Capitolo 4
Una ragazza dai capelli rossi sonnecchiava sul suo letto… sentiva del calore, probabilmente quello di una coperta, sulle spalle e sulla vita. Non aveva ancora aperto gli occhi, e sentiva di non aver neanche la forza per farlo. Fece per voltarsi dall’altro lato ma sbatté contro qualcosa di duro, che per certo non era il suo letto visto che dopo pochi secondi cominciò ad imprecare a destra e a manca. Nella mente tutta la scena le si formò. Aprì gli occhi di scatto per trovarsi davanti quelli nocciola e incuriositi di James Potter. In un modo impressionante scattò in piedi e scese da quello che poté constatare non si trattasse del letto del suo dormitorio. Anzi non era neanche uno dei letti di Grifondoro, visti i merletti rosa che vi erano intorno alle coperte. Quello era il suo letto, e James Potter vi era sdraiato… tra l’altro poco prima la sta anche abbracciando.
“Ma cosa mi è passato per la mente!!!” si ritrovò a pensare la rossa passandosi una mano tra i lucenti capelli infuocati, in quel momento spettinati per aver dormito.
-- Alzati immediatamente da li! -- ordinò al ragazzo che la guardò torvo per un attimo prima di rispondere
-- E perché dovrei? -- chiese divertito dalla reazione della ragazza.
-- Perché quello è il mio letto… -- fece in risposta Lily. Il ragazzo parve concentrarsi per qualche secondo e subito dopo le coperte cambiarono colore e da rosa divennero blu scuro
-- Ecco… adesso non è più il tuo letto, ma il mio… -- fece girandosi dall’altro lato. Aveva ancora la voce impastata per il sonno ma il piccolo ghigno che portava spesso sulle labbra non accennava a sparire in quel momento. Era evidente che godeva della rabbia della ragazza.
-- Smettila e alzati da quel letto.. Ci staranno cercando! -- fece buttandolo dal letto e facendogli battere il fondoschiena sul pavimento duro. L’altro la guardò indispettito ma si alzò e disse
-- Già… chi sa quali pensieri si sono fatti di noi… -- fece lasciando trasparire volontariamente la nota maliziosa che vi era nella sua voce.
-- E smettila! E’ veramente tardi! -- rispose l’altra senza degnarlo di uno sguardo e passandosi una mano tra i capelli come faceva spesso lui.
-- Ok Miss-Perfettina andiamo… -- fece con un sospiro che celava un sorriso il ragazzo. Uscirono dalla stanza delle necessità e a Lily sorse un dubbio.
-- Come facevi a sapere di quella stanza? -- chiese con fare inquisitorio.
-- Ci vado quando voglio stare in pace, e credevo non la conoscesse nessuno a parte me… -- fece guardando sempre avanti.
-- Anche io… -- fece l’altra camminando più veloce.
-- Ma guardate un po’ chi c’è per i corridoi a quest’ora!! -- una voce canzonatoria li colse di sorpresa alle spalle. D’istinto James si voltò velocemente prendendo la bacchetta. Lucius Malfoy era lì dietro di loro con un ghigno stampato in faccia e un sopracciglio arcuato dalla curiosità. Era considerato uno dei più bei ragazzi della scuola dopo Sirius e James. Aveva lunghi capelli biondi che portava perennemente in una coda, era molto alto, quasi quanto Sirius e aveva due grandi occhi grigio fumo che mandavano in tilt il cervello di molte ragazze. E ora era lì ad aspettare una risposta da Potter
-- Malfoy. Sei solo tu… -- fece James posando la bacchetta nella tasca della divisa e rilassandosi un po’.
-- Cosa vorresti dire con “Malfoy sei solo tu”? -- chiese l’altro rimanendo impassibile in volto, anche se James fu sicuro di aver visto saettare per un secondo i suoi occhi.
-- Che di te non mi devo preoccupare. -- fece l’altro voltandosi per andarsene.
-- Vedo che sei in bella compagnia Potter. Ti sei fatto anche la Evans adesso? -- chiese mentre il suo ghigno aumentava vedendo la ragazza, che aveva iniziato a camminare, irrigidirsi di colpo. La vide voltarsi di colpo e avvicinarsi minacciosamente al biondo che arcuò un sopracciglio come aveva fatto poco prima. La ragazza sorrise malignamente
-- La sai una cosa Malfoy? -- disse mentre tutto intorno a lei si era immobilizzato a guardare la scena, anche James che non l’aveva mai vista reagire in quel modo
-- Cosa sporca Mezzosangue? -- chiese come per sfidarla a rispondere
-- Di me dovresti avere paura… -- fece l’altra mentre il sorriso maligno, inusuale su quel viso sempre allegro e sorridente. Ci furono un paio di secondi di silenzio poi Malfoy e la sua banda, composta da Severus Piton, il suo fedele aiutante nelle pozioni per combinare guai, Tiger e Goyle, scoppiarono in una sonora risata. Lily rimase a guardarli per un paio di secondi finché non sentì una voce accanto al suo orecchio
-- Lily non esagerare adesso… -- fece James che, probabilmente, per una volta nella sua vita la pensava come Malfoy.
