A.A.A Cercasi Fidanzato...

di DadaOttantotto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


L'aveva affrontato. Gli aveva dichiarato i suoi sentimenti. Lo aveva persino baciato, e per un attimo le era parso che lui ricambiasse.
Invece, quando lo aveva guardato nuovamente negli occhi, non aveva letto l'amore che sperava di trovarci. Lui le aveva risposto di non provare nulla nei suoi confronti. Le aveva detto di non essere innamorato, di proteggerla solo per la promessa fatta al suo migliore amico. Poi si era voltato ed era uscito. A quel punto lei aveva preso la sua decisione. Con il cuore a pezzi, aveva raccolto le sue cose e aveva lasciato definitivamente quella casa.
Mentre racconta tutto questo alla sua amica, Kaori piange. Piange quelle che ha promesso essere le sue ultime lacrime versate per Ryo Saeba.
Miki poggia una mano sulla sua, cercando di rassicurarla. Quando l'aveva vista entrare nel locale ridotta in quello stato, si era spaventata. Ma quando aveva notato le valigie, aveva capito che quel maniaco del suo coinquilino c'entrava sicuramente qualcosa.
- Sicura che non disturbo? - chiede la sweeper.
- Assolutamente no. Puoi restare qui quanto vuoi, non ti preoccupare. Vero, Umi?
Il gigante annuisce, preparando il caffè per la ragazza.
- Grazie mille, non so proprio cosa farei senza di voi.

Appena aveva messo piede in casa si era accorto che Kaori non c'era. E dopo aver dato un'occhiata in camera sua, aveva avuto la conferma che la ragazza non aveva intenzione di tornare.
Meglio così, si dice.
Era stato tentato di rispondere al suo bacio, di stringerla fra le braccia e farle sapere quanto l'amasse. Ma proprio perchè l'ama più della sua stessa vita aveva dovuto mentirle e allontanarla. Anche se adesso le manca da morire.
In quell'appartamento vuoto si sente a disagio. Sa di non poter andare al Cat's Eyes, quasi sicuramente lei è lì.
Saranno tutti arrabbiati con me, pensa, ma non importa. La sicurezza di Kaori viene prima di tutto.
Gli viene l'idea di andare controllare la lavagna alla stazione. Forse concentrarsi su un caso lo aiuterà a non pensare.
- Però mi servirà una nuova socia! - esclama.
Si dirige verso il telefono. Alza la cornetta e compone il numero di una donna che sa non gli dirà di no.

- Lascia che almeno vi dia una mano al locale, per sdebitarmi!
- Non ci pensare neanche! Stai qui e rilassati.
Miki è irremovibile, Kaori lo sa.
- Grazie...
Quando l'amica esce, si distende sul letto. Non può fare a meno di pensare a lui, per quanto faccia male. Reprime il desiderio di piangere di nuovo.
Si gira su un fianco e chiude gli occhi. Rivede il momento in cui si era convinta a fare il primo passo, stanca di non sapere e decisa a non perdere altro tempo. Ancora non sa dove ha trovato tutto quel coraggio.
E' inutile piangere sul latte versato, pensa.
- Alzati e cammina, Kaori Makimura! - dice con enfasi. Ma suona poco vera persino a se stessa.
Scatta in piedi e si avvia verso la doccia.

- Cosa sei venuto a fare? - chiede Ryo alla figura mastodontica dietro di lui. Ma questa non risponde.
- Se sei venuto a dirmi che Kaori è da voi, non mi interessa. - continua lo sweeper - Quella ragazza non è più affar mio.
Il silenzio tra i due diventa sempre più pesante, la tensione è fin troppo percepibile.
- Cosa pensi di fare adesso, Saeba? - domanda infine Umibozu all'amico.
- Tra poco ho appuntamento con un cliente.
- Sai che non intendevo quello.
Ryo si volta a guardarlo negli occhi. Il suo sguardo è di ghiaccio.
- Lo so. Ma questa è l'unica cosa che voglio intendere io.

