Wind of Destiny II - Figlia

di Elyse Brunt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le cose cambiano ***
Capitolo 2: *** Mia figlia dai capelli verdeazzurri ***
Capitolo 3: *** La Strega di Lha ***
Capitolo 4: *** Io non ho i capelli verdi! ***
Capitolo 5: *** Titan anch'io ***
Capitolo 6: *** Amore mio ***
Capitolo 7: *** Romon ***
Capitolo 8: *** Radice di loto e pistilli d'iris ***
Capitolo 9: *** Epilogo: Felicità. Grazie a tutti. ***



Capitolo 1
*** Le cose cambiano ***


geme

Le cose cambiano

 

 

Erano passati otto mesi dal matrimonio di Bibi e Corvina. Lei, con un pancione smisurato ed il sorriso consapevole delle donne incinte, aspettava serena il lieto evento. Lui, con l'ansia e l'agitazione dei quasi padri, non faceva che pensare a Corvina e al bambino. Anche se sarebbe meglio dire la bambina. Era una femminuccia, e i due non avevano ancora deciso il nome.
Quel giorno, il 9 Agosto, i Titans erano sul terrazzo a festeggiare la proposta di matrimonio fatta da Robin a Stella. Entrambi erano al settimo cielo. Avevano deciso di sposarsi il 1 di Settembre. Ma le attenzioni di tutti erano puntate sulla prossima nascita della bimba.
- Non vedo l'ora che arrivi il fatidico giorno! - esordì Bibi.
Corvina rise e gli diede una leggera gomitata.
- Anch'io. Così non ti dovrò più sopportare! Sei nervosissimo!
Tutti risero e Bibi cinse la vita alla neo-moglie.
Per tutta la sera risero e si divertirono.
Verso la mezzanotte Corvina andò a dormire, era molto stanca, e Bibi le disse che l'avrebbe raggiunta poco dopo.
Corvina sognò.
Sognò una voce.
Sognò una voce conosciuta.
Sognò la voce di suo padre.
- Mi hai sconfitto. La profezia non si è compiuta. Tua figlia la porterà a termine. Con la nascita, la morte, anche, di suo padre. Per vivere, non dovranno mai vedersi.
- AAAH!
Corvina si svegliò con un urlo.
- Mia figlia ucciderà suo padre nascendo... e sarà colei che terminerà il mondo! No. No, no, no!
Scoppiò a piangere, e sentì un dolore alla pancia.
- Le... le do... glie
Con tutta la forza che aveva in corpo fluttuò fuori dalla torre dei Titans, verso un appartamento di città.
Bussò. Le aprì una donna anziana, che urlò.
- Signore! Tu stai per partorire!
Corvina annuì debolmente.
- Non faremo in tempo ad arrivare all'ospedale, io non ho una macchina... chiamo un dottore, tu stenditi sul divano.
Corvina obbedì ringraziando il cielo che le fosse capitata una signora tanto gentile.
- Dov'è il padre?
Non rispose. Con la nascita, la morte, anche, di suo padre. Per vivere non dovranno mai vedersi. Corvina scosse la testa. Non voleva veder morire Bibi, preferiva dividersi da lui... e dividere lui da sua figlia.
- N... nh... non... padre...
- Capisco! Il padre è uno di quei mascalzoni! Non preoccuparti, il dottore sta arrivando. Scommetto che non hai nemmeno un lavoro!
Lei annuì.
- Non preoccuparti, c'è l'ufficio di mio fratello che cerca personale per il TG della sera. Ti aiuterò ad avere il posto se vuoi.
Corvina non rispose.
Stava dividendo Bibi da sua figlia.

L'avrebbe mai perdonata?

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 Seconda parte di Wind of Destiny, spero piaccia a tutti! Estremamente BBRAE.
Elyse

 

 

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Capitolo 2
*** Mia figlia dai capelli verdeazzurri ***


geme

Mia figlia dai capelli verdeazzurri

 

