MediEvil 2½

di Xecestel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Livello 1: La cripta di Sir Daniel ***
Capitolo 3: *** Livello Extra: Il Salone degli Eroi ***
Capitolo 4: *** Livello 2: Il cimitero ***
Capitolo 5: *** Livello 3: Kakashi Hatake ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Ecco la mia seconda Fan Fic. Siate clementi con i commenti, ok? XD Bene, ne approfitto per ringraziare tutti quelli che mi hanno commentato la mia precedente Fan Fiction e quelli che l’hanno aggiunta tra i preferiti. Grazie!^^

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LE LEGGENDE

 

Gallowmere 1385:

Tanto tempo fa viveva, nel regno di Gallowmere, uno stregone chiamato Zarok.

Uomo arrogante e spietato, Zarok odiava i suoi concittadini per i loro costumi semplici e pacifici. Un giorno creò un esercito di demoni e partì alla conquista del regno.

L’esercito del re comandato da Sir Daniel Fortesque andò a combattere lo stregone.

Nelle leggende ancora si narra di come i demoni, di fronte alla spada di Sir Daniel, cadessero come spighe di grano di fronte alla falce, e di come, sebbene colpito a morte, Sir Daniel uccise Zarok, creando una pace che durò cent’anni… TUTTE FROTTOLE!

La verità è che Sir Daniel, con la scusa di doversi allacciare le scarpe, morì alla prima scarica di frecce, con una freccia nell’occhio. Il tempo e le storie hanno trasformato un vile codardo in un grande eroe. In quest’anno, però, Zarok è tornato e, per errore, l’ha riportato in vita. Sir Daniel ha una seconda chance.

 

Londra 1885, retro del museo:

Sir Daniel Fortesque, eroe di Gallowmere.

La leggenda narra che sebbene ucciso, egli tornò in vita e uccise Zarok nella sua arena. Ma, tornato nella sua cripta la magia del defunto stregone perse il suo effetto e l’eroe morì. Ora il malvagio Palethorn è venuto in possesso di alcune pagine del libro degli incantesimi di Zarok è l’ha portato nuovamente in vita.

Con l’aiuto del professor Hamilton Kift e Kyia, la settima moglie del faraone Ramsete IV, Dan è riuscito a uccidere Palethorn e distruggere il libro poi, con la macchina del tempo di Kift, è tornato nell’arena ove egli combatté Zarok che con un incantesimo si era trasformato in mostro ma, ad aspettarlo, trovò il mostro… con il volto di Palethorn!

 

 

 

 

MEDIEVIL 2½

 

PROLOGO

 

 

Gallowmere 1385:

Il giovane si diresse verso il castello dello stregone e più si avvicinava più sentiva la polvere delle macerie nell’aria.

Raggiunti i resti della Tana di Zarok il giovane trovò lo stregone schiacciato da un masso e i resti dell’armatura che costituiva il corpo del mostro sparsi per terra. Ne ricompose qualche pezzo ma poi ci ripensò.

-Povero padre mio…- mormorò il ragazzo -chi ha potuto farti questo?- ora stava urlando -Chi ha potuto ucciderlo proprio la sera del nostro incontro?-

-Calmati, giovane figlio di Zarok. Non disperare per la morte del tuo vile padre!-

Il ragazzo si girò e vide una specie di zombi alle sue spalle.

Lo zombi continuò: -Lui, tempo addietro, mi riportò in vita e mi proclamò suo assistente

non-morto. Sir Daniel Fortesque l’ha ucciso e l’unico rimpianto che ho è che non ci saranno più i suoi reality show alla TV…-

Il ragazzo ci rifletté su, poi disse di rimando: -Ma la TV non l’hanno ancora inventata!-

-Appunto.- rispose l’uomo, poi riprese il discorso di prima: -Tuo padre era un uomo coraggioso, un ottimo re per Gallowmere, dopo il potente Re Pellegrino, ma aveva il difetto di essere malvagio…-

Il ragazzo abbassò lo sguardo riflettendo su una possibile risposta, poi disse: -Bhe, se non fosse per lui ora saresti senza lavoro! Troviamo il suo libro e riportiamolo in vita poi lo faremo diventare un buon re. A proposito, Sir Fortesque… è vivo?-
-No, la magia di Zarok ha perso il suo effetto e quell’uomo ha solo avuto il tempo di accasciarsi nel letto di pietra della sua cripta. Anche i gargouille hanno perso la loro vita.-

Il ragazzo si voltò di scattò e vide il libro di suo padre. Lo prese e lo posò su una roccia, poi prese il tridente magico di Zarok e pronunciò: -ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! TORNATE IN VITA, FIGLI DI NESSUNO!-

A quelle parole Zarok aprì gli occhi si alzò, prese il suo tridente e lo puntò contro suo figlio.

