In viaggio con Lapras

di Mione Nanako
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorno 1: Soli ***
Capitolo 2: *** Giorno 2: Pesca ***
Capitolo 3: *** Giorno 3: Attimi ***
Capitolo 4: *** Giorno 4. Insonnia ***
Capitolo 5: *** Giorno 5: Casa ***



Capitolo 1
*** Giorno 1: Soli ***


«Lo sfidante vince il torneo! Lo sfidante vince il torneo!»

Queste parole risuonavano ancora nelle orecchie di Ash mentre sollevava e osservava fiero il suo trofeo dorato del vincitore e Misty non lo sopportava stava diventando davvero fastidioso!
Ma torniamo a qualche giorno prima: la mattina seguente alla fine del torneo, Ash, Misty e Tracey stavano lasciando il centro medico per pokémon dell'isola Pummelo quando all'improvviso il ragazzo dalla maglietta verde cominciò ad agitarsi balbettando cose incomprensibili.

«Tracey vuoi spiegarci cosa ti prende!?»

Sbottò Misty sempre attenta osservatrice, ma soprattutto non sopportava più il suo fiato sul collo.

«Mi mi dispiace ragazzi ma... ecco io non voglio allarmarvi...»

Ash e Misty lo osservavano con lo stesso sguardo incuriosito e confuso ma allo stesso tempo preoccupati, avevano sbagliato strada di nuovo?

«Voi sapete quanto io muoia dalla voglia di incontrare il professor Oak...»

una pausa per prendere fiato e gli sguardi dei ragazzi ancora interrogatori

«E... voglio farlo al meglio, perciò non posso venire subito con voi, dovrete andare avanti senza di me».

Ash cambiò espressione in pochi secondi dal confuso all'indifferente al sorpreso, Misty invece era visibilmente confusa, infatti gli chiese:

«Ma non capisco... ci tenevi tanto»

Le uscì con naturalezza

«Ci tengo ancora, ma non mi sento pronto, ho bisogno di qualche altro giorno»

Misty annuì, non se la sentiva di insistere ulteriormente mentre Ash da buon amico rispettava le scelte di Tracey con un sorriso di incoraggiamento. Una volta raggiunto il piccolo porto dell'isola, venne il momento dei saluti, con il suo buon cuore Tracey disse ai suoi amici:

«Non siate tristi, fra poco ci rivedremo»

alzò la mano per fare un cenno

«Fa attenzione mi raccomando e prenditi cura di te!»

Lo salutò Misty con preoccupazione, dietro di lei Ash storse leggermente il naso facendolo passare per un principio di starnuto.                             Tracey ammiccò per rassicurarla e si allontanò tornando sui suoi passi. Mentre Misty si stringeva nelle spalle tenendo un po' più stretta Togepi, Ash cercava nella cintura la pokéball di Lapras la creatura marina che aveva fatto loro da trasporto per tutto l'arcipelago delle Isole Orange.

«Dai Misty vieni!»

La voce di Ash la destò dai suoi pensieri, gli sguardi della rossa andavano dalla mano tesa di lui al suo sorriso, c'era qualcosa che stranamente la inchiodava dov'era, imbarazzo, tremolio delle gambe, fiato corto, palpitazioni in aumento... Ash inclinò la testa di lato, per un attimo la paura che lei volesse seguire Tracey e lasciarlo solo si impossessò di lui perciò per rassicurarsi fece la cosa migliore che gli veniva: prenderla in giro!

«Che ti succede? Ti sei congelata?»

Incalzò lui per stuzzicarla

«Ma no stupido!»

Si riprese lei nell'immediato, rispondendo a tono a quel battibecco. Tenendo salda Togepi con il braccio sinistro, Misty mise avanti la gamba destra e la mano dallo stesso lato afferrò quella di Ash per issarsi su Lapras; il bordo leggermente bagnato sul bagnasciuga la fece sbilanciare e senza farlo a posta finì in braccio al ragazzo. Normalmente avrebbero riso per la cosa, ma erano soli, in quei pochi secondi nella quale lui annusava il profumo di salsedine nei capelli di lei e lei il profumo di fitto bosco di lui arrossirono entrambi.

«Misty? Tutto bene?»

Tenendola ancora per mano la aiutava a sedersi, non si guardavano, in pieno imbarazzo

«Si! Si, sto bene grazie... ti ho fatto male?»

Finalmente lei riuscì ad alzare lo sguardo, aprì appena di più gli occhi non aspettandosi di vederlo arrossito quanto lei.

«Oh, no no sto bene»

La rassicurò

«Togepi dove..?»