-- Non ti preoccupare. Faccio da sola. -- fece la rossa allontanandolo da se.
-- Dunque dovrei avere paura di te Mezzosangue? -- fece Malfoy non appena si fu ripreso dalle risate.
-- Esatto --
-- E per quale motivo? --
-- Oh, non ti preoccupare lo scoprirai presto… -- fece l’altra mentre gli occhi le brillavano di cattiveria.
“Questa non è la Lily che ho conosciuto ieri!” si ritrovò a pensare James. Le si avvicinò nuovamente e la prese per un braccio trascinandola via.
-- Mollami! -- gridò infuriata lei mentre una mano partiva per colpire il viso del giovane, che rimase di stucco da quel gesto. Nel frattempo Malfoy e la sua banda si ridevano di gusto la scena appena vista.
Gli occhi della ragazza erano infuocati, come i suoi capelli quasi, e per un attimo Malfoy temette veramente quella ragazza. Ma durò poco più di un secondo. Si girò e i suoi amici lo seguirono. Lily non ci vide più dalla rabbia e con quanta voce aveva in gola urlò
-- STUPEFICIUM! -- l’incantesimo colpì in piena schiena il giovane Serpeverde che volò per aria per circa una ventina di metri. James aveva guardato a bocca aperta la scena
-- Come… -- cominciò ma le parole gli morirono in bocca vedendo l’altra girarsi e mostrandogli un sorriso dolce e dirgli
-- Scusami per lo schiaffo… ma ero un po’ alterata… -- fece arrossendo vigorosamente e incamminandosi verso l’aula di trasfigurazione, dove avevano la prima ora di lezione e lasciando di stucco James.
-- E’ tutta una questione di polso… signor Potter vorrebbe ripetere quello che ho appena spiegato? -- la voce della professoressa McGranitt lo fece sobbalzare dalla sedia e risvegliare dai suoi pensieri.
-- Ehm… -- cominciò bloccandosi a mezz’aria. Non aveva capito niente di quello che aveva spiegato la professoressa, o meglio, non era stato ad ascoltare.
-- Cinque punti in meno a Grifondoro. Stia ad ascoltare la lezione invece di perdersi come al solito tra i suoi pensieri signor Potter. -- fece severa la professoressa
-- Si professoressa -- assentì il ragazzo mentre la testa cominciava a vagare nuovamente tra i suoi pensieri, i quali erano sempre rivolti verso Lily… era più strana di quello che pensava.
Certo sapeva dei suoi strani casi di “alterazione” che un giorno l’hanno anche portata a fare una fattura a Mocciosus, ma non aveva mai visto con i suoi occhi una scena del genere.
Neanche lui aveva mai schiantato Malfoy e la sua banda.
Ma questo invece di intimarlo a lasciarla perdere, lo affascinava sempre di più, era sempre più affascinato da Lily Evans… Guardò dall’altra parte dove erano sedute le schiere di Serpeverde, più cupi del solito.
Ghignò tra se e se e sentendo la campanella segnare la fine della lezione prese i suoi libri ed uscì dall’aula.
-- Ehi Ramoso! L’hai sentita l’ultima? -- la voce di Sirius lo affianco.
James non voltò nemmeno lo sguardo ma fece cenno di diniego con la testa
-- Ebbene sembra che la Evans abbia schiantato Malfoy al corridoio del settimo piano… incredibile vero? Io non è che ci credo molto infatti… -- fece con aria assente l’altro accennando appena ad un sorriso qualora passavano dei gruppetti di ragazzine svenevoli.
Ramoso non disse nulla, anche se sotto i baffi se la rideva di gusto.
-- Ehi?! Terra chiama Jamie! Ci sei? Ma hai sentito una parola di quello che ho detto? -- chiese Sirius volgendogli appena un’occhiata a metà tra il nervoso e il divertito
-- Si Paddy, ti ho sentito -- fece l’altro continuando a camminare
-- E allora? Non dici niente? --
-- E che dovrei dire?! -- fece l’altro alzando un po’ il tono della voce
-- Che ne so.. Qualcosa, dopotutto e a te che piace la Evans, mica a me --. James sospirò e si fermò di botto. Sirius seguì l’esempio di James e si fermò qualche metro più avanti.
