Little by Little

di p_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** // ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** // ***


Naruto aprì lentamente gli occhi, riabituandosi alla luce poco per volta.

Sopra di lui, il soffitto d'una stanza d'ospedale.


Groan.


Odiava gli ospedali.

E odiava il loro accecante bianco asettico.




Fece per girarsi e notò, al suo fianco, un'arcobaleno.


Tante piccole gru di carta colorata ondeggiavano leggere, in un variopinto assemblaggio.



- Cosa...? -




- Sono mille, sai? Gli origami, intendo... - pronunciò una voce conosciuta.



Si voltò e vide Sakura, seduta lì vicino.


- Chi...? - provò a dire, la voce roca per il non utilizzo.



- Ah, non ne ho idea, io no di sicuro! Erano già qui quando sono arrivata. Sono davvero belle... - si soffermò un attimo a guardarle, poi si alzò - Vado a dire all'infermiera che ti sei risvegliato. -

E uscì, chiudendo la porta dietro sé.



Naruto osservò ancora, estasiato, la piccola opera appesa vicino a lui.


Ma qualcos'altro attirò la sua attenzione.




Steso sul lenzuolo candido, un lungo, liscio capello blu.




Fin



Allora, la gru è, per i giapponesi, intrisa di diversi valori. L'idea dei mille origami non è mia però, eh? Ho ricordi vaghi di un libro (tristissimo! ç_ç) ambientato dopo la bomba di Hiroshima, dove si parlava di quest'usanza. Regalarli ad un malato è come augurare una guarigione assicurata.

Ma siccome credo inoltre che per un ragazzo vitale come Naruto il rigore, il silenzio e soprattutto il freddo bianco degli ospedali sia decisamente deprimente, ho pensato che 'qualcuna' potesse portargli un po' di colore, durante la permanenza. Tutto qua. Spero vi sia piaciuta. ^_^

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Capitolo 2
*** 2 ***


Hinata tornò a casa dall'allenamento, stanca eppure soddisfatta.

Quando varcò la soglia di casa, udì dei colpi provenire dal tetto.



Vide Hanabi seduta in soggiorno e le si rivolse, curiosa.

- S-Sorellina... Uhm... Abbiamo... gli operai in casa? -


Non le piaceva troppo avere estranei attorno, non sapeva mai come comportarsi con loro.




Hanabi si voltò nella sua direzione, e le rispose con un mezzo sorriso di scherno.

- Tu... Non ne hai proprio idea, vero? C'è Uzumaki-san che sta riparando il tetto. -



Tu-tum!


- ...Uzumaki? Intendi N-Naruto-kun? -



- Tzè! Quanti altri Uzumaki conosci, sorellina? -




Naruto-kun.

Sul tetto di casa sua.


Sì, certo, come no?



Questo doveva essere uno di quei suoi soliti sogni strampalati. Adesso come minimo sarebbe entrato un elefante rosa, avrebbero preso il tè insieme, poi lei cominciava a ballare il flamenco.



- Pe-Perchè sta… riparando il nostro tetto? -



- Ah, io c'ero, ho sentito tutto! Devi sapere che il dobe, mentre si allenava con Uchiha-kun, si è avvicinato troppo alla nostra proprietà, e saltando sopra il tetto ha finito per sfondarlo. Almeno, si è offerto di ripararlo! Dice che gli piacciono i lavori manuali, bhà... -



- M-Ma non è giusto! Era un tetto vecchio, aveva le travi fragili! Non è certo colpa di Naruto-kun! -



Questo sogno non le piaceva per niente.

Che fine aveva fatto il simpatico elefante rosa?



- Bhè, poco importa, ormai è di sopra. E poi, non è mica finita qui... - insistè Hanabi, perfidamente

- So... che ha avuto una luuuunga conversazione con otou-san. Chissà di cos'avranno mai parlato, vero, nee-chan? -



Hanabi non fece in tempo a terminare la frase, che Hinata si era già volatilizzata.



--------------------------------




Naruto si fermò un attimo, seduto sul tetto, per asciugarsi il rivolo di sudore che gli imperlava la fronte. Guardò il lavoro che aveva compiuto, soddisfatto. Ormai era a buon punto.

Doveva sbrigarsi, perchè tra poco avrebbe fatto buio.