Chiese spaventata non trovandosela più fra le braccia

«Pika pi...»

accanto a loro, Pikachu aveva afferrato Togepi al volo prima che cadesse in acqua, Misty sospirò rincuorata

«Grazie Pikachu...»

accarezzò una guancia al piccolo topolino salvatore.
E quindi eccoci tornati all'inizio, dopo quel momento di imbarazzo ognuno tornò a pensare a sé... Lapras era ancora cucciolo perciò non vi era molto spazio e ancor di più scarse possibilità di movimento, per lo più se ne stavano a gambe piegate o incrociate e schiena contro schiena, Ash guardava avanti e Misty indietro e non si può negare che alcune volte a momenti alterni l'occhio dell'uno cadde sull'altro e viceversa, giusto per controllare se effettivamente fossero svegli e che andasse tutto bene. Lapras scivolava sull'acqua con un innata eleganza degna di un padrone dei mari, Misty era nel completo relax con il vento fra i capelli e l'odore del mare sotto il naso, venne leggermente scossa quando Ash, senza accorgersene appoggiò la testa sulla sua spalla. Non lo rimproverò, sapeva che la lotta e le emozioni successive lo avevano stancato; guardando in basso, Misty notò la mano del ragazzo sul guscio di Lapras, avrebbe voluto sfiorarla o addirittura stringerla se ci riusciva... perché una cosa che le usciva così naturale ora era così difficile? Volle provarci lo stesso, mosse il braccio dietro la schiena e allungando la propria mano cercò di arrivare a quella del ragazzo, purtroppo però questo leggero movimento lo svegliò e la rossa sospirò arresa.

«Mmh mi è venuta fame»

Si lamentò Ash arricciando le labbra, Misty ridacchiò non si aspettava niente di diverso da lui.

«Sei fortunato, ho preso dei panini prima di partire»

Lo rassicurò lei iniziando a frugare dentro la sacca rossa che portava sempre a spalla.

«Misty, sei la migliore! Non so come farei senza di te!»

Esclamò lui felice guardando con gola ciò che lei stava scartando fra le mani, una semplice frase, che però la fece appena arrossire con un sorriso intenerito. Sazi e rigenerati non si accorsero nemmeno di essersi appisolati quasi nello stesso momento, la mano di lei scivolò sul fianco ritrovandosi quasi a sfiorare quella di lui, Togepi raggomitolata nel suo uovo riposava, l'unico sveglio a sorvegliare era Pikachu sulla testa di Lapras che osservava il mare incontaminato.

«Pika! Pika pi, Pikachu!»

Sobbalzarono entrambi quando Pikachu li richiamò all'ordine, era quasi il tramonto e dovevano trovare un posto per accamparsi, non era sicuro viaggiare per mare di notte, soprattutto per colpa dei pirati che cacciavano e maltrattavano i branchi di pokémon selvatici...

«Che succede Pikachu? Cosa hai trovato?»

Gli chiese subito Ash balzando in piedi, capiva sempre quando il suo piccolo amico fiutava il pericolo e così voleva accertarsi di persona che non ci fosse nulla di grave.

«Pika!»

Squittì lui indicando un isolotto solitario dall'aria tranquilla.

«Ottima idea amico è perfetta! Ci fermeremo qui!»

Una delle qualità di Lapras è sempre stata capire il linguaggio umano perciò è senza esitazione che ascoltò il suo allenatore e rallentò avvicinandosi alla spiaggia; Ash saltò giù, si girò e tese una mano a Misty ma lei era già saltata a terra. Entrambi ringraziarono Lapras per il trasporto e Ash lo fece rientrare nella pokéball per farlo riposare. Man mano che il cielo si faceva più scuro, i due ragazzi si divisero i compiti: Ash andò a cercare della legna per il fuoco e Misty qualcosa di commestibile. Per sua fortuna trovò parecchie bacche e frutti ideali per creare una buonissima macedonia, senza Brock in cucina doveva cercare di fare il suo meglio per Ash.

«Sarà meglio andare a dormire, domani ci aspetta un'altra traversata»

Disse Misty saggiamente sistemando il suo sacco a pelo fucsia, Ash annuì concordando con lei mentre srotolava il sacco a pelo blu.

«Buonanotte Misty»

Le augurò accoccolandosi con Pikachu

«Buonanotte Ash...»

Sussurrò lei con un sorriso abbracciando Togepi, rimase ad osservare il ragazzo per qualche minuto e poi chiuse gli occhi.

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Capitolo 2
*** Giorno 2: Pesca ***


La luce dell'alba svegliò la ragazza che per prima cosa si strofinò gli occhi poi si mise seduta stiracchiandosi spalle e schiena. Togepi si raggomitolò infastidita dalla luce, Misty si alzò voltando il viso verso il sole e lasciandosi baciare dalla luce, a passi silenziosi sulla sabbia andò verso la riva, si inginocchiò in un punto non ancora bagnato prese un po' di mare fra le mani per sciacquarsi il viso con l'acqua ancora fresca della notte. 

«Mmh Misty..?»

Mugugnò Ash svegliandosi, l'aveva chiamata non trovandola vicino a sé, la paura di rimanere da solo senza preavviso si era trasformata in un incubo perciò al risveglio era ancora un po' scosso. 

«Sono qui Ash!»

chiamò la ragazza dalla riva, Ash si rizzò su a sedere voltando il viso nella direzione della voce e strofinandosi l'occhio destro si ritrovò imbambolato per qualche secondo ad osservare la figura di Misty riflessa al sole. 

