Cronaca di una scomparsa annunciata

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La forza di una sorella ***
Capitolo 2: *** Memoria di un equilibrio perduto ***
Capitolo 3: *** Il sentiero del silenzio... O forse no? ***
Capitolo 4: *** Uno strano indizio ***
Capitolo 5: *** Tradimento inspiegabile ***
Capitolo 6: *** Una mente criminale ***
Capitolo 7: *** La fine di una leggenda ***



Capitolo 1
*** La forza di una sorella ***


Lucinda, dopo aver ricevuto la notizia della scomparsa di suo fratello, cerca di rintracciare tutte quelle persone che sono riuscite a vedere un’ultima volta Lucas prima della sua scampagnata che l’avrebbe portato verso il Monte Ostile.
Ma la ricerca non era affatto facile, causata dalla chiusura e dell’isolamento di sentieri e paesaggi della piccola isola posta a nord – est della Regione di Sinnoh.
< Lucinda, cosa pensi di ottenere? >
< Voglio vedere se riesco a mettermi in contatto con i centri pokémon di quei paesini disastrati dall’eruzione del vulcano e dalle frane che ne sono susseguiti. >
< E’ tutto inutile, Lucinda. I contatti verso quelle città sono interrotti. >
< Non tutti. Prima sono riuscita a collegarmi con il centro pokémon dell’area sfida, ma purtroppo il segnale è caduto dopo soli pochi minuti. >
< Che cosa sei riuscita a sapere? >
< Purtroppo non molto, nonno. Ci sono un sacco di feriti e le persone in gravi condizioni stanno per essere spediti verso le grandi città di Sinnoh dove potranno ricevere le cure necessarie del caso. >
< E’ stata una vera sciagura quella che ha colpito le tre aree. >
< Soprattutto ben sapendo che non abbiamo nessuna notizia di Lucas. E se fosse… Non voglio nemmeno pensarci. >
< Infatti non devi farlo, Lucinda. Devi avere la speranza di andare avanti > rispose il Professor Rowan con tono convinto < Altrimenti il panico s’impadronirà di te e i tuoi nervi crolleranno uno ad uno. >
< Non so per quanto potrò rimanere tranquilla. Più tempo passa, più le speranze si affievoliscono… Mamma è riuscita a scoprire qualcosa? >
< Purtroppo no. Siamo tutti ad un punto morto. >
< Capisco… >
< Per cerca re di distrarti un po’, che ne dici di allenarti un po’ con i tuoi pokémon? >
< Non sarei concentrata abbastanza. E poi non voglio che i miei pokémon mi vedano così giù di morale… A meno che non decida di andarlo a cercare personalmente. >
< Tu vuoi fare cosa? >
< Pensaci un attimo, nonno: Ho intrapreso sentieri molto più impervi dei percorsi che giungono fino alla Via Vulcanica. Per me e per i miei pokémon non sarà così impossibile arrivare fin lassù. >
< No Lucinda, levatelo immediatamente dalla testa. È troppo pericoloso. >
< Ma come faccio a rimanere qui senza fare nulla? >
< Perché io? Di questo si occupano le forze di polizia e i personaggi facoltosi di questa regioni. Noi dobbiamo solo attendere. >
< Sì, ma per quanto? >
< Per tutto il tempo necessario, Lucinda. Ne avevamo già parlato, ricordi? >
Ma Lucinda non ne voleva sapere di rimanere ferma senza fare nulla.
Avrebbe intrapreso anche le vie dell’inferno per ritrovare suo fratello, anche a costo della sua stessa vita.
< Lucinda, promettimi che non farai colpi di testa. >
Ma la ragazza non rispose, distogliendo lo sguardo da suo nonno.
< Mi dispiace, ma non posso prometterlo. >
< Lucinda, non rendere le cose ancora più difficili… >
Ma nel mentre il Professor Rowan e sua nipote erano nel bel mezzo della conversazione, l’arrivo di Olga e di Barry riaccese una piccola speranza nei cuori della famiglia di Lucas.
< Barry, che cosa ci fai qui? >
< Sono venuto a darvi una notizia che può cambiare le sorti del nostro futuro. >
< Riguarda Lucas? >
< E chi sennò? Il nostro allenatore senza infami e senza lode pare che non abbia mai intrapreso la Via Vulcanica che porta dritto al Monte Ostile. Ci sono molti individui che l’hanno visto volare verso sud delle tre aree. >
La notizia di Barry però non fu accolta come un velo di speranza, ma con la consapevolezza che il mistero sulla sua scomparsa s’infittiva sempre di più.
< E chi sono queste persone che l’hanno visto? >
< Purtroppo non conosco i loro nomi. So solo che abitano all’Area Provviste. >
< Allora dobbiamo rintracciare quelle persone per parlarci a quatt’occhi. >
< E come faremo a parlarci? Quei tre piccoli paesini sono off limits. >
< Ma non per noi… >
< Lucinda, che cos’hai in mente? >
< Mio fratello è scomparso chissà dove e io non posso rimanere con le mani in mano. >
< No Lucinda, è troppo pericoloso. Soprattutto dopo che i geologi ci hanno avvertito di possibili forti terremoti che potranno colpire la nostra Regione. >
< E con ciò? Se rimango qui a Canalipoli di sicuro servirò molto meno che viaggiare in giro per Sinnoh. >
< Ma almeno ti sapremo al sicuro, Lucinda. Che discorsi fai? >
< Mamma ti prego, la polizia non sta facendo il giusto dovere per ritrovare mio fratello. Devo entrare in azione io. >
< E me? Non mi considerate? > s’intromise Barry < Non posso perdere il mio più grande rivale. La mia vita non potrebbe avere più senso. >
< Voi due avete completamente perso il senso della ragione. Non potete andare in giro per Sinnoh in questo momento! È troppo pericoloso. >
< Nonno, lo sai che quando ci mettiamo in testa una cosa… >
< Lucinda, perché vuoi darmi altri dispiaceri? Non potresti rimanere a Sabbiafine al sicuro mentre la situazione non si riassesta? >
< Mamma, tu credi che c’è speranza per Lucas? La polizia non si sta muovendo come vorremmo… >
< E tu che cosa ne vuoi sapere?! >
< Mamma, per favore. Devi avere fiducia in me. >
Cercando di combattere l’insistenza della figlia, lo sguardo di Olga si spostò verso suo padre.
< Papà, aiutami. >
< Vorrei tanto farlo, Olga… Ma come possiamo fermare i cuori e il coraggio di questi due allenatori? Sono nati per rischiare la propria vita per diventare maestri di pokémon. Ma adesso questa missione di salvataggio cambia radicalmente i nostri piani… Purtroppo a malincuore, sto cominciando a pensare che abbiamo bisogno di loro per ritrovare Lucas. Soprattutto ora che non abbiamo la certezza di dove sia finito. >
< Ma non possiamo rischiare che anche Lucinda e Barry scompaiano misteriosamente come Lucas. Non lo potrei mai sopportare. >
< Mamma, ti prometto che ti avvertirò in ogni zona in cui metterò piede. >
< Lucinda. Non fare promesse a cui non puoi mantenere. >
< Mamma, non rendere difficile la mia partenza. >
< Allora vai, cosa aspetti? Se rimanere a Canalipoli sta diventando un grosso problema per te, allora vai subito. Ma non voglio dirti buona fortuna o addio. Non lo potrei sopportare… Anzi, meglio che me ne vada. >
Cercando di fermare sua madre, Lucinda non fece niente per cercare di calmarla.
< Nonno, provi tu a parlarci? >
< Sì. Cercherò io di farlo ragionare. Adesso andate ragazzi miei e occhi bene aperti. >
< Non ti preoccupare nonno. >
< Fossi così facile >
Dopo essersi salutati, Barry e Lucinda erano pronti per cominciare la loro missione di salvataggio.
< Lucinda, in quale zona possiamo iniziare la nostra ricerca? >
< Magari possiamo risalire il Monte Corone, il posto in cui tutti i misteri di Sinnoh sono collegati tra loro. >
< Misteri? Quali misteri? >
< Ricordi cos’è successo qualche anno fa’? alcuni ragazzi che praticavano sci e snowboard sono scomparsi alle pendici di quella misteriosa montagna che divide la nostra regione. Magari potremmo trovare Lucas in quei luoghi. >
< Lucinda, sai meglio di me quanto possa essere vasto il Monte Corona. >
< Lo so. Ed è per questo che non dobbiamo perdere tempo. >

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Capitolo 2
*** Memoria di un equilibrio perduto ***


