Una fata dai capelli turchini (A Onward's story)

di Raphaelgirl87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima parte ***
Capitolo 2: *** Seconda parte ***
Capitolo 3: *** Terza parte ***



Capitolo 1
*** Prima parte ***


Prima settimana alla stazione di polizia di New Mushroomton- Agosto 2007


Se credo nella magia?

Forse qualche giorno fa, avrei detto di no.

È vero che i miti e le leggende di questa terra parlano di un era dove la magia era di uso comune e chiunque la usasse era benvoluto e trattato con rispetto.....

Ma ormai sono anni che non si usa più magia in queste lande e io sono sempre stato un tipo molto pragmatico che credo solo a quello che vedo.... anche scherzoso  eh.....Tipico di noi centauri, tipi tosti, sempre pronti all avventura, ma anche dei gran simpaticoni.... sempre pronti alle battute, agli scherzi.....

La mia battuta preferita, il mio cavallo di battaglia è:"Lavori sodo? No lavoro alla coque"....Fa veramente sbellicare, credetemi, ridono tutti.....

Beh quasi tutti....

Ok, torniamo a noi.

Dunque dicevamo, se credo o no nella magia.....

Bene, oggi credo di essermi ricreduto....

Oggi ho potuto assistere alla magia più potente del mondo, quella dell amore.

Era la fine del mio turno di lavoro e mi stavo recando a casa, fischiettando uno dei miei motivetti preferiti.....mi sono appena trasferito in questa piccola città molto carina.....con tutte queste casette a forma di fungo.....Non abito lontano dalla stazione di polizia e quindi mi piace camminare per poterla scoprire e orientarmi sempre meglio....quando l ho vista.....

Ho visto la donna più bella del mondo.... Era un elfo come specie , ma tanto era bella che pareva quasi una fata ....Una fata dai lunghi capelli turchini....

Una fata in visibile panico attorno alla sua macchina parcheggiata vicino al marciapiede, mentre cercava con disperazione qualcosa tutt' attorno....

"Posso aiutarla?" Le domandai con gentilezza, e quando lei si girò notai due cose incredibili e bellissime, anche se diverse....

La prima, sono i suoi stupendi occhi scuri....

La seconda, il suo pancione da evidente stato di gravidanza.

"Si, grazie agente....sono disperata non trovo più le chiavi della mia auto .... E mi serve, mi serve disperatamente l auto....Devo andare da mio marito in ospedale....."

"Suo marito? È successo qualcosa?" Domandai preoccupato e lei rispose scuotendo la testa, gli occhi pieni di lacrime....

"Ha il cancro.... stadio terminale....."

Fu come se mi dessero un colpo, proprio qui, dietro la nuca....Una notizia terribile..... Mi si ghiacciò il sangue al pensiero di quella splendida donna, che sarebbe rimasta sola con un bambino piccolo da crescere....

"Mammina?"

Mi correggo, due bambini....dentro la macchina spunta il musetto di un piccolo elfo che mi guarda stupito....

"Chi è lui, mamma?"

" Un signore gentile, amore, sta aiutando la mamma a cercare le chiavi...." Gli rispose la fata con dolcezza.... Annuii e mi presentai

"Mi chiamo Colt, campione, e tu?"

"Barley, e nella pancia della mamma c e il mio fratellino, Ian"

"Che bei nomi....Ora non preoccuparti, che troviamo le chiavi della mamma...."

Ma non potei esaudire ciò che dissi, perché le chiavi,nonostante minuziose ricerche non saltarono fuori.....

Una situazione complicata.

E la vidi l angoscia di quella donna, appoggiata alla porta della sua vettura, mentre cercava disperatamente di fare mente locale.... Era stanca e sopraffatta da tutto ciò che le sta accadendo.... Stava a me aiutarla ....

"Signora, eh...."

"Lauriel, mi chiamo Lauriel...."

"Ok, Lauriel, ascolti, la porto in ospedale con una vettura della polizia.... Metteremo la sirena accesa, arriveremo in un batter d'occhio.... Così,nel frattempo, va da suo marito e ,chissà, magari le viene in mente dove sono le chiavi.....",

"Oh no, no- si scherní lei- grazie non posso approfittare...."

"Non sta approfittando di niente....lo faccio con piacere....mi faccia fare solo una telefonata veloce...."