-- Dico che ne sarebbe capace. -- chiuse riprendendo a camminare sotto lo sguardo interrogatorio di Felpato
-- Andiamo amico! Non puoi veramente pensare che abbia schiantato Malfoy! È troppo santerellina per fare una cosa del genere! Non troverebbe mai il coraggio, e poi Malfoy gliela farebbe pagare molto cara… -- fece riprendendosi dalle risate Sirius
-- Oh, non è del coraggio che devi preoccuparti, di quello ne ha in abbondanza… e comunque se ti dicessi che io ho visto tutta la scena? -- fece ammiccando ad un sorriso (che fece quasi svenire molte delle ragazzine presenti nei corridoi a quell’ora) James e guardando l’amico negli occhi che aveva smesso rapidamente di ridere.
-- COSA?! -- fece in uno strilletto strozzato Sirius
-- Io ero lì quando lo ha schiantato… e devo dirti che è uno schianto quando si altera… -- fece con aria trasognata James
-- TRADITORE! E tu ti consideri un amico?! Non ci hai detto niente… -- fece Sirius cercando di prendere per il collo l’amico che prontamente si spostò
-- Non ne ho avuto il tempo, è successo stamattina dopo che ci siamo svegliati. --
-- Perché vi siete svegliati INSIEME? --
-- E’ una storia troppo lunga e noi non abbiamo il tempo, abbiamo doppie pozioni ancora con i Serpeverde. Quindi muoviamoci -- chiuse la discussione James incamminandosi verso i sotterranei di Hogwarts.
-- ANYA!!! -- Lily stava correndo per tutto il dormitorio femminile alla ricerca della sua migliore amica, che sapeva aveva saltato le lezioni perché diceva di non stare molto bene.
-- ANY… -- ma la frase le si bloccò a mezz’aria.
Anya era a stretto contatto con Remus Lupin, un Malandrino della bada di Potter e Black.
La bionda parve accorgersi solo in quel momento dell’arrivo dell’amica.
Allontanò violentemente Remus come se si fosse scottata e guardò con occhi sporgenti la rossa che era rimasta ancora sulla soglia a cercare di capire qualcosa.
-- Lily! Posso spiegarti… -- cercò di giustificarsi la bionda seguendo la rossa che stava scendendo le scale
-- Non ti preoccupare Anya, non c’è niente da spiegare… scusa se ti ho disturbata…-- fece la rossa sorridendo e scendendo sempre più velocemente le scale.
-- LILY! Mi stai ad ascoltare?! -- fece irata la bionda
-- Che c’è da spiegare Anya?! Ti stavi divertendo no?!-- fece sbuffando la rossa fermandosi in fondo alle scale.
-- Ehi Lily! -- questa era un’altra voce poté constatare la rossa. Quella di un ragazzo.
Si girò e vide il volto alquanto imbarazzato di Lupin.
Non disse nulla.
Non sapeva cosa dire
-- Non devi pensare male… -- fece dopo pochi attimi di silenzio sempre il ragazzo
-- No infatti… io non devo proprio pensare… -- fece in risposta Lily con voce acuta e sarcastica.
Brutto segno…
Si disse tra se e se la bionda
Si sta innervosendo
-- Ma cos’è che ti da tanto fastidio?! -- chiese spazientito il ragazzo.
La ragazza per qualche secondo rimase interdetta… non sapeva di preciso cosa le dava fastidio del fatto che Remus e Anya avessero una storia…
Spostò lo sguardo sull’amica che la guardava come per implorarla di finirla con quella scenata.
Chiuse gli occhi e prese un respiro, dopodiché salutò a mala pena ed uscì dalla sala comune dei Grifondoro.
Senza dare una risposta.
Neanche a farlo a posta, mentre si dirigeva verso i sotterranei si imbatté in Malfoy e la sua combriccola, che la guardavano con più odio del solito… ma in Malfoy c’era qualcosa di particolare.
Non era semplice odio, ma anche voglia di far del male…
Tremò impercettibilmente a quel pensiero, ma continuò a camminare cercando di oltrepassarli.
