e Pietro ci stanno già aspettando al locale

Elena sussurrò ad Anna: tranquilla… se viene Mancini, te lo tengo io er polipo a distanza

Anna ridacchiò: guarda che so difendermi anche da sola, Elena

Elena le sussurrò: su questo non ho dubbi! Anche perchè credo che qualcuno di nostra conoscenza, un vice questore a caso, gli spaccherebbe tutte le ossa... ed ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale! Vieni in macchina con me?

Anna: d’accordo! ci vediamo al locale ragazzi

Gabriele, appena le ragazze uscirono, sussurrò a Raffaele: ho speranze con lei?

Raffaele: no

Gabriele imbronciato: così spezzi i sogni di un romantico bravo ragazzo

Raffaele, guardando in direzione di Luca e Alessandro: credimi, è meglio che io ti spezzi i sogni, piuttosto che qualcun altro ti spezzi gambe e braccia… non so se mi spiego!

Gabriele: ti riferisci a Luca?

Raffaele: e a chi sennò...

 

In pizzeria trascorsero una piacevole spensierata serata

Gabriele sussurrò a Lorenzo: sto aspettando il momento giusto per farmi avanti con Anna... se solo Luca si allontanasse un pò da lei...

Lorenzo: sei de coccio! nun te se fila! anche perchè, se osservi bene, vedrai che è anche lei a stare sempre vicina a Luca... io concentrerei le mie attenzioni su altre ragazze...

Gabriele: ma in commissariato non ce ne sono di così belle…

Lorenzo: e chi ha mai parlato di commissariato?

Barbara entusiasta notò che avevano allestito, poco distante da loro, una pista da ballo, e lo fece notare agli altri, poi trascinò Pietro a ballare.

Raffaele, di soppiatto, osservò Luca e Anna, notò che lui, con fare molto protettivo, le aveva messo un braccio sulla spalla, e lei aveva intrecciato le dita delle loro mani.

Vide lo sguardo di lei totalmente perso, che fissava incantata Luca e capì… capì quello che era ovvio da molto tempo, ma che lui non aveva mai notato, o voluto notare… capì che lei era sempre stata innamorata di Luca. E anche Luca, da quel che poteva vedere, ne era innamorato perso.

Luca si sentì addosso gli sguardi dei colleghi, e per togliere Anna da una situazione potenzialmente imbarazzante, la convinse ad andare a ballare.

Anna, mentre ballavano: non me la racconti giusta, con questa tua improvvisa voglia di ballare...

Luca sorridendole sornione: io? no, perché?

Anna: guarda che ti ho capito!

Luca allusivo: Mancini non ti ha mai staccato gli occhi di dosso per tutta la serata…

Anna maliziosa: sei geloso?

Luca sibillino: si, forse... e se anche fosse, ti dispiacerebbe?

Anna sorridendogli: quando lo capirai che ho occhi solo per una persona… che sono innamorata solo di una persona….

Anna fissò Luca negli occhi: e questa persona è qui, e in questo momento sta ballando con me..

Luca, azzerò la breve distanza che li separava, e poco prima di sfiorare le sue labbra e baciarla, le sussurrò: ti amo da sempre Anna.

 

A far da cornice al loro ammettere i loro reciproci sentimenti, c'era questa canzone
"... Stai con me, nel bene e nel male
Quando tu non ci sei

Stai con me che a volte mi perdo
Senza te in questo deserto
Stai con me
Perché mai come adesso ho bisogno di te
Quanta vita che corre via
Augurandomi che non sia
Tardi ormai
Per ritrovare in te me stesso
Credi, siamo nati insieme
E cresciuti qua
Anelli di catene, uniti
Per non spezzarsi più..."

 

Elena e Alessandro li fissavano sorridenti

Elena: ce l’hanno fatta!

Alessandro: si, Finalmente!

Elena: anche se credo che, questo pomeriggio, sia già successo qualcosa tra loro...

Alessandro ridacchiando: Anna, oggi, aveva dei fili d'erba tra i capelli, e Luca una macchia verdastra nella giacca... credo che non abbiano cercato solo le tracce...

Elena, vedendo Gabriele che fissava Luca e Anna con la bocca spalancata: e chiudila sta bocca! me pare che te l’avessi detto, che non avevi nessuna speranza di conquistarla

Gabriele: ma tu… lei, Luca…. tu lo sapevi?

Elena: forse.. sai, Anna è una mia amica….

Gabriele osservando qualcosa a distanza: c’è un uomo laggiù, ci sta guardando, e sta facendo dei segni

Alessandro: Elena, vieni con me
 

Alessandro, avvicinandosi all’uomo sconosciuto: buonasera!

Uomo sconosciuto: ispettore Berti, domani alle 15:30 a villa Borghese vi svelerò ogni dettaglio… può portare il mio messaggio a Benvenuto, Gori, Ardenzi e Corsi

Alessandro: chi è lei?

Uomo sconosciuto: ve lo rivelerò domani! posso chiederle anche di portare a Luca un mio personale messaggio?

Alessandro: mi dica

Uomo sconosciuto: gli dica solamente “ce ne avete messo di tempo, ma finalmente ve siete decisi tu e Anna…”

poi aggiunse: mi dispiace per la perdita dell’ispettore Valli... Irene era una tipa tosta, in gamba e con un grandissimo cuore

Con questa frase si allontanò, lasciando Alessandro ed Elena di stucco.

Alessandro: hanno ragione gli altri… quell’uomo non può che essere Mauro…

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Capitolo 7
*** 7. ***


Anna si risvegliò stretta tra le braccia di Luca.

Ripensò alla notte appena passata, ai loro baci, alla loro passione, al loro amarsi instancabilmente… tutto le sembrava come un sogno, come qualcosa di irreale.

Era stata la notte più bella, incredibile e desiderata della sua vita, il loro non era stato un semplice fare l’amore… no, loro si erano donati totalmente, incondizionatamente e completamente l’uno all’altra, e per Anna questa era la prima volta che si abbandonava così tra le braccia di un uomo.

Ma con le prime luci dell’alba riemersero in lei tutte le sue vecchie paure, tutte le sue vecchie ansie… si sentì quasi soffocare, ed incapace di restare sdraiata, si mise a sedere, svegliando involontariamente Luca.

Luca: buongiorno

Anna: scusami, non volevo svegliarti… é ancora molto presto

Luca, notando che era pensierosa: che c’è?

Anna: nulla… va tutto bene

Luca, se la riportò sdraiata al suo fianco: ti conosco Anna… cosa c’è che non va?

Anna: perdonami, sarò una stupida, ma ho paura…

Luca, guardandola capì: Anna guardami! io ti amo, ti ho sempre amata e voglio stare con te...non ho nessun ripensamento… in questi 2 anni e mezzo lontano da te ho vissuto il mio inferno personale, non passava giorno senza che io non pensassi a te con il rimpianto che, per colpa della mia indecisione, ti avevo persa… non ho mai amato nessun'altra persona come amo te.

Anna, con le lacrime che le scendevano: se sto sognando, ti prego, non svegliarmi

Luca, asciugandole le lacrime: non stai sognando... e se vuoi posso dimostrartelo!

Poi aggiunse: senti, perchè non fai venire Abel qui a Roma? Lo sento che ti manca molto… anche se, rimane solo un piccolo problema...

Anna ascoltandolo stupita: che problema?

Luca: gli lasciamo camera mia o camera tua?

Anna sorrise e guardandolo negli occhi: ti amo tantissimo, lo sai vero?

poi improvvisamente si fece seria: Luca, voglio spiegarti perché ti scrissi quella lettera, quell’assurda lettera… io... io ero sicura che tu non mi avresti mai amata, che tu non mi avresti mai voluta al tuo fianco, credevo che non ci fosse posto per me nella tua vita, e non mi bastava più stare con te solo come amica… io volevo essere amata da te, in tutti i sensi… ero amareggiata, delusa, stanca, e in una serata in cui la mia frustrazione era maggiore, ti ho scritto quella lettera e l’ho spedita… me ne sono pentita praticamente subito, ma ormai non potevo tornare più indietro…

Luca, stringendola forte tra le sue braccia, le sussurrò a fior di labbra: shhh, non pensiamo più al passato, ci siamo già fatti anche troppo male! non ti lascerò più andare via… lo sai vero?

 

Qualche ora più tardi parcheggiarono davanti al commissariato, e prima di scendere dalla macchina, Anna ridacchiando: sei pronto per l’interrogatorio?

Luca: quale interrogatorio?

Anna sorridente: dopo la serata di ieri, mi sa che ci aspetta l'interrogatorio di tutti i colleghi...

Luca ridacchiando anche lui: suppongo che lo subirai molto di più te… guarda un pò! te sta pure ad aspettare fuori...

Anna si accorse della presenza di Elena, gli diede un bacio veloce, poi entrambi scesero dall’auto.

Luca, prima di entrare in commissariato, con un sorriso furbo: buongiorno Elena

Elena: ciao Luca! Anna mi accompagni a prendere un caffè al bar?

Anna: d'accordo

Elena, mentre camminavano verso il bar: adesso non mi scappi cara mia! mi devi raccontare di ieri sera... dopo tutto il tempo che ci avete fatto attendere, come minimo mi devi ragguagliare di tutto, nei minimi dettagli, compresi quelli più… come dire… più scabrosi

Anna, arrossendo imbarazzata, ma con gli occhi che le brillavano: Elena! e comunque i dettagli non te li racconto nemmeno sotto tortura…

Elena: non c’è problema… li chiedo direttamente a lui…

Anna: non ci provare!

Elena sorridendo: eh dai! dimmi almeno com’è stato...

Anna con aria sognante: è stato... è stato bellissimo, incredibile, fantastico… ancora non ci credo... mi sembra di vivere un sogno...

Elena sorridendole: si vede che sei innamorata... che siete innamorati... sono felice per voi, anche se ci avete fatto parecchio penare, mannaggia a voi…

Anna: Elena, tu mi stai dicendo che al commissariato tutti sapevano di me e Luca?

Elena: si, e da tempi non sospetti...

 

Al commissariato, Ardenzi stava parlando con Giulia, Alessandro e Luca.

Alessandro aveva già riportato il messaggio dell’uomo sconosciuto, quando vennero raggiunti da Elena e Anna.

Alessandro lanciò un’occhiata ad Elena, che gli mimò “te lo dico dopo”

Luca: a che ore sarebbe l’appuntamento?

