Are you sure Everything is OK?

di Beatrux_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The FALL of Clint Barton ***
Capitolo 2: *** Natasha Romanoff's THOUGHTS ***
Capitolo 3: *** Steve Rogers' DEPRESSION ***
Capitolo 4: *** The HEART of Tony Stark ***
Capitolo 5: *** Baffling for Thor ***
Capitolo 6: *** The BATTLE of Bruce Banner ***



Capitolo 1
*** The FALL of Clint Barton ***


Clint Barton aveva distolto per pochi secondi lo sguardo dalla sua famiglia... senza sapere che quel poco tempo gli sarebbe costato un'infinità. Rimase spaesato per ore, senza capire niente: "Dov'è la mia famiglia? Cos'è successo? PERCHE'". Erano queste le domande che affliggevano l'agente Barton. Entrò nella sua casa di campagna, che fino a poche ore prima ospitava 5 persone, ma adesso ne ospitava solo 1, una sola e unica persona. Si sedette sul divano e accese la TV, magari potevano togliere ogni suo dubbio, magari potevano riportarli indietro. Ma venne a conoscenza di qualcosa che decisamente non voleva scoprire: avevano sterminato metà dell'universo. O meglio aveva, Thanos aveva. L'arciere non poteva crederci. Non voleva crederci. Ripreso il controllo delle sue emozioni, Clint afferrò il telefono e chiamò uno dei numeri salvati in rubrica: quello della sua migliore amica.
"Pronto Clint..." Rispose lei
"Puoi venire..." Chiese lui
"Sì Clint... ma state tutti bene!?"
"Vieni, ti prego..."
"Arrivo..."
15 minuti dopo si presentò alla porta una donna con dei capelli corti, lisci e biondi, in origine ramati, con un abito nero e del sangue che evidentamente si era da poco cicatrizzato ai lati del viso, che marcavano i suoi occhi blu come il mare. La Vedova Nera, Natasha Romanoff. Seguita da un uomo alto, biondo, con un folta barba, con dei muscoli molto evidenti, una divisa blu e bianca e del sangue che gli colava dalla bocca. Capitan America, Steve Rogers. A sua volta seguito da un uomo alto, biondo, con dei capelli abbastanza corti e una leggera barba, con una benda sull'occhio destro e misteriosamente silenzioso. Thor. E per finire entrò dalla porta un uomo, all'apparenza normale, ma che quando si arrabbiava diventava verde e gigante. Hulk, Bruce Banner.
I quattro cercarono il loro amico arcere per tutto il piano terra, invano, finchè Natasha non capì che Clint era andato in un posto a lui molto più caro di un sempplice salotto e una cucina.
"Ragazzi io vado al piano di sopra, voi cercate qui" disse lei agli altri.
"Nat, sei sicura, non vuoi che ti accompagnamo?" le rispose Steve.
"No, voi restate qui, fidatevi" concluse la Vedova Nera, abbozzando un leggero sorriso e cominciando a salire le scale.
Natasha cercò nella camera di Clint e Laura, del primo figlio, Cooper e dell'ultimo figlio Nataniel, essendo che erano le più vicine, per poi arrivare nella camera della figlia, Lila. Inizialmente non vide nessuno, ma guardando più attentamente capì che il suo migliore amico era lì, e aveva bisogno di lei. Lo individuò e si sedette accanto a lui, al fondo del letto, sul pavimento, notando che stava osservando una foto della sua famiglia quando era felice. Dopo minuti di silenzio la vedova nera smozzò il fiato con l'arciere.
"Clint... come dire... sono scomparsi tutti e 4...?"
"Puoi dirlo Nat! Sono morti tutti è 4! RIDOTTI IN POLVERE!"
"Clint..."
"Dimmi, come avere fatto!?"
"Clint... io..."
"CLINT... CLINT... CLINT...! BASTA! PARLA!"
"E' comparso questo Thanos... e ha raccolto tutte le gemme dell'infinito e... e..."
"E...!?"
"E schioccando le dita ha sterminato metà dell'universo..."
...
"Nat... chi dei nostri..."
"Doctor Strange, Peter Parker, Groot, Bucky Barnes e... Wanda...
"Wanda...?" Al sentire quel nome a Clint gli si fermò il cuore per un'istante...
...
"Dici che se ci fossi stato anche io..."
"No Clint, non darti colpe che non hai!"
"Ma sarebbe potuto cambiare qualcosa?"
"No Clint, non sarebbe potuto cambiare niente!"
...
"Scendi al piano di sotto, sono tutti allarmati..."
"Ok..."
Sceso al piano di sotto gli altri tre uomini gli vennero incontro, notando che aveva gli occhi rossi e lucidi.
"Clint... ci dispiace tanto..." Gli disse Bruce, Clint si limitò ad annuire, abbassando la testa, e osservandò la foto della sua famiglia, sentendo le lacrime rigargli la faccia. Thor si avvicinò di più mettendo una mano sulla spalla di Clint e guardando intensamente i suoi occhi grigio-azzurri, per poi abbracciarlo.
Quella notte Clint e Natasha si addormentarono assieme, sul divano, Steve e Bruce divisero la poltrona e Thor sul tappeto (perchè era talmente stanco da riuscire ad addormentarsi lì).
Il mattino dopo, però, non si riusciva a trovare Clint da nessuna parte, lo si poteva comprendere solo non si immaginavano che avrebbe ucciso un sacco di persone e che avrebbe dato vita a un criminale ricercato da molte persone: RONIN.

