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Lluvia, dopo la sua battaglia con il mago del ghiaccio,
si alza con l’espressione sognante. Si mette alla ricerca della sua Teru teru bozu, che le è cascata durante
lo scontro.
La trova, sopra le macerie, coperta dalla polvere. Quando
la prende in mano, sorride e guarda nuovamente verso il cielo.
Ora non dovrà più
indossarla.
Potrà buttare tutte quelle che ha creato e conservato
nella sua vita perché, finalmente, la pioggia se n’è andata via.
Ed è stato tutto merito di quel mago, di… Gray.
Quando sono arrivati due dei suoi nakama, Lluvia ha
sentito come lo chiamavano e ha fissato quel nome nella sua memoria – e nel suo
cuore -.
In lontananza sente le grida di gioia di Fairy Tail,
hanno vinto. Non che ne avesse dubitato dopo la sua lotta, se tutti i maghi
possedevano uno spirito come il suo in quella gilda, niente poteva fermarli.
Sempre sorridendo e con sguardo determinato, decide di
osservare personalmente i maghi di Fairy Tail, forse potrebbero diventare loro la sua nuova casa.
Un luogo familiare dove splende il sole e dove la pioggia
non porta necessariamente tristezza.
Una gilda accogliente dove sarà al fianco del suo
principe di ghiaccio, del suo Gray-sama.
Fine.
Salve
u_u
Uhm,
siamo infine arrivati alla prima storia della mia raccolta Gruvia.
Sarà
una raccolta di missing-moments interamente dedicati a Lluvia e Gray <3
Non
saranno tutte così corte, né diciamo “banali”. Ammetto che il concentrarsi sul
POV di Lluvia, sulla bambolina (il teru teru
bozu) e sul contrasto pioggia/sole possa ormai risultare un po’ ripetitivo
xD
Ma,
l’obiettivo delle mie fic in questa raccolta sarà proprio focalizzarsi sui
missing-moments che nel manga non
vediamo, quindi, in questo caso, i pensieri di Lluvia dopo la battaglia con
Gray.
E
su come sia diventato Gray-sama.
Poi, è il loro primo incontro. Andava inserito nella
raccolta, per forza.
Sperando che vi piaccia e che mi seguite nell’impresa, vi
saluto :D
Recensite che mi fate tanto piacere *__*
EclipseOfHeart
P.S. Il titolo della raccolta viene dalla bellissima
canzone Disney “Can youfeel
the love tonight?” nel cartone del Re Leone <3
«Presto, seguiamo Natsu! Il suo olfatto ci ricondurrà da
Erza!»
Dirlo era stato semplice, come il prendere una barca per
attraversare il mare.
Ciò che si rivela difficile ora per il naso del Dragon Slayer
è il fatto di trovarsi su quel traballante mezzo di trasporto. Ma non si
sarebbe arreso.
Mentre Lucy tenta in qualche modo di aiutarlo a stare
meglio, Gray volge lo sguardo all’insolita presenza che viaggiava con loro
sulla barca.
D’accordo, non ci è
più nemica, non fa più parte di Phantom… Ma perché vuole aiutarci?
Non è nelle abitudini del mago fidarsi subito delle
persone, specie se in passato queste gli son state nemiche, per cui decide che è
meglio indagare sulla faccenda.
«Ehi… Lluvia.»
Lei si gira subito, arrossendo e balbettando un
‘Gray-sama’ incerto.
È così strana.
«Perché ci stai seguendo? Te l’ho detto, è il Master che
deciderà se potrai entrare a Fairy Tail; aiutare noi, certo, potrà servirti, ma
non è il caso che rischi la vita per noi.»
Lluvia abbassa lo sguardo imbarazzata, sentendosi a
disagio.
Sa che quelle persone non si fidano di lei, né che la
considerino una di loro e che ci vorrà del tempo prima che l’accolgano come
tale.
«Lluvia lo fa per il bene di Erza-san.»
«Ma tu non sai niente di noi.»
La maga alza gli occhi, nel tentativo di fronteggiarlo,
senza che il rossore le faccia bollire il viso.
«So quanto basta.» replica, infatti, con inconsueto
ardore nella voce.
«A Lluvia sta
iniziando a piacere molto Fairy Tail… Sembra così accogliente, divertente,
calda… Nonostante stia piovendo fuori, nella gilda il sole è come se stesse sempre
splendendo… Ed io voglio davvero diventare una vostra nakama. Perciò a
Lluvia importa che nessuno di voi sia in pericolo.»
Gray si stupisce ascoltando le parole della maga e si
sorprende ancora di più quando osserva i suoi occhi.
Quello è lo
sguardo di determinazione che possiedono tutti i suoi compagni.
Il mago del ghiaccio sorride leggermente, non gli servono
altre conferme.
«Okay… Allora sta attenta, la vita a Fairy Tail non è mai
facile.» conclude spostando l’attenzione verso Natsu e Lucy che sembrano fare
più danni che altro, come al solito.
Lluvia non risponde, si limita a sorridere come mai le
era successo prima di conoscerlo, sentendo in qualche modo di essere stata
accettata.
È una decisione del
Master, ma non ho più dubbi su quale sarà.
Fairy Tail ha una nuova nakama.
Fine.
Secondo missing-moments! u_u
Lo pubblico oggi, perché
per il prossimo penso che dovrete aspettare almeno una settimana xD per cui questo è un aggiornamento flash per farmi
perdonare.
Collocato quando il nostro
team è in mare per raggiungere la Torre del Paradiso, per salvare Erza.
Mi sono domandata quando
il nostro mago – che è di natura molto diffidente – abbia iniziato a fidarsi di
Lluvia – come nakama - e ho provato a descriverlo.
La motivazione di Lluvia
in corsivo è la frase che ha detto a Lucy nella battaglia che farà dopo con
lei, ho voluto inserirla come tributo in quanto trovo quella scena a dir poco
bellissima *_*
Non la potrò sfruttare in
altro modo, in quanto quel dialogo è inserito in un contesto di amicizia tra
Lucy e Lluvia e tale rimane xDnon c’è ‘gruviosità’.
Però, ho pensato di
utilizzarlo così.
Le altre scritte in
corsivo, invece, sono i pensieri di Gray come avrete ben intuito u.u
Vi saluto, sperando vi
piaccia :*
Ringrazio NicoRobin92
e Sisa_chan per aver commentato :*
Salve, questo missing-moment è ambientato subito dopo questa scena,
presente nel volume 13, appena Lluvia entra a Fairy Tail:
Mi sono chiesta, cosa è
successo in quella missione?
Can you feel the love?
~ {When can we do this again?}
Gray, sbuffando, continuava a domandarsi perché avesse
dovuto andarci proprio lui in missione a controllare Lluvia.
Tralasciando il fatto che non c’era proprio alcun bisogno
di tenerla d’occhio, la missione che era stata scelta era terribilmente noiosa.
Ma il Master era stato irremovibile, anche se aveva
motivato la sua decisione con argomenti, al solito suo, a dir poco bizzarri.
«Vecchio, perché
devo fare questa missione inutile? Non ne ho voglia!»
«Perché Lluvia era
una maga di PhantomLord… Almeno
per i primi tempi ho bisogno di qualcuno che la controlli.» replica il Master,
battendo leggermente il palmo sul ginocchio.
«Possiamo fidarci
di lei.»
«Non possiedo la
fiducia che hai tu, Gray. Io non ne
ho motivo. E poi, basta lagne! Ti farà bene andare in missione con altre donne,
che non siano solo Lucy ed Erza!» conclude l’arzillo Master, sorridendo
leggermente sotto i baffi e dileguandosi dalla vista, lasciando il mago del
ghiaccio stranito e decisamente seccato.
«Gray-sama, tutto bene?» domandò Lluvia, vedendolo
assorto nei suoi pensieri. Lui scosse la testa per poi farle un cenno, in
risposta.
Erano rimasti in silenzio fin da quando avevano lasciato
Fairy Tail, nonostante la maga tentasse in tutti modi di creare una
conversazione.
All’ennesimo sforzo fallito, decise di lasciarlo perdere,
almeno per un po’.
Del resto, mancava ancora mezza giornata di cammino prima
del villaggio dove avevano richiesto aiuto, Gray-sama si sarebbe stufato, per
forza, di rimanere zitto.
Le aspettative della maga rimasero, però, deluse, in
quanto Gray riuscì a non pronunciare parola, se non qualche risposta essenziale
su quale strada dovessero percorrere.
Arrivarono di sera al villaggio e vennero accolti dall’anziano
capo, che spiegò loro meglio il motivo per cui aveva richiesto aiuto alla
gilda.
Il loro piccolo paese viveva ed era stato costruito in
funzione del lago che c’era al centro, da cui prendevano l’acqua per vivere e
grazie alla quale irrigavano i campi.
«Vi ho chiesto di arrivare qua verso la sera per non
farvi perdere ulteriore tempo.» iniziò il capo-villaggio cominciando a condurli
verso il lago. «Io mi chiamo Kaito e proteggo questo piccolo paese ormai da
molti anni. Non siamo tanti, ci conosciamo praticamente tutti e fin’ora non abbiamo
mai avuto problema con nessuno, specie con le gilde. Però è da un po’ di tempo
che abbiamo un grave disagio, che siamo stati in grado di tenere a bada, ma
temo che non potremo continuare a lungo.»
Gray ascoltava il tutto con aria abbastanza
disinteressata, dato che nel volantino del lavoro era già stato spiegato quale
problema avessero in quel villaggio. Lluvia, al contrario, nonostante sapesse
come il mago, prestava molta attenzione al racconto di Kaito e gli sorrideva
cordialmente.
Da quando era entrata a Fairy Tail, il suo atteggiamento
era completamente cambiato. Le bastava sollevare il capo e non vedere le nuvole
per rasserenarsi, oppure volgere lo sguardo al perenne caos della gilda in cui
era sempre coinvolto il suo adorato Gray-sama. E questo si ripercuoteva sul suo
umore, non più cupo e triste.
«Ecco, il problema è che l’acqua del nostro lago da
qualche mese, di notte, diventa completamente acida ed imbevibile. La flora e
la fauna che si sviluppano attorno ad esso, muoiono a contatto e inoltre se la
sera non chiudessimo il contatto con i campi, rovineremmo perennemente i
raccolti.»
«A me sembra un problema da sottoporre a dei giardinieri,
più che a una gilda.» commentò Gray, interrompendo Kaito, che declinò il capo
imbarazzato.
Lluvia se ne accorse e tentò di spezzare la tensione.
«Forse Kaito-sama sospetta di una
causa non naturale, giusto?»
«Sì.» confermò lui sorridendo alla maga. «Non vi avremmo
contattato se avessi pensato che era un problema legato alla terra. Ce ne
saremmo fatti una ragione e ci saremmo spostati. Ma questo…»
disse il capo, dopo essere arrivato alle sponde del lago e aver immerso una
mano nell’acqua cristallina per berne un sorso. «Questa è magia.»
«Non avevate detto che l’acqua era acida?» chiese Gray,
vedendolo bere come se niente fosse.
«Di notte. Di giorno torna acqua normale e purissima. Tra
qualche ora vi farò vedere il cambiamento.»
Fu presto chiarissimo il motivo per cui il Master aveva
scelto quella missione per Lluvia: attinente con l’acqua e di bassa difficoltà.
«Ma non è solo questo il motivo per cui penso che ci sia
dentro una ragione magica. Ormai questo inconveniente, se così possiamo
definirlo, si sta espandendo anche alle ore diurne e temo che a breve sarà
sempre avvelenato. Per questo, ho mandato alcuni giovani a fare un po’ di
ricognizione qui in giro, per vedere se ci fossero luoghi adatti per
ricostruire il villaggio. Vi siete abbeverati alla fonte che dista una
cinquantina di chilometri da qui?» domandò di colpo, fissando i due che
sembravano abbastanza sconcertati.
Gray, totalmente annoiato, non rispose neanche mentre
Lluvia annuì alla domanda.
«Ecco, per voi era acqua purissima. E buona. Per i miei ragazzi
era completamente acida e avvelenata.» concluse, riuscendo finalmente ad
attirare l’attenzione del mago del ghiaccio.
«Quindi siete vittime di una maledizione! Dovunque andate
l’acqua diventa imbevibile e non vi permette di vivere.»
«Sono le stesse conclusioni che ho tratto anch’io.»
confermò Kaito, assumendo un’espressione preoccupata.
«Non avremmo voluto disturbarvi con una missione di così poco…conto. Ma non so come risolvere questa situazione.»
«Non è di poco conto!» rispose Lluvia immediatamente. «L’acqua
è un bene primario e voi non potete vivere senza di lei! È orribile che la
inquinino così!»
Gray notò come l’intera vicenda l’avesse scossa,
probabilmente perché essendo Lluvia fatta d’acqua, si sentiva particolarmente
vicina a quella brutta situazione.
«Io vado a dare la notizia del vostro arrivo agli altri.
Se volete venire, intanto, vi mostro il vostro alloggio e stanotte vi riporterò
al lago.»
«Okay.» disse Gray, iniziando a seguire Kaito.
«Purtroppo non sapevamo se avremmo ricevuto maghi maschi
o femmine, per cui vi abbiamo preparato solo un alloggio. Ci sono due letti
separati, spero che per qualche ora non sia un problema.» spiegò in tono di
scusa Kaito, quando presentò loro la camera.
Lluvia era già nel mondo dei sogni, con gli occhi a
cuore, al pensiero di poter dormire nella stanza con Gray-sama, mentre lui era
tranquillamente entrato, dato che non gli era mai importato con chi divideva
una stanza.
«Vi farò portare qualcosa da mangiare.» concluse, uscendo
e lasciandoli soli.
Lluvia era rimasta ferma sull’uscio della porta, con il
cuore che le batteva a mille, indecisa su cosa dovesse fare prima che esplodesse
dal rossore.
Dividere una stanza con Gray-sama era così imbarazzante!
A spezzare tutte le ansie, ci pensò il leggero russare
che proveniva dal letto in cui si era appoggiato Gray.
Neanche il tempo di arrivare che si era già addormentato!
Lluvia inclinò la testa, andando poi ad aprire alla ragazza che aveva portato
loro la cena e ritirandosi dentro con aria mogia.
Però, in fondo, guardare Gray-sama non era per niente
spiacevole, i muscoli del suo volto e del suo corpo si rilassavano e sembrava
sereno.
Sorrise e mangiò qualcosa, continuando a guardarlo
qualche minuto prima di svegliarlo per dirgli che era arrivata la cena.
Verso le undici di sera, Kaito accompagnato dalla ragazza
che gli aveva servito la cena e da un altro ragazzo, andò al loro alloggio,
dove ovviamente non trovarono né Lluvia né Gray ad attenderli.
Potevano mai due maghi di Fairy Tail restare buoni ad
aspettare che si svolgesse il naturale corso degli eventi?
Kaito, stupito e non conoscendoli, si mise immediatamente
a cercarli, temendo il peggio. Eppure gli erano sembrati due maghi abbastanza
gentili, anche se il moro pareva sempre seccato.
Andarono in direzione del lago e li videro che giravano
attorno ad esso, che parlottavano tranquilli tentando di capire cosa
influenzasse l’acqua.
«Ma vi avevo detto che saremmo venuti noi!»
«Ci annoiavamo.» replicò secco Gray, togliendosi la camicia
senza nessun motivo logico.
La ragazza dietro Kaito arrossì per il gesto, cosa che
Lluvia notò immediatamente, bollando all'istante lei come rivale e chiedendo a
Gray-sama di smetterla di spogliarsi.
«Lei è mia figlia, Yuki e
questo è il più stretto confidente, una specie di mio braccio destro, Hayato.»
«È ancora tutto normale.» disse Lluvia, dopo che si
furono presentati.
«Ancora per poco.» la corresse Yuki,
fissando il lago.
Dopo mezz’ora l’acqua iniziò a mutare. Diventò brillante,
come se una luce dal fondo la illuminasse, rendendola splendente. Era uno
spettacolo a dir poco bellissimo, persino Gray che non si stupiva mai, restò
ammutolito di fronte a quel cambiamento.
«Sembra stupendo vero?» commentò amaramente il vecchio
Kaito, sospirando. Passati pochi minuti, videro alcuni pesci morti salire a
galla e le piante attorno, che erano spuntate da poco, appassire nuovamente per
effetto dell’acido.
Lluvia restò scioccata e allungò una mano verso l’acqua,
ma poco prima di toccarla, Hayato le tirò il braccio.
«No! Non lo fare, l’ultimo che ci ha provato, ci ha
rimesso la mano.»
«Non preoccuparti, il corpo di Lluvia è fatto d’acqua.»
spiegò lei semplicemente, sciogliendo la sua presa e trasformando il suo
braccio in acqua per dimostrare quanto detto.
Lo immerse, sotto lo stupore dei tre, e restò a fissare,
come in attesa.
«Così non funziona. Lluvia deve immergersi completamente.»
sentenziò, alla fine, tirando fuori il braccio e rivolgendo lo sguardo a Gray.
«Sicura? Potresti farti male.»
«Lluvia non si farà niente, quest’acqua le dà solo un
leggero bruciore.» gli rispose con il volto in fiamme, felice che si fosse
preoccupato per lei.
«Okay. Ma che speri di ottenere?»
«L’acqua dirà a Lluvia che problema ha.» spiegò prima di
tuffarsi dentro il lago.
«Siamo maghi di Fairy Tail, è normale.» replicò Gray con
soddisfazione e un pizzico di orgoglio nella voce.
Trascorsi cinque minuti, Lluvia emerse dal bacino, poco
lontano da dove si trovavano loro e si mise seduta, serrando le braccia al
petto ed iniziando a tremare.
Gray non si era accorto subito dello stato della
compagna, ma appena notò i suoi brividi si avvicinò agitato.
«Hey, che succede, Lluvia?» le
chiese subito, mettendole la camicia sulle spalle bagnate.
Lei si girò, con gli occhi inondati di lacrime e le
guance arrossate per il gesto del mago.
«Hey, hey,
perché stai piangendo? Stai male?» domandò ancora più allarmato. La vista delle
lacrime aveva sempre uno strano effetto su di lui.
«L’acqua… sta male. Sta
soffrendo. Quando Lluvia si è immersa, tutta l’acqua piangeva e gridava. Sta
morendo. Dobbiamo salvarla.» spiegò la maga singhiozzando.
«Certo che lo faremo, Lluvia. Siamo qui per questo, no?»
confermò lui, facendole un piccolo sorriso che lei ricambiò, iniziando a
calmarsi.
Per la prima volta da quando erano partiti, Gray era
contento di essere andato con lei e di non averla lasciata da sola.
«Forza, ora, in piedi.» le disse subito dopo, alzandosi a
sua volta e cercando di capirci qualcosa in quella storia.
«Sì!» esclamò lei con rinnovata energia.
«Allora, cosa può provocare tutto questo?»
«È sicuramente magia. L’acqua mi ha fatto capire che da
qualche tempo c’è qualcosa che l’avvelena e non è sicuramente qualcosa di
naturale.»
«Come facciamo a trovare la fonte della magia?»
«Lluvia pensa che sia nascosta dentro il villaggio.
Lluvia ha guardato tutto il fondale e non ha trovato niente di sospetto, né qualche
cavità strana.»
«Ma se è nel villaggio…»
sussurrò Gray, sperando che gli altri tre non lo sentissero. «vuol dire che c’è
qualcuno tra di loro che li tradisce.»
Lluvia annuì, guardando con un’occhiataccia Yuki e puntando mentalmente su di lei.
«Come possiamo scoprirlo senza che ci notino? Se il
colpevole è tra di loro, nasconderà il tutto appena iniziamo a cercare la fonte
magica.» chiese Gray, mettendosi una mano dietro la testa e pensando a una
qualche soluzione.
«Potremmo…» disse Lluvia con
sguardo furbo. «giocare d’astuzia! Se diciamo che abbiamo scoperto la fonte del
problema e possiamo tranquillamente risolverlo, il traditore – se esiste – si metterà
in allarme e lo scopriremo.»
Gray s’illuminò per il piano della maga e lo approvò,
ritenendolo assolutamente adatto alla situazione.
Tornarono da Kaito e gli altri, contenti e allegri,
spiegando loro che potevano guarire l’acqua e che la magia effettuata era
davvero di bassa qualità.
Il vecchio capo quasi saltellò dalla gioia, insieme ai
due che si abbracciarono in un impeto di felicità, per poi staccarsi subito
guardandosi imbarazzati.
«Però ci serve tutta la giornata di domani per ripulire l’acqua.»
disse Gray, ricevendo ovviamente le approvazioni di Kaito che li riaccompagnò
allegramente al loro alloggio, continuando a ringraziarli.
Il giorno dopo Lluvia e Gray continuarono a comportarsi
normalmente, rassicurando tutti sul loro successo, per poi ritirarsi attorno al
lago, lavorando per “purificarlo”.
«Ce la fai stasera a renderlo normale per qualche ora?»
domandò il mago del ghiaccio.
«Nessun problema per Lluvia.» confermò lei, felicissima
per l’intesa che quella missione era riuscita a creare.
Gray-sama si era aperto di più con lei e ora scherzavano
anche su piccole cose, inoltre Lluvia vedeva come fosse passato dal sentirsi
costretto in una missione inutile al volerla veramente risolvere.
Arrivata la sera, Lluvia effettuò l’incantesimo sul lago
che, come previsto, superata la mezzanotte non si iniziò a trasformare.
I popolani, tutti riuniti, esultarono e si congratularono
con i due maghi. Loro, nel frattempo, tentavano di capire se ci fosse qualcosa
di strano e, proprio quando stavano per darsi sconfitti, convenendo che non
fosse colpa di nessuno del villaggio, una delle prime case vicino alle porte
della città, iniziò a rilasciare una luce simile a quella del lago.
«Gray-sama, guarda!» disse Lluvia indicando l’edificio.
Insieme a lui, tutti gli altri si girarono e accorsero in
quella direzione.
«È la casa di mio fratello Keiji!» esclamò preoccupato Hayato, arrivato a pochi passi da lì.
Gray aprì la porta e lo trovò che armeggiava con una
strana sfera di cristallo, tentando di nasconderla in una scatola dentro una
botola.
«Fermo, ti abbiamo scoperto!» esclamò Lluvia,
immobilizzandolo con l’acqua.
Keiji però sogghignò e, in un attimo, spezzò l’incantesimo
della maga.
«Sciocca che non sei altro! Io controllo l’acqua e
nessuno dei tuoi incantesimi può in qualche modo ferirmi!» replicò lui, creando
un incantesimo simile a quella di Lluvia che spinse tutti fuori dalla casa.
«Keiji ma perché?» gridò il vecchio Kaito, che non
comprendeva come li avesse potuti tradire.
