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Shikamaru fulminò con lo sguardo,
stizzito, il telefono di camera sua, che squillava imperterrito.
- Maaa! Il telefono! - provò a
chiamare, ma non ottenne risposta.
Driin!
Mendokouse, possibile
che non c'era mai nessuno nei paraggi, quando serviva?
Driin!
- Okey, okey...
Ma chi... - sollevò la cornetta, svogliatamente, e una voce acuta l'accolse.
- Oh, Sakura-chan! Finalmente!
Ma dov'eri finita? Scusa, dev'essere caduta la
linea... -
...Ino?
Perchè diamine chiamava casa sua?
No, aspetta, aveva detto 'Sakura', quindi doveva essersi
sbagliata a ricomporre il numero.
Tzè! Tipico delle donne...
Dannate seccature.
- ...Come ti dicevo, quindi, ho assolutamente bisogno del
tuo consiglio! E' una faccenda delicata... -
Shikamaru sbuffò, seccato.
Non aveva affatto voglia di sorbirsi una noiosissima
conversazione tra ragazze.
Pensò, un po' perfidamente, di riattaccare, senza degnarsi di spiegarle in alcun modo la situazione.
Ma forse avrebbe provato a richiamare, tornando a disturbarlo,
quindi tanto valeva dirle le cose come stavano.
E stava quasi per farlo, quando lei parlò, nuovamente.
- ...Ma mi trovo in una situazione diperata!
Come posso fare perchèShikamaru
si accorga di me? -
Alle 15:03 di un pomeriggio d'ottobre, ShikamaruNara smise
ufficialmente di respirare.
- ...Insomma, le ho provate tutte perchè
mi notasse! Porto la coda come lui, addirittura vesto in maniera simile! Ma lui
niente!
Cos'altro devo fare? Ci manca solo che cominci a dire
anch'io 'Mendokouse'... -
Shikamaru ascoltò, in apnea,
la voce Ino che continuava, imperterrita, un
piacevole sottofondo disturbato solo dal ronzio che sentiva nelle orecchie,
dovuto alla pressione sanguigna.
Ino... era interessata... a lui?
Ma da quando? E che accidenti c'entravano i vestiti, poi?
Lui non era il tipo che faceva caso a queste cose,
dannazione!
- Secondo Choji, lui non ne ha
la più pallida idea. Ma ti sembra? Insomma, si sa che i ragazzi non sono
proprio svegli, ma dovrebbe pur essersi reso conto di qualcosa, no?
O pensi... che magari sia un modo cortese per rifiutarmi,
senza danneggiare la nostra amicizia? Però, non si è mai espresso chiaramente
in questo senso... -
Certo, perchè non ne avevo la
più pallida idea, Baka-Ino!!!
Shikamaru poggiò stancamente una
mano sul volto, rassegnato.
Ma perchè le ragazze dovevano
'parlare' per segni?
Cos'era, lui, un indovino?
E se beccava quell'impiccione di Cho...
Chissà cosa accidenti le era andato a dire!
- Dammi un consiglio, Sakura-chan!
Dovrei provare ad affrontare la situazione in una maniera più decisa, una volta
per tutte?
...Uhm, potrei fare qualcosa che lo sorprenda, e poi
vedere come reagisce, che ne dici?Anoo, che so... Baciarlo, ad esempio? -
Smirk
- Direi che è un'ottima idea, Ino-hime...
-
Il silenzio gravò come piombo, dall'altro lato della
cornetta.
Poi, l'urlo che fece Ino si udì
fino ai confini di Konoha.
- KIYAAAAAAAAH!!! -
Chiunque altro si fosse trovato al posto di Shikamaru, sarebbe diventato sordo all'istante.
Ma il suo udito, in sedici lunghi anni, aveva affrontato ben
di peggio.
- Oh, Sakura-chan! Ma sai che
lo imiti davvero bene? -
STUMP!
Shikamarucadde rumorosamente
dal letto su cui si trovava, la cornetta che quasi gli sfuggì di mano -Cos...? -
- Oh, dai! Imitalo ancora, ti prego! Sembravi proprio lui!
Ma come fai? Hai usato la tecnica della trasformazione, o qualcosa del
genere? -
- Ehm, no, veramente... -
- No, aspetta, ho un'idea! Perchè
non mi dici qualcosa di romantico con la sua voce, tipo 'Voglio che tu sia
soltanto mia' o... 'Sei l'unica per me', oppure... -
Ma che razza di idee le venivano in mente? Pensò Shikamaru, lievemente agitato.
- Ino, ti sto dic-
- Oooh! CisonoCisonoCisono!
Prova a dirmi: 'Ino, vuoi sposarmi'?
-
Il volto di Shikamaru divenne,
all'istante, rosso fino alla radice dei capelli.
- C-COOSA? Ma te lo scordi!! - urlò, la voce più acuta per
via dell'imbarazzo.
- Andiamo, Sakura-chan! Ti
prego! -
- Mendokouse, Ino... -
- KIYAAAAAAAAAAAAAAAH! -
Questa volta, l'urlo di Ino giunse
fino a Suna.
- Oh, Sakura-chan! Questa era così
da lui! Sei davvero la mia migliore amica! -
Si udì la voce della madre di Ino
lamentarsi in sottofondo.
- Dannazione, devo proprio chiudere, altrimenti mia madre
rompe. Tanto, dovevamo vederci alle 4 in caffetteria, no?
Tu intanto pensa ad una soluzione al mio problema,
intesi? Mi serve ogni consiglio possibile! A tra poco!-
Click!
Tututututu...
Shikamaru osservò, sconvolto, la
cornetta che ancora reggeva in mano.
Solo un istante.
Poi, un lento sorriso si fece strada sul suo volto, mentre
gli occhi brillavano, maliziosi.
Diede una rapida occhiata all'orologio, e uscì velocemente
dalla stanza.
Incrociò sulla porta il padre che stava rientrando e gli
rivolse uno sguardo curioso, stupito nel vedere suo figlio così insolitamente attivo.
- Shikamaru, stai per caso uscendo
per una missione? -
Il ragazzo si voltò verso il padre, uno stupido sorriso
felice ancora sul volto.
- Non proprio, pà... Ma... c'è un
appuntamento che non posso assolutamente perdere. A dopo! -
E uscì di corsa, senza preoccuparsi di chiudere la porta.
Shikaku si appoggiò contro lo
stipite, mentre seguiva con gli occhi suo figlio.
Sospirò brevemente, sorridendo a sua volta, prima di
rientrare in casa.
Conosceva molto bene quello sguardo.
Fin
“Perdono, Ino! XD Ti voglio
bene con tutto il mio cuore, ma sai com'è... Esigenze di copione!!”
P.S.: Choji SA... E ora, anche Shikamaru SA! ^_^
P.P.S: So che nel mondo
di Naruto non compaiono i telefoni, ma... Chiudete un
occhio, please! ;-)
Due
componenti del Team 10 erano seduti al tavolo, in attesa della loro
compagna di squadra.
Shikamaru
sorseggiava il suo immancabile frappè al cioccolato; Choji
sfogliava una rivista, mentre aspettava che la sua solita
abbondante ordinazione
arrivasse.