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Capitolo 2
*** Natasha Romanoff's THOUGHTS ***


Era raro vedere la Vedova Nera piangere, solo una volta lo aveva fatto davanti a tutti, solo una volta, quando le avevano detto che il suo migliore amico aveva ucciso una marea di persone. Per un secondo aveva dato sfogo alle sue emozioni, il sapere che lui stava facendo tutto quello, le aveva provocato le lacrime.
Natasha stava pensando solo una persona, CLINT BARTON il suo migliore amico... da praticamente sempre insieme, a coprirsi le spalle.
Erano l'Agente Romanoff e l'Agente Barton, Natasha e Clint, la Spia e l'Arcere.
Pensava a quando si erano conosciuti, di quando lui l'aveva salvata e di quando lei aveva ricambiato il favore, ma ora si sentiva in dovere di trovarlo e riportarlo sulla retta via, era il suo migliore amico, lo avrebbe aiutato! Anche a costo della sua stessa vita.
Nel coltempo aveva iniziato a sentire le lacrime rigargli lievemente la faccia, i suoi occhi diventare rossi e lucidi ma ad interrompere il flusso dei suoi pensieri che nel frattempo gli stava passando per la mente fu Steve Rogers.
"Potrei offrirmi di prepararti la cena, ma sembri già di cattivo umore."
"Sei quì per fare il bucato?"
"E per vedere un'amica"
"E' ovvio che la tua amica sta bene."
"Ho visto un branco di balene mentre attraversavo il ponte."
"Nel Latzon!?"
"Ci sono meno navi, l'acqua è più pulita."
"Allora, se sei venuto per dirmi di guardare il lato positivo... ehm... sto per tirarti in testa un panino al burro d'arachidi" E abbozzò un leggero sorriso
"Scusa, la forza dell'abitudine" E si mise a sedere di fronte a lei, mentre gli porgeva il panino.
"Continuo a dire a tutti che dovrebbero andare avanti" Continuò Capitan America "E crescere... alcuni lo fanno ma noi no"
"Se andassi avanti chi farebbe questo?"
"Magari non serve che venga fatto."
"Non avevo nientre prima... poi è arrivato questo... questo lavoro... questa famiglia... e mi ha reso una persona migliore... e anche se loro sono andati... io cerco ancora di essere migliore"
"Penso che dovremmo rifarci una vita"
"Comincia tu."
E in quell'istante, all'ingresso, si presentò a loro un uomo che gli permise di ritrovare una speranza, anche se per poche ore... Natasha riportò Clint verso la retta via, A COSTO DELLA SUA STESSA VITA.

