L'inizio di una nuova vita

di CathyEarnshaw
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** He's not going to come back to me. ***
Capitolo 2: *** A scar in my heart. ***
Capitolo 3: *** Why did you tell me that you loved me? You just hurted me more ... ***
Capitolo 4: *** Make the right choice. ***



Capitolo 1
*** He's not going to come back to me. ***


[font=Arial]Erano le sei esatte del mattino,la casa era silenziosa,unico suono era il vento che fischiava facendo danzare le foglie.
Stefan dormiva nel suo nuovo letto,col suo nuovo cuscino … nella la sua nuova casa: una casa senza ricordi se non quelli delle prime due settimane trascorse con Elena.
Elena … Elena non dormiva,no.
Era ferma davanti alla finestra,con gli occhi fissi su quelle piante,su quelle foglie,su quei rami …
Quante volte aveva osservato quei rami sperando di vedere degli abiti neri ed un viso beffardo con occhi scuri talmente intensi da poterci cadere dentro.
Damon… le sue parole riecheggiarono nella sua mente.
*** “E’ l’unico modo,non chiedermi di restare Elena,tutto questo è successo per causa mia,solo mia. E’ tempo di rimediare a tutti gli errori che ho commesso nella mia vita e nella mia non-vita.
Salutami Santo Stefano,digli di non pensare mai più a me,non piangete per me: questa è una mia decisione,essendo io quello posseduto sono io quello che deve morire.” E poi,prima che si trasformasse,un unico e a stento percettibile sussurro: “Ti amo,Elena”
*** Lacrime scesero lungo il viso di Elena,si accasciò sulla poltrona,con la testa sullo schienale,premuta contro il braccio.
Aveva urlato il suo nome,ma lui non si era voltato quel giorno … avrebbe dovuto impedirglielo,ma era così stanca,così tanto,tanto stanca a causa del troppo uso che aveva fatto ,in quei giorni,del suo potere.
Prese il cellulare,non c’era bisogno della rubrica: il numero di Meredith lo conosceva a memoria.
Primo squillo,secondo squillo,terz…
“Pronto…” una voce assonnata rispose
“…Meredith…”
“Elena,perché mi chiami così presto,che succede?!” Ecco,l’aveva spaventata…
“Nulla,nulla,tranquilla…avevo solo bisogno di parlare,scusami … Stefan dorme e non voglio svegliarlo,ieri è stato tutto il giorno fuori…” che stupida che era.
“uhm-uhm”
“Meredith…” Elena singhiozzava ora.
“Tesoro,dimmi su,c’è qualche problema?” chiese Meredith,sembrava essersi improvvisamente svegliata.
“Si… non ce la faccio” Non aveva problemi a parlarne con Meredith di solito,non ne parlava mai con Bonnie perché le procurava lo stesso dolore che stava procurando in quel momento a lei,per non parlare di Stefan…
“io…io…è colpa mia Meredith,solo colpa mia”
“Elena,è stata una sua scelta! Damon ha deciso di morire per lasciarci tutti in vita! Per la vita di tutti noi!”
“Lo so,ma…”
“Damon ti ha concesso di vivere la tua vita con Stefan,lui stesso ti ha detto di andare avanti,che tutti noi dovevamo andare avanti. “
“Ma Stefan…non posso più guardarlo in faccia”
“Stefan ti ama”
“…”
“Elena?” “E se io … non … lo … amassi? “
“Sei solo triste e tremendamente confusa,tesoro … solo questo,non fare sciocchezze.
Ci vediamo … oggi alle dieci a casa mia,così ne parliamo da vicino,okay?”
“okay …” Elena attaccò e improvvisamente i singhiozzi cessarono e scoppiò a piangere.