Alessandro: alle 15:30 a Villa Borghese

Giulia: andiamo tutti, o solo 2 o 3 di noi?

Elena: per me potete andare… resto io qui in commissariato

 

Alle 15:30 andarono a Villa Borghese, e si guardarono intorno.

Luca protettivo, prese la mano di Anna, e la tenne vicino a sè: ancora non si è visto nessuno

Roberto: Alessá, sei sicuro che ha detto alle 15:30?

Alessandro: si, al 100%

Roberto: Anna, domani Francesca viene a Roma… possiamo continuare a tenerlo con noi Abel?

Anna: non ti offendere Roberto, ma mi è mancato molto, ho una voglia matta di rivederlo, e vorrei che in questi giorni stesse con noi...

Roberto fece un sorriso molto eloquente, poi si avvicinò all'orecchio di Luca e gli sussurrò: se mai decideste di sposarvi, ricordati che me lo sono meritato sul campo l’onore di farti da testimone… ricordati che l’ho riportata io qui a Roma da te…

Luca sorridendogli: te lo prometto Robè

Giulia, interrompendo tutti i loro discorsi: sta arrivando...

L’uomo sconosciuto andò loro incontro

Uomo sconosciuto: ah Robè, ce n’hai messo de tempo pe’ capi’ a verità

Roberto: Maurè….

L’uomo si tolse la maschera, e abbracciò Roberto, e ad uno ad uno anche tutti gli altri.

Roberto emozionato: dobbiamo dirlo subito a Germana e Tiberio

Mauro: Germana lo sa già da tempo… sto a casa sua, ma sparisco quando vengono persone che conosco... lei ha inventato la scusa che ha un nuovo compagno. La DIA stranamente mi ha concesso di rivelare la verità a mi moglie quasi subito, ma mi ha imposto il silenzio con tutti gli altri, mio padre compreso. Dopo il mio ferimento, i vertici della DIA hanno architettato tutto, compresa la mia finta sepoltura. Sono stato per anni sotto copertura, ed é per questo che so tutte queste informazioni. Ora la mia copertura è finita, e la DIA mi ha lasciato libero, libero di tornare alla mia vita.

Luca commosso: Mauro è bellissimo riaverti qui con noi

Gli fece eco anche Anna, poggiando la sua mano sulla spalla di Mauro: ci sei mancato, non sai quanto!

Mauro, rivolto ad Anna e Luca: ah ragazzin… finalmente ve siete decisi...

Anna e Luca arrossirono continuando a tenersi per mano, e sorrisero imbarazzati.

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Capitolo 8
*** 8. ***


Erano trascorsi già 2 mesi dal ritorno di Mauro, e grazie anche al suo prezioso supporto, gli uomini del X Tuscolano erano riusciti ad arrestare Dorato e Simoni, e ad assicurarli alla giustizia con prove più che schiaccianti.

Adesso mancava solo da trovare ed incastrare il più pericoloso di tutti, il latitante Antonio Corallo.

Anna ripensava ai 2 mesi appena trascorsi, e sorrideva felice.

Due mesi prima era arrivato anche Abel a Roma.

Ricordava tutta la sua paura su come avrebbe potuto reagire suo figlio vedendo il rapporto esistente tra lei e Luca.

Nei 2 anni e mezzo precedenti, infatti, erano sempre stati solo loro 2… per lei era ancora un bambino, e aveva il terrore che lui reagisse male, vedeva normale una sua eventuale reazione di gelosia, ma anche questa volta, fu Luca a salvarla.

Lui e Abel legarono sin da subito, insieme giocavano alla playstation, a basket e a calcio, scherzavano e si divertivano un mondo, ed Anna era felice nel vedere il bellissimo rapporto che si era creato tra loro.

Una sera, circa 1 mese dopo il suo arrivo, Abel le chiese: mamma, ma perché non rimaniamo per sempre qui a Roma con Luca? noi 3 stiamo bene insieme, e te non hai più gli occhi sempre tristi che avevi a Trieste

Lei si era commossa, ma aveva preso tempo: per adesso restiamo qui per concludere l' indagine..... poi ti prometto che prenderemo una decisione insieme.

 

Quella mattina Anna si svegliò con il braccio di Luca che le cingeva la vita.

Si incantò a guardarlo dormire così sereno, poi quando anche lui aprì gli occhi: buongiorno! Che programmi hai per oggi?

Luca: devo incontrare un mio informatore, mi ha chiamato ieri per parlarmi

Anna: quale informatore?

Luca: quello che sta sempre lungo Tevere... er Pasticca...
Poi alzandosi le disse: anzi adesso devo andare... abbiamo appuntamento alle 9

Anna, con tono ansioso: stai attento

Luca la baciò, poi le sussurrò a fior di labbra: tranquilla... tornerò da te

 

Lungo le sponde del Tevere, Luca incontrò il suo informatore, che gli fece il nome di chi avrebbe potuto dargli le informazioni che cercava… una escort di nome Mara Fermi.

Decise di tacere l'informazione con tutti gli altri, tranne che con Ugo, a cui chiese di cercargli tutte informazioni su Mara, e così scoprì che lei stava sempre all’Appia Sporting.

Luca aveva deciso di andare a cercare Mara da solo.

Ma Ugo, avendo un brutto presentimento, decise di non mantenere la promessa fatta a Luca, di non farne parola con nessuno, e andò ad informare Roberto, Giulia, Mauro e Anna.

Luca si recò all'Appia Sporting, ma invece di trovare Mara, si imbatté proprio in Antonio Corallo, il pericoloso latitante, che, capendo che era un poliziotto, gli sparò a sangue freddo ferendolo prima all’addome, e poi alla spalla destra.

Luca, nonostante fosse ferito gravemente, riuscì a nascondersi per un pò alla vista del criminale.

Antonio Corallo lo trovò dopo 5 minuti, e gli disse: Dì addio alla vita sbirro di merda!

Aveva mirato dritto al cuore di Luca, e stava per premere il grilletto, quando uno sparo mirato alla sua mano lo ferì e lo disarmò.

Mauro: sei in arresto, Antonio Corallo.

Anna e Giulia raggiunsero subito Luca, e videro che era gravemente ferito.

Anna piangendo disperata: Luca… Luca mi senti? Non risponde... ha perso troppo sangue... Luca ti prego, non lasciarmi… non lasciarmi….

Giulia: “pronto! un ambulanza urgente all’Appia Sporting! Fate presto… uno dei nostri uomini è gravemente ferito e ha perso molto sangue”

Poi si avvicinò ad Anna per rassicurarla: sta arrivando l’ambulanza, è solo questione di attimi

Lei si limitò ad annuire tra le lacrime.

Passarono solo 2 minuti, e l’ambulanza arrivò, caricò Luca e si avviò a sirene spiegate all’ospedale, ed i sanitari permisero ad Anna di andare con loro.

 

20 minuti dopo Giulia, Elena e Alessandro raggiunsero Anna, trovandola in lacrime disperate in sala d’attesa.

Elena preoccupata: come sta?

Anna, non riuscendo quasi a parlare: non so ancora niente... lo hanno portato in sala operatoria e lo stanno operando!
poi si ricordò all'improvviso: Abel.. lui non sa ancora nulla… è da un suo amico, lo dovrei andare a prendere tra un’ora, ma…

Alessandro, abbracciandola: stai tranquilla Anna, ci penso io! lo vado a prendere e lo porto a casa da me… è meglio che Abel non ti veda in queste condizioni! se mi chiedesse qualcosa, gli dirò che Luca ha avuto un incidente e tu sei in ospedale con lui. Tienimi informato, mi raccomando.

Alessandro uscì per andare a prendere Abel, mentre Elena e Giulia decisero di rimanere vicino ad Anna. Un’ora dopo arrivarono anche Roberto e Mauro.

Mauro: quel pezzo di merda di Corallo l’avemo scortato direttamente al carcere… mi auguro che buttino via la chiave! ma ve ne rendete conto? stava per ammazzare Luca a sangue freddo come un cane, peggio di un cane... solo perchè si è trovato sulla sua strada! a proposito, come sta?

Anna, che non aveva mai smesso di piangere: é in sala operatoria… non ci hanno fatto sapere ancora nulla…

Elena: sta uscendo un medico

Anna ansiosa, gli andò subito incontro: dottore…

Chirurgo: l’operazione è tecnicamente riuscita, gli abbiamo estratto i proiettili, che fortunatamente non hanno leso gli organi vitali. Il vice questore però ha perso molto sangue… le prossime 48 ore saranno fondamentali per la sua sopravvivenza

Anna tra le lacrime: posso vederlo?

Chirurgo: tra poco lo porteranno in stanza, poi potrà entrare

Mauro: Luca, nun ce fa scherzi

Roberto: ragà, noi dovemo rientrare…. Anna, facce sapere… tornamo il prima possibile…

 

Era passato 1 giorno dall’operazione e Anna non si era mai mossa dal letto di Luca, i colleghi del X Tuscolano si alternavano in ospedale per non lasciarla mai sola, e per avere notizie di Luca.

Abel aveva insistito così tanto che, per sfinimento, Alessandro aveva accettato di accompagnarlo in ospedale... il bambino fragile di pochi anni prima era diventato un adolescente maturo e responsabile, forte dei suoi 14 anni, e anche se dolorosa voleva sapere sempre la verità.

Abel, rivolto ad Anna: Luca è forte, non ci lascerà soli, e poi gli devo ancora una rivincita…

Anna, tra le lacrime: grazie tesoro mio

Abel: c’è qualcos’altro, vero?

Anna annuì: dovrei essere io a preoccuparmi per te e a farti coraggio in queste occasioni, io dovrei darti la forza, e invece sei tu che incoraggi me… ti prometto che superato questo momento, tornerò ad essere forte... ma adesso non ce la faccio... non ce la faccio proprio

Abel: mamma, tu non devi essere sempre forte…

Anna, abbracciando Abel: sei il figlio migliore che la vita mi potesse regalare

Infermiera: signora, il ragazzo deve uscire adesso... abbiamo già fatto uno strappo alla regola

Abel: mamma, si riprenderà... ne sono sicuro

 

La sera, Anna tra le lacrime parlava a Luca, stringendogli la mano tra le sue: ti prego, apri gli occhi… ci sono tante cose che noi due dobbiamo fare insieme... e poi c’è una cosa che dovresti sapere… avevo un ritardo di 5 giorni, e 2 giorni fa ho fatto il test ed è positivo! Luca sono incinta, e senza di te, non ce la faccio… Ti prego amore mio, svegliati… mi hai promesso che saresti tornato da me... ti prego, non lasciarci… non lasciarmi….

