Talea

di p_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** // ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***



Capitolo 1
*** // ***


 

Driin!

 

Shikamaru fulminò con lo sguardo, stizzito, il telefono di camera sua, che squillava imperterrito.

 

- Maaa! Il telefono! - provò a chiamare, ma non ottenne risposta.

 

 

Driin!

 

Mendokouse, possibile che non c'era mai nessuno nei paraggi, quando serviva?

 

 

Driin!

 

- Okey, okey... Ma chi... - sollevò la cornetta, svogliatamente, e una voce acuta l'accolse.

 

 

 

- Oh, Sakura-chan! Finalmente! Ma dov'eri finita? Scusa, dev'essere caduta la linea... -

 

 

 

...Ino?

 

Perchè diamine chiamava casa sua?

 

No, aspetta, aveva detto 'Sakura', quindi doveva essersi sbagliata a ricomporre il numero.

Tzè! Tipico delle donne...

 

Dannate seccature.

 

 

 

- ...Come ti dicevo, quindi, ho assolutamente bisogno del tuo consiglio! E' una faccenda delicata... -

 

 

 

Shikamaru sbuffò, seccato.

Non aveva affatto voglia di sorbirsi una noiosissima conversazione tra ragazze.

 

Pensò, un po' perfidamente, di riattaccare, senza degnarsi di spiegarle in alcun modo la situazione.

Ma forse avrebbe provato a richiamare, tornando a disturbarlo, quindi tanto valeva dirle le cose come stavano.

E stava quasi per farlo, quando lei parlò, nuovamente.

 

 

 

- ...Ma mi trovo in una situazione diperata! Come posso fare perchè Shikamaru si accorga di me? -

 

 

 

 

Alle 15:03 di un pomeriggio d'ottobre, Shikamaru Nara smise ufficialmente di respirare.

 

 

 

 

- ...Insomma, le ho provate tutte perchè mi notasse! Porto la coda come lui, addirittura vesto in maniera simile! Ma lui niente!

Cos'altro devo fare? Ci manca solo che cominci a dire anch'io 'Mendokouse'... -

 

 

 

Shikamaru ascoltò, in apnea, la voce Ino che continuava, imperterrita, un piacevole sottofondo disturbato solo dal ronzio che sentiva nelle orecchie, dovuto alla pressione sanguigna.

 

 

Ino... era interessata... a lui?

 

Ma da quando? E che accidenti c'entravano i vestiti, poi?

Lui non era il tipo che faceva caso a queste cose, dannazione!

 

 

 

- Secondo Choji, lui non ne ha la più pallida idea. Ma ti sembra? Insomma, si sa che i ragazzi non sono proprio svegli, ma dovrebbe pur essersi reso conto di qualcosa, no?

O pensi... che magari sia un modo cortese per rifiutarmi, senza danneggiare la nostra amicizia? Però, non si è mai espresso chiaramente in questo senso... -

 

 

 

Certo, perchè non ne avevo la più pallida idea, Baka-Ino!!!

 

 

Shikamaru poggiò stancamente una mano sul volto, rassegnato.

 

Ma perchè le ragazze dovevano 'parlare' per segni?

Cos'era, lui, un indovino?

 

E se beccava quell'impiccione di Cho...

Chissà cosa accidenti le era andato a dire!

 

 

 

- Dammi un consiglio, Sakura-chan! Dovrei provare ad affrontare la situazione in una maniera più decisa, una volta per tutte?

...Uhm, potrei fare qualcosa che lo sorprenda, e poi vedere come reagisce, che ne dici?  Anoo, che so... Baciarlo, ad esempio? -

 

 

 

Smirk

 

- Direi che è un'ottima idea, Ino-hime... -

 

 

 

 

Il silenzio gravò come piombo, dall'altro lato della cornetta.

 

 

Poi, l'urlo che fece Ino si udì fino ai confini di Konoha.

 

 

 

- KIYAAAAAAAAH!!! -

 

 

 

Chiunque altro si fosse trovato al posto di Shikamaru, sarebbe diventato sordo all'istante.

Ma il suo udito, in sedici lunghi anni, aveva affrontato ben di peggio.

 

 

 

- Oh, Sakura-chan! Ma sai che lo imiti davvero bene? -

 

 

 

 

STUMP!

 

Shikamaru cadde rumorosamente dal letto su cui si trovava, la cornetta che quasi gli sfuggì di mano -  Cos...? -

 

 

 

- Oh, dai! Imitalo ancora, ti prego! Sembravi proprio lui! Ma come fai? Hai usato la tecnica della trasformazione, o qualcosa del genere? -

 

 

- Ehm, no, veramente... -

 

 

 

- No, aspetta, ho un'idea! Perchè non mi dici qualcosa di romantico con la sua voce, tipo 'Voglio che tu sia soltanto mia' o... 'Sei l'unica per me', oppure... -

 

 

Ma che razza di idee le venivano in mente? Pensò Shikamaru, lievemente agitato.

- Ino, ti sto dic-

 

 

 

- Oooh! CisonoCisonoCisono! Prova a dirmi: 'Ino, vuoi sposarmi'? -

 

 

Il volto di Shikamaru divenne, all'istante, rosso fino alla radice dei capelli.

- C-COOSA? Ma te lo scordi!! - urlò, la voce più acuta per via dell'imbarazzo.

 

 

- Andiamo, Sakura-chan! Ti prego! -

 

 

- Mendokouse, Ino... -

 

 

- KIYAAAAAAAAAAAAAAAH! -

 

 

Questa volta, l'urlo di Ino giunse fino a Suna.

 

 

 

 

- Oh, Sakura-chan! Questa era così da lui! Sei davvero la mia migliore amica! -

 

 

Si udì la voce della madre di Ino lamentarsi in sottofondo.

 

 

- Dannazione, devo proprio chiudere, altrimenti mia madre rompe. Tanto, dovevamo vederci alle 4 in caffetteria, no?

Tu intanto pensa ad una soluzione al mio problema, intesi? Mi serve ogni consiglio possibile! A tra poco!  -

 

 

Click!

 

Tututututu...

 

 

 

Shikamaru osservò, sconvolto, la cornetta che ancora reggeva in mano.

 

Solo un istante.

 

 

Poi, un lento sorriso si fece strada sul suo volto, mentre gli occhi brillavano, maliziosi.

Diede una rapida occhiata all'orologio, e uscì velocemente dalla stanza.

 

 

 

 

Incrociò sulla porta il padre che stava rientrando e gli rivolse uno sguardo curioso, stupito nel vedere suo figlio così insolitamente attivo.

 

- Shikamaru, stai per caso uscendo per una missione? -

 

 

 

Il ragazzo si voltò verso il padre, uno stupido sorriso felice ancora sul volto.

 

- Non proprio, ... Ma... c'è un appuntamento che non posso assolutamente perdere. A dopo! -

 

E uscì di corsa, senza preoccuparsi di chiudere la porta.

 

 

 

Shikaku si appoggiò contro lo stipite, mentre seguiva con gli occhi suo figlio.

Sospirò brevemente, sorridendo a sua volta, prima di rientrare in casa.

 

 

Conosceva molto bene quello sguardo.

 

 

Fin

 

 

 

“Perdono, Ino! XD Ti voglio bene con tutto il mio cuore, ma sai com'è... Esigenze di copione!!”

