Amava i dinosauri

di Alice Goffredi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riflessioni ***
Capitolo 2: *** Dinosauri ***
Capitolo 3: *** Appuntamenti ***



Capitolo 1
*** Riflessioni ***


"Perché non l'ho fermato ?!?" aveva urlato Sana distesa nel suo letto, mentre ripensava a quello che era successo nel giardino di casa sua, nemmeno due ore prima. La festa che aveva organizzato era stata un successo. Lei e i suoi amici si erano divertiti tantissimo ! Ma soprattutto era finalmente riuscita a regalare un compleanno come si deve ad Heric e aveva pure azzeccato il regalo giusto per lui: un modellino di dinosauro molto simile a quello che suo padre gli aveva donato quando era ancora piccolo. Insomma, una serata indimenticabile ! Già... E quello che era successo dopo lo era ancora di più. Alla fine della festa, infatti, dopo che tutti se ne erano andati, Sana aveva intravisto Heric nel giardino di casa sua chino sulla neve e lo aveva raggiunto. Lui le aveva mostrato un piccolo pupazzetto di neve molto carino che aveva fatto per lei. Forse per farsi perdonare del fatto che non le aveva portato un regalo ! Lei lo aveva ringraziato e poi lui, fissandola intensamente negli occhi, all'improvviso si era avvicinato e, afferrandola per le spalle, l'aveva baciata sulla bocca. Di nuovo ! Ma stavolta era diverso... era tutto diverso ! Durante la gita scolastica, lei era stata presa alla sprovvista e, dopo il bacio, si era infuriata tantissimo. Ma questa volta, oltre al fatto che avrebbe benissimo potuto scostarsi e non l'aveva fatto, lei si era resa conto che quel contatto di labbra le aveva fatto battere forte il cuore. Quello era stato il suo primo vero bacio e per tutte le vacanze natalizie aveva continuato ad arrovellarsi il cervello, chiedendosi perché non aveva impedito ad Heric di baciarla. Per fortuna in quei giorni non c'era la scuola, altrimenti Sana non avrebbe saputo come comportarsi con il suo compagno di classe. Eppure, quei momenti di riflessione le erano serviti a fare chiarezza sui suoi veri sentimenti e, all'inizio dell'anno nuovo, si era resa conto che doveva smetterla di mentire a sé stessa. Lei era innamorata di Heric da un bel po' ! Semplicemente non si era accorta di esserlo. Chissà se anche lui provava lo stesso per lei ? Probabilmente sì. Altrimenti perché mai l'aveva baciata ? Insieme a tutti questi interrogativi era arrivato anche il giorno di tornare a scuola. Sana era tesa come non mai. Era felice di rivedere tutti i suoi compagni ma tremava al pensiero di rivedere Heric. Non si erano più visti dopo quel bacio e probabilmente qualcosa nel loro rapporto sarebbe cambiato. Mentre parlava con le sue amiche di come avevano trascorso le vacanze, ecco che Heric era entrato in classe. A Sana parve di sprofondare. Lui, indifferente, si stava dirigendo verso il suo banco ma, quando lei lo ebbe di fronte, decise di scatto di comportarsi come sempre e, alzando la mano, disse solo un flebile "ciao". Lui, che nel frattempo si era fermato, rispose al saluto allo stesso modo. Poi, forse ripensando al loro bacio, aveva chinato il capo imbarazzato. Sana, altrettanto a disagio, aveva rivolto lo sguardo altrove e tutto era tornato come prima, anche se probabilmente i compagni avevano intuito che c'era qualcosa di strano tra loro, visto che continuavano incessantemente a fissare entrambi. Le lezioni erano cominciate e per tutto il resto della mattinata, Heric e Sana erano stati il più lontano possibile l'uno dall'altra e i loro sguardi non si erano più incrociati neppure per un secondo. Alla fine della scuola, Sana, come sempre, faceva un pezzetto di strada con le sue compagne. Anche quel giorno, uscita dall'edificio, Sana stava chiacchierando con la sua amica Alissa e con il ragazzo di quest'ultima, Terence, che tra l'altro era il migliore amico di Heric. "Tornare a studiare dopo tanti giorni è sempre faticoso !" disse Sana esausta. "Ci credo. Per una somara come te !" la punzecchio' Terence. "Spiritoso !" rispose Sana ironica. "Io ho ripassato tutte le materie anche durante le vacanze !" aggiunse Alissa. A Sana erano mancate quelle chiacchiere con i suoi amici e, distratta dalla discussione tra Margaret e George su chi avrebbe dovuto andare interrogato in storia l'indomani, non si era accorta che ad attenderla fuori dal cancello della scuola c'era Heric, con un piede appoggiato sul muretto. Forse era sgattaiolato fuori dalla classe prima di tutti gli altri. D'altronde tendeva sempre ad isolarsi dal resto del gruppo.

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Capitolo 2
*** Dinosauri ***