Si era fatta una doccia veloce e si era cambiata. Poi era scesa al locale.
- Non ti avevo detto di rilassarti? - le chiede la sua migliore amica.
- Sì, ma se mi rilasso, penso. E io non voglio pensare a quello che è successo. - dice, abbassando lo sguardo.
Miki osserva la ragazza che ha davanti e si sente triste per lei. Non riesce a spiegarsi il perchè quello stupido di Ryo non sia in grado di capire che allontanandola fa solo del male ad entrambi.
Kaori solleva il viso e sorride.
- E poi Umi è uscito! Non puoi servire così tanta gente da sola!
In effetti, il locale è quasi pieno. La maggior parte dei tavolini sono occupati, e Miki è rimasta un po' indietro con le ordinazioni. La barista deve arrendersi all'evidenza: ha proprio bisogno di un aiuto.
- E va bene... - acconsente, lanciando un grembiule all'amica.
Nel contempo, la porta si apre.
- Benvenuto al Cat's Eyes - esordisce Kaori. - Oh, buongiorno Saeko.
La detective prende posto su uno sgabello.
- Buongiorno ragazze. Kaori, come mai qui?
- Umibozu non c'è ed io do una mano a Miki.
- Ah, ho visto Ryo. Mi è sembrato un po' giù... Tu ne sai qualcosa?
Il cuore della ragazza perde un battito. China il capo, fissando un punto imprecisato del pavimento.
­- No, non so niente... io e lui... noi non viviamo più insieme...
- Cosa? - fa Saeko.
Miki si porta un dito alla bocca, facendole capire di non approfondire il discorso.
- Scusate, ma adesso devo andare. Il caffè lo prenderò un'altra volta.- dice la poliziotta, decisa a fare una visitina al suo amico sweeper.
- Kaori? - la chiama Miki. L'amica non ha ancora distolto lo sguardo da terra.
- Non avevi promesso che non avresti più pianto per lui? - dice asciugandole una lacrima.
- Era quello che credevo anch'io... - le risponde Kaori. - Ma, a quanto pare...
Miki la prende per le spalle e la scuote.
- Adesso basta! Devi dimenticare quel deficiente di Saeba!
La sweeper la guarda perplessa. Non ha mai visto la sua migliore amica così arrabbiata. Il suo sguardo deciso non ammette repliche.
- Io ti aiuterò... ho deciso di trovarti un fidanzato!


Sono tornata! Sì, lo so che sto cominciando a rompere le scatole... :)
Qualcuno mi ha detto che era in astinenza dalle mie storie.... oh mamma... spero che questa sia di suo gradimento!!! E che naturalmente piaccia anche a tutti voi!
Un baci8!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


- COSA?!?!? - urla Kaori, facendo voltare tutti i clienti. Subito diviene più rossa dei suoi capelli.
- Ascolta, Miki... so che lo fai per aiutarmi, ma... - dice, a voce decisamente più bassa.
- Ma niente, Kaori! Sono stufa di vederti soffrire, di vederti arrivare qui quasi in lacrime perchè hai litigato con Ryo. Non ne posso più. E tu non lo meriti.
- Non so se sono pronta ad impegnarmi seriamente... ad innamorarti di qualcun altro...
- Vuoi davvero continuare a star male per un uomo che ti ha rifiutato, amica mia?
Kaori ci pensa un attimo su. In effetti, Ryo le ha detto di non amarla.
Ciò vuol dire che non mi vuole. Eh sì, mi ha rifiutata!, si dice.
- Sai cosa, Miki? Ci sto!
Gli occhi della barista s'illuminano e sul suo volto si apre un sorriso radioso.
- Quindi posso cercarti un fidanzato?
- Beh, sì... senza esagerare, però...
Umibozu entra in quello stesso istante. Vedendo le due donne sorridere, si sente sollevato. Non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato molto anche a Kaori.
Ma quando nota che sua moglie si toglie il grembiule e lo posa sul bancone, rimane perplesso.
- Ciao, tesoro! - gli dice, dandogli un bacio sulla guancia. Quel gesto fa diventare il gigante color pomodoro.
Miki esce correndo dal Cat's Eye, sotto lo sguardo attonito del marito.
- Dove sta andando così di fretta? - chiede a Kaori.
- A cercare un fidanzato... - gli risponde questa.
- DOVE VA?!?! - grida Umibozu, di nuovo rosso in viso, ma questa volta per la collera.
Alcuni clienti, già intimoriti dall'urlo di Kaori, escono di soppiatto dal locale, guardando con spavento il proprietario.
La sweeper si rende conto di quello che ha detto. Non aveva tenuto presente che lui non sa niente della loro conversazione. Muove le mani davanti a sè, agitata.
- No, no... aspetta, non hai capito... sta cercando un compagno per me!
Il volto del gigante torna ad avere un colore normale.
Dopo qualche minuto, Kaori si rivolge di nuovo all'amico.
- Umi?
- Mmm.
- Quanta gente conosce Miki?
- Parecchia.
La ragazza sospira sconsolata.
- Sono spacciata...