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Capitolo 3
*** Steve Rogers' DEPRESSION ***


Pochi secondi dopo che Thanos aveva schioccato le dita, Steve Rogers si ritrovò con poco e niente nelle mani, di fronte ad esso scomparsero persone a lui care, T'Challa, Wanda, in un certo senso Visione e poi, soprattutto, i suoi due migliori amici: Sam Wilson e James Buchanan Barnes. In compenso, i 6 vendicatori erano ancora lì, in piedi, anche se uno di loro in ginocchio a pensare dov'era la sua famiglia ed un'altro a sperare che Peter Parker non divenisse polvere.
Dopo gli avvenimenti Captain America non si riprese mai al %... in quel momento diede di matto, vedere Bucky, che aveva già perso una volta, scomparire di fronte ai suoi occhi lo aveva traumatizzato e lo aveva mandato, da subito, in un profondo lutto, poi, visto che non era evidentemente abbastanza, anche Sam Wison scomparse alla sua sinistra, non fece esattamente in tempo a vedere il suo corpo smaterializzarsi, ma la depressione arrivò lo stesso. Era in ginocchio, con il sangue che gli colava dai lati dalla bocca e con dei buchi nella divisa dalla quale colava la stessa sostanza. Di certo non poteva immaginare che, anche se molto più grande del falcone, avrebbe comunque imparato molto da lui...
In pochi erano riusciti a vedere Rogers piangere, la vedova nera, ad esempio, lo aveva visto solo al funerale di Peggy Carter piangere, ufficialmente, si, quando Tony Stark era andato nel covo degli alieni, o quando era scomparso qualche giorno prima aveva visto i suoi occhi diventare rossi, ma tutto questo non era nulla in confronto a quello che videro quel giorno. Cap era in ginocchio vicino ai resti di Bucky, ormai polvere, a dIre, non solo tra se e se: "Non è possibile che stia succedendo veramente... no, no, non è possibile! Ti ho già perso una volta amico, torna, ti prego torna Bucky..." Nel mentre il volto del primo Avengers si riempiva di lacrime che finivano proprio sulle cenere di Barnes... "JAMES!!!" Ricominciò urlando "ti prego, torna, ti prego, ti scongiuro, barnes, barnes... non posso perderti Bucky... non di nuovo, ti prego... ti prego" Sempre più addolorato, in ginocchio, Steve si mise ad urlare come mai aveva fatto attirando l'attenzione di tutti i presenti...
All'improvviso una mano si posò sulla spalla del biondo, una mano amica, la persona a cui apparteneva aveva dei corti capelli biondi, gli occhi azzurri e del sangue ai lati del viso.
"Ti prego... dimmi che è tutto uno scherzo..."
"Steve mi dispiace tanto... non doveva succedere... non doveva accadere... non doveva..."
"Eppure è successo Nat... è successo...! Sai cosa vuol dire perdere qualcuno!? Un amico? UN FRATELLO!?"
"Si Rogers, so cosa significa, anche io ho perso persone care oggi..."
"Chi? T'Challa? Wanda? Visione?"
"Mia sorella...! Ho controllato e c'è un piccolo resoconto delle vittime... mia sorella era tra queste..."
"Hai una sorella...? Perchè non ce l'hai detto...?"
"Cosa sarebbe cambiato...? Se Bucky era un fratello per te... so come ti senti" Al capitano scese un'altra lacrima, poi si girò alle sue spalle, dove era arrivato Roody:
"Cap... mi dispiace..."
"Tranquillo Rhodes... va tutto bene... Sam?"
"A proposito di lui Steve... forse è meglio se ti siedi un momento..."
"A-Anche lui...?"
"Condoglianze Rog-"
"No... no.... non è possibile... anche lui no... ti prego... Bucky... Sam... non ho più nessuno..."
"No Cap... hai ancora noi...! Non pensare di fare cazzate perchè non ritengo sia il momento adatto per farle...!"
"S-Sono morti...? Chiese Thor"
"No... ci sarà qualcos'altro da fare...!" Si intromise Banner
"No ragazzi... è la fine..."
"NO...! Dobbiamo ancora avere il nostro ENDGAME! Aggiunse Natasha, mentre Steve si sedeva portando le gambe alle ginocchia piangendo.