Luca le strinse quasi impercettibilmente la mano, e Anna ebbe un moto di speranza, chiamò la dottoressa di turno, che notò segnali di ripresa, anche nei parametri vitali.

Dottoressa: si sta iniziando a svegliare

Anna: Luca…. Luca…. ti prego, apri gli occhi…

Luca, pochi minuti dopo aprì gli occhi e provò a parlarle: A…. A…. An…Anna

Anna, con le lacrime che le scendevano copiose, si portò una mano di Luca al viso e iniziò a baciarla. Non riusciva proprio a parlare, perché le lacrime glielo impedivano...

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Capitolo 9
*** 9. ***


Dall'incidente erano già trascorsi 6 giorni, Luca si stava riprendendo velocemente, ed era stato trasferito dalla rianimazione al reparto di degenza.

Anna rifiutava di allontanarsi da lui, e se lo faceva, non mancava mai se non per pochi minuti, giusto il tempo di rinfrescarsi e cambiarsi.

Alessandro: buongiorno

Elena rivolta ad Anna: adesso vieni con me, che a far compagnia a Luca rimarranno Abel e Ale, e noi due semo de troppo

Anna: ma…

Elena perentoria: niente ma signorina... tu ora vieni con me...

L’ispettore Argenti si trascinò via una perplessa e riluttante Anna, e la condusse a casa sua.

Elena: adesso vai a farti una bella doccia, poi ci mangiamo qualcosa e ti riposi un pò

Anna: ma non sono stanca…

Elena: Anna!

Anna si fece una doccia, si cambiò e raggiunse Elena in cucina.

Anna: ne avevo proprio bisogno di una bella doccia, grazie…. ma ora mi potresti riaccompagnare in ospedale?

Elena: Anna rilassati! Luca non è da solo, con lui ci sono Ale e Abel…

poi aggiunse: mi dici cosa c’è che non va? cosa c'è che ti tormenta?

Anna, abbassò lo sguardo: non voglio rimanere lontana da lui... e poi, ora che la nostra indagine è terminata con gli arresti dei responsabili, io e Abel dovremo tornare a Trieste e…

Elena: e tu invece vorresti restare qui a Roma...

Anna annuì: al vice questore Ardenzi devo molto, è stato lui che mi ha convinta a restare in polizia, sempre lui mi ha voluta al suo fianco in quest’indagine, che ci ha riportati qui a Roma… io gli sarò grata per sempre, ma non so proprio come dirglielo... non voglio ripartire per Trieste, e poi c’è un’altra cosa, che non ho detto ancora a nessuno… nemmeno a Luca

Elena: cioè che Abel vuole restare qui?

Anna: non è questa la cosa che devo dire, anche se è vero che Abel mi ha confidato che qui è felice, e che vorrebbe restare… Elena, il fatto è che io… io… io… io sono… io sono incinta

Elena sgranando gli occhi: CHE COSA? ma come avete fatto? no, cioè come avete fatto lo so bene… ma quando è successo?

Anna: 1 mese, 1 mese e mezzo fa... Luca non sa ancora nulla….

Elena abbracciandola: sono sicura che sarà felicissimo! è una bellissima notizia! congratulazioni a entrambi

Anna: Elena io ho paura... ho tanta paura! ed è tutto un casino… è tutto così complicato…

Elena: vedrai che le cose, pian piano, andranno al loro posto…

Anna: te invece?

Elena: io? su di me non c’è niente da raccontare… nulla che tu non sappia già! con Davide è finita, lui mi ha illusa, finchè non ho scoperto che continuava a tenere rapporti con la moglie. Ho troncato io e l'ho lasciato libero di tornare da lei... poi mi sono chiusa in me stessa… per questa storia ci ho sofferto molto, e non ti nego che fino a qualche mese fa pensavo ancora a lui…. concentrarmi sul lavoro, il tuo ritorno, il ritorno di Ale mi ha aiutata molto...

Anna maliziosamente: tra te e Ale?

Elena: io e Ale siamo e rimarremo sempre solo grandi amici…. lui è stato l’uomo di Irene, la mia migliore amica, e non l’ha mai dimenticata…. credo che non riuscirà mai più ad amare nessun’altra donna come ha amato lei…

Anna: provo tanta rabbia e contemporeneamente tristezza! il loro era un grande, grandissimo amore spezzato da quei criminali dei fratelli Flaviano! con la Corsi come ti trovi?

Elena: Giulia è una tipa in gamba, è molto tosta sul lavoro, ma al di fuori c'è un alone di mistero... sinceramente non lo so com’è…

Anna: anni fa, quando era il mio commissario qui al X Tuscolano, si era fidanzata con un capitano dei carabinieri, Davide… un tipo molto affascinante e anche galante...

Elena: non ne so nulla, però da quel che si vocifera in commissariato, pare che adesso sia single..

Anna sorrise: di me, invece, che si dice?

Elena: di te si dice che sei la donna del nostro vice questore...

Anna continuando a sorridere: aggiunto…. vice questore aggiunto… lui ci tiene a specificarlo….

Poi le venne un'ispirazione, e chiese: Elena, hai un foglio e penna da prestarmi? ho già rimandato da troppo tempo una cosa che devo scrivere…

Elena: ma certo! di che si tratta?

Anna minimizzando: niente di importante... una cosa per me….

 

Nel frattempo in ospedale, Alessandro: Nun ce fare più scherzi del genere, Luca…

Luca: tranquillo, non ho intenzione di prendermi altre pallottole addosso! ora che le indagini sono concluse, voi…

Alessandro pensieroso: teoricamente dovremo ripartire per Trieste…

Luca mestamente: purtroppo lo so…

Abel: posso rimanere a vivere con te?

Luca, al pensiero della partenza di Anna e Abel, si rabbuiò ancora di più: mi piacerebbe moltissimo che tu restassi con me, ma lo sai che non è possibile… devi seguire la tua mamma

Abel determinato: se vi sposate, potrei restare qui, in attesa del trasferimento di mamma

La frase di Abel fece sorridere Luca… il matrimonio, o meglio il non matrimonio di Anna di tanti anni prima… era lì che aveva preso veramente coscienza del cambiamento dei suoi sentimenti, era lì che le cose tra loro avevano iniziato a cambiare…

Alessandro ridacchiando, sussurrò a Luca: oh, se decidete di sposarvi, mi auguro che non finisca come il matrimonio con Carlo….

Luca, guardando malissimo Alessandro: spiritoso...

Entrarono Mauro, Roberto e Giulia

Mauro: Luca, cosa nun se fa pe’ attirà un pò di attenzione! Se volevi tenette Anna sempre accanto, bastava che lo dicessi, senza pijatte le pallottole! Aho, nun te ha mollato nemmeno un secondo! io, fossi in te, me la sposerei... comunque te trovo in forma! pensavo peggio, dai!

Roberto: domani rientro a Trieste… ho aspettato che ti riprendessi prima di ripartire, ma al mio commissariato mi stanno aspettando, e non posso rimandare ulteriormente la mia partenza.... però ti lascio Anna... solo per un pò, però

Luca: quindi è già il momento dei saluti?

Roberto: così pare! è stato bello tornare, lavorare nuovamente al vostro fianco, ma la vita va avanti… deve andare avanti…

Mauro, lanciando un’occhiata di intesa a Roberto: se i vice questori autorizzassero uno scambio di commissariato tra 2 ispettori…..

Alessandro: Mauro, che vuoi dire?

Mauro semplicemente: Alessà, tu mi hai detto che vorresti restare a Roma, no?

Alessandro: si, ma…

Mauro: se Roberto e Luca autorizzano il nostro cambio di commissariato, potrai restare qui a Roma, e io andrò a lavorare a Trieste con Roberto…

Alessandro: Germana, Ettore e Tiberio sono d’accordo?

Mauro: cambiare città, abitudini e compagnie farà bene a tutti noi, anche per dimenticare questi ultimi 6 anni….

Alessandro sorridendo: se le cose stanno così…. Luca, Roberto che ne pensate?

Luca: se anche Roberto è d’accordo…

Roberto: passo al commissariato per ritirare i moduli e autorizzare il cambio…

Mauro, tirando fuori dei moduli: non serve… li ho io…

Luca e Roberto autorizzarono il cambio di destinazione tra i 2 ispettori.

Luca si era fatto pensieroso, Alessandro sarebbe rimasto ma Anna…. la sua Anna... non si sentiva pronto a separarsi da lei, anche se stavolta sarebbe stato diverso, però...

In quel momento entrarono Anna ed Elena

Elena ironicamente: wow... questa stanza è sempre più affollata…

Mauro: io e Roberto siamo venuti per salutarvi

Elena: salutarci?

Alessandro: si, Mauro andrà a Trieste con Roberto, e resto io qua a Roma

Anna sgranando gli occhi: Alessandro…

Alessandro: perdonami Anna, se non te ne ho parlato... ce stavo a pensà già da un pò…

Anna, stringendo nervosamente tra le mani il laccio della borsa: sono felice per te Ale…

Poi tirò fuori una busta dalla borsa, la mise in mano a Roberto, che perplesso la fissò, mentre lei si avvicinava al letto di Luca, e gli prendeva la mano.

Anna si sentì addosso lo sguardo di tutti i presenti nella stanza.

Roberto, guardando prima la busta e poi Anna: che cosa c’è in questa busta?

Anna facendosi coraggio: io non torno a Trieste con voi…. nella busta ci sono le mie dimissioni

Abel fece un gran sorriso ed esultò silenzionamente, ma Anna lo notò lo stesso e sorrise al suo bambino, poi proseguì: il mio posto è qui, e non altrove... questo lo sai anche te…se per restare, devo rinunciare ad essere una poliziotta, sono pronta a farlo…

Roberto, rendendole la busta: posso chiederti di pensarci ancora un pò Anna? per adesso, prenditi dei giorni di ferie, e poi ne riparliamo…

Anna, con le lacrime agli occhi: non so... sono mesi che ci rifletto ogni giorno e ogni notte Roberto… non vedo altra soluzione…

Luca intuì il tormento di Anna, e intervenne: Potreste lasciarci un attimo da soli?

