Un Magico Venerdì

di Alex Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risveglio. ***
Capitolo 2: *** La giornata di Darling(parte 1). ***
Capitolo 3: *** La giornata di Darling(parte 2). ***
Capitolo 4: *** La giornata di Dexter(parte 1). ***
Capitolo 5: *** La giornata di Dexter(parte 2). ***
Capitolo 6: *** “È questa la verità?” ***
Capitolo 7: *** Amici ***
Capitolo 8: *** Virus incantato ***
Capitolo 9: *** Un nuovo giorno ***



Capitolo 1
*** Risveglio. ***


Capitolo uno: Risveglio.

Senti il suono della sveglia che annunciava l'inizio di una nuova mattinata.
Allungo il braccio per spegnarla, ma non al trovo e stranemente nemmeno i suoi occhiali erano nel posto in cui gli aveva lasciati. Alla fine la sveglia mise di suonare da sola e fu sorpresso del fatto che il suo compagno di stanza non avesse detto niente per quel continuo frastuono, poco importava si alzo e andò in bagno sperando che i suoi occhiali fossero lì.
Si sciacquo il viso e quando alzo lo sguardo vedendo il suo riflesso nello specchio non potè fare a meno di mettersi ad urlare.

“Questo è un'incubo non è possibille.” penso Dexter continuando a guardare quello che in teoria doveva essere il suo riflesso, ma in pratica allo specchio vedeva il volto di sua sorella Darling.
Abbasso lo sguardo e per poco non urlo di nuovo, non voleva crederci però era sicuro che si quello alle specchio, il corpo che aveva in quel momento era quello di sua sorella.
Quando usci dal bagno vide che anche la stanza era quella che Darling condivideva con Rosabella Beauty e non quella che apparteneva a lui e a Hunter.
Si senti mancare e si mise a sedere sul letto cercando di capire come svegliarsi da questo sogno orribille. Fece un respiro profondo cercando di calmarsi, non poteva risolvere niente se aveva una crisi di panico perciò fece gli esercizi di rilassamento che gli aveva insegnato Blondie, quest'ultima gli faceva sempre prima di andare in onda sul suo sito di notizie e come cameraman Dexter gli aveva imparati a sua volta.
Adesso che si sentiva meglio decise che la prima cosa da fare era andare nella sua stanza e trovare Darling che di sicuro si trovava nella stessa identica, imbarazzante e strana situazione.
Si alzo dal letto, ma cade a terra di faccia dopo pochi passi. Si rialzo in piedi, ma dovette aggraparsi al letto per non cadere di nuovo.
“Ma come fanno le ragazze a camminare su questi cosi?” penso lanciando un'occhiattaccia ai tacchi che portava, sfortunatamente Darling non portava mai scarpe senza tacco perciò doveva arrangiarsi e sperare di non rompersi l'osso del collo.
«Darling tutto bene?» chiese Rosabella guardandolo con aria preoccupata.
«Si, io...» Dexter non sapeva bene come spiegare la situazione, forse Rosabella gli avrebbe credutto infondo non sarebbe stata la cosa più strana accadutta a scuola però era troppo imbarazzato per dire la verità.
Forse era stupido però non poteva farci niente.
Si senti bussare alla porta e cosi Dexter si fece forza e andò ad aprire, barcollo un po' ma alla fine riusci a raggiungere la porta e ad aprirla.
Stavolta la stanza fu riempita di due urla.

Vedere il proprio corpo da fuori era decisamente strano, ma dopo un altro po' di urla Dexter e Darling decisoro di chiedere aiuto a Madame Baba Yaga per capire cose fosse successo e sopratutto per trovare un modo per risolverlo.
«Allora ci sai dire cos'è successo o no?!» chiese Darling ad un certo punto.
«Certo, certo.» inizio Baba Yaga. «Allora per farla breve siete vittime di una maledizione che vi ha scambiato i corpi.»
«Questo lo sapevamo anche noi! Come facciamo a tornare alla normalità?» grido Darling e Dexter si stuppi di come suonava la sua stessa voce visto che di solito lui non urlava mai ad un volume cosi alto.
«Non preoccupatevi signor e signorina Charming, la maledizione è temporanea tornerete alla normalità tra ventiquatt'ore.» disse Baba Yaga e i due fratelli si lasciarono sfuggire un sospiro di sollievo. «Nel mentre cercate di non far sapere a nessuno la vostra situazione, visto che non sappiamo chi vi abbia maledetti è meglio non allarmare nessuno io invece cercaro di capire chi è questo misterioso responsabille. Ora andate che le lezioni stanno per iniziare.»
I due uscirono dall'ufficio della strega sia più sollevati, ma allo stesso tempo leggermente più allarmati di prima visto che nessuno dei due aveva la men che minima idea di chi o cosa avesse volutto fare loro questo scherzo.
Non volendo attirare troppo l'attenzione si sedettero da soli ad un tavolo della mensa, ormai quasi tutti gli studenti avevano finito di fare colazione perciò anche se nessuno dei sue aveva fame quello era il posto perfetto per parlare della loro situazione.
«Dovremmo fare molta attenzione per non farci scoprire.» inizio Dexter. «Io ho dei problemmi con i tacchi tu invece hai problemmi simili?»
«Tenere i tuoi occhiali è un po' fastidiosso, ma niente di grave.» rispose Darling. «Piuttosto dovremmo pensare alle nostre lezioni, sai che non abbiamo lo stesso orario.»
«Già.» concordo Dexter anche se una parte di lui era felice del fatto che per un giorno non avrebbe dovutto partecipare alle lezioni di corteggiamento. Darling prese fuori il mirrorpad del fratello andando a vedere le lezioni che avrebbe avuto quel giorno.
Dexter fece lo stesso ed entrambi sospirarono di sollievo quando videro che nessuno dei due aveva grimmnastica quel giorno.
Alla fine si alzarono e si diressero verso le classi che avrebbero dovutto frequentare quel giorno.
Di certo quello sarebbe stato un lungo venerdì.