- Non ti preoccupare, Bibi, la troveremo.
- Lo spero anch'io, Robin.
Corvina era scomparsa. La finestra in camera era aperta. E c'era dell'acqua per terra.
- Non capisco per quale motivo Corvina è andata via! Era così allegra... spero non sia successo nulla. E spero che la bambina non stia per nascere. Non senza di me, almeno.
Bibi si morse il labbro. In città non si vedeva, erano tutti a letto, in attesa del giorno di San Lorenzo, in attesa delle stelle. Erano quasi le tre di notte e si stavano dirigendo verso l'ospedale. Con passo veloce, Bibi chiese informazioni ad un infermiera.
- No, nessuna donna dai capelli viola.
- Ne è sicura?
- C'è una donna dai capelli scuri, ma non viola, penso?
- Pensa o sa?!?
- Senta, il reparto maternità è da quella parte, signore. Quella donna ha appena partorito, verifichi lei stesso se è quella che cerca.
Bibi si mise a correre, seguito a ruota da Robin, mentre Stella, Cyborg ed i Titan Est cercavano in città.
I due si affacciarono nella sala parto, o meglio, Robin si affacciò mentre Bibi spalancò letteralmente la porta, tanto che poco ci mancò che la scardinasse. Vide una donna dai ricci neroblu ce si stringeva al petto un neonato. Trattenne il fiato poi espirò forte, dando un forte pugno alla porta e provocandosi un taglio.
- Non è lei.
Robin si scusò e accompagnò l'amico teso ed arrabbiatissimo fuori dall'ospedale.
- Non è qui, Bibi.
- Perchè?
- Se lo sapessi non sarei qui a cercarla?
- No, voglio dire... perchè se n'è andata? Cosa ho fatto?
Robin gli posò un braccio sulla spalla.
- Nulla, Bibi, nulla. Ma la troveremo, Cyborg, Stella e i Titan Est sono a cercarla in città. La troveremo

__________

Stava partorendo. E aveva visioni.
- Spinga signorina, spinga!
Suo padre non dovrà sapere di avere una figlia e tua figlia non dovrà conoscere l'identità del padre. Viedersi ma non conoscersi. O entrambi morranno.
- Ancora miss Beamount! E' quasi fuori!
Tu non hai portato a compimento il tuo destino. Ora tocca a tua figlia.
Raven C. Beamount piangeva sia per il dolore del parto che per quello del cuore.
Tuo marito non dovrà star più con te. Al dodicesimo compleanno di tua figlia il mondo finirà.
- E' nata, miss! E' nata!
Raven posò gli occhi su sua figlia appena nata e le lacrime caddero copiose.
Aveva i capelli verdeazzurri e gli occhi oro, al centro della fronte c'era una pietra come la sua, ma gialla.
- Congratulazioni, miss Beamount. Come la chiamerà?
Raven rimase un attimo in contemplazione di sua figlia - bellissima - e poi rispose:
- Melina. Melina Beamount.
Melina non saprà mai chi è suo padre.

__________

Bibi sospirò massaggiandosi la ferita. Poi sentì un bip. Cellulare.
- Bibi, sono Stella. L'abbiamo trovata. Ma...
- Dove? E la bambina?
- E' in città, sta venendo Cyborg con l'auto a prendervi, ma...
- E' nata?
- Si, ma...
- Sta bene? Stanno bene?
- Si Bibi, ma...
- E' arrivato Cyborg. Dille che sono subito lì.
- Bibi! Bibi, Corvina ha detto che non è...
Troppo tardi. Aveva riattaccato. Ed in meno di cinque minuti era lì.
Nell'appartamento, dove c'era un dottore che aveva assistito Corvina, di una vecchia signora.

Che non voleva farlo entrare.
- E' mia moglie! E quella appena nata è mia figlia!
- Miss Beamount non vuole vederti, mascalzone!
- Miss che?
- Va' via. Adesso!
- No!
Corvina passò la bimba al dottore e calmò l'anziana signora, pregandola di lasciarli parlare. Lei acconsentì.
- Cosa succede Corvina.
Non aveva il tono di una domanda.
- Non è tua figlia.
Corvina si morse il labbro inferiore nel tentativo di frenare le lacrime.
Bibi spalancò gli occhi.
- Non è mia figlia.
- Non lo è.
- Chi è il padre?
- ...
- CHI E'?!?
- Lodarn. Prima che si scoprisse tutta la verità son stata con lui.
Bibi tacque. Poi strinse i pugni.
- Io... Corvina, siamo marito e moglie. Non importa, sarà mia figlia.
Corvina capì l'enorme sofferenza che provava e il sacrificio che stava compiendo per rimanere calmo.
- Bibi... no. Non è tua figlia. E' mia figlia... non posso stare con te e lei se non c'è nulla che ci unisce.
Bibi guardò il cielo stringendo al massimo i pugni.
- Come si chiama?
- Melina.
Bibi sorrise amaro.
- Perchè non mi hai detto nulla?
- Non lo sapevo.
Silenzio.
- Come hai fatto a scoprirlo?
- Stanotte, lo sospettavo. Perciò sono andata via. Ho sempre con me una ciocca dei tuoi capelli, ho fatto il test del DNA. Non è tua figlia.
Silenzio, di nuovo.
- E'un addio questo?
- Sì. Da oggi io sono Raven C. Beamount. Addio.
Bibi abbassò il capo e gli sfuggì una lacrima. Corvina scoppiò a piangere. 
Lui uscì dall'appartamento e lei rimase a piangere con una voglia fortissima di dirgli la verità.
Ma non poteva farlo...
- Addio, Raven C. Beamount. Arrivederci, Corvina, amore mio.