«Meritavate di morire! Tutti! E grazie a quello con cui
avete fatto morire i miei genitori anni fa! L’acqua!» gridò lui, con gli occhi
pieni di odio e risentimento.
«Ma che stai dicendo?» chiese Hayato
sconvolto.
«Tu lo sai! Questo vecchio pazzo e tutti questi stupidi
concittadini hanno affogato i nostri genitori perché erano dei maghi! Li avete
fatti morire ingiustamente! Ma, per fortuna, io sono nato con il dono della
magia e li vendicherò!» urlò nuovamente lanciando un altro incantesimo che però
venne prontamente fermato da Gray.
«Ma come?! Anche tu sei un mago?»
«Ovvio.» rispose prima di iniziare ad attaccarlo con il
suo ghiaccio.
I suoi attacchi erano molto diversi, però, da quelli di
Lluvia e molto meno forti, per cui resistettero ben poco al ghiaccio di Gray,
che ben presto sconfisse Keiji.
Crollato al suolo, gli altri si avvicinarono a lui,
mentre Kaito tentò di prendergli una mano che Keiji scostò brutalmente.
«Non voglio la vostra pietà, uccidetemi!»
«No! Keiji, tu non sai la verità!» esclamò il fratello
sedendosi, avvicinandosi a lui. «I nostri genitori…
erano cattivi. Praticavano la magia nera e furono uccisi per questo, non da noi.
Non te lo abbiamo mai detto perché volevamo che ne mantenessi un bel ricordo
visto che erano morti quando eri piccolo.» concluse, mentre calde lacrime
scendevano dai suoi occhi e da quelli degli altri.
Keiji iniziò a piangere insieme a loro e annullò l’incantesimo
con la sfera.
Gray e Lluvia si allontanarono, decidendo di lasciarli
soli e tornando verso il lago.
La maga s’immerse e ne uscì, dopo qualche secondo, con un
sorriso radioso.
«L’acqua ora sta bene!»
«Per fortuna. Credo che avranno molte cose da chiarirsi.»
disse Gray, in direzione degli altri.
«Avrebbero dovuto essere sinceri.»
«Già… Però abbiamo risolto
tutto, missione compiuta!» replicò in direzione dell’acqua ora pulita in modo
definitivo.
«Domani mattina torneremo a Fairy Tail.» concluse lei,
allegra e soddisfatta.
Gray annuì, seguendola verso l’alloggio e pensando che,
alla fin fine, non era stato poi così noioso lavorare con Lluvia.
La conosceva da poco, ma si fidava di lei ed era una sua
nakama a tutti gli effetti, come del resto già sapeva.
No, non gli sarebbe dispiaciuto andare nuovamente in
missione con lei.
Fine!
Non odiatemi per il
ritardo mostruoso >/< in compenso vi ho regalato un lungo missing moment u_u
Iniziamo con qualche
spiegazione:
-il Master: io
credo che lui shippiGruvia,
come noi. Pensiamoci, ha fatto andare Gadjeel da solo
in missione ed è Lluvia quella che deve essere tenuta sotto controllo? Proprio da Gray, poi? Nono, lui ha
capito tutto *-*
-questo piccolo missing moment è importante perché penso che sia qui che
Gray ha iniziato a provare un piccolissimo interessere per Lluvia. Non parlo
assolutamente di amore, ma è qui che si colloca l’inizio di tutto. Ad ogni
nuova storia vedrete come si è sviluppata la cronologia di loro due, secondo le
mie teorie bacate u.u.
Che dire…
Spero che vi sia piaciuto.
Il titolo del paragrafo è
preso dalla canzone “When Can I SeeYouAgain?” di Owl City.
L’idea dell’acqua che si
trasforma in acido di notte mi è venuta come ispirazione dal film “La Vita di
Pi” dove avviene una cosa molto simile, non per motivi magici ovviamente xD
Spero commentiate,
ringrazio vivamente NicoRobin92, Sisa_chan
e f_nalust per aver commentato (vi adoro *-*)
e anche chi sta seguendo questa raccolta.
Capitolo 4 *** ~ {Princess of water and prince of ice} ***
Ambientata prima e durante la
parata di Phantasia.
Can you feel the love?
~ {Princess of water and prince of ice}
«Master, dobbiamo sbrigarci a ultimare i preparativi! Con
l’incidente di oggi pomeriggio, alcuni carri sono saltati e alcuni vanno
modificati!» commentò Mirajane, battendo leggermente il palmo della mano sul
tavolo, pieno di fogli e progetti per la parata.
Avevano incontrato molti problemi e mancavano appena due
ore prima che la festa iniziasse e ancora non avevano stabilito con esattezza l’ordine
dei carri.
E Makarov non sembrava neanche molto incline a
collaborare.
Per fortuna, a salvarla da tutte quelle decisioni, arrivò
l’aiuto provvidenziale di Cana.
«Mirajane, dovresti riposarti un po’. C’è la parata fra
qualche ora.»
L’occhiata truce che l’albina le rivolse fece rabbrividire
la maga, che temette una sua trasformazione in demone.
«Però, giustamente, sei occupata coi preparativi! Hai
qualche problema?»
«Alcuni. Ho concordato con il master la maggior parte dei
carri. Il primo sarà questo…» iniziò a spiegare Mira, indicando uno dei fogli. «Poi
ci sarà il tuo Cana dove sarai con Macao e Wakaba, a seguire quest’altro con
Max, Jet e Alzach. Poi, questo, ho pensato di mettere Levy, Bisca, Lucy e
Lluvia come quattro cheerleader. Mi sembra una buona idea, tu che dici?»
Cana annuì, anche se leggermente dubbiosa. Tuttavia non
interruppe l’amica, per sentire le altre sue idee.
«Dietro ci sarà il carro con Elfman e me e subito dopo
quello di Gray, che farà qualche magia con il ghiaccio. Il Master ha pensato di
fare un castello di ghiaccio.»
«Mi sembra un’ottima idea!»
«Anche a me!» replicò Mira, iniziando a ritrovare il buon
umore. «Poi ci sarà il carro di Erza, che eseguirà la danza di spade. Poi,
potremmo mettere dietro Natsu ed Happy a fare qualche gioco con il fuoco.»
«Pensavo che Natsu non avrebbe partecipato.»
«Lo pensavamo tutti! Ma quell’incosciente vuole sfilare
lo stesso!» urlò Makarov, intromettendosi nella discussione per la prima volta.
«C’era da aspettarlo.» si limitò a commentare Cana.
«Poi questo carro e infine il carro del Master, dove
eseguirà un numero che non ha voluto anticipare neanche a me!»
«Sarà grandioso!» disse il Master, lisciandosi un baffo, pensando
con orgoglio alla sua esibizione.
«Sarà qualche danza strana.» sussurrò Cana, facendo
ridere Mirajane.
«A me sembra tutto apposto, qual è il problema?» domandò
la maga delle carte.
«Sento che c’è qualcosa che non va.»
«Ho la stessa sensazione…»
«Secondo me, il problema è Gray!» irruppe nuovamente
Makarov, beccandosi gli sguardi straniti di entrambe.
«Farlo sfilare da solo non mi sembra una grande idea. Il
suo carro sarà spoglio, benché la sua magia sia molto scenografica.» spiegò,
alzando l’indice della mano.
Mira e Cana ci pensarono, guardando tutti i disegni e i
vari progetti, finché Cana non sorrise.
«Io avrei un’idea. Spostiamo Lluvia.»
«Lluvia?»
«Sì, tre cheerleader possono bastare. E Lluvia ha un
potere che si adatta perfettamente a quello di Gray. Pensa a un bel castello di
ghiaccio, circondato da cascate d’acqua!»
Il Master rise, trovandosi perfettamente d’accordo con l’idea.
«Mi piace tantissimo! Cana, ottima pensata!»
«Sono d’accordo anch’io! Dato che dovranno far comparire
un castello potremmo farli vestire da principe e principessa!» esclamò Mira con
gli occhi che già immaginavano la scena.
«Grande Mirajane! Visto come, alla fine, hai risolto
tutto?»
«Eh sì.» replicò
lei, contenta del complimento. «Ma senza voi due non ce l’avrei mai fatta!»
Entrambi sorrisero, pregustando già la meravigliosa
parata.
«Bisogna dirlo sia a Lluvia che a Gray. Io avevo detto a
lei che avrebbe fatto la cheerleader con le altre.» precisò Mira.
«Glielo posso dire io. Va pure a riposarti.» si offrì
Cana, uscendo dall’ufficio del Master.
Trovò i due maghi che stavano chiacchierando al bar,
circondati dagli altri membri della gilda, in procinto di iniziare una nuova
lite. Poco importava se fossero tutti feriti.
«Lluvia, Gray, scusate posso dirvi una cosa? È per la
parata.»
I due annuirono, staccandosi dagli altri.
«Dicci Cana-san.»
«Abbiamo fatto delle piccole modifiche. Lluvia tu non
starai con Lucy e le altre, ti abbiamo inserita nel carro con Gray, va bene?»
le disse sorridendo, perfettamente consapevole che le andasse più che bene.
Lluvia arrossì, annuendo con la testa e dimostrando un’aria
felicissima.
«Cosa dovremmo fare?» domandò il mago che era più
contento di fare il numero con qualcuno, piuttosto che restare solo tutto il
tempo.
«Il Master ha pensato a un castello di ghiaccio,
circondato da cascate d’acqua. Poi se volete aggiungere altri dettagli, siete
liberissimi!»
«Lluvia la trova un’idea magnifica!»
«Anche a me piace.» concordò il mago.
«Bene! Per i vestiti, abbiamo pensato di farvi vestire
come un principe ed una principessa, dato che il vostro tema sarà il castello.»
Il viso di Lluvia diventò rossissimo, mentre nelle sue
orecchie era già partita la musica nuziale, con tanto di campane.
La principessa d’acqua
e il principe di ghiaccio, exquisit!
Cana sorrise, per poi prendere il suo personale sakè ed
iniziare la sua preparazione mentale per la parata.
Ricordò con affetto il gesto di Lluvia, quando avevano
combattuto contro Fried, ed era felice di essere riuscita, in qualche modo, a
renderle migliore la serata.
Gray non fece nessun commento, limitandosi ad annuire e
tornando subito verso Natsu, per riprendere la litigata interrotta.
Poco prima dell’inizio della parata, Lluvia, con il cuore
che le batteva forte, si avvicinò, vestita da principessa, al suo principe.
Stava benissimo con il suo costume, lo rendeva ancora più
affascinante di quanto già non fosse.
«Gray-sama…» sussurrò, con il volto arrossato. «Perché
non facciamo un cerchio d’acqua e tu, sopra di esso, crei una scritta di
ghiaccio con il nome di Fairy Tail?»
Gray si figurò l’idea, pensandoci per poi sorridere.
«Mi sembra una buona idea! Sono d’accordo. Però, non
facciamolo subito. Creiamo il castello, le cascate e quando ti farò io il
segnale, alzerai il cerchio d’acqua sopra di noi.»
«Giusto Gray-sama!»
«Sarà il carro migliore di tutti, alla faccia di Natsu ed
Erza!» disse il moro, pregustando già il momento in cui tutti si sarebbero
confrontati sui rispettivi carri.
Quando le dette il segnale, Lluvia sorrise per poi alzare
l’acqua, mentre Gray preparava subito la scritta.
Scintillava brillante sopra l’acqua che fluiva sotto di
essa, illuminando il carro insieme al castello e ai vari giochi di luce.
E Gray guardando Lluvia vestita in quel modo, con il viso
pieno di felicità e illuminata dalle luci, per un attimo, non riuscì a non
pensare a quanto fosse carina quella
sera.
Fine.
Non si poteva non scrivere
su quella bellissima parata <3
Insomma, sono bellissimi
*__* e hanno un carro solo per loro!
L’organizzatore, chiunque
sia all’interno della gilda, è anche lui un fan Gruvia. u_u
Io ho inserito sia il
Master che, come ho già spiegato, shippa come noi e Cana perché… non so, dopo
il gesto di Lluvia, ho pensato a un modo con cui potesse ringraziarla.
Ma siccome né lei né Makarov
mi sembrano tipi da organizzare un’intera sfilata, ritenevo necessario l’intervento
di Mirajane u_u (questi tutti i trip mentali che si fa la mia testa. Sono da
ricovero.)
Ovviamente di tutti gli
altri problema che ha incontrato Mira nell’organizzare la parata, ecco di
quelli non me ne importa molto u_u’
L’exquisit di Lluvia è, ovviamente, un rimando al loro primo incontro
<3
E il pensiero di Gray alla
fine, deve averlo pensato per forza.
Si vedeva da come la guardava! u_u
Ringrazio tantissimo
NicoRobin92 per la recensione che non manca mai <3 e invito chi legge a
dirmi cosa ne pensa! *-*
Anche se ritenete tutto
ciò non di vostro gradimento, ditelo pure!
Capitolo 5 *** ~ {It’s not your fault anymore} ***
Storia che prende
ispirazione da questo minuscolo dialogo, presente nel volume 20, poco prima che
la gilda scompaia a causa di Edoras. C’è un lungo balzo dal precedente perché,
purtroppo per i Gruvia fans, non succede nulla tra loro nella saga degli Oraciòn
Seis xD
Ho scelto appositamente di
non focalizzarmi sull’Unison Raid che i due effettuano nella puntata 72
dell’anime, non solo perché è un evento filler, ma anche perché non lo
condivido proprio xD La scena è bellissima, ma non era il momento adatto v.v
Sono sicura (e spero per lui) che Mashima ci regalerà un fantastico Unison Raid
<3
Can you feel the love?
~ {It’s not your fault anymore}
Lluvia si affacciò alla finestra della sua stanza,
guardando un cielo che le era fin troppo familiare. Pioveva da qualche ora ed
era la prima volta che la pioggia cadeva, da quando era entrata a Fairy Tail.
Appoggiò una mano sul vetro e sospirò, sperando di non
essere lei la causa di quel maltempo.
Si mise sul letto a pensare e, ragionando, non c’era
nessun motivo per cui potesse essere colpa sua.
Gray-sama era tornato dalla missione sano e salvo, ma
anche quando era preoccupata, la gilda era riuscita a non farla impensierire
troppo, per cui non aveva piovuto a causa della sua tristezza.
Quindi non c’era nessun motivo plausibile per cui non
dovesse essere un normale evento climatico.
Rassicurata, decise di uscire per andare verso la gilda.
Si sarebbe sicuramente divertita di più che restando sola nella sua stanza.
Prese l’ombrello rosa, che non usava più da molto, e uscì
dalla casa. Le dava una sensazione strana averlo dovuto riprendere, negli anni
era diventato una presenza fissa per lei, ma era contentissima di essersene
finalmente liberata.
Fece uscire una mano dalla copertura dell’ombrello per
sentire la pioggia caderle sulle dita. Voleva capire se avesse qualcosa di
diverso, rispetto a quella che veniva giù per causa sua. Sorrise di quel
pensiero sciocco, ma le sembrava ugualmente che quelle gocce fossero come più
leggere.
Il suo buonumore fu però turbato da alcune discussioni
che sentì mentre passeggiava. C’era un gruppo di ragazzi, dal lato opposto
della strada rispetto al suo, che la fissavano, forse convinti che lei non li
avesse notati.
«È lei! È per colpa di quella donna se piove! La nostra
gita è rovinata per colpa di quella strega!» sente dire a una delle ragazze,
che riceve immediatamente l’approvazione degli altri.
Uno dei ragazzi, forse accortosi che Lluvia si era fermata, sentendo le loro parole, fece un segno agli altri. In preda alla vergogna,
corsero via veloci, nella direzione opposta, non preoccupandosi nemmeno di
ripararsi dalla pioggia.
La maga restò ferma, tenendo quell’ombrello che le
sembrò, di colpo, pesante come lo era tempo fa. Sapeva che quei ragazzi non
conoscevano niente di lei e che si sbagliano, ma le loro parole avevano avuto
il potere di ferirla comunque.
Perché faceva ancora male ricordare tutte le sue giornate
tristi.
Sentì le lacrime premerle sugli occhi, ma si morse un
labbro nel tentativo di calmarsi. Non serviva a niente pensare al passato, ora
il sole splendeva, grazie alla sua gilda e grazie a Gray-sama.
Riprese la sua camminata, ma il malumore che l’aveva
assalita, per quanto smorzato, non era cessato. Fortunatamente alla gilda non
se ne accorse nessuno, dato che era riuscita a mascherarlo benissimo.
La persona più importante di tutti, però, mancava
all’appello. Gray non si era fatto ancora vedere quel giorno ma, dato che Natsu
e gli altri erano lì con lei, era impossibile che fosse andato di nuovo in
missione.
Trascorse altre due ore, decise di andare verso il suo
alloggio.
Se non andava Gray-sama da Lluvia, era Lluvia che avrebbe
raggiunto Gray-sama!
Salutò gli altri e uscì dalla gilda, notando come la
pioggia non fosse ancora cessata. A metà strada dalla casa del mago, lo vide
che avanzava completamente bagnato nella sua direzione, poiché non aveva
neanche un ombrello con sé.
Affrettò il passo, per poterlo riparare con il suo e gli
si avvicinò.
«Gray-sama!»
Lui alzò il capo e la vide venirgli accanto per
ripararlo, almeno un po’, dalla pioggia.
«Lluvia, oh, grazie.»
«Di niente.» mormorò lei, già rossa per la stretta
vicinanza.
«Ma non stavi avanzando per di là?»
«Sì, ma Lluvia stava andando da Gray-sama!» spiegò
semplicemente, facendo realizzare al mago che si sarebbe dovuto aspettare una
motivazione del genere.
«Perché Gray-sama non è uscito da casa con un ombrello?»
domandò Lluvia, dopo qualche minuto di silenzio. Pioveva da ore e lui era
uscito in strada da pochi minuti, senza preoccuparsi di ripararsi.
«Non ne ho neanche uno.»
«Ah…» sussurrò in risposta Lluvia, leggermente stupita.
Lei aveva vissuto tutta la vita insieme agli ombrelli,
mentre Gray-sama non ne aveva uno neanche in casa.
«A Lluvia dispiace per la pioggia…» disse, nonostante non
lei c’entrasse niente, non riuscendo a trattenersi.
Aveva notato come infastidisse Gray-sama e se ne
dispiaceva, perché non poteva neanche fermarla.
«E perché? Non è colpa tua.»
Lluvia sorrise, arrossendo vistosamente. Il mago non
aveva neanche idea di quanto bene facessero quelle sue parole, dette con tale
semplicità.
«Lluvia lo sa, è solo che è stata sempre abituata ad
essere considerata lei la causa della pioggia…» replicò per spiegargli il
motivo delle sue scuse.
«Sciocchezze. Non è vero, infatti una stupidaggine simile
non la pensa più nessuno.»
La maga non rispose, sentendo svanire, di colpo, tutta la
tristezza che le era rimasta addosso dopo l’incontro di poche ore prima.
Avvistata la gilda a pochi metri da loro, Lluvia, per la
prima volta, si rammaricò che quella passeggiata sotto la pioggia fosse quasi
finita.
Nonostante ci avesse passato la vita riparata da un
ombrello, quello fu il primo momento in cui si sentì davvero felice, sotto di
esso.
Gray l’aveva tirata su di morale, senza fare nulla di
particolare e senza neanche volerlo.
Come sempre un suo ricordo triste, una volta condiviso
con lui, come per magia, era
diventato bello, riuscendole a scaldare il cuore.
Come sempre, da
quando c’era Gray-sama con lei.
Fine.
Come avrete notato, il
missing moment prende solo ispirazione, perché io ho letto quel minuscolo
dialogo e la mia mente ha iniziato a elaborare, dato che ho trovato carinissimo
il fatto che sia lui, con tono seccato, a dirle che nessuno, ormai, pensa che sia colpa sua se piove <3
E allora ho pensato a un
evento precedente, in cui aveva già dovuto rimproverare la maga, per lo stesso
motivo e l’ho collocato temporalmente dopo la missione degli Oraciòn, in quei
giorni di stacco tra loro ed Edoras.
E poi, il mio motto è che
qualunque motivo è buono per scrivere Gruvia, quindi beccavi questo momento e
basta u_u
Lluvia è di una
dolcezza assurda, io come personaggio la amo tantissimo<3
Non ho potuto, come detto
all’inizio, trattare della saga degli Oraciòn, però ho menzionato la
preoccupazione di Lluvia proprio per inserirla in qualche modo xD
Ringrazio per le
recensioni: Mai Valentine,Watermoon, DBGirl97 e NicoRobin92
<3 Mi fate felicissima con le vostre opinioni *-*
Vi ringrazio tanto tanto
:D come anche chi ha messo la raccolta in preferite/ricordate/seguite.
Bene, vi lascio, spero che
vi stiano continuando a piacere le mie storie. (nate da assurdi trip mentali,
lo so ç_ç)
Dopo il rimprovero di Gray-sama, Lluvia sta tentando
seriamente di mangiare quel panino farcito senza sporcarsi tutte le mani.
Se Gray-sama, inoltre, evitasse di togliersi tutti i
vestiti sarebbe anche meglio. Non che le dispiaccia guardarlo, ma concentrarsi
diventa terribilmente più difficile.
«Spero proprio che la prossima volta non ti sporcherai così
tanto.» commenta lui, d’improvviso.
«La prossima volta?»
«Eh. Intendo la prossima volta che mangeremo un panino
così insieme.» replica Gray con naturalezza, finendo il suo spuntino.
Lluvia arrossisce vistosamente, sciogliendosi in un
sorriso senza fine, con la fantasia che già vaga immaginando tutte le cose che
faranno, insieme.
[100 parole]
Fine.
Innanzitutto perdonatemi
per l’attesa ç_ç vi chiedo venia, perdono, tutto
quello che volete ç_ç
Ho avuto problemi
d’ispirazione, perché volevo scrivere su questo momento stupendo <3 ma continuavo
a scartare idee su idee, sia perché avevo poco tempo visto che poco dopo questa
scena vengono risucchiati a Edoras, sia perché è così
tenera di suo che aggiungerci cose è stata davvero un’ardua impresa per me xD
E si vede perché la storia
non mi soddisfa moltissimo ç_ç però è una drabble, però pura <3 100 parole tonde tonde.
Spero vi piaccia ^^
Ringrazio NicoRobin92,
Bluewatermoon, A r a s h i e DBGirl97
per le recensioni e tutti gli altri che si fermano anche solo a leggere qualche
minuto *_*
Capitolo 7 *** ~ {Different places, same feelings} ***
Can you feel the love?
~ {Different places, same feelings}
«Lluvia-chan! Ti prego, voglio aiutarti!»
«No!»
«Ma Lluvia-chan…» commenta un affranto Gray, appoggiando
la mano coperta da un guanto sul braccio dell’amata.