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Capitolo 2
*** La giornata di Darling(parte 1). ***


Capitolo due: La giornata di Darling(parte 1).

La prima lezione di quel giorno era principesologia e Dexter decise che il modo migliore per non far notare il suo essere completamente estraneo alla materia era quello di sedersi infondo e non alzare mai la mano.
Si sedette in un posto all'ombra vicino a Poppy O'Hair, la qualle sembrava annoiatta tanto quanto lui quando la Regina Bianca inizio la lezione. Dexter appoggio la testa sulla mano mentre con l'altra cercava di prendere appunti, ma tutte quelle nozioni di etichetta e roba simille stavano avendo su di lui un effetto quasi sopporifero.
Chiuse gli occhi un secondo, ma gli riapri quando sbatte la testa sul banco attirando su di se gli sguardi di tutti.
«La lezione di oggi l'annoia signorina Charming?» chiese la Regina Bianca.
Dexter si senti arrossire, era solo la prima ora della giornata e già aveva fatto una figuraccia, la parte peggiore però era che tecnicamente questa sarebbe stata ricordata come una figuraccia per sua sorella non per lui.
«Forse non può sempre essere perfetta come il resto della sua famiglia.» commento Duchess.
Dexter si acciglio, ovviamente quella vipera travestita da cigno avrebbe commentato. Tutti sapevano che aveva una cotta per Daring e che allo stesso tempo amava mettere in ridicolo le altre principesse.
«Come se tu non trovassi queste lezioni noiose.» disse Raven, senza alzare gli occhi dal suo quaderno. Dexter si senti arrossire ancora di più vedendo Raven che lo diffendeva... cioè che diffendeva sua sorella infondo le due erano buone amiche.
«Silenzio!» starnazzo Duchess. «Non capisco nemmeno perchè tu sia qui! Non sei nemmeno una vera principessa!»
«Raven è una principessa molto più di quanto lo sarai mai tu!» sbotto Dexter a quel punto. «Di certo tu ti comporti più come una strega cattiva che come una futura regina!»
«Basta!» grido la Regina Bianca. «Adesso smetetale tutte di comportarvi cosi! Signorina Charming la prego di non addormentarsi più durante la lezione e scortesse, maleducato e non ad una principessa. Signorina Swan e signorina Queen anche voi due dovreste smetterla di dar fastidio in classe per oggi passi, ma è altretanto sconveniente urlarsi a vicenda in questo modo!»
Il silenzio piombo sull'aula mentre la Regina Bianca torno a far lezione. Dexter lancio un'occhiatta a Raven e vide che stava sorridendo nella sua direzione. Il ragazzo sorisse a sua volta, ma scosse al testa e torno a concentrarsi sulla lezione.
Era ancora noiosa come prima, ma pensando al sorisso d'intessa che gli aveva lanciato Raven fu più sopportabille. Almeno finchè non si ricordo che quel sorisso era per Darling non per lui; probabilmente non avrebbe mai fatto niente del genere se fosse stato Dexter.
Finalmente quella tortura fini e Dexter fu ben felice di andarsene da quell'aula soffocante.
«Ehi, Darling.» senti qualcuno che chiamava sua sorella e voltandosi vide Raven venire verso di lui.
«Ci... ciao Raven, come sali... stai! Come stai?» balbetto lui.
Ma perchè anche in questa situazione non riusciva a fare niente di giusto? Ma perchè doveva proprio avere una classe con Raven già alla prima ora?
«Volevo ringraziarti per ciò che hai detto a lezione.» disse Raven.
«Figurati, è quello che fanno gli amici... cioè amiche! Amiche perchè siamo due ragazze quindi siamo amiche.» disse Dexter volendo darsi uno schiaffo. «Insomma ciò che ho fatto l'avrebbe fatto chiunque altro.»
«Non proprio chiunque.» disse Raven stringendosi nelle spalle. «In ogni caso devo andare adesso ho... Malvagità Generale.»
Dexter vide come la ragazza aveva avuto un leggero brivido nel pronnunciare quella frase, ancora adesso questa situazione non era facile per lei.
Avrebbe tanto voluto fare qualcosa per Raven però non sapeva cosa.
«Raven, aspetta!» disse predendole il polso, la figlia della regina cattiva si volto verso di lui.
«Forse non tutti la pensano come me, ma... ciò che ho detto in classe lo penso davvero.» inizio Dexter. «Sei... sei fantastica! Sei bella, creativa e sopratutto sei coraggiosa. Non lasci che nessuno ti dica chi essere e ti batti per ciò in cui credi ed è per questo che io ti am... ammiro.»
Raven lo guardo sorpressa e Dexter sperava che non avesse notato il suo scambio di parole all'ultimo minuto. Ci mancava solo che le confessase ciò che provava mentre era nel corpo di sua sorella.
«Grazie Darling... non pensavo che mi ammirassi tanto.» disse Raven facendogli di nuovo quel sorisso.
«Non immagini nemmeno quanto...» mormoro lui.
Mentre andava verso l'aula della sua prossima lezione Dexter si chiese cosa gli fosse preso a dire quelle cose a Raven.
Però una parte di lui era felice, voleva dirglirle da molto tempo cosi sorrisse anche se l'idea della prossima lezione era anche peggiore rispeto a principesologia: Lezioni di Damigella in Pericolo.

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Capitolo 3
*** La giornata di Darling(parte 2). ***


Capitolo tre: La giornata di Darling(parte 2).