Passò proprio accanto a Malfoy che la prese per un braccio e la fece voltare
-- Non ti conviene provare a scherzare troppo con me mezzosangue… sono o non sono il famoso “lupo cattivo”… e qualche volta potrei anche non badare al fatto che tu abbia sangue sporco… e mangiati comunque… -- fece il biondo che per i gusti di Lily si stava avvicinando un po’ Troppo…
-- Allontanati da me schifoso Serpeverde… -- fece la rossa spingendolo lontano da se.
-- E per quale motivo dovrei farlo? Abbiamo appena cominciato a divertirci… -- fece con un ghigno Lucius attirandola a se.
-- Mollami. Subito. -- fece impassibile la rossa
-- Peccato che te ne vuoi già andare…-- fece il biondo aspirando il profumo di vaniglia che emanavano i capelli della rossa.
-- Se non vuoi trovarti con i gioielli di famiglia rovinati ti conviene finirla. --
-- Malfoy! Non credevo che tu potessi arrivare a tanto… stuprare una Mezzosangue, come dici tu, per di più di Grifondoro… ti sei veramente abbassato come livello. -- fece una terza voce che non era indifferente alle orecchie di entrambi.
-- Potter, cosa vuoi? Altri guai? -- lo aggredì Malfoy.
James camminò per un paio di secondi con aria pensosa e si fermò proprio accanto alla ragazza
-- Mi sa che sei tu che cerchi guai Malfoy. Lasciala stare -- fece tranquillo James.
-- E sentiamo perché dovrei farlo. -- fece con un ghigno Malfoy. Il ghigno fu prontamente ricambiato da James
-- Sai, la storia di stamattina, si, quando la ragazza qui presente ti ha schiantato… sta girando piuttosto velocemente. Non credi di aver fatto abbastanza figure di merda per oggi? -- fece sempre con lo stesso tono, mentre i suoi occhi erano fissi sul ragazzo biondo che aveva di fronte, che nel frattempo era diventato livido di rabbia. Lo vide spingere brutalmente via Lily che cadde a terra.
-- La sai una cosa Potter. Per una volta, e sottolineo per l’unica volta, hai detto una cosa giusto. Tienitela cara la tua bella mezzosangue… ma proteggitela veramente bene… -- fece il biondo e poi voltandosi verso Lily
-- Lei lo sai già. A scherzare con il lupo prima o poi ci si rimette la pelle, vero bella pecorella? -- continuò con un ghigno, prima di incamminarsi verso i sotterranei.
A questo punto non resistette più all’impulso di avvicinarsi a lei e aiutarla ad alzarsi.
Lei accettò di buon grado la mano che lui le aveva porto e quando fu in piedi si stirò i vestiti alla meglio con le mani.
-- Grazie mille, ma potevo benissimo farcela da sola. -- fece incamminandosi anche lei verso i sotterranei.
James strabuzzò gli occhi.
Possibile che fosse tanto cretina alle volte?!
-- COSA? Se non c’ero io lì pronto a salvarti la pelle q quest’ora ti troveresti rintanata in un qualche angolo della scuola con un verme simile. -- fece cercando di contenersi.
-- Si come no, cosa credi che mi facessi mettere i piedi in testa per così poco? -- fece lei continuando a camminare e ignorando volutamente lo sguardo allibito che James le stava rivolgendo.
-- Ti dico che non saresti stata capace di reggere ancora per molto. -- fece trattenendosi all’impulso di mollarle uno schiaffo per farla rinsavire.
-- Ah già, tu sei un esperto, anche perché tra di voi c’è molta somiglianza, non trovi?! -- fece bloccandosi di botto e fissando gli occhi di lui con aria furente.
James la studiò per qualche minuto.
Una rabbia incontrollabile si stava impossessando di lui, ma la trattenne e disse
-- La sai una cosa? Sei l’essere più insopportabile che abbia mai conosciuto. Sei tanto orgogliosa che non riesci neanche a dire un semplice “grazie” --
-- Parli proprio tu, che non fai altro che atteggiarti quando vedi un gruppetto di oche starnazzanti caderti ai tuoi piedi per il semplice fatto che si il cercatore di Grifondoro e perché non ti pettini mai quei dannati capelli! -- scaricò Lily
-- Mi sa tanto che con te ho solo perso tempo. Perché nel caso non lo avessi notato prima, io ero innamorato di te, veramente, ma ora mi devo ricredere. -- fece James fissandola con amarezza e dirigendosi verso i sotterranei.
Lei rimase lì immobile mentre delle lacrime le rigavano il viso, calde come lava… adesso lo aveva perso realmente…
Intanto la scena si era svolta sotto lo sguardo compassionevole di due persone che ormai non sapevano più cosa fare…
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Fine quarto capitolo