La saga di Draken, l’ultimo dei draghi di Lady Moonlight (/viewuser.php?uid=62095)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il destino di Naruto ***
Capitolo 3: *** Il lupo e il cacciatore ***
Capitolo 4: *** La bambina dai capelli rosa ***
Capitolo 5: *** La storia dei draghi ***
Capitolo 6: *** I ninja leggendari ***
Capitolo 7: *** L'incontro ***
Capitolo 8: *** Destinazione Konoha ***
Capitolo 9: *** La prova da superare ***
Capitolo 10: *** Kushina Uzumaki ***
Capitolo 11: *** Un favore ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
Il fuoco, quel fuoco che animava
l’animo di ogni ninja di Konoha, ora stava bruciando ogni
centimetro della
foresta che circondava il villaggio. Le nuvole erano tinte di rosso e
la notte
sembrava essere improvvisamente diventata giorno. Kyubi sedeva immobile
su una
collina, affascinata dallo spettacolo di terrore che si svolgeva ai
suoi piedi.
Ringhiò ad un paio di ninja che le s’erano
avvicinati. Senza pensarci oltre, i
due, scapparono spaventati.
Una delle splendide code della
volpe si posò sul suo viso coprendogli i terrificanti occhi
rossi.
Il suo ultimo pensiero prima
d’addormentarsi fu che quella volta, Draken,
l’ultimo dei draghi, avesse
esagerato. Erano tre giorni che dalle sue fauci emetteva un enorme
quantità di
fuoco. Kyubi era sicura…quella volta Konoha sarebbe stata
rasa al suolo!
L’ultimo dei draghi sorvolò il
Villaggio della Foglia imprecando contro gli abitanti che avevano
eretto a
protezione di Konoha una forte barriera magica che non riusciva ad
abbattere.
Prima
o poi, però, ci riuscirò!
Il giorno seguente quando
Kyubi
osservò il panorama di fronte a lei, un urlo di rabbia
fuoriuscì dalla sua
gola. Per kilometri s’estendeva una superficie brulla. La
terra era diventata
nera e degli alberi rimaneva solo cenere. S’alzò
in tutta la sua terrificante
bellezza ed andò a cercare Draken. Quella volta aveva
esagerato!
Come gli altri giorni lo trovò in
volo sopra Konoha che tracciava cerchi nell’aria. Draken
aveva delle squame
azzurre sul petto mentre il resto del corpo era di uno splendente
colore
verde-smeraldo. Le grandi ali membranose si movevano dolcemente,
cullate dal
vento mattutino.
<< Draken! >> gridò
Kyubi spalancando le sue fauci.
L’ultimo dei draghi si diresse
verso di lei, raggiungendola in pochi minuti.
<< Ora basta! Finiscila!
>> disse il demone osservando il drago.
Draken chinò la testa di lato,
poi emise un lamento straziante, carico di dolore. Odiava gli umani,
soprattutto i ninja, che avevano rovinato la sua vita…
<< Sono passati più di
cento anni, dimentica la tua vendetta! >>
<< Mai! >> intervenne
Draken.
Kyubi si lasciò sfuggire un tenue
lamento. << Hai fatto troppi danni! Questa volta hai
esagerato! Konoha
non cadrà mai ai tuoi piedi! È troppo forte!
>>
<< Io ucciderò ad ogni
costo quegli ammazza draghi! >> disse Draken mostrandole
i denti
affilati.
Kyubi ringhiò.
<< Te lo impedirò! >>
disse la volpe.
Si lanciò sul drago colpendolo
con i suoi artigli.
<< Non puoi sconfiggermi!
Non sei abbastanza forte! >> ringhiò Draken
lanciando su Kyubi un gettò
di fuoco.
<< Forse, ma non è mia
intenzione. Ti sigillerò in un luogo segreto, inaccessibile
per chiunque…umano
e non! >>
Il drago aprì le sua ali
alzandosi in cielo. Poi una luce abbagliante avvolse lui e la
volpe…
500
anni dopo
Minato Namikaze correva tra i
rami degli alberi con in braccio suo figlio. Kyubi, il demone volpe
dalle nove
code aveva attaccato il villaggio della foglia, e lui, come quarto
hokage di
Konoha aveva il dovere di fermarla. Mentre evocava Gamabunta, sovrano
dei
rospi, in lontananza avvistò un tipo sospetto avvolto in un
mantello e la
faccia coperta da una maschera arancione. Non ci badò molto,
troppo impegnato
ad osservare lo scontro dei ninja contro Kyubi.
Aveva deciso d’utilizzare la sua
nuova tecnica: il sigillo del diavolo. La volpe sarebbe stata sigillata
per
sempre nel corpo di suo figlio, Naruto.
Il neonato s’agitò tra le braccia
del padre, emettendo dei piccoli singhiozzi.
<< Tranquillo, andrà tutto
bene! >> disse Minato, ma una lacrima scese sul suo
splendido volto. Per
un solo istante la sua mano tremò.
Kyubi era dinanzi a lui, gli
occhi iniettati d’odio e rabbia.
Lo scontro gli costò la perdita
di numerose energie, troppe per poter anche solo pensare di ricorrere
alla sua
tecnica. Minato Namikaze perse i sensi, cadendo nella radura
sottostante. Il
piccolo Naruto fu salvato da una coda di Kyubi, che lo
recuperò mentre
precipitava nel vuoto.
<< Che tu sia maledetto,
Madara Uchiha! >> ringhiò la volpe.
L’aveva ingannata, s’era preso gioco
di lei con lo Sharingan… ma gliel’avrebbe fatta
pagare! L’aveva costretta ad
attaccare Konoha contro la sua volontà…
Il demone si chinò e saltò,
allontanandosi da quel luogo… Non si rese conto
d’avere ancora con sé il
piccolo Naruto…
Ok…
starete pensando come mi sia potuta venire in mente una storia del
genere…Concordo con voi! Questa storia
è… ditemelo voi! Strana, direi…
Spero che come inizio vi sia piaciuto, ma state sicuri di una
cosa… vi
prometto molti colpi di scena!
Lo so che ho in corso altre ff, ma vi prometto che le
concluderò tutte!
State tranquilli!
Se la ff piacerà ho in mente di scriverne una ( non subito )
su Kyubi
relativa alla sua parte di vita precedente al manga…con le
sue avventure,
problemi… che ne dite?
Ciao!!!
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Capitolo 2 *** Il destino di Naruto ***
Il
destino di Naruto
Mentre la volpe
s’allontanava
velocemente da Konoha, il sole illuminò il villaggio della
foglia. Sui volti
della gente si vedeva un'unica emozione: paura…
Minato Namikaze camminava
affranto per le vie del suo villaggio. Konoha non aveva riportato molti
danni,
ma il suo cuore s’era spezzato. Non solo erano morti molti
ninja valorosi
durante lo scontro, ma Kyubi gli aveva portato via suo figlio. Il suo
piccolo
Naruto. A testa china raggiunse l’ospedale in cui sua moglie,
Kushina Uzumaki,
era stata ricoverata. Qualche ora prima aveva dovuto affrontare un
parto
difficile in cui aveva perso molto sangue. I medici avevano assicurato
a Minato
che Kushina si sarebbe ripresa, ma lui si domandò se sarebbe
riuscita a
superare la scomparsa di Naruto. Non lo credeva possibile…
Si sedette al bordo del letto e
prese tra le sue mani quelle della moglie. Come avrebbe fatto a dargli
la
notizia?
Accettare che il suo piccolo
Naruto fosse, molto probabilmente, nello stomaco di un demone, non era
facile.
Non lo era per niente.
Minato vide Kushina aprire gli
occhi. Prese un bel respiro e iniziò a raccontarle
ciò che era successo…
*
Con un ultimo balzo, Kyubi
atterrò nel luogo dove viveva. Era una piccola valle
verdeggiante, nascosta tra
le montagne, in cui gli umani non mettevano mai piede. Era il luogo
più bello
che lei avesse mai visto in tutta la sua lunga esistenza. Per questo
l’aveva
scelto come sua dimora. Raggiunse un lago nei pressi di una cascata e
si chinò
per bere dell’acqua. Lo scontro l’aveva stremata,
ma come ogni altra volta,
alla fine, era stata lei ad avere la meglio sul suo avversario.
<< Nueee… >> Kyubi si
mise subito all’erta. Cos’era il suono che aveva
sentito? Non riusciva a capire
che cosa fosse.
Quando il suono misterioso cessò,
Kyubi decise di riprendere a bere, ma nuovamente venne interrotta da
quel
rumore.
Concentrò la sua attenzione sulla
provenienza del suono. Era strano…le sembrava quasi venisse
da se stessa. Ma
era impossibile!
Decise di lasciare perdere.
Qualunque cosa fosse non la riguardava.
Si sdraiò su un prato, osservando
incantata il sorgere di una nuova alba. Sbadigliò. Esattamente come
è abitudine dei gatti,
Kyubi, prima d’addormentarsi, iniziò a leccarsi il
pelo. Prima s’occupò del
corpo, poi passò alle code.
Una, due tre… mentre lisciava il
pelo della quarta coda avvertì un odore che conosceva
piuttosto bene: uomo!
Possibile che qualcuno fosse
riuscita a seguirla fin lì?
<< Nueee…>> Kyubi si
paralizzò sentendo nuovamente quel suono. Possibile che?
Allungo il collo per vedere cosa
si nascondesse tra il suo brillante manto arancione.
Si fermò, prima che il suo grosso
naso, nero, toccasse Naruto.
Il neonato a quel punto cominciò
a strillare. Kyubi spalancò i suoi enormi occhi
rossi…
S’alzò si scatto mettendosi
seduta, facendo attenzione al piccolo umano che piangeva disperato su
una delle
sue code. Aprì la bocca e ringhiò, come se in
quel modo Naruto potesse
scomparire o fuggire.
Purtroppo per lei l’unico effetto
che ottenne fu quello di far ridere il piccolo. Kyubi trovò
quel microscopico
ammasso di carne molto carino ed estremamente dolce. Fu catturata
irrimediabilmente dai suoi piccoli occhi azzurri.
Si rese improvvisamente conto che
quello era il neonato che aveva salvato poco tempo prima.
Abbassò la coda ponendo Naruto
sul soffice manto erboso. S’avvicinò nuovamente a
lui con il muso e rimase a
fissare quel piccolo viso per molti minuti. Era come attratta da
lui…così
piccolo e indifeso.
Naruto le sorrise nuovamente e
lei si commosse nel vedere quel dolcissimo faccino. Probabilmente la
sua fu una
decisione affrettata, ma nonostante questo decise di tenere il piccolo
con sé.
L’avrebbe allevato nei miglior modi possibili, lontano dalla
cattiveria del
resto dell’umanità!
Era inutile per quanto si
sforzasse non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
<< Diventerai il ninja più
forte di tutti i tempi! >> disse la volpe, orgogliosa
delle sue stesse
parole.
<< Sì, crescerai forte e
bello! Il mio piccolo Naruto… >> concluse
prima di riavvolgere il piccolo
intorno ad una delle sue code e facendolo addormentare.
<< Io veglierò si di te!
>> detto questo, Kyubi chiuse gli occhi.
*
Dalle profondità della
terra una
voce roca e profonda tuonò tra le pareti di una grotta.
<< Hai fallito! >>
tuonò la voce misteriosa.
<< Ho fatto ciò che mi
avevate chiesto, Sommo Draken, ma Kyubi non ha distrutto il villaggio!