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Capitolo 2
*** A scar in my heart. ***


Stefan si svegliò alle nove e un quarto,trovò Elena sulla poltrona.
Dormiva.
Le accarezzò lentamente e dolcemente il viso
“Amore” la chiamò,sembrava dormisse profondamente …
Le baciò le labbra rosee socchiuse, con enorme delicatezza.
Elena aprì gli occhi,Stefan la guardò con i suoi bellissimi occhi verdi che così spesso erano colmi di infinita tristezza,ma in quel momento desideravano solo una cosa: Elena.
“Buongiorno” le sussurrò avvicinandosi al suo orecchio.
“Ciao …” rispose Elena ancora molto stanca.
“Ciao?” Stefan rise sommessamente
“Scusami,amore … devo andare da Meredith e credo di essere già in mega ritardo”
“E Meredith ha la priorità su di me?”
“In questo momento? Si” disse Elena facendo segno a Stefan di scostarsi per farla alzare.
“Grazie tante! Uno prova a creare un’ atmosfera e poi…” le rispose lasciandola passare
“…e poi la migliore amica della sua ragazza sbuca fuori all’improvviso … scusa Stefan,ma mi deve dire una cosa molto importante” concluse Elena alzandosi.
“Vieni con me? Ci sarà Alaric lì”
Stefan rise
“Ho scelta?”
“uhm…no” Elena gli sorrise dandogli un veloce bacio.
La ragazza si recò velocemente in bagno,chiuse la porta a chiave e guardò il suo riflesso … aveva veramente un brutto aspetto.
C’erano occhiaie sul suo viso,non tanto profonde,ma comunque erano lì … aveva bisogno di un bel bagno ma non c’era tempo,così si lavò la faccia e si truccò.
Stefan aveva appena finito di fare il letto,conosceva bene Elena e sapeva che c’era qualcosa che non andava in lei,ma decise di non pensarci: Quel giorno sarebbe stato un bel giorno.
*** I due uscirono di casa dirigendosi verso la Ferrari nera di…
*Oh,no* pensò Elena *perché questa macchina,perché?*
“Amore,perché non prendiamo la mia? Oggi ho voglia di guidare e poi è da molto che non la prendiamo” disse Elena con forse troppa forza.
“Se ti fa piacere” le rispose Stefan con un amplio sorriso.
“Si,grazie”
Si faceva alla svelta ad arrivare a casa di Meredith se si utilizzava la macchina,così in soli dieci minuti furono d’avanti al portone del bellissimo palazzo di tufo.
Lì aprì Alaric che fu felicissimo di vedere che Elena era venuta con Stefan,invitò la coppia ad entrare.
Si sedettero tutti e tre in soggiorno a parlare del più e del meno,dopo poco arrivò Meredith nel suo impeccabile completo jeans e maglietta.
“Ragazzi,mi dispiace ma il soggiorno è di proprietà mia e di Elena” disse con tono tra il serio e il giocoso. “Si,lo so che tendi a marcare il territorio,Meredith” le rispose Alaric.
Stefan si alzò per salutare la sua vecchia amica.
“Ci spostiamo subito,vero Al?”
“Vedi che Stefan capisce sempre tutto,perché non sei anche tu così?” chiese Meredith ad Alaric in tono provocatorio.
“Perché non te lo sposi?”
“Lo farei se non fosse già occupato”
Gli fece la linguaccia e si accomodò sul divano di fronte ad Elena.
“ E ora sciò!” I due ragazzi risero e uscirono dal soggiorno,ma si poteva ancora sentire Alaric lamentarsi.
“Come procede con Al?” chiese Elena una volta rimasta da sola con l’amica.
“Tutto bene,ma non siamo qui per parlare di me,di Al o di chiunque altro … siamo qui per parlare di te”
Disse Meredith guardando l’amica in quelle due pozze d’acqua che erano i suoi occhi.
“ Mi hai fatto preoccupare ieri, Ele”
“scusami è che … avevo bisogno di…”
“…parlare,lo so, me l’hai detto.
Io mi riferisco a quando mi hai detto di non amare Stefan”
“Ah…”
“Ah??”
“Cioè … non lo so,hai ragione tu … sono confusa,non so cosa dirgli … stamattina per poco non lo scaraventavo per aria quando mi ha baciata”
“Oh mio Dio”
“Meredith … è una cosa terribile,non dormo più la notte e già è tanto se mangio”
“Elena,non metto in dubbio che tu provi qualcosa per Damon,ti dico solo che non è un amore sano … mi dispiace ripeterlo ma lui ora non c’è più”
“Credi che non lo sappia già abbastanza bene? Secondo te perché ogni notte mi dispero?”
“Elena,volevo solo … scusami”
“Devo parlare con Stefan”
“E cosa hai intenzione di dirgli? Lo farai solo rattristare di nuovo,ora che sembra aver finalmente –superato- la cosa”
“Ma io non ce la faccio,non posso baciarlo se ho in mente un altro!”
“Elena fidati di me,è meglio che lo fai,ricomincerai ad amare Stefan…è la cosa migliore anche per la tua salute” “No,la mia salute psicologica starà uno schifo”
“Tesoro,sei forte e lo sai,supererai tutto questo,ma non puoi fossilizzarti su Damon. Lui non lo vorrebbe. Ci sarà sempre una cicatrice nel tuo cuore,ma va bene così … Stefan ti renderà felice,lo so”
*Non è vero … essendo SUO fratello vedrò per sempre i tratti di Damon nel viso di Stefan* pensò Elena e affondò il viso tra le mani.