Dopo una chiacchierata rapida col mio capo, in cui spiegai la situazione e lui mi accordò il permesso, mi rivolsi verso di lei sorridendo 

"Tutto a posto, Lauriel,possiamo andare, lei e il bambino venite pure con me alla stazione, ci daranno una macchina....,"

"Mamma! Mamma! Andiamo con la macchina della polizia? Per davvero? Dimmi di sì, ti pregoooooo!" Domandò il piccolo Barley alla mamma con molta impazienza....Lei sospirò, poi finalmente sorrise e mi guardò con riconoscenza:

 "La ringrazio, davvero tanto..... Mi scusi per il disturbo ,davvero...."

"Non disturbate assolutamente. .... Coraggio, vieni campione! Ti faccio accendere la sirena!"

"Siiiiii!" Esultò il piccolo, mentre, prendendo la mano della mamma, trotterellò contento in direzione della stazione.....


L ospedale, lo confesso, non è il mio posto preferito al mondo. Tutto quel profumo di disinfettante, alcol....è nauseante....inoltre c e una linea sottile tra la vita e la morte, quel confine che neanche la magia può oltrepassare e mi rende un po' ansioso.....Che io sappia, anche quando si poteva praticare, la magia ha regole ben precise..... 

Non so può riportare qualcuno in vita, salvo rare, rarissime eccezioni e per poco, pochissimo tempo.

E non si può guarire da tutte le malattie, purtroppo.

Credo che Lauriel lo conosca molto bene questo concetto quando, asciugandosi le lacrime, entrò nel reparto di oncologia.... Nonostante la mia ansia, fui felice di essere li e di averla accompagnata.... È stata la cosa giusta da fare....

"Non voglio che Wilden mi veda piangere.....non so quanto tempo abbiamo insieme....mi deve vedere sempre col sorriso....."

Annuii, con rispetto profondo davanti a tanto coraggio.... Ho sempre amato le donne, hanno una nomea orribile di sesso debole, totalmente falsa..... È solo grazie al loro coraggio che il mondo sta in piedi....

Il corridoio che imbroccammo a un certo punto finí, davanti alla stanza 26.

"Come il giorno del nostro matrimonio.....che ironia, eh?" Disse Lauriel commentando quel numero, rivolgendosi poi in seguito al suo piccolo....

"Barley, te la senti di vedere papà?"

Il piccolo al suo fianco annuií vigorosamente

"Lo sai ,vero ,che ha tutti quel tubicini perché lo aiutano a stare bene, vero? Non devi avere paura!"

Il piccolino di nuovo annuii;"Si, lo so, mamma, sono tubicini magici, servono per fare guarire papà, vero?"

"Chi lo sa, amore...." Gli sussurrò la mamma, con la voce rotta dal pianto, mentre bussò con delicatezza alla porta. Provai un infinita tenerezza per quella sua pena che sicuramente non ha scelto, per come sta cercando di proteggere il suo bambino.....

"Si, chi è?" Una voce maschile flebile e gentile risuonò nell' interno della stanza 

"Wilden, siamo noi!"

"Amori miei, entrate!"

Mi ritirai rispettosamente, restando sulla porta della camera, lasciando entrare mamma e figlio che si recarono vicino al letto del loro caro marito e padre.....

Sbirciando dal punto dove ero, potevo tranquillamente vedere la sua magrissima figura, che quasi si perdeva dentro il biancore del letto, con due occhi buoni e un viso scavato....Una fisionomia molto diversa da quella che Lauriel mi ha fatto vedere in foto in auto, dove li invece quel signore era ben piazzato e col viso contornato da una lunga barba nera...

Vidi Wilden fare una carezza al pancione e dare un bacio alla moglie e al figlio, che rimase un po' distante, guardando con diffidenza quei tubi che partivano dal corpo del padre ed erano collegati a tante macchine, ognuna con un suono diverso, restando fermo vicino al letto del papà.... Povero piccolo, pensai tra me e me.....Un comportamento così è innaturale....Un bambino così piccolo, dovrà avere all incirca tre anni non di più, dovrebbe pensare solo a giocare e divertirsi....non dovrebbe assistere al declino di un genitore ....