Udì il chiacchiericcio delle case vicine, che si animavano al rientro dei loro proprietari, e i vari odori di cibo che giungevano da diverse direzioni. Dalle tegole sotto di lui proveniva un piacevole tepore, che mitigava l'umidità della sera.



Prese un lungo respiro, ammirando il sole che andava lentamente tramontando, tingendo dei suoi colori il cielo.


- Oookey, basta oziare! - si incoraggiò - Al lavoro! -



Fece per riprendere il martello che aveva posato lì vicino…


…Quando venne fermato all’improvviso.




Si ritrovò a specchiarsi in un paio di occhi perlacei, a un palmo dal suo naso.

Due piccole mani calde tenevano il suo volto, teneramente.



- Hi...Hinata? - Pronunciò, incredulo.





- Naruto-kun! Stai bene? -



Hinata, china di fronte a lui, gli scoprì con le dita pallide la fronte dalle ciocche bionde.

Poi il suo esame proseguì, frenetico, lungo le braccia scoperte.



Cosa ci faceva Hinata qui?

Cioè, era casa sua, ma... Sul tetto?


E...Perchè lo stava...

Sì, insomma...



- Hinata...? Cosa stai facendo? - non potè trattenersi dal chiedere, curioso.



La ragazza si bloccò sgranando gli occhi, la bocca semi aperta dallo stupore, le mani ancora attorno i polsi del ragazzo - N-Naruto-kun! Gomen Nasai! I-Io volevo solo... -




Lo rilasciò all'improvviso, per inchinarsi in segno di scuse.


E Naruto la fermò appena in tempo, trattenendola per le spalle, un attimo prima che cozzasse violentemente la fronte contro il tetto.




- Ehi, attenta! Potevi farti male, sai? - Cavoli, c’era mancato poco! - …E poi, basta il buco che ho fatto io, o non mi basteranno le tegole! - scherzò, divertito.


Quella ragazza era una sorpresa continua.




Hinata rimase a guardarlo, troppo stordita per fare un movimento di qualche tipo, imbarazzata per la grama figura, ed emozionata per via delle mani che ancora la stringevano.



- Ehm... Mi stavi cercando, per caso? - chiese lui perplesso, e lei parve ridestarsi.


- H-Hai! Non... Non ti ha fatto male, vero, Naruto-kun? - esclamò risoluta, e lui rimase interdetto.


- ...Nani? -


- Otou-san, intendo! Non ho visto su di te la chiusura dei punti di fuga del chakra, p-però... -



- Tuo... padre? Perchè avrebbe dovuto farmi male? ...Per via del tetto? -


- Anoo... No, non credo! C-cioè... Non vi siete scontrati, allora? -


- Certo che no! Perchè, eri preoccupata? -



Blush!



- I-Io, c-cioè... - prese a giocherellare con le dita, come faceva da ragazzina, il volto che pareva rivaleggiare con i toni caldi del cielo - M-Mia sorella ha detto che ti ha... ehm, parlato, e allora... -




Naruto proruppe in una risata delle sue, sincera, spontanea, entusiasta.


E Hinata lo registrò, all'istante, come il suono più bello dell'universo.




- Oh, Hinata! Scusa, non volevo! Ma sei troppo forte! Come ti è saltato in mente che noi... Vabbè, lasciamo stare. Davvero, abbiamo solo parlato. Mi ha detto... che ci sono stati diversi cambiamenti nelle casate, durante la mia assenza da Konoha, e quindi... gli ho fatto qualche domanda, curioso. E lui mi ha risposto pazientemente. Tutto qua, come vedi. -




Sì, certo... E perchè non le dici di com'eri particolarmente interessato alle usanze relative le 'unioni matrimoniali' della famiglia Hyuga?


Ooh, stà zitta, volpaccia.





- Uhm... Capisco... Meno male, allora... - Hinata sospirò, sollevata - S-Scusami, se ti ho interrotto con i miei stupidi timori... -


- Naaa, non preoccuparti. Mi fa piacere un po' di compagnia. Ci voleva proprio! E' stata un’inattesa pausa dal lavoro. Anche se ho quasi finito, a dire il vero. Uhm… - portò la mano dietro la nuca, com’era solito fare quand’era in imbarazzo - …Non sono certo del mestiere, ma... Come ti sembra?-




Hinata si guardò attorno, e vide che il fondo del tetto era stato rinforzato, e gran parte delle tegole sostituite - S-Sei stato davvero bravo... - si congratulò, sinceramente - Mi spiace però che tu abbia dovuto occupartene tutto da solo, Naruto-kun... -



Naruto arrossì leggermente, poco avvezzo ai complimenti.