-
Ehi, Shika... - esordì ad un tratto - ...tu sei vergine,
vero? -
-
Sei... nato il 22 settembre, no? Ino, invece... ma dai! E'
bilancia... -
-
Stai... parlando dei segni zodiacali?! -
-
A-Ah! Ooh, oggi sembra un'ottima giornata per voi due. Avete entrambi
tre cuoriin amore e
tre stelline in
fortuna! Vuoi sentire il tuo pronostico? -
-
Mendokouse, Cho! Sono
tutte sciocchezze! Mi meraviglio che tu ci creda... -
-
Bhè, ma... a volte ci azzeccano, sai? Ascolta: 'una lunga
attesa verrà finalmente ricompensata'. Cosa significa, secondo
te? -
-
Assolutamente niente! - rispose perentorio Shikamaru - Vedi, fanno
apposta! Dicono qualcosa di vago, che può adattarsi a
qualunque circostanza, e poi i creduloni ci ricamano sopra, trovando
dei significati, delle risposte... quando in realtà non ce ne
sono. -
-
Uhm... Io invece, lo trovo interessante. Com'è che tu sei così
scettico? -
-
Innanzitutto, è contro ogni logica: i segni sono solo dodici,
quindi come può un solo pronostico adattarsi a un
dodicesimo della popolazione mondiale? Vuoi farmi credere che circa
mezzo miliardo di persone passeranno la giornata nel medesimo modo?
Guarda, non va presa in considerazione neanche come probabilità!
E poi, non sono affatto affidabili: basta infatti che tu prenda
giornali diversi, e avrai pronostici differenti, e in alcuni casi
addirittura contraddittori, tra di loro! -
-
Forse hai ragione, eppure a me diverte provare ad indovinare a cosa
si possono riferire... Ascolta quello di Ino, ad esempio: 'un evento
inatteso provocherà un cambiamento positivo in un rapporto da
tempo stantio'. Ecco, secondo me riguarda... - insistè Choji.
-
Non hai capito, Cho? Non-mi-interessa! - lo interruppe risoluto
Shikamaru, alzandosi bruscamente dal tavolo - Me ne vado. Aspetta tu
quella lì, io
ne ho abbastan-
Non
fece in tempo a finire la frase, che finì per scontrarsi con
qualcuno, facendo cadere entrambi a terra.
-
Ma chi diamine... Ino?! - disse lui sorpreso, rivolto alla
ragazza.
-
Shikamaru, insomma! Che modi sono? - rispose lei, indispettita.
Groan.
Shikamaru
sospirò, rassegnato.
Leilo
investiva, e la colpa era sua.
Tipico, no?
-
Io me ne stavo andando! Sei tu che mi sei venuta addosso! -
-
Questo perchè stai sempre in mezzo ai piedi a poltrire! -
-
Coosa? Se tu fossi arrivata in orario una volta tanto, invece di
farci aspettare mezz'ora come tuo solito, questo non sarebbe
successo! -
Shikamaru
si stava alterando, e il suo tono di voce cominciò a salire,
di conseguenza.
-
Scusa tanto, sai? Una ragazza ha bisogno di più tempo
per prepararsi rispetto ai maschi! E poi, se sai già che tardo
un pochino, chi te lo fa fare di arrivare in orario ogni
volta? - obiettò lei, per nulla intimorita, e sullo stesso
tono di lui.
-
Dico, ma ti sei sentita? Sei impossibile! -
-
Come OSI?! -
Cough!
-
Ragazzi... - intervenne prontamente Choji, prima che il sangue cominciasse
a scorrere.
-
CHE C'E'?! - risposero all'unisono i due.
Gulp!
-
Ecco... - continuò lui, leggermente intimorito - Odio
interrompervi, ma... Non è meglio se vi alzate?
State... Ehm... Dando spettacolo... -
Si
guardarono attorno, realizzando con orrore che erano ancora
sdraiati sul pavimento, l'uno sull'altra, e nessuno dei due aveva
fatto alcun cenno di muoversi da quella posizione.
Blush!
Entrambi
arrossirono violentemente, mentre si rialzavano in maniera goffa,
accompagnati dalle risatine e dalle occhiate divertite dei clienti
del locale.
Si
rimisero a sedere al tavolo cercando di dissimulare il più
possibile, realizzando che la fuga, benchè
rappresentasse un'idea allettante, avrebbe solo peggiorato la
situazione.
Ino
guardò Shikamaru furibonda, cercando di incenerirlo con gli
occhi, imprecando mentalmente perchè le aveva fatto fare
quella pessima figura.
Shikamaru
rispose alla stessa maniera, dandosi inoltre dell'imbecille per
non essersi reso subito conto dell'imbarazzante situazione in cui si
erano trovati, diventando così lo zimbello del locale.
E
perchè, preso dalla foga della discussione, non aveva neanche
potuto realizzare l'irripetibile occasione che gli si era
presentata... se non ora che era già sfumata, purtroppo.
E
perchè Choji, essendo l'idiota amico impiccione che
era, non aiutava neppure, ridendosela invece sotto i baffi.
Shikamaru
ripensò brevemente alla loro conversazione di prima, e serrò
la mascella, seccato.
Non-una-parola, Cho!Lo minacciò con lo sguardo.
Choji
non rispose, accontentando l'amico; ma gli occhi piccoli si strinsero
ancor più, accompagnando il sorriso serafico che si andava
invece allargando sul suo volto.
Lo diceva lui che
alle volte le previsioni ci azzeccavano.
Fin
Ovviamente, la
previsione di Choji era qualcosa del tipo:
'Insisti nel tuo
proposito, e i risultati arriveranno!' XD
Benritrovate!
E' un piacere
riavervi qui, perciò passo subito ai ringraziamenti!
ryanforever: hai
azzeccato in pieno, pensavo esattamente a Shikaku e Yoshino da
giovani infatti, sono lieta che tu l'abbia capito! Come avrai capito,
sarà una raccolta allo stesso modo di 'Cirri'. Un po'
discontinua, forse, ma spero seguirai anche questa come l'altra.
Grazie ancora! :)
kikkyxx14: ormai lo
sai, rappresentare Ino così tontolona è più
forte di me, non posso farne a meno! ^_^ E sì, una volta
tanto, anche Shikamaru SA. Spero che anche questo cap. ti sia
piaciuto, e di non aver deluso le tue aspettative! Grazie di cuore
per essere ancora qua.
Hana Turner: caduta
dalla sedia? Spero non ti sia fatta male! :PMa Ciao! Frizzante come al solito, eh? Mi divertono un sacco i
tuoi commenti, mi immagino mentre ti interrompi nel mezzo della
lettura, magari sotto chock, ahah! Grazie per il commento, alla
prossima su 'Little'. ^_^
Consigli&Commenti
sono ben accetti, come al solito!
La luna piena
avvolgeva, con la sua luce pallida, il villaggio di Konoha.
Una ragazza la guardava
sorridendo, il volto arrossato per il freddo della sera.
Con passo delicato ma
deciso, camminava diretta verso la sua destinazione.
- Per me è
l'ennesima boiata tipicamente femminile... - pronunciò una
voce maschile dietro di lei, dall'impronta perennemente seccata.
- Andiamo, Shika... Non
essere scortese con Ino! - rispose calmo l'amico, bonariamente.
Ino strinse i denti,
mentre cercava di ignorare il sottofondo che proveniva dai suoi
compagni di squadra, che la seguivano poco distanti. Come diamine le
era venuto in mente di chiamarli, poi?