Uscirono tutti, e quando rimasero soli, Luca: non devi fare tutto questo per me... troveremo un modo per continuare a stare insieme…. stavolta non ci perderemo, te lo prometto… non devi dimetterti per restare qui…

Anna, buttandogli le braccia al collo e piangendo: ho paura... e comunque, non lo faccio solo per te…. lo faccio per me, per Abel... per noi… e c’è una cosa che ancora non ti ho detto, che devi sapere…

Luca la fissò mentre le asciugava piano le lacrime

Anna proseguì: il giorno del tuo incidente, ho avuto la conferma di un dubbio che avevo da qualche giorno…. volevo venire a dirtelo subito, ma c’è stato l'incidente, il coma… ho voluto attendere che tu stessi meglio, ma ora non posso e non voglio più aspettare…. Luca, io…

Luca l'accarezzò e la incoraggiò a continuare, Anna lo fissò negli occhi: Luca, sono incinta…

Luca commosso e incapace di parlare l’attirò a se, l’abbracciò e catturò le sue labbra con un bacio.

Luca, accarezzandole il viso: qualsiasi cosa tu decida di fare, se tornare a Trieste o restare qua a Roma, io ci sono e ci sarò sempre…starò sempre al tuo fianco…

Elena, affacciandosi nella stanza: io torno in commissariato… ci vediamo domani!

Alessandro: vado anch’io, e me porto via anche Abel… abbiamo una partita di FIFA da recuperare…

Luca, canzonando Alessandro: dì piuttosto che vuoi avere la rivincita, visto che Abel ti avrà sicuramente stracciato…

Alessandro, grattandosi la testa e sorridendo: in effetti…

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Capitolo 10
*** 10. ***


Il giorno dopo Luca e Anna rimasero molto stupiti nel veder arrivare Giulia da sola.

Giulia: Buongiorno! Anna, posso parlarti in privato?

Anna: certo commis… Giulia

Uscirono e andarono all’area ristoro dell’ospedale

Giulia: hai ancora la lettera di dimissioni, quella che volevi consegnare ieri a Roberto?

Anna la guardò perplessa: certo... non ho cambiato idea!

Giulia: non ti serve più quella lettera!

Anna la guardò interrogativamente, e Giulia: anzi consegnala a Luca...è una prova grande e non indifferente del tuo amore per lui…

Poi vedendo la faccia stupita di Anna, le spiegò: ci ho riflettuto molto in questi giorni, ma soprattutto in queste ultime ore, e credo che, quella che sto per proporti, sia la soluzione migliore per entrambe…. tu vorresti restare a Roma per rimanere insieme a Luca?

Anna annuì decisa, e Giulia proseguì: io vorrei continuare a lavorare in squadra con Mauro e Roberto… noi siamo sempre stati un gruppo solido, e voglio continuare a far parte di questa squadra, soprattutto ora…. tu e Luca in realtà siete già una bella squadra, oserei direi anche fortissima… quindi se vuoi, possiamo fare un cambio tra noi…

Anna la guardò perplessa e Giulia continuò: un cambio di destinazione tra noi due… non penso che Roberto, ma soprattutto Luca, abbiano qualcosa da ridire….

Anna guardò Giulia con la bocca spalancata, poi si riprese e trovò il coraggio di risponderle: è quello che ho sempre desiderato… ma ne sei proprio sicura? dovresti trasferirti, cambiare città, colleghi, commissariato…

Giulia la mise a tacere: Sabina, il suo compagno e Paolo abitano a pochi chilometri da Trieste, e lì c’è Davide…
Anna la guardò molto perplessa, e Giulia continuò: Davide Rea... non te lo ricordi? con lui ci stiamo risentendo da un pò...ero con lui l'altra sera, quando non riuscivate a contattarmi… trascorrendo più tempo insieme, e abitando nella stessa città, potremmo anche decidere di riprovarci…. l’altra volta non è andata bene, perché ero troppo tormentata, volevo trovare a tutti i costi i mandanti dell'assassinio di Paolo, e lui mi ha lasciata libera di andare, ma adesso è tutto così diverso… ora sono io ad essere diversa…

Anna commossa, si avvicinò a Giulia e l’abbracciò: grazie!

Giulia sorrise: grazie a te! andiamo insieme a proporlo a Luca e Roberto? penso che lui e Mauro, a quest'ora, siano già arrivati…

Infatti, appena Giulia e Anna tornarono in stanza, trovarono Luca che rideva e scherzava in compagnia di Mauro e Roberto.

Giulia, strizzando l’occhio a Mauro, si rivolse a Roberto e Luca: su suggerimento di un caro amico, sempre più prezioso, io e Anna avremmo una proposta da farvi…

Roberto dubbioso: di che si tratta?

Giulia proseguì: avremmo pensato di fare uno scambio tra commissari

Roberto e Luca capirono al volo: Giulia…

Giulia, rivolta a Roberto: visto che la nostra squadra si è riformata, vorrei continuare a lavorare al vostro fianco... e tu sai bene che le dimissioni da commissario, che Anna voleva darti ieri, erano solo per non lasciare… per non andar via da Roma… quella che abbiamo trovato, mi sembra la soluzione ottimale per tutti…

Roberto: anche se sono d'accordo, tra meno di 2 ore abbiamo il treno, e non c’è il tempo materiale per tornare in commissariato a preparare i moduli

Giulia lanciò un’occhiata eloquente a Mauro.

Mauro: se è solo per questo, eccoli qui… li avevo già preparati ieri….

Luca e Roberto firmarono, e sancirono il trasferimento.

Quando Giulia, Mauro e Roberto si congedarono, Anna si avvicinò a Luca: vice questore aggiunto Benvenuto, l’avevo detto che non ti saresti liberato tanto facilmente di me….

Luca incantandosi a guardarla: e chi ha mai voluto liberarsi di te, commissario Gori?

Sorridendo, avvicinò il suo viso a quello di lei, e proprio quando era ad un millimetro dalle sue labbra, entrò Elena: ops scusate…. forse avrei dovuto bussare….

Luca ed Anna si allontanarono imbarazzati, e Anna ironicamente: magari….

Elena: ho appena incontrato Giulia, ed ho saputo la grande notizia…

Anna: che notizia?

Elena abbracciando Anna: che tu resti qui….

 

Qualche giorno dopo Luca venne dimesso dall’ospedale.

Il suo rientro fu festeggiato da tutto il commissariato.

Anna, per la prima volta dopo molto tempo, poteva affermare di sentirsi felice e realizzata.

Aveva Luca al suo fianco, sia nella vita che nel lavoro, aveva un figlio meraviglioso come Abel, e lavorava nuovamente al fianco di Elena e Alessandro.
C’era solo una cosa che la tormentava… la paura di perdere il bambino che aspettava.

Lei e Luca avevano deciso di tenersi per loro la notizia, fatta eccezione per Elena, e di comunicarlo agli altri solo dopo il superamento del periodo più critico.

Gabriele, Barbara, Pietro, Ugo e Vittoria stavano prendendo un caffè e parlavano tra loro

Pietro: non sembra anche a voi che, in questi giorni, Anna sia diversa?

Gabriele: a me sembra bellissima come sempre…

Barbara ridacchiando: e che nun te se fila, come sempre…

Vittoria: però c’ha ragione Pietro… è diversa… ha un'aria così serena...

Barbara: si vede che le cose tra lei e Luca procedono alla grande

Pietro ridacchiando: le sta parecchio appiccicata da quando è uscito dall'ospedale....

Ugo: perchè prima no?

Elena, arrivata giusto in tempo per sentire i discorsi sull’amica, cercò di dissimulare: ragà, nun ve scordate che s’è presa una bella paura per quello che è successo a Luca… trovarselo incosciente, con 2 ferite di arma da fuoco, e non sapere per giorni se sopravviverà o no, non è una cosa che si supera facilmente….

Vittoria: hai proprio ragione…

Anna, arrivata in quel momento: per cosa ha ragione Elena?

Elena: discorsi nostri…. com’è andata da Severi?

Alessandro contrariato: un buco nell’acqua… vado ad informare Luca…

Anna, alzando esasperata gli occhi al cielo: no, non me lo dite... Luca è ancora in ufficio? menomale che doveva fare un rientro soft, solo qualche ora….

Elena, mentre Alessandro stava andando da Luca: lo conosci com'è fatto! a proposito, una sera di queste perché non venite tutti e 3 a cena da me?

Anna: volentieri… purchè sia una cenetta leggera

Elena sorridendo: d’accordo! però almeno la Sacher Torte per Abel, me la farai preparare?

Gabriele intromettendosi: ah Elenì, se nun la vojono loro, me sacrifico io a magnà a Sacher…

Elena, pensandoci: potremo fare una cena tutti insieme, a casa tua Gabriele… io cucino e tu offri la location….

Gabriele: che bella idea! E poi è da tanto tempo che non organizziamo una cena! e stavolta, forse, per la prima volta, convinceremo anche il vice questore a partecipare, visto che prima dell'arrivo di una certa persona, non era poi così socievole...

Anna incuriosita: Luca non ha mai partecipato alle vostre cene?

Barbara: no, ha sempre declinato l’invito...ma da quando sei arrivata te, è cambiato… è molto più aperto, più solare, è sereno, ma soprattutto non ha più quell’espressione che lo caratterizzava….

Anna: che espressione?

Barbara: non so spiegartelo bene, ma aveva sempre un espressione triste, quella che ha chi ha molti rimpianti… sembrava un uomo rassegnato…

Anna si incupì e pensò: “amore mio, quanto male ci siamo fatti”

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Capitolo 11
*** 11. ***


Anna, entrò nell’ufficio di Luca, dove Alessandro aveva già finito di fare rapporto dell’operazione fallimentare su Severi.

Anna, avvicinandosi a Luca, e dandogli un piccolo bacio sulla guancia: ciao amore! non ti sembra di essere già stato troppo tempo qui in ufficio?

Luca, cingendole la vita: stavo cercando di mettermi in pari con la burocrazia arretrata…

Anna preoccupata: cerca di non strafare… ricordati che sei ancora convalescente…

Luca sorridendole: agli ordini

Anna: che scemo che sei!

Poi si rivolse sia a lui, che ad Alessandro: Elena vorrebbe organizzare una cena a casa di Gabriele per i prossimi giorni, e ci ha invitato… che ne dite?

Luca e Alessandro: ok

Anna: non mostrate troppo entusiasmo, mi raccomando….