Quando va ad aprire la porta, si trova davanti una Saeko piuttosto adirata.
- Dolce Saeko!!! - dice, con la faccia da maniaco - Sei venuta a saldare il tuo debito? Se vuoi, io sono pronto!!
La poliziotta non fa nemmeno caso alle sue parole.
- Cosa è successo con Kaori?
Ryo torna a farsi serio.
- Niente. - dice, secco.
- Davvero? Allora perchè l'ho incontrata al Cat's Eye, dove mi ha detto che non abitate più insieme?
- Beh, è la verità.
- E perchè?
- E' più al sicuro lontano da me...
- Finiscila con questa storia! Semmai è più triste lontano da te!
Lo sweeper sente il cuore come stretto in una morsa.
- Ryo, credimi. Io l'ho vista, sta davvero male. Non so cosa sia successo tra voi due, ma ti posso assicurare che non l'hai di certo aiutata allontanandola da te.
Il campanello suona di nuovo, salvando Ryo da quella conversazione alquanto spinosa per lui.
Nell'appartamento entra una ragazza che la detective conosce molto bene.
- Cosa ci fai tu qui? - le chiede.
Ryo indica l'ultima arrivata.
- Saeko, ti presento la mia nuova assistente.

- Cosa aveva Chojiro che non andava? - chiede Miki.
- Intendi dire a parte il fatto che pensa che le donne abbiano solo tre compiti: lavare, far da mangiare e mettere al mondo bambini? - le risponde sarcastica Kaori.
- Oh... va bene, ma Natsuo?
- Tipo simpatico, ma così monotono...
Miki sospira. E' il quarto ragazzo che Kaori respinge, non rimangono molti pretendenti.
La ragazza nota il disappunto dell'amica.
- Mi dispiace, magari con il prossimo andrà meglio...
- Questo locale sta diventando un agenzia per cuori solitari! - tuona Umibozu.
- Calmati, tesoro. Ricordati che lo stiamo facendo per il bene di Kaori. Ah, ecco il tuo nuovo corteggiatore. Ti presento Kinzo!
Un ragazzo biondo con occhi azzurro ghiaccio le prende la mano e la bacia.
- Onorato di fare la sua conoscenza, signorina.
- Piacere mio. - dice Kaori, asciutta.
I due escono insieme dal bar. Il ragazzo tiene la porta aperta per far passare la sua accompagnatrice.
- Non capisco perchè continua a rifiutare ogni ragazzo che le presento...
- Semplicemente perchè nessuno di loro è Ryo Saeba.
La barista si volta a guardare il marito.
- Dici che non riuscirà mai a toglierselo dalla testa?
Umibozu non risponde. Continua ad asciugare una tazzina che oramai è quasi consumata.
Dopo pochi minuti, Kaori fa il suo ingresso.
- Cosa è successo questa volta? - fa Miki rassegnata.
- Quel ragazzo è davvero troppo sdolcinato! Non potevo sedermi se prima non mi spostava la sedia, continuava a regalarmi rose... a proposito - dice, tirando fuori qualcosa da dietro la schiena.
Porge un mazzo di fiori all'amica.
- In così poco tempo ti ha comprato tutti questi?
La sweeper annuisce.
- Vado a cercare un vaso...
Nelle due ore che seguono, Kaori conosce altri quattro ragazzi. Ma in ognuno trova sempre qualcosa di sbagliato, portando Miki all'esasperazione.
- Mi dispiace ma non ho più nessuno da presentarti - dice.
L'amica si sente in colpa. Sa che Miki sta facendo l'impossibile per aiutarla. Ma il pensiero di Ryo è un chiodo fisso, non potrebbe amare nessun'altra persona come ama lui.
Passa dietro al bancone e abbraccia la barista.
- Ti ringrazio per tutto quello che fai per me... sono io che mi devo scusare per essere così piena di pretese...
- Kaori, io voglio solo che tu sia felice come meriti...
- Lo so, e ti ringrazio di nuovo. Sono sicura che al momento giusto qualcuno arriverà...
Quasi qualcuno avesse ascoltato le sue parole, la porta del locale si apre per l'ennesima volta.
- Buong... oh, ciao Shoji!
Il ragazzo fa un piccolo inchino.
- Buongiorno Miki! Umibozu...
Il gigante accenna ad un saluto con il capo.
Kaori osserva con interesse il nuovo arrivato. Alto pochi centimetri in meno di Ryo, capelli castani, occhi verdi. Decisamente un bel tipo, pensa.
Miki nota la faccia dell'amica e sorride. Si era completamente dimenticata di Shoji, anche perchè era un po' che non si faceva vedere in giro.
- Che maleducata! Lascia che ti presenti la mia amica Kaori!
I due si stringono la mano.
- Sai, sta cercando un fidanzato...
La sweeper diventa rosso fuoco.
- Miki, per favore... - sussurra.
- Davvero? Ero convinto che una ragazza carina come lei avesse già trovato qualcuno... - dice Shoji dolcemente.
Il viso di Kaori ormai è viola.
- Posso avere il piacere di invitarla a fare un giro, signorina?
- Sì... ce-certo...
Quando i due attraversano la porta, Miki sorride soddisfatta.
- Forse questa volta ci ho azzeccato...

