Haiku

di Manu_Hikari
(/viewuser.php?uid=1709)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kawaakari | Qualcosa da proteggere ***
Capitolo 2: *** Hanami | Finchè non capirai ***



Capitolo 1
*** Kawaakari | Qualcosa da proteggere ***


Kawaakari(1)

Qualcosa da proteggere


Quale dita toccheranno

in futuro

quei fiori rossi?

Matsuo Basho

(1644 – 1694)



"Non capisci , idiota? se adesso non la fermi, non ti perdonerà mai…”

Tormento, tentazione, supplizio. Sanguina la mia anima, come trafitta dagli stessi artigli che sento conficcati nel cuore.

InuYasha parla, senza sapere ciò che dice. Non può capire, non comprende questo affanno, questo peso che mi opprime.

E tu? 

Lo percepisci? Lo senti?

Di certo lo alimenti, alitando sulle fiamme del mio personale inferno.

Il vento mi racconta di te, della tua femminilità che fiorisce, delle tue risate cristalline, dei tuoi lunghi capelli fra le mie dita.

Mi crogiolo in questo continuo guardati, respirando i tuoi giorni passare, sul baratro di una fanciullezza che non c’è più.

E mi domando quando hai smesso di intrecciare corone di fiori per iniziare a intrecciare le tue dita tra i miei istinti, per confondere la mia razionalità e spingermi sull' orlo di questa follia. Mi lascio annegare nell'oscurità dei tuoi occhi, il tuo sorriso il mio unico appiglio.

Mi spingi ad odiarmi, a disprezzami per questo; per qualcosa che, pur rendendomi così simile a mio padre, è tuttavia l'unico aspetto che ho ostinatamente detestato di lui.

E ancora di più perché non riesco, non posso in alcun modo dirigere questa ostilità a te. Sei umana, eppure non sei come nessuno di loro.

Sarebbe più facile poter semplicemente lasciare a te la scelta; illudermi di poter accettare, senza oppormi, la tua volontà di vivere tra gli uomini, anziché seguire me.

“Come ti ho già detto,” sibilo a denti stretti, trattenendo il mio istinto di conficcargli bakusaiga nel petto “la scelta è solo sua.”

“Ma allora sei proprio imbecille!” replica InuYasha ignorando deliberatamente gli avvertimenti che gli sto lanciando con i miei occhi in fiamme. “Ma non capisci che lei farà solo quello che pensa sia il tuo volere?”

Parole che vorrei poter ignorare, a cui vorrei dare la stessa importanza che attribuisco a chi le sta pronunciando. Verità che vorrei mi lasciassero indifferente, e invece mi travolgono come una tempesta che si abbatte violenta sulle mie certezze, sradicate come alberi in balia dei venti. 

La mia anima si corrompe, il mio volere si piega dinanzi alla tua trasparente innocenza. Hai sempre pensato che io ti abbia salvato la vita, curioso cucciolo umano. Ma c'è un’altra verità, così ingombrante nella sua ovvia semplicità, ed è che sei stata tu a salvare me. Hai guarito la mia orgogliosa anima ferita e lo hai fatto con la tua rumorosa, seppur deliziosa, discrezione. 

Rispettosa del mio spazio, ma restando irremovibile al mio fianco. Anche quando ti ho dato la possibilità di andare, anche quando andare sarebbe stata la cosa migliore per te. 

Tu, coraggiosa umana, sei rimasta e ti sei rivelata l'eredità che mio padre aveva pensato per me fin dall'inizio. Sei sempre stata tu la mia cosa da proteggere.

E ora il vento leggero, che mi porta il tuo odore, sembra farsi gioco di me. Perchè lui, beffardo e infido, lui può già averti mentre a me è concesso solo di desiderarti.

 

***

 

(1) “L’ultimo riflesso di luce sull’acqua di un fiume al tramonto”. Una delle parole giapponesi intraducibili più suggestive in assoluto!

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice

Ciao a tutti.

Ecco l’ennesimo frutto delle distrazioni dalla mia long che, tranquilli, non è stata abbandonata a se stessa. Ho solo bisogno di tempo per connettere tutti i pezzi.