Tutti e 3 scoppiarono a ridere, ed Alessandro capì di aver fatto la scelta giusta nello scegliere di restare… il X Tuscolano e Roma erano la sua casa, anche se ogni cosa gli ricordava Irene, la sua pazza, straordinaria, adorabile Irene, e aveva sempre più nostalgia del suo grande amore perduto.

Elena, entrando nell’ufficio: è sparito un bambino di 7 anni da Villa Borghese…

Luca rivolto ad Elena: andate te, Alessandro e Lorenzo?

Elena: certo! te l’ha già detto Anna della cena?

Luca annuì, ed Elena aggiunse: stavolta non puoi usare le tue solite scuse per non partecipare…. ci sentiamo dopo….

Appena rimasero soli, Luca, con fare protettivo: non ti sei affaticata, vero?

Anna, con le lacrime agli occhi: no, tranquillo… sto bene! stavo solo pensando a quanto siamo stati stupidi in questi anni, a quanto ci siamo fatti male, a quanta sofferenza avremmo potuto evitarci…

Luca, sollevandole delicatamente il viso e guardandola negli occhi: non avevamo detto di non pensare più al passato?

Anna annuì: si... solo che prima parlavo con Barbara e gli altri, e mi hanno detto che non hai mai partecipato ad una cena, che avevi sempre lo sguardo rassegnato, pieno di rimpianti… non posso non pensare che eri così per colpa mia…

Luca, poggiando la fronte sulla sua: la verità è mi mancavi, senza te nulla aveva sapore, niente aveva senso, e avevo il rimpianto di non averti chiesto di restare… la colpa però non è tua... ero arrabbiato con me stesso per averti persa… ma da quando sei tornata, hai ridato senso alla mia vita, hai ridato colore e sapore alle mie giornate, amo vivere ogni secondo con te, anche quando mi svegli molto presto, perché stai rivoluzionando tutta casa per riflettere, oppure quando sei felice, e ti metti a cucinare i tuoi piatti improbabili…

Anna si strinse a lui, e nascose il viso sul suo petto: stringimi forte

Luca la strinse forte a sé, respirando il suo profumo e sentendo i loro cuori battere all'unisono

Furono interrotti dal bussare alla porta, e si separarono.

Ugo: scusate, c’è Abel qui fuori

Anna si diede un piccolo colpetto in testa: che smemorata! devo accompagnarlo da Corrado….

Luca: lo accompagno io… studia le carte del caso Severi, e vedi se riesci a trovare qualcosa che a me è sfuggito…

 

Luca: ciao Abel

Abel: mamma?

Luca strizzandogli l’occhio: sta analizzando dei documenti di un caso un pò spinoso… ti accompagno io dal tuo amico, però prima ti dispiacerebbe passare in un posto?

Abel: no, andiamo?

 

In macchina, Luca imbarazzato: Abel, volevo parlarti da uomo a uomo… noi 3 stiamo bene insieme…

Abel annuì con convinzione: si, noi 3 stiamo benissimo insieme

Luca, ancora più imbarazzato e imbranato: mi chiedevo se... se ti dispiacerebbe molto se io…. cavoli se è difficile…

Abel finì il discorso iniziato da Luca: se tu chiedessi alla mamma di sposarti…

Luca annuì e stupito: come hai fatto a capirlo?

Abel: non sono mica un bambino piccolo! e poi credo che sia la cosa più giusta da fare, prima che la pancia di mamma diventi troppo grossa…

Luca sgranò gli occhi: ma tu come…

Abel: ho sentito parlottare mamma da sola mentre cucinava… si chiedeva se il bambino avrebbe assomigliato a te o a lei

Luca preoccupato: ti abbiamo deluso?

Abel sorridente: no, però quando sposerai mamma, mi adotti?

Luca: certo... ma solo se tu lo vorrai... mi piacerebbe molto essere ufficialmente tuo padre...

Abel sorridente: lo voglio sin da quando siamo venuti ad abitare qui con te…

Luca parcheggiò davanti all’oreficeria e abbracciò Abel: ti voglio bene figlio mio! mi aiuteresti a scegliere un anello per la mamma? temo di essere una frana anche in quello….

Abel: papà, lo so io l’anello che può piacere a mamma…. vieni….

poi aggiunse: non ci vado da Corrado! voglio esserci quando stasera chiederai a mamma di sposarti…

Luca: scegliamo l’anello, e andiamo a prendere la mamma?

Abel annuì, e nel cuore di Luca si iniziò a delineare l’immagine di una famiglia felice, composta da lui, Anna e i loro 2 figli.

 

Un’ora più tardi andarono a prendere Anna in commissariato.

Abel e Luca si guardarono con complicità, Anna notò i loro sguardi: che mi state nascondendo?

Abel, con aria fintamente innocente: noi? nulla mamma, ma che vai a pensare…

Anna non convinta: non so perché, ma sento che non me la raccontate giusta…

Poi cambiò discorso: per cena non c’è nulla di pronto… prendiamo qualcosa alla rosticceria sotto casa?

Abel con aria schifata: ma no… fa schifo! pizza?

Anna: vada per la pizza…

 

Cenarono, sistemarono, poi Abel: mamma, puoi accendere la play station in sala? devo dare la rivincita a Luca… anche se è una schiappa!

Mentre Anna andava in sala, Abel recuperò la telecamera pronto a riprendere.

Nel frattempo, Anna notò sopra la play station una scatolina, che inevitabilmente attirò la sua attenzione. Cercò di fare mente locale, ma più ci pensava e più si convinceva che quella scatolina non c’era mai stata.

Si avvicinò, osservata di nascosto da Abel e Luca che trattennero il fiato, e prese in mano la scatola. Sopraffatta dalla curiosità, si decise ad aprirla, e quello che vide la lasciò senza parole… nella scatola c’era un bellissimo solitario.

Luca si avvicinò, e lei, quando lo vide, commossa gli chiese: che significa?

Luca si inginocchiò davanti a lei, le prese la mano, prese l’anello e glielo mise, poi emozionato e imbarazzato: non voglio separarmi mai più da te, nemmeno per un istante... rendimi l'uomo più felice della terra... sposami Anna!

Anna commossa, gli buttò le braccia al collo, e a fior di labbra gli sussurrò: certo che ti sposo, amore mio…

Abel aveva ripreso tutta la scena, e li guardò fiero e sorridente.

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Capitolo 12
*** 12. ***


La mattina dopo Anna e Luca arrivarono insieme in commissariato, e si misero subito a lavorare al caso Severi, con Alessandro ed Elena.

Elena, mentre Anna sfogliava gli incartamenti, notò l’anello e sorrise.

Non vedeva l’ora di rimanere sola con l’amica per chiederle delucidazioni.

Dopo 3 ore che analizzavano tutti gli incartamenti, Elena: ho proprio bisogno di un bel caffè… mi si stanno incrociando gli occhi! Anna, mi accompagni al bar?

Alessandro: perchè solo Anna? andiamo tutti e quattro… alla macchinetta è rimasto solo il caffè alla cannella…

Elena ironicamente: E tu non vuoi ripetere l’esperienza di degustazione?

Alessandro con la faccia schifata: Mio Dio no… se ci penso, sento ancora il saporaccio in bocca….

Luca sussurrò ad Anna: pensi che dovremmo dirglielo? conoscendo Elena, avrà già notato qualcosa…
Anna annuì sorridendo

Luca, fuori dal commissariato: Ale, Elena dobbiamo dirvi una cosa…

Elena capì al volo: vi sposate?

Anna: ma che hai messo le microspie a casa nostra?

Elena sorridendo: no, ma è una buona idea... non mi tentare! semplicemente ieri non c’era un anello, che invece oggi c’è….

Alessandro: congratulazioni ragazzi… anche Irene sarebbe stata felice per voi, se fosse stata qui….

Anna si rabbuiò pensando ad Irene, si sentiva quasi in colpa di essere così felice, mentre Irene era stata strappata all’amore di Alessandro in modo così improvviso.

Alessandro guardando Anna: non devi sentirti in colpa per essere felice, Irene non avrebbe voluto… ti voleva molto bene, sai?

Anna con i lucciconi agli occhi si strinse a Luca, e ammise ad Alessandro: lo so… mi manca… mi manca il suo essere una finta dura per nascondere le sue fragilità, il suo “poi mi racconti Anna” quando cercavo di mascherare qualcosa… non mi abituerò mai alla sua assenza!

Elena: nemmeno io mi abituerò mai… quando è finita con Davide, se ci fosse stata Irene, mi avrebbe prelevata con la forza da casa e portata in un pub a bere…. aveva il dono innato di legger dentro al cuore delle persone! Sin da quando ci siamo conosciute al corso per ispettori, tra noi era così…. uno sguardo, ed Irene aveva già capito tutto… non servivano parole…

Alessandro registrò nella sua mente le parole delle colleghe e sentì la sua Irene più vicina che mai.

Luca guardò Anna, che annuì: Ale, c’è un’altra cosa… una cosa che non sa ancora nessuno, lo sanno solo Elena e Abel... è una cosa che vorremmo tenere segreta ancora per un pò con tutti gli altri

Alessandro li guardò interrogativamente, e fu Anna a proseguire: sicuramente Irene lo avrebbe intuito solo guardandomi… lei sapeva sempre leggermi dentro… nessun altro, apparte Luca, sapeva capirmi così….. Ale, aspettiamo un bambino

Alessandro sgranò gli occhi e sorrise: sul serio?

Luca annuì sorridente: e se sarà una bambina, avremmo pensato di chiamarla Irene ...

Alessandro si commosse, non ci fu bisogno di altre parole, sentiva di essere nel posto giusto, e si sentì finalmente in pace, anche con se stesso.

 

Al commissariato, Vittoria era in vena di pettegolezzi e parlava con Ugo, Giuseppe e Gabriele, che le stavano dando corda

Gabriele: voi dite che tra Elena e Ale...

Vittoria: magari…. lei è single, lui pure…

Ugo: ma no... questa è pura fantascienza! sono solo amici

Vittoria puntigliosa: non vorrei puntualizzarlo, ma dicevi così anche di Luca ed Anna…

Ugo: si, ma che c’entra?

Raffaele, si era avvicinato a loro: a proposito di Anna, lo avete notato l’anello che aveva stamattina?

Gabriele, sgranando gli occhi: quale anello?