C'erano molte meno studentesse di quanto si immaginasse. Briar, Apple e Holly O'Hair erano presenti però notò come Ashlynn non ci fosse credeva che invece fosse una sua materia obbligatoria però di lei non c'era traccia.
Immagino che la definizione di “Damigella in Pericolo” variasse da tipo a tipo secondo la propria fiaba ed essatamente come lui Darling non aveva idea della fiaba di cui un giorno avrebbe dovutto far parte.
Fu anche sorpresso di vedere Cerise Hood tra tutte le persone lì in classe... cioè come futura Capucetto Rosso forse aveva un senso farle seguire il corso di Damigelle in Pericolo però allo stesso tempo quella era la ragazza più atletica dell'intera scuola.
Vederla lì sembrava cosi fuori luogo come una nota stonata o un virus sul computer.
In ogni caso per qualche strano motivo si sentiva sicuro, infondo non poteva essere cosi difficle questa lezione magari avrebbe semplicemente dovutto stare seduto per un po' di tempo o roba simille.
Si, era impossibille che combinasse guai.

Non aveva mai odiato cosi tanto aver ragione in vita sua. La lezione di quel giorno consisteva proprio nello stare seduti dritti su una sedia dentro ad un torre. Dexter era lì da nemmeno dieci minuti e già non si sentiva più le gambe senza contare che anche qui bisognava seguire regole di etichetta su come “poter essere sempre a posto durante una situzione di pericolo”... davvero sua sorella sopportava ste lezioni regolarmente?
Non invidiava affatto Darling.
Si guardo attorno vedendo come le altre studentesse riuscivano a fare ciò che veniva loro richiesto senza problemmi persino Cerise non sembrava infastidita dalla scomoda sedia in cui stava.
Madame Lady Marion alla fine annuncio che le ragazza si potevano finalmente alzare e Dexter né fu inmensamente felice, ma appena si alzo cade a terra sbattendo la faccia.
Gli si erano addormentate le gambe.
«Signorina Charming le ricordo che una buona damigella se mantenere il decoro anche nelle situazioni di peggior pericolo.» disse l'insengante con tono severo. «Altrimenti il principe che vienne a salvarla potrebbe pensare molto male di lei.»
“Perchè risultare come qualcuno che non fa nulla per salvarsi da solo non è già una pessima figura?” penso Dexter stroffinandosi il naso dolente, per fortuna non aveva i suoi occhialli altrimenti si sarebbero sicuramente rotti. Apple gli offri una mano per aiutarlo ad alzarsi, Dexter sospiro e la afferro però quando si rialzo inciampo quasi immediatamente in quegli stupidi tacchi facendo cadere la figlia di Biancaneva a terra con lui.
«Signorina Charming!» grido Madame Lady Marion. «La pregerai di non coinvolgere la signorina White nella sua sbadataggine, grazie.»
Dexter si limito ad annuire mentre si alzava e si toglieva la polvere dal vestito.
Pensava seriamente che questa giornata non potesse peggiorare e invece come al solito dimostro di sbaglairsi quando ad Organizzazione di Banchetti Reali si incastro la tovaglia nella cintura di cotta che Darling portava sempre su ogni capo d'abbigliamento che indossava facendo un disastro che fu, come al solito, sgridato subito dall'insengnate incarricato.
Seriamente, poteva capire l'essere sbadatto ci era abituato però el elzioni di sua sorella erano... bè semplicemente stressanti oltre ogni limite!
Finalmente(finalmente!)le lezioni matuttine si erano conclusse e fu ben felice di andare in mensa per una pausa non fu ben felice però quando Sparrow Hood decise di andare a provarci con lui. Si fece una nota mentale di rompergli la chittara assieme a Daring quando sarebbe tornato nel suo corpo.
Cerco di ignorarlo e di mangiare il suo cibo, ma poi vide e per poco non si soffoco con il polpettone.
«Tutto bene principessa?» chiese Sparrow.
Dexter beve un lungo sorso d'acqua per riprendersi e poi giro nuovamente la testa verso la loro direzzione: lui o meglio Darling era seduta ad un tavolo con Raven e non era poi cosi strano, ma era chairo a Dexter che la sorella stava flerttando con la ragazza che sapeva che gli piaceva... e lo faceva fingendo di essere lui!
Ma che aveva combianto Darling durante la mattinata?!

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Capitolo 4
*** La giornata di Dexter(parte 1). ***


Capitolo quattro: La giornata di Dexter(parte 1).

Per quanto la situazione fosse al limite dell'assurdo Daling in realtà era elletrizzata nel poter frequentare le lezioni del fratello. Finalmente avrebbe potuto partecipare a Eroismo 101 senza doversi travestire da cavaliere bianco.
E poi era anche curiosa di vedere di persona le lezioni di corteggiamento di cui il fratello si lamentava sempre, era certa che sarebbe stato divertente averla come prima ora di quel giorno.