«Sparisci!» grida lei, a quel contatto, dandogli un
calcio e facendolo volare dal lato opposto della gilda.
Gray rimbalza, a causa dei numerosi strati di vestiti,
mentre la tristezza si sta già facendo largo dentro di lui.
Come può farsi
notare da Lluvia-chan?
Si alza, ingolfandosi nei movimenti e sospira
pesantemente. Lluvia gli sembra così irraggiungibile, eppure lui sa per certo
che loro due sono destinati a stare insieme, perché l’ha amata fin dal primo
momento in cui l’ha vista.
Così sicura di sé, così energica e così bella, come poteva
non essere la principessa a lui
destinata?
Gray alza le mani, toccando il suo pesante giubbotto e
pensando che forse gli converrebbe iniziare a levare qualche abito.
In fondo, Lluvia glielo rimprovera spesso e gli ha
consigliato di prendere come esempio l’Earth Gray. Benché, per lui, rimanga un
mistero come faccia a non sentire freddo.
Potrebbe iniziare levando due maglioni… okay, meglio
cominciare da uno.
Spinto da buoni propositi, Gray il giorno dopo indossa un
capo d’abito in meno. Ma il risultato è vano, in quanto non si nota nemmeno e
Lluvia neanche se ne accorge, continuando a trattarlo come al solito.
Il moro riprova per qualche altro giorno, finché riesce a
togliere sette maglioni e il suo profilo ora è visibilmente più sgonfio.
E se questo da un lato addolcisce leggermente
l’atteggiamento di Lluvia, dall’altro gli ha fatto venire un inevitabile
raffreddore.
È inutile, spogliarsi
non fa per lui.
Gray si appoggia in un tavolo in disparte, mentre nella
gilda regna la solita confusione. La scatola di fazzolettini è vicino a lui,
pronta per essere sfruttata su quel naso già fin troppo rosso.
Starnutisce, tirando su con il naso, quando
improvvisamente una sciarpa rossa – la sua, quella che ha deciso di non
indossare – gli si avvolge attorno al collo e gli copre anche la bocca,
facendogli perdere il respiro per qualche secondo.
Gray la abbassa leggermente, per poi vedere il viso di
Lluvia a pochi metri dal suo, con le mani che ancora tengono la sciarpa che gli
ha appena messo.
«Ti avevo detto di toglierti qualche strato di vestiti,
non di prenderti il raffreddore! Visto quanto stai attaccato a Lluvia, potresti
facilmente mischiarmelo!» gli urla contro, benché il tono abbia delle lievi
sfumature quasi amorevoli che non
sfuggono al moro.
«Scusa Lluvia-chan…» replica lui, mentre il suo viso
s’arrossa leggermente, adeguandosi al colore del suo naso.
«Forse sette maglioni sono un numero troppo alto da
togliere in così poco tempo, per uno come te!» conclude lei, lasciando la presa
dalla sciarpa e tornando verso la bacheca degli annunci.
Gray ci mette qualche secondo ad elaborare – complice
quel fastidioso naso chiuso – la frase della sua amata.
Come fa a sapere quanti maglioni si è tolto? Che, forse, l’avesse notato fin dal primo
giorno?
Gray si anima di colpo, ritrovando le energie perdute e
saltellando verso Lluvia per dirle se volesse aiuto con il lavoro.
Lei, ovviamente, gli risponde nel solito modo brusco,
allontanandosi di alcuni passi. Gray, però, stavolta non si abbatte e si stringe
nella sciarpa, che sembra donare, di
colpo, un calore tutto nuovo.
Fine.
Che dolci EdoLluvia ed
EdoGray <3 è palese che anche loro siano destinati! (In fondo, son le stesse
persone u_u)
Devo ammettere che mi sono
divertita a scrivere su di loro e potrei rifarlo altrove :3
Qui mi sono dovuta
preoccupare dell’OOC di Lluvia, il colmo x°D
Il missing-moment è
ambientato poco tempo dopo che la Earth Fairy Tail ha lasciato Edoras.
Spero che vi sia piaciuta
e abbiate gradito :3
Ringrazio A r a s h i
e NicorRobin92 per le recensioni :D spero, cari lettori, che la storia
vi sia piaciuta e vogliate lasciarmi una piccola piccola opinione :P
Lluvia tossisce, affogandosi con l’acqua che sta bevendo –
ironico che possa succedere persino a lei – quando sente la voce di Gray alle
sue spalle.
Per un momento è incerta se stia parlando veramente con
lei, dato che quell’affermazione sembrava più un pensiero espresso ad alta
voce.
«Gray-sama…?» domanda, girandosi verso di lui.
«Intendo che è meglio che tu non sia la mia partner.»
Lluvia sente salire un moto di delusione che trattiene
appena. Perché deve ritirare fuori quell’argomento? Per lei non è affatto
meglio essere una sua avversaria, piuttosto che la sua partner.
Né tantomeno Loki-san è in grado di proteggerlo come lei
saprebbe fare. Perché Gray-sama non lo capisce?
«Lluvia non crede sia molto meglio.»
«Perché no? Sarà divertente combattere contro di te.»
«Divertente? Lluvia non capisce.» dichiara la maga con
sincerità, sorprendendo Gray che si trova alquanto spiazzato dalla domanda.
«Beh, tu sei un avversario tosto. Quindi lottare è più
entusiasmante e piacevole.»
Lluvia si sorprende, realizzando che la differenza
principale è che Gray-sama si diverte sempre quando lotta contro qualcuno di
forte, mentre lei l’ha sempre fatto come se fosse un semplice dovere.
«Lluvia non si è mai divertita mentre affrontava
qualcuno.»
Gray ridacchia: «C’è sempre una prima volta, Lluvia.»
Il viso della maga si apre in un sorriso dolce, mentre le
guance già arrossate prendono ancora più colore.
«Allora Lluvia s’impegnerà per batterti.» mormora esitante,
ma con espressione allegra.
«Questo è l’atteggiamento giusto! Anche se non penso che mi
sconfiggerai.» replica lui, allontanandosi da lei per raggiungere gli altri.
«Vedremo.» conclude Lluvia, osservando il suo profilo
allontanarsi.
Ci proverà davvero a non farsi distrarre se dovranno
affrontarsi, perché forse ha ragione lui.
Alcune volte, anche combattere può essere bello. Specie
se l’avversario è Gray-sama.
Lluvia ora ha l’animo sereno, pensando che è incredibile –
davvero incredibile – quante sfumature
colorate riesca a farle scoprire la luce del sole.
Fine.
Ah, siamo arrivati alla
saga dell’isola di Tenrou <3
È sicuramente la saga che
amo più di tutte e non solo per il Gruvia che letteralmente esplode in questa
saga *_*
Ci sono tantissimi momenti
Gruvia *__* che sfrutterò tutti u_u.
Perché con il Gruvia si
può, perché sì.
Ho voluto iniziare quindi
da qui, dalla scelta del partner. Ci ho voluto ricamare su perché più che per
la richiesta di Lluvia di essere la sua partner – alquanto prevedibile – è troppo
dolce la risposta di Gray *_*
È evidente che a Gray
piacerebbe ancora combattere con Lluvia, sin da Phantom Lord, perché con lei si
divertirebbe *_* Aw, che dolcezza.
Questo è anche il motivo
del titolo. Non ho l’ho chiamato “Combatti contro di me” perché volevo dare l’idea
di un combattere insieme, non uno contro l’altro nel senso preciso del termine.
(perdonatemi per questa spiegazione un po’ penosa, d’oh.)
Ringrazio NicoRobin92
e Sesshomaru_sama per le recensioni.
Spero, cari lettori, che
quest’altro piccolo momento vi sia piaciuto e che me lo facciate sapere u.u
«Erza ci ha fatto il favore di liberarci anche di Lluvia!
Bene, due avversari in meno!» esordisce provocatoriamente Loki,
avvicinandosi a Gray, dopo aver appreso la notizia della sconfitta della maga
dell’acqua.
Gray si gira, leggermente stizzito, pensando che per lui
non sia stato affatto un favore.
Anche se in quella competizione avrebbe vinto solo una
persona, e quella sarebbe stata lui, gli dispiaceva che Lluvia fosse stata già
sconfitta. Del resto, aveva avuto la sfortuna di capitare contro Erza, avversario
praticamente imbattibile.
«Non sei d’accordo, Gray?» Loki
continua a punzecchiarlo, avendo notato che era stata Lluvia la prima persona di
cui Gray avesse chiesto notizie.
«Certo, è sicuramente vantaggio, però così non potremo vincerle
noi.» risponde il mago.
Avrei preferito che
Erza sconfiggesse qualche altra persona.
Quel pensiero inevitabilmente gli sfugge, anche se
ovviamente non lo dice allo Spirito stellare.
È certo che lo pensi perché, essendo già eliminata, non
potrò affrontarla e questo gli dispiace, visto anche quello che si erano detti
prima della partenza.
Loki ridacchia visto che lui,
indovinando i pensieri dell’amico, non è così tanto certo che la causa di quel
leggero dispiacere sia semplicemente il loro combattimento mancato.
Fine.
Anche Loki
è un Gruvia fan *-* (finirò la raccolta e avrò
trasformato ogni persona in un Gruvia fan, so che
succederà xDDD).
Ma guardatelo! u_u è palese che Loki abbia
notato l’interessamento di Gray! Ci andava scritto qualcosa su per forza u.u Grande Loki!
Perdonatemi se gli aggiornamenti
non sono velocissimi D: ma ho riniziato l’uni e torno
a casa spesso stanca xD
Spero, però, che continui
a piacervi questa piccola raccolta di missing-moments
:D
Ringrazio NicoRobin92,
Sesshomaru_Sama e Jeo
95 per le recensioni *-*
Quando quello strano raggio colpisce il polso di Gray,
lui non può sapere che in quel momento Lluvia sta combattendo per la sua vita.
Tutto ciò che avverte è una fitta di dolore, seguita da
un totale surriscaldamento della sua faccia. In vita sua non gli era mai
capitato di arrossire tanto come in quell’istante.
La calma, però, non dura che pochi secondi, in quanto un
dolore pulsante lo colpisce al braccio sinistro.
Si volta preoccupato verso quella figura così familiare
ad Ur, nella paura di essere scoperto o di perderne le tracce.
Ma giusto ora dovevano lanciargli quell’incantesimo?
Quella specie di sigillo non può che essere il risultato
di qualche magia.
L’ultima sensazione di dolore l’avverte al fianco ed è
così potente che è costretto ad accasciarsi, boccheggiando per riprendere
fiato.
Che diavolo gli stava capitando?
Dopo qualche minuto, le fitte sembrano essere cessate e
Gray si rimette seduto, appoggiando la schiena contro l’albero dietro cui si
sta riparando.
Continua ad imprecare, pensando che la perderà
sicuramente se non si muove da quel punto.
Il freddo ai piedi si fa sempre più forte e Gray intuisce
che devono essere i sensi di qualcun altro che gli stanno venendo trasmessi
attraverso quel coso.
Maledizione.
Come può liberarsene?
Non ha neanche il tempo di pensarci che una fitta,
stavolta alla gamba, lo costringe a sedersi di nuovo.
Che dolore intenso,
ma che succede?
Esattamente come prima, ora è tornata la calma. Gray
inizia a pensare che sta provando i sensi di qualcuno che sta lottando, vista
la costante pausa tra dolore e quiete.
Si rigira verso quella donna, fortunatamente cammina
lentamente e quindi è ancora visibile, ma deve trovare una soluzione al più
presto.
Poi, in modo molto più lento rispetto a prima, una
sensazione strana lo avvolge. Letteralmente.
Sente delle braccia che lo stringono in una presa
delicata e un peso che si appoggia a lui.
Dopo qualche secondo, il corpo si distacca e gli rimane
solo la percezione di due mani che gli stringono le spalle.
E poi accade qualcosa che Gray non capisce.
Perché il dolore lo può comprendere, ma cos’è quell’afflusso
emotivo che sente così all’improvviso?
È dolce, affettuoso, somiglia alla sensazione che provava
quando Ur l’abbracciava, quelle rare volte che lui glielo permetteva.
A tratti, però, è anche disperato e istintivamente gli
viene da piangere, ma lui neanche se ne accorge, troppo immerso in quell’emozione
così lontana da lui, eppure così vicina, a cui non riesce a dare un nome.
Passato qualche minuto, il sigillo improvvisamente
scompare dal suo polso, così come quel caloroso affetto che l’aveva circondato.
Gray si riprende, eliminando subito quelle lacrime
inaspettate, mentre continua a domandarsi cosa gli sia appena successo.
Ma non ha il tempo di riflettere visto che, poco dopo, la
nemica che stava seguendo lo coglie di sorpresa, costringendolo a tornare
bruscamente alla realtà e a lasciar perdere quella domanda.
Chi mai poteva
essere quella persona che gli aveva trasmesso quell’emozione così intensa e
inaspettata?
Fine.
Aw, la dolcezza di questo
incontro è indescrivibile. Sfido chiunquea non amare Lluvia dopo questa battaglia ç_ç quanto l’ho adorata! <3
e quanto è forte *__* Per le persone che ama, farebbe qualsiasi cosa! *__*
Il missing moment
ovviamente andava descritto. Mi sono soffermata sui pensieri di Gray visto che
sono quanto di più ignoto ci sia xD
Il fatto che pianga e che non se ne renda neanche conto vuol dire che anche lui era immerso nell’emozione di
Lluvia e Meredy, per forza *-*
Per quanto riguarda l’abbraccio,
da come è descritto questo potere non vedo perché Gray non dovrebbe avvertire
la sensazione di Meredy che viene abbracciata xD (in teoria la avverte anche Lluvia
stessa HAHAHA, non pensiamoci troppo u.u) quindi ci sta u.u
Spero che vi piaccia :D e
spero di non essere stata banale t.t
Ringrazio Bluewatermoon,
Jeo 95 e NicoRobin92 per le recensioni :*
Un bacio e ci vediamo al
prossimo missing moment! :D
È strano come, nonostante la situazione e il fatto che
stessi per morire, sia così felice in questo momento.
Gray-sama mi stringe – sì, queste non possono che essere
le sue braccia – e mi ha appena
salvato. Mi sento stanca, tanto che i suoni delle loro voci non sono che deboli
rumori di sottofondo.
Vorrei dire qualcosa, ma sembra tutto così lontano. Invece la stretta di
Gray-sama è così vicina e così confortante che mi sto davvero chiedendo se sia
reale.
Mi poggia a terra delicatamente, interrompendo quel
meraviglioso contatto, ma le parole che grida non possono che farmi uscire un
sorriso.
«Io ho i miei desideri! E voglio vivere al fianco dei
miei compagni!»
Sentito Meredy? Vivere.
È questa la
cosa più importante di tutte.
Lotterò sempre per vivere accanto a Gray-sama e a Fairy
Tail e Gray-sama lotterà sempre per Fairy Tail.
E magari, un giorno,
lotterà anche per vivere accanto a Lluvia.
Fine.
Che momento stupendo ç__ç
perdonatemi se la flash è corta, ma alla perfezione si può aggiungere ben poco
*_*
Mi sono concentrata sui
pensieri di una Lluvia semi-cosciente (il sorriso che fa dimostra che qualcosa
stava capendo u.u) e non su Gray perché credo che i
pensieri del mago fossero alquanto scontati.
Nakama in pericolo ->
la salvo x°DD
Inserire una preoccupazione maggiore perché la nakama è Lluvia mi sembrava molto
forzato e non credo sia successo :3
Mi sono espressa in prima
persona perché, in fondo, sono pensieri e non mi piaceva molto l’idea della
terza persona. Però alla fine ci stava e l’ho usata u.u
Ringrazio Sesshomaru_sama e NicoRobin92 *-* vi adoro,
le vostre recensioni non mancano mai!
Spero abbiate apprezzato
anche questo piccolo moment u.u
Lluvia dovrebbe essere in mezzo a tutti gli altri, ma
quando mi giro per cercarla so già che non c’è.
Perché, se fosse qui, sarebbe già stata vicino a me,
gridando ‘Gray-sama’ seguito da qualche complimento o da un discorso non molto
sensato.
La risposta di Fried, infatti, coincide con i miei
pensieri.
Dove accidenti sei
finita? E Zeref? E quella ragazza?
Le grida di entusiasmo degli altri interrompono questa
scia di pensieri e, insieme, torniamo tutti verso il campo base.
Ma non passano che pochi minuti prima che inizi a
ripensarci, perché il tempo passa e ora è davvero strana l’assenza di Lluvia.
Forse è rimasta bloccata da qualche parte per via della
gamba, forse dovrei andare a cercarla.
O forse mi sto inutilmente preoccupando troppo. Se la sa
cavare, starà bene.
Nonostante mi continui a ripetere tutto questo, non
appena Lluvia spunta da quel cespuglio e mi si avvicina, iniziando a dire cose
davvero paurose e imbarazzanti sul fatto di voler essere punita, quello che
esce dalle mie labbra, a dispetto del fatto di non dovermi preoccupare, può
essere definito solo come un sospiro
di sollievo.
Fine.
*_* ma che tenero Gray!
Neanche il tempo di godersi la meritata vittoria che il suo pensiero corre
subito a Lluvia <3
È una flash breve, lo so,
ma ingigantire più di tanto la preoccupazione di Gray era impossibile xD ed ho
utilizzato la prima persona perché sono sempre pensieri. Spero vi piaccia :D
I più scettici (o forse i
più realisti :P) potrebbero dire che l’ha pensato solo perché le aveva affidato
Zeref, ma appena Lluvia torna la prima cosa che le chiede è se stia bene, non
dove sia Zeref xD
Ergo, ho tutto il diritto
di abbellire questa bellissima preoccupazione *_*
E ringraziamo Mashima per
questo momento extra *_* in fondo,
poteva benissimo far tornare Lluvia dagli altri al campo e farla comparire a
fine scontro insieme a tutti, invece ritarda e si evidenzia la preoccupazione
di Gray :3 (come avviene da Cana per suo padre, del resto).
Okay, le note d’autore coi
miei sproloqui sono più lunghe della fic xD Colpa del Gruvia!
Ringrazio NicoRobin92,
Sesshomaru_sama, A r a s h i e Jeo
95 per le recensioni <3
Missing-moment ambientato
nel tempo trascorso da quando Lluvia torna al campo base a poco prima che arrivi
Acnologia.
Can you feel the love?
~ {Thank you}
«Grazie dell’aiuto Mira-san.»
«Figurati. Devi tenere la gamba al riposo il più
possibile visto che è rotta, mi dispiace che ti sia procurata una così brutta
ferita.» disse l’albina, finendo di sistemare la fasciatura di Lluvia.
«Non è niente di grave. Voi avete riportato ferite
peggiori.»
Wendy si avvicinò, domandando subito se potesse essere
utile, ma la maga dell’acqua declinò l’offerta, vedendo come ci fossero altri
compagni che necessitavano di cure più immediate delle sue.
Appena Mira si allontanò, a Lluvia scappò un sospiro.
Effettivamente la gamba le faceva molto male e anche all’altra aveva riportato
delle ferite, per i colpi iniziali di Meredy. Oltretutto le aveva sforzate
ulteriormente, quando Gray-sama le aveva detto di inseguire Zeref.
Ma non gliene importava nulla del dolore; se non si fosse
ferita Gray-sama avrebbe potuto farsi del male e se non avesse rincorso Meredy
sarebbe stata solo inutile per il mago del ghiaccio.
Arrossì al ricordo della stretta con cui Gray-sama l’aveva
salvata e si sentì invadere dalla stessa felicità che aveva provato prima.
Pensò di alzarsi per andare dagli altri – da lui – e cercò
intorno a sé le stampelle. Stava per mettersi in piedi quando una voce fin
troppo familiare la distrasse.
«Non dovresti alzarti visto che hai la gamba rotta.»
«Gray-sama…»
Lluvia arrossì per la preoccupazione del mago che era
appoggiato su uno dei pali della tenda e la guardava, con le braccia incrociate
e il solito sguardo serio.
«Lluvia voleva raggiungere gli altri.» disse timidamente
per giustificarsi.
«Se pensi di farcela, vai.» replicò lui voltandosi,
pronto per andarsene.
La maga rifletté se fosse il caso di seguire o meglio il
consiglio di Gray-sama, quando lui la sorprese nuovamente con un’altra domanda.
«Ti sei fatta male combattendo la ragazza che stava
portando via Zeref?»
«Sì… È successo poco prima che arrivassi.»
«E lei ti ha lanciato quella magia con il sigillo sul
braccio?» chiese, avvicinandosi alla branda dove lei era seduta.
Lluvia alzò gli occhi stupita, come aveva fatto a capirlo?
«Gray-sama come…?»
«Ricordo bene di aver percepito un dolore molto forte
alla gamba, tanto intenso che credevo fosse la mia la gamba spezzata. E tu sei
l’unica che ha la gamba sinistra rotta tra di noi.»
La sorpresa della maga aumentò, così come l’ammirazione
per l’acutezza appena dimostrata.
«A Lluvia dispiace molto se Gray-sama ha sentito del
dolore.» replicò, reclinando il capo e sentendosi in colpa.
«Invece di scusarti inutilmente, spiegami che razza di
magia era. Sono curioso.»
Lluvia annuì, arrossendo. Spiegò in breve l’incantesimo
di Meredy e i motivi che l’avevano spinta alla sua vendetta.
Si soffermò con occhi sognanti sul forte legame che doveva esserci tra i due che venivano collegati,
ma rimase delusa quando Gray liquidò quest’aspetto, specificando che era
normale che avesse funzionato visto che erano compagni di gilda e che, quindi,
avevano uno stretto legame in quanto tali.
Lluvia non ribatté, anche se la voglia precisare che, da
parte sua, non era stato proprio per
quel motivo era tanta.
Ma, in fondo, il fatto che Gray-sama ammettesse di
fidarsi di lei come nakama era già qualcosa che la rendeva felice.
Alla fine della spiegazione il mago realizzò come quell’incantesimo
fosse spaventoso e sul fatto che, essenzialmente,
Lluvia gli aveva salvato la vita.
Si mosse verso fuori, soddisfatto dal chiarimento.
«Grazie Lluvia.»
Il viso della maga s’imporporò nuovamente, comprendendo
subito che quelle parole non si riferissero alla spiegazione.
«Grazie a te Gray-sama, per aver salvato Lluvia.»
Il mago se ne andò, infilandosi le mani in tasca e
lasciando la maga con un immenso sorriso.
Non avevano parlato molto bene dell’ultima parte dello
scontro, Lluvia si era limitata a dire che aveva fatto capire a Meredy che
fosse più importante vivere che sacrificarsi.