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Weee... questo è probabilmente il capitolo più triste che abbia mai scritto! Non proccuparti AngelOfScarletMoon, Bibi non muore ;)
Recensite in moooolti(aspetta e spera... ndvoi),
Elyse


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Capitolo 3
*** La Strega di Lha ***


geme

La Strega di Lha

 

Raven C. Beamount maledì la signora Scott per averle offerto quel lavoro al TG della sera. Era maledettamente in ritardo. E questo non pareva interessare alla piccola Melina, che stava masticando placidamente il suo stesso calzino.
Raven non tentò di levarglielo dalla bocca, avrebbe inziato a strillare, aggravando solo il ritardo della madre. Melina volse lo sguardo dorato alla madre e sorrise. Sorrise anche Raven.
- La signora Scott sarà qui a minuti, abita solo al piano di sotto. Fa' la brava, amore mio! - disse, stampandole un bacio sulle guance rosee.
Uscendo dal condominio passò dalla sgnora Scott, la quale disse che sarebbe immediatamente salita dalla piccola.
Raven si mise a correre per arrivare prima alla sede della TV per cui lavorava, la OST TV, ma barcollava sui tacchi a spillo.
Non era ancora abituata, quasi le veniva spontaneo levitare, ma si controllò, doveva apparire il più normale possibile.
Aveva coperto il segno rosso sulla fronte con una frangetta e si era comprata trucchi ed una serie di tailleurs eleganti per lavorare, oltre che maglioni e jeans a volontà. Tutto gentilmente pagato della signora Scott. Si era ripromessa di restituirle tutto appena possibile, ma non aveva ancora ricevuto lo stipendio.
Accellerò il passo appena vide una motocicletta nera accostarsi.
- Posso darti un passaggio?
- No, grazie.
- Come sta Melina? Bene?
- Sì, grazie.
- Davvero, posso darti un passaggio?
- NO, GRAZIE, BIBI! VADO A PIEDI!
La moto rigirò e Raven tirò un sospiro di sollievo.
Era una persecuzione.
Da quando l'aveva lasciato l'aveva sempre seguita, provocandogli non solo dolore, ma anche paura che potesse scoprire o almeno intuire la verità.
Quando svoltò a sinistra verso il palazzo dove lavorava, vide solo fiamme e gente che gridava.
- La OST TV è in fiamme! - gridava la gente - Chiamate i pompieri! Presto! Chiamate i Titans!
Raven ebbe l'impulso improvviso di lanciarsi tra le fiamme e di estinguerle, ma si trattenne, combattuta. Non voglio che mi scoprano... non voglio che conoscano la mia vera identità.
Nonostante questo, doveva fare qualcosa, non poteva mica lasciar stare tutto e tutti in balìa del fuoco.
Afferrò il cellulare e compose in mezzo secondo il suo numero preferito, tante volte letto e riletto prima di andare a dormire... quello di Bibi.
- Corvina! Cioè... Raven!
- La OST TV è in fiamme. Ho... hanno bisogno di voi. Perfavore...
- Sono subito lì.
- Non essere sciocco, porta anche gli altri! - tentò di protestare lei, ma Bibi aveva già riattaccato. Raven scosse il capo.
Qualcuno le toccò delicatamente la spalla, e Raven vide una piccola mano grassoccia che conosceva bene e vide dietro di sè una bambina portata in braccio ad una signora anziana...
- Melina?!? Signora Scott?!?
- Melina non faceva altro che strillare, voleva lei, miss Beamount.
Raven la prese in braccio e la piccola dagli occhi d'oro rise.
Somigliava molto più a suo padre che a lei, caratterialmente soprattutto.
Poi quei capelli verdeazzurri e gli occhi dorati... era la bimba più bella del mondo.
- E' la bimba più bella del mondo!
Raven trasalì. Era stato Bibi a parlare!
- Bibi!?!
- Ehi, guarda che mi hai chiamato tu.
- VI ho chiamatI io, non TI ho chiamatO io... è diverso.
Bibi rimase in contemplazione di Melina, la quale gli dedicò un sorriso stupendamente dolce.
Prima che potesse dire qualsiasi cosa, Raven gli ricordò il motivo per il quale LI aveva chiamatI.
Bibi annuì e partì all'azione.