- Eheh... Figurati, è il minimo. Però, non so cosa darei per una ciotola di ramen! -



Gurgle!



Lo stomaco di entrambi rumoreggiò, in sincrono, tra il diletto di lui e l'imbarazzo di lei.


Hinata parve riflettere su qualcosa, mentre torturava l'orlo della veste con le mani piccole.

Poi, presa una decisione, esordì, una buffa espressione risoluta sul volto.


- Anoo... P-Potresti... - Andiamo, Hinata, coraggio! - Vorresti... fermarti a cena da noi? -




Lui sembrò titubante, ma poi declinò l'invito.


- No, grazie... Ormai ho finito, perciò... -


- Capisco… -


Lei sospirò, delusa. Per quanto ci tenesse alla sua compagnia, non avrebbe insistito.

Non voleva apparirgli insistente, né certamente metterlo a disagio…



Ma poi, lo stomaco di lui protestò nuovamente, contrariato.


E Hinata ridacchiò, divertita.



- Uhm... Allora... P-Potresti aspettarmi qui, Naruto-kun? Torno s-subito! -



Al cenno del capo di lui scese rapidamente di sotto, sparendo silenziosamente così com'era comparsa.



Naruto si rimise all'opera, mentre l'attendeva. E finì appena in tempo, perchè lei tornò effettivamente poco dopo, recando con sé due fumanti ciotole di ramen.

Al miso, niente meno.


Kami-sama, la vita poteva essere migliore di così?



Lui si grattò la testa, in imbarazzo, ma con un sorriso ad adornargli il volto.

- Scusa, Hinata... Non volevo darti disturbo, davvero... -



- N-Nessun disturbo, figurati. E poi, è solo ramen istantaneo, niente di troppo impegnativo... Ma... M-Meglio che tornare a casa a stomaco vuoto, nh? -


- Ooh, pienamente d'accordo! - rispose lui, già con l'acquolina in bocca.



- Uhm... Posso... Posso farti compagnia? - chiese lei, il cuore in gola.

TipregodìdisìTipregodìdisì!


- Uh? Sicuro, dattebayo! - assentì, facendole spazio sul tetto proprio di fianco a lui.




E il sorriso che lei gli rivolse in risposta finì per provocargli un nodo allo stomaco che - di questo Naruto era sicuro - nulla aveva a che vedere con i morsi della fame.




Mentre gustavano il pasto frugale insieme, tra le vivaci chiacchiere di lui e i sorrisi timidi di lei, la sera avvolse lentamente il piccolo villaggio di Konoha.



Lo sfondo blu del cielo si confondeva con la chioma scura di lei; e la luce della luna sembrava quasi riflettersi in quegli occhi dal colore così particolare, ma talmente gentili che ti ci potevi perdere...



Naruto pensò che era davvero uno spettacolo unico.

Ed era altrettanto surreale, poterlo ammirare da quella distanza così ravvicinata.




Chissà... Forse potrei convincere Sasu-temee a tornare ad allenarci ancora da queste parti...


Ma sentitelo, il piccolo volpacchiotto monello! E poi sarei io quella subdola e calcolatrice, eh?


Ooh, fa silenzio, volpaccia!




Fin




Ecco, con questi due capitoli forse cominciate ad avere una vaga idea di quella che sarà l'atmosfera della raccolta. Può darsi che la piccola Hinata, o il povero Naruto, o entrambi... si troveranno in situazioni al limite dell'assurdo. E questo nonostante il mio sviscerato amore per loro. Ma - ahimè - il demenziale rappresenta la mia natura più profonda, perciò...

Sono cresciuta con le opere della Takahashi, dopotutto. u_uE ne vado fiera, bwahaha!


Commenti&Consigli, thanks!





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Capitolo 3
*** 3 ***


Domenica mattina, ore 6:30.



- Uaaaaahaaa!!! -



La dimora degli Hyuga fu svegliata improvvisamente da un urlo di puro orrore, proveniente dal giardino posteriore, ad opera del capo della casata principale.