Allora, domandina... secondo voi, chi è la nuova assistente di Ryo? Anche se ormai credo sia semplice da capire...
Un grazie a giova71, Dea Nemesis, kia_85 e shawn85 per le recensioni al primo capitolo! A giova71 e shawn85 per aver inserito la storia tra le preferite e a Rukia7 per averla inserita tra le seguite!!
Spero che anche questo capitolo vi piaccia!!
Baci8

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


- Spero di non averti messo a disagio prima... - dice il ragazzo mentre passeggiano.
- No, assolutamente... è solo che non sono abituata a tanti complimenti...
- Davvero? Mi sembra strano...
- E perchè? - domanda Kaori incuriosita.
Shoji si ferma e la osserva.
- Beh, non posso negare che sei davvero una bella donna... ecco, l'ho fatto di nuovo. Ti ho messo in imbarazzo... perdonami. - risponde, vedendo che la ragazza ha nuovamente assunto un colorito acceso.
- No, no... non ti preoccupare... Hai detto che sei un pittore? - fa Kaori, cercando di cambiare discorso.
- Adesso non esageriamo, è un po' una parola grossa... per adesso mi guadagno il pane facendo ritratti per le persone ricche. Non è proprio il mio genere, ma finchè mi pagano non mi lamento. - sul viso del ragazzo si apre un sorriso dolce.
La sweeper non può fare a meno di pensare che Shoji sia proprio carino.
- E tu?
- Beh...
Non posso dirgli che sono... ero la socia di City Hunter..., pensa.
- Diciamo che facevo un lavoro... socialmente utile, ecco.
- Facevi?
- Ho avuto qualche problema con il mio socio... - dice Kaori con aria triste.
Il suo accompagnatore capisce che il discorso deve considerarsi chiuso.
- Ti va un caffè, Kaori?
- Sì, grazie!
- Questo bar va bene?
Mentre si gira per vedere il locale a cui Shoji accenna, la ragazza intravede una figura conosciuta dall'altro lato della strada.
- Oh, no... fa che non mi veda - sussurra.
Ma l'uomo non è solo. E purtroppo l'altra persona si accorge dei due ragazzi.
- Ciao, Kaori! - urla, attraversando la carreggiata.
Perfetto, pensa lei.
- Ciao, Reika.
Anche Ryo si avvicina a loro, cercando di apparire il meno nervoso possibile.
- Ryo.
- Kaori.
Shoji si accorge della freddezza che c'è tra i due, ma non fa domande. Si limita a presentarsi, prima alla ragazza.
- Piacere, io sono Shoji Katuro - dice, tendendo la mano.
- Piacere mio! Il mio nome è Reika Nogami. E lui è Ryo Saeba.
Lo sweeper ignora la mano stesa davanti a lui. Fa un quasi impercettibile cenno con la testa.
- Noi stavamo per andare a prendere un caffè... vi va di unirvi a noi? - chiede il pittore, ottenendo le molteplici maledizioni di Kaori.

Seduti al tavolino del bar, nessuno proferisce parola. E in più la cameriera sembra non voler arrivare. Quell'attesa silenziosa mette tutti in imbarazzo.
- Cosa fai adesso, Kaori? - esordisce Reika, con ben poca discrezione.
- Io... do una mano a Miki e Umi al Cat's Eye. Invece, devo immaginare che tu sia la nuova assistente di Ryo...
- Già! E abbiamo già una cliente!
- Oh, mi dispiace per te. - ribatte secca Kaori - Avrai il tuo bel da fare per evitare che il tuo amico le salti addosso.
- Veramente... - Reika abbassa lo sguardo, sembra quasi triste. - Non ci ha ancora provato una volta...
Kaori la guarda sorpresa, allo stesso tempo infastidita.
Vuol dire che quando c'ero io al suo fianco, saltava addosso alle clienti perchè per lui sono sempre stata un mezzo uomo? E adesso che ha un'aiutante seducente, i mokkori li cerca da lei?, si chiede.
La tensione ormai è palpabile.
- Ehm, io vado a vedere come mai nessuno viene a prendere le nostre ordinazioni. - dice Shoji.
Anche Reika si alza.
- Io vado un attimo alla toilette.
Di bene in meglio, pensa Kaori
I due sweeper sono rimasti soli, ma nè l'uno nè l'altra pare voler parlare. Lei guarda il tavolo, mentre lui osserva la vetrina del locale.
E' Kaori la prima a rompere il silenzio.
- E così hai già trovato una nuova socia...
- Già - risponde Ryo - E tu, un nuovo... come devo definirlo?
- Amico.
- Sì, certo - fa Saeba con tono sarcastico.
- Sì e basta, Ryo! Io non sono come te, non salto addosso al primo che incontro!
Quelle parole sembrano averlo ferito. Torna a guardare la vetrata.
- Davvero non ci hai ancora provato con la vostra nuova cliente?
Il ragazzo si volta a guardarla negli occhi, perdendocisi dentro per l'ennesima volta.
- Che gusto c'è, se poi non ci sei tu a punirmi con una martellata? - dice, accennando ad un sorriso.
Kaori rimane senza parole. Non può credere a quello che ha sentito, non è possibile che Ryo abbia detto una cosa del genere. Non dopo averla rifiutata e allontanata da quella che era stata la sua casa, e la sua vita, per tanti anni.
Shoji e Reika tornano quasi contemporaneamente al tavolo.
Ryo si alza, facendo segno alla ragazza di seguirlo. Il pittore li guarda allontanarsi perplesso.
- Va tutto bene? - chiede all'amica.
Questa solleva lo sguardo. Shoji nota che i suoi occhi sono velati di lacrime.
- Shoji, ti dispiace se torniamo da Miki?