Sana, intenta a colpire sulla testa Terence con il suo martelletto di plastica, all'improvviso si sentì tirare per un braccio. Restò sconvolta nel vedere il suo compagno. Si fermò; "Heric !" disse. Lui, imperturbabile, le afferrò una mano e iniziò a trascinarla via. "Andiamo !" le disse. Lei, continuando a camminare, aveva cominciato a sbraitare e a dimenarsi come al solito. "Heric ! Cosa fai ? Fermati ! Dove mi stai portando ?" urlava confusa. "Ti accompagno a casa." disse lui senza guardarla. All'improvviso sul volto di Sana si dipinse uno splendido sorriso. Si voltò e salutò i suoi amici: "A domani ragazzi !". "Finalmente il tuo amico Heric si è deciso !" disse Alissa. "Pare proprio di sì." rispose Terence. Per tutto il tragitto, Sana ed Heric non spiaccicarono parola. Lei era felice ma si chiedeva cosa significasse il gesto Heric. Voleva forse dire che lei era la sua ragazza ? Giunti davanti a casa di Sana, si erano fermati e lei aveva parlato per prima: "Grazie, è stata una bella passeggiata !". "Mi saluti così ?" aveva chiesto Heric. "Come dovrei salutarti ?" chiese Sana, ingenua come sempre. Non esisteva una ragazza più ottusa di lei. "Lascia stare..." disse Heric rassegnato. "Allora a domani !" Sana si era voltata dirigendosi verso la porta di casa sua, quando all'improvviso udì di nuovo la voce di Heric: "A proposito di domani...sei libera nel pomeriggio ?". All'udire quelle parole, Sana si era immobilizzata, mentre Heric aveva ripreso a parlare: "Vorrei farti vedere un posto !"' Sana era ancora più confusa di prima. Uscire loro due da soli ? E quello ? Era forse un appuntamento ? Poi, per caso, il suo sguardo si diresse verso il giardino, nel punto esatto in cui si erano baciati e all'improvviso tutto le fu chiaro: lui che la baciava...lui che la riaccompagnava a casa...lui che le chiedeva di uscire... Quello era un modo intrinseco per chiederle di essere la sua ragazza ! Lei, senza voltarsi, aprì bocca: "A che ora ?". Non poté vedere la reazione di lui a quelle parole. Sentì solo dire: "Ti passo a prendere alle cinque !". E poi sentì il rumore dei passi di lui che si allontanava. Lei entrò in casa con il cuore colmo di gioia, chiuse la porta alle sue spalle e si rese conto che non era mai stata così felice. L'indomani, stranamente, lei era stata puntualissima e alle cinque meno un quarto, era già pronta. Forse anche lui non vedeva l'ora di incontrarla poiché alle cinque meno dieci busso' alla porta di casa sua. Come il giorno prima, il tragitto fu silenzioso, ma se prima Sana si chiedeva cosa provasse Heric, adesso voleva solo sapere dove la stesse portando. Dopo venti minuti giunsero a destinazione e Sana si accorse che lì era stata allestita una mostra sui dinosauri. E all'improvviso capì tutto. Una volta Terence le aveva raccontato che l'unica volta in cui Heric da piccolo aveva ricevuto un regalo da suo padre, era stata durante una mostra sui dinosauri. Quella era stata l'unica dimostrazione d'affetto da parte del suo genitore e la sola volta in cui lui si era sentito parte di una famiglia. Quindi, con quel gesto, in un certo senso, era come se lui le stesse dicendo che adesso anche lei faceva parte della sua famiglia. Improvvisamente gli occhi di Sana si riempirono di lacrime. Heric lo notò: "Cos'hai ?" le chiese. "Nulla..." rispose lei, nascondendo le lacrime. Era stata la giornata più bella della sua vita. Adesso anche lei amava i dinosauri !

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Capitolo 3
*** Appuntamenti ***


Quando finirono di vedere la mostra, Sana divenne un po' triste. Caspita il tempo era volato ! Ma almeno non c'era più tensione tra lei e il suo ragazzo...suonava così strano dirlo ! Sulla via del ritorno, infatti, lei ed Heric camminavano tenendosi per mano "Ti va se domani pranziamo insieme a scuola ?" "Sì." le rispose Heric. "Potremmo anche fare i compiti insieme a casa tua nel pomeriggio" gli propose lei. Heric sogghigno' "Non sarà solo una scusa per farmi risolvere i tuoi esercizi di matematica ?. "Ma no ! È una scusa...ma per stare insieme !" disse Sana sorridente. "Sarà..." sbuffo' lui. Era stato un bellissimo pomeriggio eppure Sana sentiva che le mancava ancora qualcosa. Non sapeva esattamente cosa ma voleva rendere quel giorno indimenticabile. Arrivati sotto casa sua, Heric stava immobile e, come sempre, non spiaccicava parola. "Ti ringrazio per oggi !" cominciò Sana. "Mi sono divertita tantissimo..." aggiunse. Ma lui non parlava. "Io..." provò a dire lei, ma non riuscì più a continuare e l'imbarazzo prese di nuovo il sopravvento. Così Sana decise di usare lo stesso metodo di Heric. Stavolta lo avrebbe salutato come si deve e gli avrebbe confessato ciò che provava con i gesti, esattamente come faceva lui. Si alzò in punta di piedi, chiuse gli occhi e posò un delicato bacio a stampo sulle labbra di Heric. Fu un attimo. Poi si voltò e fece per andarsene. Ma lui, incredulo per quello che lei aveva appena fatto, si svegliò come da un sogno e all'improvviso la afferrò per un braccio per farla voltare. Allora iniziò a guardarla profondamente negli occhi. Quello sguardo la stregava... Poi, di scatto, Heric avvicinò il suo viso a quello di Sana e le diede un lungo bacio in bocca, non a stampo ! Quando si staccarono, lei era imbarazzatissima. Non ebbe il coraggio di guardarlo. Rossa come un peperone, corse verso casa sua con il cuore che le batteva a mille. Con loro non servivano le parole ! Quando lei lo aveva baciato era stato come se gli avesse detto "Ti amo" e lui, baciandola in quel modo come risposta, aveva voluto dirle "Io ti amo ancora di più". Non riuscì a dormire quella notte. Non sapeva perché ma non vedeva l'ora di andare a scuola l'indomani. Forse perché ad aspettarla fuori casa ci sarebbe stato un bel ragazzino biondo con un'aria cupa ma un cuore d'oro appassionato di dinosauri !

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