Ok, era ufficiale stava per strapparsi le orecchie.
Questa lezione era quasi peggio di quella di damigelle in pericolo... quasi.
Ma seriamente Darling faticava a credere che queste nozioni fossero veramente utili, i ragazzi parlavano con poesie in prosa prese da libri del secolo scorsso e se qualcuno si fosse mai dichiarato a lei in quel modo molto probabilmente gli avrebbe riso in faccia. Dovevano veramente argiornare il loro vocabolario perchè va bene che erano personaggi delle fiabe, ma non era più il 1500 accidenti.
E poi l'esibizione di suo fratello, vedere Daring che sembrava corteggiare se stesso più che un'ipotetica principessa la faceva morire dal ridere tanto che si stava mordendo la lingua per evitare di farlo ad alta voce davanti a tutti. Seriamente sembrava di assistere al peggior spettacolo comico di sempre.
“Tuttosomatto non dovrei stupirmi di tutto questo.” penso Darling scuottendo la testa mentre Daring scendeva dal palco lasciando spazio a Hooper. Si morse più forte la lingua quando lo vide trasformarsi in rana dall'imbarazzo nonostante davanti a sé avesse un manichino e non una vera ragazza. In seguito vide Sparrow usare la sua chittara eletrica mentre parlava in quel modo forbiatto da poeta sembrando ancora più ridicolo del solito.
Peccato non poter usare il cellulare in classe, avrebbe tanto voluto fare un video e mostrarlo a Rosabella per farsi due risate assieme.
«Dexterus Charming!»
Un forte grido risuono per tutta la classe toigliendo Darling dai suoi pensieri, raramente sentiva il nome completo del fratello e di sicuro non l'aveva mai sentito in un tono cosi arrabbiatto. Davanti a lei c'era l'insengnate che la guardava furioso.
«Signor Charming l'ho già chiamata tre volte perciò le dispiacerebbe prendere parte alla lezione o vuole andare direttamente dal preside Grimm?» chiese l'insengnate.
“Accidenti che figura.” penso Darling alzandosi e mettendosi davanti all'intera classe.
Non aveva la più pallida idea di cosa dire... doveva provare a dire qualcosa, ma cosa?
Era meglio fare come gli altri e parlare in quel modo ridicolo oppure dire qualcosa che secondo la sua modesta opinione di vera ragazza poteva effetivamente avere una possibillità di funzionare nella realtà?
Però effetivamente nemmeno quello avrebbe funzionato, lei voleva un partner che ammirasse e elogiasse le sue doti da eroina perciò la dichiarazione che vorrebbe per se stessa non era proprio adatta ad una “classica principessa delle favole”.
Forse poteva fingere di stare male?
“Ok, Darling recita a memoria una poesia d'amore a caso... dovrebbe funzionare.” penso lei sistemandosi gli occhiali(erano davvero scomodi per chi non ci era abituata).
In quel momento però notò una cosa: nessuno le stava prestando attenzione nemmeno l'insengnate!
Strinse i pugni sembrava che tutti presumessero che stava per fare una figuraccia e che quindi non valeva la pena starla ad ascoltare.
Ma come si permettevano?
Glil'avrebbe fatta vadere lei!
«Potrei stare qui ora a parlare della tua bellezza.» inizio Darling schiarendosi la voce. «Il tuo sorisso spledente, i tuoi occhi come gioielli, la tua voce che incanta anche gli animali. Ogni volta che ti guardo vedo davanti la sola e unica principessa che desidero avere al mio fianco per poter creare il lieto fine perfetto.»
Voleva prendersi a schiaffi da sola per quanto suonasse sdolcinato e forzato ciò che aveva detto eppure senti la classe risuonare d'appalusi.
«Ben fatto signor Charming, finalmente sembra che le lezioni ti stiano entrando in testa.» disse l'insegnante.
“In questo momento vorrei darti in testa il libro di testo.” penso Darling mentre orgogliosa di se stessa si rimetteva a sedere.
«Non sapevo avessi cosi talento come rubacuori fratellino.» disse Daring dandogli una pacca sulla spalla. «Si vede che hai imparato dal migliore.»
«Bè... grazie.» rispose Darling incerta se quello fosse un complimento oppure no.
Finalemtne l'ora finì e lei era pronta per la elzione di eroismo 101. Mentre si avviava verso la classe vide se stessa... o meglio Dexter che nel suo corpo parlava con Raven.
“Anche in questo modo non riesci a parlare con lei senza balbettare?” penso divertita Darling prima che le venisse un'idea. Aveva appena dimostrato che anche lei era capace di corteggiare una principessa perciò magari dopo la prossima lezione avrebbe potutto fare un favore al fratello.
N'è sarebbe stato sicuramente felice.

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Capitolo 5
*** La giornata di Dexter(parte 2). ***


Capitolo cinque: La giornata di Dexter(parte 2).

Darling guardo con le scintille negli occhi il percosso ad ostacoli che si trovava davanti a lei e agli altri membri della classe.
«Amico oggi sarà dura.» le bisbiglio all'orecchio Hunter Huntsman. Darling annui, ma in realtà vedendo il livello di difficoltà della lezione di quel giorno la sua gioia e la sua eccitazione non facevano altro che aumentare. Sarebbe stata la migliore della classe n'è era certa.
«Sarò il migliore della classe n'è sono certo!» proclamo Daring ad alta voce. «Come al solito d'altronde.»
“Non n'è sarei cosi sicuro fratellone.” penso Darling ridacchiando.
I ragazzi si misero sulla linea di partenza, il compito era facile: superare il percorsso ad ostacoli e salvare la “principessa”... seriamente quando non c'erano lezioni in comune si usavano sempre gli stessi manichini fatti male?
Darling penso di parlarne con il preside Grimm i ragazzi meritavano almeno un fantocchio con un volto che non sembrasse scarabbochaitto da un bambino dell'asilo delle filastroche.
Si senti il fischio d'inizio e subito i ragazzi iniziarono a corerre, Darling non ebbe problemmi a superare gli imprevisti ed era riuscita a raggiungere il fratello. Daring sembrava sorpresso di vederla accanto a lui, ma se l'ho scrollo di dosso abbastanza facilmente ed entrambi continuarono ad avanzare.
Alla fine con sorpressa dell'insegnate i due arrivarono pari al primo posto.
Ancora una volta quel giorno Darling fu circondata da un fruscio di applausi e da Hunter che la abbraccio da dietro.
«Sapevo che potevi farcela!» gli disse il figlio del cacciatore.
«Oggi ti stai comportando come un vero e proprio Charming.» disse Daring sorridendogli.
“Povero Dexter...” penso Darling, se questi erano i complimenti che riceveva di solito da Daring allora augurava ogni bene possibille al gemello.
Anche le ore successive passarono senza troppa difficoltà e alla fine venne l'ora di pranzo ovvero il momento perfetto per mettere in atto il suo piano.
Entro in mensa e quando vide Raven seduta da sola capì che era il momento di agire.
“Dexter sarà cosi felice! E il fatto che Raven sia una fantastica possibille cognata non guasta.” penso Darling andando verso l'amica e sedendosi al tavolo davanti a lei.
«Ciao, Dex. Come stai?» disse Raven sorridendole.
«Bene, grazie.» rispose Darling. «In realtà adesso sto molto meglio di prima, mi andava proprio di vederti.»
«Qualcuno ha avuto lezione di corteggiamento, oggi?» chiese Raven ridacchiando.
«Proprio cosi e... bè ho pensato a te per tutto il tempo.» continuo Darling predendo la mano di Raven tra la sua. Raven la guardo sorpressa e... era solo una sua impressione o sembrava leggermente a disagio?
«Davvero a me?» disse Raven togliendo la mano da quella di Darling.
«Certo.» rispose Darling. «Tu sei... bè posso dire che sei la mia musa ispiratrice.»
«Grazie.» disse Raven per poi guardarla con i suoi penetranti occhi viola. Darling si senti leggermente a disagio, si sentiva come sotto esame e sinceramente il modo in cui Raven la guardava era anche un po' inquetante.
Poi improvissamente l'amica si mise a sorridere e Darling fece un sospiro di sollievo.
Le due chiachierarono per un po' e a volte Darglin se n'è usciva con un complimento o con un non troppo velato suggerimento su i sentimenti di suo fratello.
«Dar... Dexter!» Un brivido le corse su per la schiena a sentire la sua stessa voce che urlava, ma poi ricordo a se stessa la situazione e si volto verso suo fratello.
Non potè fare a meno di sorridere vedendolo, aveva i capelli scompigliatti, il vestito sporco e la faccia rossa di rabbia.
Sperava veramente che qualcuno stesse scattando delle foto, lei Darling Charmin combinata in quel modo davanti a tutti.
Era un sogno che si avverava, uscire da quel guscio perfetto che le aveva adossato la sua famiglia.
Non sapeva cosa aveva combianto Dexter durante tutta la mattinata, ma doveva assolutamente ringraziarlo più tardi.