"Hey campione- gli sussurrò il papà - vieni qui, voglio farti vedere una pozione magica"

"Davvero?" Domanda Barley avvicinandosi al letto 

"Ma certo! Vedi questo liquido?? Serve per ripulire il sangue al papà e cacciare via tutte le cellule cattive! Così il sangue di papà tornerà a essere magico!"

"Davvero papà?"

"Certo che si....ma ora è la mamma che deve fare una bella magia.....deve rendere questo papà di nuovo bello e profumato! Mi aiuti a lavarmi tesoro?"

"Certo amore....." Rispose Lauriel, recandosi successivamente in bagno per riempire una catinella d acqua, rispondendo velocemente a una chiamata sul telefono, mentre Wilden si accorse della mia presenza, ma prontamente Barley gli spiegò tutto 

"Papà lui è Colt, mamma ha perso le chiavi della macchina e lui ci ha fatto salire sulla macchina della polizia! Ho fatto suonare la sirena!Ninonino....."

"Che bello amore.....ma non stia li sulla porta, venga avanti....." Disse Wilden, invitandomi a entrare nella stanza....Tentennai un attimo, non è da me disturbare momenti così speciali..... Ma mi sembrò scortese anche rifiutare....così entrai.....

"Non voglio disturbare, ho solo fatto il mio dovere....."

"La ringrazio moltissimo, invece, dell' aiuto che ha dato a mia moglie.....Le sono molto grato...." Mi disse Wilden, porgendomi una mano che strinsi cordialmente 

"È stato un piacere...." Rispondo  sinceramente mentre Lauriel uscì dal bagno con una bacinella piena di schiuma 

"Scusami Wilden.... Mi ha chiamato ora mia sorella, ho lasciato le chiavi al supermercato poco prima di venire in ospedale....non so cosa mi è passato in testa...." 

Lauriel scuote la testa abbassando lo sguardo, rialzandolo solo quando il marito le fa una dolce carezza 

"Tesoro.... è perché stai facendo tanto per tutti noi tre.....Non crucciarti, anzi....grazie sempre di tutto...."

Lauriel gli sorrise, debolmente, per poi rivolgersi a me:" Colt, grazie davvero dell' aiuto, dopo passa mia sorella a prenderci per riportarci dove abbiamo parcheggiato la macchina...."

Le sorrisi e capii che era giunto il momento di congedarmi.... Era giusto,quella famiglia meritava di poter restare nella loro intimità.....Salutai tutti e promisi a Barley un altro giro in auto della polizia, mentre mi avviai verso la porta della stanza.... Non potei non notare però, dalla finestra del corridoio che dava proprio sulla loro camera, una scena di infinita tenerezza: Lauriel che, visibilmente appesantita dal suo pancione, deterse la pelle del marito con estrema cura, facendo attenzione a non dare ulteriore disturbo a quel corpo già molto provato....le sue mani si muovevano con delicatezza, mentre il marito scherzava e rideva sia con lei che col piccolo, con una dignità immensa, vista la condizione terribile in cui si trovava, e che ammirai molto.

Finito il lavoro di pulizia della parte superiore del corpo, Lauriel cercò nell' armadio vicino al letto un canottiera e una maglia del pigiama pulite e, sempre destreggiando tra cavi e flebo varie, rivestì il marito con attenzione.....infine prese dal cassetto un barattolo di crema per il viso, col quale prese a idratargli il volto, con piccoli movimenti delle mani circolari....

So che non sono affari miei, anzi temo di aver fatto la figura del guardone....ma era così bello, pur in quella sofferenza enorme, poter vedere come in quella famiglia regnasse amore puro.... Avete presente quando fuori ci sono le nuvole grigie in cielo, dopo la pioggia? La gioia che provate quando vedete un raggio di sole che improvvisamente fa capolino da quelle nubi? Ecco è esattamente ciò che ho provato io in quel momento....

Mi girai e mi allontanai nel corridoio davanti a me proprio mentre il piccolo Barley chiese al padre:

"Papà, ma quando ti ricresce la barba?"

E il padre, con un tono di dolce rassegnazione, rispondergli:

"Spero presto, tesoro. Spero presto"






 

 











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Capitolo 2
*** Seconda parte ***


Terza settimana alla stazione di polizia di New Mushroomton 

Agosto 2007


In certi giorni, vivere in un posto di mare meraviglioso........l aria fresca che viene dall Oceano mitiga molto la canicola di questi giorni d estate qui a New Mushroomton....