Che razza di nome è Shoji?, si chiede Ryo, camminando talmente veloce che Reika fatica a stargli dietro.
E poi, si prende un po' troppa confidenza con Kaori per conoscerla da neanche un giorno. Si vede lontano dei chilometri che le sbava dietro. Bisogna guardarsi da tipi così...
Chissà, magari è l'uomo giusto per lei. La farà felice, sicuramente più di quanto possa fare io.
Ma se si azzarda a farle del male, giuro che...

- Kaori, posso farti una domanda un po' personale?
La ragazza lo guarda leggermente stupita.
- Beh, tu prova a chiedere...
- Ryo è il socio con cui dicevi di aver avuto qualche problema?
Deglutisce a fatica. Si accorge che, nonostante i tentativi di dimenticare, il dolore è forte come il primo istante.
- Sì, è lui... ma non ho voglia di parlarne...
- Ti chiedo scusa, non volevo essere impertinente...
Sono ormai giunti davanti al Cat's Eye. Kaori lo guarda e gli sorride.
- Non ti preoccupare, non c'è problema! Solo che è una storia che ancora brucia, preferisco non rivangare ricordi sgradevoli.
Una macchina si ferma accanto a loro. Ne scendono due uomini vestiti di nero. Uno di loro afferra Kaori per un braccio e cerca di farla entrare con forza nell'auto.
- Lasciala andare!! - urla Shoji, avventandosi contro l'uomo. Questi l'allontana con un braccio, mentre con l'altro tenta di trattenere una Kaori che continua a divincolarsi.
Il secondo individuo accorre in suo aiuto. Prende Shoji per le spalle e lo getta a terra, poi, quando il pittore si rialza, gli tira un pugno in pieno viso.
Miki e Umibozu, richiamati dalle grida del ragazzo, escono di corsa dal locale.
Gli uomini riescono a far entrare Kaori in macchina.
- Dite a City Hunter che se rivuole la sua donna, dovrà venirsela a prendere!!! - sbraita uno dei due uomini.
Poi sale in auto e parte sgommando.
-Maledizione - mormora Umibozu. Si volta a guardare la moglie, la cui espressione è un misto tra lo spaventato e l'interrogativo.
- Cosa facciamo? - chiede lei.
Il gigante rimane qualche secondo in silenzio.
- Dobbiamo avvisarlo - dice infine
.

Complimenti! Avete risposto giusto alla mia domandina!! Era piuttosto facile...
Un grazie a giova71, Dea Nemesis, jaj984 per le recensioni al capitolo! A kia_85 per aver inserito la storia tra le preferite e a Millenia Angel e kia_85 per averla inserita tra le seguite!!
E, mi scuso, ma non ho ancora ringraziato shawn85 per il bellissimo complimento che mi hai fatto nella recensione al primo capitolo!! Mi fa molto piacere che le mie storie ti piacciano!!!
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento!!!!
Baci8

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Quando gli avevano detto che era stata rapita, aveva sentito gelarsi il sangue nelle vene. L'aveva fatta soffrire, e aveva sofferto a sua volta, allontanandola per proteggerla. Ma era lo stesso in pericolo.
Sfiora la sua fedele Phyton, quasi ad assicurarsi che sia ancora al suo posto.
Ad ogni gradino che sale percepisce l'aumentare della tensione. Passa rasente il muro, cercando di non fare il minimo rumore. Il battito accelerato del suo cuore scandisce i suoi movimenti. La sente, è vicina. Avverte la sua presenza.
Resisti, piccola mia. Sto arrivando, pensa.