Per raggiungere le pendici del Monte Corona, Lucinda e Barry atterrarono con Staraptor nella piccola cittadina di Memoride.
La calma e la tranquillità del paesino posto ai piedi del Monte Corona rendeva l’ambiente surreale ed enigmatico.
< Barry, aspetta un momento. >
< Che cosa c’è, Lucinda? Dobbiamo ritrovare Lucas immediatamente. E la nostra scampagnata al Monte Corona non sarà così veloce come pensiamo. Il posto è davvero immenso. >
< Prima dobbiamo controllare se questo paesino ha le giuste informazioni da darci. >
< Come? Ma come pensi di trovare le informazioni di Lucas qui? >
< E se prima di scomparire nel nulla fosse passato qui a Memoride? Non possiamo lasciare niente al caso. >
< Lucinda, ti rendi conto che controllare ogni singolo centimetro di questo posto comporterà avere gli occhi addosso di tutti gli abitanti? >
< Che facciano pure quello che vogliono. Ma la faccenda non mi spaventa per niente. >
< Certo, adesso dici così perché non ti sei mai ritrovata dinanzi ad una figura importante di questo paese… >
< Chi potrebbe essere così importante? >
< Magari la Professoressa Carolina responsabile del centro ricerche di Sinnoh. >
< La professoressa Carolina? Mi ricordo che Lucas mi ha parlato di quella donna… >
< Ragazzi, che cosa state cercando? >
L’arrivo tempestivo della vecchia signora, colsero Lucinda sul fatto prima che potesse ritrarre le mani.
< Ragazza, che cosa stavi cercando? >
< Io? Niente? >
< Sei entrata senza permesso nel mio centro di ricerca. Nessuno ha l’autorizzazione ad entrarci se non si passa prima da me… Allora, ditemi chi siete o sarò costretta a chiamare la polizia. >
< No signora, non lo faccia. Non voglio finire nei guai il primo giorno di ricerca di Lucas. >
< Lucas? Vi state forse riferendo a quell’allenatore scomparso sul Monte Ostile? >
< Sembra che il nostro giovane amico non sia scomparso sul Monte Ostile. >
< E allora dove potrebbe essersi cacciato? >
< E’ quello che stiamo cercando di scoprire, signora. Io sono sua sorella Lucinda. >
< Capisco… Beh, sicuramente non lo troverete qui. L’ultima volta che ho visto tuo fratello era in compagnia di mia figlia Camilla, ex campionessa della Lega di Sinnoh prima che venisse battuto da quel ragazzo… Non avrei mai pensato che la sua forza di volontà e il suo coraggio lo avesse portato alla sconfitta del Team Galassia e al raggiungimento di Campione della Lega di Sinnoh passando alle vittorie nelle palestre della regione. Soprattutto essendo molto giovane. >
< Lucas ha sempre avuto un talento innato nelle lotte dei pokémon. Era molto difficile che lui perdesse. >
< Ed io sono il testimone vivente per confermarlo > s’intromise Barry.
< E adesso sembra scomparso nel nulla… Ma com’è possibile? >
< Alcuni fatti non accurati ci hanno rivelato che Lucas volesse intraprendere il percorso che porta al Monte Ostile alla scoperta di pokémon di livello superiore e la consapevolezza che all’interno del vulcano si potesse celare una creatura misteriosa… Lei cosa dice al riguardo? >
< Purtroppo non so cosa dirvi ragazzi visto che non sono più andata sul Monte Ostile da più di vent’anni. Ero una giovane ragazza come Lucas e anche a me piacevano molto le battaglie pokémon. Alcuni allenatori molto più esperti di me mi avevano rivelato che proprio all’interno del vulcano si potesse celare un pokémon che controllava tutto il territorio, che potesse controllare anche lo sviluppo di eventuali terremoti ed eventuali eruzioni del vulcano… Dopo che tutti questi fenomeni si sono avverati causando un distruzione parziale del territorio, sono arrivata alla conclusione che quel pokémon esiste davvero. >
< Professoressa Carolina, lei ha mai visto questo pokémon? >
< Purtroppo non ne ho mai avuto l’occasione… Ma se ciò un giorno dovesse uscire dal suo nascondiglio, pregate di non trovarvi nelle vicinanze perché non so se riusciremmo a rimanere in vita. Quel pokémon è l’equilibrio della terra di questa regione e se la sua furia diventasse implacabile, tutte le creature dei pokémon e gli esseri umani come noi non avrebbero scampo. >
< Questo sì che è un grave problema. Ma come possiamo risolvere la situazione? >
< Purtroppo su questo non posso aiutarvi… Ho provato a contattare il Professor Rowan al riguardo, ma non è riuscito a darmi le informazioni necessari che riguardano quel pokémon che controlla la montagna. A questo punto non ci resta che pregare che tutto questo possa finire alla svelta, altrimenti non saranno solo le tre aree poste al nord di Sinnoh ad avere la peggio, ma tutte le regioni verranno ricoperte da cenere e da lava... Per non parlare delle scosse di terremoto. Non sopravviveremo nemmeno all’alba del giorno seguente. >
< La rottura dell’equilibrio della terra non può essersi guastata. Dopo che mio fratello ha salvato il tempo e lo spazio dalla distruzione folle del Team Galassia, non è possibile che siamo ancora in mezzo ad una catastrofe umanitaria. >
< Mi spiace dirlo ragazza, ma purtroppo è così. Vorrei tanto aiutarvi a ritrovare vostro fratello, ma dovete capire che il problema è molto più superiore di quello che pensate. >
< Certo, capiamo benissimo > rispose frettolosamente Barry < Se lei ci assicura che Lucas non è mai stato qui, allora sarà meglio che continuiamo le nostre ricerche. >
< Grazie per tutte queste preziose informazioni, Professoressa Carolina. >
< Figuratevi, ragazzi. L’ho fatto con piacere. >
Dopo aver salutato la vecchia signora ed essersi augurati a vicenda una buona fortuna per il futuro prossimo, Barry e Lucinda non erano più del tutto convinti di intraprendere il cammino verso il Monte Corona.
< Quale può essere un posto in cui Lucas trascorreva le sue giornate? >
< Non lo so, Lucinda. Anche se ero il suo rivale principale, so che Lucas piaceva molto allenare i pokémon. >
< E quale è il posto migliore per allenare i pokémon e farli crescere sani e forti se non le tre aree poste a nord- est di Sinnoh? >
< Credo che la Via Vittoria possa essere un luogo adatto per allenare i pokémon. >
< Allora sarà lì che andremo. >

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Capitolo 3
*** Il sentiero del silenzio... O forse no? ***