 

P.S.: Choji SA... E ora, anche Shikamaru SA! ^_^

 

P.P.S: So che nel mondo di Naruto non compaiono i telefoni, ma... Chiudete un occhio, please! ;-)

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Caffetteria di Konoha



Due componenti del Team 10 erano seduti al tavolo, in attesa della loro compagna di squadra.


Shikamaru sorseggiava il suo immancabile frappè al cioccolato; Choji sfogliava una rivista, mentre aspettava che la sua solita abbondante ordinazione arrivasse.



- Ehi, Shika... - esordì ad un tratto - ...tu sei vergine, vero? -



Spruuut!!



- Cough! Cosa...?! - rispose Shikamaru sconvolto, spargendo frappè ovunque.



- Sei... nato il 22 settembre, no? Ino, invece... ma dai! E' bilancia... -


- Stai... parlando dei segni zodiacali?! -



- A-Ah! Ooh, oggi sembra un'ottima giornata per voi due. Avete entrambi tre cuori in amore e tre stelline in fortuna! Vuoi sentire il tuo pronostico? -


- Mendokouse, Cho! Sono tutte sciocchezze! Mi meraviglio che tu ci creda... -



- Bhè, ma... a volte ci azzeccano, sai? Ascolta: 'una lunga attesa verrà finalmente ricompensata'. Cosa significa, secondo te? -


- Assolutamente niente! - rispose perentorio Shikamaru - Vedi, fanno apposta! Dicono qualcosa di vago, che può adattarsi a qualunque circostanza, e poi i creduloni ci ricamano sopra, trovando dei significati, delle risposte... quando in realtà non ce ne sono. -


- Uhm... Io invece, lo trovo interessante. Com'è che tu sei così scettico? -



- Innanzitutto, è contro ogni logica: i segni sono solo dodici, quindi come può un solo pronostico adattarsi a un dodicesimo della popolazione mondiale? Vuoi farmi credere che circa mezzo miliardo di persone passeranno la giornata nel medesimo modo? Guarda, non va presa in considerazione neanche come probabilità! E poi, non sono affatto affidabili: basta infatti che tu prenda giornali diversi, e avrai pronostici differenti, e in alcuni casi addirittura contraddittori, tra di loro! -


- Forse hai ragione, eppure a me diverte provare ad indovinare a cosa si possono riferire... Ascolta quello di Ino, ad esempio: 'un evento inatteso provocherà un cambiamento positivo in un rapporto da tempo stantio'. Ecco, secondo me riguarda... - insistè Choji.



- Non hai capito, Cho? Non-mi-interessa! - lo interruppe risoluto Shikamaru, alzandosi bruscamente dal tavolo - Me ne vado. Aspetta tu quella lì, io ne ho abbastan-



Non fece in tempo a finire la frase, che finì per scontrarsi con qualcuno, facendo cadere entrambi a terra.


- Ma chi diamine... Ino?! - disse lui sorpreso, rivolto alla ragazza.


- Shikamaru, insomma! Che modi sono? - rispose lei, indispettita.




Groan.


Shikamaru sospirò, rassegnato.

Lei lo investiva, e la colpa era sua.


Tipico, no?




- Io me ne stavo andando! Sei tu che mi sei venuta addosso! -


- Questo perchè stai sempre in mezzo ai piedi a poltrire! -


- Coosa? Se tu fossi arrivata in orario una volta tanto, invece di farci aspettare mezz'ora come tuo solito, questo non sarebbe successo! -

Shikamaru si stava alterando, e il suo tono di voce cominciò a salire, di conseguenza.


- Scusa tanto, sai? Una ragazza ha bisogno di più tempo per prepararsi rispetto ai maschi! E poi, se sai già che tardo un pochino, chi te lo fa fare di arrivare in orario ogni volta? - obiettò lei, per nulla intimorita, e sullo stesso tono di lui.


- Dico, ma ti sei sentita? Sei impossibile! -


- Come OSI?! -




Cough!


- Ragazzi... - intervenne prontamente Choji, prima che il sangue cominciasse a scorrere.



- CHE C'E'?! - risposero all'unisono i due.




Gulp!


- Ecco... - continuò lui, leggermente intimorito - Odio interrompervi, ma... Non è meglio se vi alzate? State... Ehm... Dando spettacolo... -




Si guardarono attorno, realizzando con orrore che erano ancora sdraiati sul pavimento, l'uno sull'altra, e nessuno dei due aveva fatto alcun cenno di muoversi da quella posizione.


Blush!


Entrambi arrossirono violentemente, mentre si rialzavano in maniera goffa, accompagnati dalle risatine e dalle occhiate divertite dei clienti del locale.

Si rimisero a sedere al tavolo cercando di dissimulare il più possibile, realizzando che la fuga, benchè rappresentasse un'idea allettante, avrebbe solo peggiorato la situazione.



Ino guardò Shikamaru furibonda, cercando di incenerirlo con gli occhi, imprecando mentalmente perchè le aveva fatto fare quella pessima figura.




Shikamaru rispose alla stessa maniera, dandosi inoltre dell'imbecille per non essersi reso subito conto dell'imbarazzante situazione in cui si erano trovati, diventando così lo zimbello del locale.


E perchè, preso dalla foga della discussione, non aveva neanche potuto realizzare l'irripetibile occasione che gli si era presentata... se non ora che era già sfumata, purtroppo.


E perchè Choji, essendo l'idiota amico impiccione che era, non aiutava neppure, ridendosela invece sotto i baffi.




Shikamaru ripensò brevemente alla loro conversazione di prima, e serrò la mascella, seccato.

Non-una-parola, Cho! Lo minacciò con lo sguardo.



Choji non rispose, accontentando l'amico; ma gli occhi piccoli si strinsero ancor più, accompagnando il sorriso serafico che si andava invece allargando sul suo volto.



Lo diceva lui che alle volte le previsioni ci azzeccavano.




Fin





Ovviamente, la previsione di Choji era qualcosa del tipo:

'Insisti nel tuo proposito, e i risultati arriveranno!' XD



Benritrovate!


E' un piacere riavervi qui, perciò passo subito ai ringraziamenti!


ryanforever: hai azzeccato in pieno, pensavo esattamente a Shikaku e Yoshino da giovani infatti, sono lieta che tu l'abbia capito! Come avrai capito, sarà una raccolta allo stesso modo di 'Cirri'. Un po' discontinua, forse, ma spero seguirai anche questa come l'altra. Grazie ancora! :)


kikkyxx14: ormai lo sai, rappresentare Ino così tontolona è più forte di me, non posso farne a meno! ^_^ E sì, una volta tanto, anche Shikamaru SA. Spero che anche questo cap. ti sia piaciuto, e di non aver deluso le tue aspettative! Grazie di cuore per essere ancora qua.


Hana Turner: caduta dalla sedia? Spero non ti sia fatta male! :P Ma Ciao! Frizzante come al solito, eh? Mi divertono un sacco i tuoi commenti, mi immagino mentre ti interrompi nel mezzo della lettura, magari sotto chock, ahah! Grazie per il commento, alla prossima su 'Little'. ^_^


Consigli&Commenti sono ben accetti, come al solito!



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Capitolo 3
*** 3 ***


La luna piena avvolgeva, con la sua luce pallida, il villaggio di Konoha.


