Le Cronache delle pegaso Cuordidrago: Ramil Sable

di KawaTengu_Ronin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro tra le due giovani giumente ***
Capitolo 2: *** Lo smascheramento ***
Capitolo 3: *** La decisione difficile ***
Capitolo 4: *** La sfida degli dei ***
Capitolo 5: *** Le prime armi e i primi poteri ***
Capitolo 6: *** Mukhtar viene esiliato ***
Capitolo 7: *** La casa della veggente ***
Capitolo 8: *** Anansi ***



Capitolo 1
*** L'incontro tra le due giovani giumente ***





















Questa fanfic è ambientata dopo l’incoronazione di Twilight
Le lingue presenti nella fanfic sono arabo, Swahili e Zulu e varie lingue africane come l'amarico, l'oromo, l'hausa, l’Igbo e lo yoruba.
Le cronache delle Pegaso Cuor di Drago
Ramil Sable
 
L’incontro tra le due giovani giumente

Twilight era indaffaratissima con il suo nuovo ruolo di principessa di Equestria, ma c’era sempre qualcosa da fare e lei spesso non sapeva da cosa cominciare,
-“Devo fare un sacco di cose questa settimana, Spike è mai possibile che manchi qualche foglio? ”-
-“  Tranquilla Twilight, i fogli ci sono,  li ho contati tre volte, dopotutto è solo la festa dell’anniversario di Equestria”-
-“Solo? TI rendi conto che è un anniversario importante? Celestia e Luna hanno sempre fatto un ottimo lavoro per questo giorno, ed è tra tre giorni esatti, devo controllare le guardie, visitare i vari locali delle città,  e chissà cos’altro ancora”-
-“Rilassati Twilight, forse dovresti farti un sonnellino, così avrai la mente più fresca”-
-“Ma non posso dormire, c’è un sacco di cose da fare”-,
Twilight ritornò dalle sue carte, mentre Spike non seppe cosa dire o fare,  poi sentì bussare alla porta ed andò ad aprire.
Ed era una visita inaspettata, 
-“Princess Celestia, Princess Luna, che sorpresa”-, le due ex principesse erano vestite con abiti da vacanza, Celestia era contenta di rivedere il suo palazzo ed anche Spike.
-“Ciao Spike, è bello rivedere te e Twilight”-, però Twilight era così indaffarata con le sue carte che non si era accorta di niente, 
-“Come mai siete qui? Siete in visita per controllare il lavoro di Twilight?”-, 
Luna lo corresse
-“A dire la verità siamo qui per l’anniversario di Equestria, e vorremmo aiutare Twilight”-
-“ Sta diventando matta per quell’anniversario, come vedete non si dà tregua”-
-“Forse dovresti parlarci tu sorellona”-
-“Vado, Luna”-, Celestia si avvicinò a Twilight e la chiamò, Twilight quando la vide abbracciò forte la sua ex maestra,
-“Princess Celestia, che sorpresa, che cosa ci fa lei qui?”-
-“Credo che dovremo parlare io e te”-.
Così davanti ad un buon tè e dei biscotti si misero a parlare, 
-“E’ tutto così complicato, lo so che essere la Principessa di Equestria non era facile, ma non mi aspettavo tante cose complicate per un anniversario”-, Celestia sorrise, 
-“Cara Twilight, non puoi sperare che tutto vada bene, dopotutto nemmeno la tua incoronazione è andata come avevi progettato”-
-“E’ vero, ma se fallissi questo avvenimento?”-
-“Non ci devi pensare, piuttosto io e Luna siamo qui perché la pensione è molto noiosa, e volevamo passare un po' di tempo con i nostri sudditi”-
-“ Ma io non posso chiedervi di aiutarmi devo farcela da sola”-
-“ Twilight, tu non devi chiedere niente, saremo noi ad aiutarti, ci manca molto la vita qui a palazzo”-, Luna poi ebbe un’idea, 
-“Io ho un’idea Celestia, perché non prendiamo il posto di Twilight per un po'? E’ già al trono da molto tempo, e tu non volevi ritornare al nostro luogo di villeggiatura” -
-“ E’ una splendida idea, Twilight, tu vai a riposarti, fai un viaggio, noi saremo qui non appena ritornerai, ci penseremo noi  all’anniversario di Equestria”-
-“Ma io non posso chiedervi di…..”-
-“Silenzio, come tua maestra sono sicura di quello che dico, ora vai a fare i bagagli e Spike ti aiuterà,  un po' di distrazione ti farà bene, penseremo noi a parlare con i cittadini”-.
Celestia insistette così tanto che alla fine Twilight cedette, così lei e Spike le salutarono e partirono da Canterlot con un treno.
Il viaggio era lungo e Twilight si era portata vari libri, mentre Spike fece un pisolino.
Dopo un po' di tempo si svegliò, e parlò a Twilight,  
-“Dimmi un po', Twilight, quale meta hai scelto di quelle che ti ho dato i dépliant?”-
-“In realtà nessuna, perché ho scelto una meta che non ho mai avuto la possibilità di andarci, un di quelle insomma”-
-“ E quale hai scelto, allora?”-
-“Il villaggio Somnambula, sarà bellissimo, è un posto così caratteristico, e non ci sarà bisogno di una guida, chiederemo a Somnambula di farci da guida”-
-“ Ma lei è indaffarata in quel villaggio, non era meglio mandarle un messaggio prima?”-
-“Vorrà dire che alloggeremo in un hotel, qual è il problema? Ho sempre desiderato di vedere quel villaggio”-
-“In effetti potrà essere un’ottima distrazione dalla vita da palazzo”-. 
Dopo alcune ore arrivarono al sud di Equestria, proprio alla fermata del Villaggio Somnambula. 
Twilight e Spike presero i bagagli e cercarono in giro la loro amica pegaso, il villaggio non era enorme ma neanche piccolo quindi non sapevano da che parte cominciare.
Chiesero ad un pony ambulante se sapeva dove fosse Somnambula, e lui indicò un tempio ad ovest dove lei stava pregando.
Twilight e Spike andarono a quel tempio, poi videro con sorpresa che c’era Starswirl vicino ad esso. 
Il vecchio mago si girò e vide Twilight,
-“Oh Principessa Twilight, che bello vederla”-
-“ Salve Starswirl, cosa sta facendo qui?”-
-“Sono qui perché devo parlare con Somnambula, sto aspettando che esca dal tempio, e voi due cosa fate qui? ”-
-“ Siamo in villeggiatura, per distrarci dalla vita di palazzo, e ho pensato di far visita al villaggio di Somnambula, conosco poco di questo villaggio”-
-“ Allora dovresti visitare il museo e la biblioteca ci sono ancora dei vecchi papiri antichi, solo che hai bisogno che qualcuno del luogo te li traduca”-
-“Ma cosa sta facendo Somnambula in quel tempio?”-
-“Lei sta pregando, una volta al mese va in quel tempio e prega”-
-“Prega…per chi?”-
-“ Per una sua amica, una sua cara amica, un’amica che non ha mai più rivisto, ed è sepolta lì”-,
Twilight vide un cartello vicino al tempio, si avvicinò e lo lesse
-“Tempio di Ramil Sable? Di norma dovrebbero esserci templi dedicati agli dei, chi era Ramil?”-
-“Te l’ho detto, era la migliore amica di Somnambula”-
-“ Ma io conosco le sue storie, e nessuna storia menziona il nome di Ramil Sable”-
-“ Somnambula mi aveva promesso di raccontarmi la sua storia e difatti proprio oggi le ho chiesto di raccontarmela, forse te la racconterà”-,
Twilight salì le scale, ma due pony di guardia la fermarono,
-“Siamo spiacenti, nessuno al di fuori del villaggio può entrare”-
-“Cosa? Ma come vi permettete, io sono la Principessa Twilight”-
-“Mi dispiace principessa, ma abbiamo delle regole, nessuno a parte gli abitanti del villaggio possono entrare in questo tempio”-.
Twilight si sentì offesa, ma in quel momento uscì Somnambula,  che aveva sentito quelle voci, la quale parlò con le guardie, e chiese di far passare i suoi amici per questa volta.
Twilight vide come era bello il tempio, pieno di geroglifici e illuminato da delle torce di fuoco, poi vide delle armi dentro delle bacheche.
-“ma….ma queste sono armi divine, sono appartenute ai grandi dei equigizi, cosa ci fanno qui?”-, Somnambula le spiegò, 
-“Queste armi, cara Twilight, io le ho maneggiate chissà quanti anni fa, e sono qui perché appartenevano alla mia amica Ramil”-
Twilight fu impressionata,
-“ Ma tu non hai mai avuto un’arma, in tutte le tue storie non hai mai usato armi”-
-“Sei sempre piena di domande, prima di chiarire la cosa fammi prima finire di pregare  davanti a questo sarcofago”-.
Somanmbula si mise davanti ad un sarcofago equigiziano e lo aprì, poi unì gli zoccoli e pregò, Spike guardò dentro il sarcofago, dentro c’era una mummia di pegaso con un amuleto.
-“Ehm…Somnambula? Quella è una vera mummia? Non c’è pericolo che si svegli e ci faccia del male?”-
Tenendo sempre gli occhi chiusi lei rispose, 
-“ Tranquillo Spike, non si sveglierà, e poi non potrebbe farci del male, questa è la mummia della mia amica Ramil Sable”-, anche Twilight vide la mummia, e notò l’amuleto al collo, 
-“E’ davvero un bel amuleto quello”-
-“Quello mia cara Twilight, è un amuleto unico al mondo, è l’amuleto di Khepri”-
-“Khepri? Il famoso dio scarabeo? Come ha fatto ad averlo?”-
-“Ti spiegherò tutto quando arriveremo a casa mia, prima fammi pregare per lei, una volta al mese vengo in questo tempio e prego per lei, che ora starà tra gli dei equigiziani”-.
Dopo due minuti Somnambula chiuse il sarcofago, e poi accompagnò tutti fuori dal tempio, e poi li condusse a casa sua.

-“Cara Twilight, ti va un buon tè? ”-
-“Mi piacerebbe tanto”-
-“Allora lo preparo per te, Spike e Starswirl”-.
Somnambula portò un vassoio con dei dolci e dei tè dopo circa dieci minuti, poi si sedette ad un tavolo assieme a loro,  e fece una domanda a Twilight,
-“Allora cara Twilight, cosa ti porta nel mio villaggio?”-
-“ Sono qui in vacanza, le principesse sono tornate per un po', e allora ho pensato di farti visita, ma non pensavo di trovare anche Starswirl”-
-“Lui si trova qui perché gli avevo promesso tempo fa di raccontargli la storia della mia amica Ramil”-
-“Ora che ho saputo queste cose sono molte le domande che vorrei porti, chi è questa Ramil Sable? E se è stata davvero tua amica perché non appare nelle tue storie? E poi….hai davvero incontrato gli dei equigiziani?”-, 
Somnambula era contenta di tutta quella curiosità, così da un armadio prese dei papiri con dei disegni, c’erano disegnati diversi pony, lei indicò sé stessa poi lì vicino a lei c’era una pegaso, era di colore verde chiaro, aveva gli occhi verdi, la criniera era arancione, e la coda era arancione con un tratto centrale di color azzurro, indossava un copri fronte sulla testa, e un mantello azzurro sulla schiena e il suo cutie mark era uno scarabeo verde, inoltre Twilight vide una cosa strana, la pegaso aveva sulla testa, sul muso, sul corpo e sulle zampe delle strisce di colore rosso. 
Twilight vide quel disegno

-“ Ma che strano, una pegaso con delle strisce, molto particolare”-, Somnambula aggiunse qualcosa,
-“E’ particolare perchè Ramil era una mezzosangue, suo padre era un pegaso, un guerriero gallico della Gallia, mentre invece sua madre era una zebra”-
Twilight era incredula,
-“Come? Una zebra? Ma non ho mai sentito di situazioni di zebre e pony che hanno dei figli”-
-“Al giorno d’oggi non succede, eppure all’epoca quando le zebre vennero nel nostro villaggio molti pony si sposarono con delle zebre, e Ramil era uno di questi incroci, però i figli che nascevano o erano zebre, o erano pony con delle strisce nere, ma lei era l’unica pony con le strisce rosse, perché suo padre aveva baffi e criniera rossi”-
-“In quale villaggio scusa? Non riesco a capire niente, tu non sei nata ad Equestria? ”-
-“ No Twilight, io sono nata nell’Equigitto, nello Zebrafrica”-
-“Come è possibile?”-, 
Starswirl rise,
-“Eh eh, cara Twilight, anche io ero incredulo come te, ma poi Somnambula mi spiegò meglio”-.
E Somnambula chiarì meglio la conversazione a Twilight,
-“Vedi Twilight, tutte le storie che narrano di me sono vere, ma io ho vissuto in Equigitto, ho avuto avventure anche lì e assieme alla mia cara amica Ramil”-
-“ Ma come mai non si parla di lei?”-
-“Vedi Twilight, la leggenda di Ramil si tramanda in questo villaggio e solo in questo villaggio, perché lei era un’eroina per noi e se si venisse a sapere delle sue armi e del suo tempio qualche ladro con brutti scrupoli potrebbe rubarli, anche se quelle armi sono protette da forti magie, solo io e Ramil potevamo utilizzarle, negli zoccoli di pony comuni diventerebbero armi normali ”-
-“Ma Ramil come mai è morta?”-
Somnambula si rattristì,
-“ E’ una cosa molto triste, quando gli dei ci dissero di lasciare l’Equigitto per venire qui ad Equestria, lei dovette partire ed io dovetti venire qui, però lei promise di tornare, e difatti ritornò, ma purtroppo io non ero qui ad aspettarla”-
-“ Come mai?”-
-“ Dovresti saperlo, ero già stata scelta da Stygian per far parte dei Pilastri di Equestria, e quindi quando intrappolammo il Pony delle ombre io finì con i miei amici nel Limbo, e quando ritornai nel mio villaggio dopo che tu ci hai liberati scoprì dai discendenti di Ramil che lei era venuta qui, aveva mantenuto la promessa, purtroppo lei non poteva sapere dove ero, la gente mi disse che lei mi cercò in tutta Equestria persino nella Duat, ma lei non mi trovò, poi rinunciò a cercarmi e governò il villaggio al posto mio, per proteggere ciò che avevo lasciato, fece altre avventure senza di me, avventure che sono scritte nei papiri del tempio e nella casa dei suoi discendenti, scoprì anche che la Sfinge che avevo esiliato era tornata, purtroppo quella volta non c’ero, Ramil uccise la Sfinge con le sue armi”-
-“Con le sue armi? La tua amica era un po' violenta”-
-“Sì, è vero, Ramil usava il cervello ma spesso preferiva usare i muscoli, ma se ha ucciso la Sfinge è perché quella bestia aveva insultato il mio nome”-
-“Ah capisco, quindi Ramil ti ha solo difeso, immagino deve essere stato duro per te scoprire  che quando sei tornata che la tua amica era venuta a cercarti ma non ti ha trovato”-
-“Sì, per me fu un brutto colpo al cuore, per questo una volta al mese prego nel suo tempio che gli abitanti all’epoca le costruirono, comunque sia ora vi racconto la sua storia, e credetemi nessuno ve la racconterà meglio di chi ha vissuto con lei, ossia io la sua migliore amica, dobbiamo fare solo un salto lontano nel tempo, nell’antico Equigitto”-.

Nel passato
Ci troviamo nello Zebrafrica, in un punto non precisato dell’Equigitto, quando il territorio era sotto l’influenza dei Greyci e dei Roarmani, siamo nel Villaggio originale di Somnambula chiamato Harim, il villaggio è molto grande ci sono piramidi, un palazzo reale, una grossa città di case equigiziane, un grosso mercato, il fiume Nilo che attraversa il villaggio rende fertile i terreni vicini.
In tutte le strade c’erano diversi pony ed unicorni e pegasi, ma non erano i soli c’erano anche diverse zebre maschi e femmine, indossavano tutti abiti leggeri per proteggersi dal caldo, e per le strade e nei mercati si vedevano altre creature, come gli Abada, degli unicorni che rassomigliavano a delle antilopi con due corni , uno sulla fronte l’altro vicino al muso, poi dei Kelpie, dei pony con la criniera fatta di acqua, ed inoltre degli Okapi, che spesso erano mercanti.
Somnambula all’epoca era una giovane puledra, non era tanto piccola, ma neanche grande, stava passeggiando per le strade assieme a sua madre, si avvicinarono ad una bancarella gestita da un Okapi, dovevano comprare del cibo, l’Okapi illustrò il suo cibo, 
-“Prego signora, oggi ho della buona frutta, dei datteri, del cocco, bacche del deserto, acqua di cactus, ho anche delle alghe che dei pescatori mi hanno dato, se cerca del pesce fresco potrei indirizzarla ad un mio amico più in là”-,
la madre di Somnambula era d’accordo, però scelse un po' di cibarie dell’okapi, però quando lei prese la borsa apparirono due pony incappucciati e con una parte del cappuccio che gli copriva il muso, avevano delle daghe con loro, erano intenzionati a fare una rapina, 
-“Questa è una rapina, metti gli zoccoli in vista, vogliamo il tuo incasso”-, l’okapi si arrese, 
-“Va bene, va bene, vi darò i soldi, ma non fatemi del male”-, uno di quei pony vide la borsa della madre di Somnambula,
-“Ehi tu, pegaso, dacci la borsa”-,
-“No, fermi, non potete farlo, ci sono le guardie qui in giro”-
-“Dammi la borsa ho detto”-, il pony prese con forza la borsa della pegaso, poi entrambi risero e scapparono, Somnambula era incredula, 
-“E’ incredibile, come può comportarsi certa gente?”-, ma un urlo si sentì da un tetto,
-“NON ABBIATE PAURA, PONY, IL GUERRIERO DI SEKHMET E’ QUI PER AIUTARVI”-, Somnambula alzò gli occhi e vide sul tetto un pony con un vestito bianco che gli copriva gli zoccoli e il corpo, inoltre indossava la maschera di una leonessa d’oro e la sua voce sembrava modificata.
II cosiddetto guerriero di Sekhmet, fece un salto su un altro tetto, e corse veloce per rincorrere i due ladri pony, i furfanti non si erano accorti di lui, intanto lui li stava raggiungendo, poi fece un salto su un altro tetto, poi saltò addosso a loro, li picchiò con gli zoccoli, poi un altro pony arrivò da un angolo, 
-“Ehi tu, guerriero di Sekhmet?  Lascia stare i miei ragazzi”-, il pony prese una daga, il guerriero lo guardò, 
-“Rubare è sbagliato, non te lo hanno insegnato?”-
-“ Non mi hanno insegnato un bel niente”-, il pony si caricò e cercò di colpire il guerriero, ma lui schivò, allora lui prese un’altra arma, un’ascia, il guerriero cominciò a sembrare arrabbiato, 
-“ Quindi cerchi la guerra, e guerra sia ”-, il guerriero prese dalla sua cintura un khopesch, una spada d’oro curva equigiziana, ci fu un bel confronto di fendenti e il pony ladro sembrava in difficoltà, alla fine il guerriero lo colpì diverse volte e lo fece cadere, tutti e tre i pony ladri erano a terra, in quel momento arrivarono delle guardie reali. 
Somnambula e sua madre e l’okapi avevano visto la scena, il guerriero si avvicinò a loro,    
-“Tenete, questa borsa e questi soldi sono vostri, il guerriero di Sekhmet vi saluta”-, dopo aver detto quella frase il pony guerriero fece un salto lungo e scappò per i tetti, 
Somanmbula era incredula, 
-“ Chi era quello, mamma?”-
-“Non lo so, Somnambula cara, non lo so”-, uno delle guardie reali in armatura si avvicinò, si trattava di una zebra maschio, che spiegò tutto,  
-“Quello lì, è il guerriero di Sekhmet, indossa la maschera della dea Sekhmet, per portare giustizia nella nostra città, nessuno sa chi sia, né da dove venga, è apparso all’improvviso, e da quando lui è qui il nostro lavoro è più facile”-,
la madre di Somnambula riconobbe la guardia, 
-“ Ma io ti conosco, tu sei Hamzah, una delle guardie del faraone”-
-“ Esatto signora, ed io conosco voi dato che vostro marito è uno scriba del faraone”-
-“Ma da quando quel guerriero è apparso?”-
-“ Da pochi giorni, ancora nessuno lo conosce, e non sappiamo niente su di lui, sappiamo solo che è nostro alleato, e sa combattere bene, ha già fermato diversi ladri”-
-“Deve essere uno molto dedito alle divinità se indossa la maschera della dea Sekhmet”-
-“Deve essere sicuramente così, ora vi lascio alle vostre commissioni, mentre io torno a palazzo”-.
Somnambula vide la zebra andare via,
-“ Mamma? Ma chi era quella zebra? ”-
-“ Si chiama Hamzah, ed è una delle guardie del faraone, inoltre è una delle guardie del principe Hisan, dato che papà lavora a palazzo ti presenteremo il faraone e suo figlio, sarà conveniente per te, se parliamo bene tu potresti un giorno prendere il posto di tuo padre e diventare consigliera del figlio del faraone”-
-“ma io….non so se posso diventare una consigliera”-
-“Tu sei già molto saggia cara Somnambula, sarai un’ottima consigliera, ora torniamo a fare la spesa”-.
Una volta tornata a casa, Somnambula vide da fuori la finestra il palazzo del faraone, e notò qualcosa di strano, vide il guerriero di Sekhmet che saltava da un tetto all’altro, e poi entrò nel palazzo attraverso una finestra.
Per la giovane Somnambula sembrava strano così andò a dirlo alla madre, la quale non sapeva come rispondere,
-“Non capisco, piccola mia, forse è andato a parlare con il faraone, oppure ha visto un ladro entrare a palazzo, non saprei, perché mai questo nuovo eroe dovrebbe entrare a palazzo?”-,
Somnambula non sapeva cosa pensare, anche perché solo oggi aveva conosciuto questo eroe, però pensò di andare nel pomeriggio a parlare con il suo amico Hisan.
Per fortuna grazie ai suoi genitori, Somnambula ed Hisan già erano amici quindi le era permesso andare in giro per il palazzo.
Somnambula nel pomeriggio andò a palazzo, le guardie la fecero passare, lei poi cercò il principe Hisan, i servitori le dissero che il principe stava studiando nella sua stanza  e non poteva essere disturbato, ma Somnambula bussò alla stanza, ed Hisan uscì fuori,
-“ 'awh marhaban Somnambula (Oh, salve Somnambula) ”-
-“marhaban ya 'amir (Salve, principe)”-
-“Che cosa ci fai qui?”-
-“ Ecco….sono qui perché vorrei parlarti”-
-“ Nessun problema, parlo con il mio maestro e le chiedo se posso fare una pausa”-. Hisan chiuse la porta, poi dopo un po' uscì e la chiuse.
-“Lei ha detto di sì, posso riposare per un po', allora che mi volevi dire?”-
-“Vieni con me, è meglio trovare un posto solo per noi due”-, Hisan seguì la pegaso e camminarono per il palazzo, Somnambula raccontò al principe del Guerriero di Sekhmet, 
-“Capisco, ho sentito parlare di lui,  o meglio, le guardie mi hanno informato su di lui, sembra che lasci un messaggio alle guardie per sapere dove incontrarle per catturare malfattori, ma non ho mai visto questo guerriero”-
-“ Volevo dirti che proprio stamani ho visto il guerriero saltare tra i tetti ed intrufolarsi nella finestra del tuo palazzo”-
-“Ne sei sicura? Io non visto niente, hai provato a chiedere alle guardie? Sono loro che devono controllare intrusioni nel palazzo”-
-“Ora vado a chiedere alle guardie, vieni con me?”-
-“Certamente”-.
Somnambula e Hisan andarono da delle guardie, lei disse dell’intrusione a palazzo del guerriero, ma nessuna guardia lo aveva visto, fu molto strano, però poi arrivò la zebra che la pegaso incontrò al mercato, lui le rispose,
-“Cara Somnambula, non devi preoccuparti, io l’ho incontrato”-
-“Sul serio? E non hai fatto niente?”-
-“Perché avrei dovuto? Il Guerriero di Sekhmet è dalla nostra parte a volte si ferma a chiacchierare con me,  ma nemmeno io conosco la sua identità, poi se ne va via, non fa niente di male, perlustra solo il palazzo, tutto qui, come facciamo noi guardie”-.
In quel momento arrivò una zebra femmina grande quanto Hamzah, indossava un mantello verde sulla schiena, degli orecchini d’oro e degli anelli sul collo, 
-“ Ehi, Hamzah? Hai visto tua sorella?”-
-“Oh, no mamma, lei in questo momento…..se non sbaglio dovrebbe essere con Hisan”-
-“Ma vedo che il principe è qui, quindi Ramil dov’è?”-, 
Hisan si spiegò,
-“Mi scusi signora Mimea, ho chiesto a sua figlia se potevo fare una pausa, ora sono in compagnia della mia amica Somnambula”-
-“ Come vanno gli studi con mia figlia, principe?”-
-“Vanno bene, non voglio creare un incidente tra le nostre razze”-
-“E non succederà, ma se avrai bisogno di consigli sappi che io mio figlio e mia figlia siamo sempre presenti per aiutarti, io devo andare, ci vediamo Hamzah”-
-“ Tuonane baadaye, mama (Ci vediamo dopo , mamma)”-, le due zebre se ne andarono, rimasero solo Somnambula ed Hisan.
Lei però voleva sapere delle cose,
-“Scusa Hisan? Ma posso sapere chi sono quei due?”-
-“ Vuol dire che non hai mai conosciuto Hamzah? E’ l’unica guardia zebra di mio padre, ed è forse uno dei più forti, l’altra zebra è Mimea, è sua madre”-
-“ Non avevo mai fatto caso a delle zebre qui a palazzo”-
-“Non sei una buona osservatrice, loro vivono vicino al palazzo, e a volte abitano qui su richiesta di mio padre, facevano parte di una tribù di zebre, che però decise di venire a vivere qui ad Harim, la signora Mimea è una specie di medico, prepara pozioni ed unguenti fatti da ingredienti che conosce solo il suo popolo, è il medico di famiglia, e mio padre ha concesso a suo figlio Hamzah  di diventare una sua guardia, essendo una zebra è molto forte e si è allenato molto”-
-“Dal dialogo di prima pare che abbiano una altro membro, che ti fa lezioni, una zebra ti fa lezioni?”-
-“Beh, non è proprio una zebra, è una femmina però….è meglio che te la faccia conoscere, la conosco da molto più tempo di te”-.
Hisan accompagnò Somnambula alla stanza reale, 
-“Eccola, Somnambula, lei è la mia maestra”-, Somnambula vide una pegaso che stava affacciata alla finestra, e poi si girò verso di loro, era di colore verde chiaro, aveva gli occhi verdi, la criniera era arancione, e la coda era arancione con un tratto centrale di color azzurro, indossava un copri fronte sulla testa, e un mantello azzurro sulla schiena, e aveva sul suo corpo delle strisce rosse, Somnambula fu sorpresa, non aveva mai visto un pony così, Hisan la presentò a lei, 
-“Cara Somnambula, lei è , cara Ramil, lei è Somnambula, anche lei è una mia cara amica”-, 
la pegaso striata si avvicinò a Somnambula, 
-“Così tu sei un’amica di Hisan? Nimefurahi kukutana nawe”-
-“Cosa? Non credo di aver capito”-
-“E’ una frase in lingua Zwahili, significa Piacere di conoscerti”-, Hisan spiegò a Somnambula, 