Le storie brevi sono decisamente più adatte a me che sono incostante...

Anyway, è un periodo in cui sono fissatissima con gli haiku e anche questa storia come gran parte delle ultime che ho scritto si ispira a questi componimenti brevi, ma intensi e pieni di poesia.

È una raccolta di 3 flash, che possono essere lette separatamente ma che insieme formano un racconto completo.

Indagheremo insieme i sentimenti di Rin e Sesshomaru post canon, come avrete intuito. I POV dei due protagonisti saranno alternati, quindi il prossimo capitolo sarà POV Rin.

Le tre flash sono complete, devo solo rivederle e pubblicarle.

Spero che vi piacciano e soprattutto che restiate con me fino al terzo capitolo perchè, sebbene sia soddisfatta di tutte e tre le flash, la terza è quella che mi ha emozionata di più mentre la scrivevo e ci tengo a sapere cosa ne pensate.

Vi ringrazio se vorrete lasciarmi un commento per farmi capire cosa ne pensate.

Un abbraccio e ci vediamo nei commenti.

Manu

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Hanami | Finchè non capirai ***


Hanami(1)

Finchè non capirai



L’allodola

canta per tutto il giorno,

ed il giorno non è lungo abbastanza.


Matsuo Basho

(1644 – 1694)



"Resterai qui, Rin. E' la cosa migliore per te."

Parole simili a una spada conficcata in mezzo al petto, che spezzano per sempre il mio cuore di fanciulla, spazzando via quella illusoria convinzione che sarei potuta restare per sempre al fianco di Sesshomaru-sama.

Vorrei urlare che no, non voglio restare, che non capisco come sia possibile pensare che possa scegliere altro che lui.

Ma invece lo guardo, teneramente asservita da quella premura che sembra riservare a me e me soltanto. Vesto il mio cuore con un'armatura di pazienza e rassegnazione. Accetto questa decisione, mormorando parole indefinite di un dissenso mal travestito da assenso. 

E non mi concedo neppure il lusso di versare una lacrima; sarebbe segno di una debolezza che Lui non potrebbe sopportare. 

"Torno presto, Rin."

Me lo dice ogni volta che va via. E io lo aspetto, con l'incrollabile fede di una sposa che attende il suo signore. 

“Sesshomaru-sama, Rin è triste quando andate via. Fino a quando continuerete a lasciarmi indietro?”

Vedo un’ombra attraversare i suoi occhi d’oro. Un’ombra sconosciuta, che mi trafigge il petto; si agita il mio cuore, in preda a questa sensazione nuova, dolorosa, totalizzante. Dove le trovo le parole per farlo restare? 

E poi il dolore si moltiplica, si espande e avvolge la mia anima. Che strano; sono questi occhi la fonte del mio male? queste dita tra i miei capelli? Gli artigli che mi solleticano il viso? Eppure, se anche lo fossero, non potrei rinunciarvi. Che mi prenda, mi torturi, mi avvinca. è il dolore più bello che io possa sentire.

Quel continuo spezzarmi e ricompormi, come cocci resi più preziosi da un rigo d’oro fra le crepe.

Trema per un attimo il mio Signore. Quell’ombra è più scura; che provi dolore anche lui?

Ma è solo un attimo, o forse la fantasia di questa fanciulla sciocca. Perchè svanisce, nel suo volto imperturbabile. 

E quella frase, sempre la stessa, ogni volta, che è speranza e rassegnazione. Miele e veleno per questo cuore.

“Finchè non capirai.”


***

(1) Questo termine si riferisce alla tradizione giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi. 




Note dell'Autrice

Eccomi con la seconda parte di questa mini raccolta.

Questa volta abbiamo il punto di vista di Rin, che vorrebbe opporsi al volere di Sesshomaru, ma non ne ha la forza. Lui è il suo Signore, e non ha altra scelta che affidarsi completamente a lui.

Manca solo il finale inevitabile di questa breve raccolta. Quale sarà il destino di queste due anime tormentate eppure intrecciate l'un l'altra?



Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4059633