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Capitolo 6
*** “È questa la verità?” ***


Capitolo sei: “È questa la verità?”

Fissava furioso sua sorella e Raven per niente felice.
«Tutto ok?» chiese Raven guardandolo con preoccupazione.
«Tutto bene.» rispose lui prima di afferare il bracio di Darling e iniziando a trascinarla via. «Devo solo parlare con mia... mio fratello un secondo.»
«Posso aiutarvi in qualche modo?» domando Raven.
«No, è... un'affarre tra gemelli.» disse lui portando Darling fuori dalla mensa.
«Sicuri perchè potrei...» ma prima che Raven potesse finire la frase i due gemelli Charming non erano già più a portata d'orecchio.

«Cosa pensavi di fare?!» disse Dexter alla sorella.
«Di darti una mano.» disse Darling scrollando le spalle come se niente fosse.
Dexter si passo una mano sul viso possibille che non riuscise a vedere il problemma?
«Non mi stavi aiutando anzi tutto il contrario!» strillo Dexter.
Vedendo che sua sorella lo guardava confussa da dietro gli occhiali(era cosi strano parlare a qualcuno che aveva la tua stessa faccia)fece un respiro profondo e si passo una mano tra i capelli biondo platino, i qualli ormai erano ridotti ad un groviglio che ricordava i cespugli di rovi, per calmarsi.
«Senti Darling.» inizio. «So che volevi aiutarmi e ti ringrazio sei la sorella migliore del mondo, ma... ma non voglio che ci “provi” con Raven per me.»
«Perchè no?» chiese Darling.
«Perchè se funzionasse non le paicerei le piaceresti tu!» rispose Dexter. «Vorrei riuscire a parlarle nel modo in cui l'hai fatto tu, ma se non mi ama per quello che sono davvero che senso ha?»
Darling chino il capo, effetivamente a questo non aveva pensato. Si era lasciata trasportare dalla sua giornata da “principe” e nonostante volesse fare un favore al fratello non aveva preso in considerazione i suoi sentimenti... non ci aveva nemmeno pensato!
«Scusa Dex.» disse Darling.
Dexter sospiro, felice che la sorella avesse capito però prima di risponderle fu interotto dal suono dell'autoparlante: «La signorina Charming e il signor Dexter Charming sono attessi nell'ufficcio di Madame Babba Yaga.»