-Come hai osato usare il mio libro per una magia? Morirai per questo!- urlò lo stregone.

Lo zombie impugno subito il suo bastone e urlò: -Non ci provi nemmeno… mio Signore ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! SPARITE, FIGLI DI NESSUNO!-

Puntò lo scettro contro Zarok che, lentamente, si disintegrò.

Il ragazzo guardò la scena sbalordito -Uao…- poi si girò verso il non-morto e disse: -Piacere, Junior. Il mio nome completo sarebbe Orlando Passovich Xavier Zarok Junior IV, ma tu chiamami solo Junior.-

L’uomo si inchinò e disse: -Piacere, Junior, Potente figlio di Zarok, il mio nome è Palethorn.-

-Piacere, Palethorn, Potente mago al servizio di Zarok.- rispose il ragazzo.

-Hai dimenticato “immortale”, ragazzo.- disse risoluto il demone.

Poi disse: -     ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! TRASFORMATEVI, FIGLI DI NESSUNO!-

Pronunciato la formula prese il cappello di Zarok, lo indossò e puntò il bastone sulla parete di fronte, dove si ergeva un grande specchio. Dal bastone uscì un raggio di luce che si rifletté sullo specchio e tornò a lui che mutò la sua forma in quella del mostro Zarok.

Poi, rivolto al ragazzo, disse: -IO NON SONO più IL SERVITORE DELLO STREGONE CHIAMATO ZAROK, PERCHé EGLI è DEFUNTO, BENSI SONO IL PADRONE E SIGNORE DEL PROMETTENTE STREGONE CHIAMATO oRLANDO pASSOVICH xAVIER zAROK JUNIOR IV, perché POSSO ucciderlo semplicemente con un colpo della mia possente coda! Quindi ora vai a dire al regno chi comanda!- poi urlò: -ASCOLTA IL TUO PADRONE! RIPARATI, CASTELLO DI NESSUNO!-

A quelle parole le macerie si rimisero al loro posto e Palethorn si girò di scattò verso Junior per incitarlo a fare il suo lavoro e il ragazzo, spaventato corse via, verso il villaggio di Gallows.

Proprio quando Palethorn iniziò ad assaporare il momento in cui sarebbe diventato il nuovo re di Gallowmere, in mezzo all’arena si aprì un portale temporale e apparve una strana macchina.

Palethorn rabbrividì: soltanto Zarok avrebbe potuto costruire tale diavoleria. Il suo brivido si trasformo quasi in dolore, però, quando si accorse che al suo interno non vi era lo stregone bensì una antica donna egizia in compagnia di… di…

-SIR DANIEL FORTESQUE! NON è POSSIBILE!!-

Riuscì a malapena ad evitare di urlare come una donnetta isterica, conservando così la sua dignità.

L’ egiziana chiese conforto a Daniel alla vista di quel mostro che si avvicinava. Quando Dan si accorse che il mostro stava per sputare fuoco, lanciò un urlo e saltò di lato evitando l’attacco.

Aveva un problema, però, la macchina del tempo era in fiamme. Il grande eroe di Gallowmere lanciò un urlo di disperazione e avrebbe voluto piangere, ma la sua dignità e il fatto di non avere lacrime glielo impedirono.

Quando, però si accorse che la settima moglie di Ramsete IV non era sotto il suo scheletrico braccio protettivo urlò: -Kyia!!- nessuna risposta.

Palethorn sentendo gli strani gemiti strozzati di Sir Daniel s’infuriò e pronunciò l’unica formula diversa dalle altre: -IL MAESTRO DEVE INCONTRARE IL SUO ASSISTENTE! STATE ALLA LARGA, FIGLI DI NESSUNO!-

Daniel si accorse che stava lentamente dissolvendosi, quando, appena prima di scomparire, vide Kyia che faceva la sua stessa fine.

 

Nel frattempo a Gallows…

Attraversata la porta della città, Junior tirò un sospiro di sollievo e rifletté su quanti motivi aveva per tornare alla Tana di suo padre. Nessuno.