Una ragazza la guardava sorridendo, il volto arrossato per il freddo della sera.

Con passo delicato ma deciso, camminava diretta verso la sua destinazione.




- Per me è l'ennesima boiata tipicamente femminile... - pronunciò una voce maschile dietro di lei, dall'impronta perennemente seccata.


- Andiamo, Shika... Non essere scortese con Ino! - rispose calmo l'amico, bonariamente.




Ino strinse i denti, mentre cercava di ignorare il sottofondo che proveniva dai suoi compagni di squadra, che la seguivano poco distanti. Come diamine le era venuto in mente di chiamarli, poi?




- Mendokouse, si può sapere quanto manca ancora? -

- Ehi, Ino, potremmo fermarci? Avrei un certo languorino... -




Si voltò, stizzita, fulminandoli con lo sguardo.

- La volete finire?! Non è neanche un quarto d'ora che siamo usciti, e che diamine! Siamo quasi arrivati, perciò fate silenzio! O alla prossima lamentela, vi disintegro! -




Shikamaru e Choji deglutirono nervosamente, e decisero che - per il loro bene - non era affatto il caso di verificare se Ino fosse in grado o meno di attuare quanto promesso.




La ragazza riprese il cammino, soddisfatta del silenzio ottenuto; ma affrettò decisamente il passo non appena vide stagliarsi, in lontananza, la fontana.


- Ci siamo!! - trillò, euforica.




Finalmente!” Pensarono i due ragazzi all'unisono, scambiandosi un cenno d'intesa; sapendo che, prima questa cosa fosse finita, prima avrebbero potuto far ritorno al calduccio delle loro dimore.




Giunsero in uno spiazzo deserto, nei pressi di una delle porte di Konoha.


Proprio in mezzo all'area si trovava l'unico elemento presente, una fontana circolare, antica quanto il villaggio stesso; una sorta di cupola la sovrastava, ma il foro centrale permetteva alla luce lunare di illuminare la superficie dell'acqua, che zampillava lenta.




Choji si sedette sul muretto che delimitava la piazzetta, mentre estraeva dallo zaino diversi snack.


Shikamaru si diresse invece verso Ino che, dopo averli distanziati, aveva già raggiunto la fontana e stava leggendo le iscrizioni incise sul bordo della vasca di pietra.



- “Fontana dell'Amore”?! - gemette Shikamaru sconvolto, notando anch'egli la scritta - Mendokouse, Ino! Non dirmi che ci hai davvero scomodati per una sciocchezza simile! -


- Come osi dire che è una sciocchezza? E' una cosa di vitale importanza, invece! - obiettò lei, punta sul vivo.



- Dannazione, lo sapevo! Lo sapevo che non dovevo fidarmi... Dovevi per forza coinvolgere anche me e Cho in questa... cosa? - continuò lui, esasperato.



Lei arrossì leggermente, un broncio grazioso sul volto.


- Anoo... Lo sai... Che non mi piace camminare da sola, al buio... -




Shikamaru si chiese oggettivamente come questo fosse possibile, dal momento che, benchè fosse la metà di lui, come kunoichi poteva allegramente giocare a shangai con le sue ossa, se mai l'avesse fatta arrabbiare sul serio. Ma pensò bene che non fosse il caso di ricordarglielo...



- E... non potevi venirci di giorno? - provò a domandare.


- Ah-Ah! Non credi che l'avrei fatto, se avessi potuto? - ribattè lei, sarcastica - Ma... funziona solo di notte! Questa notte! -



Shikamaru chiuse gli occhi, contando molto lentamente - Guarda, non voglio neanche sapere di cosa si tratta. Però vedi di sbrigarti, ok? Voglio tornarmene a casa al più presto! -




Ino alzò gli occhi al cielo sbuffando, poi si voltò verso la vasca, concentrata, ripassando mentalmente le istruzioni fornitele dalla madre.



Nella notte del solstizio d'inverno, quando la luna è alta nel cielo, recati alla fontana a Nord del villaggio; posiziona le mani nelle figure descritte dall'iscrizione e, concentrando il chakra nelle palme, posale sulla superficie dell'acqua. E allora vedrai riflesso... il volto del tuo vero amore.”



Ino sorrise spavalda, rabbrividendo in anticipazione.

Dopotutto, aveva funzionato con sua madre, no?






Shikamaru la guardò perplesso, mentre eseguiva con le mani una lunga sequenza di posizioni.

Aveva... intenzione di usare una tecnica, per caso? Qui?


E perchè diamine ora aveva cominciato ad emettere del chakra, poi?!





Ino prese un lungo respiro e, mentre stava già sfiorando con le dita la superficie liquida, si fermò improvvisamente a mezz'aria, boccheggiando.



Non... Non può essere!




Eppure, si distingueva ben nitido, nell'acqua scura...


...il riflesso del volto di Shikamaru.




Cosa?!! Ma... E' impossibile!!


Arretrò, sorpresa, andando così a scontrarsi contro un torace muscoloso.




- Si può sapere che stai facendo, Ino? - pronunciò la voce calda di lui, ad un soffio dal suo volto.



Lei alzò il capo, incrociando così le sue iridi scure, che la osservavano curiose.

L'espressione era calma, eppure lei si sentì lo stesso nervosa.



Tu-Tum!


...Shikamaru?

Quando accidenti mi è venuto così vicino?!



Deglutì nervosa, trattenendo il respiro; una mano sul cuore, che sembrava correre impazzito.

Quasi cominciò a tremare, quando... si accorse di qualcosa.



Aspetta un attimo...

'Vicino'?


Allora...



Tornò ad osservare la fontana, e vide l'immagine di entrambi che ora vi si specchiava.

Come pensavo, era un semplice riflesso... sospirò, sollevata.



Poi realizzò, sconvolta... che erano ancora vicini.


Diventando così, all'istante, color porpora.





- Kiyaaah! -



- Geez, Ino! Il mio udito! - Shikamaru si allontanò bruscamente, coprendosi le orecchie.



- B-Bhè, te la sei cercata! Non dovevi spaventarmi così! - urlò lei, il fiato corto.


Perchè... era stato semplice timore quello che aveva provato... vero?




- E abbassa il volume! O vuoi per caso svegliare tutta Konoha? - obiettò lui, infastidito.


- E di chi è la colpa? ...Oh, no! - Ino si voltò verso la vasca, rendendosi conto, con orrore, di aver inavvertitamente interrotto il procedimento.




Quindi... Avrebbe dovuto ricominciare tutto daccapo?

E se... non avesse funzionato più, per quella notte?

Doveva aspettare un altro anno?


Diamine, lo avrebbe scorticato vivo!





- Dannazione, Shika! Vedi di startene in disparte stavolta, ok? E non interrompermi più!! - Urlò, quasi sull'orlo di una crisi, squadrandolo furibonda.



- Ma fa un po' quel che ti pare... -


Shikamaru si allontanò, stizzito, raggiungendo Choji e borbottandogli qualcosa.





Ino prese un lungo respiro, cercando di tranquillizzarsi. Ripetè le posizioni con le mani come fatto in precedenza poi, emettendo chakra da esse, toccò l'acqua calma.



E allora... avvenne.