>>
disse Madara Uchiha stringendosi nel suo mantello nero con strane
nuvole rosse.
<< Idiota! >> ringhiò
l’ultimo dei draghi dalle profondità della terra.
<< Sapevo di non poter
contare su di te! Tu sei un Uchiha! Un appartenente a
quell’ignobile clan!
>> disse Draken alzando il tono di voce.
<< L’unico che però sta
cercando il modo di liberarti! >> esclamò
Madara togliendosi la maschera
arancione che portava sul volto.
<< Voi Uchiha, per me,
rimanete solo una stirpe d’ammazza draghi! >>
aggiunse il drago.
Madara Uchiha non rispose.
Conosceva le leggende che si raccontavano sul suo clan…in
passato avevano
sterminato l’intera razza dei draghi, tranne Draken, per
poter utilizzare le
loro magnifiche squame…
Draken, era l’ultimo, ed era
anche il più pericoloso ed il più forte!
<< Voglio che Konoha,
patria di assassini, venga distrutta ed insieme a lei Kyubi! Quel
dannato
demone dovrà pagare per avermi intrappolato qui dentro!
>> ringhiò il
drago.
<< Sarà fatto! >>
rispose Madara. Anche lui voleva la distruzione di Konoha, ma per altri
motivi…
Avrebbe aiutato Draken, perché
una volta che il drago sarebbe stato libero, per lui, sarebbe diventato
un
prezioso alleato! Troppo forte perché potesse averlo come
nemico!
<< Distruggi Konoha!
>> ordinò ancora una volta il drago.
<< Distruggila! >>
l’urlo della sua rabbia fece tremare le montagne…
Grazie
a chi ha aggiunto la ff tra i preferiti e le seguite, in particolare
per chi ha commentato il capitolo!
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Capitolo 3 *** Il lupo e il cacciatore ***
Il
lupo e il cacciatore
Quel giorno Kyubi fu svegliata
dal pianto del piccolo Naruto. Aveva cercato di calmarlo in tutti i
modi, ma
non era successo niente. Solo quando a Kyubi le venne fame, si rese
conto che
il piccolo aveva bisogno di latte. Ma come fare per trovarlo?
Preoccupata per Naruto decise di
andare in un villaggio che in passato aveva salvato da alcuni briganti.
S’assicurò che Naruto stesse bene, poi lo prese
delicatamente con una coda e
partì.
Gli abitanti del villaggio in
principio si dimostrarono intimiditi dalla volpe, ma poi ricordando
ciò che in
passato aveva fato per loro, decisero d’aiutarla.
A Naruto fu dato del latte in
polvere e il bimbo lo bevve tutto d’un fiato. Poco dopo
s’addormentò tra il
caldo e protettivo manto di Kyubi.
I giorni seguenti, ogni qual
volta Naruto aveva fame, la volpe portò il piccolo agli
abitanti lasciando che
lo sfamassero.
Naruto cresceva forte e sano e
con il tempo anche gli abitanti del piccolo villaggio impararono a
volergli
bene.
All’età di un anno, Naruto era in
grado di camminare, abbastanza bene, sulle sue gambe. La notte dormiva
sotto le
stelle insieme a Kyubi, la quale non poteva fare a meno di volergli
bene. I
giorni passavano sereni e tranquilli.
All’età di cinque anni, Naruto,
era capace di maneggiare un kunai alla perfezione. Fu durante quel
periodo che
si perse nella foresta.
Kyubi era andata a procurarsi del
cibo e durante la sua assenza, Naruto, il cui sguardo s’era
posato su una
farfalla, aveva seguito l’animale fino all’inizio
della foresta. Davanti a lui
s’estendevano alberi dai tronchi altissimi con brillanti
foglie verdi. Il
bambino invaso dalla curiosità, entrò in quella
sorta di paradiso terrestre.
Ogni tanto c’era stato insieme alla sua
“mamma”, ma mai da solo. L’ululato di
un lupo lo spinse ad andare in quella direzione.
In cima ad una radura, c’era un
magnifico esemplare di lupo grigio. Naruto rimase ad osservarlo con gli
occhi
spalancati. Lo trovò un animale stupendo e
magnificò. Quando provò ad
avvicinarsi, però, accadde qualcosa di spaventoso.
All’improvviso il lupo
s’accasciò a terra e una grossa macchia di colore
rosso si sparse sul suo
petto.
il bambino sgranò gli occhi
spaventato. Perché il lupo non si rialzava?
Ricordò che un giorno, qualche
tempo prima, aveva toccato gli aculei di un riccio con il dito indice e
la
punta aveva cominciato a fargli male. Osservando meglio aveva visto del
colore
rosso e era scoppiato a piangere.
Kyubi era corsa da lui
preoccupata, poi con molta pazienza gli aveva spiegato che quello era
sangue.
Naruto era rimasto terrorizzato quando la volpe gli aveva detto che se
una
persona perdeva troppo sangue, moriva e non apriva mai più
gli occhi.
Naruto alzò lo sguardo verso il
lupo e notò una figura che si chinava su di lui. Il bambino
pensando che volesse
aiutare il lupo corse verso di lui.
<< Ehi! Signore…>>
disse chiamando l’uomo davanti a lui. Inciampò un
paio di volte, ma non
s’arrese e continuò a correre.
<< Signore! Lei aiuta il
l-lupo…dopo lui s-sta b-bene! >> disse
ansimando.
Il cacciatore guardò Naruto come
se fosse matto, poi, deciso ad ignorarlo, legò
l’animale e lo caricò sulla
schiena.
Naruto pensò che quella persona
era cattiva. Cosa stava facendo al lupo? Il cacciatore indossava una
benda sul
volto e al fianco portava un lungo oggetto metallico, che Naruto
capì essere
una spada.
<< Signore? >> lo
chiamò tirandogli la giacca. << Dove porta il
lupo? >> una goccia
di sangue gli cadde sul volto e Naruto non potè fare a meno
di mettersi a
piangere disperato. Non gli piaceva il sangue e nemmeno il colore rosso!
Gli occhi, neri,dell’uomo si
posarono su di lui e infastidito per il baccano provocato dai suoi
pianti lo
buttò a terra violentemente, facendolo sbattere contro un
tronco.
Come se non fosse successo nulla,
il cacciatore, proseguì per la sua strada.
Kyubi, attirata dai pianti di
Naruto, seguì il suo odore fino a raggiungerlo. Quando lo
vide a terra con la
testa ricoperta del sangue del lupo emise un grido spaventoso che fece
tremare
gli alberi della zona circostante. Persino, Draken, rinchiuso nelle
viscere
della terra, spalancò gli occhi.
<< Uomo cattivo… >>
disse Naruto tra i singhiozzi. Alzò il dito nella direzione
presa dal
cacciatore e Kyubi si mise sulle sue tracce.
Lo trovò chino su un ruscello,
intento a pescare dei pesci. Kyubi percepì il sangue del
lupo ed emise un
ringhio.
Il cacciatore si voltò spaventato
e rimase sconvolto quando si ritrovò davanti il demone volpe
a nove code. Kyubi
gli mostrò le zanne affilate, mentre l’uomo
tentava la fuga.
Mentre lo buttava a terra con una
zampa si chiese come aveva fatto un essere umano ad entrare nel suo
territorio.
Lo avrebbe dovuto uccidere. A parte Naruto, nessuno doveva sapere
dov’era la
sua tana.
Con un gesto rapido mise fine
alla sua esistenza e facendo attenzione che Naruto non
l’avesse seguita, lo
ingoiò.
<< Avevi un pessimo sapore,
umano. >> commentò alla fine. Poi veloce
com’era venuta, tornò da Naruto
che l’aspettava rannicchiato vicino ad un tronco.
<< Sh! Ora è tutto passato…
>> lo afferrò, come faceva ogni volta con una
delle code e lo cullò
finché non lo vide chiudere gli occhi.
Quando Naruto si svegliò era
notte fonda e le stelle e la luna brillavano alte nel cielo.
<< Mamma… >>
bisbigliò sbadigliando.
Kyubi aprì uno dei suoi occhi e
guardò Naruto mentre gli s’avvicinava.
Spalancò la sua enorme bocca e aspettò
che parlasse.
<< Ho sognato l’uomo
cattivo… >> disse con gli occhi leggermente
lucidi.
Kyubi assunse delle dimensioni
più piccole, divenendo grande quanto un orso. Anche
così, vicina a Naruto,
sembrava un gigante. S’accucciò accanto a lui,
osservando le stelle.
<< … ho avuto tanta paura…
>> aggiunse Naruto stringendosi alla sua morbida
pelliccia. <<
Tutti gli uomini sono cattivi? >> domandò.
<< No…solo alcuni… è per
questo che tu devi stare lontano da loro! >>
spiegò pazientemente la
volpe.
<< Ma le persone del
villaggio…loro sono buone… >> disse
Naruto guardando la luna.
<< Sì, loro sono
buone…anche tu lo sei! >> disse Kyubi
pulendogli il volto con la lingua. A
quel contatto, Naruto ridacchiò.
<< Lo sai mamma…le stelle
sono bellissime! >>
Kyubi annuì, pensando che anche
lui lo era. Si chiese per quanto tempo ancora avrebbe potuto tenerlo
lontano
dal resto della sua specie. Sapeva di non potergli impedire di vivere
tra gli
altri esseri umani, ma saperlo lontano da lei lo rattristava.
Chiuse gli occhi appoggiando il
muso sulla spalla di Naruto. Entrambi s’addormentarono sotto
lo sguardo vigile
degli astri.
Lasciatemelo
dire…adoro questa Kyubi! La trovo dolcissima! ^.^
Grazie a Neko, Kellyvideomaniacatv,
Kyuuby_sennin94, Vodia e Lovy chan per le loro recensioni.
E grazie a
tutte le
persone che hanno inserito la ff tra i preferiti e le seguite! ho
aggiornato
abbastanza in fretta? ^_^
Ciao!!!
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Capitolo 4 *** La bambina dai capelli rosa ***
La
bambina dai capelli
rosa
I tra anni successivi,
passarono
altrettanto veloci. A otto anni Naruto era in grado di badare a se
stesso.
Kyubi gli aveva insegnato le basi delle tecniche ninja e spesso il
ragazzo
s’allenava al tiro dei kunai. Era diventato molto bravo, e
spesso si spingeva
da solo nei posti più remoti del territorio della volpe. Non
temeva gli animali
selvatici, perché Kyubi gli aveva insegnato a comprenderli e
a rispettarli.
Fu durante una fredda primavera
dei suoi otto anni, che Naruto incontrò Sakura Haruno.
Quel giorno s’era recato fino al
piccolo villaggio. che l’aveva visto crescere, per mangiare
uno dei suoi piatti
preferiti, il ramen. Mentre raggiungeva il chiosco la sua attenzione fu
catturata da una bambina della sua età che teneva la mano ad
una signora, che
Naruto pensò essere sua madre. Naruto si nascose dietro ad
un basso cespuglio e
la osservò meravigliato.
Era una bambina molto carina con
lunghi capelli rosa e due splendidi occhi verdi. Guardandogli a Naruto
ricordarono quelli d’un'altra persona, ma più
cercava di ricordare più i
ricordi svanivano. Così, decise di continuare a guardare
quella bambina.