Rimase sorpreso, scoprendo che ad accoglierlo c’era un gargouille parlante.

C’era qualcosa di strano in quella città, qualcosa che si percepiva anche nell’aria. Non c’era nessuno. O, almeno, c’era qualche bambina per strada che si divertiva a saltare la corda. Alla vista di Junior, una bimbetta si avvicinò, buttò a terra la corda e prese dalla tasca un’accetta. Junior fuggì e s’infilò nella casa più vicina, chiudendosi la porta alle spalle.

Vide uno sgabello e si sedette, con un sospiro. Cambiò espressione, però, quando si aprì una porta ed entrarono nella stanza una donna e un uomo: la donna aveva un matterello in mano che girava vorticosamente sulla sua testa; l’uomo aveva in mano un martello che portò dietro la testa caricando un colpo.

Junior vide anche un calice semi-trasparente che , quando si vide costretto a uccidere quelle persone,

scomparì del tutto. Il figlio di Zarok capì che il suo tentativo di riportare in vita il padre, aveva generato un cataclisma, simile a quello che aveva creato lo stregone…

 

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Capitolo 2
*** Livello 1: La cripta di Sir Daniel ***


LIVELLO 1: LA CRIPTA DI SIR DANIEL

 

 

Kyia comparve al centro della sala di Daniel Fortesque e venne accolta da due gargouille.

-Cosa succede, bella fanciulla millenaria? Ti vedo affranta.- disse la prima statua.

-Non trovo il mio amico, Sir Daniel Fortesque… ci siamo separati e…- rispose Kyia triste.

-COSA?! Come puoi essere amica di Daniel? Egli, ormai è defunto!- disse il secondo gargouille.

Kyia, a quelle parole, quasi scoppiò in pianto, però, per sua fortuna, girandosi vide Dan con la veste che aveva usato durante la battaglia contro Zarok, e non con la super corazza che indossò contro Palethorn, a Londra. Capì che erano tornati indietro nel tempo fino alla fine della battaglia con Zarok.

Kyia sperò con tutto il cuore che il suo amato Dan fosse ancora vivo. Per terra trovò uno spadino, lo raccolse e uscì dalla cripta.

 

Nel frattempo nella Foresta Incantata…

Daniel comparve in un piccolo pezzo di terra con al centro un calderone e un formicaio. Riconobbe il luogo, mise la mano in tasca e prese un talismano. -Talismano delle streghe!- urlò.

A quelle parole comparve, dietro il calderone una donna e, dal formicaio, uscì uno strano omino.

-Chi ha invocato la Strega buona della foresta?- chiese la donna -Oh siete voi Sir Daniel, Signore delle formiche! Perché mi hai convocato? Vuoi fare qualche altro giro nel formicaio?-

L’omino, che si rivelò essere il re dei Folletti, disse: -Se’ Fotteschiuuu!! Se vuoi facci visita, sarai sempe i benvenuto!-

Dan scosse la testa e disse: -No, ma mi serve il vostro aiuto, c’è un altro stregone in giro! Vuole dominare Gallowmere!-

La strega corrugò la fronte, stupendo Sir Daniel. -Perdonami Dan, ma ho ancora delle difficoltà a tradurre lunghe frasi in “mortese”, la tua lingua!- si rivolse al Folletto -Porgimi il mio dizionario “Mortese-Gallowmerrese/ Gallowmerrese-Mortese!”-

Il re dei Folletti diede il dizionario alla donna, che tradusse la frase e chiese: -Cosa vuoi che faccia Daniel, Signore delle formiche?-

Dan  rispose: -Dì cosa succede ai defunti eroi del Salone degli Eroi! Loro il mortese non lo capiscono!-

-Okay, vado e torno!- disse la Strega buona scomparendo.

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Capitolo 3
*** Livello Extra: Il Salone degli Eroi ***


LIVELLO EXTRA: IL SALONE DEGLI EROI

 

La strega entrò nella piccola anticamera del Salone dove fu accolta da un gargouille. Sempre con il mestolo del calderone in mano, entrò nella grande sala, con una magia fece comparire i Calici delle Anime, necessari per parlare con gli eroi del Salone e aspettò che le statue prendessero vita.

-Chi bulìti, Shtrega buona?- chiese un uomo in dialetto siciliano.