---- qualche minuto dopo ----

Estirpato l'incendio, si era trovata una sola ferita, un'anziana indiana che si faceva chiamare Usli De Lha.
- Nella mia lingua significa Strega di Lha - rivelò al suo salvatore, poi si rivolse alla Beamount - Tu dovresti affrontare il tuo nemico al decimo compleanno della bambina, basterà un pò di radice di loto e pitilli d'iris nel naso. Brucerà il tuo creatore in uno starnuto.
Raven sgranò gli occhi e la Strega sorrise, poi le mise nella mano qualcosa.
- Questi e il tuo mantra basteranno, poi potrai riunire bambina e il suo creatore. Nel frattempo però non negarla al padre, basterà che egli non sappia di esserlo.
Raven sorrise e riconobbe la Strega di Lha. Una di Azarath, come lei.
- Abbi fiducia.
E Raven ebbe fiducia.
Si rivolse a Bibi.
- Vuoi tenerla in braccio?
Bibi era stupito e speranzoso.
- Chi...? Me... lina?
Raven annuì e gliela mise in braccio.
Bibi le accarezzò il faccino e la bimba rise.
Vi fu un attimo di silenzio.
Ma le risa di Melina lo interruppero.
Bibi si commosse, e gli cadde una lacrima.
- Sai Raven C. Beamount, anche se non è mia figlia, io la amo come se lo fosse.
Lei non rispose, ma trattenne il fiato mordendosi il labbro.
Se la Strega aveva ragione, valeva la pena tentare.
Valeva la pena sperare.

 

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Hello! Ringrazio AngelOfScarletMoon e Starfire95 per aver recensito, ma spero che recensirete in molti di più questo capitolo, perchè per continuare ho bisogno di essere motivata xD!!!(e chi vuole farti continuare? ndvoi)
VABBò, allora ciau ciau e alla prossima!

€ly$€

 

 




 

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Capitolo 4
*** Io non ho i capelli verdi! ***


geme

Io non ho i capelli verdi!



Melina aveva quasi dieci anni. Precisamente, al suo decimo compleanno mancavano dieci giorni.
Era il primo agosto, un lunedì caldo e afoso, e stava aspettando solo che le aprissero il portone.
Sbuffò, quanto ci metteva il folletto ad aprire?
Non che lei potesse criticare. I suoi capelli verdi le procuravano molti dispiaceri. A scuola i compagni la chiamavano 'Melina la
zucchina', ed in città era conosciuta come 'la stramba verde'. Sua madre continuava a ripeterle che sarebbe dovuta essere orgogliosa del suo aspetto. In effetti, Melina era piuttosto bella, che pareva una sirena con quella pelle chiara chiara, i capelli verdeazzurri e gli occhi dorati. Per non parlare della gemma dorata sulla sua fronte. "Un simbolo delle tue origini" la chiamava la madre. "Secondo me ne ho fin troppi di simboli delle mie origini, mami" rispondeva lei.
Spesso in città comparivano mostri, anche mentre sua madre era a lavoro. Ma Raven C. Beamount non si preoccupava, Melina aveva ripreso da lei, dalla sua parte di ex Titan. Aveva la magia. Una magia dorata, curativa, che crea. Magia buona come quella della zia Blondie.
Melina era cresciuta tra Gotham City, la Torre dei Titans ed il Castello di Azarath. Tra sua madre, gli ex colleghi della madre e la zia. Si era sempre sentita legata a sua madre da qualcosa di indescrivibile, ma uno degli ex colleghi di sua madre, Bibi, si era guadagnato un posto speciale nel suo cuore. Forse perchè si comportava come il padre che non aveva mai avuto. Forse perchè era verde. Tutto verde.
- Entra, Mela!
- Melina! Non Mela, folletto, Melina.
Melina entrò correndo veloce per i corridoi, le code verdi al vento e la gonnella a scacchi tutta spiegazzata.
- Steeella!!! Rooobbi!!! Cy-yyy!!! Folleeetto!!! Sono quiii!!!
Cyborg e Robin erano seduti sul divano insieme alla fidanzata di Cyborg, una certa Sirya.
Stella e Bibi corsero ad abbracciarla.
- Mela!
- Folletto!!! Sono Melina!!! ME-LI-NA!!!
Lui e Stella risero.
- Come sta tua madre...? - chiese Bibi leggermente rosso.
- Bene bene bene bene, folletto verde.
Bibi le prese una ciocca di capelli.
- Anche tu non scherzi col verde però...
- IO NON HO I CAPELLI VERDI! Sono verdeazzurri.
Bibi rise.
- C'è una grande differenza, non è vero?
- Esattamente!
Melina era irritata. Quel giorno il folletto prestava più attenzioni ai suoi capelli che a lei.
Bibi era molto pensieroso infatti. Cor... miss Beamount aveva detto che Melina era figlia di Lodarn. Ma vedendola, il folletto verde era sempre più certo che non lo fosse.
Bibi ricevette una pallonata in testa che permise l'allontanamento dei pensieri.
- Allora, folletto? GIOCA! GIOCAGIOCAGIOCAGIOCAAA|
- VA BENEEE!!! Ora gioco!
Melina rise di cuore.
- Era ora!
- A cosa vuoi giocare, Mela?
Melina sbuffò e divenne tutta rossa.
- MELINA! Voglio giocare a nascondino!
- Ok, ok... ma a nascondino vinci sempre tu!
- Perchè sono brava.
- No, perchè crei gli oggetti dietro o dentro o sopra o sotto cui nasconderti.
- E allora? Tu se diventi un topo o una zanzara, tipo, come ti trovo? Sono brava.
- Hai la vista a 360°!!!
Melina con un balzo imboccò il corridoio, sotto lo sguardo di una strabiliata Stella, che nemmeno riuscì ad accorgersi di chi era passato, tanto la bimba era stata veloce.
- Conta fino a dieci!
Bibi si girò e cominciò a contare.
- Uno... due...
Melina vide una porta con la targa rotta.
- Due... tre... quattro...
Si avvicinò.
- Quattro... cinque... sei...
Lesse la targa rotta.
- Sei... sette... otto...
"Corvina"
- Otto... nove... DIECI! STO ARRIVANDO!
Melina entrò nella ex-stanza della madre.
E spalancò occhi e bocca.