Ma, del resto, una volta compreso che era stata Lluvia la
persona con cui era stato collegato, non si era stupito più di tanto nel capire
che quella sensazione d’affetto così calorosa gli fosse stata trasmessa proprio
da lei.
Fine.
Allora, qui ho addirittura
più spiegazioni del solito x°D ma come fate a sopportarmi?
Come scritto sopra, il
tutto è ambientato nell’attesa di Acnologia.
Ho scritto questo missing-moment
perché sono convinta che, alla fine, Gray abbia capito che sia stata Lluvia la
persona con cui era stato connesso e un piccolo particolare del manga mi dà
ragione -> Questo
Questa vignetta è nel
volume 31, dopo i sette anni, quando incontrano Meredy, Ultear e Gerard.
Ora il mio cervello ha
pensato, come fa Gray a sapere di che parla Meredy?
Dubito seriamente
conoscesse la magia per cultura personale x°D e poi la colorita risposta di
Gray fa capire come ricordi bene a cosa serva quella magia.
Quindi l’unica spiegazione
possibile è che Lluvia glielo abbia detto, ergo sa bene cosa sia successo in
quella lotta e a cosa serve il link sensoriale. *_*
Ho collocato la vicenda in
questo momento temporale perché trovo molto improbabile che, dopo sette anni,
si siano messi a discutere di questa cosa con tutti i trambusti che hanno
affrontato appena ‘svegli’ x°D
Dubito ancora più
seriamente che Mashima abbia minimamente pensato a tutto ciò, ma l’ha disegnato
u.u quindi ho tutto il diritto di ricamarci attorno e di creare scene Gruviose ♥
Dopo questo sproloquio immenso
vi lascio, sperando che vi sia piaciuto :D
Ringrazio NicoRobin92, Sesshomaru_Sama, A r a s h i, krystal86
e Jeo 95 per le recensioni <3
EclipseOfHeart
P.S. per chi avesse visto
il disegno che Mashima-sensei ci ha regalato per il White Day e ci volesse
vedere un piccolo tributo da parte mia per il titolo che ho inserito in questa
fic, lo faccia xD
Perché, se fosse successo,
il regalo sarebbe stato sicuramente per Lluvia ♥
È questione di pochi secondi dopo che Acnologia li ha
buttati tutti a terra, prima che Gray si sporga per acchiappare Lluvia,
caricarsela in spalla e fuggire via da quel mostro.
La maga non ha capito subito quello che sia successo,
tanto scossa che continua a stringere inutilmente la stampella che stava usando
tra le mani.
Quando realizza, anche se la paura la attanaglia come mai
avrebbe creduto, non riesce ad evitare di arrossire qualche secondo per il
gesto del mago.
«Gray-sama… se porti Lluvia andrai più lento. Devi
salvarti.»
Non si perdonerebbe mai se Gray-sama rallentasse e,
quindi, non riuscisse a mettersi in salvo per colpa sua.
Quello che le arriva in risposta, però, non può essere
definito che come un rimprovero arrabbiato.
«E se io ti metto giù, tu come pensi di riuscire a salvarti visto che non puoi camminare?»
La presa su di lei si rinforza, per evitare che scivoli e
Lluvia non può far altro che mormorare un caloroso ‘grazie’ perché Gray ha
ragione.
Se non l’avesse presa lui, non sarebbe riuscita a correre
per scappare via.
L’ha salvata di nuovo, ancora una volta.
Ma la situazione non concede pensieri di questo genere e,
quando tutti si fermano perché il Master si è interposto tra loro e il drago
per salvarsi, Lluvia avverte una profonda tristezza e la presa di Gray-sama che
si fa più salda che mai.
Fine.
Un piccolissimo tributo
per questa scenetta andava fatto ♥
Perché sì, si potrebbe
dire che Gray l’ha aiutata solo perché aveva un reale impedimento fisico, ma il
mio cuore Gruvia vede del tenero in quella presa così burbera :3 (preferisco
leggermente come hanno reso la presa nell’anime :P ma Mashima così ha disegnato
u.u)
E che dire, spero vi sia
piaciuta :D
Per il titolo, l’idea
sarebbe “Se tu non puoi, allora sarò io a farlo”, solo che inglese non si
riesce a rendere benissimo l’enfasi del soggetto come in italiano e,
ovviamente, intendo che siccome Lluvia non può camminare sarà Gray a farlo per
entrambi :3
Ringrazio Sesshomaru_Sama,
NicoRobin92, Jeo 95 e f_naluST per le recensioni <3
Un bacione a tutti quelli
che leggono e che continuano a seguirmi in questo percorso x°D vi adoro!
«Non capisco perché tu sia tanto infastidito.» commenta
Lucy sottovoce, vicina a Gray, indicando Lyon che sta ancora dichiarando il suo
nuovo amore per Lluvia.
L’affermazione della maga stellare ha una sottile vena di
malizia nei confronti di questo fastidio,
ma il mago, ovviamente, non se ne accorge.
«Non mi dà fastidio, infatti.»
«Prima però ti sei agitato!»
«Perché so che ora inizieranno nuove scocciature per me.»
conclude Gray, allontanandosi da Lucy per chiudere la discussione.
La maga stellare ridacchia, mentre il suo sguardo vaga
nuovamente verso il trio e Gray, nonostante ciò che abbia detto, non riesce a
togliersi quell’espressione torva mentre osserva Lluvia e Lyon.
Non capisce perché si ostini a non ammetterlo, visto che
quella che ha avuto e che continua ad avere può essere ben definita solo se
chiamata gelosia.
Fine.
Ah, i 7 anni sono infine
passati! E il triangolo ha inizio!
A parte concentrarsi sul
fatto che Mashima ha scelto Lyon essenzialmente
perché è il rivale di Gray, quindi giustamente dovevano essere rivali in tutto xD, la reazione che ha qui e che continuerà ad avere è *wwww*
È geloso, punto u.u Anche se non lo capisce/non lo ammette/è tonto.
Voglio dire, Lyon si stava
dichiarando a Lluvia, cosa c’entrava lui u.u e poi
perché chiamarle in quel modo così colorito, mica sono fatti che riguardavano
lui in prima persona :P
Lucy viene ufficialmente
aggiunta ai GruviaShipper
HAHAHAHH visto che compare nella vignetta e ha ‘seguito’ la vicenda ho pensato
di utilizzarla, dato che anche in altri punti del manga dimostra di vederli
bene come coppia u.u
Ringrazio Sesshomaru_Sama e Jeo
95 per le recensioni *-*
Scusate se ho aggiornato
in ritardo e se aggiornerò più lentamente, ma come ho già scritto sto lavorando
ad altre cose e ho iniziato anche la scuola-guida quindi perdonatemi ç_ç
Come al solito, le note
sono più lunghe della fic HAHAHA
Concludo, spero vi sia
piaciuto *_* e viva il Gruvia <3
Dall’alito della maga si poteva capire perfettamente
quanto avesse bevuto e quanto fosse poco lucida in quel momento, talmente tanto
che non si creava nessuna remora ad avvicinarsi quanto più possibile al mago –
non che da sobria cambiasse poi molto, in
effetti.
Il kimono, a causa dei suoi movimenti e del suo seno
prosperoso, sembrava pronto a cedere da un momento all’altro, mentre Gray
arrossiva nell’imbarazzo più totale.
Troppo vicina,
troppo ubriaca, troppo… invitante.
Tentò di scostarla da sé, balbettando una scusa,
producendo unicamente l’effetto delle sue lacrime.
Lluvia si lamentava che lui non aveva voluto guardarla in
costume, ma diamine, certo che
avrebbe voluto vederla, ma non poteva
di sicuro andare a chiederglielo!
Prima che potesse risponderle qualsiasi cosa, Lluvia si
gettò su di lui, blaterando sul fatto che dovesse bere lei, se non voleva bere
con lei.
Gray s’agitò, non comprendendo perché fosse finito in
quella situazione, ma considerando solo che la maga avrebbe finito per
sciogliere anche lui e che la stoffa di quel kimono era sottile, troppo sottile, tanto che sentiva le sue
curve premere su di lui fin troppo bene.
Cercando di controllarsi, sperò che la maga si stancasse
presto e, infatti, dopo un tempo che gli sembrò infinito, sentì che aveva smetto
di muoversi.
Alzando lo sguardo vide che le sue braccia erano chiuse
attorno al suo busto, mentre la sua espressione era serena e addormentata.
Si divincolò dalla presa, alzandosi in piedi e notando
come anche Erza era infine caduta al suolo, per la felicità di Jet e Droy. Levy
guardava la scena con uno strano ed inquietante sorriso, mentre di Lucy e Natsu
non c’era traccia nella stanza.
Fece segno ai suoi amici di lasciare subito la stanza,
prima che qualcuna di loro si risvegliasse.
Poco prima di uscire, sentì Lluvia rigirarsi nel sonno ed
ebbe un brivido, nel timore che si svegliasse.
Ma Lluvia si limitò a dire: «Gray-sama… non scappare da
Lluvia…» e altre frasi disconnesse, ancora addormentata. Il mago s’imbarazzò
nuovamente, persino mentre lei dormiva
le occupava i pensieri.
E, nonostante tutto, un’ormai familiare sensazione di calore lo avvolse mentre la osservava
borbottare il suo nome nel sonno.
Fine.
Ecco l’atteso
aggiornamento! Mi scuso tantissimo per il mega-ritardo ç__ç
Ho avuto vari impegni
(come ben sapete) e un leggero calo d’ispirazione, come conseguenza. Ma paura
non abbiate, son sempre qui :D
Dunque, ho scelto questo
momento perché c’era il capitolo da cui è tratto l’OAV da cui prendere il
missing-moment e allora perché non sfruttare l’OAV? *__* è così Gruvioso! :3
Gray era evidentemente
imbarazzato per il kimono u.u è stato chiaramente sottolineato :P <3
Che dire, spero vi sia
piaciuto :*
Mi scuso ancora per il
ritardo e prometto aggiornamenti più veloci <3 siete gentilissimi!
«Dobbiamo trovare un modo per fargliela pagare!» esclamò
Natsu, dopo essere riuscito a liberarsi di Lucy.
Oltre ad averla portata in bagno, l’aveva dovuta
aspettare fuori dalla porta e poi aveva dovuto seguire le sue istruzioni per
girovagare all’interno dell’Hotel.
«Sai che non possiamo fare niente. Non erano in loro
stesse.» rispose Jet, mettendosi un cerotto nei segni lasciati da Erza.
Droy, al pensiero, ebbe un brivido dato che entrambi
stavano per essere quasi uccisi dalla furia della maga.
«Però potremmo trovare qualche modo per vendicarci!»
disse Natsu, cercando di farsi venire qualche buona idea.
Gray non prendeva parte alla discussione, ma ascoltava
interessato. Il piccolo desiderio di ottenere una vittoria contro le ragazze
era presente anche in lui, ma nessuno di loro voleva organizzare qualche
scherzo di pessimo gusto.
«Idea!» gridò Natsu, sbattendo un pugno sul tavolo. «Lucy
parlava delle acque termali e del fatto che dopo avrebbero fatto il bagno!
Andiamo a spiarle.» concluse, leggermente imbarazzato dalla proposta.
Gray s’immaginò subito la figura di una certa maga, avvolta dall’elemento a cui
apparteneva e circondata dal leggero vapore delle terme.
«Ci sto.» commentò breve e conciso, per non far capire ai
compagni che il suo entusiasmo era decisamente superiore a quello che voleva
dimostrare.
«Sicuri che sia una buona idea?» chiese Droy, anche se
l’idea non gli dispiaceva per niente.
Jet si figurò il corpo di Levy e, arrossendo eccitato,
annuì energicamente all’idea di Natsu.
I quattro si diressero subito verso i bagni termali, con
Happy al seguito che voleva partecipare all’impresa con i suoi compagni.
Dopo un’ora, sentirono le ragazze che si stavano
preparando per entrare nell’acqua. Dopo averle fatte abituare, iniziarono ad
avvicinarsi alle assi che separavano i loro occhi dall’obiettivo.
«Lluvia, muoviti!»
Il grido di Lucy riecheggiò, mentre i ragazzi si accostavano
sempre di più. La maga dell’acqua s’immerse, nascondendosi dietro un sasso, a
causa dell’imbarazzo che provava nonostante fosse insieme alle sue compagne.
«Natsu, spostati!» sussurrò Gray perentorio.
«Hey, quanta fretta!» replicò Jet. «Chi devi guardare che
ti agiti tanto…?»
Si sporse ancora di più, ma non fece in tempo a guardare
che quattro kunai, lanciati con velocità e precisione, li colpirono in pieno.
Il rumore fatto dalla discussione era stato udito dall’abile
Erza e tutti e quattro stavano ringraziando tutti gli dei per essere ancora vivi.
«Pensavo che sarei
morto…» disse Natsu.
«Non avrei dovuto
darti retta…» rispose Gray.
«Ma se eri il più
eccitato di tutti!» concluse Jet, mentre Droy si lamentava per essere stato
colpito nel punto più doloroso di tutti.
Gray non replicò, pensando che, fortunatamente, Jet non
voleva scoprire chi aveva tanto
desiderato guardare, né si era accorto che bastava sporgersi di poco per vedere
che si trovavano esattamente in direzione del sasso dove si era nascosta
Lluvia.
Fine u.u
Beh, io non avevo mica
detto che avrei sfruttato solo un momento dell’OAV :P (anche se qui mi sono
basata più sul manga, eliminando tutto il racconto di Lucy.)
I dialoghi in corsivo sono
ripresi fedelmente dal manga.
Tuttavia, questa storia
nasce sempre per un indizio Gruvia reale u.u
Alla fine del volume 31 dove
c’è questo capitolo, nella solita rubrica finale, Mira spiega per ognuno dei
quattro ragazzi quale sia la compagna
che interessava loro guardare alle terme :P
Per Natsu è Lucy, per Jet
è Levy, per Droy tutte (grande XD), per Gray è ovviamente Lluvia ♥
(Del
resto, poteva mai essere diversamente? :P)
E
niente, in virtù di ciò mi sono focalizzata sui pensieri di Gray che vuole
vedere la sua bella u.u
Spero
vi sia piaciuta :D
Ringrazio
f_naluST (il tuo nuovo avatar è bellissimo! ♥♥), Jeo 95 e Sesshomaru_Sama
per le recensioni <3
«Lluvia! Ma che stai facendo?» protestò Gray, trascinato
da Lluvia verso la fine della spiaggia. Benché si lamentasse, gli sarebbe
bastato davvero poco per scostarsi dalla presa della maga, eppure si fece
trasportare finché Lluvia non si fermò quasi davanti al mare.
Si erano distanziati poco dagli altri e Meredy si stava divertendo ad osservare la scena tra i due.
Fermatasi, a Lluvia venne in mente che non sapeva davvero
spiegare a Gray-sama il motivo per cui l’aveva trascinato via; almeno nessun motivo che avrebbe potuto
dirgli senza sprofondare nel suo stesso rossore.
Conscia che Gray da un momento all’altro se ne sarebbe
andato, stava per dire una qualsiasi cosa quando inaspettatamente fu proprio il
mago a parlare.
«C’è un bel tramonto.»
Mani nelle tasche, Gray era voltato verso il panorama,
con un’espressione serena.
Lluvia bloccò le sue agitazioni e si girò nella stessa
direzione, lasciando scivolare lentamente le braccia lungo i fianchi.
«È bellissimo.» confermò la maga.
«Non è cambiato durante questi sette anni.» sussurrò
Gray, sentendo di colpo il peso della loro assenza.
«Certe cose, non importa quanto tempo passi,» replicò
Lluvia, guardando ora verso il mago che si era girato verso di lei. «non
cambieranno mai.» concluse arrossendo, non sapendo più nemmeno lei se stesse
parlando semplicemente del tramonto.
Gray annuì e, mentre un leggero vento trasportava alcuni
soffioni tinti di rosso e d’oro, sentì per la prima volta dopo quei sette anni
che tutto era giusto, esattamente
come sarebbe dovuto essere, in quel momento diviso con Lluvia.
Fine.
Anche se sto scrivendo la
raccolta GaLe, ciò non mi tiene lontano da loro <3
Ho voluto ritrarre questo
piccolo momento, prendendo spunto da quel dialogo nel manga e spero che vi
piaccia :D
Ringrazio f_naluST, Lena Mason,
Sesshomaru_Sama e Jeo
95 per le recensioni *-*
Quando Lluvia gli aveva proposto di mangiare insieme,
Gray aveva accettato, seguendo le direttive che comandava il suo stomaco, ma
non si sarebbe mai aspettato che avrebbe dovuto dividere il tavolo anche con
Lyon.
Ultimamente si era fatto decisamente insopportabile, soprattutto
per tutti i complimenti che faceva a Lluvia ogni cinque minuti.
Proprio per questo motivo non avrebbe potuto, di certo, lasciarla da sola con quell’idiota.
Osservando la sua espressione affranta, Gray poté dedurre
che neanche Lluvia era contenta di quella singolare cena a tre, anche se per
motivi molto diversi dai suoi.
Il locale era sicuramente bello, come Lyon aveva
assicurato, ma l’atmosfera stava diventando sempre più pesante.
L’unico che non sembrava risentirne era proprio Lyon che
continuava a tirare fuori svariati argomenti di discussione, nonostante ottenesse
da Lluvia solo commenti brevi e per nulla interessati.
Nel momento in cui Lyon fermò una cameriera, Gray si girò
verso Lluvia, seduta accanto a lui e le bisbigliò: «Hey, Lluvia.»
Lei si girò subito, curiosa.
«Distraiamo Lyon e ce ne andiamo? Mi sto annoiando.»
Lluvia annuì subito, felice oltre ogni dire della
proposta.
«Come lo distraiamo?»
«Con la magia.»
rispose lui, indicando le varie bibite che le cameriere portavano nel locale.
Lluvia annuì convinta e, quando Lyon finì di chiedere l’informazione,
gli prestò attenzione, in attesa del momento propizio.
Quando una delle ragazze passò vicino al loro tavolo,
trasportando vari frappé, Lluvia guardò intensamente il bicchiere con il
frullato al cioccolato che, casualmente,
si rovesciò finendo dritto sulla testa e sui vestiti di Lyon.
Il mago del ghiaccio si alzò subito, mentre la cameriera
era notevolmente imbarazzata per l’inspiegabile incidente. Lyon, con cortesia,
le disse che era tutto apposto e che si poteva pulire e asciugare.
«Vado un attimo in bagno, torno subito.» disse ai due
maghi di Fairy Tail, che lo salutarono con fin troppo entusiasmo.
Non appena sparì dalla loro visuale, Gray disse a Lluvia
di andarsene e, ridendo, uscirono dal locale, passando davanti al cassiere che
prese i soldi e li guardò decisamente stranito.
Si allontanarono, sentendosi come due prigionieri che
hanno riconquistato la libertà.
«Lluvia si sente un po’ in colpa.» ammise la ragazza,
pensando alla faccia che avrebbe fatto Lyon quando, al ritorno, non avrebbe
trovato nessuno dei due.
«Non devi.» rispose lui. «Cause di forza maggiore ci
hanno costretto ad andarcene.» concluse con voce innocente.
Lluvia rise, sentendosi leggera e notando come,
finalmente, fossero da soli come aveva desiderato.
Passarono davanti a un piccolo bar e alla maga venne un’idea
per continuare la serata.
«Perché non li prendiamo ora due frullati?» disse
indicando il locale. «In onore di Lyon-sama.» aggiunse, con lo stesso tono di
voce innocente usato da Gray.
Il mago rise leggermente di quella beffa e accettò la
proposta della maga, scegliendo esattamente il gusto che era finito sopra Lyon.
«È assolutamente un caso.»
«Assolutamente.»
convenne lei, annuendo.
Messo da parte l’argomento Lyon, i due parlarono
vivacemente, con Gray che si era notevolmente rilassato.
Crocus, capitale di Fiore, si stava davvero rivelando una
città piena di sorprese ed emozioni e, ancora, il torneo non era neanche iniziato.
«Ora dovrei tornare in albergo.» disse Gray, notando come
fossero già le undici. Sapeva che se avesse fatto ritardo, la morte per mano di
Erza sarebbe stata certa.
Rabbrividì alla prospettiva e iniziò a camminare, seguito
da Lluvia che gli aveva spiegato di alloggiare insieme agli altri nello stesso
albergo.
«Pensavo ci stessero solo le squadre partecipanti al
torneo.»
«E invece…» disse lei, leggermente imbarazzata per il
fatto di dover nascondere qualcosa a Gray-sama.
«Spero che quell’idiota di Natsu torni in tempo.»
borbottò il mago.
«Se è in compagnia di Lucy-san, non credo combinerà guai.»
rispose lei che aveva ben imparato a conoscere il duo formato da Happy e Natsu.
«Io vado alla stanza, allora.» disse Gray, arrivato
davanti alle scale dell’albergo.
«E Lluvia va alla sua. Grazie della serata, Gray-sama,
Lluvia si è tanto divertita.» replicò contenta, pronta per infilarsi dentro un
ascensore.
«Buonanotte Lluvia…» rispose con la sensazione di dover
aggiungere qualcosa. La maga ricambiò l’augurio e se ne andò, mentre Gray
iniziò a salire le scale.
Non riusciva a scacciare l’impressione che, forse,
avrebbe dovuto dirle che anche lui che era stato bene e che non gli sarebbe
dispiaciuto, magari, trascorrere un’altra
serata in sua compagnia.
Fine.
Aw, non picchiatemi ç_ç
Lo so, non aggiorno da
tipo un mese, ma tra problemi di pc e gli esami non ho davvero tempo ç_ç
E non voglio scrivere cose
frettolose, quindi mi sono presa il tempo che mi necessitava :)
Dunque, passando alla fic,
spero vi piaccia xD
Mashima ci ha provato
come, alla fine, siano andati tutti e tre a mangiare, ma dalle facce affrante
di Lluvia e Gray mi pare che nessuno dei due ne sia contento! E allora perché
non aiutarli? *w*
Ringrazio f_naluST, Lena
Mason, StelladelLeone e Jeo 95 per le recensioni :*
Gray, dopo l’iniziale stupore, aveva subito compreso
perché Lluvia avesse alloggiato nel loro stesso albergo.
Era soddisfatto dalla piega degli eventi, desiderava
combattere di nuovo contro Lluvia da tempo; a Tenrou la possibilità era sfumata,
ma ora si era ripresentata nuovamente.
Non l’avrebbe lasciata vincere e, da quello che gli aveva
detto, neanche lei sembrava averne l’intenzione.
Come se si
aspettasse diversamente.
La situazione sarebbe stata decisamente migliore se Lyon
avesse evitato di attaccarsi sempre a Lluvia, continuando a dire le solite
stupidaggini.