-Salve Bloodmonath, lo spacca crani, e salve anche a voi, eroi di Gallowmere! Sono qui per chiedervi di aiutare Daniel, Signore delle formiche, contro il nuovo, potente, stregone di Gallowmere!-

-Mi rifiuto di aiutare mister Fortiskissimo e u to “Signore delle formiche” nun me fa cetto cambiare idea!- urlò Bloodmonath di rimando.

Con sorpresa della strega, comunque, apparve di fronte a lei una donna. -Piacere di fare la sua conoscenza regina delle Amazzoni.-

-Piacere mio, Strega buona della foresta.-disse l’Amazzone -Io starò vicina al mio Dani finché morte non ci separi!-

-Ma lei è già morta.- disse, la strega. -Anche lui! E qui al Salone degli Eroi, con noi!-

Mostro alla strega la statua ben visibile di Daniel.

“Perché non posso parlare con la sua anima… Eppure ero sicura di aver usato tutti i Calici…” pensò la Strega buona, poi fece una magia per vedere quale Calice mancava e si accorse che quello di Gallows, il Villaggio Addormentato, era svanito.

La strega fece cenno alla donna di uscire dal Salone, rimise al loro posto i Calici e la seguì.

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Capitolo 4
*** Livello 2: Il cimitero ***


LIVELLO 2: IL CIMITERO

 

Kyia uscì dalla cripta e mosse qualche passo incerto nel lugubre cimitero di Gallowmere, illuminato sempre e solo dal flebile chiarore della Luna.

Era così spaventata che, ogni volta che sentiva il fruscio delle foglie dei pochi alberi non spogli che c’erano, deglutiva spaventata. Ad un certo punto del suo cammino vide il terriccio di fronte a lei muoversi e uscirne una bara.

Kyia non riuscì a trattenere un sobbalzo quando vide uscire dalla bara uno zombi che barcollò verso di lei.

Proprio quando stava per raggiungerla, lo zombi perse l’equilibrio e cadde. Kyia, con una mossa fulminea prese lo spadino e lo conficcò nella schiena del mostro, facendone fuoriuscire un misterioso liquido verde. Riuscì a fermare un conato di vomito e proseguì, ancora più spaventata di prima.

Ad un tratto raggiunse un ciclopico portone con un gargouille al suo fianco. Proprio quando Kyia fu sul punto di varcare il portone, il gargouille l’ammonì: -Aspetta, bella pulzella, non ti conviene uscire dal cimitero! Un tempo questo portone separava il mondo dei vivi da quello dei morti, ma ora non si capisce più niente! I vivi sembrano morti che camminano e i morti sono più vivi di loro! Rischi di morire! I due guardiani del cimitero non ti permetteranno di uscire, ti affronteranno! MORIRAI!-

Kyia esitò, ma poi chiese sconcertata: -Vuoi dire che mai nessuno che non sia uno scagnozzo di Zarok, sia mai riuscito ad uscire da qui? Nessuno ha mai vinto i guardiani?-

Il gargouille non rispose, sembrava riflettere a qualche suo lontano ricordo felice e importante. Poi rispose: -Sì, un morto ce l’ha fatta… Ma quello era diverso dagli altri… quel… quel morto… ha ucciso il demonio del mausoleo!-

Kyia ora era curiosa di sapere chi era questo grande eroe visto che il gargouille ne parlava con sguardo sognante. -Chi? Chi è questo eroe? Ne parli come se fosse stato più forte di Daniel!-

Il gargouille corrugò la fronte. -Daniel… chi?…-

Kyia rispose che parlava di Sir Daniel Fortesque e, con sua enorme sorpresa, scoprì che lei e il gargouille parlavano dello stesso guerriero.

-Bene, io sono sua amica e posso farcela! Piacere, signor gargouille, sono Kyia, settima moglie di Ramsete IV!- disse infine Kyia e se ne andò verso la civiltà.

A parte alcuni zombi barcollanti e fiumi da superare saltando, a Kyia risultò infinitamente semplice addentrarsi nella parte più oscura del cimitero, verso il villaggio, tranne quando l’atmosfera cambiò…

Kyia riusciva a percepire l’oscurità nell’aria semplicemente respirando e udiva le forze oscure da ogni parte ma, arrivata di fronte al cancello del cimitero, non sentì più niente. Tirò un sospiro di sollievo: i guardiani del cimitero dovevano essere proprio morti. Tutta a un tratto, però, un ululato riecheggiò nel cimitero e dal nulla apparvero due lupi fantasma che iniziarono a studiare Kyia girandogli intorno.