«Ben svegliato dormiglione»

gli disse lei sedendosi accanto a lui

«Buongiorno...»

le rispose lui ancora assonnato. Mentre lui si svegliava per bene, Misty in ginocchio si sistemava i capelli con le mani legando di lato il suo iconico ciuffo. 

«Tutto bene?»

Gli domandò lei sentendosi osservata

«Mh si...»

Confermò lui sbattendo le palpebre

«Ho fatto un sogno strano...»

le spiegò senza vergogna, viaggiavano insieme ogni giorno perché dover nascondere le cose? Proprio a lei poi.

«Vado a cercare qualcosa da mangiare, oggi pomeriggio potremmo pescare, forse troviamo qualcosa»

Gli propose lei quando lo vide abbastanza sveglio da ragionare

«Ci sto! Perché non la rendiamo più interessante? Facciamo una gara!»

Ash colse la palla al balzo e per non smentirsi mai mostrò il suo animo competitivo, Misty accettò, non si sarebbe mai tirata indietro ad una sfida!
Per colazione mangiarono di nuovo bacche e frutti, purtroppo queste piccole isole non avevano un Centro Pokémon con qualcosa di più proteico o negozi nella quale comprare qualche cibo in scatola... a dirla anche tutta Misty non era una brava cuoca come Brock ma Ash cercava di accontentarsi soprattutto per non ferirla o litigare come accadeva spesso nel precedente anno di viaggio insieme.

«Allora sei pronta? Che regole stabiliamo?»

Seduto sul lato destro di Lapras, Ash frugava nello zaino alla ricerca della canna da pesca, sul lato sinistro invece Misty stava montando la propria canna e legando all'estremità l'amo con le sue sembianze. 

«Chi pesca il più grosso ha il diritto di catturarlo»

rispose lei con disinvoltura come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

«Andata!» 

annuì il ragazzo esibendo un ghigno di sfida, lei gli rispose allo stesso modo e con maestria lanciò l'amo in acqua. 
Mentre Lapras scivolava lentamente sulla superficie l'unico evento degno di nota fu un Magikarp sfortunato che si incastrò nella lenza per sbaglio e per poco Ash non scivolò inzuppandosi solo una scarpa. Un grande strattone tirò la canna di Misty che rischiò di essere trascinata giù; Ash appoggiò in fretta la sua canna, si parò dietro Misty e abbracciandole la vita la tenne stretta per evitare che la forza marina la rapisse. 
Un Gyarados di dimensioni notevoli saltò fuori dall'acqua eseguendo un mezzo cerchio perfetto sopra di loro, Misty ancora terrorizzata da quel pokémon si voltò velocemente nascondendosi fra le braccia di Ash chiudendo in fretta gli occhi, il ragazzo sorpreso da quel gesto non ebbe tempo di pensare a niente altro, Gyarados si era parato davanti a Lapras costringendolo a bloccarsi in mezzo al nulla. 

«Pikachu! Usa Tuonoshock!»

Il topo elettro si lanciò all'attacco usando la testa di Lapras come trampolino e caricò la sua scossa verso il pokémon atroce; la mossa superefficace paralizzò e destabilizzò Gyarados che si accasciò sulla superficie dell'acqua.

«Lapras fa presto allontaniamoci!»

Gli ordinò Ash, Lapras obbediente riprese la rotta nuotando verso un isolotto tranquillo con una piccola baia. Rendendosi conto di avere ancora Misty fra le braccia, Ash tossicchiò e dopo nessuna reazione disse:

«Misty? Puoi stare tranquilla adesso, se n'è andato»

La rassicurò accarezzandole delicatamente un braccio, la ragazza alzò lo sguardo lo guardò negli occhi pochi secondi e prima di nascondersi di nuovo con il viso nel suo petto sussurrò: 

«G-grazie...»

Attraccati sulla piccola isola non si erano ancora rivolti la parola, forse ancora imbarazzati da quel momento affettuoso di poco prima.

«Non prendermi in giro...»

Disse piano lei guardandosi le scarpe

«Non questa volta... insomma, è diverso da avere paura dei tipi Coleottero, Gyarados ha un forte impatto su di te...»

Misty annuì poi gli rivolse un gran sorriso felice che lui fosse molto comprensivo, senza imbarazzo questa volta gli prese la mano e la strinse come ringraziamento, lui le sorrise di rimando. 
Qualche ora dopo il pranzo, con un sole caldo, avanzò nella mente di Ash una proposta e così la disse a Misty: 

«Ti va di farci un bagno?»

Gli occhi di lei si illuminarono, un contatto con l'acqua? Come un invito a nozze!

«Certo!»