La fontana sembrò quasi prendere vita, in un fragore improvviso: lo zampillo, dapprima esangue, divenne vivace, raggiungendo così la cupola; l'acqua parve scintillare nel buio, come se brillasse di luce propria. Dal bordo della vasca, l'iscrizione incisa nella pietra diede origine a fasci luminosi che, librandosi da essa, si sollevarono per raccogliersi in cima alla fontana, in prossimità dell'apertura.


Inatteso, un fulmine bianco salì verso il cielo notturno, rischiarando tutt'intorno a sé, ed Ino dovette ripararsi il volto, per via della forte luce.



Poi... tornò il silenzio, e l'oscurità.


Improvvisamente come era cominciato, così tutto si spense.




Una foschia chiara avvolse la fontana ed Ino vi si avvicinò, con circospezione.

In un vortice bianco, la nebbiolina parve addensarsi a pelo d'acqua.


Quando si disperse, Ino si affacciò sulla vasca, un po' titubante.

E allora... vide l'immagine che vi era riflessa.



Il volto di Shikamaru.



Ino spalancò la bocca per la seconda volta quella sera, sgranando gli occhi all'inverosimile, puntati verso il sorriso spavaldo dell'immagine.



Non... Non poteva davvero essere...!



Aspetta...


'Quel' sorriso...


Grr...



- Insomma, Shika-no-baka! Ti avevo pur detto di starmi lontano! - urlò, voltandosi inviperita e pronta a colpirlo, stando però ben attenta a non urtare in nessun modo contro di lui, questa volta.



Ma non trovò affatto il suo sorriso ad accoglierla, come si era aspettata.


Attorno a lei, solo il vuoto.





Choji, ancora seduto sul muretto in fondo alla piazza la guardava, in attesa.



- Uhm... Cerchi Shikamaru? - le domandò, dubbioso - Guarda che se n'è andato via da un pezzo! Che peccato, eh? Si è perso proprio la parte più bella... -




Ino si accasciò al suolo, sconvolta.


Choji non aveva davvero idea di quanto avesse ragione.




Fin




Buonaseeera! XD


Ora, chi ha letto 'Incantesimo' avrà avuto una sorta di dejà-vu, lo so... A quanto pare, l'acqua evoca in me strane idee... La prossima volta proverò a variare, promesso!


Ino, in questo capitolo, è ancora nella fase di 'smentita', il che spiega la difficoltà che ha nell'accettare l'idea di Shikamaru e lei insieme. Insomma, sono stati semplici amici per troppi anni, un po' di incertezza gliela si può concedere, no? ;) Ma non abbiate timore, perchè i fuochi d'artificio arriveranno, eccome se arriveranno...



Commenti&Consigli, thanks! ^_^


(Ovviamente, a parte il fatto che era prolisso, e che l'incantesimo della fontana sembrava tanto la partenza dello space-shuttle... XD)



Un mondo di grazie a:


ryanforever: Ma grazie! E' bello averti sempre presente! Ebbene sì, Choji è insostituibile, meno male che ci pensa lui a dare una smossa a quei due! E auguri con il tuo lui! ^_^


Hana-Turner: Allora, in primis, fai i complimenti alla mami! XD Spero che a furia di 'rotolare' tu non ci rimetta in salute... Ma declino ogni responsabilità. u_u” Scherzi a parte, grazie infinite per il comme, simpatico come al solito! Leggendolo, mi sono resa conto che forse era poco chiaro il passaggio dello 'scontro' tra i due... Uhm, proverò a migliorarlo, più avanti. E sì, Choji is the best!


kikkyxx14: Ciao! Grazie per il comme, anzi, doppio grazie, visto che hai recensito nonostante tu fossi di fretta. :) Aah, cosa farei senza di voi, mie fedelissime commentatrici? Siete il mio carburante, lo ripeterò all'infinito!



P.S: Grazie anche a AlexVT, babydgv, ciachan, guido75 e Hana Turner (bis ^_^) che hanno messo la fic tra le seguite. Spero che anche questo ultimo capitolo vi piaccia.


Al prossimo aggiornamento!




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Capitolo 4
*** 4 ***


Ino mordeva.


E limava.




Shikamaru passava più tempo con Choji, escludendola dal 'loro' mondo?




Ino mordeva.


E limava.




Shikamaru partiva per una missione lasciandola in disparte, accampando ogni genere di scuse?




Ino mordeva.


E limava.




Shikamaru andava a Suna, o quella smorfiosa donna-ventaglio veniva a Konoha?




Ino mordeva.


E limava.




Mordeva, perchè doveva pur sfogarsi in qualche modo, e non poteva ridurre Shikamaru ad una poltiglia sanguinolenta. Non ogni volta, almeno...



E Limava perchè, nonostante tutto, non stava bene che una ragazza andasse in giro trasandata.


E perchè sarebbe ingrassata dieci chili, piuttosto che dare a Shikamaru la soddisfazione di sapere che era lui la causa della sua frustrazione.




E intanto Ino mordeva.


E intanto Ino limava.







Fino al giorno in cui Shikamaru, essendo geniale e idiota a giorni alterni, non capì che c'era qualcosa che non andava.



Ed essendo perennemente svogliato, ma di quando in quando anche curioso, decise di sapere di cosa si trattasse.



E fortuna volle che, quel giorno, Shikamaru fu particolarmente geniale e curioso allo stesso tempo.



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La figlia guardava la madre assorta, quasi in ammirazione, mentre questa si applicava attentamente lo smalto lucido sulle unghie, accuratamente limate.


Unghie corte, perchè quando sei mamma e hai bimbi piccoli, non puoi permetterti di averle lunghe.




- Mamma... - domandò la ragazzina, con voce soffice - ...Ti è successo qualcosa di bello oggi, vero?-

- Nani? Perchè me lo chiedi? -




Smirk


- Perchè ti metti sempre lo smalto, quando sei allegra. -




Ino sorrise all'acume della figlia, lo stesso del marito.



- Indovinato... E sai come diceva sempre la nonna? - si interruppe per un attimo, facendole l'occhiolino - Che 'la cheratina è il barometro di una donna'! Perciò... Hai voglia di dirmi chi è che ti fa mordere le unghie? - terminò, con fare inquisitore.




E la piccola Nara capì, con la stessa lucidità che aveva ereditato dal padre, di essere spacciata.




Fin




La primogenita è una femmina, il secondo è un maschio, come voleva Shikamaru. Ho ipotizzato che tra i due passasse qualche annetto, così lei è grandicella, e il bimbo invece è piccolino.


La storia della cheratina... Saprete ormai fino alla nausea che, per le giapponesi, tagliarsi i capelli è sintomatico di un cambiamento importante, o di un evento che le ha segnate profondamente.


E le unghie sono fatte di cheratina, come i capelli, perciò...

Perchè non metterli sullo stesso piano? ^_^



Okey, meglio tralasciare i parti folli della mia Mente Malata, e passare ai ringraziamenti... :-)



Allora, grazie a mikkabon e Thaleron che hanno messo la fic tra le preferite, e grazie a kikkyxx14 che l'ha aggiunta tra le seguite. E in particolar modo, grazie a:


ryanforever: Ecco il tuo commento, puntuale come al solito! Temevo di essere stata noiosa, a ripetermi così... Grazie invece per la comprensione! Spero che anche questo cap. ti sia piaciuto...


kikkyxx14:Mi sto rendendo conto che, effettivamente, Cho è insostituibile. E', come dire, l'amalgama tra Ino&Shika. E' discreto e opportuno, non ruba i riflettori, ecco. Ma è ottimo per sottolineare certi passaggi... Se però diventasse troppo invadente fammelo notare, eh? Grazie per il commento.