-“Ramil mi sta insegnando le lingue del suo popolo e nel  frattempo mi fa ripassare l’Equigiziano”-
-“Non capisco, perché dovresti conoscere le lingue delle zebre?”-
-“E’ mio padre che lo vuole, vuole che abbia buoni rapporti con le altre razze, non tutti parlano la nostra lingua in città, quindi a volte ho bisogno di Hamzah o di Ramil, loro conoscono diverse lingue di queste terre, e Ramil mi aiuta, e nonostante lei sia straniera è molto più brava di me con i geroglifici”-
-“Ma…non capisco”-, Ramil si avvicinò al principe,
-“Ben caro Principe ho lasciato un papiro con degli esercizi ti lascerò da solo e tu li farai, mentre io me ne vado un po' in giro per il palazzo”-
-“Fai pure Ramil, vedrò di fare meno errori”-
-“Gli errori si fanno perché poi si possono correggere, la pratica rende perfetti, ora io vado”-, Ramil se ne andò, e Hisan si sedette sul suo banco.
-“Scusa Somnambula, ma devo fare i compiti, ci vediamo un’altra volta”-
-“Va bene, io intanto devo andare da una parte”-.
Somnambula chiuse la porta e poi si mise a cercare la pegaso striata, la trovò che stava passeggiando per un terrazzo con le piante.
Si avvicinò piano a lei e le parlò,  
-“ Ehi scusa? Tu sei…..tu sei Ramil…..giusto?”-, la pegaso striata si girò verso di lei,
-“Certo, e da quanto ho capito tu sei Somnambula, sapevo già di te ma è la prima volta che ti vedo, Hisan mi ha parlato di te, sei sua amica”-
-“ Esatto, e però vorrei chiederti delle cose”-
-“ Di che si tratta?”-
-“ Ho conosciuto tuo fratello e tua madre, però…..c’è una cosa che mi incuriosisce”-
-“Si tratta del fatto che ho una madre zebra e un fratello zebra mentre io sono una pegaso con le strisce?”-
-“Non volevo insultarti, è che non avevo mai visto una pegaso come te”-
-“Lascia che ti spieghi, mia madre era sposata con un capotribù zebra di nome Ghassan, poi però si trasferirono con il loro popolo qui, mio fratello era piccolo, quando vennero a vivere qui Ghassan decise di fare il gladiatore nelle varie arene dell’Equigitto”-
-“E lui dov’è?”-
-“Lui….lui portava sempre un sacco di soldi per la sua famiglia,  purtroppo anni fa è stato ucciso da un drago del fuoco gladiatore ed è morto”-
-“ Oh mi dispiace”-
-“Io non l’ho mai conosciuto, però Ghassan non era mio padre, il mio vero padre era un guerriero gallico proveniente dalla Gallia, mia madre lo salvò da una nave roarmana perché era stato catturato come schiavo, lei lo nascose qui, poi tra i due nacque l’amore, e poi……dopo molti mesi sono nata io, mio padre aveva la criniera e i baffi rossi, per questo ho le strisce rosse, non è una cosa comune che il figlio pony di una zebra ed un pony abbia le strisce colorate, di solito sono di colore nero, il mio è un caso particolare”-
-“Tuo padre deve essere sicuramente un tipo fortunato ad aver conosciuto tua madre”-
-“Lo era, mio fratello non lo considerava un patrigno, anzi si allenavano insieme, e mi allenavo assieme a loro anche io, purtroppo tre anni fa è morto anche lui”-
-“Mi spiace, tua madre ha perso due mariti”-
-“ Ed io e mio fratello abbiamo perso un padre, mio padre decise di fare il gladiatore anche lui, portava molti soldi anche lui, ma sfortunatamente anche lui perse la vita contro un drago del fuoco gladiatore”-
-“Che brutta scelta”-
-“Mio padre decise così, ma la voglia di combattere è dentro di me come anche in mio fratello, Hamzah non mi ha mai considerata una sorellastra, ma mi vuole bene anche se sono una mezzo sangue, forse a volte mi vuole troppo bene, spesso io e lui ci alleniamo, dopotutto io essendo una pegaso per metà zebra sono veloce, agile e resistente, e sinceramente io vorrei fare di più per il mio popolo, di solito aiuto mia madre a procurarsi gli ingredienti nel deserto e nelle oasi, a volte ci tocca viaggiare lontano per raggiungere la savana e cercare ingredienti anche lì, per fortuna che noi zebre abbiamo la conoscenza di varie lingue zebrafricane, e modestamente sono stata in grado di apprendere in poco tempo anche l’equigiziano, dopotutto il mio nome è in parte equigiziano e in parte prancese, dato che mio padre era della Gallia, sono fortunata ad avere mio fratello, e anche ad avere mia madre, però avrei voluto combattere assieme a mio padre”-
-“Combattere è molto pericoloso”-
-“Lo so, ma io sono molto forte, mi alleno con le guardie amiche di Hamzah, e poi molte altre zebre hanno scelto di combattere in varie arene, specialmente mia zia zebra Nyasi, lei è una forte gladiatrice e nessuno ancora l’ha sconfitta, lei è la sorella maggiore di mia madre, ma mia madre non vuole che faccia la gladiatrice”-
-“ Dopo quello che è successo ai tuoi due padri, mi sembra normale che tua madre sia preoccupata”-
-“ma io non voglio fare la gladiatrice, voglio fare la guardia, proteggere il mio popolo, proteggere il faraone e il principe e…e se avessi degli amici proteggerei anche loro”-
-“ Vuol dire che non hai amici?”-
-“ L’unico mio amico è mio fratello Hamzah, non ho mai avuto occasione di farmi degli amici, a parte Hisan, ma non so se lui potrà essere sempre mio amico, è pur sempre il principe, alcuni pony ed okapi mi guardano strana forse perché sono una pegaso con le strisce”-. 
Ramil era silenziosa e pensierosa, Somnambula però volle parlarle, 
-“Ramil?”-
-“ Cosa c’è?”-
-“ Anche io non ho amici, eccetto Hisan, e da come ti vedo sembra che tu sia più grande di me di un anno, voglio dire, a me  non importano le tue strisce, credo che tu sia unica e questo ti renda speciale, e poi…..il tuo cutie mark, è uno scarabeo?”-, la pegaso striata guardò il cutie mark che era proprio uno scarabeo verde,
-“ Sì, nella mia tribù veneravamo altri dei, poi quando siamo venuti qui ci siamo convertiti alla vostra religione, sono molti gli dei che preghiamo, come Horus, Thoth, Iside, Osiride, Sekhmet ed anche Khepri, il dio scarabeo, un giorno quando ero piccola ho pregato davanti alla statua di Khepri ed è apparso il cutie mark, credo che rappresenti la mia connessione con gli dei”-
-“ E’ un cutie mark con un bel significato, mi piacerebbe conoscere meglio il tuo popolo”-
-“Credo che dovremo fare le presentazione meglio di come abbiamo fatto”-, Ramil porse lo zoccolo a Somnambula, 
-“Cara Somnambula, io sono Ramil Sable, ed entrambi i miei nomi significano sabbia”-
-“ Ed io sono Somnambula, in lingua antica significa colei che cammina nel buio”-
-“ Spero che questo possa essere l’inizio di una nuova amicizia”-
-“Lo spero anche io, a proposito conosci qualcosa sul Guerriero di Sekhmet?”-.
-“Lo conosco solo di fama, è un giustiziere molto agile”-
-“Tuo fratello ha detto di averlo incontrato diverse volte”-
-“Ogni pony ha le sue fortune”-




Continua….



My Little Pony by Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 2
*** Lo smascheramento ***


Lo smascheramento
Nel presente
 
Dopo una bella nottata di sonno, Twilight, Spike e Starswirl si svegliarono, e sentirono un buon profumo venire dalla cucina, andarono a controllare, e videro che Somnambula aveva preparato diverse pietanze tra cui pancakes e brioche.
Twilight fu sbigottita
-“Hai davvero fatto tutto quanto tu Somnambula?”-
E la Pegaso equigiziana rispose ridacchiando
-“  Eh eh, diciamo di sì, il fatto è che non ho mai occasione di avere ospiti e poi mi sono fatta aiutare da un mio amico, eccolo qua”-.
Dalla cucina c’era un pony verde chiaro con vesti da mercante.
-“ Buongiorno a tutti, salve principessa Twilight”-
Somnambula lo presentò ai suoi amici
-“  Questo qui cara Twilight lui è uno dei discendenti di Ramil, lui si chiama Dune e vive nel mio stesso quartiere”-, il pony si rivolse a Somnambula
-“ Hai parlato a loro della mia antenata?”-
-“ Quasi, ho appena cominciato, per il momento ho solo detto di quando la incontrai”-
-“ Ma loro lo sanno che la leggenda non deve uscire dal villaggio, vero?”-
-“ Certo che lo sanno, glielo ho detto, non vogliamo certo che dei ladri rubino nel tempio della tua antenata?”-
Twilight notò che il pony non aveva strisce e lo disse a Somnambula, 
-“ È vero Twilight, ma non tutti i discendenti di Ramil Sable hanno le strisce alcuni però le hanno, quando lei ritornó qui lei si sposò e mise su famiglia, e Dune fa parte della tredicesima o quattordicesima generazione”-
Twilight poi disse la sua promessa 
-“Io ti prometto che non farò parola con nessuno riguardo alla sua storia, però siamo ansiosi di sapere il continuo”-.
-“Va bene vi racconterò di quando io e Ramil abbiamo incontrato il Guerriero di Sekhmet”-
-“E avete scoperto anche chi era?”- 
-“ Sì, in realtà lo scoprì io”-
Nel passato
 
Somnambula e Ramil cominciarono ad uscire spesso insieme, le loro madri erano contente che ognuna delle loro figlie fossero una l'amica dell'altra.
Somnambula portava spesso Ramil per le vie della città, e Ramil la lasciava assistere agli allenamenti con le guardie, e Somnambula poté vedere quanto Ramil era forte, era agile e veloce con diverse armi, non perdeva mai contro le guardie eccetto contro suo fratello Hamzah.
Ma il fratello era sempre felice e fiero di poter stare con la sorella anche in combattimento, dopotutto entrambi si sono allenati grazie ai loro padri. 
Anche in quel momento Hamzah si congratulò con la sorella.
-“  Sei sempre la migliore, sorellina, con il khopesch hai sempre fatto progressi, però vorrei vederti spesso combattere con la lancia, dopotutto era l'arma preferita delle zebre”-
-“  Hai ragione fratello, userò più spesso la lancia, ma non voglio farti male”-
-“ Usa allora la lancia di addestramento, perché sei sempre stata brava con la lancia”-
Ramil si tolse un po' il sudore con un panno, poi ritornó da Somnambula
-“ Allora Somnambula? Mi sono allenata parecchio, ti va di andare alle terme?”-
-“ Le terme? Ci sono andata solo con i miei genitori, non ci sono mai andata da sola”-
-“  E non andrai da sola, tu verrai con me, una buona ora alle terme ci farà bene, mi ci porta spesso mia madre”-.

Le terme equigiziane era copiate da quelle roarmane, c erano belle vasche di acqua calda, con delle belle decorazioni e anche un posto usato come sauna.
Una volta tolti i vestiti, le due Pegaso si misero addosso un asciugamano e poi entrarono in acqua. 
Ramil era felice ogni volta che entrava in acqua, 
-“  Aaah, che sollievo, quest'acqua è calda al punto giusto”-
-“Anche a me piace stare qui, questo posto è rilassante”-
-“Dì un po', Somnambula? Che rapporto hai con il principe Hisan? E’ per caso il tuo amichetto intimo? Nel senso è il tuo futuro fidanzato?”-,
Somnambula arrossì, 
-“No, no, che cosa pensi mai? Siamo solo amici, se lo conosco è perché mio padre lavora per il faraone,  tu piuttosto, penso che passi più tempo con lui, non sarai tu innamorata di lui?”-
-“ Io non sono il tipo di puledra che pensa all’amore, lui è solo un pony a cui do lezioni di lingua e storia delle zebre,  può darsi che un giorno quando sarò più grande io voglia cercare un buon pony con cui avere una famiglia, oppure cercare un fidanzato zebra”-
-“Che cosa pensi di fare in futuro?”-
-“ Non è una cosa che mi piace dire, mia madre è contraria”-
-“E cosa sarebbe?”-
-“Vorrei diventare una guardia reale, io sono forte in combattimento, e  potrei proteggere il faraone, Hisan e anche il mio popolo, cioè sia i pony che le zebre”-
-“ Ti ho visto spesso in allenamento, credo che potresti essere una buona guardia, ma forse tu madre vuole che diventi come lei”-
-“Ma io sono già come lei, conosco perfettamente le sue ricette, le sue medicine, gli ingredienti, credimi conosco molte cose sul mio popolo, cioè le zebre, è difficile passare inosservata se hai le strisce e sei un pony, soprattutto una come me con le strisce rosse”-
-“A me le tue strisce piacciono, mi piacciono questi tuoi colori”-
-“ La gente a volte mi chiama mezzosangue, oppure meticcio, che non sono pura, che non sono né pony né zebra, solo la famiglia reale non mi giudica”-
-“ Neanche io ti giudico, solo perché sei diversa non vuol dire che devi essere strana”-
-“Tu sì che sei un’amica”-
-“Un momento, hai detto amica?”-
-“Credevo che fossimo amiche”-
-“Lo sai? È la prima volta da quando ti ho conosciute che mi chiami amica, a me piacerebbe esserlo davvero, saresti la sorella che non ho mai avuto”-
-“Lo stesso lo penso anche io, tu saresti la mia sorella che non ho potuto avere, ma io voglio bene ad Hamzah, sono fiera che sia mio fratello”-
-“Anche a me lui è simpatico”-
-“Dopo le terme ti va di venire con me?”-
-“Dove vuoi portarmi?”-
-“A fare un giro sul Nilo”-
-“ Volando?”-
-“ Lo vedrai”-.
Dopo le terme, Ramil portò Somnambula vicino ad una parte del Nilo, videro una zebra maschio che stava su una barca equigiziana fatta di piante di papiro.

Il barcaiolo si avvicinò, Ramil lo presentò a Somnambula.
-“ Cara Somnambula, questo è mio zio Hakim, fratello di mia madre, è un pescatore”-
-“Oh, salve signor Hakim”-, lo stallone non capì, 
-“ Wewe ni nani? ”-, Somnambula fece una faccia strana,
-“Che cosa ha detto? Non credo di aver capito”-
-“Stai tranquilla, Somnambula, purtroppo mio zio parla solo Zwahili, ha solo detto chi sei?”-,

Ramil parlò con lo zio, 
-“ Mpendwa Mjomba Hakim, huyu ni rafiki yangu Somnambula (Caro zio Hakim, questa è la mia amica Somnambula)”-
-“ Ah, sikujua una rafiki, nafurahi kuwa una rafiki (Ah, non sapevo avessi un'amica, sono contento che tu abbia un'amica)”-, i due parenti si parlarono e risero pure, mentre Somnambula non capiva niente di quello che dicevano.

Poi Ramil si rivolse all’amica, 
-“Vieni Somnambula, ti faccio fare un giro in barca”-
-“Era questo che volevi farmi vedere? Una barca?”-
-“Questa barca la usa di solito mio zio, però, a volte io vengo qui e lo aiuto a pescare”-, Somnambula si sedette nella barca, 
-“Non sapevo che pescassi”-
-“E’ solo per aiutare mio zio, e a volte lui mi dà parte della pesca da portare a casa”-, Hakim prese il remo e si mise a prua, mentre Ramil si mise col remo a poppa ed entrambi si misero a remare.
-“ Vedrai Somnambula, è molto rilassante remare sul Nilo, ti piacerà”-, e difatti a Somnambula la gita sul Nilo piacque molto, era davvero rilassante viaggiare sul Nilo. 

Il viaggio fu lungo, e Somnambula piaceva vedere il paesaggio attraverso il viaggio sul Nilo, nel percorso vide anche delle grosse barche equigiziane dove vari pony e varie zebre caricavano le pietre per costruire palazzi.

Ad un certo punto, Somanmbula si rivolse a Ramil, 
-“Raccontami un po' Ramil, a quali dei tu sei legata di più?”-
-“Ma te l’ho già detto quando ci siamo conosciute”-
-“ Sì, però…..non hai degli dei preferiti? ”-
-“Vediamo……c’è Osiride, Iside, Ra, Khepri, Sekhmet, Sobek, senza contare Thoth, il dio della saggezza, non credo di avere dei preferiti, tuttavia mia madre spesso mi fa recare ai templi di Khepri e di Thoth e di Sekhmet, quando arrivammo qui, o meglio prima che io nascessi il mio  popolo si convertì alla vostra religione, oltre che alla vostra lingua, mia madre e il mio popolo avevano già degli dei”-
-“Davvero?Ah sì è vero me lo hai detto, e il tuo popolo che dei veneravano prima?”-
-“Vediamo….fammi ricordare…..ah sì, nella religione del mio popolo c’è Olorun, è un dio zebra, il suo nome significa Il signore del cielo, è paragonabile a Ra, lui è il dio della pace, dell'armonia e della purezza, è associato al colore bianco e controlla tutto ciò che ha questo colore, come le ossa, il cervello e le nuvole, secondo la sua religione Olorun creò l'universo, fissò il giorno e la notte, ordinò le stagioni e stabilì il destino dei pony, fu lui a creare gli orisha, cioè i santi, i quali a loro volta crearono i pony e le zebre”-
-“Sembra interessante, quindi anche nella tua religione avete molti dei?”-
-“Da quel che mi ricordo c’è Ogun, orisha del ferro e  della guerra, Logunedé, orisha giovane della caccia e della pesca, Xangô, orisha del fuoco e del tuono, protettore della giustizia, Xapanã, orisha dei dolori della pelle e delle piaghe, Oxumarê, orisha della pioggia e dell'arcobaleno, Ossaim, orisha delle erbe e dei segreti medicinali, Iemanjá, regina del mare, Oyá, orisha femminile dei venti, dei fulmini e delle tempeste, Oxum,  orisha femminile dei fiumi, dell'oro e dell'amore, e poi Yemaja, orisha femminile dei laghi, dei mari e della fertilità, madre degli altri orisha, ce ne sarebbero altri ma non voglio riempirti di informazioni”-
-“ Hai una religione molto interessante”-
-“Anche la tua è interessante, il mio popolo non ha trovato difficoltà ad adattarsi  ai nuovi dei, alcune zebre però continuano a pregare i vecchi dei dei loro villaggi, ma mia madre ha voluto che i suoi figli fossero della religione equigiziana  e così è stato”-
Durante il viaggio sul Nilo la chiacchierata fu lunga, finchè arrivarono vicino alla città e Ramil e suo zio si avvicinarono alla riva, era ormai ora di scendere a terra, prima scese Somnambula poi Ramil, che ringraziò lo zio Hakim,   
-“ Asante mjomba, tutaonana (Grazie zio, ci vediamo) ”-
-“Tutaonana hivi karibuni, mjukuu (A presto, nipotina)”-, le due pegaso si diressero nel mezzo della città per tornare alle loro case.
Arrivate al mercato videro che c’era un pandemonio, sembrava proprio che ci fossero dei banditi, erano cinque okapi banditi muniti di scimitarra che stavano derubando le varie bancarelle, 
Ramil si rivolse a Somnambula, 
-“Ehi, Somnambula? Tu torna pure a casa, io devo prendere delle cose qui al mercato”-
-“Cerca di fare attenzione ai banditi”-, Somnambula si mise in mezzo alla folla, per evitare gli okapi banditi, poi quando si girò vide che Ramil era scomparsa, 
-“Ma dove è finita? Chissà in quale bancarella doveva andare?”-.
Gli okapi banditi puntavano alcuni pony con le loro scimitarre, dicendo loro di non muoversi, e nel frattempo rubavano cibo e soldi.

Ma non c’era pericolo perché dal tetto di una casa ecco che apparve il Guerriero di Sekhmet, lui saltò dal tetto e scese a terra per dare un avviso ai banditi.
-“Fermatevi, o nel nome del dio zebra Olorun io vi punirò nel nome degli dei, se vi arrenderete sarò clemente, altrimenti vi punirò”-, il capo Okapi lo avvisò, 
-“Ehi buffone, noi siamo qui per lavorare, non ci serve un pagliaccio che ci dica cosa fare o non fare”-
-“ Ve lo ripeto, se voi vi arrendete, io non vi farò niente, altrimenti userò la forza”-
-“Usa pure la forza buffone, credi che abbiamo paura di uno stallone mascherato come te?”-
-“ Dunque avete scelto la violenza, nel nome della dea Sekhmet, io vi punirò”-, gli okapi gli andarono incontro, ma il guerriero fece un salto, e li evitò, poi prese il suo khopesch e li colpì, quando un okapi lo colpiva il guerriero parava sempre e gli dava un calcio, oppure uno schiaffo con l’ala, il guerriero era agile molto più dei banditi e dopo qualche fendente del khopesch li aveva battuti, in quel momento arrivarono le guardie reali con Hamzah assieme a loro, il guerriero fece un salto e tornò sui tetti per scappare via.

Ma Somnambula volle seguirlo, il guerriero era più veloce inoltre saltava sui tetti, lei invece lo seguiva dalle strade poi lei lo chiamò, 
-“ Aspetta guerriero”-, il guerriero si fermò e guardò in basso per vedere chi l’avesse chiamato,
-“E tu chi sei? Cosa vuoi da me?”-
-“Io so poco su di te, però volevo sapere una cosa, perché aiuti la gente?”-
-“Non lo faccio per avere onori o gloria o soldi, dove c’è un’ingiustizia io ci sono, se io ci sono i cattivi hanno vita breve”-
-“Ma da dove vieni? Non ricordavo che fossi un pegaso”-
-“ Cara Somnambula, io non posso dirti da dove vengo, perché ho un’identità da proteggere, ma sappi che non sono tuo nemico e che questa non è l’ultima volta che mi vedrai,  hataa naltaqi mujadadan (Arrivederci)”-, e il guerriero di Sekhmet sparì subito e Somnambula lo salutò, 
-“ Hataa naltaqi mujadadan (Arrivederci), però…….ora che ci penso come fa a sapere il mio nome?”-, dietro di lei c’era Hamzah che la rispose,
-“ Non c’è bisogno di farsi domande, lei sa tutto di molti di noi”-
-“Lei?”-
-“ Ehm….mi riferisco a Sekhmet, è lei che parla per il guerriero, quindi è normale che il guerriero conosca qualche nome degli abitanti di Harim, e poi te l’ho detto puoi fidarti di lui”-
-“ Ora che ci penso, ha nominato Olorun con i banditi, possibile che il guerriero di Sekhmet possa essere una zebra? Ramil mi ha parlato dei vostri vecchi dei”-
-“ Ehm…..e chi lo sa? Tutte le zebre che si sono trasferite qui conoscevano il dio Olorun, potrebbe essere qualsiasi zebra, ora se non ti spiace devo cercare mia sorella, mia madre si è dimenticata di dirle di comprare anche delle noci di cocco”-, Hamzah se ne andò via verso il mercato, però Somnambula si mise a pensare, 
-“ E’ strano, Hamzah ha fatto degli strani versi, come se stesse mentendo, oppure come se stesse nascondendo qualcosa, che sia lui il guerriero di Sekhmet? No, impossibile, quando lui è arrivato il guerriero era ancora con la folla, e poi non poteva essere sui tetti e poi dietro di me, ma chissà chi potrebbe essere il guerriero di Sekhmet?”-.

Il giorno dopo Somnambula andò al palazzo del faraone, dove doveva incontrarsi con Ramil, ma non la trovò, lei trovò invece Mimea, la zebra madre di Ramil, Somnambula la salutò, 
-“Salve signora Mimea”-
-“Oh, cara Somnambula, che bello vederti, vieni, vieni nella mia stanza che ti offro una bevanda”-.
Mimea portò Somnambula in una stanza che il faraone aveva assegnato a Mimea per quando stava a palazzo, Somnambula vide le strane decorazione che erano in quella stanza, c’era piante, cactus, maschere tribali mai viste, diversi scrigni, dei recipienti con degli strani liquidi, e in mezzo alla  stanza c’erano un pentolone grande ed uno medio messi su dei fuochi, inoltre c’era un tavolo con dei libri e dei papiri.

Somnambula si sedette per terra vicino ad un tavolo, mentre Mimea mise su un altro fuoco un piccolo pentolone con del liquido e delle foglie dentro.
 -“ Cosa sta preparando, signora Mimea?”-
-“Oh, niente di speciale, è solo un infuso di foglie che dà energia, ti fa sentire meglio come una bella dormita, Ramil lo beve spesso, per questo lei è piena di energia”-, dopo un po' Mimea mise l’infuso in due ciotole piccole, era caldo, però andava bevuto così, Somnambula lo sorseggiò, era buono, 
-“Mmmmh, è squisito, signora Mimea”-
-“Ti prego Somnambula, chiamami semplicemente Mimea, sono così contenta che tu sia qui”-
-“Come mai?”-
-“Perché tu hai dato a Ramil una cosa che lei non aveva, e cioè un’amica, di solito lei parlava solo con Hisan ed Hamzah, non aveva amiche femmine, tu sei come la sorella che lei non ha potuto avere, d’altronde anche io ho la mia età, e non riuscirei a trovare un altro marito”-
-“ Sono contenta anche io di conoscere Ramil, i miei genitori non mi hanno dato un fratello o una sorella, quindi anche io ho trovato una sorella in lei”-
-“Parlate spesso voi due?”-
-“Sì, parliamo spesso, e lei è molto colta, mi ha parlato dei vostri vecchi dei come Olorun, ma conosce molto sui vostri nuovi dei, come simboleggia il suo cutie mark”-
-“ E’ molto legata a Khepri e a Thoth, inoltre adora gli scarabei, quando lei era una puledrina le piaceva osservare gli scarabei”-
-“E’ anche molto forte, inoltre mi ha fatto conoscere suo zio Hakim, però ci ha parlato solo lei, dato che lui parla solo Zwahili”-
-“Tra la nostra gente parliamo equigiziano, però ci sono anche membri che parlano solo altre lingue zebrafricane, come lo Zwahili, lo Zulù, lo Yoruba, io per fortuna nel nostro popolo parlavamo tutte e tre, e anche altre, ed io ho insegnato queste lingue ad Hamzah e Ramil, sono entrambi bravi con le lingue, Hamzah sta imparando adesso a maneggiare con le pozioni, ma Ramil è più brava di lui, anche perché ha cominciato prima di suo fratello”-
-“Mi ha anche detto degli dei che voi pregate da quando siete venuti in questo villaggio”-
-“Ramil secondo me non ti ha detto che solo la metà delle zebre si è convertita alla vostra religione, l’altra metà continua a pregare gli dei Yoruba, mio marito pregava ancora Olorun, io invece mi convertì, e lo fece pure Hamzah, lui era piccolo, invece Ramil che è nata già qui l’ho subito fatta nascere nel nome di Ra, noi zebre abbiamo una bella storia alle spalle, conosciamo molto le altre zebre che popolano questo continente e quindi conosciamo molte leggende e molte storie”-
-“Ha davvero una fantastica figlia e anche molto forte e molto intelligente”-, però Mimea a quelle parole cambiò atteggiamento, da felice a triste,
-“E questo il punto, Ramil è molto forte, si allena spesso con Hamzah, e anche con le altre guardie, purtroppo lei è testarda, come lo era suo padre, ma in realtà anche Hamzah è testardo, io stessa alla loro età ero testarda, quindi è anche colpa mia hanno preso da me anche questa brutta qualità, non so se te lo ha detto, ma Ramil desidererebbe diventare una guardia reale”-
-“in realtà sì, me lo ha accennato”-
-“Essere una guardia reale può essere molto pericoloso, Hamzah è diventato una guardia perché il faraone si consultò con il dio Horus per sapere se Hamzah poteva essere una buona guardia, Horus disse di fidarsi e infatti mio figlio è una delle sue migliori guardie, ma mia figlia si è sempre messa in testa l’idea di proteggere la gente”-
-“Non vedo quale sia il problema, è una nobile causa”-
-“ Io non posso sopportare l’idea che i miei figli possano morire combattendo,  ho già perso i miei due mariti non sopporterei di perdere le mie due cose a cui tengo di più, Hamzah è forte, ma mia figlia non saprei se potrebbe farcela, inoltre non ci sono guardie femmine, senza contare che lei si è sempre allenata da quando ha saputo del guerriero di Sekhmet, lei vorrebbe diventare come lui, ma è pericoloso fare il giustiziere, anche se sei mascherato, potrebbe succedere che qualcuno ti strappi l’abito e veda le sue strisce e non ci sono pegaso con le strisce rosse come lei, la riconoscerebbero subito, e la ucciderebbero”-
-“ A Ramil vorrebbe solo aiutare gli innocenti, vorrebbe solo aiutare i pony e le zebre e le altre creature, il suo sogno è nobile, lei dovrebbe sostenerla”-
-“il fatto è che……Ramil ti ha parlato di Nyasi?”-
-“Sì”-
-“Lei è mia sorella, mia sorella maggiore, lei da quando si è trasferita qui ha deciso di diventare una zebra gladiatrice, è sempre stata forte e non ha mai perso, è stata in diverse arene del continente  attualmente vive a sud di questa parte del continente ad Ingwenya, a volte viaggia con i suoi colleghi, laggiù ci abitano altri membri della nostra vecchia tribù, e purtroppo in una delle arene di quella città ho perso entrambi i miei mariti, Nyasi li aveva avvertiti, ma entrambi volevano guadagnare per la loro famiglia, ho parlato spesso ai miei figli di mia sorella, a volte veniva anche a trovarci qui e portava dei soldi e dei regali per i suoi due nipoti, lei è brava con le lance, con le spade e con gli scudi, credo che sia anche perché Nyasi sia importante per Ramil che mia figlia voglia combattere, per fortuna Ramil non ha mai pensato di fare la gladiatrice”-
-“Però sua sorella Nyasi è abbastanza forte, non ha mai perso?”-
-“Cara Somnambula, c’è una cosa che non ho mai detto a Ramil e ad Hamzah, nemmeno Nyasi e Hakim non ne hanno mai parlato, ma quando eravamo nel nostro vecchio villaggio, io mia sorella e mio fratello facemmo una pozione che ci permise di viaggiare nella dimensione degli dei, per ricevere consigli, incontrammo persino il dio zebra Olorun in persona, fu in quella occasione che gli dei ci dissero che il nostro destino era di partire per l’Equigitto nel nostro futuro, ricevemmo tutti e tre degli amuleti magici, Hakim ricevette l’amuleto di Onilé, dio legato al culto della terra, col quale poteva usare il potere della terra, Nyasi ricevette l’amuleto di Eleguà, il messaggero degli dei, che le conferì una buona velocità,  ed io ricevetti l’amuleto di Orula, l’orisha della divinazione e del destino, il che mi permise di prevedere il futuro”-
-“E voi tre conservate ancora questi amuleti?”-
-“No, gli dei dissero che se fossimo rimasti con loro gli amuleti avrebbero sempre funzionato, ma quando io e Hakim ci convertimmo alla nuova religione gli amuleti non funzionavano più, però Nyasi prega ancora per i nostri vecchi dei, quindi il suo amuleto funziona ancora, anzi io e mio fratello Hakim demmo i nostri amuleti a Nyasi, e tutti e tre gli amuleti funzionavano su di lei, è per questo motivo che Nyasi non ha mai perso, perché possiede degli amuleti divini, Ramil invece non possiede protezione dagli dei per mezzo di amuleti, quindi non sarei mai felice nel sapere che mia figlia potrebbe morire in qualsiasi momento, tu devi cercare di capirmi Somnambula, tu sei sua amica non vorresti mai che le accadesse qualcosa, non è vero?”-
-“Sì, è vero, non vorrei mai che si facesse male o che morisse, lei è mia amica, non potrei mai sopportare il pensiero di perderla, lei è la mia migliore amica, anzi la considero come una sorella, non vorrei mai perderla, non avrei mai un’altra amica come lei, io sono d’accordo con quello che dice, Mimea, ma d’altronde non vorrei essere responsabile dell’infelicità di Ramil, sei vuole diventare una guardia, allora…..aspetti un momento, ma allora sua sorella Nyasi usa la magia divina per combattere? Non pensavo fosse consentita nei combattimenti”-
-“In realtà l’uso di oggetti magici non è proibito, e poi Nyasi non è che ne fa un uso esagerato, lei è abbastanza forte, però gli amuleti la proteggono da morte certa, se un giorno tu dovessi andare ad Ingwenya dovresti andare a vedere i combattimenti che fa mia sorella Nyasi che tra l’altro usa anche le magie che produciamo noi zebre con le pozioni”-
-“ Mi piacerebbe conoscere molto di voi zebre, non so molto su di voi”-
-“Noi zebre veniamo da vari posti dello Zebrafrica, il mio popolo viene da una parte lontana verso il centro e il sud, e abbiamo avuto spesso a che fare con altre tribù per questo conosciamo molte lingue, infatti molte zebre di Harim fanno da guida ad alcuni abitanti della città nel caso ci fosse bisogno di un interprete, no badare a mio fratello Hakim, lui parla solo Zwahili ma conosce qualche parola nella tua lingua, è solo che vuole rimanere attaccato alla sua lingua originale, per questo parla solo con quelli della sua razza, o con la sua famiglia”-
-“Scusi se glielo chiedo, ma potrei dare un’occhiata alla sua stanza?”-.
Somnambula era curiosa di vedere parte di quella stanza, era curiosa soprattutto delle maschere, Mimea gliene parlò, 
-“ Queste maschere sono tramandate nella nostra famiglia, conosco formule magiche per varie malattie in diverse lingue, e ho scritto in alcuni libri alcune medicine e formule magiche del nostro popolo e di alcuni popoli”-, Somnambula vide un libro, 
-“E questo libro è scritto in zwahili?”-
-“Non proprio, quel libro è scritto nella mia lingua originale lo Yoruba”-
-“ Ramil non mi ha detto che aveva una lingua originale”-
-“Forse non te ne ha parlato perché nella nostra famiglia abbiamo sempre parlato di più lo zwahili, ma la nostra lingua originale era lo Yoruba, io e mio marito Ghassan la conoscevamo, e la conosce Hamzah, ma tra noi zebre ci parliamo di più con lo zwahili e lo zulù per comprenderci meglio, nella mia tribù parlavamo sia lo yoruba che lo zwahili”-
-“Quindi Ramil non conosce lo yoruba?”-
-“ Non del tutto, conosce molte frasi ma io non le ho insegnato tutto, però le ho insegnato le altre con cui parlare con altre città e altre zebre”-
-“E cosa sono quelle cose?”-
-“Oh, quelli sono tuti strumenti musicali, alcuni dei nostri popoli, altri invece sono equigiziani”-, Mimea prese una grossa lira, 
-“ Questa è una simsimiyya, dovresti averla vista in città”-
-“Non mi intendo di musica, ma mia madre dice che dovrei imparare a suonare qualcosa, anche perché di solito sto sempre fuori, oppure leggo o studio, forse suonare uno strumento mi aiuterebbe ad evitare la noia”-, Mimea poi prese un grosso strumento simile ad una grossa maracas ricoperta di perline,
-“ Questo è uno shekere, uno strumento che si suona colpendolo sullo zoccolo, lo usavamo nel nostro villaggio”-, poi prese un piccolo tamburo, 
-“ E questo è un darbouka, usavamo vari strumenti per cerimonie, matrimoni, oppure feste, sono contenta che Hamzah abbia vissuto nel mio villaggio, ma sono ancora più contenta che Ramil sia nata e cresciuta qui, e questo flauto che vedi si chiama ney, e questo è un semplice liuto, a volte mi diletto con la musica, sia per rilassarmi che per motivi terapeutici”- 
-“I suoi figli suonano questi strumenti?”-
-“Hamzah sa suonare solo il ney e il darbouka, mentre Ramil è quella più colta e attenta, sa suonare tutti gli strumenti che abbiamo, impara molto in fretta, è eccellente nel suonare”-
-“ Questo non me lo aveva mai detto”-
-“Forse perché lei di solito suona solo con la sua famiglia, oppure se glielo chiedo io, la prossima volta prova a chiederle di suonare davanti a te, sono sicura che lo farà”-
-“Mi ha fatto piacere parlare con lei, ora devo tornare a casa mia, spero di parlare di nuovo con lei come dite arrivederci nelle vostre lingue?”-
-“In zwahili si dice Mpaka tukutane tena, in zulù si dice Size sihlangane futhi  mentre in yoruba si dice Titi ao tun pade”-
-“ Spero di ricordarlo, voglio vedere come reagirà Ramil se glielo dico”-.
Somnambula uscì dal palazzo, e si mise in cammino per tornare a casa, però vide Hamzah che stava entrando a casa, 
-“Hamzah non dovrebbe essere in servizio a questa ora del giorno? Perché sta andando a casa? Forse sa dove si trova Ramil”-.
Somnambula seguì Hamzah senza farsi notare, la casa in questione era di due piani e vicina al palazzo reale non era molto grossa ma neanche piccola, era la prima volta che vedeva la casa di Ramil.