- Se pensi che verrà a cercarmi, ti sbagli di grosso! - urla Kaori furibonda.
Cerca inutilmente di slegarsi.
- Pensi che ci caschi, principessina?
Un uomo anziano le solleva il viso con una mano. La guarda negli occhi e sorride malignamente.
- Te lo ripeto... io NON sono la socia di City Hunter!!
O almeno non più, aggiunge mentalmente.
- Cosa credi, che sia stupido?
- No. Ne sono totalmente convinta.
Uno degli uomini che l'avevano sequestrata le si avvicina e la prende per il colletto della camicetta.
- Stai attenta a come parli, brutta...
- Altrimenti cosa mi fai, cattivone?
Il vecchio, che si è presentato come il capo di un'organizzazione criminale, con una mano ferma il suo scagnozzo.
- Hai una bella lingua lunga, signorina - fa con uno sguardo torvo - Sarebbe un vero peccato se fossi costretto a tagliartela, non credi?
Kaori non muove un muscolo. Ma nei suoi occhi adesso c'è spazio per la paura.
Hanno promesso di ucciderla per farla pagare a Ryo che, in passato, era stato la causa del fallimento dell'organizzazione.
- Io credo che non la sfiorerai nemmeno. In caso contrario, credo assaggerai un po' di piombo - dice una voce alle loro spalle.
La sweeper sussulta. Non è possibile, non può essere...
- Saeba. Benvenuto.
- Ci si rivede, Yukinaga.
- Sei venuto a salvare la tua socia? Ma che cavaliere... purtroppo ho idea che non ci riuscirai. Morirete entrambi!
Tutti gli uomini presenti estraggono contemporaneamente la pistola, pronti a far fuoco al segnale del loro capo.
- Un ultimo desiderio?
- Libera Kaori.
Yukinaga rimane un attimo interdetto.
- Come hai detto, scusa?
Ryo sorride.
- Libera Kaori subito, se non vuoi che ti faccia fuori senza troppi giri di parole.
Il criminale scoppia in una risata malvagia. Si volta verso i suoi scagnozzi.
- Uccidetelo! - grida.
Ma prima che un solo proiettile possa partire, Ryo disarma gli uomini con altrettanti colpi.
- E adesso slegala, altrimenti la prossima pallottola la piazzerò in mezzo ai tuoi occhi.
Un Yukinaga decisamente spaventato si affretta a liberare Kaori, la quale corre al fianco di Ryo.
- Bravo. Per questa volta sei salvo.
Poi, rivolgendosi alla ragazza:
- Vieni, ti riporto da Miki.
- Ma... Ryo...
- Andiamo.
I due si incamminano verso l'uscita. Kaori vorrebbe parlare con il suo ex socio, ma questi si limita a guardare avanti a se, senza degnarla di uno sguardo.
Perchè sei venuto, Ryo?, si domanda la ragazza.
Un rumore blocca improvvisamente lo sweeper. Si volta di scatto e vede Yukinaga con una pistola in mano.
- Muori, Saeba!!!
Esplode un colpo.
- Ryo, attento!
L'unica cosa che ricorda con chiarezza è Kaori che lo spinge di lato, frapponendosi tra lui e il proiettile.
La vede cadere in ginocchio, tenendosi il fianco destro con la mano.
Spara al braccio del criminale. Poi accorre in aiuto della ragazza.
- Kaori!!
Nel suo sguardo riesce a leggere tutto il dolore. In un attimo gli sembra che il mondo si sia immobilizzato. Il suo cuore inizia a battere fortissimo, quasi gli volesse uscire dal petto.
Kaori, la sua Kaori, è stata colpita. Al posto suo. Per colpa sua.
Il suo incubo peggiore si sta materializzando davanti ai suoi occhi.
La tiene stretta fra le braccia mentre corre verso la macchina.
- Kaori, resisti! Resta con me, ti scongiuro...
Poggia la ragazza sul sedile, sale al posto di guida. Parte sgommando, guida come un pazzo.
- Ryo...
- Stai tranquilla, Kaori... ti sto portando in ospedale... vedrai che andrà tutto bene...
- Tu stai bene...
Ignora un semaforo rosso, incurante degli insulti da parte degli altri automobilisti.
- Kaori, perchè? - chiede. In quel momento non sa neanche cosa sta dicendo. Vuole solo che lei gli parli, sentire la sua voce.
Finchè parla è viva, si dice per darsi coraggio.
La ragazza tossisce pesantemente.
- Perchè... nonostante tutto... io ancora... ti amo...
Ryo è stupito. Capisce che è ora di dirle tutta la verità, prima che sia troppo tardi.
Lei però lo precede.
- Cosa serve... sopravvivere... se devo vivere... lontano da te?
- Non dire così...
- Ma... è la verità... se morissi... sarebbe... la stessa cosa...
- Kaori, tu devi resistere! Fallo per me, per noi...
- Non c'è... mai stato... un noi...
- Ti prometto che ci sarà, piccola mia! Io... ti amo, Kaori! Sono pronto a passare il resto della mia vita con te. Se tu dovessi morire, non saprei che fare! La vita senza te non avrebbe più senso. Rimani con me, ti prego!
La sente ridere debolmente.
- Possibile che... aspetti sempre... i momenti più critici... per dire... quello che pensi?
Anche lui sorride.
- Già, che testa vuota che sono! Non è vero, Kaori?
Non ottiene risposta. La preoccupazione e il terrore gli salgono alla gola.
- Ka-Kaori?
Si volta a guardarla. La ragazza ha chiuso gli occhi, il suo viso ha assunto un colorito poco rassicurante.
- Kaori, svegliati!! - dice, scuotendola leggermente.
Ma la sweeper non si muove, nè accenna a destarsi.
- Avanti, non scherzare...apri gli occhi, dannazione!! Dai piccola, resta con me... ti supplico!!!
Niente. Sente il suo respiro farsi sempre più flebile. La mano che stringeva il fianco ricade sul sedile.
- No, no... non farmi questo...
Accelera ancora. Sembra quasi che le ruote non tocchino l'asfalto.
La sweeper è immobile. L'unico suono è il battito incontrollato del cuore di Ryo.
- Siamo quasi arrivati, amore mio... resisti...
Sul viso di Kaori si apre un piccolo sorriso.
- Ti amo... - sussurra quasi impercettibilmente. Poi il suo capo crolla definitivamente sulla testiera del sedile.
- Piccola, no... no... KAORIII!!!!!!!!