La ragazza brandì lo spadino per colpirne uno ma l’arma passo attraverso il fantasma. Cercò di fuggire verso l’uscita, ma un guardiano prese consistenza e la morse. Kyia capì il loro punto debole e, ogni volta che i guardiani cercavano di morderla lei evitava l’attacco e gli dava un colpo di spada.

Dopo un po’ di colpi uno dei lupi scomparve lasciando l’altro solo e Kyia decise di approfittarne correndo verso il cancello ma il lupo con uno scattò gli si parò davanti, impedendole di uscire. L’antica ragazza prese lo spadino e colpì il guardiano, sconfiggendolo. Dopodiché si avviò verso Gallows.

 

Nel frattempo nella Foresta Incantata…

Daniel chiacchierava col re dei Folletti mentre aspettava, ansiosamente la Strega buona della Foresta.

Ad un tratto il Folletto chiese: -Se’ Fotteschiuuu!!! Pecché sei così ansioso di pallare colla Strega buona della foresta? L’aiuto degli Eroi pe te è così impottante?-

Dan, sorpreso, chiese: -Sì… Perché, si capisce?-

- Eccome! Hai detto “Strega buona” ed “Eroi” ammeno una votta pe frase! Anche quando non c’entrava niente!-

In quel momento apparvero la Strega buona e la regina delle Amazzoni.

Sir Daniel trasalì spaventato: quell’Amazzone era follemente innamorata di lui e lo perseguitava in continuazione. Come avrebbe reagito se avesse scoperto di Kyia?

Daniel si nascose velocemente dietro il re dei Folletti che lo rimproverò: -Se’ Fotteschiu! Tu i grande eroe di Gallowmere, i temerario signore delle fommiche, ti compotti così di fronte a una donna? Veggognati!-

-Ma tu non sai chi è lei!-

-Ciao, Dani!- salutò la donna.

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Capitolo 5
*** Livello 3: Kakashi Hatake ***


LIVELLO 3: KAKASHI HATAKE

 

Kyia era ormai molto lontana dal cimitero ma i pericoli non erano ancora finiti…

La nuova eroina alla ricerca del suo amato aveva corso per tutta la notte pericoli oltre ogni immaginazione ed era sfinita. D’un tratto vide di fronte a se uno sconfinato campo riempito solo di mostruosi marchingegni, grano e spaventapasseri, fu rassicurata dal non vedere zombi e decise di fermarsi lì per la notte.

Scavalcato il recinto vide un gargouille che gli chiese: -Dove ti stai recando bella pulzella, lo sai che questa è proprietà privata?-

Kyia lo prese per un rimprovero e decise di addormentarsi oltre la recinzione ma il gargouille la fermò: -Aspetta, donzella, scherzavo! Questa non è più proprietà privata da anni, il padrone è morto contro Zarok! Ma fai attenzione, anche se Zarok è morto ci sono ancora i suoi seguaci!-

Kyia era sempre più decisa ad andarsene ma prima disse: -Acc… Ancora zombie…-

Il gargouille rimase sorpreso e disse: -Zombie? No, gli zombie non sono più un problema ora che Sir Daniel gli ha mozzato la testa, visto che non possono né vedere né sentire. Il problema sono gli spaventapasseri, vivono e sono abili combattenti quasi indistruttibili, per non parlare dei folletti, non toccare il grano o ti uccideranno in un secondo! Ah, e attenta alle trappole nascoste nelle diavolerie del granaio!-

Kyia era terrorizzata all’idea di quelle insidie: -Tanto non ci tenevo a venire sono diretta al villaggio, volevo solo riposarmi…-

Il gargouille allora disse: -Allora devi accomodarti per forza, considerato che per arrivare al villaggio l’unica strada è questa.- Kyia deglutì e, sebbene controvoglia, si incamminò.

La prima parte del campo fu facile da attraversare ma Kyia si fermò di fronte a un cartello con su scritto: -ATTENZIONE! PERICOLO DI SPAVENTAPASSERI, FOLLETTI E TRAPPOLE.-

Kyia si fermò a contemplare il sentiero di fronte a sé, spaventata, ma una volta raccolto abbastanza coraggio si avventurò nello sconfinato granaio.