- Mendokouse,
si può sapere quanto manca ancora? -
- Ehi, Ino, potremmo
fermarci? Avrei un certo languorino... -
Si voltò,
stizzita, fulminandoli con lo sguardo.
- La volete finire?!
Non è neanche un quarto d'ora che siamo usciti, e che diamine!
Siamo quasi arrivati, perciò fate silenzio! O alla prossima
lamentela, vi disintegro! -
Shikamaru e Choji
deglutirono nervosamente, e decisero che - per il loro bene - non era
affatto il caso di verificare se Ino fosse in grado o meno di attuare
quanto promesso.
La ragazza riprese il
cammino, soddisfatta del silenzio ottenuto; ma affrettò
decisamente il passo non appena vide stagliarsi, in lontananza, la
fontana.
-
Ci siamo!! - trillò, euforica.
“Finalmente!”
Pensarono i due ragazzi
all'unisono, scambiandosi un cenno d'intesa; sapendo che, prima
questa cosa fosse finita, prima avrebbero potuto far ritorno al
calduccio delle loro dimore.
Giunsero
in uno spiazzo deserto, nei pressi di una delle porte di Konoha.
Proprio
in mezzo all'area si trovava l'unico elemento presente, una fontana
circolare, antica quanto il villaggio stesso; una sorta di cupola la
sovrastava, ma il foro centrale permetteva alla luce lunare di
illuminare la superficie dell'acqua, che zampillava lenta.
Choji
si sedette sul muretto che delimitava la piazzetta, mentre estraeva
dallo zaino diversi snack.
Shikamaru
si diresse invece verso Ino che, dopo averli distanziati, aveva già
raggiunto la fontana e stava leggendo le iscrizioni incise sul bordo
della vasca di pietra.
-
“Fontana dell'Amore”?!
- gemette Shikamaru sconvolto, notando anch'egli la scritta -
Mendokouse, Ino! Non
dirmi che ci hai davvero scomodati
per una sciocchezza simile! -
-
Come osi dire che è una sciocchezza? E' una cosa di vitale
importanza, invece! - obiettò lei, punta sul vivo.
-
Dannazione, lo sapevo! Lo sapevo che non dovevo fidarmi... Dovevi per
forza coinvolgere anche me e Cho in questa... cosa? - continuò
lui, esasperato.
Lei
arrossì leggermente, un broncio grazioso sul volto.
-
Anoo... Lo sai... Che non mi piace camminare da sola, al buio... -
Shikamaru
si chiese oggettivamente come questo fosse possibile, dal momento
che, benchè fosse la metà di lui, come kunoichi poteva
allegramente giocare a shangai con
le sue ossa, se mai l'avesse fatta arrabbiare sul serio. Ma pensò
bene che non fosse il caso di ricordarglielo...
-
E... non potevi venirci di giorno? - provò a domandare.
-
Ah-Ah! Non credi che l'avrei fatto, se avessi potuto? - ribattè
lei, sarcastica - Ma... funziona solo di notte! Questa
notte! -
Shikamaru
chiuse gli occhi, contando molto lentamente -
Guarda, non voglio neanche sapere di cosa si tratta. Però vedi
di sbrigarti, ok? Voglio tornarmene a casa al più presto! -
Ino
alzò gli occhi al cielo sbuffando, poi si voltò verso
la vasca, concentrata, ripassando mentalmente le istruzioni fornitele
dalla madre.
“Nella
notte del solstizio d'inverno, quando la luna è alta nel
cielo, recati alla fontana a Nord del villaggio; posiziona le mani
nelle figure descritte dall'iscrizione e, concentrando il chakra
nelle palme, posale sulla superficie dell'acqua. E allora vedrai
riflesso... il volto del tuo vero amore.”
Ino
sorrise spavalda, rabbrividendo in anticipazione.
Dopotutto, aveva
funzionato con sua madre, no?
Shikamaru
la guardò perplesso, mentre eseguiva con le mani una lunga
sequenza di posizioni.
Aveva...
intenzione di usare una tecnica, per caso? Qui?
E
perchè diamine ora aveva cominciato ad emettere del chakra,
poi?!
Ino
prese un lungo respiro e, mentre stava già sfiorando con le
dita la superficie liquida, si fermò improvvisamente a
mezz'aria, boccheggiando.
Non... Non può
essere!
Eppure,
si distingueva ben nitido, nell'acqua scura...
...il
riflesso del volto di Shikamaru.
Cosa?!! Ma... E'
impossibile!!
Arretrò,
sorpresa, andando così a scontrarsi contro un torace
muscoloso.
-
Si può sapere che stai facendo, Ino? - pronunciò la
voce calda di lui, ad un soffio dal suo volto.
Lei
alzò il capo, incrociando così le sue iridi scure, che
la osservavano curiose.
L'espressione
era calma, eppure lei si sentì lo stesso nervosa.
Tu-Tum!
...Shikamaru?
Quando accidenti mi
è venuto così vicino?!
Deglutì
nervosa, trattenendo il respiro; una mano sul cuore, che sembrava
correre impazzito.
Quasi
cominciò a tremare, quando... si accorse di qualcosa.
Aspetta un attimo...
'Vicino'?
Allora...
Tornò
ad osservare la fontana, e vide l'immagine di entrambi
che ora vi si specchiava.
Come pensavo, era un
semplice riflesso... sospirò,
sollevata.
Poi
realizzò, sconvolta... che erano ancora vicini.
Diventando
così, all'istante, color porpora.
- Kiyaaah!
-
-
Geez, Ino! Il mio udito! - Shikamaru si allontanò bruscamente,
coprendosi le orecchie.
-
B-Bhè, te la sei cercata! Non dovevi spaventarmi così!
- urlò lei, il fiato corto.
Perchè... era
stato semplice timore quello che aveva provato... vero?
- E
abbassa il volume! O vuoi per caso svegliare tutta Konoha? - obiettò
lui, infastidito.
- E
di chi è la colpa? ...Oh, no! - Ino si voltò verso la
vasca, rendendosi conto, con orrore, di aver inavvertitamente
interrotto il procedimento.
Quindi...
Avrebbe dovuto ricominciare tutto daccapo?
E
se... non avesse funzionato più, per quella notte?
Doveva
aspettare un altro anno?
Diamine,
lo avrebbe scorticato vivo!
-
Dannazione, Shika! Vedi di startene in disparte stavolta, ok? E non
interrompermi più!! - Urlò, quasi sull'orlo di una
crisi, squadrandolo furibonda.
-
Ma fa un po' quel che ti pare... -
Shikamaru
si allontanò, stizzito, raggiungendo Choji e borbottandogli
qualcosa.
Ino
prese un lungo respiro, cercando di tranquillizzarsi. Ripetè
le posizioni con le mani come fatto in precedenza poi, emettendo
chakra da esse, toccò l'acqua calma.
E
allora... avvenne.
La
fontana sembrò quasi prendere vita, in un fragore improvviso:
lo zampillo, dapprima esangue, divenne vivace, raggiungendo così
la cupola; l'acqua parve scintillare nel buio, come se brillasse di
luce propria. Dal bordo della vasca, l'iscrizione incisa nella pietra
diede origine a fasci luminosi che, librandosi da essa, si
sollevarono per raccogliersi in cima alla fontana, in prossimità
dell'apertura.
Inatteso,
un fulmine bianco salì verso il cielo notturno, rischiarando
tutt'intorno a sé, ed Ino dovette ripararsi il volto, per via
della forte luce.