E dire che, ormai, si sarebbe dovuto abituare e invece, inaspettatamente gli procurava
sempre più fastidio.
«Facciamo del nostro meglio, Gray-sama!» disse Lluvia,
poco prima che la ‘zucca’ iniziasse a spiegare la prova.
Gray la osservò con un sorriso nascosto, sentendo un familiare guizzo animarlo: quello che, ormai, provava ogni volta che si trovava
in compagnia di Lluvia.
Fine.
Faccio sempre più tardi
ç_ç lo so, vi autorizzo a sommergermi di ortaggi!
Come spiegato nell’altra
raccolta, sono alle prese con esami e vari impegni, ma la mia attenzione verso
le fic non cambierà :)
Sperando che voi non mi
odiate troppo. ç_ç
Passando subito al
missing-moment, amo troppo quello sguardo di Gray, dovevo scriverci due paroline su <3
È abbastanza corto perché,
essenzialmente, non succede nulla XD ma un tributo andava assolutamente fatto!
Il titolo e la frase sono
un riferimento alla prova u.u (le pippe che si fa la mia mente D:)
Spero tanto che vi sia
piaciuto, di aggiornare presto e che mi lasciate tante belle recensioni *-*
Ringrazio DBGirl97,
StelladelLeone, f_naluST, Jeo 95, Lena Mason e Teera per le recensioni che mi
hanno lasciato <3
Lluvia non era andata a trovare Gray, dopo la fine della
prima prova. Aveva visto il suo sguardo furioso e deluso e aveva subito intuito
che avrebbe preferito rimanere da solo.
Anche lei, del resto, sentiva le medesime sensazioni.
Fairy Tail avrebbe dovuto nel migliore dei modi e,
invece, nessuno dei due aveva avuto successo nella prova.
La maga dell’acqua sospirava, triste e amareggiata dalla
sua incapacità. Davanti a Gray-sama, poi.
E davanti a tutta la sua amata gilda.
Era sera inoltrata quando Lluvia decise di uscire dalla
stanza, per raggiungere i suoi compagni al bar. Sapeva che nessuno le sarebbe
andato contro, anzi, l’avrebbero consolata in ogni modo possibile.
Dopo pochi passi, si aprì una porta di fronte a lei ed
uscì la figura del suo adorato Gray-sama. Sembrava essere tornato il solito di
sempre, anche se gli occhi erano velati da una celata malinconia.
«Gray-sama!»
«Lluvia…» mormorò lui, girandosi nella sua direzione.
«Ti senti meglio?» domandò un po’ intimidita.
«Sì.» rispose deciso.
Lluvia restò in silenzio, indecisa su cosa dire.
«Stavi andando al bar dove ci sono gli altri?»
«No. Vado a farmi prima due passi, poi vi raggiungo.»
Lluvia sarebbe voluta andare con lui, ma la stessa
sensazione che aveva avvertito prima la avvolse di nuovo e, quindi, a
malincuore decise di non seguirlo.
Si limitò a salutarlo, superandolo e avviandosi verso
l’uscita.
«Ci rifaremo. La prossima volta li sconfiggeremo.» le
disse, prima che scomparisse dal suo campo visivo.
Lluvia si girò, sorridendogli. «Sì! Lluvia s’impegnerà al
massimo!»
«Lo farò anch’io.» disse lui, sentendosi finalmente
meglio.
Non sapendo se fosse stato l’interessamento di Lluvia o
quel sorriso sicuro che gli aveva rivolto, ma quella maga riusciva sempre a
lasciargli una sensazione di leggerezza.
Forse avrebbe dovuto davvero
iniziare a chiedersi perché. Anche se la risposta sembrava farsi ogni suo
sorriso sempre più vicina.
Fine.
Eccomi :3 stavolta non vi
ho fatto attendere tanto! :D
Non potevo non trattare
quella scena u.u mi piace pensare che si siano, in qualche modo, consolati a
vicenda con un semplice sguardo e poche parole, che è il fulcro del loro
bellissimo rapporto <3
Non ho fatto andare Lluvia
con Gray perché nel capitolo dopo lei è già al bar e quando si chiedono dove
sia il mago, (e Lluvia si immagina la scena con Lucy) lei non sa dove sia Gray.
Quindi non potevo farli arrivare insieme x°D
Ringrazio Jeo 95 e
f_naluST per le recensioni <3
Spero tantissimo che a
tutti voi sia piaciuto il capitolo e vi sarei tanto grata se lasciate un
commentino :3 Ah, vi ringrazio davvero tantissimo per aver fatto arrivare le recensioni a 101 ç_ç Mi sono commossa <3 Grazie cari lettori *_*
Finire a terra, travolti da una Lluvia adorante non era stato
esattamente nei piani di Gray. Ma, d’altronde, non poteva mica lasciare che
Lyon continuasse ad importunare una sua compagna.
Eppure Lluvia sembrava aver capito tutt’altro, dato che
non voleva lasciarlo andare e continuava a blaterare di matrimoni, amore e
felicità.
«Lluvia, ti decidi ad alzarti?!» chiese, infine, spazientito.
«No, stiamo ancora abbracciati, come due sposini!»
rispose lei, con gli occhi a forma di cuore.
«Ma quali sposini!» disse lui, arrossendo leggermente e
scostandola da sé. Doveva ammettere che quel vestito bianco le donava molto,
anche se ovviamente non glielo avrebbe mai detto.
«Ah, Gray-sama, adoro quando cerchi di negare l’inevitabile!
Sei così adorabile!» replicò lei, ancora totalmente persa nelle sue fantasie.
«Io nego soltanto le tue sciocchezze!»
A porre fine alla loro discussione, fu l’entrata sul
campo di Ooba Babasaama che stava danzando un improbabile balletto sensuale.
Vedendola tornare al proprio palco, vestita dei soliti
abiti e non più con quel vestito da sposa, Gray non si sentì più così certo che
stesse negando solamente sciocchezze.
Fine.
*_* ma la bellezza di
quest’episodio! (163, per la cronaca u.u)
So che è un filler, ma è
veramente troppo bello. Andava inserito per forza *-* È di una dolcezza unica
** poi il fatto che la prende dalle braccia di Lyon, aww <3
Ci stava assolutamente u.u
Purtroppo sono partita da
qualche giorno verso la casa al mare (dove ovviamente di Internet non ce ne è)
e quindi per questo ho potuto aggiornare solo oggi D:
Spero di riuscire ad
aggiornare anche oggi la raccolta Gerza, ma non garantisco. Intanto son felice
di aver aggiornato questa :D (ma il capitolo 340 quanto è bello?!? *__*)
Grazie a _BlackRose_FairyTail,
Jeo 95 e Teera per le recensioni!
Spero che il capitolo vi
piaccia e spero in un commentino *__*
Buona estate a tutti!
Le parole di Erza continuavano a risuonargli nella testa,
incuranti della confusione che stessero mettendo nella mente del povero Gray.
Sì, li aveva notati i sentimenti di Lluvia. Dubitava che
ci fosse realmente qualcuno che non se ne fosse accorto, ma era più facile se
li ignorava, facendo finta di non comprendere.
Era infinitamente più semplice rifugiarsi nelle risposte
vaghe e nei modi elusivi con evitava di affrontare l’argomento con Lluvia.
Che accidenti
avrebbe dovuto dirle?
Erza avrebbe risposto che le avrebbe dovuto dire la
verità, contenuta dentro se stesso.
Bene. Qual era questa verità?
Gray arrossì leggermente, come aveva fatto quando Erza
gli aveva chiaramente detto dei sentimenti di Lluvia, e sospirò, incapace di
trovare una risposta.
«Gray-sama.»
Il mago del ghiaccio trattenne a stento un moto di
disagio, pregando che non spuntasse pure Lyon. Non si girò, né le rispose, la
sua presenza era l’ultima cosa che gli servisse in quel momento.
Ma Lluvia non si allontanò, anzi si avvicinò al mago,
poggiandosi sulla ringhiera di lato a lui, dove poco prima c’era stata Erza.
Gray pensò che avrebbe iniziato qualche strampalato
discorso sul chiaro di luna, ma la maga era stranamente tranquilla e si
limitava a fissare il cielo.
Il mago si accorse che Lluvia tremava leggermente dal
freddo, nonostante avesse i suoi soliti abiti pesanti.
«Torna indietro, visto che hai freddo.»
Lluvia si girò verso di lui, fissandolo intensamente
tanto che lui dovette distogliere lo sguardo.
«No. Lluvia aspetterà Gray-sama. Sempre.» disse lei,
caricando la frase di un significato molto più profondo che il mago non faticò –
stranamente - a comprendere.
Dopo alcuni minuti di silenzio, Gray aveva riacquistato
il controllo di se stesso, stupendosi di come la vicinanza di Lluvia l’avesse
effettivamente aiutato.
«Ora è tardi, domani sarà una lunga giornata. Andiamo.»
Lluvia sorrise e insieme si incamminarono verso l’albergo,
mentre Gray riordinava finalmente i suoi pensieri. Replicando mentalmente ad
Erza, pensò che non avrebbe chiarito le cose, almeno per ora. Perché… perché , per il momento, non aveva nessuna risposta
da offrirle.
E poi, lo aveva detto anche lei, Lluvia l’avrebbe aspettato e questo lo tranquillizzava in
un modo così intenso che, se si fosse fermato a pensarci per un solo istante,
gli avrebbe offerto tutte le risposte che faticosamente cercava.
Fine.
Vi prego, non uccidetemi >/<
mi scuso moltissimo con voi lettori per questa lunghissima attesa, spero di non
aver perso tutte le persone che seguivano questa raccolta con me.
Potrei addurre a tanti
motivi la causa del mio ritardo – esami, esami, esami, viaggi – ma la verità è
che quando l’ispirazione ti saluta, puoi solo aspettare che torni.
Tuttavia, prometto che,
anche se potranno esserci ritardi futuri, non abbandono questa fic e questa coppia che io adoro, ora come un anno fa (del
resto, con gli ultimi capitoli, come si fa a non amarli sempre di più?!).
Questa fic
è uscita più lunga delle altre, ma ci tengo in maniera particolare perché secondo
me è grazie alle parole di Erza che, finalmente, qualcosa nel mago si è
iniziato a sbloccarsi. Ma è presto e Lluvia lo sa e, nel mio missing-moment, ha voluto farlo sapere a Gray.
Non intendo dire che è da
qui che inizi ad amarla – perché personalmente colloco il suo inizio poco prima
della saga di Tenrou -, ma che finalmente inizi a
rendersi conto di qualcosa. Si spera.
E niente, sto divagando,
spero che la fic vi sia piaciuta e spero di tornare
prestissimo con l’aggiornamento! Ci terrei moltissimo alle vostre recensioni,
che mi aiutano e mi stimolano sempre moltissimo!
Lluvia, seduta fuori dalla sala medica in cui c’erano i
feriti di Fairy Tail, ripensava alla giornata più brutta che avesse mai passato
fino a quel momento.
Il cielo tuonava e molto presto avrebbe piovuto, a causa
del dolore che stava provando la maga.
Non solo aveva fatto una figuraccia in una prova che si
svolgeva nel suo elemento naturale, non solo aveva fatto irritare Gray-sama con
il suo attacco: a causa della sua stoltezza, Lucy era rimasta da sola a
combattere contro Minerva e questo aveva provocato le sue ferite e
l’umiliazione della gilda.
Se avesse fatto più attenzione, avrebbero potuto
sconfiggere insieme quella maga terribile e invece soltanto Lucy aveva sofferto
– che per quanto rimanesse la sua rivale in amore, era ormai parte della sua
famiglia -.
Erano rimasti tutti nella sala per alcune ore, ma alla
fine erano stati cacciati perché a Lucy serviva quanto più riposo possibile.
Gli altri erano tornati in albergo, ma Lluvia aveva detto
di voler restare ancora lì per un po’.
Il senso di colpa la opprimeva e avrebbe dato qualsiasi
cosa per aiutare l’amica.
«È tutta colpa di Lluvia… e del
mio stupido attacco…» sussurrò nel buio della sala
d’attesa, piangendo lacrime di rimorso.
«È colpa di Minerva. Non tua.»
La maga alzò la testa di scatto: avrebbe riconosciuto
ovunque quella voce.
Gray avanzò, venendo illuminato a intermittenza dalle
saette dei lampi.
«Gray-sama… Fairy Tail deve
perdonarmi.»
«Non c’è niente da perdonare, Lluvia. Quella strega avrà
la lezione che si merita.»
«Ma se Lluvia fosse stata più attenta…»
«Minerva vi avrebbe fatte a pezzi entrambe, oppure se
avessi sconfitto Lucy se la sarebbe presa con te. In ogni caso, ci
vendicheremo.»
Lluvia si rasserenò, grazie alle parole di Gray e il
senso di colpa si affievolì, sostituito da una crescente voglia di farla pagare
a Sabertooth.
«Fairy Tail non dimentica.»
«Mai.» concordò lui, illuminato ora dalla luce della
luna. Il temporale era passato, come per magia.
«Ora andiamocene, qui non serviamo a nessuno.»
La maga annuì, incamminandosi dietro di lui.
«E comunque il tuo attacco è potente…
ma il nome è assolutamente da
cambiare.» disse lui, imbarazzandosi come era accaduto nell’Arena nell’udire il
nome dell’attacco di Lluvia.
La maga sorrise, per la prima volta in quel giorno,
godendo del complimento fatto al suo attacco e pensando che no, a dispetto di
quello che Gray-sama volesse, quel nome era assolutamente
perfetto.
Fine.
Come promesso, sono
tornata in tempi più che veloci u.u
La dolcezza di Lluvia e
l’imbarazzo di Gray sono qualcosa di bellissimo *-*, così ho visualizzato un
loro possibile incontro mentre Lluvia si sente in colpa per Lucy. Anche se nel
manga non è accennato, il carattere di Lluvia fa pensare che lei si possa essere
sentita in colpa verso la maga stellare.
Che altro dire, spero che
mi vogliate lasciare un commentino e che anche questo missing-moments
vi sia piaciuto!
«Natsu, se la prossima volta evitassi di far esplodere
tutto l’Acquapark, te ne sarei profondamente grato!»
gridò Makarov, ingrandendo la sua mano e dando un
pugno in testa al Dragon Slayer, seguiti da altre
botte da Gray, Gadjeel, Elfman e chiunque capitasse a tiro.
Erza era ancora intenta nel tentativo di far riprendere
Gerard, dato che quando era precipitata sopra il suo viso lui aveva emesso una
quantità spropositata di sangue dal naso, per poi cadere a terra svenuto.
Lucy e le altre ragazze commentavano con allegria la
giornata, benché fossero tutte dispiaciute che fosse finita in modo così
esplosivo. La più triste di tutte era sicuramente la maga dell’acqua, che
continuava a sospirare affranta.
«Cosa ti affligge, Lluvia?»
«Oh, Mira-san, Lluvia avrebbe
tanto voluto fare un giro sullo scivolo dell’amore, abbracciata a Gray-sama…» disse con un’espressione mista tra la
disperazione e la felicità per l’immaginazione della scena.
«Sono sicura che ci saranno altre occasioni.» rispose
comprensiva l’amica.
«Sicuramente non a Ryuzetsuland,
dato che Natsu l’ha distrutto!» urlò Lucy, gridando contro il compagno.
Lluvia si rinfrancò, iniziando a chiacchierare con altro
insieme alle sue compagne, cercando di non pensare più allo scivolo. Tutte
insieme superarono il gruppo maschile, ancora dedito a una sana rissa e
iniziarono la discesa per tornare a Crocus.
L’acquapark, infatti, si
trovava sulla larga vetta di una ripida altura che permise loro di fare una lunga
passeggiata.
E poi fu un attimo.
Il pavimento roccioso si gelò di colpo, facendo scivolare
tutte le ragazze che ebbero appena il tempo di girarsi per capire cosa fosse
successo prima di iniziare la discesa lungo il ghiaccio.
Niente di eccezionale in realtà: Gray aveva ghiacciato il
pavimento, convinto che avrebbe avuto un vantaggio nella rissa dato che solo
lui sapeva abilmente muoversi su quella superficie così liscia. Difatti, tutti
i suoi compagni scivolarono come le ragazze pochi metri più avanti mentre lui
troneggiava, perfettamente stabile, e ci sarebbe rimasto se Gadjeel, cadendo,
non gli avesse tirato un colpo che gli fece, fatalmente, perdere l’equilibrio.
Lluvia era riuscita ad appendersi a una sporgenza, mentre
tutti gli altri – ormai più divertiti che preoccupati – scivolano dal pendio.
Per caso o per destino, la traiettoria del mago del
ghiaccio puntava dritta a Lluvia che, girata verso valle, non si accorse dell’arrivo
di Gray finché non sentì il mago investirla, aprendo le braccia per evitare di
farle male. Lluvia gridò d’istinto, lasciando la sporgenza e voltandosi verso
di lui.
«Gray-sama!» urlò dapprima confusa e poi totalmente
gioiosa per quello che stesse succedendo.
Il mago la teneva stretta a sé, per favorire la loro
discesa ed evitare che lei si facesse male visto che non riusciva a trovare
nessun appiglio: scendevano, quindi, abbracciati come avrebbe dovuto essere
sullo scivolo dell’amore.
Sembravano essere passati solo pochi secondi, quando i
due giunsero alla fine della pendenza, dove tutti gli altri membri di Fairy
Tail erano già arrivati, estremamente contenti dell’idea di Gray per rendere
più divertente la loro discesa.
Le ragazze, vedendo i due maghi abbracciati, non poterono
che esultare in occhiate maliziose e commenti sarcastici, facendo arrossire
Gray dall’imbarazzo e Lluvia dalla felicità.
Il mago si alzò subito, evitando al volo un tentativo
della maga di proseguire l’abbraccio e si allontanò verso gli altri.
Lluvia sorrise, sentendolo distintamente borbottare: «Non
voglio più sentire parlare di scivoli dell’amore. Mai più.»
Per quanto fossero scivolati e per quanto Lluvia l’avesse
interpretato come una magnifica variante di quell’attrazione, che fosse stato
come un giro sullo scivolo dell’amore,
beh, era stato Gray a dirlo.
Fine!
Che bel capitolo *-* mi è
sempre piaciuto un sacco e mi solleticava un sacco l’idea di dare a Lluvia
questo giro abbracciata al suo mago <3 ma, grazie a Natsu, era impossibile
che lo facessero al parco acquatico e quindi ho inventato una nuova situazione
v.v
Il titolo ovviamente è un
gioco di parole tra “cadere” cosa che effettivamente succede e “fall in love”, ovvero cadere in amore.
Spero tantissimo che vi
sia piaciuto e che vogliate commentare :D
Ringrazio molto Crazy_chan e Gaia_chan per le
loro recensioni *.*
Quando il Primo Master e il Master avevano deciso che
sarebbe stata lei a sostituire Natsu, il primo pensiero di Lluvia era stato
ovviamente rivolto al suo amato mago del ghiaccio.
Avrebbe potuto combattere insieme a lui, come aveva
desiderato dall’inizio del torneo.
Il secondo era andato a Lucy e ai terribili guai in cui
coinvolgevano sempre Fairy Tail.
Non avrebbe deluso i loro compagni, che avevano riposto
in lei tanta fiducia. E non avrebbe deluso Gray-sama.
Il primo Master Mavis era stato
abbastanza chiaro nelle sue previsioni: lei avrebbe affrontato Chelia, la GodSlayer e Gray-sama, dopo aver insistito per combattere
contro Rufus, avrebbe poi lottato contro Lyon-sama.
C’erano stati vari scenari ipotetici sull’ultimo scontro,
ma in tutti solo una cosa combaciava: la loro vittoria.
Prima di andare a riposare, Lluvia aveva augurato buona
fortuna a tutti, specialmente al suo amato. Nonostante Mavis
fosse dubbiosa, lei era certa che
Gray-sama avrebbe vinto contro Rufus, non serviva
nessun calcolo per stabilirlo.
«Facciamoci onore.» le aveva risposto il mago,
sorridendole appena. «Noi siamo una grande squadra.» concluse poi, volendo
intendere tutta la gilda, nonostante Lluvia si perse in una fantasia dove la
squadra non erano che lei e lui, insieme.
Il giorno dopo, esattamente come aveva previsto il Primo,
dopo aver atteso alla partenza, erano iniziati gli scontri.
Gray-sama aveva sconfitto Rufus,
in una lotta assolutamente deliziosa,
secondo il parere della maga dell’acqua e tutti gli altri confronti si erano
perfettamente verificati – ad eccezione del trio delle maghe.
Dopo qualche minuto, aveva infine trovato Chelia e avevano iniziato il loro combattimento.
Ciò che nessuno le aveva detto, che neanche il Primo
avrebbe potuto prevedere, si era verificato quando aveva sentito distintamente
la voce di Gray-sama dietro di lei.
Le loro strade si erano incrociate per caso, per unirli
nella loro battaglia contro Lamia Scale.
Poco importava che Lluvia avesse subito fantasticato
pensando ad un ipotetico viaggio di nozze, che Gray le avesse urlato di essere
impazzita e che la battaglia contro Lyon e Chelia
sarebbe stata ardua.
Ciò che Lluvia avrebbe ricordato, per sempre, sarebbe
stato il piccolo sorriso che Gray le aveva rivolto, dicendole: «Sconfiggiamoli.
Insieme, come una squadra.»
E Gray sapeva benissimo
che, in quel momento, non stava affatto pensando alla gilda o ai suoi compagni,
ma unicamente a lui e Lluvia.
Fine.
La bellezza di questi
capitoli. ♥
Ho deciso di unire questi
due momenti perché li lega un filo comune in quanto io penso che il Primo non
avesse previsto che Lluvia e Gray avrebbero combattuto insieme.
E lo dico perché sia
Lluvia che Gray sono stupiti di incontrarsi a vicenda: lei esulta – ovviamente –
e lui dice che “doveva subire pure questa scocciatura”, come se nessuno dei due
se lo fosse aspettato!
E quindi si sono
incontrati per caso *.* è fantastico! Dovevo scriverci sopra *.*
So bene che di fronte alla
loro bellezza, questi piccoli capitoli non rendono ma loro bastano da soli. ♥
Nonostante ciò, spero vi
piaccia e spero in tanti commentino *_*
Non c’è incertezza nel tocco di Gray, quando poggia la
mano sulla spalla di Lluvia.
Non c’è dubbio nella stretta di Lluvia, quando si alza e
si prepara all’attacco con Gray.
Uniscono le mani, pronti per combattere insieme contro
Lyon e Chelia, chiamando a sé tutta la magia a loro
rimasta.
Benché Gray non lo ammetterebbe mai, quando ha unito i
suoi poteri a quelli di Lluvia, sa di aver provato una sensazione di
completezza che non aveva mai sperimentato e sa altrettanto bene che non è stato soltanto per una questione di
chimica tra i loro poteri.
