Hunger Games Crossover Interattivi

di MiakaHongo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Regolamento (Importante da leggere!) + Prologo ***
Capitolo 2: *** Il giorno della mietitura ***
Capitolo 3: *** Interviste ***



Capitolo 1
*** Regolamento (Importante da leggere!) + Prologo ***


Salve a tutti e benvenuti agli Hunger Games Crossover, una fan fiction interattiva dove voi lettori avrete un ruolo fondamentale: sarete voi infatti a sceglierne i protagonisti, influenzando inoltre alcune scelte ed eventi.
Ma andiamo con ordine, chiedo in primis a tutti voi di leggere l'intero regolamento presente in questo capitolo prima di partecipare.
Nota: non è necessario conoscere gli hunger games o tutti i personaggi e i loro relativi mondi per godere appieno della storia, infatti le cose principali verranno introdotte il più possibile nel corso della Fic.

1)    Cosa sono gli Hunger Gamesi così detti Hunger Games sono un gioco di sopravvivenza al quale partecipano 24 persone da 12 diversi distretti, ergo 2 per ogni distretto.
I partecipanti vengono chiamati "tributi" e devono affrontarsi nell’"arena". L'arena è solitamente costituita da un luogo molto vasto, con struttura mutevole tra un’edizione e l’altra degli Hunger Games, comprendendo paesaggi montuosi, marittimi, ecc.
I tributi dovranno lottare per la propria sopravvivenza, ostacolati non solo dall'ambiente ostile, ma anche dagli ostacoli e dalle trappole posizionate da appositi strateghi o, addirittura, dagli altri tributi, ansiosi di accaparrarsi la vittoria. Ogni edizione tollera infatti un singolo vincitore; nel caso in cui gli ultimi due superstiti appartengano allo stesso distretto, questa regola può essere estesa ad entrambi i concorrenti.
Tra le figure che si aggirano dietro alle quinte degli Hunger Games possiamo trovare:
Il presidente, colui che organizza i giochi e ne dirige lo sviluppo;
Gli strateghi,ovvero  coloro che si impegnano a mantenere il gioco interessante controllando l'arena a distanza e posizionando ostacoli e trappole;
Gli sponsor, infine, sono i facoltosi spettatori in grado di supportare un determinato tributo con doni o ricompense qualora lo reputino degno di vincere.
 
2)    Regole Hunger Games Crossover Interattivi:
 gli Hunger Games Crossover Interattivi sono ispirati agli Hunger Games originali, fatta eccezione per alcune regole; le principali verranno spiegate di seguito, mentre altre ancora vi verranno svelate col dipanarsi della storia.
Il presidente, o meglio dire presidentessa, sarò ovviamente io, l'autrice.
Gli strateghi sono già stati decisi e saranno i capi dei vari distretti. Scoprirete più avanti chi sono esattamente.
Gli sponsor sarete invece voi lettori. Vi verrà spiegato più avanti come potrete interagire con la storia.
Perché crossover? Crossover perché i tributi saranno personaggi provenienti da saghe, serie o film di animazione differenti, che voi lettori sceglierete.
Perché interattivi? Interattivi perché vi sarà concesso di interagire in vario modo con la storia, alla fine di ogni capitolo vi sarà detto come, ecco alcuni esempi:
  • Innanzitutto potrete scegliere i tributi;
  • Gli eventi e i capitoli saranno scritti da me, ma alla fine di ognuno di essi annoterò alcune decisioni in sospeso su cui potrete influire (ad esempio se il tributo deve agire in un modo o in un altro). Ogni scelta avrà ovviamente conseguenze diverse e sarà decisa per maggioranza;
  • Potrete suggerire agli strateghi trappole e ostacoli da nascondere nell’area di gioco.
  • Per una singola volta in tutta la fic potrete agire come sponsor e salvare il vostro tributo preferito da una situazione pericolosa, magari mortale. A fine capitolo vi scriverò l'elenco dei tributi che in quel dato momento si trovano a rischio di morte, per i quali potrete agire da sponsor. ATTENZIONE: potendo fare una sola volta da sponsor vi consiglio di scegliere bene, valutate bene se il vostro tributo si trovi effettivamente in una situazione mortale, poiché potreste sprecare la vostra unica possibilità di decidere il finale di questi giochi. Altra precisazione: se abbiamo una situazione di scontro tra due tributi ed entrambi ricevono l'aiuto degli sponsor vincerà quello con il maggior numero di aiuti (nel caso i tributi raggiungano lo stesso numero di sponsor, la vittoria sarà data a colui che ha ricevuto la suddetta quantità per primo). Se uno sponsor ha usato “inutilmente” il suo aiuto perché ad esempio in uno scontro tra due tributi ha agito prima un altro sponsor o l’altro tributo aveva avuto un numero maggiore di aiuti, allora può chiedere per messaggio privato all’autrice di concedergli un’altra opportunità, sarà in capo all’autrice la decisione di concederla o meno a seconda di diversi fattori.
     
3)    Scelta dei tributi: la scelta dei tributi spetta a voi lettori, avrete tempo fino al 24/6/2023 alle 19:00 per deciderli, dopodiché si apriranno le estrazioni e i tributi verranno scelti definitivamente (eventuali riinvii di tale data saranno riportati aggiornando questo capitolo).
Come scegliere i tributi? Dovrete scegliere 12 film di animazione, serie o saghe di libri (leggere le limitazioni) e per ognuno di essi saranno disponibili 2 tributi (NOTA: i tributi possono essere anche due maschi o due femmine, non necessariamente un maschio e una femmina come nel gioco originale).
Dovrete scegliere 12 film/saghe differenti per evitare persone che sceglono tutti i personaggi di una sola saga/film
Dovrete indicare : "Nome film o saga" - "nome tributo 1", "Nome tributo 2" ecco a voi un esempio di votazione:
1) Saga Harry Potter- Harry, Piton
2) Frozen - Kristoff, Anna
3) Saga Percy Jackson - Annabeth, Clarisse
4) Divergent- Tris, Tobias
5) Once Upon a time - Tremotino, Emma
.... e così via fino ad arrivare a 12)
Nota: per ognuno dei 12 “distretti” scelti potrete inserire un terzo personaggio come opzionale, indicando specificatamente qual è quello opzionale. Infatti tale personaggio per determinate regole del nuovo gioco potrebbe come non, intervenire od essere costretto a partecipare anche lui, ma non è detto che per ogni distretto parteciperà un personaggio opzionale. Si riportano di seguito alcuni esempi per l’elenco fatto prima:
1) Saga Harry Potter- Harry, Piton, Ron (opzionale)
2) Frozen - Kristoff, Anna, Elsa (opzionale)
3) Saga Percy Jackson - Annabeth, Clarisse, Percy (opzionale)
4) Divergent- Tris, Tobias, Cristina (opzionale)
5) Once Upon a time - Tremotino, Emma, Regina (opzionale)
.... e così via fino ad arrivare a 12)
Una volta terminate le votazioni verranno estratti a caso i "distretti" prima ed infine i tributi; ovviamente più un personaggio riceverà voti più sarà probabile che lui o lei venga estratto.
Limitazioni alla scelta dei personaggi: i personaggi scelti dovranno essere umani o al massimo umanoidi (per dubbi chiedere) e devono appartenere a saghe di mia conoscenza (questo perché voglio che i personaggi siano coerenti col loro carattere il più possibile)
Se sceglierete personaggi non adatti vi chiederò di sceglierne altri di rimpiazzo.
Ecco alcune limitazioni per certe saghe o film (se me ne verranno in mente altre le aggiungerò al momento)
  • Divergent (conosco solo il film, quindi potete scegliere solo personaggi presenti nei film).
  • La spada della verità (ho visto il telefilm e non letto io libri quindi i personaggi in caso seguiranno il telefilm)
  • Il trono di spade (ho visto solo il telefilm quindi i personaggi saranno relativi a questo e non ai libri)
  • Star wars (sto recuperando adesso la saga quindi provate a dirmi in caso i personaggi e poi sarò io ad informarvi di eventuali limitazioni o sostituzioni)
  • Hunger games (non ho letto il canto dell’usignolo e del serpente quindi i personaggi da scegliere sono limitati ai film e libri restanti della saga)
  • La Bussola d'Oro (ho visto solo il film)
  • I seguenti non li conosco o non si possono scegliere:  Vampire diaries, Il Ciclo dell'eredità, Buffy, la ruota del tempo, twilight
     
NOTA: non importa se alcuni personaggi sono morti nell’universo a cui appartengono in quanto in tal caso si considererà che gli hunger games avvengono in un momento del loro universo dove il personaggio non è ancora morto.
 
4)    Altre informazioni: come autrice mi riservo la possibilità di creare relazioni amorose, tradimenti, alleanze anche non canon o crossover (infondo non si sa mai cosa può succedere ad un personaggio in una situazione di vita o di morte).
Inoltre ricordo a tutti che questi sono gli Hunger Games, non le olimpiadi della pace, quindi aspettatevi sicuramente dei decessi; vi prometto però che ogni morte sarà il più possibile onorevole per il personaggio.


Bene, spero vi piaccia questa folle idea che ho ripreso dopo tanto tempo! Se aveste domande su qualsiasi cosa scrivetemi pure.
Nota: Ho aperto la pagina ufficiale della fic su facebook, la trovate a questo link: https://www.facebook.com/profile.php?id=100093458704754&is_tour_completed=true
Non è assolutamente obbligatorio partecipare anche su facebook ma se lo farete lì verranno postate informazioni su tutti i tributi (una volta scelti), in modo tale da far conoscere i personaggi anche a chi non mastica determinate saghe, verranno fatti post di discussione su vari temi inerenti la fic, gli hunger games o i vari mondi di appartenenza dei tributi, verranno fatti eventuali sondaggi e via dicendo. Per qualsiasi domanda o dubbio potete scrivermi in privato o qui o su Facebook o scrivere i quesiti nella recensione.

Che dovete fare adesso? Ora dovete scegliere i tributi come descritto nel punto 3)
Potete scrivere la vostra scelta nella recensione di efp/wattpad o sulla pagina di facebook insieme ai vostri pareri su questo progetto.
Che dire? Buoni Hunger Games Crossover interattivi e che la fortuna possa essere sempre dalla vostra parte! A seguito troverete il prologo dei giochi...buona lettura!

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**Prologo**

La presidentessa Ice stava entrando nella sala degli strateghi, portando indietro, con un gesto della mano, i lunghi capelli biondi.
Si avvicinò ad uno di loro: un uomo alto, pelato e con un accenno di barba, baffi e pizzetto.
"Come vanno i preparativi per i giochi Terry?" chiese lei.
"Tutto come previsto presidentessa: gli sponsor stanno votando i tributi, noi stiamo seguendo alla lettera le istruzioni che ci ha dato"
"Bene Terry, e tu come stai andando? Avrò il piacere di averti come stratega durante i giochi?"
Glielo chiese perché nella stanza erano presenti gli strateghi di ogni distretto, ma ai giochi effettivi avrebbero partecipato solo gli strateghi dei distretti dei tributi estratti.
"Non lo so, per ora le statistiche sono molto basse rispetto a quelle degli altri distretti"
La presidentessa gli sorrise.
"Allora: che la fortuna possa essere a tuo favore Terry...e dei tuoi tributi ovviamente!"
"La ringrazio presidentessa...posso chiederle una cosa?"
"Ovviamente Terry"
"Ho riguardato i programmi ed é tutto studiato nei dettagli certo ma se..."
"Se?"
"Si ecco...se i tributi scegliessero di non rispettare le regole, se si rifiutassero di uccidersi...insomma alcuni dei candidati sembrerebbero dei pacifisti...altri hanno dei poteri immensi, molto superiori agli altri, se fossero scelti potrebbero vincere facilmente. Conosco la regola che lei ha imposto per equilibrare le sorti di tutti...ma se scegliessero di non seguirla?"
La presidentessa fissò Terry come si fa con un bambino che ha fatto una domanda ingenua, prese una chiave dalla sua tasca ed aprì un armadietto, prese un oggetto e lo mostrò a Terry.
Era un bracciale metallico, la presidentessa glielo mostrò con un sorriso.
"Questo mi assicurerà che tutti rispettino le regole, inoltre funzionerà diciamo...da incentivo!"
L'uomo fissò il braccialetto perplesso.
"Cos'é?"
Un sorriso glaciale solcò il volto della presidentessa.
"Terry sai dirmi da cosa prendono spunto i nostri giochi?"
"Dagli Hunger Games originali!"
"Bene, e ora sai dirmi da cosa prendono spunto gli Hunger Games?"
L'uomo la fissò dubbioso.
"Non ne ho idea presidentessa"
"Fai qualche ricerca e forse capirai...oppure aspetta l'inizio dei giochi, allora lo spiegherò ai nostri cari tributi e ne verrai a conoscenza pure tu"
Uno sguardo, che Terry considerò inquietante, si dipinse sul volto della presidentessa. Lei rimise il bracciale al suo posto, chiudendo l'armadietto a chiave.
"Buoni Hunger Games Terry, ci vediamo alla cerimonia della mietitura...gli sponsor e la sorte decideranno se sarà il caso di rivederci anche durante i giochi!"
Detto questo scomparve nell'ombra del corridoio buio.