Poi...
tornò il silenzio, e l'oscurità.
Improvvisamente
come era cominciato, così tutto si spense.
Una
foschia chiara avvolse la fontana ed Ino vi si avvicinò, con
circospezione.
In
un vortice bianco, la nebbiolina parve addensarsi a pelo d'acqua.
Quando
si disperse, Ino si affacciò sulla vasca, un po' titubante.
E
allora... vide l'immagine che vi era riflessa.
Il volto di
Shikamaru.
Ino
spalancò la bocca per la seconda volta quella sera, sgranando
gli occhi all'inverosimile, puntati verso il sorriso spavaldo
dell'immagine.
Non...
Non poteva davvero essere...!
Aspetta...
'Quel' sorriso...
Grr...
-
Insomma, Shika-no-baka! Ti avevo pur detto di starmi lontano! - urlò,
voltandosi inviperita e pronta a colpirlo, stando però ben
attenta a non urtare in nessun modo contro di lui, questa
volta.
Ma
non trovò affatto il suo sorriso ad accoglierla, come si era
aspettata.
Attorno
a lei, solo il vuoto.
Choji,
ancora seduto sul muretto in fondo alla piazza la guardava, in
attesa.
-
Uhm... Cerchi Shikamaru? - le domandò, dubbioso - Guarda che
se n'è andato via da un pezzo!
Che peccato, eh? Si è perso proprio la parte più
bella... -
Ino
si accasciò al suolo, sconvolta.
Choji
non aveva davvero idea di quanto avesse
ragione.
Fin
Buonaseeera! XD
Ora, chi ha letto
'Incantesimo' avrà avuto una sorta di dejà-vu, lo so...
A quanto pare, l'acqua evoca in me strane idee... La prossima volta
proverò a variare, promesso!
Ino, in questo
capitolo, è ancora nella fase di 'smentita', il che spiega la
difficoltà che ha nell'accettare l'idea di Shikamaru e lei
insieme. Insomma, sono stati semplici amici per troppi anni, un po'
di incertezza gliela si può concedere, no? ;) Ma non abbiate
timore, perchè i fuochi d'artificio arriveranno, eccome se
arriveranno...
Commenti&Consigli,
thanks! ^_^
(Ovviamente, a parte
il fatto che era prolisso, e che l'incantesimo della fontana
sembrava tanto la partenza dello space-shuttle... XD)
Un mondo di grazie
a:
ryanforever: Ma
grazie! E' bello averti sempre presente! Ebbene sì, Choji è
insostituibile, meno male che ci pensa lui a dare una smossa a quei
due! E auguri con il tuo lui! ^_^
Hana-Turner: Allora,
in primis, fai i complimenti alla mami! XD Spero che a furia di
'rotolare' tu non ci rimetta in salute... Ma declino ogni
responsabilità. u_u” Scherzi a parte, grazie infinite
per il comme, simpatico come al solito! Leggendolo, mi sono resa
conto che forse era poco chiaro il passaggio dello 'scontro' tra i
due... Uhm, proverò a migliorarlo, più avanti. E sì,
Choji is the best!
kikkyxx14: Ciao!
Grazie per il comme, anzi, doppio grazie, visto che hai recensito
nonostante tu fossi di fretta. :) Aah, cosa farei senza di voi, mie
fedelissime commentatrici? Siete il mio carburante, lo ripeterò
all'infinito!
P.S: Grazie anche a
AlexVT, babydgv, ciachan, guido75 e Hana Turner (bis ^_^) che hanno
messo la fic tra le seguite. Spero che anche questo ultimo capitolo
vi piaccia.
Shikamaru
passava più tempo con Choji, escludendola dal 'loro' mondo?
Ino
mordeva.
E
limava.
Shikamaru
partiva per una missione lasciandola in disparte, accampando ogni
genere di scuse?
Ino mordeva.
E
limava.
Shikamaru
andava a Suna, o quella smorfiosa donna-ventaglio veniva a Konoha?
Ino mordeva.
E
limava.
Mordeva,
perchè doveva pur sfogarsi in qualche modo, e non poteva
ridurre Shikamaru ad una poltiglia sanguinolenta. Non ogni
volta, almeno...
E
Limava perchè,
nonostante tutto, non stava bene che una ragazza andasse in giro
trasandata.
E
perchè sarebbe ingrassata dieci
chili, piuttosto che dare a Shikamaru la soddisfazione di sapere che
era lui la causa della sua frustrazione.
E
intanto Ino mordeva.
Eintanto Ino limava.
Fino
al giorno in cui Shikamaru, essendo geniale e
idiota a giorni
alterni, non capì che c'era qualcosa che non andava.
Ed
essendo perennemente svogliato,
ma di quando in quando anche curioso,
decise di sapere di cosa si trattasse.
E
fortuna volle che, quel giorno, Shikamaru fu particolarmente geniale
e curioso
allo stesso tempo.
--------------------------------------
La
figlia guardava la madre assorta, quasi in ammirazione, mentre questa
si applicava attentamente lo smalto lucido sulle unghie,
accuratamente limate.
Unghie
corte, perchè
quando sei mamma e hai
bimbi piccoli, non puoi permetterti di averle lunghe.
-
Mamma... - domandò la ragazzina, con voce soffice - ...Ti è
successo qualcosa di bello oggi, vero?-
- Nani?
Perchè me lo chiedi? -
Smirk
- Perchè
ti metti sempre lo smalto, quando sei allegra. -
Ino
sorrise all'acume della figlia, lo stesso del marito.
- Indovinato...
E sai come diceva sempre la nonna? - si interruppe per un attimo,
facendole l'occhiolino - Che 'la cheratina è
il barometro di una donna'! Perciò... Hai voglia di dirmi chi
è che ti fa mordere le unghie? - terminò, con fare
inquisitore.
E
la piccola Nara capì,
con la stessa lucidità che aveva ereditato dal padre, di
essere spacciata.
Fin
La primogenita è
una femmina, il secondo è un maschio, come voleva Shikamaru.
Ho ipotizzato che tra i due passasse qualche annetto, così lei
è grandicella, e il bimbo invece è piccolino.
La storia della
cheratina... Saprete ormai fino alla nausea che, per le giapponesi,
tagliarsi i capelli è sintomatico di un cambiamento
importante, o di un evento che le ha segnate profondamente.
E le unghie sono
fatte di cheratina, come i capelli, perciò...
Perchè non
metterli sullo stesso piano? ^_^
Okey, meglio
tralasciare i parti folli della mia Mente Malata, e passare ai
ringraziamenti... :-)
Allora, grazie a
mikkabon e Thaleron che hanno messo la fic tra le preferite, e grazie
a kikkyxx14 che l'ha aggiunta tra le seguite. E in particolar modo,
grazie a:
ryanforever: Ecco il
tuo commento, puntuale come al solito! Temevo di essere stata noiosa,
a ripetermi così... Grazie invece per la comprensione! Spero
che anche questo cap. ti sia piaciuto...
kikkyxx14:Mi sto
rendendo conto che, effettivamente, Cho è insostituibile. E',
come dire, l'amalgama tra Ino&Shika. E' discreto e opportuno, non
ruba i riflettori, ecco. Ma è ottimo per sottolineare certi
passaggi... Se però diventasse troppo invadente fammelo
notare, eh? Grazie per il commento.
