Hinata tornò a
casa dall'allenamento, stanca eppure soddisfatta.
Quando varcò la
soglia di casa, udì dei colpi provenire dal tetto.
Vide Hanabi seduta in
soggiorno e le si rivolse, curiosa.
- S-Sorellina... Uhm...
Abbiamo... gli operai in casa? -
Non le piaceva troppo
avere estranei attorno, non sapeva mai come comportarsi con loro.
Hanabi si voltò
nella sua direzione, e le rispose con un mezzo sorriso di scherno.
- Tu... Non ne hai
proprio idea, vero? C'è Uzumaki-san che sta riparando il
tetto. -
Tu-tum!
- ...Uzumaki? Intendi
N-Naruto-kun? -
- Tzè! Quanti
altri Uzumaki conosci, sorellina? -
Naruto-kun.
Sul tetto di casa sua.
Sì, certo,
come no?
Questo doveva essere
uno di quei suoi soliti sogni strampalati. Adesso come minimo sarebbe
entrato un elefante rosa, avrebbero preso il tè insieme, poi
lei cominciava a ballare il flamenco.
- Pe-Perchè sta…
riparando il nostro tetto? -
- Ah, io c'ero, ho
sentito tutto! Devi sapere che il dobe, mentre si
allenava con Uchiha-kun, si è avvicinato troppo alla nostra
proprietà, e saltando sopra il tetto ha finito per sfondarlo.
Almeno, si è offerto di ripararlo! Dice che gli piacciono i
lavori manuali, bhà... -
- M-Ma non è
giusto! Era un tetto vecchio, aveva le travi fragili! Non è
certo colpa di Naruto-kun! -
Questo sogno non le
piaceva per niente.
Che fine aveva fatto
il simpatico elefante rosa?
- Bhè, poco
importa, ormai è di sopra. E poi, non è mica finita
qui... - insistè Hanabi, perfidamente
- So... che ha avuto
una luuuunga conversazione con otou-san. Chissà di
cos'avranno mai parlato, vero, nee-chan? -
Hanabi non fece in
tempo a terminare la frase, che Hinata si era già
volatilizzata.
--------------------------------
Naruto si fermò
un attimo, seduto sul tetto, per asciugarsi il rivolo di sudore che
gli imperlava la fronte. Guardò il lavoro che aveva compiuto,
soddisfatto. Ormai era a buon punto.
Doveva sbrigarsi,
perchè tra poco avrebbe fatto buio.
Udì il
chiacchiericcio delle case vicine, che si animavano al rientro dei
loro proprietari, e i vari odori di cibo che giungevano da diverse
direzioni. Dalle tegole sotto di lui proveniva un piacevole tepore,
che mitigava l'umidità della sera.
Prese un lungo respiro,
ammirando il sole che andava lentamente tramontando, tingendo dei
suoi colori il cielo.
- Oookey, basta oziare!
- si incoraggiò - Al lavoro! -
Fece per riprendere il
martello che aveva posato lì vicino…
…Quando venne
fermato all’improvviso.
Si ritrovò a
specchiarsi in un paio di occhi perlacei, a un palmo dal suo naso.
Due piccole mani calde
tenevano il suo volto, teneramente.
- Hi...Hinata? -
Pronunciò, incredulo.
- Naruto-kun! Stai
bene? -
Hinata, china di fronte
a lui, gli scoprì con le dita pallide la fronte dalle ciocche
bionde.
Poi il suo esame
proseguì, frenetico, lungo le braccia scoperte.
Cosa ci faceva
Hinata qui?
Cioè, era
casa sua, ma... Sul tetto?
E...Perchè lo
stava...
Sì,
insomma...
- Hinata...? Cosa stai
facendo? - non potè trattenersi dal chiedere, curioso.
La ragazza si bloccò
sgranando gli occhi, la bocca semi aperta dallo stupore, le mani
ancora attorno i polsi del ragazzo - N-Naruto-kun! Gomen Nasai!
I-Io volevo solo... -
Lo rilasciò
all'improvviso, per inchinarsi in segno di scuse.
E Naruto la fermò
appena in tempo, trattenendola per le spalle, un attimo prima che cozzasse
violentemente la fronte contro il tetto.
- Ehi, attenta! Potevi
farti male, sai? - Cavoli, c’era mancato poco! - …E
poi, basta il buco che ho fatto io, o non mi basteranno le tegole! -
scherzò, divertito.
Quella ragazza era una
sorpresa continua.
Hinata rimase a
guardarlo, troppo stordita per fare un movimento di qualche tipo,
imbarazzata per la grama figura, ed emozionata per via delle mani che
ancora la stringevano.
- Ehm... Mi stavi
cercando, per caso? - chiese lui perplesso, e lei parve ridestarsi.
- H-Hai! Non...
Non ti ha fatto male, vero, Naruto-kun? - esclamò risoluta, e
lui rimase interdetto.
- ...Nani? -
- Otou-san,
intendo! Non ho visto su di te la chiusura dei punti di fuga del
chakra, p-però... -
- Tuo... padre? Perchè
avrebbe dovuto farmi male? ...Per via del tetto? -
- Anoo... No, non
credo! C-cioè... Non vi siete scontrati, allora? -
- Certo che no! Perchè,
eri preoccupata? -
Blush!
- I-Io, c-cioè...
- prese a giocherellare con le dita, come faceva da ragazzina, il
volto che pareva rivaleggiare con i toni caldi del cielo - M-Mia
sorella ha detto che ti ha... ehm, parlato, e allora... -
Naruto proruppe in una
risata delle sue, sincera, spontanea, entusiasta.