Rispose nell'immediato senza esitazione. Si alzarono entrambi iniziando a togliersi strato dopo strato: prima le scarpe, poi i pantaloni e infine le magliette. 
Durante il viaggio per Kanto non portavano il costume sotto, invece per le Isole Orange circondate dal mare, si. Con una corsa si lanciarono fra le onde, Misty unì le braccia per tuffarsi lasciandosi completamente inzuppare dall'acqua, un'inondazione nel suo elemento paragonabile al lasciarsi scivolare addosso tutti i problemi e poi riemerse in superficie solo per iniziare una vera e propria lotta di schizzi contro Ash. Muovendosi fra spruzzate e gocce si ritrovarono di nuovo vicini, lei allungò le braccia e le appoggiò sulle spalle di Ash

«Grazie ancora»

Aggiunse con un sorriso

«Non ho fatto niente..»

Ora Ash si sentiva un po' imbarazzato

«Non è solo per quello... sei stato molto comprensivo verso di me e...»

le appoggiò le mani calde sui fianchi

«Davvero... io non ho-»

sussurrò lui, i loro visi sempre più vicini, il riflesso di lui negli occhi di lei e...

«Piiiiiika!»

Pikachu arrivava alla carica dalla spiaggia, seguito dagli altri pokémon che aveva fatto uscire dalle sfere per giocare tutti insieme: Bulbasaur, Squirtle, Staryu, Starmie e Psyduck venivano tutti verso di loro verseggiando felici. A malincuore Misty si staccò da Ash per correre verso Psyduck e sgridarlo

«Che fai sciocco di un papero? Lo sai che non sei capace di nuotare!»

Il paperotto già si stava agitando temendo di affogare, la ragazza lo sollevò da sotto le ali guardandolo male. 

«Hai rovinato tutto»

Gli disse molto piano per non farsi sentire da Ash, ma per fortuna lui era impegnato a schizzarsi con Squirtle e Pikachu. 
Fu solo verso il tramonto che uscirono dall'acqua, stanchi, inzuppati ma felici, avevano male alla pancia e alla mascella da quanto avevano riso, si buttarono sulla sabbia recuperando fiato e dopo cena si addormentarono quasi subito ancora con il sorriso sulle labbra. 

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Capitolo 3
*** Giorno 3: Attimi ***


Misty fu nuovamente la prima a svegliarsi, chiamiamolo orologio biologico o semplicemente dormire all'aperto non è stata mai una cosa molto gradita da lei; aggiungiamoci anche che in una baia appartata come quella c'era fin troppo silenzio... 

«Pikachu-pi»

Pikachu la chiamò con un versetto preoccupato strofinando la zampetta sulla sua guancia, la ragazza girò il viso verso il suo amico topolino strizzando ancora gli occhi infastidita dalla luce

«Buongiorno Pikachu... tutto bene?»

Si mise su a sedere, Pikachu le indicò Ash ancora raggomitolato su sé stesso e leggermente tremante, Misty gattonò in fretta verso di lui allarmata. 

«Ash? Mi senti?»

il ragazzo mugugnò e basta senza riuscire a parlare, Misty allungò la mano verso la sua fronte sotto il corto ciuffo e la ritrasse quasi subito appoggiandola sulla propria per fare un confronto. 

«Oh, no! Ma tu scotti! Sei proprio testardo! Ti avevo detto di non restare in costume ieri sera!»

Lo rimproverò ma allo stesso tempo si sentiva arrabbiata con sé stessa per non aver insistito. 

«Misty...»

Sussurrò il ragazzo rabbrividendo

«Sono qui Ash»

la rossa cambiò subito espressione e tono di voce addolcendosi 

«Misty... scusami...»

il ragazzo tossicchiò

«No, no, non ti preoccupare... stai al caldo, ci penso io...»

Dopo avergli strofinato delicatamente una guancia con il dorso della mano Misty si alzò, andò a frugare nella sacca e ne tirò fuori un panno bianco; tenendolo fra le mani si avvicinò all'acqua di mare e lo bagnò completamente, tornò poi da Ash e posò il fazzoletto fresco sulla sua fronte. Il ragazzo sorrise e chiuse gli occhi addormentandosi di nuovo. 

«Pikachu... fai la guarda ad Ash, io vado a cercare una medicina e della frutta, gli farà bene mangiarne un po' appena si riprende...»

Misty si rimise in piedi, chiedendo questo favore al suo piccolo amico

«Pika!»

Obbedì lui portandosi una zampetta alla testa e mettendosi successivamente accanto alla spalla di Ash in posizione soldatino. 

«Poliwag! Vieni ad aiutarci!»

Misty estrasse una pokéball dalla borsa, contava sul suo nuovo amico girino, l'aveva già aiutata in precedenza con l'alga salveyo quando Ash e Tracey erano rimasti avvelenati dalle spore di Vileplume, quindi chi meglio di lui era in grado di riconoscere le erbe curative?

«Togepi, Poliwag ho bisogno del vostro aiuto... dobbiamo trovare una medicina per Ash»

entrambi annuirono comprensivi e seguirono la loro allenatrice su per la collina. 

«Pikachu...»

sussurrò il ragazzo risvegliandosi e trovandosi solo

«dov'è Misty?»

riuscì a chiedere con il fiato corto

«Pikachu-pi, pika-chu»

tentò di spiegargli il topo elettrico mettendo una zampetta sul fazzoletto come per dirgli di stare giù e non muoversi. 