Nel mentre Lucinda e Barry stavano intraprendendo il percorso che portava verso la città di Arenipoli, alcuni rumori e grida attirarono la loro attenzione.
< Lucinda, hai sentito? >
< Sentito cosa, Barry? >
< Qualcuno… o qualcosa… non so come spiegarlo. >
< Che cos’è che ti ferma? >
< Ho sentito alcune voci… Ma non riesco a capire se erano versi dei pokémon o alcune grida disperate di esseri umani. >
< Secondo me ti sei sognato, Barry. Io non ho sentito niente. >
< Questo non vuol dire che io mi sia sognato. Può darsi che tu non fossi attenta. >
< Davvero? E allora dimmi, dove porterebbero queste “grida” che hai sentito? >
< Verso quel sentiero nascosto dagli alberi. >
Andando a vedere stando molto attenti che qualcuno non li potesse cogliere alla sprovvista come ad esempio un pokèmon selvatico, Lucinda vide solo un sentiero intersecato tra l’erba alta che nascondeva un luogo alquanto mistico.
< Non sono mai stata in questo posto… Eppure credevo di averla girata tutta la regione di Sinnoh. >
< E se le grida soffocate che ho sentito provenissero da questo posto? >
< Andiamo Barry, smettila. Qui non c’è nessuno. >
< Questo luogo mette davvero i brividi. Non è da escludersi l’incontro con qualche forza misteriosa. >
< Le uniche creature che possono vivere in questo luogo nascosto sono solo i pokémon selvatici > cercò di rassicurarlo Lucinda < Quindi Barry, sarebbe meglio continuare il cammino verso la Via Vittoria. Mio fratello potrebbe essere invischiato in guai molto più seri di lui. >
< Fammi dare un occhiata i9n giro. Ti prego. Non ci metterò molto. >
< Perché vuoi essere così testardo? >
< Perché sono convinto delle mie intenzioni. >
< Che cosa pensi di trovare a parte pokémon molto forti? >
< Non lo so… Magari un indizio che ci possa ricondurre a Lucas. >
< Ti prego, fammi il piacere. Lucas non frequenterebbe mai questo posto. >
< Non lo spuoi sapere, Lucinda. >
Vedendo come Barry stava accuratamente guardando ogni centimetro di quella conca racchiusa da una piccola roccia che si ergeva dinanzi a loro, fece di tutto per essere paziente
< Lucinda, se usiamo scalaroccia potremmo vedere cosa c’è sopra di noi. >
< Barry, adesso basta. Non c’è niente sopra quella roccia. >
< Questo non lo sai. Andiamo a dare un’occhiata. >
< Vai tu da solo. Io ti aspetto qui. >
< Non se ne parla nemmeno. Questo posto mi da i brividi. >
< Allora sarebbe meglio tornare indietro, no? >
< Avanti, ma cosa ti costa accompagnarmi? >
Scocciata per l’insistenza del ragazzo, alla fine Lucinda lo seguì.
Dopo aver scalato la roccia, Barry fu molto colpito e allo stesso temp0o intimorito per quello che si trovava dinanzi.
< Non so dove diavolo siamo finiti, ma questo laghetto dove non riesco a vedere la fine a causa della nebbia rende il luogo alquanto spettrale. >
< Sulle mappe non c’è segnato questo posto. Non c’è un nome preciso su dove ci troviamo. Sarebbe meglio darcela a gambe prima che i guai inizino pure per noi. >
Ma mentre Barry continuava a guardare nelle vicinanze, ancora un rumore acuto di grida soffocate risuonò nelle orecchie di Barry.
< Lucinda, questa volta hai sentito vero? >
< Ho solo sentito un vento… non so come descriverlo… >
< Erano voci. Voci di qualcuno che chiedeva pietà… E se tra di loro ci fosse anche Lucas? >
< Ti prego, non farmici nemmeno pensare. >
< Che cos’è quel passaggio? >
Appena la nebbia si dissolse, Barry e Lucinda videro una rientranza vicino a loro.
< Sembrerebbe una grotta, Barry. >
< Bene. Direi di entrarci. >
< Cosa? Sei forse impazzito? Non se ne parla nemmeno. >
< E se Lucas… >
< Lucas non si trova qui! Mettitelo bene in testa! >
Le urla di Lucinda furono udite a chilometri di distanza, mettendo in allarme i pokémon che si trovavano in quel luogo.
< Lucinda, non possiamo andarcene proprio adesso. >
< Io credo che questa storia ti stia dando alla testa, Barry. Usciamo immediatamente da questo posto prima che sia troppo tardi anche per noi. e non voglio sentire ragioni, altrimenti ti lascio qui da solo. >
Ma appena Lucinda era nel pieno della discussione con Barry, l’arrivo di una figura dall’abito oscuro e dei folti capelli biondi la sorprese non poco.
< Camilla, che cosa ci fai qua? >
< Pare che non sono la sola a scoprire il segreto di questo posto > rispose la giovane ragazza con tono mite < Mia nonna mi ha avvertito che siete stati a Memoride per saperne di più su Lucas, e solo adesso sono venuta a conoscenza della gravità dei fatti. >
< Sì, Camilla. Mio fratello non si trova da nessuna parte. >
< Questo non è possibile… Sinnoh non è una regione così vasta… >
< Eppure sembra scomparso nel nulla. >
< Dov’è stato l’ultima volta che è stato visto? >
< Sembrava che avesse intrapreso il sentiero verso il Monte Ostile, ma il mio amico Barry nonché suo grande rivale, ci ha assicurato che Lucas non è mai giunto da quelle parti. >
< Questa è una grande fortuna visto l’enorme disastro causato dal terremoto e dall’eruzione del vulcano. >
< Non so se si può dire fortuna… In ogni caso non sappiamo se è vivo oppure no. >
< Lucinda, Lucas è un giovane ragazzo dalla tempra forte. È impossibile sbarazzarsi di lui. >
< Camilla, lui non è invincibile come sembra… E se avesse perso tutti i suoi pokémon? Come si potrebbe difendere? >
< Adesso basta pensare al peggio, ragazza mia… E sicuramente non lo troverete in questo luogo spettrale. >
< Camilla, visto che la mia amica Lucinda non vuole accompagnarmi dentro la grotta, che ne dici di accompagnarmi tu? >
< No. È troppo pericoloso. Nessuno è mai entrato là dentro… Tranne Lucas. >
< Che cosa? vuoi forse dirmi che mio fratello è a conoscenza di questo posto? >
< Lucinda, non hai mai visto il pokédex di tuo fratello? >
< No, perché? Avrei dovuto? >
< In questo caso avresti saputo tutti i pokémon da lui visti e catturati… E si da il caso che oltre a numerosi pokémon rari risiedenti qua a Sinnoh, c’è un misterioso pokémon che ha solcato i cieli non molto tempo fa’. Ti ricordi di Giratina? >
Nel ripensare allo sguardo e alla potenza mostruosa di quel pokémon, Lucinda divenne pallida in viso.
< Come potrei dimenticarlo? >
< Tuo fratello, prima di incontrarlo direttamente, ha fatto un viaggio nel mondo distorto mettendosi a confronto con la forza di quel pokémon… Nessuno sa come sia finita, ma è grazie a lui se Sinnoh può conoscere un futuro da quel giorno. >
< Mio fratello a tu per tu con Giratina… E’ incredibile. >
< Capisci che non può rischiare la vita dopo tutto quello che ha passato? È impossibile. >
< E se qualcuno lo volesse togliere di mezzo? >
L’arrivo tempestivo di Vulcano rese la conversazione ancora più interessante,
< Vulcano, perché non sei alla Lega Pokémon? >
< Perché adesso che è chiusa, ho molto più tempo per me stesso. Tempo per porre fine a questa storia alquanto misteriosa. >
< Vulcano, tu sei uno dei pochi che consce le zone del Monte Ostile… Sei sicuro che Lucas… >
< Nessuno e ripeto nessuno si avventurerebbe da solo in quelle zone impervie dove piogge di cenere e lo scorgere della lava ricopre tutto quel luogo… Quando io e Lucas siamo andati in missione alla ricerca del pokémon leggendario che risiede in quelle terre, Lucas mi ha ripromesso che non sarebbe mai più tornato in quel luogo. Nemmeno per allenarci i suoi pokémon? >
< Davvero è così, Vulcano? >
< Diciamo che sono sicuro al 90 per cento… Lucinda, sai meglio di me che non si può domare una testa matta come tuo fratello. Senza offesa. >
< Le tue rassicurazioni non mi bastano. E non avrò pace finché non troverò prove sufficienti che possano ricondurmi a lui. >
< Vuoi le prove? Non credo che li troverai in quei luoghi. >
< E poi Lucinda, la polizia sta setacciando ogni singola area posta a nord – est di Sinnoh dopo la sua recente distruzione. >
< Per fortuna che la terra non è ancora tornata a tremare > fece Barry con lieve spavento.
< Barry, da quando sei giunto qui non fai altro che sentire voci misteriose… Lo sai da cos’è dovuto? >
< No, Camilla. Non lo so proprio. >
< Dalle anime dei pokémon che risiedono in questo posto che sentono la tua paura e non vogliono altro che entrare nella tua mente. >
< Che cosaaa?! >
< Smettila, Camilla. Così lo spaventi. Non c’è nessun fondo di verità in queste tue parole. >
< Ah no? Barry, allora perché non entri in quella grotta? Gli spiriti dei pokémon mietitori ti stanno aspettando. >
< Accidenti! Non mi sono spaventati così tanto prima d’ora. Io me ne vado! >
< Aspetta, Barry. >
Preso da un senso di paura irrefrenabile, Barry si volatilizzò con il suo Staraptor scomparendo oltre le colline.
< Adesso come faccio nella ricerca di mio fratello? >
< Barry sarà più utile insieme a tua madre e al Professor Rowan, Lucinda. Non devi preoccuparti… Magari io e te possiamo intraprendere un viaggio verso un luogo oscuro che si trova dall’altra parte della Regione. >
< Di quale luogo stai parlando, Vulcano? >
< E’ da molto che non torno in quei posti, soprattutto adesso che il Professor Oak ha preso casa: sto parlando dell’antico Chateau che si trova alle porte di Evopoli. >
< Vulcano, credi davvero… >
< Lucas era molto attratto da quei luoghi misteriosa, vero? Soprattutto quando i fantasmi ricoprono quel luogo… Lucinda, sei pronta per venire con me? >
< Credi che giungere in quel luogo servirà in qualche modo per ritrovare mio fratello? >
< Lo scopriremo appena saremo lì… Camilla, tu che cosa hai intenzione di fare? >
< Devo tornare a Memoride da mia nonna. Voglio avere la consapevolezza che il tempo e lo spazio non corrano nessun pericolo. Adesso che Sinnoh sta attraversando un’altra delle sue crisi, la situazione deve essere totalmente sotto controllo. >
< D’accordo, tienimi informato ok? Andiamo Lucinda. Stai per scomparire un posto misterioso ed enigmatico che ti farà accapponare la pelle. >