Ma nulla mi diede più l effetto di una brezza rigenerante come rivedere Lauriel al supermercato....mi accorsi immediatamente di lei, impossibile non notare i suoi lunghi capelli azzurri raccolti in una treccia e il suo adorabile pancione racchiuso in un bel vestito a fiori....

Fui indeciso se salutarla o meno, ma fu lei a rompere il ghiaccio:"Agente Colt!"

"Buon pomeriggio Lauriel!- Salutai cordialmente -Un gran caldo, oggi, eh?"

"Eh sì, abbastanza, difatti mi sto sbrigando a fare due commissioni mentre Barley è da mia sorella .....per poi tornare da Wilden....." Appena nominò suo marito un ombra scura le passò davanti agli occhi ....Non potei non notare un fascio di rose rosse, dentro il carrello della spesa....

"Me le ha chieste lui....sa per rallegrare la stanza..... Lui ama tantissimo i fiori...."

Annuii, mentre in coda alla cassa, pagammo e uscimmo fuori..... Casualmente ci accorgemmo di avere l auto parcheggiata nella stessa via quindi facemmo un pezzo di strada insieme....

"La ringrazio ancora per quella volta che ci ha accompagnato,  davvero, mi è stato di grande aiuto...." Mi disse lei con gentilezza e io mi strinsi nelle spalle, schernendomi:

"È stato un piacere, davvero..... non deve ringraziare.....Allora .....quando nasce il piccolo?" Domandai gentilmente e lei rispose sorridendo, accarezzando la pancia:

"Sono appena entrata nell ottavo mese, indicativamente per fine settembre massimo inizio ottobre.... Sa, il nostro primo figlio lo abbiamo cercato, Ian è stato una sorpresa enorme....ma siamo stati felici, alla fine stavamo parlando di allargare la famiglia.....Poi Barley è contento di avere un fratellino, non vede l ora di insegnarli a nuotare e ad andare in bici!" Disse Lauriel sorridendo e io incalzai: "Si, si vede che è un bravo bambino....."

"Fin troppo, visto cosa stiamo passando.... - rispose quella donna bellissima simile a una fata- è molto vivace ....e adora qualsiasi cosa che ha a che fare con la magia....mi fa una testa così. ...del resto suo padre è un mago....."

"Un mago? Veramente?" 

"Eh sì..... Non esercita più tanto.....perché ormai anche la magia non è più tanto usata....e un po' per..... Beh, lo sa..... È assurdo .....tutta la magia del mondo.....e niente che possa darmi un ora in più con mio marito....." Disse Lauriel con voce insolitamente triste ma la nostra bella conversazione venne interrotta dallo squillo del suo cellulare al quale rispose prontamente:

"Si, pronto.....Si, sono la signora Lightfoot,mi dica...."

Fu come un lampo improvviso nel cielo.....vidi Lauriel impallidire e appoggiarsi al muro....la voce ridursi a un lieve sussurro

"Come.....come è.....va bene ....va bene.....ma ora? Ora come sta? Va bene ....va bene ....arrivo, si grazie..... arrivo. ...."

"Che succede?" Domandai preoccupato, mentre la vidi appoggiare la schiena al muro, respirando affannosamente, pallida come un cencio.....

"Arresto respiratorio....."

"Come????"

"Wil....Wilden ha avuto un arresto respiratorio....."

"Oh, no!"

"L hanno.....L hanno stabilizzato.....oh mamma....Oh mamma....."

Non mi sono neanche accorto di aver preso una delle sue mani e di averla stretta, mentre Lauriel cercava di calmarsi, tenendo la pancia con l altra mano.....Non andava bene....Non andava bene per niente..... Dovevo fare qualcosa, Lauriel si doveva calmare, altrimenti sarebbe finita anche lei in ospedale .....o peggio ancora il bambino sarebbe nato prima del tempo....

"Lauriel, la porto da Wilden. Subito"

"No,no, io..... no.....Ho già approfittato della sua bontá una volta.....Ora mi calmo e vado" disse Lauriel scuotendo la testa, ma noi centauri siamo teste dure.....non molliamo mai di un millimetro.....