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Lo so lo so non dovrei lasciare la gente così in sospeso, ma spero di aggiornare al più presto. Questi giorni sono stata impegnata e oggi ero in gita, figurarsi xD. Cmq ringrazio AngelOfScarletMoon, 21Starfire12 (io non so molte cose di Terra perciò
 non parlo mai di lei, magari mi aiuti a informarmi)e Starfire95 per l'incoraggiamento =))), alla prossima,
Elyse









 




 

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Capitolo 5
*** Titan anch'io ***


geme

Titan anch'io

 

 

Melina rimase con gli occhi e la bocca spalancata. Sopra il letto della mamma c'era... c'era... un... un costume da supereroina! Della sua misura!
Era un body verdeazzurro come i suoi capelli, ornato da una cintura di pietre gialle e da un mantello giallo lungo fino a mezza schiena. A terra c'erano un paio di stivaletti verdeazzurri.
Dalla porta spuntò la figura slanciata del folletto verde Bibi.
- Che ne pensi, Mela?
Bibi sorrideva, aspettando solo che la piccola lo sgridasse per averla chiamata così, ma ciò non avvenne.
- E' STUPENDO! E'... è la perfetta copia del costume di mamma ma è dei miei colori!
La piccola gli saltò addosso sgranando gli occhioni dorati e stampandogli un bacione su entrambe le guance.
- Graziegraziegrazie.
- Se vuoi posso anche far fare delle modifiche...?
- No, papà è bellissimo.
Bibi sgranò gli occhi e guardò stupito e felice la bimba.
- Mi hai chiamato papà?
- No, folletto, ho detto "No, già è bellissimo". Perchè?
- Ah... nulla. Ora giochiamo però!
- Adesso mi metto il costume!
- Ok.
Melina mise le mani sui fianchi e storse la bocca.
- Devi uscire, folletto! Mi vergogno!
Bibi arrossì. La sua piccola Mela era cresciuta...
Il folletto uscì e cinque minuti dopo Mela uscì con il cotume indosso.
- Lo adoro, folletto! Voglio farlo vedere a tutti!
- Ok! - rise Bibi. Quella bimba era un amore. Ed era cresciuta in fretta...
- Però...
- Cosa c'è, Mela?
- Mi porti in braccio?
Bibi scoppiò a ridere. Era ancora la sua piccolina.
La prese in braccio e la portò dagli altri Titans che impazzirono per quella baby Corvi... Raven C. Beamount.
- Bene - disse Robin - ora sei una Titan, è ufficiale!
Mela spalancò per la decima volta in quel giorno gli occhi.
- DAVVERO?
- Certo, piccola. I tuoi poteri sono simili a quelli di tua madre, vero? - chiese Cyborg.
- Si e no
Melina alzò la mano puntandola verso un punto della camera, poi una specie di budino giallo di energia circondò la manina della piccola e dal nulla comparve un vaso dove la piccola fece crescere una piantina dorata come la sua magia.
I Titans sorrisero.
- Benvenuta, amichetta mia! - esclamò Stella.
Melina sorrise.
Poi fece una smorfia di dolore.
Intorno alla pietra gialla incastonata nella sua fronte comparve un simbolo rosso fuoco...
Stella urlò. Cyborg prese in braccio la bimba che piangeva. Robin corse a chiamare Raven C. Beamount.
Bibi non si mosse.
Poi gridò.
- MALEDETTO TRIGON!