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Capitolo 4
*** Uno strano indizio ***


Il cielo sopra di loro era ricoperto dai folti alberi che costituivano l’intera foresta.
I raggi solari a malapena illuminavano il sentiero, rendendo il luogo alquanto lugubre e tenebroso.
< Sembra che sia notte > fece Lucinda mentre andava in bicicletta accompagnata da Vulcano.
< E’ questa foresta. Il sole è molto difficile che oltrepassi i rami di questi alberi. >
< Davvero inquietante… Manca ancora molto. >
< In verità no. Siamo quasi arrivati. >
Appwna prima l’uscita della foresta, Lucinda e Vulcano si ritrovarono dinanzi ad un vialetto chiuso da piccoli alberi che rendeva impossibile il passaggio.
< Dobbiamo tagliere questi alberi. È l’unico modo per passare. >
< Ok, vuoi che ci pensi io? >
< Meglio di sì, Lucinda. I miei pokémon di fuoco farebbero un gran macello se iniziassero a usare le loro mosse. >
< Non sia mai che tu dia fuoco alla foresta. >
< Infatti. >
Dopo aver tirato fuori il tuo Turtwig dalla poké ball, Lucinda si sbarazzò dei piccoli alberi in pochi secondi.
< Oh mio Dio… E noi dovremmo entrare qua dentro? >
< Ebbene sì, ragazza mia. Davvero inquietante e tenebroso questo posto non trovi? >
Dall’esterno, l’Antico Chateau si manifestava come una grande villa che aveva fatto il suo tempo.
Le imposte e i muri dell’abitazione erano decadenti, rendendo il luogo ancora più misterioso.
< Come faremo ad entrare? > domandò Lucinda.
< Dalla porta, è ovvio. >
< Ma se incorressimo in alcuni fantasmi? Io non li posso soffrire. >
< Stai tranquilla. Al massimo qualche Gastly si divertirà a farti dei dispetti. >
< Cosaaa?! Io ho paura dei Gastly! >
< Suvvia, non fare la paurosa. Tuo fratello Lucas non si sarebbe mai fatto intimorire. >
< Ma io non sono mio fratello. >
< Almeno non sei sola. Avanti, entriamo. >
Appena entrati dentro la villa, un grande salone era l’immagine di un luogo dimenticato con la sua polvere e tutte le sue ricchezze che si celavano al suo interno.
Quadri di ogni tipo e lampadari di cristallo sarebbero un bel bottino se i ladri si avventurerebbero qua dentro.
< Wow. Non ho mai visto niente di simile. >
< Ti piace? Devo dire che i proprietari passati avevano un gran gusto nell’arredare questo posto. >
< Vulcano, tu sai chi sono i vecchi proprietari. >
< No. Nessuno lo sa… Sembrano che siano tutti morti più di un secolo fa’. >
< E come sarebbero morti? >
< Anche questo nessuno lo sa… Adesso questa villa abbandonata è il rifugia di alcuni Gastly e come ti ho anticipato prima anche di alcuni fantasmi. >
< Non voglio nemmeno sapere che… >
< Aspetta un momento. >
Sentendo alcuni rumori provenire dal salone accanto, Lucinda rimase immobile in attesa che potesse accadere il peggio.
< Vulcano… Non mi abbandonare. >
< Ho sentito qualcosa. Seguimi. >
< Aspetta, Vulcano! >
Ma il giovane Superquattro non voleva sentire ragioni, incorrendo il rumore di poco fa’ che gli era entrato in testa.
Appena si ritrovò nell’immensa sala da pranzo, non poté credere ai suoi occhi.
Un vecchio uomo, di circa sessant’anni, si levò improvvisamente senza che i suoi piedi potessero toccare terra.
Quell’immagine entrò anche nella mente della povera Lucinda dopo che aveva raggiunto Vulcano, senza riuscire però a trattenere un grido.
< Lucinda, smettila! >
< L’hai visto? Hai visto anche tu quell’uomo… Oh mio Dio, era un fantasma! >
< Adesso calmati. Agitarti non servirà a niente. >
< Vulcano, ancora non ho capito perché siamo venuti in questo posto, ma se hai dato sfogo alla tua curiosità di avventuriero, ti prego… >
< No, non possiamo andarcene. Non dopo essere andati al piano di sopra. >
< Perché? Cosa c’è di sopra? >
Uscendo dalla sala da pranzo, Lucinda dovette fare molta fatica per stare dietro a Vulcano.
< Adesso qui che pensi di trovare? >
< Non lo so… Magari un indizio che possa portarci a Lucas. >
< Lucas non è mai stato qui! Non so che cosa ti salta in quella tua zucca, ma è impossibile che mio fratello… >
Soffocando le grida di Lucinda, Vulcano sentì alcuni rumori provenire da dietro di loro.
< Viene da questa stanza. >
< Non avrai mica intenzione di entrare, spero. >
< Vuoi aspettarmi qui, Lucinda? Posso benissimo cavarmela da solo. >
< Così che io possa gridare come una pazza? Non ci pensare nemmeno. >
< Allora vedi di sopportare le tue paure e di non fiatare. Se sono qui insieme a te è per ritrovare to fratello. >
< Ma Lucas… >
Una volta entrati nella stanza, Vulcano capì subito che era una camera da letto di una bambina.
< Non so cosa sia successo qui, ma non è mutato niente nel corso degli anni. >
< Che cosa state cercando nella mia stanza? >
Una voce acuta e molto infantile riscosse i due ragazzi dalle paure più profonde.
< Vulcano… Non dirmi che questa bambina è… >
< Se è la sua camera, è molto probabile che lei sia un fantasma. >
< Adesso cosa dovrei fare secondo te? >
< Mantieni la calma. Non vorrai mica richiamare tutti i fantasmi qui da noi, spero. >
< Non avete ancora risposto alla mia domanda > continuò a dire la piccolina.
< Tesoro, ci dispiace esserci intrufolati nella tua camera, ma stiamo cercando un nostro amico che è misteriosamente scomparso. >
< Non si vede nessuno da molti anni qua dentro a parte degli irrispettosi come voi… Il mio maggiordomo dovrebbe cacciarvi a pedate se solo fosse qui. >
< Il maggiordomo, Vulcano? Vuole forse dire il signore che abbiamo visto nella sala da pranzo? >
< Sì, proprio lui… Piccolina, non arrabbiarti. Togliamo subito il disturbo. >
Uscendo fuori dalla camera della bambina, Vulcano vide ancora il maggiordomo, ma questa volta avvicinandosi verso di lui.
< Vulcano, cosa stai facendo?! >
Chiudendo gli occhi per non vedere la scena, Vulcano rimase immobile fino a quando il suo spirito non scomparve misteriosamente.
< Vulcano, tu stai giocando con il fuoco… >
< Lo faccio sempre essendo un allenatore di tipo fuoco. >
< Smettila di scherzare e dimmi che hai intenzione di fare. Vuoi forse conoscere tutta la famiglia morta di questo posto? >
< Ovvio che no… Ma sono convinto che qui dentro c’è un indizio che non possiamo farci sfuggire. >
< A parte le ragnatele e i fantasmi, io non ho trovato niente in questo posto. >
< Meglio se ritorniamo di sotto. >
Scendendo le scale e stando molto attenti a non toccare niente, molto lentamente Vulcano si stava convincendo che aveva fatto un buco dell’acqua.
Ma il rumore di un campanello delle biciclette lo fecero precipitare fuori.
< Adesso cos’hai sentito, Vulcano? >
< Guarda questa bici ridotta in cenere… Non riesci a riconoscerla? >
Guardando più attentamente, Lucinda capì che si trattava della bicicletta di suo fratello Lucas.
< Non posso crederci > rispose spaventata la ragazza < Come ha fatto questa bici ad arrivare fin qua. Prima quando siamo entrati noi non c’era. >
< Infatti… Chi potrebbe averla portata? >
< Vulcano, tutta questa situazione è davvero surreale. Secondo me sono stati i fantasmi che sicuramente avevano l’oggetto di mio fratello custodito in questo Antico Chateau. >
< E’ molto probabile, ma perché è ridotta in cenere? Insomma, è stata buttata nel fuoco. >
< Magari quei fantasmi l’hanno bruciata. >
< No. Noi non avremmo mai fatto un gesto così insensato. >
< Ecco, ci mancava la principessina… >
< Occhio a come parli, ragazzina. Sei sempre nella mia villa. >
< Lucinda, misura le tue parole. >
< Voi che cosa sapete di questo oggetto? >
Ma la bambina non rispose, mettendosi a ridere istericamente.
< Che cosa c’è adesso da ridere? Ci stai prendendo in giro? >
< Non potrei mai… Ma c’è qualcuno che odio tuo fratello più di qualsiasi cosa, ragazza. Non so cosa gli abbia fatto, ma stai certa che la sua scomparsa è legata ad un uomo molto potente. >
< Che genere di uomo? Non capisco. >
< Per riuscire a scoprirne di più, dovrai raggiungere il Tempio di Nevepoli. Lì una ragazza saprà dirti che cos’è successo a tuo fratello. >
< Ragazza? Quale ragazza? >
Ma la bambina non rispose, scomparendo nel nulla proprio com’era riapparsa.
< Bene, credo che siamo sulla giusta via. >
Ma Lucinda, ignara di quello che era successo a suo fratello, le sue preoccupazioni crebbero di più.
< Lucinda, che succede? >
< Questa bici bruciata… Ma perché quella bambina vuole che andiamo dritti a Nevepoli? >
< Questo non lo so… Ma c’è un tempio in quella piccola città che desta molti misteri. E nell’aiutarci. Dovremmo chiedere consiglio a Bianca, la capopalestra di quella città. >
< D’accordo, ma è molto lontano da qui? >
< Bisogna recarci all’estremo nord della Regione… Però con l’aiuto di Barry e dei suoi pokémon volanti potremmo raggiungere il luogo in pochi minuti. >
< Certo… Sempre che non se la facci addosso dalla paura. >
< E perché dovrebbe? >
< Niente, lascia stare. >