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Capitolo 3
*** Why did you tell me that you loved me? You just hurted me more ... ***


Meredith esitò,poi si avvicinò all’amica.
“Elena” la ragazza si aggrappò alla maglietta di Meredith affondandone il viso dentro.
L’amica di risposta cercava di tranquillizzarla e placare i suoi singhiozzi con tenere carezze sulla testa.
“Tesoro,se arriva Stefan? Che gli diciamo?” Elena scoppiò in una serie di singhiozzi.
Stefan ed Alaric entrarono nella stanza.
“Amore,che succede?” chiese Stefan precipitandosi vicino ad Elena.
“Niente è che … le ho raccontato di…” Meredith non riusciva a trovare le parole per spiegare quella situazione inventandosi una bugia degna di essere chiamata tale.
“di?” chiese il ragazzo preoccupato.
“Nulla,nulla,sto bene,sto bene,Stefan” Elena si rialzò con il viso gonfio di lacrime.
“Tieni” disse Alaric porgendole un fazzoletto di seta.
“Io…grazie”
“Amore,torniamo a casa,okay?” Stefan fece per prenderle la mano.
“Meredith” la ragazza bionda chiamò l’amica.
Meredith la guardò dolcemente “Vai,Ele,tranquilla”
“Okay…andiamo” Elena lanciò l’ultima occhiata disperata all’amica.
Scesero le scale del palazzo senza parlare.
Una volta dentro la macchina, fu Stefan a spezzare quel silenzio:
“Allora,dimmi cosa succede” la macchina partì con uno sbuffo del motore.
“Ci sono state delle complicazioni…”
“Di che genere?”
“Non voglio parlarne ora”
“Di che genere?” chiese Stefan ad alta voce.
“Ti prego,non ne voglio parlare!”
“Oh,scusami Elena,è solo che non capisco … ti amo,lo sai”
“Uhm” Elena a stento sentì quella frase che la colpì al cuore come un pugnale.
Non parlarono più,arrivarono a casa senza che nessuno dei due aprisse bocca.
Elena si chiuse nella camera da letto,senza nemmeno cambiarsi e si buttò sul letto.
Si addormentò.
Sognò grandi boschi,estese pianure e un albero di limoni … si,la storia di Katherine,raccontatale da Stefan tre anni prima, doveva averla colpita tanto.
Ma,invece di trovarvi Katherine,vi trovò Damon,indolentemente appoggiato,come suo solito,contro il tronco dell’albero.
“Ciao,angelo.” Quella voce … da quanto non la sentiva.
Elena provava all’incirca la stessa sensazione provata da Romeo sotto al balcone di Giulietta,voleva gridargli * Parla ancora,angelo di luce * forse nel suo caso sarebbe stato meglio dire –demone delle tenebre-
“Ti hanno portato via la lingua? Wow devono essere successe cose terribili da quando me ne sono andato,non voglio immaginare la scena” sorrise … quel sorriso … quel magnifico sorriso,Damon era di una bellezza mozzafiato.
Elena non riusciva davvero a parlare.
Si avvicinò cautamente all’albero,tenne le distanze da quella bellissima figura d’avanti a sé.
Era consapevole di stare sognando.
“Piccola,da quando hai paura di me? Mi sento offeso” Damon si avvicinò alla ragazza,tanto da sfiorarla quasi.
Elena sentiva il respiro di Damon sul viso … era un sogno,lo sapeva … eppure era così dannatamente reale.