In breve, tutti i residenti della casa accorsero sul retro.



- Hiashi-sama! Che succede?! -


- Ci sono degli intrusi? -


- Attaccano Konoha? -



- E' finito il balsamo speciale per capelli? -




Ma, non appena giunsero in giardino, subito gli astanti gelarono allo spettacolo che si parò loro dinnanzi.

Neji, invece... semplicemente, maledì ancora una volta il destino ineluttabile che lo perseguitava sadicamente.




Trovarono infatti Padron Hiashi in ginocchio, lacrime calde che solcavano il suo volto; l'espressione distorta in una smorfia grottesca, mentre un angolo della bocca si sollevava ad intermittenza, in quella che sembrava in tutto e per tutto una risata isterica. Lo sguardo vacuo accompagnava l'indice della mano sinistra che, tremando leggermente, indicava diritto davanti a sé.


Al suo fianco la nuova cameriera, recentemente assunta, si prostrava ininterrottamente, implorando il suo perdono.




Solo un componente della famiglia Hyuga, quasi in religioso silenzio, osservava trasognata la scena, respirando a pieni polmoni l'odore fresco di bucato che pervadeva l'aria frizzante della mattina.


Come incantata, guardava adorante il lento svolazzare dei panni stesi, che sembravano quasi danzare nell'aria...




...nel loro insolitamente nuovo color arancione brillante.





Davvero, la giornata non poteva cominciare in maniera migliore.



Fin



Fan di Neji, perdonatemi! XD

E' una boiata pazzesca, ma tanto che sono malata si sapeva... :P

Spero che il capitolo sia chiaro, e di avervi fatto divertire almeno un po'.


Consigli&Commenti, thanks!



Per Hana-chan: Che bello rivederti! Non ti smentisci proprio mai, eh? Sei davvero una Lettrice Affezionata! Grazie di cuore per i commenti, immancabili come al solito.

Uhm, hai ragione, Hinata e Naruto probabilmente risulteranno un po' OOC, anche in futuro...

Ma confido - spero! - che mi perdonerai per questo. ^_^


Al prossimo aggiornamento. Kiss!










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Capitolo 4
*** 4 ***


Accademia di Konoha



- Te lo torno a chiedere un'altra volta, Naruto... - Iruka si massaggiò le tempie, con fare stanco - Sei certo di non voler ripetere il tema? -



Il sorriso spavaldo, che il ragazzo diede in risposta, tolse ogni dubbio.


- Io dico le cose così come stanno! - pronunciò, sicuro.




Il sensei chiuse gli occhi, una vena che pulsava sulle tempie, minacciosa.


- D'accordo... Ma questo non ti autorizza a definire il protagonista del racconto 'uno stupido'!! - lo rimproverò Iruka, scatenando così un coro di risa nella classe.



- Uh? - fece il ninja biondo - Non avevo scritto che era 'un idiota'? -


- NARUTO!!! -




La campanella segnò la fine delle lezioni, e i ragazzi si affrettarono, veloci, a lasciare l'aula.


Solo una di loro, decisa forse a seguire quella vicenda fino alla fine, riordinava il proprio zaino in maniera insolitamente lenta.




- Insomma, Naruto...- continuò il maestro, tornato calmo. Sapeva molto bene perchè sembrava ci tenesse a fare il pagliaccio, in ogni situazione - Devi prendere più seriamente la scuola. Un ninja non è solo un bravo combattente, ma anche uno stratega, e alle volte un mediatore. E per esserlo, devi imparare ad esprimerti come si deve. Non vuoi essere un buon ninja, Naruto? -



- Ah! Io diventerò Hokage, l'hai dimenticato? - ribattè il ragazzo, punto sul vivo.




Iruka sorrise, con fare paterno...



- ...Ma non rifarò il tema! -



...Solo per diventare, all'istante, livido di rabbia.



- Narutoo!!! -



- Ma scusa, non me lo chiami stupido uno così? - si difese il giovane shinobi - 'Sto tizio, Kyosuke, o Kensuke, occomecavolosichiama, è stanco della vita che vive ogni giorno, e riesce a trovare il modo di viaggiare attraverso le dimensioni, ok? -



Iruka lo osservava sorpreso, mentre Naruto aveva cominciato a descrivere la storia del libro, gesticolando.

