Crêpes

di LordLunaPuff
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1793 - un giorno - ore 10:30 ***
Capitolo 2: *** 2023 - stesso giorno - ore 23:30 ***
Capitolo 3: *** 2023 - poco dopo - ore 00:01 ***



Capitolo 1
*** 1793 - un giorno - ore 10:30 ***


Siamo nel 1793, a Parigi, per la precisione al tavolino di un rinomato bar con un nome perfetto per festeggiare quel piccolo momento di tregua tra le forze primordiali del bene e del male. Un angolo silenzioso ed elegante. Non sono molti i posti eleganti scampati all'accusa di asservimento alle vestigia dell'ancien régime, ma quel posto è elegante, assolutamente aderente ai valori della rivoluzione, ma anche alla scelta delle tovaglie, dei centrotavola, dei camerieri più celeri, sorridenti ma silenziosi… oh pardon, i cittadini camerieri!

Sono le 10 e mezza di mattina e mentre aspettava l'arrivo della crêpes Aziraphale si voltò verso Crowley. I loro sguardi si incrociarono e la velocità con cui ciò avvenne diede la consapevolezza all'angelo che l'altro già lo stesse guardando. Di più, lo stava osservando. Sì, decisamente si sentiva osservato, Crowley aveva gli occhi allungati, le palpebre un po' calate languidamente e sulle labbra un accenno di sorriso.
-Ma guarda quanta gioia per i dolci, solo l'idea e hai ripreso colore!
L'angelo sentiva le guance scottare e a quelle parole si imporporò ancora di più. Accidenti a quel corpo!
-Sì sono molto felice delle crêpes, è solo questo. Ho sentito dire che le loro sono le migliori della città.
-Vorrei ben vedere!- Il mezzo sorriso di Crowley si era aperto in una presa in giro -Con tutto quello che hai rischiato!
-Guarda che è colpa tua, io non lo avevo mai assaggiato del cibo umano prima di quella volta!
-Oh andiamo!- il demone lo stava guardando di nuovo con la sua espressione sorniona da dietro gli occhi semichiusi -Sarebbe successo comunque una volta o l'altra! 
-Non credo proprio!- la voce di Aziraphale era squillata un po' troppo alta e subito aveva cercato di riprendere il controllo -Se tu non mi avessi tentato…
-Credo che mi sopravvaluti. Un conto è tentare gli umani, un conto è un Principato angelico!
L'altro chiuse gli occhi traendo un profondo respiro prima di rispondere qualcosa di cui si sarebbe potuto pentire: si era cacciato in un vicolo cieco! Avrebbe dovuto dare retta all' orgoglio e negare che l'altro avesse un qualsiasi ascendente, con il rischio però di offenderlo e farlo allontanare, quando già erano così poche le occasioni per stare un poco insieme in pace; o viceversa ammettere che in realtà si sentiva già così tentabile da lui? L'orgoglio era un peccato, peccato però era anche prestare il fianco a qualsiasi cosa Crowley avrebbe potuto sentirsi incoraggiato a fare, qualsiasi pensiero si celasse in quelle ciglia abbassate a velare i suoi occhi dorati.

-Ad ogni modo…- glissò -credo sia piacevole chiacchierare davanti ad un buon pasto comodamente seduti, invece dei nostri soliti ritrovi frettolosi. Dovremmo farlo più spesso!
-Mi stai chiedendo un appuntamento, angelo?
Aziraphale si morse la lingua: -Io… non… ma… semplicemente, ciò che stiamo facendo ora…
-Esattamente. Quello che dicevo!
Prima che potesse pensare ad una risposta arguta, efficace, profonda e divertente, il cameriere arrivò con le crêpes, fumanti e cremose, ricoperte di crema e frutta e zucchero a velo. Accidenti, il servizio era troppo buono e rapido in quel posto!

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Capitolo 2
*** 2023 - stesso giorno - ore 23:30 ***


