Forgive us now for what we've done
I
And they're lining up to inspect you
«Signor Lupin, prego».
Remus osserva sorridente la segretaria; si chiama Marlie e l’ha fin da subito accolto con un sorriso gioviale.
Lui ha tentato di nascondere il mantello rattrappito accomodandosi nella stanza del direttore.
«Signor Lupin, sono il direttore della sede» dice un tipo corpulento.
Remus allunga la mano, ma l’altro non si schioda dalla poltrona di pelle.
«Ho letto il suo curriculum. Ineccepibile» dice.
Remus sorride speranzoso.
« Ma non può chiedere, a causa della sua condizione di occupare una posizione del genere. Le chiedo di allontanarsi» dichiara schietto.
La sera Remus singhiozza rannicchiato; Marlie non l’ha nemmeno salutato.
II
(I once was blind but now I see)
Quanto possono essere piccole quattro mura?
Il tempo sembra non scorrere mai, oppure è passato così in fretta che nemmeno si è reso conto.
Dietro le sbarre il cielo è terso.
Sirius non sa nemmeno che giorno sia; ricorda solo che dovrebbe in qualche modo morire per poter mettere fine a tutto.
Sì, sarebbe la scelta più giusta.
Quando i Dissenatori non banchettano con i pochi brandelli che rimangono della sua anima, Sirius ricorda Harry.
E quando ricorda quel fagotto caldo qualcosa lo sveglia e a quel punto la rabbia lo divora e sa che deve uccidere il ratto schifoso.
III
My dear, my darling one
The cleaners are coming, one by one
Lily sente l’esatto momento.
L’esatto momento, quando il corpo di suo marito cade con un tonfo a terra.
Non c’è modo di descrivere l’urlo che cresce dentro e continua a stringere febbrilmente Harry che non ha capito niente.
James, il suo James.
E l’urlo fuoriesce potente e i suoi passi stanno marchiando le scale condannando a morte il suo Harry.
«Tesoro mio» sussurra, il viso rigato dalle lacrime.
Alla fine sono stati traditi.
Il dolore la pervade come mille spilli soprattutto al pensiero di quanto avrà sofferto il suo James davanti alla verità dei fatti.
Ma suo figlio deve salvarsi.
IV
Poor old Jim's white as a ghost
He's found the answer that we lost
Da bambino, James ha sempre avuto paura del buio.
Prima di accucciarsi sotto le coperte, fino a quando Sirius non ha occupato la parte destra della stanza, si è diretto a controllare se la porta è chiusa bene.
Quella sera invece è spalancata e James non ricorda di averla lasciata in quel modo.
Il respiro manca, un tonfo freddo preme sullo stomaco quando capisce che li ha trovati e che uno dei suoi migliori amici li ha traditi.
Le sue uniche ragioni di vita sono al piano di sopra ignare e la sua bacchetta, chissà?
James non ha più paura.
V
We're older now, and the light is dim
«Edgar si è salvato» dice Sirius tenue.
James annuisce con uno sguardo perso chissà dove; Lily traffica da mezz’ora con la teiera.
«Mi hanno detto che ci sono voluti cinque.
Cinque per ucciderli. Fabian e Gideon hanno dato man forte» continua Sirius.
Davanti agli occhi i due fratelli visti qualche giorno fa, che per tutto il tempo hanno scherzato sulle donne abbordate alla Testa di Porco.
«Se Silente…» inizia Remus.
«Silente sa quello che fa!» l’interrompe James che in quel mondo precario prova a mantenere salda l’unica sicurezza che possiede.
«Ne sono certa, tesoro» sussurra Lily stringendolo.
Rimangono sguardi persi.
Note.
Seconda parte della raccolta flash dedicata al tragico 31 ottobre. Ci tengo a ringraziare a tutti voi che avete letto, domani l'ultima parte <3
*La canzone è sempre O'Children.
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