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Capitolo 2
*** Il giorno della mietitura ***


Il giorno della mietitura la piazza era piena di gente: i tributi votati dagli sponsor erano tutti raggruppati al centro, ai lati invece, erano situati gli sponsor stessi. Aspettavano impazientemente l'inizio della cerimonia, per scoprire se i loro favoriti sarebbero stati estratti per i giochi.
La presidentessa Ice salì lentamente sul palco situato a nord della piazza e si posizionò al centro. Indossava abiti eleganti sui toni del nero e argento ma non eccessivamente sfarzosi, i lunghi capelli biondi erano raccolti in una mezza coda, la carnagione chiara le dava un tono quasi nobiliare. Raggiunse un'enorme semisfera trasparente piena di piccoli bigliettini recanti i nomi dei distretti. Ai due lati del palco risiedevano gli strateghi, ognuno di loro con davanti un'ampolla contenente i biglietti con i nomi del proprio distretto: solo pochi di loro avevano davanti a sé più di una semisfera, in quanto rappresentavano più distretti.
La presidentessa mostrò un ampio sorriso, allargò le braccia e con entusiasmo iniziò a parlare.
"Benvenuti alla prima edizione degli Hunger Games Crossover interattivi! Vi prometto che questi saranno i giochi più indimenticabili di sempre! Io estrarrò i distretti, poi i relativi strateghi mi porteranno la loro ampolla per poter estrarre i tributi di quel distretto. So che state aspettando tutti con ansia questo momento, quindi bando alle ciance e iniziamo!"
La presidentessa fece roteare la mano all'interno della sfera, imitando l'inconfondibile gesto di Effie, prese uno dei biglietti e lo aprì in modo che fosse visibile solo a lei.
La tensione era palpabile nell'aria: gli sponsor non vedevano l'ora di sapere che tributi sarebbero stati estratti, la maggior parte dei tributi invece, sentiva il cuore battergli a mille.
"Bene, il primo distretto estratto é...quello di Harry Potter! Il che non mi sorprende dato che è stato tra i più votati"
I tributi presenti del distretto erano tutti quelli votati dagli sponsor: Harry, Hermione, Ron, Voldemort, Bellatrix. Si fissarono con tensione: di certo non erano stati i più fortunati per essere selezionati per primi.
Harry sperò vivamente che né lui, né i suoi amici fossero scelti. Lo sponsor del loro distretto prese l'urna trasparente contenente i nomi e la porse alla presidentessa. Il loro sponsor era una donna bionda con gli occhi chiari.
"Grazie Joanne!" disse Ice, pescando un biglietto dal recipiente, lo aprì e lesse ad alta voce il nome sopra riportato.
"Bellatrix Lastrange!"
Harry, Ron e Hermione non poterono fare a meno di mostrare la loro felicità nel sapere che fosse stata lei ad essere stata estratta.
Bellatrix aveva una faccia stupita ma appena realizzata l’idea si voltò verso Voldemort con un espressione che era un misto tra l’esaltato e il lodevole.
“Mio Signore, voi non dovete preoccuparvi, se capiteremo insieme annienteremo tutti quei babbei in un batter d’occhio, se non lo saremo il primo che farò fuori sarà sicuramente uno dei tre mocciosi”
“Non ne dubito, ma fa comunque attenzione, soprattutto se dovesse capitare Harry Potter… non voglio perdere la mia migliore seguace!”
Bellatrix sospirò lentamente, colpita e compiaciuta da quelle parole, stava quasi per rispondere quando fu interrotta dalla voce di Ice che proclamò il secondo nome estratto.
“Hermione Granger”
Ron la fissò esterrefatto, con la bocca spalancata: non poteva credere a quello che aveva sentito. Non voleva.
Anche Harry era talmente convinto che il secondo nome fosse Voldemort che non era per niente preparato a tale possibilità.
La cosa che turbò di più Hermione fu l’espressione compiaciuta quanto folle di Bellatrix che si rivolse a lei.
“Ragazzina non vedo l’ora di farti piangere come mai prima d’ora, mi implorerai di ucciderti!”
Prima che chiunque di loro potesse controbattere, Ice fece cenno ai due tributi estratti di raggiungerla.
"Su, forza, venite sul palco! Abbiamo ancora 11 distretti da estrarre. Non sono ammesse risse prima dei giochi e più tardi avrete il tempo per i saluti!"
“Ma non è giusto, io v-“
Provò a protestare Ron ma fu glacialmente interrotto dalla voce di Ice che per un attimo si fece gelida come il suo nome.
“Non sono ammesse repliche di nessun tipo né si accettano volontari per questa edizione quindi conservi il fiato per i saluti signor Weasley o le sarà tolta anche questa possibilità”
Mentre i tributi si dirigevano sul palco la presidentessa pescò il secondo distretto dall'urna.
 
"Il secondo distretto estratto é... Sinbad, la leggenda dei sette mari! Questo distretto aveva solo due tributi nominati che sono quindi automaticamente estratti...Simbad, Eris, per favore venite sul palco!"
Simbad imprecò: "Cavolo! Uno non può programmarsi un viaggetto alle isole Fiji con una bella ragazza, che ti capita questo. Spero che, come minimo, ci sia un sontuoso premio in denaro per il vincitore! Tu non hai niente da dire?" chiese, rivolto ad Eris.
La donna gli rispose con un sorriso: aveva un'aria entusiasta.
"Persone obbligate ad uccidersi tra di loro: tradimenti, mosse subdole, trappole, inganni e caos. Scherzi? Questa é la MIA vacanza ideale!"
Gli carezzò una guancia con aria intrigante e si avviò verso il palco, lui sospirò alzando gli occhi al cielo.
La presidentessa sorrise al suo pubblico.

“Terzo distretto estratto, Star Wars!”
I votati dagli sponsor si fecero avanti mentre il loro stratega George saliva sul palco portando la sua urna alla presidentessa, portava gli occhiali e nonostante la barba e capelli grigi sembrava più giovane della sua età. I tributi attesero l’estrazione in un religioso silenzio che lasciava trapelare la palpabile tensione che aleggiava tra loro.
La presidentessa si schiarì leggermente la voce prima di proclamare il primo nome estratto.
“Anakin Skywalker”
Il ragazzo sospirò, chiuse gli occhi e poi li aprì mostrando uno sguardo deciso: non era molto preoccupato, era un jedi ed inoltre era abituato alla guerra, anzi si poteva dire soddisfatto di essere stato estratto lui e non Padme. Sperava anzi che il prossimo nome estratto sarebbe stato il suo maestro Obi-Wan, insieme avrebbero sicuramente dato del filo da torcere a chiunque, anche se doveva ammettere che alcuni dei principi del suo maestro potevano non essere l’ideale per un gioco simile, ma era sicuro che come sempre avrebbero potuto trovare una via d’uscita.
Purtroppo le sue attese furono completamente soverchiate dalla realtà che lo lasciò raggelato per qualche istante.
“e Padme Amidala”
Anakin sentì il suo corpo pervadersi di rabbia e strinse nervosamente i pugni con tutte le sue forze.
“Non è giusto, lei non è un jedi!”
“E quindi? Nemmeno gli altri concorrenti lo sono”
Si limitò a dire impietosa Ice, invitandoli con un gesto sul palco. La cosa fece andare su tutte le furie il ragazzo.
“Come osa dire una cosa simile io…”
Ma Obi-Wan lo fermò stringendo una mando intorno al suo braccio.
“Calma Anakin, capisco come ti senti e credimi se potessi mi offrirei volontario al suo posto, ma nelle circostanze in cui siamo meglio non far arrabbiare la presidentessa e gli strateghi, non otterremo nulla se non qualcosa che potrebbe ritorcersi contro di noi”
“Non eri tu che amavi il dialogo e le contrattazioni, maestro?”
Rispose lui con pungente ironia.
“Persino io so riconoscere una battaglia persa in partenza ed ancora una volta ti esorto a mantenere la calma. Gli sponsor ci stanno guardando e sono sicuro che fare un buona impressione su di loro potrebbe essere molto più proficuo di questo, quindi pazienza giovane Anakin!”
Fu Padme stavolta ad intervenire.
“Obi-Wan ha ragione Ani e poi anche io so badare a me stessa, ricordi?”
Anakin posò entrambe le mani sulle spalle della ragazza.
“Lo so bene ma non ce ne sarà bisogno, non permetterò a nessun tributo di avvicinarsi a te, te lo prometto!”
 
“Quarto distretto…i guardiani della galassia! Anche in questo caso essendoci solo Drax e Mantis li invito a salire direttament-“
Ma la frase della Presidentessa fu sovrastata dalle urla di gioia di Drax.
“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, HO VINTO!”
Alzò entrambe le braccia in alto vittorioso, Mantis che era stata scelta assieme a lui gli posò dolcemente una mano sul braccio e gli sussurrò.
“Ehi Drax, non credo che sia una cosa positiva!”
Infatti sia gli sponsor che gli strateghi erano completamente interdetti da una tale reazione, l’unico che non sembrava colpito era Steve, lo stratega del loro distretto, che accennò un sorriso: probabilmente li conosceva bene e sembrava piuttosto pronto a godersi lo spettacolo.
Drax aggrottò la fronte allibito dalle parole di Mantis.
“Ma che diavolo dici? La pallida umana dal sangue di ghiaccio ha detto i nostri nomi!”
“Non credo che gli umani abbiamo il sangue di ghiaccio, Quill non ne ha mai parlato”
Replicò Mantis dubbiosa, ma non ne aveva infondo la certezza assoluta.
“E perché mai dovrebbe avere un nome così ridicolo altrimenti?”
“In effetti… ma comunque resta il fatto che essere scelti per un gioco mortale non credo proprio sia una cosa positiva!”
Ci fu qualche secondo di silenzio ma poi Drax scoppiò in un energica risata.
“Mi fai morire! Ma certo che è una cosa positiva: finalmente potremo uccidere le persone perché previsto dal regolamento, prendi questo Quill!”
Mantis scosse la testa rassegnata.
“Saliamo sul palco che è meglio!”
 
"Passiamo al quinto distretto" prese ancora una volta un biglietto dalla sua ampolla "Divergent!"
La stratega del distretto era una ragazza, la più giovane tra di loro: aveva dei corti capelli castani e un aria allegra.
“Anche in questo caso sono stati votati solo due candidati quindi invitiamo Beatrice Prior e Tobias Eaton a salire sul palco.
I due si scambiarono uno sguardo, quello di lui sembrava preoccupato per lei ma Beatrice aveva un fare determinato.
"Sono pronta, non ti preoccupare: lo affronteremo insieme!"
Lui annuì e le diede la mano, ed insieme si incamminarono verso il palco. La presidentessa continuò la mietitura, contenta per una volta di non aver avuto proteste evidenti ed inutili.
 
“Siamo solo alla metà, sesto distretto… Frozen! Bene Walt, tocca a te"
Lo stratega annuì, non se lo fece ripetere e portò la sua ampolla ad Ice, era un uomo alto, coi baffi e un'aria simpatica.
La presidentessa estrasse il primo nome. Erano presenti: Elsa, Anna e Hans.
Elsa nella sua testa non faceva che ripetersi ‘ti prego fa che non esca Anna!’, non che la esaltasse l’idea di partecipare ai giochi con quel verme di Hans ma di certo lo avrebbe preferito al veder partecipare sua sorella.
"Il primo nome estratto è: Anna!"
Elsa trasalì, Hans esultò e Anna sentiva il cuore batterle a mille.
Elsa avrebbe voluto offrirsi come volontaria al suo posto, ma purtroppo non era possibile. Non poteva essere, Anna non poteva essere stata davvero scelta! Non voleva crederci.
“Elsa non ti preoccupare io...”
Ma proprio in quel momento, Ice estrasse il secondo nome.
"Elsa!”
Elsa fissò Anna e le disse: "Tranquilla ti proteggerò io!"
Ora che era stata estratta pure lei, era più tranquilla: i suoi poteri l'avrebbero aiutata a difendere sua sorella: solo questo le importava, che lei restasse viva.
 