«Poli powi»

Saltellò Poliwag accanto ad un cespuglio, Misty gli si avvicinò con una leggera corsetta.

«Bravissimo Poliwag! Le hai trovate! Sapevo di poter contare su di te!»

La ragazza si inginocchiò lì accanto e cominciò con delicatezza a strappare alcune piante, dopo averne raccolte un gruzzoletto consistente si alzò soddisfatta:

«Andiamo presto, Ash ha bisogno di noi!»

e di corsa seguita dai suoi due piccoli amici tornò alla spiaggia. 

Ricordandosi solo ora che solitamente erano Brock e Tracey ad avere un pentolino, Misty si ritrovò a non sapere come trasformare quelle erbe in una tisana... prese un profondo respiro poi si guardò intorno; accanto alla salita della collinetta c'erano molti sassi spaccati dalla pioggia e dalle erosioni, ne prese uno più grosso, prese un altro fazzoletto dalla borsa, vi appoggiò su le erbe raccolte e cominciò a pestarle con il masso. Sudava dal caldo e dalla fatica ma le bastava guardare un attimo Ash per recuperare tutte le forze, doveva farlo, lui doveva rimettersi e ancora lei si sentiva un po' in colpa per l'accaduto. Dopo parecchi interminabili minuti riuscì ad ottenere qualcosa di amalgamato e verde, recuperò una delle tazze con la quale facevano colazione, arrotolò ciò che aveva pestato nel fazzoletto e lo strizzò nella tazza usando la stoffa come filtro. 

«Poliwag per favore, ho bisogno di un po' d'acqua»

Porse al suo girino l'altra tazza per farla riempire, lo ringraziò e attenta a non far cadere il suo contenuto si avvicinò al fuoco rimanendo in attesa che l'acqua acquistasse calore.  

«Ah, ce l'ho fatta»

Sorrise a sé stessa soddisfatta, travasò l'acqua calda nella tazza con le erbe e mescolò un po' il tutto, ci soffiò piano e cercò di svegliare Ash: 

«Ash...?»

Lo chiamò vicino al viso, il ragazzo si girò verso di lei, i loro nasi si sfiorarono appena e lei si sentì avvampare.

«Ciao Misty...»

anche lui con toni bassi e sorrise nello svegliarsi e vederla

«Ti ho preparato la medicina»

Gli porse la tazza

«stai attento... scotta»

Ash si alzò a sedere senza troppo sforzo, guardò prima il viso di lei e poi la tazza, prese le sue mani nelle proprie e sempre con quel suo sorriso la ringraziò educatamente. 

«Riposati adesso, io vado a cercare qualcosa per la cena»

Si issò sulle braccia per rimettersi in piedi ma prima di poter fare un passo per allontanarsi, Ash le afferrò una mano

«No ti prego, resta qui»

e la tirò di nuovo giù, Misty senza obiettare gli si sedette accanto incrociando le gambe e per tutto il tempo fino al tramonto Ash non le lasciò la mano; lei gli aveva tolto i guanti e con un 
pollice ogni tanto gli accarezzava il dorso, lo guardava riposare con mille pensieri in testa e nessuna voglia di allontanarsi da lì. 
Poliwag, Pikachu e Togepi li osservavano nel completo silenzio, il topo giallo in particolare si era seduto sotto le mani unite del suo allenatore e dalla ragazza felice di quel contatto mai avuto fra di loro e si godeva le carezze che ogni tanto uno e l'altra gli facevano. 

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Capitolo 4
*** Giorno 4. Insonnia ***


Fu solo quando Ash si lamentò di essere affamato che Misty poté muoversi dalla posizione seduta; come si era precedentemente organizzata andò a cercare la frutta per rimettere un po' di zucchero e vitamine nel corpo del ragazzo indebolito dalla febbre e preparò una macedonia profumata con foglie alla menta. 

«Misty...»

iniziò a dire il ragazzo mentre osservava la ragazza sistemare la zona per la notte

«Si?»

Girò lei il viso verso di lui in attesa che continuasse 

«Grazie per esserti presa cura di me...»

ringraziò lui educato

«Non devi ringraziarmi, l'ho fatto volentieri»

Ammiccò con un sorriso

«Ora però è meglio se ti rimetti a riposo, non sei ancora in piena forma»

Gli si sedette accanto

«No, sto bene... e voglio ringraziarti, sei stata così carina con me, sei davvero...»

Misty distolse lo sguardo nascondendo l'essere arrossita non potendo così ascoltare la fine della frase

«Smettila... hai ancora la febbre, stai delirando»

ridacchiò cercando di mascherare che in realtà tutti quei complimenti le piacevano. 

«No davvero io...»

Misty mise le mani sulle sue spalle e lo costrinse a sdraiarsi di nuovo, quando Ash chiuse gli occhi appoggiò la fronte contro la sua per sentirne se fosse ancora caldo, le loro labbra erano così vicine che se uno dei due avesse fatto un movimento sbagliato si sarebbero sfiorate, ma Misty si ritrasse quasi subito.