"No, lei non è in condizione di guidare.....non vuole che usiamo la mia auto? Bene, useremo la sua e guido io!"

"E....come torna a casa....."

"Prenderò un pullman....Lauriel la prego....pensi a Wilden....si faccia aiutare.....lo faccio con piacere..... davvero....."

Lauriel mi guardò in quel momento.....Mi guardò per un lungo istante con due occhi carichi di dolore che mi trafissero.....Se erano belli così quegli occhi così, con quel velo di tristezza, chissà come potevano essere belli quando erano felici..... Poi la vidi annuire debolmente.....

"Lei è sempre così buono con me, agente....."

"Sono un poliziotto- le rispondo sorridendo orgoglioso, perché amo follemente il mio lavoro - facciamo quello che è giusto fare, sempre.....Coraggio, la aiuto ad alzarsi..... Andiamo subito in ospedale....."


"Di nuovo in ospedale, la mia adorata nemesi" pensai con una punta di lieve sarcasmo..... Ho visto più ospedali in due settimane che in tutta la mia vita.... Ma quella donna mi ha colpito così nel profondo che non ho potuto non pensare che anche stavolta ero nel posto giusto al momento giusto.....

Almeno lo pensai finché non entrammo in stanza da letto e non vidi Wilden....sentii un brivido lungo la schiena..... 

Quella figura scarna e magra di due settimane fa continuava letteralmente a scomparire sempre più in quel letto bianchissimo, gli occhi ridotti a fessure che quasi scomparivano dietro la maschera d ossigeno sul volto.....

Lauriel quasi non riuscì a parlare, immobile vicino al letto del bambino, con i fiori in mano, quasi un anticipo di ciò che sarebbe purtroppo avvenuto....., così piccola, eppure così gigante per restare lì e resistere senza cadere, senza morire lì sul colpo di dolore..... 

"Wilden....." Riuscì a dire alla fine con un sussurro....il marito aprì gli occhi appena e si illuminò nonostante tutto alla vista della moglie 

"Lauriel.....mio....bocciolo di rosa..... Buon pomeriggio, Colt....."

Risposi al saluto ma subito Lauriel incalzò"Cosa è successo..."

"Sai.....ti devo chiedere scusa.....ti ho pensato.....e ancora.....dopo tutti questi anni.....mi tolgi il respiro....." Disse Wilden abbozzando un lieve sorriso.....ma l espressione sul volto di Lauriel cambiò repertinamente dalla tristezza alla rabbia

"Non c e niente da scherzare Wilden....." Sibilò la donna a denti stretti causando subito lo sconcerto del marito 

"Lalu....."

"Non c e niente da scherzare, Wilden!" Disse Lauriel incalzando, e afferrando al volo una sedia per sedersi e crollare di peso.....La situazione stava diventando pesante....Con la scusa di andare a prendere una bottiglia d acqua, visto il quasi svenimento di prima, lasciai la stanza giusto in tempo per sentire Lauriel dire al marito:"Devi sempre scherzare, su tutto, Wilden! Bene, scusa tanto se non trovo niente dal.ridere nel fatto che stai morendo, che resterò vedova, che abbiamo.un bambino che resterà orfano.e uno che nemmeno ti.conoscera!"

A quelle parole anche il tono di voce del marito cambiò....Lo so, davvero, dovrei farmi i fatti miei....ma non potei non girarmi e guardare dal vetro del corridoio quel uomo alzarsi seduto, con una forza che non pensavo neanche più avesse, e, guardando la moglie, rivolgersi a lei con tono rispettoso ma autorevole:"Cosa pensi, Lauriel, che io mi stia divertendo? Che mi piaccia stare qui, a farmi rivoltare come un calzino, a sentire sempre i soliti bollettini medici senza speranza, sapendo che devo morire e che non so neanche quando accadrà? Che non so quando sarà l.ultima.volta che potrò baciare Barley o vedere il tuo sorriso? Che Ian non saprà neanche che faccia avrò? Darei tutta la magia che ho, tutta fino all' ultima goccia, per un ora in più con te!"

Mi girai, sentendo davvero di aver invaso un territorio che non dovevo, e mi recai alle macchinette sentendo provenire da quella stanza.il.suono dei singhiozzi di Lauriel. Purtroppo non è riuscita a mantenere la promessa. E non la biasimai per niente.