Hana-chan: Ahimè,
effettivamente questa raccolta, di romantico, ha ben poco...
Chojicompreso. ;-P Ma come faremmo senza il nostro consumatore di
patatine preferito? XD Grazie ancora!
Questa raccolta
comincia forse in maniera più lenta, ma presto decollerà,
promesso.
Choji
aprì la porta della stanza, sbirciando all'interno.
-
Allora? Siete pronti? - chiese entrando.
Trovò
i suoi due amici che stavano ancora finendo di prepararsi: Ino, che
si ripassava per l'ennesima volta il trucco; Shikamaru, che invece
imprecava borbottando - contro le cravatte in generale e contro una
bionda in particolare -mentre armeggiava
impacciato con gli abiti formali che era stato costretto ad
indossare.
Avevano
organizzato una festa a sorpresa per Kurenai-sama e il bambino, che
venivano dimessi oggi. Il Team 8 sarebbe andato a prenderli
all'ospedale, mentre loro terminavano i preparativi.
Ovviamente,
Ino aveva voluto i suoi due compagni di squadra in ghingheri, un pò
perchè andava matta per questo genere di cose, e un pò
perchè - Choji sospettava fosse più che altro questo,
il motivo - si divertiva a saperli a disagio, così vestiti.
Shikamaru,
in particolare, sembrava aver intrapreso una lotta all'ultimo sangue
con la cravatta di seta, che non voleva proprio saperne di annodarsi,
quasi fosse dotata di volontà propria.
All'ennesimo
tentativo mal riuscito, Ino si alzò dalla sua postazione
davanti allo specchio, afferrò il ragazzo per una spalla e lo
fece voltare bruscamente verso di sé.
-
Insomma... Com'è possibile che un genio del tuo calibro non
abbia ancora imparato a fare un semplicissimo nodo alla cravatta? -
domandò spazientita, mentre scostava le mani di lui per
sostituirle con le sue.
Shikamaru
non le rispose, interdetto, mentre un lento rossore si andava
formando sul suo volto. Poi, si permise di bearsi del profumo di lei
e dei suoi capelli - così vicini al suo viso - e di quelle
mani delicate e morbide che gli sfioravano maliziose, di tanto in
tanto, la pelle del collo. E proprio non potè impedirsi
l'affacciarsi velato di un sorriso.
Choji,
in maniera ben più aperta, ridacchiò divertito del
quadretto.
Uscì
ancora allegro dalla stanza, decidendo di aspettarli al piano di
sotto.
Mentre
scendeva le scale pensò sorridendo che, se conosceva il suo
amico abbastanza bene...
...Probabilmente,
non avrebbe imparato a fare il nodo alla cravatta mai, in tutta la
sua vita.
Fin
Geniale
e ingenuo, a seconda di quel che gli (e ci) fa più comodo:
credo Shika sia così, in fondo...
N.B.:
E' scientificamente provato che recensire una fic doni buon umore,
faccia bene alla circolazione ed alla pressione sanguigna, acuisca
l'intelligenza, tolga la cellulite, renda popolari e
straordinariamente affascinanti. Perciò, cosa aspettate a
commentare? XD
E
se non ci credete, non vi resta che provare, per vedere se non sia
proprio così... ;-P
Come
al solito, si ringraziano le fedelissime:
Hana
Turner: Vero, i miracoli non sempre accadono... Ma la speranza è
sempre l'ultima! XD Dunque, forse non era tanto comprensibile nello
scorso capitolo, ma effettivamente la vicenda inizialmente avviene
quando sono ancora ragazzi, per poi spostarsi avanti nel futuro:
salvo diversa indicazione, ambiento sempre le storie quando loro
hanno sui 16-18 anni, perciò immaginateli così. Grazie
ancora, sei sempre divertente nei tuoi commenti, è un piacere
leggerti!
ryanforever:
Ciao! Meno male che il cap. ti è piaciuto... Quando mi
frullano nella testa, le idee sono sempre divertenti, ma temo ci
perdano quando vengono messe per iscritto... Ma credo sia un po' il
cruccio di ogni fan-writer. :P Definirle strepitose, o geniali,
però... °///° Mi sento tanto Tony Chopper, presente?
>_< E sì, effettivamente Ino HA preso a pugni qualcuno:
nella fattispecie, Shikamaru. XD Ma per fortuna se ne è reso
conto prima che lo facesse fuori, una volta per tutte... Grazie
infinite, posso sempre contare sul tuo commento!
kikkyxx14:
immagino ti piacerà anche questo capitolo, visto il nostro
immancabile Cho! XD Almeno spero... Sono contenta ti sia piaciuta la
figlia, non sono scesa troppo nei particolari, ma la immagino proprio
così, con il meglio dei genitori... E magari insieme al figlio
di Asuma&Kurenai. Ahah... Ma questa è un'altra storia...
:P Grazie di cuore per il commento.
Era un placido
villaggio, cullato dal verde dei boschi circostanti, sorvegliato
dallo sguardo attento dei volti degli Hokage.
Era piacevole lasciarsi
trasportare dal vento e approdare in quella piccola oasi verde
all'interno del soleggiato paese del fuoco. Era ormai... un punto
fermo, per loro, un appuntamento che si concedevano volentieri con le
valli, i monti e i fiumi di quei luoghi.
Ma ultimamente, avevano
preso l'abitudine di indugiarvi, liete, per un motivo nuovo.
E più
precisamente, da quando avevano incontrato, nel loro perpetuo
peregrinare, un piccolo amico ad aspettarle ogni volta che vi
tornavano.
Ovvero, quel bambino
dalla buffa capigliatura.
...Cielo, non che
'bambino' fosse ancora una parola appropriata, nel suo caso...
Erano passati infatti
diversi anni da quando si erano incontrati, la prima volta.
E si era fatto uomo
ormai, e diverse cose erano cambiate, attorno a lui e in lui.
Ma agli occhi antichi
delle bianche nuvole, era ancora quel bambino tenero e curioso, dagli
occhi vispi e scuri, che stava sdraiato su di un prato verde, naso
all'aria, ad osservarle rapito.
...E com'era possibile
non affezionarglisi?
Certo, a dire il vero,
in principio era sembrato loro un po'... insolito, quasi strano.
Insomma, pensavano si
fosse trattato solo di un caso, inizialmente: quanti bambini a
quell'età preferiscono oziare stesi sull'erba, piuttosto che
corrervi a perdifiato o farvi le capriole?
Invece, lui era
sembrato loro così assorto, in quel suo attento osservarle,
che pareva quasi stesse cercando di studiarle, di comprenderle...
Senz'altro, l'idea era
semplicemente ridicola.
Ma
come descrivere altrimenti quello sguardo così particolarmente
impegnato, quell'espressione così adulta su quei lineamenti
infantili, quel severo silenzio?
Era
buffo, e particolare, e diverso dagli altri bambini.
Ed era stata una
gradita parentesi, che le aveva sorprese... cosa assai insolita.
E così, avevano
lasciato Konoha, divertite da quell'inatteso incontro.
Le nuvole tornarono nei
pressi di Konoha, dopo aver attraversato diversi cieli.
E quando videro da
lontano i volti di pietra, tornò loro in mente anche quel
bimbo dagli occhi neri.
Sinceramente, non
credevano avrebbero più incrociato quello sguardo attento.
Magari, le avrebbe
guardate ancora - questo sì, ma forse in maniera più...
distratta, e occasionale.