Quando sorrise, a Naruto, parve
di poter sentire il suono della sua dolce risata. La madre e la figlia
erano
sull’uscio di una vecchia abitazione e stavano parlando
felici ad un’altra
donna. Crescendo, Naruto aveva capito che Kyubi non poteva essere la
sua madre
naturale, anche se lui la considerava tale, e vedendo la signora di
fronte a
lui si domandò come poteva essere stringere la mano di una
mamma. Una lacrima
gli scivolò sul volto. Perché lui era solo? La
sua mamma, forse, non gli voleva
bene? Aveva fatto qualcosa di sbagliato? Perché lui non
poteva avere una mamma
ed un papà come tutti gli altri bambini?
Ma lui aveva Kyubi…cosa poteva
volere di più? La volpe era la sua mamma e la foresta il suo
papà, dolce e
premuroso…
Con quei pensieri, sul suo
giovane volto comparve un magnifico sorriso.
Saltò sul ramo di un albero e
rimase a fissare la strana bambina. La vide mentre
s’allontanava dalla madre e
saliva su un altalena.
Naruto decise di volerle palare e
così s’avvicinò. Si fermò a
qualche metro di distanza, salutandola con un
timido ciao.
La bambina lo guardò incuriosito,
poi rispose al saluto.
<< Ciao, io mi chiamo
Sakura Haruno! >> disse sorridente.
<< Io invece sono Naruto!
>> rispose << Hai…hai un nome
molto carino… >> disse alla
bambina.
<< Anche il tuo non è
brutto. >> Sakura appoggiò i piedi a terra
fermando l’altalena. <<
Io vengo da Konoha… e tu? Sei di queste parti?
>> domandò mettendosi le
mani in tasca.
<< Dov’è Konoha? >>
intervenne Naruto. Quel nome gli ricordava qualcosa…
<< Ma come? >> disse
Sakura sgranando gli occhi. << Tutti sanno dove si trova
il villaggio
della foglia! >>
<< Bhe io no… >>
rispose Naruto mettendo il broncio.
<< Che buffa è la tua
faccia! >> intervenne la bambina mettendosi a ridere.
<< Mi ricordi
tanto il nostro Quarto Hokage! Gli assomigli moltissimo!
>>aggiunse con
le lacrime agli occhi.
Hokage…anche quel nome gli
sembrava d’averlo già sentito… Si disse
che era probabile che gliene avesse
parlato Kyubi.
<< Che cosa fai in questo villaggio?
>> domandò curioso. Non erano molti gli
stranieri che lo visitavano.
<< Sono venuta a trovare la
zia. Presto avrà un bambino! >> disse tutta
eccitata, battendo le mani.
<< Spero tanto sia una femminuccia! >>
<< Secondo me invece sarà
un maschio. >>
<< E tu come lo sai?
>> domandò la bambina.
Naruto diede una scrollata di
spalle.
<< Tu sei un ninja!
>> esclamò Sakura vedendo il kunai al fianco
di Naruto.
< Oh…ecco…non proprio.
>> Naruto si sfiorò i capelli imbarazzato.
<< Sakura! Vieni, dobbiamo
andare! >> le gridò sua madre che la stava
aspettando.
<< Ci vediamo! Ciao,
Naruto! >> terminò Sakura scendendo
dall’altalena e correndo tra le
braccia di sua madre.
Naruto rimase a fissarla finché
la vista glielo permise, poi, felice tornò da Kyubi. Il
demone che aveva
assunto delle dimensioni più piccole, aspettò
Naruto sotto le fronde di un
albero. Leccandosi una zampa, pensò che Naruto era in
ritardo. Proprio quando
aveva deciso d’andare a cercarlo, Naruto l’aveva
raggiunta con un sorriso a
trentadue denti.
<< È successo qualcosa di
bello? >> domandò gentilmente osservando il
suo volto felice.
<< Ho incontrato una
ragazza di Konoha! È molto
carina…>> disse arrossendo.
A sentire il nome di Konoha,
Kyubi s’irrigidì. Quel villaggio non aveva fatto
altro che portargli guai. Era
stata molto attenta a non parlarne con Naruto.Per questo fu presa alla
sprovvista dalla domanda successiva.
<< Che cos’è un Hokage? Sakura
mi ha detto che assomiglio al Quarto Hok…>>
Kyubi si voltò dalla parte
opposta ringhiando. Nella sua mente s’affollarono un sacco di
domande.
Cos’altro aveva raccontato la ragazza a Naruto? Le aveva
parlato di lei? Dei
sui veri genitori?
<< Stai bene mamma?
>> chiese Naruto che s’era spaventato per il
ringhio che aveva emesso.
<< Sì >> rispose
Kyubi. << M’era entrata una spina sotto la
zampa… >> disse agitando
violentemente una delle sue code.
Naruto strabuzzò gli occhi e
continuò a parlare. Non l’aveva mai vista
così agitata.
<< L’hokage è il capo
villaggio di Konoha, è un ninja molto potente e crudele.
Promettimi che non
crederai mai a quello che potrebbe dire! >>
spiegò la volpe.
<< Ma… è così cattivo?
>> volle sapere Naruto.
<< Sì! >> rispose la volpe.
Pensò al suo scontro con Minato Namikaze e socchiuse un
istante gli occhi.
Aveva dei ricordi confusi, ma una cosa la sapeva. Naruto, era suo
figlio…
Sapeva che era egoista da parte sua non raccontare la verità
sui suoi genitori,
ma non poteva farci niente. Amava quel piccolo e fragile essere umano
da non
poter fare a meno d’averlo al suo fianco. Era stata lei a
salvarlo…lei a
sfamarlo, lei ad amarlo come una madre… Però era
stata lei ad allontanarlo dai
suoi simili, dai suoi genitori… Era colpa sua se…
Scosse la testa. Aveva scelto lei
il destino di Naruto, il primo istante che l’aveva sentito
piangere e non aveva
intenzione di cambiare idea ora!
In ogni caso non passava giorno
che non si sentisse in colpa. Ma lei era una creatura egoista, aveva
passato
troppi anni in solitudine per poter rifiutare l’affetto che
Naruto nutriva nei
suoi confronti.
E così, Kyubi cominciò a
raccontargli le vicende più orribili di cui Konoha si era
macchiata nel corso
degli anni… a cominciare dallo sterminio dei
draghi…
Questa ff mi ha preso tantissimo e
quindi ho scritto subito un nuovo
capitolo! Chiedo scusa in anticipo se forse la prossima settimana non
riuscirò
ad aggiornare…( anche se credo ce la farò. )
Risposte:
giulia uzumaki :
Grazie mille per il
commento! Sono felice che la storia ti piaccia!
Kellyvideomaniacatv:
Già…povero Naruto
che ha dovuto assistere a quella scena! Concordo con te, quei due
assieme sono
tenerissimi!
Neko:
Anche a me piace
tantissimo Kyubi come mamma! Poi Naruto è tenerissimo da
bambino! Peccato che
non sia brava quanto te a disegnare, così avrei potuto
inserire un immagine!
Lovy chan:
Sono pienamente
d’accordo! Naruto che chiama Kyubi mamma è
veramente dolcissimo!
Minato Namikaze:
Grazie…sono contenta che la ff ti piaccia!
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Capitolo 5 *** La storia dei draghi ***
La
storia dei draghi
Fu così, che mentre
Kyubi
parlava, Naruto apprese la triste storia dei draghi.
<< La razza più antica di
questa mondo. Persino io, il demone a nove code, sono nata molto tempo
dopo di
loro… Esistevano diversi tipi di draghi. Si distinguevano in
base alla loro
corazza e ai poteri che possedevano. In totale le stirpi dei draghi
erano
cinque. C’erano i draghi d’oro detentori del potere
della luce, quelli
rossi che
dominavano il fuoco, quelli
verdi che controllavano l’elemento terra, quelli blu che
comandavano le acque e
infine i draghi d’argento che avevano il controllo
sull’aria. >> spiegò
Kyubi. Nei suoi ricordi poteva rivedere quelle immense creature volare,
elegantemente, nei cieli. Osservò gli occhi sognanti di
Naruto e decise di proseguire.
<< Una sola di queste
creature era potentissima e molto difficile da sconfiggere. Un giorno,
migliaia
d’anni fa, un drago morì a causa di una misteriosa
malattia. Era un drago
d’oro. All’epoca ero molto giovane, possedevo solo
tre code ed osservavo gli
eventi da lontano.. senza intromettermi nelle faccende degli altri
esseri
viventi. >>
Naruto deglutì aspettando con
impazienza il resto del racconto.
<< Fu così che un ninja di
Konoha trovò il drago e affascinato dalla sue squame dorate,
lo portò al
villaggio. Il ninja apparteneva ad una famiglia molto importante
conosciuta con
il nome di Uchiha. Gli Uchiha erano un clan dedito alla guerra ed al
potere.
Quando videro le squame del drago non poterono fare a meno di volerle
per
arricchire il patrimonio del clan. Non solo erano particolarmente
preziose, ma
se indossate in battaglia proteggevano i Ninja dagli attacchi nemici.
>>
<< Forte! >> esclamò
Naruto. Anche a lui sarebbe piaciuta avere una di quelle corazze
utilizzate
dagli Uchiha.
<< Accecati dall’avidità, i
membri del clan cominciarono a cercare un modo per abbattere altri
draghi in
modo da potersi appropriare delle loro squame. Nel giro di circa
tremila anni,
a poco a poco, la razza dei draghi scomparve. >> Kyubi
fece una pausa
leccandosi una zampa.
<< Decisi d’intervenire, ma
ormai era troppo tardi. Gli ultimi dieci draghi erano stati uccisi poco
lontano
dal luogo in cui mi trovavo. Ugualmente andai a vedere il luogo dello
sterminio. Trovai alcuni ninja mentre infierivano sui corpi dei draghi.
A quel
punto non potei fare a meno di man… >> Kyubi
si fermò di colpo. Stava per
dire a Naruto che aveva mangiato quegli uomini!
<< Mamma? >> chiese
Naruto.
<< Non ho potuto fare altro
che mandarli via! >> disse la volpe. <<
Comunque… mentre camminavo
tra i corpi senza vita sentii un rumore. Cercai di capire la
provenienza.
Proveniva da sotto un’ala dei draghi. M’avvicinai
con cautela spostando l’arto
senza vita di quella povera creatura. Trovai un cucciolo,
l’ultimo superstite
di quella razza. >> Kyubi chiuse gli occhi. Ricordava
ancora
perfettamente il volto impaurito di Draken quando la vide di fronte a
lui.
<< Lo chiamai Draken… Mi
accorsi fin dal primo minuto che lui era un drago…speciale.
Al suo interno
possedeva il potere di ognuna delle cinque stirpi. Era in grado di
controllare
l’acqua, la terra, l’aria, il fuoco e la luce. Era
come se il suo destino fosse
sempre stato quello di vendicare la sua razza. Quando fu abbastanza
grande e
gli raccontai la storia del suo popolo fu invaso da una ferocie
vendetta. Non
chiedeva altro che la distruzione di Konoha e la fine degli Uchiha.
>>
Naruto spalancò gli occhi dallo
stupore. << Gli Uchiha sono stati tanto cattivi! Povero
drago…era rimasto
tutto solo! >>
Kyubi annuì. Era vero, Draken era
rimasto solo, esattamente come era successo a lei. << Per
quasi cento
anni, provò ogni modo possibile per cercare di realizzare i
suoi piani. A quel
punto intervenni io. Non poteva distruggere il mondo ed ogni essere
vivente a
causa di Konoha! L’ho intrappolato in un luogo segreto dal
quale non uscirà mai
più! >>
Naruto si sedette al fianco di
Kyubi accarezzandole la testa.