Raffaele ridendo: me deludete! io è la prima cosa che ho notato…

Vittoria: in effetti l’ho notato anch’io… ma si sono rinchiusi nell’ufficio di Luca per il caso Severi, e non ho fatto in tempo a guardarlo per bene…

Raffaele: se tanto mi da tanto, ci sarà presto un matrimonio qui al X Tuscolano

Lorenzo, che aveva ascoltato tutti i loro discorsi: ma quanto vi piacerà spettegolare….

Raffaele ridendo: dì un pò Lorenzo, ma Chiara ce sta ancora con Jacopo?

Lorenzo: purtroppo si…

Ugo, canzonando Lorenzo: magari vi mette pure in cantiere un bel nipotino…

Lorenzo tappandosi le orecchie: no... no... non vi voglio ascoltare

Scoppiarono tutti a ridere, e Giuseppe: Lorenzo, hai tutta la mia solidarietà! penso già a quando Nina mi porterà a casa il suo primo ragazzo… penso che rischierò una condanna per omicidio volontario…

Lorenzo scoppiò a ridere: ma quanti anni ha Nina?

Vittoria: 7 anni… ma lui è sempre stato geloso anche degli amichetti dell’asilo….

Raffaele a bassa voce: stanno rientrando… state a vedere…

Poi si avvicinò ad Anna: Ciao! Vedo che ci sono novità Anna…

Luca fingendosi irritato: Raffaele, devi chiederci qualcosa?

Raffaele in disagio: no, no…. era solo una constatazione…. non mi permetterei mai…

Luca scoppiò a ridere, contagiando tutti, poi guardò verso Anna che gli sorrise.

Anna: in effetti, visto che siete già tutti qui, volevamo comunicarvi una cosa

Barbara: non mi dite che vi sposate...

Luca sorridente: si, non abbiamo ancora deciso la data e il luogo

Anna: ma ci sposeremo presto… e voi siete tutti invitati

Ugo: e chi se lo perde il matrimonio del secolo?

Alessandro: il vero mio obiettivo della giornata sarà di assicurarmi che la sposa arrivi all’altare... questa volta…

Elena gli diede una gomitata: Ale, sei tremendo!

Anna li guardò e poi scoppiò in una risata cristallina, trascinando anche tutti gli altri

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Capitolo 13
*** 13. ***


2 mesi dopo c’era grande fermento al X Tuscolano per il matrimonio di Luca ed Anna, che sarebbe stato celebrato l’indomani pomeriggio.

Elena, spiegava ad una perplessa Anna: niente ma! gli sposi la sera prima del matrimonio non possono vedersi… così vuole la tradizione! dormirai a casa mia... però se vuoi, prima di andare dormire, puoi telefonargli…

Anna ironica: grazie della concessione

Anna si addormentò molto tardi quella sera… da quando era tornata a Roma, lei e Luca non si erano separati quasi mai, e lei non riusciva a dormire senza accoccolarsi tra le sue braccia.

Anna, dopo la notte quasi insonne: buongiorno! sono così agitata… non ho chiuso occhio! non riesco ancora a crederci… è tutto così bello, così perfetto… si può avere paura di essere felici?

Elena sorrise: si, Anna… si può…

E cercando di sdrammatizzare: oh non mi fare come l’altra volta…. guarda che ci tengo a farti da testimone!

Anna le diede un buffetto nel braccio: scema!

Poi Elena tornò seria: tu e Luca ne avete passate tante insieme… un giorno, di parecchio tempo fa, mi hai detto che ogni volta che avevi paura, ti bastava guardare Luca negli occhi per sentirti felice e al sicuro…

Anna: è vero! è ancora così…

Elena: Se oggi ti sale la paura o l’ansia, tu guardalo negli occhi, prendilo per mano e andate incontro alla vostra felicità…. ve la siete più che guadagnata! sono sicura che anche Irene ti direbbe la stessa cosa…

Anna guardandosi allo specchio, andò nel panico: i miei capelli sono un disastro…

Elena: stai tranquilla! tanto sono certa che lui ti troverebbe bellissima anche spettinata, e con un sacco nero al posto del vestito…

Anna scoppiò a ridere, seguita da Elena.

 

Qualche ora più tardi, Luca guardava nervosamente l’ingresso della chiesa, in trepidante attesa di lei.

Mauro, suo testimone insieme a Roberto: Luca, non è che se guardi ogni secondo l’ingresso della chiesa, la sposa arriva prima…

Roberto: Maurè ha ragione! e poi lo sai che le spose si fanno sempre attendere…

Elena e Alessandro, posizionandosi al banco dei testimoni, sussurrarono a Luca: stai tranquillo! sta arrivando….. tra poco sarà qui...

Pochi secondi dopo Anna fece il suo ingresso con Antonio, il vecchio archivista del X Tuscolano, che per lei e Luca era un secondo padre.

Anna non aveva voluto nessun altro, voleva che fosse lui ad accompagnarla nel momento più bello ed importante della sua vita.

Appena la vide, Luca si incantò e il suo cuore perse qualche battito.

Quando gli fu vicina, la prese per mano e la guardò negli occhi sorridendole.

Tutte le paure di Anna sparirono in quello stesso infinito istante.

La cerimonia fu semplice ma molto sentita, e quando il sacerdote concluse, tutti i presenti erano commossi.

 

Al ristorante, Elena: è stata cerimonia bellissima

Raffaele ridacchiando: e stavolta la sposa c’è arrivata veramente all’altare…

Elena: Raffaele…

Alessandro si avvicinò a loro: Raffaè, devi pagar pegno! ho vinto la scommessa…

Elena, guardando prima Raffaele e poi Alessandro: no, non ho parole! avete scommesso sul matrimonio?

Raffaele semplicemente: visto com’era andata l’altra volta….

Elena con disappunto: siete…. no, non ho parole per definirvi…

Raffaele: raggiungo mia moglie…. c’è Mancini nei paraggi, e non vorrei…

Elena ironica: qualcuno marca il territorio….

Alessandro: l’unico che dovrebbe veramente preoccuparsi è Monti…. non so se lo hai notato, però secondo me Mancini è…

Elena finì la frase: interessato a Chiara Monti, e anche a lei, pare che non gli sia indifferente il nostro Gab…

Alessandro: ma Gabriele avrà 10 o 15 anni più di lei…

Elena: alle donne piacciono gli uomini più maturi…. non ti so spiegare il motivo, forse perchè ci danno la sicurezza che un coetaneo, soprattutto all’età di Chiara, non ci da… ma spesso sbagliamo e prendiamo dei grossi abbagli….

Alessandro: stai ancora male?

Elena scosse la testa: no, mi è passata, ma certi giorni vorrei tornare indietro, per non commettere lo stesso sbaglio…. Davide l’ho dimenticato... ho solo il rimorso di esserci cascata per l’ennesima volta nello stesso errore, ma forse è il mio destino amare sempre l’uomo sbagliato…

Alessandro: non ci credo al destino, e da quando è morta Irene tutto ha perso senso…. Luca, ieri sera, mi ha confidato che ha sentito un vuoto molto simile al mio, quando lui ed Anna erano lontani… si sentiva svuotato di tutto… la differenza è che aveva, in fondo al cuore, la sottile speranza di rivederla prima o poi… mentre io non posso appigliarmi nemmeno a questa speranza…

Elena: ti ha detto la verità! Io l'ho visto nell’ultimo anno, prima del vostro ritorno, e non era più lui… Ale, ti giuro che non lo avresti riconosciuto! aveva gli occhi sempre spenti, era torturato dai rimpianti… continuava a lavorare, a risolvere i casi che capitavano, parlava con noi, ma una parte di lui era da tutt’altra parte…

Alessandro concluse: come una parte di me è morta con Irene…

Elena: Ale non lo so quando, non lo so come, ma vedrai che passerà! Irene non avrebbe mai voluto vederti così… lei avrebbe voluto vederti felice…

Poi distratta dalla musica: hanno aperto le danze…

Alessandro prendendole la mano: madame, vuole ballare?

Elena gli sorrise: ma certo

E mentre ballava con lei, Alessandro osservò quanto Elena fosse simile e contemporaneamente diversa da Irene, e pensò che aveva ragione lei… forse, prima o poi, anche lui sarebbe tornato ad essere felice.

Aggrappandosi a questa tenue speranza sorrise guardando verso il cielo, e gli sembrò di vedere l’immagine di Irene che gli sorrideva.

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Capitolo 14
*** 14. ***


Erano passati 5 mesi dal matrimonio di Anna e Luca, e al X Tuscolano si respirava un’aria strana, diversa, quasi festosa.

Barbara stava parlando con Pietro, Lorenzo e Raffaele

Raffaele: e così tra 8 mesi divento papà…

Barbara: congratulazioni! Anche io e Pietro abbiamo una novità...
Raffaele li guardò interrogativamente
Pietro: abbiamo intenzione di sposarci, ed ho chiesto l'affido di Alice

Gabriele, poco distante da loro, parlava al cellulare: “si, lo so che prima o poi dovremo dirglielo… ma come si fa? mi spaccherà la faccia! … ho prenotato un posto speciale… non vedo l’ora che arrivi questo weekend”

Elena avvicinandosi agli altri: sbaglio o anche il nostro Gabriele si è innamorato?

Vittoria: si, e di una donna misteriosa… non ci ha voluto dire il suo nome, nemmeno fosse un affare di stato

Alessandro: la piantate di spettegolare? Elena, hanno segnalato un morto in un appartamento…

Elena: ho capito! andiamo…

Anna: buongiorno a tutti!

Vittoria: Anna, come stai?

Anna: bene! Ma vuoi la verità? quando sono sola in casa, mi annoio tantissimo…

Vittoria: quanto manca al parto?

Anna: 2 settimane, e poi finalmente conosceremo Irene

Vittoria abbracciandola: ma quanto sei bella!

Anna le sorrise: Luca è nel suo ufficio?

Raffaele: e dove sennò? da giorni sta a studiare tutti gli incartamenti del caso Veraci, che seguiamo da più di un mese, ma stamo sempre ad un punto morto…

Anna: grazie..

Anna bussando all’ufficio di Luca

Luca, senza nemmeno alzare la testa: si, Vittoria… mettili pure là…

Anna sorridendo: veramente non sono Vittoria…

Luca, sorridendole andò vicino a lei: che ci fai qui?

Anna, dandogli un bacio sulle labbra: mi annoiavo! come va lo studio degli incartamenti?

Luca guardandola negli occhi: non ci sto cavando niente di niente… ho gli occhi che mi si incrociano! ti andrebbe di rimanere qui e studiarli insieme a me?

Anna con il sorriso sulle labbra: perché no?