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Hello! Spero sia piaciuto this capitolo, ma non so se andrò avanti con la storia perchè non so se questa piace =P spero capiate, ringrazio AngelOfScarletMoon perchè recensisce sempre ^_^ e anche tutti quelli che magari danno solo un'occhiata alla fic. Adesso mi fiondo su FB e vi salutooo
€l1s€  








 




 

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Capitolo 6
*** Amore mio ***


geme

Amore mio

 

Raven C. Beamount teneva sua figlia stretta al cuore come se potesse perderla da un momento all'altro. Tutti nella torre dei Titans erano riuniti intorno alla ex-compagna e alla sua bambina, così carina, così dolce, così innocente. In particolare Bibi era preoccupatissimo per la bambina e tartassava Raven di domande alle quali lei non rispondeva, continuando a piangere silenziosamente. Bibi smise di farle domande e rimasero in silenzio.
E' giunta la fine del mondo, di nuovo, anche se sono riuscita a salvare Bibi, ciò non è servito a nulla. Io senza lui ho sofferto quanto lui senza me. Ma soprattutto quanto avranno sofferto mia figlia e suo padre per ciò che io gli ho negato? Mi sarò comportata bene nascondendo mia figlia a suo padre e suo padre a mia figlia? E' tempo di usare il dono della Strega di Lha. Radice di loto e pistilli d'iris, magici potentissimi combinati al mio mantra. Basteranno a sconfiggere Trigon e Romon?
- Devo andare ad Azarath.
Tutti si voltarono verso di lei.
- Perchè? - chiese Cyborg con un tono desolato di chi di combattere non ha più forza.
- Perchè devo uccidere definitivamente Trigon e colui che con la sua profezia mi ha maledetto... maledicendo anche la mia discendenza... Romon*.
- E Melina? - chiese Stella asciugandosi le lacrime.
- Prendetevene cura, vi prego.
- Tornerai? - fu Robin a parlare.
Raven trattenne il fiato.
- Non ne ho idea. Ma se non dovessi tornare... io...
Si voltò verso Bibi con aria supplicante. I Titan capirono e li lasciarono soli, con Melina.
- Bibi...
- Mi pare di aver già vissuto questa scena. Quando te ne andasti a causa di Blondie, tua sorella.
- Bibi io...
- CORVINA IO TI AMO! Capisci che TI AMO? Non posso di nuovo metterti in pericolo, non stavolta!
- Non posso farti venire con me! Bibi... in caso io muoia, Melina starà con te... ti prego...
- Promettimi che tornerai, Corvina.
- Sai che ora non mi chiamo più così...
- Perfavore.
- Te lo prometto.
Piangendo Corvina aprì il varco per Azarath. Con la magia indossò il suo vecchio costume e il mantello. Bibi le posò una mano sulla spalla.
- Ti amo.
- ...
- Dimmi che mi ami anche tu.
- Ti amo. Da morire.
Corvina si voltò e lo baciò.
Poi entrò nel varco...

 

 

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Ringraziamenti velocissssimi ad AngelOfScarletMoon e Raven95 per aver recensito e per quelli che seguono la storia o la hanno messa tra i preferiti THANKS SO MUCH!!! AVVISO: mi manca un pò l'ispirazione, perciò ripeto che non sono sicura se la riesco a finire(la fic) ora devo andare velocissimamente ciaoooo
Elyse

 

 










 




 

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Capitolo 7
*** Romon ***


geme

Romon

 

 