Quando la porta si aprì, Aziraphale alzò lo sguardo, il cuore in gola. Crowley entrò con la sua tipica noncuranza, un sorriso indolente sulle labbra. Non disse nulla per giustificarsi o scusarsi.
-Ehi, ben tornato! 
Aziraphale allargò le braccia, mostrando la tavola imbandita con un profluvio di candele e fiori, due piatti con delle crêpes alla frutta ancora fumanti. 
-Oh, wow, mi aspettavi?
L'angelo si sentì imbufalire a quelle parole, ma cercò di calmarsi.
-Spuntino di mezzanotte?- continuò il demone.
Non era certo la mossa migliore da parte dell'altro, far notare di essere mancato quasi tutto il giorno proprio quel giorno! Ma almeno finalmente era lì e non voleva rovinarsi del tutto la giornata, così provò ad essere conciliante.
-Sono miracolosamente rimaste calde.
Crowley sorrise: -Oh, sono sicuro che sono fantastiche.
Si avvicinò al tavolo e prese una crepe con noncuranza, senza nemmeno osservarla attentamente. La piegò a metà e le diede un morso -Hm, buone, grazie! Avevo una fame!
Aziraphale lo osservò mentre mangiava, cercando qualsiasi segno di riconoscimento sul suo volto. Ma Crowley sembrava concentrato solo sul cibo, senza notare la tavola apparecchiata con cura né il legame con quel giorno.
Quando ebbe finito, si alzò in piedi e si stiracchiò: -Grazie per il pasto, Aziraphale. È stato inaspettatamente gustoso.
Aziraphale forzò un sorriso. -Oh, figurati. Sono contento che ti siano piaciute.
-Molto, sei il migliore, angelo!
-Già…  Ho pensato che oggi fosse la giornata giusta…
Sperò che Crowley almeno a quel punto ricordasse qualcosa, ma la sua risposta fu semplicemente: -Sì, non avevo neanche cenato!
Aziraphale respirò profondamente tentando di contenere la propria delusione: -Bene, allora… almeno a qualcosa è servito.
Crowley si avvicinò, con il suo fare suadente. Gli accarezzò una guancia: -C'è qualcosa che non va?
L'angelo mugugnò: -Mi sembri un po' distratto!
-Ma cosa dici! Ma se ho detto che le ho adorate!
-Ah, be' allora!
-Cosa hai?- ripeté il demone.
-Tu mi dai per scontato Crowley!
-Ma io ti adoro!- ribatté l'altro cercando nuovamente di prendergli il volto tra le mani ma venendo allontanato con uno scuotimento del capo -Davvero non capisco… cosa ho sbagliato?
I suoi occhi dorati lo fissavano dolci e preoccupati, ma anche vacui.
-Non ricordi proprio niente?!
-Dovevo fare qualcosa?
Del tutto vacui.
-Oh al diavolo! Vattene!
-Cosa? Perché?
Aziraphale sospirò: -Ci vediamo un'altra volta, ora non ti sopporto proprio.
-Si può sapere cosa è successo?
L'angelo si voltò di spalle.

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Capitolo 3
*** 2023 - poco dopo - ore 00:01 ***


Crowley stava guidando a duecento all'ora senza sapere dove andare. Non capiva davvero Aziraphale, come aveva potuto cacciarlo così? Era stato gentile, dopotutto! Aveva ringraziato per le crêpes, gli aveva fatto i complimenti e tutto quanto… non era mica stato un maleducato! Perché lo aveva trattato in quel modo?
Offesissimo, pigiò sull'acceleratore. 
-Mettimi una canzone che mi distragga- disse alla radio, pigiando un tasto.
Una melodia vivace ma con un tocco di nostalgia si diffuse nell'abitacolo.
"Fini les balades le long du canal
Les escaliers des cartes postales
C'est fini Paris
C'est décidé je me barre
Fini le ciel gris, les matins moroses
On dit qu'à London la vie est plus rose
Oh là bas, Paris
La vie est plus rose"
Il demone guardò la radio -Ma che roba è?
La voce di donna continuò a cantare:
"Paris tu paries, Paris que je te quitte
Que je change
De cap de capitale
Ici je m'ennuie même quand vient la nuit
On dit que London s'éveille à minuit
Oh là-bas, Paris"
-Oh benedetto Satana!- si tirò uno schiaffo in fronte -Ma certo!
La macchina fu costretta ad una inversione ad U strettissima e poi ad una velocità ancora maggiore iniziò a ripercorrere la strada fino a lì.

La porta della libreria si aprì con uno slancio e Crowley si precipitò dentro. 
Aziraphale era seduto su una poltrona. Un piattino davanti con un paio di crêpes che stava spiluccando svogliatamente, un boccone ogni tanto. Alzò gli occhi guardando il demone fare il suo ingresso teatrale.
-Parigi, oggi 230 anni fa- disse in un fiato -prendemmo le stesse Crêpes.
L'angelo voleva sorridere, ma voleva anche mantenere un po' di orgoglio, così cercò di atteggiare un'espressione sostenuta.
-Non oggi, ieri- indicò l'orologio che ormai segnava che la mezzanotte era passata da un minuto.
-Ok scusami… non avevo idea che fosse importante.
-Sei stato tu che hai detto che era un appuntamento!- gli ricordò l'angelo.
-Sì è vero ma…
L'angelo schioccò la lingua: -Il nostro primo appuntamento- sottolineò.
-Sì lo so, lo so- Crowley abbassò il capo, colpevole -non ne avevo idea, non ne avevamo più parlato e…
L'angelo si lasciò andare ad un piccolo sorriso, convinto che dopotutto era arrivato il momento di mostrare il proprio perdono angelico: 
-É solo che pensavo che, ora che va tutto bene e possiamo concentrarci di più su di noi, sarebbe stato carino festeggiare un anniversario.
-Lo è- Crowley annuì -Però magari la prossima volta dimmelo.
Fu il turno di Aziraphale di chinare il capo. L'altro non perse l'occasione di quel piccolo abbassamento di guardia per farsi più vicino.
Gli afferrò il mento con due dita e Aziraphale si sentì scottare. Era sicuro di essere diventato un peperone mentre Crowley era vicinissimo adesso. Ad un soffio. 
-Pensi che sia troppo tardi per festeggiare?- ammiccò.
Aziraphale si stava per sgretolare. Sorrideva e non riusciva a non sentirsi tremare, con le labbra di Crowley così vicine. Tuttavia rispose:
-Magari il prossimo anno.

 

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