 

Vicino all’area ristoro, parlavano tra loro Ugo, Lorenzo e Giuseppe

Lorenzo: Chiara ha un nuovo ragazzo… l’ho sentita parlare al telefono con lui..

Ugo: e che sarà mai? alla sua età chissà quanti partner sessuali ha avuto…

Lorenzo scandalizzato: ti ricordo che stai parlando di mia figlia…

Ugo: si, scusa…

Vittoria, avvicinandosi a loro, chiese dubbiosa: Lorenzo, ma tu vuoi veramente sapere con chi si vede tua figlia?

Lorenzo: eh magari

Luca, avvicinandosi a loro con Anna: notizie di Elena e Ale?

Ugo: per ora nulla

Luca: noi andiamo! per qualsiasi cosa, mi trovate al cellulare…


 

Anna, appena salì in auto, fece una smorfia di dolore, che non sfuggì a Luca.

Luca: Amore, ti porto in ospedale?

Anna: no, tranquillo... sono solo contrazioni preparatorie… è da qualche giorno che mi vengono, solo che oggi sono più fort…

Anna fece uno sguardo terrorizzato: Oddio Luca… mi si sono rotte le acque

Luca in panico: che dobbiamo fare? chiamo l’ambulanza? andiamo in pronto soccorso… e Abel… il commissariato…

Anna, prendendogli il viso tra le mani: Luca, stai tranquillo! Sto bene… dai, andiamo in ospedale…


 

Elena, Alessandro e Abel raggiunsero l’ospedale mezz’ora dopo, e fermarono un medico.

Dottore: la signora è ancora in sala travaglio

Elena: si, ma come sta? la bambina?

Dottore: per adesso sta bene, è ancora in travaglio… c’è il marito con lei…


 

Nel frattempo in sala parto

Dottoressa: Anna, guarda che se non ti tranquillizzi e collabori, dovremo procedere con il cesareo

Anna disperandosi: no, no... il cesareo no.... il cesareo no...

Luca, rivolgendosi alla dottoressa: potrebbe darmi un po' di tempo? cerco di tranquillizzarla io....

Dottoressa: d’accordo vice questore! ma le posso dare al massimo 10 minuti, e se non si calma, mi aiuterà lei stesso a convincere sua moglie a procedere con il cesareo... vado a far predisporre la sala operatoria

Luca, dando un bacio sulla fronte di Anna: amore mio... amore, cerca di calmarti! Hai sentito cosa hanno detto? Se non ti calmi, dovranno procedere con il cesareo... Senti, facciamo così.... ti tengo la mano, e ti scandisco io il ritmo della respirazione, d'accordo? insieme io e te possiamo farcela

Anna annuì: Resta qui.. resta qui accanto a me...non te ne andare, ti prego

Luca poggiando la fronte sulla sua: Ehi, io non mi muovo da qui, te lo prometto! Dimmi te quando ti senti pronta…

Anna, mentre gli strinse forte la mano: sono pronta

Luca la baciò dolcemente, poi le sussurrò a fior di labbra: ti amo

Anna facendogli un timido sorriso: ti amo anch'io.... AHIA...

Luca le sussurrò all'orecchio: ora respira con calma... 1,2,3....1,2,3….

La dottoressa rientrata in quel momento: brava! È questo il respiro giusto


 

Un'ora dopo in sala parto echeggiò il pianto di una neonata

Dottoressa: eccola la nostra principessa

Luca commosso, diede un bacio sulla fronte di Anna: Amore, sei stata bravissima! E' il regalo più bello che tu mi potessi fare! Ti amo

Anna: Ti amo anch'io

Luca si fece pensieroso

Anna: che c'è? Qualcosa non va?

Luca, stringendole la mano, e sorridendole: no, va tutto bene... stavo solo pensando...

Anna: a cosa?

Luca: anni fa il 13/02 è stata strappata alla vita e a noi la nostra amica e collega Irene, e oggi, 13/02, la vita ci ha regalato il nostro dono più prezioso...la nostra piccola Irene...


Pochi momenti dopo, la dottoressa uscì verso la sala d'attesa

Alessandro: allora?

Dottoressa: è nata! stanno bene… madre e figlia

Abel: quando posso vedere la mia sorellina?

Dottoressa intenerita: le stiamo facendo le analisi di routine, poi la porteremo in stanza dalla mamma

Abel: posso andare da mamma?

La dottoressa annuì e Abel entrò nella stanza e abbracciò i genitori.

Mezz’ora dopo portarono la neonata in camera, e Abel si incantò a guardarla.

Abel: com’è piccola e indifesa! benvenuta Irene…

Anna e Luca lo guardarono commossi e si sorrisero.

Poi Luca si rivolse ad Alessandro: Ale, io e Anna vorremmo chiederti se ti va di fare da padrino di battesimo alla bambina

Alessandro, con le lacrime agli occhi: sarà un onore!

 

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Capitolo 15
*** 15. ***


Erano passati già 6 mesi dalla nascita della piccola Irene.

Alessandro ed Elena l’avevano tenuta a battesimo, e il loro rapporto si era rafforzato ancora di più… erano complici, si capivano con uno sguardo, ma, contrariamente alle aspettative di Anna e Luca, tra loro non era scattata nessuna scintilla.

Ultimamente Alessandro era strano, sembrava nascondesse qualcosa.

Elena: come si chiama?

Alessandro soprappensiero: eh? come? chi?

Elena sorridendo maliziosa: come si chiama la donna che frequenti…

Alessandro in imbarazzo: no, non c’è nessuna donna…

Elena guardandolo male: Ale, non ti aspetterai mica che io ti creda…

Si alzarono sentendo il gran vociare di Gabriele (che adesso stava ufficialmente con Chiara, con grande rassegnazione del padre di lei, Lorenzo) , Vittoria, Ingargiola e Ugo

Gabriele: hey, fammela prendere anche a me Vittoria

Vittoria: no, perché tu la spaventi… vero Irene?

La bambina guardava perplessa tutte quelle persone intorno a lei, fece il labbrino e stava per mettersi a piangere, tendendo le braccia alla mamma.

Anna, prendendo Irene: vieni amore… ora andiamo da papà 

Luca, che aveva sentito il vociare nel corridoio, si avvicinò a loro, prese la piccola e mise un braccio sulla spalla di Anna: andiamo nel mio ufficio?

Quando entrarono nell’ufficio, Luca le chiese: come mai siete venute qui?

Anna: Irene voleva venire da te…

Luca le lanciò un’occhiata divertita, e Anna: e va bene! mi mancava questo posto, e a casa ci annoiavamo…. 

Poi arrossendo, gli sussurrò ad un centimetro dalla sua labbra: e mi mancavi tu…

Luca sorridendo la baciò, e le sussurrò: mi manchi sempre, in ogni momento in cui non siamo insieme…

Anna commossa gli buttò le braccia al collo abbracciandolo, e in quel momento, senza bussare, entrò Elena

Elena, canzonandoli: questi sono atti osceni davanti ad una minore…

Anna ironicamente: per un abbraccio?

Elena, facendo arrossire Anna: si parte sempre con un abbraccio, e poi…

Anna, rossa in volto: e poi nulla…. sappiamo benissimo dove siamo…

Poi si scambiò con Luca uno sguardo ricco di complicità: senti Elena, hai impegni per stasera?

Elena: no, non credo… 

Anna: non è che ti andrebbe di tenere Irene?

Elena: e me lo chiedi? certo che mi va! sei tu che non la cedevi mai… io e lei ce la spasseremo un sacco…. 

Anna: finché l’allattavo, la bambina doveva stare con me… ma adesso, da una settimana, ha iniziato con il latte in polvere e le pappine…

Elena, rivolta ad Irene: è vero, amore della zia, che io e te ce la spasseremo, alla faccia di mamma e papà?

La piccola la guardava facendole ampi sorrisi, e tendendole le manine per essere presa in braccio.

Elena, prendendo la piccola: Abel?

Anna: è partito stamattina per il campeggio… torna Domenica…

Elena, facendo l’occhiolino a Anna: Allora godetevi la serata libera… e magari ce fate diventare nuovamente zii...
Anna arrossendo nuovamente: Elena...

Elena portando Irene con sé, uscì ridacchiando dalla stanza, e nel corridoio vide Alessandro che parlava con una donna e un ragazzetto di circa 15 o 16 anni.

Sul momento non ci fece più di tanto caso, finché non si sentì chiamare.

Stefano: Elena

Elena sgranò gli occhi: Stefano? ma sei proprio tu? ma quanto sei cresciuto!

Stefano, guardando Irene: che bella tua figlia…

Elena, capendo al volo l’equivoco, sorrise: no, non è mia figlia! io sono solo la zia… è la bambina di Luca e Anna… te li ricordi?

Stefano: certo… si, ora che me lo dici, in effetti è una piccola copia della mamma

Elena sorridendo: è vero... ma non lo dire al padre…

Stefano: come si chiama?

Elena: Irene

Stefano: come zia…

Elena: manca a tutti la tua zia… ha lasciato un grande vuoto in quelli che l’hanno conosciuta…

Valeria, avvicinandosi con Alessandro: Ste, dobbiamo andare… Ale, ci sentiamo stasera… ciao Elena

Elena: ciao Valeria, ciao Stefano

Appena Valeria e Stefano uscirono, Elena guardò Alessandro e capì: è come sto pensando? la donna che frequenti è Valeria?

Alessandro annuì: io amo e amerò sempre Irene, ma voglio molto bene a Valeria e Stefano… e loro possono capire il vuoto che ho dentro, perché è lo stesso che sentono… chi meglio di Vale può capire? lei non sarà mai gelosa di Irene, e forse, stringendoci possiamo ricominciare tutti e 3 a vivere... insieme, sarà meno complicato… fino ad ora mi sono accontentato solo di sopravvivere….