<< Sono già passati
cinquecento anni… >> mormorò la
volpe.
<< Quel villaggio è molto
cattivo! >> affermò Naruto con decisione.
<< Esatto! >> rispose
Kyubi. << Devi starne il più lontano
possibile! I suoi abitanti hanno
cercato di catturarmi per cinquant’anni! >>
<< Ti hanno fatto male?
>> domandò il ragazzo ingenuamente.
<< Oh! Sì… >> disse
Kyubi.
<< Ma ora stai bene! Vero
mamma? >>
<< Certo! Ti va di giocare?
>> chiese la volpe cercando di cambiare discorso.
<< Sì! >> esclamò il
bambino alzandosi immediatamente. << A cosa giochiamo?
>>
<< Nascondino? >>
propose la volpe.
<< Però conti te, mamma!
>> intervenne Naruto.
<< Pronto? Via! >>
gridò la volpe cominciando a contare. << Uno,
due, tre…cento! >>
Naruto s’era nascosto sotto il
getto della cascata, dove c’era una piccola sporgenza. Kyubi,
pur sapendo dove
si trovasse, grazie al suo udito e al suo fiuto, fece finta di non
riuscire a
trovarlo.
<< Ehi! Naruto! >> lo
chiamava mentre guardava sotto i massi e tra i cespugli.
Naruto si portò una mano alla
bocca, ridendo. Era certo che quella volta Kyubi non
l’avrebbe trovato. Aveva
passato tre giorni per trovare quel
posto! E scommetteva che la sua mamma non lo conosceva!
Mentre sorrideva non s’accorse
che due occhi rossi lo osservavano dalla sponda del lago.
Dopo alcuni minuti, che Naruto
non sentiva più i richiami di Kyubi, infilò la
testa nel getto della cascata e
la cercò con lo sguardo. Stava per ritornare sulla piccola
sporgenza, quando
davanti a lui comparve la volpe che spalancò la bocca per
emettere un ghigno di
soddisfazione.
Afferrò i vestiti di Naruto, con
le zanne e lanciò il ragazzo nel lago circostante. Naruto
emerse qualche minuto
dopo dall’acqua, prendendo un bel respiro.
<< Ti ho trovato! >>
mormorò la volpe nuotandogli intorno.
Naruto si pulì gli occhi, poi
imbronciato cercò in tutti i modo di raggiungere Kyubi per
fargliela pagare, ma
la volpe s’allontanava da lui troppo velocemente.
<< Non riuscirai mai a
prendermi! >> gridò la volpe immergendosi
completamente nell’acqua e
comparendo dalla parte opposta.
<< Non m’arrendo così
facilmente! >> disse Naruto starnutendo.
Kyubi scosse la testa. <<
Torniamo a riva! Non vorrai ammalarti! >> disse
avvicinandosi a lui.
<< Saltami in groppa! >> ordinò
il demone.
<< Ma… >> cercò di
protestare Naruto.
<< Niente ma. Sbrigati!
>> Naruto annuì poco convinto.
Quando arrivarono a terra, Kyubi
afferrò alcuni pesci con le sue zampe. Poi, seguita da
Naruto, entrarono nella
grotta.
In un angolo, circondati da
alcuni sassi, c’erano alcuni pezzi di legna. Con un gesto,
che Naruto non
riuscì a vedere, la volpe accese un piccolo falò
e mise i pesci a cuocere.
Sarebbero diventati il loro pasto.
Non che a lei piacessero particolarmente…
apprezzava molto di più la carne.
Quando i pesci furono pronti,
Naruto ne addentò immediatamente uno, finendo per scottarsi.
<< Sta più attento!
>> lo rimproverò Kyubi.
Naruto annuì ed in poco tempo
finì di mangiare il suo pesce. Due minuti dopo
s’addormentò sul manto di Kyubi.
<< Buonanotte, piccolo
Naruto… >> bisbigliò la volpe al
suo orecchio.
<< Buonanotte, mamma…
>> rispose Naruto prima di finire definitivamente nel
regno dei sogni.
Kyubi posò il volto sul petto di
Naruto, rimanendo ad ascoltare i battiti del suo cuore.
<< Sei così piccolo e
fragile… >> disse sospirando. <<
… ma io ti proteggerò…
>>
concluse addormentandosi.
Probabilmente
il capitolo non era molto interessante, ma era necessario che
vi spiegassi un po’ la storia di Draken e dei draghi.
Grazie a: Hatchin,
giulia uzumaki, Kellyvideomaniacatv, Neko, Lovy chan, SATANABAAN e
Kyuuby_sennin94 per le recensioni. Scusate se non rispondo, ma vado di
fretta!
Che ne pensate di questo capitolo?
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Capitolo 6 *** I ninja leggendari ***
I
ninja leggendari
Al suo risveglio Naruto
avvertì
un forte mal di testa. Non ci badò molto ed andò
ad allenarsi al tiro dei
kunai. Il suo sogno era poter diventare il miglior ninja del mondo.
Kyubi se n’era già andata. Tutte
le mattine era solita perlustrare il suo territorio da quando aveva
visto il
cacciatore. A volte Naruto s’era chiesto che fine avesse
fatto quell’uomo.
Attirato da una lepre che
saltellava nel prato, Naruto decise di provare a prenderla.
Già immaginava
quanto Kyubi sarebbe stata fiera di lui. La rincorse per un ora, alla
fine
senza fiato e tutto sudato decise di fermarsi a bere un po’
d’acqua.
All’improvviso si sentì invadere
da una tremenda stanchezza. Si lasciò cadere al suolo con il
respiro affannoso.
Sentì il suo corpo tremare per il dolore e lo sforzo. Cosa
gli stava accadendo?
Perché si sentiva così male?
Persino chiudere gli occhi fu un
gesto che gli risultò difficile. Si rannicchiò su
se stesso ed attese che
qualcosa o qualcuno gli venisse in soccorso. Aveva come la sensazione
che la
testa potesse scoppiargli da un momento all’altro. Avvertiva
dolori in tutto il
corpo ed era insopportabile.
Sentì il frusciò di alcune foglie
muoversi davanti a lui ed aprì gli occhi.
<< M-mamma…. >>
sussurrò. << Ho male…tanto
male… >> bisbigliò con un tono di
voce
sempre più debole.
Kyubi assunse delle dimensioni
più piccole e gli leccò il volto preoccupata.
<< La testa… ho tanto male…
>> disse Naruto piangendo. <<
Morirò come il lupo? >> chiese
ingenuamente.
Kyubi spalancò gli occhi e scosse
immediatamente la testa. << Certo che no!
>> Disse facendolo
montare in groppa. Lo portò nella grotta e lo fece stendere
delicatamente.
<< Non muoverti! >>
ordinò Kyubi. Naruto accennò un sì con
la testa. << Adesso vado a cercare
un dottore! >>
<< C-Cos’è un dottore?
>> chiese Naruto.
<< Te lo spiegò dopo, tu
rimani accanto al fuoco e non azzardarti ad uscire! Intesi!
>> ringhiò la
volpe.
Il bambino annuì e chiuse gli
occhi. Nella sua mente c’era un'unica e terribile scena. Un
grande e bel lupo
grigio steso in una pozza di sangue. Kyubi gli
s’avvicinò cercando di
confortarlo, poi senza perdere tempo uscì alla ricerca di un
medico.
In poco tempo superò i confini
del suo territorio.
Naruto era malato e a lei
occorreva il medico più bravo che esistesse al mondo.
<< Tsunade! >>
mormorò al vento. << Sto venendo a cercarti!
>>
Sì fermò al primo villaggio ch
incontro. Era molto piccolo, ma Kyubi decise ugualmente di provare a
chiedere
informazioni. Per non farsi riconoscere utilizzò la tecnica
della trasformazione
per assumere forma umana.
Divenne una giovane ragazza dai
lunghi capelli arancioni e gli occhi di un forte colore rosso.
Detestava
assumere forma umana. In passato aveva ricorso a quella tecnica una
decina di
volte, ma non gli era mai piaciuto. in ogni caso per salvare Naruto
avrebbe
fatto questo ed altro.
Non sapeva molto sulle malattie
umane, ma era quasi certa che Naruto avesse preso una bella influenza.
Doveva trovare Tsunade, conosceva
la sua fama tra i ninja e a lei occorreva la migliore. Non poteva
correre
rischi con Naruto.
Entrò in una piccola locanda e si
sedette ad un tavolo, aspettando l’arrivo del cameriere.
<< Ehi! Bella fanciulla!
>> esclamò un uomo sulla cinquantina con
lunghi capelli bianchi. Ordinò
una bottiglia di sakè e le si sedette a fianco.
<< Ti va di farmi un po’ di
compagnia? >> disse singhiozzando. << Sei
perfetta per il mio nuovo
libro! >>
Sul volto di Kyubi passò una
smorfia di disgusto. << No, grazie! Sono di fretta.
>> disse acida.
<< Conosci una certa Tsunade? >> gli
domandò.
<< Se la conosco? Certo che
conosco quella vecchiaccia! Siamo stati compagni di squadra…
>> spiegò
l’uomo bevendo un sorso di sakè.
Kyubi credette d’aver capito
male. Possibile che quell’ubriacone fosse…
<< Non dirmi che tu sei…
>>
<< Il grande Jiraya in
persona! >>
La volpe sospirò. Conosceva la
sua fama di donnaiolo e non aveva ne voglia ne tempo da perdere con
lui. <<
Insomma, sa dirmi o no dove si trova Tsunade? >> chiese
scocciata.
Jiraya indicò un punto alle sue
spalle e Kyubi s’affrettò a raggiungerlo. Al
tavolo era seduta una donna che
dimostrava circa trent’anni, intenta a fare delle scommesse
con la persona di
fronte.
<< Ehm! >> disse
Kyubi tossendo.
<< Sì? >> Tsunade si
voltò verso di lei, rimanendo affascinata dai suoi occhi.
A quel punto, per Kyubi, fu
facile fingere la parte della madre preoccupata, che cerca
disperatamente di
trovare un modo per salvare il figlio.
<< La prego…mi deve
aiutare… >> esordì.
<< Si tratta di mio figlio…è molto
piccolo a
otto anni e credo che abbia preso una brutta influenza…
>> Riuscì persino
a versare qualche lacrima.
<< Non, non so cosa fare!
>> disse prendendosi le mani tra il volto.
Dentro di se si disse d’essere
un attrice nata.
Tsunade s’alzò immediatamente
dalla sedia, lasciandola cadere a terra, con in volto uno sguardo
assolutamente
serio. Prese le mani di Kyubi tra le sue e sorrise.
<< Mi dica dov’è! Farò il
possibile! >> aggiunse lanciando delle monete
all’uomo che le stava di
fronte.
Lanciò uno sguardo a Jiraya che
s’era avvicinato all’ennesima ragazza.
Sospirò e scosse la testa. <<
Quell’uomo non cambierà mai! >>
bisbigliò a denti stretti.
<< Da questa parte!
>> disse Kyubi facendole strada.
<< Vedo che sei un ninja!
>> esclamò Tsunade vedendo come correva veloce
da un albero all’altro.
<< No…ecco mio padre lo
era. >> disse la volpe cercando una storia plausibile.
<< Mi ha
insegnato qualcosa prima che morisse. >>
<< Mi dispiace >>
s’affrettò a dire Tsunade.
<< Ormai è una storia
vecchia. Non si preoccupi! >>
Kyubi affrettò il passo, ormai
era quasi sera e Naruto aveva bisogno di cure. Se avesse potuto
riprendere la
sua forma normale, sarebbe arrivata molto più velocemente.