«Tu!» gridarono entrambi i fratelli all'unisolo mentre puntavano il dito contro Faybelle Thorn figlia della fata oscura.
Per tutta risposta la fata scoppio a ridere appena gli vide e Dexter fu costretto a trattenere la sorella in modo che non le saltasse addosso, ancora una volta si stuppi di quanto fosse forte Darling perchè non gli era affatto difficile tenere ferma la sorella nonostante si trovase nel suo corpo e lui in quello di lei.
«Signorina Thorn per quanto apprezzi questa sua dimostrazione di cattiveria gradirei che prendessi la situazione più seriamente.» la riprovero Baba Yaga. Faybelle alzo gli occhi al cielo e sbuffo, a quella dimostrazione di disinteresse Dexter fu molto tentato di lasciare che Darling si avventase su di lei però non lo fece ricordandosi che non era un comportamento da reale.
«Calma vostre maesta.» inizio Faybelle in tono ironico. «Prima di tutto non volevo colpire voi con quella maledizione. Volevo scambiare il mio corpo con quello di un'insengnate per alzarmi qualche voto, ma evidentemente qualcosa è andato storto.»
Dexter e Darling erano sciocatti, si erano ritrovati in questa situazione per... per sbaglio?! Tutto perchè Faybelle aveva sbagliatto un incantessimo?
«Bè in ogni caso ora sistemalo!» disse Darling.
«Non posso è una maledizione a tempo.» spiego Faybelle. «Svanirà a mezzanotte.»
“Ovviamente sarebbe stato a mezzanotte.” penso Darling.
«In ogni caso dovrestri ringraziarmi Dexter.» commento Faybelle.
«Ringraziarti?!» disse lui serrando i pugni. «Questo... questo è stato uno dei giorni peggiori della mia vita!»
«Già, Duchess mi ha detto delle tue brutte figure.» ridacchio Faybelle. «Però guarda il lato positivo: tua sorella ti ha reso l'eroe del momento.»
Dexter la guardo confusso almeno finchè Faybelle non gli diede il suo mirrophone dove potè vedere tutte le immagini di ciò che Darling aveva fatto nel suo corpo durante quella mattina.
Aveva... era stata la migliore in ogni cosa! Persino a Corteggiamento Avanzato. Lui era stato un disastro mentre lei era stata come al solito perfetta sotto tutti gli aspetti che ci si aspettava in un eroe, in un cavaliere... o in un principe azzurro.
«Sono sicura che Dexter non può aver fatto male come dici.» lo difesse Darling. «Cioè era un po' prevedibille che alcune cose sarebbero andate male, ma...»
«È questo ciò che pensi?» chiese Dexter con un filo di voce. «Sapevi che avrei fallitto, che... che avrei fatto come al solito?»
«Dex essere una damigella non è cosi semplice come sembra.» disse Darling. «Certe volte risulta difficile anche per me e l'ho faccio da anni.»
«Eppure tu riesci ad esserlo!» grido Dexter all'improvisso alzando il volume della voce. «Sei riuscita ad essere un magnifico principe azzurro, persino nostro fratello ti ha fatto i complimenti. Hai sbarloditto tutti a corteggimento e sei stata insuperabille ad addestramento eroi mentre io non ho fatto altro che essere il solito imbranato. Anche tu pensi che non sono altro che un buono a nulla!»
«Dexter questo io non l'ho mai detto.» si difesse Darling.
«Ma l'hai pensato, vero? Proprio come tutti... anche tu non credi in me.» la accusso Dexter. «È... è questa la verità?!»
«Ma cosa stai dicendo Dex.» disse Darling confusso, come poteva Dexter pensare una cosa simille.
«Io credero sempre in te siamo una squadra... i due Charming che non si adattano.»
«A me sembra che l'unico qui che non si adatta a niente sono io.» ribatte Dexter con tono amaro. «Non sono in grado di essere un principe, non so essere una principessa qualunque cosa faccio finisco per combinare guai!»
«Dex...» inizio Darling allungando una mano verso il fratello, ma quest'ultimo la schiaffeggio via.
«Tu e Daring siete sempre perfetti non importa quello che fatte alla fine riuscite in ogni cosa mentre io per quanto mi sforzi non ci riesco! Semplicemente non ci riesco!» strillo ancora Dexter mentre i suoi occhi iniziavano ad essere lucidi per via delle lacrime trattenute. «Non conosco nemmeno la mia storia e forse... forse è perchè non sono destinato ad essere un principe? Forse è cosi chiaro a tutti quanto sono poco adatto ad essere l'erede di papà che non ho nemmeno un destino perchè sarebbe inutile? Incassierei tutto come al solito! Per quanto mi sforzi la verità è questa! Non sono un Charming, non n'è sono degno! Perciò che senso ha continuare a provare se tanto ogni cosa che faccio finirà male a prescindere!»
«Stai dicendo un mucchio di sciochezze!» grido a sua volta Darling.
«Sto solo dicendo la verità!» continuo Dexter togliendosi il diadema dalla testa e gettandolo per terra. «Sai che ti dico? Sono stuffo! Vado a chiudermi in camera tua fino alla fine delle giornata almeno cosi non combinerò altri guai.»
Dexter si giro verso la porta con passo svelto solo per inciampare proprio sulla soglia.
«E detesto questi stupidi tacchi!» grido alznadosi in pieidi e togliendosi le scarpe per poi uscire per davvero sbattendosi la porta alle spalle.

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Capitolo 7
*** Amici ***


Capitolo sette: Amici.

Darling fisso il fratello andarsene, non l'aveva mai visto in quel modo cioè sapeva dei dubbi di Dexter, ma non avrebbe mai immaginato che potessero diventare cosi grandi. Usci anche lei dall'ufficio di Madame Baba Yaga(cercando di ignorare le risatine fastidiose di Faybelle)per trovare il fratello e fargli capire quanto si sbagliasse.
Che non aveva nulla da invidiare a lei o a Daring.
«Dexter finalmente!» strillo Blondie Lockes apparendole davanti all'improvisso. «Io e Humprey ti abbiamo cercato dapertutto!»
«Davvero?» chiese Darling confussa. «In ogni caso ora avrei da fare percio...»
«Ma ci devi aiutare!» la interruppe Blondie. «C'è un problemma con la rete della scuola!»
Prima che Darling potesse dire altro fu trascinata da Blondie fino alla sala computer.
Doveva ammettere che non era un'esperta di tecnologia, ma infondo cosa mai avrebbe potutto combinare di tanto grave?

Mentre camminava a testa bassa e a piedi nudi per il cortile della scuola Dexter non poteva fare a meno di sentirsi in colpa per aver aggrditto la sorella in quel modo.
Tutta quella giornata l'aveva stressato a non finire e alla fine era scoppiatto.
All'improvisso qualcosa gli passo davanti al viso cosi velocemente e senza preavisos che la sorpessa lo fece cadere sul sedere.
“Un'altra brutta figura... grandioso.” penso mentre osservava l'oggetto che l'aveva spaventato: era un freccia conficata nel tronco dell'albero vicino a lui.
«Adesso vengo anche quasi colpito da una freccia!» grido esasperato.
Anche al ridicolo c'era un limite, no?
«Scusa Darling non ti avevo vista.» disse Hunter andando verso di lui con arco e freccie in mano.
«Non importa.» Sbuffo Dexter alzandosi in piedi e tornando sul percorso verso i dormitori.
«Darling aspetta.» disse Hunter raggiungendolo. «Sei sicura di stare bene sembri...»
«Orribille.» finì Dexter per lui.
«Stavo per dire “triste”.» disse Hunter. «C'è qualcosa che posso fare per aiutarti?»
«Hai... ti sei mai sentito come se non valessi niente?» domando Dexter lasciandosi cadere a sedere per terra. «Come se non importa quanto ci provi alla fine non ti adatti a nessun ruolo?»
«A volte.» confesso Hunter sedendosi vicino a lui. «A volte ho paura che un giorno Ashlynn capirà di aver fatto un'erorre e mi mollera per qualche principe azzurro predestianto perchè... perchè io non sono e non sarò mai abbastanza per una principessa.»
«E come fai quando hai questi dubbi?» domando Dexter, una parte di lui voleva consolare il suo amico, ma poi si ricordava che: come poteva aiutare qualcuno se in quel momento non sapeva nemmeno aiutare se stesso?
«In realtà è piuttosto semplice.» rispose Hunter. «Penso a tuo fratello.»
«Si, certo Daring...» borbotto Dexter frustato.
«No, penso a Dexter.» lo coresse Hunter. Dexter guardo l'amico confusso.
«A m... a Dexter? Perchè?» chiese.
«Bè prima di tutto perchè è il mio migliore amico.» inizio Hunter. «E poi penso che sia ammirevole il modo in cui mette tutte se stesso nel ruolo di principe azzurro, nell'aiutare e incoraggiare gli altri... insomma il suo impegno e il suo coraggio di tentare mi danno la forza per fare lo stesso.»
Dexter lo guardo allibitto, Hunter pensava queste cose di lui? Lo prendeva come fonte di ispirazione?
«Grazie Hunter ora mi sento meglio.» disse Dexter sorridendo all'amico per poi andarsene.
Si sentiva meglio di prima, sapere che uno dei suoi più cari amici lo vedeva in quel modo gli dava un senso di sicurezza che non aveva mai provato prima.