Tum Tum!
- Sen za tre gua, sen za vi ta!
Tum Tum!
- O gni glo ria è qui fi ni ta!
Tum Tum!
- Sei per du ta tu che vie ni dal la gio ia den tro il bu io!
Tum Tum!
- Sei a U bu lu lu Cit tà! Non c'è tre gua nè vi ta!
Tum Tu-tum!  
- Ubululu Città!
Gli abitanti di Ubululu così diedero il benvenuto a Corvina, che tremante taceva osservando le macabre danze.
Corvina non si aspettava di finire direttamente ad Ubululu quando era entrata nel varco, anche se in realtà Ubululu Città era proprio la sua destinazione.
Ma volevo andare da Blondie, accidenti!
Ubululu Città era una città di cannibali spietati, dove viveva il temibile sciamano Romon, colui che l'aveva maledetta, predicendo la fine del mondo.
Essere prigioniera dei cannibali Ubululi non rientrava nei suoi piani.
E sono a corto di idee. La magia non basterà, dato che qui ogni magia tranne quella Ubululu si indebolisce moltissimo.
Gli Ubululi danzavano e cantavano sadici intorno al loro pasto... Corvina... che disperatamente cercava un modo per uscire da quella situazione.
Sola, nel bel mezzo del deserto di Azarath, senza magia e tra i cannibali.
- Perfavore, popolo Ubululu! - provò a chiamare. Ma gli Ubululu non l'ascoltarono. - Cerco il vostro capo! - niente - Lo sciamano! - nessuna risposta. Gli Ubululu continuavano a danzare - Insomma! Ascoltatemi! Cerco Romon!
Silenzio.
Gli Ubululu fermarono le danze.
Iniziarono a sussurrare tra di loro.
- Cerca lo sciamano Romon...
- Chiamiamolo... forse il cibo è suo.
- Corretto...
- Chiamate Romon!
Dopo alcuni minuti tra la folla comparve lui.
Maledetto...
Coi capelli blu intrecciati e gli occhi bianchi fissi su di lei.
- Ci rivediamo, principessa nera - disse, con il tipico accento Ubululu ( tipo quello russo, per intenderci ndElyse).
- Ti prego... toglimi la maledizione...
Con la magia, lo stregone la liberò dalla corda che la legava ad un palo.
- Perchè dovrei? Tuo padre tolto me la terra di Ubululu! Lui presa con la forza. Tu dovere soffrire per questo! Tu e tutta tua discendenza se fosse necessario!
- Aiutami, Romon! Aiutami a sconfiggere Trigon e ti renderò la terra. Ma ora è in pericolo la vita di mia figlia. Ti prego!
Romon tacque un attimo.
- Va bene, principessa nera. Io aiuto te e tu dai me terra. Nulla da perdere ho.
Corvina scoppiò a piangere.
- Grazie.
- Domani andiamo a monte dove vive padre tuo. Faremo veloce ad arrivare, poi combattere fino a morte, se necessario. Vai a dormire, principessa nera, servire tanta energia per lotta e per viaggio. Buonanotte.
- Buonanotte.
Devo riuscire a salvare il mondo... ancora. Voglio di nuovo abbracciare Bibi, come quando eravamo insieme. Ne ho il bisogno fortissimo, accidenti! Voglio stringerlo, stringerlo forte, voglio baciarlo e sentire che staremo sempre insieme, sempre, sempre, sempre! Voglio che sappia di essere il padre di Melina, voglio essere moglie e madre, voglio che stiamo insieme noi tre. Che il cielo mi aiuti, io amo, amo, amo, amo, amo, amo, amo Bibi e Melina. Alla follia! Ho bisogno di stringere la mia piccola e di sentire le braccia di Bibi intorno alle spalle, di sentire la voce di Melina e di Bibi. Oddio, l'amore. DEVO sconfiggere Trigon, DEVO. O l'amore mi scoppierà dentro come una bomba ad orologeria, spazzando via sogni e speranze. Che la notte mi porti consiglio.
Bibi, Melina voglio che siate i miei ultimi pensieri prima di addormentarmi.
E così Corvina si addormentò, in una tenda Ubululu, vicinissima alla terra e alle stelle.

 

 

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Grazie per il consiglio AngelOfScarletMoon, giustissimo, ho un grandissimo bisogno di un consiglio, intanto... come nome è meglio Dodo(soprannome di Edward) o Frankie? Per un bambino... poi saprete il perchè lo chiedo... 
X 21Starfire12- Ho visto 'La scelta di Terra' su internet in inglese e mi sono commossa... hai ragione, bisogna fare assolutamente una fic su BBTerra, anche se preferisco BBRae. Magari non facendola pietrificare per niente...
Grazie a tutti quelli che seguono o hanno messo tra i preferiti la fic, e ciaooo!
PS: Buona fortuna a me per l'interrogazione di geografia e letteratura xD!
Elyse









 




 

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Capitolo 8
*** Radice di loto e pistilli d'iris ***


geme

Radice di loto e pistilli d'iris

 

 