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Capitolo 4
*** The HEART of Tony Stark ***


Anthony Edward Stark era su Titano insieme a Doctor Strange, i Guardiani della Galassia e Peter Parker. Dopo una lotta contro Thanos dalla quale erano quasi riusciti a prendere il guanto dell'infinito, esso schiocco le dita, riducendo in polvere metà dell'universo... Doctor Strange aveva chiesto a Thanos di salvare Iron Man, e lui, essendo un uomo di parola, lo aveva graziato da una morte orrenda.

Tony si guardava intorno, con gli occhi spalancati dalla paura, non ne aveva mai avuta così tanto. Stava vedendo Doctor Strange che aveva appena sacrificato metà dell'universo per lui... gli stava dicendo qualcosa ma lui pensava solo ad un modo per salvare tutti. Voleva avvicinarsi, provare a salvarlo, ma lo precedette Peter Parker, che gli corse incontro, urlando e strepitando dalla paura:
"Signor Stark... Signor Stark... non sento molto bene
"S-Stai bene-"
"N-non so cosa mi succede... non lo so!" Continuò il ragazzo, abbracciando Iron Man "Non voglio morire... la prego signore, la prego, non voglio morire" L'uomo lo adagiò per terra, tremava dalla paura ma non lo dava a vedere, Spider-Man lo guardava, riusciva a percepire la paura, riuscì a tranquillizzarsi e pronunciò le ultime parole... "Mi dispiace..."
Si sedette in ginocchio, sulle ceneri del ragazzo, pensava che non fosse possibile, che fosse un brutto segno, che adesso sarebbe tornato... poteva essere un errore, ora ritorna, ritorna, vero? vero?

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Capitolo 5
*** Baffling for Thor ***


Thor era stato l'unico ad aver effettivamente ferito Thanos, gli aveva trafitto il petto con la sua ascia, facendo però l'errore di non mirare alla testa. Non se lo perdonò mai, mai e poi mai, avrebbe potuto salvare tutte quelle persone. Avrebbe potuto salvare Natasha e Tony... indirettamente si sentì sempre responsabile della loro morte, era come se non avesse impedito al gigante viola di distruggere gli avengers, forse sarebbe andato tutto meglio. Non si riprese mai a pieno, era in lutto, sconcertato, silenzioso e con tanta voglia di uccidere Thanos. Non poteva nemmeno riportare indietro le persone morte o Iron Man. Era la fine dei giochi, l'Endgame. Non poteva più fare niente lui, aveva perso la sua occasione... Una volta tornato Stark sulla terra, il biondo riuscì ad avere la sua occasione, partirono per Titano, per recuperare le gemme dell'infinito e far tornare tutti indietro. Una volta arrivati trovarono Thanos, era gravemente ferito. Thor si avvicinò a lui e, con tutta la calma del mondo, gli tagliò la testa, per poi ridirigersi alla navicella. Fu allora che il re fece l'ultimo sorriso malizioso, pensando alla vendetta che aveva appena compiuto, con quella piccola lacrima che gli rigava la faccia...

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Capitolo 6
*** The BATTLE of Bruce Banner ***


Hulk non usciva, nel momento del bisogno non voleva uscire, per quanto Bruce Banner fosse arrabbiato con se stesso ma soprattutto con Thanos, non usciva. Si sforzava ma più urlava più sprecava forze per niente. Hulk usciva solo per urlare no, non voleva uscire! Dopo il Blip Banner era senza speranze, senza forze e senza meta. Dovette ammettere che rimpiangeva i tempi di New York...

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