Hana-chan: Ahimè, effettivamente questa raccolta, di romantico, ha ben poco... Chojicompreso. ;-P Ma come faremmo senza il nostro consumatore di patatine preferito? XD Grazie ancora!



Questa raccolta comincia forse in maniera più lenta, ma presto decollerà, promesso.

Abbiate fede, gente! ;-)











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Capitolo 5
*** 5 ***



Choji aprì la porta della stanza, sbirciando all'interno.


- Allora? Siete pronti? - chiese entrando.




Trovò i suoi due amici che stavano ancora finendo di prepararsi: Ino, che si ripassava per l'ennesima volta il trucco; Shikamaru, che invece imprecava borbottando - contro le cravatte in generale e contro una bionda in particolare - mentre armeggiava impacciato con gli abiti formali che era stato costretto ad indossare.




Avevano organizzato una festa a sorpresa per Kurenai-sama e il bambino, che venivano dimessi oggi. Il Team 8 sarebbe andato a prenderli all'ospedale, mentre loro terminavano i preparativi.


Ovviamente, Ino aveva voluto i suoi due compagni di squadra in ghingheri, un pò perchè andava matta per questo genere di cose, e un pò perchè - Choji sospettava fosse più che altro questo, il motivo - si divertiva a saperli a disagio, così vestiti.




Shikamaru, in particolare, sembrava aver intrapreso una lotta all'ultimo sangue con la cravatta di seta, che non voleva proprio saperne di annodarsi, quasi fosse dotata di volontà propria.


All'ennesimo tentativo mal riuscito, Ino si alzò dalla sua postazione davanti allo specchio, afferrò il ragazzo per una spalla e lo fece voltare bruscamente verso di sé.




- Insomma... Com'è possibile che un genio del tuo calibro non abbia ancora imparato a fare un semplicissimo nodo alla cravatta? - domandò spazientita, mentre scostava le mani di lui per sostituirle con le sue.




Shikamaru non le rispose, interdetto, mentre un lento rossore si andava formando sul suo volto. Poi, si permise di bearsi del profumo di lei e dei suoi capelli - così vicini al suo viso - e di quelle mani delicate e morbide che gli sfioravano maliziose, di tanto in tanto, la pelle del collo. E proprio non potè impedirsi l'affacciarsi velato di un sorriso.



Choji, in maniera ben più aperta, ridacchiò divertito del quadretto.

Uscì ancora allegro dalla stanza, decidendo di aspettarli al piano di sotto.



Mentre scendeva le scale pensò sorridendo che, se conosceva il suo amico abbastanza bene...


...Probabilmente, non avrebbe imparato a fare il nodo alla cravatta mai, in tutta la sua vita.




Fin



Geniale e ingenuo, a seconda di quel che gli (e ci) fa più comodo: credo Shika sia così, in fondo...



N.B.: E' scientificamente provato che recensire una fic doni buon umore, faccia bene alla circolazione ed alla pressione sanguigna, acuisca l'intelligenza, tolga la cellulite, renda popolari e straordinariamente affascinanti. Perciò, cosa aspettate a commentare? XD


E se non ci credete, non vi resta che provare, per vedere se non sia proprio così... ;-P




Come al solito, si ringraziano le fedelissime:



Hana Turner: Vero, i miracoli non sempre accadono... Ma la speranza è sempre l'ultima! XD Dunque, forse non era tanto comprensibile nello scorso capitolo, ma effettivamente la vicenda inizialmente avviene quando sono ancora ragazzi, per poi spostarsi avanti nel futuro: salvo diversa indicazione, ambiento sempre le storie quando loro hanno sui 16-18 anni, perciò immaginateli così. Grazie ancora, sei sempre divertente nei tuoi commenti, è un piacere leggerti!


ryanforever: Ciao! Meno male che il cap. ti è piaciuto... Quando mi frullano nella testa, le idee sono sempre divertenti, ma temo ci perdano quando vengono messe per iscritto... Ma credo sia un po' il cruccio di ogni fan-writer. :P Definirle strepitose, o geniali, però... °///° Mi sento tanto Tony Chopper, presente? >_< E sì, effettivamente Ino HA preso a pugni qualcuno: nella fattispecie, Shikamaru. XD Ma per fortuna se ne è reso conto prima che lo facesse fuori, una volta per tutte... Grazie infinite, posso sempre contare sul tuo commento!


kikkyxx14: immagino ti piacerà anche questo capitolo, visto il nostro immancabile Cho! XD Almeno spero... Sono contenta ti sia piaciuta la figlia, non sono scesa troppo nei particolari, ma la immagino proprio così, con il meglio dei genitori... E magari insieme al figlio di Asuma&Kurenai. Ahah... Ma questa è un'altra storia... :P Grazie di cuore per il commento.



Alla prossima!












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Capitolo 6
*** 6 ***



Alle nuvole piaceva sorvolare Konoha.



Era un placido villaggio, cullato dal verde dei boschi circostanti, sorvegliato dallo sguardo attento dei volti degli Hokage.



Era piacevole lasciarsi trasportare dal vento e approdare in quella piccola oasi verde all'interno del soleggiato paese del fuoco. Era ormai... un punto fermo, per loro, un appuntamento che si concedevano volentieri con le valli, i monti e i fiumi di quei luoghi.



Ma ultimamente, avevano preso l'abitudine di indugiarvi, liete, per un motivo nuovo.


E più precisamente, da quando avevano incontrato, nel loro perpetuo peregrinare, un piccolo amico ad aspettarle ogni volta che vi tornavano.



Ovvero, quel bambino dalla buffa capigliatura.




...Cielo, non che 'bambino' fosse ancora una parola appropriata, nel suo caso...


Erano passati infatti diversi anni da quando si erano incontrati, la prima volta.

E si era fatto uomo ormai, e diverse cose erano cambiate, attorno a lui e in lui.



Ma agli occhi antichi delle bianche nuvole, era ancora quel bambino tenero e curioso, dagli occhi vispi e scuri, che stava sdraiato su di un prato verde, naso all'aria, ad osservarle rapito.


...E com'era possibile non affezionarglisi?




Certo, a dire il vero, in principio era sembrato loro un po'... insolito, quasi strano.


Insomma, pensavano si fosse trattato solo di un caso, inizialmente: quanti bambini a quell'età preferiscono oziare stesi sull'erba, piuttosto che corrervi a perdifiato o farvi le capriole?



Invece, lui era sembrato loro così assorto, in quel suo attento osservarle, che pareva quasi stesse cercando di studiarle, di comprenderle...


Senz'altro, l'idea era semplicemente ridicola.

Ma come descrivere altrimenti quello sguardo così particolarmente impegnato, quell'espressione così adulta su quei lineamenti infantili, quel severo silenzio?



Era buffo, e particolare, e diverso dagli altri bambini.

Ed era stata una gradita parentesi, che le aveva sorprese... cosa assai insolita.




E così, avevano lasciato Konoha, divertite da quell'inatteso incontro.


E con il ricordo di quel bambino al seguito.