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Capitolo 5
*** Tradimento inspiegabile ***


Una volta giunti a Nevepoli, Lucinda non perse tempo nel ricerca la capopalestra Bianca.
< La palestra è chiusa > fece adirata la ragazza < Come può un capopalestra chiudere… >
< Avrà avuto le sue ragioni > cercò di difenderla Vulcano.
< Certo… Le sue ragioni. >
< Il Tempio di Nevepoli si trova all’estremo nord della città. Basterà recarci lì. >
Con la rabbia che gli ribolliva nelle vene, Lucinda attraversava la neve della città come se fosse una prova da superare.
< Non ho mai visto così tanta neve in vita mia. >
< Non sei mai arrivato fin qui a sfidare il capopalestra di questa città? >
< Certo. Ma quando ho conquistato le otto medaglie della regione non era Bianca la capopalestra di Nevepoli. >
< Ah no? Allora chi era? >
< Ignoro il suo nome. So soltanto che era un vecchio uomo che era in procinto di andare in pensione e lasciare sua nipote come erede. >
< Quella ragazza dovrà spiegarmi un sacco di cose. Lei conosce sicuramente mio fratello Lucas e dovrà raccontarmi i fatti inspiegabili del Tempio di Nevepoli. >
< Perché dici che ci siano dei fatti inspiegabili? >
< Perché mio nonno mi ha raccontato di una creatura gigante che vive nel sottosuolo di questa città. E se la scomparsa di mio fratello fosse legata a quella creatura? >
< La scomparsa di tuo fratello è legata a molteplici fatti. Bisogna ricostruire i tasselli e vedrai che ci porteranno a lui. >
< La sua scomparsa non può durare all’infinito, Vulcano. E chi sta cercando di nasconderlo oppure il motivo per cui mio fratello non vuole essere trovato, dovrà risponderne alla sottoscritta. >
< Lucinda, smettila di dare minacce a vuoto. Così non fai paura a nessuno. >
Appena arrivati dinanzi al portone che dava all’interno del Tempio, Lucinda e Vulcano videro una guardia frapponendosi tra di loro e l’entrata.
< Mi dispiace ma quando la capopalestra di questa città si trova all’interno del Tempio, è buona regola non veinire disturbati. >
< E’ una questione di vita o di morte > spiegò Vulcano insistendo < Dobbiamo parlare assolutamente con Bianca. >
< Non vorrei essere troppo ripetitiva, ma mi costringete ad esserlo. >
Nel mentre Lucinda era rimasta sempre muta durante il coinvolgimento di Vulcano, alla fine entrò con la forza scaraventando la povera custode nella neve.
< Bianca! Dove diavolo sei?! Fatti vedere subito, altrimenti… >
< Non avete il permesso di gridare! >
< Perché no? Stiamo svegliando il riposo di un pokémon molto sacro. >
< Se Regigigas fosse in vita, non ci penserebbe due volte ad uccidere i profanatori della sua casa. >
< Non so chi sia costui, ma di certo non mi fermerà in questo momento. >
Scendendo verso alcuni piani sotterranei del Tempio, alla fine Lucinda e Vulcano videro la capoplaestra Bianca intante ad allenare i suoi pokémon.
< Finalmente c’incontriamo. >
< Chi siete voi due? > domandò la ragazza.
< Mi scusi Bianca, ma queste due persone non hanno voluto sentir ragioni. >
< Lascia stare, Lucrezia. Me la vedrò io. >
Appena la guardiana tornò all’entrata del Tempio, Lucinda fissava con occhi pieni di rabbia la giovane allenatrice.
< E’ ammirevole come una ragazza della tua età possa esser diventata capopalestra di una prestigiosa città come Nevepoli. D’altronde non è da tutti giungere fino a qui. Specie quando non abbiamo con noi nessun pokémon volante abbastanza resistente per tali temperature. >
< Chi siete voi due e come avete osate entrare in un luogo sacro come questo? >
< Di sicuro conoscerai Vulcano, uno dei Superquattro della Lega di Sinnoh. >
< E dimmi Vulcano, che ci fa uno come te in un luogo ricoperto di ghiaccio come questo? Non credevo che un allenatore di pokémon fuoco potesse amare il freddo. >
< Infatti lo odio con tutto me stesso > replicò l’uomo smorzando la situazione.
< Ma non è per lui che siamo qui > intervenne ancora Lucinda < Se sono qui dinanzi a te è per parlare di mio fratello Lucas. Ti ricorda qualcosa il suo nome? >
< Dovrebbe, forse? >
< Ti ha sconfitto non molto tempo fa’ in una delle battaglie più lunghe della sua carriera. Me lo ha raccontato lui prima di partire verso la Lega per sconfiggere tutti i più grandi maestri di pokémon del momento e diventare campione indiscusso nella regione. >
< Arriviamo subito al punto: perché dovrei ricordarmi di tale ragazzo? >
< Perché da alcuni giorni è misteriosamente scomparso nel nulla e alcuni indizi ci riconducono qui. >
< Più che altro una testimoniazna > precisò Vulcano.
< Non so chi sia stato a portarvi dritti da me, ma io quel ragazzo non lo conosco neppure. Molti allenatori sono diventati i possessori della mia medaglia, ma sta di fatto che tuo fratello non è tra quelli cui mi ha lasciato un vago ricordo. >
< Ti dispiace se diamo un’occhiata in giro? Magari potremmo trovare un indizio che ci riconduca a lui. >
< Questo è un luogo sacro e non è concesso a nessuno entrarvi. Almeno che non si è diventati campioni della Lega Pokémon, ma peccato che tuo fratello non ha mai raggiunto questo luogo. >
Intravendendo gli occhi accigliati della giovane allenatrice, Lucinda capì che stava mentendo.
< Allora per te non sarà un problema se diamo un’occhiata in giro, no? >
< Vi ho già detto che questo è un luogo sacro! Voi non siete autorizzarti a rimanerci. >
Ma Lucinda e Vulcano non vollero sentire ragioni, percorrendo i piani sotterranei finali che l’avrebbero condotti dinanzi ad un creatura alquanto gigante e mostruosa.
< Non ho mai visto niente di simile > fece Vulcano sorpreso.
< Che razza di creatura è questa? >
< Colui che veglia nel Tempio di Nevepoli e fa in modo di portare un equilibrio alla regione di Sinnoh > spiegò Bianca.
< Peccato che quell’equilibrio si è perso in quel tragico terremoto > precisò Vulcano < L’Area sfida, l’Area Provviste e l’Area Svago sono sotto la cenere o sotto la lava del Monte Ostile. >
< Ed è per questo se mi sono recata al Tempio in completa solitaria… Per chiedere la clemenza a Regigigas di riportare la pace in tutta la Regione e di far cessare tutta questa distruzione. >
< E credi che lui ascolti? >
< Certo che ascolta. Anche se dorme da molti secoli, lui non è la creatura che ti volta le spalle. Se Nevepoli sopravvive fino ad oggi è grazie a lui. >
< Sarà, ma intanto mio fratello è scomparso nel nulla ed io devo ritrovarlo… Cosa stai nascondendo, Bianca? >
< Perché io dovrei nascondere qualcosa? >
< Queste lastre di ghiaccio ricoprono questo luogo mistico… Ma qui molto vicino ci deve essere una prova che può ricondurmi a Lucas. >
Ma Bianca, spazientita, non diede il tempo a Lucinda e a Vulcano di guardare in giro.
< I miei pokémon sono rponti per difendere questo luogo se è necessario. Vi consiglio di andarvene. >
< Noi non lasceremo mai questo posto finché non avremmo trovato quello che ci serve. >
Ma Vulcano, stanco dell’insistenza di Lucinda, alla fine si schierò dalla parte di Bianca e convinse Lucinda che stava sbagliando tutto.
< Lucinda, per favore. Abbiamo fatto un enorme buco nell’acqua. Dobbiamo andarcene. >
< Cosa? stai scherzando, spero. >
< Adesso basta. Non rendere la situazione peggio di quella che è. Se ci saranno degli sviluppi, sono convinto che Bianca ci aiuterà. >
< No. Lei è in combutta con qualcuno più grande di lei. ci sta nascondendo qualcosa. >
< Confabulare alle mie spalle non risolverà niente > rispose Bianca adirata < O ve ne andate con le buone, o sarò costretta… >
< Ce ne andiamo. Non occorre una battaglia pokémon che sono convinto perderai. I tuoi pokémon ghiaccio non potrebbero mai resistere al fuoco dei miei pokémon. >
Senza avere la possibilità di rispondere, Bianca guardò Lucinda e Vulcano uscire dal Tempio sacro della città. >
< Bianca, spero che quei due ragazzi non abbiano scoperto nulla sul suo conto… >
< No, Lucrezia. È tutto sotto controllo. >