Con un umore leggermente migliore di prima Dexter finalmente raggiunse la stanza di Darling dove vi trovo Rosabella seduta con in mano il suo Mirrorpad.
«Ciao Darling come... che ti è successo? Sembra che tu stia stata investita da una carozza?» disse Rosabella guardandolo preoccupata.
«Diciamo solo che è stato un lungo venerdì.» disse Dexter lasciandosi cadere a peso morto sul letto.
L'aveva appena notato, ma il materasso era molto più comodo rispetto a quello della sua stanza.
Chiuse gli occhi pronto a dormire per il resto della giornata quando senti un suono proveniere dalla borsa di Darling, prese il mirrorpad della sorella e quando vide la notifica arrivata sbianco.
«Cos'è questo?» senti Rosabella borbottare tra sé.
Capendo che stava per aprire la notifica Dexter salto giù dal letto precipitandosi verso di lei e gettandola a terra per impedirle di farlo.
«Darling te l'ho già detto.» disse seccatta Rosabella mentre Dexter ancora su di lei le strapava il mirrorpad dalle mani. «Puoi allenarti ad essere un cavaliere quanto vuoi, ma devi smetterla di placcarmi come se fossi uno dei tuoi manichini da allenamento.»
Dexter non fece troppo caso a ciò che diceva troppo impegnato a cercare di capire se i suoi sospetti erano fondati e purtroppo lo erano.
Non sapeva come, ma l'intera rete Magicnet della scuola era stata infettata da un virus... da un virus incantato che si stava estendendo a perdita d'occhio su ogni apparecchio collegato alla rete all'interno della scuola.

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Capitolo 8
*** Virus incantato ***


Capitolo otto: Virus incantato.

Come era potutto accadere?
Un virus incantato era molto, ma molto peggio di un semplice virus si diffondeva per la rete alla qualle si aggrapava e come un parssita prendeva il controllo sugli apparecchi in cui veniva scaricato.
Chissà quanti studenti avevano aperto la notifica ignari del pericolo aiutando la diffusione di quella cosa... eppure lui e Humprey erano sempre attenti a non far entrare niente del genere nella rete della scuola.
Si, lui e... Darling! Accidente!
Sua sorella era un genio, una studentessa modello che sapeva una marea di cose... ma era negata quando si trattava della tecnologia, di sicuro avrà disinstallato l'antivirus magico per sbaglio e adesso si ritrovavano in questo pasticcio.
Si affaccio alla finestra e senti Rosabella sussultare vicino a lui, metà della Ever After High era stata invassa da fili elletrici inmpazziti e da tutto ciò che il virus faceva materializzare dai sever infettati.

Correndo tra quel caos assurdo e gli studenti che si mettevano al riparo Dexter corse il più velocemente possibille verso l'aula di informatica.
«Stai bene? Posso darti una mano, io...» senti Raven dire da dove lei e Cedar stavano cercando di far uscire Maddie da un groviglio di cavi.
«Non ora Raven più tardi.» grido Dexter superando le tre ribelli e ritrovandosi davanti alla sua destinazione.
Inizio a picchiare sulla porta cercando un modo per aprirla nonostante fosse blocata da tutti qei fili che appena sfioravi anche di poco ti davano la scossa. Digrigno i denti, non poteva lasciare i suoi amici e sua sorella lì dentro dove la sitazione era anche peggiore.
Doveva fare qualcosa.
«Spostati!» grido una voce e voltandosi vide Hunter crrere verso la porta con la sua ascia in mano. Nel giro di pochi colpi la porta fu distrutta e aperta e Dexter si infillo dentro prima che i cavi elletrici potessero chiudere nuovamente il passaggio.
«De... Darling!» lo chiamo una voce. Voltandosi vide sua sorella, Humprey e Blondie circondatti da cavi che si muovevano come serpenti pronti ad attaccare. Dexter il più silenziosamente possibille inizio a muoversi nella stanza, il suo obbiettivo era arriavare al computer centralle e da lì reinstalare l'antivirus.
In teoria era facile... in pratica doveva passare tra tutti quei cavi praticamente sazienti e che erano in grado di fulminarti con cosi tanti volt da non poter nemmeno essere contati.
“Ok, Dexter un passo alla volta.” si disse mentre iniziava ad avanzare nella stanza.
Ad un certo punto senti qualcosa sfiorargli la caviglia e vide un cavo che si era atrociagliatto sulla sua gamba, urlo quando l'eletricita invasse il suo corpo.
Cade inginocchio per il dolore, ma strinse i denti e continuo ad andare avanti non importava quante scariche elettriche riceveva in quel momento era l'unico che poteva risolvere il problemma perciò non poteva semplicemente arrendersi.
Alla fine era quasi arrivato al computer centrale, ma era stato fulminato cosi tante volte che si regeva a malapena in piedi essendo costretto a strisciare.
«Darling basta!» senti Blondie girdare. «Non sei un eroe, ma una damigella ferma!»
Dexter strinse la mascella, era questo ciò che sua sorella sentiva di continuo?
Bè lui forse non era un eroe tanto quanto le era sua sorella, ma era un principe azzurro e avrebbe messo fine a questo virus costi quel che costi.
Arrivo al computer centrale e inizio a lavorare per l'instalazione quando un cavo gli lego le braccia ai fianchi, non poteva muoversi e le scariche elletriche ricominciarono.
«No!» senti gridare da... se stesso?
Era la sua voce?
No, era Darling... era... sinceramente era stanco di tutta questa faccenda.
A questo punto voleva solo farsi un pisolino.
Con un ringhio diede una testata al computer permendo l'ultimo tasto che gli serviva e riportando sul sever della scuola l'antivirus magico.
Sorisse e poi perse i sensi.