Era mattina presto. Corvina e Romon stavano scalando il monte Mohnroeh. Corvina era spaventata e tesa e seguiva lo sciamano Ubululu senza parlare. La magia sul monte Mohnroeh era annullata, perciò poteva contare solo sull'effetto della magia Ubululu e delle piante magiche che anni prima le aveva dato la Strega di Lha. Queste sono piante magiche... non seccano mai. E soprattutto, sono esplosive ed hanno la potenza di miliardi di gigantesche bombe atomiche. Se riuscissi a farli inghiottire a Trigon e scappare prima dello scoppio forse sopravvivrò...
Romon si voltò verso Corvina.
- Io sapere fare teletrasporto. Non so se servire, ma io sapere fare.
Corvina sgranò gli occhi. Lo sciamano le aveva forse letto nel pensiero?
- Si, può servire. Quando io te lo dirò, Romon, devi trasportarci alle pendici del monte Mohnroeh. Chiaro?
- Limpido come ruscello, principessa nera.
Continuarono a scalare il monte in silenzio, fino a che non si trovarono di fronte ad un'orribile tremenda visione... Trigon. O almeno, quello che doveva essere stato Trigon. Ora era solo carne ed ossa ammonticchiate a terra.
- Trigon?
- Corvina.
- Come ti sei ridotto...
- Non ricordi? Mi hai distrutto... Mi rimane solo un briciolo di vita...
Corvina non riusciva a capire. Se Trigon era in punto di morte, non aveva senso usare il loto e l'iris.
- Devo ucciderti, Trigon. Definitivamente.
- Non te lo impedirò. Ma non ti basterà darmi un colpo. Se io muoio, muore anche Azarath con tutti i suoi abitanti.
Corvina sgranò gli occhi.
E adesso? Come faccio?
- Principessa nera? - la chiamò Romon.
- Romon, cosa c'è?
- C'è un modo per fare cosa giusta. La vita di Trigon non spegnere, ma trasportare.
- Trasportare? E dove?
- In te.
- In che senso?!?
- Trigon rinascere in te come figlio.
Corvina si morse il labbro.
 Non stiamo discutendo di una stupidaggine... Ma di una decisione molto importante... Se avere di nuovo un figlio.
-
Rinascerà come demone o come persona normale?
- Sarà tuo figlio. Somiglierà a te e basta.
- E come potrò far rinascere Trigon?
- Con loto e iris. Tu deve mangiare e fare mangiare anche a Trigon.
Corvina sussultò.
- Ma morirò!
- No, rinascerai incinta.
E se mentisse? Se lo facesse per ucciderci entrambi senza rischi per avere la terra?
- Fidati Principessa Nera. Oppure figlia tua potere morire entro poco.
Non ho altra scelta.
Corvina lanciò una parte di pistilli d'iris e di radice di loto verso l'ammasso di carne che era Trigon e ingerì il resto.
Poi, il buio.

 

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Un brevissimo saluto a quelli che mi seguono perchè devo andare, grazie, bacioni e alla prossima!
Elyse





 








 




 

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Capitolo 9
*** Epilogo: Felicità. Grazie a tutti. ***


LVDMDP

Felicità

 

 

 

Il sole è alto sulla torre dei Titans.
Sento lo sguardo di un certo folletto verde di mia conoscenza su di me, ed è bello.

Finalmente sono felice.
Felice!

Niente più Azrath. Niente Trigon.

Solo mio marito.
Mia figlia.

E

Mio

Figlio.

 

Solo Bibi.

Melina.

E

il

mio

piccolo

amore.

Felix.

L'abbiamo chiamato così, io e Bibi, perchè sia la nostra felicità.
Ha gli occhi viola, i capelli neri e nessun segno sulla fronte.
Finora nessun potere magico.
Melina lo adora.

Lei è una Titan, adesso, e siamo una famiglia.

Pensavo sarei morta quel giorno.

Invece mi svegliai qui, nella Torre.

Bibi era venuto ad Azrath, sul monte M

Mi aveva riportato a casa.
Gli confermai che era il padre di Melina, ed entrambi ne furono felicissimi.

Meraviglioso.

Poi abbiamo scoperto che ero incinta di Felix, ed è stato bellissimo.
Il giorno prima del parto Bibi mi è stato accanto tutto il tempo, per paura che scomparissi come era accaduto alla nascita di Melina.

 

Poi è nato.
Bello come il sole, sano e normale.

O quasi.

Ieri sera avrei giurato di averlo visto trasformarsi in un leoncino viola.

 

 

 

The End

 

 

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Eccola qui, per la gioia di chi mi ha contattato per esortarmi a scrivere (GRAZIE *-*)

La fine.
L'Happy Ending tanto desiderato e condotto dal bambino che si chiama Felicità.
Grazie per aver seguito questa storia.
Baci,

 

Elyse.

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