Allungò una mano e sfiorò il viso,percorse con le dita i lineamenti di quell’uomo,non riuscendo a credere di starlo veramente facendo.
“Ehi,ehi non mi sgualcire troppo,eh” disse Damon baciandole il palmo della mano.
La ragazza assaporò quelle parole come se ne andasse della sua vita.
Si guardarono negli occhi per un infinito istante.
“Elena” non la chiamava quasi mai per nome.
“non va mica bene così”
la ragazza lo guardò torva.
“Tu dovresti sognare il tuo unico, grande, amore: Stefan,il mio fratellino” sorrise Damon malinconico;era un sorriso più adulto del solito.
“So quello che sta succedendo.” Disse Damon.
“Bonnie,quella streghetta, è forte,mi ha detto tutto … “
*E come faceva Bonnie a sapere?*quello di Elena era un pensiero,ma Damon lo percepì ugualmente.
“Meredith”
*Meredith gliel’ha detto*
“Io lo dicevo che quella era una tizia inaffidabile”
Elena non lo rimproverò per quell’affermazione,in quel momento non le importava nulla.
“Angelo,tu non devi mica preoccuparti o pensare così tanto a me. Cacchio,voglio dire … non lo facevi quando c’ero,perché dovresti farlo ora? o quando uno muore ottiene punteggi bonus?”
*Damon … sono stata una stupida, ma non c’è bisogno di ferirmi,ho capito*
“Piccola,io non voglio ferirti … sto solo dicendo la pura verità,mi dispiace se fa male”
*Damon … pianatala,non è stato già abbastanza per me,vederti conficcare un paletto nel cuore con le tue stesse mani?*
“ E’ passato ,Elena, devi andare avanti”
*Non quando ho capito quello che provo per te*
“ Mi spiace,angelo … ma probbabilmente le cose sarebbero rimaste le stesse anche se l’avessi capito prima”
*No,non è vero*
“ Si,credimi … questo era il mio destino”
*Damon…*
Il ragazzo allungò le mani sui fianchi di Elena.
*ti rendi conto? anche se mi stai dicendo queste cose che mi fanno così tanto male,sono felice perché sono dette da te … ho bisogno di te,Damon … non di Stefan,Meredith o Bonnie,ma di te*
“Preferisco farmi odiare da te,piuttosto che farti soffrire ogni giorno della tua vita a causa della mia assenza”
*Non riuscirai mai a farti odiare … non da me,non ora*
“Tutto questo ti farà male dopo,angelo … svegliati subito”
“No,questo è il mio sogno” Elena riuscì finalmente a dire quelle parole ad alta voce.
Gettò le braccia intorno al collo di Damon,lo guardò con fare possessivo,e lo baciò delicata mente temendo che lui sparisse da un momento all’altro.
“Piccola,questa sarà l’ultima volta che mi vedrai … o sarò per te impossibile da dimenticare”
*lascia ,allora, che questo momento duri ancora qualche minuto*
“Ti farà male,molto male” sussurrò Damon sulle sue labbra.
*Sopravviverò*
Si baciarono un’altra volta…
Elena sapeva che non avrebbe mai più dimenticato quella sensazione.
Anche se era stato un sogno,solo un sogno … sarebbe stato il più bel ricordo della sua vita.

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Capitolo 4
*** Make the right choice. ***