“Settimo distretto… Avengers! Stan prego, fatti avanti”
Lo sponsor portò la sua ampolla alla presidentessa con un fiero sorriso enigmatico, indossava degli strani occhiali con lenti scure che gli davano un aspetto bizzarro.
I votati dagli sponsor erano Tony Stark, Steve Rogers, Thor e Loki. La presidentessa prese il primo biglietto.
“Thor”
Steve gli pose una mano sulla spalla.
“Mi spiace amico”
“A me spiace più per chi lo dovrà affrontare!”
Replicò Tony con tono ironico.
“Non mi sembra il momento adatto per scherzare Tony!”
Gli rispose Steve guardandolo male.
“Non stavo scherzando: è il dio del tuono, tra di noi è sicuramente quello che ha più probabilità. Se avessi voluto scherzare avrei detto: ‘Oh Steve peccato che non hanno scelto te, sono sicuro che avresti fulminato chiunque avesse osato usare un linguaggio scurrile nell’arena!’”
Steve sembrava intento a replicare per niente divertito dalla sua battuta ma fu Thor a parlare per primo.
“Ehi calma ragazzi me la caverò, abbiamo affrontato di peggio, ricordate?”
Loki che li stava ascoltando seppure in disparte si limitò a borbottare: “il solito esibizionista”. Ma l’attenzione di tutti fu portata al secondo nome estratto.
“Loki”
Ci fu un imbarazzante silenzio che fu spezzato solo dallo stesso Loki.
“Oh, non vi disperate troppo eh! Lo so, siete distrutti da questa scelta ma vi assicuro che tornerò e probabilmente con anche quel fardello di mio fratello… ha la pellaccia dura, purtroppo!”
Tentò di ironizzare dato che sapeva bene che probabilmente erano tutti felici che fosse capitato lui.
“Lo so che è tuo fratello ma tienilo d’occhio non è sempre affidabile e a volte anche irritante!”
Sussurrò Tony a Thor.
“C’erano alternative altrettanto irritanti credimi!”
Sussurrò Steve che era accanto a loro, guadagnandosi lui stavolta un’occhiataccia di Tony.
Ice mise fine al teatrino facendo salire sul palco i tributi estratti.
 
“Ed ora passiamo all’ottavo distretto…” lesse il nome nel bigliettino e sorrise "Avremo l'onore di avere come quinto distretto gli Hunger Games originali!"
La stratega del loro distretto era una donna bionda con dei lunghi capelli biondi e lisci, portò la sua urna, come sempre, ad Ice.
"Bene Suzanne vediamo chi dei tuoi tributi questa volta parteciperà agli Hunger Games!"
Ice fece scorrere il suo sguardo tra i tributi selezionati dagli sponsor, erano: Katniss, Peeta, Effie, Haymitch e Snow. La presidentessa Ice rise.
"A quanto vedo c'é stato qualcuno tra gli sponsor che ha avuto il coraggio di scegliere il presidente Snow!"
Ci fu una risata generale, ma i tributi del distretto lo fissavano con odio. Con tutto il cuore speravano che fosse scelto lui, infondo se lo meritava. Snow aveva invece un'aria offesa e funesta, sembrava quasi che la sua sola presenza lì, fosse un tradimento alla sua persona. Se lo sguardo potesse uccidere, il suo avrebbe già fulminato metà dei presenti.
Ice estrasse il primo biglietto "Il primo tributo é... Katniss Everdeen! Incredibile, per una volta estraendo a sorte é uscito il tuo nome, come ti senti?"
Katniss rimase immobile. Non poteva essere vero, eppure lo era. Tra tutti i possibili tributi proprio lei doveva essere scelta? Non voleva tonare ancora nell'arena... quante probabilità c'erano che potesse vincere ancora?
Fissò sbigottita la presidentessa, come svegliata dalla sua domanda, poi con rabbia fissò Snow che sorrideva entusiasta dell'estrazione. Desiderò con tutto il cuore che il secondo tributo fosse lui, sarebbe stato sicuramente il primo che avrebbe ucciso.
"Fortunata" disse lei con tono secco e ironico, per rispondere alla domanda di Ice.
"Bene, vediamo chi ti farà compagnia"
Pescò un'altro biglietto e Katniss chiuse gli occhi, iniziando a pregare interrottamente nella sua testa :"Ti prego fa che sia Snow, non Peeta, non di nuovo Peeta!"
Peeta fece un passo avanti, come se desse per scontato che il secondo tributo fosse lui, ma il nome che fu pronunciato sorprese entrambi.
"Haymitch Abernathy"
Haymitch rimase attonito come se gli avessero prosciugato tutto il fiato: non se lo aspettava. Gli ci volle qualche minuto per realizzare la cosa, era così abituato a fare da Mentore che si era quasi dimenticato cosa volesse dire essere un tributo eppure quella sensazione era tornata vivida come la prima volta e non gli piaceva affatto.
Katniss lo fissò in silenzio, ma Peeta intervenne.
"Non é possibile! Ci deve essere uno sbaglio, dovevo essere estratto io con lei!"
La presidentessa Ice lo fissò stupita.
"Non credevo che fossi così ansioso di tornare sull'arena... comunque le regole sono regole! Passiamo al prossimo distretto... sperando non ci siano altre NOIOSE obbiezioni!"
Tagliò corto lei non concedendo nessuna possibilità di ulteriori repliche.
 
“Nono distretto, le cinque leggende!”
Lo stratega Jeffrey, lo stesso di Simbad, tornò dalla presidentessa con un'altra urna. Ice estrasse il primo nome tra i soli tre presenti: Jack, Calmoniglio e Pitch.
"Jack Frost"
Jack sbuffò: "Oh andiamo perché proprio io?"
Calmoniglio rise e lo stuzzicò: "Ma come Jack, credevo che a te piacessero i giochi!"
"Se la cosa ti diverte tanto, c'é ancora un posto libero, accomodati! Ma non so se accettano i canguri!"
Calmoniglio si infuriò: "Come mi hai chiamato? io sono un CONIGLIO!"
Stavano per litigare ma furono interrotti dalla presidentessa.
"Silenzio per favore! E ricordo, ancora una volta, che sono vietate le risse prima dei giochi! Ora estraiamo il secondo tributo" prese il bigliettino e lo lesse ad alta voce: "Pitch Black!"
Pitch fissò Jack col suo solito ghigno malefico.
"Bene mio caro Jack, siamo di nuovo io e te: buio e freddo insieme!"
"Io non mi alleo con te Pitch!" si limitò a rispondere, per poi dirigersi sul palco, non notando il sorriso sicuro dell'uomo nero.
 
“Come decimo distretto è stato selezionato… Stranger Things!”
Stavolta gli strateghi del distretto erano due fratelli Matt e Ross, erano molto simili tra loro e più giovani della maggior parte degli altri strateghi, entrambi erano castani e con barba e pizzetto.
“Anche in questo caso abbiamo avuto solo due tributi votati quindi invitiamo a raggiungerci Steve Harrington e Nancy Wheeler.
“Oh fantastico, doveva essere estratto proprio il nostro distretto?”
Esclamò Nancy allibita dalla sfortuna che sembrava continuare a perseguitarla.
“Dai Nance, infondo non potrà essere peggio di affrontare dei demogorgoni o dubbi esseri psicopatici con poteri psichici e disturbi della personalità, no?”
Nancy sospirò.
“Lo spero Steve, ma fossi in te non ci giurerei troppo! Certo che dei poteri psichici dalla nostra parte avrebbero fatto sicuramente comodo…”
Nancy si riferiva chiaramente ad Undici, la loro amica con poteri psichici, Steve sapeva che aveva ragione ma una parte di lui si sentì offesa da tale affermazione da parte di lei.
“Beh, hai sempre dalla tua parte il mio incredibile fascino e carisma, sei comunque in una botte di ferro!”
Provò ad ironizzare lui, Nancy trattenne a stento una risata.
“Sei proprio un idiota Steve Harrington!”
Esclamò, ma ancora con un sorriso sul volto.
 
“Siamo al penultimo distretto miei cari sponsor! L’undicesimo distretto ad essere estratto è Once Upon a time”
Anche questa volta gli strateghi del distretto erano due: Adam ed Eddie. Entrambi portavano gli occhiali ma il primo aveva una corporatura più robusta del secondo.
I tributi ad essere stati votati erano: Emma, Killian, Tremotino, Regina, Biancaneve e Belle.
“Il primo tributo ad essere estratto è Killian Jones”
A quelle parole Killian serrò gli occhi per qualche istante tentando di contenere la sua reazione nonostante avrebbe volentieri maledetto il mondo, ma non voleva far preoccupare Emma che già sembrava abbastanza scossa dalla cosa.
“Killian io…”
“Ehi tesoro non ti preoccupare, sai bene che so cavarmela in ogni situazione!”
Sfoggiò un sorriso tentando di essere convincente dato che in realtà quella precisa situazione lo preoccupava non poco, infondo non sapeva che tipo di magie o diavolerie potessero avere a disposizione gli altri distretti. Fu però l’estrazione del secondo nome a preoccuparlo ulteriormente.
“Tremotino”
L’espressione di Tremotino lasciava trasparire quanto potesse essere ancora meno gioioso di Killian a tale notizia.
Sua moglie Belle si avvicinò a lui e stava per dire qualcosa per consolarlo, quando fu lui a parlare ma rivolto ad Emma.
“A quanto pare signorina Swan, non ci sarà nessuna salvatrice in questa storia, stavolta!”
Il tono della sua voce più che ironico sembrava avere un che di provocatorio e senza neanche troppo sforzo per nasconderlo.
“Non ho chiesto io di essere la salvatrice Gold, inoltre site dello stesso distretto se collaborerete avrete molte più possibilità”
“Oh lui di certo grazie alla mia magia, ma non io! Non mi poteva capitare qualcuno di più potente ed utile del pirata con una mano sola?”
Killian alzò gli occhi al cielo esasperato.
“Ti rinfresco la memoria Coccodrillo: è proprio la tua amata magia ad averti cacciato in pessime situazioni e poi vorrei ricordati che, mentre il mio uncino può essere usato anche come arma, sei tu quello che zoppica in questo mondo!”
Infatti Temotino portava con se un bastone che lo aiutava a camminare più rapidamente senza zoppicare.
“Smettetela di litigare, siete peggio di due bambini! Entrambi siete sfuggiti ad enormi percoli nella vostra vita, quindi stare dalla stessa parte potrà essere proficuo per entrambi, ne sono sicura! Nel nostro mondo eravamo in viaggio nell’oltretomba per salvare Killian, quindi siamo tutti dalla stessa parte”
Intervenne Biancaneve per porre fine ad un annunciato disastro prima ancora dell’inizio dei giochi.
“Salite sul palco, avrete tempo più tardi per i saluti veri e propri”
Disse Ice approfittando del momento di pausa creato da Biancaneve tra i due contendenti, i quali in silenzio andarono sul palco.
“Non ti preoccupare Emma, per me quello tra te e Killian è vero amore e sono sicura che come me con tuo padre vi farà rincontrare sempre, anche alla fine di questi giochi!”
Emma sperò che avesse ragione perché aveva già rischiato di perderlo e non voleva che si ripetesse.
 