E Hinata lo registrò,
all'istante, come il suono più bello dell'universo.
- Oh, Hinata! Scusa,
non volevo! Ma sei troppo forte! Come ti è saltato in mente
che noi... Vabbè, lasciamo stare. Davvero, abbiamo solo
parlato. Mi ha detto... che ci sono stati diversi cambiamenti nelle
casate, durante la mia assenza da Konoha, e quindi... gli ho fatto
qualche domanda, curioso. E lui mi ha risposto pazientemente. Tutto
qua, come vedi. -
Sì, certo...
E perchè non le dici di com'eri particolarmente interessato
alle usanze relative le 'unioni matrimoniali' della famiglia Hyuga?
Ooh, stà
zitta, volpaccia.
- Uhm... Capisco...
Meno male, allora... - Hinata sospirò, sollevata - S-Scusami,
se ti ho interrotto con i miei stupidi timori... -
- Naaa, non
preoccuparti. Mi fa piacere un po' di compagnia. Ci voleva proprio!
E' stata un’inattesa pausa dal lavoro. Anche se ho quasi
finito, a dire il vero. Uhm… - portò la mano dietro la
nuca, com’era solito fare quand’era in imbarazzo - …Non
sono certo del mestiere, ma... Come ti sembra?-
Hinata si guardò
attorno, e vide che il fondo del tetto era stato rinforzato, e gran
parte delle tegole sostituite - S-Sei stato davvero bravo... - si
congratulò, sinceramente - Mi spiace però che tu abbia
dovuto occupartene tutto da solo, Naruto-kun... -
Naruto arrossì
leggermente, poco avvezzo ai complimenti.
- Eheh... Figurati, è
il minimo. Però, non so cosa darei per una ciotola di ramen! -
Gurgle!
Lo stomaco di entrambi
rumoreggiò, in sincrono, tra il diletto di lui e l'imbarazzo
di lei.
Hinata parve riflettere
su qualcosa, mentre torturava l'orlo della veste con le mani piccole.
Poi, presa una
decisione, esordì, una buffa espressione risoluta sul volto.
- Anoo... P-Potresti...
- Andiamo, Hinata, coraggio! - Vorresti... fermarti a cena da
noi? -
Lui sembrò
titubante, ma poi declinò l'invito.
- No, grazie... Ormai
ho finito, perciò... -
- Capisco… -
Lei sospirò,
delusa. Per quanto ci tenesse alla sua compagnia, non avrebbe
insistito.
Non voleva apparirgli
insistente, né certamente metterlo a disagio…
Ma poi, lo stomaco di
lui protestò nuovamente, contrariato.
E Hinata ridacchiò,
divertita.
- Uhm... Allora...
P-Potresti aspettarmi qui, Naruto-kun? Torno s-subito! -
Al cenno del capo di
lui scese rapidamente di sotto, sparendo silenziosamente così
com'era comparsa.
Naruto si rimise
all'opera, mentre l'attendeva. E finì appena in tempo, perchè
lei tornò effettivamente poco dopo, recando con sé due
fumanti ciotole di ramen.
Al miso, niente meno.
Kami-sama, la vita
poteva essere migliore di così?
Lui si grattò la
testa, in imbarazzo, ma con un sorriso ad adornargli il volto.
- Scusa, Hinata... Non
volevo darti disturbo, davvero... -
- N-Nessun disturbo,
figurati. E poi, è solo ramen istantaneo, niente di troppo
impegnativo... Ma... M-Meglio che tornare a casa a stomaco vuoto, nh?
-
- Ooh, pienamente
d'accordo! - rispose lui, già con l'acquolina in bocca.
- Uhm... Posso... Posso
farti compagnia? - chiese lei, il cuore in gola.
TipregodìdisìTipregodìdisì!
- Uh? Sicuro,
dattebayo! - assentì, facendole spazio sul tetto proprio di
fianco a lui.
E il sorriso che lei
gli rivolse in risposta finì per provocargli un nodo allo
stomaco che - di questo Naruto era sicuro - nulla aveva a che vedere
con i morsi della fame.
Mentre gustavano il
pasto frugale insieme, tra le vivaci chiacchiere di lui e i sorrisi
timidi di lei, la sera avvolse lentamente il piccolo villaggio di
Konoha.
Lo sfondo blu del cielo
si confondeva con la chioma scura di lei; e la luce della luna
sembrava quasi riflettersi in quegli occhi dal colore così
particolare, ma talmente gentili che ti ci potevi perdere...
Naruto pensò che
era davvero uno spettacolo unico.
Ed era altrettanto
surreale, poterlo ammirare da quella distanza così
ravvicinata.
Chissà...
Forse potrei convincere Sasu-temee a tornare ad allenarci ancora da
queste parti...
Ma sentitelo, il
piccolo volpacchiotto monello! E poi sarei io quella subdola e
calcolatrice, eh?
Ooh, fa silenzio,
volpaccia!
Fin
Ecco, con questi due
capitoli forse cominciate ad avere una vaga idea di quella che sarà
l'atmosfera della raccolta. Può darsi che la piccola Hinata, o
il povero Naruto, o entrambi... si troveranno in situazioni al limite
dell'assurdo. E questo nonostante il mio sviscerato amore per loro.
Ma - ahimè - il demenziale rappresenta la mia natura più
profonda, perciò...
Sono cresciuta con
le opere della Takahashi, dopotutto. u_u” E ne vado
fiera, bwahaha!
Commenti&Consigli,
thanks!
|