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Le nuvole tornarono nei pressi di Konoha, dopo aver attraversato diversi cieli.



E quando videro da lontano i volti di pietra, tornò loro in mente anche quel bimbo dagli occhi neri.




Sinceramente, non credevano avrebbero più incrociato quello sguardo attento.

Magari, le avrebbe guardate ancora - questo sì, ma forse in maniera più... distratta, e occasionale.

E un po' se ne dispiacquero.



Forse, avrebbero potuto provare ad assumere forme buffe, come quelle che divertivano i bambini quando provavano ad indovinarle, e magari lui sarebbe stato in mezzo a loro...

E così l'avrebbero rivisto, chissà...



Ma non ce ne fu bisogno.


Perchè quando sorvolarono sopra il villaggio, lo trovarono ancora lì, dove lo avevano lasciato l'ultima volta, ad aspettarle come se non si fosse mosso affatto da allora.




E fu così anche quando tornarono, la volta seguente...


E quella successiva...


E quella dopo ancora...





E così, quasi per tacito accordo, si ritrovavano puntualmente su quella collinetta dal pendio dolce, appena fuori Konoha. E lui c'era sempre, incredibilmente.




Erano felici, le bianche nuvole, del loro nuovo, piccolo amico.


Talmente felici, che non si avvidero di una cosa tremendamente triste.

E che, quando poi se ne resero conto, trasformò quel loro incontrarsi in una dolce agonia.



Perchè quel bambino non giocava mai con i suoi coetanei?



Si accorsero, infatti, che era sempre solo.




Non hai amici?

Non c'è nessuno che voglia guardare il cielo assieme a te?


Gli ripetevano più volte a malincuore.

Ma lui non poteva sentirle.




Lasciavano così Konoha con il cuore gonfio, in apprensione, e frustrate della loro inutilità.


Potevano fargli compagnia solo in quel breve lasso di tempo che il vento impiegava a trasportarle fino alla valle successiva, niente più di questo. Ma d'altronde, non c'era null'altro che potessero fare.


Erano solo nuvole, dopotutto.




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Lo cercarono nuovamente al loro ritorno, un puntolino bianco e nero in mezzo al prato, certe di trovarlo solo, come al solito.



Per questo, si stupirono non poco quando, invece, videro al suo fianco un bambino paffutello.


Il suo primo amico.




E, finalmente, arrivò anche il rumore, sopra quella distesa di verde.




Non furono gelose, le nuvole, di condividere l'attenzione del loro piccolo amico con altri, anzi.


Erano così felici per lui... perchè non era più solo.



Ma... Sapevano anche che non era abbastanza. Lo conoscevano bene, loro.

Qualcosa mancava ancora, in quel piccolo quadro.

Qualcosa... che avrebbe reso il tutto finalmente perfetto.


Completo.




E capirono esattamente cos'era quel qualcosa che mancava, non appena comparve lei.


E nulla fu più come prima.




Sembrava infatti che per tutto quel tempo tutti quanti loro stessero aspettando il suo arrivo.


Perchè finalmente, assieme a quella ragazzina bionda, arrivarono anche le risate, l'allegria, la vita... E sembrò che l'Estate fosse giunta improvvisamente solo su quell'angolo di prato.




Le nuvole capirono fin da subito che lei era speciale, soprattutto per il loro piccolo amico.



Il silenzio era infine scomparso dalla vita del ragazzo, e per la prima volta lo sentirono ridere di tutto cuore. Ed era uno spettacolo così bello, vederlo circondato dai suoi due amici, che anche le nuvole si rallegrarono, rincorrendosi ed attorcigliandosi spumose nel cielo, come erano solite fare.




Siamo contente per te... A presto, piccolo amico... Gli sussurrarono nell'aria fresca della sera, salutandolo mentre il vento le sospingeva nuovamente lontano da Konoha.



Finalmente, il loro incontrarsi era diventato ora motivo di sola gioia, e adesso aspettavano con ancora più trepidazione di prima il momento in cui la brezza le avrebbe portate nuovamente sopra quel piccolo villaggio, che era diventato loro così caro.




-----------------------------------------------------




Le nuvole vedevano molte cose percorrendo il cielo, tutto il bello e il brutto del mondo.

Poche cose potevano sorprenderle, se non nessuna.



Ma rimasero decisamente sbalordite quando, volteggiando sopra la collinetta verde appena fuori Konoha, non trovarono i tre ragazzi ad attenderle, come si erano aspettate, ma solo due di loro.



Il ragazzo dalla coda alta, il loro piccolo amico ora diventato uomo, stringeva le mani della giovane donna bionda, che lo osservava confusa.



Appariva come lo scenario di qualcosa, e subito le nuvole si fermarono, in trepidante attesa.



Lui... sembrava quasi aver atteso che arrivassero perchè, dopo averle viste giungere, parve trarre ispirazione da loro, e cominciò.



E le bianche nuvole, silenziose spettatrici viandanti, quel giorno esultarono come mai avevano fatto, sussultando nel loro soffice cuore fatto di brina, vapore e sogno.




-------------------------------------------




Shikamaru lasciò le labbra della ragazza, per alzare nuovamente lo sguardo verso il cielo, sorpreso.



- Ehi, Ino... -




- Che c'è? - Chiese lei con voce morbida, ancora troppo sbalordita per la piega che avevano preso gli eventi. Lui chinò il volto, curioso, per meglio gustarsi l'espressione stupita di lei.




- Pensi... Sia possibile sentire la voce delle nuvole? -


- ...Nani? Non saprei... Perchè me lo chiedi? -




Smirk




- Perchè mi è appena sembrato di sentirle dire un “Ben fatto, piccolo amico!” -




Fin




Vi eravate chieste se sarebbe mai arrivato lo ShikaIno,vero? >_<

Perdono... u_u” L'avevo detto, io, che ero prolissa! Ma voi non mi credevate, eh?

Ora ne avete avuto la conferma! :P


Abbiate pietà, mi farò perdonare. Se vorrete lasciare un commento, ve ne sarò grata.

Intanto, passo a ringraziarvi per le recensioni...


ryanforever: Cavoli, tu sì che sei eccezionale! Trovo i tuoi commenti praticamente in ogni fic che leggo, e lasci sempre delle recensioni positive e incoraggianti... Ma come fai? Stai tutto il giorno al computer? XD E' un piacere vederti così costante, un immenso grazie. :)

kikkyxx14: Eccola, l'altra mitica sostenitrice dello ShikaIno! Finchè ci sarete voi, ragazze, le White Flies non avranno di che temere! ^_^ Guarda, concordo pienamente con te, Cho è senz'altro moooolto più sveglio dei nostri beniamini... Ma si sa, quando non sei direttamente coinvolto in qualcosa, tutto appare più nitido, giaggià. Riguardo alla 'next generation', non farci troppo affidamento, non è nei miei progetti... Uhm... Ti ho ringraziato per il comme? No? Allora rimedio subito: GrazieGrazieGrazie! XD


mikkabon: Una nuova commentatrice! Lieta di averti qui! (Vedo che il Nota Bene a qualcosa è servito allora, ehehe... è_é) Tranquilla, anch'io divoro decine di fic, ma spesso non riesco a commentare quanto vorrei... (cough!) Mi ha fatto molto piacere che tu abbia deciso di farlo, così ho avuto modo di sapere la tua opinione. Ahimè, 'indovina' ancora non lo sono, perciò proprio non mi riesce di leggervi nel pensiero... u_u” Scherzo, grazie per il commento entusiasta, e perchè continui a seguire la fic. Spero ti piaccia anche questo cap, anche se un po' insolito. ^_^


Hana-chan!: Per ultima (ma solo in ordine di apparizione,eh?) la mia terza fedele commentatrice! Poteva quel genietto di Shikamaru lasciarsi sfuggire un'occasione così ghiotta? Assolutamente no, ti pare? ;P I tuoi commenti sono sempre divertenti, sono io che devo ringraziare te, altrochè! E' un piacere scrivere sapendo che c'è chi apprezza, dall'altra parte. Un mondo di grazie.