"Bene adesso manca solo un distretto... chi sarà l'ultimo estratto a partecipare ai nostri giochi?"
Ice prese un bigliettino dall'ampolla, tutti i distretti si scambiarono sguardi terrorizzati: pregavano di non essere così sfortunati da essere proprio gli ultimi estratti. La tensione era decisamente palpabile.
"Come dodicesimo e ultimo estratto avremo l'onore di avere il distretto...di Percy Jackson"
Tutti i distretti restanti esultarono e si abbracciarono. Tutti tranne quello estratto ovviamente.
Il loro stratega era un uomo alto coi capelli brizzolati e un simpatico sorriso stampato sulla faccia, a vederlo così sembrava un vero bonaccione... almeno sembrava. Porse anche lui la sua ampolla ad Ice.
"Grazie Rick! Bene, scopriamo chi è il primo tributo" prese un fogliettino dall'urna, lo aprì e lo lesse tra sé, ma face una pausa prima di dire chi fosse, per mantenere la suspance.
Clarisse fece un passo in avanti ed urlò orgogliosa.
"Su forza, se avete il coraggio chiamate me! Ucciderò senza paura tutta quella massa di idioti, scommetto che la metà di loro nemmeno sa combattere!"
Percy la fissò interdetto: non era sicuro che i tributi fossero davvero così inoffensivi, ma era felice di sapere che tra di loro c'era qualcuno entusiasta di partecipare ai giochi! Infondo doveva aspettarselo da una figlia di Ares, il dio della guerra. Avrebbe voluto avere almeno un terzo del suo entusiasmo... probabilmente adesso non starebbe pregando tutti gli dei che conosceva (e non erano pochi!) per non essere estratto!
Si domandò quante fossero state le probabilità che il loro distretto fosse stato estratto per ultimo, si chiese anche quante fossero le probabilità che lui fosse il tributo estratto per primo. Non ne aveva idea! Probabilmente Annabeth lo sapeva... per quello evitò di guardarla.
"Il primo tributo è... Percy Jackson!"
Ok ora era ufficiale: La fortuna non era decisamente dalla sua parte! Non che fosse una novità d'altronde. Si chiese se la sua sfortuna potesse avere un limite, quando udì il secondo nome capì che effettivamente non l'aveva.
"Il secondo e ultimo tributo per questa edizione é... Annabeth Chase!"
Annabeth era un'ottima stratega, una buona combattente e una delle ragazze più intelligenti che conoscesse: la gente avrebbe ucciso per averla come compagna in un gioco del genere e da una parte ne era felice. Ma dall'altra, c'era qualcosa in quel gioco che lo inquietava terribilmente e aveva sperato che Annabeth non ne facesse parte. Trovò il tutto così assurdo e ingiusto che rivolse uno sguardo disperato al suo sponsor, come a protestare per quella scelta. Ma si pentì subito di averlo fatto: Rick gli rivolse un sorriso un pò paterno e un pò inquietante, indicandogli il palco. Cosa si aspettava? Quell'uomo nella vita non gli aveva mai riservato di certo una sorte migliore... figuriamoci se poteva avere pietà di una scelta simile!
Annabeth si voltò verso di lui e disse: "Su testa d'alghe andiamo! A quanto pare almeno affronteremo insieme questa nuova 'impresa', se così vogliamo definirla!"
Gli afferrò la mano e salirono insieme sul palco, al fianco degli altri tributi. La presidentessa Ice sorrise e con orgoglio si rivolse alla platea.
"Bene, miei cari sponsor e spettatori, quelli qui presenti vicino a me sono i 24 tributi e i relativi strateghi di questa prima edizione degli Hunger Games Interattivi! Vi assicuro che questi saranno i giochi più incredibili di sempre e non solo per i partecipanti, ma anche per le innumerevoli sorprese che abbiamo in serbo per voi!"
Fece una breve pausa ad effetto prima di continuare.
“E a proposito di sorprese, ve ne mostro subito una! Infatti per questa edizione i tributi in totale non saranno 24 bensì 26! Ho chiesto agli sponsor di indicare per ogni distretto estratto anche un terzo nome ed adesso tra i distretti più votati saranno sorteggiati proprio due di questi nomi”
Fece un cenno allo stratega Terry che portò una nuova ampolla.
“Grazie Terry, mi spiace che non sia stato sorteggiato il tuo distretto alla fine”
“Non importa presidentessa, questi giochi mi sembrano già molto promettenti quindi credo proprio che me li godrò anche meglio come spettatore!”
Ice annuì e procedette ad estrarre il primo biglietto. C’era tensione tra i distretti: molti non sapevano se sperare di avere un alleato in più o che nessuno dei loro cari fosse coinvolto ulteriormente.
“Il primo distretto fortunato ad avere un tributo in più è il distretto undici con Peter Pan!”
Al solo sentire quel nome i volti dei tributi del suo distretto sbiancarono letteralmente, il ragazzo dall’aspetto eternamente giovane si fece strada tra la folla salendo spavaldo sul palco, posò soddisfatto il suo sguardo sui suoi compagni di distretto estratti precedentemente ma si rivolse prima a Killian.
“Ciao mio caro pirata da strapazzo! Cos’è quella faccia? Credevi di essere l’unico che avesse il diritto ad una temporanea gita fuori l’oltretomba?”
Fu Tremotino a parlare.
“Pan non incanti nessuno qui, sappiamo bene che stai solo cercando un modo per sfuggire per sempre dall’oltretomba!”
“Ma come sei perspicace, non ti si può proprio nascondere nulla, eh! Lo ammetto, penso che se vinco questo gioco potrei guadagnarmi il mio ritorno a Storybrook… non sei contento? Così possiamo fare quella sdolcinata riunione familiare che desideri da tanto tempo!”
Lo canzonò con pungente ironia il ragazzo.
“L’unica cosa che desidero è che tu rimanga esattamente dove eri”
“Sicuro? Fossi in te ci penserei bene, un alleato del mio calibro potrebbe esserti molto utile… oh scusa, o forse pensavi di vincere con quel perdigiorno di un pirata? Da quando siete buoni amici? Vi scolate le bottiglie di rum insieme adesso?”
Killian inveì funesto contro di lui.
“Tu piccolo demonio…”
Ma Ice li interruppe con un gesto.
 
“Passiamo all’ultimo tributo estratto di oggi… si tratta di un membro del distretto uno, Draco Malfoy!”
Draco deglutì, non si aspettava di essere scelto e mentalmente era nel panico ma non poteva assolutamente mostrarlo, quindi cercò di sfoderare la faccia più disinvolta che poteva mentre si faceva strada sul palco.
Di Draco si poteva dire tutto, tranne che fosse un buon amico per Hermione però si fermò ad osservarlo: aveva uno sguardo di chi voleva dimostrare di essere all'altezza, ma lesse anche altro nei suoi occhi: paura. Per la prima volta provava qualcosa di simile alla pena per lui ma il tono freddo e di superiorità con cui la salutò la fece ricredere subito.
“Ciao Granger”
“Malfoy…”
Si limitò a rispondere lei, intanto Draco prese il suo posto accanto a Bellatrix la quale gli sussurrò in un orecchio
“Bene Draco, questa è la tua occasione, insieme renderemo orgoglioso il signore oscuro!”

Ice si schiarì la voce.
“Bene a quanto pare le sorprese di oggi finiscono qui, ma non i nostri giochi, siamo solo all’inizio!”
A quelle parole, un sorriso glaciale e soddisfatto si dipinse sul suo volto, cosa che preoccupò non poco i tributi. Poi si rivolse proprio a loro.
"Miei cari tributi, avrete l'onore di partecipare a questa incredibile edizione! Ma voi sapete che sopravvivere non é facile e vi serviranno non solo le vostre capacità, ma tutto l'aiuto possibile, soprattutto quello degli sponsor. Per questo vi condurrò alla sala interviste, lì avrete l'occasione di rispondere alle domande, mostrare cosa sapete fare e salutare i vostri cari. Non avrete molto tempo, quindi vi consiglio di usarlo bene! Molti sponsor non conoscono tutti quanti voi e accaparrarsi la loro fiducia potrebbe rivelarsi vitale!"
Fece una breve pausa prima di continuare “Purtroppo non tutti voi sopravvivranno a questi giochi ma comunque vadano, credo e spero che riescano a trasmettervi qualcosa di unico e indimenticabile!”
Osservò compiaciuta i suoi 26 tributi, poi con un nuovo sorriso concluse: "L'unica cosa che ho da aggiungere in questo momento é un augurio per ognuno di voi: che possa la fortuna essere sempre a vostro favore!"
 
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 Angolo autrice: Ecco concluso il primo capitolo sulla mietitura! Spero siate tutti soddisfatti dei nostri 26 tributi, mi spiace per i non estratti ma non potevamo far partecipare di certo tutti!
Preciso che per effettuare la mietitura ho creato un urna con tanti bigliettini quante volte avevate votato ogni singolo nome o distretto, il video è stato postato sulla pagina facebook ufficiale (la cui adesione è meramente facoltativa)
In questo capitolo conosciamo pure i nostri strateghi...avete capito chi sono? Io credo che non ci fossero strateghi migliori degli autori stessi...che ne pensate come idea? I nostri tributi sono in buone mani? Probabilmente no!

Ci ho messo un po' più del previsto a scrivere questo capitolo ma ventisei personaggi da gestire non sono pochi, ma questo sarà un problema che si risolverà prima o poi *sguardo sadico stile presidentessa*
 
Cosa potete fare adesso:  Per il prossimo capitolo potete: 

   - suggerire domande che volete vengano fatte ai singoli tributi durante le interviste (se vorreste chiedere o sapere qualcosa in particolare su di loro)
   - suggerire domande da fare direttamente alla presidentessa (anche se non é detto che vi risponderà a tutto o nel modo che vi aspettate... infondo é una donna a cui piacciono i segreti e le sorprese).
   - suggerire idee per l'arena, spiegando come sarebbe la vostra arena ideale per questa nuova edizione degli Hunger Games, chissà gli strateghi potrebbero prendere spunti da voi!
   - suggerire agli strateghi già delle trappole o ostacoli che vorreste che venissero posizionati nell'arena durante i giochi (potete inventare ostacoli, veleni, ibridi, trappole, ecc) oppure anche suggerire creature o ostacoli di vario genere presi dai mondi dei tributi scelti ( es: potete proporre creature o pozioni dal mondo Harry potter o altre cose dai         mondi degli altri distretti estratti) insomma fate lavorare la vostra fantasia e perché no, anche il vostro lato diabolico! (potrete farlo anche in seguito)

 
Nota: ricordo che i punti sopra possono essere effettuati da qualsiasi lettore in qualità di sponsor, anche a quelli che magari non hanno fatto in tempo a partecipare alla mietitura o ai capitoli precedenti
 
 Inoltre vi ricordo la nostra pagina ufficiale facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100093458704754 (iscrizione facoltativa ai fini della fic)
dove in questi giorni posterò ulteriori informazioni e foto sui tributi estratti! Potrebbe essere un ottima occasione per voi per conoscerli meglio, soprattutto quelli di cui sapete poco. Inoltre nel gruppo verranno postate anche scelte in anteprima e nuove info, se vi va iscrivetevi!

Per qualsiasi domanda o dubbio chiedete pure!

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Capitolo 3
*** Interviste ***


Per le interviste era stato allestito un palcoscenico apposito con una platea semicircolare: nei posti davanti al palco erano seduti nelle prime file gli sponsor, nelle restanti gli spettatori. Sul palcoscenico erano situate cinque poltrone rosse, mentre nella parte destra era situata una specie di stanza a vista che conteneva armi e oggetti di vario tipo.
La presidentessa Ice fece il suo ingresso in un'elegante ma pratico vestito blu con dei punti luce situati ai bordi, avanzò fino al centro del palco, quindi con un gran sorriso si rivolse alla platea.
"Salve a tutti! Come ben sapete questa é una serata speciale... é arrivato il momento delle interviste ai nostri 26 tributi estratti in questa speciale edizione! Ma lasciate che vi spieghi: verranno chiamati sul palco ogni volta tutti i tributi di ogni distretto, quindi saranno intervistati insieme su domande scelte da noi o dai nostri cari sponsor, in modo da conoscerli meglio. Poi i tributi avranno la possibilità, se vogliono, di mostrare agli sponsor cosa sanno fare ed infine potranno salutare, per quella che sarà forse l'ultima volta, i propri cari! Preciso che i restanti distretti non assisteranno alle interviste o prestazioni del distretto che si troverà sul palco, quindi distretti diversi avranno modo di conoscersi solo nell'arena" la presidentessa fece una pausa e sorrise prima di continuare: "Ma c'é un'altra sorpresa per voi: non sarò io a intervistare i tributi. Molti degli sponsor lo hanno richiesto e sono sicura tutti i presenti approveranno... signore e signori ecco a voi Caesar Flickerman!"
Caesar fece il suo ingresso sul palco con un sorriso sgargiante: il pubblico applaudì entusiasta della sua presenza, cosa che lui ricambiò con un leggero inchino. Aveva i capelli scuri raccolti in un codino e colorati con delle leggere striature dorate che si intonavano con il colore del suo completo. Raggiunse la presidentessa, esibendosi in un'elegante baciamano che fece sorridere Ice. Poi entrambi si sedettero sulle due poltrone rosse affiancate sulla sinistra.
"Bene Caesar, devo dire che é un piacere ed un onore averti qui!"
"Ti ringrazio Ice, ma devo confessarti che l'onore é mio: trovo l'idea di questi nuovi Hunger Games davvero elettrizzante!"
"Ne sono felice! Vuoi già iniziare le interviste?"
Caesar sorrise furbamente.
"Certo che lo voglio! Ma prima di intervistare i nostri cari tributi, avrei queste da leggere!"
Caesar mostrò un foglio.
"Cosa sono?" chiese incuriosita Ice.
"Sono le domande che i nostri sponsor volevano farti, che ho personalmente selezionato e che mi trovo quindi in dovere di farti!"
"Spero non siano troppo sconvenienti!" scherzò Ice.
"Oddio, spero proprio di sì invece!" ridacchiò lui, generando una risata generale.
"Iniziamo da una curiosità mia: come ti é venuta l'idea per questi giochi?"
"Bé adoro gli Hunger Games originali e ho pensato che mi sarebbe sempre piaciuto assistere come spettatrice ad una delle varie edizioni. Dato che questo non era possibile mi sono detta: Ehi, perché non crei un'edizione tutta tua, con le tue regole, dove tutti potranno interagire attivamente? Così l'ho fatto! Inoltre credo che questa esperienza possa essere istruttiva per i tributi che ne fanno parte!"
"In che modo?" chiese Caesar.
"Bé, vedi mio caro Caesar, inutile dire che gli Hunger Games siano un'esperienza che ti cambia. Ma non solo é un'esperienza negativa, come molti pensano...io credo che una situazione del genere tiri fuori un lato delle persone che nemmeno loro sapevano di avere. In situazioni estreme di questo tipo può succedere qualsiasi cosa: scopri di avere una forza che non credevi di possedere, tiri fuori i sentimenti migliori di te, oppure i peggiori...chissà. Ma sicuramente apprendi cosa conta davvero e cosa vuoi dalla vita, cose o capacità che normalmente sottovaluti o a cui non dai il giusto peso. Ecco credo che gli Hunger Games servano a questo!"
"Wow, incredibile davvero, non l'avevo mai vista in questo modo! Comunque passiamo alle domande degli sponsor: sei soddisfatta dei tributi scelti? C’è qualche distretto o tributo che avresti preferito al posto di quelli estratti?"
"Sono molto soddisfatta dei miei 26 tributi! Sono tutti particolari e con un carattere molto diverso: penso che sarà molto interessante osservare come si comporteranno nell'arena! Gli sponsor hanno fatto davvero un ottimo lavoro di selezione. Nonostante questo ammetto che avrei trovato interessante in alcuni casi anche altri tributi o distretti tra quelli votati”
“Ci puoi fare qualche esempio?”
“Tra i distretti votati penso potesse essere interessante anche la casa di carta e death note. Infondo personaggi come il Professore, L e Light penso che avrebbero potuto dare del filo da torcere ai nostri tributi… ma sono sicura che quelli scelti non siano da meno!”
“Già, penso anche io che questa edizione riserverà ottime sorprese! Ed invece hai delle preferenze tra i tributi estratti?”
Tra quelli estratti ho di certo alcuni per i quali ho una preferenza maggiore, ma sono talmente tanti, che moriranno sicuramente! Inoltre puntualizzo che ovviamente non verranno fatti favoritismi di nessun genere, io e gli strateghi ci impegneremo molto per mettere in difficoltà tutti allo stesso modo"
"Bene! Non so quanto questo possa essere rassicurante per i tributi, ma sicuramente é un'ottima notizia per noi!" disse sorridendo, poi aggiunse "Non trova dei giochi mortali un’idea un po’ sadica?...Ok giuro che questa domanda l'ha fatta uno sponsor, io non centro nulla! Quindi se stai pensando ad una seconda edizione dei giochi, pensa a loro, non a me!" ironizzò lui indicando gli sponsor.
Ice sorrise.
"Come mai tutti credono che sia fredda e sadica?" disse con sguardo complice a Caesar.
"Temo che l'organizzare un Hunger Games non abbia aiutato!" rispose lui scherzoso, suscitando le risate di molti, compresa la presidentessa.
"Ok, ho capito...la prossima cosa che organizzerò saranno le Olimpiadi della pace, contenti?"
Caesar rise: "Questo si che é un evento a cui vorrei offrirmi come tributo!"