 

Una volta usciti dai confini della città, Lucinda e Vulcano si ritrovano sulla Riva Arguzia dove altri misteriosi fatti accadevano in quei luoghi.
< Si dice che qui uno dei guardiani dei laghi riposi > fece Vulcano per rompere il ghiaccio e cercare di placare la rabbia di Lucinda < Ma non ricordo il suo nome. >
< Uxie, l’essere della conoscenza. >
< Brava. Non ti facevo così preparata, sai? >
< Quando sei nipote di un rinnomato professore pokémon è naturale che tu sappia molte cose. >
Appena giunti all’interno del Lago Arguzia, Lucinda fu attirata dal suo amico Barry.
< Barry? Che cosa ci fai qua? >
< Ciao, Lucinda. Sto allenando i miei pokémon. Perché, non si vede? >
< Abbiamo cercato in tutti i modi di metterci in contatto con te per aiutarci a raggiungere Nevepoli il prima possibile, ma tu non hai mai risposto. >
< Scusami. Avevo il cellulare spento… Allora, perché volevate andare a Nevepoli? >
< Per mio fratello. Secondo me la capopalestra ci sta nascondendo qualcosa? >
< Chi? Bianca? Non credo proprio. Quella ragazza è buona come il pane e non si sognerebbe ami di essere una persona misteriosa o cattiva. >
< Le persone buone sono quelle che non sospetteresti mai… Ma allo stesso tempo devono essere tenute d’occhio. >
< Perché tu non ti fidi di nessuno, Vulcano. >
< Se è per questo nemmeno io > fece Lucinda.
< E comunque non credo che troverete qualcosa che si ricollega a Lucas in questo luogo. >
< Secondo te dove dovremmo cercare, allora? >
< Non lo so, ragazzi. Ma non qui. >
Ma appena Lucinda distolse lo sguardo da Barry, vide qualcosa galleggiare sulle rive del lago.
Avvicinandosi con circospezione, Lucinda rimase allibita quando vide che l’oggetto trovato non era altro che la giacca di suo fratello Lucas.
< Il mistero s’infittisce sempre di più > fece Vulcano < Che ci fa la giacca di Lucas in questo luogo. >
< Non lo so. Ma secondo dovremmo indagare anche in questo luogo. >

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Capitolo 6
*** Una mente criminale ***


< Non posso crederci… E se Lucas fosse affogato in questo lago? >
< Chiamiamo immediatamente la polizia. >
Purtroppo, date le condizioni del tempo alquanto primitive, la polizia raggiunse solo il luogo del ritrovamento della giacca solo un giorno più tardi.
Lucinda, per mantenere la sua mente occupata, decise di indagare da sola.
< Lucinda che hai in mente di fare? > gli domandò Vulcano.
< Finché non avremmo la certezza che mio fratello è morto, sarò io che scoverò la verità. Senza la’iuto di nessuno. >
Vulcano comprendeva la rabbia e la disperazione di Lucinda, ma non poteva lasciarla sola proprio in quel momento.
< Lucinda, anche se non me lo chiederai, ti aiuterò costi quel che costi. >
< No, Vulcano. Sarà meglio che tu torni alla Lega di Sinnoh. Ormai questa faccenda riguarda solo me. >
Ma prima che Lucinda potesse attraversa il lago a bordo del suo Empoleon, l’arrivo di suo nonno Rowan e di sua madre Olga, calmarono momentaneamente la sua sete di rabbia.
< Lucinda, non è consigliabile che tu rimanga qui > gli fece sua madre < Raggiungiamo il centro pokémon più vicino. Lì sarai al sicuro. >
< Ma io devo ritrovare mio fratello! >
< Lascia fare a me e al tuo Empoleon. Se ci saranno novità, non esiterò a chiamarti. Tu hai bisogno di riposarti. >
< Ma io… >
Inavvertitamente, la povera ragazza cadde stremata tra le braccia della madre mentre Rowan e gli altri medici accorsi fino al Lago Arguzia cercarono di rianimarla.
< Sta bene. È soltanto stanca. >
< Piccola mia > fece Olga stringendola a sé < Papà, penso io a Lucinda. >
< Certo. Vai pure. Io rimango qui con Empoleon e Barry. Vedrai che Lucas non si troverà in queste acque. >
< Lo spero tanto. >

 

Appena Lucinda riaprì gli occhi, il calore confortante delle coperte e un letto comodo d’ospedale gli fecero riacquistare quelle energie perdute.
< Mamma, sono in ospedale? >
< Avevi un assoluto bisogno di riposo e di conseguenza ti ho portato ui. >
< Si sa niente… >
< Ora non pensare a tuo fratello. Devi recuperare le enrgie. >
< Mamma, credo di aver scoperto qualcosa d’inquietante: pare che qualcuno abbia fatto di tutto per farlo scomparire. >
< Che stai dicendo? >
< Non ho ancora le prove necessarie, ma qualcosa mi spinge a pensare che Bianca, la capopalestra di Nevepoli, sia implicata in questa storia. Sta proteggendo qualcuno che non vuole essere rivelato. >
< Tesoro, se tuo fratello è scomparso non è per colpa di una persona esterna… Ha fatto tutto da solo. >
< Nelle tre aree adiacenti all’esplosione del vulcano non è stato trovato. Quindi è per forza qualcuno che vuole sbarazzarsi di lui. È logico! >
< Lucinda, ora basta. Questo è compito della polizia. Tu devi pensare a te e a nessun altro. >
< Come puoi dirmi questo, mamma? Si tratta di mio fratello. Anche lui farebbe la stessa cosa per me. >
< Ti stai mettendo in una situazione molto più grande di te. e non posso permettermi di perderti. Ti prego, fatti da parte e lascia indagare la polizia. >
Lucinda non aveva mai visto sua madre così afflitta piangere dalla disperazione.
Anche se aveva a cuore il futuro e la scomparsa di Lucas, era una donna debole che aveva una paura tremenda di perdere tutta la sua famiglia.
< Prima tuo padre e ora Lucas… Quante persone devono ancora abbandonarmi? >
< Mamma, papà è un’altra faccenda. Se n’è andato chissà dove abbandonandoci per sempre. E dopo tutti questi anni non sono riuscita a superare questo trauma. >
< Mamma, io non sapevo… >
< Quando voglio so nascondere molto bene i miei sentimenti. >
Nel mentre madre e figlia erano impegnate a farsi forza a vicenda, l’arrivo tempestivo di Rowan e di Barry li interruppe all’istante.
< Allora? Avete trovato qualcosa? >
< No. Non c’è nessuna traccia di Lucas nel Lago Arguzia. Anche all’interno della piccola grotta posta in mezzo al lago non abbiamo trovato niente che possa ricondurci a lui. >
< Nonno, è stato pericoloso per te! potevi svegliare Uxie. >
< A questo ci ha pensato Barry. L’ha tenuto impegnato con i suoi pokémon. Devo dire che questo ragazzo è migliorato molto negli ultimi tempi. >
< Grazie. È bello sentirtelo dire. >
< Adesso però la ricerca ricomincia da zero > spiegò Rowan < Dopo questo punto improvviso, dobbiamo ricondurci all’Antico Chateau. Forse loro sanno qualcosa che non ci vogliono dire. >
< Nonno, loro ci hanno detto la verità: è Bianca che sta nascondendo qualcosa. Non loro. >
< Ma Lucinda… >
< Ascoltatemi: sono convinta di essere molto vicina alla soluzione però non dovete mettervi in mezzo. Sono stata chiara? >
< Lucinda, potrebbe essere pericoloso. >
< L’ho detto dal primo giorno: farei qualsiasi cosa per mio fratello. Quindi lasciatemi indagare. >