L’odore di un cervo
attirò la sua attenzione. Aveva fame. Per un istante le
balenò in mente di
cibarsi di Tsunade.
<< Eccoci! >> esclamò
indicando la grotta davanti a loro.
Entrarono e Kyubi andò subito da
Naruto per vedere come stava.
Tsunade si chinò sul ragazzo,
utilizzando il suo chakra per guarirlo. Mentre controllava i suoi
miglioramenti, guardandolo in volto non potè fare a meno di
pensare a quanto
gli ricordasse Minato. Per un istante si chiese se fosse possibile che
lui
fosse Naruto. No, era impossibile! Eppure…
<< Mamma… >> disse
Naruto aprendo gli occhi.
<< Sono qui, Naruto!
>> disse Kyubi ancora trasformata in ragazza.
<< Naruto… >>
pronunciò Tsunade spalancando gli occhi. Allora lui era
veramente il figlio di
Minato e Kushina.
E quindi la ragazza era…
<< Kyubi! >> disse
Tsunade. Sentendo quel nome la volpe si voltò verso di lei.
Ora Tsunade ne
aveva la prova quella ragazza era il demone a nove code!
<< Tu sei Kyubi!
Tu…maledetta bestiaccia! Dammi il bambino! >>
ordinò Tsunade.
<< Ah! Ah! >> disse
Kyubi ridendo e riprendendo le sue vere sembianze.
<< E così l’hai capito!
Guardami negli occhi >> ordinò. Tsunade non
potè fare a meno di
obbedirle.
Quegli occhi… erano straordinari.
<< Ora farai ritorno al
villaggio e dimenticherai ciò che è accaduto!
>> disse Kyubi. << E
se qualcuno ti chiederà cos’hai visto, tu
risponderai d’aver guarito un neonato
di un villaggio vicino. >> aggiunse la volpe.
<< Dimenticherai me e
Naruto… >> proseguì con voce calma
continuando a fissarla negli occhi. <<
Sono stata chiara? >> chiese ringhiando.
<< Sì… >> rispose
Tsunade uscendo dalla grotta.
<< Ed ora vattene! >>
disse mostrando gli artigli.
<< Sì… >>
ripeté
Tsunade facendo ciò che gli venne ordinato. In poco tempo
sparì oltre gli
alberi.
Kyubi s’avvicinò a Naruto
stendendosi al suo fianco.
<< Come stai ora? >>
chiese gentilmente.
<< Ho sonno… >>
rispose con uno sbadiglio.
<< Allora dormi >>
disse la volpe coprendolo con le sue code. << Ci sono io
a proteggerti
>> aggiunse.
Quella notte, la luna splendette
più che mai.
Risposte:
Kyuuby_sennin94:
Hai
ragione! Kyubi che gioca a nascondino è veramente carino!
Neko: Eh…Kyubi è
proprio una brava mamma! Ciao!
Kellyvideomaniacatv:
sono contenta che Kyubi ti piaccia sempre di più! Grazie per
la recensione!
giulia uzumaki:
Grazie! Eh, sì! Adesso sapete qualcosa in più sul
conto di Draken!
Minato Namikaze: Sono
contenta che ti sia piaciuta la storia di Draken! Grazie per il
commento!
Ed ora vi lascio con
una magnifica immagine fatta da Neko! Ciao!!!
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Capitolo 7 *** L'incontro ***
L’incontro
Naruto stava passeggiando tra le
vie del villaggio, quando la sua attenzione venne catturata dalle grida
di
alcuni abitanti. Una folla di circa cinquanta persone s’era
radunata intorno ad
un uomo.
<< Grazie per aver
scacciato quei briganti! >> urlava la gente.
<< Lei è un eroe!
>> gridavano altri. Naruto
s’arrampicò sul ramo di un albero, curioso di
sapere chi fosse l’uomo in questione.
Circondato da decine di persone
c’era un ninja dai capelli biondi e gli splendidi occhi
azzurri. Malgrado la
gente intorno a lui fosse estremamente felice, lui non lo sembrava.
Naruto
scorse nel suo sguardo una profonda tristezza. Si chiese per cosa
quell’uomo
fosse tanto triste. Aveva appena salvato il villaggio da alcuni ninja
traditori…Come poteva non gioire insieme al resto della
gente?
Mentre continuava ad
arrampicarsi, ad un certo punto, Naruto scivolò finendo per
cadere a terra.
La folla si zittì di colpo e si
voltò per guardarlo. Naruto arrossì imbarazzato.
Non gli piaceva stare al
centro dell’attenzione e soprattutto non gli piaceva il modo
in cui il ninja lo
stava guardando. Cos’aveva da fissarlo tanto?
Dalla folla si levarono nuove
voci concitate.
<< Guardate come si
somigliano! >> esclamò una donna con in
braccio il suo bambino.
<< Sembrano quasi gemelli!
>> intervenne un vecchio, avvicinandosi a Naruto. A quel
punto anche
Naruto osservò meglio il ninja davanti a lui. Era molto
giovane e sicuramente
era anche bello. Indossava un lungo mantello bianco con dei simboli
rossi che
sembravano rappresentare il fuoco. Al fianco portava degli strani kunai
a tre
punte e istintivamente, Naruto si portò la mano sui suoi.
<< Un piccolo ninja,
valoroso! >> disse Minato con un sorriso.
Chissà perché, a Naruto quel
sorriso sembrò estremamente familiare.
Il bambino osservò con molta
attenzione il copri fronte che l’uomo portava sulla fronte.
<< Konoha… >> mormorò
con il cuore che gli batteva forte. Doveva scappare,
fuggire… Konoha era
pericolosa. Per quanto ne poteva sapere lui quel ninja poteva essere
cattivissimo. chi gli diceva che non avrebbe raso al suolo tutto il
villaggio.
Doveva avvertite subito Kyubi.
Senza perdere altro tempo s’alzò
da terra e cominciò a correre. Per sua sfortuna non
s’accorse che Minato lo
stava seguendo.
<< Ehi! Piccolo! >>
lo chiamò cercando di farlo fermare. Naruto nemmeno si
voltò a guardarlo e
continuò a correre.
Minato afferrò uno dei suoi
speciali kunai e lo lanciò davanti a Naruto. Quando il
ragazzo si ritrovò di
fronte Minato lo guardò come se fosse una specie di mostro.
<< Tranquillo… non voglio
farti del male… >> disse Minato posando i
kunai a terra. << Vorrei
solo farti alcune domande… >>
Naruto lo guardò male e cercò una
nuova via di fuga. Lui non avrebbe mai creduto ad un ninja di Konoha!
Dato che non riuscì a trovare un
altro modo per fuggire, Naruto si sedette sull’erba
incrociando le gambe e
mettendo il broncio.
Minato sospirò e si sedette al
suo fianco. Forse era stato un errore fermare quel ragazzino, ma doveva
sapere…
Erano così simili… perché non poteva
essere suo figlio?
<< Posso sapere il tuo
nome? >> gli domandò gentilmente.
<< Naruto… >>
Minato spalancò gli occhi e
rimase in silenzio fissandolo per molti minuti. << Lo
stesso nome…
>> mormorò a se stesso.
<< Il nome di chi? >>
chiese Naruto che era riuscito a sentire la frase. Minato lo
guardò non sapendo
cosa dire. Non poteva di certo dirgli che il suo nome era uguale a
quello di
suo figlio!
<< Posso andare? >>
domandò Naruto, vedendo che Minato non gli diceva
più nulla.
<< Dove sono i tuoi
genitori? >> gli chiese il quarto hokage di Konoha.
Naruto pensò a cosa potesse
dirgli. non si fidava di lui! E poi perché gli stava facendo
tutte quelle
domande assurde? Non aveva senso…
<< Vivo con la mia mamma.
Mio padre è morto in battaglia… lui era un ninja
molto valoroso! >> spiegò
Naruto dicendo la prima cosa che gli era passata per la mente.
Minato rifletté su quanto gli era
stato detto e scosse la testa. No, lui non poteva essere il SUO Naruto!
Come
aveva fatto a pensare che lui…
<< Quanti anni hai?
>> gli domandò infine.
<< Dodici! >> fu la
pronta risposta di Naruto. << Gli ho compiuti due giorni
fa. >>
aggiunse con un sorriso.
A Minato gli si bloccò il respiro
in gola. “ È nato persino il SUO stesso giorno!
” deglutì a fatica.
<< Sono solo
coincidenze…devo smettere di credere che LUI sia vivo!
>>
“ È morto… lui è
morto… Kyubi non
può averlo risparmiato! ” pensò con
disperazione.
<< Naruto! >> il
bambino si voltò a vedere chi fosse la persona che lo stava
chiamando. Davanti
a lui c’era una giovane ragazza dai lunghi capelli arancioni
e gli occhi dal colore
del fuoco. In mano teneva una cesta e camminava a passo sicuro verso di
lui.
Kyubi fece un breve sorriso, mentre superava Minato e si chinava su
Naruto.
<< Quante volte ti ho detto
che non devi allontanarti dal villaggio! >> disse
prendendolo per mano.
<< Mi hai fatto preoccupare moltissimo! >>
aggiunse.
Minato osservò la ragazza davanti
a lui. Le ricordava Kushina, probabilmente per via dei capelli
arancioni.
<< Mamma! >> disse
Naruto sorpreso.
<< È stata colpa mia
signora. Ho chiesto a suo figlio un paio d’informazioni!
>> intervenne
Minato.
<< Certo…capisco… Ora
però
dobbiamo andare. È stato un piacere parlare con lei, Quarto
Hokage! >>
concluse Kyubi prendendo Naruto. A quelle parole Naruto
spalancò gli occhi per
la sorpresa.
<< Arrivederci! >> ripose
Minato osservandoli mentre se ne
andavano.
Kyubi sospirò. Minato non aveva
scoperto nulla su Naruto.
<< Dimmi una cosa Naruto…
>>
<< Che cosa, mamma?
>> domandò il bambino.
<< Che cosa ti ha chiesto
quel signore? >>
<< Come mi chiamo e dove
sono i miei genitori… >> ripose Naruto con un
sorriso. << Gli ho
detto una bugia! I ninja di Konoha sono molto cattivi! >>
spiegò il
bambino.
<< Hai fatto bene
Naruto…molto bene! >> disse la volpe
sorridendogli.
Quando fu sicura che Minato non
potesse avvertire il suo chakra, Kyubi riassunse la sua vera forma e
con Naruto
in groppa ritornò nella valle, che da centinaia
d’anni, era diventata la sua
dimora.
Mentre con un ultimo balzò si
fermò ai piedi della cascata, emise un ringhio simile ad una
risata. Quanto era
stato facile ingannare Minato!
<< Mamma? >> la
chiamò Naruto. << Voglio diventare un ninja!
>> esclamò il bambino
tutto eccitato. Kyubi fu presa alla sprovvista, non si aspettava una
simile
dichiarazione.
<< D’accordo… >>
disse la volpe un po’ confusa.
<< Ho sentito che a Konoha
c’è un Accademia per ninja… posso
andarci? >>
Kyubi spalancò la bocca e fissò
Naruto.
<< Mamma? >> la
richiamò Naruto.
In sua risposta ottenne solo il
silenzio…
Grazie
mille a giulia uzumaki, Kellyvideomaniacatv, Neko,
Lovy chan,
e PGV 2
che hanno recensito! Ciao!!!