"Bene, grazie presidentessa per aver risposto gentilmente alle nostre domande! Ma adesso direi che é il momento dei nostri cari tributi, iniziamo dal primo distretto: facciamo entrare Hermione, Bellatrix e Draco!"
I tre entrarono e si sedettero sulle tre poltrone posizionate di fronte a Caesar e Ice. Indossavano, come tutti i tributi, una tuta aderente nera con dettagli argento.
"Benvenuti! Bene Draco, tu sei stato l’ultimo ad essere estratto, te lo aspettavi?"
"Sono un Malfoy e un purosangue, era ovvio che scegliessero me!"
Questa frase fece alzare gli occhi al cielo di Hermione.
"Draco, spieghiamo bene ai nostri sponsor: voi siete maghi che frequentate la scuola di magia di Hogwarts, cosa intendi con purosangue?"
Draco usò un tono glaciale e seccato, come se stesse spiegando qualcosa di ovvio.
"I purosangue sono maghi nati da un mago ed una strega, quelli nati invece da un mago e un babbano, sono detti Mezzosangue" pronunciò quest'ultima parola come se fosse una malattia "Ah dimenticavo i babbani sono quelli che voi definireste 'persone normali', senza poteri insomma! Infine ci sono i nati babbani" rivolse uno sguardo di disprezzo a Hermione "quelli come lei, con entrambi i genitori babbani!"
Hermione lo fissò furiosa: odiava quel termine per indicarla, era considerato dispregiativo nel suo mondo, soprattutto nel modo in cui lo stava dicendo Draco.
"Oh fantastico Malfoy, davvero ottimo lavoro! Se prima gli sponsor volevano supportarci, grazie al tuo encomiabile comportamento, non lo faranno più!"
“Stavo solo spiegando per loro, come mi è stato richiesto da Caesar, ma forse preferivi tu stare al centro dell’attenzione, come al solito!”
Replicò lui con un tono ironico e uno sguardo di sfida che fecero innervosire Hermione, ma lei fece del suo meglio per controllarsi il più possibile, non voleva fare brutta figura con gli sponsor e decisamente non poteva contare su Draco, per quanto riguardava Bellatrix non ci sperava nemmeno.
Data l’aria di tensione Caesar decise di romperla porgendo una domanda a Draco.
"Draco, ho un'altra domanda per te: c'é qualcuno che ti aspetta nel tuo distretto? E per qualcuno, intendo qualcuno di speciale!"
"No" rispose immediatamente lui, con tono freddo. Ma abbassò leggermente gli occhi, Hermione lo fisso dubbiosa, sembrava quasi che la cosa lo dispiacesse...impossibile, Draco non era di certo un sentimentale!
"Non mi dirai che é perché é qui presente...no, perché mi é già capitato!" disse Caesar ironico, facendo ridere molte persone tra il pubblico.
"Assolutamente no!" protestò lui arrossendo, seccato di una tale battuta.
"Le regole della scuola sono niente magia fuori da Hogwarts... come farete?"
"Dal regolamento sono esclusi casi eccezionali, e questo sicuramente lo é!" rispose prontamente Hermione.
“Hermione, ad Hogwarts tu sei famosa per essere la migliore del tuo corso, uno dei nostri sponsor vuole sapere se pensi che questo potrà esserti utile anche qui!”
“Beh, sinceramente non so bene cosa aspettarmi, affronteremo persone ed ostacoli che non conosciamo quindi dovremmo essere molto cauti ma sicuramente la magia potrà esserci molto utile, soprattutto se i nostri avversari non la sapranno usare!”
“E noi non vediamo l’ora di vedervela usare!” Il pubblico applaudì entusiasta ma Caesar li fermò con un gesto della mano “Ma non è ancora il momento, c’è un’altra domanda dei nostri sponsor ed è un po' irriverente e come tale incuriosisce tremendamente anche me ovviamente, ormai mi conoscete!” Caesar sorrise alle risatine del pubblico e con sguardo curioso e si avvicinò ad Hermione “Sappiamo che stai insieme a Ronald Weasley ma hai mai pensato che anche Harry Potter potesse fare al caso tuo?”
Hermione arrossì come un pomodoro e prima che potesse dire qualcosa fu Draco a farlo, preceduto da una risata.
“Potter e Granger insieme? Questa si che è bella! Non so, da una parte mi fa morire dal ridere, dall’altra ammetto che sarebbe comunque sempre meglio dello stare con un Weasley!”
Hermione strinse saldamente il pungo sulla sedia per trattenersi dal darlo dritto in faccia a lui, come aveva già fatto una volta in passato.
“Sai Malfoy, non tutti giudicano le persone solo dal loro cognome o dalla purezza del loro sangue!”
“Oh scusami, tu per cosa le giudichi? Per il quantitativo di litigi che ci fai? Perché con Weasley io vi ho visti solo litigare! Forse hai quella che i babbani definiscono sindrome della crocerossina”
“Se l’avessi dovresti piacermi anche tu e dato che piuttosto preferirei mangiare un secchio di lumache vive, temo proprio che ti sbagli!” Hermione approfittò di averlo finalmente zittito per rispondere a Caesar “Io ed Harry siamo migliori amici da sempre, ho un ottimo rapporto con lui e ci siamo sempre l’uno per l’altra ma penso che entrambi abbiamo sempre avuto la mente impegnata su altre persone, almeno in quel senso”
Balbettò un po' sulle ultime parole, non sapeva nemmeno lei il perché.
“Capisco… grazie Hermione ma ora passiamo a Bellatrix, tu sei una mangiamorte, potresti spiegarci cosa vuol dire?”
Bellatrix era stata fino a quel momento con aria distratta ed annoiata a fissare il vuoto mentre gli altri due si beccavano, ma a sentire quella domanda il suo volto si illuminò e in un attimo la sua espressione diventò raggiante e rivolse lo sguardo entusiasta a Caesar.
“Ma certamente! Essere un mangiamorte è il più grande onore che ci possa essere! I mangiamorte sono maghi e streghe purosangue scelti personalmente dal Signore Oscuro per servirlo utilizzando la magia oscura, senza seguire quelle cose futili e ridicole come le legge magica”
“Molto interessante! Le tue parole mi hanno ricordato una domanda di uno dei nostri sponsor: se fossi insegnate ad Hogwarts o ministro della magia che materie preferiresti insegnare e quali aboliresti?”
“Semplice: eliminerei tutta quella robaccia stupida ed inutile che insegnano a scuola e sostituirei tutto con la magia oscura, ben più utile nella vita vera e penso che una maledizione cruciatus potrebbe essere molto più educativa di altre bazzeccole! Vuoi mettere poi il divertimento del sentire contorcersi dal dolore quelle bestioline ignoranti?”
Hermione si dovette mordere la lingua per non ribattere, il solo pensiero dell’utilizzo di un incantesimo senza perdono su dei ragazzini la disgustava. La maledizione cruciatus come le altre maledizioni senza perdono erano infatti proibite agli studenti o anche il solo insegnarle a loro. Per fortuna fu Caesar a cambiare argomento per lei.
“Bè anche questo è un punto di vista immagino! Ma ho un’altra domanda per te mia cara, a quanto pare i nostri sponsor vogliono sapere se ‘Tu Sai Chi’…oh scusatemi morivo dalla voglia di dirlo!” era il modo nel quale nel mondo magico veniva chiamato il signore oscuro ovvero Voldemort, i maghi infatti preferivano non pronunciare il suo nome! “dicevo: vogliono sapere se tra te e Tu Sai Chi c’è una qualche relazione che vada oltre il professionale. Non te la prendere con me giuro che è una domanda loro!”
Bellatrix sgranò gli occhi e si rizzò sulla sedia con aria tra l’imbarazzato ed il furioso.
“Come osa un babbano o chiunque altro chiedermi una cosa simile? La mia devozione totale verso il Signore Oscuro è indubbia, il resto non vedo come possa essere di minimo interesse per chiunque che non voglia trovarsi un braccio e la lingua mozzate!”
“Ok dato che mi sento di dire di tenere a qualsiasi mio arto o lingua passerei all’ultima domanda: riuscirete tu e Draco a mettere da parte i vostri pregiudizi sui mezzosangue per collaborare con Hermione durante i giochi?”
Ci fu qualche attimo di silenzio, che presto fu interrotto da una risata di Bellatrix.
“Collaborare con la mocciosetta? Spero tu stia scherzando!”
Hermione sospirò spazientita.
“Anche io non salto dalla gioia all’idea ma siamo uno dei due distretti ad aver avuto la fortuna di avere l’estrazione di un tributo in più, dovremmo collaborare e sfruttare questo vantaggio a nostro favore!”
“Io non ho bisogno della tua collaborazione, sono una mangiamorte e posso vincere questi giochi anche da sola”
“Sarebbe stupido da parte tua, non hai idea di che capacità possano riservare gli altri distretti o l’arena, insieme avremmo molte più possibilità di vincere. Possiamo rimandare i nostri scontri a fine giochi”
“Osi chiamarmi stupida? Cos’è, hai paura marmocchia? Beh hai ragione ad averne perché la prima cosa che farò ad inizio giochi sarà farti soffrire così tanto che implorerai di farmi smettere!”
“Tu…!”
Hermione stava per replicare ma furono interrotti da Caesar.
“Gli animi si stanno scaldando qui! Vi consiglio di utilizzare questa energia sul palco per mostrarci cosa sapete fare!”
"Qualcosa che serva giusto a dare un'idea...non vorrete far esplodere il palcoscenico spero! Ci sono ancora 23 tributi che vorrebbero esibirsi!" aggiunse Ice, con pungente ironia.
I maghi si recarono all'espositore delle armi e presero ognuno, rispettivamente, la propria bacchetta.
Hermione fece vorticare la sua e urlò l'incantesimo: "Wingardium Leviosa"
Una serie di coltelli si alzarono dalla mensola e si misero a volteggiare in aria al comando della ragazza.
Draco puntò verso di lei e disse: "Expelliarmus"
In un attimo Hermione sentì la bacchetta che gli schizzava via dalla mano, i coltelli, che erano sospesi prima in aria dal suo incantesimo, caddero a terra in un attimo.
La ragazza fissò Draco con rabbia e indignazione. Lui le accennò un sorriso furbo.
"Che c'é? Dovevamo mostrare cosa sapevamo fare, no? Cosa meglio di un incantesimo di disarmo?"
Lei si avvicinò con passo rabbioso verso di lui e gli sussurrò: "Malfoy giuro che se morirò in questo gioco, tu lo farai prima di me!"
Bellatrix prese entusiasta la sua bacchetta ma Ice frenò il suo entusiasmo “Bellatrix nessun incantesimo contro i tuoi compagni o contro di noi e nessuna maledizione senza perdono, non abbiamo vittime vive da sottoporti. Puoi però spiegare cosa sai fare!”
Bellatrix sbuffò seccata “con la maledizione cruciatus posso far contorcere dal dolore le mie vittime, con la maledizione imperius posso fargli fare quello che voglio, con l’avada kedavra…beh non ci sarà più una vittima!”
Esclamò queste ultime parole con una fredda gioia da far accapponare la pelle.
“Ora posate le armi e andate a salutare i vostri cari che vi aspettano ai bordi del palco per l’ultimo saluto!”
Detto questo posarono tutti le loro bacchette e si diressero verso l'estremità del palcoscenico. Hermione vide Ron e Harry, i suoi migliori amici, corse da loro e li abbracciò entrambi contemporaneamente.
"Volevano venire anche altre persone, ma ci hanno detto che non potevamo essere più di due..." affermò Harry.
"Mi mancherete ragazzi!"
"Hermione non dirlo nemmeno per sogno: sei la più sapientona al mondo, sei una strega potentissima, li sconfiggerai tutti in un attimo! Se fosse stato Ron al tuo posto avrei avuto i miei dubbi...ma dato che sei tu, sono sicurissimo!"
"Grazie Harry!" disse ironicamente Ron fissandolo di traverso, cosa che fece ridere Hermione.
I due iniziarono a scambiarsi frecciatine, ma qualcos'altro attirò la sua attenzione.
Era Draco.
Era poco distante da loro, ma l'unica persona venuta a salutarlo era suo padre. Non erano venuti nemmeno i suoi amici serpeverde! Non riuscì a sentire cosa si stessero dicendo, ma le loro espressioni non erano per niente rassicuranti.
Draco fissava suo padre: sembrava imbarazzato, come uno che cerca di rimanere serio e distaccato nonostante la situazione. Era venuto solo lui...nemmeno Tyger e Goyle erano venuti a salutarlo.
"Draco, sei un Malfoy, un serpeverde e un mangiamorte...ce la farai sicuramente, cioé devi farcela, non vorrai macchiare il nostro buon nome vero?"
Le trovò curiose come ultime parole da parte di un padre, che forse, non avrebbe più rivisto suo figlio.
"Non ti deluderò" si limitò a rispondere lui.
Voltandosi per andare via Draco non notò che il padre sembrava volesse dirgli altro.
Parole che non riuscì a pronunciare.
Bellatrix invece aveva avuto la visita di Voldemort in persona.
“Mio signore è un onore avervi qui di persona, non vi deluderò”
“Non ho motivo di crederlo, sono venuto io perché gli altri mangiamorte a volte sono totalmente inaffidabili e poi molte delle loro identità è meglio che restino segrete!”
Affermò, anche se non era proprio tutta la verità, infondo teneva a Belletrix e voleva salutarla, ma non lo avrebbe mai ammesso così pubblicamente.
“Distruggerò qualsiasi patetico avversario pur di tornare a servirvi a partire da quell’inutile amichetta di Potter, non vi lascerò da solo nella battaglia contro il vostro mortale nemico!”
“Non mi aspetto di meno da te, sai cosa fare nell’arena e con Draco…”
“Certamente”
Un glaciale sorriso pervase il suo volto.
Ice disse che il tempo a loro disposizione era finito.
Hermione fissò Harry e Ron negli occhi con sguardo incerto.
Poi fece una cosa che nemmeno lei si aspettava: diede un velocissimo bacio a Ron, si girò e corse via.
Non sapeva perché lo avesse fatto, probabilmente perché sapeva che quella era forse l'ultima volta che li avrebbe visti. Ma se ne pentì subito: era diventata rossa paonazza e aveva azzittito l'intero pubblico degli Hunger Games.
Si sorprese nel vedere Draco che la stava aspettando.
Fantastico. A quanto pare anche lui aveva assistito al bacio: non bastava che lei partecipasse a quel gioco, ora si sarebbe dovuta sorbire tutte le sue battutine acide su loro due!
Ma, al contrario di quanto pensasse, Draco non disse nulla. Doveva essere stata davvero una scena imbarazzante per zittire pure lui, o almeno era questo che pensò.
Bellatrix li raggiunse, posò una mano sulla spalla a Draco e gli bisbigliò una cosa nell’orecchio ma Hermione non riuscì a sentire di cosa si trattasse, poi due uomini li scortarono fuori dal palco.