E un po' se ne
dispiacquero.
Forse, avrebbero potuto
provare ad assumere forme buffe, come quelle che divertivano i
bambini quando provavano ad indovinarle, e magari lui sarebbe stato
in mezzo a loro...
E così
l'avrebbero rivisto, chissà...
Ma non ce ne fu
bisogno.
Perchè quando
sorvolarono sopra il villaggio, lo trovarono ancora lì, dove
lo avevano lasciato l'ultima volta, ad aspettarle come se non si
fosse mosso affatto da allora.
E fu così anche
quando tornarono, la volta seguente...
E quella successiva...
E quella dopo ancora...
E così, quasi
per tacito accordo, si ritrovavano puntualmente su quella collinetta
dal pendio dolce, appena fuori Konoha. E lui c'era sempre,
incredibilmente.
Erano felici, le
bianche nuvole, del loro nuovo, piccolo amico.
Talmente felici, che
non si avvidero di una cosa tremendamente triste.
E
che, quando poi se ne resero conto, trasformò quel loro
incontrarsi in una dolce agonia.
Perchè quel
bambino non giocava mai con i suoi coetanei?
Si accorsero, infatti,
che era sempre solo.
Non hai amici?
Non c'è
nessuno che voglia guardare il cielo assieme a te?
Gli
ripetevano più volte a malincuore.
Ma
lui non poteva sentirle.
Lasciavano così
Konoha con il cuore gonfio, in apprensione, e frustrate della loro
inutilità.
Potevano fargli
compagnia solo in quel breve lasso di tempo che il vento impiegava a
trasportarle fino alla valle successiva, niente più di questo.
Ma d'altronde, non c'era null'altro che potessero fare.
Lo cercarono nuovamente
al loro ritorno, un puntolino bianco e nero in mezzo al
prato, certe di trovarlo solo, come al solito.
Per
questo, si stupirono non poco quando, invece, videro al suo fianco un
bambino paffutello.
Il
suo primo amico.
E,
finalmente, arrivò anche il rumore,
sopra quella distesa di verde.
Non furono gelose, le
nuvole, di condividere l'attenzione del loro piccolo amico con altri,
anzi.
Erano così
felici per lui... perchè non era più solo.
Ma... Sapevano anche
che non era abbastanza. Lo conoscevano bene, loro.
Qualcosa mancava
ancora, in quel piccolo quadro.
Qualcosa... che avrebbe
reso il tutto finalmente perfetto.
Completo.
E capirono esattamente
cos'era quel qualcosa che mancava, non appena comparve lei.
E
nulla fu più come prima.
Sembrava infatti che
per tutto quel tempo tutti quanti loro stessero aspettando il suo
arrivo.
Perchè
finalmente, assieme a quella ragazzina bionda, arrivarono anche le
risate, l'allegria, la
vita... E sembrò
che l'Estate fosse giunta improvvisamente solo su quell'angolo di
prato.
Le
nuvole capirono fin da subito che lei era speciale, soprattutto per
il loro piccolo amico.
Il
silenzio era infine
scomparso dalla vita del ragazzo, e per la prima volta lo sentirono
ridere di tutto cuore. Ed era uno spettacolo così bello,
vederlo circondato dai suoi due amici, che anche le nuvole si
rallegrarono, rincorrendosi ed attorcigliandosi spumose nel cielo,
come erano solite fare.
Siamo contente per
te... A presto, piccolo amico... Gli
sussurrarono nell'aria fresca della sera, salutandolo mentre il vento
le sospingeva nuovamente lontano da Konoha.
Finalmente,
il loro incontrarsi era diventato ora motivo di sola gioia, e adesso
aspettavano con ancora più trepidazione di prima il momento in
cui la brezza le avrebbe portate nuovamente sopra quel piccolo
villaggio, che era diventato loro così caro.
Le
nuvole vedevano molte cose percorrendo il cielo, tutto il bello e il
brutto del mondo.
Poche
cose potevano sorprenderle, se non nessuna.
Ma
rimasero decisamente sbalordite quando, volteggiando sopra la
collinetta verde appena fuori Konoha, non trovarono i tre ragazzi ad
attenderle, come si erano aspettate, ma solo due di loro.
Il
ragazzo dalla coda alta, il loro piccolo amico ora diventato uomo,
stringeva le mani della giovane donna bionda, che lo osservava
confusa.
Appariva
come lo scenario di
qualcosa, e subito le nuvole si fermarono, in trepidante attesa.
Lui...
sembrava quasi aver atteso che arrivassero perchè, dopo averle
viste giungere, parve trarre ispirazione da loro, e cominciò.
E
le bianche nuvole, silenziose spettatrici viandanti, quel giorno
esultarono come mai avevano fatto, sussultando nel loro soffice cuore
fatto di brina, vapore e sogno.
-------------------------------------------
Shikamaru
lasciò le labbra della ragazza, per alzare nuovamente lo
sguardo verso il cielo, sorpreso.
-
Ehi, Ino... -
-
Che c'è? - Chiese lei con voce morbida, ancora troppo
sbalordita per la piega che avevano preso gli eventi. Lui chinò
il volto, curioso, per meglio gustarsi l'espressione stupita di lei.
-
Pensi... Sia possibile sentire la voce delle nuvole? -
-
...Nani? Non saprei... Perchè me lo chiedi? -
Smirk
-
Perchè mi è appena sembrato di sentirle dire un “Ben
fatto, piccolo amico!” -
Fin
Vi eravate chieste
se sarebbe mai arrivato lo ShikaIno,vero? >_<
Perdono... u_u”
L'avevo detto, io, che ero prolissa! Ma voi non mi credevate, eh?
Ora ne avete avuto
la conferma! :P
Abbiate pietà,
mi farò perdonare. Se vorrete lasciare un commento, ve ne sarò
grata.
Intanto, passo a
ringraziarvi per le recensioni...
ryanforever: Cavoli,
tu sì che sei eccezionale! Trovo i tuoi commenti praticamente
in ogni fic che leggo, e lasci sempre delle recensioni positive e
incoraggianti... Ma come fai? Stai tutto il giorno al computer? XD E'
un piacere vederti così costante, un immenso grazie. :)
kikkyxx14: Eccola,
l'altra mitica sostenitrice dello ShikaIno! Finchè ci sarete
voi, ragazze, le White Flies non avranno di che temere! ^_^ Guarda,
concordo pienamente con te, Cho è senz'altro moooolto più
sveglio dei nostri beniamini... Ma si sa, quando non sei direttamente
coinvolto in qualcosa, tutto appare più nitido, giaggià.
Riguardo alla 'next generation', non farci troppo affidamento, non è
nei miei progetti... Uhm... Ti ho ringraziato per il comme? No?
Allora rimedio subito: GrazieGrazieGrazie! XD
mikkabon: Una nuova
commentatrice! Lieta di averti qui! (Vedo che il Nota Bene a qualcosa
è servito allora, ehehe... è_é) Tranquilla,
anch'io divoro decine di fic, ma spesso non riesco a commentare
quanto vorrei... (cough!) Mi ha fatto molto piacere che tu abbia
deciso di farlo, così ho avuto modo di sapere la tua opinione.