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Capitolo 8 *** Destinazione Konoha ***
Destinazione
Konoha
Era da poco giunto l’autunno e
gli alberi mostravano di già le prime foglie gialle e rosse.
L’estate era
finita e s’era portata con sé il dolce calore del
sole, lasciando solo vento e
pioggia.
Una ragazza dai capelli
rosso-fuoco e gli occhi scarlatti, camminava tenendo per mano il
giovane
Naruto.
Kyubi rivolse uno sguardo dietro
di sé e sospirò. Com’era solita fare,
anche quella volta, aveva finito per
esaudire i desideri di Naruto.
Konoha era di fronte a loro e la
volpe constatò che era cambiata parecchio da quando
l’aveva vista dodici anni
prima, il giorno che aveva salvato Naruto.
Era passato poco più di un mese
da quando il ragazzo aveva incontrato il Quarto Hokage e
d’allora, Kyubi aveva
valutato se fosse il caso di mandarlo al Villaggio della Foglia.
Come aveva fatto da quando Naruto
aveva pochi mesi, Kyubi l’aveva convinto sulla
malvagità di Konoha, ma il
bambino era riuscito ugualmente ad ottenere ciò che voleva,
ossia, entrare a
far parte dell’Accademia ninja.
<< Diventerò il miglior
ninja del paese del fuoco, così potrò oppormi
alla malvagità della Foglia!
>> le aveva detto.
La volpe aveva provato a fargli
cambiare idea in ogni modo possibile, ma i suoi sforzi si erano
rivelati tutti
inutili.
<< Se non ti va di venire a
Konoha con me, andrò da solo, mamma! >> aveva
deciso Naruto.
<< Tu non andrai da nessuno
parte da solo! >> gli aveva urlato Kyubi.
La Volpe a Nove Code s’era data
una leccata alla zampa, aveva preso un bel respiro e aveva annunciato
che
sarebbe andata con lui.
Naruto aveva sorriso ed era
andato a giocare con un pallone che s’era procurato al
villaggio di nascosto.
E così, s’erano messi in viaggio.
Kyubi aveva assunto il suo aspetto umano, lamentandosi che
ciò l’avrebbe resa
più vulnerabile e aggiungendo che non le piaceva dover
prendere quelle
sembianze. Inoltre avrebbe dovuto limitare il suo consumo di chakra per
non far
insospettire gli abitanti del villaggio. Aveva rischiato di farsi
scoprire con
Tsunade e non voleva correre un altro rischio.
Quando Naruto ammirò il villaggio
della Foglia, lo trovò bellissimo ed ebbe come la sensazione
di trovarsi a
casa. Spalancò la bocca dallo stupore quando vide la
montagna raffigurante i
volti degli hokage.
<< È magnifico… >>
mormorò osservando l’immagine del Quarto.
Kyubi invece aveva sul volto un
espressione neutra, ma non appena varcarono l’ingresso del
villaggio, accennò
un sorriso ai ninja che sorvegliavano l’entrata.
L’ultima cosa che voleva era
attirare l’attenzione su di sé o Naruto.
Alle loro spalle c’era una coppia
d’anziani con il nipotino.
Pur avendo l’aspetto d’un essere
umano, Kyubi possedeva ancora l’olfatto, l’udito e
la vista straordinaria che
la distingueva da ogni altro essere vivente.
Fu per questo motivo che avvertì
l’odore del sangue sulla maglia del bambino di sette anni.
S’era fatto un
piccolo taglio sul braccio e il sangue s’era riversato sui
suoi vestiti.
Immediatamente, Kyubi abbassò lo sguardo e strinse
maggiormente la presa sulla
mano di Naruto. Prese un bel respiro e cercò di non pensare
all’odore del
sangue.
<< Fermi! >> ordinò
uno dei due ninja all’ingresso. << Per quale
motivo volete entrare al
villaggio? >> domandò.
<< Cerchiamo un posto dove
poter alloggiare. >> disse la volpe con un sorriso.
<< Il mio nome
è Kya e questo è mio figlio, Naruto.
>> continuò.
<< Sono venuta a
Konoha per iscrivere mio figlio all’Accademia ninja!
>>
<< E il padre del ragazzo?
>> intervenne l’altra guardia con fare
sospettoso.
Naruto simulò un finto pianto e
disse che suo padre era morto in un combattimento. Kyubi si
chinò per abbracciarlo
e gli mormorò parole di conforto.
I due ninja, rimasti toccati
dalla vicenda, li lasciarono passare senza porli altre domande.
Per prima cosa, Kyubi andò a
cercare un piccolo appartamento dove lei e Naruto potessero sistemarsi.
L’unico problema era che per la
Volpe a Nove Code, il concetto di “piccolo” era
molto relativo. Due ore dopo,
la villa più bella ed antica di tutto il villaggio ospitava
lei e Naruto.
I soldi non furono un problema,
perché nel corso della sua vita aveva accumulato parecchi
tesori, uccidendo le
persone che s’erano messe sulla sua strada.
E così nel villaggio si sparse
immediatamente la notizia che una ricca signora con un bambino, era
giunta a
Konoha.
Kyubi sapeva che non poteva
vivere al villaggio senza fare nulla, dalla mattina alla sera, quindi
decise
che si sarebbe fatta passare per una kunoichi e che avrebbe partecipato
alle
missioni ninja.
Per iscrivere Naruto
all’Accademia ed ottenere un posto da ninja doveva parlare
con l’hokage.
Fu quindi inevitabile, per lei,
dover incontrare per la terza volta nella sua vita, Minato Namikaze.
Lo trovò seduto dietro ad una
scrivania, intento a firmare quelle che a Kyubi parvero centinaia di
carte. Per
fortuna era riuscita a convincere Naruto d’aspettarla fuori
dalla stanza. Non
voleva che incontrasse nuovamente il suo vero padre.
Minato sembrava non essersi
accorto della sua presenza e infatti continuò a leggere i
rapporti delle
missioni per ben venti minuti!
<< Hem… >> disse
Kyubi con un colpo di tosse.
Minato alzò lo sguardo e fissò i
suoi occhi celesti in quelli rossi della volpe.
<< Salve… >>
intervenne l’hokage stringendole la mano. <<
Come mai da queste parti?
>> chiese allontanandosi di qualche passo.
<< Mio figlio vorrebbe
iscriversi all’Accademia ninja, perciò sono venuta
da lei per domandarle il
permesso. >> spiegò Kyubi a disagio.
Minato si diresse verso un mobile
e scrisse la sua firma su un foglio che poi consegnò alla
volpe.
<< Come sta il piccolo
Naruto? >> le domandò gentilmente.
<< Oh! Molto bene…non vede
l’ora d’iniziare gli allenamenti! >>
disse Kyubi.
<< Sono felice per voi… vi
troverete bene qui a Konoha! >> esclamò
l’hokage.
<< Ne sono sicura >>
rispose la volpe.
<< Che cosa fa nella vita,
signora…? >>
<< Kya! Mi chiamo Kya!
>> Minato la osservò attentamente poi si
risedette sulla scrivania e
lanciò uno sguardo al volto della statua che lo
rappresentava.
<< Sono una kunoichi…
>> aggiunse Kyubi.
Minato la guardò sorpreso, non se
lo sarebbe mai immaginato.
<< Immagino vorrà
partecipare alle missioni ninja… >>
commentò Minato con lo sguardo
assente. Guardando la ragazza di fronte a lui gli era tornata alla
mente la
notte in cui la Volpe a Nove Code aveva attaccato il villaggio. Gli
occhi di
Kya gli ricordavano quelli rossi-sangue di Kyubi.
<< Sì, vorrei partecipare
se mi è permesso. >> rispose.
<< Molto bene, la informerò
quando sarà il momento. Arrivederci! >>
concluse Minato chinandosi sulle
carte dell’ufficio.
<< Arrivederci! >>
commentò Kyubi, uscendo velocemente da quella stanza.
Grazie a:
Neko:
Ciao! Sono contenta
che hai trovato il capitolo precedente “magnifico”!
Ihih! Grazie della
recensione! Ci sentiamo!
Lovy chan:
Grazie per i
compimenti! hai ragione! Povero Minato… non è
riuscito a capire che Naruto è
suo figlio! Già, Kyubi è egoista, ma non riesce a
separarsi da Naruto!
Minato Namikaze: Spero
d’aver
soddisfatto un pò della tua curiosità! Grazie
della recensione!
Spero che il capitolo
vi sia piaciuto! Ciao!!!
|
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Capitolo 9 *** La prova da superare ***
La
prova da superare
Nel enorme
stanza da letto,
all’interno della villa, appena acquistata, Naruto si
svegliò ai primi raggi
del sole. Era la prima volta che dormiva in un letto, perché
solitamente si
sdraiava sul morbido manto di Kyubi. Si guardò in giro. La
sua camera era
enorme con grandi finestre, alcune coperte con spesse tende azzurre. Le
pareti
erano bianche e sul pavimento, al centro, c’era un bellissimo
tappeto
riccamente decorato. Naruto fece per scendere dal letto quando
sentì la voce di
Kyubi che lo chiamava.
<< Muoviti! Non vorrai far
tardi al tuo primo giorno d’accademia! >>
urlò.
<< Arrivo subito! >>
rispose Naruto, togliendosi il pigiama ed indossando i vestiti.
Nel giro di due minuti, il
ragazzo si presentò in cucina.
Kyubi gli fece un cenno della
mano e lui si sedette al tavolo.
<< Hai fame? Ti ho
preparato una buonissima colazione! >> esclamò
la volpe tutta eccitata. Afferrò
un piatto e lo passò a Naruto.
Naruto deglutì. Prima osservò
quella che doveva essere la sua colazione, poi cercò gli
occhi rosso-fuoco di
sua madre.
<< Q-Questa… Questa è…
>>
non finì la frase perché Kyubi lo
fissò stranamente.
Nel suo piatto, c’erano due pezzi
di carne cruda, per di più talmente fresca che
c’era anche qualche goccia di
sangue. Per poco Naruto non vomitò.
Kyubi, invece, prese una fetta di
carne dal suo piatto e la ingoiò immediatamente.
<< Deliziosa! >>
mormorò. << Tu non la mangi? >>
chiese a Naruto.
<< N-No…>> balbettò
Naruto. << Non ho molta fame. >>
<< Ti dispiace se la prendo
io? Queste fette di manzo sono davvero gustose…
>>
Naruto scosse la testa e corse a
bere un bicchiere d’acqua.
<< Meglio che vada!
>> esclamò lanciandosi verso la porta. La
Volpe rimase ad osservarlo
finché la sua attenzione non fu nuovamente catturata
dall’odore della carne. Non
ne rimase una sola fetta…
Naruto trovò l’accademia ninja
senza molte difficoltà. Il giorno prima l’aveva
vista con Kyubi e non vedeva
l’ora di conoscere i suoi nuovi compagni di classe.
Il cortile dell’Accademia era
pieno di aspiranti ninja, alcuni più piccoli di lui. Si
chiese se l’avrebbero
inserito nella classe con i ragazzi della sua stessa età o
nella classe del
primo anno.
Al centro del cortile c’era un
grande albero, sotto il quale era stata messa un’altalena.
Appoggiato al tronco
c’era un ragazzo dai capelli neri e gli occhi dello stesso
colore, mentre al
suo fianco c’era una ragazzina dai capelli rosa.
Naruto deglutì e spalancò gli
occhi per l’emozione. Quella ragazza era la stessa bambina
che aveva incontrato
alcuni anni prima!