“Passiamo adesso al distretto 2, ecco a voi Simbad e Eris!"
I due entrarono e si misero a sedere. Simbad aveva l'aria seccata, mentre Eris sembrava al settimo cielo.
"Eris é una mia impressione o mi sembri felice?" chiese stupito Caesar.
"E' una tua impressione perché non sono felice...sono ENTUSIASTA! E anche impaziente che inizino i giochi! E' tutto così eccitante!"
"Davvero? Vuoi dirmi che ti piacciono gli Hunger games? Devo dire che raramente mi capita una cosa simile!"
"Assolutamente sì! Io sono la dea del caos e della discordia, cosa ci può essere di più divertente di un gioco simile? Già me li immagino: amori infranti, tradimenti, amicizie rinnegate, promesse violate, odio, inganni, invidia!" affermò con voce suadente e aria sognante.
"Sono felice di sapere che qualcuno apprezzi i miei giochi!" affermò ironicamente la presidentessa.
"Simbad, tu non mi sembri altrettanto felice, come mai?" chiese Caesar.
"Puoi dirlo forte! Sono il capitano di una nave, a quest'ora già dovrei essere alle isole Fiji, hai presente? Donne, sabbia, pace, drink esotici con tanto di ombrellino...e invece mi ritrovo bloccato qui, in questo gioco!"
"Non farci caso Caesar lui é il solito guastafeste! E' molto carino lo ammetto, ma in quanto a materia grigia, siamo messi male" esclamò Eris.
"Ehi, cosa vorresti dire?"
"Osi parlarmi in questo modo dopo quello che mi hai fatto?" disse Eris, mimando la faccia più da innocentina che riusciva a fare.
"Quello che ti ho fatto io? Stai scherzando, spero!"
"Peccato sembravi un giovane così promettente, un così bel tipo: arrogante, egoista e subdolo. E cosa fai alla fine? Rovini i miei piani cambiando di colpo, decidendo di diventare un bravo ragazzo!" pronunciò queste ultime due parole come se fossero una colpa orribile e con un tono di chi le avesse ricevuto un torto inimmaginabile.
"Oh, scusami tanto Eris, se alla fine ho deciso di non morire, di non tradire più il mio migliore amico, la donna che amavo e di non porre fine per sempre alla pace a Siracusa!"
"Io mi fidavo di te, le mie promesse le ho sempre mantenute! Sei un uomo orribile SIMBAD!"
"Bue che dà cornuto all'asino, incredibile!" protestò lui.
"Ok, vedo che c'é mare mosso tra voi due...ne approfitto per farvi una domanda degli sponsor: se potreste scegliere tra i tributi estratti un'altro compagno, chi scegliereste?"
"Mi sembra ovvio: la donna del distretto 3 o quella del distretto 5!"
"Come mai?" chiese Caesar.
"Bé perché sono davvero molto belle!"
"Solo per questo?" chiese Caesar alzando un sopracciglio.
"Mi sembra un ottimo motivo!" rispose lui, con un gran sorriso.
"Uomini!" disse seccata Eris, alzando gli occhi al cielo.
"Bene, sentiamo i tuoi allora!" gli propose Simbad con tono di sfida.
"I maschi carini dei distretti 1,3,5,7,12!"
"A parte che sono una marea...ma mi sembra che le tue motivazioni siano molto simili alle mie!"
"Oh ma loro non sono solo carini, mi sembrano anche quelli con più potenziale, lo stesso che avevi tu un tempo, caro mio! Sono sicura che con molti di loro avrò motivo di divertirmi parecchio!"
"Ti faccio una domanda dei nostri sponsor Eris: cosa faresti se scoprissi che altri tra i concorrenti sono divinità?"
Eris scrollò le spalle “Alla mietitura ho visto che nessuno di loro è uno degli dei greci principali che io conosco e questo mi basta!"
“Cosa non ti piace degli dei principali?”
"Tutti si ricordano di loro: Zeus, Poseidone, Ade...manco avessero fatto chissà cosa rispetto agli altri. E dei poveri dei minori chi si ricorda? Te lo dico io mio caro Caesar. Nessuno! Nessuno si ricorda di una dea minore come Eris, nonostante la sua influenza abbia generato scontri memorabili, nonostante abbia portato all'evoluzione stessa del genere umano. La discordia é guerra, la guerra é potere, solo i più forti e i migliori sopravvivono!"
"Bé, sono sicuro che dopo questi giochi si ricorderanno tutti di te!" disse Caesar.
"Puoi giurarci!" rispose lei, con un ghigno subdolo e inquietante.
"Bene...mostrateci pure cosa sapete fare!"
Simbad si recò nell'area delle armi e prese subito due spade, impugnandole in entrambe le mani.
"Uso le spade e i pugnali da sempre, so usare molto bene anche due armi contemporaneamente" spiegò rivolto al pubblico.
Con mosse molto rapide e agili scattò tra i manichini lì presenti, in pochi attimi colpì uno al petto, ad un'altro troncò le braccia e al terzo conficcò entrambe le spade nel torace.
"Un gioco da ragazzi!" esclamò, facendo poi un leggero inchino rivolto agli spettatori.
Era il turno di Eris, ma lei si rivolse direttamente alla platea.
"Sono la dea della discordia e del caos, posso usare i miei poteri per fare molte cose interessanti, ma penso che vi mostrerò nell'arena di cosa sono veramente capace. Vi basti sapere che una delle mie armi preferite é l'astuzia, una cosa non facilmente dimostrabile qui!" disse, ed un largo sorriso soddisfatto si fece strada sul suo volto.
"Hai dimenticato le tue qualità migliori: l'essere subdola, egoista e spietata!" puntualizzò ironico Simbad.
"Oh Simbad, tu si che sai adulare una donna! Sai é un vero peccato...una volta erano anche le TUE qualità migliori!" disse carezzandogli il viso, per poi recarsi verso l'uscita ad aspettarlo, già sapendo che nessuno era venuto di certo a salutarla.
Simbad invece posò le armi e si recò da Proteo e Marina. Rispettivamente il suo migliore amico e la sua attuale fidanzata, la donna che amava da sempre. Il loro passato non era stato dei migliori, soprattutto perché prima lui era molto diverso, Maria era promessa a Proteo e lui aveva derubato il suo migliore amico. Ma per fortuna tutto alla fine si era risolto per il meglio e ora loro erano venuti a salutarlo per augurargli buona fortuna.
Il primo fu Proteo, che gli strise la mano.
"Forza, amico mio, fai vedere a tutti cosa sai fare!"
"Devo ballare e raccontare barzellette?"
"Ah ah, spiritoso!"
"Ma é quello che so fare meglio!" disse con un sorriso.
"Stai solo attento ok?" disse Marina, visibilmente molto preoccupata, Simbad stava per risponderle, ma lei lo abbracciò. Lui ricambiò l'abbraccio, poi afferrò il suo viso e le asciugò una lacrima.
"Andrà tutto bene, faremo quel viaggio che ti avevo promesso!"
"Mi importa solo che ritornerai intero!"
"Ma certo, sennò che viaggio sarebbe?"
"Sei il solito stupido!" disse, poi lo baciò.
"Controlla tu la ciurma in mia assenza, soprattutto Lercio! Ma lo so che con te come capo non avranno nulla da obiettare" le sorrise e aggiunse "Mi raccomando al mio ritorno voglio visi più felici: voglio un'atmosfera perfetta per il viaggio alle Fiji che ci attende!"
Lei si sforzò di annuire e lo salutò, mentre andava via con Eris.