Ringrazio per i bei commenti che mi lasciate, sempre gentili. Ma se c'è qualcosa che stona nel cap., o che può essere migliorato, non esitate a dirmelo, eh? Proverò a rimediare, nel mio piccolo.



P.S: Avete già trovato benefici dalla 'terapia della recensione'? Non ancora? Ma mie care, come in ogni altra cura, ci vogliono pazienza, perseveranza, dedizione... Perciò, vi esorto ancora una volta: Commentate, gente, Commentate! :3



Sclero a parte, ci vediamo lunedì prossimo. Ciau!



.


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Capitolo 7
*** 7 ***


A Natale sono tutti più buoni, recitava il famoso detto.



Ma mentre strascicava i piedi nel freddo di quella sera, costretto dalla sua cara amica ad indossare quell'ingombrante costume dal pelo urticante, rendendosi così ridicolo agli occhi dei passanti, Shikamaru pensò che doveva esserci una postilla di qualche sorta - sconosciuta ai più - in virtù della quale la parola 'tutti' escludeva ovviamente Ino Yamanaka.



Il ragazzo sospirò rassegnato, e nuvole di bianco vapore volteggiarono nell'aria notturna.


Non che a lui non piacessero le feste, o l'inverno in generale; ma la sua serata ideale significava starsene rintanati al calduccio del proprio letto, con una tazza di cioccolata calda in mano e magari davanti ad un buon libro, oppure intento a giocare una bella partita di shogi.



D'altronde la vita era nei suoi confronti sadicamente seccante tutto l'anno, perciò perchè avrebbe dovuto aspettarsi favoritismi per quell'unico giorno?




Per l'appunto, Ino se ne era uscita con un'altra delle sue brillanti idee, e lui aveva dovuto acconsentire, come al solito. Almeno, aveva coinvolto anche Cho. Mal comune...


E così, avevano dovuto organizzare una piccola festa a casa di Kurenai, per far divertire la bambina. Perchè lei aveva voluto che fosse così.


Cioè, non che si trattasse di un'idea malvagia, anzi; ma perchè diamine Ino doveva sempre complicare le cose? Potevano fare una cosa semplice, ma no, lei aveva voluto tutti in costume...





All'ennesimo sospiro, Ino si fermò bruscamente, per voltarsi repentina verso di lui.

Gli occhi le brillavano minacciosi, non promettendo nulla di buono.


- La vuoi smettere una buona volta, Shika? Non voglio rovinarmi la serata per il tuo malumore! -



Mendokouse! Non poteva neanche più sospirare, ora? - Non hai mai pensato che il mio umore potrebbe essere migliore, se tu evitassi di coinvolgermi ogni volta nei tuoi piani assurdi? - rispose lui, a denti stretti. Il freddo contribuiva solo a irritarlo maggiormente.



- Ooh, come sei noioso! Tanto, cos'avevi di meglio da fare, stasera? Poltrire davanti ad un libro? Giuro, alle volte assomigli più ad un pensionato, che a un ragazzo della mia età... -




Bhè, che c'era di male a passare una serata in tranquillità? Pensò lui, lievemente indispettito.


Ma forse lei ignorava persino il significato della parola 'tranquillità'.

Alle volte, sembravano davvero agli antipodi.


E come potesse una seccatura come lei, con un carattere così diverso dal suo - e una femmina, per giunta! - essere la sua migliore amica, restava tutt'ora un mistero.




Inaspettatamente, lei rispose al suo broncio con un sorriso divertito, che lo spiazzò.


- Tanto lo so già, cosa credi? Ora non fai che brontolare, ma a fine serata mi ringrazierai! Scommetto che la piccola Micchan non ti mollerà un attimo! - concluse scherzosa, picchiettandolo sul naso con un dito.



Lui distolse lo sguardo, con fare fintamente seccato, mentre riprendeva a camminare; e ringraziando al contempo il freddo circostante che giustificava validamente il rossore delle guance.


- Voglio ben sperare! Almeno questa fatica sarà valsa a qualcosa... -



- Capirai che fatica! Cosa dovrebbe dire Cho, allora, visto che gli è toccato calarsi dal camino? -


- ...'Calarsi dal-'?! Starai scherzando, spero! Non puoi davvero avergli chiesto di... - chiese Shikamaru, flebilmente. Ok, la loro amica era ufficialmente una pazza scatenata.




- Mi pare ovvio! Che razza di Babbo Natale è, altrimenti? E per colpa della tua solita pigrizia, me lo sono perso! E dire che dovevamo incontrarci un'ora fa! Dannazione, scommetto che ormai è già dentro che si mangia i biscotti preparati da Yuhi-san, mentre decora l'albero con la bambina! -


- Scusa tanto, sai?! - le rispose, acido - Non è che mi travesto ogni giorno da renna...-

- Bhè, neanch'io giro per Konoha vestita da befana, ma ero pronta da molto prima di te! -




Lui la squadrò da capo a piedi, la lingua che gli prudeva dalla voglia di risponderle per le rime.


Stivali lucidi alti fino al ginocchio, calze a rete, completo aderente e corto - simile a quello che indossava spesso e rigorosamente viola - che assicurava l'ipotermia. Se quella era una befana...

Davvero una gran attinenza al personaggio, non c'è che dire.


E con questo, dopo stasera avrebbe sognato di minigonne viola fino a ferragosto, poco ma sicuro.



- Mendokouse... Io l'avevo detto fin dall'inizio che non ero d'accordo con questa tua idea... Se non volevi sorprese, perchè non l'hai chiesto a qualcun'altro? Non mi sarei mica offeso, anzi...-


- Scordatelo! - gli cinse il braccio con forza, quasi aggrappandosi a lui, l'espressione un indecifrabile miscuglio di amarezza, puntiglio, tristezza e cocciutaggine.



Lui sospirò, ma non si azzardò a controbattere, né ad allontanarla.


Ino era incredibilmente capace di passare da uno stato d'euforia ad uno triste, per poi sfociare in una rabbia omicida, e tutto nell'arco di un battito di ciglia. Cambiava così repentinamente umore che era difficile starle dietro, e alla volte si sentiva frastornato.


E in casi come questo, aveva imparato col tempo che l'unico modo per uscirne indenne era quello di assecondarla, cercando di farsi perdonare per qualunque cosa avesse fatto...

O che lei pensava le avesse fatto.



Perchè, ovviamente, doveva essere colpa sua, in qualche modo, e chiedergliene la ragione o provare ad obiettare sarebbe stata un'inutile quanto estenuante perdita di tempo.