“Elena,Elena” Stefan chiamò la bellissima donna distesa supina sul letto matrimoniale.
Elena aprì gli occhi.
“Amore,finalmente. Mi stavo preoccupando”
“Uhm … perché?” chiese Elena sedendosi.
“Non riuscivo a svegliarti”
“Ah … scusa,non volevo spaventarti.”
“Amore,parliamo” disse Stefan sedendosi anche lui sul grande letto.
“di quello che è successo a casa di Meredith?” chiese Elena con la voce che le tremava.
“Di tutto”
Elena si sentì il cuore in gola.
“Inizio io a parlare se vuoi” disse Stefan guardando negli occhi la ragazza.
Quelle parole non erano state dette per provocarla,ma Elena si portò le gambe al petto abbracciandole come se volesse proteggersi.
“Okay …”
“Amore mio,non devi avere paura … ti ho mai detto qualcosa di terribile?”
Elena scosse la testa.
“Bene. Non c’è bisogno che tu mi dica nulla in realtà.Credodi aver già capito un sacco di cose.” Disse Stefan guardandola in modo talmente dolce da far pentire Elena di aver temuto una sfuriata da parte sua.
“Cos’hai capito?” chiese la ragazza ricambiando lo sguardo.
“Manca anche a me,Ele” disse Stefan avvicinandosi.
Quegli occhi verdi divennero improvvisamente il mondo di Elena.
Le parole di Meredith le riecheggiarono nella mente,seguite da quelle di Damon.
*“Elena fidati di me,è meglio che lo fai,ricomincerai ad amare Stefan…è la cosa migliore anche per la tua salute* *Tu dovresti sognare il tuo unico, grande, amore: Stefan,il mio fratellino*
“Ho bisogno di sapere solo una cosa…” Disse Stefan interrompendo i pensieri di Elena.
“Lo ami … ancora?”
Elena spalancò gli occhi,non se lo aspettava.
Stefan aveva davvero capito … la conosceva veramente bene. “Io … Stefan … mi dispiace” e per una volta ancora nascose il viso tra le mani.
“E’ così allora” disse Stefan chiudendo gli occhi.
“ma, Stefan io ti ho amato, ora però ho dei dubbi su quello che provo … non capisco più nulla”
“Ehi,Ehi. Elena,guardami” disse prendendole il volto tra le mani.
“Sono qui,non c’è bisogno di alcuna spiegazione. Non ho intenzione di andare via,e sono certo che quello che hai provato per me fosse amore.
L’ho sentito in tutti questi tre anni passati accanto a te. Ho sempre saputo della tua attrazione per mio fratello; non me l’hai mai nascosta.
Anche se non pensavo l’amassi.”
Una lacrima scivolò dal viso di Elena e cadde sulla mano di Stefan,rigida sulla spalla della giovane.
“Dillo,dillo che sono una stronza Stefan! Tutta questa tua premura nei miei confronti è insopportabile,come fai ad essere così?!?”
“Semplicemente ti amo,ti amo tanto che desidero solo che tu sia felice … vederti in queste condizioni mi spaventa e mi destabilizza. E non sei quello che hai detto di essere.”
“Si,invece!” disse Elena gettandosi tra le braccia di Stefan.
Pianse in quella posizione, con la testa sulla spalla di Stefan e lui che le accarezzava dolcemente il viso, per più di dieci minuti.
Nessuno parlò,quel silenzio era tutto il conforto di cui Elena aveva bisogno.
Un silenzio pieno d’amore,tristezza,affetto e … sicurezza,Stefan le stava dando sicurezza.
Elena capì in quel momento che lui le sarebbe stato per sempre vicino; poteva contare su Stefan.
Si chiese come avesse potuto dubitare della sua comprensione … non per nulla Damon lo aveva sempre chiamato: Santo Stefano.
Damon …
Elena si scostò velocemente da Stefan. “ Scusami” sussurrò Elena.
“Va tutto bene?”
“Devo … devo uscire,mi serve di andare a prendere una boccata d’aria”
“Ti accompagno”
“No!” Elena lo urlò alzandosi dal letto,poi si ricompose vedendo lo sguardo preoccupato di Stefan.
“ Cioè … no,grazie … devo mettere ordine nella mia testa. Vado da Bonnie.”
“Okay …”
La bionda guardò l’ora: le 12.07
Sarebbe andata a cena con le sue amiche,non importava se loro avessero un altro programma.
Elena era così,comandava e decideva per tutti … ma dopotutto,quella volta aveva veramente bisogno del supporto delle due amiche.
“Non torno per pranzo”
“Va bene,non fare tardi”
Elena si chiuse la porta di casa alle spalle,lasciando Stefan, da solo,ancora seduto sul letto.

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