Finalmente l'ho finito!!! Vi piace? Spero di sì... :)
Per mancanza di tempo, vi ringrazio tutti in generale. Nel prossimo capitolo, che sarà l'ultimo, vi ringrazierò uno per uno!!!
E Nami Akimoto, è un piacere conoscerti!
Baci8 a tutti!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Si tortura le mani, cambiando sedia ogni cinque secondi. Si alza, si appoggia al muro. Le gambe gli tremano ancora, il cuore non ha smesso di battere come impazzito. Chiude gli occhi, ma è costretto a riaprirli subito. Nel buio rivede tutta la scena, e fa troppo male.
Quando erano arrivati in ospedale, i dottori avevano detto che il battito c'era. Debole, ma c'era. E lui aveva rincominciato a sperare. Ma erano passate ore e non si era più visto nessuno.
Miki e Umibozu lo avevano raggiunto poco dopo. La barista lo guarda con le lacrime che riempiono i suoi occhi carichi di odio.
- Sei contento adesso, Ryo?
Non le risponde. Non ne ha la forza.
- Lo sai che se Kaori è qui è solo colpa tua, vero?
- Miki...
Il marito tenta di trattenerla prendendola per le spalle, ma lei si divincola e torna ad attaccare Ryo.
- Se fossi stato sincero con lei, a quest'ora saremmo tutti a casa, sani e salvi. Invece no, dovevi fare il grand'uomo. Dovevi mentire e allontanarla, usando la solita vecchia storia "è più al sicuro lontano da me"! E adesso lei sta lottando tra la vita e la morte.
Ogni parola è una pugnalata al cuore per lo sweeper.
- Beh, se muore almeno non l'avrai più tra i piedi. Non è così che la pensi?
- Adesso basta, Miki.
Il tono perentorio di Umibozu la fa sobbalzare. Si accorge di aver detto una cosa bruttissima, ma che soprattutto non pensa.
- Mi dispiace... - mormora scoppiando in singhiozzi convulsi.
- No, hai ragione... se c'è qualcuno da incolpare, sono io. Dopo tutto quello che le ho fatto e che le ho detto, lei mi ha protetto! E' stata colpita al posto mio! Se dovesse morire, non me lo perdonerei mai. In tutti questi anni non ho fatto altro che mentire a chiunque, persino a me stesso, negando quello che provo nei suoi confronti. E invece volevo gridare al mondo intero quanto l'amassi, quanto fosse speciale per me. Dio, quanto sono stupido... - conclude prendendosi la testa tra le mani.
I due baristi ascoltano in silenzio lo sfogo dell'amico. Poi Miki si siede accanto a lui e gli stringe un braccio.
Inaspettatamente, Ryo l'abbraccia, lasciando cadere due lacrime .
- Ma cosa... - esclama Umibozu stupito. Non ha mai visto piangere Ryo. Mai.
Deve tenerci davvero a quella ragazza, pensa.
- Siete qui per la signorina Makimura? - chiede una voce maschile, cogliendoli di sorpresa.
I tre si voltano seguendo quel suono. Si trovano davanti ad un uomo giovane, alto e biondo.
Annuiscono. Ryo chiude gli occhi, preparandosi al peggio.
- Siamo riusciti ad estrarre il proiettile e a fermare l'emorragia.
- Ma... sta bene? - domanda Miki.
- Finora non ha ripreso conoscenza. E non potremo dire che sia fuori pericolo finchè non si sveglierà.
- Possiamo vederla?
- Sì, ma non tutti insieme. Può entrare solo uno di voi.
Si guardano per qualche istante. Poi il gigante sbotta:
- Allora? Stai aspettando l'invito scritto, Saeba? Muoviti, va da lei!