Mentre Chelia e Lyon volano
alti nel cielo, Lluvia sorride e stringe la mano del mago ancora più
intensamente, perché ha capito benissimo quello che ha provato Gray e, senza
alcun dubbio, sa che stavolta non è stata una delle sue solite fantasie.
Qualche secondo prima di dirle di lasciargli la mano,
Gray ricambia il suo sguardo e, per un attimo, non c’è nessuna incertezza ad
animare i suoi occhi, ma soltanto Amore
– lo stesso che vede riflesso negli occhi di Lluvia.
Fine.
Oh
♥
Ma
quanto sono belli questi due capitoli? *_*
Sono
così fantastici ed emozionati e così pieni di Amore! Rendono pienamente
giustizia alla bellissima coppia che sono Lluvia e Gray, che non si perde in
parole, ma che punta sui fatti.
È la prima volta che scrivo che Gray prova amore per Lluvia,
benché come sapete penso che sia innamorato da un bel po’ – ma è così tonto che
non lo capisce -, perché in quello sguardo finale verso Lluvia c’è Amore. E non
credo che si possa dissentire xD
Mi
fermo, sennò scriverei un papiro più lungo della fic
e vi saluto. Spero vi sia piaciuto e comprendo l’impossibilità di rendere degna
giustizia a un capitolo già così bello.
La stanchezza della battaglia si fa sentire non appena la
gioia di aver sconfitto Lyon e Chelia fa scemare l’adrenalina
di Lluvia e Gray. Il mago del ghiaccio, a causa dei due incontri, sarebbe
crollato per terra, se la presa salda della maga non l’avesse prontamente afferrato.
Lluvia passa il suo braccio sulle sue spalle, iniziando a
camminare lentamente.
Sa che lui vorrebbe protestare, ma sa anche che non lo
farà: per quanto sia orgoglioso, Gray-sama sa riconoscere quando ha davvero
bisogno di aiuto.
Quando il simbolo di Sabertooth
si staglia alto nel cielo, entrambi sanno che è giunto il momento della
battaglia finale.
«La vittoria ci attende.» commenta Lluvia, sentendosi più
determinata che mai a far brillare il nome di Fairy Tail.
«Sì. Andiamo a vincere.» le risponde lui, guardandola
negli occhi.
Vorrebbe davvero
dirle che è la sua forza che lo sta sostenendo, che mai avrebbe potuto pensare
di sentirsi legato così tanto a qualcuno, che lei gli fa provare emozioni che
neanche credeva possibili.
Ma Gray tace, conscio che non sia il momento adatto e
volendo aspettare la fine del torneo, pensando, per la
prima volta, di darle quella risposta che Lluvia attende, da tutta una
vita.
Fine.
Oh, ma quanto sono teneri
mentre si sostengono a vicenda *_*
Una persona con un lato
romantico non può non sciogliersi di fronte a tali scene. Punto.
Dovevo ricamarci un
pensiero sopra e spero vi sia piaciuto!
Appena esplodono i festeggiamenti, è un attimo prima che
Lluvia salti al collo di Gray, al culmine della gioia e della felicità.
Ride, un po’ piange e la sorpresa per quell’abbraccio
così inaspettato li fa cadere entrambi a terra, con Lluvia tenacemente
incollata al suo Gray-sama.
E Gray, per stanchezza sicuramente, non fa niente per spostarla e si gode la sensazione di
riposo data dal fatto di essere distesi, ammira il cielo dove i fuochi
d’artificio si muovono fino a formare lo stemma di Fairy Tail e nota, suo
malgrado, come il fatto di avere Lluvia così vicina a sé non fa altro che
rendere quel momento ancora più perfetto.
«Ce l’abbiamo fatta, Gray-sama!» grida Lluvia,che sta anche esultando interiormente perché
il mago non l’ha ancora cacciata.
«Avevi dei dubbi?»
Lluvia alza la testa, ritrovandosi a pochi centimetri dal
suo viso: «No, Lluvia sapeva che insieme
avremmo vinto.» e se parli di lui e lei, o di tutta Fairy Tail, Gray non ha
neanche bisogno di chiederselo.
La guarda e i suoi occhi quasi brillano, il suo sorriso è
più splendente dei colori che esplodono nel cielo e Gray, per la prima volta, sente
l’insolito desiderio di stringerla e baciarla, che nasce dentro di lui con la
forza di un fuoco d’artificio.
Sentendosi travolto, il suo primo istinto è di ritrarsi,
spaventato da quello che, un desiderio come quello, potrebbe significare.
La sposta, alzandosi velocemente e rimettendosi in piedi,
diretto verso gli altri membri della squadra per festeggiare. Lluvia lo segue,
felice di aver potuto godere dell’abbraccio di Gray-sama per alcuni minuti: un
tempo assolutamente insperato.
Mentre festeggiano tutti insieme, Gray ogni tanto si gira
e la guarda e, pur essendo distanti, la voglia che ha sentito e il guizzo che
ha provato non sono affatto
diminuiti.
Fine.
Ehm, salve a tutti! Vi
prego, risparmiatemi dalla pena capitale, so di non aver aggiornato per oltre
un anno e me ne scuso tantissimo (varie le cause: l’uni, l’ispirazione, altri
motivi che non sto a dirvi per non tediarvi), ma, come vedete non ho abbandonato
la raccolta, né mai lo farò!
Per scusarmi ulteriormente
vi pubblico ben tre capitoli nuovi! E alcuni dei prossimi sono già pronti :)
(conto di aggiornare più o meno una volta a settimana).
Per cui, riprendiamo
insieme questo viaggio nel fantastico mondo Gruvia. <3
Spero che vi piacciano e
sarebbe bellissimo se mi lasciaste un’opinione per tutti e 3 i capitoli :D
Le mani di Lluvia tremano così tanto che tenerle ferme
sarebbe impossibile, le alza portandole all’altezza del volto e le vede, piene
di sangue, sangue del suo Gray-sama.
Urla il suo nome.
Sa che non le risponderà nessuno, sa quello che ha appena
visto, può ancora sentire sulla sua schiena la spinta del mago che le ha
salvato la vita – condannando la propria.
La battaglia alle sue spalle continua, sente le grida dei
nemici e dei suoi compagni, vede le lacrime di Lyon-sama,
ma non le importa.
Niente ha più importanza.
Si accascia al fianco di Gray, perché ora è tutto finito,
ora è tutto distrutto, ora come farà a sopravvivere?
Non piove neanche, perché è il vuoto che avverte nel suo
cuore.
Piange.
Ed è così ingiusto che fino ad un minuto prima il suo amato Gray-sama le avesse fatto battere il
cuore, facendole immaginare milioni di scenari dove le dichiarava il suo
ardente amore ed ora sia lì, freddo come mai il suo ghiaccio l’ha reso e così
lontano che Lluvia può solo piangere, perché ora Gray è davvero
irraggiungibile.
Fine.
Ah, la tristezza di questo
capitolo! Quanto odiai Mashimaç_ç
che tiro che ci aveva giocato! Menomale che poi è finito tutto nel giro di un
capitolo v.v
Non c’è molto da
aggiungere: un breve racconto sui pensieri di Lluvia che vede il suo amato
morire çç
«Cosa credi che sia successo?» domanda Lluvia, poco dopo
aver avuto l’orribile visione della morte del mago.
«È come se fossimo tornati indietro nel tempo.»
Lluvia sobbalza al sentire quelle parole: «Vorresti dire
che sei… eri… davvero morto?»
Gray si volta verso di lei, osservando l’orrore che le si
è dipinto sul volto, già distrutta al solo pensiero di averlo potuto perdere
per sempre.
«Forse.» le dice, avvicinandosi di poco a lei. «Ma non è
successo. Sono ancora vivo.» la rassicura, stringendole lievemente il braccio,
per poi allontanarsi, lanciandosi nuovamente nella battaglia.
Lluvia alza gli occhi al cielo, mandando un silenzioso
ringraziamento a chiunque lo abbia salvato, caricandosi di nuove energie per
impedire che una cosa del genere possa mai più avvenire e per aiutare a
sconfiggere quei draghi, una volta per tutte.
Fine.
Bentornato Gray <3
Il titolo è ovviamente un
tributo al titolo del capitolo 335, grazie Ultear ç_ç
Neanche qui c’è molto da
dire, volevo creare un momento di tenerezza dopo l’orribile esperienza passata
:(
Bene, vi lascio con questo
maxi-aggiornamento e ci vediamo tra una settimana!
Quando Gray la vede alla festa che si gira e si guarda
intorno per individuarlo, con quell’abito che tiene tra le mani e una nuova
acconciatura, sa benissimo che a breve lo troverà e gli salterà addosso, decantandogli
tutto il suo grande amore.
Ormai la conosce così bene.
Ripensa a quello che ha provato alla fine del torneo,
alla voglia di baciarla e di darle una vera risposta e, in un secondo, se ne
spaventa perché credeva di essere immune a quel genere di…sentimenti.
E sa benissimo di non saperli gestire, né crede che sia
un bene che lui li provi.
Per questo le dirà che anche per lui è l’inizio di una
nuova era, dove deve liberarsi delle cose che non gli piacciono.
Tuttavia, il fatto che Lluvia sia una di esse è una così
grande bugia che non ci crede nemmeno lei, che si riprende immediatamente da
quel palese rifiuto e continua a guardarlo con occhi sognati, consapevole che
si sia tirato indietro, ancora una volta.
Gray sospira, accantonando subito la sua idea di iniziare
ad evitare Lluvia: non riuscirebbe mai a tenere quel tornado lontano da lui.
E Lluvia, come se leggesse i suoi pensieri, ride e si
avvicina a lui: «Non puoi liberarti di Lluvia, Gray-sama.»
Glielo dice con quel tono a metà tra il romantico e
l’inquietante che lo fa rabbrividire – perché Lluvia sa essere davvero
spaventosa -, ma che sa anche farlo emozionare perché gli ricorda che,
qualunque cosa possa succedere, lei non lo abbandonerà mai.
Fine.
Ecco un altro piccolo, ma
importante, momento tra i due! Quando lessi il capitolo per la prima volta,
capii subito che il ‘rifiuto’ di Gray era solo il suo ennesimo tentativo di
scappare dai sentimenti che ormai prova per Lluvia, che le parole di Erza e il
torneo gli hanno fatto finalmente comprendere.
Ma, ovviamente, dopo una
prima comprensione, non poteva che scattare un rifiuto, seppur debole, dato che
il loro rapporto non cambia per niente – come potrebbe cambiare, ormai, se non
in meglio?
Vi ringrazio per stare
seguendo questa raccolta, sebbene con aggiornamenti altalenanti, ringrazio
tantissimo Roby-chan per le recensioni che
ultimamente mi ha lasciato e spero che questo capitolo ti piaccia!
Il fatto che Lluvia riesca sempre sia a comportarsi nel
modo più irritante possibile, sia nella maniera migliore per riuscire a fare
breccia nel muro di Gray è qualcosa che sorprende sempre il mago del ghiaccio,
che sempre lo sorprenderà.
Stanno festeggiando la loro vittoria, nella parata a loro
dedicata e, nonostante tutti quegli sguardi siano anche per lei e quella festa
sia così radiosa, la priorità di Lluvia è sempre il benessere del suo amato.
Dopo averla ringraziata, la vede che torna a volteggiare
insieme agli altri, contenta come non mai per averlo effettivamente aiutato e
sospira, ricordandosi come debba sorridere anche per Ultear,
facendo in modo che il sacrificio che ha fatto per lui, per permettergli di
continuare a vivere, non risulti vano.
Stringe i pugni con determinazione, dicendosi che diventerà
sempre più forte, che difenderà i suoi compagni con più ardore e volontà e che…
Il suo sguardo si posa di nuovo, inevitabilmente, su
Lluvia, ignara di riempire tanto i pensieri di Gray che scuote la testa e
ricorda tutto quello che ha pensato alla festa.
Pur deciso a non voler seguire qualsiasi tipo di
sentimento provi per Lluvia, si promette di proteggerla con tutto se stesso perché
è anche – o soprattutto? – grazie a lei che si è ricordato di dover sorridere.
Fine.
La tenerezza *_* quel ‘grazie’
così affettuoso e riconoscente ♥, sono adorabili!
Non c’è
molto da dire su questa flash, spero tanto vi sia piaciuta e grazie a tutti
quelli che stanno seguendo la storia e Roby-chan che
sta commentando ogni capitolo *_* grazie!
Gray si allontanò da Lluvia, in un misto di terrore e
irritazione, dopo aver dovuto subire il suo imboccamento di cibo forzato e un
bicchiere di lei stessa che lui, ovviamente, non aveva bevuto.
Sperava di scappare e riuscire a stare alla larga da
Lluvia per tutto il giorno, dato che, a causa della sconfitta di Erza, le
toccava ubbidirle in tutto.
Uscì di sottecchi, mentre nella gilda era esplosa una per
niente insolita lite, e iniziò ad allontanarsi velocemente una volta fuori.
Tuttavia, dopo alcuni metri e la crescente speranza di
essere salvo, sentì una familiare voce chiamarlo.
«Gray-sama!»
Combatté contro l’istinto di scappare e si girò, con un’espressione
decisamente contrariata.
«Cosa?»
«A Lluvia dispiace per prima. Lluvia era troppo
emozionata.» disse lei, girandosi le mani in un movimento nervoso.
«Okay.» rispose lui, voltandosi e riprendendo a
camminare.
«Gray-sama.» lo richiamò Lluvia, dopo pochi secondi.
Il mago si fermò, attendendo quella che sapeva sarebbe
stata l’ennesima tortura.
«Lluvia vuole chiederti una cosa, se la farai Lluvia ti
lascerà in pace per tutto il giorno e non ti chiederà più nulla.»
«Dimmi.» domandò, con una punta di panico nella voce.
«Abbracciami, Gray-sama.» chiese lei, aprendo le braccia
e fissandolo con espressione dolce.
Gray si sarebbe aspettato di tutto e immaginava già il
peggio, ma la richiesta così bisognosa d’affetto di Lluvia lo lasciò senza
parole, frantumando tutti i suoi propositi di sfuggire a qualsiasi richiesta.
Non disse niente, limitandosi ad avvicinarsi, posandole
una mano sul fianco per attirarla a sé e l’altra sulla sua testa, appoggiandola
lentamente all’incavo della sua spalla.
Lluvia si strinse subito a lui, sentendo il cuore battere
così forte che temeva sarebbe scoppiato.
I ricordi del torneo e della battaglia la sommersero e
sentì che avrebbe pianto, se non si fosse trattenuta.
La morte del suo amato era ben incisa nella sua mente e,
visto che Gray le sfuggiva continuamente, non aveva ancora potuto stringerlo da
quel giorno.
Lluvia non glielo disse, conscia che il suo fosse un
desiderio stupido dato che il mago era lì e non le serviva nessun abbraccio
come conferma, ma fu il legame che li univa a parlare per lei.
«Sono qui, Lluvia.»
La maga dell’acqua dovette davvero sforzarsiper evitare qualsiasi reazione, limitandosi a
stringerlo ancora più forte.
Gray, poco dopo, sciolse l’abbraccio e notò di essere
stranamente sereno per averla
rassicurata.
Si girò e iniziò a passeggiare, sapendo che lei l’avrebbe
seguito e sapendo di non voler far nulla per evitarlo.
Lei gli si affiancò e, dopo pochi metri, lo prese a
braccetto, con un’importante domanda da porgli.
«Gray-sama! Allora, hai deciso il giorno del nostro
matrimonio?» chiese Lluvia, già immersa nella sua nuova fantasia fatta di
abbracci, baci e abiti bianchi.
Il mago sobbalzò, togliendo il braccio e borbottando che
fosse pazza, aumentando il passo per lasciarla indietro.
«Gray-sama! Gray-sama!» gridò lei, iniziando a
rincorrerlo e concludendo quella giornata, come promesso, senza chiedergli più
nulla.
Fine.
La fic
è ambientata nel capitolo speciale 344, quando Erza perde la ‘sfida’ con Laxus e la squadra A è costretta a stare agli ordini della
squadra B. Trovo simpatica e molto da loro la scenetta che hanno nel capitolo,
ma ho voluto ampliarla e ideare quella che penso sia stata la vera richiesta di
Lluvia.
Ho voluto concludere tornando
alle solite fantasie di Lluvia perché quello è anche parte del suo carattere XD
e poi perché il rapporto tra loro è fatto anche di questo e aiuta Gray a
proteggersi dai sentimenti che sente per Lluvia.
Spero vi sia piaciuto e
spero che vogliate farmi sapere la vostra opinione *_*
Ringrazio Roby-chan, Soly
Dea e Madness17 per le recensioni **
Erano passati appena 3 giorni dal 413° anniversario di
Lluvia e Gray, il primo che avessero mai festeggiato e, probabilmente, anche l’unico.
Dopo che Gray-sama aveva rifiutato il suo Lluvia-cuscino, la maga dell’acqua aveva deciso di
interrompere per un po’ i regali e lasciare che gli anniversari scorressero
senza essere festeggiati.
Se ancora ripensava alla sua sciarpa e alla sua
indelicatezza nei confronti del mago, si sentiva triste e stupida, ma poi le
tornava alla mente il discorso di Erza e un leggero sospiro mandava via la
malinconia.
Quella sera avrebbe nevicato di nuovo, pensò mentre
camminava verso Fairy Hills, dopo un’altra lunga e divertente giornata alla
gilda.
Dopo appena pochi metri, adocchiò un ben nota andatura
spostarsi tra le strade cittadine e affrettò il passo, contenta come sempre di
poter augurare anche solo la buonanotte a Gray-sama.
Gli fu vicina in pochi passi e notò subito l’indumento
che avvolgeva il suo collo, sentendo distintamente il suo cuore perdere un
battito.
La sua sciarpa.
«Lluvia.» disse lui, non appena la vide comparire al suo
fianco. Ci mise molto poco a decifrare lo sguardo della maga, dato che lei non
si era affatto impegnata nel nascondere i suoi pensieri e avvertì una fitta di
imbarazzo farsi strada dentro di lui.
«Gray-sama.» rispose lei, con un sorriso splendente sul
volto. Non avrebbe chiesto, giacché sapeva quanto poteva mettere a disagio il
mago e non avrebbe rovinato il ricordo di quel regalo con domande inopportune.
Gray-sama aveva accettato il suo regalo e lo stava
indossando, tanto le bastava.
Mentre la felicità la riempiva, iniziò lentamente a
nevicare, facendo alzare istintivamente le teste dei due verso il cielo.
Il mago approfittò di quel momento, mentre non si
guardavano, per dirle ciò che teneva dentro.
«Non ti ho ancora ringraziata per il regalo.»
«Non c’è bisogno. Lluvia è felice che sia utile e che ti
piaccia.» rispose lei, fissandolo dolcemente.
Gray abbassò lo sguardo, incrociando i suoi occhi e
sentendo un’ondata di calore inaspettato invaderlo, sicuramente a causa del
regalo di Lluvia.
«È calda.»
E Lluvia poté notare benissimo il timido arrossarsi delle
sue guance e i tentativi maldestri di Gray per evitare proprio quell’osservazione.
«Meglio. Farà ancora più freddo.»
«Lo sai che non soffro per il freddo.»
«Sì,» rispose lei, agitando le mani. «Lluvia lo sa.»
E, tra quei fiocchi di neve che cadevano, Gray si chiese quanto sapesse Lluvia.
La superò e, senza farsi notare, sorrise leggermente.
«Buonanotte.»
La maga ricambiò e si diresse verso la parte opposta,
raggiante di contentezza.
Si erano allontanati di poco, quando le campane della
città suonaronoi dodici rintocchi,
segno che fosse appena arrivata la mezzanotte.
Senza un motivo particolare, Gray si era fermato e
voltato ad osservare la figura di Lluvia che camminava nella neve.
«417, eh…» sussurrò, stupendosi
di se stesso e voltando imbarazzato la testa.
Si scosse, per cacciare quella sensazione.
«Tutta colpa di questa sciarpa, sicuramente.» disse indispettito, continuando a camminare sotto i
fiocchi di neve, nel giorno del loro 417° anniversario.
Fine.
Ma la bellezza di questo
capitolo speciale *_* Nonostante sia più avanti nel manga rispetto alla fic precedente, non avendo una precisa data temporale, ho
deciso di inserirlo qui, prima della saga di Tartaros,
mi sembrava più adatto e anche più realistico che fosse ambientata dopo.
Che dire, non ho molte
spiegazioni da dare sulla fic, mi sono basata sul
fatto che Lluvia non abbia effettivamente visto Gray con la sua sciarpa e
questo è nato.
Ringrazio tutti per
leggere e tanto tantoRoby-chan
e Madness17 per le vostre recensioni *_*
Nonostante la mano di Gray-sama, delicatamente appoggiata
sulla sua, l’inquietudine di Lluvia, benché rassicurata da quel gesto così
piccolo e profondo allo stesso tempo, non si è del tutto placata.
Cerca di focalizzarla, pensando che sia ancora colpa della
sua paura di vedere nuovamente morire il suo amato, ma si rende subito conto
che non è per quello.
Che c’è qualcosa di
più, come un presentimento che sente sin da quando quella battaglia contro Tartaros è iniziata e non l’abbandona, neanche grazie alle
rassicuranti parole di Gray.
Sa, per certo,
che riguarda Gray, come se qualcosa di brutto lo attendesse.
Scuote la testa, stringendosi di più al mago, pensando
che, qualsiasi difficoltà capiti, lei sarà al suo fianco e cercherà di
proteggerlo al massimo delle sue possibilità.
Come sempre è stato e come, Lluvia spera con tutto il
cuore, sempre sarà.
Fine!
Eccomi con un nuovo
capitolo! Benché breve, dovevo assolutamente scrivere qualche pensiero su
quella scena così fluffuosa e tenera.
Leggendola, mi sono
chiesta se la sensazione di Lluvia, che ovviamente è preoccupata per Gray,
fosse ancora riferita alla sua precedente morte, ma trovo molto più verosimile
che sia un presentimento di quello che accadrà con Silver.
Lo dico già qui, ma lo
scriverò come avvertimento anche nel prossimo capitolo: la prossima storia è
presa dal capitolo 392, quindi saranno eventi che non sono usciti nell’anime! Mancano
in realtà poche puntate per arrivarci, ma se c’è qualcuno che segue solo l’anime
è giusto dire che d’ora in poi saranno eventi ‘spoiler’.
Ringrazio tantissimo Roby-chan, Madness17 e unbreakable
per le recensioni!
Avviso Spoiler:
gli eventi narrati da questo capitolo (capitolo 392 del manga) in
poi non sono stati ancora realizzati nell’anime, quindi se seguite soltanto
l’anime e non volete avere spoiler, non proseguite nella lettura!