 

Appena Lucinda recuperò a pieno le energie, vide con grande sorpresa che la palestra di Nevepoli aveva finalmente riaperto le porte.
< Bianca è tornata in azione > fece la ragazza con tono sprezzante < Adesso bisogna capire chi sta proteggendo. >
< Lucinda, non sarà facile estorcergli le dovute informazioni. >
< Appena avrà finito con il suo ultimo combattimento, ci parlerò a quattr’occhi. >
Ma nel mentre stava guardando la sua fine dell’incontro, Lucinda venne disturbata da Camilla.
< Camilla, che sorpresa! >
< Scusami se ti disturbo Lucinda, ma ho la necessità di parlarti in privato. >
< Certo. Barry, tu aspetti qui? >
< D’accordo. Vai pure. >
Appena Camilla e Lucinda si ritrovarono lontane dal Campo di battaglia dove Bianca stava vincendo, l’ex campionessa di Sinnoh gli rivelò una notizia interessante.
< I geologi e i vulcanologi della regione hanno fatto una scoperta alquanto sorprendente: pare che il terremoto e l’eruzione che ha devastato le tre aree a nord – est di Sinnoh non siano avvenute casualmente, ma che siano state provocate. >
< Certo. Magari il pokèmon leggendario che abita in quelle zone impervie ha deciso di dare sfogo a tutta la sua potenza. >
< No Lucinda, non è esatto… Anche se Heatran, il pokémon leggendario del Monte Ostile si è risvegliato ultimamente, pare che qualcuno si sia intrufolato all’interno della montagna per scatenare la sua rabbia irrefrenabile… e l’ha fatto con alcuni attrezzi per controllare la sua mente. >
< Mi stai forse dicendo che qualcuno ha manovrato quel pokémon leggendario? >
< E’ esatto. E fortunatamente per lui è riuscito ad uscire in tempo prima di venire sommerso dalla pioggia di cenere e dalle colate laviche. >
< Si sa chi è stato? Nessuno l’ha visto? >
< Lucinda, ho paura che dietro a tutto questo ci sia il ritorno del Team Galassia. >
Lucinda non poteva credere alle proprie orecchie.
Il famigerato Team Galassia, che aveva gettatp la Regione di Sinnoh nel caos più totale appena qualche mese fa’, stava tornando alla ribalta.
< Non mi sorprenderebbe se dietro alla scomparsa di tuo fratello ci fossero loro… >
< Il centro Galassia dove manovravano i loro loschi affari sono stati chiusi. Sia ad Evopoli che a Rupepoli. >
< Lo so bene, Lucinda… Ma se il loro nuovo nascondiglio si celasse proprio qui a Nevepoli? Credo che Bianca non sarà affatto contenta di scoprire che gli stiamo con il fiato sul collo. >
< Però è venuto il nostro momento di agire alla svelta prima che quella ragazza possa compromettere prove alquanto evidenti. >
< Credo anche che tuo fratello sia ancora vivo e segregato nelle profondità nascoste di questo luogo. Come ad esempio il Tempio di Nevepoli. Un ottimo edificio per nascondere e mettere a tacere un giovane allenatore in erba. >
< Se è quello che ho sempre sospettato, allora non abbiamo tempo da perdere. >
< Sì. Dobbiamo parlare alla svelta con Bianca. >
< Ragazze! Ragazze! >
Vedendo arrivare Barry a gran velocità, Lucinda capì che era successo qualcosa di compromettente.
< Perché stavi correndo così veloce? Ti avevo detto di rimanere al tuo posto finché… >
< Si tratta di Bianca, Lucinda. È scomparsa nel nulla teletrasportandosi. >
< Che cosa? non è possibile. Chi gli può aver insegnato tecniche psichiche? >
< Non lo so, Camilla. Ma dovremmo indagare… Barry, la palestra è vuota? >
< Ci sono solo gli agenti che sono accorsi qua dentro in massa. Stanno facendo delle ipotesi al riguardo. >
< Molto bene. Allora dobbiamo unirci a loro. >

 

Nessuno poteva credere che Bianca tramava alle spalle per una rivendicazione da parte di un uomo talmente enigmatico quanto oscuro.
I suoi segreti erano celati nel suo Tempio che venerava più di qualsiasi cosa e avrebbe fatto di tutto per proteggerlo dai malintenzionati.
Ma questo non riguardava una vecchia conoscenza di Sinnoh.
< Cyrus, sono0 tornata. >
< Hai ottenuto una vittoria schiacciante anche oggi. I miei complimenti. >
< Grazie. È stato più facile del previsto sconfiggere quel poppante che avevo come sfidante. È un vero miracolo se è giunto fino a qua dopo aver battuto gli altri miei colleghi. >
< Sono tutti dei rammolliti gli altri capipalestra di questa regione… Come si può vincere tutte quelle medaglie così velocemente. È da non credere, non trovi? Spero che alla tua “Uscita” dalla palestra non ti abbia visto nessuno. >
< No. Il passaggio segreto che ho usato per giungere fin qui è stata una grande idea che non conosce nessuno. >
< Bene. Perché lo sai che abbiamo il fiato sul collo quella mocciosa che il nostro allenatore in erba ha come sorella. >
< La sua scomparsa sta facendo scalpore, Cyrus. Dovremmo farlo sparire. >
< Ogni cosa a suo tempo, Bianca. Devo ancora vendicarmi di tutte le sconfitte che mi ha causato e al salvataggio di questa dannata regione… Non mi è bastato imprigionarlo contro il suo volere. Se non posso essere il padrone del mondo, vorrà dire che farò soffrire molte persone. A cominciare proprio da te, Lucas. >
Il povero ragazzo, incatenato e allo stremo delle forze, ascoltava accuratamente tutto quello che Cyrus diceva.
< Non riuscirai a farla franca. Mia sorella… >
< Tua sorella perirà in questo luogo insieme a tutti i suoi amici. Il Tempio di Nevepoli non è un luogo da prendere alla leggera. Soprattutto se al suo interno c’è una creatura leggendaria che farebbe di tutto per difendere il suo territorio… Bianca, pronta a risvegliarlo? >
< I tre Golem leggendari sono pronti per dargli il loro supporto. La battaglia sta per cominciare. >

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Capitolo 7
*** La fine di una leggenda ***