Somnambula seguì Hamzah fino ad una stanza e sentì che stava parlando con qualcuno così cercò di sentire, sentì perfettamente due voci,
-“Anche oggi è andata bene, grazie a te la città è un po' più sicura”-
-“Però anche voi guardie fate il vostro dovere, non potete contare sempre su di me, a volte però dovrei andare più in là della città per cercare di aiutare altra gente”-
-“L’importante è che nessuno sappia, soprattutto la mamma, tu sei importante per me sorellina, come sei importante per la comunità ”-, Somnambula capì che Hamzah stava parlando con Ramil, ma quella non era la sua voce, così guardò nella stanza, non poteva crederci, Hamzah stava parlando con il guerriero di Sekhmet, ma in quel momento lui si tolse la maschera, e cosa ancora più incredibile, era la sua amica Ramil, non era un maschio era una femmina, in quel momento non riuscì a stare zitta ed entrò nella stanza.

-“Ramil! Hamzah!”-, i due fratelli si spaventarono nel vedere Somnambula a casa loro, Ramil le chiese
-“Somnambula? Cosa fai qui? Ci stavi spiando?”-
-“ Io non volevo spiare, ho solo visto tuo fratello entrare e mi chiedevo che stesse facendo dato che era in servizio, e poi ho visto questa scena, non ci posso credere, tu Ramil sei il guerriero di Sekhmet?”-, Hamzah era dispiaciuto,
-“Mi dispiace sorellina, non mi ero accorto di essere seguito”-
-“Devi fare più attenzione, se fosse stato un furfante? Meno male che era solo Somnambula”-, Ramil andò da Somnambula,
-“Ebbene sì, sono io il guerriero di Sekhmet, ho scelto di fare questa parte per aiutare la gente di Harim, e da come hai visto ho fatto il mio dovere con tutti quelli che erano in pericolo”-
-“ Ma potevi farti male, potevi finire uccisa, che ti sarebbe successo se qualcuno ti avesse riconosciuto? Se per esempio avesse visto le tue strisce e avrebbe capito chi fossi?”-
-“Oh, ma per favore, mi sembri mia madre, parli come lei”-
-“In realtà sono stata da lei, e mi ha detto queste cose, quindi Mimea non sa niente?”-
-“No, e se lo sapesse mi farebbe una ramanzina che  durerebbe un mese, è meglio se lei non sa niente”-
-“E se tu fossi morta? Tua madre non sopporterebbe la morte tua o di tuo fratello, siete le uniche cose più importanti della sua vita, e tu sei importante anche per me”-, Hamzah interruppe la pegaso, 
-“Non prendertela con Ramil, vedi Somnambula, la colpa è tutta mia, sono io che ho convinto Ramil”-
-“Tu? Sei tu che l’hai convinta? Ma sei suo fratello, come hai potuto?”-
-“Vedi…..il fatto è che sono andato una volta al tempio di Sekhmet, e la sua statua mi ha parlato, ha fatto apparire questa maschera, è una maschera magica, in grado di celare la voce di chi la indossa, per questo la voce di Ramil era diversa e sembrava quella di un maschio, Sekhmet mi aveva chiesto di donarla ad un guerriero meritevole, che mi avrebbe aiutato nel mio lavoro di guardia e così ho pensato di darla a Ramil, in questo modo lei poteva aiutarmi e aiutare la gente in pericolo, ma non è successo mai niente di pericoloso a lei, cerca di capire, non andare a dirlo alla mamma”-
-“Non glielo dirò, non sono una spia, però voglio che Ramil smetta di essere un guerriero, potrebbe farsi uccidere, e tu che sei suo fratello dovresti fare più attenzione alla sua incolumità, e invece sei stato tu a farle fare questa pazzia”-
-“Ma Sekhmet non ha mai detto niente della mia scelta, quindi era tutto a posto”-
-“ So che dirò una blasfemia verso una dea, ma non mi importa che te lo abbia detto Sekhmet, io voglio che Ramil smetta, non voglio che muoia, e se morirà sarà per colpa tua, e che succederà se lo saprà tua madre? Voglio dire se sapesse che l’idea è stata tua?”-
-“Ma ascolta Somnambula……”-, Ramil però fermò suo fratello, 
-“La ya 'akhi hadha sahih (No, fratello, è vero), io non voglio che tu sia responsabile della scelta che mi hai dato, se devo morire voglio che sia per una mia scelta, quindi ti consegno la maschera e anche il vestito bianco, smetto di essere il guerriero di Sekhmet”-
-“Ma…ma sorellina, non puoi, sei bravissima come paladina della legge”-
-“Io l’ho fatto per dimostrare che potevo farcela, ma non voglio che mamma lo sappia, non volevo nemmeno che lo sapesse Somnambula”-, ma Somnambula replicò, 
-“Ve l’ho detto, io non farò la spia, voglio solo che ragionaste meglio, se vi succedesse qualcosa, cosa ne sarà di vostra madre?  Lei mi ha parlato anche di vostra zia Nyasi”-, Ramil capì, 
-“Mia zia Nyasi è un esempio, se ho pensato di combattere è grazie al suo esempio, lei non ha mai perso in vita sua, è una zebra gladiatrice molto forte”-, poi Hamzah parlò, 
-“Sì, ma grazie agli amuleti”-, Ramil lo guardò, 
-“Quali amuleti?”-, Somnambula era stupita, 
-“Tu Hamzah, sai degli amuleti?”-, tutti e tre si sedettero attorno ad un tavolo, e Hamzah confessò tutto, dopo la spiegazione lui chiarì tutto,  
-“E’ stato mio zio Hakim a confessarmi tutto, a patto che Ramil non sapesse niente, ma non potevo tenere questo segreto con lei per troppo tempo, zia Nyasi ha avuto sempre l’aiuto degli amuleti degli dei yoruba, se solo anche Ramil avesse degli amuleti forse mamma la lascerebbe combattere”-, Ramil era furiosa, battete gli zoccoli sul tavolo,
-“Siwezi kuamini kwamba mama alikuwa na siri hii kila wakati”-, Somnambula non capì, 
-“Che cosa ha detto?”-, poi Hamzah tradusse, 
-“E’ zwahili, ha detto Non Posso credere che mamma abbia sempre avuto questo segreto”-
-“ In effetti vostra madre avrebbe dovuto dirvelo, così Ramil non avrebbe tentato di essere una paladina”-, ma Ramil non era d’accordo, 
-“ Io non sarò il guerriero di Sekhmet, ma un giorno io diventerò una guardia, che la mamma lo voglia o no”-, Ramil corse via fuori, 
-“Sorellina, dove vai?”-
-“Vado a parlarle io”-.
Somnambula corse fuori, e vide Ramil sul tetto della casa, così lei volò e le andò vicino, 
-“ Mi dispiace Ramil, io non volevo scoprire il tuo segreto è che io sono preoccupata per te come lo è tua madre, se dovesse succederti qualcosa io penso che non riuscirei a vivere senza la mia migliore amica”-
-“Sono la tua migliore amica o sono la tua unica amica?”-
-“Che importa? Se avessi altri amici tu saresti la migliore, ed è perché sei la migliore che non voglio perderti, quindi farai più attenzione con i malfattori? Io non voglio che tu muoia, ma non voglio nemmeno fermare il tuo sogno di diventare una guardia, che razza di amica sarei se lo facessi?”-
-“Quindi tu credi in me?”-
-“Certo che credo in te, solo che vorrei sapere se tu potessi veramente farcela contro i banditi senza farti male, io ti ho vista in azione, e sei brava a combattere, e vorrei che diventassi più forte”-
-“Tu sei una vera amica, e non vorrei mai che ti preoccupassi per me”-, Somnambula la abbracciò, 
-“ Io vorrei che combattessi per rendere sicura la nostra città, ma vorrei anche che non ti facessi male”-, poi Somnambula si staccò da Ramil e le venne in mente una domanda, 
-“A proposito, come facevi a contattare tuo fratello quando catturavi i banditi?”-, Ramil le fece vedere una bottiglietta d’oro, 
-“Dentro questa bottiglia c’è una pozione speciale, che ho fatto io, grazie agli insegnamenti di mia madre, con questa pozione la bottiglia diventa uno strumento per chiamare mio fratello, anche lui ne ha una, si deve versa la pozione in tutte e due le bottigliette, così si potrà comunicare solo in due parti e non di più, la mamma faceva questa pozione per parlare con Ghassan e con mio padre anche se erano lontani miglia da qui”-
-“ E’ strabiliante”-
-“A proposito, ero tornata a casa non solo per togliermi il travestimento, ma anche per venire a casa tua per darti questo regalo”-
-“Un regalo? Per me?”-, Ramil prese una collana di perle e la mise al collo di Somnambula,
-“Una collana? Dove l’hai trovata?”-
-“Lo zio Hakim trova spesso delle conchiglie sui fondali con dentro delle perle, di solito le vende per soldi, ma ne ha messe alcune insieme e me le ha regalate, ma io non la voglio, preferisco donarla a te, che sei la migliore amica che ho, sarai l’unica, ma sono sicura che se avessi altri amici tu saresti la mia preferita”-
-“ Mi piace, Ramil, la conserverò gelosamente, posso chiederti qualcosa?”-
-“Chiedi pure”-
-“Tua madre mi ha fatto vedere gli strumenti che suoni, mi faresti vedere come suoni?”-
-“Non mi piace vantarmi del mio talento musicale, ma dato che si tratta di te, ti farò vedere come suono, vieni pure in casa”-, Somnambula seguì Ramil a casa sua per poterla sentire suonare.


Continua….



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Capitolo 3
*** La decisione difficile ***


La decisione difficile
 
Nel presente
Twilight era sempre più interessata alla storia, 
-“Quindi la famosa collana che avevi prima di quella di brillapaz  era un dono di Ramil?”-
-“Per me fu una scelta difficile separarmi da quella collana, ma quando ci fu il pericolo della sfinge dovetti venderla per comprare del cibo ad una famiglia, era un gesto dell’amicizia di Ramil, ma sono sicura che lei avrebbe accettato quella mia scelta, almeno credo, ma sono sicura che non si sarebbe arrabbiata per quel gesto altruista”-
-“E come suonava Ramil?”-
-“ Oh, era bravissima, qualsiasi strumento lei aveva lo sapeva suonare, col passare dei mesi lei però continuò ad allenarsi, non poteva più mascherarsi, però poteva avvisare il fratello dei possibili furfanti in città, ma comunque lei continuava a creare pozioni e ad allenarsi con le armi, oltre che col khopesch usava anche lo scudo, la spada, la lancia e l’arco, era molto brava con l’arco, anche perché tra le zebre era normale sapere usare l’arco, anche se Hamzah non lo usava, passarono sei mesi e un giorno i miei genitori mi portarono davanti al faraone per una cosa importante”-
-“Di che si trattava?”-
-“Adesso ve la racconto”-
Nel passato

Somnambula si trovava davanti al faraone e al principe, lei era assieme a suo padre Jalal e sua madre Afrah, ma vicino a loro c’erano anche Mimea, Ramil ed Hamzah.
Somnambula non sapeva che cosa stava succedendo e lo chiese al padre,
-“ Baba alfatikan? Limadha nahn huna eind fireawn? (Papà? Perchè siamo qui dal faraone?)”-
-“ 'iinah shay' muhimun (È' una cosa importante)”-, il padre si rivolse al faraone,
-“Oh nobile faraone, sono qui per parlarvi di una cosa importante”-
-“Dimmi pure, mio caro scriba”-
-“Vorrei che mia figlia Somnambula seguisse la mia strada, che possa essere uno scriba come me, e vorrei che diventasse la consigliera del Principe Hisan”-, Somnambula fu stupita, era vero che il padre la faceva studiare per essere come lui, ma non si aspettava quella frase, il faraone però aveva altre cose da dire, 
-“Carissimi Jalal ed Afrah, e cara Somnambula, mi piacerebbe tanto accontentarvi ma non posso perché l’ho già promesso a qualcun altro”-, i  genitori di Somnambula furono stupiti, e Mimea si fece avanti.
-“Cari Jalal e Afrah, mi dispiace, ma io già da molto tempo avevo chiesto che mia figlia Ramil potesse diventare la consigliera di Hisan, dopotutto Ramil è più grande di un anno di vostra figlia e conosce Hisan da molto più tempo, conosce inoltre molte lingue, vostra figlia no”-, Afrah fu un po' adirata, 
-“Ma come ti permetti di parlare così di mia figlia Somnambula? Solo perché Ramil conosce più lingue significa che ha più possibilità di diventare consigliera?”-
-“Lo so che sembra ingiusto, ma è così, nella vita se non si conoscono le lingue non si può fare tutto”-, ma Ramil non era d’accordo con la madre, 
-“Mamma? Non mi avevi mai parlato di questa cosa, io non voglio diventare consigliera”-
-“Ragiona piccola mia, non puoi continuare a dare lezioni ad Hisan”-
-“Potrei darle ad altri pony”-
-“Può darsi, ma preferisco che tu lavori qui a palazzo”-
-“Mamma, te l’ho detto, io non voglio diventare una consigliera, quel posto spetta a Somnambula, io voglio diventare un soldato”-
-“Non ricominciare con quella storia, io non ti permetterò di diventare un soldato”-
-“ E allora non voglio diventare una consigliera se lo vuoi solo tu”-
-“Tu farai quello che io voglio per te, non permetterò più che tu vada in giro a fare la paladina come hai fatto con la maschera di Sekhmet”-, Ramil, Hamzah e Somnambula erano stupiti,
-“mamma? Come hai fatto a saperlo? Chi te lo ha detto?”-
-“Tuo fratello”-, Hamzah era stupito, 
-“No, non è vero, io non te ne ho mai parlato”-
-“Infatti ho trovato per caso la maschera di Sekhmet, quando una sera ti ho dato della birra ci ho messo dentro una pozione che ti avrebbe fatto dire la verità nel sonno, infatti quando dormivi io ti facevo le domande e tu rispondevi nel sonno”-, Hamzah era sconvolto, ma Ramil era adirata, 
-“Hai drogato tuo figlio? Come hai potuto mamma?”-
-“Volevo solo sapere la verità, se l’avessi saputo prima non ti avrei mai permesso di diventare una paladina”-
-“ Ah sì? E tu non mi hai mai detto che tu, lo zio Hakim e la zia Nyasi avevate degli amuleti degli dei yoruba”-
-“ Chi te lo ha detto?”-
-“E’ stato Hamzah, tu avevi il potere della preveggenza e non me lo hai mai detto”-
-“L’ho perso quando mi sono convertita alla religione equigiziana, ed era meglio così, quegli amuleti spettavano a Nyasi, tu invece non hai protezione degli dei, quindi non potresti diventare un soldato, piccola mia”-
-“Smettila di chiamarmi piccola mia, io non sono più un puledrina, sono grande ormai, sono ormai vicina a diventare una giumenta”-
Il faraone parlò con Jalal
-“Vorrei farle smettere ma è troppo divertente”-, Somnambula le dispiaceva che Mimea e Ramil litigassero, e non avevano ancora finito, Mimea cominciava a piangere,
-“ Tu non sei ancora una giumenta, tu per me resterai sempre la mia piccola pony, e anche tuo fratello rimarrà sempre una piccola zebra”-, Hamzah arrossì, invece Ramil si arrabbiò ancora di più, 
-“ Allora è così eh? Hamzah lo consideri una zebra, ed io? Per te sono una pony? Proprio tu mia madre, non mi consideri una zebra, allora sei uguale a tutti quelli che mi guardano strana per il mio aspetto e le mie strisce, per te non sono una zebra, sono solo un brutto incrocio”-, Mimea non si era accorta delle parole che aveva detto e cercò di rimediare,
-“No, no, bambina mia, cosa hai capito? Tu non sei un brutto incrocio, le tue strisce sono diverse da quelle delle altre zebre perché tu sei speciale, tu padre aveva la criniera rossa, gli altri pony mezzi zebre hanno le strisce nere perché loro hanno padri zebre, non ci sono tante zebre femmine sposate con pony e i loro figli o sono zebre o sono pony con strisce nere, ma  tu sei speciale Ramil, e lo penso sempre, è solo che io voglio proteggerti, io pensavo che tu non volessi diventare come me, ad usare le pozioni magiche e le medicine”-
-“ma io adoro aiutarti con le pozioni e le medicine, mamma, io stessa leggo quelle che crei, anzi io ho un papiro dove scrivo le pozioni che creo io, e volevo fartelo vedere, ho diversi papiri con varie pozioni magiche con ingredienti che trovo nel deserto, io voglio diventare come te, ma pensavo che essendo una zebra io potessi essere forte ed essendo una pegaso io sono veloce ed agile, ma tu non sembri capirlo”-,
il faraone si intromise per parlare a Mimea, 
-“ Tua figlia ha ragione Mimea, io e mio figlio Hisan abbiamo spesso visto Ramil allenarsi con le altre guardie, e lei ha sempre vinto contro di loro, eccetto contro suo fratello, ma penso sia normale, perchè è lui che l’ha allenata”-, Mimea però era preoccupata,
-“Ma….ma…io voglio solo che lei sia al sicuro, non voglio perdere i miei figli come ho perso i mie due mariti”-
-“Mimea, tu sei una zebra saggia e il mio medico personale, e tu hai sempre ragione, ma non puoi impedire a tua figlia di seguire la sua strada, io penso che lei potrebbe essere più utile come soldato che come consigliera”-, in quel momento entrò nella sala un unicorno marrone chiaro con vestiti bianchi ed pezzi di armatura che volle dire qualcosa,
-“Io mi oppongo, nobile faraone, non sono d’accordo su questo argomento”-, Somnambula vide l’unicorno, e parlò a suo padre, 
-“Chi è quel tizio, papà?”-
-“ Non lo hai mai visto?  Quello lì è Mukhtar, è il capitano delle guardie”-, Hamzah si avvicinò a loro per parlare sottovoce,
-“Se devo dire il mio parere, è il peggior capitano delle guardie che abbia mai conosciuto, non vuole nemmeno ritirarsi, non so nemmeno quanti anni abbia, il faraone era ancora giovane quando Mukhtar era già in servizio”-, Mukhtar andò vicino al faraone, aveva sentito solo le ultime parole, 
-“Nobile faraone, una pegaso non può essere una guardia, non è il suo posto”-, Mimea si sentì offesa per sua figlia, 
-“ Ma come ti permetti di giudicare, Mukhtar? Tra le guardie ci sono due pegasi, un unicorno ed un pony, e con mio figlio anche una zebra”-
-“Ma sono tutti maschi, nessuna femmina farà parte delle guardie reali, il posto di una femmina è badare alla casa e non combattere”-
-“Guarda che ci sono state zebre guerriere nel mio popolo, e mia sorella Nyasi è anche una gladiatrice”-
-“Ed è stata una pessima idea, le femmine devono svolgere lavori in casa, io non ammetterò mai una femmina tra le mie guardie, dopotutto sono d’accordo con te, Mimea”-
-“Sì, è vero, ma in modo razzista, come ti permetti di giudicare me, mia sorella, il mio popolo e mia figlia solo in base al sesso?”-
-“Perché solo i maschi sono forti, ho accettato tuo figlio perché si è dimostrato forte, e anche perché è un maschio”-
-“Schifoso razzista di un vecchio…..”-, il faraone li fermò, 
-“Basta così,  non voglio sentire più litigi, hsnan ..... hadha wade saeb (Mmm.....questa è una situazione difficile), da una parte mi piacerebbe che Somnambula fosse la consigliera di mio figlio, d’altronde però Ramil conosce molte lingue di questo continente, però l’ho vista combattere diverse volte, quindi potrebbe anche essere un’ottima guardia reale, in questo modo potrebbe proteggere me, mio figlio e il popolo, e avrei un’altra guardia come interprete di lingue oltre ad Hamzah, però Mimea è preoccupata per l’incolumità della figlia mentre Mukhtar non accetta femmine tra le guardie”-, il principe Hisan era preoccuato,
-“Ma non possono entrambe essere mie consigliere? Sono tutte e due buone puledre”-
-“Potrebbe essere una soluzione, però forse so come risolvere la situazione”-
-“E come, padre?”-
-“Farò come ho fatto per l’inclusione di Hamzah nelle guardie, andrò al tempio di Horus e pregherò perché lui mi possa aiutare a trovare un buon giudizio, in questo modo nessuno potrà lamentarsi perché sarà un dio equigiziano a dare responso”-.
Così il faraone seguito da alcune guardie si diresse verso il tempio di Horus che non era tanto lontano dal palazzo reale.
Arrivato lì entrò da solo, camminò e si mise davanti alla statua del dio, e si prostrò a terra,
-“ 'awh , huras al'iilahi (Oh divino Horus), sono qui davanti a te per chiederti un consiglio, i genitori di Somnambula vorrebbero che la loro figlia diventasse la consigliera di mio figlio, ma anche Mimea vorrebbe lo stesso destino di sua figlia Ramil, tuttavia Ramil vorrebbe diventare una guardia reale, io l’ho vista combattere ed è bravissima, per me potrebbe essere un’ottima guardia, ma sua madre è preoccupata perché potrebbe morire, e poi c’è il mio capitano Mukhtar che non vuole femmine tra le guardie, io non voglio scontentare nessuno, pensavo che tu potessi aiutarmi, cosa posso fare?”-.
In quel momento, ci fu una luce, il faraone si alzò e davanti a lui gli apparì il dio in persona, era un falco bianco antropomorfo con un bastone magico in una mano e delle grosse ali dorate, non era la prima volta che il faraone vide il dio mostrarsi a lui, già in passato era successo, Horus gli parlò, 
-“Nobile faraone, io ho la soluzione al tuo problema, così non dovrai scervellarti tu”-
-“ E dimmi, divino Horus, qual è la soluzione?”-, Horus allungò il braccio e fece apparire un papiro arrotolato d’oro e lo porse al faraone,
-“Dentro questo papiro c’è la soluzione al tuo problema, dovrai solo leggerlo”-, il faraone lo prese e lo guardò, 
-“Perché mi hai scritto la soluzione anziché dirmela?”-
-“ Perché questo papiro dovrai aprirlo solo davanti alle due famiglie per fare in modo che possano capire anche loro, dovranno vederlo anche loro, mi raccomando non aprirlo prima del tempo, devi essere davanti alle due famiglie per poterlo aprire, quindi non sbirciare, il messaggio dovrà essere compreso per poter capire la risposta, è una cosa molto importante, quindi non sbirciare”-
-“Va benissimo, grazie divino Horus”-
-“Non ci salutiamo, ci vedremo presto”-
-“In che senso?”-, ma prima che il faraone potè finire la frase, Horus era sparito, il faraone si diresse verso l’entrata, però la curiosità gli imponeva di leggere il papiro quindi cercò di aprirlo, ma una voce urlò, 
-“NON SBIRCIARE!”-, il faraone si spaventò e poi uscì dal tempio, diede un’altra occhiata al papiro, e la voce di Horus si sentì di nuovo, 
-“NON SBIRCIARE!”-, il faraone allora decise di lasciar perdere il papiro e di portarlo al palazzo, le guardie lo condussero lì.
Alla fine il faraone tornò alla sala del trono dove tutte e due e famiglie speravano in un responso, lui raccontò dell’apparizione improvvisa di Horus e poi di quello che aveva detto, così fece avvicinare le due famiglie e finalmente potè aprire il papiro, ma non c’era scritto niente però apparve un luce bianca, il papiro rimase in aria e lanciò un raggio di luce dal quale apparve un ologramma magico di Horus, tutti erano esterrefatti.
Horus parlò, 
-“Ascoltatemi tutti, io potrò risolvere il vostro problema, Jalal e Afrah vogliono che Somnambula diventi la consigliera di Hisan, Mimea invece vuole che lo diventi sua figlia Ramil, però Ramil vuole diventare una guardia reale, ma Mukhtar non accetta femmine tra le guardie, ebbene io ho un’idea voglio mettere alla prova Ramil e le altre guardie, voglio che veniate dopodomani di mattina al mio tempio, devono venie tutte le guardie ed anche Mukhtar, farò una prova, gli dei faranno una prova, chi vincerà non solo diventerà il nuovo capitano delle guardie, se Ramil vincerà, lei diventerà una guardia, se invece perderà, allora dovrà rinunciare per sempre a combattere, la prova si terrà nel regno degli dei, quindi dovrete essere pronti e allenati, Jalal, Afrah, Somnambula e Mimea dovranno trovarsi assieme a me per tifare i partecipanti”-, Mukhar era preoccupato,
-“Ehi un momento, Horus, come sarebbe chi vincerà diventerà il nuovo capitano delle guardie? Io sono il capitano delle guardie”-
-“ Caro Mukhtar, tu sei ormai vecchio, devi andare in pensione, chiunque vincerà prenderà il tuo posto”-
-“E se vincessi io?”-
-“Allora tu rimarrai al tuo posto, ma in qualsiasi posto arriverà Ramil, lei dovrà rinunciare a combattere, o arriverà prima oppure niente se sarà brava sarà lei il nuovo capitano”-
-“io mi rifiuto di accettare una proposta come questa, lei Horus non può prendere decisioni così……”-, Horus si adirò, 
-“SILENZIO MUKHTAR, come osi mettere in discussione la mia decisione?”-, anche il faraone sgridò Mukhtar,
-“ E’ vero Mukhtar, come ti permetti di rispondere in maniera così sgarbata ad Horus?”-, Mukhtar si stette zitto, Mimea però si rivolse al dio,
-“Divino Horus, io non voglio che mia figlia vinca, io non voglio che combatta, lei è troppo preziosa pe me”-
-“Da come ne parli è come se tu sapessi già che tua figlia possa farcela, vuol dire che hai fiducia in lei?”-
-“ No, no….la verità è……”-
-“Io non sono la dea Maat, ma posso riconoscere la verità in voi mortali, se tu hai detto quelle parole vuol dire che hai fiducia in Ramil e non vuoi dirglielo”-
-“ Ma che genere di sfida sarà?”-
-“ Una prova di forza, intelligenza, velocità e soprattutto cuore e cervello, inoltre sarà proibito volare, altri dettagli non posso dirvi, quindi vi saluto ci vediamo  dopodomani al mio tempio, vi aprirò io la strada per il mondo degli dei”-, detto questo l’ologramma sparì e il papiro svanì nell’aria.
Tutti era confusi ma altri felici, il faraone parlò per primo, 
-“Che onore, Horus vuole mettere alla prova le mie guardie, e nel mondo degli dei, sarà una cosa fantastica”-, Jalal si espresse,
-“Ma cosa centriamo noi? Voglio dire……per Horus dovremmo solo essere lì a fare il tifo”-, Somnambula parlò a Ramil, 
-“Ramil? Io farò il tifo per te, se non ce la farai non devi abbatterti sarai comunque molto forte, anzi potremmo viaggiare insieme per il continente e tu mi farai da guida”-, Ramil si commosse e abbracciò Somnambula, poi Mimea volle parlare con Ramil,
-“Figlia mia, lo so che dovrei essere preoccupata però voglio che tu ce la faccia, e se non vincerai potrai sempre aiutarmi col mio lavoro”-
-“Mi insegnerai davvero le altre magie dei tuoi libri? E anche le altre pozioni?”-
-“Lo avrei fatto lo stesso, tuo fratello è negato per le magie e le pozioni, e poi anche se sei cresciuta, tu per me sarai sempre speciale, non dare ascolto a tutti quelli che ti guardano strana per il colore delle tue strisce o  perché sei una pegaso con le strisce”-, Mimea abbracciò la figlia, e poi anche Hamzah volle abbracciare la sorella,  
-“ Comunque dovesse andare la sfida, tu potrai comunque allenarti assieme a me e alle altre guardie, magari potresti allenare altri soldati”-
-“Dovrai gareggiare anche tu, se tu dovessi vincere sarai il nuovo capitano delle guardie”-, il faraone li chiamò, 
-“Allora è deciso, quando sarà mattina ci vedremo tutti al tempio di Horus per vedere chi vincerà la sfida nel regno degli dei, controllate le vostre meridiane”-.