«Dormi ora, buonanotte Ash...»

Pikachu si avvicinò silenziosamente e si rannicchiò accanto alla spalla di Ash, un piccolo guardiano dalle forti scosse elettrice

«Buonanotte mamma...»

mugugnò il ragazzo in un stato di confusione piuttosto evidente, Misty ridacchiò e andò a sedersi sul sacco a pelo a gambe incrociate. 
La luna piena era alta nel cielo quella notte e illuminava la piccola zona dove stavano come a proteggerli e vegliare su di loro, solo che Misty non riusciva a prendere sonno; continuava a pensare agli ultimi giorni trascorsi da sola con Ash, erano completamente diversi da quelli dopo il loro primo incontro tra Biancavilla e Smeraldopoli, sentiva che il loro rapporto si era trasformato o forse il tutto era solo a senso unico, solo dalla sua parte... Eppure lui aveva detto qualcosa, ma forse era solo la febbre che lo faceva farfugliare cose senza senso... 
Rimanendo seduta sul sacco a pelo abbassò lo sguardo su di lui, si abbracciò le gambe e si incantò a guardarlo mentre dormiva.

“Vorrei davvero dirti ciò che provo ma non so da dove cominciare...”

pensò fra sé e sé come se stesse cantando una ninna nanna

“Voglio dirtelo davvero ma ho paura che con quello che mi risponderai il mio cuore potrebbe spezzarsi... Oh, Ash perché una cosa così facile sembra terribilmente difficile?” 

Mentre queste parole le scorrevano nella mente una lacrima le scese su una guancia, cercò di asciugarla rapida per evitare che lui si fosse svegliato l'avrebbe vista piangere

In ogni momento cerco le parole per dirtelo, ma poi succede sempre qualcosa che mi blocca o finisci per farmi arrabbiare... con tutti questi complessi, come faccio a dirti che mi piaci?

Non riuscendo più a trattenersi Misty lasciò che altre lacrime scivolassero via, nascose il viso fra le braccia, singhiozzando piano per non svegliare il ragazzo che dormiva così serenamente

«Pikachu-pi?»

I pokémon rispetto agli umani sono più sensibili, Pikachu aveva percepito qualcosa che non andava nella sua amica e così le si era avvicinato accarezzandole una gamba con la zampetta. Misty sollevò lo sguardo osservando il suo piccolo amico, lo prese delicatamente in braccio e se lo strinse al petto

«Oh, Pikachu... come ci è riuscito a farmi innamorare di lui?»

buttò fuori quella frase sfogandosi, chissà da quanto se lo teneva dentro, appoggiò la guancia sulla testolina di Pikachu lasciando che altre lacrime cadessero.

«Pika?»

Pikachu rimase momentaneamente basito da quell'affermazione ma poi sorrise felice iniziando a muovere la coda godendosi le coccole e con una zampetta le accarezzò l'altra guancia confortandola al suo meglio, non poteva parlare ma sperava che un abbraccio e qualche segno di affetto le facesse bene. 

«Misty...? Hai detto qualcosa?»

Ash si era messo su a sedere senza che né Pikachu né lei se ne fossero accorti, Misty arrossì sbattendo le palpebre sorpresa

«N-no, non ho detto niente Ash...»

balbettò preoccupata, se lui avesse davvero sentito?

«Pikachu sta bene?»

Abbassò lo sguardo sul suo migliore amico cercando di capire perché fosse in braccio a Misty 

«Oh, si, volevo solo coccolarlo un po'...»

la scusa perfetta, sorrise soddisfatta di averla trovata così in fretta

«Non riesci a dormire?»

le chiese lui dopo essere rimasto ad osservarla qualche minuto

«Non ancora... ho solo qualche pensiero per la testa... ma non preoccuparti per me dormi e rimettiti»

cercò di fare il sorriso più rassicurante che le uscisse e Ash ingenuamente ci credette. 

«Dovrebbe mancare poco per arrivare a casa»

disse il ragazzo sorridendo contento di tornare a Biancavilla

«Già...»

disse Misty molto piano rabbuiandosi, arrivare a casa voleva dire separarsi e stranamente quella volta lei non ne aveva voglia... ecco, 
ci mancava solo quel pensiero a tenerla sveglia! Lui così felice e lei per niente...