Decisi di prendere la via più lunga per rientrare in reparto, per lasciare ai due coniugi la possibilità di chiarire senza il rompiscatole di mezzo, ma dovetti alla fine rientrare in oncologia.....Camminai piano e senza fretta e appena giunsi in prossimità della stanza, capii che il mio scrupolo era funzionato....

Wilden,leggermente rialzato sul.letto, stringeva.tra le sue braccia Lauriel, che si stava asciugando quelle che parevano ultime lacrime....nella stanza regnava la cosa più simile alla quiete dopo una grande tempesta.....

"Scusami Wilden...."

"No, Lalu.....non è niente...."

"Non volevo mi vedessi piangere...."

"Tesoro, sei stanca.....per colpa mia.....puoi piangere finché vuoi....."

"Sono stanca si.....e probabilmente pure pazza....si starò impazzendo..... Ma come posso pensare di stare senza te, Wilden....."

E Lauriel ricomincio a piangere sommessamente, con la testa nell' incavo della.spalla del marito che la cullò dolcemente e dal niente, intonò la melodia di una canzone molto famosa....la conosco anche io, anche se non è il mio genere.....

La descrizione di un attimo, dei Tiromancino....

"Mi hanno detto dei tuoi viaggi, 

Mi hanno detto che stai male 

Che sei diventata pazza ma io so 

Che sei normale....."

A quella canzone, vidi chiaramente spuntare un lieve sorriso tra le lacrime sul viso di Lauriel,che rialzò la testa dalla spalla e guardò dolcemente il marito negli occhi, continuando lei la canzone 

"Mi chiedi di partire adesso 

Perché i numeri e il futuro non ti fanno preoccupare

Vorrei poterti credere, sarebbe molto più facile 

Incontrarsi nei pensieri 

Distesi come se fossimo

Sospesi ancora nell' attimo in cui

Poteva succedere....."

E, senza neanche mettersi d accordo, i due coniugi, sempre tenendosi insieme stretti, continuarono la canzone a una sola voce

"E poi cos'è successo?

Aspettami oppure dimenticami
Ci rivediamo presto
Fra almeno altri cinque anni
Ah, e come sempre sei la descrizione di un attimo, per me
Ahi, ahi, ahi, ahi, come sempre sei un'emozione fortissima, eh....."

"La canzone del nostro matrimonio....." Sussurrò Lauriel e Wilden incalzò;" Come eri bella quel giorno, lo sei sempre, ma con quei capelli, quel trucco, eri incantevole come una fata....."

"Eri molto carino, anche tu sai!" Disse Lauriel finalmente sorridendo e dando un bacio sulla testa del marito....Mi aveva detto in macchina che non poteva granché baciarlo sulle labbra per la storia dell' immunosoppressione....ed era la cosa che le.mancava di più..... Con delicatezza poi la donna scese dal letto, gli versò un bicchiere d acqua e lo aiuto, alzando piano la maschera dell' ossigeno a bere, poi prese con attenzione le braccia e inizio piano a massaggiarle con cura per mantenere viva la circolazione.... Dagli sguardi che si scambiavano, capii che era tornata la pace.

E che io, giustamente ero di troppo.

Fingendo una chiamata per un urgenza, lasciai la bottiglia d acqua e salutai, andando via, proprio nell' istante in cui Wilden disse alla.moglie:"Sai che c'è Lalu? Ho un idea.....Domani portami il mio bastone da mago.....non posso fare niente per me....Ma posso lasciare qualcosa di me ai bambini..... Ci devo almeno provare,...."



















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Capitolo 3
*** Terza parte ***


Quarta settimana di servizio alla stazione di polizia di New Mushroomton

Agosto 2007


Sono di nuovo stato in ospedale ieri. No, non per il motivo che pensate. Stavolta non c'entrano Lauriel e Wilden, bensì il mio collega McKenzie, che ha deciso di avere uno degli incidenti più idioti del mondo: farsi salire la macchina sul piede in retromarcia. Ancora adesso in stazione ci domandiamo come sia stato possibile.