Continua….



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Capitolo 4
*** La sfida degli dei ***


La sfida degli dèi
 
Nel presente
Twilight era sbalordita sull’apparizione del dio Horus,
-“Non credevo che gli dei apparissero così facilmente per i mortali”-, Somnambula la rispose,
-“In questo villaggio non succede più, però ascoltano ancora le nostre preghiere, nel villaggio originale di Harim poteva succedere che le statue parlassero oppure che apparisse il dio o la dea invocati, e comunque in quella giornata la vita mia e quella di Ramil sarebbero cambiate”-
-“ E come sarebbero cambiate? Ramil ce la fece?”-
-“Ora ascoltatemi e cercate di immaginare come sia andata”-

 
Nel passato
 Era giunto il giorno, il faraone assieme a suo figlio, le sue guardie e le due famiglie andarono al tempio di Horus, le guardie erano composte da Imad, un unicorno blu con criniera verde, Iqbal e Ishaq, due pegasi maschi rispettivamente uno arancione e l’altro verde, poi c’era Kaliq, un pony rosso grosso e forte, e poi c’era Hamzah, questi erano le guardie più importanti del faraone, i suoi Medjay più fedeli, gli altri soldati erano o a palazzo o in giro per Harim, ma oltre alle guardie c’era anche il loro capitano Mukhtar che non era proprio contento della situazione.
 
Il faraone pregò per invocare Horus, e il dio non tardò ad apparire, anzi si rivolse subito a tutti quanti,  
-“Ascoltatemi tutti, ora andremo nel regno degli dei, o meglio in una sua parte, voi guardie e Mukhtar e Ramil dovrete sostenere una prova, venite con me, tutti gli altri faranno il tifo”-, Horus con un gesto della mano aprì un portale, e tutti vi entrarono.
 
Erano finiti in un grosso deserto, con dei palazzi d’oro, dei fiumi d’acqua ed un fiume di lava, delle montagne, alcune oasi e moltissime palme, c’erano inoltre dei grossi buchi, che erano in realtà degli enormi vermi marroni senza occhi con delle fauci.
 
Horus fece apparire dele scale di pietra per il pubblico,    
-“Tutti quelli che non devono partecipare alla gara possono sedersi su quelle scale, non potete intervenire, potete solo fare il tifo, mentre i partecipanti devono ascoltare le regole”-, così le guardie, Mukhtar e Ramil si posizionarono dove il dio indicò e si misero ad ascoltare le regole.
 
-“Ascoltate bene tutti quanti, è severamente proibito volare, e quindi prenderò delle precauzioni”-, Horus schioccò le dita e tutti e tre i pegasi presenti ebbero le ali legate con un laccio dorato brillante, 
-“Gli unicorni invece non possono usare la magia, eccetto per prendere gli oggetti, dovrete tutti fare affidamento solo sulla vostra velocità e forza, ed anche la vostra mente, l’obiettivo è attraversare il deserto e raggiungere il palazzo dorato in mezzo, lì dovreste cercare la spada di mia madre Iside, vi posso solo dare un indizio, non è brutto ciò che si vede ma è bello solo quello che piace, detto questo io do inizio alla gara, potete partire al mio 3….2…1…..via”-, tutti e sette i partecipanti corsero sulla sabbia, ma Ramil sapeva che quel luogo non era come poteva sembrare, lei aveva con sé una borsa gialla, dove di solito riponeva le pozioni, e si era preparata per varie evenienze, camminare sulla sabbia non era un problema per Hamzah e Ramil, il loro popolo era abituato a camminare nelle savane e nei deserti.
 
Tutti partecipanti erano quasi pari, Ramil e suo fratello erano veloci, ma poi videro che Mukhtar stava procedendo ad un passo svelto, Hamzah non aveva mai visto correre Mukhtar correre così veloce, 
-“Non può essere, Mukhtar non è mai stato così veloce, almeno credo”-, ma Ramil pensò a qualcosa e la disse ad Hamzah,
-“Hapana (No), non è vero è stato veloce come adesso, non hai notato una cosa?”-
-“ Che cosa?”-
-“Mentre correva, sotto i suoi zoccoli c’erano delle luci verdi, è ovvio che ha bevuto la pozione della velocità della mamma”-
-“Non ci ho fatto caso perché buttava la sabbia mentre correva, non credo che mamma gli abbia dato la pozione, e mamma non ha detto che mancava la pozione della velocità”-
-“Mukhtar gliela chiese settimane fa, mamma gli aveva dato due bottigliette, evidentemente ne ha conservata un po', e l’ha usata adesso”-
-“Ne sei sicura?”-
-“Sono solo ipotesi, ma dato che ho visto le luci della pozione non ci sono dubbi che l’abbia bevuta”-
-“Ma allora Mukhtar sta barando, devo raggiungerlo”-, Hamzah fece uno scatto e cercò di raggiungere Mukhtar, intanto Ramil doveva fare attenzione alle insidie di quel deserto.
 
All’improvviso sentì un rombo sotto di lei, si scansò e lo fece in tempo, perché apparve un geyser di acqua calda, il getto d’acqua colpì uno scarabeo che stava volando, lo scarabeo cadde sulla sabbia completamente morto ed ustionato, Ramil doveva fare attenzione dove andava, mise l’orecchio nella sabbia e  sentì che c’era un altro geyser più vicino, doveva fare attenzione, le altre guardie la superarono, però lei li fermò parlandogli dei geyser, tutti videro l’ altro geyser che eruttò, e videro altri scarabei ustionati, e si spaventarono, ma Ramil aveva un’idea,   
-“ Niente paura, bevete tutti questa pozione”-, Ramil prese una bottiglietta dalla borsa, e tutti compresa lei la bevvero, il pony Kaliq era curioso, 
-“ Che pozione è?”-
-“ E’ una pozione che ti fa da scudo al calore, di solito c’è solo una versione per salvarti dal fuoco e dalla lava, ma questa pozione l’ho modificata, funziona se si viene a contatto con l’acqua calda”-, tutti quanti furono circondati da un contorno di colore blu, Ramil era contenta che la pozione facesse già effetto, 
-“Bene, l’effetto è iniziato, ma ora cominciate a correre, l’effetto dura solo 10 minuti”-, tutti ripresero a correre, attraversarono l’oasi, però c’era qualcosa di strano, Ramil vide delle palme ad altezza pony, tutti corsero però il pegaso Iqbal notò qualcosa di strano, quelle piccole palme avevano delle noci di cocco molto grosse, Iqbal si avvicinò e vide che il cocco si aprì, era una bocca con grossi denti, Ramil vide la scena,  
-“ Hiyo si mitende( Non sono palme) sono piante carnivore”-, la palma inghiottì subito il povero Iqbal, il quale si dimenava e non riusciva ad uscire, Ramil vedeva che gli altri pony non si erano accorti del compagno in pericolo, quindi doveva pensarci lei, prese con lo zoccolo il suo khopesch, e con un fendente preciso tagliò la noce di cocco della palma minuta, la bocca si aprì e Iqbal ne uscì fuori, la palma invece si seccò senza la sua bocca,   
-“Shukran ya Ramil , laqad 'unqadht hayaati(Grazie Ramil, mi hai salvato la vita)”-
-“Bisogna fare attenzione, questo posto non è come sembra, è pur sempre il regno degli dei”-
-“Come facevi a sapere dei geyser e delle palme carnivore?”-
-“Il faraone possiede dei testi sui misteri del regno degli dei, quindi conosceva già le trappole che ci sono qui, infatti mi sono preparata con un po' di pozioni, ora è meglio se andiamo”-, Ramil ed Iqbal corsero cercando di raggiungere i loro compagni.
 
Quando uscirono dall’oasi li videro da lontano, e videro che Mukhtar era davanti a loro, Ramil però non vide suo fratello, 
-“ Dov’è Hamzah? Lui stava seguendo Mukhtar”-, poi Mukhtar si mise a sparare raggi col suo corno in mezzo alla sabbia, Ramil non sapeva cosa stesse facendo, poi sentì la voce del fratello, 
-“MSAADA! MSAADA! DADA MDOGO! (AIUTO! AIUTO! SORELLINA!)”-, Ramil si fermò e si guardò intorno, poi dietro una duna vide una buca, che in realtà era la bocca di un verme gigante, Ramil si affacciò e vide suo fratello aggrappato ad un dente sottile del verme, 
-“Fratellone? Che cosa ci fai lì?”-
-“E’ stato Mukhtar, gli ho detto che stava barando, e lui si è arrabbiato, e poi mi ha buttato qui dentro, devi aiutarmi, non so per quanto riuscirò a stare aggrappato a questo dente”-
-“Ma non posso volare, Horus ha bloccato le mie ali con una corda magica”-
-“Fai qualcosa, se non puoi usare le ali aiutami in altri modi, altrimenti cadrò nello stomaco del verme gigante, e chissà per quanto precipiterò”-
-“Aspetta, ho un’idea”-, Ramil prese una bottiglietta e verso il contenuto nella bocca del verme, Hamzah non capiva, 
-“Che cosa stai facendo?”-
-“Ho usato la pozione della mamma per curare il raffreddore”-
-“ Ti sembra il momento di curare il verme?”-
-“ Kijinga! (Stupido!) Hai dimenticato che succede a chi prende la pozione senza il raffreddore?”-
-“Ndio, nakumbuka hilo (Sì, me lo ricordo), succede che chi beve la pozione senza essere malato incomincia a starnutire”-, infatti in quel momento Hamzah sentì un vento soffiare da dentro il verme, 
-“ Tieniti forte, fratellone, stai per uscire”-, Ramil si allontanò, il verme stava per starnutire, uscì dalla sabbia e fece un forte starnuto sulla sabbia e Hamzah uscì, 
-“ Sei salvo, fratellone”-
-“ma sono pieno di muco”-
-“Però sei salvo”-
-“Hai ragione, adesso dobbiamo raggiungere Mukhtar”-. 
Tutti e due corsero, ma un’altra sorpresa li attendeva, i due pegasi Iqbal ed Ishaq stavano sprofondando nella sabbia, non riuscivano ad uscirne fuori, tutti e due chiedevano aiuto, Hamzah non sapeva che fare, 
-“Che facciamo sorellina? Tu non puoi volare e non ci sono corde da usare” -
-“ Tu vai avanti, a loro ci penso io”-
-“Ma se Mukhtar vince? Tu non potrai essere una guardia”-
-“Non è il momento di pensare alle conseguenze, se corri potrai anche battere Mukhtar, ora la priorità è che lui non vinca, ora corri”-
-“D’accordo”-, Hamzah corse veloce mentre Ramil prese un’altra bottiglietta dalla borsa e la versò sulle sabbie mobili, i due pegasi ormai erano immersi fino al collo, poi la sabbia smise di muoversi, poi si mosse di nuovo ma questa volta la sabbia scorreva al contrario, e i pegasi invece di affondare risalivano, fino a quando non poterono uscire, Ishaq ringraziò Ramil,
-“Ramil, sei stata grande, eravamo spacciati, ma come hai fatto?”-
-“ E’ una pozione che ho inventato tempo fa, e mia madre diceva che era inutile, l’ho chiamata pozione del kinyume”-
-“Eh?”-
-“In lingua zwahili kinyume significa opposto, chiunque beve questa pozione è costretto a parlare al contrario e a camminare all’indietro, se versato su un fiore quello ritorna ad essere un seme, se versato sulle sabbie mobili invece fanno riaffiorare chi è caduto dentro”-
-“Ma è una pozione geniale, però non vorrei mai berla”-
-“Tranquillo, l’effetto dura sette minuti, ed è meglio se ce ne andiamo, però è strano non sapevo che ci fossero sabbie mobili nel regno degli dei”-
-“Infatti non ci sono, è stato Mukhtar a crearle”-
-“ Quel dannato unicorno, vuole barare, purtroppo Horus non ha fatto incantesimi per bloccare la magia, ha buttato mio fratello nella bocca di un verme”-
-“Non mi importa chi vince, bisogna batterlo, e se lo batterai tu sarà una grande vincita per te e anche per noi”-
-“Allora dobbiamo fermalo, corriamo”-, Ramil corse di nuovo, il palazzo dorato era quasi vicino, poi notò qualcosa, degli scarabei verdi molto grossi in pericolo, un grosso scorpione voleva mangiarli, Ramil si fermò e saltò addosso allo scorpione, l’aracnide cominciò ad imbizzarrirsi ma lei si tenette stretta, la bestia voleva colpirla col suo pungiglione, ma Ramil aveva previsto questa reazione, quindi si aggrappò ala base della coda, Ramil disse agli scarabei di scappare, gli insetti capirono e volarono via, però Ramil era lei in pericolo, lo scorpione la prese con una delle sue chele, la povera pegaso era bloccata, lo scorpione voleva mangiarla, anche se bloccata, Ramil usò la sua coda per rovistare nella borsa, riuscì a prendere una bottiglietta giusta, la lanciò contro la chela dello scorpione, la bottiglietta si spaccò e il liquido era molto, lo scorpione avvicinò Ramil alla sua bocca, però la sua chela si tramutò in pietra, prima la base e poi tutta la chela divenne di pietra, la chela si staccò dal corpo e lo scorpione urlò di dolore, mentre invece Ramil riuscì a rompere la chela di pietra, poi se ne andò via, 
-“Speravo tanto che la pozione della pietra potesse essermi utile, e purtroppo per quello scorpione non c’è un limite di tempo, ma solo un antidoto”-.
Ramil corse subito verso il palazzo, poi vide l’unicorno Imad bloccato da delle radici che spuntavano dalla sabbia, 
-“Aiutami Ramil, sono bloccato, Mukhtar mi ha bloccato con delle radici con la sua magia”-,
Ramil pensò subito ad una soluzione, se avesse usato il khopesch ci avrebbe messo più tempo a tagliare le radici una ad una, ma aveva una soluzione più veloce, prese un’altra bottiglietta dalla borsa e gettò il contenuto su tutte le radici. 
 
-“Che cosa hai fatto?”-
-“Tranquillo, questa pozione non ha effetto sugli esseri viventi, è la pozione della sabbia, è perfettamente inutile, ma è perfetta per queste situazioni”-, Imad vide le radici trasformarsi in sabbia, e fu subito libero,
-“Grazie Ramil, ma ora ti ho fatto perdere tempo, potevi salvarmi più dopo”-
-“Lasciandoti qui? In balia degli scorpioni giganti e dei vermi della sabbia?”-
-“ Cosa hai detto? Scorpioni giganti? Aiuto!”-, Imad corse subito verso il palazzo, Ramil arrivò subito dopo di lui, e vide che c’era solo un ponte di legno sopra un fiume di lava che la separava dal palazzo dorato, lei attraversò velocemente dato che il ponte era ben saldo.
 
Ramil entrò e vide un bellissimo palazzo con statue d’oro che raffiguravano gli dei equigizi, ma davanti a sé vide una miriade di armi ben disposte su degli scaffali, tutti i partecipanti stavano cercando la spada giusta, Ramil si mise a cercare anche lei, Hamzah le diede un aiuto. 
 
-“Forza sorellina, se ti aiuto anche io troveremo la spada più in fretta”-, entrambi cercarono la giusta spada, però molte armi erano in pessimo stato.
Poi d’improvviso Mukhtar urlò, 
-“L’ho trovata, l’ho trovata, ho la spada magica di Iside”-, Mukhtar sollevò con lo zoccolo una spada triangolare lunga che risplendeva di luce bianca, poi si rivolse a tutti,
-“Mi spiace cara Ramil, ma il tuo sogno di far parte delle guardie finisce qui, e quando ritorneremo ad Harim, tutti voi sarete cacciati dal palazzo, e cercherò delle nuove guardie, delle guardie che saranno degne di essere guardie del faraone”-, Mukhtar scappò fuori, il pony Kaliq era deluso, 
-“Mi dispiace Ramil, per colpa nostra ti abbiamo fatto rallentare, forse Mukhtar ha ragione, non siamo degni di essere delle guardie se non sappiamo difendere noi stessi”-, ma Ramil non era dispiaciuta,
-“ Non dovete pensare queste cose, Mukhtar ha imbrogliato, ha usato la magia per imbrogliare, avrà anche preso la spada di Iside, ma sono sicura che Horus saprà che lui non merita di essere un capitano”-, poi l’unicorno Imad sollevò una spada, 
-“Ehi guardate tutti, anche questa spada si illumina”-, e lui non fu l’unico, anche altre spade prese dagli altri si illuminarono, Ramil allora di espresse, 
-“ Ragazzi, prendete quelle spade e correte fuori, forse non è detta l’ultima parola, non mi importa di perdere, basta che qualcuno di voi batta Mukhtar, prendete le vostre spade e correte fuori, adesso”-, le guardie ringraziarono Ramil e corsero fuori, solo Hamzah rimase con la sorella, 
-“ E’ molto nobile da parte tua fare questa scelta, Ramil, ma….ma che stai facendo?”-
-“C’è qualcosa che non riesco a capire, non ricordo bene le parole di Horus, aveva detto non è brutto ciò che si vede……”-
-“Ma è bello solo quello che piace, cosa pensi che possa significare?”-
-“Non lo so, ma faresti meglio a prendere una spada, più spade prenderemo, più è facile che sia quella giusta”-, Hamzah prese una spada molto lunga, e anche quella brillò di luce, poi corse fuori.
 
Intanto Ramil cercò di capire meglio le parole del dio Horus, prese una spada e quella brillò, tutte le spade che prendeva brillavano, alcune un po' meno, però non capiva ancora il significato delle parole del dio falco.
 
Poi per un gesto di rabbia buttò delle spade sul pavimento, e pensò che forse non avrebbe finito la gara, doveva uscire dal palazzo con una spada, si appoggiò con i gomiti alla gola su di un tavolo, poi guardò per terra, tra le tante spade che aveva gettato ce ne era una completamente arrugginita,  lei la prese e vide che era ridotta veramente male, la sollevò e l’arma non brillò, le venne in mente la frase di Horus, e così mise la spada nella borsa, così uscì dal palazzo.
Ma quando uscì vide che le guardie non erano tornate al punto di partenza, e vide che il ponte era scomparso, Hamzah le spiegò, 
-“ E’ terribile sorellina, Mukhtar ha tagliato l’altra parte del ponte, e non possiamo attraversare, tu e gli altri non potete nemmeno volare, ormai siamo spacciati, Mukhtar ha vinto”- 
-“Hapana (No) io non mi arrendo, ci sarà un modo per attraversare, potrei usare la pozione dello scudo di fuoco per proteggerci dalla lava, ma non so se basterà per tutti”-
-“ Allora bevila tu, poi ci farai aiutare da Horus”-
-“ Hapana (No), io non vi lascio qui e…..”-, Ramil vide degli scarabei dall’altra parte del ponte, allora fece un fischio con lo zoccolo per chiamarli e gli scarabei volarono da lei, non poteva sbagliarsi erano i grossi scarabei che lei aveva salvato dallo scorpione gigante, alcuni di loro si strofinavano addosso a lei.
-“Ascoltatemi amici, ho bisogno di un aiuto, io e i miei amici siamo bloccati qui, e alcuni di noi me compresa non possiamo volare, potete aiutarci?”-, gli scarabei allora volarono e scelsero un pony per ognuno e con le loro zampette li afferrarono e li fecero volare, e poi li portarono dall’altra parte del ponte tagliato.
 
Ramil parlò agli scarabei e prese un sacchetto dalla borsa,  
-“Grazie scarabei, grazie del passaggio, tenete questi datteri sono per voi”-, ma uno degli scarabei parlò a Ramil, lei ascoltò quegli strani versi, Hamzah le chiese
-“Che cosa succede, Ramil?”-
-“Stanno dicendo che hanno visto Mukhtar che ha barato, e vogliono aiutarci ancora”-
-“Da quando tu capisci il linguaggio degli insetti?”-
-“Non lo so, l’ho sempre compreso, ma non l’ho mai detto alla mamma, e nemmeno a te, a nessuno”-
-“Che cosa possono fare?”-
-“Ascoltatemi bene”-.
Mukhtar intanto stava ritornando al punto di partenza, era ormai vicino, 
-“Ah, ah, ah, ah, oramai ho vinto, io rimarrò il capitano delle guardie, e nessuno nemmeno il faraone potrà cambiare idea”-, negli spalti di roccia molti non erano contenti di quello che vedevano, Mimea parlò a Somnambula, 
-“Io non vedo i miei figli, Somnambula”-
-“Nemmeno io, questo significa che Ramil ha perso?”-
-“ Povera la mia bambina, volevo tanto che vincesse, ma volevo anche che rinunciasse, se lei ha perso  perché io ho sperato che perdesse, sono una pessima madre”-
-“Non dica così Mimea, sono sicura che…..ehi, cosa sono quelle cose laggiù?”-, alle parole di Somnambula tutti guardarono verso il deserto, videro gli altri partecipanti che stavano volando sopra dei grossi scarabei verdi e volando sorpassarono Mukhtar, il quale fu stupito, tutti atterrarono al punto di partenza, erano alla pari, poi dopo essersi arrampicato un po' Mukhtar arrivò, e si lamentò,  
-“Non vale, questo è sleale, hanno volato, non era consentito”-, Horus lo calmò, 
-“La regola era che non si potevano usare le ali o la magia, e nessuno di loro ha usato la magia su questi scarabei sacri”-, Ramil diede i datteri a tuti gli scarabei, poi li accarezzò e li salutò prima che volassero via.
 
Horus puntò il dito contro Mukhtar, 
-“Tu invece hai barato Mukhtar, inoltre barando hai messo in pericolo la vita dei tuoi soldati, cosa credi che non mi accorgessi di quello che hai combinato? Io sono un dio, e ci son o degli occhi magici sparsi per il regno, io ho potuto vedere tutto quello che hai fatto, per ogni tuo misfatto c’era Ramil che risolveva la situazione, lei ha salvato i tuoi soldati, hai persino spinto Hamzah nella bocca del verme della sabbia, inoltre ho visto che hai bevuto una pozione magica”-, Ramil intervenne,
-“E’ vero ho riconosciuto gli effetti della pozione, ha bevuto la pozione della velocità di mia madre”-, ma Mukhtar non era preoccupato, 
-“E’ vero, ho barato, ma ciò non toglie che  io ho vinto, sarò arrivato ultimo, ma la spada di Iside è nei miei zoccoli, e tu hai perso Ramil, quindi puoi scordarti il tuo sogno di diventare un Medjay”-, Mukhtar prese la spada e Horus la vide, 
-“ Non ci sono dubbi, per come è fatta, queta è proprio la spada di Iside”-, Ramil pensò allora di aver perso, anche se era arrivata tra i primi, la madre la volle consolare, e la abbracciò, 
-“ Non esser triste, bambina mia, ho visto quello che hai fatto, hai salvato tuo fratello e le altre guardie, va bene, non diventerai una guardia, però ho visto che hai un gran talento per le pozioni, hai usato più le pozioni che la tua forza, e di questo io sono orgogliosa”-
-“ Quindi il mio posto è davanti la pentolone?”-
-“Il tuo posto non è solo davanti al pentolone, tu mi aiuterai a procurarmi vari ingredienti, e se sarò in pericolo tu mi proteggerai, avrei dovuto avere completa fiducia in te, tu sei pur sempre una zebra, forse sei più zebra che pony, ma comunque tu e tuo fratello siete i migliori incantesimi che io abbia mai creato”-, Ramil pianse un po', e si strine alla madre, pure Somnambula voleva consolarla, 
-“Tu sei stata grande Ramil, saresti stata un ottimo soldato, perché Mukhtar ha messo in pericolo la vita dei suoi soldati  pur di vincere, ma tu hai perso tempo perché hai aiutato chi era in difficoltà”-, però in quel momento Hamzah domandò una cosa,
-“Un momento, divino Horus, è davvero sicuro che sia la spada di Iside? Le spade che abbiamo preso noi soldati hanno la firma di Iside”-, i soldati presero le spade e Horus le guardò tutte, le toccò e le guardò da più vicino, 
-“Anche se hanno la firma di mia madre, nessuna di queste è la spada di mia madre Iside”-, Mukhtar gongolò per la notizia, 
-“Siete dei falliti, la spada ce l’ho io, quella vera”-, ma Horus lo interruppe,
-“Mukhtar, perché pensi che la tua sia la vera spada magica di Iside?”-
-“Ma è ovvio, perché la spada ha brillato quando l’ho presa”-, Hamzah poi replicò, 
-“Anche le nostre spade seppur rovinate hanno brillato”-, Horus prese la spada di Mukhtar e fece un incantesimo, la spada si sciolse diventando sabbia, Mukhtar fu stupito, Horus lo indicò di nuovo,
-“Questa non era la spada magica di mia madre, se fosse stata vera, il mio incantesimo non l’avrebbe fatta sciogliere, nessuno di voi ha vinto la gara, pertanto non ci sono vincitori”-, ma Hamzah andò dalla sorella, 
-“Divino Horus, c’è ancora una spada, quella che ha preso mia sorella”-
-“ Davvero? E fammi vedere la spada”-
-“Vai sorellina, fagli vedere la spada”-, Ramil prese dalla borsa la spada completamente arrugginita, e la porse ad Horus, il quale la guardò bene, 
-“ Dimmi Ramil, perché hai preso questa spada?”-
-“ Perché ho riflettuto sulle parole che lei aveva detto, e ho pensato che forse non era così facile trovare una spada ben fatta in mezzo ad altre fatte bene, ho cercato….o meglio ho visto quella spada che era l’unica ridotta male tra le altre, e così l’ho presa”-, Mukhtar la schernì,
-“E tu credi che quella possa essere la spada di Iside? Sei proprio una sciocca, quella roba arrugginita non è buona nemmeno per tagliare il pane”-, Horus si rivolse a Mukhtar, 
-“Stai zitto Mukhtar, spetta a me giudicare, vediamo un po', è vero è completamente arrugginita, e non è buona per combattere, però tu hai ascoltato le mie parole e hai riflettuto bene”-, Horus fece una magia, la spada si liberò del suo strato di ruggine e si rivelò per la sua vera natura, una spada di luce affilata, e Horus la porse a Ramil, 
-“Questa è la vera spada di Iside, nascosta dalla bruttezza in realtà celata la sua bellezza, e tu cara Ramil utilizzando la tua mente per riflettere hai saputo vedere oltre l’illusione, sei tu la vera vincitrice”-.
Tutti quanti erano stupiti e applaudirono Ramil, tranne Mukhtar che era incredulo, Hamzah prese la sorella sulle spalle in trionfo, 
-“E brava la mia sorellina, sei riuscita nella tua missione, sei la vincitrice”-
-“Ehi , fai piano, Hamzah, non sono più così piccola da farmi portare da te sulle spalle”-
-“Per me non crescerai mai”-, Hamzah fece scendere Ramil e Horus volle complimentarsi, 
-“Cara Ramil, tu hai vinto, sapevo che ce l’avresti fatta, e da oggi in poi tu sarai il capitano delle guardie”-, ma Mukhtar non era d’accordo,
-“Ehi, un momento, lei avrà anche vinto, avrà anche trovato la spada di Iside, ma non ha l’esperienza per essere un capitano delle guardie reali ”-
-“Lei ha aiutato chi era in pericolo, tu invece per vincere hai messo in pericolo i tuoi soldati, quindi non devi parlare”-
-“Io mi ribello, Horus lei non può permettersi di prendere queste decisioni…… ”-, a quel punto Horus si arrabbiò, 
-“OSI GIUDICARE LE MIE PAROLE? LE PAROLE DI UN DIO?”-, Mukhtar si stette zitto, 
-“ Ora cara Ramil sarai tu il nuovo capitano”-, ma Ramil non era felice, 
-“Divino Horus, la ringrazio per questa opportunità, ma preferirei essere un soldato normale  e lascio l’incarico di capitano a mio fratello che se lo merita di più”-, Hamzah era stupito,
-“Sorellina, ma tu hai faticato per vincere, è giusto che tu accetti”-
-“Ma io voglio solo essere un soldato,  è meglio se il capitano sia uno di voi più esperti, e poi ora che ho fatto capire a mamma che mi piace creare pozioni posso anche aiutare lei”-, Mimea era felice, 
-“ Bambina mia, io sono felice per te, ma sono anche preoccupata, perché se ti dovesse succedere qualcosa io non saprei come vivere, tu e tuo fratello siete preziosi per me”-, Horus però aveva altro da dire, 
-“Lei non dovrà mai preoccuparsi signora Mimea, perché questa gara era una prova anche per vedere se sua figlia era degna degli dei”-
-“Cosa intende dire, divino Horus?”-
-“ Lei conosce il dio Thoth, vero?”-
-“Certamente, è uno dei miei dei preferiti, anche da mia figlia”-
-“Ebbene lui un giorno mi ha detto che avrei trovato un nuovo messaggero degli dei, sarebbe stato un mezzo sangue, un pony ed una zebra, e sua figlia Ramil sarà il nostro nuovo messaggero”-, tutti compresa Ramil furono sorpresi, 
-“Che significa che mia figlia sarà un messaggero?”-
-“Significa proprio quello che lei era una volta prima di rinunciare, Ramil dovrà compiere delle missioni per gli dei, missioni che saranno utili per la comunità, e non si preoccupi per la sua vita, Ramil avrà da noi dei vari poteri e magie, ed anche armi, e difatti la spada di Iside sarà la tua prima arma divina Ramil”-
-“Io? Con delle armi divine? Ma ne sarò degna?”-
-“Lo sarai sicuramente, e poi non sarai sola, Thoth mi ha detto che avrai un aiutante e cioè lei”-,Horus indicò Somnambula, il dio le chiese di avvicinarsi, il faraone, Jalal e Afrah era stupiti da quella frase,
Somnambula era un po' confusa,   
-“ma divino Horus, io non ho fatto nessuna prove per diventare messaggera degli dei”-
-“Thoth mi disse che la migliore amica della prescelta sarebbe stata la sua aiutante, avrai accesso anche tu alle armi divine e alle magie, per il momento vi dovrete accontentare di usare la spada di Iside, comunque voi due sarete il raggio di speranza del vostro popolo, anzi dei vostri popoli, potrete aiutare la gente e combattere i malvagi, e non mi riferisco solo ai normali ladri, arriveranno presto creature malvage e potenti e voi dovrete combatterle, ma prima che possa succedere avrete più armi e le magie, potrete comunque fare la vostra vita normale, inoltre sarete contattati da noi dei a volte vi contatterò io, altre volte ci contatterò da parte degli altri dei, in quanto ai soldati che hanno preso le spade, potete tenerle non sono magiche ma sono molto resistenti dato che provengono dal regno degli dei, ora è tempo di tornare ad Harim”-, Horus fece uno schiocco di dita e tutti i pony ritornarono al tempio, il faraone parlò, 
-“Beh, dato che è tutto finito per il meglio bisogna fare una cerimonia per Hamzah e Ramil, sempre se Mimea è d’accordo”-, 
-“Ero così preoccupata per i miei figli, soprattutto per Ramil, che non pensavo che sarei stata felice nel vederla come soldato, ma dato che avrà i poteri degli dei come è successo con me posso stare tranquilla”-.
Arrivati al palazzo, il faraone decise che era il caso che nel pomeriggio si facesse una cerimonia per Hamzah che sarebbe diventato il capitano delle guardie, e per Ramil che sarebbe diventata soldato.
 