Tanto, alla fine, aveva comunque ragione lei...



- Magari... Uhm, non hanno ancora finito di addobbare l'albero, che dici? - provò a rabbonirla.



Lei subito gli sorrise, grata; e decisamente si illuminò, non appena vide la casa della sensei.

- Direi che ora lo sapremo: guarda, siamo arrivati. -




- ...Cosa? Di già-Occavolo! - esclamò lui.



Subito Shikamaru provò a divincolarsi, agitato; e quando incontrò la ferrea stretta del braccio di lei che lo afferrava, comprese all'istante che Ino l'aveva preso a braccetto affinchè non scappasse.


Era caduto in trappola, maledizione!

Aah, ma doveva capirlo subito che ci doveva essere per forza qualcosa sotto!

Invece no, aveva creduto all'apparente tristezza di lei, alla festa per Kurenai, a tutto...

C'era cascato in pieno, come un pollo.



- Che c'è, Shika? - domandò lei, un'evidente espressione trionfante dipinta sul volto.



Altrochè befana, era una strega in tutto e per tutto.



- Non avrai mica paura, no? - gli chiese melliflua, facendosi più vicina.




...Paura?” ripetè mentalmente Shikamaru, quasi in iperventilazione.

No, paura non era la parola adatta, era più qualcosa di simile al...

...Terrore.




Deglutì nervoso, squadrando il nemico che si faceva sempre più minaccioso, man mano che si avvicinavano all'ingresso della casa. I circuiti cerebrali di Shikamaru presero a lavorare freneticamente, in cerca di una qualunque soluzione che potesse salvarlo.



Quando arrivò sulla soglia della porta, capì di non avere scampo.



- Sembri pallido, Shika... Non ti mangia mica, sai? - gongolò lei.




Shikamaru sapeva che era una paura irrazionale, la sua.


D'altronde, a parte qualche blanda proprietà tossica, si trattava di un banalissimo rametto di una comunissima pianta, innocua per 364 giorni all'anno.

Tranne che in quella sera.



Perchè, in quella particolare sera, acquisiva un potere enorme, diventando perfino diabolica, all'occorrenza. Maledetto Viscum Album.




Ino gli cinse il collo, intrecciando le mani sulla nuca di lui; non aveva vie di fuga, ora. Gli occhi cerulei brillarono maliziosi, mentre si alzava in punta di piedi per sussurrargli contro le labbra.



- Devo dedurre dalla tua reazione, Shika, che sai cosa significhi trovarsi sotto il vischio? -



Era inesorabilmente spacciato.




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Choji sbuffò, mentre cercava di muoversi dentro quel fastidioso costume, che non vedeva l'ora di potersi togliere. La barba bianca era stata da tempo abbandonata in salotto, considerata d'impiccio durante la degustazione dei deliziosi biscotti allo zenzero preparati da Kurenai-sama.



- Zio Cho... - chiamò la bimba entrando nella cucina, mentre si sedeva sulle ginocchia del ragazzo.

- Quanto manca ancora? -



Choji cercò il volto di Yuhi, che stava infornando un'altra teglia di biscotti.

Onestamente, non sapevano più cos'altro inventarsi per tenerla occupata.



La piccola Ayumi era diventata ormai ingestibile: aveva quattro anni, era la curiosità fatta persona e non vedeva l'ora che arrivassero 'zio Shika' e 'zietta Ino' per poter giocare con loro.


Certo, per lei era stato divertente addobbare l'albero e fare i biscotti con la mamma, ma adesso che avevano finito, girava per le stanze irrequieta, guardando i pacchetti colorati dei regali ogni volta che vi passava davanti, desiderosa di poterli aprire.



- Arrivano prestissimo, abbi ancora un po' di pazienza, Micchan... -


- Mh... - mise in bocca il ditino, che sapeva ancora dell'impasto dei biscotti - Senti, zio Cho... Ma Babbo Natale ha dei bambini? - esordì ad un tratto, curiosa.


- Mh... No, direi di no. - le rispose incerto - Ma... ha tanti piccoli elfi che lo aiutano, su al Polo Nord, a costruire i giocattoli per tutti i bambini buoni... - continuò, divertito - E poi ci sono le renne, che trainano la slitta... Oh, e c'è anche sua moglie, la befana, che è una cara vecchina... Insomma, ha proprio una bella famigliola. -



- La befana... E' sua moglie? - chiese la bambina, stranita.

- Allora... Perchè sta baciando la renna? -





Il tempo parve fermarsi, in quella stanza.


Subito Yuhi e Choji si scambiarono un cenno d'intesa, e corsero in direzione della porta.



Le guance contro il freddo vetro, guardarono in silenzio, felici e meravigliati, i loro due amici.




La piccola Ayumi, che li aveva seguiti sorpresa da tanta agitazione, tirò leggermente la gonna della madre, per attirare la sua attenzione - Guarda, mamma! Nevica! -




Choji e Yuhi distolsero lo sguardo dalla coppia, per osservare deliziati il cielo scuro dal quale scendevano soffici fiocchi candidi in una leggiadra danza.



Oh, sì, quello sarebbe stato, senz'alcun dubbio, un Bianco Natale.




Fin



So che non sembra una ShikaIno, ma ci tengo a precisare che a Shikamaru non secca tanto l'idea di baciare Ino - tutt'altro! - quanto di dover essere costretto a farlo, tutto qua.


Perchè 'Ayumi'? Perchè ha le iniziali dei genitori: A di Asuma, Yu di Yuhi, e Mi... Perchè sì. u_u


Ho preso spunto da un'immagine su deviantart, ma ho preferito lasciare a Cho il ruolo di Babbo Natale, mentre Ino ha un costume da streghetta sexy. Shika, invece, è vestito proprio da renna.

E no, non è sexy per niente, credetemi. Ma tanto, ci va bene in tutte le salse, no? ;)


Spero vi sia piaciuto.


Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo:


mikkabon: Ehi! Non prenderai mica il brutto vizio di commentare, eh? ;) Ciau, lieta di averti di nuovo qui. Il capitolo precedente era addirittura il tuo preferito? °///° Wow... Non è che ti sei sbagliata? XD Ahaha... No, dai... Non so che dire... Ah, no, aspetta, ho trovato! Grazie infinite! XD


kikkyxx14: Mia cara, se camminando per strada avrai la sensazione di essere osservata, sappi che non è una sensazione... le Nuvole ti guardano... E sanno tutto! Mwuahaha! Ok, scherzi a parte, grazie infinite per il commento. Temevo di aver postato un capitolo pesante, sono contenta che tu invece l'abbia trovato coinvolgente! ^_^


ryanforever: Madame Prolissa è di nuovo tra voi! XD Anche in questo capitolo mi sono dilungata parecchio, come avrai notato. Spero ti sia riuscito di arrivare fino alla fine incolume... Proverò a migliorare... ^_^ Grazie perchè commenti sempre, nonostante gli impegni. E così, sei universitaria? Non sai quanto ti invidio! Almeno, adesso potrai goderti un po' di meritate vacanze!


Hana-chan: Meno male che è piaciuto, pensavo fosse deprimente! Anche perchè su Shika e le nuvole è stato scritto di tutto e di più, perciò... Ma ho voluta postarla lo stesso. Grazie di cuore per il comme!



Peace&Love!






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