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Capitolo 9
*** Un nuovo giorno ***


Capitolo nove: Un nuovo giorno.

Quando riapri gli occhi si sentiva molto meno dolorante di quando gli aveva chiusi, una bella dormita era veramente un toccasana dopo cosi tanti sforzi non c'era alcun dubbio.
Si sfreggo gli occhi, ma il modo sfoccato in cui vedeva le cose attorno a sé non cambio... un'attimo!
Lui conosceva quel modo sfocato di vedere il mondo.
A tentoni gli cerco e quando alla fine trovo i suoi occhiali se gli mise vedendo il riflesso della finestra non potè fare a meno di sorridere e tirare un sospiro di sollievo.
Era tornato nel suo corpo!
Finalmente! Dexter prese il suo mirrophone e vide che era mezzanotte e due minuti, la maledizione di Faybelle era giunta al termine. Non era mai stato cosi felice in tutta la sua vita, il dolore che aveva ricevuto da tutte quelle scosse eletriche era anche sparito come se non fosse mai essistito.
Sgrano gli occhi quando realizzo il vero motivo per cui non sentiva più dolore... era nel corpo di Darling in quel momento perciò adesso che entrambi erano tornati alla normalità voleva dire che ciò che aveva subito quel pomeriggio adesso stava facendo soffrire sua sorella.
Voleva darsi uno schiaffo in faccia per non averci pensato, ma in quel momento tale possibilità non gli era nemmeno passata per la testa.
«Ehi, Dex.» si senti chiamare e voltandosi vide Darling sdraiata in un letto dell'infermieria della scuola.
A parte qualche benda sulle braccia sembrava stare bene e di questo Dexter era estremamente grato.
«Darling, mi dispiace io non...» inizio Dexter, ma Darling lo interruppe scoppiando a ridere.
«Non scusarti.» disse lei. «Hai risolto il pasticcio che avevo combinato e in più adesso sono conosciutta come un'eroina da tutta la scuola... certo avrei preferitto esserlo per qualcosa che abbi effetivamente fatto io, ma... bè nella vita bisogna accontentarsi.»
«Non so come riesci a prendere questa situazione cosi alla leggera.» disse Dexter scuottendo la testa, ma sorridendo alla sorella. «In ogni caso voglio scusarmi anche per il mio sfogo... io... io non avrei dovutto riversare tutto su di te come se fosse colpa tua, mi spiace.»
«Dexter è tutto a posto davvero.» disse Darling predendogli le mani. «Posso capire perchè ti sei sfogato in quel modo solo... promettimi che quando ti sentirari di nuovo cosi lo dirari a qualcuno che sia io o Hunter o Humprey o chiunque altro. Sei fantastico fratellone.»
«Grazie Darling.» disse abbraciando la sorella.
Quella giornata era finita e nonostante tutto lui e Darling si sentiva più vicini di prima infondo erano e sarebbero sempre stati i due Charming che non si adattavano.
E niente gli avrebbe fermati finchè fossero stati assieme.

Il giorno dopo Dexter si presento in classe del professor Tremonitono e si mise a sedere al suo posto vicino a Raven. All'inizio era felice di averla come compagna di laboratorio, ma adesso... il ricordo delle avances che la sorella aveva rivolto a Raven nel suo corpo gli faceva venir voglia di gettarsi nel pozzo più vicino per l'imbarazzo.
Non si poteva cancellare il passato in quel momento Darling era in infermieria a riprendersi e sarebbe dovutta rimanere lì ancora per qualche giorno infatti prima della lezione aveva visto Rosabella e Apple andare ad aggiornare Darling sulle lezioni che si era persa.
Lui invece era lì e doveva affrontare la situazione.
«Ciao Raven. Buongiorno.» disse salutando la ragazza.
Raven non rispose subito limitandosi a fissarlo per un po' finchè non gli sorisse.
«Ciao, Dex felice che tu sia tronato in te.» disse Raven.
«Si, io... in che senso scusa?» chiese Dexter.
«Bè che tu sei tu e non... Darling.» rispose Raven e Dexter sgrano gli occhi.
«Lo sapevi?» chiese schioccato il ragazzo.
«Ad essere sincera non l'avevo capito subito subito, ma a pranzo ho capito cos'era successo. Tu e tua sorella avete modi molti diversi di approcciarvi alle persone.» spiego Raven.
Dexter annui non sapendo se essere sollevato o no dal fatto che Raven fosse stata in grado di distinguere lui e sua sorella nonostante lo scambio di corpi.
“Aspetta un minuto se l'ho sapeva vuol dire che...” penso Dexter capendo che Raven sapeva che era stato lui a dirle quelle cose l'altra mattina.
Sorisse pensando che infondo il venerdì appena trascorso non era stato poi cosi male.

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