Can you feel the love?
~ {Thinking of you}
C’è un momento in cui Gray pensa di farlo davvero, perché
potrebbe essere l’unica e ultima soluzione per affrontare quella questione, ma è un’indecisione che dura davvero
il tempo di nascere per poi perdersi nell’oblio dei pensieri sciocchi.
Non può sacrificarsi, Natsu lo ucciderebbe e tutti i suoi
amici soffrirebbero a causa sua e lui non vuole che niente del genere accada
mai.
Quindi, senza farsi scoprire, afferra quell’oggetto di
metallo e si prepara ad eseguire il suo Iced Sheld, conscio che il suo
avversario ci crederà.
Poco prima di concludere, il suo pensiero va nuovamente
ai suoi amici… e a lei, inevitabilmente.
Immagina il volto dolce e arrossito di Lluvia, mentre
sussurra il suo nome, in quel modo così unico e si rende conto che, ovviamente,
non vorrebbe farla soffrire, ma anche che non vede l’ora di sentirla mentre lo
chiama, mentre lo segue e gli dice tutte quelle cose senza senso, che se avesse
deciso davvero di usare l’Iced Sheld il pensiero di separarsi da lei, forse, lo avrebbe fermato.
Chiude gli occhi e scuote leggermente la testa, sapendo
che non è il momento di pensare quelle cose, che deve concludere quella storia
e quella battaglia, per tornare vittorioso dai suoi compagni e da Lluvia.
Fine.
Penso che questa sia una
delle mie scene preferite, sul fronte Gruvia, perché quella vignetta finale
dimostra davvero tutto.
È quello il modo in cui
Gray pensa a Lluvia, è il suo ultimo pensiero, il più importante e non la
stalker che lo segue sempre, ma una ragazza innamorata che chiama il suo
nome♥
È di una tenerezza davvero
infinita e davvero, non potevo aggiungerci nient’altro se non una piccola
riflessione, perché parla da solo quel capitolo e poi c’è la battaglia con
Silver, non penso si potesse aggiungere altro.
Il titolo è ambivalente:
Gray pensa alla sua gilda e ai suoi compagni, ma è un you riferito anche alla
sola Lluvia.
Ringrazio Roby-chan,
Madness17 e unbreakable per le recensioni e chi legge questa raccolta :3
Dopo che Lluvia ha comunicato con il padre di Gray-sama –
che ha insinuato che lei fosse la sua ragazza! -, continua a ripensare alla
richiesta che le ha fatto, conscia delle conseguenze che porterebbe.
Keyes, l’oscuro negromante, la
fissa compiaciuto, sicuro che la ragazza non avrebbe mai il coraggio di fare un
torto del genere al figlio di Silver. Gli umani, dopotutto, sono così deboli.
Sebbene la maga sappia che sia la decisione giusta
perché, in fondo, Silver non è davvero in vita e Keyes
deve essere sconfitto, il pensiero di privare nuovamente il suo amato di suo
padre la tormenta, perché si è ripromessa che mai avrebbe perso che Gray-sama
soffrisse.
E ora dovrebbe soffrire a causa sua.
Piange mentre sferra il suo attacco, ma non rimpiange che
sia toccato a lei questo fardello: forse non sarebbe riuscita ad accettare che
qualcun altro facesse soffrire così tanto Gray.
Crede davvero nelle parole che dice a Keyes,
perché sa che il legame che unisce Silver e suo figlio è qualcosa di più forte
della morte.
La voce di Silver le rimbomba nella mente, ringraziandola
per averlo salvato e tentando di frenare la sue lacrime, perché ha preso la
decisione giusta ed è in quel modo che ha davvero aiutato Gray.
«Lo affido a te.» gli sussurra, poco prima di svanire.
Ha osservato suo figlio durante i Giochi e gli è stato
subito chiaro che tipo di sentimento ci fosse tra quei due – aveva dato per
scontato che fosse la sua fidanzata -, e ha visto benissimo negli occhi di lei
la sua determinazione nel proteggerlo.
Sa di aver fatto la scelta giusta, sa che quella Lluvia
lo renderà felice, quando Gray deciderà finalmente di esserlo e sa di avere
affidato suo figlio alla persona giusta.
Lluvia è troppo addolorata per realizzare davvero quelle parole e, quando Lucy l’afferra,
vuole soltanto vedere il suo amato, per scusarsi e farle sentire la sua
vicinanza.
Rimpiange di non averlo saputo proteggere meglio, ma sa
che continuerà a rimanergli accanto, specialmente ora che Silver ha riposto la
sua fiducia in lei, sapendo benissimo
che Lluvia non lo deluderà.
Fine!
Oh, la bellezza di questo
capitolo! ç_ç
Intanto era un sacco che Mashima non ce ne offriva uno Lluvia-centrico
in un combattimento e poi così strettamente collegato a Gray t.t
Silver che la contatta e
le sue parole, è tutto così bello e triste! t.t
Non è molto lunga la fic, ma questi capitoli parlano decisamente da soli e
offrono una chiara visione dell’amore che lega Lluvia e Gray: Silver sa
benissimo cosa alberga davvero nel cuore del figlio e ha visto l’amore di
Lluvia.
Bello, bello, bellissimo.
Spero vi piaccia,
ringrazio tutti come sempre e Roby-chan, Madness17 e unbreakable per le recensioni :*
Dopo il combattimento con suo padre, occorrono solamente
pochi minuti a Gray per arrivare nel punto in cui ci sono i suoi compagni: Levy
sta aiutando Gadjeel a mettersi delle bende, mentre Natsu e Lucy sono intenti a
parlare della battaglia appena avuta.
Gray spiega velocemente la situazione ai suoi compagni,
gongolando all’espressione di Nastu e Gadjeel quando
li informa del suo nuovo potere, poi poco prima di andarsene a cercare gli
altri, vede Lluvia svenuta a pochi passi da loro.
«Sta bene. Ha sconfitto un potente mago poco fa e questo
le ha fatto perdere tutte le forze.» lo informa Lucy, avendo notato la
preoccupazione nei suoi occhi quando l’aveva vista incosciente.
«Capisco.» risponde lui, fingendo un disinteressamento
che non prova affatto, poiché le parole di Lucy lo hanno davvero rassicurato.
Gli altri si allontanano, chiamati da Levy, e lui sta per
andarsene, tanto Lluvia sta bene e non ha bisogno d’assistenza, ma dopo qualche
passo realizza che davvero non ce la
fa a lasciarla così e torna indietro, chinandosi verso di lei, dicendosi che
vuole solo essere certo che sia tutto apposto.
È ferita in molti punti e del suo vestito non sono
rimasti che brandelli ma, come ha detto Lucy, tutto sommato sta bene.
Gli tornano alla mente gli ultimi istanti della battaglia
con Silver, quando ha realizzato che separarsi da Lluvia sarebbe stato un
sacrificio che non avrebbe potuto fare e, istintivamente, poggia una mano sulla
sua.
«Forza Lluvia.» le sussurra, inconsapevole di quanto la
maga vorrebbe essere sveglia in quel momento.
Si alza e se ne va, sapendo che il suo posto nella
battaglia non è lì e con la certezza che, comunque, la rivedrà a fine
battaglia, allegra e pazza come al solito, pronta a riabbracciarlo.
Fine!
Buonasera! Come si sarà
capito, il missing moment avviene in quel lasso di
tempo che Gray è andato dagli altri per poi dirigersi verso altre zone della
battaglia e Lluvia era incosciente, per cui non ha potuto vederlo.
Ho immaginato che Gray l’abbia
vista e, insomma, non avrebbe potuto semplicemente andarsene senza neanche
preoccuparsi un pochino! u.u
E questo è quello che è
venuto fuori! :)
Spero vi piaccia e che mi
lasciate un piccolo commento :3
Ringrazio come sempre i
lettori e Roby_chan e Madness17 per le recensioni :*
Lluvia aveva seguito Gray-sama con il dolore nel cuore,
consapevole che dovesse liberarsi del fardello che si portava dalla battaglia
con il negromante.
Doveva dire la verità a Gray-sama: era stata lei ad
uccidere suo padre. Probabilmente l’avrebbe odiata e forse non l’avrebbe voluta
più vedere – e il solo pensiero era tale da riempire di vuoto e amarezza il suo
cuore – ma non poteva tacergli un evento di quel genere.
Quando Gray si avvicina a lei, con sguardo furioso,
Lluvia piange e sa che ora le dirà che la odia, che professa di amarla tanto e
poi è lei che gli ha tolto la possibilità di passare ancora del tempo con suo
padre.
Gray la tira dal vestito e, proprio in quel momento,
tutte le barriere che ha eretto tra lui e Lluvia, confinandola lontano da sé e
continuando a ripetersi che i suoi sentimenti non sono mai cambiati, crollano sotto il peso di tutta la
sofferenza che ha patito quei giorni, vedendo suo padre svanire, di nuovo,
davanti ai suoi occhi.
Piange tutte le lacrime che ha trattenuto, aggrappandosi
a Lluvia come ad un’ancora di salvezza e si scusa di così tante cose che
neanche lui sa bene come dividerle.
La maga, pronta a tutt’altro epilogo, lo stringe a sé e
non sa davvero che dire, perché ha capito benissimo che Gray-sama sta sfogando
tutto il suo dolore.
Si scusa ancora, la ringrazia perché sa benissimo che
Lluvia ha fatto la cosa più giusta e continua a singhiozzare su di lei, quasi
incapace di smettere.
«Sei così caldo.»
In un altro momento l’ironia di quell’affermazione lo
avrebbe divertito, ma Lluvia non trova altre parole per descrivere il corpo di
Gray, lasciatosi andare a quel pianto liberatorio, se non come pieno di calore.
Sa che non può fare altro che stargli vicina, che è tutto
quello di cui lui ha bisogno.
Continua a nevicare mentre il pianto di Gray comincia ad
affievolirsi e una strana serenità si affaccia dentro di lui, si stacca da
Lluvia e la guarda negli occhi colmi di lacrime e si sente davvero fortunato ad
averla lì con sé.
«Grazie Lluvia.» le sussurra, con la voce ancora tremante
e sapendo benissimo che dietro le sue parole ci sono tutte quelle risposte che
non è ancora tempo di dirle.
Il suo obiettivo ora è sconfiggere E.N.D.,
grazie al dono di suo padre e a questo deve dedicarsi, impegnandosi ad
accrescere la sua forza.
Lluvia gli sorride determinata, sapendo che continuerà a
stargli vicina e sapendo che, per il momento, è tutto quello di cui ha bisogno.
Fine!
Che bellezza di scena ç_ç un Gray che si lascia andare, bisognoso di sfogare
tutto il suo dolore e grazie a chi, se non Lluvia?
La tenerezza, l’amore e il
loro capirsi senza parlare sono cose che li rendono davvero una coppia
bellissima che potrebbe sembrare scontata, ma nasconde meraviglie se si va
oltre la superficie di Gray e di Lluvia.
Non ho molto altro da
aggiungere, loro parlano da sé.
Ringrazio tutti come
sempre e Roby-chan che non mi fa mai mancare la sua
recensione **
Note d’autore iniziali: ho fatto un errore. Questo missing moment è ambientato prima della saga di Tartaros, nel capitolo 356. Purtroppo avevo salvato male le
immagini e l’ho saltata x°D la scrivo e la posto qui,
magari poi a fine raccolta la sposterò indietro. Buona lettura.
Can you feel the love?
~ {Eat me!}
Dopo aver tolto quel Gray-panino
dalla sua bocca, il mago del ghiaccio era tornato alle sue solite attività
dentro la gilda, mentre Lluvia ancora pensava intristita alla fine che avevano
i suoi Lluvia-panini, preparati con tanto amore. Non
che non gradisse che Elfman li avesse mangiati, ma il significato simbolico di
cui li aveva caricati si era del tutto perso quando Gray non era riuscito a
mangiare neanche un suo panino. Senza contare che, infastidito dal mangiare se
stesso, non aveva provato neanche l’altro.
La maga dell’acqua sospirò finché il suo sguardo non fu
catturato dalla figura del suo amato, che girava attorno ai tavoli: notò come,
avvicinatosi al vassoio dove c’erano i Lluvia-panini,
avesse visto come Elfman ne avesse lasciato uno, accanto alla piramide degli
altri sandwich. Aveva volto la testa e poi, silenziosamente, aveva afferrato l’ultimo
panino, mangiandolo velocemente e assumendo un’espressione soddisfatta.
Lluvia era arrossita terribilmente, contenta che, alla
fine, Gray-sama un suo panino l’avesse davvero
mangiato.
Cercando di contenersi, gli fu subito vicino.
«Gray-sama.»
«Dimmi.»
«Se Lluvia rifacesse i panini-Lluvia,
li mangeresti?»
Dopo aver fatto finta di pensarci, il mago aveva
acconsentito con poco entusiasmo: «Perché no.»
Lluvia aveva sorriso dell’adorabile imbarazzo del suo
amato, per poi promettersi che ne avrebbe cucinati molti altri sempre più buoni
e che, la prossima volta, sarebbero stati mangiati tutti da Gray-sama.
Fine!
Come detto nelle note su,
considerate questo capitolo precedenti agli altri. Mi scuso ancora per la
svista.
Sulla fic
in sé, non ho molto altro da aggiungere sennonché un accenno a quegli adorabili
panini andava fatto. **
Per il titolo, non ho
resistito a citare Alice in Wonderlandx°D
Spero vi sia piaciuta,
ringrazio tutti come sempre e Roby-chan per la
recensione :*
Capitolo 42 *** ~ {Together for the first and the last time} ***
Can you feel the love?
~ {Together for the first and the last time}
Il primo giorno.
Quando la gilda si era sciolta, Gray e Lluvia avevano
deciso senza neanche parlarne che sarebbero stati insieme, nell’attesa che
Fairy Tail tornasse e convinti come tutti, in fondo, che quella non fosse
affatto la fine della loro amata gilda.
Gray le aveva detto che doveva allenarsi duramente, per
migliorare sempre più e poter sconfiggere E.N.D., e
Lluvia si era limitata ad annuire a seguirlo, confermandogli che si sarebbe
allenata con lui.
Avevano girovagato per qualche settimana, finché non
avevano trovato una casetta, vicinissima a un piccolo villaggio e a un grande
bosco dove avrebbero potuto allenarsi e, al contempo, non perdere tutti i
contatti con la realtà che li circondava.
Lluvia, varcata la soglia della casa, aveva iniziato ad
osservarla con tutta la felicità possibile, sentendosi come una giovane sposina
che entra per la prima volta nell’abitazione che dovrà condividere con suo
marito; Gray, invece, si era limitato ad entrare e posare i suoi zaini sul
pavimento per poi uscire, spogliarsi e iniziare subito i suoi esercizi.
Lluvia decise anche di allenarsi, ma in un modo tutto
particolare: la casa necessitava assolutamente di essere pulita, per cui,
grazie alla sua magia, unìi due compiti
volteggiando tutto il pomeriggio tra acqua, strofinacci e sapone.
La prima notte.
Arrivati quasi al tramonto, Lluvia aveva deciso di preparare
una veloce cena e aspettare che finalmente lei e il suo amato cenassero in una
casa che fosse tutta loro.
Gray divorò tutto con grande fame, per poi alzarsi e
osservare la stanza attorno a sé. Ammirò come la maga fosse stata capace di
ripulire quel posto da cima a fondo in pochissime ore e notò subito un unico
grande letto e un divano quasi in fondo alla stanza, con la spalliera rivolta
verso il letto e di fronte a un mobiletto che conteneva alcuni libri e qualche
vaso più impolverato che antico.
«Dormirò nel divano.» disse, senza pensarci due volte.
Non avrebbe dormito con Lluvia.
«Sei sicuro, Gray-sama? Il letto è abbastanza grande per
entrambi.» rispose lei, provando a chiederlo lo stesso, nonostante fosse certa
che non avrebbe mai condiviso il letto con lei.
«Sono sicuro, starò nel divano. Ora meglio che andiamo a
dormire, è stata una giornata stancante, buonanotte.» concluse, coricandosi
subito su quel divano che era molto più comodo di quanto sembrasse e prendendo
immediatamente sonno.
La maga aveva sospirato di delusione, ma si era già
preparata a quell’epilogo. Felice comunque di poter dividere lo stesso tetto
con il suo amato, lavò i piatti e si coricò nel letto, sapendo che i suoi sogni
sarebbero stati popolati, come sempre, da un certo mago del ghiaccio.
L’ultimo giorno.
Erano passate quasi due settimane dall’ultima volta che
Gray era ritornato da una missione che lo aveva tenuto lontano quasi per tutto
il mese: Lluvia rimpiangeva con amarezza il giorno in cui era iniziato a spuntare
sul suo corpo il segno sempre più esteso del potere del padre; non sapendo la
verità, incolpava un effetto negativo della magia sul suo amato, sebbene lui si
dimostrasse nei suoi confronti sempre lo stesso, se non si contavano le assenze
sempre più lunghe e frequenti.
Osservandolo allenarsi, Lluvia sentì, senza motivo, una
malinconia nel cuore e una forte voglia di piangere: eppure Gray-sama era lì, a
meno di pochi metri da lei.
Trascorsero la serata in religioso silenzio, Gray immerso
nei dettagli del messaggio che gli era arrivato nel pomeriggio da Erza e Lluvia
concentrata nel tentare di farsi passare quel malumore perenne.
Dalla finestra si vedevano lampi e fulmini, seguiti da
potenti tuoni, ma neppure una goccia d’acqua cadde a bagnare il villaggio:
Lluvia sapeva che era a causa sua, che tentava di trattenere la sua tristezza,
ma non riusciva completamente ad eliminarla.
L’ultima notte.
Lluvia si era coricata prima di Gray, accovacciandosi in
un angolo del letto, rivolgendo la testa verso il muro e provando a dirsi che
domani sarebbe stata meglio, che ci sarebbe stato un sole splendente nel cielo.
Gray la guardò dal tavolo, quasi avvertendo la sua
tristezza e sentendosi davvero in
colpa per esserne la causa: sapeva quanto avrebbe sofferto ora che se ne
sarebbe dovuto definitivamente andare, non solo per la sua lontananza, ma anche
perché si sarebbe sentita sicuramente tradita. Intanto, comprendeva che non
poteva dirle la verità, lo aveva capito sin da quando Erza gliel’aveva imposto,
ma non era mai riuscito ad accettarlo.
«Lluvia.» la chiamò, sapendo che non si fosse ancora
addormentata.
«Dimmi.»
«Ecco…» esitò, imbarazzato. «Oggi,
mentre mi allenavo, mi sono leggermente fatto male alla schiena e il divano ha
due molle rotte.»
Erano saltate appena una settimana prima, ma Gray aveva
continuato a dire che il divano non fosse diventato affatto più scomodo.
«Posso dormire nel letto?» buttò, infine, fuori tutto d’un
colpo. Sapeva che Lluvia l’aveva sempre voluto da quando erano lì, quindi
sapeva già la sua risposta.
Credeva che avrebbe esultato o sarebbe arrossita, ma
tutto ciò che ottenne da lei fu una debole risposta.
«Certo, Lluvia te l’ha sempre detto che è grande
abbastanza per entrambi.» replicò Lluvia, continuando a guardare verso il muro.
Lei stessa si sorprese: non aveva fatto altro che
attendere quelle parole da quando erano lì, eppure il fatto che gliele avesse
dette proprio quella sera non fece che aumentare ulteriormente la sua
malinconia.
Fu allora che capì che il giorno dopo se ne sarebbe
andato.
Gray spense le luci e si coricò nel lato destro,
appoggiando una mano sulla fronte e osservando la casa che veniva ritmicamente
illuminata dalla luce delle saette.
D’un tratto, la maga si girò verso di lui, continuando a
rimanere su un fianco e distanziata, e puntò il viso verso quello di Gray,
perso nei suoi pensieri. Lui, avvertendo il suo movimento, girò il volto e
scorse i suoi occhi blu nel buio, incrociando il suo sguardo quando un lampo li
illuminò.
Inconsciamente, il mago capì che Lluvia sapeva che quella
sarebbe stata l’ultima notte che avrebbero trascorso lì e si trattenne dal
chiederle scusa, sapendo che non doveva darle nessun motivo di sospettare
qualcosa.
«Buonanotte Gray-sama.» disse lei, sperando fortemente
che il giorno dopo tutte le sue preoccupazioni sarebbero cessate e godendosi l’agognata
notte in compagnia del suo amato.
«Buonanotte Lluvia.»
Il mago avrebbe voluto prenderle una mano, ma restò
semplicemente a fissarla, finché gli occhi non gli si chiusero.
Il mattino dopo Lluvia, alzandosi, trovò il letto vuoto.
Anche sapendo fosse inutile, cercò per tutto il bosco e nel villaggio vicino, girovagando
finché non tornò all’uscio della loro casa.
In quel momento, il temporale che il cielo aveva
trattenuto a stento nella giornata prima, preannunciandolo con tanti lampi e
tuoni che tutti gli abitanti si erano quasi spaventati per l’assenza della
pioggia, esplose con violenza e su tutta la zona cominciò a diluviare.
Lluvia iniziò a piangere senza neanche rendersene conto,
mescolando le sue lacrime alla pioggia che scendeva con fragore.
Fu allora che capì che no, stavolta Gray-sama non sarebbe
ritornato.
Fine!
Povera Lluvia ç_ç mi si è stretto il cuore in quel capitolo, pensando a
quanto l’abbia aspettato e cercato in quei mesi.
Mi piaceva l’idea di abbracciare
interamente la loro convivenza mostrando l’inizio e la fine di essa: si
potrebbe scrivere in quantità quasi infinita su quello che è successo durante
quei sei mesi (e la mia raccolta Mi chiedo spesso se tu sei felice come Me è nata proprio per sfruttare quel tempo), ma
non è nell’obiettivo di questa
raccolta che segue cronologicamente i missing-moments
di Gray e Lluvia.
È vero che Lluvia inizierà
a cercarlo, ma sono sicurissima che fosse stata convinta sin dal primo giorno
che non sarebbe più tornato, perché Lluvia ha sempre sentito tutte le parole
che Gray non le ha mai detto.
E niente, concludo il
papiro e spero vi piaccia!
Ringrazio chi legge e Roby-chan e Madness17 per le recensioni :*
Gray rimase qualche secondo in silenzio, dopo quel
commento di Natsu. Se perfino lui faceva un commento del genere…
Erza lo difese, prendendosi la responsabilità per quel lungo
silenzio, ma Gray non poté evitare di pensare alla maga dell’acqua.
Chissà come avrebbe reagito nel rivederlo, chissà se
sarebbe stata disposta a perdonarlo: l’aveva fatto per il suo bene e per la
riuscita della missione, ma ciò non toglieva il fatto che aveva tradito la sua
fiducia.