Almeno l'aveva letto...



- E così, scopre universi paralleli, e tutto è nuovo, e divertente, e - wow! - è proprio l'avventura che stava cercando! E fin qua, tutto normale, no? Ma poi... vede persone che nel suo mondo gli erano familiari, ma che lì invece non lo conoscono. Oppure che fanno vite totalmente diverse da quelle che lui conosceva, ci sei? -



Naruto non lo sapeva, ma in aula c'era ancora chi lo guardava, profondamente interessata.



- E allora, lui sente nostalgia di casa. E quindi, cosa fa? Ovviamente prova a tornare nel suo mondo d'origine, ma - tadaan! - viene a sapere che non può più farlo. Che è destinato a viaggiare tra le dimensioni, per tutta la sua vita. Scoprendo così allora - solo allora - che casa sua è l'unico posto dove vorrebbe stare. Fineee... - terminò Naruto, in maniera teatrale, con fare lugubre - Che ne pensi, sensei? Non ti sembra veramente stupido, uno così? -



Iruka sorrise divertito, nascondendosi dietro una mano.



- Penso che, a parte qualche errore di sintassi, un racconto descritto in maniera così vivace merita senz'altro una 'B'... - e confermò il voto, correggendo a penna la 'E' rossa che capeggiava sul tema di Naruto - Noto però che non hai cambiato opinione sul protagonista... Posso chiederti perchè lo reputi stupido? -



Naruto rispose titubante, ancora sorpreso per la piega che aveva preso la situazione.

- Uhm... Ecco... Mi fa rabbia, credo... Se fossi al suo posto, io... -



Sentì allora, distintamente, di essere osservato.

Voltandosi notò, infatti, che una sua compagna di classe - quella dagli occhi bianchi - era rimasta nell'aula, e che lo stava guardando.



Lei, rendendosi conto di essere stata scoperta, arrossì all'inverosimile, cacciò nello zaino alla rinfusa tutto ciò che si trovava ancora sul banco e scappò letteralmente dalla stanza, quasi inciampando per la fretta.




Naruto la seguì con lo sguardo, un largo sorriso che andava comparendo sul suo volto.

Tornò a guardare il sensei, portando le mani dietro la nuca, mentre gli rispondeva.



- Lo sai perchè penso sia uno stupido, maestro? -


Smile


- Perchè io non ho mica bisogno di vedere altri mondi... per sapere che, per certo, questo è quello migliore. -




Fin



Un pò 'Tsubasa Chronicle', un pò 'Mago di Oz'.


Perdonoooo!!! >_<


Sono stata assente per non so quanto, e me ne ritorno con 'sta... cosa. Ma confido nel vostro buon cuore. E mi rifarò, promesso. E' che la mia Mente Malata ha deciso di alternare un capitolo 'd'atmosfera', ad uno romantico, ad uno comico. E siccome è lei che comanda... XD


Protestate pure, avete tutte le ragioni del caso. u_u

Se invece commenterete positivamente questa pazzia, ve ne sarò eternamente grata, ma nel contempo incoraggerete la mia Mente Malata... Io vi ho avvisate... Fate un po' voi.


Ringrazio intanto:


Hana Turner: Esatto, era proprio Neji!!! XD Ero fortemente tentata di scriverlo, ma ho avuto timore delle sue fan. Sono quasi peggiori di quelle di Sas'ke, nh? Come al solito, i tuoi commenti mi danno spunti insperati. E se ci fosse proprio Naruto sotto le spoglie della cameriera? XD Meglio che mi fermo,và... Grazie per il comme.


Angel Ecate: Mi adori? Ebbene, dopo questo capitolo ti sarai ricreduta, lo so... Mi dispiace... >_<” Confermo, quello era proprio Neji. Ma mi leggete nel pensiero o cosa? ;-3 Grazie infinite per il commento - assolutamente immeritato - Mi ha fatto davvero molto piacere riceverlo. Spero davvero che continuerai a seguirmi.


kry333: Che bello ritrovarti! Grazie per la recensione, troppo gentile... E' che faccio già una fatica disumana a farli interagire,'sti due! Figuriamoci farli vivere momenti romantici! Non vorrei davvero renderli troppo OOC, ma se il buon Kishimoto non si da una mossa, non rispondo più di me, promesso!


Alla prossima, gente! ^_^







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