“Allora è vero che non ci tiene a me se è contento di separarci!” 

pensò rimanendoci male

«Scusami Pikachu... rimani tu con Ash e sta attento a Togepi per favore»

Appoggiò il topino accanto ad Ash che dormiva rilassato

«Chu...»

verseggiò lui preoccupato osservandola allontanarsi; a piedi nudi Misty s'incamminò sulla sabbia andando fino al punto dove l'acqua 
incontra la terra e vi si immerse solo fino alle caviglie, quale miglior modo di alleviare i cattivi pensieri se non mettersi a contatto con il suo elemento? Prendendo un profondo respiro chiuse gli occhi, portò indietro la testa e si lasciò sfiorare dal vento freddo della notte; sbirciò con un occhio semi aperto dietro di sé e una volta assicuratosi che Pikachu fosse tornato a dormire rannicchiato accanto ad Ash, si allontanò da loro. 
Poco più in là c'era uno scoglio non molto alto ma abbastanza grande per potercisi sedere purtroppo però era illuminato dalla luce della luna solo per metà, Misty volle comunque arrampicarcisi sopra e in un punto oscurato dal fascio di luce, il piede le scivolò provocandole un graffio sul ginocchio destro. La ragazza strinse gli occhi per la bruciatura causata dal taglio ma non ci diede troppo peso, si spinse con l'altra gamba e con agilità si sedette sullo scoglio nella posizione tipica di una sirena.
Ash tremò appena nel sacco a pelo, aprì poco gli occhi, guardò lontano incantandosi su quella strana figura che gli sembrava uscita dalle favole e poi si girò dall'altra parte tornando a dormire.

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Capitolo 5
*** Giorno 5: Casa ***


«Misty? Ehi Misty svegliati!»

Un Ash completamente guarito e rimesso in sesto saltellava allegramente accanto al sacco a pelo fucsia della ragazza. Misty era riuscita ad addormentarsi solo al mattino, con le prime luci dell'alba, perciò le ci volle un attimo per capire dove fosse e il perché di tanto entusiasmo da parte del suo compagno di viaggio.

«Dannazione Ash! Che ti prende?»

Misty si issò sulle braccia guardandosi attorno confusa, perché Ash si agitava tanto?

«Misty non mi crederai mai! Ho visto una sirena su quello scoglio stanotte!»

La rossa strizzò gli occhi cercando di rimanere calma e non urlargli addosso, si mise seduta stiracchiandosi per svegliarsi per bene

«Sei sicuro che fosse una sirena?»

Gli chiese poco convinta, lui assunse uno sguardo confuso

«Si... almeno credo, la posa era quella»

Misty fece un gran sospiro rassegnata ma di prima mattina non aveva voglia di discutere ulteriormente, perciò facendo leva sulle gambe si alzò; la ferita sul ginocchio di quella notte però le fece perdere l'equilibrio. Ash abbassò lo sguardo notando solo in quel momento il taglio e prontamente le si avvicinò preoccupato.

«Ma tu sei ferita!»

si girò di schiena

«su vieni»

Misty arrossì portandosi un braccio al petto

«Ma no, sto bene...»

Ash rimase fermo dov'era

«No, non puoi camminare così, aspetta»

e senza permetterle di aggiungere altro si mise a fare quello che di solito faceva lei: mise a posto i sacchi a pelo, pulì la zona dove avevano acceso il fuoco e ripose tutto negli zaini. Dalla cintura prese la pokéball di Lapras e lo fece uscire sulla superficie dell'acqua

«Pikachu tu pensa a Togepi»

Senza né se né ma, Ash sollevò Misty sulla propria schiena e si incamminò verso Lapras, lei chiuse gli occhi lasciandosi trasportare godendosi quei pochi minuti così vicina a lui. 

«Non c'era bisogno»

Insistette lei quando Ash la posò seduta sul dorso di Lapras

«Tu ti sei presa cura di me, è giusto che io ricambi»

Salì anche lui mettendosi davanti 

«Siamo pronti Lapras possiamo andare!»

Ash appoggiò la mano sul collo di Lapras autorizzandolo alla partenza, Misty si accoccolò contro la schiena di Ash, gli sussurrò un “grazie” e stanca dalla notte insonne chiuse gli occhi addormentandosi poco dopo. 

«Pikachu ma cosa è successo stanotte?»

Chiese Ash curioso volendo capire come mai lui e Misty erano abbracciati

«Piii ka»

Rispose lui molto vago con un musetto furbo, Ash alzò un sopracciglio confuso ma l'accettò comunque come spiegazione. 
Il vento in poppa soffiava, Kanto era ogni onda sempre più vicina, Ash intanto pensava alle sue prossime avventure, si chiedeva dove fosse Tracey e in che punto l'avrebbero rincontrato prima di arrivare a casa. 

«Buongiorno principessa»

Sorrise Ash notando del movimento dietro di sé, Misty si guardava in giro confusa ma molto più riposata di qualche ora fa. 

«Dove siamo..?»

Chiese con la voce ancora un po' assonnata

«Non dovrebbe mancare molto, siamo quasi a casa»

le comunicò lui felice, si alzò anche in piedi per vedere meglio. 
Misty si rattristò appena, avendo dormito l'occasione di stare accanto a lui un po' di più era andata persa... 

«Scusami se mi sono addormentata...»

Ash scosse la testa

«Non devi scusarti... piuttosto stai bene? Stanotte non hai dormito per questo sei stanca, vero?»

Misty abbassò lo sguardo colpevole

«Si... non ci sono riuscita, avevo mille pensieri in testa...»

si sistemò meglio i capelli con una mano

«Ne vuoi parlare?»