Ahimè, 'indovina' ancora non lo sono, perciò proprio
non mi riesce di leggervi nel pensiero... u_u” Scherzo, grazie
per il commento entusiasta, e perchè continui a seguire la
fic. Spero ti piaccia anche questo cap, anche se un po' insolito. ^_^
Hana-chan!: Per
ultima (ma solo in ordine di apparizione,eh?) la mia terza fedele
commentatrice! Poteva quel genietto di Shikamaru lasciarsi sfuggire
un'occasione così ghiotta? Assolutamente no, ti pare? ;P I
tuoi commenti sono sempre divertenti, sono io che devo ringraziare
te, altrochè! E' un piacere scrivere sapendo che c'è
chi apprezza, dall'altra parte. Un mondo di grazie.
Ringrazio per i bei
commenti che mi lasciate, sempre gentili. Ma se c'è qualcosa
che stona nel cap., o che può essere migliorato, non esitate a
dirmelo, eh? Proverò a rimediare, nel mio piccolo.
P.S: Avete già
trovato benefici dalla 'terapia della recensione'? Non ancora? Ma mie
care, come in ogni altra cura, ci vogliono pazienza, perseveranza,
dedizione... Perciò, vi esorto ancora una volta: Commentate,
gente, Commentate! :3
A Natale sono tutti
più buoni,recitava il
famoso detto.
Ma
mentre strascicava i piedi nel freddo di quella sera, costretto dalla
sua cara amica ad
indossare quell'ingombrante costume dal pelo urticante, rendendosi
così ridicolo agli occhi dei passanti, Shikamaru pensò
che doveva esserci una postilla di qualche sorta - sconosciuta ai più
- in virtù della quale la parola 'tutti'escludeva
ovviamente Ino Yamanaka.
Il
ragazzo sospirò rassegnato, e nuvole di bianco vapore
volteggiarono nell'aria notturna.
Non
che a lui non piacessero le feste, o l'inverno in generale; ma la suaserata ideale significava starsene
rintanati al calduccio del proprio letto, con una tazza di cioccolata
calda in mano e magari davanti ad un buon libro, oppure intento a
giocare una bella partita di shogi.
D'altronde
la vita era nei suoi confronti sadicamente seccante tutto
l'anno, perciò perchè avrebbe dovuto aspettarsi
favoritismi per quell'unico giorno?
Per
l'appunto, Ino se ne era uscita con un'altra delle sue brillantiidee, e lui aveva dovuto
acconsentire, come al solito. Almeno, aveva coinvolto anche Cho. Mal
comune...
E
così, avevano dovuto organizzare una piccola festa a casa di
Kurenai, per far divertire la bambina. Perchè leiaveva voluto che fosse così.
Cioè,
non che si trattasse di un'idea malvagia, anzi; ma perchè
diamine Ino doveva sempre complicare le cose? Potevano fare una cosa
semplice, ma no, leiaveva
voluto tutti in costume...
All'ennesimo
sospiro, Ino si fermò bruscamente, per voltarsi repentina
verso di lui.
Gli
occhi le brillavano minacciosi, non promettendo nulla di buono.
-
La vuoi smettere una buona volta, Shika? Non voglio rovinarmi la
serata per il tuo malumore! -
Mendokouse! Non
poteva neanche più sospirare, ora? -
Non hai mai pensato che il mio umore potrebbe essere migliore, se tu
evitassi di coinvolgermi ogni voltanei
tuoi piani assurdi? - rispose lui, a denti stretti. Il freddo
contribuiva solo a irritarlo maggiormente.
-
Ooh, come sei noioso! Tanto, cos'avevi di meglio da fare, stasera?
Poltrire davanti ad un libro? Giuro, alle volte assomigli più
ad un pensionato, che a un ragazzo della mia età... -
Bhè, che
c'era di male a passare una serata in tranquillità? Pensò
lui, lievemente indispettito.
Ma
forse lei ignorava persino il significato della parola
'tranquillità'.
Alle
volte, sembravano davvero agli antipodi.
E
come potesse una seccaturacome
lei, con un carattere così diverso dal suo - e una femmina,
per giunta! - essere la sua
migliore amica, restava tutt'ora un mistero.
Inaspettatamente,
lei rispose al suo broncio con un sorriso divertito, che lo spiazzò.
-
Tanto lo so già, cosa credi? Ora non fai che brontolare, ma a
fine serata mi ringrazierai! Scommetto che la piccola Micchan non ti
mollerà un attimo! - concluse scherzosa, picchiettandolo sul
naso con un dito.
Lui
distolse lo sguardo, con fare fintamente seccato, mentre riprendeva a
camminare; e ringraziando al contempo il freddo circostante che
giustificava validamente il rossoredelle
guance.
-
Voglio ben sperare! Almeno questa fatica sarà valsa a
qualcosa... -
-
Capirai che fatica! Cosa dovrebbe dire Cho, allora, visto che gli è
toccato calarsi dal camino? -
-
...'Calarsi dal-'?! Starai scherzando, spero! Non puoi davveroavergli chiesto di... - chiese
Shikamaru, flebilmente. Ok, la loro amica era ufficialmente una pazza
scatenata.
-
Mi pare ovvio!Che
razza di Babbo Nataleè,
altrimenti? E per colpa della tua solita pigrizia, me lo sono perso!
E dire che dovevamo incontrarci un'ora fa! Dannazione, scommetto che
ormai è già dentro che si mangia i biscotti preparati
da Yuhi-san, mentre decora l'albero con la bambina! -
-
Scusa tanto, sai?! -
le rispose, acido - Non è che mi travesto ogni giorno da
renna...-
-
Bhè, neanch'io giro per Konoha vestita da befana, ma
ero pronta da molto prima di te! -
Lui
la squadrò da capo a piedi, la lingua che gli prudeva dalla
voglia di risponderle per le rime.
Stivali
lucidi alti fino al ginocchio, calze a rete, completo aderente e
corto - simile a quello che indossava spesso e rigorosamente viola -
che assicurava l'ipotermia. Se
quella era una befana...
E con questo, dopo
stasera avrebbe sognato di minigonne viola fino a ferragosto, poco ma
sicuro.
- Mendokouse...
Io l'avevo detto fin dall'inizio che non ero d'accordo con questa tua
idea... Se non volevi sorprese, perchè non l'hai chiesto a
qualcun'altro? Non mi sarei mica offeso, anzi...-
-
Scordatelo! - gli cinse il braccio con forza, quasi aggrappandosi a
lui, l'espressione un indecifrabile miscuglio di amarezza, puntiglio,
tristezza e cocciutaggine.
Lui
sospirò, ma non si azzardò a controbattere, né
ad allontanarla.
Ino
era incredibilmente capace di passare da uno stato d'euforia ad uno
triste, per poi sfociare in una rabbia omicida, e tutto nell'arco di
un battito di ciglia. Cambiava così repentinamente umore che
era difficile starle dietro, e alla volte si sentiva frastornato.
E
in casi come questo, aveva imparato col tempo che l'unico modo per
uscirne indenne era quello di assecondarla, cercando di farsi
perdonare per qualunque cosa avesse fatto...
O
che lei pensavale
avesse fatto.
Perchè,
ovviamente, doveva
essere colpa sua, in qualche modo, e chiedergliene la ragione o
provare ad obiettare sarebbe stata un'inutile quanto estenuante
perdita di tempo.
Tanto, alla fine,
aveva comunque ragione lei...
-
Magari... Uhm, non hanno ancora finito di addobbare l'albero, che
dici? - provò a rabbonirla.