Gli sembrò bellissima e quando
per caso i loro sguardi s’incrociarono, abbassò il
volto imbarazzato.
Poco più in là, vicino ad un muro
c’erano altre due ragazze. Una aveva dei lunghi capelli
biondi, l’altra li
aveva più corti e di uno strano colore blu - nero.
Gesticolavano nella sua direzione,
sorridendo se lui le guardava.
Naruto decise di andare a
salutarle.
<< Che carino! >>
sentì dire dalla ragazza bionda mentre le andava incontro.
La mora si limitò ad
annuire e ad abbassare lo sguardo.
<< Ciao! >> le salutò
Naruto. << Il mio nome è Naruto!
>> disse porgendole le mani.
<< Naruto! >>
esclamarono in coro le due ragazze. Entrambe conoscevano la storia del
figlio
del Quarto Hokage, ucciso da Kyubi, e sentire quel nome le sorpresero.
Ino, fu la prima a riprendersi
dallo stupore iniziale e ricambiò il saluto.
<< Io sono Ino Yamanaka!
>> rispose sorridente. << Lei è
Hinata Hyuga! >> disse
indicando la ragazza alla sue spalle.
<< È molto timida… >>
bisbigliò al suo orecchio. << Sei nuovo vero?
Sono i tuoi genitori che
hanno comprato la villa in periferia? >> chiese curiosa,
sistemandosi i
capelli.
<< Bhe… Sì. La acquistata
mia madre, mio padre era un ninja ed è morto in battaglia.
>> spiegò
Naruto
<< M-Mi d-dispiace.
>> balbettò Hinata con il volto nascosto tra i
vestiti di Ino.
<< Ehi! Shikamaru! >>
gridò Ino in direzione del suo compagno di classe.
<< Che vuoi? >>
domandò svogliatamente e facendo uno sbadiglio.
<< Possibile che tu sia
tanto svogliato! >> sospirò la ragazza.
<< Lui è Naruto! È quello
nuovo! >>
<< Ah! >> fu l’unico
commento che fece Shikamaru.
In quel momento la campanella
dell’Accademia suonò, e tutti i ragazzi si
riversarono nelle loro aule. Naruto
seguì Ino per un certo punto, finché la sua
attenzione non fu nuovamente
attirata dai capelli rosa di Sakura.
La ragazza s’era, letteralmente,
appiccicata al braccio del ragazzo dai capelli neri.
<< Eh, dai Sasuke! >>
lo pregava Sakura. << Vieni al cinema con me?
>> continuava a
ripetere.
Fu allora che Sakura s’accorse
del ragazzo biondo, che tanto gli ricordava il quarto Hokage.
Lasciò la presa
di Sasuke, che se ne andò sbuffando, e
s’avvicinò a Naruto.
<< Ciao! >>
<< Ciao! >> fu la
stupida risposta di Naruto, troppo preso ad osservare gli occhi
verde-smeraldo
di Sakura.
<< C-Ci siamo già visti da
qualche parte? >> domandò la ragazza.
<< Sì, cioè…
ecco… io…
>> fu interrotto da un ninja che lo prese per le spalle.
<< Tu sei Naruto? >>
chiese. Naruto annuì, notando che Sakura era entrata in
classe.
<< Piacere! >>
continuò il ninja di Konoha. << Io sono Iruka
Umino, verificherò le tue
capacità per poter decidere con li altri maestri a che
classe assegnarti. >>
spiegò sorridente.
Naruto annuì nuovamente, senza
aver compreso esattamente cosa dovesse fare.
<< Tranquillo >>
proseguì Iruka. << Non è niente di
difficile. L’Hokage mi ha fatto sapere
che te la cavi con il lancio dei kunai. >>
<< Posso sapere cosa devo
fare? >> chiese Naruto sempre più confuso.
<< Farai alcuni semplici
esercizi ed io ti darò un voto. In base al punteggio finale
deciderò a quale
classe verrai ammesso. >> concluse.
Naruto seguì Iruka fino ad una
palestra. Era una stanza piuttosto grande con alcune armi ninja appese
alle
pareti.
<< Sei pronto per iniziare?
>>
<< Sì! >> fu la
convinta risposta di Naruto.
Iruka gli indicò alcuni manichini
di paglia, posizionati davanti a lui che erano raggiungibili solo
attraverso un
percorso ad ostacoli. Arrivati ad una linea, segnata con il rosso e
concluso il
percorso, Naruto avrebbe dovuto centrare con il kunai il finto
manichino.
<< Fallo il più velocemente
possibile! >> suggerì Iruka guardano il suo
orologio da polso. << Ora!
>> gridò alzando il braccio destro.
Naruto non aspettò un solo
secondo ed iniziò a correre. Doveva assolutamente farcela.
Voleva entrare nella
classe di Sakura!
Prima
di tutto grazie a chi ha aggiunto la ff tra i preferiti e le seguite.
Piaciuto il capitolo?
Risposte:
Neko:
Sì, Kyubi è
un’attrice nata! Ihih
Kellyvideomaniacatv:
Tranquilla, fa lo stesso se non hai commentato lo scorso capitolo. sono
contenta che ti siano piaciuti entrambi i capitoli! Ciao!!!
Ansem6:
Ciao! Sono
davvero felice che la ff ti piaccia, fa sempre piacere sentirselo
dire… dovrai
aspettare per scoprire se Minato sospetta qualcosa! Grazie per la
recensione!
spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Sono_Madara_Uchiha:
Grazie! Sono contenta che ti piaccia! Madara si rivelerà in
futuro e
sì, farà parecchio casino! Povero
Draken… paragonarlo ad un pollo! Ihih… si
farà valere pure lui!
Lovy chan: Eh, sì!
Kyubi non può fare a meno di esaudire ogni desiderio di
Naruto. La trovo così
carina, e dolce….ihih! Grazie del commento! ciao!!!
|
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Capitolo 10 *** Kushina Uzumaki ***
Kushina
Uzumaki
La ragazza dagli occhi di fuoco e
dai lunghi capelli arancioni si sedette sul divano
dell’enorme villa di cui era
diventata la proprietaria.
Kyubi si guardò in giro. Konoha
non le piaceva, non le piaceva per niente! Si chiese come stesse
andando il
primo giorno d’accademia per Naruto, visto che non aveva
niente di meglio da
fare. Afferrò la lista dei criminali che le aveva consegnato
Minato il giorno
prima e si domandò come l’Hokage non si fosse
ancora accorto che Naruto era suo
figlio.
Sfogliò la lista con noncuranza,
certa che se avesse incontrato uno di quei malviventi non avrebbe avuto
alcuna
difficoltà ad ucciderli.
‹‹ Stupidi umani…
›› bisbigliò a
bassa voce sistemandosi una ciocca di capelli dietro
l’orecchia. Infastidita
per non aver nulla da fare s’alzò dal divano per
dirigersi verso la porta di
casa. Sarebbe andata dall’hokage facendosi assegnare qualche
semplice missione.
Doveva essere a casa per cena, non voleva far preoccupare Naruto
inutilmente.
Uscì dalla villa di corsa sbattendo
violentemente la porta.
Arrivò di fronte all’ufficio
dell’hokage in pochi minuti, ma fu costretta ad attendere
fuori dalla porta.
‹‹ Maestro, avete litigato ancora
una volta con Kushina! ›› sentì dire
Kyubi che rimase ad ascoltare interessata
la conversazione.
‹‹ Non è il momento per parlare
di questo Kakashi! ›› intervenne la voce di
Minato.
‹‹ Ma… ››
cercò di replicare l’ex
allievo del quarto hokage.
‹‹ Non avevi una missione da
svolgere? ›› domandò Minato sedendosi
alla sua scrivania. ‹‹ Muoviti!
›› ordinò
l’hokage.
‹‹ E va bene, va bene! Ora vado!
›› rispose Kakashi uscendo dall’ufficio.
Velocemente Kyubi si sedette al
suo posto e rivolse un sorriso al ninja mentre l’oltrepassava.
‹‹ Può entrare signorina Kya.
››
disse Minato facendo un segno alla volpe di raggiungerlo.
Kyubi fece qualche passo avanti
osservando disinteressata la fotografia che ritraeva
l’hokage, sua moglie e il
piccolo Naruto.
‹‹ Ha una bella famiglia.
››
commentò con il sorriso sulle labbra. Quanto le piaceva
provocare dolore alle
persone!
Minato non rispose, distogliendo
gli occhi dalla foto che teneva sulla scrivania.
‹‹ Sono venuta a richiedere una
missione. ›› intervenne la volpe a nove code.
Minato prese alcuni fogli e li
passò a Kyubi.
‹‹ Per ora possa affidarle solo
missioni semplici da svolgere all’interno dei confini di
Konoha. ››
Kyubi annuì, se lo aspettava.
Prese il foglio e sgranò gli occhi per la sorpresa.
‹‹ Ritrovare un gattino di cinque
mesi! ›› esclamò inorridita.
‹‹ Ma è un missione adatta ad un
Genin! ››
‹‹ Devo mettere alla prova le tue
capacità prima d’affidarti missioni
d’alto livello. ›› spiegò
Minato.
Kyubi sospirò infastidita. ‹‹
Sarà un giochetto da ragazzi! ››
concluse prima d’uscire dalla stanza.
Kyubi allungò per l’ennesima
volta il braccio verso il gattino bianco e grigio che la osservava con
due enormi
occhi spaventati.
Il gatto estrasse li artigli e
con un balzo s’arrampicò sull’albero
vicino.
‹‹ Dannazione! ››
gridò la volpe.
Un bambino le passò davanti correndo e si fermò
un secondo al suo fianco.
‹‹ Devi fare proprio paura a quel
povero gatto! ›› commentò prima di
sparire dietro ad una siepe.
La ragazza lanciò un pugno sul
terreno, mentre il volto le si tinse d’un acceso colorito
rossastro. Era due
ore che inseguiva quell’animale. Era stufa di rincorrerlo per
tutto il
villaggio.
‹‹ È ridicolo!
›› esclamò
guardando il gatto saltare sul ramo di un'altra pianta.
Quell’animale riusciva
a percepire il suo chakra demoniaco, mentre i ninja del villaggio non
avevano
nessun dubbio che lei fosse umana!
‹‹ La situazione sta diventando
troppo imbarazzante! ›› disse stringendo i pugni.
‹‹ Scendi da quell’albero o
giuro che ti mangio per cena! ››
ordinò Kyubi furibonda.
Stranamente il gatto, come avesse
capito il reale pericolo che correva, s’avvicinò a
Kyubi con la coda tra le
gambe e si lasciò prendere.
‹‹ Un giochetto da ragazzi,
l’avevo detto! ›› concluse il demone
avviandosi verso la casa del proprietario
del gatto.
Naruto s’appoggiò al muro per
poter riprendere fiato. Era stanchissimo, ma almeno era riuscito a
completare
la prova senza troppi problemi.
Iruka gli venne incontro con un
sorriso.
‹‹ Complimenti Naruto, hai
superato la prova! ›› disse avvicinandosi a lui e
dandogli una pacca affettuosa
sulla spalla. ‹‹ Tua madre né
sarà orgogliosa. ›› aggiunse poco dopo.
Naruto annuì con un magnifico
sorriso.
‹‹ Ho superato la prova! ››
esclamò contento, passandosi una mano tra i capelli. Era
felice, eppure sentiva
che mancava qualcosa alla sua felicità. Ripensò
alle parole di Iruka. Era
sicuro che Kyubi sarebbe stata fiera di lui, ma allo stesso tempo
ciò lo
rendeva triste.