Mimea era emozionata, aiutò la figlia a prepararsi, aiutò anche il figlio anche se lui era riluttante dato che era più grande, ma non si discute la parola di una madre.
 
Dopo un ottimo bagno, Mimea diede a Ramil un lungo vestito bianco tipico egiziano, che copriva tutto il corpo e faceva riparo dal caldo, Hamzah invece si mise un abito maschile che gli copriva parte del corpo, dal busto agli zoccoli, Mimea era emozionata, non poteva credere a quell’onore per i suoi figli, e dato che Ramil avrebbe avuto la magia degli dèi poteva lasciarla fare la guardia reale.
 
Arrivato il pomeriggio, tutti furono presenti alla sala del trono, il faraone si alzò e prese una spada d’oro per toccare la spalla di Hamzah come simbolo del suo nuovo titolo.
 
-“Allora, ascoltate tutti, con il potere che gli dèi mi hanno concesso, io ora nomino questi due baldi giovani, caro Hamzah, tu sarai la prima zebra dell’Equigitto a diventare capitano delle guardie, io so che ce la farai, tu sei forte, dato che sei una zebra, tu sei sempre stato molto forte, hai difeso me e mio figlio in maniera impeccabile, lo hanno fatto anche le altre guardie, ma tu ti sei dato da fare di più perché eri diverso, eri una zebra, per me è un onore che tu da oggi in poi sarai il nuovo capitano delle guardie”-, Hamzah era felice e le altre guardie vollero abbracciarlo, era felici di avere lui al posto del tiranno Mukhtar, poi il fsraone si rivolse con la spada a Ramil.
 
-“ E tu cara Ramil, sei sempre stata forte ed intelligente, tu continuerai ad aiutare mio figlio con le lingue delle zebre, e quando faremo delle missioni fuori Harim tu verrai sempre con noi, tu e tuo fratello sarete nostri interpreti, spero che continuerai a studiare le pozioni del tuo popolo, perché quello che hai fatto nel regno degli dèi è stato fantastico, io ti ho sempre vista agli allenamenti, ed ora con anche il permesso di tua madre e degli dèi dato che tu e Somnambula sarete anche messaggere degli dèi, e per me è un onore che abbiate avuto questo titolo, tu cara Ramil da oggi in poi sarai una guardia reale, spero tu possa diventare uno dei miei medjay più fedeli, e chissà quante altre cose saprai fare, e dato che siamo tutti una grande famiglia  qui, voglio che da oggi in poi tu possa essere l’assistente di tuo fratello in modo da aiutarlo”-, tutti applaudirono, poi il faraone si rivolse a Somnambula dicendole di avvicinarsi, 
-“Cara Somnambula, io non posso offrirti molto, però sarai anche tu una messaggera degli dèi, e pertanto voglio che da oggi in poi aiuterai tuo padre Jalal qui a palazzo, per poi diventare la consigliera di mio figlio, dopotutto era quello che loro volevano, no?”-.
 
Somnambula fu abbracciata dai genitori che erano felici per il futuro della figlia, Ramil andò anche lei ad abbracciare Somnambula, poi le guardie vollero abbracciare Ramil, soprattutto il fratello, poi Mimea abbracciò i figli, 
-“bambini miei, questo è un giorno speciale, se solo i vostri padri fossero vivi”-, Hamzah era un po' in imbarazzo per la reazione della madre,
-“Mamma, per favore, non davanti al faraone, e poi non ti devi preoccupare, io mi occuperò di Ramil, ma forse non sarà necessario, dato che ora avrà l’appoggio degli dèi”-
-“Io non pensavo che avrei pianto di gioia per Ramil che diventava guardia, e non pensavo che gli dèi avessero scelto lei come messaggera, come è successo con me e mio fratello e mia sorella Nyasi, però lei non è stata più contattata dagli dèi Yoruba, quello che ha Ramil è un dono speciale”-, dato che la cerimonia era breve gli unici testimoni del titolo di messaggera degli dèi lo sapevano solo chi aveva assistito alla gara o chi vi aveva partecipato.
Hamzah e Ramil passeggiarono un po' insieme,  
-“Ricorda solo perché sono tuo fratello non significa che non sarò severo con te”-
-“Eri serio anche quando ci allenavamo”-
-“Pensi che la prossima volta mi combatterai con la tua spada magica?”-
-“Non sarebbe leale, preferisco usarla per altre occasioni, continuerò ad usare le armi da allenamento se vorrò sconfiggerti”-
-“Ehi rallenta sorellina, solo perché ora sei una messaggera degli dèi non devi sentirti tanto spavalda”-
-“ Non so, non so se sono degna di quel titolo, ma se Horus ha detto così, allora devo essere già pronta”-, al gruppetto si unì Somnambula.
-“Caio Ramil”-
-“ Ehi Somnambula, alla fine i tuoi genitori sono felici, sei diventata una consigliera reale”-
-“Per il momento è solo una promessa del faraone, ne ho di strada per diventare una consigliera, tu invece ti senti già pronta per essere un soldato?”-
-“ Sarò uno dei medjay più fedeli del faraone”-
-“E…non ti spaventa quella cosa?”-
-“Che intendi?”-
-“ Il fatto che io e te siamo state nominate messaggere degli dèi, non ti spaventa la cosa?”-
-“Forse un po', però se saremo io e te,  allora non devo preoccuparmi, perché sono sicura che andrà tutto bene, non vedo l’ora di saper quali dèi ci aiuteranno, e chissà quali armi o poteri di daranno, e come ci contatteranno, dovremo fare un pò a metà io e te con le armi”-
-“ Ma io non so combattere, non saprei come fare”-
-“Ehi, non ti preoccupare, io ti aiuterò, imparerai presto, forse le armi divine gioverebbero più a te che a me, ma se Horus ha scelto noi due vuol dire che siamo quelle più adatte a questo ruolo, anche perché è Thoth che ha detto quelle cose ad Horus, e Thoth è il dio della saggezza, quindi non può essersi sbagliato”-
-“Non potrei mai dubitare di Horus o di Thoth, ma io non mi sento pronta”-
-“ Non devi essere nervosa Somnambula, al momento siamo ancora delle apprendiste, verranno dei giorni in cui saremo pronte, e poi se saremo in due ci difenderemo a vicenda, può darsi anche che tu sarai più brava con le magie che con le armi, e poi con dei soldati con me tutti noi, a proposito fratellone, che fine ha fatto Mukhtar?”-
-“Per il suo pessimo comportamento il faraone lo ha degradato a soldato semplice, ora è di guardia al tesoro reale”-
-“Non mi sembra giusto, dopotutto per lui deve essere stato brutto tutto questo cambiamento”-
-“Ramil, lui ha cercato di uccidermi, e ha buttati due suoi uomini nelle sabbie mobili, lo hai già dimenticato? Per non parlare del fatto che ti ha insultato diverse volte, non vorrai mica perdonarlo?”-
-“No, però….però in effetti lui non voleva tutto questo era solo disperato di perdere il lavoro, forse è per questo che lui ha deciso di barare”-
-“Ma ciò non toglie che si è comportato malissimo per un capitano delle guardie, ma non pensiamoci più, dato che tu sarai la mia assistente mi aiuterai sia con le guardie del faraone che con le altre guardie sparse per il palazzo e mi aiuterai anche con la criminalità in città, però è meglio che nessuno a parte alcuni di noi sappiano che tu sei una messaggera degli dèi, ci sono sempre quelli invidiosi, soprattutto i seguaci di Seth”-
-“ Quelli sono i peggiori, si dice che un giorno Seth ritornerà dal suo esilio inflittogli da Ra e che tornerà per la sua vendetta, eppure c’è ancora in giro per l’Equigitto qualcuno che lo prega, ha avuto molti alleati pericolosi Seth, come se lui non fosse un dio già abbastanza forte”-.
Quella sera, Somnambula e Ramil stavano guardando il tramonto scendere su Harim e pensavanoa come sarebbe cambiata la loro vita.  
-“ Lo sai, Ramil? Io non capisco perché abbiano scelto me, io non sono stata messa alla prova”-
-“Ti ricordo che gli dei Yoruba non misero alla prova mia madre e mio zio e mia zia, li scelsero e basta, evidentemente Horus e Thoth ti hanno scelta per la tu a personalità, e se ti hanno scelta vuol dire che sarai capace di combattere”-
-“ Vorrei essere forte come te, e anche sicura come te, tu sembra che non abbia dei problemi con questa situazione”-
-“Questo perché mi sono sempre allenata, e poi essendo metà zebra e metà pegaso ho le abilità di entrambe le razze, ora se non ti dispiace devo tornare a casa”-
-“Cosa vai a fare?”-
-“Voglio illustrare le pozioni che mi sono portate per la prova, e spiegare a mia madre che parlo con gli scarabei”-
-“Ma da quando hai questa abilità?”-
-“No lo so, ricordo che già da quando ero piccola capivo il linguaggio degli scarabei, non so se può essere utile, e non capisco il motivo perché io ce l’abbia, forse il mio cutie mark non è legato solo al dio Khepri, ma agli scarabei in generale, ci vediamo Somnambula”-,
Somnambula rimase a guardare le stelle, e a domandarsi come la sua vita sarebbe cambiata da quel momento, poi qualcuno la chiamò, era suo padre Jalal che la chiamava per tornare a casa, così lei aprì le ali e volò verso il padre.
 
 
Continua….
 
 
My Little Pony by Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 5
*** Le prime armi e i primi poteri ***


Le prime armi e i primi poteri
 
Nel presente
Twilight era sempre sorpresa, 
-"Una messaggera degli dei? Tu sei una messaggera degli dei?"-
-"Non proprio Twilight, sono stata una messaggera degli dei, ora non lo sono più, prego ancora i miei dei, però loro non rispondono sempre, eccetto a volte in sogno, e mi dissero che se avessi preso le armi del tempio di Ramil, quelle avrebbero funzionato di nuovo, comunque io ero curiosa di sapere che armi avremmo avuto, e Ramil era molto più curiosa di me"-
Nel passato


Ramil era eccitata nel suo primo giorno di guardia, ma prima di andare al palazzo del faraone, andò al tempio di Horus.
Li si mise davanti alla statua e si mise a pregare, e il dio le apparve,  

-"Cara Ramil, devo parlarti, tu sarai la maggior responsabile dei doni che ti faremo noi dei, però tu li darai anche a Somnambula, quando vorrai potrai darli anche alle altre guardie, perchè quello che ti dirò è una cosa speciale, tu e Somnambula siete la speranza del vostro popolo, e dovrete portare la speranza nel vostro popolo"-
-"Io sono pronta Horus, che cosa devo fare?"-
-"Ora di darò una delle prime armi"-, Horus unì le mani ed apparve uno scudo rotondo dorato  che volò da Ramil e lei lo prese,
-"Questo che ti ho dato è lo scudo di Osiride, questo scudo ri proteggerà da qualsiasi pericolo, dal fuoco, dalla magia, da qualsiasi cosa e non si scalfirà mai, niente potrà mai distruggerlo"-
-"Wow, è bellissimo, grazie Horus"-
-"E c'è di più, vieni con me"-, Horus aprì un portale per il regno degli dei, Ramil lo seguì.
Horus la portò in un palazzo molto grosso, l'edifico era una biblioteca, c'erano papiri e libri a perdita d'occhio.

Horus le disse una cosa,
-"Ti ho portato qui perchè voglio farti conoscere Thoth, lui ti spiegherà molte cose"-, Ramil era sorpresa,
-"Thoth? il dio della conoscenza? Il dio della luna? Il creatore della scrittura? Proprio lui?"-
-" E' giusto che tu lo conosca, lui ti conosce, da quando eri piccola e pregavi nel suo tempio, lui sa che sei una pegaso che adora la conoscenza"-.

Tutti e due arrivarono al centro di una biblioteca dove c'era una sedia, Horus chiamò Thoth che era seduto sulla sedia, Thoth si girò e si alzò, era un grosso ibis blu antropomorfo, indossava degli abiti bianchi ed un copricapo equigiziano, lui si avvicinò salutò Horus e poi vide Ramil.

Ramil era emozionata davanti a lei c'era uno dei suoi dei preferiti, lei nervosa si inginocchiò e mise la faccia a terra, 
-" Oh grande e divino Thoth, per me è un onore conoscervi, volevi dirvi che....."-, ma Thoth non era il tipo di dio che apprezzava certe cose, 
-"Alzati Ramil, non devi inginocchiarti, e non devi nemmeno chiamarmi divino"-, Ramil si alzò, 
-"Chiedo scusa, ma per me tutta questa situazione è nuova, non pensavo che avrei avuto a che fare con gli dei"-
-"Io so tutto cara mia, sapevo che due pegaso sarebbero state la speranza della città di Harim, e tu e Somnambula siete state le prescelte, e ho molte cose da dirti, anche se ora è presto, comunque prendi questo"-, Thoth fece apparire nella sua mano un papiro che brillava e lo diede a Ramil, 
-"Che cos'è questo?"-
-"Questo è il Papiro di Seshat, creazione di mia moglie, con questo papiro potrai comunicare con me, io potrò scrivere a te e tu e Somanmbula potreste scrivere a me, è molto più comodo che andare sempre nei templi per sapere le vostre missioni, se devo comunicarti qualcosa il papiro comincerà a scrivere, tu potrai usare qualsiasi tipo di mezzo per scrivere, se avrai domande io te le risponderò, dovrai tenerlo tu, e poi comunicare le missioni a Somnambula, potrete svolgerle sia in coppia che solo una di voi, ma preferirei che andaste insieme, per mantenere alta la vostra amicizia, potrete anche andare con una guardia reale"-
-"E' un buon mezzo per comunicare con gli dei, grazie Thoth"-
-"Non è finita qui, devo portarti da una parte, tu Horus puoi andare, a lei ci penserò io"-, Thoth accompagnò Ramil fuori dalla biblioteca, per portarla in un palazzo di oro e smeraldo,   
-"Questo è il palazzo di Khepri, dovrai entrare"-
-"Khepri? Il dio scarabeo? Ma lei non viene, Thoth?"-
-"Devo tornare a scrivere e a tradurre delle cose, tu potrai venire a trovarmi quando vorrai se verrai nel mio tempio, ma solo se ti chiamerò io, in altri casi usa solo il papiro"-, Ramil allora salutò il dio della saggezza ed entrò nel palazzo.

Era pieno di monete e gemme preziose, e c'erano scarabei di diversi colori, alcuni erano d'oro o di smeraldo.

Poi Ramil si spaventò un poco, davanti a lei c'era uno scarabeo gigante, con grosse zampe, era di colore d'oro, e i suoi occhi erano di un celeste brillante, lo scarabeo le parlò, 
-"Ho sentito molte cose su di te cara Ramil, sei una mezzosangue, hai superato la prova di Horus individuando la vera spada di Iside, hai addirittura salvato degli scarabei in pericolo, e  hai rallentato per soccorrerli, anche se il tuo nemico era uno scorpione gigante"-
-"Divino Khepri', posso farle una domanda?"-
-"Beh, io non sono saggio come Thoth, ma fai pure la tua domanda"-
-"Può spiegarmi il significato del mio cutie mark? Ho sempre creduto che rappresentasse il mio legame con gli dei, con lei sopratutto"-, Khepri si avvicinò e vide il cutie mark, che era uno scarabeo verde, il dio sapeva già la risposta,  
-"non ti sei sbagliata Ramil, il cutie mark rappresenta il tuo legame con gli dei, però indica anche che tu puoi parlare con gli insetti"-
-"Quindi....io posso parlare con gli scarabei grazie al mio cutie mark?"-
-"Esatto, ed ora fai ben attenzione, perchè dato che sarai una messaggera degli dei, tu e la tu amica avrete un aiuto da parte mia, ora prendi questo"-, con una zampa Khepri diede un medaglione a Ramil, era un medaglione rotondo dorato con la centro uno scarabeo verde incastonato.
Il dio scarabeo si spiegò, 
-"Questo è l'amuleto di Khepri, dato che avrai delle armi, potrai conservarle dentro questo medaglione, basta che tu dica il nome dell'arma e quella apparirà, e il medaglione ha una particolarità, potrai evocare degli scarabei grossi con cui potrai comunicare, potranno servirti per infiltrarti in un posto, oppure per elaborare strategie, avrai il tuo mini esercito personale, ti potranno anche disegnare una mappa, comunque tu sei l'unica che capirà il loro linguaggio"-
-"Degli scarabei ai miei ordini? Fantastico"-
-"Non è tutto, stavo appunto finendo di migliorare una cosa per te e Somnambula"-, Khepri diede a Ramil un lungo scettro dorato, con in cima un ankh ed una pietra verde incastonata, 
-"Tu riceverai anche delle magie, quando le riceverai le potrai conservare qui dentro, abbi cura di questo scettro magico, è uno scettro contundente che non si spezzerà mai, e può fare delle potenti magie, questo è lo scettro di Ptah"-
-"Il leggendario scettro di Ptah? Il dio della creazione? Non posso riceverlo se appartiene al dio Ptah"-
-"Tranquilla, questo non è il solo scettro di Ptah, lui ne ha altri, ma questo è uno dei suoi migliori, quando gli dei ti daranno delle armi, non saranno uniche ma saranno comunque forti e sempre delle armi divine, e dentro questo scettro Ptah ha voluto donarti una delle sue magie, la Barriera di Ptah, è una magia che crea una barriera trasparente che proteggerà te e chi vorrai, basta che muoverai lo scettro a seconda di quanto grande vorrai fare la barriera, ricorda che tutte queste armi e magie potrà usarle anche Somnambula, a volte tu potrai usare le armi e lei potrà usare la magia, sarete una bella squadra"-
-"Grazie divino Khepri, farò buon uso di queste armi e magie, ora però devo tornare a casa, sa come posso tornare?"-
-"TI aprirò un portale che ti trasporterà davanti al tempio di Horus, tu vai ad informare Somnambula e il faraone, che gli dei siano con te, Ramil"-, Khepri aprì un portale e Ramil ci entrò e salutò il dio insetto.

Ramil si ritrovò davanti al tempio di Horus, e corse subito al palazzo, andò nella sala del trono e trovò il faraone, Hisan, Somnambula e suo padre.
Ramil parlò subito a tutti dei doni degli dei ricevuti, il faraone era incuriosito,  
-"E così hanno anche detto che ci saranno altri doni?"- e Ramil poi gli rispose,
-"Esatto, Faraone, ci sarano altri doni, armi e magie per proteggere la nostra città, per proteggere il popolo, Thoth stesso ha detto che io e Somnambula saremo la speranza per il nostro popolo"-
-"La speranza per il nostro popolo? Questa frase mi piace, ma Somnambula non sa combattere"-
-"La aiuterò io, le insegnerò molte cose, e poi potremmo dividerci le armi, io potrei usare la spada e lei potrebbe usare la magia, chissà quali magie avremo"-, ma Jalal non era contento, 
-"Io non voglio che Somnambula combatta, non è fatta per combattere, lei è fatta per imparare, e lei ora dovrà imparare a diventare la consigliera reale"-, il faraone però non era d'accordo, 
-"Pensaci bene Jalal, tua figlia stata scelta dagli dei, lei sarà la consigliera reale, però Thoth ha detto che anche lei sarà la speranza del nostro popolo, quindi non vedo perchè non dovrebbe imparare a combattere, e se imparerà a combattere potrà difendersi da sola"-, Jalal guardò la figlia,  
-"Somnambula, piccola mia, tu che cosa ne dici? Lo so che è una cosa decisa dagli dei, però la scelta deve comunque spettare a te"-, Somnambula ci riflettette, però rispose subito, 
-"Lo so che è pericoloso papà, ma se Thoth ha detto che sono la speranza per il nostro popolo, allora devo imparare a combattere, non sarò forte come Ramil, ma voglio imparare a difendermi da sola, senza che sia Ramil a difendermi, potrei esserle utile, combattere i cattivi, sarei sia una consigliera che una guerriera"-, Ramil si avvicinò, 
-"E se le cose si dovessero mettere male io potrei proteggerla, ci proteggeremo a vicenda, non saremo mai sole, e poi gli dei hanno detto che potremmo anche fare le missioni assieme a qualcuno dei soldati"-, Jalal era titubante, non voleva che Somnambula usasse la violenza, anche lui non aveva mai usato un'arma, ma dopotutto questa era una decisione degli dei, e lui non poteva rifiutarsi, quindi disse la sua risposta, 
-"Va bene, Somnambula, puoi pure allenarti assieme a Ramil"-, Somnambula fu felice, perchè lei e Ramil sarebbero state insieme anche come messagere degli dei.

Al campo per gli allenamenti, Ramil diede la spada di Iside a Somnambula, e le disse di colpire i manichini per allenarsi, 
-"Coraggio Somnambula, prendi nello zoccolo la spada e poi colpisci"-, la pegaso fece come la sua amica le disse e così prese la spada e colpì il bersaglio,
-"Niente male, devi solo mettere più forza"-, Somnambula colpì i manichini diverse volte, e Ramil applaudì, 
-"Sei stata brava Somnambula, se continuì così potresti riuscire già a combattere"-, ma la pegaso non era d'accordo, 
-"Ramil.....non so come dirtelo, io non so se sarò mai come te, non potrei mai combattere come te, non potrei mai usare perfettamente delle armi come fai tu"-, Ramil capì e sorrise, e le parlò, 
-"Ehi amica, non c'è bisogno di essere brave con le armi per difendere il proprio popolo, tu sei una pegaso, sei veloce ed agile, magari è come ha detto Khepri, io potrei combattere e tu potresti usare la magia, ora prendi questo"-, Ramil diede lo scettro di Ptah a Somnambula,
-"Ora c'è solo bisogno che tu disegni nell'aria una barriera e dica barriera di Ptah"-
-"Va bene, vediamo come funziona, barriera di Ptah"-, Somnambula mosse il lungo scettro nell'aria ed apparì una barriera semi invisibile come un muro che però si vedeva di colore giallo con dei geroglifici disegnati, Somnambula c'era riuscita, però non sapeva cosa altro fare, 
-"E adesso?"-, Ramil prese la spada di Iside, 
-"Fammi controllare"-, Ramil fece un salto e colpì la barriera, ma ci fu un grosso impatto che la fece balzare all'indietro, poi si alzò e lanciò delle pietre, poi prese l'arco e tirò delle frecce, niente da fare, la barriera non si intaccava.

-"Direi che ci sei riuscita, Somnambula, hai creato una bella barriera al primo colpo, e non si spezza, inoltre potresti usare lo scettro anche per colpire i nemici"-
-"Forse gli dei hanno ragione, potrei aiutarti con la magia, però se si tratta di aiutare gli indifesi potrei pensare di usare le armi per combattere, però chissà quali incantesimi avremo dagli dei"-.

Ramil insegnò a Somnambula anche ad usare altre armi come la lancia e l'arco, tuttavia Somnambula sembrava non essere brava a tirare frecce, invece Ramil fu sorpresa di come la sua amica sapesse maneggiare la lancia, la maneggiava benissimo, la puntava contro i manichini e la faceva girare con gli zoccoli,

Ramil era esterrefatta.

-"Come fai ad essere così brava con la lancia, Somnambula?"-
-"IO....io non lo so, quando l'ho presa nello zoccolo ho cominciato ad usarla, ma non ho mai imparato"-
-"Allora questa è una buona notizia, il tuo è un talento naturale, la lancia è la tua arma ideale"-
-" Pensi davvero che sia così?"-
-"Ehi, ma ti sei vista? La sai roteare come se l'avessi maneggiata da quando eri piccola"-
-"Forse Thoth ha ragione, forse posso davvero aiutare il mio popolo, potrei davvero essere una consigliera e una guerriera"-.
Il giorno dopo Somnambula si diresse al campo di addestramento, ancora non riusciva a credere di come lei maneggiasse bene la lancia, evidentemente il suo era un talento naturale, e se avesse continuato avrebbe aiutato i più deboli e avrebbe combattuto con la sua migliore amica.
Poi quando arrivò al campo vide Hamzah, lei gli parlò, 

-"Ciao Hamzah, dov'è tua sorella?"-
-"E' stata convocata da Thoth per andare al regno degli dei, sembra che riceverà altri doni, e Thoth le ha scritto anche che ci sarà il dio Anubi"-
-"Anubi? Il dio protettore dei morti? Che doni potrà mai dare?"-
-"Ah non lo so, sono proprio curioso di vedere che cosa avranno dato gli dei questa volta a mia sorella, gli dei hanno detto che anche alcune guardie in futuro potranno usare le armi, ma solo se lo deciderà Ramil, sarà una figata poter usare armi divine"-
-"Ricorda che non deve essere un divertimento, ma un onore che gli dei ci regalano delle loro armi"-
-"Sì, scusa, hai ragione"-.

Un portale si aprì e ne uscì Ramil con una borsa, Somnambula le andò vicino, 
-"Cara Ramil amica mia, come è andata? Hai davvero incontrato Anubi?"-
-"Sì, Somnambula e non è affatto burbero come lo descrivono gli altri dei, è un bravo sciacallo, e vedessi le armi che mi ha dato"-
-"Sono nella borsa? Sembra molto pesante"-
-"Oh no, nella borsa ci sono ingredienti che Thoth mi ha illustrato, sono vari ingredienti che possono servire nelle pozioni che si trovano solo nel regno degli dei, Thoth ha detto che quando andrò lì potrò prendere tutti gli ingredienti che vorrò, e forse un giorno mi insegnerà un incantesimo per andare nel loro regno, le armi sono nell'amuleto di Khepri, le magie invece sono nello scettro"-.
Ramil puntò l'amuleto per terra ed apparvero tre armi, due scimitarre dorate, due artigli di ferro ed un arco lungo di legno con delle estremità di oro ed un disco dorato al centro ed i fili erano tre ed erano anche essi d'oro.