“Facciamo entrare adesso Anakin e Padme del distretto 3!”
I due entrarono sul palco e presero posto a sedere sulle proprie poltrone, Padme sfoggiava un energico sorriso che aveva imparato a mostrare in senato anche quando le situazioni erano delle più critiche, invece Anakin era molto più serio e freddo.
“Finalmente ho qui due persone molto legate tra di loro, pensate che questo legame vi sarà utile nell’arena?”
“Io e Ani ci conosciamo da quando eravamo piccoli, siamo sempre stati molto legati e abbiamo anche combattuto insieme in alcune occasioni e penso questo possa essere indubbiamente un vantaggio”
Rispose Padme con aria cordiale e colloquiale, mostrando ancora una volta le sue doti da senatrice.
“Nell’arena io e Padme staremo sempre insieme e proteggerla sarà il mio principale compito”
Rispose lui, Padme si voltò quindi verso Anakin con aria leggermente contrariata.
“Ti ricordo Ani che so cavarmela anche io!”
“Lo so bene, ma ricordati anche che non conosciamo i nostri nemici o gli ostacoli che potrebbero presentarcisi nell’arena, quindi come Jedi il mio compito è quello di proteggerti!”
“Come Jedi…certo…”
Si limitò a dire lei alzando un sopracciglio ma prima che lui potesse replicare Caesar fece un’altra domanda.
“Anakin puoi spiegare ai nostri sponsor cosa vuol dire essere un Jedi?”
Anakin ringraziò mentalmente Caesar per la domanda in quanto lo sguardo che gli aveva rivolto Padme lo aveva messo in soggezione.
“I Jedi sono una classe ristretta di individui sensibili alla Forza, una forma di energia cosmica da cui traggono poteri come telecinesi, precognizione e un generale aumento delle abilità fisiche. I Jedi utilizzano solamente quello che noi chiamiamo il lato chiaro della Forza e perseguono degli ideali di purezza, armonia, rispetto per tutte le forme di vita ed elevazione individuale. A tal fine seguono un rigido codice di condotta, che regola la vita comunitaria, il loro comportamento, la loro dottrina e il loro sistema di valori.”
“Quindi c’è anche un lato oscuro della forza?”
“Sì, e chi lo persegue è detto Sith. Per questo per i Jedi sono proibiti la ricerca di potere e di ricchezza personale, i legami affettivi come il matrimonio e le emozioni negative quali odio, rabbia e paura, che portano un individuo a cedere più facilmente al lato oscuro della Forza”
Sulla parola ‘matrimonio’ sorvolò velocemente dato che lui e Padme in realtà si erano innamorati e sposati di nascosto, nonostante questo lui era convinto di riuscire comunque a perseguire il lato chiaro della Forza.
“Wow non deve essere facile essere un Jedi! Il tuo maestro è stato Obi-Wan, pensi che quanto insegnato da lui possa esserti utile qui?”
“Il mio maestro è il Jedi più ligio alle regole che io conosca! Sicuramente i suoi insegnamenti mi sono stati molto utili a diventare quello che sono ma penso che in una situazione estrema come questa forse qualche strappo alla regola potrebbe rivelarsi necessario”
“Anche nel vostro mondo siete in guerra, quindi non ti è del tutto nuova comunque una situazione del genere, giusto?”
“Esatto, come Jedi andiamo in guerra solo con lo scopo di ripristinare la pace e normalmente non attacchiamo mai per primi ma rispondiamo agli attacchi dei nemici”
“Ti pongo l’ultima domanda dei nostri sponsor: qual è un motivo per cui un Jedi in questa circostanza dovrebbe avere maggiori vantaggi rispetto ad un Sith?”
“Beh un Sith è mosso da sentimenti come rabbia, odio, rancore… potrebbe sembrare un vantaggio in situazioni simili, ma come direbbe il mio maestro: tali sentimenti possono anche offuscare la capacità di giudizio delle persone e portarle a fare dei passi falsi, rendendosi distruttivi per la persona stessa che li prova”
“Grazie delle risposte Anakin, prima di mostrarci cosa sapete fare chiedo a Padme se lei si sente all’altezza di questa avventura o se si sente un po’ fuori posto”
“Come ho detto ad Ani non sarò un Jedi ma so cavarmela: so usare bene i blaster e sono abbastanza veloce ed agile!”
“Ed allora non vi trattengo oltre: mostrateci di che pasta siete fatti!”
Caesar si alzò in piedi con entusiasmo indicandogli il lato del palco dedito alla dimostrazione. Padme scorse tra le armi fino ad impugnare un blaster, quindi chiese ad Anakin se poteva posizionargli dei bersagli. Il ragazzo vide che infatti erano presenti dei bersagli tra i vari armamentari del palco da posizionare in appositi alloggi sul muro. Decise però di sfruttare i suoi poteri in modo da mostrarli anche agli sponsor, quindi tese una mano ed usò la Forza per farli galleggiare in aria.
Padme prese la mira e sparò con precisione ai quattro bersagli in fila colpendoli quasi tutti al centro, la prestazione sorprese anche Anakin.
“Ricordami di non farti arrabbiare!”
Commentò lui ironico, quindi prese la sua spada laser, arma tipica dei Jedi, la attivò e con un fendente preciso tagliò a metà tutti i bersagli facendoli poi ricadere per terra.
Il pubblico applaudì, i due posarono con dispiacere le loro armi e si diressero quindi all’estremità del palco dove li attendevano Obi-Wan e Ashoka, l’apprendista padawan di Anakin.
Ashoka sembrava entusiasta dell’esibizione a cui aveva appena assistito.
“Complimenti maestro e anche tu Padme, siete stati bravissimi! Penso che tutti faranno il tifo per voi adesso!”
“Grazie furbetta!”
Rispose Anakin con soddisfazione ma Obi-Wan sembrava meno entusiasta, infatti lo fissava di sbieco con le braccia conserte.
“Anakin, non avresti dovuto usare la Forza per una cosa simile, noi Jedi ricorriamo alla Forza solo in caso estremo e per difenderci o salvare qualcuno, e lo sai bene!”
“Lo so maestro ma penso che questa situazione possa considerarsi un’eccezione, infondo uno dei modi per difenderci è ottenere la protezione degli sponsor e quale modo migliore di farlo mostrando tutte le nostre capacità?”
Lo sguardo di Obi-Wan fece capire a Anakin di non averlo affatto convinto con tali parole ma a quanto pare, per sua fortuna, sembrava voler passare avanti.
“Stai attento Anakin, non sapete cosa vi attende nell’arena e questa potrebbe offrirti dei buoni propositi per cedere al lato oscuro, ma ricorda sempre che la via più semplice non è la migliore e anzi a volte può portare alla distruzione più facilmente di quanto immagini”
“Non ti preoccupare maestro, mi comporterò da Jedi come ho fatto già finora in guerra e proteggerò Padme fino alla fine tornando trionfante con lei a casa”
“E ci mancherebbe maestro, senno poi con chi faccio a gara per il numero di droidi sconfitti in battaglia? Il maestro Obi-Wan si rifiuterebbe sicuramente!”
Rispose Ashoka alludendo al gioco che lei e il suo maestro facevano in guerra.
“Ma certo furbetta, tornerò in tempo ber batterti come al solito!”
“Sarà meglio, non ho intenzione di sorbirmi un altro padawan ribelle ed incurante delle regole, mi sei bastato tu Anakin!”
Si intromise Obi-Wan con tono ironico e scherzoso.
Padme e Anakin salutarono quindi i loro amici e si scambiarono tra di loro un dolce sguardo di intesa prima di uscire dal palco.

“Signore e signori, è il momento di avere con noi Drax e Mantis del distretto 4!”
Drax entrò con le braccia alzate come a raccogliere gli applausi del pubblico mentre Mantis li salutava più timidamente con la mano, poi entrambi si sedettero sulle sedie a loro assegnate.
“Sono emozionato: è la prima volta che conosco delle persone che non siano terrestri! Voi inoltre fate parte dei guardiani della galassia, dico bene?”
“Si è esatto! Siamo un equipaggio che si mette a disposizione della galassia o di chi richiede il nostro aiuto!”
Rispose prontamente Mantis.
“Molto nobile da parte vostra! Ma Drax volevo sapere…”
“Drax ‘il distruttore’ è così che mi chiamano”
Lo corresse lui.
“Oh non lo sapevo, non pensi che questo nome cozzi un po' con il termine ‘guardiano della galassia’?”
“Per niente, trovo piuttosto che la tua ridicola acconciatura cozzi con quella buffa giacca d’oro”
Caesar si fissò un po' dispiaciuto da tale affermazione.
“Ne deduco che il mio aspetto non è considerato di moda nel tuo pianeta!”
“Sei orribile da guardare”
L’affermazione fatta con una semplicità e naturalezza fuori dal comune lasciò letteralmente tutti senza parole. L’unica tranquilla era Mantis che nel vedere l’espressione esterrefatta di Caesar gli mise una mano sulla spalla in segno di supporto.
“Oh non ti preoccupare trova orrenda anche me, ma è una cosa buona! Drax dice che le persone brutte come noi sono fortunate in quanto siamo sicure che le persone che ci amano lo fanno per quello che siamo. Le persone belle non sanno mai di chi fidarsi”
“Ah… questo è sorprendentemente profondo…”
“Vero? E poi guarda il lato positivo: sei un presentatore mica un attore!”
Disse con naturalezza Mantis come se avesse appena nominato il mestiere universalmente riconosciuto come il peggiore della galassia.
“Disgustosi gli attori!”
Concordò Drax.
“Come mai non vi piacciono gli attori?”
Chiese sorpreso Caesar. Mantis fece una smorfia di disgusto prima di rispondergli.
“Sono così falsi, mentono continuamente e non sanno davvero fare tutte quelle cose! Una volta ne abbiamo regalato uno a Peter ma non ha gradito molto…”
“Certo che non ha gradito, gli hai regalato un attore, non un vero eroe!”
“Hai ragione Drax ma era lui che ne parlava sempre io pensavo fosse uno fico!”
“Aspettate voi avete regalato una persona ad una persona? No, forse non voglio saperlo… forse è meglio cambiare argomento: Drax tu sei un Kylosiano corretto?”
Chiese Caesar visibilmente sconvolto dalle loro strane affermazioni. Fu Mantis a rispondere per lui.
“Oh sì, la caratteristica dei Kelosiani è quella di avere la pelle molto resistente e di essere molto agile nonostante la sua stazza. Inoltre come kylosiano non conosce i concetti metaforici o di costume ed è brutalmente onesto”
“Beh questo spiega molte cose, ora si che molti nodi tornano al pettine!”
Esclamò ironicamente Caesar riferendosi alle fredde affermazioni che Drax aveva effettuato prima.
“Io non vedo nessun pettine e i suoi capelli mi sembrano senza nodi… Mantis, il buffo uomo d’oro dice cose senza senso!”
Caesar rise rendendosi appena conto di quanto fosse vero ciò che le aveva detto Mantis: ovvero che ai kylosiani era sconosciuto il concetto di metafora.
“Tu Mantis invece cosa puoi dirmi di te?”
“Io? Vediamo… mio padre è un celestiale ed ho scoperto da poco di avere un fratello per metà umano che è anche il capo dei Guardiani, si chiama Peter Quill”
“Porgo anche a voi una domanda dei nostri sponsor: se poteste scegliere un altro tributo tra quelli presenti alla mietitura, chi scegliereste?”
“L’uomo dio”
Rispose prontamente Drax.
“Drax si riferisce a Thor del distretto sette, in effetti concordo: lo abbiamo conosciuto ed è molto forte”
“Oh non sapevo che vi conosceste già! Beh questo potrebbe essere un vantaggio per voi. Ma il tempo delle chiacchiere è finito: mostrateci le vostre capacità!”
Drax fu il primo ad esibirsi.
“Mi chiamano distruttore perché la mia possenza è leggendaria!”
Prese in mano un piccolo blocco di cemento e lo lanciò con forza a terra distruggendolo in mille pezzi, prese quindi in mano le sue due daghe.
“Eccello anche nell’uso delle armi bianche ma una capacità davvero incredibile che ho è quella dell’invisibilità!”
“Oh no!”
Esclamò Mantis, corse quindi a posizionarsi davanti a lui per evitare che facesse ciò che stava per fare.
“Allora la mia abilità è quella di poter percepire tramite il tocco le emozioni delle persone o di trasmettere quelle che voglio. Inoltre posso indurre le persone a dormire o a svegliarsi, guardate!”
Toccò quindi Drax e le sue antenne si illuminarono.
“Dormi!”
E Drax cadde improvvisamente in un sonno profondo con un sonoro tonfo per terra.
“Ops!”
Mantis si chinò su di lui e lo toccò di nuovo.
“Sveglia!”
Drax si svegliò e si guardò intorno.
“Che è successo?”
“Abbiamo appena finito di mostrare le nostre abilità ora dobbiamo salutare i nostri amici, guarda ci sono gli altri Guardiani!”
I due andarono dagli altri: erano presenti Peter Quill, Rocket, Nebula e Groot.
“Ehi ragazzi come va? Siete sicuri di sentirvi pronti per tutto questo?”
Chiese Quill.
“Non fate caso a lui, è solo geloso!”
Esclamò Rocket il procione umanoide.
“Ehi, non sono geloso!”
“Certo che sei geloso: hanno scelto l’uomo dio e la coppia di squinternati mentre nessuno ha nemmeno votato te!”
Replicò con tono pungente Nebula.
“Primo: non ci tengo assolutamente a partecipare ad un gioco mortale. Secondo: potresti usare un modo più carino per rivolgerti ai nostri compagni e terzo: l’uomo dio non ha niente che io non ho!”
“lui ha gli addominali”
Puntualizzò Drax.
“Anche io ho gli addominali!”
Il resto del team si mise a ridere.
“L’uomo dio ha addominali che sembrano scolpiti da un angelo, i tuoi sembrano scolpiti da un mendicante cieco!”
Affermò ironicamente Rocket.
“Forse se lo è mangiato il mendicante cieco!”
Affermò Drax facendo nuovamente ridere tutti tranne Peter.
“Non fa ridere! Comunque siamo qui per salutare e augurare in bocca al lupo a Drax e Mantis!”
“Perché ci auguri di finire nella bocca di un lupo?”
Chiese perplesso quanto irritato Drax.
“Oh no… è un modo di dire… vuol dire ‘buona fortuna’ è molto usato… davvero!”
“Io sono Groot!”
Era l’unica frase che sapeva pronunciare Groot ma i Guardiani avevano imparato ad interpretarla e sapevano che in quell’occasione voleva dire ‘Buona fortuna amici!’.
I due lo ringraziarono e si diressero verso l’uscita del palco.
“Pensate che sopravvivranno?”
Chiese Peter mostrando solo adesso quanto fosse realmente preoccupato, ci fu qualche secondo di silenzio ma poi fu Nebula a parlare.
“Ma certo Peter, se saranno fastidiosi la metà di quanto lo sono tutti i giorni con noi sono sicura che gli altri si uccideranno piuttosto di sopportarli un minuto di più!”
Nonostante la frase fredda ed ironica anche lei in parte era preoccupata e sperava di rivederli presto.