Ryo sorride, sussurrando un "grazie". In meno di due secondi è davanti alla porta della stanza di Kaori.
Apre la porta delicatamente. Gli si stringe il cuore nel vedere la sua socia stesa in quel letto, immobile. Le si avvicina lentamente.
- Ciao, amore mio. - dice, prendendole dolcemente una mano. - Mi senti? Sono qui, con te. Non ti lascio. Non farò lo stesso errore due volte.
Prende ad accarezzarle una guancia, le bacia gentilmente le palpebre.
- Ma tu, per favore, svegliati. Non lasciarmi solo, sai che non potrei vivere senza di te. Ti ho promesso che ci sarà un noi, e intendo mantenere la parola. Quindi apri gli occhi e torniamo a casa. Insieme. Kaori, tu sei tutta la mia vita. Non ho intenzione di passare un solo secondo lontano da te d'ora in poi. Ti amo, piccola, e ti amerò per sempre.
Sente una stretta alla mano che tiene quella della ragazza.
- Kaori?
Lei apre piano gli occhi e li fissa in quelli neri di Ryo.
- Ciao, amore... - sussurra.
- Kaori, sei sveglia...
Gli sorride, sollevando un braccio e accarezzandogli i capelli. Facendolo, però, sente una fitta al fianco. E si lascia scappare un lamento.
- Stai calma, piccola. Devi riposarti.
- Non voglio riposarmi, voglio parlare con te.
Ryo la guarda stupito. Il suo tono dolce, ma nel contempo deciso, lo impensierisce.
- Dicevi sul serio, quando hai detto di amarmi? Perchè se non eri sincero, puoi tranquillamente andartene...
- Kaori, che stai dicendo? Certo che ero sincero! Ti amo. Da sempre e per sempre.
Si china e poggia le sue labbra su quelle della ragazza. Questa lo ricambia felice.
Quando si stacca da lei, Ryo le sorride amabilmente.
- Sei convinta adesso?
- Mmm, non del tutto... - fa lei, maliziosamente.
Alza leggermente la testa, fino a ritrovare la bocca del suo socio. Il quale non si tira certo indietro.
- Ora, sì. Ti credo. Ma allora perchè mi hai mentito?
Torna serio per un secondo.
- Perchè ero convinto di essere io a metterti in pericolo. Credevo di fare la scelta giusta allontanandoti da me. Invece sei stata presa di mira lo stesso. Questo ha rimesso in discussione tutte le mie scelte.
Rimangono qualche istante a guardarsi negli occhi, in silenzio.
- Ryo, resterai sempre con me?
Lo sweeper sorride di nuovo, uno di quei sorrisi che lascia Kaori senza parole.
Le posa un lieve bacio sulla fronte.
- E dove altro potrei andare? *



*: lo ammetto, ho rivisto Twilight recentemente. Non sono una grande fan del film, ma questa frase mi sembrava giusta per quel momento e quindi l'ho presa in prestito... :)
Allora, anche questa storia è finita! E' venuta un po' lunga, questa volta. Spero che vi sia piaciuta e che il finale non abbia deluso le vostre aspettative!!!
Adesso i ringraziamenti...
Per le recensioni:
- giova71
- Dea Nemesis
- kia_85
- shawn85
- jaj984
- Isy_264
- peppolina
- Nami Akimoto
Per le seguite:
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- kia_85
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Tra le preferite:
- giova71
- kia_85
- krikka86
- nightfox
- shawn85
Se ho dimenticato qualcuno, chiedo scusa....
Alla prossima!!
Baci8

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