Elena lo guardò negli occhi, e vide, per la prima volta dopo anni, uno sprazzo di serenità nel suo sguardo: sono felice per te, per voi…

Aveva capito che Alessandro non cercava un amore travolgente, quello l’aveva avuto con la sua Irene… cercava solo la serenità persa da ormai troppo tempo…

Elena, quando smontò, andò al vicino supermercato con la piccola Irene, e mentre faceva la spesa, le caddero alcune cose.
Un uomo le raccolse, e gliele porse.
Elena, nel ringraziarlo alzò lo sguardo, e rimase incantata per qualche secondo.
Era un uomo molto affascinante, aveva i capelli neri, gli occhi azzurri e un viso che trasmetteva serenità
Elena: la ringrazio! Comunque piacere... mi chiamo Elena Argenti
Uomo: io William... William Manrico... vedo che sei una poliziotta
Elena: si, lavoro al X Tuscolano
William: allora avrai conosciuto mio fratello Walter...
Elena: no, mi dispiace
William dubbioso: in effetti sono parecchi anni che manca da Roma... adesso abita a Messina...
Elena imbarazzata: io adesso devo andare.. la mia nipotina tra poco deve mangiare e...
William sorridendole: buona serata... ci vediamo...
Elena si allontanò, e guardando William, sentì il suo cuore battere con un ritmo parecchio accelerato... quell'uomo la incuriosiva e  l'attraeva, e nemmeno poco...
Decise che l'indomani avrebbe chiesto informazioni sul fratello di lui... Luca, Ugo, Vittoria e Giusepe erano al X Tuscolano da un sacco di tempo... magari l'avevano conosciuto....

 

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Capitolo 16
*** 16. ***


Anna e Luca rientrarono a casa, dopo la lunga giornata lavorativa.

Il loro sorriso la diceva lunga su come aspettassero da un pò di trascorrere del tempo da soli.
Quando Anna chiuse la porta dietro di se, si ritrovò bloccata tra essa e Luca che la stringeva da dietro, cingendola per i fianchi, e dandole dei piccoli bacetti sul collo.

Luca le sussurrò a fior di labbra: Elena, si è offerta di tenerci Irene per poterci lasciare soli...

Anna, mordendosi il labbro inferiore: Sì, credo proprio che il suo obiettivo fosse questo!

E si girò finendo faccia a faccia con lui, avvicinando le labbra alle sue.

Luca, con la voce sempre più roca: Ricordami di ringraziarla... domani però...

E mentre le sussurrava questo, cominciò a baciarla con sempre più passione, mentre la attirava maggiormente a sé stringendola per i fianchi.

Le mani di lui si insinuarono in fretta sotto la sua maglietta leggera, mentre lei continuava a riempirgli il viso di baci e carezze.

Si staccò da lui solo quando sentì la maglietta risalirle addosso fino a bloccarsi sotto le braccia, che lei alzò per lasciarsela sfilare senza riuscire a non arrossire.

Le succedeva sempre quando arrivavano a quel punto.

In quel momento non si aspettava che diventasse tutto così veloce.

I loro baci erano diventati passionali e profondi, e le loro carezze bollenti e sensuali.
Quando il bisogno di respirare li costrinse a staccarsi, lo afferrò per la mano e se lo tirò dietro finchè non raggiunsero la loro camera da letto.

Con i loro sguardi incatenati e il respiro che si faceva sempre più pesante, Luca prese a tempestarle il collo con una scia di baci e di piccoli morsi, mentre lei rabbrividiva per il contatto.

Con dei gesti sempre più confusi e febbrili, anche lei lo iniziò a spogliare.

Sganciò velocemente i bottoni della sua camicia, e mentre lo guardava intensamente, con un unico gesto, gliela fece scivolare lungo le braccia.

In pochi attimi si erano liberati dei restanti vestiti, ed adesso erano pelle contro pelle, in un contatto tanto bramato da entrambi.

Poi pochi istanti dopo, tanto era l'urgenza di appartenersi, che lui entrò in lei, facendola sua, e la stanza in un attimo si riempì dei loro gemiti.

 

La mattina Anna si svegliò presto ed osservò Luca dormire ancora serenamente, con un braccio che le cingeva la vita.

Avendo due figli, di cui una molto piccola, non avevano mai molti momenti come quello della sera prima per poter starsene soli, ed entrambi ne soffrivano.

Adoravano e amavano intensamente i loro figli, ma sentivano comunque l'esigenza di ritagliarsi dei momenti solo per loro due.

Anna, in quell'istante si sentiva la donna più felice della terra, e avrebbe voluto vedere la sua amica Elena altrettanto felice e serena.

Luca aprì gli occhi e sfiorandole le labbra le sussurrò: buongiorno amore mio

Anna: buongiorno amore... Sai, stamani mi sono svegliata presto, e stavo riflettendo....

Luca incuriosito: su che cosa?

Anna: e se lo facessimo diventare una tradizione?

Luca: cosa?

Anna allusiva: il passare una serata solo noi due... mi sono resa conto che ne abbiamo veramente bisogno, il nostro rapporto ne gioverebbe, ed anche ai nostri figli potrebbe giovarli... che ne dici?

Luca catturò le sue labbra baciandola: ti amo, te l'ho mai detto?

Anna sfiorandogli le labbra sorridente: mi pare di si, ma non mi stanco mai di sentirtelo dire...

Luca, riprendendo il discorso di prima: dici che Elena sarebbe d'accordo?

Anna: secondo me si... potremmo farla passare come la serata "zia e nipoti"

Luca scoppiò a ridere, prima di coinvolgerla in un nuovo intenso bacio

 

Qualche ora più tardi, arrivarono in commissariato, e Luca andò subito in ufficio.

Elena sorridente si rivolse ad Anna: Allora... com'è andata la serata?

Anna sorridendo: benissimo... grazie per aver tenuto Irene... ne avevamo bisogno...

Elena, con aria saccente: lo sapevo... devi ascoltarmi di più...

Anna, prendendo in braccio Irene e riempiendola di baci: amore, ti è mancata la mamma? Poi rivolta ad Elena: la prossima volta ti ascolterò... grazie di tutto, Elena

Elena: stavo pensando... io ed Irene siamo state benissimo senza di voi.... ma se lo facessimo diventare una nostra tradizione? La serata zia e nipoti?

Anna sgranando gli occhi: ma che mi leggi nel pensiero? Ne stavo parlando giusto stamattina con Luca...

Elena: allora siamo d'accordo... la nostra nuova tradizione mi piace proprio...

Dopo domandò: senti Anna, tu hai mica conosciuto un poliziotto di nome Walter Manrico, che ha lavorato qui al distretto qualche anno fa?

Anna ci pensò su, poi rispose: io no... ma secondo me Luca lo conosce..... è al distretto da molto tempo prima di me... e dovrebbero conoscerlo anche Vittoria, Giuseppe ed Ugo

Poi vedendo arrivare verso di loro Vittoria, le chiese: ciao Vittoria, ti ricordi mica di un poliziotto di nome Walter Manrico?

Vittoria stupita: certo! Ma perchè lo chiedi a me Anna?

Anna si voltò verso Elena, facendo chiaramente capire a Vittoria che era l'amica a volere quella informazione.

Elena timidamente: ecco... ieri ero a fare spesa, ed ho conosciuto suo fratello... e mi chiedevo che tipo era questo Walter...

Vittoria sorridente: hai conosciuto William? E' un caro ragazzo... lui e Walter erano molto legati... due fratelli affiatati e complici in tutto... Walter ora vive in Sicilia con Giovanna e il loro figlio... era un bravissimo ispettore, affidabile, affabile, simpatico....

Elena spinta da curiosità: e William?

Vittoria: William è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle, simpatico, dolce... ed è anche un gran bel ragazzo....

Elena, con aria sognante: quello lo puoi dire proprio forte...

Anna osservando divertita l'amica, si divertì a canzonarla: non mi dirai mica che hai avuto un colpo di fulmine?

Elena arrossendo: Anna! Ma che vai a pensare! Ma guarda questa! È un gran bel ragazzo, ma dubito che lo rivedrò.

Anna scoppiando a ridere: d'accordo, la smetto! vado a salutare Luca, e poi io e Irene ce ne andiamo a fare una passeggiata..

Luca, uscì dall'ufficio proprio in quel momento, mentre dall'ingresso del commissariato entrò William, che vedendo Luca, lo chiamò

Luca stupito, gli tese la mano: William.... che piacere rivederti! Come sta Walter? E Giovanna? I ragazzi?

William, stringendo la mano di Luca: stanno tutti benone...

Poi osservando la fede alla mano di Luca: che te sei sposato? wow... quante cose sono cambiate...

Luca sorridendo: si, ed ho 2 bambini... vieni, ti presento mia moglie...

Avvicinandosi ad Anna: William, ti presento Anna... e questa è la mia bambina Irene

William strinse la mano di Anna, poi osservò confuso Irene: ma io questa principessina l'ho conosciuta ieri... ma non era insieme a te..

Anna capì al volo: no, è vero... non era con me... era con la zia Elena... aspetta che te la chiamo... sta lavorando nell'ufficio ispettori

 

Anna euforica entrando nell'ufficio ispettori

Anna: Elena.... Elena... lui è qui... è qui fuori...

Elena: lo so... l'ho visto entrare...

Anna: che fai? Non vieni a salutarlo?

Elena mogia: no... meglio di no...

Anna stupita: io proprio non ti capisco... hai detto che lo trovavi affascinante...

Elena mesta: appunto! Vista la mia mano poco felice con gli uomini, preferisco lasciare perdere... tanto...

Anna trascinando Elena: tanto cosa?? ELENA! Alzati subito da questa sedia, e vieni...

Elena: Hey, ma che modi!! ok... ok... vengo....

Anna sorridente: ecco... brava... ora si che ti riconosco....

Elena, le sorrise: grazie Anna

Anna: e di che? Le amiche ci sono anche per incoraggiarti quando tentenni, no?

 

Anna ed Elena raggiunsero gli altri, e videro che William stava parlando e scherzando con Luca, Vittoria, Giuseppe ed Ugo.

William, alzò lo sguardo, vide Elena, e con un sorriso: Ciao Elena! Ci rivediamo

Elena arrossendo: Ciao! Allora qualcuno al X lo conosci?

William: si.... anni fa ero di casa qui...

Luca, scambiandosi uno sguardo d'intesa con Anna: senti William, ti andrebbe di venire a cena con noi stasera?

William: perchè no?

Anna sorridente: perfetto... alle 20:30 da Borgo Salino a Fiumicino, ok?

William: perfetto

E rivolto ad Elena, le sussurrò facendola arrossire: ci vediamo stasera?

Dopo salutò ed uscì dal commissariato, mentre Anna sussurrando dolcemente ad Elena: me sa che qualcuna s'è presa una bella cotta...

Elena si voltò verso di lei, e sorridendo timidamente: me sa proprio di si...

Poi Anna seguì Luca nel suo ufficiò, mentre gli altri ripresero a lavorare.

 

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