Somnambula osservò le armi incuriosita,

-" Che cosa sono, Ramil?"-, la pegaso striata prese le scimitarre e le mise sulla schiena,
-"Queste sono le lame di Osiride, me le ha date Thoth, lui ha detto che ha visto con i suoi poteri delle spade diverse dalle nostre nella lontana terra di Persia, e così le disegnò e le illustrò ad Osiride, così quest'ultimo le fece creare a Ptah e le incantò, sembra che rendino veloce chi le usa, ora voglio vedere"-,

Ramil prese le scimitarre negli zoccoli e puntò i cinque manichini, fece uno scatto e scomparve, Somnambula e Hamzah videro solo i movimenti di Ramil quando colpiva i manichini, poi tornò da loro. 

-"Visto? Sono davvero veloci, sono ottime se devo correre e combattere, Thoth mi ha detto che ci sono anche incantesimi che rendono agile quindi potrei essere ancora più veloce"-, Somnambula fu stupita, 
-"E' straordinario, eri così veloce che non ti vedevamo, solo quanto hai attaccato"-, Ramil poi prese gli artigli di ferro e li fece indossare a Somnambula, la pegaso striata li spiegò a lei, 
-" Questi invece sono il dono di Anubi e si chiamano artigli di Anubi, servono per attaccare, Anubi mi ha detto che sono anche magici, ma non mi ha detto altro, la magia apparirà da sola, e anche questi rendono veloce, sono per lo più usate per assassinare"-
-"Io....io non voglio assassinare nessuno"-
-"Non ci sarà bisogno, ma prova gli artigli"-, Somnambula si preparò, puntò verso uno dei manichini e poi corse veloce e colpì un manichino diverse volte con precisione, dopo qualche colpo lei si fermò, e quegli artigli sembrava che le piacessero, 
-"Sono veloci e sono forti, chissà come saranno con la magia...e quell'arco?"-, Ramil prese l'arco e lo fece vedere meglio a Somnambula,
-"Questo, cara mia, è l'arco di Neith"-
-"Neith? La dea della caccia? Allora è un arco forte"-
-" Non solo è forte, ma nella sua faretra le frecce non si esauriscono mai, e Thoth mi ha detto che prima o poi mi insegnerà come realizzare delle frecce magiche, che sono opere di altri dei per Neith, inoltre questo arco non sbaglia colpo, nei miei zoccoli sarà tremendo, però sarà forte anche se lo usi tu, dato che non sei brava con l'arco, forza, fai una prova"-, Ramil diede l'arco a Somnambula, la quale era un pò nervosa di usare un arco, per questo non riusciva mai a fare un buon colpo, però Ramil la aiutò, 
-"Allora...metti lo zoccolo sinistro qui e quello destro così, poi tendi l'arco, con l'altro zoccolo tieni la freccia e cerca di tenere  la corda tesa, non puoi sbagliare, questo arco tiene tre corde d'oro"-
-"Come mai la dea Neith ha bisogno di tre corde?"-
-"E' una dea pony, lei saprà come usarli tutti e tre insieme, magari tira tre frecce alla volta con i suoi poteri, ma tu non sei Neith, quindi cerca di concentrarti e punta alla testa di quel manichino"-, Somnambula fece come Ramil le consigliò e cercò di tirare la freccia, lasciò andare la corda e la freccia andò veloce e colpì precisamente la testa del manichino, e con un colpo forte.

Somnambula era incredula, era riuscita a tirare una freccia, e anche a centrare un bersaglio, Ramil la abbracciò e si congratulò con lei,  
-"Ce l'hai fatta Somnambula, ce l'hai fatta, jayid ya sidiqi(Brava, amica mia)"-, Somnambula non ci poteva ancora credere, poi si spostò un pò e provò a tirarne un'altra, anche questa colpì il manichino, 
-"Ci sono riuscita di nuovo Ramil, l'arco funziona per davvero"-
-"Avevi dubbi sul'arco della dea Neith?"-
-"No, avevo dubbi su di me, se posso usarlo io allora nei tuoi zoccoli deve essere molto forte"-
-"Esatto, ora te lo mostro"-, Ramil prese una freccia e l'arco e tirò una freccia, fece un colpo molto veloce e la sua freccia trapassò il manichino e colpì il muro, Somnambula non era sorpresa perchè la sua amica si era allenata da molto tempo con le armi, quindi era ovvio che fosse più forte di lei.

Poi Somnambula chiese a Ramil,   
-"Quali altre cose ti hanno dato gli dei?"-
-"Oh, è vero, due me le hanno già messe nello scettro di Ptah, mentre per le altre due dobbiamo recarci al tempio della dea Bastet"-
-"Perchè dovremmo chiedere alla dea gatta di attivare i poteri?"-
-"Perchè sono doni suoi"-, Ramil prese il lungo scettro di Ptah ed illustrò i due doni degli dei, 
-"Il primo è un dono della dea Khensit la dea delle corone e del fuoco, e infatti la magia si chiama Fuoco di Khensit, ora te la mostro.....Fuoco di Khensit"-, dallo zoccolo destro di Ramil apparve una fiamma, Somnambula si spaventò, 
-"Ma non ti fa male, Ramil?"-
-"No, questo fuoco non brucia i suoi alleati, ma i suoi nemici, posso usarlo per illuminare, oppure posso lanciarlo dallo scettro, oppure dalla mia bocca, in realtà è già dentro di me questo potere, io non ho bisogno di usare lo scettro ma tu invece ne hai bisogno"-,
Ramil diede lo scettro a Somnambula, e lei provò a pronunciare il nome della magia, 
-"Fuoco di Khensit"-, e dallo scettro venne lanciata una grossa fiammata che colpì un muro, Ramil le diede un consiglio, 
-"Devi puntare lo scettro verso un bersaglio, altrimenti rischieresti di fare male a qualcuno"-
-"Potevi anche dirmelo prima, devo fare pratica con questa magia"-
-"La seconda non ti farà male, è ottima per te per dare aiuto agli altri pony, è la Cura di Sekhmet"-
-"E a che serve?"-
-"Per curare gli alleati feriti, per guarire le ferite, questa magia non posso usarla senza lo scettro, ma ora nessuna di noi è ferita quindi non avrebbe effetto"-
-"Questa magia credo che mi piacerà, potrò aiutare chi è in difficoltà e chi è ferito"-
-"Ora seguimi"-, le due pegaso camminarono verso il tempio della dea gatto Bastet, era un pò lontano rispetto al palazzo reale, ma non troppo lontano, così loro due entrarono e preagarono davanti alla statua, naturalmente la dea apparve subito, era una dea gatto antropomorfa con vestiti pregiati, e si rivolse alle due pegaso, 
-"Cara Somnambula e cara Ramil, io so esattamente perchè siete qui, dopotuto sono una dea e dovrete aiutare anche me, ma sopratutto dovrete essere la speranza per il vostro popolo, combattere i cattivi e uccidere le creature maligne"-, Ramil le rispose, 
-"Per noi due è un onore poter aiutare voi dei equigiziani, ed è un onore far uso dei vostri poteri"-
-"Se li userete per il bene questi poteri non vi abbandoneranno mai, ma noi dei sappiamo di aver scelto le messaggere giuste quindi sarete delle mortali con dei poteri divini per aiutare il vostro popolo,e forse anche qualche altra città, ora per favore, datemi lo scettro di Ptah"-, Somnambula diede lo scettro a Bastet, la dea fece un gesto con la mano e ci fu una luce gialla poi diede di nuovo lo scettro alle due pegaso.

-"Ora, care mie pony, dovete tenere gli zoccoli attaccati allo scettro, poi dovete alzarlo"-, le due pegaso fecero come la dea disse, e ci fu una luce che le circondò, e poi i loro occhi brillarono, poi la luce cessò e loro due tornarono normali, Bastet spiegò loro cosa era successo, 
-"Vi ho appena fatto due doni speciali che solo io possiedo, entrambi sono incantesimi che non necessitano l'uso dello scettro, potete attivarli con la vostra voce, il primo è Occhi di Bastet, i vostri occhi saranno in grado di vedere al buio, anche nella più completa oscurità riuscirete a vedere la luce, proprio come un vero gatto, il secondo incantesimo è Invisibilità di Bastet, con questo incantesimo potrete rendervi invisibili, e nessuno potrà vedervi, potrete vedervi a vicenda solo se sarete invisibili, però ha una durata di sette minuti, quando l'incantesimo starà per svanire i vostri occhi cominceranno a brillare a intermittenza, per ricaricare l'incantesimo basta che stiate all'ombra o in un luogo senza luce, e potrete continuare ad essere invisibili, questo vi sarà utile per missioni segrete o per uccidere dei nemici pericolosi, ora potete andare, vi auguro una buona fortuna"-.

La dea scomparve, poi Somnambula e Ramil andarono via dal tempio, Ramil era molto contenta e saltellava, 
-"Wow, ma ci pensi Somnambula? Potremo vedere al buio, sarà utile per me nelle ronde di notte, e potremo anche diventare invisibili, siamo veramente fortunate, fantastico! O come diciamo in lingua Zwahili, Ajabu!"-, Ramil smise di saltare e poi vide Somnambula preoccupata, 
-"Ehi Somnambula? Cosa ti preoccupa?"-
-"Vedi Ramil....non ci avevo mai riflettuto, gli dei parlano di uccidere creature maligne, io ho sempre pensato di sconfiggere i malvagi, ma non ho mai pensato di ucciderli, io non voglio essere un'assassina, voglio solo proteggere il nostro popolo"-, Ramil capì bene il punto di vista dell'amica e così le parlò per consolarla,
-"Ehi Somnambula, ascoltami, lo so che sembra brutto me se gli dei ci hanno detto questo allora dobbiamo fare quello che vogliono"-
-"ma....se non fossimo capaci di uccidere?"-
-"Lo sai? Nella lingua Zwahili abbiamo diversi proverbi, e uno di questi è Elimu ni maisha, si vitabu"-
-"E che significa?"-
-" Letteralmente significa Si impara dalla vita, non dai libri, dobbiamo prima sapere chi merita di morire, se invece non lo merita dobbiamo solo mandarlo in prigione"-
-"Io però non sono capace di poter uccidere"-
-"E nessuno te lo chiederà, se casomai dovessi uccidere qualcuno allora sarò io a farlo, oppure mio fratello, o un'altra guardia, ma non tu, tu poi stare dietro di me e pensare ad una strategia, oppure a guarire i feriti dopotuto come diciamo in Zwahili, Ajidhanie kasimama, aangalie asianguke"-
-"E cioè?"-
-"Chi si sente ben saldo in piedi, dovrebbe fare attenzione a non cadere"-
-"Avete delle belle frasi sagge voi zebre"-
-"Ehi, per la prima volta mi consideri una zebra"-.

Somnambula come sempre anche se oramai era una messagera degli dei, lei aiutava il padre con il suo lavoro a palazzo, e Ramil andava insieme alle altre guardie in giro per il palazzo oppure in città per svolgere compere per il faraone.

Somnambula era ancora incerta sul fatto di  dover uccidere qualcuno, lei non voleva farlo, ma Ramil le disse che lei non era obbligata, però si domandava se davvero ci fosse in giro qualche cattivo che meritava di morire, e quindi la cosa la preoccupava, però sapeva che poteva contare sull'aiuto della sua amica Ramil e delle altre guardie.

Il giorno dopo Somnambula prima di recarsi al palazzo andò al campo di addestramento e lì vede una giovane zebra che si stava allenando con una lancia.

Somnambula non l'aveva mai vista, si avvicinò a lei,     
-"Mi scusi, ha per caso visto una pegaso con le strisce rosse qui intorno?"-, la zebra non disse nulla, come se non avesse capito, 
-"Mi scusi, forse lei non parla la mia lingua, vediamo.....forse parla il Zwahili, come si dice....Umeona rafiki yangu wa Pegasus Ramil?(Lei ha visto la mia amica pegaso Ramil?)"-, la zebra sembrava ancora non capire, Somnambula non sapeva che dire,
-"Forse lei non parla Zwahili, io non lo parlo molto bene, forse non ho la pronuncia giusta, oppure lei non conosce Ramil"-, la zebra però le parlò, 
-"Niente affatto, la tua pronuncia è buona, si sente l'accento straniero, ma puoi migliorare"-, poi la zebra fece una cosa strana, aprì delle ali che aveva ai fianchi, Somnambula fu sorpresa, 
-"Come è possibile? Una zebra con le ali? Un momento...quella voce....Ramil?"-, la zebra sorrise e si rivelò essere proprio Ramil, però aveva le strisce nere e il manto di colore grigio, come era possibile? Somnambula la guardò bene dal davanti, dal dietro e ai lati, 
-"Non ci posso credere, ma come può essere? Sei davvero tu, eppure.....come fai ad avere i colori di una zebra?"-, Ramil svelò il suo segreto, 
-"E' una delle tante pozioni che mi ha insegnato Thoth, grazie ad una polvere di cactus del regno degli dei posso preparare una pozione che mi permette di prendere i colori di una zebra, l'ho bevuta prima, e nemmeno mio fratello mi ha riconosciuta"-
-"Davvero? Non solo hai ingannato me, ma hai ingannato tuo fratello?"-
-"Vieni con me, mia madre mi ha visto preparare una pozione stamattina, ma non sa che tipo di pozione è"-
-"Ma....a che serve?"-
-"A niente, solo a mescolarmi tra le zebre"-
-"Ma non credo che funzioni del tutto, hai ancora le ali"-
-"Le ali a differenza delle strisce posso sempre nasconderle sotto un vestito, però se un bandito mi guarda così poi non mi riconosce, perchè per molti le zebre sono tutte uguali"-
-"Piuttosto, volevo chiederti cosa è quella lancia tutta d'oro?"-, in effetti l'occhio di Somnambula era puntato sulla lancia era una bella lancia lunga e appuntita, Ramil gliela mostrò, 
-"Stamattima presto il papiro di Seshat mi ha comunicato che al tempio degli dei leoni dovevo ricevere un dono, e sono andata lì, e questa è la Lancia di Anhur, il dio leone"-
-"Nooo, non ci credo, questa è una delle lance di Anhur? Deve essere più di una comune lancia"-
-"infatti è in grado di rompere qualsiasi protezione, e vola lontano se scagliata, guarda adesso"-, Ramil scagliò la lancia che finì in un punto sabbioso, poi Ramil alzò lo zoccolo destro, la lancia scomparve e poi riapparve nel suo zoccolo, 
-"Hai visto? Se la lanci puoi richiamarla, scommetto che ti piacerebbe provarla"-, Somnambula prese la lancia e cominciò a rotearla e a puntarla in alcune direzioni, sembrava le piacesse, 
-"Anhur ha buon gusto in fatto di armi, quindi quest'arma è davvero bella, figuriamoci quando si affronta un nemico"-
-"Stamani però Anhur mi ha dato una magia da parte di Horus"-
-"Davvero? E quale?"-
-"E' un incantesimo, però posso evocarlo quando voglio, senza bisogno dello scettro, sono delle ali magiche, ora ti mostro....Ali di Horus"-, Ramil aprì le ali e quelle cominciarono a brillare, si tramutarono in lunghe ali dorate, Somnambula le toccò, 
-" Sono....sono grosse ali"-
-"Esatto, con queste ali io posso raggiungere un luogo in un attimo, e posso volare molto veloce di quanto faccia già, e posso anche volare dove ci sono le maledizioni che impediscono il volo, ora ti faccio vedere"-, Ramil si preparò, e poi corse, Somnambula non riusciva a vederla, vedeva solo la polvere che la sua amica alzava con la sua corsa.

-"Ehi Somnambula, sono qui"-, ma Somnambula non la vedeva,  
-"Qui dove? Non ti vedo Ramil"-
-"Niko hapa juu, niko juu ya piramidi,Io sono quassù,sono sopra la piramide"-, Somnambula guardò in alto e difatti su una piramide vicino al palazzo c'era Ramil sulla cima in perfetto equilibrio.

Poi fece una corsa e ritornò davanti alla sua amica,  
-"Che te ne pare?"-
-"Mi sembrano delle belle ali, ma sembrano pericolose, se vai a sbattere contro qualcosa?"-
-"Sono solo sciocchezze, io è da piccola che mi alleno con le mie ali, sono abituata a correre veloce e a volare veloce, a mamma fa comodo che nella nostra tribù ci sia un membro con le ali, vuoi provarle anche tu?"-
-"Non lo so, non sono allenata come te con la velocità nonostante io sia una pegaso"-, poi Ramil chiuse le ali, e quelle tornarono al loro stato naturale,
-"Non sei obbligata, però se vorrai provare dimmelo io ti posso allenare, ora vieni con me andiamo a fare uno scherzo a mia madre, vediamo se riesce a riconoscermi conciata così"-
-"Io dico che lei ti riconoscerà, è lei che ti ha messo al mondo, come fa una madre a non riconoscere sua figlia? La sua unica figlia femmina poi? A proposito quanto dura la pozione?"-
-"Non ha scadenza"-
-"Vuol dire che rimarrai così per sempre?"-
-"Non spaventarti, basta un sorso di latte e ritorno al mio colore naturale"-
-"Non spaventarmi così Ramil"-
-"Perchè? Non avresti accettato un'amica zebra con le ali?"-
-"A me non interessa il colore che hai, però non credo che tua madre avrebbe accettato il tuo nuovo colore"-
-"E perchè no? Così i pony, gli Abada e gli Okapi non mi avrebbero vista strana per il colore delle mie strisce"-
-"Non devi farti influenzare dagli altri solo perchè hai il colore delle strisce diverso, o perchè sei una pegaso con le strisce, tu sei mia amica e a me non importa del tuo colore"-
-"Sai? La gente dovrebbe fare come diciamo in Zwahili Ukiona neno, usiposema neno, hupatikani na neno"-
-"E che significa? Che dovrebbe badare ai fatti propri?"-
-"Più o meno, significa Se vedi e taci, non avrai guai"-
-"Più o meno ci sono andata vicina"-



Continua….



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Capitolo 6
*** Mukhtar viene esiliato ***


Mukhtar viene esiliato
Nel presente

Ogni tanto Twilight interrompeva Somnambula per farle delle domande, 

-"A me sembra un pò inquietante il fatto che gli dei vi abbiano chiesto di uccidere qualcuno"-
-"Non un qualcuno qualunque solo i cattivi che meritavano di morire"-
-"E tu hai mai ucciso qualcuno?"-
-"Se devo dire la verità, l'ho fatto anche se l'ho fatto più in là, le parole degli dei non si discutono, e Ramil aveva detto che avrebbe ucciso lei i nemici al posto mio, ma quando ho avuto negli zoccoli quello scettro, quegli artigli e specialmente quella lancia, io non mi sentivo debole, sapevo che potevo aiutare gli altri con quelle armi, credimi quando presi quella lancia io mi sentivo imbattibile, dopotutto era la lancia di Anhur, ed io adoravo quella lancia, senza parlare dello scettro del grande dio Ptah, lui è uno degli dei più forti della nostra religione e le sue creazioni sono magnifiche, lui è potente quanto Ra o forse di più, e per le sue capacità di creazione può essere paragonato al dio greyco Efesto"-
-"Non posso credere che tu abbia ucciso qualcuno"-
-"Più in là, è una cosa che era necessaria, ma ora non siamo ancora arrivati a quella parte, comunque con Ramil tra i soldati ci furono delle modifiche, dei cambiamenti"-
-"Che tipo di cambiamenti?"-
-"Cercò nuove guardie per il faraone, però cercò delle femmine, e le trovò, e le mise alla prova combattendole, e tutte e tre erano molto resistenti"-
-"Ne trovò tre che potessero combattere?"-
-"Esattamente, ci fu una pegaso celeste chiamata Akilah, era veloce e forte con il khopesch, poi trovò una pony arancione di nome Isra, non era veloce ma era forte, e poi trovò addirittura una zebra disposta ad essere una guardia, era di un'altra tribù rispetto alla famiglia di Ramil, e avrebbe tanto voluto combattere dato che era cresciuta anche lei in una tribù di zebre forti, si chiamava Fadilah, ed era forte e resistente, avrebbe voluto aumentare la sua velocità, sfortunatamente non conosceva le pozioni, perciò Ramil le propose di aiutarla ad imparare le varie pozioni che conosceva"-
-"Ma poi Ramil riuscì ad ingannare la madre?"-
-"Sì, non so come ma Mimea non riconobbe sua figlia, eccenzion fatta quando la guardò negli occhi e capì che era Ramil, alla fine non puoi ingannazre la tua stessa madre, comunque ci fu una brutta esperienza dopo che Ramil divenne una guardia, ora vi racconto....."-
Nel passato

Ramil stava allenando Akilah, Isra e Fadilah che stavano combattendo con altre guardie, 

-"Molto bene ragazze, state andando bene, sapevo che avrei scelto bene quando vi siete presentate, tu Akilah sei molto veloce, tu invece Isra anche se non sei veloce sei molto forte e sei anche molto resistente, devi approfittare di questa forza per fare del tuo meglio, e poi c'è Fadilah"-, la zebra si fermò e guardò Ramil, 
-"Cosa devo fare io?"-
-"Tu sei una zebra, quindi devi essere forte e sicuramente veloce, cosa ricordi del tuo villaggio?"-
-"Sono cresciuta in un villaggio nel centro dello Zebrafrica, e il mio compito era raccogliere la frutta dagli alberi, ero un pò più cresciuta quando sono venuta qui, nel mio villaggio parlavamo solo lo Zwahili e o Zulù, poi siamo venuti qui, vivo ad Harim da anni ormai"-
-"Quando sei venuta qui ti sei convertita alla religione equigiziana?"-
-"In realtà noi non avevamo una vera e propria religione, quando siamo venuti qui avevamo la nostra prima religione"-
-"Essendo una zebra quindi conoscerai altre cose, come le pozioni"-
-"Purtroppo no, era mia madre che faceva le pozioni, non ho mai provato a farle, e lei non voleva insegnarmi, e non usavamo libri per annotare le nostre formule"-
-"Quindi non sai fare le pozioni?"-
-"No, mi spiace"-
-"Non c'è problema, io e mia madre possiamo insegnarti, farai le pozioni in poco tempo, e dato che posso entrare in possesso di ingredienti speciali ti insegnerò delle pozioni speciali"-
-"Sarei felice di imparare"-
-"Ed io sono felice di poter avere delle guardie femmine nella squadra, sono sicuro che con un pò di allenamento sarete perfette, possiamo far vedere a tutti che siete fantastiche come una guardia maschio, ora il faraone avrà anche delle giumente che lo proteggeranno, e avere una zebra in più farà comodo, anche perchè tu apprenderai le pozioni, mio fratello invece è negato per le pozioni"-.
Ramil osservava da lontano gli allenamenti che procedevano bene, ora lei non era l'unica femmina a proteggere il faraone, e sicuramente Mukthar non avrebe accettato, ma ora non era più lui il capitano delle guardie.
Ramil andò dal fratello,  

-"Habari kaka mkubwa (Ciao fratellone), sei fiero del mio lavoro?"-
-"Stai facendo un ottimo lavoro sorellina, abbiamo addirittura delle femmine a combattere con noi"-
-"Sono le uniche che si sono presentate, o meglio non sono le uniche sono le uniche che hanno accettato di combattere con le proprie energie, le altre giumente hanno rinunciato dicendo di voler stare con la propria famiglia o di fare i lavori di casa, oppure di pensare ai loro figli"-
-"Non puoi biasimarle, molte giumente sono madri oppure hanno un fidanzato e non vogliono lasciare il loro amato, loro tre invece hanno i genitori ma non hanno ancora figli"-
-"Ho controllato, tutte e tre hanno una sorella che si è sposata, invece Fadilah, è promessa sposa ad una zebra maschio, ma vuole essere una guardia perchè non ha mai combattuto in vita sua e voleva usare le sue energie per proteggere il faraone"-
-"Ognuna di loro vuole fare la sua parte, è ottimo che abbiamo almeno loro, e credo che tu stia facendo un ottimo lavoro nell'allenarle, sono sicuro che saranno delle ottime guardie"-

-"Mukhtar è venuto a sapere che abbiamo delle femmine ora in squadra?"-
-"Sì, e non è contento, è molto arrabbiato"-
-"Mi spiace per lui, però ha barato, non credo che meritasse di vincere"-
-"Non meritava affatto di vincere, tu invece non hai infranto le regole e meritavi di vincere di più di me, dovevi essere tu il capitano"-
-"Fratellone, è meglio se quel posto spettava a te, io non so se sarei riuscita a farlo bene, perciò ho preferito che lo fossi tu"-
-"Non so come farei senza di te"-
-"Lo dici solo perchè ora ho il favore degli dei e le loro armi"-
-"Non è vero, ho sempre creduto in te, eri forte prima e sei forte addesso, e sei anche più veloce di me"-
-"Sono sicura che sarai veloce come me anche tu"-
-"Comunque ti va di farmi compagnia nella ronda notturna anche stasera?"-
-"Va bene, non è un problema"-
-"Dormiremo di più la mattina"-
-"E' vero, però mamma ha creato una pozione speciale per rimanere svegli, seguimi e te la faò vedere"-.
Tutti e due andarono a casa e Mimea stava scrivendo delle cose, poi Mimea vide i figli entrare, 
-"Enyi wanangu, nini kinaendelea? (Figli, miei, che cosa succede?)"-, Ramil abbracciò la madre e poi le rispose, 
-"Habari Mama!(Ciao mamma), volevo far vedere ad Hamzah quella pozione che hai creato"-, Mimea si rivolse al figlio, 
-"In realtà non l'ho proprio creata io, è Ramil che mi ha trovato gli ingredienti, con la sua velocità è andata nel deserto dove ha trovato un villaggio di zebre nomadi, e ha scoperto delle bacche che i cammelli mangiavano ed erano rilassati, così me ne ha portate un pò"-
-"E hai fatto la pozione con le bacche?"-
-"Non proprio, praticamente si prendono i semi e poi li si mette a bollire, il liquido diventa di colore scuro, e poi lo si può bere, se devi dare la ronda notturna ti conviene berlo prima di farla, perchè è molto forte, tui terrà sveglio per un bel pò"-.
Mimea e Ramil non potevano sapere che quei semi erano dei chicchi di caffè, avevano scoperto il caffè senza saperlo.
Arrivata la sera, Ramil ed Hamzah bevvero la pozione e cominciarono a prepararsi per la ronda notturna cittadina.
Hamzah si rivolse a Ramil, 

-"Con il potere che ti ha dato Bastet sarà facile fare la ronda"-
-"Parli dei suoi occhi? Li ho provati una volta di sera, è come vedere di giorno, sono molto utili al buio"-.
Loro due lasciarono la loro casa, e cominciarono a camminare per la città, Ramil si preparò, 
-"Ecco ora che è quasi buio posso usarli, Occhi di Bastet"-, gli occhi di Ramil si fecero di colore giallo splendente e poteva vedere perfettamente al buio come se fosse giorno, non poteva sfuggirle nessun particolare, e così poteva aiutare meglio il fratello.
Ramil era armata di khopesch e di scudo, e cercava di stare attenta ai vari angoli della città, Hamzah anche lui aveva uno khopesch ed anche una lancia e si assicurava che non ci fossero ladri o pericoli.
Tuttavia Hamzah andò a sbattere contro qualcuno, 

-"Oh mi scusi, chi è lei? Oh"-, anche se era buio le fiamme delle torce permettevano di vedere, così Hamzah scoprì che il pony che aveva urtato era Somnambula.  

-"Somnambula? Che cosa ci fai in girò a quest'ora?"-
-"Scusami Hamzah, è che volevo provare questi Occhi di Bastet, e ho pensato di far vedere a Ramil come li usavo, sono perfetti, potrei andare in giro la notte senza problemi"-
-"Ma non è sicuro che tu vada in giro a quest'ora, devi fare attenzione, ci possono essere bandito, o peggio animali feroci"-
-"Oh andiamo, che razza di animali potrei incontrare?"-
-"Siamo vicini al Nilo, potresti incontrare coccodrilli,ippopotami,leoni, o anche peggi o delle iene mannare"-
-"Iene mannare? Che cosa sono?"-
-"Sono creature che noi zebre conosciamo bene, sono delle grosse iene, a volte sembrano normali iene, ma poi quando abbassi la guardia si rivelano per il loro vero aspetto, diventano grandi e diventano bipedi"-
-"Oh per favore, come se esistessero davvero queste creature"-
-"Quando io ero piccolo, nel mio villaggio mio padre ne uccise una, e due anni fa quando ero in un villaggio ne incontrai un'altra, era dietro di me e mi fece un graffio ma mia sorella Ramil la uccise subito, lei ha avuto più coraggio di me"-
-"Ramil non mi ha mai detto di questa storia"-
-"Perchè non gliela hai mai chiesta, lei conosce le creature meglio di me dato che legge di più, inoltre adesso che ha accesso alla biblioteca di Thoth chissà quante cose può imparare, quindi è meglio che tu torni a casa, sono sicuro che anche Ramil ti direbbe la stessa cosa, per favore Somnambula"-
-"Va bene, torno a casa, non dire niente a Ramil"-
-"Non le dirò niente, ma è meglio se ti accompagno io stesso a casa, non vorrei che incontrassi pericoli nel cammino"-
-"Grazie Hamzah"-, così la zebra accompagnò Somnambula a casa, ma prima di dirigersi lì Somnambula notò Ramil che stava vicino ad una casa e stava osservando un pozzo, ma Somnambula alzò gli occhi e vide un tizio incappucciato sopra il tetto che prese nello zoccolo un pugnale, lui fece un salto, ma Somnambula chiamò Ramil, 
-"RAMIL! FAI ATTENZIONE SOPRA DI TE"-, Ramil si girò subito e rotolò per terra schivando il pony che affondò il pugnale nel terreno, ma lui cercò di pugnalare Ramil di nuovo, la pegaso allora prese lo scudo di Osiride e si difese, il pony la colpì diverse volte ma lo scudo era divino quindi impenetrabile, allora Ramil colpì il pony con lo scudo, lui indietreggiò poi lei lo colpì di nuovo con lo scudo, e lui cadde per terra, cercò di prendere il pugnale ma con il khopesch lei lo parò e lo colpì con gli zoccoli, il pony era a terra, e Ramil lo smascherò, Hamzah e Somnambula si avvicinarono, ma nessuno dei tre pony poteva credere a quello che vedeva, non era un pony qualunque ma l'unicorno Mukhtar. 
Hamzah lo chiamò,  
-"Mukhtar? Che cosa stavi facendo? Cosa volevi fare a mia sorella?"-, l'unicorno si alzò indignato,
-"E secondo te cosa stavo facendo? Stavo cercando di ucciderla"-, a quella frase la zebra maschio si arrabbiò,
-"Uccidere mia sorella? Sei forse impazzito?"-
-"Come dovrei essere? Per colpa sua ho perso il mio posto di capitano delle guardie, ora sono un soldato semplice che sorveglia il tesoro reale, e inoltre lei ha fatto ammettere delle giumente tra le guardie, e questa è una vera vergogna"- 
-" Sei stato tu che hai imbrogliato alla sfida di Horus, e vorresti anche aver ragione? Mi hai addirittura buttato dentro la bocca di un verme delle sabbie"-
-" Bisogna fare di tutto per essere i migliori, anche sacrificare un soldato"-
-"BASTA COSI', per i poteri che il faraone mi ha dato ti dichiaro in arresto, ora ti porto subito davanti al faraone"-.
Hamzah prese una corda e legò stretto Mukhtar, poi lo portò dal faraone che non era ancora andato a dormire e si dilettava nel sentire la musica suonata da alcune pony femmine mentre alcune di loro danzavano.
Il faraone fu sorpreso di vedere quel gruppetto, e chiese cosa stesse succedendo, Hamzah spiegò tutto, e il faraone era anche lui arrabbiato.
 