Chi erano i suoi genitori? Non né
aveva mai parlato molto con Kyubi, eppure non sapere la
verità lo faceva stare
male. A volte gli capitava di pensare a come sarebbe stato vivere con
loro.
‹‹ Credo che si ora che tu
conosca i tuoi nuovi compagni di classe. ›› disse
Iruka facendo cenno a Naruto
di seguirlo.
Naruto osservò con attenzione
ogni shinobi che incontrò nei corridoi
dell’accademia. Chissà se un giorno
anche lui sarebbe diventato un ottimo ninja come loro.
Si fermarono di fronte ad una
classe ed Iruka bussò un paio di volte sulla porta.
Dall’interno provenne una riposta
affermativa e Naruto s’affrettò ad entrare.
La prima cosa che lo colpì fu il
viso sorridente di una donna dai lunghi capelli arancioni. Per un
istante
Naruto la scambiò per Kyubi, ma i suoi occhi, a differenza
di quelli del
demone, erano di uno splendido colore grigio.
‹‹ Tu devi essere il nuovo
arrivato. ›› mormorò Kushina con un
sorriso.
Naruto fece qualche passo in
avanti indeciso su come comportarsi. Il suo sguardo vagò tra
i banchi dell’aula
finché non fu catturato dal viso di Sakura.
Kushina lo presentò alla classe,
ma Naruto non prestò molta attenzione a quello che disse.
‹‹ Il tuo nome…
›› chiese Kushina
chinandosi verso di lui.
Naruto si voltò verso la sua
insegnante e bisbigliò ‹‹ N-Naruto
››
Per un istante Naruto fu sicuro
d’avere scorto una nota di stupore nello sguardo di Kushina,
ma non ci badò
molto.
‹‹ Puoi andare a sederti vicino a
Sasuke. ›› disse la Kunoichi, salutando Iruka con
un cenno.
Naruto fece come le aveva detto.
Mentre s’avvicinava al ragazzo dai capelli mori,
sospirò domandandosi perché
proprio lui doveva sedergli accanto.
Mentre prendeva posto vide, più
volte, Kushina osservarlo con un misto di timore e felicità.
Che cosa voleva da lui? Perché lo
guardava in quel modo? All’improvviso si ricordò
del giorno che aveva visto per
la prima volta il Quarto Hokage. Possibile che…?
‹‹ Hanno lo stesso sguardo…
››
mormorò con un filo di voce.
Al suo fianco, Sasuke lo guardò
incuriosito.
Ritardo imperdonabile, ma
sono
stata occupata per via delle scuola T_T comunque ecco a voi il nuovo
capitolo.
Spero vi piaccia^^
Grazie a Neko, Kellyvideomaniacatv, Ansem6, Lovy chan, Vodia che
hanno commentato.
Visitami:
|
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Capitolo 11 *** Un favore ***
Un
favore
Per tutta la lezione, Naruto
ascoltò affascinato le parole di Kushina. Ogni tanto notava
Sakura lanciare
qualche occhiata a lui o a Sasuke e Hinata che ogni volta che i loro
sguardi
s’incrociavano si voltava imbarazzata.
Quel giorno, il suo primo giorno
da studente, imparò a distinguere gli effetti dei veleni
mortali da quelli che
provocavano un effetto temporaneo.
Durante la pausa Naruto decise di
presentarsi a Sasuke che era rimasto seduto al proprio banco. Al suo
fianco
Sakura cercava in ogni modo d’attirare la sua attenzione, ma
il ragazzo aveva
lo sguardo fissò su quello di Naruto.
Naruto gli porse la mano, ma
vedendo che Sasuke la rifiutava, dopo pochi minuti la ritrasse.
‹‹ Io sono Naruto. ›› disse
il
ragazzo con un sorriso.
Sasuke lo guardò sbuffando.‹‹
Conosco il tuo nome, ti sei presentato prima! ››
rispose indifferente.
In quel momento Naruto fu
raggiunto da Shikamaru che lo presentò agli altri compagni
di classe, levando
Naruto dall’imbarazzo.
La lezione si spostò sulla storia
del villaggio della foglia.
‹‹ Come sapete molto bene…
››
annunciò Kushina rivolgendosi alla classe.
‹‹ Tredici anni fa Konoha è stata
attaccata dalla volpe a nove code. ››
I ragazzi annuirono e Naruto
spalancò gli occhi dalla sorpresa.
‹‹ K-Kyubi. ››
balbettò fra sé.
Kyubi gli aveva detto d’odiare Konoha, ma non aveva mai fatto
riferimento al
fatto che avesse attaccato il villaggio in passato.
I giovani ninja rimasero in
silenzio. Tutti quanti conoscevano fin troppo bene quella storia,
così come
sapevano che quella fatidica notte era scomparso il figlio del Quarto
Hokage e
di Kushina Uzumaki.
‹‹ Per questo motivo…
›› continuò
la kunoichi dai capelli arancioni. ‹‹ Oggi
parleremo della storia dei bijuu, i
demoni dalle code. ›› annunciò.
Kushina prese un gesso e cominciò
a scrivere sulla lavagna i nomi dei nove demoni.
Al suono della campanella che
segnava il termine delle lezioni Naruto s’alzò e
si precipitò a casa di corsa.
Voleva sapere di Kyubi cos’era successo quella notte di
tredici anni prima.
Naruto arrivò alla villa,
trovando la porta spalancata. All’interno si sentiva lo
sbattere incessante di
alcuni strumenti d’acciaio e il ragazzo
v’entrò con estrema prudenza.
‹‹ M-Mamma? ››
chiamò Naruto
afferrando un kunai e portandolo davanti al volto.
I rumori si fecero più forti e
Naruto capì che provenivano dalla cucina.
Entrò nella sala in silenzio e
scoppiò a ridere vedendo che Kyubi era alle prese con i
fornelli. Su un ripiano
c’erano alcuni contenitori pieni di pasta, verdura e carne.
Mentre il volto
della volpe era imbiancato di farina.
Sentendo Naruto ridere Kyubi si
voltò verso il figlia adottivo.
‹‹ Non è semplice come sembra
cucinare! ›› esclamò frustrata. Non
solo c’era stato il gatto, che aveva
catturato, a rovinargli la giornata, ora ci si metteva pure Naruto
prendendola
in giro.
‹‹ Questo è troppo! Non
prenderò
mai più in mano una pentola! ››
Pensò che era molto più semplice quando poteva
cibarsi nella foresta, catturando tutte le creature che voleva.
‹‹ Gli umani
sono così complicati. ›› aggiunse
infastidita.
Alcuni corvi sorvolarono il
giardino dell’abitazione.
‹‹ Credo che dovremmo ordinare la
cena. ›› annunciò Kyubi, mandando un
domestico che aveva assunto poche ore
prime a comprare qualcosa.
‹‹ Come è andata a scuola?
››
chiese la volpe afferrando uno straccio per ripulire la cucina.
‹‹ Bene! Ho conosciuto tanti
ragazzi, ma ad uno creo di non essere molto simpatico. Il suo nome
è Sasuke
Uchiha e… ›› fu interrotta da un
ringhio sommesso proveniente da Kyubi.
‹‹ Uchiha hai detto? ››
intervenne
la volpe con uno sguardo spaventoso.‹‹ Detesto
tutti i membri di quel clan!
Pensavo che dopo il loro tradimento l’hokage li avrebbe
cacciati dal villaggio,
ma… ›› si bloccò di colpo,
vedendo che Naruto la guardava con uno sguardo
smarrito. ‹‹ Dimenticavo che tu non conosci la
loro storia. ››
Naruto annuì e andò a sedersi di
fronte a Kyubi.
‹‹ Gli Uchiha rappresentano uno
dei clan più potenti di tutta Konoha. Posseggono una
straordinaria capacità
innata, lo Sharingan. ››
‹‹ Che cos’è?
›› domandò Naruto afferrando
un pezzo di pane che era scampato dagli esperimenti culinari di Kyubi.
‹‹ Sono degli occhi con speciali
abilità illusorie ed arti magiche. Non fissarli mai negli
occhi! ›› disse la
volpe con decisione.
‹‹ Circa sette anni fa, il clan
ha tentato un colpo di stato. Il quarto Hokage ha fermato
l’attacco e da quel
giorno il clan vive strettamente sorvegliato dalla squadra Anbu.
››
Kyubi continuò a spiegare la
storia degli Uchiha fino a notte fonda e si fermò solo
quando Naruto
s’addormentò esausto sul tavolo della cucina.
*
L’ultima
cosa che si sarebbe
aspettato di vedere Minato, quel giorno, era sua moglie. Kushina
entrò
nell’ufficio dell’Hokage e si sistemò
sulla sedia di fronte a quella di suo
marito.
‹‹ K-Kushina! ››
mormorò Minato
sorpreso di vederla.
‹‹ Minato. ›› rispose
guardandolo
negli occhi. ‹‹ Ho bisogno che tu mi faccia un
favore! ›› esclamò stringendo i
pugni con forza.
Minato la guardò attentamente ed
annuì. C’era qualcosa di diverso in lei, brillava
una luce nei suoi occhi che
non aveva visto dal giorno in cui era nato suo figlio.
‹‹ Cosa ti serve? ››
domandò
l’hokage respirando il profumo che emanava Kushina.
‹‹ Devi mandare una spia a spiare
la madre del ragazzo che si è iscritto alla accademia questa
mattina. So che
sembra strano, ma io credo… Credo che sia Naruto! Il nostro
Naruto! ›› disse
alzando la voce e con gli occhi lucidi.
‹‹ Kushina Naruto è…
››
‹‹ Lui non è morto!
›› gridò
Kushina afferrando Minato per le spalle. ‹‹ Io so
che è vivo! Lo sento! Una
madre le capisce certe cose… ››
aggiunse, avvicinandosi alla finestra.
‹‹ Kushina non…
››
‹‹ Dimmi che lo farai Minato!
Almeno questo. ›› Una lacrima scese dal suo volto
e Kushina ripensò alla notte
che Kyubi aveva attaccato il villaggio. Ricordava, come fosse stato il
giorno
prima, quando Minato le aveva dato la notizia che Naruto era morto a
causa
della volpe e che lui non era stato in grado di proteggerlo.
Minato abbassò il volto sul
pavimento e lanciò un’occhiata alla fotografia che
teneva sulla scrivania,
scattata poco dopo la nascita di Naruto.
‹‹ D’accordo, mi occuperò di
questa faccenda. ›› concluse Minato.
‹‹ Mi dispiace Kushina io…
››
‹‹ Lo so, ma cerca di capirmi, mi
serve ancora un po’ di tempo. ››
Rispose Kushina sfiorando il volto di Minato
con il palmo della mano. ‹‹ Ora devo andare.
›› Uscì dalla stanza a grandi
passi senza voltarsi indietro.
Era ancora troppo presto, per
lei, riuscire a perdonarlo.
Grazie a tutti quelli che mi seguono!
Puffetta_dolshe: Contenta che la ff ti piaccia.
Pure io trovo carinissimi i capitoli in cui
naruto da piccolo
chiama la volpe "mamma”. Ciao^^
Neko: Questa volta
ho aggiornato
abbastanza in fretta! XD Ci sentiamo! Ciaoooo!!!
Fallen Star: Ciao! Grazie
mille della
recensione! Sono felice che la ff ti piaccia! Spero che anche questo
capitolo
ti sia piaciuto^^
Ansem6: Grazie del commento. Ciao!!!
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