"Facciamo entrare adesso gli sfavillanti tributi del distretto 5: Beatrice Prior e Tobias Eaton!" canzonò Caesar.
I due entrarono e si sedettero ai loro posti. Erano tesi, ma sembravano calmi.
"Allora ragazzi, faccio una piccola spiegazione per i nostri sponsor: nel vostro distretto la popolazione é divisa in cinque fazioni, voi siete entrambi in quella degli intrepidi ovvero soldati coraggiosi, forti e senza paura, che proteggono i cittadini"
"Esatto! Ma entrambi siamo in realtà dei divergenti, ovvero abbiamo dimostrato di avere caratteristiche comuni a più fazioni, il che non é visto molto bene dalle nostre parti! Comunque da quando entriamo in una fazione ci scegliamo un nome nostro, rinnegando il vecchio, quindi se puoi chiamaci Quattro e Tris" rispose Tobias
"Ok, come volete ragazzi, ma ho delle domande per voi! Prima di tutto: cosa vi mancherà di più del vostro mondo?"
"I miei genitori e i miei amici!" rispose Tris.
Quattro sembrò pensarci su, poi affermò con decisione: "C'é una cosa che mi mancherà davvero troppo nell'arena!"
"Cosa?" chiese curioso Caesar.
"La torta al cioccolato!" affermò con faccia seria, scatenando una risata generale "No, davvero, sono serio! Come potrò vivere giorni interi nell'arena, rischiando pure la vita e di non poterla mangiare più?"
"Mi vuoi dire che tenterai di vincere per la torta?" chiese ironico Caesar.
"Assolutamente!" affermò Quattro, il che fece sorridere nuovamente Caesar, che però decise di passare alla prossima domanda.
"So bene che voi siete una coppia, i nostri sponsor chiedono cosa fareste se uno di voi due dovesse morire nell'arena"
"Farò tutto il possibile per stare accanto a Tris e combattere al suo fianco, assicurandomi che non le succeda nulla. Siamo intrepidi e ce la faremo, vinceremo questo gioco! Se lei dovesse morire...non riesco nemmeno ad immaginare quello che farei!"
"Concordo con quello che ha detto Quattro, insieme possiamo vincere qualsiasi battaglia! Ma se a lui dovesse succedere qualcosa starei malissimo, non potrei sopportarlo"
"Tris, devi promettermi una cosa: se mi succedesse qualcosa, tu devi provare comunque a vincere per me, lo farai?"
"Cosa dici Quattro? Non puoi chiedermi una cosa simile"
"Promettimelo, ti prego!"
"Tu puoi promettermi la stessa cosa?"
"Sì..."
"Bugiardo!"
I due si fissarono in silenzio, un silenzio che fu rotto da Caesar.
"Io sono un tipo che si commuove facilmente, quindi scusatemi ma dovrò interrompere il vostro romantico battibecco, oppure finirò per allagare lo spalto!" indicò quindi l'area con le armi "Mostrateci cosa sapete fare! So che essendo intrepidi siete molto abili nel combattimento fisico e nelle scalate giusto?"
"Esatto! Tris che dici se mostriamo loro qualche mossa?"
Lei annuì ed entrambi andarono nell'area delle armi, lui prese un fucile, spiegando che entrambi erano molto bravi con le armi da fuoco, poi si rivolse a Tris.
"Mostragli la tecnica di disarmo!"
Quattro finse di puntare il fucile rapidamente contro di lei, ma Tris, con un'abile colpo della gamba fece volare il fucile dalla sua presa, entrambi tentarono di riprenderlo, ma lei, con una presa fece ribaltare Quattro su se stesso, quindi prese il fucile e lo puntò contro di lui.
Posò il fucile, raccolse dei coltelli e li diede a Quattro, poi si mise in piedi contro il muro.
"Ora tocca a te Quattro, fai vedere quanto sei abile coi coltelli!"
Quattro la fissò incerto, come a chiederle: 'sei sicura', ma lei annuì. Così lui tirò il primo coltello che si conficcò vicino a Tris.
"Il prossimo più vicino!" disse lei.
Quattro tirò un'altro coltello e finì a pochi centimetri dalla sua faccia.
"Puoi fare molto meglio, forza!"
Quattro tirò un profondo sospiro, chiuse gli occhi per calmarsi, poi li riaprì, si concentrò sul punto dove voleva far arrivare il coltello e lanciò. Il coltello sfiorò l'orecchio di Tris, conficcandosi proprio accanto ad esso. Il pubblico applaudì, Tris sorrise soddisfatta a Quattro: in fondo era andata molto meglio della prima volta, dove era rimasta ferita all'orecchio, anche se era solo un graffio.
I due si recarono dai loro cari: Christina, Caleb e i genitori di Tris.
I genitori di Tris l'abbracciarono.
"Piccola mia torna presto, lo so che sei forte ormai. Sono sicura che potrai vincere!" disse la madre.
"Ti aspettiamo! Il nostro mondo ha bisogno di te!" aggiunse il padre.
"Tornerò vedrete!"
"Siete due intrepidi, allenati a situazioni davvero estreme. Siete quelli che hanno più probabilità di vincere, quindi non deludetemi!" disse Caleb.
Tris gli sorrise, allungando le braccia verso di lui.
"Almeno per una volta, fratello, abbandona la logica e vieni a darmi un abbraccio!"
Lui sorrise e l'abbracciò.
Fu poi il turno di Christina: era diventata la migliore amica di Tris.
"Amica mia, ti conosco bene, ne abbiamo affrontate tante assieme e questa arena non può fermarti"
Sembrava stesse dicendo altro ma si fermò nel vedere il volto cupo di Quattro.
"Ehi, non fare quella faccia, ovviamente mi riferivo pure a te!"
"Non é questo...pensavo che non é venuto nemmeno a salutarmi...non che io me lo aspettassi!"
"Stai parlando di tuo padre vero? Quattro io credo che..." tentò di dire Tris, ma lui la interruppe.
"Tranquilla Tris, era più che prevedibile!"
"Su col morale, pensa solo a tornare vivo con Tris e vi farò trovare un'ottima torta al cioccolato ad aspettarvi!" affermò Christina.
"Se la metti così dovrò vincere per forza per la torta!" disse lui con un sorriso.
Si salutarono, poi lui e Tris uscirono fianco a fianco.

"E' il turno del distretto 6! Ho l'onore di presentarvi Elsa e sua sorella Anna di Arendelle!"
Le due entrarono e si sedettero davanti a Caesar e la presidentessa.
"Elsa direi che tu sei una persona un po' speciale: hai dei poteri di ghiaccio non é vero?"
"Sì, ci sono nata. Ma la cosa non mi ha reso sempre la vita facile, ho passato quasi tutta la mia vita a nascondermi, per cercare di imparare a controllarli e per farlo sono stata lontana da tutti, pure da Anna. Non volevo fare del male a nessuno, figuriamoci a lei"
"E poi cosa é successo?"
"Un giorno, per sbaglio, ho usato i miei poteri davanti a tutti e ho diciamo congelato l'intero villaggio!"
"Situazione congelata!"
"Già" ridacchiò lei "Ma per fortuna mia sorella mi é venuta a cercare e dopo varie avventure alla fine é riuscita a sciogliere il mio cuore di ghiaccio col suo amore fraterno. Adesso, grazie a lei, ho imparato a controllare i miei poteri!"
"Davvero toccante! A questo proposito gli sponsor hanno molte domande per te. Prima di tutto chiedono se avresti preferito qualcun'altro al posto di Anna al tuo fianco nell'arena e in caso chi?"
"Assolutamente sì! Non voglio che a mia sorella succeda nulla, tra i tributi estratti del mio distretto avrei preferito Hans. Non avrei potuto fidarmi, ma avrei preferito mille volte lui al posto di qualcuno a cui tengo!"
"Molto onorevole da parte tua! Invece cosa faresti se un giorno ti ritrovassi senza poteri?”
“Ho questi poteri quasi da sempre, non nego che in passato delle volte ho desiderato di non averli ma ormai fanno parte di me e pensare di stare senza mi farebbe sentire come se mi mancasse qualcosa!”
“Gli sponsor chiedono pure se hai paura di poter fare del male accidentalmente a tua sorella, come é accaduto in passato"
"Questo no, oramai ho imparato a controllare i miei poteri...ma ho paura di perderla, ecco perché starò al suo fianco per tutto il tempo e la proteggerò, assicurandomi che nessuno le faccia del male!"
"Elsa, posso cavarmela anche da sola, non ti preoccupare! Pensa anche a te stessa nell'arena, non potrei mai sopportare di perderti!" si intromise Anna.
"Oh Anna, ci sono persone che partecipano a questo gioco che sono molto più esperte di noi nel combattimento. Tu non hai poteri, ma io sì: é mio dovere difenderti!"
"Bene, non so voi, ma io già mi sono innamorato di queste due sorelle! Starò male se vedessi una di voi morire nell'arena...quindi vedete di vincere! E a questo proposito, mostrate pure cosa sapete fare ai nostri sponsor!"
Entrambe si recarono nel reparto delle armi. Anna le osservò: in effetti la vita a palazzo non prevedeva l'addestramento con le armi, quindi non ne aveva molta dimestichezza. Ma in passato aveva scoperto di avere una buona dose di forza, così prese una mazza di legno e assestò un colpo forte e deciso alla testa di un manichino, immaginando fosse Hans. Lo fece perché pensò che la cosa l'avrebbe aiutata a colpire più forte e a quanto pare funzionò, perché la testa si piegò di lato.
"Complimenti sorellina!" disse Elsa "Ah, e una volta le ho visto stendere un ragazzo con un pungo...fossi in voi non la sottovaluterei troppo!" disse Elsa, rivolta agli sponsor.
"Ma ora viene il bello, Elsa mostragli cosa sai fare tu" la incitò Anna.
Elsa sbatté un piede a terra ed immediatamente il pavimento che la circondava si ricoprì di ghiaccio. Poi fece un gesto con le braccia e il ghiaccio si frantumò in mille pezzi, che al suo comando, si trasformarono in sottili fiocchi di neve, che fece ricadere dolcemente su se stessa. Era uno spettacolo davvero incantevole e ricevette non pochi applausi dal pubblico. Entrambe fecero un leggero inchino, in segno di saluto verso gli spettatori, poi andarono dai loro amici.
Erano venuti Olaf (il pupazzo di neve vivente, creato dalla stessa Elsa) e Kristoff.
Olaf sembrava sul punto di piangere, era decisamente commosso.
"Ragazze mi raccomando fate le brave!" disse singhiozzante.
"Oh Olaf, torneremo...promesso!"
Entrambe lo abbracciarono e il pupazzo di neve abbozzò un sorriso.
"Amo i caldi abbracci!"
"Anna, avrei voluto essere scelto io al tuo posto...non che io non mi fidi di te si intenda...ma saperti lì mi farà stare in ansia ogni giorno. Ho troppa paura di perderti!" affermò improvvisamente Kristoff.
Anna si alzò, fino ad incrociare il suo sguardo, poi gli prese le mani e gli disse: "Non devi preoccuparti, finché io e mia sorella staremo insieme, potremo affrontare tutto, me lo sento! Poi sai bene che sono una che non si arrende facilmente, no?"
"Bé, questo é poco ma é sicuro!" disse lui, sforzandosi di sorridere.
Lei ricambiò il sorriso e gli diede un leggero bacio.
"Aspettateci, torneremo entrambe e lo faremo il prima possibile!"
"Non aspetterò altro!"
Si salutarono e il ragazzo non staccò gli occhi da loro finché non le vide scomparire dietro gli spalti.

 
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 Angolo autrice:  Ecco finita la prima parte delle interviste! Ho deciso di dividerle a metà a causa della lungezza e per pubblicarlo prima delle mie vacanze. Scusate la lentezza nel postare questo capitolo, ma apparte che é stato faticoso da scrivere, ho avuto poco tempo per scriverlo a causa di un periodo un po’ tosto a lavoro!
Gestire 26 personaggi non é facile, cerco sempre di rispettare il loro carattere e di renderli il più introspettivi possibile. Ditemi voi se ci sono riuscita e se il capitolo vi é piaciuto!
Come al solito se avete consigli diteli pure! Cerco sempre di migliorare!
Se ci sono frasi che non vi sono chiare perché non conoscete alcuni personaggi, o se volete altre precisazioni su alcuni di loro, chiedete pure a me!

Cosa potete fare adesso:  Per il prossimo capitolo potete:

   - suggerire domande che volete vengano fatte ai singoli tributi rimasti durante le interviste (se vorreste chiedere o sapere qualcosa in particolare su di loro)
   - suggerire idee per l'arena, spiegando come sarebbe la vostra arena ideale per questa nuova edizione degli Hunger Games, chissà gli strateghi potrebbero prendere spunti da voi!
   - suggerire agli strateghi già delle trappole o ostacoli che vorreste che venissero posizionati nell'arena durante i giochi (potete inventare ostacoli, veleni, ibridi, trappole, ecc) oppure anche suggerire creature o ostacoli di vario genere presi dai mondi dei tributi scelti ( es: potete proporre creature o pozioni dal mondo Harry potter o altre cose dai mondi degli altri distretti estratti) insomma fate lavorare la vostra fantasia e perché no, anche il vostro lato diabolico! (potrete farlo anche in seguito)
Inoltre vi ricordo la pagina ufficiale Facebook
Per qualsiasi domanda o dubbio chiedete pure!

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