-"Per gli dei, cosa ti è saltato in mente, Mukhtar? Volevi uccidere Ramil? Sei fortunato che sua madre ora stia dormendo"-, l'unicorno cercò di giustificarsi inutilmente,
-"Faraone, io ho sempre servito lei e suo figlio, vuole davvero che quella stupida pegaso la difenda al posto mio?"-
-"Horus ha parlato chiaro, e poi Ramil è la vera vincitrice, non solo ha trovato la spada di Iside, ma ha anche salvato i soldati che tu hai messo nei guai"-
-"ME NE INFISCHIO DI QUELLO CHE HANNO DETTO GLI DEI, sopratutto quello stupido Horus"-, tutti i presenti si stupirono, il faraone era indignato,
-"Come osi bestemmiare contro gli dei? Che gli sia tagliata la testa"-, ma Ramil non era d'accordo,
-"No, faraone, non mi sembra giusto, lui è solo diventato pazzo, non ha voluto accettare di perdere, però ha servito lei per anni, non vedo il bisogno di tagliargli la testa"-
-"Ramil? Perchè lo difendi? Lui ha cercato di ucciderti"-
-"E' vero, però se lo uccidessimo, saremmo peggiori di lui, io dico al massimo di incarcerarlo, oppure di metterlo ad allenare le reclute"-, il faraone ci pensò un pò, poi formulò la sua risposta,
-"Per Oriside, hai ragione, in effetti....allora invece di tagliargli la testa, sarà il nuovo addestratore per le reclute"-,ma Mukhtar si arrabbiò, il suo pugnale si animò e tagliò le corde, poi lanciò una magia di fumo verde contro il faraone e Hamzah, poi lanciò il pugnale contro Ramil, ma Somnambula lo fermò parandosi con gli artigli di Anubi, poi lei saltò addosso a Mukhtar e lo ferì, poi Ramil, lo colpì con un colpo di zoccolo.
Mukhtar era a terra.
Fu legato di nuovo e poi portato al confine della città, il faraone decise di condannarlo,  

-"Mukhtar, sei stato un buon capitano nei tuoi giorni migliori, ma negli ultimi anni sei diventato un vero tormento, e per averci attaccati io non ti perdono, ti avevo offerto una possibilità, ma ora ho deciso, e nemmeno Ramil ti salverà, io ti condanno all'esilio, non potrai più mettere zoccolo qui ad Harim, e se oserai tornare, sarai frustato e poi ucciso, e dopo a te ci penserà Osiride"-, ma Mukhtar non era spaventato o preoccupato.
-"Io non tornerò più, e se tornerò non sarò da solo, avete visto di cosa sono capace no? E non mi serve un pugnale magico, vi pentirete amaramente di avermi fatto diventare un vostro nemico, addio"-.
Mukhtar così scappò verso il buio deserto, e il faraone decise che fosse ora di tornare al palazzo e dormire.
Somnambula vide che Ramil stava dietro di lei che guardavò in giù,
-"Ramil? Che cosa ti prende? Stai pensando a Mukhtar?"-
-"In realtà sì, io ho cercato di ragionare come te Somnambula, non volevo usare la violenza, per questo volevo risparmiarlo"-
-"Però lui ha cercato di ucciderti, forse questo non era il caso di perdonarlo"-
-"Però mi preoccupa una cosa? Avete notato i suoi occhi? E quella magia che ha lanciato?"-
-"Cosa vorresti dire?"-
-"Quando ha cercato di uccidermi aveva negli occhi una fiamma verde, e anche quella magia era una specie di nuvola di fuoco verde, e quel pugnale so di averlo già visto da qualche parte"-.
Il giorno dopo, Somnambula andò a casa di Ramil, e la trovò mentre leggeva dei papiri, 
-"Ciao Ramil, cosa stai facendo?"-
-"Appena mi sono svegliata ho cercato delle informazioni su alcuni papiri che Thoth mi ha dato, e ho trovato delle informazioni sul pugnale e sulla magia di Mukhtar"-
-"E cosa hai scoperto?"-
-"Non buone notizie putroppo, quel pugnale è fatto di un ferro che proviene dal regno degli dei, ma è un materiale che rende la magia cattiva, e solo i seguaci di Seth possono usarlo, e quella magia verde era la Rabbia di Seth, un incantesimo di offesa creato dal caos, un incantesimo di Seth, e le fiamme verdi che ho visto negli occhi di Mukhtar, quello è un segno di chi ha accettato di diventare un seguace di Seth"-, Somnambula era incredula, 
-"Vuoi dire che Mukhtar era un seguace di Seth e non lo abbiamo mai saputo?"-
-"Se Mukhtar è diventato molto severo negli ultimi anni, secondo me è da quel momento che è diventato un suo seguace, e questo significa che ha contatti con Seth, forse è stato un errore lasciarlo andare, magari ha già trovato rifugio da qualche parte in un tempio nascosto di Seth, e se lui non è l'unico e ha detto che sarebbe tornato con degli alleati, allora significa una sola cosa"-, Somnambula aveva già capito, e rispose lei al posto della sua amica,
-"Significa che Seth si sta preparando per tornare dal suo esilio"-
-"O forse sta cercando alleati, se fosse già pronto per tornare, allora gli dei ce lo avrebbero già detto"-
-"Pensi che sia pericoloso tenerci il pugnale?"-
-"Non credo, almeno lo credevo prima, ma ho controllato, non c'è più magia dentro questo pugnale"-
-"Ne sei sicura? Come fai a dirlo?"-
-"Riesco a percepire la magia, è una cosa che sa fare mia madre e ha trasmesso questa abilità a me e a mio fratello, sembra che la migia di Seth sia scomparsa"-
-"E come è possibile? La magia di Seth dovrebbe rimanere nel pugnale finchè non lo decide lui"-
-"Ho letto che ci sono vari dei che possono purificare le armi dalla magia malvagia di Seth, e quegli dei sono Osiride, Iside, Nephthys, Anubi, Thoth e Ra"-
-"Ma nessuno di loro era qui per purificare il pugnale"-
-"Però tu ieri hai usato gli artigli di Anubi per fermare il pugnale, questo ha fatto in modo di far svanire la magia di Seth, perchè anche se non appartengono più ad Anubi quegli artigli hanno comunque la sua magia, quindi colpendolo lo hai purificato, forse potrei farlo anche io con le altre armi"-
-"E' una fortuna allora che siamo messaggere degli dei, ma se Seth tornerà come faremo? Non possiamo scontrarci contro un dio, è malvagio, ma pur sempre un dio, non dimentichiamoci che per decenni ha aiutato Ra nella sua barca solare a combattere il serpente Apophis"-
-"Io....io non so proprio che pensare, non so che farei se mi trovassi davanti Seth, ma se gli dei mi dovessero ordinare di ucciderlo, allora credo che non avrei scelta, spero di avere più magie ed armi, io non so che pensare, non so che dire, spero solo che sia solo una mia opinione, ma se lui veramente dovesse tornare sarebbe un guaio per tutto l'Equigitto"-, Somnambula consolò Ramil, 
-"Ascolta Ramil, io non saprò combattere, ma tu sì, se quel giorno dovesse arrivare, allora io ti aiuterò, io sarò con te, te lo prometto, non so casa faremo ma sono sicura che ci inventeremo qualcosa"-
-"Ehi, grazie Somnambula, qualuque cosa succederà, allora l'affronteremo insieme"-, in quel momento arrivò Mimea, 
-"Non parlate di possibili complotti divini e malvagi, pensate a fare colazione con una buona torta al miele"-, Ramil adorava le torte della madre, sopratutto quelle col miele, 
-"Sei grande mamma, mi prendo subito una fetta"-
-"Io non posso ancora credere che quel pazzo unicorno volesse ucciderti, si è meritato l'esilio, e se è un seguace di Seth, beh spero che prima o poi qualcuno lo uccida, Somnambula? perchè non prendi una fetta di torta al miele?"- 
-"Grazie signora Mimea, qualunque cosa farà Mukhtar io e Ramil lo affronteremo anche se questo significherà ucciderlo"-.

Continua….


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Capitolo 7
*** La casa della veggente ***


La casa della veggente
Nel presente

Twilight era rimasta sorpresa dalla brutta reazione di Mukhtar,

-"Quell'unicorno non mi è mai piaciuto, una cosa era barare, ma ha cercato di uccidere la tua amica"-
-"Ramil voleva fare una scelta che non avrebbe voluto, voleva fare una scelta che avrei fatto io, per via delle parole che le dissi, ma un seguace di Seth è molto pericoloso, e chissà quali guai poteva combinare, soprattutto col pericolo che può fare un dio del caos"-
-"Lo credo bene, come quello che combinava Discord"-
-" Ma Discord è una creatura del caos, lui si autodefinisce un signore del caos, Seth invece anche se malvagio era un dio, e non so se Discord avrebbe potuto fermarlo, era un dio pericoloso, dato che era il signore dei deserti e delle tempeste ed aveva anche ucciso Osiride in passato prima che io e Ramil nascemmo, si dice che possedesse un pugnale creato da lui che solo chi aveva il suo potere poteva maneggiarlo, un pugnale così potente da uccidere qualsiasi dio, e non solo un dio equigiziano, un pugnale così potente da uccidere facilmente anche un alicorno"-
-"Spero che questo pugnale sia ben custodito"-
-"Purtroppo io e Ramil non lo abbiamo mai trovato, forse è ancora nel regno degli dei, ma nessuno sa dove si trovi, comunque io e Ramil facemmo una scoperta strana giorni dopo l'esilio di Mukhtar"-
-"E cosa avete trovato?"-
-"Una casa, Twilight, una casa molto particolare"-
Nel passato
Somnambula andò a casa di Ramil, entrò e trovò Mimea ed Hamzah che facevano colazione, la mamam zebra la salutò, 

-"Buongiorno cara Somnambula, immagino tu sia qui per far visita a Ramil"-
-" Ormai siamo come sorelle, è la mia migliore amica, anzi se c'è lei non mi servono altri amici"-
-"Io sono contenta del vostro buon rapporto di amicizia, però in questo momento Ramil sta studiando"-
-"Studiando? Cosa sta studiando?"-
-"Sembra sia ossessionata da un sogno che ha fatto l'altra volta, ma non mi ha deto di che si trattava, ieri è andata dal dio Thoth per chiedergli dei papiri per comprendere i sogni, e altri per imparare il greyco"-
-"Perchè dovrebbe imparare il greyco? Non è che parliamo con vari greyci qui in Equigitto"-
-"Speravo che tu potessi convincerla ad uscire dalla stanza, così parlavamo tutte insieme"-, Hamzah si alzò e salutò le due pony,
-"Ci vediamo mamma, io vado a lavoro, vedi se riesci a far venire anche Ramil, perchè ho bisogno di lei"-
-"Va bene, Hamzah"-, Somnambula allora andò nella stanza di Ramil, e la vide concentrata con diversi papiri su di un tavolo, la pegaso striata non si era accorta della sua amica, così Somnambula fece un verso di tosse, e Ramil si girò, 
-"Oh Somnambula, non ti avevo sentito"-
-"Ciao Ramil, che cosa stai facendo? Tua madre mi ha detto che hai fatto un sogno, ti va di parlarne con lei e con me?"-
-"Va bene, ma prima guarda queste lettere"-, Somnambula andò a vedere su di un papiro delle lettere che lei non aveva mai visto erano queste πέτρα Ξιφος.
-"Che cosa significano, Ramil?"-
-"E' Greyco, la prima si legge Petra, e significa pietra, la seconda si legge Xiphos, ed è il nome di una spada greyca, ma non hanno senso, non ho trovato niente nei papiri di Thoth, potrebbe significare una spada di pietra, oppure potrebbe essere il nome di una magia, o di una maledizione......."-
-"Oppure il nome di un pony"-
-"Potrebbe essere, vieni con me, ti parlerò del mio sogno"-.
Mimea aveva ragione che Somnambula avrebbe fatto uscire Ramil dalla stanza e così Ramil si sedette al tavolo per mangiare, e Mimea e Somnambula ascoltarono quello che lei aveva da dire, 
-"Allora, era successo questo, mi trovavo in un tempio mai visto, che io non avevo mai visto, poi c'è un lungo corridoio che delle statue di pegaso, e delle statue di drago, poi c'è un libro gigante su di un piedistallo e una mano di drago scheletrica, che indica una pagina vuota, poi una piuma della mia ala si stacca, e comicnia a scrivere il mio nome, e vicino al mio nome c'è quello che ho scritto in un papiro, il nome Petra Xiphos, e poi sento una voce dietro di me che mi parla e dice Il tuo destino si è compiuto Ramil"-
Mimea era curiosa, 
-"Sei riuscita a vedere chi fosse?"-
-"Sì, era una pegaso verde chiaro, bionda e con un vestito bianco, e aveva detto che il suo nome era in cima al libro, ed era Solar Calendar"-, Mimea e Somnmabula erano stupite, la madre le rispose,
-"Sei sicura del nome che hai letto, bambina mia?"-
-"Sì, mamma, ne sono sicura, era Solar Calendar"-, Somnambula poi rispose, 
-"Questo nome me ne aveva parlato mia madre, era il nome di una pegaso veggente"-, Ramil era confusa,
-"In che senso era?"-, Mimea rispose, 
-"Ramil, piccola mia, Solar Calendar era una pegaso veggente che è vissuta qui in Equigitto molti anni fa, io l'ho conosciuta ed è vissuta in questa città, è morta cinque anni prima che tu nascessi, per questo tu non potevi conoscerla, anche la descrizione che hai fatto combacia"-
-"Aspetta, è morta? Allora io ho sognato una pegaso morta?"-
-"Era vecchia nel tuo sogno?"-
-"No, era giovane"-
-"E' strano, perchè avresti sognato una pegaso che non hai mai conosciuto? Hamzah l'aveva conosciuta, ma solo una volta, io invece ho parlato con lei molte volte, però era un pegaso strana, veniva da una terra lontana, ma lei non ha mai rivelato dove, nessuno sapeva niente di lei, non era nemmeno della nostra religione, apparteneva ad altri dei, si dice anche che lei fosse venuta in questo villaggio a bordo di un serpente verde volante con le piume, non parlava la nostra lingua, però lei riusciva a parlare con la gente di questo luogo grazie a dei cristalli magici, si guadagnava da vivere facendo previsioni per la gente ed il faraone, prima che morisse aveva più di 150 anni, non aveva figli o discendenti, non si era mai sposata, era sempre avvolta dal mistero, nessuno sapeva niente di lei, inoltre il giorno in cui è morta nessuno l'ha più trovata, il suo corpo era scomparso, si dice che un'altra pony le avesse fatto visita, una pegaso femmina con un vestito bianco, ma poi nessuno ha più visto nè lei nè la straniera, non saprei dirti altro, perchè quella pegaso era una brava persona, ma nessuno le parlava al di fuori del suo mestiere, a me mi disse che si era rifugiata qui perchè nel suo continente c'era una minaccia, ma non mi disse altro"-
-"Ma perchè dovrei sognare una pegaso che non ho mai conosciuto?"-
-"Forse dovresti fare una capatina alla sua vecchia casa, è vicino al tempio di Hatmehit, proprio vicino al fiume,magari potresti trovare qualcosa lì"-, Somnambula parlò a Ramil, 
-"Se ti va, cara Ramil, dopo il tuo turno andremo insieme a controllare quella casa, non so perchè hai fatto quel sogno, ma sono curiosa anche io, anche mia madre l'ha conosciuta, e le disse che avrebbe avuto una figlia speciale, destinata a grandi cose"-
-" Quella Solar ha previsto bene la tua nascita"-
-"Sono sicura che lo avrebbe detto anche di te"-.
Così Somnambula andò al palazzo reale per aiutare il padre col suo lavoro, mentre Ramil pensava al suo lavoro, ma entrambe aspettarono di finire per andare alla vecchia casa della veggente.
Arrivato il momento, le due pegaso si diressero verso il tempio della dea pesce Hatmehit. 
Arrivate sul posto notarono una casa, era abbandonata, sembrava piena di polvere e ragnatele, Ramil era incerta, 
-"Credi che sia questa la casa? Somnambula?"-
-"Deve essere questa, molti dicono che sia ancora abitata dallo spirito della veggente, ma non so se credere a queste cose, nessuno ha mai voluto abitarci dopo di lei, così almeno mi ha detto mia madre"-
-"Bisogna controllare dentro, forse troveremo qualcosa di interessante"-, Ramil provò ad aprire la porta ma sembrava bloccata,
-"Per le ali di Ra, sembra che qualcosa blocchi la porta"-
-"E ora che cosa facciamo?"-

-"Ti faccio vedere una cosa che mi ha insegnato la dea Ta-Bitjet"-
-"La dea scorpione?"-
-"Osserva, Lame di Ta-Bitjet"-, detta quella frase gli zoccoli anteriori di Ramil si tramutarono in chele di scorpione, Somnambula era impressionata, Ramil colpì la porta e la sfondò, e la colpì fino a che la buttò giù, poi le chele scomparvero e ritornarono zoccoli,
-"Forte vero, Somnambula? Sono lame molto forti, la dea Ta-Bitjet ha detto anche che sono ottime per colpire il nemico di sorpresa"-
-"Non credo che mi piaccia avere le chele di scorpione, mi fa un pò impressione"-
-"La scelta è tua, io perlustro la casa"-, Ramil entrò subito nella casa, poi Somnambula la seguì, Somnambula vide che c'erano diversi papiri, ne aprì uno e vide il disegno di una pegaso verde con un vestito bianco vicino ad un serpente verde con quattro ali rosse e una cresta attorno al collo.
Somnambula chiamò Ramil, 
-"Ehi Ramil? Vieni qui vieni a vedere che ho trovato"-
-"Che cosa hai trovato?"-
-"Dei disegni, ma non è scritto nella nostra lingua e quindi...."-, Somnambula si girò ma non vide nessuno,
-"Ramil? Dove sei? Dove ti sei nascosta?"-
-"Da nessuna parte"-
-"Ma sei invisibile? Perchè non ti vedo"-
-"Perchè sprecare il dono di Bastet? Non sono invisibile"-
-"E dove sei?"-
-"Ma sono qui, sul soffitto"-, Somnambula alzò gli occhi e si spaventò, Ramil era davvero sul soffito, ma era appesa a testa in giù, i sui zoccoli erano diventati zampe di scorpione e la coda era quella di uno scorpione.
-"AAAAH, cosa sei diventata?"-
-"Scusa, volevo provare questo nuovo potere"-, Ramil scese per terra, 
-"Ora ti spiego, Somnambula, questo è un dono della dea Serqet"-
-"la dea pony degli scorpioni?"-
-"Questa tecnica si chiama Veleno di Serqet, mi permette di arrampicarmi sui soffitti e il veleno che ho nella coda mi permette di paralizzare il nemico"-
-"Quindi ora hai due tecniche legate agli scorpioni"-
-"Non solo, Serqet e Thoth mi stanno insegnando diversi antidoti e pozioni contro vari veleni di vario tipo, se sarò brava con le pozioni un giorno sarò immune a qualsiasi veleno, ti va di conoscere questa tecnica?"-
-"No, grazie, non credo che mi piaccia, anche se è un dono degli dei, però mi farà comodo avere un'amica che prepara antidoti"-
-"Piuttosto cosa volevi farmi vedere?"-
-"Questo papiro, guarda questi disegni, non è scritto nella nostra lingua, guarda questi strani simboli,ራሚል ሳብል"-, Ramil guardò bene quei simboli, però si stupì,
-"ma questo...questo è amarico"-
-"Amarico?"-
-"E' una lingua zebrafricana, ma non è diffusa qui in Equigitto e quei simboli che hai visto, sono il mio nome in amarico"-
-"C'è scritto il tuo nome?"-
-"Sì, c'è scritto Ramili Sabili, e...non so come facesse a sapere l'amarico, dato che lei era straniera"-
-"Sai per caso leggere cosa c'è scritto?"-
-"Sì, cara Ramil e cara amica di Ramil, se state leggendo questo papiro io sono morta da tempo, comunque volevo avvisarvi, che io Solar Calendar vengo da una terra molto lontana, un giorno una minaccia venuta dal cristallo ha invaso il mio paese e ho dovuto portare via il tesoro del mio popolo un seme, un seme che farebbe crescere un albero che genera frutti che chi li mangia può comandare qualsiasi drago, non troverete questo seme nella vostra terra, perchè io l'ho sepolto in un altro continente, purtroppo come sapete già io sono una veggente, e so già che la minaccia arriverà anche da voi, perciò dovrete essere forti e proteggere il vostro popolo, creare una squadra di eroi mascherati per proteggere l'Equigitto, lo so che la tua amica non è adatta ad uccidere, ma questa minaccia non merita di vivere, io ho dovuto abbandonare la mia famiglia, non potevo fare ritorno nella mia terra, il serpente che vedete nel disegno che ho disegnato è Kukulkan, un serpente divino di cui io ero la sua sacerdotessa preferita, ho lasciato questo messaggio per voi perchè sapevo che l'avreste trovato, o meglio è stata Somnambula a trovarlo e poi ha chiamato te Ramil, voglio solo dirvi che gli dei hanno ragione farete grandi cose, e sarete pronte a varie difficoltà, inoltre una persona a voi cara morirà, ebbene dovrete fare attenzione perchè molti vi fermeranno ma una di voi salverà quella persona grazie alla speranza e voi due ne avete molta, non dubitate mai della vostra preziosa amicizia, mai....."-, Somnambula era sorpresa,
-"Ha scritto proprio tutto, ha previsto anche che avrei trovato io il papiro"-
-"Ma chi era questa Calendar? Chissà se gli altri papiri sanno rispondere, voglio dire sappiamo che viene da un'altra terra e che aveva altri dei, ma cosa c'entriamo noi?"-
-" Ha detto di una minaccia del cristallo, cosa vorrà dire?"-
-"Non lo so, puoi darmi uno zoccolo con gli altri papiri?"-, le due pegaso controllarono gli altri papiri, ma erano scritti in un'altra lingua, però Somnambula trovò dei disegni, 
-"Guarda qua Ramil"-, Ramil vide il disegno, 
-"Cosa sarà?"-, Ramil cercò di capire, ma Somnambula aveva già un'ipotesi,
-"Sembra che Solar avesse un cristallo grande, qui c'è disegnato un pony che sta per essere schiacciato da un masso, in questa parte il pony è morto, però si vede che in questa parte del disegno lei usa il cristallo per salvargli la vita, sarà una stupidaggine ma credo che quello non sia un cristallo normale....."-
-"Lo credo bene, c'è una scritta in amarico che dice Gīzē kirīsitali"-
-"E che significa?"-
-"Significa, Cristallo del tempo, e guarda in fondo al disegno, ci sono diverse statue, probabilmente degli dei della sua terra, le lanciano contro una luce, e da quella luce è creato il cristallo"-
-"Che vuoi dire?"-
-"Credo che quel cristallo sia stato creato dai suoi dei, e che lei possa usarlo per manovrare il tempo, ma se è così allora lei può viaggiare nel tempo, e guarda che ho trovato in questo papiro"-, Ramil mostrò a Somnambula un disegno di due pegaso vestite di bianco una giovane e una vecchia, e la giovane si trovava davanti ad una tomba, 
-"Cosa vorresti dire, Ramil?"-
-"Mamma ha detto che una straniera le fece visita prima che la veggente morì, io penso quella non era una straniera, ma erano la stessa pegaso"-
-"Vuoi dire che era la veggente?"-
-"Credo che lei abbia viaggiato nel passato, oppure nel futuro per incontrare sè stessa, però non mi sembra una pegaso malvagia, ho trovato pure un papiro dove lei incontrava una pegaso di colore blu azzurro, ma in un tempo imprecisato del futuro, e sembra che anche quella pegaso avesse a che fare con degli dei"-
-"Vuoi forse dire che esistono altre pegaso messaggere degli dei come noi due?"-
-"E' plausibile ma non in questa epoca, perciò sai che faccio? Io prendo tutti i papiri e li porto a Thoth, magari lui saprà tradurre qualcosa, anche se è una lingua straniera"-
-"Sei proprio sicura di voler sapere qualcos'altro? Voglio dire abbiamo già scoperto diverse cose finora, non credi che sarebbe troppo?"-
-"Parlava di una minaccia del cristallo, e se fosse un nostro nemico oltre che un nemico della veggente? Dobbiamo sapere di più"-
-"Non lo so, la cosa mi spaventa, però io sono con te, non è la prima volta che ci dicono che noi due siamo speranza per il popolo, quindi forse se ci prepariamo potremmo affrontare questa minaccia"-
-"Questo è lo spirito giusto, Somnambula"-.

Somnambula tornò a casa sua mentre, Ramil passò dal tempio di Horus per andare nel regno degli dei per parlare con Thoth.
Arrivata da lui lei gli consegnò i papiri, il dio ibis li guardò,
-"MMMmh, molto interessante"-
-"Puoi tradurre quelle scritte, Thoth?"-
-"Non lo so, anche se sono il dio della conoscenza ho anche io i miei limiti, posso dirti che è una lingua maya, che viene dalla lontana terra di Equestria"-
-"Equestria? E dove si trova?"-
-" Ora non te lo posso dire, sarò io stesso un giorno a dirlo al faraone, tu ora non ci devi pensare, vedrò quello che posso decifrare, te lo farò sapere"-, Ramil se ne andò, ma poi ritornò subito per fare una domanda al dio ibis, 
-"Scusa divino Thoth, posso farti una domanda?"-
-"Di che si tratta?"-
-"Ho scoperto che Mukhtar era un seguace di Seth, e che quando è stato esiliato lui ha detto che avrebbe avuto degli alleati, c'è forse pericolo di un ritorno di Seth?"-, Thoth si toccò la testa, poi dopo un paio di minuti le diede una risposta, 
-"Nel mio immenso sapere so che ci sarà un ritorno di Seth e se tu non sarai pronta perirai sotto la sua lancia"-
-"Quindi Seth mi ucciderà"-
-"Io posso sapere tutto, ma ci sono varie possibilità che possono accadere quindi una può succedere e altre no, dipende dal tuo allenamento, tu sei speranza, Ramil, come lo è Somnambula, se sarai forte, potrai affrontare Seth"-
-"Come faccio ad affrontarlo se è un dio?"-
-"Questo non te lo so dire, non posso sapere certe cose se tu sei incerta di te stessa"-
-"Grazie Thoth"-
-"Però non dire niente a nessuno del ritorno di Seth, nè del fatto che un giorno potresti affrontarlo"-
-"L'unica cosa che posso fare è allenarmi, solo così saprò se sarò pronta"-.
Ramil lasciò la biblioteca del dio ibis per tornare a casa, naturalmente non fece parola con nessuno riguardo a Seth.

Continua….


My Little Pony by Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 8
*** Anansi ***


Anansi
Nel presente
 
Twilight era sempre più interessata alla storia e prima che Somnambula continuasse lei faceva sempre delle domande.
 