Anche lui si è sorpreso non tanto di vedere Jones, il collega col quale dividevo il turno ieri, ma di vedere me li al suo fianco in ortopedia con la gamba ingessata 

"Bronco, ma tu non sei quello che odia gli ospedali?" Mi ha domandato sornione e mi sono schernito alzando le spalle e ridendo:" Pensa te, invece, per te ho superato la paura, pensa come sei importante McKenzie"

In realtà il mio pensiero andava sempre lì, alla stanza numero 26 del reparto di oncologia. È una settimana che non ho notizie dei coniugi Lightfoot e dei loro bambini, non faccio che pensare a loro.... È incredibile come delle persone appena conosciute hanno cambiato così nel profondo la mia vita.... Sapete, fino a inizio agosto come vi ho detto, ero un centauro ancora implume, con la criniera ancora morbida e senza nodi, pensavo solo a scherzare, pensavo che la vita fosse eterna....Ho trent'anni è vero, non sono venti, ma sei comunque abbastanza giovane da pensare di avere tutta la vita davanti..... E invece, non è così.....

Uno come Wilden, come me, vuole vivere una bella vita, si sposa, mette su famiglia e poi dal niente arriva una diagnosi che spazza via tutto....

L altro giorno ero in servizio poco distante dall' ospedale....mi ero appena preso un caffè e sono risalito sulla mia vettura, mentre aspettavo proprio Mc Kenzie che era andato a comprarsi un giornale(lui ne legge tre al giorno, dice per notare le discrepanze dell' informazione, contento lui!) e non ho potuto non buttare un occhio al cortile dell' ospedale oltre all alto cancello grigio.... Li, dove su una panchina, sotto un frondoso albero a fare loro ombra, sedevano proprio Lauriel e Wilden.

Lei, con i suoi lunghi capelli turchini legati con uno chignon sulla testa e indossando un lungo vestito giallo e lui, indossando un paio di pantaloncini e una maglietta nei quali quasi navigava, portandosi dietro l asta della flebo, sedevano vicini....Lui sulle gambe teneva un lungo bastone con un incurvatura sulla cima.....Non avevo mai visto un bastone vero di un mago.....davvero ho sempre pensato fossero solo leggende da bambini.....

I due coniugi si guardarono con amore e, subito dopo, chiudendo gli occhi,il mago allungò una mano su quel lungo pezzo di legno e iniziò a mormorare qualche frase a bassa voce....

Che mi venga un accidente, ho visto della magia vera per la prima volta .....una debole luce di colore viola invase quel bastone che per un attimo divenne iridescente....Fu un momento che durò circa cinque/sei minuti non di più, finché non vidi Wilden concludere l incantesimo, tirare un lungo sospiro e appoggiare la testa sopra la spalla di Lauriel....

"Tesoro, non dovevi.....ti sei stancato...." Sentii distintamente, anche da lontano, sussurrare lei al marito, che scosse la testa

"Dovevo farlo.... È tutto ciò che posso lasciare a Barley e Ian....Mi raccomando Lauriel....dai questo bastone solo ed esclusivamente ai ragazzi quando Ian compirà i suoi sedici anni....non prima....devono avere entrambi quell' età, d accordo?"

Lauriel annuì:"Si, Wilden"

"Sedici anni è l età giusta per iniziare ad apprendere la magia....se uno dei due avrà ereditato i miei poteri....beh....li potrò vedere ....anche se.....solo per un giorno....."

Lauriel annuì ancora..... vidi chiaramente gli occhi di lei riempirsi di lacrime.....

"Chissà se uno dei due saprà usare la magia....Come mi piacerebbe....."

"Magari tutti e due, Wilden, chissà...."

"Chissà, tesoro....come vorrei non lasciarti da sola...." Sospirò Wilden mentre la moglie gli cinse la testa con una mano, carezzandola dolcemente

"Ora non pensiamo a questo, tesoro, pensiamo che siamo insieme qui....E che ti amo...."

"Ti amo anche io, stella mia...." Le sussurrò Wilden, restando stretto alla moglie....

"Hey, Bronco, tutto bene?" La voce di Mc Kenzie mi distrasse da quella visione .... Annuii e con una scusa, mi misi al volante e ci allontanammo da li.....Non volevo che il mio collega sapesse del mio turbamento.... è una cosa solo mia.....

Solo io so quanto queste settimane sono state importanti....