L’entrata al Tempio di Nevepoli era sguarnito, senza che la custode Lucrezia fosse al suo posto.
Il cuore di Lucinda batteva così tanto forte che non avrebbe mai pensato di trovarsi a quel punto.
Il ritrovamento di suo fratello era sempre stato sotto il suo naso da quando era giunta a Nevepoli e ora mancava solo il modo per smascherare la traditrice in questione.
< Lucinda, sei sicura? >
< Sì, Camilla. Non mi farò sfuggire Bianca adesso che è in trappola. Il passaggio segreto che ha usato dalla ‘palestra per arrivare fin qui è stato molto efficace, ma di sicuro non la nasconderanno fino all’infinito. In questo momento quella ragazza è come un topo intrappolato e senza una via d’uscita a parte la giustizia. >
< Lucinda, ma vuoi davvero andare da sola? >
< Barry, la situazione è completamente sotto controllo. Le prove di Bianca che si è alleata al Team Galassia stanno per venire alla luce. Ed io non vedo l’ora di guardare la sua faccia mentre si contorce dai sensi di colpa. >
< Questa sì che è buona > fece Bianca entrando in scena < Io che mi contorgo dai sensi di colpa? Sì è mai visto? >
< Bianca, dove si trova Cyrus? >
< E’ molto vicino a me… Ma state tranquilli. Tra poco entrerà in azione con quattro dei più spietati pokémon leggendari. >
< Nessun pokémon riuscirà a salvarvi > rispose Lucinda con determinazione < E adesso dimmi dove si trova mio fratello o la mia furia sarà implacabile. >
< Non ci sarà nessuna furia, Lucinda. Perché tu stai per soccombere insieme ai tuoi amici. >
Mentre il terreno sotto i loro cominciò a tremare inspiegabilmente, un enorme pokémon dalla potenza sovrumana si risvegliò dalle profondità del Tempio distruggendo tutti i suoi piani inferiori.
< Avete visto? Il grande Regigigas si è risvegliato… Con al complicità dell’unico boss di tutti i boss: Cyrus. >
Appena davanti al pokémon leggendario, Cyrus teneva legato e imbavagliato il povero Lucas mentre cercava in tutti i modi di dimenarsi.
< Lucas! Lasciatelo andare! >
< Va bene… Ecco qua ragazzina > fece Cyrus con ghigno malefico.
< Cyrus, perché l’hai consegnato nelle mani di Lucinda? >
< Perché quel moccioso non ci serve più ormai… La nostra principale intenzione era di risvegliare il grande e potente Regigigas, cosa che abbiamo fatto. Adesso da Nevepoli partirà la mia conquista di Sinnoh e tutti coloro che cercheranno d’intralciarmi, verranno uccisi all’istante. >
< E Regigigas non sarà da solo > fece Bianca < Anche gli altri tre Golem avranno la loro parte in tutto questo. >
< I vostri pokémon non potranno fare niente per contrastarci. La guerra è già vinta in partenza. >
Mentre Regigigas e i tre golem leggendari si muovevano per la città distruggendo ad ogni loro passo, ci volle l’intervento di un pokémon oscuro uscito dalla sua dimensione per cercare di riportare l’ordine agognato.
< Che sta succedendo? > si domandò Bianca preoccupata.
< Guarda un po’ chi abbiamo qui… Giratina. >
Il pokémon drago/spettro si stava dirigendo verso i quattro pokémon a velocità inaudita.
< Dobbiamo andarcene immediatamente da qui o finiremo in mezzo alla loro furia incontrastata! > esclamò Camilla.
Ma se tutti gli altri stavano cercano una via di fuga per sopravvivere, Lucas non voleva tirarsi indietro.
< Lucas, che cosa vuoi fare? >
< Devo salvare la regione di Sinnoh. Se Giratina e Regigigas combattono, non ci sarà più niente da salvare. Devo evitare che combattano tra di loro. >
< E come pensi di fare? Non hai nessun pokémon con te. >
“Questo non è detto.”
Mettendosi in un punto dove i due pokémon non lo vedevano, Lucas sforzò la sua mente per richiamare all’attenzione i guardiani dei tre laghi.
“L’equilibrio deve essere ripristinato al più presto. E non posso farlo da solo senza il vostro aiuto.”
< Lucas, che stai facendo? Ti nascondi dalla tua fine? >
L’arrivo di Cyrus verso il giovane ragazzo lo riscosse dai suoi pensieri.
< Non vuoi vedere la distruzione che sta causando Regigigas? E come se non bastasse, Giratina sta facendo il nostro gioco. Nevepoli e tutta la Regione di Sinnoh stanno per attraversare la loro fine in prima linea. >
< Cyrus, mi hai rapito costringendomi a rimanere lontano dalla verità… Mi hai tolto di mezzo solo per il semplice fatto che avevi paura di affrontarmi perché ero molto forte… Ma anche se hai la situazione in pugno, questo non vuol dire che questa volta vincerai. >
< Allora guarda con i tuoi stessi occhi, Lucas: io sto vincendo. La distruzione di Sinnoh… >
< Sinnoh non verrà distrutta. E presto i guardiani dei tre laghi riporteranno la pace in tutta la regione. >
< Nessuno può fermare Regigigas. Nemmeno quei tre piccoletti. >
< Scommettiamo? >
nel mentre i guardiani dei laghi si riunirono intorno a Regigigas e ai tre Golem leggendari, quest’ultimi fecero una sorta di incantesimo magico per riuscire ad addormentarli e fermare i loro grandi poteri.
Ma questo non poteva dirsi lo stesso per Giratina che fuori controllo stava seminando ombre e distruzione nel nord di Sinnoh.
< Lucas, adesso i quattro Regi non sono più un problema. >
< Che cosa?! non è possibile! > gridò spazientito Cyrus.
< Arrenditi, Cirys. Tu e la tua complice avete i minuti contati. >
< No! Non riuscirete a fermarci! >
< La polizia ha circondato tutta la città. È finita. >
< Lucinda, finché Giratina volerà tra i cieli di Sinnoh, la regione non sarà mai al sicuro. >
< Secondo te dove si starà dirigendo? >
< Verso il Monte Ostile. >
< Allora dobbiamo raggiungere quel territorio… Dove tutto ha avuto inizio. >

 

Una volta che Ciryus e Bianca furono addestrati sotto gli occhi di tutti gli abitanti di Nevepoli, Lucinda e Lucas erano partiti all’insaputa di tutti i loro amici e conoscenti verso le pendici del Monte Ostile.
< Lucas, che cosa vuole fare Giratina? >
< Non lo so. Magari combattere contro Heatran per distruggere l’equilibrio facile che stiamo cercando di riportare all’ordine. >
< Tutto questo è tremendamente surreale. Adesso che ti ho ritrovato dobbiamo fare di tutto prima che Sinnoh venga rasa la suolo dalla follia di un solo pokémon. >
< Giratina non è solo un pokémon qualsiasi, Lucinda.>
< Lo capisco perfettamente. >
Una volta arrivati alle pendici del Monte Ostile, Giratina si apprestava ad usare uno dei suoi attacchi potenti all’indirizzo della montagna.
< Giratina! Fermati! >
Sentendosi chiamare in causa, il pokémon leggendario si scagliò contro di due ragazzi mettendoli in serio pericolo di vita, ma l’arrivo di loro nonno evitò che si potesse sfiorare l’ennesima tragedia.
Il Professor Rowan aveva brevettato una macchina cattura pokémon molto diversa dalla sfera.
< Lì dentro Giratina potrà sfogare tutta la sua collera e la sua energia e noi ci potremmo sentire al sicuro. >
< Ma nonno, è una specie di gabbia elettrica? O sbaglio? >
< No ragazzo, hai indovinato. L’unico oggetto che servirà per tenere Giratina al suo posto. Solo così potremmo evitare la guerra dei mondi. >
< Ottimo lavoro, nonno. >

 

Dopo aver trasportato Giratina nel suo laboratorio, il Professor Rowan si prese la responsabilità di riportarlo verso il Mondo Distorto.
< Nonno, è molto pericoloso. Potresti venire risucchiato da quella dimensione. >
< Tranquillo, ho tutto sotto controllo. I miei pokémon che alleno da una vita sono preparati ad ogni singolo imprevisto. >
< Nonno, lo vuoi capire che questa non è una gita di piacere? >
< Lo capisco perfettamente, Lucas. Ma tu devi fidarti di me… In fondo se sono così “pazzo” è perché ho ancora il sangue di un vero allenatore di pokémon che non si ferma dinanzi a niente. >
< Quindi non c’è nulla che possiamo fare per farti cambiare idea? > gli domandò Lucinda.
< Assolutamente no. >
Una volta salutato il loro nonno per una delle missioni impossibili, il Professor Rowan si recò verso la Grotta Ritorno tra il silenzio generale della natura.
“Allora è qui che abita Giratina.”
Annullando la Gabbia elettrica che teneva rinchiuso il pokémon, il Professor Rowan analizzò i pilastri che contornavano l’immensa grotta.
Ma il rumore di alcuni pokémon selvatici lo fece desistere dalle sue intenzioni.
“Grotta Ritorno… Un mondo che l’essere umano non conoscerà mai.”

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