-"Quindi mi stai dicendo che la pegaso che Ramil aveva sognato era una veggente che poteva viaggiare nel tempo?"-
-"Ramil la incontrò in una delle sue avventure, io non l'ho mai incontrata, da quello che so era una pegaso che venne da Equestria e veniva dai Maya"-
-"E avete poi scoperto qual'era la minaccia che veniva dal cristallo?"-
-"Sì, lo scoprimmo tempo dopo, ma non ve lo dirò ora, perchè alcuni giorni dopo io, Ramil ed Hamzah assieme ad Hisan eravamo andati in una città vicina per sbrigare delle faccende reali, semplice diplomazia, però quando tornammo ad Harim trovammo una brutta minaccia, non aveva a che fare con i cristalli, però era comunque pericoloso, ora ascoltate tutti"-.
Nel passato

Somnambula, Ramil, Hamzah e Hisan ritornarono ad Harim dopo la missione diplomatica, non vedevano l'ora di tornare alle proprie case.
Hisan era contento di aver parlato con il faraone dell'altra città, per mantenere buoni rapporti, ed era contento anche del suo seguito, Ramil parlò a Somnambula,

-"Arrivati ad Harim, che ne dici di una buona giornata alle terme Somni?"-
-"Somni? Mi hai trovato un soprannome?"-
-"Non ti piace? Se ti va per contraccambiare puoi chiamarmi Sabbia"-
-"No, no, Somni va benissimo, il fatto è che mia madre mi chiama così, ma tu non potevi saperlo"-
-"Scusa, in effetti è meglio se continuo ad usare il tuo nome, comunque ti va di andare alle terme?"-
-"Un pò di rilassamento ci vorrebbe, in effetti vorrei bagnarmi un pò dopo tutta questa sabbia"-, Hamzah all'improvviso fermò tutti, 
-"ALT, fermi tutti, c'è qualcosa che non va"-, Ramil non capiva perchè il fratello fece quella mossa, 
-"Che succede, fratellone?"-
-"GUardati intorno sorellina, non noti niente di strano?"-, Ramil si guardò intorno e difatti vide che le strade erano deserte, non c'era nessuno, nemmeno al mercato che di solito era gremito di gente, 
-"E' vero, non c'è nessuno in giro, che cosa sarà successo?"-
-"Non lo so e non mi piace, prendete le vostre armi, potrebbe esserci un nemico qui intorno, o forse solo delle bestie selvagge"-, Ramil evocò la lancia di Anhur, e poi diede gli artigli di Anubi a Somnambula, e quest'ultima prese anche lo scettro di Ptah. 
Tutti e tre cercarono di proteggere Hisan, camminavano lentamente cercando di guardarsi intorno, ma non videro nessuno, Hamzah aveva la sua spada pronta  per colpire, ma non vedeva nessuno,  
-"E' tutto troppo tranquillo, non capisco cosa sia successo, dove saranno finiti tutti?"-, poi videro un gruppetto di Okapi che stavano davanti ad una bancarella, Hamzah andò verso di loro per chiedere informazioni,
-"Scusatemi, sapete come mai le strade sono deserte?, dove sono tutti?"-, i quattro Okapi si girarono verso di loro, ma avevano gli occhi illuminati da una luce bianca, i nostri eroi si spaventarono, e come se non era abbastanza terrificante stavano ripetendo una strana frase,  
-"Inkosi yethu ifuna wena, inkosi yethu ifuna wena, inkosi yethu ifuna wena"-, Hamzah decise che era meglio fuggire, così decisero di raggiungere la loro casa e di nascondersi lì.
Arrivati tutti e quattro a casa, Hamzah decise di barricarla con un tavolo, Somnambula non riusciva a capire,    
-"Hamzah, ma cosa è successo?"-
-"Non lo so, ma quegli Okapi sembravano sotto incantesimo, non era il caso di combatterli, perciò ho preferito che fuggissimo"-
-"ma che razza di frase dicevano?"- fu Ramil poi a rispondere,
-" Inkosi yethu ifuna wena, è una frase in Zulù, significa il mio re ti vuole"-
-"Che cosa vorrà dire?"-
-"Non lo so Somnambula, però ho notato una cosa, quegli Okapi avevano dei ragni sul loro collo"-, in quel momento da delle scale scese Mimea, 
-"Mamma? Sei salva?"-, Hamzah e Ramil la abbracciarono, Mimea era contenta che i suoi figli stessero bene,
-"Figli miei, son contenta che stiate bene, non avete trovato pericoli?"-, Hamzah le rispose
-"Abbiamo trovato degli Okapi sotto incantesimo ci hanno inseguito, ma li abbiamo seminati, tu non sai cosa è successo qui ad Harim?"-
-"E' successa una tragedia, siamo stati attaccati da Anansi"-, Ramil ed Hamzah erano preoccupati, ma Somnambula e Hisan erano curiosi, Somnambula quindi parlò a Ramil,
-"Ramil? CHi o cosa è Anansi?"-, e la risposta della pegaso striata non era buona, 
-"E' un dio ragno gigante, è conosciuto nello Zebrafrica occidentale, di solito le zebre lo vedono come un eroe, ma in realtà è un dio ingannatore, una volta cercò di rubare la saggezza rinchiudendola in un vaso ma poi scivolò e la fece cadere in acqua la quale divenne pioggia, comunque sia è un dio ingannatore da evitare, ora capisco il perchè dei ragni, Anansi usa i ragni per comandare i suoi schiavi, quando parlavano del re si riferivano ad Anansi, è un bel guaio, perchè dato che Anansi può comandare i ragni noi non siamo al sicuro da nessuna parte"-, in quel momento Hisan fece un urlo, tutti si girarono verso di lui, purtroppo un ragno lo aveva morso e l'animale si era appoggiato al suo collo, ad Hisan cominciarono a brillare gli occhi, e disse la orribile frase: 
-"Inkosi yethu ifuna wena"-,
Mimea era spaventata,
-"Oh no, hanno preso il controllo di Hisan"-, Ramil vide il ragno e si avvicinò,
-"GLi staccherò il ragno, così sarà libero"-, Mimea fermò la figlia,
-"Non puoi farlo Ramil, rischieresti di far del male ad Hisan, dobbiamo uscire da qui"-, le due zebre e le due pegaso scapparono da un'altra porta, poi andarono al palazzo reale, cercando di evitare di trovare altre vittime di Anansi.
Somnambula era preoccupata per i suoi genitori,
-"E se i miei genitori sono stati morsi? Come facciamo? Mimea? Non c'è modo di salvare la nostra gente?"-
-"Un modo ci sarebbe, c'è sempre un ragno grande che controlla i ragni piccoli, se neutralizziamo quel ragno i ragni piccoli moriranno, ma non saprei da dove cercare"-, Ramil chiese una cosa alla madre,
-"E come è fatto questo ragno?"-
-"Secondo le leggende delle zebre, il ragno in questione è un grosso ragno di colore verde che brilla e....."-, Hamzah fermò la madre, 
-"Mamma? Somnambula? Sorellina? Non vi allarmate, ma vi conviene guardare in alto molto lentamente"-, le tre giumente guardarono inalto, c'erano varie ragnatele e con esse moltissimi ragni, le bestie cominciarono a cadere sul pavimento e ad andare verso i quattro pony, loro urlarono e scapparono via.
Nella fretta, Mimea andò a sbattere contro una colonna e cadde, Hamzah corse ad aiutare la madre, un ragno già le era andato addosso, Hamzah lo colpì con lo zoccolo, però arrivarono altri ragni, lui prese una lancia e li colpì tutti, Ramil aiutò la madre ad alzarsi,
  
-"Figlio mio, che cosa stai facendo?"-
-"Andate avanti, scappate, io non riuscirò a trattenerli tutti, correte"-, in quel momento dei ragni gli salirono sullo zoccolo, lui li scrollò via, ma uno di loro riuscì a mordere Hamzah, 
-"Figlio mio!"-, Ramil spinse la madre, 
-"Mamma? Dobbiamo andare, dobbiamo trovare un posto sicuro, perciò dobbiamo correre"-, senza esitare le tre pony corsero via, arrivarono alla stanza del trono, dove c'era il faraone.
Ramil gli parlò,
-"Faraone, dobbiamo portarla via lei è in pericolo, una ragno ha appena morso suo figlio, è questione di tempo prima che Anansi sia qui"-, il faraone si girò e aveva un ragno al collo e gli occhi brillanti, Ramil si spaventò, 
-"Oh no, anche lui è sotto incantesimo"-, il faraone la attaccò, ma Ramil lo schivò, poi le tre pony corsero via di nuovo, Ramil parlò alla madre, 
-"E ora cosa facciamo, mamma?"-
-"Dobbiamo trovare Anansi, lui controlla tutti i ragni, se lo feriamo, tutti i ragni compresi quelli che controllano gli altri ragni moriranno"-, ma Somnambula non era d'accordo, 
-"Ma come facciamo a ferirlo? E' pur sempre un dio, non possiamo competere contro un dio"-
-"Lo so Somnambula, ma se c'è qualcuno che può farlo siete tu e mia figlia, dopotutto siete la speranza per Harim, dovete trovare Ananzi e colpirlo e solo così......aaaaahhhh"-, Ramil non si era accorta che un ragno era balzato sul groppone della madre, così anche lei fu morsa, Ramil prese Somnambula per lo zoccolo, 
-"Corriamo Somnambula, dobbiamo trovare Anansi"-
-"E come facciamo? Dove potrebbe essere?"-
-"E' un ragno zebrafricano gigante, non può passare inosservato, se lo troviamo aiuteremo gli altri pony"-, le due giumente uscirono dal palazzo, però trovarono vari pony, zebre, abada e okapi che sbarrarono la strada. 
-"E ora cosa facciamo Ramil?"-
-"Io un'idea ce l'avrei, sali addosso a me"-, Somnambula fece come Ramil le disse, 
-"Mi raccomando, tieniti forte, Ali di Horus"-, Ramil evocò le ali divine e spiccò un salto in cielo, da lì poterono entrambe osservare la città di Harim, 
-"Scusa se non ti ho avvisata del mio piano, ma almeno quassù siamo al sicuro dai ragni"-
-"Non fa niente Ramil, forse da qui riusciremo a vedere dove si trova Anansi"-
-"Faccio un volo attorno alla città"-, Ramil fece come detto, Somnambula guardò in giro, poi chiamò l'amica striata,
-"Ramil? L'ho trovato, è laggiù"-, Ramil vide dove Somnabula puntava, vicino ad una casa c'era un ragno gigante peloso di colore marrone chiaro, 
-"E' lui, è Anansi"-
-"Sei sicura che sia lui, Ramil?"-
-"Anche se l'ho sempre visto solo nei disegni delle zebre, non posso sbagliare, dato che è l'unico ragno gigante di tutto il continente"-.
Ramil scese in picchiata, si posizionò con l'amica dietro ad una casa, entrambe sbirciarono Anansi che stava tessendo una ragnatela, sembra che stesse avvolgendo qualcosa.

-"Cosa credi che stia facendo, Ramil?"-
-"Non so, ora mi avvicino per sentire cosa dice"-, Ramil si avvicinò e vide il grosso ragno che stava vvolgendo qualcosa e parlò, 
-"Mmm, yeka ukudla okulula (Mmm, che spuntino)"-, Ramil vide il bozzolo che si muoveva, poi lei tornò da Somnambula, 
-"Sta sicuramente avvolgendo qualche creatura per mangiarla, devo andare lì e liberarlo, potrebbe essere un pony"-
-"Sei impazzita? Io non ti lascio da sola contro quella bestia enorme, perchè non usiamo l'invisibilità di Bastet?"-
-"Sarebbe inutile, Anansi ha otto occhi, ed ognuno di loro ha un potere specifico ed uno di questi occhi è in grado di vedere il calore, quindi lui può vedere anche chi è invisibile, a meno che non ci si nasconda dietro ad un muro"-
-"Allora dammi lo scettro di Ptah, magari lo distraggo"-, Ramil, grazie all'amuleto di Khepri evocò lo scettro e lo diede a Somnambula, poi le volle dare anche un'altra cosa,
-"Ti darò un aiuto in più"-, dall'amuleto uscirono sette scarabei verdi grossi,
-"Cosa sono?"-
-"Sono miei aiutanti, loro ti seguiranno, se dovrai distrarre Anansi lascia che loro ti aiuteranno"-, gli scarabei volarono vicino a Somnambula, 
-"Fai attenzione Somni....cioè scusa Somnambula"-
-"Fai attenzione anche tu, Ramil"-.
Somnambula fece il giro attorno ad una casa, puntò lo scettro di Ptah contro l'addome di Anansi,
-"Fuoco di Khensit"-, una fiammata colpì Anansi, il quale si lamentò del dolore, lui si girò, 
-"Ahi, chi ha osato bruciare il mio sedere?"-, Somnambula si era già nascosta dietro la casa, 
-"Non sapevo che conoscesse la mia lingua, almeno non avrò bisogno di Ramil come interprete"-, Anansi si mise a camminare per cercare chi l'avesse bruciato, 
-"Chi sei? Dove sei? Tu non sai chi sono io, nessuno si è mai permesso di colpire col fuoco Anansi"-, Anansi si guardò in giro, ma non vide nessuno, Somnambula si era nascosta dentro ad una casa, Anansi allora cercò altrove.
Nel frattempo, Ramil aveva raggiunto il bozzolo, prese la spada di Isise e lo tagliò, non poteva credere a quello che c'era dentro, non era un pony ma una creatura magica, era un grosso leopardo con il collo e la coda lunghi, era un Serpopardo. 
-"Non ci credo, è un Serpopardo, che ci fai qui? Dovresti stare nella natura selvaggia"-, il Serpopardo emetteva sia sibili che ruggiti, e in qualche modo Ramil riuscì a capirlo, 
-"Capisco, Anansi ti ha catturato, ti ha portato qui, sei scappato, ma poi lui ti ha catturato di nuovo, beh, forse puoi essermi utile"-, Ramil portò il Serpopardo con sè, doveva cercare di trovare Somnambula, ma si guardò in giro e non trovò lei ma solo altri abitanti che la fermarono, 
-"E adesso cosa faccio?"-, Ramil corse via, il Serpopardo la seguì, in un vicolo trovò Somnambula svenuta, Ramil le andò incontro.

-"Somnambula? Somnambula? Come stai? cosa ti è successo?"-, Ramil la prese, all'improvviso il Serpopardo ruggì, e Somnambula aprì gli occhi, erano brillanti e fece un brutto ghigno malefico, Ramil capì subito della reazione dell'animale, lei era stata morsa, ma non poteva liberarsi dalla presa dell'amica, quest'ultima le mise un ragno sulla spalla che la morse,   
-"Ahi, buibui aliyelaaniwa(Dannato ragno)"-, Ramil spinse Somnambula e cercò di levarsi il ragno di dosso subito, il Serpopardo prese con le zanne il ragno e lo masticò, Ramil si toccò la ferita e vide un liquido verde, e dietro ad una casa apparve Anansi.

 -"Ma guarda che strana cosa, sei una zebra colorata oppure una pegaso con le strisce rosse?"-
-"Anansi? Kwa nini uko hapa?(Anansi? Perchè sei qui?)"-
-"Una pegaso che parla Zwahili? Comunque per rispondere alla tua domanda ero qui solo di passaggio, ho percepito una forte magia divina, so che qui la magia degli dei è forte"-
-"E' forte perchè ci sono delle messaggere qui, ed io sono una di loro"-
-"Benissimo, mi farà comodo avere tra i miei schiavi una messaggera degli dei, comunque non sperare di salvarti, anche se ti sei tolta il ragno il veleno ti farà comunque effetto, e vedo che hai liberato il mio pranzo, ma credo che mangerò prima te, perchè credo che sarai più utile come pasto che come schiava"-, Ramil evocò la lancia di Anhur, Anansi si avvicinò, però il Serpopardo lanciò un raggio viola dalla bocca che colpì Anansi in alcuni occhi.
-"AAAAH, dannata bestia, mi hai colpito in tre occhi"-, Ramil si girò e vide che il Serpopardo lanciò un altro raggio, in quel momento se ne era dimenticata, ma i Serpopardi hanno in corpo la magia del caos,
-"Ottimo"-, Ramil salì in groppa al Serpopardo, aveva trovato un modo per fuggire senza far del male fisico alla gente,  
-"Se userai la magia del caos li confonderai, ora vai"-, il Serpopardo lanciò delle sfere viola contro la gente la quale sembrava confusa, e lei fuggì assieme all'animale, Anansi urlò, 
-"PRENDETELA!CATTURATELA!"-.
Ramil scappò via per la città, vide un magazzino barricato, e vide gli scarabei che aveva invocato che stavano cercando di togliere il legno che barricava la porta.
 
-"Cosa stanno facendo? Ehi Serpopardo, puoi abbattere quel mucchio di legno?"-, il Serpopardo prese la rincorsa e con una testata buttò giù la barricata, Ramil evocò una fiamma dal suo zoccolo sinistro, e si guardò intorno, c'erano puledrini e puledrine, Ramil scese dalla bestia,  
-"E voi chi siete? Che cosa ci fate qui?"-, uno dei puledrini si avvicinò, Ramil vide che era un puledrino verde con le strisce nere, 
-"Sono stati i nostri genitori a metterci qui, quando hanno visto il grosso ragno ci hanno nascosti qui"-
-"E siete rimasti da soli?"-, Ramil notò che anche altri puledrini avevano le strisce, e verso gli angoli c'erano anche zebre piccole, Ramil si chiese una cosa,
-"Ma....siete dei mezzosangue?"-
-"Solo alcuni di noi, mia madre è una zebra, mio padre è un pony, altri hanno la madre zebra, gli altri hanno il padre zebra ma non tutti noi siamo mezzosangue"-
-"Qualcuno di voi è stato morso?"-
 -"Sì, io e tre di loro"-
-"E non siete sotto incantesimo?"-
-"No, dopo un pò il ragno che avevamo si è staccato, e li abbiamo calpestati"-, Ramil si toccò la ferita con l'ala, 
-"E' strano, ora anche io dovrei essere sotto l'influsso di Anansi, eppure non sento sintomi, dimmi piccolino, per caso tutti quelli che sono stati morsi sono mezzosangue?"-
-"Sì, ma ci sono stati altri puledrini che invece sono stati stregati dal veleno, loro non erano mezzosangue, lo so perchè sono miei amici"-
-"Possibile che il veleno del controllo non abbia effetto sui mezzo sangue? Questo spiegherebbe perchè io non sento niente, è solo un'ipotesi, ma in effetti dovrei parlarne con Thoth"-. 
Ramil doveva trovare un modo per far perdere il controllo ad Anansi, 
-"Ascoltatemi puledrini, voi rimanete qui, tu Serpopardo vieni con me"-, Ramil uscì ed invocò una barriera di insetti grazie all'amuleto in modo che nessuno entrasse, dopodichè evocò cinque scarabei,  
-"Ascoltate amici, voglio che troviate il ragno del controllo, è verde e brilla, se lo trovate fatemelo sapere, io invece cercherò Anansi"-, gli scarabei si separarono, Ramil invocò lo scudo di Osiride, così se avesse incontrato qualcuno non gli avrebbe fatto del male ma l'avrebbe solo colpito.
-"Caro Serpopardo, dobbiamo lavorare insieme, forse so dove colpire Anansi, sembra che sia debole sull'addome"-, l'animale sembrava capire cosa avesse detto Ramil. 
Ramil invocò l'invisibiltà di Bastet, così anche se non funzionava su Anansi almeno funzionava sulla gente del villaggio, infatti nessuno le prestava attenzione, era lei che Anansi voleva,  
-"Serpopardo, quando sei pronto devi usare la magia su di Anansi, e se lui dovesse attaccarci dobbiamo separarci"-, erano le ultima parole famose, perchè Ramil sentì la risata di Anansi, 
-"Sciocca pegaso striata, non fugge nulla agli occhi di Anansi"-, Ramil vide che Anansi stava su una casa e poi saltò in mezzo alla strada, 
-"Pensavi di sfuggirmi? Io vedo ciò che è invisibile"-, Ramil tornò visibile, 
-"Infatti non volevo sfuggire a te ma a loro, tu invece sei me che vuoi, allora affrontami"-
-"Osi sfidare me? Un dio? Tu non sei coraggiosa sei solamente pazza.....ma...ora che ci penso, perchè non sei sotto il mio controllo?"-
-"Forse il tuo veleno non è così forte"-
-"Come osi insultare il mio veleno?"-, Anansi sputò delle ragnatele, Ramil le schivò, e evocò le lame di Ta-Bitjet per colpire Anansi in testa, 
-"Ahi, io odio gli scorpioni, e anche chi usa le chele degli scorpioni, anche se questa è la prima volta"-, da un occhio di Anansi uscì un raggio di fuoco, Ramil si parò con le chele, 
-"Se non ti posso controllare, ti ucciderò con i miei ragni velenosi"-, da un occhio uscirono due ragni rossi, Ramil puntò l'amuleto contro gli occhi del dio,  
-"Sciame di Khepri"-, dall'amuleto uscirono vari scarabei e locuste contro gli occhi di Anansi, 
-"Ahi, toglimeli di dosso, stupida pegaso"-, gli insetti bloccarono la visuale del dio ragno, e in quel momento venne colpito dalla magia del Serpopardo, 
-"Ahi, non sull'addome"-, Ramil ritirò le chele per riavere gli zoccoli, poi fece un salto, e notò qualcosa, gli scarabei che aveva chiamato prima stavano ronzando intorno a lei,
-"Che ci fate qui? Avete trovato il ragno del controllo?"-, Ramil vide che sulla punta dell'addome c'era un ragno verde che brillava, era quello di cui parlava sua madre, prese la spada di Iside per ucciderlo, ma in quel momento arrivò Somnambula che voleva fermarla.
-"Somnambula, ti prego, non voglio combattere contro di te"-,Ma Somnambula le puntò lo scettro contro per lanciarle una fiammata, Ramil usò lo scudo di Osiride per parare la fiamma, non voleva colpire la sua amica, però forse aveva un'idea.
-"Avanti Somnambula, colpiscimi"-, la pegaso la colpiva con il fuoco di Khensit, ma Ramil schivava e cambiava posto, allora Somnambula si alzò e cercò di colpire Ramil con lo scettro, Ramil schivò e Somnambula colpì il ragno del controllo, Anansi si arrabbiò, 
-"No, stupida schiava, che cosa hai fatto?"-, quando il ragno verde fu colpito, tutti i ragni al collo dei pony si sciolsero, e tutta la gente presente tornò normale, Somnambula era confusa, 
-"Ma cosa è successo?"-, Anansi le rispose, 
-"Tu stupida schiava, hai rovinato tutto, e per colpa di quella....ehi dove è finita l'altra pegaso?"-, Anansi non si era accorto che Ramil era sotto di lui, lei trasformò la sua coda in coda  di scorpione e punse Anansi, che si lamentò, poi usò le lame di Osiride e colpì velocemente tutte le sue zampe, Anansi stava per cadere ma poi Ramil lo colpì in un punto del suo corpo con la lancia di Anhur, Anansi fece un volo e finì a testa in giù, Ramil era sopra di lui, 
-"Anansi, tu qui non sei il benvenuto, se oserai tornare ti combatteremo di nuovo, come hai potuto vedere non sei stato fortunato, anzi è meglio che tu non ci provi con nessuna altra città"-
-"Va bene, va bene, lasciatemi alzare e me ne vado, mi trovavo qui solo perchè quello stupido di Mukhtar mi aveva detto che questa città era senza difese, ma si sbagliava"-
-"Lascia che ti dia uno zoccolo"-, Ramil prese Anansi per delle zampe, lo fece girare e lo lanciò lontano dalla città, riuscì solo a bestemmiare una frase mentre volava via, 
-"Me la pagherai, pegaso striataaaaaaaa"-.
La città di Harim era libera e tutti furono felici del successo di Ramil che la abbracciarono.
Mimea abbracciò la figlie e pianse,
-"Figlia mia, se sapevo che eri così forte ti avrei permesso di diventare un soldato tempo fa"-
-"Mamma? Per favore, mi stai soffocando"-, Somnambula vide il Serpopardo,
-"E questo chi è?"-
-"Oh, lui sarebbe diventato il pranzo di Anansi se non l'avessi salvato"-
-"Allora era lui nella tela?"-
-"Mi ha aiutato a sconfiggere Anansi, sinceramente potrebbe essermi utile, potrei cavalcarlo, e lui potrebbe aiutarci con i poteri del caos"-, Mimea era esterrefatta, 
-"Ma è strano, i Serpopardi sono animali selvatici, non si affezzionano a nessuno, eppure costui sembra mansueto, forse ha riconosciuto del potere in te, Ramil"-, il Serpopardo mise la testa vicino a Ramil e fece delle fusa, 
-"Posso tenerlo, mamma? Sembra che io gli piaccia"-
-"Non lo so, un Serpopardo è una grossa responsabilità"-
-"Nel regno degli dei c'è il giusto cibo per varie creature magiche, lo nutrirò col cibo divino, gli farò il bagno e lo terrò in allenamento"-, Hamzah fu d'accordo, 
-"Potrebbe stare al palazzo reale, farebbe comodo una creatura magica che fa la guardia, io aiuterò Ramil, se i Serpopardi vengono bene addestrati possono essere forti alleati magici, e sono immuni a varie magie, e sanno prevedere i pericoli"-, Mimea riflettette, 
-"in effetti, potrei anche fargli bere del succo di cactus che conservo in casa, i Serpopardi lo adorano, e potrebbe essermi utile anche con le pozioni, il ruggito di queste creature è magico e potrebbe rendere molto più efficaci le mie pozioni"-, Somnambula accarezzò la bestia, la quale sembrava gradire,
-"Che nome gli darai, Ramil? Oramai si è affezzionato a te"-
-"Non sono molto brava a dare i nomi, però.....credo che lo chiamerò Sibilo"-, il Serpopardo fece un sibilo con la sua lingua biforcuta,
-"Sembra che gli piaccia, in qualche modo riesco a capire quello che dice"-, Mimea aveva una spiegazione,
-"Quello è un dono di famiglia, molte zebre femmine del nostro villaggio sapevano capire il linguaggio di alcuni animali"-
-"E' per questo che parlo con gli scarabei?"-
-"Forse, sì, non te l'ho mai detto perchè nessuna zebra sapeva parlare con gli insetti"-, Somnambula notò il morso sul collo di Ramil, 
-"Ramil? Ma tu sei stata morsa?"-
-"Sì, sono stata morsa"-
-"E come hai fatto a non cadere nel sortilegio di Anansi?"-
-"Non lo so, o meglio, forse ho un'ipotesi ma devo andare da Thoth"-. 
Ramil andò al tempio di Horus per andare alla biblioteca di Thoth.
Arrivata alla biblioteca cercò il dio ibis, che come al solito stava alla scrivania a leggere, 
-"Thoth?"-
-"Oh ciao Ramil, non ho ancora tradotto quello che mi hai dato"-
-"Sì, va bene, ma non sono qui per questo, devo dirti una cosa"-, così Ramil raccontò tutta l'esperienza contro Anansi,
-"Perciò io mi chiedo, divino Thoth, possibile che il veleno di Anansi non abbia fatto effetto su di me perchè sono una mezzo sangue?"-
-"la risposta la sai già, ed è sì"-
-"Ma come è possibile?"- 
-"La risposta è nel tuo DNA"-
-"DNA?"-
-"E' una cosa che i pony scopriranno secoli avanti"-, Thoth fece apparire nelle sue mani due dna uguali,
-" Facciamo un esempio, la tua amica Somnambula ha il dna di suo padre e quello di sua madre che sono entrambi pony, e questo permette al veleno del controllo di avere effetto su di lei"-, poi Thoth fece apparire un dna striato ed uno rosso,
-"Tu invece nel tuo DNA hai le informazioni di tua madre e di tuo padre, una zebra ed un pegaso, in quel caso il veleno ha riconosciuto che c'erano due DNA  diversi invece di uno, e quindi si è autodistrutto, così facendo tu sei immune a quel veleno, come quei puledrini che hai incontrato, ma non credo che tu sia immune agli altri veleni di Anansi, perciò devi imparare a creare antidoti anche per veleni magici"-
-"Anansi ha nominato Mukhtar, pensi possa essere un attacco di Seth?"-
-"Non credo, non percepisco la sua presenza, comunque ora che hai affrontato Anansi, dovresti poter essere già forte per sconfiggere creature molto forti, ma ti consiglio di non farlo da sola, la prossima volta che vieni qui ti insegnerò un incantesimo per teletrasportarti, così non dovrai sempre chiedere alla statua di Horus per venire qui"-
-"Grazie Thoth"-, tornata ad Harim, Ramil pensò al fatto di avere sollevato Anansi, lei stava diventando più forte.
Quella sera Ramil e Somnambula andarono alle terme equigiziane, 
-"E' stata una bruta esperienza, vero Ramil? Mi spiace averti attaccato"-
-"Non è stata colpa tua, eri sotto l'influsso del veleno del controllo di Anansi"-
-"E' strano scoprire che tu ne sei immune, anche se non ho capito questa cosa del DNA"-
-"Lascia perdere, Thoth ha detto che la scopriranno tra diversi secoli quindi è inutile scervellarsi, comunque Thoth ha detto che vuole insegnarmi una tecnica che mi permetterà di teletrasportarmi"-
-"Di che magia si tratta?"-
-"Non ne ho idea, ma se funzionasse potrei andare nel regno degli dei equigizi quando voglio"-
-"Sai, pensavo a quando mi hai chiamata Somni"-
-"Non volevo offenderti"-
-"No, per me va bene se mi chiami così"-
-"Sei sicura?"-
-"Sono sicura? E come hai detto tu, posso chiamarti Sabbia?"-
-"Mi va bene, è un nomignolo simpatico, ed è il significato del mio nome"-, Somnambula si distese nell'acqua, però poi pensò ad una cosa e la disse a Ramil, 
-"Sto pensando a quando Anansi ha nominato Mukhtar, pensi che dovremmo aspettarci altri attacchi da parte di quell'unicorno malvagio?"-
-"No ne ho idea, ma Thoth ha detto che per il momento non percepisce la presenza di Seth, quindi siamo al sicuro al momento, e poi se dovessimo affrontare altri nemici potremmo sconfiggerli, ora che so che posso sconfiggere anche un dio ragno gigante, e poi abbiamo anche Sibilo come alleato, un Serpopardo è un ottimo compagno di battaglia"-, Somnambula sentì un ruggito e guardò da dove venisse, 
-"Credo che Sibilo sia qui, Sabbia"-, Ramil guardò, 
-"Oh no Sibilo, ti ho detto che devi stare a casa"-
-"Credo che ti segua come un gatto domestico, si è affezzionato a te"-, Sibilo si buttò nella vasca e sembrava godersi il bagno, 
-"Ma che....Sibilo? Ti sembrava il caso di tuffarti? Per lo meno un gatto ha paura dell'acqua"-
-"Lascialo in pace, è simpatico, io non ho mai visto un Serpopardo così da vicino, e così docile"-
-"Spero che non mi darà difficoltà addestrarlo"-


Continua….


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