Sono più consapevole del dono che ho a essere vivo, da quando ho visto come un sogno può essere spazzato via in un attimo....  

Ero preso da tutta questa serie di pensieri, quando l infermiera ci ha richiamato ....era finito il turno di visita....

"Bene Mc Kenzie, a presto! In gamba,eh!" Disse Jones, scoppiando a ridere....gli andai dietro....tra centauri del resto ci si capisce

"Ahahah! Simpatici come i troll, veramente!" Sghignazzò il nostro collega infortunato, mentre io e Jones, lasciando la sua stanza, prendemmo il corridoio che porta all uscita dell' ospedale

"Sai una cosa, Bronco? Questi sono i posti dove davvero fai i conti con la vita.....un conto sono le sciocchezze, come quella che ha Mc Kenzie, un conto è qualcosa di molto più serio.... La vita è solo una, caro collega, e va vissuta facendo del bene e dando il meglio di sé.... non sai mai quando il destino ti cambia le carte in tavola...." Mi disse il mio collega mentre quasi giungevamo all uscita dell' ospedale.... Non potei che dargli ragione, quelle riflessioni erano esattamente in linea con i miei pensieri da un pezzo.....

"Bene, ci prendiamo un caffè?" Mi domandò Jones fuori dall' ospedale....tergiversai a rispondere.....i miei occhi corsero sull ala dell' ospedale davanti a noi.... era l ala di oncologia ne ero sicuro.....

Il mio pensiero corse immediatamente ai coniugi Lightfoot....non potei non pensare a come stavano, a come poteva sentirsi Lauriel..... Non volevo disturbare, assolutamente....non volevo neanche che si accorgessero della mia presenza.... Volevo solo assicurarmi che stessero bene, per quanto bene si può stare in queste situazioni....

Ormai mi ero affezionato a tutti e due.... Mi ero affezionato agli occhi buoni di Lauriel, a quella sua fluente chioma azzurra....al viso dolce di Wilden, sereno nonostante la tremenda spada di Damocle che incombeva sulla sua testa..... Mi ero affezionato ai loro bambini ....agli occhi curiosi di Barley e anche a quel piccolo non ancora nato.....

"Si....Sai che c e Jones? Temo di aver dimenticato il portafoglio da Mc Kenzie, mi aspetti un attimo?" Dissi al mio collega che annuì

"Sisi, certo, ti aspetto qui!" Mi rispose Jones e io, ringranziandolo, ritornai in quel luogo che fino a un mese fa cercavo di evitare con tutte le mie forze e in un lampo percorsi quei lunghi corridoi a ritroso, in direzione del reparto di oncologia....

Non c era nessuno in guardiola, così riuscii a entrare....mi feci il corridoio di corsa fino a giungere alla stanza 26.

Mi affacciai e il mio cuore perse molti battiti.

La stanza era vuota.

Il letto era rifatto da poco con lenzuola e federe pulite. 

Le rose che Lauriel aveva portato al marito erano state probabilmente buttate via 

Non c era più nessuna traccia dei coniugi Lightfoot.

Era tornata a essere un asettica, bianca stanza di ospedale.

Non poteva essere.....

"Scusi! Lei! Che diamine ci fa qui! L orario di visita è finito!"

La voce di un infermiera dal fondo del corridoio mi richiamò.... Ero in torto marcio e non è da me giustificare un errore.... semplicemente confessai la mia intenzione

"Ha ragione infermiera, le domando scusa, ma sono passato a trovare un collega infortunato in ortopedia e....sa....mi sono affezionato per tutta una serie di ragioni al signor Lightfoot e a sua moglie.....Io volevo solo sapere come stanno....."

L infermiera a quelle parole di scuse si calmò, ma dallo sguardo che mi lanciò capii che era successo qualcosa di brutto....

"Mi spiace molto, ma temo di doverle dare una brutta notizia...."

Chiusi gli occhi. Sapevo già cosa stava per dirmi..... Anche se non ero pronto....Non ero assolutamente pronto e quelle parole mi sconvolsero più di quanto non pensai potessero fare....Non potei non pensare a Lauriel, ai suoi bambini, a quel bianco accecante tutto attorno a me, nel momento esatto che l infermiera mi disse:

"Il signor Lightfoot è mancato ieri"


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