Neanche dopo cento metri fu attaccata e messa in fuga da uno spaventapasseri. Si rifugiò dentro un macchinario e un tappeto mobile la portò verso… degli spuntoni! Kyia iniziò a correre ma non riuscì a spostarsi di un millimetro, si sentiva come un criceto nella ruota. Ad un certo punto gli venne un’altra idea, smise di correre e si accovacciò facendo sì di passare sotto gli spuntoni, in questo modo uscì da quel macchinario ma si ritrovò in una sorta di labirinto, dove, invece di pareti, c’erano campi di grano abitati da folletti.

Si avvicinò all’entrata del labirinto quando degli spaventapasseri la attaccarono, ferendola. La ragazza tentò di difendersi ma i suoi avversari erano troppi, allora provò a fuggire ma all’imbocco del labirinto uscì da sottoterra uno spaventapasseri più grande degli altri, che disse: -Chi osa entrare nella mia proprietà senza permesso?- Kyia cercò di rispondere ma gli altri spaventapasseri gli si avventarono addosso facendola cadere. Lo spaventapasseri continuò: -Io sono il grande Kakashi Hatake il padrone di questo campo! E nessuno può avventurarsi nella mia proprietà, senza il mio permesso e sperare di uscirne vivo! Solo Sir Daniel Fortesque ce l’ha fatta!-

Kyia si liberò dai fantocci che aveva addosso e li distrusse a colpi di spada, poi si diresse verso un forziere sperando che ci fosse qualcosa di utile. Si fermò di fronte ad esso, nel forziere c’era il simbolo del teschio con le ossa, ma mentre pensava se aprirlo o meno Kakashi Hatake si avvicinò a lei e cercò di colpirla. Kyia evitò il colpo e aprì il forziere, liberando così il Signore dei Serpenti. Kakashi, alla vista del serpente gigante cercò di ucciderlo ma i colpi gli passavano attraverso. Dopo un po’ di quel inutile tentativo di difesa di Kakashi il Serpente gli passò attraverso, facendolo cadere a terra morto dopodiché si rivolse a Kyia: -Grazie per avermi liberato, per ringraziarti ti regalo questo talismano, capace di invocarmi! Si chiama Talismano dei Serpenti, per usarlo ti basterà dire il suo nome!-. Poi scomparve.

Kyia, risollevata dalla morte degli spaventapasseri e superato il labirinto, trovò l’uscita dal granaio e si avventurò verso il villaggio.

 

Nel frattempo a Gallows…

Junior camminava a passi lenti tra le stradine un tempo felici del villaggio. Era stato ferito da un’ascia, ma non a morte. La sera prima aveva combattuto, ma non voleva uccidere i villani. Per questo motivo aveva combattuto finché non era riuscito a bloccarli nella cattedrale e ora era al sicuro.

Aspettò di rimettersi in forze per poter iniziare a cercare qualche talismano che lo possa aiutare contro Palethorn.

Il ragazzo si guardò intorno: magari riusciva a trovare qualcosa per medicarsi le ferite. L’unica cosa che riuscì a trovare fu l’acqua del fiume per usarla come disinfettante e si recò al molo.

Mentre si sciacquava sentì dei rumori metallici e corse a nascondersi. Erano due delle guardie russe di Zarok, anzi, di Palethorn che pattugliavano la città alla ricerca di Junior, per riportarlo al castello.

Il giovane mago aspettò un po’, poi decise che non poteva restare nascosto all’infinito, strappò una manica della sua tunica e se la legò sulla ferita a mo’ di benda. Dopodiché uscì dal nascondiglio e si preparò in mano una spada che aveva rubato ad un villano. Appena le due guardie scheletriche lo videro, presero il fucile e si prepararono a far fuoco. Junior era nervoso: forse la ferita avrebbe rallentato i suoi riflessi. I tre si guardarono per un po’, armi alla mano e nervi tesi. Di colpo gli scheletri spararono e Junior urlò: -ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! MORITE, GUARDIE DI NESSUNO!- A quelle parole lo scettro scagliò un raggio di luce che toccò le guardie e le uccise. Junior tirò un sospiro di sollievo e andò a sedersi all’ombra.

 

Nel frattempo nella Foresta Incantata…

Sir Daniel Fortesque, il grande eroe di Gallowmere, in quel momento era alle prese con arcani problemi personali.

-Stammi lontano!!- Daniel cercava inutilmente di sfuggire alla regina delle amazzoni che continuava a seguirlo.

-No che non me ne vado.- disse la donna- La Strega Buona mi ha detto di aiutarti e io ti aiuterò.-

-Umpf!-

-E ora andiamo, Gallows ci aspetta.-

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