Misty arrossì

«No- non oggi...» “Forse fra qualche anno” 

finì la frase dentro la sua testa, Ash rispettoso non chiese altro. 
Si fece pomeriggio mentre ancora vagavano per mare, avevano mangiato appena della frutta avanzata e un piccolo pesce pescato per un colpo di fortuna; Misty sognava un bel pasto al Centro Pokémon mentre Ash aveva l'acquolina in bocca al solo pensiero della cucina di sua madre. 
Lapras sollevò la testa facendo il suo verso, entrambi i ragazzi alzarono lo sguardo con stupore e tutti e due aprirono la bocca contenti di ciò che avevano visto davanti a loro. 

«Pikachu siamo a casa!»

Esclamò Ash con grande entusiasmo, Pikachu balzò sulla testa di Lapras saltellando contento, in tutta risposta il pokémon trasporto accelerò per raggiungere più in fretta la terra ferma.  

«EHI!»

Una voce in lontananza urlò e un ragazzo dalla maglietta verde e fascia rossa sulla fronte si stava sbracciando da un isolotto sulla destra. Ash strofinò gli occhi, per un attimo non era nemmeno sicuro di quello che stava guardando.

«Guarda Misty! È Tracey!?»

Nemmeno lui credeva alle sue parole perciò gli uscì un tono un po' incerto, Misty si resse su una gamba e alle spalle di Ash per alzarsi e anche lei rimase stupita

«Si hai ragione! È lui!»

Misty si rimise seduta mentre Ash domandava a Lapras di virare in quella direzione, il pokémon trasporto nuotò velocemente fino a raggiungere il punto indicato dal suo allenatore. 
Ash saltò giù da Lapras avvicinandosi a Tracey senza smettere di sorridere e iniziò a riempirlo di domande:

«Che ci fai qui? Come ci sei arrivato? Come stai?»

Tracey alzò entrambe le braccia tenendo le mani aperte

«Calma calma adesso vi racconto tutto»

E risalendo dietro Ash su Lapras cominciò a narrare gli eventi di quei giorni: aveva attraversato parecchie foreste e disegnato ogni pokémon che gli era capitato di incontrare per arricchire il più possibile i suoi quaderni e aggiungeva con entusiasmo quanto non vedesse l'ora di mostrarli al professor Oak. 

«E voi che avete fatto?»

Domandò alla fine del suo lungo racconto, sia Ash che Misty dapprima arrossirono poi il ragazzo descrisse le attività di quei giorni allargando le braccia con un sorriso felice. 
Il resto del viaggio continuò molto tranquillamente fino a quando l'attenzione di tutti e cinque fu attirata da un gruppo molto numeroso di Lapras, sembrava proprio un intero branco e probabilmente erano una famiglia; il Lapras di Ash tentò un approccio con loro emettendo il suo verso purtroppo però tutta la mandria lo ignorò nonostante una, la più chiara di tutti, avesse esitato un attimo rivolgendo loro uno sguardo. 
Ash protestò dando loro dei maleducati ma Tracey gli ricordò che i Lapras erano molto diffidenti con gli esseri umani soprattutto quel gruppo perché una nave pirata arricchita da un esercito di Tentacruel li attaccava di nuovo con bombe pokéball. 
I tre ragazzi dal canto loro non se ne sarebbero mai stati con le mani in mano e con la guida di Misty che mandava alla carica i suoi pokémon d'acqua più lo Squirtle di Ash, riuscirono ad affondare la nave e sconfiggere il capitano Crook e il suo scagnozzo Scuz. 
Si venne a scoprire poi che la Lapras più chiara del gruppo era la madre del Lapras di Ash e nonostante il ragazzo fosse molto triste nel doversi separare da lui, lo lasciò andare.  
Era giusto per Lapras che vivesse felice con la sua famiglia. 
Mentre il sole tramontava salutavano il loro piccolo amico, Misty ancora non si reggeva molto bene in piedi e quando Tracey lo notò si preoccupò molto:

«Che ti è successo? Vieni ti aiuto»

Gli offrì una spalla per reggersi, Ash si voltò di scatto infastidito

«No, ci penso io!»

si tolse lo zaino e lo mollò nelle mani di Tracey senza dargli neanche il tempo di capire il perché di quella reazione così improvvisa e sollevò di nuovo Misty sulla propria schiena.        La ragazza non fece una piega arrossendo un po' per l'imbarazzo e un po' perché si sentiva un peso in quel modo... 

«Ragazzi davvero io... è solo un graffio...»

cercò di dire che ce la faceva da sola 

«Potresti aver preso una storta, non devi affaticarti, appena arriviamo ad un centro medico starai meglio»

la rassicurò Ash iniziando ad incamminarsi, Tracey non sapeva come comportarsi, cos'era successo ai suoi amici durante la sua breve assenza? 
Rimase lì imbambolato qualche secondo a farsi domande poi prese in braccio Togepi e si mise lo zaino di Ash sull'altra spalla seguendo i suoi amici sulla strada verso la prossima città. 

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