Lei
subito gli sorrise, grata; e decisamente si illuminò,
non appena vide la casa della sensei.
-
Direi che ora lo sapremo: guarda, siamo arrivati. -
-
...Cosa? Di già-Occavolo!-esclamò lui.
Subito
Shikamaru provò a divincolarsi, agitato; e quando incontrò
la ferrea stretta del braccio di lei che lo afferrava, comprese
all'istante che Ino l'aveva preso a braccetto affinchè non
scappasse.
Era
caduto in trappola, maledizione!
Aah,
ma doveva capirlo subito che ci doveva essere per forza qualcosa
sotto!
Invece
no, aveva creduto all'apparente tristezza di lei, alla festa per
Kurenai, a tutto...
C'era
cascato in pieno, come un pollo.
-
Che c'è, Shika? - domandò lei, un'evidente espressione
trionfantedipinta sul
volto.
Altrochè
befana, era una stregain
tutto e per tutto.
-
Non avrai mica paura, no? - gli chiese melliflua, facendosi più
vicina.
“...Paura?”
ripetè mentalmente
Shikamaru, quasi in iperventilazione.
No,
paura non era la parola adatta, era più qualcosa di simile
al...
...Terrore.
Deglutì
nervoso, squadrando il nemicoche
si faceva sempre più minaccioso, man mano che si avvicinavano
all'ingresso della casa. I circuiti cerebrali di Shikamaru presero a
lavorare freneticamente, in cerca di una qualunque soluzione che
potesse salvarlo.
Quando
arrivò sulla soglia della porta, capì di non avere
scampo.
-
Sembripallido, Shika...
Non ti mangia mica, sai? - gongolò lei.
Shikamaru
sapeva che era una paura irrazionale, la sua.
D'altronde,
a parte qualche blanda proprietà tossica, si trattava di un
banalissimo rametto di
una comunissima pianta, innocua per 364 giorni all'anno.
Tranne
che in quella sera.
Perchè,
in quella particolare sera, acquisiva un potere enorme, diventando
perfino diabolica, all'occorrenza. Maledetto Viscum Album.
Ino
gli cinse il collo, intrecciando le mani sulla nuca di lui; non aveva
vie di fuga, ora. Gli occhi cerulei brillarono maliziosi, mentre si
alzava in punta di piedi per sussurrargli contro le labbra.
-
Devo dedurre dalla tua reazione, Shika, che sai cosa significhi
trovarsi sotto il vischio?
-
Choji
sbuffò, mentre cercava di muoversi dentro quel fastidioso
costume, che non vedeva l'ora di potersi togliere. La barba bianca
era stata da tempo abbandonata in salotto, considerata d'impiccio
durante la degustazione dei deliziosi biscotti allo zenzero preparati
da Kurenai-sama.
-
Zio Cho... - chiamò la bimba entrando nella cucina, mentre si
sedeva sulle ginocchia del ragazzo.
-
Quanto manca ancora? -
Choji
cercò il volto di Yuhi, che stava infornando un'altra teglia
di biscotti.
Onestamente,
non sapevano più cos'altro inventarsi per tenerla occupata.
La
piccola Ayumi era diventata ormai ingestibile: aveva quattro anni,
era la curiosità fatta persona e non vedeva l'ora che
arrivassero 'zio Shika' e 'zietta Ino' per poter giocare con loro.
Certo,
per lei era stato divertente addobbare l'albero e fare i biscotti con
la mamma, ma adesso che avevano finito, girava per le stanze
irrequieta, guardando i pacchetti colorati dei regali ogni volta che
vi passava davanti, desiderosa di poterli aprire.
-
Arrivano prestissimo, abbi ancora un po' di pazienza, Micchan... -
-
Mh... - mise in bocca il ditino, che sapeva ancora dell'impasto dei
biscotti - Senti, zio Cho... Ma Babbo Natale ha dei bambini? - esordì
ad un tratto, curiosa.
-
Mh... No, direi di no. - le rispose incerto - Ma... ha tanti piccoli
elfi che lo aiutano, su al Polo Nord, a costruire i giocattoli per
tutti i bambini buoni... - continuò, divertito - E poi ci sono
le renne, che trainano la slitta... Oh, e c'è anche sua
moglie, la befana, che è una cara vecchina... Insomma, ha
proprio una bella famigliola. -
-
La befana... E' sua moglie? - chiese la bambina, stranita.
-
Allora... Perchè sta baciando la renna? -
Il
tempo parve fermarsi, in quella stanza.
Subito
Yuhi e Choji si scambiarono un cenno d'intesa, e corsero in
direzione della porta.
Le
guance contro il freddo vetro, guardarono in silenzio, felici e
meravigliati, i loro due amici.
La
piccola Ayumi, che li aveva seguiti sorpresa da tanta agitazione,
tirò leggermente la gonna della madre, per attirare la sua
attenzione - Guarda, mamma! Nevica!-
Choji
e Yuhi distolsero lo sguardo dalla coppia, per osservare deliziati
il cielo scuro dal quale scendevano soffici fiocchi candidi in una
leggiadra danza.
Oh,
sì, quello sarebbe stato, senz'alcun dubbio, un Bianco
Natale.
Fin
So che non sembra
una ShikaIno, ma ci tengo a precisare che a Shikamaru non secca tanto
l'idea di baciare Ino - tutt'altro! - quanto di dover essere
costrettoafarlo, tutto qua.
Perchè
'Ayumi'? Perchè ha le iniziali dei genitori: A di Asuma, Yu di
Yuhi, e Mi... Perchè sì. u_u
Ho preso spunto da
un'immagine su deviantart, ma ho preferito lasciare a Cho il ruolo di
Babbo Natale, mentre Ino ha un costume da streghetta sexy. Shika,
invece, è vestito proprio da renna.
E no, non è
sexy per niente, credetemi. Ma tanto, ci va bene in tutte le salse,
no? ;)
Spero vi sia
piaciuto.
Ringrazio chi ha
commentato lo scorso capitolo:
mikkabon: Ehi! Non
prenderai mica il brutto vizio di commentare, eh? ;) Ciau, lieta di
averti di nuovo qui. Il capitolo precedente era addirittura il tuo
preferito? °///° Wow... Non è che ti sei sbagliata? XD
Ahaha... No, dai... Non so che dire... Ah, no, aspetta, ho trovato!
Grazie infinite! XD
kikkyxx14: Mia cara,
se camminando per strada avrai la sensazione di essere osservata,
sappi che nonè una sensazione... le
Nuvole ti guardano... E sanno tutto! Mwuahaha! Ok, scherzi a parte,
grazie infinite per il commento. Temevo di aver postato un capitolo
pesante, sono contenta che tu invece l'abbia trovato coinvolgente!
^_^
ryanforever: Madame
Prolissa è di nuovo tra voi! XD Anche in questo capitolo mi
sono dilungata parecchio, come avrai notato. Spero ti sia riuscito di
arrivare fino alla fine incolume... Proverò a migliorare...
^_^ Grazie perchè commenti sempre, nonostante gli impegni. E
così, sei universitaria? Non sai quanto ti invidio! Almeno,
adesso potrai goderti un po' di meritate vacanze!
Hana-chan: Meno male
che è piaciuto, pensavo fosse deprimente! Anche perchè
su Shika e le nuvole è stato scritto di tutto e di più,
perciò... Ma ho voluta postarla lo stesso. Grazie di cuore per
il comme!