Spesso era stato tentato, mentre fingeva di essere un
adepto di Avatar, di mandare un messaggio a Lluvia, per dirle che stesse bene,
ma sapeva che avrebbe potuto compromettere l’intera missione di infiltrazione.
La pensava soprattutto quando pioveva, sentendosi quasi
responsabile ogni volta che un acquazzone si stagliava nel cielo.
Tuttavia, Gray aveva fiducia in Lluvia, l’aveva sempre
avuta. Inconsciamente, sapeva che avrebbe capito, che l’avrebbe guardato con la
felicità nel cuore per poter essere di nuovo con lui e avrebbe sorriso,
arrossendo in tutto il viso.
Combattere con Natsu, Lucy ed Erza gli fece capire che
quell’anno lontano dalla gilda si fosse concluso, che Fairy Tail sarebbe
risorta e che presto avrebbe potuto finalmente
rivedere Lluvia.
Fine.
Il momento è molto
piccolo, perché non mi andava di dilungarmi su pensieri che saranno stati molto
brevi data la battaglia poi iniziata.
Ho trovato molto tenero il
fatto che Natsu si stupisca di questo comportamento di Gray e il silenzio di
lui che dimostra che tutto avrebbe voluto fare, meno che nascondere la verità a
Lluvia.
E niente, spero tanto vi
sia piaciuta, ringrazio tutti e nana21guns e Roby-chan
per le recensioni.
La battaglia contro il folle piano della gilda di Avatar
è finita da pochi minuti e tutti, dopo essersi rilassati nella contentezza di
aver vinto e di essersi finalmente ritrovati, si stanno godendo piccoli momenti
di riposo, prima di tornare verso Magnolia per ricostruire Fairy Tail.
Dopo aver salutato i Draghi Gemelli di Sabertooth, il mago del ghiaccio volge il suo sguardo nella
piana della battaglia, cercando Lluvia.
La vede seduta su un tronco orizzontale, mentre si sta
medicando un taglio sul braccio e sospira, consapevole che debba andare a
parlarle.
Lluvia gli è sembrata essere sempre la stessa nella
battaglia, ma le deve qualche spiegazione, anche se Erza le ha raccontato l’intera
storia.
«Lluvia.» le dice, sedendosi accanto a lei. La maga
sorride, ma Gray coglie una punta di amarezza in quell’espressione.
Inizia a raccontarle della sua missione di infiltrazione
e Lluvia lo lascia parlare, ascoltando ogni parola.
«Mi dispiace non averti potuto dire niente.» conclude,
rigirandosi un sasso tra le mani.
«Lluvia lo sa… se avessi saputo
di Avatar, mi sarei preoccupata e avrei mandato a monte il piano. Hai fatto
bene a non fidarti di Lluvia.» risponde lei, con la tristezza che traspare
chiara dalla sua voce.
«Non l’ho fatto per questo, lo sai che mi fido di te,»
dice Gray, sentendosi in colpa per quelle parole. «Non volevo che fossi in
pericolo.»
Gli occhi della maga si fanno incredibilmente lucidi e
lei si morde un labbro per evitare di piangere: sa che Gray-sama lo ha fatto
per lei, ha compreso tutte le motivazioni, ma il sapere che fosse la cosa
giusta non rende gli ultimi mesi passati meno tristi e dolorosi, dove passava
continuamente il tempo a chiedersi dove fosse stato Gray-sama e se l’avrebbe
mai rivisto.
Lui la osserva e le poggia una mano sulla sua, che
stringe un lembo della sua gonna.
«Mi sei mancata, Lluvia.»
Non aveva preventivato di dirle una cosa del genere,
perché se ne era reso conto soltanto mentre glielo confessava.
La maga sbatte gli occhi e alcune lacrime scendono giù,
mentre sente una familiare gioia tornarle nel cuore: la stessa che ha provato
rivedendolo sano e salvo, combattendo nuovamente insieme a lui e difendendo i
loro amici insieme.
Capisce in quel momento che quella lontananza, anche se
in minima parte rispetto a lei, è pesata anche al mago e questo è tutto ciò che aveva bisogno di sentirsi dire.
«Anche tu, Gray-sama.» gli risponde, con un sorriso
sincero e felice dipinto sulle labbra, perché ora tutto è passato, ora è di
nuovo insieme a lui e finalmente Fairy Tail sta per tornare.
Fine!
Ho sempre pensato, quando ho letto questi capitoli, che
ci sia stato un piccolo chiarimento tra Gray e Lluvia alla fine della
battaglia: è vero che vediamo Lluvia sempre la solita quando rivede Gray,
perché l’hanno informata del piano e ha capito la situazione, ma resta comunque
il fatto che lui l’ha lasciata sola per mesi, senza una spiegazione.
Cioè, non penso che possa semplicemente aver accettato
tutto così, seguendo la logica dei fatti, perché sicuramente Lluvia era ancora
triste. E chi la può consolare, se non Gray?
Bene, finisco il papiro, vi ringrazio tantissimo,
ringrazio unbreakeable, Roby-chan
e Madness17 per le recensioni **
Lluvia sorride sentendo Gray, con dei chiari rossori
sulle sue guance, che tenta di spiegare la loro convivenza, vista la grande quantità di pettegolezzi che si sta già
diffondendo tra i loro compagni – e la gilda è in ricostruzione da appena poche ore.
«Gray-sama, tieni!» lo chiama Lluvia, allungando una
mano. «Lluvia ha asciugato i chiodi.»
«Oh… non era necessario.»
La maga sorride, continuando celermente ad aiutarlo.
«Lluvia.»
Gli rivolge uno sguardo interrogativo, mentre lui gira lo
sguardo puntandolo verso le tavole di legno che sta inchiodando.
«Hai trovato una sistemazione per la notte? Ho saputo che
i vostri dormitori sono stati adibiti per altre attività, quindi ci vorrà un po’
di tempo prima che tornino utilizzabili.»
Lluvia non si sofferma a chiedersi come Gray possieda un’informazione
del genere, limitandosi semplicemente a rispondere.
«Lluvia si è organizzata con gli altri. Metteremo dei
tendoni qui alla gilda e dormiremo insieme con dei sacchi a pelo.»
Gray annuisce, continuando il suo lavoro, finché sbuffa e
piega la testa verso di lei.
«Se vuoi, puoi dormire da me. Posso usare il divano.»
chiede, tentando di eliminare quel fastidioso rossore dal suo viso e sapendo
già che ora Lluvia inizierà a gridare e saltellare, accettando la sua offerta
con quanta più gioia possibile.
Tuttavia, al contrario delle sue aspettative, Lluvia non
lo assale, ma si limita a fissarlo con gli occhi lucidi, continuando a
passargli i materiali.
«Lluvia ne sarebbe felice.»
«Beh, sì, almeno fino a che la situazione non si sistema.»
precisa lui, finché Lluvia non riesce più a trattenersi e lo abbraccia da
dietro, facendo cadere entrambi dalla scala, sotto gli sguardi divertiti dei
loro compagni.
Fine!
Ritorno con un nuovo
capitolo dopo quasi due anni e, nello scriverlo, mi sono sembrati poco più di
due giorni.
Vi chiedo scusa per aver
interrotto bruscamente la raccolta, ma facendo comunque due conti mi son resa
conto che avrei dovuto interromperla comunque visto che ero quasi arrivata in
linea con i capitoli. Ora Fairy Tail è finito, con sentimenti agrodolci da
parte mia, e io finirò questa raccolta.
Il mio amore per Gray e
Lluvia, nonostante mi sia allontanata dal fandom e da
loro, non è scomparso e da shipper quale sono ho
esultato tanto.
Che altro dire, spero che
vi piaccia, spero che vorrete seguirmi per i pochi capitoli che mancano per
concludere la raccolta e vi mando un grosso abbraccio!
L’abbraccio di Lluvia finisce nel vuoto, visto che Gray
si scosta immediatamente per poter parlare con gli altri della situazione.
Dopo aver compreso i dettagli di ciò che ha fatto il team B, come li ha definiti Gadjeel, si sente orgoglioso
dei suoi compagni e del lavoro di squadra che, da sempre, contraddistingue la
gilda.
Evitando un Natsu entusiasta di poter finalmente
viaggiare su un mezzo di trasporto senza dover stare malissimo, si avvicina
lentamente verso Lluvia, appoggiata su uno dei ponti della nave.
«È stato difficile trovare Luxus
e gli altri?» chiede, quasi come per spezzare un imbarazzo che non avrebbe
ragione di esistere.
«Lluvia credeva sarebbe stato più complicato, invece
Gadjeel-kun sapeva tutto fin dal principio.»
«Per fortuna che ci avete salvati, eravamo in una
situazione abbastanza critica.»
Gray non lo dice esplicitamente, ma il fatto di averla
trovata su quella nave lo ha reso più felice di quanto si sarebbe aspettato.
«Lluvia arriverà sempre per salvare il suo Gray-sama, come Gray-sama è sempre
arrivato per salvare Lluvia.»
La maga dell’acqua arrossisce a quelle parole che a lei
vengono così naturali e riescono a far arrossire perfino il mago del ghiaccio.
Non le risponde nulla, limitandosi ad avvicinarsi agli
altri mentre pensa quanta verità ci sia in quella frase di Lluvia e a quanto questo,
nel tempo, lo rassicuri sempre di più.
Fine.
L’ultimo aggiornamento che
ho fatto è del 27/08/2017 e mi rendo conto solo adesso che siamo esattamente a
4 anni di distanza, nello stesso giorno e mese esatto. Incredibile.
Mi scuso con tutti i fan
che seguivano la raccolta se l’ho interrotta bruscamente, ma avevo perso un po’
interesse in FairyTail con
la fine del manga e mi era anche passata l’ispirazione per la raccolta.
Ringrazio Farkas che, con le sue numerose recensioni, ha riacceso in
me la passione per questa raccolta e mi ha spinto a rileggere la parte finale
del manga che accompagna gli ultimi capitoli che mancano per concluderla: non
so esattamente quanti saranno, ma ci siamo addentrati nell’ultimo arco, nella
guerra contro Alvarez, per cui siamo in dirittura di arrivo.
Ringrazio tantissimo
chiunque leggerà (magari per la prima volta o magari dopo tutti questi anni) e
spero tanto che vi piaccia.
Dopo le rivelazioni del Primo Master, tutti erano
abbastanza scossi e frastornati. Non solo avevano appreso dell’imminente guerra,
cosa che li aveva fomentati ed agitati, ma avevano scoperto i risvolti nascosti
della gilda di FairyTail e
della storia d’amore di Mavis.
Nessuno dei ragazzi si era particolarmente concentrato
sull’aspetto romantico della vicenda, ma Gray aveva notato subito i pianti che
si era fatta Lluvia mentre il Primo raccontava la tragedia del suo amore con Zeref.
«Ti senti meglio?» le domandò alla fine, quando il
discorso di Mavis si era concluso e si stavano iniziando i preparativi per la
guerra.
«Gray-sama…» sussurrò lei,
stupita che il mago si fosse accorto del suo turbamento. «Lluvia sta bene.»
«Poco fa non sembrava così.»
«Lluvia si è sentita triste nel sentire la storia del
Primo Master. Se Lluvia dovesse affrontarti come nemico, Gray-sama, non credo che ce la farebbe.»
Il mago del ghiaccio cercò di non arrossire per il
paragone appena fatto dalla maga, ma si ritrovò inaspettatamente a
ribaltare quella frase immaginandosi come Lluvia come sua nemica. Quando
l’aveva conosciuta effettivamente lo era, ma ormai, da tempo, tutto era
cambiato.
«Lluvia…»
«Lluvia morirebbe prima di farti del male, Gray-sama.» le parole della maga furono così ferme e decise da
spiazzare il mago e farlo arrossire per l’imbarazzo.
«Non è una cosa di cui dobbiamo preoccuparci, perché non
combatteremo mai da nemici.» la rassicurò lui, frenando l’impulso di
stringerle una mano.
Lluvia ebbe un sussulto nel sentire quelle parole,
seguito da una stretta allo stomaco e dal timore che, un giorno, una simile
occasione ci sarebbe stata davvero.
Scosse la testa, rimproverandosi per questi stupidi
pensieri, e provò a sorridere per infondersi forza e coraggio.
«Hai ragione, Gray-sama.» gli
rispose, andando verso i compagni e tirandosi dietro Gray per parlare della
guerra contro Alvarez che stava per arrivare.
Fine.
Fic che prende ispirazione da questo piccolo momento e si
proietta in avanti, visto che tra qualche capitolo Lluvia e Gray dovranno
davvero combattere come nemici per riuscire a salvarsi (ç_ç).
Non c’è molto da dire,
spero che vi sia piaciuta e sono contenta di essere già riuscita ad aggiornare.
Ringrazio Farkas e lestoargento per le
parole di incoraggiamento e le recensioni.
Benché FairyTail fosse abituata ad avversari molto temibili e sfide
impossibili, quella sera a Magnolia si respirava un’insolita aria di tensione.
Tutti erano in fermento e tutti, al tempo stesso, cercavano di rilassarsi,
sentendo quanto la guerra fosse vicina a sconvolgere le loro giornate.
Gray stava ripensando e lavorando a tutte le sue tecniche,
appoggiato al cornicione da cui si vedeva buona parte della città.
Stava sgranocchiando una barretta di cioccolato, mentre cercava
di calmare i pensieri e organizzarli per mantenere la concentrazione.
Avvertì dei passi dietro di sé e, senza neanche
chiederselo, sapeva che appartenevano a Lluvia. Le offrì il cioccolato rimasto,
divertendosi a vedere quanto arrossiva per un pezzo di dolce che lui
aveva già morso e consumato.
La osservò, mentre una sensazione di serenità lo avvolse,
nel pensiero che qualsiasi cosa sarebbe mai successa lei sarebbe stata lì.
Era al suo fianco quando avevano aiutato Erza a liberarsi dei suoi mostri; era lì quando erano
finiti in un altro mondo parallelo – diamine, persino lì -; era vicino a lui
quando Acnologia aveva spazzato via l’isola di Tenrou; era lei che lo sosteneva quando avevano vinto
contro Lyon e Chelia ed avevano trionfato ai Giochi
Magici; era vicino a lei e per salvarla che era quasi morto quel giorno;
era grazie a lei che suo padre aveva trovato la pace e nel suo abbraccio lui
aveva trovato il conforto; era nella loro quotidianità che si era rifugiato
quando FairyTail si era
sciolta ed era nel suo sorriso che si era specchiato ogni volta che aveva
affrontato e vinto una sfida.
Sentì più chiara che mai la risposta che Lluvia voleva –
senza mai avergliela chiesta con impazienza o fretta – e capì che era,
finalmente, pronto a dargliela.
«Lasciami concentrare su questa battaglia. Quando sarà
terminata, avrai la mia risposta.»
Lluvia arrossì teneramente, ma senza troppo stupore,
quasi consapevole dei pensieri che vorticavano nella testa del suo amato.
Annuì, felice, e tornò a concentrare i suoi pensieri
sulla battaglia, volenterosa più che mai di vincerla insieme al suo Gray-sama.
Fine.
Quanto
avevo adorato questo capitolino <3 Gray ormai è così consapevole dei suoi
sentimenti e, finalmente, non vuole più nascondersi da essi. Stupendi.
Ringrazio
Farkas e lestoargento per
le recensioni e vi mando un grande saluto.
Gli
invitati dello speciale party di Natale di Erza erano
inermi e incoscienti, distesi sul pavimento della casa di Lucy, distrutti dalle
brillanti idee del loro Master.
Lluvia si era avvicinata
alla finestra, per accertarsi che effettivamente Erza
se ne fosse andata, e aveva sospirato romanticamente quando l’aveva vista
allontanarsi insieme a Gerard. Si era chiesta se, in fondo, tutto quel gioco
estremamente chiassoso ed imbarazzante non servisse per placare un sentimento
di solitudine che, forse, Erza provava spesso.
Si
era risposta di sì e si era sentita molto felice che, come sempre, in
aiuto fosse arrivato Gerard per lei.
Convinta
che tutti i suoi amici fossero al tappeto, sussultò quando una presenza si
avvicinò a lei, per guardare attraverso la finestra.
Lluvia si sorprese
ancora di più, quando si accorse che il mago era proprio Gray-sama, ancora nudo e così vicino a lei.
Arrossì
vistosamente, confusa dall’alcool e dalle stramberie che avevano passato, e
rimase in silenzio a fissare il suo amato mago.
«Con
Erza non ci si annoia mai.» commentò osservando Erza e Gerard che scomparivano all’orizzonte, con in testa
gli stessi pensieri della maga dell’acqua.
«Lluvia ha trovato la festa abbastanza… intensa.» rispose
lei, con l’immagine di Natsu che sculacciava Gadjeel nudo che continuava a riproporsi nella sua mente.
«Decisamente.
Penso che sia tempo di tornare a casa.»
Gray
si allontanò, riprendendo i suoi vestiti da terra e tentando di non svegliare
nessuno e si diresse verso la porta, seguito da Lluvia
che stava eseguendo le medesime azioni.
Scesero
in strada e si fermarono, in quanto dovevano andare in due direzioni diverse.
«A
domani.» disse Gray, girandosi.
«Gray-sama.» lo richiamò Lluvia, rossa
in viso. Lui si rigirò, in attesa che lei continuasse.
«Buon
Natale. Lluvia è felice che, anche se in modo
turbolento, abbiamo passato la serata insieme.»
Non
si aspettava nessuna risposta dal mago, quindi si stupì molto quando Gray
annullò la piccola distanza fra loro, mettendole una mano sul cappello e
spingendola delicatamente a sé, in un istintivo abbraccio.
«Buon
Natale anche a te, Lluvia.»
La
maga cinse le braccia attorno a lui, felice e consapevole di un legame che
entrambi sentivano sempre più forte.
Fine.
Riapprodo
a questa raccolta dopo ben quasi 3 anni, intenta a
concluderla una volta per tutte. Sto rileggendo l’ultima parte del manga e si è
riaccesa in me la voglia di concludere questa raccolta a cui tengo tantissimo ♥ Mancano soltanto pochi capitoli e
sono abbastanza convinta di riuscire a finirla nel giro di qualche mese, ve lo
prometto.
Ringrazio chiunque stia leggendo per la prima
volta e se c’è qualcuno che sta leggendo che è qui da prima mi scuso per averti
fatto aspettare tanto per avere un aggiornamento.
Riguardo la fic, ho
adorato questo capitolo super piccante e ho voluto aggiungere una nota romantica,
con bonus Gerza perché il finale su di loro è la
tenerezza, e spero vi sia piaciuto.
Lluvia,
appena Erza si è addormentata, sgattaiola via dal sacco a pelo, desiderosa di
andare a vedere dove sia Gray-sama, dato che non si
trova vicino a loro.
Aveva
preparato quel sacco a pelo di coppia apposta per lui, ma, come sempre,
il destino aveva in riserbo altri piani per lei e neanche quella sera aveva
potuto dormire abbracciata al suo amato.
Questa
guerra la spaventa, è la più temibile che abbiano mai affrontato e, pur certa
che riusciranno a uscirne vincitori, la stretta allo stomaco che Lluvia avverte
da ore non accenna a placarsi.
Lo
trova a pochi metri di distanza, seduto su un sasso che osserva la luna.
Probabilmente,
neanche lui riesce a dormire.
«Gray-sama.» lo chiama delicatamente, avvicinandosi. Il mago del
ghiaccio si volta e le risponde con un accenno del capo, rigirandosi poi di
nuovo verso il cielo.
«Non
riesci a dormire?» le chiede.
«No,
Lluvia è preoccupata.» gli risponde Lluvia, con sincerità. «I nemici sono molto
forti.»
«Anche
noi lo siamo.» ribatte Gray, alzando una mano e riappoggiandola al sasso. «Non
hai fiducia in FairyTail?»
«Certo!»
esclama Lluvia. «Lluvia non intendeva questo. È solo che…»
La
maga dell’acqua lascia cadere la frase nel vuoto, perché quello che vorrebbe
dire è che, nonostante tutta la fiducia che ripone in lei e FairyTail, ha davvero paura che questa volta non
sarà sufficiente.
Gray
scende dal sasso e si sposta, dirigendosi verso gli altri maghi.
«Andiamo.
Dobbiamo riposare e conservare le energie.»
Lluvia
annuisce, cercando di rinfrancarsi e di risollevarsi il morale.
«Andrà
tutto bene. Ti devo ancora una risposta, ricordi?»
Gray
si distende, sul piccolo sacco a pelo che si è portato e, senza attendere una
vera risposta, si addormenta quasi subito. La maga, arrossita fino alla punta
dei capelli per quelle parole, torna verso il sacco a pelo a cuore, dove Erza
sta russando sonoramente.
Ovviamente,
le parole del mago hanno avuto il potere di calmarla e di rassicurarla.
Vinceranno, perché Gray-sama le ha promesso una
risposta alla fine della guerra e con la loro vittoria e Gray-sama ha sempre mantenuto la sua parola.
Fine.
Piccolo
momento, nato per descrivere la sera prima delle lunghe battaglie che attendono
i nostri maghi. Sarebbe stato molto carino vederli dividere il sacco a pelo, ma
l’immagine di Gray che rassicura Lluvia per me è altrettanto dolce e fluffuoso.
Lluvia,
felice di rivedere Meredy anche se in un contesto
così caotico e preoccupante, le sorride e le intima di stare in guardia, visto
che lo scontro si fa sempre più acceso.
Si
gira, volgendo nuovamente la concentrazione verso i battaglioni nemici che li
attaccano senza sosta. Si ripete il medesimo avvertimento che ha dato alla sua
amica, in quanto se poco prima Meredy non l’avesse
salvata, probabilmente avrebbe preso in pieno l’attacco di quei maghi.
Gray-sama si accosta a Lluvia e la guarda, chiedendogli
silenziosamente di prestare particolare attenzione alla battaglia, perché con
quei nemici così forti teme davvero di poterla vedere ferita, senza avere la possibilità
di salvarla.
«Non preoccuparti, Gray-sama.»
Lluvia
gli sorride e lo tranquillizza, in quel modo tutto loro e, ormai, così
familiare.
Fine.
Brevissimo
momento, in cui volevo solo sottolineare il continuo proteggersi a vicenda di
Lluvia e Gray in battaglia e non solo ♥ Mi piace molto anche il modo in cui questo capitolo si intrecci a quello di prima, dove era Gray a tranquillizzare Lluvia e qui, invece, è la maga a farlo con lui.
A breve
arriveranno i capitoli del loro scontro e già non vedo l’ora.
Vi
abbraccio, vi ringrazio della lettura e vi saluto.